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1 L’ANTICRISTO (UN ESPOSTO DAL PUNTO DI VISTA BIBLICO) PREFAZIONE Mi rendo conto della portata di questo esposto e so anche che porterà con sé delle conseguenze. Ma, vista l'urgenza, non mi rimane altra scelta che scrivere ciò che d ve essere detto, anche se avviene soltanto in stile telegrafico. Poi, chi vuole può cominciare ad investigare ancora di più la Sacra Scrittura. Come sempre gli uni L’accetteranno, gli altri lo rigettarono. Vi saranno quelli che si rallegreranno profondamente del fatto che qualcuno abbia trovato il coraggio di attaccare il male alla radice e, possibilmente, di stroncarlo. Altri s’indigneranno. Di proposito ho evitato di usare le espressioni delle quali il Dott. Martin Lutero fece uso nei suoi scritti in cui considerava e riconsiderava l’Anticristo. Ciò che scrisse riguardo a questo tema combacia pienamente con questo esposto in questo opuscolo e può essere letto nei vecchi scritti come, per esempio, la sua ampia introduzione al libro del profeta Daniele. Essa dimostra come quest’uomo di Dio fosse profondamente legato alla Parola che stava traducendo. Sotto questo aspetto, sicuramente non vi è, nella storia della chiesa, nessun uomo paragonabile a lui. In base ad un’esperienza personale di salvezza, aveva la certezza di essere giustificato mediante la fede in Cristo, anzi, ancora di più: aveva una relazione ed un rapporto stretto con Dio e la Sua Parola. Come è certo che Iddio, tramite lo “scoppio” della Riforma, fece una potente breccia nel regno delle tenebre, cosi è certo che Egli lo fa ora al compimento della Sua Chiesa, che emerse alla Riforma, che sperimenta un ravvivamento sempre nuovo e una guida continua. Chi ha studiato la storia della chiesa sa come, in diverse epoche, certe verità bibliche furono messe sul candelabro. Ora debbono essere tutte annunciate in modo equilibrato quale pieno Evangelo, affinché ciò che è in parte possa sfociare in ciò che è perfetto. In qualità di missionario che, dal 1964, ha viaggiato in più di 90 nazioni e predicato in congressi di quasi tutte le denominazioni, ho rispetto per ogni credente e per tutte le religioni. Persone di tutte le razze e di tutte le ideologie hanno preso parte alle mie conferenze. Nell’Africa del Sud, quale protestante, ho potuto parlare un giorno perfino in una chiesa cattolica gremitasi di più di mille persone. Siccome ho una profonda compassione per i miei simili, ho dovuto mettere a nudo la più grande impostura che vi sia sulla terra nell'ambito religioso. Ogni persona, in fin dei conti, ha il diritto di venire a conoscenza della verità. Non viviamo più nel tempo in cui soltanto il sindaco, il prete, il dottore e il maestro del paese sapevano leggere, neanche più nell’epoca dei quasi mille anni in cui la chiesa pensava a fare si che la Bibbia non cadesse nelle mani del popolo, ma in un tempo in cui tutti possono informarsi su tutto. Perché non dovrebbe essere fatto uno studio profondo tanto necessario anche in merito a questo tema? In questo breve esposto si è potuto accennare e sfiorare soltanto i punti essenziali. Si tratta di ognuno personalmente e della sua destinazione dopo la morte. Anche se molti non vogliono ammetterlo, l'uomo, in realtà, venne creato per vivere, come è certo che la vita continua dopo la morte. Ma ognuno, per se stesso, deve “azionare in modo giusto gli scambi”, cioè fare la sua giusta scelta, se vuole raggiungere il traguardo. Tra le molte versioni in lingua tedesca della Bibbia a mia disposizione, ho usato per lo più quella del Dott. Hermann Menge. [Per quanto concerne i passi biblici citati nel presente testo, in italiano, è stata usata la traduzione del Dott. Luzzi, tranne nei casi in cui venga chiaramente specificata la

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L’ANTICRISTO(UN ESPOSTO DAL PUNTO DI VISTA BIBLICO)

PREFAZIONE

Mi rendo conto della portata di questo esposto e so anche che porterà con sé delle conseguenze.Ma, vista l'urgenza, non mi rimane altra scelta che scrivere ciò che d ve essere detto, anche seavviene soltanto in stile telegrafico. Poi, chi vuole può cominciare ad investigare ancora di più laSacra Scrittura. Come sempre gli uni L’accetteranno, gli altri lo rigettarono. Vi saranno quelli che sirallegreranno profondamente del fatto che qualcuno abbia trovato il coraggio di attaccare il malealla radice e, possibilmente, di stroncarlo. Altri s’indigneranno.

Di proposito ho evitato di usare le espressioni delle quali il Dott. Martin Lutero fece uso nei suoiscritti in cui considerava e riconsiderava l’Anticristo. Ciò che scrisse riguardo a questo temacombacia pienamente con questo esposto in questo opuscolo e può essere letto nei vecchi scritticome, per esempio, la sua ampia introduzione al libro del profeta Daniele. Essa dimostra comequest’uomo di Dio fosse profondamente legato alla Parola che stava traducendo. Sotto questoaspetto, sicuramente non vi è, nella storia della chiesa, nessun uomo paragonabile a lui. In base adun’esperienza personale di salvezza, aveva la certezza di essere giustificato mediante la fede inCristo, anzi, ancora di più: aveva una relazione ed un rapporto stretto con Dio e la Sua Parola.

Come è certo che Iddio, tramite lo “scoppio” della Riforma, fece una potente breccia nel regnodelle tenebre, cosi è certo che Egli lo fa ora al compimento della Sua Chiesa, che emerse allaRiforma, che sperimenta un ravvivamento sempre nuovo e una guida continua. Chi ha studiato lastoria della chiesa sa come, in diverse epoche, certe verità bibliche furono messe sul candelabro.Ora debbono essere tutte annunciate in modo equilibrato quale pieno Evangelo, affinché ciò che èin parte possa sfociare in ciò che è perfetto.

In qualità di missionario che, dal 1964, ha viaggiato in più di 90 nazioni e predicato in congressi diquasi tutte le denominazioni, ho rispetto per ogni credente e per tutte le religioni. Persone di tuttele razze e di tutte le ideologie hanno preso parte alle mie conferenze. Nell’Africa del Sud, qualeprotestante, ho potuto parlare un giorno perfino in una chiesa cattolica gremitasi di più di millepersone. Siccome ho una profonda compassione per i miei simili, ho dovuto mettere a nudo la piùgrande impostura che vi sia sulla terra nell'ambito religioso. Ogni persona, in fin dei conti, ha ildiritto di venire a conoscenza della verità.

Non viviamo più nel tempo in cui soltanto il sindaco, il prete, il dottore e il maestro del paesesapevano leggere, neanche più nell’epoca dei quasi mille anni in cui la chiesa pensava a fare si chela Bibbia non cadesse nelle mani del popolo, ma in un tempo in cui tutti possono informarsi sututto. Perché non dovrebbe essere fatto uno studio profondo tanto necessario anche in merito aquesto tema? In questo breve esposto si è potuto accennare e sfiorare soltanto i punti essenziali.

Si tratta di ognuno personalmente e della sua destinazione dopo la morte. Anche se molti nonvogliono ammetterlo, l'uomo, in realtà, venne creato per vivere, come è certo che la vita continuadopo la morte. Ma ognuno, per se stesso, deve “azionare in modo giusto gli scambi”, cioè fare lasua giusta scelta, se vuole raggiungere il traguardo.

Tra le molte versioni in lingua tedesca della Bibbia a mia disposizione, ho usato per lo più quelladel Dott. Hermann Menge. [Per quanto concerne i passi biblici citati nel presente testo, in italiano,è stata usata la traduzione del Dott. Luzzi, tranne nei casi in cui venga chiaramente specificata la

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diversa versione della Bibbia - Ed.]

Che questo opuscolo possa tornare a benedizione di tutti i lettori e possa condurre molti dalla viaspaziosa, che conduce alla perdizione, a quella stretta che conduce alla vita eterna. Che ognunopossa riconoscere la verità, essere penetrato da essa e, contemporaneamente, essere liberato daogni errore. Dovremmo affidare la nostra salvezza soltanto a Dio e a nessun uomo.

L’autore: Ewald Frank

Krefeld, luglio 1986

INTRODUZIONE

In questo esposto ci riferiamo soprattutto al libro di Daniele e a quello dell'Apocalisse. Fino alpassato più recente, perfino i dottori della Bibbia, conosciuti a livello internazionale, non sapevanocosa fare del contenuto di questi due libri profetici. Stavano davanti a sempre nuovi quesiti, perchénon erano in grado di capire il linguaggio simbolico usato in essi. Ciò che fu messo per iscritto inbase ad un’ispirazione diretta può essere rivelato e compreso solo tramite una speciale rivelazioneproveniente dall'alto. Qui non è lo spirito dell’uomo che deve investigare in modo filosofico, ma è loSpirito di Dio che deve illuminare e rivelare ciò che è nascosto (1. Corinzi 2:10-13). Siccome iltempo per la parte profetica non era ancora giunto, misero semplicemente per iscritto le loroproprie conoscenze di miglior scienza e conoscenza.

La profezia biblica non può essere interpretata, ma deve piuttosto essere riconosciuta ed osservatanel suo adempimento. Gli avvenimenti escatologici, cioè dei tempi della fine, vennero programmatiin anticipo tramite predestinazione divina. Iddio fece mettere per iscritto in anticipo sia la storiadell’umanità sia la storia della salvezza che avrebbe avuto luogo in essa. Ciò che i dottori dellaBibbia hanno detto fin ora, come vedremo, non corrisponde alle chiare risposte di Dio prese dallarealizzazione della storia. Chi pensa di sapere qualcosa tenga conto del fatto che ogni conoscenzadeve essere collocata nell’intera testimonianza della Sacra Scrittura e deve coincidere con Essa. Ciòche viene detto riguardo ad un tema è quindi giusto soltanto quando anche le ultime rispettivedomande ricevono una risposta inequivocabile e soddisfacente. Non è perché abbiamo letto piùaccuratamente la Bibbia, ma siccome è giunto ora il tempo in cui i misteri di Dio debbono essereresi noti, il Signore ha aperto ai Suoi la comprensione per la parte profetica della Scrittura. Senzaombra di dubbio viviamo nell’ultimo periodo della storia della salvezza. Lo scopo di questaconstatazione non è quello di suscitare panico o un’atmosfera apocalittica, ma piuttosto quello diprodurre un risveglio e un ritorno alla sobrietà. Ora si tratta di mettere in rilievo la Parola profeticache non deve rimanere arretrata rispetto alla parte evangelistica e a quella dottrinale, cioèdell'insegnamento.

Venne ordinato al profeta Daniele: “E tu, Daniele, tieni nascoste queste parole, e sigilla il libro sinoal tempo della fine; molti lo studieranno con cura, e la conoscenza aumenterà” (Daniele 12:4).

Il suggello del contenuto tanto importante non doveva rimanere chiuso per sempre, ma solamentefino al tempo della fine. Si parla ripetutamente, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento, del“tempo della fine”, cioè degli “ultimi giorni”. In Daniele 8:17 e 19 sta scritto: “Intendi bene, ofigliuol d'uomo! perché questa visione concerne il tempo della fine... Ecco, io ti farò conoscerequello che avverrà nell'ultimo tempo dell'indignazione; poiché si tratta del tempo fissato per lafine”.

Ciò che fino a poco tempo fa era nascosto e sigillato e che, di conseguenza, non poteva essere

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compreso, è ora rivelato. È certo che tutti, dopo aver letto questo esposto, capiranno meglio ilLibro di Daniele e quello dell'Apocalisse.

Il profeta Daniele non interpretò le visioni in cui certi avvenimenti vennero annunciati in simboli; glifu mandato l’angelo Gabriele e questi gli spiegò ciò che aveva visto. Daniele testimonia di lui: «Emi ammaestrò, mi parlò, e disse: “Daniele, io sono venuto ora per darti intendimento. Al principiodelle tue supplicazioni, una parola è uscita; e io sono venuto a comunicartela, poiché tu seigrandemente amato. Fa' dunque attenzione alla parola, e intendi la visione!”» (Daniele 9:22-23).

Come in quel tempo, anche oggi, non si tratta solo di ammaestramento e del giusto intendimento,ma anche della preghiera in cui viene espresso il profondo desiderio del cuore di ricevere chiarezzada Dio. La chiave per questo sta nel|'esortazione: “Fa' dunque attenzione alla parola, e intendi lavisione!” Chi non prende in considerazione la Parola si smarrisce malgrado una presuntarivelazione. Iddio è legato alla Sua Parola, fa tutto secondo la Sua Parola. In Daniele 10:21leggiamo: “Ma io ti voglio far conoscere ciò che è scritto nel Libro della Verità”. Non vogliamo enon abbiamo bisogno di più; ma, con piacere, desideriamo venire a conoscenza di ciò che stascritto in questo Libro della Verità.

Anche Giovanni fu visitato da un angelo allorché si trovava sull’isola di Patmo. Ciò vieneconfermato già nel primo versetto del primo capitolo dell'Apocalisse: “Egli l'ha fatta conosceremandandola per mezzo del Suo angelo al Suo servitore Giovanni”. Dopo aver visto tutte le visioni etutti gli eventi, egli fa la seguente testimonianza in Apocalisse 22:8-9: «E io, Giovanni, sono quelloche udii e vidi queste cose. E quando le ebbi udite e vedute, mi prostrai per adorare ai piedidell'angelo che mi aveva mostrate queste cose. Ma egli mi disse: “Guardati dal farlo; io sono tuoconservo e dei tuoi fratelli, i profeti, e di quelli che serbano le parole di questo libro. Adora Iddio”».

La riconoscenza e l’adorazione spettano a Dio solo, anche nel caso in cui Egli mandi un angelo o unmessaggero. Iddio ha dei messaggeri celesti e terreni per mezzo dei quali Egli può parlare edoperare (Ebrei 1:7).

Una missione nel quadro della storia della salvezza richiede una diretta chiamata profetica-apostolica. Chi ha soltanto un immaginario senso di missione legherà le persone a sé e ai propriinsegnamenti e, con ciò, le porterà al suo seguito. Chi però è mandato da Dio annuncia la puraParola di Dio e porta le persone ad una relazione personale con Dio. Tali uomini di Dio aprono epreparano la via a Lui e, contemporaneamente, al Suo popolo, togliendo ogni ostacolo spirituale(Isaia 62:10). Cosi, le persone diventano realmente discepoli e, con ciò, seguaci di Gesù Cristo.

Questo pensiero ci ricorda la profezia di Malachia 3:1: “Ecco, Io vi mando il Mio messaggero; eglipreparerà la via davanti a Me”. Questa si adempi in Giovanni il Battista che venne mandato qualeprecursore del Signore (Matteo 11:10).

In Apocalisse 22:6 leggiamo: “Queste parole sono fedeli e veraci; e il Signore, l’Iddio degli spiritidei profeti, ha mandato il Suo angelo per mostrare ai Suoi servitori le cose che debbono avvenirein breve”. Alla fine il Signore stesso dice: “Io Gesù ho mandato il Mio angelo per attestarvi questecose in seno alle chiese” (Apocalisse 22:16).

Ogni qual volta avvengono eventi di capitale importanza nella storia della salvezza, Iddio manda unangelo, cioè un profeta. “Perciocché il Signore Iddio non fa nulla, ch'Egli non abbia rivelato il Suosegreto ai profeti, Suoi servitori” (Amos 3:7 — Diodati). Così, per esempio, la nascita di GiovanniBattista fu annunciata da un angelo (Luca 1:13). I pastori che stavano nei campi a Betleemudirono cantare gli eserciti celesti e, dalla bocca dell'angelo, appresero l'annuncio della nascita delRedentore: “Non temete, perché ecco, vi reco il buon annunzio di una grande allegrezza che tutto

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il popolo avrà: Oggi, nella città di Davide, v'è nato un Salvatore, che è Cristo, il Signore” (Luca2:10-11). Anche l’apertura dei Sette Suggelli fu annunciata in maniera soprannaturale.

CRISTO E L'ANTICRISTO

Nella brama di ricevere chiarezza in merito al tanto importante tema sull'Anticristo, dobbiamorivolgerci oggettivamente alla Parola di Dio e illuminare questo misterioso personaggio alla lucedella Scrittura. Come già accennato, da molto tempo, esistono in merito svariate opinioni umane.Abbiamo tuttavia diritto ad una risposta infallibile ed incontestabile, e questa ci può essere datasoltanto tramite l'infallibile Parola di Dio.

Tutte le testimonianze della Sacra Scrittura sono, in sé stesse e in concatenazione le une con lealtre, la miglior prova della veracità di Dio. La creazione testimonia del Creatore. Chi Lo negadovrebbe anche negare l'esistenza del maestoso universo. I redenti sono la prova vivente delRedentore. Ciò che è divino non ha bisogno di essere provato dagli uomini, è realtà attuata, giàdimostrata. Ciò si può dire per ogni tema dell'intera Sacra Scrittura.

La complessa tematica riguardante l‘Anticristo appartiene ad una delle più difficili argomentazioniche vi siano nel campo religioso. Al primo posto sta la misteriosa Deità di Gesù Cristo, segue, alsecondo, il misterioso personaggio dell’Anticristo. Per la maggior parte degli uomini, ambedue sonoun quesito, in tutti e due i casi le opinioni si differiscono totalmente. Non vi è sulla terra nessunacattedra, nessun professore che darebbe in merito delle informazioni che lo impegnassero. Lateologia tradizionale, a riguardo, si trova completamente in uno stato deprecabile, contienesemplicemente dichiarazioni che corrispondono all'orientamento della chiesa in questione.

Come già citato dal profeta Daniele, il misterioso libro doveva rimanere chiuso e sigillato sino altempo della fine. In Apocalisse 5:1 veniamo a sapere di un libro sigillato nel Nuovo Testamento.Con ciò la domanda era: “Chi è degno d'aprire il libro e di romperne i suggelli?” Giovanni, cheosservava l'evento, ricevette la risposta: “Ecco, il Leone che è della tribù di Giuda, il Rampollo diDavide, ha vinto per aprire il libro e i suoi sette suggelli” (Apocalisse 5:5).

In questo esposto non possiamo né occuparci dell’apertura, né dell'ampio significato dei suggelli eneanche esporre in dettaglio ciò che essi contengono. Vogliamo invece interessarci del nostro temae del significato dei relativi simboli; ne incontreremo ripetutamente. Nella profezia abbiamo a chefare con dei simboli che racchiudono in se stessi il loro senso vero e proprio, similmente come nelleparabole del Signore. Si parla di bestie, di teste, di corna, di immagine della bestia, di marchiodella bestia, del numero della bestia, perfino di una meretrice seduta sulla bestia e così via.Studieremo accuratamente il loro significato con l'aiuto della Sacra Scrittura.

Il sistema anticristo è multilaterale e procede parallelamente alla storia della salvezza quasibimillenaria. La Sacra Scrittura lo dimostra nei differenti contesti. Paolo designa con un certonumero di titoli questo personaggio che è all'opera. Con una previsione profetica, era in grado didare una chiara descrizione di lui. L'apostolo scrive esortando: “Nessuno vi tragga in errore inalcuna maniera; poiché quel giorno non verrà se prima, non sia venuta l'apostasia e non sia statomanifestato l'uomo del peccato, il figliuolo della perdizione, l'avversario, colui che s'innalza sopratutto quello che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio diDio, mostrando se stesso e dicendo ch'egli è Dio... E ora voi sapete quel che lo ritiene ond'egli siamanifestato a suo tempo. Poiché il mistero dell'empietà è già all'opera: soltanto v'è chi ora loritiene e lo riterrà finché sia tolto di mezzo. E allora sarà manifestato l'empio, che il Signor Gesùdistruggerà col soffio della Sua bocca, e annienterà con l'apparizione della Sua venuta. La venuta

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di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni eprodigi bugiardi; e con ogni sorta d'inganno d'iniquità...” (2. Tessalonicesi 2:3-10).

Il seguente raffronto dovrebbe rendere palesi alcune caratteristiche dell’Anticristo:

Cristo venne nel Nome del Padre (Giovanni 5:1+3a);

l’imitatore viene nel suo proprio nome (Giovanni 5:43b).

Cristo abbassò del tutto Se stesso (Filippesi 2:8);

il figliuolo della perdizione s’innalza sopra tutto (2. Tess. 2:4).

Cristo venne disprezzato ed evitato (Isaia 53:3);

l’Anticristo si lascia festeggiare ed adorare (Apocalisse 13:8).

Cristo è il vero Profeta (Deuteronomio 18:15-18; Atti 3:22-23);

l’Anticristo è il falso profeta (Apocalisse 16:13 e 20:10).

Cristo testimoniò della verità (Giovanni 18:37);

l'empio getta a terra la verità (Daniele 8:12).

Cristo venne per fare la volontà di Dio (Ebrei 10:7-10);

l’Anticristo farà la sua propria volontà (Daniele 11:36).

Cristo venne per salvare i perduti (Luca 19:10);

l’Anticristo appare per distruggere il popolo dei santi (Dan. 8:24).

Cristo Si sottomise alla legge di Dio (Matteo 5:17);

l’avversario è l’empio (2. Tessalonicesi 2:8; Daniele 7:25a).

Cristo venne chiamato Figliuolo di Dio (Luca 1:35);

l'Anticristo viene chiamato figliuolo della perdizione (2. Tessalonicesi. 2:3).

Cristo è il mistero della pietà (1 Timoteo 3:16);

l’Anticristo è il mistero dell'empietà (2. Tessalonicesi 2:7).

Si potrebbe continuare a fare questi paragoni a volontà; questi sono necessari per farci riconoscerequesto personaggio. Nel nostro esposto verranno alla luce ancora in modo chiaro i contrasti che,fino ad oggi, non furono riconosciuti che da pochi. Nel libro del profeta Daniele, nelle epistole degliapostoli e nell'Apocalisse, incontriamo i diversi appellativi che descrivono sempre lo stessopersonaggio, cioè lo stesso sistema nella sua molteplicità.

L'ORIGINE

È incontestabile che l’Anticristo sia un personaggio misterioso. Come è certo che Cristo può esserericonosciuto quale Verace solamente tramite rivelazione dall'alto, cosi è certo che anche l'Anticristosi riconosce soltanto mediante illuminazione dall'alto. Come Cristo è la rivelazione di Dio in formaumana, cosi l'Anticristo sarà, nel tempo della sua diretta comparsa, la manifestazione personificatadi Satana in un uomo. Satana non è certamente un ateo: crede in Dio e trema (Giacomo 2:19). Ilsuo rappresentante sulla terra segue proprio le sue orme. Visto dal punto di vista esteriore,abbiamo a che fare con un uomo particolarmente pio, che usa perfino dei passi biblici, così comefece Satana allorché tentò Gesù. Tanto Cristo quanto l’Anticristo hanno una lontana origine;

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ambedue hanno la loro origine nel cielo. Se seguiamo la traccia, è facilmente riconoscibile cheCristo risale a Dio e l’Anticristo a Satana. Cristo rappresenta il Regno di Dio con luce e vita,l'Anticristo rappresenta il regno di Satana con tenebre e morte. Ambedue sono presenti sulla terra,ambedue nel contempo in modo velato e manifesto.

Come già menzionato, troviamo di tutti e due una precisa descrizione nella Sacra Scrittura. Findall’inizio del tempo, tanto Cristo quanto l'Anticristo furono annunciati e descritti con ombre esimboli. Ambedue rappresentano un regno. Ambedue rivendicano un trono con la differenza cheuno È Dio e l’altro si fa adorare come se fosse Dio. Luce e tenebre, giorno e notte, vita e mortetestimoniano fin dal principio di due esseri e di due sfere del tutto diverse. Vediamo le due lineerappresentate da Caino ed Abele ripetersi fino a Gesù e Giuda e, alla fine, da Cristo e l'Anticristo.

Cristo ci viene descritto con i diversi appellativi che Lo identificano di volta in volta in relazione coni Suoi molteplici compiti: Figlio di Dio, Figlio dell’uomo, Figlio di Davide, Agnello di Dio, Mediatore,Intercessore, Re, Sacerdote, Profeta e cosi via.

Anche l’Anticristo, come già menzionato, viene designato di volta in volta con dei titoli differenti: “ilfalso profeta”, “l’uomo del peccato”, “L’avversario” e così via. A chi è pratico della Sacra Scritturanon riuscirà difficile scoprire che tutte le caratteristiche e tutti gli attributi di Dio si possono riferirea Cristo e quelli di Satana all’Anticristo.

ANTI = CONTRO

La chiave per una giusta comprensione e per scoprire questo personaggio misterioso sta nellaparola anti. Come ognuno sa, anti significa “contro”. L’Anticristo è dunque l’oppositore, l'avversariodi Cristo. L’inganno sta nel fatto che questo personaggio si appella a Cristo, però, con tutte le suedottrine e le sue pratiche, sta in contrasto con Cristo e la Sua Parola. Parla di Cristo, però lega a séi suoi seguaci che egli stesso designa quali “credenti”. Questi credono alla sua parola e non nellaParola di Cristo.

Il particolare segno di identificazione dell'Anticristo consiste nel fatto che egli è il “bugiardo” e cheanche le sue dottrine, che constano di sole bugie, sono in contrasto con Cristo, che è la Verità e lecui dottrine constano di sole verità. L’Anticristo sostituisce le dottrine di Cristo con le proprie. Lamenzogna è riproporre la verità all’inverso. Come fece il diavolo già nel giardino di Eden, cosìanche l’Anticristo si serve della Parola di Dio, con astuzia e malizia, per sedurre i fedeli nel modopiù pio possibile. Però, da un esame più accurato, ci risulta che assolutamente nulla di tutto ciò cheinsegna coincide con la Parola di Dio originale. Chi è contro la Parola e agisce in modo contrario adEssa è contro Cristo, è dunque “anti—Cristo”, perché Cristo è la Parola, il Logos.

Già nel Cristianesimo primitivo si sentiva parlare di anticristi. Giovanni ne parla ripetutamente nellesue epistole. Scrive dell'Anticristo riguardo al tempo odierno: “Figliuoletti, è l'ultima ora; e comeavete udito che l'Anticristo deve venire...” (1. Giovanni 2:18a). È rimarchevole il fatto che Giovanniparla, da un lato, della venuta dell’Anticristo al singolare e che, facendolo, si riferisce agli ultimigiorni, quindi al tempo della fine; dall'altro, però, menziona contemporaneamente parecchianticristi che apparvero già in quel tempo: “... fin da ora sono sorti molti anticristi” (1. Giovanni2:18b). Non si trattava di persone che rigettavano Cristo, ma di uomini che Lo presentavano e Lointerpretavano in contrasto con la Parola.

I falsi fratelli, di cui Paolo scrisse, i falsi “cristi”, di cui Gesù parlò, sono i falsi unti che, già nelprincipio, si sviarono dalla Parola dei profeti e degli apostoli e che esposero altre opinioni dottrinali.L’eloquente oratore menzionato nella Bibbia, Nico, si mise in evidenza in modo particolare. I suoiseguaci erano i “Nicolaiti”. Si circondò di creduloni e proclamò le proprie opere invece della sola

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fede mediante la quale si è salvati. Il Signore esprime il Suo elogio ai Suoi nella prima lettera permezzo dell'angelo della chiesa: “Ma tu hai questo: che odii le opere dei Nicolaiti...” (Apocalisse2:6). Nella terza lettera alla chiesa questa corrente non biblica, nella quale i laici vennerosignoreggiati da un clero nominatosi da se stesso, aveva già preso piede. Perciò l’ammonimento:“Cosi hai anche tu di quelli che in simil guisa professano la dottrina dei Nicolaiti” (Apocalisse 2:15).Come il grano e la zizzania crescono insieme nello stesso campo, cosi i veri e i falsi credenti sitrovano sul terreno del Cristianesimo.

Ciò iniziò in questo modo: sotto l’influenza dello spirito anticristo vennero esposte e credute delledottrine staccate dalla Verità. Dopo, nel sistema anticristo, ne vennero fatti dei dogmi. La lorocoronazione sarà in definitiva nell'Anticristo stesso. Paolo, che possedeva un’ampia vedutaprofetica, scrive: “Queste cose insegna e ad esse esorta. Se qualcuno insegna una dottrina diversae non si attiene alle sane parole del Signor nostro Gesù Cristo e alla dottrina che è secondo pietà,esso è gonfio e non sa nulla...” (1. Timoteo 6:2b—4a).

L’apostolo sapeva che la sua proclamazione era di origine divina, perché l'aveva ricevuta tramiteuna diretta rivelazione di Gesù Cristo (Galati 1:12). Non difende né se stesso né le sue dottrine, mal'Evangelo di Gesù Cristo, il puro Messaggio di salvezza di Dio che reca salvezza. In 2. Timoteo1:13-14 esorta il suo collaboratore ad attenersi alle sane dottrine: “Prendi per modello le sanedottrine, che tu hai ricevuto da me, nella fede e nella carità che è in Cristo Gesù. Custodisci il buondeposito con l'aiuto dello Spirito Santo, che abita in noi” (2. Timoteo 1:13-14 — Nardoni).

Nel corso della storia apparvero molti falsi dottori e profeti come viene reso noto in 2 Pietro 2:1:“Ma sorsero anche falsi profeti fra il popolo, come ci saranno anche fra voi falsi dottori cheintrodurranno di soppiatto eresie di perdizione, e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, sitrarranno addosso subita rovina”. L'appellativo “falsi profeti” sta anche qui al plurale.

Ispirata dallo spirito anticristo si sviluppò una chiesa accanto alla vera Chiesa. Dottori nominatisi dase stessi, falsi profeti e mendaci apostoli predicarono non la dottrina di Cristo, ma conoscenzeproprie. Allontanarono dalla Parola di Dio delle persone instabili portandole al loro seguito. Alla finesi uniscono tutte le caratteristiche e proprietà del sistema anticristo sotto un sol capo. Perciò vienechiamato nell'Apocalisse “falso profeta”. Come i veri profeti proclamarono la Parola di Dio chevenne a loro quale “COSÌ DICE IL SIGNORE”, così il falso profeta pretende essere la voce di Dio sullaterra. Le sue dottrine, però, non hanno in realtà nulla in comune con la vera Parola. È il profetadella falsa dottrina e, perciò, viene chiamato falso profeta.

Chi annuncia ciò che è in contrasto con i veri profeti è egli stesso un falso profeta. Un falso dottoreè colui che insegna in modo diverso dai veri dottori stabiliti da Dio nel Cristianesimo primitivo. Sipuò facilmente constatare tramite un paragone che, oggi, viene predicato un altro Gesù e cheviene presentato un altro Evangelo che nel Cristianesimo primitivo (2. Corinzi 11:4). Ciò che èsbagliato viene presentato come se fosse giusto, e ciò che è giusto come se fosse sbagliato. Senzache le persone ne siano consapevoli, innumerevoli dottrine erronee vennero introdotte nel corsodei secoli; queste non hanno più nulla in comune con le dottrine e le pratiche dei primi Cristiani.

Ma chi, ancora oggi, investiga accuratamente la Scrittura per appurare la giustezza delle dottrineesposte? Paolo disse: “Io so che dopo la mia partenza s'introdurranno in mezzo a voi dei lupirapaci, che non risparmieranno il gregge, ed anche in mezzo a voi sorgeranno degli uomini, cheinsegneranno delle dottrine perverse, per trascinar dietro di loro i discepoli” (Atti 20:29-30 —Nardoni). Parole untuose vengono incorniciate da cerimoniali ben studiati. Le masse inconsapevolivengono impressionate e pensano che Cristo abbia introdotto questo modo di fare. Vedonol'apparenza pia e mansueta, come quella di un agnello, e non intuiscono la contraffazione fatale,

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perché non conoscono la Parola. Gesù disse: “Le Mie pecore ascoltano la Mia voce” (Giovanni10:27). La Sua voce è e rimane in eterno la Sua Parola.

Come già detto, un falso profeta viene riconosciuto dal fatto che non predica la Parola dei veriprofeti, un falso apostolo dal fatto che non annuncia le dottrine bibliche degli apostoli (Apocalisse2:2), l’Anticristo dal fatto che insegna in modo errato riguardo a Cristo e che non pensa per nulla almondo di fare ciò che Cristo comando. Egli si dichiara verbalmente per Cristo, però èprofondamente impigliato nella superstizione e in altre cose, compresa l'invocazione dei defunti, laquale è spiritismo. Quanto serie sono però le seguenti parole: “Ma quand'anche noi, quand'ancheun angelo dal cielo vi annunziasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia eglianatema” (Galati 1:8).

Chi immagina l’Anticristo come un dittatore mondiale o un tiranno politico resterà sorpreso. Paolo,riferendosi a lui, scrive che Satana opererà per mezzo di lui “ogni sorta di opere potenti, di segni edi prodigi bugiardi; e ogni sorta d'inganno d'iniquità...” (2. Tessalonicesi 2:9-10). Quest’uomo nonha nessun segno o miracolo biblico da mettere in mostra come avvenne, invece, per mezzo dellapotenza di Dio, nel ministero di Gesù Cristo e in quello degli apostoli. Al contrario, è un maestrodelle macchinazioni. Ciò che nessuno è mai riuscito a fare, a lui riesce tramite politica religiosa.Sono segni bugiardi che stanno in contrasto con la Verità. Sa eludere con bugie ed inganni esedurre tutti coloro che credono al suo mendace vangelo nel modo più pio possibile; riesce aparlare con la stessa disinvoltura sia con i leaders politici che con quelli religiosi. Possiede ilmigliore gruppo di consiglieri del mondo, è l'uomo meglio informato e tutti vengono a lui da tutte leparti del mondo. Tutti gli uomini di tutte le correnti politiche, anche se opposte tra loro, ricorronoal suo ruolo di mediatore. È la più alta autorità che vi sia sulla terra e, come pretende, anche la piùalta istanza giuridica.

Giammai l'Anticristo sperimenterà l’esaudimento di una preghiera, giammai, per mezzo di lui, unozoppo camminerà, un cieco ricupererà la vista o un sordo udirà, come avvenne invece tramiteCristo. Ciononostante tutto il mondo l'acclamerà e gli renderà omaggio, “...quelli che perisconoperché non hanno aperto il cuore all'amore della Verità per essere salvati. E perciò Iddio mandaloro efficacia d'errore onde credano alla menzogna; affinché tutti quelli che non hanno creduto allaVerità, ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati” (2. Tessalonicesi 2:10-12). Pensiamoci:l’Anticristo è un Cristiano soltanto di nome, ma, in fondo, è contro Cristo. Parla del Regno di Dio,ma, invece, costruisce il suo proprio regno, in cui esercita il suo dominio.

LA SUA PROVENIENZA

Per comprendere meglio la tattica e la natura dell’Anticristo, dobbiamo occuparci in primo luogo diSatana. Ciò sembra suonare strano, ma mostreremo i paralleli tra lui e l'Anticristo. In Ezechiele28:12-15 sta scritto: “Tu mettevi il suggello alla perfezione, eri pieno di saviezza, di una bellezzaperfetta; eri in Eden il giardino di Dio; eri coperto d'ogni sorta di pietre preziose: rubini, topazi,diamanti, crisoliti, onici, diaspri, zaffiri, carbonchi, smeraldi, oro, tamburi e flauti erano al tuoservizio, preparati il giorno che fosti creato. Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore. Io tiavevo stabilito, tu stavi sul monte santo di Dio, camminavi in mezzo a pietre di fuoco. Tu fostiperfetto nelle tue vie dal giorno che fosti creato, perché non si trovò in te la perversità”.

Qui la parola viene indirizzata a Lucifero che Iddio aveva creato quale principe degli angeli. Qualecreatura di Dio, era perfetto, ma, come noi stessi, era dotato di libero arbitrio. Purtroppo l’usò perribellarsi a Dio e per innalzarsi. La stessa cosa viene detta anche del suo rappresentante che

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s’innalza sopra ogni cosa. Siccome Satana non è onnisciente, non poteva prevedere qualeconseguenza il suo agire avrebbe portato con sé. Cosi è anche con l'Anticristo che deve assumere ilsuo ruolo. La sua fine gli è nascosta; sa molto, ma non sa tutto.

Come ci venne detto, Satana si trovava nel giardino di Eden. Più tardi, dopo la sua caduta,s’impossessò del serpente nelle cui vesti indusse i primi uomini a disubbidire, quindi a trasgredire laParola di Dio. Mediante le parole: “È vero che Dio ha detto?”, seminò in loro del dubbio sulla Paroladi Dio. Il suo rappresentante sulla terra fa la stessa cosa. Così, fin dal principio, l’intera umanitàcadde sotto l’influenza del male che consiste sempre nel mettere in forse la Parola di Dio. Cominciòcon l’incredulità alla quale seguirono la disubbidienza e, alla fine, la trasgressione. Così si arrivò alpeccato originale in cui noi tutti fummo trascinati. Ognuno di noi ha mancato e si è reso colpevole,cioè anche noi avremmo agito e reagito come Adamo ed Eva fecero.

Satana, innalzandosi, non soltanto precipitò giù, ma portò anche la distruzione sopra l’interaumanità. Però, già subito dopo il peccato originale, il Signore diede l’annuncio della venuta delRedentore, allorché parlò del Seme che sarebbe venuto tramite la donna per schiacciare il capo alserpente (Genesi 3:15). Per questa ragione Gesù chiamò sempre Maria “donna” e mai “madre”.Era la Semenza di Dio in cui la Parola promessa divenne realtà (Luca 8:11); la buona semenzasono d’altra parte i figliuoli e le figliuole del Regno (Matteo 13:38). Provengono dalla Semenzadivina e, con ciò, formano la progenie di Dio (1. Pietro 2:9; Atti -17:29).

Nel libro del profeta Isaia troviamo la caduta di Satana cosi descritta: «Come mai sei caduto dalcielo, o astro mattutino, figliuol dell'aurora? Come mai sei atterrato, tu che calpestavi le nazioni?Tu dicevi in cuor tuo: “Io salirò in cielo, eleverò il mio trono al disopra delle stelle di Dio; io miassiderò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del settentrione; salirò sulle sommità dellenubi, sarò simile all'Altissimo”» (Isaia 14:12-14).

Nulla è cambiato fino ad oggi per quanto riguarda le sue intenzioni. Già fin dai giorni del giardino diEden cercò di esercitare il suo dominio sugli uomini per realizzare il suo piano. In quel tempo tennein suo potere il re di Tiro; ciò è un esempio della pretensione umana e diabolica di esercitare ilpotere sulla terra. Iddio gli parlò tramite il Suo profeta: “Il tuo cuore s'è fatto altero, e tu dici: Iosono un dio! Io sto assiso sopra un trono di Dio nel cuore dei mari! mentre sei un uomo e non unDio, quantunque tu ti faccia un cuore simile al cuore d'un Dio” (Ezechiele 28:2). È veramentestrano che un uomo possa credere di essere come Dio. Ma non è l’uomo, è Satana in lui che vienechiamato l’iddio e dominatore di questo mondo (2. Corinzi 4:4). Satana pretese perfino dal nostroSignore che Egli Si prostrasse davanti a lui e l'adorasse. In compenso Gli offerse tutti i regni delmondo (Matteo 4:8-10). Colui che lo rappresenta qui sulla terra deve portare le stessecaratteristiche; ricchezze ed onori non debbono mancare. Deve credere di essere al posto di Dio,imitando Cristo; possiede però le caratteristiche di Satana che voleva essere simile a Dio. Accetta lericchezze che gli vengono offerte.

Poi sta scritto: “...con la tua saviezza e con la tua intelligenza ti sei procurato ricchezza, haiammassato oro e argento nei tuoi tesori; con la tua gran saviezza e col tuo commercio haiaccresciuto le tue ricchezze, e a motivo delle tue ricchezze il tuo cuore s'è fatto altero". (Ezechiele28:4-5). Anche questa evidente caratteristica terrestre è un segno d'identificazione di Satana e, diconseguenza, anche del suo rappresentante che egli signoreggia. Fino ad oggi, non è cambiatoancora nulla in merito. Chi non ha ancora mai sentito parlare del luogo in cui sono depositati quellericchezze inestimabili, quell’oro, quell'argento, quelle pietre preziose e cosi via?

“Per l'abbondanza del tuo commercio, tutto in te s'è riempito di violenza, e tu hai peccato; perciòIo ti caccio come un profano dal monte di Dio...” (Ezechiele 28:16). Da quando il diavolo esercita il

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commercio? In questa descrizione la parola viene rivolta alternativamente a Satana e al dominatoreterrestre in cui si personifica. Satana è un essere spirituale ed ha bisogno di un corpo fisico in suopotere per poter esercitare il suo dominio.

Dobbiamo tenere in memoria la descrizione tutt'intera di Satana e delle sue differenticaratteristiche perché si incontrano ripetutamente quando si parla del suo rappresentante sullaterra. Inoltre è molto importante il fatto che Satana apparve quale angelo di luce; anche tutti i suoirappresentanti, fino all'ultimo, nel quale si incarnerà, vengono manifestati nello stesso modo.L'apostolo Paolo intuì questo e scrisse: “Poiché cotesti tali sono dei falsi apostoli, degli operaifraudolenti, che si travestono da apostoli di Cristo. E non c'è da meravigliarsene, perché ancheSatana si traveste da angelo di luce. Non è dunque gran che se anche i suoi ministri si travestonoda ministri di giustizia; la fine loro sarà secondo le loro opere” (2. Corinzi 11:13-15).

RIVELAZIONE DEL MISTERO

Come già menzionato prima, il profeta Daniele previde in simboli gli avvenimenti essenziali deltempo della fine. Testimoniò davanti al re: “Ma v'è nel cielo un Dio che rivela i segreti, ed Egli hafatto conoscere al re Nebucadnetsar quello che avverrà negli ultimi giorni” (Daniele 2:28). Come inquel tempo, anche adesso il popolo di Dio è quello meglio informato di tutti. Ciò che il Signoredisse in Matteo 23:34 vale ancora oggi: “Perciò, ecco Io vi mando dei profeti e dei savi e degliscribi”. Mentre i politici non hanno altra risorsa che delle supposizioni, i credenti riconoscono i segnidei tempi in base alla Parola di Dio intendono che viviamo ora in un periodo di tempo profetico.Possono inquadrare in modo giusto ciò che i profeti e gli apostoli videro in visioni e misero periscritto tramite l'ispirazione dello Spirito. La Parola di Dio venne sempre ai profeti, mai ai teologi.

Però ogni vero profeta ed apostolo riconoscerà come Daniele: “E quanto a me, questo segreto m'èstato rivelato, non per una sapienza ch'io possegga superiore a quella di tutti gli altri viventi...”(Daniele 2:30). Nella sua preghiera Daniele benedisse il Signore e disse: “Egli... dà la sapienza aisavi, e la scienza a quelli che hanno intelletto, Egli rivela le cose profonde e occulte, e la lucedimora con Lui” (Daniele 2:21-22).

In primo luogo il profeta Daniele vide la statua cosi come era stata prima mostrata in un sogno alre Nebucadnetsar. La descrive come segue: “Questa statua, ch'era immensa e d'uno splendorestraordinario... La testa di questa statua era d'oro fino; il suo petto e le sue braccia eranod'argento; il suo ventre e le sue cosce, di rame; le sue gambe, di ferro; i suoi piedi, in parte diferro e in parte d'argilla” (Daniele 2:31-33). È ovvio che questa statua rappresentava una persona,perché vengono nominati la testa, il petto, le braccia, il ventre, le sue cosce, le gambe ed i piedi.Contemporaneamente vengono simboleggiati per mezzo di essa i quattro successivi imperimondiali.

Dal versetto 37 al versetto 45 interpreta il significato dei quattro grandi imperi mondiali che sonostoricamente documentabili: l’impero Babilonese, rappresentato dalla testa di oro fino, ebbe ildominio mondiale dal 606 al 538 a.C.; il regno dei Medio-Persiani viene simboleggiato dal petto edalle braccia di argento e dominò dal 538 al 330 a.C.; l’impero mondiale Greco rappresentato dalventre e dalle cosce di rame, sotto Alessandro Magno, prese il dominio nell’anno 330 a.C. e duròfino al 30 a.C.; da quel momento fu l’impero mondiale Romano a prendere il dominio e questosussisterà fino alla fine.

Lo stesso profeta vide i quattro venti del cielo scatenarsi sul mare grande dal quale salironoquattro grandi bestie. La prima era simile ad un leone, la seconda, ad un orso, la terza, ad un

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leopardo. La quarta bestia non viene descritta dettagliatamente, ma semplicemente come segue:“Dopo questo, io guardavo, nelle visioni notturne, ed ecco una quarta bestia spaventevole, terribilee straordinariamente forte; aveva dei denti grandi, di ferro; divorava e sbranava, e calpestava ilresto coi piedi; era diversa da tutte le bestie che l'avevano preceduta, e aveva dieci corna”(Daniele 7:7).

Le quattro bestie che salirono dalla massa dei popoli di questo mondo simboleggiano i quattroimperi, ma anche il dominatore regnante di volta in volta in essi. Non vogliamo occuparcidettagliatamente dei tre primi imperi, ma piuttosto ottenere dei chiarimenti in merito alla quartabestia che è per noi di grande importanza (Daniele 7:19). Daniele ricevette la seguenteinformazione: “La quarta bestia è un quarto regno sulla terra, che differirà da tutti i regni, divoreràtutta la terra, la calpesterà e la frantumerà” (Daniele 7:23). La quarta bestia, l’impero mondialeromano, secondo la profezia biblica, divora tutta la terra e la frantuma. È il “COSÌ DICE IL SIGNORE”nella Sua Parola.

Anche Giovanni vide salire dal mare dei popoli la stessa bestia con le dieci corna. Inoltre avevasette teste e, sulle sette teste, nomi di bestemmia. Sulle sue corna c’erano dieci diademi(Apocalisse 13:1). Ciò corrisponde di nuovo con ciò che sta scritto in Daniele 7: “Le dieci cornasono dieci re che sorgeranno da questo regno” (Daniele 7:24). Troviamo di nuovo le tre primebestie, ossia potenze mondiali che Daniele vide, anche in Apocalisse 13:2; qui esse sono integratein questa quarta bestia: “E la bestia ch'io vidi era simile a un leopardo, e i suoi piedi erano come diorso, e la sua bocca come bocca di leone”.

Poi sta scritto che Satana stesso mette a disposizione dell'ultimo regno terreno il proprio trono e lapropria potenza: “E il dragone le diede la propria potenza e il proprio trono e grande potestà. E iovidi una delle sue teste come ferita a morte; e la sua piaga mortale fu sanata” (Apocalisse 13:2-3).Scopriamo in Apocalisse 12:9 chi è il dragone che dà a questo regno mondiale la sua potenza e ilsuo trono: “...il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato Diavolo e Satana...” L'ultimoregno mondiale sarà sotto la diretta influenza di Satana e, come constateremo senza indugio, daesso sorgerà l’Anticristo.

LA PRESUNZIONE

Il profeta Daniele previde anche il punto culminante dell’esercizio del potere di Satana mediantel’Anticristo. Nel capitolo 7 gli fu mostrata la bestia con le dieci corna dalla quale sorgerà l'Anticristo.Riferisce: “Io esaminavo quelle corna, ed ecco che un altro piccolo corno spuntò tra quelle...; edecco che quel corno aveva degli occhi simili a occhi d'uomo, e una bocca che proferiva grandicose” (Daniele 7:8). Dall’ultimo regno sorgerà un personaggio, un uomo, la cui parola verràaccettata da tutti i capi religiosi e politici.

A questo contesto appartiene ciò che sta scritto in Apocalisse 13:5: “E le fu data una bocca cheproferiva parole arroganti e bestemmie e le fu data potestà di agire per quarantadue mesi”. Questisono esattamente i tre anni e mezzo della grande tribolazione che irromperà ancora sul popolod’Israele.

Daniele riferisce nel capitolo 9, al versetto 27, che questo dominatore stabilirà un patto duranteuna “settimana d’anni”. Ciò significa il riconoscimento d’Israele tramite l’allacciare di relazionidiplomatiche. Come una settimana ha sette giorni, cosi una “settimana d’anni” comprende setteanni. In mezzo alla “settimana d'anni” “farà cessare il sacrificio e l'offerta; sull'ala del tempio porràl'abominio della desolazione e ciò sarà sino alla fine, fino al termine segnato sul devastatore”

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(Daniele 9:27 — CEI). Ciò avverrà proprio alla fine, subito prima dell’inizio del Regno millennario dipace di Dio.

In quale misura questo corno s’innalza e chi è colui che si nasconde dietro a questa potenza risultachiaramente da Daniele 8:10: “S'ingrandi, fino a giungere all'esercito del cielo; fece cadere in terraparte di quell'esercito e delle stelle, e le calpestò”. Incontriamo un avvenimento simile in Apocalisse12 dove Satana, sotto forma di dragone, gettò sulla terra la terza parte delle stelle del cielo. Inquesto riconosciamo che si tratta, anche qui, dell'avversario di Dio che voleva essere simile a Dio eche venne gettato giù.

L’Anticristo, il “superuomo” di Satana, secondo 2. Tessalonicesi 2:4, “s'innalza sopra tutto quelloche è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio,mostrando se stesso e dicendo ch'egli è Dio”. Nella Sacra Scrittura, i veri Cristiani, ossia i credentiin Cristo, vengono designati quale tempio di Dio. Però, come il tempio in quel tempo era diventatouna spelonca di ladroni, cosi il Cristianesimo abbandonò Iddio e, quindi, apostatò. L'Anticristo si èseduto in mezzo a questo Cristianesimo apostata che, in realtà, avrebbe dovuto essere la dimora diDio. Si fa adorare quale Dio, pretende perfino di essere infallibile e si fa rivolgere la parola con unappellativo che spetta soltanto a Dio, il nostro Padre santo che è nel cielo (Matteo 23:9).

Come annunciato in Daniele 7:25, “pronunzierà insulti contro il Dio Altissimo e opprimerà il popolosanto: penserà di modificare le feste e la legge del popolo santo e questo gli sarà dato in potereper tre anni e mezzo” (LDC—ABU). Questo passo biblico rende chiaramente palese il fatto che iltempo di tribolazione stabilito esattamente in tre anni e mezzo si riferisce soltanto ai Giudei. Inquesto contesto si parla del mutamento delle “feste” e della “legge”; queste cose non obbligano laChiesa del Nuovo Testamento. Si tratta dunque dei Giudei, perciò l'angelo disse a Daniele: “E orasono venuto a farti comprendere ciò che avverrà al tuo popolo negli ultimi giorni” (Daniele 10:14).

In Daniele 11:32 ci viene detto come l'Anticristo riesce ad attirare la gente a sé: “E per via dilusinghe corromperà quelli che agiscono empiamente contro il patto”. L’Anticristo non è undittatore politico che mette il mondo contro di sé, ma, al contrario, come già detto, è l’autoritàriconosciuta da tutte le correnti politiche e religiose nel mondo intero. “La sua potenza saràgrande, ma non sarà potenza sua (ricordiamoci che il dragone gli diede la sua potenza ed il suotrono); egli farà prodigiose ruine, prospererà nelle sue imprese, e distruggerà i potenti e il popolodei santi. A motivo della sua astuzia farà prosperare la frode nelle sue mani; s'inorgoglirà in cuorsuo, e in piena pace distruggerà molta gente” (Daniele 8:24-25). Il presidente degli Stati Uniti e ilsegretario generale dell’URSS hanno soltanto un’influenza limitata. Ma quest’uomo possiede ilpotere globale: svolge un’attività religiosa e, nel contempo, fa politica su scala mondiale.

L’Anticristo, durante il tempo del suo regime di terrore, avrà la natura di una bestia e perfinobestemmierà contro Iddio; ciò sta scritto in Apocalisse 13:6: “Ed essa aprì la bocca perbestemmiare contro Dio, per bestemmiare il Suo Nome e il Suo tabernacolo e quelli che abitano nelcielo” (Apocalisse 13:6). In quel tempo, la schiera dei redenti avrà già preso dimora nel cielo.

In Giovanni 14:2-4 il Signore promise ai Suoi: “Nella casa del Padre Mio ci sono molte dimore; seno, ve l'avrei detto; Io vo a prepararvi un luogo; e quando sarò andato e vi avrò preparato unluogo, tornerò, e vi accoglierò presso di Me, affinché dove sono Io, siate anche voi”. Tutti coloroche aspettano Cristo saranno rapiti prima del grande e terribile giorno d’ira di Dio (1. Tessalonicesi5:9), cosi come Paolo descrive anche in 1. Tessalonicesi 4:13—17).

Mentre avrà luogo sulla terra la grande tribolazione, i redenti si troveranno nella gloria. Giovannivide la schiera dei vincitori sul mare di vetro: “E vidi come un mare di vetro e di fuoco e quelli che

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avevano ottenuto vittoria sulla bestia e sulla sua immagine e sul numero del suo nome, i qualistavano in piè sul mare di vetro avendo delle arpe di Dio” (Apocalisse 15:2). La schiera dei vincitorisarà composta da persone che avranno ottenuto vittoria sull’immagine della bestia e sul numerodel suo nome. Tratteremo anche questo.

CARATTERISTICHE PARTICOLARI

Il profeta Daniele ci descrive altre caratteristiche in merito a quest'uomo che viene anche chiamatore, caratteristiche che non possiamo fare a meno di vedere e di udire. Alla fine il suo palazzo realesorpasserà tutte le altre case reali. In Daniele 11:36 vengono espressi i seguenti pensieri: “Questore adunque farà ciò che gli piacerà, e s'innalzerà, e si magnificherà sopra ogni dio; e proferirà cosestrane contro all'Iddio degl’iddii; e prospererà...” (Diodati). Incontriamo ripetutamente la propriasopravvalutazione di quest’uomo. Sta anche scritto nel versetto 37: “Ed egli non si curerà... néd'amor di donne, né di dio alcuno; perciocché egli si magnificherà sopra ogni cosa” (Diodati). Iddiofece mettere per iscritto le caratteristiche in modo così chiaro che anche le persone semplicidebbono comprendere queste cose. Il Signore stabili il matrimonio, quest’uomo lo rigetta; con ciòsi oppone all’ordine divino. Daniele scrive, sotto l'ispirazione dello Spirito Santo, che “non si cureràd'amor di donne”.

Paolo, con sguardo profetico, tocca questo tema nella lettera indirizzata al suo collaboratoreTimoteo. Parla di dottrine che provengono da demoni e da spiriti seduttori e, subito dopo, giungeal dunque mediante queste parole: “I quali vieteranno il matrimonio e ordineranno l'astensione dacibi...” (1 Timoteo 4:3). Che sia ancora una volta accentuato che è il Signore, Egli stesso, chedisse: “Non è bene che l‘uomo sia solo” (Genesi 2:18). La concezione della dottrina del celibatosembra secondo pietà; ma, nella Parola infallibile di Dio, viene smascherata quale dottrina erroneae demoniaca. Ricordiamoci: Anti-Parola = Anti-Cristo.

Paolo scrive alla chiesa di Corinto: “Non abbiamo noi il diritto di condurre attorno con noi unamoglie, sorella in fede, siccome fanno anche gli altri apostoli e i fratelli del Signore?” (1. Corinzi9:5). Ci viene detto qui che anche i fratelli del Signore avevano una moglie. Nei quattro Vangelivengono ripetutamente menzionati; in Matteo 13:55 vengono perfino citati i loro nomi. Ciò confutachiaramente la vecchia leggenda secondo la quale Maria non avrebbe avuto altri figli, leggendainventata a sostegno del culto reso a Maria. Secondo Atti 1:14 anche la madre di Gesù, Maria, ed iSuoi fratelli si trovavano tra le 120 persone adunate nell’alto solaio. In merito al capo di questosistema ci viene ancora detto: “Ma onorerà l'iddio delle fortezze nel suo luogo di culto; onorerà conoro, con argento, con pietre preziose e con oggetti di valore un dio che i suoi padri non conobbero”(Daniele 11:38). L‘espressione in parole “onorerà l'iddio delle fortezze” parla delle attività bellichedietro alle quali sta questa potenza religiosa. La storia testimonia delle crociate, delle guerre direligione, delle devastazioni e delle rovine causate nel Nome di Dio e sotto il simbolo della croce.Per rendere il contesto ancora più chiaro, l'accenno all'oro, all’argento e alle pietre preziose nonmanca. In realtà l’Iddio che egli stesso si è fabbricato è un dio che i suoi padri non avevanoonorato. L’Iddio di Abrahamo, di Isacco e di Giacobbe è un altro Dio.

LA MERETRICE SEDUTA SULLA BESTIA

Ora incontriamo un simbolo del tutto nuovo che appartiene anche all'intera costellazione anticristocomposta sia dal potere politico terrestre che da quello religioso spirituale. Non è a caso che Dioscelse questi simboli; Egli non avrebbe potuto esprimere il senso in modo ancora più

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comprensibile. In Apocalisse 17 viene descritto l'ultimo regno mondiale nella sua fase finale. Laparte principale in questo viene sostenuta dalla grande meretrice che cavalca la bestia, cioè cheesercita il dominio sopra il potere mondiale, ossia lo sfrutta per i suoi fini. Giovanni udì una voceche gli disse: “Vieni; io ti mostrerò il giudizio della gran meretrice, che siede su molte acque e conla quale hanno fornicato i re della terra; e gli abitanti della terra sono stati inebriati del vino dellasua fornicazione" (Apocalisse 17:1-2). Consideriamo che questo è un giudizi espresso da Dio. Pergli uomini la cosa ha un'apparenza totalmente diversa. I potenti della terra si contendono il suofavore e gli abitanti della terra hanno perso il loro razionale giudizio. Giovanni continua: "Ed egli,nello Spirito, mi trasportò in un deserto; e io vidi una donna che sedeva sopra una bestia di colorescarlatto piena di nomi di bestemmia e avente sette teste e dieci corna (Apocalisse 17:3).

Per capire il senso dobbiamo occuparci in modo un po’ più dettagliato della parola “donna” escoprire perché la Scrittura, in questo contesto, parla di una “meretrice”. Nel Vecchio TestamentoIddio designò ripetutamente Israele quale Sua moglie, la Sua Chiesa in cui Egli mise la Semenzadella Sua Parola. Dopo Egli rimprovera la sua infedeltà e la biasima per la sua fornicazionespirituale in relazione con l’idolatria. Si allontanò dalla Parola e, con ciò, da Egli stesso, ricevette insé delle semenze estranee e cosi commise fornicazione spirituale: "Contendete con vostra madre,contendete! poich'essa non è Mia moglie, né Io sono Suo Marito! Allontani dalla sua faccia le sueprostituzioni, e i suoi adulteri di fra le su mammelle... E non avrò pietà dei suoi figliuoli, perchésono figliuoli di prostituzione; giacché la madre loro s'è prostituita; colei che li ha concepiti ha fattocose vergognose...” (Osea 2:2, 4-5).

Il Signore disse al profeta Geremia: “Hai tu veduto quello che la infedele Israele ha fatto? È andatasopra ogni alto monte e sotto ogni albero verdeggiante, e quivi s'è prostituita" (Geremia 3:6).L'apostasia da Dio e dalla Sua Parola conduce dal culto a Dio al culto agli idoli, cioè all'idolatria.Cosi nasce una generazione di figliuoli bastardi che, nel contempo, vengono chiamati figliuoli diprostituta: "Le loro azioni non permettono loro di tornare al loro Dio; poiché lo spirito diprostituzione è in loro, e non conoscono l'Eterno... Hanno agito perfidamente contro l'Eterno,poiché hanno generato dei figliuoli bastardi" (Osea 5:4 e 7).

Ma il Signore aveva già mostrato al profeta Osea anche lo stato della Chiesa del Nuovo TestamentodatoLe mediante la grazia e la redenzione. L'annuncio è il seguente: “E ti fidanzerò con Me persempre, ti fidanzerò con Me nella giustizia, e nel diritto, nella benevolenza e nell'amore, ti fidanzeròcon Me nella fedeltà e tu conoscerai il Signore” (Osea 2:18-19 — Nardoni). Mediante la Suaincarnazione, il Suo diventare uomo, Iddio stabilì un rapporto di amore con la Sua Chiesa. QualeSignore divenne Redentore e diede ai Suoi, tramite la Sua morte sulla croce, riconciliazione eperdono, una volta per sempre. Nel Suo amore e nella Sua misericordia, Egli restituì loro lagiustizia di Dio e cosi trasportò collettivamente, nella posizione di “Sposa”, i chiamati fuori, i Suoidiletti. I redenti formano la “Chiesa-Sposa”; Egli è il loro “Sposo”.

Quando Giovanni il Battista, mandato da Dio, apparve, disse: “Colui che ha la Sposa è lo Sposo;ma l'amico dello Sposo, che è presente e L'ascolta, si rallegra grandemente alla voce dello Sposo”(Giovanni 3:29). La legge ed i profeti durarono fino a Giovanni; da quel tempo venne predicato ilRegno di Dio (Luca 16:16). Giovanni Battista fu il primo a parlare della Sposa e dello Sposo. È inquesta posizione di “Sposa” che si trova la Chiesa del Signore, l'Ecclesia, durante il tempo delNuovo Patto. In Matteo 25 Gesù parlò di Sé stesso quale Sposo e delle vergini avvedute, pure eripiene dello Spirito Santo che, al Suo ritorno, entreranno con Lui nella sala delle nozze dell’Agnello.La schiera “compiuta” nella gloria che ci viene mostrata in Apocalisse 19:7 esclama: “Rallegriamocie giubiliamo e diamo a Lui la gloria, poiché sono giunte le nozze dell'Agnello, e la Sua Sposa Si èpreparata”.

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Come vi è una vera Sposa che, come allora Maria nel suo stato di verginità, ricevette la Parola dellapromessa per quell’ora, cosi vi è anche una meretrice apostatata da Dio che ha ricevuto dellesemenze estranee. In Apocalisse 17 questa istituzione apostata ci viene chiaramente descritta edesignata quale “grande meretrice”. Per comprendere ancora meglio, la si deve paragonare alladonna descritta in Apocalisse 12, la quale simboleggia la vera Chiesa. Non si può mancare divedere lo stridente contrasto tra queste due immagini profetiche.

La donna in Apocalisse 12 è rivestita dal sole. Ciò indica Cristo, il Sole della Giustizia, ed anche lostato di grazia accordato ai Suoi durante il tempo del Nuovo Patto. La luna rappresenta il VecchioTestamento con le promesse date in Esso. Questo è il fondamento del Nuovo Testamento. Come laluna, nelle cose naturali, riceve la sua luce dal sole, così, nelle cose spirituali, il VecchioTestamento viene illuminato tramite la sua realizzazione, dunque mediante il Nuovo. Il NuovoTestamento contiene l'adempimento di tutte le promesse del Vecchio Testamento.

La Chiesa neotestamentaria è fondata sul fondamento del Vecchio Testamento. Gesù e gli apostolisi riferirono unicamente al Vecchio Testamento; il Nuovo, in quel tempo, non era stato scrittoaffatto. Tutto ciò che avvenne ed avviene nel Nuovo Testamento in merito alla storia della salvezzapuò essere incontestabilmente provato dal Vecchio. Perciò il Vecchio e il Nuovo Testamentoformano un insieme. Nel Vecchio Testamento, Iddio annunciò la salvezza; nel Nuovo, Egli la donò.

La corona di dodici stelle che porta la donna simboleggia il fatto che la vera Chiesa è coronata conla dottrina dei dodici apostoli. Nell’immagine di Apocalisse 12, la donna era incinta e gridava nelledoglie tormentose del parto; ciò significa che, dal seno della chiesa, la quale riceve la Semenzadella Parola, deve nascere la schiera dei vincitori. Gli eletti escono fuori dalla moltitudine deichiamati.

“E il dragone si fermò davanti alla donna che stava per partorire, affin di divorarne il figliuolo,quando l'avrebbe partorito”

(Apocalisse 12:4). È strano dirlo, ma il dragone ha anche sette teste e dieci corna, esattamentecome la bestia sulla quale era seduta la meretrice di Apocalisse 17. Il regno di Satana é quellodell'Anticristo. Satana é riuscito ad edificare il suo regno qui sulla terra realizzando ciò che si eraprefisso tramite il suo rappresentante.

Malgrado gli eletti non passeranno attraverso i grandi giudizi d'ira apocalittici, non sarà lororisparmiata l'oppressione di un breve periodo di prova. Ciò viene espresso qui dal fatto che ildragone infuriato si ferma davanti alla donna e, tramite questa potenza che si trova sulla terra,opprime la Chiesa. Appena l'unione del potere politico e di quello religioso sarà realizzata, verràesercitata pressione dal potere religioso per mezzo di quello politico. Tutti quelli che non sisottometteranno al sistema di stato che dominerà in quel tempo e che avrà il sistema religiosoregnante dietro a se, ne subiranno le conseguenze.

Ora vogliamo occuparci di nuovo della grande meretrice seduta sulla bestia avente sette teste edieci corna. La donna, la meretrice seduta sopra la bestia é la potenza religiosa mondiale che èapostatata da Dio, la quale, come ci viene mostrato mediante questa immagine, si serve delgoverno mondiale politico. Era vestita di porpora e di scarlatto, adorna d’oro, di pietre preziose e diperle (Apocalisse 17:4). Ciò non ha bisogno di alcun’altra spiegazione. Vi é solo una istituzione cosìsulla terra. “Aveva in mano un calice d'oro pieno di abominazioni e delle immondizie della suafornicazione” (Apocalisse 17:4b). Malgrado la sua bellissima apparenza, il calice d'oro nella suamano era pieno di abominazioni e di immondizie.

La meretrice di Apocalisse 17 è anche madre. Il versetto 5 ci da delle informazioni in merito: “...e

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sulla fronte aveva scritto un nome: Mistero, Babilonia la grande, la madre delle meretrici e delleabominazioni della terra”. Nell’ultima fase non e più soltanto “Babilonia”, ma “Babilonia la grande”ed ha molte figlie che sono uscite dal suo seno. Come la madre apostato da Dio e Gli divenneinfedele, cosi anche le sue figlie — le denominazioni — hanno abbandonato la Parola di Diooriginale e, con ciò, Dio stesso; si sono cosi impigliate in propri insegnamenti, in proprie dottrine ein credo formulati da loro stesse. Hanno preso in eredita dalla loro madre delle tradizioni nonbibliche, commettono come lei fornicazione spirituale e, di conseguenza, vengono da Dio designatequali meretrici.

Ciò che Giovanni rapporta nel versetto 6 è scandalizzante: “E vidi la donna ebbra del sangue deisanti e del sangue dei martiri di Gesù. E quando l'ebbi veduta, mi meravigliai di gran meraviglia”.La storia della chiesa dà differenti informazioni sul numero dei martiri. La più alta valutazione, perquanto l’autore del presente opuscolo ne sappia, è di circa 68 milioni. Solo Iddio conosce il numeroreale di quelli che sono stati messi a morte per la loro fede. Non è dunque sorprendente cheGiovanni si meravigliò quando vide che quella donna era ebbra del sangue dei santi e dei martiri diGesù. Ciò sembrerà inimmaginabile per coloro che sono ignoranti in materia, ma i veri credenti inCristo sono stati perseguitati dal sistema anticristo fin dai tempi più remoti. Alla fine di Apocalisse18 sta scritto: “...perché tutte le nazioni sono state sedotte dalle tue malie, e in lei è stato trovato ilsangue dei profeti e dei santi e di tutti quelli che sono stati uccisi sopra la terra” (Apocalisse 18:23-24).

La storia della Chiesa è profondamente “immersa” nel sangue dei martiri. Soltanto durante ilConcilio Vaticano II, che durò dal 1962 al 1965, si misero d’accordo sul fatto di non, far rimanerepiù per altro tempo la maledizione sui Giudei i quali erano stati bollati quali “assassini di Cristo”. Invirtù di questo anatema, i Giudei, durante tutti i secoli, sono stati perseguitati, espropriati ed uccisidai papi! Lo stesso avvenne con tutti quelli che erano d'altra fede. Ma chi parla ancora oggi delmassacro in Irlanda? Chi conosce ancora i retroscena dell'inquisizione spagnola della notte di SanBartolomeo in Francia? Chi sa ciò che avvenne degli Ugonotti o dei, Mennoniti? Chi ha mai sentitoparlare dell’espropriazione e dell’espulsione dei Valdesi? Cosa ne fu di tutti gli anatemi che furonopronunciati sopra tutti quelli che erano d'altra fede, particolarmente al Concilio di Trento? Nonsono mai stati revocati. Non è stato cambiato nulla riguardo all'obiettivo e alla natura di questaistituzione, soltanto la sua strategia è diversa. Tutti gli altri credenti di altra fede, cioè i credentibiblici, non vengono ancora oggi considerati quali eretici, settari e cosi via?

In Apocalisse 17, dal versetto 7, l'insieme di questa costellazione misteriosa ci viene descrittaancora una volta in maniera molto dettagliata. L'angelo chiese a Giovanni: “Perché ti meravigli? Ioti dirò il mistero della donna e della bestia che la porta, la quale ha le sette teste e le dieci corna”.Questi ricevette la seguente spiegazione: “La bestia che hai veduta era, e non è, e deve saliredall'abisso e andare in perdizione” (Apocalisse 17:8). Questa potenza non proviene dall'alto, ma dalbasso. Il suo capo e quelli che lo seguono vanno alla perdizione come Giuda. Mediante la cadutadell’impero Romano, Roma perse per un tempo il suo dominio sul mondo; però, alla fine, loconsoliderà tramite l’influenza religiosa in misura inimmaginabile.

Che il versetto seguente possa togliere gli ultimi dubbi a chi ancora ne ha: “Qui sta la mente cheha sapienza. Le sette teste sono sette monti sui quali la donna siede”. Dal contesto vienechiaramente dimostrato di quale città si tratta, la quale venne edificata sopra sette colli. Chi haletto con attenzione dovrebbe anche essere in grado di afferrare, in modo giusto, la descrizionedella donna che ha la sua sede nella cosiddetta “città eterna”. Però, come ci dice la Parola di Dio,per riconoscere queste cose, sono necessarie sia la sapienza divina che una giusta comprensione.

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Le sette teste, tuttavia, non hanno un solo significato: simboleggiano oltre a ciò sette re, dei qualicinque erano già stati quando Giovanni ebbe la visione; il sesto era presente nel suo tempo, e ilsettimo appartiene al tempo della fine. Inoltre, queste teste simboleggiano i conduttori all’internodell'impero mondiale romano ristabilito.

“E la bestia che era, e non é più, é anch'essa un ottavo re, ed é dei sette, e se ne va in perdizione”(Apocalisse 17:11 — Diodati). Ciò è per noi di grande interesse. Si parla qui di un ottavo re cheviene anche designato quale bestia.

Chi partecipa ad una visita del Vaticano, viene a sapere, in primo luogo, che il Vaticano é uno Statoautonomo che ha tutto ciò che un qualsiasi governo terreno possiede. Comprendiamo così chel’ottavo re, geograficamente parlando, appartiene ai sette e, malgrado ciò, esiste come Statoindipendente quale “Città del Vaticano”. È uno Stato nel mezzo di uno Stato; ciò non può esserereso più chiaro che così. Affinché la profezia biblica si adempisse, Benito Mussolini, nel 1929,tramite la stipulazione (11.02.1929) dei “Patti Lateranensi”, assicurò al papa il diritto diindipendenza e di sovranità su un territorio dentro la città di Roma, la “Città del Vaticano”. Il 20luglio 1933 seguì il “Concordato tra il Reich e la Chiesa” tra Hitler e Pio XI. In questo modo questidue uomini cattolici, Mussolini e Hitler, ebbero la potente chiesa dietro a loro.

In rapporto con questo fu data a Giovanni la seguente spiegazione: “Le acque che hai vedute esulle quali siede la meretrice, sono popoli e moltitudini e nazioni e lingue” (Apocalisse 17:15). Ciòconcerne l'Europa, dove vi era già, in quel tempo, una massa di popoli e lingue. Il versetto 18 nonha bisogno di altra spiegazione: “E la donna che hai veduta é la grande città che impera sui redella terra”.

Chi potrebbe negare che tutte le personalità autorevoli che desiderano fare carriera, in modoparticolare i politici, vanno a Roma? Se non ci fosse là il Vaticano, nessuno di loro attribuirebbe unaqualunque importanza a questa città. Mentre invece i commenti di audienze accordate a persone diogni sistema appartengono ai grandi titoli e ai resoconti dei mass media.

Tramite i canali diplomatici ha acquistato un'illimitata influenza; questa gli è diventata possibile inogni nazione della terra. Vi è soltanto una potenza sulla terra che esercita dominio sui re e sui capidi Stato, sulle democrazie e sulle dittature, sia in modo nascosto che aperto. Vi è soltanto unasuperpotenza che abbraccia il mondo intero.

L'EUROPA DELL'EST E DELL'OVEST

La costellazione è di grande importanza nella fase finale. Lo sviluppo mondiale, sia nel campopolitico che in quello economico, costringe gli Stati deboli ad unirsi a quelli forti. Sette nazionidell’Ovest prenderanno un ruolo di guida ed è ciò che viene simboleggiato tramite le sette teste.

Alla fine la forza di guida proverrà dalla “Comunità Economica Europea”, dalla CEE (nota anchecome “Mercato Comune Europeo”, MEC). La base per questo è stata posta nel marzo del 1957mediante la firma del “Trattato di Roma”. La realizzazione del “Trattato di Roma” è l'adempimentodella profezia biblica. Tre politici parteciparono in modo determinante a questa sua realizzazione:Robert Schuman, Francia; Alcide De Gasperi, Italia; e Konrad Adenauer, Germania. Tutti e treerano democratici cristiani e cattolici pervasi dall'internazionalismo cattolico romano. La rinascitadell’impero Romano avviene in modo concreto e con grande successo.

Il presidente della Francia, Charles de Gaulle, che è già entrato nella storia, aveva la visione diun’Europa tutt'intera unita che si estende fino agli Urali. Caso strano, durante il congresso del

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partito, nell'aprile del 1986 a Berlino Est, Michail Gorbaciov espresse la stessa idea. Dobbiamoconsiderare il rapido sviluppo dal punto di vista profetico-biblico e metterlo nel giusto posto. Tuttoavverrà cosi come venne predetto.

Se Konrad Adenauer avesse accettato l’offerta contenuta nella nota di Stalin del 10 marzo 1952,non sarebbe stata tracciata alcuna frontiera tra l'Est e l'Ovest, dividendo un Paese e l’Europa. Peròla decisione doveva essere presa in questo modo, altrimenti sarebbe mancata alla CEE (ComunitàEconomica Europea) la sua “locomotiva”. Stalin propose la riunificazione della Germania divisa deldopoguerra; l'unica condizione era che questa diventasse neutrale. Adenauer poteva immaginarequale sarebbe stato il risultato delle elezioni che sarebbero seguite visto che la popolazione dellaRepubblica Democratica Tedesca era protestante; perciò declinò la proposta. L’Austria, invece,accettò la proposta di diventare neutrale e, sicuramente, non se n'è mai pentita.

Mentre le sette teste sono una parte essenziale del sistema che domina alla fine, le dieci corna simanifesteranno soltanto per l'ultimo periodo degli eventi profetici. “E le dieci corna, che tu haivedute, sono dieci re, i quali non hanno ancora preso il regno; ma prenderanno podestà, come re,in uno stesso momento con la bestia. Costoro hanno un medesimo consiglio; e daranno la loropotenza e podestà alla bestia... Poiché Iddio ha messo in cuor loro di eseguire il Suo disegno e diavere un medesimo pensiero e di dare il loro regno alla bestia finché le parole di Dio sianoadempite” (Apocalisse 17:12-13 e 17 — Diodati).

Si parla qui di un tempo determinato in cui inizia l'esercizio del potere e anche di un determinatomomento in cui esso termina. Dall’intera descrizione risulta che le dieci corna simboleggianol’Europa dell’Est, a differenza delle sette teste che si devono rintracciare nell’Europa dell’Ovest.

Nella fase finale, i Paesi dell’Est, sotto la guida della Russia, si uniranno forzatamente all’Europaunita. Già oggi possiamo osservare un avvicinamento progressivo. L’intreccio economico dell’Est edell’Ovest non lascerà nessun'altra scelta al blocco dell’Est che quella di accettare. Anche lapreoccupazione per “la pace e la sicurezza” porta tutti allo stesso tavolo di trattative.

I piedi della statua in Daniele 2 erano composti in parte di ferro e in parte d’argilla, dunque di duematerie del tutto diverse; il ferro era mescolato con l’argilla senza però che si amalgamassero l’unocon l’altra (Daniele 2:43). Queste due materie, ferro ed argilla, non possono costituire insiemeun'amalgama solida. Cosi sarà anche con l’Europa dell’Est e dell’Ovest.

I Paesi dell’Europa dell’Est capiranno le intenzioni della chiesa romana e le tollereranno fino ad uncerto punto. Perciò si sottometteranno all'esercizio del suo potere soltanto finché la profezia biblicasi sarà adempiuta; poi si alzeranno per colpire ed annientare la meretrice, come sta scritto inApocalisse 17:16: "E le dieci corna che tu hai vedute nella bestia, sono quelli che odieranno lameretrice, e la renderanno deserta e nuda; e mangeranno le sue carni, e bruceranno lei col fuoco”(Diodati).

Sarà un colpo subitaneo, perché sta scritto: “Guai, guai, immensa città, Babilonia, possente città;in un'ora sola è giunta la tua condanna” (Apocalisse 18:10 — CEI). Affinché ognuno riconosca aprima vista di chi si tratta, la descrizione viene ripetuta nella Parola di Dio, soltanto alcuni versettidopo: “Guai, guai, immensa città, tutta ammantata di bisso, di porpora e di scarlatto, adorna d'oro,di pietre preziose e di perle! In un'ora sola è andata dispersa sì grande ricchezza!” (Apocalisse18:16-17 — CEI). Davanti agli occhi di Giovanni, un angelo dimostrò, in modo figurativo, comequesta metropoli mondiale avrebbe trovato la sua fine: “Poi un potente angelo sollevò una pietragrossa come una grande macina, e la gettò nel mare dicendo: Cosi sarà con impeto precipitataBabilonia, la gran città, e non sarà più ritrovata” (Apocalisse 18:21).

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Già nel Vecchio Testamento troviamo una descrizione di questa città. Tutti hanno sentito parlaredella costruzione della torre di Babele. Bab-el significa “Porta di Dio”. Il nome originario di Babeldivenne Babilonia, cioè la “confusione” che s'innalza fino al cielo. Il profeta Geremia vide la suacaduta già come un fatto compiuto: “Babilonia era nelle mani dell'Eterno una coppa d'oro cheinebriava tutta la terra; le nazioni hanno bevuto del suo vino, perciò le nazioni sono divenutedeliranti” (Geremia 51:7). Le false dottrine hanno un effetto a livello spirituale simile a quello che siha a livello fisico dopo aver bevuto qualcosa di forte: si perde l‘orientamento e non si sa più ciò chesi fa, ciò che si crede o ciò che si dice. Questo è lo stato religioso della Cristianità odierna. Tuttihanno bevuto dal calice di Babilonia e ognuno vi mescola qualcosa di suo.

Geremia scrive ancora: “A un tratto Babilonia è caduta, è frantumata. Mandate su di lei altilamenti, prendete del balsamo per il suo dolore; forse guarirà!” Come vediamo dal versettoseguente, vi è guarigione soltanto per quelli che escono da Babilonia, ma non per Babilonia stessa:“Noi abbiamo voluto guarire Babilonia, ma essa non è guarita; abbandonatela, e andiamoceneognuno al nostro paese; poiché la sua punizione arriva sino al cielo, s'innalza fino alle nuvole”(Geremia 51:9).

Anche in Apocalisse 16:19 ci viene descritto il giudizio di questa città: “E la grande città fu divisa intre parti, e le città delle nazioni caddero; e Dio Si ricordò di Babilonia la grande per darle il calicedel vino del furore dell’ira sua”. Considerando questa donna fornicatrice, abbiamo constatato cheteneva in mano un calice pieno di dottrine non bibliche ed abominevoli, dal quale, secondoApocalisse 18:3, ha bevuto l'intera umanità. Ma, al giudizio, le sarà dato il calice del vino del furoredell’ira di Dio. “Rallegrati d'essa, o cielo, e voi santi, ed apostoli e profeti, rallegratevi poiché Dio,giudicandola, vi ha reso giustizia” (Apocalisse 18:20).

Questa istituzione, che esercita il suo dominio religioso sui re della terra in collegamento con ilpotere economico e politico, verrà distrutta prima dell’instaurazione del Regno di Dio. In Apocalisse18:2 sta scritto che l'angelo gridò con voce potente: “Caduta, caduta è Babilonia la grande, ed èdivenuta albergo di demoni e ricetto d'ogni spirito immondo e ricetto d'ogni uccello immondo eabominevole. Poiché tutte le nazioni hanno bevuto del vino dell’ira della sua fornicazione, e i redella terra hanno fornicato con lei, e i mercanti della terra si sono arricchiti con la sua sfrenatalussuria” (Apocalisse 18:2-3).

Si rimane sbalorditi nel vedere in quale modo lo Spirito Santo abbia ispirato i profeti e gli apostoli erivelato loro, già molto tempo in anticipo, lo svolgersi di queste cose. Nel versetto 5 sta scritto che"i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo". "Quanto ella ha glorificato se stessa ed halussureggiato, tanto datele di tormento e di cordoglio. Poiché ella dice in cuor suo: Io seggo reginae non sono vedova e non vedrò mai cordoglio, perciò in uno stesso giorno verranno le sue piaghe,mortalità e cordoglio e fame, e sarà consumata dal fuoco; poiché potente è il Signore Iddio chel'ha giudicata" (Apocalisse 18:7-8).

Iddio, l’Onnipotente, aveva pronunciato già in anticipo il giudizio su di lei. Come strumento perquesto scopo si servirà delle dieci corna che, con una bomba, porranno una fine subitanea allacittà. Possiamo essere certi che l’ora viene in cui questo annuncio si realizzerà, perché Iddio diceciò che pensa, e pensa ciò che dice. Perciò, tutti quelli che vogliono sfuggire alla perdizione,debbono ubbidire a ciò che disse la voce dal cielo: "Uscite da essa, o popolo Mio, affinché non siatepartecipi dei suoi peccati e non abbiate parte alle sue piaghe" (Apocalisse 18:4).

Dobbiamo considerare la Russia quale esecutrice del giudizio di Dio. Non si potevano sceglieresimboli migliori che la falce ed il martello. Verranno sferrati tre attacchi; gli ultimi due sonobiblicamente documentabili. Il primo sarà contro gli USA (Stati Uniti d’America), il secondo contro il

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Vaticano ed il terzo contro Israele.

Dal punto di vista strategico-militare l’attacco contro gli USA sarà necessario. Siccome gli USAparteggiano per Israele, saranno perciò messi per un momento fuori combattimento, supponendoche non possano entrare in azione allorché le potenze nemiche piomberanno addosso ad Israele.La Russia si unirà a tutti i popoli arabi, sarà loro capo e sferrerà un attacco contro Israele. I lettoridella Bibbia conoscono questo avvenimento come la “grande battaglia di Harmaghedon”. "...e conloro Persiani, Etiopi e gente di Put (Libia), tutti con scudi ed elmi. Gomer e tutte le sue schiere, lacasa di Togarma dell'estremità del settentrione e tutte le sue schiere, dei popoli numerosi sarannocon te. Mettiti in ordine, preparati, tu con tutte le tue moltitudini che s'adunano attorno a te, e siitu per essi colui al quale si ubbidisce. Dopo molti giorni tu riceverai l'ordine; negli ultimi anni verraicontro il paese sottratto alla spada, contro la nazione raccolta di fra molti popoli sui montid'Israele, che sono stati per tanto tempo deserti; ma, tratta fuori di fra i popoli, essa abiterà tuttaquanta al sicuro. Tu salirai, verrai come un uragano; sarai come una nuvola che sta per coprire ilpaese, tu con tutte le tue schiere e coi popoli numerosi che sono con te" (Ezechiele 38:5-9).

Sarà allora che Dio interverrà e, con un solo attacco, porrà termine a tutto: "E verrò in giudiziocontro di lui, con la peste e col sangue; e farò piovere torrenti di pioggia e di grandine, e fuoco ezolfo su lui, sulle sue schiere e sui popoli numerosi che saranno con lui. Così Mi magnificherò e Misantificherò e Mi farò conoscere agli occhi di molte nazioni, ed esse sapranno che Io sono l'Eterno"(Ezechiele 38:22-23).

In Zaccaria 14:12 leggiamo: "E questa sarà la piaga con la quale l'Eterno colpirà tutti i popoli cheavranno mosso guerra a Gerusalemme: la loro carne si consumerà mentre stanno in piedi, gli occhisi struggeranno loro nelle orbite, la loro lingua si consumerà nella loro bocca". Questa battagliadecisiva cade nel periodo dei giudizi apocalittici. Ha luogo quando il sesto angelo versa la suacoppa (Apocalisse 16:12-16). Si adempiranno allora le seguenti parole: "E al tempo di questi re,l'Iddio del cielo farà sorgere un Regno che non sarà mai distrutto..." (Daniele 2:44). Allorché gliavvenimenti escatologici inizieranno, si adempirà ciò che sta scritto: "Perché con pienezza erapidità il Signore compirà la Sua Parola sopra la terra" (Romani 9:28 — CEI).

LA BESTIA CON LE DUE CORNA

Apocalisse 13 ci parla ancora di una seconda bestia. Giovanni scrive in merito: "Poi vidi un'altrabestia che saliva dalla terra, ed aveva due corna come quelle d'un agnello, ma parlava come undragone" (Apocalisse 13:11). Questa bestia non esce fuori dal mare dei popoli, bensì dalla terra,dunque non dagli Stati dell’Impero Romano, come vedremo, ma dal continente nordamericano,dove, in quel tempo, non vi erano alcune masse di popoli.

Questa seconda bestia assomigliava esteriormente ad un agnello, parlava però come il dragone.Ciò simboleggia, quale seconda potenza, gli Stati Uniti d'America nella fase finale accantoall'"Europa unita" descritta poco prima. La bestia aveva due corna, e ciò rappresenta il poterepolitico e quello religioso. L'uno sbocca nell'ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite), l'altro nelCEC, ossia nel Consiglio Ecumenico delle Chiese (detto anche Consiglio Mondiale delle Chiese).

Gli USA, fondati su dei principi protestanti, diventarono una grande potenza. In primo luogo moltifuggirono là davanti alla persecuzione della chiesa cattolica romana. Soltanto dopo cominciòl’immigrazione generale. Delle persone che sfuggirono alla “mortale cattura”, trovarono rifugio nelnuovo continente. I padri fondatori degli Stati Uniti erano degli uomini credenti, timorati di Dio, chediedero alla nazione questa parola guida: “One Nation Under God” — “Una nazione sotto Dio” e “In

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God We Trust” — “In Dio noi confidiamo”.

Alla fine del versetto 11 si dice di questa bestia avente due corna, che essa parlava come ildragone; ciò significa che parlava il linguaggio di Roma. Il versetto seguente dice in modoinconfutabile che questa grande potenza si sottometterà anche alla potenza mondiale romana eche si metterà al suo servizio: "Ed esercitava tutta la potestà della prima bestia, alla sua presenza;e faceva si che la terra e quelli che abitano in essa adorassero la prima bestia (sarebbe più esattala traduzione: "...rendessero omaggio alla prima bestia...”) ...la cui piaga mortale era stata sanata"(Apocalisse 13:12).

Abbiamo letto che questa seconda bestia induce l'intera terra a rendere omaggio alla prima bestia,cioè a riconoscere sia il potere spirituale che il potere temporale della prima bestia. Mediantel’allacciare di relazioni diplomatiche tra gli USA (Stati Uniti d'America) ed il Vaticano, in data del 10Gennaio 1984, l’influenza di quest’ultimo venne assicurata. Cosi i canali politici e religiosi possonoessere usati in ogni maniera. Lo sviluppo attuale dimostra in modo inequivocabile che, in unprossimo futuro, anche i capi protestanti accetteranno apertamente la posizione preminente delpapa.

Il versetto 13 di Apocalisse 13 è molto informativo: “E operava grandi segni, fino a far scenderedel fuoco dal cielo sulla terra in presenza degli uomini". L’inimmaginabile progresso tecnicoavvenuto dopo la seconda guerra mondiale ha del miracoloso. Ciò che cadde come fuoco negliultimi giorni della guerra sulla Germania e nell’estremo Oriente, sul Giappone, era soltanto unpiccolo assaggio di ciò che avverrà in un prossimo futuro.

L'IMMAGINE DELLA BESTIA

Ora incontriamo un nuovo concetto, cioè “l’immagine della bestia”. Della seconda bestia vienedetto: "E seduceva quelli che abitavano sulla terra coi segni che le era dato di fare in presenzadella bestia, dicendo agli abitanti della terra di fare un'immagine della bestia che aveva ricevuto laferita della spada ed era tornata in vita" (Apocalisse 13:14).

È un’eccellente descrizione per lo sviluppo degli eventi che abbiamo già studiato. Gli USAprendono una posizione privilegiata tra le diverse alleanze militari. La loro parola, la loro influenzaha peso. Dal lato religioso non si arriverà allo scioglimento e alla piena integrazione delle chieseprotestanti; queste riconosceranno semplicemente il papato e, con ciò, si assicureranno il propriodiritto all’esistenza e saranno da lui riconosciute.

L’immagine della bestia, rappresentata da una delle corna, simboleggia il potere religioso ed indicail Consiglio Mondiale delle Chiese, cioè l'unione di tutte le chiese e denominazioni protestanti.

Nella profezia biblica ci viene mostrata quale complemento della prima bestia. Le due cornarappresentano, da un lato, il potere religioso, dall'altro, quello politico. Come i Paesi dell’Est edell’Ovest appartengono all'Organizzazione delle Nazioni Unite, cosi le chiese protestanti dell'Est edell’Ovest sono unite nel Consiglio Mondiale delle Chiese. Ambedue acquistano influenza politica.Se non ci fosse stata alcuna unione tra lo Stato e la chiesa, non ci sarebbe né Stato della chiesa,ossia Stato pontificio, né chiese di Stato. La chiesa è diventata ciò che è per mezzo del poterepolitico. Anche il Consiglio Mondiale delle Chiese diventa sempre più uno strumento di poterepolitico. Il suo presidente può essere perfino un Ungherese che, nel contempo, è membro delgoverno ateo di Budapest.

Cosi l’immagine potrà anche parlare, cioè avrà diritto alla parola. Ciò viene espresso in questi

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termini: "E le fu concesso di dare uno spirito all’immagine della bestia, onde l'immagine della bestiaparlasse e facesse si che tutti quelli che non adorassero l'immagine della bestia fossero uccisi"(Apocalisse 13:15).

Colui che, allora, quale vero Cristiano e credente in Cristo, non si sottometterà alla pressione delConsiglio Mondiale delle Chiese e che non sarà membro di una denominazione appartenente aquesto Consiglio dovrà fare i conti con la persecuzione. Persone che credono così come dice laBibbia perderanno il diritto di tenere delle riunioni e di avere delle attività religiose. L’immagineprenderà la parola e, con zelo fanatico, farà si che tutti quelli che la seguono e che non rendonoomaggio alla prima bestia siano uccisi.

Appena l’immagine della bestia, cioè il Consiglio Mondiale delle Chiese, prenderà la parola,verranno esercitate, sopra tutti i veri credenti biblici, pressione e costrizione.

Ciò ci ricorda Nebucadnetsar il quale fece fare una statua d’oro. Si diede ordine a tutti di adorare lastatua consacrata. Però, come in quel tempo, vi sono anche oggi delle persone che rendonoomaggio soltanto a Dio e che non s’inchinano né si prostrano davanti ad una statua, adun’immagine religiosa, ad un’istituzione umana. Il dominio dei re pagani cominciò con lapersecuzione di coloro che temevano Iddio e finirà anche in questo modo. Lo scritto accusatore, il“Mene-Tekel”, è già tracciato sulla parete. È nella prova che dovrà manifestarsi la costanza dei vericredenti, cioè di quelli che credono secondo la Bibbia.

Come vediamo in Apocalisse 13:5-8, la parola viene rivolta alla prima bestia quale persona: “E tuttigli abitanti della terra i cui nomi non sono scritti fin dalla fondazione del mondo nel Libro della Vitadel|'Agnello che è stato immolato, lo adoreranno” (Apocalisse 13:8). [Nella Bibbia in linguatedesca, “E tutti gli abitanti... l'adoreranno” viene tradotto in: “Und anbeten werden ihn alleBewohner...”, cioè: “E tutti gli abitanti... lo adoreranno”; “ihn” indica che, con la bestia, si intendedire una persona maschile — -Ed.]. Quasi tutti sanno dell'esercizio del potere totalitario da partedella chiesa durante il Medioevo; molti conoscono la storia dei papi, però, alla fine, la chiesaeserciterà un potere mai esercitato prima e porrà fine alla libertà di religione. Solo chi lariconoscerà sarà riconosciuto da essa.

Nello stesso modo, anche la sua immagine, il complemento, l’unione dei protestanti quale“Consiglio Mondiale delle Chiese” prenderà parola in maniera potente. Più di tutto si vorrebberevocare la Riforma e “risarcire il danno che ne risultò”. Con questo sforzo si crede di agiresecondo le intenzioni dei riformatori, perché, secondo quel che si dice, questi non avrebbero maivoluto la scissione dalla chiesa-madre. Colui che, alla fine, non parteciperà a questo sforzo perraggiungere quest'unità, perché non riconosce la chiesa romana, deve aspettarsi di tutto. Questipoi sono gli “outsider” la cui volontà deve esser resa docile [“Outsider”: Persona ritenuta estraneaad un gruppo, ad un'organizzazione, ecc. — -Ed.]. Che ciò venga detto a tutti nel Nome delSignore: Per quel che riguarda quest'unità, non si tratta affatto dell'unità della Chiesa di GesùCristo per la quale Egli pregò nella preghiera sacerdotale!

Si arriverà al punto che chiunque dirà qualcosa contro la chiesa romana sarà punito. In quel tempouna sola voce sarà valevole sulla terra. Tutte le altre saranno ammutolite e tutti saranno costretti ariconoscerla e ad essere membro di una denominazione appartenente al Consiglio Mondiale delleChiese. Chi non si sottometterà a questi due sistemi sarà messo al bando.

IL MARCHIO DELLA BESTIA

In Apocalisse 13:16 sta scritto: "E faceva si che a piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e servi,

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fosse posto un marchio sulla mano destra o sulla fronte". Anche qui abbiamo di nuovo a che farecol linguaggio simbolico della Bibbia. Un marchio è un segno distintivo, un contrassegno. Paolodisse: "Da ora in poi nessuno mi dia molestia, perché io porto nel mio corpo il marchio di Gesù"(Galati 6:17 — Versione Riveduta). L'apostolo soffrì per amore di Cristo e della vera proclamazionedell'Evangelo. Era entrato con Lui in una comunione di sofferenza. Non si trattava certamente dialcuna stigmatizzazione esteriormente visibile delle cicatrici di Gesù. Ciò sarebbe in realtà una beffadiabolica del santo atto di redenzione di Dio in Gesù Cristo che venne compiuto una sola volta eche non può essere imitato. Paolo era “marchiato” quale servitore di Cristo e portò il Suoobbrobrio.

Il marchio sulla fronte indica il decidere, quello sulla mano l’agire. La testa indica l’essere d’accordocon i sistemi anticristo e la mano il partecipare ai sistemi anticristo.

Nei diversi ambienti cristiani, le persone si occupano del marchio della bestia, però nonriconoscono che ogni denominazione cristiana, umanamente organizzata, porta già questomarchio. Iddio non fondò nessuna istituzione che fosse guidata da un quartiere generale terrestre;Egli diede vita ad un organismo vivente. Le chiese bibliche del Cristianesimo primitivo eranoindipendenti in qualità di comunità di credenti libere ed autonome; esse esistevano quali comunitàlocali, anche esse autonome. In quel tempo uomini incaricati dallo Spirito esercitavano il loroministero a seconda della propria chiamata, del proprio compito e della propria missione cosi comeDio li aveva costituiti nella Chiesa (1 Corinzi 12:28; Efesini 4:11). Non c'era nessun quartieregenerale, nessuna personalità di riferimento, nessuna autorità dottrinale nominatasi da se stessa,nessuna scuola biblica né seminari, niente di tutto ciò. In sostanza non c’era in quel tempo nulla diciò che, nel Cristianesimo odierno, sembra naturale; al contrario, nelle chiese organizzate e nellechiese libere, non si trova oggi più nulla delle pure dottrine e delle pure pratiche del Cristianesimoprimitivo. È soltanto una forma, una forma morta.

Oggi, anche la più piccola comunità religiosa si attiene rigorosamente alle proprie direttive, alleproprie dottrine e alle proprie pratiche. Soltanto chi appartiene alla medesima organizzazione puòesercitare nel suo seno il suo ufficio di predicatore. I protestanti contesero, a ragione, la pretesadella chiesa cattolica di essere l’unica vera chiesa fuori della quale non vi è salvezza. Però, da unpiù attento esame, si trova la stessa pretesa in tutte le denominazioni, fino ai più piccoli gruppetti.O a voce alta o a voce bassa, tutti tuttavia dicono che chi non crede nella loro dottrina, nella loroconoscenza, nella loro rivelazione, e cosi via, non può essere salvato. Per mezzo di ciò siidentificano con il marchio della prima religione cristiana organizzata, anche se, dottrinalmente, sidifferenziano l’una dall’altra. Questo basta per ricevere automaticamente il marchio della bestia eper essere sottomessi allo spirito anticristo, il quale regna dovunque là dove delle persone sonolegate ad un’organizzazione, a delle dottrine particolari o ad una persona. Ciò vuol dire che tutte lechiese ufficiali e tutte le chiese libere, fino ai più piccoli movimenti, compresi quelli recentementeorganizzati, portano già, senza saperlo, il marchio della bestia.

IL NUMERO MISTERIOSO

Come già menzionato, verrà un duro tempo di oppressione per le persone che non accetteranno ilmarchio della bestia. Dal lato religioso tutti quelli che non si uniranno al sistema anticristodovranno patire delle persecuzioni. Dal lato economico, ciò significa che tutti dovrannosottomettersi a questo sistema di economia mondiale. Colui che non vi partecipa sarà boicottato edescluso dal commercio. È ciò che leggiamo in Apocalisse 13:17: “...e che nessuno potessecomprare o vendere se non chi avesse il marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo

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nome".

Visto che non si parla soltanto del “comprare”, ma anche de “vendere”, risulta chiaro che non sitratta soltanto del cittadino medio, che compra i suoi generi alimentari e cosi via, ma anche diuomini d'affari che comprano e vendono, cioè che esercitano il commercio. Non si tratta soltantodella casalinga credente che non ha nulla da vendere, ma che deve comprare il necessario. Ilsenso è del tutto chiaro: l’intero mondo degli affari deve sottomettersi al Trattato di Roma. I vericredenti dovranno sopportare degli svantaggi e delle difficoltà, che si tratti di comprare o divendere, perché non potranno partecipare al sistema anticristo.

Come abbiamo visto, si tratta ora di tre cose che debbono esser riconosciute: il marchio, il nome eil numero della bestia. Per quel che riguarda il marchio della bestia non si tratta di un segnoesteriore visibile, ma del nome della bestia o del numero del suo nome. Ambedue vengonomenzionati, ma sboccano in un solo sistema. Il versetto seguente ci dà altre informazioni: "Qui stala sapienza. Chi ha intendimento conti il numero della bestia, poiché è numero d'uomo" (Apocalisse13:18). Ora ci avviciniamo al nocciolo della questione.

Il risultato numerico calcolato si riferisce dunque ad un uomo. Per poter calcolare il risultatonumerico, è indispensabile venire a sapere dove sia questa potenza religiosa e per che cosa si fapassare il suo rappresentante. È degno di nota il fatto che quest’uomo venga identificato con labestia. Con ciò si tratta dunque dello stesso uomo misterioso descritto da Paolo.

Nessuno deve continuare a rompersi il capo riguardo a ciò. L'intera descrizione e anche il risultatonumerico si riferiscono inequivocabilmente ad una sola persona. Soltanto uno porta l’appellativolatino il cui risultato numerico sia esattamente 666. La concezione sbagliata che il numero arabostesso 666 sia il segno e il sistema anticristo, che verrebbe introdotto tramite computer e altreinvenzioni tecniche, manca di ogni fondamento biblico. Sta letteralmente scritto che è il numero diun uomo e che questo deve essere contato. Perciò non può essere il semplice numero 666 in sestesso, ma il risultato numerico che si ottiene dall’appellativo di colui del quale la Sacra Scritturaparla in realtà.

Ogni interpretazione in contraddizione con questa chiara testimonianza della Scrittura è inventatadi sana pianta. Mediante proprie interpretazioni, le persone non soltanto vengono sviate, mavengono anche prese proprio dal panico perché gli si incute paura, dicendo loro che verràintrodotto un sistema monetario mondiale anticristo, in cui il numero di codice sarebbe 666. Ciònon ha proprio nulla a che fare con ciò che stiamo trattando.

È altrettanto assurdo mettere in relazione l’Anticristo con il numero 666 che apparirebbe su carte dicredito, su numeri di codici bancari, su etichette di merce (codice a barre noto anche come “CodiceInternazionale dei prodotti”), in numeri telefonici, su fogli di carta da lettere ufficiali, su targheautomobilistiche ecc., ecc. Gli uni sanno di un computer in New York, gli altri di uno a Bruxelles chedovrebbe portare il numero 666. Che accecamento e che seduzione! Un computer rimane uncomputer e una carta di credito è semplicemente un mezzo di pagamento non in contanti. Ilsistema monetario mondiale e la Banca mondiale sono delle istituzioni che servono al regolamentodei pagamenti internazionali.

Anche la teoria che il marchio della bestia verrà tatuato con raggi laser quale codice diidentificazione invisibile proviene semplicemente dalla fantasia esagerata di parecchi credenti.Tutte queste cose, e ancora molte altre, sono speculazioni che non hanno nulla a che fare con larealtà. Chi le scrive, le crede e le diffonde non ha lo Spirito di Dio ed è caduto vittima delle astutemanovre di diversione e d’inganno di Satana. Ciò proviene dal fatto che le persone non hanno

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compreso che non si tratta del numero 666 in se stesso, ma della somma, del risultato numericoche deve essere calcolato dall’appellativo ufficiale della bestia.

Dobbiamo prendere sul serio la seguente indicazione della Scrittura: “Chi ha intendimento conti ilnumero della bestia, poiché è numero d’uomo”; non ripetere in modo bambinesco il numero 666,ma, al contrario, contarlo veramente. Allora il conto uscirà come segue:

VICARIVS FILII DEI

5+1+100+1+5+1+50+1+1+ 500+1=666

La maggior parte dei dottori della Bibbia commettono un grande errore di ragionamento gravido diconseguenze. Parlano di governi e di movimenti anticristo quando si tratta di ideologie e di sistemipolitici non cristiani come il socialismo, il comunismo, l’ateismo, l'islamismo e cosi via.Naturalmente vi sono religioni e governi che sono contro il Cristianesimo, però ciò non ha nulla ache fare con l’Anticristo del quale la Bibbia parla.

Dobbiamo comprendere che lo spirito anticristo esisteva già quando non si sapeva nulla riguardoall’islamismo, all’ateismo, al comunismo e cosi via. Dobbiamo anche renderci conto che, nei giornidegli apostoli, v'erano già in grande misura delle religioni pagane e dei culti idolatri. Nessun uomodi Dio di quel tempo affermò qualcosa in merito, dicendo che |'Anticristo sarebbe uscito da questi.Al contrario, Giovanni scrive con piena chiarezza riguardo alle persone che erano cadute nellacorrente anticristo: "Sono usciti di fra noi..." (1 Giovanni 2:19).

Si tratta dunque di un sistema che si trova all'interno stesso del Cristianesimo, ma che, con le suepratiche e le sue dottrine, sta in contraddizione con Cristo. Si tratta dell’uomo che pretende diessere il rappresentante, il vicario di Cristo sulla terra e di agire in vece Sua, ma che, con ciò, fatutto per impedire agli uomini di venire a Cristo. Perciò non predica Cristo né l'unica graziaportatrice di salvezza nello stesso modo in cui lo fecero Pietro, Paolo e tutti gli uomini di Dio dopodi loro. Al contrario, cerca con grande forza di dirigere l’attenzione di tutti verso se stesso e versol'istituzione che lo appoggia. Coloro che credono in lui sono legati alla sua persona e alla suadottrina, non a Cristo né alla dottrina biblica né alla sua pratica.

Alla fine vi saranno soltanto due gruppi: gli uni porteranno il suggello di Dio, gli altri il marchiodella bestia. I veri credenti il suggellamento dall'alto, perché sta scritto: "In Lui voi pure, dopo averudito la Parola della Verità, l'Evangelo della vostra salvazione, in Lui avendo creduto, avete ricevutoil suggello dello Spirito Santo che era stato promesso" (Efesini 1:13). Chi rigetta la Parola dellaVerità, il pieno e puro Evangelo, non può mai essere suggellato con lo Spirito di Dio, perché, inquesto caso, si è opposto allo Spirito di Dio. Per tali persone non rimangono altro che delle piemenzogne e degli errori. Saranno contrassegnati mediante il marchio dell'Anticristo.

L'apostolo Paolo conferma il pensiero del suggellamento in Efesini 4:30: “E non contristate loSpirito Santo di Dio col quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione”. Il medesimoapostolo scrive a coloro che, a Corinto, erano diventati credenti: "Or Colui che con voi ci rendefermi in Cristo e che ci ha unti, è Dio, il quale ci ha pure segnati col proprio sigillo, e ci ha data lacaparra dello Spirito nei nostri cuori" (2. Corinzi 1:21-22). Il suggello di Dio è il reale ricevere delloSpirito Santo quale avvenimento soprannaturale, cosi come ci viene narrato riguardo alla Chiesaprimitiva (Atti 2:1-4; Atti 8:15-17; Atti 10:44-48; Atti 19:5-6). Per mezzo di ciò è Dio stesso chetestimonia di aver accettato la persona in questione quale Sua proprietà. Non ha assolutamenteniente a che fare con un atto religioso, ma è la conferma divina che il compiacimento di Dio riposasulla persona diventata credente in Cristo.

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Chi crederà sul serio che le persone porteranno sulla loro fronte un'iscrizione visibile? Sisottometteranno semplicemente al sistema anticristo e vi parteciperanno; con ciò, sarannoautomaticamente contrassegnati dallo spirito anticristo, cosi come coloro che seguono in veritàCristo saranno ripieni del Suo Spirito e, con ciò, suggellati.

Chi segue realmente il Signore non rimarrà nelle tenebre neanche in questo punto. Lo Spirito Santodà chiarezza riguardo a tutto, perché è giunto il tempo per questo. Come abbiamo già esposto,molte persone sincere nella loro fede si trovano inconsapevolmente nel sistema anticristo, perchésono membri di una chiesa o comunità appartenente al Consiglio Ecumenico delle Chiese;nondimeno ascoltano con grande attenzione quando viene predicato su|l'Anticristo.

Interpreti della Bibbia cercano l’Anticristo in Siria, in Libia, perfino in Israele e cosi via. Persone,che non hanno alcuna ispirazione divina, vengono ingannate dalla loro immaginaria intelligenza ene seducono altre. Per mezzo della loro conoscenza impressionano sia persone ignoranti chepersone che non conoscono la Bibbia. Mediante il chiaro linguaggio della Parola si deve porre fine aquesto perfido ed ingannevole gioco di Satana che usa, a questo scopo, la falsa pretesa diparticolari rivelazioni. Che ciò possa riuscire tramite questo esposto tratto dalla Sacra Scrittura.

UN PARAGONE PRECISO

Per concludere vogliamo ancora occuparci brevemente di alcune caratteristiche dell'Anticristo.Paolo lo designa quale empio, cioè qualcuno che si è liberato dalla legge. Ciò non ha nulla a chefare con le esigenze stabilite nella legge di Mosé, ma si tratta della parte rivelata della storia dellasalvezza nel Vecchio Testamento. Tutti violarono la legge e trasgredirono i comandamenti di Dio.In Ebrei 3:5 sta scritto: “In verità Mosé fu fedele in tutta la casa di Lui come servitore, per renderetestimonianza di ciò che doveva essere annunziato più tardi" (CEI). Si tratta dunque del piano disalvezza presente come un’ombra in mezzo a tutte le prescrizioni della legge. Nel Sermone sulMonte Gesù disse: "Non pensate che Io sia venuto per abolire la legge od i profeti; Io sono venutonon per abolire ma per compire: poiché lo vi dico in verità che finché non siano passati il cielo e laterra, neppure un iota o un apice della legge passerà, che tutto non sia adempiuto" (Matteo 5:17—18). Senza dubbio alcuno l'espressione “adempiuto” si riferisce alla parte profetica, la quale, già nelVecchio Testamento, formava il cuore della Parola.

Dopo la risurrezione del Signore leggiamo quanto segue a Suo riguardo: "E cominciando da Mosée da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture le cose che Lo concernevano" (Luca 24:27).

"Poi disse loro: Queste sono le cose che lo vi dicevo quand'ero ancora ero con voi: che bisognavache tutte le cose scritte di Me nella legge di Mosé, nei profeti e nei Salmi, fossero adempiute. Alloraapri loro la mente per intendere le Scritture..." (Luca 24:44-45).

Ogni qual volta troviamo nel Nuovo Testamento l’espressione “come dice la Scrittura” o “come èscritto” o “secondo che è scritto” o simili, si tratta del Vecchio Testamento. Quando Gesù predicavaancora nessuna riga del Nuovo Testamento era stata scritta. Un servitore di Dio includerà sempre ilVecchio Testamento nella proclamazione del Vangelo. Ci viene narrato riguardo a Paolo:“...vennero a lui nel suo alloggio in gran numero; ed egli da mane a sera esponeva loro le cose,testimoniando del Regno di Dio e persuadendoli di quel che concerne Gesù, con la legge di Mosé ecoi profeti” (Atti 28:23).

Solo chi annuncia il Regno di Dio nel modo apostolico predicherà Gesù e le dottrine bibliche cosicome avvenne nel Cristianesimo primitivo. In Atti 26:22 l'apostolo testimoniò: "...non dicendo nullaall'infuori di quello che i profeti e Mosé hanno detto dover avvenire".

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È dopo che Pietro, in Atti 15, ebbe finito il suo discorso, Giacomo prese la parola e disse: "Fratelli,ascoltatemi. Simone ha narrato come Dio ha primieramente visitato i Gentili, per trarre da questiun popolo per il Suo Nome. E con ciò s'accordano le parole dei profeti, siccome è scritto:..." (Atti15:13-15).

L’empio però sostiene la sua propria teologia staccata dal Vecchio Testamento ed interpreta ilcontenuto del Nuovo Testamento a parere suo.

Inoltre quest’uomo porta l’appellativo “figliuolo della perdizione”. Questa espressione venne usataprima soltanto per un uomo; questi era Giuda. In Giovanni 17:12 Gesù disse riguardo a lui: “...eniuno di loro è perito, tranne il figliuolo della perdizione, affinché la Scrittura fosse adempiuta".Come Giuda, anche il figliuolo della perdizione, il traditore della causa di Cristo, si appella a Cristo.

In Giovanni 13:2 leggiamo: "...quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda Iscariota,figliuolo di Simone, di tradirLo...". Ambedue, Giuda come anche l'Anticristo, vengono presentati inrelazione col diavolo. "Gesù rispose loro: Non ho lo scelto voi dodici? Eppure, uno di voi è undiavolo" (Giovanni 6:70). Paolo scrive riguardo all’Anticristo nella fase finale: "La venuta diquell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana..." (2. Tessalonicesi 2:9). Paolo espone quiche quest'azione di Satana si manifesta con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigibugiardi. Questa enunciazione ci ricorda Apocalisse 16:13-14: "E vidi uscire dalla bocca deldragone (Satana) e dalla bocca della bestia (dominatore politico) e dalla bocca del falso profeta(l'Anticristo) tre spiriti immondi simili a rane; perché sono spiriti di demoni che fanno dei segni e sirecano dai re di tutto il mondo per radunarli per la battaglia del gran giorno dell'IddioOnnipotente". Questa battaglia avrà luogo proprio prima dell'instaurazione del Regno di Dio.

L’Anticristo potrà assumere il ruolo destinatogli solo quando ciò che lo ritiene sarà tolto di mezzo.Si tratta chiaramente dello Spirito Santo che ancora gli Si oppone, essendo nella Chiesa dell’Iddiovivente quale potenza divina. Appena la Chiesa-Sposa sarà rapita, l'Anticristo avrà via libera. Ma,quando Gesù Cristo ritornerà per l'instaurazione del Regno Millennario, Egli lo distruggerà col soffiodella Sua bocca (2. Tessalonicesi 2:8). Questo è ciò che già il profeta Isaia profetizzò: "...e colsoffio delle Sue labbra farà morire l'empio" (Isaia 11:4).

Per concludere veniamo alla più importante caratteristica dell’Anticristo, alla quale tutti quelli chedesiderano essere salvati debbono fare attenzione in modo particolare.

Il prediletto discepolo di Gesù pone la seguente domanda in 1. Giovanni 2:22 dandone anchesubito la risposta in modo concreto: "Chi è il mendace se non colui che nega che Gesù è il Cristo?Esso è l'Anticristo, che nega il Padre e il Figliuolo".

Chi nega che l’unico Dio, in qualità di Padre, Si manifestò nel Figliuolo, incorre nella più grandebugia anticristo. Iddio è Spirito (Giovanni 4:24); Egli è Eterno, cioè non è soggetto al tempo né allospazio, è illimitato, incommensurabile, infinito; Egli, benché sia Uno, è molte “cose”. Egli è la Fontedi tutte le cose. In primo luogo venne dalla Sua infinità quale Spirito ad una forma di corporeitàspirituale sensibile, cioè la teofania, perché gli uomini potessero capirLo ed amarLo soltanto in unaforma per loro comprensibile. Così camminò nel giardino di Eden e così Egli Si fece conosceredurante il periodo del Vecchio Testamento.

Ma Egli voleva che fossero di nuovo uguali a Lui, cioè che fossero ritrasformati alla Sua immagine,e riportati nello stato di immortalità. Perciò, in primo luogo, Egli dovette diventare simile a loro.Egli gettò un ponte tra l’eternità inafferrabile ed il tempo che “può essere afferrato", Si rivelò sottoforma umana. Egli venne dalla Sua corporeità spirituale in una corporeità di carne.

Perciò Gesù non può essere nessun altro se non Dio, Egli stesso. In Lui abitava corporalmente

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tutta la pienezza della Deità, non soltanto un terzo di questa Deità, ma tutta la pienezza! (Colossesi2:9). Ciò che Egli disse in quel tempo vale ancora oggi: "Chi ha visto Me, ha visto il Padre"(Giovanni 14:9). Egli è Emmanuele, vale a dire: “Iddio con noi”.

Lo spirito anticristo nega questo e fa dell’Iddio unico più persone distinte che sarebbero esistite, finda ogni eternità, l’una accanto all’altra; così, quale ultima conseguenza, fa del monoteismo unpoliteismo. È in questo che consiste l’influenza anticristo rivolta direttamente contro Cristo.

Paolo, in qualità di Giudeo cristiano e di apostolo, scrive riguardo a Cristo: "...il Cristo, che è sopratutte le cose Dio bene detto in eterno. Amen" (Romani 9:5b). Il Signore disse nel Nuovo e nelVecchio Testamento la stessa cosa: "Ascolta, Israele: Il Signore Iddio nostro è l'unico Signore"(Marco 12:29-32; Deuteronomio 6:4 — Diodati).

Siccome l’umanità andò perduta, era necessario un Salvatore. In Isaia 43:10-12 il Signore dice:“Prima di Me nessun Dio fu formato, e dopo di Me, non ve ne sarà alcuno. Io, io sono l'Eterno, efuori di Me non v'è Salvatore... e voi Me ne siete testimoni, dice l'Eterno: Io sono Iddio”. La nostrafiliazione divina quali figliuoli e figliuole di Dio fu resa possibile soltanto dal fatto che Iddio nacquequale Fanciullo venendo su questa terra quale Figlio. Già nel Vecchio Testamento viene dettoriguardo al Figlio: “Poiché un Fanciullo ci è nato, un Figliuolo ci è stato dato, e l'Imperio riposeràsulle Sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe dellapace...” (Isaia 9:5).

Benché Iddio, quale Padre, Si sia rivelato nel Figlio, nella Bibbia si parla sempre di un solo Dio, emai di due o tre dèi. Perciò non troviamo nella Bibbia neanche una sola volta le espressioni “Diouno e trino”, “trinità” o “Figlio eterno” e simili. La dottrina della trinità non proviene né dai profetiné dagli apostoli, è il prodotto dello spirito anticristo che ha capovolto la Deità. Ciò che Paoloscrisse dovrebbe aprire gli occhi ad ognuno: “E senza veruna contraddizione, grande è il misterodella pietà: Iddio è stato manifestato in carne, è stato giustificato in ispirito, è apparito agli angeli,è stato predicato ai Gentili, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria” (1 Timoteo 3:16 —Diodati).

Le tre rivelazioni di Dio non furono messe da nessun profeta o apostolo l'una accanto all’altra qualipersone distinte. È un ragionamento intellettuale razionale ellenistico-filosofico. Non sono tre“unità”, bensì Uno in tre forme di rivelazione. Nel cielo Egli è Padre; perciò preghiamo: “Padrenostro che sei nei cieli...”. Sulla terra Si fece conoscere nel Figlio quale Redentore; perciò è la fedenel Figlio che è necessaria per essere salvati. Soltanto chi ha il Figlio ha anche il Padre e, con ciò,la vita eterna (1. Giovanni 5: 11-12). Nella Chiesa è lo stesso Dio che opera fino alla fine per mezzodello Spirito Santo. In primo luogo, Iddio era sopra noi, poi, Egli era in mezzo a noi, e, alla fine,Egli prende dimora in noi! L’apostolo Giovanni lo esprime in questo modo: “Sappiamo pure che ilFiglio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere Colui che è il Vero; e noi siamo inColui che è il Vero, cioè, nel Suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la Vita eterna” (1. Giovanni5:20 - Versione Riveduta).

Dai circa quattromila anni del Vecchio Testamento non ci viene tramandata neanche una sola voltauna conversazione tra il Padre e il Figlio. Neanche un'unica volta Egli disse durante questo periodo:“Mio caro Figlio, Io Ti manderò”; al contrario, Egli disse sempre che Egli stesso sarebbe venuto,come, per esempio, in Isaia 40:3 e Isaia 35:4-6: “Ecco il vostro Dio!... verrà Egli stesso a salvarvi”.Se sta scritto nel Salmo 2:7: “Tu sei il Mio Figliuolo, oggi Io Ti ho generato”, allora ciò non significamica che c’era un Figlio di Dio nel cielo, che poi scese sulla terra. Il Nuovo Testamento parlachiaramente della procreazione e della nascita di Gesù. Cosi Iddio venne manifestato in formaumana. Egli stesso divenne uomo; ecco il mistero inafferrabile, inspiegabile del Suo amore divino!

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In qualità di Figlio, Egli soffri e mori, perché quale Dio, Egli è immortale. La redenzione avvennenel corpo di carne per liberarci da questo corpo di morte (Ebrei 2:14-15) e per darci la garanzia delcorpo di risurrezione (1. Corinzi 15:50-57).

Gesù Cristo è la Parola fatta carne, il Logos, il Yahweh che, uscendo dalla pienezza originale di Dioquale Spirito, Si manifestò in primo luogo in un corpo “spirituale” e poi, in modo visibile, in uncorpo di carne. È la pura e piena Verità. “Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e laParola era Dio... E la Parola è stata fatta carne, ed ha abitato per un tempo fra noi...” (Giovanni1:1 e 14). Gesù non è soltanto identico al Padre, Egli è della stessa natura del Padre. Come Iddio(Elohim) Si rivelò quale Signore (Yahweh) e, tuttavia, rimase lo stesso, cosi il Padre Si rivelò nelFiglio e, nondimeno, rimase lo stesso.

L’apostolo non ci lascia all’oscuro riguardo alla provenienza del movimento anticristo, ma dicechiaramente: “Sono usciti di fra noi, ma non erano dei nostri” (1. Giovanni 2:19). Questo svilupponon risale al Giudaismo, ma ad un malinteso di quelli che semplicemente si unirono ai credenti, aiveri Cristiani, senza che loro stessi avessero fatto l’esperienza di un incontro personale con Cristo.Già nei primi secoli dopo Cristo, questa corrente prese forma, però soltanto dopo il Concilio diNicea, divenne un’organizzazione stabile. Ogni Giudeo conosce il primo comandamento: “Io sono ilSignore, l’Iddio tuo... Non avere altri dii nel Mio cospetto” (Esodo 20:2-3) e non farebbe giammaida un solo Dio più dèi.

Naturalmente, incontriamo ripetutamente il triplice appellativo. Leggiamo per esempio: “Or vi èdiversità di doni, ma v'è un medesimo Spirito. E vi è diversità di ministeri, ma non v'è che unmedesimo Signore. E vi è varietà di operazioni, ma non v'è che un medesimo Iddio, il quale operatutte le cose in tutti" (1. Corinzi I2:4-6). Diciamo “Amen!” a questo! Non sarebbe mai venuta adalcun apostolo l’idea di dire: “Vi benedica Dio il Padre, Dio il Figlio e Dio lo Spirito Santo”. Leespressioni “Dio il Figlio” e “Dio lo Spirito Santo” non si trovano affatto nella Bibbia, neanche unasola volta. L’origine viene sempre chiaramente data: per esempio leggiamo nella Bibbia del “Figliodi Dio” o dello “Spirito di Dio”. Un Dio triplice sarebbe in realtà un Dio strano. Per l’osservatoresuperficiale le dottrine di Cristo e quelle dell’Anticristo hanno talvolta una somiglianza sbalorditiva,eppure non coincidono giammai e, in fondo, sono totalmente differenti. Il Cristo che l’Anticristopredica non è assolutamente il Cristo della Bibbia. A dire il vero soltanto colui al quale Iddio apregli occhi può vederLo (Luca 10:22).

La potenza anticristo era già operante all’inizio del Cristianesimo primitivo. Giovanni chiama anchefalsi profeti i rappresentanti di tali dottrine e ammonisce in 1. Giovanni 4:1-3: “Diletti, non crediatead ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio; perché molti falsi profeti sonousciti nel mondo. Da questo conoscete lo Spirito di Dio: ogni spirito che confessa Gesù Cristovenuto in carne, è da Dio; e ogni spirito che non confessa Gesù, non è da Dio; e quello è lo spiritodell'Anticristo, del quale avete udito che deve venire; ed ora è già nel mondo”. Un’altra versionedella Bibbia riporta gli ultimi due versetti sopraccitati come segue: “La prova che uno ha lo Spiritodi Dio è questa: se riconosce pubblicamente che Gesù è il Cristo che Si è fatto uomo, ha lo Spiritodi Dio. Se non lo riconosce non ha lo Spirito che viene da Dio...” (1. Giovanni 4:2-3 — LDC—ABU).

Non è soltanto l’Anticristo stesso che si comporta come un falso profeta in quanto alle dottrine, mavi sono molti falsi profeti e falsi cristi contro i quali il Signore ci mise in guardia (Matteo 24:24).Tutti quelli, siano essi predicatori, evangelisti o altro, che hanno ripreso dal falso profeta la falsadottrina sulla Deità, sul battesimo e cosi via, sono in contrasto con la Parola di Dio e, diconseguenza, sono ugualmente dei falsi profeti e appartengono spiritualmente al “campo”dell’Anticristo.

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La parola “Cristo” significa in verità “Unto”; dei falsi cristi sono dunque dei falsi unti. Vi sonopersone che operano perfino dei miracoli e, malgrado la loro unzione, sostengono le false dottrinetradizionali dell’Anticristo. Perciò sta scritto che, alla fine, ciò che è falso sarebbe stato cosi vicino aciò che è giusto, che perfino gli eletti sarebbero stati sedotti, se fosse possibile. Però non possonoessere sedotti perché la Parola di Dio viene suggellata in loro mediante lo Spirito di Dio.

Gesù Si riferì tra l’altro a coloro che usano i doni spirituali e che, tuttavia, sono falsi, quando disse:“Non chiunque Mi dice: Signore, Signore, entrerà nel Regno dei cieli, ma chi fa la volontà del PadreMio che è nei cieli. Molti Mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzatoin Nome Tuo, e in Nome Tuo cacciato demoni, e fatte in Nome Tuo molte opere potenti? E alloradichiarerò loro; Io non vi conobbi mai; dipartitevi da Me, voi tutti operatori d’iniquità” (Matteo7:21-23). Non serve a nulla ripetere le professioni di fede, i credo, che ci sono stati tramandati;questi debbono essere provati tramite la Parola, perché il Signore giudicherà conformemente allaSua Parola.

Lo Spirito Santo dirà in ogni punto sempre la stessa cosa. Ciò vale per tutti i servi stabiliti dalSignore stesso. A questo proposito non si tratta di una professione di fede puramente formale,bensì come Paolo espone: “Nessuno può dire: Gesù è il Signore! Se non per lo Spirito Santo” (1.Corinzi 12:3). Quale Signore Egli è Dio, ed è di ciò che si tratta. Soltanto chi può dire da una pienaconvinzione di fede: “Gesù è il Signore!”, ha ricevuto la rivelazione mediante lo Spirito che Yahweh(YHWH) e Gesù sono lo stesso Signore. Chi non crede questo si trova nell’inganno anticristo, aqualunque movimento o associazione religiosa appartenga.

Il versetto seguente è una sfida a provare se stessi. Chi ha lo Spirito di Cristo crederà ciò che Egli,quale Risorto, disse: “Io sono l’Alfa e l'Omega, dice il Signore Iddio che è, che era e che viene,l'Onnipotente” (Apocalisse 1:8). È la testimonianza propria di Sé data dal nostro Redentore che Siqualifica quale Onnipotente. Qualcuno crederebbe che vi è più di un solo Onnipotente? Iddio edognuna delle Sue rivelazioni sono sempre al singolare. Cosi vi è solamente un Creatore, un soloSalvatore, un unico Re e cosi via. Solamente un Padre, un solo Figlio, soltanto uno Spirito Santo;solamente una fede, un solo battesimo, soltanto una salvezza, solamente una Chiesa, ecc. Tuttociò che proviene da Dio è al singolare nella sua molteplicità che comprende tutto.

Non sosteniamo qui affatto la dottrina dei “Jesus Only” (Gesù solo). Gesù non Si generò da Sé nétantomeno parlava con Se stesso mentre pregava. Come sempre anche qui la verità sta “nelmezzo”. La motivazione principale che è alla base di questo esposto è che ora, alla fine, le dottrinebibliche pure e non adulterate debbono essere restaurate. La fine verrà soltanto quando l’Evangeloeterno del Regno sarà stato predicato, quale testimonianza, a tutti i popoli (Matteo 24:14).

Ognuno, sia esso dottore o lettore delle Sacre Scritture, ossia della Sacra Bibbia, dovrebbeeffettuare un paragone preciso in modo accurato e radicale.

Ognuno dovrebbe paragonare il Cristo, che ci viene presentato nelle chiese e denominazioni, colCristo che troviamo descritto nella Bibbia. Lo stesso vale per la convinzione ancorata nellacoscienza di tutti i credenti che ognuno che si dichiara per Cristo è da Dio.

In base a questo modo di vedere, generalmente sostenuto, molti faranno grande fatica ariconoscere quale Anticristo colui che la Bibbia designa realmente come tale. Siccome davanti allemasse radunate di tutte le nazionalità e di tutte le religioni, questi si appella a Cristo, per lamaggior parte della gente, è inimmaginabile che proprio quest’uomo sia il più grande avversario diCristo.

Prendiamo, per esempio, la storica visita del papa in India, dove gridò all’enorme folla degli Indù:

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“Cristo è in ogni religione!” A questo punto dobbiamo porre la seguente domanda: “Quale Cristo?”Quello che Maria tiene in braccio? Quello fabbricato con un qualunque materiale ed attaccato ad uncrocifisso che viene usato ad uso e consumo? Quello fatto da sé da una specie di biscotto che,pronunciando le parole “Sanctus, Sanctus, Sanctus” si cambia in Cristo? Il Cristo che Maria puòinfluenzare? Colui che ha un esercito di intercessori posti accanto a Sé? Il Cristo la cui ascensionesbiadisce dietro all'assunzione di Maria la quale, come si pretende, sarebbe stata elevata corpo eanima? Il Cristo che viene scacciato dalla “regina dei cieli”?

Il Cristo che la chiesa papale presenta non è il Cristo di Dio, è un Cristo formato e piazzato aseconda del fabbisogno. Un tale Cristo è veramente dovunque là dove lo si mette, dove lo si poneo dove lo si porta, perché è sempre esattamente come ne abbiamo bisogno. Però non è il Cristoche ci viene descritto nella Bibbia, il quale conosciamo quale Signore, Salvatore, Re, Giudice e che,alla fine, incontreremo quale Dio. Il parteggiare per un Cristo qualunque non vuol direassolutamente nulla; gli spiriti debbono essere provati, le dottrine debbono essere paragonate. IlCristo della Bibbia non è come noi ce Lo immaginiamo, Egli supera ogni immaginazione ed è “lostesso ieri, oggi, e in eterno” (Ebrei 13:8).

Come abbiamo visto da tutti i passi della Scrittura, Cristo stesso Si appellò sempre alla Parola diDio. Perciò dobbiamo porre l’accento ancora una volta sul fatto che appellarsi verbalmente a Cristoe parteggiare per Lui non serve a nulla, se ciò non avviene così come la Scrittura dice e richiede.Ognuno deve prendere la decisione per se stesso e cosi sapere in chi vuole credere e confidare. Aquesto punto possiamo soltanto dare il consiglio di esaminare in modo veramente critico le cosespirituali e di credere soltanto in Dio e nella Sua Parola.

Viviamo ora proprio prima della fine del tempo della grazia. Senza alcun compromesso, tutte leverità bibliche debbono di nuovo essere messe sul candelabro. Nelle differenti epoche vi fu ungrande numero di predicatori di risveglio che proclamarono, malgrado l’opposizione delle chieseufficiali, le verità bibliche andate perdute. Molti dovettero dare la loro vita per amore della Parola diDio. Tutti i veri credenti sono chiamati a combattere per la fede che è stata tramandata una voltaper sempre ai santi in Cristo (Giuda, versetto 3). Ora siamo stati posti nel finale combattimentospirituale. Se rimaniamo al fianco di Dio, Egli sarà con noi fino al giorno in cui passeremo dalcredere al vedere. Le porte dell’inferno non potranno vincere la Chiesa di Dio.

Che Iddio, nella Sua grazia, benedica riccamente ogni lettore.

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