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Non riscaldiamoci troppo“Meglio non insegnare ai nostrigiovani che la CO2 ‘inquina’,perché allora si dovrebbe anchedir loro che la fotosintesi è un processo distruttivo”(intervista al climatologo GuidoGuidi, negazionista delsurriscaldamento atmosferico,Giornale del Popolo, 16.05)“Intervista a 360 gradi” scrivegiustamente il giornale.
Non aprite quella porta“La nostra gestione è separatada quella della società di Crotta,abbiamo solo una stanzacomunicante dove noi lasciamola merce e i suoi operai laprendono” (Armando Boneff,associazione L’Orto, CdT 17.05).Non far di tutte le insalate.
Capri e bestie “L’attività arbitrale è diventatauna sorta di capro espiatorio”.(Stefano Meroni, vicepresidentedell’Associazione svizzeraarbitri-Ticino, laRegione, 17.05).Capro l’arbitro e bestie certigenitori a bordo campo.
L’affondo del sacco“Lo scenario per cui il numerodi residenti superi la capacitàricettiva dei boschi è pocoverosimile” (Sabrina Aldi èl’ultima a difendere il patentinoper i fungiatt di Zali, CdT,18.05). Per un’Aldi che regge il cesto al suo ministro, c’è unBoris Bignasca che dice no e gliene fa purgare un sacco.
Voto a rendere“Non si tratterà esattamentedella stessa cosa, in quanto nonsarà possibile creare Sa osocietà miste a scopo di lucro.Detto questo è necessario farcapire ai cittadini l’utilità diquelle collaborazioni strutturateoggi ai box” (Paolo Sanvido,presidente dell’Ente ospedaliero,CdT, 19.05). Come sannosvuotare il voto loro, nessuno.SERVIZI A PAGINA 3
STEFANO PIANCA A PAGINA 15
“L’affaire Argomette in giocola credibilitàdelle istituzioni”
“In gioco c’è la credibilità delleistituzioni”. Parla Alex Farinelli,presidente della sottocommissio-ne parlamentare che si occupadello scandalo Argo 1, intreccio disoldi e responsabilità politiche.
SCANDALO/2 Farinelli sul caso Beltraminelli
PATRIZIA GUENZI A PAGINA 17
Violenzasugli anziani,solo controllisu chiamata
“Nelle case anziani il Cantoneinterviene solo su segnalazione”,dice Andrea Boffini, capufficiodella formazione sanitaria. Diffici-le pensare che fatti come quelli diBalerna non accadranno più.
SCANDALO/1 Dopo il “processo Balerna”
D’AGOSTINO A PAGINA 31
A PAGINA 7
La caduta finaledell’ex patrondel Bellinzona
IL PERSONAGGIO
di STEFANO PIANCA
Apriticielo
Storievolti
L’ANALISI
I figli non devonodiventare per forza dei “numeri uno”
Se qualcuno poteva ancorailludersi che ragazzi eadolescenti non fossero
lambiti dall’usura di cui soffrein generale la società degliadulti, ora è suonato forte ilcampanello d’allarme della Fe-derazione ticinese di calcio. Lamisura è colma e il vaso ha tra-boccato.
segue a pagina 22
Copia in omaggio (in edicola Fr. 2.-/ € 1,85) Anno XIX • Numero 19In edicola Fr. 2.- / € 1,859
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www.caffecarlito.ch
1965-2015anni
Settimanale di attualità, politica,cultura e sport
Non c’è democrazia senza una stampa libera
21 maggio 2017
caffe.ch | [email protected] | 091 756 24 00
L’INCHIESTA
La canapa legalefarà guadagnaremilioni allo Stato
A PAGINA 19
LA PROTESTA
Ogni settimanachiude per crisiuna panetteria
Il dialetto è una lingua viva. Non tanto vi-va, però, da rendere spiritosa la battuta diClaudio Blotti alla fine del colloquio sul casoArgo 1 con la sottocommissione parlamenta-re di vigilanza. “Viv, asom amò viv” ha scher-zato coi giornalisti l’excapo della Divisione so-ciale e delle famiglie.Più che a sdrammatiz-zare, la gag dialettaledi Blotti è risuonata co-me il tentativo di bana-lizzare la responsabilitàper fatti molto gravi:tre anni di totale e ripe-tuta illegalità amministrativa affidando unincarico milionario ad un’impresa di sicurez-za privata che non aveva, come si è visto inseguito, i requisiti per ricevere un similemandato. Un caso con troppe domande anco-
ra aperte. “Con le parole si fanno cose”, dice-va qualcuno, e l’ex alto funzionario del Dipar-timento della sanità e socialità ha cercato diminimizzare il senso della sua convocazione
a Palazzo. “Viv, a som amòviv”, come dire, vede-te? non è successoniente. Mancava soloun rassicurante “l’è tüta post”. Il registro col-loquiale, il tono confi-denziale del dialetto,come se fosse una cia-ciarada tra “soci” al-l’osteria. Ecco in quel
“som amò viv”, così po-co consono al luogo e alle cir-
costanze, si misura lo scadimento di una clas-se dirigente, il triste declino di quell’autore-volezza e di quel rigore pubblico che un altofunzionario dello Stato dovrebbe incarnare.
Il fenomenoSoldi in cassaforte altro che in banca MAURO SPIGNESI
ALLE PAGINE 8 e 9
buonadomenicaVIV, A SOM AMÒ VIV
Ti-PressTi-Press
Ti-P
ress
GIUSEPPE ZOIS
I salari dei municipali spaccano la destra. Scontro Lega Udc dopo gli aumenti a Bellinzona
Cari sindaci
Chi guadagna di più e di meno
alla guida delle città svizzere
L’INCHIESTA