La valutazione d’efficacia - mise.gov.it · Riqualificazione socio economica ed ambientale del Centro Storico-PIC URBAN-Localizzazione centro storico comune di Catanzaro ... Progetto

Dipartimento per le Politiche di SviluppoUVER - Unità di Verifica degli Investimenti Pubblici

La valutazione d’efficacia: secondo rapporto UVER

Allegato 3: le schede degli interventi

N.B.: Le schede sono ordinate per situazione dell'intervento: “concluso in esercizio” e “concluso non in esercizio”. All’interno di ciascuna delle due tipologie, l’ordine è alfabetico per regione. La funzione “segnalibro” visibile a sinistra del testo raggruppa gli interventi per regione, a prescindere dalla loro situazione.

Febbraio 2007

INDICE INTERVENTO PER SITUAZIONESituazione: 'Concluso in esercizio'

Titolo ValutazioneRegioneDiga di Penne sul fiume Tavo. Opere di completamento (C.B. Centro) Positiva 9ABRUZZO

Trasformazione e completamento impianto a Servizio IV zona irrigua - Lotto B - 1° stralcio (C.B. Centro)

Positiva 11

Completamento dei lavori di costituzione del sistema fognario e depurativo intercomunale (Pratola Peligna, Cofinio, Prezza, Raiano, Roccacasale e Vittorito - AQ)

Positiva 13

Completamento della rete fognaria a servizio dell'agglomerato industriale di San Salvo, Vasto

Positiva 16

Ord. 2172/FPC/91 - Lavori di adeguamento sismico della scuola media superiore "Liceo Ginnasio Istituto Magistrale" di Via Vaccaro - Potenza

Positiva 18BASILICATA

Rettifica ed ammodernamento della S.P. 4 del Pollino (ex Fridica) Positiva 20

Costruzione Liceo Scientifico "Fermi" di Catanzaro Lido Positiva 23CALABRIA

Università di Catanzaro -Infrastrutture per funzionamento 1° e 2° lotto Medicina e Chirurgia e 1° lotto Giurisprudenza

Positiva 25

Ampliamento Palazzo di Giustizia a Paola - Cosenza Positiva 27

Uffici finanziari della Provincia di Cosenza Positiva 29

Restauro e recupero biblioteca nazionale, Cosenza Positiva 31

Lavori di completamento della S.P. variante esterna di Sambiase - 4° ed ultimo lotto

Positiva 33

Lavori di completamento Istituto Tecnico Commerciale Statale di Acri Positiva 35

Completamento strada Provinciale Crotone-Capocolonna S.Anna-SS.106 Positiva 37

Completamento dei lavori e ristrutturazione dell'I.T.C. "R.Piria" di Reggio Calabria

Positiva 39

Completamento dei lavori e ristrutturazione dell'I.T.I. "Vallauri" di Reggio Calabria Positiva 41

Progetto dei lavori di sistemazione della S.P. Bivio Olmelli-Bivio Feroleto Positiva 43

Progetto esecutivo per la sistemazione ed il completamento della strada provinciale Caulonia Marina-Caulonia Superiore

Positiva 45

Ammodernamento, sistemazione e manutenzione straordinaria della S.P. Bova -Bivio Roghudi

Positiva 47

Progetto esecutivo per la salvaguardia e l'ammodernamento della S.P. Castellace-Duverso

Positiva 49

Completamento dei lavori di costruzione dell'Istituto Professionale Alberghiero di Villa San Giovanni

Positiva 51

Lavori di restauro-consolidamento statico e recupero funzionale del Palazzo San Severino-Falcone di Acri, vincolato ai sensi dell'art. 4 della legge 1089/39

Positiva 53

Sistemazione idrogeologica di Canal Greco parte Nord, Castrovillari Positiva 55

Riqualificazione socio economica ed ambientale del Centro Storico-PIC URBAN-Localizzazione centro storico comune di Catanzaro

Positiva 57

Lavori di completamento dell'Impianto Sportivo in località Lenza di Gagliano Negativa 59

Completamento ristrutturazione auditorium Liceo Classico "Galluppi", Catanzaro Positiva 61

Parco naturale, archeologico, speleologico della Cessuta, Cerchiara di Calabria Positiva 63

Progetto di ristrutturazione Palazzo Sersale - edificio storico da adibire ad attività artigianali, Cerisano

Positiva 65

Progetto per la costruzione di impianti sportivi nel centro di Corigliano - località contrada Brillia

Positiva 67

Illuminazione ed ammodernamento Via Nazionale alla frazione Scalo, Corigliano Calabro

Positiva 69

SCHEDA VALUTAZIONE DI EFFICACIA


Titolo ValutazioneRegioneLavori di costruzione Parco Periurbano alla Frazione Scalo, Corigliano Calabro Positiva 71CALABRIA

Progetto di completamento Viale Parco, Cosenza Positiva 73

Lavori di costruzione di una piscina coperta in località Chianta - Comune di Sambiase

Positiva 75

Lavori di riqualificazione della Via Lungomare, Locri Positiva 77

Lavori Ostello della Gioventù in Miglierina Positiva 79

Lavori completamento Paterno-Strada Statale 19 Positiva 81

Lavori di recupero e riuso funzionale ex Convento di San Francesco di Paola, Pedace

Positiva 83

Progetto per la realizzazione della Scuola Media in Pellaro (RC) Don Bosco Positiva 85

Mercato Coperto del Rione Sbarre, Reggio Calabria Negativa 87

Lavori di restauro -Riuso e adeguamento sismico dell'ex convento San Bernardino, Rossano

Positiva 89

Centro per lo studio, l'assistenza e lo sviluppo delle minoranze etniche Albanesi, San Giorgio Albanese

Positiva 91

Progetto per il recupero e riqualificazione del centro storico ed emergenze monumentali, Spezzano Piccolo

Positiva 93

Costruzione palestra coperta polifunzionale, Terranova da Sibari Positiva 95

Strada Interprovinciale SS.106 Jonica-Rocca Imperiale-Fondovalle Canna-Ponte Ragona-Confine Lucano-4° Lotto

Positiva 97

Opere di Completamento del Porto di Sibari Negativa 99

Opere di completamento del Porto di IV classe di Tropea Positiva 101

Nuova sede della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e della Facoltà di Economia e Commercio - Edifici D - F - II lotto - 2° stralcio - Università di Napoli Federico II

Positiva 103CAMPANIA

Università di Salerno - Completamento complesso Aula Magna - Rettorato - Biblioteca e sistemazioni esterne

Positiva 105

Università del Sannio - Completamento e recupero funzionale degli spazi di palazzo Bosco Lucarelli

Positiva 107

Museo Archeologico, Teano Positiva 109

Valorizzazione patrimonio archeologico Area Flegrea, area archeologica di Cuma, Pozzuoli

Positiva 111

Valorizzazione patrimonio archeologico Area Flegrea, necropoli di San Vito, Pozzuoli

Negativa 113

Parco archeologico dell'anfiteatro, Nola Positiva 115

Parco Archeologico, Velia Positiva 117

Cittadelle della cultura: Ariano Irpino - Castello Positiva 119

Completamento sistemazione canale principale di irrigazione da progr.16030,09 a progr.27000,0 (C.B. Paestum)

Positiva 121

Razionalizzazione degli scarichi delle acque reflue di Cancello Arnone - realizzazione del collettore emissario

Positiva 123

Completamento dell'approdo turistico peschereccio Marina Casal Velino Positiva 125

Completamento rete fognaria IV lotto Viale dei Ligustri - Via Campana, Castelnuovo

Positiva 127

Parcheggio sotterraneo Piazza Carlo III, Caserta Positiva 129

Parcheggio sotterraneo Piazza IV novembre, Caserta Positiva 131

Rete fognaria della città di Caserta Positiva 133



Titolo ValutazioneRegioneProgetto generale delle urbanizzazioni - Piano di insediamento produttivo del comune di Castelfranci (AV)

Negativa 135CAMPANIA

Trincerone II lotto parcheggio, Cava dei Tirreni Positiva 137

Completamento della cittadella del cinema, Giffoni Vallepiana Positiva 139

Completamento P.I.P. Comune di Montaguto Negativa 141

Completamento rete fognaria comunale, Qualiano Positiva 143

Recupero ed adeguamento funzionale della piscina olimpica - Napoli Negativa 145

Intervento di bonifica area ex-Marina Militare nell'ambito del Parco Archeologico dell'Area Flegrea, Pozzuoli

Positiva 147

Polo tecnico scientifico nell'area ex Eridania - Nuove sedi dei dipartimenti di Ingegneria - CNR CEMOTER - Fisica - Matematica e Scienze della Terra - 4° lotto di completamento

Positiva 149EMILIA-ROMAGNA

Costruzione collettore terminale e impianto idrovoro Vidara Nord Positiva 152

Fognatura consortile. Completamento ed ampliamento condotte esistenti, 8° lotto Positiva 154FRIULI-VENEZIA GIULIA

Fognatura consortile. Completamento ed ampliamento condotte esistenti, 9° lotto Positiva 156

Fognatura consortile. Completamento ed ampliamento condotte esistenti, 10° lotto Positiva 158

Sistema delle grandi emergenze archeologico-monumentali ed interventi nella città di Tivoli (I parte: completamento interventi recupero Villa d’Este; santuario d’Ercole Vincitore)

Positiva 160LAZIO

CO.B.I.S. Ampliamento impianto depurazione Positiva 162

Interventi di completamento rete fognaria sul territorio comunale - 1° lotto Nuova Florida - Ardea

Positiva 164

Costruzione collettori esterni centro storico e Corso Matteotti - Canino Positiva 166

Risanamento ambientale area Valle delle Cannuccete Positiva 168

Sistema museale tematico preistorico-protostorico "PR.O.U.S.T.". Sistemazione museo preistorico e protostorico nel Castello Cesi-Orsini di S. Angelo Romano

Positiva 170

Progetto di completamento della rete fognaria Via Collerosa - Supino Positiva 172

Risanamento igienico-ambientale della zona di S. Giuseppe Le Prata. Bacino imbrifero del Fiume Cosa. Veroli

Positiva 174

Completamento realizzazione Campo Pozzi per alimentazione reti tubate per bonifica integrale comprensorio Tufano in agro di Anagni e Ferentino

Negativa 176

Opere di completamento dell'impianto di depurazione consortile Rieti-Cittaducale: 3° lotto - Linea fanghi

Positiva 178

Completamento opere di urbanizzazione primaria acquedotti e fognature - Consorzio per il Nucleo Industrializzazione di Rieti - Cittaducale

Positiva 180

Opere di urbanizzazione primaria dell'agglomerato industriale Rieti-Cittaducale. Completamento viabilità

Positiva 182

Sistema museale tematico demoetnoantropologico "Demos": museo regionale demoetnoantropologico del giocattolo (Zagarolo); museo della civiltà contadina (Latera).

Positiva 184

Sistema museale tematico naturalistico "RE.SI.NA": completamento del restauro della Rocca Colonna ed allestimento del museo geopaleontologico; completamento del museo naturalistico del Parco del monte Soratte nell'ambito del sistema museale della Media Va

Positiva 186

Sistemazione movimento franoso interessante la SS n. 17 dell'Appennino Abruzzese - Antrodoco

Positiva 188

Realizzazione nuova condotta sottomarina del depuratore di Genova Pegli Positiva 190LIGURIA



Titolo ValutazioneRegioneMetro Genova: Completamento tratta Caricamento - Sarzano Positiva 192LIGURIA

Completamento collettori e impianto di depurazione consortile di Cremia - Corpo ricettore Lago di Como

Positiva 194LOMBARDIA

Variante alla SP 19 Positiva 196

Completamento e potenziamento sistema depurativo nord Milano impianto di Pero - Corpo ricettore fiume Olona

Positiva 198

Ammodernamento e potenziamento della linea ferroviaria FNME Brescia Iseo Edolo

Positiva 200

Insediamento in località Vazzieri-Campobasso - Realizzazione di un complesso edilizio da destinarsi ad uffici amministrativi

Positiva 202MOLISE

Consolidamento e restauro della Chiesa Parrocchiale S. Pietro Apostolo Positiva 204

Irrigazione delle Piane Alte di Larino - II Stralcio (C.B. Integrale Larinese) Positiva 206

Istituto Tecnico Industriale Statale "C. da Porticone", Termoli Positiva 208

Completamento delle opere di difesa nella frazione di Villacanale, Agnone Negativa 210

Opere di completamento delle fogne nere ed ind. del P.I.P. di Frosolone - 4° lotto di completamento

Negativa 212

Costruzione dell'Impianto di depurazione nel P.I.P. del Comune di Trivento (CB) - 3° lotto di completamento

Positiva 214

Opere di completamento della rete idrica industriale nel P.I.P. "Piana Ischia" in agro di Trivento (CB) 2° lotto

Negativa 216

Opere di completamento funzionale dell'Impianto di Depurazione Consortile - 1° stralcio, San Polo Matese

Positiva 218

Completamento miglioramento rete idrica dell'agglomerato industriale di Isernia-Venafro, Pozzilli

Positiva 220

Completamento rete fognatura nera, Corsano Positiva 222PUGLIA

Completamento rete fognatura nera frazione Noha, Galatina Positiva 224

Ristrutturazione e potenziamento fognatura nera centro urbano, Lecce Positiva 226

Completamento rete fognante e impianto di sollevamento, Roseto Valfortore Positiva 228

Completamento rete fognatura nera, S. Donato di Lecce Positiva 230

Politecnico di Bari - Interventi di bonifica del MECA e delle opere di ripristino presso alcuni edifici della facoltà di Ingegneria

Positiva 232

Risorse idriche: collettore reflui, Lecce Positiva 234

Edilizia demaniale: delelgazione regionale Corte dei Conti Positiva 236

Progetto di adeguamento dell'adduttore Fortore e completamento dei settori sottesi delle vasche n. 7 e n. 8 del Nord Fortore (C.B. Capitanata)

Positiva 238

Progetto per la realizzazione di by-pass del canale adduttore del Tavoliere (C.B. Capitanata)

Positiva 240

Progetto per la realizzazione dello scarico della vasca n. 3 del Distretto 11 (C.B. Capitanata)

Positiva 242

Recupero complesso conventuale S. Teresa dei Maschi, Bari Positiva 244

Costruzione collettori esterni fogna nera, Acquaviva delle Fonti Positiva 246

Ampliamento reti fognarie interne del depuratore cittadino, Andria Positiva 248

Completamento rete di fogna bianca comunale, Cellino San Marco Positiva 250

Ampliamento rete fognaria interna- impianto depurazione previa immissione nel collettore principale già realizzato, Cisternino

Positiva 252

Risanamento distribuzione rete idrica, Foggia Positiva 254



Titolo ValutazioneRegioneAmpliamento ed adeguamento di collettore e fognature del canale Reale (lotto A), Francavilla Fontana

Positiva 256PUGLIA

Ampliamento ed adeguamento di collettore e fognature del canale Reale (lotto B), Francavilla Fontana

Positiva 258

Recupero e ristrutturazione ex complesso monastico S.Domenico, Molfetta Positiva 260

Recupero e ristrutturazione dell'ex convento San Domenico, Molfetta Positiva 261

Consolidamento statico e recupero funzionale del Torrione Passari nel Centro Antico, Molfetta

Positiva 263

Ristrutturazione e restauro dell'Ospedale dei Crociati, Molfetta Positiva 265

Restauro della Basilica Cattedrale Madonna della Madia, Monopoli - Progetto integrato

Positiva 267

Completamento fognatura pluviale, San Pietro Vernotico Positiva 269

Recupero produttivo della città vecchia di Taranto Positiva 271

Completamento impianti di pubblica illuminazione, Trinitapoli Positiva 273

Completamento rete fognante, Vico del Gargano Positiva 275

Completamento funzionale dei distretti della zona bassa del comprensorio irriguo sinistra Ofanto con sistema automatizzato di distribuzione regolamentata di acqua agli utenti mediante tessera elettronica di prelievo

Positiva 277

Invaso artificiale del Cillerese - Impianto di chiarificazione acquedotto industriale. Completamento e miglioramento opere realizzate con i progetti ASI/INF/187 e SAI/BR/162/2

Positiva 279

Piattaforma polifunzionale per il trattamento e smaltimento dei rifiuti di origine industriale - Area industriale di Brindisi - Completamento e miglioramento opere realizzate con il finanziamento Casmez PS/SA/BR/1305 Agensud 2724 e BOO5

Positiva 281

Rinnovo binario rotaia 50 UNI e risanamento massicciata linea Martina Franca-Lecce

Positiva 283

Collegamento Guardia Gibara - Terraseo Positiva 285SARDEGNA

Strada bivio SS. 126 (Guspini), S. Antonio di Santadi Positiva 287

Riordino irriguo del distretto Serra Arena - 1° stralcio-1° lotto Positiva 289

Ammodernamento impianti irrigui serviti invaso fiume Posada, Siniscola Positiva 291

Schema n. 2 del NPRGA - Potenziamento e rifacimento dorsale rete nord Liscia Positiva 293

Realizzazione PARF, 3° stralcio, Licata Positiva 295SICILIA

Condotta sottomarina di allontanamento dei reflui depurati, Trapani Positiva 298

Università di Catania Facoltà di Ingegneria - Progetto di ampliamento dei laboratori - N.C.U. di S. Sofia

Positiva 300

Università degli Studi di Messina - Realizzazione della facoltà di Ingegneria - Messina

Positiva 302

Legge 16/85 Concessione n. 1463 del 24/6/86: Caserma dei Carabinieri di Messina Ganzirri - Messina

Positiva 305

Consolidamento pareti rocciose sovrastanti Via Bonanno e Via Santuario Monte Pellegrino, Palermo

Positiva 307

Completamento Nuova Funivia Taormina-/Mazzarò Positiva 309

Comune di Partanna - Completamento impianto sportivo polivalente Positiva 311

Museo Archeologico di Caltanissetta Positiva 313

Restauro ex Convitto Guglielmo II nel complesso monumentale del Duomo di Monreale

Positiva 315



Titolo ValutazioneRegioneCompletamento recupero officiosità e della capacità di laminazione del sistema idraulico collegato al lago di Montepulciano

Positiva 317TOSCANA

Completamento ricostruzione arginature sul Rio Dogaia - S. Miniato Positiva 320

Completamento consolidamento delle difese idrauliche del fiume Bisento. Campi Bisenzio

Positiva 322

Ringrosso e bonifica arginatura del fiume Arno in destra idraulica nel terzo tronco di custodia. Pisa

Positiva 324

Completamento messa in sicurezza idraulica tratto terminale fiume Elsa (bacino fiume Arno) cassa di espansione località Madonna della Tosse

Positiva 326

Comune di Sorano - Completamento consolidamento abitato Positiva 328

Completamento interventi recupero aree umide tenuta di S. Rossore (PI) - Difesa dall'erosione costiera

Positiva 330

Completamento interventi idraulico-forestali Versilia-Garfagnana-Lunigiana (interventi avviati Ob 5/B mis. 6.4)

Positiva 332

Costruzione dei moduli intermedi del "Serpentone" a completamento del progetto "Area Pollein", in attuazione del piano di riorganizzazione urbanistica e riconversione economica delle aree di Pollein-Brissogne (Aosta - zona Autoporto)

Positiva 334VALLE D'AOSTA

Portogruaro – Costruzione rete fognante per acque nere al servizio del centro storico (Stralcio A)

Positiva 337VENETO

Completamento interventi di riqualificazione ambientale e sistemazione idraulica del comprensorio vallivo di Valle Vecchia in Comune di Caorle (VE) 3° lotto - Lavori suppletivi al progetto PIM

Positiva 339

Situazione: 'Concluso non in esercizio'Titolo ValutazioneRegione

Completamento pista di volo dell'aeroporto d'Abruzzo in Pescara Non giustificato 341ABRUZZO

Progetto completamento impianto irriguo del Fucino - sub comprensorio di Ortucchio (C.B. Ovest)

Non giustificato 343

Collettori e fognature L'Aquila e frazioni Non giustificato 345

Completamento dell'impianto di depurazione della rete idrica e fognaria dell'agglomerato industriale di Val Sinello

Giustificato 347

Collettamento dei reflui delle aree del Parco in Agro San Severino L. e Viggianello e collettamento di Teana al sistema consortile di Senise Naepoli

Giustificato 349BASILICATA

Università di Catanzaro Facoltà di medicina e chirurgia - 1° lotto - 2° stralcio Giustificato 352CALABRIA

Università di Catanzaro Facoltà di medicina e chirurgia - 2° lotto Giustificato 354

Università di Salerno - Realizzazione III blocco - II Stralcio - Stecca 7 del plesso di Fisciano

Giustificato 356CAMPANIA

Edilizia demaniale: Completamento Palazzo di Giustizia di Napoli Giustificato 358

Archivio di Stato, Avellino Giustificato 360

Completamento autostazione cittadina - Avellino Giustificato 362

Completamento rete idrica, Massa di Somma Giustificato 364

Messa in funzione linea 6 (LTR) tratta Tecchio-Mergellina Giustificato 366

Completamento del mercato coperto di Via Arlotta, Portici Non giustificato 368

Completamento area turistica "La Rocca", San Salvatore Telesino Giustificato 370

Costruzione casa di riposo per anziani, Somma Vesuviana Non giustificato 372

Completamento struttura funzionale alla movimentazione nel Porto di Gaeta - Infrastruttura servizi tecnici e pubblici (ATI Leone)

Giustificato 374LAZIO


INDICE INTERVENTO PER SITUAZIONESituazione: 'Concluso non in esercizio'

Titolo ValutazioneRegioneCompletamento impianto di depurazione del nucleo industriale di Isernia-Venafro: Discarica II categoria tipo C - Progetto esecutivo

Giustificato 376MOLISE

Completamento 1° mediana sovrappasso Ponente, Molfetta Giustificato 378PUGLIA

Risorse idriche: rete idrica e fognaria di Laterza Non giustificato 380

Opere di regolazione del sistema idrico "Irrigazione Salento" - Nodi idraulici Avetrana, Monteruga e Zanzara (C.B. Arneo)


Progetto per la realizzazione delle opere di scarico del nodo idraulico di Monteparano e delle opere di completamento del nodo idraulico di Sava (C.B. Arneo)

Giustificato 385

Parco urbano "Madonna della Grotta", Bari Non giustificato 388

Parco Lama Balice-Bari: interventi, fruizione aree Non giustificato 390

Progetto di tutela e riqualificazione ambientale attraverso lo sviluppo del ciclo dei rifiuti urbani, Brindisi


Museo Archeologico Nazionale di Olbia - Sassari Non giustificato 395SARDEGNA

Consolidamento e restauro ex Convento e Chiesa S. Francesco d'Assisi, Palermo Non giustificato 397SICILIA


Dipartimento per le Politiche di Sviluppo UVER Unità di Verifica degli Investimenti Pubblici SCHEDA VALUTAZIONE DI EFFICACIA

Situazione: Concluso in esercizio

Titolo:Diga di Penne sul fiume Tavo. Opere di completamento (C.B. Centro)

Codice UVER 7490Valutazione: Positiva

Localizzazione:

L'intervento ha consentito il pieno utilizzo dell'invaso con conseguente eliminazione degli inconvenienti lamentati prima dei lavori di completamento, causati dalle limitazioni, imposte dal servizio dighe, in ordine al livello di riempimento raggiungibile ed al periodo consentito di deflusso delle acque.

Secondo gruppo di interventi verificatiData verifica in loco 15/03/2006

Proposta

Comunicazione esito istruttoria Uver a soggetti coinvolti

Motivi valutazione efficacia:

Regione Provincia ComunePENNEPESCARAABRUZZO

Descrizione:La diga di Penne è stata realizzata negli anni dal 1966 al 1969 mediante uno sbarramento sul fiume Tavo. Nel 1989 è stato redatto un progetto generale di opere integrative e di completamento, necessarie per rendere collaudabile la diga ed ottimizzare la gestione dell'impianto, che prevedeva essenzialmente:- sostituzione del gruppo elettrogeno;- opera per lo scarico di fondo;- placcaggio della sponda sinistra dell'invaso;- apparecchiature di controllo;- consolidamento delle pendici dell'invaso;- stabilizzazione alveo a valle degli scarichi;- recinzione del lago;- rimboschimento ed opere accessorie.Tale progetto veniva finanziato con decreto del Commissario ad acta del Ministero dei LL.PP. del 24/03/1994, che non provvide, però, ad attualizzare il costo del progetto, redatto cinque anni prima, con conseguente necessità di un ulteriore finanziamento, destinato, soprattutto, alla sistemazione dell'alveo, ad interventi sugli organi di scarico e sulle centraline di comando ed alla sostituzione delle apparecchiature della cabina di trasformazione.

Ente attuatoreCONSORZIO BONIFICA CENTRO - CHIETI

Amministrazione competente:MINISTERO PER LE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI

Servizio offerto:La diga di Penne sul fiume Tavo consente accumulo di acqua per uso irriguo a servizio di 4.701 ha di terreni agricoli nelle valli del Tavo - Fino - Saline, nonché produzione di energia elettrica a mezzo della centrale idroelettrica di Passo Cordone. Il bacino di invaso è, inoltre, utilizzato per iniziative di tipo ecologico e la Regione Abruzzo vi ha costituito una riserva naturale. L'invaso è, pure, essenziale per la laminazione delle piene sia lungo la valle del Tavo che lungo la valle del Saline, in cui il Tavo confluisce.

Beneficiari:Le aziende operanti sui 4.300 ettari di terreno agricolo nelle valli del Tavo, Fino e Saline possono ora usufruire di adeguato approvvigionamento idrico per l'intera stagione irrigua.

Asse: Asse 1 Risorse naturali Settore: Dighe e reti idriche Tipologia: Rete idrica

CONSORZIO BONIFICA CENTRO - CHIETIGestore:

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3,112

Importo completamento (non attualizzato) (Meuro): 1,033

effettivo

0,835

INTERVENTO COMPLESSIVO

INTERVENTO DI COMPLETAMENTO previsto effettivo Diff.

Data ultimazione lavori: 03/04/2001 28/01/2002

Data entrata in esercizio: 03/10/2001 28/01/2002

9

Tempo totale intervento (mesi): 71

300,00

117,00

Importo totale (non attualizzato) (Meuro):

Data inizio lavori: 03/10/2000 21/04/2001

Data inizio lavori: 26/03/1996 (a)

(c-a)

(d)

(b)

(c)

(c-b)Tempo realizzazione completamento (mesi):

Giudizio su efficienza nella realizzazione: Alto

I lavori sono stati tempestivamente aggiudicati (il Comune di Penne ha rilasciato la concessione edilizia il 17/10/2000) ed eseguiti senza interferire con la stagione irrigua, in quanto lo svuotamento dell'invaso, i lavori ed il successivo riempimento sono stati effettuati nel periodo invernale.

Motivazioni:

La diga di Penne fu realizzata negli anni dal 1966 al 1969 mediante uno sbarramento sul fiume Tavo e venne messa subito in esercizio, anche se la carenza di alcune opere, determinata dalla insufficienza del finanziamento, ne ha limitato la funzionalità quanto alla capacità di invaso ed al periodo consentito di deflusso delle acque. I lavori di completamento necessari per l'integrale sfruttamento dell'opera formarono oggetto di una rielaborazione progettuale del 1989, la quale, però, fu finanziata solo nel 1994, senza, peraltro, procedere al necessario adeguamento dei prezzi. Di qui la necessità di procedere ad uno stralcio progettuale, con conseguente richiesta di un ulteriore finanziamento, assentito con la delibera CIPE 52/1999, per il completamento dei lavori. L'intervenuto collaudo della diga ha, ora, consentito il pieno sfruttamento dell'invaso, anche se il finanziamento in questione non è stato ancora integralmente utilizzato Infatti, è in corso di stipula il contratto per la fornitura e posa in opera delle tubazioni oleodinamiche della paratoia a ventola della diga in sostituzione di quelle esistenti, che avevano subito nel tempo corrosione e riduzione della sezione resistente, finanziato con l'accantonamento del 7% dell'importo aggiudicato per i lavori di completamento.

Note:

INDICATORI DI REALIZZAZIONE Previsto EffettivoUnità di misura

242 242Lunghezza rete Km8800000 8800000Altro: capacità invaso Mc.

4300 4300Altro: ettari superficie irrigata ha

INDICATORI DI RISULTATO Previsto EffettivoUnità di misura

Valoresoglia

Contestoiniziale

0 0Numero di giorni con forniture insufficienti N. 308800000 8800000Aumento capacità accumulo Mc. 7600000

popolazione interessata% soddisfacimento domanda attuale

Previsto EffettivoINDICATORI DI IMPATTO Unità di misura

Valoresoglia

Contestoiniziale

100 100Altro: incremento capacità invaso % 85

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Titolo:Trasformazione e completamento impianto a Servizio IV zona irrigua - Lotto B - 1° stralcio (C.B. Centro)


Localizzazione:

L'opera è stata tempestivamente messa in esercizio, nonostante non fossero ancora state completate le procedure espropriative, non avviate dall'impresa originaria dichiarata fallita, e non fosse stata completata, come non lo è tuttora, la procedura di collaudo tecnico amministrativo, a causa dell'inerzia del collaudatore, nominato dal Commissario ad acta del Ministero delle Politiche Agricole sin dal 17/10/2001.


Proposta



Regione Provincia ComuneCEPAGATTIPESCARAABRUZZO

Descrizione:L'intervento originario, finanziato con cla convenzione ex Agensud n. 174/88, prevedeva la sostituzione della rete di distribuzione esistente a canalette con rete intubata in pressione e rifacimento di alcuni tratti del canale adduttore principale, con sostituzione del manufatto a cielo aperto con una struttura scatolare in c.a. La ditta appaltatrice dei lavori è stata dichiarata fallita quando doveva ancora realizzare circa 360 ml. di copertura dello scatolare, nonché completare le opere accessorie alla rete irrigua come gruppi di consegna, saracinesche, sfiati, pozzetti di protezione, ecc. Inoltre non aveva iniziato le procedure espropriative e, quindi, non aveva pagato i proprietari interessati dai lavori. Le opere mancanti, comprese le procedure espropriative, hanno formato oggetto del progetto di completamento, il quale, peraltro, è stato realizzato con l'impianto in esercizio, senza che si siano verificate interruzioni della fornitura.

Ente attuatoreCONSORZIO BONIFICA CENTRO - CHIETI


Servizio offerto:Con l'intervento in esame sono state eliminate le canalette a cielo aperto, dalle quali gli operatori agricoli attingevano l'acqua per l'irrigazione dei campi con mezzi privati e tubazioni provvisorie, e sono state sostituite con un impianto irriguo sotterraneo, dotato di idranti per irrigazione capillare. Inoltre l'adduttore principale è stato inscatolato in un manufatto in cemento armato ed interrato.

Beneficiari:Gli agricoltori dell'area interessata dall'impianto dispongono ora di un sistema di irrigazione puntuale, che non richiede l'installazione di strutture provvisorie, e, con l'eliminazione delle canalette e con l'interramento dell'adduttore principale, non incontrano ostacoli alla libera circolazione dei mezzi agricoli.


CONSORZIO BONIFICA CENTRO - CHIETIGestore:

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6,287


effettivo

0,558



Data ultimazione lavori: 29/10/2003


6


-14,00


Data inizio lavori: 29/03/2001


(c-a)

(d)

(b)

(c)



L'interruzione dei lavori originari è stato determinato da un evento, quale il fallimento dell'impresa appaltatrice, assolutamente imprevedibile ed indipendente dalla volontà del Consorzio attuatore, il quale ha saputo gestire la situazione in modo ottimale, mettendo in esercizio l'opera non appena possibile.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo8. Contenzioso in fase esecutiva (sequestro cantiere, controversie con le imprese, fallimenti, ecc…).

L'intervento di completamento, reso necessario dal fallimento della originaria ditta appaltatrice, è stato realizzato nei tempi previsti e l'impianto è stato messo immediatamente in esercizio. Le sospensioni lavori sono state motivate dal ritardo nel completamento delle procedure espropriative, che non ha avuto alcuna influenza sulla funzionalità dell'impianto. Non risulta, invece, ancora emesso il certificato di collaudo delle opere di completamento, a causa dell'inerzia del collaudatore ing. Giuseppe Colantonio, il quale, ancorchè nominato dal Commissario ad acta del Ministero delle Politiche Agricole con decreto n. 82 del 17/10/2001, dopo reiterati solleciti del Consorzio ha effettuato la visita di collaudo il 13/05/2005 ma non ha poi dato ulteriore corso alla procedura.Non è stato possibile individuare il numero degli utenti, in quanto, all'epoca del progetto originario, le aziende agricole erano ripartite in distretti, mentre, con l'unificazione dei quattro consorzi di bonifica Saline, Pescara, Alento e Foro nell'attuale Consorzio di Bonifica Centro, la ripartizione è stata effettuata prendendo a riferimento l'agro comunale di appartenenza.

Note:


28360 33160Lunghezza rete ml296 320Altro: superficie irrigata ha


Valoresoglia

Contestoiniziale

100 100Altro: superficie irrigata rispetto alla superficie irrigabile %100 100Altro: volume acqua erogata rispetto al fabbisogno %100 100Altro: utilizzo effettivo dell'impianto %



Valoresoglia

Contestoiniziale

296 320Variazione superficie irrigabile ha 217

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Titolo:Completamento dei lavori di costituzione del sistema fognario e depurativo intercomunale (Pratola Peligna, Cofinio, Prezza, Raiano, Roccacasale e Vittorito - AQ)


Localizzazione:

L'intervento ha pienamente conseguito i risultati previsti, in quanto il sistema di collettamento fognario e di depurazione raccoglie tutti i reflui provenienti dai sei comuni interessati e li sversa nel canale integralmente depurati, come risulta dalle analisi periodicamente effettuate, che hanno evidenziato valori degli agenti inquinanti ben al di sotto dei minimi stabiliti dalla vigente legislazione regionale.

Primo gruppo di interventi verificatiData verifica in loco 21/02/2006

(Accolta con delibera Cipe 12/2006)Proposta



Regione Provincia ComuneCORFINIOL'AQUILAABRUZZOPRATOLA PELIGNAPREZZARAIANOROCCACASALEVITTORITO

Descrizione:Il progetto in esame si riferisce ai lavori di costruzione del sistema fognario e depurativo intercomunale della Valle Peligna, interessante i comuni di Pratola Peligna, Corfinio, Prezza, Raiano, Rocacasale e Vittorito.Gli interventi previsti nel progetto consistono nella costruzione di una serie di collettori per acque nere o scolmate (in periodo di pioggia), che allacciano le sezioni terminali delle reti fognarie esistenti a servizio dei sei comuni interessati e le convogliano ad un unico impianto di depurazione, realizzato nel territorio del comune di Corfinio, in località Pantano.L'intervento di completamento si è reso necessario in quanto l'originario finanziamento, a causa di criticità insorte in corso d'opera, si è rivelato insufficiente alla realizzazione di alcune opere indispensabili per la messa in esercizio dell'impianto, e precisamente:- collettore di circa 800 ml. in territorio di Pratola Peligna;- collettore di circa 1.200 ml. per allacciare al sistema fognario i nuovi insediamenti di Corfinio;- opere complementari (pavimentazione di strade e piazzali, sistemazioni a verde) nelle aree dell'impianto di depurazione e delle sei stazioni di sollevamento;- revisione generale delle parti elettriche ed elettromeccaniche delle stazioni di sollevamento e dell'impianto di depurazione, in quanto ultimate nel dicembre 1994 e rimaste inattive per circa nove anni.

Ente attuatoreCONSORZIO ACQUEDOTTISTICO VALLE PELIGNA - ALTO SANGRO (CAVPAS)

Amministrazione competente:REGIONE ABRUZZO

Servizio offerto:Depurazione dei reflui provenienti dai comuni di Pratola Peligna, Corfinio, Prezza, Raiano, Roccacasale e Vittorito con conseguente immissione di acque depurate nel fiume Aterno ed eliminazione delle immissioni inquinate nel fiume Sagittario.

Beneficiari:Popolazione stanziale e di passaggio, che usufruisce del minore inquinamento ambientale dovuto alla eliminazione dei reflui non depurati dai fiumi Sagittario ed Aterno.

Asse: Asse 1 Risorse naturali Settore: Depuratori e reti fognarie Tipologia: Altro

CONSORZIO ACQUEDOTTISTICO VALLE PELIGNA - ALTO SANGROGestore:

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6,646


effettivo

1,073





22


1.014,00

1.422,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)


Giudizio su efficienza nella realizzazione: Medio

La realizzazione dell'intervento fu avviata dal Comune di Pratola Peligna, destinatario dell'originario finanziamento FIO 1989, il quale dal 1990 al 1994, attraverso tre sospensioni dei lavori e due perizie di variante, la seconda delle quali in diminuzione di lavori per incremento dei costi, completò quasi tutte le opere, ad eccezione di un tratto di collettore per l'opposizione di un proprietario dell'area di sedime. Nel 1999, perdurando la situazione di stallo ed avendo l'ATI aggiudicataria iscritto riserve per oltre sette miliardi, la gestione dell'intervento, rifinanziato con la delibera CIPE 52/99, fu trasferita al CAVPAS (oggi SACA), il quale provvide a redigere la perizia di completamento, risolse il contenzioso con il proprietario del fondo e raggiunse un accordo bonario per azzerare le riserve poste dall'impresa, la quale, entro i termini contrattuali, completò i lavori. In data 29/12/2003 la Provincia dell'Aquila autorizzò lo scarico dei reflui nel canale Riaccio, affluente del fiume Aterno, e, quindi, dall'1/3/2004, l'impianto è entrato in funzione. Il divario temporale riscontrabile tra le date previste ed effettive di inzio lavori, ultimazione lavori ed entrata in esercizio è determinato dalla tempistica contenuta nella scheda relativa alla proposta di finanziamento; tempistica che, ad ogni buon conto, appare notevolmente ottimistica e, comunque, non in linea con i normali tempi burocratici per l'espletamento delle necessarie procedure amministrative.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo2. Indisponibilità del sito o degli immobili oggetto dell'intervento.4. Mancato o ritardato rilascio delle previste autorizzazioni.7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.8. Contenzioso in fase esecutiva (sequestro cantiere, controversie con le imprese, fallimenti, ecc…).16. Carenza coperture finanziarie

Il progetto originario, denominato "Sistema intercomunale di collettamento fognario e depurazione della Bassa Valle Peligna", fu finanziato dal Ministero del Bilancio e P.E., nell'ambito del programma FIO 1989, per l'importo complessivo di £ 10.790.000.000 e la sua realizzazione fu affidata dalla Regione Abruzzo al Comune di Pratola Peligna, nelle more della costituzione del Consorzio per la gestione dell'opera tra i comuni interessati (Pratola Peligna, Corfinio, Prezza, Raiano, Roccacasale e Vittorito).Consegnati i lavori in data 17.05.1990 all'A.T.I. aggiudicataria con capogruppo mandataria la Conscoop Forlì, questi subirono una prima

Note:


23 23Lunghezza rete Km14700 14860Abitanti interessati N.28000 28000Altro: capacità espressa in abitanti equivalenti N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

23 23Incremento rete Km14700 14643Popolazione interessata N. 1470026500 17118Altro: capacità depuratore utilizzata espressa in a. e. N.

popolazione interessata 14700 14643% soddisfacimento domanda attuale 100 100


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 1162890Incremento quantità acque depurate Mc.nd 1,07Altro: Azoto ammoniacale valutato in mg/l NH4 N. 51,3 15nd 9Altro: B.O.D. 5 valutato in mg/l O2 N. 100 25nd 24Altro: C.O.D. valutato in mg/l O2 N. 224 125nd 0,73Altro: Fosforo totale valutato in mg/l P N. 0,88 10

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sospensione di circa sette mesi, in quanto il progetto risultato vincitore della gara, espletata ai sensi dell'art. 24 lett. B della legge n. 584/1977, prevedeva alcune modifiche dei tracciati dei collettori fognari e doveva, quindi, essere nuovamente approvato da tutte le Amministrazioni interessate.Ulteriori sospensioni dei lavori si resero necessarie per l'approvazione di due perizie di variante e per il rilascio, da parte del Comune di Corfinio, della concessione edilizia per la costruzione del depuratore, in quanto fu necessario operare una variante al P.R.G.Al 30.11.1994 i lavori erano quasi tutti ultimati,ad eccezione di un breve tratto di collettore in agro del comune di Roccacasale. Ciò, in quanto il proprietario dell'area agricola confinante con la strada interessata dai lavori sosteneva di essere proprietario della strada stessa e si oppose, anche fisicamente, all'esecuzione dei lavori, nonostante la presenza delle forze dell'ordine.La situazione di stallo così determinatasi si protrasse, a causa dell'inefficienza dimostrata dal Comune di Pratola Peligna, fino al 1999, quando, a seguito dell'iscrizione nel registro di contabilità, da parte dell'A.T.I. aggiudicataria, di riserve per complessive £ 7.320.002.154 e della mancata costituzione del Consorzio Difesa Ambiente tra i Comuni interessati, la realizzazione e gestione dell'impianto fu trasferita, unitamente ai relativi finanziamenti, al CAVPAS (ora SACA S.p.A.), il quale definì, anche con risorse proprie, i contenziosi con l'impresa aggiudicataria e con il proprietario dell'area agricola confinante, completò i lavori e mise in esercizio l'impianto.Il costo totale dell'opera è stato, quindi, coperto dai seguenti finanziamenti:

finanziamento FIO 1989 € 5.572.569,94finanziamento CIPE, delibera 52/1999 € 571.717,79finanziamento SACA S.p.A. € 501.647,76

TOTALE € 6.645.935,49

L'iter realizzativo dell'intervento, sommariamente riassunto, sta ancora una volta a dimostrare l'incapacità dei piccoli Enti, quale può essere definito il Comune di Pratola Peligna con i suoi 7.800 abitanti circa, di gestire la realizzazione di interventi di una certa rilevanza, in rapporto alla capacità dell'Ente stesso, quale quello in esame, la cui importanza è ampiamente dimostrata dal raffronto tra i valori fatti registrare dai reflui all'ingresso ed all'uscita del depuratore, quali riportati nella sezione relativa all'impatto.

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Titolo:Completamento della rete fognaria a servizio dell'agglomerato industriale di San Salvo, Vasto


Localizzazione:

L'intervento ha conseguito gli scopi previsti, in quanto ha eliminato le problematiche che ne avevano determinato il finanziamento. Si auspica, ora, il completamento dell'adeguamento fognario del comune di San Salvo e relativo bacino, con l'integrale realizzazione della doppia fognatura (acque bianche - acque nere) e l'adeguamento dell'impianto di depurazione onde consentire l'integrale trattamento dei reflui civili ed industriali ed eliminare qualsiasi forma di inquinamento ambientale.





Regione Provincia ComuneSAN SALVOCHIETIABRUZZO

Descrizione:Il progetto originario prevedeva la realizzazione di circa 2.700 ml. di fognatura bianca, di circa 380 ml. di fognatura nera e di un impianto di sollevamento con condotta premente.A seguito di tre successive perizie di variante, veniva, tra l'altro, stralciata la realizzazione di un collettore di circa 322 ml., in quanto la sua realizzazione sarebbe stata oltremodo problematica a causa dei numerosi sottoservizi presenti lungo il suo tracciato.

Ente attuatoreCONSORZIO PER L'AREA DI SVILUPPO INDUSTRIALE DEL VASTESE - VASTO (CH)


Servizio offerto:Il collettore realizzato con l'intervento in esame raccoglie e convoglia direttamente nel canale di scolo le acque meteoriche provenienti dal comune di San Salvo e dalla sottostante zona industriale. Ciò in quanto l'attuale rete fognaria, di titpo misto, è palesemente insufficiente a raccogliere tutti i reflui provenienti sia dall'abitato che dalla zona industriale, con la conseguenza che, prima della realizzazione del suddetto collettore, l'eccedenza di acqua meteorica provocava, da un lato, l'allagamento di ampie zone dell'area industriale con conseguenti danni, anche per fermo produzione, degli stabilimenti colpiti; dall'altro un conferimento di reflui al depuratore superiore a quello consentito, con conseguente bypassaggio dei reflui stessi, che venivano, quindi, scaricati nel canale di scolo tal quali, senza essere trattati, con le inevitabili conseguenze inquinanti del territorio interessato.

Beneficiari:Maggiori benificiarie sono indubbiamente le imprese allocate nell'area industriale di San Salvo, alcune delle quali (ex Marelli, ex SIV) di vaste dimensioni, che occupano complessivamente circa 7.000 unità lavorative, in quanto non più soggette ai fenomeni alluvionali in precedenza lamentati.Sussiste, inoltre, un indiretto beneficio di carattere generale dovuto alla notevole diminuzione dell'inquinamento ambientale, in quanto l'eliminazione dell'apporto dei reflui meteorici al depuratore ha consentito la quasi totale eliminazione del bypassaggio, con conseguente trattamento di quasi tutti i reflui provenienti dal bacino d'utenza.

Asse: Asse 1 Risorse naturali Settore: Depuratori e reti fognarie Tipologia: Rete fognaria

Gestore:

Pagina 16 di 398

1,394


effettivo

1,394





18


346,00

346,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



L'originario termine di 180 giorni, previsto dal capitolato speciale d'appalto, deve considerarsi alquanto utopistico, considerando la tipologia dei lavori da eseguire. Si sarebbero, invece, potuti evitare, in tutto o in parte, i 187 giorni di sospensione lavori per le procedure espropriative con una tempestiva soluzione delle problematiche insorte.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.

L'intervento in esame ha conseguito lo scopo di convogliare tutte le acque meteoriche gravanti sull'agglomerato industriale, posto ad una quota inferiore del sovrastante comune di San Salvo. Non è possibile effettuare una quantificazione delle acque bianche che, prima dell'intervento, confluivano nel collettore fognario, in quanto i reflui che eccedevano la portata del depuratore venivano riversati nel canale di scolo senza essere misurati.

Note:


2,7 2,4Lunghezza rete Km


Valoresoglia

Contestoiniziale

2,7 2,4Incremento rete fognaria Km



Valoresoglia

Contestoiniziale

100 100Altro: smaltimento acque meteoriche %

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Titolo:Ord. 2172/FPC/91 - Lavori di adeguamento sismico della scuola media superiore "Liceo Ginnasio Istituto Magistrale" di Via Vaccaro - Potenza


Localizzazione:

L'intervento ha raggiunto gli obiettivi prefissati, consentendo il ripristino dell'attività didattica nella sede storica del liceo, dotato di tutti i più moderni mezzi di insegnamento.





Regione Provincia ComunePOTENZAPOTENZABASILICATA

Descrizione:Il progetto originario di adeguamento della Scuola Media Superiore "Liceo Ginnasio - Istituto Magistrale", sito in Via Vaccaro Potenza, rientrava nel programma generale predisposto dal Dipartimento per la Protezione Civile a seguito degli eventi sismici del 1990 e 1991. I ritardi nell'avvio del cantiere e gli atti di vandalismo nel frattempo verificatisi, hanno reso necessari lavori di adeguamento, integrazione e completamento degli impianti esistenti; lavori, questi, realizzati con il successivo finanziamento CIPE. Il progetto, prescelto a seguito di espletamento di appalto concorso, si articola in tre distinte fasi: (i) adeguamento strutturale del corpo aule, in particolare lungo la Via Vespucci, e, parzialmente, l'Aula Magna e le Palestre; (ii) adeguamento funzionale architettonico e distributivo con l'adozione di moderni sistemi riferiti all'attività didattica ed all'abbattimento delle barriere architettoniche e con l'adozione di una nuova veste architettonica, tale da definire in modo netto l'edificio ristrutturato nell'ambito del tessuto urbano; (iii) rifacimento degli impianti nelle parti che risultavano compromesse dalla esecuzione delle opere strutturali. Con successiva perizia di variante tecnica e suppletiva del luglio 2000 si è provveduto ad escludere le opere strutturali dell'Aula Magna e delle Palestre, includendo gli impianti elettrici e, in maniera marginale, le opere civili di rifinitura.

Ente attuatoreCOMUNE DI POTENZA

Amministrazione competente:AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE - POTENZA

Servizio offerto:I lavori di adeguamento sismico del plesso di Via Vaccaro sono finalizzati a rendere nuovamente agibile l'Istituto, frequentato da circa settecento studenti e chiuso, a seguito di provvedimento dell'Autorità giudiziaria, successivamente al terremoto del 1990. A seguito di tale provvedimento le attività didattiche liceali sono state, infatti, svolte in diverse sedi in affitto e da ultimo presso il Seminario Regionale Maggiore, localizzato nelle contrade limitrofe della Città di Potenza. Il ripristino della sede originaria del Liceo "Quinto Orazio Flacco" consente, tra l'altro, al centro storico di accogliere nuovamente il flusso studentesco con i conseguenti benefici per l'economia cittadina.

Beneficiari:Studenti e Famiglie - Personale docente e non docente - Abitanti e commercianti della Città di Potenza.

Asse: Asse 3 Risorse umane Settore: Edilizia scolastica e universitaria Tipologia: edilizia scolastica e universitaria

Gestore:

Pagina 18 di 398

3,201


effettivo

0,430





11


450,00

365,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)


Giudizio su efficienza nella realizzazione:

Ragioni alla base del ritardo3. Contenzioso nella fase di affidamento dei lavori.7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.


1 1Altro: - Adeguamento strutturale N.7 7Altro: Altre strutture realizzate N.40 40Altro: - Aule per "didattica normale"adeguate N.6 6Altro: - Aule per "didattica speciale" adeguate N.4 4Altro: - Impianti realizzati N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

15 15Altro: - Diminuzione sollecitazioni del plesso a seguito dei lavori di adeguamento- Diminuzione sollecitazioni del plesso scolastico a seguito dei lavori di adeguamento

%

17 21Altro: - Rapporto studenti/aule N.12 15Altro: - Rapporto studenti/docenti N.110 137Altro: - Rapporto studenti/laboratori N.nd 83Altro: - Tasso utilizzo aule %



Valoresoglia

Contestoiniziale

-9,23 24Incremento studenti %nd 30Altro: - Diplomati collocati in facoltà universitarie a numero chiuso %nd 8,08Altro: - Risultati valutazione interna qualità formativa N. ndnd 70,67Altro: - Risultati valutazione INVALSI N. nd

100 100Altro: - Tasso attuazione progetti (Anno 2005) %

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Titolo:Rettifica ed ammodernamento della S.P. 4 del Pollino (ex Fridica)


Localizzazione:

L'intervento ha raggiunto pienamente gli obiettivi individuati all'atto del finanziamento.


Proposta



Regione Provincia ComuneSAN SEVERINO LUCANOPOTENZABASILICATA

Descrizione:L'intervento in esame costituisce il secondo lotto del progetto generale relativo alla realizzazione del collegamento, mediante un tracciato veloce, tra la SS 104 Sinnica (a sua volta collegata all’autostrada Salerno-Reggio Calabria) e la SP 4 del Pollino, in prossimità del bivio “Valle Frida”, per consentire un accesso migliore al territorio del Parco del Pollino, da svilupparsi a quota più bassa della stessa strada provinciale.I lavori - individuati quando l'opera fu commissariata ai sensi dell'art. 13 L. 135/97 a causa delle problematiche che ne bloccarono la realizzazione - consistono, essenzialmente, nella ristrutturazione-adeguamento di un ponte in muratura in località "La Selva" e nel miglioramento del tratto di strada provinciale tra "Casa La Sala" e "Bosco Magnano".

Ente attuatoreCOMUNITA' MONTANA ALTO SINNI

Amministrazione competente:REGIONE BASILICATA

Servizio offerto:La strada in argomento rappresenta una bretella di collegamento rapido tra la S.S. di fondo valle del fiume Sinni ed il Parco Nazionale del Pollino dal versante di S. Severino Lucano. Scopo dell'intervento è migliorare e incrementare il flusso del transito dei pendolari e dei numerosi turisti che visitano il Parco Nazionale del Pollino dal versante Lucano.

Beneficiari:Popolazione dei Comui che ricadono nella Comunità Montana "Alto Sinni" - Turisti del Parco Nazionale del Pollino stimati in circa 50.000 unità

Asse: Asse 6 Reti e nodi di servizio

Settore: Infrastrutture di trasporto Tipologia: Rete viaria locale

PROVINCIA DI POTENZAGestore:

Pagina 20 di 398

9,193


effettivo

3,014





32


416,00

416,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



L'Ente attuatore ha dimostrato notevoli capacità realizzativa e di confronto con gli enti coinvolti nella realizzazione dell'intervento. Il ritardo accumulato durante l'esecuzione dei lavori è da imputare alle numerose interruzioni provocate dalle avverse condizioni metereologiche ed ai maggiori tempi strettamente necessari per l'adozione e la realizzazione della perizia di variante tecnica e suppletiva. .

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo5. Cause di forza maggiore (avverse condizioni atmosferiche, calamità naturali, incidenti, scioperi, ecc..).7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.

L'intervento ha raggiunto pienamente gli obiettivi individuati all'atto del finanziamento. Per la specifica vocazione turistica della zona è Note:


1,6 1,2Lunghezza rete Km340 340Altro: Paratie realizzate ml

2647,05 3475,11Altro: Gabbionate realizzate Mc.850 1007,58Altro: muri di sostegno e zanelle ml850 1250Altro: Guard-rails ml2 2Altro: Piazzole di sosta N.1 1Altro: Ristrutturazione ed allargamento ponte in muratura (lungh. =

ml. 41,00)N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

90 90Altro: Tasso di utilizzo della nuova strada (Numero utenti della nuova strada rispetto al bacino di utenza stimato)

% 70

140 150Altro: Numero autoveicoli giornaliero, escluso turisti N. 115100 100Altro: - N. 80

35000 35000Altro: Numero turisti che fruiscono della strada per raggiungere il parco

N. 25000

15 15Altro: Tempo di percorrenza Sinnica - Bosco Magnano (Minuti) N. 3060 60Altro: Velocità di percorrenza per transito (Km/h) N. 400 0Altro: Indice di sicurezza stradale (Numero incidenti stradali) N. 1

popolazione interessata 36000 46000% soddisfacimento domanda attuale nd nd


Valoresoglia

Contestoiniziale

12 12Altro: Numero nuove attività e esercizi commerciali legati al turismo nell'area

N. 8

50000 50000Altro: Beneficio monetario del tempo risparmiato (costo di una paga oraria per il numero di ore annue di transito risparmiate in €)

N. nd

8000 8000Altro: Beneficio monetario annuo in termini di carburante risparmiato (costo di un litro di carburante per litri di carburante risparmiati dovuti al risparmio in Km percorrenza in €)

N. nd

500000 500000Altro: Valore aggiunto legato all'attività turistica del parco nel breve/medio periodo generato dall'opera

N. nd

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auspicabile il miglioramento-adeguamento del tratto della S.P. n. 4 che da Bosco Magnano prosegue verso il ponte sul Frido (confluenza Torrente Frido – Torrente Peschiera) con previsione di ampi marciapiedi ed aree di sosta.

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Titolo:Costruzione Liceo Scientifico "Fermi" di Catanzaro Lido


Localizzazione:

Il Liceo Scientifico E. Fermi sede di Giovino a Catanzaro Lido, è stato consegnato al dirigente Scolastico nel Gennaio dell'anno 2003.Le previste 20 aule didattiche sono state incrementate a 25 ,a fronte di un incremento della popolazione scolastica che nel corso del corrente anno ha raggiunto circa 620 alunni distribuiti in 27 classi, inoltre sono stati realizzati 2 Laboratori di Informatica, 2 Laboratori di Fisica, 1 Laboratorio di Chimica, 2 aule da disegno e 2 aule a gradoni da completare.Uno dei due laboratori di informatica è stato finanziato per intero dai Fondi Europei PON 2003, e sempre con fondi Europei è stato realizzato il cablaggio di tutto l'edificio ,costituendo dei punti rete in tutte le aule e acquistando delle postazioni mobili che vengono spostate di aula in aula per le attività di approfondimento e/o ricerca degli stessi alunni, inoltre è stato previsto nel corso di quest'anno scolastico l'attivazione della Patente Europea ECDL.Anche i laboratori di fisica sono stati potenziati con fondi PON 2003 per il progetto RADON.Con fondi dell'Amministrazione Provinciale, per circa 1.100.000 € , è stata realizzata la palestra.


(Accolta con delibera Cipe 12/2006)PropostaComunicazione esito istruttoria Uver a soggetti coinvolti


Regione Provincia ComuneCATANZAROCATANZAROCALABRIA

Descrizione:L'intervento si è concretizzato nella costruzione ex novo di un edificio scolastico in località Giovino - Catanzaro Lido i cui lavori erano stati avviati nel 1995. Il progetto iniziale non ha potuto avere esecuzione in relazione a carenze progettuali statiche e ad un contenzioso tra l'impresa e l'Amministrazione Provinciale, con il cantiere rimasto inoperoso per circa 4 anni. L'iter si è riavviato a seguito dell'avvento del commissario straordinario, con l'adeguamento del progetto alle norme sismiche, al regolamento sull'edilizia scolastica, alla sicurezza, alle norme igieniche ed alle barriere architettoniche.Il dimensionamento dell'opera era stato assunto in previsione di una popolazione scolastica di 500 alunni da distribuire in 20 classi, con la previsione di costruzione di un auditorium e di una mensa nonché l'adeguamento della palestra.I lavori, in funzione della provvista finanziaria, hanno riguardato la realizzazione di un primo lotto funzionale ,relativamente alla costruzione di n° sette corpi di fabbrica,interamente dedicati alle aule ed ai servizi, per una superficie lorda complessiva di mq.5.425.La palestra è stata realizzata con fondi dell'Amministrazione Provinciale.

Ente attuatoreAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE - CATANZARO

Amministrazione competente:AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE - CATANZARO

Servizio offerto:In via principale: educazione scolastica di 2° livello, Aule didattiche, Laboratori di Informatica, Laboratori di Fisica, Laboratori di Chimica, Aule di Disegno. E' stata inoltre realizzata un'aula informatizzata per l'insegnamento di lingue straniere in cui vengono effettuati corsi di formazione finanziati con risorse Ue

Beneficiari:Popolazione in età scolare del territorio comprendente, Catanzaro Lido ed i comuni limitrofi tra cui: Soverato, Squillace, Gasperina, Vallefiorita, Borgia, Roccelletta, Sellia, Cropani, Botricello, Simeri Crichi, Belcastro, ecc.

Asse:Asse 3 Risorse umane Settore: Edilizia scolastica e universitaria Tipologia: edilizia scolastica e universitaria

Gestore:

Pagina 23 di 398

2,788


effettivo

0,774





36


549,00

518,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Il ritardo è dovuto alle problematiche inerenti la progettazione esecutiva, e alla redazione di perizie di variante.L'entrata in esercizio è avvenuta prontamente a valle della definizione dei lavori.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo1. Incompletezza o carenze del progetto esecutivo.7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.


5005 5425Superficie oggetto di intervento Mqnd 1680Altro: - Aule ordinarie Mqnd 2185Altro: - Locali amministrativi, servizi e biblioteca Mq

nd 1560Altro: -Aule speciali Mq60 60Altro: Capienza nuove aule Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 133Altro: -Incremento studenti N.nd 40Altro: Numero di computer utilizzati per la didattica N.nd 10Altro: -Numero ore di aggiornamento organizzate dalla scuola per i

docentiN.

500 682Altro: --Numero studenti N. 476nd 80Altro: Percentuale di genitori soddisfatti della scuola %25 25Altro: -studenti per classe N.nd 10,3Altro: Studenti per insegnante N.

40Altro: Tasso pendolari(n. pendolari per 100 iscritti) N.10Altro: Totale docenti a tempo determinato N.56Altro: Totale Docenti a tempo indeterminato N.

popolazione interessata 30000% soddisfacimento domanda attuale 100 100


Valoresoglia

Contestoiniziale

7Altro: Punteggio medio ottenuto dai candidati promossi N.0Altro: -Tasso abbandoni (alunni frequentanti nel precedente anno

che non si sono reiscritti nel corrente anno)N.

93Altro: Tasso di promossi (su 100 candidati) %4Altro: -Tasso ripetenti (per 100 iscritti) N.

Pagina 24 di 398



Titolo:Università di Catanzaro -Infrastrutture per funzionamento 1° e 2° lotto Medicina e Chirurgia e 1° lotto Giurisprudenza


Localizzazione:

Gli interventi sono stati realizzati e sono fruibili. Ovviamente, la struttura andrà a regime non appena saranno ultimati e dichiarati agibili gli altri lotti funzionali compresi nel progetto generale dell'opera.






Descrizione:L'intervento si inserisce nell'ambito dell'accordo di programma stipulato tra la Regione Calabria e l'Uuniversità di Catanzaro che prevede la realizzazione di una complessa struttura didattico/ospedaliera, in località Germaneto, da utilizzare sia a fini didattici sia per quanto concerne l'assistenza sanitaria ospedaliera. Tale intervento è suddiviso in tre parti:- infrastrutture per funzionamento 1° e 2° lotto Medicina e Chirurgia e 1° lotto giurisprudenza (cod. 7504)- facoltà di medicina e chirurgia 1° lotto - secondo stralcio (cod. 7505)- facoltà di medicina e chirurgia 2° lotto (cod. 7506)

L'intervento oggetto della presente scheda è dunque relativo alla sola parte di infrastrutture per il funzionalmento del 1° e 2° lotto Medicina e Chirurgia e 1° lotto giurisprudenza: rete viaria, opere di raccolta e regimentazione delle acque di superficie, rete idrica, rete acque nere, rete di distribuzione energia elettrica e impianto di illuminazione, rete gas, rete telefonica, sistemazione a verde e gradonate, eliporto. Il progetto esecutivo delle opere di infrastrutturazione è stato approvato dal CdA dell'Università in data 10/02/1999 per un importo complessivo di euro 15390415,59 e la consegna delle aree è avvenuta il 5/06/2000. Il collaudo finale tecnico amministrativo è stato effettuato in data 10/03/2005.

Ente attuatoreUNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANZARO

Amministrazione competente:MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA SCIENTIFICA

Servizio offerto:

L'intervento è essenzialmente una urbanizzazione per consentire l'accesso ed il funzionamento degli edifici didattico/ospedalieri e consiste nelle seguenti infrastrutture stradali ed impiantistiche: 1) rete viaria, 2) opere di raccolta e regimentazione delle acque di superficie, 3) rete idrica, 4) rete acque nere, 5) rete di distribuzione energia elettrica, 6) impianto di illuminazione, 7) rete gas, 8) rete telefonica, 9) sistemazione a verde e gradonate.

Beneficiari:Gli edifici didattico/ospedalieri ed i relativi utenti


UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANZAROGestore:

Pagina 25 di 398

14,192


effettivo

14,192





44


698,00

993,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Il ritardo nell'esecuzione è giustificato da alcune criticità superate relative ad espropri e bonifica da ordigni bellici nonché da modifiche progettuali che hanno generato tre perizie di variante.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo2. Indisponibilità del sito o degli immobili oggetto dell'intervento.6. Difficoltà tecniche in fase esecutiva (sorprese geologiche,ritrovamenti archeologici, rinvenimento di ordigni bellici, ecc..).7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.

Relativamente all'indicatore di realizzazione è da segnalare che rispetto alle previsioni non è stato realizzato l'eliporto per cui tramite perizia di variante si sono realizzate le sole predisposizioni per una sua futura installazione sulla sommità dell'edificio di medicina e chirurgia.

Relativamente all'indicatore di risultato si segnala che ancorchè si sia visivamente riscontrata la funzionalità degli edifici cui le infrastrutture viarie ed impiantistiche erano destinate non è possibile eseguire una corretta quantificazione in quanto gli edifici stessi non sono ancora completamente in esercizio.

Relativamente all'indicatore di impatto l'urbanizzazione eseguita ha consentito di collegare la zona con un servizio di mezzi pubblici.

Note:


10 9Altro: - Numero di sevizi realizzati N.nd 5000Altro: -superficie marciapiedi Mqnd 29585Altro: -Superficie rete viaria realizzata Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 9Altro: - Funzionalità edifici medicina/chirurgia (servizi utilizzati) N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

1Incremento servizi N.

Pagina 26 di 398



Titolo:Ampliamento Palazzo di Giustizia a Paola - Cosenza


Localizzazione:

Il Palazzo di Giustizia di Paola con il Completamento delle opere è stato anche adeguato alle intervenute Normative in ordine di Sicurezza degli Impianti tecnici ed al superamento delle barriere architettoniche, nonché per adeguare le opere progettate in conseguenza dei pareri dei VV.FF. , dell'Enel e per la riforma del giudice unico.


Proposta



Regione Provincia ComunePAOLACOSENZACALABRIA

Descrizione:I lavori di completamento dell'ampliamento del Palazzo di Giustizia di Paola hanno riguardato:-L'adeguamento delle celle dei detenuti;-La parziale chiusura del portico di collegamento tra il vecchio e il nuovo Tribunale;-La segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro;-L'adeguamento dei locali a riforma Giudice unico;-La pavimentazione dei piazzali antistanti gli edifici giudizari;-L'adeguamento alle normative antincendio;

Ente attuatoreCOMUNE DI PAOLA

Amministrazione competente:MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Servizio offerto:Tutti i servizi relativi alla funzione propria istituzionale

Beneficiari:

Tutti gli abitanti di Paola e dei Comuni limitrofi

Asse:Asse 5 Città Settore: Edilizia demaniale Tipologia: Edilizia demaniale

COMUNE DI PAOLAGestore:

Pagina 27 di 398

7,465


effettivo

0,871





32


38,00

49,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Oltre i Lavori principali, consegnati in data 05/07/1990 sono state redatte tre Perizie di variante e suppletive che hanno comportato un ritardo per sospensioni e proroghe di 50 mesi.Per contenzioso con l'impresa appaltatrice fu risolto il contratto d'appalto e nominato un Commissario ad acta,il quale in forza dei poteri a lui concessi ,revocò la delibera della giunta Municipale in merito alla risoluzione del contratto ordinando all'impresa la ripresa dei lavori.Tali lavori sono stati ultimati in data 17/01/2001 ,in tempo utile.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.8. Contenzioso in fase esecutiva (sequestro cantiere, controversie con le imprese, fallimenti, ecc…).


3Altro: Impianti realizzati N.3Altro: Celle detentive oggetto di adeguamento N.

1460Altro: Pavimentazioni Piazzali Mq

5000 5000Superficie struttura N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

Numero fruitori delle strutture N.10Altro: Numero aule( penali, civili,sale Consiglio) N.56Altro: Numero dipendenti N.15Altro: Numero magistrati N.

110Altro: Ampiezza media delle aule (penale) Mq150Altro: -Ampiezza media delle Aule ( Assise) Mq

popolazione interessata 730000% soddisfacimento domanda attuale


Valoresoglia

Contestoiniziale

20 50Altro: -Incremento valori immobiliari nella zona N.

Pagina 28 di 398



Titolo:Uffici finanziari della Provincia di Cosenza


Localizzazione:

La costruzione dei nuovi Uffici Finanziari, ubicati in fregio alla Via Popilia, in una zona periferica della città di Cosenza, oltre a restituire alla Prefettura circa 5000 mq.degli uffici occupati nel centro storico , ha riqualificato l'area di insediamento.


Proposta



Regione Provincia ComuneCOSENZACOSENZACALABRIA

Descrizione:L'Edificio si articola in due corpi a forma di L, di sette piani fuori terra oltre al piano interrato,dove sono allocati gli archivi,i locali tecnici ed una autorimessa di 2000 mq.Sulle testate della L sono allocati due corpi scala di emergenza.IL progetto di completamento ha ridefinito gli elaborati architettonici ed impiantistici del programma costruttivo a suo tempo approvato allo scopo di :-renderlo rispondente alle nuove esigenze dell'Amministrazione delle Finanza con la concentrazione dei diversi uffici (Catasto.IVA, imposte dirette, ecc,) nei due Dipartimenti delle Entrate e del Territorio.-Aumentare le superfici e gli spazi disponibili per nuove necessità sopravvenute;-migliorare l'efficienza e la sicurezza dell'opera, sotto gli aspetti della funzionalità, dell'estetica e dell'efficacia del sistema impiantistico adottato;-Renderlo rispondente a nuove disposizioni di legge intervenute

Ente attuatoreMINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI - PROVVEDITORATO REGIONALE ALLE OPERE PUBBLICHE PER LA CALABRIA


Servizio offerto:Sede dell'ufficio tecnico erariale, Ufficio I.V.A. ,Ufficio delle Imposte dirette, Conservatoria dei Registri Immobiliari ed Ufficio del Registro.

Beneficiari:Tutti gli utenti di Cosenza e della provincia


PROVVEDITORATO ALLE OO.PP.PER LA CALABRIAGestore:

Pagina 29 di 398

21,385


effettivo

16,010





51


770,00

800,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Dell'intervento appaltato con il sistema della Concessione a forfait chiuso, il cui progetto esecutivo fu approvato nel dicembre del 1990, venne data esecuzione (13/08/1990) nei limiti dell'allora sussistente disponobilità finanziaria e con una conseguente durata ridotta( gg. 380). Già in questa fase si ebbe un ritardo di 266 giorni nell'esecuzione dei lavori con applicazione di una penale contestata dal Concessionario. Dopo varie vicende, legate anche all'elaborazione di un progetto di completamento connesso ad un'ulteriore disponibilità finanziaria emersa e redatto su richiesta del Provveditorato alle Opere Pubbliche della Calabria ma ricusato dalla Sezione di Controllo di Roma, l'iter tecnico-amministrativo dell'appalto s'interruppe completamente con conseguente blocco del cantiere.A seguito di ciò l'opera fu Commissariata. I lavori vennero riaffidati alla Concessionaria con la quale si definirono le precedenti controversie con un atto di transazione nel dicembre del 1999. I lavori di completamento vennero ripresi e conclusi il 16/ 06/ 2003.Il Commissario Straordinario sulla base del parere del C.T.A. del Provv.to.OO.PP.della Calabria Affidò i lavori di Completamento alla stessa ATI.L'ultimazione dei lavori dopo varie proroghe è avvenuta l'11 /06/2003.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.10. Difficoltà inerenti i flussi di finanziamento.

Con il trasferimento degli uffici finanziari si sono rese libere delle aree occupate dalla Agenzia del Territorio ( 5000 mq.) e delle Entrate (10.000 mq.)nelle qualii si è trasferita la prefettura che a sua volta occupava (in affitto) aree per circa 7000mq. con un risparmio di canoni per circa 500.000,00€Nel nuovo Edificio sono presenti archivi per circa 3800 mq. Adeguati alle dimensioni degli uffici.

Note:


9Altro: Impianti realizzati N.2Altro: Uffici Amministrativi ( Entrate e Territorio) N.

24031Superficie struttura Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

730000Numero fruitori delle strutture N.500Altro: Numero dipendenti N.

popolazione interessata 730000% soddisfacimento domanda attuale 100


Valoresoglia

Contestoiniziale

20 40Altro: -incremento valori immobiliari %

Pagina 30 di 398



Titolo:Restauro e recupero biblioteca nazionale, Cosenza


Localizzazione:

La realizzazione delle opere previste nel completamento ha permesso di raggiungere gli obiettivi di funzionalità e fruibilità della Biblioteca Nazionale di Cosenza che soddisfa una forte domanda sul territorio ,essendo l'unica Biblioteca disponibile per tutti i cittadini.


Proposta




Descrizione:Il progetto rappresenta il completamento del restauro e recupero della Biblioteca Nazionale a Cosenza ,finanziato con i fondi FIO nel 1986 e attuato dal 1989 al 1998.In particolare le opere hanno riguardato il completamento del restauro delle facciate, la sistemazione della corte esterna, l'adeguamento impiantistico (escluso il condizionamento), le rifiniture del 2° piano e gli infissi esterni al piano terra e al 1° piano.

Ente attuatoreMINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI - Soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici della Calabria

Amministrazione competente:MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI

Servizio offerto:Servizio bibliotecario con consultazione e prestito di opere librarie , di giornali d'epoca, di enciclopedie, ecc.

Beneficiari:Tutti i cittadini della città di Cosenza e provincia

Asse:Asse 2 Risorse culturali Settore: Beni culturali Tipologia: Interventi di recupero, restauro e rifunzionalizzazione

SOPRINTENDENZA PER I BENI AMBIENTALI, ARCHITETTONICI, ARTISTICI E STORICI DELLA CALABRIAGestore:

Pagina 31 di 398

5,489


effettivo

0,774





14


346,00

140,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Il ritardo nell'ultimazione dei lavori è stato in parte compensato dalla tempestiva entrata in fruizione dell'opera.Motivazioni:


420 420Superficie area interessata Mq700 756Altro: - Superficie intonaci Mq4 4Altro: - Impianti (elettrico, telefonico, antincendio, riscaldamento) N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 12949Altro: - Utenti biblioteca/anno N. 7185 nd43Variazione del numero di eventi /servizi N. 0

Altro: Numero di volumi presenti N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

91Altro: numero posti di lavoro creati/mantenuti N. 82nd 80Incremento numero visitatori %

Altro: - N.

Pagina 32 di 398



Titolo:Lavori di completamento della S.P. variante esterna di Sambiase - 4° ed ultimo lotto


Localizzazione:

Il risultato ottenuto corrisponde alle previsioni iniziali in particolare con riferimento alla possibilità di deviazione del traffico al di fuori del centro abitato di Sambiase ed i conseguenti benefici.




Regione Provincia ComuneLAMEZIA TERMECATANZAROCALABRIA

Descrizione:I lavori di completamento della S.P. variante esterna di Sambiase hanno riguardato la parte finale di un intero intervento suddiviso in quattro lotti, resosi necessario per deviare il traffico dall'abitato di Sambiase, in quanto la sede stradale esistente era del tutto insufficiente allo scorrimento del traffico automobilistico diretto ai monti e viceversa.Tra l'altro i mezzi pesanti dovevano fare dei percorsi alternativi per poter raggiungere i centri abitati di Acquadauzano, S. Mazzeo e Martirano.Tale Variante ha interessato la copertura del fiume Cantagalli per una lunghezza complessiva di 370 mt e comprende un primo tratto su rilevato, sostenuto dal lato del torrente da un muro in c.a., il secondo tratto di curva segue uno scatolare in c.a. avente lo stesso asse dell'alveo torrentizio.L'intervento di Completamento misura complessivamente ml.106,05 circa con una larghezza dell'impalcato di ml.9,50.

Ente attuatoreAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE - CATANZARO

Amministrazione competente:REGIONE CALABRIA

Servizio offerto:Abbandonare la vecchia strada per Gabella, stretta ,scomoda,pericolosa e molto disagiata perchè interna all'abitato di Sambiase, alleviando il traffico gommato dai percorsi alternativi e di conseguenza favorendo il collegamento mare-monti (piana di Lamezia-.entroterra Montano).

Beneficiari:

In via principale la popolazione residente nei territori interessati comprendente i Comuni di Lamezia,Gabella,Cona S. Mazzeo,Acquadauzano,Martirano.

Asse:Asse 6 Reti e nodi di servizio


PROVINCIA DI CATANZAROGestore:

Pagina 33 di 398

2,597


effettivo

0,639





31


823,00

766,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)


Giudizio su efficienza nella realizzazione: Basso

Con lavori conclusi in data 26/4/2003 non è ancora disponibile il collaudo tecnico amministrativo e solo in data 27/12/2005 è stato fatta la relazione sul conto finale.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.98. Altro (vedi dettaglio) - Mancata disponibilità delle aree

Per quanto riguarda gli indicatori di impatto ,pur non potendoli quantificare specificamente, se ne è comunque rilevata la positività.Note:




Valoresoglia

Contestoiniziale

80Altro: - Deviazione traffico al di fuori del centro abitato %nd 50Altro: -Riduzione tempo percorrenza %

Pagina 34 di 398



Titolo:Lavori di completamento Istituto Tecnico Commerciale Statale di Acri


Localizzazione:

Ancorchè la struttura sia stata realizzata e consegnata non è ancora entrata in funzione per mancanza delle attrezzature essenziali e per infiltrazioni d'acqua dagli infissi durante il periodo invernale, già segnalati dal Dirigente scolastico alla Provincia.Fino ad oggi è stata utilizzata solo recentemente per un evento espositivo.


Proposta



Regione Provincia ComuneACRICOSENZACALABRIA

Descrizione:Costruzione della Palestra con locali annessi e relativa sistemazione area esterna.

Ente attuatoreAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE - COSENZA


Servizio offerto:

Dotare l'edificio scolastico di una Palestra e spazi esterni attrezzati per l'attività sportiva ,utilizzabili anche per il tempo libero, in modo da accentuare l'aspetto sociale delle istituzioni scolastiche e generare un impatto positivo anche sulla popolazione extra-scolastica del territorio.

Beneficiari:La popolazione scolastica ed extra scolastica del territorio.


AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI COSENZAGestore:

Pagina 35 di 398

2,730


effettivo

0,567




Data entrata in esercizio: 18/07/2005

66





(c-a)

(d)

(b)

(c)



Il tempo di esecuzione dell'opera era stato fissato in dodici mesi dalla data di consegna dei lavori.A causa di una sospensione di 61 gg. per la nomina del Coordinatore della sicurezza in fase Esecutiva, di una sospensione di 62 gg. per procedere ad indagine geologica supplementare sul terreno relativo al corpo di fabbrica spogliatoi, ad una proroga di 90 gg. per avverse condizioni atmosferiche e infine ad una ulteriore proroga di 269 gg per la redazione di una perizia di variante tecnica ,i lavori dovevano concludersi il 5/6/2002.Il verbale di ultimazione dei lavori riporta la data del 26/04/2002, ma la consegna definitiva al Dirigente scolastico dell'I.T.S.C.G.T. di Acri è avvenuta solamente in data 18/07/2005 come da relativo verbale .

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo5. Cause di forza maggiore (avverse condizioni atmosferiche, calamità naturali, incidenti, scioperi, ecc..).6. Difficoltà tecniche in fase esecutiva (sorprese geologiche,ritrovamenti archeologici, rinvenimento di ordigni bellici, ecc..).7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.

Per quanto riguarda gli indicatori di impatto, pur non potendoli quantificare specificamente, se ne è comunque rilevata la positività.Note:


640 640Altro: Superficie Palestra Mq1Altro: Attrezzistica Palestra (rete P.V.) N.

719 719Superficie oggetto di intervento Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

719 719Nuove superfici rese disponibili Mq 02Altro: Numero eventi organizzati/anno N.

800Altro: Numero iscritti N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

1Altro: Numero servizi aggiuntivi creati ( Coni ) N.

Pagina 36 di 398



Titolo:Completamento strada Provinciale Crotone-Capocolonna S.Anna-SS.106


Localizzazione:

L'allargamento della strada oggetto dell'intervento, ha velocizzato e resi sicuri i collegamenti tra Crotone e l'Aeroporto "S.Anna " attraversando una zona a forte vocazione turistica ,residenziale e produttiva e che comprende oltre il Comune di Capo Rizzuto,che è il terzo Comune della provincia per popolazione ed il primo per presenze turistiche nel periodo estivo, i Comuni di Carbonara , Salica , Semaforo, Capocolonna, Marinella con oltre 6000 abitanti.Inoltre la zona di Capocolonna è interessata dal Polo Archeologico con un Museo e con un Parco Archeologico.


Proposta



Regione Provincia ComuneCROTONECROTONECALABRIA

Descrizione:Ammodernamento e Consolidamento della strada esistente.Allargamento della sezione stradale da 5,00 a 9,50 ml.Segnaletica orizzontale e verticale e protezioni laterali.

Ente attuatoreAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE - CROTONE


Servizio offerto:Collegamento stradale dall'Aeroporto "S. Anna" a Isola Capo Zizzuto , Zona Archeologica di Capocolonna e Villaggi Turistici della zona fino a Crotone .

Beneficiari:

Residenti della zona di Isola Capo Rizzuto ,Capocolonna e Crotone e nel periodo estivo i molti turisti dei vari Villaggi turistici.



AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE CROTONEGestore:

Pagina 37 di 398

2,728


effettivo

1,214





20

Tempo totale intervento (mesi):

474,00

474,00



Data inizio lavori: (a)

(c-a)

(d)

(b)

(c)



I tempi di realizzazione e di entrata in esercizio sono stati relativamente brevi.Manca il Collaudo Tecnico Amministrativo per ritardo da parte della Regione di nomina del Collaudatore.

Motivazioni:



4000 4000Lunghezza rete ml3900 3900Altro: Guard-rails ml

0Altro: Aree di rifornimento N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

20 30Incremento medio del numero di veicoli %10 10Altro: Passaggio mezzi pesanti %90 90Altro: Velocità di percorrenza per transito Km 50



Valoresoglia

Contestoiniziale

30Tempo risparmiato (tempo percorrenza x numero di utenti) %

Pagina 38 di 398



Titolo:Completamento dei lavori e ristrutturazione dell'I.T.C. "R.Piria" di Reggio Calabria


Localizzazione:

Il completamento delle opere di adeguamento e di ristrutturazione dell'edificio scolastico ha consentito di riqualificare l'Istituto Tecnico Commerciale migliorandone la fruibilità.


PropostaComunicazione esito istruttoria Uver a soggetti coinvolti


Regione Provincia ComuneREGGIO DI CALABRIAREGGIO DI CALABRIACALABRIA

Descrizione:I lavori di completamento hanno riguardato:-il rifacimento dell'impianto elettrico del primo piano ,delle scale e dell'atrio interno principale;-la sostituzione di tutta la pavimentazione delle aule del primo piano;-la posa in opera del controsoffitto, con armatura in alluminio, nel corridoio del primo piano;-il restauro e la ricostruzione di un prospetto lato Via Piria;-la posa in opera di 4 scale di sicurezza in struttura metallica;-la tinteggiatura di tutto il piano primo e delle scale;-il completamento dell'impianto di climatizzazione;-il restauro dell'atrio principale.Con la perizia di variante si è intervenuti sul terrazzo di copertura per il ripristino dell'impermeabilizzazione deteriorata.

Ente attuatoreAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE - REGGIO CALABRIA


Servizio offerto:

Formazione scolastica - Indirizzo Giuridico Economico Aziendale (Ragioneria), Periti Aziendali e Corrispondenti in lingua estera,Tecnico per il Turismo.

Beneficiari:Studenti istituti tecnici della città di Reggio Calabria e dell'interland Reggino.


Gestore:

Pagina 39 di 398

2,083


effettivo

0,535





15


1.141,00

1.141,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Tutte le fasi realizzative hanno presentato ritardi considerevoli: -19 mesi dalla comunicazione dell'assegnazione del finanziamento alla delibera di aggiudicazione-10 mesi per la stipula del contratto,per un ricorso al TAR di R.Calabria avverso l'aggiudicazione.-Approvazione dei risultati di gara e di redifinizione del quadro economico(11/04/2001) poi rettificato (14/03/2002) a seguito dei rilievi formulati dalla Regione calabria.Per non provocare interruzioni dell'attività scolastica, salvo l'adozione dei doppi turni, nel periodo delle lavorazioni ,si sono create difficoltà organizzative/realizzative per l'appaltatore a causa di una disponibilità parziale ,in tempi diversi, delle" aree di cantiere",fatto che ha determinato la concessione di 150 giorni di proroghe.Pertanto si evince che non è stato attentamente valutato, in fase di progettazione, l'effettivo tempo necessario alla realizzazione dell'intervento programmato in presenza dei condizionamenti derivanti dall'assenza di una disponibilità totale dei locali.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo3. Contenzioso nella fase di affidamento dei lavori.7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.9. Interferenze con sottoservizi, altre infrastrutture, attività in corso.


785Superficie oggetto di intervento Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

755Altro: Popolazione interessata (Numero di studenti iscritti) N.21Altro: Studenti per classe N.8Altro: Studenti per insengnante N.

88Altro: Totale docenti a tempo indeterminato N.2Altro: Totale docenti a tempo determinato N.

70Altro: Tasso pendolari (n.° pendolari per 100 iscritti) % 94,5880Altro: Percentuale di genitori soddisfatti della scuola %

popolazione interessata 1000 755% soddisfacimento domanda attuale


Valoresoglia

Contestoiniziale

70Altro: Tasso di promossi(Numero di promossi per 100 candidati) % 70,566,5Altro: Punteggio ottenuto dai candidati promossi N.5Altro: Tasso ripetenti(numero di ripetenti per 100 iscritti) % 5,16

19Altro: Tasso abbandoni( n.° alunni frequentanti nel precedente anno che non si sono reiscritti nel corrente anno escluso quelli che hanno superato l'esame o che hanno chiesto il nulla osta per il trasferimento)

% 38,776

Pagina 40 di 398



Titolo:Completamento dei lavori e ristrutturazione dell'I.T.I. "Vallauri" di Reggio Calabria


Localizzazione:

L'edificio scolastico che ha un bacino di utenza di 686 studenti , con le opere di completamento è stato adeguato al 100% alle normative e con il completamento dei prospetti e delle opere di finitura ,l'immobile ristrutturato ha riqualificato i luoghi anche dal punto di vista paesistico-ambientale.


Proposta




Descrizione:Le opere di completamento hanno riguardato:-I lavori necessari per rendere parte del plesso scolastico (piano intermedio) in linea con le normative di settore in materia di sicurezza e con gli stsndard propri degli edifici scolastici( esecuzione dell'impianto elettrico e relativi quadri secondari,fornitura dei corpi illuminanti, impianto parafulmine,scala di sicurezza).-Ristrutturazione scalone ingresso principale-completamento dei prospetti ed opere di finitura-Abbattimento delle barriere architettoniche



Servizio offerto:La didattica si articola in un trienno con due indirizzi, elettrotecnica ed automazione ed informatica, dopo il biennio sperimentale comune.

Beneficiari:

Studenti istituti tecnici della città di Reggio Calabria e dell'interland Reggino.Bacino di utenza di circa 700 persone


AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE - REGGIO CALABRIAGestore:

Pagina 41 di 398

1,188


effettivo

0,356





17


1.206,00

1.206,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Si rileva un notevole ritardo nell'assegnazione dei lavori da quanto previsto nella richiesta di finanziamento ,ed ancora circa 356 gg. di maggior tempodi esecuzione dei lavori ,tra sospensioni e proroga per una perizia di variante.

Motivazioni:



15000Superficie oggetto di intervento Mq5Altro: nuove aule destinate alla didattica N.25Altro: capienza nuove aule N.

8Altro: Nuovi laboratori di esercitazione N.100Altro: Superficie nuovi uffici-studi Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

686Altro: Popolazione interessata(numero studenti iscritti) N. 63322Altro: Studenti per classe N.

7,05Altro: Studenti per insegnante N.83Altro: Totale docenti a tempo indeterminato N.6Altro: Totale docenti a tempo determinato N.

19Altro: Numero giorni di assenza degli alunni N.80Altro: Numero di computer utilizzati per la didattica N.40Altro: Numero ore di aggiornamento organizzate dalla scuola per i

docentiN.

25Altro: Tasso pendolari(numero pendolari per 100 iscritti) %



Valoresoglia

Contestoiniziale

99,99Altro: Tasso di promossi(numero candidati promossi per 100 candidati)

% 80

6Altro: Punteggio medio ottenuto N.

1Altro: Tasso ripetenti % 12Altro: Tasso abbandoni( n.° alunni frequentanti nel precedente anno

che non si sono reiscritti nel corrente anno escluso quelli che hanno superato l'esame o hanno richiesto il nulla osta per il trasferimento)

%

50Altro: Tasso di passaggio all'università(n.° immatricolati per 100 maturi)

%

10Altro: Tasso sbocchi professionali( n.° studenti maturi impiegati dopo due anni, per 100 meturi)

%

Pagina 42 di 398



Titolo:Progetto dei lavori di sistemazione della S.P. Bivio Olmelli-Bivio Feroleto


Localizzazione:

Pur non esistendo un monitoraggio relativo al tratto di strada in questione atto a definirne le principali caratteristiche( tempo di percorrenza,numero medio di veicoli in transito,incidentalità,ecc.) e la relativa evoluzione nel tempo, gli interventi realizzati, anche se parziali, hanno contribuito al miglioramento della viabilità complessiava.


Proposta



Regione Provincia ComuneFEROLETO DELLA CHIESAREGGIO DI CALABRIACALABRIA

Descrizione:L'Intervento ha riguardato l'allargamento della sede stradale della S.P. bivio Olmelli -bivio per Feroleto in corrispondenza dell'abitato di Feroleto della Chiesa,la costruzione di opere di sostegno e di smaltimento acque reflue, pavimentazione e segnaletica.



Servizio offerto:

Con l'allargamento della strada si garantisce la fruibilità in sicurezza dell'ultimo tratto della S.P. bivio Olmelli- bivio per Feroleto della Chiesa in corrispondenza dell'abitato di Feroleto della Chiesa, decongestionando il traffico e riducendo così la percentuale di incidenti.

Beneficiari:Gli utenti che percorrono giornalmente per motivi di lavoro, scolastici e di svago, tale strada che unisce i centri agricoli dell'entroterra ( Feroleto, Laureana ed altri con circa 2000 abitanti) con quelli commerciali ed insediativi della costa tirrenica .



AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI REGGIO CALABRIAGestore:

Pagina 43 di 398

0,396


effettivo

0,137





7


143,00

230,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I lavori sono stati ultimati con ritardo rispetto alle previsioni (ottimistiche) contenute nella scheda di richiesta del finanziamento.Motivazioni:

Pur non esistendo un monitoraggio relativo al tratto di strada in questione atto a definirne le principali caratteristiche( tempo di percorrenza,numero medio di veicoli in transito,incidentalità,ecc.) e la relativa evoluzione nel tempo, gli interventi realizzati, anche se parziali, hanno contribuito al miglioramento della viabilità complessiava.La Manutenzione è effettuata tramite un contratto full-service da una Società specializzata.

Note:


0,6 0,55Lunghezza rete Km8 8Altro: allargamento sede stradale ml5 5Altro: Numero espropriazioni messe in atto N.

Pagina 44 di 398



Titolo:Progetto esecutivo per la sistemazione ed il completamento della strada provinciale Caulonia Marina-Caulonia Superiore


Localizzazione:

Pur non esistendo un monitoraggio relativo al tratto di strada in questione atto a definirne le principali caratteristiche( tempo di percorrenza,numero medio di veicoli in transito,incidentalità,ecc.) e la relativa evoluzione nel tempo, gli interventi realizzati, anche se parziali, hanno contribuito al miglioramento della viabilità complessiava, così come confermato dallo studio sulle incidentalità provinciali effettuati dalla stessa Amministrazione.La Manutenzione è effettuata tramite un contratto full-service da una Società specializzata.


Proposta



Regione Provincia ComuneCAULONIAREGGIO DI CALABRIACALABRIA

Descrizione:I lavori di completamento consistono nel parziale allargamento della sede stradale ,nelle opere necessarie al contenimento della scarpata nel centro abitato di Caulonia Superiore mediante la costruzione di una cunetta e l'ancoraggio della rete di protezione,nella costruzione di un muro di sostegno in contrada Frauzzo mentre in contrada Vitarva le opere previste consistono nella costruzione di cunette per la raccolta delle acque e di parapetti di protezione.



Servizio offerto:Con gli interventi di adeguamento della strada si garantisce la fruibilità in sicurezza del tratto della S.P. tra Caulonia Marina e Caulonia Superiore

Beneficiari:Gli utenti che percorrono giornalmente per motivi di lavoro, scolastici e di svago, tale strada che unisce i centri agricoli dell'entroterra con quelli commerciali ed insediativi della costa Ionica



AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE - REGGIO CALABRIAGestore:

Pagina 45 di 398

0,941


effettivo

0,118





10


150,00

300,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I lavori sono stati effettuati con un anticipo sui previsti termini contrattuali di circa un mese ma in ritardo rispetto alle previsioni inserite nelle schede di richiesta del finanziamento che erano probabilmente troppo ottimistiche.

Motivazioni:

Non esistono indicatori quantitativi che caratterizzano il tratto di strada in questione.Note:


9 9Lunghezza rete Km


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd ndAltro: - N. nd

Pagina 46 di 398



Titolo:Ammodernamento, sistemazione e manutenzione straordinaria della S.P. Bova -Bivio Roghudi


Localizzazione:

Dai dati di incidentalità rilevati si èriscontrata una riduzione degli eventi (4 nel biennio 1999-2000, 1 nel triennio 2001-2003)




Regione Provincia ComunePLURICOMUNALEREGGIO DI CALABRIACALABRIA

Descrizione:Il completamento ha riguardato lavori finalizzati a rendere la strada più funzionale ,percorribile e sicura ,con sistemazione del manto stradale e delle protezioni della carreggiata.



Servizio offerto:

Con gli interventi di adeguamento della strada si garantisce la fruibilità in sicurezza del tratto della S.P. tra Bova Marina -Bova Superiore e Roghudi

Beneficiari:Gli utenti che percorrono giornalmente per motivi di lavoro, scolastici e di svago, tale strada che unisce i centri agricoli dell'entroterra con quelli commerciali ed insediativi della costa Ionica



Gestore:

Pagina 47 di 398

1,145


effettivo

0,164





10


109,00

170,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I lavori sono stati ultimati con un ritardo di circa tre mesi rispetto alle previsioni (ottimistiche) indicate nella scheda di richiesta doi finanziamento.

Motivazioni:

Gli interventi realizzati, anche se parziali, hanno contribuito al miglioramento della viabilità complessiava, così come confermato dallo studio sulle incidentalità provinciali effettuati dalla stessa Amministrazione.

Note:


2,36 2,225Lunghezza rete Km107 107Altro: Rete metallica rivestimento pareti rocciose ml


Valoresoglia

Contestoiniziale

1Altro: - incidentalità (numero eventi biennio 1999-2000/ triennio 2001-2003))

N. 4

Pagina 48 di 398



Titolo:Progetto esecutivo per la salvaguardia e l'ammodernamento della S.P. Castellace-Duverso


Localizzazione:



Proposta



Regione Provincia ComuneOPPIDO MAMERTINAREGGIO DI CALABRIACALABRIA

Descrizione:L'intervento di completamento ha riguardato la formazione di segnaletica stradale nel tratto Palmi-Seminara, nel rifacimento di tratti di pavimentazione ed installazione di barriere metalliche di protezione lungo la S.P. Seminara -Melicuccà- S. Procopio, la costruzione di un muro di controripa in c.a. ed il rifacimento di pavimentazione stradale con bonifica del sottofondo in alcuni tratti della S.P. Castellace-Duverso-Cosoleto.Quanto sopra al fine di garantire la piena fruibilità della strada.



Servizio offerto:Con l'allargamento della strada e le relative protezioni laterali si garantisce la fruibilità in sicurezza dell'ultimo tratto della S.P. Palmi - Duverso.

Beneficiari:Gli utenti che percorrono giornalmente per motivi di lavoro, scolastici e di svago, tale strada che unisce i centri agricoli dell'entroterra con quelli commerciali ed insediativi della costa tirrenica .



Gestore:

Pagina 49 di 398

0,617


effettivo

0,207





6


111,00

192,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I lavori sono stati effettuati con un anticipo sui previsti termini contrattuali di circa tre mesiL'entrata in esercizio pur risultando dagli atti Amministrativi, successiva di due mesi dall'ultimazione dei lavori, ,è avvenuta immediatamente.Per il mancato rispetto dei tempi indicati nella scheda di accesso al finanziamento è probabile che le previsioni indicate in sede di programmazione fossero eccessivamente ottimistiche.

Motivazioni:


Note:


6 6Lunghezza rete Km15000 3000Altro: Segnaletica orizzontale ml

1 1Altro: Opere di protezione (Muro) N.

600 651Altro: Guard-rails ml

Pagina 50 di 398



Titolo:Completamento dei lavori di costruzione dell'Istituto Professionale Alberghiero di Villa San Giovanni


Localizzazione:

L'istituto Alberghiero di Villa S. Giovanni è diventato un punto di riferimento per i giovani in una zona ad alta valenza turistica, risultando la gestione anche più funzionale ,avendo accentrato, con il completamento dell'Edificio di Villa S. Giovanni,varie sedi disagiate per l'utenza e per la gestione.


Proposta



Regione Provincia ComuneVILLA SAN GIOVANNIREGGIO DI CALABRIACALABRIA

Descrizione:L'edificio scolastico indicato in oggetto sito nel Comune di Villa San Giovanni è stato realizzato tra il 1964 ed il 1968 dall'Ente Nazionale Addestramento Lavoratori Commercio (ENALC-Roma).E' stato ultimato nella struttura portante, la tamponatura esterna,gli intonaci esterni e la coloritura, le tramezzature interne parzialmente intonacate. Dopo molti anni di abbandono l'edificio è stato oggetto di vari interventi strutturali e di ripristino rendendo agibile solo una parte di esso. I lavori di completamento hanno riguardato il complertamento delle opere edili, l'adeguamento impiantistico, l'adeguamento alla normativa vigente in materia scolastica e di sicurezza nonché l'abbattimento delle barriere architettoniche.



Servizio offerto:Dotare una vasta zona con centri di caratteristiche turistiche, di una struttura destinata a scuola alberghiera e che soddisfi la domanda di una popolazione interessata in un raggio di circa 100 Km.

Beneficiari:

Studenti istituti scolastici ad indirizzo alberghiero


AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI REGGIO CALABRIAGestore:

Pagina 51 di 398

2,150


effettivo

1,479





37


802,00

835,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I lavori di ristrutturazione , completamento e messa a norma dell'Istituto professionale di Stato per i Servizi Alberghieri sono stati oggetto di una perizia di Variante e Suppletiva che hanno portato ad un ritardo di complessivi 662 gg ed ad una proroga di 60 gg. Concessa con l'atto di sottomissine.

Motivazioni:



1500Superficie oggetto di intervento Mq25 25Altro: Nuove aule destinate alla didattica N.25 25Altro: Capienza nuove aule(n.°posti a sedere x aula N.

6 6Altro: Nuovi Laboratori di esercitazione N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

60Altro: -Percentuale genitori soddisfatti della scuola % 6025Altro: Studenti per classe N. 25

522Altro: Numero studenti iscritti N. 5107Altro: Studenti per insegnante N. 7

56Altro: Totale docenti a tempo indeterminato N. 4921Altro: Totale docenti a tempo determinato N. 2222Altro: N.° computer utilizzati per la didattica N.0Altro: Numero ore di aggiornamento organizzate dalla scuola per i

docentiN. 65

80Altro: Tasso pendolari (n.° pendolari per 100 iscritti) % 80



Valoresoglia

Contestoiniziale

80Altro: Tasso di promossi (numero candidati promossi per 100 candidati)

N. 73

6Altro: -Punteggio medio ottenuto dai candidati promossi N. 620Altro: Tasso ripetenti ( n.° ripetenti per 100 iscritti) N. 273Altro: Tasso Abbandoni (n.° alunni frequentanti nel precedente anno

che non si sono reiscitti nel corrente anno ascluso quelli che hanno superato l'esame o hanno richiesto il nulla osta per il trasferimento)

N. 3

Pagina 52 di 398



Titolo:Lavori di restauro-consolidamento statico e recupero funzionale del Palazzo San Severino-Falcone di Acri, vincolato ai sensi dell'art. 4 della legge 1089/39


Localizzazione:

Attualmente oltre alcuni uffici sociali e la sala del Consiglio Municipale, il Palazzo ospita una mostra dei ragazzi .Si sta cercando da parte dell'Amministrazione Comunale un gestore che preveda un utilizzo funzionale e programmato della struttura restaurata.


Proposta



Regione Provincia ComuneACRICOSENZACALABRIA

Descrizione:-Realizzazione degli impianti elettrico,termico,idrico sanitario e fognante di parte del piano terra e piani superiori.-Impianto ascensore-Pavimentazioni,intonaci e tinteggiature, stucchi e decorazioni.-Infissi interni e lavorazioni varie di finiture-Recupero artistico di due saloni affrescati-Sistemazioni a verde dell'area retrostante il lato nord e sistemazione e recupero dell'area antistante l'ingresso

Ente attuatoreCOMUNE DI ACRI


Servizio offerto:Recupero polifunzionale per attività socio-culturali : Galleria d'arte, museo d'arte e artigianato locale, sale convegni e conferenze, attività logistiche connesse.

Beneficiari:Gli abitanti del Comune di Acri e tutti Comuni limitrofi.


COMUNE DI ACRIGestore:

Pagina 53 di 398

3,230


effettivo

1,897





25


257,00

254,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Si rileva un ritardo tra l'aggiudicazione dei lavori ed il loro inizio(circa 10 mesi ), e 307 giorni in più rispetto alla data di scadenza dei termini contrattuali ,dovuti sia ad una proroga di 91 giorni per lo sgombero di tutti i materiali esistenti nei locali del Palazzo Sanseverino - Falcone (non prevista nei tempi contrattuali) sia ad una sospensione e proroga per la redazione ed esecuzione di una perizia di Variante e Suppletiva.Durante l'esecuzione dei lavori principali sono stati eseguiti anche ,sempre dalla stessa ditta, i lavori di restauro del salone affrescato e degli affreschi posti al piano terra dell'edificio, nei tempi stabiliti dal contratto d'appalto aggiuntivo.

Motivazioni:



6Altro: Impianti Realizzati N.4000Superficie area interessata Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

80Aree recuperate %80Altro: -Numero eventi organizzati/anno(mostre

,convegni,conferenze,ecc.)N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

5Altro: Numero di persone occupate N.

Pagina 54 di 398



Titolo:Sistemazione idrogeologica di Canal Greco parte Nord, Castrovillari


Localizzazione:

L'intervento ha effettivamente riqualificato un'area fortemente degradata, consentendo il recupero di una vasta area ,prettamente pedonale,ad uso della cittadinanza e delle attività commerciali.




Regione Provincia ComuneCASTROVILLARICOSENZACALABRIA

Descrizione:Il Canal Greco, canale di scolo delle acque meteoriche provenienti dal Massiccio del Dolcedorme e confluenti nelle Valla del Cosciale,è stato oggetto sin dal 1982 di una delibera comunale per la riqualificazione ambientale e nello specifico nel tratto da Via Roma a valle e Via XX Settembre a Monte.La riqualificazione si è basata su tre punti .-recupero delle condizioni igienico-sanitarie, essendo il luogo divenuto una discarica di rifiuti solidi a cielo aperto,con l'imbrigliamento delle acque di scolo in un tubo Armco interrato;-consolidamento dei versanti con conseguente messa in sicurezza degli edifici costruiti lungo l'alveo del canale,soggetto a fenomeni di erosione e di dissesto;-recupero di aree pubbliche , con la realizzazione di una strada a servizio dell'intera comunità, di un'area mercatale infrasettimanale e di nuovi spazi socializzanti e ricreativi che possono essere usufruiti dalla cittadinanza.

Ente attuatoreCOMUNE DI CASTROVILLARI


Servizio offerto:Aver Reperito, in un'area centrale come quella di Canal Greco, fortemente edificata e priva di spazi liberi pubblici,un luogo dal forte carattere socializzante e su cui incentivare il commercio.Infatti ,l'aver creato il nuovo sistema strada - mercato, ha permessdo all'Amministrazione di realizzare un Centro Servizi, di recente ultimazione, capace di catalizzare gli interessi ricettivi e di ristorazione.

Beneficiari:Tutti gli abitanti che vi si affacciano direttamente con le loro abitazioni e buona parte dei cittadini della parte est della città,nonché l'afflusso di popolazione dei comuni limitrofi nei giorni di mercato.

Asse:Asse 1 Risorse naturali Settore: Difesa suolo Tipologia: Messa in sicurezza di aree a rischio idrogeologico

COMUNE DI CASTROVILLARIGestore:

Pagina 55 di 398

1,125


effettivo

0,382





27


212,00

273,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I lavori di completamento ,non hanno rispettato i tempi di realizzazione previsti , a causa di due perizie di Variante senza aumento di spesa atte a migliorare notevolmente l'area mercatale dotandola di reti tecnologiche più idonee ai successivi sviluppi e potenziamenti.

Motivazioni:



4388 4388Superficie aree in dissesto idrogeologico recuperata Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

4388 4388Superficie aree messa in sicurezza o recuperata Mq2500 4388Altro: -area mercatale infrasettimanale Mq



Valoresoglia

Contestoiniziale

3800 4388Riduzione della superficie a rischio idrogeologico Mq

nd 15Altro: Rivalutazione degli immobili direttamente insistenti sull'area riqualificata

%

Pagina 56 di 398



Titolo:Riqualificazione socio economica ed ambientale del Centro Storico-PIC URBAN-Localizzazione centro storico comune di Catanzaro


Localizzazione:

Le opere di completamento hanno permesso di ultimare la riqualificazione ed il rifacimento di una parte del centro storico di Catanzaro ricadenti in ambito Urban, contribuendo ad aumentare le superfici destinate all'utilizzo sociale dei cittadini, incrementando un maggior numero di utenti e servizi e garantendo una migliore qualità di quest'ultimi.Tali Lavori hanno contribuito ad aumentare sia le superfici destinate all'utilizzo sociale dei cittadini che il numero di utenti e garantendo una migliore qualità dei Servizi.Nelle vie dove si è intervenuti, sono incrementate le Attività Commerciali, piccole botteghe e negozi, con notevole aumento delle attività di ristorazione.Inoltre, a seguito delle opere di risanamento, le proprietà private prospicienti detti interventi, sono state oggetto, negli precedenti e più recenti tempi, di ristrutturazione e risanamento, che oltre a comportare un rilevante riflesso economico per il comparto edilizio, ha migliorato l'immagine dei quartieri interessati ed ha contribuito all'adeguamento di tutte le normative vigenti in materia di sicurezza.






Descrizione:Trattasi di interventi di ristrutturazione urbana realizzati nell'ambito del PIC URBAN nel centro storico di Catanzaro, finalizzati alla riqualificazione dell'area, al rifacimento della pavimentazione in pietra del manto stradale e dei sottoservizi (rete idrica,rete fognante rete del metano,rete elettrica, rete telefonica e raccolta acque piovane). Le opere di Completamento si sono rese necessarie per ultimare la realizzazione dei rifacimenti dei sottoservizi e di pavimentazione per circa 7000mq ricadenti nel perimetro Urban. .

Ente attuatoreCOMUNE DI CATANZARO


Servizio offerto:Scopo dell'intervento è stato quello di riqualificare le aree urbane del centro storico, ammodernare i sottoservizi e renderli fruibili.

Beneficiari:In via prioritaria: la popolazione residente nelle aree oggetto di riqualificazione

Asse:Asse 5 Città Settore: Aree urbane Tipologia: Completamenti o restauri

COMUNE DI CATANZAROGestore:

Pagina 57 di 398

8,076


effettivo

2,114





32


1.159,00

1.139,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Oltre al notevole ritardo accumulato in fase realizzativa ,non è stato ancora predisposto il collaudo tecnico- amministrativo.Motivazioni:




7000 12606Superficie oggetto di intervento Mqnd 440Altro: --allacci idrici e fognari N.1 1Altro: -Arredi urbani, fontana artistica N.

7000 12606Altro: -pavimentazioni stradali e marciapiedi mlnd 640Altro: -Rete smaltimento acque bianche mlnd 3220Altro: -Tubazioni rete elettrica,metano, telefonica ml


Valoresoglia

Contestoiniziale

100Altro: utilizzazione servizi realizzati %

popolazione interessata 15000 100000% soddisfacimento domanda attuale nd 100


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd ndAltro: -Incremento attività commerciali % nd

nd ndAltro: -Incremento attività di ristorazione % ndnd ndAltro: -Ristrutturazioni immobili degradati % nd

Pagina 58 di 398



Titolo:Lavori di completamento dell'Impianto Sportivo in località Lenza di Gagliano

Codice UVER 7320Valutazione: Negativa

Localizzazione:

L'impianto, in esercizio dal settembre 2001, è stato utilizzato da alcune società sportive di calcio dilettantistiche (circa 10) per lo svolgimento di allenamenti e campionati federali giovanili ( mediamente 100 incontri annuali)e scolastici e dalla società "Catanzaro Rugby"(mediamente 9 incontri disputati). La pista di atletica viene fruita a livello amatoriale e da alcune società di settore nonchè saltuariamente, dalla Facoltà di Scienze Motorie dell'Università Magna Grecia di Catanzaro, dal Distretto Militare di Catanzaro e dalle Direzioni Didattiche della zona. L'impianto sportivo non risulta, comunque, utilizzabile in tutte le sue parti, tenuto conto dell'evidente stato di incuria e di abbandono in cui versa, sia per quanto concerne le parti aeree che coperte. Appare evidente l'inadeguadezza dell'attività di gestione dell'impianto e di conseguenza insufficienti sono i livelli qualitativi dei servizi offerti.La manutenzione dell'impianto risulta pressochè inesistente, con evidente stato di abbandono delle strutture adibite a spogliatoi e servizi, tanto da escluderne l'uso. Detti locali sono quasi completamente sprovvisti di arredi, i servizi igienici completamente fuoriuso ed inagibili. Ovunque sono evidenti infiltrazioni d'acqua piovana, polvere, macchie di muffe ed umidità. Le pedane adibite all'atletica sono in via di deterioramento, ad eccezione della pista ancora in buono stato; il campo di calcio, in caso di pioggia, risulta difficilmente praticabile; il cilindro metallico per il lancio del martello, è distrutto. Tutte le zone comuni e verdi risultano abbandonate. L'amministrazione comunale ha affidato la cura dell'impianto a terzi, corrispondendo un compenso di circa 10 mila euro annui al gestore, con scadenti risultati complessivi. La struttura viene fatta oggetto di continui atti di vandalismo.



Recupero dei fondi concessi tramite corrispondente detrazione da future assegnazioni del Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS)



Descrizione:Il progetto per la costruzione di un impianto sportivo polivalente in località Lenza di Gagliano, redatto alla fine degli anni '80, prevedeva la realizzazione di un campo di calcio, di una pista di atletica, spogliatoi, servizi igienici per il pubblico, viabilità interna e tribune. I lavori iniziati nel novembre del 1993, a seguito di numerosi e vari imprevisti non sono stati realizzati nella loro interezza; infatti la struttura era fruibile solo per il gioco del calcio. L'intervento di completamento, nelle intenzioni, doveva quindi essere finalizzato ad ultimare i lavori ed a rendere l'intero impianto funzionante e fruibile in ogni sua parte. In particolare detti lavori sono consistiti: nel completamento della sezione aerea gioco, con la realizzazione della pista di atletica, nella delimitazione della zona area gioco/spettatori; nella realizzazione dell'impianto di illuminazione e di irrigazione; spalti e tribune; sistemazione dell'area. Sta di fatto che, anche a seguito di tale intervento di completamento, la parte fruibile dell'impianto rimane quella afferente gli spazi aperti (e non nella totalità). Infatti, i locali adibiti a spogliatoi, uffici, servizi igienici sono in stato di abbandono ed alcuni inagibili, il campo di calcio, nei giorni di pioggia, risulta parzialmente impraticabile così come inagibile è il cilindro metallico per il lancio del peso. In buono stato appare, invece, la pista di atletica.



Asse:Asse 5 Città Settore: Infrastrutture sportive e sociali Tipologia: Costruzione, completamento e apliamento di strutture sociali (palestre piscine - centri

A.S. "GAGLIANO CALCIO" (CONTRATTO -CONVENZIONE DEL 1/12/2003) MANUTENZIONE -COMUNE DI CATANZARO

Gestore:

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Servizio offerto:L'obiettivo era quello di dotare il quartiere di Gagliano e la città di una struttura polivalente (2° impianto cittadino per l'atletica leggera e 5° impianto sportivo ). Attualmente sono fruibili solo la pista di atletica ed il campo di calcio, ma non gli spogliatoi e gli altri spazi coperti, visto lo stato di inagibilità in cui versano.

Beneficiari:Popolazione di circa 100.000 abitanti, circa 40 società cittadine affiliate alla F.I.G.C. oltre a 100 squadre del settore giovanile.

congressi)

2,746


effettivo

0,964





15


445,00

397,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



La realizzazione delle opere interessate dal completamento si è protratta oltre i tempi previsti per la redazione di 2 Perizie di variante ,con successiva proroga ,e di 3 sospensioni ,per un totale di 235 gg. , sia per adeguamenti normativi e miglioramenti (ristrutturazione del sottofondo del campo di calcio e potenziamento del sistema drenante),che per avversità atmosferiche( vento eccezionale).Tra l'altro alcune opere previste (nuovi spalti in curva Sud) non sono state realizzate, per adeguare le recinzioni di delimitazione e separazione delle zone spettatori/gioco,alle normative vigenti.

Motivazioni:


Si ravvisa l'opportunità di richiamare l'attenzione dell'Amministrazione comunale circa lo stato di manutenzione dell'impianto sportivo al fine di rendere agibile l'impianto nella sua interezza, ripristinandone la funzionalità anche in relazione agli obiettivi avanzati nella proposta di finanziamento deliberata dal CIPE

Note:


400 400Altro: - lunghezza pista metri6000 6000Altro: -superficie campo di calcio Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd ndAltro: - servizi offerti ai frequentatori (Pista atletica, campo di calcio, tribune, piazzola lancio peso, piazzola lancio martello, spogliatoi con servizi igienici, uffici)

N. nd

nd 4Altro: altre Società o Enti utilizzatrici ( Rugby, Atletica,ecc) N. ndnd 100Altro: incontri disputati mediamente in 1 anno N. nd40 10Altro: -società di calcio che frequentano il campo N. nd



Valoresoglia

Contestoiniziale

nd ndAltro: - capacità di creare attrattiva sportiva N. ndnd ndAltro: -miglioramento qualitativo rispetto ad analoghi servizi offerti N. nd

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Titolo:Completamento ristrutturazione auditorium Liceo Classico "Galluppi", Catanzaro


Localizzazione:

Dal sopralluogo effettuato, si rileva che la struttura è completamente funzionante in tutte le sue parti e fruibile dal pubblico. La stessa si presenta in ottimo stato di conservazione e manutenzione.





Descrizione:L'intervento consistente nella realizzazione di un Auditorium nel Comune di Catanzaro, annesso al liceo Scientifico "Galluppi" ha avuto il suo inizio nel 1981. I lavori rimasti allo stato di cantiere perenne a causa di una sospensione furono ripresi nel 1989. L'edificio è composto da un corpo di fabbrica centrale a pianta circolare, da alcuni locali di pertinenza e da un'ampia area esterna direttamente accessibile da una arteria cittadina. In particolare i lavori hanno riguardato la creazione di una Sala Congressi con annesso palcoscenico, i camerini posizionati nella parte posteriore al palcoscenico ad una quota superiore, il Pronto Soccorso ed i Servizi igienici , mentre l'ingresso principale che immette in una zona Foyer con guardaroba, servizi igienici, Bar con annesso locale di servizio e Sala Conferenza di 40 posti, si colloca direttamente sull'area esterna sistemata al fine di poter essere utilizzata anche per piccole manifestazioni all'aperto.Le opere di completamento hanno interessato l'ultimazione degli interventi edili e di finitura, il completamento degli impianti tecnologici, la sistemazione dell'area esterna, rivestimenti e finiture delle facciate, arredamento di tutto il complesso.



Servizio offerto: La città di Catanzaro, con la realizzazione dell'Auditorium"Aldo Casalinuovo", è stata dotata di una struttura atta a garantire, soprattutto nel periodo Autunno-Inverno, l'offerta di eventi artistico/culturali. La stessa struttura è utilizzata anche per lo svolgimento di conferenze, dibattiti, lezioni e corsi di studio.

Beneficiari:Tutti gli abitanti della città e delle zone limitrofe nonché scuole, compagnie teatrali, associazioni culturali, artisti vari.La struttura si presta anche ad accogliere eventi di interesse nazionale.


COMUNE DI CATANZAROGestore:

Pagina 61 di 398

2,441


effettivo

1,925





44


1.100,00

674,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Il notevole ritardo nella realizzazione dell'opera, dovuta alla redazione di perizie di variante,è stato recuperato in parte dalla immediata messa in funzione.

Motivazioni:




1500 1500Superficie oggetto di intervento Mqnd 18Altro: -locali N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

600 600Nuove superfici rese disponibili Mqnd 900Superfici ristrutturate Mqnd 60Altro: -Numero di eventi organizzati (anno) N.nd 93Altro: -Numero di giornate di utilizzo escluso prove e allestimento

(anno)N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 4Altro: - Indotta generazione nuove professionalità N.

Pagina 62 di 398



Titolo:Parco naturale, archeologico, speleologico della Cessuta, Cerchiara di Calabria


Localizzazione:

I lavori di completamento hanno permessodi rendere fruibile l'intera area del parco, già interessata da un 1° lotto di lavori.,che non avrebbero potuto in nessun caso rendere fruibile gli spazi e le funzioni identificati nel progetto originale poiché strettamente collegati tra di loro.Le infrastrutture e le attrezzature del parco, a più di due anni dalla loro entrata in esercizio ,risultano in buono stato di manutenzione ,anche se non ancora pienamente utilizzate.E' in via di definizione un accordo con la Forestale per l'utilizzo del rifugio "Calvario" a scopi istituzionali ,il che garantirebbe la sorveglianza del Parco.




Regione Provincia ComuneCERCHIARA DI CALABRIACOSENZACALABRIA

Descrizione:Il parco Comunale archeologico-speleologico della Cessuta,di proprietà comunale, racchiude l'intero centro abitato di Cerchiara di Calabria e si estende su circa 800 ettari di cui 300 di bosco. Il Parco ricade interamente sul versante orientale del Monte Sellaro ed è a sua volta compreso nel Parco Nazionale del Pollino e racchiude oltre i monti Sellaro e Panno Bianco, le Gole del Caldanello ed il Santuario di S. Maria delle Armi.L'intervento di completamento ha riguardato la realizzazione di un capanno all'ingresso del parco, di una scuderia, di n. 3 fontane, di un osservatorio, di n. 5 aree attrezzate per il picnic, di n.2 ingressi, il completamento della recinzione delle aree del Parco, il completamento delle barriere antincendio, n. 3 parcheggi esterni al Parco, n. 2 Camping, il completamento degli itenerari pedonali turistici e della segnaletica, la bonifica delle cave, delle discariche esistenti ed il ripopolamento faunistico.

Ente attuatoreCOMUNE DI CERCHIARA DI CALABRIA


Servizio offerto:Conservazione, restauro e risanamento del territorio del parco con realizzazione di sentieri ed itinerari che si dipanano tutt'intorno fino alla cima del monte Sellaro (1439 m), aree attrezzate per pic-nic (50 tavoli in totale sparsi in varie località), il rifugio "Calvario"( vicino al centro storico, con 10 posti letto) e l'ex Caserma Forestale( completamente ristrutturata-già organizzata per la cucina-che offre 27 posti letto).

Beneficiari:La popolazione di Cerchiara e di tutti i paesi limitrofi , nonché un notevole afflusso turistico regionale, nazionale ed internazionale, specialmente per la vicinanza del Santuario di Santa Maria delle Armi (XV-XVI sec.).


COMUNE DI CERCHIARA DI CALABRIAGestore:

Pagina 63 di 398

1,822


effettivo

1,140





39


425,00

577,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I ritardi nella realizzazione dell'intervento sono derivati dalla redazione di perizie di variante .Motivazioni:




800 800Superficie area interessata ha


Valoresoglia

Contestoiniziale

800 800Aree recuperate ha



Valoresoglia

Contestoiniziale

nd ndIncremento numero visitatori N. ndnd ndAltro: -occupazione addetti N. nd

Pagina 64 di 398



Titolo:Progetto di ristrutturazione Palazzo Sersale - edificio storico da adibire ad attività artigianali, Cerisano


Localizzazione:

Dall'entrata in esercizio , nell'edificio ristrutturato si sono svolte manifestazioni, eventi culturali ,Banchetti e ricevimenti compatibili con la natura, la destinazione e le caratteristiche strutturali e di agibilità dell'edificio, regolati da una delibera del Consiglio Comunale che ne disciplina le modalità di Concessione in uso temporaneo .Comunque si rileva che gli obiettivi esposti nella richiesta di finanziamento ( Botteghe di artigianato, spazi espositivi,scuole di formazione professionale,direzione centro e piccola foresteria) allo stato attuale non sono stati ancora raggiunti ,poiché l'utilizzo dell'edificio è stato principalmente indirizzato verso catering per cerimonie nuziali.


Proposta



Regione Provincia ComuneCERISANOCOSENZACALABRIA

Descrizione:L'intervento di completamento della ristrutturazione di Palazzo Sersale è consistito nelle opere di:completamento impianti elettrico e termico, realizzazione di un ascensore e di accessi esterni con l'abbattimento delle barriere architettoniche, finiture, infissi, realizzazione di uno spazio esterno a servizio dei giardini e sistemazione aree esterne.

Ente attuatoreCOMUNE DI CERISANO


Servizio offerto:Il progetto di recupero di Palazzo Sersale era destinato alla creazione di un centro al servizio dell'artigianato artistico dell'intero comprensorio calabrese.In particolare le aree ristrutturate dovevano essere destinate a botteghe di artigianato artistico (20), alla direzione del centro, a spazi espositivi, a scuola di formazione professionale e foresteria

Beneficiari:Artigiani e più in generale cittadinanza locale.


COMUNE DI CERISANOGestore:

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2,443


effettivo

0,853





17


281,00

231,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Durante la realizzazione delle opere di completamento è stato necessario ricorrere alla redazione di una perizia di variante e suppletiva che ha ritardato di circa sei mesi il normale andamento dei lavori.

Motivazioni:


Per quanto riguarda gli indicatori sia di risultato che di impatto, pur non potendoli quantificare specificamente, se ne è comunque rilevata la positività.

Note:


2800Superficie oggetto di intervento Mq1400Altro: Superfici esterne a verde N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

20 0Altro: -Numero di botteghe artigiane N. 00 2Altro: Numero eventi a livello regionale organizzati anno N.

15Altro: Concessioni in locazione per cerimonie private( media ) N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

20Altro: -Incremento valori immobiari nell'area circostante %

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Titolo:Progetto per la costruzione di impianti sportivi nel centro di Corigliano - località contrada Brillia


Localizzazione:

Si è resa la struttura sportiva,di richiamo per tutti i paesi limitrofi, più consona al ruolo per cui originariamente era stata progettata,in modo che il suo utilizzo possa essere garantito in perfette condizioni di agibilità e sicurezza.




Regione Provincia ComuneCORIGLIANO CALABROCOSENZACALABRIA

Descrizione:Gli interventi eseguiti per il completamento del Campo di calcio e delle strutture di atletica presenti nell'impianto sportivo in località Brillia,hanno riguardato:-L'installazione di 4 torri portafari con 8 proiettori per ogni singola torre;-L'impianto di altoparlanti e diffusori sonori installati sui pisnerottoli delle torri faro;-La realizzazione di una struttura di copertura delle tribune;-La sistemazionedell'area esterna e impianto di raccolta delle acque bianche;-La realizzazione dell'impianto di illuminazione esterno allo stadio, sul piazzale di arrivo alla struttura sportiva e tra le gradinate e la recinzione;-La realizzazione di rete e centrale elettrica per i quadri elettrici delle torri faro, dell'impianto sonoro e dell'illuminazione esterna.

Ente attuatoreCOMUNE DI CORIGLIANO CALABRO


Servizio offerto:Disputa di partite di calcio e miting di atletica leggera.

Beneficiari:Tutte le società sportive di calcio , di atletica leggera e gli abitanti di Corigliano e dei paesi limitrofi

Asse:Asse 5 Città Settore: Infrastrutture sportive e sociali Tipologia: Costruzione, completamento e apliamento di strutture sociali (palestre piscine - centri congressi)

COMUNE DI CORIGLIANOGestore:

Pagina 67 di 398

1,464


effettivo

0,379





24


340,00

347,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Anche se l'inizio lavori ha rispettato la tempistica prevista nella richiesta di finanziamento, tre sospensioni ed una perizia di variante hanno ritardato l'ultimazione di circa un anno.

Motivazioni:




280Altro: Copertura Tribune Mq16000Altro: Rete viaria esterna Mq15000Superficie strutture Mq

2400Altro: Numero di posti totali N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

6Altro: Società sportive autorizzate all'utilizzo dell'impianto N.620Altro: -Incontri di calcio disputati( dall'entrata in fruizione) N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

1Altro: Incremento società sportive nell'area di riferimento N.3Altro: eventuali risvolti occupazionali N.

Pagina 68 di 398



Titolo:Illuminazione ed ammodernamento Via Nazionale alla frazione Scalo, Corigliano Calabro


Localizzazione:

L'intervento, che ha reso la strada, nel tratto che attraversa il centro della frazione Scalo di Corigliano,più consona al ruolo che ha all'interno di un tessuto urbano pianificato, come quello dello Scalo, ha incrementato sia il livello di sicurezza che di vibilità con discreti risvolti socio-economici.


Proposta




Descrizione:L'intervento di completamento, ha riguardato la Demolizione di tutte quelle opere realizzate in diversi periodi e di forme diverse (pavimentazioni, massicciate,cunette ecc.), e la Realizzazione di nuovi marciapiedi con materiali atti alla valorizzazione della stessa passeggiata,installazione di opportune griglie per la raccolta delle acque piovane e realizzazione di parcheggi ,dove è risultato essere possibile, con elementi di arredo urbano.



Servizio offerto:Miglioramento della funzionalità della strada ,con benefici sia in termini di vivibilità, che in termini economici.

Beneficiari:Tutti i cittadini della frazione Scalo, i turisti, e le numerose attività commerciali posizionate lungo tale strada.

Asse:Asse 5 Città Settore: Aree urbane Tipologia: Arredo urbano

COMUNE DI CORIGLIANO CALABROGestore:

Pagina 69 di 398

0,742


effettivo

0,363





19


910,00

890,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Durante la realizzazione delle opere di completamento è stato necessario ricorrere alla redazione di una perizia di variante e suppletiva e di due sospensioni che hanno ritardato di circa 12 mesi il normale andamento dei lavori, disattendendo le previsioni ottimistiche temporali della scheda di richiesta di finanziamento.

Motivazioni:




1500Altro: marciapiedi ml100Altro: abbattimento barriere architettoniche %800Superficie oggetto di intervento ml


Valoresoglia

Contestoiniziale

80Altro: -aumento della visibilità notturna %80Altro: aumento del fattore sicurezza %



Valoresoglia

Contestoiniziale

30Variazione del valore degli immobili delle aree oggetto di intervento %20Altro: Nuove attività commerciali %

Pagina 70 di 398



Titolo:Lavori di costruzione Parco Periurbano alla Frazione Scalo, Corigliano Calabro


Localizzazione:

L'intervento è da ritenersi certamente migliorativo di una situazione che sicuramente era carente di spazi liberi da offrire ai giovani ed agli anziani.La vicinanza del Parco ad un nuovo Centro realizzato dai Salesiani ,sul quale gravitano, per attività sportive, ricreative, sociali e religiose,più di 1000 persone al giorno, aumenta il bacino d'utenza della struttura.


Proposta




Descrizione:Il completamento del Parco Periurbano alla Frazione Scalo di Corigliano Calabro, ha riguardato un insieme di interventi tali da rendere lo stesso parco, oltre che più razionale e consono al suo scopo, certamente più ospitale per i bambini e gli anziani.I lavori hanno interessato la realizzazione di una struttura da adibire a Servizi, l'illuminazione esterna ed interna, la realizzazione di un piccolo ponte sul laghetto esistente, l'installazione di giochi per bambini di varie età, un percorso training e l'installazione di panchine, fontanine in ghisa, portabiciclette, cestini e tabelle indicative.



Servizio offerto:Fornire la corposa frazione ,di un punto verde capace di favorire la socializzazione e l'incontro della popolazione.

Beneficiari:

Gli abitanti della frazione Scalo ed in specialmodo i bambini e gli anziani di tutte le zone limitrofe.


COMUNE DI CORIGLIANO CALABROGestore:

Pagina 71 di 398

0,520


effettivo

0,317





24


739,00

767,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Durante la realizzazione delle opere di completamento è stato necessario ricorrere alla redazione di una perizia di variante e suppletiva e di due sospensioni che hanno ritardato di circa 17 mesi il normale andamento dei lavori, disattendendo le previsioni ottimistiche temporali della scheda di richiesta di finanziamento.

Motivazioni:




40Altro: Panchine N.4Altro: Numero di impianti N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

400Altro: Superficie attrezzata Mq80Altro: Grado di riqualificazione zona interessata %

popolazione interessata 20000 20000% soddisfacimento domanda attuale 100


Valoresoglia

Contestoiniziale

30Variazione del valore degli immobili delle aree oggetto di intervento %50Altro: Numero netto di posti di lavoro creati N.

Pagina 72 di 398



Titolo:Progetto di completamento Viale Parco, Cosenza


Localizzazione:

Con la realizzazione del Viale Parco è stata possibile effettuare la pedonalizzazione del centro, inoltre sono sorte nuove attività commerciali e il valore degli immobili è cresciuto mediamente del 25%.





Descrizione:Il Viale Parco si sviluppa sul tracciato dell'ex rilevato ferroviario per una lunghezza di circa 3,4 km e per un'ampiezza variabile tra i 39 e i 63 metri.L'intervento di completamento di circa 1000 m ,ha interessato il tratto che va dall'area dell'ex Stazione di P.zza Matteotti sino a Via delle Autolinee, ed è caratterizzato da una fascia verde centrale,larga 12 m. fiancheggiata da entrambi i lati da due corsie di marcia per ogni direzione affiancate da "promenade" pedonali.Il nuovo tratto ha consentito la riorganizzazione del sistema della mobilità di un rilevante settore urbano connettendo parti contigue e riqualificando l'area con l'obiettivo di realizzare un nuovo asse organizzativo dei sistemi residenziali, direzionali e delle attrezzature per i servizi e per il commercio.

Ente attuatoreCOMUNE DI COSENZA


Servizio offerto:Infrastruttura di supporto strategico per lo sviluppo economico e sociale come insieme di luoghi di attrazione, incontro, di scambio e svago

Beneficiari:Cittadini del comune di Cosenza e zone limitrofe

Asse:Asse 5 Città Settore: Aree urbane Tipologia: Altro

COMUNE DI COSENZAGestore:

Pagina 73 di 398

8,773


effettivo

7,954





31


339,00

358,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I lavori di completamento del Viale Parco,anche se hanno rispettato i tempi di esecuzione ,hanno avuto un ritardo di circa 1 anno per l'indisponibilità di una parte delle aree interessate dai lavori, già ad avanzata esecuzione degli stessi .

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo2. Indisponibilità del sito o degli immobili oggetto dell'intervento.



2000Altro: Marciapiedi ml1000Superficie oggetto di intervento ml


Valoresoglia

Contestoiniziale

40Altro: - Riduzione tempi di percorrenza %20Altro: - Riduzione incidentalità %40Altro: - Incremento veicoli in transito %



Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 25Variazione del valore degli immobili delle aree oggetto di intervento %nd ndAltro: - Sviluppo nuove attività commerciali %

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Titolo:Lavori di costruzione di una piscina coperta in località Chianta - Comune di Sambiase


Localizzazione:

L'opera si presenta funzionante e fruibile in tutte le sue parti e viene utilizzata per le finalità previste nella proposta di finanziamento. Da sottolineare anche la capacità della medesima struttura di produrre ritorni finanziari in capo all'Amministrazione comunale concedente.





Regione Provincia ComuneLAMEZIA TERMECATANZAROCALABRIA

Descrizione:E' stata completata la realizzazione di una piscina coperta per nuoto e pallanuoto per l'espletamento di attività agonistiche ed addestrative in un comprensorio che ne era completamente sprovvisto.L'impianto è costituito da una prima vasca di dimensioni 25x12,5 m e da una seconda vasca di dimensioni 12,5x6m. L'impianto sportivo, che si presenta in un ottimo stato di conservazione/manutenzione e funzionante in tutte le sue parti, è stato affidato in gestione da parte dell'Amministrazione comunale ad una società esterna a fronte della corresponsione di un canone annuo di circa 15.000 euro e di un monte ore gratuito (11000) devoluto, in via principale, alle necessità degli istituti scolastici del luogo. Le spese di ordinaria manutenzione sono a carico della socetà che gestisce l'impianto; sono a carico del Comune le spese relative alla straordinaria manutenzione.

Ente attuatoreCOMUNE DI LAMEZIA TERME


Servizio offerto:La piscina e le attrezzature ad essa connesse sono fruibili da tutta la popolazione residente nel comprensorio di Lamezia Terme e comuni limitrofi (circa 150.000 abitanti) rappresentando una realtà unica per tutto il comprensorio. Attualmente i servizi erogati sono individuabili in: scuola nuoto per adulti e bambini; riabilitazione motoria; nuoto per anziani; aquagim nonché nuoto agonistico. La struttura viene anche utilizzata dalla locale squadra di palla nuoto.

Beneficiari:Popolazione residente, squadre agonistiche ed istituti scolastici


CONSORZIO COSENTINO GESTIONE IMPIANTI SPORTIVI (CO.GE.I.S.)Gestore:

Pagina 75 di 398

3,458


effettivo

1,623





32


491,00

492,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I lavori sono iniziati puntualmente; alla conclusione si è registrato un ritardo complessivo di oltre un anno giustificato da una perizia di variante.

Motivazioni:


Relativamente all'indice di realizzazione si è riportata l'estensione delle superfici coperte ed esterne che sono state rese fruibili attraverso il progetto di completamento che prevedeva la realizzazione delle finiture, dell'impiantistica e degli arredi.

Relativamente all'indice di risultato si è fatto riferimento al numero degli iscritti pari a 1200 unità (a questo proposito il numero di iscritti massimo, stimato dalla società di gestione, compatibile con uno standard qualitativo elevato è pari a 1500 unità che però dovrebbero essere distribuite maggiormente nelle ore mattutine)La capacità in ore dell'impianto (79200 ore/anno previste) è stata raddoppiata rispetto a quella prevista semplicemente raddoppiando le ore di apertura giornaliera (12 ore x 6giorni x 44settimane x 50 praticanti= 158400 ore/anno). In tal modo si è praticamente saturata la domanda prevista in origine che era pari a 144800 ore/anno per il bacino di riferimento di 150.000 abitanti.Il comune, tramite convenzione ha ottenuto un ritorno economico di circa 15,490 €/anno ed una disponibilità gratuita di 11.000 ore/anno per le scuole

Con riferimento all'indice di impatto si è costituita una squadra di pallanuoto con il conseguente inserimento del comune nel circuito federale nazionale.La diffusione del nuoto nelle scuole ha consentito altresì lo sviluppo di attività agonistiche in precedenza non previste.

Note:


2300 2300Superficie strutture Mq7500 7500Altro: -superficie esterne Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 1200Numero fruitori delle strutture e/o eventi organizzati N.nd 11000Altro: - Fruizione gratuita istituti scolastici del comune ore/anno

79200 158400Altro: -Capacità impianto in ore N.nd 15490Altro: -Ritorno economico da convenzione con gestore N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 1Altro: - Nuova squadra di pallanuoto N.nd 1Altro: -Attività agonistica federale N.

Pagina 76 di 398



Titolo:Lavori di riqualificazione della Via Lungomare, Locri


Localizzazione:

In termini di impatto socio-economico la sistemazione del Lungomare ha consentito la realizzazione di nuovi stabilimenti balneari, l'organizzazioni di eventi ricreativi, che ha prodotto ,anche se non quantificato, un incremento dell'afflusso turistico durante la stagione estiva e dei cittadini tutto l'anno.


Proposta



Regione Provincia ComuneLOCRIREGGIO DI CALABRIACALABRIA

Descrizione:La riqualificazione della Via Lungomare ha interessato le seguenti opere:-Completamento di impianto di innaffiamento con relativi pozzi artesiani-Completamento pavimentazione marciapiedi-Realizzazione panchine e fioriere-Completamento pavimentazione stradale-Completamento della piazza Parcheggio -Verde per aiuole

Ente attuatoreCOMUNE DI LOCRI


Servizio offerto:Riqualificazione del lungomare per garantire una maggiore fruibilità dell'arenile e delle aree di incontro e svago connesse.

Beneficiari:La popolazione residente e il flusso turistico in genere

Asse:Asse 4 Sistemi Locali di sviluppo

Settore: Infrastrutture per turismo Tipologia: Completamento di strutture e infrastrutture per il miglioramento del turismo

COMUNE DI LOCRIGestore:

Pagina 77 di 398

2,343


effettivo

0,884





19


285,00

176,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Malgrado un ritardo di circa sei mesi sulla prevista data di esercizio,dovuto in parte ad avverse condizioni metereologiche ,i lavori nel loro complesso sono stati eseguiti in tempi congruenti con la tipologia dell'intervento.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo5. Cause di forza maggiore (avverse condizioni atmosferiche, calamità naturali, incidenti, scioperi, ecc..).


13000Superficie infrastrutturata MqAltro: - N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

12Nuovi servizi offerti N. 2



Valoresoglia

Contestoiniziale

100Altro: Numero di posti lavoro creati ( stagionali) N.

Pagina 78 di 398



Titolo:Lavori Ostello della Gioventù in Miglierina


Localizzazione:

La struttura, benchè ideata a fini turistici, in prospettiva di un possibile sviluppo turistico dell'intera area montana, attualmente viene destinata per il soggiorno di alcuni allievi della squadra di calcio del Catanzaro, specie durante il periodo scolastico. Ciò costituisce comunque un richiamo attrattivo per la zona, quantomeno sotto l'aspetto dell'interesse sportivo, costituendo un punto di riferimento per giovani che intendano avvicianarsi a questa disciplina.E' comunque nelle intenzioni dell'Amministrazione comunale, come riferito dal Sindaco all'atto del sopralluogo, adibire l'ostello, in un prossimo futuro, anche a fini turistici.





Regione Provincia ComuneMIGLIERINACATANZAROCALABRIA

Descrizione:L'intervento ha riguardato la realizzazione di un ostello per la gioventù nella zona montana del Comune di Miglierina. Le opere di completamento hanno interessato la sistemazione di spazi interni ed esterni alla struttura al fine di renderla fruibile. In particolare sono stati realizzati lavori di finitura interna come la pavimentazione, il rivestimento, scale, impianti (elettrico, riscaldamento, antincendio), sistemazione locali cucine, lavanderia ed acquisto arredi. All'atto del sopralluogo, l'opera è apparsa in discreto stato di conservazione/manutenzione, ma non completamente arredata: risultano, infatti, scarsamente provvisti di attrezzature i locali cucina, lavanderia, sala ricreazione. La struttura, ideata in previsione e soprattutto in funzione di un possibile sviluppo turistico ed economico dell'area montana, risulta temporameamente destinata per l'alloggio e la sistemazione di alcuni allievi della squadra di calcio del Catanzaro. Pertanto, al momento, non costituisce richiamo turistico anche in relazione al fatto che i locali non sono adeguatamente predisposti per tale ed originaria finalità. L'edificio è stato dato in gestione, dietro il pagamento di un canone annuo di circa 7000 euro, ad una società che si è fatta carico delle spese inerenti l'ordinaria manutentione, rimanendo in capo all'Amministrazione comunale concedente quelle relative alla straordinaria manutenzione.

Ente attuatoreCOMUNE DI MIGLIERINA


Servizio offerto:

Dall'entrata in esercizio ad oggi, la struttura viene, in via esclusiva, utilizzata da alcuni allievi della squadra di calcio del Catanzaro. Allo stato, non risulta che l'ostello sia stato destinato a fini turistici come, invece, previsto nel piano di finanziamento.

Beneficiari: Allievi del Catanzaro calcio



Gestore:

Pagina 79 di 398

1,068


effettivo

0,774





44


357,00

712,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



L'entrata in esercizio è avvenuta dopo circa 2 anni dal completamento dei lavori.Motivazioni:


Per quanto concerne la valutazione d'impatto, si può considerare come positiva la capacità dell'intervento di costituire un'attrattiva quantomeno per i giovani che intendono avvicinarsi allo sport e che trovano, quindi, possibilità di usufruire di un alloggio. L'ostello può inoltre, ed in prospettiva, costituire una base di partenza per un possibile sviluppo turistico dell'area montana, com'è nelle intenzioni dell'Amministrazione comunale.

Note:


600 600Superficie infrastrutturata Mq13 13Altro: -numero stanze realizzate N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 100Incremento superfici infrastrutturata della stessa tipologia %nd 13Altro: -capacità recettiva utilizzata - numero alloggi utilizzati N.

popolazione interessata nd nd% soddisfacimento domanda attuale nd nd


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 25Variazione flussi turistici o numero utenti N. ndnd 25Altro: - attrattiva sportiva N. nd

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Titolo:Lavori completamento Paterno-Strada Statale 19


Localizzazione:

L'intervento di completamento ha migliorato la viabilità in ordine alla sicurezza e specialmente in corrispondenza di una insediamento di una casa di cura anche se si rileva scarsa manutenzione da parte dell'ente gestore.




Regione Provincia ComunePATERNO CALABROCOSENZACALABRIA

Descrizione:L'intervento di completamento della strada comunale Paterno- Strada Statale SS. 19 ha permesso il collegamento del centro urbano:-con le frazioni di Santa Maria di Pugliano,Saima, Spadoletti e Macchia che contano piu di mille abitanti, che con l'attivazione del completamento risparmiano circa 13 Km. per il suo raggiungimento;-con la zona industriale di Piano Lago;-con la SS. 19 delle Calabrie e l'ingresso autostradale di Rogliano

Ente attuatoreCOMUNE DI PATERNO CALABRO


Servizio offerto:Collegamento del centro Urbano di Paterno Calabro con diverse frazioni, con l'area industriale ed artigianale del territorio , con lo svincolo autostradale di Rogliano e con la SS. 19 delle Calabrie.

Beneficiari:

La popolazione delle frazioni di Santa Maria di Pugliano, Saima, Spadoletti e Macchia , gli utenti della casa di cura " Borgo dei Mastri" che ha una capienza di circa 250 posti letto , tutti gli abitanti di Paterno.e gli addetti dell'area industriale dei paesi limitrofi.



COMUNE DI PATERNO CALABROGestore:

Pagina 81 di 398

1,007


effettivo

0,593





38


1.459,00

1.622,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Si rileva un notevole ritardo nell'esecuzione dovuto a sospensioni e proroghe per circa 600 giorni, anche per interferenze con linee Enel e Telecom.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.9. Interferenze con sottoservizi, altre infrastrutture, attività in corso.


2 2Altro: Piazzole sosta N.3402 3402Lunghezza rete ml


Valoresoglia

Contestoiniziale

800 650Altro: Numero di autoveicoli giornaliero N. 10080 65Altro: Tasso di utilizzo della nuova strada ( Numero di utenti della

nuova strada rispetto al bacino di utenza stimato)% 20

500 300Altro: Pendolari giornalieri che utilizzano la strada N. 4020 10Altro: Mezzi Pesanti giornaleri N. 150 50Altro: Velocità di percorrenza per transito Km 406 6Altro: Risparmio medio del tempo di percorrenza( numero di KM. in

meno per raggiungere le aree collegate)N. 30



Valoresoglia

Contestoiniziale

10 2Altro: -Nuove attività ed esercizi commerciali legati al turismo N.2000 1500Altro: Turisti che raggiungono le zone limitrofe per anno N. 50025 12Altro: Nuovi occupati nelle zone limitrofe generati dalla costruzione

della stradaN. 5

Pagina 82 di 398



Titolo:Lavori di recupero e riuso funzionale ex Convento di San Francesco di Paola, Pedace


Localizzazione:

Dall'entrata in esercizio , nell'edificio ristrutturato si sono svolte alcune manifestazioni ed eventi culturali nonché ricevimenti per matrimoni che, ancorchè non previsti nella destinazione di utilizzo iniziale, sono compatibili con la natura e le caratteristiche strutturali e di agibilità dell'edificio, regolati da una delibera del Consiglio Comunale che ne disciplina le modalità di Concessione in uso temporaneo.Comunque si rileva che gli obiettivi esposti nella richiesta di finanziamento (attività socio-culturali ) allo stato attuale non sono stati ancora raggiunti ,poiché l'utilizzo dell'edificio è stato principalmente indirizzato verso catering per cerimonie nuziali.




Regione Provincia ComunePEDACECOSENZACALABRIA

Descrizione:L'intervento di Completamento è consistito nella messa in opera degli impianti ,nel restauro degli affreschi , nel rifacimento degli intonaci e dei pavimenti nonché delle controsoffittature e delle porte interne.

Ente attuatoreCOMUNE DI PEDACE


Servizio offerto:

Attività di carattere socio culturale, educativo e scientifico, Convegnistica, ricevimenti ed altre manifestazioni

Beneficiari:Tutti gli abitanti di Pedace e zone limitrofe nonché Cosenza distante pochi Km., ed a livello regionale in occasione di Catering e manifestazioni socio - culturali.


COMUNE DI PEDACEGestore:

Pagina 83 di 398

2,002


effettivo

0,638





56


1.223,00

1.749,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Si rileva un notevole ritardo nell'esecuzione, dovuto a sospensioni e proroghe per circa 745 giorni.IL maggior tempo, dalla data di ultimazione dei lavori all'entrata in esercizio ,è da imputare al recupero degli affreschi appaltati al di fuori del contratto principale.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo9. Interferenze con sottoservizi, altre infrastrutture, attività in corso.

Dall'entrata in esercizio , nell'edificio ristrutturato si sono svolte manifestazioni, eventi culturali ,Banchetti e ricevimenti compatibili con la natura, la destinazione e le caratteristiche strutturali e di agibilità dell'edificio, regolati da una delibera del Consiglio Comunale che ne disciplina le modalità di Concessione in uso temporaneo .Comunque si rileva che gli obiettivi esposti nella richiesta di finanziamento ( attività socio-culturali), allo stato attuale non sono stati ancora raggiunti ,poiché l'utilizzo dell'edificio è stato principalmente indirizzato verso catering per cerimonie nuziali,oltre un "Congresso Regionale Società Neuroscienze Ospedaliere" ed una "Settimana della Cultura" nel giugno 2005.Per quanto riguarda gli indicatori sia di risultato che di impatto, pur non potendoli quantificare specificamente, se ne è comunque rilevata la iniziale positività; il Comune è apparso impegnato,anche tramite la stipula di Convenzioni, al raggiungimento di una piena fruizione dell'opera .

Note:


100Altro: Opere di rifacimento (impiantistica-ascensore-barriere architettoniche-affreschi e finiture)

%


Valoresoglia

Contestoiniziale

100Aree recuperate %



Valoresoglia

Contestoiniziale

Altro: posti di lavoro creati indirettamente(Catering) Si

Pagina 84 di 398



Titolo:Progetto per la realizzazione della Scuola Media in Pellaro (RC) Don Bosco


Localizzazione:

Con i lavori di completamento-ampliamento, sono stati recuperati all'uso scolastico gli ambienti prima utilizzati per uffici , oltre la dismissione di una sede distaccata. , consentendo all'attenta Gestione dell'attuale Dirigente scolastico di avviare Laboratori formativi elevando così la qualità della scuola nell'ambito di un contesto sociale fortemente deficitario di tali strutture.


Proposta




Descrizione:I lavori di completamento hanno riguardato, con la costruzione di un edificio servizi destinato ad uffici, sala professori, biblioteca, mensa e locali tecnologici.,l'ampliamento di un complesso scolastico già funzionante.

Ente attuatoreCOMUNE DI REGGIO CALABRIA


Servizio offerto:Istruzione scuola media inferiore

Beneficiari:studenti scuola media -rione Pellaro e frazioni limitrofe


SCUOLA MEDIA "DON BOSCO" DI PELLAROGestore:

Pagina 85 di 398

1,525


effettivo

0,464





32


684,00

891,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Durante la realizzazione delle opere di completamento è stato necessario ricorrere alla redazione di due perizie di variante e suppletive e di due sospensioni che hanno ritardato di circa 11 mesi il normale andamento dei lavori, disattendendo le previsioni ottimistiche temporali della scheda di richiesta di finanziamento.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.10. Difficoltà inerenti i flussi di finanziamento.


1080Superficie oggetto di intervento N.5Altro: Numero nuovi laboratori di esercitazioni N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

11Altro: Studenti per insegnante N. 1040Altro: Totale docenti a tempo indeterminato N. 4032Altro: numero di computer utilizzati per la didattica N.

413Altro: Numero studenti iscritti N. 42622Altro: Studenti per classe N. 2312Altro: Totale docenti a tempo determinato N. 15



Valoresoglia

Contestoiniziale

99,75Altro: Tasso di promossi(numero candidati promossi per 100 candidati)

%

0,25Altro: Tasso Ripetenti ( n.° ripetenti per 100 iscritti) %

Pagina 86 di 398



Titolo:Mercato Coperto del Rione Sbarre, Reggio Calabria


Localizzazione:

Alla data dell'ultimo monitoraggio presentato dal Comune di Reggio Calabria (30/4/2005) i lavori venivano dichiarati completati ancorchè non fruibili e non in esercizio malgrado l'ultimazione lavori fosse intervenuta circa un anno prima ed in data 16/12/2004 l'opera fosse stata consegnata al Consorzio di gestione del mercato CO.GE.M. Il predetto monitoraggio prevedeva inoltre l'entrata in esercizio nel corso dell'anno 2005. Alla data del sopralluogo (4/4/2006) la struttura risultava in esercizio, ma dei 27 Box predisposti per l'attività commerciale ne risultavano in attività soltanto due.In considerazione del tempo trascorso dal completamento dei lavori si ritiene che i tempi necessari alla messa a regime della struttura siano stati ampiamente superati e pertanto la valutazione del risultato conseguito è negativa.


PropostaRecupero dei fondi concessi tramite corrispondente detrazione da future assegnazioni del Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS)



Descrizione:Le opere di completamento hanno riguardato l'abbattimento delle barriere architettoniche, gli impianti elettrici e frigoriferi,le sistemazioni esterne e le aree di parcheggio e piazzali.

Ente attuatoreCOMUNE DI REGGIO CALABRIA


Servizio offerto:Dotare il popoloso quartiere di Sbarre di una struttura-mercato che riunisca le varie attività commerciali ambulanti , oggette di concessioni temporanee in aree di diverso indirizzo urbanistico.

Beneficiari:

Gli abitanti del quartiere.


Settore: Infrastrutture produttive Tipologia: Completamento e miglioramento infrastrutturale delle aree industriali e degli insediamenti produttivi

COMUNE DI REGGIO CALABRIA -- CO.GE.M (CONSORZIO DI GESTIONE)Gestore:

Pagina 87 di 398

1,446


effettivo

0,453






1.448,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Per quanto i lavori di completamento fossero quasi del tutto terminati , in data 5/3/2001 si è resa necessaria la sospensione degli stessi per l'esistenza di un bocciodromo abusivo sull'area da destinare a parcheggi. Tale situazione si è protratta sino al 2004 anche per scarsa incisività dell'azione amministrativa e alla data del soprallugo il certifcato di regolare esecuzione non era ancora disponibile.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo2. Indisponibilità del sito o degli immobili oggetto dell'intervento.

Visto il ridottissimo numero di esercizi commerciali in attività ,si è considerato un impatto nullo.Note:


nd 27Altro: Numero Box Commerciali N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

27 2Altro: Attività commerciali in esercizio N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

Altro: - N.

Pagina 88 di 398



Titolo:Lavori di restauro -Riuso e adeguamento sismico dell'ex convento San Bernardino, Rossano


Localizzazione:

L'edificio restaurato è utilizzato come sede dell'Assessorato alla Pubblica Istruzione, come sede dell'Università UNI.CAL e della Pro Loco.Inoltre sono stati già realizzati convegni e dibattiti a pagamento nelle sale riservate e concerti e manifestazioni nel chiostro .


Proposta



Regione Provincia ComuneROSSANOCOSENZACALABRIA

Descrizione:I lavori di completamento del restauro dell'ex convento di S. Bernardino di Rossano hanno riguardato l'installazione degli impianti Termico ,Elettrico ed idraulico, le opere di finitura, l'esecuzione dei massetti e messa in opera di tutta la pavimentazione interna, la pavimentazione del Chiostro e la sistemazione dell'area esterna , l'abbattimento delle barriere architettoniche.

Ente attuatoreCOMUNE DI ROSSANO


Servizio offerto:

Attualmente l'Edificio restaurato ospita l'Assessorato alla Pubblica Istruzione,la sede dell'Università UNI.CAL e la Pro Loco.Inoltre convegni e dibattiti a pagamento nelle sale riservate e concerti e manifestazioni nel chiostro.

Beneficiari:Studenti Universitari, dipendenti pubblici ed in generale i cittadini di Rossano e Turisti in occasione di Concerti e manifestazioni.


COMUNE DI ROSSANOGestore:

Pagina 89 di 398

2,720


effettivo

1,200





16


267,00

304,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I tempi di esecuzione dei lavori, pur se con un piccolo ritardo dovuto ad una sospensione per il posizionamento della cabina elettrica da parte dell'Enel,sono stati rispettati e l'entrata in esercizio è stata pressochè tempestiva.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo11. Inadeguatezza tecnica e/o inerzia ente attuatore



3069Superficie oggetto di intervento Mq1480Altro: superfici Uffici Mq

5Altro: Numero impianti realizzati N.

282Altro: Biblioteca Civica Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

100Altro: -% aree recuperate sul totale % nd343Altro: Numero utenti biblioteca civica /anno N.12Altro: -Numero impiegati N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

80Altro: -Eventi realizzati ( Concerti, mostre, convegni e sagre) media /anno

N.

1Altro: Numero di servizi aggiuntivi creati ( Palazzo delle culture) N.

Pagina 90 di 398



Titolo:Centro per lo studio, l'assistenza e lo sviluppo delle minoranze etniche Albanesi, San Giorgio Albanese


Localizzazione:

Dall'entrata in funzione il centro ha ospitato circa 43 eventi di varia natura ed ultimamente il Comune, gestore del centro, ha sottoscritto un "Atto di Convenzione"ad uso gratuito, con la Provincia di Cosenza per Convegni, tavole rotonde, seminari ed iniziative varie relative alla valorizzazione della cultura Albanese, due protocolli d'intesa con la "Pro-Loco Jul Varibobba" e l'associazione musicale "A.Lupinacci" di S. Giorgio Albanese .


Proposta



Regione Provincia ComuneSAN GIORGIO ALBANESECOSENZACALABRIA

Descrizione:I lavori di Completamento hanno riguardato:-Opere di sistemazione e finiture interne-Impianti interni-Sistemazione esterna,Recinzione , Viabilità e parcheggi,-Sistemazione ambientale,-Attrezzature multimediali interne e arredi

Ente attuatoreCOMUNE DI SAN GIORGIO ALBANESE


Servizio offerto:Centro di aggregazione per tutte le minoranze etniche albanesi, per tutelare e promuovere la cultura, la lingua, le tradizioni, il ricco patrimonio folcloristico.

Beneficiari:

I 35 centri di etnia Albanese che con i residenti nei tre capoluoghi di provincia,Cosenza ,Crotone e Catanzaro contano circa 50.000 abitanti.

Asse:Asse 5 Città Settore: Infrastrutture sportive e sociali Tipologia: Altro

COMUNE DI SAN GIORGIO ALBANESEGestore:

Pagina 91 di 398

1,290


effettivo

0,714





31


379,00

784,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Durante la realizzazione delle opere di completamento è stato necessario ricorrere alla redazione di una perizia di variante e suppletiva che ha ritardato di circa sei mesi il normale andamento dei lavori recuperato in parte da una anticipata fine lavori di 45 giorni.Si nota invece un forte ritardo tra la fine lavori (8/5/2001)e l'aggiudicazione delle forniture per le attrezzature mediali avvenuta tra Giugno e settembre 2002.

Motivazioni:




970Superficie strutture Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

43Numero fruitori delle strutture e/o eventi organizzati N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

2Altro: -Nascita Associazioni finalizzate alla valorizzazione e tutela del patrimonio culturale albanese

N.

Pagina 92 di 398



Titolo:Progetto per il recupero e riqualificazione del centro storico ed emergenze monumentali, Spezzano Piccolo


Localizzazione:

Gli obiettivi di arredo urbano , di qualità dei servizi e della vita degli abitanti posti alla base della progettazione del "Completamento" sono stati raggiunti con una pronta messa in regime dell'opera.




Regione Provincia ComuneSPEZZANO PICCOLOCOSENZACALABRIA

Descrizione:Il progetto originario prevedeva il recupero e la riqualificazione dell'intero centro storico di Spezzano Piccolo.Con un primo finanziamento è stato finanziato un progetto che ha interessato gran parte del centro storico, con interventi relativi a sottoservizi (rete idrica-rete fognaria- canale irriguo), pavimentazione in porfido, rete di pubblica illuminazione, creazione di piazzette e realizzazione di muri di sostegno.Con il finanziamento del Completamento si è data continuità all'opera intervenendo su quelle parti del centro storico che non erano state interessate dal primo intervento, attuando così il progetto originario.

Ente attuatoreCOMUNE DI SPEZZANO PICCOLO


Servizio offerto:Definitiva e organica riqualificazione della zona principale del nucleo storico di Spezzano Piccolo.

Beneficiari:Tutti gli abitanti di Spezzano residenti e cittadini che rientrano stagionalmente, nonché commercianti e turisti.


COMUNE DI SPEZZANO PICCOLOGestore:

Pagina 93 di 398

1,878


effettivo

0,441





19


713,00

594,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Non essendo stati evidenziati significativi limiti operativi che possano giustificare i ritardi tra i tempi indicati nella scheda di accesso ail finanziamento e quelli effettivi, si ritiene che i tempi previsti in sede di programmazione siano stati eccessivamente ottimistici rispetto a quelle che sono state le possibilità operative della struttura dedicata dall'Amministrazione Comunale.

Motivazioni:


Per quanto riguarda gli indicatori sia di risultato che di impatto, pur non potendoli quantificare specificamente, se ne è comunque rilevata la positività.

Note:


20Altro: Muri di Sostegno %20Altro: Arredi urbani %


3Altro: soottoservizi adeguati(idrica, fognaria,smaltimento acque) N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

6Altro: -Nuove attività commerciali N.60Altro: Percentuale superficie aree messe in sicurezza o recuperate %70Altro: Incremento richieste di ristrutturazioni nel centro storico %3Altro: Numero eventi realizzati nel centro storico per anno N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

20Altro: Incremento valori catastali ( da A4-A5 ad A3) %50Altro: Aumento presenze turistiche( Cittadini Emigrati ) %

Pagina 94 di 398



Titolo:Costruzione palestra coperta polifunzionale, Terranova da Sibari


Localizzazione:

Con la realizzazione delle opere previste nel completamento sono stati raggiunti tutti gli obiettivi di funzionalità e fruibilità previsti nel progetto oeriginario.Inoltre la particolare tipologia dell'impianto permette, oltre allo svolgimento delle attività sportive, l'organizzazione di manifestazioni a carattere socio-culturali o di svago consentendo un utilizzo dello stesso durante tutto l'anno.





Regione Provincia ComuneTERRANOVA DA SIBARICOSENZACALABRIA

Descrizione:Il progetto originario prevedeva la realizzazione di una Palestra polifunzionale sita in località S. Antonio , dimensionata per l'utilizzo del gioco della pallamano, completa di spogliatoi, depositi, servizi igienici pubblico ed atleti,pronto soccorso,locale custode, sistemazione esterna.Con le risorse del completamento si è realizzato l'estendimento della copertura tridimensionale in ferro completa della sovrastante copertura in pannelli coibentati, la verniciatura della struttura metallica, la tinteggiatura esterna, l'arredamento del locale pronto soccorso, la sistemazione esterna mediante opere di regimentazione delle acque, l'eliminazione del campo sportivo esistente e la realizzazione ,al suo posto, di un campo in erba sintetica per il calciotto, di un parcheggio e la sistemazione di un'area a verde pubblico attrezzato.

Ente attuatoreCOMUNE DI TERRANOVA DA SIBARI


Servizio offerto:Un impianto sportivo in grado di soddisfare le esigenze di una popolazione giovanile idonea a praticare una disciplina sportiva già molto seguita, per la presenza, nel Comune di Terranova da Sibari, di una società di pallamano che disputa il campionato nazionale di serie "B".

Beneficiari:

Il bacino di utenza , valutato in funzione del tempo massimo di percorrenza (30 minuti) risulta essere quello comprendente circa 13 Comuni, tutti sprovvisti di un impianto avente la stessa tipologia di quello realizzatoer un numero complessivo di residenti di oltre 50.000 abitanti.


COMUNE DI TERRANOVA DI SIBARIGestore:

Pagina 95 di 398

1,039


effettivo

0,395





9


283,00

198,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I lavori di completamento pur realizzati con ritardo rispetto alla previsioni, si sono conclusi nel 2000 e la struttura è immediatamente entrata in esercizio.

Motivazioni:



2400 2400Altro: Campo minicalcio in erba sintetica Mq55 55Altro: Parcheggi (posti macchina) N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

150 262Numero fruitori delle strutture e/o eventi organizzati N.50000 50000Altro: bacino d'utenza N.

500 500Altro: Posti a sedere N.700 700Altro: Posti in piedi N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

Altro: - N.5 21Altro: fiere-mercati-feste patronali N.

Pagina 96 di 398



Titolo:Strada Interprovinciale SS.106 Jonica-Rocca Imperiale-Fondovalle Canna-Ponte Ragona-Confine Lucano-4° Lotto


Localizzazione:

L'andamento planimetrico della strada fondovalle velocizza i collegamenti con una riduzione dei tempi di percorrenza di quasi 20 minuti con un aumento della sicurezza per gli utenti.La sua impostazione costruttiva, rafforzativa dell'argine destro del torrente Canna produce una conseguente diminuzione del rischio di alluvionamento in aree densamente coltivate e popolate a ridosso dell'abitato della Marina di Rocca Imperiale.L'abbandono del vecchio tracciato a mezza costa in versanti caratterizzati da un'intensa dinamica gravitativa, azzera i costi di manutenzione spesso sfociante in opere ingegneristiche inpegnative e costose ( muri in c.a., palificate,scatolari ecc.).I lavori per la realizzazione di uno svincolo per Rocca Imperiale capoluogo, sono stati già appaltati ( importo progetto € 251.050,44) e sono finanziati con parte delle economie realizzate.




Regione Provincia ComuneTREBISACCECOSENZACALABRIA

Descrizione:Il tratto stradale rappresenta l'ultimo tronco del IV lotto della strada interregionale SS 106 Jonica-Rocca Imperiale - Ponte Vecchio - Ponte Ragona - Confine Lucano.I restanti 2 Lotti, relativi al completamento del collegamento Sarmentana- SS 106 Jonica sono da realizzare.Detto IV Lotto collega rapidamente alla SS 106 Jonica tutto l'entroterra compreso nel bacino del T. Canna ( abitati e contrade di Nocara, Canna e Rocca Imperiale).

Ente attuatoreCOMUNITA' MONTANA ALTO IONIO


Servizio offerto:Il 4° lotto stradale consente un rapido raggiungimento dei mercati, dei posti di lavoro di studio nonché il soccorso medico urgente mediante ambulanza a quanti risiedono nella zona servita e contribuisce allo sviluppo socio economico di una zona periferica ma validissima per le tradizioni che costituiscono patrimonio inalienabile del territorio.Il previsto futuro collegamento rapido alla viabilità lucana, chiuderà il circuito viario a pettine rinvigorendo gli scambi sociali ed economici con la regione limitrofa ed il resto della nazione.

Beneficiari:Operatori economici, studenti, abitanti, turisti.



COMUNITÀ MONTANA ALTO IONIOGestore:

Pagina 97 di 398

14,222


effettivo

3,094





49


585,00

1.197,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Oltre ad un notevole ritardo nel completamento dei lavori si è riscontrato anche un ulteriore importante ritardo nella messa in esercizio dell'opera.

Motivazioni:



2424,3 2424,3Lunghezza rete ml21818,7 21818,7Altro: -Superficie strada Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

100Incremento medio del numero di veicoli N.20Altro: -riduzione del tempo di percorrenza minuti



Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 4667Altro: -popolazione interessata N.

Pagina 98 di 398



Titolo:Opere di Completamento del Porto di Sibari


Localizzazione:

La Stazione Marittima del Porto di Corigliano, ultimata nel Giugno del 2003 , è stata consegnata provvisoriamente dall'impresa esecutrice, al Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Cosenza, in data 14 Gennaio 2005, nelle more del rilascio del Certificato di Collaudo.Il monitoraggio del 31 dicembre 2005 indicava la struttura come fruibile ed in esercizio senza tuttavia riportare l'effettiva data di entrata in esercizioDopo il collaudo avvenuto in data 26/02/2006 , l'immobile veniva riconsegnato formalmente all'Amministrazione Marittima da parte del Consorzio e della Regione Calabria il 4 Aprile del 2006.Originariamente, secondo la scheda di richiesta di finanziamento, la Stazione Marittima era destinata alle operazioni di controllo, biglietteria, verifiche doganali, vigilanza ai fini dell'ordine pubblico e ristoro per gli utenti al fine di rendere completamente fruibile la struttura. Attualmente nell'edificio è presente un solo ufficio destinato al Servizio Fitosanitario Regionale, istituito dalla Dogana Portuale che controlla l'arrivo di una nave al mese, trasportante ceppato di legno per un industria locale.


Proposta




Descrizione:Le opere di completamento del porto di Corigliano Calabro , già porto di Sibari, hanno riguardato la realizzazione della Stazione Marittima.

Ente attuatoreCONSORZIO PER L'AREA DI SVILUPPO INDUSTRIALE DELLA PIANA SIBARI VALLE CRATI - COSENZA


Servizio offerto:Originariamente la struttura della Stazione Marittima era destinata a tutte le Operazioni di Controllo, Biglietteria, Verifiche Doganali,vigilanza ai fini dell'ordine pubblico e di ristoro, per la completa fruibilità dell'intera struttura del porto di Corigliano.Attualmente nell'edificio è presente un solo ufficio destinato al Servizio Fitosanitario Regionale, istituito dalla Dogana Portuale che controlla l'arrivo di una nave al mese, trasportante ceppato di legno per un industria locale.

Beneficiari:Secondo le previsioni originarie tutti gli utenti del porto, Navi Mercantili, Pescherecci,ecc.



UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI CORIGLIANO CALABROGestore:

Pagina 99 di 398

19,370


effettivo

2,320






803,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Durante la realizzazione delle opere di completamento è stato necessario ricorrere alla redazione di una perizia di variante e suppletiva e di due sospensioni che hanno ritardato di circa 26 mesi il normale andamento dei lavori, disattendendo le previsioni ottimistiche temporali della scheda di richiesta di finanziamento. A ciò si aggiunge un notevole ritardo dell'entrata in esercizio ad oggi del tutto parziale e non uniforme alle previsioni iniziali. Il collaudo definitivo è stato effettuato in data 27/02/2006

Motivazioni:


Per quanto riguarda gli indicatori di impatto, non si è potuto quantificarli specificamente, poiché la Stazione Marittima non è in attività.Si rileva attualmente la mancanza dell'Autorità Portuale che dovrebbe gestire l'intera infrastruttura nella sua interezza, con la coseguente carenza di traffico mercantile e turistico rispetto alla potenzialità del Porto.

Note:


2655Superficie infrastrutturata Mq1600Altro: Superfici adibite ad uffici, servizi, attesa e ristoro Mq1600Altro: Percorsi o aree pedonali esterne Mq

11800Altro: Viabilità e parcheggi Mq8300Altro: Aree a verde Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 1Nuovi servizi offerti N.nd 1Altro: variazione traffico mercantile N.

popolazione interessata nd% soddisfacimento domanda attuale nd


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd ndIncremento occupazione nell'area N.

Pagina 100 di 398



Titolo:Opere di completamento del Porto di IV classe di Tropea


Localizzazione:

Il porto è gestito dalla"Porto di Tropea S.p.A."società mista pubblico privata partecipata dal Comune di Tropea al 20%.Dal 3 Luglio 2003 al 31 dicembre 2003(primo semestre di gestione) si sono avute 323 imbarcazioni fisse nel Porto (di cui 10 con presenza a bordo dell'equipaggio) e 183 imbarcazioni in transito.Dal Gennaio 2004 al Dicembre 2005 le imbarcazioni fisse sono passate da 435 a 829 e quelle in transito da 1823 a 4083.Le Societàoperanti nel Porto nei vari settori (Nautica ,Servizi, noleggio,ristorazione,ecc.)sono 19 e gli addetti in esse impiegati sono 123. Inoltre il"Porto di Tropea ha stipulato accordi, per l'ospitalità a navi da diporto da 24/50 mt.con società internazionali di Management e Convenzioni con Yacht Club internazionali. E' stato inserito nella cartografia pubblica e privata di :Italia -Francia-Spagna-Inghilterra - Germania e nella cartografia elettronica delle principali aziende mondiali.Nel Teatro all'aperto e nei piazzali del porto sono state effettuate 111 tra manifestazioni teatrali,culturali e promozionali .Il porto di Tropea è stato presente negli ultimi tre anni a 9 Saloni nautici nazionali ed internazionali ed a quello di Genova gli è stato assegnato il premio come "Miglior Porto dell'anno 2005".





Regione Provincia ComuneTROPEAVIBO VALENTIACALABRIA

Descrizione:Il progetto originario prevedeva la completa esecuzione del porto turistico e peschereccio di Tropea,riguardante una superficie di bacino portuale di circa 55.000 mq., una superficie di area a terra di 42.000 mq.,una lunghezza della banchina di pesca di 290 ml.,di quella cantieristica di ml.105,di quella turistica di 1180 ml. e di quella per i gommoni di 170 ml.Le opere di completamento hanno riguardato l'ampliamento delle strutture portuali con la costruzione di nuovi edifici e magazzini,la prosecuzione di lavori già iniziati e l'adeguamento delle attrezzature.Il bacino portuale è stato diviso in tre Zone:turistica,cantieristica e pescatori con una superficie totale di mq.119.850 e che comprende le strade di accesso, il molo di sopraflutto e gli edifici.Il porto è dotato degli IMPIANTI- Elettrico-idrico- antincendio-fognature- segnalazione-rifornimento carburante-protezione catodica- vivifazione delle acque portuali-Aspirazione acque nere ed olii esausti dalle imbarcazioni-ricezione informazioni meteosat, delle ATTREZZATURE relative al Travel Lift(50 T)-allo scivolo con carrello ad argano a funi su binario(120 T)-all'Autogrù (09 T)-all'idropulitrice -all'elettro compressore e degli EDIFICI , Capitaneria di Porto e Carabinieri- Commerciali per mq.360-Ristorante e Bar-Gestione Porto per mq.240-Cantiere Nautico per mq.1174- Mercato Ittico per mq.445- Gazebo Pescatori permq.72- Club Nautico e Torre di Controllo per mq.200-Anfiteatro di 400 posti a sedere dotato di impianti luci ed audio-Locale scuola di vela per mq. 77-Locali deposito, servizi igienici,locali tecnici ,ecc per mq.400.

Ente attuatoreREGIONE CALABRIA


Servizio offerto:Dotare Tropea ed il suo Hinterland di una struttura che ne valorizzi ancora di più l'importanza in ambito Regionale e Nazionale.



PORTO DI TROPEA S.P.A.Gestore:

Pagina 101 di 398

Beneficiari:I cittadini di Tropea, i pescatori del luogo,gli operatori turistici, i diportisti .

14,983


effettivo

3,930





33


663,00

830,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Il ritardo deii tempi di realizzazione previsti, è giustificato da una perizia di variante e da una proroga nonché da due sospensioni concesse dalla stazione appaltante.L'opera realizzata risulta di ottimo livello.

Motivazioni:

Per quanto riguarda gli indicatori di realizzazione si evidenzia che i dati "previsti" sono stati desunti dalla documentazione di progetto e dalla conformità indicata nel certificato di collaudo. Nella documentazione exante non erano quantificati valori di realizzazione.

Note:


164280Superficie infrastrutturata Mq92629Altro: Bacino portuale Mq50109Altro: Infrastrutture Portuali e Manufatti Mq

21542Altro: Pineta e Area a verde Mq522 600Altro: posti barca disponibili N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

12 19Nuovi servizi offerti N.3 5Altro: attrezzature in dotazione al porto N.4 11Altro: impianti in dotazione al porto N.

popolazione interessata% soddisfacimento domanda attuale 100 100


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 124Variazione flussi turistici o numero utenti %nd 123Altro: addetti e impiegati nelle società operanti nel porto N.nd 12Altro: Convenzioni e accordi nazionali ed internazionali N.nd 121Altro: Eventi e manifestazioni N.nd 21Altro: Partecipazione a saloni nautici N.nd 19Altro: Società operanti nel porto N.

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Titolo:Nuova sede della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e della Facoltà di Economia e Commercio - Edifici D - F - II lotto - 2° stralcio - Università di Napoli Federico II


Localizzazione:

Il giudizio sull'opera è positivo: sebbene l'obiettivo principale, "decongestionamento dei corsi di laurea interessati", è stato fortemente ridimensionato dall'aumento esponenziale delle immatricolazioni, avvenuto negli ultimi anni. La verifica effettuata ha evidenziato, che le opere realizzate corrispondono a quanto previsto ed hanno permesso un incremento sia degli spazi asserviti ai Corsi di laurea sia un incremento del fattore sicurezza. Gli indicatori di impatto evidenziano soprattutto una maggiore disponibilità di spazi destinati alla ricerca il cui beneficio ricade tanto sui docenti/ricercatori, quanto su gli studenti, nonostante la già ricordata impennata delle immatricolazioni. Inoltre, come risulta dal migliorato rapporto docenti/aree didattiche, l'entrata in esercizio degli interventi ha contribuito ad un miglioramento dell'offerta formativa. Accanto agli indicatori di impatto suscettibili di misurazione, vanno citati alcuni effetti positivi strettamente legati all'entrata in esercizio dell'opera: (i) miglioramento e recupero delle strutture preesistenti avvenuto per mezzo di adeguamenti e ristrutturazioni; (ii) intensificazione dei rapporti interdisciplinari avvenuta attraverso la condivisione di alcune strutture di ricerca (Biologia - Fisica - Chimica - Informatica) con potenziale ricaduta positiva su lavoro di ricerca scientifica; (iii) riorganizzazione delle strutture dipartimentali mediante una razionalizzazione delle stesse con potenziali ricadute positive sull'offerta didattica e sull'allocazione del personale docente e non.





Regione Provincia ComuneNAPOLINAPOLICAMPANIA

Descrizione:Il progetto del 2° lotto II stralcio concerne l'insediamento universitario del Gruppo Disciplinare di GeoMineralogia e Biologia presso il complesso di Monte S. Angelo, nell'ambito del lotto in questione, infatti, sono stati già realizzati i corpi G e H, mentre la realizzazione dei corpi D e F consentiranno il completamento del lotto.

Ente attuatoreUNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI - FEDERICO II


Servizio offerto:Il completamento dei fabbricati D e F comporterà la piena fruizione del complesso di Monte S.Angelo attraverso la sistemazione delle aree interessate e attraverso la delocalizzazione di altre sedi, favorendo di conseguenza il recupero di maggiori spazi delle sedi congestionate e con esso la razionalizzazione delle attività didattiche e di ricerca

Beneficiari:Studenti - Docenti - Ricercatori - Personale Amministrativo


Gestore:

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27,733


effettivo

25,823





51


644,00

274,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)





64000 64268Superficie oggetto di intervento Mc.18000 18060Superficie oggetto di intervento Mq

5 5Altro: - Aule destinate alla didattica N.

18 18Altro: - Laboratori di ricerca N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

25Altro: - Incremento fattore sicurezza %180 180Altro: - Incremento laboratori %12 12Altro: - Incremento posti/studenti %21 21Altro: - Nuove superfici rese disponibili (Aule) %



Valoresoglia

Contestoiniziale

Altro: - N.911 1616Altro: - Immatricolazioni (tutti i CDL in Biologia) N.174 576Altro: - Immatricolazioni Corsi di Laurea interessati N.2,3 1,7Altro: - Rapporto Docenti/Aree didattiche N.7,8 4Altro: - Rapporto Docenti/Laboratori N.3,9 1,6Altro: - Rapporto Ricercatori/Laboratori N.

17 22Altro: - Rapporto Studenti/Aree didattiche N.24 67Altro: - Rapporto Studenti/Aule N.8 14Altro: - Rapporto studenti/docenti N.

58 54Altro: - Rapporto Studenti/Laboratori N.12 44Altro: - Variazione della domanda (su base annua CDL Biologia) %12 105Altro: - Variazione della domanda (su base annua tutti CDL) %

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Titolo:Università di Salerno - Completamento complesso Aula Magna - Rettorato - Biblioteca e sistemazioni esterne


Localizzazione:

L'Università di Salerno, con oltre 43.000 iscritti e ben 20.000-25.000 frequentanti al giorno, si colloca al 3° posto tra le Università del Mezzogiorno. L'intervento ha certamente contribuito al consolidamento dell'immagine dell'Ateneo. In effetti, l'investimento realizzato si colloca all'interno di una più ampia strategia di sviluppo infrastrutturale dell'Ateneo che comprende la realizzazione di residenze universitarie (la cui entrata in esercizio è prevista per dic. 2007), l'ampliamento delle aree destinate a parcheggi e dei locali mensa. Oltre a ciò, è percepibile una significativa ricaduta positiva dell'investimento sull'economia locale, in particolare nei Comuni di Fisciano e Baronissi, traducibile in un aumento degli investimenti privati (Residenze universitarie - Strutture ricettive - Attività commerciali ecc.) Si rileva, pertanto, una piena corrispondenza tra gli obiettivi previsti e quelli raggiunti.




Regione Provincia ComuneFISCIANOSALERNOCAMPANIA

SALERNO

Descrizione:Il progetto generale per il completamento dell'intervento in oggetto è articolato in quattro lotti cosi suddivisi: (i) Rettorato e uffici amministrativi; (ii) Biblioteca; (iii) Aula Magna I° stralcio; (iv) Completamento complesso Biblioteca - Rettorato - Aula Magna e relative sistemazioni esterne. All'epoca del finnaziamento CIPE a valere sulla L. 208/98 i lotti sub i e ii erano terminati mentre il lotto iii era in corso, infine, il lotto iv non era avviato ed ha costituito appunto oggetto del finanziamento avvenuto attraverso la delibera CIPE 52/99. Il lotto iv in particolare riguarda il completamento di due livelli realizzati all'interno dell'Aula Magna destianti al teatro sperimentale e alla pinacoteca, nonchè alle infrastrutture generali del complesso (aree a verde, piazze, viabilità pedonale e veicolare, parcheggi e disciplina delle acque meteoriche)

Ente attuatoreUNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SALERNO


Servizio offerto:L'intervento consente di dotare l'Università di: (i) una sala destinata al Consiglio di Amministrazione dell'Ateneo; (ii) un'Aula Magna; (iii) un Teatro con annessa Pinacoteca; (iv) una migliore accessibilità al complesso (Biblioteca - Aula Magna - Rettorato) attraverso la sistemazione degli spazi esterni; In generale l'intervento oltre a soddisfare le necessità connesse all'attività amministrativa dell'Ateneo, consente di potenziare la visibilità dello stesso attraverso la possibilità di organizzare o ospitare eventi e manifestazioni.

Beneficiari:Studenti - Docenti - Comunità locale -


Gestore:

Pagina 105 di 398

37,709


effettivo

5,250





51


787,00

970,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Va segnalato che l'intervento consiste in lavori di miglioramentodella fruibilità di strutture i cui lavori sono iniziati nel 1988 e comunque già in esercizio alla data di richiesta del finanziamento. Per quanto concerne i tempi di realizzazione trattandosi di sistemazioni esterne e acquisti di arredi il giudizio sull'efficienza si colloca nella media.

Motivazioni:



Altro: - Altre opere o strutture realizzate N.550 550Altro: - Capienza massima Aula Magna N.43 43Altro: - Capienza sala del Consiglio di Amministrazione N.

300 300Altro: - Capineza massima Teatro N.1 1Altro: - Sottopassi N.16 16Altro: - Spazi espositivi Pinacoteca N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

Altro: - N.2 2Altro: - Allestimenti Teatro e Pinacoteca N.1 1Altro: - Allestimento Aula Magna N.1 1Altro: - Allestimento sala CdA Ateneo N.

nd 5Altro: - Manifestazioni organizzate/ospitate N.nd 5Altro: - Tasso utilizzo Teatro /giorno



Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 5Nuovi servizi N.nd 100Incremento servizi %

Altro: - N.

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Titolo:Università del Sannio - Completamento e recupero funzionale degli spazi di palazzo Bosco Lucarelli


Localizzazione:

Il risultato ottenuto dall’intervento corrisponde alle previsioni iniziali in particolare con riferimento al pieno utilizzo degli spazi disponibili




Regione Provincia ComuneBENEVENTOBENEVENTOCAMPANIA

Descrizione:Il progetto in esame riguarda un edificio di grande pregio architettonico ubicato al centro di Benevento, nel punto di convergenza delle più importanti arterie cittadine. Tale edificio si sviluppa per due piani fuori terra e comprende una superficie coperta complessiva di circa 1.400 mq (circa 700 mq per piano). Dall’anno 1995 il fabbricato ospita la Facoltà di Ingegneria della Università degli Studi del Sannio che occupa tutta la struttura salvo il piano terra.Il Palazzo Bosco Lucarelli è stato consegnato all’Università dall’Amministrazione Comunale di Benevento dopo un ripristino strutturale realizzato per uso diverso dalle attività tipiche di una utenza universitaria. Tale ripristino prevedeva, infatti, l’esecuzione di sole opere di ripartizione degli spazi interni dell’immobile rendendo la maggior parte delle superfici praticamente inutilizzabili per le esigenze dell’Ateneo.L’attuale intervento, programmato ai sensi della L.208/98, si prefigge, invece, il raggiungimento della fruibilità di tutti gli spazi utili del fabbricato medesimo consentendo l’impiego di circa 800 mq al momento non sfruttati. Tale progetto di adeguamento dovrà essere realizzato attraverso diversi lotti come di seguito specificati:A. Lavori per l’Impianto elettrico di illuminazione ed impianti speciali;B. Lavori di realizzazione della rete telematica;C. Lavori di realizzazione dell’impianto di climatizzazione;D. Fornitura e posa in opera di pareti in legno per la facoltà di ingegneria (pareti attrezzate);E. Fornitura e posa in opera di pareti in legno presso la facoltà di ingegneria (perizia variante); F. Fornitura ed installazione impianto di fonia ed integrazione dati di ateneo.

Ente attuatoreUNIVERSITA' DEL SANNIO


Servizio offerto:Il recupero della fruibilità di queste superfici permetterà, a lavori ultimati, di disporre di nuovi spazi operativi per docenti (quindici studi), di tre aule per un numero complessivo di centoventi studenti e di tre laboratori. (Consentendo alla Facoltà di Ingegneria di incrementare gli spazi a disposizione da 2000 a 2800)Con le opere di progetto, inoltre, si è inteso attuare un automatico adeguamento della stessa struttura alle disposizioni di cui al D.L.vo n.626 relativo alla sicurezza sui luoghi di lavoro.L’Ente attuatore ha fatto presente, infine, che la necessità di disporre di ulteriori spazi è, allo stato, ancora più pressante dal momento che dal prossimo anno accademico si attiveranno i primi anni di altri due corsi di diploma di laurea (Ingegneria delle infrastrutture ed Ingegneria delle telecomunicazioni).

Beneficiari:Studenti - Cittadini - Commercianti - Imprese


UNIVERSITA' DEL SANNIOGestore:

Pagina 107 di 398

0,425


effettivo

0,342





11


409,00

409,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



L'efficienza dell'intervento si ritiene alta in considerazione delle diverse tipologie di impianti realizzati in concomitanza con lo svolgimento delle attività del Ateneo.

Motivazioni:



800 800Superficie oggetto di intervento Mq5 5Altro: - Impianti realizzati N.

120 120Altro: - Capienza nuove aule (n. posti a sedere x aula) N.

3 3Altro: - Nuove aule destinate alla didattica N.3 3Altro: - Nuovi laboratori di esercitazione N.15 15Altro: - Nuovi studi per docenti/ricercatori N.

240 240Altro: - Superficie nuovi laboratori di esercitazione (Mq complessivi) Mq

70 70Altro: - Superficie nuovi uffuci-studio (Mq complessivi) Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

90 90Altro: - Variazione del fattore sicurezza % 30nd 3,4Altro: - Variazione rapporto ricercatori/laboratori N. 5,5nd 266Altro: - Variazione rapporto studenti/laboratori N. 316,5nd 7,83Altro: - Variazione rapporto studenti/posti a sedere N. 12,66nd 10Altro: - Variazione Rpporto personale amm.tivo/spazi N. 4100 100Altro: - Variazione spazio utilizzato (mq utilizzati/mq totali) % 43



Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 16Altro: - Laureati per anno solare N. 14nd 16Altro: - Laureati per corso di laurea N. 14

nd 6060Altro: - Numero complessivo iscritti N. 4378nd 1332Altro: - Numero iscritti Facoltà di Ingegneria N. 6334 4Altro: - Nuovi corsi di laurea attivati N. 2nd 13,33Altro: - Tasso laureati su iscritti ultimo anno % 9,21nd 5,67Altro: - Variazione % immatricolati su popolazione di 19-enni % 1,86nd 9,16Altro: - Variazione abbandoni su iscritti per anno % 15,48nd 26,95Altro: - Variazione quota fuoricorso su iscritti per anno % 35,7

nd 4,18Altro: - Variazione rapporto docenti/Corsi di Laurea N. 3,29nd 28,96Altro: - Variazione rapporto studenti/docenti N. 27,52nd 25,4Altro: - Variazione voto medio conseguito per esami superati N. 25,24

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Titolo:Museo Archeologico, Teano


Localizzazione:

Il Museo Archeologico di Teano, con una media annuale di 8.000 visitatori, ospita una mostra permanente sulle principali dinamiche insediative del territorio (dal VI secolo a.C. al V d.C.). La direzione del museo e il Comune di Teano si adoperano inoltre attivamente, da sempre, per promuovere una serie di attività culturali (mostre temporanee, laboratori didattici, convegni tematici, concerti, spettacoli teatrali) che tengono vivo il radicamento e l'importanza del museo nel contesto dell'Alto Casertano.


Proposta



Regione Provincia ComuneTEANOCASERTACAMPANIA

Descrizione:Il progetto ha riguardato il completamento degli interventi di restauro e allestimento espositivo finalizzati all'apertura al pubblico del Museo Archeologico di Teanum Sidicinum nell'edificio trecentesco detto "Cavallerizza della Regina Giovanna".Gli interventi eseguiti possono suddividersi in tre categorie opere edili, restauri e consulenze:-adeguamento e restauro dei locali destinati a museo e loro pertinenze ( intonaci, tinteggiature, revisione cancelli e balaustre, rivestimenti esterni, pavimentazioni e adeguamento impianti elettrico e antincendio);-restauro dei dipinti murali e delle nicchie absidate;-restauro materiale archeologico;-pannelli didascalici.I restauri hanno interessato elementi lapidei (sculture in marmo, in tufo, stele funerarie e iscrizioni), ceramiche, terrecotte, pitture tombali, mosaici e le pitture parietali del XVII secolo.L'allestimento espositivo è stato preceduto da numerose ricognizioni di magazzino, proposte di scelte espositive, schedature, documentazioni e inventario, in collaborazione con esperti e studiosi sia a titolo oneroso che gratuito.

Ente attuatoreMINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI - SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA PER LE PROVINCE DI NAPOLI E CASERTA


Servizio offerto:Con l'apertura al pubblico del Museo Archeologico, l'organizzazione di mostre temporanee, ed altri eventi nell'annessa sala conferenze, il suo inserimento nel sistema museale della provincia casertana ci si proponeva di offrire l'opportunità della creazione di un primo pacchetto di offerta turistica e l'avvio di occasioni di lavoro e di sviluppo economico e culturale di un vasta area geografica.

Beneficiari:Il Museo, unica realtà museale dell'Alto Casertano, si vuole proporre come "luogo aperto" di riferimento per tutte le iniziative culturali riconducibli all'antichità classica per la zona di Teano e dintorni e vuol accogliere nelle sue sale in particolare studenti, turisti, ma anche un pubblico generico attirato con brevi mostre e concerti .

Asse:Asse 2 Risorse culturali Settore: Beni culturali Tipologia: Interventi di valorizzazione e fruizione

SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA DI NAPOLI E CASERTA, UFFICIO ARCHEOLOGICO DI TEANO.TEANOGestore:

Pagina 109 di 398

1,012


effettivo

0,206





14


-48,00

-236,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)




12 12Interventi N.1 1Altro: Sale restaurate N.7 7Altro: attrezzature/allestimento museale N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

100 100Altro: aree recuperate %1 1Altro: percorsi di visita attivati N. 0

8000Altro: numero medio annuale di visitatori N.14Variazione del numero di eventi /servizi N. 0

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Titolo:Valorizzazione patrimonio archeologico Area Flegrea, area archeologica di Cuma, Pozzuoli


Localizzazione:

Oltre ad aver recintato e reso praticabile gran parte dell'Area con i monumenti messi in luce, l'importanza dei monumenti ha indotto la Regione Campania a finanziare, attraverso il PIT "Campi Flegrei" incentrando la strategia dello stesso in particolare sull'area archeologica di Cuma.Infatti, l'idea guida è la costituzione di un grande itinerario culturale integrato di interesse internazionale in cui i poli di visita (Pozzuoli, Baia, Miseno, Cuma, lago Fusaro, lago Averno) saranno connessi da antichi e nuovi percorsi: tunnel scavati nel tufo, strade romane sommerse, percorsi archeologici-naturalistici, percorsi su ferro creando così i presupposti per l'inserimento dell'Area nei più noti itinerari di visita delle ricchezze archeologiche e paesaggistiche della Regione.Sarà possibile avviare così una valorizzazione che attraverso un complesso di azioni intersettoriali attivi uno sviluppo del territorio ed una riqualificazione del tessuto socio economico locale.




Regione Provincia ComunePOZZUOLINAPOLICAMPANIA

Descrizione:Il progetto originario, denominato Kyme, prevedeva l'esplorazione dell'area archeologica di Cuma con particolare riferimento all'individuazione del Tempio sottostante la masseria del gigante, del Capitolium, del Tempio con portico e dell'area del Foro.Con il progetto in esame finanziato con le risorse della Delibera CIPE 52/99 e denominato Kyme II, si è inteso completare la campagna di scavi iniziata con il primo stralcio (Kyme I) ed , in particolare, l'esplorazione della parte orientale della Masseria del Gigante, l'ampliamento del saggio nell'area centrale del tempio con portico e, nel Capitolium, il completamento dello scavo del pronao al fine di evidenziare l'eventuale presenza delle favisse, per consentirne il restauro.Sono inoltre previste ulteriori indagini stratigrafiche per la messa in luce di strutture e per lo studio delle varie fasi cronologiche, che si sono susseguite.Tutto ciò al fine di consentire l'apertura al pubblico di parte dell'area entro il 2002.



Servizio offerto:

La realizzazione del Progetto KIME II sarà possibile aprire al pubblico un'ampia estensione della "città bassa" dell'antica Cuma, comprendente l'area del Foro - Agorà con i monumenti già noti (Capitolium, Tempio con portico, Terme, Aula Sillana, Tempio della Masseria del Gigante) e quelli ancora interrati nella parte del foro di cui è previsto lo scavo. L'apertura del nuovo percorso di visita è resa possibile dalla realizzazione della nuova biglietteria.

Beneficiari:Successivamente al completamento delle opere e con l'apertura al pubblico della "città bassa" è previsto un incremento dei flussi turistici pari al 50% (alla data della richiesta di finanziamento ammontavano a 27.244 paganti e 59.880 non paganti) contribuendo inoltre ad incentivare attività commerciali, ristorative e alberghiera della zona circostante.


UFFICIO ARCHEOLOGICO DI CUMAGestore:

Pagina 111 di 398

9,995


effettivo

4,960





32


51,00

51,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Sostanziale rispetto dei tempi preventivati nell'esecuzione dei lavori con redazione di una Perizia di Variante che ha utilizzato i ribassi d'asta per interventi migliorativi: completamenti di restauro dei prospetti della masseria del gigante, allestimento di una mostra, ulteriori indagini geotecniche per aggiornare - in funzione dei risultati raggiunti - i piani di scavo e, soprattutto, ulteriori lavori resisi necessari a causa di rinvenimenti di notevole importanza.Con la citata Perizia si è deciso di rimandare la realizzazione del previsto percorso di visita successivamente alla completa messa in luce dei suddetti rinvenimenti.

Motivazioni:

Il giudizio sull'intervento è stato considerato positivo, poiché i lavori eseguiti hanno consentito di aumentare notevolmente il numero e la qualità dei reperti, che si vanno ad aggiungere al consistente partrimonio archeologico presente nell'area. Tuttavia, ad oggi, in considerazione della circostanza che i lavori eseguiti hanno attratto ulteriori risorse messe a disposizione dalla Regione per il completamento degli scavi e la valorizzazione, si rileva sotto il profilo degli effetti socio-economici un limitato impatto dell'intervento stesso. Tale impatto costituisce, infatti, uno degli obiettivi fondamentali trasposti nel PIT dei Campi Flegrei. In conclusione, va sottolineato che le previste opere di valorizzazione, attualmente in corso, consentiranno, una volta ultimate, di massimizzare pienamente le ricadute socio-economiche dell'intervento in esame.

Note:


nd 1Altro: Numero di monumenti restaurati N.2 2Altro: Numero monumenti recuperati (anastilosi) N.nd 26Altro: Numero saggi (oltre agli scavi estesi) N.

8 8Altro: Numero siti di scavo: N.537 537Altro: Opere di protezione monumenti eseguite (coperture) N.

15000 15000Altro: Superficie oggetto di intervento Mqnd 1223Altro: Sviluppo percorsi di visita recinzione (tra normale e

monumentale)ml

nd 3500Altro: Volume scavi Mc.


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 45000Altro: Popolazione raggiunta dalle iniziative promozionali N.89000 55054Altro: Visitatori non paganti N. 5988040000 26714Altro: Visitatori paganti N. 27244



Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 15493706,97Altro: Risorse generate (finanziamenti ulteriori intervenuti da parte di altri enti) EURO

N.

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Titolo:Valorizzazione patrimonio archeologico Area Flegrea, necropoli di San Vito, Pozzuoli


Localizzazione:

L'incompleta realizzazione delle opere dovuta a cause di forza maggiore (nubifragio del 15/9/2001) ed il mancato allontanamento dal sito delle acque piovane, da parte del Comune di Pozzuoli, hanno reso lo stesso, attualmente, non fruibile. Ciò impedisce il raggiungimento del prefissato obiettivo dell'apertura dell'area ai visitatori e, conseguentemente, l'auspicata attivazione della riqualificazione culturale e turistica del territorio.In definitiva l'intervento allo stato attuale presenta la sola validità della messa in luce di importanti monumenti archeologici la cui valorizzazione è subordinata al completamento delle opere originariamente previste.






Descrizione:L'intervento di valorizzazione della, necropoli di San Vito nel Comune di Pozzuoli è finalizzato alla completa "rimessa" in luce, nonché valorizzazione da eseguire attraverso interventi di scavo archeologico e restauro filologico dei monumenti. Il restauro prevede interventi in qualche caso strutturali con l'esecuzione di microperforazioni e restauro integrativo in sottoquadro di parti di volte, colmi di muro, o semplicemente con la ripresa di parametri murari antichi, utilizzando materiali simili a quelli antichi (tufo, latrizio, ecc.).



Servizio offerto:L'intervento risponde all'esigenza di portare a conclusione quanto già eseguito con i precedenti finanziamenti su parte degli edifici della "quinta settentrionale" dello stesso complesso. Il servizio che si intende fornire consiste nella realizzazione di una tappa del percorso archeologico extra urbano che iniziando dal tratto già scavato della via Puteolis - Neapolim, si salderà al tracciato antico della via Puteolis - Capuam e, successivamente, al tratto romano della via Campana, tutto ciò allo scopo di contribuire all'incremento del turismo culturale.

Beneficiari:Turisti e Cittadini dell'Area flegrea.


UFFICIO ARCHEOLOGICO DI POZZUOLIGestore:

Pagina 113 di 398

2,036


effettivo

0,830





34


122,00

109,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I lavori relativi al percorso di visita, presupposto per l'apertura in sicurezza ai visitatori dell'area monumentale, non sono stati eseguiti.Sull'area dell'intervento si presentano inconvenienti legati alla non completa regimentazione delle acque meteoriche. Con perizia in corso d'opera, è stata inserita la realizzazione di pozzi drenanti in sostituzione della mancata realizzazione, a cura del Comune, di una apposita rete fognaria.L'assenza del previsto percorso di visita in battuto di taglime di tufo, che avrebbe dovuto assolvere anche al compito di regolamentare il deflusso delle acque piovane, insieme al posizionamento delle tettoie di protezione che convogliano le acque meteoriche al perimetro, creano problemi legati al non regimentato deflusso alla base dei muri dei monumenti nella zona limitrofa alla strada, che presenta una quota superiore mediamente di circa 1,5 metri rispetto all'imposta dei monumenti.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo6. Difficoltà tecniche in fase esecutiva (sorprese geologiche,ritrovamenti archeologici, rinvenimento di ordigni bellici, ecc..).7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.

L'incompleta realizzazione delle opere previste, ha reso impossibile il raggiungimento del prefissato obiettivo di inserimento del sito nel percorso turistico-culturale e, conseguentemente, il raggiungimento degli auspicati effetti socio-economici. Va rilevato, altresì, che l'ottimale fruizione non è legata al solo completamento delle opere e alla messa in sicurezza, ma alla piena integrazione del sito nel circuito turistico-culturale dell'area; integrazione che richiede inevitabilmente investimenti aggiuntivi da parte di altri soggetti pubblici e/o privati.

Note:


500 500Superficie area interessata N.6 6Altro: Numero di momunenti restaurati N.nd 1Altro: Numero monumenti recuperati (anastilosi) N.

1170 1100Altro: Opere di protezione monumenti eseguite (coperture) N.1400Altro: Volume scavi Mc.


Valoresoglia

Contestoiniziale

1 0Altro: Inserimento in circuito turistico - culturale regionale (capacità di intercettazione dei visitatori di altri attrattori locali e/o regionali

N.

nd 0Altro: Ore apertura N.nd 0Altro: Visitatori non paganti (per mese) N.nd 0Altro: Visitatori paganti (per mese) N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 0Altro: Risorse generate (finanziamenti ulteriori intervenuti da parte di altri enti)

N.

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Titolo:Parco archeologico dell'anfiteatro, Nola


Localizzazione:

L'intervento di completamento ha avviato lo sviluppo di un nucleo museale nella città di Nola. L'ente gestore ha inoltre potuto avviare dei rapporti duraturi con delle altre istituzioni (università straniere e Istituto di Preistoria e Protostoria) che hanno portato a degli importanti ritrovamenti (villaggio del bronzo antico di Nola). Il completamento ha infine riguardato la ristrutturazione di gran parte dell'edificio ospitante il museo, l'ex convento delle Canossiane. Grazie a dei finanziamenti comunitari aggiuntivi (PIT) è in corso l'allestimento a pinacoteca di tutte le ulteriori sale ristrutturate (secondo e terzo piano) grazie al completamento. Purtroppo il monumento è sito in un'area ad uso industriale (PIP), in parziale abbandono, di proprietà comunale. Mancano i fondi per la manutenzione ordinaria (taglio delle erbacce) dell'area, mentre sono in corso le azioni espropriative per la messa in luce della parte rimanente (oltre il 50%) dell'anfiteatro. Ad oggi l'anfiteatro è visitabile solo su richiesta specifica.




Regione Provincia ComuneNOLANAPOLICAMPANIA

Descrizione:L'intervento di completamento è stato suddiviso in due lotti (A e B) funzionalmente autonomi. Con il lotto A si è provveduto (i) al completamento del restauro dei piani superiori dell'edificio, parte dell'ex Convento delle Canossiane, che ospita il "museo della città di Nola e del suo territorio" (ii) nonché alla realizzazione di opere inerenti l'allestimento dello stesso. Il lotto B ha proseguito nelle opere di scavo, restauro e valorizzazione dell'anfiteatro nolano (c.d. "Anfiteatro laterizio") avviate a partire dalla seconda metà degli anni ottanta.



Servizio offerto:L'allestimento realizzato grazie all'intervento di completamento ha reso "visibile" il materiale archeologico presente nell'area che per lungo tempo è rimasto "sparso" e "dimenticato" sul territorio. Con il completamento si è realizzato un primo nucleo museale costituito di un precorso didattico che attraversa quattro sale (1. Preistoria e fase arcaica; 2. VI-V secolo a.C; 3. Periodo sannitico; 4. Periodo romano fino all'epoca paleocristiana). Vi è inoltre una sala didattica/espositiva.

Beneficiari:Per il momento i principali beneficiari sono gli abitanti di Nola, le numerose scolaresche locali e vari gruppi di studiosi (prevalentemente tedeschi e giapponesi) interessati ai ritrovamenti ancora in corso nell'area di Nola e dintorni.


MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI - SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELLE PROVINCE DI NAPOLI E CASERTA

Gestore:

Pagina 115 di 398

2,298


effettivo

1,550





44


1,00

0,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Lotto A: L'opera di recupero dell'edificio, ex convento delle Canossiane, è stata eccellente, con un costo relativemente contenuto data la dimensione dell'edificio. Oltre alla notevole usura dovuta la tempo dei locali originari, l'intervento di completamento doveva anche scontare il fatto che i piani superiori erano stati in parte snaturati da un iniziale intervento di edilizia del Comune di Nola che aveva l'obiettivo di ricavarne dei mini appartamenti. Lotto B: Gli scavi (esplorazione della superficie) e la sistemazione per la visita del pubblico (creazione di nuovi accessi) dell'anfiteatro sono ben visibili.

Motivazioni:

L'ente gestore denuncia una scarsissima collaborazione sia da parte degli enti locali e non (amministrazione comunale, enti turistici, altre soprintendenze culturali) preposti alla pubblicizzazione del museo presso il pubblico sia da parte del mondo imprenditoriale locale. L'amministrazione museale sta promuovendo, nell'ambito dei PIT, dei tavoli di concertazione per favorire lo sviluppo di una rete turistica che migliori la visibilità del patrimonio archeologico nolano (museo e anfiteatro).

Note:


17Altro: sale restaurate N.15Altro: attrezzature/allestimento museale N.

4883Altro: scavi anfiteatro Mq

7Altro: strutture emerse oggetto di restauro N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

100 100Aree recuperate %40 40Altro: aree allestite sul totale %1 1Altro: percorsi di visita all'interno del museo N.4 2Altro: eventi realizzati per anno N.

284Altro: visitatori per mese N.80Altro: visitatori studenti sul totale %



Valoresoglia

Contestoiniziale

100Incremento numero visitatori % 0100Incremento presenze turistiche % 0

36Altro: persone occupate nel museo N. 0

Pagina 116 di 398



Titolo:Parco Archeologico, Velia


Localizzazione:

L'intervento valorizza l'intera area archeologica come progettualmente previsto.


Proposta



Regione Provincia ComuneASCEASALERNOCAMPANIA

Descrizione:Le opere sono state articolate in sette lotti d'intervento, riferiti ad alcune tra le necessità emergenti per la valorizzazione dell'area archeologica di Velia e comprendenti: lavori per il recupero e riutilizzo a laboratori e deposito di reperti di una galleria ferroviaria dismessa; consolidamento, restauro e sistemazione ad antiquarium delle Chiese di S. Maria (con annesso il corpo di guardia) e S. Quirico; restauro e sistemazione a verde del teatro ellenistico; copertura delle terme ellenistiche; opere di drenaggio delle acque di falda; realizzazione delle strutture informatiche necessarie alla fruizione del Parco (cartellonistica sui percorsi, descrizioni fotografiche interne agli antiquarium, segnaletica non vedenti…etc).

Ente attuatoreMINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI - SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA PER LE PROVINCE DI SALERNO AVELLINO E BENEVENTO


Servizio offerto:Valorizzazione del Parco Archeologico di Velia.

Beneficiari:

Utenza del Parco Archeologico e personale addetto alla sua gestione.


SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA PER LE PROVINCIE DI SALERNO - AVELLINO - BENEVENTOGestore:

Pagina 117 di 398

16,300


effettivo

6,506





52


1.117,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



L'importo totale dell'intervento è stato mantenuto all'interno del quadro economico originariamente previsto e lo scostamento rilevato tra le tempistiche di ultimazione previste ed effettive può essere considerato fisiologico per tali lavori. La valutazione "alto" si motiva anche per la capacità dimostrata dall'Attuatore nell'esser riuscito a ben congruire la realizzazione di un'opera di rilevante valenza architettonica/artistica con le procedure di gestione proprie di un appalto pubblico..

Motivazioni:



3 3Altro: percorsi visita ttrezzati N.20 25Altro: -apparati informativi funzionali alla fruizione N.5 5Altro: -interventi di consolidamento N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 15500Altro: -visitatori paganti N. 15000nd 18400Altro: -visitatori non paganti N. 16000nd 4Altro: -pubblicazioni specifiche N. 0nd 1Altro: -servizio guide volontarie alunni licei N. 0

Pagina 118 di 398



Titolo:Cittadelle della cultura: Ariano Irpino - Castello


Localizzazione:

L'intervento di completamento, realizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha reso fruibili le rimanenze del Castello Normanno, inoltre sulla scia dei lavori della Sopraintendenza il Comune ha elaborato un progetto per la delocalizzazione dei serbatoi idrici, posti all' interno del complesso, e la creazione della "cittadella della cultura". All'atto della visita erano in corso i lavori con due cantieri attivi, uno finanziato con fondi comunali e del "Patto Baronia" e l'altro con fondi POR nell'ambito del PIT "Regio Tratturo". Già oggi sono ospitati una serie di eventi culturali a cadenza annuale (es. il Maggio dei Letterati, l'Estate Arianese, ecc.). Il recupero del castello arricchisce inoltre l'eredità normanna di cui Ariano è custode, dovuta soprattutto alla presenza del Centro Europeo di Studi Normanni. Per consolidare i legami con la storia normanna, il Comune è impegnato a reperire risorse aggiuntive per allestire all'interno del castello il Museo sui Normanni concentrando opere attualmente conservate presso altre sedi della città.


Proposta



Regione Provincia ComuneARIANO IRPINOAVELLINOCAMPANIA

Descrizione:Il complesso monumentale, costituito da quattro torri cilindriche poste agli spigoli di un'area quadrangolare racchiusa da un circuito murario, è compreso all'interno del perimetro della villa comunale; l'intera area del castello è stata interessata, a partire dal gennaio 1989, da una serie di interventi riguardanti il consolidamento e il restauro delle torri e del circuito murario e indagini archeologiche che hanno consentito il recupereo di interessanti reperti e l'individuazione di strutture preesistenti. L'intervento di completamento sul Castello Normanno di Ariano Irpino era finalizzato oltre che alla conservazione dei resti delle strutture fortificate anche alla loro valorizzazione mediante la realizzazione di percorsi di visita, dei quali uno coperto, e di una sala per convegni ed esposizioni situata nella parte alta del castello.

Ente attuatoreMINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI - SOPRINTENDENZA BENI AMBIENTALI ARCHITETTONICI ARTISTICI E STORICI DI AVELLINO E SALERNO


Servizio offerto:

Il castello normanno, di cui sono visibili solo le quattro torri e le mura di cinta, ospita al suo interno un percorso coperto che collega due delle quattro torri nonché una sala per convegni, conferenze e manifestazioni culturali.

Beneficiari:La popolazione di Ariano Irpino usufruisce del castello, luogo nel quale vengono organizzate svariate attività culturali, soprattutto nel corso delle manifestazioni allestite in occasione dell'Estate Arianese (concerti, mostre, ecc.). Ospitando Ariano il Centro Europeo di Studi Normanni, la tutela e la valorizzazione del Castello Normanno ha contribuito a rafforzare l'eredità normanna di cui la città è custode nei confronti degli studiosi e degli appassionati di storia normanna che spesso vi soggiornano.


COMUNE DI ARIANO IRPINOGestore:

Pagina 119 di 398

2,169


effettivo

0,516





15


232,00

274,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



In tempi relativamente rapidi, grazie ai lavori di completamento, è stato possibile rendere fruibile il pregevole monumento.Motivazioni:


170 170Altro: -Percorsi di visita ml180 180Altro: -Sala polifunzionale Mq2 2Altro: -torri visitabili N.

2 2Altro: -Servisi igienici Si1 1Altro: impianto elettrico Si1 1Altro: -impianto idrico Si1 1Altro: -impianto fognario Si


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 100Altro: -apertura quotidiana mese di agosto % 0nd 6Altro: -manifestazioni N. 0nd 12000Altro: -visitatori/anno N. 0100 100Altro: -incremento del grado di fruibilità % 0

popolazione interessata nd 25000% soddisfacimento domanda attuale nd 100


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 2Altro: -progetti resi possibili (innescati dall'intervento) N. 0

Pagina 120 di 398



Titolo:Completamento sistemazione canale principale di irrigazione da progr.16030,09 a progr.27000,0 (C.B. Paestum)


Localizzazione:

L'intervento ha raggiunto gli obiettivi previsti all'atto del finanziamento.


Proposta



Regione Provincia ComunePLURICOMUNALESALERNOCAMPANIA

Descrizione:La rete idrica di competenza del Consorzio di Bonifica possiede un sistema di adduzione delle acque irrigue costituito da un Canale principale della lunghezza di oltre 32 Km, da diversi canali diramatori secondari e da una rete di canalette dispensatrici dello sviluppo di oltre 230 Km. L'irrigazione dei terreni ricadenti nel perimetro consortile è assicurata con acque derivanti dal fiume Sele, integrate con acque prelevate mediante stazione di pompaggio di Ponte Calore e Ponte Barizzo. Le acque derivate dal fiume Sele e da Ponte Calore vengono addotte mediante un ripartitore principale della lunghezza di ml 32.845 che si sviluppa lungo la fascia pedecollinare da Nord ad Est. Negli anni '30 fu realizzata l'opera di presa nonché un primo tratto di canale della lunghezza di 16 Km circa compreso il tronco iniziale che corre in galleria. Nell'immediato dopoguerra fu completato il diramatore principale fino al limite orientale del comprensorio, successivamente negli anni '70 furono realizzate altre opere compreso un primo intervento di manutenzione straordinaria. A partire dal 1987 il Consorzio ha dato inizio ad una serie di interventi miranti alla ristrutturazione della rete irrigua divenuta obsoleta ed all'estendimento dell'irrigazione a terreni ubicati a monte del canale principale, suscettibili di sfruttamento agricolo. Il piano di ristrutturazione prevedeva:- realizzazione di una nuova rete di distribuzione mediante intubazione in pressione, in sostituzione della rete esistente funzionante a pelo libero;- costruzione di sei vasche di accumulo per il recupero di acque del canale principale durante le ore notturne;- costruzione di tre stazioni di pompaggio per sollevare le acque del canale principale alle vasche di accumulo;- estendimento della rete irrigua a zone ubicate a monte del canale principale suscettibili di sfruttuamento agricolo. Il progetto, finanziato attraverso la Delibera CIPE 52/99, si inserisce all'interno di questo piano di adeguamento e consiste nell'ammodernamento ed estendimento della rete irrigua attraverso il completamento e la sistemazione del canale principale di irrigazione da progr. 16.030,09 a progr. 27.000,00. Nello specifico, le opere consistono nel rifacimento del rivestimento con pareti in cls armato trattate con idonei rivestimenti impermealizzanti e interventi di risanamento conservativo delle principali opere d'arte (Ponte canale sul fiume Calore, tronchi pensili di attraversamenti stradali, ecc.).

Ente attuatoreCONSORZIO BONIFICA PAESTUM - CAPACCIO SCALO (SA)


Servizio offerto:L'area oggetto dell'intervento possiede un elevata vocazione agricola, tuttavia la carenza di acqua per uso produttivo agricolo ha rappresentato un preoccupante fattore ostativo al pieno sviluppo ed estendimento del settore primario nell' area di competenza del Consorzio . Il canale principale, oggetto dell'intervento, rappresenta per la rete di distribuzione irrigua il nodo cruciale, infatti, la sua efficienza e funzionalità è elemento fondamentale e prioritario per assicurare l'irrigazione e rendere, di conseguenza, frubili sia la rete tubata a pressione, sia la rete irrigua non a pressione. In particolare l'ammodernamento del canale principale consentirà di portare a 100 mt il valore massimo della quota altimetrica determinando, in tal modo, un'estensione del piano irriguo pari a 15.265 Ha, di cui 9.870 grazie all'ammodernamento e 5.395 attraverso l'estendimento della rete idrica. Inoltre, l'intervento persegue i seguenti obiettibi:

Asse:Asse 1 Risorse naturali Settore: Dighe e reti idriche Tipologia: Rete idrica

CONSORZIO DI BONIFICA PAESTUM - CAPACCIO SCALOGestore:

Pagina 121 di 398

- evitare perdite d'acqua per dispersione attraverso le sconnessioni del rivestimento delle pareti;- assicurare una maggiore stabilitò all'opera che per alcuni tratti si sviluppa a mezza costa;- garantire la continuità e costanza di afflusso di acqua per uso irriguo.

Beneficiari:Agricoltori, cittadini e consumatori.

8,260


effettivo

5,341





57


789,00

789,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I tempi di realizzazione e di entrata in esercizio dell'intervento hanno subito un notevole ritardo, sebbene, siano da ricondurre alle sospensioni verbalizzate e alle conseguenti novazioni di termini contrattuali autorizzate e concesse.

Motivazioni:



10870 10870Altro: Lunghezza rete (canale principale) ammodernata ml8300 8300Altro: Superficie irrigata ha

1 1Altro: Interventi risanamento conservativo opere d'arte N.

30 30Altro: Ristrutturazione ponticelli N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

4700 4700Altro: Numero utenti serviti N. 425010 10Altro: Incremento ettari di superficie irrigata % 097 97Altro: Superficie irrigata rispetto alla superficie irrigabile % 8790 90Altro: Volume acqua erogata rispetto al fabbisogno attuale (bacino

di utenza)% 87

86 86Altro: Capacità impianto effettivamente utilizzata - Mil. di mc N. 761 1Altro: Frequenza interruzioni servizio erogazione dell’acqua - Mesi N. 1

10 10Altro: Riduzione volume perdite - Mil di mc N. 0



Valoresoglia

Contestoiniziale

10 10Altro: Indicatore rischio ambientale: componenti fertilizzanti usati in agricoltura che possono contaminare i canali idrici

N. 30

450 450Altro: Numero di aziende sorte in seguito al potenziamento del servizio irriguo

N. 0

20 20Altro: Variazione percentuale del numero di episodi di emergenza idrica

% 0

Pagina 122 di 398



Titolo:Razionalizzazione degli scarichi delle acque reflue di Cancello Arnone - realizzazione del collettore emissario


Localizzazione:

L'intervento ha conseguito lo scopo principale previsto: il collettamento delle acque reflue locali nell'impianto di trattamento Foce Regi Lagni. Prima dell'intervento le acque venivano scaricate nel fiume Volturno, previo trattamento mediante un vecchio depuratore locale, che rimane a disposizione nel caso in cui il nuovo impianto di collettamento dovesse risultare temporaneamente inutilizzabile.


Proposta



Regione Provincia ComuneCANCELLO ED ARNONECASERTACAMPANIA

Descrizione:Realizzazione del collettore emissario di Cancello ed Arnone. Progetto da ritenersi “Progetto integrato” rientrante nello stato di attuazione del PS3 comprensorio n. 15 Regi Lagni, per la programmazione e pianificazione delle acque reflue del Comune di Cancello ed Arnone. Il progetto è stato frazionato in tre stralci, di cui due antecedenti alla richiesta di finanziamento per il progetto di completamento per un importo rispettivamente pari a L. 1.537.744.176 (fondi P.O.P.-FERS annualità 95-96 Regione Campania) e L. 1.736.000.000 (Ministero Lavori Pubblici anno 1996) su di un importo complessivo di L. 10.700.000.000.

Ente attuatoreCOMUNE DI CANCELLO ED ARNONE

Amministrazione competente:REGIONE CAMPANIA

Servizio offerto:Il collettamento delle acque consente di far confluire le acque reflue nell’impianto di trattamento Foce Regi Lagni, anziché scaricarle nel fiume Volturno.

Beneficiari:Gli abitanti del Comune di Cancello ed Arnone e le aziende agricole e industriali locali: prima dell’intervento le acque reflue venivano convogliate verso un depuratore sito nel comune e scaricate dopo un processo di depurazione nel fiume Volturno. Il depuratore risultava inadeguato allo scopo con riflessi negativi sulla salubrità ambientale locale (qualità dell’aria e delle acque fluviali).

Asse:Asse 1 Risorse naturali Settore: Depuratori e reti fognarie Tipologia: Rete fognaria

COMUNE DI CANCELLO ARNONEGestore:

Pagina 123 di 398

5,526


effettivo

3,414





38


0,00

0,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Come previsto nel progetto originario il collettore è stato surdimensionato rispetto alle esigenze dei comuni di Cancello e Arnone per poter accogliere anche gli scarichi di Grazzanise e S. Maria la Fossa. Ad oggi però non solo mancano le opere per convogliare nel collettore e quindi nei Regi Lagni i reflui di questi due comuni ma non risultano iniziative per attuare quanto previsto; in definitiva rispetto alla capacità del collettore di 0,430 mc/sec ne viene sfruttata una effettiva di circa 0,135 ( circa 31%).

Motivazioni:

Il collettamento delle acque reflue nell'impianto di trattamento Foce Regi Lagni pone in primo piano, per l'intera area, il problema di adeguare il suddetto impianto: la realizzazione delle opere di collettamento delle acque reflue ha interessato più comuni locali con un conseguente aumento dei flussi convogliati verso il Regi Lagni, la cui capacità di smaltimento risulta, a detta dell'ARPAC, fortemente sottodimensionata.

Note:


6000 6000Lunghezza rete metri430 430Capacità smaltimento reflui lit/sec.5908 5164Abitanti interessati N.

1038 40Altro: Unità produttive servite N.135 135Altro: -portata reflui relativa a Cancello Arnone lit/sec.


Valoresoglia

Contestoiniziale

6 6Incremento rete fognaria Km31 31Capacità smaltimento utilizzata %



Valoresoglia

Contestoiniziale

100Altro: Acque reflue convogliate nel collettore %

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Titolo:Completamento dell'approdo turistico peschereccio Marina Casal Velino


Localizzazione:

L'intervento ha pienamente conseguito gli obiettivi prefissati all'atto del finanziamento.


Proposta



Regione Provincia ComuneCASAL VELINOSALERNOCAMPANIA

Descrizione:Il progetto di completamento finanziato dalla Delibera CIPE 52/99 prevede il completamento del molo di sottoflutto, lavori di scavo per l’adeguamento dei fondali, l’installazione di 6 pontili galleggianti con colonnine di servizi e relativi impianti, la realizzazione di una palazzina dei servizi e opere verdi di finitura.

Ente attuatoreCOMUNE DI CASAL VELINO


Servizio offerto:Il completamento dell'infrastruttura consentirà, grazie ai pontili galleggianti e le banchine, l’ormeggio a circa 192 barche; considerando la possibilità di ospitare anche circa 100 barche in darsena e circa 40 unità da pesca nei pontili fissi, l’approdo avrà una capacità di circa 332 posti barca, di cui 232 completamente attrezzati.

Beneficiari:Beneficiari principali dell'infrastruttura sono: i 4.500 cittadini del Comune di Casalvelino; i circa 35.000 turisti annuali; i pescatori residenti nel Comune e nell'area limitrofa.



COMUNE DI CASALVELINOGestore:

Pagina 125 di 398

9,471


effettivo

2,226





60


1.421,00

1.421,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I tempi di realizzazione e di entrata in esercizio dell'intervento hanno subito un notevole ritardo, sebbene, siano da ricondurre alle sospensioni verbalizzate e alle conseguenti novazioni di termini contrattuali autorizzate e concesse.

Motivazioni:


7 7Altro: Servizi igienici N.3600 3600Altro: Area verde Mq

34900 34900Altro: Specchio acqueo Mq

150 150Altro: Lunghezza muro paraonde - molo di sottoflutto ml1 1Altro: Mantellata N.6 6Altro: Pontili galleggianti attrezzati N.

240 240Altro: Pontili galleggianti attrezzati Mq

348 348Altro: Palazzina adibita a servizi Mq6 6Altro: Uffici N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

332 300Altro: Posti barca N. ndnd 12Altro: Impiegati N. 0nd 250000Altro: Introiti da gestione dell'infrastruttura (euro) N. nd



Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 12Altro: Numero netto di posti di lavoro creati (incremento di occupazione netta rispetto al valore ex ante e previsto)

N. nd

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Titolo:Completamento rete fognaria IV lotto Viale dei Ligustri - Via Campana, Castelnuovo


Localizzazione:

L'intervento ha conseguito gli scopi principali previsti: allacciare tutti gli utenti che prospettano lungo il suo tracciato e rendere pienamente fruibile e funzionale il sistema fognario a monte del collettore.




Regione Provincia ComuneCASALNUOVO DI NAPOLINAPOLICAMPANIA

Descrizione:Il progetto generale di massima per la realizzazione dell'intera rete idrica e fognaria del territorio comunale del Comune di Casalnuovo di Napoli fu approvato con deliberazione della Giunta municipale n° 336 del 9/9/1976 ed ottenne il parere favorevole dal Comitato Tecnico Regionale con voto n° 1703 del 9/11/1984.Nell'ambito ed in conformità di tale progetto generale fu elaborato nel 1985 il progetto generale esecutivo denominato " completamento collettori da centro urbano a Regi Lagni" sviluppato in due lotti:-il primo completamente realizzato con contributo regionale in conto interessi ai sensi della L.R. n°51/1978 sull'intero importo del progetto;-il secondo, i cui lavori sono iniziati il 1/4/1990, è stato solo parzialmente realizzato con mutuo concesso dalla Cassa DD. PP. a totale carico del bilancio comunale; nel corso dei lavori il DL accertò che il progetto non contemplava tutta una serie di categorie di lavori e rifacimenti di sottoservizi per cui, per rientrare nell'importo finanziato, fu realizzato solo una parte del collettore fognario.

Ente attuatoreCOMUNE DI CASALNUOVO DI NAPOLI


Servizio offerto:La parte del collettore fognario, oggetto della richiesta di finanziamento al CIPE, è a servizio di una estesa zona del centro urbano ed investe un bacino d'utenza stimato in circa quindicimila abitanti.Inoltre con la sua esecuzione è previsto, oltre all'allacciamento degli utenti che prospettano lungo il tracciato, il raggiungimento della fruibilità e funzionalità di un sistema fognario a monte del collettore.

Beneficiari:Popolazione dell'area interessata (15.000 ab), commercianti e turisti.


COMUNE DI CASTELNUOVO DI NAPOLIGestore:

Pagina 127 di 398

1,923


effettivo

0,511





35


654,00

880,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Il notevole ritardo nell'esecuzione è motivato da alcune criticità insorte in corso di realizzazione relative alle interferenze con sottoservizi pubblici e privati che si sono dovuti spostare ( in particolare presenza di serbatoi di carburante e relativi sottoservizi di due distributori), tali evenienze sono state affrontate con una perizia che ha contenuto la variazione dell' importo in circa tre mila € .

Motivazioni:


396 396Lunghezza rete ml14 14Capacità smaltimento reflui Mc/sec

15500 15500Abitanti interessati N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

100 100Altro: -abitanti serviti rispetto al bacino d'utenza % 1000 0Altro: -reflui non convogliati Mc. 00 0Altro: -frequenza interruzioni N/anno. 3



Valoresoglia

Contestoiniziale

30 30Altro: -copertura del servizio, mediante le opere dell'intervento, rispetto alla popolazione residente

% 30

120 120Altro: -miglioramento della salubrità dell'ambiente circostante come effetto dell'intervento

% 100

100 100Altro: -copertura del servizio rispetto alla popolazione residente nel centro cittadino

% 100

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Titolo:Parcheggio sotterraneo Piazza Carlo III, Caserta


Localizzazione:

Il giudizio è positivo in quanto l’opera ha consentito un decongestionamento della piazza antistante la Reggia con ripercussioni positive per la cittadinanza e i numerosi turisti, il miglioramento degli scambi intermodali ed più in generale un migliore fruibilità della Reggia Vanvitelliana. Inoltre, l’intervento assume una valenza propedeutica nell’ambito del più vasto programma di riqualificazione dell’assetto urbano cittadino attualmente in corso (Pedonalizzazione della Piazza Carlo III).





Regione Provincia ComuneCASERTACASERTACAMPANIA

Descrizione:Il progetto relativo alla realizzazione di un parcheggio sotterraneo nella Piazza Carlo III di Caserta, antistante la Reggia, risulta originariamente finanziato dall’Agenzia per la promozione dello sviluppo del mezzogiorno in attuazione del III piano annuale di attuazione (delibera CIPE 29.3.1990), a valere sulle risorse finanziarie della L. 64/86.Originariamente il medesimo si sviluppava così come di seguito descritto:· un primo livello su una superficie di circa 33.000 mq.; a quota –8,00, con un parcamento di 85 bus, pari a 425 posti auto convenzionali e di n. 81 posti auto, per un totale di 506 posti auto; · un secondo livello su una superficie di circa 31.000 mq. a quota -11,65, con un parcamento di n. 1014 posti auto in quattro comparti.· il progetto prevedeva, inoltre, l’interramento di Viale Vittorio Veneto limitatamente al tronco interessante il piazzale ellittico, attraverso un sottopasso fiancheggiante il primo livello del parcheggio sotterraneo. I lavori finanziati con la legge 208/98 concernono:- adeguamenti tecnologici funzionali;- deviazione del collettore;- interramento Viale Vittorio Veneto;- sistemazione superficiale;

Ente attuatoreCOMUNE DI CASERTA


Servizio offerto:La struttura del parcheggio interrato di Caserta è stata promossa dall'Amministrazione Comunale nel più vasto programma di sviluppo economico della città, indirizzato ai fini turistico-culturali; nello specifico l'intervento andrà a soddisfare l'esigenza, dei numerosi turisti in visita alla Reggia, di sostare nei pressi del monumento vanvitelliano. Inoltre la posizione strategica, della struttura garantisce collegamenti di interscambio con la Stazione ferroviaria e con il sistema di trasporto pubblico e privato dell'ambito provinciale.

Beneficiari:Cittadini - Turisti - Lavoratori pendolari


CONSORZIO COGEINGestore:

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38,101


effettivo

29,950





24


461,00

345,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



L'iter realizzativo dell'intervento ha evidenziato numerosi limiti operativi da ricondurre principalmente alle carenze della progettazione, le quali inevitabilmente hanno avuto delle ripercussioni sui tempi complessvi e sui costi dell'interventi per la realizzazzione del quale sono intervenute, nel corso del tempo, ben quattro distinte fonti di finanziamento.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo1. Incompletezza o carenze del progetto esecutivo.7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.9. Interferenze con sottoservizi, altre infrastrutture, attività in corso.16. Carenza coperture finanziarie


30000 30000Superficie oggetto di intervento Mq500 500Altro: Lunghezza strada interrata ml1520 1520Altro: Posti auto creati N.

64000 64000Altro: Superficie infrastrutturata Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

2 2Altro: Accessibilità (ascensori e percorsi di transito per invalidi con sedie a rotelle - tapis-roulant)

N.

1 1Altro: Postazioni di pagamento automatizzato N.1520 1520Altro: Posti Auto equivalenti N.0,06 0,06Altro: Posti auto per mq N.1400 1000Altro: Posti occupati in orari e/o periodi di punta N.10 10Altro: Posti parcheggio per invalidi N.80 80Altro: Posti riservati a visitatori delle Reggia (Autobus) N.

15000 -12000Altro: Risultato gestione ente esercente (€/mese) N.50000 50000Altro: Spazio recuperato in superficie grazie al parcheggio Mq

200 100Altro: Tariffe differenziate per tipo di utenza N.1 1Altro: Tempi medi di attesa per parcheggiare o di ricerca del

parcheggio per fascia orariaN.



Valoresoglia

Contestoiniziale

15000 15000Altro: Incremento delle aree pedonali Mq nd0 0Altro: Incremento valore mq/€ degli immobili nell'area circostante N.

20 20Altro: Numero di posti lavoro netti creati N. nd1 1Altro: Nuovi servizi creati (commerciali e non) N.

Pagina 130 di 398



Titolo:Parcheggio sotterraneo Piazza IV novembre, Caserta


Localizzazione:

Il giudizio sull’intervento è positivo in quanto si è riscontrata una corrispondenza tra quanto previsto e quanto effettivamente realizzato, relativamente agli obiettivi di decongestionamento della piazza e delle adiacenti strade.





Descrizione:Il progetto prevede la realizzazione di un parcheggio sotterraneo nella piazza IV Novembre di CasertaIl parcheggio, con una capacità di circa 440 posti , è realizzato in una struttura interrata di 3 piani, collegati tra loro da una elicoide a doppia spirale ad un nucleo centrale. Sono, altresì, previsti collegamenti verticali costituiti da 4 gruppi scale – ascensori per ogni piano.La struttura è dotata degli impianti previsti dalla normativa vigente per strutture di questo tipo.In particolare, giusta delibera di G.C. n. 466 del 21.6.1999, il progetto di completamento prevede la realizzazione di parte di questi impianti ed in particolare: -pozzo e relativo impianto di sollevamento;-aumento di potenza cabina elettrica-2 vasche accumulo scarichi-sistemazione cavedi perimentrali-allacci fogna comunale e pavimentazione -protezione tubazioni-zincature griglie di aereazione, nonché la copertura finanziaria di costi pregressi..



Servizio offerto:Il parcheggio di Piazza IV novembre è ubicato all'estremità est del Corso Trieste e Trento interposto fra la Città e una zona a destimazione militare. L'area in superficie della piazza è stata a lungo destinata a parcheggio a raso, come pure le strade che convergono in essa e quelle circostanti, detrminando un appesentimento del traffico cittadino. Il parcheggio sotterraneo è finalizzato a liberare le strade dalle auto in sosta restituendole alle loro funzioni primarie.

Beneficiari:Cittadini - Lavoratori


Gestore:

Pagina 131 di 398

10,046


effettivo

2,580





54


1.284,00

1.284,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)




5945,4 5945,4Superficie oggetto di intervento Mq440 415Altro: Posti auto creati N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

2 2Altro: Accessibilità (ascensori e percorsi di transito per invalidi con sedie a rotelle)

N. nd

24 24Altro: Parcheggi riservati ad invalidi N. nd1 0Altro: Postazioni di pagamento automatizzato N. nd

0,07 0,07Altro: Posti auto per mq N. nd2900 2900Altro: Spazio recuperato in superficie grazie al parcheggio N. nd

2 2Altro: Tempi medi di attesa per parcheggiare o di ricerca del parcheggio per fascia oraria (minuti)

N. nd



Valoresoglia

Contestoiniziale

5 5Altro: Numero di posti di lavoro netti creati N.0 0Altro: Nuovi servizi creati (commerciali…e non) N.

Pagina 132 di 398



Titolo:Rete fognaria della città di Caserta


Localizzazione:

Sono stati raggiunti gli obiettivi prioritari delineati nel progetto esecutivo originario. Per quelli secondari, in larga misura disattesi, si rimanda alle note della presente scheda.





Descrizione:Il progetto generale della rete di fognatura della Città di Caserta fu approvato dalla Cassa per il Mezzogiorno con Delibera n. 7441 del 30 dicembre 1977 e, nel contempo, fu ammesso a finanziamento un primo stralcio corrispondente a circa un quarto delle opere previste. Nel corso dei lavori si rese necessaria la redazione di diverse perizie di variante e suppletive e, inoltre, fu necesasrio l'avvicendamento nella realizzazione dei lavori di varie ditte resesi inadempienti. A seguito del completamento del primo stralcio e la successiva approvazione del Piano Regolatore urbano, il progetto di rete fognaria fu aggiornato e per questioni di urgenza e indifferibilità venne frazionato in tre stralci nel tentativo di rendere immediatamente esecutive almeno una parte delle opere. Le opere per le quali fu richiesto il fianziamento a valere sulle risorse della legge 208/98, concernono:- Collettore A' e A'1 nell'area di Ponteselice; - Collettore E nell'area di Briano - Sala;- Collettore H' e H'' nell'area di Puccianiello nel lato occidentale del Centro Storico;- Collettore F' e F''2 nell'area di Saturano - Casolla;- Collettore P' e P'' nell'area di Garzano lungo il lato settentrionale del Centro;- Collettore S' e S'' e prolung. S' nell'area di Centurano e S. Clemente;- Collettore SM ancora nell'area di S.Clemente ad oriente del Centro;- Collettore al limite del Comune di S. Nicola a meridione del Centro;- Collettore C5b e C5 nell'area di S. Benedetto;- Collettore Q5 Fellaco N., Q5a e prolungamento Q5 ad ovest di Centurano nell'area più orientale del Centro. In conclusione il progetto prevede la realizzazione di 15.121 metri di nuova fognatura da realizzare nel territorio comunale della Città di Caserta.



Servizio offerto:L'area interessata dalla realizzazione dell' intervento interessa una consistente porzione del territorio urbano ed una quota consistente della popolazione residente (18.300 ab.). Il completamento della rete di fognature è finalizzato, innanzitutto, alla salvaguardia dell'igiene e della salute pubblica; infatti, l'assenza di una rete fognaria in un'area fortemente ubanizzata comporta l'impossibilità dello smaltimento delle acque nere, che attualmente sono scaricate in pozzi neri che oltre ad inquinare le falde acquifere sotterranee, nei periodi di pioggia fuoriescono e stagnano. Inoltre, il completamento dell'intervento in esame costituisce il natule presupposto allo sviluppo delle attività socio-economiche dell'area interessata; difatti lo sviluppo di alcune aree a ridosso della zona militare e dello Stadio Pinto è stata più rapida del previsto e l'incremento del volume degli scarichi pone sotto pressione, con conseguenti rischi di cedimenti, i collettori esistenti.


COMUNE DI CASERTAGestore:

Pagina 133 di 398

Beneficiari:Popolazione dell'area interessata (18.300 unità), turisti, commercianti.

12,522


effettivo

5,473





59


238,00

8,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Nonostante l'urgenza dell'opera, testimoniata a più riprese dall'Ente proponente, la realizzazione completa dell'opera ha richiesto quasi 30 anni.

Motivazioni:

Dalla relazione, allegata alla scheda di riferimento per la richiesta di finanziamento, che descrive il progetto esecutivo emerge chiaramente che (1) "le opere infrastrutturali saranno gestite dal Comune di Caserta", (2) "Gli utenti saranno tenuti al versamento delle tariffe previste dalle vigenti disposizioni di legge.", (3) "Nella fase di esercizio non vi sono occupati diretti in quanto l'opera non necessita di attività di gestione e manutenzione ordinaria" a causa delle "caratteristiche proprie della tipologia di opera, e di quelle costruttive in particolare (funzionamento per gravità e quindi assenza di stazioni di sollevamento e/o pompaggio etc.)".Dalla nostra visita in loco e dalla documentazione in nostro possesso emerge che al progetto esecutivo originario sono state apportate due perizie di variante che non hanno comportato modifiche sostanziali al progetto originario.Ad oggi la tariffazione è demandata alla Napoletanagas S.p.A. che poi gira parte degli introiti al Comune. L'amministrazione comunale è inoltre in procinto di affidare la gestione ordinaria e straordinaria dell'opera a una società terza, come riferitoci nel corso del nostro incontro dal RUP, ing. Carmine Corbo, dirigente del Settore V LL. PP. Del Comune di Caserta.

Note:


15121 15121Lunghezza rete metri80000 79488Abitanti interessati N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

60 60Incremento rete fognaria %100 100Capacità smaltimento utilizzata %

879342Altro: Popolazione interessata (Provincia di Caserta) N. 756169147Altro: Rricavi annui da tariffazione (mgl euro 1998) N.155Altro: Costi di manutenzione straordinaria (mgl euro 1998; 2% del

costo storico)N.

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Titolo:Progetto generale delle urbanizzazioni - Piano di insediamento produttivo del comune di Castelfranci (AV)


Localizzazione:

A due anni dall'ultimazione dell'intervento, per sopravvenuti problemi al Comune (commissariamento), si riscontra ad oggi una scarsa progressione del progetto rispetto agli obiettivi previsti; si sottolinea che prima del completamento lo "stato del progetto originario" era "fruibile" .


Proposta



Regione Provincia ComuneCASTELFRANCIAVELLINOCAMPANIA

Descrizione:Il Piano di Insediamenti Produttivi (PIP) "Bosco Baiano" del Comune di Castelfranci (AV) si sviluppa su due livelli, rispettivamente collocati a 490 e 510 mt., ed è situato ad alcune centinaia di metri di distanza dal centro urbano di Castelfranci. Il PIP consiste di 5 grandi lotti destinati ad accogliere delle attività produttive (commerciali, industriali o artigianali) locali ed è dotato di un centro direzionale, posto a metà tra i due livelli su cui si estende. L'area è collegata sia con la SS. 164, Ofantina, che con la SS. 7, Appia. Quest'ultimo collegamento è stato realizzato con un mutuo acceso presso la CCDDPP e non rientra pertanto nel finanziamento CIPE che ha concorso al completamento del PIP.

Ente attuatoreCOMUNE DI CASTELFRANCI


Servizio offerto:Il PIP offre una serie di lotti, dotati dei servizi essenziali (luce, acqua, fognature, gas) e collegati con le principali arterie viarie locali (SS. 164 e SS. 7). I lotti sono destinati ad insediamenti produttivi locali. L'area ricomprende anche un edificio principale, il c.d. centro direzionale, già assegnato a una locale impresa dolciaria. Quest'ultima ha avviato una serie di lavori per adeguare l'edificio alle proprie esigenze operative. Uno dei lotti reso disponibile prima dei lavori di completamento è stato assegnato a una locale impresa di infissi in legno-resina, la Design Proposte spa, che dopo qualche anno d'attività è fallita. Un ulteriore lotto è stato recentemente assegnato a una locale cantina sociale.

Beneficiari:Le locali aziende di natura commerciale, artigianale e industriale che cercano un'area d'insediamento ben collegata agli assi viari prioritari.


Settore: Infrastrutture produttive Tipologia: Altro

Gestore:

Pagina 135 di 398

3,026


effettivo

1,242





49


775,00

928,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



L'entita dello slittamento dei tempi d'ultimazione delle opere non è giustificato ne giustificabile per la tipologia dei lavori previsti.Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo1. Incompletezza o carenze del progetto esecutivo.5. Cause di forza maggiore (avverse condizioni atmosferiche, calamità naturali, incidenti, scioperi, ecc..).98. Altro (vedi dettaglio) - Commissariamento comunale

La scheda MONIT, alla data del 31/12/2005, riporta che i lavori sono ultimati e fruibili ma NON in esercizio.All'atto della visita erano in corso i lavori d'adattamento del piano terra della palazzina uffici per l'insediamento di un'impresa dolciaria.L' impresa insediata, già attiva sull'area prima del completamento, è in liquidazione (attualmente commissariata) perchè fallita.

Note:


6 5Altro: -n° macrolotti N.22000Superficie infrastrutturata Mq100Altro: opere di urbanizzazione primaria e secondaria %


Valoresoglia

Contestoiniziale

300 6Altro: -numero occupati N. 40100 100Incremento superfici infrastrutturata della stessa tipologia %

0Altro: -imprese in attività N. 120 17Altro: -richieste assegnazione N.

2Altro: -imprese in via d'insediamento N.

Pagina 136 di 398



Titolo:Trincerone II lotto parcheggio, Cava dei Tirreni


Localizzazione:

La realizzazione del progetto, sebbene abbia avuto un iter complesso, e non abbia ancora raggiunto gli obiettivi finali auspicati, presenta significativi risultati sia rispetto all'obiettivo di decongestionamento del centro storico, sia per la positiva modalità di gestione dell'infrastruttura. Infatti, la società esercente COMPAGLIA METELLIANA PARCHEGGI S.R.L, di proprietà del Comune di Cava de' Tirreni, alla quale è stata affidata la gestione del servizio di tutte le aree di parcheggio comunali tariffate, dà lavoro stabile a undici persone ed ha registrato un'attivo per il bilancio di esercizio 2005 pari a circa 100.000 €.


Proposta



Regione Provincia ComuneCAVA DE' TIRRENISALERNOCAMPANIA

Descrizione:Il progetto in esame si inserisce nel piano generale di decongestionamento della SS. 18 nell’ambito del Comune di Cava de’ Tirreni e prevede la copertura del trincerone ferroviario con realizzazione dei sovrastanti parcheggi.I lavori da realizzarsi, al fine del completamento dell’opera, erano relativi al secondo lotto del trincerone tra la via Tommaso di Savoia e via Caliri e il completamento del primo lotto già realizzato, in corrispondenza della SS 18 (tratto che va dall’attuale ingresso al trincerone alla via Tommaso di Savoia).

Ente attuatoreCOMUNE DI CAVA DE' TIRRENI


Servizio offerto:I lavori relativi alla copertura del Trincerone Ferroviario erano finalizzati alla costruzione di un parcheggio per 280 posti-auto nel Comune di Cava de' Tirreni; tali opere, come sopra riportato, costituiscono parte di un intervento complessivo per il decongestionamento del centro storico che prevede la creazione di un percorso alternativo alla SS18 e il riordino e potenziamento delle aree da destinare a parcheggio.In particolare il progetto, oggetto del finanziamento CIPE, è stato elaborato in previsione della realizzazione di un secondo impalcato a copertura da destinare a verde e ulteriori 220 posti auto. L'obiettivo finale prefissato mediante il completamento delle opere del II lotto è l'assicurare la disponibiltà, a ridosso del centro storico, di una capacità complessiva di circa 1500 posti auto, consentendo il recupero e la riqualificazione del centro storico, unica realtà porticata del mezzogiorno, che ha una valenza storico artistica notevole.

Beneficiari:Cittadini - Commercianti - Turisti

Asse:Asse 5 Città Settore: Aree urbane Tipologia: Altro

COMPAGLIA METELLIANA PARCHEGGI S.R.LGestore:

Pagina 137 di 398

8,328


effettivo

4,699





33


233,00

257,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Dopo un iniziale periodo di incertezza legato alla effettiva possibilità di esecuzione del progetto, l'intervento è stato realizzato anche se con una riduzione di superficie per non interferire con le opere previste nel piano del percorso alternativo alla SS18.

Motivazioni:


280 161Altro: Parcheggi realizzati N.6500 4400Superficie oggetto di intervento Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

280 184Nuovi servizi N. 100052Altro: -capacità giornaliera utilizzata mediamente N.30Altro: -copertura del servizio rispetto all'utenza %0Altro: -posti disponibili in orari di punta %0Altro: -tempo occorrente per trovare posto auto prima delle 18 minuti

45Altro: -tempo occorrente per trovare posto auto dopo le 18 minuti2250Altro: -spazio recuperato in superficie (centro storico) grazie al

parcheggiomq



Valoresoglia

Contestoiniziale

ndAltro: -incremento consumatori attività centro storico N.

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Titolo:Completamento della cittadella del cinema, Giffoni Vallepiana


Localizzazione:

Il progetto ha pienamente raggiunto i risultati previsti consentendo di funzionalizzare al meglio gli spazi a disposizione, sia per l'evento annuale: "Giffoni Film Festival", sia per le restanti attività culturali e turistiche poste in essere dall'Ente gestore.


Proposta



Regione Provincia ComuneGIFFONI VALLE PIANASALERNOCAMPANIA

Descrizione:Il progetto della cittadella del cinema riguarda, nel suo complesso, la realizzazione di una struttura polivalente a servizio del Giffoni Film Festival, manifestazione annuale organizzata dall’Ente Autonomo Festival Internazionale del cinema per ragazzi, nonché propedeutica alla creazione di una cineteca regionale dedicata ad archivio storico della cinematografia specializzata e di un centro multimediale delle telecomunicazioni finalizzato alla formazione di figure professionali specializzate nel settore.Il progetto è suddiviso in due lotti, il primo dei quali fu finanziato dal CIPE nel 1996 ed il secondo costituisce il completamento finanziato co CIPE Delibera 52/99.Il primo lotto prevede due edifici articolati intorno ad una piazza, da un lato la grande sala con palcoscenico per spettacoli cinematografici e rappresentazioni teatrali, capace di 800 posti e la torre scenica, e dall’altro l’edificio per gli uffici dell’Ente Festival, piccole attrezzature commerciali a supporto della struttura e gli spazi per il centro multimediale.Con il secondo lotto, che si sviluppa a sud del primo in una zona già espropriata, è prevista la realizzazione di:- area dei grandi eventi,- giardino degradante, - un edificio di collegamento con l’area dei grandi eventi,- un edificio servizi per il parco.Il confine meridionale del nuovo impianto è adiacente ad un’area non acquisita, ma da dedicare nella prospettiva a parco urbano.L’area dei grandi eventi si estende su una superficie di circa 4.000 mq, limitrofa alla grande sala del primo lotto, ma ad un livello inferiore e può ospitare 3.640 posti a sedere; tale area è in gran parte allestita a prato per una migliore fruizione in assenza dei grandi eventi. Il giardino degradante si estende per circa 1.000 mq a est dell’edificio per uffici del primo lotto ed è stato progettato per lo svolgimento di piccoli spettacoli durante l’evento annuale e per le funzioni di parco urbano durante il resto dell’anno.L’edificio di collegamento collega le due quote della piazza e dell’area dei grandi eventi, la cui sommità è costituita da un terrazzo belvedere alla stessa quota della piazza e la cui parte centrale è svuotata per dare posto a scale e cordonate di collegamento alla quota che avvolgono lo spazio circolare della piazza interna. Negli spazi intorno alla piazza interna troverà la giusta collocazione il centro multimediale connesso alla cittadella del cinema.

Ente attuatoreCOMUNE DI GIFFONI VALLE PIANA


Servizio offerto:Il progetto si propone il completamento e l'ottimale funzionalizzazione degli spazi della Cittadella del Cinema di Giffoni V.P. sia per le attività dell'Ente Festival Intenazionale che organizza annualmente un'importante manifestazione, sia per lo svolgimento di attività culturali e artistiche



ENTE AUTONOMO GIFFONI FILM FESTIVALGestore:

Pagina 139 di 398

nell'arco dell'anno.

Beneficiari:Turisti, Cittadini, Alunni delle scuole di tutto il mezzogiorno.

5,681


effettivo

1,254





32


510,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I lavori si sono svolti secondo le previsioni del progetto esecutivo e della perizia suppletiva, tuttavia per effetto delle sospensioni la durata dei lavori si è protratta per 510 giorni.

Motivazioni:


Nel settore specifico del cinema per ragazzi l'Ente Giffoni Film Festival ha raggiunto grandi risultati, grazie anche alla nuova Cittadella del Cinema finanziata dal CIPE. A livello scientifico e culturale, oggi, l'ente è, infatti, protagonista di molte organizzazioni internazionali, ed è un importante centro di riferimento culturale ed economico per la produzione, distribuzione e la promozione di film per ragazzi. L'Abacus ha rilevato che il 38,4% degli italiani conosce la rassegna cinematografica annuale, orgranizzata a Giffoni, ponendo quest'ultima al secondo posto per notorietà nel settore cinematografico dopo la Mostra cinematografica di Venezia.

Note:


3890 3890Superficie infrastrutturata Mq550 550Altro: Spazi polifunzionali realizzati Mq2 2Altro: Edifici realizzati N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

3600 3600Altro: Incremento posti spettatore N.550 550Incremento superfici infrastrutturata della stessa tipologia Mq



Valoresoglia

Contestoiniziale

180000Altro: Spettatori e visitatori annui N.5540Altro: Passaggi televisivi dedicati alla manifestazione (minuti) N.5000Altro: Ritagli di stampa dedicati a manifestazione N.

30000Altro: Alunni di scuole ospitati per proiezioni durante l'anno N.2755Altro: Ore di stage e formazione (dal 2003) N.

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Titolo:Completamento P.I.P. Comune di Montaguto


Localizzazione:

Si è riscontrato allo stato, ad oltre due anni dall'entrata in esercizio, una scarsa progressione del progetto rispetto agli obiettivi previsti.In effetti dopo il completamento sono stati assegnati solo tre lotti produttivi a fronte dei 31 realizzati e resi disponibili con le risorse del completamento; di cui uno richiesto da un' azienda preesistente ( per potersi espandere) e due da una nuova azienda. Pertanto visto il grado di utilizzo dell'infrastruttura ampiamente al di sotto degli obiettivi previsti non può che valutarsi negativamente l'efficacia dell'intervento.


Proposta



Regione Provincia ComuneMONTAGUTOAVELLINOCAMPANIA

Descrizione:L'area, con estensione complessiva di 120.000 mq, è localizzata a cavallo della SS 90 delle Puglie nell'immediate vicinanze della stazione ferroviaria a circa sette km dal nucleo urbano di Montaguto.L'intervento consiste nel completamento di un progetto generale, i cui lavori, finanziati dalla Legge 219/1981, furono consegnati 21/02/90 e conclusi il 18/01/95; fu esproprita l'intera area, realizzate le infrastrutture e resi disponibili due lotti; con i lavori di completamento il numero dei lotti produttivi resi disponibili diventa trentuno.

Ente attuatoreCOMUNE DI MONTAGUTO


Servizio offerto:Il PIP offre una serie di lotti, dotati dei servizi essenziali (luce, acqua,rete telefonica, rete fognaria completa di depuratore) posti in prossimità della stazione ferroviaria e direttamente collegati con la principale arteria viaria locale (SS. 90), che unisce le provincie di Avellino e di Foggia. I lotti sono destinati ad insediamenti produttivi locali.

Beneficiari:Le locali aziende di natura commerciale, artigianale e industriale che cercano un'area d'insediamento ben collegata agli assi viari prioritari e che è sostanzialmente baricentrica rispetto ad una corona di comuni lmitrofi.



COMUNE DI MONTAGUTOGestore:

Pagina 141 di 398

4,028


effettivo

1,246





45


554,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



A fronte di un aumento del tempo previsto, motivato da tre perizie di variante, si è comunque rispettato l'importo con ribasso d'aggiudicazione realizzando sostanzialmente quanto originariamente previsto.

Motivazioni:

Alla data della visita risultavano assegnati n° 11 lotti:-2 lotti ad una società per la manutenzione di impianti eolici (in esercizio);-1 lotto ad una società per l'ampliamneto dell'esistente impianto di produzioni elettromeccaniche (in esercizio);-1 lotto ad una ditta per la realizzazione artigianale di carpenteria metallica ( iniziativa non avviata perché è in corso di definizione l'iter procedurale di concessione del lotto);- 7 lotti asseganti a tre ditte che non hanno avviato le iniziative programmate.

Note:


12000 120000Altro: superficie totale mq75000 75000Superficie infrastrutturata mq

31 31Altro: lotti produttivi N.

6000 6000Altro: aree destinate a parcheggio mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 2Numero di imprese insediate nelle aree di localizzazione create e/o recuperate

N. 1

nd 1Altro: -numero nuove aziende sorte nella zona N.nd 3Altro: -incremento lotti produttivi N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 21Incremento occupazione nell'area N. 138Altro: numero nuovi occupati N.

1,15Altro: -investimenti interni attartti €/Mil.

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Titolo:Completamento rete fognaria comunale, Qualiano


Localizzazione:

Sono stati raggiunti tutti gli obiettivi prefissati e sono stati altresì sanati gli allacci, formalmente abusivi per il Comune di Qualiano, dei residenti del Comune di Villaricca.




Regione Provincia ComuneQUALIANONAPOLICAMPANIA

Descrizione:Del progetto generale della rete fognaria del Comune di Qualiano, risalente al 1990, risultavano realizzate, all'atto della richiesta di finanziamento, solo modeste opere relative al primo lotto "Via Cimitero-Selicelle" ed in corso d'esecuzione quelle relative al secondo lotto" Via Crocelle-Alveo Camaldoli".Per migliorare il precario stato igienico sanitario del paese, l'intervento proposto prevedeva il completamento della citata rete fognaria , tenendo naturalmente conto del notevole sviluppo demografico verificatosi negli ultimi anni, mediante la realizzazione dei collettori fognari principali e le diramazioni secondarie in modo da convogliare le acque reflue nel depuratore di Cuma .

Ente attuatoreCOMUNE DI QUALIANO


Servizio offerto:Il completamento della rete fognaria è finalizzato alla salvaguardia dell'igiene e della salute pubblica; infatti con la realizzazione delle opere previste è possibile rendere vivibili le zone abitate limitrofe al Cavone Croccone, utilizzato come recapito finale di liquami a cielo aperto, eliminare i frequenti allagamenti causati nel centro dai vecchi tronchi obsoleti ed incapaci di recepire le quantità di reflui ed infine servire le zone d'espansione che anche se nate "abusivamente" sono state per la maggior parte sanate negli anni.

Beneficiari:Gli abitanti del Comune di Qualiano e circa 5000 abitanti del contiguo Comune di Villaricca.


Gestore:

Pagina 143 di 398

16,386


effettivo

11,885





46


653,00

653,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Il ritardo nell'esecuzione è giustificato da alcune criticità insorte in corso di realizzazione, affrontate con perizie di variante senza aumento dei costi che peraltro hanno consentito di adeguare i nuovi spechi a ricevere le immissioni, non individuate nell'originario progetto, di aree intensamente abitate del contiguo Comune di Villaricca (circa 5000 abitanti).Si vuole evidenziare un segno di buona pianificazione: i collettori finali raggiungono l'alveo Camaldoli, dove sono ubicati gli sfioratori di piena, seguendo percorsi indicati come "strade di piano" nel Piano Regolatore; queste strisce di terreno -da subito impropriamente utilizzate come "strade" - sono state già acquisite a proprietà comunale con vantaggio per l'Ente che potrà, dotandole successivamente delle infrastrutture necessarie, renderle strade percorribili a servizio delle aree d'espansione edilizia.

Motivazioni:


6978 13481Lunghezza rete mlnd 17,6Capacità smaltimento reflui Mc/sec



Valoresoglia

Contestoiniziale

14,73 14,73Incremento rete fognaria %nd 17,6Capacità smaltimento utilizzata N. nd

24343 29343Popolazione interessata N. 2028696 96Altro: -abitanti serviti rispetto alla popolazione residente % 80nd 2446327Altro: -volume totale fatturato Mc/anno 1898840

229996,33Altro: -totale fatturato € 178523,24

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Titolo:Recupero ed adeguamento funzionale della piscina olimpica - Napoli


Localizzazione:

L'impianto è entrato in esercizio nel mese di giugno del 2005 e, quindi, per il periodo estivo è stata utilizzata la piscina olimpica scoperta. Con il mutamento delle condizioni atmosferiche è stata attivata la piscina coperta, che attualmente è in funzione solo nel periodo pomeridiano, nel quale si concentra l'affluenza degli utenti. I dati forniti dall'ente gestore evidenziano una presenza, dall'apertura alla data della verifica, di circa 30.000 presenze complessive. Tale dato, relativo ad una gestione di circa 6 mesi, va rapportato sia alla capacità teorica della struttura (900 presenze giornaliere per la piscina olimpica e 500 per quella coperta) che al bacino di utenza interessato, ammontante a circa 100.000 ab. Allo stato, quindi, la struttura è utilizzata a circa il 30%; dato, questo, che seppure in termini assoluti è insufficiente, tuttavia può essere giustificato in considerazione delle fisiologiche difficoltà connesse al periodo di avviamento. Pertanto il giudizio definitivo sull'efficacia dell'intervento potrà essere formulato solo quando l'impianto sarà entrato a regime.


(Accolta con delibera Cipe 12/2006)PropostaRecupero dei fondi concessi tramite corrispondente detrazione da future assegnazioni del Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS)



Descrizione:L'intervento prevede il recupero e l'adeguamentoo funzionale della piscina olimpica nella mostra d'oltremare in Napoli nonché la realizzazione di una piscina coperta da m. 25 x 12,50 con le relative strutture di servizio (Spogliatoi, Tribune e locali tecnologici)

Ente attuatoreENTE AUTONOMO MOSTRA D'OLTREMARE E DEL LAVORO ITALIANO NEL MONDO


Servizio offerto:L'intervento ha lo scopo di consentire, in particolare ai residenti dei quartieri circostanti (Fuorigrotta, Bagnoli, Chiaia - S. Ferdinando - Posillipo, Pianura, Soccavo), l'utilizzo dell'impianto lungo tutto l'arco dell'anno

Beneficiari:L'offerta è rivolta essenzialmente agli abitanti dei quartieri circostanti quantificabili in 310.680 ab. la cui percentuale di richiesta è stimata nell'ordine del 30% (100.000 ab. circa)


Gestore:

Pagina 145 di 398

6,358


effettivo

6,358





67


547,00

1.456,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Ragioni alla base del ritardo1. Incompletezza o carenze del progetto esecutivo.4. Mancato o ritardato rilascio delle previste autorizzazioni.


669,6 669,6Altro: - Superficie strutture (Tribune) Mq2 2Altro: - Tribune realizzate N.2 2Altro: -Piscine realizzate N.

2 2Altro: -Spogliatoi realizzati N.1050 1050Altro: -Superficie strutture (Piscina grande) Mq312,5 312,5Altro: -Superficie strutture (Piscina piccola) Mq640 640Altro: -Superficie strutture (Spogliatoi) Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 1Altro: -Eventi organizzati N.nd 167Altro: -Fruitori giornalieri N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 100000Altro: - Domanda potenziale %

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Titolo:Intervento di bonifica area ex-Marina Militare nell'ambito del Parco Archeologico dell'Area Flegrea, Pozzuoli


Localizzazione:

L'intervento ha pienamente conseguito l'obiettivo prefissato, inoltre la sua valenza è da inquadrare nella prevista realizzazione del Parco Archeologico dell'Area Flegrea per la valorizzazione delle preesistenze archeologiche.L'eliminazione delle cause d'inquinamento consente infatti d'avviare la riqualificazione del sito da destinare a Parco Archeologico - Parco Urbano Attrezzato; il progetto prevede:-un centro d'accoglienza per turisti;-un "antiquarium" - museo;-un teatro Odeion per 1500 spettatori;-una terme sperimentale;-una piscina olimpica; -80.000 mq di area da destinare a parco;il costo di costruzione preventivato per le suddette opere è di circa 83 M€, in parte già finanziati con fondi CIPE (delib. 20 del 19/9/2004).


Proposta




Descrizione:Nell'ambito del programma di adeguamento del trasporto intermodale dell'area flegrea finanziato con L. 887/84 art. 11 co. 18 e giusto quanto proposto dalla Delibera Consiliare della Regione Campania n. 207/4 del 26/03/85 fu prevista la costruzione di n. 2 strade urbane per il decongestionamento del traffico cittadino (con funzione anche di via di fuga nel caso di recrudescenza dei fenomeni bradisismici che già avevano colpito l'area flegrea nel 1983 e nel 1984) con la contestuale valorizzazione delle aree su cui dovevano essere realizzate le opere infrastrutturali, mediante la realizzazione di un Parco Archeologico dell'Area Flegrea. Il Parco con le relative strade andava ad interessare una vasta area in gran parte già di proprietà del demanio dello Stato, adibito a deposito di carburanti della Marina Militare della superficie di circa 100.000 mq. a ridosso della necropoli romana di via Celle su cui insistevano n. 7 grandi serbatoi di nafta pesante interrati, ormai in disuso ed in condizioni precarie, per cui i residui oleosi ancora presenti in grande quantità stavano ormai inquinando il terreno e le sottostanti falde acquifere minerali, con gravi ripercussioni sul territorio tra l'altro ricco di importantissime testimonianze storiche. Il Presidente della G.R. della Campania, nella qualità di Commissario Straordinario di Governo ai sensi e per gli effetti della L. 887/84, provvide ad affidare la progettazione e la realizzazione dei detta opera in concessione al Consorzio COPIN. Il progetto esecutivo del 1° Stralcio del Parco Archeologico dell'Area Flegrea prevedeva pertanto: (i) la realizzazione delle strade di penetrazione A e B; (ii) lo svuotamento di tutti i serbatoi e la successiva bonifica dei primi quattro serbatoi interessati dal tracciato stradale: (iii) la valorizzazione delle emergenze archeologiche mediante lo scavo archeologico ed il successivo restauro dei mausolei. Il progetto fu approvato il 22/12/93. Il lavori furono consegnati in data 03/02/94 e si conclusero il 25/10/97, salvo per lo svincolo solfatara (oggetto di atto aggiuntivo) completato in data 19/10/98. Dunque relativamente al progetto generale le opere sono state già ultimate e collaudate a meno dello svincolo solfatara. Al fine di completare le attività previste nel contratto con il concessionario quest'ultimo provvedeva a richiedere allo Stato Maggiore della Difesa la consegna definitiva dell'ex deposito POL della MM. Lo STM comunicava che la consegna era subordinata al completamento delle operazioni di bonifica dei serbatoi dei cunicoli e delle tubazioni di collegamento ivi esistenti, sollevando in tal modo lo STM da ogni responsabilità. La necessità di tale intervento propedeutico alla

Ente attuatoreREGIONE CAMPANIA


Gestore:

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dismissione dell'area è teso alla salvaguardia del territorio che potrebbe essere compromesso irrimediabilmente anche in relazione alle falde acquifere minerali presenti in zona abbastanza in superficie. Per tale opera integrativa che costituisce l'oggetto del fianziamento a valere sulla Delibera CIPE 52/99 il progetto definitivo è stato redatto dal Concessionario già nell'agosto del 1996 ma i lavori non si sono potuti eseguire in quanto privi di finanziamento.

Servizio offerto:Il completamento della bonifica dell'area ex marina militare è finalizzato innanzitutto a rendere fruibili le opere oggetto del progetto generale evitando, tra l'altro, gravi danni economici a carico del concedente dovuti alla necessità di riconoscere al concessionario gli oneri di manutenzione straordinaria fino a quando questa non verrà definitivamente consegnata al Comune di Pozzuoli. Inoltre con le opere previste, che in base al DM 471/91 sono classificabili come "interventi di messa in sicurezza di emergenza", bloccando il percolamento della nafta si creno i presupposti per la salvagurdia delle falde dall'inquinamento.

Beneficiari:Abitanti della Città di Pozzuoli - Turisti


38,324


effettivo

3,880





15


123,00

123,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I lavori del contratto originario sono stati ultimati con 30 giorni di anticipo.Il ritardo esposto è da imputare alla perizia di variante relativa all'introduzione di lavori migliorativi - essenzialmente il recupero della sala pompe con rifacimenti intonaci, sabbiatura pompe e apparecchiature antiche - che sono stati eseguiti in 15 giorni.

Motivazioni:


Superficie area interessata Mq3 3Altro: -Serbatoi nafta pesante (345 mc ciascuno) N.11 11Altro: -Pozzi d'accumulo (circa 10 mc) N.

9 9Altro: -Sale di manovra N.767 767Altro: -Gallerie ml1367 1367Altro: -Tubazioni ml304 304Altro: -Rifiuti oleosi t .

41,5 41,5Altro: Acqua emulsionata di rifiuto Mc.


Valoresoglia

Contestoiniziale

110000 110000Aree recuperate Mq100 100Altro: -Eliminazione cause d'inquinamento suoli e falda %

Altro: -Studio dello stato d'inquinamento dei suoli N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

Altro: - N.

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Titolo:Polo tecnico scientifico nell'area ex Eridania - Nuove sedi dei dipartimenti di Ingegneria - CNR CEMOTER - Fisica - Matematica e Scienze della Terra - 4° lotto di completamento


Localizzazione:

Si ritiene che l’intervento ha realizzato due obiettivi generali fra loro sinergici:- inserirsi negli obiettivi dell’intervento dell’Ob. 2, di ridurre della metà i tassi di disoccupazione di lungo periodo, attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro nelle imprese esistenti ed in nuove imprese operanti in settori ad elevato valore aggiunto tecnologico ed elevata capacità innovativa.- rafforzare l’efficienza del sistema produttivo, innovativo e formativo del tessuto ferrarese e nazionale attraverso il rafforzamento delle relazioni di scambio fra diverse competenze tecniche e di ricerca oggi in essere nell’ateneo ferrarese ed il potenziamento di relazioni fra sistema della ricerca universitario ed il sistema delle imprese orientate all’innovazione tecnologica.Sono state illustrate alcune delle linee di ricerca applicative sviluppate nel Dipartimento ed in particolare:1) definizione di codici di comportamento per affrontare e risolvere problematiche di degrado qualitativo e quantitativo delle risorse idriche e la messa a punto di nuove metodologie di valorizzazione dell’acqua e del suolo che si basano sul recupero ed attualizzazione dei metodi tradizionali di gestione delle risorse idriche;2) petrografia applicata alla valorizzazione dei geomateriali per l'industria edile con l'esposizione di esempi di trasferimento di conoscenze a imprese private che operano nel territorio ferrarese (è stata illustrata l'organizzazione dell'imminente scuola internazionale di studi avanzati sul riciclagio dei materiali da demolizione e costruzione che si terrà dal 3 al 7 luglio 2006 a Ferrara in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Kingston, UK);3) petrografia applicata alla valorizzazione dei geomateriali per l'industria ceramica, sviluppate in collaborazione con l'Istituto di Ricerche Tecnologiche per la Ceramica IRTEC/CNR di Faenza;4) geochimica applicata alle acque superficiali e sotterranee e alle problematiche riguardanti i contaminanti ambientali. Supporto al progetto LIFE per la sperimentazione di metodologie innovative per il monitoraggio geochimico delle acque in vari contesti del territorio nazionale. Studio dei problemi di desertificazione in aree sensibili (Sicilia) e aree moderatamente sensibili (delta del Po), le metodologie utilizzate per la valutazione del degrado delle risorse idriche e dei suoli, e l'individuazione degli indicatori che permettono di descrivere i meccanismi di desertificazione;5) geochimica applicata allo studio dell'impatto ambientale di discariche RSU in aree di pianura;6) ricerche di geomorfologia applicata alla dinamica fluviale e costiera con particolare riguardo ai processi erosivi e agli interventi di ripascimento nei litorali dell'Adriatico settentrionale (sviluppate in collaborazione con le Regioni Veneto ed Emilia Romagna);7) geofisica applicata a varie problematiche del territorio quali monitoraggio dei contaminanti negli acquiferi, stabilità di argini fluviali e ricerche archeologiche.


Proposta



Regione Provincia ComuneFERRARAFERRARAEMILIA-ROMAGNA

Descrizione:L’intervento in oggetto costituisce il quarto lotto di un intervento generale finalizzato alla sistemazione dell’area di circa otto ettari, dichiarata nel maggio 1996 di declino industriale per la pesante crisi che ha interessato gli impianti saccariferi e in particolare la cessata

Ente attuatoreUniversita' degli Studi di Ferrara


UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARAGestore:

Pagina 149 di 398

produttività dello zuccherificio dell’Eridiana. Il progetto generale, d’intesa con la Regione, la Provincia ed il Comune, ha riguardato l’adeguamento funzionale degli edifici esistenti, mantenuti come testimonianza di un periodo storico della città e delle sue fabbriche più che per le loro caratteristiche architettoniche (la “basilica”, la ciminiera, l’ex essiccatoio, ecc.), e la costruzione di nuovi edifici per la realizzazione del “polo tecnico scientifico”, presso il quale hanno trovato collocazione le sedi dei Dipartimenti delle facoltà d’Ingegneria, di Fisica, di Scienze della Terra nonché le sedi della biblioteca centralizzata e del centro informatico dell’Ateneo. L’intervento ha individuato e realizzato due zone con funzioni diverse: la prima zona prevalentemente destinata alla didattica e la seconda, separata dalla prima da area verde, destinata ai dipartimenti con i laboratori di ricerca, disposti all’interno di otto corpi di fabbrica previsti con logiche di accorpamento ed interrelazione sviluppantisi sia in verticale che orizzontale. Completano l’intervento la realizzazione di un corpo per i laboratori pesanti alla estremità sud e le aree destinate a piazzali di manovra e ai parcheggi, mentre le restanti aree ad est sono destinate agli standard urbanistici dell’intero comparto per parcheggi, verde ed aree attrezzate. L’intero progetto è stato suddiviso in quattro lotti funzionali. Con il primo lotto è stato realizzato il recupero funzionale del volume del corpo principale denominato “basilica”; a fronte dell’importo contrattuale di euro 1.029.555,88, le varianti in corso d’opera hanno determinato un maggiore impegno finanziario di euro 357.171,32; il certificato di collaudo è stato approvato dal C.d.A. nell’ottobre 1996. Il secondo lotto ha riguardato la realizzazione dell’edificio con pianta ad “L” di 4 piani (destinato a studi e ai laboratori normali di ricerca) e il corpo laboratori pesanti con annesso il contenitore della camera anecoica. Le opere sono state realizzate mediante la suddivisione in due stralci funzionali: a fronte del contratto pari ad euro 1.454.491,11 del 1° stralcio e, per l’abbandono dei lavori dell’Appaltatore, è stata approvata una perizia con un maggiore impegno finanziario di euro 850.675,13; il certificato di collaudo è stato approvato dal C.d.A. il 30/4/2002. Per i lavori del 2° stralcio per un importo contrattuale di euro 521.474,28 e di euro 7.746,85 per l’approvazione di una perizia è stato approvato il certificato di collaudo con Disposizione Pettorale n. 688 del 10/4/2001. Per gli impianti tecnologici, realizzati con separati contratti per l’importo complessivo di euro 1.322.995,76 (1.266.443,73+56.552,03 perizie), i relativi collaudi sono stati approvati dal C.d.A. il 30/4/2002 e 19/12/2001. Il terzo lotto è relativo alla costruzione di due corpi edilizi con pianta ad “L” ognuno di cinque piani fuori terra, oltre ad un piano interrato, destinati ad aule, a studi ed a laboratori “leggeri” e “speciali” per i Dipartimenti o per gli Istituti di ricerca nonché, nell’area retrostante i fabbricati, un argine in terra che oltre a riparare le strutture dai rumori provenienti dalla via Ferraresi, costituisce la “collina” sotto la quale trova collocazione un laboratorio speciale per le “alte energie”. Il relativo certificato di collaudo relativo ai lavori di contratto di euro 7.667.777,50 e a quelli di perizia per euro 512.206,68 sono stati approvati dal C.d.A. il 25/2/2004. Con il quarto lotto sono state realizzate in economia le opere di urbanizzazione: allacciamento idrico, antincendio, riscaldamento, cabina elettrica MT/BT, ampliamento parcheggio lato nord, strade e marciapiedi, e il completamento del laboratorio nel corpo “H”. Il C.d.A. in data 27/1/2004 ha approvato il collaudo relativo a tutti i lavori per l’importo complessivo di euro 1.527.506,57.Le opere che hanno costituito il quarto lotto sono state principalmente quelle relative all’urbanizzazione: parcheggi pubblici e privati, con particolare attenzione ai diversamente abili, il verde attrezzato, le fognature, l’illuminazione esterna, le strade e le recinzioni, gli allacciamenti dei servizi elettrici, che hanno visto la realizzazione di due cabine elettriche di trasformazione, rispettivamente da 2,5 Mw e 1,6 Mw di potenza nominale, nonché l’allacciamento alla rete di teleriscaldamento (geotermia) e impianti di raffrescamento.

Servizio offerto:Oltre all’attività didattica, di ricerca e formazione di elevate professionalità, importanza notevole assumono le attività di servizio rivolte alle imprese locali e nazionali, tramite la possibilità di intraprendere attività di consulenza, di ricerca per conto terzi.La possibilità per le imprese di accedere a strutture attrezzate per lo svolgimento della ricerca industriale e di innovazione tecnologia.L’attività di effettuare prove e misure per il raggiungimento di certificazioni di qualità, di compatibilità elettromagnetica ed acustica.Possibilità di accedere a laboratori per l’effettuazione di prove di materiali e prototipi.Attività di effettuare indagini e misurazioni per il monitoraggio dell’inquinamento ambientale, tramite tecnologie avanzate, quali misure satellitari. Possibilità di accedere ad esperienze relative ai sistemi di produzioni di energie rinnovabili (fotovoltaico, sistemi di coogenerazione termica) .Svolgimento di ricerche su tematiche indicate dall’utenza.

Beneficiari:Oltre ai beneficiari classici delle attività derivanti dalla ricerca e didattica universitari, la ricaduta importate è rappresentata dalle potenzialità e dagli effetti indotti alle industrie dell’intera area ferrarese provinciale, nonché delle province limitrofe. Consentendo il riposizionamento strategico delle piccole e medie imprese industriali.



effettivo

14,169





50


31,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Pagina 150 di 398


4 4Altro: Istituti di ricerca realizzati e/o ristrutturati N.36449 25971Altro: Superfuicie istituti oggetto dell'intervento Mq

214 214Altro: Laboratori di ricerca realizzati e/o ristrutturati N.12906,98 12906,98Altro: Superficie laboratori oggettodell' intervento Mq

750 650Altro: Posti auto pubblici N.1197 556Altro: Posti auto privati N.39826 39826Altro: Superficie area verde attrezzata Mq

11 11Altro: Impianti N.

Pagina 151 di 398



Titolo:Costruzione collettore terminale e impianto idrovoro Vidara Nord


Localizzazione:

Miglioramento della sicurezza idraulica di un bacino scolante complessivo di circa 3.000 Ha comprendente l’abitato di Mesola, alcune frazioni, un territorio agricolo a colture specializzate e significative emergenze ambientali ricomprese nel Parco del delta del Po. Risanamento della Sacca di Goro mediante deviazione di deflussi di scolo eutrofizzanti ed inquinanti.


Proposta



Regione Provincia ComuneMESOLAFERRARAEMILIA-ROMAGNA

Descrizione:L'intervento riguarda la completa ristrutturazione della canalizzazione di scolo e i relativi impianti idrovori al servizio di zone deltizie del Po soggette a subsidenza e soggiacenti al livello del mare. Gli intensi fenomeni di abbassamento del suolo provocati dall’estrazione di acque metanifere (i pozzi sono stati disattivati a partire dagli anni ’60 ed i fenomeni sono in graduale esaurimento), hanno sconvolto le reti di scolo dei bacini prossimi al Po di Goro modificando in particolare la giacitura del bacino Campagne, i cui punti più depressi sono oggi a ridosso del fiume. Si è reso quindi necessario invertire le pendenze di tutti i collettori principali e spostare l’impianto idrovoro finale dall’estremità sud-est (antico idrovoro Pescarina con scarico nel Canal Bianco) all’estremità nord-ovest (nuovo idrovoro Vidara Nord con scarico nel Po di Goro). Il ribaltamento della rete di scolo del bacino Campagne offre inoltre l’opportunità di collegare a quella rete e all’idrovoro sul Po di Goro anche il sistema scolante del bacino Brasavola-Scanno, posto a sud del Canal Bianco, mediante una botte sottopassante il Canale stesso: tale nuovo assetto di scolo consente altresì l’eliminazione di una serie di piccoli impianti idrovori ( Pescarina, Brasavola, Scanno, Sussidiario Pescarina, Vidara, Abà e Panfilia), la cui funzione è concentrata nel nuovo idrovoro Vidara Nord.Rispetto alla situazione precedente, nella quale i vecchi impianti idrovori scaricavano o nel Canal Bianco o nell’Emissario Brasavola con sollevamento finale agli impianti idrovori Romanina e Giralda e sversamento delle acque di scolo nella Sacca di Goro (laguna interna con scarso ricambio idrico verso il mare Adriatico), l’entrata in funzione dell’impianto Vidara Nord consente di scaricare direttamente nel Po di Goro - e quindi al largo in Adriatico – deflussi di scolo ricchi di nutrienti e, talvolta, di inquinanti che sono deleteri per gli equilibri ambientali della Sacca.In particolare, gli interventi realizzati con il secondo lotto riguardano:1) l'inversione di pendenza e adeguamento dimensionale dello scolo Vidara (trasformato da secondario in collettore principale);2) l'escavo del collettore terminale dallo scolo Vidara all’impianto idrovoro sul Po di Goro;3) la costruzione del nuovo impianto Vidara Nord (opere civili ed apparecchiature elettromeccaniche);4) la costruzione di due ponti stradali sulla nuova canalizzazione;5) la costruzione di ponte cavalcatubi e opere accessorie di sistemazione dell’arginatura del Po di Goro.

Ente attuatoreCONSORZIO BONIFICA I CIRCONDARIO POLESINE - FERRARA

Amministrazione competente:REGIONE EMILIA ROMAGNA

Servizio offerto:Rapido ed efficiente allontanamento delle acque di scolo per la difesa idrogeologica del territorio.

Beneficiari:Abitanti, attività produttive e turistiche del bacino servito; mitilicoltori e pescatori operanti nella Sacca di Goro.

Asse: Asse 1 Risorse naturali Settore: Difesa suolo Tipologia: Messa in sicurezza di aree a rischio idrogeologico

CONSORZIO DI BONIFICA I° CIRCONDARIO POLESINE DI FERRARAGestore:

Pagina 152 di 398


effettivo

5,124





40





(c-a)

(d)

(b)

(c)




1500 1500Altro: Lunghezza collettore-canale ml12 12Altro: Capacità di smaltimento Mc/sec5 5Altro: Pompe idrovore - centrifughe N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

3000 3000Altro: Bacino idraulico ha

Pagina 153 di 398



Titolo:Fognatura consortile. Completamento ed ampliamento condotte esistenti, 8° lotto


Localizzazione:

La realizzazione dell'intervento ha consentito di recapitare i reflui dei comuni interessati al depuratore del Consorzio Depurazione Laguna. Le acque trattate vengono immesse in mare aperto tramite una condotta di circa 12 Km. Che attraversa lo specchio d'acqua lagunare preservandolo da rischi di ordine igienico-sanitario salvaguardando sia un ambiente di straordinario interesse naturalistico, sia le connesse attività legate alla pesca e all'allevamento ittico.


Proposta



Regione Provincia ComuneCERVIGNANO DEL FRIULIUDINEFRIULI-VENEZIA GIULIA

Descrizione:Il progetto complessivo si riferisce al disinquinamento e più in generale alla difesa dall'inquinamento indotto dai reflui misti urbano-industriali nel prezioso ecosistema costituito dalla laguna di Marano e Grado e più in generale di tutto il bacino della "Bassa Friulana", con particolare attenzione a rischi di origine igienico-sanitario connessi al consumo di molluschi e prodotti della pesca contenenti eccessive quantità di metalli pesanti, ecc., e rischi di compromissione di una zona di straordinario interesse naturalistico che costituisce un fondamentale richiamo turistico. La configurazione dell'opera nel suo complesso comprende una struttura articolata in tre fasi:- trasporto dei liquami (civili e di origine produttiva) raccolti a partire dalle singole reti comunali;- recapito dei liquami raccolti in un impianto di depurazione centralizzato;- smaltimento a mare dei liquami trattati attraverso un apposito diffusore ad Ycon lunghezza dei rami di circa 800 metri, previo by-pass dello specchio d'acqua lagunare.L'intervento di completamento individuatro con il lotto n. 8 riguarda l'ampliamento della rete fognaria mediante la realizzazione di ulteriori condotte per la raccolta delle acque reflue all'interno del comune di Cervignano del Friuli, ed i relativi collegamenti ai collettori di trasporto all'impianto di depurazione consortile.

Ente attuatoreCONSORZIO DEPURAZIONE ACQUE BASSA FRIULANA

Amministrazione competente:REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA

Servizio offerto:Ampliamento della rete fognaria mediante la realizzazione di ulteriori condotte per la raccolta delle acque reflue all'interno del comune di Cervignano del Friuli e recapito delle stesse nel depuratore consortile.

Beneficiari:Gli abitanti del comune di Cervignano del Friuli.


CONSORZIO DEPURAZIONE LAGUNA SPAGestore:

Pagina 154 di 398

92,038


effettivo

4,687





45


403,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Durante l'esecuzione dei lavori sono state concesse tre proroghe per complessivi 360 giorni.Motivazioni:


14,93Lunghezza rete Km


Valoresoglia

Contestoiniziale

12400Popolazione interessata N.100Altro: Percentuale reflui recapitati al depuratore %



Valoresoglia

Contestoiniziale

100Abbattimento del carico civile %

Pagina 155 di 398





Localizzazione:



Proposta



Regione Provincia ComuneMUZZANA DEL TURGNANOUDINEFRIULI-VENEZIA GIULIASAN GIORGIO DI NOGARO

Descrizione:Il progetto complessivo si riferisce al disinquinamento e più in generale alla difesa dall'inquinamento indotto dai reflui misti urbano-industriali nel prezioso ecosistema costituito dalla laguna di Marano e Grado e più in generale di tutto il bacino della "Bassa Friulana", con particolare attenzione a rischi di origine igienico-sanitario connessi al consumo di molluschi e prodotti della pesca contenenti eccessive quantità di metalli pesanti, ecc., e rischi di compromissione di una zona di straordinario interesse naturalistico che costituisce un fondamentale richiamo turistico. La configurazione dell'opera nel suo complesso comprende una struttura articolata in tre fasi:- trasporto dei liquami (civili e di origine produttiva) raccolti a partire dalle singole reti comunali;- recapito dei liquami raccolti in un impianto di depurazione centralizzato;- smaltimento a mare dei liquami trattati attraverso un apposito diffusore ad Ycon lunghezza dei rami di circa 800 metri, previo by-pass dello specchio d'acqua lagunare.L'intervento di completamento individuatro con il lotto n. 9 riguarda l'ampliamento della rete fognaria mediante la realizzazione di ulteriori condotte per la raccolta delle acque reflue all'interno dei comuni di San Giorgio di Nogaro e Muzzana del Turgnano, ed i relativi collegamenti ai collettori di trasporto all'impianto di depurazione consortile.



Servizio offerto:Ampliamento della rete fognaria mediante la realizzazione di ulteriori condotte per la raccolta delle acque reflue all'interno dei comuni di San Giorgio di Nogaro e Muzzana del Turgnano e recapito delle stesse nel depuratore consortile.

Beneficiari:Gli abitanti dei comuni di San Giorgio di Nogaro e Muzzana del Turgnano.



Pagina 156 di 398

92,038


effettivo

5,375





44


173,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Durante il corso dei lavori è stata concessa una proroga di 60 giorni ed è stata disposta una sospensione di circa 4 mesi.Motivazioni:




Valoresoglia

Contestoiniziale




Valoresoglia

Contestoiniziale


Pagina 157 di 398





Localizzazione:



Proposta



Regione Provincia ComuneSAN GIORGIO DI NOGAROUDINEFRIULI-VENEZIA GIULIATORVISCOSA

Descrizione:Il progetto complessivo si riferisce al disinquinamento e più in generale alla difesa dall'inquinamento indotto dai reflui misti urbano-industriali nel prezioso ecosistema costituito dalla laguna di Marano e Grado e più in generale di tutto il bacino della "Bassa Friulana", con particolare attenzione a rischi di origine igienico-sanitario connessi al consumo di molluschi e prodotti della pesca contenenti eccessive quantità di metalli pesanti, ecc., e rischi di compromissione di una zona di straordinario interesse naturalistico che costituisce un fondamentale richiamo turistico. La configurazione dell'opera nel suo complesso comprende una struttura articolata in tre fasi:- trasporto dei liquami (civili e di origine produttiva) raccolti a partire dalle singole reti comunali;- recapito dei liquami raccolti in un impianto di depurazione centralizzato;- smaltimento a mare dei liquami trattati attraverso un apposito diffusore ad Ycon lunghezza dei rami di circa 800 metri, previo by-pass dello specchio d'acqua lagunare.L'intervento di completamento individuatro con il lotto n. 10 riguarda l'ampliamento della rete fognaria mediante la realizzazione di ulteriori condotte per la raccolta delle acque reflue all'interno dei comuni di Torviscosa e S. Giorgio di Nogaro, ed i relativi collegamenti ai collettori di trasporto all'impianto di depurazione consortile.



Servizio offerto:Ampliamento della rete fognaria mediante la realizzazione di ulteriori condotte per la raccolta delle acque reflue all'interno dei comuni di Torviscosa e S. Giorgio di Nogaro, e recapito delle stesse nel depuratore consortile.

Beneficiari:Gli abitanti dei comuni di Torviscosa e S. Giorgio di Nogaro.



Pagina 158 di 398

92,038


effettivo

3,733





59


299,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Durante il corso dei lavori sono state concesse proroghe per complessivi 400 giorni.Motivazioni:




Valoresoglia

Contestoiniziale




Valoresoglia

Contestoiniziale


Pagina 159 di 398



Titolo:Sistema delle grandi emergenze archeologico-monumentali ed interventi nella città di Tivoli (I parte: completamento interventi recupero Villa d’Este; santuario d’Ercole Vincitore)


Localizzazione:

Gli interventi realizzati, previsti nell'ambito di programmi di riqualificazione e di conservazione di beni artistici e architettonici ben più ampi, risultano fruibili dai beneficiari (operatori e visitatori)


Proposta



Regione Provincia ComuneTIVOLIROMALAZIO

Descrizione:Gli interventi realizzati (prima parte di un programma elaborato nel 1999) con le risorse assegnate sono stati quattro :1) ripristino della Palazzina all'interno del Santuario di Ercole Vincitore;2) completamento del restauro della fontana dell'Organo e installazione dell'organo idraulico (Villa d'Este);3) restauro dei dipinti murali sala d'Ercole (Villa d'Este);4) completamento del restauro del cortile del palazzo (Villa d'Este).Il primo intervento, attuato dalla Soprintendenza per i beni archeologici del Lazio, ha riguardato in particolare la ristrutturazione di una palazzina da adibire a presidio del grande complesso del Santuario (parte della struttura romana sul quale sono presenti ex fabbriche industriali) ove sono anche conservati i reperti provenienti da scavi e sequestri operati dalle Forze dell'Ordine. L'area archeologico-industriale è attualmente visitabile previa autorizzazionne della Soprintendenza. Gli altri tre interventi, invece, sono stati attuati dalla Soprintendenza per i Beni Arcitettonici, per il Paesaggio, ecc. per il Lazio che gestisce Villa d'Este.I due complessi in esame, in considerazione della loro dimensione in termini arceologici, artistici e turistici, sono stati e sono oggetto (nel caso di Villa d'Este) di diversi interventi di restauro e riqualificazione finanziati con risorse comunitarie, statali e regionali (dal 1989 per il Santuario d'Ercole Vincitore e dal 1994 per Villa d'Este).

Ente attuatoreMINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI - SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA DEL LAZIO


Servizio offerto:La valutazione va riferita alle due diverse tipologie d'intervento: la prima (intervento di ripristino di una palazzina presso il Santuario d'Ercole vincitore) finalizzata a migliorare le condizioni logistiche del personale addetto al presidio e alla sorveglianza dell'area e dei magazzini contenenti numerosi reperti archeologici e rendere possibile l'accesso al complesso in modo aperto ad orari prefissati , una volta che sarà definito un percorso attrezzato di visita (attualmente l'area è visitabile solo su autorizzazione della Soprintendenza); la seconda (interventi di restauro o di valorizzazione di tre aspetti artistico - architettonici di Villa d'Este) finalizzata, invece, a migliorare la qualità dell'offerta turistica da parte di una realtà importante a livello internaziole come quella di Villa d'Este (nel 2006 ha vinto il Premio Parco più Bello d'Italia).

Beneficiari:Per il Santuario il personale addetto all'attività di presidio e manutenzione (circa 15 persone) e gli studiosi e visitatori (attualmente circa 500 persone l'anno). Per Villa d'Este i numerosi visitatori (più di 500 mila l'anno). Complessivamente il comune di Tivoli che conta circa 50.000 residenti.

Asse: Asse 2 Risorse culturali Settore: Beni culturali Tipologia: Interventi di recupero, restauro e rifunzionalizzazione

MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALIGestore:

Pagina 160 di 398

10,376


effettivo

2,500





41


598,00

599,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Gli andamenti dell'attuazione degli interventi (tutti conclusi ed entrati in esercizio) hanno registrato delle lungaggini temporali legate in particolare ai tempi necessari per l'approvazione di perizie di variante

Motivazioni:


Il Santuario di Ercole Vincitore rientra nel gruppo dei santuari laziali (circa dieci) tardo-repubblicani costruiti fra il II e il I sec. A.C. Attualmente rappresenta anche un importante capitolo di archeologia industriale, in quanto oggi si impone all'attenzione la coltre di superfetazioni risalenti all'Ottocento-Novecento (quando dopo una lunga fase manifatturiera seguirono veri e propri impianti industriali : ferriera, cartiera, unitamente ad altre costruzioni ex ENEL vicine al santuario).Villa d'Este, una delle testimonianza tra le più significative e complete della cultura del Rinascimento, è stata iscritta nella lista dei beni considerati Patrimonio dell'Umanità nel dicenbre 2001.

Note:


3 3Interventi N.1235 1235Altro: - ristrutturazione palazzina servizi Mc.


Valoresoglia

Contestoiniziale

1 1Altro: - riqualificazione accesso area archeologica N. 03 3Altro: - valorizzazione opere artistiche - architettoniche N. 0



Valoresoglia

Contestoiniziale

2 2Altro: - qualità fruizione aree archeologiche - artistiche N.

Pagina 161 di 398



Titolo:CO.B.I.S. Ampliamento impianto depurazione


Localizzazione:

L'impianto di depurazione si presenta funzionante in tutte le sue parti; in particolare, le opere di completamento hanno consentito di raddoppiare la capacità di depurazione delle acque, prevedendo la possibilità di supportare un bacino di utenza fino a 90.000 abitanti rispetto ad un contesto iniziale di 45.000. Inoltre, il raddoppio della linea fanghi ha consentito l'effettuazione di necessarie opere di manutenzione straordinaria al preesistente impianto (1^ Sezione).


Proposta



Regione Provincia ComuneANGUILLARA SABAZIAROMALAZIOBRACCIANOMANZIANAROMATREVIGNANO ROMANOORIOLO ROMANOVITERBO

Descrizione:L'intervento di completamento è consistito nell'adeguamento dell'impianto di depurazione alle mutate esigenze gestionali e normative (dlgs 152/99), nonché alle aumentate necessità dei comuni serviti. E' stato, quindi, ristrutturato ed ampliato l'impianto già esistente che ha consentito di accrescerne la portata depurabile da 120L/sec. a 250L/sec ed il bacino di utenza da 45.000 a 90.000 abitanti, a regime dopo il 2015. Le acque depurate continuano ad essere riversate nell'attiguo fiume Arrone.

Ente attuatoreACEA ATO 2 - GRUPPO ACEA - SOCIETA' PER AZIONI

Amministrazione competente:REGIONE LAZIO

Servizio offerto:Raddoppio della portata di depurazione delle acque reflue e del bacino di utenza

Beneficiari:Popolazione residente nei comuni interessati sopra elencati.

Asse: Asse 1 Risorse naturali Settore: Depuratori e reti fognarie Tipologia: Impianti di trattamento e depurazione reflui

ACEA - ATO2 SPAGestore:

Pagina 162 di 398

17,312


effettivo

5,268





48


859,00

720,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



L'intervento di completamento si è protratto oltre i termini temporali previsti, le cui motivazioni risiedono nella bonifica da ordigni bellici effettuata sul sito e nelle proroghe dovute a tre perizie di variante e suppletive per talune modifiche e/o integrazioni apportate alle opere previste nel progetto iniziale, riguardanti la linea fanghi.

Motivazioni:

L'impianto è entrato in esercizio provvisorio il 13/06/2005, per consentire interventi necessari sulla 1^ Sezione; la data effettiva di ultimazione dei lavori è quella del 30/10/2005. Il RUP riferisce che le operazioni di collaudo tecnico/amministrativo finale inizieranno a breve e si riserva di farne conoscere l'esito.Per il breve lasso di tempo intercorso dalla data di entrata in esercizio del depuratore non è possibile riportare altri indicatori di impatto. Il direttore dell'impianto, in sede di visita, riferisce che a seguito dell'entrata in funzione della seconda linea di depurazione, si è già registrato un incremento di circa 2000 nuovi allacci (solo per la zona di Cesano). L'impianto, come da progetto, si prefigge, comunque, di raccogliere un bacino di utenza, prossimo alla saturazione delle potenzialità del medesimo entro il 2015, periodo in cui viene stimata una popolazione ricadente nell'area servita di circa 82.000 abitanti.

Note:


10 10Altro: -capacità impianti trattamento solidi t./giorno250 250Altro: portata media giornaliera lit/sec.3 3Altro: -comparto di denitrificazione N.1 2Altro: -comparto di ispessimento fanghi N.1 1Altro: -comparto di stabilizzazione fanghi N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 80Capacità impianti utilizzata %100 100Incremento potenzialità trattamento carichi organici %100 100Acque reflue trattate sul totale acque reflue %

10000Altro: -numero nuovi abitanti collegati N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

80 80Altro: -copertura servizio rispetto alla popolazione residente %

Pagina 163 di 398



Titolo:Interventi di completamento rete fognaria sul territorio comunale - 1° lotto Nuova Florida - Ardea


Localizzazione:

La rete fognaria realizzata consente il completo smaltimento delle acque nere nel comprensorio della Nuova Florida, nel periodo estivo di massima affluenza, anche se il depuratore, in questo periodo, risulta al limite delle proprie capacità; alcuni fenomeni di inquinamento delle acque marine antistante il litorale di Ardea, non sono da imputare al malfunzionamento dell'impianto di smaltimento, ma allo scarico di inquinanti nei fossi provenienti da monte e che attraversano il territorio comunale di Ardea.


Proposta



Regione Provincia ComuneARDEAROMALAZIO

Descrizione:Il comprensorio Nuova Florida, localizzato nel Comune di Ardea (RM), nell'area ovest del territorio comunale, è stato oggetto, nel corso degli ultimi anni, di un forte incremento urbanistico che ha reso inadeguata la previsione progettuale di realizzazione della rete fognaria del Comune di Ardea. Il progetto, relativo al primo lotto, prevedeva la realizzazione ci circa 11,7 Km di tubazioni, di una nuova stazione di pompaggio ed il ripristino di una stazione di sollevamento già esistente, prevista nei progetti precedenti, ma mai entrata in funzione. A seguito di perizia di variante, redatta in corso d'opera, sono stati stralciati alcuni trochi di fognatura, già realizzati nelle more dell'approvazione del progetto e dell'assegnazione delle relative risorse finanziate, mentre ne sono stati inseriti altri che, all'epoca non furono realizzati per insufficienza di finanziamento. La lunghezza della rete fognaria realmente realizzata, risulta essere di Km 12,641, superiore a quella prevista, a parità di costo. La rete confluisce in un impianto di depurazione funzionante e settimanalmente controllato dall'ARPA Lazio. L'impianto di depurazione è dimansionato per una capacità di 16.000 Mq al giorno, appena sufficiente per la punta di presenze che si verifica nei mesi estivi. Nolmarmente la capacità si aggira sui 9.000 - 9.500 Mq al giorno. Nel comune di Ardea non esiste un impianto fognario per la raccolta di acque bianche. L'acqua meteorica viene dispersa, raccolta in cunette e, se non assorbita dal terreno, scaricata direttamente a mare. Non si escludono allacci abusivi per lo scarico di acque bianche in fogna, come, d'altra parte, non si escludono allacci abusivi alla fognatura.

Ente attuatoreCOMUNE DI ARDEA


Servizio offerto:Smaltimento delle acque nere provenienti dagli scarichi civili.

Beneficiari:Residenti fissi e saltuari nel comprensorio Nuova Florida.


IDRICA S.P.AGestore:

Pagina 164 di 398

6,532


effettivo

2,582





16


7,00

-3,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I tempi di realizzazione delle opere sono stati, praticamente quelli previsti. La data di entrata in esercizio è stata anticipata parzialmente in attesa del collaudo, avvenuto solamente il 15//01/2004.

Motivazioni:


11700 12641Lunghezza rete ml56,14 81Capacità smaltimento reflui lit/sec.



Valoresoglia

Contestoiniziale

11,7 12,461Incremento rete fognaria Km120000 150000Popolazione interessata N.56,14 81Capacità smaltimento utilizzata lit/sec.



Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 65Altro: - Copertura del servizio rispetto alla popolazione residente % nd

Pagina 165 di 398



Titolo:Costruzione collettori esterni centro storico e Corso Matteotti - Canino


Localizzazione:

La realizzazione dell'opera ha effettivamente migliorato il flusso dei liquami al depuratore con risparmi nella gestione dello stesso ed ha migliorato il deflusso delle acque meteoriche in caso di pioggia.

Secondo gruppo di interventi verificatiData verifica in loco

Proposta



Regione Provincia ComuneCANINOVITERBOLAZIO

Descrizione:Rendendosi necessaria la separazione delle acque nere da quelle meteoriche per ridurre le portate addotte all' l'impianto di depurazione, al fine di migliorarne il funzionamento, la regolarità di esercizio, l'affidabilità ed un sensibile risparmio energetico, il Comune di Canino ha provveduto, a partire dal 1980, alla realizzazione di un sistema fognario ad acque separate. Il progetto di completamento riguarda la realizzazione dei collettori, per lo smaltimento delle acque meteoriche e acque nere, esterni al Centro storico ed in Corso Matteotti; la fogna precedente, di tipo misto, versava direttamente nel fosso S. Moro senza alcun trattamento. A seguito di una perizia di variante, approvata il 20/03/2001, veniva, tra l'altro, prevista la sostituzione, lungo Corso Matteotti, della fogna bianca da realizzare al centro della sede stradale con unica tubazione in calcestruzzo, con doppia tubazione in PVC, di uguale portata, al disotto di ciascun marciapiede, con notevoli vantaggi, sia in fase di realizzazione che di esercizio. Il tratto di fogna bianca realizzato scarica le acque meteoriche direttamente nel fosso S. Moro, mentre il collettoredelle acque nere è stato allacciato al depuratore. Il vecchio collettore di tipo misto è stato demolito. L'opera è stata completata il 30/03/2002 ed immediatamente entrata in funzione.

Ente attuatoreCOMUNE DI CANINO


Servizio offerto:Miglioramento del funzionamento dell'impianto di depurazione comunale; miglioramento dello smaltimento delle acque piovane.

Beneficiari:Gestore dell'impianto di depurazione; abitanti della zona interessata


COMUNE DI CANINOGestore:

Pagina 166 di 398

3,548


effettivo

0,485





13


225,00

225,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Lo sforamento del tempo di realizzazione è dovuto alla predisposizione della perizia di variante per consentire la sostituzione della tubatura unica con doppia tubazione.

Motivazioni:



600 600Lunghezza rete metri8000 8000Altro: - Capacità smaltimento reflui impianto depurazione (ab. Eq) N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 185Altro: - Utenze allacciate alla fogna pubblica N. ndnd 292000Altro: - Acque reflue trattate annualmente Mc. ndnd 80Altro: - abbattimento costi di gestione del depuratore in caso di

pioggia% nd

Pagina 167 di 398



Titolo:Risanamento ambientale area Valle delle Cannuccete


Localizzazione:

L'area è stata effettivamente recuperata e risulta fruibile per chiunque voglia visitarla in tutta sicurezz.

Secondo gruppo di interventi verificatiData verifica in loco

Proposta



Regione Provincia ComuneCASTEL SAN PIETRO ROMANOROMALAZIO

Descrizione:Il progetto in esame rientra nel più ampio progetto di recupero della "Valle delle Cannuccette", dichiarata monumento naturale sin dal 1995 ed inserita nelle aree prottette della Regione Lazio. Tale monumento naturale è costituito da un bosco di circa 20 ettari di estensione, situato nel cuore dei Monti Prenestini, che cresce indisturbato da secoli. Il bosco è percorso da un sistema di sorgenti conosciuto ed utilizzato sin da epoca romana. Con un primo finanziamento di 280 milioni di lire assentito dal Comune di astel San Pietro, oltre a 20 milioni concessi dall'Amministrazione Provinciale di Roma, sono stati ripristinati i sentieri che collegano la valle al centro abitato. Con questo ultimo finanziamento di completamento è stato realizzato il restauro e il risanamento conservativo delle opere di presa dell'acquedotto che, forse realizzato in epoca romana, ma ampliato e restaurato nel 1581, fino al 1992 ha garantito l'approvvigionamento idrico di Palestrina, cui il sito appartiene da sempre. L'area interessata dall'intervento, come detto, di notevole interesse ambientale e storico, è ora raggiungibile e visitabile in condizioni di sicurezza. Le acque della sorgente non sono allo stato fruibile da parte della città di Palestrina in quanto in alcune parti dell'acquedotto sono franate le volte e la fontana terminale al centro di Palestrina necessita di restauro.

Ente attuatoreCOMUNE DI PALESTRINA


Servizio offerto:Visitabilità e percorribilità in sicurezza dell'intera valle.

Beneficiari:Abitanti delle zone circonvicine, in partiolare scolaresche.

Asse: Asse 1 Risorse naturali Settore: Difesa suolo Tipologia: Altro

Gestore:

Pagina 168 di 398

5,681


effettivo

0,410





17


159,00

165,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Su un tempo di realizzazione previsto in 7 mesi sono stati accumuati ritardi per 159 giorniMotivazioni:



20 20Superficie aree in dissesto idrogeologico recuperata ha


Valoresoglia

Contestoiniziale

20 20Superficie aree messa in sicurezza o recuperata ha nd



Valoresoglia

Contestoiniziale

20 20Altro: - Fruibilità dell'area da parte del pubblico ha nd

Pagina 169 di 398



Titolo:Sistema museale tematico preistorico-protostorico "PR.O.U.S.T.". Sistemazione museo preistorico e protostorico nel Castello Cesi-Orsini di S. Angelo Romano


Localizzazione:

Il recupero del Castello rappresenta un esempio di equilibrio tra le esigenze di riqualificazione di un piccolo centro storico, della fruizione pubblica di una bella struttura antica e della possibilità di istituire uno spazio museale dedicato a reperti ritrovati nel territorio.


Proposta



Regione Provincia ComuneSANT'ANGELO ROMANOROMALAZIO

Descrizione:Le opere di recupero dell'antico Castello (SEC. XII - XVII) sono iniziate nel 1993 con un primo lotto di consolidamento e restauro finanziato cin i fondi P.I.M..I'intervento in oggetto ( 6° lotto) è stato articolato in tre diverse attività :1) completamento dei lavori di restauro e sistemazione del Castello, con le relative opere edili e impiantistiche;2) completamento dei lavori di arredamento e allestimento del museo preistorico e protostorico con la realizzazione di vetrine, portapannelli, attrezzature espositive e multimediali;3)completamento dei lavori di sistemazione museografica.

Ente attuatoreCOMUNE DI SANT'ANGELO ROMANO


Servizio offerto:Il museo è entrato a far parte stabilmente del sistema museale della regione Lazio. L'edificio è aperto al pubblico il sabato e la domenica. Nei giorni feriali è aperto su appuntamento per visite scolastiche e d'istruzione. E' sede di convegni ed attività socio-culturali.

Beneficiari:I residenti della provincia di Roma e in particolare i 3.500 residenti nel Comune. Visitatori circa 1.500 l'anno. Inoltre, sede di una media di 4 convegni l'anno.


COMUNE DI SANT'ANGELO ROMANOGestore:

Pagina 170 di 398

2,314


effettivo

8,250





30


420,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I lavori sono stati appaltati dal Comune nel semestre successivo all'assegnazione delle risorse finanziarie da parte della Regione. Si sono, però, registrati dei ritardi (circa 14 mesi) rispetto ai tempi previsti per l'ultimazione dei lavori.

Motivazioni:


I'intervento si inquadra nel progetto PR.O.U.S.T. (Sistema Museale Tematico Preistorico Protostorico) della regione Lazio (circa 49 musei) che ha previsto la creazione di nuovi musei, sulla base dei "vuoti" messi in evidenza nella realtà delle istituzioni di musei pre-protostorici della stessa regione.Il Museo realizzato nel Castello di Sant'Angelo Romano, pertanto, si inserisce in un più ampio contesto comprensoriale di cui fanno parte altri poli museali quali il Museo Archeologico Nazionale di Palestrina, il Museo di Arte Comtemporanea di Genazzano e, soprattutto, i musei daell'area dei Monti Cornicolani e Lucretili ed il Sistema delle Grandi Emergenze Archeologico - Monumentali della città di Tivoli.

Note:


500 500Superficie area interessata Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

2 2Variazione del numero di eventi /servizi N. 0



Valoresoglia

Contestoiniziale

1500Incremento numero visitatori t/anno 0

Pagina 171 di 398



Titolo:Progetto di completamento della rete fognaria Via Collerosa - Supino


Localizzazione:

Il tratto di rete fognaria,oggetto del completamento, realizzato e funzionante, risulta efficace in quanto gli aitanti di via Collerosa e zone limitrofe risultano effettivamente allacciati alla stesa, salvo rare eccezioni. Comunque, una fogna è, per sua natutra efficace.





Regione Provincia ComuneSUPINOFROSINONELAZIO

Descrizione:Il Comune di Supino ha una popolazione di circa 5000 abitanti con 2393 utenze idriche, di cui 1260 attive anche per quanto riguarda la tariffa di depurazione. Nella zona di Via Collerosa (e l'adiacente Via Privito) risultano 97 utenze idriche. Con un intervento ultimato nel 1998 il Comune ha realizzato la rete fognaria nel tratto basso di Via Collerosa, per una lunghezza di circa Km 1,5. Con il completamento sono stati realizzati ulteriori 997 m. di rete fognaria a monte del tratto realizzato precedentemente.

Ente attuatoreCOMUNE DI SUPINO


Servizio offerto:Smaltimento dei reflui urbani (acque nere)

Beneficiari:direttamente gli abitanti di Via Collerosa e indirettamente tutto il Comune.


COMUNE DI SUPINOGestore:

0,920


effettivo

0,920





29


64,00

719,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



tempi troppo lunghi tra conlusione lavori e entrata in esercizioMotivazioni:

Ragioni alla base del ritardo98. Altro (vedi dettaglio) - proroghe, sospensioni

Pagina 172 di 398

Va rilevato che al momento della visita in loco il depuratore comunale cui confluiscono i reflui di Via Collerosa era fuori uso causa un guasto alla pompa di aerazione. Con nota UVER 0036952 del 05/12/2005 sono stati richiesti ragguagli circa la riparazione di tale guasto. Con nota n. 704 del 20/02/2006, il comune di Supino ha comunicato che l'impianto di depurazione è alla data regolarmente in funzione.

Note:




Valoresoglia

Contestoiniziale

180 ndAltro: -utenti collegati alla rete fognaria N.

Pagina 173 di 398



Titolo:Risanamento igienico-ambientale della zona di S. Giuseppe Le Prata. Bacino imbrifero del Fiume Cosa. Veroli


Localizzazione:

Il numero degli utenti allacciati alla rete risulta essere di 381 unità, molto superiore alle previsioni, anche se la capicità di smaltimento è circa la metà di quella prevista, comunque sufficiente.





Regione Provincia ComuneVEROLIFROSINONELAZIO

Descrizione:Dodici km di rete tubata e un impianto di depurazione per completare, tramite l'inclusione della zona Sud Ovest del Comune, la rete fognaria di scarico dei reflui urbani.

Ente attuatoreCOMUNE DI VEROLI


Servizio offerto:Smaltimento dei reflui urbani (acque nere)

Beneficiari:direttamente aziende ed abitanti di S.Giuseppe Le Prata (ca. 2000), indirettaemente aziende e abitanti di tutto il Comune (ca. 20.000)


ATO - ACEAGestore:

1.438,330


effettivo

1,165






636,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



la manacata previsione della necessità della cabina elettrica ha determinato trempi troppo lunghi tra conclusione lavori e enetrata in esercizio

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo98. Altro (vedi dettaglio) - perizie, proroghe, sospensioni

Pagina 174 di 398

1) il collaudo amministrativo si è concluso solo nel 2005 in quanto l'impianto di depurazione, benchè completato da oltre 2 anni, non poteva funzionare in quanto mancava la cabina elettrica che, inspiegabilmente, non era stata inclusa nel progetto originario; 2) Rete e depuratore sono passati (o dovrebbero passare) in gestione all'ATO 5 ACEA e dunque sono stati richiesti anche a quest'ulrtima i dati necessari a conludere la procedura di valutazione.

Note:


12000 8615,51Lunghezza rete metri3000 3000Altro: - Superficie impianto depurazione Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

5000 2500Altro: -capacità utilizzata espressa in nr. abitanti N.180 381Altro: -utenti collegati alla rete fognaria N.

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Titolo:Completamento realizzazione Campo Pozzi per alimentazione reti tubate per bonifica integrale comprensorio Tufano in agro di Anagni e Ferentino


Localizzazione:

Nel momento in cui i pozzi sono entrati in esercizio (2000 per i primi tre, 2004 per gli altri sei) la rete tubata posata tra il 1980 e il 1987 (della lunghezza complessiva di oltre 170 km) è risultata essere gravemente deteriorata rendendo quindi impossibile la distribuzione dell'acqua dei pozzi alle zone da irrigare. Il Consorzio ha provveduto in economia a alcuni interventi di ripristino ma la zona al momento irrigabile risulta essere molto inferiore a quanto previsto in sede di finanziamento.





Regione Provincia ComuneANAGNIFROSINONELAZIOFERENTINO

Descrizione:Oltre 170 km di reti tubate per l'irrigazione di un comprensorio di 1880 ha sono state realizzate tra il 1980 e il 1987. La sopravvenuta indisponibilità dei rilasci dalle captazioni della sorgente Tufano richiede l'identificazione di un'alimentazione alternativa con un campo pozzi nella falda sotterranea dei travertini.Le prime 3 perforazioni profonde 150 m con portata nominale emunta ciascuno di 55 l/sec continui nelle 24 ore sono stati realizzati con finanziamento della Regione Lazio tra il 1994 e il 2000. Il completamento riguarda ulteriori 6 perforazioni per un totale complessivo di 9. A regime si ottiene una capacità complessiva di 500 l/sec.

Ente attuatoreCONSORZIO BONIFICA SUD - ANAGNI (FR)


Servizio offerto:maggiore disponibilità di acqua uso irriguo

Beneficiari:Oltre 1000 aziende agricole insediate sul territorio del consorzio per una superficie di 1880 ha

Asse: Asse 1 Risorse naturali Settore: Dighe e reti idriche Tipologia: Captazione e adduzione

CONSORZIO DI BONIFICA SUD - ANAGNI (FR)Gestore:

Pagina 176 di 398

14,060


effettivo

1,380





37


389,00

837,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Ragioni alla base del ritardo98. Altro (vedi dettaglio) - Proroghe

Il Consorzio ha preparato un progetto preliminare (Novembre 2004) per la "Riabilitazione, recupero e completamento rete irrigua Tufano". Il costo è stimato in 5 milioni di euro e i lavori dovrebbero durare 12 mesi. L'eventuale finanziamento di tale intervento deve essere subordinato a un accertamento rigoroso e puntuale della dimensione reale e attuale della domanda. Un primo approfondimento in tale senso è stato richiesto con nota UVER 0036254 del 30/10/2005 ma ancora non sono pervenuti riscontri formali.

Note:


495 600Capacità impianti lit/sec.9 9Altro: -pozzi N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

495 10Altro: -capacità utilizzata lit/sec.43200 834Altro: -quantità di acqua erogata Mc/sec.

330 400Altro: -umento capacità lit/sec.



Valoresoglia

Contestoiniziale

168,5 1,56Variazione superficie irrigabile %1180 29,47Variazione superficie irrigabile ha

nd ndAltro: -aumento produzione agricola %

Pagina 177 di 398



Titolo:Opere di completamento dell'impianto di depurazione consortile Rieti-Cittaducale: 3° lotto - Linea fanghi


Localizzazione:

Anche se l'impianto non è ancora entrato a regime, sì è data una valutazione positiva in considerazione del servizio offerto e che verrà offerto in seguito. La realizzazione risulta conforme alla perizia di variante approvata.


Proposta



Regione Provincia ComuneRIETIRIETILAZIO

Descrizione:L'impianto di depurazione consortile, oltre allo smaltimento dei reflui provenienti dalle aziende associate in numero di 270, è a servizio dei comuni di Rieti e Cittaducale, ed ha una capacità di depurazione, nell'intero cilclo, di circa 1.200 mc/h Il depèuratore ha, inoltre, un digestore anaerobico per la produzione di biogas che, alimentando un generatore, contribuisce al risparmio di energia elettrica. Il residuo finale del ciclo di depurazione, oltre all'acqua purificata che viene scaricata direttamente nel fiume Velino ed è allo studio una sua utilizzazione a fini irrigui, è la produzione di fanghi con una umidità di circa l' 80%, che risultano difficilmente smaltibili in discarica. Per ovviare a questo inconveniente è stato introdotto un essiccatore termico che consente di abbarrere il grado di umidità a circa il 20%. I fanghi essiccati, così ottenuti, si presentano come una sabbia grossolana di colore grigio scuro e sono costituiti prevalentemente da carbonio ed in quanto tale riutilizzabile come combustibile da utilizzare per l'essicazione stessa. A tal fine il consorzio si è attrezzato con un termovalorizzatore. Il raddoppio dell'essiccatore termico e degli accessori ad esso connessi, consentirà l'essiccazione dei fanghi provenienti da impianti di depurazione viciniori riferiti a 28 comuni con una popolazione di circa 50.000 abitanti. Attualmente il ciclo di lavorazione degli esseccatori si svolge con cadenza bisettimanale per un totale di 180 giorni per 24 ore giornaliere, in attesa che si perfezionino gli accordi con i Comuni interessati; si prevede di entrare a regime entro il 2006, considerando che l'impianto è in funzione dal 19/12/2005.

Ente attuatoreCONSORZIO PER IL NUCLEO DI INDUSTRIALIZZAZIONE DI RIETI E CITTADUCALE - RIETI


Servizio offerto:Smaltimento dei fanghi provenienti dal ciclo di depurazione

Beneficiari:Gli abitanti delle zone interessate


CONSORZIO PER IL NUCLEO DI INDUSTRIALIZZAZIONE DI RIETI E CITTADUCALEGestore:

Pagina 178 di 398

6,507


effettivo

1,691





70


1.612,00

1.603,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Lungo tempo di realizzazione a seguito di proroghe e sospensioniMotivazioni:

Ragioni alla base del ritardo98. Altro (vedi dettaglio) - proroghe e sospensioni


7000 7000Altro: - capacità ditrattamento fanghi t/anno


Valoresoglia

Contestoiniziale

7000 3500Capacità impianti utilizzata t/anno 3500

Pagina 179 di 398



Titolo:Completamento opere di urbanizzazione primaria acquedotti e fognature - Consorzio per il Nucleo Industrializzazione di Rieti - Cittaducale


Localizzazione:

La realizzazione dell'opera assolve pienamente la funzione per la quale fu progettata e risulta conforme alla variante approvata.


Proposta



Regione Provincia ComunePLURICOMUNALERIETILAZIO

Descrizione:La rete fognaria, per acque bianche, da completare ha previsto la realizzazione di alcuni piccoli tratti di fogna, per una lunghezza di ml 650. Mentre per la rete di acque nere è stato realizzato un tratto di ml 780 e altri cinque per ml 2320. Per un totale complessivo di ml 3750.Per quanto riguarda la rete idrica, sono stati realizzati tratti di acquedotto ex novo e sono stati sostituiti tratti, ormai obsoleti, per una lunghezza complessiva di ml 2.100. Le imprese che hanno beneficiato di questi interventi sono circa 100. E' stato realizzato, infine, un tratto di illuminazione stradale per una lunghezza di circa ml 400



Servizio offerto:Smaltimento di acque bianche e nere, fornitura di acqua alle imprese e illuminazione di un tratto stradale

Beneficiari:Circa 100 imprese insediate nell'area industriale



Pagina 180 di 398


effettivo

0,683





45


1.071,00

1.071,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



La realizzazione delle opere ha avuto ritardi per 1.071 giorni per perizie, proroghe e sospensioniMotivazioni:

Ragioni alla base del ritardo98. Altro (vedi dettaglio) - Perizie, proroghe e sospensioni


3750 3750Altro: - lunghezza rete fognaria ml2100 2100Altro: - lunghezza rete iodrica ml400 400Altro: - lunghezza rete di illuminazione ml


Valoresoglia

Contestoiniziale

100 100Altro: - Imprese beneficiarie N. 750

Pagina 181 di 398



Titolo:Opere di urbanizzazione primaria dell'agglomerato industriale Rieti-Cittaducale. Completamento viabilità


Localizzazione:

Le opere realizzate hanno effettivamente migliorato la viabilità all'interno del comprensorio.


Proposta



Regione Provincia ComunePLURICOMUNALERIETILAZIO

Descrizione:Al fine di consentire una migliore percorribilità della rete stradale, all'interno del comprensorio industriale, sono stati realizzati due ponticelli per l'attrversamento del canale consortile lungo via della Chimica; ciò ha consentito di collegare due zone del comprensorio, altrimenti collegabili se non atrraverso un ampio e tortuoso giro. La realizzazione di un tratto di strada di collegamento tra via Donatori di Sangue e via dell'Elettronica ed, infine il rifacimento del tappetino bituminoso sull'intera rete stradale.



Servizio offerto:Migliore percorribilità della rete stradale all'interno del comprensorio industriale

Beneficiari:Ditte presenti e clienti

Asse: Asse 5 Città Settore: Aree urbane Tipologia: Completamenti o restauri



effettivo

1,190





54


1.430,00

1.430,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Su di un tempo di realizzazione previsto in sei mesi, si sono avuti ritardi per perizie, proroghe e sospensioni per quasi quattro anni.

Motivazioni:


Pagina 182 di 398


50 75,55Altro: - realizzazione ponticelli ml11000 12000Altro: - tappetino bituminoso ml

500 500Altro: - realizzazione tratto di strada ml


Valoresoglia

Contestoiniziale

11 12Altro: - migliore percorribilità della rete stradale ml nd

Pagina 183 di 398



Titolo:Sistema museale tematico demoetnoantropologico "Demos": museo regionale demoetnoantropologico del giocattolo (Zagarolo); museo della civiltà contadina (Latera).


Localizzazione:

I due complessi museali rappresentano punti di incontro culturali confermati dalla buona affluenza di pubblico.


Proposta



Regione Provincia ComuneZAGAROLOROMALAZIOLATERAVITERBO

Descrizione:Gli interventi di completamento finanziati sono due che, se pur trattati in modo unitario nella presente scheda, vanno distinti nella descrizione dei progetti realizzati:1) Museo regionale demoetnoantropologico del giocattolo di Zagarolo (RM) - il progetto è stato articolato su cinque lotti, di cui l'ultimo di completamento ha permesso di fare entrare in funzione la struttura. I lavori hanno riguardato il consolidamento, la ristrutturazione e l'allestimento della sede museale.2) Museo della civiltà contadina di Latera (VT) - il progetto è stato articolato su tre lotti, di cui l'ultimo di completamento ha permesso di fare entrare in funzione la struttura. I lavori hanno riguardato l'allestimento della sede museale denominata "Museo della Terra", la realizzazione di una sezione del museo all'aperto e di un percorso tematico di visita al territorio.

Ente attuatorePLURISOGGETTO


Servizio offerto:Dal Museo di Zagarolo: esposizione permanente di giocattoli (risalenti anche alla fine dell'ottocento) provenienti da varie collezioni, lungo 18 sale espositive (1000 mq.) del cinquecentesco Palazzo Rospigliosi; attività espositive di collezioni storiche di burattini e marionette; interventi di tipo didattico rivolti prevalentemente a bambini della scuola primaria.Dal museo di Latera : una serie di sezioni tematiche - "il dentro" la casa, la bottega e l'istruzione - "il fuori" il bosco e la piana - "lo scambio" il mercato, le fiere, i pesi e le misure.

Beneficiari:Del Museo di Zagarolo: in prevalenza residenti nelle province di Roma e Frosinone, in particolare per gli effetti socio economici gli abitanti (15.000) del comune di Zagarolo.Del Museo di Latera : in particolare gruppi scolastici e turistici, provenienti in maggioranza dall'area del Lago di Bolsena.


COMUNI DI LATERA (VT) E ZAGAROLO (RM)Gestore:

Pagina 184 di 398

3,495


effettivo

1,079





46





(c-a)

(d)

(b)

(c)



I due Comuni interessati hanno attuato quanto programmato nella media dei tempi previsti. Gli stessi si sono impegnati per dare una gestione sufficiente per la fruizione degli spazi museali.

Motivazioni:

Il Museo del giocattolo di Zagarolo, inaugurato nel marzo 2005, rappresenta una novità nell'ambito delle attrazioni turistico - culturali dell'area dei Castelli romani. Il bacino di utenza (circa 10.000 visitatori) nel primo anno di attività è stato costituito in prevalenza da persone e scolaresche provenienti dalle province di Roma e Frosinone.Il Museo della Terra di Latera, entrato in esercio alla fine del 2002, è stato realizzato sulla collezione di un ex agricoltore che dal 1972 ha raccolto a Latera e nel territorio limitrofo gli oggetti della cultura contadina.

Note:


3000Superficie area interessata Mq2 2Interventi N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

3000Aree recuperate Mq2 2Variazione del numero di eventi /servizi N. 0



Valoresoglia

Contestoiniziale

13000Incremento numero visitatori N. 0

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Titolo:Sistema museale tematico naturalistico "RE.SI.NA": completamento del restauro della Rocca Colonna ed allestimento del museo geopaleontologico; completamento del museo naturalistico del Parco del monte Soratte nell'ambito del sistema museale della Media Va


Localizzazione:


Proposta


Regione Provincia ComuneROCCA DI CAVEROMALAZIOSANT'ORESTE

Descrizione:Gli interventi di completamento finanziati sono due che, se pur trattati in modo unitario nella presente scheda, vanno distinti nella descrizione dei progetti realizzati:1) Museo Geo-Paleontologico di Rocca di Cave (RM) - il progetto è stato articolato su tre lotti, di cui l'ultimo di completamento ha permesso di fare entrare in funzione la struttura. I lavori hanno riguardato la ristrutturazione e l'allestimento della sede museale (Rocca Colanna).2) Museo Naturalistico del Parco Soratte -Comune di Sant'Oreste (RM) -Beneficiario la Provincia di Roma - il progetto è stato articolato su due lotti, di cui l'ultimo di completamento ha permesso di fare entrare in funzione la struttura. I lavori hanno riguardato l'impiantistica ed l'allestimento della sede museale (Palazzo Canali).



Servizio offerto:L'apertura al pubblico dei due complessi museali ha creato una prima offerta turistico-culturale ai due comuni di Rocca di Cave e S.Oreste.

Beneficiari:Popolazione residente nelle provincie di Roma e Frosinone.


COMUNI DI ROCCA DI CAVE(RM) E DI SANT'ORESTE(RM)Gestore:

Pagina 186 di 398

1,628


effettivo

0,905





33





(c-a)

(d)

(b)

(c)




Superficie area interessata N.Interventi N.Altro: - N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

Aree recuperate N.Variazione del numero di eventi /servizi N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

Incremento numero visitatori N.Incremento presenze turistiche N.Altro: - N.

Pagina 187 di 398



Titolo:Sistemazione movimento franoso interessante la SS n. 17 dell'Appennino Abruzzese - Antrodoco


Localizzazione:

Indipendentemente dall'esame degli indici, l'opera risulta, comunque, efficace in quanto essa consente il regolare svolgimanto del traffico su di una importante arteria e asse ferroviario e, soprattutto per la salvaguardia della pubblica incolumità. Inoltre, a tutt'oggi, non si è verificato altro evento franoso e/o di caduta massi.

Primo gruppo di interventi verificatiData verifica in loco




Regione Provincia ComuneANTRODOCORIETILAZIO

Descrizione:L'intervento riguarda la sistemazione di un movimento franoso che si è verificato nel 1998 in località Guardiole, presso Antrodoco (RI) e che interessò il piano stradale della SS 17 e della sede ferroviaria della linea Antrodoco - L'Aquila. La sistemazione si è espletata con pulizia e disgaggio dei massi in precario equilibrio; consolidamento mediante intasamento delle discontinuità della roccia con malte cementizie e iniezioni di miscele speciali antiritiro; posa in opera di barriere paramassi elastica. L'opera di completamento ha riguardato, in piccola parte il cosolidamento delle discontinuità della roccia e per il 90% circa la posa in opera della barriera paramassi.

Ente attuatoreREGIONE LAZIO


Servizio offerto:Salvaguardia pubblica incolumità, percorribilità della SS 17 e funzionalità della linea ferroviaria Antrodoco - L'Aquila

Beneficiari:Utenti della SS 17 e della tratta ferroviaria Antodoco - L'Aquila


Gestore:

Pagina 188 di 398

0,675


effettivo

0,675





9


95,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Ragioni alla base del ritardo5. Cause di forza maggiore (avverse condizioni atmosferiche, calamità naturali, incidenti, scioperi, ecc..).7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.98. Altro (vedi dettaglio) - Predisposizione chiusura al traffico


0,3 0,3Altro: -Lunghezza opera Km

Pagina 189 di 398



Titolo:Realizzazione nuova condotta sottomarina del depuratore di Genova Pegli


Localizzazione:

L'intervento risulta realizzato conformemente al progetto iniziale; la zona costiera interessata appare pienamente recuperata dal punto di vista ambientale.





Regione Provincia ComuneGENOVAGENOVALIGURIA

Descrizione:L'intervento considerato nel suo complesso si inserisce nel Piano Regionale di risanamento delle acque della Regione Liguria, relativamente ad un'utenza di oltre 50.000 abitanti equivalenti. Il progetto generale è stato approvato nel 1968 e riguarda: impianto di depurazione, relativi collettamenti fognari e sistema di smaltimento a mare. Ques'ultimo è stato successivamente suddiviso in n. 2 lotti; il I° lotto, realizzato tra 1999 e 2000, riguarda i lavori di realizzazione di opere a terra nonché la fornitura di parte della tubazione necessaria per la posa in opera della condotta. Il II° lotto - oggetto del completamento - riguarda la realizzazione di una condotta di smaltimento a mare dei liquami purificati dal depuratore di Genova Pegli, e in particolare: posa a mare dell' intera condotta, fornitura della parte restante di tubazioni e di un gruppo elettrogeno a servizio del depuratore.

Ente attuatoreCOMUNE DI GENOVA

Amministrazione competente:REGIONE LIGURIA

Servizio offerto:Trattamento e depurazione reflui Comune Genova

Beneficiari:Popolazione interessata Comune Genova


GENOVA ACQUE SPAGestore:

Pagina 190 di 398

7,610


effettivo

2,258





21


59,00

165,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



La proroga di gg. 60 concessa durante l'esecuzione dei lavori è stata concessa per cause di forza maggiore (nello specifico, eccezionali e violente mareggiate).

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo98. Altro (vedi dettaglio) - perizie


50000 40000Altro: -capacità impianti trattamento reflui (ab. eq.) N.2,827 2,827Altro: -lunghezza condotta smaltimento a mare Km

nd 18,538Altro: -lunghezza rete nera Km10200 3473,86Altro: -portata media giornaliera Mc.


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 20580Altro: abitanti interessati N.1293837 1267960Altro: -Acque reflue trattate annualmente Mc.



Valoresoglia

Contestoiniziale

0 0Incremento reflui destinati al riuso N.nd ndIncremento quantità acque depurate N.nd ndAbbattimento del carico civile N.

Pagina 191 di 398



Titolo:Metro Genova: Completamento tratta Caricamento - Sarzano


Localizzazione:

L'opera realizzata risponde alle previsioni progettuali e alle finalità previste.


Proposta



Regione Provincia ComuneGENOVAGENOVALIGURIA

Descrizione:Completamento (armamento, tecnologia, ventilazione, finiture anche di stazione ecc.) della tratta di metropolitana Caricamento (S. Giorgio) - Sarzano.

Ente attuatoreCOMUNE DI GENOVA

Amministrazione competente:REGIONE LIGURIA

Servizio offerto:Trasporto urbano

Beneficiari:Utenti trasporto urbano.


Settore: Trasporti urbani Tipologia: Realizzazione, completamento strutture per mobilità urbana

COMUNE DI GENOVAGestore:

63,000


effettivo

40,250





52


446,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Sostanziale rispetto del quadro economico ma ritardo nei tempi di realizzazione dichiarati.Motivazioni:


5202 5202Altro: Lunghezza rete metropolitana. ml5000 5000Altro: Gallerie ml

Pagina 192 di 398

1 1Altro: Stazioni metropolitana N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

25000 30000Altro: Passeggeri giornalieri N. 17000250 250Altro: Corse giornaliere N. 25011 11Altro: Riduzione tempo percorrenza rispetto mezzi superficie minuti



Valoresoglia

Contestoiniziale

1 1Domanda di mobilità soddisfatta Si/No

Pagina 193 di 398



Titolo:Completamento collettori e impianto di depurazione consortile di Cremia - Corpo ricettore Lago di Como


Localizzazione:

Impianto completo, funzionale, correttamente gestito.




Regione Provincia ComuneCREMIACOMOLOMBARDIA

Descrizione:Realizzazione di opere di completamento dell'impianto di depurazione di Cremia e della sua rete di collettamento consortile, composte da: n° 2 stazioni di sollevamento, n° 2 collettori fognari principali di gronda (lunghezza totale circa 1000 mt.); scarico al lago delle acque trattate dall'impianto.

Ente attuatoreCONSORZIO DEPURATORE E COLLETTORE CREMIA - PIANELLO DEL LARIO

Amministrazione competente:REGIONE LOMBARDIA

Servizio offerto:

Raccolta, depurazione e scarico delle acque nere reflue dei comuni di: Cremia, Pianella del Lario, S. Maria Pezzonico, Acquaseria.

Beneficiari:Abitanti dei Comuni consorziati: Cremia, Pianella del Lario, S. Maria Pezzonico, Acquaseria.

Asse:Asse 1 Risorse naturali Settore: Depuratori e reti fognarie Tipologia: Impianti di trattamento e depurazione reflui

CONSORZIO DEPURATORE E COLLETTORE DI CREMIA - PIANELLO DEL LARIOGestore:

1,791


effettivo

0,494





41


377,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Ritardo nell'entrata in esercizio dell'impianto rispetto alla data di ultimazione delle opere.Motivazioni:

Pagina 194 di 398


2500 2500Capacità impianti trattamento reflui mc./giorno

3,5 3,5Altro: -sviluppocollettore di gronda Km8000 8000Capacità impianti trattamento reflui ab.eq.


Valoresoglia

Contestoiniziale

Altro: -miglioramento acqua lago Lario Si/NoAltro: -adeguatezza della rete stagione turistica Si/NoAltro: -esistenza sistemi monitoraggio periodici Si/No



Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 20Altro: -percentuale scarichi non collegati al depuratore % 100nd 80Altro: copertura servizio rispetto alla popolazione residente %

0Altro: -inquinanti / sostanze tossiche nelle acque %

Pagina 195 di 398



Titolo:Variante alla SP 19


Localizzazione:

Velocizzazione ed incremento alla sicurezza del traffico stradale (eliminazione di passaggi a livello) relativo ai comuni di Castellanza e Legnano; inoltre, tale variante, escludendo il centro abitato di Castellanza, costituisce una alternativa alla viabilità locale, contribuendo anche alla riduzione del carico inquinante.




Regione Provincia ComuneLEGNANOMILANOLOMBARDIA

RESCALDINA

CASTELLANZAVARESE

PLURICOMUNALE

Descrizione:L'intervento di che trattasi, è parte integrante dell'interramento della tratta ferroviaria che attraversa i Comuni di Castellanza e Busto Arsizio; questo nell'ambito degli interventi di raddoppio (ora conclusi) del collegamento ferroviario Malpensa Express che raccorda l'aeroporto con la città di Milano. Tale opera costituisce il nuovo tracciato stradale di collegamento della S.P. n°19 - ricadente nel Comune di Castellanza (Va), con la S.S. n°527 (Bustese) - ricadente nel Comune di Legnano e comprende anche il sottopasso alla tratta ferroviaria Saronno - Malpensa, finalizzato all'eliminazione dei passaggi a livello n°19 e di via Rescalda (ambedue siti nel Comune di Castellanza).

Ente attuatoreFERROVIE NORD MILANO ESERCIZIO S.P.A.


Servizio offerto:Velocizzazione ed incremento alla sicurezza del traffico stradale (eliminazione di passaggi a livello) relativamente ai comuni di Castellanza e Legnano; inoltre, tale variante, escludendo il centro abitato di Castellanza, costituisce un' alternativa alla viabilità locale, contribuendo anche alla riduzione del carico inquinante.

Beneficiari:

Utenza stradale e circolazione ferroviaria.


Settore: Infrastrutture di trasporto Tipologia: Ferrovie locali

PROVINCIA DI VARESEGestore:

Pagina 196 di 398

7,026


effettivo

6,933





33


292,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Il giudizio "medio" anziché "alto"è dovuto al ritardo dei tempi di realizzazione rispetto a quanto dichiarato dalla Regione al momento della richiesta del finanziamento.

Motivazioni:



3 3Altro: rotatorie N.1 1Altro: illuminazione N.2 2Altro: -gallerie artificiali N.

1 1Altro: -sottopassi N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

17000 ndAltro: numero autoveicoli / giorno N. 09000 ndAltro: numero mezzi pesanti / giorno N. 015 15Altro: -riduzione tempo di percorrenza min.



Valoresoglia

Contestoiniziale

0 0Altro: -numero nuovi occupati N.

1 1Altro: -riduzione carico inquinante (compreso acustico) Si/No

Pagina 197 di 398



Titolo:Completamento e potenziamento sistema depurativo nord Milano impianto di Pero - Corpo ricettore fiume Olona


Localizzazione:

L'opera realizzata risponde a tutte le previsioni progettuali ed alle previste finalità


Proposta



Regione Provincia ComunePEROMILANOLOMBARDIA

Descrizione:Lavori per la realizzazione della sezione di disinfezione dei liquami (acque nere e bianche) della prima linea di trattamento dell'impianto - la seconda linea è attualmente in fase di completamento, con finalità di raddoppio operativo.

Ente attuatoreINFRASTRUTTURE ACQUE NORD MILANO - .I.A.NO.MI. S.P.A.


Servizio offerto:Trattamento- disinfezione dei liquami : acque nere + bianche + componenti industriali.

Beneficiari:Utenza civile e industriale dei Comuni di : Arese, Baranzate, Bollate, Ceriano Laghetto, Cesate, Cogliate, Garbagnate Milanese, Lazzate, Lainate, Limbiate, Misinto, Nerviano, Novate Milanese, Parabiaco, Pero, Pogliano, Pregnana, Rho, Senago, Solaro, Vanzago, per un totale di 360.000 abitanti equivalenti.


SERVIZI IDRICI NORD MILANO S.P.A. - EX CONSORZIO IDRICO E DI TUTELA DELLE ACQUE DEL NORD MILANO

Gestore:

Pagina 198 di 398

4,130


effettivo

0,950





13


-29,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Rispetto dei tempi previsti e del quadro economico originario.Motivazioni:

Il sopralluogo ha evidenziato l'ottimo grado di gestione e manutenzione dell'impianto.Note:


360000 360000Capacità impianti trattamento reflui ab.eq.88000 77000Altro: Portata media giornaliera mc./giorno


Valoresoglia

Contestoiniziale

30000000 28000000Acque reflue trattate sul totale acque reflue Mc. 01 1Altro: Impianto di cogenerazione elettrica N. 0

100 100Altro: Controllo parametri microbiologici. % 0



Valoresoglia

Contestoiniziale

100 100Incremento quantità acque depurate % 0

Pagina 199 di 398



Titolo:Ammodernamento e potenziamento della linea ferroviaria FNME Brescia Iseo Edolo


Localizzazione:

L'intervento di che trattasi, riduce i tempi di percorrenza, favorendo quindi la mobilità pendolare, che risulta essere la maggiore utente; pertanto risponde pienamente alle aspettative progettuali e alle esigenze dell'utenza.


Proposta



Regione Provincia ComuneARTOGNEBRESCIALOMBARDIA

DARFO BOARIO TERME

MALEGNO

MALONNO

PIANCOGNO

PLURICOMUNALE

Descrizione:Ammodernamento e potenziamento della linea delle Ferrovienord Brescia - Iseo - Edolo attraverso: eliminazione di passaggi a livello ed aggiornamento dei sistemi di segnalazione e protezione dei restanti; opere civili di snellimento e velocizzazione del traffico stradale urbano ed extraurbano interessato dalla linea.

Ente attuatoreREGIONE LOMBARDIA


Servizio offerto:Incremento della sicurezza e velocizzazione del traffico ferroviario e del contiguo traffico stradale.

Beneficiari:

Utenza ferroviaria e stradale.



FERROVIENORD S.P.A. E COMUNI NEI QUALI RICADONO LE OPERE CIVILI DI VELOCIZZAZIONE DEL TRAFFICOGestore:

Pagina 200 di 398

9,886


effettivo

2,675





40


961,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



L'intervento di completamento, di efficacia accertata, è stato completato in ritardo rispetto a quanto dichiarato dalla Regione all'atto della richiesta dei relativi fondi per la sua attuazione; tale ritardo non ha comunque penalizzato la funzionalità complessiva dell'esercizio ferroviario.

Motivazioni:


Non è possibile esporre un costo unitario di realizzazione dell'opera dato il carattere puntuale degli interventi costituenti il completamento.Note:


110 110Lunghezza rete Km8 8Altro: -passaggi a livello eliminati N.8 8Altro: -passaggi a livellopotenziati N.

4 4Altro: sottopassi realizzati N.1 1Altro: -realizzazione trsmissione dati Si/No3 3Altro: -strade di raccordo alternative a P.L. N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

5 5Altro: riduzione del tempo medio di percorrenza min.24 24Altro: numero corse N. 24

Altro: l'intervento contribuisce alla sicurezza ferroviaria Si/No



Valoresoglia

Contestoiniziale

0 0Incremento medio del numero di passeggeri/anno N.

Pagina 201 di 398



Titolo:Insediamento in località Vazzieri-Campobasso - Realizzazione di un complesso edilizio da destinarsi ad uffici amministrativi


Localizzazione:

Il servizio offerto, unico nella Regione, e la percentuale d'incremento dell'utenza pubblica stimata in circa il 10% per gli anni 2004 - 2005.


Proposta



Regione Provincia ComuneCAMPOBASSOCAMPOBASSOMOLISE

Descrizione:Realizzazione di un complesso edilizio destinato ad uffici Amministrativi per la gestione del patrimonio librario (Biblioteca d'Ateneo); inoltre destinata a struttura polivalente pubblica.

Ente attuatoreUNIVERSITA' DEL MOLISE


Servizio offerto:Biblioteca d'Ateneo e struttura polivalente pubblica principalmente composta, destinata a: Aula Multimediale (collegamenti internet, personal computer, accesso banche dati..etc.) - servizio ESU (Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario) formato da libri di testo per lo studio delle materie oggetto di esame nelle diverse facoltà di Ateneo - CDE (Centro di Documentazione Europea) documentazione ufficiale sia cartacea che elettronica prodotta dalle Istituzioni Comunitarie - Sala Consultazione - Sezione Molisana e Meridionale - servizio di orientamento bibliografico - servizio di prestito librario - servizio di fornitura e riproduzione documenti.

Beneficiari:Ateneo ed utenza pubblica.


UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL MOLISE.Gestore:

Pagina 202 di 398

5,570


effettivo

3,287





36


398,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Lo slittamento dei tempi di esecuzione di 12 mesi (50% in più del tempo contrattuale) è derivato esclusivamente dalla necessità di redigere due perizie di variante e suppletive, nell'ambito del finanziamento, dovute ad aggiornamenti progettuali per sopravvenute normative. Il giudizio "alto" è motivato dall'importante qualità del progetto, della sua realizzazione, relative finiture adottate e dalla mancata necessità di ricorrere ad ulteriori somme rispetto all'ultimo Q.E. approvato.

Motivazioni:





Valoresoglia

Contestoiniziale

105 105Altro: superficie destinata a sale multimediali Mq 0 nd360 360Altro: superfice destinata a studi ed uffici Mq 100 nd

1000 1000Altro: -superfice destinata a spazi comuni Mq 250 nd960 960Altro: -superfice destinata a depositi Mq 600 nd21 21Altro: -studi ed uffici N. 6 ndnd 10300Altro: -iscritti università N. 7500



Valoresoglia

Contestoiniziale

Altro: -giudizio complessivo sul grado di adegutezza del servizio rispetto ai beneficiari dell'opera

N.

Pagina 203 di 398



Titolo:Consolidamento e restauro della Chiesa Parrocchiale S. Pietro Apostolo


Localizzazione:

Dal sopralluogo effettuato a circa cinque anni dall'ultimazione delle opere, appare evidente la corretta manutenzione del complesso monumentale.Inoltre il completo recupero del complesso ha permesso il pieno utilizzo dello stesso, oltre che per il normale svolgimento dell'attività di culto, anche per attività di aggregazione sociale culturale degli abitanti del paese.


Proposta



Regione Provincia ComuneSAN MARTINO IN PENSILISCAMPOBASSOMOLISE

Descrizione:Completamento del consolidamento e restauro della chiesa, dei locali annessi, della sagrestia, della parte fonica dell'organo a canne, della parte lignea della cassa dell'organo e della cantoria, degli altari laterali e della statua lignea del 700' raffigurante S. Nicola di Bari.

Ente attuatoreMINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI - SOPRINTENDENZA BENI AMBIENTALI ARCHITETTONICI ARCHEOLOGICI ARTISTICI E STORICI DEL MOLISE


Servizio offerto:Conservazione del Patrimonio Storico Artistico - Miglioramento dell'offerta ai fini della promozione turistica e della fruibilità del bene.

Beneficiari:Utenti residenti ed i soggetti interessati al turismo culturale.


DIOCESI DI TERMOLI LARINO - PARROCCHIA DI S. PIETRO APOSTOLO - S. MARTINO IN PENSILIS (CB)Gestore:

1,099


effettivo

0,232





18


-3,00

61,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Le opere previste sono state realizzate rispettando il tempo stabilito contrattualmente e anche con una, seppur minima, economia di spesa.

Motivazioni:

Pagina 204 di 398


1 1Altro: Restauro organo del 700' N.3 3Altro: Rifacimento tetto, consolidamento statico e opere di finitura

dei locali annessiN.

1 1Altro: Restauro statua lignea del 700' N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

1 1Aree recuperate N. 1100 100Altro: Funzionalità dell'intero complesso monumentale. % 50



Valoresoglia

Contestoiniziale

200 220Incremento numero visitatori N. 1501 1Altro: Numero posti di lavoro creati N. 0

Pagina 205 di 398



Titolo:Irrigazione delle Piane Alte di Larino - II Stralcio (C.B. Integrale Larinese)


Localizzazione:

nelle zone irrigate la tipologia di coltivazione da " in asciutto" è diventata "orticola" con un valore del coltivato 4/5 volte superiore; inoltre il valore commerciale dei terreni interessati dall'impianto di irrigazione ha subito un incremento stimato dalla Regione Molise (valore espropri) del 130%. Dal 2003 verso il 2005 si assiste ad un decremento degli ettari coltivati, dovuto però solo allo stato generale di crisi dell'attività agricola della zona.


Proposta



Regione Provincia ComuneLARINOCAMPOBASSOMOLISE

Descrizione:Completamento della rete di distribuzione irrigua del 2° distretto delle Piane Alte di Larino e realizzazione dell'impianto di telecontrollo del 2° distretto.

Ente attuatoreCONSORZIO BONIFICA LARINESE - LARINO (CB)


Servizio offerto:Irrigazione dei terreni agricoli ricadenti nell'area del 2° Distretto delle Piane Alte.

Beneficiari:Consorziati al Consorzio di Bonifica Integrale Larinese.


CONSORZIO DI BONIFICA INTEGRALE LARINESE - LARINO (CB)Gestore:

Pagina 206 di 398

12,094


effettivo

6,075





26


654,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



La motivazione "medio" (invece di "basso") si ritiene giustificata dal fatto che la data di entrata in esercizio dell'opera è antecedente (circa 1 anno) alla data del verbale di ultimazione dei lavori, in quanto nel periodo intercorso tra le due date, l'Impresa, avendo sostanzialmente terminati i lavori, ha dovuto solo completare opere accessorie che non hanno impedito la funzionalità dell'opera.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo5. Cause di forza maggiore (avverse condizioni atmosferiche, calamità naturali, incidenti, scioperi, ecc..).9. Interferenze con sottoservizi, altre infrastrutture, attività in corso.98. Altro (vedi dettaglio) - Contenzioso con Impresa in fase esecutiva.


67 67Lunghezza rete Km839 839Altro: -ettari irrigabili ha


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 403Altro: -produzione orticola 2003 ha 0nd 309Altro: -produzione orticola 2004 ha 0



Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 130Altro: -valorizzazione del bene (Valore espropri Regione Molise) % nd

Pagina 207 di 398



Titolo:Istituto Tecnico Industriale Statale "C. da Porticone", Termoli


Localizzazione:

La completa realizzazione dei 23 laboratori dell' Istituto Tecnico e Liceo Scientifico Tecnologico, per complessivi mq. 3.500, ha permesso alla scuola di istituire annualmente circa 15 corsi accessibili, oltre che agli iscritti all' Istituto, anche ad utenza pubblica (corso per la patente europea computer, corso di saldatura, corso macchine utensili ecc.)L'aumento degli iscritti all' Istituto Tecnico riportato negli "indicatori di impatto" è in larga parte riconducibile a quanto sopra esposto.Nel complesso si ritiene che la scuola sia un importante polo formativo, che catalizza un bacino d'utenza compreso tra i confini geografici delimitati dai Comuni di Lesina (FG) e Guardialfiera (CB).Da ultimo si vuole evidenziare l'ottimo stato di manutenzione dei laboratori e più in generale dell'intero complesso scolastico.


Proposta



Regione Provincia ComuneTERMOLICAMPOBASSOMOLISE

Descrizione:Lavori per il completamento dei laboratori, consistenti in opere edili e di rifinitura, interne ed esterne, realizzazione degli impianti idrico, elettrico, antincendio e termico.

Ente attuatoreAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE - CAMPOBASSO

Amministrazione competente:REGIONE MOLISE

Servizio offerto:Attività didattica dell' Istituto Tecnico e Liceo Scientifico Tecnologico.

Beneficiari:Gli iscritti all' Istituto Tecnico e al Liceo Scientifico Tecnologico, supporto ad altri Istituti ed utenza pubblica.


AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE CAMPOBASSOGestore:

Pagina 208 di 398

1,031


effettivo

0,453





18


-276,00

365,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Le opere previste sono state completate con una spesa inferiore a quella preventivata e con una contrazione significativa dei tempi previsti in sede di richiesta del finanziamento. Il ritardo nell'entrata in funzione è dovuto all'impossibilità di collaudare le opere concluse, perché non ancora concluse opere del precedente lotto propedeutiche all'intervento di che tratttasi.

Motivazioni:


3500 3500Superficie oggetto di intervento Mq1 1Altro: impianto elettrico N.1 1Altro: impianto idrico N.1 1Altro: impianto termico N.1 1Altro: impianto antincendio N.23 23Altro: numero dei laboratori N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

3500 3500Nuove superfici rese disponibili Mq 023 23Nuove superfici rese disponibili N. 010 14Altro: nuovi corsi professionali N. 0



Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 700Incremento studenti N. 590nd 100Altro: iscritti ai corsi esterni alla scuola N. 0

Pagina 209 di 398



Titolo:Completamento delle opere di difesa nella frazione di Villacanale, Agnone


Localizzazione:

Allo stato attuale l'efficacia dell'opera non è valutabile.Non è stato possibile procedere ad una concreta valutazione di efficacia dell'intervento per la mancanza di dati di raffronto tra i risultati progettuali attesi, come la quantità di acqua/anno captata dai pozzi realizzati, e la reale funzionalità dell'opera, insieme alla totale assenza di monitoraggio del movimento franoso.Con nota del 31/5/2006 l'UVER ha invitato il Comune di Agnone ad attivare, entro 30 giorni, una campagna di monitoraggio tale da permettere una valutazione di efficacia; alla data del 31.12.2006 tale attività non risulta ancora intrapresa.Si precisa inoltre che i lavori di messa in sicurezza dell'area, sono iniziati nel 1993 ed anche dall'epoca sino all'inizio dell'intervento trattato non esistono dati di monitoraggio del movimento franoso che possano far comprendere la reale efficacia di quanto realizzato.


Proposta



Regione Provincia ComuneAGNONEISERNIAMOLISE

Descrizione:Realizzazione di n. 2 pozzi di monte, a grande diametro,finalizzati sia a difesa dalle azioni di spinta da monte, sia all' intercettazione dell' acqua di infiltrazione e completamento della cordolatura al piede di frana, sulla sponda destra del Vallone S. Pietro, nella frazione di Villacanale.

Ente attuatoreCOMUNE DI AGNONE


Servizio offerto:Salvaguardia della pubblica e privata incolumità.

Beneficiari:Abitanti della frazione di Agnone, Villacanale e gli utenti della S.P. del Verrino


COMUNE DI AGNONEGestore:

Pagina 210 di 398

3,033


effettivo

0,841





13


-281,00

-281,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Le opere previste sono state realizzate con una economia di spesa e con una contrazione dei tempi dichiarati.Motivazioni:


11 11Superficie aree in dissesto idrogeologico recuperata ha2 2Altro: Pozzi drenanti a grande diametro N.30 30Altro: Cordoli in c.a. Ml.

Pagina 211 di 398



Titolo:Opere di completamento delle fogne nere ed ind. del P.I.P. di Frosolone - 4° lotto di completamento


Localizzazione:

Al momento della visita l'impianto non risulta in funzione e di fatto non ha mai assolto alla prevista funzione.


Proposta



Regione Provincia ComuneFROSOLONEISERNIAMOLISE

Descrizione:Opere di completamento, strutturali e impiantistiche del depuratore area P.I.P.di Frosolone (IS).

Ente attuatoreCOMUNITA' MONTANA SANNIO


Servizio offerto:Depurazione acque reflue dell'insediamento industriale area P.I.P.

Beneficiari:Eventuali aziende che si dovessero insediare nel P.I.P. permettendo così un carico minimo di reflui utile all'avviamento dell'impianto.


COMUNE DI FROSOLONEGestore:

1,465


effettivo

0,381





19


470,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Sostanziale rispetto dei tempi programmati e del finanziamento previsto.Motivazioni:

Breve cronistoria:18/01/2002 ultimazione dei lavori;19/09/2002 La Comunità Montana ha accertato la rispondenza al progetto e ha dato inizio al periodo di avviamento previsto in 360 giorni, da parte dell'impresa esecutrice dei lavori (comunicando al monitoraggio UVER l'entrata in funzione in pari data);

Note:

Pagina 212 di 398

28/11/2002 A seguito della richiesta della Comunità di autorizzazione allo scarico delle acque reflue provenienti dall'impianto di depurazione, l'ARPA ha eseguito un sopralluogo e nonostante l'impianto non fosse in funzione per insufficiente quantità di carico inquinante in arrivo, ha concesso preventivo parere favorevole, comunicato formalmente il 14/01 /2003;14/09/2003 Scaduto il tempo previstoper il periodo di avviamento, l'impianto è stato consegnato dall'impresa alla Comunità Montana;16/07/2004 L'impianto dalla Comunità Montana è stato traferito al Comune di Frosolone per la gestione tecnico - operativo;19/07/2004 Il comune di Frosolone ha chiesto all'ARPA di valutare congiuntamente la possibilità di dismissione dell'impianto, per carenza di afflusso di liquami.Di fatto, ad oggi l'impianto non è mai entrato in funzione.

Pagina 213 di 398



Titolo:Costruzione dell'Impianto di depurazione nel P.I.P. del Comune di Trivento (CB) - 3° lotto di completamento


Localizzazione:

Le opere realizzate, a completamento dell'impianto di depurazione delle acque, consentono una piena fruibilità dell'impianto stesso, conseguendo l'obiettivo progettuale.


Proposta



Regione Provincia ComuneTRIVENTOCAMPOBASSOMOLISE

Descrizione:Realizzazione di una vasca di accumulo ed omogenizzazione per il pretrattamento dei fanghi da immettere nella vasca di ossidazione. Dette opere completano la funzionalità dell'esistente impianto di depurazione.

Ente attuatoreCOMUNITA' MONTANA TRIGNO MEDIO BIFERNO


Servizio offerto:Depurazione acque reflue delle attività produttive insediate nel P.I.P. "Piana Ischia".

Beneficiari:Operatori industriali del P.I.P.


CONSORZIO DEL NUCLEO DI INDUSTRIALIZZAZIONE CAMPOBASSO - BOIANO.Gestore:

0,891


effettivo

0,133





10


104,00

102,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Sostanziale rispetto dei tempi contrattuali e dell'importo originario di finanziamento.Motivazioni:


1 1Altro: Vasca da accumulo e omogeneizzazione N.

Pagina 214 di 398

1 1Altro: Impianto illuminazione esterna N.nd 5000Abitanti interessati N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 438000Altro: Acque reflue trattate annualmente Mc.nd 1200Altro: Portata media giornaliera Mc.nd 90Altro: Portata massima oraria Mc.

popolazione interessata nd 5000% soddisfacimento domanda attuale


Valoresoglia

Contestoiniziale

1 1Altro: Personale addetto alla gestione dell'impianto N. 00 0Incremento reflui destinati al riuso N. 0

Pagina 215 di 398



Titolo:Opere di completamento della rete idrica industriale nel P.I.P. "Piana Ischia" in agro di Trivento (CB) 2° lotto


Localizzazione:

Per mancanza di richieste di fornitura di acqua per uso industriale, l'opera realizzata è entrata in esercizio due anni dopo l'ultimazione dei lavori ed attualmente, tramite un by pass provvisorio, viene utilizzata soltanto per l'incremento della fornitura di acqua potabile.


Proposta



Regione Provincia ComuneTRIVENTOCAMPOBASSOMOLISE

Descrizione:Opere di completamento della rete idrica ad uso industriale, riguardanti sostanzialmente:- realizzazione della 1° parte del serbatoio di accumulo della capienza di mc. 1.350;- condotta di scarico del serbatoio;- completamento della condotta premente al serbatoio;- costruzione della condotta di derivazione dal serbatoio all'anello di distribuzione dell'acqua ad uso industriale; attualmente - in carenza di richiesta di acqua per uso industriale - tramite un by pass provvisorio, la condotta è allacciata all'anello di distribuzione dell'acqua potabile al solo fine di incrementarne la portata.

Ente attuatoreCOMUNITA' MONTANA TRIGNO MEDIO BIFERNO


Servizio offerto:Attualmente solo per incrementare la fornitura di acqua potabile; mentre il servizio previsto in progetto è relativo alla fornitura di acqua per uso industriale.

Beneficiari:Operatori delle aziende operanti nel P.I.P.


CONSORZIO DEL NUCLEO DI INDUSTRIALIZZAZIONE CAMPOBASSO - BOIANO.Gestore:

Pagina 216 di 398

1,445


effettivo

0,361





34


149,00

737,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Opere eseguite sostanzialme nei tempi previsti e con una economia di spesa rispetto al finanziamento assegnato.Motivazioni:


1100 1100Lunghezza rete ml1350 1350Altro: Capacità serbatoio Mc.


Valoresoglia

Contestoiniziale

1350 1350Aumento capacità accumulo Mc. 0nd 40000Altro: Fornitura media lorda di acqua / giorno l/giorno 30000

Riduzione percentuale perdite N.

popolazione interessata nd 250% soddisfacimento domanda attuale


Valoresoglia

Contestoiniziale

Altro: - N.

Pagina 217 di 398



Titolo:Opere di completamento funzionale dell'Impianto di Depurazione Consortile - 1° stralcio, San Polo Matese


Localizzazione:

Il completamento della linea chimica del depuratore incrementa la potenzialità di accoglimento di attività produttive nell'area interessata. Inoltre l'allaccio del Comune di S.Polo Matese (originariamente non previsto) risolve precedenti criticità.


Proposta



Regione Provincia ComuneSAN POLO MATESECAMPOBASSOMOLISE

Descrizione:Opere per il completamento funzionale del 1° Lotto dell'impianto di depurazione Consortile. L'opera fa parte del progetto generale relativo al trattamento di tutti i reflui industriali dell'area ad oggi urbanizzata, recependo, inoltre, anche i reflui urbani del Comune di S. Polo Matese. Con un primo finanziamento è stato realizzato lo stralcio costituito dalla linea di trattamento biologico a fanghi attivi; le opere relative al finanziamento di che trattasi completano lo schema idraulico esistente con una linea di trattamento chimico mediante l'introduzione di un processo di miscelazione, flocculazione (precipitazione mediante aggregazione) e sedimentazione.

Ente attuatoreCONSORZIO PER IL NUCLEO DI INDUSTRIALIZZAZIONE DI CAMPOBASSO E BOJANO - CAMPOBASSO


Servizio offerto:Depurazione reflui degli insediamenti presenti nel Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione di Campobasso e Boiano e dei reflui urbani del Comune di S. Polo Matese (1000 residenti)

Beneficiari:Industrie allocate nell'area industriale e Comune di S. Polo Matese.


CONSORZIO PER IL NUCLEO DI INDUSTRIALIZZAZIONE DI CAMPOBASSO E BOIANOGestore:

Pagina 218 di 398

2,437


effettivo

1,030





20


352,00

369,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Ritardo nell'esecuzione delle opere dovuto alla redazione di 2 perizie di variante e suppletive ed a 1 sospensione dei lavori. Le opere sono state comunque realizzate nell'ambito del finanziamento originario.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo98. Altro (vedi dettaglio) - 2 varianti suppl. e 1sosp.lavori

Il numero di nuove imprese collegate al depuratore non è sostanzialmente variato dalla data della sua entrata in funzione a causa di un ricambio (chiusura ed apertura nuove attività) imprenditoriale dovuto al disagio dell'attività produttiva dell'area. Il completamento dell'impianto ha aumentato comunque il range della tipologia dei reflui trattabili, in quanto si è data la possibilità di depurare anche scarichi derivanti da concentrazioni inquinanti di attività industriali che precedentemente non potevano essere accolte nell'area: conseguentemente aumenta la tipologia di industriali insediabili; aumento ad oggi penalizzato dalla già citata crisi economica/imprenditoriale dell'area. Si evidenzia inoltre che il depuratore, risolvendo precedenti precarietà, serve anche il Comune di S.Polo Matese (1000 abitanti).

Note:


70 70Altro: portata media mc/h70 70Altro: -portatamedia reflui mc/h mc/h


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 648000Altro: -acque reflue trattate annualmente Mc. 432000nd 23Numero di imprese insediate nelle aree di localizzazione create e/o

recuperateN. 23

648000Altro: -Acque reflue trattate annualmente Mc. 43200023Acque reflue trattate sul totale acque reflue N. 23



Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 716Incremento occupazione nell'area N. 582Altro: - N.

716Incremento reflui destinati al riuso N. 582

Pagina 219 di 398



Titolo:Completamento miglioramento rete idrica dell'agglomerato industriale di Isernia-Venafro, Pozzilli


Localizzazione:

Nonostante la condotta di scarico è ad oggi sostanzialmente inattiva per gli scopi programmati, è stata esposta una valutazione positiva, in quanto la stessa è a servizio del Comune di Pozzilli e della frazione di S.Maria Oliveto, risolvendo così criticità precedenti (scarico a cielo aperto acque nere).


Proposta



Regione Provincia ComunePOZZILLIISERNIAMOLISE

Descrizione:Realizzazione di un collettore fognario dall'impianto di addolcimento delle acque, per lo scarico dei residui dello stesso, all'impianto di depurazione consortile.

Ente attuatoreCONSORZIO PER IL NUCLEO DI SVILUPPO INDUSTRIALE ISERNIA -VENAFRO


Servizio offerto:Originariamente previsto il completamento dell'impianto di addolcimento di acqua potabile a servizio dell'Area Industriale, consistente nella realizzazione della condotta di scarico dall'impianto stesso al depuratore consortile.L' impianto di addolcimento delle acque non è mai entrato in funzione per la mancanza di adeguamenti a sopravvenute normative, mai attuati a causa di indisponibilità economica. Sulla tratta di condotta realizzata, è stata allacciata la rete fognaria di acque nere del Comune di Pozzilli e della frazione di S. Maria Oliveto.

Beneficiari:Comune di Pozzilli e frazione S.Maria Oliveto - potenzialmente aziende insediate nell'area .


CONSORZIO PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE ISERNIA - VENAFRO.Gestore:

Pagina 220 di 398

1,615


effettivo

0,632





43


162,00

731,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Le opere sono state completate sostanzialmente nei tempi previsti e con una economia di spesa rispetto al finanziamento programmato.

Motivazioni:



3290 3214Lunghezza rete mlnd 435Capacità smaltimento reflui mc./giorno


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 435Incremento rete fognaria mc./giorno 0nd 2200Popolazione interessata N. 0



Valoresoglia

Contestoiniziale

Altro: - N.

Pagina 221 di 398



Titolo:Completamento rete fognatura nera, Corsano


Localizzazione:

Con la realizzazione dell'intervento di completamento si è risanata l'intera rete fognaria del comune di Corsano eliminando definitivamente i problemi di inquinamento creati dai pozzi neri.


Proposta



Regione Provincia ComuneCORSANOLECCEPUGLIA

Descrizione:Il progetto generale dell'opera ha riguardato la realizzazione della rete fognaria nelle aree urbane dei comuni di Corsano, Alessano e Tiggiano, e dell'impianto di depurazione consortile. Le opere sono state realizzate in tre stralci con i quali sono stati eseguiti i collettori esterni e l'impianto di depurazione.L'intervervento di completamento è consistito nella realizzazione della rete di fognatura nera nel centro storico e in altre aree dell'urbano a forte densità abitativa nel comune di Corsano e zone limitrofe.

Ente attuatoreCOMUNE DI CORSANO

Amministrazione competente:MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO

Servizio offerto:La realizzazione della rete di fognatura nera nel centro storico del comune e in zone liitrofe a forte densità abitativa ha consentito l'eliminazione dei vechi e fatiscenti pozzi neri, spesso realizzati in modo da arrecare problemi sotto l'aspetto igienico sanitario.

Beneficiari:I residenti del comune di Corsano.


ACQUEDOTTO PUGLIESE SPAGestore:


effettivo

1,650





30


446,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Le sospensioni e le proroghe concesse all'impresa durante l'esecuzione dei lavori hanno determinato uno slittamento dei tempi contrattuali di 446 giorni.

Motivazioni:

Pagina 222 di 398

La dismissione dei pozzi neri ed il conseguente allacciamento alla nuova rete fognante da parte degli abitanti, è attualmente al 50% circa, il completamento degli allacciamenti è previsto entro 2 anni.

Note:


1075Altro: Tubazione in grès ceramico DN 300 mm. ml7469Altro: Tubazione in grès ceramico DN 200 mm. ml1000Altro: Vasca destinata all'irrigazione Mc.


Valoresoglia

Contestoiniziale

12000Popolazione interessata N.2500Capacità smaltimento utilizzata mc./giorno

Altro: - N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

Altro: - N.

Pagina 223 di 398



Titolo:Completamento rete fognatura nera frazione Noha, Galatina


Localizzazione:

Con il completamento della rete fognaria nella frazione di Noha è stato possibile recapitare il 100% dei liquami al depuratore consortile evitando l'inconveniente dello svuotamento periodico ed oneroso dei pozzi neri da parte dei cittadini.


Proposta



Regione Provincia ComuneGALATINALECCEPUGLIA

Descrizione:L'intervento si riferisce alla realizzazione della fognatura nera nella frazione di Noha del Comune di Galatina.Il progetto generale fu approvato nel 1985 ed è stato realizzato in 3 lotti successivi:- il 1° lotto di L. 380.000.000, lavori consegnati il 20.01.1987 ed ultimati il 16.07.1987- il 2° lotto di L. 470.000.000, lavori consegnati il 09.12.1991 ed ultimati nel 1992- il 3° lotto di L. 300.000.000, lavori consegnati il 21.10.1992 ed ultimati il 25.10.1996.Le opere di completamento della rete fognaria hanno interessato le aree non ancora servite dalla rete cittadina e le zone comprese nelle nuove urbanizzazioni.L'importo del completamento ammonta complessivamente a L. 1.555.500.000, di cui L. 1.247.000.400 per lavori, L. 12.600.000 per oneri per la sicurezza e L. 295.500.000 per somme a disposizione dell'Amministrazione.Il recapito finale dell'intera rete fognaria della frazione di Noha, è l'impianto di depurazione consortile Galatina-Soleto posto a servizio della città di Galatina, delle frazioni di Collemeto, Noha, S. Barbara e del comune di Soleto.

Ente attuatoreCOMUNE DI GALATINA


Servizio offerto:La realizzazione dell'intervento oltre ad aver completato la rete fognaria cittadina, ha eliminato l'annoso problema dello smaltimento dei liquami da parte di quei cittadini che non potevano ancora essere allaciati alla rete stessa.

Beneficiari:Gli abitanti della frazione di Noha Galatina.


ACQUEDOTTO PUGLIESEGestore:

Pagina 224 di 398

1,397


effettivo

0,803





34


645,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I lavori sono stati ultimati con un ritardo sul termine ultimo, considerate le proroghe concesse, di 252 giorni che hanno determinato l'applicazione della penale massima pari al 10% dell'importo contrattuale.

Motivazioni:


12440Lunghezza rete ml


Valoresoglia

Contestoiniziale

3000Popolazione interessata N.66Incremento rete fognaria %



Valoresoglia

Contestoiniziale

100Altro: Percentuale dei reflui recapitati al depuratore %

Pagina 225 di 398



Titolo:Ristrutturazione e potenziamento fognatura nera centro urbano, Lecce


Localizzazione:

La realizzazione del progetto ha consentito l'allacciamento alla rete fognaria cittadina degli insediamenti abitativi del settore nord di Lecce.


Proposta



Regione Provincia ComuneLECCELECCEPUGLIA

Descrizione:Il progetto generale di ristrutturazione e potenziamento della rete fognaria della città, con una previsione di costo totale di circa 10,33 meuro, fu predisposto negli anni '90 dall'Acquedotto Pugliese che lo avviò, su una disponibilità proveniente dalla Regione Puglia tramite i fondi del POP 1991-1993. Il primo stralcio del progetto per 1,807 meuro ha interessato la rete principale di fognatura nera nelle zone di espansione del settore sud-est già in corso di avanzata edificazione.Il completamento del secondo stralcio del progetto generale, concernente la realizzazione di un collettore principale e della rete fognante nel settore nord-orientale della città, è stato consentito dal CIPE con il finanziamento per 2,324 meuro sulla legge 208/1998. Tali opere, pur non ultimando il progetto generale, risultano funzionali e non vincolate all'esecuzione di altri lavori.

Ente attuatoreCOMUNE DI LECCE


Servizio offerto:La realizzazione dello stralcio in oggetto assicura una efficiente rete di fognatura alla città di Lecce che risulta, al momento, completamente servita. Le rimanenti opere comprese nel progetto generale riguardano il completamento delle zone di previsto sviluppo urbanistico.

Beneficiari:La popolazione della zona nord-orientale della città di Lecce che risulta pari a circa 11.000 abitanti.



Pagina 226 di 398

3,652


effettivo

2,324





28


270,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Il ritardo di circa 8 mesi nella realizzazione delle opere di completamento è da imputarsi alla necessità di predisporre una perizia di variante per apportare modifiche al tracciato come rihiesto da numerosi proprietari dei terreni da espropriare.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.12. Espropri


3140 3140Altro: Lunghezza del collettore in PVC DN 400 mm. ml1638 1638Altro: Lunghezza collettore in PVC DN 630 mm. ml6480 6480Lunghezza rete ml


Valoresoglia

Contestoiniziale

112 112Altro: Capacità di smaltimento reflui lit/sec.



Valoresoglia

Contestoiniziale

112Incremento quantità acque depurate lit/sec.

Pagina 227 di 398



Titolo:Completamento rete fognante e impianto di sollevamento, Roseto Valfortore


Localizzazione:

L'intervento ha permesso di completare l'ammodernamento della rete fognaria del centro storico eliminando i gravi inconvenienti igienico-sanitari derivanti dall'obsolescenza delle vecchie canalette in pietra poste immediatamente al di sotto della pavimentazione stradale.L'adeguamento e il potenziamento dell'impianto di depurazione ha permesso ai reflui di rientrare nel rispetto degli standard normativi prima dell'immissione degli stessi nel bacino del fiume Fortore


Proposta



Regione Provincia ComuneROSETO VALFORTOREFOGGIAPUGLIA

Descrizione:L'intervento riguarda il rifacimento dei tronchi delle condotte fognanti del centro storico del comune di Roseto Valfortore, e l'adeguamento alla normativa vigente dell'impianto di depurazione esistente per la tutela del bacino del fiume Fortore.Le due perizie di varianti, approvate durante il corso dei lavori, hanno eliminato due tratti di fognatura (già realizzati a spese del Comune) permettendo il miglioramento dell'impianto di depurazione con con l'inserimento di nuovi macchinari e attrezzature.

Ente attuatoreCOMUNE DI ROSETO VALFORTORE


Servizio offerto:Rifacimento dei tronchi delle condotte fognanti nel centro storico e adeguamento/potenziamento del depuratore esistente con le seguenti nuove o rinnovate linee: stazione pretrattamenti, stazione chiariflocculazione, stazione di ossidazione-nitrificazione, stazione di sedimentazione finale, locale soffianti, stazione di disinfezione, impianto acque di servizio, locale gruppo elettrogeno, letti di essiccamento, stazione di disidratazione meccanica e locali laboratori, officina e servizi.Tramite l'adeguamento del depuratore è possibile recapitare i reflui che rispettano gli standard normativi direttamente nel fiume Fortore su cui è stato realizzato l'invaso di Occhito che provvede a soddisfare i fabbisogni idrici della Capitanata di Foggia.

Beneficiari:Gli abitanti di Roseto Valfortore, e conseguentemente gli utenti e le aziende agricole della Capitanata di Foggia che vengono alimentate con l'acqua del fiume Fortore e dell'invaso di Occhito.


COMUNE DI ROSETO VALFORTOREGestore:

Pagina 228 di 398

0,597


effettivo

0,413





22


234,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Durante l'esecuzione dei lavori sono state concesse all'impresa tre proroghe per complessivi 180 giorni.Motivazioni:


890Altro: Collettori in gres ceramico DN 200 mm. ml23,4Altro: Portata media giornaliera mc/h46,8Altro: Portata massima mc/h


Valoresoglia

Contestoiniziale

2000Popolazione interessata N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

100Incremento reflui destinati al riuso %

Pagina 229 di 398



Titolo:Completamento rete fognatura nera, S. Donato di Lecce


Localizzazione:

Con l'intervento di completamento realizzato, sono servite dalla rete fognaria cittadina circa il 97% delle abitazioni, che attraverso i collettori intercomunali, riescono a recapitare i reflui al depuratore consortile.


Proposta



Regione Provincia ComuneSAN DONATO DI LECCELECCEPUGLIA

Descrizione:Il progetto generale dell'opera ha riguardato la realizzazione della rete fognaria nel comune di S. Donato di Lecce e nella frazione di Galugnano ed i relativi collettori di collegamento al depuratore consortile, per un importo complessivo iniziale di L. 2.800.000.000.Le opere sono state eseguite, secondo il progetto originario del 1981, in tre stralci dal 1984 al 1997 per un importo di L. 1.660.256.287.L'intervento in oggetto si riferisce al completamento delle reti fognarie interne al comune di S. Donato e alla frazione di Galugnano, e dei collettori di collegamento intercomunali al depuratore consortile, consentendo la funzionalità di tutta la rete già realizzata.

Ente attuatoreCOMUNE DI SAN DONATO DI LECCE


Servizio offerto:La realizzazione dei tratti di fognatura mancanti e dei collettori di collegamento intercomunali al depuratore consortile, consentono la funzionalità di tutto il processo di smaltimento.

Beneficiari:Gli abitanti del comune di S. Donato di Lecce e della frazione di Galugnano.


ACQUEDOTTO PUGLIESE SPAGestore:

1,446


effettivo

1,653





53


483,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Durante il corso dei lavori sono state concesse quattro proroghe per complessivi 426 giorni, ed i lavori sono stati sospesi per ulteriori 56 giorni.

Motivazioni:

Pagina 230 di 398

La messa in funzione della rete realizzata nel comparto D necessita dell'impianto di sollevamento, per il quale sono state realizzate con l'intervento di completamento le sole opere civili. Le attrezzature dell'impianto saranno oggetto di un nuovo appalto.

Note:


9025Altro: Tronchi fognari in grès ceramico DN 200 mm. ml1777Altro: Tronchi fognari in PVC DN 200 mm. ml425Altro: Condotta premente in ghisa sferoidale DN 100 mm. ml1Altro: Attraversamento ferroviario N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

5800Popolazione interessata N.Altro: Completo recapito dei reflui al depuratore consortile Si

popolazione interessata 5800% soddisfacimento domanda attuale 0,97


Valoresoglia

Contestoiniziale

50Incremento quantità acque depurate %

Pagina 231 di 398



Titolo:Politecnico di Bari - Interventi di bonifica del MECA e delle opere di ripristino presso alcuni edifici della facoltà di Ingegneria


Localizzazione:

L''intervento è stato realizzato ed ha conseguito i seguenti risultati:- resi agibili circa 4.850 mq- resi più sicuri, funzionali e confortevoli circa 3.900 mq- incrementato il numero di posti aula di circa 160 unità- risanamento energetico con conseguente riduzione del 15% di gas per riscaldamento





Regione Provincia ComuneBARIBARIPUGLIA

Descrizione:L'intervento riguarda i lavori per la bonifica dei materiali edilizi conteneti amianto presenti in alcuni edifici della facoltà di ingegneria del Politecnico di Bari e le conseguenti opere di ripristino in accordo alle vigenti normative sulla sicurezza del lavoro

Ente attuatorePOLITECNICO DI BARI


Servizio offerto:Didattica e ricerca

Beneficiari:Studenti, docenti, ricercatori e personale tecnico/amministrativo


POLITECNICO DI BARIGestore:

Pagina 232 di 398

2,181


effettivo

2,181





7


607,00

607,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



L'incremento di tempo nella realizzazione è motivato dalla scelta dell 'appalto concorso come modalità di gara che ha allungato il periodo di assegnazione ma ha consentito la redazione di un progetto esecutivo che prevedeva la suddivisioni i 7 lotti ed il mantenimento della funzionalità complessiva delle strutture del politecnico e della relativa attività didattica.

Motivazioni:



nd 8750Superficie oggetto di intervento Mqnd 160Altro: - numero posti aula N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 73300Nuove superfici rese disponibili Mq 68450 ndnd 3900Superfici ristrutturate Mq 3900 ndnd -15Altro: - Risanamento energetico, riduzioneconsumo gas

riscaldamento% nd

nd 160Altro: -Incremento numero posti aula N. ndnd 6,7Altro: superficie per studente mq/studente 6,2 12



Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 11326Incremento studenti N. 10846 ndnd 1900Altro: -Incremento immatricolazioni N. 1500 nd

Pagina 233 di 398



Titolo:Risorse idriche: collettore reflui, Lecce


Localizzazione:

In attesa dei collaudi finali riferiti agli impianti di fitodepurazione, la valutazione positiva deriva dalla eliminazione del canale a cielo aperto che recapitava i reflui provenienti dall'impianto di depurazione di Lecce nella zona turistica di S. Cataldo compromettendone la balneazione.


Proposta



Regione Provincia ComuneLECCELECCEPUGLIAVERNOLE

Descrizione:Il progetto ha riguardato la realizzazione di un collettore a terra e di una condotta a mare per il convogliamento dei reflui provenienti dagli impianti di depurazione della città di Lecce e del consorzio ASI al fine di consentire, tramite il recapito degli stessi reflui in mare aperto, il risanamento e la rinaturalizzazione del tratto di costa compreso fra la zona balneare di S. Cataldo e la zona umida di interesse internazionale denominata "Le Cesine".L'intervento si è articolato in 3 lotti distinti:- il primo ha interessato la realizzazione dei collettori (circa 8 Km quello di terra, e 3 Km quello a mare) e l'esecuzione della stazione di pompaggio.- il secondo ha riguardato il sistema di monitoraggio e telecontrollo dell'impianto di spinta, l'istallazione del gruppo elettrogeno, la realizzazuione della pista ciclabile ed il rivestimento in pietra della stazione di pompaggio.- l'intervento di completamento che costituisce il terzo lotto ha riguardato la realizzazione di due impianti di fitodepurazione uno nella zona denominata "Orto Botanico" e l'altro nell'area antistante "Le Cesine", la zona umida classificata di interesse Comunitario e Internazionale in base al trattato di Ramsar del 1978.I due impianti di fitodepurazione consentiranno l'utilizzo di una parte delle acque reflue già trattate a livello terziario per mantenere costante il livello idrico delle paludi, in passato oggetto di moria di pesci e volatili per siccità, per soddisfare le crescenti necessità irrigue della zona interessata da strutture golfistiche, nonché per garantire anche riserve idriche antincendio all'interno dell'oasi in una zona interessata da incendi sempre più frequenti. Le aree interessate dagli interventi di fitodepurazione hanno un'estensione di circa 8.000 mq nell'area dell' Orto Botanico in comune di Lecce e di circa 16.000 mq nell'area delle "Cesine" in comune di Vernole.

Ente attuatoreCOMUNE DI LECCE


Servizio offerto:L'eliminazione del canale a cielo aperto che convogliava i reflui provenienti dalla città di Lecce e dal consorzio ASI che sfociava nelle immediate vicinanze dei lidi balneari e dell'idrovora che governa il livello dell'acqua delle paludi dell'oasi ha permesso di eliminare i problemi dovuti all'inquinamento da "massicce presenze di contaminazione fecale" ed evitare le ripetute emissioni di ordinanze di divieto della balneazione da parte del Sindaco del Comune di Vernole.Inoltre il livello di depurazione più elevato che l'intervento di completamento ha permesso grazie agli impianti di fitodepurazione, consente il riutilizzo delle acque sia per irrigazione delle aree limitrofe delle strutture golfistiche, sia per garantire il livello delle paludi dell'oasi considerata di particolare pregio naturalistico.

Beneficiari:I residenti dei comuni di Lecce e Vernole e, più in generale, gli abitanti del tratto di costa interessato.


CONSORZIO DI BONIFICA UGENTA DI LI FOGGIGestore:

Pagina 234 di 398

12,411


effettivo

2,298





39


1.141,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



La suddivisione in lotti funzionali e la complessità dell'opera considerata "pilota" nella fitodepurazione hanno comportato un ritardo nella realizzazione dell'intervento superiore a tre anni.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo10. Difficoltà inerenti i flussi di finanziamento.


100000 100000Abitanti interessati N.100.0008 8Altro: Condotta di terra in cls DN 630 mm. Km

2,3 2,3Altro: Condotta sottomarina in acciaio DN 1000 mm. Km200 200Altro: Diffusore in acciaio DN 900 mm. ml200 200Altro: Diffusore in acciaio DN 600 mm. ml200 200Altro: Diffusore in acciaio DN 400 mm. ml


Valoresoglia

Contestoiniziale

1260 1260Altro: Portata della condotta sottomarina lit/sec.600 600Altro: Capacità di trattamento degli impianti di fitodepurazione lit/sec.

Pagina 235 di 398



Titolo:Edilizia demaniale: delelgazione regionale Corte dei Conti


Localizzazione:

La realizzazione delle opere è avvenuta secondo le indicazioni progettuali, risultano efficaci gli adeguamenti alla normativa antincendi ed è stato raggiunto un buon livello di benessere dovuto al nuovo impianto di climatizzazione.Oltre ai lavori previsti dal progetto principale,durante il corso dei lavori , è stata predisposta una perizia di variante che ,pur rimanendo nei costi di progetto,ha consentito il recupero dei locali del seminterrato da destinare ad archivio di piano (circa 680 mq.) e ,conseguentemente ,una migliore distribuzione degli spazi degli uffici nei vari piani dell'edificio.






Descrizione:L'edificio demaniale in oggetto è un fabbricato multipiano che ospita numerosi uffici statali quali la Delegazione Regionale della Corte dei Conti, la Procura della Corte dei Conti, la Sezione Giurisdizionale e la Ragioneria dello Stato. L'interevento realizzato si riferisce all'istallazione dell'impianto di climatizzazione estivo/invernale e all'adeguamento alle norme di prevenzione incendi nell'edificio suddetto. L'importo complessivo dell'opera è risultato di 1755,9 mgl di euro di cui 1492,6 finanziato dal CIPE sulla legge di completamento 208/98. L'intervento di completamento ha previsto anche lo smantellamento del vecchio impianto termico e la realizzazione al piano seminterrato nei locali dell'ex caldaia dei nuovi archivi.

Ente attuatoreMINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI - PROVVEDITORATO REGIONALE ALLE OPERE PUBBLICHE PER LA PUGLIA


Servizio offerto:Migliorate e sicure condizioni di lavoro del personale

Beneficiari:Personale impiegato presso i vari uffici della Corte dei Conti di Bari

Asse: Asse 5 Città Settore: Edilizia demaniale Tipologia: Edilizia demaniale

Gestore:

Pagina 236 di 398

1,704


effettivo

1,493





18


601,00

598,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



L'intervento pur avendo subito ritardi nell'esecuzione dei lavori ha sempre consentito il normale svolgimento delle attività istituzionali degli uffici pubblici ospitati nello stabile.

Motivazioni:



3704 4384Superficie struttura Mq9948,8 9948,8Altro: Volume climatizzato Mc.


Valoresoglia

Contestoiniziale

82Numero fruitori delle strutture N.

Pagina 237 di 398



Titolo:Progetto di adeguamento dell'adduttore Fortore e completamento dei settori sottesi delle vasche n. 7 e n. 8 del Nord Fortore (C.B. Capitanata)


Localizzazione:

L'adeguamento dell'impianto irriguo ha consentito la trasformazione delle colture praticate nelle aree interessate da non irrigue (grano) a irrigue (ortaggi, frutteti), con conseguente incremento fino a 5 volte del valore aggiunto delle stesse e incrementando al contempo il livello occupazionale fino a 4 volte.


Proposta



Regione Provincia ComuneCHIEUTIFOGGIAPUGLIASERRACAPRIOLA

Descrizione:Il distretto n° 8 del comprensorio irriguo del Nord Fortore è collocato nella parte settentrionale della provincia di Foggia e interessa le aree ricadenti nei comuni di Chieuti e Serracapriola, riguarda una superfice complessiva attrezzata di circa 8.425 ha, 2.100 dei quali sottesi alle vasche n° 7 e n° 8 non hanno mai potuto beneficiare dell'apporto idrico del consorzio. Ciò era dovuto alla insufficiente erogazione delle portate attraverso l'adduttore Fortore e all'inadeguatezza di gran parte delle tubazioni distributive sottese alle vasche 7 e 8 tutte in cemento amianto classe B.L'intervento ha riguardato il raddoppio della capacità dell'adduttore con una tubazione in ghisa di diametro 900 mm. per una lunghezza complesiva di ml. 3.140, l'adeguamento puntuale della tratta in parallelo denominata "Melanico" di ml 4.535, ed il rispristino della rete di ripartizione e distribuzione tramite la sostituzione delle tubazioni originarie in cemento amianto con tubazione in ghisa ed in PVC di diametri da 500 mm. a 125 mm.

Ente attuatoreCONSORZIO BONIFICA CAPITANATA - FOGGIA


Servizio offerto:Possibilità di irrigazione delle aree ricadenti a nord del distretto n°8, prima limitata dalla ridotta capacità di portata dell'adduttore Fortore e dall'inadeguatezza della rete distributiva originaria in cemento amianto classe B.

Beneficiari:Le aziende agricole poste a nord del distretto n°8 ubicate nei comuni di Chieuti e Serracapriola

Asse: Asse 1 Risorse naturali Settore: Dighe e reti idriche Tipologia: Altro

CONSORZIO DI BONIFICA CAPITANATA - FOGGIAGestore:

Pagina 238 di 398

6,197


effettivo

5,050





55


379,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Nel corso dei lavori sono state concesse proroghe per un totale di 365 gg.Motivazioni:


45 45Lunghezza rete Km2100 2100Altro: -Ettari di superficie irrigata ha


Valoresoglia

Contestoiniziale

280 280Altro: -Numero aziende agricole N. 280

Pagina 239 di 398



Titolo:Progetto per la realizzazione di by-pass del canale adduttore del Tavoliere (C.B. Capitanata)


Localizzazione:

L'opera risulta funzionante e risponde ai bisogni per la quale era stata prevista. Garantisce quindi durante la stagione primaverile l'alimentazione idrica necessaria alle aziende consorziate per una capacità di circa 500 l/sec., e contemporaneamente di effettuare la necessaria manutenzione al canale adduttore del Tavoliere, che entra in funzione con la stagione estiva.


Proposta



Regione Provincia ComuneTORREMAGGIOREFOGGIAPUGLIA

Descrizione:Il canale adduttore del tavoliere è l'unico vettore a cielo aperto dello schema irriguo del Fortore, soggetto a fenomeni di deposito di particelle solide dovute a dilavamento dei terreni circostanti oltre che perdite dovute alla non perfetta tenuta dei giunti. La necessità di provvedere alla manutenzione sistematica e alla pulizia del canale ha reso necessaria la realizzazione del by-pass.L'intervento consiste nella realizzazione di una condotta in acciaio di diametro 1.000 mm. per un primo tronco e di ml. 6.272; ed un secondo tronco di diametro 900 mm. per ml. 6.520, per una portata media di circa 500 l/sec.L'esecuzione di tale opera permette di mantenere efficienti gli impianti irrigui ottenendo, inoltre, un risparmio di acqua dovuto alla possibilità di operare la manutenzione conservativa ordinaria e straordinaria del più importante vettore idrico dell'intera provincia di Foggia, il canale adduttore del Tavoliere, dal quale dipende l'alimentazione idrica di circa 60.000 ettari del comprensorio del Fortore, durante il periodo iniziale e finale della stagione, quando minore è il fabbisogno idrico delle coltivazioni.



Servizio offerto:La realizzazione del by pass consente nei periodi di basso fabbisogno idrico di garantire l'alimentazione idrica necessaria alle aziende consorziate per una capacità di circa 500 l/sec., e contemporaneamente di effettuare la necessaria manutenzione al canale adduttore del Tavoliere.

Beneficiari:Le circa 15.000 aziende consorziate operanti nel comprensorio irriguo del Fortore.


CONSORZIO BONIFICA CAPITANATA - FOGGIAGestore:

Pagina 240 di 398

8,408


effettivo

4,950





28


0,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Si rileva un ritardo nella entrata in esercizio dell'opera di circa 9 mesi, mentre sono stati rispettati i termini contrattuali per l'esecuzione della stessa.

Motivazioni:

Si sottolinea la notevole riduzione del finanziamento dovuta al ribasso d'asta pari al 47,26%.Note:


13 13Altro: Lunghezza della conduttura by-pass Km


Valoresoglia

Contestoiniziale

17000 17000Altro: -Ettari di superficie irrigata N.15000 15000Altro: -Numero utenti serviti N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

35Altro: -Superficie irrigata rispetto a quella irrigabile %60Altro: Volume di acqua erogata rispetto al fabbisogno %

Pagina 241 di 398



Titolo:Progetto per la realizzazione dello scarico della vasca n. 3 del Distretto 11 (C.B. Capitanata)


Localizzazione:

La realizazione della condotta di scarico ha permesso di aumentare notevolmente la capacità di accumulo della vasca n°3 fino a 95.000 mc.permettendo l'irrigazione dei 3.500 ha. del distretto 11 del Fortore.


Proposta



Regione Provincia ComuneSAN SEVEROFOGGIAPUGLIA

Descrizione:L'intervento ha interessato la realizzazione di una condotta di scarico con partenza dal manufatto all'interno della vasca n° 3 del distretto 11 del Fortore ed arrivo nel canale Radicosa, affluente destro del canale Candelaro. La suddetta condotta è realizzata per circa 2.430 ml. con tubazione interrata in cemento armato di diametro 1.000 mm. e per ml. 1.255 con canale a cielo aperto di m. 2 di fondo e scarpa delle pareti.



Servizio offerto:La realizzazione della condotta di scarico permette di aumentare la capacità della vasca n° 3 portandola fino al massimo invaso di 95.000 mc. che, per motivi di sicurezza (sfioro della massima portata, necessità di rapidi svuotamenti), non era mai stato possibile ottenere prima. In questo modo si ottiene una migliore gestione del servizio di erogazione e una sua maggiore elasticità, adeguata alle richieste dell'utenza.

Beneficiari:Le aziende agricole ricadenti nell'area del distretto n°11 nel comprensorio del Fortore.


CONSORZIO BONIFICA CAPITANATA - FOGGIAGestore:

1,394


effettivo

1,200





20


143,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Durante il corso dei lavori è stata concessa una proroga di giorni 144 a seguito dell'approvazione di una perizia di variante, con diminuzione di spesa.

Motivazioni:

Pagina 242 di 398


3685 3685Altro: Lunghezza condotta di scarico ml


Valoresoglia

Contestoiniziale

95000000 95000000Aumento capacità accumulo Mc. 60000000



Valoresoglia

Contestoiniziale

800 800Altro: -numero aziende interessate N. 8003500 3500Altro: Superficie irrigabile ha 3500

Pagina 243 di 398



Titolo:Recupero complesso conventuale S. Teresa dei Maschi, Bari


Localizzazione:

Ottimo il recupero architettonico del complesso, eccellente la gestione e la conduzione della biblioteca.






Descrizione:Il progetto riguarda il recupero architettonico e funzionale dell'antico complesso conventuale di Santa Teresa dei Maschi da destinare a nuova sede della Biblioteca Provinciale "De Gemmis". Gli interventi , articolati in 3 lotti, sono stati finanziati inizialmente dalla regione Puglia a valere sulle disponibilità del POP Puglia -primo e secondo triennio 94/96- mentre per l'ultimazione degli stessi e per la messa in funzione della struttura (III lotto), è stato necessario far ricorso ai fondi di completamento previsti dalla legge 208/98. Il progetto finanziato ha consentito la fruizione dello specifico moumento in un programma di riqualificazione del centro storico di Bari, nell'ambito del quale sono stati di recente ultimati i lavori di restauro di n. 3 edifici prospicienti il complesso conventuale, destinati rispettivamente a sede della Soprintendenza Archivistica della Puglia , sede della Soprintendenza Archeologica per la Puglia, e Mediateca con annessa sala video-tele conferenze del Politecnicodi Bari.

Ente attuatoreAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE - BARI

Amministrazione competente:REGIONE PUGLIA

Servizio offerto:La realizzazione del progetto ha permesso il trasferimento in una sede adeguata della Biblioteca Provinciale "De Gemmis" la quale per consistenza archivistico-libraria è fra le più importanti del Mezzogiorno.

Beneficiari:La popolazione della città di Bari.


BIBLIOTECA PROVINCIALE S.TERESA DEI MASCHI - DE GEMMISGestore:

Pagina 244 di 398

9,036


effettivo

3,615





17


992,00

871,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Si sono riscontrati ritardi nell'espletamento delle procedure propedeutiche all'effettivo avvio dei lavori, a seguito del ritrovamento di reperti archeologici e della conseguente redazione della relativa perizia di variante.

Motivazioni:


Nonostante la struttura risulta funzionante da circa 2 anni, non è stato ancora rilasciato il collaudo dell'opera.Il RUP comunica che il Comune di Bari, ente attuatore dei primi 2 lotti, non ha mai attivato le necessarie procedure, e a tutt'oggi non è stato emesso il certificato di agibilità.

Note:


3000 3000Superficie area interessata Mq2 2Altro: - N° aule di consultazione create N.3 3Altro: - N° aule di lettura create N.

3000 3000Altro: - Superficie oggetto d'intervento destinata alla biblioteca Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

390Altro: - Capacità dei locali (numero posti a sedere) N.500Altro: - N° periodici a disposizione N.

70000Altro: - N° volumi a disposizione N.600 1200Altro: - Numero di visitatori mensili N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

60Incremento numero visitatori %10Altro: - Collaborazioni con istituti e biblioteche del territorio (anno) N.5Altro: - Collaborazioni con istituti e biblioteche nazionali (anno) N.25Altro: -N° eventi culturali nell'anno N.

Pagina 245 di 398



Titolo:Costruzione collettori esterni fogna nera, Acquaviva delle Fonti


Localizzazione:

I nuovi collettori hanno di fatto completato l'anello esterno della rete fognaria cittadina, permettendo di servire i nuovi insediamenti sia abitativi che industriali come la zona artigianale ed il nuovo ospedale, risolvendo il grave problema dei frequenti intasamenti fognari con le relative conseguenze igienico-sanitarie.


Proposta



Regione Provincia ComuneACQUAVIVA DELLE FONTIBARIPUGLIA

Descrizione:L'intervento di completamento riguarda la realizzazione dei collettori fognari esterni all'abitato di Acquaviva delle Fonti denominati A, B, C e D, che si sviluppano rispettivamente per una lunghezza di circa 2.101,65 m., 1.961,40 m., 619,30 m. e 481,50 m. con un diametro per i primi due pari a 400 mm. realizzati in PVC pesante, mentre gli altri due realizzati in gres ceramico con diametro pari a 300mm. Il tratto A prevede l'attraversamento della linea ferroviaria tramite spingitubo con guaina in acciaio di diametro pari a 600 mm.; il collettore B riguarda la realizzazione di un ponte-tubo di 18 campate da m. 6,00 l'una, e un attraversamento della strada provinciale Acquaviva - Adelfia tramite spingitubo con guaina in acciaio di diametro pari a 600 mm.; il tratto C si sviluppa lungo la via per Adelfia, mentre il collettore D si sviluppa lungo la provinciale Acquaviva - Casamassima. I suddetti collettori servono principalmente il nuovo ospedale di Acquaviva delle Fonti, la zona artigianale con oltre 100 aziende insediate, e le case di privati che si trovano lungo il tragitto del collettore stesso per un totale di circa 500 abitanti.Il sistema di collettori fognari permette di convogliare i reflui al nuovo depuratore cittadino realizzato contestualmente ai collettori stessi.

Ente attuatoreCOMUNE DI ACQUAVIVA DELLE FONTI


Servizio offerto:Il nuovo collettore completa la rete fognaria cittadina permettendo il rispetto della normativa vigente, risolvendo il grave problema dei frequenti intasamenti fognari e delle relative conseguenze igienico-sanitarie.

Beneficiari:Le 130 aziende insediatesi nella nuova zona P.I.P. artigianale, e soprattutto il nuovo polo ospedaliero di Acquaviva delle Fonti, destinato a ricoprire un ruolo importante come centro di eccellenza a livello regionale.



Pagina 246 di 398

11,879


effettivo

2,117





37


443,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I lavori sono stati sospesi 2 volte per circa 9 mesi, sono state concesse 2 proroghe per un totale di circa 7 mesi.Motivazioni:


1961,4Altro: Collettore B in PVC pesante DN 400 mm. metri619,3Altro: Collettore C in gres ceramico DN 300 mm. metri481,5Altro: Collettore D in gres ceramico DN 300 mm. metri

2101,65Altro: Collettore A in PVC pesante DN 400 mm. metri


Valoresoglia

Contestoiniziale

20000Popolazione interessata N.129Altro: Numero aziende artigianali N.

Pagina 247 di 398



Titolo:Ampliamento reti fognarie interne del depuratore cittadino, Andria


Localizzazione:

La realizzazione dell'intervento a permesso di razionalizzare la rete idrica creando nuove utenze ed aumentando la disponibilità di acqua procapite, di eliminare lo sversamento dei reflui nella vecchia rete fatiscente e nelle fosse settiche scongiurando situazioni di pericolo puer la salute pubblica, di attivare l'entrata in esercizio del depuratore inutilizzato da 14 anni.


Proposta



Regione Provincia ComuneANDRIABARIPUGLIA

Descrizione:L'intervento si riferisce alle opere di completamento del sistema idrico e fognario dell'abitato di Montegrosso, frazione di Andria (FG).Il depuratore esistente realizzato negli anni '90 non era mai entrato in esercizio, ed il recapito della fognatura nera era costituita da alcune fosse settiche posizionate alla periferia dell'abitato con conseguenti situazioni di pericolo per la salute pubblica.I lavori relativi hanno riguardato essenzialmente i seguenti punti:1) Razionalizzazione della rete idrica e fognante mediante il rifacimento di alcuni tratti di condotta, realizzazione di nuovi tronchi in ghisa sferoidale per la rete idrica ed in gres ceramico per quella fognante, relativi collegamenti alle reti urbane.2) Sistemazione del sito del serbatoio idrico, profilatura e regolarizzazione delle scarpate, recinzione protettiva. 3) Adeguamento del processo dell'impianto di depurazione esistente con l'individuazione del recapito finale mediante campo di smaltimento.

Ente attuatoreCOMUNE DI ANDRIA


Servizio offerto:Razionalizzazione della rete idrica con sostituzione delle vecchie tubazioni con nuove condotte in ghisa sferoidale e la realizzazione di tronchi per 100 nuove utenze.Sostituzione di tratti della vecchia rete fognaria con condotte in gres ceramico, realizzazione di tronchi per 30 nuove utenze.Adeguamento dell'impianto di depurazione con la finalità di rispettare i parametri di legge prima dello smaltimento dei reflui nel nuovo campo di smaltimento ubicato nella zona retrostante il depuratore stesso.

Beneficiari:Gli abitaniti della frazione di Montegrosso.



Pagina 248 di 398

1,210


effettivo

1,085





23


125,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Durante il corso dei lavori si è verificata una sospensione di giorni 27 ed è stata concessa una proroga per eseguire i lavori di perizia di 90 giorni.

Motivazioni:


376,1Altro: Collettori in ghisa sferoidale DN 100 mm. metri320,5Altro: Collettori in gres ceramico DN 200 mm. metri

15Altro: Nuove linee impianto di depurazione N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

800Popolazione interessata N.



Valoresoglia

Contestoiniziale


Pagina 249 di 398



Titolo:Completamento rete di fogna bianca comunale, Cellino San Marco


Localizzazione:

L'intervento realizzato consente di smaltire le acque meteroriche evitando il ripetersi di fenomeni di allagamento che sistematicamente si presentavano nei periodi di maggiore piovosità con gravi disagi anche sotto il profilo della pubblica incolumità.


Proposta



Regione Provincia ComuneCELLINO SAN MARCOBRINDISIPUGLIA

Descrizione:Il programma per la realizzazione della rete di fognatura bianca del centro abitato di Cellino S. Marco è iniziato nel 1983 ed è stato eseguito parzialmente in cinque successivi stralci.Il progetto generale prevedeva la raccolta delle acque meteoriche in 6 distinti bacini imbriferi, ed il successivo smaltimento nel canale denominato "Infocaciucci" che scorre in direzione di S. Pietro Vernotico. Partendo dai bacini imbriferi individuati si è realizzato il completamento della rete secondo il seguente schema di intervento:1 - Rete di raccolta dalle varie zone dell'abitato mediante un collettore principale che attraversa longitudinalmente il centro abitato;2 - Convogliamento delle acque dai collettori secondari, dalle diverse zone, al collettore principale.

Ente attuatoreCOMUNE DI CELLINO SAN MARCO


Servizio offerto:L'opera di costruzione e potenziamento della fognatura pluviale consentirà un miglior deflusso delle acque meteoriche e quindi una più confortevole fruibilità delle vie urbanbe sia dei veicoli che dei pedoni anche in situazioni di forti precipitazioni, eliminando inoltre le problematiche connesse ai frequenti allagamenti.

Beneficiari:Gli abitanti, le aziende agricole e le industrie del comune di Cellino S. Marco.


COMUNE DI CELLINO S. MARCOGestore:

Pagina 250 di 398

3,830


effettivo

1,983





12


-3,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Nonostante nel corso dei lavori si è resa necessaria la redazione di una perizia di variante per la presenza di sottoservizi non segnalati nelle mappe degli Enti Gestori, l'impresa è riuscita a portare a termine i lavori nei tempi contrattuali previsti.

Motivazioni:



109Altro: Estensione totale dei bacini imbriferi ha1674Altro: Lunghezza tubazioni DN 300 mm. ml3128Altro: -Lunghezza tubazioni DN 400 mm. ml4686Altro: -Lunghezza tubazioni DN 600 mm. ml4080Altro: -Lunghezza tubazioni DN 800 mm. ml

1236,44Altro: --Lunghezza tubazioni DN 1000 mm. ml


Valoresoglia

Contestoiniziale

13,6Altro: Capacità massima di smaltimento espressa in mm/h N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

109Altro: Superficie totale interessata (intero comune) ha

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Titolo:Ampliamento rete fognaria interna- impianto depurazione previa immissione nel collettore principale già realizzato, Cisternino


Localizzazione:

I nuovi collettori fognari rispettano pienamente le indicazioni progettuali consentendo il recapito al depuratore cittadino delle nuove aree insediative, l'adeguamento del depuratore stesso consente il trattamento secondo la norma anche delle maggiori portate.


Proposta



Regione Provincia ComuneCISTERNINOBRINDISIPUGLIA

Descrizione:L'intervento si riferisce al completamento della rete fognaria cittadina relativa soprattutto alla zona nord-est dell'abitato. La particolare altimetria di Cisternino, ha comportato la realizzaziuone di tre impianti di sollevamento tramite i quali i reflui vengono convogliati nel collettore principale prima di essere recapitati nel depuratore e successivamente smaltiti nel sottosuolo attraversouna grave.

Ente attuatoreCOMUNE DI CISTERNINO


Servizio offerto:Ampliamento della rete fognante cittadina nelle zone non ancora servite e di futura espansione, potenziamento di alcuni tratti della fognatura esistente, adeguamento dell'impianto di depurazione con un sistema di grigliatura meccanica.

Beneficiari:Gli abitanti del comune di Cisternino.




effettivo

0,539





26


278,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I lavori sono stati sospesi per circa 8 mesi per l'approvazione di una perizia di variante, ed è stata concessa una proroga di giorni 40.

Motivazioni:

Pagina 252 di 398


2055Altro: Nuovi collettori in gres ceramico DN 200 mm. metri1Altro: Sistema di grigliatura meccanica N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

15Incremento rete fognaria %1950Popolazione interessata N.



Valoresoglia

Contestoiniziale


Pagina 253 di 398



Titolo:Risanamento distribuzione rete idrica, Foggia


Localizzazione:

L'intervento ha permesso di sostituire la condotta in cemento amianto con una nuova condotta in ghisa sferoidale, in modo da rispettare la nuova normativa in merito alla presenza di amianto, ampliare il numero degli allacci, con conseguente miglioramento del servizio di erogazione ed ottenere la riduzione delle perdite di acqua potabile lungo il tratto interessato.


Proposta



Regione Provincia ComuneFOGGIAFOGGIAPUGLIA

Descrizione:Sostituzione di un tratto della condotta principale della rete idrica del comune di Foggia in cemento-amianto con nuova condotta in ghisa sferoidale, per un tratto complessivo di ml. 3.440, 2.100 dei quali per un diametro di 400 mm, 750 ml. per un diametro di 300 mm. e i rimanenti 590 ml. per un diametro di 200 mm.

Ente attuatoreCOMUNE DI FOGGIA


Servizio offerto:L'intervento ha permesso di sostituire la condotta in cemento amianto con una nuova condotta in ghisa sferoidale, in modo da rispettare la nuova normativa in merito alla presenza di amianto, ampliare il numero degli allacci, con conseguente miglioramento del servizio di erogazione ed ottenere la riduzione di circa il 20% delle perdite di acqua potabile lungo il tratto interessato.

Beneficiari:I circa 30.000 abitanti dei quartieri del quadrante Sud-Est di Foggia, serviti dalla rete idrica cittadina che si genera da viale Ofanto verso il quartiere CEP.



Pagina 254 di 398

2,066


effettivo

1,585





13


88,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



La realizzazione è stata effettuata sostanzialmente nei tempi programmati, in quanto i lavori sono stati sospesi per giorni 27 in concomitanza delle festività natalizie a causa dell'aumento del traffico nella zona e delle proteste da parte dei titolari dei negozi presenti lungo la strada oggetto dell'appalto. Un'ulteriore proroga di mesi 2 è stata concessa per la difficoltà di rintracciare l'ubicazione esatta dei sottoservizi presenti.

Motivazioni:


3542 3217Lunghezza rete ml8100Altro: Volume immesso in rete (iniziale- vecchia condotta) Mc.6760Altro: -Volume immesso in rete (finale- nuova condotta) N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

340Altro: -Riduzione volume perdite Mc.226Dotazione media lorda pro-capite di acqua N. 270



Valoresoglia

Contestoiniziale

Altro: - N.

Pagina 255 di 398



Titolo:Ampliamento ed adeguamento di collettore e fognature del canale Reale (lotto A), Francavilla Fontana


Localizzazione:

L'intervento di completamento ha permesso di portare a termine l'ammodernamento e l'ampliamento della rete fognaria cittadina permettendo il recapito dei reflui, una volta depurati, nel canale Reale, con il conseguente deciso miglioramento delle condizioni igienico-ambientali.


Proposta



Regione Provincia ComuneFRANCAVILLA FONTANABRINDISIPUGLIA

Descrizione:L'intervento si riferisce ad uno dei 6 lotti funzionali, 2 per la piattaforma depurativa e 4 per i nuovi collettori, che costituiscono il progetto generale dell'ampliamento e ammodernamento della rete fognaria della città di Francavilla Fontana.Il lotto A in questione riguarda la canalizzazione fognaria del tratto terminale, a partire dall'attraversamento della S.P. Ceglie Messapica - FrancavillaLo sviluppo totale dei nuovi collettori realizzati in gres ceramico è di circa 5,3 Km.

Ente attuatoreCOMUNE DI FRANCAVILLA FONTANA


Servizio offerto:Ampliamento e ammodernamiento della rete fognaria cittadina.

Beneficiari:Gli abitanti della città di Francavilla Fontana.



14,798


effettivo

2,479





18


123,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I lavori non hanno subito sospensioni, è stata concessa una proroga di 5 mesi.Motivazioni:

Pagina 256 di 398


1751,4Altro: Collettori fognari gres DN 600 ml478,85Altro: Collettori fognari gres DN 500 ml1759,3Altro: Collettori fognari gres DN 400 ml889,25Altro: Collettori fognari gres DN 300 ml460,3Altro: Collettori fognari gres DN 200 ml


Valoresoglia

Contestoiniziale

5000Altro: Acque reflue trattate giornalmente Mc.



Valoresoglia

Contestoiniziale

37000Altro: Numero abitanti N.200Altro: Numero aziende area artigianale N.

Pagina 257 di 398



Titolo:Ampliamento ed adeguamento di collettore e fognature del canale Reale (lotto B), Francavilla Fontana

Codice UVER 7339 Valutazione: Positiva

Localizzazione:

L'intervento di completamento ha permesso di portare a termine l'ammodernamento e l'ampliamento della rete fognaria cittadina permettendo il recapito dei reflui, una volta depurati, nel canale Reale, con il conseguente deciso miglioramento delle condizioni igienico-ambientali.


Proposta



Regione Provincia ComuneFRANCAVILLA FONTANABRINDISIPUGLIA

Descrizione:L'intervento si riferisce ad uno dei 6 lotti funzionali, 2 per la piattaforma depurativa e 4 per i nuovi collettori, che costituiscono il progetto generale dell'ampliamento e ammodernamento della rete fognaria della città di Francavilla Fontana.Il lotto B in questione riguarda il rifacimento dei collettori principali di via D'Angiò, Via Puccini, via Settembrini, via Di Vagno e le fognature di via Francavilla, via Mogavero, via Forleo, via Longo e vico Maggi.Lo sviluppo totale dei nuovi collettori realizzati in gres ceramico è di circa 5,9 Km.

Ente attuatoreCOMUNE DI FRANCAVILLA FONTANA


Servizio offerto:Ampliamento e ammodernamiento della rete fognaria cittadina.

Beneficiari:Gli abitanti della città di Francavilla Fontana.



14,798


effettivo

2,454





20


193,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I lavori non hanno subito sospensioni, è stata concessa una proroga di 4 mesi, e di ulteriori giorni 60 con determina del Responsabile di Procedimento.

Motivazioni:

Pagina 258 di 398


2980,9Altro: Collettori fognari gres DN 500 ml1036Altro: -Collettori fognari gres DN 350 ml

162,25Altro: -Collettori fognari gres DN 300 ml1764,9Altro: -Collettori fognari gres DN 200 ml


Valoresoglia

Contestoiniziale

5000Altro: Acque reflue trattate giornalmente Mc.



Valoresoglia

Contestoiniziale

200Altro: Numero aziende area artigianale N.37000Altro: Numero abitanti N.

Pagina 259 di 398



Titolo:Recupero e ristrutturazione ex complesso monastico S.Domenico, Molfetta


Localizzazione:

La realizzazione dell'intervento di completamento ha consentito la fruizione degli spazi al primo piano destinati dal progetto generale a pinacoteca e centro d'arte e cultura.





Regione Provincia ComuneMOLFETTABARIPUGLIA

Descrizione:L'intervento di completamento,facente parte del più ampio progetto di recupero dell'ex complesso monastico di S. Domenico, si riferisce all'allestimento, all'interno del complesso stesso, delle sale espositive destinate ad ospitare la mostra permanente dedicata alla storia e alla culdella città di Molfetta.

Ente attuatore:COMUNE DI MOLFETTA


Servizio offerto:La realizzazione del progetto ha consentito la creazione di un Polo culturale polifunzionale a servizio della cittadinanza. In particolare all'intedel complesso sono stati realizzate spazi destinati a Biblioteca, Museo della Marineria, Archivio Storico, Sala Convegni, Mediateca, PinacoteSpazi Espositivi per mostre sia permanenti che temporanee.

Beneficiari:


Gestore:

4,493


effettivo

0,516





35


389,00

807,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)





Pagina 260 di 398



Titolo:Recupero e ristrutturazione dell'ex convento San Domenico, Molfetta


Localizzazione:

La ristrutturazione dell’ex complesso monastico del S. Domenico oltre al recupero e la valorizzazione del seicentesco edificio di grande pregio architettonico e storico, ha costituito il presupposto per l’avvio della riqualificazione del patrimonio edilizio del quartiere Catacombe nel centro storico della città di Molfetta. Inoltre il complesso S. Domenico si presenta come un grande contenitore di servizi pubblici culturali polivalenti destinati ad una vasta gamma di utenti inquanto l’inserimento al suo interno della biblioteca civica, dell’archivio storico e della biblioteca comunale offrono un offerta culturale per un pubblico adulto. La mediateca, le sale di proiezione e gli spazi di comunicazione si rivolgono soprattutto ad un pubblico giovane, mentre la ludoteca , la biblioteca per l’infanzia e gli spazi all’aperto sono destinati soprattutto ai bambini.La gestione del complesso si integra con le attività culturali svolte nei due vicini edifici storici (Torrione Passari e Ospedale dei Crociati, recuperati con fondi della stessa Legge di finanziamento) che vengono utilizzati prevalentemente per eventi espositivi.






Descrizione:L'intervento si riferisce alla ristrutturazione dell'ex complesso monastico di S. Domenico come unico grande contenitore culturale pubblico nell'ambito del Piano di recupero del quartiere Catacombe della città di Molfetta.Il costo originario dell'opera era di L. 7.613.570.000. Il 1° Stralcio pari a 3.000 mln di lire fu finanziato dall'Amministrazione Comunale, i larelativi vennero consegnati il 20/08/1998 ed ultimati in data 19/08/1999.Per il completamento dell'opera si sono resi necessari due distinti finanziamenti sulla Legge 208/98. Il primo oggetto della presente scheda (7si riferisce alle opere di 2° Stralcio per l'importo di 4.600 mln di lire, di cui 3.910 fondi CIPE e 690 fondi comunali, mentre del secondo finanziamento di 1.000 mln di lire, di cui 850 CIPE e 150 di mutuo comunale, si relaziona nella scheda 7409.Le opere di 2° Stralcio hanno riguardato la ristrutturazione dei piani interrato, primo e secondo, nonche la sistemazione dell'area esterna di mezzogiorno.

Ente attuatore:COMUNE DI MOLFETTA


Servizio offerto:La realizzazione del progetto ha consentito la creazione di un Polo culturale polifunzionale a servizio della cittadinanza. In particolare all'intedel complesso sono stati realizzate spazi destinati a Biblioteca, Museo della Marineria, Archivio Storico, Sala Convegni, Mediateca, PinacoteSpazi Espositivi per mostre sia permanenti che temporanee.

Beneficiari:


Gestore:

Pagina 261 di 398

4,442


effettivo

2,376





38


647,00

807,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Ragioni alla base del ritardo7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.98. Altro (vedi dettaglio) - Proroghe




Valoresoglia

Contestoiniziale

100 100Aree recuperate %



Valoresoglia

Contestoiniziale

100Incremento numero visitatori %

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Titolo:Consolidamento statico e recupero funzionale del Torrione Passari nel Centro Antico, Molfetta


Localizzazione:

Il restauro conservativo del Torrione Passari ha di fatto dato il via al recupero di tutto il centro antico della città di Molfetta. Attualmente anche grazie all'azione intrapresa dal Comune, relativa all'aquisizione dei fabbricati abbandonati fatiscenti e pericolanti e la loro successiva vendita all'asta, si stanno recuperando grazie al restauro dei privati, ampie zone del centro storico consentendone il graduale ripopolamento. L'allestimento di mostre ed eventi all'interno del Torrione Passari, contribuisce in modo sostanziale, dandone risalto internazionale, all'intero processo di riqualificazione.






Descrizione:Lintervento di completamento si riferisce alle opere del 2° Lotto del "consolidamento statico e recupero funzionale del Torrione Passari", che riguardano l'aquisizione e il recupero delle unità immobiliari antistanti il torrione stesso, per garantirne l'accesso e quindi la fruibilità.

Ente attuatoreCOMUNE DI MOLFETTA


Servizio offerto:L'opera di completamento del Torrione Passari ha permesso di recuperare la zona più significativa della cortina a mare del centro antico della città di Molfetta, inoltre, le aquisizioni e il restauro delle unità immobiliari antistanti il torrione stesso, hanno consentito l'accesso da parte del pubblico al suo particolarissimo spazio interno, divenuto una delle "Location" più ricercate dagli artisti internazionali di arte moderna, dove alcuni dei quali hanno già esposto con successo le loro opere.

Beneficiari:Il bacino d'utenza al quale si riferisce l'intervento è normalmente di circa 65.000 persone (popolazione della città di Molfetta) ma che durante il periodo estivo, ed in concomitanza di particolari eventi, può considerarsi più che raddoppiato.


COMUNE DI MOLFETTAGestore:

Pagina 263 di 398

0,672


effettivo

0,362





39


731,00

1.164,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I tempi di realizzazione dell'opera hanno subito ritardi sia nell'avvio dei lavori, sia nell'approvazione della perizia di variante da parte della Soprintendenza.

Motivazioni:




Valoresoglia

Contestoiniziale

100Aree recuperate %100Variazione del numero di eventi /servizi %



Valoresoglia

Contestoiniziale

100Incremento numero visitatori %100Incremento presenze turistiche %

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Titolo:Ristrutturazione e restauro dell'Ospedale dei Crociati, Molfetta


Localizzazione:

L'intervento ha permesso di completare con successo il restauro conservativo ed il recupero funzionale dell'edificio denominato Ospedale dei Crociati. Trattasi di un immobile Medievale del XII secolo annesso alla Basilica della Madonna dei Martiri che è situata in un quartiere periferico di edilizia economica e popolare privo di infrastrutture pubbliche. La realizzazione dell'opera ha reso fruibile il sito dall'intera città e regione, consentendo al quartieredi essere funzionalmente collegato alle dinamiche economiche del territorio. Nello specifico, il 2° lotto di completamento ha riguardato sia gli allestimenti interni degli spazi espositivi destinati a mostre, convegni, esposizioni ecc., sia la sistemazione delle aree esterne destinate inizialmente ad ospitare i mezzi nautici recuperati. La struttura che rimane sempre aperta alla libera fruizione da parte dei cittadini, ha fin'ora ospitato, dall'entrata in esercizio avvenuta nel settembre 2002, 14 eventi rilevanti alcuni dei quali hanno riscosso un notevole successo di pubblico.






Descrizione:L'intervento di completamento riguarda la realizzazione del 2° Lotto del restauro conservativo e recupero funzionale dell'edificio denominato Ospedale dei Crociati e dell'area antistante.



Servizio offerto:L'opera di recupero dell'Ospedale dei Crociati ha permesso di ottenere oltre ai locali inizialmente destinati al museo permanente della Marineria Molfettese, ospitato attualmente nei locali dell'ex Convento S. Domenico, anche spazi destinati a mostre temporanee, eventi e convegni. Complessivamente l'area coperta recuperata è di circa 500 mq., mentre l'area esterna, compresa all'interno della recinzione e destinata ad ospitare i mezzi nautici storici, oggetto anch'essa di apposite sistemazioni è dicirca 3.300 mq. Tutto il complesso è aperto alla libera fruizione da parte dei cittadini.

Beneficiari:Il bacino d'utenza al quale si riferisce l'intervento è normalmente di circa 65.000 persone (popolazione della città di Molfetta) ma che nel periodo estivo, ed in concomitanza di particolari eventi, può considerarsi più che raddoppiato.


Gestore:

Pagina 265 di 398

1,963


effettivo

0,878





34


944,00

984,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Il ritardo nell'iter realizzativo dell'intervento è dovuto sopattutto alla variazione di destinazione d'uso dell'edificio,avvenuta in corso d'opera tramite apposita perizia di variante, da museo etnografico della marineria molfettese, a contenitore di eventi culturali quali mostre, rassegne, concerti.

Motivazioni:


500 500Superficie area interessata Mq3300 3300Altro: -Superficie area esterna Mq

Pagina 266 di 398



Titolo:Restauro della Basilica Cattedrale Madonna della Madia, Monopoli - Progetto integrato


Localizzazione:

Il restauro e il consolidamento statico della Basilica ha permesso la conservazione del bene, garantendo un grado di sicurezza per la popolazione.


Proposta



Regione Provincia ComuneMONOPOLIBARIPUGLIA

Descrizione:L'intervento di restauro della Basilica Cattedrale Madonna della Madia ha interessato principalmente i seguenti punti:1) Il restauro strutturale del campanile gravemente lesionato e pericolante soprattutto nella zona degli ultimi due piani, sia a causa del particolare degrado della struttura lignea interna al puntale, sia per le gravissime lesioni verticali sulle murature in corrispondenza degli angoli;2) Una generale verifica delle coperture in pessima situazione di tenuta a causa soprattutto dei numerosi e gravi danni determinati dalla caduta di grossi frammenti lapidei dal sovrastante campanile;3) Un intervento sulle facciata principale e sulle laterali, compreso la sostituzione degli infissi ma incentrato soprattutto sul consolidamento e restauro conservativo dei pericolanti pinnacoli di facciata. In particolare il pinnacolo di sinistra appariva gravemente lesionato ed era stato oggetto di un puntellamento di somma urgenza.

Ente attuatoreCOMUNE DI MONOPOLI


Servizio offerto:Restauro e consolidamento statico del campanile, dei pinnacoli e della copertura della Basilica della Madonna della Madia di Monopoli

Beneficiari:Gli abitanti della città di Monopoli, e l'intera collettività alla quale viene restituito un bene di grande pregio storico e architettonico.


COMUNE DI MONOPOLIGestore:

Pagina 267 di 398

1,045


effettivo

0,413





27


357,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I lavori hanno subito una sospensione di circa un anno.Motivazioni:


65Altro: Altezza dei ponteggi metri


Valoresoglia

Contestoiniziale

100Aree recuperate %



Valoresoglia

Contestoiniziale

20Incremento numero visitatori %

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Titolo:Completamento fognatura pluviale, San Pietro Vernotico


Localizzazione:

La realizzazione dell'intervento ha contribuito ad eliminare definitivamente la problematica dei frequenti allagamenti cui era sottoposto l'abitato di San Pietro Vernotico.


Proposta



Regione Provincia ComuneSAN PIETRO VERNOTICOBRINDISIPUGLIA

Descrizione:Il progetto originario, denominato " Variante del progetto generale di fognatura pluviale"aveva l'obbiettivo di eliminare, attraverso la realizzazione di una opportuna rete pluviale, i frequenti allagamenti cui era sottoposto l'abitato di San Pietro Vernotico con i conseguenti sovraccarichi per il depuratore.Questi allegamenti erano provocati dalla morfologia naturale dei luoghi caratterizzata da terreno argilloso che determinava, all'interno del centro abitato, numerosi bacini da cui era possibile allontanare le acque solo attraverso la realizzazione di una rete pluviale. Il progetto,iniziato nel 1989 con cinque lotti esecutivi per una spesa di 1,317 meuro,si arrestò nel 1997 per mancanza di fondi. Risultavano realizzati la parte iniziale e terminale di un collettore che, partendo dal centro abitato ,sfocia nell'esistente canale "Infocaciucci" (canale che attraversa l'intero paese,raccoglie le acque dei paesi vicini e sfocia dopo circa 10 Km a mare) e alcuni tronchi secondari che sfociano nello stesso collettore o nel collettore preesistente.. Il progetto di completamento,finanziato con risorse della legge 208/98 per 4,955 meuro (poi riderteminato per 3,816 meuro) ha riguardato il completamento del primo collettore, la realizzazione di un secondo collettore, alcuni tronchi di fognatura bianca, la ricostruzione dei canali esistenti e la copertura del canale "Infocaciucci".

Ente attuatoreCOMUNE DI SAN PIETRO VERNOTICO


Servizio offerto:Eliminazioe degli allagamenti tramite lo scarico delle acque meteoriche di dilavamento proveniente da rete fognaria separata nel corpo idrico superficiale denominato Canale "Infocaciucci"previo trattamento di grigliatura e dissabbiatura.

Beneficiari:La popolazione del comune che raggiunge circa 15.000 abitanti residenti.


IL CONSORZIO DI BONIFICA DELL'ARNEO SUBENTRERÀ ALL'ENTE PER LO SVILUPPO DELL'IRRIGAZIONE IN PUGLIA.

Gestore:

Pagina 269 di 398

5,133


effettivo

3,816





53





(c-a)

(d)

(b)

(c)



Il progetto ha subito un allungamento dei tempi di realizzazione a causa della necessità di predisporre due perizie di varianteper apportare modifiche per la presenza di ulteriori reti e sottoservizi interferenti co n i tracciati delle condotte

Motivazioni:



13337 13337Lunghezza rete metri305 305Altro: -pozzetti N.

3485 3485Altro: -condotte per allacci metri15000 15000Abitanti interessati N.

Altro: condotte pluviali N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

80Altro: Incremento della rete pluviale %100Capacità smaltimento utilizzata %



Valoresoglia

Contestoiniziale

100Altro: Capacità allontanamento acque meteoriche %

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Titolo:Recupero produttivo della città vecchia di Taranto


Localizzazione:

Lo spostamento del mercato ittico all'ingrosso in un sito all'aperto delimitato e sorvegliato permette , indubbiamente ,l'utilizzazione di una struttura che dà maggior affidamento sul controllo qualitativo e quantitativo delle merci trattate con risvolti sanitari e fiscali di immediata evidenza. Tuttavia, si segnala una non ancora piena efficienza della nuova struttura in quanto il Comune non ha ancora individuato il gestore del Mercato anche se da tempo si ipotizza la costituzione di una società a prevalente capitale comunale o l'affidamento all'esistente " Centro ittico tarantino spa" a totale capitale comunale e operante nel Mar Piccolo. Al momento svolgono di fatto funzioni di gestione del mercato i tre grossisti,peraltro i più importanti della città, che hanno contribuito al finanziamrnto delle celle frigorifiche e che trattano quasi interamente il commercio del pesce nella città .





Regione Provincia ComuneTARANTOTARANTOPUGLIA

Descrizione:Il progetto è finalizzato al recupero di importanti strutture di talune zone site nella città vecchia di Taranto tramite opere per la sistemazione di Piazza Fontana, Palazzo Pantaleo, Palazzo di Città, e dell'ex Convento di Santa Chiara (all'interno del secondo Chiostro) .La sistemazione del centro storico prevede, inoltre, il trasferimento degli operatori della vendita al dettaglio del pesce in una nuova area, attraverso la realizzazione nel Mar Piccolo di un nuovo Mercato ittico su piattaforma galleggiante, con relativi parcheggi e opere accessorie.Con il precedente finanziamento FIO 1986 (22,467 Meuro ) erano stati realizzati gli interventi di ristrutturazione degli edifici storici e di sistemazione ella Piazza Fontana , mentre i lavori della piattaforma per il mercato ittico , sebbene iniziati , erano stati sospesi per la ato forte opposizione della Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali.La ripresa dei lavori,consentita dal finanziamento a valere sulla legge 208/98 ,è stata effettuata sulla base di un nuovo progetto che individua presso la banchina Marigenimil l'area adatta per la costruzione delle opere a mare ( tre piattaforme galleggianti tra loro collegate, dotate di celle frigorifere, impianti e finiture )e opere a terra ( casa custodi , palazzina Vigili Urbani , servizi igienici e parcheggi ).

Ente attuatoreCOMUNE DI TARANTO


Servizio offerto:Il progetto è destinato alla riqualificazione (anche se per un'area ancora modesta ) del centro storico in quanto ,oltre al recupero di importanti palazzi e la sistemazione delle aree di rispetto,consente,con la realizzazione del nuovo mercato ittico, lo spostamento degli operatori del settore dalla Via Cariati che, nello svolgere l'attività di rifornimento e vendita del pescato, occupano tutta l'area a ridosso di piazza Fontana creando problemi di traffico ,di inquinamento acustico e di igiene.

Beneficiari:Le opere sono a beneficio non solo dei cittadini di Taranto in quanto fruitori del mercato , ma soprattutto degli operatori del settore ittico che pescano nel mar Jonio sulle coste delle province di Taranto e Matera.

Asse: Asse 5 Città Settore: Aree urbane Tipologia: Completamenti o restauri

Gestore:

Pagina 271 di 398

46,999


effettivo

24,593





62


303,00

581,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I ritardi riscontrati nella realizzazione del mercato vanno in prevalenza imputate a resistenze e vischiosità amministrative emerse sia in sede di definizione del contenzioso con l'impresa esecutrice delle opere finanziate con il FIO 1986 , risolto con un accordo bonario gravante sul finanziamento del completamento sia in sede di esecuzione del mercato in relazione all'ottenimento delle autorizzazioni necessarie e alla predisposizione di varianti in corso d'opera.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo1. Incompletezza o carenze del progetto esecutivo.4. Mancato o ritardato rilascio delle previste autorizzazioni.7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.8. Contenzioso in fase esecutiva (sequestro cantiere, controversie con le imprese, fallimenti, ecc…).

Il problema di una più efficiente e trasparente conduzione del mercato, che dovrebbe risolversi con la nomina de Gestore ,sembra trovare ulteriori difficoltà e rinvii stante che il Sindaco di Taranto, come comunicato dal RUP il 28/02/2006, si è dimesso creando evidenti incertezze sulla stabilità della giunta comunale.

Note:


3255 3255Superficie oggetto di intervento Mq920 920Altro: Celle frigorifere Mc.

3550 3550Altro: Fabbricati a terra Mq



Valoresoglia

Contestoiniziale

156 156Altro: -Attracchi pescherecci N. 156312 312Altro: -Pescatori del mercato N. 312

35000 35000Altro: -Pesce scambiato ton/a. 350003 3Altro: Pesce scongelato e sequestrato q./a 3

520 520Altro: Pescherecci Golfo Taranto N. 52086 86Altro: -Piccoli pescherecci N. 8610 10Altro: -Tempo di attesa min. 10

156 156Altro: Tot. Pescherecci N. 15638 38Altro: Violazioni amministrative N. 38

Pagina 272 di 398



Titolo:Completamento impianti di pubblica illuminazione, Trinitapoli


Localizzazione:

L'intervento realizzato corrisponde alle previsioni contenute nella richiesta di finanziamento. Si ritengono, quindi, raggiunti gli obiettivi di funzionalità e fruibilità previsti.L'illuminazione a vapori di sodio ed i particolari lampioni e lanterne in ghisa impreziosiscono tutto il centro storico.


Proposta



Regione Provincia ComuneTRINITAPOLIFOGGIAPUGLIA

Descrizione:Il progetto di risanamento ed ampliamento dell'impianto di pubblica illuminazione della città di Trinitapoli è stato realizzato in fasi successive distinte in lotti. L'intervento di completamento si riferisce al 7° ed 8° lotto riguardanti l'illuminazione del centro storico di Trinitapoli.

Ente attuatoreCOMUNE DI TRINITAPOLI


Servizio offerto:Rifacimento totale degli impianti esistenti obsoleti, realizzazione dei nuovi impianti nelle zone prive di illuminazione pubblica, con il contestuale innalzamento del livello qualitativo dell'arredo urbano dove sono stati installati lampioni e lampade artistiche.

Beneficiari:Gli abitanti della città di Trinitapoli.

Asse: Asse 5 Città Settore: Aree urbane Tipologia: Arredo urbano

COMUNE DI TRINITAPOLIGestore:

2,066


effettivo

0,516





32


504,00

571,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Nei due distinti appalti attraverso i quali è stato realizzato l'intervento è stata concessa la proroga di giorni 60.Motivazioni:

Pagina 273 di 398


61Altro: Installazione di lanterne con mensole a muro N.101Altro: Installazione di pali a stelo unico N.27Altro: Armature stradali tubolari N.83Altro: Lanterne artistiche centro storico N.24Altro: Lampioni artistici in ghisa N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

1Altro: Sistema di controllo di potenza per risparmio energetico N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

15000Altro: Numero abitanti N.107Altro: Dotazione nel centro storico di lampade a vapori di sodio N.

Pagina 274 di 398



Titolo:Completamento rete fognante, Vico del Gargano


Localizzazione:

L'intervento ha permesso di completare il risanamento della rete fognante di Vico del Gargano che con il potenziamento del depuratore (attualmente in corso di ultimazione) potrà garantire il normale smaltimento dei reflui.


Proposta



Regione Provincia ComuneVICO DEL GARGANOFOGGIAPUGLIA

Descrizione:Il progetto di completamento si riferisce al 2° lotto della rete fognaria comunale, pari a circa il 25% della stessa. L'intervento ha riguardato in particolare: risanamento della rete esistente, nuovi tronchi di fognatura nera, nuovi tronchi di fognatura bianca, la realizzazione dei 2 impianti di sollevamento di via Valle del Greco e di via Ischitella e adeguamento funzionale dell'impianto di sollevamento in località Vadotiglia.

Ente attuatoreCOMUNE DI VICO DEL GARGANO


Servizio offerto:Adeguamento e risanamento della rete fognaria esistente e realizzazione dei nuovi tratti a servizio dei realizzandi insediamenti nel comune di Vico del Gargano.

Beneficiari:La popolazione del comune di Vico del Gargano, che è di circa 8.000 abitanti in inverno e 13.000 in estate. Inoltre è previsto l'allaccio di circa 30 utenze di aziende artigiane localizzate nell'area di sviluppo, al momento non ancora in esercizio.


COMUNE DI VICO DEL GARGANOGestore:

2,830


effettivo

1,938





52


1.024,00

1.024,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Complessivamente i lavori sono stati sospesi 7 volte, e a seguitio delle 3 perizie di variante approvate sono stati concessi mesi 13 di proroghe.

Motivazioni:

Pagina 275 di 398


8 8Lunghezza rete Km


Valoresoglia

Contestoiniziale

2 2Incremento rete fognaria Km13000 13000Popolazione interessata N.

Pagina 276 di 398



Titolo:Completamento funzionale dei distretti della zona bassa del comprensorio irriguo sinistra Ofanto con sistema automatizzato di distribuzione regolamentata di acqua agli utenti mediante tessera elettronica di prelievo


Localizzazione:

Il progetto, fortemente innovativo nel campo dell'irrigazione, risponde pienamente agli obiettivi prefissati, consentendo un uso più razionale delle risorse idriche e un più efficiente sistema distributivo, con un grado elevato di soddisfazione e accettazione da parte dell'utenza.


Proposta



Regione Provincia ComuneFOGGIAFOGGIAPUGLIA

Descrizione:L'intervento finanziato con la Legge 208/98 si inserisce nel progetto generale del Comprensorio in Sinistra Ofanto come opera necessaria alla razionalizzazione nella distribuzione della scarsa disponibilità di acqua per usi agricoli.Il progetto prevede l'ammodernamento degli impianti mediante la sostituzione di gruppi di consegna meccanici con gruppi elettronici. Il sistema di consegna mediante tessera elettronica è costituito da:- un gruppo di consegna costituito da una componente idraulica e una elettronica;- tessere elettroniche di prelievo dotate di microprocessore;- sistema di monitoraggio presso la sede del consorzio;- software gestionale dell'intero processo di irrigazione.



Servizio offerto:Il sistema consente di stabilire turni e orari di prelievo, anche diversificati nel corso della stagione irrigua, in moido da gestire in maniera ottimale gli impianti ed individuare con esattezza i singoli consumi con conseguente iscrizione a ruolo delle somme dovute.

Beneficiari:Aziende agricole consorziate operanti nei territori dei comuni di Ascoli, Candela, Cerignola, Margherita di Savoia, Ortanova, San Ferdinando, Stornara, Stornarella, Trinitapoli e Zapponeta.

Asse: Asse 1 Risorse naturali Settore: Dighe e reti idriche Tipologia: Altro

CONSORZIO DI BONIFICA CAPITANATA - FOGGIAGestore:

Pagina 277 di 398

8,215


effettivo

8,196





21


148,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Le due perizie di variante resesi necessarie durante il corso dei lavori: la prima per l'aquisto dei palmari in dotazione al personale di campo, la seconda per l'istallazione di gruppi automatizzati in un distretto diverso da quelli previsti in progetto, hanno determinato uno slittamento del tempo contrattuale di soli 30 giorni.

Motivazioni:


1300 1300Lunghezza rete Km6098 6098Altro: Apparati automatici installati N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

15000 15000Altro: Numero utenti serviti N.24000 24000Altro: Superficie irrigata ha

80 80Altro: Superficie irrigabile rispetto a quella irrigabile %



Valoresoglia

Contestoiniziale

0 0Altro: Numero di aziende aggiuntive N.1 1Altro: Frequenza interruzioni dell'erogazione/anno N.

Pagina 278 di 398



Titolo:Invaso artificiale del Cillerese - Impianto di chiarificazione acquedotto industriale. Completamento e miglioramento opere realizzate con i progetti ASI/INF/187 e SAI/BR/162/2


Localizzazione:

La recinzione dell'invaso del Cillerese consente di salvaguardare l'intera area del bacino riconosciuta come oasi di protezione faunistica. I nuovi laboratori chimici ed il sistema di filtraggio a sabbia consentono un miglioramento qualitativo dell'acqua ad uso industriale fornita, con un abbattimento del grado di torbidità da 4,5 a 1.


Proposta



Regione Provincia ComuneBRINDISIBRINDISIPUGLIA

Descrizione:Le opere di completamento hanno interessato il pieno utilizzo dell'invaso del Cillerese.Come riconosciuta oasi di protezione faunistico ambientale, è stata realizzata la recinzione dell'intero invaso per i circa 9 Km del perimetro, la viabilità di accesso sia al coronamento della diga che ai varchi relativi alle visite di interesse naturalistico.Mentre per quanto riguarda l'approvvigionamento idrico alle imprese dell'area industriale di Brindisi, è stata migliorata la qualità dell'acqua fornita tramite la realizzazioni di un nuovo sistema di filtraggio a sabbia, dei relativi laboratori chimici e del prelievo dei fanghi tramite nastro presse.

Ente attuatoreCONSORZIO PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE E DI SERVIZI REALI ALLE IMPRESE (SISRI - EX CONSORZIO ASI)


Servizio offerto:L'acqua per uso industriale fornita alle imprese che operano nell' ASI di Brindisi.La nuova attività connessa al riconoscimento dell'area dell'invaso come oasi faunistica.

Beneficiari:Le aziende insediate nell'area industriale, la popolazione della provincia di Brindisi.


CONSORZIO PERE LO SVILUPPO INDUSTRIALE E DI SERVIZI REALI ALLE IMPRESE DI BRINDISIGestore:

Pagina 279 di 398

13,000


effettivo

1,415





36


522,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Durante il corso dei lavori sono state concesse n° 2 proroghe di 90 giorni ciascuna e i lavori stessi sono stati sospesi per 340 giorni.

Motivazioni:


9Altro: Lunghezza recinzione area Km6Altro: Nuovi blocchi filtri a sabbia N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

3000Altro: Acqua trattata giornalmente Mc.



Valoresoglia

Contestoiniziale

5000Altro: -Numero visitatori annui N.

Pagina 280 di 398



Titolo:Piattaforma polifunzionale per il trattamento e smaltimento dei rifiuti di origine industriale - Area industriale di Brindisi - Completamento e miglioramento opere realizzate con il finanziamento Casmez PS/SA/BR/1305 Agensud 2724 e BOO5


Localizzazione:

L'entrata in esercizio della piattaforma oltre a consentire la messa in sicurezza di un'area industriale caratterizzata da produzione di reflui tossici e nocivi permette lo smaltimento integrato dei rifiuti industriali stessi consentendo di completare il ciclo di trattamento con la produzione di energia elettrica che viene rivenduta all'ENEL.


Proposta




Descrizione:Il progetto originario prevedeva la realizzazione di un impianto per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti industriali costituito da una linea di incenerimento, da una linea di trattamento reflui, da una discarica controllata e da una centraledi elettrogenerazione per il recupero energetico. A ciò si sono aggiunti, soprattutto in aderenza alle norme previste in materia ambientale, investimenti integrativi, quali i processi di inertizzazione e di detossificazione, attualmente non attivi, che qualificano il sistema impiantistico come piattaforma polifunzionale di rifiuti tossici e nocivi.Il programma finanziato dal CIPE con le risorse della legge 208/1998 ha la finalità di predisporre le condizioni valide per la gestione degli impianti attraverso gli interventi di miglioramento degli impianti di incenerimento e di recupero energetico, necessari dopo il lungo periodo di inattività trascorso per l'ottenimento dell'esercizio provvisorio delle attività e il concomitante fallimento dell'appaltatore. Si sono resi necessari l'inserimento di un sistema di controllo delle emissioni di fumi (impianto Denox), investimenti per la manutenzione della rete fognaria e per il miglioramento delle attrezzature del laboratorio chimico e fisico.Il completamento della piattaforma verrà tuttavia attuato nei prossimi anni con la realizzazione di un piano di investimento volto all'incremento della capacità produttiva degli impianti di inertizzazione e di detossificazione.

Ente attuatoreCONSORZIO PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE E DI SERVIZI REALI ALLE IMPRESE (SISRI - EX CONSORZIO ASI)


Servizio offerto:La realizzazione dell'intervento consente lo smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi anche tossici nocivi, 28.000 tonnellate annue a regime, con produzione di energia elettrica per 4,5 milioni di Kw annui ottenuta dal recupero energetico. Discarica di seconda categoria tipo C - conferimento di 25.000 tonnellate annue per una capacità complessiva di 176.000 mc circa pari a 180.000 tonnellate. Entro il 2007 la piattaforma verrà potenziata con l'impianto di inertizzazione: potenzialità annuale 15.000 tonnellate annue e quello di detossificazione per il trattamento di liquidi contenenti cianuro, cromati, metalli quali cadmio, mercurio, piombo - impianto per il trattamento acidi esausti, scarichi oleosi esausti, percolati di discarica.

Beneficiari:Aziende insediate nell'area industriale di Brindisi - aziende del petrolchimico - altre aziende operanti nell'intero territorio nazionale.


Gestore:

Pagina 281 di 398

39,041

Importo completamento (non attualizzato) (Meuro):

effettivo

6,070





14





(c-a)

(d)

(b)

(c)



Durante il corso dei lavori si è resa necessaria la redazione di una perizia di assestamento ed alcune opere hanno richiesto la VIA da parte del Ministero dell'Ambiente.

Motivazioni:


1Altro: Discarica controllata di II° categoria N.1Altro: Impianto di termoriduzione con produzione di energia N.1Altro: Impianto trattamento reflui N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

250Altro: Portata max trattamento reflui mc/h35000Altro: Quantità rifiuti industriali termodistrutti t/anno176000Altro: Volume rifiuti in discarica controllata Mc.

4672000Altro: Produzione energia elettrica annua (Kw) N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

100Variazione quantità di rifiuti portati in discarica %

Pagina 282 di 398



Titolo:Rinnovo binario rotaia 50 UNI e risanamento massicciata linea Martina Franca-Lecce


Localizzazione:

Il progetto è stato ultimato e la ferrovia risulta in regolare in esercizio con buon gradimento degli utenti come confermato dall'incremento del numero di bigletti venduti nell'ultimo triennio rilevato.





Regione Provincia ComuneMARTINA FRANCATARANTOPUGLIA

Descrizione:Il progetto generale dell'ammodernamento della linea ferroviaria Martina Franca-Lecce,che si sviluppa su di un tronco di 102,588 Km, è finalizzato al miglioramento del confort e la sicurezza di marcia dei treni, nonché alla diminuzione delle spese di manutenzione ordinaria. Dal punto di vista tecnico esecutivo il progetto ha consentito il rinnovo del binario con rotaia 501 UNI e la sostituzione delle attuali traverse in legno con quelle in c.a.p. e contemporaneamente della massicciata. L'intervento,articolato in quattro lotti, prese avvio per i primi 48,81 Km nel 1998 sulla base della copertura finanziaria assicurata dai fondi di cui alla legge 910/86 e alla legge 297/78 , mentre per l'ultimo tratto ( Francavilla Fontana-Lecce- IV lotto) fu necessario utilizzare le disponibilità della legge 208/98/ .

Ente attuatoreFerrovie del sud-est - Gestione commissariale governativa


Servizio offerto: La realizzazione dell'ammodernamento della tratta consente una maggiore sicurezza del trasporto attraverso l'eliminazione di tratti di rallentamento precedentemente dovuti a binari obsoleti, permettendo una velocità massima di 140 Km/ora anche con modifica dei raggi di curva preesistenti.Tuttavia ,l'Azienda non ha puntato sui minori tempi di percorrenza, ma sull'affidabilità e regolarità dei servizi aumentando anche una corsa rispetto al vecchio orario.

Beneficiari:In modo diretto la ferrovia serve le popolazioni dei comuni compresi nel tratto ferroviario , ma in realtà funge da asse portante del sistema dei trasporti delle provincie di Taranto, Brindisi e Lecce.



FERROVIE DEL SUD-ESTGestore:

Pagina 283 di 398

32,741


effettivo

19,918





26


614,00

610,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Il ritardo nella realizzazione delle opere di completamento è dovuto in parte alla definizione di un ricorso presso il TAR Puglia, e alla necessità di predisporre una perizia di variante.

Motivazioni:





Valoresoglia

Contestoiniziale

10Altro: Numero corse giornaliere N. 9



Valoresoglia

Contestoiniziale

342662Incremento medio del numero di passeggeri/anno N. 259229

Pagina 284 di 398



Titolo:Collegamento Guardia Gibara - Terraseo


Localizzazione:

L'opera è stata realizzata nell'ambito del finanziamento disponibile.La realizzazione del progetto consente una velocizzazione del collegamento tra Iglesias e le zone di Terrasea, Villaperuccio, Narcao, Perdaxius, Santadi.




Regione Provincia ComuneCARBONIACAGLIARISARDEGNA

IGLESIAS

NARCAO

PLURICOMUNALE

SILIQUA

Descrizione:Realizzazione ex novo - 4° lotto - del collegamento viario dal centro abitato di Terraseo (CA) ed il bivio in località Guardia Gibara (Villamassargia - S.S. 121).

Ente attuatoreAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE - CAGLIARI

Amministrazione competente:REGIONE SARDEGNA

Servizio offerto:L'opera consente agli abitanti delle zone di Terraseo, Narcao, Perdaxius, Villaperuccio, Santadi e Tratalias di raggiungere il bacino di Iglesias in modo diretto con un risparmio medio di 25 Km.

Beneficiari:

Bacino utenti di Terraseo, Narcao, Perdaxius, Villaperuccio, Santadi, Tratalias ed Iglesias.



AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE - CAGLIARI.Gestore:

Pagina 285 di 398

9,786


effettivo

2,140





27


359,00

359,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Ritardo rispetto ai tempi previsti.Motivazioni:

La data indicata come inizio dei lavori dell'intervento complessivo è indicativa.La popolazione interessata non è desumibile.

Note:


2,2 2,2Lunghezza rete KmAltro: - N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

100 100Incremento medio del numero di veicoli %25 25Altro: - Km. Risparmiati mediamente. Km50 50Altro: Tempo risparmiato. %

popolazione interessata% soddisfacimento domanda attuale 100 100


Valoresoglia

Contestoiniziale

2 2Altro: - Facilitazione del turismo naturalistico N.

Pagina 286 di 398



Titolo:Strada bivio SS. 126 (Guspini), S. Antonio di Santadi


Localizzazione:

Nella pur limitata realtà del guspinese la risistemazione dell'arteria ha costituito reale supporto ad un miglioramento della viabilità locale.





Regione Provincia ComuneARBUSCAGLIARISARDEGNA

CAGLIARI

GUSPINI

PLURICOMUNALE

Descrizione:L'intervento di che trattasi ha comportato la sistemazionedell'ultimo tronco (4+084 Km) della strada che dal bivio S.S.126 (Guspini) porta all'abitato di S. Antonio di Santadi; di questa arteria, lunga in totale circa 25 km, era stato già sistemato un primo tratto (15 km). I lavori hanno comportato l'allargamento della carreggiata da m 5.00 a m. 8.30 (comprese banchine), la risagomatura, la riasfaltatura con la costituzione della fondazione nella parte in allargamento, il posizionamento di guard rail e di recinzioni dei fondi in aderenza, con rete metallica, la costituzione di piazzole di sosta e di opere d'arte minori.

Ente attuatoreAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE - CAGLIARI


Servizio offerto:La sistemazione della strada si inserisce nel programma di pianificazione territoriale della viabilità che la Provincia di Cagliari sta perseguendo allo scopo di facilitare i collegamenti, migliorando la sicurezza di transito e la velocità di collegamento, tra le località di maggiore interesse turistico ed economico del cagliaritano. Occorre inoltre rilevare che l'arteria riveste importanza per l'economia del guspinese in quanto, oltre che servire una zona ricca di insediamenti agro- pastorali, costituisce la via più breve per raggiungere le spiagge del litorale comprese tra S. Antonio di Santadi e la marina di Arbus e quindi soggetta ad intenso traffico turistico.

Beneficiari:Abitanti ed operatori economici dell'area del Guspinese, turisti.



AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI CAGLIARI.Gestore:

Pagina 287 di 398

4,620


effettivo

1,017





23


691,00

919,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Ritardo rispetto ai tempi previsti.Motivazioni:

La data esposta come inizio lavori dell'intervento complessivo è indicativa.Note:


4,084 4,084Lunghezza rete Km8,5 8,5Altro: -allargamento sede stradale ml8 8Altro: -piazzole di sosta N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

Altro: -aumento sicurezza stradale N.Altro: -risparmio tempo percorrenza di transito N.



Valoresoglia

Contestoiniziale

10 10Tempo risparmiato (tempo percorrenza x numero di utenti) %Variazione del numero di incidenti nelle strade oggetto di intervento N.

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Titolo:Riordino irriguo del distretto Serra Arena - 1° stralcio-1° lotto


Localizzazione:

La sostituzione della rete di canalette (perdite d'acqua, furti, ingombro, fatiscenza e frequenti interruzioni di irrigazione) con tubi interrati in pressione, ha ovviato agli inconvenienti sopra elencati ed ha permesso l'utilizzo della tipologia di irrigazione "a pioggia" che consente una maggiore diversificazione delle colture.




Regione Provincia ComuneORISTANOORISTANOSARDEGNA

PALMAS ARBOREA

PLURICOMUNALE

SANTA GIUSTA

Descrizione:Il territorio del distretto irriguo di Serra Arena è diviso in due subdistretti, nord e sud.I due impianti di pompaggio, uno per subdistretto, derivano l'acqua dal canale Adduttore Principale in Sinistra Tirso e la immettono nella nuova rete realizzata con tubazioni in cemento armato precompresso, policloruro di vinile e per gli attraversamenti stradali in acciaio, in sostituzione della preesistente rete di canali a pelo libero.

Ente attuatoreCONSORZIO BONIFICA CAMPIDANO DI ORISTANO - ORISTANO


Servizio offerto:Modernizzazione del sistema di irrigazione - passaggio da canalette a pelo libero a tubazioni interrate in pressione.

Beneficiari:

Aziende agricole consorziate.

Asse:Asse 1 Risorse naturali Settore: Dighe e reti idriche Tipologia: Captazione e adduzione

CONSORZIO BONIFICA CAMPIDANO DI ORISTANOGestore:

Pagina 289 di 398

113,940


effettivo

8,100





29


1.214,00

1.191,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Mancato rispetto dei tempi previsti, evidenziando che i tempi esposti dall'Amministrazione nella richiesta di finanziamento ed utilizzati per il calcolo della data di ultimazione prevista, sono presumibilmente i tempi previsti per la sola esecuzione dei lavori

Motivazioni:

Relativamente agli indicatori di impatto: alla voce "previsto", i dati inseriti fanno riferimento ai valori dell'anno 2003 ed alla voce "effettivo" fanno riferimento all'anno 2004 (il 2005 è in elaborazione). La potenzialità dell'impianto non è attualmente sfruttata a pieno, in quanto la zona risente di una crisi generalizzata del settore.La data esposta come inizio lavori dell'intervento complessivo è indicativa.

Note:


74 74Lunghezza rete Km1000 1000Altro: -portata pompe lit/sec.


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 240Variazione superficie irrigabile ha100 100Riduzione percentuale perdite %



Valoresoglia

Contestoiniziale

950 950Variazione superficie irrigabile ha37 102Altro: -Aziende agricole irrigate N.

9600 8750Altro: -Consumo idrico ha / anno Mc./ha1200000 2100000Altro: -Consumo idrico totale Mc./anno

125 240Altro: -Variazione superficie irrigata ha

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Titolo:Ammodernamento impianti irrigui serviti invaso fiume Posada, Siniscola


Localizzazione:

L' intervento ha annullato le perdite di acqua preesistenti consentendo un risparmio di circa 100.000 mc. /annui ed un risparmio economico sui mancati interventi di manutenzione stimato in 80.000 € /anno. Inoltre l'intervento garantisce la continuità dell'approvvigionamento idrico al potabilizzatore di Fruncu' e Oche, che ha consentito di azzerare i precedenti tempi di fermo impianto (600 ore/anno).





Regione Provincia ComuneSINISCOLANUOROSARDEGNA

Descrizione:Inquadramento generale:La rete irrigua a servizio della piana di Siniscola è stata realizzata negli anni 70 e comprende il serbatoio dell'invaso della diga di Maccheronis sul fiume Posada insieme a reti di adduzione e distribuzione irrigua a servizio di circa 6.300 ha in provincia di Nuoro.L'intervento trattato comprende il ramo di rete irrigua, che parte da vasche di compenso e termina al potabilizzatore di Siniscola e precisamente:-sostituzione di due tubazioni in cemento armato centrifugato, (dal Dn 700 al Dn 400) con un'unica tubazione in ghisa sferoidale del Dn 1.000; necessaria, in quanto le tubazioni preesistenti presentavano un'importante deterioramento (rotture,perdite, interruzioni del servizio). Il tracciato della nuova condotta, si sviluppa parallelamente a quello delle condotte sostituite, limitando al minimo le superfici da espropriare e consentendo di mantenere in esercizio il vecchio acquedotto durante le fasi di costruzioni del nuovo.-interventi di impermeabilizzazione delle vasche di compenso, che manifestavano lesioni con conseguenti perdite idriche.

Ente attuatoreCONSORZIO BONIFICA SARDEGNA CENTRALE - NUORO


Servizio offerto:Sostanzialmente irriguo della piana di Siniscola e di alimentazione del potabilizzatore di Siniscola - loc. Fruncu e Oche a servizio delle aree di Budoni, Siniscola e S. Teodoro.

Beneficiari:Aziende agricole locali consorziate, (n. 760) ed utenze civili ricadenti nelle aree servite dal potabilizzatore, che nel periodo primavera / autunno soddisfano punte stimate di 20.000 abitanti, con una consegna complessiva annua di acqua potabile di circa 1.800.000 mc.


CONSORZIO BONIFICA SARDEGNA CENTRALE - NUOROGestore:

Pagina 291 di 398

94,615


effettivo

5,473





31


713,00

713,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Scostamento dei tempi programmati.Motivazioni:

La data di inizio lavori dell'intervento complessivo, inserita, è indicativa.Note:


8 8Lunghezza rete Km800 800Altro: -portata derivabile complessiva lit/sec.80 80Altro: portata max utilizzabile per usi civili lit/sec.

520 520Altro: -portata max utilizzabile per usi irrigui lit/sec.


Valoresoglia

Contestoiniziale

100 100Riduzione percentuale perdite %100 100Altro: -annullamento fermo impianto potabilizzatore %



Valoresoglia

Contestoiniziale

100 100Riduzione della percentuale di famiglie soggette ad irregolarità nell'erogazione dell'acqua

%

nd 1,6Altro: -volumi idrici utilizzati per usi civili Mil.mc/annond 3Altro: -volumi idrici utilizzati per usi irrigui Mil.Mc.anno

Pagina 292 di 398



Titolo:Schema n. 2 del NPRGA - Potenziamento e rifacimento dorsale rete nord Liscia


Localizzazione:

La realizzazione delle opere in argomento permetterà di collegare gli schemi idrici di cui al Nuovo Piano Regolatore Generale degli Acquedotti ed il potenziamento produttivo dell'impianto in oggetto, garantendo così un più razionale uso delle risorse idriche nella Regione Sardegna.




Regione Provincia ComuneARZACHENASASSARISARDEGNA

PALAU

Descrizione:Il progetto si inserisce in una serie di interventi aventi come obiettivo il potenziamento degli schemi idrici Nord Sardegna (segnatamente gli schemi N.1 "Vignola", N.2 "Liscia", N.3 "Casteldoria"del PRGA). Tale potenziamento si realizza attraverso l'ampliamento delle linee di trasporto, attraverso la realizzazione di infrastrutture che consentono un uso più razionale delle risorse disponibili ed attraverso il mutuo collegamento degli schemi idrici. Il potenziamento e rifacimento della dorsale principale della rete Nord del Liscia riveste un ruolo rilevante in quanto potenzia la capacità di interscambio tra gli schemi idrici.

Ente attuatoreESAF, ENTE SARDO ACQUEDOTTI E FOGNATURE - CAGLIARI


Servizio offerto:

Aumento e miglioramento della disposnibilità idrica sulla fascia costiera nord orientale della Sardegna:I benefici ottenuti con la realizzazione delle opere in progetto sono: - riduzione delle perdite idriche lungo il tracciato delle conodotte; - eliminazione del sollevamento all'impianto del Liscia - eliminazione dei costi di riparazione della vecchia condotta; - miglioramento della gestione dell'impianto di potabilizzazione.

Beneficiari:Gli abitanti dei Comuni di: Bassacutena, La Maddalena, Palau, Santa teresa di Gallura. Numericamente i beneficiari sono circa 40.000 di cui circa la metà risiede permanentemente.


Gestore:

Pagina 293 di 398

15,080


effettivo

15,080





86





(c-a)

(d)

(b)

(c)



Il giudizio di efficienza realizzativa "medio" nasce dalla compresenza di aspetti di natura positiva e negativa, nell'iter realizzativo dell'opera. Positiva è la natura delle opere da realizzare come anche la sufficiente speditezza delle procedure, mentre negativi sono gli aspetti correlati alle due proroghe concesse ed alla perizia di variante, pur se redatta senza aumento di costo per l'amministrazione

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo1. Incompletezza o carenze del progetto esecutivo.5. Cause di forza maggiore (avverse condizioni atmosferiche, calamità naturali, incidenti, scioperi, ecc..).

Va precisato che l'opera si articola su due lotti di cui il primo è stato concluso ed è in esercizio 21/04/2003, mentre il secondo è in corso di esecuzione e verrà presumibilmente terminato in data 29/10/2007

Note:


16Lunghezza rete Km


Valoresoglia

Contestoiniziale

7000Aumento capacità accumulo Mc.40Riduzione percentuale perdite %



Valoresoglia

Contestoiniziale

40000Altro: Popolazione che trae beneficio dalla realizzazione del progetto N.

Pagina 294 di 398



Titolo:Realizzazione PARF, 3° stralcio, Licata


Localizzazione:

La valutazione espressa tiene conto sostanzialmente delle numerose modifiche al tracciato introdotte in corso d'opera e tese ad un miglioramento della rete nonché a rispondere alle esigenze della cittadinanza interessata. Le tre perizie di variante approvate non hanno determinato un vero incremento del valore contrattuale (0,3%) e tale fatto viene valutato positivamente.





Regione Provincia ComuneLICATAAGRIGENTOSICILIA

Descrizione:Si premette che la città di Licata è attraversata dal fiume Salso che la divide:- in una zona orientale (di nuova espansione) dotata di nuovi collettori che recapitano i reflui in un impianto di depurazione operativo dal 2003 ;- in una zona occidentale ove insiste il vecchio centro storico e nel contempo zone di nuova espansione. I reflui di tale zona sversano ancora in mare attraverso una condotta di circa 700 mt. Il progetto, finanziato con la delibera CIPE 52/1999, rappresenta il 3° stralcio del Programma di attuazione della rete fognante (PARF) di Licata ed è finalizzato al completamento della normalizzazione della rete di acque bianche della zona ovest dell'abitato ed alla prosecuzione dei lavori di 2° stralcio mediante il collegamento dei reflui verso la SS 115 (via Palma). In sintesi sono previste le seguenti opere: - realizzazione di collettori e tratti di collettore e rifacimento delle canalizzazioni secondarie nella zona ovest della città, nonché dell'impianto di sollevamento acque bianche (sostituito con una vasca di calma con la perizia di variante approvata) alla fine del collettore per consentirne il versamento nel fiume Salso; con la 1° perizia di variante è stata, tra l'altro, prevista la realizzazione di un piccolo impianto di sollevamento per addurre le acque, che nel periodo asciutto arrivano nel tratto finale del collettore, alla fognatura nera esistente, sgravando il fiume Salso di tale carico inquinante; - collettori lungo la SS 115 con inizio dalla via Palma per acque bianche e nere e di un impianto di sollevamento con relativa condotta forzata. I collettori sono realizzati con tubi di politiene ad alta densità, per diametri sino a 900 mm ed in conglomerato cementizio armato opportunamente rivestiti, per le dimensioni superiori; serviti da pozzetti d'ispezione, d'angolo e di confluenza per le operazioni di ordinaria manutenzione e controllo. Sono state, altresì, previste opere di arredo urbano (marciapiedi, carreggiata, illuminazione, ecc) lungo la via Palma nel tratto tra via Borromini e la statale per Gela.

Ente attuatoreCOMUNE DI LICATA


Servizio offerto:Completamento della rete fognaria principale (acque nere e bianche) nella zona ovest della città ed in via Palma (zona di espansione)

Beneficiari:

Le opere oggetto del finanziamento si inseriscono nella sistemazione complessiva della rete fognaria che, con la prossima costruzione del raccordo sul fiume Salso ed il collegamento all'impianto di depurazione nella zona sud della città, consentirà una gestione ottimale dei reflui con una evidente ricaduta positiva sull'intero eco-sistema del territorio, caratterizzato da un'agricoltura fiorente e specializzata, nonché votato al turismo. La popolazione interessata dall'intervento è di circa 12.000 abitanti, pari poco meno di 1/3 della popolazione di Licata localizzata nella località "Sette spade" e la via Palma.


Gestore:

Pagina 295 di 398

21,100


effettivo

5,655





26


68,00

68,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Ragioni alla base del ritardo7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.9. Interferenze con sottoservizi, altre infrastrutture, attività in corso.98. Altro (vedi dettaglio) - normative sopravvenute

Come indicato in premessa la città di Licata è attraversata dal fiume Salso che la divide in due aree: una orientale ed una occidentale. Nella prima, di nuova espansione, risiedono circa 10.000 abitanti su di un totale di 39.000. I restanti risiedono nella parte occidentale caratterizzata dall'antico centro storico e da nuova espansione. Quest'ultima area è stata oggetto dei tre interventi con cui è stata ammodernata o realizzata ex novo tutta la rete di collettamento delle acque bianche e nere; in particolare: - il primo stralcio, ultimato il 30/11/2001 con un costo di 8.003.426, 24 €, ha interessato la realizzazione di opere di collettamento di acque bianche nel centro storico per una lunghezza di 3.018,61 ml, nonché di 2142, 75 ml di acque miste con una popolazione interessata di circa 6.000 abitanti equivalenti; -il secondo stralcio, ultimato il 21/10/1999 con un costo di 7,449541,33 €, ha riguardato la realizzazione di collettori per acque nere per un totale di 33.186,61 ml e n. 14 impianti di sollevamento. Le condotte hanno collegato la zona turistica occidentale con quella confinante con la foce del fiume Salso ed hanno interessato una popolazione di circa 15.000 abitanti equivalenti; -per il terzo stralcio si fa riferimento a quanto in precedenza esposto.

Note:


12000 12000Abitanti interessati N.178,91Altro: -estensione superficie servita dal depuratore (dopo la

realizzazione del ponte tubo sul Salso)KM2

2 2Altro: -impianti sollevamento acque nere N.6355,9 6816,94Altro: lunghezza rete fognaria (collettori acque bianche) ml

5046,98 5258,26Altro: lunghezza rete fognaria (collettori acque nere) ml

1,785 1,785Altro: -opere di arredo urbano Km


Valoresoglia

Contestoiniziale

12000 12000Popolazione interessata N.24Altro: - incremento rete collettori nella zona occidentale in

attuazione del PARF%

32Altro: -variazione % abitanti serviti su totale abitanti residenti in zona %



Valoresoglia

Contestoiniziale

110Altro: -riduzione numero pozzi neri N.32Altro: -variazione % popolazione non servita su popolazione

residente%

80Altro: -variazione n. di allacci abusivi N.

Pagina 296 di 398

Giova segnalare che la popolazione fluttuante è stimata in circa 16.000 abitanti equivalenti, non tutti ricadenti nella zona occidentale. Attualmente le acque bianche sono sversate sul fiume Salso, mentre i reflui sono scaricati attraverso un pennello della lunghezza di 700 mt direttamente in mare. E' in corso di realizzazione, nell'ambito dei progetti di competenza della struttura commissariale per l'emergenza idrica, un ponte tubo che consentirà il recapito delle acque nere direttamente al depuratore. In merito a quest'ultimo giova segnalare che è allo studio da parte del Comune la possibilità di procedere all'utilizzo delle acque depurate a fini agricoli. Sensibile è, infatti, la carenza di risorse idriche da destinare all'agricoltura durante il periodo estivo e la problematica è stata oggetto di uno studio condotto dall'ENEA nel 2002 che, fra l'altro, ha confermato tale possibilità. Relativamente alle opere di arredo urbano realizzate sulla via Palma, si osserva che tale asta di penetrazione è caratterizzata da insediamenti di tipo residenziale (nella zona ricade un Piano di edilizia economica e popolare PEEP), artigianale e commerciale.

Da ultimo si segnala che, per adeguare la cabina elettrica a servizio dell'impianto di sollevamento del collettore delle acque nere della via Palma a prescizioni emanate dall'ENEL successivamente all'ultimazione dei lavori, lo stesso è azionato con il ricorso ad un gruppo elettrogeno.

Pagina 297 di 398



Titolo:Condotta sottomarina di allontanamento dei reflui depurati, Trapani


Localizzazione:

la valutazioneno può che essere decisamente positiva attesa che larealizzazione della condotta sottomarina ha consentito l'entrata in esercizio dell'impianto di depurazione, a distanza di anni dalla sua realizzazione


Proposta



Regione Provincia ComuneERICETRAPANISICILIA

PACECO

TRAPANI

Descrizione:Il progetto di completamento prevede la costruzione di una condotta sottomarina per una lunghezza di 3.100 metri posata sul fondo marino con una profondità massima di -19,00 mt al livello del mare. La condotta ha inizio nel territorio del comune di Paceco presso un manufatto di connessione tra il tratto a terra ed il tratto a mare; è realizzata in p.e.a.d. De 800 mm, con un diffusore terminale a Y, della lunghezza di 97,00 mt in p.e.a.d. De 500 mm. La condotta è appesantita ed ancorata in blocchi di calcestruzzo al fondale marino.L'opera realizzata svolge la funzione di condotta di allontanamento dei reflui trattati dall'impianto di depurazione consortile di Trapani, con parametri che rispettano la tabella 5 allegata alla legge regionale 27/86, così come prescritto dall'art. 10 della suddetta legge. L'opera ha consentito la messa in esercizio del citato impianto di depurazione consortile a servizio dei comuni di Trapani, Paceco ed Erice ultimato sin dal 20/11/2002.

Ente attuatoreCOMUNE DI TRAPANI


Servizio offerto:I lavori della condotta sottomarina, previsti dal PARF nella sua versione definitiva, costituiscono il naturale completamento di un progetto integrato di depurazione consortile dei comuni di Trapani, Paceco e parte di Erice, necessario e sufficiente per assicurare il mantenimento delle condizioni ambientali ottimali della fascia costiera antistante le isole Egadi, su cui insistono tre aree protette: la riserva delle Saline, la riserva dello Stagnone e la riserva marina delle Egadi. I lavori realizzati sono indispensabili per lo smaltimento dei reflui e costituiscono elemento essenziale per la messa in esercizio dell'impianto di depurazione già realizzato.L'opera nel suo complesso servirà a depurare a regime un bacino di utenza di 115.850 abitanti equivalenti, una volta ultimati tutti i lavori di collegamento dei collettori fognari dei tre comuni.

Beneficiari:L'opera consentirà un recupero ambientale fondamentale per la preservazione delle tre aree protette in precedenza citate e rappresenta un elemento decisivo per lo sviluppo turistico del territorio, caratterizzato da un delicato equilibrico eco-sistemico.


COMUNE DI TRAPANI - IN FUTURO ATO DI TRAPANIGestore:

Pagina 298 di 398

38,153


effettivo

3,947





51


645,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Come in precedenza descritto, la condotta sottomarina di allontanamento dei reflui dell'impianto consortile di depurazione di Trapani rappresenta un tasello fondamentale del ciclo di smaltimento dei reflui dei comuni di Trapani, Paceco e Erice. Grazie alla realizzazione di tale operal'impianto di depurazione, ultimato da diversi anni, è entrato in esercizio, anche se parzialmente rispetto alle sue potenzialità. Rileva significare, infatti, che sono tutt'ora in corso di realizzazione gli allacci alle condotte dei reflui dei comuni di Erice e Paceco, opere finanziate sull'"APQ Tutela delle Acque - depurazione" della Regione Siciliana, per un valore di circa 18 Meuro. Inoltre, lo stesso APQ prevede la realizzazione di opere di allacciamento all'anzidetto sistema che convoglieranno i reflui del centro storico di Trapani per un costo stimato di 6,39 Meuro, di cui 0,87 coperti da fondi comunali.La realizzazione di queste opere, la cui ultimazione è prevista entro il 2007 per Erice e Trapani ed entro il 2006 per Paceco, dovrebbe assicurare il mantenimento delle condizioni ambientali in precedenza citate.

Note:


3,1 3,122Altro: lunghezza condotta di scarico- ml15Altro: -lunghezza collettori fognari Trapani Km

718 718Altro: capacità impianto reflui - lit/sec.

3 1Altro: Comuni serviti- N.115850 35000Altro: -popolazione equivalente servita N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

56000 35000Altro: popolazione interessata Comune di Trapani N. 700009000 0Altro: popolazione interessata Comune di Paceco N. 11000

25000 0Altro: popolazione interessata Comune di Erice N. 30000163 55Altro: -Capacità smaltimento utilizzata con asciutto lit/sec. nd287 100Altro: -Capacità smaltimento utilizzata con pioggia lit/sec. nd



Valoresoglia

Contestoiniziale

Incremento quantità acque depurate lit/sec. 320

Pagina 299 di 398



Titolo:Università di Catania Facoltà di Ingegneria - Progetto di ampliamento dei laboratori - N.C.U. di S. Sofia


Localizzazione:

I nuovi corpi di fabbrica risolvono buona parte del problema della inadeguatezza degli spazi a disposizione per laboratori, studi per docenti, aule e servizi igienici. Si fa notare che il progetto eseguito risale al 1988 e gli obiettivi allora previsti sono stati raggiunti, ma le variate necessità li rendono non pienamente adeguati all'attuale numero di utenti.




Regione Provincia ComuneCATANIACATANIASICILIA

Descrizione:La Facoltà di Ingegneria dell'Università di Catania disponeva, all'atto della richiesta di completamento, di tre edifici denominati Padiglione A "vecchia sede", Padiglione B "edificio plurifunzionale" e Padiglione C "edificio I. D.A.U.". Gli spazi a disposizione risultavano in generale insufficienti, in particolar modo le superfici destinate ai laboratori .L'intervento in oggetto, ha portato al completamento (chiusure verticali, partizioni interne, impianti, rifiniture…etc.) di una struttura esistente ed alla realizzazione di un ulteriore corpo di fabbrica alla stessa in aderenza. Entrambi gli edifici sono destinati all'ampliamento funzionale della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Catania, presso la Città Universitaria di S. Sofia.

Ente attuatoreUNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA


Servizio offerto:Attività di didattica e di ricerca propri degli studi universitari e servizi tecnici a terzi.

Beneficiari:Utenza universitaria in toto (professori, ricercatori, studenti) e terzi in funzione di committenti.


UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA - FACOLTÀ DI INGEGNERIAGestore:

Pagina 300 di 398

4,270


effettivo

3,500





39


492,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Opere completate nel rispetto del finanziamento CIPE concesso (il maggior costo rispetto a quanto originariamente previsto è stato coperto con fondi propri dell'Università).

Motivazioni:



3110 3110Superficie oggetto di intervento Mq1870 1870Altro: Superficie destinate a laboratori di ricerca Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

14 14Altro: -numero laboratori ricerca N. 5 nd120 120Altro: -locali destinati a studio docenti N. 90 nd



Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 4000Numero studenti N. 4000 nd

Pagina 301 di 398



Titolo:Università degli Studi di Messina - Realizzazione della facoltà di Ingegneria - Messina


Localizzazione:

La struttura risponde ampiamente alle esigenze della facoltà con una qualità degli spazi e dei servizi offerti superiore alla media.


Proposta



Regione Provincia ComuneMESSINAMESSINASICILIA

Descrizione:Il progetto di costruzione della nuova facoltà di Ingegneria dell'Università di Messina (all'epoca provvisoriamente ospitata presso i locali della Facoltà di Scienze Politiche e quindi notevolmente disagiata nello svolgimento delle proprie attività) fa parte di un progetto generale articolato in lotti funzionali, approvato dall'Università stessa e partito nel 1991 con un costo complessivo di circa 128,08 Milioni di euro, non interamente coperto. Il progetto è stato quindi eseguito in fasi successive secondo esigenze e disponibilità finanziarie dell' Università.Il primo lotto funzionale ha riguardato la realizzazione della torre biologica annessa al policlinico universitario.Il secondo lotto - qui trattato - è stato finanziato interamente con le risorse a valere sulla delibera Cipe 52/99 per un importo pari a 73,814 milioni di euro ed ha riguardato l’intero complesso di edifici destinati alla nuova sede della Facoltà di Ingegneria, articolato come segue: struttura dipartimentale e di ricerca composta da tre corpi di fabbrica sviluppati su sei piani; struttura didattica, aula magna e biblioteca di tipo a piastra scalettata in aderenza alla prima struttura; residenza universitaria con configurazione semicircolare ubicata in un pianoro nell'angolo nord-est dell'area universitaria. Il complesso è stato realizzato completo di arredi ed attrezzature, quindi sostanzialmente un appalto da definirsi “chiavi in mano” gestito dall'Ente Attuatore attraverso lo strumento concessorio gestito con convenzione (data verbale di aggiudicazione del 24/04/1991) e successivi atti integrativi al fine di attivare la realizzazione delle opere e degli eventuali servizi annessi in dipendenza delle già menzionate esigenze e disponibilità finanziarie.Si fa notare che, nel caso trattato, è impropria la definizione di "completamento", in quanto il progetto generale è stato finanziato per stralci successivi senza prevedere un quadro economico iniziale generale consolidato al quale poter fare riferimento.

Ente attuatoreUNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MESSINA


Servizio offerto:Svolgimento di tutte le attività della facoltà (didattica, ricerca…etc), attività di ricerca, prove e consulenza per conto terzi ed ospitalità per studenti e docenti fuori sede.

Beneficiari:Studenti, docenti ed aziende esterne che si avvalgono delle attività compatibili con i laboratori.


UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MESSINAGestore:

Pagina 302 di 398


effettivo

73,813





58


409,00

137,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



L'opera, di importante qualità architettonica e particolarmente curata nelle componenti costruttive, è stata realizzata all'interno delle somme originariamente stanziate;si fa rilevare che i ritardi riscontrati nella realizzazione e nell'entrata in esercizio, sono in gran parte ricadenti sul negativo servizio reso dagli Enti Erogatori nei tempi di allacciamento.Si fa notare che, nel caso trattato, è impropria la definizione di "completamento", in quanto il progetto generale è stato finanziato per stralci successivi senza prevedere un quadro economico iniziale generale consolidato al quale poter fare riferimento.

Motivazioni:

Il progetto di costruzione della nuova facoltà di Ingegneria dell'Università di Messina fa parte di un progetto più generale, articolato in lotti funzionali, a suo tempo approvato dall'Università .La necessità della realizzazione della nuova sede derivava dal fatto che la stessa era ospitata presso la Facoltà di Scienze con notevole disagio per lo svolgimento delle normali attività.

L'opera di completamento è finalizzata alla costruzione della nuova sede della Facoltà di Ingegneria con la realizzazione di aule, laboratori e uffici con area parcheggio, oltre alle residenze per studenti e docenti fuori sede, per 90 posti letto complessivi, di cui 60 per studenti e 30 per docenti. La struttura dipartimentale si articola linearmente in tre corpi di fabbrica e si sviluppa su sei piani fuori terra ed uno interrato, per un'altezza di circa 23 metri. La struttura didattica è strettamente connessa a quella dipartimentale ed è costituita da due piani fuori terra. La residenza per i fuori sede è ubicata in un angolo sopraelevato dell'area prescelta ed è articolato su due piani.La necessità della realizzazione della nuova sede derivava dal fatto che la stessa era ospitata presso la Facoltà di Scienze con notevole disagio per lo volgimento delle normali attività per entrambe le facoltà.L’intervento di che trattasi si inquadra nel progetto generale avviato nel 1991 che prevedeva un costo complessivo di circa 128,08 Milioni di euro, inizialmente non interamente coperti e quindi da eseguirsi in fasi successive secondo le disponibilità delle risorse e le esigenze dell’Università di messina. Tale progetto riguardava il completamento del policlinico

Note:


34100 34100Superficie oggetto di intervento Mq10000 10000Altro: area destinata a parcheggio Mq9000 9000Altro: spazi destinati a laboratori Mq

93 93Altro: posti letto studenti N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 1,47Altro: numero studenti/numero posti a sedere N. 3,3 nd34100 34100Nuove superfici rese disponibili Mq 0

26 26Altro: numero aule N. 0 nd1 1Altro: -aula magna N. 0 nd

1680 1680Altro: numero complessivo posti aule N. 0



Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 2500Numero studenti N. 2000 ndnd 11Altro: -totale corsi laurea N. nd nd

Pagina 303 di 398

universitario - realizzazione torre biologica - e degli edifici per aule, laboratori ed uffici della facoltà d’ingegneria dell’università degli studi di messina con annessa area parcheggio dell’ateneo messinese.Il completamento, finanziato interamente con le risorse a valere della delibera cipe 52/99 per importo pari a 73,814 milioni di euro ha riguardato la realizzazione dell’intero completo di edifici costituenti la nuova sede della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Messina. (nota : si precisa che il completamento fu affidato nell’ambito della convenzione aggiudicata nel 1991)Gli interventi effettuati con riferimento alla Facoltà di Ingegneria hanno previsto la realizzazione di tre fabbricati, destinati attività dipartimentali di ricerca, due corpi destinati ad attività didattica e biblioteca ed infine un corpo di fabbrica destinato a residenza universitaria. L’intervento ha altresì previsto l’allestimento completo di arredo, attrezzature degli edifici.(si è trattato di una consegna “chiavi in mano”).L’intero programma è stato realizzato attraverso lo strumento della concessione e tramite apposita convenzione (data verbale di aggiudicazione del 24/04/1991) che prevedeva la possibilità di attivare la realizzazione delle opere e degli eventuali servizi annessi secondo le esigenze dell’Università di Messina e secondo le disponibilità finanziarie.(NOTA : da quanto sopra riportato è improprio riferirsi a tempi del progetto generale)Le opere realizzate del progetto generale sono : torre biologica, facoltà di ingegneriaSi fa notare che, nel caso trattato, è impropria la definizione di "completamento", in quanto il progetto generale è stato finanziato per stralci successivi senza prevedere un quadro economico iniziale generale consolidato al quale poter fare riferimento.

Pagina 304 di 398



Titolo:Legge 16/85 Concessione n. 1463 del 24/6/86: Caserma dei Carabinieri di Messina Ganzirri - Messina


Localizzazione:

La Caserma dei Carabinieri risulta in esercizio dal settembre 2005




Regione Provincia ComuneMESSINAMESSINASICILIA

Descrizione:L'intervento di che trattasi ha previsto la realizzazione della Stazione Media dei Carabinieri di Ganzirri (Messina), costituita da un corpo destinato a zona logistica ed operativa (due livelli), ed altri due corpi di fabbrica adibiti rispettivamente ad alloggi e ad autorimessa.

Ente attuatoreMINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI


Servizio offerto:Attività proprio dell'Arma dei Carabinieri di presidio e controllo del territorio

Beneficiari:Popolazione di Messina - Ganzirri


COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI DI MESSINAGestore:


effettivo

1,369





52


172,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



A seguito del commissariamento delle opere sono stati rispettati i tempi di realizzazione e si sono determinata anche delle economie.Motivazioni:


Pagina 305 di 398

L'intervento di che trattasi, commissariato nel 1997 al fine di accellerare l'avvio dei lavori, rientra nel programma straordinario quinquennale finanziato con i fondi della Legge 16/198. Nell'ambito di tale programma sono compresi una serie di interventi relativi alla costruzione di nuove sedi di servizio dell'Arma dei Carabinieri.Il finanziamento CIPE a valere sulla Delibera n. 52/99 è stato utilizzato per eseguire il suddetto intervento che non risultava dotato di totale copertura finanziaria.

Si riporta di seguito una breve cronistoria del progetto.

Nel 1986 il Ministero dei Lavori affidava a Servizi Tecnici SPA del Gruppo Iri Fintecna la concessione per la realizzazione di una parte degli interventi del programma straordinario quinquennale di cui alla Legge n.16/1985. Nell'ambito di tale concessione, la Servizi Tecnici ha redatto il progetto esecutivo esitato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici nell'adunanza del 21/02/1991 per l'importo di 2,863 Miliardi di Lire. Nel corso degli adempimenti per l'acquisizione delle aree, la concessionaria rilevava l'indisponibilità delle stesse in quanto già impegnate dal Comune di Messina per la costruzione di un impianto di sollevamento e grigliatura acque reflue.Il 28/05/1992 il Consiglio dei Lavori Publici ha approvato il progetto esecutivo aggiornato dalla concessionaria portandolo a complessivi 3,051 Miliardi di Lire. In data 20/07/1994 sono stati aggiudicati i lavori con un ribasso del 18,539 %. Nelle fasi preliminari alla consegna dei lavori, a seguito di un ricorso presentato al CGA, da parte di uno dei proprietari dei terreni, contro la dichiarazione di pubblica utilità, non è stato possibile stipulare il contratto con l'impresa aggiudicataria. Tale ricorso accolto dal TARS - ha indotto la concessionaria a redigere una perizia di variante e suppletiva contenente l'aggiornamento dei prezzi di alcune categorie di lavori, l'adeguamento degli impianti alle nuove normative nel frattempo sopravvenute, nonchè una diversa tipologia delle fondazioni considerata la diversa natura del terreno rispetto a quello originariamente individuato.Il 16/07/1999 il Ministero dei Lavori Pubblici stralciava il suddetto intervento dalla Convenzione con la Servizi Tecnici affidando le competenze delle fasi esecutive al Provveditorato OO.PP. per la Sicilia. Il 28/02/2001 il C.T.A approvava la perizia di variante e suppletiva per un importo complessivo pari a 3,177 Miliardi di Lire (€ 1,641 Mln) ed infine il 30/05/2001 veniva stipulato il contratto con l'impresa a distanza temporale di circa 7 anni dall'aggiudicazione dei lavori.

Note:


1379 1379Altro: superifcie utile coperta Mq2500 2500Altro: superficie esterna Mq

5 5Altro: impianti realizzati N.

4 4Altro: alloggi realizzati N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

0 0Altro: affitto annuo locali Euro 3000012 12Altro: carabinieri occupati N. 12nd 7Altro: carabinieri allogiati N. 5

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Titolo:Consolidamento pareti rocciose sovrastanti Via Bonanno e Via Santuario Monte Pellegrino, Palermo


Localizzazione:

le strade poste a valle dell'intervento di consolidamento delle pareti rocciose sono regolarmente aperte al traffico veicolare e ai pedoni.


Proposta



Regione Provincia ComunePALERMOPALERMOSICILIA

Descrizione:I lavori riguardano il consolidamento delle pareti rocciose sovrastanti Via Bonanno e Via Santuario Monte Pellegrino che hanno subito nel corso del tempo, a causa dei processi di decadimento dell'ammasso, distacchi e scivolamenti di blocchi calcarei anche di centinaia di metri cubici. Tali dissesti hanno indotto l'amministrazione comunale, in diverse epoche, a vietare la transitabilità dei veicoli e dei pedoni lungo rispettivamente la Via Bonanno e la Via Santuario Monte Pellegrino. L'ultima chiusura al transito è avvenuta nel marzo del 1998. L'area oggetto dell'intervento, dichiarata riserva naturale, è ubicata nel territorio del Comune di Palermo, nell'immediata periferia nord del centro abitato ed è compresa tra le quote altimetriche 40 e 460 mt s.l.m. della parete rocciosa di Monte Pellegrino. I lavori hanno previsto la pulizia dei versanti e delle pareti con disgaggio dei massi, l'imbragaggio dei massi instabili con funi mettaliche, l'applicazione di reti a fune ad alta resistenza in parete, l'applicazione di barriere paramassi ad alta e media dissipazione di energia e l'applicazione di tiranti di ancoraggio.L'intervento, proposto dal Dipartimento della Protezione Civile ed attuato dal Comune di Palermo, era originariamente ricompreso nel programma approvato dall'ordinanza n. 2621 del 01/07/97 del Ministro dell'Interno che ne prevedeva un finanziamento parziale di 10 miliardi di lire. Successivamente l'intervento ha beneficiato, ad integrazione del contributo sopra richiamato, di ulteriori 3 miliardi di lire a valere sulla delibera Cipe n. 52/99 a copertura totale dei costi permettendone così l'inizio dei lavori.

Ente attuatoreCOMUNE DI PALERMO

Amministrazione competente:PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Servizio offerto:

L'intervento ha consentito la messa in sicurezza della parete rocciosa e la conseguente riapertura al trransito veicolare e pedonale delle strade poste a valle della stessa.

Beneficiari:I principali beneficiari della riapertura al traffico veicolare e pedonale delle strade interessate sono i turisti che visitano il santuario di Santa Rosalia - famosa meta di pellegrinaggio - , i fedeli che partecipano alle celebrazioni religiose, i commercianti che operano nell'area, i tecnici che gestiscono gli impianti tecnologici posti nell'area sommitale del monte, i religiosi e gli ospiti della casa di accoglienza, il personale e i clienti del Cerisdi (importate centro di formazione) e infine alcune abitazioni civili .


COMUNE DI PALERMOGestore:

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6,094


effettivo

6,094





43


859,00

471,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Il progetto inizialmente prevedeva tempi di realizzazione pari a 18 mesi. In sede di conferenza di servizi per l'approvazione del progetto esecutivo l'Ente Gestore della Riserva Naturale Orientata di Monte Pellegrino fece inserire alcuni periodo di "sospensione lavori" per minimizzare l'impatto con l'habitat interessato. Il tempo di realizzazione è traslato da 18 a 30 mesi. Il termine di ultimazione dei lavori originario ( 02/08/2002), ha subito un ritardo di circa un anno causato sostanzialmente dalla particolare tipologia della parete rocciosa sulla si è intervenuti. Ciò nonostante si ritiene che l'amministrazione comunale abbia scrupolosamente seguito la realizzazione del consolidamento attraverso un adeguato controllo e monitoraggio dello stesso.

creando all'appaltatore una serie di di difficoltà nelle fasi operative che hanno determinato un ritardo di circa un anno nell'ultimazione dei lavori. L'amministrazione comunale (ente appaltante) ha svolto un' adeguata attività di coordinamento e controllo tecnico dei lavori che ha portato

Motivazioni:



161000 145000Superficie aree in dissesto idrogeologico recuperata Mq14 14Altro: -Barriere Paramassi N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

0 0Altro: -diminuzione frane N. 15 nd8,6 8,6Altro: -tratti di strada utilizzabili Km 0 nd



Valoresoglia

Contestoiniziale

190000 190000Altro: -numero visitatori,utilizzatori N. 0 nd200000 200000Riduzione della superficie a rischio idrogeologico Mq 0 nd

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Titolo:Completamento Nuova Funivia Taormina-/Mazzarò


Localizzazione:

Le finalità progettuali sono state pienamente assolte: data la particolare morfologia del tessuto urbano di Taormina, l'opera risolve efficacemente il trasporto di circa 850.000 unità/anno disimpegnando in modo importante il centro cittadino dall'intenso traffico turistico e valorizzando quindi maggiormente la località.




Regione Provincia ComuneTAORMINAMESSINASICILIA

Descrizione:Il progetto generale è relativo alla realizzazione della nuova funivia Taormina – Mazzarò in sostituzione del preesistente tratto ormai obsoleto. Con il primo stralcio, finanziato per importo pari 6,270 miliardi di lire dalla Regione Sicilia, è stata realizzata la parte elettromeccanica della funivia, con ultimazione dei lavori avvenuta il 31/12/99. I lavori di completamento qui trattati, sono stati finanziati con risorse - pari a 2,375 ml di euro - provenienti dalla delibera CIPE n. 52/99 e comprendono tutte le opere necessarie a rendere totalmente fruibile quanto già realizzato e sostanzialmente: stazioni passeggeri di valle e monte, consolidamento dei pendii, abbattimento barriere architettoniche, servizi igienici, parcheggio a valle, biglietteria, gestione degli accessi, illuminazione dei piazzali, aggiornamenti costruttivi dovuti a sopravvenute normative tecniche inerenti la sicurezza e subentrate in data successiva alla data di approvazione del progetto (sostituzione cabine, rulliere, sistemi di controllo elettronico…etc.).

Ente attuatoreAZIENDA SERVIZI MUNICIPALIZZATI - TAORMINA

Amministrazione competente:REGIONE SICILIANA

Servizio offerto:

La funivia consente il trasferimento di persone da località Mazzarò a Taormina Centro, con una potenzialità massima di 650 persone ora.

Beneficiari:Popolazione residente a Taormina e nei paesi limitrofi, insieme alla utenza turistica generale.



Gestore:

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5,539


effettivo

2,301





25


301,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Finanziamento iniziale e tempi contrattuali rispettati dall'Ente Attuatore. Inoltre, tali opere necessitano un'attenzione particolare sia in fase progettuale sia in corso di realizzazione in quanto dotate di tecnologie costruttive e procedure di manutenzione estremamente particolari alle quali l'Ente Attuatore ha risposto positivamente.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo10. Difficoltà inerenti i flussi di finanziamento.

La funivia Taormina - Mazzarò è stata progettata a partire dal 1988 per creare un collegamento tra il centro di Taormina con il mare. L'impianto è di tipo monofune a collegamento permanente con due grappoli di quattro cabine ciascuno con portata di circa 680 persone/ora. Il numero dei passaggi registrati in un anno si attesta sulle 850.000 unità. L'opera di completamento riguarda il miglioramento della fruizione e sicurezza dell'impianto, della fornitura delle apparecchiature indispensabili, della realizzazione delle opere civili accessorie, del completamento delle opere di consolidamento dei terreni limitrofi, recinzione di tutta l'area interessata e chiusura perimetrale delle stazioni, a mante e a valle, per motivi di sicurezza, realizzazione delle rifiniture interne per rendere funzionale l'area di attesa nelle stazioni, i sevizi igienici e gli ambienti per il personale.

Note:


12 12Altro: numero di singole opere accessorie a completamento della piena fruibilità

N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

650 650Altro: portata oraria passeggeri N. 650 ndnd 1270000Altro: ricavi annui euro 1000000 ndnd 890000Altro: passeggeri annui N. 890000 ndnd 80Altro: -maggior confort % nd nd

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Titolo:Comune di Partanna - Completamento impianto sportivo polivalente


Localizzazione:

L'impianto sportivo risulta fruibile e utilizzato per diverse manifestazioni sportive. Vi sono due Associazioni sportive che curano le attività giovanili (scuola calcio, scuola tennis). L'opera, peraltro, essendo localizzata in una zona di insediamenti di edilizia popolare ha contribuito a ridurre, attraverso l pratica dello sport, alcuni fenomeni di degrado sociale presenti nella zona.


Proposta



Regione Provincia ComunePARTANNATRAPANISICILIA

Descrizione:L'intervento ha riguardato il completamento dell'impianto sportivo polivalente localizzato nel Comune di Partanna (TP); in particolare sono stati realizzati gli spogliatoi e le gradinate del campo di calcio, le gradinate del campo da tennis, l'impianto di distribuzione dell'acqua, l'illuminazione di tutta la struttura, il completamento della pista di atletica, la realizzazione del campo da tennis.Tale intervento completa i lavori finanziati nel 1989 dall'Assessorato Regionale al Turismo, collaudati nel 1993, e all'epoca non ultimati per mancanza di fondi.

Ente attuatoreCOMUNE DI PARTANNA


Servizio offerto:I servizi che l'impianto polivalente offre sono : nr 2 campi da tennis, nr. 1 campo di calcio, nr 1 campo di bocce, pista di atletica oltre i servizi accessori

Beneficiari:

Popolazione residente del Comune di Partanna (TP)


COMUNE DI PARTANNAGestore:

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1,627


effettivo

1,291





43


44,00

724,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Si registra un eccessiva lentezza nelle operazioni di collaudo che hanno comportato un allungamento dei tempi per la fruibilità dell'impianto.

Motivazioni:

Si evidenzia che l'impianto sportivo è stato realizzato in una zona periferica della città, contribuendo di fatto a ridurre il degrado sociale ivi presente.

Note:


16000 16000Superficie strutture Mq7 7Altro: numero impianti sportivi previsti N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 2Altro: Associazioni Sportive convezionate per l'utilizzo dell'impianto N. 0 ndnd 100Altro: numero eventi sportivi annui N. nd ndnd 300Altro: numero fruitori impianto N. nd nd

popolazione interessata nd 2000% soddisfacimento domanda attuale nd nd


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 50Altro: Occupati (volontari) N. nd ndnd 15Altro: numero società sportive registrate nel Comune di Partanna N. 11 nd

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Titolo:Museo Archeologico di Caltanissetta


Localizzazione:

La nuova sede del Museo è fruibile dal marzo 2006. I ritardi nell'entrata in esercizio dell''opera sono da attribuirsi parzialmente al trasferimento dei reperti archeologici dalla vecchia sede del museo a quella nuova. La Soprintendenza di Caltanisetta, per una migliore gestione del museo, ha affidato all'esterno alcuni servizi funzionali (biglietteria, book shop, etc). Risulta auspicabile, al fine di valorizzare il museo, un maggiore impegno nel promuovere i beni storico artistici in esso contenuti .


Proposta



Regione Provincia ComuneCALTANISSETTACALTANISSETTASICILIA

Descrizione:Il progetto esecutivo del Museo archeologico di Caltanisetta è stato redatto nel 1988. Del sudetto progetto furono finanziati due stralci dall'Assessorato Regionale al Turismo di importo complessivo di 3 miliardi di Lire. Nel 1992 è stato redatto il progetto di completamento per un importo complessivo di 6,8 miliardi di Lire. Tale progetto aveva la finalità di completare l'opera cheera, di fatto, rimasta incompiuta consentendo in tal modo di esporre le numerose collezioni provenienti dagli scavi archeologici. Quest'ultime, infatti, furono per anni sottratte alla pubblica fruizione per mancanza di spazi adeguati.I lavori hanno ricompreso la realizzazione degli impianti tecnologici e di opere edili, la sistemazione esterna e l' allestimento museale.

Ente attuatoreMINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI - SOPRINTENDENZA PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI DI CALTANISSETTA


Servizio offerto:La nuova sede museale offre un ampia area espositiva contenente i reperti archeologici provenienti da tutta la Provincia di Caltanisetta. Vi sono inoltre una sala conferenze attrezzata, una biblioteca tematica e supporti multimediali. All'interno del museo si trova anche un laboratorio che effettua interventi di restauro su reperti archeologici. Sono stati affidati a terzi i servizi di biglietteria, book shop e bar (servizio non ancora avviato). Il museo consente infine, attraverso appositi percorsi e traduzioni in linguaggio braille, la visita ai non vedenti.

Beneficiari:Utenza turistica e studentesca.


SOPRINTENDENZA BB.CC.AA DI CALTANISETTAGestore:

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5,061


effettivo

3,512





61


374,00

964,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I lavori sono stati ultimati con ritardi considerevoli rispetto ai tempi previsti originariamente dal contratto pari a 20 mesi. Sono infatti intervenute quattro perizia suppletive e/o di variante che hanno determinato la concessione di proroghe spostando la scadenza contrattuale al 5 gennaio 2004. L'impresa ha disatteso tale scadenza ultimando i lavori con 6 mesi di ritardo e precisamente il 14 luglio 2004. I ritardi che si registrano non sembrano essere dipesi dall'ente attuatore ma da una serie di circostanze correlate all' Impresa Appaltatrice (ritardi nelle fornitura, disagio finanziario dell'Impresa Appaltatrice). Alla data della presente valutazione (23/05/2006) le opere risultano fruibili in attesa di definizione del collaudo tecnico amministrativo

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.98. Altro (vedi dettaglio) - difficoltà economica dell'Impresa Appaltatrice


2000 2000Altro: Superficie realizzata Mq8 8Altro: Impianti tecnologici N.61 61Altro: allestimenti (vetrine) N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

3 2Altro: servizi aggiuntivi ed accessori N. 0 ndnd ndAltro: numero ingressi annui N. 3000 ndnd 1000Altro: numero medio ingressi mensili N. nd nd200 200Altro: numero posti auto destinati al parcheggio N. 0 nd4 4Altro: segnaletica N. 4 nd

popolazione interessata 1500 nd% soddisfacimento domanda attuale nd nd


Valoresoglia

Contestoiniziale

26 26Altro: numero occupate (personale soprintendenza) N. nd nd2 2Altro: numero persone occupate (societa che gestisce i servizi

accessori)N. nd nd

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Titolo:Restauro ex Convitto Guglielmo II nel complesso monumentale del Duomo di Monreale


Localizzazione:

L'intervento ha consentito di raggiungere un primo importate risultato : rendere fruibile il complesso monumentale dell'ex convitto Gugliemo II°. E' necessario, come peraltro è nelle intenzioni dell'amministrazione comunale, proseguire nel percorso di funzionalizzazione e valorizzazione dell'immobile. Tali obiettivi sembrano raggiungibili a patto che si trovi un adeguato modello gestionale, in grado di coniugare le esigenze conservative dei luoghi con la fruibilità del complesso e degli eventi che verranno organizzati (es.mostre estemporanee, permanenti…etc.).




Regione Provincia ComuneMONREALEPALERMOSICILIA

Descrizione:L'intervento prevede il completamento del restauro degli edifici storici dell'ex convitto Guglielmo II° . Tali lavori si inquadrano in un più ampio progetto generale di recupero dell'intero complesso monumentale del Duomo di Monreale, considerato come unico impianto abbazziale costituito dalle seguenti importanti strutture architettoniche : Duomo di Monreale, Chiostro dei Benedettini, Ex dormitorio dei Benedettini, Torri Fornacie e Belvedere, Chiesa degli Agonizzanti, Palazzo Arcivescovile ed infine l'ex convitto Guglielmo II°. Il progetto generale ottenne nel 1989 un primo finanziamento con fondi FIO, per un importo di 25,18 Miliardi di Lire, destinato al restauro dell'ex dormitorio dei Benettini, delle torri Fornacie, del Belvedere e della Chiesa degli Agonizzanti. Successivamente con le economie derivanti dal summenzionato finanziamento è stato realizzato un primo intervento sull'ex convitto Guglielmo II° , comprendente il restauro completo dell'ala nord e parziale dell'ala est, completato nel febbraio 2002. Il II° lotto, finanziato con Delibera Cipe 52/99 (intervento di completamento qui trattato) ha riguardato la totale ultimazione del restauro e degli spazi antistanti del citato Convitto. In particolare: il rinsaldo strutturale, il rifacimento delle strutture di copertura, interventi di recupero generali, opere impiantistiche (impianto elettrico, idraulico, igienico sanitario, anticendio, condizionamento, telefonici), opere di finiture ed il restauro degli affreschi.

Ente attuatoreREGIONE SICILIANA


Servizio offerto:Il completamento degli interventi di restauro consentono di rendere fruibile l'intera struttura. Tale complesso, prima adibito a scuola elementare e media, offre attualmente la possibilità di adibire spazi a mostre, organizzare convegni, gestire spazi culturali comprensivi di biblioteche di natura storica; inoltre ospita la sala del consiglio comunale, la galleria civica di arte moderna e un giardino antistante il complesso monumentale. E' importante rilevare anche la presenza nello stesso di due opere pittoriche di valore mondiale, realizzate dal Novelli e dal Velasco..L'amministrazione comunale ha inoltre previsto, a seguito di un finanziamento di cui è risultata beneficiaria nel mese di aprile 2006 a valere sull'APQ Riqualificazione Urbana , un investimento finalizzato ad una migliore funzionalizzazione dell'intero Complesso monumentale Guglielmo II°. In particolare è prevista: la realizzazione di un allestimento multimediale orientato alla divulgazione delle tematiche storico artistiche relative al Duomo di Monreale, uno spazio multifunzionale a valenza culturale anche per l'avvio di attività commerciali connesse.

Beneficiari:Utenza turistica a carattere mondiale e popolazione residente.


COMUNE DI MONREALEGestore:

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9,217


effettivo

6,378





51





(c-a)

(d)

(b)

(c)



I lavori sono stati ultimati con circa 12 mesi di ritardo rispetto ai tempi progettuali previsti. Con riferimento alla scadenza contrattuale aggiornata i lavori hanno subito uno slittamento di circa 2 mesi.Tale scostamento temporale è da imputarsi ad un ricorso proposto e accolto dal CGA da parte del raggruppamento secondo classificato in ambito di aggiudicazione dei lavori, l'intervenuta perizia di variante determinata per il ritrovamento di reperti murari e di un impianto termale di epoca normanna. Si tratta di slittamenti temporali non imputabili all'ammistrazione che ha attuato l'intervento.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo3. Contenzioso nella fase di affidamento dei lavori.6. Difficoltà tecniche in fase esecutiva (sorprese geologiche,ritrovamenti archeologici, rinvenimento di ordigni bellici, ecc..).

Il Comune di Monreale (PA), attuale soggetto gestore del Convitto Guglielmo II, ha elaborato nel corso del 2006 un piano di gestione che prevede non solo le iniziative, le attività e le risorse per una più efficace valorizzazione del complesso monumentale, ma anche lo strumento giuridico di "gestione".L'ipotesi è quella di una gestione indiretta del bene cosi come previsto dall'art.115 comma 3 del D.Lgs 42/2004. Più concretamente l'intento è quello di costituire una fondazione partecipata da soggetti pubblici (- Comune di Monreale,Regione Siciliana, Provincia di Palermo, Ministero degli Interni, Ministero per i beni culturali e Curia Arcivescovile di Monreale) e soci privati finanziatori.Il complesso monumentale peraltro ha beneficiato di un ulteriore finanziamento a copertura parziale del costo dell'investimento pari a circa 3,7 mln di euro finalizzato ad una migliore funzionalizzazione degli ambienti. In particolare verranno allestiti spazi multifunzionali a matrice culturale e commerciale.

Note:


3570 3570Altro: Superficie totale restaurata Mq2769 2769Altro: Superficie esterne recuperate Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

500000 ndAltro: numero visitatori annui N. 0 nd2 2Altro: collegamenti pedonali con il Duomo di Monreale N. 0 nd

5000 ndAltro: costo medio manutenzione ordinaria e straordinaria euro 20000 nd

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Titolo:Completamento recupero officiosità e della capacità di laminazione del sistema idraulico collegato al lago di Montepulciano


Localizzazione:

L'intervento ha pienamente raggiunto gli obiettivi prefissati.


Proposta



Regione Provincia ComuneMONTEPULCIANOSIENATOSCANA

Descrizione:L'intervento in esame è finalizzato al recupero dell'officiosità e della capacità di laminazione del lago di Montepulciano, compromessa dal rinterro provocato dalla scarsa pendenza del bacino in cui ricade il lago stesso. I lavori consistono essenzialmente nella realizzazione di una cassa di laminazione di circa 4 ha di superficie e 2,50 ml di profondità, nonché nel dragaggio del lago tramite aspirazione di circa 250.000 mc. di sedime fluvio-lacustre.

Ente attuatoreMINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI - PROVVEDITORATO REGIONALE ALLE OPERE PUBBLICHE PER LA TOSCANA


Servizio offerto:L'escavazione della cassa di laminazione ed il dragaggio del lago, con il conseguente aumento della portata, hanno notevolmente ridotto il pericolo di esondazioni, hanno incrementato la disponibilità idrica ad uso sia irriguo che potabile ed hanno indotto un considerevole miglioramento ambientale a seguito della limitazione dei processi eutrofici, cui andava soggetto il lago nel periodo estivo.

Beneficiari:Diretti beneficiari dell'intervento in questione sono i circa 22.000 abitanti dei comuni di Chiusi e Montepulciano, i quali non sono più soggetti, come in passato, alle frequenti esondazioni dei periodi di maggiore piovosità, ed hanno conseguito una maggiore disponibilità idrica, sia ad uso irriguo che potabile.


Gestore:

Pagina 317 di 398

1,549


effettivo

1,549





34


382,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



L'Ente attuatore ha ottimizzato l'esecuzione dei lavori, nonostante le problematiche derivanti dalla particolare valenza ambientalistica dell'area oggetto dell'intervento e la contemporanea presenza degli operatori agricoli della zona.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo4. Mancato o ritardato rilascio delle previste autorizzazioni.5. Cause di forza maggiore (avverse condizioni atmosferiche, calamità naturali, incidenti, scioperi, ecc..).7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.98. Altro (vedi dettaglio) - rispetto delle direttive sulla nidificazione

L'intervento in esame assume una particolare valenza per il contesto ambientale nel quale si inserisce. Infatti, l'area del lago di Montepulciano è stata oggetto, nel corso di circa 450 anni, di interventi di bonifica per colmata, che hanno portato alla inversione della cadente idraulica, in origine verso il Tevere, oggi verso l'Arno. La scarsa pendenza del collettore principale della valle ha, però, impedito il drenaggio delle acque provenienti dalle colline, con conseguente innalzamento del fondo del lago e diminuzione della portata. Di conseguenza, le acque di piena dei torrenti trovano difficoltà a scaricarsi sulle aree demaniali racchiuse dagli argini di riparo, determinando, così, un serio pericolo per tutte le infrastrutture pubbliche e private interessate, quali strade statali, provinciali e comunali, ferrovie nazionali e locali, metanodotti, nonché gli stessi centri abitati di Montepulciano e Chiusi. I lavori finanziati con la delibera CIPE 135/99 hanno, da un lato, aumentato la portata del lago, eliminando il pericolo di esondazioni ed incrementando la disponibilità idrica ad uso sia irriguo che potabile; dall'altro, ha indotto un incremento nella produzione agricola della zona, con i relativi effetti anche sull'occupazione, in quanto il materiale di scavo, peviamente sottoposto alle necessarie analisi, è stato riversato sui campi circostanti, livellandoli e fertilizzandoli, tanto da aumentarne la produttività di circa il 20%. In merito all'iter realizzativo dell'intervento, si deve osservare che i lavori hanno subito un ritardo iniziale di oltre sei mesi, in quanto l'Ufficio Riserve Naturali della Provincia di Siena ha condotto una indagine particolarmente accurata sull'aspetto dragaggio e sulla sua futura influenza sul sistema lacustre, in quanto vi insistono rare specie botaniche uniche in Italia. Ulteriori rallentamenti sono stati determinati dalle avverse condizioni atmosferiche, che hanno comportato la pratica impossibilità di lavorare nel periodo invernale, e dalla necessità di rispettare le "Direttive sui criteri progettuali per l'attuazione degli interventi in materia di difesa idrogeologica", approvate dalla Regione Toscana con

Note:


90 90Superficie aree in dissesto idrogeologico recuperata ha22 22Altro: superficie oggetto dell'intervento ha2 2Altro: numero interventi realizzato N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

1860000 1860000Altro: volume di laminazione Mc. 16200000 0Altro: diminuzione deturpamenti ambientali a seguito delle piene % 100



Valoresoglia

Contestoiniziale

0 0Riduzione della superficie a rischio idrogeologico % 10020 20Altro: incremento di occupazione % 020 20Altro: incremento valore aggiunto % 0

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Deliberazione C.R. n. 155 del 20/05/1997, soprattutto in riferimento alla protezione dell'avifauna nidificante.Considerando, quindi, la complessità del sistema idrogeologico oggetto dei lavori, le varie problematiche affrontate e superate ed i risultati conseguiti, la gestione realizzativa dell'intervento può definirsi eccellente.

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Titolo:Completamento ricostruzione arginature sul Rio Dogaia - S. Miniato

Codice UVER 18120

Valutazione: Positiva

Localizzazione:

L'intervento ha pienamente raggiunto gli scopi prefissati, in quanto non risulta che, dopo la conclusioni dei lavori, si siano verificate ulteriori tracimazioni


Proposta



Regione Provincia ComuneSAN MINIATOPISATOSCANA

Descrizione:L'intervento in esame prevede il completamento della ricostruzione delle arginature del rio Dogaia nel territorio del comune di S. Miniato, dimensionate in modo da contenere le massime portate prevedibili nel tempo di ritorno duecentennale.Le principali lavorazioni previste consistono in:- movimentazione terra;- demolizione manufatti in calcestruzzo; - costruzione tratti di muro arginali in c.a. in corrispondenza dei vincoli di spazio determinati dalla presenza di insediamenti abitativi;- formazione protezioni radenti in georete naturale ed idrosemina;- ricostruzione strada in arretramento in sinistra idraulica.



Servizio offerto:Ripristino di un efficace funzione di presidio delle arginature, le cui dimensioni erano divenute insufficienti a causa degli aggravi di piena derivati dai mutati assetti territtoriali.

Beneficiari:Diretti interessati alla eliminazione del pericolo di esondazione sono, essenzialmente, gli oltre 26.000 abitanti di S. Miniato.

Asse:Asse 1 Risorse naturali Settore: Difesa suolo Tipologia: Erosione coste - Protezione sponde fiumi/alvei

Gestore:

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0,284


effettivo

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513,00




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(b)

(c)



L'Ente attuatore è riuscito a superare in tempi ottimali le problematiche derivanti dalle procedure espropriative e dalle interferenze con i sottoservizi e con il ponticello sulla Via di Roffia, ricostruito dal Comune in quanto insufficiente al transito delle portate di piena.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo5. Cause di forza maggiore (avverse condizioni atmosferiche, calamità naturali, incidenti, scioperi, ecc..).9. Interferenze con sottoservizi, altre infrastrutture, attività in corso.12. Espropri

Il ritardo nella realizzazione dell'opera è stato determinato - oltre che dalle inclemenze atmosferiche, la cui influenza è notevolmente accresciuta dalla natura stessa delle opere da realizzare - da problematiche relative agli espropri, stante l'opposizione anche fisica frapposta dai proprietari interessati, ed alle interferenze con sottoservizi ed altre lavorazioni.In particolare sono da sottolineare i cronici ritardi fatti registrare dagli Enti gestori delle reti gas, luce, fognature e acquedotti per lo spostamento delle reti di competenza, oltre alle difficoltà ingenerate dalla ricostruzione, da parte del Comune di S. Miniato, del ponticello sulla Via di Roffia, il quale presentava una luce del tutto insufficiente al transito delle portate di piena.

Note:


400 400Lunghezza opera metri


Valoresoglia

Contestoiniziale

100 100Superficie aree messe in sicurezza o recuperate % 0

Pagina 321 di 398



Titolo:Completamento consolidamento delle difese idrauliche del fiume Bisento. Campi Bisenzio

Codice UVER 18121

Valutazione: Positiva

Localizzazione:

L'intervento ha conseguito i risultati previsti, in quanto non risultano essersi verificate tracimazioni in corrispondenza dei muraglioni consolidati.


Proposta



Regione Provincia ComuneCAMPI BISENZIOFIRENZETOSCANA

Descrizione:L'intervento in esame prevede il consolidamento di circa duecento metri dei muraglioni arginali del Torrente Bisenzio, che, per essere esposto a sud ovest, è il corso d'acqua del circondario idraulico di Firenze nel quale le piene ricorrono più numerose.



Servizio offerto:

Ripristino del necessario margine di sicurezza, in quanto dalle verifiche idrauliche istituite e dall'inviluppo dei colmi di piena relativi ai massimi eventi conosciuti, si è constatato che le arginature risultano in più tratti tracimabili o con ridotti franchi di piena e carenti nelle sezioni.

Beneficiari:La messa in sicurezza dei muraglioni arginali, con conseguente eliminazione del pericolo di esondazioni, riguarda, in modo particolare, i circa 37.000 abitanti del comune di Campi Bisenzio e gli oltre 15.000 di Signa.


Gestore:

Pagina 322 di 398

0,275


effettivo

0,275





30


472,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



I lavori sono stati completati in tempi più che accettabili, considerando sia gli eventi imprevisti, che hanno necessitato una sospensione di sei mesi per le condizioni idrometriche del Bisento, che quelli tecnici, dovuti ai deficit accertati in fondazione rispetto alle previsioni progettuali.

Motivazioni:


I lavori di consolidamento dei muraglioni arginali del torrente Bisento si sono svolti regolarmente e l'impresa ha firmato lo stato finale senza riserve.I lavori sono stati sospesi, una prima volta, dal 22.12.2000 al 29.06.2001, a causa delle condizioni idrometriche del fiume Bisenzio, e, una seconda volta, dal 20.11.2001 al 22.07.2002, per consentire di stabilire una nuova soluzione progettuale, che tenesse conto dei deficit tecnici accertati in fondazione, riapetto alle previsioni progettuali. A seguito della perizia di variante, redatta per superare tale ultima problematica, è stata concessa all'impresa una proroga di giorni 30.

Note:


200 200Lunghezza opera metri200 200Strutture di protezione realizzate a difesa delle coste ml


Valoresoglia

Contestoiniziale

100 100Superficie aree messe in sicurezza o recuperate % 0

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Titolo:Ringrosso e bonifica arginatura del fiume Arno in destra idraulica nel terzo tronco di custodia. Pisa


Localizzazione:

L'intervento ha pienamente conseguito le finalità prefissate.




Regione Provincia ComunePISAPISATOSCANA

Descrizione:L'intervento in esame è finalizzato al miglioramento della sicurezza degli argini in riva destra del fiume Arno, in un tratto terminale lungo circa 3.300 metri che costeggia la ex tenuta presidenziale di San Rossore, all'interno del Parco Naturale di S. Rossore-Migliarino-Massaciuccoli.I lavori effettuati consistono nel posizionamento sull'argine della riva destra di una rete metallica a maglia esagonale, dopo aver effettuato uno scavo superficiale fino a circa 30 cm., nonché il riempimento delle buche scavate dagli animali selvatici. E' stato, quindi, effettuato un ringrosso, riportando sopra uno strato di materiale terroso dello spessore di circa 50 cm., ed è stato ripristinato, sulla sommità arginale, il manto erboso.



Servizio offerto:Recupero della sicurezza idraulica e dell'efficacia nel contenimento delle acque di piena in una zona protetta sotto l'aspetto faunistico e ambientale nel Parco di S. Rossore-Migliarino-Massciuccoli.

Beneficiari:Diretti beneficiari dell'intervento in esame sono i circa 100.000 abitanti di Pisa e comuni limitrofi.


Gestore:

Pagina 324 di 398

0,516


effettivo

0,438





11


-312,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



L'Ente attuatore ha realizzato l'intervento con circa 10 mesi di anticipo, rispetto alle previsioni formulate dalla Regione nella scheda di richiesta del finanziamento

Motivazioni:


L'intervento in esame è stato necessitato dal degrado degli argini, causato dalla vegetazione infestante e dalle molteplici tane scavate dagli animali selvatici. Il riempimento delle buche ed il posizionamento della rete metallica hanno restituito efficacia agli argini senza provocare alcun impatto ambientale, essendosi ormai completato l'inerbimento delle aree interessate dai lavori.

Note:


1,2 1,2Altro: lunghezza tratto interessato dall'intervento Km14000 14000Altro: rete metallica posta in opera Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

100 100Superficie aree messe in sicurezza o recuperate % 00 0Altro: Danni da animali selvatici % 100

Pagina 325 di 398



Titolo:Completamento messa in sicurezza idraulica tratto terminale fiume Elsa (bacino fiume Arno) cassa di espansione località Madonna della Tosse


Localizzazione:

L'intervento è stato realizzato secondo le previsioni progettuali ed ha conseguito i risultati preventivati in quanto ha adeguatamente contenuto la piena dell'inverno 2005-2006.




Regione Provincia ComuneCASTELFIORENTINOFIRENZETOSCANA

Descrizione:Conl'intervento in esame è stata attrezzata a "cassa di espansione" un'area di territorio di pertinenza fluviale in sinistra idrografica del fiume Elsa, a vocazione prevalentemente agricola, estesa 164 ettari, ubicata immediatamente a valle dell'abitato di Dogana, in località Madonna della Tosse. La Cassa di espansione è articolata in tre moduli in cascata; il contenimento delle acque e la suddivisione dei moduli è realizzato mediante arginature perimetrali in terra. Il manufatto principale di regolazione è costituito dalla traversa di derivazione esistente a monte dell'abitato di Castelfiorentino. Tale opera, realizzata negli anni 70, è stata attrezzata, al fine di migliorare e di regolarizzare la derivazione, con paratoie mobili radiali automatiche, che vengono comandate dai livelli liquidi di monte nel fiume Elsa. Comunque, qualora l'automatismo non dovesse funzionare, le tre paratoie vengono sollevate e aperte mediante un sistema oleodinamico elettrificato, attivato dalle segnalazioni provenienti da due misuratori di livello ad ultrasuoni ubicati a monte della traversa. Le acque derivate alla traversa esistente, per una portata massima di circa 200 mc/sec, raggiungono la cassa di espansione percorrendo l'alveo del canale diversivo di Castelfiorentino, che è stato prolungato di circa 1,1 km. In fregio all'argine sinistro del nuovo canale diversivo è previsto lo sfioratore di derivazione, che costituisce il manufatto di immissione nel primo modulo della cassa di espansione. La continuità idraulica per l'invaso del secondo e terzo modulo, nonché tra la Cassa di espansione ed il fiume Elsa è garantita dagli sfioratori in cascata, realizzati, rispettivamente, nelle arginature traverse, che delimitano i comparti idraulici degli stessi moduli, e, quello terminale di sicurezza, nell'argine sinistro del fiume. I tre moduli della cassa di espansione sono stati, inoltre, dotati di scarichi di fondo per restituire al fiume le acque invasate, al regredire della piena.

Ente attuatoreAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE - FIRENZE

Amministrazione competente:REGIONE TOSCANA

Servizio offerto:

Obiettivo del progetto è quello di laminare la portata della piena duecentennale in modo da renderla compatibile con la capacità di smaltimento dell'alveo a valle, fino alla confluenza in Arno.

Beneficiari:L'intervento consente la messa in sicurezza degli abitati di Castelfiorentino e di Empoli, eliminando il rischio idraulico rispetto alla piena duecentennale. Inoltre, in tale evenienza, la portata immessa in Arno verrà ridotta di circa il 20% ed il corrispondente volume invasato nella cassa, pari a circa tre milioni di metri cubi, verrà sottratto agli allagamenti dei territori vallivi dell'Elsa e dell'Arno, con considerevole beneficio per l'assetto territoriale e per gli importanti insediamenti infrastrutturali e produttivi esistenti, in precedenza soggetti a rischio idraulico.


CONSORZIO DI BONIFICA DELLE COLLINE DEL CHIANTIGestore:

Pagina 326 di 398

5,744


effettivo

2,066





40


829,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Il capitolato speciale d'appalto prevedeva il termine di 28 mesi dalla consegna per l'esecuzione dei lavori, con conseguente scadenza del termine utile al 05/01/2004. Le proroghe concesse sono conseguenza delle due perizie di variante, necessitate da problematiche tecniche insorte in corso d'opera e rapidamente risolte.

Motivazioni:


La Regione Toscana, Area Difesa del Suolo, nella richiesta di finanziamento aveva indicato, alla voce "tempi di esecuzione per completamento e di entrata in funzione dell'opera", il termine di 12 mesi dalla data di messa a disposizione del finanziamento; termine, questo, alquanto utopistico dal momento che il capitolato speciale d'appalto prevedeva 28 mesi per l'esecuzione dei lavori previsti in progetto.Per una corretta valutazione dell'efficacia nella realizzazione dell'opera è necessario premettere che l'intervento in esame può essere classificato come "completamento finanziario". Ciò in quanto il finanziamento assentito con la delibera CIPE 135/99 è valso ad assicurare la totale copertura del quadro economico previsto in progetto e non ad apportare ulteriori finanziamenti ad un'opera già avviata ed interrotta per carenza di fondi.Infatti, la Provincia aveva già provveduto ad espletare le procedure di aggiudicazione e a stipulare il contratto con l'impresa aggiudicataria, procedendo, quindi, alla consegna dei lavori il 05/09/2001, in concomittanza con la comunicazione formale di assegnazione del finanziamento.Lo slittamento di circa 11 mesi per la conclusione dei lavori e l'entrata in esercizio dell'opera appare pienamente giustificato in quanto determinato dalla necessità di effettuare lavori e finiture non previsti nel progetto, la cui esigenza è emersa in corso d'opera. La validità dell'intervento è stata testata nel corso dell'inverno 2005-2006, quando, a seguito delle abbondanti precipitazioni meteorologiche, il fiume Elsa si è ingrossato, invadendo il primo modulo della cassa di espansione, senza provocare disagi e danni alle aree precedentemente interessate dalle esondazioni.

Note:


164 164Altro: superficie cassa di espansione ha1100 1100Altro: prolungamento canale diversivo ml

3220000 4700000Altro: volume dinamico cassa di espansione Mc.

2070000 3000000Altro: portata massima totale cassa di espansione Mc.


Valoresoglia

Contestoiniziale

1 1Altro: interventi sttrutturali N. 02000 2000Superficie aree messa in sicurezza o recuperata ha 0



Valoresoglia

Contestoiniziale

0 0Riduzione della superficie a rischio idrogeologico ha 1500

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Titolo:Comune di Sorano - Completamento consolidamento abitato


Localizzazione:

Il consolidamento dello sperone tufaceo ha consentito il recupero integrale del centro storico del paese, che, evacuato nel 1929, sta tornando ad essere completamente abitato in virtù del restauro delle unità abitative e commerciali.


Proposta



Regione Provincia ComuneSORANOGROSSETOTOSCANA

Descrizione:Il centro storico del comune di Sorano è ubicato su uno sperone tufaceo a pareti fortemente scoscese, per la maggior parte subverticali, interessato, da epoca remota, da crolli del materiale litoide, tanto che fin da 1929 era stato completamente evacuato e transennato.In occasione dei lavori di consolidamento finanziati dal Ministero dell’Interno, con ordinanza n. 2666 del 23.09.1997, per un importo di 4.000 milioni di lire, il disboscamento del primo gradone morfologico, relativo all’affioramento della formazione dei basalti per ubicare il progettato muro di placcaggio, ha messo in evidenza un quadro fessurativo dell’affioramento basaltico di notevole gravità.Di qui la necessità dell’intervento in esame, con il quale si è previsto di intervenire:- sulla formazione basaltica con il posizionamento di pannelli di rete d'acciaio;- sulla parete tufacea soprastante, realizzando in opera tiranti di ancoraggio, chiodature e cuciture e provvedendo alla stuccatura delle fratturazioni.La completa asportazione della vegetazione, che ricopriva la zona d'intervento, ha reso necessaria l'elaborazione di una perizia di variante per prevedere:- il raddoppio delle superfici oggetto dell'intervento;- lo scavo a mano per l'asportazione dello strato detritico di copertura per il corretto fissaggio dei pannelli di funi di acciaio sul ciglio sommitale dei basalti;- la presenza di blocchi di tufo che sono stati demoliti per la precaria posizione che avevano assunto al momento del loro distacco dalla parete;- la riduzione della maglia dei pannelli di rete con funi di acciaio per dare una maggiore garanzia al consolidamento corticale della parete subverticale della formazione dei basalti.

Ente attuatoreCOMUNE DI SORANO


Servizio offerto:Il finanziamento assentito con la deliberazione CIPE n. 135/99 ha consentito il completamento dei lavori di consolidamento dello sperone tufaceo sul quale insiste la parte del centro storico dell’abitato, che, dichiarata da trasferire fin dal 1929, era stata completamente evacuata e transennata.La messa in sicurezza del costone, fermandone il processo di degrado, ha, da un lato, evitato il ripetersi dei crolli delle abitazioni ivi allocate, e, dall’altro, consentito il recupero degli edifici ancora esistenti.

Beneficiari:Diretti beneficiari sono i proprietari delle case allocate nella zona oggetto dell'intervento, le quali, oltre ad essere nuovamente agibili, hanno considerevolmente aumentato il loro valore commerciale. Indirettamente, ne ha beneficiato l'intero comune in conseguenza delle numerose opere di ristrutturazione eseguite sulle abitazioni oramai diroccate del centro storico, l'incremento del numero di abitanti non residenti a


COMUNE DI SORANOGestore:

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seguito della destinazione a seconde case della maggior parte degli immobili restaurati, nonché dell'afflusso di turisti determinato essenzialmente dalla recuperata agibilità del centro storico.

0,576


effettivo

0,576





13


115,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Sono stati rispettati i tempi previsti. Il ritardo è stato determinato dai maggiori lavori previsti dalla perizia di variante, la cui esigenza è emersa a seguito del completamento della pulizia dell'area interessata dall'intervento.

Motivazioni:


L'inagibilità del centro storico e della fortezza, dovuta al degrado geologico della zona ed alla carenza di adeguati interventi restaurativi, e lo stato di crisi delle piccole aziende agricole, che costituivano il fulcro dell'economia locale, stavano innescando un procedimento di grave depauperamento socio economico del paese. Lo stanziamento di finanziamenti per circa dieci miliardi di lire, fra i quali quello di cui alla delibera CIPE 135/99, finalizzati al restauro della fortezza ed al recupero del centro storico ha indotto una notevole inversione di tendenza. Ciò soprattutto in virtù dei notevoli interventi di ristrutturazione, già effettuati ed ancora in corso, sulle unità immobiliari, adibite, per la maggior parte, a residenze secondarie. L'aumento di popolazione, anche se non residente, così determinato ha provocato un notevole sviluppo delle attività commerciali, agevolato dal giro d'affari indotto dai lavori di ristrutturazione edillizia, la maggior parte dei quali ha comportato investimenti, da parte dei singoli proprietari, di svariate centinaia di migliaia di euro. Tutto ciò è stato indubbiamente agevolato dal comportamento degli uffici comunali, i quali hanno rapidamente evaso le richieste relative alle concessioni edilizie ed alle relative autorizzazioni, favorendo così il lavoro delle ditte appaltatrici.

Note:


40000 40000Superficie aree in dissesto idrogeologico recuperata Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 150Altro: abitazioni agibili N. 0nd 20Altro: esercizi commerciali ed artigiani in attività N. 0



Valoresoglia

Contestoiniziale

0 0Riduzione della superficie a rischio idrogeologico % 100

nd 40Altro: posti di lavoro nell'area interessata N. 0nd 15Altro: imprese edili presenti nel paese N. 2

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Titolo:Completamento interventi recupero aree umide tenuta di S. Rossore (PI) - Difesa dall'erosione costiera


Localizzazione:

A distanza di circa tre anni e mezzo dalla conclusione dei lavori, il fenomeno erosivo, che aveva provocato un arretramento di circa 20 metri l'anno della spiaggia, è stato annullato in prossimità della foce, ed è stato ridotto a circa 1-1,5 metri l'anno nella parte terminale dell'intervento.




Regione Provincia ComunePISAPISATOSCANA

Descrizione:L'intervento in esame riguarda opere necessarie alla difesa di un tratto di spiaggia di 2.300 m. a Nord della foce dell'Arno, all'interno della tenuta di S. Rossore.In particolare, è prevista la costruzione di 9 pennelli in pietrame di lunghezza variabile tra i 75 ed i 250 metri, versamenti di ghiaia per il ripascimento della spiaggia e la realizzazione di una duna artificiale di protezione.

Ente attuatoreEnte Parco Nazionale Migliarino San Rossore


Servizio offerto:L'intervento si propone di contrastare i fenomeni erosivi che hanno interessato, negli ultimi cento anni, tutto il tratto nord del delta dell'Arno; fenomeni che si sono particolarmente accentuati in conseguenze di alcune mareggiate, che hanno investito il litorale pisano nel periodo 1994-1997 e che hanno causato arretramentio della linea di riva fino a 20 metri l'anno.

Beneficiari:Scopo principale dell'intervento è quello di proteggere gli stagni costieri, noti come le Lame, presenti a circa 1.500 metri dalla foce dell'Arno, nei quali si raccolgono le acque piovane e quelle dolci della falda superficiale e che presentano biotipi caratteristici di zone umide di grande rilevanza. Ciò in quanto l'ingresso di acqua salata all'interno di questi stagni ha provocato la trasformazione in ambiente alofilo e, soprattutto, era molto alto il rischio di distruzione del bosco igrofilo retrostante.


ENTE PARCO REGIONALE MIGLIARINO, S. ROSSORE, MASSACIUCCOLIGestore:

Pagina 330 di 398

2,582


effettivo

2,386





18


456,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



L'Ente attuatore ha gestito in modo ottimale la realizzazione dell'intervento, contenendo al massimo il ritardo, nonostante le mareggiate, che hanno condizionato varie sospensioni dei lavori, e la necessità di elaborare due periziew di variante, per risolvere le problematiche tecniche insorte in corso d'opera.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo4. Mancato o ritardato rilascio delle previste autorizzazioni.5. Cause di forza maggiore (avverse condizioni atmosferiche, calamità naturali, incidenti, scioperi, ecc..).7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.

L'intervento in esame è finalizzato alla eliminazione dei processi erosivi, che hanno provocato l'arretramento della spiaggia a nord della foce dell'Arno e l'infiltrazione di acqua salmastra negli stagni delle Lame, all'interno della ex tenuta presidenziale di S. Rossore, area protetta non accessibile al pubblico.Non è, quindi, possibile individuare indicatori di impatto e beneficiari, in quanto il risultato perseguito è quello di preservare l'ambiente naturale con i relativi biotipi.Tra le criticità segnalate, la più consistente è stata quella relativa all'approvazione del progetto da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, le cui prescrizioni hanno obbligato l'Ente ad una rielaborazione progettuale, conclusasi con l'approvazione definitiva da parte dello stesso Consiglio Superiore in data 06/10/2000.Durante il corso dei lavori è stato necessario operare tre sospensioni, per complessivi cinque mesi circa, a causa delle avverse condizioni metereologiche, ed elaborare due perizie di variante per adeguare materiale e previsioni progettuali all'effettivo stato dei luoghi.

Note:


10 9Strutture di protezione realizzate a difesa delle coste N.3100 2900Lunghezza opera metri1365 1290Altro: lunghezza pennelli in massi metri


Valoresoglia

Contestoiniziale

3100 2900Lunghezza litorale protetto metri 00 0Altro: arretramento linea di spiaggia metri 20

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Titolo:Completamento interventi idraulico-forestali Versilia-Garfagnana-Lunigiana (interventi avviati Ob 5/B mis. 6.4)


Localizzazione:

Gli interventi hanno pienamente realizzato gli scopi prefissati e, in alcuni casi, hanno conseguito effetti indotti di notevole rilevanza.




Regione Provincia ComuneGALLICANOLUCCATOSCANA

STAZZEMA

VERGEMOLI

AULLAMASSA-CARRARA

Descrizione:Con il finanziamento di cui alla delibera CIPE n. 135/99 sono stati realizzati - da parte delle Comunità Montane della Garfagnana, dell'Alta Versilia e della Lunigiana - una serie di interventi finalizzati alla sistemazione ed alla messa in sicurezza di aree soggette a rischio idrogeologico. In particolare, i lavori realizzati dalle singole Comunità Montane possono essere così sintetizzati:- Garfagnana: protezione di sponda sul torrente Turrite a valle dell'abitato di Fornovolasco, sistemazione di movimento franoso a monte della strada Gallicano-Fornovolasco (int. 46b.1); opere di protezione della viabilità Fornovolasco-Campolemisi e Verni-Trassilico consistenti in fornitura e posa in opera di barriere paramassi e stabilizzazione dei versanti in corrispondenza della sede stradale (int. 46b.2); ripristino della viabilità tra le frazioni di Campolemisi e San Pellegrinetto, in località Casa Antonione, compromessa dal collasso della coltre di copertura detritica, determinato dall'azione delle acque provenienti da monte della strada (int. 46b.3);- Alta Versilia: sistemazione di movimenti franosi attivi o quiescenti con palificate doppie, gradonate, fascinate e canalette di drenaggio, riprofilatura e inerbimento. I lavori hanno interessato 12 dei 34 cantieri previsti dal progetto originario nei bacini del torrente Cardoso e del torrente Molina per la messa in sicurezza dei movimenti franosi provocati dall'evento alluvionale del 19.6.1996, per l'insufficienza dei finanziamenti già assentiti ed utilizzati da Regione, Stato, UE edalla stessa Comunità Montana;- Lunigiana: opere di difese spondali nel torrente Bardine, in località Barconcello e Bardine; ripristino di una soglia in massi ciclopici nel torrente Teverone in comune di Aulla; lavori di rinaturalizzazione mediante l'impiego di tecniche naturalistiche dell'area fluviale nel tratto terminale del Canale dei Molini e dell'area limitrofa di proprietà del comune di Aulla.



Servizio offerto:Ripristino di viabilità e messa in sicurezza di movimenti franosi a protezione di infrastrutture ed abitazioni.

Beneficiari:Gli abitanti dei comuni interessati, nonché i turisti che visitano le aree interessate dagli interventi


L'INTERVENTO NON NECESSITA DI GESTIONEGestore:

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3,178


effettivo

3,171





25


-136,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Gli Enti attuatori hanno gestito in maniera ottimale la realizzazione degli interventi di rispettiva competenza, come dimostra la circostanza che i ritardi sono stati causati esclusivamente dalle avverse condizioni metereologiche

Motivazioni:


E' da premettere che l'intervento in esame si è sviluppato, come esecuzione dei lavori, su 19 cantieri. Di conseguenza, sono state assunte, come date di inizio e fine lavori, quelle relative, rispettivamente al primo cantiere avviato ed all'ultimo chiuso. Comunque, va sottolineato che le tre Comunità Montane, quali Enti attuatori dell'intervento, hanno gestito l'esecuzione dei lavori in modo ottimale, tanto che i ritardi sono stati determinati esclusivamente dalle inclemenze atmosferiche, che, soprattutto nel periodo invernale, hanno di fatto impedito l'esecuzione di qualsiasi lavoro.Di notevole rilevanza è l'impatto che l'intervento ha avuto sotto il profilo occupazionale e socio ambientale. Infatti, le cooperative aggiudicatarie dei lavori, grazie all'esperienza effettuata nella specifica circostanza, hanno accresciuto la propria professionalità, tanto da triplicare il proprio personale impegnato in interventi di ingegneria naturalistica.La stessa filiera del legname ha fatto registrare un incremento di circa il 300% a seguito della ingente richiesta di materia prima effettuata dalle imprese impegnate nei lavori.Infine, va rilevato che, a seguito degli eventi calamitosi del giugno 1996, la situazione di pericolo indotta dal dissesto idrogeologico aveva provocato una diminuzione di presenze turistiche di circa il 40%, mentre, ripristinata, se non migliorata, la situazione quo ante, l'affluenza di visitatori ha ripreso e superato di almeno il 20% il livello anteriore.

Note:


18 19Altro: numero interventi idraulici N.26000 26000Superficie aree in dissesto idrogeologico recuperata Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

100 100Area in dissesto idrogeologico recuperata % 0



Valoresoglia

Contestoiniziale

0 0Riduzione della superficie a rischio idrogeologico % 100

96Altro: posti di lavoro creati direttamente dagli interventi N.189Altro: posti di lavoro indotti N.300Altro: incremento filiera del legname %60Altro: incremento presenze turistiche %

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Titolo:Costruzione dei moduli intermedi del "Serpentone" a completamento del progetto "Area Pollein", in attuazione del piano di riorganizzazione urbanistica e riconversione economica delle aree di Pollein-Brissogne (Aosta - zona Autoporto)


Localizzazione:

L'intervento ha conseguito risultati nettamente superiori alle previsioni, in quanto, sulla base delle richieste del mercato, è stata effettuata una diversa ripartizione della cubatura realizzata, che ha portato a raddoppiare i locali affittati.


Proposta



Regione Provincia ComuneAOSTAAOSTAVALLE D'AOSTA

BRISSOGNE

POLLEIN

Descrizione:Il progetto generale - finalizzato alla predisposizione, nell'area interessata ai traffici nazionale e internazionali, di un complesso di servizi tali da riavviare la ripresa dello sviluppo locale - prevede la realizzazione, su una superficie di circa 180.000 mq., di tre blocchi di edifici costituiti da un sistema continuo di contenitori modulari detto il "Sepentone", destinato ad ospitare attività produttive intese nel senso più ampio, da un edificio chiamato Torre di Comunicazione, ove si collocano servizi innovativi (software house, società di telematica, centri di prenotazione, ecc.), e dagli Uffici direzionali, ricettivi e di servizio.L'intervento finanziato dal CIPE riguarda il secondo stralcio di costruzione del Serpentone e, in particolare, la realizzazione di moduli, indicati nelle planimetrie come blocchi E-F-Ga-Gb e I, riservati a laboratori artigianali, movimentazione e stoccaggio di merci, servizi di spedizione e di confine. I lavori consistono nella costruzione di una campata per una superficie coperta di 12.000 mq., la posa in opera della struttura in cemento armato costituita da una maglia primaria di pilastri, muratura e serramenti interni ed esterni.

Ente attuatoreREGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA

Amministrazione competente:REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA

Servizio offerto:Fruibilità degli spazi attraverso l'esercizio di attività produttive promuovibili in connessione al traffico

Beneficiari:Imprenditori interessati allo sviluppo delle attività economiche riconducibili, in armonia con gli orientamenti della Unione Europea, ai settori del commercio, delle merci e delle comunicazioni.



AUTOPORTO VALLE D'AOSTA S.P.A.Gestore:

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13,897


effettivo

11,534





21


-41,00

0,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



L'opera è stata realizzata nei termini previsti, nonostante, da un lato, il contenzioso, con relativa richiesta di sospensione, instaurato dalla ditta seconda classificata avverso la delibera di aggiudicazione; dall'altro, l'evento alluvionale dell'ottobre 2000, che ha portato alla precettazione, da parte della Protezione Civile, di tutti i mezzi di cantiere, con conseguente sospensione dei lavori per tutto il periodo dell'emergenza, nonché all'effettuazione di maggiori lavori per riparare i danni arrecati dallo stesso evento.

Motivazioni:

Ragioni alla base del ritardo3. Contenzioso nella fase di affidamento dei lavori.5. Cause di forza maggiore (avverse condizioni atmosferiche, calamità naturali, incidenti, scioperi, ecc..).

La riorganizzazione urbanistica e la riconversione economica dell'Autoporto della Valle d'Aosta - realizzato all'inizio degli anni '70 con finalità essenzialmente doganali - si è resa necessaria per fronteggiare gli effetti negativi, provocati da tre eventi eccezionali, che tra gli anni '80 e '90 hanno colpito l'economia valdostana:1) la cessazione pressochè totale delle attività industriali di primo insediamento (siderurgia e fibre chimiche);2) la cessazione delle attività doganali italo-francesi a seguito dell'abolizione delle frontiere intracomunitarie nel 1993;3) il ridimensionamento dell'attività edilizia.In particolare, il punto sub 2), che riguarda più specificatamente l'intervento in esame, comportò la diminuzione del 95% circa dell'attività doganale dell'Autoporto, con conseguente perdita di oltre 300 posti di lavoro, nonchè delle entrate relative alla partecipazione al gettito dell'IVA all'importazione, che rappresentavano circa 1/3 del bilancio regionale.Di qui la necessità di operare una riqualificazione dell'autoporto, la cui valenza da un punto di vista esclusivamente doganale era stata praticamente annullata, visto ora come punto più significativo di interscambio tecnico-commerciale fra la città ed il territorio.Il compito di curare la progettazione e la realizzazione di tale riqualificazione fu affidato, dalla Regione Valle d'Aosta, alla Autoporto S.p.A. (i cui azionisti sono l'originaria Finanziaria Regionale FINAOSTA S.p.A. su mandato della Regione Valle d'Aosta ed i Comuni di Pollein e Brissogne aggregati successivamente), la quale operò una radicale trasformazione della struttura già esistente, abbattendo le vecchie infrastrutture per procedere ad una diversa organizzazione dei servizi e degli impianti.In particolare, sono stati realizzati:a) l'Edificio Direzionale, articolato su quattro piani per 9.000 mq di superficie utile di piano, che ospita le unità commerciali, la palestra, il bar, il ristorante, l'ufficio postale, l'albergo, le banche e gli uffici;

Note:


12000 12000Superficie infrastrutturata Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

12000 12000Incremento superfici infrastrutturata della stessa tipologia Mq 012 23Numero di imprese insediate nelle aree di localizzazione create e/o

recuperateN. 2



Valoresoglia

Contestoiniziale

12 23Quota di nuove imprese in attività nelle aree di intervento N. 2nd 100Incremento occupazione nell'area N. 10

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b) l'Edificio Serpentone (parzialmente finanziato con le risorse in esame), costituito da ampi contenitori modulari, per una superficie complessiva di 6.500 mq. ed una altezza interna di oltre 10 m., destinati ad ospitare magazzini di riconfezionamento, trasformazione e stoccaggio per prodotti di elevato valore intrinseco;c) il Modulo di Raccordo tra i due precedenti edifici, al cui interno è allocata una galleria commerciale, che raggruppa su due piani una serie di spazi destinati ad attività commerciali;d) la Torre della Comunicazione, coperta dal servizio wireless, destinata all'insediamento di aziende che operano nel campo del terziario avanzato e della comunicazione, che prevede 4.600 mq. di uffici, un grande salone per conferenze, un bar, un ristorante ed una panoramica sala per riunioni dotata di videoconferenza.Tutte le infrastrutture sono state realizzate e sono in esercizio, ad eccezione della Torre delle Comunicazioni, in ordine alla quale sono in fase di completamento le ultime rifiniture. I primi lavori, relativi alle infrastrutture generali, furono consegnati nel marzo 1995, mentre quelli relativi al Serpentone ebbero inizio fra il marzo 1998 (lotto relativo all'ipermercato) e l'aprile 2000 (lotto relativo ai moduli intermedi, cofinanziato con la delibera CIPE 135/99).Qust'ultimo, in particolare, si sviluppa su una superficie complessiva di 9.845 mq. variamente modulata, in grado di ospitare oltre trenta operatori commerciali, 23 dei quali già insediati e pienamente operativi. La casistica delle attività installate si presenta quanto mai variegata, spaziando dalla gelateria e torrefazione artigianale alla lavanderia, alla scuola di danza, ai centri estetici. Di particolare rilievo, anche in rapporto alla superficie occupata, sono le attività di "custodia e gestione documentale in outsourcing" gestita dal Soc. Italiana Archivi S.p.A. (1.515 mq.), di "trasporto merci" della Bartolini S.p.A. (1.110 mq.), di "formazione professionale" della Progetto Formazione S.C.R.L. (1.069 mq.), di "commercio all'ingrosso di bevande" della T&C. s.r.l. Piemonte (940 mq.).In merito alla capacità realizzativa dell'Ente attuatore, va considerato che nel 1999 si è verificata la chiusura del traforo del Monte Bianco, a seguito del ben noto tragico incidente automobilistico, con conseguente azzeramento del traffico commerciale. Ciò, però, non ha influito sulle scelte realizzative dell'Ente, che ha proseguito i lavori, pur con i ritardi conseguenti agli eventi alluvionali del 2000, tanto che, alla riapertura del traforo nel 2002, tutte le strutture ricettive erano in esercizio e nell'arco di un biennio hanno raggiunto un livello di pieno regime, occupando, nell'intera area, circa 700 unità lavorative e facendo registrare un flusso di oltre due milioni di visitatori annui; indici, questi, destinati ad incrementarsi non appena entrerà in esercizio anche la Torre delle comunicazioni.Può, quindi, affermarsi che la sinergia instaurata fra le componenti del sodalizio sociale ed amministrativo è stata in grado di reagire ad eventi di notevale impatto negativo, creando un complesso polivalente capace di recuperare, sotto altri aspetti, i benefici persi a causa di quegli stessi eventi negativi.

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Titolo:Portogruaro – Costruzione rete fognante per acque nere al servizio del centro storico (Stralcio A)


Localizzazione:

L'intervento ha conseguito i risultati previsti, consentendo il convogliamento dei reflui provenienti dagli edifici del centro storico verso il depuratore comunale ed eliminando le immissioni nei corsi d'acqua che attraversano la città.




Regione Provincia ComunePORTOGRUAROVENEZIAVENETO

Descrizione:Con l'intervento in esame sono state realizzate alcune dorsali per il collettamento della fognatura nera del Centro Storico di Portogruaro e per il collegamento di estesi tratti di fognatura esistenti all'impianto di depurazione principale.In particolare sono state realizzate le condotte fognarie, i pozzetti di ispezione e tutte le opere accessorie, oltre alla predisposizione degli allacciamenti agli edifici frontisti, relative alle seguenti strade: Borgo S. Nicolò, Via Garibaldi, Via Seminario, Via P. Bernardino, Via Cavour, Calle Pescatori,Via del Rastrello, Borgo S. Agnese, Via Bon, Borgo S. Giovanni, Via Veneto, Via Lombardia, Via Zappetti, Via Fondaco.

Ente attuatoreCOMUNE DI PORTOGRUARO


Servizio offerto:La realizzazione delle opere fognarie previste in progetto è finalizzata al peresguimento delle priorità prestabilite, tra le quali assumono prevalente importanza:- il recupero ed il miglioramento delle condizioni igieniche del centro storico;- l'estensione ed il collegamenton delle fognature esistenti all'impianto di depurazione;- l'estensione delle fognature alle zone a maggiore densità abitativa;- il miglioramento delle condizioni qualitative dei corsi d'acqua;- la realizzazione di opere funzionali complete di trattamento depurativo.

Beneficiari:Beneficiari diretti sono gli abitanti dei circa 325 edifici, i cui scarichi sono stati convogliati, attraverso la rete fognaria realizzata con il finanziamento in esame, all'impianto di depurazione, eliminando quelli singoli, di scarsa efficienza e di difficile manutenzione.Indirettamente, l'eliminazione dello scarico diretto dei reflui urbani nei corsi d'acqua cittadini ha comportato un generale miglioramento ambientale, a vantaggio sia dei residenti che di tutti coloro che, comunque, vengono ad interagire con il comprensorio comunale.


SOCIETÀ ACQUE DEL BASSO LIVENZAGestore:

Pagina 337 di 398

3,433


effettivo

3,411





32


249,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



L'Ente attuatore ha gestito in maniera ottimale l'esecuzione dei lavori, limitando al massimo lo slittamento dei termini contrattuali, dovuto, sia alla necessità di approntare due perizie di variante per risolvere problematiche tecniche insorfte in corso d'opera, sia, e soprattutto, per contemperare le attività di cantiere con quelle civili e commerciali tipiche del centro storico (traffico sia locale che di passaggio diretto verso le località turistiche, mercato settimanale, esigenze centri commerciali, ecc.)

Motivazioni:


L'intervento in esame - peraltro non integralmente finanziato con la delibera CIPE 135/99 in quanto è rimasta a carico del Comune di Portogruaro la somma di € 312.335,6 - rappresenta lo stralcio A del progetto generale relativo al completamento della fognatura comunale per la raccolta delle acque reflue del centro storico. Lo stralcio B - per un importo complessivo di € 2.084.086,79, finanziato quasi integralmente con fondi propri dello stesso Comune, avendo ottenuto dalla Regione solo un finanziamento pari ad € 92.926,24 - è stato realizzato quasi in contemporanea con lo stralcio A, in quanto i relativi lavori furono consegnati il 28.08.2001 ed ultimati il 02.07.2003, come risulta dal relativo certificato di collaudo, redatto il 12.11.2003. La completa realizzazione del progetto e l'entrata in esercizio dell'intero sistema fognario ha, quindi, consentito di eliminare gli impianti di depurazione a servizio delle singole unità abitative, la maggior parte dei quali ormai obsoleti e scarsamente efficienti, che scaricavano direttamente nel Lemene e negli altri corsi d'acqua minori che attraversano la città, e di convogliare tutti i reflui del centro storico nel depuratore comunale.

Note:


2467 2467Lunghezza rete ml3 3Altro: impianti di sollevamento N.

400000 400000Capacità smaltimento reflui Mc.


Valoresoglia

Contestoiniziale

2467 2467Incremento rete fognaria ml 0400000 400000Capacità smaltimento utilizzata Mc. 0

325 325Altro: edifici allacciati N. 0



Valoresoglia

Contestoiniziale

400000 400000Incremento quantità acque depurate Mc. 0

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Titolo:Completamento interventi di riqualificazione ambientale e sistemazione idraulica del comprensorio vallivo di Valle Vecchia in Comune di Caorle (VE) 3° lotto - Lavori suppletivi al progetto PIM


Localizzazione:

L'intervento ha conseguito i risultati previsti, come è dimostrato dalle ripristinate condizioni ambientali, con il ritorno di importanti specie vegetali e animali, in particolare avifauna, da tempo scomparse.


Proposta



Regione Provincia ComuneCAORLEVENEZIAVENETO

Descrizione:L'intervento in esame prevede la realizzazione del terzo stralcio dei lavori di "sistemazione idraulica del comprensorio di Valle Vecchia". In particolare è prevista:- la sistemazione idraulica dell'ambito lagunare mediante lo scavo dei canali lagunari, il rinforzo delle arginature, la sistemazione delle foci a mare, a completamento degli interventi non attuati con i precedenti stralci ed integrati con interventi di miglioramento della qualità dell'acqua, attraverso l'attuazione della fitobiodepurazione delle acque di sgrondo delle campagne di Valle Vecchia e l'apertura di ulteriori aree (8 Ha), nelle quali consentire la libera circolazione delle acque lagunari;- la riqualificazione ambientale del comprensorio mediante l'ampliamento delle zone boscate, dei filari di siepi campestri e delle zone di pineta litoranea sottoposta a cure colturali straordinarie, interventi per la valorizzazione faunistica, formazione di percorsi naturalistici schermati, punti di osservazione (altana), monitoraggio degli effetti della fitobiodepurazione, completamento del centro visite e sala polivalente ubicati presso la sede locale dell'Azienda, ripristino funzionalità del pozzo artesiano aziendale ed attuazione di azioni d'informazione al pubblico mediante segnaletica.


Amministrazione competente:REGIONE VENETO

Servizio offerto:La riqualificazione ambientale di Vallevecchia ha consentito il miglioramento del paesaggio agrario, il ripristino di alcune peculiari situazioni ambientali dell'area e la salvaguardia della stessa dall'impatto ambientale determinato da una frequentazione incontrollata di visitatori.

Beneficiari:L'attuata riqualificazione ambientale è valsa a ricostituire l'habitat naturale di molte specie animali e vegetali, ritornate sul territorio dopo molti anni di assenza. Ciò ha consentito l'attuazione di numerose ed importanti iniziative per la fruizione naturalistica e culturale di un ambiente del tutto particolare. Ciò ha comportato un notevole incremento del flusso turistico, con conseguente ampliamento delle connesse attività commerciali.


AZIENDA REGIONALE VENETO AGRICOLTURAGestore:

Pagina 339 di 398

3,873


effettivo

3,774





48


456,00

-92,00




(c-a)

(d)

(b)

(c)



Considerata la particolarità e la complessità dell'intervento in questione, l'Ente attuatore ha gestito in maniera ottimale l'esecuzione dei lavori, nonostante l'influenza determinante esercitata dalle condizioni ambientali e metereologiche.

Motivazioni:


Il progetto in esame si inserisce in un programma di interventi di sistemazione idraulica e riqualificazione ambientale del comprensorio di Valle Vecchia, esteso per circa 900 ha sul litorale veneto tra Caorle e Bibione.Il completamento della sistemazione idraulica e la riqualificazione ambientale attuati con il 3° stralcio, finanziato con la delibera CIPE n. 153/99, ha consentito il ripristino dei biotopi originari, con conseguente ritorno di specie vegetali ed animali, che si ritenevano estinte.La fruizione turistica del territorio, preservandone l'integrità, è stata assicurata da una serie di interventi, peraltro di costo piuttosto limitato, finalizzati alla realizzazione di aree di sosta, di sentieri ciclabili, di altane di osservazione, nonché alla organizzazione di visite guidate, soprattutto a beneficio delle scolaresche.La bontà delle iniziative adottate è, d'altra parte, ampiamente dimostrata dall'incremento del flusso turistico, che dalle circa 30.000 unità annue stimate ante intervento, è passato alle oltre 250.000 dello scorso anno 2005. Tale incremento ha avuto, inoltre, una forte ripercussione sulle strutture collegate al turismo (agriturismi, ristoranti, bed and breakfast, attività commerciali), che hanno fatto registrare un incremento occupazionale pari a circa 50 unità lavorative, oltre a quelle stagionali legate alla sorveglianza delle aree di sosta e alle visite guidate.

Note:


16 16Altro: formazione nuovi boschi ha5 5Altro: formazione nuove siepi campestri Km10 10Altro: formazione di macchie vegetate per la FBD ha

2 2Altro: formazione macchie vegetate presso aree di sosta N.42 42Altro: cure colturali alla pineta litoranea ha46 46Altro: bnifica rifiuti lungo la costa ha


Valoresoglia

Contestoiniziale

47,5 47,5Altro: area bonificata dai rifiuti ha 1,560 60Altro: area di pineta soggetta a miglioramento ha 1866 66Altro: aumento superfici vegetate ha 40500 500Altro: percorsi di visita ml 09 9Altro: realizzazione zona umida ha 0



Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 5Altro: posti di lavoro per gestione aree di sosta e visite naturalistiche N. 0nd 50Altro: nuovi posti di lavoro per attività turistiche e commerciali N. 0

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Situazione: Concluso non in esercizio

Titolo:Completamento pista di volo dell'aeroporto d'Abruzzo in Pescara

Codice UVER 7524Valutazione: Non giustificato

Localizzazione:

Ai sensi dell'art. 10, comma 4, della convenzione stipulata il 09/10/2000 tra l'ENAC e la società SAGA s.p.a., gestore dell'aeroporto e attuatore dell'intervento, le opere realizzate e collaudate dovevano essere consegnate al Ministero dei trasporti e della navigazione per la loro iscrizione al demanio dello Stato e, quindi, assegnate in uso gratuito all'ENAC e, da questo, trasferite alla società di gestione dell'aeroporto. Dagli atti risulta cha la SAGA ha provveduto ad effettuare, con nota del 09/07/2003, al Ministero dei trasporti, il quale non risulta che abbia provveduto a quanto stabilito in convenzione, senza, peraltro, fornire valide giustificazioni in merito. Con nota del 06/04/2006 l'ENAC, a seguito di una riunione tenutasi in pari data dopo la verifica dcell'UVER, ha disposto l'accensione dell'impianto a decorrere dalla stessa data.


PropostaRecupero dei fondi concessi tramite corrispondente detrazione da future assegnazioni del Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS) in caso di mancato esercizio dopo 90 gg. dalla data di comunicazione degli esiti della verifica


Regione Provincia ComunePESCARAPESCARAABRUZZO

Descrizione:L'intervento in esame consiste nel completamento della pista di volo dell'aeroporto di Pescara, adeguando il sistema di illuminazione pista con un sentiero luminoso di avvicinamento (AVL) tipo CALVERT (BRITISH HIGH). In particolare, i lavori consistono essenzialmente in:1) adeguamento Calvert per pista 22 - compreso cavidotti e alimentazione;2) realizzazione impianto luminoso di asse pista;3) realizzazione di n. 4 stop bar;4) realizzazione impianto luci di toccata per pista 22;5) completamento delle luci di center line della via di rullaggio;6) alimentazione MT in quadri blindati, quadri BT di alimentazione e RCC, installazione RCC, rete di terra, gruppi UPS;7) realizzazione dei cavidotti per i sistemi voli notte.

Ente attuatoreSAGA SPA - Società Abruzzese Gestione Aeroporti


Servizio offerto:L'impianto AVL realizzato aumenta l'agibilità dello scalo aereo in condizioni di avverse condizioni atmosferiche e di scalo notturno, consente di ampliare e migliorare l'offerta ed è prodromico al passaggio dello scalo alla Cat. II.

Beneficiari:L'impianto installato agevola le operazioni di atterraggio in condizioni di scarsa visibilità, autorizza gli atterraggi anche con visibilità inferiore a quella consentita agli aeroporti di Cat. I e consentirà, quando saranno realizzati gli altri interventi già progettati ed in attesa di finanziamento, il passaggio a Cat. II. Ciò comporterà un incremento del traffico aereo stimato a circa il 10%, con tutti i conseguenti benefici economici sia diretti che indiretti.


Settore: Infrastrutture di trasporto Tipologia: Altro

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DATI TEMPORALI previsto effettivo ∆


Tempo realizzazione completamento(mesi): 5,00 11,00


185,00

6,00

5,00 6,00

Importo totale intervento (Meuro): 1,549 1,462

Importo completamento (Meuro): 1,549

previsto effettivo

-0,087

-0,0871,462

DATI FINANZIARI ∆

L'intervento in esame prevede il completamento del sistema di illuminazione della pista di volo dell'aeroporto di Pescara con l'installazione di un sentiero luminoso di avvicinamento tipo CALVERT. Tale impianto, oltre ad agevolare notevolmente le operazioni di atterraggio soprattutto in condizioni climatiche avverse, ne consente l'effettuazione anche quando il limite di visibilità è inferiore a quello consentito per gli aeroporti di Cat. I. Inoltre, ciò consentirà, quando saranno effettuati gli altri lavori necessari, per i quali sono stati chiesti i relativi finanziamenti, il passaggio dell'aeroporto in Cat. II, con un incremento del traffico aereo stimato intorno al 10%.Assentito il finanziamento, venne stipulata, tra l'ENAC e la SAGA - Società di gestione Aeroporto Pescara - S.p.A., una convenzione con la quale sono stati disciplinati i rispettivi obblighi con riferimento al contributo statale e alla realizzazione degli interventi. In particolare, l'art. 10, comma 4, prevede che le opere realizzate e collaudate dovevano essere consegnate dalla SAGA, ente attuatore, al Ministero dei Trasporti e della Navigazione, che ne doveva assumere la titolarità mediante l'iscrizione al Demanio dello Stato, per l'assegnazione in uso gratuito all'ENAC e la successiva consegna da parte di quest'ultimo alla società di gestione aeroportuale.Completati i lavori ed espletate le procedure relative al collaudo ed alle visite di agibilità, la SAGA provvedeva a trasmettere, con nota del 09/07/2003, al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture - Dipartimento per la navigazione ed il trasporto marittimo ed aereo - Direzione Generale per la navigazione aerea la titolarità dell'intervento realizzato, unitamente al verbale di collaudo, per il seguito di competenza. Al momento del sopralluogo, l'impianto non era ancora stato attivato in quanto, come riferito dai partecipanti alla verifica, la normativa sopravvenuta aveva determinato dubbi interpretativi circa la titolarità dell'impianto e le modalità di gestione, per dirimere i quali erano state indette alcune riunioni informali, che non avevano, però, sortito alcun effetto.Solo dopo il sopralluogo effettuato dall'UVER è stata indetta per il giorno 06/04/2006 una riunione presso la Direzione Generale ENAC, alla quale hanno partecipato, oltre alla stessa ENAC, anche l'ENAV e la SAGA; riunione conclusasi con la disposizione di accensione dell'impianto a decorrere dalle ore 16,00 locali dello stesso giorno 06/04/2006.Anche se l'esito della riunione rafforza il giudizio di non giustificabilità del ritardo nella messa in esercizio dell'impianto, tuttavia si ritiene di non comminare alcuna sanzione, sia perché l'impianto è stato attivato, sia perché i danni economici eventualmente provocati dal ritardo sono stati sopportati esclusivamente dalla SAGA, Società privata di gestione dei servizi aeroportuali.

Note:

Data stimata entrata in esercizio: 06/04/2006

Persiste l'attualità della domanda in quanto l'attivazione dell'impianto, oltre a facilitare le operazioni di atterraggio, ne consentirà anche l'effettuazione anche in presenza di visibilità inferiore a quella consentita per gli aeroporti ci Cat. I.

Attualità della domanda : Si

Si

Motivi mancato esercizio:

Note:

98. Altro (vedi dettaglio) - Mancata iscrizione a demanio dello Stato


2370 2370Altro: lunghezza pista di volo ml

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Titolo:Progetto completamento impianto irriguo del Fucino - sub comprensorio di Ortucchio (C.B. Ovest)


Localizzazione:

Il ritardo nella messa in esercizio dell'impianto di irrigazione è stato determinato essenzialmente dalla disorganizzazione amministrativa dell'Ente attuatore, il quale ha operato in regime di comissariamento fino al 2005, quando è stata nominata la prima amministrazione ordinaria. Ciò viene evidenziato anche dal ritardo con il quale l'opera è stata collaudata, in quanto il relativo certificato è datato 10/07/2005, oltre due anni dopo la conclusione dei lavori, certificata il 25/03/2003.




Regione Provincia ComuneORTUCCHIOL'AQUILAABRUZZO

Descrizione:Il progetto prevede la costruzione di un serbatoio in galleria per l'accumulo in quota delle acque sollevate dall'esistente campo-pozzi di Lecce dei Marsi, la realizzazione di una rete irrigua di alimentazione e distribuzione in pressione, a servizio di un'area di circa 1.100 Ha nel territorio del comune di Ortucchio, nonché la strada di accesso al serbatoio e opere d'arte varie.

Ente attuatoreCONSORZIO BONIFICA OVEST - AVEZZANO


Servizio offerto:

L'intervento si propone l'effettuazione di un servizio pubblico di distribuzione delle acque irrigue, ottimizzando e razionalizzando l'attuale uso incontrollato delle acque defluenti ed invasate nella canalizzazione di bonifica fucense. Ciò, inoltre, metterebbe a disposizione degli operatori agricoli della zona acque idonee all'uso agricolo, dal momento che, attualmente, i fossi ed i canali di bonifica, originariamente con funzione drenante in quanto destinati al prosciugamento del lago del Fucino, accolgono di fatto le acque reflue dei comuni fucensi e le acque di rifiuto provenienti dai cicli di lavorazione dei numerosi insediamenti agro-industriali esistenti nel Fucino, direttamente immessi nella canalizzazione di bonifica dopo un trattamento di depurazione spesso sommario.

Beneficiari:Operatori agricoli dell'area irrigata, i quali, avendo a disposizione sufficienti acque idonee all'uso irriguo, potrebbero attuare una evoluzione colturale del comprensorio verso produzioni ortive specializzate e non eccedentarie, oltre a salvaguardare la qualità del prodotto agricolo, non più contaminato dall'uso di acque provenienti da reflui civili ed industriali scarsamente depurati.






40,00

5,00

37,00 39,00



previsto effettivo

-0,649

-0,6492,941

DATI FINANZIARI ∆


Data stimata entrata in esercizio: 01/04/2006Si

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L'intervento in esame rappresenta il parziale completamento dei lavori di "aumento della disponibilità della risorsa idrica mediante sollevamento delle acque in falda basale e convogliamento nella canalizzazione fucense", finanziato con la convenzione Agensud n. 191/88. Infatti, la portata del campo pozzi così realizzato può teoricamente fornire l'approvigionamento idrico sufficiente ad irrigare l'intero comprensorio del Fucino, esteso circa 1.500 ha., mentre l'impianto realizzato serve circa 550 ha. Comunque, la valenza dell'intervento risiede nella qualità delle risorse idriche fornite, in quanto fino ad ora è stata utilizzata l'acqua presente nelle canalette di drenaggio realizzate alla fine dell'ottocento per il prosciugamento del lago del Fucino; canalette nelle quali si versano anche i reflui, spesso sommariamente depurati, provenienti dagli insediamenti abitativi ed industriali presenti nella zona, nonché i residui dei fertilizzanti usati in agricoltura. L'importanza di tale salto di qualità risiede nella riconversione colturale del comprensorio, tuttora in atto, determinata dalla crisi del settore saccarifero. In origine, infatti, la principale coltivazione della zona era la barbabietola, destinata ai due principali zuccherifici di Avezzano e di Celano. La chiusura di tali opifici, risalente al 1986 quello di Avezzano mentre quello di Celano, che occupa circa 500 dipendenti tra fissi ed avventizi, cesserà l'attività entro il corrente anno, sta comportando una modifica nella produzione, orientata sempre di più verso la coltivazione di orti (carote, insalata, finocchi, ortaggi freschi, ecc.). Ed è proprio tale modifica a valorizzare il salto di qualità idrico dal momento che i prodotti ortofrutticoli, a causa della maggiore frequenza dell'irrigazione e del particolare meccanismo di assunzione degli elementi nutrizionali, assimilano gli elementi inquinanti presenti nell'acqua in misura maggiore rispetto ai tuberi, quali le barbabietole o le patate in precedenza coltivate.

Note:

E' ancora attuale la necessità di disporre di un approvigionamento idrico di qualità per l'irrigazione dei campi, la cui destinazione è sempre di più orientata verso la coltivazione di prodotti ortofrutticoli (carote, insalata, finocchi, ortaggi freschi, ecc.), i quali, a causa della maggiore frequenza dell'irrigazione e del particolare meccanismo di assunzione degli elementi nutrizionali, assimilano gli elementi inquinanti presenti nell'acqua in misura maggiore rispetto ai tuberi, quali le patate o le barbabietole, quest'ultime soprattutto in precedenza coltivate per gli ormai dismessi zuccherifici di Avezzano e Celano.



Note:

11. Inadeguatezza tecnica e/o inerzia ente attuatore


30 30Utenti interessati N.

1100 550Altro: ettari superficie irrigati ha


Valoresoglia

Contestoiniziale

33 33Altro: superficie irrigata rispetto alla superficie irrigabile % 33100 100Altro: volume acqua erogata rispetto al fabbisogno attuale % 100150 150Altro: capacità impianto effettivamente utilizzata lit/sec. 150

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Titolo:Collettori e fognature L'Aquila e frazioni


Localizzazione:

Il collettore non può entrare in esercizio in quanto non è stato ancora realizzato l'impianto di depurazione, al quale devono confluire i reflui raccolti dal collettore stesso. Ed è proprio la mancata realizzazione del depuratore a non essere in alcun modo giustificata, in quanto i relativi lavori, progettati ed appaltati sin dal 1992, non sono mai stati avviati in quanto il P.R.G. non prevede una tale destinazione per l'area interessata e, nonostante il tempo trascorso, l'Amministrazione comunale non ha ancora provveduto alle necessarie variazioni dello strumento urbanistico.




Regione Provincia ComuneL'AQUILAL'AQUILAABRUZZO

Descrizione:L'intervento in esame costituisce il secondo lotto del collettore di fognatura per la raccolta di tutti gli scarichi fognanti degli abitati di Fonte Cerreto, Assergi, Filetto, Camarda e Paganica ed il loro conferimento al costruendo impianto di depurazione a valle della zona industriale di Bazzano. In particolare, tale secondo lotto parte dalla captazione degli scarichi dell'abitato di Fonte Cerreto, nella zona immediatamente adiacente il parcheggio alla base della funivia del Gran Sasso, costeggia l'abitato di Assergi, raccogliendone i reflui, e, quindi, si allaccia al collettore realizzato con il primo lotto di lavori, a nord dell'abitato di Camarda. I lavori di secondo lotto riprendono, quindi, in corrispondenza dell'abitato di Paganica, al termine dei lavori di primo lotto, fino ad immettersi nell'esistente collettore emissario, in località Fioretta, verso l'impianto di depurazione ancora non realizzato.

Ente attuatoreCOMUNE DI L'AQUILA


Servizio offerto:L'intervento si propone di risolvere il grave problema di ordine igienico causati dallo scarico diretto dei liquami di fognatura degli abitati di Fonte Cerreto, Assergi e Camarda. In particolare, la fognatura di Fonte Cerreto, posto alla base della funivia del Gran Sasso e quindi particolarmente frequentato sia d'estate che d'inverno, scarica a cielo aperto immediatamente a margine del parcheggio a valle dell'abitato, mentre quelle di Assergi e Camarda scaricano direttamente, senza alcun trattamento, nel torrente Raiale.

Beneficiari:La bonifica degli scarichi fognanti va inquadrata sia nell'ambito igienico sanitario, che in quello della tutela ambientale della zona, ricadente nell'area del Parco del Gran Sasso. Pertanto, le migliorate condizioni ambientali andranno a beneficio sia degli abitanti della zona interessata dall'intervento, che dei numerosi turisti, che gravitano sull'area lungo tutto l'arco dell'anno.


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143,00

5,00

10,00 5,00



previsto effettivo

-0,128

-0,1280,860

DATI FINANZIARI ∆


Il primo progetto del colletore di fognatura Fonte Cerreto - Assergi - Camarda - Paganica fu redatto, su incarico dell'Amministrazione Comunale dell'Aquila, nel 1982 e successivamente aggiornato nel 1993, 1996 ed, infine, nel 2000, quando l'opera fu finalmente appaltata e realizzata. La funzione del collettore è quella di raccogliere i reflui delle frazioni dell'Aquila sopra elencate, che vengono ancora oggi scaricate nell'ambiente senza alcun trattamento, e di farli confluire in un impianto di depurazione, che dovrebbe essere costruito a valle della zona industriale di Bazzano. La realizzazione di tale impianto era già stata progettata ed appaltata fin dal 1992, ma i relativi lavori non furono mai consegnati (in proposito è ancora pendente il contenzioso con l'impresa appaltatrice) in quanto il P.R.G. non prevedeva tale destinazione d'uso per l'area interessata. Da allora, nonostante il tempo trascorso, l'Amministrazione Comunale, da un lato, non è stata in grado di apportare le necessarie modifiche allo strumento urbanistico, dall'altro, ha ritenuto opportuno procedere alla realizzazione del collettore, per una spesa complessiva di circa un milione e mezzo di euro, ben sapendo che, in mancanza dell'impianto di depurazione, lo stesso collettore sarebbe stato del tutto inutilizzabile e, a causa del non uso, fortemente soggetto ad ammaloramento. Ed infatti, a distanza di quattro anni dalla fine dei lavori, il Comune non ha ancora provveduto alla modifica del P.R.G. e l'unica speranza di veder realizzato il depuratore è ora riposta nel Commissario delegato per la realizzazione degli interventi urgenti necessari per il superamento della situazione di emergenza socio-economico-ambientale determinatasi nell'asta fluviale del bacino del fiume Aterno, nominato con Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 09/03/2006.

Note:

Data stimata entrata in esercizio:

Permangono intatte le esigenze di tutela dell'ambiente e della salute, in quanto gli abitati interessati seguitano a smaltire i reflui senza alcun trattamento.


No


Note:



8711 8711Lunghezza rete metri


Valoresoglia

Contestoiniziale

8711 8711Incremento rete fognaria metri 010000 10000Popolazione interessata N. 0



Valoresoglia

Contestoiniziale

90 90Incremento quantità acque depurate % 0

Pagina 346 di 398



Titolo:Completamento dell'impianto di depurazione della rete idrica e fognaria dell'agglomerato industriale di Val Sinello

Codice UVER 7298Valutazione: Giustificato

Localizzazione:

L'entrata in esercizio del collettore è subordinata al completamento dei lavori di riparazione del collettore a valle nel tratto dal Ponte Peschiola al depuratore, danneggiato a seguito degli eccezionali eventi atmosferici del dicembre 2002 e gennaio 2003.




Regione Provincia ComunePLURICOMUNALECHIETIABRUZZO

Descrizione:L'intervento in esame consiste, essenzialmente, nella realizzazione di:- un collettore fognante sulla sponda destra del fiume Sinello, che collega la fogna esistente a monte, realizzata dal Comune di Gissi, con il collettore esistente a valle (ponte Peschiola) realizzato dal CO.S.I.V. di Vasto, per una lunghezza di circa ml. 2.980;- una stazione di sedimentazione finale, sollevamento fanghi di ricircolo e supero (opere civili ed elettromeccaniche) costituente ampliamento dell'attuale impianto di depurazione consortile.

Ente attuatoreCONSORZIO PER L'AREA DI SVILUPPO INDUSTRIALE DEL VASTESE - VASTO (CH)


Servizio offerto:La realizzazione del collettore fognario consente l'apporto dei reflui del Comune di Gissi, attualmente trattati da alcuni piccoli depuratori obsoleti e notevolmente insufficienti, al depuratore consortile.I lavori relativi al depuratore sono stati necessitati dall'urgenza di procedere al suo adeguamento alle nuove dispisizioni legislative in vigore, nonché ad ottimizzare il processo di depurazione per la produzione di acqua industriale da destinare alle imprese operanti nell'agglomerato industriale Valsinello.

Beneficiari:Il convogliamento di tutti i reflui provenienti dal comune di Gissi e dall'agglomerato industriale Valsinello nel depuratore consortile consentirà di eliminare gli attuali fattori inquinanti, producendo, invece, acqua industriale a beneficio delle industrie operanti nello stesso agglomerato.






389,00

14,00

10,00 14,00



previsto effettivo

-0,192

-0,1921,357

DATI FINANZIARI ∆




Pagina 347 di 398

Si ritiene necessario effettuare un ulteriore sopralluogo tra circa tre mesi, quando dovrebbero essere ultimati i lavori di riparazione del collettore a valle. Infatti i danni provocati dagli eccezionali eventi metorologici del 2002/2003 sono stati determinati dalla circostanza che il collettore è allocato in prossimità dell'alveo del fiume Sinello, con la conseguenza che un eventuale aumento di portata, causato da precipitazioni più abbondanti del solito, potrebbero causare ulteriori danneggiamenti. Ciò può essere evitato solo intervenendo con appositi interventi di regimentazione delle acque del fiume; interventi che, peraltro, erano già stati previsti ma non ancora realizzati. Inoltre il depuratore è allocato in un'ansa dello stesso fiume Sinello e, di conseguenza, è particolarmente soggetto ad essere invaso da acqua e fango nei periodi particolarmente piovosi. Anche in questo caso si rendono necessarie opere di presidio, che il Consorzio ha assicurate essere già state preventivate.Il nuovo sopralluogo deve, quindi, essere finalizzato, oltre che all'accertamento del ripristino del collettore danneggiato, anche e soprattutto a verificare l'effettivo superamento delle problematiche che hanno provocato i danni al collettore e l'allagamento del depuratore. La mancata realizzazione delle suddette opere di regimentazione e di presidio, infatti, potrebbe seriamente compromettere la funzionalità di tutto il sistema fognario e di depurazione, con tutte le relative conseguenze.

Note:

L'efficiente depurazione dei reflui del comune di Gissi e la loro trasformazione in acqua industriale a servizio dell'agglomerato industriale Valsinello resta una esigenza primaria del territorio, che va soddisfatta nel più breve tempo possibile.


Note:

9. Interferenze con sottoservizi, altre infrastrutture, attività in corso.


2,98 2,98Lunghezza rete Km3000 3000Abitanti interessati N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

2,98 2,98Incremento rete fognaria Km3000 3000Popolazione interessata N. 3000

popolazione interessata 3000 3000% soddisfacimento domanda attuale nd


Valoresoglia

Contestoiniziale

ndIncremento reflui destinati al riuso Mc.

Pagina 348 di 398



Titolo:Collettamento dei reflui delle aree del Parco in Agro San Severino L. e Viggianello e collettamento di Teana al sistema consortile di Senise Naepoli


Localizzazione:

Il mancato esercizio dell'intervento è da ricondurre al perfezionamento delle attività ricognitive propedeutiche alla formalizzazione degli atti amministrativi concernenti il trasferimento dell'infrastruttura dalla Comunità Montana "Alto Sinni" all'Acquedotto Lucano, in qualità di Gestore unico del ciclo integrato delle acque per la Regione Basilicata.




Regione Provincia ComunePLURICOMUNALEPOTENZABASILICATA

Descrizione:L'intervento, che ricade nei comuni di S. Severino Lucano, Viggianello, Francavilla sul Sinni, Senise, Chiaromonte, ha l'obiettivo di contribuire alla rigenerazione dell'ambiente fluviale del Frido, il quale presenta una situazione igienicamente precaria a causadella presenza di molteplici scarichi di acque reflue non regolarizzati e distribuiti lungo l'intero corso d'acqua. In particolare i lavoriprevisti consistono nella:- realizzazione di un tronco di circa 10 Km in PVC fi 250 che collega il collettore esistente in corrispondenza della frazione Varco,all'attuale impianto di depurazione di Cropani ubicato in sponda destra del Frido in prossimità della strada provinciale n. 4;- realizzazione, in corrispondenza dell'attuale impianto di depurazione di Cropani, di una stazione di una pretrattamento esollevamento dei reflui al fine di superare il dislivello di oltre 50 metri nella valle del Frido sin dalla località "Taverna di Magnano".- realizzazione di una canna in pressione con collettore in ghisa sferoidale "fi 300" di 2.2 Km di lunghezza, che posta a marginedella squadra provinciale n.4, raggiunge e supera il bosco di Taverna di Magnano. Affiancato alla premente è prevista la costruzionedi un collettore a gravità per il convogliamento e l'adduzione dei reflui scolanti da abitazioni rurali ed insediamenti turistici presentinell'area, all'impianto di pretrattamento meccanico e sollevamento di Cropani.- realizzazione di un terzo tronco a gravità in PVC fi 315 per una lunghezza complessiva di 7.92 Km che, posto anch'esso a marginedella strada provinciale n. 4, discente il versante colletta Pietratipica e raggiunge il punto sul Frido sotto Francavilla sul Sinni;- realizzazione di un quarto tronco, in PVC "fi 400" che, sviluppandosi per una lunghezza complessiva di 2.2 Km e, superando laS.S. n. 653 Sinnica, si immette su di un tratturo contiguo alla stessa strada statale, posto in riva sinistra del Fiume Sinni che a suavolta si collega alla condotta del “fi 500”, esistente, che recapita i reflui all'impianto consortile di depurazione di Senise-Noepoli;- realizzazione di collettori secondari con tubi in PVC "fi 250" per una lunghezza complessiva di circa 18.5 Km, al fine di collegarele reti fognarie di altri centri abitati interessanti i comuni di Chiaromonte (C.da Pietrapica), Francavilla S.S. (C.da S. Domenico e C.da S. Nicola) e Senise ( alcune zone del centro abitato, un tratto dell’area Industriale, C.da Cappuccini, Loc. Fosso Tuzio e Loc. Sicileo) al nuovo collettore;- realizzazione dei pozzetti e delle varie opere d'arti, briglie, gabbioni e tombini occorrenti per l'attraversamento di torrenti, fossi e sedi stradali.

Ente attuatoreCOMUNITA' MONTANA ALTO SINNI


Servizio offerto:L'intervento intende adeguare il servizio di depurazione delle acque reflue per i circa 6.000 abitanti e per i numerosi turisti che annualmente vengono accolti nel territorio della Comunità Montana "Alto Sinni". Inoltre, scopo dell'intervento è rimuovere lo stato di inquinamento dei torrenti FRIDO (Comuni interessati : Viggianello, S. Severino L. e Chiaromonte) e SERRAPOTAMO (Senise) affluenti del fiume Sinni (Francavilla S.S.) e di conseguenza dell'invaso Monte Cotugno di Senise (500 ML di mc), le cui acque sono utilizzate anche per i fini potabili dagli abitanti della Regione Puglia.

Beneficiari:

Abitanti dei Comuni della Comunità Montana "Alto Sinni" - Turisiti del Parco Nazionale del Pollino - Abitanti della Regione Puglia serviti dall'invaso di Monte Cotugno di Senise.


Pagina 349 di 398





859,00

29,00

24,00 29,00



previsto effettivo

-3,846

-3,8469,064

DATI FINANZIARI ∆

Il ritardo accumulato durante l'esecuzione dei lavori è da imputare da un lato agli eventi atmosferici che hanno determinato numerose Note:


Persiste l'attualità della domanda alla base dell'investimento come descritto nella parte relativa al servizio offerto.


Si


Note:

15. Stipula contratti di servizio


40 41,8Altro: lunghezza complessiva rete di raccolta Km

22 22,4Altro: lunghezza tronco principale Km18 19,4Altro: lunghezza tronchi secondari Km19 22Altro: Capacità smaltimento reflui, portata media Mc/sec

5 5Altro: N. Comuni interessati N.1 1Altro: Stazioni di sollevamento realizzate N.

2,3 2,3Altro: lunghezza tronco in pressione Km4810 6350Altro: Opere di difesa spondale: Gabbioni Mc.

9 9Altro: Opere di difesa spondale: Briglie N.

30 37Altro: Opere di salvaguardia pista di manutenzione: Tombini N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

80 85Altro: Sviluppo rete fognaria bacino di utenza % 6580 85Altro: Copertura del servizio rispetto al bacino di utenza: % di

abitanti serviti rispetto al bacino di utenzaN. 65

70 75Altro: Copertura del servizio nei periodi di alta stagione: % di abitanti serviti rispetto al bacino di utenza stimato nella stagione turistica

N. 55

20 25Altro: %abitanti (abitazioni) dispersi serviti rispetto al bacino di utenza servito (N. abitanti dispersi serviti/N. totale abitanti interessati serviti)

N. 10

20 15Altro: Percentuale scarichi fognari non trattati (non collegati a depuratore) su totale scarichi

N. 35

6 5Altro: Mc liquami non convogliati (dispersi nell’ambiente) Mc. 270 0Altro: Numero pozzi neri N. 1500 0Altro: Frequenza interruzioni N. 10

2,8 2,8Altro: Dotazione rete per abitante servito (mt di rete per abitante servito)

N. 1,5



Valoresoglia

Contestoiniziale

Incremento reflui destinati al riuso N.Incremento quantità acque depurate N.

80 85Abbattimento del carico civile % 65

nd 20Altro: Nascita di servizi e attività turistiche come effetto della nuova rete

N. 0

Pagina 350 di 398

interruzioni e, dall'altro, alle proroghe richieste e concesse successivamente all'adozione della perizia di variante tecnica e suppletiva che hanno riguardato i lavori di difesa della condotta lungo il torrente FRIDO, causa il carattere torrentizio dello stesso.Durante l'esecuzione della verifica in loco si è avuto modo di constatare che l'intervento, sebbene, attualmente, è solo in parte in esercizio, una volta ultimate le attività ricognitive e con esse il trasferimento della infrastruttura al Gestore unico del ciclo integrato delle acque della Regione Basilicata, consentirà la rigenerazione dell'ambiente fluviale del Frido.La Comunità Montana "Alto Sinni" in qualità di Ente attuatore del progetto ha dimostrato notevole competenza attuativa con particolare riferimento alla capacità di confronto con gli enti coinvolti nella realizzazione dell'intervento.

Pagina 351 di 398



Titolo:Università di Catanzaro Facoltà di medicina e chirurgia - 1° lotto - 2° stralcio


Localizzazione:

La messa in esercizio è condizionata dal completamento del 2° lotto che prevede la realizzazione di locali tecnologici per servizi comuni e l'acquisto di arredi e grandi attrezzature.





Descrizione:L'intervento si inserisce nell'ambito dell'accordo di programma stipulato tra la Regione Calabria e l'Uuniversità di Catanzaro che prevede la realizzazione di una struttura didattico/ospedaliera, in località Germaneto, da utilizzare sia a fini didattici sia per quanto concerne l'assistenza sanitaria ospedaliera. L'obittivo è quello di riunire nella nuova struttura i servizi ospedalieri e la connessa didattica universitaria che attualmente sono disperse in varie unità locali del catanzarese.Tale intervento è suddiviso in tre parti:- infrastrutture per funzionamento 1° e 2° lotto Medicina e Chirurgia e 1° lotto giurisprudenza (cod. 7504)- facoltà di medicina e chirurgia 1° lotto - secondo stralcio (cod. 7505)- facoltà di medicina e chirurgia 2° lotto (cod. 7506)

Il 1° ed il 2° lotto della facoltà di medicina e chirurgia sostituiranno l'esistente Policlinico "Mater Domini"



Servizio offerto:

assistenza sanitaria - ospedaliera (diagnostica/degenza); didattica universitaria

Beneficiari:Popolazione residente sia ambito regionale che zone litrofe.






609,00

20,00

24,00 20,00



previsto effettivo

-0,495

-0,4959,834

DATI FINANZIARI ∆

Ragioni alla base del ritardo2. Indisponibilità del sito o degli immobili oggetto dell'intervento.6. Difficoltà tecniche in fase esecutiva (sorprese geologiche,ritrovamenti archeologici, rinvenimento di ordigni bellici, ecc..).7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.



Pagina 352 di 398

L'indicatore di risultato è riferito al primo ed al secondo lotto congiuntamente.

L'indicatore di impatto non è stato compilato in quanto la struttura non è ancora in esercizio. Il trasferimento delle attività dall'esistente struttura del policlinico sarà effettuato gradualmente a partire dal mese di gennaio 2006 incominciando dalle attività di diagnostica per seguire con il trasferimento dei degenti.

Note:


13. Interdipendenza con altri lotti




Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 43446Nuove superfici rese disponibili Mq 14525400 367Altro: - Numero posti letto N. 252

Pagina 353 di 398



Titolo:Università di Catanzaro Facoltà di medicina e chirurgia - 2° lotto


Localizzazione:

E' stata completata la fornitura degli arredi e delle grandi attrezzature ed è in corso la messa in esercizio ed il trasferimento delle attività didattiche e diagnostiche alle quali seguiranno le attività ospedaliere.





Descrizione:L'intervento si inserisce nell'ambito dell'accordo di programma stipulato tra la Regione Calabria e l'Uuniversità di Catanzaro che prevede la realizzazione di una complessa struttura didattico/ospedaliera, in località Germaneto, da utilizzare sia a fini didattici sia per quanto concerne l'assistenza sanitaria ospedaliera. L'obittivo è quello di ricondurre in seno alla nuova struttura i servizi ospedalieri e la connessa didattica universitaria che attualmente sono disperse in varie unità locali del catanzarese.Tale intervento è suddiviso in tre parti:- infrastrutture per funzionamento 1° e 2° lotto Medicina e Chirurgia e 1° lotto giurisprudenza (cod. 7504)- facoltà di medicina e chirurgia 1° lotto - secondo stralcio (cod. 7505)- facoltà di medicina e chirurgia 2° lotto (cod. 7506)

L'intervento oggetto della presente scheda è quello relativo alla facoltà di medicina e chirurgia 2° lotto e consiste nella realizzazione del 2° modulo clinico (300 posti letto); del corpo di accesso nel quale sono previste tutte le funzioni collegate al Centro Unico di Prenotazione; del complesso delle centrali tecnologiche a servizio del 1° e 2° lotto; del sistema delle gallerie di servizio di collegamento con tutti gli edifici attraverso la rete di distribuzione dei fluidi e dell'energia; dei corpi di servizio, quali officine, deposito rifiuti, alloggio custode, portineria; delle sistemazioni esterne. Trattasi, in sostanza, di un lotto funzionale agli altri interventi previsti nel progetto generale dell'intera opera. Dal punto di vista funzionale, l'ultimazione di queste opere dovrebbe permettere di completare una prima parte del programma edilizio universitario, assicurando una soddisfacente funzionalità delle strutture per la Facoltà di Medicina e Chirurgia (1° modulo Preclinico; 1° e 2° modulo Clinico). I lavori relativi al lotto in questione sono stati consegnati il 27/04/2000 ed ultimati nel mese di dicembre 2004. E' in corso il collaudo



Servizio offerto:

servizi sanitari - ospedalieri (diagnostica/degena); didattica universitaria

Beneficiari:

popolazione residente in ambito regionale e zone limitrofe


Pagina 354 di 398





620,00

20,00

48,00 20,00



previsto effettivo

-3,079

-3,07942,885

DATI FINANZIARI ∆

Ragioni alla base del ritardo2. Indisponibilità del sito o degli immobili oggetto dell'intervento.6. Difficoltà tecniche in fase esecutiva (sorprese geologiche,ritrovamenti archeologici, rinvenimento di ordigni bellici, ecc..).

L'indicatore di risultato è riferito al primo ed al secondo lotto congiuntamente.

L'indicatore di impatto non è stato compilato in quanto la struttura non è ancora in esercizio. Il trasferimento delle attività dall'esistente struttura del policlinico sarà effettuato gradualmente a partire dal mese di gennaio 2006 incominciando dalle attività di diagnostica per seguire con il trasferimento dei degenti.

Note:



Si


14. Acquisto forniture





Valoresoglia

Contestoiniziale

43446Nuove superfici rese disponibili Mq 14525400 367Altro: -Numero posti letto N. 252

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Titolo:Università di Salerno - Realizzazione III blocco - II Stralcio - Stecca 7 del plesso di Fisciano


Localizzazione:

L'entrata in esercizio dipende dalla realizzazione di piccoli allestimenti e soprattutto dalla esecuzione del trasloco dei tre Dipartimenti interessati, per i quali è avvenuta l'attribuzione dei relativi spazi. Vi è da considerare, tuttavia, che il trasferimento dovrà avvenire gradualmente e nel rispetto della continuità delle attività didattiche e di ricerca.




Regione Provincia ComuneFISCIANOSALERNOCAMPANIA

SALERNO

Descrizione:Il progetto generale per il completamento dell'intervento in oggetto è articolato in due stralci funzionali di cui il I° è stato completato nel 1997; del II° stralcio fa parte la costruzione denominata Stecca 7 oggetto del finanziamento assentito attraverso la Delibera CIPE 52/99, la quale prevede la realizzazsione di un edificio su 5 livelli per un totale di 14.769 mq., destinato a costituire nel Comune di Fisciano il Polo Scientifico e Tecnologico.

Ente attuatoreUNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SALERNO


Servizio offerto:

Inizialmente la realizzazione del II stralcio funzionale del III blocco era destinata ad ospitare la Facoltà di Scienze. MM. FF. NN. in quanto l'attuale sede della stessa, sita nel Comune di Baronissi (SA), risultava completamente inadeguata allo svolgimento delle attività sia didattiche che di ricerca e presentava gravi problemi per ciò che concerne la sicurezza dei luoghi di lavoro. Scopo, pertanto, dell'intervento in questione, è quello di adeguare gli spazi quali-quantitativi e secondariamente di costituire nel Comune di Fisciano il Polo Scientifico - Tecnologico finalizzato ad assicurare una sinergia tra il mondo della didattica, della ricerca e del lavoro e produzione. Nel corso della realizzazione dell'intervento è stato deciso che all'interno della "Stecca 7" saranno allocati i Dipartimenti: Scienze Farmaceutiche non appartenente alla Facoltà di Scienze MM.FF.NN; Chimica; Informatica e Applicazioni. Inoltre parte degli spazi attualmente occupati dalla Facolta di Scienze MM. FF. NN. nella sede di Baronissi saranno destinati, previo adeguamento, alla costituenda Facoltà di Medicina.

Beneficiari:

Studenti - Docenti - Ricercatori - Imprese - Pubbliche Amministrazioni - Comunità locale -






675,00

39,00

39,00 39,00



previsto effettivo

-2,348

-2,34815,211

DATI FINANZIARI ∆

Ragioni alla base del ritardo1. Incompletezza o carenze del progetto esecutivo.7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.

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Fermo restando che l'intervento ad oggi non è in esercizio, poiché si stanno perfezionando le propedeutiche attività di trasloco e allestimento delle sedi didattiche, va tuttavia rilevato che dalla fattiva collaborazione fornita dagli uffici tecnici e dai Direttori dei Dipartimenti interessati è emersa una forte ed attuale domanda legata alla realizzazione dell'intervento (Cfr. indicatori forniti e relazioni in allegato a cura dei Direttori) confermata peraltro dalla verifica in loco. In tal senso va specificato che taluni indicatori (laureati per anno accademico, laureati per facoltà, ecc.) in riferimento ai valori attuali costituiscono dati parziali, segnalati al netto dell'ultima sessione annuale. L'intervento, infatti, oltre a far fronte ad esigenze ampiamente insoddisfatte, in particolare legate alle attività di ricerca, persegue una strategia di espasione dell'offerta didattica, recuperando previo trasloco e lavori di adegumamento, alcuni degli spazi resi disponibili dai Dipartimenti in corso di trasferimento (i Dipartimenti di chimica ed informatica consentiranno di attivare la nuova facoltà di medicina dell'Università di Salerno). Va inoltre segnalata la positiva collaborazione fornita in sede di verifica e durante la successiva elaborazione delle informazioni, riferite agli indicatori qualiquantitativi, fornita sia dall'attuatore che dai responsabili della gestione e delle attività didattiche.

Note:


Nel corso della verifica in loco è stata eseguita una ricognizione sia del Plesso oggetto del completamento (Stecca 7) che di alcuni locali afferenti ai Dipartimenti interessati dal trasferimento. Si è ricontrato, in primo luogo, un'evidente problema di congestionamento delle attività didattiche e di ricerca comune a tutti i Dipartimenti interessati; in secondo luogo è emersa una inadeguatezza dei laboratori, soprattutto all'interno della sede di Baronissi, tale da non garantire la regolare sicurezza dei luoghi di lavoro.


Si


Note:

14. Acquisto forniture


98. Altro (vedi dettaglio) - Pianificazione ed assegnazione spazi


13057 13056,81Superficie oggetto di intervento Mq

16Altro: - Aule multimediali N.5Altro: - Depositi N.

63Altro: - Laboratori di ricerca N.125Altro: - Studi ed uffici N.

150,45Altro: - Superficie destinata a depositi Mq

3349,61Altro: - Superficie destinata a laboratori di ricerca \5546,39Altro: - Superficie destinata a servizi e spazi comuni Mq

2612,33Altro: - Superficie destinata a studi ed uffici N.1398,03Altro: - Superficie destinata ad aule multimediali N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

nd 77Altro: - Incremento superficie laboratori Chimica %nd 243Altro: - Incremento superficie laboratori Scienze Farmaceutiche %nd 87Altro: - Incremento superficie studi e ufficio (Chinica) %nd 212Altro: - Incremento superficie studi e ufficio (Scienze

Farmaceutiche)%

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Titolo:Edilizia demaniale: Completamento Palazzo di Giustizia di Napoli


Localizzazione:

La Direzione Generale per la Gestione e Manutenzione degli Uffici Giudiziari di Napoli con provvedimento del 30.09.2005 ha disposto il trasferimento delle sezioni ed uffici del Tribunale di Napoli, della Corte di Appello di Napoli e dell'Ufficio N.E.P. attualmente allocati negli edifici denominati S.Francesco (ex Pretura), Castel Capuano ed Ospedale della Pace, nei Locali delle Torri A e B; contro tale provvedimento il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Napoli ha presentato ricorso al TAR con motivazioni di ordine costruttivo e funzionale (normativa antincendio, antisismica, inadeguatezza di una struttura a sviluppo verticale a contenere attività di carattere giudiziario…etc) il quale, dopo sospensiva ha rigettato in data 26.04.2006 tale ricorso. L'attuale mancato esercizio deriva quindi dalla volontà di una parte dell'utenza (avvocati civilisti) a non trasferirsi nelle nuove strutture; è verosimile pevedere un prossimo ricorso sempre da parte del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Napoli al Consiglio di Stato che impedirebbe una data certa di entrata in esercizio.





Descrizione: Il Provveditorato alle OO.PP.per la Campania ha approvato con D.P. del 1979 il progetto generale del Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli per un importo totale di 99 Mld di lire. I lavori, suddivisi in tre Lotti, sono stati consegnati tra 1980 ed il 1983 ed ultimati rispettivamente nel 1994, 1993 e 1997; con un costo complessivo al 1997 di 221,3 mld di lire. Il 2° Lotto comprende tre Torri denominate A,B,C; i lavori della Torre A sono stati interrotti nel 1990 a seguito di un attentato dinamitardo che ha compromesso la funzionalità di quanto fino allora realizzato;i lavori di completamento qui trattati, riguardano quindi la sostanziale ricostruzione di tale edificio (consolidamento, ricostruzione, l'adeguamento sismico, impianti, opere di finitura, completamento delle sistemazioni esterne…etc.).

Ente attuatoreMINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI - PROVVEDITORATO REGIONALE ALLE OPERE PUBBLICHE PER LA CAMPANIA


Servizio offerto:

Attività giudiziaria del settore civile (entrambi i gradi: Tribunale e Corte di Appello) per la Provicia di Napoli ed insediamento dei relativi uffici amministrativi

Beneficiari:

Utenti del settore giustizia civile della Provincia di Napoli (personale dell'Amministrazione Giudiziaria - magistrati, personale ausiliario, personale amministrativo - avvocati ed utenza esterna).


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877,00

17,00

0,00



previsto effettivo

124,830

-5,36061,780

DATI FINANZIARI ∆

Ragioni alla base del ritardo98. Altro (vedi dettaglio) - fallimento dell' Impresa Appaltatrice.


L'attuale dislocazione dell'attività giudiziaria in sedi separate, tra l'altro al limite della fatiscenza e sottodimensionate rispetto alle necessità operative e logistiche, rende la domanda di importante attualità.


No


Note:

98. Altro (vedi dettaglio) - ricorso TAR da parte avvocati


23000 23000Superficie struttura Mq

11000 11000Altro: Superficie uffici Mq3000 3000Altro: -Superficie aule di udienza Mq


Valoresoglia

Contestoiniziale

15800 0Numero fruitori delle strutture N. nd



Valoresoglia

Contestoiniziale

Fruitori delle strutture N.

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Titolo:Archivio di Stato, Avellino


Localizzazione:

L'intervento di completamento è terminato, come risulta dal certificato di collaudo, nei termini previsti. Tuttavia i lavori, finanziati con risorse proprie (fondi "Lotto '99"), non sono stati ancora ultimati. In particolare, i locali interrati presentano in alcune zone delle infiltrazioni di umidità che hanno richiesto degli ulteriori interventi. Per le scaffalature si sta provvedendo all'acquisizione delle stesse mediante una gara già aggiudicata. Sono stati avviati i contatti con le ditte che cureranno il trasloco dei documenti dalla vecchia alla nuova sede.




Regione Provincia ComuneAVELLINOAVELLINOCAMPANIA

Descrizione:Il progetto esecutivo originario e le due successive perizie di variante hanno consentito l'adeguamento funzionale di parte del complesso monumentale dell'Ex Carcere Borbonico ("Braccio Femminile") al fine di realizzare la futura sede dell'Archivio di Stato di Avellino. L'intervento di completamento ha riguardato la realizzazione di opere di consolidamento strutturale e di impianti (elettrici, idraulici, di condizionamento, ecc.) nei depositi interrati e nell'edificio nonché intonaci,pavimentazioni e la sistemazione degli arredi esterni.

Ente attuatoreMINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI


Servizio offerto:

Archiviazione annuale e conservazione della documentazione, pre- e postunitaria, prodotta dagli organi centrali e periferici dello Stato (documenti catastali, sentenze processuali, liste di leva, ecc.). Il nuovo archivio sarà inoltre dotato di uno spazio espositivo per mostre temporanee e/o conferenze. Il completamento aggiungendosi al recupero di altre parti dell'ex carcere destinate a ospitare la Soprintendenza dei Monumenti dell'Amministrazione Provinciale, contribuirà alla realizzazione di un polo culturale nel centro storico di Avellino.

Beneficiari:La consultazione dei documenti raccolti presso gli archivi di stato è di preminente interesse per gli storici, ma anche per i cittadini (es. studenti universitari) che intendano effettuare delle ricerche storiche. La compresenza nello stesso edificio dell'archivio e della soprintendenza monumentale può essere sfruttata per realizzare delle attività culturali congiunte destinate alla cittadinanza allargata.






18,00

0,00

36,00 37,00



previsto effettivo

-0,312

0,0003,099

DATI FINANZIARI ∆



Pagina 360 di 398

L'attuale sede dell'archivio di stato è completamente inadeguata e insufficiente sotto tutti i punti di vista, e assolutamente non conforme alle norme, tanto per l'utenza quanto per il personale.


Note:


2839 2839Superficie area interessata N.

7 7Interventi N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

9 9Aree recuperate N. 3

Pagina 361 di 398



Titolo:Completamento autostazione cittadina - Avellino


Localizzazione:

Il trasferimento della proprietà dal Comune di Avellino al nuovo proprietario e futuro gestore unico dell'autostazione è avvenuto solo nel dicembre del 2005, dopo un lungo iter amministrativo iniziato nel maggio del 2003, quando l'autostazione fu messa in vendita con delibera del Consiglio Comunale. Successivamente al passaggio di proprietà, l'autostazione è stata soggetta a severi atti di teppismo che hanno contribuito a far lievitare i tempi e i costi per gli interventi di ristrutturazione progettati dai nuovi proprietari.




Regione Provincia ComuneAVELLINOAVELLINOCAMPANIA

Descrizione:Il progetto esecutivo originario (1985) prevedeva la realizzazione di un terminale per 40 linee extra-urbane e 5 urbane per una frequenza giornaliera superiore a 10.000 persone. L'edificio doveva inoltre fornire servizi (parcheggi, attesa, ristoro) per la popolazione viaggiante nonché contenere gli uffici di un'azienda di trasporti con un organico previsto di oltre 1.200 unità. L'intervento, commissariato dal luglio 1997 al luglio 1998, è stato completato e collaudato nel gennaio 2005. Il Comune di Avellino, l'Ente attuatore, in data 02.12.2005 ha venduto l'autostazione alla spa regionale Air Autoservizi Irpini che in data 23.06.2006 ha avviato i lavori per un adeguamento strutturale e funzionale dell'autostazione (2 lotti), severamente danneggiata da una serie di atti "vandalici" avvenuti successivamente al trasferimento di proprietà. La definitiva apertura la pubblico è rimandata al giugno 2007.

Ente attuatoreCOMUNE DI AVELLINO


Servizio offerto:La struttura dovrebbe diventare un punto internodale per tutti i collegamenti nella e dalla provincia irpina. L'autostazione offrirà inoltre dei collegamenti giornalieri diretti con l'aeroporto di Napoli Capodichino. Gli utenti avranno infine la possibilità, nelle intenzioni del nuovo proprietario e gestore (AIR), di usufruire di servizi commerciali, di car pooling e di noleggio di auto elettriche.

Beneficiari:Oltre agli studenti che dai comuni irpini giornalmente si recano per motivi di studio nei centri urbani più grandi (Avellino, Benevento, Napoli, Salerno), l'autostazione servirà direttamente e indirettamente l'intera popolazione della provincia di Avellino. L'ubicazione della vecchia autostazione, situata nel centro di Avellino (P.le Kennedy), potrà essere recuperato per offrire ulteriori servizi alla cittadinanza.


Settore: Infrastrutture di trasporto Tipologia: Connessione multimodale



Tempo realizzazione completamento(mesi): 730,00 1.462,00


732,00

732,00



previsto effettivo

8,408

1,7797,460

DATI FINANZIARI ∆



Pagina 362 di 398

I dati previsti inseriti nella sezione "indicatori di realizzazione" fanno riferimento alle indicazioni fornite dal nuovo gestore (v. raccomandata AIR, prot. n. 09042/06 del 03/07/2006, nel fascicolo relativo all'intervento cod. UVER 7537), l'AIR spa. Tali indicatori si discostano da quelli previsti in origine, basandosi sui lavori di adeguamento funzionale e strutturale da poco avviati e che prevedono, soprattutto, una maggiore superficie destinata ad attività commerciali.

Note:

L'AIR gode di una posizione dominante nell'autotrasporto irpino assorbendo la stragrande maggioranza della domanda locale di mobilità. L'importanza dei poli universitari di Napoli e Salerno garantisce un flusso annuale costante di studenti fruitori dei servizi di autotrasporto offerti. L'appoggio finanziario regionale, che ha reso possibile l'acquisto dell'autostazione dal Comune di Avellino nonché la ristrutturazione e la riorganizzazione della stessa, potrebbe costituire un fattore di debolezza dell'AIR qualora esigenze future di bilancio regionale dovessero ridurre la portata delle risorse finanziarie.


Note:


12. Espropri

98. Altro (vedi dettaglio) - Incapacità gestionali dell'ente attuatore


100Altro: Ufficio informazioni Mq

45Altro: Servizi igienici N.6Altro: Tabellari informativi in movimento N.

6Altro: Punti di ristoro N.2Altro: Edicole N.

240Altro: Parcheggio auto private (posti auto) N.

12379Supeficie infrastrutturata Mq5927Altro: Piazzale adibito a parco autobus Mq

75Altro: Pensiline ml2Altro: Pensiline N.

150Altro: Stalli partenza autobus ml

315Altro: Sala d'attesa Mq10Altro: Biglietteria (n. sportelli) N.

6Altro: Biglietterie automatiche N.64Altro: Box commerciali N.

7400Altro: Box commerciali Mq

1Altro: Uffici N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

1300Altro: Autobus (n. passaggi) N. 13006869345Altro: Utenti totali N. 68693451000000Altro: di cui studenti N. 1000000

48Altro: linee N. 4813Altro: collegamenti con aeroporto N. 1317Altro: Collegamenti con stazione ferroviaria N. 17

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Titolo:Completamento rete idrica, Massa di Somma


Localizzazione:

L'opera è stata realizzata corrispondentemente alla progettazione. Il mancato esercizio dell'intervento è da ricondurre ad una serie di adempimenti conseguenti al fallimento dell'impresa appaltratrice e conseguentemente alla controfirma degli atti amministrativi da parte della curatela fallimentare. Inoltre l'entrata in esercizio è subordinata al trasferimento dell'infrastruttura all'ATO "Sarnese Vesuviano" e di conseguenza alla GORI S.p.A in qualità di gestore unico del Servizio idrico integrato, la quale società dovrà realizzare alcuni interventi di collegamento alla rete esistente per la completa funzionalizzazione dell'opera.




Regione Provincia ComuneMASSA DI SOMMANAPOLICAMPANIA

Descrizione:Il progetto di completamento della rete idrica del Comune di Massa di Somma concerne la costruzione del serbatoio di accumulo a monte della rete idrica realizzata attraverso i primi due lotti i quali furono approvati con Deliberazioni della G.C. n. 306 e 307 del 1984. Il lotto di completamento oggetto del finanziamento a valere sulle risorse della Delibera CIPE 52/99 prevede sostanzialmente la costruzione di due vasche di accumulo della dimensione di 600 mc in grado di ovviare alle frequenti interruzioni per effetto della manuntezione delle pompe di rilancio. Nel primo stralcio è prevista la realizzazione di una sola vasca completa dei relativi servizi.

Ente attuatoreCOMUNE DI MASSA DI SOMMA


Servizio offerto:Allo stato attuale la rete idrica del Comune di Massa di Somma, realizzata nella condotta di distribuzione e nell'impianto di rilacio con pompe, per la mancanza di un serbatoio di accumulo a monte, presenta gravi carenze periodiche in alcune zone del territorio comunale dovute appunto ai lavori di manutenzione alle pompe di rilacio e alle tubazioni.

Beneficiari:Beneficiari dell'intervento sono i 5.900 abitanti del Comune di Massa di Somma






365,00

12,00

Importo totale intervento (Meuro): 1,265


previsto effettivo

0,0000,900

DATI FINANZIARI ∆

Ragioni alla base del ritardo8. Contenzioso in fase esecutiva (sequestro cantiere, controversie con le imprese, fallimenti, ecc…).

Data stimata entrata in esercizio: No



18. Problematiche inerenti il collaudo

Pagina 364 di 398

Dal sopralluogo effettuato presso l'ente attuatore e dagli scambi informativi avuti con il Gestore unico del servizio idrico integrato è stata sottolineata accanto all'attualità dell'investimento connessa ai positivi effetti socioeconomici in previsione dell'entrata in esercizio dell'intervento, anche la destinazione dell'infrastruttura a favore di un bacino di utenza molto più vasto del Comune di Massa di Somma nell'ambito del bacino "Sarnese Vesuviano".


Note:


1 1Altro: Serbatoi realizzati N.

600 600Altro: Dimensione serbatoio realizzato Mc.


Valoresoglia

Contestoiniziale

Dotazione media lorda pro-capite di acqua lit/sec.Numero di giorni con forniture insufficienti N.Riduzione percentuale perdite %Aumento capacità accumulo %



Valoresoglia

Contestoiniziale

Riduzione della percentuale di famiglie soggette ad irregolarità nell'erogazione dell'acqua

N.

Variazione superficie irrigabile N.Altro: - N.

Pagina 365 di 398



Titolo:Messa in funzione linea 6 (LTR) tratta Tecchio-Mergellina


Localizzazione:

L'intervento che costituisce l'originario progetto di "Ammodernamento della linea tranviaria urbana di Napoli" è stato rivisto dal Comune di Napoli nel rispetto della nuova pianificazione trasportistica per le finalità di cui alla legge 211/92 prevedendo in luogo del vecchia linea LTR la nuova Linea 6 della metropolitana di Napoli il cui costo complessivo riconosciuto dal CIPE è oggi pari a circa 582 Meuro.





Descrizione:Il progetto della L.T.R. (Linea Tranviaria Rapida), oggi denominata Linea Metropolitana 6 di Napoli, nasce alla fine degli anni '70 come rinnovamento e riqualificazione della linea tranviaria esistente, al fine di costituire un asse costiero che collegasse la zona orientale della città con quella occidentale, passando per il centro cittadino.Di tale progetto è attualmente in corso di realizzazione il primo tratto funzionale compreso tra le stazioni di Tecchio e di S. Pasquale.In particolare il finanziamento CIPE in esame è finalizzato a completare le seguenti stazioni:- Augusto: realizzazione strutture seconda uscita ed atrio compreso;- Lala: realizzazione strutture seconda uscita ed atrio compreso;- Mergellina: realizzazione strutture interne di completamento stazione, con esclusione delle uscite e dei locali tecnologici ubicati nel pozzo a servizio dello scudo;- Arco Mirelli: spostamento dei sottoservizi di stazione ed interventi sul manufatto ex CASMEZ per consentire il passaggio dello scudo.L'intervento finanziato con la Delibera CIPE 52/99 costituisce, tuttavia, una parte abbastanza limitata del progetto attualmente in corso, il cui costo complessivo ammonta a oltre 580 milioni di euro. Infatti, la linea 6 della metropolitana di Napoli costituisce un importante elemento della rete di trasporto pubblico su ferro prevista dal Piano comunale dei trasporti per l’area metropolitana di Napoli (PCT), la cui strategia di fondo postula la creazione di una rete di trasporti fortemente interconnessa, strutturata in modo tale da favorire gli interscambi tra le diverse modalità di trasporto per incrementare l’utilizzo del trasporto collettivo, soprattutto su ferro, e per conseguire una drastica riduzione dei livelli di congestione del traffico veicolare di superficie e del conseguente livello d’inquinamento ambientale;

Ente attuatoreCOMUNE DI NAPOLI


Servizio offerto:La Linea 6 della metropolitana di Napoli si inserisce lungo la direttrice litoranea est/ovest della città, collegando i nodi d’interscambio di Piazzale Tecchio e Piazza Municipio – assorbe circa l’11% dell’intera mobilità cittadina su mezzo pubblico; migliora il grado di interazione delle linee nazionali e regionali su ferro con il sistema cittadino di trasporto, in particolare tramite l’interconnessione con la linea Cumana a Mostra e con la linea ferroviaria all’altezza della stazione di Campi Flegrei; incrementa altresì l’interconnessione con altre linee del sistema metropolitano (linee 1, 2, 7, 8 e funicolare), con i trasporti pubblici su gomma e con i parcheggi d’interscambio di “prima corona” di Fuorigrotta; migliora sensibilmente la vivibilità della Riviera di Chiaia, riducendo il traffico veicolare di superficie e consentendo di recuperare l’intera area a mare della Villa comunale, nonché rendendo più funzionale l’intero litorale da Mergellina a Via Cesario Console;

Beneficiari:Cittadini, turisti e studenti della Città Metropolitana di Napoli


Settore: Trasporti urbani Tipologia: Realizzazione, completamento strutture per mobilità urbana

Pagina 366 di 398





940,00

31,00

48,00



previsto effettivo

443,343

2,55118,041

DATI FINANZIARI ∆

Ragioni alla base del ritardo13. Interdipendenza con altri lotti

L'impatto conseguente all'entrata in esercizio dell'intervento attiene in particolare alla migliore accessibilità di alcuni luoghi centrali della città e al decongestionamento e chiusura al traffico di alcune strade importanti. In particolare, la sostituzione del servizio tranviario di superficie sulla Riviera di Chiaia, con la Linea 6, consentirà di trasferire, al traffico automobilistico, l'area di sedime dei binari del tram. In tal modo sarà possibile chiudere al traffico Via Caracciolo ed estendere la Villa Comunale fino al mare; quest'ultima sarà collegata alla città attraverso la rete metropolitana anziché esserne separata dalle arterie stradali. Inoltre saranno collegati alla Linea permettendo un rapido accesso agli utenti della zona occidentale della Città: il Molo Beverello; il Teatro S. Carlo; Palazzo Reale e Biblioteca Nazionale; Piazza del Plebiscito e il Museo Pignatelli.L'intervento rientra, inoltre, nel decisivo potenziamento dell'offerta di trasporto collettivo perseguito attraverso il più ampio progetto di Sistema Metropolitano Campano. Infatti, una volta realizzati gli interventi previsti, tra i quali rientra la Linea 6 della Metropolitana di Napoli, il sistema metropolitano regionale potrà contare su una estesa complessiva di 90 km di rete, con 98 stazioni (contro le 45 attuali), 18 grandi nodi di interscambio (contro i cinque attuali).

Note:


Lo studio sul flusso trasportistico stima: 17.000 passeggeri nell' ora di punta; 154.000 passeggeri giornalieri; 46 milioni di passeggeri durante tutto l'arco dell'anno.


Si


Note:

13. Interdipendenza con altri lotti


3 3Altro: Stazioni adeguate N.

1 1Altro: Intervento su maufatto c.d. CASMEZ N.1 1Altro: Spostamento sottoservizi N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

11 ndDomanda di mobilità soddisfatta % 017000 ndAltro: Passeggeri/ora (orario di punta) N. 3850

6 ndAltro: Interconnessioni intermodali con altre linee metropolitane o tranviarie

N. 0

6 ndAltro: Incremento rete ferroviaria (Linea 6) Km 29 ndAltro: Stazioni metropolitane N. 3

popolazione interessata 281100 nd% soddisfacimento domanda attuale 11 nd


Valoresoglia

Contestoiniziale

51 ndAltro: Riduzione modo individuale (uso auto + moto) % 67154000 ndAltro: Trasporto giornaliero passeggeri N. 0

46000000 ndAltro: Trasporto annuo passeggeri N. 0

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Titolo:Completamento del mercato coperto di Via Arlotta, Portici


Localizzazione:

I lavori di completamento del mercato coperto sono terminati il 16/12/2002. Il mancato esercizio della struttura mercatale è da ricondurre essenzialmente alla mancata previsione, in sede di programmazione, delle modalità di gestione dell'infrastruttura, con conseguente perdurante difficoltà ad individuare il soggetto gestore. Il Comune ha fatto presente che il bando per l'affidamento della gestione pubblicato durante il periodo di Commissariamento del Comune di Portici è andato deserto, tanto che, nonostante il lungo tempo trascorso dalla fine dei lavori l'Amministrazione Comunale sta ancora esaminando l'eventualità e le conseguenti modalità per affidare la gestione al proprio Ente in house, responsabile della gestione dei rifiuti e di altri servizi integrati, previa approvazione da parte del Consiglio comunale delle necessarie modifiche statutarie. Ad oggi è in esercizio solo l'autorimessa, destinata inizialmente al parcheggio degli utenti del mercato ed attualmente adibita a parcheggio a pagamento gestito attraverso personale del Comune.




Regione Provincia ComunePORTICINAPOLICAMPANIA

Descrizione:Il mercato comunale coperto di Via Arlotta alla data di richiesta del finanziamento, a valere sulla legge 208/98, risultava realizzato completamente per le strutture e tutte le opere di finitura connesse. Risultavano, invece, mancanti tutti gli mpianti e i servizi essenziali necessari all'esercizio di un mercato coperto. A tal fine sono stati previsti con il progetto finanziato con la Delibera CIPE 52/99 tutti gli impianti generali come di seguito specificati: - Impianti elettrici e speciali; - Impianti di condizionamento;- Impianto antincendio e sicurezza;- Impianto idrico e fognario Box;- Impianto di ventilazione;- Impianti elevatori.Inoltre, è stato proposto il completamento della sala superiore al 1° piano trasformandola in sala polifunzionale e convegnistica, nonché un lotto funzionale che prevede la seconda uscita su Via L. Giordano.

Ente attuatoreCOMUNE DI PORTICI


Servizio offerto:

Il servizio che l'intervento intende garantire è l'assegnazione degli spazi commerciali per i quali è stata censita, dall'Ufficio commercio del Comune di Portici, una domanda insoddisfatta pari a circa 300 operatori commerciali. Il completamento del mercato consentirebbe, infatti, l'ottimale utilizzo del territorio e la sua riqualificazione per mezzo del miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie, dal momento che attualmente la vendita dei prodotti avviene in aree provvisorie di sosta. L'apertura del mercato coperto, pertanto, consentirebbe la concentrazione delle attività ambulanti in una area circoscritta e piu controllabile. Inoltre, è previsto il completamento di un parcheggio coperto direttamente finalizzato alla tutela e valorizzazione ambientale dei quartieri circostanti, fortemente congestionati, migliorando, in tal modo, il patrimonio storico-artistico della città di Portici. È, inoltre, prevista la realizzazione di una sala polifunzionale destinata ad accogliere 120 persone per attività seminariali e congressuali.

Beneficiari:Beneficiaria diretta dell'intervento è la popolazione della città di Portici costituita da circa 70.000 abitanti, nonché, indirettamente, i turisti


Settore: Infrastrutture produttive Tipologia: Altro

Pagina 368 di 398

che si riversano nelle importanti aree archeologiche contigue.





385,00

12,00



previsto effettivo

2,645

-0,4562,644

DATI FINANZIARI ∆



Persistono tuttora le esigenze poste a base dell'intervento in esame, come testimoniato dalla presenza, accertata nel corso del sopralluogo, di numerosi ambulanti dislocati nelle vicinanze della stuttura mercatale, anche se i rappresentanti del Comune, hanno prospettato una certa difficoltà di carattere socio-ambientale legata nel persudare i commercianti a transitare all'interno del mercato coperto.


No


Note:

17. Mancato esercizio dell'opera


1 1Altro: Impianti elettrici realizzati N.

1 1Altro: Impianti di condizionamento N.1 1Altro: Impianto antincendio e sicurezza; N.1 1Altro: Impianto idrico e fognario Box; N.

1 1Altro: Impianto di ventilazione N.5 5Altro: - Impianti elevatori. N.

700 700Altro: Superficie sala polifunzionale infrastrutturata Mq1 1Altro: Sala Polifunzionale realizzata N.1 1Altro: Parcheggi realizzati N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

700 700Incremento superfici infrastrutturata della stessa tipologia Mq 01 0Nuovi servizi offerti N. 0

40 ndNumero di imprese insediate nelle aree di localizzazione create e/o recuperate

N. nd

Numero di imprese insediate nelle aree di localizzazione create e/o recuperate

N.

popolazione interessata 70000 nd% soddisfacimento domanda attuale 15 nd


Valoresoglia

Contestoiniziale

1 0Incremento servizi offerti N. 0

40 0Quota di nuove imprese in attività nelle aree di intervento N. 0

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Titolo:Completamento area turistica "La Rocca", San Salvatore Telesino


Localizzazione:

E' solo nel maggio 2006 che è andata a buon fine la gara per l'affidamento in gestione dell'area ( un precedente bando era andato deserto ed il Comune ha dovuto rivedere le condizioni e ricercare sinergie di gestione di attività turistiche nell'area); per inciso la società aggiudicatrice è legata all'azienda concessionaria dello sfruttamento delle acque termali di Telese e gestisce il vicino Parco del Rio Grassano.La Società aggiudicataria si è dovuta far carico di lavori di ripristino per eliminare le conseguenze di atti vandalici nell'area; tali ripristini sono stati avviati nel mese di giugno 2006; ed il programma lavori prevede l'avvio effettivo della gestione con l'apertura del parco nel novembre del 2006.




Regione Provincia ComuneSAN SALVATORE TELESINOBENEVENTOCAMPANIA

Descrizione:L'intervento ha come obiettivo la valorizzazione turistica di una zona ricca di risorse storiche, monumentali e paesaggistico-ambientali.In particolare sono presenti resti di mura megalitiche, resti delle imponenti mura di cinta dell'antica Telesia, più volte devastata dai barbari e da terremoti, le vie lastricate e l'anfiteatro del periodo romano ed infine la medioevale Rocca; a queste testimonianze si aggiungano le vicine sorgenti del rio Grassano (area di un parco veramente degno di nota) e l'incontaminata località la Selva.In base ad un progetto del 1991 è stato realizzato un primo stralcio di lavori: la strada di accesso al parco, il parcheggio (30 posti auto), vialetti, la rete idrica e fognaria completa di impianto di depurazione,servizi igienici plurimi, due campi di bocce, un campo polivalente, l'alloggio del custode e due rustiche villette attrezzate a mini appartamento per 2-4 persone.Con l'intervento di completamento si vogliono integrare le strutture precedentemente realizzate e migliorare il collegamento del Parco con il centro del paese (che dista poco più di 1,5 km) e con le rovine della Rocca.

Ente attuatoreCOMUNE DI SAN SALVATORE TELESINO


Servizio offerto:L'area attrezzata si propone come zona destinata a passeggiate, attività ricreative e di supporto, con i suoi bungalows e l' area camping, all'offerta turistica orbitante sul vicino Parco di Grassano ( zona strettamente sottoposta a vincoli).

Beneficiari:i cittadini come escursionisti giornalieri, i turisti ed in particolare gruppi giovanili (ACLI, Scouts) come fruitori stagionali.







236,00

8,00



previsto effettivo

0,000

0,0000,845

DATI FINANZIARI ∆


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L'area attrezzata è entrata in esercizio il 26/10/2006.Note:

Come già detto l'intervento rientra in un quadro di iniziative - finanziate dalla Regione nell'ambito "Filiera Termale" - per riqualificare il tessuto urbano, migliorarne la qualità della vita ed aumentare qualitativamente e quantitativamente l'offerta turistica; ad oggi, seppur non supportato da dati quantitativi, ci sono diffusi segnali di ottimismo sulle presenze turistiche ma soprattutto si è osservato un generale forte interesse all' apertura del parco .



Note:



30000Altro: superficie oggetto dell'intervento mq4Altro: percorsi pedonali interni al parco N.

1,5Altro: -percorsi pedonali interni al parco Km800Altro: area ludica mq1Altro: -bar-spaccio N.

4Altro: -punti ristoro attrezzati (gazebo, tavoli, panche, cestini) N.60Altro: -sevizi igienici plurimi mq

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Titolo:Costruzione casa di riposo per anziani, Somma Vesuviana


Localizzazione:

In occasione della verifica effettuata da quest'Unità il 31/5/2002, nell'ambito degli specifici compiti istituzionali previsti nella Delibera Cipe 52/99, il Comune di Somma Vesuviana era stato sollecitato ad individuare la modalità più propizia per la gestione dell'intervento. Nonostante ciò, l'attuale sopralluogo ha consentito di accertare che l'Amministrazione comunale non ha ancora individuato alcuna modalità certa di gestione della struttura, con la conseguenza che il suo mancato esercizio la espone inevitabilmente ad atti di vandalismo, che peraltro si erano già verificati con conseguente necessità di un ulteriore stanziamento dal competente settore della Regione Campania per € 95.000 a valere sulle economie della stessa L. 208/98. La mancata entrata in esercizio della struttura ha peraltro comportato - a seguito dell’approvazione da parte della Regione Campania del regolamento n. 6 del 18/12/2006, pubblicato sul B.U.R.C. n. 1 del 02/01/2007 che ha modificato i requisiti strutturali e funzionali di tali strutture residenziali - una considerevole difformità di carattere strutturale che ne rende indispensabili prima dell’entrata in esercizio ulteriori lavori di adeguamento dell’infrastruttura. Il Comune di Somma Vesuviana, interpellato a tal fine dall’Unità, ha comunicato che intenderebbe, previa quantificazione delle opere di adeguamento da eseguire e dei relativi costi, porre a carico del futuro gestore gli anzidetti oneri di adeguamento attraverso un’apposita clausola da inserire nell’eventuale futuro bando di affidamento per la gestione del servizio, con conseguente probabile ripercussione sulla consistenza delle eventuali offerte economiche.




Regione Provincia ComuneSOMMA VESUVIANANAPOLICAMPANIA

Descrizione:L’intervento ha ottenuto il primo finanziamento nel 1971 e da allora è stato realizzato attraverso quattro stralci, sino ai lavori di completamento finanziati con Delibera CIPE 52/99 che costituiscono il quinto stralcio.Il progetto di completamento prevede l’esecuzione ed il completamento dei vari impianti e di modeste opere del corpo annesso e della pensilina di collegamento al corpo principale, le tamponature esterne e le impermeabilizzazioni, nonché opere di finitura e sistemazioni esterne.

Ente attuatoreCOMUNE DI SOMMA VESUVIANA


Servizio offerto:La realizzazione della casa di riposo per anziani ha una valenza intercomunale destinata anche alla popolazione anziana dei Comuni limitrofi (Ottaviano, S. Anastasia, Pollena, S. Giuseppe) giacchè non è presente nel circondario una struttura in grado di fornire assistenza geriatriaca.

Beneficiari:Popolazione anziana dei Comuni vesuviani.


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373,00

12,00



previsto effettivo

1,124

-0,0051,125

DATI FINANZIARI ∆

Ragioni alla base del ritardo1. Incompletezza o carenze del progetto esecutivo.13. Interdipendenza con altri lotti


Nel corso della verifica in loco è stata ribadita dai referenti dell'Ente attuatore e dai soggetti coinvolti nella predisposizione del Piano Sociale di Zona, a tal fine contattati dall'UVER, il perdurante interesse per una struttura, quale quella in esame, destinata ad ospitare gli anziani del Comune di Somma Vesuviana e dei Comuni circostanti, la cui popolazione complessiva ammonta a oltre 240.000 abitanti.


No


Note:




nd 3265Altro: Superficie strutture (Coperta) Mqnd 4550Altro: Opere finitura/sistemazione esterne Mq

8000 7815Superficie strutture Mq6 6Altro: Impianti realizzati N.

nd 735Altro: Impermealizzazione realizzate Mq2 2Altro: Opere in cemento armato N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

40 0Altro: Numero fruitori struttura N. 0 ndnd 28,4Altro: Livello di confort strutturale: ampiezza media delle stanze Mq 0 ndnd 4550Altro: Ampiezza degli spazi esterni attrezzati e fruibili N. 0



Valoresoglia

Contestoiniziale

40 0Fruitori delle strutture e/o eventi organizzati N. 0 nd

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Titolo:Completamento struttura funzionale alla movimentazione nel Porto di Gaeta - Infrastruttura servizi tecnici e pubblici (ATI Leone)


Localizzazione:

Trasferimento delle competenze di gestione dal Consorzio all'Autorità Portuale . Previsione di destinare l'area, una volta estinta la fidejussione a favore della Dodana, ad area movimentazione merci.Utilizzo provvisorio dell'area come base operativa per i lavori in porto.




Regione Provincia ComuneGAETALATINALAZIO

Descrizione:Il progetto originario prevedeva l'utilizzo di un'area di circa 40.000 mq. per lo stoccaggio e la movimentazione di merci, containers e autoveicoli in genere, da imbarcare, e per servizi comunque collegati al traffico marittimo. In particolare, l'area in questione doveva essere occupata da un piazzale in conglomerato cementizio, con pavimentazione industriale ad alta resistenza, recinzione, collegamento con la banchina del porto commerciale e relativi impianti (fognario, anticendio, elettricoe di disoleatura e dissabbiatura). Durante il corso dei lavori è emersa la necessità di dotare tale area di servizi più avanzati, soprattutto in un settore in continua evoluzione, quale quello del freddo. Il Consorzio ha, quindi, provveduto ed elaborare una perizia di variante finalizzata a potenziare l'impianto elettrico, con relative cabine di trasformazione e gruppo elettrogeno, per installare prese di corrente per containers frigo e camion frigo. E' stata, inoltre, prevista la costruzione di un corpo di fabbrica di circa 365 mq. per i servizi tecnologici portuali.

Ente attuatoreCONSORZIO PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE SUD PONTINO - GAETA (LT)


Servizio offerto:Area di movimentazione e sosta merci, finalizzata a programmi e intese con operatori primari per realizzare strutture di stoccaggio e volumi per il freddo

Beneficiari:Operatori primari per il carico/scarico, lo stoccaggio e il trasporto riguardanti in particolare i comparti commerciali, industriali, pescherecci, ecc.


Settore: Infrastrutture di trasporto Tipologia: Connessione multimodale





1.660,00

53,00



previsto effettivo

0,000

0,0003,522

DATI FINANZIARI ∆

Ragioni alla base del ritardo17. Mancato esercizio dell'opera



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In sede di verifica si è appreso che, a seguito di accordo con il Consorzio Industriale titolare dell'attuazione dell'intervento sottoscritto in data 28/12/2004, l'Autorità portuale di Civitavecchia ha ottenuto in consegna la porzione di demanio marimittimo sulla quale è stato realizzato l'intervento oggetto di valutazione e, come risulta dalla nota inviata per conoscenza al Consorzio prot. 2006/00004312 del 29/03/2006, ha previsto di destinare tale area ad altra attività.In considerazione che l'intervento è stato finanziato dal CIPE sulla base della dichiarata esigenza di ampliare l'area di movimentazione e sosta merci del Porto e in particolare per "soddisfare le domande di operatori pubblici e privati che richiedono aree tecniche per il freddo, è stata richiesta dall'UVER alla predetta Autorità, con nota prot. 0010516 del 6/04/2006, una informativa riguardante la destinazione d'uso dell'infrastruttura in esame e i tempi di entrata in esercizio della stessa.Tale informativa è stata trasmessa dall'Autorità Portuale in data 11/07/2006.

Note:

Nel mese di Giugno 2006 è stata reiterata all'Autorità Portuale, da parte di società specializzata nella movimentazione e lo stoccaggio di mezzi interessati al traffico Ro/Ro, l'istanza per riportare da Formia a Gaeta l'approdo trisettimanale della linea da e per Trapani con richiesta di adeguati spazi per movimentazione o sosta veicoli.


Note:



40000 40000Supeficie infrastrutturata Mq

365 365Altro: - palazzina servizi Mq22,5 22,5Altro: - ponte di collegamento a banchina porto commerciale ml

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Titolo:Completamento impianto di depurazione del nucleo industriale di Isernia-Venafro: Discarica II categoria tipo C - Progetto esecutivo


Localizzazione:

In data 23.9.2003 il Consorzio ha trasmesso alla Regione Molise il piano di adeguamento della discarica.In data 5.12.2003 il Consorzio ha richiesto alla Regione Molise il rilascio dell'autorizzazione per l'esercizio della discarica.In data 21.11.2005 con deliberazione n. 1660 la Giunta Regionale del Molise ha autorizzato il consorzio all'esercizio della discarica classificata "Discarica per rifiuti pericolosi" per un periodo di cinque anni e per un volume di rifiuti non superiore a 50.000 mc.In data 21/03/2006 con deliberazione n. 303 la stessa Giunta Regionale ha deliberato una sospensione dell'autorizzazione per giorni 60, disposta al solo fine di verificare ed eventualmente modificare le tipologie di rifiuti che possono essere smaltiti in discarica, a seguito delle forti preoccupazioni da parte delle popolazioni locali.Trascorso il periodo di sospensione, in mancanza di ulteriori provvedimenti amministrativi, l'esercizio della discarica potrà avere inizio nel rispetto di quanto specificato nell'autorizzazione.




Regione Provincia ComunePOZZILLIISERNIAMOLISE

Descrizione:Realizzazione di una discarica II categoria, tipo C comprese le seguenti opere accessorie: realizzazione della strada di accesso, dell' alloggio custode, di un capannone deposito, di un officina; ed inoltre, adeguamento della sezione idraulica del canale S. Cataldo.

Ente attuatoreCONSORZIO PER IL NUCLEO DI SVILUPPO INDUSTRIALE ISERNIA -VENAFRO


Servizio offerto:A servizio dell'impianto di depurazione e delle industrie insediate nell' A.S.I.

Beneficiari:Attività industriali insediate nell' A.S.I. e Industrie della Regione Molise che hanno la necessità di smaltire tipologie di rifiuti previste tra le categorie autorizzate dalla discarica.






532,00

17,00



previsto effettivo

1,859

0,0001,859

DATI FINANZIARI ∆



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Lo stato dell'intervento, concluso non in esercizio, è stato valutato giustificato, in quanto il Consorzio ha attivato per tempo, cioè prima dell'ultimazione delle opere, le procedure per il rilascio delle autorizzazioni.La particolare tipologia dell'opera, classificata "discarica per rifiuti pericolosi" e il forte impatto sul territorio, che la realizzazione di tale opera comporta, hanno sicuramente condizionato il rilascio dell'autorizzazione, subordinandolo ad una severa fase istruttoria ed a un successivo approfondimento, tuttora in corso.



Note:

4. Mancato o ritardato rilascio delle previste autorizzazioni.


50000Altro: -Volume complessivo autorizzato di rifiuti da smaltire Mc.

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Titolo:Completamento 1° mediana sovrappasso Ponente, Molfetta


Localizzazione:

I lavori sono ultimati e collaudati, il sovrapasso è perfettamente agibile,ma non è ancora aperto al traffico perché sul lato ovest, il Comune ha in corso di completamento le opere di urbanizzazione di un nuovo quartiere in costruzione.





Descrizione:L'interrvento consiste nella realizzazione del sovrappasso ferroviario nel rione di ponente a completamento della 1° mediana prevista dal Piano Regolatore Generale vigente, (circonvallazione del centro storico).


Amministrazione competente:COMUNE DI MOLFETTA

Servizio offerto:La realizzazione del sovrapasso in oggetto, collegandosi al sovrapasso di levante, completa l'anello di circonvallazione, evitando quindi il transito veicolare, anche pesante, nel centro storico.

Beneficiari:Gli abitanti del centro storico, gli utenti della strada statale ed i pendolari, che attraversano Molfetta.







752,00

5,00



previsto effettivo

-0,391

-0,4132,324

DATI FINANZIARI ∆






176,7 176,7Lunghezza rete ml

16,8 16,8Altro: -Larghezza complessiva impalcato ml2 2Altro: -Scale di accesso N.

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Il tempo totale intervento previsto non è desumibile, in quanto i primi lotti sono stati realizzati con fondi propri comunali a partire dal 1980. La percentuale di soddisfacimento della domanda attuale non è desumibile in quanto l'opera non è in esercizio.

Note:

Attualità della domanda :


Valoresoglia

Contestoiniziale

30 30Altro: - Risparmio dei tempi di percorrenza nell'attraversamento di Molfetta.

minuti.

11000 11000Altro: -Collegamento diretto tra i due quartieri, adiacenti al sovrapasso..

N.persone

popolazione interessata nd 40000% soddisfacimento domanda attuale 0 0


Valoresoglia

Contestoiniziale

Altro: - Alleggerimento sostanziale del traffico, leggero e pesante di transito.

N.

Altro: -Facilitazione della mobilità pedonale. N.

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Titolo:Risorse idriche: rete idrica e fognaria di Laterza


Localizzazione:

Il Comune ha instaurato un lungo contenzioso per la messa in opera dei collegamenti della rete con l'Acquedotto del Pertusillo contro l'impresa aggiudicataria( La Ferlita Costruzioni Spa) la quale,adducendo maggiori oneri sopportati per effetto del prolungamento dell'appalto, si dichiara impossibilitata a proseguire i lavori perchè ,non essendo compresi nel progetto di contratto ,non dispone degli elementi tecnici necessari per esecuzione degli stessi. . Il comune, per la definizione del rapporto con l'impresa e per completare gli allacci necessari alla nuova Rete- Serbatoio a proprie spese con eventuale rivalsa nei confronti dell'Impresa Laferlita spa ha deciso di avviare la procedura di esecuzione d'ufficio in danno dei lavori . Con nota n. 16248 del 10/11/2005 l'UfficioTecnico Comunale- Settore N. 4 Lavori Pubblici, in occasione dell'Assestamento al Bilancio Comunale di Previsione 2005 ,ha avanzato la richiesta di 72000, euro per il completamento della rete idrica e ha dato incarico all'Acqedotto Pugliese di predisporre il necessario . progetto di ultimazione. Con nota n. 2860 del 22/02/2006 l'Ufficio Tecnico Comunale ha comunicato che sono in corso di esecuzione le opere per avviare l'esercizio tutte le reti idriche e che le operazioni di riempimento del nuovo serbatoio idrico avranno inizio il primo marzo p.v.


(Accolta con delibera Cipe 12/2006)PropostaRecupero dei fondi concessi tramite corrispondente detrazione da future assegnazioni del Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS) in caso di mancato esercizio dopo 90 gg. dalla data di comunicazione degli esiti della verifica


Regione Provincia ComuneLATERZATARANTOPUGLIA

Descrizione: L'intervento, stralcio del progetto speciale per il disinquinamento del golfo di Taranto, riguarda la costruzione della rete idrica del comune di Laterza con relativo serbatoio di accumulo.La rete idrica esistente, formata da una doppia condotta del DN250 mm.e del 225 mm. , fa capo ad un serbatoio della capacità di 1600 mc.che viene alimentato dal Pertusillo, mediante una condotta derivante dal Torrino Piezometrico "Jazzo di Cristo. Detto serbatoio risulta insufficiente per le attuali esigenze dell'abitato e per il fabbisogno futuro connesso alla prevista espansione urbanistica dal vigente piano di fabbricazione nella zona più alta del territorio in direzione nord. Scopo del progetto finanziato sulla legge 208/98 è il completamento della rete idrica del comune mediante una doppia alimentazione con due reti di distribuzione facenti capo rispettivamente al serbatoio esistente e ad un nuovo serbatoio, in corrispondenza della condotta del Pertusillo, in grado di garantire un accumulo della portata media di 2 giorni di erogazione con un volume di accumulo di 8000 mc. circa.

Ente attuatoreCOMUNE DI LATERZA


Servizio offerto:Maggiore disponibilita idrica e miglioramenti nell'affidabilità nell'erogazione

Beneficiari:Abitanti della zona ovest di Laterza


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784,00

30,00



previsto effettivo

-0,631

-0,5472,294

DATI FINANZIARI ∆

Ragioni alla base del ritardo2. Indisponibilità del sito o degli immobili oggetto dell'intervento.6. Difficoltà tecniche in fase esecutiva (sorprese geologiche,ritrovamenti archeologici, rinvenimento di ordigni bellici, ecc..).8. Contenzioso in fase esecutiva (sequestro cantiere, controversie con le imprese, fallimenti, ecc…).

Pur dovendo sottolineare un certo ritardo nella risoluzione del contrasto con l'impresa e nell'adozione dei conseguenti atti per la definizione del contratto d'appalto, si ritiene che entro il 2006 il Comune potrà completare le opere mancanti e ,di conseguenza, mettere in esercizio la rete idrica.Va a tal proposito segnalato che il Rup , in data 22/02/2006 , ha comunicato che, si sta procedendo alla messa in opera dei giunti mancanti avvalendosi della disponibilità di risorse comunali per 64000 euro (inscritte nei bilanci 2005 e2006 ) che potranno essere parzial mente recuperate con la definizione della procedura di messa in danno a carico dell'impresa La Ferlita.

Note:


L'erogazione del sevizio idrico consentito dalla messa in funzione della nuova rete idrica risulta particolarmente urgente data la prevista espansione abitatativa della città, già assentita dal comune e in corso di realizzazione,nell'area Nord


Si


Note:

8. Contenzioso in fase esecutiva (sequestro cantiere, controversie con le imprese, fallimenti, ecc…).

10. Difficoltà inerenti i flussi di finanziamento.

98. Altro (vedi dettaglio) - Mancata installazione giunti collegamento rete


13055 13055Lunghezza rete ml8000 8000Altro: Capacità nuovo serbatoio Mc.


Valoresoglia

Contestoiniziale

9600 9600Aumento capacità accumulo Mc. 160078,13Altro: Portata max giornaliera lit/sec. 45,9



Valoresoglia

Contestoiniziale

26472Altro: Popolazione servita N. 15551

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Titolo:Opere di regolazione del sistema idrico "Irrigazione Salento" - Nodi idraulici Avetrana, Monteruga e Zanzara (C.B. Arneo)


Localizzazione:

Relativamente all'avvio dell'esercizio del "Sistema" occorre sottolineare che due sono le alternative praticabili: - immissione diretta nella rete di distribuzione di acqua fluente dalla condotta del Sinni, gestita dall'Ente Irrigazione; - invasamento del Pappadai durante la stagione invernale ed utilizzo delle sue acque durante la stagione irrigua.

Al momento, tuttavia, la prima soluzione non è praticabile atteso che la portata del Sinni è condizionata dalla presenza di un vincolo idraulico in corrispondenza di Ginosa che non permette un vettoriamento superiore ai 6,5 mc/s. Tale portata è però già totalmente impegnata: 3,5 mc/s ad uso potabile (da arte dell'Acp), 2,5 mc/s al territorio del Consorzio di Bonifica Stornara e Tara e 0,5 mc/s all'ILVA di Taranto.Si potrebbe viceversa, una volta ultimati i lavori dell'invaso del Pappadai, destinare quota parte della risorsa attualmente attribuita al Consorzio Stornara e Tar,durante i mesi invernali, all'invaso medesimo sì da consentire il suo riempimento e successivo utilizzo durante la stagione estiva.

Primo gruppo di interventi verificatiData verifica in loco



Regione Provincia ComunePLURIPROVINCIALEPLURIPROVINCIALEPUGLIA

Descrizione:L'intervento di completamento finanziato con delibera CIPE 52/99, unitamente a quello relativo alla realizzazione delle opere di scarico del nodo idraulico di Monteparano e delle opere di completamento del nodo idraulico di Sava (anch'esse finanziate con la delibera CIPE 52/99), si inserisce in un complesso di opere afferenti al progetto "IRRIGAZIONE SALENTO", riguardante l'adduzione e la distribuzione idrica ad uso irriguo nei comprensori di competenza del Consorzio di Bonifica dell'Arneo ed oggetto di numerosi finanziamenti a partire dalla L.183/76 - Cassa per il Mezzogiorno - Progetto speciale 14 - Schemi idrici Puglia e Basilicata sino a quello in esame.Con il progetto di completamento, finalizzato a migliorare il funzionamento e la gestione dell'adduttore "Irrigazione Salento, 1°, 2° e 3° lotto", è stata prevista la realizzazione di opere nei nodi idraulici di Avetrana, Monteruga e Zanzara; in particolare è stata prevista la realizzazione di :- nodo idraulico di Avetrana - chiusura a valle camera di manovra e seconda Torre Piezometrica;- nodo idraulico di Monteruga - chiusura a valle camera di manovra e seconda Torre Piezometrica;- nodo idraulico di Zanzara - Torre di Linea, chiusura a valle camera di manovra e seconda Torre Piezometrica, condotta di scarico delle torri e vasca di laminazione con pozzi assorbenti;- manutenzione adduttore "Irrigazione Salento, 1°, 2° e 3° lotto".

Ente attuatoreCONSORZIO SPECIALE PER LA BONIFICA DI ARNEO - NARDO' (LE)


Servizio offerto:La condotta principale del Sistema, lunga 56 km, è finalizzata potenzialmente ad un uso plurimo della risorsa idrica veicolata (potabile, irriguo ed industriale) tant'è che è stata prevista con un dm del 3000, dimensione tutt'altro che esigua. Prima facie l'utilizzo è finalizzato ad irrigare 10.000 ha di terreni attrezzati sì da permettere anche una modifica delle coltivazioni, oggi concentrate prevalentemente nell'olivicoltura e viticoltura .

Beneficiari: I potenziali beneficiari diretti sono da individuarsi negli operatori agricoli dei territori attrezzati nelle province di Taranto, Brindisi e Lecce; infatti, la trasformazione della tipologia delle colture resa possibile da una maggiore disponibilità di acqua potrebbe determinare uno sviluppo significativo dell'economia, considerato che l'agricoltura contribuisce in misura non trascurabilee alla formazione del reddito


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nell'area di riferimento. La messa in esercizio dello schema irriguo consentirebbe, altresì, la chiusura di numerosi pozzi privati (autorizzati e non) che attualmente vengono utilizzati per l'irrigazione e soprattutto limiterebbe il processo di salinizzazione della falda che un uso eccessivo ed indiscriminato dei pozzi sta determinando, con possibili gravi conseguenze sull'intero eco sistema (vedasi l'allegato 2b dell'Accordo di Programma tra la Regione Puglia, Regione Basilicata e Ministero delle Infrastrutture e Trasporti in adempimento dell'art. 27 - 4° comma delle legge 142/99 ). Va notato, in particolare, che l'approvvigionamento di acqua potabile nel Salento é assicurato quasi totalmente da pozzi anch'essi minacciati dal processo di salinizzazione . Secondo uno studio dell'INEA (valori 1997), infatti, è stato stimato che nell'intera Regione Puglia il prelievo di acqua dai pozzi per l'irrigazione equivale al consumo di acqua per uso potabile. In questo quadro non confortante il comprensorio dell' Arneo rappresenta il maggior utilizzatore di acqua da pozzi privati per uso irriguo con una rapporto tra superficie irrigata da impianti pubblici e pozzi privati per ettaro di 1a 31,9, contro 1 a 0,5 del Consorzio Capitanata (valore minore) o 1 a 12,7 del Consorzio Ugento e Li Foggi (valore massimo a prescindere dall'Arneo) .Accanto a questo, sempre secondo lo studio INEA, va sottolineato che il Consorzio di Bonifica non riesce ad impiegare tutta la risorsa idrica potenzialmente disponibile dai citati pozzi, poiché gli elevati costi di gestione della rete distributiva e le caratteristiche della rete hanno indotto molti agricoltori a trivellare il proprio pozzo piuttosto che chiedere acqua al Consorzio.Si è, quindi, in presenza di un vero e proprio circolo vizioso. E' evidente che in presenza di tale situazione la futura attivazione del sistema dovrà tener conto che solo una fornitura a basso costo potrà essere accolta positivamente dal territorio.





92,00

3,00

Importo totale intervento (Meuro): 267,210


previsto effettivo

-3,1446,880

DATI FINANZIARI ∆

Ragioni alla base del ritardo17. Mancato esercizio dell'opera

Si premette che secondo gli elementi in possesso dell'Unità di verifica le operazioni di invaso del Pappadai non potranno sicuramente iniziare prima della stagione invernale 2006/200,7 considerato che l' ultimazione dei lavori di ampliamento erano ancora in corso al 29/09/2005 (data dell'ultima visita in loco). Occorre, inoltre, tener conto dei tempi tecnici per la redazione e approvazione del collaudo tecnico amministrativo, nonché quelli per il rilascio del collaudo ex art. 14 del DPR 1363/1959 o dell'autorizzazione all'esercizio provvisorio nei limiti del programma di invaso rilasciata dal Registro Italiane Dighe.

Per il superamento del vincolo idraulico è invece necessario procedere al raddoppio della condotta per circa 11 Km tra torre IVbis e torre V ed in tal senso la delibera CIPE 121/2001 sul Programma Infrastrutture Strategiche e la successiva Intesa Generale Quadro tra Governo e la Regione Puglia prevede un intervento denominato "Potenziamento della capacità di trasporto dell'adduttore idrico del Sinni" con un costo stimato di 52 Meuro.Sulla base di elementi acquisiti presso l'Ente Irrigazione, il raddoppio dell'adduttore nel tratto sopra esposto (con costo stimato di 67,4 Meuro) permetterebbe il vettoriamento di una portata aggiuntiva, rispetto all'attualità, di circa 4 mc/s, ampiamente adeguata alle esigenze connesse con il riempimento delle opere di irrigazione del basso Salento (Invaso di Pappadai e relative vasche aree irrigue).

Detta fornitura comporterà, tuttavia, una minor produzione di energia elettrica in corrispondenza di Torre V, per la quale potrà essere richiesto un ristoro che, sulla base di valori storici, si aggira fra i 300.000 e i 400.000 € l'anno. La fornitura di acqua dalla Basilicata verso la Puglia è attualmente disciplinata in base all’Accordo di Programma tra Regione Puglia, Regione Basilicata e Ministero dei LL.PP. sottoscritto in Roma il 5-8-1999 in adempimento all’art. 27, comma 4, della legge n. 142/90 e, secondo le notizie acquisite, l'eventuale vettoriamento aggiuntivo susseguente alla realizzazione della seconda canna rientrerebbe nella

Note:


si rinvia a quanto esposto alla voce "beneficiari".Rileva, tuttavia, sottolineare che mancano dati aggiornati sull'effettiva domanda di acqua che proviene dal territorio interessato e sul livello dei costi sopportabili rispetto all'utilizzo (anche abusivo) dei pozzi.Il marcato incremento, quali rilevabile dal censimento ISTAT in agricoltura del 2000, del numero di aziende con sistema di irrigazione a goccia (più che raddoppiate nel decennio 1990/2000) con contestuale decremento dei restanti sistemi di irrigazione (scorrimento superficiale ed infliltrazione laterale, sommersione e aspersione), evidenzia la necessità di uno studio aggiornato delle effettive esigenze idriche a fini agricoli del territorio, nonché la reale possibilità di variazione delle tipologie di colture attualmente praticate sia in relazione alle caratteristiche dei terreni sia alla effettiva presenza di operatori interessati alla fornitura.


No


Note:

98. Altro (vedi dettaglio) - indisponibilità della risorsa idrica

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dotazione riconosciuta nel predetto Programma a seguito del completamento di alcune opere fra le quali si cita quelle delle traverse sui fiumi Sarmento e Agri Sauro e delle connesse gallerie di derivazione delle acque nell'invaso di Monte Cotugno. Tali opere consentiranno una portata aggiuntiva di circa 75 milioni di mc l'anno (che l'Accordo riserva per il 50% alla Regione Puglia), aumentando sensibilmente la disponibilità di acqua dal predetto invaso che, nell'attuale stagione, ha raggiunto il suo massimo storico con oltre 400 milioni di mc invasati.Nelle more dell'ultimazione di tali opere andrà ricercato un accordo tra le due Regioni per l'implementazione dell'attuale fornitura.

In tema di criticità rileva considerare che lo stesso Accordo di programma nell'allegato b2 prende atto dell'esistenza nella Regione Puglia di vasti comprensori irrigui già attrezzati (circa 25.000) il cui approvvigionamento (70.000 Mmc) era stato attribuito a fonti esterne alla Regione e tra questi figurano quelli realizzati nel territorio dell'Arneo.

Da ultimo non si può sottacere un futuro problema di gestione economica e funzionale dell'intero schema "Irrigazione Salento" anche in ragione della mole di investimenti effettuati e delle possibili modifiche legislative disciplinanti i Consorzi di Bonifica (ivi inclusa una critica situazione finanziaria del Consorzio di bonifica dell'Arneo).

Rispetto a quanto precedentemente rappresentato in altre occasioni, non sembra invece praticabile l'utilizzo della condotta primaria da parte dell'AQP spa. Infatti, la predetta Società in occasione dell'istruttoria del progetto dell'acquedotto del Sinni (opera PIS finanziabile sui fondi FAS in base alla delibera CIPE 98/2005) ha escluso il suo utilizzo per le dimensioni eccessive della stessa (dm 3000) che comporterebbero sia problemi idraulici che di trattamento delle acque vettoriate.

Da ultimo si riporta di seguito l'elenco dei finanziamenti assentiti per la realizzazione dello Schema irriguo:

- Cassa per il Mezzogiorno. Legge 183/76: 26,90 M€- FIO 1984 - Delibera CIPE 22/02/1985: 40,02 "- FIO 1985 - Delibera CIPE 06/02/1986: 22,73 "- AGENSUD - L.64/86 - CIPE 29/12/86 n. 19: 10,27 "- AGENSUD - L.64/86 - CIPE 29/12/86 n. 19: 27,81 "- AGENSUD - L.64/86 - CIPE 08/04/1987: 6,80 "- FIO 1988 - Delibera CIPE 12/05/1988: 53,30 "- AGENSUD - L.64/86 - CIPE 03/08/1988: 11,01 "- AGENSUD - L.64/86 - CIPE 29/03/1990: 22,60 "- Regione Puglia - D. n.1877-31/03/94 7,94 " F.E.S.R.-Q.C.S. Puglia e Nazionale - MIPAF - L.341/95 - CIPE n.74-23/04/97 22,45 " - MIPAF - - CIPE n.52-21/04/99 4,77 " - MIPAF - CIPE n.52-21/04/99 10,71 "

per un totale non attualizzato di 267,210 M€.

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Titolo:Progetto per la realizzazione delle opere di scarico del nodo idraulico di Monteparano e delle opere di completamento del nodo idraulico di Sava (C.B. Arneo)


Localizzazione:

Rispetto alle valutazioni formulate nella scheda relativa ad altro finanziamento redatta il 28/02/2006 sono maturati vari elementi positivi che inducono a giustificare il mancato esercizio; fra questi si citano:a)l'ultimazione dei lavori di ampliamento dell'invaso del Pappadai; b) la sottoscrizione di un'ipotesi condivisa di utilizzazione promiscua delle opere costituenti il sistema irrigazione salento tra vari attori; c)una prima fornitura di acqua da parte dell'ente irrigazione per 3 milioni di mc., nell'ambito del predetto documento di condivisione, che ha consentito di riscontrare la tenuta delle tubazioni e delle vasche di accumulo ed il buon funzionamento delle apparecchiature di regolazione e controllo; d) l'ipotesi, ancora da verificare ma supportata da calcoli da parte degli Uffici del Commissario ad acta gestione ex Agensud del Ministero delle politiche agricole e forestali, della possibilità di una maggiore capacità di vettoriamento della canna del Sinni, in corrispondenza della Torre di Ginosa, rispetto ai 6,5 mc. segnalati dall'EIPLI.




Regione Provincia ComunePLURIPROVINCIALEPLURIPROVINCIALECALABRIA

Regione Provincia ComuneLECCELECCEPUGLIA

TARANTOTARANTO

Descrizione:L'intervento di completamento finanziato con delibera CIPE 52/99, unitamente a quello relativo alla realizzazione delle opere di regolazione del sistema idrico "Irrigazione Salento" - Nodi idraulici Avetrana, Monteruga e Zanzara (anch'esse finanziate con la delibera CIPE 52/99), si inserisce in un complesso di opere afferenti al progetto "IRRIGAZIONE SALENTO", riguardante l'adduzione e la distribuzione idrica ad uso irriguo nei comprensori di competenza del Consorzio di Bonifica dell'Arneo ed oggetto di numerosi finanziamenti a partire dalla L.183/76 - Cassa per il Mezzogiorno - Progetto speciale 14 - Schemi idrici Puglia e Basilicata sino a quello in esame.Con il progetto di completamento, finalizzato a migliorare il funzionamento e la gestione dell'adduttore "Irrigazione Salento, 1°, 2° e 3° lotto", è stata prevista la realizzazione delle seguenti opere: a) nel nodo idraulico di Monteparano: torre piezometrica, condotta di scarico DN 2200 a servizio della torre piezometrica e della vasca di regolazione già realizzate, manufatto di attraversamento della strada provinciale, manufatto di sbocco nel canale Marulla, opere di sistemazione esterna; b) nel nodo idraulico di Sava: collegamento tra la torre di disconnessione e la vasca di regolazione già realizzate, costituito da due condotte DN 2200 su cui sono montate le apparecchiature di sezionamento e regolamentazione.

Ente attuatoreCONSORZIO SPECIALE PER LA BONIFICA DI ARNEO - NARDO' (LE)


Servizio offerto:La condotta principale del Sistema, lunga 56 km, è finalizzata potenzialmente ad un uso plurimo della risorsa idrica veicolata (potabile, irriguo ed industriale) tant'è che è stata prevista con un dm del 3000, dimensione tutt'altro che esigua. Prima facie l'utilizzo è finalizzato ad irrigare 10.000 ha di terreni attrezzati sì da permettere anche una modifica delle coltivazioni, oggi concentrate prevalentemente nell'olivicoltura e viticoltura.

Beneficiari:I potenziali beneficiari diretti sono da individuarsi negli operatori agricoli dei territori attrezzati nelle province di Taranto, Brindisi e Lecce; infatti, la trasformazione della tipologia delle colture resa possibile da una maggiore disponibilità di acqua potrebbe determinare uno


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sviluppo significativo dell'economia, considerato che l'agricoltura contribuisce in misura non trascurabilee alla formazione del reddito nell'area di riferimento. La messa in esercizio dello schema irriguo consentirebbe, altresì, la chiusura di numerosi pozzi privati (autorizzati e non) che attualmente vengono utilizzati per l'irrigazione e soprattutto limiterebbe il processo di salinizzazione della falda che un uso eccessivo ed indiscriminato dei pozzi sta determinando, con possibili gravi conseguenze sull'intero eco sistema (vedasi l'allegato 2b dell'Accordo di Programma tra la Regione Puglia, Regione Basilicata e Ministero delle Infrastrutture e Trasporti in adempimento dell'art. 27 - 4° comma delle legge 142/99 ). Va notato, in particolare, che l'approvvigionamento di acqua potabile nel Salento é assicurato quasi totalmente da pozzi anch'essi minacciati dal processo di salinizzazione . Secondo uno studio dell'INEA (valori 1997), infatti, è stato stimato che nell'intera Regione Puglia il prelievo di acqua dai pozzi per l'irrigazione equivale al consumo di acqua per uso potabile. In questo quadro non confortante il comprensorio dell' Arneo rappresenta il maggior utilizzatore di acqua da pozzi privati per uso irriguo con una rapporto tra superficie irrigata da impianti pubblici e pozzi privati per ettaro di 1a 31,9, contro 1 a 0,5 del Consorzio Capitanata (valore minore) o 1 a 12,7 del Consorzio Ugento e Li Foggi (valore massimo a prescindere dall'Arneo) .Accanto a questo, sempre secondo lo studio INEA, va sottolineato che il Consorzio di Bonifica non riesce ad impiegare tutta la risorsa idrica potenzialmente disponibile dai citati pozzi, poiché gli elevati costi di gestione della rete distributiva e le caratteristiche della rete hanno indotto molti agricoltori a trivellare il proprio pozzo piuttosto che chiedere acqua al Consorzio.Si è, quindi, in presenza di un vero e proprio circolo vizioso. E' evidente che in presenza di tale situazione la futura attivazione del sistema dovrà tener conto che solo una fornitura a basso costo potrà essere accolta positivamente dal territorio.





362,00

12,00



previsto effettivo

-0,981

-0,9813,796

DATI FINANZIARI ∆

Con precedente rapporto del 28/02/2006, avente ad oggetto la valutazione di efficacia del finanziamento assentito per le opere di regolazione del sistema idrico "Irrigazione Salento" - Nodi idraulici Avetrana, Monteruga e Zanzara (C.B. Arneo), si è avuto modo di evidenziare la mancata entrata in esercizio del predetto sistema, con una valutazione di "non giustificato". La delibera CIPE n. 12 del 22/03/2006, "interventi previsti da delibere nn. 52/1999 e 135/1999 (l. 208/98) - revoca di finanziamenti ," recependo l'istruttoria svolta dall'UVER , ha previsto, per questi casi, l'invio di una relazione da parte degli enti attuatori titolari, entro 90 giorni dalla data di pubblicazione sulla GUCE, con l'indicazione della data di effettiva entrata in esercizio. Il Consorzio di bonifica dell'Arneo ha adempiuto a tale prescrizione e con nota del 23/01/2007 ha fornito una dettagliata relazione, con una ragionata previsione dell'attivazione del "Sistema", laddove si concretizzeranno alcune condizioni previste "nell'ipotesi condivisa di utilizzazione promiscua delle opere costituenti il sistema irrigazione salento" sottoscritta il 2 agosto 2006 presso il Ministero infrastrutture. Relativamente a tale documento giova sottolineare che l'UVER, con nota del 21/03/2006, prot. 8446, interessò tutte le Amministrazioni competenti alla problematica de quo, chiedendo di conoscere eventuali azioni intraprese o allo studio tese a consentire l'attivazione del Sistema, al fine di evitare inevitabili denunce per danno erariale.A seguito di contatti informali, la Direzione Generale delle Reti del Ministero delle Infrastrutture, unitamente all'Assessorato OO.PP. della Regione Puglia, ha convocato una serie di incontri, tenutisi tra giugno ed agosto 2006, pervenendo appunto alla sottoscrizione della citata "Ipotesi". Elementi rilevanti di tale documento sono rappresentati:a) dall'impegno dell'EIPLI (gestore della canna del Sinni) di effettuare una verifica tecnica della massima portata che può essere addotta dalla vasca di Ginosa, con il conseguente superamento, in caso di esito positivo, del vincolo idraulico che costituiva uno degli ostacoli

Note:


Si rinvia a quanto esposto alla voce "beneficiari".Rileva, tuttavia, sottolineare che mancano dati aggiornati sull'effettiva domanda di acqua che proviene dal territorio interessato e sul livello dei costi sopportabili rispetto all'utilizzo (anche abusivo) dei pozzi.Il marcato incremento, quale rilevabile dal censimento ISTAT in agricoltura del 2000, del numero di aziende con sistema di irrigazione a goccia (più che raddoppiate nel decennio 1990/2000) con contestuale decremento dei restanti sistemi di irrigazione (scorrimento superficiale ed infliltrazione laterale, sommersione e aspersione), evidenzia la necessità di uno studio aggiornato delle effettive esigenze idriche a fini agricoli del territorio, nonché la reale possibilità di variazione delle tipologie di colture attualmente praticate sia in relazione alle caratteristiche dei terreni sia alla effettiva presenza di operatori interessati alla fornitura.E', peraltro, evidente che l'ipotesi di vettoriare risorsa idrica sulla condotta principale destinata ad un potabilizzatore da localizzare al centro del Salento da parte dell'Acquedotto pugliese amplifica le potenzialità del "Sistema"


Si


Note:


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maggiori alla fornitura di risorsa idrica al "Sistema Salento"; b) dall'impegno dell'Acquedotto pugliese a studiare in concreto, fra le diverse soluzioni ipotizzate, l'utilizzo della condotta principale del "Sistema" per vettoriare risorsa idrica ad un impianto di potabilizzazione in località San Paolo del Comune di Salice Salentino. Tale soluzione consentirebbe, tra l'altro, di limitare fortemente l'emungimento di pozzi per il potabile; d) dall'ultimazione dei lavori di ampliamento dell'invaso del Pappadai (a seguito della rescissione in danno del contratto d'appalto) limitandoli ad una capacita di invaso di 20 milioni di mc.(ritenuti sufficienti) ed avvio entro il 2° semestre del 2007 degli invasi sperimentali con loro ultimazione entro il 2009;e)dall'intervenuta autorizzazione da parte della Comitato di coordinamento per l'attuazione dell'Accordo di programma tra la Regione Puglia, Regione Basilicata ex art. 17 della L. 36/94 di una prima fornitura di 0,5 mc secondo per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2006. Tale fornitura ha consentito di verificare positivamente la tenuta delle tubazioni e delle vasche di accumulo ed il buon funzionamento delle apparecchiature di regolazione e controllo. E' evidente che tutto quanto sopra rappresentato è fortemente condizionato anche dalla volontà della Regione Basilicata di consentire la fornitura necessaria all'invaso del Pappadai. Tuttavia, soccorre ad accantonare tale perplessità la possibilità che entro un biennio trovi conclusione la realizzazione della galleria del Sarmento che consentirà un ulteriore afflusso nell'invaso di Monte Cotugno di una risorsa idrica complessivamente valutata tra i 70/90 Mmc/anno (che l'Accordo riserva per il 50% alla Regione Puglia.)Alla luce di quanto sopra esposto ed a seguito dei contatti intercorsi con i soggetti sottoscrittori del più volte richiamato documento sull"Ipotesi condivisa", si ritiene valutabile positivamente l'evoluzione della situazione con conseguente modifica della valutazione sulla mancata entrata in esercizio del Sistema ritenendola giustificata. E', peraltro, evidente la necessità di un monitoraggio delle varie fasi previste per la sua entrata in esercizio affinché, spenti i riflettori sull'intervento, lo stesso non torni alla situazione pregressa.

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Titolo:Parco urbano "Madonna della Grotta", Bari


Localizzazione:

Nonostante i ripetuti solleciti da parte dell'AMIU e a circa 3 anni dal collaudo dei lavori di completamento, il Comune di Bari, proprietario dell'area di discarica, non ha ancora preso in consegna i 9 ettari bonificati.né ha preso decisioni sull'utilizzo finale degli stessi. Come evidenziato dal presidente dell'AMIU ( nota del 20/06/2005) il progetto di completamento ,tenendo conto delle risorse a disposizione , ha dato la precedenza alla realizzazione di interventi tesi a rimodellare,proteggere e recuperare un ammasso disordinato di rifiuti piuttosto che priviligiare lavori finalizzati ,anche sotto l'aspetto estetico, alla fruizione di un Parco Urbano .A livello indicativo l'AMIU , che si dichiara disponibile ad una futura gestione del Parco e a sostenerne le relative spese ,oltre ad elencare gli interventi minimi per una sistemazione più funzionale , presenta al Comune un preventivo di spesa per arredi,attrezzature e servizi di circa 764.356,21euro ipotizzando la destinazione dell'area a Parco attrezzato per attività sportive (pattinaggio, minigolf, bocce ), ricreative (percorsi attrezzati,aree picnic ) e naturalistiche (area osservazione, area flora mediterranea , pannelli didattici ed informativi).





Descrizione:Il progetto principale riguarda la bonifica, risanamento e recupero ambientale dell'area dell'ex discarica in contrada "Madonna della Grotta". I lavori, finanziati dalla regione Puglia con fondi POP 89/93 per 2,096 meuro, poi elevati a 3,129 per 3 perizie di variante, furono sospesi nell'aprile 1997 a causa del fallimento dell'impresa aggiudicataria che aveva realizzato circa il 66% dei lavori previsti.Con la concessione di 1,394 meuro, a valere sui fondi dalla legge 208/98, il progetto è stato ultimato,procedendo,rispetto alle scelte iniziali, ad una modifica per la parte prevista di recupero energetico., ritenuta non più attuale stante la limitata produzione di biogas . Risultano,quindi realizzati gli impianti elettrici, idrici, fognante con i relativi allacciamenti, le piantumazioni, il verde attrezzato, le reti di irrigazionecon l'impianto di sollevamento-distribuzione acqua e la recinzione. L'impianto di captazione ed estrazione, a suo tempo realizzato, è stato finalizzato al solo fine del disinquinamento del corpo della ex discarica per il conseguimento dell'obbiettivo pricipale del progetto costituito dal risanamento, bonifica e recupero ambientale dell'area interessata.

Ente attuatoreAzienda Municipalizzata Igiene Urbana - Comune di Bari


Servizio offerto:Il parco urbano avrebbe dovuto consentire alla città di Bari di usufruire di un'area di verde pubblico attrezzato di circa 10 ettari facilmente raggiungibile perché limitrofa al centro abitato ed a questo ben collegata.

Beneficiari:La popolazione della città di Bari.


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841,00

9,00

24,00 66,00



previsto effettivo

-0,638

-0,1931,201

DATI FINANZIARI ∆

Va evidenziato che malgrado manchi ancora un gestore (Comune o altri) che provveda alla manutenzione e alla guardiania ,servizi al momento a carico della Azienda Municipalizzata, l'area si presenta al momento come una collina verde inserita perfettamenre nel contesto paesaggistico circostante. Il fine principale del progetto di bonificare e recuperarare il sito occupato per anni dalla discarica di rifiuti solidi urbani della città di Bari può già considerarsi raggiunto anche se rimane ancora da definirne l'utilizzazione per una fruizione pubblica.

Note:



Si





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Titolo:Parco Lama Balice-Bari: interventi, fruizione aree


Localizzazione:

Un obiettivo qualificante del progetto è costituito dalla realizzazione di una sede didattica-divulgativa dotata di una biblioteca specializzata di consultazione e ricerca mediante il coinvolgimento di strutture universitarie affinchè fossero avviati progetti specifici in tema di studio e conservazione della natura e della didattica.Si rileva un sensibile ritardo (circa tre anni dopo l'effettiva ultimazione) nell'affidamento dell'incarico per la realizzazione delle attività didattico-formative alla Facoltà di Agraria dell'Università di Bari che ,sulla base di una convenzione sottoscritta con il Comune di Bari ,deve predisporre un progetto esecutivo per un lotto funzionale di 1,5143 meuro da realizzare con i fondi del P.T.T.A. 94/96 per " Sviluppo occupazionale ambientale nel Mezzogiorno" per la quota parte di lordi 0,784 di cui 0,506 meuro per forniture e materiali,facenti parte del progetto generale esecutivo dell'istituendo " Parco Naturale Lama Balice"(determinazionedirigenziale del 22/09/2005).I ritardi rilevati rinviano conseguentemente l'assunzione di 16 unità lavorative per un periodo di 18 mesi con diverse qualifiche professionali mediante l'attivazione di una tranche di contratti di formazione e lavoro a tempo determinato nel rispetto della quota minima del 40% ,pari a 0,605 meuro dell'intero costo dell'intervento.





Descrizione:I lavori per il recupero e la riqualificazione del Parco Naturale in località Lama Balice del comune di Bari ( inserito nell'elenco delle aree protette dal Ministero dell'Ambiente nel 1992) ebbero inizio nel 1998 su fondi regionali del POP Puglia 1994-1996 e del Ministero dei Lavori Pubblici nell'ambito de Piano Generale di Riqualificazione Urbana. Essì riguardavano opere finalizzate alla ma nutenzione,avviamento e gestione dell'area protetta ( riqualificazione delle presenze forestali esistenti, risarcimento piante danneggiate, reintroduzione del preesistente equilibrio idrogeologico e faunistico,prevenzione e difesa incendi boschivi , cc. ), nonché l'avviamento e la gestione della storica " Villa Framarino" concepita quale centro di documentazione del sistema regionale per la conservazione della natura. Con le disponibilità concesse dal Cipe sulla legge 208/98 per i completamenti è stato finanziato il progetto relativo alla fornitura e l'installazione degli arredi e attrezzature didattiche e tecnico-scientifiche per il centro visita nella Villa Framarino.

Ente attuatoreCOMUNE DI BARI


Servizio offerto:Interventi di fruizione didattica del centro visita- accoglienza e delle aree circostanti che consentano azioni di sensibilizzazione e divulgazione degli aspetti naturalistici ed ambientali dell'area.

Beneficiari:Popolazione di Bari e dell'area metropolitana, scolaresche e visitatori dell'intera regione.


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274,00

10,00

12,00 27,00



previsto effettivo

-0,052

0,0001,549

DATI FINANZIARI ∆



Si


4. Mancato o ritardato rilascio delle previste autorizzazioni.



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Titolo:Progetto di tutela e riqualificazione ambientale attraverso lo sviluppo del ciclo dei rifiuti urbani, Brindisi


Localizzazione:

Le motivazioni della mancata entrata in esercizio sono molteplici e riferibili, tra l'altro, ai mutamenti delle indirizzi sulle politiche regionali concernenti lo smaltimento dei RSU. Non va sottaciuto al riguardo il dibattito aperto a livello regionale (ma più in generale a livello nazionale) sulla opportunità di realizzare i termovalorizzatori. La procedura di gara indetta e dal Commmissario delegato per l'emergenza ambientale in Puglia - Presidente della G.R. - è stata annullata, in via di autotutela, a seguito di ricorso davanti al TAR da parte di uno dei concorrenti, cui non ha fatto seguito l'adozione di ulteriori provvedimenti tesi a superare l'impasse generatasi. Allo stato, non sono stati riscontrati né forniti, malgrado le richieste formulate dall'UVER, elementi che consentano di individuare tempi certi per la messa in esercizio, in particolare, dell'impianto di produzione del CDR.Il tempo trascorso dalla ultimazione delle opere e dal loro collaudo (oltre tre anni) non sembra consentire valutazioni diverse da quella formulata. L'evoluzione dell'iter procedurale viene più ampliamente esposta in proseguo alla voce "note".





Descrizione:L'originario progetto presentato a finanziamento, per un valore di 13,944 meuro (pari a 27 miliardi di vecchie lire), prevedeva la realizzazione di più interventi che vengono di seguito elencati: 1) completamento dell'impianto di compostaggio esistente;2) impianto di selezione e separazione dei materiali rinvenienti dalla raccolta differenziata multimateriale a servizio esclusivo del comune di Brindisi;3) discarica di 2° categoria, tipo "A" per materiali inerti;4) centro di raccolta, prima lavorazione e stoccaggio dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata a servizio del bacino di utenza BR/1;5) impianto di preselezione di RSU e di produzione di CDR (combustibile da rifiuti).

In effetti, a seguito di appalto concorso espletato nell'anno 2000 (l'aggiudicazione è stata formalizzata il 23/09/2000 ), il Comune di Brindisi ha proceduto alla realizzazione di due impianti a tecnologia avanzata e precisamente: - un impianto, strutturato su due linee, per lo smaltimento di rifiuti urbani. Il progetto, in linea con il quadro normativo di riferimento in materia di gestione del ciclo integrato dei rifiuti , prevede che i materiali in uscita dall'impianto di separazione e trattamento produranno: CDR (combustibile da rifiuti) destinato ad essere bruciato; FORSU (frazione organica da rifiuti urbani) che dopo trattamento di stabilizzzione aerobica sarà gestita in accordo al Decreto MIA 72/1998; SCARTI, dedotti dalla frazione secca, costituenti residui del processo e destinati a discarica. - un impianto per la frammentazione di materiali inerti riutilizzabili nel comparto edilizio e nel recupero ambientale.

Analizzando il primo impianto si osserva che il trattamento di RSU avviene nell'area ricezione caratterizzata da una superficie di circa 1.300 mq per una superficie utile di stoccaggio pari a 750 mq garantendo una autonomia di due giorni lavorativi. Il conferimento è dimensionato in 500 tonnellate giorno considerando le due linee di lavorazione e due turni di lavoro, che depurate da circa 10 t/g di scarti non processati, portano al trattamento effettivo di 490 tonnellate giorno. Delle 500 t/g in entrata, 187 sono destinate alla produzione di balle, 90 vengono biostabilizzate, le rimanenti 223 tonnellate sono qualificate come scarti di diversa qualità; di quest'ultima aliquota si stima che una componente pari a 170 t/g sono da smaltire in pubbblica

Ente attuatoreCOMUNE DI BRINDISI


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discarica di 1° categoria RSU.

Relativamente al 2° impianto si forniscono di seguito i dati progettuali sommari: - portata giornaliera in peso del materiale da frantumare: ton/g 375; - numero ore di funzionamento giornaliere: ore/g 6,25; - portata oraria da trattare: ton/ora 60; - peso specifico apparente materiale inerte: ton/mc 2;- portata oraria di progetto in volume: mc/ora 30;

Servizio offerto:

In base agli obiettivi progettuali l'intervento concorre al raggiungimento dell'autosufficienza regionale nello smaltimento dei rifiuti, consentendo inoltre di utilizzarli per la produzione di energia e nel contempo diminuire la quantità da conferire in discarica.

Beneficiari:

Beneficiari principali sono gli abitanti degli 11 comuni del bacino di utenza 1 (Brindisi, Carovigno, Cellino S. Marco, Cisternino, Fasano, Mesagne, Ostuni, S. Donaci, S. Pietro Venotico, S. Vito dei Normanni, Torchiarolo) con una popolazione complessiva di 280.000 unità, pari a circa il 70% di quella della provincia di Brindisi.L'affidamento del pubblico servizio di gestione dell'impianto, una volta attivato, consentirà il conferimento dei rifiuti anche da parte dei Comuni di BR2.

Asse:Asse 1 Risorse naturali Settore: Difesa suolo Tipologia: Altro





297,00

10,00

12,00 10,00



previsto effettivo

-1,900

-1,89612,044

DATI FINANZIARI ∆

Ragioni alla base del ritardo98. Altro (vedi dettaglio) - realizzazione termovalorizzatore

Data stimata entrata in esercizio: No




1300 1300Altro: superficie totale Mq

754 754Altro: superficie utile di stoccaggio- Mq2 2Altro: -pala gommata N.2 2Altro: ragno meccanico- N.

2 2Altro: -linee di trattamento N.12 12Altro: biotunnel - (unità aventi largh 3,45 m; lung. 31 m alt. Tot.

3,85 m. volume 342 mc.N.

1 1Altro: -frantumatore (impianto frantumazioni inerti) N.

1 1Altro: -vaglio vibrante (impianto frantumazioni inerti) N.3 3Altro: -nastri trasportatori (impianto frantumazioni inerti) N.1 1Altro: -deferrizzatore a nastro (impianto frantumazioni inerti) N.

1 1Altro: -pala gommata( impianto frantumazioni inerti) N.1 1Altro: -pesa ( impianto frantumazioni inerti) N.

1 1Altro: -ragno meccanico ( impianto frantumazioni inerti) N.


Valoresoglia

Contestoiniziale

10 0Altro: scarti non processati- t./giorno490 0Altro: R.S.U.- t./giorno30 0Altro: tramogge di carico mc./giorno50 0Altro: -dilaceratore sacchi t./h15 0Altro: deferrizzatori primari- t./giorno475 0Altro: vagliatura t./giorno48 0Altro: -inerti e polveri (sottovaglio 1° - fori diam. 80 mm) t./giorno3 0Altro: -deferrizzatori secondari t./giorno

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Giova prioritariamente osservare che i tempi di realizzazione dei due impianti oggetto del finanziamento sono decisamente inferiori ai tempi medi riscontrati nel settore delle opere pubbliche; a fronte di ciò la loro messa in esercizio risulta fortemente complessa e ritardata. L'attivazione dell'impianto di produzione di CDR era legata alla successiva realizzazione di un impianto di termovalorizzazione, con conseguente produzione di energia elettrica che avrebbe consentito di contenere, da un lato , l'aumento dei costi di gestione dello smaltimento dei rifiuti urbani e, dall'altro, diminuire sensibilmente le quantità di RSU da smaltire in discarica (di circa 2/3). Successivamente alla ultimazione dei lavori (2003), il Comune di Brindisi individuò nel ricorso alle procedure ex art. art.37bis e successivi (finanza di progeto), la modalità per la realizzazione e gestione dell'impianto nella sua totalità. Tuttavia, nel corso dell'anno 2004 la risoluzione delle problematiche legate allo smaltimento dei rifiuti urbani fu assorbita nella competenza del Commissario Delegato per l'emergenza rifiuti - Presidente della G.R. Puglia - che indisse una gara per "l'affidamento del pubblico servizio di gestione del sistema impiantistico RSU costituito da impianto di compostaggio, centro di prima lavorazione e stoccaggio dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata, centro di selezione di biostabilizzazione, di produzione di CDR e/o di termovalorizzazione, con annessa discarica di servizio/soccorso, inclusa, ove occorrente l'acquisizione dell'area, la progettazione e la realizzazione per il bacino di BR/1", con una scadenza delle offerte fissata al 30/04/2004. Rileva considerare che risulta quindi avviata sin dalla predetta data la risoluzione della problematica legata all'attivazione dell'impianto oggetto del finanziamento ex delibera CIPE 52/1999, con esclusione di qualsiasi competenza da parte del Comune di Brindisi/ATO BR1. . La procedura attivata, dopo un lungo iter, è stata oggetto di impugnazioni da parte di uno dei concorrenti che hanno indotto la struttura commissariale a procedere all'annullamento della stessa, in via di autotutela. La stessa struttura, con ilsupporto del Comune di Brindisi e dell'ATO BR/1, ha ricercato vie alternative che consentissero di avviare le balle di CDR a fornaci esistenti nel territorio limitrofo, individuate prima nella centrale ENEL Federico II di Brindisi e, successivamente, nella centrale termoelettrica Edipower di Sermide. Dopo approfondimenti tecnici, la prima soluzione è stata accantonata a seguito della richiesta di ENEL di apportare modifiche impiantistiche che determinassero l'affinamento del CDR. E' da evidenziare che gli Uffici del Commissario delegato, con nota del 26/04/2006, avevano proposto il finanziamento di tali modifiche a valere sul POR Puglia; tuttavia, tale modalità di finanziamento avrebbe comportato delle tempistiche di aggiudicazione dei lavori e di realizzazione degli stessi ritenute difficilmente rispettabili. Anche la soluzione Edipower non sembra allo stato attivabile.La problematica evidenziata è, quindi, caratterizzata da una situazione di stallo che dovrebbe essere affrontata dalla struttura commissariale con maggiore determinazione ed efficienza, anche in considerazione delle spese, non marginali, che vengono sostenute dal Comune di Brindisi per la manutenzione dell'impianto. Da ultimo rileva segnalare che l'intervento de quo è stato ritenuto compatibile con gli obiettivi del POR Puglia Asse 1 - 5 e la spesa sostenuta per la sua realizzazione è stata rendicontata nell'ambito dello stesso. Tale fatto impone necessariamente l'attivazione dell'impianto, pena nel futuro la revoca dei fondi comunitari introitati. Relativamente all'impianto di frantumazione di inerti non pericolosi si osserva che avverso l'aggiudicazione della gestione dello stesso pende ricorso davanti al Consiglio di Stato.Da ultimo si segnala che l'intervento in argomento è stato sottoposto ad attività di accompagnamento ed assistenza in quanto segnalato nel DPEF 2004/2006 come progetto significativo. Nell'ambito di tale attività l'UVER, con note del 21/03/2006 e del 2/10/2006 rispettivamente n. 8445 e 24954 di prot., ha sollecitato le strutture responsabili all'adozione dei provvedimenti di competenza che consentano l'avvio degli impianti. Nulla è pervenuto in risposta a dette sollecitazioni.

Note:

La situazione dello smaltimento dei rifiuti nella provincia di Brindisi risulta fortemente critica a causa della prossima saturazione delle discariche presenti nel territorio.


Note:

4 0Altro: -separatori a correnti parassite t./giorno187 0Altro: pressa imballatrice- t./giorno



Valoresoglia

Contestoiniziale

320 0Altro: - riduzione RSU in discarica t./giorno 0

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Titolo:Museo Archeologico Nazionale di Olbia - Sassari


Localizzazione:

Il Comune di Olbia ha inoltrato alla Regione Sardegna la richiesta di finanziamento per il progetto relativo agli arredi museali in data 27/05/2002 e, quindi, sei mesi prima della conclusione dei lavori. La R.A.S. ha provveduto a tanto solo in data 15/11/2004, attribuendo, tra l'altro, un finanziamento nettamente inferiore a quello ritenuto necessario (3,284 Meuro a fronte dei 5,475 richiesti). Ciò ha quindi comportato la necessità per il Comune di operare una rielaborazione progettuale, tra l'altro ulteriormente modificata a richiesta della stessa R.A.S., conclusasi nel settembre 2005, dopo aver chiesto ed ottenuto tutte le relative autorizzazioni. Da tale data, il Comune si è potuto attivare per la stesura del bando di gara, inviato alla GUCE per la pubblicazione il 27/10/2005, l'espletamento della procedura di gara e l'aggiudicazione definitiva dei lavori, intervenuta con delibera n. 62 del 01/03/2006.




Regione Provincia ComuneOLBIASASSARISARDEGNA

Descrizione:Il progetto originario prevedeva la sistemazione ed il completamento delle strutture afferenti il museo archeologico nazionale di Olbia, costituito da un sistema di attrezzature, comprendenti spazi sia espositivi che per attività culturali, localizzate sull'area demaniale dell’isola Peddone, collegata, attraverso un piccolo ponte, con i giardini pubblici del lungomare nord di Olbia, in prossimità dell'accesso all'Isola Bianca.

Ente attuatoreCOMUNE DI OLBIA


Servizio offerto:

La fruizione degli importanti reperti archeologici che hanno condotto ad illuminare due eventi fondamentali della storia della città: la fine di Olbia romana e la sua rinascita in età medioevale. Di particolare rilievo anche la funzione divulgativa, favorita dalla possibilità di organizzare manifestazioni temporanee, mostre d’arte, convegni e concerti.

Beneficiari:Le previsioni elaborate dall’Amministrazione comunale indicano in circa 144.000 il numero di visitatori annui del museo. Oltre all'esposizione permanente dei reperti archeologici, è prevista la predisposizione di attività sia didattiche ed educative, che d'intrattenimento e animazione culturale (progetto scuola e ragazzi, percorsi didattici per adulti, esposizioni temporanee, mostre artistiche, mostre d'arte contemporanea, cicli di conferenze, eventi promozionali e di spettacolo, ecc.).


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2.804,00

22,00

36,00 92,00



previsto effettivo

6,656

3,5566,656

DATI FINANZIARI ∆

Ragioni alla base del ritardo16. Carenza coperture finanziarie

I lavori per la realizzazione del museo archeologico di Olbia furono consegnati il 12/03/1992 ma furono sospesi il successivo 26/08/1992 a seguito del contenzioso instaurato avverso la procedura di aggiudicazione. Risolto il contenzioso, insorsero ulteriori criticità, di carattere sia tecnico che burocratico, tanto che i lavori poterono riprendere solo il 26/04/1999. L'attribuzione dell'ulteriore finanziamento di 6 miliardi, di cui alla delibera CIPE n. 52/1999, consentì la predisposizione di una perizia di variante per l'adeguamento del progetto iniziale alla normativa nel frattempo intervenuta ed alle innovazione tecniche migliorative introdotte dall'inizio dei lavori. Tale perizia non contemplava, però, per insufficienza dei fondi messi a disposizione, la fornitura e l'installazione degli arredi museali, indispensabili per l'allestimento dei reperti e l'apertura al pubblico della struttura. Comunque, dopo l'approvazione della perizia, i lavori procedettero regolarmente fino alla loro conclusione, certificata in data 22/11/2002. Nel frattempo, il Comune aveva predisposto un progetto per l'allestimento del museo ed aveva chiesto il necessario finanziamento di € 5.474.970,00 alla R.A.S. a valere sul bando 2002 del P.O.R. Sardegna 2000-2006, Asse 2, Misura 2.1. Tale richiesta fu però respinta dalla stessa Regione, la quale provvide successivamente ad inserire l'intervento all'interno del P.I.T. SS/7, approvato dal Presidente della Giunta Regionale con decreto n. 206 del 15/11/2004, per un importo complessivo di € 3.284.167,37. Di qui la necessità della rielaborazione progettuale, in ordine alla quale è stata esperita la procedura di aggiudicazione, conclusasi con la determinazione n. 62 del 01/03/2006. Allo stato, è in corso l'acquisizione della documentazione necessaria alla sottoscrizione del contratto.

Note:


Le esigenze socio culturali tenute presenti nella fase di programmazione dell'intervento sono tuttora pienamente valide ed attuali, soprattutto alla luce dei reperti archeologici venuti alla luce nelle more della realizzazione del museo.


No


Note:

16. Carenza coperture finanziarie


nd 4439Altro: superficie utile Mq

nd 20294Altro: cubatura Mc.


Valoresoglia

Contestoiniziale

144000 ndAltro: visitatori N. 0



Valoresoglia

Contestoiniziale

144000Incremento numero visitatori N. 010Altro: incremento occupazionale N. 0

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Titolo:Consolidamento e restauro ex Convento e Chiesa S. Francesco d'Assisi, Palermo


Localizzazione:

La natura dei lavori, restauro di un complesso monumentale del XIII° secolo, ha comportato la realizzazione di maggiori lavorazioni non previdibili in fase progettuale, che hanno prodotto un aumento dei costi non compatibile con il quadro economico originario. Cio ha indotto l'amministrazione comunale a realizzare solo una parte dei lavori originariamente previsti nel progetto di completamento, rimandando l'esecuzione dei lavori rimanenti ad una fase successiva, subordinata al reperimento di ulteriori risorse.Dall'esame del certificato di collaudo, però, si evidenzia che i motivi che hanno determinato il mancato completamento dell'opera e la conseguente fruibilità, sono causati sia dalle considerevoli variazioni apportate alle previsioni contrattuali durante il corso dei lavori, sia da un insufficiente previsione progettuale che, a parere del collaudatore, non avrebbe consentito, in ogni caso, la completa fruibilità dell'immobile oggetto dell'intervento. Per i motivi sopra riportati le opere sono risultate non collaudabili.Si rileva, inoltre, che il completamento dei lavori, finanziato interamente con la delibera Cipe n. 52/99 per un importo di 2,582 Milioni di euro, prevedeva il consolidamento, il restauro e la ristrutturazione di quanto non eseguito nel progetto orginario ed infine la rifunzionalizzazione degli spazi mediante la realizzazione di una biblioteca multimediale. Considerato quanto dichiarato in sede di richiesta di finanziamento da parte dell'Amministrazione competente, quanto previsto in sede progettuale e quanto effettivamente realizzato secondo quanto riportato nel certificato di collaudo, non si può non evidenziare un dissalineamento tra le fasi della pianificazione, progettazione e realizzazione delle opere.




Regione Provincia ComunePALERMOPALERMOSICILIA

Descrizione:Il complesso monumentale di San Francesco D'Assisi, costituito dalla Chiesa e dal Convento, risale alla prima metà del secolo XIII°. I lavori di ripristino, avviati a seguito dei bombardamenti del 1943 che distrussero interamente il complesso, furono inizialmente indirizzati ad un primo sommario recupero statico dell'intera struttura, con particolare riferimento al corpo settentrionale, al consolidamento delle coperture, dei fronti esterni ed al restauro artistico del chiostro del 400. Il completamento dei lavori, finanziato interamente con la delibera Cipe n. 52/99 per un importo di 2,582 Milioni di euro, prevedeva il consolidamento, il restauro e la ristrutturazione di quanto non eseguito nel progetto orginario; era altresì prevista, nella richiesta di finanziamento inviata al CIPE, la rifunzionalizzazione degli spazi mediante la realizzazione di una biblioteca multimediale. In corso d'opera sono intervenute però maggiori lavorazioni, proprie degli interventi di recupero di opere di importante valenza storico/artistica - non previste in fase progettuale, nonostante sia stata eseguita una campagna di indagini cognitiva relativa allo stato delle strutture e delle opere di pregio artistico propedeutica all'attività progettuale - che hanno comportato maggiori oneri non compatibili con il quadro economico di progetto. Tali circostanze hanno costretto l'amministrazione comunale a parzializzare i lavori originariamente previsi nelle more di reperire ulteriori risorse per completare l'intervento.

Ente attuatoreCOMUNE DI PALERMO


Servizio offerto:

L'intervento non risulta fruibile in quanto le maggiori lavorazione e l'incremento delle quantità di progetto hanno determinato un aumento di costo non compatibile con le risorse finanziarie disponibili. Ciò ha costretto l'amministrazione comunale a sacrificare alcune lavorazione previste nel progetto originario, rimandando l'esecuzione delle stesse ad una fase successiva, subordinata al reperimento di risorse finanziarie aggiuntive.

Beneficiari:Lo stato dei lavori, conclusi nel rispetto dell'originario quadro economico e degli intervenuti aggiornamenti progettuali, non permette ad


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oggi la fruibilità del complesso ad esclusione della chiesa e di alcune ali del convento ripristinate con precedenti finanziamenti





930,00

19,00



previsto effettivo

-0,004

-0,0042,578

DATI FINANZIARI ∆

Ragioni alla base del ritardo1. Incompletezza o carenze del progetto esecutivo.2. Indisponibilità del sito o degli immobili oggetto dell'intervento.6. Difficoltà tecniche in fase esecutiva (sorprese geologiche,ritrovamenti archeologici, rinvenimento di ordigni bellici, ecc..).7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.98. Altro (vedi dettaglio) - problematiche economiche dell'impresa appaltatrice

L'intervento di che trattasi non è fruibile in quanto in corso d'opera sono intervenute maggiori lavorazioni, proprie dei lavori di recupero di opere di importante valenza storico/artistica (non prevedibili in fase progettuale, nonostante sia stata eseguita una campagna di indagine cognitiva relativa allo stato delle strutture e delle opere di pregio artistico propedeutica all'attività progettuale) che hanno comportato maggiori oneri non compatibili con il quadro economico di progetto. Tali circostanze hanno indotto l'amministrazione comunale ha concludere parzialmente i lavori originariamente previsi nelle more di reperire ulteriori risorse per completare l'intervento.

Note:


Il progetto originario risulta attuale in quanto consentirebbe di restituire alla collettività l'intero complesso monumentale di elevato pregio storico-artistico e di allestire la biblioteca multimediale dell'archivio storico del Comune di Palermo. Tale archivio contiene oltre 50 mila faldoni , alcuni risalenti al XIII° secolo, di particolare pregio storico culturale ( atti del senato palermitano antecendenti il 1830, atti del consiglio comunale dal 1830, etc)


No


Note:

7. Redazione e/o approvazione di perizie di variante.


2061 1793Altro: -superficie restaurata Mq

100 84Altro: Impianti tecnologici- %

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