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LA PAGINA DI CAMPALTO Anno VII Numero 92 MENSILE A SFONDO SOCIALE DI PUBBLICA UTILITA‟ distribuzione gratuita Gennaio 2011 a Campalto - Favaro - Tessera - Dese presso gli esercizi commerciali B U O N 2 0 1 1

LA PAGINA DI CAMPALTO - N. 92

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gennaio 2011

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LA PAGINA DI CAMPALTO Anno VII Numero 92 MENSILE A SFONDO SOCIALE DI PUBBLICA UTILITA‟ distribuzione gratuita

Gennaio 2011 a Campalto - Favaro - Tessera - Dese presso gli esercizi commerciali

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2 LA PAGINA DI CAMPALTO

TAV E CAMPALTO: UN DIBATTITO PER

SPIEGARE COME IL NOSTRO TERRITORIO

VERRA‟ DETURPATO DALL‟ALTA

VELOCITA‟ Si è svolta al Villaggio Laguna la prima riunione cittadina

per informare sul tracciato ferroviario del progetto TAV

(Treno ad Alta Velocità) nel comune di Venezia.

L‘obiettivo dei promotori - sezione Venezia del WWF e

associazione ―La Salsola‖ con il contributo di Italia No-

stra, LIPU, Legambiente, Verdi Ambiente e Società, Ami-

co albero, Ecoistituto del Veneto "Alex Langer" - è stato

quello di spiegare ai cittadini di Campalto e Tessera le in-

quietanti prospettive ambientali e territoriali nell'eventuali-

tà che i progetti presentati dalla Rete Ferroviaria Italiana,

cioè il gestore della rete ferroviaria. e dalla Regione Vene-

to transitino per Campalto in direzione Tessera e Trieste.

Tali progetti, oltre che incontrare enormi e rischiose diffi-

coltà ingegneristiche come ad esempio il sottopasso delle

discariche di rifiuti tossici e nocivi di San Giuliano, segne-

rebbero il definitivo tramonto del grande sogno di riscatto

ambientale che Campalto rincorre da quarant'anni: ovvero

il progetto di Campalto come "Porta del Parco Lagunare".

Questo sogno sarebbe definitivamente spezzato dalla co-

struzione di una massicciata larga oltre trenta metri e alta

dieci su cui far passare due binari alimentati a 25.000

volts.

La prima considerazione emersa dal confronto è che

l‘intero progetto è funzionale soltanto alle mire espansio-

nistiche della SAVE, la società che gestisce l‘aeroporto,

che vuole realizzare una nuova città del divertimento,

chiamata "Tessera City" a ridosso del Marco Polo.

Noi riteniamo che collocare la stazione del TAV all'aero-

porto significhi veramente ―buttare via soldi‖. Perché? La

vera domanda di accesso ai voli proviene per l'80% dalle

province centrali Padova, Treviso, Venezia, per la connes-

sione delle quali serve semmai il Servizio Ferroviario Me-

tropolitano Regionale (SFMR), progettato e finanziato ma

in ritardo di realizzazione, che dovrebbe giungere all'aero-

porto (dalla linea per Trieste) con una linea dedicata.

Inoltre, è privo di senso pensare che la stazione TAV a

Tessera escluda il centro di Mestre, vero baricentro urba-

no, economico e funzionale dell'area centrale veneta, dove

invece si può presumere che si formi una domanda di uti-

lizzo di spostamenti di lunga percorrenza via treno.

Tra i tanti interventi nel corso della riunione, sottolineiamo

quello dell‘assessore all‘Ambiente Gianfranco Bettin che

ribadisce l‘impegno a raccogliere tutte le documentazioni

utili a fornire un parere tecnico sul tracciato che fino a

questo momento si vuole pro(im)porre alla cittadinanza

senza neppure interpellare i territori direttamente interes-

sati.

Il messaggio conclusivo emerso è che gli sforzi che si

stanno facendo per riconoscere il valore ambientale del

territorio, tutelato dalla Direttiva europea Habitat 92/433,

vanno sostenuti con il coinvolgimento della cittadinanza,

delle rappresentanze economico-sociali e politiche, delle

associazioni portatrici di interessi ambientali collettivi

pretendendo l'applicazione decisa e stringente della nor-

mativa vigente.

Questo sostegno diviene una fondamentale strategia

per contrastare e correggere una scelta così affrettata e

superficiale che prospetta solo danni ambientali e disagi

fortissimi sul futuro delle comunità di gronda di Campalto

e Tessera; un progetto che oltre a tutto si snoda lungo un

percorso, quello della gronda lagunare, che non è certo il

più logico dal punto di vista strettamente funzionale - non

ci sono gli spazi necessari per fare il presunto tunnel, la

stazione di Venezia sarebbe tagliata fuori - e non tiene

conto della fragilità della zona lagunare, naturalisticamen-

te rilevante e già soggetta a degradanti trasformazioni (ben

due discariche di rifiuti tossici e nocivi) il cui ecosistema

residuale andrebbe definitivamente sconvolto.

A cura di Sonia Bernath – WWF e di Pino Sartori - vice

presidente “La Salsola”

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LA PAGINA DI CAMPALTO 3

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L‟AVIS (Associazioni Volontari Italiani Sangue), annovera il

maggior numero di associati in Italia: 930.000. Si articola in

numerosi organismi a livello nazionale, regionale, provinciale e

comunale, capillarmente distribuiti.

L‘AVIS opera in ossequio ad un suo Statuto ed in aderenza ai

Piani Sangue Nazionale e Regionale , al fine di:

diffondere l‘idea del dono e della solidarietà,; promuovere la

raccolta di sangue; informare la collettività sull‘uso dello stesso;

suggerire iniziative utili al raggiungimento dell‘Autosufficienza

di sangue e dei suoi derivati in ambito Nazionale; tutelare la

salute dei donatori e dei riceventi contribuendo all‘educazione

sanitaria e favorendo la medicina preventiva.

L‘AVIS è costituita da coloro che donano volontariamente, gra-

tuitamente e anonimamente il proprio sangue; è apartitica, acon-

fessionale, non ammette discriminazioni di sesso, razza, lingua,

nazionalità, religione e ideologia politica ed esclude qualsiasi

fine di lucro.

La Corte di Giustizia Europea condanna

l'Italia: La legge regionale del Veneto sulla

caccia in deroga viola le Direttive comuni-

tarie di tutela degli uccelli migratori. Con sentenza C-164/09 del giorno 11 novembre 2010, la

Corte di Giustizia Europea ha condannato lo Stato Italiano per

aver violato la direttiva Comunitaria 79/409/CEE concernente la

conservazione degli uccelli selvatici, a causa della legge regiona-

le del Veneto, la n.13/2005, con la quale si autorizza, tramite le

deroghe, la caccia a specie di uccelli protetti dalla succitata Di-

rettiva.Andrea Zanoni Presidente della LAC (Lega Abolizione

Caccia) del Veneto ha dichiarato:

"Con questa sentenza la Corte di Giustizia ci ha dato ragione su

tutte le questioni di illegittimità che abbiamo denunciato a parti-

re dal 2002, anno nel quale la Regione Veneto diede il via alla

caccia di uccelli protetti per legge.

A fronte della sentenza chiediamo a Zaia di annullare immedia-

tamente la delibera n.2371 di quest'anno, del 5/10/2010, che oggi

consente, nelle campagne della nostra regione, la caccia a Pri-

spolone, Pispola, Fringuello, Peppola, Storno e Frosone in viola-

zione della legge europea e ai sensi della legge regionale

n.13/2005 dichiarata illegale dall'Europa.

A causa di queste leggi regionali ora a pagare le spese decretate

dalla condanna saranno tutti i cittadini e non, come sarebbe giu-

sto, i consiglieri regionali e i presidenti della Regione Veneto

che le hanno volute ed approvate e che sono causa della distru-

zione, che continua dal 2002, di un patrimonio naturale protetto

dalla legge costituito da milioni di piccoli uccelli migratori."

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L‟ERBA DI CASA NOSTRA

4 LA PAGINA DI CAMPALTO

PARERI SUL CARCERE A CAMPALTO A cura di Daniele Conte

Come molti di voi avranno letto sul giornale a fine dicem-

bre, o sentito in giro, c'è l'intenzione di costruire un carcere

a Campalto. Il piano è del Ministero di Grazia e Giustizia

che l'ha presentato, tramite la Regione Veneto, al sindaco

Orsoni. Un nuovo carcere da 450 posti a Campalto, dietro il

cimitero al posto della caserma dove adesso ci sono mezzi

militari in disuso: 9 ettari e più di 40 milioni di euro. Una

nuova struttura che consenta di risolvere il problema del

sovraffollamento delle carceri venete: solo a Venezia i dete-

nuti sono più del triplo rispetto ai posti previsti. Gli spazi di

Santa Maria Maggiore verrebbero ceduti al Comune.

Ecco qualche osservazione raccolta tra la gente di Campalto.

Cosa ne pensano i giovani…

"E' una buona iniziativa, è giusto se c'è questo problema del

sovraffollamento. Da qualche parte andrà pur fatto e non

capisco i timori sulla pericolosità: è un carcere, è fatto appo-

sta per rinchiudere i detenuti, non per farli scappare. Non

siamo mica negli anni '70, le misure di sicurezza si saranno

anche specializzate. Sono fiducioso e per niente preoccupa-

to." S., 24 anni

"Non mi preoccupa tanto il fatto che facciano il carcere.

Userebbero una zona già mezza costruita e poco utilizzata.

Il problema piuttosto sta nel giro di mezzi che ne derivereb-

be, in un territorio già in precaria situazione stradale e con

una programmazione territoriale fino ad oggi pesante e cao-

tica. Come qualsiasi altra cosa aggiuntiva a ciò che c'è già,

del resto.... quindi che sia un carcere o un altra cosa, il pro-

blema della viabilità\impatto sulla zona, rimane. Per questo

sono, nel complesso, contrario.

Notizie che scopriamo (per caso) dai giornali, nessun con-

fronto con i cittadini, nessuna programmazione della città in

cui viviamo che sia fatta con chi ci vive. Ancora una volta,

decisioni che cadono dall'alto. E non è per nulla positivo."

D., 20 anni

"Sinceramente non saprei che pensare, non mi farei paranoie

per il carcere vicino, però non saprei dire perché non mi

convince la zona, ma non sono esperta. se è qualcosa che

avrà buon fine per il problema del sovraffollamento a me

starebbe anche bene." M., 17 anni

"Buonissima idea allargare il carcere perchè ci stiano altre

persone, ma l'ubicazione di Campalto non mi piace. In

quanto: i cittadini sono stati avvisati senza nemmeno essere

stati interpellati, è vicino a case e alberghi, abbiamo cercato

di rendere più "sicura" la strada di campalto riducendo il

traffico... e ora si ritornerebbe indietro. Campalto ne ha viste

già di tutti i colori e ha combattuto sempre per qualche cosa,

per salvare il parco, contro i camion di via Orlanda e chi più

ne ha più ne metta." J., 22 anni

"Non ne sapevo nulla, sebbene io abiti lì vicino a dove vor-

rebbero farlo. Me l'ha detto una collega di lavoro che viene

da Padova. Non credo sia il luogo più adatto per un carcere"

L., 28 anni

L., 28 anni

"Se c'è questo sovrafollamento dei carceri piuttosto di ce-

mentare una nuova zona ben venga se se ne può fare a meno

e usare un vecchia struttura inutilizzata. Da qualche parte

deve pur stare... sotto casa mia o sotto casa tua... non vedo

nessun grosso problema, l'importante è che sia fatto bene"

B. e V., 20 anni

B. e V., 20 anni

...e le opinioni degli adulti

"C'è una mancanza di progettualità: esterna, in quanto sul

nostro territorio piovono progetti (Quadrante, stadio, casi-

nò,...) e non c'è un progetto unitario; interna perchè, se pri-

ma inaugurano la nuova Cittadella della Giustizia, e poi si

sposta il carcere, si rendendo più difficoltosi tutti i meccani-

smi interdipendenti tra le varie strutture. C'è un problema di

localizzazione: si consideri che si troverebbe di fronte al

Don Vecchi 4 (residenza per anziani), che è circondato da

varie realtà, che è vicino al paese: e la viabilità? tutto si cari-

cherebbe su via Orlanda.

C'è il forte bisogno di una amministrazione che si confronti

con il territorio, che sostenga la partecipazione, che sviluppi

percorsi di consultazione, di confronto con i cittadini. Ci

vuole una nuova politica che ascolti la gente."

"No! Non sono d'accordo sulla costruzione di un carcere

qui, così vicino al centro abitato e alle case dove abitiamo."

"Proprio una schifezza, resta sempre un pericolo, un rischio.

In aperta campagna dove ci sono poche case era meglio. Mi

spaventa."

"Mi sembra che siano tanti tanti soldi. Mi domando se non

si possano trovare delle soluzioni migliori a minor costo.

Valorizzerei di più la zona dal punto di vista ambientale

considerando che siamo sulla gronda lagunare, abbiamo già

una strada di gran traffico e la prospettiva di una Tessera

che potrebbe "scoppiare" col Quadrante.

Se proprio devono farlo, che ci vadano i veri delinquenti,

come i politici corrotti e non chi ruba pochi euro"

"Non lo vogliamo. Per questioni di sicurezza, ma anche

perchè penso poco funzionale, troppo vicino al centro abi-

tato. Starebbe meglio in aperta campagna."

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L‟ERBA DI CASA NOSTRA

LA PAGINA DI CAMPALTO 5

Considerazioni (scomposte) e domande

(senza risposta) di una persona semplice

Di Giuliano Brandoli

Certe cose non le capisco: lo so, è colpa mia, a volte sono super-

ficiale e mi sfuggono i veri termini dei problemi. A volte capita

che qualche amico tenti di chiarirmi gli scenari politici, impren-

ditoriali, sociali che portano a certe scelte ed a certi progetti, a

svelarmi la ricchezza delle diverse ―sensibilità‖, ma io, duro,

continuo a non capire.

Lo so, è colpa mia: chi sono io dopotutto? Sono solamente un

abitante di Campalto, luogo dove vorrei vivere constatando che

con il passare del tempo la qualità della mia vita quanto meno

non peggiorerà. Lo so, è una pretesa oggettivamente banale ed

egoistica, che non tiene conto di evoluzioni ed involuzioni delle

economie mondiali e locali, ma che ci posso fare se sono una

persona semplice? E che ci posso fare se ho l‘impressione che,

a volte, il ―progresso‖ transiti cinicamente sopra alle vite delle

persone semplici per arricchire i portafogli delle persone com-

plicate?

Penso a tutti i progetti che sono in campo e che, per il nostro

bene dicono, è stato deciso si debbano realizzare quì, nel nostro

territorio diventato località strategica, a partire da subito o quasi:

il by-pass a Campalto, Tessera city (15 anni di ipotesi che vedo-

no la maggioranza delle forze politiche concordi, ma non tutti

concordi i cittadini (vi si costruirà anche il nuovo Casinò, il vec-

chio è fallito: ma come fa a fallire un casinò?); la TAV sopra o

sotto la Laguna con la stazione a Tessera (geniale!); il nuovo

carcere; la sub-lagunare (ma chi sono quei turisti che vogliono

arrivare in piazza S. Marco in sub-lagunare? Si dice che siano i

veneziani a voler arrivare a Tessera in sub-lagunare, per poi

prendere il tram ed andare al lavoro! Ma una città con 20 milioni

di presenze turistiche all‘anno perché non riesce a garantire un

lavoro a qualche migliaio dei propri abitanti?).

E non sento parlare, per esempio, dell‘adeguamento

dell‘impianto fognario (il 17% delle abitazioni di Campalto, e

penso sia una stima per difetto, non è collegato alla rete fogna-

ria!); oppure della bonifica del canale Osellino, avvelenato, dalle

rive fatiscenti, con il letto interrato e carico di relitti (in realtà di

questa bonifica se ne è parlato in passato ma, chissà come, le

risorse ipotizzate hanno sempre trovato altri impieghi); e non si

sente parlare della messa in sicurezza di via Orlanda dove, ad un

tiro di schioppo dalla città più bella del mondo, si aspetta il pul-

lman e si scende dal pullman tra il ciglio delle strada ed il bordo

del fosso, con pioggia, vento o ghiaccio! Dove l‘andare a piedi

od in bicicletta significa rischiare l‘osso del collo!

Mi chiedo se sia verosimile quello che si dice: che l‘insieme di

tutti questi progetti debba anche servire a raddoppiare od a tripli-

care le presenze a Venezialand: ma come, dove ci stanno

(fisicamente) 40 o 60 milioni di presenze? perchè stuprare la

città che tutto il mondo ci invidia, squassare l‘ambiente che la

circonda, distruggere ciò di cui andiamo orgogliosi? Cosa reste-

rà, dopo, alle persone semplici come me? un migliaio di posti da

cameriere o da intromettitore?

E nel frattempo che posso fare oltre a pensare a cosa devo aspet-

tarmi? La mia vita sarà migliore o peggiore? posso lottare o sarà

inutile? sono solo o siamo in tanti?

Buon anno a tutti!

CINEMA VI SEGNALIAMO….

Dieci inverni (Un film in dvd)

Se amate Venezia, la laguna ed i suoi scorci mozzafiato, ―Dieci inverni‖, il film di Valerio Mieli al suo esordio cine-

matografico ed uscito l‘anno scorso, fa al caso vostro. Non Venezia turistica, niente Ponte di Rialto e campi conosciuti

solo una piccola inquadratura di Piazza San Marco di notte, per il resto le scene rimandano ad una città lagunare per

intenditori, per chi sa guardare e scoprire luoghi misteriosi, ignoti, forse soltanto immaginati. Ed è proprio questa la

bellezza. La storia è semplice: due ragazzi universitari si incontrano su un vaporetto nel freddo inverno del 1999 ed

aspettano dieci lunghi anni per capire e confessare, prima a se stessi e poi all‘altro, di amarsi. Nel mezzo scorrono le

loro vite con progetti da realizzare e sogni da far diventare realtà, parole e sentimenti confessati ma anche tanti silenzi

e attese, errori e grandi successi.

Camilla e Silvestro, interpretati da due bravissimi attori italiani, Isabella Ragonese di formazione teatrale e Michele

Riondino, fanno decisamente il film insieme alle inquadrature delle città e dei luoghi che fanno da sfondo, come Mosca, dove

Camilla si reca per un viaggio di studio come interprete di russo e le campagne di Valdobbiadene, sua terra natale. Il film, che la-

scia lo spettatore in uno stato di gradevole attesa per una storia d‘amore che è solo abbozzata, regala anche un cameo di Vinicio

Capossela che recita e interpreta un brano della colonna sonora originale del film.

a cura di Francesca Delle Vedove

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6 LA PAGINA DI CAMPALTO

LA PAGINA DELLA PROVINCIA

Ufficio Relazioni con il Pubblico - Decentramento

Ha competenza in materia di:

informazioni sulle sedi, gli orari, le competenze, le attività degli uffici e dei servizi della provincia di Venezia e

dei principali enti del territorio

diritto di accesso ai documenti amministrativi

rilascio modulistica e assistenza necessaria per l'utilizzo dei servizi provinciali

diffusione di bandi, avvisi e concorsi indetti dall'ente

accettazione di richieste, segnalazioni, reclami sui servizi forniti dall'ente elaborazione di iniziative di miglioramento della comunicazione tra la cittadinanza e l'ente Inoltre:

rilascia licenze/autorizzazioni per la pesca, la raccolta dei funghi e i tesserini venatori

raccoglie le richieste per il rilascio regionale delle targhe per i natanti da diporto

rilascia i "bollini verdi" per i controlli di legge sugli impianti termici (caldaie)

ogni terzo giovedì del mese ospita presso i nostri uffici un notaio per una prima consulenza gratuita nell'ambito

dell'iniziativa

"Prima parlane al notaio" realizza e diffonde la NewsletterURP della Provincia Dirigente

Alessio Bui - Tel 041 2501625 - Fax 041 2501687 Email: [email protected]

Indirizzo: Ca' Corner - San Marco, 2662

30124 VENEZIA - Tel.: 041 2501556 – 565 - Fax.: 041 2501525 EMail: [email protected]

Difensore Civico

Il Difensore civico è il garante della imparzialità, della tempestività e della correttezza dell'azione amministrativa nei

confronti dei cittadini. E' un tramite a vantaggio dei cittadini per superare eventuali inerzie, pigrizie e zone d'ombra nel

procedimento di accesso e di conoscenza di una propria pratica.

Il nuovo Difensore civico nominato dal Consiglio provinciale è l' On. Bianca Maria Fiorillo. Fino al 2000 funzionaria

delle Ferrovie dello Stato, è stata Consigliera comunale di Venezia, nonché Senatrice della Repubblica e Sottosegreta-

rio di Stato per il lavoro e la previdenza sociale.

Orario di ricevimento del pubblico

Riceve su appuntamento nei giorni: lunedì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 mercoledì dalle ore 15.00 alle ore 18.00

venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00

Prenotazione appuntamenti (tel. 041 2501543 fax 0412501721) dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00; il

martedì e mercoledì pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 18.00.

Indirizzo: Palazzetto Carmagnani - San Marco, 2637 – Venezia

EMail: [email protected]

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LA PAGINA DELLA PROVINCIA

LA PAGINA DI CAMPALTO 7

La giunta approva accordo su eventi culturali e programma

edilizia scolastica

Nella seduta di mercoledì 22 deciso uno stanziamento di 5 milioni di euro per le scuole

22-12-2010 - La Giunta Provinciale ha approvato su proposta dell’assessore alla cultura Raffaele Speranzon l’accordo

di programma con la Regione del Veneto ―Progetto Reteventi Cultura Veneto‖ che prevede un finanziamento regio-

nale di 60mila euro per associazioni e manifestazioni culturali oltre a una gestione integrata degli eventi.

«L‘accordo, promosso dalle Province di Venezia e Treviso, vuole fare rete tra le varie Province sulla gestione degli

eventi culturali sia per raggiungere economie di scala sia per arrivare a una commissione interprovinciale di valutazio-

ne delle varie proposte di associazioni e istituzioni – spiega Speranzon che il 30 gennaio siglerà il protocollo definitivo

di adesione – che abbia come criteri la realizzazione da una parte di alcuni eventi di qualità, sia pur di nicchia,

dall‘altra di eventi più popolari». Sempre su proposta dell‘assessore alla cultura è stata approvata la bozza di protocollo

d‘intesa che vede la Provincia di Venezia parte, insieme alla Regione, ai Ministeri dei Beni Culturali e della Difesa e

alle altre Province venete, del Comitato per la celebrazione del centenario della Prima Guerra Mondiale.

Approvato anche, su proposta dell‘assessore all‘edilizia Giacomo Gasparotto, il programma di manutenzione degli

edifici scolastici, valutato già nelle ultime due sedute di Giunta, che prevede, tra l‘altro, stanziamenti per 5 milioni di

euro per manutenzioni straordinarie agli edifici scolastici della città di Venezia. Di questi, 2 milioni di euro riguarde-

ranno gli edifici del centro storico e 2,6 milioni (1 milione tratto dal preliminare di bilancio e 1,6 dal bilancio 2011) per

l‘Istituto Professionale Sanudo. «È la risposta ad esigenze necessarie e urgenti del nostro territorio anche per rimediare

a anni di scarsa manutenzione scolastica – spiega Gasparotto – Il programma gestirà l‘edilizia scolastica per i prossimi

tre anni e quindi per tutta la durata dell‘attuale legislatura provinciale».

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PARLIAMO DI FOTOGRAFIA

8 LA PAGINA DI CAMPALTO

FOTOGRAFIA : i generi fotografici a cura di Giuliano Brandoli

Oggi tutti fotografano: con l‘avvento del digitale l‘azione è di-

ventata di una semplicità disarmante. Non più pellicole da cari-

care e attese dal fotografo, è sufficiente una macchinetta od

anche un telefonino e si riescono a portare a casa le immagini di

una gita o di una festa tra amici, e si possono rivedere subito sul

PC di casa e condividerle con gli altri.

Non sempre, però, ci soddisfano come ci saremmo aspettati:

perché?

Le risposte sono più d‘una e riguardano le caratteristiche co-

struttive dello strumento che viene usato, le tecniche di utilizzo,

le condizioni della scena che vogliamo riprendere, la conoscenza

delle regole compositive di un‘immagine e, soprattutto, ciò che

intendiamo ―comunicare‖ con l‘immagine che riusciremo a pro-

durre.

In questa nuova rubrica parleremo di tutte queste cose cercando

di dare qualche suggerimento e qualche ―dritta‖ sul come com-

portarsi.

Le domande da porsi iniziano già nel momento in cui ci trovia-

mo di fronte al nostro soggetto: che può essere una persona, un

paesaggio, una situazione o qualcos‘altro ancora. I possibili sog-

getti possono essere raggruppati in ―generi fotografici‖ sulla

base di ciò che essi dovranno illustrare al futuro osservatore: se ,

cioè, ritraggo una persona, e questa è proprio quello che deside-

ro documentare, allora la mia foto sarà un ritratto; se invece

desidero documentare un panorama si parlerà di fotografia di

paesaggio nel quale l‘eventuale presenza di una persona sarà

funzionale alla descrizione del paesaggio stesso.

Possiamo così raggruppare i principali generi fotografici: ritratto

(di bambini o di adulti, ritratto ambientato, autoritratto, in stu-

dio, nudo, glamour…), paesaggio, macrofotografia, fotografia

street (che racconta situazioni di strada), reportage, naturalistica,

still life (foto di oggetti per la pubblicità), fotografia di opere

d‘arte, foto di architettura, foto di moda, fotografia industriale.

Ognuno di questi ―generi‖ richiede una diverso approccio men-

tale e, generalmente, un corredo tecnico diversificato: non è la

stessa cosa ritrarre la propria ragazza oppure gli animali in un

safari (foto naturalistica): sono diversi i tempi, gli obiettivi da

usare, è diversa la ricerca dell‘inquadratura, è diversa la finalità

della fotografia ed il suo significato comunicazionale.

Ma nell‘azione del comunicare, lo studio di un fenomeno non si

esaurisce certamente nella classificazione delle modalità attra-

verso cui esso si manifesta (immagine della ragazza o immagine

del leone); è comunque ragionevole attendersi che la classifica-

zione del tipo di comunicazione consenta una più precisa com-

prensione di ciò che si sta esaminando. I tentativi di proporre

schemi teorici adatti ad analizzare quanto si produce in campo

fotografico sono stati, fino ad ora, rari.

Forse perché da troppo poco tempo viene riconosciuto alla foto-

grafia il ruolo di mezzo espressivo, non si sono ancora consoli-

dati gli strumenti di scomposizione e identificazione che la co-

municazione verbale possiede, invece, da lungo tempo.

La suddivisione in ―generi comunicativi‖ è un primo elementare

tentativo che è possibile perseguire per giungere a chiarire ulte-

riormente i temi e le modalità proprie del linguaggio fotografico.

Diversi anni fa, un gruppo di studiosi che si esprime attraverso

le pagine della rivista "Progresso fotografico", aveva proposto

un'analisi parallela dei generi letterari e fotografici. La ricerca

aveva dimostrato la possibilità di mantenere valida la classifica-

zione già acquisita per il linguaggio scritto. Ciò era probabil-

mente reso possibile dal fatto che letteratura e fotografia hanno

in comune molto più di quanto si sia disposti a credere dato che

in ogni caso, servono entrambi a comunicare.

Ecco, definita schematicamente, l'intera classificazione proposta.

A)Genere epico Tende a colpire l'osservatore con la

grandiosità di una situazione, impressionarlo ed esaltarlo nei

propri sentimenti ed istinti. Nasce in questo modo il mito, attra-

verso il quale l'uomo celebra le sue qualità o quelle della natura.

B) Genere lirico Soggettivo, spontaneo, libero, attraverso di

esso l'osservatore riflette la propria forma interiore sulla realtà

che gli sta davanti, assumendola come espressione simbolica di

se stesso e dei propri sentimenti intimi

C) Genere drammatico Privilegia connotazioni dram-

matiche della realtà provocando forti emozioni.

D) Genere narrativo Abbraccia un vastissimo campo

dell'attività fotografica dove l'autore interpreta ed analizza

ciò che vuole comunicare, vi si intrecciano l'oggettività del fatto

reale e l'atteggiamento soggettivo di chi racconta.

E) Genere didascalico Rappresenta dati di fatto, con lo

scopo finale di informare, istruire, educare. Pur attraverso la

dichiarata registrazione obiettiva implica la possibilità di mani-

polare le situazioni.

F) Genere oratorio È un tipo di comunicazione che

spinge a pensare e ad agire in un determinato modo; potenza

e ricchezza di effetti, piacevolezza e immediata comprensibilità

del linguaggio sono, in questo genere, finalizzati alla persuasio-

ne.

Questo tentativo di classificazione, come riconoscono i suoi

autori, può essere naturalmente confutato da un esperimento

diverso, persino in aperta contraddizione col primo; la schema-

tizzazione ha comunque il merito di porsi come prima sistema-

zione organica della massa di comunicazioni che la fotografia

produce.

Davvero pensavate che per fare una foto fosse sufficiente

schiacciare un bottone?

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ASSOCIAZIONI

9 LA PAGINA DI CAMPALTO

UNA SCELTA DI CIVILTA‟

Quando sentiamo parlare di trapianto di midollo osseo al-

logenico(da donatore), o meglio di cellule stamina-

li,ematopoietiche (CSE), pensiamo che non sarà poi così

difficile trovare qualcuno compatibile tra i familiari, qual-

cuno sarà disposto a donare a una persona a lui cara. Pur-

troppo la realtà è ben diversa: i familiari sono sì ben dispo-

sti, ma non sono quasi mai compatibili. Tra i fratelli può

esserci la compatibilità , ma solo nella misura del 25%. Va

da sé che la maggior parte dei trapianti è eseguita con CSE

proveniente da donatore estraneo. I pazienti che hanno

bisogno di questo tipo di trapianto molto spesso sono bam-

bini e adolescenti; o comunque persone giovani che hanno

malattie che necessitano di trapianto CSE. Nella società

attuale la famiglia media è formata da 1-2 figli: è perciò di

vitale importanza la generosità altrui.

Se a tutto questo aggiungiamo che si può dare la propria

disponibilità a donare solamente entrando nel registro dei

donatori ADMO tra i 18 e i 35-37 anni, il quadro che ne

esce non è sicuramente rassicurante. Si calcola che tra una

decina d‘anni, se le donazioni non aumenteranno, a molte

persone sarà negata una possibilità di guarigione. Infor-

marsi non costa nulla e per verificare l‘idoneità a donare è

sufficiente un un semplice prelievo di sangue.

Domani potresti salvare una vita.

Per ulteriori informazioni chiamare o contattare la sede

ADMO di Venezia. Per qualsiasi tipo di domanda. Con-

tattare Antonio Pietrarelli (3483035807) od inviare una e-

mail a [email protected]

Una grande possibilità è rappresentata dalla donazione del

cordone ombelicale: future mamme, parlatene nel reparto

maternità del vostro ospedale.

BLOG TERRITORI E PARADOSSI – Corso di foto-

grafia Nel mese di marzo prenderà il via la sesta edizione del

corso di fotografia “Introduzione alla fotografia digita-

le” . Il corso si svolgerà a Campalto presso il Centro Poli-

funzionale Pascoli. Per informazioni e preiscrizioni scri-

vere all‘indirizzo e-mail [email protected] o

telefonare al numero 3388222799.

L‟Associazione Campalto Viva ha promosso, per il Nata-

le 2010, l‘allestimento di Presepi nei giardini e nelle vetri-

ne di Campalto; particolarmente originale e suggestivo è

stato l‘allestimento della Maternità progettato e realizzato

da Renato Conte sul muretto della fontana in Piazzale S.

Benedetto: un‘opera che si manifestava in tutta la sua de-

licata policromìa con l‘arrivo del tramonto. La ditta Tec-

nolegno ha realizzato il taglio del legno e Campalto Viva

ha sostenuto i costi di installazione. Complimenti per

l‘iniziativa e per la realizzazione!

Page 10: LA PAGINA DI CAMPALTO  - N. 92

GLI AFFARI NOSTRI

10 LA PAGINA DI CAMPALTO

IL GOVERNO BERLUSCONI RIDUCE LA

PENSIONE A 5 MILIONI E MEZZO DI

ITALIANI

Nel 2007 , dopo una vertenza unitarie dei Sindacati dei

Pensionati, fu concordata, con l‘allora governo Prodi,

l‘istituzione della 14° mensilità (aumento di circa 500

euro annui) per circa 3,3 milioni di pensionati e l‘avvio

del miglioramento del meccanismo di adeguamento

annuale delle pensioni.

Fu infatti concordato di elevare, per gli anni dal 2008 al

2010, la copertura annuale al 100% dell’inflazione per

le pensioni fino a 2300 euro mensili ; il tutto in attesa di

definire un nuovo modello di perequazione annuale del-

le pensioni in grado di garantire un più adeguato recu-

pero del potere d‘acquisto delle pensioni falcidiate da

un‘inflazione reale ben più alta di quella rilevata

dall‘ISTAT. Infatti, negli ultimi 15 anni, le pensioni

hanno perso il 30% del loro potere d‘acquisto.

La strada indicata con l‘importante accordo del

2007 era quella giusta:.

Intervenire subito sulle pensioni più basse

(14° mensilità sotto i 700 euro mensili)

Adeguare subito il meccanismo di rivalutazio-

ne annuale (Copertura al 100%)

Avviare in tavolo di confronto per estendere la

14° alle pensioni fino a 1200/1300 euro e ade-

guare il meccanismo di ―rivalutazione annuale‖

per garantire il pieno recupero dell‘inflazione.

Programmare la riduzione della pressione

fiscale su pensioni e salari e recupero del ―fiscal

drag‖ .

Il governo Berlusconi dal 2008 ga improntato la

sua politica economica e sociale su ben altre

coordinate:

Sostegno ai più ricchi: eliminazione dell’ICI

per le case di maggior valore patrimoniale; al-

lentamente delle lotta all‘evasione fiscale; con-

dono fiscale per i patrimoni esportati illegal-

mente; tassazione sui grandi patrimoni a metà

della media europea…

Il tutto fatto pagare ai più deboli: pensionati e

lavoratori a reddito fisso attraverso la più eleva-

ta pressione fiscale d‘Europa (soprattutto sulle

pensioni) , i tagli ai servizi sociali e anitari e dei

trasferimenti agli Enti Locali con un attacco

radicale allo stato sociale…

Nessun intervento sulle Pensioni, salvo la penosa ele-

mosina della ―social card‖ di cui hanno goduto pochis-

simi pensionati.

Tagli sulla scuola a sulla ricerca e nessun sostegno ai

settori produttivi innovativi per un‘uscita positiva dalla

grave crisi internazionale, con effetti devastanti

sull‘occupazione (soprattutto giovanile) e sulle prospet-

tive reali di sviluppo.

Il tutto ha determinato e sta determinando un diffuso

impoverimento del Paese e soprattutto di pensionati,

giovani e famiglie, causando una deprecabile assenza di

prospettive e sfiducia del futuro.A questo massacro so-

ciale il trio Berlusconi-Tremonti-Bossi ha voluto ag-

giungere la riduzione delle pensioni a 5 milioni e mez-

zo di Italiani a partire dal 1° gennaio 2011, non rinno-

vando i contenuti dell‘accordo del 2007 sulla perequa-

zione (riducendo così la copertura dall‘inflazione per

tutte le pensioni intermedie) ed impedendo qualsiasi

avvio di confronto sulla rivalutazione delle pensioni!

Page 11: LA PAGINA DI CAMPALTO  - N. 92

LA PAGINA DI CAMPALTO 11

L‟ANGOLO DELLA POESIA

E‟ solo lui

E‘ lui…

Che quando esco

Fa gli occhi tristi.

E‘ lui…

Che gioca con me a rimpiattino.

E‘ lui…

Che quando piango

Mi consola baciandomi.

E‘ lui…

Che si addormenta

sulle mie ginocchia.

E‘ lui…

Che mi sveglia

Saltando sul mio letto.

Ed è ancora lui…

Che quando rientro

Mi corre incontro festoso.

Solo lui…

Il mio cane, purtroppo!!!!

Giovanna Salmasi

„E vose de l‟anima

Me piasaria sentir in cale,

par sora de le so piere,

el rodolar de bale e balete,

sentir voria, come ‗na volta,

el ciacolar de tante bele vose s-cete e nete.

El zogar de la tombola par i campiei

E el pianser de i so putei

Che co‘ i zenoci roti e man sbrogiae

Veniva consolai dale mame

Che ghe contava fiabe mai desmentegae.

Sentir voria el bater de le campane

Che dal campanil de i Carmini sonava mezzogiorno

E tornar indrio, anca par un sol giorno,

par sentir la vose de la mia mama che me ciama

e in quela casa vecia, piena de peltri, rame e altarini

sentirghe dentro cantar i canarini.

L‘odor de la vanilina par le cassele

Che profumava de dolse la dote de le donzele,

sentir voria, venessia, cocolarme

tra i muri de le so cale e i so campiei

e po sentirghe … sentirghe dentro

vose vive de el zogar de tanti putei.

Wilma Vianello

LA SAI L‟ULTIMA?

Senilità

Un signore di 80 anni va a fare il suo controllo annuale

dal dottore, che gli chiede come si sente. "Non sono mai

stato meglio in vita mia." risponde il vecchio. "Ho appe-

na sposato una ragazza di diciotto anni. E' già incinta e tra

poco sarò padre. Cosa ne pensa?" Il dottore pensa un mo-

mento e dice: "Le voglio raccontare una storia. Ho cono-

sciuto un tale che era un cacciatore accanito. Non aveva

mai mancato una stagione di caccia. Ma un giorno uscì di

casa precipitosamente e prese l'ombrello al posto del fuci-

le. Quando fu nel bosco, improvvisamente un orso si pre-

cipitò verso di lui. Prese l'ombrello, lo strinse con forza e

lo puntò verso l'orso. E sapete cosa succes-

se?" "No."Rispose il vecchio. Il dottore continuò: "L'orso

cadde morto davanti a lui!" "E' impossibile!" gridò il vec-

chio. "Qualcun altro deve aver sparato al posto suo!" "E'

esattamente quello che sto cercando di spiegarle!" rispose

il medico.

Premio Nobel

Citazione dell'anno, che si commenta da sola, del vincito-

re del Nobel per la medicina il medico brasiliano Drauzio

Varella: " Nel mondo d'oggi spendiamo 5 volte di più per

i medicinali che aiutano l'impotenza dei maschi e di sili-

cone per le donne, che non per investire sulla guarigione

dell'Alzheimer; di conseguenza in futuro avremo donne

vecchie con le tette grosse e uomini vecchi con il pisello

duro... però nessuno di loro riuscirà a ricordare a cosa ser-

vono".

Contenta lei…

L'altra mattina alle 7.30 hanno suonato alla porta. Con un

occhio chiuso e uno aperto sono andato ad aprire. Era mia

suocera, mi fa: "Posso restare qui una settima-

na?" "Certo" ... e ho chiuso la porta.

Page 12: LA PAGINA DI CAMPALTO  - N. 92

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A cura del Circolo Ricreativo Culturale AUSER ―Il Gabbiano‖ ONLUS ([email protected] - Editore Circolo Auser ―Il

Gabbiano‖ - Direttore responsabile : Giorgio Marcoleoni . Redazione a cura BLOG Territori e Paradossi Associazione Culturale

Redattori: Monica Marchi, Roberto Filippini, Giuliano Brandoli, Daniele Conte, Chiara Foffano, Elena Brugnerotto, Francesca

Delle Vedove, Carlo Albertini- Redazione: Piazzale Zendrini 22 Campalto (VE) Tel/fax : 041.903525 e-mail : lapaginadi cam-

[email protected] Stampato in proprio n° 2000 copie—Registrazione presso il Tribunale di Venezia n° 1461 del 24 settembre 2003

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Circolo Ricreativo Culturale

AUSER “IL GABBIANO”

I NOSTRI SERVIZI

Consulenza legale gratuita: si riceve su ap-

puntamento il SABATO dalle 10.00 alle 12.30 ed

il LUNEDI’ dalle 16.00 alle 18.30

“Ausilio” spese a domicilio: con il servizio So-

ciale della Municipalità e la COOP Adriatica il ns.

Circolo ha aderito al servizio al progetto “Ausilio”

per la consegna gratuita della spesa a domicilio

alle persone anziane, non autosufficienti, portato-

ri di Handicap o con problemi motori temporanei.

I NOSTRI CORSI

Lingua italiana per stranieri: per agevolare

l’integrazione offriamo un corso di italiano agli

stranieri che vivono nel nostro territorio

Corso di musica: sono aperte le iscrizioni per il

corso di musica dedicato a bambini ed adulti. Con

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suonare la chitarra in maniera semplice.

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puntamento)

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al giovedì dalle 10.00 alle 12.30; il venerdì

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