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La Riforma digitale della PA: quali novità per i Comuni 19/10/2016 Agenzia per l’Italia Digitale

La Riforma digitale della PA: quali novità per i Comuni · Perché un nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale Ad oltre dieci anni dall'emanazione del Codice dell'amministrazione

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La Riforma digitale della

PA: quali novità per i

Comuni

19/10/2016

Agenzia per l’Italia Digitale

‒ Le novità del CAD

‒ La gestione dei flussi di documenti informatici con

gli strumenti della firma digitale e della PEC

Indice

Le novità del CAD

Perché un nuovo Codice

dell’Amministrazione Digitale

Ad oltre dieci anni dall'emanazione del Codice dell'amministrazione

digitale (CAD), il Parlamento ha delegato il Governo a intervenire su tale

dispositivo al fine di promuovere e rendere effettivi i diritti di cittadinanza

digitale di cittadini e imprese.

La volontà è quella di spostare l'attenzione dal processo di

digitalizzazione ai diritti digitali di cittadini e imprese.

Si è voluto accelerare l'attuazione, a livello nazionale, dell' Agenda

digitale europea, coordinando la disciplina italiana con quella comunitaria.

Si è inteso rafforzare la centralità del ruolo dell’Agenzia per l’Italia Digitale

per lo sviluppo della politica industriale del digitale nel Paese

Novità più rilevanti 1/2

Ampliamento dell'ambito soggettivo di applicazione;

Ampliamento dei diritti di cittadinanza digitale;

Attenzione alla qualità dei servizi resi dalla P.A.;

Particolare attenzione alla formazione: diffusione cultura digitale

per i cittadini e formazione per i dipendenti e i dirigenti della P.A.;

Rafforzamento delle sanzioni per le P.A e aumento delle tutela per i

cittadini in caso di violazioni dei diritti di cittadinanza digitale;

Introduzione del principio "innanzitutto digitale" (c.d. digital first) per

il procedimento amministrativo;

Riordino e razionalizzazione della governance del digitale:

centralità di Agid

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Razionalizzazione delle disposizioni inerenti l’identità digitale;

Obbligo per le P.A. e le società a controllo pubblico di accettare

pagamenti effettuati in modalità elettroniche: pagoPA

Coordinamento della disciplina nazionale riguardante documenti

informatici e firme elettroniche con quella europea;

Razionalizzazione e semplificazione della disciplina in materia di

trasmissione di dati e documenti informatici tra P.A. e tra queste e i

privati;

Obbligo per le P.A. di fornire risorse di connettività ad Internet in

modalità Wi-Fi;

Razionalizzazione della disciplina inerente SPC;

Novità più rilevanti 2/2

Viene introdotta una nuova definizione di P.A.:

«Art. 2., comma 2 Le disposizioni del presente Codice si applicano alle

pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto

legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nel rispetto del riparto di competenza

di cui all'articolo 117 della Costituzione, nonché alle società a controllo

pubblico, come definite nel decreto legislativo adottato in attuazione

dell'articolo 18 della legge n. 124 del 2015, escluse le società quotate

come definite dallo stesso decreto legislativo adottato in attuazione

dell'articolo 18 della legge n. 124 del 2015.»

L'ambito di applicazione del CAD viene esteso anche alle società a

controllo pubblico, inserite nel conto economico consolidato della P.A.

come individuate dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT)

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Ampliamento dell'ambito soggettivo di applicazione

«Chiunque ha il diritto di usare le soluzioni e gli strumenti di cui al CAD nei

rapporti con i soggetti di cui all’articolo 2, comma 2, anche ai fini della

partecipazione al procedimento amministrativo. […]»

Ai fini della partecipazione a tutti i procedimenti amministrativi, la nuova

formulazione, riconosce il diritto all'uso delle tecnologie a «chiunque»,

Viene riordinata e razionalizzata la disciplina in materia di identità

digitale, elevando la disponibilità di una identità digitale al rango di diritto

di cittadinanza digitale.

È riconosciuto a tutti gli iscritti all'Anagrafe nazionale della popolazione

residente (ANPR) il diritto di essere identificati dalle P.A. tramite l'identità

digitale, nonché di inviare comunicazioni e documenti alle P.A. e di

riceverne dalle stesse tramite un domicilio digitale

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Ampliamento dei diritti di cittadinanza digitale

Al fine di dare effettività ai principi di cittadinanza digitale, si stabilisce che i

soggetti destinatari degli obblighi in esso previsti rendono disponibili i propri

servizi per via telematica nel rispetto degli standard e livelli di qualità anche in

termini di fruibilità, accessibilità, usabilità e tempestività stabilendo altresì che

gli utenti possono ricorrere, in ogni ipotesi di violazione dei citati obblighi

ovvero di erogazione dì servizi on-line con standard inferiori a quelli previsti

dalla legge, ovvero alla cosiddetta "class action".

In ogni caso, per i servizi in rete ogni amministrazione dovrà consentire agli

utenti di esprimere la loro soddisfazione rispetto alla qualità del servizio reso

e dovrà pubblicare, sul proprio sito, i dati risultanti.

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Attenzione alla qualità dei servizi resi dalla Pubblica Amministrazione

L’articolo 8 stabilisce che:

«Lo Stato e i soggetti di cui all'articolo 2, comma 2, promuovono

iniziative volte a favorire la diffusione della cultura digitale tra i cittadini con

particolare riguardo ai minori e alle categorie a rischio di esclusione, anche

al fine di favorire lo sviluppo di competenze di informatica giuridica e

l'utilizzo dei servizi digitali delle pubbliche amministrazioni con azioni

specifiche e concrete avvalendosi di un insieme di mezzi diversi fra i quali il

servizio radiotelevisivo»

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Particolare attenzione alla formazione:

diffusione della cultura digitale per i cittadini…

L’articolo 13 prevede che:

«Le pubbliche amministrazioni nella predisposizione dei piani di formazione

del personale, e nell'ambito delle risorse finanziarie previste dai piani

medesimi, attuano anche politiche di formazione del personale finalizzate

alla conoscenza e all'uso delle tecnologie dell'informazione e della

comunicazione, nonché dei temi relativi all'accessibilità e alle tecnologie

assistive, ai sensi […] della legge 9 gennaio 2004, n. 4.

Le politiche di formazione sono altresì volte allo sviluppo delle competenze

tecnologiche, di informatica giuridica e manageriali dei dirigenti, per la

transizione alla modalità operativa digitale.»

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… e formazione specifica sia per i dirigenti, sia per i dipendenti della P.A.

All’articolo 17 è previsto che:

«Le P.A. […], individuano, […], un difensore civico per il digitale in

possesso di adeguati requisiti di terzietà, autonomia e imparzialità. Al

difensore civico per il digitale chiunque può inviare segnalazioni e

reclami relativi ad ogni presunta violazione del CAD e di ogni altra norma

in materia di digitalizzazione ed innovazione della P.A.. Se tali

segnalazioni sono fondate, il difensore civico per il digitale invita l'ufficio

responsabile della presunta violazione a porvi rimedio tempestivamente

e comunque nel termine di trenta giorni. Il difensore segnala le

inadempienze all'ufficio competente per i procedimenti disciplinari.

AgID pubblica sul proprio sito una guida di riepilogo dei diritti di

cittadinanza digitali previsti dal CAD.»

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Aumento della tutela per i cittadini in caso di violazioni dei diritti di cittadinanza digitale

Art 3, comma 1-quater. «La gestione dei procedimenti amministrativi è

attuata dai soggetti di cui all’articolo 2, comma 2, in modo da consentire,

mediante strumenti informatici, la possibilità per il cittadino di verificare

anche con mezzi telematici i termini previsti ed effettivi per lo specifico

procedimento e il relativo stato di avanzamento, nonché di individuare

l’ufficio e il funzionario responsabile del procedimento.»

La P.A. deve consentire a tutti gli interessati, anche da remoto e

attraverso le tecnologie ICT, di verificare per ogni specifico

procedimento amministrativo :

• i tempi di risposta previsti ed effettivi

• lo stato di avanzamento

• l'ufficio e il responsabile del procedimento

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Introduzione del principio "innanzitutto digitale" (c.d. digital first) per il procedimento amministrativo

Con la nuova formulazione dell’articolo 14 del CAD è previsto che

nell'ambito dei rapporti tra Stato, regioni e autonomie locali, l'Agid

assicura il coordinamento informatico dei dati delle predette

amministrazioni con la finalità di progettare e monitorare l’evoluzione

strategica del Sistema informativo della P.A.

Ad Agid viene affidata, inoltre la promozione dell'Innovazione digitale nel

Paese e l'utilizzo delle tecnologie ICT nell'organizzazione della P.A. e

nel rapporto tra questa, i cittadini e le Imprese. Essa inoltre collabora

con le istituzioni dell'Unione europea.

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Riordino e razionalizzazione della governance del digitale: centralità di Agid 1/2

Ad Agid spettano le funzioni di:

emanazione di regole di vigilanza e controllo sul rispetto delle norme di cui al CAD;

programmazione e coordinamento delle attività delle amministrazioni per l'uso dell’ICT;

monitoraggio delle attività svolte dalle amministrazioni in relazione alla loro coerenza con il Piano triennale e verifica dei risultati;

predisposizione, realizzazione e gestione di interventi e progetti di innovazione;

promozione della cultura digitale e della ricerca;

rilascio di pareri obbligatori e non vincolanti riguardanti la congruità tecnico-economica di schemi di contratti, accordi quadro e convenzioni stipulati da singole P.A concernenti l'acquisizione di beni e servizi relativi a sistemi informativi automatizzati.

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Riordino e razionalizzazione della governance del digitale: centralità di Agid 2/2

La gestione dei flussi di

documenti informatici con gli

strumenti della firma digitale e

della PEC

La gestione dei flussi documentali

In sintesi

Produzione istanza

Archivio (corrente, deposito, storico)

Protocollazione & segnatura

Assegnazione & 1° classificazione

Fascicolazione & 2°-3° classific.

Produzione atto finale (*)

Chiusura fascicolo

(*) … firma digitale, protocollazione, fascicolazione, invio atto finale a utente

Invio atto finale

Gestione documentale

Ogni Pubblica Amministrazione:

• eroga servizi agli utenti (cittadini, imprese, professionisti)

• riceve e produce un’enorme quantità di documenti per

dare attuazione al mandato istituzionale regolato dai

procedimenti amministrativi;

• traduce i procedimenti in processi o procedure sulla base

della propria organizzazione .

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L’art. 53 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 prevede che «Sono

oggetto di registrazione obbligatoria i documenti ricevuti e spediti

dall'amministrazione e tutti i documenti informatici.»

La registrazione a protocollo e la segnatura costituiscono

un’operazione unica e vengono effettuate contemporaneamente.

Il titolario di classificazione è uno strumento dell’archivio corrente

che serve per organizzare la documentazione prodotta o ricevuta

dall’Amministrazione in settori e categorie, schematizzando in

maniera logica le sue competenze e funzioni.

La fascicolazione è la creazione ordinata e funzionale di unità

correlate al processo decisionale ed è strettamente correlata alla

classificazione.

Registrazione, classificazione

e fascicolazione

Il documento informatico

Secondo e-IDAS il documento elettronico è qualsiasi contenuto conservato in forma elettronica, in particolare testo o registrazione sonora, visiva o audiovisiva

Secondo il CAD il documento informatico è il documento elettronico che contiene la rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti

È un insieme di valori binari la cui materialità è data dal sistema e dal supporto informatico in cui è memorizzato

Può essere modificato o riprodotto infinite volte, ottenendo copie assolutamente identiche all’originale

Il suo contenuto è svincolato dal supporto

Le norme definiscono principi e regole per la formazione, l'archiviazione e la trasmissione di documenti con strumenti informatici e telematici

Sono pubblicate anche specifiche tecniche relative agli strumenti ad esso connessi quali:

la firma digitale

il protocollo informatico

la posta elettronica certificata

la conservazione digitale

Valore probante

(firma elettronica)

Valore probatorio

Controllo esclusivo

Autenticità

Integrità del testo

(firma avanzata)

chiave

pubblica/privata

(firma digitale)

dispositivo

di firma sicuro

(firma qualificata)

Certificato qualificato

Soddisfa la forma scritta

CAD - Tipologie di firme elettroniche

Particolari tipologie di firma

● Acquisizione digitale della sottoscrizione autografa, seguita dalla firma digitale dal notaio, prevista dalla legge notarile

● Sigillo elettronico, apposto da una persona giuridica, garantisce l’origine e l’integrità dei dati associati, previsto dal Regolamento eIDAS

● Firma remota, particolare procedura di firma elettronica qualificata o di firma digitale, generata su HSM, che consente di garantire il controllo esclusivo delle chiavi private da parte dei titolari delle stesse. HSM è custodito e gestito, sotto la responsabilità, dal certificatore accreditato

● Firma automatica, particolare procedura informatica di firma elettronica qualificata o di firma digitale eseguita previa autorizzazione del sottoscrittore che mantiene il controllo esclusivo delle proprie chiavi di firma, in assenza di presidio puntuale e continuo da parte di questo

La posta elettronica

L’e-mail viaggia sulla rete internet in chiaro

Per il Mittente:

Non è garantito che giunga al

Destinatario

Non è possibile sapere quando è stata

consegnata e se il messaggio è

esattamente quello inviato

Per il Destinatario

Non è garantito che il Mittente sia quello

che compare nella e-mail

Non è garantito che il contenuto non sia

stato alterato

La trasmissione dei documenti informatici

La Posta Elettronica Certificata (PEC)

È disciplinata dal D.P.R. 11/2/2005, n. 68

È simile alla posta elettronica a cui si

aggiungono caratteristiche di sicurezza e

di certificazione della trasmissione, per cui

acquista il valore legale di una

raccomandata con R/R. ,

Le ricevute di spedizione e di avvenuta

consegna sono opponibili a terzi.

Il valore legale è assicurato dai gestori di

posta PEC del mittente e del destinatario.

I gestori sono sottoposti ad accreditamento

e vigilanza AgID

Nuove disposizioni

Il regolamento eIDAS ha introdotto i «servizi elettronici di recapito

certificato qualificato»

Il CAD, art. 47, prevede «Il documento può essere, altresì, reso disponibile previa

comunicazione delle modalità di accesso telematico allo stesso»

utilizzare la posta certificata per tutte le comunicazioni che necessitano di

una ricevuta di invio e di una di consegna verso cittadini, professionisti,

imprese che hanno preventivamente comunicato il proprio indirizzo di PEC

istituire almeno una casella di posta elettronica certificata collegata al

registro di protocollo

pubblicare i propri indirizzi di posta elettronica certificata nell’Indice delle

Pubbliche amministrazioni, che costituisce la rubrica degli indirizzi delle

amministrazioni, accessibile e consultabile da tutti

pubblicare i propri indirizzi di posta elettronica certificata sul proprio sito

istituzionale al fine di consentire al cittadino l'inoltro di richieste in modalità

telematica

Le pubbliche amministrazioni devono

La paternità dei documenti trasmessi

La Posta Elettronica Certificata

Uso sinergico di PEC e firma digitale

I messaggi di PEC e i suoi (eventuali) allegati possono essere sottoscritti con firma

digitale, ottenendo così i benefici di entrambi gli strumenti.

In questo modo viene garantita con assoluta certezza:

Certificazione dell’invio delle comunicazioni

Certificazione del recapito delle comunicazioni

È necessario tuttavia precisare che i due servizi presentati posso essere

utilizzati anche in maniera disgiunta l’uno dall’altro, ovvero è possibile:

• inviare un documento firmato digitalmente tramite posta elettronica

tradizionale;

• inviare un messaggio di posta elettronica certificata, e/o dei suoi

allegati, privi di firma.

Grazie per l’attenzione

I materiali saranno disponibili su: www.fondazioneifel.it/formazione

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