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Le Infezioni Respiratorie Emergenti
Dott. Fulvio Esposito
Azienda Ospedaliera Pediatrica SANTOBONO-PAUSILIPON
Area Funzionale Interdipartimentale Cardio-Pneumologica
Struttura Complessa di Pneumologia ed UTSIR
Globalizzazione.
Una delle conseguenze di questo ineluttabile fenomeno moderno è la comparsa (o la ricomparsa) di malattie emergenti (o riemergenti) dannose per la salute dell’uomo quanto degli animali.
La conseguenza dell’introduzione di animali (e/o di prodotti di origine animale) provenienti da Paesi stranieri (in particolare, extracomunitari) ha favorito comparse (o ricomparse) nel continente europeo e sul territorio nazionale di agenti patogeni causa di gravi e inattese emergenze sanitarie.
Infezioni Respiratorie Emergenti
SC Pneumologia ed UTSIR – Area Funzionale Interdipartimentale Cardio-Pneumologica AOP Santobono-Pausilipon
Infezioni Respirat
orie Emerge
nti
Infezioni Respiratorie Emergenti
Polmoniti Atipiche
Polmonite Necrotizzante
SC Pneumologia Pediatrica ed UTSIR – Area Funzionale Interdipartimentale Cardio-Pneumologica AOP Santobono-Pausilipon
Infezioni Respirat
orie Emerge
nti
Polmonite Atipica
Mycoplasma pneumoniae (MP)responsabile di circa il 50% di CAP in bambini di età compresa tra 5 e 10 anni
• Alcuni studi suggeriscono che il MP possa giocare un ruolo significativo nelle infezioni delle basse vie respiratorie già a 2 anni di età
Chlamydia pneumoniae (CP) sta emergendo quale causa di polmonite negli stessi gruppi di età
SC Pneumologia ed UTSIR – Area Funzionale Interdipartimentale Cardio-Pneumologica AOP Santobono-Pausilipon
• Importante causa di Polmonite Necrotizzante
Infezioni Respiratorie Emergenti
Le Sindromi influenzali: Aviaria e Suina
SC Pneumologia ed UTSIR Area Funzionale Interdipartimentale Cardio-Pneumologca - AOP Santobono-Pausilipon
Infezioni Respirat
orie Emerge
nti
Virus AAnimali e Uomo
Epidemie e Pandemie
Virus BSolo Uomo
Piccole Epidemie (max Bambini)
Virus CSolo Uomo
No Epidemie/Forme lievi
Virus Influenzali
SC Pneumologia ed UTSIR - Area Funzionale Interdipartimentale Cardio-Pneumologica AOP Santobono-Pausilipon
Virus AAnimali e Uomo
Epidemie e PandemieInfetta diverse specie animali
(tra cui volatili e suini)Generalmente è specie-specificoResponsabile della variabilità del
virus
Virus Influenzali
SC Pneumologia ed UTSIR - Area Funzionale Interdipartimentale Cardio-Pneumologica AOP Santobono-Pausilipon
Virus A. Virus ad RNA segmentato a polarità negativa
HA. Emoagglutinina. Si conoscono 16 sottotipi. È un trimero che lega le mucoproteine sulla superficie delle cellule epiteliali contenenti residui di acido N-acetyl neuraminico
NA. Neuroaminidasi. Si conoscono 9 sottotipi. Interviene nella fase di rilascio della nuova progenie virale Entrambe sono fondamentali per l’infettività del virus
Il riassortimento genico tra specie animali differenti è alla base delle pandemie da Virus dell’influenza A
1918 1957 1968 1977 1997
1998/99
2005
H1
H1
H3
H2
H7
H5H5
H9
InfluenzaSpagnola
InfluenzaAsiatica
InfluenzaRussa
InfluenzaAviaria
InfluenzaHong Kong
Virus Influenzale Avecchie e nuove potenziali pandemie
• Il Virus H1N1 responsabile della pandemia Spagnola possedeva tre geni aviari (Polimerasi PB1, Emoagglutinina e Neuroaminidasi)
• I Virus H1N1 e H3N2, che si sono evoluti dai ceppi che hanno causato, rispettivamente, le pandemie Russa e di Hong Kong continuano a circolare nell’uomo e producono le epidemie annuali
• Dal 1997 ceppi di virus dell’influenza aviaria (H5N1, H7N7 e H9N2) sono stati trasmessi all’uomo
Influenza Aviaria. Patogenicità
La Patogenicità è basata sulle caratteristiche dell’emoagglutinina e sul grado di diffusione e severità della malattia nei volatili
Sottotipi a bassa patogenicità H5 o H7
possono mutare in sottotipi ad alta patogenicità
I Virus dell’Influenza aviaria a bassa patogenicità (LPAI) infettano le cellule epiteliali degli apparati respiratorio ed intestinale
Sottotipi da H1 a H16I Virus dell’Influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) infettano le cellule epiteliali di numerosi apparati (infezioni sistemiche)
Alcuni sottotipi H5 o H7
Trasmissione diretta pollame uomo
Trasmissione Umana
Al momento attuale, la trasmissione interumana non sembra essere possibile in quanto la carica eliminata dall’uomo infetto potrebbe essere insufficiente ad iniziare un processo di infezione in un altro ospite umano a causa della bassa quantità di recettori specifici per il virus (NeuAca2,3Gal)
In teoria, la trasmissione interumana potrebbe avvenire solo se il virus, mutando, acquista la capacità di legarsi ai recettori specifici dei virus influenzali umani (NeuAca2,6Gal), mantenendo inalterata la sua elevata patogenicità
Virus Influenza Aviaria.Trasmissione da uomo a
uomo?
Perché il virus dell’influenza aviaria rappresenti un vero pericolo per l’uomo è necessario che si verifichi una significativa variazione del virus
Come?
ANTIGENIC DRIFT ANTIGENIC SHIFT
MUTAZIONIParziali modificazioni delle proteine virali coinvolte nell’infettività (HA, NA)
RIASSORTIMENTOCompleta sostituzione di una o più proteine virali coinvolte nell’infettività (HA, NA)
Influenza Aviaria e rischio di Pandemia
Non considerato patogeno per l’uomo fino al 1997 1997. Hong Kong. Virus A H5N1 1999. Hong Kong e Cina. Virus A H9N2 2003. Olanda. Virus A H7N7 2004-2005. Sud Est Asiatico (Indonesia, Vietnam,
Thailandia e Cambogia). Virus A H5N1. Evidenza di trasmissione interumana
2005. Asia ed Europa (Russia, Kazakhistan, Mongolia, Turchia, Romania e Croazia). Focolai animali
2009. Influenza Suina. Virus A H1N1. Numerosi i casi accertati anche in Italia
Trasmissione Umana
Ruolo del maiale nel processo diRIASSORTIMENTO GENICO
E fino ai giorni nostri … sul nostro territorio nazionale
2013. Influenza Aviaria. Virus A H7N7
Trasmissione Umana
Emilia-Romagna e Veneto. Settembre 2013
Tre casi (due tra lavoratori che hanno partecipato alla raccolta delle uova e uno tra lavoratori di cooperativa che ha partecipato all’abbattimento delle galline infette)
Sintomi oculari (congiuntivite) e lieve malessere generale
Per essere contagiati bisogna toccare l’animale malato o le sue feci
Virus e Alimenti
Il virus dell’Influenza aviaria
muore alla temperatura di cottura
in pochi minuti
Carni e Uova
Clinica dell’Infezione da Influenza Aviaria nell’Uomo
Sintomi classici dell’Influenza umana Febbre Tosse Rino-faringite Artro-mialgie
Congiuntivite
Polmonite
ARDS (Acute Respiratory Distress Syndrome)fino alla SARS (Severe Acute Respiratory Disease)
Insufficienza multi-organo acuta
Le terapie antivirali
La possibilità che si realizzi a breve una influenza aviaria pandemica ha generato una particolare attenzione verso i farmaci antivirali, il cui impiego però dovrebbe essere finalizzato al solo contenimento della circolazione virale
AMANTADINA
RIMANTADINA
ZANAMIVIR
OSELTAMIVIR
Le terapie antivirali
Bloccano i canali ionici M2 indispensabili all’entrata del virus nella cellula ospite
Le terapie antivirali
NON SONO RACCOMANDATE- in condizioni di routine -
a. Irrilevanza dell’esitob. Eventi avversic. Fenomeni di resistenza
Le terapie antivirali
Inibitori delle neuroaminidasi:- ZANAMIVIR- OLSETAMIVIR
impediscono:
a. il distacco delle nuove particelle di virus dalla cellula ospiteb. l’invasione di nuove cellule c. il propagarsi dell’infezione
Le terapie antivirali
Scarsa rilevanza dell’esito
(diminuzione della febbre di circa 24 ore di febbre se somministrati entro 48 ore dalla comparsa dei sintomi)
Trattamento con Oseltamivir (Tamiflu) in bb < 1 anno
< 3 mesi 12 mg 2 volte al giorno per 5gg
3-5 mesi 20 mg 2 volte al giorno per 5gg 6-11 mesi 25 mg 2 volte al giorno per 5gg
Trattamento con Oseltamivir (Tamiflu) in bb > 1 anno
Età Peso Dose terapeutica
1-12 anni < 15 kg 30 mg 2 volte/die per 5gg >15-23 kg 45 mg 2 volte/die per 5gg >23-40 kg 60 mg 2 volte/die per 5gg > 40 kg 75 mg 2 volte/die per 5gg
Indicazioni al ricovero
INDICAZIONI AL RICOVERO PER LE SINDROMI INFLUENZALI
Il ricovero va prudenzialmente considerato in caso di:
a. Incapacità di gestione parentaleb.Condizioni socio-economiche non affidabilic. Episodi di convulsioni febbrili successivi al primo
e non complicate (cessate all’arrivo in ospedale)d.Frequenza respiratoria > 60 apm (la FR varia con
l’età)e.Saturazione di ossigeno < 92%
Indicazioni al ricovero
INDICAZIONI AL RICOVERO PER LE SINDROMI INFLUENZALI
Inoltre, il ricovero va prudenzialmente considerato in presenza di patologie croniche:
a. Asma bronchialeb. Fibrosi cistica e altre malattie polmonari cronichec. Cardiopatied. Immunodeficienze congenite o acquisitee. Terapia immunosoppressiva > 2 settimanef. Emoglobinopatieg. Disfunzioni renali cronicheh. Diabete mellitoi. Difetti congeniti del metabolismoj. Terapia di lunga durata con salicilatik. Patologie neurologiche e/o neuro-muscolari in grado di
compromettere la dinamica respiratoria
Indicazioni al ricovero
INDICAZIONI AL RICOVERO PER LE SINDROMI INFLUENZALI
Il ricovero ospedaliero del bambino con Sindrome influenzale è fortemente raccomandato in presenza di:
a. Insufficienza respiratoria acutab. Segni di distress respiratorioc. Frequenza respiratoria > 70 apmd. Saturazione di ossigeno < 90%e. Disidratazione gravef. Convulsioni febbrili (I episodio), sintomi neurologici o
alterazioni dello stato di coscienzag. Bronchiolite < 3 mesih. Segni di setticemia (almeno due tra pallore, ipotonia e
ipotensione)i. Cardiopatie cianogene
Infezioni Respiratorie Emergenti
RHINOVIRUS
METAPNEUMO VIRUS
SC Pneumologia ed UTSIR - Area Funzionale Interdipartimentle Cardio-Pneumologica AOP Santobono-Pausilipon
Infezioni Respirator
ie Emergenti
PICORNAVIRUS
Famiglia PICORNAVIRID
AE
Genere ENTEROVIRUS(Infezioni del tratto gastrointestinale)
Genere RHINOVIRUS(Infezioni del tratto respiratorio)
• POLIOVIRUS (Poliomielite)• HAV (Epatite A)• COXSACKIEVIRUS (Malattia Bocca-
Mani-Piedi)
Dal comune raffreddore alla bronchiolite
SC Pneumologia Pediatrica ed UTSIR - Area Funzionale Interdipartimentale Cardio-Pneumologica AOP Santobono-Pausilipon
PICORNAVIRUS. I RHINOVIRUS
RHINOVIRUS
RHINOVIRUS
RHINOVIRUS
Rinite da Rhinovirus e Influenza.
Diagnosi Differenziale
hMPV, Human METAPNEUMOVIRUS
Ordine MONONEGAVIRALES
Famiglia PARAMYXOVIRIDAE
Genere METAPNEUMOVIRUS
Metapneumovirus Aviario (Avian MPV)
Metapneumovirus Umano (Human MPV)
Sottofamiglia PNEUMOVIRINAE
hMPV, Human METAPNEUMOVIRUS
Metapneumovirus Umano (Human MPV)
Descritto per la prima volta in Olanda nel 2001 dai ricercatori dell’Erasmus University di Rotterdam, il virus appartiene alla famiglia dei Paramyxoviridae che include:
Virus del morbillo Virus della parotite Virus parainfluenzali Virus respiratorio sinciziale
(RSV)
Causa di infezioni respiratorie, da lievi a severe, in tutte le fasce di età ma più comunemente in bambini sotto i 5 anni di età o in pazienti immunocompromessi.
In particolare, è causa del 10% dei casi di bronchiolite nel primo anno di vita e i sintomi sono molto simili a quelli causati dal RSV tanto che le due infezioni non sono distinguibili sulla base dei sintomi clinici
Le infezioni da hMPV ricorrono soprattutto nei mesi invernali nelle zone a clima temperato, tra fine primavera e inizio estate nelle aree subtropicali
hMPV, Human METAPNEUMOVIRUS
Metapneumovirus Umano (Human MPV)
Dalla scoperta del Metapneumovirus umano (hMPV) nel 2001, il virus è stato identificato in tutto il mondo
È un patogeno comune delle alte e basse vie respiratorie (in particolare nei lattanti e nei bambini piccoli) e può essere un innesco per l'asma bronchiale
Molti studi hanno dimostrato che hMPV è responsabile di una quota significativa di LRTI in neonati e lattanti ed è seconda solo a RSV come causa di bronchiolite nella prima infanzia
Le manifestazioni cliniche della infezione da hMPV nei lattanti sono indistinguibili dalle manifestazioni cliniche della infezione da VRS e sono rappresentate da tachipnea, febbre, tosse e ipossia con alterazioni radiografche del torace (infiltrati, iperinflazione e accentuazione della trama vascolo-bronchiale)
L’infezione asintomatica da hMPV nei lattanti sembra essere rara. In uno studio di Williams et al., appena 1 su 86 lattanti asintomatici (pari ad 1.2%) risultava positivo per hMPV, indicando un ruolo causale di hMPV nelle LRTI, causa frequente di ricovero ospedaliero in questa fascia di età
Infezioni Respiratorie Emergenti
CORONAROVIRUS
(MERS, SARS)
SC Pneumologia Pediatrica ed UTSIR - Area Funzionale Interdipartimentale Cardio-Pneumologica AOP Santobono-Pausilipon
Infezioni Respirat
orie Emerge
nti
Ordine NIDOVIRALES
Famiglia CORONAROVIRIDAE
Genere TOROVIRUS
Genere CORONAROVIRUS(Virus ad RNA responsabile di Infezioni del tratto respiratorio anche severe)
MERS
SARS
CORONAROVIRUS
Il complesso di sintomi della patologia respiratoria da Coronarovirus è in gran parte dei casi indistinguibile da quella da raffreddore comune (rinorrea, ostruzione nasale, starnuti, febbricola)
I Coronavirus sono responsabili del 20% delle polmoniti virali
In alcuni casi però una variante di questo virus è responsabile di temibili forme respiratorie quali MERS (Sindrome Respiratoria del Medio Oriente) e SARS che nel 2003 provocò la morte di 775 persone nel mondo
SARS da Coronarovirus
La variante SARS dei Coronavirus, isolata per la prima volta nel 2003, ha le stesse identiche caratteristiche morfologiche degli altri Coronavirus anche se sembra trattarsi di una specie nuova derivata probabilmente da un serbatoio animale che si è adattato all'uomo
Non sembra infatti che questa variante virale derivi da una specie nota che ha subito una mutazione o un processo di ricombinazione
Tra i fattori che il virus della SARS utilizza per incrementare notevolmente la sua virulenza rispetto agli altri Coronavirus sembra esserci un potente sistema di inibizione dell’Interferone
SARS da Coronarovirus
SARSSevere Acute Respiratory Syndrome
È una forma di polmonite atipica severa apparsa per la prima volta nel novembre del 2002 in Cina
E’ considerata oggi una malattia relativamente rara con la massima incidenza raggiunta nel 2003 (8096 casi)
SARS da Coronarovirus
SARS. Severe Acute Respiratory Syndrome
La malattia fu identificata per la prima volta dal medico italiano Carlo Urbani che fu una delle prime vittime di questa grave forma respiratoria, il cui tasso di mortalità oscilla tra il 7 ed il 15% dei casi.
Carlo Urbani
Infezioni Respiratorie Riemergenti
la TBC
SC Pneumologia ed UTSIR - Area Funzionale Interdipartimentale Cardio-Pneumologica Azienda Ospedaliera Pediatrica SANTOBONO-PAUSILIPON, Napoli
Infezioni Respirat
orie Emerge
nti
TUBERCOLOSI
ROBERT KOCH
1843 – 1910
TUBERCOLOSI: Malattia Riemergente
La Tubercolosi è attualmente una malattia riemergente e di nuovo in crescita nei paesi industrializzati per vari motivi:
TUBERCOLOSI: Malattia Riemergente
1. Co-infezione con HIV2. Aumento di immigrazione
multietnica in Europa e in Italia3. Immigrazione dai paesi
dell’Est, dall’Africa, dalle Filippine, dall’America-Latina e popolazioni nomadi
4. Aumento di fasce sociali in condizioni di povertà con difficoltà di accesso alle risorse sanitarie
5. Farmaci immunosoppressori6. Resistenza alle terapie
specifiche antitubercolari
7. Bambino viaggiatore 8. Effetto Tsunami a distanza nel tempo 9. Inquinamento atmosferico: Smog Automobili Riscaldamento domestico Miscele di gas 10. Inquinamento ambientale: Mancanza di verde Città sporche e colme di rifiuti Discariche
Modalità di contagio in età evolutiva
1. Trasmissione verticale madre-figlio
2. Convivenza con persona infetta
3. Sovraffollamento in casa
4. Condizioni di indigenza
5. A scuola
6. Nonni e parenti
TUBERCOLOSI: Malattia Riemergente
TUBERCOLOSI: Malattia Riemergente
Caratteristiche della TBC in età evolutiva
1. Maggiore evoluzione dell’infezione in malattia
2. Decorso più rapido della malattia
3. Minore carica batterica
4. Alta incidenza di anergia cutanea
5. Quadro radiologico spesso non specifico
6. Bassa incidenza di forme cavitarie
7. Bassa contagiosità per incapacità del bambino ad espettorare
8. Alta incidenza di forme extrapolmonari
TUBERCOLOSI: Malattia Riemergente
Quadri clinici della Tubercolosi in età evolutiva
a. Polmonare 76%
b. Linfatica 15,5%
c. Pleurica 1,1%
d. Meningea 2,1%
e. Osteo-articolare 1,4%
f. Miliare 1,1%
g. Urogenitale, Peritoneale, Altra localizzazione 2,0%
Manifestazioni polmonari della TBC in età evolutiva
Adenopatia ilare
Ostruzione bronchiale
Atelettasia
Enfisema ostruttivo
Fistola adeno-bronchiale
Polmonite lobare o a focolai
Versamento pleurico
Miliare polmonare
TUBERCOLOSI: Malattia Riemergente
Linfonodo calcificato con adenopatia ilare destra
Struttura Complessa di Pneumologia ed UTSIR - Area Funzionale Interdipartimentale Cardio-Pneumologica Azienda Ospedaliera Pediatrica SANTOBONO-PAUSILIPON, Napoli
Grazie per l’attenzione!
Infezioni Respirat
orie Emergen
ti