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Parchi nazionali e parchi naturali della Croazia PARCHI NAZIONALI: Brijuni (Brioni) § Risnjak § Sjeverni Velebit § § Plitvička jezera (Laghi di Plitvice) § Paklenica § Krka § Kornati (Incoronate) § Mljet (Meleda) § PARCHI NATURALI: Učka (Monte Maggiore) § Velebit § Vransko jezero (Lago di Vrana) § § Biokovo § Telašćica § Lastovsko otočje (Arcipelago di Lagosta) § Papuk § Medvednica § § Žumberak - Samoborsko gorje § Lonjsko polje § Kopački rit §

Parchi nazionali e parchi naturali della Croazia

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La Croazia è un paese fortunato. La natura le ha regalato tutto: il blu del mare con le sue spiagge, i Laghi di Plitvice e le sue famose cascate, i fondali spettacolari delle Incoronate per i sub, la Paklenica, il Velebit e il Monte Maggiore per i rocciatori, le Brioni per la storia e flora, Meleda per la pace ancestrale.Sfogliando queste pagine assaggerete tutta la bellezza del paesaggio croato.

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Page 1: Parchi nazionali e parchi naturali della Croazia

Parchi nazionalie parchi naturali della Croazia

PARCHI NAZIONALI: Brijuni (Brioni) § Risnjak § Sjeverni Velebit § § Plitvička jezera (Laghi di Plitvice) § Paklenica § Krka § Kornati (Incoronate) § Mljet (Meleda) §PARCHI NATURALI: Učka (Monte Maggiore) § Velebit § Vransko jezero (Lago di Vrana) § § Biokovo § Telašćica § Lastovsko otočje (Arcipelago di Lagosta) § Papuk § Medvednica §

§ Žumberak - Samoborsko gorje § Lonjsko polje § Kopački rit §

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Croazia, baciata dalla Natura

La Croazia è un paese for-tunato. La natura le ha regalato tutto: il blu del

mare con le sue spiagge, i La-ghi di Plitvice e le sue famose cascate, i fondali spettacolari delle Incoronate per i sub, la Paklenica, il Velebit e il Monte Maggiore (Učka) per i roccia-tori, le Brioni (Brijuni) per la storia e flora, Meleda (Mljet) per la pace ancestrale... Sfogliando queste pagine si assaggia la bellezza del paesaggio, ma soprattuto è importante avvicinarsi all’immensità della natura con il dovuto rispetto. Vi stuzzica l’idea di vacanza immersi nel verde degli otto parchi nazio-nali e nove parchi naturali alla scoperta del nido dell’ aquila, della città europea delle cico-gne, dell’habitat ideale delle farfalle, nella tana della lince, nel centro per l’ assistenza degli orsetti orfani, spiare i mufloni, osservare gli aironi che si levano in volo?A mezz'ora di macchina da Trieste, percorrendo la statale della Slovenia meridionale, oppure via mare attraversan-do l'Adriatico, si raggiunge la Croazia che sulla carta geo-grafica ha una forma curiosa, quasi a ricordare un drago, un boomerang o un ferro

di cavallo. Prevalentemente pianeggiante, si esprime at-traverso forti contrasti come le coste frastragliate cesellate dal mare, le milleduecen-to isole, isolotti e scogli, ex catene montuose, che seguo-no la linea della terraferma. Altrettanto affascinanti sono le dolci pianure, le sorgenti di fiumi puliti dai corsi brevi che sfogano la loro impetuosità nelle cascate spettacolari dai quali nascono placidi laghi. La bora, lo scirocco, il maestrale e la tramontana increspano le superfici e s'infilano tra gli al-beri, svuotano o accarezzano il paesaggio. Venire in Croazia e non approfittare dell'occa-sione per incontrare la natura, è un delitto. Sono diciotto le aree di particolare interesse naturalistico o storico-cultu-rale protette dalla legge che giustificano l'intervento dello stato per la loro conservazio-ne. Sono aree terrestri, mari-ne, fluviali o lacustri, dai alti valori naturalistici scientifici, biologici, educativi, culturali e turistici che riescono a soddi-sfare la voglia di divertirsi, ma soprattutto di rilassarsi. Le aree protette coprono il 6,07% dell'intera superficie della Croazia e il 9,40% della zona di terraferma. La mag-

gior parte di queste aree pro-tette è inclusa nelle categorie di Parco Naturale (61,17%) e Parco Nazionale (17,51%).Il Parco Naturale del Velebit è la più grande area protetta della Croazia e, insieme ai Parchi Nazionali di Velebit Nord e Paklenica, rappresen-ta quasi il 40% del territorio protetto della Repubblica della Croazia. Alcune aree di grande valore per la loro diversità biologica e paesag-gistica sono protette a livello internazionale. Il Parco Na-zionale dei Laghi di Plitvice è stato dichiarato dall'UNE-SCO Patrimonio Mondiale dell'Umanità. La Convenzione sulle Zone Umide include i Parchi Naturali di Kopački rit e Lonjsko polje tra le zone umide di importanza inter-nazionale. Il Monte Velebit appartiene alla rete mondia-le di Riserve della Biosfera dell'UNESCO.Nell'anno dedicato dall'UNE-SCO alla salvaguardia dei bo-schi ed è accesa la campagna per il riconoscimento dell'ac-qua quale bene comune, si au-spica che ognuno di noi, posi gli occhi sulle bellezze natu-rali per acquisire beneficio e piacere, allo stesso tempo le si avvicini con rispetto.

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CROAZIA OCCIDENTALEParco nazionale Brijuni – Brioni: L'eleganza della discrezione 8Parco naturale Učka – Monte Maggiore: Laboratorio botanico a cielo aperto 13Parco nazionale Risnjak: Rocce di rispetto 14

CROAZIA CENTRALEParco nazionale Plitivička jezera – I laghi di Plitvice: La forma dell'acqua 20Parco nazionale Sjeverni Velebit – Velebit Settentrionale: ... e di casa, l'orso! 24Parco naturale Velebit 28Parco nazionale Paklenica: Oro grigio e pece 30Parco nazionale Krka: Un tuffo nel tufo 34Parco nazionale Kornati – Incoronate: Quattro sassi in paradiso 38Parco naturale Vransko jezero – Lago di Vrana: Palude, dolce palude! 42Parco naturale Telašćica: La natura usa il bisturi 43

Indice Suddivisione dei parchi nazionali e naturali per aree geografiche

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CROAZIA MERIDIONALEParco nazionale Mljet – Meleda: Navigando tra boschi 44Parco naturale Lastovsko otočje – Arcipelago di Lagosta: Pssstttt... parla la lucertola! 48Parco naturale Biokovo: Nel nido dell'aquila 49

CROAZIA SETTENTRIONALEParco naturale Medvednica: La principessa e i pipistrelli 50Parco naturale Žumberak – Samoborsko gorje: La natura ha fatto tris 51

CROAZIA ORIENTALEParco naturale Lonjsko polje 52Parco naturale Papuk 53 Parco naturale Kopački rit 53

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Redattore responsabile: Lilly VenucciCollaboratori: Patrizia Chiepolo Mihočić, Carla Rotta, Tiziana DabovićArt director: Dean ČernekaProject manager: Nenad Rameša

Ufficio marketing: Nirvana Beltrame Ferletta (Caposettore), Marina Juričić, Igor Vignjević, Livia Kinkela Fotografie: Enti per il turismo, Enti pubblici parchi nazionali, Enti pubblici parchi naturali, Adriatic photo Service, Gianfranco Abrami, Branko Lenić

Stampa: Radin Print – Sveta Nedelja, Croazia Progetto editoriale: Silvio ForzaEditore: EDIT Ente giornalistico editorialeFiume - Rijeka, Croaziawww.edit.hr e-mail: [email protected]: +385 51 672 146, +385 51 228 790

Parchi nazionalie parchi naturali della Croazia

Segnaliamo ai lettori che, oltre alla ca-pitale Zagreb (Zagabria), numerose località della costa croata, accanto al

nome croato, conservano anche un toponi-mo italiano, in molti casi originario. Alcuni di questi toponimi hanno conservato la loro attualità anche nell’uso corrente: ciò è dovu-to alla rilevanza storica del luogo (ad esem-

pio Split / Spalato o Dubrovnik / Ragusa), oppure alla secolare e superstite presenza di una minoranza italiana sul territorio (in Istria / Istra, a Fiume / Rijeka e nel Quar-nero / Kvarner e nella città dalmata di Zara / Zadar), oppure in virtù di una normativa che regola il bilinguismo (croato / italiano) in Istria.

In ragione di queste diversità, nei testi ab-biamo preferito adottare il toponimo italia-no laddove è ancora attuale, accompagnato da quello croato indicato tra parentesi. Nei casi in cui il toponimo italiano appare ana-cronistico (quali Velebit / Alpi Bebie, Bioko-vo / Monti Albi, Telašćica / Porto Taier…) si è optato unicamente per quello croato.

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PARCO NATURALE UČKA - MONTE MAGGIORE

BRIJUNI - BRIONI

L’ eleganza della discrezione

PARCO NAZIONALE BRIJUNI - BRIONI

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PARCO NAZIONALE BRIJUNI - BRIONI

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Per le Isole Brioni non esiste il concetto di fuori stagione. A meno che non si possieda la

propria imbarcazione, meglio preno-tare (agenzia turistica locale a Fasana) anche la sola traversata di una ventina di minuti a bordo del vaporetto per at-traccare al porticciolo di Brioni Mag-giore. Un tratto di mare, che intempi remoti ha vistro scontri marinari vari, da Augusto agli Ostrogoti, dai Bizanti-ni ai Franchi, tra Veneziani e Genovesi. Poi ci si sente abbracciare dolcemente dai pini ma anche da sequoie, eucalip-ti, cedri, bambù, che accompagnano il visitatore in tutto l’itinerario guidato. Seduti comodi sul trenino turistico, ci

si immerge nel verdeazzurro del cielo, del mare, dei prati, interrotti da brevi soste per avvicinare gli animali esotici nei recinti nel parco safari, per riposare gli occhi sull’ antico ulivo del IV seco-lo, oppure per seguire una torneo di golf, per ammirare i resti archeologici, gli affreschi istriani nella chiesetta del XV secolo o semplicemente per bere un caffè. Sull'isola di Vanga, immersa nel verde, c'è la residenza dell’ ex pre-sidente della Jugoslavia Josip Broz Tito, scomparso nel 1980, oggi riadattata a museo storico e naturale. Campeggia la sua gigantografia, ridotta quasi a reliquia che apre un album fotografi-co di tempi che furono dal quale esce

un rampante Fidel Castro, un Kruscev divertito e plaudente, lo sguardo inten-so di Nasser e quello melanconico di Nehru, l’ occhietto ceruleo e malizioso di Richard Burton e lo snobbismo di Elisabeth Taylor, le forme opulente di Sofia Loren e di Gina Lollobrigida, di capi politici di una nazione oggi dis-solta. A metà pomeriggio il borbottio diesel del vaporetto lascia una scia che ricollega l’isola alla terraferma. L’ina-movibile struttura del grosso albergo rimane, muto testimone di accoglienza discreta.L'eccezionale presenza dei dinosauri alle Brioni, risalente a circa 150 milioni di anni fa, è un'altra chicca del Parco.

IL PARCO NAZIONALE DELLE BRIONIInfo e prenotazioni - alberghi e ville:tel: +385 52 525 888fax: +385 52 521 367e-mail: [email protected] e prenotazioni - gite: tel: +385 52 525 882; 525 883fax: +385 52 521 124e-mail: [email protected]

Superficie complessiva della terraferma e del mare: 33,9 km214 isole e isolotti di complessivi 7,4 km2 Flora: macchia, prati, parchi, boschi di quercia, boschi di lauro, culture di alberi aghiformi, piante subtropicali (eucalipti, bambù)Fauna: riserva di uccelli, conigli, cervi axis, daini, mufloni

Outdoor: Golf 18 buche; cricket; piste ciclabili; spettacoli teatrali; centro congressi; immersioni; giri in carrozza o a bordo della Cadillac d’ epoca appartenuta a Tito. Parco safari: 9 ha di terreno; siti archeologici, chiesa di Santa Maria, Castrum, Gradina, Villa romana nel golfo di Veriga, museo etnografico;lungo la costa tracce di dinosauri

PARCO NAZIONALE BRIJUNI - BRIONI

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COSA VEDERE IN ZONAA Pola, la celebre Arena, il più grande e meglio conservato teatro romano al di fuori dei confini d’Italia. La Penisola istriana è ricca di luoghi da visitare e soprattutto raggiungibili in qualsiasi

direzione a distanze che non superano un’ ora di macchina. DOVE MANGIAREBrioni - ristorante “Galija”; Fasana (Fažana) - taverna “Margerita” e taverna “Feral”; Peroi - ristorante “Villa Letan”; Valbandon

- ristorante “Pineta mare”, agriturismo “Alla beccaccia” e ristorante “Vala”; Dignano (Vodnjan) - ristorante “Girotondo” e taverna “Vodnjanka”; Barbariga - ta-verna “Danijela”; Pola (Pula) - ristorante “Valsabbion”.

GASTRONOMIALa cucina istriana coniuga la cucina mediterranea con quella continentale. L’influenza della cucina triestina e vene-ziana è presente nei ristoranti lungo la costa dove per lo più si preparano gli scampi, le grancevole, i frutti di mare e i molluschi sapientemente abbinati alla pasta e al riso. Il pesce pregiato è più saporito ai ferri o al forno con le patate. Spesso il “primo” è un buon brodo di pesce, oppure un buon risotto al nero di seppia nonché le numerose specie

di frutti di mare alla busara o con la pasta. Da non perdere l’ aragosta con le tagliatelle e l’insalata di grancevole, la sogliola, la scarpena, il branzino o l’ orata. Il piatto forte della cucina rurale istriana è invece la minestra: una sostan-ziosa zuppa di fagioli e patate alla quale si aggiungono l’ orzo, oppure i ceci, il fi-nocchio, i crauti e d’ estate il granoturco novello. Quasi tutti i ristoranti offrono la pasta fatta in casa con il sugo. I fusi, i maccheroni o gli gnocchi vengono serviti con la selvaggina, col sugo di

bovino o di pollo. L’ apice della cucina istriana è sicuramente il tartufo del bosco di Montona. Viene servito per lo più con le tagliatelle o con le uova. Da assaggiare anche il rinomato prosciutto istriano, le salsicce, la pancetta e l’ om-bolo. Se vi trovate in Istria in primavera, probabilmente sarete attratti dagli asparagi di bosco o dal prosciutto che di solito viene servito per Pasqua. Tra i vini la malvasia, il pinot e lo chardonnay da abbinare con il pesce, il terrano e il merlot con la carne.

PARCO NAZIONALE BRIJUNI - BRIONI

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PARCO NATURALE UČKA - MONTE MAGGIORE

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PARCO NATURALE UČKA - MONTE MAGGIORE

Il Parco naturale del Monte Maggio-re (Učka) fa da ponte tra la penisola istriana e la Croazia continentale. Dal-

la vetta del Vojak lo spettacolo si compie: l’ osservatorio in cima concede all’ occhio di spaziare su tutto l’ alto Adriatico fino a mettere a fuoco Venezia e le Alpi ad ovest e il bacino del Quarnero, il Gorski kotar ed il Velebit est. Il paesaggio ricor-

da una Toscana in miniatura: prati come laboratori botanici a cielo aperto con un migliaio di varietà vegetali endemiche, dolci colline di faggeti che accolgono i rari nidi di grifoni e aquile, i campanili sproporzionati che svettano a imporre la propria sovranità sul territorio. Per la propria configurazione, le attraenti e ardite candele calcaree lungo il canyon

Vela draga del Cretaceo, eletto a monu-mento geomorfologico naturale, già da decenni svolge un ruolo speciale per gli amanti dell’ alpinismo e dell’ arram-picata libera. L’ aspra Ciciaria conserva un patrimonio culturale e architettonico scandito da muri a secco e abitazioni di pastori, strutture sacrali e patrimonio glagolitico medievale.

IL PARCO NATURALE MONTE MAGGIORELiganj 42, Lovran (Laurana) tel: + 385 51 293 735fax: + 385 51 293 751e-mail: [email protected]: 160 kmqVetta più alta: Vojak (1401 m) Trieste - Fiume, uscita Abbazia (Opatija) - Veprinac. Dall’Istria: Ipsilon prima del tunnel sul Monte Maggiore svoltare a destra

Aeroporti Pola e FiumeSi distingue perché: detiene il primato per la ricchezza di

vegetazione montuosa: 1.300 specie di vegetazione endemica (campanula tomassiniana) ricchezza dovuta al particolare connubio tra clima continentale e marittimo, le formazioni speleologiche (calcare)

Zona climatica di faggeto; clima delle camelie Periodo dell’ anno consigliato: da marzo a novembreAbbigliamento consigliato: sportivoOutdoor: escursionismo, trekking, arrampicata libera, deltaplano, equitazione, speleologia, corsa campestre, mountain bike

UČKA - MONTE MAGGIORE

Laboratorio botanico a cielo aperto

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RISNJAK

Rocce di rispetto

PARCO NAZIONALE RISNJAK

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PARCO NAZIONALE RISNJAK

IL PARCO NAZIONALE RISNJAKBijela vodica 48Crni Lugtel: +385 51 836 133fax: +385 51 836 116 e-mail: [email protected] www.risnjak.hrSuperficie: 6350 haCome arrivarci: alle spalle di Fiume (Rijeka) lungo laTrieste – Zagabria, uscita Delnice/Crni Lug.

aeroporto Fiume (Veglia)Si distingue perché: è l’habitat naturale dell’ orso, del lupo e della lince.

Meteo / clima: mite e caldo d’ estate, piovoso in autunno e primavera e freddo e nevoso d’invernoPeriodo dell’ anno consigliato: tutto l’ anno. Abbigliamento consigliato: sportivo Outdoor: alpinismo, camminate, ciclismo, pesca ricreativa, sci, trekking,

giro in calesse o slitta, avvistamento animali feroci Dove mangiare: pensione “Nacionalni Park Risnjak”, rifugio “Planinarski dom Josip Schlosser Klekovski” ai piedi della vetta (aperto dal 1 maggio fino al 31 ottobre) Dove dormire: pensione “Nacionalni Park Risnjak”, rifugio “Planinarski dom Josip Schlosser Klekovski” ai piedi della vetta (aperto dal 1 maggio fino al 31 ottobre)

Ci sono pochi posti dove le farfal-le scelgono di vivere ma lì, dove sgorga il fiume Kupa, c’è una “val-

le delle farfalle “ in mezzo a uno dei par-chi nazionali più piccoli della Croazia, il Risnjak. La parola ha un significato e lo prende da un gattone selvaggio, la lince (ris = lince), che nella zona trova il suo

habitat ideale. Ma il regno animale qui è particolarmente ricco: lo stambecco, il capriolo, il cervo, il cinghiale, l’ orso e l’ aquila reale si confondono in mezzo alle novanta specie di farfalle, alcune delle quali endemiche, ben 1148 specie e sottospecie di piante che abbracciano equamente quelle mediterranee alla flo-

ra alpina, quattordici comunità boschi-ve diverse ed una trentina d’ altri tipi di comunità vegetali rendono prezioso il parco dal punto di vista floristico. Più si sale più il paesaggio si fa impervio, diventa roccioso e spoglio. La cima del Risnjak arriva a 1.528 metri ed è uno spettacolo durante tutto l’ anno: d’in-

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verno è coperta di neve, in primavera di fiori, in estate offre la freschezza marina del vicino Adriatico e in autunno stu-pisce con un arcobaleno di colori. Una natura intatta e incontaminata, scandita da fitti faggeti e boschi di abete, prati fioriti e doline che racchiudono condi-zioni microclimatiche specifiche. L’ area del Parco è divisa in due zone protette rispettivamente stretta e una moderata. Ciò significa che quasi tre quarti della superficie totale è governata e lasciata alla clemenza della natura, lì l’uomo non può mettere mano. A una quarantina di chilometri da Fiu-me, nei boschi del Gorski kotar per il turista accorto, l’ ambientalista, il natu-ralista e qual si voglia –ista, la natura regna sovrana.

REGOLE DI COMPORTAMENTOÈ VIETATO: pescare senza permesso cacciare e infastidire o maltrattare la fauna selvatica e domestica accamparsi o accendere fuochi raccogliere o danneggiare la flora portare il cane senza guinzaglio gettare immondizia nel bosco

PARCO NAZIONALE RISNJAK

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“Il mondo vegetale e animale viva indisturbato tra le scoscese pareti rocciose, nei profondi burroni e nei boschi sempreverdi e a foglia caduca

del Risnjak, e l'uomo cammini per i suoi sentieri con rispetto per la grande entità naturale nella quale ha messo piede.“

dr. Ivo Horvat

PARCO NAZIONALE RISNJAK

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PLITVIČKA JEZERA - I LAGHI DI PLITVICE

La forma dell’ acqua

PARCO NAZIONALE PLITVIČKA JEZERA - I LAGHI DI PLITVICE

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PLITVIČKA JEZERA - I LAGHI DI PLITVICE

La forma dell’ acqua

PARCO NAZIONALE PLITVIČKA JEZERA - I LAGHI DI PLITVICE

Quattrocento anni fa non c’ erano i satelliti, gli aerei né le macchine fotografiche: ep-

pure già allora la bellezza dei laghi di Plitvice segnava l’inizio di una storia

che avrebbe incantato tutto il mondo. I primi disegni, le prime tracce carto-grafiche risalgono al Seicento, mentre i primi testi che menzionano questi laghi sono riconducibili alla seconda

metà del Settecento. Il termine Plitvice appare per la prima volta in letteratura nel remoto anno 1777.Di acqua allora ne è proprio passa-ta sotto i ponti! Quanto mai ideonea

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IL PARCO NAZIONALE LAGHI DI PLITVICENacionalni park Plitvička jezera53231 Plitvička jezeratel: + 385 53 751 015, + 385 53 751 014fax: + 385 53 751 013e-mail: [email protected]: 29.685,15 ettariCome arrivarci: si trova nella parte orientale della regione della Lika, nelle immediate vicinanze della strada statale che collega la capitale croata Zagabria con la Dalmazia.Trieste - Zagabria, prima di Karlovac seguire l’insegna Plitvička jezera

aeroporto ZagabriaSi distingue perché: In una verde valle tra montagne boscose si estendono 16 splendidi laghi, alimentati da infinite sorgenti e ruscelli, collegati l’uno all’ altro da cascate. Una vegetazione floridissima, tra la quale pure esemplari di flora tropicale, sentieri fiabeschi, romantici ponti in legno. Flora: 1.370 specie di piante, di cui 25 sono endemiche, e perfino 50 diverse varietà d’ orchidea. Alcune di queste piante endemiche sono state trovate per la prima volta proprio in questo territorio: Edraianthus tenuifolius, Ranunculus scutat, Scilla litardierei. Vi cresce pure

la Scarpetta di Venere (Cypripedium calceolus) la più bella orchidea d’ Europa.È l’habitat di 321 specie di farfalle, 161 specie di uccelli, circa 21 specie di pipistrelli. Tra i mammiferi, ci sono il lupo, la volpe, il tasso, il cinghiale e l’ orso bruno (Ursus arctos), riprodotto anche nel logo del Parco Nazionale.

Meteo / clima: assai freddo e nevoso d’inverno, mite d’ estate. La temperatura media è tra gli 8 – 10 gradi con una media di 1.200 – 1.400 mm di precipitazioni. La neve si ferma normalmente da novembre fino alla fine di marzo cosicché si può sciare o andare in slitta. L’ acqua nei laghi gela a gennaio e febbraio. In estate la temperatura sale fino a 24 gradi.Periodo dell’ anno consigliato: tutto l’ annoAbbigliamento consigliato: sportivo e caldo d’inverno, leggero e comodo d’ estateOutdoor: trekking, camminata sportiva, ciclismo, sci, canottaggio.Oltre alle passerelle, per gli spostamenti all’interno del parco, vengono messi a disposizione battelli, barche e un trenino.Dove mangiare: Ristoranti: Lička Kuća, Poljana, Borje – Bistro: Kozjačka draga, Hladovina, Vučnica.Nell’ offerta

culinaria spiccano il prosciutto crudo ed il formaggio fresco e casereccio, un’ eccellente carne d’ agnello della Lika e la carne di vitello cotta sotto la peka (sotto campana), pietanze di selvaggina, goulash, le pole o police (patate non sbucciate tagliate a metà e cotte al forno) ed il cavolo della Lika, la polenta casereccia e la proja, un pane di granturco. Dove dormire: Alberghi: Jezero, Plitvice, Bellevue, Grabovac. L’ autocampeggio „Korana” a due stelle è uno dei campeggi più belli della Croazia continentale, situato a 6 chilometri di distanza dall’ entrata del Parco nazionale. Si estende su una superficie di 35 ha e può ospitare duemilacinquecento campeggiatori o alloggiare gli ospiti in 47 bungalow. I servizi igienici sono in comune.Biglietto d’ingresso:Visite individuali Prezzo: dal 01 novembre al 31 marzo: adulti 80,00 kn; dal 1 aprile al 31 ottobre, 110,00 kn.Bambini gratis fino ai 7 anni; Dai 7 - 18 anni 50% degli adulti Orario del parco:Inverno: dalle 9 alle 16 hPrimavera e autunno: dalle 8 alle 18 hEstate: dalle 7 alle 20 h

PARCO NAZIONALE PLITVIČKA JEZERA - I LAGHI DI PLITVICE

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questa espressione per raccontare quello che un composto chimico, qual è appunto l’ acqua, compie a contatto con la terra e l’ aria! Il complesso dei Laghi di Plitvice è il Parco nazionale più grande e quello di più antica data tra gli otto Parchi croati. Ed è anche quello più noto al mondo: per la sua singolarità, la sua bellezza e il suo va-lore ambientale è Patrimonio Naturale dell’UNESCO. Ad arrivarci ci si mettono due ore ab-bondanti dal confine italo-sloveno ma una volta giunti in sito, la difficoltà sta nello scegliere a che cosa rinunciare

se si ha soltanto una giornata a dispo-sizione! La visita merita almeno due giorni di soggiorno per attraversare i sentieri marcati, passare a ridosso delle cascate, salire sul trenino o sui battelli. Le acque, nel corso dei millenni, hanno scavato la valle, dissolvendo la roccia e creando vari condotti carsici sotter-ranei con doline, inghiottitoi e grotte che, prestando la dovuta attenzione, non rappresentano difficoltà a essere visitati. La cima più alta della Mala Kapela (1.280 m) è anche il punto più alto del Parco Nazionale di Plitvice. A causa di un grande dislivello di quota,

(si va dai 400 ai 1.200 metri d’ altitudi-ne), la vegetazione è molto variegata: nella parte nord-occidentale del Parco è stata conservata una foresta pluviale di faggio e abete con fantastici esem-plari di alberi centenari. Il paesaggio è in continua evoluzione ed è proprio questa dinamicità che crea nuovi scenari di grandezza, for-ma e numero dei laghi. Ritornarci è d’ obbligo, magari in un’ altra stagione, quando parte del parco rimane inac-cessibile a causa della neve e del gelo che trasformano le cascate in spetta-colari sculture.

CURIOSITÀ. Volete fare in modo che il vostro matrimonio abbia una cornice fiabesca? All’interno del Parco potrete realizzare il vostro sogno. Infatti, prenotate e il Parco nazionale organizzerà il vostro matrimonio. Le bellissime foto accanto o addirittura sotto le cascate renderanno questo giorno speciale ancora più magico e indimenticabile.

REGOLE DI COMPORTAMENTOÈ VIETATO: Nutrire, cacciare oppure disturbare e in qualsiasi altro modo mettere in pericolo gli animali, sia quelli selvatici che quelli domestici; raccogliere fiori, piante, erbe o qualsiasi tipo di flora o funghigettare immondizia nel bosco Questa deve venir raccolta in appositi sacchetti e gettata negli appositi cassonetti passeggiare al di fuori dei sentieri segnati entare nell’ acqua, nuotare e pescare accendere fuochi o campeggiaregli animali domestici sono ammessi solo al guinzaglio e con museruola (cani), i proprietari devono inoltre munirsi di paletta ed apposito sacchettino.

PARCO NAZIONALE PLITVIČKA JEZERA - I LAGHI DI PLITVICE

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SJEVERNI VELEBIT - IL VELEBIT SETTENTRIONALE

...e di casa, l’ orso!

PARCO NAZIONALE SJEVERNI VELEBIT - VELEBIT SETTENTRIONALE

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PARCO NAZIONALE SJEVERNI VELEBIT - VELEBIT SETTENTRIONALE

Attenzione! Un passo maldestro sul Velebit Settentrionale e si ri-schia di ruzzolare a mille metri

di profondità! Il Parco nazionale è uno straordinario concentrato di crepacci, doline, di più di 200 grotte profonde. Una vera delizia per gli speleologi e per gli alpinisti che, arrampicandosi per i

sentieri (famoso quello di Premužić), possono catturare con lo sguardo una vista magnifica sul mare Adriatico, le isole di Pago (Pag), Arbe (Rab), Veglia (Krk), Prvić e Isola calva (Goli otok). In uno spazio così ridotto convivono un considerevole numero di forme viventi che l’uomo ha avuto l’ accor-

tezza di proteggere creando tre riserve botaniche che beneficiano della pro-tezione internazionale dell’UNESCO MAB (Riserva della biosfera). Non è raro intravedere nei maestosi boschi la presenza di grandi predatori: è l’habitat ideale della lince, del gatto selvatico, del lupo e dell’ orso bruno che da tempi

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immemori convivono con i pastori dei villaggi litorali e della Lika. La presenza dell’uomo ha contribuito ad arricchire la diversità biologica del Parco, ma oggi è ridotta alla cura degli orsetti orfani nel Refugium Ursorum. Non lontano

dal parco nazionale, si trova l’ antico villaggio Kuterevo, noto per la secolare tradizione della lavorazione del legno, in particolare botti, strumenti musicali e oggettistica varia. La leggenda vuole che il liutaio statunitense Leo Fender

cogliesse l’ispirazione per costruire la famosa chitarra proprio durante un suo soggiorno a Kuterevo. Costeggian-do il fiume Lika è difficile non notare il più grande abete in Europa – l’ abete reale.

PARCO NAZIONALE SJEVERNI VELEBIT - VELEBIT SETTENTRIONALE

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IL PARCO NAZIONALE VELEBIT SETTENTRIONALEKrasno 96 53 274 Krasnotel: +385 53 665 380fax: +385 53 665 390 e-mail: [email protected]: 109 kmqCome arrivarci:Trieste - Zagabria, uscita Otočac. Dall’Istria: Ipsilon e poi seguire la strada per Zagabria. Arrivati ad Otočac prendere la magistrale per Josipdol-Senj che vi porterà direttamente a Krasno dove si trova il Parco nazionale.

aeroporti Pola, Fiume e ZagabriaSi distingue perché: all’interno del parco si trova la riserva sotto stretta tutela «Hajdučki e Rožanski kukovi», che rappresenta un fenomeno

geomorfologico specifico nel quale sono state scoperte finora più di 150 grotte, tra le quali la più famosa “Lukina jama” (grotta di Luka) , una tra le più profonde al mondo, scoperta nel 1999.

Meteo / clima: da submediterraneo a montanoPeriodo dell’ anno consigliato: da maggio a ottobreAbbigliamento consigliato: sportivo e caldo. Il clima variabile potrebbe sorprendervi anche d’ estate.Outdoor: trekking, alpinismo, ciclismoDove mangiare: Konoba Jure, Casa degli alpini “Planinarska kuća Alan” Dove dormire: Il Parco nazionale offre alloggio nelle case alpine (Rifugio Planinarski dom Zavižan, Planinarska kuća Alan, Rifugio Planinarsko sklonište “Rossijeva koliba”, Konoba Jure), mentre nella città di

Krasno potete trovare un albergo e case private che offrono alloggio privato.Da non perdere: Il pellegrinaggio al santuario della Madonna di KrasnoBiglietto d’ingresso:Visite individuali prezzo1 – 3 giorni 30, 00 Kn4 – 7 giorni 50, 00 KnServizio di guida per tutto il giorno400, 00 Kn – tariffa per il gruppo fino a 50 personeInformazioni utili:Il clima all’interno del Parco nazionale è molto variabile, per cui si consiglia abbigliamento e calzature appropriati e caldi.All’interno del Parco non ci sono alberghi, ristoranti o stabilimenti di quel tipo. Si consiglia di portare da casa cibo e bibite.

PARCO NAZIONALE SJEVERNI VELEBIT - VELEBIT SETTENTRIONALE

REGOLE DI COMPORTAMENTOÈ PERMESSO: l’ingresso ai cani a patto che vengano tenuti al guinzaglio. siate abbastanza rumorosi mentre camminate nel Parco (senza però esagerare) affinché eventuali serpenti o animali selvatici possano sentirvi e scappare. se incontrate un orso, rimanete calmi: l’ animale dovrebbe scappare via, se non si tratta di una mamma orsa con i cuccioli. In tal caso, cercate di non fare troppo rumore e tenetevi quanto più alla larga.È VIETATO: cacciare oppure disturbare, danneggiare e in qualsiasi altro modo mettere in pericolo gli animali, sia quelli selvatici che quelli domestici; praticare parapendio, accamparsi, tranne nei luoghi destinati a tale scopo; raccogliere fiori, piante, erbe o qualsiasi tipo di flora o funghigettare immondizia nel bosco. Questa deve venir raccolta in appositi sacchetti e gettata negli appositi casonetti asscoltare musica ad alto volume. Si rischierebbe di importunare gli animali.

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PARCO NATURALE VELEBIT

IL PARCO NATURALE VELEBITKaniža Gospićka 4b53 000 Gospić tel: +385 53 560 450fax: +385 53 560 451 e-mail: [email protected]: 2000 kmqCome arrivarci:Trieste - Zagabria, uscita Otočac. Arrivati ad Otočac prendere la magistrale per Josipdol-Senj che porta a Krasno, dove si trova il Parco nazionale.

aeroporti Pola, Fiume e ZagabriaSi distingue perché: parte integrante

del Parco nazionale del Velebit settentrionale, è la più grande zona sotto tutela in Croazia. L’immenso massiccio del Velebit possiede due facce: quella calva e rocciosa nella parte litorale e quella boschiva nella parte continentale. Ricca pure la flora e la fauna con numerose specie endemiche come il vespertilio dalle dita lunghe e il gallo cedrone. Periodo dell’ anno consigliato: da maggio a ottobreAbbigliamento consigliato: sportivo e caldo.

Meteo / clima: molto variabile, da submediterraneo ad alpino

Outdoor: ciclismo, pesca, alpinismo, rafting, trekkingDove mangiare: nelle vicine località di Karlobag, Senj, Jablanac, Gospić, Otočac. All’interno del Parco non ci sono alberghi, ristoranti o stabilimenti di quel tipo. Si consiglia di portare da casa cibo e le bibite neccessari. Dove dormire: numerosi alberghi, ristoranti nelle vicine località di Karlobag, Senj, Jablanac, Gospić, Otočac…Prezzo di entrata nel parco: bambino fino ai 7 anni: gratis. Adulti: 15,00 kune

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PAKLENICA

Oro grigio e pece

PARCO NAZIONALE PAKLENICA

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IL PARCO NAZIONALE PAKLENICADr. Franje Tuđmana 14a23244 Starigrad-Paklenica tel: +385 23 369-155, 369-202, 369 -803 fax: +385 23 359-133 e-mail: [email protected]: 95 kmqCome arrivarci:Trieste – Zara – Maslenica. linea traghetto Ancona - Zara

aeroporti Fiume e ZaraSi distingue perché: è la zona più affascinante del massiccio del Velebit che scorre lungo la dorsale altoadriatica orientale, ovvero i canyon della Velika (14 km) e Mala Paklenica (12 km).

Il Parco nazionale Paklenica è ricco di forme e rilievi carsici, tra i quali sono di grande importanza le grotte e le caverne. La flora e la fauna rappresentano una ricchezza unica: 1000 sono le specie e le sottospecie di piante scoperte fino ad oggi, delle quali ben 79 sono endemiche (campanule, tulipani e gigli), specificità per le quali il parco viene classificato come zona di rilevanza mondiale. Il mondo faunistico invece comprende 84 specie di farfalle, 30 specie tra anfibi e rettili, 230 specie di uccelli, 53 specie di mammiferi.Da non perdere la visita al mulino “Srednji Marasovića mlin”, uno dei sette mulini costruiti nel XIX secolo.

Meteo / clima: mite mediterraneoPeriodo dell’ anno consigliato: primavera-autunnoAbbigliamento consigliato: sportivo Outdoor: mountain bike, camminata alpina, free climbing, alpinismoDove mangiare: Etno-kuća Marasović, Rifugio "Lugarnica", ristoranti negli alberghi, piccoli ristoranti a Starigrad lungo la litoranea Dove dormire: campeggio “Nacionalni park”, Hotel "Alan", Hotel "Rajna", Hotel "Vicko"Prezzo di entrata nel parco: adulti 40 kune, bambini dai 7 ai 18 anni 20 kune.

PARCO NAZIONALE PAKLENICA

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Ci si sente piccoli e insignificanti a camminare tra le rocce nude, grigie e maestose ai limiti dei

crepacci, incanalati nelle gole dei chilometrici canyon, attrattiva in-negabile e volubile per i rocciatori. I centocinquanta chilometri di sentieri incisi nella natura rigogliosa e prepo-tente offrono panorami a strapiombo sul mare agli "alpinauti". Il versante

meridionale del Velebit è ricco d’ ac-qua: oltre ai torrenti Velika e Mala Paklenica, in zone poco accessibili sgorgano ben cinque sorgenti. Par-lando delle acque del Velebit, a una sola trentina di kilometri scorre la Zrmanja, vero paradiso per gli appas-sionati di kayak.La cresta del Velebit battuta dal vento è terreno di salvia ed erica, a valle pra-

ti fioriti brillano di orchidee e gigli. La camminata è il miglior modo per ap-propriarsi della valenza del paesaggio, camminata che pretende un abbiglia-mento e calzature adatti ai quali abbi-nare un paniere ben fornito di acqua e cibo. Per due terzi la superficie del Parco è boschiva, contraddistinta dal pino nero la cui resina bruna, local-mente nota come paklina, è adatta

PARCO NAZIONALE PAKLENICA

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dai tempi remoti al calafataggio delle imbarcazioni; se ne sfruttava l’imper-meabilità all’ acqua, ma si usava pure nella medicina popolare per curare le ferite. Il Parco deve proprio alla pece il suo nome, ma per assonanza in lin-gua croata ricorda gli inferi (pakao = inferno). Fortunatamente il posto è paradisiaco per chi non si avventura in imprese al di là della propria porta-

ta. Non è inconsueto veder riempite le cronache dei giornali locali con epi-sodi di escursionisti tratti in salvo dal soccorso alpino perché imprecisi nel-lo stabilire i proprio limiti agonistici. La Paklenica ha una forte tradizione della camminata alpina e dell’ arram-picata sportiva ed è il centro alpinisti-co più importante della Croazia con più di 400 rotte approntate. La stagio-

ne alpinistica inizia ad aprile e chiude a novembre ma, con l’ approssimarsi della bella stagione, il maggior nu-mero di appassionati giunge la prima settimana di maggio quando si svolge il tradizionale raduno internazionale “Big Wall Speed Climbing”.

PARCO NAZIONALE PAKLENICA

REGOLE DI COMPORTAMENTO non raccogliere piante e fiorinon disturbare o cacciare gli animali gettare l’immondizia nei cassonetti è vietato avventurarsi nelle grotte e raccogliere materiale biologico o geologico senza il permesso gettare immondizia nel bosco

CURIOSITÀIl sito di "Tulove grede" (pietre calcaree che assomigliano a delle faretre o pilastri), nei pressi dell parco nazionale, è stata set cinematografico per molti film western americani. I mirila sono monumenti funerari in pietra presenti sui passi velebitici e sulla radure per ricordare i defunti. Il mulino “Srednji Marasovića mlin” è il più interessante dei sette mulini costruiti nel XIX secolo. La grotta "Manita peć" e aperta al pubblico.

PARCO NAZIONALE PAKLENICA

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KRKA

Un tuffo nel tufo

“Il fiume Krka è come una persona e se lo desideriamo conoscere, dobbiamo andargli incontro guardandolo in faccia.”

(Nikola Pulić, letterato croato)

PARCO NAZIONALE KRKA

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IL PARCO NAZIONALE KRKATrg Ivana Pavla II, 522000 Sebenico - Šibeniktel: +385 22 201 777 fax: +385 22 336 836 e-mail: [email protected]: 109 kmqCome arrivarci:Trieste – Spalato (Split), uscita Sebenico/Šibenik. L’ entrata al parco nazionale Krka è presso il paese Skradin (23 km da Sebenico).

aeroporti Pola, Fiume e ZaraSi distingue perché: è di particolare importanza per la migrazione primaverile e autunnale degli uccelli e a causa delle numerose specie ed è pure una delle più importanti zone

ornitologiche d’ Europa. L’isoletta di Visovac è uno dei tesori naturali e culturali più importanti della Croazia. Dal 1445 su quest’isoletta si trova il convento francescano della Madre Misericordiosa e la chiesa della Madonna di Visovac. Il convento cura una importante raccolta archeologica, una collezione storica di paramenti e di vasellame sacerdotale, una ricca biblioteca con numerosi manoscritti di carattere storico, libri di valore e di incunaboli.Periodo dell’ anno consigliato: tutto l’ anno. Abbigliamento consigliato: sportivo

Meteo / clima: mediterraneoOutdoor: il circondario del Parco è adatto al turismo venatorio e al turismo ittico.

Dove mangiare: cascata Skradinski buk – buffet Kalikuša e Stari mlin, cascata Roški slap – buffet Visovačke mlinice, ristorante Panorama Lozovac – buffet Krka. Dove dormire: alberghi nelle vicinanze del Parco – appartamenti e stanze private nelle vicine cittadine di Skradin, Knin e Primošten.

PARCO NAZIONALE KRKA

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È il fiume Krka, che incontra nel suo letto il tufo, a dare al Parco, oltre ad un meraviglioso spet-

tacolo idrico, una ricca comunità di flora e fauna mediterranea. Lungo il suo percorso dà vita a sette cascate, mostra vecchi mulini e resti di for-tezze medievali. Qui, dove il paesaggio è disegnato dalle acque e da una vegetazione

verdissima, la sensazione dominante è una godibilissima freschezza.Skradinski buk è la cascata più lunga e più visitata del fiume Krka nonché uno dei più noti fenomeni naturali della Croazia. La cascata è composta da barriere di travertino, da isolette e laghetti e può essere visitata grazie a una fitta rete di sentieri e ponticelli che assicurano una piacevole pas-seggiata. Il tufo che disegna le casca-te del fiume Krka è di una consisten-za molto fragile ed è sensibilissimo ai cambiamenti climatici e a tutte le attività dell’uomo. Le masse tufacee possono essere considerate come veri esseri viventi perché nascono, crescono, si sviluppano, invecchiano e muoiono se rimangono senz'acqua.I mulini ad acqua del parco appar-tengono al sistema degli impianti acquatici preindustriali del fiume Krka. I mulini esistenti sono del se-colo XIX e sono di importanza cul-turale storica eccezionale come mo-numenti architettonici rurali e della storia dell’ economia.Nei mulini ricostruiti del Parco vie-

PARCO NAZIONALE KRKA

REGOLE DI COMPORTAMENTO è permesso visitare il parco percorrendo i sentieri segnati sulla carta. La zone pedonali di Skradinski buk, Visovac e del monastero “Krka” sono accessibili solo su organizzazione del Parco nazionale Krka (nave o bus).

È VIETATO: immergersi al di fuori delle zone segnate praticare pesca subacquea pescare senza permesso cacciare oppure infastidire o maltrattare la fauna selvatica e domestica accamparsi o accendere fuochi, tranne nei luoghi destinati a tale scopo raccogliere o danneggiare la flora danneggiare il tufo portare il cane senza guinzaglio filmare a scopi commerciali senza permesso gettare immondizia nel bosco

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ne presentato come si macinava il grano, come si lavavano e si lavo-ravano i tessuti, come si tessono le borse e i tappeti, come si fa un fer-ro da cavallo, l’ aratura, la semina, come si monda il grano dalla pula, la preparazione del cibo nella “cusina” d’un volta, ecc.A causa della posizione particolare e dei differenti tipi di biotopi il terri-torio del fiume Krka è caratterizzato dalla flora e dalla fauna particolar-mente ricche. Nel territorio del Parco Nazionale sono state identificate 860 specie e sottospecie di piante. Nelle parti lagunari del corso del fiume e nelle paludi vivono numerosi anfibi, nella macchia e tra le sassaie i rettili, mentre nel fiume ci sono numerose specie endemiche di pesci. Il fiume Krka assume grande importanza nel corso della migrazione degli uccelli in primavera e in autunno, avveni-mento che la identifica come una delle più preziose zone ornitologiche d’ Europa.

PARCO NAZIONALE KRKA

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PARCO NATURALE UČKA - MONTE MAGGIORE

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KORNATI - INCORONATE

Quattrosassi

in paradiso

“L’ultimo giorno della Creazione, Dio ha espresso il desiderio di incoronare la sua opera e usando le lacrime, le stelle e il sospiro

ha dato origine alle Incoronate” George Bernard Shaw

PARCO NAZIONALE KORNATI - INCORONATE

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PARCO NAZIONALE KORNATI - INCORONATE

L’ aspetto delle Incoronate sem-bra sigillato dal tempo: deser-ti di pietra che lambiscono il

mare, muretti a secco come recinti per aridi pascoli, oasi di pinete e olivi, chiesette antiche e rifugi naturali, po-chi vigneti contrastano con un mon-do marino straordinario. Paesaggi ora selvaggi ora idilliaci da assapora-re nella solitudine delle quiete baie e all’ ombra delle chiesette antiche. La bellezza ruvida del Parco nazionale delle Incoronate colpisce per l’ az-zurro del mare nel quale immerger-si: fonte di vita soprattutto nei secoli passati, oggi le isole si sono volte al turismo. Se cent’ anni fa possedere una caset-

ta battuta dal vento e incrostata dal-la salsedine rappresentava un bene di prima necessità, oggi equivale a possedere un privilegio. Qui tutto sembra inchinarsi alla pace, al racco-glimento, allo stato naturale: non ci sono alberghi, non c’è l’ acqua cor-rente, non c’è un negozio, soltanto ciò che ci si porta dietro o si riesce a far stare in barca, possibilmente a vela. La natura dona gli alimenti freschi come il pesce, le erbe aromatiche, l’ olio d’ oliva, il formaggio di pecora, il goccio di vino strappato alla nuda roccia. E se il bisogno di contatto umano si fa sentire, rientrare a con-tatto della civiltà sarà piacevole con la tradizionale festa paesana “Il ma-

trimonio di Murter”, che rapisce con l’ allegria degli intrallazzi amorosi tra le ragazze da marito, i giovani poten-ziali uomini da sposare e probabili suoceri nel rito propiziatorio dello scambio di fazzoletto; oppure con lo spettacolo di abilità cornatara delle due regate di fine aprile e quella della vela latina il 29 settembre in occasio-ne della festa patronale di S. Michele (Sveti Mihovil).

Murter sta a circa 35 km a ovest della città dalmata di Sebenico (Šibenik). È il punto d’ origine delle Incoronate, chiamata anche “l’isola di tutte le isole” perché i suoi abitanti sono tutt’ oggi i proprietari di quasi tutte le isole Incoronate e quelle vici-

IL PARCO NAZIONALE INCORONATEButina 2, Murtertel: + 385 22 435 740fax: + 385 22 435 058e-mail: [email protected]: 220 kmq con 89 tra isole, isolotti; scogli e terre temporaneamente emerse; 238 km di linea costiera. È l’ ecosistema isolano più frastagliato del Mediterraneo. Riserva naturale dal 1967, parco nazionale proclamato dal 1980. In tempi antichi l’Isola Lunga e l’Incoronata erano un insieme geografico. Oggi sono divise da Katina e Proversa.

Massima profondità del mare: 123 mCentri principali: Murter, Betina, Zaglav. Posizione e come arrivarci: su strada a 350 km da Trieste; 7 miglia nautiche a sud-ovest di Murter, 15 miglia nautiche a sud di Zara e 5 miglia a ovest di Dugi Otok (Isola Lunga).Dove mangiare: in una ventina di ristoranti all'interno del parcoAlberghi: nessuno - presenti case private dei pescatori usate per lo più durante la stagione estiva. Tutte fornite di cisterna per raccogliere acqua piovana potabile, generatore autonomo o gas per frigoriferi e corrente. Non

esistono negozi.Quando andarci: periodi da Pasqua a fine giugno e specialmente in settembre; festa patronale di San Michele il 29 settembre, quando si tiene la tradizionale regata di imbarcazioni a vela latina.

Temperature medie dell’ aria: febbraio: 8º C; agosto: 25º C. Sole: 2700 ore all’ annoBiglietti d’ingresso: giornaliero; si acquista presso gli uffici galleggianti del Parco, presso l’ ente Parco a Murter, nelle marineAttività adatte: crociere, snorkeling, fotografia

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PARCO NAZIONALE KORNATI - INCORONATE

ne, tantco che la loro parlata è quella di tutto l’ arcipelago. La storia della colonizzazione dell’Incoronata è con-nessa al sovrapopolamento di Mur-ter, alla ricerca di spazio vitale. Ciò ha determinato la formazione della tipologia urbana della località con la costruzione di un grande numero di moli, diventando il marina rurale più grande d’inizio Novecento.

Betina. Importante centro can-tieristico fin dal Settecento, oggi con-serva la tradizione con piccoli squeri attivi a conduzione familiare. La ti-pica imbarcazione è la gaeta che ben

rappresenta la filosofia di vita sulle isole, grazie alla forma e alla mano-vrabilità che permette di accostare in ogni luogo. Il caicco è un’imbarcazio-ne a remi più piccola e, pur essendo manovrabile, è inadatto a trasportare il fieno, la legna, le olive, i barili di pe-sce salato.

Dugi Otok (Isola Lunga) è l’iso-la più grande dell’ arcipelago zarati-no. È lunga 45 km e larga in media 5 km. L’isola è poco abitata ed anche d’ estate offre pace e tranquillità. Dugi Otok è meta ideale per chi pre-ferisca trascorrere le proprie vacanze

navigando con la barca ogni giorno in un posto diverso o voglia trovare una spiaggia tutta per sé. Il Parco na-zionale delle Kornati con le sue 147 isole è praticamente attaccato alla parte sud-est dell’isola. Sull’isola Dugi Otok si arriva con il traghetto da Zara con 3-5 linee giornaliere in un’ ora e mezzo di tra-gitto. L’isola è percorsa per tutta la lunghezza da un ottima strada che collega tutti i paesi cosicché anche girando in macchina si può visitare e vedere molto. Ma si può sempre no-leggiare una barca.

IL FOCOLARE DOMESTICOIl paesaggio da cartolina si spiega in 3 scatti: l’ ampio pascolo (krš), gli orti (ograde), la casa in pietra. Sulle Incoronate non c’è la corrente elettrica. La caratteristica lampada di colore blu indaco, il plavi feral, illumina le notti isolane. In cucina, sul fogoler, nella pentola di terracotta bolle il brodetto, sugo a base di pesce. In cantina, la piccola botte di vino è detta barilac. La diža è un secchio che nel passato conteneva il latte di capra o pecora appena munto. Per gli abitanti, i cornatari, la casa in pietra è un rifugio che nel passato ha rappresentato un punto di riferimento indispensabile per affrontare le fatiche di sovrintendere i terreni o come riparo dalle intemperie per i pescatori che dalle minuscole finestre (hurijada) osservavano lo scatenarsi dei venti.

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PARCO NAZIONALE KORNATI - INCORONATE

TOPONIMI CURIOSII toponimi delle 89 isole Incoronate (dal romanico coronatus, corone / dirupi) che compongono l’ arcipelago sono a dir poco curiosi. Lo scoglio ar-rotondato è detto Bačvica cioè botte, l’isola con la punta ritorta Oključ (chia-ve), quella con la collina a forma di cappello Klobučar (cappello), Panitula quella a forma di pane, Šilo sta per punteruolo, Tovarnjak indica l’ asino perché ricorda la coda dell’ animale da soma, impiegato quale esclusivo mezzo di trasporto; Janjčar è legato all’ allevamento dell’ agnello (janje).

Babina guzica = sedere della vecchia, Kurba = puttanaSestrice = sorellineBrati = fratelli Dida = nonno Kalahatin = deriva da calafato, car-pentiere. Con questo termine invece i locali indicano qualsiasi scoglio in mezzo al mare, ovvero un segnale di pericolo. Punta Mede = insenatura della foca monaca, una volta habitat dell’ anima-le affettuosamente chiamato mede dai pescatori.

CURIOSITÀ. Le rocce dolomitiche più antiche delle Incoronate risalgono al mesozoico (100 milioni di anni fa). Ricoperte da scarsa vegetazione adatta ai pascoli, le isole si presentano ricche di un crudo fascino paesaggistico in contrasto con la ric-chezza del mondo subacqueo. Il brak (fondale marino coperto di alghe nel quale di solito vive il pesce pregiato), registra 346 specie vegetali e 295 specie e sottospecie di fauna da fondale, uno dei più ricchi dell’ adriatico.

VADEMECUMAttenzione a come ci si sposta sul territorio: praticamente tutto è proprietà privata ed è indispensabile chiedere il permesso.

È permesso accendere fuochi solo nei luoghi esplicitamente consentiti e attrezzati.

Isolamento acustico obbligatorio per macchine o motori.

Escluse le zone tutelate, la navigazione è permessa in tutta l’ area del Parco. L’ ancoraggio e il pernottamento sono consentiti nelle insenature solo in alcune insenature

) VIETATO l’ accesso a: Mrtovnjak, Purara con gli scolgi Klint, Valić, Kolučar, Veliki i Mali Obručan.

Solo su percorsi contrassegnati

8 Immersioni consentite solo se organizzate e approvate dall’ ente pubblico “Nacionalni park Kornati”

È vietata pescare

severamente proibito cogliere, distruggere o arrecare danno alla vegetazione, importunare gli animali, danneggiare la natura inanimata, i beni di rilevanza culturale. È vietato inquinare la costa, il mare e l’ aria.

SPAZZATURA: I rifiuti vanno deposti negli appositi contenitori posti nei centri di raccolta.

Le guardie del parco nazionale sono autorizzate a sanzionare chiunque disattenda le regole di comportamento prescritte.

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PARCO NATURALE VRANSKO JEZERO - LAGO DI VRANA

A un quarto d'ora a piedi da Pakoštane (siamo nel tratto di Dalmazia tra le città di Zara /

Zadar e Sebenico / Šibenik), soltanto un leggero dislivello calcareo largo al massimo un paio di chilometri divide il più grande lago naturale della Croazia dal mare Adriatico: una pozza d'acqua leggermente salata che ha generato un comunità vivente del tutto specifica. Il regime acquifero è instabile: la pro-fondità del lago varia da un minimo di 2 a un massimo di 5 metri, dipen-dentemente dalle precipitazioni. Ciò favorisce la formazione di un fondale paludoso adatto alla crescita di canneti e giunchi lungo la costa settentrionale. I prati sommersi dall'acqua nelle sta-gioni di piena diventano superfici colti-

vabili nei periodi di secca. A nord – est il profilo terrestre assume sembianze montuose ed è ricoperto dall'invalica-bile macchia (leccio). I pascoli sasso-si ricoperti da salvia sono il territorio preferito dalle farfalle, dagli uccelli e dai rettili. La sponda affacciata sul mare of-fre passeggiate rilassanti tra gli oliveti. In sintesi, il territorio offre un'eccezio-nale esempio di biodiversità. L'ombra dei pini sulla sponda sud est del lago è particolarmente gradita dai pescatori perché è la posizione ideale ricca di un'insolita combinazione di pesci d'acqua dolce e di pesci d'acqua salata come il siluro, il cefalo, la carpa. A nord, le piste ciclabili si dividono in impegnative e meno impegnative. I più arditi sfidano i sentieri rocciosi ma in

compenso, una volta raggiunta la cima, si godono uno spettacolo mozzafiato. Il belvedere Kamenjak offre ristoro e ve-duta per i ciclisti meno esperti. Il por-ticciolo Prosika invece è il luogo ideale per i picnic, il relax, imparare a vogare il kayak, passeggiare. La zona paludosa è l'unico posto del litorale croato dove nidifica e vive l'ai-rone nell'habitat naturale, tanto da di-venire il simbolo distintivo del Parco naturale lago di Vrana. Ma questo è solo un esempio di più di duecento altri uccelli che nelle paludi trovano rifugio e condizioni vitali ideali. Purtroppo, al-largando il discorso a livelli mondiali, gli habitat paludosi vanno sempre più restringendosi, mettendo a repentaglio la sopravvivenza di molti animali.

IL PARCO NATURALELAGO DI VRANAKralja Petra Svačića 223 210 Biograd n/mtel: + 385 23 38 31 81fax: + 385 23 38 64 53e-mail: [email protected] del Parco: 57 kmq; superficie del lago: 30 km; riserva: 8 kmq; il lago:13,6 km di lunghezza per 1,4 - 3,5 km di larghezza.Come arrivarci: Trieste – Zara - Pakoštane;

aeroporto ZaraSi distingue perché: è il più grande lago naturale della Croazia

precisamente è una rara crypto depressione carsica; rappresenta un importante territorio ornitologico europeo con 249 specie di volatili (IBA).Meteo / clima: mite, mediterraneoAbbigliamento consigliato: sportivoOutdoor: bird watching, sentieri per gli amanti del ciclismo, veduta del belvedere Kamenjak, picnic nel porticciolo Prosika, vela Dove dormire: appartamenti e pensioni privati (da "Stipe" a Draga vi troverete come a casa vostra)Dove mangiare: Il ristorante del campeggio Crkvine è conosciuto per le specialità a base di pesce e piatti tradizionali

REGOLE DI COMPORTAMENTOè permesso: navigare, pescare e nuotare in tutta l’ area del Parco ad eccezione della suddetta riserva ornitologica. La vela è permessa alle condizioni riportate nel Regolamento interno del Parco naturale del Lago di Vrana.

è vietato: ormeggiare al di fuori dei porti di “Prosika” e “Crkvine“ girare per la riserva ornitologica senza guida, infastidire gli uccelli, campeggiare e accendere fuochi

VRANSKO JEZERO - LAGO DI VRANA

Palude, dolce palude!

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PARCO NATURALE TELAŠĆICA

Ci si tuffa tra coralli e alghe ros-se, ci si stende su sabbia bianca, si alza lo sguardo e si coglie il

grande gufo Bubo bubo tra le fronde di pino aleppo e macchia mediterranea che si dirada dove fioriscono le orchi-

dee. Il Parco naturale Telašćica, situato sulla punta sud dell’Isola Lunga (Dugi otok), sembra un’incisione di bisturi che affonda nel blu, operata dalla na-tura: è un’ area declinata da 5 isolotti, un’insenatura maggiore e 25 minori,

un lago salato che ha proprietà cura-tive, da dolci rilievi di terreno che si affacciano a strapiombo sul mare, zona prediletta dai mufloni. Ma c’ era anche l’uomo: lo testimoniano i tumuli illirici, i resti degli edifici preromani e romani.

IL PARCO NATURALE TELAŠĆICAPut Danijela Grbina bb23281 Salitel/fax: +385 23 377 096 e-mail: [email protected]: 70.52 kmqCome arrivarci:Trieste – Zara (Zadar)

aeroporto ZaraSi distingue perché: c’è la possibilità di avvistare e fotografare famiglie di delfini della specie tursiope (“delfino buono”) che vivono nelle acque del Parco. Avvicinatevi a loro con rispetto. Da vedere è la spugna carnivora, specie Asbestopluma hypogea (Bakran-Petricioli i Petricioli), in fondo alla mezza grotta sull’isolotto di Garmenjak Veli.

Meteo / clima: mediterraneo

Periodo dell’ anno consigliato: il Parco è aperto da aprile a novembreAbbigliamento consigliato: sportivo leggero d’ estate Outdoor: passeggiate, trekking, sport acquatici, ciclismo, pesca sportiva, gite in barcaDove mangiare: all’interno del parco si trovano alcuni esercizi alberghieri che offrono cibi tipici. Sono situati sull’isola Katina e nelle baie Mala Proversa, Mir e Magrovica. Sono aperti per lo più durante il periodo estivo. Dove dormire: esiste la possibilità di praticare il turismo “robinsoniano” in alcune casette di pietra private, oppure presso l’hotel Sali nel villaggio vicino al parco.Prezzi di entrata nel Parco: bambini fino ai 7 anni: gratisdai 7- 14 anni: 14,00 kn = 2 Euro

adulti: 28,00 kn = 4 Euroingresso diportisti: 60,00 kn.Da visitare nelle vicinanze: Zara.

REGOLE DI COMPORTAMENTOè proibito: raccogliere piante, fiori, funghi; danneggiare nidi; disturbare o cacciare gli animali; portare armi; danneggiare o rubare fossili, reperti, stalattiti/stalagmiti; campeggiare o accendere fuochi; inquinare l’ acqua o i corsi d’ acqua; tenere cani senza guinzaglio; fotografare o filmare a scopo commerciale senza permesso.

TELAŠĆICA

La natura usa il bisturi

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MLJET - MELEDA

Navigandotra boschi

“Gli alberi scendono dalle cime più alte fino al mare facendo ombra sulla costa; se navighi su una barca a vela attorno all’isola, in effetti navighi tra i boschi”.

Ignjat Đurđević, poeta raguseo, XVIII sec.

PARCO NAZIONALE MLJET - MELEDA

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PARCO NAZIONALE MLJET - MELEDA

PARCO NAZIONALE MLJET - MELEDAPristanište 220 226 Goveđari, Isola di Mljettel: +385 20 744 041; +385 20 744 058 fax: +385 20 744 043e-mail: [email protected]: 5375 haCome arrivarci:Trieste – Dubrovnik

aeroporto DubrovnikSi distingue perché: la costa frastagliata, i numerosi isolotti e gli scogli, nonché i campi carsici e gli antichi paesaggi in roccia, i laghi salati rendono questo luogo unico dal punto di vista geologico e oceanografico, e altissime quotazioni di valore a livello

mondiale. Soprattutto all’interno del Parco ci sono ben 5 tipi di boschi diversi. Importanti pure gli altri biotopi presenti: le dune sabbiose lungo la costa, le rocce alte e ripide, nonché le piante degli scogli sulla costa.La specificità della fauna di Meleda è la completa assenza di vipere grazie alla presenza della mangusta indiana. Cinque sono le specie di serpi presenti sull’isola e sei le specie di lucertole. Questi sono preda del più grande uccello rapace diurno, il biancone.

Meteo / clima: mite mediterraneoPeriodo dell’ anno consigliato: primavera-autunnoAbbigliamento consigliato: sportivo Outdoor: ciclismo, passeggiate,

alpinismo, free climbing, pesca (con permesso da parte del parco)Da non perdere: Palazzi antichi, Basilica Paleocristiana a Polače, Monastero benedettino del XII secolo sull’isolotto di Santa Maria. Generalmente l’isola non è un punto di partenza bensì tappa di arrivo scelta da chi soggiorna a Curzola (Korčula), a Sabbioncello (Pelješac), Ragusa (Dubrovnik) e nelle altre località della Dalmazia meridionale.Dove mangiare: hotel Odisej, ristorante Melita, trattorie, Triton Dove dormire: hotel Odisej, appartamenti e stanze privatiPrezzo entrata nel parco: 90 kune, bambini fino ai 6 anni gratis.

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S i dice che su quest’isola si sia fermato Ulisse e vi sia passato San Paolo; Jacques Cousteau,

il noto oceanografo francese, disse che i suoi fondali erano i migliori al mondo per le immersioni. E la ri-vista Time l' ha inserita nell’ elenco delle 10 isole più belle del mondo.

Siamo a Meleda (Mljet), nella Dal-mazia meridionale, vertice me-ridionale di un quadrilatero che compende ancora la meravigliosa città di Ragusa (Dubrovnik) a sud, la penisola di Sabbioncello (Pelješac) di fronte e la bellissima isola di Cur-zola (Korčula) a nord. Da qui sono

passati gli Illiri, i Romani, i Goti, i pirati del fiume Narenta (Neretva): qui governarono la libera Repubbli-ca marinara di Ragusa, la Serenissi-ma, Napoleone, l’ austria. I Croati vi risiedono con continuità dall’VIII secolo. E tutti quelli che sono stati qui, compresi i Benedettini del Gar-

PARCO NAZIONALE MLJET - MELEDA

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gano, hanno trovato un ambiente naturale di rara bellezza. Specie nel-la zona nord-occidentale dell’isola sulla quale oggi si estende il Parco nazionale. Meleda porta a ragione l’ epiteto di “isola verde”: bisogna respirare a pieni polmoni, sentire l’ odore di resina dei pini e regalare agli occhi gli splendidi colori del mare e degli alberi. Lo si può fare passeggiando, girando in bicicletta oppure reman-

do in canoa, ma c’è anche il taxi boat.Una delle caratteristiche più im-portanti di questo Parco nazionale è la costa frastagliata, unica nel suo genere. Quando si dice frastagliata, oltre alle numerosissime baie, in-senature e isolotti, si pensa innan-zitutto al Lago Maggiore e Minore, formatisi grazie all’ attività del mare, che nell’ era postglaciale allagò le de-pressioni carsiche dando all’isola di Meleda notorietà in tutto il mondo.

REGOLE DI COMPORTAMENTOÈ VIETATO: danneggiare, distruggere, rubare reperti antropologici o archeologici di qualsiasi tipo inquinare il mare raccogliere piante o fiori fumare o accendere fuochi cacciare, disturbare, ferire o uccidere gli animali pescare senza il permesso da parte dell’ ente pescare nei laghi Malo e Veliko jezero, nonché nel canale Soline aggirarsi nel parco di notte campeggiare. Chi non si attiene alle regole potrà venir multato – l’importo varia da 400a 15.000 kune!

PARCO NAZIONALE MLJET - MELEDA

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PARCO NATURALE LASTOVSKO OTOČJE – ARCIPELAGO DI LAGOSTA

Sull'arcipelago di Lagosta la pace regna sovrana ed è ide-ale per una vacanza quieta,

magari da fare in barca. Il mare è di una bellezza indescrivibile però offre poche calette di ghiaia e sab-bia perché l'isola e prevalentemen-

te rocciosa. Bellissima Lastovo città: sorge su un pendio, all’interno, e le case hanno tutte camini veneziani, oltre ad essere costruite pratica-mente su terrazzoni che digradano verso una pianura; per questo è pie-na di vicoletti e scalini in pietra...

davvero suggestiva. Aggiungiamo che l’ arcipelago è il più lontano nell’ adriatico rispetto alla costa dal-mata e conta quarantaquattro isole piccole e scogli sui quali pigramente si espongono al sole le lucertole lago-stana e adriatica, specie endemiche.

IL PARCO NATURALE ARCIPELAGO DI LAGOSTATrg Svetog Petra 720289 UbliOtok Lastovotel: +385 20 801 250, 801 252fax: +385 20 801 252e-mail: [email protected] www.pp-lastovo.hrSuperficie: 195.83 kmq (lungo 9,8 km e largo 5,8 km)Come arrivarci:Trieste lungo la costa croata – direzione Spalato - Dubrovnik. Via nave da Bari.

aeroporti Spalato, DubrovnikSi distingue perché: proclamato dal World Wide Fund for Nature (Fondo Mondiale per la Natura) una tra le 10 oasi paradisiache sul Mediterraneo grazie alla sua natura intatta, chiave per il riconoscimento della totale biodiversità del Mediterraneo.

Curiosità: una quarantina di chiesette medievali di cui la metà protette in qualità dei beni culturali; non ci sono animali pericolosi o velenosi come le vipere o le vedove nere.

Meteo / clima: mediterraneo mite – clima degli oliviPeriodo dell’ anno consigliato: da marzo a ottobreAbbigliamento consigliato: sportivo-leggeroOutdoor: ciclismo, passeggiate, trekking, pesca, scuba diving, gite in barca Dove mangiare: trattorie a Zaklopatica, Pasadur, Ubli, Lastovo, Skrivena luka Dove dormire: pensioni e case private, oppure al faro di Struga, e di Sušac. L’isola ha un solo albergo, che si trova nel centro di Pasadur e un campeggio a Skrivena luka

REGOLE DI COMPORTAMENTOè proibito: pescare senza permesso, fare pesca subacquea raccogliere o distruggere piante, fiori, conchiglie e organismi marini distruggere o asportare rocce e minerali dalle caverne campeggiare al di fuori delle zone segnate accendere fuochi distruggere, raccogliere o rubare qualsiasi tipo di reperto archeologico (in mare o sulla terraferma) disturbare e cacciare gli animali filmare o fotografare a scopi commerciali senza permesso è obbligatorio il biglietto di entrata.

LASTOVSKO OTOČJE - ARCIPELAGO DI LAGOSTA

Pssstttt... parla la lucertola!

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PARCO NATURALE BIOKOVO

A guardarlo dal mare, il Bioko-vo - alle spalle della riviera di Makarska (siamo nel tratto di

costa dalmata a sud di Split / Spala-to) - è un’immensa barriera rocciosa

lunga ben 36 km che s’innalza repen-tina sul mare. I versanti battuti dal vento, costellati da caverne, crepacci, doline, grotte sono di selvaggia bel-lezza. Una zona impervia dove ni-

dificano l’ aquila reale e il biancone e convivono con cinghiali, camosci, lupi che da sempre hanno condiviso con i pastori del luogo le sferzate di una natura indomita.

IL PARCO NATURALE BIOKOVOMarineta – Mala obala 16 21300 Makarskatel./fax: +385 21 616 924e-mail: [email protected]: 196 kmqCome arrivarci:Trieste – Spalato/Makarska

aeroporti Zara, SpalatoSi distingue perché: il facile sentiero didattico ai piedi del Vilovik, della durata di mezz’ ora circa, è contrassegnato da tabelle didattiche che spiegano la nascita dei fenomeni geomorfologici di Biokovo. Ai piedi del monte Biokovo, dalla parte del mare, a 350-500 m sopra il livello del mare, si trova l’ orto botanico Kotišina,

parte integrante del Parco naturale Biokovo. Da non perdere le due riserve botaniche ricche di piante endemiche e specie relitte. Vetta più alta 1762 m.

Meteo / clima: mediterraneoPeriodo dell’ anno consigliato: il Parco è aperto da aprile a novembreAbbigliamento consigliato: sportivo leggero d’ estate Outdoor: alpinismo, free climbing, speleologia, ciclismo, paraglidingDove mangiare e dove dormire: all’interno del parco non esistono esercizi turistico-alberghieri. La sistemazione è possibile presso alberghi, campeggi o stanze private nella vicina località di Makarska (6 km dal Parco) e nei suoi dintorni.Prezzi di entrata nel parco: bambino fino ai 7 anni: gratis

Dai 7 anni in poi: 40,00 kn = 5,50 Euro ccaDa visitare nelle vicinanze: la Riviera di Makarska

BIOKOVO

Nel nido dell’ aquila

REGOLE DI COMPORTAMENTOè proibito: raccogliere piante, fiori, funghidanneggiare nidi disturbare o cacciare gli animaliportare armi danneggiare o rubare fossili, reperti, stalattiti/stalagmiti campeggiare o accendere fuochi inquinare l’ acqua o i corsi d’ acqua tenere cani senza guinzaglio fotografare o filmare a scopo commerciale senza permesso.

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PARCO NATURALE MEDVEDNICA

Lo sapevate che il pipistrello è il mammifero a più alto tasso di ri-schio di estinzione in Europa? La

grotta Veternica nel parco Medvednica è l’unica in una zona protetta che accoglie, promuove la salvaguardia e il monitorag-

gio dei pipistrelli per conservarne la spe-cie. La principessa Anna d’Inghilterra, a nome della Fondazione Whitley Fund for Nature ha visitato, apprezzato e premiato il lavoro degli studiosi che operano nel parco. Visitare il Medvednica, frequenta-

re i corsi, ascoltare le guide equivale a una full immersion di conoscenza del bosco, specialmente dedicato ai ragazzi che im-parano a vivere a contatto diretto con la natura, ad amarla e a rispettarla. Magari adottando un pipistrello.

MEDVEDNICA

La principessa e i pipistrelli

PARCO NATURALE MEDVEDNICALugarnica Bliznec, Bliznec bb,10000 Zagabriatel: + 385 45 86 317fax: + 385 45 86 318 e-mail: park.prirode.medvednica@zg.t-com.hrwww.pp-medvednica.hrSuperficie: 17,938 haCome arrivarci:autostrada Trieste – Zagabria

aeroporti Fiume e ZagabriaSi distingue perché: la prima miniera Zrinski è aperta al pubblico (sabato e domenica ore 11 - 17). La Grotta

Veternica è invece la quarta grotta per lunghezza in Croazia e la più lunga della Croazia del nord. La temperatura all’interno sale raramente sopra i 10 gradi. La grotta, la miniera e la fortezza sono chiuse da dicembre a marzo per le visite individuali. I gruppi possono visitarle, previa prenotazione. Chi ama il mistero e le storie e leggende di streghe, principesse e draghi, deve visitare la fortezza di Medvedgrad. Il tutto circondato da boschi e da una natura meravigliosa ricca di flora e fauna.

continentale freddo e umido, fresco d’ estatePeriodo dell’ anno consigliato: tutto l’ anno, preferibilmente da aprile a ottobre. Appuntamento fisso a settembre, quando si tengono dei tornei medievali in costume con tanto di personaggi d’ epoca quali la Regina Nera circondata da cavalieri e giullari che si esibiscono con un sottofondo di musiche antiche.Abbigliamento consigliato: vestire indumenti caldi, comodi e sportivi. Obbligatorie le scarpe robuste o da ginnastica.Outdoor: ciclismo, alpinismo, sci, passeggiate, paraglidingDove mangiare: numerosi rifugi

alpini (Mala Hunjka, Runolist, Risnjak, Lipa…), alberghi (Snježna Kraljica, Tomislavov dom…), pensione Crveni križ e altri Dove dormire: numerosi rifugi alpini, alberghi, pensioni e altri Curiosità: tutti gli amanti dei pipistrelli potranno adottarne uno per 20 euro cca. Riceveranno un certificato, una maglietta e altri gadget e verranno informati via mail sull’ attività dei pipistrelli nella grotta Veternica.Attenzione: a zecche, ragni, serpenti e ai topi durante le pesseggiate nei boschi. Sono pericolosi e alcuni portatori di malattie.Fenomeni fondamentali: boschi naturali e ben conservatiPrezzo del biglietto d’ entrata gratis nel parco, si paga la visita alla Veternica, a Miniera Zrinski e a Medvedgrad

REGOLE DI COMPORTAMENTO non raccogliere piante e fiori non disturbare o cacciare gli animali non accendere fuochi è proibito visitare la miniera e la grotta Veternica senza il permesso e la guida.

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PARCO NATURALE ŽUMBERAK - SAMOBORSKO GORJE

Situato a una trentina di km a sud ovest di Zagabria, il Parco fa da confine naturale con la Slovenia. È

una zona particolarmente ricca di storia (e lo testimoniano gli importanti ritrova-

menti dal neolitico in poi) e di bellezze naturali, dove si incontrano il rilievo di-narico, alpino e la distesa pannonica. Un tris che si snoda su torrenti di montagne a strapiombo, passa alle fertili distese

agricole coltivate nello spirito della tra-dizione, ai prati, ai pascoli. Molti gli iti-nerari ma „Il sentiero dei principi“ mette in luce l’inestimabile valore del territorio, dalla preistoria ai giorni nostri.

ŽUMBERAK - SAMOBORSKO GORJE

La natura ha fatto tris

IL PARCO NATURALE ŽUMBERAK - SAMOBORSKO GORJESlani Dol 110430 Samobortel. + 385 1 327 660www.park-zumberak.hrSuperficie: 333 km²Vette Sveta Gera 1178 m n.v., Japetić 880 m n.v.Come arrivarci: autostrada Trieste - Zagabria; via Slovenia: Trieste - Lubiana – Novo Mesto

Città vicine: Samobor, Jastrebarsko e OzaljOutdoor: attività educative per le scolaresche; trekking con 200 km di piste di montagna marcate; ciclismo; arrampicata; speleologia; paragliding; maneggio con istruttori.Curiosità: è la zona della Croazia con la maggior concentrazione di paesi situati tra i 400 e i 700 m sopra il livello del mare. Da non perdere: l’ultima domenica di gennaio il tradizionale

pellegrinaggio da Sošica alla vetta S. Gera per raggiungere la cappella di S. Ilija; la minimaratona „La corsa a Žumberak“ ogni settembre a Sošica; „La tradizione millenaria in cucina“ corso con ricette antiche; visitare la fortezza medievale a Ozalj.Zone particolarmente protette:Slapnica per i corsi d’ acqua e le cascate; Japetić per i prati e le piante del sottobosco; Okić per i boschi che, scendendo a valle, lasciano il posto ai vigneti e frutteti.

“Da collina a collina, da monte a monte, lo Žumberak è tutta collina e commuove la vista delle bianche chiesette sparse nel verde a primavera...“

(Dragutin Hirc, biologo, 1905)

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PARCO NATURALE LONJSKO POLJE

IL PARCO NATURALE LONJSKO POLJEKrapje 30, 44325 Krapjetel: +385 44 672 080, 611-190fax: +385 44 606 449e-mail: [email protected] www.pp-lonjsko-polje.hrSuperficie: 109 kmqCome arrivarci:Trieste – Fiume - Zagabria –

Slavonski brod, uscita Popovača

aeroporto di ZagabriaSi distingue perché: è una zona paludosa tra le più a rischio nel mondo e la più protetta in Croazia. All’interno del parco si trovano due riserve ornitologiche di altissima importanza, nonché il piccolo villaggio Čigoč proclamato nel 1994 il primo villaggio europeo delle cicogne.

Meteo / clima: mediterraneo

Periodo dell’ anno consigliato: tutto l’ anno Abbigliamento consigliato: sportivo. Portare da bere e uno spray o crema anti zanzareOutdoor: ciclismo, bird watching, pesca, ippica, gite in canoa, tiro a segno Dove mangiare: agriturismo Dove dormire: agriturismo Prezzo del biglietto d'entrata:adulti: 40,00 kune

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PARCO NATURALE PAPUK

PARCO NATURALE KOPAČKI RIT

IL PARCO NATURALE PAPUKStjepana Radića 4634300 Velikatel: +385 34 313 030fax: +385 34 313 027e-mail: [email protected]: 33600 haCome arrivarci:Trieste – Zagabria – Ivanja Reka/Lipovac (uscita Nova Gradiška)

aeroporto di Zagabria

Si distingue perché: Il Parco fa parte della rete europea dei geoparchi. Ci sono fenomeni geologici, zone botaniche interessanti, resti storici o reperti archeologici. Da non perdere: Jankovac, una delle più belle doline montane sui pendii della Croazia settentrionale, circondata da un bosco centenario di faggio, eletto quale Parco foresta sotto tutela nel 1955.

Meteo / clima: continentaleOutdoor: ciclismo, passeggiate,

alpinismo, sci, piscina d’ estate, free climbing, pesca ricreativa, trekking, equitazione, paraglidingPeriodo dell’ anno consigliato: tutto l’ anno Abbigliamento consigliato: sportivo adatto al periodo dell’ annoDove mangiare: Rifugio alpino Jankovac, Hotel Dukat, Orahovica, Ristorante Mališčak Dove dormire: Rifugio alpino Jankovac, Hotel Dukat, Orahovica

IL PARCO NATURALE KOPAČKI RITPetefi Šandora 33, 31327 Bilje (Osijek)tel: +385 31 285-370 fax: +385 31 285-380e-mail: [email protected]: 17.700 ettariCome arrivarci:Trieste – Zagabria-Osijek. L’ entrata al Parco naturale è a Bilje, a 10 km da Osijek

aeroporti Pola, Fiume e ZagabriaPeriodo dell’ anno consigliato:

• 2 febbraio, Giornata internazionale della salvaguardia delle paludi• 22 marzo, Giornata mondiale dell’ acqua• 22 aprile, Giornata del pianeta Terra• 22 maggio, Giornata mondiale della biodiversità e Giornata della salvaguardia della naturaagosto, notte europea dei pipistrelliprimo weekend di ottobre: Giornata internazionale del birdwatchingAbbigliamento consigliato: sportivo adatto al periodo dell’ anno

Outdoor: pesca (con previa autorizzazione), passeggiate, gite in barca, birdwatching

Meteo / clima: continentaleDove mangiare: ristoranti: Baranjska kuća, Citadella, Kormoran, Zelena žaba Dove dormire: Hotel “Patria” e alloggi a gestione familiarePrezzo di entrata nel parco: 10,00 kune / persona (cca 1,5 Euro) Il Parco è aperto dalle 8 alle 16 da lunedì a venerdì.

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