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– 16 – SEGRETERIA PARROCCHIA: da LUNEDì a VENERDì ore 9-12 / 15.30-18 e SABATO ore 9-12 Parrocchia - Segreteria: 02.90733020 - Sito: www.parrocchiasanvittore.com Sito Oratorio: www.oratoriolocate.it CALENDARIO AVVISI Domenica 23 settembre - IV a dopo il martirio di S. Giovanni il Precursore S. Messe ore 8.30 - 9.30 (GNIGNANO) – 9.30 (FONTANA) - 11.00 -18.00 Presentazione dell’anno di pastorale famigliare Lunedì 24 settembre Ore 8 - 18 S. Messa Martedì 25 settembre - S. Anatalo e tutti i ss. Vescovi milanesi Ore 8 - 18 S. Messa Ore 21.00 Dalì: la ricerca della mortalità in Oasi Mercoledì 26 settembre Ore 8 - 21 S. Messa Giovedì 27 settembre - S. Vincenzo de’ Paoli Ore 8 - 18 S. Messa Venerdì 28 settembre Ore 8 - 18 S. Messa Sabato 29 settembre - Ss. Michele, Gabriele, Raffaele Ore 8.00 S. Messa Ore 9.00 Ordinazioni diaconali in Duomo Dalle 15.30 alle 18.00 Confessioni Ore 18.00 S. Messa vigiliare Domenica 30 settembre è la festa dell’oratorio: la S. Messa delle ore 11.00 sarà celebrata nel cortile dell’oratorio. Parrocchie di San Vittore - Locate e SS. Giacomo e Lorenzo - Gnignano La Tenda –1– 1. Se un membro soffre Negli ultimi giorni è stato pubblicato un rapporto in cui si descrive l’esperienza di almeno mille per- sone che sono state vittime di abusi sessuali, di potere e di coscienza per mano di sacerdoti, in un arco di circa settant’anni. Benché si possa dire che la maggior parte dei casi riguarda il passato, tuttavia, col passare del tempo abbiamo cono- sciuto il dolore di molte delle vittime e consta- tiamo che le ferite non spariscono mai e ci obbli- gano a condannare con forza queste atrocità, come pure a concentrare gli sforzi per sradicare questa cultura di morte; le ferite “non vanno mai prescritte”. Il dolore di queste vittime è un la- mento che sale al cielo, che tocca l’anima e che per molto tempo è stato ignorato, nascosto o messo a tacere. Ma il suo grido è stato più forte di tutte le misure che hanno cercato di farlo ta- cere o, anche, hanno preteso di risolverlo con de- cisioni che ne hanno accresciuto la gravità ca- dendo nella complicità. Grido che il Signore ha ascoltato facendoci vedere, ancora una volta, da che parte vuole stare. Il cantico di Maria non si sbaglia e, come un sottofondo, continua a percor- rere la storia perché il Signore si ricorda della promessa che ha fatto ai nostri padri: «Ha di- sperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha ro- vesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote» (Lc 1,51-53), e proviamo ver- gogna quando ci accorgiamo che il nostro stile di Lettera del Santo Padre Francesco al Popolo di Dio «Se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme» (1 Cor 12,26). Queste parole di San Paolo risuonano con forza nel mio cuore constatando ancora una volta la sofferenza vissuta da molti minori a causa di abusi sessuali, di potere e di coscienza commessi da un nu- mero notevole di chierici e persone consacrate. Un crimine che genera profonde ferite di dolore e di impotenza, anzitutto nelle vittime, ma anche nei loro familiari e nell’intera comu- nità, siano credenti o non credenti. Guardando al passato, non sarà mai abbastanza ciò che si fa per chiedere perdono e cercare di riparare il danno causato. Guardando al futuro, non sarà mai poco tutto ciò che si fa per dar vita a una cultura capace di evitare che tali situazioni non solo non si ripetano, ma non trovino spazio per essere coperte e perpetuarsi. Il do- lore delle vittime e delle loro famiglie è anche il nostro dolore, perciò urge ribadire ancora una volta il nostro impegno per garantire la pro- tezione dei minori e degli adulti in situazione di vulnerabilità.

La Tenda · Se un membro soffre Negli ultimi giorni è stato pubblicato un rapporto ... è necessario che cia- ... E’ impossibile immaginare una conversione del-

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SEGRETERIA PARROCCHIA: da LUNEDì a VENERDì ore 9-12 / 15.30-18 e SABATO ore 9-12

Parrocchia - Segreteria: 02.90733020 - Sito: www.parrocchiasanvittore.com

Sito Oratorio: www.oratoriolocate.it

C A L E N D A R I O A V V I S I

Domenica 23 settembre - IVa dopo il martirio di S. Giovanni il PrecursoreS. Messe ore 8.30 - 9.30 (GNIGNANO) – 9.30 (FONTANA) - 11.00 -18.00Presentazione dell’anno di pastorale famigliare

Lunedì 24 settembreOre 8 - 18 S. MessaMartedì 25 settembre - S. Anatalo e tutti i ss. Vescovi milanesiOre 8 - 18 S. MessaOre 21.00 Dalì: la ricerca della mortalità in Oasi

Mercoledì 26 settembreOre 8 - 21 S. Messa

Giovedì 27 settembre - S. Vincenzo de’ PaoliOre 8 - 18 S. Messa

Venerdì 28 settembreOre 8 - 18 S. Messa

Sabato 29 settembre - Ss. Michele, Gabriele, RaffaeleOre 8.00 S. MessaOre 9.00 Ordinazioni diaconali in DuomoDalle 15.30 alle 18.00 ConfessioniOre 18.00 S. Messa vigiliare

Domenica 30 settembre è la festa dell’oratorio: la S. Messa delle ore 11.00 sarà celebrata nel cortile dell’oratorio.

Parrocchie diSan Vittore - Locate e

SS. Giacomo e Lorenzo - GnignanoLa Tenda

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1. Se un membro soffre

Negli ultimi giorni è stato pubblicato un rapportoin cui si descrive l’esperienza di almeno mille per-sone che sono state vittime di abusi sessuali, dipotere e di coscienza per mano di sacerdoti, in unarco di circa settant’anni. Benché si possa direche la maggior parte dei casi riguarda il passato,tuttavia, col passare del tempo abbiamo cono-sciuto il dolore di molte delle vittime e consta-tiamo che le ferite non spariscono mai e ci obbli-gano a condannare con forza queste atrocità,come pure a concentrare gli sforzi per sradicarequesta cultura di morte; le ferite “non vanno maiprescritte”. Il dolore di queste vittime è un la-mento che sale al cielo, che tocca l’anima e che

per molto tempo è stato ignorato, nascosto omesso a tacere. Ma il suo grido è stato più fortedi tutte le misure che hanno cercato di farlo ta-cere o, anche, hanno preteso di risolverlo con de-cisioni che ne hanno accresciuto la gravità ca-dendo nella complicità. Grido che il Signore haascoltato facendoci vedere, ancora una volta, dache parte vuole stare. Il cantico di Maria non sisbaglia e, come un sottofondo, continua a percor-rere la storia perché il Signore si ricorda dellapromessa che ha fatto ai nostri padri: «Ha di-sperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha ro-vesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato iricchi a mani vuote» (Lc 1,51-53), e proviamo ver-gogna quando ci accorgiamo che il nostro stile di

Lettera del Santo Padre Francescoal Popolo di Dio

«Se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme» (1 Cor12,26). Queste parole di San Paolo risuonano con forza nel mio cuoreconstatando ancora una volta la sofferenza vissuta da molti minori acausa di abusi sessuali, di potere e di coscienza commessi da un nu-mero notevole di chierici e persone consacrate.

Un crimine che genera profonde ferite di dolore e di impotenza,anzitutto nelle vittime, ma anche nei loro familiari e nell’intera comu-nità, siano credenti o non credenti. Guardando al passato, non saràmai abbastanza ciò che si fa per chiedere perdono e cercare di riparareil danno causato.

Guardando al futuro, non sarà mai poco tutto ciò che si fa per darvita a una cultura capace di evitare che tali situazioni non solo non siripetano, ma non trovino spazio per essere coperte e perpetuarsi. Il do-lore delle vittime e delle loro famiglie è anche il nostro dolore, perciòurge ribadire ancora una volta il nostro impegno per garantire la pro-tezione dei minori e degli adulti in situazione di vulnerabilità.

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vita ha smentito e smentisce ciò che recitiamocon la nostra voce.Con vergogna e pentimento, come comunità ec-clesiale, ammettiamo che non abbiamo saputostare dove dovevamo stare, che non abbiamoagito in tempo riconoscendo la dimensione e lagravità del danno che si stava causando in tantevite. Abbiamo trascurato e abbandonato i piccoli.Faccio mie le parole dell’allora Cardinale Ratzin-ger quando, nella Via Crucis scritta per il VenerdìSanto del 2005, si unì al grido di dolore di tantevittime e con forza disse: «Quanta sporcizia c’ènella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nelsacerdozio, dovrebbero appartenere completa-mente a Lui! Quanta superbia, quanta autosuffi-cienza! […] Il tradimento dei discepoli, la ricezioneindegna del suo Corpo e del suo Sangue è certa-mente il più grande dolore del Redentore, quelloche gli trafigge il cuore. Non ci rimane altro cherivolgergli, dal più profondo dell’animo, il grido:Kyrie, eleison – Signore, salvaci (cfr Mt 8,25)»(Nona Stazione).

2. Tutte le membra soffrono insieme

La dimensione e la grandezza degli avvenimentiesige di farsi carico di questo fatto in maniera glo-bale e comunitaria. Benché sia importante e ne-cessario in ogni cammino di conversione pren-dere conoscenza dell’accaduto, questo da sé nonbasta. Oggi siamo interpellati come Popolo di Dioa farci carico del dolore dei nostri fratelli feritinella carne e nello spirito. Se in passato l’omis-sione ha potuto diventare una forma di risposta,oggi vogliamo che la solidarietà, intesa nel suo si-gnificato più profondo ed esigente, diventi il no-stro modo di fare la storia presente e futura, inun ambito dove i conflitti, le tensioni e special-mente le vittime di ogni tipo di abuso possanotrovare una mano tesa che le protegga e le riscattidal loro dolore (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium,228). Tale solidarietà ci chiede, a sua volta, di de-nunciare tutto ciò che possa mettere in pericolol’integrità di qualsiasi persona. Solidarietà che re-clama la lotta contro ogni tipo di corruzione, spe-cialmente quella spirituale, «perché si tratta diuna cecità comoda e autosufficiente dove alla finetutto sembra lecito: l’inganno, la calunnia, l’egoi-smo e tante sottili forme di autoreferenzialità,poiché “anche Satana si maschera da angelodella luce” (2 Cor 11,14)» (Esort. ap. Gaudete etexsultate, 165). L’appello di San Paolo a soffrire

con chi soffre è il miglior antidoto contro ogni vo-lontà di continuare a riprodurre tra di noi le pa-role di Caino: «Sono forse io il custode di mio fra-tello?» (Gen 4,9).Sono consapevole dello sforzo e del lavoro che sicompie in diverse parti del mondo per garantire erealizzare le mediazioni necessarie, che diano si-curezza e proteggano l’integrità dei bambini edegli adulti in stato di vulnerabilità, come puredella diffusione della “tolleranza zero” e dei modidi rendere conto da parte di tutti coloro che com-piono o coprono questi delitti. Abbiamo tardatoad applicare queste azioni e sanzioni così neces-sarie, ma sono fiducioso che esse aiuteranno agarantire una maggiore cultura della protezionenel presente e nel futuro.Unitamente a questi sforzi, è necessario che cia-scun battezzato si senta coinvolto nella trasfor-mazione ecclesiale e sociale di cui tanto abbiamobisogno. Tale trasformazione esige la conversionepersonale e comunitaria e ci porta a guardarenella stessa direzione dove guarda il Signore. Cosìamava dire San Giovanni Paolo II: «Se siamo ri-partiti davvero dalla contemplazione di Cristo, do-vremo saperlo scorgere soprattutto nel volto dicoloro con i quali egli stesso ha voluto identifi-carsi» (Lett. ap. Novo millennio ineunte, 49). Im-parare a guardare dove guarda il Signore, a staredove il Signore vuole che stiamo, a convertire ilcuore stando alla sua presenza. Per questo scoposaranno di aiuto la preghiera e la penitenza. In-vito tutto il santo Popolo fedele di Dio all’eserciziopenitenziale della preghiera e del digiuno secondoil comando del Signore, che risveglia la nostra co-scienza, la nostra solidarietà e il nostro impegnoper una cultura della protezione e del “mai più”verso ogni tipo e forma di abuso.E’ impossibile immaginare una conversione del-l’agire ecclesiale senza la partecipazione attiva ditutte le componenti del Popolo di Dio. Di più: ognivolta che abbiamo cercato di soppiantare, metterea tacere, ignorare, ridurre a piccole élites il Popolodi Dio abbiamo costruito comunità, programmi,scelte teologiche, spiritualità e strutture senza ra-dici, senza memoria, senza volto, senza corpo, indefinitiva senza vita. Ciò si manifesta con chia-rezza in un modo anomalo di intendere l’autoritànella Chiesa – molto comune in numerose comu-nità nelle quali si sono verificati comportamentidi abuso sessuale, di potere e di coscienza – qualeè il clericalismo, quell’atteggiamento che «nonsolo annulla la personalità dei cristiani, ma tende

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VACANZA RAGAZZI26-29 dicembre 2018a LIZZOLA (BG)

ore 7.00 –Ritrovo piazzale Croce Rossaore 8.00 –Colazioneore 8.30 – Preghiera e partenza per giornata sulla neveore 20.00 –Cena + serata insieme

Costo per l’intera vacanza compreso viaggio A/R: 150 euro

P R O GRAMMA d i M A S S I M A

Le iscrizioni si ricevono in oratorio negli orari di segreteria o contattare il 3917466369

Per fermare l’offerta è necessario raggiungere 25 presenze con anticipo di 50 euro entro il 15 ottobre

Il trattamento prevede a CARICO DEL GRUPPO: Lenzuola, federe e asciugamani dabagno; pulizia e sistemazione giornaliera della camera e del bagno; prodotti/detersiviper le pulizie (scope, spazzoloni, secchi).

Il trattamento prevede a CARICO DELL’HOTEL: tovaglie, carta igienica...; servizioai tavoli (apparecchiare e sparecchiare); lavaggio bicchieri, piatti e stoviglie in gene-rale; pulizia e riordino giornaliero della sala da pranzo e degli spazi comuni.

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anche a sminuire e a sottovalutare la grazia bat-tesimale che lo Spirito Santo ha posto nel cuoredella nostra gente». Il clericalismo, favorito siadagli stessi sacerdoti sia dai laici, genera unascissione nel corpo ecclesiale che fomenta e aiutaa perpetuare molti dei mali che oggi denunciamo.Dire no all’abuso significa dire con forza no aqualsiasi forma di clericalismo.E’ sempre bene ricordare che il Signore, «nellastoria della salvezza, ha salvato un popolo. Nonesiste piena identità senza appartenenza a unpopolo. Perciò nessuno si salva da solo, come in-dividuo isolato, ma Dio ci attrae tenendo contodella complessa trama di relazioni interpersonaliche si stabiliscono nella comunità umana: Dioha voluto entrare in una dinamica popolare,nella dinamica di un popolo» (Esort. ap. Gaudeteet exsultate, 6). Pertanto, l’unico modo che ab-biamo per rispondere a questo male che si èpreso tante vite è viverlo come un compito che cicoinvolge e ci riguarda tutti come Popolo di Dio.Questa consapevolezza di sentirci parte di un po-polo e di una storia comune ci consentirà di ri-conoscere i nostri peccati e gli errori del passatocon un’apertura penitenziale capace di lasciarsirinnovare da dentro. Tutto ciò che si fa per sra-dicare la cultura dell’abuso dalle nostre comu-nità senza una partecipazione attiva di tutti imembri della Chiesa non riuscirà a generare ledinamiche necessarie per una sana ed effettivatrasformazione. La dimensione penitenziale di di-giuno e preghiera ci aiuterà come Popolo di Dioa metterci davanti al Signore e ai nostri fratelliferiti, come peccatori che implorano il perdono ela grazia della vergogna e della conversione, ecosì a elaborare azioni che producano dinamismiin sintonia col Vangelo. Perché «ogni volta checerchiamo di tornare alla fonte e recuperare lafreschezza originale del Vangelo spuntano nuovestrade, metodi creativi, altre forme di espres-sione, segni più eloquenti, parole cariche di rin-novato significato per il mondo attuale» (Esort.ap. Evangelii gaudium, 11).E’ imprescindibile che come Chiesa possiamo ri-conoscere e condannare con dolore e vergogna leatrocità commesse da persone consacrate, chie-rici, e anche da tutti coloro che avevano la mis-sione di vigilare e proteggere i più vulnerabili.Chiediamo perdono per i peccati propri e altrui.La coscienza del peccato ci aiuta a riconoscere glierrori, i delitti e le ferite procurate nel passato eci permette di aprirci e impegnarci maggiormente

nel presente in un cammino di rinnovata conver-sione.Al tempo stesso, la penitenza e la preghiera ciaiuteranno a sensibilizzare i nostri occhi e il no-stro cuore dinanzi alla sofferenza degli altri e avincere la bramosia di dominio e di possesso chetante volte diventa radice di questi mali. Che il di-giuno e la preghiera aprano le nostre orecchie aldolore silenzioso dei bambini, dei giovani e dei di-sabili. Digiuno che ci procuri fame e sete di giu-stizia e ci spinga a camminare nella verità appog-giando tutte le mediazioni giudiziarie che sianonecessarie. Un digiuno che ci scuota e ci porti aimpegnarci nella verità e nella carità con tutti gliuomini di buona volontà e con la società in gene-rale per lottare contro qualsiasi tipo di abuso ses-suale, di potere e di coscienza.In tal modo potremo manifestare la vocazione acui siamo stati chiamati di essere «segno e stru-mento dell’intima unione con Dio e dell’unità ditutto il genere umano» (Conc. Ecum. Vat. II,Lumen gentium, 1).«Se un membro soffre, tutte le membra soffronoinsieme», ci diceva San Paolo. Mediante l’atteg-giamento orante e penitenziale potremo entrarein sintonia personale e comunitaria con questaesortazione, perché crescano tra di noi i donidella compassione, della giustizia, della preven-zione e della riparazione. Maria ha saputo stareai piedi della croce del suo Figlio. Non l’ha fattoin un modo qualunque, ma è stata saldamentein piedi e accanto ad essa. Con questa posizioneesprime il suo modo di stare nella vita. Quandosperimentiamo la desolazione che ci procuranoqueste piaghe ecclesiali, con Maria ci farà bene“insistere di più nella preghiera” (cfr S. Ignaziodi Loyola, Esercizi spirituali, 319), cercando dicrescere nell’amore e nella fedeltà alla Chiesa.Lei, la prima discepola, insegna a tutti noi disce-poli come dobbiamo comportarci di fronte allasofferenza dell’innocente, senza evasioni e pusil-lanimità. Guardare a Maria vuol dire imparare ascoprire dove e come deve stare il discepolo diCristo.Lo Spirito Santo ci dia la grazia della conversionee l’unzione interiore per poter esprimere, davantia questi crimini di abuso, il nostro pentimento ela nostra decisione di lottare con coraggio.

Vaticano, 20 agosto 2018

Francesco

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Parrocchia San Vittore

Pesca di beneficenzae

Mercatinodi tutto un po’

presso il cortile della casa parrocchialevia San Vittore 1 - Locate

Orari di apertura

Domenica 23 settembre 9.00 – 12.00 e 15.30 – 19.00Sabato 29 settembre 15.30 – 19.00Domenica 30 settembre 9.00 – 12.00 e 15.30 – 19.00Sabato 6 ottobre 15.30 – 19.00Domenica 7 ottobre 9.00 – 12.00 e 15.30 – 19.00

Partecipate numerosiL’intero ricavato sarà destinato per i bisogni

della parrocchia.

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Parrocchia San Vittore

Via San Vittore 1 20085 – Locate di Triulzi – (MI) Tel. e Fax 0290733020

Sabato 12 gennaio Visita guidata a Palazzo Reale

Picasso metamorfosi Il progetto, tappa milanese della grande rassegna europea triennale Picasso-Méditerranée, promossa dal Musée Picasso di Parigi con altre istituzioni internazionali, presenta circa 200 opere tra lavori di Picasso e opere d’arte antica cui il grande maestro si è ispirato, provenienti dal Musée National Picasso di Parigi e da altri importanti musei europei come, tra gli altri, il Musée du Louvre di Parigi, i Musei Vaticani di Roma, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Musée Picasso di Antibes, il Musée des Beaux-Arts di Lione, il Centre Pompidou di Parigi, il Musée de l’Orangerie di Parigi, il Museu Picasso di Barcellona.

Partenza alle ore 8.45 dal parcheggio di via Croce Rossa in pullman GT

Visita guidata della mostra (durata 1 ora)

Rientro in tarda mattinata Quota di iscrizione 25 !

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sabato 29 settembrePomeriggio TORNEI DI CALCIO

ore 19.30 Mangiamo insieme

ore 20.30 Balli di gruppo e animazione

domenica 30 settembre

dell’OratOriOFesta

ore 11.00 S. Messa all’oratorioore 12.00-15.00 Pranzo insiemeore 14.30 Animazione e giochi per bambini

ore 16.00 SCHIUMA SCHIUMA PARTYPARTY con animazione

del DJ Fabrizio Ferrari di RTLore 19.00 Salamelle e risotto a oltranza con musica e intrattenimento

con il patrocinio del Comune di Locate di Triulzi

con il DJ

Double DDouble D

bambini del 2011ore 17.00 A-B C-Dore 17.40 A-C B-Dore 18.20 A-D C-B

bambini del 2010ore 16.30 A-Bore 17.00 B-Core 17.30 A-C

ore 19.00Finali e premiper tutti

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spiritualmente l’arti-sta: un piccolo nidoappena sufficienteper due e che neglianni si trasforma inun’enorme ca-sastudio circondatada uliveti, frequen-tata da artisti, per-sonaggi pubblici egiornalisti. In que-sto viaggio tra luo-ghi, emozioni earte, non può man-care Figueres, lacittà natale dovel’artista crea ilmuseo-teatro Dalí,il suo testamentoartistico. Proprioqui, nella Torre Galatea, Dalí decide ditrascorrere gli ultimi anni della sua vitain una dimensione più intima con studivolti a comprendere il caos e a carpirel’agognato segreto dell’immortalità.Púbol rimane luogo immacolato perDalí, castello donato all’amata Gala,simbolo di un amor cortese pensato perrestituirle una desiderata dimensione in-tima che a Portlligat si era persa, tor-nando a un corteggiamento quasi an-tico. Un luogo dove l’artista accede solosu invito scritto della stessa Gala. Ma sono anche la Parigi surrealista diUn Chien Andalou, prodotto e interpre-tato da Dalí e da Luis Buñuel, e la NewYork moderna e simbolo di speranza erisurrezione, ad essere protagoniste diSalvador Dalí. La ricerca dell’immorta-lità, un film evento capace di farci pene-

trare nell’animocreativo, geniale,tormentato, di coluiche secondo il regi-sta Alfred Hit-chcock era “il mi-glior uomo in gradodi rappresentare isogni” e replicare ilmondo del subcon-scio.Un tour delle suecreazioni, la con-templazione dellasua vita così intrec-ciata a quella diGala, immagini edocumenti, alcunidei quali completa-mente inediti, avvi-

cinano lo spettatore a un genio uniconella storia dell’arte. Un pittore che hafatto di se stesso una straordinaria edeccentrica opera, capace di assicurargliun posto tra i grandi maestri e nel mitoe di regalargli quell’immortalità che hacercato per tutta la vita. Messo allospecchio, appena nato, con la morte diun fratello che si è sempre sentito didover riscattare e che lo ha spinto, cosìdichiara l’artista, a eccedere sempre nelcorso della vita. Salvador Dalí. La ricerca dell’immorta-lità è prodotto dalla Fondazione Gala-Salvador Dalí e realizzato da DocDocFilms. La Grande Arte al Cinema è unprogetto originale esclusivo di Nexo Di-gital. Per la stagione 2018 è distribuitocon i media partner Radio Capital, SkyArte e MYmovies.it.

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SALVADOR DALÌLA RICERCA DELL’IMMORTALITÀ

L’artista che ha fatto di sé un’opera d’Arte!Sala della comunità l’OASI - Martedì 25 settembre 2018 ore 21.00

A inaugurare il nuovo calendario dieventi cinematografici, arriva nelle saleitaliane il film evento Salvador Dalí. Laricerca dell’immortalità, in programma il24, 25, 26 settembre. Quest’aperturaspeciale della Grande Arte al Cinema èvolta a celebrare il prossimo anniversa-rio – che cadrà a inizio 2019 – dei 30anni dalla morte di uno degli artisti piùfantasiosi, irruenti e imprevedibili del‘900: Salvador Dalí (1904-1989). Il filmevento restituisce infatti agli spettatoril’opportunità di spingersi oltre al perso-naggio, quell’opera d’arte vivente cheDalí stesso fu in grado di costruire, perconoscere da vicino il pittore e l’uomo,così come gli spazi da lui ideati chehanno contribuito a plasmare la sua im-mortalità, l’immortalità di un genio. Salvador Dalí. La ricerca dell’immortalitàpropone un viaggio esaustivo attraversola vita e l’opera di Salvador Dalí, eanche di Gala, sua musa e collabora-trice. Il regista David Pujol ci guida, as-sieme a Montse Aguer Teixidor, Diret-trice del Museo Dalí, e Jordi Artigas, Co-ordinatore delle Case Museo Dalí, in unpercorso che ha inizio nel 1929, anno

cruciale per l’artista sia dal punto di vistaprofessionale che personale, fino allasua morte, nel 1989. È nel 1929, infatti,che l’artista si unisce al gruppo surreali-sta, suscitando le ire di un padre chenon accetta un cambiamento così radi-cale e tenta di allontanarlo da Cada-qués, luogo dove Dalí trascorre le estatisoleggiate con la famiglia prima dellarottura. Nello stesso anno l’artista incon-tra Gala, l’amore intenso di una vita, unadonna che comprende il suo talento e lesue ossessioni, una musa che lo ispirae con cui sperimenta piaceri e diverti-menti, ma che allo stesso tempo sa ri-portarlo alla realtà e gli restituisce l’equi-librio necessario. Percorrendo vicende non scontate, siattraversano intere geografie vitali:l’adorata casa a Portlligat, l’officina ca-salinga che, dalle finestre che si ingran-discono con i progressivi ampliamentidell’edificio, accoglie tutti i colori dellaCatalogna e i paesaggi tipici delle operedi Dalí. In origine una cella di soli 22metri quadri, proprietà di Lidia, una fi-gura paesana che con la sua “follia pla-stica” e “cerebro paranoica” influenzò

La Grande Arte al Cinema inaugura il nuovo cartellone del 2018 e ce-lebra l’anniversario della morte di uno degli artisti più fantasiosi, ir-ruenti, imprevedibili del ’900, esplorandone la vita, le opere, i luoghi.

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Il Cineforum 2018-2019 dellaSala della Comunità “L'Oasi” diLocate Triulzi in piazza della Vit-toria 12 inizia con “Lady Bird”.Questo film è ambientato nel2002 e racconta la vita della17enne Christine McPherson, laquale preferisce lo pseudonimo“Lady Bird”. La ragazza detestala città in cui vive, Sacramento,e la casa in cui abita; vuole an-dare in un'università a New Yorkma le difficoltà finanziarie dellafamiglia e i brutti voti a scuolanon la aiutano. A tutto ciò si ag-giunge un rapporto difficile con

la mamma, i primi innamora-menti e le prime delusioni affet-tive. “Lady Bird” è un piccolo gio-iello che ha come principalepunto di forza la bravura delleattrici protagoniste: SoirseRonan, talentuosa 24enne cherecita ad Hollywood da oltre 10anni, e Laurie Metcalf. A confer-marne la qualità c'è il fatto cisono le cinque candidature al-l'ultima edizione degli Oscar: mi-glior film, miglior attrice protago-nista, miglior attrice non prota-gonista, miglior regia e migliorsceneggiatura.

LADY BIRD

Titolo: Lady BirdRegista: Greta GerwingProtagonisti: Soire Ronan, Laurie MetcalfAnno: 2018 - Genere: Drammatico

La Sala della Comunità L’OASI

Giovedì 27 settembre 2018 ore 21 presenta il film

COSTO BIGLIETTO INTERO: 5 euroRIDOTTO (under 18 e over 65): 4 euro