40
1 www.ilcrocevia.it Benito Calonego LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) MODALITÀ DELL’ESPRESSIONE A LIVELLO SEMANTICO I PRINCIPI COSTRUTTIVI DELLA POESIA PLURIVALENZA DELLA PAROLA POETICA SIMBOLISMO PRIVATO E SIMBOLISMO PUBBLICO

LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

1

www.ilcrocevia.it

Benito Calonego

LA POESIA COME ESPRESSIONE (III)

MODALITÀ DELL’ESPRESSIONE A LIVELLO SEMANTICO

I PRINCIPI COSTRUTTIVI DELLA POESIA

PLURIVALENZA DELLA PAROLA POETICA

SIMBOLISMO PRIVATO E SIMBOLISMO PUBBLICO

Page 2: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

2

www.ilcrocevia.it

Page 3: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

3

www.ilcrocevia.it

LA POESIA COME ESPRESSIONE

I – ESPRESSIONE COME NECESSITA’ INTERIORE

II - ESPRESSIONE COME QUALCOSA CHE PRENDE FORMA

III - ESPRESSIONE COME ESTERNAZIONE

IV - ESPRESSIONE COME “COSTRUZIONE VERBALE”

V – ESPRESSIONE COME RIVELAZIONE-SCOPERTA DI SIGNIFICATI

VI - ESPRESSIONE COSCIENTE ED ESPRESSIONE INCONSCIA

VII - ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA

APPENDICI

1. MODALITÀ DELL’ESPRESSIONE A LIVELLO SEMANTICO

2. I PRINCIPI COSTRUTTIVI DELLA POESIA

3. PLURIVALENZA DELLA PAROLA POETICA

4 SIMBOLISMO PRIVATO E SIMBOLISMO PUBBLICO

Page 4: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

4

www.ilcrocevia.it

Page 5: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

5

www.ilcrocevia.it

I – ESPRESSIONE POETICA COME NECESSITA’ INTERIORE

Scrive Rainer Maria Rilke: “Un’opera d’arte è buona quando è nata da una

necessità. ......... Basta secondo me di sentire che si potrebbe vivere senza scrivere perché

sia vietato di scrivere.” (Da R. M. Rilke, Lettera a un giovane poeta)

Gli fa eco Attilio Bertolucci, uno dei maggiori poeti del Novecento: “Uno dei pregi,

forse più morale che estetico, è quello di avere scritto sempre per una necessità interiore,

secondo le leggi interiori. Ci sono stati dei momenti in cui alcuni gruppi letterari hanno

avuto il sopravvento e hanno cercato di imporre la loro poetica con metodi che sono stati

chiamati di “terrorismo critico”. Io non mi sono mai lasciato impressionare da queste

imposizioni, e se a un certo punto ho avuto un’evoluzione l’ho avuta per ragioni mie.” 1

Gli fa eco il poeta trevigiano Andrea Zanzotto: “Innanzi tutto scrivo quando proprio

non posso farne a meno. Non è un divertimento per me scrivere. E’ una liberazione, ma

anche una sofferenza; perché comporta un continuo confronto con me stesso. …

L’essenziale comunque è che ci sia una specie di necessità. Se non c’è un impulso

irresistibile, è meglio fare a meno di scrivere.” 2

***

La necessità interiore può a volte connotarsi come urgenza espressiva. In tale

evenienza corre il pericolo di scendere al livello dello sfogo, che non è più poesia.

“Infatti se ci si vuole sfogare, lo si può fare facilmente in altri modi. Se il poeta

concepisce la poesia come sfogo, essa rimane un gesto della vita e perde i suoi caratteri di

conoscenza poetica della realtà e di parola autentica e piena”“ (16).

Benedetto Croce esprime il suo ideale di poesia con queste parole: “Questo è

l'incanto della poesia: l'unione del tumulto e della calma, dell'impulso passionale e della

mente che lo contiene in quanto lo contempla. La vittoria è nella contemplazione, ma è

una vittoria che freme tutta della battaglia sostenuta e che ha sotto di sé l'avversario

domato e vivente. Il genio poetico coglie e ferma questa linea sottile, in cui la

commozione è serena e la serenità è commossa”“ (17) “[Il classicismo] tende

risolutamente verso la rappresentazione, come l’altro [il romanticismo] verso il

sentimento. … I grandi artisti, le grandi opere ... non si possono chiamare nè romantiche

nè classicistiche, nè passionali nè rappresentative, perché sono insieme classicistiche e

romantiche, rappresentazioni e sentimenti: un sentimento gagliardo, che si è fatto tutto

rappresentazione nitidissima. …Ciò che ammiriamo nelle genuine opere d’arte è la

perfetta forma fantastica, che vi assume uno stato d’animo”. 3

Alda Merini non dice qualcosa di molto diverso quando dichiara: “… sono il poeta

che grida e che gioca con le sue grida ...”

L'arte si realizza solo quando il sentimento abbia subito quasi un processo di

decantazione e perso ogni sua asprezza. La concezione crociana va certamente stretta alla

poesia del Novecento, nondimeno a mio giudizio mantiene un suo valore "normativo"

perenne, di richiamo ai valori imprescindibili della forma poetica.

1 (A.B. in Sulla poesia, Pratiche ed.)

2Andrea Zanzotto in Sulla poesia, Pratiche ed., pag. 91

3 Benedetto Croce, Breviario di estetica, Laterza, pag. 32 e ss.

Page 6: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

6

www.ilcrocevia.it

L'arte, qualunque arte, è sempre indissolubilmente legata alla vita, ma da essa

riesce ad innalzarsi col miracolo del genio. Il critico d'arte M. Marangoni afferma : “Il

mondo dell'arte non coincide con il mondo reale, con la vita, è un mondo creato dall'arte

che prima non esisteva. Quando guardo “La famiglia Bellelli” di Degas, oppure la sua

stupenda “Femme à la potiche”, o la famosa “Ballerina sulla scena”, scopro qualcosa che

non ho mai veduto, cioè la vita fissata negli aspetti elementari ed eterni del ritmo e della

luce.”4. E quello che vale per la pittura, mutatis mutandis, vale naturalmente, e nella

stessa misura, per la poesia, per la musica, per tutte le arti.

W. Wordsworth, grande poeta inglese, conferma da par suo: “... tutta la buona

poesia è il traboccare spontaneo di sentimenti forti; ma per quanto ciò sia vero, nessuna

poesia a cui si attribuisca qualche valore fu mai scritta su qualsiasi argomento se non da

un uomo che, possedendo una sensibilità organica superiore al comune, aveva anche

pensato a lungo e profondamente” 5

Maria Victoria Atencia, poetessa spagnola, chiarisce: “Io concepisco la poesia come

il frutto di uno stato di raccoglimento e di riflessione. Da uno stato di passione non

nasce che il grido. Il grido può darci sollievo, ma raramente costringerci a riflettere.

Perché si grida solo per un urgente “qui e ora” , invece la riflessione vuole continuità. ...

Ciò non toglie che nella riflessione, sospesa e raccolta in sé, intervenga o possa

intervenire “l’emergenza” , qualcosa che si sovrappone a noi stessi, che si rivela

imprescindibile al testo poetico, e che siamo incapaci, non conoscendo i meccanismi che

ci regolano, di attribuire a noi stessi. Per intenderci questa “emergenza” improvvisa la

4 Matteo Marangoni, Op. cit.

5 (W. Wordsworth, citato da Elisabetta Niccolini sul n. 144 di Poesia)

Page 7: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

7

www.ilcrocevia.it

chiamiamo “ispirazione”, e in un certo periodo è stata accolta come un dono divino, non

molto diverso dalla “rivelazione” o dall’ “estasi”. 6

L’artista si esprime attraverso la realizzazione dell’opera d’arte, si esprime dunque

indirettamente. Più precisamente, egli esprime la sua idea artistica, un’idea non astratta,

ma massimamente concreta. Rispetto all’idea artistica che presiede alla creazione

dell’opera, lo stato d’animo dell’artista (emozioni, sentimenti, vissuti), ma anche le sue

idee in genere costituiscono solamente il terreno in cui l’opera si radica e di cui si

alimenta. Può capitare che lo stato d’animo dell’artista assuma un ruolo costitutivo

dell’idea artistica ma mai fino al punto da condizionarne deterministicamente lo

svolgimento. Lo svolgimento dell’idea artistica mantiene una sua autonomia creativa.

6 (Maria Victoria Atencia, sul n. 1 di Poesia)

Page 8: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

8

www.ilcrocevia.it

II - ESPRESSIONE COME QUALCOSA CHE PRENDE FORMA ASSUMENDO

VIA VIA CONTORNI PIÙ DEFINITI

Non dobbiamo pensare all'espressione poetica come ad un fatto istantaneo, ma come

ad un processo di ricerca, di scavo interiore, di approfondimento. Ciò risulta

chiaramente, sia dalle dichiarazioni degli artisti, sia dagli esempi che seguiranno, di

versioni successive dello stesso testo.

L’espressione non è neppure un processo semplice, poiché si articola su piani

molteplici (semantico, morfologico-sintattico. metrico-ritmico, fonologico, grafico).

Espressione significa anzitutto un’idea poetica ancora indefinita e vaga che

assume via via contorni più netti e definiti.

Nella prima intuizione, anche se oscura dell’idea poetica c’è un “sentire”“ che non si

appaga delle soluzioni espressive che non siano conformi ad esso, e costringe il poeta a

continuare la sua ricerca fino a quando quel “sentire”“ non ha trovato una espressione

fedele.

Consideriamo a titolo d’esempio le successive stesure dell’incipit di <A Silvia> del

Leopardi.

Page 9: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

9

www.ilcrocevia.it

Silvia, sovvienti ancora Silvia, rimembri ancora

quel tempo de la tua vita mortale, quel tempo della tua vita mortale,

quando beltà spendeva quando beltà splendea

ne la fronte e nel sen tuo verginale, negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,

e ne gli sguardi incerti e fuggitivi, e tu, lieta, e pensosa, il limitare

e tu lieta e pudica il limitare di gioventù salivi?

di gioventù salivi?

Giuseppe de Robertis 7 commenta in questo modo il passaggio alla stesura

definitiva. “...c'era stato un tentativo di dir, minutamente, della fronte e del seno, ... del

volto; poi, ecco solo quegli occhi e la loro luce. E prima nacque la parola più

nuova,<fuggitivi>, poi quella più di tutte semplice, <ridenti>, sebbene non così

facilmente trovata, portantesi dietro la forza dell'altra, aiutata dall'altra. Ora quello

splendore è chiaro (<splendea>); e pareva prima quasi una luce fisica, o una luce

sensuale, e ora invece s'irradia dall'interno, è la giovinezza, che fa segno e lampeggia”.

Come si vede, c’è un’idea poetica ancora incerta che si fa strada, che via via prende

corpo e si definisce. E l'affinamento ha luogo a livello di idea poetica, di intuizione, e solo

di riflesso a livello espressivo (lessicale, sintattico, ecc…).

Passiamo ora a due testi famosi, "Fratelli" e "Solitudine", di Giuseppe Ungaretti.

Fratelli (1916) Fratelli (1943)

Di che reggimento siete Di che reggimento siete

fratelli? fratelli?

Fratello Parola tremante

tremante parola nella notte

nella notte

come una fogliolina Foglia appena nata

appena nata

Nell'aria spasimante

Fratelli involontaria rivolta

saluto dell'uomo presente alla sua

accorato fragilità

nell'aria spasimante

implorazione sussurrata Fratelli

di soccorso

all'uomo presente

alla sua fragilità

Anche qui il salto di qualità ha luogo prima di tutto a livello di idea poetica, e la

7 Giuseppe De robertis, Saggio sul Leopardi, Vallecchi, 1952, pagg. 273 e ss.

Page 10: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

10

www.ilcrocevia.it

novità più straordinaria, l’intuizione risolutiva, è data dall' “involontaria rivolta” della

versione definitiva. A livello espressivo, si può notare come questa sia non solo più

essenziale, ma anche più vera.

Solitudine (1918) Solitudine (1919) Solitudine(1936)

Ma le mie urla Ma le mie urla Ma le mie urla

feriscono feriscono feriscono

come i fulmini come i fulmini come fulmini

la fioca la fioca la campana fioca

campana del cielo campana del cielo del cielo

e sprofondano

impaurite E sprofondano Sprofondano

impaurite impaurite

A proposito delle successive stesure di questa poesia tante cose si potrebbero dire. Basti

accennare che via via il discorso si fa più interiore, più spirituale, con la rinuncia al facile

effetto derivante dal contrasto tra le grida del poeta e la fioca voce del cielo, con la

eliminazione della precisa determinazione fisica (come i fulmini), con la soppressione dei

facili ed esteriori legami sintattici), ecc...

Page 11: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

11

www.ilcrocevia.it

Anche la lirica che segue ha subito dei ripensamenti interessanti.

Milano

Corso Venezia rombava e cantava

come un giovane fiume a primavera.

Noi due, sperduti, s’andava s’andava,

tra la folla ubriaca della sera.

Ti guardavo nel viso a quando a quando:

eri un aperto luminoso fiore.

Poi ti prendevo la mano tremando;

e mi pareva di prenderti il cuore.

Nelle due successive versioni della lirica Milano di Diego Valeri, assistiamo a un

vero e proprio salto di qualità a livello intuitivo - espressivo.

Nella versione definitiva, l’idea poetica, depurata degli elementi egoistici e sensuali,

rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione spirituale e sentimentale.

1921

Ti guardavo nel viso a quando a

quando:

eri un pallido e molle e ardente fiore.

Poi ti sfioravo la mano tremando:

ed eri mia, mia tutta, e carne e cuore...

1930

Ti guardavo nel viso a quando a

quando:

eri un aperto luminoso fiore.

Poi ti prendevo la mano

tremando;

e mi pareva di prenderti il cuore.

L’espressione “eri un pallido e molle e ardente fiore” analiticamente descrittiva,

pletorica, dispersiva della prima versione non regge il confronto con la bellissima “eri

un aperto luminoso fiore” della seconda.

Lo stesso discorso vale per “ti sfioravo” a confronto con “ti prendevo”. Ti sfioravo la

mano era più epidermico e galante, ti prendevo la mano è più diretto e coinvolgente.

Nell’ultimo verso l’io »egoistico e la materialità della carne di “ed eri mia, mia

tutta, e carne e cuore” è decisamente surclassato da “e mi pareva di prenderti il cuore”.

Ha fatto bene il poeta a cancellarlo, essendo così poco congruente con il sentimento

d’amore e con la tenerezza che dominano la composizione, e per di più così faticosamente

costruito. Con un colpo d’ala ha estratto dal cilindro un bel verso, in cui non c’è ombra di

sensualità, di possessività, di egocentrismo. C’è solo il cuore (e l’anima).

Page 12: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

12

www.ilcrocevia.it

III - ESPRESSIONE COME ESTERNAZIONE

Espressione significa anche qualcosa che esce allo scoperto. Si tratta di un processo

solo apparentemente semplice, poiché presenta aspetti problematici, determinati da

censure e resistenze, sia esterne che interne. Tra le resistenze esterne vanno considerate le

censure di natura politica, religiosa e legale, ma anche le mode più o meno imposte dai

gruppi letterari egemoni.

Il poeta Attilio Bertolucci parla apertamente di queste ultime, dichiarando: “Ci sono

stati momenti in cui alcuni gruppi letterari hanno avuto il sopravvento e hanno cercato di

imporre la loro poetica con metodi che sono stati chiamati “terrorismo critico”. Io non mi

sono mai lasciato impressionare da queste imposizioni, e se a un cero punto ho avuto

un’evoluzione, l’ho avuta per ragioni mie”. 8

Quanto alle censure legali, ricordo che Pasolini fu più volte condannato per le sue

opere letterarie e cinematografiche e che nel passato meno recente innumerevoli opere

letterarie furono messe all’indice.

Nell’Italia odierna contano oggi forse soprattutto le censure interne, di carattere

psicologico o di carattere ideologico-letterario. Un autore può avere difficoltà ad

abbandonare uno stile espressivo, ad affrontare i gusti del pubblico con uno stile

innovativo, ecc… ecc…

8 Attilio Beretolucci, in Autori vari, SULLA POESIA, Pratiche editrice, pag. 18

Page 13: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

13

www.ilcrocevia.it

IV - ESPRESSIONE COME “COSTRUZIONE VERBALE”

Una volta che l’idea poetica sia venuta alla luce e che l’io abbia superato le invitabili

censure, resta il problema di “tradurla” in parole, di costruire un testo utilizzando il materiale linguistico.

9

Scrive in proposito Attilio Bertolucci: “Come il falegname deve saper fare una sedia

che stia in piedi, così il poeta deve saper costruire una poesia che si regga; ed oggi è più

difficile di un tempo, perché allora importava conoscere la metrica, oggi invece bisogna

saperlo fare senza questo appoggio”.10

Sul piano pratico deve possedere i ferri del mestiere. Deve saper costruire versi,

strofe e rime. Se non vuole utilizzare la metrica della tradizione – deve almeno conoscerla

non superficialmente, per potere fare delle scelte personali a ragion veduta. Può decidere

di fare a modo suo, ma sapendo bene a cosa rinuncia.

***

Il poeta, che ha a che fare con le parole, da sempre sa sfruttarne d’istinto tutte le

risorse espressive. Sa sfruttarne il significato, ma anche il significante (cioè la base

fisica, grafico-fonica).

Quando compone, egli mette a fuoco il piano del significati (semantico), in termini di

descrizione, narrazione e ideazione, e li ravviva e potenzia espressivamente mediante la

connotazione, l’analogia e il simbolo.

Nello stesso tempo ha ben presenti le potenzialità espressive dei diversi piani del

significante: la costruzione della frase, il ritmo e la musicalità del verso, la rima, la qualità

e il carattere del suono, ecc….11

9 L’idea poetica non è già data nelle sua compiutezza fin dall’inizio. Spesso prende forma, si chiarisce

durante la composizione del testo poetico. 10

Attilio Bertolucci, in Op. cit., pag 14 11

Al piano morfologico-sintattico sfrutta le numerose figure di costruzione del discorso (anafora,

inversione, chiasmo, asindeto, polisindeto, zeugma, ipallage, ecc…):

Page 14: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

14

www.ilcrocevia.it

Il testo poetico risulta così costituito di elementi semantico-concettuali, cioè di

significati, e di elementi semantizzati, cioè di significanti, intimamente intrecciati con i

significati a formare un tutto armonicamente unitario.

L’atto poetico, giocato su più piani e di conseguenza straordinariamente articolato e

complesso, necessita di un elemento capace di strutturare unitariamente il testo, di

coordinare tra loro contenuti e piani espressivi. Tale elemento è l’idea poetica. Grazie ad

essa il poeta, pur nella complessità della situazione creativa, non corre il rischio di

perdere il filo del discorso, il senso unitario di quanto sta facendo. 12

al piano metrico-ritmico (il ritmo, l’accentazione della parola, ecc…),

al piano fonologico (la rima, la qualità fonica particolare della parola, il colore del suono, il carattere del

suono, la frequenza diffusa di un dato suono, ecc…):

al piano grafico-visivo il rapporto tra i pieni (delle strofe e dei versi) e i vuoti (della pagina bianca). 12

Ved. Appendice 1: I PRINCIPI COSTRUTTIVI DEL TESTO POETICO:

Page 15: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

15

www.ilcrocevia.it

V –ESPRESSIONE COME RIVELAZIONE-SCOPERTA DI SIGNIFICATI

Secondo Diego Valeri, la poesia è la verità più profonda che all’uomo sia dato

conoscere: esprime quello che l’uomo sa dell’uomo, dell’uomo interiore e, attraverso di

esso, della realtà del mondo; la poesia è ricerca della verità che uno porta dentro di sé.” 13

La narrazione di eventi - quali ad esempio la nascita di un amore, di

un’amicizia, di un figlio, il sopravvenire della malattia, della morte, della guerra,

della pace, ... come pure la descrizione di aspetti della natura, ecc... - non sono fine a

se stessi. Attraverso di essi, la poesia coglie significati che trascendono il puro piano

fattuale, della realtà fisica e psicologica.

Secondo Vittorio Sereni la verità della poesia è conquistata spesso a fatica,

attraverso un lungo scavo interiore e una radicale interrogazione esistenziale. Una verità

che, nella grande poesia, ha nello stesso tempo i caratteri dell'individualità (a livello di

connotazione) e dell'universalità (a livello di significato). 14

Nel pensiero di Martin Heidegger “la poesia assume la funzione essenziale di

nominazione originaria: attraverso di essa l'essere, cioè la realtà spirituale, si rivela a

noi. Il suo linguaggio esprime le verità eterne dell'uomo e della vita, differenziandosi dal

chiacchiericcio quotidiano, dalla banalità”

Vediamo in proposito un paio di poesie, esemplari per la verità poetica che sanno

cogliere. 15

La prima esprime il carattere precario ed effimero della condizione umana, la

seconda l’universalità della sofferenza (anche gli animali soffrono al pari dell’uomo).

13

Lazzarini, Testimonianze in “Ugo Fasolo, “Omaggio a Diego Valeri, Op. cit. pag. 103. 14

Vittorio Sereni in Autori Vari, Op. cit, pag. 43 15

La poesia concorre allo sviluppo di una forma originale di conoscenza, la conoscenza "poetica"

della realtà (M. Cucchi). S’intende che si tratta di una conoscenza di carattere intuitivo, diversa da quella

della scienza in genere e delle scienze sociali in particolare, ma altrettanto significativa. Lalla Romano

confida a G. Spagnoletti: “La poesia si situa al di là della razionalità, … diventa rivelazione, un linguaggio

non della causalità razionale, non della vita pratica, un linguaggio che rivela qualcosa di più forte, di più

intenso, di più intimo. (Citazioni da Lalla Romano contenute nell’articolo “Lalla Romano e la poesia” di

A. Ria, sul n. 114 di Poesia)

Page 16: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

16

www.ilcrocevia.it

Page 17: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

17

www.ilcrocevia.it

Vanità (Giuseppe Ungaretti)

D'improvviso

è alto

sulle macerie

il limpido

stupore

dell'immensità

E l'uomo

curvato

sull'acqua

sorpresa

dal sole

si rinviene

un'ombra

Cullata e

piano

franta

La capra (Umberto Saba)

Ho parlato a una capra.

Era sola sul prato, era legata.

Sazia d'erba, bagnata

Page 18: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

18

www.ilcrocevia.it

dalla pioggia, belava.

Quell'uguale belato era fraterno

al mio dolore. Ed io risposi, prima

per celia, poi perché il dolore è eterno,

ha una voce e non varia.

Questa voce sentiva

gemere in una capra solitaria.

In una capra dal viso semita

sentivo querelarsi ogni altro male,

ogni altra vita.

***

Antonio Porta, a differenza dei più, assegna un valore preminente alla

comunicazione poetica. Secondo lui «questa nuova poetica è nata da un rifiuto della

poesia del silenzio, dell'idea cioè che la poesia nasca più dal silenzio che sta dentro le

parole che da quello che le parole riescono a dire, dal rifiuto di una specie di teorizzazione

della poetica dell'impossibilità di dire. E' nata dalla volontà di dire, dalla necessità

avvertita di un'arte che non si chiuda a riccio, che non si copra ermeticamente, come

invece ha fatto una parte dell'arte moderna. Prima lo scopo principale era quello di

costruire un meccanismo linguistico critico, indipendentemente dai suoi valori di

comunicazione. Oggi c'è maggiore spostamento in direzione del versante comunicativo,

che non in direzione del silenzio, e il lavoro della poesia è fatto proprio per evitare di

cadere nella trappola che è la poetica del silenzio.» 16

Giuseppe Conte chiarisce in quali termini debba essere inteso il rapporto tra

espressione e comunicazione. “Il lavoro di chi scrive è come tendere una mano nel buio

aspettando che qualcuno, sconosciuto, la stringa. Non sai a chi ti rivolgi, non sai cosa

scrivi e per chi scrivi, però ci sarà qualcuno che stringerà questa mano che tu hai lasciato

nel buio, anche nella solitudine. Qualcuno, stringendo questo mano, ama quello che tu hai

fatto, ed è questo il risultato del lavoro della poesia. Se tu avessi già un destinatario a cui

indirizzare quello che scrivi, non avresti più quella libertà che invece deve essere la

condizione fondamentale del lavoro di uno scrittore. Per me quello che conta è la

circolazione d'amore ... non per il poeta, ma per la poesia, per il suo linguaggio, per quel

grande sogno che la poesia contiene in sé.” 17

Andrea Zanzotto conferma l'idea che la poesia “serve per esprimere prima di tutto se

stessi. Poi ha anche la possibilità di comunicare ad altri qualche cosa. Una volta che la

poesia è stata scritta l'importanza del lettore diventa straordinaria, fondamentale.”

***

Il significato espresso dal singolo testo poetico è dato solo in parte dalla

16

Antonio Porta con tutta probabilità se la prende con la poesia oscura, spesso incomprensibile

dell’Ermetismo e soprattutto degli epigoni dell’Ermetismo, che per tutto il Novecento e oltre hanno

costretto il lettore a defatiganti lavori di decifrazione. Credo che la rivalutazione della comunicazione

poetica significhi sostanzialmente il rifiuto dell’oscurità, di una oscurità che non di rado copre il vuoto. 17

Giuseppe Conte, in Autori vari, Op. cit. pag. 170

Page 19: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

19

www.ilcrocevia.it

situazione esistenziale che ha fornito materia e stimolo alla sua nascita, è dato

soprattutto dal tema e di riflesso dall’idea poetica che attualizzandolo gli dà una

forma e una connotazione particolari,

Il singolo testo rimanda ad una situazione esistenziale, connotata da emozioni,

sentimenti e passioni, che fornisce lo stimolo, l'occasione concreta per la nascita del testo

in questione. Così ad esempio la poesia “Fratelli” di Ungaretti, nasce una notte al fronte,

lontano da casa, durante la prima guerra mondiale. Le emozioni, i sentimenti, le passioni

che il poeta prova in quella situazione forniscono materia e stimolo, sono la condizione

sine qua non della nascita del testo poetico, ma non sono ancora poesia, possono

diventarlo solo se suscitano nel poeta l’affiorare di un tema poetico e quindi la nascita di

un’idea, di una intuizione capace di permeare di sé e dare forma al testo poetico. Nel caso

in questione è l’imprevisto affiorare nella coscienza del tema della guerra, della

involontaria di rivolta morale contro la precarietà dell’esistenza e la logica della guerra , a

stimolare la nascita dell’idea poetica.

L’idea poetica che dà vita alla composizione può avere un lungo periodo di

incubazione e faticare a venire alla luce nel suo pieno significato. Via via che prende

forma, essa costituisce l’elemento dinamico che stimola – orienta la funzione poetica,

sia a livello semantico che a livello sintattico, metrico-ritmico, fonologico, ecc … E’

lei a creare le immagini poetiche di base, a fornire una traccia per la strutturazione

del testo, ecc…

Da quanto detto si arguisce che l’idea poetica deve essere distinta dall'argomento

della composizione, anche se quest'ultimo è intimamente orientato ad essa, come pure

dal tema della poesia. Qualche esempio chiarirà meglio le idee.

Il già richiamato quadro dell’amico Renato ha per argomento il ritorno dei bambini da

scuola, mentre il tema è il rimpianto di un tempo felice. L’idea artistica ha tradotto

concretamente il tema in questione operando particolar scelte espressive i.

La poesia del Pascoli Fides ha per argomento un bambino che si addormenta beato

ascoltando le dolci parole della mamma, mentre fuori imperversa la bufera. Il tema è il

contrasto tra le nostre illusioni e la realtà che è solo sofferenza. L’idea poetica ha tradotto

il tema in questione in un dato testo, operando determinate scelte espressive (la scelta

della forma simbolica, e quella relativa alla descrizione del tenero clima familiare).

Poiché l’idea poetica è intimamente connessa – attraverso il tema - con la poetica

dell’autore, è necessario conoscere quest’ultima per comprendere appieno il significato

della singola poesia. Non conoscendola, c’è il rischio di fraintenderlo.

Consideriamo a titolo di esempio le celebri poesie di Eugenio Montale, Cigola la

carrucola del pozzo e Mattino.

Cigola la carrucola del pozzo

Cigola la carrucola del pozzo,

l'acqua sale alla luce e vi si fonde.

Trema un ricordo nel ricolmo secchio,

nel puro cerchio un'immagine ride.

Accosto il volto a evanescenti labbri:

Si deforma il passato, si fa vecchio,

appartiene ad un altro ...

Page 20: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

20

www.ilcrocevia.it

Ah che già stride

la ruota, ti ridona all'atro fondo,

visione, una distanza ci divide.

Il secchio che sale dal pozzo è una metafora della memoria che rievoca il passato, ma

il passato non può tornare che come immagine irreale. Il verso centrale, "Accosto il volto

a evanescenti labbri", verifica tale irrealtà, l'impossibilità del ritorno del passato.

Nella seconda quartina il poeta compie l'azione che annulla il ricordo, l'immagine. Il

passato è irrevocabile, non può ritornare, comporta dolore, cioè divisione e lontananza:

l'oggetto della memoria infatti sprofonda in una spazialità buia e sfuggente.

L’idea che ha generato la poesia è derivata in prima istanza dalla poetica montaliana,

secondo la quale il soggetto è estraniato, subisce la realtà, e solo in seconda istanza

dall'episodio, a noi sconosciuto, che l'ha ispirata. Difficilmente tale idea potrebbe essere

ricavata dal testo prescindendo da una conoscenza approfondita della poetica dell'autore.

Con la poesia Mattino ancora una volta siamo di fronte ad uno dei temi peculiari della

poetica montaliana che contrappone la realtà fenomenica, l' “inganno consueto” della

sedicente realtà (alberi case colli) alla necessità cosmica (il nulla vuoto); che contrappone

gli uomini che non si voltano, che non percepiscono l'abisso che è alle loro spalle (la

precarietà della condizione umana), al poeta col suo segreto, all'intellettuale solitario che

per un attimo è colto dalla vertigine del nulla e barcolla come un ubriaco.

Page 21: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

21

www.ilcrocevia.it

Mattino

Forse un mattino andando in un'aria di vetro,

arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:

il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro

di me, con un terrore di ubriaco.

Poi come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto

alberi case colli per l'inganno consueto.

Ma sarà troppo tardi; ed io me n'andrò zitto

tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.

Da quanto rilevato a proposito dei testi montaliani presi in esame, si arguisce che il

significato di un testo può risultare difficilmente comprensibile se non si conosce la

poetica del suo autore. Questo vale soprattutto per la poesia ermetica, ma vale anche,

seppure in misura minore, per qualsiasi testo poetico.

A differenza della poetica, il pensiero filosofico del poeta o al quale il poeta si

richiama, solitamente costituisce soltanto lo sfondo culturale della sua opera, e non è

pertanto necessario conoscerlo. Per alcuni poeti, come ad esempio Leopardi, non è così.

Per intendere appieno il significato di poesie come La ginestra o Il canto notturno di un

pastore errante dell’Asia è indispensabile conoscerne il pensiero filosofico.

Come abbiamo visto, la poesia è essenzialmente espressione di idee, di emozioni e

simili, ma soprattutto di se stesso, del proprio mondo interiore. Nella poesia c’è tutto

l’uomo. É questo il motivo della sua complessità, il motivo per cui la sua comprensione

non è quasi mai semplice e immediata e richiede un lavoro di interpretazione.

Page 22: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

22

www.ilcrocevia.it

VI - ESPRESSIONE COSCIENTE ED ESPRESSIONE INCONSCIA

Poichè, come abbiamo visto, la poesia è anche mistero, l’espressione poetica non è

mai qualcosa di intellettualistico e raziocinante, ma di carattere intuitivo e profondo.

Nell’atto creativo intervengono ovviamente fattori razionali, tecnici, il cosiddetto

mestiere, ed anche, ma questo è meno ovvio, fattori inconsci che hanno a che fare con

l’emozionalità e con l’inconscio.

Da questo punto di vista, riveste un particolare interesse il racconto che Umberto

Saba fa della gestazione della celebre poesia “A mia moglie”.

Tu sei come una giovane,

una bianca pollastra.

Le si arruffano al vento

le piume, il collo china

per bere, e in terra raspa:

ma, nell’andare, ha il lento

tuo passo di regina,

ed incede sull’erba

pettoruta e superba.

È migliore del maschio.

È come sono tutte

Page 23: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

23

www.ilcrocevia.it

le femmine di tutti

i sereni animali

che avvicinano a Dio.

Così se l'occhio, se il giudizio mio

non m'inganna, fra queste hai le tue uguali,

e in nessun'altra donna.

Quando la sera assonna

le gallinelle,

mettono voci che ricordan quelle,

dolcissime, onde a volte dei tuoi mali

ti quereli, e non sai

che la tua voce ha la soave e triste

musica dei pollai.

………………………………

Egli scrive: “Quando, poche ore dopo, mia moglie ritornò a casa, la poesia era fatta:

completa, prima ancora di essere scritta, nella mia memoria. Devo averla composta in uno

stato di quasi incoscienza, perché io, che quasi tutto ricordo delle mie poesie, nulla

ricordo della sua gestazione. Ricordo solo che, di quando in quando, avevo come dei bri-

vidi. Né la poesia ebbe mai bisogno di ritocchi o varianti. S'intende che, appena ritornata

la Lina, stanca della lunga salita (si abitava a Montebello, una collina sopra Trieste) e

carica di pacchi e di pacchetti, io pretesi subito da lei che, senza nemmeno riposarsi,

ascoltasse la poesia che avevo composta durante la sua assenza. Mi aspettavo un ringra-

ziamento ed un elogio; con mia grande meraviglia, non ricevetti né una cosa né l'altra. Era

rimasta invece male, molto male; mancò poco litigasse con me. Ma è anche vero che poca

fatica durai a persuaderla che nessuna offesa ne veniva alla sua persona, che era anzi la

mia piú bella poesia.” 18

Poiché c’è una profonda affinità tra le diverse forme artistiche, riporto un ulteriore

esempio di espressione inconscia, riguardante la pittura. Esso può gettar luce sul rapporto

tra le due modalità di espressione, conscia e inconscia, razionale e irrazionale.

Il quadro dell’amico Renato che tengo nel mio studio rappresenta un gruppetto di

bambini in un viottolo di campagna che, cartella in spalla, sono diretti a scuola. L'autore

mi confessa che il titolo del quadro è “Rimpianto”“, rimpianto di un passato lontano fatto

di sogni, di speranze, di piccole gioie. Ammette che i bambini si allontanano verso il

fondo del quadro, invece di avvicinarsi a noi, perché l'infanzia è ormai lontana e

inattingibile. Mi racconta che la parte in primo piano non riusciva ad eseguirla come

avrebbe voluto. Non capiva il perché. Dietro mia sollecitazione, riconosce che la

resistenza interna poteva nascere dalla difficoltà di rappresentare il presente, un presente

fatto di amarezza e solitudine. Su di essa c'è il riverbero della luce che attraversa il

bellissimo cielo dell'infanzia, ma tale riverbero è così debole da non riuscire ad illuminare

il primo piano, ripristinando il clima di allora.

Da quanto richiamato risulta che, accanto al mestiere, alla mediazione tecnica e

razionale, sono presenti nel quadro elementi inconsci, riferibili alla espressione del mondo

interiore. Tali elementi possono avere un ruolo positivo, propulsivo, ma anche un ruolo

negativo, di resistenza alla espressione di determinati contenuti.

18

(Da Antologia del “Canzoniere”“ , Einaudi ed.)

Page 24: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

24

www.ilcrocevia.it

Come l’amico pittore, anche il poeta - ma il discorso vale per ogni tipo di artista - si

esprime in forma immediata attingendo alle profondità della psiche, e in forma mediata,

tecnica e razionale, attingendo alla cultura e alle risorse del mestiere.

Page 25: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

25

www.ilcrocevia.it

VII - ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA

“Tutti siamo un po' poeti, perché tutti abbiamo desideri e bisogni che sono quelli che

la poesia esprime; ma esprimerli attraverso il linguaggio richiede lavoro, una fatica, una

tecnica che non è diversa da quella del pittore o del musicista. Se il bisogno di poesia è di

tutti, la realizzazione è solo di chi si dedica attivamente, di chi vi passa la vita. La poesia

richiede una disciplina totale, di passare ore e ore inchiodati ad un tavolo, ad un quaderno,

ad un foglio” (8).

Il critico d'arte Matteo Marangoni se la prende con l'affermazione che l'ingenuità

è il culmine dell'arte. Secondo lui “troppa gente crede a questo sproposito e pensa subito

ai Primitivi, ai Senesi, all'Angelico: i quali anziché degli ingenui, erano perfettamente

esperti del loro mestiere; come sono sempre, del resto, tutti i buoni artisti, che la

semplicità se la conquistano” 19

. Lo stesso discorso ovviamente vale per la poesia.

“Fare poesia vuol dire prima di tutto aver una particolare sensibilità ed amare il

linguaggio, cioè amare le parole e coglierne il suono, la musica, il ritmo, prima che il

significato, cioè sentire dentro il linguaggio qualcosa che va al di là della semplice

comunicazione” 20

Naturalmente tutto ciò non basta. E infatti molti poeti riconoscono l'importanza

della cultura poetica e della competenza tecnica per fare poesia. “Per diventare poeti o

intenditori di poesia bisogna farsi l'orecchio sulla musica delle poesie, allo stesso modo

che per essere intenditori di musica bisogna ascoltarne molta, con attenzione e

partecipazione. Per poter realizzare un ritmo moderno, non definito da regole metriche

rigide, è necessario conoscere le regole. Oggi invece si ritiene che scrivere poesie sia

molto facile, perché non esistono più tecniche poetiche. Ci vuole una certa professionalità

per passare dalle velleità poetiche a un tentativo d realizzazione. Oggi con una metrica

libera sembra più facile. In realtà è più difficile, perché dimostrare professionalità in

questo modo presuppone una maggiore padronanza del mestiere. Come il falegname

deve saper fare una sedia che stia in piedi, così il poeta deve saper costruire una poesia

che si regga; ed è oggi più difficile di un tempo, perché allora importava conoscere la

metrica, oggi invece bisogna saperlo fare senza questo appoggio”. 21

La naturalezza dell'arte poetica....si raggiunge attraverso qualcosa che è entrato

nell'orecchio, venendo da Petrarca, da Dante, dagli altri classici. Si tratta dunque di una

naturalezza acquisita, non di una naturalezza naturale, spontanea.

Ovviamente, competenza tecnica non significa tecnicismo. Il poeta apprezza la

tecnica, ma diffida del tecnicismo, ci mette in guardia da una fiducia eccessiva nel

<mestiere>. Secondo Diego Valeri “il tecnicismo o l'automatismo sono vizi incompatibili

con la poesia, che dovrebbe essere tenuta sempre fuori e lontano dal campo delle bravure

e delle ambizioni secolari....” . Leonardo Sinisgalli afferma di “essere cresciuto negli

anni senza guadagnare nessuna certezza, che potesse servirgli da struttura alla sua poesia.

Ogni volta che compone una poesia, egli si trova a ricominciare da capo dal nulla”.

Mario Luzi temendo una metrica caratterizzata da una musica esteriore, scrive le sue

poesie in stesura continua, senza andare a capo al termine del verso. In tal modo è sicuro

che si tratta di versi e non di divisioni tradizionali, rituali, esteriori. Non vuole che il verso

19

Matteo Marangoni, Saper vedere, Garzanti, 1971 20

Attilio Bertolucci in Op. cit. pag. 14 21

Attilio Bertolucci in Op. cit. pag. 14

Page 26: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

26

www.ilcrocevia.it

preesista sulla carta, ma che risulti. Per fare ciò cioè per ottenere e una musica vera non

sorretta artificialmente dalla tecnica della versificazione, occorre una conoscenza

profonda della metrica, una conoscenza diventata come una seconda natura

Nei poeti “dilettanti della domenica” il rapporto tra il fattore "ingenuità" e il

fattore “cultura e competenza tecnica” è a tutto favore del secondo. Il concetto di poesia

come espressione culturale e competenza tecnica non è presente nella loro “vocazione

poetica”“. Ma questo atteggiamento non è ristretto ai soli dilettanti, se badiamo alle

doglianze dei “veri” poeti.

“Questa coscienza è stata un po’ spazzata via. Quindi c’è chi può pensare di scrivere

poesie semplicemente perché ha o crede di avere qualcosa da dire, da esprimere. E’ un

fatto che dipende dalla crisi di quel concetto artigianale di poesia che invece nel

“Novecento” storico è molto forte, un po’ dappertutto. Insomma, non si scrive tanta

poesia perché è cresciuta la coscienza di quello che sia la poesia, ma perché è diminuita.

Ripeto quello che ho detto per iscritto qualche anno fa: se ci fosse più gente che sapesse

analizzare e smontare un testo poetico, ci sarebbe meno gente che ne scrive. Su

questo non ho il minimo dubbio.” 22

La poesia ingenua, non è detto tuttavia che non abbia un suo fascino particolare, una

sua grazia, una sua levità. Vi sono persone, in ispecie in età infantile, che appaiono dotate

di virtù poetiche innate, quali la capacità immaginifica, il senso del ritmo, il gusto per la

parola. A titolo d'esempio riporto tre poesie di Loretta Barbiroli, una bambina di

Nogara (Verona) che frequentava la terza elementare all'epoca delle prime due, la prima

media all'epoca dell'ultima.

22

(Pier Vincenzo Mengaldo, intervistato da Patrizia Valduga su n. 1 di Poesia)

Page 27: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

27

www.ilcrocevia.it

La rondine

C'è il sole.

Il cielo è azzurro,

non c'è nemmeno una nuvola.

Un mite animale

vola placidamente

nel grande universo.

Autunno

Il cielo è triste,

grigio,

farfalle morte

cadono dolcemente.

Gli alberi

si addormentano

e il loro volto

riprende

ad essere triste,

lungo, oscuro.

Ormai il grande silenzio

è sceso lentamente,

come scende la notte

oscura e impaurita.

Page 28: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

28

www.ilcrocevia.it

Il sole

Il sole, il limpido sole,

bisognava pur

tuffarsi nella sua luce

per capire

la sua bontà

bisognava che io

lo toccassi perché

non mi bastava

sentirmelo sul

corpo.

Page 29: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

29

www.ilcrocevia.it

APPENDICE 1 - MODALITÀ DELL’ESPRESSIONE A LIVELLO SEMANTICO

Il linguaggio poetico è caratterizzato da modalità espressive che conferiscono al

discorso una particolare efficacia espressiva. Si tratta del linguaggio connotativo, del

linguaggio analogico e di quello simbolico.

IL LINGUAGGIO CONNOTATIVO

In effetti, il poeta impiega di norma un linguaggio di tipo connotativo, un

linguaggio cioè che utilizza oltre ai significati concettuali di base delle parole

(denotazione), significati associati a quelli di base, sfumature espressive, ricordi,

aspettative, echi, richiami, suggestioni, aloni emotivi, affettivi e culturali (connotazione).

E’ l’idea poetica, con il sentimento che lo accompagna, ad attivare i significati

associati coerenti con essa in determinate parole, espressioni, ecc… , dalle quali si

riverberano su tutte le parole del testo.

Vediamo a titolo d’esempio un brano in prosa (anche la prosa può essere ricca di

connotazioni espressive) in cui parecchie le parole “riscaldano” il contesto, e riverberano

la loro carica espressiva su tutte le altre. Si tratta delle parole finalmente, contemplò,

comandi lucenti, perfetti, comandante di una nave, grido di battaglia, balzò.

“Entrò finalmente nell'automobile; contemplò i comandi lucenti, perfetti nelle loro

cromature; si compose sul sedile come il comandante di una nave sulla plancia. Girò la

chiavetta. Un rombo chiaro e rassicurante si alzò, come un grido di battaglia. L'auto

balzò in avanti.”

Consideriamo ora la bellissima prima strofe de “Il passero solitario” di Leopardi.

Il passero solitario

D'in su la vetta della torre antica,

Passero solitario, alla campagna

Cantando vai finché non more il giorno;

Ed erra l'armonia per questa valle.

Primavera dintorno

Brilla nell'aria, e per li campi esulta,

Sì ch'a mirarla intenerisce il core.

Odi greggi belar, muggire armenti;

Gli altri augelli contenti, a gara insieme

Per lo libero ciel fan mille giri,

Pur festeggiando il lor tempo migliore:

Tu pensoso in disparte il tutto miri;

Non compagni, non voli,

Non ti cal d'allegria, schivi gli spassi;

Canti, e così trapassi

Dell'anno e di tua vita il più bel fiore.

Il termine “antica” conferisce alla torre campanaria una preziosa patina di nobiltà;

“armonia” dà al canto del passero una valenza musicale e spirituale insieme; l’espressione

“brilla nell’aria e per li campi esulta” anima e personifica la natura primaverile: chi brilla

Page 30: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

30

www.ilcrocevia.it

ed esulta non è l’aria, non sono le creature viventi, ma la primavera; ecc…

Ed ecco un altro splendido esempio di poesia, in cui il vivo sentimento della

natura impregna tutto le parole del testo, si riverbera da una parola all’altra come in un

gioco di specchi.

Primavera

Già sulle rive dello Xanto ritornano i cavalli,

gli uccelli di palude scendono dal cielo,

dalle cime dei monti

si libera azzurra fredda l'acqua e la vite

fiorisce e la verde canno spunta.

Già nelle valli risuonano

canti di primavera.

(Alceo, trad. Salvatore Quasimodo)

IL LINGUAGGIO ANALOGICO

Il poeta impiego sistematicamente le figure retoriche, cioè quei particolari costrutti

linguistici, che conferiscono al discorso una particolare efficacia espressiva. Nel giudizio

tradizionale e corrente, le figure sono considerate di norma come funzionali alla

ornamentazione: non si tratterebbe cioè di elementi sostanziali del linguaggio, inseriti

dall'interno nel suo costituirsi significativo. Nulla di più falso. La figura è una delle

risorse fondamentali della significazione linguistica, strumento chiave del rinnovamento

del linguaggio e della stessa ricostruzione del reale. E ciò non solo nell'ambito della

comunicazione letteraria, ma anche in quello dell'esperienza più ovvia e quotidiana.

E’ tanto vero che il parlar figurato non è un che di aggiunto, che il popolo ne è

amantissimo e davvero si può dire che “si fanno piú tropi in un giorno di mercato in

piazza, che in molte riunioni accademiche ».

Tra le svariate figure retoriche un posto di primo piano spetta alla figure di

significato (tropi), analogiche (similitudine, metafora e sinestesia) e basate sulla

contiguità concettuale (metonimia e sineddoche).

Se consideriamo ad esempio la metafora “Achille è un leone”, nel pensiero dell’autore

solo Achille esiste realmente. «Achille è un leone» significa “Achille è valoroso”. Achille

non diventa un leone. Il leone serve solo a rappresentare in modo efficace il valore

dell’eroe. Nella metafora “il cielo piange”, il pianto è solo fittizio, significa “cade la

pioggia dandoci un po’ di tristezza”

Se invece dico “ il fiore è bellezza”, esistono realmente sia il simbolo (il fiore) che il

suo significato (la bellezza). Analogamente, se dico “speriamo che torni presto a volare la

colomba”, esistono entrambi, il simbolo (la colomba) e il suo significato, almeno a livello

di speranza (la pace).

Page 31: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

31

www.ilcrocevia.it

IL LINGUAGGIO SIMBOLICO

Un posto altrettanto di primo piano spetta al simbolo,23

che si intuisce da allusioni,

da suggestioni, ecc... “La sua caratteristica fondamentale è di fondarsi sulla

«compatibilità» di due piani di lettura, mentre [nelle figura analogiche: similitudine,

metafora, sinestesia) i due piani si escludono. “ (Lorenzo Renzi, Come leggere la poesia,

ed. Il Mulino) In altre parole, mentre le figure analogiche contribuiscono alla

rappresentazione della realtà, ma non hanno nel pensiero dell’autore una esistenza reale, il

simbolo convive invece con la realtà, realizzando due piani di lettura della realtà,

ambedue “veri” per il poeta.

A differenza del significato metaforico, il significato simbolico è per sua natura

sfuggente e non è facile identificarlo con sicurezza, definirlo nel dettaglio, a meno che il

poeta non si premuri di darci in proposito qualche utile chiarimento. In genere è dato

dall’insieme di impressioni, suggestioni, allusioni, ecc… non riconducibili al piano della

realtà fattuale descritto dal testo.

In qualche misura e forma ogni testo poetico raggiunge il livello simbolico, poiché

significa sempre qualcosa al di là del piano puramente fattuale. 24

Nella poesia che segue, sono il moto e il sospiro delle onde, le stelle che nascono e

tramontano, il soffio del vento, la luce della luna a trasfigurare il paesaggio notturno

alludendo simbolicamente al mistero che avvolge la nostra esistenza. Nel mistero che

sovrasta, la luminosità diffusa che si innalza dal mare viene interpretata dal poeta come

un ponte d’argento, simbolo di speranza.

Mare (G. Pascoli)

M'affaccio alla finestra, e vedo il mare:

vanno le stelle, tremolano l'onde.

Vedo stelle passare, onde passare:

un guizzo chiama, un palpito risponde.

Ecco sospira l'acqua, alita il vento:

sul mare è apparso un bel ponte d'argento.

Ponte gettato sui laghi sereni,

per chi dunque sei fatto e dove meni?

Il simbolismo della poesia in alcuni casi si nasconde all'interno del significato di

primo livello, dal quale è inseparabile. Le stesse espressioni hanno sia un significato

23

C’è un simbolismo privato e un simbolismo pubblico, che vive in noi assegnando un preciso significato a

cose ed eventi..

…………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………….

Nel mondo artistico ha dominato la scena culturale soprattutto nel Novecento (Simbolismo ed Ermetismo). 24

(Lorenzo Renzi, Come leggere la poesia, ed. Il Mulino)

Page 32: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

32

www.ilcrocevia.it

manifesto, sia un significato implicito che vi aderisce strettamente, con una totale

sovrapposizione dei due piani. E' questo il caso più difficile. Il lettore infatti deve capire

che vi è una doppia valenza significativa o comunque congetturarne la presenza

partendo da indizi spesso mascherati e sottili.

Il vetro rotto (Umberto Saba)

Tutto si muove contro te. Il maltempo,

le luci che si spengono, la vecchia

casa scossa a una raffica a te cara livello fattuale

per il male sofferto, le speranze

deluse, qualche bene in lei goduto.

Ti pare il sopravvivere un rifiuto

d'obbedienza alle cose. livello simbolico

E nello schianto (coglie il significato

del vetro alla finestra è la condanna. profondo di quanto accade)

A un livello immediato la poesia si riferisce al temporale. A un lettura più attenta

si coglie l'espressione di sentimenti e situazioni angosciose che investono in profondità

l'esistenza del poeta (situazioni di guerra, persecuzione degli ebrei, ecc.) Senso fattuale e

senso simbolico sono reciprocamente incastrati. Le medesime espressioni (maltempo,

luci, raffica, schianto,.....) significano contemporaneamente su due piani, su quello della

descrizione del temporale e su quello dell'esistenza del poeta.

La poesia che segue è intessuta di simboli, cioè di elementi concreti che hanno un

significato spirituale (ponte, chiaviche, sole, Dio, turbine, in alto, pece). Naturalmente

sono presenti anche figure analogiche, soprattutto metafore (portava a te, andava

stremandosi, prese uomini e case), ma hanno un rilievo espressivo assai minore.

Vento sulla mezzaluna (Eugenio Montale)

Il grande ponte non portava a te.

T'avrei raggiunta anche navigando

nelle chiaviche, a un tuo comando. Ma

già le forze, col sole sui cristalli

delle verande, andavano stremandosi.

L'uomo che predicava sul Crescente

mi chiese «Sai dov'è Dio?» Lo sapevo

e glielo dissi. Scosse il capo. Sparve

nel turbine che prese uomini e case

e li sollevò in alto, sulla pece.

Dato il carattere ermetico della poesia, non è facile darne una lettura univoca. Si tratta

di scene di vita scozzese, ma sono alla ricerca frustrata di una donna, che è anche una

ricerca frustrata del divino. In questo risiede il loro significato simbolico.

Page 33: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

33

www.ilcrocevia.it

“Vento sulla mezzaluna” è, … un «madrigale» in negativo alla donna: fin che questa

non può essere raggiunta, l’invasione del fango umano si alza come una marea e tutta la

natura si fa buia.

Nella poesia seguente il passaggio dal livello primario, fattuale a quello simbolico

avviene in modo naturale. (Da notare che il livello simbolico utilizza anche delle

metafore, figura appartenente allo strato analogico: <terreno bruciato>, <ansietà del suo

volto>, <la pianta che conduce>, <girasole impazzito di luce>).

Il girasole

Portami il girasole ch'io lo trapianti

nel mio terreno bruciato dal salino,

e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti

del cielo l'ansietà del suo volto giallino.

Tendono alla chiarità le cose oscure,

si esauriscono i corpi in un fluire

di tinte: queste in musiche. Svanire

è dunque la ventura delle venture.

Portami tu la pianta che conduce

dove sorgono bionde trasparenze

e vapora la vita quale essenza;

portami il girasole impazzito di luce.

***

Lo strato simbolico può essere svolto in modo esplicito in una parte distinta del

testo, in genere quella conclusiva. E' quanto succede nel <Sabato del villaggio> e in molti

altri idilli leopardiani.

Page 34: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

34

www.ilcrocevia.it

Page 35: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

35

www.ilcrocevia.it

APPENDICE 2: I PRINCIPI COSTRUTTIVI DELLA POESIA

I principalI principi costruttivI del testo poetico sono la ripetizione e la

varazione. La ripetizione è onnipresente nelle forme più varie: opera con evidenza sul piano metrico-ritmico, con la ripetizione dello stesso metro e dello stesso ritmo, a livello fonico soprattutto con la rima, a livello sintattico con la ripetizione di costruzioni sintattiche, con la realizazione di particolari simmetrie, ecc...

Il contenuto della ripetizione di regola non è uguale e identico, ma soltanto equivalente. Nella ripetizione vi sono in ogni caso elementi di diversità, anche se minimi. Così possiamo parlare di variazione. (Un esempio eccezionale di ripetizione identica è data dal verso pascoliano «Lenta la neve fiocca fiocca fiocca», in cui la ripetizione rende l'effetto della continuità del fenomeno, della durata).

In campo artistico non sono possibili ripetizioni semantiche complete e assolute. Ad esempio nel verso leopardiano:

«O natura o natura, perchè non rendi poi …»

le parole ripetute hanno un'intensità diversa e maggiore rispetto alle altre, intensità che nella dizione deve essere sottolineata con la voce. Al limite la diversità può derivare unicamente dalla posizione diversa all'interno del verso, della strofe o dell'intera composizione, come accade ad esempio col ritornello che ogni volta ritorna uguale, ma con un significato espressivo mutato.

Vediamo un esempio di ripetizione particolarmente suggestivo.

L'assiuolo (G. Pascoli)

In un'alba velata di nubi, qua bianche e là nere, una voce dai campi, un singulto, un pianto

di morte: il verso dell'assiolo, L'ottavo verso si ripete uguale in_ogni strofe: «chiù ...»,Augdsi...i:fiuto ogni volta

assume una connotazione diversa.

Dov'era la luna? chè il cielo notava in un'alba di perla, ed ergersi il mandorlo e il melo parevano a meglio vederla. Venivano soffi di lampi da un nero di nubi laggiù; veniva una voce dai campi: chiir

Le stelle lucevano rare

tra mezzo alla nebbia di latte: sentivo il cullare del mare, sentivo un fru fru tra le fratte; sentivo nel cuore un sussulto, com'eco d'un grido che fu. Sonava lontano il singulto: chiú

Su tutte le lucide vette tremava un sospiro di vento: squassavano le cavallette finissimi sistri d'argento

- 33 -

Page 36: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

36

www.ilcrocevia.it

(tintinni a invisibili porte che forse non s'aprono più? ...); e c'era quel pianto di morte ... chiù

***

I rapporti tra diversi piani espressivi sono regolati dal principio di equivalenza,

che significa contemporaneamente uguaglianza e diversità. Un determinato elemento su un dato piano può per ragioni espressive avere un riscontro positivo, cioè un trattamento analogo sugli altri piani. Ad esempio una forte emozione negativa, come la morte di una persona cara, può esprimersi al livello sintattico in un periodare irregolare, a livello metrico in un ritmo spezzato, a livello fonico nel colore scuro dei suoni, ecc... Il positivo riscontro ai diversi piani non esclude tuttavia una certa tensione tra di essi: l'analogia infatti non è uguaglianza, e per principio non esclude la diversità, e dunque l'opposizione.

Grazie alla tensione tra i diversi piani espressivi, l’equivalenza acquista un significato anche quando è assente. In questi casi, la mancata equivalenza non è tanto una espressione della spontaneità creativa quanto una scelta espressiva cosciente.

Va da sè che tale dialettica rende più ricca e complessa la semantica del testo.

Page 37: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

37

www.ilcrocevia.it

APPENDICE 3: PLURIVALENZA DELLA PAROLA POETICA

Un esempio straordinario di plurivalenza della parola poetica ci è dato dal celebre

verso virgiliano 25

quadrupedante putrem sonitu quatit ungula campum, in cui le parole

che lo compongono contribuiscono a realizzare nello stesso tempo:

- la descrizione di un determinato evento guerresco:

QUADRUPEDANTE PUTREM SONITU QUATIT UNGULA CAMPUM

(lo zoccolo dei cavalli percuote il campo soffice col rumore di quattro zampe)

- un ritmo che simula perfettamente il galoppo dei cavalli:

QUADRUPE / DANTEPU / TREMSONI / TUQUATIT / UNGULA / CAMPUM

- un effetto fonico di cupezza - ottenuto dalle U ripetute - che simula il rumore sordo

degli zoccoli dei cavalli:

QUADRUPEDANTE PUTREM SONITU QUATIT UNGULA CAMPUM

- un costrutto sintattico che dà un particolare risalto espressivo a determinati termini:

QUADRUPEDANTE PUTREM SONITU QUATIT UNGULA CAMPUM.

L’analisi del verso ci mostra chiaramente come le singole parole del testo entrino in

una molteplicità di rapporti con le altre parole, in una fittissima ragnatela di relazioni.

Come notato, si tratta di un verso assai “speciale”, ma quello che vale per esso vale,

sia pure in misura assai minore, per ogni altro verso, e per l’intero testo poetico.

Per la precisione, vale per ogni testo poetico, il quale deve alla accorta “regia”

dell’idea poetica se la fitta ragnatela di relazioni di cui è intessuto è ricondotta ad unità,

consentendogli di presentarsi come un tutto unitario.

25

Il verso è tratto dall’Eneide.

Page 38: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

38

www.ilcrocevia.it

APPENDICE 4: SIMBOLISMO PRIVATO E SIMBOLISMO PUBBLICO

Nel testo poetico sono sempre presenti, oltre ai simboli privati, simboli pubblici

dotati di una propria carica valoriale che, per il fatto di appartenere al linguaggio comune,

non riconosciamo più come tali. Tutti insieme contribuiscono alla realizzazione da parte

del poeta di una lettura della realtà in larga misura “simbolica”, cioè soggettiva e

partecipativa, e non freddamente neutrale, disincantata o disincarnata.

RISPETTO ALL’EPOCA DEL SIMBOLISMO OGGI IL SIMBOLO HA UN

RUOLO PIU’ MODESTO. ABBIAMO IMPARATO A GUARDARE IN FACCIA LA

EALTA’ CON DISINCANTO.

SIMBOLISMO PRIVATO E SIMBOLISMO NATURALE

“Nell'interpretazione della poesia ho fatto ricorso al «simbolismo privato» del

poeta. In effetti tutta l’interpretazione, compreso il rilevamento dell'affinità tra la donna e

Dio, è consistita in un lavoro attorno ai simboli montaliani. Si tratta di simboli «privati” in

quanto non fanno parte di un repertorio culturale comune, valido per tutti o per molti

poeti, o per un genere letterario, come avveniva invece in altre età. Per questo per la

poesia moderna il richiamo a simbolismi «pubblici», come quello biblico o indiano, ecc.,

è generalmente poco pertinente (a meno che tale simbolismo biblico indiano, ecc., non sia

entrato a far parte del simbolismo privato del poeta, ma in questo caso il simbolismo è

stato, appunto, privatizzato). Oggi ogni poeta ha i suoi simboli. Non per questo i simboli

sono gratuiti, anzi. Non ogni cosa può diventare simbolo d'un'altra cosa. Nel simbolismo

«privato» c'è normalmente più rispetto della «naturalità» che non nel simbolismo

“pubblico». Il simbolismo «pubblico», essendo patrimonio di molti e fruendo di

un'accettazione di principio, può andare parecchio in là nella direzione dell'arbitrarietà.

Così l'«emblematica» può raggiungerli questi confini: la palma è «segno» della fedeltà,

come può essere, ed effettivamente è, anche segno della vittoria, e potrebbe esserlo anche

di molte altre cose: dell'astuzia, per es., o del commercio, ecc. ecc. Il simbolismo privato,

come quello dell'inconscio, non garantito da convenzioni esterne, ha le sue leggi interne: è

più «naturale» in quanto è meno «culturale». Non c'è da meravigliarsi se il poeta moderno

è difficilmente immaginabile senza il suo simbolismo privato, visto che la sua opera è, da

Baudelaire in qua, in cattivi rapporti con la «cultura» del suo tempo (e naturalmente col

suo tempo in generale). E, naturalmente, il simbolismo privato, come quello psicanalitico,

è profondo.

Questo livello simbolico del discorso è quello che ingloba e subordina, secondo il

principio praghese della «dominanza», gli altri . Per es. la metafora finale «sulla pece»,

che è metafora del cielo nero, vale come simbolo di ciò ché è scuro, adesivo e che arresta

il movìmento vitale. Così «la pece» si mette sullo stesso piano del «ponte» o delle

«chiaviche» che non sono metafore, ma che, come la pece, simboleggiano qualcosa: cioè,

questa volta, il movimento diretto a un fine (passaggio aereo, o sotterraneo e negli

escrementi). Dunque questa poesia di Montale ha la sua dominante» nel livèllo

sirnholico.

E’ singolare come ben raramente le «letture strutturali” abbiano considerato

questo piano, privilegiando invece quello metaforico. Credo che sia successo che il livello

simbolico del discorso, apparso come extra-linguistico, sia stato sospettato di misticismo

a causa delle associazioni fascinose e vaghe insite nel simbolo. E sarà per questo che la

poetica di formazione formalista, formatasi proprio nella lotta con le mistiche nebbie del

Page 39: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

39

www.ilcrocevia.it

Simbolismo, se ne è tenuta lontana. Penso che le ragioni di questo sospetto non siano

delle buone ragioni. Per quel che riguarda il timore delle associazioni vaghe e fascinose,

le associazioni della metafora, per es., che sono acquisite stabilmente alla poetica, anzi

alla linguistica generale, possono essere altrettanto fascinose e vaghe di quelle del

simbolismo.

Mettendo da parte i pregiudizi, vediamo allora che cos’è questo piano simbolico del

discorso. La sua caratteristica fondamentale è di fondarsi sulla «compatibilità» di due

piani di lettura, mentre nella metafora i due piani si escludono. Nella metafora il senso

figurato di «Achille era un leone» è il solo vero: cioè Achille è valoroso; Achille non

diventa un leone. Nel simbolo si ha invece un «cumulo semantico», sia si tratti delle

letture plurime del sacrificio di Isacco, sia di queste scene di vita privata e scozzese.

Queste sono e restano scene di vita scozzese, ma sono alla ricerca frustrata di una donna,

che è anche una ricerca frustrata del divino.

Dunque ci sono molti sensi. Ma - nemmeno nel simbolo - ci sono infiniti o

indefiniti sensi. Seguire il piano simbolico del discorso non vuol dire aderire

all'affermazione, disastrosa per il critico, ma forse anche per la poesia, di Valéry: «mes

vers ont le sens qu’on leur prète». (Lorenzo Renzi, Come leggere la poesia, ed. Il Mulino)

Page 40: LA POESIA COME ESPRESSIONE (III) - ilcrocevia.it · LA POESIA COME ESPRESSIONE ... ESPRESSIONE INGENUA ED ESPRESSIONE COLTA ... rappresenta l’evento amoroso in termini di comunione

40

www.ilcrocevia.it

APPENDICE 5: LIVELLI DI SENSO

Nella poesia <X agosto> di Pascoli sono presenti e chiaramente riconoscibili tutti

e quattro i livelli di senso.

X Agosto

San Lorenzo, io lo so perché tanto

di stelle per l'aria tranquilla

arde e cade, perché sì gran pianto

nel concavo cielo sfavilla.

Ritornava una rondine al tetto:

l'uccisero: cadde tra spini:

ella aveva nel becco un insetto:

la cena de' suoi rondinini.

Ora è là, come in croce, che tende

quel verme a quel cielo lontano;

e il suo nido è nell'ombra, che attende,

che pigola sempre più piano.

Anche un uomo tornava al suo nido:

l'uccisero; disse: Perdono;

e restò negli aperti occhi un grido:

portava due bambole in dono....

Ora là nella casa romita,

lo aspettano, aspettano invano:

egli immobile, attonito, addita

le bambole al cielo lontano.

E tu, Cielo, dall'alto dei mondi

sereni, infinito, immortale,

oh! d'un pianto di stelle lo inondi

quest'atomo opaco del Male!

Appartengono al primo livello, fattuale, il racconto della morte del padre e della

morte della rondine; al livello connotativo la carica suggestiva e allusiva derivante oltre

che dal ritmo, dalla rima, ecc... da certe parole ed espressioni, come < concavo cielo>,

<sfavilla>, <come in croce>, <cielo lontano>, <casa romita>, ecc... ; al livello analogico

la metafora che trasforma le stelle cadenti nel pianto del cielo; al livello simbolico il

gioco sapiente di analogie (il pianto degli uomini che diventa il pianto del cielo;

l'immagine della rondine abbattuta con le ali aperte come in croce che richiama la morte

del padre e sembra ricollegarsi al sacrificio di Cristo) il quale dilata il dolore personale a

vicenda dell'universo