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1 Corso di aggiornamento sulla radioprotezione da esposizioni sanitarie ai sensi art.7 D.Lgs. n.187 del 26 maggio 2000 LA RADIOPROTEZIONE IN CAMPO MEDICO-2 LA RADIOPROTEZIONE IN CAMPO MEDICO-2 EFFETTI BIOLOGICI EFFETTI BIOLOGICI E VALUTAZIONE DELLA DOSE IN GRAVIDANZA. E VALUTAZIONE DELLA DOSE IN GRAVIDANZA. ASPETTI DOSIMETRICI ED EPIDEMIOLOGICI. ASPETTI DOSIMETRICI ED EPIDEMIOLOGICI. USO DEI DPI PER IL PAZIENTE USO DEI DPI PER IL PAZIENTE Luisa Biazzi Luisa Biazzi Università di Pavia Università di Pavia Fisica medica Fisica medica

LA RADIOPROTEZIONE IN CAMPO MEDICO-2 EFFETTI BIOLOGICI E VALUTAZIONE DELLA DOSE IN GRAVIDANZA

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Corso di aggiornamento sulla radioprotezione da esposizioni sanitarie ai sensi art.7 D.Lgs. n.187 del 26 maggio 2000. LA RADIOPROTEZIONE IN CAMPO MEDICO-2 EFFETTI BIOLOGICI E VALUTAZIONE DELLA DOSE IN GRAVIDANZA. ASPETTI DOSIMETRICI ED EPIDEMIOLOGICI. USO DEI DPI PER IL PAZIENTE. - PowerPoint PPT Presentation

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  • Corso di aggiornamentosulla radioprotezione da esposizioni sanitarie ai sensi art.7 D.Lgs. n.187 del 26 maggio 2000LA RADIOPROTEZIONE IN CAMPO MEDICO-2EFFETTI BIOLOGICI E VALUTAZIONE DELLA DOSE IN GRAVIDANZA.ASPETTI DOSIMETRICI ED EPIDEMIOLOGICI.USO DEI DPI PER IL PAZIENTELuisa Biazzi Universit di Pavia Fisica medica

  • Normativa in vigoreDecreto legislativo 26 Maggio 2000 n. 187(Suppl.ord.n.105L G.U 7-7-2000)in vigore da 1.1.2001

    Attuazione della direttiva 97/43/EURATOM in materia di protezione sanitaria delle persone contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti connesse ad esposizioni mediche

    raggruppa tutta la legislazione in materia di tutela e sicurezza delle persone esposte a radiazioni ionizzanti per scopi medici.

  • Normativa di riferimentoD. lgs. 187 - 26/5/2000In particolare lart.10 del D.lgs. 187/00 prevede

    Protezione particolare durante la gravidanza e lallattamento

    comma 1Il prescrivente e, al momento dellindagine diagnostica o del trattamento, lo specialista devono effettuare unaccurata anamnesi allo scopo di sapere se la donna in stato di gravidanza e si informano, nel caso di somministrazione di radiofarmaci, se allatta al seno.

  • Dose allutero 1 Art. 10 D. lgs. 187/00comma 2

    Lo specialista considera la dose che deriver allutero a seguito della prestazione diagnostica o terapeutica nei casi in cui la gravidanza non possa essere esclusa.

    Se la dose superiore a 1 mSv sulla base della valutazione dosimetrica pone particolare attenzione alla giustificazione, alla necessit o allurgenza, considerando la possibilit di procrastinare lindagine o il trattamento.

  • Dose allutero 2 Art. 10 D. lgs. 187/00

    Nel caso in cui lindagine diagnostica o la terapia non possano essere procrastinate, (lo specialista) informa la donna o chi per essa dei rischi derivanti alleventuale nascituro.

    Nel caso in cui si debba comunque procedere allesposizione, lo specialista deve porre particolare attenzione al processo di ottimizzazione riguardante sia la madre che il nascituro.

  • Dose allutero 3 Art. 10 D. lgs. 187/00comma 3Nei casi di somministrazione radiofarmaci e donne che allattano al seno, particolare attenzione rivolta alla giustificazione, tenendo conto della necessit e dellurgenza, e allottimizzazione, che deve essere tale sia per la madre che per il figlio.

    Le prescrizioni dello specialista, in questi casi, possono comportare anche la sospensione temporanea o definitiva dellallattamento.

    comma 4Le raccomandazioni per le esposizioni di cui ai commi 2 e 3 sono quelle riportate nellAllegato VI.

  • Dose allutero 4

    Art. 10 D. lgs. 187/00comma 5Fermo restando quanto disposto ai commi 1, 2 e 3, lesercente delle strutture ove si svolgono indagini e trattamenti con radiazioni ionizzanti deve assicurare che vengano esposti avvisi atti a segnalare il potenziale pericolo per lembrione, il feto o per il lattante, nel caso di somministrazione di radiofarmaci; tali avvisi devono esplicitamente invitare il paziente a comunicare allo specialista lo stato di gravidanza certa o presunta o leventuale situazione di allattamento.

  • Effetti biologici 1 D. lgs. 187/00

    Gli effetti biologici connessi allimpiego di una sorgente di radiazioni sono connessi alla tipologia dellinstallazione e alle modalit dimpiego (dose inclusa).

    Gli effetti biologici delle radiazioni ionizzanti possono essere distinti in due tipi:

    -EFFETTI DETERMINISTICI

    -EFFETTI STOCASTICI

  • Rischi biologici 2 D. lgs. 187/00Effetti deterministici: causati dalla diminuzione / perdita della funzionalit di un organo per danno o morte delle cellule dellindividuo irradiato (danno somatico acuto).

    Esiste una dose soglia: leffetto patologico si osserva solo se c un danno a un numero consistente di celluleche compromette la funzionalit dellorgano/tessuto.

    Nelladulto, secondo le dosi: es. eritema, piaghe cutanee, linfopenia, danni al cristallino.

    Nel feto irradiato: es. effetti letali, malformazioni, anomalie di crescita e sviluppo, inclusi ritardi mentali gravi.

  • Rischi biologici 2bis D. lgs. 187/00Sintomatologia da esposizione globale acuta di un individuo ad alte dosi

    Dose (Sv)Sett. dopoesposiz.1-3(subletale)4(letale)> 6(sopraletale)1fase latenteNausea e vomito (1giorno)Nausea e vomito, ma-lessere, diarrea, febbre2 Depilazione, malessere generaleBocca e gola infiammate, ulcerazioni, deperimento, morte3perdita appetito, depi-lazione, infiammazione gola, emorragiePerdita appetito, emorragia, diarrea, febbre, deperimento, morte eventuale4diarrea, guarigioneSopravviv.Certa salvo complicazioni; (2.5 Sv sono mortali nel 5% dei casi)Possibile nel 50% dei casiimpossibile

  • Rischi biologici 3 D. lgs. 187/00Effetti stocastici: causati da cambiamenti indotti nelle cellule che, modificate, possono causare una trasformazione cellulare maligna che pu manifestarsi (danno somatico tardivo) anche per dosi molto basse-dopo alcuni (3) anni (leucemia, tumori ossei)-dopo vari (10) anni (tumori solidi:polmone, mammella,scheletro)

    Inoltre lirradiazione di cellule germinali pu indurre effetti ereditari embrionali e fetali (danno genetico).

    Non esiste una dose soglia e la probabilit che il danno si manifesti aumenta con la dose, mentre la gravit delleffetto indipendente dalla dose ricevuta (rapporto lineare dose/effetto a basse dosi, a bassi ratei di dose).La probabilit si riduce riducendo la dose.

  • Rischi biologici 4 D. lgs. 187/00ICRP Pubbl.60, 1990

    Probabilit di induzione di un cancro fatale nella vita (effetto somatico stocastico): 5 casi su 100.000 adulti esposti alla dose di 1 mSv

    Probabilit di induzione di malattie ereditarie (effetto genetico stocastico):10-15 casi su 100.000 madri esposte a 1 mSv

    Prevenzione: protezione gonadi (sopr.ovaie)

  • Rischi biologici 5 D. lgs. 187/00Casi particolari - CE RP100,2000:

    Dopo 60 anni di et, la probabilit sembra essere 5-10 volte minore perch laspettativa di vita pu non essere abbastanza lunga da indurre un tumore e i danni genetici sono improbabili

    Fino a 10 anni di et, la probabilit di un cancro fatale indotto 2-3 volte pi alta che negli adulti

  • Effetti biologici-sommario1 classificazione

    Classificazione dei danni da radiazioni ionizzanti

    SOMATICI(individuo esposto)

    GENETICI(progenie)

    Deterministici

    o precoci

    (dopoh,g,sett)

    Stocastici

    (dopo anni)

    Stocastici

    (dopo anni)

    Radiodermite

    Infertilit

    Cataratta (prima opacit precoce, latenza1-2 anni)

    Sindrome acuta da irradiazione

    Altri

    Tumori solidi

    Leucemie

    Mutazioni geniche

    Aberrazioni cromosomiche

  • Effetti biologici-sommario2 somatici deterministici (non stocastici o graduati

    Caratteristiche dei danni deterministici

    -Dose elevata, determina

    Gravit

    Frequenza

    -Relazione dose effetto non lineare (sigmoide) per soglia

    -Dose soglia dipendente da:

    Tipo e qualit della radiazione

    Fattore di protrazione della dose

    Tessuto e organo irradiato

    Variabilit individuale

    Sensibilit metodo diagnostico

    -Danno policitico(volume tessuto rrad)

    -Reversibilit (entro certi limiti)

    -Insorgenza per lo pi precoce

    - Danno

  • Effetti biologici-sommario3 deterministici

    Dose soglia indicativa per alcuni effetti deterministici

    Dose soglia (Gy)

    Effetto

    0.10

    danni embrionali

    0.25

    manifestazioni ematologiche

    0.30

    sterilit transitoria

    0.75

    malattia da raggi

    1.00

    sindrome emopoietica (panirradiazione)

    2.00

    cataratta

    3.00

    eritema semplice

    4.00

    dose letale media al 50%

    5.00

    sindrome gastroenterica (panirradiazione)

    20.0

    sindrome cerebrale

  • Effetti biologici-sommario4 deterministici

    Intervalli di comparsa di sindromi conseguenti

    a panirradiazione crescente (gradualit degli effetti)

    Dose assorbita (Gy)

    Manifestazioni cliniche

    0 - 0.25

    nessuna manifestazione

    0.25 - 1.0

    manifestazioni ematologiche rilevabili

    1.0 - 2.0

    manifestazioni ematologiche rilevanti, vomito

    2.0 - 6.0

    manifestazioni ematologiche imponenti, torpore, emorragia, infezioni, vomito, nausea, emorragia

    6.0 - 10.0

    sindrome intestinale

    20.0

    sindrome neurologica

  • Effetti biologici-sommario5 deterministici

    Correlazione tra gradualit (e quindi gravit) delle lesioni e dose per irradiazione localizzata alla cute

    Dose soglia (Gy)

    Manifestazioni cutanee

    0 - 3

    nessuna manifestazione

    ~ 3

    eritema semplice

    ~ 6

    eritema bolloso

    ~ 12

    dermatite ulcerosa

    ~ 32

    dermatite necrotica

  • Effetti biologici-sommario6 somatici stocastici

    Caratteristiche dei danni stocastici

    - Dose (anche molto bassa)

    Non determina la gravit (legge del "Tutto o nulla")

    Determina la probabilit di comparsa

    - Relazione dose-effetto lineare passante per l'origine

    - Dose soglia supposta assente a fini di radioprotezione

    - Danno monocitico

    - Latenza lunga e molto lunga

    - Assenza di reversibilit

    - Danno aspecifico

    - Attribuzione eziologica su base probabilistica

  • Effetti biologici-sommario7 genetici

    Alcune sindromi genetiche da alterato numero cromosomico

    Sindrome

    n.crom.

    Corredo

    Caratteristiche cliniche

    Frequenza

    Klinefelter

    47

    XXY

    Microdidimia, azoospermia, ginecomastia, eunocoidismo, faccia glabra, osteoporosi, deficit mentale

    2.10-3maschi

    Turner

    45

    X

    Infantilismo sessuale, nanismo, Pterigio, amenorrea

    1.10-3femmine

    Down

    47

    trisomia

    Ritardo mentale, pliche epicantiche, orecchie malformate, occipite piatto

    1/700

    Trisomia D

    47

    1 dei 3 cromos. del gruppo D

    Microftalmia, opacit corneali, orecchie malformate, palatoschisi, criptorchidismo, amgiomi facciali, malformazioni cardiache e renali

    1-2.10-4

    Trisomia E

    47

    crom. 17 o 18

    Orecchie ad impianto basso, micrognatismo, occipite priminente, sterno breve, pelvi strette, malformazioni cardiache e renali

    1-2.10-4

  • Effetti biologici-sommario8 deterministici

    Dose soglia indicativa per alcuni effetti deterministici

    Malattia

    Frequenza (10-16)

    Osteogenesi imperfetta

    40

    Acondroplasia

    30

    Anidria

    15

    Poliposi colica

    71

    Retinoblastoma

    24

    Rene policistico

    860

    Distrifia miotonica

    220

    Sferocitosi

    220

    Morbo di Huntington

    300

    Sindrome di Marfan

    30

    Sclerosi tuberosa

    25

    Neurofibromatosi

    350

  • Rischi biologici e sorgenti artificiali D. lgs. 187/00Luso di radiazioni ionizzanti a scopo medico rappresenta la fonte principale di esposizione della popolazione a sorgenti artificiali con progressivo aumento dovuto a nuove apparecchiature e tecniche di indagini ad alte dosi:

    -Tomografia computerizzata (TC)-Tomografia ad emissione di positroni (PET)-Radiologia interventiva

    Il D.Lgs.187/00 impone ladozione del principio di giustificazione a carico del prescrivente un esame radiologico, ma lo specialista che decide sullappropriatezza dellesame.

  • Radioprotezione 1 Prevenzione per LavoratoriLa radioprotezione dei LAVORATORI E POPOLAZIONE si prefigge lobiettivo di

    -prevenire totalmente i danni deterministici (cio a soglia e quindi gli effetti somatici immediati)

    -limitare a livelli accettabili la probabilit degli effetti stocastici (cio senza soglia e quindi danni somatici tardivi e genetici).

    Nel primo caso la legge fissa limiti di dose individuale sufficientemente bassi da garantire il non raggiungimento delle soglie dei danni deterministici.

  • Radioprotezione 2 Prevenzione per LavoratoriNel secondo caso si devono rispettare i principi generali della radioprotezione:

    - principio di giustificazione: le attivit che espongono a radiazioni ionizzanti debbono essere preventivamente giustificate e periodicamente riconsiderate in funzione dei benefici derivanti;- principio di ottimizzazione: le esposizioni a radiazioni ionizzanti devono essere contenute al livello pi basso ragionevolmente ottenibile, tenuto conto dei fattori economici e sociali.- principio di limitazione delle dosi individuali: la somma delle dosi ai singoli individui non deve essere superiore ai limiti prescritti considerati in un certo modo sicuri.

  • Radioprotezione 3 Prevenzione per LavoratoriSono stati quindi fissati:

    -limiti di DOSE EFFICACE, ossia al corpo intero, che garantiscono un rischio stocastico accettabile e nessun rischio deterministico

    -limiti di DOSE EQUIVALENTE, ossia agli organi, per prevenire gli effetti deterministici a cute, cristallino, pelle, estremit.

  • Dosi ai lavoratori e alla popolazione D.Lgs.241/2000Limiti di classificazione e di dose (D.Lgs.230/95 modificato da D.Lgs.241/2000)(1) dose media su una qualsiasi superficie di 1 cm2 indipendentemente dalla superficie esposta Riguardo ai limiti di dose essi sono stabiliti per la categoria A e per i non esposti. I limiti per la categoria B sono individuati per differenza.

    LIMITI

    -Lavoratori Cat.A

    -Lavoratori autonomi

    e dipendenti da terzi

    -Apprendisti e studenti

    et ( 18 a esposti

    per lavoro o studio

    -Lavoratori Cat.B

    -Lavoratori autonomi e dipendenti da terzi

    -Apprendisti e studenti

    et 16-18 a esposti

    per lavoro o studio

    -Lavoratori non esposti

    -Persone del pubblico

    Dose efficace

    per esposizione globale

    20 mSv per anno

    6 mSv per anno

    1 mSv per anno

    Dose equivalente:

    Cristallino

    150 mSv per anno

    50 mSv per anno

    15 mSv per anno

    Pelle

    500 mSv per anno(1)

    150 mSv per anno(1)

    50 mSv per anno

    Estremit:

    mani, avambracci, piedi,

    caviglie

    500 mSv per anno

    150 mSv per anno

    50 mSv per anno

  • Dose ai lavoratori e alla popolazione Limitazionipergruppiparticolaridilavoratori(D.Lgs626/94(D.Lgs.230/1995)D.Lgs.241/2000

    Gruppi particolari

    Limitazioni

    Lavoratrici gestanti

    (La lavoratrice ha lobbligo di notificare al datore di lavoro il proprio stato di gestazione, non appena accertato)

    Non possono svolgere attivit in zone classificate o comunque attivit che potrebbero esporre il nascituro ad una dose che ecceda 1 mSv durante il periodo della gravidanza

    Lavoratrici che allattano

    Non possono svolgere attivit con rischio di contaminazione

    Apprendisti e studenti di et 16-18 a

    esposti non per lavoro o studio

    Apprendisti e studenti di et < 16 a

    -Met dei limiti stabiliti per il pubblico

    -Ogni singola esposizione correlata alla loro attivit non pu superare un ventesimo dei limiti annuali stabiliti per il pubblico

    -Speciali disposizioni per particolari condizioni di esposizione

  • Radioprotezione 4 Prevenzione per PazientiNel caso dei PAZIENTI i principi di giustificazione e ottimizzazione vanno comunque rispettati. Viceversa il terzo principio applicabile solo ai lavoratori mentre per la tutela dei pazienti si applicano i cosiddetti Livelli diagnostici di riferimento (LDR).

    LEsperto di Fisica medica, in base alle verifiche delle condizioni di esecuzione degli esami radiologici e dal confronto coi relativi LDR (EUR) riferiti a procedure e pazienti standard, ha il compito di indicare al Responsabile dellimpianto radiologico le azioni atte a ridurre lesposizione dei pazienti a valori inferiori ai LDR a meno di motivazioni specifiche (paziente non standard, tecnica non standard, ecc.).

  • Rischi al nascituro 1 Prevenzione per il NascituroLo sviluppo del nascituro si articola in 3 fasi:

    -impianto delluovo (1-2 settimana)-organogenesi (3 8 settimana)-sviluppo fetale (9-41 settimana)

    Lirraggiamento della donna in gravidanza pu comportare nel nascituro sia effetti stocastici che deterministici (NO BENEFICI=SOLO RISCHI!!!)

    I tessuti con cellule in fase di crescita sono i pi radiosensibili.

  • Rischi al nascituro 2 Nascituro: effettiTipo e gravit degli EFFETTI DETERMINISTICI sul nascituro dipendono dal periodo di gestazione in cui si verifica lesposiz.e dalla dose assorbita (soglia aborto e malformazioni: ~50-100 mSv)

    -1mese, ncellule ridotto; effetti: mancato impianto o morte intrauterina, alta frequenza mortalit naturale

    -2-3mese (organogenesi = formazione embrione): possibili malformazioni agli organi, con rischio che dipende dalla fase dellorganogenesi in cui avvenuta lesposizione (rischio ritardo mentale grave:8-15sett e (meno)16-25sett)

    -da4mese, EFFETTI TARDIVI PROBABILISTICI in primi anni vita

    La sensibilit alle radiazioni diminuisce con lavanzamento dello sviluppo fetale.

  • Rischi al nascituro 3 Nascituro: effetti deterministiciNelle varie fasi di sviluppo embrionale le radiazioni, se assorbite dallembrione in dosi elevate, possono produrre vari effetti:dalla morte delluovo con espulsione prima dellimpianto a malformazioni ed effetti riassumibili in un ritardo o problemi dello sviluppo psicofisico.

    Soglia stimata per effetti deterministici: 50-100 mSv-Improbabile nelluso diagnostico-Molto improbabili le malformazioni agli organi

    (incidenza naturale: qualche percento-ICRP62,1992)

  • Rischi al nascituro 4 Nascituro: effetti stocastici

    La probabilit di comparsa di EFFETTI STOCASTICI (tumori e leucemie fino a 15 anni di et) dovuta ad esposizione prenatale pari a 2-3 volte quella della popolazione.

    Il D.lgs.187/00 stabilisce in 1 mSv il vincolo di dose per il nascituro, valore al di sopra del quale lo specialista deve porre attenzione particolare alla giustificazione, alla necessit e allurgenza, procrastinando, se possibile, lindagine o il trattamento. Nellimpossibilit, informa la donna dei rischi derivanti alleventuale nascituro.

  • Radiazione naturale confronto Dose efficace media di un individuo dovuta a fonti di irradiazione naturali presenti nell'ambiente (Health Physics, 58-3,1990).(*) valore estremamente variabile ( dipende dal contributo dovuto alla inalazione di radon, gas radioattivo naturale emesso sia dal terreno sia dai materiali di costruzione degli edifici)

    Fonte

    (mSv/anno)

    raggi cosmici

    0,355

    radionuclidi presenti in natura prodotti dalla radiazione cosmica

    0,015

    radionuclidi primordiali

    Irradiazione esterna

    0,41

    40K

    0,18

    Famiglie radioattive (238U e 232Th )

    1,42 (*)

    Totale

    2,38

  • Rischi da attivit lavorative confrontoRiduzione media della durata di vita dovuta ad incidenti in diverse attivit lavorative (Health Physics, 61-3,1991).Per la valutazione delle radiazioni ionizzanti si sono usati i fattori di rischio ICRP Pubb.60)

    Attivit lavorativa

    Riduzione media della durata di vita (giorni)

    Commercio

    27

    Industria manifatturiera

    40

    Servizi

    27

    Trasporti

    160

    Agricoltura

    320

    Costruzioni

    227

    Valore medio

    60

    Esposizione alle radiazioni (5 mSv/anno)

    40

  • Rischi da attivit non lavorative confrontoRiduzione media della durata di vita associata a varie cause di tipo non lavorativo (Health Physics, 36-6,1979 e 61-3,1991).

    Causa

    Riduzione media della durata di vita ( giorni )

    abuso di alcool

    4000

    essere celibe, vedovo o divorziato

    3500

    fumo (1 pacchetto di sigarette/giorno)

    2250

    essere nubile, vedova o divorziata

    1600

    essere sovrappeso ( + 20% )

    1040

    incidenti con veicoli a motore

    207

    alcool

    130

    incidenti in casa

    74

    fumo passivo

    50

    Esposizione lavorativa alle radiazioni (5mSv/anno)

    40

    Cadute

    28

    Esposizione alle radiazioni di individui della popolazione (1 mSv/anno )

    18

    esami RX-diagnostici

    6

    caff

    6

  • Rischi al nascituro 5 No gravidanza ?Si pu assumere che non vi una gravidanza in atto:

    -nelle donne sterilizzate o isterectomizzate-nelle donne che hanno assunto contraccettivi orali per oltre 3 mesi continuativamente-nelle donne che si trovano a non pi di 10 giorni dalla comparsa di una mestruazione

    Dopo esame Med.Nucl. talvolta opportuno informare la paziente di evitare gravidanza per tempo adeguato dopo la somministrazione di radionuclidi.

  • Rischi al nascituro 6 S gravidanza ?AVVISO CHIARAMENTE VISIBILE IN CUI SI CHIEDE ALLA PAZIENTE DI INFORMARE IL PERSONALE IN CASO DI GRAVIDANZA.RACCOMANDAZIONIse la paziente in gravidanza certa o presunta:-possibilit di metodi alternativi (US, RM)-metodiche a dosi minori: beneficio madre-rischio feto (RX: riduzione esposizioni, proiezioni, tempo RX-scopia, adeguata schermatura, accurata collimazione Med.Nucl: scelta accurata radiofarmaci e radionuclidi per minimizzare la dose al nascituro)Se lutero non nel fascio primario o e la dose stimata 1 mSv, valutazione dose nascituro non necessaria

  • Valutazioni dosimetriche 1 D. lgs. 187/00: metodi di computoGrandezze da valutare

    A-Stima della Dose efficace

    B-Stima della Dose equivalente agli organi critici finalizzata in particolare alla valutazione della dose allutero

    Esistono vari metodi con calcoli manuali o automatici.

    Esempi A-NRPB-R262 per adulti, NRPB-R279 per bambini B-ICRP 34

  • Valutazioni dosimetriche 2 D. lgs. 187/00: - All.VIPer gli esami radiodiagnostica di cui nota la tecnica impiegata (kV, mAs) possono essere indicativamente usati i valori riportati nelle Tabelle di cui All.VI al D.Lgs. n.187/2000:

    1) In termini di DOSE ALLUTERO (nascituro) nei casi in cui lutero nel fascio primario per indagini eseguite ad una distanza fuoco-film~1 metro, proiezione AP/PA di colon, pelvi, rachide,.. e 1mAs, in corrispondenza alla tensione (kV) impiegata (RP100,2000):0,04 mSv a 70 kV; 0,1 mSv a 90 kV; 0,2 mSv a 110 kVCT (scan 360): 120-130 kV 0,1 mSvLa dose assorbita aumenta proporzionalmente al prodotto corrente-tempo (per CT 100-300 mAs).

  • Valutazioni dosimetriche 3 D. lgs. 187/00 All.VI2) In termini di DOSE EQUIVALENTE AL NASCITURO (valore medio e massimo) per alcuni esami RX tipici (v.All.VI/decr.NRPB-1998In utero advice document)

    Esame conv.

    Addome APClisma opacoPasto baritatoToraceRachide lombarePelviCranioColonna toracicaDose equiv. al nascituro (mSv)

    1,4 4,26,8 241,1 5,8< 0,011,7 101,1 4< 0,01< 0,01Esame CT

    AddomeToraceTestaPelviPelvimetriaDose equiv. al nascituro (mSv)

    8 490,06 0,96< 0,00525 790,2 0,4

  • Valutazioni dosimetriche 4 D. lgs. 187/00Si pu altres far ricorso ad algoritmi di calcolo automatico ovvero usare il metodo proposto nella pubblicazione dellInternational Commission on Radiological Protection - ICRP n.34.

    Permette un calcolo manuale attraverso valori tabulati di DOSE ASSORBITA ALLUTERO in funzione del kerma in aria alla superficie di ingresso della paziente, riportati per diversi valori di SEV: -noto il rendimento dellapparecchiatura, -si valuta la dose allutero.

  • Valutazioni dosimetriche 5 D. lgs. 187/00

    Per la DOSE EFFICACE, partendo dalla dose in ingresso si arriva al valore di dose efficace associato alla prestazione di radiologia tradizionale effettuata sulla popolazione adulta usando i coefficienti e la metodologia indicata in -NRPB-R262 per pazienti adulti ovvero -NRPB-R279 per pazienti pediatrici.

  • Valutazioni dosimetriche 6 D. lgs. 187/00Per ogni indagine radiografica:

    a-misura della dose in ingresso alla pelle ESD (mGy) ;b-misura (alternativa) del prodotto dose x area DAP (mGy x cm2) (Le medesime grandezze possono essere stimate a partire dalla misura delloutput del tubo radiogeno, in funzione dei parametri di esposizione, conoscendo la distanza fuoco-pelle e applicando opportuni fattori di backscatter)

  • Valutazioni dosimetriche 7 D. lgs. 187/00c-uso della procedura indicata nel protocollo NRPB, introducendo, in funzione della proiezione radiografica di interesse, i seguenti parametri:- grandezza misurata (ESD o DAP);- tensione usata e filtrazione totale dellapp.

    Attrezzature necessarie

    TLD, camera a ionizzazione, misuratore dose x area.

  • Valutazioni dosimetriche 8 D. lgs. 187/00Periodicit

    -Ogni qual volta si debba valutare la dose allutero a seguito di prestazione diagnostica nei casi in cui la gravidanza non possa essere esclusa e sia improcrastinabile ovvero in caso di esposizione accidentale (gravidanza non nota al momento dellesecuzione dellindagine radiologica).

    -Annuale nei controlli di qualit di costanza (output del tubo radiogeno).

  • Valutazioni dosimetriche 9 D. lgs. 187/00

    -Ogni qual volta si verifica un malfunzionamento sullapparecchiatura tale da richiedere la manutenzione di una parte dellapparecchiatura che influisca sulla dose erogata.

    -Ogni qual volta vengono variate le procedure di esecuzione dellindagine diagnostica.

  • Protocolli attuativi D. lgs. 187/00PROTOCOLLO ATTUATIVO DI UNA PROCEDURA RADIOLOGICA

    Protocollo di riferimento per esame RX (art. 6.2 D.Lgs 187)

    Individuazione e registrazione del paziente Richiesta esami precedentiVerifica del principio di giustificazioneAccertamento di non gravidanzaPreparazione del pazienteDispositivi di protezione del pazienteTecnica di esecuzione dellesameTecnica radiografica per paziente standardIdentificazioni radiogrammi

  • Dose efficace e allutero: esempi dipendenti dai parametri tecnici usati D. lgs. 187/00

    Esami per cui lapparecchiatura abilitata

    LDR

    (mGy)

    LDR verificato

    (mGy)

    Dose efficace

    (mGy)

    Dose allutero

    (mGy)

    Addome diretto

    10

    5,7

    1,5

    0,4

    Cranio AP/PA

    5

    1,2

    0,1

    ( 0,01

    Cranio laterale

    3

    1,0

    0,1

    ( 0,01

    Rachide lombare AP

    10

    6,5

    1,8

    1,9

    Rachide lombare laterale

    30

    13,7

    0,9

    0,6

    Sacro

    40

    5,7

    0,7

    1,1

    Torace PA

    0,4

    0,2

    0,05

    ( 0,01

    Torace laterale

    1,5

    0,4

    0,1

    ( 0,01

  • Non tutte le indagini danno stesso rischioConfronto tra procedure convenzionali

  • Non tutte le indagini danno stesso rischio

    Confronto tra procedure TAC

  • Rischio aggiuntivo insorgenza neoplasie per singolo esame durante la vita e periodo esposizione a radiazioni naturaliche comporta rischio di pari entit Confronto

  • Rischio aggiuntivo insorgenza neoplasie per singolo esame curante la vita e periodo esposizione a radiazioni naturaliche comporta rischio di pari entitConfronto con la radiazione naturaleCi significa che per la radiografia del torace si valuta un rischio aggiuntivo di un nuovo tumore su un milione che equivale circa al rischio dovuto allesposizione di tre giorni al fondo naturale di radiazione.

    Per altri tipi di esame i rapporti sono assai pi elevati.

  • Schermature DPISchermature-la radiazione viene attenuata a seguito dellinterazione con il materiale con cui viene a contatto; -pertanto la dose di radiazione in un punto viene ridotta interponendo del materiale tra la sorgente e il punto dinteresse; -la quantit di materiale necessaria dipende dal tipo della radiazione. Esempio:-le particelle alfa sono schermate facilmente da un sottile foglio di carta,-le particelle beta sono pi penetranti e richiedono schermature dellordine di 1 cm di plexiglas;-le radiazioni X e sono molto pi penetranti e, nel caso di energie elevate, possono richiedere spessori considerevoli di piombo.

  • DPI Dispositivi di protezione individualePRINCIPALI MEZZI DI PROTEZIONE- SCHERMATURE: indumenti protettivi (collari, coprigonadi, ecc.)

    Luso di un accessorio in gomma piombifera di spessore equivalente a 0,25 mm riduce da 10 a 20 volte la dose assorbita e conseguentemente il rischio (Regione Lombardia La radioprotezione nelle attivit sanitarie, 2001).

    FATTORI DI ATTENUAZIONE DELLA RADIAZIONE X PER DIVERSI SPESSORI DI Pb E DIVERSE TENSIONI DI LAVOROSpessore in Pb50 kV75 kV100 kV0.25 mm Pb25020100.50 mm Pb10000200501 mm Pb>1000030003002 mm Pb >>10000>>100005000

  • Studi epidemiologici 1 Epidemiologia analiticaLo STUDIO EPIDEMIOLOGICO lo strumento per valutare lo stato di salute di una popolazione attraverso la valutazione sistematica del sospetto di correlazione, non solo casuale ma quantitativa, dello stato di salute con la presenza di un agente responsabile, nel caso specifico tra esposizione a radiazioni e incidenza o mortalit oncogena.

    La pi importante serie epidemiologica studiata: i sopravvissuti giapponesi alle esplosioni nucleari della 2 guerra m.

    A questa coorte fanno riferimento gli studi sulle ALTE DOSI degli organismi scientifici tipo UNSCEAR, NIH, BEIR, ICPR.Si sono dedotti legami causali tra radiazioni e tumori e valutazioni quantitative di mortalit oncogena in funzione di dosi medio-alte (decine di mSv)

  • Studi epidemiologici 2 Radiobiologia sperimentalePer esposizioni a BASSE DOSI non si pu fare correlazione n quantitativa n causale per mancanza di effetti chiaramente e univocamente correlabili alle dosi (UNSCEAR 2000).No indicazioni statisticamente significative di aumento oncogeno tra gli esposti.

    Mentre nel caso degli effetti stocastici somatici si potuto far riferimento anche alla epidemiologia analitica, nel caso degli effetti genetici si pu far ricorso solo alla radiobiologia sperimentale animale.

  • Studi epidemiologici 3 Radiobiologia sperimentaleE stato rilevato sugli animali -che vi un aumento delle mutazioni trasmesse ai discendenti, -che questo aumento collegato in modo lineare alla dose assorbita dai genitori (a dosi elevate), -che l'intensit di radiazione e il frazionamento della dose sono ininfluenti nella determinazione dell'effetto -che il danno genetico presente nei figli non pu essere riparato.

    Gli stessi esperimenti radiobiologici condotti su altre specie animali hanno confermato l'effetto mutageno sulle cellule germinali e la conseguente trasmissione di tali mutazioni ai discendenti.

  • Studi epidemiologici 4 Epidemiologia analiticaNon stato possibile sinora rilevare con metodi epidemiologici un eccesso di malattie ereditarie nella progenie umana di soggetti esposti alle radiazioni ionizzanti rispetto alla progenie di soggetti non esposti. Lo studio radioepidemiologico pi importante stato quello sui discendenti dei sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki:da un confronto tra 30.000 bambini di cui almeno uno dei genitori era stato irradiato e 40.000 bambini i cui genitori non erano stati irradiati, non risulta nessuna differenza statisticamente significativa tra i due gruppi per quanto concerne lo sviluppo psicofisico, le malformazioni di origine genetica e alcuni indicatori di natura citogenetica e biochimica. I risultati dell'indagine epidemiologica pubblicati nel 1981 sono stati confermati nel 1988.

  • Filosofia della radioprotezione 1 Effetti somatici stocastici senza sogliaLIMPOSTAZIONE FILOSOFICA DELLA RADIOPROTEZIONE

    Ci si pone in una prospettiva di cautela e si introduce l'ipotesi che quel rapporto di linearit, che stato riscontrato alle dosi medio-alte tra incidenza neoplastica e dose, possa esser estrapolato anche alle piccole dosi fino a dose zero, senza quindi una soglia al di sotto della quale considerare assenti gli effetti neoplastici.

    Una prospettiva di cautela, in quanto l'organismo ha delle risorse reattive alla noxa con le quali cerca di opporsi al danno o di ripristinare le condizioni "quo ante"; risorse rappresentate da vari meccanismi di protezione, di riparazione e di eliminazione degli effetti elementari prodotti dalla radiazione.

  • Filosofia della radioprotezione 2 Effetti genetici senza sogliaAnalogamente, dati sperimentali su piante e animali a dosi elevate indicano che le radiazioni ionizzanti possono produrre danni ereditari.

    Per quanto analoghi effetti non siano stati dimostrati a tutt'oggi nella specie umana, tuttavia, sempre per i fini della radioprotezione e nello spirito del principio di cautela, in analogia a quanto si registra nella sperimentazione animale, si assume che anche nell'uomo si possano avere effetti genetici e, anche in questo caso, si suppone che l'incidenza di effetti, calcolata per estrapolazione dalle sperimentazioni sugli animali, sia correlata linearmente con la dose e sia estrapolabile fino a dose zero.