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ATTUALITÀ DOMANDE E RISPOSTE SUI GENERICI IMPRESSIONE L’ERBARIO DEL 1653 CUSTODITO AL MUSEO DELLA FARMACIA DI BRESSANONE IL TUO FARMACISTA INFORMA RINFORZA LA TUA SCHIENA WWW.FEDERFARMABOLZANO.IT NEUE APOTHEKEN ILLUSTRIERTE SÜDTIROL 2012/3

La Tua Farmacia 09 2012

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La Tua Farmacia

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Page 1: La Tua Farmacia 09 2012

ATTUALITÀ

DOMANDE E RISPOSTE SUI GENERICI

IMPRESSIONE

L’ERBARIO DEL 1653 CUSTODITO AL MUSEODELLA FARMACIA DI BRESSANONE

IL TUO FARMACISTA INFORMA

RINFORZALA TUA SCHIENA

WWW.FEDERFARMABOLZANO. IT

N E U E A P OT H E K E N I L L U S T R I E R T E S Ü D T I R O L 2 012 / 3

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2 LA TUA FARMACIA

Contenuti

4 Rinforza la tua schiena

Attualità

3 Domande e risposte sui generici

Il vostro farmacista informa

4 Rinforza la tua schiena8 Raffreddore: Le 7 più grosse bugie

12 I cinque casi più frequenti di micosi del piede14 Così funziona un ECG16 Assumere correttamente i medicinali

contro l’osteoporosi20 5 esercizi yoga da fare a casa22 Day spa a casa

Test

10 Uomini più a rischio di perdere i capelli?

Enciclopedia delle piante officinali

11 Iberide amara – Una scossa alla digestione pigra

Famiglia giovane

17 Pronto soccorso schegge

Informazioni per i diabetici

18 Una bella pelle nonostante il diabete

Consigli nutrizionali

24 Rucola: un’insalata gradevolmente aromatica

Impressione

26 L’erbario del 1653 custodito al museo della farmacia di Bressanone

28 Svago

Cari lettori,

Editoriale

FederfarmaFarmacia Peer, Lana

un’estate ricca di avvenimenti e tensioni politiche sta volgendoalla fine. Attraverso le urgenti misure d’intervento in ambito eco-nomico, approvate in tutta fretta, si sono verificate profonde modificazioni anche nell'ambito della salute e del sociale.

Le condizioni per le farmacie s’inaspriscono, arrivano sempre più ricette (quindi più lavoro), ma il fatturato è fortemente diminuito. Solo nel 2011 a fronte di un numero maggiore diprescrizioni la spesa per i medicinali distribuiti tramite le farma-cie è scesa del 8,5 %. Per il 2012 si parla di un -12 %. Inoltre il governo ha aumentato lo sconto obbligatorio che le farmacie devono riservare alla cassa malati e in Alto Adige verranno aperte17 nuove farmacie.

Come tutti sanno, la situazione “più lavoro e meno fatturato”non è molto proficua per un’attività commerciale. Questo natu-ralmente vale anche per le farmacie che già offrono alla popola-zione numerosi servizi gratuiti. Si pensi ai turni diurni e notturniche vengono garantiti 365 giorni all’anno senza nessun costo aggiuntivo per la mano pubblica. A questo si aggiungano il perso-nale costantemente aggiornato, i lunghi orari di apertura, il magazzino sempre ben fornito, l’efficiente logistica (pratica -mente qualsiasi medicinale può essere procurato per il pazientenel giro di qualche ora) e molto altro ancora. Potete esser certiche, nonostante condizioni sfavorevoli le farmacie cercherannosempre di estendere il servizio e la qualità delle loro prestazioniprofessionali.

In questa edizione troverete come sempre molti interessanti articoli, dal rinforzare la schiena, ai cinque maggiori casi di mi -cosi del piede, fino ai consigli su come togliere una scheggia ad un bambino.

Buona lettura dal Vostro

Proprietà e distribuzione: Federfarma Bolzano

Redazione: Dr. Stephan Peer in collaborazione con la rivista »Neue Apotheken Illustrierte«(Jutta Petersen-Lehmann, Peter Erik Felzer).

Collaborazione:Dr. Michaela Falkensteiner,Dr. Stephan Peer,Dr. Michela Parduzzi,Dr. Elisabeth Peer

Direttrice responsabile:Dr. Michaela FalkensteinerContributi firmati non riflettononecessariamente l’opinione del giornale

Grafica:SIGN Kommunikation GmbH, Frankfurt am Main, DeutschlandJürgen Grabow, Martin Kaufmann

Tipografia: Fuck Druck & Verlag, Koblenz, Deutschland.

Registrazione:Tribunale di Bolzano,n. 12/07 del 26.06.2007

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LA TUA FARMACIA 3

DOMANDE E RISPOSTESUI GENERICI

Attualità

Per il suo tipo di istruzione un medico è specializzato nella diagnosie nel riconoscimento delle patologie, il farmacista invece si occupaprincipalmente di farmaci e della loro produzione. Per questo motivo l’ideale sarebbe che il medico stabilisse la diagnosi ed ilprincipio attivo opportuno e che il farmacista si occupasse invecedella scelta del medicinale più appropriato per il paziente tenendoconto di eventuali incompatibilità, allergie agli eccipienti, problemi di proseguimento della terapia, suddivisibilità dellaforma farmaceutica e possibilità di risparmio economico. E qui entrano in gioco i farmaci generici. Poiché a proposito di questiprodotti „copia“ esistono molti dubbi, cercheremo di rispondere adalcune domande fondamentali.

Cosa sono i farmaci generici?I generici sono medicinali di qualità, con principi attivi di provataefficacia che non sono piú protetti da brevetto. Vantaggio: possonoessere proposti a prezzi più vantaggiosi per il paziente rispetto alpreparato originale e in molti casi ne é stato ottimizzato l’utilizzo.

I generici sono buoni tanto quanto gli originali?I generici sono farmaci equivalenti, sovrapponibili per qualità ed efficacia ai loro precursori, i cosiddetti farmaci originali. Perl'immissione in commercio del medicinale generico valgono le stesse norme rispettate dall'originale. Tutto ciò deve essere dimostrato dal produttore e certificato dall’autorità competenteitaliana o europea.

Quali requisiti deve avere un farmaco generico?• Stesso principio attivo del prodotto originale

• Stessa forma farmaceutica e modalità di assunzione (compressa,sciroppo, granulato, compressa a rilascio modificato)

• Stesso dosaggio pro dose

• Bioequivalenza con il preparato originale (stesse modalità e tempi di rilascio ed assorbimento)

• Risparmio in termini di costi di almeno il 20%

Quali sono i vantaggi di un generico?A parità di efficacia i generici sono decisamente più economici,contribuendo a diminuire i costi della spesa per la salute pubblica.Per quanto riguarda l’aspetto della sicurezza i generici rappresen -tano un ulteriore vantaggio, quello di utilizzare principi attivi già in uso da anni, la cui efficacia e sicurezza sono state approvate da lungo tempo in terapia.

Perché i generici sono così convenienti?I generici sono più convenienti per due motivi rispetto ai prodottiuna volta coperti da brevetto. Da un lato le ditte che li producononon hanno dovuto sostenere gli elevati costi di ricerca per lo sviluppo del principio attivo. Dall'altro con l'introduzione del generico cade il monopolio del primo farmaco immesso in commercio. In questo modo i prezzi diminuiscono. In Italia il 15% circa dei farmaci prescritti è un generico. Grazie a questo risparmio è possibile destinare più fondi per la prescrizione di queifarmaci per i quali non esiste ancora un'alternativa più economica.

I generici esistono anche negli altri Paesi?I generici sono diffusi in tutta Europa. L'Italia è ancora agli ultimi posti della classifica per quanto riguarda l'utilizzo di questimedicinali: mentre da noi i generici rappresentano circa il 15% deifarmaci prescritti, la percentuale sale al 65% in Germania ed in Europa il valore si aggira in media attorno al 45%. •

Con uno degli ultimi decreti in Italia è stata introdotta la prescrizione secondo principio attivo. Se ad un paziente viene prescritto un nuovo medicinale, il medico deve indicare esclusivamente il principio attivo da lui scelto. In questo modo si rispolvera quello che era l’antico rapporto medico-farmacista. 

Se ad un paziente viene prescritto un nuovo medicinale, il medico deve indicare esclusiva-mente il principio attivo da lui scelto. In questomodo si rispolvera quello che era l’antico rapporto medico-farmacista. 

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4 LA TUA FARMACIA

Il vostro farmacista informa

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LA TUA FARMACIA 5

»Molti pazienti si rivolgono al medico solomolto tardi quando hanno mal di schiena«,ammonisce il Dr. Bernd Hinkenjann, primariodel reparto di ortopedia e traumatologia presso l’ospedale di Buchholz.

In queste pagine racconteremo il percorso di una personache soffre di mal di schiena, chiariremo quando sia necessaria un'operazione chirurgica e quali antidolorificisi siano dimostrati efficaci.

RINFORZALA TUA SCHIENA

> Continua a pag. 6.

»Tutto è iniziato sei anni fa. Le mie vertebre lombari mi facevano male, quasi ogni movimento era una sofferenza.«Molte persone in Italia sono nelle stesse condizioni di Claudia, 46 anni: quattro su cinque soffrono almeno una volta nella vita di mal di schiena mentre una su tre èsotto posta regolarmente a cure mediche per questo tipo di disturbo.

Muscoli contratti ed altre cause Quando un'infermiera solleva un paziente sovrappeso dalletto, spesso succede che la schiena poi le faccia male.Anche sedere per ore davanti al PC, alla tv o in auto è veleno per dischi intervertebrali, muscoli ed articolazioni.» Accanto alle contrazioni muscolari a schiena e collo, sovraccarichi e patologie dello scheletro come l'osteo -porosi o altre malattie degenerative sono la causa più frequente di dolori muscolari.« afferma il Dr. Bernd Hinkenjann, primario del reparto di ortopedia e trauma-tologia presso l'ospedale di Buchholz.

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6 LA TUA FARMACIA

Per Claudia inizia l'odissea dei medici. Negli ultimi seianni è stata visitata da nove diversi medici. »Mi hannoprescritto sempre nuovi antidolorifici ma l'unico risultatosono stati effetti collaterali come allergie cutanee e doloridi stomaco. Ed avevo anche difficoltà di concentrazione.«Il mal di schiena, poi, è addirittura peggiorato.

Dolori cronici, addio!»Molti pazienti si rivolgono al medico solo molto tardiquando hanno mal di schiena« Non si rendono conto che i dolori possono derivare da sovraccarichi o da modi -ficazioni artrosiche della loro colonna vertebrale«, ammo-nisce Hinkenjann. »Il risultato spesso si traduce in danniai nervi e patologie che riguardano vertebre e dischi inter-vertebrali, che possono portare a dolori cronici.«

Con una risonanza magnetica i medici hanno diagnosti-cato che uno dei dischi intervertebrali di Claudia era quasi completamente logorato. I dolori però possono non dipendere esclusivamente da cause organiche. »Sempre più spesso anche le pressioni psicologiche pos -sono determinare dolori alla schiena.« spiega l'esperto berlinese Gregor Mertens. Non importa se si tratti distress continuo, conflitti o insoddisfazione per le condi-zioni lavorative, tutto questo può portare alla contrazionedolorosa e all'irrigidimento della muscolatura di spalle,collo e schiena.

Antidolorifici o addirittura operazioni chirurgiche inquesto caso non sono da considerarsi interventi di primascelta. »Provate ad affrontare e a ridurre le pressioni sulposto di lavoro. E trovate spazio nel vostro tempo liberoper rilassarvi e riequilibrarvi.« consiglia il Dott. Mertens.Un'influenza negativa sulla salute della schiena può derivare anche dal sovrappeso o se il paziente resta a lettotroppo a lungo senza muoversi perché ha dolori.

Se la psiche fa maleAccanto alle cause psicologiche, i medici hanno osservatoun nuovo trend: in passato chi soffriva di mal di schienaerano quasi esclusivamente persone anziane o chi svolgevalavori pesanti; oggi il problema riguarda anche i giovani.Già i bambini in età scolare trascorrono mediamente noveore al giorno seduti.

Il Dr. Carsten Stüer ed il suo team di specialisti in pato -logie della colonna vertebrale dell'ospedale di Winsen,hanno visitato a fondo Claudia.» E' stato identificatoquale dei dischi intervertebrali fosse degenerato.« spiega la46-enne. Nel suo caso non c'era altra strada da percorrerese non quella di un'operazione chirurgica. »In alcuni casi la chirurgia mini-invasiva consente di posticipareoperazioni più impegnative.« spiega Stüer. Ma nel caso di Claudia era ormai necessario un intervento più com -plicato. »Accedendo dalla pancia, il disco intervertebraledanneggiato è stato sostituito da una protesi«, spiega ilneurochirurgo. »Un'operazione è indicata nel 5-10% deicasi. Si va da piccoli interventi, alla sostituzione dei dischiintervertebrali fino ad operazioni molto impegnative.«dice l'esperto.

L'intervento chirurgico è l'eccezioneSe si interviene tempestivamente, spesso si può evitarel'intervento chirurgico. Dr. Mertens: »Il miglior rimediocontro il mal di schiena è il movimento.« L'attività fisicarafforza i muscoli. Più forte è il »corsetto« muscolare, meglio risulta stabilizzata la colonna vertebrale e la mantiene allo stesso tempo mobile. Dischi intervertebrali,vertebre e articolazioni necessitano a loro volta di movimento, per poter funzionare correttamente. Per interrompere il circolo vizioso di scarso movimento, maldi schiena e ancor meno movimento, limitarsi è la stradasbagliata. I farmaci, ma anche la terapia caldo-freddo, alle-viano i dolori e consentono di riprendere il movimento.

Mal di schiena. Non è più un problema legato all’età: oggi anche molti bambini ne soffrono.

Il vostro farmacista informa

Continua da pag. 5.

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Non sempre si può fare a meno del medicoAnche scegliere il giusto letto, sedia e sedile d'auto fa partedi un contesto rispettoso della nostra schiena. Gli oggettidi uso quotidiano che sostengono l'apparato muscolo-scheletrico in maniera ottimale, giocano un ruolo fon -damentale nella prevenzione e nel trattamento dei dolorialla schiena. Se si fanno le scelte giuste a casa e al lavoro, ci si possono risparmiare contratture, indolenzimentimuscolari ed usura dei dischi intervertebrali.

»Generalmente i disturbi scompaiono da soli«, incoraggiail Dr. Mertens. Non vanno però sottovalutati. In caso didolori molto forti e persistenti, dopo una caduta o se compaiono sensazioni di intorpidimento e dolori pungenti alle braccia e alle gambe, occorre consultare sub-ito un medico. Questo vale anche se i dolori si presentanoaccompagnati da febbre o da un forte malessere generale.

Da un anno senza doloriL'operazione di Claudia ha avuto esito positivo. »Subitodopo l'operazione i dolori erano scomparsi«, racconta felice la donna. Dopo l'intervento, la paziente è stata pertre settimane in un centro di riabilitazione. Inizialmente laschiena è stata supportata da speciali esercizi e in un secondo momento ha dovuto ripristinare la muscolaturacon attrezzi da palestra. »Oggi ho ripreso a praticare normalmente sport, frequento uno studio fitness e cammino.« E soprattutto è da più di un anno non che nonha più mal di schiena. •

Peter Erik Felzer

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8 LA TUA FARMACIA

Il vostro farmacista informa

»Tutti siamo esperti quando si tratta di raffreddore.«, afferma il Dr. Ronald Eccles, ricercatore specializzato in malattie da raffreddamento presso l'Università di Cardiff, Gran Bretagna. Ce l'abbiamo tutti abbastanzaspesso. Tuttavia molte delle opinioni dei cosiddetti »esperti« sono del tutto errate. Leggete cosa pensano glispecialisti a proposito delle credenze che riguardano il raffreddore e cosa aiuti davvero ad alleviarne i sintomi.

RAFFREDDORE: LE 7 PIU’ GROSSE BUGIE

»La tua farmacia« a proposito dellenumerose dicerie e leggende su ques-to argomento ha parlato con due es-perti: il Dr. Ronald Eccles, direttoredi un centro di ricerca sulle malattieda raffreddamento ed il Dr. SteffenDommerich, specialista in otorinola-ringoiatria, per avere un'opinioneprofessionale a proposito di sette diffuse credenze che riguardano ilraffreddore.

La pioggia rende felici.Basta indossare giaccae pantaloni impermea-bili e stivali di gommase si esce a fare unapasseggiata. La circola-zione si rinvigorisce e le difese immunitarie si rinforzano.

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LA TUA FARMACIA 9

VITAMINA C BLOCCA IL RAFFREDDORE

Eccles è critico a questo proposito: »Verosimilmente questavitamina è di scarsa importanza per prevenire le malattie daraffreddamento, tanto più che quasi nessuno al giorno d'oggipresenta una carenza di questa vitamina.« A proposito di vitamina C e raffreddore esiste anche un'attuale rassegna distudi scientifici che dimostra come l’assunzione di vitamina Ca scopo preventivo non diminuisca il rischio di raffreddore. Alcuni effetti positivi possono essere osservati in termini didurata della malattia ma ciò non è più valido se l'assunzionedegli integratori avviene solamente alla comparsa dei sintomi.

RAFFREDDORE DERIVA DA “FREDDO”

Anche se il termine raffreddore contiene la parola “freddo”, il Dr. Dommerich esprime i suoi dubbi in proposito: »Di raffred-dore ci si può ammalare anche ai Tropici. Il vero responsabileè un virus, non il freddo. Ci sono però effetti indiretti del fred-do, in quanto le basse temperature possono indebolire le nostre difese immunitarie.« Eccles spiega: »Un'aria freddaabbassa la temperatura all'interno del naso, della gola e dellalaringe. Questo comporta una minor efficacia nel resisterealle infezioni, poiché il meccanismo di trasporto del muco risulta rallentato ed i globuli bianchi deputati a combattere gli agenti infettivi sono meno attivi.« Per questo motivo il raffreddore è più frequente nella stagione invernale che nelle stagioni più calde.

DOPO IL RAFFREDDORE SI HAALMENO UN PERIODO DI TREGUA

Un altro ammonimento del Dr. Dommerich: »Non si è immu-nizzati nei confronti di nuove infezioni perché il numero deivirus che causano il raffreddore è molto elevato.« Si ereditasicuramente un’immunità temporanea nei confronti dellospecifico virus che ha causato attualmente il raffreddore, ma assolutamente non nei confronti degli altri. Per questomotivo è possibile contrarre un raffreddore anche poco dopo il primo.

IL RIMEDIO DELLA NONNA: LATTE, MIELE E BRANDY

A tale proposito, Dommerich si esprime molto chiaramente:»L'alcool è da sconsigliare in caso di malattie da raffred-

damento. Può determinare una sensazione di calore temporaneo grazie al suo effetto di vasodilatazione ma nonscalda veramente.« In realtà la perdita di calore risulta addirittura aumentata a causa della maggior irrorazione sanguigna superficiale. Meglio giubbotto, maglione, sciarpa e berretto per tenere alla larga il freddo!

LA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALEPROTEGGE DAL RAFFREDDORE

Eccles: »La vaccinazione antinfluenzale non ha nessun efficacia in caso di raffreddore, perché le due patologie sono causate da virus diversi.« Nonostante i diversi agenti patogeni, i sintomi sono simili, per questo spesso ci si puòconfondere. Si parla di influenza quando improvvisamentecompare febbre elevata accompagnata da forti dolori musco-lari o alla testa. In questo caso è bene rivolgersi al medico.

ANTIBIOTICI CONTRO IL RAFFREDDORE

Quest'affermazione non è completamente errata ma neanchetotalmente corretta, avverte Dommerich: »Gli antibiotici agiscono contro i batteri. In caso di un comune raffreddorenon aiutano, perché si tratta di un'infezione virale. Può peròsuccedere che a questa si sovrapponga un'infezione batte -rica. « In questo caso la somministrazione di antibiotici puòavere un senso. Un esempio: la sinusite di origine battericache si sviluppa a partire da un semplice raffreddore.

ELIMINARE I VIRUS ATTRAVERSO IL SUDORE:

AL SOLE O FACENDO SPORTIl Dr. Dommerich non ha dubbi: »Non è consigliato sudare eccessivamente in caso di raffreddore per non mettere troppo sotto pressione cuore e circolazione.« Per questo praticare attività fisica quando si è raffreddati può esseredannoso. Se si parla di prevenzione però, l'esposizione al sole e lo sport sono molto indicati in quanto in grado di aumentare le difese immunitarie.

Dr. Frank Schäfer

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10 LA TUA FARMACIA

Test

1. Quanti anni ha?

Sotto i 30 0Da 31 a 50 1Sopra i 50 2

2. Soffre già di caduta di capelli?

Sì, ho già perso molti capelli 2Sì, ho già perso alcuni capelli 1No 0

3. Attualmente perde più capelli rispetto agli anni passati?

No, non ho notato differenze 0Ho l'impressione che me ne siano caduti di più 1Decisamente ora perdo molti più capelli 2

4. Quanti capelli perde al giorno?

Fino a 70: non ho notato capelli caduti 0Da 70 a 100: ho notato capelli caduti 2Oltre 100: ho notato spesso capelli caduti 2

5. Ha o aveva uno o più parenti di sesso maschile con stempiatura evidente? In caso di più risposte possibili, scegliete il parente più prossimo.

Sì, mio padre o mio fratello 3Sì, almeno un nonno 2Sì, almeno uno zio o un cugino 1Nessuno 0

6. Ha o aveva uno o più parenti di sessomaschile con diradamento dei capellisulla parte superiore della testa?

Sì, mio padre o mio fratello 3Sì, almeno un nonno 2Sì, almeno uno zio o un cugino 1Nessuno 0

7. Ha o aveva uno o più parenti di sessomaschile che soffriva di calvizie

Sì, mio padre o mio fratello 3Sì, almeno un nonno 2Sì, almeno uno zio o un cugino 1Nessuno 0

8. Ha o aveva uno o più parenti di sessomaschile con capelli radi e sottili?

Sì, un genitore o un fratello/sorella 3Sì, entrambi i genitori 4Sì, almeno uno dei nonni 2Sì, almeno uno tra zii e cugini 1Nessuno 0

9. Il Suo nonno materno soffriva di perdita di capelli?

Ha mantenuto una folta chioma fino a tarda età 0Solo ad una certa età hanno iniziato a cadergli i capelli. 2Era calvo già da giovane 4

Da 0 a 7 puntiComplimenti! Ha buone possibilità di nonavere alcun pensiero su un'eventuale cadutadi capelli nei prossimi anni.

da 8 a 17 puntiProbabilmente avrà problemi di caduta di capelli, in futuro. Può accettare la cosa serenamente o lasciarsi consigliare in meritodal Suo medico o farmacista.

da 18 a 27 punti Molto probabilmente il Suo problema di perdita dei cappelli è di tipo ereditario e dovrà fare i conti con una progressiva perdita della chioma. Anche in questo caso o affronta il problema in serenità o prenda in considerazione un aiuto medico o cosmetico.

Tenete conto che si tratta di un breve test che non vuole in alcun modo sostituirsi alladiagnosi medica. Se avete il sospetto che la vostra sia una calvizie incipiente, rivolgeteviin ogni caso ad un professionista, in partico -lare se il problema si presenta improvvisa-mente, interessa l'intera superficie della testa o a macchia di leopardo.

Peter Erik Felzer

VALUTAZIONE

Diradamento e stempiatura: molti uomini conoscono questo problema. Per avereun'idea sul fatto di essere o meno a rischio di perdere i capelli, sottoponetevi al nostro test. Sommate semplicemente il punteggio relativo ad ogni risposta e leggete poi la vostra valutazione.

UOMINI PIU’ A RISCHIO DI PERDERE I CAPELLI?

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LA TUA FARMACIA 11

Enciclopedia delle piante officinali

Gli omeopati impiegano l'iberide amara (Iberis amara)

nella potenza D4 in caso di disturbi cardiaci, polso irregolare,

sensazione di mancamento e fiato corto.

Già il medico greco Ippocrate,più di 2400 anni fa, trattavale ferite con l'iberide amara.Altre fonti antiche ne riferis-cono l'utilizzo anche in casodi affezioni polmonari. Solo50 anni fa però i ricercatorisono riusciti ad analizzare i com-ponenti di questa pianta. Da quelmomento è stata identificata la suaprincipale proprietà curativa: quella diriattivare  lo stomaco.

Che le sostanze amare facciano bene alladigestione è noto a tutti, basti pensare che la maggior parte deidigestivi sono proprio “amari” che contengono diversi estratti dierbe. Solamente sulla forza della pianta puntano gli estrattidell’iberide amara. I principi attivi amari in essa contenuti stimolano nel corpo una maggior produzione di succhi gastricie, se assunti poco prima dei pasti, aumentano l'appetito.

Ma non è tutto: i ricercatori hanno scoperto che gli estratti diquesta pianta hanno un'attività antispasmodica ed antinfiam-matoria. Per questo motivo sarebbero utili nella prevenzionedelle ulcere della mucosa gastrica. L'iberide amara non si puòacquistare come tale in farmacia perché i dati sul suo utilizzosotto forma di infuso sono insufficienti e non è stato deter -minato chiaramente il dosaggio appropriato. Ci sono però prodotti finiti che accanto all'estratto di iberide contengonoanche quelli di camomilla, menta piperita e cumino. Questecombinazioni sono state riconosciute utili nel trattamento dellostomaco e del colon irritabile. • PEF

Iberide amaraUna scossa alla digestione pigra

I principi amari dell'iberide promuovono la digestione. Sono stati riconosciuti per le loro proprietà antispastiche ed antinfiammatorie.

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12 LA TUA FARMACIA

Il vostro farmacista informa

Amano le piscine, scorrazzano nelle docce e perfino nei negozi di scarpe. Qui gli agenti patogeni stanno in agguato, in attesa di nuove vittime da tormentare. La farmacia può essere però d'aiuto.

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LA TUA FARMACIA 13

Nei negozi di scarpe, in hotel, addirittura tra le mura di casa sono in agguato gli agenti patogeni che provocano lamicosi del piede. Vi sveliamo le cinque più importanti zone di pericolo e come proteggervi nelle diverse situazioni.

I CINQUE CASI PIU’ FREQUENTIDI MICOSI DEL PIEDE

La piscinaIn molte piscine, ancora oggi, si trovano impianti di dis -infezione per proteggersi dai funghi. Premendo un pulsanteuna soluzione chimica scorre sui piedi, disinfettandoli. Le esperienze pratiche però non convincono: ci vuole troppotempo perché il disinfettante faccia effetto. Da alcuni anni, inGermania, gli esperti hanno deciso di rinunciare a questo tipodi intervento di prevenzione, dal momento che sembra essereinutile, ricordando piuttosto che semplici accorgimenti qualiad esempio asciugarsi scrupolosamente tra le dita dei piedidopo il bagno o la doccia siano molto più efficaci.Se nonostante questo tipo di attenzioni il fungo riuscisse comunque a svilupparsi, in farmacia troverete prodotti spe -cifici per combatterlo. In piscina però, Paradiso per i funghi,le ciabatte sono naturalmente d'obbligo!

L'hotelL'igiene in hotel è molto importante: entrare in bagno e tro -vare i bicchieri di plastica confezionati ed il water sigillato ci dà un senso di sicurezza in questo senso. Se parliamo di pavimenti però non sempre l'igiene è così accurata. Molti tap-peti nelle camere d'albergo nascondono sgradevoli sorprese:chi ci cammina sopra scalzo rischia di prendersi un fungo. Gli esperti inoltre hanno osservato che le differenze tra hoteldi lusso, ostelli della gioventù o pensioni non risultano sostan-ziali. Il primario dell'istituto per le patologie fungine e la microbiologia di Berlino, il Dr. Hans-Jürgen Tietz, avverte:»Chi ha un'infezione fungina e cammina scalzo in hotel, rischia di contaminare involontariamente gli ospiti che passeranno dopo di lui.«Indossare ciabattine usa e getta che spesso vengono fornitedall'hotel non vi farà vincere un premio di bellezza ma consentirà di proteggere i vostri piedi. Inoltre il Dr. Tietz consiglia di aggiungere un prodotto contro le micosi del piedenella propria farmacia da viaggio.

Il negozio di scarpeLa stagione dei sandali e delle scarpe aperte è decisamentequella più a rischio. Finché le signore trovano il modello che lesoddisfi, serve il suo tempo, passando rapidamente da un paioall'altro, senza rendersi conto di mettersi in questo modo in una situazione che può diventare pericolosa per i loro piedi.Il rischio è elevato soprattutto se le scarpe sono in esposizione,a disposizione di chiunque voglia provarle. Molti lo fanno a

piedi scalzi, lasciando dietro di sé potenziali agenti infettivi.Problema analogo si riscontra nei posti dove le scarpe ven -gono affittate, come sale da bowling o piste da sci. Prima diprovare la scarpa è buona norma indossare sempre i calzini chein genere vengono forniti dal negozio stesso o, ancora meglio,portarsi i propri da casa e poi lavarli ad almeno 60°C. Chi poivuole andare proprio sul sicuro, farebbe bene a spruzzare ilnuovo paio di calzature acquistato con uno spray antifungino,reperibile in qualsiasi farmacia.

Tra le mura di casaAnche a casa propria, considerata un rifugio sicuro ed acco-gliente, si nascondono spesso pericoli inaspettati: oltre ai piùdisparati incidenti che possono accadere, è anche il luogo dicontagio numero uno per le micosi. Molte persone credonoancora che un'infezione fungina sia possibile solo in piscina oin sauna ma dal momento che a casa propria non prendono le dovute precauzioni è proprio qui che si infettano più di frequente, soprattutto se altri componenti della famiglia soffrono di questo problema. In questo caso è bene evitare dicamminare scalzi finché il convivente non abbia curato la suamicosi. Per evitare di diffondere l'infezione, lavare accurata-mente la biancheria. In farmacia è possibile acquistare anchedetersivi specifici con azione disinfettante.

Lo spogliatoio»20 giocatori in uno spazio ristretto, che si accalcano su strettepanchine di legno. Il pavimento sembrava un percorso diguerra. « Così Fabian Boll, calciatore professionista, descrivelo stato dello spogliatoio della sua squadra, prima degli inter-venti per portarlo nelle attuali condizioni. »Igiene e puliziadovrebbero essere scritte a lettere cubitali in qualsiasi spog -liatoio sportivo. Non importa l’apparenza della squadra o in che divisione si giochi.« Questo è il consiglio del medicosportivo Dr. Johannes Holz.Soprattutto nelle docce e nell'antibagno, dove molti sportivicamminano scalzi, i funghi sono in agguato. Per evitare il contagio, in molte società è valida la regola implicita di indos-sare le ciabatte. Affinché i piedi restino in perfetta salute, il Dr. Holz consiglia di arieggiare adeguatamente le scarpe, asciugare bene i piedi e non scambiare con altre persone calzini, asciugamani o calzature. •

Peter Erik Felzer

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14 LA TUA FARMACIA

Il vostro farmacista informa

L’ECG classico viene fatto sdraiati e dura al massimo dieci minuti.Lo stesso tempo serve al medico per valutare attentamente i risultatidell'esame.

Picchi e linee: per i profani un ECG appare complicato quanto lo schema elettrico di un computer. I medici stessihanno bisogno di anni di esperienza per poter leggere correttamente le informazioni in esso contenute. Ecco descritto, in cinque passi, come funziona questo esame.

COSÌ FUNZIONA UN ECG

1. Cosa significa l'abbreviazione ECG?Questa sigla sta per elettrocardiogramma. La parola »cardio« indica che ha a che fare con il cuore, »elettro« staper elettricità e »gramma« non c'entra nulla con i grammima indica invece che si tratta di una registrazione o di una misurazione. Il termine “gramma” in lingua grecasignifica lettera o testo scritto. Un apparecchio ECG

misura perciò l'attività elettrica del muscolo cardiaco. Maper quale motivo il cuore ha bisogno di corrente? »Nonpossiamo pensare tutto il tempo a far battere il nostrocuore« spiega il Dr. Hans-Jürgen Becker, cardiologo. »Perquesto motivo il nostro corpo ha provveduto dotandosidi un orologio interno automatico. E questo funzionagrazie ad una corrente«, spiega l'esperto.

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Soluzione del gioco a pag.28.

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Un ECG può mettere in evidenza un infarto in fase acuta ma anche uno pregresso.

2. In cosa consiste l'esame?Il medico collega il paziente all'apparecchio ECG: dieci elettrodi, piccoli dischetti di metallo, vengono applicati supetto, braccia e gambe del paziente. In maniera analoga ad unsegnale radio, l'elettricità del cuore diventa rilevabile sulla superficie corporea. Gli elettrodi trasmettono le informazioniall'apparecchio ECG attraverso un cavo. Questo amplifica i segnali, in modo che possano essere letti più facilmente. Alla fine il medico ottiene una stampa dei risultati. L'esameviene eseguito in posizione supina e dura al massimo dieciminuti. Lo stesso tempo serve al medico per valutare attenta-mente i risultati dell'esame.

3. Quando il medico esegue un ECG?»In tutte quelle patologie che coinvolgono il cuore, l'ECG è la base per una corretta diagnosi«, spiega il Dr. Becker. »Ad esempio aiuta a scoprire un infarto in fase acuta o verifi-catosi precedentemente. Consente anche di valutare se ci siano compartimenti del cuore affaticati o se sussistanoalterazioni del ritmo cardiaco.« Generalmente l'ECG vienesvolto da un medico internista o da un cardiologo, in alcunicasi anche da medici di base specializzati in questo tipo diesame.

4. Cosa si nasconde dietro le linee e picchi che stampa l'apparecchio ECG?Il medico osserva innanzitutto la regolarità del ritmo car -diaco. Quanto è veloce o lento il cuore? A quale velocità sitrasmettono i segnali elettrici all'interno del cuore? Quandoil cuore è sano le linee e picchi si trovano a precisi intervallil'uno dall'altro. Da questo si deduce, se gli impulsi elettricivengono trasmessi correttamente dagli atri ai ventricoli delmuscolo cardiaco.

Becker: »Se l'ECG si scosta da questi parametri, possono essere evidenziati disturbi nella conduzione elettrica nel cuore. Questo è importante se si tratta di un effetto indesiderato di un medicinale o se sia necessario un pacemaker.« L'altezza dei picchi può essere aumentata da un ingrossamento della parete ventricolare o diminuitada un enfisema polmonare. Picchi molto alti segnalatidall’elettrodo toracico sinistro indicano un ispessimentodella parete muscolare del cuore sinistro. Un innalzamentodei picchi degli elettrodi toracici destri segnala invece unispessimento del cuore destro. Questo permette al medicodi diagnosticare ad esempio se una disfunzione nella chiusura delle valvole cardiache o ipertensione impedisconoil corretto lavoro del cuore.

5. Cos'è un ECG da sforzo? E uno dinamico?L'ECG convenzionale viene anche chiamato ECG a riposo.Accanto a questo c'è il cosiddetto ECG da sforzo. Viene eseguito quando il corpo è  sottoposto ad un'attività fisicaintensa, su una ciclette o un tapis roulant. Nell'ECG dinamico un apparecchio mobile valuta invece la correntecardiaca nell'arco delle 24 ore. Questo esame specifico serveper identificare le aritmie che non si manifestano ad intervalli regolari. Il medico applica in questo caso sei elettrodi e li collega ad un apparecchio ECG di piccole dimensioni che può essere portato senza problemi dal paziente, anche appeso alla cintura. •

Peter Erik Felzer

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16 LA TUA FARMACIA

Il vostro farmacista informa

ASSUMERE CORRETTAMENTE I MEDICINALI CONTRO L’OSTEOPOROSI

Circa un quarto della popolazione oltre i 50 anni soffre di atrofia delle ossa. Con i medicinali contro l'osteoporosi occorre una particolare attenzione. Risultano infatti efficaci solamente se si seguono esattamente le particolari indicazioni di assunzione.

Medicinali moderni e calcio e vitamina D contribuiscono a

rallentare il riassorbimento osseo.

Grazie alle misurazioni della densità ossea, i casi diatrofie delle ossa, com'è anche chiamata l'osteoporosi,possono essere facilmente individuati. Nonostantequesta possibilità di questo tipo di diagnosi precoceperò, in molti casi, la patologia viene riconosciuta solo quando la persona subisce fratture a causa dellastruttura eccessivamente porosa dell'osso, momentoin cui servono al più tardi i moderni medicinali control'osteoporosi.

Influenzano la stabilità delle ossa attraverso duemeccanismi d'azione: limitano il riassorbimentodell'osso o stimolano la sua ricostruzione. Inquesto modo aiutano a prevenire nuove fratture.I pazienti riacquistano una migliore qualità divita.

Un’importante famiglia di principi attivi è costi-tuita dai bifosfonati, tra i quali si distinguonoalendronato, risendronato,zolendronato o iban-dronato. I bifosfonati, grazie alla loro efficaciaterapeutica, vengono impiegati da diversi anninel trattamento dell'osteoporosi. Diminuisconoil riassorbimento dell'osso e ne migliorano ladensità minerale. In questo modo le ossa tor -nano ad essere più resistenti, diminuendo perciòil rischio di fratture.

Per lungo tempo i bifosfonati sono stati dispo -nibili solo in forma di compresse. A seconda deidiversi principi attivi la somministrazione puòessere giornaliera, settimanale o mensile. L'effi-cacia di questi farmaci si ottiene solamente se siassumono a digiuno, con circa 200 ml di acquadel rubinetto o acqua in bottiglia con un bassoresiduo fisso, almeno trenta minuti prima di colazione e mantenendo una posizione eretta. La posizione corporea eretta dovrebbe esseremantenuta per almeno mezz'ora dopo l'assun-zione e durante questo lasso di tempo nonvanno assunti cibi né bevande.

Oggi sono disponibili anche bifosfonati sottoforma di iniezioni trimestrali o infusioni venoseannuali. I principi attivi ibandronato e zolen-dronato vengono iniettati in vena dal medico.Gli effetti collaterali che possono manifestarsiincludono debolezza, nausea o sintomi simil-influenzali. L'assunzione di bifosfonati in formadi compresse può invece determinare effetti in-desiderati a livello gastro-intestinale. •

Christina Brunner, farmacista

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Famiglia giovane

»Ahi!« grida Lena, sei anni, mentre si arrampica al parcogiochi. Scivolando lungo la trave di legno, si è infilata una scheggia in un dito. »Fammi vedere«, le dice il suopapà. Sanguina appena appena e la scheggia è ben visibile. »E' meglio che andiamo a casa, così posso occuparmi dellatua manina.«

Dalle schegge di legno alle spine di cactusIl Dr. Guido Siebenhaar risponde alla domanda sulla pericolosità delle diverse schegge. »In caso di unascheggia nella pelle, sono determinanti le dimensioni, la localizzazione e l'esten -sione della lesione«, spiega il der -matologo. »Se parliamo di unascheggia di piccole dimensioni,non importa se di legno, metallo,vetro o una spina di cactus facil-mente estraibile con una pinzetta, si può toglierla da soli senza troppe difficoltà.« In tutti gli altri casi il Dr. Siebenhaar consiglia di consultare un medico. Soprattutto se la scheggia resta piantata profondamente nella pelle.

Dopo pochi minuti Lena ed il suo papà sono già a casa. Lui prende una pinzetta dall'armadietto dei medicinali e dal suo studio procura una lente d'ingrandimento. Conattenzione riesce ad afferrare la scheggia con la pinzetta.»Siamo stati fortunati, è venuta fuori subito.«

Prevenire un'infezione»Prima di tutto bisogna rimuovere completamente il corpoestraneo«, spiega il Dr. Siebenhaar. Poi è necessario pulireaccuratamente la lesione. »Bisogna evitare l'infezione dellaferita che può manifestarsi con arrossamento, gonfiore, puso dolore«. Per una prima disinfezione secondo  Siebenhaar sipuò scegliere ad esempio una soluzione a base di cetilpiridinao di iodio. Questi prodotti si trovano in farmacia, senzaobbligo di ricetta. »In seguito si può applicare una crema

antibatterica, ad esempio a base dineomicina e bacitracina. In questomodo si riduce il rischio d’infezionedella ferita.«

Un cerotto serve a proteggere la ferita. »Va sostituito una volta al giorno«, si racco -

manda Siebenhaar. Altrettanto importante: »Con -trollate immediatamente la validità della vostra vaccina -zione antitetanica!!« Questa vaccinazione salvaguardia daltetano, un’infezione mortale. Il contagio da parte dei batteri che causano questa malattia può avvenire tramite ferite piccolissime. Chi non è certo di essere ancora protettodal vaccino, dovrebbe rivolgersi ad un medico. Il consigliogenerale è comunque quello di chiedere ad un medico didare un'occhiata alla ferita se il paziente è un bambino, unadonna in gravidanza o un malato cronico, in particolarmodo se il sistema immunitario è già compromesso.

Più di un cerottinoIl papà di Lena disinfetta la ferita. I nuovi prodotti non bruciano neanche, un vantaggio soprattutto per i piccolipazienti. Per finire applica un cerotto colorato sul ditino. E per consolare la piccola una caramella al lampone è proprio quello che ci vuole. •

Peter Erik Felzer

Parco giochi, giardino o posto di lavoro: è facile infilarsi una scheggia nella pelle! Nella maggior parte dei casi le ferite che provocano si risolvonosenza problemi e in farmacia si possono trovare aiuti adatti.

PRONTO SOCCORSOSCHEGGE

La scheggia si riesce a rimuovere facilmente con una pinzetta? Allora non occorre l’aiuto del medico.

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18 LA TUA FARMACIA

UNA BELLA PELLE NONOSTANTE IL DIABETEPiù dell'80% dei diabetici soffre di modificazioni patologiche della pelle, senza sapere che tali disturbi possono esserelegati proprio a questa malattia metabolica.

La causa principale dei problemi cutanei nel diabeticoè la diminuita produzione di sudore e sebo. Dopo alcuni anni di diabete, poi, peggiora anche la micro -circolazione superficiale e a questa si aggiungono ulteriori disturbi dovuti a danni ai nervi periferici.Una delle conseguenze più frequenti è che la pelle sisecca, diventa fragile, squamosa e pruriginosa. Unapelle di questo tipo reagisce in maniera eccessiva agli stimoli esterni. Inoltre la naturale protezione neiconfronti dei batteri risulta indebolita.

Il primo passo è un'attenta igiene. Come si può proteggere la propria pelle se si è dia-be tici? Estremamente importante è che la glicemia sia tenuta costantemente sotto controllo. La pelledev’essere poi correttamente detersa e curata.

La pulizia corporea non deve seccare ulteriormente la pelle. Per questo motivo é importante non farsi ladoccia tutti i giorni ed il bagno dev’essere un’eccezionese si soffre di diabete.

Utilizzare i docciaschiuma con moderazione e solo per le regioni corporee in cui si suda particolarmente.Per il resto del corpo é sufficiente sciacquarsi conacqua che non dev’essere troppo calda. Si possonousare anche detergenti delicati a pH neutro e senza coloranti, profumi o altre sostanze chimiche.

Dopo la doccia asciugare con attenzione la pelle conun asciugamano morbido senza lasciare zone del corpo

I diabetici tendono ad avere una pelle tropposecca, per questo motivo una cura attenta è moltoimportante per mantenerla bella ed elastica.

Informazioni per i diabetici

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VALIDITÀ ESENZIONI PROLUNGATA

LA VALIDITÀ DELLE AUTOCERTIFICAZIONI DAL TICKET

PER MOTIVI DI REDDITO VIENE AUTOMATICAMENTE PROLUNGATA FINO

AL 31. OTTOBRE 2012.

A PARTIRE DA NOVEMBRE IL MEDICO STAMPERÀ LA CORRETTA ESENZIONE

DIRETTAMENTE SULLA RICETTA. PERTANTO NON SARÀ PIÙ NECESSARIO COMPILARE L’AUTOCERTIFICAZIONE.

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umide che possono offrire un terreno di crescita ideale perfunghi e batteri.

Quando la pelle é asciutta é buona abitudine applicare unalozione o un’emulsione rilipidemizzante per ripristinare ilcorretto grado di idratazione della pelle stessa. Anche questiprodotti dovrebbero avere un pH neutro e non contenerecoloranti, profumi né altri ingredienti chimici non neces sari.Emulsioni contenenti urea (in genere al 5 o al 10%) si sonodimostrate molto efficaci. Si distribuiscono facilmente sullasuperficie corporea e vengono rapidamente assorbite. Lecreme non sono invece cosí indicate per superfici estese per-ché essendo piú dense sono piú difficile da spalmare.

Al minimo problema ai piedi, subito dal medicoIl piede diabetico richiede una particolare attenzione dopo ladoccia. Gli spazi interdigitali offrono un buon habitat per lacrescita dei funghi e vanno perció asciugati con estrema cura.Calli, duroni e zone di pressione possono diventare un pro-blema in quanto rappresentano una possibile via di accessoper i microrganismi. Al minimo problema é bene chiedere il consiglio del medico, in modo che, a causa della giá citatamicrocircolazione non cosí efficiente, da essi non si sviluppila sindrome del piede diabetico.

Al sole per metá tempoSoprattutto nella bella stagione, trascorriamo molte oreall’aria aperta, sulla terrazza, in giardino, in piscina o sullaspiaggia. La luce solare aumenta le difese immunitarie, contribuisce al nostro benessere generale, stimola la circo -lazione ed il metabolismo e la produzione di vitamina D.Un’eccessiva esposizione ai raggi UV peró secca la pelle edaumenta il rischio di cancro. Siccome la pelle dei diabeticinon riesce a trattenere un sufficiente quantitativo di sebo edumiditá, risulta essere molto piú suscettibile agli agenti esterni e la protezione solare intrinseca della pelle é note -volmente inferiore. Il tempo di esposizione al sole per un dia-betico dovrebbe pertanto essere ridotto della metá ris pettoad una persona dello stesso fototipo ma non affetta da questapatologia. Non é molto!

Nei diabetici che presentino danni a livello dei nervi peri -ferici che interessano le gambe, presumibilmente li avrannoanche in altre zone del corpo. Per questo motivo i segnali di avvertimento di un’ustione solare possono non essere percepiti tempestivamente.

La soluzione é una sola: trovarsi un posticino all’ombra equando si è in spiaggia indossare sempre una T-Shirt anzichésolo i pantaloncini da bagno o il bikini, per proteggersi dalsole. Inoltre é assolutamente necessaria una crema solare conun fattore di protezione molto elevato. Ricordiamo anchequanto sia importante applicare i prodotti solari almenomezz’ora prima dell’esposizione, in modo che abbiano il tempo di fare effetto. Alla sera utilizzate una lozione doposole rinfrescante e rilipidemizzante. •

Dr.ssa Ingrid Helmstädter, specialista in medicina interna,

diabetologia e scienze della nutrizione

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Posizione di rilassamentoSdraiatevi sulla schiena, con le gambe divaricate almenodella larghezza delle spalle ed i piedi che cadono rilassativerso l'esterno. Posizionate le braccia a circa 20 cm dal corpo, i palmi delle mani rivolti verso l'alto. Il corpodovrebbe risultare simmetricamente disposto. Chiudetegli occhi, rilassate e contraete alternativamente le diverseparti del corpo, una dopo l'altra. A questo punto restate immobili e concentratevi esclusivamentesulla respirazione. Attraversate mentalmente ilvostro corpo, rilassando uno dopo l'altropiedi, gambe, bacino, schiena, risalendofino alla testa. Passate poi agli organi interni, dall'intestino al cervello, fino aquando l'intero corpo sarà rilassato.Restate in questa posizione per almenodieci minuti, senza muovervi, respi-rate a fondo e lentamente e nonpensate a nulla.

Mezza ruotaSdraiatevi sulla schiena. Poggiate le piante dei piedi a terra e “cammi-nate” verso il vostro fondo-schiena. Afferrate le caviglie esollevate sedere e bacino,spingendoli entrambi il piùpossibile verso l'alto. Man-tenete questa posizione percirca un minuto e contraetecon decisione i muscoli glutei.

Il vostro farmacista informa

5 ESERCIZI YOGADA FARE A CASA

Da 8 a 80 anni, lo yoga è adatto a quasi tutte le età. “La tua farmacia” vi offre qualche consiglio per iniziare questa pratica attraverso cinque semplici esercizi.

Molte persone cercano nell’yoga un metodo per rilassarsi ed affrontare meglio lo stress quotidiano.

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Posizione del bambinoSedetevi sui talloni, le ginocchia possono essere leggermentedivaricate. Piegatevi in avanti appoggiando il tronco alle vostre cosce. La fronte tocca terra, le braccia sono disteseall'indietro lungo le cosce e le spalle sono rilassate. Mante -nendo questa posizione inspirate ed espirate profondamenteda cinque a dieci volte.

L'alberoMantenete una posizione eretta e portate il peso sulla gambadestra. Piegate la gamba sinistra ed appoggiate la pianta delpiede contro la parte interna della coscia destra. Guardatefisso un punto sulla parete davanti a voi e sollevate inizial -mente le braccia davanti al petto, poi fin sopra alla testa. Respirate ritmicamente mantenendo questa posizione percirca 30 secondi. Ripetete l'esercizio con l'altra gamba.

Il triangoloMantenete una posizione eretta, le gambe separate di circa unmetro l'una dall'altra. Ruotate il piede destro verso l'esterno, ilsinistro resta rivolto in avanti. Inspirando, stendete il bracciosinistro verso l'alto coprendo l’orecchio. Espirando piegate ilvostro corpo verso il lato destro, lasciando scivolare la manodestra verso il basso lungo la gamba. Le gambe restano dritte,anche e tronco non vanno ruotate. Il braccio sinistro restalungo l’orecchio fino a trovarsi parallelo al pavimento. Effettuate alcune respirazioni profonde.  Inspirando risolle -vatevi e ripetete poi l'esercizio dall'altro lato.

»Per iniziare a praticare lo yoga sono importanti la guida e le correzioni da parte di un maestro, solo così possono essere evitati errori di postura«, spiega Jonas Müller, insegnante presso uno dei centri Sivananda Yoga, una delle organizzazioni interna -zionali di questa pratica. »Lo yoga non ha nulla a che fare con la competizione. Bisognaimpegnarsi ma mai esagerare. Ciò significa rispettare i propri limiti che possono variaredi giorno in giorno«, spiega Müller.

Il programma base, che comprende oltre alle posizioni yoga, denominate Asanas, ancheesercizi di respirazione e tecniche di rilassamento, viene insegnato a fondo durante corsispecifici. Questo sarebbe il miglior inizio anche per poter poi praticare lo yoga a casapropria. •

Peter Erik Felzer

CHI É STATO COLPITO DA ICTUSAPPROFITTI DELLO YOGALo yoga puó aiutare i pazienti soprav-vissuti ad ictus con problemi di equili-brio. Questo é il risultato di un piccolostudio dei ricercatori dell’Universitádell’Indiana, Stati Uniti. Secondo gliscienziati, infatti, gli esercizi yoga aiuterebbero queste persone a riacquistare sicurezza nel camminaree stare in piedi.

Per lo studio i ricercatori hanno rivoltol’attenzione a pazienti che avesserosubito un ictus almeno sei mesi primae che in seguito a quell’episodio aves-sero risentito di problemi di equilibrio. I 47 candidati, per la maggior parte uomini, sono stati divisi in tre gruppi. I pazienti del primo gruppo hannopreso parte 2 volte a settimana adun’ora di yoga, seguiti da un maestro.Il secondo gruppo e’stato denominatoyoga-plus: oltre alle 2 ore settimanalidi yoga hanno seguito anche un corsodi rilassamento. L’ultimo gruppo nonha preso parte a nessun corso yoga.

Dopo otto settimane i pazienti dei primi due gruppi hanno dimostrato diaver riacquistato molta piú sicurezzanel camminare e nello stare in piedi rispetto al terzo gruppo. Il migliora-mento dell’equilibrio ha diminuito in queste persone la paura di cadere,permettendo loro di riprendere auto-nomamente i compiti della vita quo -tidiana. Gli studiosi hanno peró ammesso che i benefici dello yoga suquesto tipo di problema andrebberoconfermati nell’ambito di uno studiopiú esteso.

CONSIGLI:Indossate abiti comodi quando praticate gli esercizi yoga. Toglietepossibilmente orologi, occhiali e gioielli. Prima di eseguire la prima posizione, quella della mezza ruota, iniziate con cinque minuti di rilassamento.

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Al mattino: giochi d'acquaPelle vellutata: via i vestiti e dentro in bagno! Iniziate con unpeeling corpo: mescolate 500 grammi di sale marino con un vasetto di panna da montare e massaggiatevi delicatamente ilcorpo. Questo stimola la circolazione, il ricambio metabolicoed ammorbidisce la pelle. Risciacquatevi sotto il getto delladoccia.

Bagno dei sensi: con la giusta musica, candele profumate eduna tazza di tisana rilassante, ad esempio con fiori d'arancio emelissa, immergetevi nella vasca da bagno. Aggiungeteall'acqua della vasca due litri di siero di latte e due cucchiai di olio d'oliva. Importante: versate la miscela nella vasca primadi riempirla di acqua.

Mentre i vostri muscoli si rilassano, applicate una maschera peri capelli preparata con due cucchiai di miele, uno di olio dimandorle ed un tuorlo d'uovo. Lasciate agire l'impacco percirca 30 minuti, avvolgendo la testa in un asciugamano, poi risciacquate. Non risciacquate invece il corpo, asciugatevi solamente tamponando con un asciugamano.

Pedicure: anche se dopo il bagno vi sentite pieni di energia, la pressione potrebbe improvvisamente crollare. Per questomotivo dedicatevi qualche momento di coccole e sonnecchiateprima di passare alla pedicure: finché è ancora morbida, rimuovete la pelle morta con una pietra pomice o una raspa,spingete indietro le cuticole con una spatolina di legno e applicate una crema nutritiva. Come mini-massaggio, passatela mano a pugno una decina di volte nell'incavo del piede.Questo serve a stimolare le zone di riflessologia plantare e contribuisce a rilassarci.

Il vostro farmacista informa

Una carezza per i vostri capelli. Massaggiate i capelli con una miscela di due cucchiai di

miele, uno di olio di mandorle dolci ed un tuorlo d'uovo. Avvolgete la testa in un asciugamano

e lasciate agire per circa mezz'ora.

DAY SPA A CASAFrenesia, rumore, preoccupazioni...la quotidianità è per la maggior parte di noi fonte di stress e qualche momento di pace senza pensieri diventa una necessità. Sempre più hotel offrono pacchetti con trattamenti wellness. Purtroppo questo è un lusso che non è possibile concedersi molto spesso. Vi sveliamo alcune ricette di bellezza fai-da-te, in modo da portarvi il piacere ed il relax direttamente a casa.

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Nel pomeriggio: happy hour con gel e cremeGambe perfettamente lisce: La schiuma da barba solleva i pelie riduce il rischio di tagliarsi col rasoio. Svantaggio: dopo duegiorni occorre ripetere l'operazione, perché la radice del pelonon viene rimossa. Un effetto più duraturo è garantito dalla ceretta a caldo. Un gel a base di aloe vera dona idratazione alla pelle dopo la rasatura o la ceretta.

Maschera viso dai Caraibi: aggiungete due gocce di olio essenziale di geranio in una bacinella di acqua calda, mescolatebene e poi immergete due panni morbidi di cotone, strizzatelied applicateli per un paio di minuti su viso e decolleté. Questodilata i pori e prepara la pelle per la maschera peeling alla papaya. I delicati enzimi contenuti nel frutto, ammorbidisconoe staccano le cellule morte, facendo posto alle nuove. Amal -gamate un cucchiaino di miele con la polpa del frutto, applicatesu viso e decolleté e lasciate agire per circa 20 minuti. Sciacqua-te con acqua tiepida ed applicate la vostra crema viso.

Alla sera: rituale aromaticoFinale profumato: »Un buon profumo dona energia, illuminail viso ed allunga la vita«, recita una massima buddista. Accen-dete un bastoncino d'incenso alla fine del vostro programma dirilassamento, accoccolatevi sul divano e fermatevi a guardare ilfumo che sale lentamente verso l'alto. Chi invece preferisce leessenze, può scegliere una miscela calmante a base di lavanda,geranio e bergamotto da aggiungere nel diffusore. •

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Consigli nutrizionali

RUCOLA: UN’INSALATA GRADEVOLMENTE AROMATICAHa un sapore piccante e gradevole ed è ricca di vitamine, minerali e glucosinolati. A causa del suo elevato contenutoin nitrati, non è consigliabile mangiare quantità eccessive.

Negli anni Ottanta un nuovo star sale sul palco delle insa-late. Importato dall’Italia conquista le cucine: la rucolaera la nuova protagonista e si accompagnava a lattuga,iceberg e dolcetta. In realtà si tratta della riscoperta di unapiccola pianta già conosciuta nell'antichità ma da tempodimenticata, chiamata in tedesco “Rauke”.

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Rucola selvatica e rucola gentile Sfusa o confezionata nei più svariati e fantasiosi modi, sulmercato si trovano due diverse qualità di rucola. La rucolagentile che ha foglie larghe ed un aroma meno intenso e la rucola selvatica, con le sue foglie più seghettate ed allungate,che ricordano vagamente quelle del dente di leone.

A differenza della lattuga, la rucola ha un sapore molto aroma-tico: le foglie hanno un caratteristico sapore leggermenteamaro e piccantino, derivante da sostanze solforate chiamateglucosinolati, sostanze tipiche della famiglia delle crocifere,alla quale appartengono, accanto alla rucola anche i cavoli, ilrafano, il ravanello o il crescione. Sminuzzando i tessuti dellapianta, i glucosinolati si scindono, liberando gli isotiocianatidalle importanti proprietà salutistiche.

Eliminate gli steliUn altro asso salutario della rucola: l'elevato contenuto in betacarotene. Quale precursore della vitamina A, ha una potente azione antiossidante. Ciò significa che rende inoffen-sivi i radicali liberi, che altrimenti potrebbero causare dannianche gravi alle cellule fino a distruggerle. In più la rucolaoffre vitamina C e potassio.

Purtroppo la rucola è ricca anche di nitrati, composti dell'azotoche servono alla pianta per crescere. Si trovano naturalmentenel terreno e nei prodotti fertilizzanti. I nitrati come tali nonsono dannosi per la salute ma il nostro corpo li trasforma in nitriti a partire dai quali possono formarsi nitrosamine, sostanze procancerogene. I nitrati sono immagazzinati soprattutto all'interno degli steli delle foglie, per questo èbene eliminarli. Ad ogni modo non esagerare con il consumodi rucola.

Meglio mistaUna buona idea è quella di mescolare la rucola ad altre insalate,combinandole magari con ingredienti ricchi in vitamina C.Questa vitamina ha un potere antiossidante che riduce la formazione di nitrosamine. Quindi condite la vostra insalatacon succo di limone, sminuzzate peperoni rossi nell’insalata o accompagnatela con un bicchiere di succo d'arancia. Oltrealla vitamina C anche la vitamina E riduce la produzione dinitrosamine. E' contenuta in quantità elevate ad esempionell'olio di germe di grano, in quello di girasole e di colza oppure nelle nocciole.

Dopo l'acquisto la rucola si conserva in frigorifero per alcuni giorni, avvolta in un canovaccio umido. Dopo avercontrollato che non ci siano foglioline estranee, la si lascia inammollo qualche minuto nell'acqua fredda e poi la si asciugacon cautela nella centrifuga. A questo punto vanno tolti glisteli più grossi, e la rucola è pronta per essere gustata. Un classico antipasto la vede accompagnata a scaglie di parmi-giano insieme ad un dressing speciale: preparate una vinai-grette con aceto balsamico, senape, miele e olio di noce, aggiungete una cipolla tagliata finemente ed aggiustate di salee pepe. Le sue foglie verde scuro danno una nota di colore adinsalate di patate o a paste fredde, sono deliziose sulla pizza insieme a prosciutto crudo di Parma o possono essere tras -formate in un gustoso e saporito pesto insieme a pinoli, aglio,olio d'oliva e parmigiano.

Ricetta per una baguette croccante Un tocco in più nel burro aromatico: mondate 100 g di rucolae tritatela finemente, aggiungete 80 g di parmigiano grattugiato di fresco e la spremuta di due spicchi d'aglio.Amalgamate il tutto con un pezzetto di burro e condire consucco di limone, sale e pepe. Il burro così aromatizzato può accompagnare patate, carne grigliata o semplicemente unpane croccante, magari appena sfornato. Buon appetito! •

Osservatela con attenzione: talvolta possono finire nella confezioneche acquistate al supermercato anche piantine simili, come ad esempio il senecio, dannoso per il fegato. Quandopreparate la rucola, allontanate eventuali intrusi e non mangiateli.

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Denominazione citata nell’erbario del 1653: Millefolium officinarum album

Denominazione attuale:Achillea millefolium s.l.

Achillea millefoglieL'achillea è diffusa in tutto il mondo; sulle Alpi possiamo trovarla fino ad un'altitudine di quasi 2000 m. Può essere annoverata tra le piante medicinali di maggior importanza e viene impiegata nei disturbi digestivi e nei dolori mestruali.

Denominazione citata nell’erbario del 1653: Absynthium latifolium vulgare

Denominazione attuale:Artemisia absinthium

AssenzioOriginario delle regioni aride dell'Europa,l'assenzio viene oggi coltivato in tutto ilmondo. Si tratta di un arbusto che può raggiungere un'altezza di oltre un metro e che diffonde un odore fortemente aromatico. Anche in piccole quantità ha un sapore molto amaro e per questo motivo viene impiegato per stimolare l'appetito e regolare la digestione.

Impressione

L’ERBARIO DEL 1653 CUSTODITO AL MUSEO DELLAFARMACIA DI BRESSANONE Gli erbari sono raccolte di piante essiccate e pressate, che per lungo tempo hanno rappresentato una parte importante della formazione professionale di farmacisti e medici, quale importante materiale di studio e consul-tazione. Gli esemplari storici, se ben conservati, possono fornire preziose informazioni riguardo alle piante esistite in passato e consentono il confronto tra le specie antiche e quelle attuali.

Sul cartellino che accompagna la raccoltadi piante appartenente al fondo delMuseo della Farmacia di Bressanone, silegge „Erbario realizzato a Padova nel1653“. Il giardiniere che a quell’epoca lavorava nel famoso Hortus medicusdell’Università di Padova, raccolse e pres-sò 947 piante officinali, le fissò in ordinealfabetico sulle 193 pagine del libro escrisse accanto ad ogni esemplare la suadenominazione latina, alla quale intempi più recenti è stata aggiunta quellain lingua tedesca. Tutte le definizionisono da riferirsi comunque all’epoca precedente alla nascita di Carl vonLinné, vissuto nella metà del 18. Secolo eal quale si deve la classificazione tassono-mica delle piante in vigore ancora oggi.

Con l’aiuto della Biblioteca Statale dellaBaviera, il prezioso e raro erbario è statorecentemente restaurato e digitalizzato.Grazie alle fotografie di ottima qualità,ora le piante possono essere studiatesenza dover più maneggiare la delicataopera: le denominazioni storiche ven -gono „tradotte“ nella nomenclatura attuale e gli utilizzi antichi delle pianteofficinali vengono confrontati con le conoscenze scientifiche attuali.

Visitando il Museo della Farmacia diBressanone resterete stupiti dalla versio-ne virtuale dell'erbario in cui le foto e le descrizioni delle piante in formato digitale sono accompagnate dalle cita-zioni sempre aggiornate delle pubbli -cazioni dei ricercatori sull’opera.

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Denominazione citata nell’erbario del 1653: Ulmaria flore collecto

Denominazione attuale:Filipendula ulmaria

UlmariaLa Filipendula ulmaria (nota anche come spirea ulmaria) è conosciuta principalmente per le sue proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche: viene utilizzata per alleviare i dolorireumatici, ma anche negli stati febbrili e influenzali. L’attività è legata alla presenzanella pianta di derivati salicilici(simili al principio attivodell’aspirina) e dai flavonoidi. Il nome deriva dal greco speirain allusione alla forma dei frutti "a spirale" e ulmus per la somiglianza della strutturadella foglia a quelle dell’olmo.

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CACCIA ALL’ERRORE:

La foto qui a sinistra é quellaoriginale, nella riproduzionesottostante sono stati cambiati 8 piccoli particolari. Quali?Buon divertimento!

La soluzione si trova a pag. 15.

Immagini in questa edizione:Copertina »Starker Rücken« SIGN-Kommunikation,Immagini ed illustrazioni SIGN-Kommuni kation (P.2, 3, 4, 6, 7, 8, 10, 11, 12, 14, 16, 17, 18, 20, 22, 24/25), Museo della Farmacia Bressanone (S. 26/27).