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I LANG uages MAG Gruppo: classe di Italiano L2/LS di livello B1+/B2, 12 giovani adulti. Conoscenze pregresse: gli studenti sanno raccontare fatti e descrivere persone, cose, ambienti e stati d’animo al passato (passato prossimo e imperfetto). Obiettivi: gli studenti saranno in grado di comprendere un testo di lettura tratto dalla letteratura popolare italiana e di riconoscerne gli elementi tipici del racconto e della descrizione (carattere, comportamento, sentimenti) collegandoli a stereotipi legati alla cultura della L2/LS. Saranno in grado di tematizzare tali stereotipi, rendendoli neutri. Inoltre, saranno in grado di esprimere un giudizio personale sulla morale finale della storia, motivando la propria opinione. Durata: 2 lezioni di 90 minuti ciascuna. Materiali: cartellone, flip-chart, cartoncini con immagini, schede con domande, fotocopia della storia. Con questa attività si è voluto mostrare come sia possibile utilizzare in una classe di italiano L2/LS un testo della tradizione scritta popolare per avvicinare gli studenti alla letteratura e favorire la loro apertura alla varietà linguistica, alla ricchezza lessicale ed espressiva, sensibilizzandoli alla cultura di cui apprendono la lingua, scopo principale, quest’ultimo, dell’attività che andiamo a presentare. La reading literacy nella classe di Italiano L2/LS attraverso un testo della letteratura popolare di Enrica Rigamonti 1. Fase di orientamento/riscaldamento: 10’ Sono state presentate delle immagini (un mulino, degli stivali, un gatto, un topo), che richiamano oggetti, personaggi e situa- zioni della fiaba Il Gatto con gli stivali e in questo modo sono stati attivati negli studenti il lessico, le preconoscenze sulla storia, ma anche le conoscenze derivate dall’esperienza. Attività 1 Gli studenti dovevano denominare gli oggetti rappresen- tati nelle immagini presentate. È stato facile, già in que- sta fase, capire che si trattava della favola Il Gatto con gli stivali. In classi con studenti provenienti da paesi extraeu- ropei, presenterei la prima attività in modo diver- so. Anziché presentare immagini di alcuni elementi della storia Il Gatto con gli stivali, storia nota so- prattutto nella cultura occidentale, proporrei con il beamer un’attività in cui gli studenti debbano rac- contare, in piccoli gruppi, la storia di un “animale parlante” della loro tradizione popolare. L’animale parlante con caratteristiche umane, infatti, è pre- sente in tutte le culture. Dopo lo scambio dei racconti, proporrei un cartellone con le immagini salienti della storia Il Gatto con gli stivali, prima di proseguire con l’attività 2.

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I

LANGuagesMAG

Gruppo: classe di Italiano L2/LS di livello B1+/B2, 12 giovani adulti.

Conoscenze pregresse: gli studenti sanno raccontare fatti e descrivere persone, cose, ambienti e stati d’animo al passato (passato prossimo e imperfetto).

Obiettivi: gli studenti saranno in grado di comprendere un testo di lettura tratto dalla letteratura popolare italiana e di riconoscerne gli elementi tipici del racconto e della descrizione (carattere, comportamento, sentimenti) collegandoli a stereotipi legati alla cultura della L2/LS. Saranno in grado di tematizzare tali stereotipi, rendendoli neutri. Inoltre, saranno in grado di esprimere un giudizio personale sulla morale fi nale della storia, motivando la propria opinione.

Durata: 2 lezioni di 90 minuti ciascuna.

Materiali: cartellone, fl ip-chart, cartoncini con immagini, schede con domande, fotocopia della storia.

Con questa attività si è voluto mostrare come sia possibile utilizzare in una classe di italiano L2/LS un testo della tradizione scritta popolare per avvicinare gli studenti alla letteratura e favorire la loro apertura alla varietà linguistica, alla ricchezza lessicale ed espressiva, sensibilizzandoli alla cultura di cui apprendono la lingua, scopo principale, quest’ultimo, dell’attività che andiamo a presentare.

La reading literacy nella classe di Italiano L2/LS attraverso un testo della letteratura popolare

di Enrica Rigamonti

1. Fase di orientamento/riscaldamento: 10’Sono state presentate delle immagini (un mulino, degli stivali, un gatto, un topo), che richiamano oggetti, personaggi e situa-zioni della fiaba Il Gatto con gli stivali e in questo modo sono stati attivati negli studenti il lessico, le preconoscenze sulla storia, ma anche le conoscenze derivate dall’esperienza.

Attività 1

Gli studenti dovevano denominare gli oggetti rappresen-tati nelle immagini presentate. È stato facile, già in que-sta fase, capire che si trattava della favola Il Gatto con gli stivali.

In classi con studenti provenienti da paesi extraeu-ropei, presenterei la prima attività in modo diver-so. Anziché presentare immagini di alcuni elementi della storia Il Gatto con gli stivali, storia nota so-prattutto nella cultura occidentale, proporrei con il beamer un’attività in cui gli studenti debbano rac-contare, in piccoli gruppi, la storia di un “animale parlante” della loro tradizione popolare. L’animale parlante con caratteristiche umane, infatti, è pre-sente in tutte le culture. Dopo lo scambio dei racconti, proporrei un cartellone con le immagini salienti della storia Il Gatto con gli stivali, prima di proseguire con l’attività 2.

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II

LANGuagesMAG

Attività 3

Chi ti raccontava/ti ha raccontato questa storia?

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Qual era il personaggio della storia che preferivi? Perché?

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Che sensazioni provavi e che senti-menti collegavi allora a questa storia?

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3. Fase di empatia: 15’L’attività 3 è stata proposta agli studenti su una scheda contenente tre domande riguardanti i loro ricordi e sentimenti. Dopo aver completato le schede, gli studenti si sono scambiati le schede e suddivisi in gruppi di tre.

4. Fase di decostruzione del finale: 20’È stato proposto un cartellone con nove immagini che riassumono la storia di Cagliuso di Giambattista Basile, storia della letteratura popolare italiana, solo in parte simile a quella raccontata dai Grimm o da Perrault. Nelle ultime tre immagini di Cagliuso proposte dal car-tellone, infatti, il gatto mette alla prova il suo padrone Cagliuso, ormai arric-chito, e scopre che questi non ha nes-suna riconoscenza nei suoi confronti. La situazione di rottura rispetto alle attese ha elevato il livello di motivazione e ha favorito una fase molto creativa.

5. Fase di ricostruzione della storia: 20’Incuriositi dallo strano finale della storia proposta sul cartellone, gli stu-denti, tenendo conto del nuovo con-testo, hanno riscritto in piccoli gruppi di quattro dei possibili finali della “nuova” storia su cartelloni, che ogni gruppo ha poi presentato alla classe.

Attività 2

Raccontiamo ora insieme, a turno, la storia Il Gatto con gli stivali.

2. Fase di socializzazione: 20’Con il beamer è stata introdotta la seconda attività, nella quale gli stu-denti sono stati invitati a raccontare a turno una parte della storia Il Gatto con gli stivali.

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III

LANGuagesMAG6. Fase di lettura di Cagliuso: 20’La lettura della “versione italiana” de Il Gatto con gli sti-vali di Giambattista Basile, intitolata Cagliuso (presentata su una fotocopia e nella versione in italiano contemporaneo) è stata facilitata dalla discussione e dalle attività precedenti.

7. Fase di riflessione interculturale7.a Elementi di italianità: 15’La riflessione culturale e interculturale è avvenuta in varie fasi ed è iniziata con un’attività di schematizzazione, volta a ricercare elementi, come toponimi, ambienti geografici, nomi propri ecc., che rendono il racconto di Basile decisamente “italiano”; è stato poi chiesto agli studenti che cosa sarebbe cambiato se la storia fosse stata ambientata in un altro paese, il loro, per esempio. Ne è seguita una riflessione e uno scam-bio di opinioni a coppie.

Attività 7

Trova nel testo tutti gli elementi (nomi di persone o di città, paesaggi, elementi della natura, ecc.) che ti fanno capire che questa fiaba è ambientata in Italia:

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Immagina ora che la storia si svolga nel tuo paese. Quali elementi cambiano?

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Attività 7.b

Descrivi il carattere di Cagliuso con degli aggettivi. Sono aggettivi che useresti per descrivere gli Italiani in genere? Perché?

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Attività 7.c

Prova a immaginare un Cagliuso austriaco, inglese, amer-icano, spagnolo o del tuo/di un altro paese. Come si com-porterebbe con il gatto? Confronta le tue opinioni con i tuoi compagni.

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Attività 8.a

Cerca nel testo, con i tuoi compagni, tutti gli elementi impliciti (aggettivi, sostantivi) che ti fanno capire qual è il giudizio che l’autore dà della storia.

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Qual è la morale della storia? Sei anche tu d’accordo con l’autore? Scambia le tue opinioni con i compagni.

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7.b Stereotipi legati agli Italiani: 10’L’atteggiamento di Cagliuso nella parte finale del racconto di Basile ha permesso invece una tematizzazione degli ste-reotipi legati alle varie culture. Gli studenti hanno analiz-zato nuovamente in gruppi di tre la scena finale di Cagliuso, il suo atteggiamento, il suo carattere e la reazione del gat-to, per vedere se ci fossero elementi “tipici”, secondo loro, dell’italianità, e hanno raccolto i loro risultati in una scheda.

7.c Stereotipi legati ad altre culture: 15’In questa attività, ogni studente ha potuto esprimere le pro-prie opinioni, sostituendo il personaggio di Cagliuso con un rappresentante di un’altra cultura.È nata così una discussione sui pregiudizi e sugli stereotipi nelle varie culture, che ha portato alla loro destrutturazione e “neutralizzazione” e ha quindi anche aiutato a compren-dere meglio la cultura “altra”.

8. Fase di riflessione sulla funzione dell’autore e del lettore 8.a L’autore e la morale della storia: 15’In questa fase gli studenti hanno analizzato i giudizi im-pliciti ed espliciti espressi dall’autore nel testo, sia attraverso il lessico, sia attraverso la sequenza degli enunciati. Hanno poi espresso un giudizio proprio sulla morale della storia, di-mostrando perciò di aver ben compreso il testo e di averne integrate le informazioni con le loro conoscenze pregresse.

8.b Riflessione sull’interpretazione del lettore: 15’Con l’attività 8.b è stata proposta agli studenti una riflessione sul loro atteggiamento personale come lettori nei confronti della storia, evidenziando la capacità di mettere in relazione i contenuti del testo con le proprie esperienze e con i propri sentimenti. Inoltre, si è dato vita a uno scambio reciproco e proficuo, atto ad ampliare le conoscenze, le esperienze e le sensazioni di ogni studente-lettore attraverso le diverse interpretazioni dello stesso testo, ricevute dagli interlocutori. Questo processo di “comunicazione finale”, cioè di apertura

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IV

LANGuagesMAGalle interpretazioni e ai giudizi degli altri per rivedere o confermare le proprie opinioni, è un primo passo verso quella competenza sociale che è parte della reading literacy.

Attività 8.b

Ti è piaciuta la storia Il Gatto con gli stivali di Basile (Cagliuso)? Ti sarebbe piaciuto ascoltare questa storia da bambino, anziché quella classica? Perché?Che cosa hai provato leggendo questa storia di Basile?

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Scambia le tue opinioni con i compagni.

Le storie raccolte nella letteratura popolare molto spesso offrono delle versioni intersemiotiche, sono ricche di im-magini e linguaggio coloriti, sono tendenzialmente volte all’esagerazione e propongono molti stereotipi. Esse offrono quadri di vita e personaggi molto concreti e temi “univer-sali”, che oltrepassano ogni confine geografico. Sono perciò molto adatte per attività il cui scopo è l’acquisizione della competenza interculturale.

La bibliografia e sitografia qui presentate sono relative agli articoli La reading literacy nella classe di Italiano L2/LS at-traverso un testo della letteratura popolare e La readingliteracy, pubblicato sulla rivista Pearson LANGuages Mag n. 9)BASILE, GIAMBATTISTA: Cagliuso, in: RAK, Michele (a cura di): Giambattista Basile. Lo cunto de li cunti, Milano: Gar-zanti 1995, p. 324-333. BAUMERT, Jürgen (a cura di): Deutsches PISA-Konsortium: PISA 2000: Basiskompetenzen von Schülerinnen und Schülern im internationalen Vergleich. Opladen: Leske + Budrich, 2001. DOHRN, Antje: Leseförderung mit literarischen Texten im DaZ-Unterricht. Frankfurt/Main: Lang 2007GARBE, Christine: Lesekompetenz in: GARBE, Christine; HOLLE, Karl; JESCH, Tatjana (a cura di): Lesekompetenz - Textverstehen - Lesedidaktik - Lesesozialisation. Paderborn: Schöningh 2009. GRAF, Werner (a cura di): Der Sinn des Lesens. Modi derliterarischen Rezeptionskompetenz. Münster: LIT Verlag 2004. HURRELMANN, Bettina: Prototypische Merkmale der Lesekompetenz. In: Groeben, Norbert/HURRELMANN Betti-na: Lesekompetenz: Bedingungen, Dimensionen, Funktionen. Weinheim [u.a.]: Juventa-Verlag 2002, p.275-286. JESCH, Tatjana: Textverstehen. In: GARBE, Christine; HOLLE,

Karl; JESCH, Tatjana (a cura di): Lesekompetenz - Textverstehen – Lesedidaktik - Lesesozialisation. Paderborn: Schöningh 2009, p.48-49. MEZZADRI, Marco: I ferri del mestiere. Corso di auto-formazione per l’insegnante di lingue straniere. Perugia: Guerra 2004. SINISCALCO, Maria Teresa: La competenza di lettura nel framework di PISA 2009. In: SINISCALCO, Maria Teresa/MERANER, Rudolf: PISA 2009. Risultati dell’Alto Adige. Ergebnisse Südtirols. Bozen: Autonome Provinz Bozen 2011, p. 23-36. TSIKNAKI, Eirini: Literatur und Persönlichkeitsentwicklung. Eine empirische Untersuchung zur Erfassung des Zusammenhangs zwischen literarischem Lesen und emotionaler Intelligenz. München: Martin Meidenbauer 2005. VON DER KAMMER, Marion: Wege zum Text. Sechzehn Unterrichtsmethoden für die Entwicklung der Lesekompetenz. Baltmannsweiler: Schneider Verlag Hohengehren 2004. http://www.edudoc.ch/static/web/arbeiten/harmos/L1_wissB_i_20100119.pdf (ultimo ingresso 30.08.2012) http://pisa.educa.ch/it/lettura (ultimo ingresso 02.10.2012) http://archivio.pubblica.istruzione.it/news/2007/allegati/misureaccompagnamento.pdf (ultimo ingresso 10.10.2012)

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA