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Le organizzazioni internazionali IMF – International Monetary Found WTO – World Trade Organization (ITO) WB – World Bank

Le organizzazioni internazionali - Moodle@Units · una nazione insulare polinesiana situata nell'oceano Pacifico a metà strada tra le isole Hawaii e l'Australia. Gli arcipelaghi

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Le organizzazioni internazionali

IMF – International Monetary Found

WTO – World Trade Organization (ITO)

WB – World Bank

Conferenza di Bretton Woods(New Hampshire, 1944)

Promosso dagli USA per affermare la loro nuova leadership con le altre potenze dell’epoca (Germania esclusa)

Scopo: contro l’isolazionismo verso un controllo delle interdipendenze globali dell’epoca

Secondo alcuni ora nasce la globalizzazione se vista come esportazione del modello socio-economico-culturale americano (libero commercio + libero movimento di capitali)

FMI, BIRS, ITO

IMF 27 dicembre 1945 44 Paesi siglano l’accordo

istitutivo e nasce nel maggio del 1946

The International Monetary Fund (IMF) is an organization of 189 countries, working to foster global monetary cooperation, secure financial stability, facilitate international trade, promote high employment and sustainable economic growth, and reduce poverty around the world.

IMF Scopo originario: regolatore di un sistema di cambi fissi ma

aggiustabili (Sistema BW)

Scopo successivo: gestione dei SAP – Piani di Aggiustamento Strutturale legati all’accesso ai finanziamenti del FMI e BM

Scopo recente (?): nuovo ruolo di organismo anti crisi da svolgere assieme a BM e altri organismi, tra cui il FSB (Financial StabilityBoard) e impegnato in prima linea per lo sviluppo sostenibile…

The Fund's mandate was updated in 2012 to include all macroeconomic and financial sector issues that bear on global stability.

Cos’è il FSB? L’evoluzione del FSF (Financial Stability Forum) dopo la più

recente crisi finanziaria (e economica e….)

1999: nasce il FSF per iniziativa dei Ministri delle Finanze e dei Governatori delle Banche centrali dei Paesi del G-7

Scopo: promuovere la stabilità finanziaria internazionale.

Partecipanti originari: circa una dozzina di Paesi industrializzati (Usa, Giappone, Germania, Italia, Francia, Gran Bretagna, Canada, Paesi Bassi, Australia, ecc.)

2008: Summit di Washington dei G-20 Cina ed altri

2009: Summit di Londra dei G-20: tutti i 20 vengono inclusi e il Forum diventa Board…

Banca Mondiale: le origini…

BIRS - Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo – 189/Agenzia internazionale per lo sviluppo -172

1945: scopo ricostruzione post-bellica

Anni Sessanta: aiuto ai Paesi del Terzo Mondo con fondi derivati da prestiti obbligazionari internazionali: i prestiti sono a tassi agevolati e rimborsabili in molti anni (30 di solito)

Anni Novanta: critiche sui risultati ottenuti:

Modelli di sviluppo (o crescita?) standard (format)

Poca attenzione alle interdipendenze economico-ambientali

Provvedimenti a pioggia/dispersione dei fondi

La Banca Mondiale oggi…. Forte ridimensionamento sul lato della cooperazione

allo sviluppo (sostituzione con capitale privato)

Ruolo ancora determinante per specifici progetti di sviluppo non redditizi (sanità, istruzione,…)

Millenium Development Goals (Dichiarazione del Millennio): spostamento dell’accento dal concetto di crescita a quello di riduzione della povertà e quindi a quello di sviluppo e successivamente di sviluppo sostenibile, cioè riconoscimento dell’importanza degli aspetti sociali accanto a quelli prettamente economici nell’approccio allo sviluppo.

Millenium Declaration 6-8 settembre 2000 a NY primo World Summit

dell’ONU sul suo ruolo nel XXI secolo con adozione della MD da parte dell’Assemblea Generale

MD: 8 Obiettivi con relativi indicatori da raggiungere entro il 2015 da parte della Comunità Internazionale (ONU)

Millenium Declaration

Millenium Development Goals (MDGs)

1. Sradicare la povertà estrema e la fame

2. Garantire l’educazione primaria universale

3. Promuovere la parità dei sessi e l’autonomia donne

4. Ridurre la mortalità infantile

5. Migliorare la salute materna

6. Combattere l’HIV/AIDS, la malaria e altre malattie

7. Garantire la sostenibilità ambientale

8. Sviluppare un parternariato mondiale per lo sviluppo

1. No poverty 2. Zero Hunger 3. Good Health and Well-being 4. Quality Education 5. Gender Equality 6. Clean Water and Sanitation 7. Affordable and Clean Energy 8. Decent Work and Economic Growth 9. Industry, Innovation and Infrastructure 10. Reduced Inequalities 11. Sustainable Cities and Communities 12. Responsible Consumption and Production 13. Climate Action 14. Life Below Water 15. Life on Land 16. Peace, Justice and Strong Institutions 17. Partnerships for the Goals

SDGs Sustainable Development Goals

Obiettivi globali, che nascono dal «ripensamento» e aggiornamento degli obiettivi del Millennio; adottati dall’ONU nel settembre del 2015 (UN Summit New York), sono alla base della Development Agenda 2030 (Transforming our world: the 2030 Agenda for Sustainable Development).

Sono più ambiziosi dei MDGs e si basano sull’assunto che lo sviluppo deve essere sostenibile da un punto di vista economico, sociale e ambientale.

The IMF, with its expertise on macroeconomic and financialissues and its global membership, supports the developmentefforts of its member countries and promotes global economic and financial stability, a crucial precondition for the success of development efforts

SDGs Sustainable Development Goals

Si tratta di 17 punti, che insistono su 5 aspetti base: People, Planet, Peace, Prosperity, Partnership

Strettamente collegato è il UN Climate Summit (Parigi, dicembre 2015). Il FMI pone l’accento su interventi su scala nazionale e internazionale. Da un punto di vista nazionale, l’obiettivo è la crescita sostenibile

(robust) e aspetti cruciali sono: Istituzioni forti (per rafforzare la fiducia degli investitori) Rafforzare le finanze pubbliche (per mantenere il debito pubblico a un

livello sostenibile) La spesa pubblica deve essere indirizzata in modo efficiente verso

obiettivi adeguati (e sempre con un debito sostenibile) ad esempio investimenti in infrastrutture, perfezionamento dei mercati finanziari (deepening) e loro maggiore stabilizzazione, promozione dell’inclusione sociale e della sostenibilità ambientale.

Governments would also identify their key development goals and sustainable ways of financing their achievement.

SDGs Sustainable Development Goals - IMF

Strettamente collegati all’azione del FMI che, nell’ambito dei suoi scopi, è impegnato in una partnership globale per lo sviluppo sostenibile.

Come?

ha accresciuto il supporto finanziario verso i Paesi in via di sviluppo a basso reddito (azzerando in molti casi il tasso di interesse: calamità, conflitti, basso reddito..)

New Platform for Collaboration on Tax (rimesse e tasse)

Infrastructure Policy Support Initiative (supporto anche tecnico), ecc.

Alcune osservazioni su FMI e BM I Paesi membri sono tali come sottoscrittori delle

quote di capitale obbligazionario;

Il potere di voto è proporzionale al numero delle quote possedute;

Esiste una quota minima di diritti di voto che deriva dal semplice status di Paese membro che viene riconosciuta a tutti i PM.

Le quote…(Special Drawing Rights – SDRs)

Il FMI attua una revisione delle quote di solito ogni 5 anni (le variazioni sono approvate dall’85% e il Paese interessato deve approvare)

Gli aumenti eventuali nelle quote dei Paesi membri riflettono i cambiamenti nella loro posizione relativa nell’economia mondiale.

Nella Riforma del 2008 ci sono stati incrementi per 54 Paesi.

La quota di ogni Paese deve tenere conto anche del fatto che rappresenta il massimo impegno finanziario di quel Paese nel FMI (e dell’equilibrio della bilancia dei pagamenti).

Esiste una formula che viene utilizzata e che considera diverse variabili variamente pesate (PIL per il 50%, grado di apertura 30%, economic variability 15%, riserve internazionali 5%)

Gli USA (a marzo 2017) detengono la quota di SDR più elevata pari a 82,99 billion (circa 118 miliardi di US$)

Lo Stato con la quota minore è Tuvalu (q: 2,5 milioni, circa 3,5 milioni di US$)

Tuvalu… Tuvalu, in precedenza conosciuta come Isole Ellice, è

una nazione insulare polinesiana situata nell'oceano Pacifico a metà strada tra le isole Hawaii e l'Australia. Gli arcipelaghi più vicini sono le isole Kiribati, le Samoa e le Figi. Comprende quattro isole coralline e cinque atolli con una superficie di appena 26 km² ed è il secondo paese meno popolato al mondo 11.100 abitanti nel 2016…

A gennaio 2016 (26) si sono verificate le condizioni richieste per procedere con la 14 Revisione Generale delle Quote.

Tutte le quote dovranno perciò aumentare fino a raggiungere un totale di SDR 477 billion (677 US$) dal valore base di 238,5 billion (339 US$).

A settembre 2017, 181 dei 189 Paesi avevano «versato» la loro parte incrementale (circa il 99% della cifra obiettivo: 475 billion (675 US$)

La 14 General Review of Quotas è costituita da un pacchetto di riforme…che riguardano le quote e la governance…

14 General Review of Quotas This will better reflect the changing relative weights of

the IMF’s members countries in the global economy..

..strengthened the representation of dynamic economies – many of which are emerging market countries –through ad hoc quota increases for 54 member countries…

also enhanced the voice and participation of low-income countries through a near tripling of basic votes.

…in sintesi…

Raddoppio dell’ammontare complessivo delle quote (dati precedenti)

Spostamento di più del 6% delle quote dai Paesi «over-represented» a quelli «under-represented»

Spostamento di più del 6% delle quote verso i «dynamicemerging market and development countries» (EMDCs)

Riallineamento significativo delle quote con la Cina al terzo posto e 4 Paesi EMDCs tra i 10 più «largest» shareholders(Brasile, Cina, India e Russia)

E’ preservata la quota e il potere di voto dei Paesi più poveri (PRGT: low-income Poverty Reduction and Growth Trust e altri con un livello di povertà molto elevato..).

La 15° GQR è programmata entro il 2019

Alcune osservazioni su FMI e BM FMI e BM sono controllati da alcuni Paesi

Es: BM da 184 Paesi (187) Struttura dei

diritti di voto

USA 16,4%

Giappone 7,9%

Germania 4,5 %

Francia 4,3 %

Gran Bretagna 4,3 %

Le decisioni più importanti richiedono una maggioranza qualificata dell’85 % (al 2015)

Dall’Ito al WTO Scopo statutario: liberalizzazione del commercio

internazionale ed eliminazione delle politiche protezionistiche.

1948: approvazione dello Statuto costitutivo dell’Ito (Avana - Conferenza Nazioni Unite su Commercio e Sviluppo) ma l’unico aspetto implementato fu il GATT che funse da quadro di riferimento normativo per il commercio internazionale fino alla costituzione del WTO. (“nazione più favorita”)

1995: nascita del WTO

Dall’Ito al WTO Dal 1948 al 1994 il GATT si è modificato attraverso 8

diverse sessioni di negoziati (round)

1986: Uruguay Round nascita WTO

organizzazione sovranazionale con compiti di regolazione del commercio internazionale e globale;

riconosciuto da quasi tutti i Paesi del mondo;

con poteri nella risoluzione delle controversie internazionali

con poteri sanzionatori

WTO Ratifica di 3 accordi di base:

Gatt 1994

Gats (General Agreements on Trade in Service)

Trips (Trade-related Aspects of Intellectual Property Rights)

E altre decine di altri accordi…

Tra questi i binding commitments : impegni vincolanti per i singoli Paesi per favorire l’accesso dei prodotti stranieri ai rispettivi mercati

WTO La sua azione si basa su 3 principi:

1. liberalizzazione (no quote all’import o crescita o nuova istituzione di dazi)

2. non discriminazione (verso certi prodotti o certe aree

3. nazione più favorita (dazi)

In pratica: no quote/no sussidi a produzione ed export (graduale riduzione) solo limitazioni tariffarie

WTO : organismo internazionale con sede a Ginevra e no una “semplice” serie di accordi come il Gatt

Grande espansione spaziale: da 76 Paesi all’origine a 153 nel 2008 (164 al 29/7 2016) (membri e “osservatori”)

Più del 95% del commercio mondiale è sotto WTO

Funzioni specifiche del WTO Favorire l’attuazione, il funzionamento e la gestione del

complesso degli accordi Gatt/Wto e degli accordi multilaterali Fare da cornice istituzionale ai negoziati dei propri membri per la

definizione degli accordi multilaterali e per la loro applicazione Amministrare il sistema di regole e procedure che disciplinano la

risoluzione delle controversie Monitorare le politiche nazionali relative al commercio

internazionale Assistenza tecnica e formazione per i Paesi in via di sviluppo Collaborazione con FMI e BM e altre organizzazioni

internazionali per rendere più coerente la politica economica su scala globale (ambiente e Paesi poveri).

In sintesi:1. forum negoziale per la discussione delle norme sul commercio

internazionale2. organismo per la risoluzione delle controversie comm. Inter.

Democrazia e rappresentatività nel WTO(nelle 2 funzioni)

Criteri utilizzati nelle istituzioni internazionali:

Un Paese un voto/voto ponderato

WTO: principio del consenso: nessuna decisione deve essere considerata da neanche un Paese membro così inaccettabile da obiettarvi (diverso da unanimità)

Aspetti positivi: accordi largamente condivisi

Aspetti negativi: tempistica e difficoltà di gestione, linguaggi ambigui, difficoltà interpretative ed applicative

Es.: Seattle 1999, Doha (Round )2001, Cancùn 2003, Ginevra, Parigi

Democrazia e rappresentatività nel WTO(nelle 2 funzioni)

Cosa succede in caso di controversie?

Il WTO può autorizzare “misure ritorsive” da parte del Paese ricorrente.

Organizzazione interna WTO Conferenza dei Ministri, composta da tutti gli Stati membri, si

riunisce almeno una volta ogni due anni per discutere tutti gli aspetti degli accordi commerciali sottoscritti

Consiglio Generale, composto da tutti gli Stati membri, oltre alle funzioni della Conferenza, esercita le funzioni relative alla risoluzione delle controversie e allo studio delle politiche commerciali

3 Consigli che sovrintendono a:

Funzionamento accordi multilaterali sullo scambio di merci (Gatt)

Funzionamento accordi multilaterali sullo scambio di servizi (Gats)

Tutela diritti proprietà intellettuale (Trips)

Comitati per specifiche funzioni (C. Comm. e Sviluppo)

Segretariato, che si occupa delle funzioni amministrative (DG: Azevedo)

Cosa ha realizzato in questi anni il WTO Tariffe medie pesate (per Paese)

1950 25 %

1989-1992 5,8 %

2001 3,1 %

PVS da 7,2 % a 3,9 % dal 1989 al 2001

PSV da 5,1 % a 2,5 % (Dati UNCTAD)

Conflitti tra PVS e PSV prodotti agricoli

Critiche (Seattle, 1999)

Questioni ambientali, Diritti dei lavoratori, Liberalismo Qualità e sicurezza dei prodotti (standard nazionali per la

qualità dei prodotti: OGM, residui ormoni nella carne) Penalizzazioni verso importazione merci prodotte senza il

rispetto dei diritti umani Questione democratica (“tavoli ristretti” per le decisioni

importanti) Mancanza di sufficiente autonomia nelle politiche

nazionali in merito a questioni come sicurezza alimentare, salute, istruzione

Diritti di proprietà intellettuale avversi ai PVS (produzione in deroga)

Paesi membri e osservatori WTO