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L’intelligenza emotiva: fondamento
dell’educazione a casa e a scuola
Sauze d’Oulx, 11 marzo 2019
Definizione di intelligenza emotiva
"È la capacità di riconoscere i nostri sentimenti e quelli altrui, di motivare noi stessi, di gestire positivamente le nostre emozioni, tanto interiormente quanto nelle relazioni sociali” (D. Goleman)
Aree anatomiche deputate all’intelligenza emotiva
Competenze collegate con l’intelligenza emotiva
Vantaggi dell’intelligenza emotiva
"I nostri studi dimostrano che i figli emotivamente allenati ottengono migliori
risultati a scuola, stanno meglio in salute e stabiliscono relazioni più positive con i
coetanei. Hanno anche minori problemi di comportamento e riescono a riprendersi più
rapidamente dopo esperienze negative. L'intelligenza emotiva permette di essere più
preparati ad affrontare i rischi e le sfide della vita" (Gottmann)
Educatori: “allenatori emotivi”
L’educatore-“allenatore emotivo” è un educatore che:
Si mette nei panni del bambino (empatia)
Comprende ciò che vive
Accetta i suoi sentimenti, anche negativi,
Non accetta, però, i comportamenti negativi
Vantaggi dell’allenamento emotivo
1) I bambini che hanno la sensazione che i loro educatori li comprendano e siano davvero interessati alla loro vita non hanno bisogno di recitare e fare scene per attirare la loro attenzione; 2) I bambini allenati emotivamente fin da piccoli imparano a calmarsi da soli e riescono a rilassarsi anche sotto stress; 3) Il legame emozionale tra educatori e bambini diventa più stretto e i bambini sono più ricettivi nei confronti delle richieste dei genitori, sono più disposti a compiacere che a deludere.
Crescono bambini emotivamente intelligenti
Passi per l’allenamento emotivo !
Cercare di capire se dietro il
comportamento sbagliato di un bambino c’è una qualche forma di
disagio Un educatore deve fare lo sforzo di immedesimarsi nel bambino e capire cosa ha generato la sua emozione
" Aiutare il bambino a comprendere le e
emozioni che sta vivendo senza reprimerle
Un momento di crisi è un’occasione per allenare il bambino emotivamente e non per dirgli... “non piangere”, “non essere triste”,...
# Ascoltare i
sentimenti del bambino senza
giudicare né dare soluzioni o
minimizzare il problema
Sedersi all ’altezza del bambino, ascoltare, dedicare del tempo, dimostrare di ca p i r e , . . . e v i t a ndo d i sostituirsi a lei/lui
$ Aiutare il bambino a trovare le parole per definire le emozioni che prova
“Il bambino così non solo si sente compreso, ma ora ha anche una parola per definire il suo stato d’animo” (Gottmann)
% Porre dei limiti ai comportamenti
sbagliati e aiutare il bambino a trovare da solo la soluzione al problema
Dopo aver riconosciuto l’emozione il bambino deve comprendere che anche se l’emozione è negativa non sono accettabili comportamenti sbagliati o pericolosi
“Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono reso conto che il mio pensiero può rendermi miserabile e malato. Ma quando ho imparato a farlo dialogare con il mio cuore, l’intelletto è diventato il mio migliore alleato. Oggi so che questa si chiama saggezza.”
Kim Mcmillen