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Periodico a cura dell’Amministrazione Comunale di Cornate d’Adda GIUGNO 2015 Primo Piano 1 L a nostra Pro Loco si costituisce il 13 aprile 2005: chi l’ha voluta, Fedele Molteni, non è più tra di noi, ma vivo è il ricordo di quanto ha lasciato alla comunità. Gli anniversari sono anche occasione di bilanci e 10 anni non sono pochi. Pro Loco, “a favore di un luogo” promuovendo le bellezze del territorio, le attrattive turistico – culturali e la ricerca delle tracce del passato realizzano quella connessione con l’oggi che è il senso profondo di ogni ricerca. Così è stato il nostro contributo a Cornate d’Adda? (segue a pag. 19) CORNATE GIUGNO 2015.indd 1 07/07/15 13.49

La Voce di Cornate d'Adda - Giugno 2015

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Periodico dell’Amministrazione Comunale di Cornate d'Adda Anno 16 – numero 58 – Giugno 2015

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Page 1: La Voce di Cornate d'Adda - Giugno 2015

Periodico a cura dell’Amministrazione Comunale di Cornate d’Adda GIUGNO 2015

Primo Piano

1

La nostra Pro Loco si costituisce il 13 aprile 2005: chi l’ha voluta, Fedele Molteni, non è più tra di noi, ma vivo è il ricordo di quanto ha lasciato alla comunità. Gli anniversari sono anche occasione di bilanci e 10 anni non sono pochi.Pro Loco, “a favore di un luogo” promuovendo le bellezze del territorio, le attrattive turistico – culturali e la ricerca delle tracce del

passato realizzano quella connessione con l’oggi che è il senso profondo di ogni ricerca. Così è stato il nostro contributo a Cornate d’Adda?

(segue a pag. 19)

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al continuo aumento dei soggetti in difficoltà, soprattutto minori.Ciò nonostante non solo continuiamo ad offrire gli stessi servizi ma, anzi, sono certamente maggiori (soprattutto a favore dei soggetti più deboli) rispetto a sei anni or sono. In questo quadro economico di difficoltà, però, fa una certa rabbia continuare a sentire proclami televisivi da parte di chi ci governa, laddove si continua a sostenere che le tasse sono diminuite e che il paese è uscito dalla recessione.Se le tasse (statali) sono diminuite (ma non mi sembra) è solo perché tolgono risorse ai Comuni, costringendo così gli enti locali ad aumentarle per pareggiare i conti. Così “loro” fanno bella figura mentre i poveri Sindaci devono passare per quelli che aumentano le imposte.Purtroppo, non bastano i proclami romani ma spesso ci si mette anche qualche cittadino che forse non ha ben compreso che le risorse sono appena sufficienti per i servizi essenziali; dobbiamo, quindi, rinunciare ai servizi non indispensabili, se non superflui. E non sono “scuse” (come a volte mi sento dire) ma semplici dati matematici e contabili.Ora, però, siamo arrivati ad un punto che neppure le tasse bastano più. E certo, non possiamo fare le nozze con i fichi secchi ma fare i conti con quello che abbiamo e che incassiamo, mantenendo i servizi essenziali, offrendo sempre comunque anche la qualità.I tempi sono (oramai) cambiati, e se non ce ne rendiamo conto noi cittadini per primi, a Roma possono continuare a fare proclami.

Il SindacoAvv. Fabio Quadri

Questo è oramai il sesto anno in cui l’amministrazione da me presiedu-ta si accinge a fare il bilancio pre-

ventivo.Con il bilancio di previsione, il Consiglio Comunale decide la programmazione delle attività del Comune e individua le risorse economiche e gli interventi per i quali le stesse saranno utilizzate. In sei anni abbiamo dovuto affrontare mille difficoltà nel far tornare i conti di bilancio, stante la crisi economica galoppante ed i continui tagli statali.Il trend negativo non si è, purtroppo, invertito e quest’anno ci troviamo ancora una volta alle prese con i conti da far tornare.Dal Governo Monti in poi lo Stato ha tagliato al nostro Comune quasi un milione e mezzo di euro. Soldi che quindi mancano all’appello. Aggiungiamoci il drastico calo delle entrate dovuto in primo luogo alla quasi scomparsa degli oneri di urbanizzazione, al minor gettito IRPEF datosi che i redditi sono diminuiti, alla sempre più crescente evasione fiscale, agli aumentati bisogni delle famiglie ed

n. 58 Giugno 2015

Distribuzione gratuitaRegistrazione n. 1571

08/02/02 Tribunale di Monza

EditoreComune di Cornate d’Adda

Direttore responsabileValentina Viola

Comitato di redazioneAilin Belloni, Vittorio Alberganti, Beatrice

Frigerio, Guido Stucchi, Luca Gerlinzani, Marta Scotti, Beatrice Cogliati, Luca Girardi

e-mail:[email protected]

Tiratura4.000 copie

Progetto grafico Raccolta pubblicità - Stampa

Editori - Riuniti scrl - ROC 23246Via Guido Galimberti, 8/D - 24124 BG

Tel: 035. 36 92 015 - [email protected]

Distribuzione a cura del Comune

Hanno collaboratoa questo numero

Silvana Radaelli, Rosanna Pirola,Roberto Beretta

Redazione c/o l’URPComune di Cornate d’Adda

Via Volta, 29

Tutti i dirittti riservati.E’’ vietata ogni riproduzione anche parziale.

I trasgressori verranno perseguitia norma di legge.

Prima Pagina

Non facciamo le nozze coi fichi secchi

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Ordinanza controlo spreco di acqua potabile

Prima pagina

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Dal Comune

Anche quest’anno, con l’arrivo della stagione estiva, ci troviamo ad affrontare l’emergenza acqua dovuta a sprechi causati anche da un uso improprio di questo prezioso bene.Per evitare gli sprechi di acqua potabile, il Sindaco ha emesso l’ordinanza n° 51 del 05 giugno 2015 che recita:“su tutto il territorio comunale, dalla data della presente Ordinanza fino al 30 settembre 2015, durante la fascia oraria compresa tra le ore 6.00 e le ore 22.00, sia vietato il prelievo dall’acquedotto di acqua potabile per uso extra-domestico

e, in particolare, per l’innaffiamento di orti, giardini, aree a verde privato, il lavaggio di autovetture e simili, il lavaggio di spazi ed aree pubbliche e/o private, il riempimento di vasche e piscine (anche di piccole dimensioni), nonché ogni altro uso improprio e diverso dalle normali necessità domestiche e produttive.Sono esentati dall’osservanza della presente Ordinanza coloro che utilizzino l’acqua potabile per il mantenimento delle aree a verde pubblico, nonché per scopi di pubblica utilità, oltre

ai commercianti, imprenditori ed agricoltori che impieghino l’acqua quale elemento indispensabile al mantenimento della produzione e nel luogo in cui le stesse hanno sede.”Il controllo è demandato agli agenti della Polizia Locale.

Per i trasgressOri sarà aPPlicata uNa saNziONe PecuNiaria da uN miNimO di € 25,00 ad uN massimO di € 500,00.

Guido Stucchi

CONSIDERaL'ACQUAUNA RISORSA...NON SPRECARLA...

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Economia

Comune di cornate d’adda

rendiconto gestione 2014

Le SPeSe cOrreNtICome sono state spese le entrate correnti raccolte?

ANNO 2013 ANNO 2014

AMMINISTRAZIONE GENERALE € 1.515.705 € 1.508.829

POLIZIA LOCALE € 318.501 € 336.405

ISTRUZIONE € 726.049 € 696.903

CULTURA € 138.724 € 129.231

SPORT E TEMPO LIBERO € 51.383 € 49.443

VIABILITÀ E ILLUM.PUBBLICA € 305.522 € 325.802

AMBIENTE E TERRITORIO € 1.256.648 € 1.246.469

SETTORE SOCIALE € 1.363.865 € 1.376.839

SVILUPPO ECONOMICO € 35.506 € 32.936

SERVIZI PRODUTTIVI - Farmacia € 1.220.613 € 1.178.924 QUOTE CAPITALE MUTUI IN AMMORTAMENTO € 99.778 € 105.094

tOtALe € 7.077.294 € 6.986.875

In particolare l’importo di € 6.906.365deriva daeNtrAte trIBUtArIe € 4.596.483tra cui: FONDO SPETTANTE AL COMUNE € 871.379eNtrAte eXtrAtrIBUtArIe € 2.309.882

Le eNtrAte cOrreNtIPer poter fornire servizi alla collettività, il Comune ha acquisito risorse da:

CITTADINI STATO REGIONE PROVINCIA E ALTRI ENTI € 6.906.365 € 81.991 € 29.027 € 155.009

€ 7.172.391

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Economia

Comune di cornate d’adda

L'INterveNtO FINANzIArIO Per LAvOrI PUBBLIcI è IL SeGUeNte:

Realizzazione Tangenziale di Cornate € 1.543.350

tOtALe € 1.543.350

AvANzO DI AMMINIStrAzIONe

eSercIzIO 2014

Avanzo di amministrazione 2.752.065,24

così suddiviso:

Fondi vincolati - TOTALE 236.042,94

Fondi per finanziamento spese in conto capitale 1.864.449,28

Fondi non vincolati 651.573,02

Le eNtrAte IN c/cAPItALeLe entrate in conto capitale realizzate sono le seguenti:

PROVENTI ALIENAZIONE BENI CONTRIBUTI TRASFERIMENTI TRASFERIMENTI DA CONCESSIONI EDILIZIE PATRIMONIALI DALLO STATO DALLA REGIONE ALTRI ENTI E PRIVATI € 223.985 € 40.812 € - € - € 430.207

tOtALe € 695.004

PROVENTI ALIENAZIONE BENI CONTRIBUTI TRASFERIMENTI TRASFERIMENTI DA CONCESSIONI EDILIZIE PATRIMONIALI DALLO STATO DALLA REGIONE ALTRI ENTI E PRIVATI € 932.806 € 246.983 € - € 27.644 € 482.424

tOtALe € 1.689.857

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NN

O 2

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INveStIMeNtI

€ 1.649.934

LAVORI PUBBLICI ESPROPRIAZIONI BENI MOBILI TRASFERIMENTI DI CAPITALE A PRIVATI

€ 1.543.350 € - € 44.613 € 61.971

Le SPeSe INc/cAPItALe

Le spese di investimento cheil comune ha finanziato

si riassumono come segue:

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il mOliNOLa storia di un negozio storico del nostro comune mantenutosi inalterato nel tempo

esistono attività nel nostro territorio che, nonostante il passare del tempo e il cam-biare delle abitudini e costumi, sono rimaste inalterate ed hanno sempre conti-nuato a svolgere gli stessi servizi con il trascorrere degli anni.

Tutto ciò si realizza con il tramandare la passione di un mestiere di generazione in generazione e soprattutto grazie alla capacità di saper raccogliere tale dedizione. È necessario inoltre che i locali e ciò che vi si svolge all'interno rimangano gli stessi di una volta. Questi sono i principali requisiti per poter ottenere la nomina di "Negozio Storico".

Nel nostro Comune, nello specifico a Colnago in via De Amicis, è presente un negozio che ha ottenuto questo riconoscimento: si tratta del "Molino" della famiglia Colombo. Il Molino ha infatti iniziato la sua attività di macinazione e vendita al minuto in sede fissa di farine tra la fine dell'ottocento e gli inizi del novecento grazie a Santino Colom-bo; poi è stato rilevato da Giuseppe Colombo nel 1937 ed infine dal 1976 è gestito da Franco Colombo. Tale negozio ha sempre mantenuto la stessa sede e gli stessi locali dall'origine nonostante il cambiare delle generazioni; più precisamente gli ambienti non hanno mai subito ristrutturazioni ma sono stati solo oggetto di interventi di ordi-naria amministrazione al fine di assicurare gli standard di igiene e sicurezza.

In origine l'impianto di molitura era costituito da più "mole" in pietra (una delle quali in ceppo dell'Adda) azionate da un gruppo elettrico con motore di 5 cavalli; questo macchinario era utilizzato per la trasformazione del mais in farina gialla da polenta e per la trasformazione del grano in farina bianca per la vendita al dettaglio ed ai panifici locali, ma anche per conto di terzi, ad esempio contadini dello stesso paese o delle zone limitrofe che vi portavano il loro raccolto da macinare.A partire dal 1949 questa apparecchiatura funzionò solo per la macinazione del mais poichè fu introdotto un nuovo mulino elettrico a cilindri esclusivamente per la produ-zione di farina bianca.Infine a partire dal 1970 la macinazione è effettuata unicamente mediante il mulino elettrico a cilindi per la produzione della farina di granoturco bramata, ovvero la farina gialla da polenta, coltivata in proprio e poi destinata alla vendita al dettaglio; inoltre vengono macinate anche farine portate da terzi ed altre destinate all'alimentazione zootecnica. È importante sottolineare che il proprietario sia anche coltivatore diretto della materia prima che viene poi macinata e designata alla vendita; infatti questa atti-vità rientra nell'ambito del progetto "km zero" che riconosce alla produzione artigianale un vantaggio rispetto alla produzione industriale per la freschezza dei prodotti (più precisamente, la macinazione avviene settimanalmente al bisogno) e per la sicurezza di non contenere ogm. Un punto in più a favore della produzione in proprio di materia prima è riconosciuto anche dal punto di vista ambientale poichè la coltivazione e la lavorazione avvengono in loco, evitando di utilizzare trasporti con mezzi inquinanti. Il mantenimento dell'attività e dell'impianto mantenutisi inalterati nel tempo rispetto alla situazione originaria è stata diverse volte oggetto di visite guidate da parte di sco-laresche del nostro Comune e di quelli limitrofi: ciò dimostra soprattutto l'importanza culturale dell'attività e dei suoi prodotti, ritenuti di rilievo per la tradizione locale e per la loro tipicità e specificità.

Beatrice Frigerio

Le nostre botteGhe

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il mOliNOLa storia di un negozio storico del nostro comune mantenutosi inalterato nel tempo

Il Molino ci racconta come viene prodotta la farina gialla. Il mais o granoturco vie-ne introdotto in una "bocca" che si trova al piano terra. Mediante nastri trasporta-tori dotati di facchini, cioè di nidi di metallo, viene convogliato in un cassone di

raccolta (situato al secondo piano), quindi viene pulito per mezzo di una ventola per passare infine, attraverso tubi di condotta, nei laminatoi a cilindri. Questi laminatoi sono le macchine che hanno sostituito l'antico lavoro delle "mole". In questo modo avviena la fase della prima rottura; a questa ne seguono poi almeno altre tre.

Attraverso i facchini il mais per essere nuovamente pulito passa nella marsigliese, ca-ratteristica macchina di origine francese costituita da buratti, ovvero setacci; avviene qui la separazione della crusca dalla parte "nobile". Tutte le fasi della rottura sono importanti, ma quella determinante per la produzione della farina gialla da polenta è senz'altro quest'ultima. Da tale rottura si ricava infatti il germe di mais, elemento da cui si può estrarre l'olio di mais oppure elemento ulilizzato come sottoprodotto per uso zootecnico.

Uscito dalla marsigliese il mais -ormai quasi farina- passa in una serie di buratti a setacci piani ad oscillazione libera che costituiscono il plansichter (buratto di origi-ne tedesca che rappresenta il tipo più moderno di macchina abburattatrice); esso è costituito da una serie di setacci posti orizzontalmente l'uno sopra l'altro tenuti da ti-ranti, formanti due grossi cassoni di legno, uniti fra loro da un telaio meccanico oriz-zontale. Tutta la macchina è dotata di un movimento di rotazione in un piano oriz-zontale, procedimento che riprende l'analogo movimento che si faceva setacciando a mano. Ogni setaccio riceve il prodotto, cede al di sotto la parte fina e trattiene la più grossa. Alcuni scanali separatoi portano il primo prodotto ai setacci successivi, il secondo agli scarichi diretti.

Alla fine di questo processo di abburattamento la farina gialla viene convogliata at-traverso i suddetti canali in un apposito cassone, pronta per il confezionamento.

Le nostre botteGhe

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Qui si inserisce il granoturco; così inizia il proces-

so che lo trasformerà in farina gialla.

Il prodotto finito viene in seguito imbustato pri-

ma di esporlo. Ecco la fase del confezionamento.

Così appare il prodotto in vetrina, pronto

per essere acquistato.

Il nastro trasportatore porta il mais (prece-

dentemente inserito nella bocca) al cassone di

raccolta situato al secondo piano. In seguito

verrà pulito mediante una ventola.

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La macchina qui rappresentata si chiama marsigliese; il

suo lavoro consiste nella separazione della crusca dalla

parte "nobile" del mais.

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2 3

6Sulla sinistra si può notare il plansichter, macchina

abburattatrice usata per setacciare tutto il prodotto.

Nella fotografia di destra si vede invece la fuoriuscita

del prodotto finito.

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BOcca:

marsigliese

NastrO cON FaccHiNi e cassONedi raccOlta

PlaNsicHter e cassONe di raccOlta VeNdita e cONFeziONameNtO

lamiNatOi

Le macchine qui fotografate si chiamano lami-

natoi a cilindri ed effettuano la prima rottura del

granoturco; questi macchinari hanno sostituito

l'antico lavoro delle mole. A questa prima rottura

ne seguiranno poi altre tre.

Le nostre botteGhe

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la bambina dagliocchi di smeraldo

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Prima pagina

lo spettacolo teatrale che la classe III C della scuola secondaria di Cornate d'Adda ha messo in scena lo scorso

8 maggio 2015 presso il Cine Teatro ARS, ha preso avvio su suggerimento della professoressa Sabina Arlati. Ho accolto subito il suggerimento della collega ma, considerata la presenza di diverse alunne frequentanti corsi di danza classica e mo-derna, ho pensato di integrare il testo let-terale con la trama del balletto “Coppelia” di Delibes. In classe abbiamo letto il copione teatra-le e visto il balletto, dopodiché ho steso una bozza del copione che ho presentato ai ragazzi. Ciascun alunno ha letto il co-pione immedesimandosi nel personaggio che meglio si avvicinava al proprio carat-tere e personalità, solo dopo sono state

assegnate le parti. Siamo passati, poi, ad occuparci della co-lonna sonora, ascoltando brani di compo-sitori russi e la scelta è ricaduta su Stra-vinskij. Per le coreografie le ragazze hanno crea-to tutto da sole mettendo a frutto la loro esperienza, fantasia e creatività. L'aver la-sciato liberi i ragazzi di scegliere la propria parte ha fatto sì che si immedesimassero al meglio nei loro personaggi ed infatti i risultati sono stati eccellenti: tutti hanno trovato il proprio ruolo e non hanno fa-ticato a studiare parti a memoria e a rap-presentarle davanti al numeroso pubblico che in religioso silenzio ha seguito in pla-tea.È stato molto bello il momento in cui ciascun alunno ha analizzato le proprie

capacità: “Cosa so fare io? Come posso contribuire?”; la buona riuscita di questo spettacolo è la dimostrazione che tutti nel teatro possono trovare uno spazio, poi-ché le varie abilità di ciascuno possono andare ad arricchire in molti modi l’opera teatrale. Credo che questa sia un'esperienza molto importante per i giovani perché offre la possibilità di “fingere” nel reale, di “gioca-re” con il proprio “essere” dando però la possibilità di conoscersi meglio e di ac-quisire fiducia in se stessi.

Silvana radaelliProfessoressa di musica

presso la Scuola Secondariadi cornate d’Adda

Scuola

Editori Riunitiuna scelta per:progettazione graficastampa digitale e offset.

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Asilo Nido

Ciao…. siamo i bambini che frequentano l’asilo nido Aquilone di Cornate d’Adda; in questa bella struttura facciamo tante cose belle. Qualcuno di noi arriva presto al mattino alle 7,30 perché i nostri geni-tori iniziano a lavorare a quell’ora ma altri entrano più tardi anche fino alle 9,00. Pos-siamo fermarci fino alle 13,30 oppure fino alle 16,30 o alle 18,00.Quando siamo al nido facciamo tanti gio-chi e attività: laboratori musicali, creativi, di travestimento, simbolici, di racconto favole, di travasi con diversi materiali di cucina e anche laboratorio di gioco con le parole inglesi.Le educatrici sono molto attente a noi, ci portano in bagno e ci cambiano i panno-lini tante volte al giorno così siamo sem-pre puliti e asciutti. Ci seguono quando mangiamo e ci incoraggiano ad usare le posate. Se dobbiamo fare il pisolino al mattino e se ci fermiamo per il riposo po-meridiano abbiamo il nostro lettino…. ed è proprio bello far la nanna tutti assieme!Appena il tempo lo permette, usciamo in giardino a giocare e fare le attività all’a-perto. Ci divertiamo molto.Vengono a giocare con noi la mattina dalle 8,30 alle 11,30 anche quei bambini che potrebbero stare con i nonni tutto il giorno ma preferiscono divertirsi con noi qualche ora per poi pranzare a casa.Le iscrizioni sono già aperte quindi non perdete tempo venite a trovarci, noi sia-mo qui e siamo contenti se arriveranno nuovi amici!!!!!!

asilO NidO aQuilONevia O. Fallaci

Info: tel. 039/5290347 e-mail: [email protected]

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ASILO NIDO AQUILONE SONO APerte Le IScrIzIONI Per L'ANNO eDUcAtIvO 2015/2016

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Uno di Noi

in ricordo diCesare Balsamo

Cesare Balsamo si è spento all’alba di sa-bato 16/05/2015 presso l’ospedale Bassini di Cinisello.La cerimonia funebre si è svolta lunedì 18 pomeriggio nella piccola e pittoresca chiesa di Santa Maria Assunta di Sesto San Giovanni, gremita di parenti e amici (parte dei quali provenienti da Cornate d’Adda); chiesa della quale lui, in qua-lità di architetto e direttore lavori, aveva eseguito diverse opere di restauro. Nell’o-melia l’officiante, nel delinearne la figura, ha avuto modo di evidenziare la ricono-scenza e l’ammirazione per quanto da lui fatto con la sua costante e discreta pre-senza a supporto della comunità. Cesare Balsamo, un galantuomo di sani principi, socialista d’altri tempi, sempre disponibile e mai sopra le righe, ha svolto la sua atti-vità lavorativa a Sesto San Giovanni dove aveva una casa, lo studio e la famiglia ma ha sempre avuto nel cuore Cornate d’Ad-da dove, profondo conoscitore del terri-torio e delle persone, ha partecipato fino all’ultimo alla vita politica e sociale e ha progettato e costruito la sua originale ed amatissima casa che negli ultimi anni abi-tava insieme alla moglie.Attore e attento testimone della vita po-litica degli anni ‘80 e ’90, anni che hanno segnato una costante crescita sia econo-mica che sociale della nostra Comunità, aveva intuito sin da allora, da vicesindaco, la necessità di uno sviluppo ambientale, economicamente sostenibile e social-mente includente,che valorizzasse il ter-ritorio. Geniale e in anticipo con i tempi, aveva capito l’importanza del naviglio in tempi non sospetti ed aveva effettuato per la regione Lombardia, in qualità di coordinatore e responsabile delle analisi economiche, un progetto di fattibilità sul "Recupero del territorio del Naviglio di Pa-derno", ancora oggi attualissimo.Tra le altre cose ha ideato e realizzato

una cartolina sul “trasporto postale su laghi, fiumi e navigli” per la manifesta-zione filatelica di Cornate d’Adda del 1983. Cesare, grazie per quanto fatto e per l’esempio e gli insegnamenti che

hai lasciato, nonché per il tempo che hai voluto dedicare alla comunità di Cornate. “Che il cielo stellato rimanga sempre so-pra di te e la morale dentro di te.” Requie-scat in pace.

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Alimentazione

Il 9 maggio 2015 è stata una data importante per una nota azienda agricola di

Cornate d'Adda. Infatti in questa data presso il padiglione Coldiretti a EXPO è

stato presentato il progetto dal tema "Mais blu, amico del cuore", nato dalla

collaborazione dell'azienda agricola dei fratelli Frettoli di Cornate d'Adda e l'U-

niversità degli Studi di Milano. Questa collaborazione ha fatto rinascere il mais

blu, mais coltivato dagli antichi Incas. È detto appunto "amico del cuore" perchè

è un prodotto benefico soprattutto per l'apparato circolatorio, in quanto ricco di

potenti anti ossidanti naturali (le antocianine), che aiutano a prevenire malattie

cardiovascolari. Il primo raccolto di mais blu ha permesso la produzione di una

particolare farina non solo per polenta, ma anche per biscotti.

Come dice lo stesso Marco Frettoli sul comunicato stampa de "Il Cittadino" l'o-

biettivo è di continuare la sperimentazione su questo tipo di mais ed aumentare

la produzione, ampliando la superficie coltivata.

Sosteniamo le aziende di Cornate d'Adda!

Beatrice cogliati

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il mais blu di cornate d'adda all’

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Sport

1965 – 2015i nostri primi 50 anni

cinquant’anni fa nel bar dell’oratorio di Cornate d’Adda nasceva l’U.S.D. CORNATESE, grazie all’iniziativa

del compianto Don Alberto Villa e di co-lui che è da considerarsi il vero e proprio fondatore: Franco Brivio.Proprio in questi giorni la Cornatese ha festeggiato i sui 50 anni con una serie di manifestazioni tenutesi al Centro Sporti-vo Comunale dal 28 aprile al 2 giugno. La sera del 1° giugno è stata dedicata com-pletamente alla celebrazione di questo evento. Sono stati invitati tutti i giocatori che in questi anni hanno vestito la ma-glia gialloverde, con ovvia partita “vecchie

glorie”, e consegnato una targa ricordo a tutti i dodici presidenti che in questi cin-quant’anni si sono alternati alla guida del-la società. Durante la serata Don Matteo ha celebrato la S. Messa a suffragio di tutti coloro che purtroppo ci hanno lasciato. In questo periodo sono stati organizzati una serie di tornei, per tutte le categorie, dai Piccoli Amici (2009) fino alla Juniores. In totale sono state disputate ben 174 par-tite che hanno visto scendere in campo 952 giocatori. Il clou è stato martedì 2 giugno: sul campo, diviso in quattro cam-petti, si sono avvicendate, in 72 partite, ben 170 piccoli calciatori nati nel 2007 di

16 squadre diverse. Durante la calda gior-nata abbiamo avuto la visita dei pompieri di Vimercate che con la loro autobotte hanno rinfrescato tutti i partecipanti. Tut-te le foto saranno presto disponibili sul sito www.cornatese.it e sulla pagina Fa-cebook di U.S.D. CORNATESE.Un grazie di cuore va al Gruppo Alpini di Cornate d’Adda, guidato dal capogruppo Franco Gelmi, che per tutta la durata della manifestazione ha assicurato un perfetto servizio cucina, allietandoci a volte con dei bellissimi canti.

Unione Sportiva cornatese

Società affiliata Atalanta

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Sport

ultratrailer: definizione per lo più sco-nosciuta che identifica chi come me fa dei km a piedi in “natura”. Perso-

nalmente se dovessi invece autodefinirmi, mi sento un viaggiatore e sognatore, che trae forza dalla madre Terra che sento scor-rere sotto i miei piedi. Fango, rocce, erba, acqua ogni elemento rende tutto unico. Ogni sentiero percorso ha la sua storia, lo stesso sentiero in periodi diversi mi dona pace, serenità e consapevolezza della for-tuna che ho nel poter correre in “libertà”. Uno zaino in spalla, con all’interno un an-tivento, il cellulare per le emergenze, una borraccia e degli snack è il minimo indi-spensabile per quando si decide di stare in giro delle ore. Sì perché io non misuro i km nelle mie uscite, ma le ore che sto in giro. Questo per me è fondamentale, nessun garmin a scandire il tempo. Solo ascoltar-mi, capire se quel giorno sono in forma e posso osare o se è un giorno no e rientrare.

La macchina fotografica poi è spesso mia fedele compagna, il mio viaggiare è turi-smo, la testa bassa tipica di chi pensa solo ad allenarsi non mi appartiene. La natura coi suoi colori, le vette coi loro panorami, la fauna che ti guarda diffidente, tutte si-tuazioni che prima vengono impresse nella mia mente e poi da uno scatto. Alcune foto sono senza significato, ma se le ho scattate in quel momento io ho colto un qualcosa che purtroppo la tecnologia non sempre può carpire. E poi quando si è stanchi , ral-lentare ancor di più e vedere che poi non è così male camminare. Alla fine è passione per la montagna, correre o camminare è una condizione fisica, che va assecondata in base al proprio volere. A me piace andarci libero di camminare o correre, anche se in vero cerco sempre di arrivare al mio mas-simo sforzo perché poi nella bella stagione mi piace fare le gare , e qui seppur io non mi sento un agonista nato, il pettorale mi

porta ad osare. Non sempre sia ben inteso, alcune gare sono fatte per il puro piacere di stare in compagnia o vedere posti nuovi. Sì, compagnia! Alla fine il mondo del trail è fat-to di persone come me, e negli anni ne ho conosciute davvero tante, e molte di queste sono diventate anche degli ottimi amici con cui condividere allenamenti, gare, pre gare e soprattutto terzi tempi (il dopo gara). Non esistono differenze tra campioni e/o corri-dori della domenica, ognuno ha il suo ritmo, la forza dei primi è pari alla determinazione degli ultimi. Essere tutti allo stesso tavolo a mangiare un piatto di pasta nel post gara è azzerare quelle differenze che solo i numeri vogliono esprimere. Questo è il mio essere ultratrailer, e chi mi chiede “ ma chi te lo fa fare?” …non ha che da leggere queste righe e se ancora non ha capito: mettiti un paio di scarpe e prova a correre in un bosco, capirai che non si smette mai di imparare.

roberto Beretta

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rOBertO Beretta: ultratrailer

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Storia

i 15 martiri

la piazza principale del nostro paese è dedicata ai “15 martiri” ma alcuni di noi non ne conoscono il motivo. In

data 23 aprile, due giorni prima del settan-tesimo anniversario della Liberazione dal Nazifascismo, nella sala Jannacci-Gaber in Villa Sandroni, si è tenuto un incontro sull’argomento. La serata “15 martiri: Per-ché? Storia e memoria della Piazza di Cor-nate” ha avuto come relatore il dott. Sergio Fogagnolo, figlio di Umberto Fogagnolo,

uno dei quindici martiri di Piazzale Loreto, che ci ha mostrato il film-documentario “Partiti per Bergamo”. La mattina del 10 agosto 1944 vennero prelevati dal carcere di San Vittore quindici partigiani: gian antonio Bravin (Com-merciante), giulio casiraghi (Tecnico della Ercole Marelli), renzo del riccio (Operaio meccanico), andrea esposi-to (Operaio), domenico Fiorani (Perito industriale), umberto Fogagnolo (In-

gegnere della Ercole Marelli), tullio ga-limberti (Impiegato), Vittorio gasparini (Dottore in Economia e Commercio e Ca-pitano degli Alpini), emidio mastrodome-nico (Agente della Polizia di Stato), ange-lo Poletti (Operaio della Isotta Fraschini), salvatore Principato (Docente di scuola elementare), andrea ragni (Partigiano della formazione Garibaldi), eraldo son-cini (Operaio della Pirelli Bicocca), libero temolo (Operaio della Pirelli Bicocca), Vi-

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tale Vertemati (Meccanico). Con la scusa di un trasferimento a Berga-mo, essi vennero invece portati in Piaz-zale loreto, dove furono fucilati da un plotone composto da alcuni militi della legione “ettore muti” della Repubblica Sociale Italiana per ordine del comando nazista guidato dal capitano t. saevec-ke, in seguito chiamato “il boia di Piaz-zale loreto”.In un comunicato delle SS, si afferma che la strage fu attuata come risposta ad un attentato contro un camion tedesco par-cheggiato in viale Abruzzi a Milano che provocò il ferimento dell’autista e la morte di sei civili. La strage dei quindici partigiani è stata identificata come un atto di puro terrorismo, che aveva uno scopo pretta-mente intimidatorio, ovvero quello di fer-mare i sentimenti di Resistenza che sta-vano nascendo e portare la popolazione a collaborare e garantire ai nazisti la mas-sima libertà. La fucilazione avvenne alle 6 del mattino. I corpi dei quindici martiri par-tigiani, definiti “mucchio d’immondizia” dai militi fascisti, furono esposti sotto al sole cocente di agosto e fu impedito ai familiari di rendere loro omaggio.

Il documentario, reperibile anche nella no-stra Biblioteca comunale, ha dato voce ai testimoni della strage, ai familiari delle vitti-me. Ha parlato degli ultimi istanti della loro vita, della loro storia, delle loro battaglie. Ha fatto in modo che noi potessimo ricor-dare anche il loro sacrificio per una nazio-ne libera dal nazifascismo, dall’oppressio-ne e dalla tirannia. Ed è proprio per questo

motivo che noi dovremmo essere fieri del nome che porta la nostra piazza. Questo nome ci ricorda che dovremmo ogni gior-no difendere quella libertà conquistata con il sangue e il sacrificio di migliaia di uomini e che ha portato alla nascita della nostra Costituzione e della Repubblica Italiana.

Marta Scotti

Storia

Colnago, via De Amicis, 1348/4501735 - 348/4501745

Servizio continuo festivo notturno

Vi accompagneremo nel momento più difficile con delicatezza e serietà

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Prima pagina

l’Adda è storicamente un luogo di sperimentazione a cavallo tra na-tura e tecnica: ben prima della ri-

voluzione industriale, che ha stravolto l’idea stessa del nostro fiume, Leonardo da Vinci ha qui immaginato per la prima volta alcune delle sue creazioni artisti-che e tecnologiche più geniali. Il nuovo sguardo “ambientalista” che oggi abbiamo conquistato nei confronti dell’ambiente naturale, così diverso da quello dei nostri padri, ci conduce spesso a considerare la natura come un oggetto immutabile (che è di fatto una contraddizione in termini). Sorprendere, modificare, sovvertire la na-tura sembra invece essere il provocato-rio tema comune dell’opera collettiva di Koinè “le cHiuse”, che svolge, attraver-so 12 interventi “site-specific”, un percorso tra i luoghi più suggestivi del Naviglio tra Paderno e Cornate.

Cultura

sentieri d'acqua, percorsi sui quali la storia ha appoggiato secoli di lavoro umano, dove ha depositato passioni, cure, commerci, traffici, conoscenze…

da maggio a ottobre l’evento d’arte contemporanea del Gruppo Koinè

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Scuola

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Cultura

Siano magiche apparizioni o ritrovamenti “archeologici”, inattese geometrie lumi-nose o inediti fuori - scala, tutte le opere sembrano avere un unico obiettivo: la ri-costruzione di tracce, naturali o artificia-li, umane o animali, per ricostruire una memoria del luogo (anche immaginaria) e nel contempo ri-costruire la memoria

dello spettatore. “Oggetti trovati”, come scriveva André Breton, che ci costringono ad un viaggio nella memoria (la nostra e quella dei luoghi) ma anche nella fantasia.

Un intervento inedito e di grande forza espressiva, sospeso tra surrealismo e me-tafisica, che si affianca con bellezza im-

prevista alla passione di chi ogni giorno s’impegna per il recupero e la valorizza-zione di questo territorio ancora spesso troppo poco conosciuto...la Pro Loco di Cornate d’Adda!

vittorio Alberganti

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Prima paginaPro Loco

Nello scorrere gli “eventi” che abbiamo re-alizzato in questi anni nasce la convinzio-ne di aver lavorato su piani diversi ma tutti convergenti “a favore del luogo”. Già nel maggio 2005 a cura di Fedele Molteni vie-ne pubblicata la copia anastatica dell’opera del Meani “ Cenni storico – statistici sul Co-mune di Cornate, 1877” preziosa opera del Segretario Comunale di allora. Cruccio di Fedele era il non aver trovato una fotogra-fia dell’autore: con altri preziosi documenti l’abbiamo rintracciata noi e da quest’anno eccola sulla tomba di Meani nel cimitero cittadino, da noi restaurata per l’occasio-ne. Fedele nel 2007 pubblica “Il mistero dei mort de San Cerech e di Campo San Mau-rizio” e nel 2012 la sua opera omnia “L’in-treccio...tra la storia di Cornate d’Adda e la storia italiana”: un’ideale complemento dell’opera del Meani!

La nostra Pro Loco ha sviluppato nel tem-po una attività di accoglienza e divulga-zione accompagnando migliaia di persone sui siti che la natura e la storia hanno ge-nerosamente donato al territorio: l’Adda, il Naviglio e gli impianti idroelettrici costruiti tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 dalla Edison. Per divulgare occorre studiare e ap-profondire gli argomenti in questione. Nel tempo questo continuo esercizio ha con-sentiti di raccogliere una massa di materiale costruito “in casa” addirittura a volte più at-tendibile di quello ufficiale: il Naviglio non è di Leonardo ma ha una storia complessa che abbiamo ricostruito e riassunto in una mostra dedicata e con la riscoperta di una nota di Luca Beltrami, del 1903, sugli studi di Leonardo per “rendere navigabile l’Adda”. La Centrale Bertini del 1898 non è stata la prima in Europa e seconda al mondo dopo quella del Niagara, altre l’hanno preceduta anche in Italia, bensì prima al mondo per tecnologia e turbine simili alle sue furono poi impiegate sul Niagara! Cornate è un paese elettrico: oltre alle Cen-

notizie sui campi elettromagnetici, questio-ne parecchio dibattuta.

Ogni anno l’appuntamento con il “Mercati-no di Natale” è stata l’occasione per offrire

trali, è ben visibile l’intenso reticolo di linee elettriche che l’attraversa. Non più filari di viti ma inquietanti fili! Abbiamo messo a disposizione dei cittadini una corposa di-spensa sull’argomento non dimenticando

Notizie dalla Pro Loco(seguedalla copertina)

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Pro Loco

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rosanna Pirola Presidente

ai cittadini due nostri prodotti: cibi nostrani tradizionali e mostre tematiche particolar-mente apprezzate perché incentrate sul pa-ese, le sue tradizioni e le sue persone.Con l’operazione “dervem i casetunn” il ma-teriale fotografico raccolto ci ha permesso di realizzare mostre sui coscritti, i matrimo-ni, la vita quotidiana…fatica premiata nel vedere la commozione scorrere sul viso di molti cornatesi nel rivedersi e rivedere per-sone magari dimenticate!

Altri appuntamenti ormai consolidati “L’ape-ritivo in musica” alla Esterle, Ville Aperte in Brianza, 6inBrianza, Camminmangiando…Quest’anno stiamo pensando ad un even-to particolare che sottolinei il traguardo “decennale” quale ringraziamento ai molti Soci, all’Amministrazione Comunale ed ai Cittadini tutti per la vicinanza smpre dimo-strataci.

Tra le tante attività svolte, quella della ge-

stione dello Stallazzo è quella che ci ha particolarmente impegnati in quanto dà certamente una forte visibilità “culturale” ma richiede anche un notevole sforzo or-ganizzativo per la maggior parte sostenuto dai nostri volontari.Per ultimo, è da rimarcare l’aver operato un ideale raccordo temporale con l’indicazio-ne iniziale del nostro Fedele: studiare, ri-cercare e diffondere le notizie del “luogo”.Con il Corso “La Pro Loco sale in cattedra!”

dello scorso marzo/aprile, tutto il materiale divulgativo raccolto nel tempo è stato or-ganizzato su dispense dedicate ed è stata una gradevole sorpresa la partecipazione di molti giovani interessati e ora pronti ad af-fiancare gli accompagnatori storici. Come è stato di soddisfazione l’esserci trovati pronti

a rivestire di contenuti operativi la voca-zione turistica del nostro paese perseguita dall’Amministrazione Comunale.

Dieci anni densi di lavoro e soddisfazioni dunque, dieci anni iniziati con Fedele Mol-teni, proseguiti con forza dal secondo Pre-

sidente Virgilio Airoldi e ora in corso con il mio secondo mandato: con la convinzione di aver ben operato “a favore dei nostri luo-ghi” e con l’impegno e l’augurio per una Pro Loco viva e al passo con i tempi, a tutti un saluto.

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I Gruppi Consiliari

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POSSIAMO ANcOrA PArLAre DIDeMOcrAzIA?

L’ALtrA FAccIA DeLLA MeDAGLIA

Nel Consiglio Comunale del 2 aprile è stato approvato il piano edilizio che autorizza un ulteriore ampliamento del centro commerciale Il Globo. Anziché un edificio su tre piani, come previsto dal progetto originario, verrà realizzato un complesso su due livelli con parcheggi sulla copertura, simile a quelli esistenti. L’espansione interesserà una superficie di 106.000 mq e avverrà nell’area a fianco del Decathlon ora occupata da parcheggi, a chiusura del rettangolo commerciale già completato su tre lati.Vivere Insieme si è opposto a tale provvedimento: siamo contrari all’idea di espandere ancora Il Globo, che occupa già un’area molto vasta. L’ennesimo ingrandimento renderà sempre più acuti i problemi causati da tale struttura, troppo spesso nascosti dagli apparenti vantaggi in termini di comodità e offerta per i cittadini: l’attrazione della grande distribuzione metterà ancora più in difficoltà il commercio locale e porterà nel nostro territorio un notevole flusso di automobili dirette verso Il Globo. Non vogliamo neppure immaginare come sarebbe la situazione se venisse realizzata la Pedemontana, con un casello nei pressi di cornate d’Adda! Per questo motivo abbiamo chiesto che venga al più presto realizzata la tangenziale di Cornate, per deviare il traffico verso ovest, alle spalle del centro sportivo comunale.Durante la discussione in Consiglio Comunale, il Sindaco ha ricordato che il progetto di espansione risale al 2008, volendo con ciò sottolineare che i meriti (o le colpe) di tale scelta non sono da attribuire all’attuale Giunta, impossibilitata a fare altrimenti. Ricordiamo però che l’accordo del 2008 prevedeva l’impegno de Il Globo a realizzare da subito la già citata tangenziale, al cui finanziamento avrebbe contribuito con oltre un milione di euro. Nel 2014 sono state inaugurate la nuova via Volta, la nuova via de Amicis, la nuova piazza di Porto, opere per le elezioni, in gran parte finanziate con oneri di urbanizzazione versati da Il Globo. Nessuna traccia però della tangenziale, opera utile per i cittadini. Perché su questo punto l’accordo non è stato rispettato?

Tra marzo e aprile Vivere Insieme ha raccolto 300 firme contro la proposta di espansione avanzata da Italcementi di Calusco d’Adda, con la quale chiede di quadruplicare la quantità di combustibile, inserendo nei forni anche varie tipologie di rifiuti (plastiche, pneumatici, fanghi). Le intenzioni dell’azienda sono note dal 15 ottobre 2014, ma chi ci governa ha ritenuto di non comunicarle alla cittadinanza, almeno fino alla nostra mobilitazione: qui nessuno legge l’Eco di Bergamo, ma l’aria la respiriamo tutti! Ora i nostri amministratori hanno deciso di partecipare alle riunioni, in corso da tempo, tra i comuni della zona interessati ad affrontare insieme il problema (meglio tardi che mai!); speriamo abbiano successo.

Le recenti elezioni, che hanno interessato 22 milioni d’italiani, hanno certificato l’ormai scarso interesse, ma dovremmo dire disaffezione, che i cittadini hanno per la politica.Solo un italiano su due si è recato alle urne.Certo, l’aver posto il turno elettorale durante “un ponte” non poteva portare ad un risultato differente. Tuttavia non possiamo certo pensare che la data sia stata scelta a caso, visto che è notorio come l’elettore di centro-destra sia quello più propenso a scegliere il mare piuttosto che la cabina elettorale.

Ci troviamo, così, in una situazione in cui una parte importante delle regioni italiane e dei comuni saranno gestite da soggetti che rappresentano solo una minima parte dell’elettorato.Ma, ovviamente, qualcuno vuole che le cose vadano in questo modo e ci riesce con il consenso dei propri elettori.

Elettori (di sinistra) che mentre per anni hanno urlato che si stavano facendo leggi ad personam oggi se ne stanno zitti zitti, anche quando è palese che vengano applicate leggi contra personam. Basti pensare alla legge Severino che è stata applicata solo nei confronti di Silvio Berlusconi, facendolo decadere da Senatore, mentre in Campania abbiamo sia il presidente della Regione (De Luca) che il Sindaco del capoluogo (de Magistris) che, pur avendo subito una condanna penale (per altro, riferita proprio alla loro attività politiche) hanno tranquillamente potuto partecipare alle competizioni elettorali e governare i loro territori.

Tutto questo accade in un paese (l’Italia, ovviamente) che con la sinistra al potere ha fatto scendere ulteriormente il P.I.L., ha aumentato a dismisura le tasse, ed ha ampliato anche la disoccupazione, senza dare alcuna prospettiva di crescita per le aziende.

Non siamo noi a dirlo, ma i dati pubblicati periodicamente dall’ISTAT.Sennonché, il pifferaio magico di Firenze, così come è stato bravo a farsi nominare Presidente del Consiglio senza essere stato eletto, è molto bravo ad usare i mezzi d’informazione e a creare l’illusione che tutto vada per il meglio. E purtroppo, molti ci credono.E’ questa la “loro” democrazia.

Posizioni e iniziative del gruppo Vivere Insieme:

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ScuolaI Gruppi Consiliari

il cOmuNe iNFOrma:

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eLezIONI AMMINIStrAtIve e FLAt tAXcOSA DIce LA LeGACarissimi Cittadini, si sono appena concluse le elezioni Amministrative 2015, elezioni che vedevano al voto 7 Regioni ed una serie di comuni (venti capoluoghi di provincia).Come volevasi dimostrare, con l’arrivo dei risultati finali, tutti proclamano la loro bravura ed il loro successo, andando a ripescare i voti ottenuti, in passate elezioni più convenienti numericamente, confrontandoli poi con queste ultime. Così fa il NCD, con Alfano, che dice di avere preso più voti rispetto alle politiche (per forza non esistevano ed erano nel PDL), così fa M5S che si vanta di avere aumentato i propri voti, rispetto alle amministrative del 2010, e così via via in un coro di vanterie, tutti vincitori.

E la Lega? Beh, è inutile vantarsi andando indietro a cercare i dati più vantaggiosi, noi riteniamo che si debba sempre fare il confronto con le elezioni più vicine, dove l’elettorato ha espresso il proprio parere ed è più reale. Ebbene, prendiamo i dati delle Europee. Signori, l’unico movimento che ha davvero vinto e triplicato i suoi voti è LA LEGA!! Gli altri solo tanti paroloni, perché hanno perso tutti! La Lega è il primo partito del Centrodestra guadagnando quasi un milione di voti sia al Nord, sia al Centro, sia al Sud! La gente ha premiato il nostro

parlare dritti al cuore ed alla testa delle persone. Dove governiamo facciamo i fatti, non parole! Noi facciamo proposte reali, in favore degli Italiani. Le vere riforme da fare sono quelle economiche e non le baggianate della legge elettorale o quella finta sul lavoro. Se non riparte l’economia non serve a niente la legge sul lavoro. Come fare tutto questo?Semplice, RIDURRE LE TASSE CHE GRAVANO SUI CITTADINI E SULLE AZIENDE! TAGLIARE LE SPESE! Noi proponiamo una tariffa unica per tutti al 15%, la FLAT TAX. Ci accusano di dire stupidate, ma più aumentano le tasse e più aumenta l’evasione fiscale, ora a 415 Miliardi di Euro, e meno soldi ci sono per spingere i consumi e quindi la domanda interna. Tagliare le spese vuol dire, ad esempio, far si che nella sanità, un posto letto costi in egual modo a Venezia, a Milano, a Roma, a Palermo,ecc. Sapete che pulire gli ospedali a Palermo costa il doppio rispetto a Milano! Perché? In quali tasche finiscono quei soldi? Se solo si applicassero i costi uguali, in tutte le Regioni, si risparmierebbero 20 miliardi di Euro. Ci sarebbero i soldi per restituire il maltolto a tutti i pensionati. Queste non sono vanterie sull’avere guadagnato alle elezioni uno 0,01% in più o cose simili. Noi diciamo grazie ai milioni di elettori che hanno premiato la Lega, grazie per aiutarci a cambiare questo nostro povero Paese.

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