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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NEL QUADRO NORMATIVO ATTUALE Dino Cristanini

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LA VALUTAZIONE

DEGLI ALUNNI

NEL QUADRO NORMATIVO ATTUALE

Dino Cristanini

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D.P.R. 122 del 22 giugno 2009

Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione

degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli

articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n.137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre

2008, n. 169

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GLI ARTICOLI DEL REGOLAMENTO

1. Oggetto del regolamento – finalità e caratteri della valutazione2. Valutazione degli alunni nel primo ciclo di istruzione3. Esame di Stato conclusivo del primo ciclo dell’istruzione4. Valutazione degli alunni nella scuola secondaria di secondo grado5. Assolvimento dell’obbligo di istruzione6. Ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo dell’istruzione7. Valutazione del comportamento8. Certificazione delle competenze9. Valutazione degli alunni con disabilità10. Valutazione degli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento

(DSA)11. Valutazione degli alunni in ospedale12. Province di Trento e di Bolzano13. Scuole italiane all’estero14. Norme transitorie, finali e abrogazioni

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CARATTERI DELLA VALUTAZIONE

LA VALUTAZIONE E’ ESPRESSIONE:

• DELL’AUTONOMIA PROFESSIONALE PROPRIA DELLA FUNZIONE DOCENTE NELLA SUA DIMENSIONE SIA INDIVIDUALE SIA COLLEGIALE

• DELL’AUTONOMIA DIDATTICA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

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CARATTERI DELLA VALUTAZIONE

LA VALUTAZIONE DEVE ESSERETRASPARENTE E TEMPESTIVAart.2 c. 4 D.P.R. 249/1998

Lo studente ha … diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento

IL COLLEGIO DEI DOCENTI DEFINISCENELL’AMBITO DEL POF LE MODALITA’ E I CRITERI PER ASSICURAREOMOGENEITA’, EQUITA’ E TRASPARENZADELLA VALUTAZIONE

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L’INFORMAZIONE

LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

ASSICURANO ALLE FAMIGLIE

UNA INFORMAZIONE TEMPESTIVA• SUI PROCESSI DI APPRENDIMENTO• SUGLI ESITI DELLA VALUTAZIONE

UTILIZZANDO ANCHE LE MODERNE TECNOLOGIE

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CARATTERI DELLA VALUTAZIONE

LE VERIFICHE INTERMEDIE E LE VALUTAZIONI PERIODICHE E FINALI DEVONO ESSERE COERENTI CON GLI OBIETTIVI DEL POF

art.3 DPR 275/1999

Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale

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OGGETTO DELLA VALUTAZIONE

LA VALUTAZIONE HA PER OGGETTO:

• IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO• IL COMPORTAMENTO• IL RENDIMENTO SCOLASTICO

COMPLESSIVO

DEGLI ALUNNI

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FINALITA’ DELLA VALUTAZIONE

LA VALUTAZIONE CONCORRE:

• AI PROCESSI DI AUTOVALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

• AL MIGLIORAMENTO DEI LIVELLI DI CONOSCENZA

• AL SUCCESSO FORMATIVO

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LA CERTIFICAZIONE DEI LIVELLI DI APPRENDIMENTO

LA SCUOLA CERTIFICA I LIVELLI DI

APPRENDIMENTO RAGGIUNTI DA

CIASCUN ALUNNO AL TERMINE:• DELL’ANNO CONCLUSIVO DELLA SCUOLA

PRIMARIA• DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO• DELL’ADEMPIMENTO DELL’OBBLIGO DI

ISTRUZIONE• AL TERMINE DEL SECONDO CICLO

DELL’ISTRUZIONE

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LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA:DESCRITTE E CERTIFICATE

AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO:ACCOMPAGNATE ANCHE DA VALUTAZIONE IN DECIMI

FINE OBBLIGO: (v. ART.4 D.M.139/2007)

ESAMI DI STATO SC. SEC. SECONDO GRADO:(v. ART.6 L.425/1997)

PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE (v. ART.20 D.LGS. 226/2005)

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LA CERTIFICAZIONE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO

In attesa della definizione, con decreto ministeriale, del modello di certificazione delle competenze di cui all’articolo 10 del DPR 275/1999, le istituzioni scolastiche potranno procedere alla sperimentazione di propri modelli sulla base delle esperienze condotte negli anni precedenti

C.M. n. 51 del 20 maggio 2009

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LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELL’OBBLIGO SCOLASTICO

art. 4 D.M. 139/2007

Certificazione dell'assolvimento dell'obbligo di istruzione

1. La certificazione relativa all'adempimento dell'obbligo di istruzione di cui al presente regolamento è rilasciata a domanda. Per coloro che hanno compiuto il diciottesimo anno di età è rilasciata d'ufficio.

2. Nelle linee guida di cui all'articolo 5 sono contenute indicazioni in merito ai criteri generali per la certificazione dei saperi e delle competenze di cui all'articolo 2, comma 1, ai fini dei passaggi a percorsi di diverso ordine, indirizzo e tipologia nonché per il riconoscimento dei crediti formativi, anche come strumento per facilitare la permanenza, nei percorsi di istruzione e formazione.

3. Con decreto del Ministro della pubblica istruzione, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, sono adottati modelli di certificazione dei saperi e delle competenze di cui all'articolo 2, comma 1, acquisite dagli studenti nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione.

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LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NELL’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI

SECONDO GRADO

art. 6 L. 425/1997

Certificazioni

1.Il rilascio e il contenuto delle certificazioni di promozione, di idoneità e di superamento dell'esame di Stato sono ridisciplinati in armonia con le nuove disposizioni al fine di dare trasparenza alle competenze, conoscenze e capacità acquisite, secondo il piano di studi seguito, tenendo conto delle esigenze di circolazione dei titoli di studio nell'ambito dell'Unione europea.

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LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEI

PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE art. 20 D.Lgs. 226/2005

Livelli essenziali della valutazione e certificazione delle competenze 1. Le Regioni assicurano, quali livelli essenziali riferiti alla valutazione e certificazione delle

competenze:a) che gli apprendimenti e il comportamento degli studenti siano oggetto di valutazione

collegiale e di certificazione, periodica e annuale, da parte dei docenti e degli esperti di cui all'articolo 19;

b) che a tutti gli studenti iscritti ai percorsi sia rilasciata certificazione periodica e annuale delle competenze, che documenti il livello di raggiungimento degli obiettivi formativi;

c) che, previo superamento di appositi esami, lo studente consegua la qualifica di operatore professionale con riferimento alla relativa figura professionale, a conclusione dei percorsi di durata triennale, ovvero il diploma professionale di tecnico, a conclusione dei percorsi di durata almeno quadriennale;

d) che, ai fini della continuità dei percorsi, di cui all'articolo 1, comma 13, il titolo conclusivo dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) assuma la denominazione di «diploma professionale di tecnico superiore»;

e) che nelle commissioni per gli esami di cui alla lettera c) sia assicurata la presenza dei docenti e degli esperti di cui all'articolo 19;

f) che le competenze certificate siano registrate sul «libretto formativo del cittadino» di cui all'articolo 2, comma 1, lettera i), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276.

2. Ai fini della valutazione annuale e dell'ammissione agli esami e' necessaria la frequenza di almeno tre quarti della durata del percorso.

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GLI ALUNNI STRANIERI

I MINORI CON CITTADINANZA NON ITALIANA

PRESENTI SUL TERRITORIO NAZIONALE

SONO VALUTATI NELLE FORME E NEI MODI

PREVISTI PER I CITTADINI ITALIANI

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DOCENTI DI SOSTEGNO

I DOCENTI DI SOSTEGNO CONTITOLARI DELLA CLASSE PARTECIPANO ALLA VALUTAZIONE DI TUTTI GLI ALUNNI

SE PIU’ DOCENTI DI SOSTEGNO PER UNO

STESSO ALUNNO DISABILE: UNICO VOTO

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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’

E’ RIFERITA AL COMPORTAMENTO E AL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATOE’ ESPRESSA CON VOTO IN DECIMI

ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO:- PREDISPOSIZIONE DI PROVE DIFFERENZIATE CORRISPONDENTI AGLI

INSEGNAMENTI IMPARTITI IDONEE A VALUTARE IL PROGRESSO DELL’ALUNNO, SENZA MENZIONE SUL DIPLOMA DI LICENZA

- POSSIBILITA’ DI USARE ATTREZZATURE TECNICHE E SUSSIDI DIDATTICI SPECIFICI

- NEL CASO DI NON CONSEGUIMENTO DELLA LICENZA: RILASCIO ATTESTATO CREDITO FORMATIVO

ESAME DI STATO CONCLUSIVO SECONDO CICLO- MODALITA’ EX ART. 318 T.U. 297/1994- NEL CASO DI NON CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA: RILASCIO ATTESTATO CONTENENTE INDIRIZZO E DURATA CORSO DI STUDI,

MATERIE COMPRESE NEL PIANO DI STUDI E RELATIVE ORE, CONOSCENZE E CAPACITA’ ACQUISITE, CREDITI FORMATIVI DOCUMENTATI

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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’

art. 318 D.Lgs. 297/1994

Valutazione del rendimento e prove d'esame 1. Nella valutazione degli alunni handicappati da parte dei docenti è

indicato, sulla base del piano educativo individualizzato, per quali discipline siano stati adottati particolari criteri didattici, quali attività integrative e di sostegno siano state svolte, anche in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune discipline.2. Nella scuola dell'obbligo sono predisposte, sulla base degli elementi conoscitivi di cui al comma 1, prove d'esame corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonee a valutare il progresso dell'allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.3. Nell'ambito della scuola secondaria superiore, per gli alunni handicappati sono consentite prove equipollenti e tempi più lunghi per l'effettuazione delle prove scritte o grafiche e la presenza di assistenti per l'autonomia e la comunicazione.4. Gli alunni handicappati sostengono le prove finalizzate alla valutazione del rendimento scolastico, comprese quelle di esame, con l'uso degli ausili loro necessari.

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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DIFFICOLTA’ SPECIFICHE DI

APPRENDIMENTO (DSA)

LE DIFFICOLTA’ DEVONO ESSERE ADEGUATAMENTE CERTIFICATE

POSSIBILITA’ DI ADOTTARE STRUMENTI IDONEI METODOLOGICO-DIDATTICI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI, SENZA MENZIONE SUL DIPLOMA FINALE

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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI IN OSPEDALE

DOCENTI DELLA SCUOLA IN OSPEDALE TRASMETTONO A DOCENTI DELLA SCUOLA DI APPARTENENZA ELEMENTI DI CONOSCENZA PER LA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE

SE RICOVERO OLTRE FINE LEZIONI SCRUTINIO EFFETTUATO DA DOCENTI DELLA SCUOLA IN OSPEDALE PREVIA INTESA CON LA SCUOLA DI APPARTENENZA

SE ALUNNO RICOVERATO NEL PERIODO DI SVOLGIMENTO DEGLI ESAMI CONCLUSIVI DOCENTI DELLA SCUOLA IN OSPEDALE FANNO SOSTENERE TUTTE LE PROVE O ALCUNE DI ESSE PREVIA INTESA CON LA SCUOLA DI APPARTENENZA

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IL RUOLO DEGLI ESPERTI ESTERNI

PERSONALE DOCENTE ESTERNO, ESPERTI PER AMPLIAMENTO E

POTENZIAMENTO OFFERTAFORMATIVA,

DOCENTI ATTIVITA’ALTERNATIVE ALL’ I.R.C.:

FORNISCONO PREVENTIVAMENTE AIDOCENTI DI CLASSE ELEMENTI CONOSCITIVI

SU INTERESSE E PROFITTO ALUNNI

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LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

art. 2 D.L. 137/2009 convertito in L.169/20091. Fermo restando quanto previsto dal regolamento di cui al decreto del

Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, in materia di diritti, doveri e sistema disciplinare degli studenti nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, in sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attivita' ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori della propria sede.

2. A decorrere dall'anno scolastico 2008/2009, la valutazione del comportamento e' effettuata mediante l'attribuzione di un voto numerico espresso in decimi.

3. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all'esame conclusivo del ciclo. Ferma l'applicazione della presente disposizione dall'inizio dell'anno scolastico di cui al comma 2, con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca sono specificati i criteri per correlare la particolare e oggettiva gravita' del comportamento al voto inferiore a sei decimi, nonche' eventuali modalita' applicative del presente articolo.

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LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

OBIETTIVI DELLA VALUTAZIONE PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO:

COSCIENZA CIVILE INTESA COME• ADEMPIMENTO DEI PROPRI DOVERI• CONOSCENZA ED ESERCIZIO DEI PROPRI

DIRITTI• RISPETTO DEI DIRITTI ALTRUI• RISPETTO DELLE REGOLE DELLA

CONVIVENZA CIVILE

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LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

SCUOLA PRIMARIAGIUDIZIO ESPRESSO DAL DOCENTE/DAI DOCENTI DI CLASSE E

FORMULATO SECONDO LE MODALITA’ DELIBERATE DAL COLLEGIO DEI DOCENTI

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADOVOTO NUMERICO ESPRESSO IN DECIMI E RIPORTATO ANCHE IN

LETTERE NEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE, ILLUSTRATO CON SPECIFICA NOTA

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADOVOTO NUMERICO ESPRESSO IN DECIMI E RIPORTATO ANCHE IN

LETTERE NEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE

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LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO CONCORRE ALLA DETERMINAZIONE:

• DEI CREDITI SCOLASTICI

• DEI PUNTEGGI UTILI PER BENEFICIARE DELLE PROVVIDENZE IN MATERIA DI DIRITTO ALLO STUDIO

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LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO CON VOTO INFERIORE A SEI DECIMI NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO:

POSSIBILE SE IRROGATA UNA SANZIONE DISCIPLINARE AI SENSI DELL’ART.4,C.1 D.P.R. 249/1998

MOTIVAZIONE E VERBALIZZAZIONE IN SEDE DI SCRUTINIO

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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NEL PRIMO CICLOLA VALUTAZIONE DELL’I.R.C.

LA VALUTAZIONE DELL’I.R.C. E’ ESPRESSA SENZA ATTRIBUZIONE DI VOTO NUMERICO,

SALVO MODIFICHE ALL’INTESA MIUR-CEI

art. 309, c.4, T.U. 297/1994Per l'insegnamento della religione cattolica, in luogo di voti e di

esami, viene redatta a cura del docente e comunicata alla famiglia, per gli alunni che di esso si sono avvalsi, una speciale

nota, da consegnare unitamente alla scheda o alla pagella scolastica, riguardante l'interesse con il quale l'alunno segue

l'insegnamento e il profitto che ne ritrae

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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NEL PRIMO CICLOCHI VALUTA

SCUOLA PRIMARIA

DOCENTE UNICO DI RIFERIMENTO

OVVERO

DOCENTI CONTITOLARI DELLA CLASSE

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO

CONSIGLIO DI CLASSE

PRESIEDUTO DAL DIRIGENTE SCOLASTICO

O DA UN SUO DELEGATOCON DELIBERAZIONE ASSUNTA A MAGGIORANZA

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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NEL PRIMO CICLO

I VOTI

I VOTI NUMERICI

ATTRIBUITI NELLA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE

SONO RIPORTATI ANCHE IN LETTERE

NEI DOCUMENTI DI VALUTAZIONE

DEGLI ALUNNI

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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NEL PRIMO CICLOL’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA

Nella scuola primaria, i docenti, con decisione assunta all'unanimita', possono non ammettere l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione

(art. 3, c.1 bis D.L. 137/2009 convertito in L.169/2009)

Nella scuola secondaria di primo grado, sono ammessi alla classe successiva, ovvero all'esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.

(art. 3, c.3 D.L. 137/2009 convertito in L.169/2009)

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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NEL PRIMO CICLOL’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA

L’AMMISSIONE O LA NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA, IN SEDE DI SCRUTINIO CONCLUSIVO DELL’ANNO SCOLASTICO, PRESIEDUTO DAL DIRIGENTE SCOLASTICO O DA UN SUO DELEGATO, E’ DELIBERATA SECONDO LE DISPOSIZIONI DI CUI AGLI ARTICOLI 2 E 3 DEL DECRETO-LEGGE

(VALE SOLO PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO O ANCHE PER LA SCUOLA PRIMARIA?)

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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NEL PRIMO CICLOL’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA

SE L’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA E’ DELIBERATA IN PRESENZA DI CARENZE:

NOTA SPECIFICA NEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE

TRASMISSIONE DEL DOCUMENTO ALLA FAMIGLIA DELL’ALUNNO

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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NEL PRIMO CICLOL’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA

FREQUENZA RICHIESTA: ALMENO ¾ DELL’ORARIO ANNUALE PERSONALIZZATO

IN CASO ECCEZIONALI COLLEGIO DOCENTI PUO’ DELIBERARE DEROGHE MOTIVATE

L’IMPOSSIBILITA’ DI ACCEDERE ALLA VALUTAZIONE COMPORTA LA NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA:

SERVE PRELIMINARE ACCERTAMENTO E VERBALIZZAZIONE DA PARTE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Page 35: LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NEL QUADRO NORMATIVO ATTUALE Dino Cristanini

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NEL PRIMO CICLOIL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE

IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONEDELL’ALUNNO E’ ADOTTATO

DALLE SCUOLE

art.4 D.P.R. 275/1999

Nell'esercizio dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche (…) Individuano inoltre le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale ed i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti dalle istituzioni scolastiche rispetto agli obiettivi prefissati.

Page 36: LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NEL QUADRO NORMATIVO ATTUALE Dino Cristanini

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NEL PRIMO CICLOIL COMPORTAMENTO

SCUOLA PRIMARIAGIUDIZIO FORMULATO DADOCENTE UNICO DI RIFERIMENTOOVVERO DOCENTI CONTITOLARI DELLA CLASSE

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADOVOTO NUMERICO ESPRESSOCOLLEGIALMENTE IN DECIMIRIPORTATO ANCHE IN LETTERE NEL DOCUMENTO DIVALUTAZIONEILLUSTRATO CON SPECIFICA NOTA

Page 37: LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NEL QUADRO NORMATIVO ATTUALE Dino Cristanini

L’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO

AMMISSIONE:

- FREQUENZA PER ALMENO ¾ DELL’ORARIO ANNUALE

- VOTAZIONE NON INFERIORE AL ALMENO 6/10 IN CIASCUNA DISCIPLINA

- GIUDIZIO DI IDONEITA’ ESPRESSO DAL CONSIGLIO DI CLASSE IN DECIMI

Page 38: LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NEL QUADRO NORMATIVO ATTUALE Dino Cristanini

L’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO

ALL’ESITO DELL’ESAME CONCORRONO(MEDIA DEI VOTI ESPRESSI IN DECIMI):

- ESITI DELLE PROVE SCRITTE PREDISPOSTE DALLA COMMISSIONE D’ESAME

- ESITO DELLA PROVA SCRITTA NAZIONALE- ESITI DELLE PROVE ORALI- GIUDIZIO DI IDONEITA’

LODE CON PUNTEGGIO DI 10/10 (DECISIONE ASSUNTA DALLA COMMISSIONE ESAMINATRICE

ALL’UNANIMITA’)

Page 39: LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NEL QUADRO NORMATIVO ATTUALE Dino Cristanini

L’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO

L’ESITO DELL’ESAME E’ ESPRESSO SECONDO LE MODALITA’ PREVISTE DALL’ART. 185 C. 4 DEL T.U. 297/1994 COME SOSTITUITO DALL’ART. 3, COMMA 3 BIS, DEL DECRETO LEGGE

art. 185 c.4 T.U. 297/1994L'esame di licenza si conclude, in caso di esito positivo, con l'attribuzione del giudizio di

«ottimo», «distinto», «buono», «sufficiente», e in caso di esito negativo con la dichiarazione non licenziato.

art. 3 comma 3 bis del D.L. 137/2008 convertito con L.169/20083-bis. Il comma 4 dell'articolo 185 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994,

n. 297, è sostituito dal seguente:4. L'esito dell'esame conclusivo del primo ciclo è espresso con valutazionecomplessiva in decimi e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi dicompetenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall'alunno; conseguono ildiploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore a sei decimi.

GLI ESITI FINALI SONO RESI PUBBLICI MEDIANTE AFFISSIONE ALL’ALBO DELLA SCUOLAart. 96 c.2 D.Lgs.196/2003 Resta ferma la disposizione di cui all'articolo 2, comma 2, del decreto del Presidente della

Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, sulla tutela del diritto dello studente alla riservatezza. Restano altresi' ferme le vigenti disposizioni in materia di pubblicazione dell'esito degli esami mediante affissione nell'albo dell'istituto e di rilascio di diplomi e certificati.

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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NEL SECONDO CICLO

L’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA

VOTO DI COMPORTAMENTO NON INFERIORE A 6/10

VOTAZIONE NON INFERIORE A 6/10 IN CIASCUNA DISCIPLINA O GRUPPO DI DISCIPLINE VALUTATE CON L’ATTRIBUZIONE DI UN UNICO VOTO SECONDO L’ORDINAMENTO VIGENTE

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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NEL SECONDO CICLO

I RECUPERI

SE IN SEDE DI SCRUTINIO FINALE INSUFFICIENZA IN UNA O PIU’ DISCIPLINE:

SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE ALLE FAMIGLIE

DELL’ESITO RELATIVO A TUTTE LE DISCIPPLINEINTERVENTI DIDATTICI PROGRAMMATI PER IL

RECUPERO DELLE CARENZE RILEVATEACCERTAMENTO DEL RECUPERO DELLE CARENZE

FORMATIVEINTEGRAZIONE DELLO SCRUTINIO FINALE E

FORMULAZIONE DEL GIUDIZIO FINALE