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18/06/2018
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L’IMPOSTAZIONE DELL’ATTIVITÀ DEL REVISORE SULLA BASE DI UN
CASO OPERATIVO
IL PUNTO SUGLI AGGIORNAMENTI
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PRINCIPALI DOCUMENTI EMESSI
Il punto sugli aggiornamenti
• Decreto del Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, del 19 gennaio 2016, n. 63
Esame idoneità professionale
• Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze dell’8 gennaio 2013 , n. 16 Gestione sezione inattivi
• Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 28 dicembre 2012, n. 261 Revoca dimissioni revisore
• Decreto del Ministero dell'economia e delle finanze del 25 giugno 2012, n. 146 • Bozza linee guida tirocinio novembre 17
Tirocinio
• Decreto del Ministero dell'economia e delle finanze del 20 giugno 2012, n. 144 Iscrizione cancellazione
• Determina del Ragioniere Generale dello Stato dell'11 ottobre 2017 • Determina del Ragioniere Generale dello Stato del 07 marzo 2017
Formazione continua
• Determina del Ragioniere Generale dello Stato del 12 gennaio 2018 • Determina del Ragioniere Generale dello Stato del 31 luglio 2017 • Determina del Ragioniere Generale dello Stato del 15 giugno 2017 • Determina del Ragioniere Generale dello Stato del 23 dicembre 2014
ISA Italia
PRINCIPALI PUNTI DA DEFINIRE • Modalità calcolo contributi a regime che devono finanziare attività di vigilanza e
controllo qualità Contributi annuali
• MEF con CONSOB deve definire con decreto i criteri di accreditamento dei corsi di formazione per i soggetti incaricati dei controlli della qualità, nonché i programmi e il contenuto minimo di tali corsi (Art 5 bis)
• MEF provvede (Art 21 bis ): • approvazione e l'eventuale modifica dei metodi e dei programmi di controllo; • approvazione o la designazione dei soggetti incaricati del controllo della qualità; • emanazione di raccomandazioni e di istruzioni in qualsiasi forma destinate
all'ente al quale sono stati delegati i compiti • relazione annuale esisti controlli entro 30 aprile anno successivo
Qualità
• Modalità operative applicazioni sanzioni Applicazione sanzioni
• Indipendenza e obbiettività • Riservatezza e segreto professionale • Deontologia e scetticismo professionale
Norme deontologiche
Il punto sugli aggiornamenti
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I CONTRIBUTI DEL CNDCEC – GRUPPO SFIDA QUALITÀ
TRE CONTRIBUTI
MANUALE DELLE PROCEDURE DI
CONTROLLO DELLA QUALITÀ
PER IL SINDACO-REVISORE
FACSIMILI CARTE DI LAVORO
APPROCCIO METODOLOGICO ALLA
REVISIONE LEGALE AFFIDATA
AL COLLEGIO SINDACALE NELLE IMPRESE DI
MINORI DIMENSIONI
Il punto sugli aggiornamenti
LE VERIFICHE PERIODICHE DEL REVISORE
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PRESCRIZIONI D.LGS. 39/10
ARTICOLO 14
OBBLIGO NEL CORSO DELL’ESERCIZIO:
1. REGOLARE TENUTA CONTABILITÀ
2. CORRETTA RILEVAZIONE FATTI DI GESTIONE
Il revisore legale…. : .. b) verificano nel corso dell’esercizio la regolare tenuta della contabilità sociale e la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili.
Le verifiche periodiche
SA ITALIA 250B (principio di revisione Italia)
INTRODUZIONE PUNTO 7
DURANTE L’ESERCIZIO
OBBLIGO NELLE VERIFICHE PERIODICHE:
• SOLO REGOLARE TENUTA CONTABILITÀ
OBBLIGO NEL PROCESSO DI REVISIONE:
• CORRETTA RILEVAZIONE FATTI DI GESTIONE
«Il revisore ha la RESPONSABILITÀ DI VERIFICARE la CORRETTA RILEVAZIONE DEI FATTI DI GESTIONE attraverso lo SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ DI REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO e la REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE attraverso lo SVOLGIMENTO DELLE PROCEDURE PREVISTE NEL PRESENTE PRINCIPIO.»
Le verifiche periodiche
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SA ITALIA 250B (principio di revisione Italia)
REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ
Si intende: «Il rispetto delle disposizioni normative in materia civilistica e fiscale con riferimento a modalità e tempi di rilevazione delle scritture contabili, di redazione, vidimazione e conservazione dei libri contabili e dei libri sociali obbligatori, nonché di rilevazione dell’esecuzione degli adempimenti fiscali e previdenziali»
Le verifiche periodiche
Tale fattispecie non è codificata da principi di revisione internazionale e
quindi viene posta in essere svolgendo le procedure previste dal
principio di revisione SA Italia n. 250B
SA ITALIA 250B (principio di revisione Italia)
corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili
Si deve intendere che: «Il fatto di gestione sia rilevato nelle scritture contabili in conformità al quadro normativo sull’informazione finanziaria applicabile»
Le verifiche periodiche
Mediante l’attività di revisione contabile del bilancio nel rispetto dei
principi di revisione internazionale
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VERIFICHE PERIODICHE
NON È PIÙ PREVISTA CADENZA TRIMESTRALE
MA: Il revisore deve: • pianificare la frequenza delle verifiche periodiche in funzione della
DIMENSIONE E COMPLESSITÀ dell’impresa. (regola 12) • DOCUMENTARE la frequenza pianificata delle stesse (regola 17)
Le verifiche periodiche
VERIFICHE PERIODICHE
NON È PIÙ PREVISTA CADENZA TRIMESTRALE
E quindi la verifica del revisore riguarderà (ad esempio):
- settore in cui opera l’impresa;
- complessità della struttura organizzativa dell’impresa;
- tipologia e numerosità delle operazioni da esaminare;
- conoscenza pregressa del revisore delle caratteristiche dell’impresa;
- riscontro, in precedenti verifiche periodiche, di carenze nella tenuta della
contabilità sociale o di errori nelle scritture contabili;
- ogni ulteriore elemento inerente la dimensione e l’operatività dell’impresa.
Le verifiche periodiche
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VERIFICHE PERIODICHE
DECORRENZA
1° incarico: prima verifica periodica «con riferimento ad un periodo
che ha inizio dalla data di conferimento dell’incarico» (Principio di
revisione SA Italia n. 250B, par. 13);
Ultimo periodo di incarico: ultima verifica periodica «fino ad una
data prossima a quella dell’assemblea convocata per l’approvazione
del bilancio relativo all’ultimo esercizio dell’incarico» » (Principio di
revisione SA Italia n. 250B, par. A3) e quindi all’assemblea che nominerà
un nuovo revisore o confermerà l’incarico al revisore uscente
Le verifiche periodiche
PRASSI PREVIGENTE
• Ottenimento di informazioni circa eventuali cambiamenti nel sistema di controllo interno, per quanto riguarda il sistema contabile-amministrativo, intervenuti nel periodo.
• Acquisizione di informazioni relative alle (ovvero significativi cambiamenti nelle) modalità seguite dalla società per: • accertare TUTTI I libri obbligatori da tenere; • introdurre nuovi libri obbligatori richiesti; • assicurare l’osservanza degli adempimenti, con particolare riferimento
alle norme fiscali e previdenziali; • accertare la tempestività e la regolarità delle vidimazione di legge.
• Esame dei libri contabili obbligatori (ad es.: libro giornale, inventari, ecc.) per accertare la loro corretta vidimazione e/o bollatura (ove applicabile) nonché la tempestività dell’aggiornamento secondo quanto stabilito dalle norme in materia.
ASSIREVI 160
Le verifiche periodiche
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PRASSI PREVIGENTE
• Esame campionario dell’esistenza dei documenti formali relativi agli adempimenti tributari e previdenziali e dei documenti comprovanti i pagamenti dei relativi oneri.
• Svolgimento dei sondaggi di conformità campionari ritenuti adeguati nella fattispecie per accertare che le operazioni di gestione siano rilevate nelle scritture contabili in conformità alle procedure previste dal sistema contabile - amministrativo e dal connesso sistema dei controlli interni.
• Svolgimento di sondaggi, con l’utilizzo del metodo del campione, per accertare che le operazioni relative agli adempimenti tributari e previdenziali siano rilevate nelle scritture contabili in conformità alle previsioni di legge in merito alla loro tempestiva ed appropriata rilevazione nei libri e nei documenti formali.
ASSIREVI 160
Le verifiche periodiche
PRASSI PREVIGENTE
• Esame della sistemazione dei fatti riscontrati in occasione degli accertamenti svolti nel corso della verifica precedente.
• Accertamento dell’esistenza e tempestività di preparazione delle riconciliazioni bancarie predisposte a data intermedia ed esame campionario delle poste in riconciliazione per alcuni conti bancari.
• Effettuazione della conta di cassa e/o titoli a data intermedia. • Lettura dei verbali dell’assemblea degli azionisti, delle riunioni del consiglio di
amministrazione, del comitato esecutivo, del collegio sindacale e dei revisori interni, tenutisi nel periodo intercorso dall’ultima verifica. Lettura delle comunicazioni pervenute dalle Autorità di Vigilanza.
• Analisi comparativa sulla base della situazione contabile a data intermedia al fine di individuare i principali scostamenti rispetto alla situazione contabile intermedia precedente, alla situazione periodica relativa al corrispondente periodo dell’esercizio precedente ed al budget.
ASSIREVI 160
Le verifiche periodiche
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PRASSI PREVIGENTE
• Colloqui con la direzione della società, utilizzando anche gli scostamenti di cui al punto precedente, con lo scopo di ottenere informazioni su eventuali operazioni ed eventi significativi che si sono verificati nel periodo. Ottenimento di riscontri documentali per le operazioni ritenute particolarmente significative.
ASSIREVI 160
• Verifiche campionarie o 100% (libri) • Esame riconciliazioni bancarie e conta di cassa • Sondaggi di conformità sulle procedure • Lettura verbali • Esame situazione contabile periodica • Colloqui amministratori e ottenimento documenti per operazioni significative
PUNTI ATTENZIONE
Le verifiche periodiche
REGOLE ATTUALI
Acquisire informazioni ovvero aggiornare le informazioni già acquisite in merito alle procedure adottate dall’impresa al fine di: a) individuare i libri obbligatori da tenere ed introdurre nuovi libri obbligatori
richiesti dalla normativa civilistica, fiscale, previdenziale e da eventuali leggi speciali, rilevanti per le finalità di una regolare tenuta della contabilità;
b) assicurare la tempestiva e regolare vidimazione e bollatura dei libri obbligatori, ove applicabile;
c) assicurare l’osservanza degli adempimenti fiscali e previdenziali, rilevanti per le finalità di una regolare tenuta della contabilità;
d) verificare, su base campionaria, l’esistenza dei libri obbligatori di cui alla lettera a) precedente, rilevanti per le finalità di una regolare tenuta della contabilità;
e) verificare, su base campionaria, la regolare tenuta ed il tempestivo aggiornamento dei libri di cui alla lettera a) precedente, rilevanti per le finalità di una regolare tenuta della contabilità;
SA 250B
Le verifiche periodiche
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REGOLE ATTUALI
f) verificare, su base campionaria, l’esecuzione degli adempimenti fiscali e previdenziali richiesti dalla normativa di riferimento, attraverso l’esame della documentazione pertinente e delle relative registrazioni;
g) verificare la sistemazione da parte della direzione di carenze nelle procedure adottate dall’impresa per la regolare tenuta della contabilità sociale e non conformità nell’esecuzione degli adempimenti richiesti dalla normativa di riferimento, se riscontrati in esito allo svolgimento della verifica periodica precedente;
h) verificare la sistemazione da parte della direzione di errori nelle scritture contabili laddove riscontrati in esito allo svolgimento della verifica periodica precedente.
SA 250B
• Verifiche sempre campionarie • Nessuna verifica corretta rilevazione fatti di gestione nella contabilità • Solo adempimenti civilistici e fiscali
PUNTI ATTENZIONE
Le verifiche periodiche
VERIFICHE FACOLTATIVE
QUATTRO GRANDI CATEGORIE
Verifiche di revisione
anticipate sul bilancio
Comprensione e test sistema
controllo interno
Colloqui amministratori
Esame situazioni periodiche
Le verifiche periodiche
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Analisi delle situazioni periodiche: Il revisore PUÒ DECIDERE di esaminare l'ultima situazione contabile/bilancio infrannuale disponibile della società sulla quale di solito effettua le seguenti analisi:
a) comparazione e determinazione dei principali scostamenti rispetto alla situazione periodica precedente, alla situazione periodica relativa al corrispondente periodo del precedente esercizio e al budget;
b) eventuale calcolo degli indici di bilancio ritenuti utili.
VERIFICHE FACOLTATIVE – SITUAZIONI PERIODICHE
Le verifiche periodiche
Esempi di indicatori segnaletici (procedure analitiche) • scostamenti tra fatturato di periodo e fatturato del corrispondente
periodo precedente; • incremento percentuale di alcuni costi della produzione
(utilizzando come base il valore del fatturato) rispetto ai costi del corrispondente periodo precedente (acquisti, costo del personale);
• variazioni anomale di voci di stato patrimoniale rispetto a quelle dl conto economico;
• giacenza media crediti verso clienti - giacenza media debiti verso fornitori. Scostamento tra giacenza media crediti e debiti.
VERIFICHE FACOLTATIVE – SITUAZIONI PERIODICHE
Le verifiche periodiche
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Tali analisi possono fornire: • comparazione e gli elementi necessari ai fini dei colloqui
informativi con la Direzione • l'individuazione di eventuali voci anomale o a carattere
eccezionale da approfondire negli stessi colloqui. Nel caso in cui le informazioni raccolte indichino uno stato di grave squilibrio finanziario della società, il revisore deve procedere all'analisi della situazione finanziaria, utilizzando le diverse procedure di controllo a disposizione (principio 570) e informare il collegio sindacale dell’esito delle sue analisi.
VERIFICHE FACOLTATIVE – SITUAZIONI PERIODICHE
Le verifiche periodiche
ESEMPI DI INFORMAZIONI DA ACQUISIRE: operazioni di entità particolarmente significativa o caratterizzate
da particolare rischiosità; informazioni circa i motivi di significativi scostamenti nei saldi dei
conti; acquisizioni, cessioni, o liquidazioni di significative attività; modifiche nella struttura del capitale sociale; cambiamenti nei criteri di valutazione; abbandono di linee di prodotto già esistenti; andamento del portafoglio ordini o dei contratti da cui
scaturiscono ricavi per la società.
VERIFICHE FACOLTATIVE - COLLOQUI CON GLI AMMINISTRATORI
Le verifiche periodiche
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VERIFICHE DI REVISIONE ANTICIPATE SUL BILANCIO
TIPICAMENTE:
Invio di richieste di conferma a terzi
Pianificazione verifiche inventariali
Esame documentale anticipato di alcune voci
come schede di conto economico, movimenti
immobilizzazioni etc. (cd vouching)
Le verifiche periodiche
• Il principio di revisione SA Italia n. 250B prescrive che le carte di lavoro inerenti le verifiche periodiche siano tenute distinte da quelle relative alla revisione del bilancio. Il revisore deve documentare:
l’avvenuta pianificazione della frequenza delle verifiche periodiche;
le procedure che sono state svolte in ciascuna verifica periodica; i risultati di ciascuna verifica periodica, comprensivi delle
considerazioni e delle valutazioni fatte dal revisore, sia in riferimento ai possibili effetti sull’attività di revisione del bilancio che ai fini di eventuali comunicazioni ai responsabili delle attività di governance.
CARTE DI LAVORO
Le verifiche periodiche
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• Il revisore può documentare le procedure di revisione svolte in ciascuna verifica periodica utilizzando diversi strumenti, quali:
programmi di lavoro; note di commento alle diverse situazioni emerse nelle
verifiche; riepiloghi di aspetti significativi; checklist;
CARTE DI LAVORO
Le verifiche periodiche
memorandum contenente la descrizione: dei risultati della verifica periodica (evidenze probatorie acquisite); della sistemazione delle carenze o degli errori contabili inerenti la
tenuta della contabilità sociale o l’esecuzione degli adempimenti di legge, riscontrati nella precedente verifica periodica;
delle considerazioni e delle valutazioni effettuate sulle informazioni e sugli elementi probativi acquisiti, sia con riferimento ai possibili effetti sull’attività di revisione del bilancio che ai fini di eventuali comunicazioni ai responsabili delle attività di governance.
CARTE DI LAVORO
Le verifiche periodiche
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Il revisore deve avere un approccio professionale basato su un particolare atteggiamento dubitativo, detto “scetticismo professionale”.
L’articolo 9, commi da 2 a 4, D.Lgs. 39/2010 precetta che “Il revisore legale o la società di revisione legale che effettua la revisione legale dei conti esercita nel corso dell’intera revisione lo SCETTICISMO PROFESSIONALE, riconoscendo la possibilità che si verifichi un errore significativo attribuibile a fatti o comportamenti che sottintendono irregolarità, compresi frodi o errori. Il revisore legale o la società di revisione legale che effettua la revisione legale esercita lo scetticismo professionale in particolare durante la revisione delle stime fornite dalla direzione riguardanti:
scetticismo professionale
Lo scetticismo professionale
il fair value (valore equo), la riduzione di valore delle attività, gli accantonamenti, i flussi di cassa futuri e la capacità dell’impresa di continuare come
un’entità in funzionamento. Ai fini del presente articolo, per “scetticismo professionale” si
intende un atteggiamento caratterizzato da un approccio dubitativo, dal costante monitoraggio delle condizioni che potrebbero indicare una potenziale inesattezza dovuta a errore o frode, nonché da una valutazione critica della documentazione inerente alla revisione”.
scetticismo professionale
Lo scetticismo professionale
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La significatività è un concetto basilare e di estrema importanza nella revisione e viene trattata da un intero principio di revisione internazionale (ISA Italia n. 320).
La significatività è un concetto legato a quello di errore. Nello specifico (cfr. paragrafo 2 del principio di revisione ISA Italia n. 320), può comprendersi cosa si intenda per “significatività” considerando che “gli errori, incluse le omissioni, sono considerati significativi se ci si possa ragionevolmente attendere che essi, considerati singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio”.
significatività
Significatività
Si può distinguere la significatività degli errori: in sede di pianificazione del lavoro (trattasi della cosiddetta
“significatività preliminare”); durante tutto lo svolgimento della revisione (in particolare, nella
fase del reporting, prima dell’emissione della relazione di revisione
Il revisore deve calcolare più livelli di significatività e segnatamente
la significatività del bilancio nel suo complesso;
la significatività operativa;
la significatività specifica.
significatività
Significatività
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Sebbene per ognuno dei predetti livelli si perverrà ad un preciso valore numerico “apparentemente” fisso, in realtà esso dovrà sempre ritenersi come un riferimento NON vincolante, nel senso che secondo il proprio giudizio professionale il revisore potrà anche, a seconda i casi, discostarsi al di sotto oppure al di sopra di esso (ovviamente sempre fornendo una motivazione nelle proprie carte di lavoro).
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili afferma che “La significatività non consiste in un valore puntuale. Essa è costituita, piuttosto, dall’area indefinita tra ciò che molto probabilmente non è significativo e ciò che molto probabilmente è significativo, ... omissis ... ”
significatività
Significatività
• Indica il limite numerico OLTRE IL QUALE IL REVISORE VALUTERÀ GLI IMPATTI DI EVENTUALI ERRORI INDIVIDUATI sul proprio giudizio di revisione.
• Nella prassi comunemente accettata, per la sua quantificazione si ricorre all’applicazione di una percentuale ad un valore di riferimento scelto, utilizzando i seguenti parametri estratti dalla guida IFAC (International Federation of Accauntants):
significatività del bilancio nel suo complesso
Significatività preliminare
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significatività del bilancio nel suo complesso
Valori di
riferimento
% minima % massima
Ricavi 1% 3%
Risultato operativo 3% 7%
Totale attivo 1% 3%
Patrimonio netto 3% 5%
• La percentuale di significatività deve essere motivata. • Esempio: voce ricavi saldo = € 5.000.000,00 • % significatività: 1% = € 50.000,00 • Motivazione: Si ritiene che il fatturato espresso dalla voce A1) del conto
economico rappresenti la grandezza maggiormente descrittiva della dimensione e dell'operatività aziendale. I ricavi iscritti alla voce A1) del conto economico hanno un'incidenza preponderante sia nello stesso conto economico che rispetto al totale dell'attivo di bilancio. Inoltre, in base al proprio giudizio professionale, si ritiene opportuno utilizzare ai fini del calcolo la percentuale dell'1% (valore minimo dei parametri IFAC). L'importo così ottenuto rappresenterà il limite numerico oltre il quale si valuteranno gli impatti degli eventuali errori individuati sul giudizio di revisione.
significatività del bilancio nel suo complesso
Significatività preliminare
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In base alla comune prassi professionale, la SIGNIFICATIVITÀ OPERATIVA si determina applicando una percentuale ricompresa tra il 60% e l’85% del valore assunto dalla SIGNIFICATIVITÀ DEL BILANCIO NEL SUO COMPLESSO (anche in tal caso, il revisore può discostarsi dalla prassi).
Essa indica “il limite numerico sotto il quale, salvo vi siano specifici rischi da fronteggiare, i saldi o le transazioni o le asserzioni NON SONO ESAMINATI AI FINI DELLA REVISIONE”
significatività operativa
Significatività preliminare
Esempio: percentuale di riferimento scelta: 72,50% (interna alla fascia (60% - 85%) di € 50.000,00 = € 36.250,00
Motivazione: Ai fini della valutazione dei rischi di errori significativi e sulla scorta della nostra esperienza professionale e della conoscenza finora acquisita dell'azienda, si ritiene che la scelta della percentuale del 72,5% (valore medio usualmente utilizzato nella prassi professionale) fornisca un'adeguata sicurezza relativamente all'individuazione del limite numerico sotto il quale i saldi, le transazioni o le asserzioni non sono esaminati ai fini della revisione.
significatività
Significatività preliminare
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Alcune aree del bilancio potrebbero essere di particolare interesse per alcune categorie di utilizzatori.
In tali casi il revisore, sempre secondo il proprio giudizio professionale, può determinare, per ciascuna di tali aree, uno specifico livello di significatività (c.d. “significatività specifica”) inferiore a quella del bilancio nel suo complesso. In pratica, per ciascuna di tali aree sensibili, il revisore determinerà un livello di significatività specifica operativa.
significatività specifica
Significatività preliminare
In sede di pianificazione del lavoro di revisione, é opportuno, come indicato dal principio di revisione internazionale ISA Italia n. 450, definire anche gli errori chiaramente trascurabili, ovvero quantificare quell’importo “al di sotto del quale gli errori siano chiaramente trascurabili e non necessitino di essere cumulati in quanto il revisore si attende che l’insieme di tali importi chiaramente non avrà un effetto significativo sul bilancio”.
Detto principio, inoltre, specifica che «“chiaramente trascurabile” non è un’espressione equivalente a “non significativo”».
errori chiaramente trascurabili
Significatività preliminare
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Il revisore determina l’importo dell’errore chiaramente trascurabile in base al proprio giudizio professionale.
Nella prassi tale errore viene sovente quantificato applicando alla significatività operativa una percentuale ricompresa tra il 5% e il 15%. Pertanto, riprendendo i numeri degli esempi precedenti, l’importo degli errori chiaramente trascurabili (sia singolarmente che nel loro insieme), sarà così determinato:
% di riferimento scelta = 7,50% (fascia tra 5% e 15%) Errore trascurabile = 36.250,00 x 0,075 = € 2.719,00
significatività
Significatività preliminare
Motivazione: Sulla scorta della nostra esperienza professionale e della conoscenza dell'azienda finora acquisita, si ritiene che la scelta della percentuale del 7,5% (valore compreso tra il minimo e il medio di quelli usualmente utilizzati nella prassi professionale) consenta di determinare un livello abbastanza prudente di errore chiaramente trascurabile.
significatività
Significatività preliminare
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SIGNIFICATIVITÀ DEL BILANCIO NEL SUO COMPLESSO: Ricavi totali: € 5.000.000,00 % di riferimento scelta: 1%; 50.000.00. SIGNIFICATIVITÀ OPERATIVA Significatività del bilancio nel suo complesso: € 50.000,00 % di riferimento scelta: 72,50% (fascia tra 60% e 85%): € 36.250.00 ERRORI CHIARAMENTE TRASCURABILI: Significatività operativa: € 36.250,00 % di riferimento scelta: 7,50% (fascia tra 5% e 15%): € 2.719,00
significatività – sintesi dell’esempio
Significatività preliminare
La significatività dovrà essere stimata dal revisore in tutte le fasi della revisione.
Essa dovrà essere stimata:
nella fase della pianificazione al fine di:
- stabilire le aree del bilancio da revisionare;
- pianificare le procedure di revisione da svolgere;
nella fase della valutazione del rischio al fine di:
- individuare le procedure di revisione più appropriate per la valutazione dei rischi,
- valutare i risultati delle predette procedure;
significatività
Significatività nel corso della revisione
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nella fase di risposta al rischio al fine di:
- comprendere quali procedure di revisione svolgere e, soprattutto, la loro estensione;
nella fase del reporting al fine di:
- valutare l’effetto degli errori non corretti;
- formare il giudizio sul bilancio da esprimersi nella relazione di revisione.
La significatività preliminare rappresenta solamente un punto di partenza per il revisore in quanto si deve aggiornare le stime della significatività in ciascuna fase del processo di revisione.
significatività
Le verifiche periodiche
Il revisore deve procedere alla valutazione:
del “rischio intrinseco”;
del “rischio di controllo”;
del “rischio di errori significativi” (sia a livello di bilancio che di singola asserzione);
del “rischio di individuazione”.
La valutazione di tali rischi consentirà al revisore di stimare il “RISCHIO DI REVISIONE” connesso all’incarico (in quanto tale rischio sarà a sua volta valutato combinando le stime del “rischio di errori significativi” e del “rischio di individuazione”).
RISCHI
Le identificazione e valutazione del rischio
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Per RISCHIO INTRINSECO si intende la possibilità che una determinata classe di operazioni, un saldo contabile o un’informativa siano errati, a prescindere dall’esistenza o meno di procedure di controllo interno poste in essere dall’impresa stessa.
Il rischio intrinseco è articolato in due componenti quali: il rischio derivante dall’attività svolta (business risk); il rischio derivante da frodi (fraud risk).
Per «FRODI» devono intendersi solamente quelle rilevanti ai fini della revisione (cioè di quelle frodi che determinano errori significativi in bilancio) e quindi la falsa informativa finanziaria e l’appropriazione illecita di beni e attività d’impresa.
RISCHIO INTRINSECO
Le identificazione e valutazione del rischio
Per valutare il rischio intrinseco, il revisore deve:
comprendere bene l’impresa e il contesto in cui essa opera (attività svolta, assetto proprietario, tipologia di investimenti, finanziamenti e attività finanziarie, comprensione del settore di attività, ecc.);
indagare se vi siano o meno dei fattori di rischio di errori derivanti da falsa informativa finanziaria e appropriazioni illecite.
Nella prassi la valutazione di tale rischio si esprime attraverso un giudizio di rischio “ALTO” o “BASSO” (vedi CNDCEC documento «Approccio metodologico alla revisione legale affidata al Collegio Sindacale nelle imprese di minori dimensioni», pag. 130 e ss..
.
RISCHIO INTRINSECO
Le identificazione e valutazione del rischio
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Si intende la possibilità che il SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO dell’impresa NON riesca:
a prevenire un errore che potrebbe essere significativo (singolarmente o insieme ad altri);
oppure a individuarlo e correggerlo in maniera tempestiva. Il revisore, al fine di valutare il RISCHIO DI CONTROLLO: deve identificare i rischi che le procedure di controllo interno
intendono limitare; deve comprendere l’operatività dei relativi sistemi di controllo
previsti dall’impresa, verificando che essi siano effettivamente funzionanti.
RISCHIO DI CONTROLLO
Le identificazione e valutazione del rischio
Nella prassi la valutazione di tale rischio si esprime attraverso un giudizio di rischio “ALTO” o “BASSO” (vedi CNDCEC documento «Approccio metodologico alla revisione legale affidata al Collegio Sindacale nelle imprese di minori dimensioni» pag. 148 e ss.
RISCHIO
Le identificazione e valutazione del rischio
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Preliminarmente deve essere chiarito il concetto di “ASSERZIONE”. Secondo la definizione riportata dal principio di revisione
internazionale ISA Italia n. 315 per “asserzioni” devono intendersi le “ATTESTAZIONI DELLA DIREZIONE, ESPLICITE E NON, CONTENUTE NEL BILANCIO, utilizzate dal revisore per prendere in considerazione le diverse tipologie di errori potenziali che possono verificarsi”….. “nell’attestare che il bilancio è conforme con il quadro normativo sull’informazione finanziaria applicabile, la direzione, implicitamente o esplicitamente, formula delle asserzioni sui diversi elementi del bilancio, con riguardo alla loro rilevazione, quantificazione, presentazione ed informativa di bilancio”.
RISCHIO DI ERRORI SIGNIFICATIVI
Le identificazione e valutazione del rischio
Ne consegue che ogni singola operazione, transazione, saldo contabile oppure informativa del bilancio, rappresenta una determinata “ASSERZIONE” proveniente dalla Direzione (esplicita o implicita).
Le «asserzioni» nell’ambito delle imprese di minori dimensioni, per il CNDCEC si possono dividere in quattro categorie quali:
COMPLETEZZA; ESISTENZA; ACCURATEZZA E COMPLETEZZA; VALUTAZIONE.
RISCHIO DI ERRORI SIGNIFICATIVI
Le identificazione e valutazione del rischio
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COMPLETEZZA È stato incluso nel bilancio tutto ciò che avrebbe dovuto essere
registrato oppure esposto in nota integrativa. Non ci sono attività, passività, transazioni o eventi non registrati o non esposti; la nota integrativa non ha elementi mancanti o incompleti.
ESISTENZA Tutto ciò che è registrato o esposto nel bilancio esiste e vi è
incluso. Le attività, le passività, le transazioni registrate e gli altri aspetti inclusi in nota integrativa esistono, si sono manifestati e sono pertinenti all’impresa.
RISCHIO DI ERRORI SIGNIFICATIVI
Le identificazione e valutazione del rischio
ACCURATEZZA E COMPLETEZZA
Tutti i ricavi, i costi, le attività e le passività sono proprietà dell’impresa e sono stati registrati per un corretto importo e per competenza nell’esercizio corretto. Tale aspetto include anche l’appropriata classificazione degli importi e l’appropriata esposizione nella nota integrativa.
VALUTAZIONE Le attività, le passività e il patrimonio netto sono registrati in bilancio ad un valore appropriato. Qualsiasi correzione causata da valutazioni richieste dalla loro natura o dai principi contabili applicabili è stata correttamente registrata.
RISCHIO DI ERRORI SIGNIFICATIVI
Le identificazione e valutazione del rischio
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Ne consegue che il revisore procede alla valutazione del «rischio di errori significativi» sia a livello del bilancio nel suo complesso che a livello di singole «asserzioni» combinando gli esiti delle valutazioni del «rischio intrinseco» e del «rischio di controllo interno».
Questo rischio definito c.d. “RISCHIO RESIDUO DI ERRORE SIGNIFICATIVO” rappresenta quella parte di rischio intrinseco “non mitigato” dalle procedure di controllo interno dell’impresa (perché le procedure di controllo non ci sono oppure in quanto sfuggito ad esse per motivi legati ad una prevista inefficacia del controllo o legati ad una sua inefficienza non prevista).
RISCHIO DI ERRORI SIGNIFICATIVI
Le identificazione e valutazione del rischio
Nella prassi la valutazione di tale rischio si esprime attraverso un giudizio di rischio “ALTO” o “BASSO” (vedi CNDCEC documento «Approccio metodologico alla revisione legale affidata al Collegio Sindacale nelle imprese di minori dimensioni» pag. 161 e ss.
RISCHIO DI ERRORI SIGNIFICATIVI
Le identificazione e valutazione del rischio
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• Consiste nella possibilità che le procedure di revisione svolte in risposta ai diversi rischi valutati NON siano in grado di individuare un errore che potrebbe essere significativo o, con le parole del principio di revisione internazionale (ISA Italia) n. 200, “Il rischio che le procedure svolte dal revisore per ridurre il rischio di revisione ad un livello accettabilmente basso non individuino un errore che è presente e che potrebbe essere significativo, considerato singolarmente o insieme ad altri errori”.
RISCHIO DI INDIVIDUAZIONE
Le identificazione e valutazione del rischio
• Detto rischio si valuta “per correlazione” rispetto al «rischio di controllo» e al «rischio di errori significativi», nel senso che il revisore lo stimerà in funzione di quest’ultimi considerando che:
- tanto maggiore è il «rischio di controllo» o il «rischio di errori significativi»
- tanto minore dovrà essere il «rischio di individuazione» e viceversa.
RISCHIO DI INDIVIDUAZIONE
Le identificazione e valutazione del rischio
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In caso di «rischio di controllo» (o di errori significativi) ALTO, le procedure di revisione dovranno essere più ampie, intense ed efficaci al fine di mitigare quanto più possibile il «rischio di individuazione».
In caso di un «rischio di controllo» BASSO, potrà ritenersi accettabile un rischio di individuazione alto (e quindi esperire procedure di revisione meno ampie e intense).
RISCHIO DI INDIVIDUAZIONE
Le identificazione e valutazione del rischio
Consiste nella possibilità che il revisore esprima un giudizio NON corretto nel caso in cui in bilancio sia significativamente errato.
Esso è composto da due componenti: il «rischio di errori significativi» (valutazione del «rischio di errori
significativi» sia a livello del bilancio nel suo complesso che a livello di singole «asserzioni» combinando gli esiti delle valutazioni del «rischio intrinseco» e del «rischio di controllo interno»).
il «rischio di identificazione» (possibilità che le procedure di revisione svolte in risposta ai diversi rischi valutati non siano in grado di individuare un errore che potrebbe essere significativo ).
L’obiettivo del revisore é quello di ridurre il più possibile il rischio di revisione.
RISCHIO DI REVISIONE
Le identificazione e valutazione del rischio
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LA PIANIFICAZIONE DEL LAVORO APPROCCIO TEORICO E
DECLINAZIONE DELLE ATTIVITÀ SULLA BASE DI UN CASO
OPERATIVO
ISA 200
La pianificazione del lavoro
OBIETTIVI E PRINCIPI GENERALI DELLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO
dovuti a frodi o a comportamenti o
eventi non intenzionali
esprimere un giudizio in merito al fatto se il bilancio sia redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al quadro normativo
sull’informazione finanziaria applicabile
non contenga
errori significativi
che il bilancio nel
suo complesso
acquisire una ragionevole
sicurezza
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LA PIANIFICAZIONE
La pianificazione del lavoro
QUALI SONO I PRINCIPI DI REVISIONE CHE REGOLANO L’ATTIVITÀ?
ISA 330 Le procedure di revisione in
risposta ai rischi
identificati e valutati
ISA 320 Il concetto di significatività
nella revisione
ISA 315 La comprensione dell'impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori
significativi
ISA 300 La
pianificazione della revisione
LA PIANIFICAZIONE
La pianificazione del lavoro
QUALI SONO LE PRINCIPALI ATTIVITÀ DELLA FASE DI PIANIFICAZIONE?
La comprensione dell’impresa e del contesto in
cui opera
La comprensione del sistema di
controllo interno
L’analisi comparativa
preliminare dei dati di bilancio
La determinazione
della significatività preliminare
STRATEGIA GENERALE DI REVISIONE PROGRAMMA LAVORO DI DETTAGLIO
Rischio di frode
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INTRODUZIONE AL CASO OPERATIVO
La pianificazione del lavoro
Storia del Gruppo Il Gruppo è costituito da 3 società: • Mucca (controllante) • Orso (controllata 100%) • Aquila (controllata 100% da Orso) Le origini del Gruppo possono farsi risalire al 1948, anno di costituzione di Mucca. Mucca nella prima fase della sua attività si specializza nella produzione di inchiostri da stampa. Durante gli anni ‘60 modifica il proprio business, dedicandosi alle carte decorative destinate ai laminati plastici e al nascente mercato dei pannelli nobilitati, iniziando a svolgere anche le attività di stampa e impregnazione. Nel 1992 viene fondata Orso, cartiera, che all’epoca utilizzava una sola macchina per carta, fino al 1998, quando viene installata la seconda macchina continua per la produzione della carta. Nel 2007, Orso attraverso la new company dedicata Aquila S.r.l., in collaborazione con una società leader nel settore energetico, realizza un impianto di cogenerazione di energia elettrica e termica, alimentata a biomasse e in linea con il trattato di Kyoto per la riduzione delle emissioni di CO2. Il valore dell’investimento è stato di oltre Euro 22.000.000,00. Nel 2012 Orso acquisisce l’intero capitale sociale di Aquila
INTRODUZIONE AL CASO OPERATIVO
La pianificazione del lavoro
Aspetti da considerare • Siamo revisori da 4 trienni di Mucca e delle controllate • Non abbiamo mai avuto conflittualità con la società che è aperta a ricevere le osservazioni del
revisore • Il CFO di gruppo è persona competente con ex esperienza da revisore in una big four e con una
buona conoscenza dei principi contabili • Mucca è gestita da manager. Ha due amministratori delegati che appaiono competenti e con
stile di direzione integro • Dalle precedenti revisioni si conclude che la società presenta rischi di alterazioni di voci di
bilancio basso. • I risultati del gruppo sono stati in alcuni anni negativi ma già da tempo Mucca ha consolidato i
suoi risultati e nell’ultimo triennio ha fatturati e i principali margini in crescita • Il Gruppo opera in un settore caratterizzato da importanti barriere all’ingresso ed estremamente
competitivo. Sebbene in Italia il Gruppo sia leader di mercato, il mercato internazionale è caratterizzato dalla presenza di operatori, anche di grandi dimensioni, che in alcuni casi hanno un’offerta similare di prodotti e servizi.
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La comprensione dell’impresa e del contesto in cui opera
QUALI COSE DEVE COMPRENDERE IL REVISORE?
il settore di attività, la sua
normativa specifica
la natura e le caratteristiche dell’impresa: • attività
operativa, • l’assetto
proprietario e la struttura di governance,
• la tipologia di investimenti attuali e pianificati,
• la struttura organizzativa
• struttura finanziaria
i principi contabili e politiche di
bilancio adottate gli obiettivi e le strategie di business e i
relativi rischi che possono tradursi in rischi di errori
nel bilancio il sistema di controllo di
gestione
ASPETTI DA CONSIDERARE IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI E RISPOSTE AI RISCHI
Settore di attività Mercato di riferimento,
concorrenza, capacità produttiva, prezzi
Operatività in aree economicamente instabili (es. svalutazioni monetarie, alta inflazione, ecc.)
Operatività in mercati volatili Attività ciclica o stagionale Contenuto tecnologico dei
prodotti dell’impresa Approvvigionamento energetico e
costi Cambiamenti nel settore di
attività in cui opera l’impresa Sviluppo o offerta di nuovi
prodotti o servizi, o ingresso in nuove linee di attività
Eventuale espansione in nuove località
Altre condizioni od eventi legati al business della società che possono indicare la presenza di errori significativi
RISCHIO CONCORRENZA La società opera in un settore caratterizzato da importanti barriere all’ingresso ed estremamente competitivo. Dai dati messi a nostra disposizione e dalle discussioni avute con i responsabili della società è emerso che Mucca è leader di mercato e gode di un significativo differenziale competitivo oltre ad avere una clientela altamente fidelizzata. VALUTAZIONE E RISPOSTA AL RISCHIO Si ritiene che il rischio di ingresso di nuovi concorrenti o il rafforzamento di quelli presenti possa allo stato attuale e nel medio periodo ritenersi basso e gli impatti sul bilancio dell’esercizio non significativi. RISCHI CONNESSI ALL’OBSOLESCENZA DEI PRODOTTI OFFERTI Il successo della società è dipeso dalla capacità di offrire prodotti ad elevato valore aggiunto che incontrano le esigenze dei clienti e dalla capacità di riuscire ad anticipare i propri concorrenti nell’individuazione di nuovi prodotti. Dai dati messi a nostra disposizione e dalle discussioni avute con i responsabili della società è emerso che l’attività di ricerca e sviluppo è costante e dalle precedenti revisioni non sono emersi significativi problemi di obsolescenza dei prodotti. VALUTAZIONE E RISPOSTA AL RISCHIO Si ritiene che il rischio di obsolescenza sia medio basso e che lo stesso venga costantemente monitorato dai responsabili della società. Va inoltre segnalato che opportune svalutazioni vengono effettuate dalla società sulla merce a lento rigiro. ETC……………………………………….
La pianificazione del lavoro – Comprensione impresa
ESEMPIO DI QUESTIONARIO COMPILATO
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ASPETTI DA CONSIDERARE IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI E RISPOSTE AI RISCHI
Regolamentazione e altri fattori esterni Elevato grado di complessità del
quadro regolamentare Quadro normativo e
regolamentare di riferimento (comprese leggi e regolamenti che influenzano in modo significativo le attività operative, incluse le attività di vigilanza)
Imposte (dirette e indirette) Politiche governative (tariffe,
incentivi, etc.) Norme ambientali Situazione economica generale,
eventuali problemi di continuità aziendale
Tassi di interesse
RISCHIO SITUAZIONE ECONOMICA GENERALE La domanda dei prodotti della società è correlata in certa misura alla situazione economica generale dei Paesi in cui opera e, in particolare, dall’andamento dell’economia in Italia. La crisi economico-finanziaria che alla fine del 2008 ha colpito il sistema bancario e i mercati finanziari ha determinato un peggioramento del quadro economico-finanziario a livello globale che si è concretizzato, tra l’altro, in una generale contrazione dei consumi, in una generalizzata difficoltà di accesso al credito, in una riduzione della liquidità sui mercati finanziari e in un accentuarsi della volatilità di questi ultimi. Dai dati messi a nostra disposizione e dalle discussioni avute con i responsabili della società è merso che la società ha ottenuto risultati positivi anche in costanza di tale crisi. VALUTAZIONE E RISPOSTA AL RISCHIO Sulla base delle informazioni ottenute si ritiene che allo stato attuale gli impatti sul bilancio dell’esercizio non siano significativi e si conclude per una valutazione del rischio in medio/basso. ETC……………………………………….
La pianificazione del lavoro – Comprensione impresa
ESEMPIO DI QUESTIONARIO COMPILATO
ASPETTI DA CONSIDERARE IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI E RISPOSTE AI RISCHI
Attività operativa Natura delle fonti di ricavo,
prodotti o servizi, mercati di sbocco (incluso l’utilizzo di e-commerce)
Gestione delle attività operative (per esempio: fasi e metodi di produzione o attività esposte a rischi ambientali)
Alleanze, joint venture e attività in outsourcing
Dispersione geografica e segmentazione settoriale
Clienti chiave, eventuale perdita di clienti significativi
Fornitori chiave, eventuali cambiamenti
Gestione delle Risorse Umane Ricerca e Sviluppo
RISCHI CONNESSI ALLA CONCENTRAZIONE DEL FATTURATO SU UN NUMERO LIMITATO DI CLIENTI Una parte dei ricavi della società è concentrata su un numero ristretto di clienti. I primi 10 clienti del Gruppo lo scorso anno rappresentavano il 41% dell’intero fatturato (il primo cliente il 9% del totale del fatturato). VALUTAZIONE E RISPOSTA AL RISCHIO Sulla base delle informazioni ottenute si ritiene che allo stato attuale gli impatti sul bilancio dell’esercizio non siano significativi e si conclude per una valutazione del rischio in medio/basso. Come ogni anno si pianificherà una attenta supervisione dell’accantonamento ai rischi su crediti RISCHI CONNESSI ALLE FLUTTUAZIONI DEI TASSI DI CAMBIO La società sostiene parte dei parte dei propri costi e ricavi in valute diverse dall’Euro (ad esempio lo scorso anno circa il 6% del fatturato era in dollari).Tale circostanza espone la società al rischio di oscillazioni dell’Euro nei confronti di tale valuta. Sebbene tale rischio sia mitigato dal fatto che la società sostiene parte dei propri costi oltre che dei ricavi in dollari, la società pone in essere attività di copertura dei tassi di cambio con strumenti di pronto contro termine quando lo ritiene maggiormente cautelativo. VALUTAZIONE E RISPOSTA AL RISCHIO Sulla base delle informazioni ottenute si ritiene che allo stato attuale gli impatti sul bilancio dell’esercizio non siano significativi e si conclude per una valutazione del rischio in medio/basso. Come ogni anno si effettuerà la valutazione dell’ adeguamento di fine anno e della corretta rilevazione degli strumenti finanziari di copertura i n essere ETC……………………………………….
La pianificazione del lavoro – Comprensione impresa
ESEMPIO DI QUESTIONARIO COMPILATO
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ASPETTI DA CONSIDERARE OVE PERTINENTI
COMMENTI E IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI
Partecipazioni e investimenti Acquisizioni o disinvestimenti recenti
o pianificati Investimenti e smobilizzo di titoli e
finanziamenti Investimenti di capitali
NESSUNO SIGNIFICATIVO
Finanziamenti e attività finanziarie Struttura del debito, inclusi debiti
fuori bilancio, leasing Limitazioni alla disponibilità di
capitale e di credito Operazioni significative con parti
correlate Utilizzo di strumenti finanziari
derivati
RISCHIO TASSI La società fa ricorso a strumenti derivati, per gestire il rischio di fluttuazione del tasso di interesse, che rientrano nella categoria contrattuale degli “Interest Rate Swap”. In particolare è politica della società convertire una parte dei suoi debiti a base variabile in tasso fisso al fine di normalizzare gli esborsi finanziari. Tali strumenti sono designati come strumenti “cash flow hedges”. VALUTAZIONE E RISPOSTA AL RISCHIO Sulla base delle informazioni ottenute si ritiene che allo stato attuale gli impatti sul bilancio dell’esercizio non siano significativi e si conclude per una valutazione del rischio in medio/basso. Come ogni anno si effettuerà la valutazione dell’ adeguamento di fine anno e della corretta rilevazione degli strumenti finanziari di copertura i n essere ETC……………………………………….
ESEMPIO DI QUESTIONARIO COMPILATO
La pianificazione del lavoro – Comprensione impresa
ASPETTI DA CONSIDERARE OVE PERTINENTI
COMMENTI E IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI
Informativa finanziaria Principi contabili e specifiche prassi di
settore, eventuale applicazione di nuovi principi
Modalità di rilevazione dei ricavi Attività, passività e operazioni in
valuta estera Operazioni inusuali o complesse, con
particolare riferimento a operazioni con parti correlate e a operazioni di importo significativo che comportano la registrazione di ricavi a fine esercizio
Eventi o operazioni che comportano una significativa incertezza di misurazione, incluse le stime contabili
Controversie in corso e passività potenziali significative e/o inusuali
RISCHIO INFORMATIVA La società non presenta complessità specifiche nella rilevazione dei dati di bilancio e anche l’uso di stime nei dati è di normale complessità. VALUTAZIONE E RISPOSTA AL RISCHIO Il rischio di inadeguata informativa viene ritenuto basso. Si pianifica una maggiore attenzione alle poste valutative che tuttavia, sulla base dell’esperienza passata non hanno mai mostrato significativi disallineamenti con le stime effettuate dalla società
La pianificazione del lavoro – Comprensione impresa
ESEMPIO DI QUESTIONARIO COMPILATO
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ASPETTI DA CONSIDERARE IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI E RISPOSTE AI RISCHI
Obiettivi, strategie e relativi rischi connessi all’attività Cambiamenti nell’impresa quali
operazioni di finanza straordinaria, ristrutturazioni o altri eventi inusuali
Nuovi obblighi in materia contabile
Disposizioni regolamentari Requisiti per accedere ai
finanziamenti (presenti e futuri) Utilizzo dell’Information
Technology, eventuali cambiamenti dell’ambiente IT
Installazione di nuovi significativi sistemi IT rilevanti per l’informativa finanziaria
Effetti derivanti dall’adozione di una strategia specifica
NON SE NE INTRAVVEDONO DI SPECIFICI
La pianificazione del lavoro – Comprensione impresa
ESEMPIO DI QUESTIONARIO COMPILATO
ASPETTI DA CONSIDERARE IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI E RISPOSTE AI RISCHI
Misurazione ed esame della performance economica e finanziaria Indicatori chiave di performance Indici, tendenze e statistiche
operative Analisi della performance da un
periodo all’altro Budget, previsioni, analisi delle
variazioni, informazioni settoriali Analisi delle performance dei
dipendenti, politiche retributive e di incentivazione
Raffronti tra le performance dell’impresa e quelle dei concorrenti
MISURAZIONE ED ESAME DELLA PERFORMANCE ECONOMICA E FINANZIARIA La Società ha implementato un sistema di controllo di gestione caratterizzato da processi non completamente automatizzati di raccolta e di elaborazione dei dati che, tuttavia, sulla base delle precedenti revisioni riteniamo fornisca dati sufficienti agli amministratori per monitorare il corretta andamento dei ricavi e della marginalità nonché della posizione finanziaria netta e delle prospettive della società. La società è solita elaborare un budget economico e finanziario nel mese di ottobre e un piano triennale che viene periodicamente, almeno annualmente, aggiornato sulla base dei dati consuntivi raggiunti e dei mutamenti di strategia. Il budget annuale viene comparato mensilmente con i consuntivi e, quando necessario, vengo rielaborati dei forecast. VALUTAZIONE E RISPOSTA AL RISCHIO Sulla base delle risultanze periodiche e delle precedenti revisioni si ritiene un rischio di misurazione basso. Si esamineranno periodicamente i dati per monitorare eventuali problematiche di bilancio.
La pianificazione del lavoro – Comprensione impresa
ESEMPIO DI QUESTIONARIO COMPILATO
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L’ANALISI DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
La pianificazione del lavoro – Analisi controllo interno
COSA DEVE FARE IL REVISORE?
ACQUISIRE LA CONOSCENZA del sistema di controllo interno e del sistema contabile della società e
valutarne preliminarmente l’efficienza.
APPRENDERE E DOCUMENTARE le procedure (cicli) contabili
SIGNIFICATIVI in essere presso la società ed i test che la Società svolge
su queste ultime
I TEST sui cicli NON SONO OBBLIGATORI. Si procede a test delle singole procedure contabili solo se: • lavoro più EFFICIENTE • verifiche documentali NON SUFFICIENTI
L’ANALISI DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
La pianificazione del lavoro – Analisi controllo interno
COSA È IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO?
«L’insieme delle direttive, procedure e prassi operative adottate dall’impresa per raggiungere, attraverso un adeguato processo di identificazione,
misurazione, gestione e monitoraggio dei principali RISCHI gli obiettivi aziendali (STRATEGICI, OPERATIVI, DI REPORTING E DI CONFORMITÀ)»
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L’ANALISI DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
La pianificazione del lavoro – Analisi controllo interno
QUALI SONO LE SUE PRINCIPALI COMPONENTI?
L’AMBIENTE dei controlli Le ATTIVITÀ e le PROCEDURE di
controllo
• la funzione del Consiglio d’Amministrazione • la filosofia e lo stile di gestione della
Direzione • la struttura organizzativa della società • i metodi di assegnazione di deleghe e
responsabilità • il sistema dei controlli direzionali • la separazione dei compiti
• Regolamenti interni • Manuali operativi • Procedure • Prassi operative
Quindi gli INDIVIDUI, le loro QUALITÀ INDIVIDUALI, e soprattutto la loro INTEGRITÀ, i loro VALORI ETICI e la loro COMPETENZA, e l’AMBIENTE NEL QUALE OPERANO sono l’ESSENZA STESSA E LE
FONDAMENTA da cui trae forza un buon sistema di controllo interno.
L’ANALISI DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
La pianificazione del lavoro – Analisi controllo interno
COME DEVE ESSERE STRUTTURATO IL SISTEMA DEI CONTROLLI?
RISTRETTO ACCESSO
VALIDITÀ ACCURATEZZA COMPLETEZZA
le informazioni SONO PROTETTE DA
VARIAZIONI NON AUTORIZZATE e
l’ACCESSO ai dati sensibili e ai beni
dell’azienda è propriamente LIMITATO AL PERSONALE
AUTORIZZATO
solo le TRANSAZIONI AUTORIZZATE, effettivamente
avvenute e relative all’attività
dell’organizzazione, VENGONO
REGISTRATE E SUPERVISIONATE
le transazioni sono registrate inserendo
l’AMMONTARE CORRETTO, nel
GIUSTO CONTO e nel PERIODO DI COMPETENZA
TUTTE le transazioni poste
in essere sono state processate
UNA, ED UNA SOLA, VOLTA
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Ambiente di controllo - Esempio di questionario compilato
ASPETTI DA CONSIDERARE
IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI E RISPOSTE AI RISCHI
Ambiente di controllo Codice di condotta Sanzioni per violazioni Esempio del
management Professionalità del
management e competenze
Stile di direzione Struttura
organizzativa e organigramma
Definizione ruoli e responsabilità
Deleghe procure Piani di incentivazione Valutazione
performance dipendenti
NOTE DESCRITTIVE La società è gestita da manager ed in particolare è guidata da due amministratori delegati con funzioni complementari. Viene approvato in consiglio un budget economico e finanziario annuale (comprensivo di un piano degli investimenti di periodo) e la revisione del piano triennale con reporting mensile. I delegati hanno deleghe e procure dettagliate che sono parse adeguate nella fattispecie e improntate alla supervisione da parte del consiglio delle operazioni significative. A titolo esemplificativo per operazioni straordinarie non a budget è prevista l’approvazione del consiglio, per acquisti di merce superiori a 500mila Euro è prevista la firma congiunta dei delegati e per i servizi di consulenza superiori a 100mila Euro è prevista l’approvazione del consiglio d’amministrazione. Esiste un organismo di vigilanza 231 con tre membri esterni di differente estrazione (avvocato, ex revisore, esperto di sicurezza) che stende un piano delle verifiche annuale e le esegue svolgendo il suo compito in maniera che ci è parsa sostanziale ed efficace. La società ha approvato e pubblicato sul suo sito un codice di condotta che prevede azioni correttive e meccanismi sanzionatori da attivare in caso di violazione delle norme in esse contenute, sono complete, approvate e comprese da tutto il personale. Il management corrobora le indicazioni fornite dal codice di condotta attraverso l’esempio. Lo stile di direzione adottato dal management ci è parso coerente con la dimensione e la complessità dell’impresa. Esiste un organigramma ufficiale che è aggiornato ad ogni cambiamento Sono redatte e sistematicamente aggiornate le descrizioni delle funzioni e delle responsabilità per i diversi livelli gerarchici
Ambiente di controllo - Esempio di questionario compilato
ASPETTI DA CONSIDERARE
IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI E RISPOSTE AI RISCHI
Ambiente di controllo Codice di condotta Sanzioni per violazioni Esempio del
management Professionalità del
management e competenze
Stile di direzione Struttura
organizzativa e organigramma
Definizione ruoli e responsabilità
Deleghe procure Piani di incentivazione Valutazione
performance dipendenti
NOTE DESCRITTIVE La società è gestita da manager ed in particolare è guidata da due amministratori delegati. È previsto un processo di assegnazione di responsabilità, deleghe, segregazione dei compiti coerenti con gli obiettivi aziendali Le politiche del personale (politiche retributive, sistema motivazionale, selezione, valutazione, formazione, sviluppo ecc.) vengono definite dalla direzione. Le performance del personale vengono riviste su base annua o altra base regolare Il CFO e i principali responsabili aziendali sono apparsi, sulla base dell’esperienza delle precedenti revisioni, competenti ed adeguati a gestire le complessità tecniche ed operative a loro affidate. CONCLUSIONI Sulla base delle informazioni acquisite anche dalle precedenti revisioni si ritiene che la società abbia un ambiente di controllo adeguato alle caratteristiche e dimensioni aziendali. Non abbiamo mai avuto notizia o sospetti di mancanza di integrità da parte della direzione.
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LA COMPRENSIONE DEI CICLI SIGNIFICATIVI
La pianificazione del lavoro – Analisi controllo interno
COSA FA IL REVISORE?
Eventuale test Controlli chiave Comprensione Significatività
Se lo ritiene EFFICIENTE, esegue
test di conformità sui controlli chiave della
procedura
Individua tra tutti i controlli della
procedura quelli da lui ritenuti CHIAVE per convalidare 4 macro obbiettivi
(completezza, accuratezza,
validità, ristretto accesso)
Per quelle da lui ritenuti
SIGNIFICATIVI, li comprende e formalizza la
comprensione tramite flow chart
e/o note descrittive
Si basa sulla rilevanza degli
importi in bilancio a cui la procedura
si riferisce
ESEMPIO COMPRESIONE CICLO RETRIBUZIONI CON FLOW CHART
La pianificazione del lavoro – Analisi controllo interno
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ESEMPIO DI SINTESI CONTROLLI CHIAVE CICLO PASSIVO
Ciclo passivo - Descrizione controlli chiave
Sottociclo – RDA/Ordini di acquisto Obiettivi del
controllo Asserzioni di bilancio soddisfatte
n. Obiettivo del
controllo Descrizione del controllo esistente A or M Frequenza (se
M) C A V R C EO A CO V PD RO A4 Completezza RDA Il sistema si blocca se uno dei campi fondamentali non è inserito. Sequenza numerica RDA da
sistema. In sede di registrazione fatture emergono anomalie (fatture per cui è prevista RDA da procedura che sono senza RDA/ordine)
A X X X
A5 Accuratezza RDA Dopo l'inserimento l'operatore spunta uno per uno i dati con i documenti originali di riferimento e archivia digitalmente il documento originale
M ad ogni inserimento
X X X
A6 Autorizzazione, supervisione dati inseriti
Il responsabile del budget supervisiona i dati inseriti con la documentazione di supporto. Inserisce la sua approvazione a sistema. Se la spesa è fuori budget l’RDA si blocca e può essere sbloccata solo dal controller (approvazione di un fuori budget/riclassifica da altra voce di budget). Ulteriore autorizzazione per tutte spese di consulenza e per altre spese superiori a 100mila Euro da parte dell’amministratore delegato che, dopo aver esaminato la documentazione di supporto, appone autorizzazione a sistema o sigla sulla RDA stampata (AD). L’RDA non può essere modificata una volta autorizzata.
A/M ad ogni inserimento
X X X X X X X
A7 Completezza, accuratezza., autorizzazione, supervisione ordini a sistema
Ogni ordine previsto dalla procedura risulta come output della RDA o è la stessa RDA che assume valenza d’ordine. Esso è firmato dal richiedente, dal responsabile del budget e, quando applicabile dall’AD. Ordine è inviato al fornitore per la conferma e quando confermato dal fornitore è archiviato a sistema (scannerizzato).
A/M ad ogni inserimento
X X X X X X X X X
data Preparata da:
Approvata da:
La pianificazione del lavoro – Analisi controllo interno
ESEMPIO DI TEST CONTROLLI CHIAVE CICLO PASSIVO
Ciclo passivo - Test controlli chiave
Sottociclo – RDA/Ordini
N. Obiettivo Descrizione test Persona di riferimento Tipo di test
Il controllo esiste?
Ref. Doc. Conclusioni
A4 Completezza Prova ad inserire una RDA incompleta o con fornitore non esistente in anagrafica e verifica se il blocco automatico funziona
Project manager
Esecuzione SI test superato
A5 Accuratezza Seleziona per 3 mesi diversi 5 RDA e verifica l'esistenza del documento digitalizzato archiviato. Verifica l’accuratezza dei dati col documento originale archiviato.
Project manager
Ispezione SI test superato
A6 Autorizzazione supervisione
Per 3 mesi diversi seleziona 5 RDA di natura diversa (beni/servizi) e verifica: - approvazione a sistema del responsabile budget - fuori budget, riclassifica e sblocco controller - sigla AD se ordine di consulenza o superiore a 100mila euro - contratto scannerizzato a sistema, quando applicabile
Project manager
Ispezione SI test superato
A7 Autorizzazione supervisione
Per documenti selezionati sopra verifica l’esistenza di tutte le sigle (sul documento o a sistema) e dei documenti scannerizzati a sistema quando applicabile
Project manager
Ispezione SI test superato
Firma di chi ha eseguito il test data Firma di chi ha supervisionato
La pianificazione del lavoro – Analisi controllo interno
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ESEMPIO DI FORMALIZZAZIONE RISCHIO DI FRODE
La pianificazione del lavoro – il rischio di frode
ASPETTI DA CONSIDERARE IDENTIFICAZIONE RISCHI RISPOSTA RISCHIO Dalle precedenti revisioni sono emerse alterazioni volontarie dei dati di bilancio?
Non ne sono mai emerse. Il rischio ci appare BASSO
Presteremo comunque attenzione alle poste valutative
La stabilità finanziaria o la redditività sono minacciate da condizioni economiche, di settore o da condizioni operative dell’impresa?
La società, seppur in presenza di risultati inferiori al passato non si trova in situazioni critiche dal punto di vista economico e finanziario. Il rischio ci appare BASSO
Presteremo comunque attenzione alle poste valutative
Sono esercitate eccessive pressioni sulla direzione per soddisfare le richieste o le aspettative di terzi?
No. La società è a capitale chiuso e non ha particolari obbligazioni con terzi né convenant con gli istituti finanziari che possano indurre ad alterazione dei dati consuntivi. Mai riscontrate forzature dei dati nel passato. Il rischio ci appare BASSO
Monitoreremo eventuali criticità nel corso delle verifiche sulle voci di bilancio
Si riscontra una eccessiva pressione interna sulla direzione o sul personale con funzioni operative per il raggiungimento di obiettivi?
I principali dirigenti hanno piani di incentivazioni in parte basati anche sui risultati. Tuttavia l’aspetto è mitigato da il loro collegamento con i risultati del Gruppo e non della singola società. Mai riscontrate forzature dei dati nel passato. Il rischio ci appare BASSO
Eseguiremo una revisione critica delle remunerazioni variabili
ESEMPIO DI FORMALIZZAZIONE RISCHIO DI FRODE
La pianificazione del lavoro – il rischio di frode
ASPETTI DA CONSIDERARE IDENTIFICAZIONE RISCHI RISPOSTA RISCHIO Le informazioni disponibili indicano che la situazione finanziaria personale della direzione è minacciata dal risultato economico dell’impresa?
Non abbiamo informazioni in merito. La politica dei dividendi è costante e, assieme agli aspetti retributivi, quando applicabile, appare più che sufficiente per un tenore di vita più che dignitoso della direzione e del suo management. Il rischio ci appare BASSO
Continueremo ad assumere informazioni su questo aspetto in società e dallo scambio di informazioni con il collegio e l’ODV
Obbligazioni pecuniarie personali possono creare pressioni sulla direzione o sui dipendenti che hanno accesso alla gestione delle disponibilità finanziarie e ad altre attività suscettibili di furto, spingendoli a commettere un’appropriazione illecita?
Non ne abbiamo riscontro né abbiamo ottenuto informazioni di criticità in azienda nei dai colloqui con il collegio sindacale. Il rischio ci appare BASSO
Continueremo ad assumere informazioni su questo aspetto in società e dallo scambio di informazioni con il collegio e l’ODV
Una situazione conflittuale tra l’impresa ed i dipendenti che hanno accesso alle disponibilità finanziarie o ad altre attività suscettibili di furto, può motivare gli stessi ad appropriarsi illecitamente di questi beni ed attività.?
Non vi sono situazioni conflittuali in azienda né piani di riduzione del personale che coinvolgano persone che hanno accesso a attività suscettibili di furto. Il rischio ci appare BASSO
Continueremo ad assumere informazioni su questo aspetto in società e dallo scambio di informazioni con il collegio e l’ODV
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L’ANALISI COMPARATIVA GLOBALE PRELIMINARE
La pianificazione del lavoro – Analisi comparativa
Esame della situazione periodica più aggiornata comparata con esercizio precedente/ budget periodico
Esaminare scostamenti
Formarsi aspettative sulle ragioni scostamenti
Valutare cambiamenti significatività
voci
Esaminare rischio
continuità aziendale
INDIVIDUARE ANOMALIE E RISCHI INDICAZIONI PER PIANIFICAZIONE TEST DI
VALIDITÀ
L’ANALISI COMPARATIVA GLOBALE PRELIMINARE
La pianificazione del lavoro – Analisi comparativa
COME VIENE EFFETTUATA?
DIRETTE INDIRETTE
1. Incidenza voci sul totale 2. Variazioni in termini assoluti e
percentuali 3. Anomalie degli scostamenti rispetto
aspettative 4. Miglioramento/peggioramento
andamento economico e finanziario
Analisi del bilancio tramite relazioni dirette o indirette dei dati
1. Variazione indici (specie ciclo operativo)
2. Comparazione con informazioni settoriali o di competitor
3. Modifiche rispetto ai rischi emersi nelle precedenti revisioni
4. Altre informazioni utili allo scopo
ANALISI SVOLTA PRINCIPALMENTE TRAMITE ANALISI ED INTERVISTE AI RESPONSABILI CON ACQUISIZIONE DOCUMENTALE PRESSOCHÈ ASSENTE O NON SIGNIFICATIVA
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La pianificazione del lavoro – Analisi comparativa
Conto economico 20x2 % 20x1 % Variazioni
Fatturato netto 75.421 100 80.322 100 -4.901 -6
Acquisti e var. rimanenze 46.007 61 47.390 59 -1.383 -3
Primo margine 29.414 39 32.932 41 -3.518 -11
Manodopera diretta 5.732 8 5.623 7 109 2
Costi industriali variabili 4.073 5 4.016 5 57 1
Costi di vendita variabili 754 1 803 1 -49 -6
Altri costi variabili 1.508 2 1.285 2 223 17
Margine di contribuzione 17.347 23 21.205 26 -3.858 -18
Personale indiretto 3.168 4 3.213 4 -45 -1
Costi industriali fissi 1.131 2 1.446 2 -314 -22
Costi commerciali fissi 1.131 2 1.205 2 -74 -6
Costi gen.e amministrativi 2.036 3 2.410 3 -373 -15
Margine operativo lordo 9.880 13 12.932 16 -3.052 -24
Ammortamenti 3.771 5 3.614 5 157 4
Accantonamenti 1.508 2 402 1 1.107 276
EBIT 4.601 6 8.916 11 -4.315 -48
Gestione finanziaria 1.131 2 964 1 167 17
EBT 3.469 5 7.952 10 -4.483 -56
Imposte 1.388 2 3.181 4 -1.793 -56
Risultato netto 2.082 3 4.771 6 -2.690 -56
Stato patrimoniale Attivo 20x2 % 20x1 % Variazioni Immob. Immateriali 869 1 1.369 2 -500 -37 Immob.i materiali 28.153 35 27.699 36 454 2 Immob. finanziarie 8.732 11 8.599 11 133 2 Totale immobilizzazioni 37.754 47 37.667 49 87 0 Rimanenze 9.453 12 8.439 11 1.014 12 Clienti 20.250 25 18.705 24 1.545 8 V.so società del Gruppo 4.536 6 4.377 6 159 0 Altri crediti 3.433 4 3.654 5 -221 -6 Cassa e banche 4.345 5 3.373 4 972 29 Ratei e risconti 112 0 432 1 -320 -74 Totale attivo 79.883 100 76.647 100 3.236 4 Passivo 20x2 % 20x1 % Variazioni Capitale e Riserve 29.295 37 25.374 33 3.921 15 Utile 2.082 3 4.771 6 -2.690 -56 Totale patrimonio netto 31.377 39 30.145 39 1.232 4 TFR 1.785 2 1.879 2 -94 -5 Altri fondi 5.067 6 3.912 5 1.155 0 Fornitori 14.105 18 14.282 19 -177 -1 V.so società del Gruppo 276 0 462 1 -186 -40 Banche e mutui 25.049 31 22.350 29 2.699 0 Altri debiti 1.907 2 3.246 4 -1.339 -41 Ratei e risconti 318 0 372 0 -54 -15 Totale passivo 79.883 100 76.648 100 3.235 4
La pianificazione del lavoro – Analisi comparativa
Stato patrimoniale finanziario 20x2 % 20x1 % Variazioni Crediti commerciali 20.250 39 18.705 38 1.545 8 Crediti V.so società del Gruppo 4.536 9 4.377 9 159 4 Altri crediti 3.545 7 4.086 8 -541 -13 Magazzino 9.453 18 8.439 17 1.014 12 Debiti commerciali 14.105 27 14.282 29 -177 -1 Debiti V.so società del Gruppo 276 1 462 1 -186 -40 Altri debiti 2.225 4 3.618 7 -1.393 -39 Capitale di funzionamento 21.455 41 17.708 36 3.747 21 Immobilizzazioni nette 37.754 72 37.667 76 87 0 Meno: Accantonamenti 6.852 13 5.791 12 1.061 18 Capitale investito netto 52.357 100 49.584 100 2.773 6 Indebitamento finanziario netto 20.704 40 18.977 38 1.727 9 - Finanziamenti da terzi 25.049 48 22.350 45 2.699 12 - Liquidità -4.345 -8 -3.373 -7 -972 29 Patrimonio netto 31.377 60 30.145 61 1.232 4 Mezzi impiegati 52.081 99 49.122 99 2.959 6
Rendiconto finanziario 20x2 20x1 Var. Risultato d'esercizio 2.082 4.771 -2.690 Ammortamenti 3.771 3.614 157 Accantonamenti 1.508 402 1.107 Svalutazioni 512 - 512 Flusso di cassa della gestione corrente 7.873 8.787 -914 Rimanenze -1.014 125 -1.139 Crediti commerciali -1.545 -300 -1.245 V.so Gruppo netti -345 -254 -91 Debiti commerciali -177 1.212 -1.389 Altre attività passività -1.811 -2.343 532 Variazione delle attività e passività dell'esercizio -4.893 -1.560 -3.333 FLUSSO DI CASSA DA ATTIVITA' D'ESERCIZIO 2.980 7.227 -4.247 Flusso di cassa da attività d'investimento -3.858 -1.432 -2.426 Dividendi -850 -2.250 1.400 Flusso di cassa da attività finanziaria 2.699 -1.397 4.096 FLUSSO DI CASSA COMPLESSIVO 971 2.148 -1.177
Ciclo operativo 20x2 20x1 Var gg. Clienti 97 84 13 gg. Magazzino 75 65 10 gg. Fornitori 107 106 1 Netto 65 43 22
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LA MATERIALITÀ / SIGNIFICATIVITÀ
Un’informazione è significativa se la sua mancanza o la sua imprecisa rappresentazione potrebbe influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori da prendere sulla base del bilancio
La pianificazione del lavoro – Determinazione significatività
QUALE È LA SUA DEFINIZIONE (ISA 320)?
Si tratta di un GIUDIZIO
PROFESSIONALE non di un CALCOLO
MATEMATICO
È importante sia l’aspetto
QUALITATIVO che QUANTITATIVO
OBBLIGATORIO riportare in
relazione ERRORI ECCEDENTI la
SIGNIFICATIVITÀ COMPLESSIVA
Va determinata in sede
PIANIFICAZIONE (preliminare),
RIVISTA in corso lavoro, definita a
fine lavoro
COMPLESSIVA TRASCURABILE 5-15% OPERATIVA
TRE SOGLIE
OPERATIVA 60-85% COMPLESSIVA
Valore di riferimento Prassi nazionale Prassi internazionale % min % max % min % max Ricavi 0,5 1 1 3 Risultato operativo n/d n/d 3 7 Utile ante imposte 5 10 n/d n/d Totale attivo 0,5 1 1 3 Patrimonio netto 1 5 3 5
NESSUNA REGOLA PRECISA ISA
La pianificazione del lavoro – Determinazione significatività
REGOLE DELLA PRASSI PROFESSIONALE - COMPLESSIVA
1. Si tratta di un GIUDIZIO PROFESSIONALE non dell’applicazione di una formula matematica.
2. Qualunque sia il metodo scelto per la sua INDISPENSABILE LA MOTIVAZIONE della scelta effettuata
LA MATERIALITÀ / SIGNIFICATIVITÀ
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La pianificazione del lavoro – Determinazione significatività
Cliente Mucca
Osservazioni Dalle precedenti revisioni è emerso una buona professionalità del personale addetto all’informativa finanziaria e una grande disponibilità a condividere ed ad apportare le rettifiche da noi suggerite
Calcolo della significatività complessiva preliminare
Parametro di riferimento Patrimonio EBIT Fatturato
Valori bilancio 31 dic x1 30.145 12.932 80.322
% scelta 4% 6% 2%
Valore 1.206 776 1.606
Significatività complessiva preliminare- range 1,1 - 1,2 milioni di Euro
Motivazioni: Tra tutti i parametri consigliati dalla prassi professionale, si è ritenuto maggiormente rappresentativo quello del patrimonio netto. Ci si è collocati nella fascia alta per quanto esposto sopra nelle osservazioni
LA MATERIALITÀ / SIGNIFICATIVITÀ
La pianificazione del lavoro – Determinazione significatività
Calcolo della significatività operativa preliminare
% scelta di aggiustamento 80% della massima
Calcolo 960
Significatività operativa preliminare 950
Motivazioni: Non si sono riscontrati errori significativi nelle precedente revisioni e quindi si pianificano le verifiche su un ammontare vicino alla significatività minima complessiva scelta
Ammontare errore trascurabile preliminare
% scelta di aggiustamento 15% della operativa
Calcolo 143
Errore trascurabile preliminare 140
Motivazioni: Non si ritiene apprezzabile di riportare nel riepilogo aggiustamenti non passati dalla società sotto i 140mila Euro
LA MATERIALITÀ / SIGNIFICATIVITÀ
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RIEPILOGO RISCHIO DI REVISIONE E SINTESI APPROCCIO
La pianificazione del lavoro – Rischio e approccio
Voce bilancio Significatività
Rischio revisione
Test
conformità
validità
Intrinseco Controllo Frode Totale esistenza completezza accuratezza valutazione
Immateriali Bassa Alto Basso Medio Medio NO N/A Vouching CE Vouching SP Impairment
Materiali Alta Basso Basso Basso Basso NO Ispezione fisica increm.ti
Vouching CE Vouching SP Impairment
Finanziarie Media Alto Basso Medio Medio NO N/A Ispezione Ispezione Impairment
Magazzino Media Alto Basso Medio Medio SI Inventario Fluttuazioni, cut off, resi
Costo orario Obsoleto Slow moving, Netto realizzo
Clienti Alta Medio Basso Medio Medio SI Circo Fluttuazioni, cut off, resi
Circo Fondo svalutazione
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Alla fine dell’attività di pianificazione e prima della stesura della strategia di revisione è necessario riepilogare i rischi individuati e declinarli a livello di voce di bilancio
ESEMPIO DI FORMALIZZAZIONE
LA STRATEGIA GENERALE DI REVISIONE
La pianificazione del lavoro – La strategia
COSA DOVREBBE CONTENERE? PARAGRAFO POSSIBILE CONTENUTO (CURA DEL REVISORE)
Obiettivi della revisione
Indicazione del revisore legale Indicazione del quadro normativo di riferimento Indicazione del fatto che si tratti di un incarico di revisione legale o volontaria Indicazione dei principi di revisione di riferimento Indicazione dei principi contabili di riferimento Descrizione dei cambiamenti significativi nei principi contabili adottati dall‘impresa che possono avere un impatto significativo sul bilancio Descrizione dei cambiamenti significativi nella normativa che possono avere un impatto significativo sulla revisione legale Indicare se si tratti di un nuovo incarico o la continuazione di un incarico pluriennale
Cambiamenti nell’impresa
Descrizione dei cambiamenti nell’impresa rispetto al precedente esercizio che potrebbero avere un impatto significativo sulla valutazione del rischio e sullo svolgimento della revisione, ad esempio: Investimenti significativi in immobilizzazioni immateriali, materiali o finanziarie (ad es. acquisizione di
partecipazioni); Cambiamenti significativi nella strategia di business dell’impresa (ad esempio, cambiamenti nei prodotti)
o nei mercati di approvvigionamento o di sbocco; Cambiamenti significativi nella direzione, negli organi di governance o nel personale chiave; Cambiamenti nell’ambiente di riferimento dell’impresa (economico, normativo etc.…) che potrebbero
avere un impatto significativo sulla stessa; Contratti stipulati recentemente che possono essere significativi dal punto di vista economico,
finanziario, fiscale o per la loro interpretazione e contabilizzazione.
Rischio
Nel caso di continuazione di un incarico pluriennale indicare il livello di rischio identificato nell’esercizio precedente eventualmente modificato per tenere conto di cambiamenti nelle circostanze. Nel caso di nuovo incarico indicare il livello di rischio che si ritiene, secondo il proprio giudizio professionale, associabile al cliente sulla base delle informazioni raccolte in sede di accettazione dell’incarico o dello svolgimento delle attività preliminari.
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LA STRATEGIA GENERALE DI REVISIONE
La pianificazione del lavoro – La strategia
PARAGRAFO POSSIBILE CONTENUTO (CURA DEL REVISORE)
Significatività
Indicazione dei limiti di significatività a livello di bilancio nel suo complesso e di singola voce di bilancio e asserzione identificati nel precedente incarico eventualmente modificati per tenere conto di cambiamenti nelle circostanze o, se si tratta di un nuovo incarico, di quelli identificati durante l’attività preliminare della revisione.
Risultati di precedenti revisioni (o informazioni ottenute dal precedente revisore)
Eventuali rilievi nei precedenti giudizi sul bilancio Errori significativi riscontrati nei precedenti bilanci Aree di rischio precedentemente identificate Sintesi di precedenti giudizi sul sistema di controllo interno Note circa le procedure di revisione che vengono svolte ciclicamente in più esercizi (ad esempio, procedure di conformità sul ciclo vendite o sul ciclo acquisti, ecc.)
Team di revisione
Identificazione dei membri del gruppo di lavoro che costituiranno il team di revisione. Si ritiene opportuno che vengano identificati, oltre al revisore legale almeno i revisori “esperti” e gli eventuali specialisti (fiscali, informatici, legali ecc.).
Altro Indicare qualsiasi altra informazione utile ad individuare rischi dell'incarico e risposte al rischio ritenute appropriate nel caso concreto
COSA DOVREBBE CONTENERE?
IL PIANO DI LAVORO DI DETTAGLIO
La pianificazione del lavoro – Il piano di lavoro
DEFINIRE NATURA, AMPIEZZA E TEMPISTICA DELLE VERIFICHE
Consigliato riferimento asserzioni Non ha struttura e contenuto standard
Descrizione della procedura Costo
Ammo.ti e fondo
C E A V C E A V Ottenere informazioni circa i piani, le politiche di investimento e circa eventuali mutamenti nelle politiche di ammortamento. Effettuare procedure di analisi comparativa.
x x x x x x
ESEMPIO DI FORMALIZZAZIONE
Voce di bilancio Asserzioni soddisfatte
Test da effettuare Rif
W/P
Firma/
data C
E
O A
C
O V
P
D
R
O
Invia una richiesta di informazioni ai legali della società. Esamina le risposte e chiedi alla società se ha adeguatamente considerato le indicazioni fornite dal legale.
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