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UN MONDO DI VIAGGI La rotta dei La rotta dei PARCHI PARCHI N el Mar Rosso egiziano quasi tutti i reef prossimi alla costa sono ormai raggiungi- bili con le barche dei diving distribuiti nei numerosi villaggi che stanno sorgendo an- che nel profondo sud. Hurghada, Port Sa- faga, Al Quseir, Marsa Alam sono ormai località presenti nei cataloghi di tutti i tour operator e ognuna offre immersioni di grande qualità. Ma alcuni luo- ghi mitici restano fuori dalla portata delle uscite giornalie- re, perché sono troppo lontani dalla costa e spesso difficili da raggiungere per le condizioni del mare. Sono luoghi leggendari anche per la straordinaria bellezza dei fondali che li circondano, battuti da correnti spesso fortissime e frequentati da nutrite popolazioni di squali. Off limits per un lungo periodo, questi luoghi, le isole Brothers, Daeda- lus Reef, Zabargad e Rocky Island, sono divenuti aree protette raggiungibili solo con le barche da crociera auto- rizzate. L’inaugurazione dello scalo di Marsa Alam e del- la Marina di Porto Ghaleb (a soli 10 minuti dall’aeropor- to) ha reso più comoda l’organizzazione delle crocie- re, riducendo i tempi di navigazione. Questa volta na- di Egidio Trainito In quell’incredibile acquario tropicale che è il Mar Rosso, andiamo in crociera subacquea e immergiamoci in acque protette.

La rotta dei PARCHI - scubacruise.com · 42 43 La rotta dei parchi vigheremo sulla Thunderbird, bella e comoda barca da crociera lunga 30 metri, alla volta di Daedalus e Zabargad,

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UUNN MMOONNDDOO DDII VVIIAAGGGGII La rottadei

La rottadei PARCHIPARCHI

Nel Mar Rosso egiziano quasi tutti i reefprossimi alla costa sono ormai raggiungi-bili con le barche dei diving distribuiti neinumerosi villaggi che stanno sorgendo an-che nel profondo sud. Hurghada, Port Sa-faga, Al Quseir, Marsa Alam sono ormai

località presenti nei cataloghi di tutti i tour operator eognuna offre immersioni di grande qualità. Ma alcuni luo-ghi mitici restano fuori dalla portata delle uscite giornalie-re, perché sono troppo lontani dalla costa e spesso difficilida raggiungere per le condizioni del mare. Sono luoghileggendari anche per la straordinaria bellezza dei fondaliche li circondano, battuti da correnti spesso fortissime efrequentati da nutrite popolazioni di squali. Off limits perun lungo periodo, questi luoghi, le isole Brothers, Daeda-lus Reef, Zabargad e Rocky Island, sono divenuti areeprotette raggiungibili solo con le barche da crociera auto-rizzate. L’inaugurazione dello scalo di Marsa Alam e del-la Marina di Porto Ghaleb (a soli 10 minuti dall’aeropor-to) ha reso più comoda l’organizzazione delle crocie-re, riducendo i tempi di navigazione. Questa volta na- ➤

di Egidio Trainito

In quell’incredibile acquariotropicale che è il Mar Rosso,andiamo in crocierasubacquea e immergiamociin acque protette.

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La rotta dei parchi

vigheremo sulla Thunderbird,bella e comoda barca da crocieralunga 30 metri, alla volta diDaedalus e Zabargad, entrambisituati a sud di Marsa Alam. Perraggiungere Daedalus Reef civogliono più o meno otto ore na-vigando verso est-sud-est e, seanche tira vento, di solito l’ondaviene da poppa e non crea parti-colare disturbo. Daedalus è ungrande reef, chiamato in araboAbu Kizan, sul quale sorge unbellissimo faro costruito dagliinglesi, bianco a strisce nere. Po-che costruzioni circondano latorre del faro, collegato conl’estremità del reef da un lungoe alto pontile. Come sempre, ipunti migliori sono quelli piùesposti alla corrente. È qui chenuotano i grandi predatori, ed èsempre qui che trovano condi-zioni favorevoli le grandi gorgo-nie e gli alcionari di tutti i colori.A Daedalus ci immergiamo inogni punto del reef. Sul lato sudci dirigiamo verso est: la paretescende su un pianoro di sabbia ecoralli che degrada, ma giratol’angolo del reef, la parete scen-de verticale fino a circa 80 m. Èqui che passano barracuda, ton-ni, gruppi di carangidi e nel blusi possono vedere le sagome de-

gli squali, soprattutto i grigi.Sciami di fucilieri si raggruppa-no per riaprirsi e rintuzzare gliattacchi dei predatori. Una cer-nia enorme scivola tra i coralli eintorno i colori degli alcionaridestano meraviglia: rosa, gialli,rossi e viola, tappezzano la pare-te e gli anfratti dove la correnteaccelera. Sul lato nord, quellopiù esposto ai venti dominanti,l’onda frange sul reef e bisognaessere lesti a buttarsi dal gom-mone, guadagnare un po’ diprofondità e raggiungere il reefche scende verticale fino a unulteriore salto nel blu, intorno ai40 metri. Anche qui bisognaguardare verso il blu per coglie-re l’arrivo degli squali, ma civuole uno sforzo a staccare losguardo e l’interesse dalla parete

carica di coralli. Sulla parete estla luce è favorevole al mattino:portato dalla corrente, un grannumero di meduse non solo gal-leggia in prossimità della super-ficie, ma diviene preda di moltespecie di pesci quando si avvici-na al fondale. Intorno, i soliti pe-scioni: carangidi, barracuda, na-poleoni che pattugliano metodiciil loro territorio e, nel blu, le sa-gome degli squali. È sera quando la Thunderbirdtoglie l’ormeggio dal reef diDaedalus per fare rotta versosud: ci vogliono nove ore di na-vigazione per raggiungere Za-bargad e Rocky Island e ci si ad-dormenta con le immagini deicolori di Daedalus ancora inmente. Quanto Zabargad è gran-de con le sue colline arse dal so-le, tanto è piccola Rocky Island,quasi uno scoglio di calcare diorigine corallina a circa un mi-glio dall’isola maggiore. Ed èproprio Rocky la meta più im-portante di questa tappa. ARocky Island ci si immerge a este a ovest portati dalla corrente.Lungo la parete est, ricca discorci affascinanti, con gli alcio-nari a dare colore, si scivola incorrente fino alla punta di sud-est, dove un gradino a circa 25metri si affaccia nel blu. È quiche ci si ferma ad attendereil passaggio dei carangidi, ➤

IL FARO DIDAEDALUSREEF

Bisogna salirecentosettantaduegradini per

raggiungere la sommità delfaro di Daedalus, dove nonc’è più l’antica lampada apetrolio, sostituita da unadecina d’anni da unamoderna e più sicuralampada automatica. Il faro,costruito all’inizio del secoloscorso dagli inglesi, ècircondato da pochecostruzioni dove alloggiano iguardiani. Un nuovo edificioospiterà tra breve il radar.Ma poco è cambiato per gliuomini del faro, la cuisolitudine è interrotta solodalle visite dei crocieristi.

ZABARGAD

L’isola è alta, appareimmensa rispetto allaminuscola Rocky

Island. È deserta, scura,circondata nel versante disud-est da una splendidalaguna turchese racchiusadal reef. Zone di dune eprofonde erosioni dannol’idea di come camminarcidentro debba essere uninferno. Eppure questoluogo inospitale è stato perun lungo periodofrequentato assiduamentedall’uomo. Nelle sueminiere, ormaiabbandonate, abbondavainfatti una pietra dura,l’olivina, dal bel coloreverde, utilizzata comeornamento di gioielli. Di Zabargad e delle suepietre preziose ci sono letestimonianze di DiodoroSiculo e di Plinio il Vecchioed esemplari di olivina, didimensioni straordinarie,sono conservati in varimusei del mondo: nelloSmithsonian Museum diWashington c’è un’olivina diZabargad di ben 319 carati.Dal 1998, Zabargad è areaprotetta e non è piùconsentito scenderesull’isola.

ROCKYISLAND, ISOLA DEGLI UCCELLI

Poco più che unoscoglio, la piccolaisola di calcare, pur

priva di vegetazione, è unostraordinario ecosistemanaturale. L’uomo, infatti,non incide affatto sugliequilibri di questo ambienteelettivo per gli uccelli. Qui nidificano il falcopescatore, il falco unicoloree, soprattutto, le sterne.Colonie composte da tre-quattrocento individuisono distribuite sull’isola nelperiodo della nidificazione,che coincide con l’estate. Lecolonie sono fittissime, con inidi distanti tra loro solopochi centimetri e il via vaiè continuo, con gli adulti chesi alternato alla cova e nellapesca.

La spettacolare vista chesi gode dopo aver salitogli oltre centosettantagradini del faro diDaedalus Reef,circondato solo dalleabitazioni dei guardiani.

Incontri in Mar Rosso:dall’alto, murena, pesce

scoiattolo, trigone macchieblu, gorgonie e pesce cobra.

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ma soprattutto degli squali. Quisi può vedere di tutto: grigi epinna bianca sono i più normali,ma anche i martello nella stagio-ne giusta sono di casa. Lungo illato ovest dell’isolotto la paretescende verticale fino alla punta,dove, da un pianoro a circa 50m, si elevano tre panettoni di co-rallo: qui nuotano gli squali. Maè altrettanto affascinante la parteterminale dell’immersione, ver-so sud, dove in pochi metri diprofondità la parete è ricca dianfratti e grotte carichi di colore,dove la luce crea giochi fantasti-ci e dove si affollano pesci colo-ratissimi.Mentre si compie la breve navi-gazione da Rocky a Zabargad,gruppi di stenelle rostrate e ditursiopi nuotano a fianco dellabarca e qualcuno si fa portaredall’onda della prua. Si ormeg-gia sul lato meridionale dell’iso-la. Qui il reef scende verticale fi-no a 15 metri e poi si distendevario e intricato un giardino dicorallo. Il bordo del reef è per-corso da grotte e spaccature: an-che qui nuvole di anthias rossifremono al minimo accenno dicorrente e dovunque è un’esplo-sione di colori. Anemoni, mure-

ne, pesci lima, c’è solo l’imba-razzo su dove concentrare losguardo. A Zabargad, tra gli altrisiti d’immersione, c’è il relitto diun cargo affondato nei primi an-ni Sessanta del secolo scorso,adagiato su un fondale di circa24 metri tra il vecchio pontiledell’isola e la punta est. Spezza-to in due tronconi, per il resto ilrelitto è quasi intatto, con gli ar-mamenti e le dotazioni di bordoancora al loro posto, ed è facil-mente visitabile anche in alcunezone interne, data la profonditànon eccessiva.Rocky Island e Zabargad sono ilpunto più meridionale della cro-ciera. Da qui inizia la risalita e lameta successiva sono i reef diFury Shoal. Ci si avvicina nuo-vamente alla costa e dopo cin-que ore di navigazione si è aDolphin Reef. Ci si immerge trale torri coralline, per poi spostar-si a quella straordinaria cattedra-le di corallo chiamata Sha’abClaudio. La magia delle camereinterne, solcate dalle lame di lu-ce che penetrano dall’alto, èsempre di grandissimo impatto.Fuori, tra i pinnacoli, sciami ditriglie gialle stazionano nellacorrente incuranti del passaggiodei subacquei. Durante la sostanotturna a Uadi Gemal, è assicu-rato l’incontro con la ballerina

spagnola. Si sale ancora per im-mergersi a Gota Sharm. Anchequi ogni lato è buono: a est laparete cade sul plateau a circa30 metri, dove grandi gorgonie

ospitano pesci soldato, pesci fal-co e indolenti pesci cobra. Aovest la parte migliore è forsequella più prossima alla superfi-cie, dove il reef è infuocato dal

pulsare delle castagnole rosse. Ancora più a nord, Samadai: quisi danno raduno le barche deivillaggi per vedere i delfini chenuotano nella laguna. Ci vuole

un po’ di fortuna, ma è quasi as-sicurato l’incontro con le stenel-le rostrate, che si lasciano avvi-cinare solo in apnea. Ma Sama-dai ha un’altra sorpresa da offri-re: il reef, infatti, è un intricatolabirinto di cunicoli e grotte chesi snoda per un lungo percorso.Quasi una casa delle streghe daluna park, ma ad apparire im-provvisi sono sciami di pesci enudibranchi dai colori bellissi-mi. Sul fondo lembi di prateriadi fanerogame e assembramentidi grandi anemoni carichi di pe-sci pagliaccio.Non basta, perché l’ultimo gior-no di crociera riserba ancora unpezzo forte. Un paio di immer-sioni a Elphinstone Reef chiudo-no alla grande una crociera stu-penda. Anche qui si può incon-trare di tutto: squali grigi, mar-tello, volpe e perfino, se si è for-tunati, il longimanus, circondatodai pesci pilota. Ma anche senzasquali, può capitare, Elphinstoneoffre scorci straordinari: grandigorgonie e l’immancabile tarta-ruga che scivola quietasul reef e si ferma amangiare ora una medu-sa, ora un alcionario.

IL MISTERODEL SARCOFAGO

Asud di ElphinstoneReef il fondale scendefino a 60 metri, dove

la roccia è percorsa da unampio tunnel che attraversada parte a parte il rilievo.Lo chiamano l’Arco e unapietra posata sul fondo,proprio sotto l’arco, è ormaidivenuta oggetto dileggenda. La chiamano ilsarcofago per la formasquadrata, con in mente lesepolture dei Faraoni. E c’è stato anche qualchecomandante di barca che hacercato di recuperarla,sperando in chissà qualesensazionale scoperta. Ma èsolo una pietra caduta dallavolta, di cui conservaevidente la curvatura.

PROMOZIONESPECIALE INVERNOPartenze dal 23 novembrefino al 20 dicembre a bordodel m/y Thunderbirdcategoria Extra Superior:cabine con servizi privati earia condizionata a controlloindividuale € 1220. Volodiretto su Marsa Alam,imbarco Marsa Ghalib (5 minuti dall’aeroporto),due guide a bordo, nitrox,acqua dolce. Per informazioni: Scuba Cruise Italia tel. 0525/56277 fax 0525/[email protected]

IN CROCIERA CON...

Scuba Cruise organizza settimanalmentecrociere nel Mar Rosso egiziano a bordo diimbarcazioni tutte di altissimo livello e che

rappresenta in esclusiva per il mercato italiano,come il m/y Thunderbird, con il quale è stataorganizzata la crociera raccontata in questepagine, e il m/y Firebird, nuovissimaimbarcazione che ha effettuato le prime crocieread agosto 2003. Tra i vari itinerari proposti,quello del parco marino è senz'altro uno tra i piùaffascinanti, perché offre in una sola settimana lapossibilità di immergersi nei luoghi più esclusividel Mar Rosso e solo fino a ieri chiusi al turismosubacqueo; nel corso dell’itinerario si toccanoinfatti, oltre al mitico Elphinstone, DaedalusReef, Rocky Island e Zabargad: isolotti sperdutiin mare che rappresentano quindi tappa obbligataper i grossi pelagici che incrociano in questeacque e che, proprio per questo, è possibileavvistare con straordinaria facilità. Daedalus, inrealtà, non è un’isola, ma una formazionecorallina sulla quale è stato costruito un faropresidiato dai militari e la visita è una vera

emozione. Scuba Cruise offre la crociera parcomarino Zabargad + Rocky Island + Daedalus +Elphinstone a un prezzo molto interessante. Tuttele imbarcazioni categoria Extra Superior dellaflotta sono infatti attrezzate con le dotazioni disicurezza necessarie per esserepermanentemente abilitate alla navigazionesenza limite in Mar Rosso. Scuba Cruise consigliaquesto itinerario a chi da una crociera subacqueadesidera avere la possibilità di immergersi nei sitipiù esclusivi non raggiungibili in nessun altromodo; per chi invece preferisce una crociera chenon comporti lunghe navigazioni, ma permetta diavere a disposizione molto tempo da spenderesulle spiagge coralline delle isole deserte o pernuotate rilassanti con bagni di sole in pieno relax,è meglio scegliere altri itinerari nel vastopanorama delle proposte Scuba Cruise, come adesempio l'itinerario Dolphin Reef + Elphinstone oquello che rappresenta il migliore compromessotra esclusività e bellezza delle immersioni e ilbisogno di relax, l'ormai collaudatissimo SaintJohn + Elphinstone.

La rotta dei parchi

Giochi di luce tra sopra e sottola superficie sui fondali diSha’ab Claudio, che tra l’altroospitano una straordinariacattedrale di corallo.