L’Atletica Bergamo ‘59vola sempre più in alto

DI MARIO ALBERTI

L’Atletica Bergamo sta vivendo il suomomento d’oro e nell’ultimo fine setti-mana ha vissuto tre giornate indimenti-cabili. A Grosseto, dove sono andati inscena i campionati italiani Juniores ePromesse, l’armata giallorossa ha fattorazzia di medaglie, come non era maisuccesso nella pluridecennale storiadella rassegna tricolore. Il bottino parlachiaro: 6 medaglie d’oro, 4 d’argento e 1di bronzo, oltre a 5 finalisti, sono un bi-lancio che da solo farebbe la gioia di in-tere regioni e che viene invece da unasola società, capace di raccogliere, nel-l’occasione più importante dell’annoper gli atleti di queste due categorie,ben oltre ogni più rosea aspettativa del-la vigilia. Che il vivaio del club presie-duto dall’architetto Daniele Eynard e di-retto magistralmente da Dante Acerbispotesse far la parte del leone lo si pote-va magari prevedere, alla luce anche diquanto seminato nelle ultime stagioni,ma nessuno si sarebbe aspettato unamesse di risultati del genere. Nel com-puto dei podi è giusto inserire anche isuccessi di due atleti che al momentonon indossano più la casacca gialloros-sa, vale a dire Raffaella Lamera e Danie-le Paris, ma che alla società nella qualesono cresciuti sono tuttora legati a filodoppio anche se adesso vestono l’una lamaglia dell’Esercito e l’altro quella del-l’Aeronautica. E proprio da loro sono ar-rivate le due vittorie (nella categoriaPromesse, cioè gli Under 23) forse piùsignificative dal punto di vista tecnico.La saltatrice in alto di Romano di Lom-bardia, pur senza avversarie in grado distimolarla su misure importanti, ha in-fatti superato l’asticella a 1.87, a 2 solicentimetri dal fresco primato persona-le, confermando che il muro del metro e90, che la catapulterebbe in un’orbitainternazionale, è ormai a portata di ma-no. Il marciatore di Villa d’Almè, in com-pleta solitudine, visto che il secondo gliè arrivato a 1’40”, ha demolito ilproprio record sui 10 km, to-

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Sbancati i campionati italianiJuniores e Promesse a GrossetoSei ori, quattro argenti, un bronzo:è un successo senza precedenti

Nella foto grande Raffaella Lamera. Sopra, da sinistra,Jacopo Acerbis, Isalbet Juarez, Andrea Ghislotti e Marco Vistalli

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La Voce dello Sport - Atleticagliendo in un colpo solo qualcosa comemezzo minuto: 41’33”75 inizia a essereun tempo interessante anche in chiavemondiale, per lo meno per atleti ventu-nenni.Ma è tra gli Juniores che l’Atletica Berga-mo ha lasciato le briciole alle società av-versarie. In campo maschile c’è stata in-nanzitutto la grande sorpresa del trionfosui 200 di Gabriele Pedruzzi, che in fina-le ha corso in 22”05 contro vento, met-tendosi alle spalle avversari sicuramentepiù quotati. Lo sprinter di Brembate So-pra, svezzato da Angelo Alfano, ha sapu-to farsi trovare al posto giusto al mo-mento giusto e poco importa se nessunolo avrebbe mai pronosticato sul gradinopiù alto del podio, non avendo lui ungrande pedegree alle spalle: questa me-daglia d’oro è un punto di partenza im-portantissimo, per una carriera che è so-lo agli inizi. Forse Pedruzzi s’era caricatoil giorno prima, vincendo in 42”62 il tito-lo della 4x100 insieme con i compagni Li-vio Guerini, Jacopo Acerbis e Isalbet Jua-rez. Un successo storico, questo, che ha ilsapore dell’en plein: l’Atletica Bergamo,infatti, aveva già vinto la staffetta velocesia ai campionati italiani assoluti sia nel-la categoria allievi e ora può vantarsi diessere una delle poche società in Italia adaver fatto il tris. L’en plein è stato dupli-

ce, perché oltre al titolo della 4x100 è ar-rivato, a distanza di 24 ore, anche quellodella 4x400, firmato con il tempo di3’21”40 dagli stessi Acerbis e Juarez oltreche da Marco Vistalli e Andrea Ghislotti,quest’ultimo reduce dalla splendida me-daglia d’argento nella finale dei 400 osta-coli che l’ha riproposto ai livelli di dueanni fa quando vinse il tricolore Allievi. Ela medaglia d’argento è finita al collo an-che di Stefano Cattaneo nei 10 km dimarcia, a conferma della validità dellascuola bergamasca del tacco e punta, chenegli ultimi dieci anni, sotto la regia deltecnico Ruggero Sala, ha sfornato talentia ripetizione.L’ultima medaglia al maschile è arrivatagrazie a Sascha Aurelio, bronzo con 4.50nel salto con l’asta, specialità questa cheda alcuni anni sta regalando grandi sod-disfazioni e che ha in Elena Scarpellinil’esponente di spicco del movimento vi-vacizzato a Caravaggio dal tecnico Orlan-do Motta. La ragazza di Zanica non pote-va naturalmente tradire nell’occasionepiù importante e si è confermata numerouno italiana della sua categoria per ilquarto anno consecutivo: aveva vinto laprima volta nel 2002 da cadetta, poi ave-va dominato il biennio 2003-2004 tra leallieve e ora eccola di nuovo qui, davantia tutte anche tra le juniores, con un saltoa 3.90 che ha lasciato la seconda a30 centimetri e ha scacciato ogni

Da Lamera e Parissono arrivatele due vittorie

più significative

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Gabriele Pedruzzi

Daniele Paris

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(m.a.) A Grosseto non è stata solo una festa dell’Atletica Bergamo ’59. Arimpinguare il bottino orobico nella tre giorni maremmana ci hanno infattipensato anche altre due società che non sono peraltro nuove a soddisfazio-ni tricolori. L’Atletica Valle Brembana nell’occasione ha raccolto il massimodal suo gioiello, Simone Gariboldi, già campione italiano allievi sui 3000 nel2004, che sui 5000 ha sbaragliato il campo con autorità, prendendosi la ri-vincita sul molisano Andrea Lalli, che lo aveva battuto quest’inverno ai Tri-colori di cross, e chiudendo la sua bella volata in 14’32”31, tempo di gran-de rilievo per un atleta al primo anno nella categoria. Lo stesso si deve direper un altro mezzofondista che ha davanti a sé grandi traguardi, anche luiclasse 1987 e anche lui vincitore del titolo allievi. Stiamo parlando di Pao-lo Zanchi, alfiere dell’Atletica Saletti Nembro, che sugli 800 non ha avutorivali, come dimostra il distacco di quasi un secondo inflitto al modeneseThomas Neri, finitogli alle spalle. L’1’52”33 finale vuol dir poco, perché ot-tenuto a conclusione di una gara comunque tattica e amministrata dall’a-tleta seriano, il quale potrà invece andare alla caccia di un crono rilevantenei prossimi appuntamenti, con in testa quello continentale, dove potrebbeanche stupire. Dal mezzofondo l’atletica bergamasca ha raccolto anche unamedaglia di bronzo al femminile, quella vinta nei 5000 Promesse da SaraDossena, ventunenne cresciuta nell’Olimpia Comunità Montana Valle Seria-na Superiore e da un paio di stagioni in forza alla Camelot Milano: per leiera impossibile battere le gemelle siciliane Silvia e Barbara La Barbera, maper il terzo gradino del podio non ha mai corso pericoli.

I PODI BERGAMASCHI AI TRICOLORI SU PISTI PODI BERGAMASCHI AI TRICOLORI SU PISTA JUNIORESA JUNIORESORO ARGENTO BRONZO TOTALE

1958-2004 28 26 27 812005 6 4 1 11TOTALE 34 30 28 92

I PODI BERGAMASCHI AI TRICOLORI SU PISTI PODI BERGAMASCHI AI TRICOLORI SU PISTA PROMESSEA PROMESSEORO ARGENTO BRONZO TOTALE

1988-2004 9 16 12 372005 2 - 1 3TOTALE 11 16 13 40

LL’’AATLETICA BERGAMO AI TRICOLORI SU PISTTLETICA BERGAMO AI TRICOLORI SU PISTA JUNIORESA JUNIORESORO ARGENTO BRONZO TOTALE

1959-2005 20 18 11 51

LL’’AATLETICA BERGAMO AI TRICOLORI SU PISTTLETICA BERGAMO AI TRICOLORI SU PISTA PROMESSEA PROMESSEORO ARGENTO BRONZO TOTALE

1988-2005 4 2 5 11

Gariboldi e Zanchi d’oroIn Toscana fanno festaanche altri bergamaschi

10 giugno 2005LaVoce

dubbio emerso dopo i problemi fisici del-l’inverno. Al suo oro hanno fatto da corni-ce due medaglie d’argento. La più attesase l’è messa al collo la quattrocentistaMarta Milani, espressasi sui suoi livelli mi-gliori (55”19 il suo tempo in finale) ma im-potente di fronte alla reatina Maria EnricaSpacca, che peraltro ha un anno più di lei.L’allieva di Saro Naso, che ha centrato an-che il quinto posto nei 200, è una certez-

za e ha davanti un futuro importante. Me-no atteso il secondo posto della martelli-sta Federica Castelli, ma il 52.89 alle spal-le del bronzo mondiale Laura Gibilisconon fa una piega. Adesso per questi atletisi aprono prospettive interessanti già intempi brevi. Campionati europei juniorese under 23 bussano alle porte e mai comequest’anno nella nazionale italiana si par-lerà il dialetto bergamasco.

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