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Dopo un lungo periodo di silenzio critico, si sta assistendo, inquesti anni, a un rinnovato e crescente interesse per l’opera di LouisI. Kahn, riconosciuta come vero atto di rifondazione dell’architettu-ra occidentale.
La fine dei CIAM, il crepuscolo dei “maestri” (Le Corbusier, Gro-pius, Mies van der Rohe) e la nascita di movimenti radicali e inno-vatori sono alcune delle circostanze che hanno contribuito, neglianni Sessanta, ad accelerare una svolta epocale percepita da piùparti come inevitabile. E tuttavia è Kahn l’elemento che ha cataliz-zato ed espresso tali istanze di cambiamento, segnando la fine delmoderno e aprendo le porte a nuove, fertili strade.
Una prima fase dell’odierna riscoperta, legata soprattutto alle vi-cende umane dell’architetto americano, è stata inaugurata nel2003 dall’uscita del film My Architect, del figlio Nathaniel. A que-sto evento mediatico hanno fatto eco pubblicazioni e retrospettiveche hanno indagato, a vari livelli, molti aspetti della sua opera eproposto, a volte, nuove letture.
Per contro, paradossalmente, è stato poco indagato il suo intensoscambio con Roma, città che lo ha affascinato con le sue potenti ro-vine e che si è rivelata determinante per il suo nuovo modo di pro-gettare. Roma ha, infatti, influenzato enormemente Louis Kahn ilquale, a sua volta, ha condizionato in maniera durevole un’interagenerazione di architetti romani.
Roma e l’eredità di Louis I. Kahn si pone l’obiettivo di far luce,grazie anche alle testimonianze di alcuni protagonisti di quella tu-multuosa stagione, su un rapporto complesso e sorprendente, sulquale appare indispensabile riflettere in un momento in cui le fon-damentali questioni che l’architettura di Kahn continua a sollevare,a distanza di 40 anni dalla morte, sono ritenute di inalterata attua-lità da una vasta schiera di progettisti e di studiosi di tutto il mondo.
Elisabetta Barizza, architetto e docente di Storia dell’arte e dise-gno, è attualmente impegnata in attività di ricerca quale dottoran-da in Architettura e costruzione all’Università degli Studi di Roma“Sapienza”.
Marco Falsetti, architetto, è dottorando in Architettura e costru-zione all’Università degli Studi di Roma “Sapienza”. È assistanteditor della rivista U+D urbanform and design.
Elisabetta BarizzaMarco Falsetti
Roma e l’ereditàdi Louis I. KahnPresentazione di Giuseppe Strappa
Nuova serie di architetturaFRANCOANGELI
FrancoAngeliLa passione per le conoscenze
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1098.2.27 26-05-2014 13:56 Pagina 1
Informazioni per il lettore
Questo file PDF è una versione gratuita di sole 20 pagine ed è leggibile con
La versione completa dell’e-book (a pagamento) è leggibile con Adobe Digital Editions. Per tutte le informazioni sulle condizioni dei nostri e-book (con quali dispositivi leggerli e quali funzioni sono consentite) consulta cliccando qui le nostre F.A.Q.
LETTURA E PROGETTO
Serie diretta da Giuseppe Strappa
Comitato scientifico: Michael Conzen, Claudio D’Amato, Jean-François Lejeune, Franco Purini, Ivor Samuels
Nel campo, ormai vastissimo, dell’editoria d’architettura questa nuova serie di pubblicazioni intende ritagliare un proprio spazio specifico proponendo ai letto-ri saggi, ricerche, riflessioni su temi di architettura legati allo studio del costrui-to e agli strumenti progettuali che dalla sua lettura derivano. L’architettura è, oggi, un universo in movimento che contiene molte, diverse accezioni del termine “progettare”. Buona parte di essa, quella che occupa mag-giore spazio nella pubblicistica, sembra essersi progressivamente distaccata dai temi più urgenti della costruzione della città reale, per indagare problemi legati alle arti visive e alla comunicazione, al mercato e al consumo dell’immagine. D’altra parte, nel clima che questa condizione provoca, nell’ansia di diversità, i progetti contemporanei finiscono, quasi sempre, per essere tutti somiglianti tra loro senza che alcun principio comune ne motivi la trasformazione, come una rivoluzione che abbia dimenticato, nella preoccupazione del cambiamento, la spiegazione dei propri fini. Sottraendosi alla vasta deriva di un’interpretazione individualistica dell’espressione architettonica, la serie intende proporre quegli studi che si sono posti in modo significativo il problema del rapporto concreto con l’esistente: con le trasformazioni della città contemporanea, con i tessuti consolidati studiati nei loro processi formativi, con il territorio letto, pur tra le molte contraddizioni, come espressione collettiva e fondamentalmente architet-tonica. Intende presentare, in breve, sudi sull’architettura considerata nel suo significato civile. Un secondo aspetto che individuerà i volumi della serie sarà il loro rapporto con le attuali condizioni di crisi della città e del territorio. In pochi periodi della sto-ria dell’architettura come il nostro si riscontra un’accettazione tanto acritica del-le condizioni che determinano la costruzione dell’architettura. Il problema inve-ste anche evidenti questioni di linguaggio: ci avviamo verso l’impiego di una lingua metastorica e senza luogo, semplificata, asettica, cava. Un processo in larga parte dovuto all’enorme dilapidazione di risorse che caratterizza le società del mondo occidentale, all’affrancamento dai vincoli di elementare necessità tra le cose, che ha finito col rendere illeggibili le vere diversità, i rapporti di con-gruenza tra gli elementi che compongono un edificio, un aggregato edilizio, una città, un territorio. Per questo la serie comprenderà anche studi sul buon uso del-le risorse, sul ruolo fondante della giusta proporzione tra mezzi impiegati e fini da raggiungere, ricerche su organismi architettonici e urbani formatisi attraverso processi di correzioni e aggiornamenti continui i quali testimoniano come l’uso sapiente ed equilibrato delle risorse produca vera innovazione, e anche bellezza. Tutti i lavori pubblicati nella serie sono sottoposti a un processo di double blind peer review.
a serie: 1. G. Strappa (a cura di), Studi sulla periferia est di Roma (2012) 2. M. Maretto, Saverio Muratori. Il progetto della città/A legacy in urban design
(2012) 3. M.R.G. Conzen, L’analisi della forma urbana. Alnwick, Northumberland. Edizione
italiana a cura di Giancarlo Cataldi, Gian Luigi Maffei, Marco Maretto, Nicola Marzot, Giuseppe Strappa (2012)
Elisabetta BarizzaMarco Falsetti
Roma e l’ereditàdi Louis I. Kahn
Presentazione di Giuseppe Strappa
Nuova serie di architetturaFRANCOANGELI
Il volume è stato pubblicato con il contributo del Dipartimento di Architettura e progetto (Diap) dell’Università degli Studi di Roma “Sapienza”.
L’editore e gli autori ringraziano i proprietari delle immagini riprodotte nel presente volume per la concessione dei diritti di riproduzione. Si scusano per eventuali omissioni o errori di citazio-ne. Assicurano di apportare le dovute correzioni nelle prossime ristampe in caso di cortese se-gnalazione.
In copertina: Louis I. Kahn, pianta della piazza della Midtown development city tower. Philadelphia, Pa (1952-1957).
Copyright © 2014 by FrancoAngeli s.r.l., Milano, Italy.
L’opera, comprese tutte le sue parti, è tutelata dalla legge sul diritto d’autore. L’Utente nel momento in cui effettua il download dell’opera accetta tutte le condizioni della licenza d’uso dell’opera previste e comuni-
cate sul sito www.francoangeli.it.
5
Indice
Giuseppe Strappa pag. 9
Parte I Roma e Kahn
Elisabetta Barizza
» 27
Let me show you my Rome
»
Sue Ann KahnUn giorno a Roma con mio padre
»»
51 54
Alexandra TyngLettera da Roma
»»
59 61
Nathaniel KahnKahn e il lascito di Roma
»»
63 67
Itinerari kahniani
» 75
Maria Bonaiti » 89
Giorgio Ciucci » 99
» 111
» 123
6
Parte IIKahn e RomaMarco Falsetti
149
L età di Kahn
» 159
» 163
Alessandra Latour » 183
Dialoghi su Kahn e Roma
» 189
» 205
» 215
» 227
» 237
» 247
» 257
» 265
» 269
Louis I. Kahn
9
Giuseppe Strappa
Space, Time and Architecture
Storia dell’architettura moderna
10
Internationale Architektur The International style
Modern Architecture and the Excavation of the Past: Louis I Kahn and the Indian Subcontinent, Louis Kahn. The power of Architecure,
11
Verso un’architettura organica
12
L’ossatura muraria
Questioni di architettura
Le forme architettoniche
13
modernità romana
« »
7
Louis Kahn and the Ruins of Rome,7
Complete work. 1935-1974
14
Folger Shakespeare Library Federal Reserve Board Central Heating Plant
È
È
Louis I. Kahn’s Trenton Jewish Community Center
15
shuls
the form
formshape
The American Synagogue: A Sanctuary Transformed
La sfera e il labirinto
Form and Design
16
shape
Roosvelt Memorial
form,
Unità dell’organismo architettonico. Note sulla formazione e trasformazio-
Louis I. Kahn: in the Realm of Architecture
17
È
core meeting place
Salk Research Institute
,
First Unitarian Church di Rochester
shape
18
op. citanche
op. cit.).17
Ordine e forma nell’opera di Louis Kahn
19
Phi-losophie der symbolischen formenL’architettura della città Architecture in the age of Reason
Architecture. Essai sur l’art di Etienne Boullée
G.R.A.U. Isti mirant stella, architetture 1964-1980 Ibidem