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SVILUPPO DI UN METODO DI CALIBRAZIONE DI UN SISTEMA STEREOSCOPICO PER LA MISURA DELLA LARGHEZZA DI PRODOTTI PIANI LAMINATI A CALDO Laureando: MASSIMO DAL FORNO Relatore: Chiar.mo Prof. Ing. THOMAS PARISINI Correlatore: Ing. ALESSANDRO ARDESI CDL: Ing. Elettronica

Laureando: MASSIMO DAL FORNO Relatore: Chiar.mo Prof. Ing. THOMAS PARISINI

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SVILUPPO DI UN METODO DI CALIBRAZIONE DI UN SISTEMA STEREOSCOPICO PER LA MISURA DELLA LARGHEZZA DI PRODOTTI PIANI LAMINATI A CALDO. Laureando: MASSIMO DAL FORNO Relatore: Chiar.mo Prof. Ing. THOMAS PARISINI Correlatore: Ing. ALESSANDRO ARDESI CDL: Ing. Elettronica. - PowerPoint PPT Presentation

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SVILUPPO DI UN METODO DI CALIBRAZIONE DI UN SISTEMA

STEREOSCOPICO PER LA MISURA DELLA LARGHEZZA DI PRODOTTI

PIANI LAMINATI A CALDO

Laureando: MASSIMO DAL FORNO

Relatore: Chiar.mo Prof. Ing. THOMAS PARISINI

Correlatore: Ing. ALESSANDRO ARDESI

CDL: Ing. Elettronica

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Oggetto della tesi: calibrazione di un sistema stereoscopico per la misura di laminati piani.

Realizzazione: algoritmo software su piattaforma Matlab.

Lavoro svolto presso Danieli Automation (UD)

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LAMINATO OTTENUTO DAL PROCESSO DI LAVORAZIONE:

SI VUOLE CONOSCERE LA DIMENSIONE “LARGHEZZA”

l

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Specifiche:• Campo di misura: 400~1800 mm• Tolleranza: ±2mm

Vantaggi della stereoscopia:• Misura indipendente dallo spessore

dell’oggetto;• Possibilità di utilizzare telecamere CCD di

dimensione ridotta;• Notevole distanza dei CCD dal materiale da

misurare incandescente.

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SISTEMA DI MISURA PROPOSTO

OGGETTO DA MISURARE

X

Y

SENSORE CCD DX

SENSORE CCD SX

OBIETTIVODX

OBIETTIVOSX

LASER DX LASER

SX

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Problemi introdotti dal sistema:

• Non linearità delle ottiche;

• Rumore;• Quantizzazione dei CCD;

Scopo del progetto: Calibrare il sistema

affinché lavori correttamente su un’ampia

gamma di valori di larghezza.

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Calibrazione

La procedura di calibrazione può essere

scomposta nelle seguenti fasi:

1. Proiezione della luce sull’oggetto di larghezza nota;

2. Acquisizione dei dati rilevati dai CCD;

3. Iterazione dei due punti precedenti con altri materiali di larghezza diversa;

4. Calibrazione del sistema, eseguita mediante la correzione SW dei valori dei parametri fisici del sistema.

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Misura generica

La misura avviene secondo le seguenti fasi:

1. Proiezione della luce sul materiale di larghezza incognita;

2. Acquisizione dei dati rilevati dai CCD;

3. Calcolo della larghezza mediante la funzione di trasferimento del sistema ottico.

Page 9: Laureando: MASSIMO DAL FORNO Relatore: Chiar.mo Prof. Ing. THOMAS PARISINI

Modello del sistema ottico

αD αS

βD βS

SENSORE CCD DX SENSORE CCD SX

OD

ID

OS

IS

ES1ED2

Spigolo 2P2(X2,Y2)

Spigolo 1 P1(X1,Y1)

Oggetto da misurare

Asse X

AsseY

CCDcentreCCDcentre

ED1ES2

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Segnali video acquisiti dai CCD

EdgeD1 EdgeD2 EdgeS1 EdgeS2

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I dati acquisiti dal sistema sono i seguenti:

• EdgeD1• EdgeD2• EdgeS1• EdgeS2

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Mentre i parametri sono:

• Os• Is• αs• βs• Od• Id• αd• βd• CCDcentre

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Funzione di trasferimento del sistema

2212

21larghezza YYXX

Permette il calcolo delle coordinate cartesiane dei punti-P1(X1,Y1); -P2(X2,Y2);

e della larghezza dell’oggetto:

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Espressione generale della larghezza in funzione delle variabili di sistema:

);,,,,,,,,2,1,2,1(larghezza ssIsOsddIdOdCCDcEsEsEdEdf

In cui- Ed1,Ed2,Es1,Es2 sono i fronti rilevati,- CCDc è il centro del CCD

Funzione “larghezza”

Fronti rilevati

Parametri

Larghezzadell’oggetto

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Funzione costo relativa ad una singola acquisizione:

]1[)_larghezza_(costo 2realevalorestima

Funzione “costo”

Fronti rilevati

Parametri

Costo della misura

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Funzione costo relativa ad una singola acquisizione:

);,,,,,,,,2,1,2,1(costo ssIsOsddIdOdCCDcEsEsEdEdg

Procedura di calibrazione:• Minimizzare la funzione costo, calcolando i

valori dei parametri Od, Id, αd, βd, Os, Is, αs, βs corrispondenti.

Page 17: Laureando: MASSIMO DAL FORNO Relatore: Chiar.mo Prof. Ing. THOMAS PARISINI

Metodi di ricerca del minimo di un campo scalare:

• Studio di funzione molto complesso per una funzione di otto variabili

• Algoritmo numerico

proprietà del gradiente di

un campo scalare

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• Il gradiente calcolato in un punto rappresenta la direzione di massimo incremento;

• Il suo opposto rappresenta la direzione di massimo decremento.

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Funzione costo data dalla media degli errori dovuti a più rilevazioni di campioni diversi:

]2[__larghezza1

cos1

2)()(

N

i

ii realevalorestimaN

toMEDIO

Scopo della funzione “costo medio”:• Ottenere un set di parametri universali.

E’ necessario scegliere opportunamente le dimensioni

dei campioni da utilizzare nella calibrazione

complessiva del sistema.

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LA PROCEDURA DI CALIBRAZIONE• Si eseguono un certo numero Nril di rilevazioni da

campioni di larghezza nota.• Scelta di N misure (con N < Nril) con le quali calibrare

il sistema.• Minimizzazione della funzione costo complessiva,

ottenuta dalla media dei singoli costi di queste N rilevazioni.

Si otterranno così i valori degli otto parametri

Od, Id, αd, βd, Is, Os, αs, βs, corretti secondo

l’algoritmo di calibrazione globale.

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Algoritmi sviluppati:

• Algoritmo di selezione delle misure da calibrare;

• Algoritmo di calibrazione per una singola acquisizione;

• Algoritmo di calibrazione complessivo.

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ALGORITMO DI SELEZIONE DELLE MISURE DA CALIBRARE

Discrimina quali delle Nril rilevazioni potranno essere

utilizzate in calibrazione.

Esse verranno scelte in base alle seguenti caratteristiche:• Dovranno contribuire in modo non ridondante alla

calibrazione complessiva del sistema;• Dovranno consentire la stima di un set di parametri

universale.

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ALGORITMO DI CALIBRAZIONE PER UNA SINGOLA ACQUISIZIONE

Calcola i parametri ottimi per una singola acquisizione minimizzando la relativa funzione costo.

Il procedimento è strutturato secondo le seguenti fasi:• Si parte dal punto rappresentato dai parametri misurati.• Viene calcolata la direzione di massimo decremento.• Al fine di minimizzare la funzione costo, è sufficiente

spostarsi all’interno del dominio di essa secondo la direzione di decremento.

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• Si procede iterando le precedenti operazioni fino a quando l’errore scende al di sotto di una soglia prefissata.

I parametri ottimi per una singola rilevazione sono stati ora

calcolati.

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ALGORITMO DI CALIBRAZIONE COMPLESSIVOMinimizza la funzione costo media data dalle rilevazioni selezionate in precedenza.

La procedura di ricerca del minimo è simile a quella del precedente algoritmo, l’unica differenza sta nel fatto che la funzione costo da ottimizzare è quella globale, e permette la stima di un set di parametri adatti alla misura in un ampio range di valori di larghezze.

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MISURE E RISULTATI SPERIMENTALI

Campioni utilizzati:

1. 415mm

2. 500mm

3. 615mm

4. 900mm

5. 1200mm

Page 27: Laureando: MASSIMO DAL FORNO Relatore: Chiar.mo Prof. Ing. THOMAS PARISINI

Per ciascun campione sono state effettuate 13 misure con il centro posto nelle seguenti

posizioni:

• Centro del campione posto in X=0, Y=0;• Centro traslato di ±10, ±20, ±30 mm rispetto

all’asse X;• Centro traslato di ±10, ±20, ±30 mm rispetto

all’asse Y;

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Esempio: calibrazione eseguita con il primo campione posto in posizione centrale

SPOSTAMENTO LUNGO X [mm]

ERRORE IN FUNZIONE DI UNO SPOSTAMENTO LUNGO X [mm]

ERRORELIMITI MAX E MIN

Errori dovuti alla stima compresi nel margine di ±2mm

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ERRORE IN FUNZIONE DI UNO SPOSTAMENTO LUNGO Y [mm]

ERRORELIMITI MAX E MIN

SPOSTAMENTO LUNGO Y [mm]

La stima della larghezza non è corretta traslando l’oggetto rispetto ad Y.

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Calibrazione eseguita con i campioni da 415 e 615mm posti al centro del sistema di riferimento.

ERRORELIMITI MAX E MIN

N° CAMPIONE

ERRORE DOVUTO ALLA STIMA DEI CAMPIONI [mm]

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Calibrazione eseguita con i campioni da 415 e 900mm

ERRORE DOVUTO ALLA STIMA DEI CAMPIONI [mm]

ERRORELIMITI MAX E MIN

N° CAMPIONE

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Restrizione del campo di misura da 415 a 615mm.Misure traslate lungo Y eliminate. Risultati degli algoritmi descritti.

ERRORE DOVUTO ALLA STIMA DEI CAMPIONI [mm]

N° RILEVAZIONE

ERRORELIMITI MAX E MIN

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Conclusioni

Gli algoritmi descritti funzionano

correttamente in un campo di misura di

200mm, sono ammesse traslazioni lungo X;

mentre la misura non è corretta se il

campione viene traslato lungo Y.

Le possibili cause di questi malfunzionamenti

sono:• Le non linerità del sistema ottico;• La quantizzazione del CCD;

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Sviluppi futuri

• Analisi dettagliata della funzione ottica degli obiettivi fotografici;

• Identificazione del modello;• Utilizzo di parametri variabili in funzione della

classe dimensionale dell’oggetto.