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Torino, 24 gennaio 2014 Francesco Ripa di Meana Direttore Generale Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna – Regione Emilia Romagna Promuovere partecipazione e benessere nelle Aziende sanitarie e ospedaliere in tempo di crisi LA SALUTE ORGANIZZATIVA NELLE AZIENDE SANITARIE Le Direzioni Generali protagoniste del cambiamento: un progetto per la salute dell’organizzazione sanitaria

LA SALUTE ORGANIZZATIVA NELLE AZIENDE SANITARIE ......Il benessere ri-organizzativo A.Ridare dignità alla Sanità nei contesti nazionali e locali B.Il cambiamento non è più pianificabile

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Page 1: LA SALUTE ORGANIZZATIVA NELLE AZIENDE SANITARIE ......Il benessere ri-organizzativo A.Ridare dignità alla Sanità nei contesti nazionali e locali B.Il cambiamento non è più pianificabile

Torino, 24 gennaio 2014

Francesco Ripa di MeanaDirettore Generale Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna – Regione Emilia Romagna

Promuovere partecipazione e benessere nelle Aziende sanitarie e ospedaliere in tempo di crisi

LA SALUTE ORGANIZZATIVA NELLE AZIENDE SANITARIELe Direzioni Generali protagoniste del cambiamento:un progetto per la salute dell’organizzazione sanitaria

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Il Benessere in SanitàIl Benessere in Sanità

• Il Benessere come opportunità o mistificazione

• Poca chiarezza che si rileva spesso sia nell’uso del termine che negli obiettivi dei progetti

• Sono stati fatte molte rilevazioni ma pochi interventi strutturati

• Il progetto FIASO come opportunità di confronto, di costruzione di sinergie e di coerenza su ampia base agli interventi

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C’è crisi…C’è crisi…

• Incertezza diffusa tra i professionisti

• Paura del futuro

• Sovraccarico nel presente

• Timore del cambiamento

• …

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Il benessere ri-organizzativo

A. Ridare dignità alla Sanità nei contesti nazionali e locali

B. Il cambiamento non è più pianificabile tutto a priori: la strategia emergente

C. E’ richiesto un diverso impegno ai singoli professionisti

D. Collegare il cambiamento alla soluzione di problemi sentiti dai professionisti

E. Rendere attraente il cambiamento

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Ridare dignità alla Sanità nei contesti nazionali e locali

• Contributo della Sanità alla tenuta della PA (importanti risultati di governance complessiva di sistema)

• Unico settore delle PA che ha sempre cavalcato il cambiamento:– Aziendalizzazione (autonomia/responsabilità)– Sostenibilità– Qualità

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Come esce il SSN dal rapporto OASI 2013?

Sistema tradizionalmente “sobrio” Spesa procapite e rispetto al PIL sotto la media UE Tasso di crescita della spesa contenuto Disavanzo quasi azzerato

Buon posizionamento anche in termini indicatori di appropriatezza ed equità

6

Rapporto OASI 2013

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Come esce il SSN dal rapporto OASI 2013?Confronto internazionale: spesa sanitaria pro-capite ($PPA) e scomposizione % per finanziatore (pubblico/privato)

46

8486

6586

8570 76 76 76 77 70 81

75 83 77 7461 64 64 84

65 71 60 46 5631

11

11

14

25 513

1416 12 19

715

17

19 9 20 2037

2726 15

26 23 3531

35 59

43 4

110

92

15 812 5

16 152

6 8 3 6 29

10 19

6 523

9 100

1,000

2,000

3,000

4,000

5,000

6,000

7,000

8,000

9,000

Spesa pubblica Spesa out-of-pocket Spesa privata (assicurazioni)

Fonte: elaborazione su dati WHO (anno rilevazione: 2011).

Rapporto OASI 2013

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Come esce il SSN dal rapporto OASI 2013?Spesa sanitaria pubblica in Italia (mln €): finanziamento e disavanzo

(1990-2012)

12,3%5,4% 3,0%6,5% 6,8%

1,9%4,2%

7,5% 6,7% 5,3%4,2%

4,4% 3,4% 2,7%

6,2%5,3%

2,9% 1,9% 1,5% 0,9%

-

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

140.000

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2009 2010 2011 2012

Finanziamento

Disavanzo (il valore esprime la % sulla spesa totale)

Rapporto OASI 2013

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Come esce il SSN dal rapporto OASI 2013?Confronto internazionale: appropriatezza (ospedalizzazioni evitabili

per 100.000 ab.)

44

12153

167

3774 48 69 48 35

7621 16 37 44 28 19 19 31 43

15

364 230310

206

277 213 243 217228 248 147

201 183 150 139 154138 126 92 79

71

39

58 17

2131 20 21 21

26 1419 23 18 7

15 1011

20

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

500

Numero di ospedallizzaioni evitabili per 100.000 abitanti

Asma BPCO Complicanze del diabeteFonte: elaborazione su dati WHO (anno rilevazione: 2009).

Rapporto OASI 2013

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Come esce il SSN dal rapporto OASI 2013?

Trend di appropriatezza clinica e organizzativa, per macroarea geografica

Fonte: elaborazione OASI su dati SDO, Ministero della Salute. Nota: Classificazione aree geografiche secondo criteri ISTAT

1998 2012 1998 2012 2006 2012 1998 2012

Media Regioni NORD 40,8 31,7 12,2 10,0 6,4 5,8 23,6 27,8

Media Regioni CENTRO 43,1 28,1 12,7 10,6 4,5 4,3 29,2 33,0

Media Regioni SUD e ISOLE 53,9 36,7 13,4 11,0 3,7 3,7 36,1 43,6

ITALIA 44,9 30,8 12,8 10,6 4,6 4,5 31,4 36,5

% Dimissioni da reparti chirurgici con

DRG medico sul totale delle

dimissioni in RO da reparti chirurgici

% Ricoveri brevi 0-1 giorno sul totale dei ricoveri in RO con

DRG medico

% ricoveri oltre valore soglia per acuti in regime ordinario per ultra65enni

Percentuale parti cesarei sul totale dei

parti

Rapporto OASI 2013

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A CHI ATTRIBUIRE I RISULTATI?

• Politica• Aziende• Professionisti• Altro..

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Il benessere ri-organizzativo

A. Ridare dignità alla Sanità nei contesti nazionali e locali

B. Il cambiamento non è più pianificabile tutto a priori: la strategia emergente

C. E’ richiesto un diverso impegno ai singoli professionisti

D. Collegare il cambiamento alla soluzione di problemi sentiti dai professionisti

E. Rendere attraente il cambiamento

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Il cambiamento non è più pianificabile tutto a priori: la strategia emergente

• Obiettivi economici “quasi impossibili” ma obbligatori

• Rilevante modificazione del contesto epidemiologico• Necessità di cogliere tempestivamente le opportunità di

razionalizzazione e di sviluppo con flessibilità e tempestività nelle decisioni

• Nuovi elementi di pianificazione continuamente emergenti (vincoli nazionali, regionali, opportunità e minacce)

• Inadeguatezza di sole pianificazioni razionali “a priori”

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IL CICLO DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA

ANALISIAMBIENTALE

CONTROLLOSTRATEGICO

IMPLEMENTAZIONE

FORMULAZIONE STRATEGICA

PIANOSTRATEGICO

STRATEGIADELIBERATA

STRATEGIAEMERGENTE

STRATEGIAREALIZZATA

Fonte: Cuccurullo et al

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Il benessere ri-organizzativo

A. Ridare dignità alla Sanità nei contesti nazionali e locali

B. Il cambiamento non è più pianificabile tutto a priori: la strategia emergente

C. E’ richiesto un diverso impegno ai singoli professionisti

D. Collegare il cambiamento alla soluzione di problemi sentiti dai professionisti

E. Rendere attraente il cambiamento

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E’ richiesto un diverso impegno ai singoli professionisti

• Nuove modalità di partecipazione– Government/Governance (Non funziona più

l’approccio top/down, ordini gerarchici)– Necessità di nuovi modelli di comunicazione

interna ed esterna dello “SVILUPPO IN DECRESCITA”: fare meglio, e farlo con meno (rivedere i vecchi modelli di utilizzo delle risorse)

– Tutto è tracciabile e valutabile– Corresponsabilità professionale (governo

clinico, qualità, risk management, …)

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Government Governance

Definizione Esercizio del potere decisionale derivante dal sistema istituzionale formale

Esercizio dei poteri formali e/o informali con l’obiettivo di “creare consenso” attorno a determinate scelte

AttoriUn numero contenuto di partecipanti,

prevalentemente pubbliciUn numero elevato di partecipanti, pubblici e privati

Focus Strutture organizzative e istituzioni Processi, politiche e outcome

StrutturaSistemi chiusi, limiti territoriali alle competenze,

partecipazione obbligatoriaGerarchica

Sistemi aperti, confini funzionali, partecipazione volontaria. Reti e partnership

FunzioniScarsa consultazione, nessuna cooperazione nella definizione e attuazione delle politiche

Maggiore consultazione, possibilità di cooperazione tra gli attori nella formulazione e attuazione di

politiche settoriali

Strumenti Prevalentemente formali (leggi, decreti, regolamenti, circolari)

Spesso informali che “creano condizioni favorevoli” all’accettazione di strumenti e atti formali

Modalità di interazione

Autorità gerarchica, relazioni conflittuali e interazioni ostili, contatti informali e segretezza

Commando e controllo, diretta erogazione di servizi

Consultazione orizzontale, relazioni collaborative e consenso su norme tecnocratiche, contatti

estremamente informali ed apertura

Contenuti decisionali

Specifici e rigidiIndicazione di criteri per decidere e per valutare la

validità delle decisioni.

Conseguenze verso i soggetti

esterni

Obbligatorie (giuridicamente o perché esiste un forte condizionamento), divieti od obblighi ad

agire anche contro la propria convenienza

Creare per i soggetti esterni la convenienza a fare o a non fare ottenendo l’adesione convinta e sostanziale agli obiettivi

posti dalla PA

Governement vs Governance

Università degli Studi di Roma ““Tor Vergata””

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Il benessere ri-organizzativo

A. Ridare dignità alla Sanità nei contesti nazionali e locali

B. Il cambiamento non è più pianificabile tutto a priori: la strategia emergente

C. E’ richiesto un diverso impegno ai singoli professionisti

D. Collegare il cambiamento alla soluzione di problemi sentiti dai professionisti

E. Rendere attraente il cambiamento

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Collegare il cambiamento alla soluzione

• Nuove modalità organizzative per creare soluzioni al disagio lavorativo:– Assetti istituzionali emergenti– Assetti organizzativi emergenti

– Integrazioni centrate sul paziente

– Nuovi confini:• Interaziendali: i Dipartimenti• Interaziendali: tra Aziende• Piattaforme: unificazioni/centralizzazioni, blocchi

operatori, logistica, laboratori, …

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Assetti istituzionali emergenti:Principali modifiche di assetto istituzionale

2012-13

Accorpamento ASL Umbria (da 4 a 2)

Accorpamento 3 AO torinesi (“Città della Salute e della Scienza”)

Nascita AUSL Unica Romagna

Blocco del progetto delle Federazioni sanitarie sovrazonali in Piemonte

Soppressione delle Agenzie regionali Sanità e ri-attribuzione dei poteri agli Assessorati in Umbria, Piemonte, Veneto, Lazio.

228

197

143

81

97,0

78

0

50

100

150

200

250

1995 2001 2013

Nr ASL

Nr AO

21

Rapporto OASI 2013

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Assetti organizzativi emergenti:Intensità di cura e complessità assistenziale

negli ospedali

Le relazioni interprofessionali e la cooperazione

Nuovi ruoli professionali

Unitarietà di risposta

Il percorso del paziente: PDTA

Valutazione multidimensionaleEmpowerment del paziente

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Integrazioni centrate sul paziente: i PDTA

23

CHI

MMG

Hospital

Specialisti

caRSA

Centro

diurno

Équipe domic.

Sportelli Sociali

Volontari

CO

SA

Inquadramento diagnostico e definizione piani clinico assistenziali

Sviluppo dei trattamenti clinici, terapeutici,

assistenziali e riabilitativi

Monitoraggio e ridefinizione del piano di

trattamento

QUALI ATTIVITÀ DA SVOLGERE

IN QUALE SEQUENZA

LOGICA

CON CHE TEMPISTICA

IN QUALI LUOGHI

QUALI INFORMAZIONI SCAMBIARE E TRASMETTERE

QUALI RISULTATI ATTESI

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DIPARTIMENTO

Governo Clinico

Gestione Risorse

Piattaforme tecnologiche

Reti Clin

iche e

percorsi

ospedalieri

Continuità

dell’assistenza e

percorsi H-TSe

rviz

i uni

ficat

i

inte

razi

enda

li

Pres

idio

per

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essi

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ro”

I nuovi confini del Dipartimento

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I Nuovi Confini tra le Aziende

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Da Confini segmentati

AUSL

Altre Azien

de

A Confini sfumati

AUSL

Altre Azien

de

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Condivisione di piattaforme

Altre Azien

de

AUSL AUSL

AUSL come piattaforma per le

altre AziendeAUS

LAltre Azien

de

PIATTAFORME

Piattaforme comuni

Condivisione piattaforme

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Il benessere ri-organizzativo

A. Ridare dignità alla Sanità nei contesti nazionali e locali

B. Il cambiamento non è più pianificabile tutto a priori: la strategia emergente

C. E’ richiesto un diverso impegno ai singoli professionisti

D. Collegare il cambiamento alla soluzione di problemi sentiti dai professionisti

E. Rendere attraente il cambiamento

Page 28: LA SALUTE ORGANIZZATIVA NELLE AZIENDE SANITARIE ......Il benessere ri-organizzativo A.Ridare dignità alla Sanità nei contesti nazionali e locali B.Il cambiamento non è più pianificabile

• Strumenti di governance applicati:– Integrazione organizzativa (verticale/orizzontale)

– Sviluppo professionale– Integrazione professionale– Cooperazione interna– Cooperazione esterna interaziendale– Risk management– Governo dell’innovazione– …

Rendere attraente il cambiamento

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• Gli snodi del cambiamento– Il management– I professionisti– Le procedure– L’organizzazione– …

Attraverso: coordinamento, semplificazione …

Rendere attraente il cambiamento

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• In tempi di crisi la paura dell’incertezza è il peggior nemico

Il benessere ri-organizzativo

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• In tempi di crisi la paura dell’incertezza è il peggior nemico

• Definire un “futuro possibile” aiuta a creare benessere organizzativo

Il benessere ri-organizzativo