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LA NUOVA NORMATIVA SISMICA IN LOMBARDIA La responsabilità dei Progettisti e dei Tecnici comunali Como – 29.06.2017 Dott. Geol. Marco Cinotti 1

La nuova normativa sismica in regione Lombardia Monza · IN LOMBARDIA La responsabilità dei Progettisti e dei Tecnici comunali Como –29.06.2017 ... nonché la valutazione della

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LA NUOVA NORMATIVA SISMICA IN LOMBARDIA

La responsabilità dei Progettisti e dei Tecnici comunaliComo – 29.06.2017

Dott. Geol. Marco Cinotti 1

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Schema della lezione5

¨ Il D.M. 14.01.2008 – Testo unico sulle Costruzioni e le norme previgenti

¨ Differenza della Relazione Geologica ai sensi del D.M. 14.01.2008 e della D.G.R. 2616/2011

¨ Contenuti relazione geotecnica e sismica;

¨ La Legge Regionale 33/2015 e la D.G.R 5001/2016;

¨ La recente modifica normativa della L.R. 26 maggio 2017, n. 15 alla L. R. 33/2015;

¨ La cartografia geologica comunale;

¨ Le responsabilità del tecnico progettista;

¨ Le responsabilità del tecnico comunale istruttore.

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D.M. 21 gennaio 19816

¨ Entra in vigore del D.M. 21/01/1981, recante norme sui terreni e le opere di fondazione. Diverseamministrazioni pubbliche posero quesiti al Ministero dei Lavori Pubblici per avere chiarezza in merito allafase progettuale, ed al momento nell’iter burocratico, nella quale dovessero essere presentati glielaborati prodotti dal geologo.

¨ Il Consiglio Superiore dei LL.PP., con il voto n°61 del 24.02.1983, fornì una risposta inequivoca, affermandoche la relazione geologica e la relazione geotecnica fanno parte integrante degli atti progettuali e che«tali elaborati tecnici dovranno essere presentati all’atto della richiesta della concessione edilizia inconsiderazione anche che rappresentano un dato essenziale sulla fattibilità dell’opera».

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D.M. 11 marzo 1988Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, …………………………., l'esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione

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¨ A.2. Prescrizioni generali.

Le scelte di progetto, i calcoli e le verifiche devono essere sempre basati sulla caratterizzazione geotecnica delsottosuolo ottenuta per mezzo di rilievi, indagini e prove.

Nel caso di costruzioni di modesto rilievo in rapporto alla stabilità globale dell'insieme opera-terreno, che ricadanoin zone già note, la caratterizzazione geotecnica del sottosuolo può essere ottenuta per mezzo della raccolta dinotizie e dati sui quali possa responsabilmente essere basata la progettazione.

¨ B.5. Relazioni sulle indagini.

I risultati delle indagini devono essere oggetto di apposite relazioni, parte integrante del progetto.

-La relazione geologica è prescritta per le opere a cui fanno riferimento le sezioni E, F, G, H, I, L, M e O, dellapresente normativa e per le aree dichiarate sismiche o soggette a vincoli particolari. (E. Manufatti di materialisciolti, F. Gallerie e manufatti sotterranei, G. Stabilità dei pendii naturali e dei fronti di scavo, H. Fattibilità geotecnica diopere su grandi aree, I. Discariche e colmate, L. Emungimenti da falde idriche, M. Consolidamento dei terreni, O.Ancoraggi.)

-La relazione geotecnica sulle indagini è prescritta per tutte le opere oggetto delle presenti norme. Essa devecomprendere ed illustrare la localizzazione della area interessata, i criteri di programmazione ed i risultati delleindagini in sito e di laboratorio e le tecniche adottate, nonché la scelta dei parametri geotecnici di progetto, riferitialle caratteristiche della costruenda opera, ed il programma di eventuali ulteriori indagini, che si raccomandano perla successiva fase esecutiva.

¨ B.3. Ampiezza dell'indagine.

Lo studio geotecnico deve essere esteso alla parte del sottosuolo influenzata, direttamente o indirettamente,dalla costruzione del manufatto e che influenza il comportamento del manufatto stesso (volume significativo).

L'ampiezza dell'indagine deve perciò essere proporzionata all'importanza dell'opera, alla complessità del sottosuoloed allo stato delle conoscenze sulla zona in esame.

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D.M. 14 gennaio 2008Norme tecniche per le costruzioni

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1. definiscono le regole da seguire per la progettazione, esecuzione, collaudo e manutenzione dellecostruzioni, sia in zona sismica che in zona non sismica.

2. definiscono i principi per il progetto, l’esecuzione e il collaudo delle costruzioni e le prestazioni richieste intermini di resistenza meccanica e stabilità, anche in caso di incendio, e di durabilità.

3. forniscono i criteri generali di sicurezza.

4. precisano le azioni che devono essere utilizzate nel progetto, cioè i carichi sulle costruzioni.

5. definiscono le caratteristiche dei materiali e dei prodotti e, più in generale, trattano gli aspetti attinenti allasicurezza strutturale delle opere.

6. Riguarda tutti i tipi di strutture non solo quelle in c.a.

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D.M. 14 gennaio 2008Norme tecniche per le costruzioni

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¨ 6.1.2 PRESCRIZIONI GENERALI

Le scelte progettuali devono tener conto delle prestazioni attese delle opere, dei caratteri geologici del sito edelle condizioni ambientali.

¨ 6.2.1 CARATTERIZZAZIONE E MODELLAZIONE GEOLOGICA DEL SITO

I risultati dello studio rivolto alla caratterizzazione e modellazione geologica, devono essere esposti in unaspecifica relazione geologica.

¨ 6.2.2 INDAGINI, CARATTERIZZAZIONE E MODELLAZIONE GEOTECNICA

Le scelte progettuali, il programma e i risultati delle indagini, la caratterizzazione e la modellazione geotecnica,unitamente ai calcoli per il dimensionamento geotecnico delle opere e alla descrizione delle fasi e modalitàcostruttive, devono essere illustrati in una specifica relazione geotecnica.

Le indagini geotecniche devono essere programmate in funzione del tipo di opera e/o di intervento e devonoriguardare il volume significativo e devono permettere la definizione dei modelli geotecnici di sottosuolonecessari alla progettazione.

È responsabilità del progettista la definizione del piano delle indagini, la caratterizzazione e lamodellazione geotecnica.

Nel caso di costruzioni o di interventi di modesta rilevanza, che ricadano in zone ben conosciute dal punto divista geotecnico, la progettazione può essere basata sull’esperienza e sulle conoscenze disponibili,ferma restando la piena responsabilità del progettista su ipotesi e scelte progettuali.

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Circolare n. 617 del 2.02.2009“Istruzioni per l’applicazione delle NTC di cui al D.M. 14 gennaio 2008”

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Il Capitolo 6 tratta il problema della progettazione geotecnica distinguendo, in particolare, il progetto e la realizzazione:

- delle opere di fondazione;

- delle opere di sostegno;

- delle opere in sotterraneo;

- delle opere e manufatti di materiali sciolti naturali;

- dei fronti di scavo;

-del miglioramento e rinforzo dei terreni e degli ammassi rocciosi;

- del consolidamento dei terreni interessanti opere esistenti, nonché la valutazione della sicurezza dei pendii e la fattibilità di opere che hanno riflessi su grandi aree.

Nell’articolazione del progetto vengono introdotte, distintamente, la modellazione geologica e la modellazionegeotecnica del sito i cui metodi e risultati delle indagini devono essere esaurientemente esposti ecommentati, rispettivamente, nella “relazione geologica” e nella “relazione geotecnica”.

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¨ C6.2 ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO

¨ C6.2.1 CARATTERIZZAZIONE E MODELLAZIONE GEOLOGICA DEL SITO

Lo studio geologico deve essere esteso ad una zona significativamente estesa , in relazione al tipo di opera eal contesto geologico in cui questa si colloca.

I metodi e le tecniche di studio, l’approfondimento e il dettaglio delle analisi e delle indagini devono esserecommisurati alla complessità geologica del sito, alle finalità progettuali e alle peculiarità dello scenarioterritoriale ed ambientale in cui si opera.

La Relazione Geologica sarà corredata da elaborati grafici (carte e sezioni geologiche, planimetrie e profiliper rappresentare in dettaglio aspetti significativi o specifici tematismi, ecc) in scala adeguata al dettagliodegli studi eseguiti e dalla documentazione delle indagini appositamente effettuate e di quelle derivatedalla letteratura tecnico-scientifica o da precedenti lavori.

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¨ C6. PROGETTAZIONE GEOTECNICA

L’insieme di queste attività, unitamente alle analisi per il dimensionamento geotecnico delle opere, costituisconol’oggetto della progettazione geotecnica. I risultati delle attività devono essere raccolti nella RelazioneGeotecnica nella quale sono descritti i risultati delle indagini e delle prove, della caratterizzazione emodellazione geotecnica e delle analisi eseguite per la verifica delle condizioni di sicurezza e per lavalutazione delle prestazioni nelle condizioni d’esercizio del sistema costruzione-terreno.

¨ C6.2.2.5 Relazione geotecnica

La Relazione Geotecnica contiene i principali risultati ottenuti dalle indagini e prove geotecniche, descrive lacaratterizzazione e la modellazione geotecnica dei terreni interagenti con l’opera, e riassume i risultatidelle analisi svolte per la verifica delle condizioni di sicurezza e la valutazione delle prestazioni nellecondizioni d’esercizio del sistema costruzione-terreno.

La relazione deve essere inoltre corredata da una planimetria con l’ubicazione delle indagini, sia quelleappositamente effettuate, sia quelle di carattere storico e di esperienza locale eventualmente disponibili,dalla documentazione sulle indagini in sito e in laboratorio, da un numero adeguato di sezioni stratigrafichecon indicazione dei profili delle grandezze misurate (resistenza alla punta di prove penetrometriche,altezze piezometriche, valori di propagazione delle onde di taglio, ecc.).

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¨ C10. REDAZIONE DEI PROGETTI STRUTTURALI ESECUTIVI E DELLE RELAZIONI DI CALCOLO

Le norme di cui al Cap.10, disciplinando la redazione dei progetti esecutivi delle strutture, contengono anchecriteri guida per il loro esame ed approvazione da parte degli Uffici preposti nonché criteri per la loroverifica e validazione.

Per la progettazione geotecnica e per le costruzioni esistenti si applicano i criteri di redazioni dellaprogettazione strutturale di cui al Cap.10 delle NTC, salvo quanto aggiunto e/o diversamente indicatorispettivamente nei Cap.6 e 8 delle NTC e nei Cap.C6 e C8 della presente Circolare.

¨ C10.1 CARATTERISTICHE GENERALILa disciplina dei contenuti della progettazione esecutiva strutturale che riguarda, essenzialmente, la redazione

della relazione di calcolo e di quelle specialistiche annesse (geologica, geotecnica, sismica ecc.), deglielaborati grafici e dei particolari costruttivi nonché del piano di manutenzione delle strutture, salvo diversedisposizioni normative di settore, trova riferimento:

¨ nel T.U. dell’edilizia D.P.R. n. 380/2001 di cui vanno osservate modalità e procedure;in ogni caso con la finalità di “assicurare la perfetta stabilità e sicurezza delle strutture e di evitare qualsiasi pericoloper la pubblica incolumità” (D.P.R. 380/2001 art. 64) ed “in modo da escludere la necessità di variazioni incorso di esecuzione”.

Sono previste le seguenti relazioni specialistiche:1) la relazione geologica sulle indagini, caratterizzazione e modellazione geologica del sito;2) la relazione geotecnica sulle indagini, caratterizzazione e modellazione del volume significativo di terreno;3) la relazione sulla modellazione sismica concernente la “pericolosità sismica di base” del sito di costruzione.

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¨ Definizione di costruzione esistente

¨ Secondo il DM 14 gennaio 2008 (NTC 2008, Capitolo 8) è definita costruzione esistente quella che abbia,alla data della redazione della valutazione di sicurezza e/o del progetto di intervento, la strutturacompletamente realizzata.

¨ La circolare esplicativa 617 del 2009 aggiunge: “Per costruzione di c.a. e di acciaio con strutturacompletamente realizzata si intende quella per cui […] sia stata redatta la relazione a struttura ultimata ai sensidell’art. 65 del D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380. Per edifici in muratura con struttura completamente realizzata siintende quella per cui […] sia stato redatto il certificato di collaudo statico ai sensi del Cap.4 del D.M. 20novembre 1987 o ai sensi delle NTC”.

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¨ Interventi sulle costruzioni esistenti, classificazione (adeguamento,miglioramento, interventi locali)

La normativa definisce varie categorie di intervento sulle strutture esistenti.

In particolare si individuano:

A. interventi di adeguamento sismico: sono particolari interventi atti a conseguire i livelli di sicurezzaprevisti dalle stesse norme tecniche. Si tratta, spesso, di interventi molto onerosi sia dal punto di vista tecnicoche economico

B. interventi di miglioramento sismico: sono interventi atti ad aumentare la sicurezza strutturale esistente,pur senza necessariamente raggiungere i livelli richiesti dalla norma. Sono realizzabili in maniera piùsemplice rispetto a quelli di adeguamento

C. riparazioni o interventi locali che interessino elementi isolati e che comunque comportino unmiglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti

Da notare che gli interventi di adeguamento e miglioramento sismico devono essere sottoposti a collaudo statico.

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¨ Interventi sulle costruzioni esistenti, interventi di adeguamento sismicoL’adeguamento sismico della costruzione, è obbligatorio per chiunque intenda:

¨ sopraelevare la costruzione

¨ ampliare la costruzione mediante opere strutturalmente connesse alla costruzione

¨ apportare variazioni di classe e/o di destinazione d’uso che comportino incrementi dei carichi globali infondazione superiori al 10%. Resta comunque fermo l’obbligo di procedere alla verifica locale dellesingole parti e/o elementi della struttura, anche se interessano porzioni limitate della costruzione

¨ effettuare interventi strutturali volti a trasformare la costruzione mediante un insieme sistematico di opereche portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente

In ogni caso, il progetto dovrà essere riferito all’intera costruzione e dovrà riportare le verifiche dell’interastruttura post-intervento.

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¨ Interventi sulle costruzioni esistenti, interventi di miglioramento sismico¨ Rientrano nella categoria di miglioramento sismico tutti gli interventi che siano comunque finalizzati ad

accrescere la capacità di resistenza delle strutture esistenti alle azioni considerate.

¨ È possibile eseguire interventi di miglioramento sismico nei casi in cui non ricorrano le condizioni specificateper l’adeguamento.

¨ Il progetto e la valutazione della sicurezza dovranno essere estesi a tutte le parti della strutturapotenzialmente interessate da modifiche di comportamento, nonché alla struttura nel suo insieme.

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¨ Interventi sulle costruzioni esistenti, riparazione o interventi locali

¨ In generale, gli interventi di questo tipo riguardano singole parti della struttura e interesseranno porzionilimitate della costruzione.

¨ Il progetto e la valutazione della sicurezza potranno essere riferiti alle sole parti interessate e documentareche, rispetto alla configurazione precedente al danno, al degrado o alla variante.

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Relazione Geologica secondo la Normativa Regionale e Nazionale - Differenze

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Non tutte le opere soggette a deposito necessitano di relazione geologica / relazione geotecnica

1. La relazione geologica, la relazione geotecnica e la relazione sulle fondazioni sono richieste incaso di opere di fondazione e sistemi geotecnici di cui al 6.1.1 delle NTC (DM 14/01/08)

2. La relazione geologica è richiesta in tutte le aree con fattibilità geologica 2, 3, 4 oppure nellearee di fattibilità geologica 1 con prescrizioni sismiche (DGR 2616/2011)

¨ Nel primo caso è il progettista che dichiara se l’intervento ha opere di fondazione o rappresenta unsistema geotecnico

¨ Nel secondo caso sono le carte geologiche allegate al PGT che consentono di identificare la classedi fattibilità geologica e la zona di PSL a cui appartiene il sito

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¨ La relazione geologica per il progetto esecutivo

¨ DM 14/01/08 (NTC)

¨ Obiettivi: indicare al progettista il modello geologico per valutare l’attendibilità e l’estendibilità delle prove geognostiche sulle quali è basata la progettazione

¨ Tempi: prima dell’inizio dei lavori

¨ Dettaglio di indagine: progetto esecutivo

Relazione Geologica secondo la Normativa Regionale e Nazionale - Differenze

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¨ La relazione geologica di fattibilità

¨ DGR 2616/2011

¨ Obiettivi: indicare al progettista le soluzioni tecniche per superare le criticità identificate sul territorioattraverso il PGT

¨ Tempi: prima del rilascio del titolo abilitativo a costruire

¨ Dettaglio di indagine: progetto preliminare

La relazione geologica non è un allegato ma è parte integrante del progetto

Relazione Geologica secondo la Normativa Regionale e Nazionale - Differenze

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Relazione geologica (NTC 14.01.2008)

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Relazione Geologica, redatta ai sensi del p.to 6.2.1 NTC e Circ. applicativa, che include il modello geologico del terreno e lacaratterizzazione sismica, finalizzata alla attribuzione della categoria sismica di suolo;

E’ presentata come parte integrante della richiesta del "permesso a costruire" (D.I.A. O Permesso di costruire)

La Relazione Geologica come anche la Geotecnica si basano su una campagna di indagini geognostiche finalizzate ad otteneregli elementi conoscitivi – descrittivi e parametrici – necessari alla redazione del modello geologico e alla caratterizzazionesismica (relazione geologica) e del modello geotecnico e alla caratterizzazione dinamica del terreno(relazione geotecnica).

Tale campagna di indagini, per ragione di tempi e di costi, è di norma unica per opere edilizie normali (classe d’uso I e II punto2.4.2 delle NTC) di tipo puntuale e localizzato, anche se la norma non vieta eventuali indagini mirate, svolte preliminarmentealla redazione della Relazione Geotecnica, a seguito, ad esempio, alla ipotesi di una ben precisa soluzione fondale diun’opera su indicazione del progettista strutturale.

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Relazione geologica (D.G.R. 2616/2011)

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¨ Le “Norme geologiche di piano” devono essere formulate in modo tale da poter essere riportate integralmente nel Pianodelle Regole oltre che nel Documento di Piano del P.G.T.. Contengono la normativa d’uso della carta di fattibilità geologica edil richiamo alla normativa derivante dalla carta dei vincoli. Riportano, per ciascuna delle classi di fattibilità, precise indicazioniin merito alle indagini di approfondimento, alle prescrizioni per le tipologie costruttive e alle eventuali opere di mitigazione delrischio da realizzarsi.

¨ Tali indagini, prescritte per le classi di fattibilità 2, 3 e 4 (limitatamente ai casi consentiti), devono essere realizzate primadella progettazione degli interventi edificatori in quanto propedeutiche alla pianificazione degli stessi e allaprogettazione. Non sostituiscono comunque, anche se possono comprendere, le indagini previste in fase esecutiva, dalle NormeTecniche per le costruzioni, di cui alla normativa nazionale.

¨ Copia delle indagini effettuate e della relazione geologica di supporto deve essere consegnata, congiuntamente alla restantedocumentazione, in sede di presentazione dei Piani Attuativi (l.r. 12/05, art. 14 – Allegato 15), di richiesta del permesso dicostruire (l.r. 12/05, art. 38) o di presentazione della denuncia di inizio attività (l.r. 12/05, art. 42). Per quanto riguarda learee soggette ad amplificazione sismica, agli approfondimenti e prescrizioni derivanti dalla classe di fattibilità assegnatadevono essere associate le norme specifiche previste dalle Norme Tecniche per le costruzioni, di cui alla normativa nazionale, o,nel caso tali norme non siano sufficientemente cautelative (Fa calcolato>valore soglia comunale), deve essere indicato l’obbligodi eseguire, in fase progettuale, gli approfondimenti di terzo livello.

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Relazione geologica (D.G.R. 2616/2011)

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Diagramma di flusso per relazione geologica e geotecnica

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Relazione geologica (D.G.R. 2616/2011)

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In funzione delle diverse situazioni di rischio evidenziate nella carta di fattibilità geologica dovranno essere svolti i seguenti approfondimenti:

¨ Approfondimento relativo agli aspetti di stabilità dei versanti (App1)

¨ Approfondimento relativo agli aspetti idrogeologici (App2)

¨ Approfondimento relativo agli aspetti idraulici (App3)

¨ Approfondimento relativo agli aspetti geotecnici (App4)

¨ Approfondimento relativo agli aspetti sismici (App5)

Per le verifiche da eseguire si dovrà far riferimento al Modulo 9

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Relazione geologica (D.G.R. 2616/2011)

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Relazione geologica (D.G.R. 2616/2011)

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Relazione geotecnica(NTC 14.01.2008)

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¨ Relazione Geotecnica, redatta ai sensi del p.to 6.2.2 NTC e Circ sulla base del Progetto strutturale definitivodell’opera redatta dal progettista.

¨ Indagini geognostiche ed importanza delle opereIn funzione del tipo di opera e/o dell’entità dell’intervento, nonché della complessità del sistema geologico e dell’interazione

terreno-struttura, si dovranno realizzare specifiche e complete indagini geologiche e geotecniche in sito ed in laboratorio, chedevono esaurientemente permettere la definizione del modello geologico e geotecnico.

L’introduzione delle NTC ha di fatto comportato un aumento dei costi delle indagini relativamente a due aspetti geognosticifondamentali:

¨ la determinazione delle Vs30 per la classificazione sismica del suolo;

¨ la definizione di valori caratteristici e di progetto che tendenzialmente, richiamano ad una più diffusadeterminazione diretta dei parametri geotecnici mediante analisi di laboratorio.

Come anticipato, le NTC dicono chiaramente che per la definizione della Vs30 sono da preferirsi specifiche indagini strumentali ditipo geofisico e che l’approccio semplificato, tramite i valori correlati di cu o del NSPT, è ammissibile solo per lavori di modestaentità.

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Relazione geotecnica(NTC 14.01.2008)

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¨ Volume significativo

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¨ Volume significativo

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Relazione geotecnica

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Con la terminologia “lavori di modesta entità” si intendono le tipologie di opere cosiddette “leggere”, di ridotte caratteristicheprestazionali e limitate implicazioni nell’interazione terreno/struttura, ovvero gli interventi poco sensibili ai cedimenti econ fondazioni convenzionali, quali ad esempio:

¨ Le rimesse civili;

¨ Gli annessi agricoli che non siano destinati a zone di lavoro permanenti;

¨ Le serre stagionali aventi struttura metallica e copertura in teli di plastica trasparente;

¨ Le opere di sostegno modeste, comunque con altezza massima ≤3.0 m ;

¨ Rilevati stradali di modesta entità e su terreno pianeggiante comunque con H ≤ 3.00 m;

¨ Piscine private in aree pianeggianti o sub pianeggianti ed in assenza di falda con H< 3.00 m ;

¨ Scale esterne limitatamente ad un piano di altezza netta interna < 3.50 m, escludendo quelle di emergenza e/o di edificipubblici;

¨ Strutture amovibili (pergolati, tendoni quando non soggetti ad elevati affollamenti, ecc.);

¨ Interventi di miglioramento e di adeguamento di strutture esistenti a condizioni che non comportino: variazioni di destinazioned’uso, aumento di carico superiore al 10%, incremento di carico urbanistico;

¨ Realizzazione di piccoli impianti fotovoltaici, minieolici,

¨ Fondazioni di macchine in capannoni industriali

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Relazione geotecnicaDeliberazione della Giunta Regionale Piemonte 12 dicembre 2011, n. 4-3084 - D.G.R. n. 11-13058 del 19/01/2010. Approvazione delle procedure di controllo e gestione delle attività urbanistico - edilizie ai fini della prevenzione del rischiosismico attuative della nuova classificazione sismica del territorio piemontese.

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Relazione geotecnicaDeliberazione della Giunta Regionale Piemonte 12 dicembre 2011, n. 4-3084 - D.G.R. n. 11-13058 del 19/01/2010. Approvazione delle procedure di controllo e gestione delle attività urbanistico - edilizie ai fini della prevenzione del rischiosismico attuative della nuova classificazione sismica del territorio piemontese.

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Relazione geotecnica

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Indagini geognostiche richieste

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Progetti di modesta entità.

Tipologia A. (impronta di base ≤ 50 m2, h≤7,5 m classe I NTC 2.4.2.)¨ 1 sondaggio diretto (sondaggio meccanico o scavo) o test indiretto (CPT-DPSH, ecc.).¨ Rilevazione della falda, anche attraverso pozzi esistenti.

Tipologia B. (impronta di base ≥ 50 e ≤ 100 mq m2, h≤7,5 m classe I NTC 2.4.2.)¨ 2 - 3 sondaggi diretti (sondaggio meccanico o scavo, prove SPT) o test indiretto (CPT-DPSH, ecc.).¨ Rilevazione della falda, anche attraverso pozzi esistentiLe indagini devono essere sempre opportunamente documentate sia nella relazione geologica che in quella geotecnica

(documentazione fotografica, planimetria di posizionamento, elaborati delle prove, stratigrafie dei sondaggi, certificati dianalisi, ecc.)

Progetti ordinari

¨ E’ opportuno accoppiare ai test indiretti (CPT-DPSH, ecc.), sondaggi diretti a carotaggio continuo e prove geofisiche.¨ Il numero di verticali di sondaggio crescerà in proporzione all’area di influenza dell’opera.¨ Rilevazione della falda, previa predisposizione di piezometri, oltre ad eventuali pozzi esistenti.¨ E’ sempre opportuno determinare direttamente le Vs30 mediante idonee tecniche di indagine geofisica (ReMI, MASW, Down-

hole, HVSR vincolato, Tromografo,ecc. ).¨ Le indagini devono essere sempre opportunamente documentate sia nella relazione geologica che in quella geotecnica

(documentazione fotografica, planimetria di posizionamento, elaborati delle prove, stratigrafie dei sondaggi, certificati dianalisi, ecc.)

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Relazione geologica e geotecnica (Competenze professionali)

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¨ La relazione geologica è di esclusiva competenza del geologo;

¨ La relazione geotecnica è di competenza concorrente tra geologo e strutturista (ingegnere o architetto), il programma delleindagini geotecniche è fatto sotto la responsabilità del progettista

¨ Le indagini in sito ed in laboratorio sono attività di impresa, ma la loro interpretazione ai fini progettuali è riservata alprofessionista geologo o geotecnico senior (DPR 328/2001)

¨ L’affidamento di incarichi misti professionali e d’impresa è concesso solo se destinato a professionisti geologi poiché è vietatoil subappalto della relazione geologica (Art. 31 c.8 DLGS 50/2016)

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Normativa regionaleD.g.r. n. 2616/2011.

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La componente geologica, idrogeologica e sismica del Piano di Governo del Territorio è rappresentata da uno studio redatto inconformità ai criteri formulati con d.g.r. n. 2616 del 2011"Aggiornamento dei criteri ed indirizzi per la definizione dellacomponente geologica, idrogeologica e sismica del PGT".

La componente geologica, idrogeologica e sismica del P.G.T. si compone (in generale) dei seguenti elaborati:

¨ relazione geologica generale;

¨ norme geologiche di piano;

¨ cartografia di inquadramento (carta geologica, geomorfologica, idrogeologica, idraulica etc. );

¨ carta della pericolosità sismica locale;

¨ cartografia di sintesi/valutazione (carta di sintesi, carta dei vincoli);

¨ elaborati di proposta (carta di fattibilità geologica con sovrapposte aree di pericolosità sismica locale, carta dei dissesti conlegenda PAI);

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Analisi sismica secondo i criteri regionali Livelli di approfondimento indagine sismica

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1° LIVELLO (fase pianificatoria): obbligatorio in tutte le zone sismiche (2, 3 e 4)2° LIVELLO (fase pianificatoria): nelle zone sismiche 2 e 3, obbligatorio negli ambiti a Pericolosità sismica locale Z3 e Z4 seinterferenti con l'urbanizzato e urbanizzabile - nelle zone sismiche 4, obbligatorio negli ambiti a Pericolosità sismica locale Z3 eZ4 solo per edifici strategici e rilevanti di nuova previsione

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3° LIVELLO (fase progettuale): nelle zone sismiche 2 e 3 obbligatorio nelle aree indagate con il 2° livello quando Fa (fattore diamplificazione) calcolato > valore soglia comunale e nelle zone a Pericolosità sismica locale Z1 e Z2 - nelle zone sismiche 4obbligatorio nelle aree indagate con il 2° livello quando Fa (fattore di amplificazione) calcolato > valore soglia comunale enelle zone a Pericolosità sismica locale Z1 e Z2 per gli edifici strategici e rilevanti

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Normativa regionale

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Edifici strategiciD.d.u.o. 21 novembre 2003 - n. 19904

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¨ 1. EDIFICI ED OPERE STRATEGICHEEDIFICIc. Edifici destinati a sedi di Amministrazioni comunalid. Edifici destinati a sedi di Comunità Montanee. Strutture non di competenza statale individuate come sedi di sale operative per la gestione delle emergenze (COM, COC, ecc.)f. Centri funzionali di protezione civileg. Edifici ed opere individuate nei piani d’emergenza o in altre disposizioni per la gestione dell’emergenzah. Ospedali e strutture sanitarie, anche accreditate, dotati di Pronto Soccorso o dipartimenti di emergenza, urgenza e accettazionei. Sedi Aziende Unità Sanitarie Localij. Centrali operative 118¨ 2. EDIFICI ED OPERE RILEVANTICategorie di edifici e di opere infrastrutturali di competenza regionale che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale

collassoEDIFICIa. Asili nido e scuole, dalle materne alle superiorib. Strutture ricreative, sportive e culturali, locali di spettacolo e di intrattenimento in generec. Edifici aperti al cultod. Strutture sanitarie e/o socio-assistenziali con ospiti non autosufficienti (ospizi, orfanotrofi, ecc.)e. Edifici e strutture aperti al pubblico destinate alla erogazione di servizi, adibiti al commercio suscettibili di grande affollamentoOPERE INFRASTRUTTURALIa. Punti sensibili (ponti, gallerie, tratti stradali, tratti ferroviari) situati lungo strade≪strategiche≫ provinciali e comunalib. Stazioni di linee ferroviarie a carattere regionale (FNM, metropolitane)c. Porti, aeroporti ed eliporti non di competenza statale individuati nei piani di emergenza o in altre disposizioni per la gestione dell’emergenzad. Strutture non di competenza statale connesse con la produzione, trasporto e distribuzione di energia elettricae. Strutture non di competenza statale connesse con la produzione, trasporto e distribuzione di materiali combustibili (oleodotti, gasdotti, ecc.)f. Strutture connesse con il funzionamento di acquedotti localig. Strutture non di competenza statale connesse con i servizi di comunicazione (radio, telefonia fissa e portatile, televisione)h. Strutture a carattere industriale, non di competenza statale, di produzione e stoccaggio di prodotti insalubri e/o pericolosii. Opere di ritenuta di competenza regionale

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Normativa regionaleApprofondimenti da eseguire

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Normativa regionaleLa carta di fattibilità geologica

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Classe 1 (bianca) – Fattibilita ̀ senza particolari limitazioni

La classe comprende quelle aree che non presentano particolari limitazioni all’utilizzo a scopi edificatori e/o alla modifica della destinazione d’uso.

Classe 2 (gialla) – Fattibilita ̀ con modeste limitazioni

La classe comprende le zone nelle quali sono state riscontrate modeste limitazioni all’utilizzo a scopi edificatori e/o alla modifica della destinazione d’uso, che possono essere superate mediante approfondimenti di indagine e accorgimenti tecnico-costruttivi e senza l’esecuzione di opere di difesa. Per gli ambiti assegnati a questa classe devono essere indicati, nelle norme geologiche di piano, gli approfondimenti da effettuare e le specifiche costruttive degli interventi edificatori.

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Normativa regionaleLa carta di fattibilità geologica

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Classe 3 (arancione) – Fattibilita ̀ con consistenti limitazioni

La classe comprende le zone nelle quali sono state riscontrate consistenti limitazioni all’utilizzo a scopi edificatori e/o alla modifica della destinazione d’uso per le condizioni di pericolosita ̀/vulnerabilita ̀ individuate, per il superamento delle quali potrebbero rendersi necessari interventi specifici o opere di difesa.

Il professionista, nelle norme geologiche di piano, deve, in alternativa:

¨ definire puntualmente le opere di mitigazione del rischio da realizzare e le specifiche costruttive degli interventi edificatori, in funzione della tipologia del fenomeno che ha generato la pericolosita ̀/vulnerabilita ̀ del comparto;

¨ definire puntualmente i supplementi di indagine relativi alle problematiche da approfondire, la scala e l’ambito di territoriale di riferimento e la finalita ̀ degli stessi al fine di accertare la compatibilita ̀ tecnico-economica degli interventi con le situazioni di dissesto in atto o potenziale e individuare di conseguenza le prescrizioni di dettaglio per poter procedere o meno all’edificazione.

Classe 4 (rossa) – Fattibilita ̀ con gravi limitazioni

L'alta pericolosita ̀/vulnerabilita ̀ comporta gravi limitazioni all’utilizzo a scopi edificatori e/o alla modifica della destinazione d’uso. Deve essere esclusa qualsiasi nuova edificazione, ivi comprese quelle interrate, se non opere tese al consolidamento o alla sistemazione idrogeologica per la messa in sicurezza dei siti. Per gli edifici esistenti sono consentite esclusivamente le opere relative ad interventi di demolizione senza ricostruzione, manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro, risanamento conservativo, come definiti dall'art. 27, comma 1, lettere a), b), c) della l.r. 12/05, senza aumento di superficie o volume e senza aumento del carico insediativo. Sono consentite le innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica.

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Nuova classificazione sismica regionaleD.G.R. 11 Luglio 2014 n° 2129

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Mappa della classificazione sismica di tutti i Comuni lombardi: alla zona 2 (media sismicità) appartengono 57 Comuni; alla zona 3 (bassa sismicità) 1025 Comuni; alla zona 4 (bassissima sismicità) 445 Comuni. La classificazione è stata fatta in base alla Delibera regionale 2129 dell'11 luglio 2014.

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Procedure delegate ai Comuni

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¨ Legge Regionale n. 1 del 5/01/2000"Delega ai Comuni al ricevimento delle denuncie di opere di Cemento armato normale e precompresso e di strutture

metalliche".

¨ Legge Regionale 12 ottobre 2015, n. 33 - Disposizioni in materia di opere o di costruzioni e relativa vigilanza in zone sismiche

Sono trasferite ai comuni, singoli o associati, le funzioni della Regione di cui agli articoli 61, 90, comma 2, 93, comma 1, 94, comma1, 96, 97, 99, 100 e 104 del d.p.r. 380/2001. (Sopraelevazioni, Denuncia lavori, Autorizzazione lavori, Accertamentoviolazioni, Sospensione dei lavori, Esecuzione d’ufficio, costruzioni in zone sismiche di nuova attribuzione)

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Legge Regionale 12 ottobre 2015, n. 33 Ambito di applicazione (Zone 2, 3 e 4)

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¨ Art. 90 (L) Sopraelevazioni (legge 3 febbraio 1974, n. 64, art. 14)

1. E' consentita, nel rispetto degli strumenti urbanistici vigenti:

¨ a) la sopraelevazione di un piano negli edifici in muratura, purchè nel complesso la costruzione risponda alle prescrizioni dicui al presente capo;

¨ b) la sopraelevazione di edifici in cemento armato normale e precompresso, in acciaio o a pannelli portanti, purchè ilcomplesso della struttura ((sia conforme alle norme del presente testo unico.))

2. L'autorizzazione è consentita previa certificazione del competente ufficio tecnico regionale che specifichi il numeromassimo di piani che è possibile realizzare in sopraelevazione e l'idoneità' della struttura esistente a sopportare ilnuovo carico.

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Legge Regionale 12 ottobre 2015, n. 33 Ambito di applicazione (solo zone 3 e 4)

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¨ Art. 93 (R) Denuncia dei lavori e presentazione dei progetti di costruzioni in zone sismiche (legge n. 64 del 1974, articoli 17 e 19)

1. Nelle zone sismiche di cui all'articolo 83, chiunque intenda procedere a costruzioni, riparazioni esopraelevazioni, è tenuto a darne preavviso scritto allo sportello unico, che provvede a trasmetterne copia alcompetente ufficio tecnico della regione, indicando il proprio domicilio, il nome e la residenza del progettista,del direttore dei lavori e dell'appaltatore.

2. Alla domanda deve essere allegato il progetto, in doppio esemplare e debitamente firmato da un ingegnere,architetto, geometra o perito edile iscritto nell'albo, nei limiti delle rispettive competenze, nonchè dal direttoredei lavori.

3. Il contenuto minimo del progetto e' determinato dal competente ufficio tecnico della regione. In ogni caso ilprogetto deve essere esauriente per planimetria, piante, prospetti e sezioni ed accompagnato da una relazionetecnica, dal fascicolo dei calcoli delle strutture portanti, sia in fondazione sia in elevazione, e dai disegni deiparticolari esecutivi delle strutture.

4. Al progetto deve inoltre essere allegata una relazione sulla fondazione, nella quale devono essere illustrati i criteriseguiti nella scelta del tipo di fondazione, le ipotesi assunte, i calcoli svolti nei riguardi del complesso terreno-operadi fondazione.

5. La relazione sulla fondazione deve essere corredata da grafici o da documentazioni, in quanto necessari.

6. In ogni comune deve essere tenuto un registro delle denunzie dei lavori di cui al presente articolo.

7. Il registro deve essere esibito, costantemente aggiornato, a semplice richiesta, ai funzionari, ufficiali ed agentiindicati nell'articolo 103.

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D.g.r. 30 marzo 2016 - n. X/5001 Approvazione delle linee di indirizzo e coordinamento per l’esercizio delle funzioni trasferite ai comuni in materia sismica

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Entrata in vigore 10 Aprile 2016

Autorità competente

La L.R.33/2015 prevede che l’autorità competente in materia di opere o di costruzioni e relativa vigilanza in zone sismiche siaindividuata da ciascun comune all’interno dei propri uffici o nell’ambito delle forme associative previste, per il territoriodi propria competenza.

Per le opere ricadenti nel territorio di più comuni, le funzioni sono esercitate dalla Regione nel caso in cui non siano svoltedagli stessi comuni in forma associata.

Le modalità di svolgimento in forma associata da parte dei comuni è disciplinata dall’allegato A “Modalità per lo svolgimento informa associata, da parte dei comuni, delle funzioni”.

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D.g.r. 30 marzo 2016 - n. X/5001 Funzioni oggetto di trasferimento ai comuni

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- Abitati da consolidare (art.61 del D.P.R.380/2001)- Sopraelevazioni (art.90, comma 2, del D.P.R.380/2001)La realizzazione degli interventi di sopraelevazione è subordinata al rilascio, da parte dell’autorità

competente, della certificazione, per gli interventi localizzati nelle zone 3 e 4.Per gli interventi di sopraelevazione localizzati in zone 3 e 4, l’istanza per il rilascio della certificazione è

corredata della documentazione di cui all’allegato E “Contenuto minimo della documentazione edell’istanza” e dell’attestazione di idoneità della struttura esistente a sopportare il nuovo carico.

L’autorità competente conclude il procedimento, entro il termine di sessanta giorni dalla data di avvio dellostesso, rilasciando l’autorizzazione o la certificazione ovvero comunicando il diniego motivato e lacontestuale archiviazione dell’istanza.

- Denuncia dei lavori e presentazione dei progetti di costruzioni in zone sismiche (art.93, comma 1, delD.P.R.380/2001)

- Autorizzazione per l’inizio dei lavori (art.94, comma 1, del D.P.R.380/2001)- Repressione delle violazioni (artt.96, 97, 99 e 100 del D.P.R.380/2001)- Costruzioni in corso in zone sismiche di nuova classificazione (art.104 del D.P.R.380/2001)

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¨ Art. 5 (Ambito di applicazione)

1. Rientrano nell'ambito di applicazione della presente legge i lavori di cui all'articolo 93, comma 1, del d.p.r.380/2001 relativi a opere pubbliche o private localizzate nelle zone dichiarate sismiche ai sensi dell'articolo83, commi 2 e 3, del d.p.r. 380/2001, comprese le varianti in corso d'opera influenti sulla struttura cheintroducano modifiche tali da rendere l'opera stessa, in tutto o in parte, strutturalmente diversadall'originale o che siano in grado di incidere sul comportamento sismico complessivo della stessa.

1 bis. Sono esclusi dall'ambito di applicazione della presente legge gli interventi dichiarati dal progettistaabilitato, sulla base della deliberazione della Giunta regionale di cui al comma 1 ter, privi di rilevanza perla pubblica incolumità ai fini sismici. Tale dichiarazione è contenuta nell'asseverazione che accompagna iltitolo edilizio. All'asseverazione devono essere allegati gli idonei elaborati tecnici, atti a dimostrarel’irrilevanza per la pubblica incolumità ai fini sismici degli interventi.

1 ter. La Giunta regionale adotta gli indirizzi per l’uniforme applicazione delle disposizioni di cui al comma 1bis e individua i lavori e i casi delle varianti di cui al comma 1 privi di rilevanza per la pubblica incolumitàai fini sismici, nonché gli elaborati progettuali con cui dimostrare la sussistenza di tali fattispecie.

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¨ Art. 5 (Ambito di applicazione)

Quando è necessario il deposito/autorizzazione?

¨ COSTRUZIONI, RIPARAZIONI E SOPRAELEVAZIONI (Art. 93);

¨ COSTRUZIONI PUBBLICHE E PRIVATE (Art. 52)

¨ COSTRUZIONI LA CUI SICUREZZA POSSA INTERESSARE LA PUBBLICA INCOLUMITA’ (art.83)

¨ ESCLUSIONI: Opere minori da identificare con DGR

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¨ Art. 5 (Ambito di applicazione)

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¨ Art. 6 (Deposito del progetto)1. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 93 del d.p.r. 380/2001:

¨ a) chiunque intenda procedere alla realizzazione dei lavori di cui all'articolo 5, comma 1, è tenuto a depositare presso lo sportello unicodel comune competente per territorio, prima dell'inizio dei lavori stessi, la documentazione relativa al progetto in formato elettronico inbase al sistema informativo di cui all'articolo 3, comma 2;

¨ b) il progetto di cui alla lettera a) è accompagnato da una dichiarazione del progettista che asseveri il rispetto delle norme tecniche perle costruzioni e la congruità tra il progetto esecutivo riguardante le strutture e quello architettonico, nonché il rispetto delle eventualiprescrizioni sismiche contenute negli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica;

¨ c) il contenuto minimo della documentazione di cui alla lettera a) e dell'istanza di cui all'articolo 8, comma 2, è definito con ilprovvedimento di cui all'articolo 13, comma 1.

2. Nelle località sismiche, a eccezione di quelle a bassa sismicità, indicate ai sensi dell'articolo 83 del d.p.r. 380/2001, lo sportello unico,entro cinque giorni dal ricevimento dell'istanza, provvede a trasmettere copia della stessa, corredata degli allegati, agli uffici competentiall'esercizio delle funzioni autorizzatorie di cui all'articolo 8. (ZONE 2)

2 bis. Nelle località a bassa sismicità, laddove non sia prevista l’autorizzazione di cui all’articolo 8, i comuni o loro forme associative silimitano alla verifica della correttezza della procedura di deposito e della rispondenza e completezza della documentazione presentatarispetto al contenuto minimo definito con il provvedimento di cui all’articolo 13, comma 1. (ZONE 3 E 4)

3. La gestione informatica del deposito del progetto e della relativa trasmissione all'ufficio competente avviene tenuto conto di quanto previstodall'articolo 3, comma 2.

4. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 8, il deposito di cui al comma 1 è valido agli effetti della denuncia dei lavori di cui all'articolo65 del d.p.r. 380/2001, se reca la sottoscrizione anche del costruttore e purché la documentazione presentata abbia i contenuti e irequisiti previsti dallo stesso articolo 65.

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Legge Regionale 12 ottobre 2015, n. 33 Ambito di applicazione

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¨ Art. 7 (Attestazione di deposito e responsabilità)1. All'atto del deposito della documentazione di cui all'articolo 6, comma 1, lo sportello unico rilascia al depositante

l'attestazione dell'avvenuto deposito.

2. Per consentire l'adeguato svolgimento delle funzioni di vigilanza, il direttore dei lavori deve annotare sul giornale di cantieretutte le verifiche eseguite, ai fini antisismici, nel corso dei lavori, attinenti alla staticità delle strutture.

3. Il direttore dei lavori, il collaudatore strutturale in corso d'opera e l'impresa esecutrice hanno l'obbligo, ciascuno per quanto dipropria competenza, di verificare la rispondenza del progetto alla normativa vigente e di curare che l'esecuzione delle operesia conforme alle previsioni progettuali.

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Legge Regionale 12 ottobre 2015, n. 33 Collaudi e Controlli

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¨ Art. 9 (Collaudi)1. I lavori di cui all'articolo 5, comma 1, sono assoggettati a collaudo statico, indipendentemente dal sistema costruttivo adottato e

dal materiale impiegato. Il certificato di collaudo tiene luogo dell'attestato di rispondenza dell'opera previsto dall'articolo 62del d.p.r. 380/2001.

2. Il collaudo è effettuato da un professionista abilitato secondo la normativa vigente, non intervenuto nella progettazione,direzione o esecuzione dell'opera, né collegato in modo diretto o indiretto al costruttore.

IN TUTTE LE ZONE SISMICHE, TUTTI I LAVORI SOGGETTI ALLA PRESENTE NORMATIVA DEVONO ESSERE COLLAUDATI E NONSOLO LE OPERE IN C.A.

¨ Art. 10 (Controlli)1. Ferme restando le funzioni di vigilanza previste dall'articolo 103 del d.p.r. 380/2001, il comune e la Regione, ognuno per gli

interventi di competenza, effettuano i controlli sulle opere e sulle costruzioni anche secondo metodi a campione.

2. In caso di scostamento dal parere reso ai sensi dell'articolo 8, comma 5, il comune, entro dieci giorni dal rilasciodell'autorizzazione, ne informa la Regione.

3. La Regione può in ogni caso effettuare controlli sugli interventi autorizzati dai comuni.

4. La Giunta regionale, con la deliberazione di cui all'articolo 13, comma 1, disciplina i termini e le modalità di svolgimento deicontrolli di cui al presente articolo.

4 bis. La Giunta regionale, con la deliberazione di cui all’articolo 13, comma 1 bis, disciplina i termini e le modalità di svolgimentodei controlli delle dichiarazioni di cui all’articolo 5, comma 1 bis.

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D.g.r. 30 marzo 2016 - n. X/5001 Deposito del progetto (Zone 3 e 4)

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Gli interventi di cui all’art. 5 della L.R. 33/2015, relativi ad opere pubbliche o private localizzate nelle zone 3 e 4, comprese levarianti in corso d’opera, sono soggetti alle procedure di deposito previste dagli artt. 6 e 7 della stessa legge regionale,per le finalità di denuncia dei lavori e presentazione dei progetti di costruzioni in zone sismiche, previste dall’art. 93 del D.P.R.380/2001.

Il deposito si effettua con la presentazione allo Sportello Unico per l’Edilizia (SUE) competente, prima dell’avvio dei lavori, delladocumentazione prevista dall’allegato E “Contenuto minimo della documentazione e dell’istanza”, (Modulo 2).

Il deposito può essere effettuato, dal titolare del permesso di costruire, dal richiedente il titolo abilitativo e dal proprietariodell’immobile oggetto dei lavori.

Al ricevimento del modulo di deposito il SUE rilascia l’attestazione di avvenuto deposito.I soggetti di cui sopra possono conferire una procura speciale, (Modulo 5) al progettista o altro professionista competente, coinvolto

nell’intervento, per la compilazione del modulo di deposito, per il ricevimento delle comunicazioni relative al procedimento eper la firma digitale dei documenti trasmessi telematicamente.

In caso di opere pubbliche, il deposito è effettuato dal Responsabile Unico del Procedimento.I lavori possono avere inizio solo successivamente al rilascio dell’attestazione di cui sopra.La procedura di deposito è effettuata mediante il Sistema Informativo Integrato, fatta salva la disciplina temporanea che consente

l’utilizzo della modulistica anche in formato cartaceo fino al 10 Aprile 2017Il deposito del progetto è valido anche agli effetti della “denuncia dei lavori” di cui all’art. 65 del D.P.R. 380/2001, se il modulo di

deposito è sottoscritto anche dal costruttore e purché la documentazione a corredo abbia i contenuti previsti dallo stessoarticolo.

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D.g.r. 30 marzo 2016 - n. X/5001 Deposito del progetto

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D.g.r. 30 marzo 2016 - n. X/5001 Funzioni oggetto di trasferimento ai comuni

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D.g.r. 30 marzo 2016 - n. X/5001 Controlli

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Fatte salve le funzioni di vigilanza previste dall’art.103 del D.P.R.380/2001, l’autorità competente effettua i controlli sulle opere esulle costruzioni, ai sensi dell’art.10 della L.R.33/2015.

L’allegato H “Termini e modalità di svolgimento dei controlli”, a cui si rinvia, definisce il contesto di riferimento e le procedure dicontrollo.

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D.g.r. 30 marzo 2016 - n. X/5001 Modalità di Presentazione

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Nel periodo transitorio saranno contemplate due modalità di gestione della procedura:• elettronica: invio telematico della domanda e degli allegati di progetto in formato digitale sottoscritti con firma digitale;• cartaceo: presentazione di una copia cartacea della documentazione presso lo sportello comunale SUE.Il Sistema Informativo Integrato provvede, in particolare, alla ricezione della modulistica relativa a:

a. per le costruzioni in “Zona 2”, l’istanza per il rilascio dell’autorizzazione sismica, con l’indicazione se si tratti o meno di:sopraelevazione o abitato dichiarato da consolidare;

b. per le costruzioni in zona 3 e in zona 4, la comunicazione di deposito, con l’indicazione se si tratti o meno di istanza per lacertificazione alla sopraelevazione o di istanza di autorizzazione sismica in caso di abitato dichiarato da consolidare;

c. denuncia di costruzione in corso in zona sismica di nuova classificazione.

Tramite il Sistema Informativo Integrato viene eseguita anche la verifica formale degli elaborati e, specificatamente, delladocumentazione prodotta a supporto dell’istanza, con la finalità di accertare i seguenti aspetti:

a) Completezza della documentazione a corredo dell’istanza;b) Coerenza della documentazione con i modelli predisposti ed approvati;c) Regolarità della documentazione in ordine alla debita sottoscrizione della stessa da parte dei soggetti competenti alla

progettazione e realizzazione dell’intervento.

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D.g.r. 30 marzo 2016 - n. X/5001 Varianti

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Come disposto rientrano nell’ambito di applicazione della legge anche le varianti in corso d’opera.Si definiscono varianti al progetto approvato le modifiche edilizie che comportino:a) un organismo diverso dal punto di vista tipologico e/o strutturale da quello previsto nel progetto originario;b) un aumento del volume o della superficie nonché dell’altezza dell’edificio rispetto al progetto approvato;c) una risposta sismica significativamente diversa.Rientrano nei casi di cui alle lettere a), b) e c), di cui di cui sopra, quelle modifiche progettuali che:1. sono in grado di incidere sul comportamento sismico complessivo della struttura (variazioni degli effetti dell’azione sismica,

delle resistenze delle strutture stesse o della loro duttilità);2. introducono modifiche tali da rendere l’opera stessa, in tutto o in parte, strutturalmente diversa dall’originale, quali: modifiche

all’organismo strutturale per sopraelevazioni, ampliamenti, variazioni del numero dei piani entro e fuori terra; creazione oeliminazione di giunti strutturali; variazioni della tipologia delle fondazioni; modifiche della rigidezza nel piano degli impalcatie della copertura; creazione di irregolarità strutturali conseguenti anche a modifiche nella distribuzione e nelle caratteristichedegli elementi non strutturali;

3. introducono modifiche: nella distribuzione in pianta o in altezza degli elementi strutturali sismo-resistenti; negli schemi di calcolodelle strutture principali sismo-resistenti; nelle dimensioni di elementi strutturali sismo-resistenti; nella distribuzione delle masse;portano ad un aumento dell’eccentricità tra il baricentro delle masse e il centro delle rigidezze;

4. comportano variazioni del fattore di struttura oppure modifiche in aumento delle classi d’uso e/o della vita nominale dellecostruzioni;

5. comportano il passaggio di categoria di intervento.

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D.g.r. 30 marzo 2016 - n. X/5001 Varianti

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VITA NOMINALE VN (2.4.1 D.M. 14.01.2008)¨ 1 - Opere provvisorie, Opere provvisionali, Strutture in fase costruttiva - ≤ 10 anni¨ 2 - Opere ordinarie, ponti, opere infrastrutturali e dighe di dimensioni contenute o di importanza normale –≥ 50 anni

¨ 3 - Grandi opere, ponti, opere infrastrutturali e dighe di grandi dimensioni o di importanza strategica –≥ 100 anni

CLASSE D’USO (2.4.2 D.M. 14.01.2008)¨ I - edifici e/o opere destinati ad uso agricolo o con presenze saltuarie¨ II - per edifici e/o opere diversi dai precedenti, esclusi quelli caratterizzati da presenza Saltuaria¨ III - edifici e/o opere rilevanti ai fini della salvaguardia della pubblica incolumitਠIV - edifici e/o opere strategici aventi finalità di protezione civile

FATTORE DI STRUTTURA¨ se pari a 1, la struttura è NON dissipativa (non si applicano prescrizioni §7 NTC.2008 relative alle zone critiche)¨ se maggiore di 1, la struttura è dissipativa

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D.g.r. 30 marzo 2016 - n. X/5001 Contenuto minimo della documentazione e dell’istanza

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Le relazioni e gli elaborati progettuali minimi per la presentazione della comunicazione di deposito o dell’istanza per il rilasciodell’autorizzazione sono:

¨ Relazione illustrativa e scheda sintetica dell’intervento (modulo 12);¨ Progetto architettonico;¨ Progetto strutturale;¨ Relazione geologica (par.6.1.2.e 6.2.1.N.T.C.2008 – cap.4, Parte I, Allegato B della D.G.R. IX/2616 del 30/11/2011);¨ Relazione geotecnica (par.6.1.2.N.T.C.2008 e p.to C 6.2.2.5 Circolare esplicativa n.617 del 02/02/2009);¨ Altro (Documentazione fotografica, Elenco allegati)Alla documentazione di cui sopra devono essere allegate le dichiarazioni dei professionisti attestanti:a. la conformità degli elaborati alla normativa vigente;b. la redazione del progetto sulla base dei risultati degli studi geologici, geotecnici e sismici;c. l’asseverazione del progettista in merito al rispetto delle norme tecniche per le costruzioni e la congruità tra il progetto

esecutivo riguardante le strutture e quello architettonico, nonché al rispetto delle eventuali prescrizioni sismiche contenutenegli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica;

d. il rispetto delle eventuali prescrizioni sismiche contenute negli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica;e. il rispetto delle eventuali prescrizioni contenute negli strumenti di pianificazione di bacino;f. la conformità dello stato dei luoghi a quello rappresentato nel progetto;g. che i lavori non sono iniziati (asseverato anche dal direttore dei lavori);h. la conformità degli elaborati geologici e geotecnici alla normativa vigente e l’avvenuta valutazione delle condizioni di

pericolosità geologica e geotecnica del sito interessato dalle opere.

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D.g.r. 30 marzo 2016 - n. X/5001 Contenuto minimo della documentazione e dell’istanza

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D.g.r. 30 marzo 2016 - n. X/5001 Termini e modalità di svolgimento dei controlli

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I controlli riguardano le opere e le costruzioni i cui progetti sono stati depositati ovvero autorizzati o soggetti a certificazione pergli interventi di sopraelevazione.

La Regione ed i Comuni effettuano il controllo di competenza, anche a campione.All’avvio del procedimento di controllo, l’autorità competente, ne dà comunicazione al depositante la documentazione ovvero al

titolare dell’istanza di autorizzazione o della richiesta di certificazione per gli interventi di sopraelevazione, comunicando ilnominativo del responsabile del procedimento, l’intervento oggetto di controllo, l’eventuale data prevista per ilsopralluogo, ove previsto.

Il controllo sulla realizzazione dell’intervento è effettuato mediante verifica documentale e/o con un sopralluogo in cantiere, alfine di valutare la rispondenza delle opere realizzate al progetto depositato, autorizzato o certificato.

La data prevista per il sopralluogo non può essere antecedente al quindicesimo giorno e successiva al trentesimo giorno, adecorrere dalla data di invio della comunicazione di avvio del procedimento di controllo e può essere concordata con isoggetti interessati. All’eventuale sopralluogo partecipano, oltre al titolare del deposito/istanza diautorizzazione/certificazione ovvero il procuratore speciale eventualmente nominato, il progettista strutturale, il direttore deilavori e ogni altro professionista competente in materia, individuato dallo stesso titolare.

L’attività di controllo si conclude entro 60 giorni, con la comunicazione ai soggetti interessati dell’esito finale del controllodocumentale e, ove previsto, del sopralluogo, come da verbale appositamente redatto.

In caso di controllo da parte della Regione su interventi autorizzati dal Comune, la comunicazione di avvio dell’attività di controllo equella sull’esito del controllo stesso sono trasmesse agli uffici comunali competenti.

L’accertamento delle violazioni di cui all’art.11 della L.R.33/2015 comporta la redazione di specifico verbale, ai sensi dell’art.96del D.P.R.380/2001.

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D.g.r. 30 marzo 2016 - n. X/5001 Indirizzi per lo svolgimento dei controlli in zona sismica

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Sono soggette a controllo, sistematico o a campione, tutte le opere e le costruzioni, ivi comprese le loro varianti, realizzate in unazona dichiarata sismica.

CONTROLLO SISTEMATICOSono assoggettati a controllo sistematico tutti gli interventi autorizzati, qualora riguardino edifici pubblici o, in genere, edifici

destinati a servizi pubblici essenziali, ovvero progetti relativi ad opere comunque di particolare rilevanza sociale odestinate allo svolgimento di attività, che possono risultare, in caso di evento sismico, pericolose per la collettività.Costruzioni appartenenti alle classi d’uso III e IVClasse III: Costruzioni il cui uso preveda affollamenti significativi. Industrie con attività pericolose per l’ambiente ………..Classe IV: Costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con riferimento alla gestione della protezione civile incaso di calamità. Industrie con attività particolarmente pericolose per l’ambiente. Reti viarie di tipo A, B, C………...agli edifici ed opere strategiche e rilevanti.

CONTROLLO A CAMPIONESono soggetti a controllo a campione:¨ gli interventi relativi alle opere e alle costruzioni autorizzate che non ricadono nelle precedenti casistiche.¨ i progetti depositati da realizzare nelle zone sismiche 3 e 4.

CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DEI CAMPIONI Il campione è individuato mediante sorteggio, almeno due volte l’anno riferita al semestre precedente, in base alle seguenti

categorie di opere e costruzioni:¨ A) costruzioni in cemento armato e cemento armato precompresso …… aventi volumetrie edilizie superiori a 5.000 mc; (10%)¨ B) costruzioni in cemento armato e cemento armato precompresso …… aventi volumetrie edilizie fino a 5.000 mc; (5%

complessivo B, C, D e E)¨ C) costruzioni in muratura; (5% complessivo B, C, D e E)¨ D) interventi sul patrimonio edilizio esistente; (5% complessivo B, C, D e E)¨ E) altre tipologie di costruzioni. (5% complessivo B, C, D e E)

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MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ DI CONTROLLO PER GLI INTERVENTI AUTORIZZATI DA REALIZZARE IN ZONA 2L’attività di controllo per gli interventi autorizzati in zona 2 si svolge mediante sopralluoghi in cantiere, finalizzati ad accertare la

sostanziale rispondenza dei lavori alla documentazione progettuale ed eventuali prescrizioni contenute.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ DI CONTROLLO NELLE ZONE 3 E 4 L’attività di controllo per i progetti depositati per le zone 3 e 4 si svolge mediante apposita istruttoria, volta a verificare la

correttezza e completezza della modulistica e della documentazione presentata, con particolare riguardo alla:¨ correttezza della procedura di deposito in relazione all’ambito di intervento;¨ rispondenza e completezza della documentazione presentata rispetto a quanto previsto dall’allegato E “Contenuto minimo

della documentazione”;¨ adeguatezza degli approfondimenti e delle verifiche condotte in relazione all’intervento rispetto alle norme tecniche per le

costruzioni ed alla pericolosità geologica del sito, nel rispetto delle norme geologiche di piano;¨ congruità delle ipotesi e delle assunzioni progettuali in relazione all’intervento, rispetto alle norme tecniche per le

costruzioni (N.T.C. 2008).Il controllo può essere svolto anche mediante sopralluoghi in cantiere, finalizzati ad accertare la sostanziale rispondenza dei lavori

realizzati alla documentazione progettuale.L’attività si conclude con la comunicazione dell’esito del controllo ai soggetti interessati.

CONTROLLI CHE LA REGIONE EFFETTUA SUGLI INTERVENTI AUTORIZZATI DAI COMUNI.La Regione effettua controlli a campione, anche con sopralluogo, sugli interventi autorizzati dai comuni.A tal fine, i comuni dovranno comunicare alla struttura tecnica regionale competente, entro il 30 giugno e il 31 dicembre di ogni

anno, tutti gli interventi autorizzati.

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¨ CONTROLLI SU PROGETTI E COSTRUZIONI

Controlli del Software sui progetti (nel transitorio ci deve pensare il Comune)

1. completezza della documentazione

2. coerenza dei modelli compilati

3. regolarità della sottoscrizione di elaborati ed asseverazioni

Controlli dei Comuni sui progetti in autorizzazione (zone 2 su tutti gli interventi) o deposito (zone 3 / 4 a campione)

1. correttezza della procedura adottata

2. adeguatezza degli approfondimenti

3. congruità delle ipotesi progettuali

Controlli dei Comuni sulle costruzioni (zone 2 sistematici sugli edifici strategici / rilevanti e a campione sugli altri, zone 3 / 4 a campione)

1. rispondenza dei lavori realizzati con alla documentazione progettuale

Controlli della Regione su progetti e costruzioni

1. a campione su tutti gli interventi autorizzati dai Comuni

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¨ CONTROLLI SULLA RELAZIONE GEOLOGICA E SULLA RELAZIONE GEOTECNICA

Relazione geologica

¨ verifica di aver tenuto conto delle prescrizioni indicate nella carta di fattibilità geologica e nella carta di pericolosità sismica

¨ verifica di aver utilizzato dati di prova ottenuti sul luogo, sufficientemente numerosi, approfonditi e di tipologia adatta alcontesto geologico

¨ verifica di aver redatto un modello geologico sufficientemente ampio e dettagliato rispetto all’intervento in progetto

¨ verifica della coerenza tra l’asseverazione geologica e l’elaborato prodotto

Relazione geotecnica

¨ verifica di aver tenuto conto delle indicazioni della relazione geologica

¨ verifica di aver utilizzato dati di prova ottenuti sul luogo, sufficientemente numerosi, approfonditi e di tipologia adatta alcontesto geotecnico

¨ verifica di aver redatto un modello geotecnico sufficientemente ampio e dettagliato rispetto all’intervento in progetto

¨ verifica della coerenza tra l’asseverazione geotecnica e l’elaborato prodotto

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¨ LE DICHIARAZIONI CONTENUTE SULLA MODULISTICA

¨ Il Tecnico ……….consapevole che in caso di dichiarazione mendace sarà punito ai sensi del Codice Penalesecondo quanto prescritto dall’art. 76 del succitato D.P.R. 445/2000 e che, inoltre, qualora dal controlloeffettuato emerga la non veridicità del contenuto di taluna delle dichiarazioni rese, decadranno i beneficiconseguenti al provvedimento eventualmente emanato sulla base della dichiarazione non veritiera (art.75 D.P.R. 445/2000),

¨ 1. Chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso nei casi previsti dal presente testo unico è punito ai sensidel codice penale e delle leggi speciali in materia.

¨ 2. L'esibizione di un atto contenente dati non più rispondenti a verità equivale ad uso di atto falso.

¨ 3. Le dichiarazioni sostitutive rese ai sensi degli articoli 46 e 47 e le dichiarazioni rese per conto delle persone indicatenell'articolo 4, comma 2, sono considerate come fatte a pubblico ufficiale.

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¨ LE DICHIARAZIONI CONTENUTE SULLA MODULISTICA

¨ IlTecnico………. ASSEVERA

¨ ai sensi dell’art. 481 del Codice Penale la conformità di quanto eseguito ai fini della relazione in oggettoalla normativa nazionale e regionale vigente e la piena osservanza della relazione alle norme sismichevigenti.

1. “il progettista assume la qualità di persona esercente un servizio di pubblica utilità anche con riferimento allarelazione iniziale che accompagna la denuncia di inizio attività e che quindi assumono rilevanza penale anche lefalse attestazioni contenute in questa relazione” (Cass. Pen sez III 20 maggio 2010 n. 27699). Ne consegueche “In materia di falso, la relazione d'asseverazione del progettista allegata alla denuncia d'inizio d'attivitàedilizia (d.i.a.) ha natura di "certificato", sicché risponde del delitto previsto dall'art. 481 c.p. il professionistache redige la suddetta relazione di corredo, attestando, contrariamente al vero, la conformità agli strumentiurbanistici” (Cass. Pen., sez. III, 21.10.2008 n. 1818, CED 2008).

2. L'esibizione di un atto contenente dati non più rispondenti a verità equivale ad uso di atto falso.

3. In via più generale commette il reato di falsità ideologica in certificati ex art. 481 c.p., colui chenell'esercizio della sua funzione di pubblica necessità, attesti dolosamente caratteristiche non corrispondential vero .

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¨ Gli effetti delle dichiarazioni false si producono in ambito penale e in ambito comunale (ai fini dell’esercizio del potere di autotutela per falsita ̀, art. 21 nonies della Legge n. 241/1990, di cui si dira ̀) e in ambito disciplinare. Con ulteriori conseguenze in tema di abuso edilizio.

¨ Si è detto che l’art. 29, comma 3, prima parte, del TU n. 380 del 2001, afferma che il progettista assume la qualità di persona esercente un servizio di pubblica necessità (art. 359 e art. 481 cp) in quanto assolve il servizio di fornire all’Amministrazione informazioni esatte, contribuisce all’esercizio della funzione pubblica.

¨ Se dichiara il falso, è quindi punibile ai sensi dell’481 c.p. (reclusione fino a 1 anno), che disciplina appunto il falso dell’esercente un servizio di pubblica necessità.

¨ L’Amministrazione ha l’obbligo di informare l’Autorità̀ giudiziaria e l’Ordine di appartenenza (cfr. art. 29 se art. 23, ult. comma, del TU).

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Il tecnico pubblico come titolare di una posizione di garanzia.

In materia edilizia l'art.27 DPR n. 380/01 pone a carico del dirigente o del responsabile del competente ufficiocomunale un obbligo di vigilanza sull'attività urbanistico-edilizia nel territorio comunale per assicurarne larispondenza alle norme di legge e di regolamento, alle prescrizioni degli strumenti urbanistici ed alle modalitàesecutive fissate nei titoli abilitativi, imponendogli di intervenire ogni qualvolta venga accertato l'inizio ol'esecuzione di opere eseguite senza titolo o in difformità della normativa urbanistica, attraverso l’emanazione diprovvedimenti interdittivi e cautelari (cfr. anche art.31 DPR n.380/01).

Egli è quindi certamente titolare di una posizione di garanzia, che gli impone di attivarsi per impedirel'evento dannoso.

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Il tecnico pubblico come titolare di una posizione di garanzia.

¨ La Colpa lieve

¨ Spiegazione

¨ Si ha colpa lieve in caso di mancata osservanza, della c.d. diligenza del buon padre di famiglia, che altro non è che una diligenza media.

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Il tecnico pubblico come titolare di una posizione di garanzia.

¨ La Colpa grave

¨ Spiegazione

¨ Vi è colpa grave quando manca totalmente un minimo di diligenza. Indica, quindi, il grado massimo dinegligenza, e in molte disposizioni del codice civile viene equiparata al dolo (ad esempio, in ambitocontrattuale, è nullo qualsiasi patto che esclude o limita preventivamente la responsabilità del debitore perdolo o per colpa grave).

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Il tecnico pubblico come titolare di una posizione di garanzia.

¨ Il dolo

¨ Spiegazione

¨ "Il delitto è doloso o secondo l'intenzione, quando l'evento dannoso o pericoloso, che è il risultato dell'azione odomissione e da cui la legge fa dipendere l'esistenza del delitto, è dall'agente preveduto e voluto comeconseguenza della propria azione od omissione".

¨ Quindi

¨ il dolo sussiste quando l’autore del reato agisce con volontà ed è cosciente delle conseguenze della suaazione od omissione;

¨ la colpa, invece, sussiste quando l’autore del reato, pur agendo con volontà, non ha in alcun modo presocoscienza delle conseguenze della sua azione e, allo stesso tempo, l’evento si verifica a causa dellanegligenza o imprudenza o imperizia dell’agente stesso, ovvero a causa della sua inosservanza di leggi,regolamenti, ordini o discipline;

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Il tecnico pubblico come titolare di una posizione di garanzia.

I funzionari e dipendenti rispondono dei danni prodotti dal loro comportamento nell’esercizio delle proprieattribuzioni:

· verso terzi (responsabilità civile extracontrattuale – art. 2043 c.c.);

· verso l’amministrazione di appartenenza o la Pubblica Amministrazione in genere (responsabilitàamministrativa)

A) Responsabilità Civile

E’ la responsabilità che può gravare personalmente sul dipendente pubblico nell’esercizio delle sue funzioni edattività ai sensi dell’art. 2043 c.c. per danni cagionati al cittadino utente.

L’amministrazione che abbia risarcito il danno al terzo cagionato dal dipendente si rivale agendo controquest’ultimo nei casi di dolo o colpa grave.

Il dipendente ha una responsabilità personale e diretta qualora, nell’esercizio delle proprie attribuzioni, cagionia terzi un danno ingiusto (violazione dei diritti dei terzi commessa con dolo o colpa grave).

La sua responsabilità è quindi limitata ai soli casi di dolo e colpa grave.

Da ciò consegue che nel caso di fatto commesso con “colpa lieve” sarà configurabile unicamente la responsabilitàdiretta dell’Ente Pubblico; né i terzi possono agire direttamente nei confronti dei dipendenti, né l’Amministrazioneha la facoltà di rivalersi per quanto da essa pagato al danneggiato.

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Il tecnico pubblico come titolare di una posizione di garanzia.

B) Responsabilità amministrativa

E’ la responsabilità del dipendente pubblico che, avendo violato obblighi o doveri derivanti dal rapporto di servizio con la pubblicaamministrazione, abbia cagionato un danno (diretto o indiretto) al proprio Ente di appartenenza, ad un altro Ente Pubblico o, più ingenerale, allo Stato o alla Pubblica Amministrazione.

Essa trova il suo fondamento nel rapporto di servizio che lega il dipendente alla pubblica Amministrazione.

La responsabilità amministrativa è personale e limitata ai soli casi di dolo o colpa grave (art. 1 legge20/1/1994).

E’ quindi evidente che la funzione della responsabilità amministrativa non può coincidere con quella della responsabilità civile;mentre quest’ultima ha soprattutto una funzione risarcitoria e di ripristino dello “status quo ante”, la responsabilità amministrativa hanatura e finalità pubblicistica, sanzionatoria e dissuasiva, al fine di prevenire i comportamenti illeciti dei pubblici dipendenti.

La responsabilità amministrativa può essere diretta o indiretta:

¨ 1. La responsabilità amministrativa diretta è quella che ricade sui dipendenti pubblici nel caso in cui abbiano causato con ilproprio operato un danno diretto all’amministrazione, violando obblighi di servizio (es. spese superflue; spese non legittime,oneri non incassati; errori di calcolo ecc.).

¨ 2. La responsabilità amministrativa indiretta è invece quella che riguarda i danni causati dal comportamento colposo deidipendenti ad altri soggetti (es. cittadino), che la pubblica amministrazione abbia dovuto risarcire in relazione all’obbligo chele deriva in virtù del c.d.r apporto di immedesimazione organica (es. danno subito dal cittadino a seguito di errata deliberae/o provvedimento ecc.).

Per il danno arrecato all’amministrazione pubblica (danno diretto) o per quanto questa debba risarcire al cittadino danneggiato(danno indiretto) il dipendente pubblico è chiamato a rispondere, per responsabilità amministrativa, innanzi alla Corte dei Conti.

Quindi accanto alla responsabilità civile verso terzi sussiste anche la responsabilità amministrativa.

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