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LA Scuola Media Statale “ G.Puccini ”. PRESENTA. VIVIAMO LA NATURA. L’acqua è patrimonio di tutti gli esseri viventi. La natura in una favola. chi trova l'acqua. ... trova un tesoro. - PowerPoint PPT Presentation
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LAScuola Media Statale
“G.Puccini”PRESENTA
VIVIAMO LA NATURAL’acqua è patrimonio di tutti gli esseri viventi
La natura in una favola
C'è chi consuma acqua per soddisfare gli sprechi e chi non riesce a soddisfare nemmeno il fabbisogno vitale.
Soprattutto nei paesi industrializzati il consumo di acqua sono in dimensioni enormi, con la stabilita conseguenza di una grave influenza sull'ambiente.A volte basta davvero poco per evitare di causare dei danni molto gravi, salvaguardando così l'ambiente ed aumentando la possibilità per tutti di usufruire di questo bene prezioso.
Non preoccupatevi! Rispettarle, sarà un gioco!
REGOLA 1 - Far riparare tempestivamente le perdite dell'impianto interno; Un rubinetto che gocciola al ritmo di 90 gocce al minuto.
REGOLA 2 - Non fare uso eccessivo di prodotti
chimici per la pulizia della casa. Per disinfettare
e lucidare basta acqua e un po' aceto.
REGOLA 3 - Non usare la toilette come discarica di sostanze tossiche altrimenti si riduce la funzionalità del sistema fognario.
REGOLA 4 - Non lavare mai l'automobile o altro veicolo al fiume o presso un torrente o corso d'acqua.
REGOLA 5 - Innaffiare l'orto con acqua piovana raccolta precedentemente e i fiori e le piante in vaso con acqua già utilizzata per lavare verdura e frutta.
REGOLA 6 - Fare la doccia al posto del bagno in vasca.
REGOLA 7 - Chiudere il rubinetto mentre si lavano i denti e tappare il lavandino al momento di farsi la barba.
L’acqua è un patrimonio
essenziale per tutti,
Perché inquinarla?
La natura potrebbe
danneggiare l’uomo più
di quanto l’uomo non
faccia con lei. Allora in
nome dell’Amore:PROTEGGIAMOLA
Viviamo il mondo
senza trasformarlo
in quello che la
natura non vuole!
Come sarebbe il
mondo senza la
natura? Sarebbe
come vivere
in un mare di vele
ni!
Le due grosse querce Il bosco salvato
I lupi noncuranti
diSilvestro Gabriella
Stanzione Robertae
1a H
Ghezzi Emanuele
2a H
Cosimo Tricinelli
Dario Lucia
1a H
Una foresta molto fitta era popolata da animali e piante di ogni specie.In una notte buia e fredda dei taglialegna si spersero nella foresta a causa di una fitta nebbia e si accamparono sotto due grosse querce, gli alberi più grandi della foresta.Il giorno seguente le due querce si svegliarono l’una dopo l’altra, con un gigantesco sbadiglio da far svegliare tutti gli abitanti della foresta. I taglialegna si svegliarono di soprassalto, alzarono lo sguardo al cielo e videro queste due grosse querce che ridevano; impauriti se ne scapparono lasciando il fuoco acceso davanti alle querce, le quali non si accorsero di nulla. Al tramonto del sole sentirono un bruciore fin sotto le radici.Incominciarono ad agitarsi e a far cadere le loro foglie sul fuoco, che spostandosi col vento arrivò fino alle altre piante, le quali si bruciarono.
Fortunatamente passò di lì l’uomo della salvaguardia delle piante, che si accorse di tutto e chiamò i suoi colleghi che si trovavano ad un passo da lui.Videro che le piante erano in condizioni molto gravi e quindi si diedero da fare: medicarono i rami e fecero crescere nuove foglie perché ormai quelle si erano bruciate a causa del fuoco. Dopo un paio di giorni le due querce incominciarono a ristabilirsi. Dopo essere guarite completamente, le due querce ringraziarono i salvaguardia, che ormai avevano perso completamente la strada di ritorno. Allora le querce gliela indicarono ed essi contenti se ne andarono, promettendo però di ritornare.
Morale : non si deve mai lasciare il fuoco acceso davanti alle piante, perché può causare veramente molti danni.
LE DUE GROSSE QUERCE
Silvestro Gabriella Stanzione Roberta1a H
Al centro di una città, c’era un bosco incontaminato dove vi erano tanti alberi,verdi, pesci e cigni che vivevano indisturbati in un laghetto, e animali felici di non darsi la guerra ma aiuto reciproco. Questo bosco apparteneva ad un vecchio signore che, diventato povero fu costretto a venderlo.Il bosco fu ,quindi, acquistato da un miliardario che voleva raderlo al suolo, chiudere gli animali in uno zoo per costruire un lussuoso albergo.Gli animali ,saputa la cosa, si riunirono in un’assemblea per decidere cosa fare.Dovevano impedire a tutti i costi quella costruzione: gli scoiattoli entravano nelle ruspe e per non farle partire rubavano le chiavi, le scimmie salivano sulle gru e distruggevano i motori, i lupi e gli orsi spaventavano gli operai ululando e ringhiando.Avvilito da tutta questa resistenza il miliardario decise di ritirarsi e di costruire il suo albergo in un altro posto, così gli animali continuarono a vivere felici insieme al vecchio signore che era intanto ritornato in preda alla nostalgia del ricordo della sua natura.A volte la natura, per comunicare all’uomo che vuole essere “salvata” è costretta ad alzare la voce
IL BOSCO SALVATO
Ghezzi Emanuele
2a H
I lupi noncurantiIn una foresta, la più ricca e avanzata del continente, c’era un mezzo di trasporto molto veloce e potente, che però era molto inquinante; questo non importava molto agli abitanti della zona: i lupi.Loro si vantavano della scoperta e affermavano che questo veicolo era molto comodo per andare in orario a lavorare, infatti, problemi di traffico non ce n’erano e poi in programma c’era anche una intensificazione del sistema stradale che consisteva nel tagliare tutti gli alberi della foresta e far diventare il posto una vera città piena di industrie che producevano macchine per venderle anche ai paesi stranieri.Ma molti lupi cominciarono a morire, per sconosciute ragioni, allora gli specialisti studiarono a lungo i cadaveri. I lupi morivano ogni giorno, mentre le macchine in circolazione raddoppiavano.Gli scienziati capirono dopo tempo che la causa della morte dei lupi era l’inquinamento e subito interruppero la produzione di macchine ma era troppo tardi.La razza dei lupi in quella foresta si estinse.Questo dimostra che inquinando paghiamo noi le conseguenze come i lupi.
Cosimo Tricinelli
Dario Lucia
2a H
UN MARE DI VELENIUN MARE DI VELENI
«Di fronte allo sfruttamento sconsiderato della creazione, originato dall'insensibilità dell'uomo, la società odierna non troverà soluzione adeguata, se non rivedrà seriamente il suo stile di vita.L'attenzione e il rispetto per la natura potranno favorire sentimenti di solidarietà verso uomini e donne, il cui ambiente umano viene costantemente aggredito dallo sfruttamento, dalla povertà, dalla fame o dalla mancanza di educazione e di salute»
ACQUA: UN BENE DA CONDIVIDERE
(Messaggio di Giovanni Paolo II per la XXII Giornata Mondiale del turismo, 26 giugno 2002)
Manila: la mancanza d'acqua potabile può
essere focolaio di malattie
VUOI GIOCARE CON NOI?
Scopri quanto ami la natura
cliccando qui
Se non vuoi giocare clicca qui
Se vuoi giocare clicca su QUIZ!
REGOLAMENTO!
Ti verranno formulate delle domande alle quali tu dovrai rispondere!
Ad ogni domanda sbagliata dovrai ricominciare da capo!
Ogni domanda ha un punteggio.
Start
Per diminuire l’uso eccessivo dell’ acqua, bisogna:• Lavare con poca acqua la verdura
•Lavarsi una volta alla settimana
• Chiudere il rubinetto dopo dell’uso
Prima di cominciare scrivi, su un foglio, i punti di ogni domanda esatta!
L’acqua è per l’uomo:
• Indispensabile
• Utile
• Non potabile
L’acqua può assumere tre aspetti. Quali sono?
• Liquido, ghiaccio, gas
• Solido, gassoso, evaporazione
• Liquida, solida ,gassosa
Quali sono le cause dell’inquinamento dell’ acqua?
• Uomo, industrie, fertilizzanti
• Rumore, industrie
• Effetto serra, anidride solforosa
RITENTA!
Prima domanda: Punti 1
Seconda domanda: Punti 2
Terza domanda: Punti 3
Quarta domanda: Punti 4
Controlla il tuo amore per la natura
Se hai totalizzato:• Da 2 a 4 punti non ami la natura• Da 5 a 7 punti conosci le regole ma non le rispetti• Da 8 a 9 punti ami la natura ma devi migliorare il
tuo rapporto con essa• Se hai totalizzato 10 punti sei un cittadino
modello ed ami la natura come ami te stesso
Gli alunni del corso H d’informatica
Coordinatrici
Anastasio Lucia 3a H
Avella Immacolata 3a H
Docenti
Patrizia Sannino (Informatica corso H)Ermelinda Barba (Lettere 1a e 2a H)
Nadia Cafiero (Lettere 1a e 3a H)
AUTORI