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Disoccupazione nelle principali fabbriche Mira pag. 8 Condannati a lavori socialmente utili Camponogara pag. 14 pagg. 4-5 Campagna Lupia e Mira, la sfida del voto Nel più popoloso paese della Riviera corrono in otto. Confronto a due a Campagna Lupia N on si era mai visto. E’ boom di candidati elettorali per le comunali a Mira del 6-7 maggio. Si ricandida a sindaco, il primo cittadino uscente Michele Carpinetti, 45 anni, ex sindacalista della Cgil , premiato dalle primarie. E’ appoggiato dalle liste Pd, Sel, Fds, e dalla lista civica “Nuova Mira” e Udc . Gli sfidanti sono molti. Fra questi l’ex vicesindaco Paolino D’Anna, 46 anni, ora assessore al Lavoro della Provincia di Venezia. D’Anna corre con il Pdl, e appoggiato dalla lista civica “La voce delle fra- zioni”. La Lega Nord va in solitario con Mario Bo- rella, 63 anni, restauratore e allevatore di caval- li. Nel centrodestra ma in polemica con il Pdl, c’è Vanna Baldan, 50 anni, dipendente dell’Asl 13 con “Gente di Mira” e “Insieme per Mira”. Ma- rilena Fusco, 50 anni, dipendente in Regione, guida “Mira che cambia”, formazione civica che candida capolista Katia Ricciarelli. Fra le novità “Mira Fuori del Comune”, appoggiata da Cat e associazioni cittadine, ha candidato il leader dei comitati Mattia Donadel, 40 anni, dipendente in Comune a Venezia. Alvise Maniero, 26 anni, studente, laureando in Scienze politiche, è il candidato del Movimento a 5 Stelle, i “grillini”. “Noi per Mira” ha scelto Alessio Bonetto, 32 anni, consigliere comunale uscente, geologo. A Campagna Lupia invece sarà una sfida a due. Si confronteranno il sindaco uscente Fabio Livieri, 46 anni funzionario di Coldiretti, che si presenta con la lista “Per il bene comune” sostenuta da Pdl e Lega Nord e Pisana Boscolo candidata del centrosinistra unito (Idv , Sel, Federazione della Sinistra, Socialisti) e allargato all’Udc, con la lista “Impegno e solidarietà” della Riviera est Il Pat procede spedito Campolongo pag. 12 LA PISCINA SCOPERTA PRONTA PER L’ESTATE Sono partiti da qualche settimana a Mira i lavori per la realizzazione della nuova piscina comunale scoperta, che sarà funzionante già prima dell’estate. La nuova piscina sorgerà a fianco di quella coperta, in via Valmarana, nella zona che ora è destinata al solarium. pag. 10 Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 51 www.lapiazzaweb.it TASSE, 5 PER MILLE PER IL SOCIALE I soldi delle tasse possono essere spesi anche a favore delle comunità locali. E’ questo l’invito che fa il comune di Campolongo Maggiore per il mese di maggio, mese dedicato abitudinariamente alla dichiarazione dei redditi. pag. 12 EDITORIALE Cresce il numero delle liste di Alessandro Abbadir F rammentazione. E’ il dato che emer- ge più evidente da questa campagna elettorale amministrativa che riguar- da il rinnovo amministrativo di cinque comuni del comprensorio della Riviera del Brenta e del Miranese. Vanno al voto il 6 e 7 maggio Mira, Mirano, Salzano, Santa Maria di Sala e Campagna Lupia e in corsa ci sono 28 candidati sindaci per 34 liste che li appog- giano. Sono numeri da record che se da un lato fanno emergere positivamente la voglia dei cittadini a confrontarsi creando liste civiche che rappresentano interessi specifici del territorio, dall’altro a volte generano lacerazione nel tessuto sociale con accesi confronti di tipo personalistico. Scontri che tendono a provocare ingo- vernabilità nel dopo elezioni. In tutti i comuni al voto (eccetto Mi- rano), i sindaci uscenti tentano la riconfer- ma. Quelli del centrosinistra sembrano avere il vento in poppa ma sull’elezione di tutti i candidati, da tempo conta di più il bi- lancio di come hanno amministrato o l’im- pressione di saperlo fare, che la fedeltà degli elettori alle sigle che li appoggiano. [email protected] continua a pag. 3 continua a pag. 12 L’Intervento ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio “L a salvaguardia idrogeologica del territorio è un problema, che ha dimensione mondiale ma questa azione, purtrop- po, non è ai primi posti delle politiche italiane”. Difesa idraulica, serve prevenzione *Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni di Anna Maria Martuccelli* ELEZIONI AMMINISTRATIVE 6 - 7 MAGGIO 2012 CAMPAGNA LUPIA Lista civica IMPEGNO e SOLIDARIETÀ Candidato a Sindaco PISANA BOSCOLO Messaggio politico elettorale

La Piazza della Riviera est - 2012apr n51

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La Piazza della Riviera est - 2012apr n51

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Page 1: La Piazza della Riviera est - 2012apr n51

Disoccupazione nelle principali fabbriche

Mira

pag. 8

Condannati a lavori socialmente utili

Camponogara

pag. 14

pagg. 4-5

Campagna Lupia eMira, la sfi da del voto Nel più popoloso paese della Riviera corrono in otto. Confronto a due a Campagna Lupia

Non si era mai visto. E’ boom di candidati elettorali per le comunali a Mira del 6-7 maggio. Si ricandida a sindaco, il primo

cittadino uscente Michele Carpinetti, 45 anni, ex sindacalista della Cgil , premiato dalle primarie. E’ appoggiato dalle liste Pd, Sel, Fds, e dalla lista civica “Nuova Mira” e Udc . Gli sfi danti sono molti. Fra questi l’ex vicesindaco Paolino D’Anna, 46 anni, ora assessore al Lavoro della Provincia di Venezia. D’Anna corre con il Pdl, e appoggiato dalla lista civica “La voce delle fra-zioni”. La Lega Nord va in solitario con Mario Bo-

rella, 63 anni, restauratore e allevatore di caval-li. Nel centrodestra ma in polemica con il Pdl, c’è Vanna Baldan, 50 anni, dipendente dell’Asl 13 con “Gente di Mira” e “Insieme per Mira”. Ma-rilena Fusco, 50 anni, dipendente in Regione, guida “Mira che cambia”, formazione civica che candida capolista Katia Ricciarelli. Fra le novità “Mira Fuori del Comune”, appoggiata da Cat e associazioni cittadine, ha candidato il leader dei comitati Mattia Donadel, 40 anni, dipendente in Comune a Venezia. Alvise Maniero, 26 anni, studente, laureando in Scienze politiche, è il

candidato del Movimento a 5 Stelle, i “grillini”. “Noi per Mira” ha scelto Alessio Bonetto, 32 anni, consigliere comunale uscente, geologo. A Campagna Lupia invece sarà una sfi da a due. Si confronteranno il sindaco uscente Fabio Livieri, 46 anni funzionario di Coldiretti, che si presenta con la lista “Per il bene comune” sostenuta da Pdl e Lega Nord e Pisana Boscolo candidata del centrosinistra unito (Idv , Sel, Federazione della Sinistra, Socialisti) e allargato all’Udc, con la lista “Impegno e solidarietà”

della Riviera est

Il Pat procede spedito

Campolongo

pag. 12

LA PISCINA SCOPERTA PRONTA PER L’ESTATE

Sono partiti da qualche settimana a Mira i lavori per la realizzazione della nuova

piscina comunale scoperta, che sarà funzionante già prima dell’estate. La

nuova piscina sorgerà a fi anco di quella coperta, in via Valmarana, nella zona

che ora è destinata al solarium.pag. 10

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 51 www.lapiazzaweb.it

TASSE, 5 PER MILLE PER IL SOCIALE

I soldi delle tasse possono essere spesi anche a favore delle comunità locali.

E’ questo l’invito che fa il comune di Campolongo Maggiore

per il mese di maggio, mese dedicato abitudinariamente alla dichiarazione

dei redditi.pag. 12

EDITORIALE

Cresce il numero delle liste di Alessandro Abbadir

Frammentazione. E’ il dato che emer-ge più evidente da questa campagna elettorale amministrativa che riguar-

da il rinnovo amministrativo di cinque comuni del comprensorio della Riviera del Brenta e del Miranese.

Vanno al voto il 6 e 7 maggio Mira, Mirano, Salzano, Santa Maria di Sala e Campagna Lupia e in corsa ci sono 28 candidati sindaci per 34 liste che li appog-giano. Sono numeri da record che se da un lato fanno emergere positivamente la voglia dei cittadini a confrontarsi creando liste civiche che rappresentano interessi specifi ci del territorio, dall’altro a volte generano lacerazione nel tessuto sociale con accesi confronti di tipo personalistico.

Scontri che tendono a provocare ingo-vernabilità nel dopo elezioni.

In tutti i comuni al voto (eccetto Mi-rano), i sindaci uscenti tentano la riconfer-ma.

Quelli del centrosinistra sembrano avere il vento in poppa ma sull’elezione di tutti i candidati, da tempo conta di più il bi-lancio di come hanno amministrato o l’im-pressione di saperlo fare, che la fedeltà degli elettori alle sigle che li appoggiano.

[email protected] a pag. 3

continua a pag. 12

L’Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

“La salvaguardia idrogeologica del territorio è un problema, che ha dimensione mondiale ma questa azione, purtrop-po, non è ai primi posti delle politiche italiane”.

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*Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Bonifi che e Irrigazioni

di Anna Maria Martuccelli*

ELEZIONI AMMINISTRATIVE 6 - 7 MAGGIO 2012CAMPAGNA LUPIA

Lista civica IMPEGNO e SOLIDARIETÀCandidato a Sindaco PISANA BOSCOLO

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NERO GIARDINI LELLI KELLY

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IVANO NALINE’ nato a Dolo il 46 anni fa e risiede a Lughetto. Coniugato,professione operaio, dipendente della ditta “Monico” di PortoMarghera. Candidato dell’Italia dei Valori.

CAMPAGNA LUPIAIMPEGNO

SOLIDARIETÀ

ELEZIONI COMUNALI 2012 - LISTA CIVICA “IMPEGNO e SOLIDARIETÀ”

Il candidato a Sindaco e la lista

GINO BALDANHa 41 anni, è nato e risiede a Campagna Lupia. Per diversi anniha vissuto a Lova. E’ dipendente di una Banca locale,fortemente radicata nel territorio. Sposato con Stefania epadre di Arianna ed Andrea. Fin da giovane impegnatonell’associazionismo cattolico. Candidato dall’UDC.

PAOLO BASSANELLOHa 55 anni. Impegnato nel volontariato sportivo, collabora conl'organizzazione del Giro del Veneto a livello Professionistico.E’ Direttore di Corsa Regionale. Collabora con il gruppociclistico locale per promuovere questo sport a livellogiovanile. E’ candidato dall’UDC.

FRANCESCA BRESSANINHa 33 anni, laureata nel 2005 in Giurisprudenza a Padova,esercita la professione di avvocato dal 2008. Vive con la famigliaa Campagna Lupia dove è cresciuta. Candidata del PD.

GIANDOMENICO CANTONHa 45 anni, dipendente ENI,da sempre residente nel comune diCampagna Lupia, da circa 10 anni si è trasferito a Lova. Candidatodel PD.

CATERINA DONOLATO Ha 52 anni e vive da sempre a Lughetto, è sposata con duefigli. Lavora all’Ospedale di Dolo come Medico. Indipendente.

GIUSEPPE LAUDANINato a Venezia 51 anni fa, coniugato ha due figlie. E’ Musicistaed Insegnante. Responsabile Regionale per il Sistema delleOrchestre Giovanili in Italia. Candidato da SEL e Rifondazione.

NADIO MINOZZI E’ nato a Campagna Lupia 57 anni fa e qui vive con la famiglia.Sposato con una figlia. Ha una lunga esperienza politica edamministrativa alle spalle ed ha ricoperto anche la carica diAssessore. Candidato del Partito Democratico.

SARA NARDOE’ nata a Dolo nel 1981, abita a Lugo. Laurea Magistrale inEconomia, con indirizzo Gestione delle Arti e delle attivitàculturali. Ha lavorato per qualche tempo negli Stati Uniti, aNew York, per la filiale americana di una importante aziendadi orologi e gioielli italiana. E’ Responsabile Marketing diocchialeria in una multinazionale con sede a Treviso. Candidatada SEL e Rifondazione.

LUCA VACCAROHa 22 anni e studia giurisprudenza all’università di Padova.Vive a Lughetto. Candidato del Partito Socialista.

I candidati

PISANA BOSCOLOè nata a Campagna Lupia, 48 anni fa, qui vive dasempre con la sua famiglia. E’ sposata e ha duefigli. Dopo gli studi Universitari e la laurea inBiologia, ha lavorato come Ispettore di Igienepresso il Servizio Veterinario dell’ULSS di SanDonà di Piave. E’ passata poi all’ARPAV,l’Agenzia Regionale per la ProtezioneAmbientale di Mestre, dove è attualmenteimpiegata. Si è laureata per la seconda volta, nel2008, in “Tecniche della PrevenzioneAmbientale”. Ha già fatto l’esperienza diConsigliere Comunale a Campagna Lupia in duediverse legislature.

IMPEGNOSOLIDARIETÀIl nome della lista civica è IMPEGNOSOLIDARIETA’. L’impegno dei cittadiniper costruire una Comunità solidale,nella quale chi ha di più aiuta chi hameno possibilità. Il simbolo sono tretulipani incrociati. Rappresentano larinascita della primavera, della vita cheritorna. Con i colori verde, bianco erosso, la bandiera della nostra Patria edei valori che rappresenta.

I partiti che la sostengono

IMPEGNO

SOLIDARIETÀ

Per far rivivere la Comunità e ricominciare a progettare il futuro

La lista Impegno e Solidarietà è sostenuta da un ampio schieramentoche raccoglie tutti i partiti del centro e della sinistra dello schieramentopolitico. UDC, PD, IdV, SEL, Socialisti e Rifondazione.

Messaggio politico elettorale

Page 5: La Piazza della Riviera est - 2012apr n51

Riviera Provincia RegioneRegione

A MiraI 100 ANNI DI

NONNO DOMENICO

Dopo nonno Gino Longo che ha com-piuto 100 anni qualche settimana fa a Gambarare di Mira, vede arrivare alla soglia del secolo e superarla un altro

anziano di Mira. E’ Domenico Spolaor, ha sempre vissuto in paese. Vive nella

sua casa di via Mazzini al civico 12 insieme alla moglie Luigia Agostini

che di anni ne ha 90. A festeggiare il secolo con nonno Domenico, c’erano

settimana fa il genero e il nipote.

A DoloMOSTRA DI MATTIELLO,

UN SUCCESSO

Grande successo di visitatori a Dolo per la “Trilogia del corpo”, una mostra del fotografo padovano Michele Mattiello,

organizzata dal Circolo Fotografi co “L’Obiettivo” di Dolo. Si tratta di una

serie di immagini frutto di un lavoro di sperimentazione tecnica durato anni e di un’esplorazione quasi fi losofi ca, con il mezzo fotografi co come strumento di

indagine, sull’essere umano.

A CamponogaraSUPERENALOTTO,

VINTI 10 MILA EURO

Gioca il Superenalotto e la macchina gli regala 10 mila euro. E’ successo alla ta-baccheria ricevitoria “All’angolo” in via Gramsci a Prozzolo di Camponogara al civico 118. Un uomo del paese sui 60 anni ha chiesto di giocare due schedine del Superenalotto da 2 euro. Dopo aver giocato la prima, alla seconda schedina

la macchina ha suonato e ha regala-to10 mila euro di vincita al fortunato

giocatore.

A DoloRONCODURO, CASELLO IN TRE ANNI

E’ pronto il progetto preliminare del nuovo casello autostradale di Roncoduro. Ad annunciarlo è stato il sindaco di Dolo, Maddalena Gottardo dopo aver ricevuto la conferma da parte di Silvano Vernizzi, commissario straordinario per il Passante. Il casello dovrebbe essere pronto in poco più di tre anni con un costo di 11,7 milioni.

VigonovoDISAGI PER GLI SFOLLATI

Ci vorranno mesi alle abitazioni degli otto sfollati residenti negli appartamenti al civico 10 di via IV Novembre a Vigonovo per tornare alla normalità. La situazione, nella palazzina dilaniata dalle esplosioni del 2 aprile provocate da Igor Milic, è ancora molto tesa. La struttura per essere riparata ha bisogno di tanto tempo e le famiglie chiedono aiuto al Comune.

MIRA

pag. 8

Amianto, oltre mille gli esposti

CULTURA

pag. 14

L’Ecomuseo verso la chiusura

SPORT

pag. 15

L’Atletica Riviera miete successi

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Mira, Camponogara, Campolongo, Campagnia Lupia per un numero complessivo di 16.443 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEE CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ LOCALE

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]

REDAZIONE:

Direttore responsabileMAURO GAMBIN [email protected] JOVANE [email protected]

Chiuso in redazione il 26 aprile CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONALLORETO, VIA BRECCIA (AN)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

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Memorial VanzanAL VIA L’OTTAVA EDIZIONE

Ricordo sempre vivissimo per il caporal maggiore del reggimento lagunari Sere-nissima caduto a Nassirya

il 17 Maggio del 2004 durante una missione di pace. Le amministrazioni comunali di Cam-ponogara e Vigonza, i lagunari dell’ A.L.T.A., in collaborazione con il CSC auto storiche di Vigonza, organizzano un tour di auto storiche inserito nel contesto delle commemorazioni a Matteo Vanzan e tutti i caduti in Iraq. Il ritrovo sarà a Vigonza alle ore 8.30 del 20 Maggio, le auto storiche percorreranno Camin e via Vigonovese ed arriveranno in piazza Matteo Vanzan a Camponogara dove si uniranno ai lagunari e alle autorità presenti per la celebrazione della santa messa. Di seguito ci sarà l’alzabandiera e la deposizione di una corona d’alloro al monumento dei caduti e al cippomonumento del C.M. Medaglia d’oro Lag. Matteo Vanzan. Il corteo successivamen-te si dirigerà, attraversando Dolo, al castello “Da Peraga“ di Vigonza. Organizzazione coordinata dal presidente dei lagunari dell’ A.L.T.A., Bruno Cabbia.

3

1

2

4

VigonzaPARTENZA

ARRIVO

NoventaPadovana

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Vigonovo Fossò

Camponogara

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CASTELLO DEIDA PERAGA

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Fiessod’Artico

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in collaborazione con:

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Collezionisti Auto e MotoStoriche Vigonza

20 MAGGIO 2012

Regione Veneto

Provincia di Padova

Comune di Vigonza

Comune di Stra

Comune di Dolo

Comune di Vigonovo

Comune di Mirano

Comune di Fossò

Comune di Camponogara

Comune diFiesso d’Artico

Provincia di VeneziaProvincia di Venezia

8° MEMORIAL “MATTEO VANZAN”

A.L.T.A.SEZIONE DI CAMPONOGARA www. associazione lagunari.it

ore 8.00Ritrovo e iscrizioni in P.zza Zanella a Vigonza,

per informazioni contattare i numeri:347 2212745 / 335 8174545

ore 9.30Partenza da P.zza Zanella di Vigonza con giro

panoramico verso la cittadina di Camponogara dove si effettuerà una vivace sosta break per

aperitivo con l’Associazione A.L.T.A.

ore 11.00Arrivo a Camponogara, alzabandiera,

benedizione e rinfresco

ore 12.30Partenza da Camponogara con direzione verso

la “Bella Riviera del Brenta” con arrivo per il pranzo al “Castello dei Da Peraga”

a Vigonza.

SANITÀ

pag. 24-25

Piano sociosanitario, ospedali in bilico

SOCIETÀ

pag. 26

Il nuovo ruolo sociale degli over 65

ARTE

pag. 31

Graphic Novel, romanzi e fumetti italiani

AMMINISTRATIVE

Undici Comuni al voto, 56 candidati sindaci

pag. 16AVIS

Donazioni: raggiunta l’autosuffi cienza ma che fatica

pag. 17

REDDITI

Dopo Venezia, sono nel MIranese i più ricchi della provincia

pag. 22

EDITORIALE

Cresce il numero delle liste Mirano invece è una situazione a sé . Qui il Comune viene da un anno di commissariamento

dopo la caduta della giunta di centrodestra di Roberto Cappelletto. La sfi da principale è fra due candidate donne, anche questo segno di novità e cambiamento.

Resta l’incognita dell’antipolitica rappresentata dal “Movimento a 5 Stelle” che fa riferimento a Beppe Grillo. In tutti gli appuntamenti elettorali l’ex comico genovese è stato l’unico che ha raccolto tanta partecipazione curiosità e consenso.

La sua caratteristica come quella dei candidati che esprime il Movimento (e per questo apprezzata) è quella di essere distanti anni luce da caste e partiti e puntare su trasparenza e partecipazione.

I volti de “i grillini” anche come candidati sindaci sono davvero nuovi, veri e propri neofi ti della politica. Neofi ti però che in caso di vittoria o anche solo in caso di partecipazione alla vita politica come consiglieri comunali, dovranno confrontarsi con temi concreti del territorio che diffi cilmente si risolvono con slogan.

Chiunque vincerà comunque, avrà un compito arduo, ricucire le lacerazioni prodotte dalla frammentazione (ed esistenti anche all’inter-no di composite coalizioni), per riuscire a governare per 5 anni di seguito.

segue da pag. 1

Alessandro Abbadir

Page 6: La Piazza della Riviera est - 2012apr n51

4 Elezioni a Mira44 Elezioni a Mira

di Alessandro Abbadir

Le nostre interviste

Mira, in otto corrono per diventare sindaco

Alvise Maniero, 26 anni, è studente presso l’Università degli Studi di Padova iscritto alla facoltà di “Scienze politiche e relazio-

ni internazionali”. La lista che rappresenta è il Movimento Mira 5 Stelle.

1- Quali saranno le prime tre azioni amministrative che farà, una volta eletto sindaco?

L’incentivazione del turismo in Riviera, dal momento che abbiamo a nostra disposizione un patrimonio tale da poter ricavare rilevanti introiti economici diretti e di indotto. Massima partecipazione dei cittadini alla gestione del comune, introducendo delle assemblee e votazioni popola-ri, per ascoltare e valutare le proposte dei miresi. Sicurezza e la tutela dei giovani, si può agire ristrutturando le esistenti palestre e le scuole.

2- Crisi e occupazione, quali ricette per Mira? Mira è un comune ricco di grandi opportunità lavorative; le fabbriche

esistenti vanno aiutate affi nchè non chiudano, ma la grande industria non sembra dare molte certezze. All’interno del comune, sono presenti molte ville storiche. Se venisse incentivato il turismo, si creerebbe lavoro per gestire le ville, operare la manutenzione del paesaggio e, soprat-tutto per tutte le categorie commerciali del territorio come ristoratori e albergatori. Abbiamo incontrato queste categorie, contattandole spesso di persona. Il turismo a Mira può essere anche di tipo naturalistico grazie alle casse di colmata in laguna.

3- Pat e grandi opere, il futuro del territorio. Quale la vostra opinione?

E’ giunto il momento di passare alla politica del consumo del suolo nullo. Siamo stanchi di vedere terreno agricolo distrutto per costruirci so-pra edifi ci che rimarranno sfi tti, visto che il numero di abitanti ha raggiun-to la stabilità. Sul polo logistico di Dogaletto siamo assolutamente con-trari, non troviamo l’utilità effettiva della sua realizzazione. Per quanto riguarda l’idrovia, invece, siamo del parere che possa essere un progetto da valutare, che potrebbe essere positivo. Infi ne Romea commerciale assieme a Veneto City sono due opere distruttive per il nostro territorio.

Movimento 5 StelleIL CANDIDATOALVISE MANIERO

Mario Borella candidato sindaco della Lega Nord e neofi ta della politica. Bo-rella geometra, ha esercitato la pro-

fessione di restauratore a Venezia dal 1974 al 2000 e costruttore in terraferma dal 1980 a tutt’oggi. E’ un allevatore di cavalli e amante della natura.

1- Quali saranno le prime tre azioni amministrative che farà, una volta eletto sindaco?

A chi mi chiede quali sono le priorità rispondo tutte. A Mira non si è fatto niente per una precisa volontà politica della sinistra che vuole ad-dormentare le conoscenze dei cittadini. Mira, se vince la sinistra, deve ri-manere città dormitorio, triste, economicamente morta. Se proprio devo scegliere sicuramente lavoro, ordine pubblico e recupero delle frazioni.

2- Crisi e occupazione, quali ricette per Mira? Bisogna partire dal lavoro per rilanciare l’economia. Il lavoro crea

benessere, occupazione, allenta le tensioni sociali, mette in moto dei circoli virtuosi come il turismo, l’artigianato, il commercio da sempre depressi nel nostro Comune. Occorre salvaguardare l’agricoltura settore che sarà duramente colpito dall’Imu.

3- Pat e grandi opere, il futuro del territorio. Quale la vostra opinione?

A Mira si è costruito troppo e male negli ultimi anni puntando su “case alveare” perché i costruttori tendono a massimizzare i metri cubi a disposizione. L’immigrazione che abbiamo subito non è andata di pari passo con i servizi sociali offerti. Se dai una casa devi poter dare anche la possibilità di trovare lavoro, posti a scuola, strade, parcheggi, di avere zone verdi. Le passate amministrazioni di sinistra che governano Mira da 60 anni hanno messo a bilancio questi oneri di urbanizzazione. Malgra-do ciò sono riusciti ad creare un disavanzo di bilancio di 21 milioni euro principalmente per interessi sui mutui. Noi siamo per il recupero dell’esi-stente. Le grandi opere servono solo a determinate condizioni. Diciamo no al Polo Logistico. Si al recupero dell’Idrovia. La Romea Commerciale deve trovare un giusto compromesso.

Lega NordIL CANDIDATOMARIO BORELLA

Mattia Donadel 40 anni, laureato in Scienze Forestali è dipen-dente pubblico al settore ambiente del Comune di Venezia dal 2008. Guida la lista “Mira Fuori del Comune”.

1- Quali saranno le prime tre azioni amministrative che farà, una volta eletto sindaco? Riattivare la partecipazione a Mira coinvolgendo la cittadinanza su progetti specifi ci, met-

tendo mano allo Statuto e ai regolamenti comunali per quanto riguarda Consulte, Consigli di Frazione, Referendum, trasparenza della pubblica amministrazione. Serve poi liberare risorse eco-nomiche per sostenere la scuola, i servizi sociali, la cultura attraverso l’avvio di un Piano Energetico Comunale puntando su effi cienza, risparmio e rinnovabili; e l’avvio di un Piano Rifi uti per arrivare all’80% di raccolta differenziata e alla riduzione dei rifi uti prodotti di almeno il 15%. Mettere a punto e approvare il Piano delle Acque per mettere in sicurezza il territorio.

2- Crisi e occupazione, quali ricette per Mira?Aprire subito un tavolo di confronto e di lavoro con lavoratori, sindacati, associazioni di catego-

ria del commercio e dell’artigianato, imprese per trovare insieme soluzioni alla crisi occupazionale puntando su agricoltura, turismo, riconversione delle produzioni e “lavori verdi” (green economy), cultura. Mettere in atto forme di sostegno al reddito delle persone e delle famiglie in diffi coltà economica che non siano solo monetarie, come il recupero delle eccedenze alimentari (progetto Last Minute Market), accesso facilitato ai servizi di base.

3- Pat e grandi opere, il futuro del territorio. Quale la vostra opinione? Le vocazioni di Mira e della Riviera sono il turismo e l’agricoltura. Distruggere il territorio

signifi ca non solo distruggere l’ambiente, ma anche il tessuto sociale e economico. Bisogna bloc-care la Romea Commerciale, Camionabile, Polo Logistico e Veneto City, opere inutili, costose e devastanti. Esistono alternative sostenibili. Vogliamo un comune a consumo zero di suolo, per questo il Pat va rivisto e ridiscusso con la cittadinanza mettendo al centro la sicurezza idraulica, il risanamento dell’aria, la mobilità sostenibile, il risparmio energetico e le rinnovabili.

La lista “Mira Fuori del comune”IL CANDIDATO MATTIA DONADEL

Paolino D’Anna, 46 anni, è nato a Napoli; dal 1984 vive a Mira dove ha sposato Anna e dove è nato il loro fi glio Lorenzo. E’ impiegato in aspettativa alla Pansac. In precedenza ha lavorato, tra le altre cose,

come guardia giurata e come rappresentante di una ditta di surgelati. Nel 2009 è stato scelto come assessore al Lavoro della Provincia di Venezia.

1- Quali saranno le prime tre azioni amministrative che farà, una volta eletto sindaco? Dopo aver preso visione della situazione fi nanziaria, provvederò alla stesura del regolamento

per le detrazioni sull’Imu sulle prime case. Abbiamo tempo sino al 30 settembre. È mia intenzione abbassare di due punti l’aliquota standard fi ssata dal governo. Secondo provvedimento: un fondo pubblico per agevolare le giovani coppie nell’accensione dei mutui per l’acquisto della prima casa. La cifra ottimale che possa coprire la media di rogiti che annualmente vengono stipulati a Mira è di 100 mila euro. Con una graduatoria pubblica, su dichiarazione Isee, la stima è di poter coprire le spese per l’accensione del mutuo, la prima e la seconda rata. Terzo: il bando pubblico per la banda larga Internet senza fi li per tutta Mira.

2- Crisi e occupazione, quali ricette per Mira? Il futuro è nello sviluppo del Turismo. In Veneto contiamo 60 milioni di presenze turistiche,

metà delle quali nella sola provincia di Venezia per le spiagge e la città storica. Noi dobbiamo agganciare la Riviera del Brenta a questi prodotti. Va creato un marchio “Riviera del Brenta”, per promuovere meglio i nostri hotel, la ristorazione, le ville, gli eventi. Per questo, nominerò un assessore esterno al Turismo, un tecnico.

3- Pat e grandi opere, il futuro del territorio. Quale la vostra opinione? Se crediamo nel turismo, dobbiamo togliere il traffi co pesante dalla Riviera. Il Naviglio deve

diventare un boulevard. Sogno una Mira più vivibile. Per riuscirci dobbiamo intercettare e deviare il traffi co su camionabile e Romea commerciale, senza dubbio. Il mio motto è: si faccia, purché non arrechi danni.

Pdl e lista “La Voce delle frazioni”IL CANDIDATO PAOLINO D’ANNA

È ora di cambiare

UN comUNe Per i beNi comUNi

VoTa mira FUori deL comUNe6/7 maggio 2012maTTia doNadeL SiNdaco

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Page 7: La Piazza della Riviera est - 2012apr n51

555Elezioni a Mira

Non si era mai visto. E’ boom di candidati elettorali a Mira. Di pretendenti alla poltrona di sindaco per queste comunali a Mira ce ne sono ben 8 con 15 liste in corsa, un vero e proprio record. Saranno chiamati alle urne 31.545 elettori su 39.141 residenti. Fra questi 15.386 uomini e 16.159 donne. Vediamo il panorama politico che si è delineato: si ricandida a sindaco, il primo cittadino uscente Michele Carpinetti, 45 anni, ex sindacalista della Cgil che è arrivato

alla ricandidatura attraverso le primarie. Carpinetti è appoggiato dalle liste Pd, Sel, Fds, e dalla lista Civica “Nuova Mira” di Roberto Martano e dall’Udc (che ha aderito a primarie concluse). Gli sfi danti sono molti. Primo fra tutti l’ex vicesindaco Paolino D’Anna, 45 anni, ora assessore al Lavoro della Provincia di Venezia. D’Anna corre con il Pdl, e appoggiato dalla lista civica “La voce delle frazioni”. La Lega Nord va in solitario il candidato sindaco è Mario Borella, 63 anni, restauratore e allevatore di cavalli. Nel centrodestra ma in polemica con il Pdl c’è Vanna Baldan, 50 anni, dipendente dell’Asl 13, fu la candidata sindaca contro Carpinetti nel 2007, è appoggiata da “Gente di Mira” e dalla lista “Insieme per Mira”. Marilena Fusco, 50 anni, dipendente in Regione, ha dato vita alla lista “Mira che cambia”, una formazione che punta a pescare voti trasversalmente e candida come capolista Katia Ricciarelli. Fra le novità “Mira Fuori del Comune”, appoggiata da Cat e associazioni cittadine, ha candidato il leader dei comitati Mattia Donadel, 40 anni, dipendente in Comune a Venezia. Alvise Maniero, 26 anni, studente, laureando in Scienze politiche, è il candidato del Movimento a 5 Stelle, i “grillini”. “Noi per Mira”, la civica voluta e ideata dall’ex sindaco Roberto Marcato che ha scelto Alessio Bonetto, 32 anni, consigliere comunale uscente, geologo e direttore di un impianto di smaltimento rifi uti a Fusina. A Mira si vota il 6-7 maggio con il sistema del doppio turno. Se nessuno dei candidati riuscirà a raggiungere il 50 % dei voti si va al ballottaggio 15 giorni dopo.

Vanna Baldan, 50enne, vive a Mira con il fi glio. Funzionario Ulss, laureanda alla Facoltà di Scienze Politiche Padova. Nel 2007 è stata candidata a Sindaco di Mira, ottenne il 46%. Le liste in

appoggio sono “Gente di Mira” ed “Insieme per Mira”. 1- Quali saranno le prime tre azioni amministrative che farà, una volta eletta

sindaco? Il nostro motto è: lontani da questi partiti, più vicini alla gente. Il Comune deve essere

amministrato come una famiglia, senza sprechi e riducendo i costi della politica. Per noi è indispensabile la riduzione del numero degli assessori, dei dirigenti e la vendita delle farma-cie comunali. Si possono recuperare 6 milioni di euro che dovrebbero essere usati per evitare l’aumento delle tariffe minime dell’Imu, ridurre al minimo la tariffa per gli annessi rustici ed esentare gli edifi ci in cui risiedono persone con disabilità e redditi minimi, la messa a norma e l’adeguamento degli edifi ci scolastici, degli impianti sportivi, ridare dignità ai parchi pubblici. Prevediamo l’affi tto dei tetti degli edifi ci pubblici per l’installazione del fotovoltaico per ridurre i costi dei buoni mensa scolastici.

2- Crisi e occupazione, quali ricette per Mira? Ai giovani non promettiamo wi.fi gratis nè mutui facili, vogliamo ricercare e favorire tut-

te le iniziative che creino posti di lavoro. Vogliamo riportare a Mira almeno una scuola pro-fessionale, incentivare l’uso turistico del territorio con l’agriturismo e la nautica da diporto. L’attivazione del tavolo di concertazione per le attività produttive per elaborare azioni che favoriscano la permanenza delle aziende miresi e il ritorno delle oltre 40 aziende che hanno abbandonato Mira grazie all’insipienza delle precedenti amministrazioni. Con i Comuni della Riviera vanno intraprese azioni coordinate di rilancio del turismo.

3- Pat e grandi opere, il futuro del territorio. Quale la vostra opinione? Il Pat va immediatamente approvato favorendo il recupero dell’esistente scoraggiando il

consumo del territorio. Il Polo logistico va collocato nelle aree dismesse di Porto Marghera. La Romea Commerciale deve connettersi col Passante a Roncoduro e non interessare il territorio di Dogaletto e Malcontenta.

Le civiche “Gente di Mira“ e “Insieme per Mira” LA CANDIDATA VANNA BALDAN

Alessio Bonetto, è il candidato di “Noi per Mira”, ha 32 anni, è sposato con un fi glio, è Direttore Tecnico di un importante im-pianto di trattamento rifi uti a Fusina. Dal 2002 ad oggi ricopre

la carica di consigliere comunale. 1- Quali saranno le prime tre azioni amministrative che farà, una volta eletta

sindaco? Riduzione delle commissioni consiliari e delle spese di personale per ridurre i costi della

politica: due dirigenti in meno in 5 anni equivalgono a un risparmio di circa 1.000.000 di euro. Rilancio e istituzione di nuove consulte, quelle del commercio, degli operatori econo-mici e dell’urbanistica, per avviare una nuova collaborazione tra cittadini e amministrazione. Contenere gli effetti negativi dell’Imu, applicando l’aliquota minima.

2- Crisi e occupazione, quali ricette per Mira? E’ indispensabile un uso razionale e attento delle risorse disponibili, con misure di

sostegno alle famiglie. Va rilanciato il ruolo di Mira nell’ambito dei tavoli per lo sviluppo dell’attività portuale, con il rilancio di Porto Marghera. È necessario istituire uno sportello per le attività commerciali e produttive delle associazioni nell’erogazione dei servizi alla persona. Fondamentale è, il rilancio dell’agricoltura come patrimonio economico, attraverso la promozione dell’offerta turistica, naturalistica e culturale della Riviera.

3- Pat e grandi opere, il futuro del territorio. Quale la vostra opinione? E’ necessario che i comuni riprendano a dialogare e lavorare assieme per una strategia

comune nella gestione e nello sviluppo del territorio. Il Pat deve diventare strumento per il riordino del territorio, la preservazione dei terreni agricoli e lo spostamento di volumi in zone improprie. Va migliorata la viabilità, con la realizzazione di collegamenti ai mezzi di trasporto pubblici, che consentano di ridurre il traffi co automobilistico, e la creazione di una rete di piste ciclabili che consenta di attraversare da est a ovest Mira, godendo dei suoi ambiti culturali e paesaggistici.

Lista civica “Noi per Mira” IL CANDIDATO ALESSIO BONETTO

Michele Carpinetti, 46 anni, Sindaco uscente, ricandidato in una coalizione di centrosinistra che vede insieme Pd,

Federazione della sinistra, Udc, Sinistra Ecologia Libertà, Italia dei Valori e la lista Civica “Nuova Mira”.

1- Quali saranno le prime tre azioni amministrative che farà, una volta eletto sindaco?

Ci presentiamo agli elettori con un programma fatto di venti obiettivi concreti e realizzabili. Prioritariamente va approvato il bilancio per conti-nuare a garantire tutti i servizi alla persona e alle famiglie. Importante arrivare presto all’adozione del PAT, per una pianifi cazione che tutela il territorio e defi nisce le scelte strategiche. Necessita agire, infi ne, per favo-rire la crescita e l’occupazione, vera emergenza in questo periodo di crisi.

2- Crisi e occupazione, quali ricette per Mira? Pensando alla Mira di domani, lo sviluppo non può prescindere

dall’incentivare il turismo, proseguendo nella valorizzazione del patrimo-nio con l’apertura di molte delle ville. Fondamentale (e lo prevede anche il PAT) la tutela delle aree agricole e lo sviluppo di attività lungo gli assi strategici per Mira, attorno a Porta Ovest e lungo la Romea Storica.

3- Pat e grandi opere, il futuro del territorio. Quale la vostra opinione?

Con il Pat si è scelto di limitare l’espansione per riqualifi care l’esisten-te, puntando allo sviluppo di poli sanitari e sportivi e al completamento della rete delle ciclabili con l’individuazione di corridoi ecologici. Sulle infrastrutture, che ricadono sul territorio senza che i Comuni vengano in-terpellati per un giudizio, abbiamo ribadito, con i documenti votati a larga maggioranza in Consiglio, che la Romea Commerciale andrà gestita per limitare l’impatto sul territorio, che la strada sull’idrovia va valutata per il suo impatto idraulico, e che continuiamo a nutrire fortissime perplessità sulla necessità di dare corso al progetto di Veneto City. Sulla logistica portuale vanno utilizzate anzitutto le aree di Porto Marghera; sul tema Piattaforma d’altura, Legge speciale e ambito lagunare, Mira deve conta-re nei progetti di sviluppo e di riqualifi cazione ambientale.

Centrosinistra, Udc e “Nuova Mira”IL CANDIDATO MICHELE CARPINETTI

Marilena Fusco, nata a Dolo cinquanten-ne, con un fi glio, è dipendente pubblico, e candidato sindaco per la lista civica

“Mira che Cambia”. Una lista in cui corre come capolista anche il celebre soprano Katia Ricciarelli.

1- Quali saranno le prime tre azioni amministrative che farà, una volta eletta sindaco?

Fra le prime cose da fare metto: modifi ca dello statuto comunale per attivare la conferenza permanente della partecipazione dei cittadini. Poi: accordi di programmi di sviluppo territoriale, fi nalizzati all’incremento dell’occupazione e attivazione della “Società di Mutuo Soccorso” a favore della popolazione in diffi coltà economica.

2- Crisi e disoccupazione, quali ricette per Mira? Non ci sono “bacchette magiche” o ricette valide per contrastare una

crisi che da tempo sta coinvolgendo la nostra società e tocca da vicino le famiglie del nostro comune, dei nostri amici, degli stessi candidati della nostra stessa lista. La vera sfi da sta nella capacità di creare indotti che possono dare vita a scambi commerciali, far emergere nuove sinergie per creare posti di lavoro, valorizzando grandi opportunità che il nostro territorio ha predisposto naturalmente. Il nostro sostegno alla famiglia, alla persona, è importante, tanto che il nostro intento è quello di far nascere e costituire una “Mutua di assistenza e previdenza” per creare interventi di solidarietà nei confronti delle famiglie e dei soci e di quanti si trovano in stato di bisogno e di emarginazione attraverso l’utilizzo e l’organizzazione di risorse fi siche, materiali e morali, dei soci e di terzi, che partecipano alle attività della Mutua.

3- Pat e grandi opere, il futuro del territori. Quale la vostra opinione? Le grandi opere non si possono escludere per spirito di contraddizione,

l’importante è condividere qualsiasi decisione importante sul territorio con i cittadini. Ogni opera deve avere una valutazione di impatto ambientale, e supportata da uno studio. Le grandi opere servono, ma con una gran-de coscienza e attenzione alla salvaguardia del nostro territorio per non soffocare e devastare ciò che per noi è una grande ricchezza e bellezza.

La lista “Mira che Cambia” LA CANDIDATA MARILENA FUSCO

È ora di cambiare

UN comUNe Per i beNi comUNi

VoTa mira FUori deL comUNe6/7 maggio 2012maTTia doNadeL SiNdaco

comUNi VirTUoSiWeLFarebioeQUoLaVoro diriTTiriFiUTi ZeroNo LobbYdiaLoGoSToP coNSUmo di SUoLo

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Messaggio politico elettorale

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Una novità nel mare del frazionamento delle liste di queste elezioni comunali. A Campagna Lupia sarà una sfi da a due. Si confronteranno per contendersi la poltrona di sindaco, il sindaco uscente Fabio Livieri, 46 anni funzionario di Coldiretti, che si presenta con la lista “Per il bene comune” sostenuta da Pdl e Lega Nord e Pisana Boscolo candidata del centrosinistra unito (Idv, Sel, Federazione della Sinistra, Socialisti) e allargato all’Udc con la lista “Impegno e solidarietà”. Pisana Boscolo, prima donna a tentare la conquista del comune tenta di riportare alla sinistra un ente locale che per quasi sessant’anni era sempre stato del centrosinistra e che cinque anni fa cambiò

colore. I residenti sono 7055 (il comune ha superato per la prima volta quest’anno i 7000 abitanti) di cui i votanti 5190. Il 6-7 maggio si voterà con il turno unico. Si saprà subito chi fra i due contendenti l’avrà spuntata. Rispetto a 5 anni fa in cui il centrosinistra si frazionò, qui si va in controtendenza e lo scontro sarà diretto.

6 Elezioni a Campagna Lupia66 Elezioni a Campagna Lupia

Sfi da a due per conquistare il municipio

Il sindaco uscente, Fabio Livieri è appoggiato dalla lista “Per il Bene comune” che è sostenuta dai partiti del Pdl e della Lega Nord. Fra i nomi di rilievo della lista ci sono parecchie conferme. Sono in lizza vicesindaco e assessori uscenti come Lionello Marcato, Alberto Natin e Marino Capuzzo, e Diego Longhin. Sono rappresentate tutte le frazioni. Fabio Livieri punta a completare il lavoro fatto nell’ultima amministrazione e

a sviluppare imprenditoria e turismo nel territorio. Ma ecco la lista dei candidati consiglieri: Lionello Marcato, Federico Onoranti, Diego Longhin, Linda Martinello, Renato Trincanato, Alberto Natin, Marino Capuzzo Moressa Chiara, Andrea Tramonte e Michele Rampado. La lista nonostante l’appoggio chiaro dei partiti, ha sempre voluto qualifi carsi come una lista civica esterna dai partiti.

Pisana Boscolo è candidata sindaco per la lista di centrosinistra “Im-pegno solidarietà“. E’ nata a Campagna Lupia, 48 anni fa, qui vive con la famiglia. E’ sposata e ha due fi gli. Laureata in Biologia, lavora

all’Arpav di Mestre. Nel 2008 si è laureata per la seconda volta in “Tec-nico della Prevenzione Ambientale”. Ha già fatto il consigliere comunale in due legislature.

1- Quali saranno le prime tre azioni amministrative che farete quando sarete eletta sindaco?

Per prima cosa e prima di tutto la famiglia, un bene prezioso, riferimento dell’intera comuni-tà. La crisi pesa sulle famiglie e sulle donne. Creeremo l’assessorato alle politiche famigliari. Poi la scuola pubblica e paritaria insieme. E’ necessario agire su due fronti: edilizia scolastica e sostegno alle attività della scuola. Metteremo più risorse per l’offerta formativa. E poi gratuità dei libri di testo per tutte le scuole dell’obbligo. Proponiamo una nuova politica per i servizi ai cittadini, più attenta alle loro esigenze con meno sprechi di risorse.

2- Crisi e disoccupazione, quali ricette per la realtà di Campagna Lupia? L’economia del nostro Comune è sorretta dal sacrifi cio, la professionalità e l’esperienza di donne e di uomini che legano la propria vita al lavoro. Per i giovani diventa sempre più diffi cile, aprire una nuova attività perché pochi sono disposti a dare credito e fi ducia alle loro iniziative. Proponiamo la semplifi cazio-ne amministrativa delle procedure che riguardano i rapporti Comune – impresa, la collaborazione con le associazioni di categoria e convenzioni con istituti di credito.

3- Pat e grandi opere, il futuro del territorio. Quale la vostra opinione? Il nostro è un territorio ricco di storia e di cultura, ma fragile e delicato. Dobbiamo non com-

promettere l’ambiente in cui viviamo e poi che le scelte non possono essere calate dall’alto. Lo strumento per realizzare il progetto futuro del paese è il Pat. La prossima amministrazione avrò l’occasione unica e irripetibile di poter avviare questo processo.

Il centrosinistra e la lista “Impegno e solidarietà”LA CANDIDATA SINDACO PISANA BOSCOLO

Fabio Livieri 46 anni, è il sindaco uscente che si ricandida, Funziona-rio Coldiretti di Mirano, candidato Lista Civica “Per il Bene Comune” composta: “Da persone impegnate per il bene del paese e da due

partiti che credono nel progetto di crescita iniziato, Pdl e Lega Nord”. E’ sposato ed ha 4 fi gli.

1- Quali saranno le prime tre azioni amministrative che farete quando sarete eletto sindaco?

Garantire maggior controllo sul territorio, installando una serie di telecamere, in punti precisi, visti i numerosi furti subiti di recente. Com-pletare il piano di riduzione dei costi energetici realizzando, mediante accordo pubblico-privato, un impianto di energia termica ed elettrica a benefi cio delle strutture sportive e scolastiche. Sistemazione e manuten-zione di strade, marciapiedi ed illuminazione pubblica.

2- Crisi e disoccupazione, quali ricette per la realtà di Campa-gna Lupia?

Per far fronte alla crisi esiste un solo modo, creare occupazione. Massima disponibilità e aiuto alle nuove realtà produttive che chiedono

di insediarsi, sia industriali, commerciali che ar-tigianali. Particolare occhio merita il turismo. Va sfruttata la vicinanza con Venezia. Un’assidua collaborazione con il volontariato fa si che si ri-esca dare aiuto e sostentamento alle persone e alle famiglie bisognose.

3- Pat e grandi opere, il futuro del territorio. Quale la vostra opinione?

Il Pat è uno strumento urbanistico da usare con criterio e raziona-lizzazione. Nel documento recentemente approvato, è stato inserito un principio di sviluppo armonico con la realtà del territorio. Stop ai grandi complessi residenziali che attualmente non danno sbocchi di mercato, e procediamo con una crescita consona alla tipologia rurale, tranquilla e rispettosa dell’ambiente. Sulle grandi opere siamo coinvolti principal-mente dalla Romea Commerciale e dall’Idrovia. Sulla Romea la nostra opinione è chiara: siamo decisi nel tracciarla al di là del Nuovissimo, dal lato Laguna.

“Per il Bene Comune”IL CANDIDATO SINDACO FABIO LIVIERI

I CONSIGLIERI PER FABIO LIVIERI

I CONSIGLIERI PER PISANA BOSCOLO

La candidata Pisana Boscolo del centrosinistra è appoggiata dalla lista civica “Impegno e solidarietà“ sostenuta da Pd, Idv Sel, Socialisti alla fi ne sul suo nome è convenuto anche l’Udc. La coalizione l’ha scelta senza ricorrere alle primarie. Tanti i giovani in lista, fra

questi ci sono ad esempio Francesca Bressanin e Luca Vaccaro. Si notano alcune assenze. Non si è candidata a consigliere il segretario locale del Pd Elisa Sturaro. Restano fuori dalla lista anche gli ex sindaci Angelo Ragazzo e Guido Moressa considerato ultimamente vicino a Sel. E’ molto rappresentata in questa lista la frazione di Lughetto. La lista vuol essere però un punto di riferimento per tutto il territorio cioè sia per il capoluogo Campagna Lupia che per le frazioni di Lughetto e di Lova. Ovviamente all’interno, tutti i partiti hanno avuto la loro rappresentanza. Ecco la lista dei candidati consiglieri per Pisana Boscolo: Gino Baldan, Paolo Bassanello, Francesca Bressanin, Giandomenico Canton, Caterina Donolato, Giuseppe Laudani, Mario Minozzi, Ivano Nalin, Sara Nardo, Luca Vaccaro.

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Messaggio politico elettorale

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La crisi occupazionale a Mira diventa davvero drammatica, a causa delle diffi coltà estreme in cui si trovano aziende che fi no a qualche anno

fa rappresentavano il fi ore all’occhiello dello svilup-po industriale del comprensorio. I principali problemi sono per le aziende leader del settore chimico e cioè Pansac International e Reckitt Benckiser (ex Mira Lan-za). Una situazione minore, ma sempre drammatica, è anche quella, che sta vivendo la Navalmeccanica di Gambarare. Qui 35 persone sono fi nite in cassain-tegrazione straordinaria. Ma facciamo ordine. Partia-mo dalla Pansac International. In questo momento ha quasi tutto il personale dipendente dei cinque siti (oltre 400 persone) a casa, si sta tentando di trovare un compratore. Si terrà una riunione al Ministero dello Sviluppo Economico per capire il livello di offerte (non tante), fi n qui pervenute al commissario straordinario Marco Cappelletto. I siti della Pansac International interessati al rilancio industriale nel Veneziano sono quelli di Mira, Marghera e Portogruaro, completamen-te chiuso da oltre un anno. A Mira delle 43 linee di un tempo ne sono rimaste attive meno di una decina. Sono impiegati solo una ventina di operai in tutto lo stabilimento. Cappelletto punta sui brevetti “mira-air e poli-air” che sono pellicole resinose per pannolini. Prodotti che avevano lanciato la Pansac sul mercato mondiale dei prodotti per l’igie-ne. Gli interessati a comprare l’azienda sono davvero pochi. Ecco il quadro sito per sito all’interno del gruppo: l’inte-resse per acquistare l’impianto di Zingonia (fuori Veneto) o di Marghera sembrano esserci, mentre quello di Mira, che per dimensione è il più grande, potrebbe esse-re venduto solo in parte. Pari quasi a zero invece, è l’interessamento per l’impianto di Portogruaro che

recentemente ha anche subito la manomissione e il furto di parte dell’impianto elettrico. Altra fabbrica: ancora problemi. Alla Reckitt–Benckiser, la storica

azienda di detersivo mirese (la ex Mira Lanza). Durante diversi incontri interlocutori nelle scorse settimane la proprietà è rimasta ferma sul numero degli esuberi, 81 dipendenti. Ha confermato ancora una volta la volontà di

chiudere la produzione delle polveri. “La procedura di mobilità però - dicono i sindacati - non è ancora stata avviata e contiamo ci sia margine di trattativa su quelli che riteniamo esuberi non necessari. Ci sarà

un altro incontro il prossimo 8 maggio e speriamo dia risposte più concrete”. Resta davvero pesante infi ne la situazione alla Navalmeccanica di Gambarare di Mira. Qui tutti i dipendenti sono stati messi in cassa integrazione dal primo marzo. Navalmeccanica srl è una azienda che lavora nel settore dei cantieri navali da circa 30 anni e fi no ad ora non aveva mai cono-sciuto problemi.

Ha alle sue dipendenze 35 fra impiegati ed ope-rai. E’ un cantiere navale altamente qualifi cato, è in grado di realizzare piccole e medie imbarcazioni in acciaio e lega di alluminio 5083 tra i quali Alustar e Sealium. Alcuni operai hanno lamentato di non aver ricevuto lo stipendio da novembre 2011.

di Alessandro Abbadir

Economia In diffi coltà tre importanti aziende miresi

Crisi, sempre più cassaintegrazione

Manife-stazioni di protesta dei sindacati

I siti della Pansac International interessati al rilancio sono quelli di Mira, Marghera e Portogruaro

In diffi coltà anche la Reckitt Benckiser e a Gambarare la Navalmeccanica

Territorio

Un problema sociale dai costi in termini di vite umane de-vastante. I dati sono quelli forniti dall’Ona, l’osservatorio nazionale sull’amianto In Riviera del Brenta che parlano

di circa 1000 persone rimaste esposte all’intossicazione. A dirlo è Nico Biasiotto responsabile veneto di Ona (Osservatorio nazio-nale amianto), che ha organizzato nelle scorse settimane una conferenza dal titolo chiaro: “Problema amianto”, a Villa dei Leo-ni a Mira. Una conferenza a cui hanno partecipato anche il sena-tore Pd ed ex magistrato Felice Casson e la deputata Pd Daniela

Sbrollini insieme all’avvocato Ezio Bonanni, che sta seguendo in tutta Italia i processi contro i danni provocati da questa sostanza.” Le fabbriche che più hanno avuto il problema dell’esposizione all’amianto - ha spiegato Biasiotto - sono state l’ex Mira Lanza che aveva delle fornaci rivestite di amianto, parzialmente alla Nuova Pansac e alla Marchi Marano, dove recentemente una sentenza ha riconosciuto i lavoratori addetti alla manutenzione degli impianti come soggetti esposti all’amianto e quindi con età pensionabile anticipata. Lavoratori con la necessità di fare continui

controlli ai polmoni per l’insorgere di malattie come l’asbestosi, l’anticamera del mortale mesotelioma pleurico, un tumore che diffi cilmente lascia scampo. Le persone esposte all’amianto in Riviera, da nostre stime, sono circa mille”. L’Ona in Riviera del Brenta in questi ultimi due anni, ha raddoppiato gli iscritti da 100 di prima del 2010, sono 220, e sempre più ex lavoratori esposti all’amianto e i loro familiari, si rivolgono all’ associazione proprio per avere dei controlli ad hoc, per un consulto legale su come muoversi per ottenere i riconoscimenti previdenziali.

NEWS Amianto“MILLE ESPOSTI IN RIVIERA”

A.A.

Una nuova linea di navigazione per i turisti a Mira, lungo il Naviglio. La prima tratta del servizio sarà Mira - Dolo, con successivi sviluppi della tratta Mira - Malcontenta e via via

a completare con altri servizi o tratti di navigazione sul fi ume. A spiegare l’iniziativa sono i responsabili di una società di Na-vigazione e turismo, la Michelangelo Travel di Oriago. “Il primo servizio – spiegano alla Michelangelo Travel – è iniziato sabato 28 aprile 2012 con circa 2-3 ore trascorse a bordo della tipica im-barcazione veneziana, che ha permesso di ammirare le bellezze della Riviera del Brenta”. Quale il tragitto? Da Mira a Dolo: Villa Principe Pio, Villa Lanza, Villa Contarina dei Leoni, Villa Bon, Villa Alessandri, Villa Badoer Fattoretto, Villa Gasparini e Villa Ferretti Angeli, breve sosta a Dolo con passeggiata e rientro a Mira. “La navigazione – spiegano gli organizzatori – sarà sempre accom-pagnata da un assistente che spiegherà le caratteristiche degli incantevoli monumenti che si incontreranno durante il corso del Naviglio”. Questa nuova imbarcazione è un’imbarcazione con una capienza massima di venti persone, che con il suo lento procedente vuole riscoprire i luoghi di svago e di vacanza dei patrizi veneziani. “La Riviera del Brenta – concludono – è unica al mondo e quindi deve essere riconosciuta tale. Nessuna rivalità con Venezia ma un completamento o sviluppo”. La stagione della nuova linea di navigazione fi nirà nel prossimo ottobre. Se i risul-tati saranno positivi, il servizio sarà anche potenziato.

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Page 11: La Piazza della Riviera est - 2012apr n51

6-7 maggio 2012ElEzioni amministrativE Di mira

Marcato Roberto 58 anni bancario

Ohanesian Marie Theresa 54 anni insegnante inglese

Bison Andrea 44 anni dirig. multinaz. farmaceutica

Bordin Patrizia 52 anni maestra

Buso Massimiliano 42 anni impiegato

Compagno Alda 61 anni pensionata

Conton Italo 66 anni pensionato

Cremonese Anna Maria 40 anni impiegata

De Luigi Daniela 54 anni resp. affari generali Veritas

Di Paola Palmiro 59 anni rappresentante di commercio

Gasparini Piergiorgio 64 anni pensionato

Fabris Enrico 37 anni ingegnere ambientale

Floreani Matteo 25 anni studente

Fortunato Silvio 50 anni project manager

Luparelli Diego 63 anni psicologo e psicoterapeuta

Marchiori Giorgio 57 anni resp. Veritas impianto Fusina

Marini Lara 33 anni tecnico di laboratorio

Minotto Giampaolo 59 anni ingegnere civile e ambientale

Mion Mauro 58 anni libero professionista

Moro Massimiliano 32 anni impiegato

Naletto Antonio 54 anni istruttore gioco calcio

Poletto Maurizio 54 anni insegnante

Scantamburlo Antonio 62 anni commerciante

Volpato Francesco 50 anni architetto

Bonettosindacowww.bonettopermira.it

Marcato Roberto 58 anni bancario

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Sono partiti da qualche settimana a Mira i lavori per la realizzazione della nuova piscina comunale scoperta, che

sarà funzionante già prima dell’estate. La nuova piscina sorgerà a fi anco di quella co-perta, in via Valmarana, nella zona che ora è destinata al solarium. Il progetto e i tempi di realizzo, è stato illustrato alla presenza della società GP Nuoto Mira e dell’impresa incari-cata. Vediamo i dettagli. La piscina scoperta sarà costruita in project fi nancing dalla G.P. Nuoto Mira. Sarà uno specchio d’acqua di 300 metri quadrati, pensato per lo svago di

bambini e famiglie, con idromassaggi, corsie per nuoto libero, giochi d’acqua. Da tempo la richiesta di una piscina scoperta era forte da parte della cittadinanza. L’operazione si snoderà in due fasi distinte. “Si parte - ha spiegato Marino Vanzan della società G. P nuoto di Mira - dalla realizzazione della vasca vera e propria, all’esterno, nell’area attualmente dedicata al solarium, che non verrà compromessa, ma sarà invece valoriz-zata con una radicale riorganizzazione degli spazi. Pensiamo di arrivare alla conclusione dei lavori per la fi ne di giugno, inizio luglio

al massimo”. La seconda fase sarà quella dell’adeguamento degli spogliatoi, dei ba-gni, dei servizi e delle pertinenze esterne, quali atrio, ingresso e area ristoro. “Questa seconda fase comincerà - hanno spiegato i tecnici - solo verso ottobre e si conclude-rà con i primi mesi del 2012”. Il sindaco uscente Michele Carpinetti era presente alla cerimonia della partenza dei lavori, alla simbolica “posa della prima pietra”. A molti anni dall’inaugurazione, ormai nel lontano 1987, la piscina comunale di Mira insomma verrà rinnovata nella parte coperta con nuovi

spogliatoi e impianti, mentre sarà realizzata entro l’inizio dell’estate la vasca scoperta, l’area solarium e il bar. Diventerà un centro di promozione dello sport e aggregazione per tutta la cittadinanza. Una piscina del genere a Mira mancava da sempre. D’esta-te, infatti, i residenti della cittadina rivierasca per poter prendere il sole o fare qualche

nuotata senza recarsi fi no al mare. si sono sempre serviti delle strutture di Dolo, Piani-ga, o anche di Stra. Ora potranno evitare di andare nei comuni limitrofi . Nonostante ciò ad onor del vero, va ricordato che qualche polemica sulla realizzazione della nuova pi-scina era stata fatta negli anni scorsi, fra le varie forze politiche in consiglio comunale.

di Alessandro Abbadir

Sarà uno specchio d’acqua di 300 metri quadrati, per lo svago di bambini e famiglie

Strutture La G.P. Nuoto ha presentato l’inizio dei cantieri

Arriva la piscina scoperta

L’avvio dei cantieri della piscina scoperta

Una notizia attesa dagli sportivi da mesi. La battaglia di alcuni consiglieri comunali (Lucarda e Patron) ha avuto buon esito. Lo stadio comunale Valmarana di Mira verrà

intitolato a Ennio Gazzetta. La decisione è stata presa in uno degli ultimi consigli comunali di questo mandato. Una mozione

votata all’unanimità. Per l’intitolazione della struttura, sareb-bero dovuti passare 10 anni. Invece i tempi saranno velocizzati con una richiesta ad hoc alla Prefettura da parte del Comune di Mira. Ennio Gazzetta ha dato tanto per portare in alto il nome del paese e merita questo onore. La storia di Gazzetta come calciatore si unisce a Mira, sua città natia. Nato a Mira nel 1954 Ennio è stato un grande attaccante di serie C e D. Il clou della carriera è tra la fi ne degli anni ‘70 e la prima metà

degli anni ‘80, con la maglia del Mira del patròn Giuseppe “Bepi” Lissandrin, con la promozione in serie C/2 nella stagio-ne 80/81. E’ stato capocannoniere in C/2 sempre per i colori biancoverdi. Poi come allenatore, il suo capolavoro è stato il salto in C/2 del Mestre nel ’95/96. Ha guidato il Portogruaro, Santa Lucia, nel 2008/2009 il Cordignano e la Piovese. Ha vinto due volte il Trofeo delle regioni con la rappresentativa veneta. A.A.

LO STADIO VALMARANA SARÀ INTITOLATO A ENNIO GAZZETTA

News

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Uno dei 24 volti nuovi per Mira

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UN FUTURO CERTO PER I GIOVANI...

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Messaggio politico elettorale

Page 13: La Piazza della Riviera est - 2012apr n51

SABATO 12 MAGGIO:

DOMENICA 13 MAGGIO

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Approvata dalla Provincia la conclusione della fase di concertazione sul piano assetto del territorio (Pat) del comune

di Campolongo Maggiore. Ad annunciarlo nelle scorse settimane è stato il vicepresi-dente della Provincia Venezia l’ assessore all’Urbanistica Mario Dalla Tor. “Prose-guiamo con l’azione di pianifi cazione dei Pat dei Comuni del nostro territorio - spiega Dalla Tor - sempre più Comuni si sono do-tati della nuova strumentazione urbanistica, i cui punti fondamentali sono la tutela del paesaggio, l’ambiente, il nuovo abitato e la conservazione del territorio agricolo. Il Pat è uno strumento molto importante per la pro-grammazione dell’intera provincia. Lavorare per dare avvio a questo strumento urbani-stico signifi ca procedere alla realizzazione delle previsioni urbanistiche”. La decisione approvata rappresenta per la Provincia, un passo avanti compiuto nel complesso percor-so dell’ approvazione del piano di assetto del territorio del comune di Campolongo. La fase di concertazione conclusa, permette di

ampliare la partecipazione della cittadinan-za e delle parti interessate, ad un piano che ha grande rilevanza per il territorio. “La volontà della Provincia di Venezia - spiega Dalla Tor - è quella di promuovere la tutela di un paesaggio dove trova ancora spazio la dimensione agricola, riconoscendo la giusta salvaguardia dell’ambiente naturale, patrimonio per le giovani generazioni. E’ interesse, generale e condiviso, riqualifi care il costruito, e innovare l’edifi cato con l’im-piego di materiali ecocompatibili e l’applica-zione di misure ecosostenibili”. Campolongo come area ha delle peculiarità specifi che.

Il territorio nell’epoca romana faceva parte dell’agro patavino, nella sua storia fu inte-ressato da lavori di bonifi ca, importanti per lo sviluppo e la crescita economica e sociale, ed interventi signifi cativi per la salvaguardia dei corsi fl uviali e della laguna. “Il lavoro di pianifi cazione che oggi è in atto - conclude Dalla Tor - deve non solo preservare il passa-to di questo territorio ma deve valorizzarne le tipicità per prospettare un futuro di rilan-cio. Attraverso una strategia in equilibrio tra sviluppo e conservazione, l’obiettivo resta comunque la salvaguardia del paesaggio nel rispetto delle esigenze dei residenti”.

di Alessandro Abbadir

Dalla Tor: “Il lavoro di pianifi cazione non deve solo preservare ma prospettare un futuro di rilancio”

Campolongo Chiusa la fase delle osservazioni del Piano di Assetto del Territorio

Il Pat prosegue spedito

Il centro di Liettoli, frazione di Campolongo Maggiore

I soldi delle tasse possono essere spesi anche a favore delle comunità locali. E’ questo l’invito che fa il comune di Campolongo

Maggiore per il mese di maggio, mese dedica-to abitudinariamente alla dichiarazione dei red-diti. I soldi che il comune chiede per lo sviluppo dei suoi progetti sono quelli del versamento del 5 per mille. L’ente locale spiega anche come saranno spesi. Di fatto saranno spesi per 4 progetti ad hoc a favore di chi ha più bisogno. “Entro il mese di maggio 2012 dovrà essere consegnata la dichiarazione dei redditi 2011 al Caf o al commercialista. Anche quest’anno i cittadini di Campolongo - spiega il sindaco Alessandro Campalto - possono destinare il 5 per mille al proprio Comune. Li utilizzeremo per 4 progetti a favore della collettività“. Ve-diamo nel dettaglio i progetti previsti. Si tratta del “Progetto Sollievo”. Un progetto rivolto a cittadini in diffi coltà con attività aggregative, educative e di laboratorio rivolte a cittadini a rischio di emarginazione. Si svolgono presso una struttura comunale confi scata alla mala

del Brenta. Il “Progetto Sollievo” si colloca nell’ambito del servizio di assistenza domicilia-re integrata. C’è poi il “Progetto Assistenza do-miciliare”, di cui si vuole potenziarne l’effi cacia mediante l’aumento dei tempi di erogazione ed ampliando il bacino d’utenza, con attenzio-ne alle situazioni nelle quali la criticità si ma-nifesta come più pressante e meno gestibile dalle famiglie. C’è il “Progetto gira gioca” che ha trovato nel passato molto apprezzamento fra i genitori: offre ai bambini di età compresa tra i 6 e i 14 anni un servizio che valorizza, mediante il gioco, le capacità creative espressi-ve, le competenze comunicative e relazionali e l’autonomia personale di ciascuno. Infi ne c’è il “Progetto Stare bene a scuola”, il quale si rivolge agli scolari della scuola dell’obbligo e si prefi gge, mediante specifi ci laboratori, di con-trastare i fenomeni di bullismo valorizzando le attitudini relazionali di ciascuno. Un fenomeno quello del bullismo che sta diventando sempre più una piaga sociale e che rovina la vita di tanti bimbi.

TASSE 5 PER MILLE PER IL SOCIALE

A.A.

“I sindaci di Pianiga, Campagna Lupia e Dolo che con il cosiddetto progetto “al-ternativo” vorrebbero scaricare il peso

della Romea Commerciale sul comune limitrofo di Mira sono affetti dalla sindrome Nimby, “non nel mio cortile”, che colpisce sempre di più gli amministratori locali”. A spiegarlo è Lisa Causin per i Cat comitati ambiente e territorio dopo l’approvazione da parte dei consigli comunali di Campagna Lupia e Pianiga del cosiddetto “pro-getto alternativo” della Romea Commerciale. “Il tracciato proposto da Campagna Lupia e appro-vato anche dal Consiglio Comunale di Pianiga - spiegano i Cat - è solo fumo negli occhi, e non risolve l’attraversamento del Naviglio che sarebbe spostato subito dopo Oriago; l’unica vera alternativa è la deviazione dei tir sulla Bologna-Padova e la trasformazione della SS 309 in strada turistica. Un’operazione che si può fare in pochissimo tempo, con pochi soldi, senza distruggere il territorio”. E poi un’altra stoccata. “L’aspetto più desolante - concludono i Cat - è che in una situazione di scontro tra le amministrazioni locali, Governo e Regione Veneto avranno gioco ancora più facile a far passare l’autostrada dove vogliono. Ma il problema è che ovunque la si voglia far passare, la Orte-Mestre è un’opera devastante per tutta la Riviera e per mezza Italia, e soprattutto utile solo ai monopolisti delle autostrade, in questo caso la Gefi p Holding dell’europarlamentare Vito Bonsignore”.

NEWS

Campagna Lupia: Cat all’attacco “STOP ALLA ROMEA COMMERCIALE”

A.A.

Traffi co in Romea

12 Campolongo - Campagna Lupia1212 Campolongo - Campagna Lupia

segue da pag. 1Dal periodo post-bellico si è vieppiù trascurato il fondamentale rapporto tra sviluppo e compatibi-

lità idrauliche ed i Governi hanno continuato a porre poca attenzione a quella che oggi è un’evidente priorità per qualsiasi prospettiva di rilancio dell’economia del Paese. Non mancano certo le conoscen-ze e i dati sullo stato del territorio (dalle Autorità di Bacino ai Consorzi di bonifi ca) e, accanto alla giusta riforma della Protezione Civile, serve un Piano Straordinario di Manutenzione del Territorio, cui deve accompagnarsi l’azione quotidiana di adeguamento del reticolo idraulico; in questo, occorre una forte sinergia con gli enti territoriali, in particolare fra Consorzi di bonifi ca e Comuni. L’Anbi lo evidenzia da tempo e, da ormai tre anni, produce un Piano Nazionale per la Riduzione del Rischio Idrogeologico, tuttora disatteso in un Paese, dove si segnalano 500.000 frane ed oltre un milione di edifi ci a rischio idrogeologico, tra cui centinaia di ospedali e scuole. In questo quadro – conclude - le donne hanno un compito importante non solo nella diffusione della conoscenza, ma ormai anche nella governance dell’equilibrio ambientale del Paese per evitare che, con un’effi cace immagine, a novembre l’Italia sia sempre sott’acqua.”

Difesa idraulica serve prevenzione

*Presidente Federcoopesca-Confcooperative Veneto

L’Intervento

di Anna Maria Martuccelli*

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14 Camponogara1414 Camponogara

Il Comune di Camponogara e il Presidente del Tribunale di Venezia hanno fi rmato una convenzione per lo svolgimento del lavoro

di pubblica utilità da parte dei condannati (art. 45 D.L. 28/8/2000 n. 2745 e art. 2 D.M. 26/3/2001). In base alle leggi in ma-teria, il giudice, su esplicita richiesta dell’im-putato, può applicare la pena del lavoro di pubblica utilità, che consiste nella prestazione di attività non retribuita in favore della collet-tività da svolgere presso il Comune o presso altri enti di assistenza sociale. L’amministra-zione di Camponogara ha ritenuto opportuno applicare questa norma fi ssando a 3 il nume-ro massimo dei soggetti utilizzabili. Il lavoro di pubblica utilità che andranno a svolgere queste tre persone. potrà avere per oggetto prestazioni a sostegno di anziani e di persone portatrici di handicap, attività di protezione civile e di tutela e manutenzione del patrimo-

nio ambientale e culturale del Comune, oltre che a prestazioni inerenti la professionalità specifi ca del condannato. Ovviamente, e per esempio, se un condannato per mestiere fa il falegname può prestare le sue capacità lavo-rative all’interno del comune manutenendo le aree d’interesse, riparando o costruendo quanto serve. Il funzionario comunale coor-dinatore del servizio sarà il responsabile del settore socio-culturale dottor Faedda, che si occuperà anche della sorveglianza nello svolgimento della mansione e nella presenza effettiva. La convenzione avrà la durata di un anno e sarà rinnovata tacitamente, di anno in anno fi no alla durata massima di cinque anni. I condannati sono occupati mediamen-te sei ore settimanali che svolgono durante il sabato per non interferire con i loro impegni lavorativi e personali. “L’accordo è già attivo dal momento che è stato fi rmato – dice l’as-

sessore alle politiche sociali Busatto Antonio –. Al momento stiamo valutando le richieste da parte degli avvocati che patrocinano i loro clienti. Io sono stato promotore di questa iniziativa perché ci sono spesso delle perso-ne che hanno avuto un ritiro della patente o delle condanne, perché risultate positive all’alcol test, queste persone sono obbligate a pagare l’ammenda oppure a fare un servi-zio utile. I comuni che hanno aderito nella nostra provincia sono pochi, il più vicino, se non erro, è San Donà di Piave, noi abbiamo dato l’opportunità di prestare un servizio utile per tutta la provincia”. Il servizio può essere una valida alternativa al pagamento delle salatissime ammende che devono pagare le persone trovate al volante in stato di ebbrez-za, ovviamente se il servizio si trova troppo lontano da casa o diffi cilmente raggiungibile, le persone si vedono costrette a pagare.

di Roberta Pasqualetto

Saranno aiutati anziane persone portatrici di handicap. Saranno fatte attività di protezione civile

Giustizia Firmata una convenzione fra Comune e Tribunale di Venezia

Condannati a svolgere lavori socialmente utili

Il municipio di Camponogara

Grazie alla collaborazione tra Consorzio Bacchiglione, Comu-ne e cittadini di Camponogara, la pulizia di fossi e tombina-menti stanno procedendo al meglio. Sono stati scavati altri

7 chilometri di fossi. “Con questi interventi speriamo che alcune zone del nostro territorio siano state messe in sicurezza, o almeno in situazione di minor rischio idraulico - dichiara l’assessore ai lavori pubblici di Camponogara Paolo Nardo -. Gli interventi sono stati effettuati tenendo presente il Piano delle acque co-munale, e hanno visto come priorità la zona di Campoverardo, con lo scavo della diramazione del Brentocino e della Scossia e di Via Fratelli Cervi grazie, in questo caso, alla comparte-cipazione dei frontisti”. Sono stati puliti 7.180 metri di fossati. L’amministrazione confi da di ottenere il cofi nanziamento della Provincia di Venezia per poter affrontare alcune opere ritenute indispensabili per lo scorrimento dell’acqua. In particolare l’ampliamento dei ponti su Via Roma e su Via Dante. Tutti i Comuni interessati allo smaltimento idraulico attraverso il Cornio, e cioè tutti i comuni a Sud del Brenta, hanno deciso di sostenere insieme al Consorzio Bacchiglione il progetto che vedrà il superamento della strozzatura causata dalle chiuse dei Vasi di Bojon.

NEWS Sicurezza idrogeologicaSCAVATI ALTRI 7 KM DI FOSSI

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16 Cultura1616 Cultura

Nel mese di maggio gli appuntamenti all’Ecomuseo di Mira sono davvero tanti, anche se forse saranno gli ulti-

mi, dal momento che non sembrano esserci più stanziamenti economici che permettano di continuare l’attività. In effetti, nel mese di maggio sarà possibile frequentare due incontri nati dal gemellaggio Riviera del Brenta e il Cadore e a ingresso libero, con dei relatori specializzati, per conoscere e approfondire la storia e le tradizioni dei due territori accomunati dall’acqua. Venerdì 4: Riviera del Brenta in Cadore (Lozzo di Ca-dore); venerdì 18 maggio Cadore in Riviera del Brenta (Ecomuseo); domenica 20 la gita in Cadore (gita per i rivieraschi) e do-menica 27 la gita in Riviera del Brenta (gita per i cadorini). Per quanto riguarda la rasse-gna AmMira la montagna&natura, venerdì 25 maggio, alle ore 20,45: “le Pale di San Martino”, colori e suggestione di un gruppo montuoso affascinante a cura di Tommaso Fiorin; l’appuntamento è a ingresso libero. Per la rassegna AmMira l’autore, martedì

29 maggio alle ore 20,45: escursioni nel gruppo del Latemàr di G. Borziello. Domeni-ca 6 maggio si terranno dei laboratori gra-tuiti per ragazzi titolati: “Energie in gioco”; l’ingresso deve essere preventivamente pre-notato allo 041 4266284. Sabato 5 mag-gio evento calligrafi co titolato: “East-west. Confronti calligrafi ci e artistici”; iniziativa organizzata dal liceo artistico statale Mi-chelangelo Guggenheim di Venezia-Mestre. Nella giornata di sabato, a partire dalle ore 16, mostra di una prima selezione di lavori calligrafi ci prodotti durante i laboratori sia dai docenti sia dagli allievi; esercizi di me-ditazione dei monaci shaolin, laboratorio di calligrafi a orientale e occidentale per grandi e piccini; intervento musicale per chitarra, commenti e proiezioni. Da sabato 5 maggio a domenica 27 si terrà la mostra del vincito-re del concorso artistico Bepi Spolaor. Que-sto è il ricco calendario che forse terminerà la carriera biennale dell’Ecomuseo di Mira, che con le sue iniziative per bambini e adul-ti, da settembre 2010, ha portato più di 12

mila persone in villa Principe Pio. Il rischio chiusura è determinato dalla convenzione tra provincia di Venezia e comune di Mira per il “prestito” remunerato di Villa Principe Pio a Mira Porte, che scade il 27 maggio 2012 e non ha ancora evidenziato una so-luzione economica per impedire la chiusura. “Chiediamo alle amministrazioni pubbliche di competenza che ciò non avvenga e che la struttura, che dal settembre 2010 ha avuto la visita di più di 12 mila persone, ri-

manga aperta e fi nanziata per continuare le attività. Siamo molto attivi nel territorio per creare continuamente eventi culturali – dice Nicola Baldan responsabile dell’Ecomuseo di Mira – eppure dopo appena due anni dall’apertura al pubblico siamo a rischio chiusura. Abbiamo creato una petizione online: “manteniamo aperto l’Ecomuseo” di cui io sono il promotore e primo fi rma-tario”. La petizione si trova online: www.petizionepubblica.it

di Roberta Pasqualetto

Nicola Baldan: “Abbiamo avuto 12 mila visitatori, si rinnovi la convenzione”

A Mira Porte in villa Principe Pio Ultimi appuntamenti culturali a maggio

L’Ecomuseo rischia la chiusura

La villa Principie Pio a Mira Porte

Si è parla-to di agri-t u r i smo

a tutto campo durante il convegno organizzato da Coldiretti che si è tenuto in villa Fosca-rini Rossi a Strà. Vi hanno partecipato i delegati delle 600 aziende iscritte all’as-sociazione Terranostra, Roberto Weber direttore del centro studi Swg di Trieste, la dottoressa Sabrina Meneghello ricer-catore Ciset (centro internazionale studi del turismo) Tulio Marcelli Presidente Nazionale di Terranostra e Marino Finoz-zi assessore regionale al turismo. I dati sono stati molto chiari. Gli agriturismi hanno registrato nel decennio 2000-2010 un incremento degli arrivi (160 per cento) e delle presenze pari al 111 per cento. La combinazione tra bellezza del paesaggio, l’offerta di prodotti tipici, i menù tradizionali, le attività sportive e quelle di utilità sociale sono vincenti e piacciono. Per l’area di Venezia, il convegno è stato anche l’occasione per presentare la nuova guida cartacea degli agriturismi, vendite dirette e mercati agricoli veneziani.

NEWS

Convegno in villa FoscariniAGRITURISMO È BOOM

S.H.

Una vera festa in grande stile per i 25 anni della CMEV, la società cooperativa montaggi elettrostrumentali veneta con sedi operative a Campolongo Maggiore e Marghera, e con sede legale a Mira. Grandi elogi e premi da parte del presidente Tiziano Venturini a tutti i soci che, con spirito di appartenenza, hanno manifestato il proprio orgoglio per es-sere parte integrante della cooperativa. Tantissimi compli-menti sono arrivati anche dalle autorità presenti: in primis il sindaco di Campagna Lupia Fabio Livieri e l’assessore provinciale Paolino D’Anna, il sindaco di Campolongo Mag-giore Alessandro Campalto, l’assessore provinciale Clau-dio Tessari, l’onorevole Cesare Campa, il senatore Marco Stradiotto che nella precedente legislatura è stato proprio delegato per la cooperazione.

Sono interve-nuti anche il dottor Amedeo Piva, presidente della commis-sione regiona-le dell’ABI e il dottor Angelo Grasso, pre-

sidente di Confcooperative Venezia. Il presidente Tiziano Venturini ha inoltre letto i saluti inviati ai presenti da par-te del presidente regionale Luca Zaia e l’assessore Elena Donazzan. La cerimonia della consegna dei premi è sta-ta accompagnata dagli applausi del numeroso pubblico che ha reso omaggio all’operato dei soci Antonio Ventu-rini, Denis Zampieri, Leda Lazzarini, Ivan Barina, Massimo Mingardo, Luca Gasparini, Andrea Barina,Massimo Baldin, Amadio Zampieri e il vice presidente Marino Capuzzo; premio speciale per i dipendenti veterani Luca Tomaello e Andrea De Marchi e per tutti i colla-boratori. CMEV Società Cooperativa, fonda-ta nel 1987, ha sviluppato il proprio core business in vari settori e in tutti gli ambiti con particolare interesse per quello industriale. Attualmente essi sono: progettazio-ne; automazione e realizzazione di skid, energizzazione, manutenzioni elettriche e di automazione, analisi ambien-tale e di processo, revisione e taratura di strumentazione industriale.È sicuramente l’azienda leader nel settore, in costante ed

attento sviluppo, abile nell’ esprimere le proprie sinergie per offrire una risposta sempre più completa alle esigenze del mercato con soluzioni globali.L’intrattenimento organizzato dalla CMEV e condotto da Marco Lanza, ha visto anche la partecipazione di aziende amiche e concorrenti con testimonianze di alti dirigenti del-le stesse. I soci e lo staff dirigenziale tutto hanno colto con grande impegno le sollecitazioni fatte dai sindaci presenti

e dall’assessore al lavoro D’Anna ribadendo che non solo in questa occasione, ma anche nel tempo a divenire la CMEV si farà promotrice, secondo le proprie possibilità, di una salvaguardia e uno sviluppo territoriale in grado di creare nuovo lavoro e nuovo benessere in tutta l’area circostante. Buon venticinquesimo CMEV!

I NOSTRI PRIMI 25 ANNI

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Nelle scorse settimane nella sala del Palaplip a Mestre si è tenuta la dicias-settesima festa dell’atletica venezia-

na. La società sportiva Atletica Riviera del Brenta ha evidenziato, con le premiazioni, che le ragazze della Riviera si distinguono in questa disciplina sportiva. Alla serata di pre-miazione hanno partecipato numerose au-torità amministrative e sportive assieme ad alcuni grandi campioni dell’atletica leggera. Tra i premiati la società sportiva Atletica Ri-viera del Brenta, i suoi atleti hanno ottenuto riconoscimenti in diverse categorie. Per il trofeo Fidal Venezia, la scuola premiata è stata l’Istituto Comprensivo Dante Alighieri di Salzano mentre le società premiate sono state: Atletica Beltrame Cesarolo-Bibione, Atletica Libertas Scorzè e Atletica Riviera del Brenta. La società della Riviera del Brenta ha visto premiare principalmente le atlete: nella categoria ragazzi, ha visto premiare Giulia Molena, tra i cadetti Eleonora Cal-zavara, Giada Bozzelli, tra gli allievi Ilaria

Collini, Riccardo Faggian e Giacomo Pegora-ro. Tra gli atleti diversamente abili sono stati premiati: Alice Sorato, Stefania Borgato e Stefano Novello; tutti dell’Associazione Sor-riso di Mira.“Lo scopo di questa manifesta-zione è di premiare il mondo dell’atletica leggera provinciale e dare merito, agli atleti della nostra provincia, al loro impegno e ai risultati da loro ottenuti – dice Michele Stellon presidente Atletica Riviera del Bren-ta – oltre che a ricordare alcuni tra i molti

tecnici, dirigenti e giudici che con passione e competenza dedicano tempo ed energie a questa disciplina sportiva. In questa oc-casione, il comitato provinciale veneziano esprime anche riconoscenza a quanti si sono particolarmente distinti nell’anno preceden-te nel valorizzare e promuovere l’atletica leggera nel nostro territorio”. Il presidente si è dichiarato soddisfatto dei risultati dei suoi atleti e riconosce nel loro impegno, e dedizione allo sport, il valore delle vittorie.

di Roberta Pasqualetto

Successi per l’Atletica Riviera NEWS

Si prospetta una primavera e un’e-state ricca di appuntamenti ciclistici per la Riviera del Brenta. Sono,

infatti, numerose le gare del pedale, che coloreranno le strade del territorio. Si parte il 28 aprile a Camponogara con la 15’ edizione della “Medaglia d’Oro Carlo Valentini” corsa riservata agli Elite-Under 23. La manifestazione, organiz-zata dalla Coppi Gazzera assieme alla famiglia Valentini titolare della Asso Marmitte, si disputerà sul percorso dello scorso anno che permetterà alla carovana di ammirare le splendide ville del Brenta percorrendo per 4 volte la Brentana da Strà a Dolo prima di immettersi sul “classico” circuito locale di Camponogara di 8,1 km da ripetere 6 volte per un totale di 132,2 km. Si passa poi all’1 maggio quando a Mira andrà in scena il tradizionale “Circuito della Chiuse” arrivato alla sua 39’ edizione. La corsa, organizzata dalla Daina Mira di Gianni Frattina, è riservata agli Allievi e si svolgerà su un circuito di 8,2 km e dovrà essere ripetuto otto volte per un totale di 65,6 km. Si passa poi a Campagna Lupia il 10 giugno con la 14’ edizione del trofeo alla memoria di “Alfredo Lando” kermesse riservata gli Elite – Under 23 organizzata dalla Coppi Gazzera assieme a Vincenzo Lando che si svilupperà lungo un circuito cittadino per un totale di 136 km. Si arriva poi al 6 Luglio con la “22’ Notturna di Fossò” corsa tipo pista promossa dal Club Ciclismo Senza Frontiere il cui ricavato va alla clinica oncoematologica pediatrica Città della Speranza di Padova. La corsa, che vedrà presenti i migliori talenti del pedale italiano è riservata alle categorie Giovanissimi G5, G6, Esordienti, Allievi, Juniores, Under 23 ed Elite. Infi ne il 2 settembre a Tombelle di Vigonovo è in programma la 15’ edizione del trofeo “Calzaturifi cio Gritti” riservato alla categoria Juniores.

CICLISMO, PRIMAVERA RICCA DI EVENTI

G.P.

Nel campo sportivo comunale di Mira, da giovedì 10 maggio a sabato 9 giugno, si terrà la tredicesima

edizione del Torneo calcistico “Città di Gambarare Mira” riservato alla categoria Esordienti (ragazzi del 1999/2000). Sedici squadre provenienti da tutta la provincia si incontreranno nel classico tor-neo a piramide e diviso in quattro gironi. Questo torneo calcistico è il più importante della Riviera del Brenta perché oltre alla partecipazione di grandi squadre, parteci-pano anche personaggi di rilievo quali gli arbitri Uisp, un esempio è Davide Palasgo. “Personalmente riconosco ai tornei come questo la possibilità per la squadra di esordienti, di confrontarsi con un campo più grande rispetto a quello dove giocano solitamente - dice Antonio Naletto respon-sabile settore giovanile - per molti invece non è così e magari cercano una rivincita quando il campionato non è andato nel modo sperato. L’età dei giocatori è 12/13 anni, un’età importante e nello stesso tempo critica, perché dopo questo biennio gli esordienti passano nella categoria dei giovanissimi”. Nelle edizioni passate del torneo le squadre erano dodici e, negli ulti-mi anni, sono aumentate fi no a sedici; gli esordienti del GambarareMira sono arrivati più volte in fi nale alla competizione ma, al momento, non hanno mai vinto. Le partite sono composte di due tempi, anziché 3, per 25 minuti all’uno. Le squadre che gio-cheranno sono: il GambarareMira, il San

Martino Pianiga, l’Oriago, il Real S. Marco Edo Mestre, il Moniego, il Marghera, il Favaro, il Fossò, Lupia Maggiore, Gazzera O.C., L’Arinese, il Real Martellago, il Grati-colato, il Mellaredo, il Maerne. Le giornate di gioco sono il lunedì, il martedì, il giovedì e il venerdì; in ogni giornata si disputano due partite: una alle 18.15 e una alle 19.15. Il presidente della società sporti-va, Savino Scantamburlo, è orgoglioso di ospitare un evento sportivo come questo e non riesce a trattenere l’orgoglio parlando dei suoi giocatori ricordando che, quest’an-no, la squadra dei giovanissimi ha vinto il campionato. I giocatori, per festeggiare il presidente, avevano realizzato una maglia con scritto sul fronte “per te Savino” e sul retro “grazie mister” da indossare con la sperata vittoria. Il primo tempo però si metteva male perché la squadra perdeva zero a uno e già si temeva per il peggio, poi la calma e la concentrazione hanno dato i risultati sperati e la vittoria con un tre a due.

Calcio PARTE IL “TROFEO CITTÀ DI GAMBARARE”

Al Palaplip di Mestre Diciasettesima festa dell’atletica veneziana

LO SPORT in PRIMO PIANOin PRIMO PIANO

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VIAGGIO IN PROVINCIAVENEZIA

Tutti al voto. Gli elettori residenti a Campagna Lupia, Caorle, Jesolo, Marcon, Mira, Mirano, Musile, Noventa, Pramaggiore, Salzano e

Santa Maria di Sala saranno chiamati alle urne domenica 6 e lunedì 7 maggio per scegliere il loro sindaco. Il 6 e 7 maggio gli elettori di 11 Comuni della provincia di Venezia insomma si recheranno alle urne, ma con due sistemi sostanzialmente diversi. Per quanto riguarda otto Comuni su 11, questi conosceranno subito il nome del primo cit-tadino visto che votano con il sistema del turno unico, quello previsto per i Comuni che hanno meno di 15 mila abitanti. Questi sono tutti quelli fi nora elencati eccetto Mira, Mirano e Jesolo. Nei Comuni sotto i 15mila abitanti, tutto può succe-dere: basta un voto in più rispetto all’avversario per diventare sindaco. In cinque casi Forcolin a Musile, Nardese a Noventa, Bertoldo a Santa Ma-ria di Sala, Livieri a Campagna Lupia e Quaresimin a Salzano i sindaci uscenti che si ricandidano per il secondo mandato cercheranno di difendere la pol-trona dall’attacco degli sfi danti. In questi Comuni (quelli con meno di 15 mila abitanti), dove il li-mite del secondo mandato ha imposto un rinnovo totale invece, sarà comunque eletto un nuovo sin-daco fi n dalla sera del 7 maggio. I residenti nei tre

Comuni principali (Mira, Mirano e Jesolo), a meno che non si profi li una vittoria al primo turno di uno dei candidati in lizza, dovranno ripresentarsi al voto il 20 e 21 maggio per scegliere uno tra i due candidati al ballottaggio. A creare problemi ai seggi, potrebbero essere le tante liste che si sono presentate. Cioè soprattutto il proliferare di tante civiche fra loro simili, potrebbero generare contenziosi per attribuzioni di voti e preferenze. Ogni Comune del Veneziano ha comunque mes-so a disposizione dei propri cittadini servizi per poter espletare il voto anche per persone disabili e malate. Possono partecipare al voto comunale anche i cittadini comunitari residenti, a patto che abbiano dato la loro adesione con l’iscrizione in una lista ad hoc che ha formato il Comune per questi cittadini.

Istruzioni

COME E QUANDO SI VOTA NEGLI UNDICI COMUNI DEL VENEZIANO

A.A.

Amministrative 2012 Si vota il 6 e 7 maggio prossimo in 11 Comuni del Veneziano

Sono in 56 a correre per la poltrona di sindaco, 78 le liste in competizione

Sono 11 nel Veneziano i Comuni che il prossimo 6 e 7 maggio andranno al rinnovo del sindaco e del consiglio comunale, in una tornata “affollata” di aspiranti primi

cittadini, se ne contano ben 56, e di liste, in tutto 78, di-stribuiti fra Campagna Lupia, Caorle, Jesolo, Marcon, Mira, Mirano, Musile, Noventa, Pramaggiore, Salzano e Santa Maria di Sala.

Il primato spetta alle cittadine più popolose e importanti del territorio fra quelle chiamate al voto: il record è di Mira, dove i candidati in corsa sono ben 8, ma anche quelle di Mirano e Jesolo si rivelano poltrone assai ambite, contese da 7 aspiranti sindaci nell’uno e nell’altro caso.

E proprio in queste tre città i risultati si preannunciano incerti - anche per via della frammentazione delle forze in campo - e non risolutivi al primo turno, molto probabilmente uscirà dal secondo turno del ballottaggio (in programma il 20 e 21 maggio prossimo) il nome del vincitore. E tuttavia a Mira, Mirano e Jesolo si consumano le sfi de più appassio-nanti.

Nel Comune più popoloso della Riviera il sindaco uscente Michele Carpinetti (Pd) si trova di fronte il suo ex assessore Paolino D’Anna, oggi consigliere provinciale eletto nelle fi la del Pdl. Nella città del Miranese la sfi da - dopo l’esperienza del commissariamento - è piuttosto “rosa”, con 4 candidate

donna su sette e, di queste, due donne fra le più accredi-tate al ballottaggio: Maria Rosa Pavanello (centrosinistra) e Marina Balleello (centrodestra), con carriere politiche di lungo corso ed entrambe profonde conoscitrici del territorio. Se vincesse una donna, Mirano avrebbe per la prima volta un sindaco “in gonnella”.

Negli altri comuni, che sono tutti sotto i 15mila abitanti, si corre con il turno unico. A Musile, Noventa, Santa Maria di Sala, Campagna Lupia e Salzano il sindaco in carica ci riprova, a Caorle, Marcon e Pramaggiore, comunque vada, sarà eletto un nuovo sindaco.

Gli elettori chiamati ad esprimere le loro preferenze sono in tutto 145.503 di cui 74.313 femmine e 71.190 maschi.

di Ornella Jovane

Affollata tornata elettorale, 8 gli aspiranti sindaci a Mira, 7 a Mirano e altrettanti a Jesolo. 145.503 gli elettori chiamati al voto

Arrivano le elezioni e nei comuni del Veneziano si mettono in lista o scendono in campo, a favore di una o quell’altra formazione, nomi più o meno

noti. Il caso più eclatante è stato a Mira con la candida-tura nella lista “Mira che cambia” della nota cantante lirica nazionale (di origine rodigina) Katia Ricciarelli. La Ricciarelli è capolista per la civica di Marilena Fusco. La cantante ha spiegato di essersi messa in lizza per la grande amicizia che la legava alla candidata sindaco e Alessandro Abbadir

CURIOSITÀ I VIP SCENDONO IN CAMPOper il fatto che è sempre stata “innamorata della Rivie-ra del Brenta e del suo splendido paesaggio immerso nelle ville”.

La Ricciarelli ha partecipato anche ai festeggiamen-ti per l’arrivo del nuovo patriarca di Venezia Francesco Moraglia. Ma fra le persone note in campo per le Co-munali sempre a Mira non c’è solo lei in lista. Per la

lista civica “Noi per Mira“ corre infatti come candidato consigliere il noto psicologo e psicoterapeuta Diego Luparelli, dello staff del concorso Rai di Miss Italia. Per la vicinanza con questa lista ha dato un concerto anche il noto cantautore veneziano Gualtiero Bertelli. Nel miranese il nome più noto alle cronache nazionali è quello di Adriano Sabbadin.

Nome noto, suo malgrado, per l’uccisione del pa-dre Lino Sabbadin macellaio di Caltana di Santa Maria di Sala da parte dei gruppi armati Pac a cui aderiva il terrorista Cesare Battisti. Sabbadin è con la “lista Salese” a Santa Maria di Sala quella del sindaco uscen-te Paolo Bertoldo. Nel veneto orientale, tanti i politici “noti” in lista soprattutto nell’area del centrodestra, ma nessun “vip“.

3Noi e gli altri

ADOTTAMIRasty. Cucciolo di circa 3 mesi. Maschio, incrocio

labrador. Tutto nero con stella bianca. Carattere fi ero ed equilibrato.

Rasty è un amore di cane e farà la felicità di chi verrà ad adottarlo.

Iro. Un altro abbandono invernale. Un mini pastore an-ziano di circa 10 anni e 15 kg. Trovato denutrito, senza forze, in una fredda notte, a bordo strada. E’ uno dei tanti sfortunati con un passato sconosciuto. Ha bisogno di una casa accogliente per trascorrere gli ultimi anni.

Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus3289620233

Fiammetta è una micia di un anno e mezzo steriliz-zata. Recuperata con tre cuccioli che subito sono stati

adottati. Fiammetta ha bisogno di coccole e di una casa. E’ molto tranquilla e un po’ timorosa perché di

sicuro è stata maltrattata. Ma è molto dolce.

Dorotea. Meravigliosa cagnetta di kg.4, di circa 5 anni. Carattere meraviglioso e molto dolce.Dorotea è stata operata di piometra causa mancata sterilizzazione ed ha avuto l’asportazione di una fi la mammaria. Ha superato bene l’intervento ed è in attesa di nuova casa.

Desy, 8 anni razza pura, ex fattrice E’ stata usata e buttata via. Desy è speciale. Desy, oltre

ad essere stata sfruttata, ha subito un incidente ma nessuno l’ha mai dal veterinario. Le sue ossa si sono saldate alla meglio e non può più fare lunghe corse.

di Ornella Jovane

Avis 59esima Assemblea provinciale

Un bilancio senza acuti ma, conside-rati i tempi e le grandi diffi coltà, da valutare favorevolmente. L’obiettivo

principale, l’autosuffi cienza trasfusionale, è stato centrato anche se non risponde pienamente alle aspettative della Regione, che poneva come condizione di aumentare le donazioni del 3 per cento. Ma bissando i numeri del 2010, con una rimonta del nu-mero di sacche di sangue - ne mancavano 300 - , non rimane margine per le cessio-ni di sangue all’esterno. E questo è l’altro dato, il meno incoraggiante.

I rappresentanti delle 43 sezioni Avis del Veneziano si sono riuniti a fi ne marzo a Martellago (nel Miranese) per la 59esima assemblea provinciale. Un’occasione per va-lutare e divulgare i dati del 2011 e rifl ettere sull’attività svolta e su quella che ci si ap-presta a svolgere nell’anno da poco iniziato.

Nel 2011 le donazioni, tra sangue in-tero, plasma e piastrine, sono state 53mila 89, nel 2010 erano 53mila 148.

Le sezioni nell’Asl 14 - Chioggia e Ca-varzere - hanno avuto un buon incremen-

to di donazioni (6mila 498, 394 più del 2010); signifi cativo anche il dato relativo alle sezioni nell’Asl 12 veneziana che, con un totale di 16mila 135, ha registrato un incremento di 115 donazioni rispetto allo scorso anno. In calo invece le donazioni nel-le sezioni nell’Asl 10, del Veneto orientale, che ha ridotto il numero a 16mila 89, 326 in meno, e nell’Asl 13 Mirano - Dolo che si è fermata a quota 14mila367, 242 in meno.

“L’anno appena trascorso - ha commen-tato il presidente provinciale Avis Maurizio Borsetto - sebbene sia stato costellato da diversi momenti critici, a volte anche demo-ralizzanti, si chiude positivamente almeno a mio modo di vedere”.

“Contando anche i donatori non iscrit-ti ad associazioni o Fidas, - ha aggiunto il direttore del Dipartimento trasfusionale di Venezia, Giorgio Marchiori - nel 2011 in provincia abbiamo avuto 46mila donazioni di sangue intero, 9mila di plasma, 2500 di piastrine, come nel 2010. L’autosuffi cienza è garantita, siamo in pareggio tra entrate e uscite, le sacche raccolte sono tutte trasfuse

in casa, ma non riusciamo più a cederne come una volta alle regioni non autosuffi -cienti”.

L’appello dunque è: donare. “Abbiamo continuo bisogno - ha sottolineato Borsetto - di nuovi donatori che vadano a reintegrare quanti per raggiunti limiti d’età o per motivi sanitari hanno dovuto loro malgrado smette-re”. Un invito che fa seguito ai dati del trend nei primi due mesi del 2012: le donazioni sono state 8mila 229, 244 in meno rispet-to al 2010.

E’ necessario quindi “aumentare l’indi-ce di donazione” ha osservato il presiden-te Avis lamentando in questo contesto le diffi coltà legate ai ritardi dei rimborsi alle donazioni da parte della Regione, che han-no avuto ricadute soprattutto sull’attività di sensibilizzazione fi nalizzata all’ampliamen-to delle adesioni. “Rispetto al 2005 - ha fat-to notare ancora Borsetto - i donatori sono 4mila in più, ma la loro media di donazioni annue è scesa a 1,78”.

Nel 2011 i volontari Avis erano 29mila 775, di cui 28mila 799 donatori effettivi.

O.J.

Donazioni: raggiunta l’autosuffi cienza, ma si cercano nuovi donatori

L’attività di sensibilizzazione è orien-tata in particolare al mondo giovanile attraverso un corposo e pluriennale

progetto Avis-Gioco, che è stato illustrato nel corso dell’assemblea, e anche grazie alla vivace attività del Gruppo Giovani Avis che nel corso del 2011 ha dato vita a numerose inziative. Fra queste spicca il progetto del primo social contest Avis, par-tito lo scorso luglio e che si è concluso il 23 marzo scorso con una serata fi nale di premiazione. “E tu che donatore sei” è il titolo del progetto che si rivolgeva a giova-ni internauti invitandoli, attraverso anche l’invio di video, a rifl ettere sull’importan-za e il valore sociale della donazione.

L’iniziativa ha riscosso un bel succes-so come stanno a confermare i numeri:

350mila contatti in tutto, 10433 visua-lizzazioni totali per una media di 96 giornaliere e 86 utenti coinvolti in media al giorno. Il target raggiunto è soprattutto quello che rientra nella fascia d’età under 24 (il 63 per cento).

Dieci sono stati i video promozionali che hanno fatto registrare 291.929 vi-sualizzazioni totali.

La sensazione, considerati i risultati, è di aver introdotto “un tema percepito come importante - è il commento a con-clusione del progetto - in un ambiente sociale adatto con il giusto linguaggio, favorendo il dialogo e l’informazione tra coetanei”.

I 1533 commenti ai video stanno a confermarlo.

Avis Giovani punta alla sensibilizzazione attraverso la rete con il primo social contest

E TU CHE DONATORE SEI?

Un momento dell’assemblea

181818

Page 21: La Piazza della Riviera est - 2012apr n51

2

VIAGGIO IN PROVINCIAVENEZIA

Tutti al voto. Gli elettori residenti a Campagna Lupia, Caorle, Jesolo, Marcon, Mira, Mirano, Musile, Noventa, Pramaggiore, Salzano e

Santa Maria di Sala saranno chiamati alle urne domenica 6 e lunedì 7 maggio per scegliere il loro sindaco. Il 6 e 7 maggio gli elettori di 11 Comuni della provincia di Venezia insomma si recheranno alle urne, ma con due sistemi sostanzialmente diversi. Per quanto riguarda otto Comuni su 11, questi conosceranno subito il nome del primo cit-tadino visto che votano con il sistema del turno unico, quello previsto per i Comuni che hanno meno di 15 mila abitanti. Questi sono tutti quelli fi nora elencati eccetto Mira, Mirano e Jesolo. Nei Comuni sotto i 15mila abitanti, tutto può succe-dere: basta un voto in più rispetto all’avversario per diventare sindaco. In cinque casi Forcolin a Musile, Nardese a Noventa, Bertoldo a Santa Ma-ria di Sala, Livieri a Campagna Lupia e Quaresimin a Salzano i sindaci uscenti che si ricandidano per il secondo mandato cercheranno di difendere la pol-trona dall’attacco degli sfi danti. In questi Comuni (quelli con meno di 15 mila abitanti), dove il li-mite del secondo mandato ha imposto un rinnovo totale invece, sarà comunque eletto un nuovo sin-daco fi n dalla sera del 7 maggio. I residenti nei tre

Comuni principali (Mira, Mirano e Jesolo), a meno che non si profi li una vittoria al primo turno di uno dei candidati in lizza, dovranno ripresentarsi al voto il 20 e 21 maggio per scegliere uno tra i due candidati al ballottaggio. A creare problemi ai seggi, potrebbero essere le tante liste che si sono presentate. Cioè soprattutto il proliferare di tante civiche fra loro simili, potrebbero generare contenziosi per attribuzioni di voti e preferenze. Ogni Comune del Veneziano ha comunque mes-so a disposizione dei propri cittadini servizi per poter espletare il voto anche per persone disabili e malate. Possono partecipare al voto comunale anche i cittadini comunitari residenti, a patto che abbiano dato la loro adesione con l’iscrizione in una lista ad hoc che ha formato il Comune per questi cittadini.

Istruzioni

COME E QUANDO SI VOTA NEGLI UNDICI COMUNI DEL VENEZIANO

A.A.

Amministrative 2012 Si vota il 6 e 7 maggio prossimo in 11 Comuni del Veneziano

Sono in 56 a correre per la poltrona di sindaco, 78 le liste in competizione

Sono 11 nel Veneziano i Comuni che il prossimo 6 e 7 maggio andranno al rinnovo del sindaco e del consiglio comunale, in una tornata “affollata” di aspiranti primi

cittadini, se ne contano ben 56, e di liste, in tutto 78, di-stribuiti fra Campagna Lupia, Caorle, Jesolo, Marcon, Mira, Mirano, Musile, Noventa, Pramaggiore, Salzano e Santa Maria di Sala.

Il primato spetta alle cittadine più popolose e importanti del territorio fra quelle chiamate al voto: il record è di Mira, dove i candidati in corsa sono ben 8, ma anche quelle di Mirano e Jesolo si rivelano poltrone assai ambite, contese da 7 aspiranti sindaci nell’uno e nell’altro caso.

E proprio in queste tre città i risultati si preannunciano incerti - anche per via della frammentazione delle forze in campo - e non risolutivi al primo turno, molto probabilmente uscirà dal secondo turno del ballottaggio (in programma il 20 e 21 maggio prossimo) il nome del vincitore. E tuttavia a Mira, Mirano e Jesolo si consumano le sfi de più appassio-nanti.

Nel Comune più popoloso della Riviera il sindaco uscente Michele Carpinetti (Pd) si trova di fronte il suo ex assessore Paolino D’Anna, oggi consigliere provinciale eletto nelle fi la del Pdl. Nella città del Miranese la sfi da - dopo l’esperienza del commissariamento - è piuttosto “rosa”, con 4 candidate

donna su sette e, di queste, due donne fra le più accredi-tate al ballottaggio: Maria Rosa Pavanello (centrosinistra) e Marina Balleello (centrodestra), con carriere politiche di lungo corso ed entrambe profonde conoscitrici del territorio. Se vincesse una donna, Mirano avrebbe per la prima volta un sindaco “in gonnella”.

Negli altri comuni, che sono tutti sotto i 15mila abitanti, si corre con il turno unico. A Musile, Noventa, Santa Maria di Sala, Campagna Lupia e Salzano il sindaco in carica ci riprova, a Caorle, Marcon e Pramaggiore, comunque vada, sarà eletto un nuovo sindaco.

Gli elettori chiamati ad esprimere le loro preferenze sono in tutto 145.503 di cui 74.313 femmine e 71.190 maschi.

di Ornella Jovane

Affollata tornata elettorale, 8 gli aspiranti sindaci a Mira, 7 a Mirano e altrettanti a Jesolo. 145.503 gli elettori chiamati al voto

Arrivano le elezioni e nei comuni del Veneziano si mettono in lista o scendono in campo, a favore di una o quell’altra formazione, nomi più o meno

noti. Il caso più eclatante è stato a Mira con la candida-tura nella lista “Mira che cambia” della nota cantante lirica nazionale (di origine rodigina) Katia Ricciarelli. La Ricciarelli è capolista per la civica di Marilena Fusco. La cantante ha spiegato di essersi messa in lizza per la grande amicizia che la legava alla candidata sindaco e Alessandro Abbadir

CURIOSITÀ I VIP SCENDONO IN CAMPOper il fatto che è sempre stata “innamorata della Rivie-ra del Brenta e del suo splendido paesaggio immerso nelle ville”.

La Ricciarelli ha partecipato anche ai festeggiamen-ti per l’arrivo del nuovo patriarca di Venezia Francesco Moraglia. Ma fra le persone note in campo per le Co-munali sempre a Mira non c’è solo lei in lista. Per la

lista civica “Noi per Mira“ corre infatti come candidato consigliere il noto psicologo e psicoterapeuta Diego Luparelli, dello staff del concorso Rai di Miss Italia. Per la vicinanza con questa lista ha dato un concerto anche il noto cantautore veneziano Gualtiero Bertelli. Nel miranese il nome più noto alle cronache nazionali è quello di Adriano Sabbadin.

Nome noto, suo malgrado, per l’uccisione del pa-dre Lino Sabbadin macellaio di Caltana di Santa Maria di Sala da parte dei gruppi armati Pac a cui aderiva il terrorista Cesare Battisti. Sabbadin è con la “lista Salese” a Santa Maria di Sala quella del sindaco uscen-te Paolo Bertoldo. Nel veneto orientale, tanti i politici “noti” in lista soprattutto nell’area del centrodestra, ma nessun “vip“.

3Noi e gli altri

ADOTTAMIRasty. Cucciolo di circa 3 mesi. Maschio, incrocio

labrador. Tutto nero con stella bianca. Carattere fi ero ed equilibrato.

Rasty è un amore di cane e farà la felicità di chi verrà ad adottarlo.

Iro. Un altro abbandono invernale. Un mini pastore an-ziano di circa 10 anni e 15 kg. Trovato denutrito, senza forze, in una fredda notte, a bordo strada. E’ uno dei tanti sfortunati con un passato sconosciuto. Ha bisogno di una casa accogliente per trascorrere gli ultimi anni.

Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus3289620233

Fiammetta è una micia di un anno e mezzo steriliz-zata. Recuperata con tre cuccioli che subito sono stati

adottati. Fiammetta ha bisogno di coccole e di una casa. E’ molto tranquilla e un po’ timorosa perché di

sicuro è stata maltrattata. Ma è molto dolce.

Dorotea. Meravigliosa cagnetta di kg.4, di circa 5 anni. Carattere meraviglioso e molto dolce.Dorotea è stata operata di piometra causa mancata sterilizzazione ed ha avuto l’asportazione di una fi la mammaria. Ha superato bene l’intervento ed è in attesa di nuova casa.

Desy, 8 anni razza pura, ex fattrice E’ stata usata e buttata via. Desy è speciale. Desy, oltre

ad essere stata sfruttata, ha subito un incidente ma nessuno l’ha mai dal veterinario. Le sue ossa si sono saldate alla meglio e non può più fare lunghe corse.

di Ornella Jovane

Avis 59esima Assemblea provinciale

Un bilancio senza acuti ma, conside-rati i tempi e le grandi diffi coltà, da valutare favorevolmente. L’obiettivo

principale, l’autosuffi cienza trasfusionale, è stato centrato anche se non risponde pienamente alle aspettative della Regione, che poneva come condizione di aumentare le donazioni del 3 per cento. Ma bissando i numeri del 2010, con una rimonta del nu-mero di sacche di sangue - ne mancavano 300 - , non rimane margine per le cessio-ni di sangue all’esterno. E questo è l’altro dato, il meno incoraggiante.

I rappresentanti delle 43 sezioni Avis del Veneziano si sono riuniti a fi ne marzo a Martellago (nel Miranese) per la 59esima assemblea provinciale. Un’occasione per va-lutare e divulgare i dati del 2011 e rifl ettere sull’attività svolta e su quella che ci si ap-presta a svolgere nell’anno da poco iniziato.

Nel 2011 le donazioni, tra sangue in-tero, plasma e piastrine, sono state 53mila 89, nel 2010 erano 53mila 148.

Le sezioni nell’Asl 14 - Chioggia e Ca-varzere - hanno avuto un buon incremen-

to di donazioni (6mila 498, 394 più del 2010); signifi cativo anche il dato relativo alle sezioni nell’Asl 12 veneziana che, con un totale di 16mila 135, ha registrato un incremento di 115 donazioni rispetto allo scorso anno. In calo invece le donazioni nel-le sezioni nell’Asl 10, del Veneto orientale, che ha ridotto il numero a 16mila 89, 326 in meno, e nell’Asl 13 Mirano - Dolo che si è fermata a quota 14mila367, 242 in meno.

“L’anno appena trascorso - ha commen-tato il presidente provinciale Avis Maurizio Borsetto - sebbene sia stato costellato da diversi momenti critici, a volte anche demo-ralizzanti, si chiude positivamente almeno a mio modo di vedere”.

“Contando anche i donatori non iscrit-ti ad associazioni o Fidas, - ha aggiunto il direttore del Dipartimento trasfusionale di Venezia, Giorgio Marchiori - nel 2011 in provincia abbiamo avuto 46mila donazioni di sangue intero, 9mila di plasma, 2500 di piastrine, come nel 2010. L’autosuffi cienza è garantita, siamo in pareggio tra entrate e uscite, le sacche raccolte sono tutte trasfuse

in casa, ma non riusciamo più a cederne come una volta alle regioni non autosuffi -cienti”.

L’appello dunque è: donare. “Abbiamo continuo bisogno - ha sottolineato Borsetto - di nuovi donatori che vadano a reintegrare quanti per raggiunti limiti d’età o per motivi sanitari hanno dovuto loro malgrado smette-re”. Un invito che fa seguito ai dati del trend nei primi due mesi del 2012: le donazioni sono state 8mila 229, 244 in meno rispet-to al 2010.

E’ necessario quindi “aumentare l’indi-ce di donazione” ha osservato il presiden-te Avis lamentando in questo contesto le diffi coltà legate ai ritardi dei rimborsi alle donazioni da parte della Regione, che han-no avuto ricadute soprattutto sull’attività di sensibilizzazione fi nalizzata all’ampliamen-to delle adesioni. “Rispetto al 2005 - ha fat-to notare ancora Borsetto - i donatori sono 4mila in più, ma la loro media di donazioni annue è scesa a 1,78”.

Nel 2011 i volontari Avis erano 29mila 775, di cui 28mila 799 donatori effettivi.

O.J.

Donazioni: raggiunta l’autosuffi cienza, ma si cercano nuovi donatori

L’attività di sensibilizzazione è orien-tata in particolare al mondo giovanile attraverso un corposo e pluriennale

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6 Territorio

I Comuni sono costretti a tagliare, per esi-genze di bilancio e per disposizioni previste dalla Legge Finanziaria le fi gure dei difen-

sori civici, per questo è sorta a livello provin-ciale grazie ad una convenzione fra Comuni e Provincia la fi gura del “difensore civico territoriale” .

Il difensore civico provinciale è l’avvocato Franco Zornetto. L’accordo siglato nelle scor-se settimane è stato sottoscritto per ora da un nucleo ristretto di enti locali, ma la Provincia (ente coordinatore) spera che possano ade-rirne altri.

Per ora si tratta dei Comuni di Noventa di Piave, Scorzè, San Donà di Piave e Porto-gruaro.

Alla fi rma c’erano il Presidente della Pro-vincia Francesca Zaccariotto, il sindaco di No-venta di Piave Alessandro Nardese, il sindaco di Scorzè Giovanni Battista Mestriner, il vice-

sindaco di San Donà di Piave Alberto Gobbo. Le funzioni del “difensore civico territo-

riale” sono estese alle attività delle aziende speciali, istituzioni ed enti controllati dai Co-muni e dei concessionari di servizi comunali. In questi casi l’azione del difensore civico è rivolta direttamente alla struttura di volta in volta interessata. Di ogni intervento o propo-sta è data costante informazione anche al sindaco del Comune stesso.

La Provincia mette a disposizione del Co-mune che ha sottoscritto l’accordo la struttura provinciale del difensore civico e garantisce le attività di coordinamento e servizio di se-greteria. Il Comune si impegna a mettere a disposizione del difensore civico le strutture necessarie per l’esercizio in loco delle funzio-ni: logistica e supporto segretariale.

Le spese relative alla sede sono a ca-rico del Comune, e pure quelle per arredi,

attrezzature, personale e quanto necessario per il buon funzionamento dell’uffi cio. Le istanze possono essere indifferentemente inviate all’uffi cio di Difesa civica comunale o provinciale.

Nel caso in cui l’istanza pervenga alla Provincia, l’uffi cio provinciale informerà celer-mente quello comunale per l’avvio congiunto dell’istruttoria, e viceversa. I servizi di proto-collo, spedizione e archivio sono centralizzati in Provincia.

Il difensore civico provinciale Franco Zorzetto è un avvocato libero professioni-sta, interviene in caso di disfunzioni o abusi dell’amministrazione provinciale o conven-zionata, promuove la soluzione conciliativa (mediazione) delle controversie, ha compiti di sollecitazione nei confronti dei responsabili dei procedimenti, tutela diritti ed interessi le-gittimi a garanzia di effi cienza, correttezza,

imparzialità e buon andamento dell’ammini-strazione pubblica, chiede notizie sullo stato delle pratiche, e se viene negato o differito l’accesso agli atti può richiedere per il cittadi-no il riesame dell’istanza.

“Il ruolo che rappresento – dichiara l’av-vocato Zornetto - è di garanzia, trasparenza, autonomia e tutela della legalità. Il cittadino che si rivolge al difensore civico chiede infatti una risposta chiara e concreta. Un aiuto ci ar-riva anche dalle tecnologie: molti casi li risol-

viamo rispondendo tramite posta elettronica. In questo modo si accorciano i tempi delle istruttorie e quindi della risoluzione delle prati-che, altre volte è importante essere sul posto e parlare al cittadino e al Sindaco”.

L’avvocato Zorzetto riceve su appun-tamento il martedì dalle ore 9.30 alle ore 11.30. Per prenotare gli incontri, telefonare al n. 041.2501613, dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 13; il martedì e mercole-dì anche dalle ore 15 alle ore 18.

di Alessandro Abbadir

Noventa di Piave, Scorzè, San Donà di Piave e Portogruaro hanno già fi rmato la convenzione

Servizi Siglato l’accordo fra Provincia e Comuni

Arriva il difensore civico provinciale

La fi rma del Protocollo fra i sindaci dei Comuni aderenti e il presidente della Provincia Francesca Zaccariotto

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6 Territorio

I Comuni sono costretti a tagliare, per esi-genze di bilancio e per disposizioni previste dalla Legge Finanziaria le fi gure dei difen-

sori civici, per questo è sorta a livello provin-ciale grazie ad una convenzione fra Comuni e Provincia la fi gura del “difensore civico territoriale” .

Il difensore civico provinciale è l’avvocato Franco Zornetto. L’accordo siglato nelle scor-se settimane è stato sottoscritto per ora da un nucleo ristretto di enti locali, ma la Provincia (ente coordinatore) spera che possano ade-rirne altri.

Per ora si tratta dei Comuni di Noventa di Piave, Scorzè, San Donà di Piave e Porto-gruaro.

Alla fi rma c’erano il Presidente della Pro-vincia Francesca Zaccariotto, il sindaco di No-venta di Piave Alessandro Nardese, il sindaco di Scorzè Giovanni Battista Mestriner, il vice-

sindaco di San Donà di Piave Alberto Gobbo. Le funzioni del “difensore civico territo-

riale” sono estese alle attività delle aziende speciali, istituzioni ed enti controllati dai Co-muni e dei concessionari di servizi comunali. In questi casi l’azione del difensore civico è rivolta direttamente alla struttura di volta in volta interessata. Di ogni intervento o propo-sta è data costante informazione anche al sindaco del Comune stesso.

La Provincia mette a disposizione del Co-mune che ha sottoscritto l’accordo la struttura provinciale del difensore civico e garantisce le attività di coordinamento e servizio di se-greteria. Il Comune si impegna a mettere a disposizione del difensore civico le strutture necessarie per l’esercizio in loco delle funzio-ni: logistica e supporto segretariale.

Le spese relative alla sede sono a ca-rico del Comune, e pure quelle per arredi,

attrezzature, personale e quanto necessario per il buon funzionamento dell’uffi cio. Le istanze possono essere indifferentemente inviate all’uffi cio di Difesa civica comunale o provinciale.

Nel caso in cui l’istanza pervenga alla Provincia, l’uffi cio provinciale informerà celer-mente quello comunale per l’avvio congiunto dell’istruttoria, e viceversa. I servizi di proto-collo, spedizione e archivio sono centralizzati in Provincia.

Il difensore civico provinciale Franco Zorzetto è un avvocato libero professioni-sta, interviene in caso di disfunzioni o abusi dell’amministrazione provinciale o conven-zionata, promuove la soluzione conciliativa (mediazione) delle controversie, ha compiti di sollecitazione nei confronti dei responsabili dei procedimenti, tutela diritti ed interessi le-gittimi a garanzia di effi cienza, correttezza,

imparzialità e buon andamento dell’ammini-strazione pubblica, chiede notizie sullo stato delle pratiche, e se viene negato o differito l’accesso agli atti può richiedere per il cittadi-no il riesame dell’istanza.

“Il ruolo che rappresento – dichiara l’av-vocato Zornetto - è di garanzia, trasparenza, autonomia e tutela della legalità. Il cittadino che si rivolge al difensore civico chiede infatti una risposta chiara e concreta. Un aiuto ci ar-riva anche dalle tecnologie: molti casi li risol-

viamo rispondendo tramite posta elettronica. In questo modo si accorciano i tempi delle istruttorie e quindi della risoluzione delle prati-che, altre volte è importante essere sul posto e parlare al cittadino e al Sindaco”.

L’avvocato Zorzetto riceve su appun-tamento il martedì dalle ore 9.30 alle ore 11.30. Per prenotare gli incontri, telefonare al n. 041.2501613, dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 13; il martedì e mercole-dì anche dalle ore 15 alle ore 18.

di Alessandro Abbadir

Noventa di Piave, Scorzè, San Donà di Piave e Portogruaro hanno già fi rmato la convenzione

Servizi Siglato l’accordo fra Provincia e Comuni

Arriva il difensore civico provinciale

La fi rma del Protocollo fra i sindaci dei Comuni aderenti e il presidente della Provincia Francesca Zaccariotto

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31 DICEMBRE 2012 PER LA SOSTITUZIONE DEI TUOI SERRAMENTI.

VALIDO FIN O AL 31.12.12

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VIA LUSSEMBURGO, 11 | ZONA IND. SUD CAMIN | PADOVA | T 049 76 09 88 | F 049 87 01 210 SIAMO PRESENTI

DAL 12 AL 20 MAGGIO 2012 AL PADIGLIONE 4 - STAMÌND 96

Page 26: La Piazza della Riviera est - 2012apr n51

5Economia

Il settore crocieristico a Venezia non risente di alcu-na crisi, nemmeno di un contraccolpo, nonostante la tragedia della Costa Concordia. A fare queste

previsioni nelle scorse settimane è stato Massimo Bernardo presidente dell’International Propeller club veneziano. Proprio il Porto di Venezia questa estate dovrebbe avere un aumento delle “toccate” delle grandi navi del 15- 20%. Sono dati che arrivano direttamente da oltreoceano e cioè dalla “Sea Trade Conference di Miami”.

Più “toccate” tradotto signifi ca più grandi navi da crociera che sbarcano passeggeri a Venezia, per la gioia di operatori turistici economici veneziani e vene-ti. Venezia è il primo “Home port” del Mediterraneo, cioè quello con numeri di attracco delle grandi navi da crociera più elevato. Ad ora, nonostante l’altolà alle grandi navi del ministro Clini che con un decreto pone limiti severi per le aree delicate dal punto di vista ambientale, i limiti per la laguna alle navi superiori a 40 mila tonnellate di stazza, invece sono stati conge-lati per l’attuale mancanza di alternative allo sbarco dei passeggeri in centro. Insomma sembra che ora ci si ponga davanti ad una scelta, legata a rischi che fi nora molti avevano fatto fi nta di non vedere, atteg-giamento che continua, tanto più in un periodo di crisi come questo dove in pochi vogliono rinunciare ad una entrata di soldi certa come quella dei turisti delle navi da crociera.

NEWS

PortoCROCIERISTICA, VENEZIA LEADER

A.A.

Veneziani, miranesi e marconesi. Questi i “più ricchi” della provincia relativi all’anno d’imposta 2009 e che arrivano dal Ministero dell’Economia

e delle Finanze. Oltre a Mirano, tra i primi dieci ci sono pure Spinea e Martellago, mentre Salzano è all’undice-simo posto. In generale, tra i primi sedici della speciale classifi ca che comprende i quarantaquattro comuni della provincia, ci sono sei dei sette territori del Miranese. Più staccata Santa Maria di Sala, al ventitreesimo posto. Ora si dovrà vedere cosa succederà nei prossimi anni, quando saranno rese note le dichiarazioni dei compensi negli anni peggiori della crisi economica. C’erano po-chi dubbi sul fatto che in Laguna si stesse meglio che altrove ma all’occhio balza proprio il Miranese, che ha un biglietto da visita tutt’altro che disprezzabile, a di-mostrazione che nel comprensorio il livello di ricchezza è piuttosto alto.

Nel dettaglio, si scopre come il reddito medio nel Veneziano è stato di 14318 euro, quello regio-nale 12821 e italiano 11706. I dichiaranti di reddito del comune di Venezia siano stati 163323 su 270801, oltre il 60 per cento della popolazione. Cia-scuno, in media, ha denunciato 25039 euro, con una media per abitante di 15101. Mirano non è che sia di-staccata così tanto e presenta numeri di tutto rispetto. Il reddito pro capite di ogni contribuente è di 24402 euro,

se riferito all’intera popolazione 14318 euro. Il 51,2 per cento dichiarava un reddito dai 15 mila ai 33500 euro, mentre l’1,4 per cento, pari a 221 contribuenti, ha guadagnato oltre 100 mila euro. Marcon, che occu-pa il gradino più basso del podio, ha un reddito medio

di 23427, per residente 14068, mentre gli over 100 mila euro sono stati 81, ovvero lo 0,9 per cento dei contribuenti. Mirano non è messa male neppure a livello di fasce di reddito, che risultano piut-tosto alte. Sono 334 gli abitanti

che hanno guadagnato tra i 70 e i 100 mila euro, in 186 tra i 60 e i 70 mila e in 346 tra i 50 e i 60 mila. Poi via via troviamo tutti gli altri. Al quarto posto c’è Spinea (13933 euro pro capite), al sesto Martellago (13528 euro), all’undicesimo Salzano (13013 euro),

al tredicesimo Noale (12799 euro), al sedicesimo Scorzè (12614), al ventitreesimo, appunto, Santa Ma-ria di Sala (11858 euro). Se il discorso è allargato an-che alla Riviera del Brenta, il comune meglio piazzato è Dolo, al settimo posto, con 23315 euro per dichiarante e un reddito medio pro-capite di 13338 euro. Segue a ruota Stra (ottavo posto), mentre Fiesso d’Artico chiu-de la classifi ca dei primi dieci della provincia. Il resto è staccato, con molti comuni oltre la ventesima posizione. Mira si trova al dodicesimo posto, poi Pianiga (14°), Camponogara (26°), Fossò (27°), Vigonovo (29°), Campolongo Maggiore (34°) e Campagna Lupia (35°). Guardando in casa d’altri, i comuni più poveri della provincia sono Cavarzere (media di 10199 euro per abitante), Chioggia (10123), Eraclea (10082), Pramaggiore (10076) e Annone Veneto (9487).

di Alessandro Ragazzo

I dati prima della crisi economica I redditi dei veneziani nel 2009

Dopo Venezia sono nel Miranese i più ricchiIl centro storico di Mirano, la città del Miranese fra le più “ricche”

A Cavarzere e Chioggia i redditi fra i più bassi della provincia

7Cultura provinciale

NEWSStage e scambi culturali enogastro-nomici in Canada per studenti veneziani di talento

Pubblicazioni Il più grande archivio in rete in Italia

Uno straordinario patrimonio di mate-riale vario e testimonianze a disposi-zione di tutti, in rete, per conservare

la memoria ed eventualmente approfondire la conoscenza di uno degli eventi che ha segnato per sempre il Veneto dello scorso millennio. Si tratta dell’archivio storico on line della Grande guerra, uno strumento moderno e sofi sticato, a disposizone soprat-tutto delle nuove generazioni, che per la ricchezza di storie, reperti e vicende umane ha già conquistato il primato nazionale.

La realizzazione dell’archivio che racco-glie in gran parte materiale inedito grazie alla collaborazione tra studiosi e famiglie, nasce dall’esigenza di rendere omaggio ai 48.374 caduti veneti della prima guerra mondiale ma anche per riscoprire e appro-fondire, in prospettiva del centenario della fi ne del confl itto che si celebrerà nel 2018, gli eventi che per lo più toccarono da vicino le città di Vittorio Veneto, Nervesa della Bat-taglia e nel Veneziano San Donà di Piave.

L’Archivio della Memoria sulla Grande Guerra è un’iniziativa realizzata dal Centro Studi Storico Militari sulla Grande Guerra “Piero Pieri” di Vittorio Veneto, con il contri-buto della Regione Veneto, attraverso i fon-di per la valorizzazione dell’identità veneta.

L’archivio, che sarà via via implemen-tato fi no a creare un minuzioso Censimen-

to dei Caduti della Grande Guerra, è già consultabile al sito www.archiviomemoria-grandeguerra.it e contiene già più di 300 fotografi e inedite raccolte da archivi privati e da singole famiglie, che disponevano di lettere, cartoline, fotografi e e ricordi di loro congiunti caduti nelle sanguinose battaglie che si combatterono sulle montagne e sulla pianura del Veneto nella prima guerra mon-diale.

Foto e documenti sono stati raccolti, scansionati, catalogati tra il 2010 e il 2011. Il Censimento dei Caduti è partito in Veneto dalla provincia di Treviso, progressivamente interesserà anche le altre provincie venete fi no ad arrivare a completare il tutto entro il centenario del 2018. I caduti veneti della Grande guerra furono 9331 del Trevigiano, 8641 padovani, 8401 di Vicenza, 6830 di Venezia, 6986 veronesi, 4386 bellunesi e 3799 di Rovigo.

Contiene il Censimento dei caduti veneti

G.G.

La Grande guerra on lineSAGRE E FESTE

TERRE DEI DOGI IN FESTA Il Centro storico di Portogruaro accoglierà nel fi ne settimana del 4-6 maggio prossimo Terre dei Dogi in Festa, la rassegna enogastronomica del Veneto orientale, fi nalizzata alla promozione dei prodotti tipici in particolare dell’area Doc Lison-Pramaggiore. La manifestazione quest’anno è all’ottava edizione e si è consolidata nel tempo quale momento importantissimo di promozione e valorizzazione del territorio. L’evento viene promosso con la collaborazione di Ascom-Confcommercio di Portogruaro e le associazioni vitivinicole la Strada vini doc Lison-Pramaggiore, il Consorzio tutela vini doc Lison-Pramaggiore, le organizzazioni dei produttori agricoli, l’Associazione Pro loco di Portogruaro e con i Comitati locali e Confartigianato.

FESTA DELLA FILATURA A SALZANOSi svolgerà il 26 e il 27 maggio prossimo la XXI edizione della Festa della fi latura a Salzano, la mani-festazione che ripropone la ricostruzione del processo produttivo del baco da seta, con dimostrazioni pratiche di lavorazione della materia prima con macchinari d’epoca autentici, intrattenimenti musicali e spettacoli teatrali. In un secolo, tra il 1850 e il 1950, si verifi cò uno dei passaggi più importanti e signifi cativi della crescita sociale ed economica del territorio salzanese, grazie alla presenza di uno dei primi insediamenti produttivi della zona che trasformò profondamente la società rurale basata sull’agricoltura in una società operaia ed artigiana del primo periodo industriale. La Festa della fi latura, che si avvale del patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Venezia, del Comune di Salzano e dell’Unpli provinciale, gode della ormai consolidata collaborazione per l’allestimento delle mostre sulla fi latura della Sezione Bachicoltura dell’Istituto Sperimentale sull’Agricoltura dell’Università di Padova.

L’opera di Klimt torna a Venezia per festeggiare il centocinquantesimo anniversario dalla nascita (1862-2012). La mostra è titolata “Klimt nel segno

di Hoffmann e della Secessione” rimarrà aperta fi no a do-menica 8 luglio ed è ospitata nelle sale del Museo Correr.

Questa mostra, in precedenza a Vienna, è tra i pochis-simi appuntamenti al di fuori dell’Austria delle celebrazio-ni “Klimt 2012”. A quasi un secolo dalla sua acclamata partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1910, Gustav Klimt torna in laguna come protagonista di una straordina-ria esposizione. L’esposizione è frutto di una co-produzione tra la Fondazione Musei Civici di Venezia e il Museo Bel-vedere di Vienna, a cura di Alfreid Weidinger, uno dei massimi esperti dell’artista austriaco.

Nelle sale del Correr sono riu-nite per la prima volta la Giuditta I (1901) e l’opera Giuditta II (1909), acquistata alla Biennale del 1910 per la Galleria Nazionale Moderna di Ca’ Pesaro, oltre ad alcuni capolavori del Belvedere di Vienna, l’istitu-zione proprietaria della più consistente collezione di olii su tela di Klimt, e altri provenienti da collezioni pubbliche e private tra cui Lady davanti al camino del 1898, Gli amanti

del 1902, Hermine Gallia del 1904 e Il Girasole del 1907. Questa mostra offre, grazie ad un ciclo eccezionale

di dipinti, la possibilità di osservare rari e preziosi disegni, mobili e raffi nati gioielli, ma anche elaborate ricostruzioni e interessanti documenti storici, la genesi e l’evoluzione, in ambito architettonico e pittorico, dell’opera di Klimt e di quanti con lui diedero vita alla Secessione viennese, perso-naggi come Minne, Jan Toorop, Fernand Khnopff, Koloman Moser, e soprattutto l’amico di tante avventure intellettuali e progettuali, Josef Hoffmann.

Quasi in concomitanza con “Klimt/Hoffmann”, inau-gurata il 31 marzo scorso e apereta fi no all’11 luglio Ca’

Pesaro propone “Spirito klimtiano”: Vit-torio Zecchin e Galileo Chini e la grande decorazione a Venezia”. In mostra due cicli famosi di Zecchin e Chini che tra-dussero le istanze della Secessione nel campo delle arti applicate.

Di Zecchin il ciclo delle “Mille e una notte” del 1914 che decorava la sala da pranzo dell’Hotel Terminus, di cui Ca’ Pesaro conserva 6 delle 12 tele cono-sciute. Nello stesso anno a Galileo Chini fu commissionata la decorazione del salone centrale del Palazzo dell’Esposi-zione della Biennale: 18 pannelli, ispirati con “pacata leti-

zia”, come scrive lo stesso Chini, al tema della Primavera, in prestito dalla Gnam di Roma.

La mostra è aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle 19, il costo del biglietto è 16 euro (assieme ai Musei Civici) e ridotto 8 euro. Per maggiori informazioni si può prendere contatto con lo 0412405211.

di Roberta Psqualetto

“Klimt nel segno di Hoffmann e della Secessione”, in mostra disegni, documenti e altro dell’opera di quanti diedero vita alla secessione viennese

Pittura Al museo Correr fi no al prossimo 8 luglio

L’arte di Klimt torna a Venezia

Una delle più famose opere della mostra

L’opera dell’artista austriaco di nuovo a Venezia per il 150esimo dalla nascita

Un momento dell’incontro. Foto dal sito www.provincia.venezia.it

Lo scorso 18 aprile all’Istituto Profes-sionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione, Commerciali e Turistici

“E.Cornaro” di Jesolo si è tenuto il secondo incontro tra una delegazione veneta di emi-grati in Canada e gli studenti dell’istituto scolastico.

L’iniziativa era organizzata dall’as-sociazione Veneziani nel Mondo, con il supporto del vicepresidente e assessore provinciale Veneziani nel Mondo Mario Dalla Tor e dell’assessore provinciale all’I-struzione Claudio Tessari, che hanno parte-cipato all’incontro, e con il Cfp provinciale di Chioggia e l’istituto professionale alber-ghiero di Jesolo.

La delegazione era guidata dalla religio-sa Suor Angèle, al secolo Angiola Rizzardo, veneta, emigrata in Canada, protagonista di programmi della tv canadese sull’enoga-stronomia veneta elaborata in stile cana-dese ed anche ambasciatrice uffi ciale del ministero dell’Agricoltura canadese.

Insieme a lei, la presidente dell’asso-ciazione Veneziani e Amici di Venezia e di Montreal, Concetta Voltolina, il presidente e vicepresidente nazionali dei cuochi e pasticceri del Quebec René Derrien e Denis Pasquin, la direttrice della Scuola di Cucina di Longueil Nancy Brisson e Giovanna Gior-dano da Montreal.

“Plaudo all’iniziativa - ha commentato il vicepresidente della Provincia Mario Dal-la Tor - e accolgo la vostra proposta di get-tare le basi per un gemellaggio tra le scuole alberghiere che rappresentate e i nostri istituti professionali. Concordo con l’ipotesi di avviare per gli studenti di talento possi-bilità di scambi e stage, l’organizzazione di giornate formative, lezioni dimostrative e appuntamenti per approfondire la cucina veneta e le sue tipicità. E’ necessario creare opportunità e favorire scambi di cultura e conoscenza enogastronomica formando i nostri giovani, a sostegno di un settore eco-nomico primario come il turismo; la Provin-cia di Venezia è al primo posto nel Veneto e in Italia per presenze turistiche: 35 milioni nel 2011. Massima è la collaborazione per la stesura di un protocollo che defi nisca le azioni formative da avviare”.

“Abbiamo coinvolto - ha osservato l’assessore Claudio Tessari - il centro di formazione provinciale professionale alber-ghiero di Chioggia e l’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione, Commerciali e Turistici “E.Cornaro” di Jeso-lo che sono un’eccellenza del territorio”.

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Page 27: La Piazza della Riviera est - 2012apr n51

5Economia

Il settore crocieristico a Venezia non risente di alcu-na crisi, nemmeno di un contraccolpo, nonostante la tragedia della Costa Concordia. A fare queste

previsioni nelle scorse settimane è stato Massimo Bernardo presidente dell’International Propeller club veneziano. Proprio il Porto di Venezia questa estate dovrebbe avere un aumento delle “toccate” delle grandi navi del 15- 20%. Sono dati che arrivano direttamente da oltreoceano e cioè dalla “Sea Trade Conference di Miami”.

Più “toccate” tradotto signifi ca più grandi navi da crociera che sbarcano passeggeri a Venezia, per la gioia di operatori turistici economici veneziani e vene-ti. Venezia è il primo “Home port” del Mediterraneo, cioè quello con numeri di attracco delle grandi navi da crociera più elevato. Ad ora, nonostante l’altolà alle grandi navi del ministro Clini che con un decreto pone limiti severi per le aree delicate dal punto di vista ambientale, i limiti per la laguna alle navi superiori a 40 mila tonnellate di stazza, invece sono stati conge-lati per l’attuale mancanza di alternative allo sbarco dei passeggeri in centro. Insomma sembra che ora ci si ponga davanti ad una scelta, legata a rischi che fi nora molti avevano fatto fi nta di non vedere, atteg-giamento che continua, tanto più in un periodo di crisi come questo dove in pochi vogliono rinunciare ad una entrata di soldi certa come quella dei turisti delle navi da crociera.

NEWS

PortoCROCIERISTICA, VENEZIA LEADER

A.A.

Veneziani, miranesi e marconesi. Questi i “più ricchi” della provincia relativi all’anno d’imposta 2009 e che arrivano dal Ministero dell’Economia

e delle Finanze. Oltre a Mirano, tra i primi dieci ci sono pure Spinea e Martellago, mentre Salzano è all’undice-simo posto. In generale, tra i primi sedici della speciale classifi ca che comprende i quarantaquattro comuni della provincia, ci sono sei dei sette territori del Miranese. Più staccata Santa Maria di Sala, al ventitreesimo posto. Ora si dovrà vedere cosa succederà nei prossimi anni, quando saranno rese note le dichiarazioni dei compensi negli anni peggiori della crisi economica. C’erano po-chi dubbi sul fatto che in Laguna si stesse meglio che altrove ma all’occhio balza proprio il Miranese, che ha un biglietto da visita tutt’altro che disprezzabile, a di-mostrazione che nel comprensorio il livello di ricchezza è piuttosto alto.

Nel dettaglio, si scopre come il reddito medio nel Veneziano è stato di 14318 euro, quello regio-nale 12821 e italiano 11706. I dichiaranti di reddito del comune di Venezia siano stati 163323 su 270801, oltre il 60 per cento della popolazione. Cia-scuno, in media, ha denunciato 25039 euro, con una media per abitante di 15101. Mirano non è che sia di-staccata così tanto e presenta numeri di tutto rispetto. Il reddito pro capite di ogni contribuente è di 24402 euro,

se riferito all’intera popolazione 14318 euro. Il 51,2 per cento dichiarava un reddito dai 15 mila ai 33500 euro, mentre l’1,4 per cento, pari a 221 contribuenti, ha guadagnato oltre 100 mila euro. Marcon, che occu-pa il gradino più basso del podio, ha un reddito medio

di 23427, per residente 14068, mentre gli over 100 mila euro sono stati 81, ovvero lo 0,9 per cento dei contribuenti. Mirano non è messa male neppure a livello di fasce di reddito, che risultano piut-tosto alte. Sono 334 gli abitanti

che hanno guadagnato tra i 70 e i 100 mila euro, in 186 tra i 60 e i 70 mila e in 346 tra i 50 e i 60 mila. Poi via via troviamo tutti gli altri. Al quarto posto c’è Spinea (13933 euro pro capite), al sesto Martellago (13528 euro), all’undicesimo Salzano (13013 euro),

al tredicesimo Noale (12799 euro), al sedicesimo Scorzè (12614), al ventitreesimo, appunto, Santa Ma-ria di Sala (11858 euro). Se il discorso è allargato an-che alla Riviera del Brenta, il comune meglio piazzato è Dolo, al settimo posto, con 23315 euro per dichiarante e un reddito medio pro-capite di 13338 euro. Segue a ruota Stra (ottavo posto), mentre Fiesso d’Artico chiu-de la classifi ca dei primi dieci della provincia. Il resto è staccato, con molti comuni oltre la ventesima posizione. Mira si trova al dodicesimo posto, poi Pianiga (14°), Camponogara (26°), Fossò (27°), Vigonovo (29°), Campolongo Maggiore (34°) e Campagna Lupia (35°). Guardando in casa d’altri, i comuni più poveri della provincia sono Cavarzere (media di 10199 euro per abitante), Chioggia (10123), Eraclea (10082), Pramaggiore (10076) e Annone Veneto (9487).

di Alessandro Ragazzo

I dati prima della crisi economica I redditi dei veneziani nel 2009

Dopo Venezia sono nel Miranese i più ricchiIl centro storico di Mirano, la città del Miranese fra le più “ricche”

A Cavarzere e Chioggia i redditi fra i più bassi della provincia

7Cultura provinciale

NEWSStage e scambi culturali enogastro-nomici in Canada per studenti veneziani di talento

Pubblicazioni Il più grande archivio in rete in Italia

Uno straordinario patrimonio di mate-riale vario e testimonianze a disposi-zione di tutti, in rete, per conservare

la memoria ed eventualmente approfondire la conoscenza di uno degli eventi che ha segnato per sempre il Veneto dello scorso millennio. Si tratta dell’archivio storico on line della Grande guerra, uno strumento moderno e sofi sticato, a disposizone soprat-tutto delle nuove generazioni, che per la ricchezza di storie, reperti e vicende umane ha già conquistato il primato nazionale.

La realizzazione dell’archivio che racco-glie in gran parte materiale inedito grazie alla collaborazione tra studiosi e famiglie, nasce dall’esigenza di rendere omaggio ai 48.374 caduti veneti della prima guerra mondiale ma anche per riscoprire e appro-fondire, in prospettiva del centenario della fi ne del confl itto che si celebrerà nel 2018, gli eventi che per lo più toccarono da vicino le città di Vittorio Veneto, Nervesa della Bat-taglia e nel Veneziano San Donà di Piave.

L’Archivio della Memoria sulla Grande Guerra è un’iniziativa realizzata dal Centro Studi Storico Militari sulla Grande Guerra “Piero Pieri” di Vittorio Veneto, con il contri-buto della Regione Veneto, attraverso i fon-di per la valorizzazione dell’identità veneta.

L’archivio, che sarà via via implemen-tato fi no a creare un minuzioso Censimen-

to dei Caduti della Grande Guerra, è già consultabile al sito www.archiviomemoria-grandeguerra.it e contiene già più di 300 fotografi e inedite raccolte da archivi privati e da singole famiglie, che disponevano di lettere, cartoline, fotografi e e ricordi di loro congiunti caduti nelle sanguinose battaglie che si combatterono sulle montagne e sulla pianura del Veneto nella prima guerra mon-diale.

Foto e documenti sono stati raccolti, scansionati, catalogati tra il 2010 e il 2011. Il Censimento dei Caduti è partito in Veneto dalla provincia di Treviso, progressivamente interesserà anche le altre provincie venete fi no ad arrivare a completare il tutto entro il centenario del 2018. I caduti veneti della Grande guerra furono 9331 del Trevigiano, 8641 padovani, 8401 di Vicenza, 6830 di Venezia, 6986 veronesi, 4386 bellunesi e 3799 di Rovigo.

Contiene il Censimento dei caduti veneti

G.G.

La Grande guerra on lineSAGRE E FESTE

TERRE DEI DOGI IN FESTA Il Centro storico di Portogruaro accoglierà nel fi ne settimana del 4-6 maggio prossimo Terre dei Dogi in Festa, la rassegna enogastronomica del Veneto orientale, fi nalizzata alla promozione dei prodotti tipici in particolare dell’area Doc Lison-Pramaggiore. La manifestazione quest’anno è all’ottava edizione e si è consolidata nel tempo quale momento importantissimo di promozione e valorizzazione del territorio. L’evento viene promosso con la collaborazione di Ascom-Confcommercio di Portogruaro e le associazioni vitivinicole la Strada vini doc Lison-Pramaggiore, il Consorzio tutela vini doc Lison-Pramaggiore, le organizzazioni dei produttori agricoli, l’Associazione Pro loco di Portogruaro e con i Comitati locali e Confartigianato.

FESTA DELLA FILATURA A SALZANOSi svolgerà il 26 e il 27 maggio prossimo la XXI edizione della Festa della fi latura a Salzano, la mani-festazione che ripropone la ricostruzione del processo produttivo del baco da seta, con dimostrazioni pratiche di lavorazione della materia prima con macchinari d’epoca autentici, intrattenimenti musicali e spettacoli teatrali. In un secolo, tra il 1850 e il 1950, si verifi cò uno dei passaggi più importanti e signifi cativi della crescita sociale ed economica del territorio salzanese, grazie alla presenza di uno dei primi insediamenti produttivi della zona che trasformò profondamente la società rurale basata sull’agricoltura in una società operaia ed artigiana del primo periodo industriale. La Festa della fi latura, che si avvale del patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Venezia, del Comune di Salzano e dell’Unpli provinciale, gode della ormai consolidata collaborazione per l’allestimento delle mostre sulla fi latura della Sezione Bachicoltura dell’Istituto Sperimentale sull’Agricoltura dell’Università di Padova.

L’opera di Klimt torna a Venezia per festeggiare il centocinquantesimo anniversario dalla nascita (1862-2012). La mostra è titolata “Klimt nel segno

di Hoffmann e della Secessione” rimarrà aperta fi no a do-menica 8 luglio ed è ospitata nelle sale del Museo Correr.

Questa mostra, in precedenza a Vienna, è tra i pochis-simi appuntamenti al di fuori dell’Austria delle celebrazio-ni “Klimt 2012”. A quasi un secolo dalla sua acclamata partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1910, Gustav Klimt torna in laguna come protagonista di una straordina-ria esposizione. L’esposizione è frutto di una co-produzione tra la Fondazione Musei Civici di Venezia e il Museo Bel-vedere di Vienna, a cura di Alfreid Weidinger, uno dei massimi esperti dell’artista austriaco.

Nelle sale del Correr sono riu-nite per la prima volta la Giuditta I (1901) e l’opera Giuditta II (1909), acquistata alla Biennale del 1910 per la Galleria Nazionale Moderna di Ca’ Pesaro, oltre ad alcuni capolavori del Belvedere di Vienna, l’istitu-zione proprietaria della più consistente collezione di olii su tela di Klimt, e altri provenienti da collezioni pubbliche e private tra cui Lady davanti al camino del 1898, Gli amanti

del 1902, Hermine Gallia del 1904 e Il Girasole del 1907. Questa mostra offre, grazie ad un ciclo eccezionale

di dipinti, la possibilità di osservare rari e preziosi disegni, mobili e raffi nati gioielli, ma anche elaborate ricostruzioni e interessanti documenti storici, la genesi e l’evoluzione, in ambito architettonico e pittorico, dell’opera di Klimt e di quanti con lui diedero vita alla Secessione viennese, perso-naggi come Minne, Jan Toorop, Fernand Khnopff, Koloman Moser, e soprattutto l’amico di tante avventure intellettuali e progettuali, Josef Hoffmann.

Quasi in concomitanza con “Klimt/Hoffmann”, inau-gurata il 31 marzo scorso e apereta fi no all’11 luglio Ca’

Pesaro propone “Spirito klimtiano”: Vit-torio Zecchin e Galileo Chini e la grande decorazione a Venezia”. In mostra due cicli famosi di Zecchin e Chini che tra-dussero le istanze della Secessione nel campo delle arti applicate.

Di Zecchin il ciclo delle “Mille e una notte” del 1914 che decorava la sala da pranzo dell’Hotel Terminus, di cui Ca’ Pesaro conserva 6 delle 12 tele cono-sciute. Nello stesso anno a Galileo Chini fu commissionata la decorazione del salone centrale del Palazzo dell’Esposi-zione della Biennale: 18 pannelli, ispirati con “pacata leti-

zia”, come scrive lo stesso Chini, al tema della Primavera, in prestito dalla Gnam di Roma.

La mostra è aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle 19, il costo del biglietto è 16 euro (assieme ai Musei Civici) e ridotto 8 euro. Per maggiori informazioni si può prendere contatto con lo 0412405211.

di Roberta Psqualetto

“Klimt nel segno di Hoffmann e della Secessione”, in mostra disegni, documenti e altro dell’opera di quanti diedero vita alla secessione viennese

Pittura Al museo Correr fi no al prossimo 8 luglio

L’arte di Klimt torna a Venezia

Una delle più famose opere della mostra

L’opera dell’artista austriaco di nuovo a Venezia per il 150esimo dalla nascita

Un momento dell’incontro. Foto dal sito www.provincia.venezia.it

Lo scorso 18 aprile all’Istituto Profes-sionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione, Commerciali e Turistici

“E.Cornaro” di Jesolo si è tenuto il secondo incontro tra una delegazione veneta di emi-grati in Canada e gli studenti dell’istituto scolastico.

L’iniziativa era organizzata dall’as-sociazione Veneziani nel Mondo, con il supporto del vicepresidente e assessore provinciale Veneziani nel Mondo Mario Dalla Tor e dell’assessore provinciale all’I-struzione Claudio Tessari, che hanno parte-cipato all’incontro, e con il Cfp provinciale di Chioggia e l’istituto professionale alber-ghiero di Jesolo.

La delegazione era guidata dalla religio-sa Suor Angèle, al secolo Angiola Rizzardo, veneta, emigrata in Canada, protagonista di programmi della tv canadese sull’enoga-stronomia veneta elaborata in stile cana-dese ed anche ambasciatrice uffi ciale del ministero dell’Agricoltura canadese.

Insieme a lei, la presidente dell’asso-ciazione Veneziani e Amici di Venezia e di Montreal, Concetta Voltolina, il presidente e vicepresidente nazionali dei cuochi e pasticceri del Quebec René Derrien e Denis Pasquin, la direttrice della Scuola di Cucina di Longueil Nancy Brisson e Giovanna Gior-dano da Montreal.

“Plaudo all’iniziativa - ha commentato il vicepresidente della Provincia Mario Dal-la Tor - e accolgo la vostra proposta di get-tare le basi per un gemellaggio tra le scuole alberghiere che rappresentate e i nostri istituti professionali. Concordo con l’ipotesi di avviare per gli studenti di talento possi-bilità di scambi e stage, l’organizzazione di giornate formative, lezioni dimostrative e appuntamenti per approfondire la cucina veneta e le sue tipicità. E’ necessario creare opportunità e favorire scambi di cultura e conoscenza enogastronomica formando i nostri giovani, a sostegno di un settore eco-nomico primario come il turismo; la Provin-cia di Venezia è al primo posto nel Veneto e in Italia per presenze turistiche: 35 milioni nel 2011. Massima è la collaborazione per la stesura di un protocollo che defi nisca le azioni formative da avviare”.

“Abbiamo coinvolto - ha osservato l’assessore Claudio Tessari - il centro di formazione provinciale professionale alber-ghiero di Chioggia e l’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione, Commerciali e Turistici “E.Cornaro” di Jeso-lo che sono un’eccellenza del territorio”.

252525Cultura provinciale

Page 28: La Piazza della Riviera est - 2012apr n51

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Piano sociosanitario Veneto, è allarme per i tagli in vista. L’allarme è arrivato al punto che in molti fra gli amministratori e forze

politiche temono per la chiusura di interi noso-comi. La Regione Veneto infatti, ha stilato nelle scorse settimane il nuovo piano per la riorganiz-zazione della sanità, che è arrivato all’esame della commissione competente contenendo già dei “criteri guida” ben precisi. Fra questi si è convenuto, per l’adeguamento dei costi stan-dard per il 2013, che la dimensione ottimale di una azienda sanitaria in Veneto debba es-sere quella di struttura di servizio ad un’area di 200- 300 mila abitanti. Il numero dei posti letto fi ssati è di 3 per mille abitanti per quan-to riguarda gli acuti. Il numero dei posti letto riguardanti le strutture di riabilitazione intensi-va è di 0,5 posti letto per ogni mille abitanti (come al centro di riabilitazione “San Camillo” a Venezia per intenderci). Sarà invece di 1,2 posti letto ogni mille abitanti la percentuale riferita alle strutture intermedie, come quelle per malati terminali oncologici, per malati di

Alzheimer, ospedali di comunità in aree come quelle montane e lagunari con grande disper-sione della popolazione. I nuovi criteri però, facendo un calcolo, portano ad una stima che prevede un taglio di circa 2000 posti letto a livello regionale. E questo rischia di comportare in alcuni casi tagli delle strutture ritenute non più funzionali lasciando scoperti interi territori e popolazioni che avranno a disposizione, solo l’ospedale del capoluogo di provincia. La “lista della paura” delle dismissioni in Veneto vede “nel mirino” i presìdi ospedalieri di Dolo, Piove di Sacco, Adria o Porto Viro, Noventa Vicentina, Valdagno, Bussolengo e “Borgo Roma” a Ve-rona. A Dolo per cominciare il rischio in questa prospettiva è che vengano cancellati 365 di posti letto, a di Piove di Sacco 290, 230 ad Adria, 124 a Noventa Vicentina, 166 a Valda-gno, 170 a Bussolengo e ben 682 all’ospedale veronese “Borgo Roma”. Contro queste fosche prospettive, si sono mobilitati sindaci, associa-zioni, comitati, sindacati e consiglieri regionali. In quinta commissione in particolar modo: il

presidente Leonardo Padrin (Pdl), e i consiglieri regionali Carlo Alberto Tesserin (Pdl) , Bruno Pi-gozzo (Pd), Carlo Sernaglia (Pd) e Federico Ca-ner (Lega Nord). A fugare i timori più cupi ci ha pensato il consigliere regionale Bruno Pigozzo. “E’ indubbio – dice Pigozzo che ci possano essere preoccupazioni per i tagli in vista. Come consiglieri regionali cercheremo di salvaguarda-re in ogni modo il diritto alla salute. L’esame sul merito delle schede tecniche abbinate al Piano socio sanitario partirà in quinta commissione a metà maggio. Sulle schede ospedaliere la com-missione avrà parere vincolante e siamo pronti a rimediare se sono state fatte delle forzature proponendo emendamenti anche in accordo con le forze di maggioranza”. Intanto forze po-litiche, e referenti territoriali in tutte le province, hanno avviato mobilitazioni, raccolte di fi rme e in qualche caso hanno ottenuto rassicurazioni, che gli ospedali nei territori di loro riferimento non verranno chiusi. Per capire che succederà concretamente però bisognerà aspettare qual-che settimana.

di Alessandro Abbadir

Sanità, nuovi tagli in vista

Sono passate alcune settimane da quella sofferta conferenza stampa con la quale il direttore genera-le dell’Asl 16 Adriano Cestrone e il presidente della

quinta commissione sanità regionale Leonardo Padrin si sono affrettati a smentire le notizie che paventavano la chiusura dell’ospedale piovese.

Nel frattempo a palazzo Ferro Fini, in seno alla Quinta commissione, si è provveduto ad approvare il piano sanita-rio regionale con le relative schede ospedaliere. Ma qualcu-no non si fi da. Tant’è che il pubblico consesso di palazzo Jappelli ha elaborato ed approvato un ordine del giorno in

difesa dell’ospedale Immacolata Concezione. Il documento, presentato dall’opposizione e precisamente dai consiglieri Lino Conte, Stefano Chinaglia e Davide Gianella, è stato approvato all’unanimità e, quindi, anche dalla maggioran-za. Nello scritto gli autori si dicono ancora allarmati circa il futuro del nosocomio la cui chiusura “sarebbe di una gravità inaudita, in quanto stiamo parlando una struttura che serve da punto di riferimento sanitario a oltre 70 mila cittadini che faticherebbero molto trovare risposte dall’ospedale S.Antonio. Ricordiamo le promesse fatte da Padrin e Cestro-ne nel fugare le preoccupazioni sulle sorti del nostro ospe-

dale – si legge sempre nello scritto – e che nei piani della Regione non vi è volontà di chiuderlo, pur nell’ambito del piano di razionalizzazione delle spese sanitarie. Rimangono comunque le nostre preoccupazioni circa il ritardo nel rimuo-vere le situazioni di sofferenza in cui versano alcuni reparti per la mancanza della fi gura apicale di Pediatria, Ostetricia e Ginecologia, Rianimazione, Medicina e Geriatria”.

Il documento termina annunciando che il consiglio co-munale piovese si ritiene in stato di agitazione permanente e ben vigile circa le decisioni regionali.

SANITÀ PIOVESE IL CONSIGLIO COMUNALE VIGILA SUL FUTURO DELL’OSPEDALE

Le aree con una popolazione tra i 200 e i 300 mila abitanti avranno una Ulss di riferimento. I posti letto per acuti saranno 3 ogni mille abitanti

Gianni Patella

La paura è grande, l’ipotesi di una possibile chiusura dell’ospedale di Dolo in Riviera del Brenta ha fatto subito intervenire associazioni ed istituzioni che si sono mobilitate in sua difesa. Nelle scorse settimane, è stato chiamato direttamente in causa dalla Conferenza

dei sindaci dell’Ulss 13 il direttore generale Arturo Orsini. Orsini ha spiegato che da quanto ri-sulta, non è prevista alcuna chiusura dell’ospedale di Dolo (che insieme con quello di Mirano compone l’azienda sanitaria). Anzi, ha ribadito Orsini ai sindaci: sarà ben diffi cile chiudere una struttura che con 2700 dipendenti e essendo sempre sotto fi nanziata, è risultata un esempio di eccellenza a livello regionale. “Se stessimo a valutare il nuovo criterio - sottolinea il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13 Fabio Livieri - questo è in Riviera e Miranese di 2,7 posti letto ogni mille abitanti, inferiore ai 3 previsti nelle nuove disposizioni. Sono stati stanziati 5 milioni per l’ammodernamento dell’ospedale di Dolo”. Soldi però che per altri sindaci non bastano proprio, visto che il “fabbisogno” richiesto e mai concesso, sarebbe di 40 milioni di euro. Resta poi aperta la questione dei territori “cerniera” e cioè quelli della Riviera Sud con i comuni di Campolongo Maggiore, Camponogara e Campagna Lupia. Questi sono nei guai più di altri perché oltre a Dolo si parla del rischio della chiusura di un altro ospedale per queste popolazioni di riferimento: quello di Piove di Sacco. “Se chiu-dono gli ospedali di Piove e Dolo - dice sconsolato il sindaco di Campolongo, Alessandro Campalto - non ci resta che Chioggia, Padova o Mestre, tutte località che con il traffi co sono ad oltre un’ora di strada”.

Ulss 13 Dolo – Mirano

“NESSUNA CHIUSURA, SIAMO SOTTO FINANZIATI”

A.A.

Piano socio-sanitario Fissati criteri guida per l’adeguamento ai costi standard 2013

7Il Veneto in primo piano

Nello scacchiere della sanità provinciale il nuovo piano regionale conferma le tre Uls e i principali ospedali, su tutti Padova

che avrà un nuovo nosocomio sulla cui ubica-zione ormai i giochi sembrano fatti. La struttura sorgerà a Padova Ovest e, insieme a Verona, sarà una struttura di riferimento nazionale, al vertice della rete ospedaliera.

Quello di Padova sarà un “hub”, termi-nologia adottata dalla regione per defi nire gli ospedali di riferimento che avranno sede nei capoluoghi di provincia e potranno mantenere tutte le specialità. Ulteriore gradino è rappre-sentato dagli “spoke”, ospedali di rete che avranno un bacino di 200mila abitanti: Citta-

della – Camposampiero nell’Alta Padovana e il nuovo ospedale di Schiavonia fra Monselice ed Este nella Bassa. L’”offerta ospedaliera” si chiude con i “nodi di rete”: strutture per acuti prevalentemente ad indirizzo riabilitativo.

Una riorganizzazio-ne che signifi cherà chiu-sura di reparti (è il caso ad esempio dei servizi di otorino che troveranno posto solo negli ospedali di riferimento), o ricon-versione della struttura ospedaliera. Novità anche per i direttori generali poi dureranno tre anni e per non più di due mandati. Rivoluzio-

ne anche per le schede relative alla dotazione ospedaliera: spetterà alla giunta adeguarle, sentito il parere obbligatorio e vincolante della quinta commissione. Nella nostra provincia non ci saranno variazioni signifi cative per le tre Uls

(la 16 cittadina e del Piovese, la 15 del’Alta Padovana e la 17 della Bassa), tutte al di sopra del limite dei 200 mila abitanti e quindi non toc-cate dalla riorganizzazio-

ne territoriale. Per quanto riguarda gli ospedali a Padova il Sant’Antonio sarà una struttura “in-tegrata” con Piove di Sacco mentre nell’Alta

Cittadella e Camposampiero dovranno razio-nalizzare i servizi. Non ci dovrebbero essere sorprese per gli ex ospedali di Montagnana e Conselve, entrambi ad indirizzo riabilitativo. Il centro di riabilitazione funzionale di Conselve, riferimento regionale, passerà sotto la gestione diretta dell’Uls 17 già nei prossimi mesi, come annunciato. Tutto bene dunque? Leonardo Padrin, presidente della Quinta Commissione regionale Sanità, parla di una vera e propria rivoluzione. Per il centrosinistra invece il vero terreno di confronto saranno le schede regiona-li sulle singole strutture, per le quali c’è molta attesa e qualche preoccupazione. Ma ormai indietro non si torna.

di Nicola Stievano

Sanità Padova sarà la prima città veneta a testare il Pronto Soccorso provinciale

Confermate le tre Uls e gli ospedali principali

Alcuni repartidovranno chiudere,ora c’è attesaper le schededelle strutture

IN POLESINE

Il Polesine è salvo sul piano sanitario, dopo la decisione della V commissione regionale di tutelare la provincia di Rovigo per peculiarità e specifi cità del territorio. L’assessore regionale Pdl Maria Luisa Coppola e il consigliere Mauro Mainardi difendono l’autonomia dei due ospedali di Adria

e Rovigo contro l’accorpamento e ribadiscono: “Le Ulss rimarranno due. I continui blitz del Carroccio con Antonello Contiero e di Cristiano Corazzari, sostenitori dell’Ulss unica, sono miseramente falliti. Un territorio come il nostro non può prescindere da una rete ospedaliera vicina anche alle realtà più marginali. Il Polesine, in un’ottica di riforma della sanità, non poteva essere trattato al pari delle altre zone metropolitane della pianura”. Ora la parola passa al consiglio regionale che dovrà discutere e approvare il piano. E ancora, commentano: “la Lega ha tentato di mettere a segno un blitz per ac-corpare le due Ulss di Adria e Rovigo, ma noi a questo giochetto non ci stiamo e faremo di tutto per

rivendicare l’autonomia e la piena indipendenza delle due realtà. La partita attorno al piano socio-sanitario è aperta e noi la giocheremo fi no in fondo”. Secondo i due esponenti del centrodestra “i ri-sparmi minimi derivanti dalla fusione delle due aziende sanitarie non giustifi cano lo smantellamento di un sistema che funziona e che consente di presidiare il territorio con professionalità e competenza. L’Ulss di Adria, in particolare, ha i conti in ordine e nel tempo è riuscita a costruire un piccolo sistema di eccellenza, accorparla non solo è sbagliato politicamente ma anche economicamente”. Anche Corazzari conferma:” Adria dovrà essere ospedale di rete. Non vogliamo però difendere i posti degli amici degli amici. Qui nessuno ha fatto blitz in commissione sanità, peraltro a guida Pdl. Ci possono essere dei punti di vista diversi che si attenuano con il confronto ma non con gli attacchi. Mainardi peraltro è stato eletto nel listino di Zaia e non dovrebbe parlare male dei suoi alleati!”.

ADRIA SALVA, NON VERRÀ ACCORPATA ALL’ULSS 18 DI ROVIGO

Me.Ru.

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Piano sociosanitario Veneto, è allarme per i tagli in vista. L’allarme è arrivato al punto che in molti fra gli amministratori e forze

politiche temono per la chiusura di interi noso-comi. La Regione Veneto infatti, ha stilato nelle scorse settimane il nuovo piano per la riorganiz-zazione della sanità, che è arrivato all’esame della commissione competente contenendo già dei “criteri guida” ben precisi. Fra questi si è convenuto, per l’adeguamento dei costi stan-dard per il 2013, che la dimensione ottimale di una azienda sanitaria in Veneto debba es-sere quella di struttura di servizio ad un’area di 200- 300 mila abitanti. Il numero dei posti letto fi ssati è di 3 per mille abitanti per quan-to riguarda gli acuti. Il numero dei posti letto riguardanti le strutture di riabilitazione intensi-va è di 0,5 posti letto per ogni mille abitanti (come al centro di riabilitazione “San Camillo” a Venezia per intenderci). Sarà invece di 1,2 posti letto ogni mille abitanti la percentuale riferita alle strutture intermedie, come quelle per malati terminali oncologici, per malati di

Alzheimer, ospedali di comunità in aree come quelle montane e lagunari con grande disper-sione della popolazione. I nuovi criteri però, facendo un calcolo, portano ad una stima che prevede un taglio di circa 2000 posti letto a livello regionale. E questo rischia di comportare in alcuni casi tagli delle strutture ritenute non più funzionali lasciando scoperti interi territori e popolazioni che avranno a disposizione, solo l’ospedale del capoluogo di provincia. La “lista della paura” delle dismissioni in Veneto vede “nel mirino” i presìdi ospedalieri di Dolo, Piove di Sacco, Adria o Porto Viro, Noventa Vicentina, Valdagno, Bussolengo e “Borgo Roma” a Ve-rona. A Dolo per cominciare il rischio in questa prospettiva è che vengano cancellati 365 di posti letto, a di Piove di Sacco 290, 230 ad Adria, 124 a Noventa Vicentina, 166 a Valda-gno, 170 a Bussolengo e ben 682 all’ospedale veronese “Borgo Roma”. Contro queste fosche prospettive, si sono mobilitati sindaci, associa-zioni, comitati, sindacati e consiglieri regionali. In quinta commissione in particolar modo: il

presidente Leonardo Padrin (Pdl), e i consiglieri regionali Carlo Alberto Tesserin (Pdl) , Bruno Pi-gozzo (Pd), Carlo Sernaglia (Pd) e Federico Ca-ner (Lega Nord). A fugare i timori più cupi ci ha pensato il consigliere regionale Bruno Pigozzo. “E’ indubbio – dice Pigozzo che ci possano essere preoccupazioni per i tagli in vista. Come consiglieri regionali cercheremo di salvaguarda-re in ogni modo il diritto alla salute. L’esame sul merito delle schede tecniche abbinate al Piano socio sanitario partirà in quinta commissione a metà maggio. Sulle schede ospedaliere la com-missione avrà parere vincolante e siamo pronti a rimediare se sono state fatte delle forzature proponendo emendamenti anche in accordo con le forze di maggioranza”. Intanto forze po-litiche, e referenti territoriali in tutte le province, hanno avviato mobilitazioni, raccolte di fi rme e in qualche caso hanno ottenuto rassicurazioni, che gli ospedali nei territori di loro riferimento non verranno chiusi. Per capire che succederà concretamente però bisognerà aspettare qual-che settimana.

di Alessandro Abbadir

Sanità, nuovi tagli in vista

Sono passate alcune settimane da quella sofferta conferenza stampa con la quale il direttore genera-le dell’Asl 16 Adriano Cestrone e il presidente della

quinta commissione sanità regionale Leonardo Padrin si sono affrettati a smentire le notizie che paventavano la chiusura dell’ospedale piovese.

Nel frattempo a palazzo Ferro Fini, in seno alla Quinta commissione, si è provveduto ad approvare il piano sanita-rio regionale con le relative schede ospedaliere. Ma qualcu-no non si fi da. Tant’è che il pubblico consesso di palazzo Jappelli ha elaborato ed approvato un ordine del giorno in

difesa dell’ospedale Immacolata Concezione. Il documento, presentato dall’opposizione e precisamente dai consiglieri Lino Conte, Stefano Chinaglia e Davide Gianella, è stato approvato all’unanimità e, quindi, anche dalla maggioran-za. Nello scritto gli autori si dicono ancora allarmati circa il futuro del nosocomio la cui chiusura “sarebbe di una gravità inaudita, in quanto stiamo parlando una struttura che serve da punto di riferimento sanitario a oltre 70 mila cittadini che faticherebbero molto trovare risposte dall’ospedale S.Antonio. Ricordiamo le promesse fatte da Padrin e Cestro-ne nel fugare le preoccupazioni sulle sorti del nostro ospe-

dale – si legge sempre nello scritto – e che nei piani della Regione non vi è volontà di chiuderlo, pur nell’ambito del piano di razionalizzazione delle spese sanitarie. Rimangono comunque le nostre preoccupazioni circa il ritardo nel rimuo-vere le situazioni di sofferenza in cui versano alcuni reparti per la mancanza della fi gura apicale di Pediatria, Ostetricia e Ginecologia, Rianimazione, Medicina e Geriatria”.

Il documento termina annunciando che il consiglio co-munale piovese si ritiene in stato di agitazione permanente e ben vigile circa le decisioni regionali.

SANITÀ PIOVESE IL CONSIGLIO COMUNALE VIGILA SUL FUTURO DELL’OSPEDALE

Le aree con una popolazione tra i 200 e i 300 mila abitanti avranno una Ulss di riferimento. I posti letto per acuti saranno 3 ogni mille abitanti

Gianni Patella

La paura è grande, l’ipotesi di una possibile chiusura dell’ospedale di Dolo in Riviera del Brenta ha fatto subito intervenire associazioni ed istituzioni che si sono mobilitate in sua difesa. Nelle scorse settimane, è stato chiamato direttamente in causa dalla Conferenza

dei sindaci dell’Ulss 13 il direttore generale Arturo Orsini. Orsini ha spiegato che da quanto ri-sulta, non è prevista alcuna chiusura dell’ospedale di Dolo (che insieme con quello di Mirano compone l’azienda sanitaria). Anzi, ha ribadito Orsini ai sindaci: sarà ben diffi cile chiudere una struttura che con 2700 dipendenti e essendo sempre sotto fi nanziata, è risultata un esempio di eccellenza a livello regionale. “Se stessimo a valutare il nuovo criterio - sottolinea il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13 Fabio Livieri - questo è in Riviera e Miranese di 2,7 posti letto ogni mille abitanti, inferiore ai 3 previsti nelle nuove disposizioni. Sono stati stanziati 5 milioni per l’ammodernamento dell’ospedale di Dolo”. Soldi però che per altri sindaci non bastano proprio, visto che il “fabbisogno” richiesto e mai concesso, sarebbe di 40 milioni di euro. Resta poi aperta la questione dei territori “cerniera” e cioè quelli della Riviera Sud con i comuni di Campolongo Maggiore, Camponogara e Campagna Lupia. Questi sono nei guai più di altri perché oltre a Dolo si parla del rischio della chiusura di un altro ospedale per queste popolazioni di riferimento: quello di Piove di Sacco. “Se chiu-dono gli ospedali di Piove e Dolo - dice sconsolato il sindaco di Campolongo, Alessandro Campalto - non ci resta che Chioggia, Padova o Mestre, tutte località che con il traffi co sono ad oltre un’ora di strada”.

Ulss 13 Dolo – Mirano

“NESSUNA CHIUSURA, SIAMO SOTTO FINANZIATI”

A.A.

Piano socio-sanitario Fissati criteri guida per l’adeguamento ai costi standard 2013

7Il Veneto in primo piano

Nello scacchiere della sanità provinciale il nuovo piano regionale conferma le tre Uls e i principali ospedali, su tutti Padova

che avrà un nuovo nosocomio sulla cui ubica-zione ormai i giochi sembrano fatti. La struttura sorgerà a Padova Ovest e, insieme a Verona, sarà una struttura di riferimento nazionale, al vertice della rete ospedaliera.

Quello di Padova sarà un “hub”, termi-nologia adottata dalla regione per defi nire gli ospedali di riferimento che avranno sede nei capoluoghi di provincia e potranno mantenere tutte le specialità. Ulteriore gradino è rappre-sentato dagli “spoke”, ospedali di rete che avranno un bacino di 200mila abitanti: Citta-

della – Camposampiero nell’Alta Padovana e il nuovo ospedale di Schiavonia fra Monselice ed Este nella Bassa. L’”offerta ospedaliera” si chiude con i “nodi di rete”: strutture per acuti prevalentemente ad indirizzo riabilitativo.

Una riorganizzazio-ne che signifi cherà chiu-sura di reparti (è il caso ad esempio dei servizi di otorino che troveranno posto solo negli ospedali di riferimento), o ricon-versione della struttura ospedaliera. Novità anche per i direttori generali poi dureranno tre anni e per non più di due mandati. Rivoluzio-

ne anche per le schede relative alla dotazione ospedaliera: spetterà alla giunta adeguarle, sentito il parere obbligatorio e vincolante della quinta commissione. Nella nostra provincia non ci saranno variazioni signifi cative per le tre Uls

(la 16 cittadina e del Piovese, la 15 del’Alta Padovana e la 17 della Bassa), tutte al di sopra del limite dei 200 mila abitanti e quindi non toc-cate dalla riorganizzazio-

ne territoriale. Per quanto riguarda gli ospedali a Padova il Sant’Antonio sarà una struttura “in-tegrata” con Piove di Sacco mentre nell’Alta

Cittadella e Camposampiero dovranno razio-nalizzare i servizi. Non ci dovrebbero essere sorprese per gli ex ospedali di Montagnana e Conselve, entrambi ad indirizzo riabilitativo. Il centro di riabilitazione funzionale di Conselve, riferimento regionale, passerà sotto la gestione diretta dell’Uls 17 già nei prossimi mesi, come annunciato. Tutto bene dunque? Leonardo Padrin, presidente della Quinta Commissione regionale Sanità, parla di una vera e propria rivoluzione. Per il centrosinistra invece il vero terreno di confronto saranno le schede regiona-li sulle singole strutture, per le quali c’è molta attesa e qualche preoccupazione. Ma ormai indietro non si torna.

di Nicola Stievano

Sanità Padova sarà la prima città veneta a testare il Pronto Soccorso provinciale

Confermate le tre Uls e gli ospedali principali

Alcuni repartidovranno chiudere,ora c’è attesaper le schededelle strutture

IN POLESINE

Il Polesine è salvo sul piano sanitario, dopo la decisione della V commissione regionale di tutelare la provincia di Rovigo per peculiarità e specifi cità del territorio. L’assessore regionale Pdl Maria Luisa Coppola e il consigliere Mauro Mainardi difendono l’autonomia dei due ospedali di Adria

e Rovigo contro l’accorpamento e ribadiscono: “Le Ulss rimarranno due. I continui blitz del Carroccio con Antonello Contiero e di Cristiano Corazzari, sostenitori dell’Ulss unica, sono miseramente falliti. Un territorio come il nostro non può prescindere da una rete ospedaliera vicina anche alle realtà più marginali. Il Polesine, in un’ottica di riforma della sanità, non poteva essere trattato al pari delle altre zone metropolitane della pianura”. Ora la parola passa al consiglio regionale che dovrà discutere e approvare il piano. E ancora, commentano: “la Lega ha tentato di mettere a segno un blitz per ac-corpare le due Ulss di Adria e Rovigo, ma noi a questo giochetto non ci stiamo e faremo di tutto per

rivendicare l’autonomia e la piena indipendenza delle due realtà. La partita attorno al piano socio-sanitario è aperta e noi la giocheremo fi no in fondo”. Secondo i due esponenti del centrodestra “i ri-sparmi minimi derivanti dalla fusione delle due aziende sanitarie non giustifi cano lo smantellamento di un sistema che funziona e che consente di presidiare il territorio con professionalità e competenza. L’Ulss di Adria, in particolare, ha i conti in ordine e nel tempo è riuscita a costruire un piccolo sistema di eccellenza, accorparla non solo è sbagliato politicamente ma anche economicamente”. Anche Corazzari conferma:” Adria dovrà essere ospedale di rete. Non vogliamo però difendere i posti degli amici degli amici. Qui nessuno ha fatto blitz in commissione sanità, peraltro a guida Pdl. Ci possono essere dei punti di vista diversi che si attenuano con il confronto ma non con gli attacchi. Mainardi peraltro è stato eletto nel listino di Zaia e non dovrebbe parlare male dei suoi alleati!”.

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zona giorno con cucina a vista, 3 stanze e 2 bagni. 2 comodi terrazzini e una loggia completano lo spazio godibile. tende esterne. garage. pavimento in legno anche nella zona living.

Classe Energetica B IPE da 52.9 a 53.2 kWh/m2a Classe Energetica B

IPE 54.38 kWh/m2a Classe Energetica C

IPE 92.66 kWh/m2a Classe Energetica C

IPE 18.18 kWh/m3a Classe Energetica C

IPE 59.99 kWh/m2a Classe Energetica E

IPE 82.10 kWh/m2a

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Classe Energetica F IPE 200.8 kWh/m2a

Classe Energetica C IPE 56.83 kWh/m2a

Classe Energetica D IPE 115.2 kWh/m2a

Classe Energetica C IPE 82.85 kWh/m2a

Classe Energetica C IPE 85.09 kWh/m2a

Classe Energetica C IPE 67.16 kWh/m2a

Classe Energetica B IPE da 73.764 a 48.086 kWh/m2a (valori di progetto)

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BELLOTTO Giancarlo - Rosita - Morena

Page 30: La Piazza della Riviera est - 2012apr n51

8 Il Veneto in primo piano

La vecchiaia, un tempo nuovo nella società contemporanea. Nel corso dell’ultimo de-cennio gli anziani, anche in Italia, hanno

assunto un ruolo sociale nuovo, diventando in molti casi fulcro e punto di riferimento per inte-re generazioni. Hanno una vita sociale attiva, sono autonomi, occupati in hobby e attività di volontariato e, in molti casi, sono di supporto ai fi gli in diffi coltà sul piano lavorativo e occu-pazionale - non di rado come ammortizzatori sociali - e alle loro famiglie, sostegno per la cura e l’educazione dei nipoti. In Italia gli over 65enni che stanno in buona salute e continua-no ad essere parte attiva della nostra società sono 11 milioni.

E’ dunque evidente, considerato l’im-portante apporto che gli over 65 offrono alle comunità, la necessità e l’opportunità di riconoscere e restituire valore al ruolo sociale dell’anziano che, ancora oggi, nell’opinione comune continua ad essere visto troppo spes-so solo come un paziente da assistere o un

“peso” economico da sostenere.Partendo da questo presupposto - la ne-

cessità di restituire valore sociale agli anziani - è maturato il progetto “Anziani per Padova”, che prende il via il 7 maggio e proseguirà fi no al 13 del mese. Si tratta di un “contenitore” di inziative dedicate al tema dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni.

Un evento promosso dal Dipartimento in-teraziendale ad attività integrata dell’anziano dell’Azienda ospedaliera di Padova, l’Ulss 16 e l’Università di Padova, insieme all’Assesso-rato alle Politiche sociali e per la famiglia del Comune di Padova, all’Uffi cio scolastico pro-vinciale e all’Uffi cio diocesano per la Pastorale della salute, in collaborazione con CSV-Centro servizi per il volontariato della provincia di Pa-dova, di enti e istituti di cura, e con l’ampio coinvolgimento della rete di associazioni che operano sul territorio.

Inserito a pieno titolo nell’ambito delle celebrazioni per l’Anno europeo dell’invecchia-

mento attivo e della solidarietà tra le gene-razioni, il progetto padovano si confi gura ad oggi, a livello nazionale, come il più articolato degli eventi dedicati, tanto da aver ricevuto il patrocinio del Segretariato Sociale Rai.

E proprio l’invecchiamento attivo, il dialogo e la solidarietà tra le generazioni saranno i temi al centro del ricco calendario: appuntamenti medico-scientifi ci, a partire dal Congresso nazionale della Società di Chirurgia geriatrica, il 10 e 11 maggio, all’aula Morga-gni del Policlinico universitario, e dal convegno sulla carta etica dei servizi alla persona an-ziana; corsi di perfezionamento per operatori sanitari, ad esempio sugli aspetti etici, giuridici e assistenziali per l’umanizzazione delle cure anche in fase terminale; dibattiti su questioni di stretta attualità, come quelli sul modello solidaristico intergenerazionale, la cura do-miciliare, le novità legislative in materia di previdenza; seminari sul rapporto tra terza età e tecnologie informatiche, le truffe agli

anziani... E ancora laboratori creativi, mostre, spet-

tacoli di teatro e musica.Occasioni di rifl essione sugli stili di vita

che consentono di restare in salute più a lun-go, ma anche di confronto tra generazioni, grazie al coinvolgimento di alcune scuole pa-dovane, alcune delle quali saranno impegnate nel progetto a livello organizzativo.

Fra gli ospiti che interverranno nei vari eventi in programma anche il famoso psicolo-go veronese Vittorino Andreoli che nella lectio dal titolo “La vecchiaia: tempio per un nuovo umanesimo”, affronterà il tema dell’invec-chiamento come opportunità e conquista della

società contemporanea.La settimana sarà l’occasione per an-

nunciare uffi cialmente la nascita di una Fon-dazione promossa dal Dipartimento che avrà l’obiettivo di favorire la prevenzione in età adulta e di migliorare le condizioni di vita dei pazienti geriatrici.

Per informazioni: uffi cio attività creative terza età - Settore Servizi Sociali - Comune di Padova, via Giotto, 34 - 35137 Padova.Tel. 049 651255 fax 049 664814

Orario: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12, martedì dalle 15 alle 16:30.

E-mail [email protected]

di Ornella Jovane

Per la maggior parte sono attivi, coltivano hobby, in molti lavorano e aiutano i fi gli. Negli ultimi 10 anni hanno assunto un ruolo centrale

Società “Anziani per Padova”, il progetto promosso dal Dipartimento interaziendale ad attività integrata dell’anziano dell’Ulss 16

Il tempo nuovo degli over 65

Gli anziani hanno assunto una funzione fondamentale

nell’organizzazione della società attuale

Dall’elaborazione dei dati Istat 2011 e Auser 2012 risulta che gli over65 in Italia sono 12.301.000 (il 20,3%

della popolazione italiana), di cui 16.000 ultracentenari. L’età media della popolazio-ne è passata da 41,7 anni nel 2001 a 43,5 nel 2011.

Tra il 1980 e il 2008 la speranza di vita alla nascita è cresciuta di oltre 8 anni. Oggi si attesta a 78,8 anni per gli uomini e a 84,1 per le donne e continuerà a crescere nei prossimi 40 anni, arrivando a quasi 90 anni per le donne e 84 per gli uomini.

La non autosuffi cienza. (dati Istat, 2011) Oltre 2.000.000 di anziani riporta-no una condizione di totale mancanza di au-tosuffi cienza per almeno una delle funzioni essenziali della vita quotidiana.

Il 74% degli ospiti delle strutture resi-denziali presenti in Italia sono anziani con almeno 65 anni (75.868 sono autosuffi -cienti e 225.182 non autosuffi cienti).

Anziani e lavoro. (dati Istat, Auser, 2011) Il lavoro rappresenta il 10% circa del reddito degli anziani in Italia. 375.000 gli occupati. Dal 2004 al 2011 il numero di oc-cupati tra i 55-64enni è aumentato dell’8% su tutto il territorio nazionale, passando dal 30,5% al 38% (dato Isfol, 2012).

La regione con il tasso di occupazione più alto è il Trentino Alto Adige.

Una vita attiva e impegnata. (dati Auser, 2012) Tra il 2001 e il 2010 la per-centuale di anziani tra 65 e 74 anni che fa sport in modo continuativo è passata dal 4,4% al 9,8%.

Nel 2010 gli uomini nella fascia d’età 65-74 che praticano attività fi sica sono il 18% contro il 12,7% delle donne. Per gli over 75 si scende al 7,6% per gli uomini e al 4,1% per le donne.

Gli over75 che svolgono attività fi sica in modo continuativo sono passati da 1,4% a 3,5%, con un aumento del 2,1%.

Anziani e salute. (dati Auser, 2012)Tra il 2009 e il 2010 si è registrato

un aumento di oltre l’1% di coloro che si dichiarano in buona salute (per la fascia 65-74 si passa da 36,9% a 38,8%, per quella over75 da 20,9% a 22,2%).

Dal 2009 al 2010 è aumentato dell’1% il numero di coloro che si dichiarano in buona salute

PIÙ LONGEVI, PIÙ SPORTIVI E ANCORA LAVORATORI

In 10 anni il numero di anziani che pratica sport in modo continuativo è raddoppiato

Un contenitore di eventi incentrato sui temi dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni

28 Il Veneto in primo piano2828 Il Veneto in primo piano

Page 31: La Piazza della Riviera est - 2012apr n51

8 Il Veneto in primo piano

La vecchiaia, un tempo nuovo nella società contemporanea. Nel corso dell’ultimo de-cennio gli anziani, anche in Italia, hanno

assunto un ruolo sociale nuovo, diventando in molti casi fulcro e punto di riferimento per inte-re generazioni. Hanno una vita sociale attiva, sono autonomi, occupati in hobby e attività di volontariato e, in molti casi, sono di supporto ai fi gli in diffi coltà sul piano lavorativo e occu-pazionale - non di rado come ammortizzatori sociali - e alle loro famiglie, sostegno per la cura e l’educazione dei nipoti. In Italia gli over 65enni che stanno in buona salute e continua-no ad essere parte attiva della nostra società sono 11 milioni.

E’ dunque evidente, considerato l’im-portante apporto che gli over 65 offrono alle comunità, la necessità e l’opportunità di riconoscere e restituire valore al ruolo sociale dell’anziano che, ancora oggi, nell’opinione comune continua ad essere visto troppo spes-so solo come un paziente da assistere o un

“peso” economico da sostenere.Partendo da questo presupposto - la ne-

cessità di restituire valore sociale agli anziani - è maturato il progetto “Anziani per Padova”, che prende il via il 7 maggio e proseguirà fi no al 13 del mese. Si tratta di un “contenitore” di inziative dedicate al tema dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni.

Un evento promosso dal Dipartimento in-teraziendale ad attività integrata dell’anziano dell’Azienda ospedaliera di Padova, l’Ulss 16 e l’Università di Padova, insieme all’Assesso-rato alle Politiche sociali e per la famiglia del Comune di Padova, all’Uffi cio scolastico pro-vinciale e all’Uffi cio diocesano per la Pastorale della salute, in collaborazione con CSV-Centro servizi per il volontariato della provincia di Pa-dova, di enti e istituti di cura, e con l’ampio coinvolgimento della rete di associazioni che operano sul territorio.

Inserito a pieno titolo nell’ambito delle celebrazioni per l’Anno europeo dell’invecchia-

mento attivo e della solidarietà tra le gene-razioni, il progetto padovano si confi gura ad oggi, a livello nazionale, come il più articolato degli eventi dedicati, tanto da aver ricevuto il patrocinio del Segretariato Sociale Rai.

E proprio l’invecchiamento attivo, il dialogo e la solidarietà tra le generazioni saranno i temi al centro del ricco calendario: appuntamenti medico-scientifi ci, a partire dal Congresso nazionale della Società di Chirurgia geriatrica, il 10 e 11 maggio, all’aula Morga-gni del Policlinico universitario, e dal convegno sulla carta etica dei servizi alla persona an-ziana; corsi di perfezionamento per operatori sanitari, ad esempio sugli aspetti etici, giuridici e assistenziali per l’umanizzazione delle cure anche in fase terminale; dibattiti su questioni di stretta attualità, come quelli sul modello solidaristico intergenerazionale, la cura do-miciliare, le novità legislative in materia di previdenza; seminari sul rapporto tra terza età e tecnologie informatiche, le truffe agli

anziani... E ancora laboratori creativi, mostre, spet-

tacoli di teatro e musica.Occasioni di rifl essione sugli stili di vita

che consentono di restare in salute più a lun-go, ma anche di confronto tra generazioni, grazie al coinvolgimento di alcune scuole pa-dovane, alcune delle quali saranno impegnate nel progetto a livello organizzativo.

Fra gli ospiti che interverranno nei vari eventi in programma anche il famoso psicolo-go veronese Vittorino Andreoli che nella lectio dal titolo “La vecchiaia: tempio per un nuovo umanesimo”, affronterà il tema dell’invec-chiamento come opportunità e conquista della

società contemporanea.La settimana sarà l’occasione per an-

nunciare uffi cialmente la nascita di una Fon-dazione promossa dal Dipartimento che avrà l’obiettivo di favorire la prevenzione in età adulta e di migliorare le condizioni di vita dei pazienti geriatrici.

Per informazioni: uffi cio attività creative terza età - Settore Servizi Sociali - Comune di Padova, via Giotto, 34 - 35137 Padova.Tel. 049 651255 fax 049 664814

Orario: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12, martedì dalle 15 alle 16:30.

E-mail [email protected]

di Ornella Jovane

Per la maggior parte sono attivi, coltivano hobby, in molti lavorano e aiutano i fi gli. Negli ultimi 10 anni hanno assunto un ruolo centrale

Società “Anziani per Padova”, il progetto promosso dal Dipartimento interaziendale ad attività integrata dell’anziano dell’Ulss 16

Il tempo nuovo degli over 65

Gli anziani hanno assunto una funzione fondamentale

nell’organizzazione della società attuale

Dall’elaborazione dei dati Istat 2011 e Auser 2012 risulta che gli over65 in Italia sono 12.301.000 (il 20,3%

della popolazione italiana), di cui 16.000 ultracentenari. L’età media della popolazio-ne è passata da 41,7 anni nel 2001 a 43,5 nel 2011.

Tra il 1980 e il 2008 la speranza di vita alla nascita è cresciuta di oltre 8 anni. Oggi si attesta a 78,8 anni per gli uomini e a 84,1 per le donne e continuerà a crescere nei prossimi 40 anni, arrivando a quasi 90 anni per le donne e 84 per gli uomini.

La non autosuffi cienza. (dati Istat, 2011) Oltre 2.000.000 di anziani riporta-no una condizione di totale mancanza di au-tosuffi cienza per almeno una delle funzioni essenziali della vita quotidiana.

Il 74% degli ospiti delle strutture resi-denziali presenti in Italia sono anziani con almeno 65 anni (75.868 sono autosuffi -cienti e 225.182 non autosuffi cienti).

Anziani e lavoro. (dati Istat, Auser, 2011) Il lavoro rappresenta il 10% circa del reddito degli anziani in Italia. 375.000 gli occupati. Dal 2004 al 2011 il numero di oc-cupati tra i 55-64enni è aumentato dell’8% su tutto il territorio nazionale, passando dal 30,5% al 38% (dato Isfol, 2012).

La regione con il tasso di occupazione più alto è il Trentino Alto Adige.

Una vita attiva e impegnata. (dati Auser, 2012) Tra il 2001 e il 2010 la per-centuale di anziani tra 65 e 74 anni che fa sport in modo continuativo è passata dal 4,4% al 9,8%.

Nel 2010 gli uomini nella fascia d’età 65-74 che praticano attività fi sica sono il 18% contro il 12,7% delle donne. Per gli over 75 si scende al 7,6% per gli uomini e al 4,1% per le donne.

Gli over75 che svolgono attività fi sica in modo continuativo sono passati da 1,4% a 3,5%, con un aumento del 2,1%.

Anziani e salute. (dati Auser, 2012)Tra il 2009 e il 2010 si è registrato

un aumento di oltre l’1% di coloro che si dichiarano in buona salute (per la fascia 65-74 si passa da 36,9% a 38,8%, per quella over75 da 20,9% a 22,2%).

Dal 2009 al 2010 è aumentato dell’1% il numero di coloro che si dichiarano in buona salute

PIÙ LONGEVI, PIÙ SPORTIVI E ANCORA LAVORATORI

In 10 anni il numero di anziani che pratica sport in modo continuativo è raddoppiato

Un contenitore di eventi incentrato sui temi dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni

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Page 32: La Piazza della Riviera est - 2012apr n51

11Voci da palazzo

vero la Società può vantare crediti verso la Regione per 117 milioni di euro che in Ve-neto Strade sono convinti di riscuotere entro l’anno ma se così non fosse? Ed è ovvio che così non sarà visto che sul bilancio regionale pendono i vincoli imposti dal Patto di sta-

bilità. Il presidente Ver-nizzi infatti è sembrato mettere le mani avanti quando ha parlato di un ridimensionamento del-le opere già progettate. “Per il prossimo triennio

– ha spiegato - ci sono di fatto sul tavolo 55 milioni, per questo stileremo una tabella delle priorità e su queste andremo ad inter-venire”. Senza mega piano triennale però e quindi non si sa su quali basi verranno decise queste priorità. Da ricordare che per i tre piani regionali approvati fi nora, dopo

il 2002 anno di inaugurazione di Veneto Strade, comprese le opere complementari al Passante di Mestre e all´A28, la società ha appaltato al 20 marzo 2012 interventi per 875 milioni di euro: 200 progetti di cui 115 già ultimati o in fase di realizzazione. Ma ci sono altri 800 milioni di progetti che con i chiari di luna degli ultimi tempi rischia-no alla grande.

Al vaglio dell’assessore Chisso c’è an-che l’ipotesi di mettere in rete Veneto Stra-de con l’altra società regionale Cav, Con-cessioni autostradali venete, che controlla il Passante di Mestre e un tratto dell’A4 con lo scopo di mettere insieme risorse utili al settore e dare fi ato alle casse della società con una ventina di milioni all’anno ma ad oggi si parla di se e ma appesi ai fi li del “forse domani”.

Dopo l’allarme di default lanciato da Silvano Vernizzi, ormai qualche mese fa, i soccorsi sono arrivati per

mettere al sicuro il futuro di Veneto Strade. L’amministratore delegato infatti aveva de-nunciato che se la Regione avesse confer-mato l’azzeramento degli stanziamenti per il 2012, come era apparso in un primo mo-mento, per la società, partecipata al 30% dalla Regione, al 50% dalle sette provincie e al 20 dalle società autostradali, sarebbe stato il tracollo. Per gli addetti ai lavori la squilla è suonata più o meno come un “Niente nuovi cantieri, nessuna garanzia d’interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria”. L’outing di Vernizzi ha tutta-via messo in moto una serie di richieste da parte dei consiglieri regionali all’assessore al bilancio, Roberto Ciambetti, che in parte sono state accolte e soddisfatte. Tuttavia a Veneto strade non sono stati destinati i 100 milioni di euro chiesti da Dario Bond, nemmeno i 40 ritenuti una soglia sicura per il proseguo delle attività. Ne sono stati assegnati 55. In tre anni, però. 15 per il 2011, 20 per il 2012 e altri 20 per l’anno successivo. Pochi o tanti, questo è quello che Ciambetti ha deciso di scucire. Sforzata la soddisfazione espressa dell’assessore Renato Chisso, anche se in occasione della presentazione del bilancio di Veneto Strade ha cercato di ridimensionare l’entità del rischio corso in precedenza. “La società - ha attaccato Chisso - è stata bistrattata da opinioni rese in libertà”. Insomma per l’assessore si sarebbe trattato semplice-mente di qualche parola sfuggita o detta in modo incauto. Più di qualcuno, invece, nel tentativo di chiusura dei rubinetti alla società avrebbe ravvisato un avvertimento o comunque il tentativo da parte della Lega di ridimensionare l’azione del potente as-sessore pidiellino. Non è detto, però, che i problemi siano fi niti per Veneto strade, per il Presidente esiste il rischio che le risorse siano poche per por-tare avanti le opere progettate. Lo stesso espetto è stato sottolineato anche dalla ca-pogruppo del Pd, Laura Puppato, sostenen-do che con i 20 milioni di euro stanziati per l’anno in corso e 120 di debito che pesano sulle casse della società, ora ridotti a 32, sia fantascienza immaginare un’attività che superi il limite dell’ordinario. A dire il

Bilancio regionale Alla società sono stati assegnati 55 mila euro in 3 anni

Veneto strade non è ancora fuori dal tunnel Vernizzi ha parlato di un ridimensionamento delle opere già progettate. Verrà data precedenza alla priorità ma manca un piano che ne stabilisca l’ordine

Ci sono altri 800 milioni di progetti che rischiano alla grande

Veneto Strade chiude con un bilancio in attivo di 32 mila euro con un patrimonio netto di 6.699.722 euro, con uno stato del patrimonio attivo di 663.932.777. Nel 2011 ha

destinato il 62,93% delle risorse in opere viarie, il 25,74% al personale (in calo), l’11,32% al funzionamento della società. Nel 2011 ha realizzato lavori per 29 milioni di euro.

NEWS IL BILANCIO DI VENETO STRADE

Per la capogruppo del partito democratico Laura Puppato è inconcepibile come i vertici di Veneto Strade abbiano il coraggio di continuare a vendere illusioni difen-dendo la funzionalità dell’ente e promettendo opere ed interventi a iosa. Se questi

signori - precisa - ritengono che un utile 2012 di 32 mila euro e le risorse dell’ultima fi nanziaria regionale (10 milioni per il 2012) possano far fronte al consistente indebi-tamento che Veneto Strade ha con le banche e assieme assicurare la prosecuzione di vecchi e nuovi lavori, oltre alla manutenzione ordinaria della viabilità, forse non hanno ben capito la situazione in cui ci hanno portato. Davvero - si chiede la capogruppo del Pd - sono convinti che si possa con queste disponibilità andare molto oltre il pagamento degli stipendi dei dipendenti e la gestione di una struttura così imponente? Ritornino con i piedi per terra - aggiunge Puppato - facciano i responsabili e non i venditori di fumo, dicendoci chiaramente come l’ente pensa di realizzare gli interventi ordinari di propria competenza, cosa ne sarà delle opere pubbliche previste dal piano triennale e che de-stino avranno i cantieri programmati da 10 anni e ancora da aprire per un ammontare di 800 milioni. Ed a proposito di federalismo stradale, tanto caro all’assessore Chisso - conclude la Puppato - vorrei invitarlo ad andare a visitare i cantieri in corso e a spiegarci ad esempio perché sulla Pedemontana non risulta a tutt’oggi impiegato neppure un lavoratore veneto.

“NON VENDETE ILLUSIONI”

“Un vecchio e guerresco fi lm d’epoca fascista raccontava di una battaglia navale tra la marina italiana e quella inglese. Sorpreso dal fuoco nemico, l’ammiraglio comandante faceva avanzare le cacciatorpediniere con un ordine preciso: ‘fare

fumo’. Le coraggiose navi si lanciavano velocissimamente contro l’avversario e, virando sul fi anco, emettevano una enorme quantità di fumo nerastro per impedire agli inglesi di vedere le navi da battaglia italiane. Gli inglesi però avevano il radar. Ecco, la capogruppo del Pd in Consiglio regionale mi sembra una cacciatorpediniera mandata a fare fumo, non avendo il radar”. L’assessore regionale alle politiche della mobilità prende da lontano le accuse della capogruppo Pd, che lamenta la scarsità di risorse della fi nanziaria regionale (“secondo lei 10 milioni di euro”) chiedendosi come possa Veneto Strade far fronte al consistente indebitamento con le banche e ai lavori. “Ricordo che quei presunti 10 milioni li ha votati anche lei, ma forse, causa fumo, non sa neppure cosa ha approvato, visto che si tratta di 15 milioni per il 2012, 20 per il 2013 e 20 per il 2014. L’esposizione bancaria è sempre un problema, ma se la capogruppo del PD avesse letto tutte le carte del bilancio di Veneto Strade Spa avrebbe scoperto che questa esposizione un anno fa era di 110 milioni di euro e oggi è calata a 36 milioni. Ci sono però crediti nei confronti della Regione per 117 milioni. In più la società ha anche degli utili, benché questi non rientrino tra gli scopi societari”. “Il vero problema non è l’esposizione della società, ma il fatto che la Regione non possa pagare ciò che le deve a causa del Patto di Stabilità, ma in ogni caso è un credito reale e non illusorio. Questa è la causa dell’indebitamento, rispetto a spese di gestione che sono diminuite e ad una confermata effi cienza della struttura di fronte a pro-blemi che sono e stanno diventando enormi a causa del drenaggio governativo di risorse locali. Questo ci porta a tenere i piedi ben per terra, su tutti i fronti infrastrutturali – dice ancora l’assessore – compreso quello della Pedemontana, che si paga da sé e rispetto alla quale abbiamo capito che la capogruppo del Pd lamenta una presenza di lavoratori siciliani, che in altra situazione sono stati ritenuti una sorta di portatori di interessi mafi osi. Mi fa piacere che la signora si sia anche lei convertita a privilegiare i veneti, ma il suo modo di proporre la cosa fuma di razzismo”.

LA CAPOGRUPPO NON VENGA A “FARE FUMO”

“Faccio i complimenti all’assessore Chisso - scrive la capogruppo democratica - per l’approfondita cultura cinematografi ca d’epoca fascista. La cosa fondamentale è che Chisso non continui a proiettare le sue trame di fantasia. Resti piuttosto sul

concreto, prima che quello su Veneto Strade diventi un fi lm drammatico. L’unica cosa che continuiamo a chiedere - precisa la Puppato - è che venga detto con chiarezza cosa faranno operativamente gli oltre 200 dipendenti di Veneto Strade e come procederanno i cantieri ed i progetti. I fondi deliberati con l’ultimo bilancio sono stati stanziati anche grazie al lavoro emendativo del Pd, per cui so benissimo di cosa stiamo parlando.

Proprio per questo ribadisco che le risorse attualmente a disposizione non riescono neppure a coprire gli appalti già fatti. La nostra - ribadisce - è una richiesta di chiarimenti tanto legittima quanto doverosa, alla quale la Giunta e i vertici di Veneto Strade devono altrettanto doverosamente rispondere. La cosa più sorprendente - conclude Puppato - è che Chisso e i suoi gridino al miracolo di fronte ad una situazione che in realtà sta pesan-temente pregiudicando l’immediato futuro dell’ente. Non mi sembra una cosa normale: a meno che non abbiano la passione per i fi lm dell’orrore...”.

“L’ASSESSORE LA SMETTA CON LE SUE TRAME DI FANTASIA”

Giovanni Vernizzi

BOTTA E RISPOSTA

Laura Puppato e Renato Chisso

30 Voci da palazzo3030 Voci da palazzo

Page 33: La Piazza della Riviera est - 2012apr n51

11Voci da palazzo

vero la Società può vantare crediti verso la Regione per 117 milioni di euro che in Ve-neto Strade sono convinti di riscuotere entro l’anno ma se così non fosse? Ed è ovvio che così non sarà visto che sul bilancio regionale pendono i vincoli imposti dal Patto di sta-

bilità. Il presidente Ver-nizzi infatti è sembrato mettere le mani avanti quando ha parlato di un ridimensionamento del-le opere già progettate. “Per il prossimo triennio

– ha spiegato - ci sono di fatto sul tavolo 55 milioni, per questo stileremo una tabella delle priorità e su queste andremo ad inter-venire”. Senza mega piano triennale però e quindi non si sa su quali basi verranno decise queste priorità. Da ricordare che per i tre piani regionali approvati fi nora, dopo

il 2002 anno di inaugurazione di Veneto Strade, comprese le opere complementari al Passante di Mestre e all´A28, la società ha appaltato al 20 marzo 2012 interventi per 875 milioni di euro: 200 progetti di cui 115 già ultimati o in fase di realizzazione. Ma ci sono altri 800 milioni di progetti che con i chiari di luna degli ultimi tempi rischia-no alla grande.

Al vaglio dell’assessore Chisso c’è an-che l’ipotesi di mettere in rete Veneto Stra-de con l’altra società regionale Cav, Con-cessioni autostradali venete, che controlla il Passante di Mestre e un tratto dell’A4 con lo scopo di mettere insieme risorse utili al settore e dare fi ato alle casse della società con una ventina di milioni all’anno ma ad oggi si parla di se e ma appesi ai fi li del “forse domani”.

Dopo l’allarme di default lanciato da Silvano Vernizzi, ormai qualche mese fa, i soccorsi sono arrivati per

mettere al sicuro il futuro di Veneto Strade. L’amministratore delegato infatti aveva de-nunciato che se la Regione avesse confer-mato l’azzeramento degli stanziamenti per il 2012, come era apparso in un primo mo-mento, per la società, partecipata al 30% dalla Regione, al 50% dalle sette provincie e al 20 dalle società autostradali, sarebbe stato il tracollo. Per gli addetti ai lavori la squilla è suonata più o meno come un “Niente nuovi cantieri, nessuna garanzia d’interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria”. L’outing di Vernizzi ha tutta-via messo in moto una serie di richieste da parte dei consiglieri regionali all’assessore al bilancio, Roberto Ciambetti, che in parte sono state accolte e soddisfatte. Tuttavia a Veneto strade non sono stati destinati i 100 milioni di euro chiesti da Dario Bond, nemmeno i 40 ritenuti una soglia sicura per il proseguo delle attività. Ne sono stati assegnati 55. In tre anni, però. 15 per il 2011, 20 per il 2012 e altri 20 per l’anno successivo. Pochi o tanti, questo è quello che Ciambetti ha deciso di scucire. Sforzata la soddisfazione espressa dell’assessore Renato Chisso, anche se in occasione della presentazione del bilancio di Veneto Strade ha cercato di ridimensionare l’entità del rischio corso in precedenza. “La società - ha attaccato Chisso - è stata bistrattata da opinioni rese in libertà”. Insomma per l’assessore si sarebbe trattato semplice-mente di qualche parola sfuggita o detta in modo incauto. Più di qualcuno, invece, nel tentativo di chiusura dei rubinetti alla società avrebbe ravvisato un avvertimento o comunque il tentativo da parte della Lega di ridimensionare l’azione del potente as-sessore pidiellino. Non è detto, però, che i problemi siano fi niti per Veneto strade, per il Presidente esiste il rischio che le risorse siano poche per por-tare avanti le opere progettate. Lo stesso espetto è stato sottolineato anche dalla ca-pogruppo del Pd, Laura Puppato, sostenen-do che con i 20 milioni di euro stanziati per l’anno in corso e 120 di debito che pesano sulle casse della società, ora ridotti a 32, sia fantascienza immaginare un’attività che superi il limite dell’ordinario. A dire il

Bilancio regionale Alla società sono stati assegnati 55 mila euro in 3 anni

Veneto strade non è ancora fuori dal tunnel Vernizzi ha parlato di un ridimensionamento delle opere già progettate. Verrà data precedenza alla priorità ma manca un piano che ne stabilisca l’ordine

Ci sono altri 800 milioni di progetti che rischiano alla grande

Veneto Strade chiude con un bilancio in attivo di 32 mila euro con un patrimonio netto di 6.699.722 euro, con uno stato del patrimonio attivo di 663.932.777. Nel 2011 ha

destinato il 62,93% delle risorse in opere viarie, il 25,74% al personale (in calo), l’11,32% al funzionamento della società. Nel 2011 ha realizzato lavori per 29 milioni di euro.

NEWS IL BILANCIO DI VENETO STRADE

Per la capogruppo del partito democratico Laura Puppato è inconcepibile come i vertici di Veneto Strade abbiano il coraggio di continuare a vendere illusioni difen-dendo la funzionalità dell’ente e promettendo opere ed interventi a iosa. Se questi

signori - precisa - ritengono che un utile 2012 di 32 mila euro e le risorse dell’ultima fi nanziaria regionale (10 milioni per il 2012) possano far fronte al consistente indebi-tamento che Veneto Strade ha con le banche e assieme assicurare la prosecuzione di vecchi e nuovi lavori, oltre alla manutenzione ordinaria della viabilità, forse non hanno ben capito la situazione in cui ci hanno portato. Davvero - si chiede la capogruppo del Pd - sono convinti che si possa con queste disponibilità andare molto oltre il pagamento degli stipendi dei dipendenti e la gestione di una struttura così imponente? Ritornino con i piedi per terra - aggiunge Puppato - facciano i responsabili e non i venditori di fumo, dicendoci chiaramente come l’ente pensa di realizzare gli interventi ordinari di propria competenza, cosa ne sarà delle opere pubbliche previste dal piano triennale e che de-stino avranno i cantieri programmati da 10 anni e ancora da aprire per un ammontare di 800 milioni. Ed a proposito di federalismo stradale, tanto caro all’assessore Chisso - conclude la Puppato - vorrei invitarlo ad andare a visitare i cantieri in corso e a spiegarci ad esempio perché sulla Pedemontana non risulta a tutt’oggi impiegato neppure un lavoratore veneto.

“NON VENDETE ILLUSIONI”

“Un vecchio e guerresco fi lm d’epoca fascista raccontava di una battaglia navale tra la marina italiana e quella inglese. Sorpreso dal fuoco nemico, l’ammiraglio comandante faceva avanzare le cacciatorpediniere con un ordine preciso: ‘fare

fumo’. Le coraggiose navi si lanciavano velocissimamente contro l’avversario e, virando sul fi anco, emettevano una enorme quantità di fumo nerastro per impedire agli inglesi di vedere le navi da battaglia italiane. Gli inglesi però avevano il radar. Ecco, la capogruppo del Pd in Consiglio regionale mi sembra una cacciatorpediniera mandata a fare fumo, non avendo il radar”. L’assessore regionale alle politiche della mobilità prende da lontano le accuse della capogruppo Pd, che lamenta la scarsità di risorse della fi nanziaria regionale (“secondo lei 10 milioni di euro”) chiedendosi come possa Veneto Strade far fronte al consistente indebitamento con le banche e ai lavori. “Ricordo che quei presunti 10 milioni li ha votati anche lei, ma forse, causa fumo, non sa neppure cosa ha approvato, visto che si tratta di 15 milioni per il 2012, 20 per il 2013 e 20 per il 2014. L’esposizione bancaria è sempre un problema, ma se la capogruppo del PD avesse letto tutte le carte del bilancio di Veneto Strade Spa avrebbe scoperto che questa esposizione un anno fa era di 110 milioni di euro e oggi è calata a 36 milioni. Ci sono però crediti nei confronti della Regione per 117 milioni. In più la società ha anche degli utili, benché questi non rientrino tra gli scopi societari”. “Il vero problema non è l’esposizione della società, ma il fatto che la Regione non possa pagare ciò che le deve a causa del Patto di Stabilità, ma in ogni caso è un credito reale e non illusorio. Questa è la causa dell’indebitamento, rispetto a spese di gestione che sono diminuite e ad una confermata effi cienza della struttura di fronte a pro-blemi che sono e stanno diventando enormi a causa del drenaggio governativo di risorse locali. Questo ci porta a tenere i piedi ben per terra, su tutti i fronti infrastrutturali – dice ancora l’assessore – compreso quello della Pedemontana, che si paga da sé e rispetto alla quale abbiamo capito che la capogruppo del Pd lamenta una presenza di lavoratori siciliani, che in altra situazione sono stati ritenuti una sorta di portatori di interessi mafi osi. Mi fa piacere che la signora si sia anche lei convertita a privilegiare i veneti, ma il suo modo di proporre la cosa fuma di razzismo”.

LA CAPOGRUPPO NON VENGA A “FARE FUMO”

“Faccio i complimenti all’assessore Chisso - scrive la capogruppo democratica - per l’approfondita cultura cinematografi ca d’epoca fascista. La cosa fondamentale è che Chisso non continui a proiettare le sue trame di fantasia. Resti piuttosto sul

concreto, prima che quello su Veneto Strade diventi un fi lm drammatico. L’unica cosa che continuiamo a chiedere - precisa la Puppato - è che venga detto con chiarezza cosa faranno operativamente gli oltre 200 dipendenti di Veneto Strade e come procederanno i cantieri ed i progetti. I fondi deliberati con l’ultimo bilancio sono stati stanziati anche grazie al lavoro emendativo del Pd, per cui so benissimo di cosa stiamo parlando.

Proprio per questo ribadisco che le risorse attualmente a disposizione non riescono neppure a coprire gli appalti già fatti. La nostra - ribadisce - è una richiesta di chiarimenti tanto legittima quanto doverosa, alla quale la Giunta e i vertici di Veneto Strade devono altrettanto doverosamente rispondere. La cosa più sorprendente - conclude Puppato - è che Chisso e i suoi gridino al miracolo di fronte ad una situazione che in realtà sta pesan-temente pregiudicando l’immediato futuro dell’ente. Non mi sembra una cosa normale: a meno che non abbiano la passione per i fi lm dell’orrore...”.

“L’ASSESSORE LA SMETTA CON LE SUE TRAME DI FANTASIA”

Giovanni Vernizzi

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Laura Puppato e Renato Chisso

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Page 34: La Piazza della Riviera est - 2012apr n51

32 Cultura veneta3232 Cultura veneta 13Cultura veneta

di Vesna Maria Brocca

Dall’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, arriva a Venezia la prima mostra ita-liana di “graphic novel”, dedicata cioè

ai romanzi a fumetti italiani. Sede espositiva di questa biblioteca immaginaria chiama-ta “Graphicnovel.it, Le roman graphique italien”, che accoglie 150 tavole originali tratte dai 15 romanzi a fumetti, presentati nella duplice edizione francese e italiana di altrettanti autori italiani, è l’antica Torre Mas-similiana dell’Isola di Sant’Erasmo a Venezia. L’isola, considerata nei secoli come “l’orto di Venezia”, risplende nel-la sua vocazione fl oreale e agricola e ben si presta ad accompagnare il visitatore in lunghe passeggiate nella natura immersa tra terra e acqua e invita quindi a proseguire il percorso fi no alla sede dell’esposizione nella suggesti-va Torre, per scoprire questa forma narrativa

contemporanea che usa il linguaggio del fu-metto e lo declina in un’espressione autoriale esclusiva di cui l’Italia è capofi la internazio-nale per qualità delle produzioni. Questa bi-blioteca immaginaria accoglie le opere, tra le più rappresentative a livello internazionale, di 15 autori che sono: Vittorio Giardino, Loren-zo Mattotti, Igort, Leila Marzocchi, Gabriella

Giandelli, Gipi, Davide Toffolo, Stefano Ricci, Davide Reviati, Sara Colaone, Giacomo Nanni, Manuele Fior, Piero Macola, France-sco Cattani, Alessandro

Tota. Non solo fumetti, dunque, ma un vero e proprio viaggio attraverso le pieghe della nostra civiltà e della nostra storia, un’occasio-ne per neofi ti e appassionati del genere per scoprire nuovi scorci della contemporaneità italiana e vagare per le stanze di una vera e propria biblioteca virtuale. “Si tratta di una

biblioteca immaginaria - spiega la curatrice della mostra, Paola Bristot - dove ci si riferi-sce alle immagini, parti integranti la scrittura verbo-visiva del fumetto, che costituiscono i riferimenti ideali degli autori, e alla capacità visionaria che evocano”. Prodotta dall’As-sociazione Vivacomix e dall’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, Graphicnovel.it apre la stagione espositiva della Torre Massimiliana curata dall’Istituzione Parco della Laguna. Aperta al pubblico fi no al 20 maggio nei seguenti orari: mercoledì-giovedì-venerdì dalle 15 alle 19, sabato-domenica dalle 11 alle 19. Per informazioni: tel. 041.2444142, www.parcolagunavenezia.it

150 tavole originali tratte dai 15 romanzi a fumetti, presentati nella duplice edizione francese e italiana

Arte Fino al 20 maggio alla Torre Massimiliana dell’Isola di Sant’Erasmo

“Graphic novel”, romanzi a fumetti italiani

Un vero e proprio viaggio attraverso le pieghe della nostra civiltà e della nostra storia

Fino al 23 maggio, con cadenza setti-manale nella giornata di mercoledì, in Aula Emiciclo all’Orto Botanico si tiene

un ciclo di seminari che approfondiscono alcuni temi della mostra “Visioni del suono. Musica elettronica all’Università di Padova” aperta fi no al 18 luglio negli spazi del CAM (Centro di Ateneo per i Musei) e organiz-zata dall’Università di Padova in collabo-razione col Conservatorio “Cesare Pollini”, col sostegno della Regione Veneto, della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e della Fondazione Antonveneta. La mostra ripercorre il sodalizio nell’ambito della musica elettronica, a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, tra Conservatorio e il Dipartimento di Ingegneria dell’Informa-zione dell’Università di Padova. Nascono infatti in quegli anni i primi corsi di Musica Elettronica, grazie alle sperimentazioni di Teresa Rampazzi e alle intuizioni del musi-cista Wolfango Dalla Vecchia, Direttore del Conservatorio di Padova dal 1971 al 1974, che si concretizzarono nella nascita, nel

1976, del Centro di Sonologia Computazio-nale (CSC) di Giovanni Battista Debiasi. I prossimi appuntamenti vedranno Federico Avanzini del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova approfondire, il 2 maggio, il legame tra Numero e suono, e Sergio Canazza sempre del Dipartimento di Ingegneria dell’Infor-mazione dell’Università di Padova spiegare, il 9 maggio, il rapporto tra Suono e società. Nuria Schoenberg Nono sarà la protagoni-sta dell’appuntamento del 16 maggio dal titolo Luigi Nono e la musica elettronica. Il ciclo di incontri si concluderà mercoledì 23 maggio con il seminario tenuto da Nicola Bernardini, Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova, e Giovanni De Poli, Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova, dal titolo Ricerca e produzione musicale oggi: SaMPL. L’entrata è libera fi no a esaurimento posti.

Musica elettronica

UN CICLO DI SEMINARI SULLA MOSTRA “VISIONI DEL SUONO”

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13Cultura veneta

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UN CICLO DI SEMINARI SULLA MOSTRA “VISIONI DEL SUONO”

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333333Motori

La nuova Classe A

Seat Mii al debutto italiano

>> Automobili

Mercedes

Seat

Design e dinamismo sono le caratteristiche che identificano, fin dal primo sguardo, la nuova Classe A, 18 centimetri più bassa rispetto al modello precedente. Partendo da una reinterpretazione del classico design a due volumi, i designer Mercedes hanno creato un’immagi-ne esterna di forte impatto emotivo, con un carattere estremamente dinamico.

Una vasta gamma di motori benzina e diesel consente di soddisfare qualsiasi aspettativa in termini di potenza garantendo, al tempo stes-so, la massima efficienza: per la prima volta, infatti, una Mercedes-Benz emetterà solo 99 g CO2 per chilometro. La gamma della nuova generazione di motori a benzina è da 1,6 e 2,0 litri di cilindrata spa-zia dai 90 kW (122 CV) della A 180, passando per i 115 kW (156

CV) della A 200, fino ad arrivare ai 155 kW (211 CV) della A 250. Le caratteristiche che accomunano questi modelli sono l’abbina-mento dell’inie-zione diretta con il turbocompres-sore a gas di scarico, un processo di combustione perfezionato, settori stratificati più ampi per l’esercizio a combustione magra attraverso iniettori a co-mando rapido per l’iniezione multipla del carburante e accensioni mul-tiple secondo necessità. Con il CAMTRONIC debutta a livello mondiale un’innovazione nel motore da 1,6 litri: grazie alla regolazione della corsa delle valvole sul lato di aspirazione, la quantità di gas freschi nella fascia di carico parziale viene limitata, riducendo così i consumi. Anche i motori diesel convincono per l’efficienza e l’ecocompatibilità, grazie alle più moderne tecniche di iniezione e sovralimentazione. Il modello A 180 CDI parte con una potenza di 80 kW (109 CV) e offre una coppia massima di 250 Nm, mentre nella motorizzazione A 200 CDI la potenza massima corrisponde a 100 kW (136 CV) e la coppia massima raggiunge 300 Nm. Il modello A 220 CDI possiede una cilindrata di 2,2 litri, 125 kW (170 CV) e 350 Nm, consentendo nella Classe A prestazioni eccellenti.

La citycar Mii fa il proprio debutto nel mercato italiano: l’introduzione di questo nuovo modello permetterà alla SEAT di ritornare in un seg-mento di mercato dal quale mancava da oltre 6 anni. La giovane e versatile supercompatta Mii sarà disponibile da metà maggio: le prime consegne riguarderanno la versione 3 porte, mentre quelle della 5 porte inizieranno da giugno. La Mii è una piacevole com-binazione di design, compattezza, eccezionale funzionalità e fruibilità dello spazio, oltre all’ottimo rapporto qualità prezzo che contraddistin-gue i modelli del marchio SEAT.

La Mii offre un innovativo propulsore tre cilindri benzina 1.0 con due varianti di potenza, 60 e 75 CV, che assicurano prestazioni notevoli non solo nel traffico cittadino: con una velocità massima di 160 e 171 km/h rispettivamente, e consumi che si attestano a soli 4,5 e 4,7 l/100 km, infatti la supercompatta spagnola è ideale anche per un uso extraurbano. Questo nuovo modello sarà disponibile in versioni: la Reference e la versione Style, più completa. Quest’ultima potrà essere ulteriormente personalizzata grazie ai pacchetti Chic e Sport. L’equipaggiamento di serie della citycar Mii offre, per la versione Reference, gli airbag frontali e laterali testa-torace per conducente e passeggero, la disatti-vazione dell’airbag frontale passeggero, l’ESC e l’Hill Hold Control per l’assistenza alla partenza in salita e il servosterzo, oltre alla radio CD-MP3 con AUX-In e due al-toparlanti. La Style include ulteriori equipaggiamenti di serie fra i quali 4 alto-parlanti aggiuntivi, i cerchi in acciaio “NOA”, il clima-tizzatore semi-automatico, la chiusura centralizzata con telecomando e gli al-zacristalli elettrici.

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Impariamo l’inglese THE ANIMALS (gli animali) SOPRA E SOTTO Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome dell’attrice in foto

Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome.

AB - ADA - BARE - EL - ELVIOERO - FE - FE - GEREITER - IVI - ORARIA - PDPINNA - RE - RUGA - SANSPIRA - TO - TRII - UOSAUSATO - VIP - VISNU

Chiave (5) - Il nome ...……….............

• “Ieri ho preso un cane per mia moglie” “Ah, sì? E dove fanno questi scambi?”• Fra fidanzati; “Caro, se tu mi amassi!” “Ma no, non aver paura che non ti amasso!”

• Un signore dice a sua moglie: “Sai cara, ho pensato che questa sera non potrai venire a teatro con quella tua vecchia pelliccia.” “Oh tesoro!” Esclama tutta felice la donna “E come hai risolto il pro-blema?” “Ho comprato un solo biglietto!”

• “Mia moglie ha perso la carta di credito” “E non hai sporto denun-cia?” “No, perché ho scoperto che il ladro spende di meno!”• Due pazzi al manicomio: “E se ci sposassimo? L’altro risponde: “Ma sei pazzo!?”• Luigi incontra Mirko: “Ehi Mirko, mia moglie ha letto “I tre porcelli-ni” e ha avuto tre gemelli, poi ha letto “Hansel e Gretel” e sono nati altri due gemelli!” “Luigi, scappo a casa!” “Perché?” “Mia moglie sta leggendo “La carica dei 101!””

Gli sposi

Chiave (4) - Un’animale...........................................................................................

ANT - BEARBEE - CATCHEETAHCRABCROCODILE

DEER - DOGDUCKEAGLEFINCH - FLYFOX - FROG

GIRAFFEJELLYFISHLIZARDMALLARDOWL

PIGSHARKSHEEPWHALEWOLF

AMICA - BRAD - BRATTFIGLI - FRATELLOFULL FRONTALI PROTAGONISTIPITT - PREMI - RUOLI - STUDI

• L’amore è qualcosa di così profondo che mai si potrà definire. Chi ama, mai potrà dire quanto ama, è infinito come l’universo.• Amare è breve, dimentica-re è lungo.• C’è tutta una vita in un’ora d’amore.• Amore: tanti sanno pro-nunciare questa parola, ma pochi sanno cosa significa veramente. Il vero amore

non è terreno ma spirituale.• Amare è anche soffrire per-ché la vera essenza della li-bertà, è amare una persona senza possederla. L’amore platonico non ti delude mai.• L’amore è la gioia di vivere. E’ l’unica stella che brilla nel cielo.• La massima forma d’egoi-smo è l’amore. Non amiamo i nostri partner, ma soltanto la loro capacità di amare noi.

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VINO

ABBINARE IL CIBO AL VINO

IN OGNI ARTICOLO FINO AD ORA PUBBLICATO VI HO DETTO CHE UN VINO BEN SI ACCOMPAGNA AD UN DETERMINATO TIPO DI PIATTO, MA ORA HO LA SERIA INTENZIONE DI SPIEGARE CHE COSA VUOL DIRE L’ABBINAMENTO DEL VINO CON IL CIBO. L’ABBINAMENTO CIBO-VINO È UNA VERA E PROPRIA OPERAZIONE MEDIANTE LA QUALE SI CERCA DI OTTENERE UN CONNUBIO

PERFETTO TRA IL VINO ED OGNI PIATTO, CON L’UNICO INTENTO DI PASSARE DAL DESIDERIO AL PIACERE PER MEZZO DI UNA PROPRIA CULTURA PERSONALE. CERTE VOLTE CI SARÀ SICURAMENTE CAPITATO, AL RISTORANTE O IN ENOTECA, DI ORDINARE DA MANGIARE E DI TROVARCI A DIRE: E ORA CHE VINO CI METTO VICINO?

CI SONO DIVERSE SCUOLE DI PENSIERO AL RIGUARDO; ALCUNI SOSTENGONO CHE OGNUNO DI NOI DEVE LASCIARSI GUIDARE DAL PRO-PRIO GUSTO PERSONALE, DALLE PROPRIE ESPERIENZE, SENZA SEGUIRE ALCUNA REGOLA. SOLAMENTE IL NOSTRO PALATO ED I NOSTRI SENSI CI DIRANNO COME ASSAPORARE AL MEGLIO OGNI CIBO ED OGNI VINO, OGNI SCELTA È ASSOLUTAMENTE SOGGETTIVA. IL NOSTRO GUSTO È IL “GIUDICE SUPREMO”, SENZA AVERE BISOGNO DI ESPERTI.

ALTRI DICONO CHE CI SONO DELLE REGOLE DA SEGUIRE AL FINE DI OTTENERE OTTIMI RISULTATI, NEL SENSO CHE LE CARNI ROSSE NON VANNO MAI ACCOSTATE A VINI LIQUOROSI BIANCHI, NESSUN GRANDE VINO ROSSO DEVE ESSERE SERVITO COL PESCE O CON CROSTACEI E MOLLUSCHI; I VINI BIANCHI VANNO SERVITI PRIMA DEI ROSSI; I VINI LEGGERI PRIMA DEI VINI PESANTI; I VINI FRESCHI PRIMA DI QUELLI A TEMPERATURA AMBIENTE; LA GRADAZIONE ALCOLICA DEVE ESSERE CRESCENTE; SERVIRE VINI FRESCHI D’ESTATE E VINI MENO FRESCHI D’INVERNO. INSOMMA CE N’È DAVVERO PER TUTTI I GUSTI MA AL FINE DI INCAPPARE IN ERRORI BANALI E GRATUITI È BENE RICORDARE ALCUNE COSE. E CIOÈ CHE UN PIATTO DI UNA DETERMINATA REGIONE BEN SI ACCOMPAGNA AD UN VINO DELLA REGIONE STESSA; VINI STRUTTURATI VENGONO PREFERITI D’INVERNO E VINI PIÙ FRESCHI D’ESTATE. INOLTRE SI PUÒ GIOCARE ABBINANDO IL VINO AL CIBO PER CONCORDANZA E PER CONTRAPPOSIZIONE. GIÀ, SIGNIFICA CHE AD UN CIBO GRASSO CI POSSO METTERE UN VINO ALCOLICO MA ANCHE UNA BOLLICINA: AD UN FORMAGGIO UN ROSSO IMPORTANTE MA ANCHE UN MOSCATO SPERO DI AVER RESO L’IDEA SU COSA SIGNIFICA ABBINARE IL VINO AD UN CIBO, ANCHE PERCHÉ SI RISCHIA MOLTE VOLTE DI VANIFICARE IL LAVORO DI CHI PREPARA IL CIBO METTENDO VICINO UN VINO CHE NON CI DARÀ MAI IL PIACERE CHE MERITA.

DenisMeneghini

CUCINA

CHITARRINE PAGLIA E FIENO AL RAGÙ DI MAREUN PRIMO PIATTO FRESCO, LEGGERO E COLORATO. IL PESCE È L’INGREDIENTE IDEALE PER CREARE RICETTE LEGGERE: GARANTISCE PIATTI ELEGANTI ED, ALLO STESSO TEMPO, POCO IMPEGNATIVI. IL TIPO UTILIZZATO PER QUESTA RICETTA È IL PIÙ COMUNE, PER QUESTO LO ABBIAMO VOLUTO

ARRICCHIRE CON LE PRIMISSIME ZUCCHINE, UN PO’ DI MAIS A DARE COLORE ED UN INGREDIENTE DAL SAPORE PIÙ FRESCO, IL SEDANO. UNA PASTA ALL’UOVO È LA PIÙ INDICATA PERCHÉ PRENDE MEGLIO IL SUGO, INOLTRE, VOLENDO GIOCARE CON I COLORI….LA PAGLIA E FIENO È QUELLA CHE PIÙ SI ABBINA. UNA RICETTA DELICATA, MA ALLO STESSO TEMPO PROFUMATA GRAZIE ALL’AGGIUNTA DEL LIMONE, SIA IN SUCCO SIA NELL’OLIO, IDEALE PER LE PRIME GIORNATE DI PRIMAVERA DA PASSARE ALL’ARIA APERTA.

INGREDIENTI PER 5 PERSONE:600G CHITARRINE ALL’UOVO PAGLIA E FIENO

900G MISTO PESCE (TOTANI, COZZE, POLIPETTI, SURIMI, CALAMARI, SEPPIOLINE, GAMBERETTI)2 ZUCCHINE PICCOLE

2 CUCCH MAIS DOLCE PRECOTTO

SEDANO FRESCO

¼ C IPOLLA BIANCA

PEPERONCINO IN POLVERE

OLIO EVO

OLIO AI LIMONI DI SORRENTO

VINO BIANCO

SUCCO DI LIMONE

DADO AROMATICO ALL’AGLIO E PREZZEMOLO, SALE

PROCEDIMENTOPULIRE IL PESCE, MONDARE E TAGLIARE LE ZUCCHINE. IN UNA PADELLA CON UN FILO D’OLIO EVO FAR SOFFRIGGERE LA CIPOLLA AFFETTATA FINEMENTE, UNIRE IL PESCE E LE ZUCCHINE; INSAPORIRE CON IL DADO, UN PIZZICO DI SALE (SE NECESSARIO), IL SUCCO DI LIMONE E CUOCERE CON IL VINO BIANCO. A METÀ COTTURA AGGIUNGERE IL SEDANO TRITATO ED IL MAIS. CUOCERE LA PASTA IN ACQUA BOLLENTE SALATA, SCOLARLA E FARLA SALTARE IN PADELLA CON IL PESCE, AGGIUNGENDO UN FILO D’OLIO AL LIMONE. SERVIRE SPOLVERANDO CON UN PO’ DI PEPERONCINO.

MANUELA E SILVIA BIZZO SPIZZICHI E BOCCONI B [email protected]

34 Crucipiazza3434 Crucipiazza

Page 37: La Piazza della Riviera est - 2012apr n51

Azzurra Edizioni S.n.c. - C.P. 93/B - 35028 Piove di Sacco (PD) >[email protected]<

Impariamo l’inglese THE ANIMALS (gli animali) SOPRA E SOTTO Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome dell’attrice in foto

Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome.

AB - ADA - BARE - EL - ELVIOERO - FE - FE - GEREITER - IVI - ORARIA - PDPINNA - RE - RUGA - SANSPIRA - TO - TRII - UOSAUSATO - VIP - VISNU

Chiave (5) - Il nome ...……….............

• “Ieri ho preso un cane per mia moglie” “Ah, sì? E dove fanno questi scambi?”• Fra fidanzati; “Caro, se tu mi amassi!” “Ma no, non aver paura che non ti amasso!”

• Un signore dice a sua moglie: “Sai cara, ho pensato che questa sera non potrai venire a teatro con quella tua vecchia pelliccia.” “Oh tesoro!” Esclama tutta felice la donna “E come hai risolto il pro-blema?” “Ho comprato un solo biglietto!”

• “Mia moglie ha perso la carta di credito” “E non hai sporto denun-cia?” “No, perché ho scoperto che il ladro spende di meno!”• Due pazzi al manicomio: “E se ci sposassimo? L’altro risponde: “Ma sei pazzo!?”• Luigi incontra Mirko: “Ehi Mirko, mia moglie ha letto “I tre porcelli-ni” e ha avuto tre gemelli, poi ha letto “Hansel e Gretel” e sono nati altri due gemelli!” “Luigi, scappo a casa!” “Perché?” “Mia moglie sta leggendo “La carica dei 101!””

Gli sposi

Chiave (4) - Un’animale...........................................................................................

ANT - BEARBEE - CATCHEETAHCRABCROCODILE

DEER - DOGDUCKEAGLEFINCH - FLYFOX - FROG

GIRAFFEJELLYFISHLIZARDMALLARDOWL

PIGSHARKSHEEPWHALEWOLF

AMICA - BRAD - BRATTFIGLI - FRATELLOFULL FRONTALI PROTAGONISTIPITT - PREMI - RUOLI - STUDI

• L’amore è qualcosa di così profondo che mai si potrà definire. Chi ama, mai potrà dire quanto ama, è infinito come l’universo.• Amare è breve, dimentica-re è lungo.• C’è tutta una vita in un’ora d’amore.• Amore: tanti sanno pro-nunciare questa parola, ma pochi sanno cosa significa veramente. Il vero amore

non è terreno ma spirituale.• Amare è anche soffrire per-ché la vera essenza della li-bertà, è amare una persona senza possederla. L’amore platonico non ti delude mai.• L’amore è la gioia di vivere. E’ l’unica stella che brilla nel cielo.• La massima forma d’egoi-smo è l’amore. Non amiamo i nostri partner, ma soltanto la loro capacità di amare noi.

Aforismi sull’amore

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VINO

ABBINARE IL CIBO AL VINO

IN OGNI ARTICOLO FINO AD ORA PUBBLICATO VI HO DETTO CHE UN VINO BEN SI ACCOMPAGNA AD UN DETERMINATO TIPO DI PIATTO, MA ORA HO LA SERIA INTENZIONE DI SPIEGARE CHE COSA VUOL DIRE L’ABBINAMENTO DEL VINO CON IL CIBO. L’ABBINAMENTO CIBO-VINO È UNA VERA E PROPRIA OPERAZIONE MEDIANTE LA QUALE SI CERCA DI OTTENERE UN CONNUBIO

PERFETTO TRA IL VINO ED OGNI PIATTO, CON L’UNICO INTENTO DI PASSARE DAL DESIDERIO AL PIACERE PER MEZZO DI UNA PROPRIA CULTURA PERSONALE. CERTE VOLTE CI SARÀ SICURAMENTE CAPITATO, AL RISTORANTE O IN ENOTECA, DI ORDINARE DA MANGIARE E DI TROVARCI A DIRE: E ORA CHE VINO CI METTO VICINO?

CI SONO DIVERSE SCUOLE DI PENSIERO AL RIGUARDO; ALCUNI SOSTENGONO CHE OGNUNO DI NOI DEVE LASCIARSI GUIDARE DAL PRO-PRIO GUSTO PERSONALE, DALLE PROPRIE ESPERIENZE, SENZA SEGUIRE ALCUNA REGOLA. SOLAMENTE IL NOSTRO PALATO ED I NOSTRI SENSI CI DIRANNO COME ASSAPORARE AL MEGLIO OGNI CIBO ED OGNI VINO, OGNI SCELTA È ASSOLUTAMENTE SOGGETTIVA. IL NOSTRO GUSTO È IL “GIUDICE SUPREMO”, SENZA AVERE BISOGNO DI ESPERTI.

ALTRI DICONO CHE CI SONO DELLE REGOLE DA SEGUIRE AL FINE DI OTTENERE OTTIMI RISULTATI, NEL SENSO CHE LE CARNI ROSSE NON VANNO MAI ACCOSTATE A VINI LIQUOROSI BIANCHI, NESSUN GRANDE VINO ROSSO DEVE ESSERE SERVITO COL PESCE O CON CROSTACEI E MOLLUSCHI; I VINI BIANCHI VANNO SERVITI PRIMA DEI ROSSI; I VINI LEGGERI PRIMA DEI VINI PESANTI; I VINI FRESCHI PRIMA DI QUELLI A TEMPERATURA AMBIENTE; LA GRADAZIONE ALCOLICA DEVE ESSERE CRESCENTE; SERVIRE VINI FRESCHI D’ESTATE E VINI MENO FRESCHI D’INVERNO. INSOMMA CE N’È DAVVERO PER TUTTI I GUSTI MA AL FINE DI INCAPPARE IN ERRORI BANALI E GRATUITI È BENE RICORDARE ALCUNE COSE. E CIOÈ CHE UN PIATTO DI UNA DETERMINATA REGIONE BEN SI ACCOMPAGNA AD UN VINO DELLA REGIONE STESSA; VINI STRUTTURATI VENGONO PREFERITI D’INVERNO E VINI PIÙ FRESCHI D’ESTATE. INOLTRE SI PUÒ GIOCARE ABBINANDO IL VINO AL CIBO PER CONCORDANZA E PER CONTRAPPOSIZIONE. GIÀ, SIGNIFICA CHE AD UN CIBO GRASSO CI POSSO METTERE UN VINO ALCOLICO MA ANCHE UNA BOLLICINA: AD UN FORMAGGIO UN ROSSO IMPORTANTE MA ANCHE UN MOSCATO SPERO DI AVER RESO L’IDEA SU COSA SIGNIFICA ABBINARE IL VINO AD UN CIBO, ANCHE PERCHÉ SI RISCHIA MOLTE VOLTE DI VANIFICARE IL LAVORO DI CHI PREPARA IL CIBO METTENDO VICINO UN VINO CHE NON CI DARÀ MAI IL PIACERE CHE MERITA.

DenisMeneghini

CUCINA

CHITARRINE PAGLIA E FIENO AL RAGÙ DI MAREUN PRIMO PIATTO FRESCO, LEGGERO E COLORATO. IL PESCE È L’INGREDIENTE IDEALE PER CREARE RICETTE LEGGERE: GARANTISCE PIATTI ELEGANTI ED, ALLO STESSO TEMPO, POCO IMPEGNATIVI. IL TIPO UTILIZZATO PER QUESTA RICETTA È IL PIÙ COMUNE, PER QUESTO LO ABBIAMO VOLUTO

ARRICCHIRE CON LE PRIMISSIME ZUCCHINE, UN PO’ DI MAIS A DARE COLORE ED UN INGREDIENTE DAL SAPORE PIÙ FRESCO, IL SEDANO. UNA PASTA ALL’UOVO È LA PIÙ INDICATA PERCHÉ PRENDE MEGLIO IL SUGO, INOLTRE, VOLENDO GIOCARE CON I COLORI….LA PAGLIA E FIENO È QUELLA CHE PIÙ SI ABBINA. UNA RICETTA DELICATA, MA ALLO STESSO TEMPO PROFUMATA GRAZIE ALL’AGGIUNTA DEL LIMONE, SIA IN SUCCO SIA NELL’OLIO, IDEALE PER LE PRIME GIORNATE DI PRIMAVERA DA PASSARE ALL’ARIA APERTA.

INGREDIENTI PER 5 PERSONE:600G CHITARRINE ALL’UOVO PAGLIA E FIENO

900G MISTO PESCE (TOTANI, COZZE, POLIPETTI, SURIMI, CALAMARI, SEPPIOLINE, GAMBERETTI)2 ZUCCHINE PICCOLE

2 CUCCH MAIS DOLCE PRECOTTO

SEDANO FRESCO

¼ C IPOLLA BIANCA

PEPERONCINO IN POLVERE

OLIO EVO

OLIO AI LIMONI DI SORRENTO

VINO BIANCO

SUCCO DI LIMONE

DADO AROMATICO ALL’AGLIO E PREZZEMOLO, SALE

PROCEDIMENTOPULIRE IL PESCE, MONDARE E TAGLIARE LE ZUCCHINE. IN UNA PADELLA CON UN FILO D’OLIO EVO FAR SOFFRIGGERE LA CIPOLLA AFFETTATA FINEMENTE, UNIRE IL PESCE E LE ZUCCHINE; INSAPORIRE CON IL DADO, UN PIZZICO DI SALE (SE NECESSARIO), IL SUCCO DI LIMONE E CUOCERE CON IL VINO BIANCO. A METÀ COTTURA AGGIUNGERE IL SEDANO TRITATO ED IL MAIS. CUOCERE LA PASTA IN ACQUA BOLLENTE SALATA, SCOLARLA E FARLA SALTARE IN PADELLA CON IL PESCE, AGGIUNGENDO UN FILO D’OLIO AL LIMONE. SERVIRE SPOLVERANDO CON UN PO’ DI PEPERONCINO.

MANUELA E SILVIA BIZZO SPIZZICHI E BOCCONI B [email protected]

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V. Petrarca 11 - Battaglia Terme (PD) Tel. 049 525680 Fax. 049 [email protected] www.termelacontea.com

Lo Stabilimento termale La Contea è una struttura dotata delle tecnologie più avanzate per tutti i tipi di cure termali.• Cure Fangobalneoterapia• Cure Inalatorie• Percorso Vascolari• Cure per la sordità Rinogena • Cure Fisiokinesiterapiche

• Piscine termali immerse nel verde

Lo Stabilimento La Contea apre la stagione termale da APRILE a NOVEMBRE. Convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale consente a tutti di fruire di un ciclo convenzionato di terapia termale all’anno presentando la ricetta del Medico di Famiglia o del Pediatra.Il nostro centro termale sito nella bellissima località dei Colli Euganei in provincia di Padova, sfrutta le fonti naturali di acqua ipertermale a 72° supermineralizzata del gruppo salso-bromoio-dico, consente a tutti coloro che ne necessitano di sccedervi assistiti da Medici specialisti anche SENZA OBBLIGO DI SOGGIORNO.

Page 38: La Piazza della Riviera est - 2012apr n51

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO DITE STOP

AGLI ERRORI CHE DAN-NEGGIANO LA VOSTRA COPPIA.

SIETE ANCORA IN TEMPO PER RIME-DIARE E RICOSTRUIRE · SALUTE LA SEDENTARIETÀ E LE RIPETUTE SOSTE AL RISTORANTE PENALIZZANO NON SOLO LA LINEA: ABBIATE MAGGIOR CURA DELL’ALIMENTAZIONE

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11

FASCINO IL VOSTRO UMORE AL-

TALENANTE NON VI FACILITA IN AMORE. PROVATE AD USCIRE DI PIÙ CON GLI AMICI E A CONOSCERE GENTE NUOVA· SALUTE LA FORMA È AL TOP, VA RIN-FORZATO L’EQUILIBRIO MENTALE CON ES-ERCIZI DI MEDITAZIONE E DI YOGA. NON SOTTOVALUTATE IL CONSIGLIO

SAGITTARIODAL 23/11

AL 21/12FASCINO DINAMICI E IPERATTIVI NON VI FER-

MATE UN ATTIMO E RISCHI-ATE DI PERDERE DI VISTA CIÒ CHE È PIÙ IMPORTANTE NELLA VOSTRA VITA · SALUTE TROPPO SPESSO ARRIVATE A SERA ESAUSTI. FATEVI CONSIGLIARE DA ESPERTI DEI FIORI DI BEACH CHE POS-SANO AIUTARVI

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01

FASCINO ABILIS-SIMI NELLE TRATTATIVE CENTRATE TUTTI GLI OBIETTIVI MA, CONQUISTATO L’INCONQUISTABILE, URGE UN GESTO DIS-TENSIVO · SALUTE QUALCHE MALORE ALL’ORIZZONTE. E’ CONSIGLIABILE FARE UN CONTROLLO DAL DENTISTA E ANCHE DALL’OSTEOPATA

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO CUORE E SENSI SI

FONDONO MAGICAMENTE E VI REGALANO EMOZIONI MOZZAFIATO. IL DIALOGO CON L’AMATO NON È MAI

STATO COSÌ PROFONDO · SALUTE SE STATE PENSANDO DI ISCRIVERVI IN PAL-ESTRA PREFERITE LA PISCINA E IN PAR-TICOLARE L’ACQUA-GYM, LE CAREZZE DELL’ACQUA VI FARANNO BENE

PESCI DAL 20/02 AL 20/03

FASCINO VI SENTITE BELLI E SEDU-CENTI COME NON ACCADEVA DA TEMPO. CALAMITATE GLI SGUARDI E SIETE OGGETTO DI AVANCE AUDACI · SALUTE E’ TEMPO DI DIETE: SIATE COSTANTI E CONVINTI CHE RAGGIUNGERETE GLI OBI-ETTIVI CHE VI SIETE POSTI. IL TRAGUARDO SPERATO VI ATTENDE

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO CON IL VOSTRO LUI FATE

PIÙ LA GUERRA CHE L’AMORE. I MO-TIVI SONO FUTILI E DI FRONTE AI VERI PROBLEMI SIETE UNA COPPIA DI FERRO · SALUTE IMPONETEVI DI FARE UNA LUNGA PASSEGGIATA OGNI GIORNO PER CARICARE LA TENSIONE E RITROVARE SE-RENITÀ E GIOIA DI VIVERE

TORO DAL 21/04

AL 20/05FASCINO VOL-

A T E ALTO SULLE ALI DELL’AMBIZIONE. MA SE NON SAPETE CONCILIARE ENTUSIASMO E PRAGMA-TISMO FARETE LA FINE DI ICARO · SALUTE LA BELLA STAGIONE IN ARRIVO POTREBBE ACUIRE CERTE VOSTRE INTOLLERANZE E PROCURARVI PROBLEMI ALLA CUTE. FATE DEGLI ESAMI

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO UN MESE

RICCO DI SVOLTE PER AFFARI E CARRIERA. IN AMORE POTETE RISCHIARE ANCHE L’IMPOSSIBILE, CUPIDO È CON VOI · SALUTE SIETE IN FORMA MA L’ARRIVO DEL CALDO POTREBBE FARSI SENTIRE. BERE MOLTA ACQUA E SALI MINERALI, VI AIUTERÀ IN OGNI SITUAZIONE

CANCRODAL 22/06

AL 22/07FASCINO I CONTRASTI NON

MANCANO E, A PEGGIORARE LA SITUAZIONE, CONTRIBUISCONO DEI FIC-CANASO. RISVEGLIATE L’EROS IN LE-TARGO! · SALUTE UN SANO REGIME DI DEPURAZIONE È QUEL CHE VI SERVE PER STARE MEGLIO. SIETE ARRIVATI A QUESTO PUNTO DELL’ANNO UN PO’ APPESSANTITI

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO I PROGETTI AMBIZIOSI AFFONDANO NELLA BUROCRAZIA E TRASCINANO IL BUON

UMORE E L’ENERGIA CHE SERVE ANCHE ALLA COPPIA· SALUTE ABBIATE CURA DI VOI, ULTIMAMENTE NON SIETE AT-TENTI AL VOSTRO BENESSERE E IL FISICO NE RISENTE. FATE UN PO’ DI SPORT

VERGINEDAL 24/08AL 22/09FASCINO SIETE CARICHI DI ENERGIE CHE SAPETE GE-

STIRE AL MEGLIO RITAGLIAN-DOVI DOLCI SPAZI DI RELAX CON IL PATER CHE RINGRAZIA· SALUTE SE VI APPAS-SIONA FATICARE SUI PEDALI, QUESTO È IL PERIODO GIUSTO PER RIMONTARE IN SELLA E RITROVARE LA FORMA PERDUTA

Oroscopo

VERGINEVERGINEDAL 24/08DAL 24/08AL 22/09AL 22/09

STIRE AL MEGLIO RITAGLIAN-

LEONELEONEDAL 23/07DAL 23/07

AL 23/08AL 23/08

AMBIZIOSI AFFONDANO

TRASCINANO IL BUON UMORE E L’ENERGIA CHE SERVE ANCHE UMORE E L’ENERGIA CHE SERVE ANCHE UMORE E L’ENERGIA CHE SERVE ANCHE UMORE E L’ENERGIA CHE SERVE ANCHE UMORE E L’ENERGIA CHE SERVE ANCHE

DAL 22/06DAL 22/06AL 22/07AL 22/07

FASCINOFASCINOMANCANO E, A PEGGIORARE LA

SITUAZIONE, CONTRIBUISCONO DEI FIC-

GEMELLIGEMELLI

TORO TORO

FASCINOFASCINOA T E ALTO SULLE ALI

ARIETEARIETEDAL 21/03DAL 21/03

AL 20/04AL 20/04

VOSTRO LUI FATE PIÙ LA GUERRA CHE L’AMORE. I MO-

DAL 20/02

ACQUARIOACQUARIODAL 21/01DAL 21/01AL 19/02AL 19/02FASCINOFASCINO

FONDONO MAGICAMENTE

CON L’AMATO NON È MAI

AL 20/01AL 20/01FASCINOFASCINO

SAGITTARIOSAGITTARIODAL 23/11DAL 23/11

MATE UN ATTIMO E RISCHI-

AL 22/11AL 22/11FASCINOFASCINO

VOSTRO UMORE AL-TALENANTE NON VI FACILITA IN AMORE.

BILANCIABILANCIADAL 2 3/09DAL 2 3/09

AGLI ERRORI CHE DAN-NEGGIANO LA VOSTRA COPPIA.

SIETE ANCORA IN TEMPO PER RIME-

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BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO DITE STOP

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SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11

FASCINO IL VOSTRO UMORE AL-

TALENANTE NON VI FACILITA IN AMORE. PROVATE AD USCIRE DI PIÙ CON GLI AMICI E A CONOSCERE GENTE NUOVA· SALUTE LA FORMA È AL TOP, VA RIN-FORZATO L’EQUILIBRIO MENTALE CON ES-ERCIZI DI MEDITAZIONE E DI YOGA. NON SOTTOVALUTATE IL CONSIGLIO

SAGITTARIODAL 23/11

AL 21/12FASCINO DINAMICI E IPERATTIVI NON VI FER-

MATE UN ATTIMO E RISCHI-ATE DI PERDERE DI VISTA CIÒ CHE È PIÙ IMPORTANTE NELLA VOSTRA VITA · SALUTE TROPPO SPESSO ARRIVATE A SERA ESAUSTI. FATEVI CONSIGLIARE DA ESPERTI DEI FIORI DI BEACH CHE POS-SANO AIUTARVI

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01

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ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO CUORE E SENSI SI

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PESCI DAL 20/02 AL 20/03

FASCINO VI SENTITE BELLI E SEDU-CENTI COME NON ACCADEVA DA TEMPO. CALAMITATE GLI SGUARDI E SIETE OGGETTO DI AVANCE AUDACI · SALUTE E’ TEMPO DI DIETE: SIATE COSTANTI E CONVINTI CHE RAGGIUNGERETE GLI OBI-ETTIVI CHE VI SIETE POSTI. IL TRAGUARDO SPERATO VI ATTENDE

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO CON IL VOSTRO LUI FATE

PIÙ LA GUERRA CHE L’AMORE. I MO-TIVI SONO FUTILI E DI FRONTE AI VERI PROBLEMI SIETE UNA COPPIA DI FERRO · SALUTE IMPONETEVI DI FARE UNA LUNGA PASSEGGIATA OGNI GIORNO PER CARICARE LA TENSIONE E RITROVARE SE-RENITÀ E GIOIA DI VIVERE

TORO DAL 21/04

AL 20/05FASCINO VOL-

A T E ALTO SULLE ALI DELL’AMBIZIONE. MA SE NON SAPETE CONCILIARE ENTUSIASMO E PRAGMA-TISMO FARETE LA FINE DI ICARO · SALUTE LA BELLA STAGIONE IN ARRIVO POTREBBE ACUIRE CERTE VOSTRE INTOLLERANZE E PROCURARVI PROBLEMI ALLA CUTE. FATE DEGLI ESAMI

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO UN MESE

RICCO DI SVOLTE PER AFFARI E CARRIERA. IN AMORE POTETE RISCHIARE ANCHE L’IMPOSSIBILE, CUPIDO È CON VOI · SALUTE SIETE IN FORMA MA L’ARRIVO DEL CALDO POTREBBE FARSI SENTIRE. BERE MOLTA ACQUA E SALI MINERALI, VI AIUTERÀ IN OGNI SITUAZIONE

CANCRODAL 22/06

AL 22/07FASCINO I CONTRASTI NON

MANCANO E, A PEGGIORARE LA SITUAZIONE, CONTRIBUISCONO DEI FIC-CANASO. RISVEGLIATE L’EROS IN LE-TARGO! · SALUTE UN SANO REGIME DI DEPURAZIONE È QUEL CHE VI SERVE PER STARE MEGLIO. SIETE ARRIVATI A QUESTO PUNTO DELL’ANNO UN PO’ APPESSANTITI

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO I PROGETTI AMBIZIOSI AFFONDANO NELLA BUROCRAZIA E TRASCINANO IL BUON

UMORE E L’ENERGIA CHE SERVE ANCHE ALLA COPPIA· SALUTE ABBIATE CURA DI VOI, ULTIMAMENTE NON SIETE AT-TENTI AL VOSTRO BENESSERE E IL FISICO NE RISENTE. FATE UN PO’ DI SPORT

VERGINEDAL 24/08AL 22/09FASCINO SIETE CARICHI DI ENERGIE CHE SAPETE GE-

STIRE AL MEGLIO RITAGLIAN-DOVI DOLCI SPAZI DI RELAX CON IL PATER CHE RINGRAZIA· SALUTE SE VI APPAS-SIONA FATICARE SUI PEDALI, QUESTO È IL PERIODO GIUSTO PER RIMONTARE IN SELLA E RITROVARE LA FORMA PERDUTA

OroscopoUN MESE IN CUI GIOCARE A MESCOLARE LE FANTASIE MA MAI I COLORI A CONTRASTO: UN SOLO GIOIELLO MA IMPORTANTE È IL SEGRETO PER LA FELICITÀ

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