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La terapia anti- tumorale ha cambiato il mio aspetto Consigli e suggerimenti per migliorare il proprio benessere Una guida della Lega contro il cancro

La terapia anti- tumorale ha cambiato il mio aspetto...La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto 5 Il cancro e le relative terapie com-portano un importante carico fisico

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La terapia anti- tumorale ha cambiato

il mio aspetto

Consigli e suggerimenti per migliorare il proprio benessere Una guida della Lega contro il cancro

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LSC | 3.2019 | 1000 I | 031020012111

EditriceLega svizzera contro il cancroEffingerstrasse 40Casella postale3001 BernaTel. 031 389 91 [email protected]

Direzione del progetto – 9a edizione in tedescoAndrea Seitz, specialista pubblicazioni, Lega svizzera contro il cancro, Berna

Consulenza specialisticaIrène Bachmann-Mettler, esperta dell’area infermieristica e presidente di Cure Oncolo- giche Svizzera; Andrea Hamidi, diplomata in consulenza d’immagine e stile FA, Soletta, www.stil-akademie.ch; Cornelia Kern Fürer, esperta del servizio infermieristico onco-logico/ematologia, Ospedale cantonale dei Grigioni

Ringraziamo le persone interessate per aver letto con attenzione il presente opuscolo e per il loro prezioso feedback.

Collaboratori della Lega svizzera contro il cancro, BernaLorenzo Terzi, specialista pubblicazioniAnna Zahno, responsabile Linea cancro

Edizioni precedentiHanno collaborato: Rosmarie Borle, Köniz; Irène Csorba, San Gallo; Sabine Jenny, Lega svizzera contro il cancro, Berna; Susanne Lanz, Lega svizzera contro il cancro, Berna; Anne Rüegsegger, Ligerz

TraduzionePaolo Giannoni, Thun

LettoratoLorenzo Terzi, Lega svizzera contro il cancro, Berna

ImmaginiImmagine di copertina, pp. 4, 12, 28, 36, 40: Shutterstockpp. 19, 24, 25: Peter Schneider, Thun; Pia Neuenschwander, Bernap. 20: Pia Neuenschwander, Bernap. 54: Driss Manchoube, Berna

RingraziamoDermMasc, Kriens, www.dermmasc.ch: parrucche, p. 25Caroline Felber, Lucerna, www.huete.ch: copricapi, p. 19Verena Flügel, responsabile del servizio infer-mieristico oncologico/visagista, Ospedale di Thun: consulenzaVreni Lorenzini, Ostermundigen, www.vreni- lorenzini.ch: copricapi, p. 22A. Pfister + S. Anderle, adrett behütet = www.be-huetet.ch: consulenza, trucco, tecniche di annodatura dei foulardFotomodelle: Aurelia Burkhardt, Oster- mundigen e Bernhard Däppen, Ittigen

DesignWassmer Graphic Design, Zäziwil

StampaJordi AG, Belp

Impressum

Questo opuscolo è disponibile anche in lingua tedesca e francese.

© 2018, 2004, Lega svizzera contro il cancro, Berna | 5a edizione rivista

Le Leghe contro il cancro in Svizzera: prossimità, confidenzialità, professionalità Offriamo consulenza e sostegno di prossimità ai pazienti oncologici, ai loro familiari e amici. Nelle 60 sedi delle Leghe contro il cancro operano un centinaio di professionisti ai quali si può far capo gratuitamente durante tutte le fasi della malattia.Le Leghe cantonali organizzano campagne di sensibilizzazione e pre-venzione delle malattie tumorali presso la popolazione, con l’obiettivo di promuovere stili di vita salutari e quindi ridurre il rischio individuale di ammalarsi di cancro.

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3La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

Indice

Editoriale 5

Cambiamento dell’aspetto fisico 6L’importanza dell’immagine di sé 6L’immagine di sé dopo il cancro 6Come affrontare i cambiamenti estetici 8

Una donna malata di cancro racconta 10

Cambiamento dei capelli e del cuoio capelluto 13Cura dei capelli e del cuoio capelluto durante la terapia 13Caduta dei capelli 14Cura del cuoio capelluto dopo la perdita dei capelli 16Barba 17

Copricapi e parrucche 18Sbizzarrirsi con foulard e cappellini 19Tecniche di annodatura dei foulard 21Parrucche 24

Cura del corpo e della pelle 29Consigli generali per la cura della pelle 29Cura del viso 30Protezione solare 32Cura delle cicatrici 32Cosa fare in caso di problemi cutanei? 33Cura delle unghie 35Cosa fare in caso di problemi alle unghie? 37Cura dei denti 39

Un uomo malato di cancro racconta 41

Chi si piace si sente meglio 42Scegliere l’abito giusto 42Consigli per il trucco 43La scelta del colore giusto 48

Aver cura di sé, in tutti i sensi 55Benessere personale 55Familiari e amici 55

Dopo le terapie 58

Consulenza e informazione 60

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5La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

Il cancro e le relative terapie com-portano un importante carico fisico ed emotivo e possono anche mo-dificare l’aspetto fisico. Questo opuscolo intende suggerire come affrontare al meglio questi cam-biamenti.

Che cosa posso fare se durante la chemioterapia i capelli si dira-dano o mi cadono del tutto? Dove posso comprare una parrucca e a cosa devo prestare attenzione al momento dell’acquisto? Quali co-lori mi si addicono di più e non mi fanno sembrare troppo pallida? Come posso prendermi cura della mia pelle se dopo il trattamento è irritata o arrossata? A cosa devo prestare attenzione quando mi prendo cura della mia barba? Queste sono alcune domande che molti pazienti si pongono durante e dopo un trattamento oncologico.

Cara lettrice, caro lettore

Cerchi di non farsi scoraggiare da-gli effetti collaterali della terapia. Curi il Suo aspetto. Si trucchi, si vesta quanto meglio possibile. Provando cose insolite, potrà ma-gari scoprire aspetti nuovi di sé.

In una situazione in cui deve gio-coforza accettare tante cose spia-cevoli, questo è un modo per ri-prendere in mano le redini della Sua vita. Se si è soddisfatti del proprio aspetto, ci si sente anche meglio.

Le auguriamo ogni bene.

La Sua Lega contro il cancro

Quando nel testo è utilizzata sol- tanto la forma

maschile o fem-minile, questa si riferisce ad

entrambe.

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I malati di cancro spesso si ren- dono conto che a causa della ma-lattia e della terapia hanno subito cambiamenti non solo a livello in-teriore, ma anche esteriore. Alcuni di questi cambiamenti fisici pos-sono essere temporanei (come la perdita dei capelli, l’arrossamento della pelle o le variazioni di peso), altri invece permangono per tutta la vita (come le cicatrici di un in-tervento chirurgico, uno stoma, o la perdita di una parte del corpo).

L’importanza dell’imma-gine di sé

L’immagine di sé rappresenta l’idea che ci siamo fatti del nostro corpo ed è strettamente legata alla per-cezione che abbiamo dello stesso, ivi inclusa la sensazione del con-trollo delle funzioni corporee e l’attrazione che il nostro fisico esercita sugli altri.

La propria immagine corporea di-pende dalle esperienze fatte ed è condizionata dai nostri personali valori, dagli atteggiamenti, dai sentimenti e dalle reazioni perso-nali, oltre a essere influenzata dai mass media, dal contesto sociale e dalle tendenze culturali di una determinata epoca.

Cambiamento dell’aspetto fisico

Come tutte le nostre sensazioni e idee, anche l’immagine che abbia-mo di noi stessi può cambiare ed essere molto differente da come veniamo effettivamente percepiti dagli altri.

L’immagine di sé è strettamente legata al sentimento di autostima: se la percezione di sé è positiva, l’autostima è buona; un’immagine di sé negativa pregiudica l’auto- stima. In caso di malattia grave, l’immagine che abbiamo di noi stessi è confusa, per esempio per-ché il corpo viene percepito come qualcosa di estraneo o perché non funziona più come si era abi-tuati. Ne consegue che l’autostima può risultare seriamente compro-messa.

L’immagine di sé dopo il cancro

Il corpo può subire trasformazioni per effetto del cancro o delle tera-pie oncologiche. Alcuni di questi cambiamenti ci trovano imprepa-rati o sono più intensi del previsto. Il corpo può così risultarci estraneo o a volte può addirittura spaven-tare, al punto che non ci si sente più a proprio agio con se stessi. Non è quindi sempre semplice conciliare i cambiamenti estetici con l’immagine precedente che si aveva del proprio fisico.

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7La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

Ecco come la malattia ha cambiato il mio aspetto fisico:

Che cosa cambierei del mio aspetto fisico:

Che cosa mi piace del mio aspetto fisico:

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Dopo una diagnosi di cancro e le terapie successive, è necessario affrontare questi cambiamenti e ricrearsi gradualmente una nuova immagine di sé. Bisogna rivedere e adattare l’idea che si aveva in precedenza del proprio corpo e di come appariva e funzionava.

Si prenda il tempo necessario per abituarsi al Suo nuovo aspetto e per imparare a conoscere il Suo corpo in modo nuovo. Questo pro-cesso viene vissuto da ognuno in modo differente e può pertanto richiedere tempi diversi.

Come affrontare i cambiamenti estetici

Non è facile accettare i cambia-menti che il corpo ha subito per ef-fetto della malattia. I suggerimenti che seguono possono esserle utili per gestire meglio le trasforma- zioni del Suo aspetto fisico.

Sentirsi sollevati parlandoParli apertamente dei Suoi senti-menti con le persone a Lei più vi-cine. Anche la Sua équipe curante sarà pronta a fornirle consigli e ad aiutarla ad affrontare i cambia-menti corporei.

Si può trovare in situazioni in cui tutto pare sfuggirle di mano e le difficoltà sembrano sopraffarla.

Non esiti a richiedere l’assistenza supplementare di uno specialista. Può trattarsi di un assistente spi-rituale, di uno psicologo, uno psi-coterapeuta o uno psico-oncologo (vedi riquadro a destra).

La Lega contro il cancro della Sua regione (vedi p. 66) offre una va-sta gamma di servizi psicosociali. Potrà inoltre informarsi sui gruppi di autoaiuto o sui gruppi di discus-sione per pazienti oncologici e per i loro familiari. In un gruppo di auto- aiuto si ha l’opportunità di scam-biare idee con persone che hanno vissuto esperienze simili e sentirsi così sollevati.

Crearsi una nuova immagine di séLa terapia della pittura, la musico- terapia o un programma indivi-duale di attività sportiva possono aiutare a scoprire e a vivere aspet-ti fino a quel momento inesplorati del proprio corpo e della propria personalità, creandosi in tal modo una nuova immagine di sé.

Il contatto fisico può avere un ef-fetto benefico sul corpo e sulla mente, per esempio attraverso il massaggio del viso o il massaggio parziale o totale del corpo.

Chieda alla Sua équipe curante a chi rivolgersi e quali offerte sono disponibili.

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9La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

Rafforzare positivamente la nuova immagine di séIn questo opuscolo troverà nume-rose informazioni e suggerimenti per cambiare il Suo aspetto este-riore e rafforzare positivamente la

nuova idea che ha di sé. Se lo de-sidera, potrà inoltre chiedere con-siglio a degli specialisti, come per esempio produttori di parrucche, parrucchieri, estetiste o consulenti d’immagine.

Nel caso ideale, questi specialisti hanno una formazione supplemen- tare per poter fornire consulenza ai pazienti oncologici. La Sua équipe curante o la Sua Lega contro il can-cro possono fornirle indirizzi utili.

Digitando in Internet le parole di ri-cerca «consulente d’immagine» o «consulente di immagine e stile» troverà vari indirizzi in Svizzera. Tuttavia, l’esperienza specialistica nella consulenza ai malati oncolo-gici non è sempre evidente di pri-mo acchito, per cui prima di av-valersi di tali servizi, vale la pena informarsi.

Opuscoli e consulenzaLa Sua équipe curante conosce molti modi che possono limitare o alleviare il più possibile gli effetti collaterali delle terapie oncolo- giche. Non esiti a chiedere consiglio.

Inoltre, la Lega contro il cancro ha pubblicato vari opuscoli per facili- tare al paziente oncologico la convivenza con il cancro. Tra questi vi sono: «Senza forze», «Attività fisica e cancro», «Quando anche l’ani-ma soffre. Il cancro stravolge tutti gli aspetti della vita». A partire da pagina 62 troverà un elenco degli opuscoli disponibili.

Che cosa è la psico-oncologia?La psico-oncologia è una branca interdisciplinare della psicolo-gia che ha l’obiettivo di ridurre le conseguenze psicologiche e sociali e gli effetti collaterali del cancro. Lo scopo principale è quello di migliorare la qualità della vita delle persone colpite dalla malattia e dei loro familiari. L’assistenza psico-oncologica può essere offerta in forma di consulenza o di terapia.

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Un viso diverso

«Quando mi accorsi di avere un nodulo al seno chiamai il medico, ma poi, per paura della diagno-si, posticipai più volte l’appunta- mento.

Fu uno shock tremendo ricevere la diagnosi di cancro e per di più la notizia che bisognava amputare la mammella. Ho 32 anni, non so-no ancora sposata, non ho figli e, al momento, sono sola. Nella mia situazione naturalmente si teme anche di non trovare mai più un compagno.

Da un secondo accertamento me-dico risultò che non era necessario asportare chirurgicamente l’intera mammella, ma che potevo sotto-pormi prima a una chemioterapia e poi a un intervento chirurgico conservativo.

Sapevo che avrei perso i capelli in seguito alla chemioterapia; avevo una capigliatura molto folta e lun-ga. Avevo paura del possibile cam-biamento del mio aspetto fisico. Ma allo stesso tempo mi dicevo che comunque il mio cuore, i miei polmoni, le mie ossa erano sani e che avrei pertanto sopportato la chemioterapia. Sono convinta che un atteggiamento positivo conti molto.

Una donna malata di cancro racconta

Una perdita dolorosaMi facevo la treccia nella speranza che così non avrei perso i capelli; un pensiero del tutto irrazionale, lo so. Avevo paura di pettinarmi, di lavarmi i capelli. Dopo 20 giorni cominciai a perdere i capelli a cioc-che. Il cuoio capelluto mi faceva male; non so se si trattasse solo di una mia impressione o se fosse vero. Per me perdere i capelli era come perdere una parte di me stessa.

A un certo punto presi le forbici e mi tagliai i capelli che mi rimane- vano, compresa la treccia che, nel frattempo, era diventata tutta cre-spa. Per me era importante che lo facessi io stessa. Il parrucchiere poi mi rasò la testa.

Consiglierei a tutte le donne di farsi fare subito un taglio corto, sbarazzino. È molto più semplice, emotivamente parlando, e bello da vedere. Io stessa, comunque, aspetterei di nuovo fino all’ultimo prima di tagliarmi i capelli, esatta-mente come ho fatto.

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Prendersi tempo per la cura di séEccomi dunque con la testa pe- lata. Il mio primo pensiero fu: in fondo non è poi così male, si sco-pre il proprio cranio, ci si può pas-sare sopra la mano per imparare a conoscerne le irregolarità.

È piacevole tenere la testa calva sotto il getto della doccia. Anche il massaggio del cuoio capelluto è gradevole. Si scopre di avere un viso diverso per il fatto che que-sto non è incorniciato dai capelli. Durante la chemioterapia, è con-sigliabile prendersi molto tempo per la cura del corpo, conceden-dosi per esempio un bagno caldo, un massaggio o una seduta di ri-flessologia plantare. Per me era importante prendermi cura di me stessa e del mio aspetto.

Da quando ho effettuato i primi trattamenti, esco tutti i giorni all’a-ria aperta. All’inizio dovevo farmi forza per uscire, anche perché te-mevo che la gente si accorgesse che ero malata di cancro. Invece fa bene uscire di casa, andare a bere un caffè, incontrare un’amica. È un modo per ricaricarsi. Al rientro ci si sente molto meglio.

Ciò non significa però che è proi-bito sentirsi tristi o rimanere a let-to tutto il giorno, se si sta molto male.

La parrucca come protezioneScelsi la parrucca solo dopo esser-mi fatta rasare la testa a zero. Ini-zialmente ero molto reticente.

Oggi posso dire che non si deve avere paura di fare questo passo. Le parrucche di oggi sono fanta-stiche.

Metto la parrucca solo quando esco di casa, per proteggermi dalle domande e dagli sguardi altrui. A casa, di solito, porto un copricapo che non tolgo nemmeno la notte, perché altrimenti avrei freddo. Fin-tantoché si hanno i capelli, non si pensa mai che essi hanno anche la funzione di tenere caldo.

Nel frattempo ho accettato la mia testa pelata, ma non vedo l’ora che mi ricrescano i capelli».

Testimonianza raccolta da Anne Rüegsegger

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13La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

Cambiamento dei capelli e del cuoio capelluto

I cambiamenti dei capelli e del cuoio capelluto sono effetti colla-terali comuni delle terapie onco-logiche che in alcune terapie pos-sono manifestarsi già nelle prime settimane di trattamento e di so- lito scompaiono una volta che la terapia si è conclusa.

Cura dei capelli e del cuoio capelluto durante la terapia

Il cuoio capelluto e i capelli sono sensibili durante una terapia anti-tumorale e devono quindi essere trattati con delicatezza.

Ogni volta che ci si lava la testa, cadono molti capelli. I capelli ba-gnati sono infatti particolarmente fragili durante la chemioterapia. Li protegga quindi contro eventuali aggressioni chimiche e meccani-che e contro il calore.

Questi suggerimenti possono aiu-tare a limitare la caduta dei capelli o a ritardarla:• evitare di lavare i capelli tutti

i giorni;• lavare i capelli con acqua

tiepida e poco shampoo deli- cato (per es. shampoo per bambini);

• non utilizzare prodotti grassi o shampoo contenenti mentolo, eucalipto o henna;

• durante la radioterapia nella regione della testa, assicurarsi che il balsamo non venga a contatto con il cuoio capelluto;

• evitare di strofinare energica-mente i capelli asciutti;

• utilizzare una spazzola morbida ed evitare di spazzolare e petti- nare troppo energicamente i capelli;

• durante la terapia, evitare possibilmente di usare tinte e prodotti per la permanente, mousse, spray e gel per capelli;

• asciugare i capelli con l’asciuga- capelli con getto di aria fredda o lasciare asciugare i capelli all’aria;

• si sconsiglia l’uso di arriccia- capelli, piastre e bigodini.

Buono a sapersiChieda alla Sua équipe curante se, durante e dopo la radio- terapia alla testa, può lavare i capelli, con quale frequenza e con quali prodotti.

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Caduta dei capelli

I capelli sono simbolo di salute e forza, di femminilità o mascolini-tà, ma sono anche segno di sedu-zione e giovinezza. La perdita dei capelli può essere molto demora-lizzante, perché senza di essi l’a-spetto di una persona cambia note- volmente.

Anche se i capelli corti per le don-ne o la rasatura completa negli uomini sono alla moda, questa acconciatura spesso non è una scelta libera dei malati di cancro. È possibile che Le facciano doman-de sul Suo nuovo look o che sia esposta a sguardi curiosi.

Sia la chemioterapia che la radio-terapia possono comportare la caduta dei capelli, ma ognuna in modo diverso.

Caduta dei capelli per effetto delle terapie medicamentoseNon tutti i tipi di terapie medica-mentose dei tumori provocano la caduta dei capelli. Infatti molto dipende dal tipo e dalla dose di farmaci somministrati. I capelli possono cominciare a diradarsi alcune settimane dopo l’inizio del-la terapia o cadere completamen-te in pochi giorni. Può capitare che i capelli danneggiati non cadano, ma si spezzino appena al di sopra del cuoio capelluto.

Caduta dei capelli in caso di chemioterapiaDurante la chemioterapia possono cadere tutti i peli del corpo, quindi non solo quelli sul cuoio capelluto, ma anche, per esempio, sopracci-glia, ciglia, barba, peli ascellari o peli pubici.

Ciò è dovuto al fatto che, durante la chemioterapia, i farmaci cito- statici (dal greco zytos = cellula, statikos = arresto) si diffondono in quasi tutto il corpo attraverso i vasi sanguigni, aggredendo non solo le cellule cancerose, ma dan-neggiando anche le cellule sane a rapida proliferazione, tra cui le cellule dei follicoli piliferi.

Solitamente i peli ricrescono una volta terminata la terapia, non ap-pena il corpo ha espulso i farma-ci. Per quanto riguarda i capelli, ciò si verifica perlopiù dopo circa

Buono a sapersiA seconda del farmaco e della dose somministrata, è talora possibile ridurre la caduta dei capelli mediante un tratta-mento ipotermico del cuoio capelluto eseguito durante la terapia. Chieda informazioni in merito alla Sua équipe curante e si lasci illustrare vantaggi e svantaggi.

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15La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

due – quattro settimane. In certi casi i capelli ricrescono già durante la terapia.

Tuttavia, a volte i capelli ricrescono di colore diverso o con una strut-tura o una forma differenti. Alcuni farmaci citostatici distruggono i pigmenti dei capelli con il risultato che i capelli ingrigiscono tempo- raneamente o anche permanente-mente. I capelli che inizialmente ricrescono ricci recuperano poi, nella maggior parte dei casi, la loro struttura originale liscia.

La ricrescita dei peli corporei è un po’ più lenta rispetto a quella dei capelli. Possono volerci anche dieci mesi prima che sopracciglia e ciglia raggiungano la loro lun-ghezza abituale.

Caduta dei capelli durante la terapia mirataAnche se gli effetti collaterali dei moderni principi attivi nelle terapie mirate colpiscono principalmente la pelle, dopo diversi mesi di tratta- mento in alcuni pazienti si pos- sono osservare anche cambia-menti dei capelli.

I capelli possono diventare più sottili, più ricci o fragili. Negli uo-mini, la crescita della barba può rallentare. Alcuni pazienti sono anche soggetti alla caduta dei ca-pelli (per es. nella regione della fronte).

Allo stesso tempo, alcuni farmaci possono causare una maggiore crescita di ciglia o sopracciglia (vedi p. 17).

Prevenire la caduta dei capelliCosa ne pensa di farsi fare un taglio corto o di farsi radere i capelli a zero prima di iniziare la terapia? In questo modo eviterebbe in parte o del tutto la sgradevole esperienza della caduta dei capelli. I tagli intermedi sono consigliati a chi ha i capelli lunghi. Se succes- sivamente deciderà di portare una parrucca, si sarà già un po’ abituata alla nuova acconciatura.

Di notte, durante la fase di caduta dei capelli, indossi una retina per capelli o protegga il cuscino con un asciugamano. Alcuni malati indossano una retina per capelli o un turbante morbido anche di giorno, in modo da non doversi costantemente confrontare con il problema della perdita dei capelli.

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Buono a sapersiSe sta perdendo i capelli in seguito alla terapia, indossi un copricapo per evitare un’eccessiva dispersione di calore corporeo attraverso il cuoio capelluto. Un cuoio capelluto caldo significa una migliore circolazione del sangue, condizione importante per favorire la ricre-scita dei capelli dopo la terapia.

Soprattutto in inverno è consigliabile portare un copricapo caldo, per contenere la dispersione del calore corporeo. Di notte, un berretto morbido o un turbante fungono da termoregolatori.

Caduta dei capelli per effetto della radioterapiaIn seguito alla radioterapia cadono soltanto i capelli e i peli che si tro-vano nell’area irradiata, per esem-pio i capelli nella zona trattata o i peli ascellari in caso di radiotera-pia al seno.

La portata della perdita di capelli dipende dalla zona irradiata, dalla dose di radiazioni somministrata e dal tipo di radioterapia.

Con basse dosi di radiazioni, i capel-li iniziano a ricrescere circa sei me-si dopo la fine del trattamento. Se la dose di radiazioni è invece più al-ta, può accadere che in alcune zone del corpo non ricrescano più i peli.

Cura del cuoio capelluto dopo la perdita dei capelliIl cuoio capelluto ha bisogno di essere curato anche una volta che

sono caduti i capelli. È consiglia-bile lavare il cuoio capelluto con acqua tiepida e uno shampoo delicato, massaggiandolo dolce- mente per attivare la circolazione. Infine, asciugarlo tamponandolo con un panno morbido. Le creme o le lozioni per il corpo preven- gono la secchezza del cuoio capel- luto.

Se Le viene somministrata la radio-terapia nella regione della testa, utilizzi sapone e crema lenitiva in base alle raccomandazioni del- l’équipe curante.

Dopo la perdita dei capelli, il cuoio capelluto può risultare sensibile alla temperatura e reagire ad al- cuni tipi di tessuti irritandosi. Anche la federa di cotone può essere fastidiosa in determinate circo-stanze. Un rivestimento in seta o in raso, per esempio, può essere d’aiuto in questo caso.

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17La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

All’aria aperta, si protegga con un copricapo adatto e rimanga all’ombra il più possibile. Il cuoio capelluto è ora particolarmente sensibile ai raggi UV del sole.

Barba

Dopo il trattamento, il rischio di infezioni e sanguinamento può aumentare e la pelle può risultare molto sensibile. Pertanto, dovrebbe evitare di rasarsi a umido, depi- larsi e usare cerette o creme de-pilatorie. Utilizzi, invece, un rasoio elettrico.

Cura della barbaPer proteggere la pelle sensibile, è meglio evitare di radersi tutti i giorni ed evitare di utilizzare dopo- barba contenenti alcol, mentolo o profumi.

È possibile che, dopo la terapia, la barba cresca più lentamente e sia meno folta, per cui dovrà essere necessario cambiare la frequenza di rasatura. La nuova barba po-trebbe anche crescere di colore diverso e avere una struttura diffe-rente rispetto a prima.

Peluria indesiderata sul visoCi sono farmaci che possono pro-vocare la comparsa di fastidiosi peli sul viso, anche nelle donne.

Faccia aderire questi peli anomali alla pelle del viso pettinandoli con uno spazzolino per sopracciglia. Poi nasconda i peli con un corret-tore. Non usi il talco perché non farebbe che mettere in evidenza i peli che desidera nascondere.

Prima di considerare metodi di depilazione diversi dal rasoio elet-trico, esponga il problema al Suo oncologo. Se la Sua équipe curan-te dà il permesso per effettuare la depilazione, si affidi a un dermato-logo o un’estetista.

Crescita eccezionale delle cigliaAlcuni farmaci antitumorali pro-vocano alterazioni delle ciglia che possono infoltirsi, diventare più spesse, più lunghe e ricce. Questo fenomeno, detto «tricomegalia» (dal greco trichos = pelo e megalos = grande), è fastidioso soprattutto per chi indossa gli occhiali perché le ciglia lunghe toccano le lenti.

La forte crescita delle ciglia può causare congiuntivite. Gli infer-mieri consigliano quindi di accor-ciare periodicamente le ciglia con le forbici per prevenire infiamma-zioni. Dato che vi è il rischio di farsi male, è meglio che questa opera-zione venga eseguita da qualcun altro (per es. un’estetista).

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Copricapi e parrucche

Il copricapo può diventare un ac-cessorio alla moda e rafforzare la fiducia in se stessi.

Con cappucci, cappelli, berretti in maglia, turbanti, foulard e com-binazioni di cappelli e foulard è possibile superare il periodo della caduta dei capelli. Naturalmente è anche possibile indossare una parrucca, che rappresenta una vera e propria seconda acconcia-tura.

Copricapi e parrucche riscaldano la testa in inverno e la proteggono dal sole in estate.

Chi paga parrucche e foulard?I costi di una o più parrucche sono coperti dall’assicurazione invali- dità (AI) a condizione che siano soddisfatti i tre criteri che seguono:• la caduta dei capelli è dovuta a

una malattia o alla terapia;• l’aspetto fisico è compromesso

a causa della caduta dei capelli; • la caduta dei capelli è associata

a stress psicologico.

Negli uomini, la presenza di stress psicologico è riconosciuta solo se la caduta dei capelli è dovuta a una malattia o alle relative terapie. A tal fine è necessario un attestato medico. Oggi, molti uomini fanno comunque a meno di una parruc-ca. Alcuni erano già rasati prima della malattia; altri decidono di rasarsi adesso.

L’AI copre i costi di una sola par- rucca per ciascun anno civile, per un importo massimo di 1500 fran-chi. Nei limiti di tale importo, è possibile ottenere l’eventuale rim-borso dei costi di soluzioni alter-native alla parrucca (per es. hair weaving consistente nell’intrec-ciare i propri capelli insieme a un posticcio) o di copricapi (per es. foulard).

Per le persone in età di pensiona-mento o per quelle che percepi-scono una pensione di vecchiaia, l’AVS copre il 75% del prezzo net-to delle parrucche, fino ad un mas- simo di 1000 franchi per ciascun anno civile.

Buono a sapersiI moduli per la richiesta di rim-borso possono essere richiesti alla propria équipe curante o direttamente presso la propria agenzia AVS/AI. I moduli sono scaricabili anche da Internet al sito: www.ahv-iv.ch

Le Leghe cantonali o regionali contro il cancro (vedi p. 66) o la Sua équipe curante sono a Sua disposizione per fornirle suggerimenti utili e indirizzi di negozi specializzati nella vendita di parrucche o copri-capi.

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19La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

Sbizzarrirsi con foulard e cappelliniChi non desidera portare la parruc-ca o non la vuole portare sempre, può indossare, in alternativa, fou-lard, bandane, cappellini, turbanti o berretti.

Nei centri commerciali si trovano tanti tipi di foulard e bandane, a prezzi interessanti e in fibre natu-rali ben tollerabili per la pelle, ma anche cappellini o berretti. Anche i negozi di articoli sportivi dispon-gono perlopiù di un’ampia scelta di questi prodotti. Vi sono inoltre negozi specializzati nella vendita di copricapi. Si faccia accompa-gnare da un’amica o da un amico che potrà consigliarla.

Ci sono molti modi per combinare foulard e cappelli. Dia spazio alla Sua creatività e si lasci ispirare dai nostri suggerimenti:• i materiali ideali per i foulard

sono la seta pura, il cotone, il lino e la viscosa. I foulard in fibra sintetica tendono a scivo-lare dalla testa e si allentano facilmente;

• le dimensioni ideali per i fou-lard sono 90 x 90 cm oppure 50 x 160 cm;

• scelga con cura il colore, il design e la struttura del tessuto, così potrà aggiungere un tocco di originalità al Suo look. Com-bini il colore del copricapo

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con quello del vestito o di altri accessori, come scarpe, borsa o rossetto;

• potrà abbellire i copricapi con nastri e gioielli;

• gli orecchini grandi sono ideali perché attirano gli sguardi;

• si possono anche combinare i foulard tra loro con una parrucca, un cappello o un berretto.

Gli uomini possono scegliere un gran numero di cappellini da base- ball alla moda e berretti lavorati a maglia. Possono indossare anche berretti, cappelli a tesa larga e altri tipi di cappelli.

Buono a sapersiVi sono foulard e bandane che presentano posticci montati sulla nuca o sul davanti. Sono anche disponibili coroncine per capelli o frange che, se necessario, possono essere fissate a un copricapo con del velcro.

In commercio è anche disponibile un’ampia scelta di foulard già piegati, che basta annodare sulla nuca. Dopo un’operazione, il nodo di un foulard può eventualmente provocare dolore, a seconda della regione interessata dall’operazione. In questo caso, scelga un modello elastico, pre-annodato, che deve solo tirare sopra la testa.

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21La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

Tecniche di annodatura dei foulardEsistono diverse tecniche di anno- datura dei foulard. Nelle pagine che seguono troverà tre diversi esempi per annodare un foulard e le possibili varianti.

Chi lo desidera, può anche fre-quentare un corso per imparare le varie tecniche di annodatura dei foulard. Chieda alla Lega contro il cancro della Sua regione (vedi p. 66) quali offerte sono disponibili. In Internet sono disponibili anche numerosi tutorial (vedi pp. 64 sg.).

«Caroline»➊ Pieghi il foulard a triangolo

(circa 90 x 90 cm). ➋ Posi il foulard piegato a trian-

golo sulla testa, con una punta rivolta verso la nuca, e lo tiri sul viso (fino all’attac-catura del naso).

➌ Porti dietro la nuca i capi che pendono ai lati e li annodi insieme, sopra la punta del foulard che ha precedente-mente posato sulla nuca.

Tiri il foulard sulla fronte, even-tualmente ne ripieghi in su l’orlo; lasci le orecchie per metà sco- perte; tiri fuori un po’ di stoffa al di sopra del nodo per dare al foulard una bella forma dietro la nuca.

Varianti• Può ripiegare la punta che

ricopre la nuca sul nodo oppure nascondere i tre capi sotto il foulard.

• Dopo le operazioni 1 e 2, faccia un nodo semplice e intrecci i tre capi del foulard tra loro. Chiuda la treccia all’estremità o la fissi con un elastico per capelli. A piaci-mento, lasci pendere libera-mente la treccia oppure la fissi di lato, al foulard, con una spilla.

• Raccolga i tre capi del foulard dietro la nuca con un elastico per capelli.

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«Fatima» ➊ Si metta una sciarpa (circa

50 x 160 cm) sulla testa, in modo che i due capi che pen-dono lateralmente siano di uguale lunghezza.

➋ Tiri la sciarpa sul viso (fino all’attaccatura del naso).

➌ Raccolga dietro la nuca i due capi della sciarpa che pen- dono sui lati e li attorcigli due o tre volte direttamente vicino

alla testa. Con una mano tenga fermo il torciglione. Con l’altra prosegua portando gradualmente il torciglione verso la fronte, allentando un po’ la presa della mano che tiene fermo il torciglione sulla nuca. Con una mano man- tenga ancora il torciglione fermo sulla nuca e con la mano libera continui ad attor-cigliare morbidamente i due capi laterali della sciarpa.

➍ Disponga il torciglione attorno alla testa. Risvolti i bordi della sciarpa sul torciglione partendo dalla nuca fino ad arrivare alla fronte. Fissi il bordo restante nella parte superiore spingendolo sotto il torciglione.

Variante:• Può fissare il torciglione con

una spilla o con un fermaglio per cappelli.

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«Brigitte»Con questa tecnica si combina un piccolo foulard (circa 60 x 60 cm) con una sciarpa o un foulard qua-drato più grande.➊ Metta il foulard piccolo in

testa facendone coincidere una punta con la fronte.

➋ Metta la sciarpa (leggermente attorcigliata su se stessa) o il foulard quadrato piegato a mo’ di sciarpa sopra il foulard piccolo, passandoli intorno alla testa e annodi le estre- mità sulla nuca.

➌ Eventualmente rimbocchi gli angoli del foulard più pic-colo sul torciglione e li fissi.

Nasconda la stoffa non utiliz-zata sotto il torciglione.

Variante • Invece del foulard piccolo

può usare un berretto di maglia o un turbante.

➍ Pieghi a metà la sciarpa leg-germente attorcigliata (= for-mando due capi), la poggi intorno alla testa partendo dalla nuca, infili un capo della sciarpa sul davanti passan- dolo da sopra nell’asola for-matasi piegando la sciarpa e faccia passare l’altro capo nel- l’asola passandolo da sotto. Nasconda quindi i due capi.

Tecniche di annodatura: © 1998 by Image Pool

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Parrucche

Se possibile, scelga la parrucca prima di iniziare la terapia. Un pro-fessionista potrà consigliarla me-glio sull’acconciatura e sul colore più adatti a Lei, se sa come sono i Suoi capelli naturali. Così sarà pre-parata se i Suoi capelli dovessero cadere in pochi giorni.

La scelta della parruccaL’ideale sarebbe che acquistasse la parrucca in un salone specializ-zato, con esperienza nella consu-lenza alle persone con il cancro. La Sua équipe curante e la Sua Lega cantonale o regionale contro il cancro Le possono fornire indi-rizzi utili (p. 66).

Si faccia accompagnare da qual-cuno che La possa aiutare nella scelta del modello più adatto.

Scelta del coloreScelga una parrucca del colore dei Suoi capelli naturali. Se per il gu-sto di cambiare desidera un colore diverso, scelga una tonalità più chiara rispetto al colore naturale dei Suoi capelli, perché il tratta-mento antitumorale può far ap- parire il Suo viso più pallido. Lo specialista saprà fornirle i giusti consigli, in modo che la parrucca si armonizzi perfettamente con la carnagione del Suo viso.

Capelli sintetici o naturali?Le parrucche o i posticci di buona qualità sono disponibili in capelli sintetici o naturali. Per i non addet-ti, le parrucche moderne di capelli sintetici non si distinguono più da quelle realizzate con capelli natu-rali. La maggior parte degli esperti consiglia di utilizzare parrucche di capelli sintetici perché costano meno e sono più facili da mante-nere. Pesano anche meno, il che aumenta il comfort indossandole.

Adattamento della parruccaNel negozio specializzato potrà prenotare la parrucca che ha scelto facendola poi adattare in base alle Sue esigenze.

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25La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

Dal momento che ha provato la par-rucca sui capelli naturali, questa potrebbe non calzare più in modo ottimale una volta che i capelli iniziano a cadere. Il parrucchiere adatterà di nuovo la parrucca, ese-guendo eventualmente taglio e messa in piega se i Suoi capelli veri hanno iniziato a cadere.

Consigli per la cura delle parruccheLavi la Sua parrucca sintetica da una a due volte alla settimana con uno shampoo delicato, in acqua tiepida. Si limiti a immergere la parrucca nell’acqua muovendola avanti e indietro, senza strofinarla. La risciacqui bene, la tamponi con un asciugamano, la scuota e la metta ad asciugare (per es. su un portaparrucche).

È meglio che lasci asciugare la par-rucca di capelli sintetici per tutta la notte. La mattina seguente non dovrà fare altro che scuoterla e spazzolarla delicatamente. Il calore eccessivo può danneggiare la par-rucca (vedi riquadro nella pagina seguente), quindi è meglio non usare un asciugacapelli.

Il Suo parrucchiere di fiducia può darle consigli utili per la cura dei capelli, compresi i prodotti che potrà usare. La lacca normale, per esempio, può attaccarsi ai capelli sintetici in modo tale da non po-terla più eliminare. Ci sono infatti prodotti appositamente studiati per le parrucche come spray per capelli, shampoo e spazzole.

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Indossare la parruccaInizialmente può percepire la par-rucca come un corpo estraneo. Sarebbe meglio portarla come se fosse un capo d’abbigliamento, indossandola al mattino e toglien-dola la sera.

Sistemazione della parruccaSe ha scelto una parrucca di colore diverso da quello dei Suoi capelli naturali, potrà nascondere i capelli restanti sotto la cuffia della parruc-ca. Le cuffie di colore beige sono realizzate in nylon di alta qualità (simile a un collant di nylon).

Se la Sua parrucca è dello stesso colore dei Suoi capelli veri, pettini

i capelli residui sul viso prima di indossare la parrucca. Pettinando i capelli naturali insieme a quelli della parrucca, potrà nascondere meglio il bordo della parrucca.

Prima di indossarla, scuota la par-rucca tenendo i capelli rivolti verso il basso. In questo modo la parruc-ca verrà arieggiata e guadagnerà volume.

All’interno della maggior parte delle parrucche sono fissate delle piastrine (a volte anche bottoncini o asole) poco sotto le tempie, sul lato destro e sinistro. Quando in-dossa la parrucca, è meglio che tenga ferme queste piastrine a

Attenzione al caloreLe fibre sintetiche di una parrucca di capelli sintetici sono sensibili al calore o al vapore. È quindi necessario prestare attenzione, per esempio, quando si apre il forno o si cucina alla griglia. Anche la sauna danneggia la parrucca.

In nessun caso usare i bigodini elettrici, un arricciacapelli o una piastra per stirare i capelli della parrucca sintetica. Se non può fare a meno di asciugare la parrucca con l’asciugacapelli, regoli il getto sull’aria fredda.

I capelli veri sono resistenti al calore e possono quindi essere asciu-gati e messi in piega a caldo. Tuttavia, gli esperti sconsigliano di usare regolarmente la piastra o l’arricciacapelli sulla parrucca di capelli naturali, dato che alla lunga i capelli si rovinano.

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destra e sinistra. Appoggi la par-rucca sulla fronte e poi la tiri so-pra la testa.

Se acquista la parrucca in un ne-gozio specializzato, il parrucchiere Le spiegherà come indossare cor-rettamente la parrucca provandola insieme a Lei.

Fissaggio della parruccaUna parrucca ben scelta di solito aderisce perfettamente alla testa, senza alcun fissaggio aggiuntivo. Speciali tondini o strisce adesivi presenti all’interno della parrucca impediscono che possa scivolare.

In caso di forte vento (per es. su una nave da crociera) potrà inoltre indossare per sicurezza anche un foulard.

Se sa in anticipo che dovrà cam-biarsi o spogliarsi durante la gior-nata (per es. per una visita me-dica), è meglio che indossi una maglietta che si possa sbottonare sul davanti e che non debba essere sfilata tirandola sopra la testa.

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La scelta del prodotto giustoPer evitare che la pelle si irriti, potrebbe essere necessario che interrompa temporaneamente l’uso dei prodotti per la cura della pelle che ha utilizzato per anni.

Chieda alla Sua équipe curante quali prodotti o cosmetici sono adatti a Lei.

Cura del corpo e della pelle

Durante e dopo la terapia anti- tumorale, la pelle può diventare sensibile e presentare arrossa-menti. Una cura attenta della pel-le aiuta a prevenire disagi e ad alleviarli.

Consigli generali per la cura della pelle

Per prevenire la secchezza o la de-squamazione della pelle e il pru-rito, si consiglia di evitare lunghi bagni o docce giornaliere con ac-qua calda. Per fare la doccia o per lavarsi utilizzi un sapone neutro o una crema per il corpo, evitando il peeling.

Quando si asciuga, dovrebbe evi-tare di irritare ulteriormente la pel-le. È meglio tamponare delicata-mente la pelle, lasciarla asciugare all’aria o con l’asciugacapelli con getto di aria fredda o tiepida.

Curi regolarmente la pelle con un latte per il corpo. Esso viene as-

sorbito meglio se la pelle è ancora leggermente umida.

Eviti i prodotti che contengono olii essenziali, profumi, alcol o sostan-ze ormonali.

In caso di pelle sensibile e soprat-tutto durante la radioterapia, deve evitare le temperature estreme, sia calde che fredde. Questo signi-fica, per esempio, rinunciare alla sauna.

Per lavarsi o pulirsi, utilizzi i guan-ti in modo da proteggere la pelle sensibile.

Gli indumenti non devono stringe-re, sfregare o comprimere l’area irradiata. Indossi indumenti larghi e morbidi (per es. in cotone o seta) e scarpe comode. Eviti per il mo-mento cinture, bretelle, cravatte o reggiseni con ferretto. Imbottisca le cinghie della borsa o dello zaino. In caso di radioterapia, eviti anche di portare gioielli nell’area irra- diata.

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Cura del viso

Un aspetto curato aiuta ad acqui-sire sicurezza quando si incontra-no gli altri.

Il primo passo per prendersi cura del viso sta nel fare una pulizia profonda della pelle:• Le consigliamo di detergere la

pelle del viso almeno una volta al giorno, meglio due;

• non utilizzi sapone, ma acqua tiepida, lozioni delicate o latte detergente. Eviti prodotti conte-nenti alcol;

• non elimini i segni eventual-mente tracciati dal radio-onco-logo per effettuare la radio- terapia;

• deterga delicatamente la pelle del viso. Se il numero di pia-strine (trombociti) è basso, eviti di strofinare troppo la pelle, in modo da non provocare piccoli ematomi e altri lividi.

Dopo la pulizia del viso applichi un prodotto idratante. In tal modo si evita che lo strato più esterno del-la cute si disidrati e si assicura un certo apporto di grasso.• Scelga una crema o una lozione

idratante che Le è stata consi-gliata dalla Sua équipe curante.

• I prodotti idratanti sono più efficaci se sono applicati sulla pelle ancora umida.

Aiutarsi con il make-upCon l’aiuto del make-up potrà sot-tolineare i Suoi tratti migliori e di-stogliere gli sguardi da occhiaie, arrossamenti cutanei o cicatrici. A partire da pagina 43 troverà con-sigli per truccare la pelle, gli occhi, le sopracciglia, le ciglia e le labbra. Alcuni di questi consigli possono essere utili anche per uomini ma-lati di cancro.

Chieda consiglio alla Sua équipe curante prima di utilizzare even-tuali cosmetici. Con alcuni tratta- menti oncologici (per es. con far-maci di terapie mirate) e in presenza di cicatrici fresche, non dovrebbe utilizzare il trucco e dovrebbe evi-tare prodotti contenenti determi-nati ingredienti.

Il trucco permanente (tatuaggi co-smetici sul viso, per es. per deline-are le sopracciglia) è sconsigliato perché con i trattamenti oncolo-gici il viso può cambiare e vi è il rischio che il trucco permanente risulti in un secondo momento inadeguato o che si ottenga un ef-fetto maschera. Inoltre, a seconda del trattamento, aumenta il rischio di infezioni e sanguinamento e i coloranti introdotti negli strati cu-tanei superiori possono causare irritazioni e allergie.

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Corsi e workshopLa fondazione Look Good Feel Better, in collaborazione con ospedali, cliniche, medici ed estetiste, organizza in tutta la Svizzera, corsi gratuiti di estetica per malati di cancro sottoposti a cure oncologiche. Look Good Feel Better tiene più di 150 workshop all’anno in oltre 40 ospedali. Dalla sua fondazione nel 2005, più di 10 000 donne hanno partecipato ai workshop.

I workshop contribuiscono a migliorare la qualità di vita dei pazienti e consentono loro di concedersi una pausa dalle impegnative gior-nate in cui si sottopongono alla terapia. I workshop rafforzano la fiducia in se stesse e l’autostima, promuovendo la gioia e il coraggio di vivere.

In un’atmosfera rilassata, le partecipanti imparano a gestire meglio le conseguenze visibili della loro terapia. Ricevono preziosi consigli per la cura della pelle e per il trucco. L’atmosfera durante i workshop è spesso allegra e le partecipanti si scambiano esperienze, il che contribuisce in modo significativo all’effetto «Feel Better». I work-shop sono gratuiti e tutte le partecipanti ricevono in omaggio una borsa con i prodotti cosmetici che utilizzano durante il workshop. Il numero di partecipanti per ciascun workshop è limitato, per cui si consiglia di contattare il più presto possibile l’ospedale o la clinica più vicina che propone questi workshop. Il programma non è incen-trato su uno specifico prodotto o marchio e non ha carattere medico. I workshop sono sostenuti dall’industria cosmetica.

I workshop di estetica per donne e adolescenti possono essere frequentati anche dai pazienti di altri ospedali. Per gli uomini, su richiesta, vengono offerte consulenze individuali (vedi p. 65).

Anche alcune Leghe cantonali e regionali contro il cancro (vedi p. 66), in parte in collaborazione con Look Good Feel Better, offrono corsi di estetica. Alcune Leghe propongono inoltre corsi per capelli, parrucche e copricapi o per imparare a scegliere l’abito giusto.

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Protezione solare

La preghiamo di fare attenzione che, durante e dopo la terapia, la pelle è generalmente più sensibile al sole rispetto a prima. Se si trova all’aperto, dovrebbe proteggersi con un copricapo, una maglietta a maniche lunghe e pantaloni lun-ghi. Cerchi di stare il più possibile all’ombra.

Durante la radioterapia, la cura della pelle dipende dal tipo di ra-diazioni somministrate. General- mente si raccomanda di non esporre la zona irradiata alla luce diretta del sole fino a quando non si è rigenerata. Non applichi una protezione solare sulle zone irra-diate, specialmente se la pelle è ar- rossata o lesionata. La Sua équipe curante Le fornirà i necessari con-sigli.

Alcuni tipi di chemioterapia pos-sono rendere la pelle più sensibile alla luce o innescare reazioni cu-tanee (come arrossamenti, scolo-rimenti, alterazioni simili alle eru-zioni acneiformi). La Sua équipe curante potrà consigliarle se la crema solare è sufficiente a pro-teggere le zone non coperte della pelle o se è necessario evitare tem-poraneamente di esporsi al sole.

Cura delle cicatrici

Gli interventi chirurgici talvolta la-sciano cicatrici visibili. Talune cica-trici si possono nascondere sotto i vestiti, altre invece si trovano sul viso o sul collo e sono più difficili da coprire.

Fintanto che le cicatrici non sono guarite del tutto, non è indicato usare cosmetici. Successivamente, è possibile coprire le cicatrici con un prodotto camuffante (camou- flage). Il trucco camouflage viene applicato, in linea di principio, come il normale make-up, ma contiene una maggiore quantità di pigmenti colorati e quindi ha un maggiore potere coprente. Non si rimuove facilmente, è resistente all’acqua e si può usare su tutto il corpo.

Ovviamente le cicatrici (per es. quelle in rilievo o quelle atrofiche) non scompaiono con il trucco, ma adattando bene il colore è possi- bile distogliere lo sguardo di chi osserva.

Il tessuto cicatriziale non contiene i pigmenti della pelle sana che as-sicurano una certa protezione dal sole. Le cicatrici fresche vanno pertanto assolutamente protette dai raggi solari per un periodo anche di due anni.

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Cosa fare in caso di problemi cutanei?La chemioterapia può provocare secchezza cutanea e prurito. Man-tenga quindi la pelle idratata ed elastica con i prodotti consigliatile dalla Sua équipe curante. Per lenire il prurito potrà inoltre applicare compresse fredde intrise nel tè (due volte al giorno per 10 minuti). Cerchi di non grattarsi quando av-verte prurito perché in tal modo potrebbe procurarsi ferite e graffi permanenti. In caso di prurito, può dare sollievo lasciare la parte in-teressata all’aria, rinfrescarla e cospargerla di un apposito latte per il corpo.

A volte succede che residui di de-tersivi per biancheria provochino reazioni cutanee. In tali casi, è con-sigliabile scegliere detersivi neutri e non usare ammorbidenti. Que-sto vale anche per la biancheria del letto.

Arrossamenti cutaneiDurante o dopo una radioterapia, possono manifestarsi arrossa-menti della cute. In alcuni pazien-ti, la zona irradiata si può arros- sare improvvisamente quando alla radioterapia segue la chemio-terapia. Gli arrossamenti possono essere da deboli a forti, pruriginosi o brucianti e talora persistere per qualche ora o per giorni.

Reazioni cutanee del genere vanno in ogni caso segnalate al me- dico. Consulti immediatamente un medico anche in caso d’infiamma-zioni.

Alterazioni della pigmentazione cutaneaTalvolta, alcune settimane dopo l’inizio della chemioterapia, pos-sono manifestarsi alterazioni della pigmentazione cutanea che pos-sono assumere forme diverse: macchie biancastre, dal brunastro al giallo e all’arancione o striature nelle zone di compressione (per es. dove si porta lo zaino o il reg-giseno) o anche segni di graffi in caso di prurito. La pigmentazione della pelle di solito svanisce spon-taneamente dopo pochi mesi.

Oltre alle raccomandazioni gene- rali per la cura della pelle, si con-siglia di proteggersi dai raggi so- lari con indumenti e schermi solari. Eviti punti di compressione o di sfregamento costante (per es. quando si porta uno zaino o se si indossano indumenti attillati).

Eruzioni acneiformiLe eruzioni acneiformi si verificano in varie forme in alcune terapie mi-rate. Le alterazioni cutanee sono ben controllabili a livello locale, ma devono essere trattate a se-conda dello stadio della malattia.

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La Sua équipe curante sarà lieta di sostenerla e offrirle prodotti adeguati per la cura della pelle. È importante che si protegga corret-tamente dal sole, perché questo influisce sull’entità della reazione cutanea.

Sindrome mano-piedeAlcuni farmaci provocano dolorosi gonfiori e arrossamenti dei palmi delle mani e delle piante dei piedi. A volte si verificano anche sensa- zioni fastidiose come il formicolio o l’intorpidimento. In casi gravi, la pelle può staccarsi e possono formarsi lesioni cutanee aperte o necrosi (= morte del tessuto).

Le creme per il corpo o per le mani molto grasse possono dare sollievo se si soffre di questo spia-cevole effetto collaterale. Se pos-sibile, eviti lesioni e punti di com-pressione su mani e piedi, per esempio quando si usano attrezzi o si indossano scarpe strette. A volte è necessaria un’ulteriore te-rapia individuale. Chieda consiglio alla Sua équipe curante.

Ragadi ai polpastrelli delle dita dei piedi e delle maniLe ragadi ai polpastrelli delle dita dei piedi e delle mani sono una reazione molto comune con al- cuni tipi di chemioterapia. Queste

Ho notato di avere i seguenti problemi cutanei:

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35La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

Sarebbe meglio se rinunciassi temporaneamente a questi prodotti per la cura della pelle:

alterazioni sono molto sgradevoli, dolorose e a volte difficili da trat-tare. Si raccomanda quindi un’at-tenta cura della pelle con creme nutrienti e grasse. La Sua équipe curante può consigliarle o conse-gnarle dei prodotti.

Cura delle unghie

Vi sono terapie farmacologiche antitumorali che possono alterare la struttura delle unghie perché i farmaci interferiscono con la loro crescita. Generalmente queste al-terazioni scompaiono una volta che la terapia si è conclusa.

Si attenga ai seguenti consigli:• la lima monouso è lo strumento

più idoneo per la cura delle unghie poiché è meno ruvida della limetta di metallo e più delicata delle forbici. Se si usa la lima, le unghie si fessurano meno facilmente. Sono indicate anche le lime trasparenti, dotate di una parte colorata;

• limi le unghie dal basso verso l’alto, senza mai cambiare dire-zione. È più probabile che le unghie si rompano, se si muove la lima in su e in giù.

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37La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

Si assicuri che la cuticola rimanga intatta:• immerga la punta delle dita in

acqua tiepida per uno o due minuti e le asciughi con un panno morbido;

• massaggi il letto ungueale e la cuticola delle unghie con dell’olio, per esempio con dell’olio per bambini. Lasci agire l’olio per circa un minuto;

• eviti di spingere indietro la cuticola o di mordersi le unghie.

Se nel Suo tempo libero pratica giardinaggio, indossi sempre i guanti per prevenire le ferite. Si consiglia di indossare i guanti anche per svolgere lavori dome-stici.

Consigli per la cura delle unghie dei piediNon tagli le unghie dei piedi trop-po corte. Per tagliarle si serva di un tronchesino o di una pinza a clip per le unghie dei piedi. Per evi- tare lesioni, è consigliabile smus-sare gli angoli dell’unghia con una lima, invece di tagliarli.

Le unghie dei piedi sono più facili da tagliare dopo un pediluvio di una decina di minuti in acqua tie-pida. Infine, è cosa buona mas-saggiarsi i piedi con un latte per il corpo o una crema per i piedi, con movimenti che partono dalle dita dei piedi e salgono verso la gamba.

Per un trattamento accurato e be-nefico, può rivolgersi anche a un podologo o a professionisti spe-cializzati nella cura estetica del piede (pedicure).

A causa del rischio di ferirsi, si raccomanda di non camminare scalzi. Indossi scarpe larghe per evitare la pressione sul letto un-gueale.

Cosa fare in caso di problemi alle unghie?Durante il periodo della chemiote-rapia, le Sue unghie possono alte-rarsi e scurirsi a causa dell’aumen-to della pigmentazione. Possono comparire righe, solchi e ispessi-menti o le unghie possono diven-tare secche, fragili o morbide. In rari casi le unghie possono anche deformarsi o addirittura staccarsi dal letto ungueale.

Le unghie crescono a strati. A cau-sa dell’effetto inibitore della cre-scita esercitato da vari farmaci an-titumorali, l’unghia può crescere verso l’alto invece che in lunghez-za, ispessendosi.

Come per la caduta dei capelli, la maggior parte delle alterazioni delle unghie sono temporanee e di solito guariscono pochi mesi dopo la fine della terapia.

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Scolorimento delle unghieLe alterazioni cromatiche delle un-ghie possono interessare tutta la superficie dell’unghia o presentarsi in forma di righe. Anche se questi scolorimenti non hanno alcun si-gnificato patologico, sono spesso percepiti come un difetto estetico. Questa iperpigmentazione delle unghie sparisce con la crescita progressiva dell’unghia e può es-sere mascherata con uno smalto coprente.

Distacco della lamina ungueale dal letto unguealeAlcune terapie antitumorali pos-sono provocare il distacco della lamina ungueale dal letto unguea-le. Solitamente questo processo non causa dolore, ma può limitare

temporaneamente l’agilità delle dita. A scopo cautelativo, indossi guanti di cotone sottili per poter svolgere le attività quotidiane o accetti l’aiuto da parte di altri. A seconda della situazione, può es-sere d’aiuto ricorrere a una cura professionale dei piedi.

Unghie fragiliVari farmaci, ma anche la malattia stessa, possono rendere le unghie fragili. A causa della fessurazione delle unghie, aumenta il rischio di ferirsi, perché può capitare in un attimo di rimanere impigliati da qualche parte, procurandosi even-tualmente dolorose ragadi. Si pro-tegga quindi da possibili lesioni e, se necessario, indossi i guanti.

Buono a sapersiUn buono smalto per unghie può rafforzare le unghie e proteggerle da possibili rotture. Durante il periodo di ricovero ospedaliero sarebbe comunque meglio non usare smalti, perché uno sguardo alle unghie dei pazienti può fornire all’équipe curante informazioni utili sulla circolazione del sangue.

Alla fine delle terapie, non vi è di solito alcun problema nel coprire con lo smalto gli scolorimenti delle unghie, se queste sono sane. Eviti tuttavia l’uso di smalti e solventi contenenti alcol o acetone.

Le unghie finte sono inappropriate o danno fastidio durante i tratta- menti antitumorali. Le colle utilizzate possono anche provocare irritazioni cutanee e peggiorare le infiammazioni in atto del letto ungueale.

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39La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

Spesso, un indurente protettivo per unghie e la cura quotidiana con una crema per unghie delica-ta e nutriente può dare sollievo.

Infiammazioni del vallo unguealeLe infiammazioni del vallo e del letto ungueale possono essere molto dolorose e limitare in taluni casi lo svolgimento delle attività quotidiane. I disturbi sono simili a quelli di un’unghia incarnita e le alterazioni possono interessare sia le unghie delle mani sia quelle dei piedi, in particolare il pollice e l’alluce. Questa condizione può essere dolorosa e limitare le atti-vità quotidiane. Trattandosi di un processo infiammatorio, La pre-ghiamo di contattare la Sua équipe curante.

Cura dei denti

È molto importante curare i denti durante una terapia oncologica poiché i farmaci possono modifi-care le caratteristiche della saliva e la sua produzione, favorendo la carie dentaria. La saliva svolge azione antibatterica e neutralizza gli acidi che danneggiano i denti.

Osservi le seguenti istruzioni per la cura dei denti:• pulisca accuratamente i denti

dopo ogni pasto con uno spaz-zolino dalle setole morbide (quelle dure possono ferire le gengive). Risciacqui a fondo la bocca con acqua. I residui di dentifricio seccano le mucose orali;

• pulisca e risciacqui bene la pro-tesi dentale dopo ogni pasto, prima di reinserirla in bocca;

• eviti di usare collutori forti o contenenti alcol e il filo inter-dentale, perché irritano le mucose orali;

• mastichi gomme da masticare prive di zucchero perché stimo-lano la salivazione e contribui-scono alla cura dei denti;

• si faccia controllare i denti due volte all’anno dall’igienista dentale o dal dentista.

Buono a sapersiGli opuscoli «Difficoltà di alimentazione e cancro» e «Terapie medica- mentose dei tumori» forniscono numerosi suggerimenti sulla cura del cavo orale (vedi p. 62).

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41La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

Un uomo malato di cancro racconta

«Spesso mi succede ancora di fare il gesto di pettinarmi»

Erano passati due anni da quando, volendo contare le stelle con la sua figlioletta di 9 anni Tamara, Roberto si era accorto che qual-cosa non andava. «La piccola mi disse che se avessi trovato dieci stelle, avrei potuto esprimere un desiderio». Ma il rigonfiamento che aveva in gola gli impediva di volgere lo sguardo al cielo.

Il medico di fiducia non era reperi-bile. Roberto si rivolse allora al pe-diatra di sua figlia. «Ero convinto che con un antibiotico la cosa si sarebbe risolta», ricorda. Invece, il medico effettuò un’ecografia e una radiografia, lo mise in malat-tia e lo fece ricoverare in ospedale. Non faceva mistero della diagnosi di cancro. Roberto aveva un can-cro ai polmoni e il tumore in gola era una metastasi.

Roberto si sottopose alla radiotera- pia e al primo ciclo di chemiotera-pia. Perse venti chili e tutti i capelli.

Prima di ammalarsi aveva solo una leggera calvizie frontale. Ora fatica- va ad accettare di essere completa- mente calvo. «Ma che ci vuoi fare?».

Dopo un presunto miglioramento, Roberto, ormai 56enne, ebbe una ricaduta, che rese necessaria una seconda chemioterapia. Quando i capelli cominciarono a cadere a ciocche, si fece rasare a zero la testa.

Indossò quindi un berretto, soprat-tutto perché spesso aveva freddo alla testa. «Spesso mi succede an-cora di fare il gesto inconsapevole di pettinarmi». I cambiamenti fisici erano evidenti. Del resto non era da lui cercare di nascondere la ma-lattia. «Non porta a niente. Ne ho incontrati tanti, segnati dal mio stesso destino. Parlarne aiuta», di questo l’ex-autista è convinto. Tiene al proprio aspetto. La «cura di sé» per lui è importante.

Grazie alle terapie, Roberto è di nuovo in grado di ammirare il cielo e di contare le stelle con Tamara. Quando ne trova dieci, può espri-mere un desiderio. Uno dei suoi desideri è quello di poter presto riprendere il suo passatempo pre-ferito: la ricerca di cristalli.

Testimonianza raccolta da Rosmarie Borle

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Chi si piace si sente meglio

Scegliere l’abito giusto

Forse il Suo aspetto fisico è cam-biato durante la malattia e i relativi trattamenti. Può magari aver per-so o acquistato peso.

Scegliendo l’abito o gli accessori adatti, può sottolineare i Suoi pre-gi e nascondere per esempio cica-trici, uno stoma o un linfedema o distogliere gli sguardi degli altri.

Parte superiore del corpo e torace• Le spalline fanno sì che le cami-

cette e i vestiti cadano morbidi, senza sottolineare le linee del seno. Sono per esempio ideali per le donne esili che hanno subìto l’amputazione di un seno.

• Le stoffe morbide cadono fluide e vaporose e sono ideali per nascondere i cateteri perma-nenti, anche in combinazione con stole e foulard drappeg-giati.

• Controlli la posizione del fou-lard: le donne con un seno prosperoso dovrebbero verifi-care che il foulard non scenda sul seno, ma cada per esempio liberamente di lato.

• Le maniche a pipistrello distol-gono lo sguardo dal petto e permettono anche di nascon- dere le braccia esili o un linfe-dema.

Collo e viso• Se il collo si è assottigliato

o se la pelle è cambiata, un foulard adatto al Suo tipo cro-matico può servire a coprirlo. Chi ha il collo corto, deve evitare di coprire la zona tra collo e viso con foulard troppo grandi, lasciando invece che solo un lembo di stoffa sporga dal colletto del vestito.

• Uno scollo rotondo fa apparire il viso più pieno.

• Uno scollo a V allunga il collo e fa apparire il viso più sottile.

• Con collane o orecchini potrà attirare lo sguardo su altre parti del corpo.

In caso di stomia• Gli abiti ampi e fluidi, dopo

un intervento all’addome, sono ideali soprattutto in caso di ileostomia o urostomia.

• Eviti abiti attillati che compri-mono la zona della stomia. L’ideale è indossare gonne a ventaglio e pantaloncini.

• I disegni o i giochi di colore catturano lo sguardo, disto-gliendo l’attenzione da un even-tuale rigonfiamento causato dalla stomia. Anche le cinture portate larghe possono essere un polo d’attrazione. Sciarpe e cinture vanno allacciate sul lato opposto alla stomia.

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43La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

Consigli per il trucco

Con l’aiuto del make-up potrà sot-tolineare i Suoi tratti migliori e di-stogliere gli sguardi da occhiaie, arrossamenti cutanei o cicatrici.

La cura della pelle del visoPrima di applicare il trucco, do-vrebbe detergere a fondo la pelle e applicare una crema idratante per facilitare l’applicazione uni- forme del make-up.

CorrettoreUn po’ di correttore in stick o in crema – detto anche «concealer» (dall‘inglese to conceal = masche-rare, nascondere) – aiuta a coprire le impurità o le irritazioni della pelle e fa scomparire le occhiaie. Il correttore dovrebbe essere di una tonalità più chiara della propria carnagione.

Quanto più fluido è il correttore, tanto meglio riesce a uniformare le differenze cromatiche del viso come le occhiaie. Si consiglia di applicare il correttore picchiettan-do delicatamente la pelle con la punta delle dita o utilizzando una spugnetta. Le alterazioni cutanee che sono percepite come distur-banti, si possono invece nascon-dere meglio scegliendo un corret-tore leggermente più solido. Per

esempio, ci sono correttori in stick con una lieve tonalità verdastra, ideali per coprire i piccoli arrossa-menti e correttori tendenti invece al giallastro contro i piccoli lividi.

FondotintaIl fondotinta fa apparire la carna-gione più uniforme e nasconde le irregolarità.

La scelta del trucco dipende dal colore della Sua pelle. La malattia e/o le terapie possono alterare la tonalità della pelle. È pertanto utile determinare il colore della pelle prima di iniziare il trattamento e stabilire se si tratta di una tonalità fredda o calda (vedi p. 48).

Faccia attenzione alla quantità di trucco che applica. Meglio usarne poco piuttosto che troppo. Se in-dossa una parrucca, avrà bisogno di meno trucco.

FissanteL’applicazione di cipria trasparen-te fissa e opacizza il trucco. A tale scopo è meglio che utilizzi un pen-nello di grandi dimensioni.

Prima di applicare la cipria, batta il pennello sul dorso della mano per rimuovere eventuali eccedenze. Quindi distribuisca la cipria su tutto il viso e sul collo.

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GuanceCon un po’ di fard avrà un aspetto più fresco. Applichi il fard sotto gli zigomi con l’aiuto di un pennello, partendo dall’attaccatura dei ca-pelli e procedendo verso il naso o il mento.

LabbraBastano un lucidalabbra o un ros-setto discreti per portare colore al viso e completare il trucco. Scelga i colori adatti al Suo tipo cromatico (vedi pp. 49 sgg.).

Quando si usa il rossetto, si consi-glia di ingrassare prima un po’ le labbra e poi eventualmente dise-gnarne il contorno con una matita

di colore adatto al rossetto e quin-di di riempire le labbra con il ros-setto. Faccia attenzione ai rossetti opachi perché seccano le labbra.

SopraccigliaDeterminati tipi di chemioterapia possono rendere le sopracciglia meno folte o far cadere tutti i peli corporei.

Per ridisegnare le sopracciglia, uti-lizzi due matite di colore diverso: una di una tonalità che riprenda la tinta più scura dei Suoi capelli e la seconda della tonalità media delle Sue sopracciglia. In questo modo le sopracciglia disegnate sembre-ranno più naturali.

Buono a sapersiSe in seguito alla terapia i valori del Suo sangue sono bassi,specialmente se il numero di globuli bianchi (leucociti) è inferiorealla norma, il Suo sistema immunitario è debole e di conseguenza il rischio di contrarre infezioni è più alto. Pertanto è importante osservare alcune regole d’igiene nell’uso dei cosmetici.• Utilizzi una spatola per prelevare creme e lozioni, in modo che

le dita non vengano a contatto con il contenitore.• Durante la terapia, non condivida con altri i prodotti di bellezza

o gli ausili di applicazione (pennelli, spugnette ecc.).• Lavi periodicamente gli ausili di applicazione con uno shampoo

delicato.

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45La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

Disegni le sopracciglia con tratti sottili e leggeri, che proseguono verso l’alto. Se non ha perso com-pletamente le sopracciglia, può camuffare le zone sfoltite con la matita per sopracciglia. Infine, ser-vendosi di uno spazzolino morbido, può pettinare le sopracciglia, in modo da collegare i tratti a matita con le sopracciglia naturali.

Se, invece, le sopracciglia sono cadute del tutto, proceda come di seguito descritto: disegni tre punti (vedi illustrazioni da 1 a 3) e li col-leghi con tratti di matita per so-pracciglia sottili e leggeri. Usi a tale scopo due matite di colore di-verso.

Cerchi di far apparire le sopracci-glia disegnate il più naturali pos-sibile: fra i tratti di matita bisogna intravedere ancora un po’ di pelle. Per finire, può cospargere le sopra- cciglia con della cipria di colore chiaro.

Esistono inoltre degli stencil per sopracciglia che aiutano a dise-gnare le sopracciglia.

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OmbrettoPer sottolineare le palpebre con il trucco, basta un tocco di colore, per esempio con un ombretto co-lor grigio chiaro-marrone.

Con l’ombretto si possono anche creare belle sfumature colorate:• scelga colori adatti alla Sua

carnagione, al Suo tipo croma-tico e al colore dei Suoi occhi;

• chi vuole nascondere le rughe dovrebbe evitare i colori madreperlacei e scintillanti;

• gli ombretti a effetto metallico o iridescenti non si addicono alle donne dalla carnagione scura. Le tonalità su base bianca rischiano di far appa- rire la pelle pallida;

• eviti i colori rossi perché appesantiscono lo sguardo e fanno apparire gli occhi gonfi;

• anche per l’ombretto vale la regola di non esagerare con la quantità di colore.

CigliaEsistono mascara resistenti all’ac-qua, idrosolubili e allunganti. I ma-scara idrosolubili sono i più indi-cati, perché si possono rimuovere facilmente, riducendo di conse-guenza il rischio di infezioni agli occhi.

Nei seguenti casi, è consigliabile rinunciare all’uso del mascara per-ché sussiste una maggiore suscet-tibilità alle infezioni:• ridotto numero di globuli

bianchi nel sangue (leucociti) o debolezza immunitaria gene-rale (s’informi presso il Suo medico);

• secchezza oculare dovuta a una ridotta o mancata produ-zione di liquido lacrimale;

• infezioni oculari recidivanti;• intensa caduta dei peli, perché

struccandosi le ciglia si spez- zano facilmente o cadono.

Buono a sapersiSi consiglia di cambiare il mascara dopo un mese. La maggior parte dei mascara contiene infatti grassi animali che costituiscono un substrato ideale per la proliferazione dei batteri. Una volta alla settimana, lavi a fondo le setole dello scovolino con acqua saponata ed eviti di pompare troppo spesso il mascara con lo scovolino.

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47La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

Le ciglia finte incollate mettono ul-teriormente in pericolo il sistema immunitario già indebolito. Inol-tre, il risultato può essere molto innaturale. La colla per le ciglia può per di più causare irritazioni cutanee.

Se non vuole usare il mascara, può adottare la tecnica descritta qui di seguito, che è indicata an-che se le ciglia si sono solo sfoltite, senza cadere completamente.➊ Prenda una matita appuntita

per sopracciglia, dello stesso colore dei Suoi capelli o delle Sue ciglia.

➋ Disegni con la matita dei pun-tini sottili lungo la rima ciliare. Sfumi i puntini con un baston-cino ovattato, partendo dall’an-golo esterno dell’occhio fino a raggiungere quello interno.

➌ Poi prenda la matita per il contorno occhi (kajal) ed evi-denzi la palpebra inferiore, tracciando una linea dall’ango-lo esterno degli occhi fino a metà pupilla.

Per un risultato più naturale, la ma-tita per il contorno occhi dovrebbe riprendere il colore dei Suoi occhi.

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Come struccarsi gli occhiDato che durante la chemioterapia o la radioterapia la propensione alle infezioni e ai sanguinamenti potrebbe essere più alta, è impor-tante prendere le seguenti precau-zioni quando ci si struccano gli occhi:• prenda un bastoncino ovattato

pulito, versi sopra un po’ di struccante occhi ad azione deli-cata e si strucchi partendo dall’angolo esterno dell’occhio verso il naso;

• non usi mai lo stesso baston- cino due volte;

• risciacqui gli occhi con acqua calda pulita. Si asciughi tampo-nandosi delicatamente il viso.

La scelta del colore giusto

Indossando vestiti dai colori adat-ti, può valorizzare il Suo aspetto.

Alcuni colori illuminano il Suo viso, mentre altri La fanno apparire pal-lida e la Sua pelle sembra stanca. Inoltre i colori hanno un influsso sullo stato d’animo. Ogni colore esercita un determinato effetto sulle persone che La osservano.

Molte persone sanno quali colori stanno loro bene, altre invece han-no bisogno di essere consigliate da una consulente d’immagine. Le of-ferte in questo campo sono varie, e note anche con il nome di «co-lor consulting» o «color coaching». Nell’ambito di questa consulenza viene individuato il Suo tipo croma-tico, basandosi sul sottotono della Sua pelle. Può anche essere inclu-so il colore dei capelli e degli occhi

Le quattro stagioniI tipi cromatici prendono il nome dalle quattro stagioni a cui sono stati associati nella teoria dei colori, sviluppata nel 1919 dallo svizzero Johannes Itten: inverno, estate, primavera o autunno.

I tipi cromatici possono essere caratterizzati da toni freddi o caldi. L’inverno e l’estate appartengono ai toni freddi, la primavera e l’autunno a quelli caldi. I tipi cromatici sono a loro volta suddivisi nei seguenti due gruppi:• colori vivaci, freschi e limpidi;• colori tenui e della terra.

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* I nostri modelli cromatici sono stati messi a disposizione da Andrea Hamidi.

sebbene ciò non sia un fattore stan-dard ai fini del risultato dell’analisi.

Questo tipo di consulenza è consi- gliata sia alle donne che agli uomini.

Davanti allo specchio, alla luce del giorno e con il viso struccato, farà un test con dei fazzoletti colorati per capire perché determinati co-lori Le donano più di altri. Alla fine della consulenza Le viene conse-gnato un ventaglio di colori che l’aiuterà nella scelta degli indu-menti quando andrà a fare shop-ping, onde evitare di fare acquisti sbagliati.

Tipi cromaticiLe considerazioni generali che se-guono non sostituiscono la consu-lenza d’immagine personalizzata. Se non potesse permettersi una consulenza d’immagine o se non fosse disposta a spendere per una sessione individuale, può procu-rarsi un libro sul tema in libreria o in biblioteca. In Internet troverà numerose informazioni richia-mando le rispettive parole chiave.

I modelli cromatici* riportati nelle pagine che seguono non sono co-munque i soli possibili.

Gli esempi illustrati sono basati sulla teoria delle quattro stagioni

messa a punto dallo svizzero Johannes Itten. Esistono poi al-tre teorie che distinguono fino a ventiquattro tipologie diverse di colore e di stile.

InvernoI tipi cromatici invernali, caratte-rizzati da toni freddi, sono due: quello con pelle chiara e quello abbronzato. Il tipo invernale pre-senta generalmente forti contrasti in viso. Caratteri tipici sono:• pelle molto bianca (Bianca-neve);• pelle beige, opaca;• pelle da chiara a scura, olivastra;• pelle nera-marrone;• lentiggini color cenere.

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Colori tipici dei capelli: marrone da medio a scuro, blu-nero o mar- rone testa di moro, rossiccio fred-do, grigio argento, «sale e pepe» (capelli brizzolati).

I tipi invernali condividono con i tipi estivi il sottotono blu-rosa. I colori sono intensi, limpidi, lumi-nosi, veri, brillanti e trasmettono la sensazione del ghiaccio.

Colori consigliati:bianco puro, nero intenso, giallo ghiaccio, giallo limone, blu intenso, rosso rubino intenso e rosso scar-latto, testa di moro, marrone caffè, grafite, grigio argento, blu ghiac-cio, blu reale, blu oltremare, tur-chese, blu nero, verde smeraldo, verde scuro, rosa caldo, magenta, porpora, bordeaux, blu viola, viola ghiaccio.

Da evitare:tinte sbiadite, lattiginose, giallo-gnole o arancioni.

EstateIl tipo estivo comprende il biondo cenere e il marrone cenere. Spesso i tipi estivi hanno ciglia e soprac- ciglia chiare e hanno meno contra-sti in viso rispetto al tipo invernale. Caratteri tipici sono:• pelle chiara con sfumature

rosa chiaro o gialle;• carnagione beige rosata con

tonalità da chiare a scure;• pelle molto rossiccia, colorito

dorato;• lentiggini color cenere.

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51La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

Colori tipici dei capelli: biondo ce-nere da chiaro a medio, marrone cenere chiaro, grigio marrone o grigio blu, biondo platino senza ri-flessi dorati.

Colori consigliati:colori leggermente velati che appa-iono nebulosi e polverosi. Bianco morbido, spezzato, nero con ef- fetto di seta lavata, giallo pastel-lo delicato, beige rosato, marrone caffè, marrone cocco, grigio blu, antracite, grigio ardesia, blu pa-stello, blu fumé o blu navy, azzurro cielo, verde mare, verde gioiello, rosa antico, rosso vino, rosso pru-gna.

Questi colori sono meno intensi di quelli invernali. Le tonalità leg-germente sbiadite o fumé sono in ogni caso sempre preferibili ai colori forti o sgargianti.

Da evitare:rosa salmone giallastro, albicocca o pesca, rosso carota, rosso po-modoro e nero come la notte.

PrimaveraI tipi primaverili appartengono al gruppo dei toni caldi. Spesso sono molto pallidi e hanno pochi con-trasti sul viso. Caratteri tipici sono:• pelle color vaniglia o pesca;• carnagione molto luminosa e

dorata;• carnagione beige dorata con

tonalità da chiare a medie;• lentiggini dorate.

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Colori dei capelli: biondo oro o biondo fulvo, rame dorato, grano dorato, marrone dorato da chiaro a medio, grigio oro (grigio perla)

Colori consigliati:colori freschi, veri, vivaci, brillanti, con sottotono giallo o salmone, vaniglia, bianco uovo, giallo nar-ciso o giallo miele, color nude (co-lor pelle), ocra, caramello, cognac o rosso marrone, rosso cannella, grigio stucco o tortora, blu petro-lio, verde menta, pistacchio, verde tiglio, verde pisello o verde insa- lata, pesca, albicocca, salmone, fenicottero, rosso papavero, rosso fuoco, rosso sangue, terra di Sie-na, rosso castagna, malva dorato, crocus, viola dorato.

Da evitare:colori scuri, colori polverosi o del-la terra, nero, grigio (eccetto il gri-gio argento tenue), bianco puro.

AutunnoAnche i tipi autunnali appartengo-no al gruppo dei toni caldi e sono caratterizzati da carnagioni di to-nalità da chiare a medie e contra-sti in viso relativamente forti.Caratteri tipici sono:• carnagione color vaniglia o

pesca;• carnagione beige dorata,

con tonalità da chiare a scure;• carnagione beige ramata,

con tonalità da chiare a scure;• lentiggini dorate o bruno-

rossiccio, dai toni caldi.

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53La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

Colori dei capelli: marrone dorato da chiaro a scuro, rosso fuoco o rosso rame, rosso castagna da medio a scuro, grigio dorato, mar-rone scuro o nero con riflessi ros-sastri.

I tipi cromatici autunnali hanno un sottotono dorato o arancione. I loro colori vanno dai toni della terra a quelli ricchi, intensi e smorzati.

Colori consigliati:bianco conchiglia, crema, écru, co-lore naturale, giallo zucca, ambra, giallo mais o senape, cammello, marrone dorato, colori della terra, cachi, argilla, rame, bronzo, terra d’ombra, grigio fango, blu antico, blu petrolio scuro, oceano, turchese dorato, verde oliva, verde canna, felce o verde muschio, arancione, melone, henné, rame, terracotta, rosso carminio, rosso mattone, rosso violetto, melanzana.

Da evitare:colori fumé, ghiaccio o brillanti e vivaci.

Si diverta a combinare le tonalità della «Sua» tavolozza di colori!Se per i capi che incorniciano il vi-so sceglie i colori che fanno parte del «Suo» tipo cromatico...• il viso sembrerà più fresco;• la pelle sembrerà più giovane e

soda, perché le linee risultano meno visibili;

• la carnagione appare equili- brata e uniforme;

• le irregolarità scompaiono, il viso risulta armonioso;

• gli occhi brillano;• la sclera dell’occhio sembra

chiara;• lo sguardo sembra vigile;• la forma della testa viene valo-

rizzata al meglio;• l’aspetto generale risulta armo-

nioso.

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Avere cura di sé, in tutti i sensi

Benessere personale

Si prenda il tempo necessario per adattarsi alle mutate circostanze della vita e formarsi una nuova immagine di sé in cui integrare i cambiamenti intervenuti. Cerchi di scoprire cosa Le fa bene e come può percepire e sperimentare il Suo nuovo corpo.

Si tratti bene, concedendosi per esempio una serata al cinema, una partita di calcio, un concerto, un weekend all’insegna del benes- sere. Specialmente quando si è malati, è importante ritrovare un proprio ritmo di vita.

Familiari e amici

La diagnosi di cancro coinvolge anche la cerchia di amici e i fami-liari.

Le persone a Lei vicine avranno reazioni diverse alla notizia del-la Sua malattia e ai cambiamenti fisici che essa comporta, mani-festando per esempio coinvolgi-mento, premura, spavento o sgo-mento. Alcuni porranno domande o faranno osservazioni sul cam-biamento del Suo aspetto fisico. A volte imparerà a conoscere lati nascosti della Sua personalità e di quella di chi Le sta attorno.

Ci sarà chi si allontanerà da Lei o eviterà in ogni modo di usare la parola «cancro» in Sua presenza. Altri Le chiederanno come poter essere utili e ci sarà chi dispenserà consigli.

Non esiste un modo di porsi verso gli altri e di gestire al meglio le rea-zioni di chi ci sta accanto. L’essen-ziale, tuttavia, è che Lei sia con-sapevole delle Sue esigenze. Con quanta più chiarezza comunica i Suoi bisogni agli altri, tanto mag-giore è la probabilità che la Sua volontà sia rispettata. Un atteggia-mento aperto da parte Sua infon-de sicurezza in chi le sta vicino e non lascia spazio a malintesi.

Si prenda pure la libertà di rispon-dere che non se la sente di parlare di sé e della Sua malattia, di dire come sta. Anche in questo caso, un atteggiamento aperto è il mi-gliore approccio.

Forse finora non Le riusciva sem-pre facile esprimere schiettamente le Sue preferenze e porre chiari limiti alla Sua disponibilità verso gli altri. Forse la malattia L’ha resa più sicura di sé e Le ha insegnato a dire di no, se necessario, ad ascol-tare le Sue esigenze e a vivere di conseguenza.

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Dialogo aperto con i figliParli con i Suoi figli come sempre, esprimendosi come fa abitual-mente e tenendo conto della loro età.

I bambini hanno antenne molto sensibili e avvertono subito se c’è qualcosa nell’aria. Le incognite e le mezze verità li turbano più della verità stessa. Le spiegazioni che si danno i bambini stessi sono spes-so più spaventose della realtà. Tacendo la malattia ai bambini, si segnala loro che il cancro è una cosa troppo terribile per poterne parlare.

Per i bambini è più facile affron- tare la situazione, se sono prepa-rati ai possibili cambiamenti fisici del genitore malato e se capiscono cosa sta succedendo. Mostri ai Suoi figli l’eventuale cicatrice e spieghi loro perché sta perdendo i capelli e porta la parrucca, tenen-do conto dell’età dei bambini.

Se tutti in famiglia sono informati e il cancro non è un tabù, né il ma-lato né i figli si sentiranno soli e isolati. Questa coesione familiare dà a ogni membro della famiglia la forza di affrontare al meglio la malattia.

Relazione di coppia e sessualitàUna malattia come il cancro e i cambiamenti che essa comporta si ripercuotono anche sulla vita di coppia. Il malato di cancro si sen-te stanco e senza forze o ritiene di non essere più attraente. Molte te-rapie oncologiche possono scom-bussolare il sistema ormonale con i conseguenti effetti e disturbi.

Il modo di vivere la sessualità di una persona è intimamente legato all’immagine che essa ha del pro-prio corpo e alla propria autostima. Vi sono malati di cancro che riten-gono di non essere più degni di es-sere amati e desiderati; temono il rifiuto ed evitano il contatto fisico.

Madame Tout-Le-MondeSe Lei è una donna affetta da tumore al seno, può utilizzare la bam-bola «Madame Tout-Le-Monde» per spiegare ai bambini l’intero ciclo di trattamento e i possibili cambiamenti fisici, come l’asportazione della mammella malata. Visiti il sito in quattro lingue (www.madame- tout-le-monde.ch) o ordini il materiale su www.legacancro.ch → Shop → Opuscoli/Materiale informativo.

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57La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

Per saperne di più…... su come affrontare la malattia nella coppia, in famiglia o nella cerchia di amici e conoscenti, legga gli opuscoli della Lega contro il cancro intitolati «Accompagnare un malato di cancro», «Se un genitore si ammala di cancro. Come parlarne con i figli?», «Il cancro e la sessualità femminile» e «Il cancro e la sessualità maschile» (vedi pp. 62 sg.).

Per insicurezza o per riguardo, il partner assume un atteggiamento riservato e non sa come affrontare il tema della sessualità.

In questo contesto è importante sapere che il cancro non è una ma-lattia contagiosa. Le cellule mali-gne non sono trasmissibili per via sessuale.

Parlare apertamente di questi te-mi aiuta a chiarire gli equivoci. Il problema è che molti non amano parlare dei loro bisogni sessuali e delle loro emozioni. In tali casi, può essere utile chiedere consiglio a un esperto, per esempio un con-sulente di coppia, un sessuologo o un psico-oncologo. La Lega contro il cancro della Sua regione potrà fornirle gli indirizzi di professioni-sti del settore. Segua anche le in-formazioni che troverà a partire da pagina 60.

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Dopo le terapie

Oggigiorno le persone con una diagnosi di cancro vivono in ge-nerale più a lungo e godono di una qualità di vita migliore di un tempo. Spesso, tuttavia, le terapie sono lunghe e pesanti. Alcuni rie-scono a conciliare le terapie con la loro routine quotidiana. Per altri invece ciò non è possibile.

Una volta concluse le terapie, non è sempre facile tornare alla pro-pria vita di tutti i giorni. Per setti-mane la Sua agenda era piena di appuntamenti per visite mediche. Con l’assistenza e il supporto della Sua équipe curante ha dovuto af-frontare varie terapie. I Suoi fami-liari e amici erano preoccupati per Lei e cercavano di venirle incontro facendosi carico dell’una o dell’al-tra incombenza.

Alcuni hanno condiviso ansie e spe- ranze con Lei infondendole corag-gio per superare la situazione. In un certo qual modo Lei è stata per lungo tempo al centro dell’atten-zione ed ora deve nuovamente ca-varsela da sola. È probabile quindi che si senta sperduto o che avverta un vuoto interiore.

È vero, le terapie si sono concluse eppure niente è più come prima. Magari non si sente ancora pronta ad affrontare le sfide della vita quotidiana e forse soffre ancora delle conseguenze della malattia e

delle cure a livello fisico e psicolo-gico e avverte un continuo senso di stanchezza, apatia o una grande tristezza.

Probabilmente le persone a Lei vi-cine non riescono a capire a fondo queste Sue reazioni. Si aspettano che Lei ritorni alla Sua vita nor- male. Per tale motivo è ancora più importante che Lei si concentri ora sulle Sue esigenze e non si lasci condizionare dagli altri.

Si conceda del tempo per riorga-nizzare la Sua vita, ora mutata. Cerchi di individuare cosa La fa stare bene e cosa potrebbe contri-buire a migliorare la qualità della Sua vita.Questi interrogativi potrebbero aiutarla a fare più chiarezza:• che cosa conta di più per me

in questo momento?• Di che cosa ho bisogno?• Come posso ottenere ciò di cui

ho bisogno?• Chi potrebbe aiutarmi?

Comunicare con gli altriCosì come ognuno affronta a mo-do suo le questioni esistenziali, ogni persona ha il proprio modo di vivere la malattia.

Il cancro incute paura, indipenden- temente dalla prognosi. Parlare può servire a esprimere tali sen-sazioni e a elaborare la malattia.

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59La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

Alcuni non vogliono o non osano parlare delle proprie angosce, in-quietudini e preoccupazioni. Altri invece sentono il bisogno di con-fidarsi con qualcuno. Altri ancora si aspettano che sia il loro entou- rage a rompere il ghiaccio per par-lare della loro situazione e delle loro emozioni.

Non ci sono regole valide per tut-ti. Ciò che una data persona consi- dera utile, agli occhi di un’altra può apparire del tutto sconve-niente. Scopra quello di cui ha bi-sogno, se e con chi desidera par- lare della Sua esperienza.

Chiedere aiutoProprio al termine delle cure può essere d’aiuto rivolgersi a un con-sulente della Lega svizzera contro il cancro o a un altro specialista (vedi p. 60).

Parli anche con il Suo medico, pos-sibilmente prima della fine della terapia, se ritiene che determinate misure di sostegno potrebbero farle bene. In questo modo potrà capire che cosa fa per Lei e se i costi sono eventualmente ricono-sciuti dalla cassa malati.

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Consulenza e informazione

Chieda consiglio

Équipe curanteL’équipe curante può consigliare cosa fare in caso di disturbi legati alla malattia e alle terapie. Rifletta anche Lei su possi-bili misure in grado di migliorare la Sua qualità di vita e di favorire la Sua riabili-tazione.

Sostegno psico-oncologicoUna malattia oncologica non ha ripercus-sioni solo fisiche, ma anche psichiche che possono manifestarsi attraverso stati di ansia, di tristezza o di depressione. Se sentisse che il carico emotivo della malattia sta per diventare troppo pesante per Lei, chieda di poter usufruire di un sostegno psico-oncologico. Uno psico- oncologo accoglie la sofferenza psichica dei malati di cancro e dei loro cari, li aiuta a riconoscere modalità utili nell’affron- tare e nell’elaborare le esperienze legate alla malattia.

Varie figure professionali possono offrire un sostegno psico-oncologico (per es. medici, psicologi, infermieri, assistenti sociali, teologi, ecc.). L’essenziale è che abbiano esperienza nella presa a carico di pazienti oncologici e dei loro familiari e che abbiano seguito una formazione che abiliti a tale ruolo.

La Sua Lega contro il cancro cantonale o sovracantonaleLe Leghe cantonali e sovracantonali con-sigliano, accompagnano e sostengono i malati e i loro familiari in tutte le fasi della malattia. Offrono aiuto pratico per risol-vere problemi organizzativi (per es. ser-vizio trasporti, noleggio letto elettrico), aiuti finanziari in situazioni di disagio economico legato alla malattia nonché consulenza assicurativa e orientamento in ambito giuridico. Forniscono materiale

informativo, organizzano gruppi di auto-aiuto e corsi, indirizzano agli specialisti (per es. nei campi dell’alimentazione, del- le terapie complementari).

Linea cancro 0800 11 88 11Un’operatrice specializzata sarà dispo-nibile ad ascoltarla telefonicamente, rispondendo alle Sue domande sui molte- plici aspetti della malattia e del tratta-mento. La chiamata e la consulenza sono gratuite.

Le richieste possono essere inoltrate an- che per iscritto all’indirizzo helpline@lega- cancro.ch o tramite Skype (krebstelefon.ch). Il servizio Skype è disponibile attual-mente solo in tedesco e francese.

Cancerline – la chat sul cancroI bambini, i giovani e gli adulti possono acce-dere alla chat dal sito www.krebsliga.ch/ cancerline e chattare con una consulen-te (lunedì – venerdì, ore 11–16). Possono farsi spiegare la malattia, porre domande e scrivere ciò che sta loro a cuore.

Malati di cancro: come dirlo ai figli?Una delle prime domande che si pone un genitore che riceve una diagnosi di can-cro è «Come faccio a dirlo ai miei figli?».

Il pieghevole intitolato «Malati di cancro: come dirlo ai figli?» vuole aiutare i geni-tori malati di cancro in questo difficile e delicato compito. Contiene anche consi-gli per gli insegnanti. Inoltre, chi volesse approfondire l’argomento, può leggere l’opuscolo intitolato «Se un genitore si ammala di cancro – Come parlarne con i figli?» (vedi p. 63).

Linea stop tabacco 0848 000 181Consulenti specializzate Le forniscono informazioni, La motivano al cambia-mento e, se lo desidera, La seguono nel processo di disassuefazione dal fumo, richiamandola gratuitamente.

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61La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

Corsi La Lega contro il cancro organizza corsi nel fine settimana in diverse località della Svizzera per persone ammalate di cancro (www.legacancro.ch/corsi).

Attività fisica Molti malati di cancro constatano che l’attività fisica ha un effetto rivitalizzante. Praticare della ginnastica insieme con altri malati di cancro potrebbe aiutarla a riacquistare fiducia nel Suo corpo e a combattere la stanchezza e la spossatez-za. Si informi presso la Sua Lega canto-nale o sovracantonale e legga l’opuscolo «Attività fisica e cancro» (vedi p. 62).

Altri malati di cancroIntrattenersi con persone accomunate da uno stesso vissuto, può infondere corag-gio e aiutare a sentirsi meno soli. Può essere utile confrontare il proprio modo di far fronte a determinate situazioni con le modalità di gestione della malattia o del lutto adottate da altri. Ognuno deve comunque fare le proprie esperienze e scegliere le strategie più consone alla propria personalità. Non c’è, in effetti, un modo giusto o sbagliato di vivere la malattia.

Piattaforme virtuali di scambioChi sente l’esigenza di condividere le pro- prie esperienze legate alla malattia può usufruire della piattaforma virtuale di scambio, moderata dalle operatrici della Linea cancro www.forumcancro.ch. Anche l’Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amici (AIMaC) ha aperto un forum di discussione per i pazienti e i loro familiari: www.forumtumore.aimac.it.

Gruppi di autoaiutoPartecipando agli incontri dei gruppi di autoaiuto, si ha l’opportunità di parlare con persone che hanno vissuto o stanno vivendo un’esperienza analoga alla pro-pria e di scambiarsi informazioni di vario tipo.

Si informi presso la Sua Lega cantonale o sovracantonale se vi sono gruppi di auto-aiuto o gruppi parola che si riuniscono nelle Sue vicinanze e sull’offerta di corsi per malati di cancro e i loro familiari. Su www.selbsthilfeschweiz.ch può cercare gruppi di autoaiuto nella Sua zona.

Corsi per uno aspetto miglioreConsideri il riquadro di pagina 31 e la sezione «Internet» di pagina 64. La gam-ma di corsi e workshop può variare da Cantone a Cantone. La Lega cantonale contro il cancro del Suo Cantone (vedi p. 66) sarà lieta di fornire ulteriori infor- mazioni.

Servizi di Assistenza e Cura a Domicilio (SACD) o Spitex per malati di cancroVi sono servizi di assistenza e cura a domicilio o Spitex specializzati nella presa a carico del paziente oncologico.

Tali organizzazioni intervengono in qual-siasi fase della malattia. Le offrono la loro consulenza e il loro sostegno al Suo domicilio, tra un ciclo di terapia e l’altro e una volta conclusa la terapia, fra l’al-tro, nella gestione degli effetti collaterali. Prenda contatto con la Lega contro il can-cro per ottenerne gli indirizzi.

Consulenza dieteticaMolti ospedali dispongono di un servizio di dietetica. Sul territorio operano dietiste e dietisti indipendenti che, in generale, collaborano con i medici e sono membri dellaASDD Associazione Svizzeradelle-dei Dietiste-iAltenbergstrasse 29Casella postale 6863000 Berna 8 Tel. 031 313 88 [email protected]

Sul sito dell’ASDD può cercare un dietista (www.svde-asdd.ch).

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palliative chPresso il segretariato dell’Associazione Svizzera per la medicina, la cura e l’ac-compagnamento palliativi e sul sito dell’associazione trova gli indirizzi delle sezioni cantonali di palliative ch e degli enti erogatori di cure palliative che ope-rano nella Sua zona. Queste reti assicu-rano che le persone ammalate possano ricevere un’assistenza ed una cura otti-mali, indipendentemente dal luogo dove abitano.

palliative chBubenbergplatz 113011 BernaTel. 044 240 16 [email protected]

Prestazioni assicurativeLe spese di cura in caso di cancro sono rimborsate dall’assicurazione malattie obbligatoria di base (LAMal), a condizione che risultino da modalità terapeutiche riconosciute ovvero che il farmaco figuri nel cosiddetto «Elenco delle specialità» dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Il Suo medico curante è tenuto ad informarla compiutamente a tale pro-posito.

Verifichi preventivamente se l’assicura- zione malattie obbligatoria di base (LAMal) o l’assicurazione integrativa garantisce la copertura delle spese dovute a consulti o a trattamenti aggiuntivi non medici non-ché a lungodegenze.

Legga anche l’opuscolo «Cancro – le pre-stazioni delle assicurazioni sociali» (vedi p. 63).

Opuscoli della Lega contro il cancro• Terapie medicamentose dei tumori Chemioterapie e altri farmaci

antitumorali

• Terapie orali in oncologia

• La radioterapia

• La chirurgia dei tumori

• Dolori da cancro e loro cura

• Diario del dolore Ascolto i miei dolori

• Senza forze Cause e gestione della stanchezza

associata al cancro

• Difficoltà di alimentazione e cancro

• Il cancro e la sessualità femminile

• Il cancro e la sessualità maschile

• Quando anche l’anima soffre Il cancro stravolge tutti gli aspetti

della vita

• Il linfedema e il cancro

• Protezione solare

• Attività fisica e cancro Riacquistare fiducia nel proprio corpo

• Il moto fa bene Esercizi per donne operate al seno

• Alternativi? Complementari? Rischi e benefici di metodi non provati

in oncologia

• Accompagnare un malato di cancro Una guida della Lega contro il cancro

per familiari e amici

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63La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

• Se un genitore si ammala di cancro Come parlarne con i figli?

• Malati di cancro: come dirlo ai figli? Pieghevole informativo per genitori

con consigli per i docenti

• Cancro – le prestazioni delle assicura-zioni sociali

• Rischio di cancro ereditario Guida per le famiglie con numerosi

casi di cancro

• Cancro – quando le speranze di guarigione svaniscono

• Direttive anticipate della Lega contro il cancro

La mia volontà vincolante rispetto alla malattia, l’agonia e alla morte

• Scelte di fine vita Guida alla compilazione delle direttive

anticipate

Modalità di ordinazione• Lega cantonale contro il cancro• Telefono 0844 85 00 00• [email protected]• www.legacancro.ch/opuscoli

Sul sito www.legacancro.ch/opuscoli trova tutte le pubblicazioni disponibili presso la Lega contro il cancro. La maggior parte delle pubblicazioni è gratuita e sono for-nite per posta o possono essere scaricate da Internet. Sono offerte dalla Lega sviz-zera contro il cancro e dalla Lega del Suo Cantone di residenza. Ciò è possibile sol-tanto grazie ai generosi donatori.

Il Suo parere ci interessaSul sito www.legacancro.ch/opuscoli può esprimere la Sua opinione sugli opuscoli della Lega contro il cancro compilando un breve questionario. La ringraziamo fin d’ora per il Suo contributo.

Opuscoli di altre organizzazioni«Il linfedema», dell’Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amici (www.aimac.it). «La caduta dei capelli», dell’Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amici (www.aimac.it). «La fatigue», dell’Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amici (www.aimac.it). «La nutrizione del malato oncologico», dell’Associazione Italiana Malati di Can-cro, parenti e amici (www.aimac.it). «Neoplasia e perdita di peso», della Fe- derazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (www.favo.it).«Terapia oncologica nell’ambito di uno studio clinico», 2015, Gruppo Svizzero di Ricerca Clinica sul Cancro SAKK, ordina-zione online: www.sakk.ch.

Letture consigliate «Il sole: tanti raggi, tanti effetti», dell’As-sociazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (www.airc.it). Digitando la parola «sole» come termine di ricerca, si otten-gono anche altre letture tematiche. «Tumore della pelle», dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (www.airc.it).

La Lega ticinese contro il cancro dispone di una biblioteca tematica. Il catalogo può essere richiesto per e-mail ([email protected]).

Alcune Leghe cantonali contro il cancro dispongono di una biblioteca presso la quale possono essere presi in prestito gratuitamente dei libri. Si informi presso la Lega del Suo Cantone di residenza (vedi p. 66).

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La Lega svizzera contro il cancro, la Lega bernese e la Lega zurighese contro il cancro dispongono di un catalogo biblio-tecario online che prevede la possibilità di ordinare e di riservare libri. Il prestito bibliotecario ovvero l’invio dei libri è garantito in tutta la Svizzera.

Sul nostro sito in tedescowww.krebsliga.ch/bibliothekQui c’è anche un collegamento diretto al sito con libri per bambini:www.krebsliga.ch/kinderbibliothekwww.bernischekrebsliga.ch → Das bieten wir → Informationen finden → Bibliothekwww.krebsligazuerich.ch → Beratung & Unterstützung → Bibliothek

Inserendo la chiave di ricerca «Aspetto», «Partner», «Forum» si possono trovare letture pertinenti.

InternetItalianoOfferta della Lega contro il cancrowww.forumcancro.chPiattaforma virtuale di scambio della Lega contro il cancro.www.legacancro.chServizi di sostegno della Lega svizzera contro il cancro e recapiti delle Leghe cantonali.www.legacancro.ch/cancerlineLa Lega contro il cancro offre a bambini, giovani e adulti una chat con consulenza.www.legacancro.ch/corsi Corsi proposti dalla Lega contro il cancro per affrontare al meglio la vita quotidiana durante la malattia.www.krebsliga.ch/teens Informazioni sul cancro per bambini e giovani, con suggerimenti e collegamenti (in tedesco).

Altri enti e consultori, altre associazioni www.aimac.itAssociazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amiciwww.airc.itAssociazione Italiana per la Ricerca sul Cancrowww.avac.chOrganizzazione «Lernen mit Krebs zu le- ben» (in tedesco)www.favo.itFederazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologiawww.komplementaermethoden.deKrebsgesellschaft Nordrhein-Westfalen (in tedesco)www.krebsgesellschaft.deDeutsche Krebsgesellschaft (in tedesco)www.laforzaeilsorriso.itLa forza e il sorriso Onluswww.lgfb.chAssociazione «Look good Feel better» (in tedesco e francese)www.onkologiepflege.chCure Oncologiche Svizzerawww.palliative.chAssociazione Svizzera per la medicina, la cura e l’accompagnamento palliativiwww.psychoonkologie.chSocietà Svizzera di Psico-Oncologia (in tedesco e francese)

Inglesewww.cancer.orgAmerican Cancer Societywww.cancer.govNational Cancer Institute USAwww.cancer.netAmerican Society of Clinical Oncology www.lookgoodfeelbetter.orgLook good feel better Foundationwww.lookgoodfeelbetterformen.orgTips for men to deal with side effects of cancerwww.macmillan.org.ukA non-profit cancer information service

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65La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

FontiLe pubblicazioni e i siti Internet citati nel presente opuscolo servono alla Lega contro il cancro anche da fonte. Soddisfano sostanzialmente i criteri di qualità della Health On the Net Foundation, il cosiddetto «HonCode» (vedi www.hon.ch/HONcode/Italian).

Come per tutti gli opuscoli della Lega svizzera contro il cancro, anche in questo caso, la correttezza dei contenuti è garantita dal controllo da parte di specialisti. Il contenuto viene infatti aggiornato regolarmente.

Gli opuscoli non sono destinati principalmente a un pubblico di professionisti del set-tore medico, pertanto non pretendono di essere esaustivi. La versione in tedesco tiene conto delle Linee guida per il paziente per quanto concerne le informazioni sanitarie (Patientenleitlinien für Gesundheitsinformationen), dei criteri di qualità DISCERN e del Check-in per la valutazione della qualità delle informazioni per il paziente.

Gli opuscoli della Lega svizzera contro il cancro sono neutrali e redatti in modo indi-pendente.

Questa pubblicazione non è destinata alla vendita. La ristampa, la riproduzione, la copia e ogni genere di diffusione, anche solo parziale, necessitano del permesso scritto della Lega svizzera contro il cancro. Tutti i grafici, le illustrazioni e le immagini sono protetti da copyright e non possono essere utilizzati.

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1 Krebsliga AargauKasernenstrasse 25Postfach 32255001 AarauTel. 062 834 75 [email protected] 50-12121-7

2 Krebsliga beider BaselPetersplatz 124051 Basel Tel. 061 319 99 [email protected] 40-28150-6

3 Bernische Krebsliga Ligue bernoise contre le cancer

Marktgasse 55Postfach3001 BernTel. 031 313 24 [email protected] 30-22695-4

4 Ligue fribourgeoise contre le cancer Krebsliga Freiburg

route St-Nicolas-de-Flüe 2 case postale 96 1705 Fribourg tél. 026 426 02 [email protected] 17-6131-3

5 Ligue genevoise contre le cancer

11, rue Leschot1205 Genèvetél. 022 322 13 [email protected] 12-380-8

6 Krebsliga GraubündenOttoplatz 1Postfach 3687001 Chur Tel. 081 300 50 [email protected] 70-1442-0

7 Ligue jurassienne contre le cancerrue des Moulins 122800 Delémonttél. 032 422 20 [email protected] 25-7881-3

8 Ligue neuchâteloise contre le cancer

faubourg du Lac 172000 Neuchâtel tél. 032 886 85 [email protected] 20-6717-9

9 Krebsliga Ostschweiz SG, AR, AI, GL

Flurhofstrasse 79000 St. GallenTel. 071 242 70 [email protected] 90-15390-1

La Lega contro il cancro offre aiuto e consulenza

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67La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto

Lega svizzeracontro il cancro Effingerstrasse 40casella postale3001 BernaTel. 031 389 91 [email protected] 30-4843-9

OpuscoliTel. 0844 85 00 [email protected]/opuscoli

Forumwww.forumcancro.ch, piattaforma virtuale della Lega contro il cancro

Cancerlinewww.legacancro.ch/ cancerline, la chat sul cancro per bambini, adolescenti e adultilunedì – venerdìore 11.00 –16.00

Skypekrebstelefon.chlunedì – venerdìore 11.00 –16.00

Linea stop tabaccoTel. 0848 000 181massimo 8 centesimi al minuto (rete fissa)lunedì – venerdìore 11.00 –19.00

Le siamo molto grati del Suo sostegno.

10 Krebsliga SchaffhausenMühlentalstrasse 848200 Schaffhausen Tel. 052 741 45 [email protected] 82-3096-2

11 Krebsliga SolothurnWengistrasse 164500 Solothurn Tel. 032 628 68 [email protected] 45-1044-7

12 Thurgauische KrebsligaBahnhofstrasse 58570 WeinfeldenTel. 071 626 70 [email protected] 85-4796-4

13 Lega ticinese contro il cancro

Piazza Nosetto 36500 BellinzonaTel. 091 820 64 [email protected] 65-126-6

14 Ligue vaudoise contre le cancer

place Pépinet 11003 Lausannetél. 021 623 11 [email protected] 243-483205.01YCCP UBS 80-2-2

15 Ligue valaisanne contre le cancer Krebsliga Wallis

Siège central:rue de la Dixence 191950 Siontél. 027 322 99 [email protected]üro:Spitalzentrum OberwallisÜberlandstrasse 143900 Brig Tel. 027 604 35 41Mobile 079 644 80 [email protected]/PK 19-340-2

16 Krebsliga Zentralschweiz LU, OW, NW, SZ, UR

Löwenstrasse 36004 LuzernTel. 041 210 25 [email protected] 60-13232-5

17 Krebsliga ZugAlpenstrasse 146300 Zug Tel. 041 720 20 [email protected] 80-56342-6

18 Krebsliga ZürichFreiestrasse 718032 Zürich Tel. 044 388 55 [email protected] 80-868-5

19 Krebshilfe LiechtensteinIm Malarsch 4FL-9494 Schaan Tel. 00423 233 18 [email protected] 90-4828-8

Uniti contro il cancro

Linea cancro0800 11 88 11lunedì – venerdì ore 9.00 –19.00chiamata [email protected]

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Questo opuscolo Le viene consegnato dalla Sua Lega contro il cancro, la quale è a Suadisposizione con la sua ampia gamma di prestazioni di consulenza, accompagnamentoe sostegno. All’interno trova l’indirizzo della Sua Lega cantonale o regionale.