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Le Rivoluzioni: tra America e Francia

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Le Rivoluzioni: tra

America e Francia

Al di qua e al di là dell’Atlantico…

Un nuovo potere e un nuovo significato

Proteste legittime e ordini turbati

Il patto sociale

Due interpretazioni diverse

Le colonie inglesi in nord America Autogoverno dei primi insediamenti inglesi:

colonie in concessione:

proprietarie

a compagnie commerciali

colonie della Corona

Nuova Inghilterra:

1639: si forma come colonia con patto associativo

1662: riconoscimento della corona

Navigation Acts (1660)

guerra dei Sette Anni o franco-indiana (1756-63)

Revenue [Sugar] Act e Stamp Act (1764-5)

Declaratory Act (1766)

La rivoluzione americana

Boston Tea Party (1773) e Intolerable Acts (1774)

Primo (1774) e Secondo (1775-1781) Congresso Continentale

La Dichiarazione di Indipendenza (1776)

Le costituzioni delle ex-colonie (1776-80)

Articles of Confederation and Perpetual Union (1777 –ratificati nel 1781): organizzazione, funzionamento e competenze del Congresso della Confederazione

Costituzione (Convenzione di Philadelphia, maggio-settembre 1787): trasferimento della decisione politica a una dimensione territoriale demografica superiore agli Stati

La Convenzione di Philadelphia (1787) La Costituzione come “the supreme law of the land”

Mancata menzione della sovranità

Revisione: ratifica da parte di ¾ degli Stati

Incompatibilità fra mandato al Congresso e uffici “civili”

Preminente interesse verso il Congresso

Elezione dell’esecutivo: gli elettori presidenziali sono pari alla somma dei deputati e dei senatori

Assenza del rapporto di fiducia

Separazione delle istituzioni senza separazione dei poteri

La schiavitù nella Convenzione di Philadephia

❖ Il principio dei 3/5

❖ L’importazione degli schiavi non può essere vietata prima del 1808

Marbury v. Madison (1803): Revisione giudiziaria

Il «Bill of Rights» americano (1791)

I: Il Congresso non potrà fare alcuna legge per il riconoscimento di qualsiasi

religione, o per proibirne il libero culto; o per limitare la libertà di parola o di

stampa; o il diritto che hanno i cittadini di riunirsi in forma pacifica e di

inoltrare petizioni al governo per la riparazione di torti subiti.

IV: Il diritto dei cittadini a godere della sicurezza per quanto riguarda la loro

persona, la loro casa, le loro carte e le loro cose, contro perquisizioni e

sequestri ingiustificati, non potrà essere violato; e nessun mandato giudiziario

potrà essere emesso, se non in base a fondate supposizioni, appoggiate da un

giuramento o da una dichiarazione sull'onore e con descrizione specifica del

luogo da perquisire, e delle persone da arrestare o delle cose da sequestrare.

Il «Bill of Rights» americano (1791)

V: Nessuno sarà tenuto a rispondere di un reato che comporti la pena capitale,

o comunque infamante, se non per denuncia o accusa fatta da una grande

giuria, … né potrà essere obbligato, in qualsiasi causa penale, a deporre contro

sé medesimo, ne potrà essere privato della vita, della libertà o della proprietà,

se non in seguito a regolare procedimento legale (without due process of law); e

nessuna proprietà potrà essere destinata ad un uso pubblico, senza un giusto

indennizzo.

VI: In ogni processo penale, l'accusato avrà il diritto di essere giudicato

sollecitamente e pubblicamente da una giuria imparziale dello Stato e del

distretto in cui il reato è stato commesso (i limiti del quale distretto saranno

stati precedentemente determinati per legge); e avrà diritto di essere informato

della natura e del motivo dell'accusa; di esser messo a confronto con i testimoni

a suo favore, e di farsi assistere da un avvocato per la sua difesa.

La rivoluzione francese

Decennio rivoluzionario: si approvano 4 costituzioni (1791, 1793, 1795, 1799)

Il regno di Luigi XVI (1774-1792) e la questione finanziaria

controversia istituzionale fra Luigi XVI e il Parlamento di Parigi sulla sovvenzione territoriale (1776-1788)

Necker (1777-1781): fallita riduzione della spesa

Calonne: convocazione dell’assemblea dei notabili (1787)

1788: richiesta di prestito e scontro con il Parlamento di Parigi

Gli Stati generali (5 maggio 1789)

Déclaration de l’Assemblée nationale sur sa constitution(17 giugno 1789)

Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del

cittadino (26 agosto 1789)

È volta a riconoscere “…i diritti naturali, inalienabili e sacri dell'uomo”:

Art. 1: Gli uomini nascono e rimangono liberi e uguali nei diritti. Le distinzioni sociali non

possono essere fondate che sull'utilità comune.

Art. 3 – Il principio di ogni sovranità risiede essenzialmente nella Nazione. Nessun corpo o

individuo può esercitare un’autorità che non emani espressamente da essa.

Articolo 2: Il fine di ogni associazione politica è la conservazione dei diritti naturali ed

imprescrittibili dell'uomo. Questi diritti sono la libertà, la proprietà, la sicurezza e la

resistenza all'oppressione.

Articolo 5: La Legge ha il diritto di vietare solo le azioni nocive alla società. Tutto ciò che non

è vietato dalla Legge non può essere impedito, e nessuno può essere costretto a fare ciò che

essa non ordina.

Art. 6 – La Legge è l’espressione della volontà generale. Tutti i cittadini hanno diritto di

concorrere, personalmente o mediante i loro rappresentanti, alla sua formazione. Essa deve

essere uguale per tutti, sia che protegga, sia che punisca. Tutti i cittadini, essendo uguali ai

suoi occhi, sono ugualmente ammissibili a tutte le dignità, posti ed impieghi pubblici secondo

la loro capacità, e senza altra distinzione che quella delle loro virtù e dei loro talenti.

Articolo 7: Nessun uomo può essere accusato, arrestato o detenuto se non nei casi

determinati dalla legge, e secondo le forme da essa prescritte….

La costituzione del 3 settembre 1791 Monarchia costituzionale

Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino come premessa

Sovranità appartenente alla nazione

Attuazione parziale e progressiva

Separazione dei poteri

Legislativo: assemblea nazionale elettiva e sanzione reale (veto sospensivo limitato)

Responsabilità penale dei ministri per iniziativa dell’assemblea nazionale

Giudiziario: giudici eletti dal popolo

Re: direzione amministrazione civile, comando delle forze armate, controllo dell’ordine pubblico, relazioni internazionali

Caduta della monarchia: 21 settembre 1792 (Convenzione nazionale)

Costituzione del 24 giugno 1793

Monocameralismo

Non prevede scioglimento anticipato né obbligo di dimissioni per voto di sfiducia

“Dichiarazione dei diritti” del 1793: istruzione, lavoro e assistenza, associazione e riunione

Sovranità popolare come adempimento della sovranità nazionale Art. 35 – Quando il governo viola i diritti del popolo, l’insurrezione è per il popolo e per ciascuna parte del popolo il più sacro dei diritti e il più indispensabile dei doveri

Referendum

Regime assembleare: potere esecutivo affidato a un consiglio di 24 membri che non ha alcun potere verso l’assemblea

Costituzione mai applicata (10 ottobre 1793: regime del “Terrore”)

La costituzione del 22 agosto 1795

Meno democratica della Costituzione del 1793: restrizione della cittadinanza, riduzione dei diritti di manifestazione del pensiero, associazione, riunione

La sovranità risiede nell’universalità dei cittadini, che non corrisponde al popolo

Corpo legislativo bicamerale:

❖ Consiglio dei Cinquecento: approva le proposte di legge dopo tre letture

❖ Consiglio degli anziani: approva o rigetta integralmente la proposta finale

Potere esecutivo: Direttorio non dipendente dal parlamento ma eletto da esso

Navigation acts (1660)

Tutte le merci che circolano nell’impero devono essere trasportate su navi inglesi

Tutti i manufatti usati nelle colonie devono provenire dalla madre patria

Tutti i prodotti scambiati fra i mercati coloniali e quelli esterni devono transitare dall’Inghilterra facendo capo a Londra

I poteri del Congresso degli Stati Uniti

➢Decidere imposizione fiscale e spesa (power of the purse)

➢Regolare il commercio interstatale e con l’estero

➢Stabilire le norme sulla cittadinanza

➢Battere moneta

➢Istituire i tribunali inferiori alla Corte suprema

➢Dichiarare guerra

➢Ratificare trattati (Senato)

➢“To make all Laws which shall be necessary and proper for

carrying into Execution the foregoing Powers, and all other

Powers vested by this Constitution in the Government of the

United States, or in any Department or Officer thereof”

La dichiarazione di indipendenza (1776)

È divisa in cinque sezioni:

1 Preambolo;

2 Richiamo ai diritti naturali inalienabili (la vita, la libertà, la ricerca della felicità) e al diritto di ogni nazione alla scelta di un governo che rispetti e faccia rispettare tali diritti;

3 Lunga serie di accuse contro l'operato di Giorgio III di Inghilterra;

4 Descrizione dei falliti tentativi compiuti dalle colonie per ottenere riparazione dei torti subiti;

5 Proclamazione formale dell'indipendenza

Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che

tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore

dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita,

la Libertà, e la ricerca della Felicità; che per garantire questi

diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti

poteri dal consenso dei governati; che ogni qualvolta una

qualsiasi forma di governo tende a negare questi fini, il popolo ha

diritto di mutarla o abolirla e di istituire un nuovo governo

fondato su tali principi e di organizzarne i poteri nella forma che

sembri al popolo meglio atta a procurare la sua Sicurezza e la sua

Felicità

La dichiarazione di indipendenza (1776)

Congresso della Confederazione

Il consenso di almeno 9 Stati è indispensabile per:

dichiarare guerra

concludere trattati o alleanze

battere moneta

determinare il bilancio

emettere le lettere di credito

contrarre prestiti o decidere dei fondi

fissare la consistenza dell'esercito e della marina, nominare il comandante in capo

Regno di Luigi XVI (1774-1792)

Riforme (Turgot, 1774-1776 ):

❖ Parziale liberalizzazione del commercio (cereali)

❖ Abolizione delle corporazioni

❖ Eliminazione della corvée reale e imposizione di una sovvenzione territoriale (riforma fallita)

Problemi persistenti:

❖ Redditi fondiari non tassati

❖ Decima