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La Rocca di Verrua Savoia Rivista di Verrua Savoia numero 1/2007 Iscrizione al Tribunale di Torino n. 1596 del 31-08-63 Contenuti pagina 2 - Due parole dal Direttore - Ritorna la nostra rivista pagina 3 Notizie dal Municipio pagina 4 - Dalla piccola “pieve” alle chiese territoriali - Il restauro pagina 5 - Il restauro - Avvenimenti pagina 6 - “La Rocca” e le sue origini pagina 7 - Come eravamo - Le nostre associazioni - Scuola primaria pagina 8 - Scomode, verdi colline -Lab-oratorio - Sbirciamo i vicini - Orari Sante Messe

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La Rocca di Verrua Savoia

Rivista di Verrua Savoia numero 1/2007Iscrizione al Tribunale di Torino n. 1596 del 31-08-63

Contenutipagina 2- Due parole dal Direttore- Ritorna la nostra rivista

pagina 3Notizie dal Municipio

pagina 4- Dalla piccola “pieve” alle chiese territoriali

- Il restauro

pagina 5- Il restauro

- Avvenimenti

pagina 6- “La Rocca” e le sue origini

pagina 7- Come eravamo

- Le nostre associazioni- Scuola primaria

pagina 8- Scomode, verdi colline

-Lab-oratorio- Sbirciamo i vicini

- Orari Sante Messe

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a domanda chetutti sicuramentesi porranno all'a-

pertura di questi foglisarà fondata sul desideriodi conoscere il perché diquesto scritto. Cosa deltutto regolare e giusta.Va intanto detto per chi èpiù giovane o forse dapoco tempo giunto nellanostra comunità Verrueseche il titolo di questo gior-nale è nato nel 1964 ecioè ben 43 anni fa. Alloraaveva lo scopo di informa-re, ma nello stesso tempodi unire tutti quanti i citta-dini di questo Comune;allora portava come sot-totitolo "rivista di VerruaSavoia". Oggi non vuoleavere più quel carattere diun tempo, ma semplice-mente vuole essere unmezzo per preparare unavvenimento che per lacomunità dei credentiriveste un'importanza dinon poco conto; 250 annidalla consacrazione dellaparrocchia matrice delpaese: la chiesa di sanGiovanni Battista in locali-tà Valentino.Ognuno di noi ricorda ipropri anniversari; nasci-ta, matrimonio e anchequei momenti particolaridella propria vita. Puòessere il primo giorno discuola o il giorno dellapromozione finale al ter-

mine degli studi, comeanche quello di unamalattia o ancora di più ilgiorno della guarigione. Ci sono poi i ricordi cheinteressano altre perso-ne: lieti come il momentodell'incontro della perso-na amata o tristi come ilgiorno della morte diqualcuno dei nostri cari.La nostra mente è ricca diquesti ricordi e di altriancora. È da pochi giorni

che abbiamo ricordato il50° anniversario dellacaduta della "rocca" e deisuoi morti, ma continua-

mente sentiamo cheovunque si ricordanodate, avvenimenti, fattistorici, personaggi e altroancora. Il tutto per rivive-re e soprattutto per nondimenticare.Trecento anni dalla guer-ra che ha coinvolto ilnostro paese e che abbia-mo ricordato nel 2005,ma sono anche trecentoanni dalla distruzione delforte e della sua chiesa

parrocchiale già dedicataa quel tempo a sanGiovanni Battista.Ci sono voluti cinquanta

anni per la costruzionedella nuova chiesa, ulti-mata nella sua strutturaprincipale già nel 1755ma consacrata al cultosolo nel 1759.I due anni che ci separa-no dal 250° anniversariodella consacrazione dellachiesa di San Giovanni,vorranno essere anni dipreparazione spirituale ecompartecipazione all'av-venimento. Non si puòcelebrare una data cosìimportante senza essernecoinvolti e senza un'ade-guata preparazione. Èquello che si cercherà difare con questo modestostrumento di comunica-zione come può essere ungiornale di questo tipo. Lasperanza è che tutti, oalmeno i credenti, trovinoin questi scritti occasioneper vivere meglio l'avve-nimento.Sfogliando queste paginetroverete anche altre per-sone che collaborano, conl'intento di unire il piùpossibile la Comunitàcome fosse una solafamiglia a vivere un avve-nimento di gioia, machiunque di voi può par-tecipare, se lo ritieneopportuno, anche solocon qualche consiglio ocritica costruttiva.

Il vostro parroco don Corrado

LRitorna la “nostra” rivista

La Rocca di Verrua Savoian. 1/2007Periodico della Comunità VerrueseIscrizione al Tribunale di Torino n. 1596 del 31-08-63Direttore Responsabile: Gabriele De Giovanni

Hanno collaborato a questo numero:Nadia Baldisseri, Corrado Cotti, Gabriele DeGiovanni, Milena Giordano, Mario Ogliaro,Massimo Ottino, Claudio Racco, GiuseppeValesio, Rosanna Vittone, Ugo Vittone

Commenti didascalici ai restauri: Massimo Ottino

Impaginazione: Nadia Baldisseri

Indirizzo: loc. San Giovanni, 46/4710020 Verrua Savoia - Torino

Telefono 0161/849118E-mail: [email protected]

finito di stampare il 23 novembre 2007

o ammetto. Quando mi èstato chiesto didirigere questo

"rinato" giornale, misono sorte alcune per-

plessità: i già moltiimpegni lavorativi o laprogrammazione di altriprogetti giornalistici,sono solo alcuni esempi.Poi ho conosciuto il

gruppo di persone cheavrebbe dato vita aquesta pubblicazione eogni remora è sparita.Oggi sono orgoglioso difar parte di questo

gruppo e spero di svol-gere il mio compito nelmigliore dei modi… conl'aiuto di tutti voi.

GabrieleDe Giovanni

LDue parole dal Direttore Responsabile

Al momento di andare in stampa apprendiamo con dolore la notizia della mortedel nostro Vescovo Monsignor Germano Zaccheo avvenuta il 20 novembre aFatima, durante l’accompagnamento di un pellegrinaggio. Partecipiamo al luttocon il nostro dolore e con la nostra preghiera.

Il Direttore, il Parroco, la Redazione e la Comunità Verruese.

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a tutela e la valo-rizzazione dellaFortezza di

Verrua e di altri benistorici, ambientali edarchitettonici del terri-torio del Comune, sonole finalità della nuovafondazione, nata loscorso 30 ottobre."Cav. Eugenio Piazza -Verrua celeberrima"sarà il nome e, per ilmomento, è costituitadalla famiglia Piazza diTrino e dal Comune diVerrua Savoia, che ne

detiene la maggioran-za). Potranno aderirealtri Enti, pubblici e pri-vati, Società e personefisiche: ad oggi, sonogià in corso numerosicontatti. La Fondazionesarà operativa dal 1gennaio 2008 e si occu-perà anche di attività edeventi culturali."Nell'ambito delle suefinalità - si legge nelloStatuto - la Fondazionepersegue, anche in col-laborazione con terzi:a) Gli interventi di

ristrutturazione, restau-ro e manutenzione con-servativa degli immobili,nonché di studio e recu-pero degli ambienti ipo-gei attraverso campagnedi scavi archeologici.b) La migliore fruizioneda parte del pubblicodegli immobili;c) L'organizzazione dimostre, nonché di studi,ricerche, iniziative scien-tifiche, attività produttivedidattiche o divulgative;d) L'organizzazione dieventi e attività cultura-

li, anche connessi a par-ticolari aspetti dei beni;e) L'organizzazione diitinerari culturali, indivi-duati mediante la con-nessione fra beni cultu-rali e ambientali diversi,anche in collaborazionecon gli enti e organi com-petenti per il turismo".Nella prima fase, faran-no parte del ConsiglioDirettivo sette persone,di cui quattro nominatedal Sindaco, su indica-zione del ConsiglioComunale.

Notizie dal Municipioa cura di Gabriele De Giovanni

Nasce la Fondazione "Cav. Eugenio Piazza Verrua celeberrima"

L

Il consigliere UgoVittone "lascia" lamaggioranza"Assumo una posizioneautonoma all'internodella maggioranza".

Con queste paroleVittone, ad inizio sedu-ta, dà l'addio alla mag-gioranza, dichiarandola propria autonomiadecisionale sulle singo-

le deliberazioni.Approvate la ricogni-zione e le variazionidi bilancioTra le variazioni piùsignificative: circa12.000 euro per l'illu-minazione pubblica e

2.500 per i cimiteri eviale Rimebranza, oltreall'acquisto di quoteazionarie della societàwireless e la partecipa-zione alle spese perl'attivazione del servi-zio pre-scuola.

Consiglio Comunale del 29-09-2007

Giorgio Pivato nuovoVicesindacoPer poter svolgere almeglio la futura caricadi consigliere dellanuova Fondazione“Cav. Eugenio Piazza -Verrua celeberrima”, ilvice sindaco GiuseppeValesio lascia l'incarico.Al suo posto GiorgioPivato, mentre AndreaBazzano è il nuovoassessore con deleghea Manifestazioni,Cultura, Sport, TempoLibero e Politiche gio-vanili.

Convenzione tra ilPolitecnico e il ComuneDopo le positive espe-rienze del 2005 e del2007 il Comune diVerrua e il Politecnico diTorino firmeranno una

convenzione affinchéproseguano le attivitànell'ambito della radio-comunicazione.

Rotonda in LocalitàTruccoCon l'approvazione delprogetto definitivo, lanuova rotonda inLocalità Trucco siappresta a diventarerealtà. Il costo dell'ope-ra è di 220.000 euro:161.000 euro sarannostanziati dalla Provinciadi Torino e i restanti59.000 dal Comune.

Servizio Civico pergli AnzianiDopo una fase speri-mentale, il progetto diServizio Civico per gliAnziani è stato forma-lizzato con l'approva-

zione del regolamento.Il progetto si proponedi valorizzare, formaliz-zare e supportare lemicro-reti di sostegno ecura che, ad oggi, glianziani pensionati nelleborgate sparse sullecolline del Comune diVerrua Savoia hannoinconsapevo lmentecostituito per aiutare lepersone maggiormentefragili.

Riduzione della tassaRifiutiBocciata la mozioneche richiedeva la ridu-zione della Tassa Rifiutiper le abitazioni conunico occupante. Dopoun'animata discussio-ne, l'assessore alBilancio, Giorgio Pivato,ha spiegato che laGiunta se ne sta giàoccupando e che, even-

tualmente, tale decisio-ne sarà definita conte-stualmente alla stesuradel prossimo bilancio.

Maggiore impegnoper la sicurezza deiverruesi.Accolto l'ordine delgiorno della minoranzasulla sicurezza. Il sin-daco si è impegnato a"portare a conoscenzadelle autorità il gravedisagio attualmentesubito dai verruesi edel sentimento di insi-curezza ed incertezzache ne deriva" e ad"interpellare le ammini-strazioni dei Comunivicini al fine di intra-prendere, di concertocon le forze dell'ordine,azioni di informazione,sensibilizzazione e dife-sa attiva contro lamicrocriminalità".

Consiglio Comunale del 30-10-2007

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a devozione cri-stiana delle popo-lazioni rurali diVerrua che si suc-

cedettero nei secoli nellevarie borgate, costituì ecostituisce tuttora unaparte importante dellanostra storia. L'itinerarioche proponiamo, riguardaalcuni aspetti che prece-dettero la costruzionedella chiesa parrocchialedi San Giovanni Battista,la cui consacrazioneavvenne il 2 settembre1759. A questo scopo,crediamo sia importantericordare che nelle zonecollinari il soffio delVangelo fu irradiato findalla tarda antichità conmolta fatica dal protove-scovo Eusebio di Vercelli edai suoi successori, primaattraverso dei predicatoriitineranti, poi con la fon-dazione di piccole chiesebattesimali dette pievi.Secondo approfonditeindagini, anche il nostroterritorio fu, con ogni pro-babilità, sede di una diqueste chiese, identificatain località Casaleggio, asinistra della strada perFravagnano, nei pressidel cascinale Roncole. Frale prime indicazioni dellapresenza di tale puntodevozionale vi è un attodell'imperatore Ottone IIIdel 31 dicembre 997, conil quale egli prese sotto lasua protezione il vescova-do vercellese, confer-mandone i possessi, fracui le pievi di Industria,presso Monteu da Po eCasaleggio. In una suc-cessiva bolla di papaUrbano III del 1 giugno1186, troviamo l'elencodelle pievi, ma Verruacompare solo come loca-lità, quindi in quell'epocaaveva perso la dignitàplebana, dovuta probabil-mente all'abbandono delvillaggio e alla conse-guente modifica della dis-

locazione degli edifici reli-giosi.Ma qual'era la funzione diqueste pievi? Intanto,dobbiamo dire che il ter-mine pieve ebbe nell'uso

ecclesiastico anche ilsignificato di "distretto",cioè di un territorio più omeno ampio e compren-sivo di vari paesi, sui qualiaveva competenza spiri-tuale il "pievano", ovveroil rettore, che viveva incomunione con gli altrisacerdoti, diaconi e i sud-diaconi, riproducendo ilcentralismo primitivodell'Ecclesia vescoviledestinata alla cura delle

anime. Con il progressivoaumento della popolazio-ne verruese nel periodocomunale e con la stabi-lizzazione dei villaggi e lanascita di varie cascine

sparse sul territorio, lachiesa, come fonte dellaParola di Dio, assunse unruolo fondamentale. Inessa e con essa gli abi-tanti di Verrua scandiva-no i ritmi della vita quoti-diana: nascite, matrimonie morti avevano il lorocentro nel presbiterio,dove, al suono delle cam-pane, si radunavano icapifamiglia per prenderele decisioni più importanti

che riguardavano la vitacivile, sociale ed econo-mica. Il fonte battesimaleaccoglieva il primo vagitodel bimbo che apriva gliocchi alla luce e la terraposta a fianco dell'edificiosacro custodiva le spogliedi coloro che passavanoall'eternità. Dalla chiesapartivano i contadiniquando la bufera di unaguerra o di un assedio siprofilava all'orizzonte edin essa trovavano rifugioe sicurezza quando veni-vano perseguitati. Ma percogliere qualche trattosignificativo della fede deitempi andati bisognereb-be poter recuperareanche quegli elementidella tradizione orale,ascrivibili all'ambientereligioso locale nei suoimultiformi aspetti, peranalizzare in modo pun-tuale le peculiarità legatepropriamente allo svilup-parsi delle forme cultualidella primitiva devozionemariana e dei santi, inparticolar modo quella tri-butata al precursore: SanGiovanni Battista, che fusempre il patrono perantonomasia.Malgrado le scarse fonti inmerito, sappiamo che conla scomparsa della chiesadi Casaleggio, il culto futraslato per gemmazionenella nuova chiesa situataall'interno del borgo for-matosi ai piedi del castel-lo, mentre il servizio reli-gioso nelle frazioni fusvolto prima dalla chiesadedicata a San Genuario,che si trovava nell'attualecimitero del Valentino esuccessivamente da sem-plici cure. Tali edifici diculto minori, disseminatilungo la linea geograficacostituente i confini delcomune, erano SanSebastiano di Rioglio(Rivalta), Sant'Andrea diLoreto e San Pietro diCollegna. A quest'ultima

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Dalla piccola "pieve" alle chiese territoriali di VerruaL

Il restauro della nostra Chiesa

IL CORNICIONEL'intervento sul cornicione havisto il risanamento delleparti in muratura deterioratemediante la rimozione dei

mattoni fatiscenti e irrecupe-rabili e la sostituzione deglistessi con pezzi simili performa, natura, dimensioni esagome.

IL TETTOLa revisione del tetto hacompreso la rimozione ditutte le tegole, la sostituzio-ne dell'orditura lignea dellastessa essenza e misura del-l'esistente, e la risistemazio-ne del manto di coperturacon integrazione di tegolenuove (circa il 50%). Il criterio cui ci si è attenutiper l'intervento sulla grossaorditura è stato quello diridurre al minimo le sostitu-zione degli elementi origina-ri. Le coperture sono staterealizzate in coppi a canalemantenendo la precedenteimpostazione e geometriadelle falde. Per la messa in opera delmanto di copertura sono stateeseguite le seguenti operazioni:

1- i coppi sono stati posati asecco, appoggiando sullasuperficie da coprire unprimo strato di coppi nuovirivolti verso il basso, dispo-sti a filari ben allineati econtigui, con i singoli ele-menti sovrapposti per circa15 cm ed assicurati conganci ferma coppo in rame.A filo della gronda, in corri-spondenza del cornicione, icoppi sono stati bloccati conmalta cementizia. 2- è stato poggiato un secon-do strato di coppi recuperatidalla rimozione del vecchiomanto, e tutti i coppi sonostati agganciati con ganci dirame.3- i displuvi ed i compluvisono stati fermati con tegolo-ni curvi, suggellati con malta.

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LE GRONDAIEI canali di gronda, in lamie-ra di rame con spessore8/10 di mm, sono stati rea-lizzati tondi con riccioloesterno. Le pendenze sonostate conferite in modoopportuno, affinché il

deflusso delle acque meteo-riche sia convenientementegarantito anche in caso dipiogge insistenti. Tutti icanali di gronda sono statidebitamente ancorati allastruttura del tetto con piatti-ne metalliche in rame.

Il restauro della nostra Chiesa

era unita anche la chiesadi San Giacomo diCervotto, dove, nei pressidell'omonimo oratorioeretto sulla collina postadietro al cimitero, finverso il secolo XV soprav-visse un'altra chiesa dedi-cata a San Cristoforo,patrono dei viandanti.Le particolari forme devo-zionali a questi santi,divennero parte integran-te della vita religiosa loca-le ed acquisirono maggiorforza quando venivascongiurata un'epidemiao quando l'annata agrico-la era stata favorevole. Inquesti casi ai santi si tri-butavano onori e preghie-re di ringraziamento chesi affiancavano e talvoltasi sovrapponevano agliindirizzi ufficiali della dio-cesi, attuati sotto la spin-

ta della Controriforma,che a Verrua si tradussein varie iniziative suggeri-te dalle prime visitepastorali e dall'operasagace dei parroci. Inalcuni frammenti di ome-lie riscontrabili negli ultimianni del secolo XVI, siponeva l'accento al pianodella salvezza di Dio, chesi doveva realizzare attra-verso il cammino spiritua-le dei fedeli, per aprire lastrada al rinnovamentodella fede maturata conla preghiera, con il durolavoro dei campi e con leopere di carità. Un cam-mino che cercheremo diripercorrere insieme percelebrare degnamenteuna fra le più importantimète della plurisecolarestoria di Verrua.

Mario Ogliaro

Il restauro della nostra Chiesa

FACCIATE ESTERNELa realizzazione dei ripristinidella murature è stata ese-guita con la tecnica cosid-detta a "cuci e scuci". Illaterizio ammalorato e nonpiù recuperabile, che noncompiva più la propria fun-zione a discapito dell'interastruttura, è stato rimossosoltanto dove strettamentenecessario.I mattoni pieni, impiegatiper questo genere di opera-zione, sono stati scelti diforma e dimensioni appro-priate a quelli esistenti. Peril completamento della fini-tura del paramento murarioè stata eseguita una scarifi-

catura dei giunti di facciata,dalle malte non più compat-te e rese instabili dal tempo.In seguito è stata fatta unastilatura con malta, unaaccurata pulizia degli inter-stizi con spazzole di acciaioe saggina e il rimpiazzo deimattoni mancanti o corrosi.La malta utilizzata per laristilatura finale è stata con-fezionata con aggregatofine, selezionato per ripren-dere la composizione dellemalte esistenti. Infine èstato eseguito un lavaggioleggero di facciata per uni-formare la stilatura dei giun-ti e rimuovere le colature edi residui di malta.

Avvenimenti

Domenica 9 settembre si ètenuta la celebrazione inricordo del tragico evento"La frana della rocca diVerrua", del 15 settembre1957, nella quale perironocinque persone e chemodificò per sempre ilcaratteristico profilo dellostorico colle. La comme-morazione ha avuto iniziopresso il cortile della for-tezza, con il saluto delleautorità e la presentazionedel saggio storico"Memoriale di una Rocca" acura di Mario Ogliaro eMarilena Vittone e l'inau-gurazione della mostra difotografie e documenti d'e-poca. La cerimonia è pro-

seguita presso l'area verdein località Rocca con la S.Messa officiata dal Parrocodon Cotti e la posa dellacorona di alloro alla lapideche ricorda le vittime. Era presente quasi al com-pleto l'amministrazionecomunale, sindaci deipaese limitrofi, col gonfalo-ne del proprio Comune,membri delle istituzioni epolitici : il Vice Prefetto Dr.Gatti, l'AssessoreRegionale Pentenero, ilConsigliere della Provinciadi Torino Corsato,l'Assessore Provincialedella provincia di VercelliSimion, il senatoreFluttero.

Il 21 ottobre è stata orga-nizzata la festa per glianniversari di matrimoniodelle coppie che hannopassato il traguardo dei25-30-35-40-45-50-55anni di matrimonio. Lecoppie sono state ricevu-te dal sindaco e sono

state omaggiate con fiorie una targa ricordo. E'seguita la santa Messa,celebrata da Don Corrado,con parole di augurio ebenedizione, seguita dalpranzo collettivo ha con-cluso piacevolmente lagiornata.

COMMEMORAZIONE PER I 50 ANNI DALLA FRANA

ANNIVERSARI DI MATRIMONIO

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o accettato dibuon grado l'invi-to di Don Corrado

a partecipare alla realiz-zazione di questa nuovalimitata edizione dellanostra "Rocca" che nellamia gioventù è stata unottima scuola di comu-nicazione e, principal-mente, di socializzazio-ne.Nella prima riunionedella ricostituitaredazione abbiamodissertato a lungo sulnuovo progetto edito-riale e sui rispettivicompiti.Scartati immediata-mente gli articoli sul-l'amministrazione (trop-po coinvolto) e quelli dicronaca (poco informa-to), ho proposto dioccuparmi di redigereuna retrospettiva digrandi e piccoli fattirivissuti attraverso larivista. Don Corrado miha così fornito una col-lezione completa delgiornale (la mia è pur-troppo parziale) distri-buito dal 1963 al 1980.Con piacere mi sonoriletto il giornale edeccomi a raccontarvi laprima di queste puntatein cui mi soffermeròdoverosamente sulprimo numero pubblica-to nel mese di novem-bre 1963.Ecco a pagina 9 la primasorpresa. In epoca "pre-privacy" tutto era per-messo e l'elenco degliscolari una notiziadovuta: classe primaValesio Giuseppe. Lavanità mi fa sentireancora giovane, ma(sig!) mi obbliga a sot-

tolineare inesorabil-mente i 44 anni passatida allora e purtroppo aricordare che uno deimiei compagni non c'èpiù.Chiusa questa parentesigli alunni erano esatta-mente cinquanta di cui27 nella scuola delcapoluogo, a queltempo ospitata al pianoterreno del Municipio, e

23 in quella di Sulpiano.Questi studenti e le loroinsegnanti avevano rac-colto 10.505 lire per isinistrati di Longarone,la spaventosa catastrofedella diga del Vajontavvenuta il 9 ottobreprecedente.Subito dopo si davanotizia che era quasiconclusa la proceduraper l'affidamento deilavori della nuova scuo-la elementare prevista

in località San Giovannie che i lavori sarebberoiniziati per la fine del-l'anno. Scuola che ebbepoca fortuna. Un cedi-mento del terreno laminò alla fine degli anni70 e fu demolita nel1997. Al suo posto oggic'è il salone e la piazzadel Centro Polivalente.La scuola elementareapriva i battenti e l'asilo

infantile invece avevachiuso la stagione il 28settembre avendola ini-ziata il 23 aprile. Ilperiodo di apertura ladice lunga sul cambia-mento dell'attività lavo-rativa dei verruesi. Lamaggioranza dellapopolazione attiva eracontadina ed il serviziodi scuola materna servi-va, al contrario di oggi,nel periodo estivo inconcomitanza ai lavori

di campagna.Sempre nella cronaca sida notizia dell'aperturaal Valentino di un nuovonegozio da parrucchieraed il cambio di gestionedella rivendita deitabacchi. Tempi felici incui nel capoluogo sipoteva acquistare ognigenere di merce e quasiogni casa ospitava unnegozio. La massifica-zione ha prodotto ilrisultato che abbiamosotto gli occhi ucciden-do, oltre il commercio,quella rete di rapportisociali che è supporto diogni comunità. La viva-cità sociale è ulterior-mente suffragata dallenotizie sulla festa patro-nale, delle gite, dei pel-legrinaggi e dalla vitaparrocchiale.Le altre notizie confuta-no invece le moderneconvinzioni sulla sicu-rezza, la politica e sulclima: l'uragano "Flora"devastò la costadell'America latina; sisprecarono miliardi inburocrazia; un cittadinofu alleggerito di100.000 lire ed un altrofinì all'ospedale per inci-dente stradale. In ultimo si chiedeva labenedizione di Dio suilavori del ConcilioVaticano II, voluto daGiovanni XXIII, e sullasua forza rinnovatrice.Rinnovamento che, pernoi fedeli, sfociò nellarevisione della S. Messain latino, quella stessareintrodotta oggi daBenedetto XVI. Ma allora, è davverocambiato qualcosa?

Giuseppe Valesio

“La Rocca” e le sue originiH

”Questa chiesa, ora erettadalle fondamenta, con lesacre reliquie ricuperate deisanti e dei martiri, ripostesotto l'altare maggiore, l'il-lustrissimo e reverendissimosignor Giovanni PietroSolaro, Vescovo di Vercelli,con umile preghiera, il moltoreverendo amministrantedetta chiesa e protonotario

apostolico Giovanni AntonioBelotti, benemerito pievanoper la gloria di Dio onnipo-tente e misericordioso e perl'onore della Vergine Maria edi tutti i santi e particolar-mente sotto la protezione diSan Giovanni Battista,patrono del luogo principale,consacrava e proclamava. 2settembre dell'anno 1759.”

Ormai il latino non lo studiamo più a scuola, ecco allo-ra un modo per capire quale preghiera accompagnò labenedizione della nostra chiesa, quasi 250 anni fa...

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Quella era la nostra vita.Un quadretto, una sintesidi significati.Significati sociali: una giovi-netta con una coppia di muc-che che traina una falciatricemeccanica, verosimilmentesiamo negli anni '50.Quanti riconoscono in lei laMarisa Mola di Camorano?All'epoca tutti si lavorava:bambini, adolescenti,adulti, vecchi, la societàrurale aveva ruoli per tutti.Tra i bambini il gioco avve-

niva nei ritagli di tempo,che si "rubava" agli ordinidei genitori.La mucca, segno di status:se avevi almeno la coppiadi mucche eri un "particu-lar", altrimenti scendevi diun gradino la scala sociale,"ta andavi an giurna", let-teralmente "andavi a gior-nata", nel senso che anda-vi a lavorare su chiamata,ed ovviamente eri com-pensato, spesso in natura,per quel solo giorno.

Anche la stessa mucca eraun indicatore economico:un animale florido e benpasciuto stava a significareun famiglia in forze, lamucca magra e macilenta,spesso "turcia", sterile, eradi un "tribulant", vale adire che tribolava, cheviveva con difficoltà. Nel nostro caso, gli animalisono ben pasciuti, e se lemie reminescenze non mitradiscono, direi anche chequella in primo piano era "ala fin dal temp" alla fine deltempo, cioè quello dellagestazione, in quanto vero-similmente era gravida. La giovinetta si prestaall'immagine con lo spiritogagliardo di chi sa di averein mano un valore: la gio-vinezza, fonte di vita, dipotenzialità.E la signora? E’ una emi-grata in America, chevuole portare con sé unritratto del suo paese,potrebbe abitare a NewYork o Los Angeles, e ognitanto, struggendosi neiricordi, vuole ricordare le

colline del suo paese, ilprofumo dell'erba falciata,l'odore degli animali.La considerazione difondo, che io costante-mente faccio non per reto-rica ma in quanto frutto diuna analisi distaccata, nelconfronto tra la nostraepoca e quelle precedenti,è il "disagio", chiamiamolocosì, di tanti giovani; untempo si faceva una vitadura, ma tutti si veniva"inquadrati" dal sistema:alla fin fine c'era spazioper tutti, lo sveglio ed il"tapin", il lavoratore ed il"plandrun", (pelandrone).Oggi non è così, quantigiovani non riescono a tro-vare la loro strada? Questoè un aspetto della societàdi cui tutti dovrebberooccuparsi: da "quelli chestanno a Roma", a tutticoloro che hanno ruoli diresponsabilità di governo.Il problema però viene dalontano: dalla scuola, dall'e-ducazione che viene impar-tita, dai valori che siamo ingrado di trasmettere.

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BocciofilaSulpianeseBilancio piu'che positivoquello che ilneod i re t t ivo(composto daVacca, Caputo, Allegranza eOlivetti), può registrare per ilprimo esercizio di gestione. Grandioso successo delle treserate della festa patronale: nelletre serate di inizio settembresono stati distribuiti ben quattro-cento coperti. La tradizionalecena dei soci di fine esercizio,sabato 20 ottobre, presso ilristorante Palter, ha chiuso in bel-lezza un anno di successi.

Le nostre associazioni

Come eravamoa cura di Ugo Vittone

"Giovinetta con falciatrice"

40 ORE SETTIMANALI DALLUNEDI’ AL VENERDI’(TEMPO PIENO)

SERVIZI LEGATI ALLA SCUOLA:MENSA FRESCAcon cucina in loco

TRASPORTO PROVINCIALEpossibilità di bus a chiamata:numero Verde 800/21.33.43

ATTIVITA' DIDATTICAdalle 8,40 alle 16,40

PRESCUOLA dalle ore 7.30alle 8.40 e POSTSCUOLAdalle ore 16.40 alle 18.00(con contributo economico

delle famiglie)

PROGETTI DI ISTITUTO ACUI ADERISCE IL PLESSODI VERRUA SAVOIA- BENESSERESalute, teatro, arte, continuitàcon gli altri ordini di scuola,sport con intervento di esper-ti, accoglienza alunni stranie-ri, lettura. Mercoledì 24 otto-bre è iniziato il progetto “Dolcilibri”, promosso dall’associa-zione dei beni culturali e dalministero della PubblicaIstruzione. La serata promos-sa dalla scuola ha avuto luogopresso la sala polivalente diVerrua. Ragazzi, genitori einsegnanti hanno dedicato unpo’ del loro tempo alla lettura

e alla presentazione di libri.L’incontro ha avuto un grandesuccesso soprattutto da partedei ragazzi che hanno richie-sto di ripetere l’iniziativa neiprossimi mesi. La serata èstata allietata dalla degusta-zione di deliziosi dolcetti.- TERRITORIOConoscenza approfonditadelle caratteristiche storichedel territorio con visite guida-te ai siti, in cui i bambini

hanno il ruolo di ciceroni.Educazione ambientale conesercitazioni sul campo:fiume, collina, bosco… Giovedì 13 settembre gli alun-ni della Classe 4ª e 5ª si sonorecati alla Fortezza per vede-re la mostra fotografica dedi-cata ai 50 anni della frana diVerrua Savoia (1957/2007) ehanno visitato, entusiasti, ilgeosito.

Rosanna Vittone

Scuola Primaria di Verrua Savoia

AVISI socisupera-no attualmente il centinaio, lasede del gruppo è a Sulpiano.Annualmente vengono effet-tuate un centinaio di donazio-ni. Queste donazioni si effet-tuano su autoemoteche, chesi recano due volte all'annopresso il Centro Polivalente ealtre due volte a Sulpiano.Dalle 8.15 alle 11.30, recando-si presso i punti indicati è pos-sibile sottoporsi a donazione o

a prelievo.Alcuni dati: Franco Rosso haricevuto la Croce d'Oro conFronde (che corrisponde aoltre 100 donazioni). Euro Ferrari, GiuseppeImerone, Egidio Rivalta ePiero Graziano hanno ricevutola medaglia d'oro per avereffettuato oltre 50 donazioni.Molte le altre medaglie d'ar-gento e di bronzo.Per ulteriori informazioni: ValterDa Lozzo (0161/84.62.78),Irene Panzetta (0161/84.61.66).

AssociazioneNazionaleAlpiniNell'anno tra-scorso apprez-zabile l'operache hanno por-tato avanti gli Alpini verruesinella manutenzione straordi-naria della collina del castello,recuperando in particolare lastrada di accesso al ponte delsoccorso.Proloco VerrueseSi è concluso il ciclo delle atti-vità 2007 con la festa dell'a-micizia, vale a dire cena pres-so la sede sociale delValentino. Soddisfatti gli orga-nizzatori, che invitano tuttialle prossime iniziative.

Page 8: La Rocca di Verrua Savoia - digidownload.libero.itdigidownload.libero.it/degio76/rocca.pdf · malattia o ancora di più il ... del bimbo che apriva gli occhi alla luce e la terra

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Venerdi 9 novembre:Monsignor VescovoGermano Zaccheo havisitato gli istituti peranziani e malati, le scuo-le, il Consiglio Comunaledi Amministrazione e

dopo cena ha partecipatoal Consiglio PastoraleVicariale.Sabato 8 dicembre,ore 15,30: sarà conferi-ta la Santa Cresima ainostri ragazzi.

Attività pastorale e Orari Sante Messe

utti gli studenti ver-ruesi conoscono ledifficoltà che com-

porta vivere in un piccolopaese collinare. Svegliarsi al mattino perandare a scuola o all' uni-versità è sempre difficile,ma lo è ancora di più sepensi che con buona proba-bilità dovrai aspettareancora un'ora per vedersorgere il sole. Poi ci sono imezzi di trasporto: unautobus o un treno, checon folgorante puntualitàavranno luci rotte se vorraistudiare, riscaldamentonon funzionante e porteche non si chiudono quan-do la temperatura è a menocinque... per non parlaredel vicino di posto chevorrà esibirsi in una perfor-

mance canora ogniqualvol-ta sarai sul punto di rag-giungere la pace del sonno.Il tutto due volte al giorno,andata e ritorno, per due-centocinquanta giorni circaall'anno. E quando vorrai

uscire? Ancora lo stessotragitto, perché "qui non c'ènulla da fare" e "i giovani siannoiano", e allora corronoverso le luci della città,dispensatrice di comodità,benessere e divertimenti.

La città, con le sue vieampie e le mille vetrine, etutto quello che cerchiamoa portata di mano, bendiversa da questo angolo dimondo dove può capitare disentirsi un po' in trappola.Ma che trappola sublime èquesta, dove all'uomo sonoconcessi privilegi ormairari: una natura silenziosain cui poter stare davverodi fronte a se stessi, senzagli ingannevoli filtri dellasocietà del "tutto subito";una comunità piccola in cuinon c'è spazio per l'indiffe-renza tra individui, con isuoi pro e contro. Comeuna madre ci costringeVerrua, da cui ogni giornosogniamo di scappare, a cuiogni sera torniamo tuttaviaper rifugiarci nel teporedelle sue vie strette e fami-liari, per farci cullare dallesue scomode verdi colline.

Milena Giordano

T

Un'occhiata alle attività di Crescentino

Ss. Messe festive: ore 9,30 a Sulpiano - ore 11 e 16 a San Giovanni. Ogni mercoledì alle ore 20,30 Adorazione Eucaristica silenziosa. L’adorazione, le Ss. Messe feriali e la pomeridiana festiva invernale

si terranno sempre nella cappella del pensionato.

DATA e ORA EVENTO

15 e 16 dicembre In piazza Vische Compagnia delle Botteghe organizza una mostra di pannelli pubblicitari storici dedicati al Natale

15 dicembre ore 21 Pressso il Teatro Angelini l’Associazione ARTE TECNICA inscena lo spettacolo teatrale "La donna onorata" di Carlo Goldoni

21 dicembre ore 21 Pressso il Teatro Angelini la Banda Luigi Arditi presenta il Concerto di Natale eseguito da: Banda Luigi Ardito, Città di Crescentino, Coro alpino "I trapulin"

22 dicembre ore 17 In piazza Caretto Compagnia delle Botteghe ospita (direttamente dalla trasmissione "Notti sul ghiaccio" di Rai 1)uno spettacolo di pattinaggio artistico con la partecipazione di Igor di Gregorio e Francesca Cattaneo

11 gennaio ore 21 Pressso il Teatro Angelini l’Associazione ARTE TECNICA inscena lo spettacolo teatrale "Plaza Suite" di Neil Simon

Scomode, verdi colline

Natale 2007:ore 21: S. Messa solenne aSulpiano;a Mezzanotte:S. Messa solenne in SanGiovanni.

31 dicembre 2007:ore 16: S. Messa aSulpiano.dalle ore 23 alle 24:a San Giovanni adora-zione, seguita alle 24dalla S. Messa.

Un sabato pomeriggio qualun-que… Il Padreterno è al telefonoda un pezzo, molto attento .Annuisce, sorride, gesticola.L'angioletto segretario socchiu-de la porta e gli fa cenno chesull'altra linea c'è… Ma il

Padreterno fa un gesto per far-gli capire di non interrompere."Il Padreterno è molto occupa-to" "Ma glielo hai detto che altelefono c'è il Papa?" "Non mene ha dato il tempo..." "Prova afarglielo dire dalla BeataVergine, piccolino" dice il Papa.L'angioletto va a chiamare laBeata Vergine, poi SanGiuseppe, Sant'Antonio, PapaGiovanni... ma non c'è nulla dafare. Finalmente Dio posa il rice- Sbirciamo i vicini

Lab-oratoriovitore. "Oh quella Valentina!Ogni sera mi deve raccontareper filo e per segno che cosa hafatto in tutta la giornata!" Entral'angelo segretario. "Chi eraall'altro telefono?" "Il Papa." "Eora dov'è?" "Si è ritirato...""Presto, portagli da parte miaquesto biglietto: “Ti affido

Valentina: quattro anni, madreprostituta, padre carcerato, abi-tazione "baracche della BorgataFelice." E rassicuralo: ilPadreterno gli vuole sempre ungran bene, anche se a voltesembra un pochino distratto."

Tratto da: "Il Tavolo delPadreterno" di Lia Cerrito

“...quello che per noi vorrebbe essere l'oratorio”