20
Le sfide educative e Le sfide educative e il contributo dell’Irc il contributo dell’Irc Sergio Cicatelli Sergio Cicatelli Capua, 30 settembre 2011 Capua, 30 settembre 2011

Le sfide educative e il contributo dell’Irc

  • Upload
    orly

  • View
    29

  • Download
    1

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Le sfide educative e il contributo dell’Irc. Sergio Cicatelli Capua, 30 settembre 2011. L’educazione come problema?. Il rischio educativo (Giussani) L’emergenza educativa (Benedetto XVI) La sfida educativa (Cei): al singolare o al plurale? Ma l’educazione non è un pericolo. - PowerPoint PPT Presentation

Citation preview

Page 1: Le sfide educative e il contributo dell’Irc

Le sfide educative eLe sfide educative eil contributo dell’Ircil contributo dell’Irc

Sergio CicatelliSergio Cicatelli

Capua, 30 settembre 2011Capua, 30 settembre 2011

Page 2: Le sfide educative e il contributo dell’Irc

2Sergio Cicatelli

L’educazione come L’educazione come problema?problema?

Il rischio educativo (Giussani)Il rischio educativo (Giussani) L’emergenza educativa (Benedetto XVI)L’emergenza educativa (Benedetto XVI) La sfida educativa (Cei): al singolare o La sfida educativa (Cei): al singolare o

al plurale?al plurale?

Ma l’educazione non è un pericolo.Ma l’educazione non è un pericolo. È una scommessa (sul futuro).È una scommessa (sul futuro). L’educatore è sempre ottimista: L’educatore è sempre ottimista:

nessuno scommette se non spera di nessuno scommette se non spera di vincere.vincere.

Page 3: Le sfide educative e il contributo dell’Irc

3Sergio Cicatelli

Orientamenti Cei 2010-Orientamenti Cei 2010-2020

«Da sempre la Chiesa riserva peculiare attenzione «Da sempre la Chiesa riserva peculiare attenzione all’educazione. La nostra scelta intende, in all’educazione. La nostra scelta intende, in particolare, riproporre e approfondire l’insegnamento particolare, riproporre e approfondire l’insegnamento del Concilio Vaticano II: “La santa madre Chiesa, del Concilio Vaticano II: “La santa madre Chiesa, nell’adempimento del mandato ricevuto dal suo divin nell’adempimento del mandato ricevuto dal suo divin Fondatore, che è quello di annunziare il mistero della Fondatore, che è quello di annunziare il mistero della salvezza a tutti gli uomini e di edificare tutto in Cristo, salvezza a tutti gli uomini e di edificare tutto in Cristo, ha il dovere di occuparsi dell’intera vita dell’uomo, ha il dovere di occuparsi dell’intera vita dell’uomo, anche di quella terrena, in quanto connessa con la anche di quella terrena, in quanto connessa con la vocazione soprannaturale; essa perciò ha un suo vocazione soprannaturale; essa perciò ha un suo compito specifico in ordine al progresso e allo compito specifico in ordine al progresso e allo sviluppo dell’educazione” (GE, proemio)».sviluppo dell’educazione” (GE, proemio)».

((Educare alla vita buona del VangeloEducare alla vita buona del Vangelo, 2), 2)

Page 4: Le sfide educative e il contributo dell’Irc

4Sergio Cicatelli

Orientamenti Cei 2010-Orientamenti Cei 2010-2020

«… si è fatta strada la consapevolezza che è proprio «… si è fatta strada la consapevolezza che è proprio l’educazione la sfida che ci attende nei prossimi anni». l’educazione la sfida che ci attende nei prossimi anni».

((Educare alla vita buona del VangeloEducare alla vita buona del Vangelo, 3), 3)

«Tra i compiti affidati dal Maestro alla Chiesa c’è la «Tra i compiti affidati dal Maestro alla Chiesa c’è la cura del bene delle persone, nella prospettiva di un cura del bene delle persone, nella prospettiva di un umanesimo integrale e trascendente. Ciò comporta la umanesimo integrale e trascendente. Ciò comporta la specifica responsabilità di educare al gusto specifica responsabilità di educare al gusto dell’autentica bellezza della vita, sia nell’orizzonte dell’autentica bellezza della vita, sia nell’orizzonte proprio della fede, che matura nel dono pasquale della proprio della fede, che matura nel dono pasquale della vita nuova, sia come prospettiva pedagogica e culturale, vita nuova, sia come prospettiva pedagogica e culturale, aperta alle donne e agli uomini di qualsiasi religione e aperta alle donne e agli uomini di qualsiasi religione e cultura, ai non credenti, agli agnostici e a quanti cultura, ai non credenti, agli agnostici e a quanti cercano Dio».cercano Dio».

((Educare alla vita buona del VangeloEducare alla vita buona del Vangelo, 5), 5)

Page 5: Le sfide educative e il contributo dell’Irc

5Sergio Cicatelli

Tre domande essenzialiTre domande essenziali

Che cos’è cultura?Che cos’è cultura?

Che cos’è conoscenza?Che cos’è conoscenza?

Che cos’è educazione?Che cos’è educazione?

Page 6: Le sfide educative e il contributo dell’Irc

6Sergio Cicatelli

Che cos’è culturaChe cos’è cultura Cultura come paideia (formazione).Cultura come paideia (formazione). Cultura come sapere/i (conoscenze).Cultura come sapere/i (conoscenze). «La cultura, pur essendo essa stessa una creazione «La cultura, pur essendo essa stessa una creazione

dell’uomo, al tempo stesso plasma e rende possibile dell’uomo, al tempo stesso plasma e rende possibile l’attività di una mente tipicamente umana. Da questo l’attività di una mente tipicamente umana. Da questo punto di vista l’apprendimento e il pensiero sono punto di vista l’apprendimento e il pensiero sono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre situati in un contesto culturale e dipendono sempre dall’utilizzazione di risorse culturali».sempre dall’utilizzazione di risorse culturali».

«Un sistema educativo deve aiutare chi cresce in una «Un sistema educativo deve aiutare chi cresce in una cultura a trovare un’identità al suo interno. Se cultura a trovare un’identità al suo interno. Se quest’identità manca, l’individuo incespica quest’identità manca, l’individuo incespica nell’inseguimento di un significato. Solo la narrazione nell’inseguimento di un significato. Solo la narrazione consente di costruirsi un’identità e di trovare un consente di costruirsi un’identità e di trovare un posto nella propria cultura. Le scuole devono posto nella propria cultura. Le scuole devono coltivare la capacità narrativa, svilupparla, smettere coltivare la capacità narrativa, svilupparla, smettere di darla per scontata».di darla per scontata».

(J.S. Bruner, (J.S. Bruner, La cultura dell’educazioneLa cultura dell’educazione, 1997, p. 17 e p. 55), 1997, p. 17 e p. 55)

Page 7: Le sfide educative e il contributo dell’Irc

7Sergio Cicatelli

Che cos’è conoscenzaChe cos’è conoscenza Libro bianco Cresson-Flynn, Libro bianco Cresson-Flynn, Insegnare e Insegnare e

apprendere. Verso la società conoscitivaapprendere. Verso la società conoscitiva (1995). (1995). Consiglio europeo di Lisbona (2000): «Consiglio europeo di Lisbona (2000): «diventare diventare

l’economia basata sulla conoscenza più l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo».competitiva e dinamica del mondo».

Cgilscuola = Federazione dei lavoratori della Cgilscuola = Federazione dei lavoratori della conoscenza (!).conoscenza (!).

«Conoscenza per noi è, originariamente, un atto «Conoscenza per noi è, originariamente, un atto vitale, umano, di tutto l’uomo, eticamente qualificato vitale, umano, di tutto l’uomo, eticamente qualificato e impastato dell’esperienza nella quale ogni uomo si e impastato dell’esperienza nella quale ogni uomo si trova immerso quando viene all’esistenza».trova immerso quando viene all’esistenza».

(SDB-FMA, (SDB-FMA, Piano di formazione dei docentiPiano di formazione dei docenti, 1996, p. 27), 1996, p. 27)

Page 8: Le sfide educative e il contributo dell’Irc

8Sergio Cicatelli

Che cos’è educazioneChe cos’è educazione «La persona umana non è soltanto ragione e intelligenza, «La persona umana non è soltanto ragione e intelligenza,

che pur ne sono elementi costitutivi. Porta dentro di sé, che pur ne sono elementi costitutivi. Porta dentro di sé, iscritto nel più profondo del suo essere, il bisogno di iscritto nel più profondo del suo essere, il bisogno di amore, di essere amata e di amare a sua volta. […] In amore, di essere amata e di amare a sua volta. […] In concreto, perché l’esperienza della fede e dell'amore concreto, perché l’esperienza della fede e dell'amore cristiano sia accolta e vissuta e si trasmetta da una cristiano sia accolta e vissuta e si trasmetta da una generazione all’altra, una questione fondamentale e generazione all’altra, una questione fondamentale e decisiva è quella dell’educazione della persona. Occorre decisiva è quella dell’educazione della persona. Occorre preoccuparsi della formazione della sua intelligenza, senza preoccuparsi della formazione della sua intelligenza, senza trascurare quelle della sua libertà e capacità di amare. […] trascurare quelle della sua libertà e capacità di amare. […] Un’educazione vera ha bisogno di risvegliare il coraggio Un’educazione vera ha bisogno di risvegliare il coraggio delle decisioni definitive, che oggi vengono considerate un delle decisioni definitive, che oggi vengono considerate un vincolo che mortifica la nostra libertà, ma in realtà sono vincolo che mortifica la nostra libertà, ma in realtà sono indispensabili per crescere e raggiungere qualcosa di indispensabili per crescere e raggiungere qualcosa di grande nella vita, in particolare per far maturare l’amore grande nella vita, in particolare per far maturare l’amore in tutta la sua bellezza:  quindi per dare consistenza e in tutta la sua bellezza:  quindi per dare consistenza e significato alla stessa libertà». significato alla stessa libertà».

(Benedetto XVI, (Benedetto XVI, Discorso al Convegno della Chiesa italianaDiscorso al Convegno della Chiesa italiana, Verona 2006), Verona 2006)

Page 9: Le sfide educative e il contributo dell’Irc

9Sergio Cicatelli

Orientamenti CEIOrientamenti CEI «Nell’opera dei grandi testimoni dell’educazione «Nell’opera dei grandi testimoni dell’educazione

cristiana, secondo la genialità e la creatività di cristiana, secondo la genialità e la creatività di ciascuno, troviamo i tratti fondamentali ciascuno, troviamo i tratti fondamentali dell’azione educativa: l’autorevolezza dell’azione educativa: l’autorevolezza dell’educatore, la centralità della relazione dell’educatore, la centralità della relazione personale, l’educazione come atto di amore, una personale, l’educazione come atto di amore, una visione di fede che dà fondamento e orizzonte visione di fede che dà fondamento e orizzonte alla ricerca di senso dei giovani, la formazione alla ricerca di senso dei giovani, la formazione integrale della persona, la corresponsabilità per integrale della persona, la corresponsabilità per la costruzione del bene comune». (n. 34)la costruzione del bene comune». (n. 34)

Tre spunti di attenzione:Tre spunti di attenzione: alla libertà,alla libertà, alla relazione,alla relazione, alla verità.alla verità.

Page 10: Le sfide educative e il contributo dell’Irc

10Sergio Cicatelli

Attenzione alla libertàAttenzione alla libertà «Nell’educazione, la libertà è il presupposto «Nell’educazione, la libertà è il presupposto

indispensabile per la crescita della persona. indispensabile per la crescita della persona. Essa, infatti, non è un semplice punto di Essa, infatti, non è un semplice punto di partenza, ma un processo continuo verso il fine partenza, ma un processo continuo verso il fine ultimo dell’uomo, cioè la sua pienezza nella ultimo dell’uomo, cioè la sua pienezza nella verità dell’amore. “L’uomo può volgersi al bene verità dell’amore. “L’uomo può volgersi al bene soltanto nella libertà” (GS, 17)».soltanto nella libertà” (GS, 17)».

(CEI, (CEI, Orientamenti 2010-20Orientamenti 2010-20, n. 8), n. 8)

«Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a «Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà». (Gal 5, 13)libertà». (Gal 5, 13)

Page 11: Le sfide educative e il contributo dell’Irc

11Sergio Cicatelli

Attenzione alla relazioneAttenzione alla relazione «Siamo così condotti alle radici dell’“emergenza

educativa”, il cui punto cruciale sta nel superamento di quella falsa idea di autonomia che induce l’uomo a concepirsi come un “io” completo in se stesso, laddove, invece, egli diventa “io” nella relazione con il “tu” e con il “noi”».

(CEI, Orientamenti 2010-20, n. 9)

«“Rimasero con lui” (Gv 1,39): accettare la sfida. Accettando l’invito di Gesù, i discepoli si mettono in gioco decidendo d’investire tutto se stessi nella sua proposta. Dall’esempio di Gesù apprendiamo che la relazione educativa esige pazienza, gradualità, reciprocità distesa nel tempo. Non è fatta di esperienze occasionali e di gratificazioni istantanee. Ha bisogno di stabilità, progettualità coraggiosa, impegno duraturo».

(CEI, Orientamenti 2010-20, n. 25)

Page 12: Le sfide educative e il contributo dell’Irc

12Sergio Cicatelli

Attenzione alla veritàAttenzione alla verità «Siamo nel mondo con la consapevolezza di essere

portatori di una visione della persona che, esaltandone la verità, la bontà e la bellezza, è davvero alternativa al sentire comune».

(CEI, Orientamenti 2010-20, n. 8) «In tale contesto è importante individuare un’altra

radice dell’emergenza educativa nello scetticismo e nel relativismo, che Benedetto XVI interpreta come esclusione delle “due fonti che orientano il cammino umano”, cioè la natura e la Rivelazione».

(CEI, Orientamenti 2010-20, n. 11)

«Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». (Gv 8,32)

Page 13: Le sfide educative e il contributo dell’Irc

13Sergio Cicatelli

Il vero, il bene, il belloIl vero, il bene, il bello «Secondo me, l’educazione deve ruotare intorno «Secondo me, l’educazione deve ruotare intorno

a tre componenti estremamente importanti, i cui a tre componenti estremamente importanti, i cui nomi e la cui storia si perdono nelle tenebre di nomi e la cui storia si perdono nelle tenebre di un passato molto lontano: c’è la sfera della un passato molto lontano: c’è la sfera della veritàverità, nella quale rientrano anche i corrispettivi , nella quale rientrano anche i corrispettivi negativi del falso e dell’indeterminabile; quella negativi del falso e dell’indeterminabile; quella della della bellezzabellezza e della sua assenza dalle e della sua assenza dalle esperienze e dagli oggetti brutti o kitsch; e c’è la esperienze e dagli oggetti brutti o kitsch; e c’è la sfera della sfera della moralemorale, ossia di ciò che consideriamo , ossia di ciò che consideriamo bene e di ciò che consideriamo male».bene e di ciò che consideriamo male».

(H. Gardner, (H. Gardner, Sapere per comprendereSapere per comprendere, 1999), 1999)

Page 14: Le sfide educative e il contributo dell’Irc

14Sergio Cicatelli

Orientamenti Cei 2010-Orientamenti Cei 2010-2020

«La scuola si trova oggi ad affrontare una sfida molto «La scuola si trova oggi ad affrontare una sfida molto complessa, che riguarda la sua stessa identità e i suoi complessa, che riguarda la sua stessa identità e i suoi obiettivi. Essa, infatti, ha il compito di trasmettere il obiettivi. Essa, infatti, ha il compito di trasmettere il patrimonio culturale elaborato nel passato, aiutare a leggere patrimonio culturale elaborato nel passato, aiutare a leggere il presente, far acquisire le competenze per costruire il il presente, far acquisire le competenze per costruire il futuro, concorrere, mediante lo studio e la formazione di una futuro, concorrere, mediante lo studio e la formazione di una coscienza critica, alla formazione del cittadino e alla crescita coscienza critica, alla formazione del cittadino e alla crescita del senso del bene comune. La forte domanda di conoscenze del senso del bene comune. La forte domanda di conoscenze e di capacità professionali e i rapidi cambiamenti economici e e di capacità professionali e i rapidi cambiamenti economici e produttivi inducono spesso a promuovere un sistema produttivi inducono spesso a promuovere un sistema efficiente più nel dare istruzioni sul “come fare” che sul senso efficiente più nel dare istruzioni sul “come fare” che sul senso delle scelte di vita e sul “chi essere”. Di conseguenza, anche delle scelte di vita e sul “chi essere”. Di conseguenza, anche il docente tende a essere considerato non tanto un maestro di il docente tende a essere considerato non tanto un maestro di cultura e di vita, quanto un trasmettitore di nozioni e di cultura e di vita, quanto un trasmettitore di nozioni e di competenze e un facilitatore dell’apprendimento; tutt’al più, competenze e un facilitatore dell’apprendimento; tutt’al più, un divulgatore di comportamenti socialmente accettabili».un divulgatore di comportamenti socialmente accettabili».

((Educare alla vita buona del VangeloEducare alla vita buona del Vangelo, 46), 46)

Page 15: Le sfide educative e il contributo dell’Irc

15Sergio Cicatelli

Orientamenti Cei 2010-Orientamenti Cei 2010-2020

«Occorre investire, con l’apporto delle diverse «Occorre investire, con l’apporto delle diverse componenti del mondo scolastico, ecclesiale e civile, in componenti del mondo scolastico, ecclesiale e civile, in una scuola che promuova, anzitutto una cultura una scuola che promuova, anzitutto una cultura umanistica e sapienziale, abilitando gli studenti ad umanistica e sapienziale, abilitando gli studenti ad affrontare le sfide del nostro tempo. In particolare, affrontare le sfide del nostro tempo. In particolare, essa deve abilitare all’ingresso competente nel mondo essa deve abilitare all’ingresso competente nel mondo del lavoro e delle professioni, all’uso sapiente dei nuovi del lavoro e delle professioni, all’uso sapiente dei nuovi linguaggi, alla cittadinanza e ai valori che la linguaggi, alla cittadinanza e ai valori che la sorreggono: la solidarietà, la gratuità, la legalità e il sorreggono: la solidarietà, la gratuità, la legalità e il rispetto delle diversità. […] Il carattere pubblico non rispetto delle diversità. […] Il carattere pubblico non ne pregiudica l’apertura alla trascendenza e non ne pregiudica l’apertura alla trascendenza e non impone una neutralità rispetto a quei valori morali che impone una neutralità rispetto a quei valori morali che sono alla base di ogni autentica formazione della sono alla base di ogni autentica formazione della persona e della realizzazione del bene comune».persona e della realizzazione del bene comune».

((Educare alla vita buona del VangeloEducare alla vita buona del Vangelo , 46), 46)

Page 16: Le sfide educative e il contributo dell’Irc

16Sergio Cicatelli

Il compito dell’IdrIl compito dell’Idr «Al raggiungimento di questi obiettivi può dare «Al raggiungimento di questi obiettivi può dare

un qualificato contributo il docente di religione un qualificato contributo il docente di religione cattolica, che insegna una disciplina curriculare cattolica, che insegna una disciplina curriculare inserita a pieno titolo nelle finalità della scuola e inserita a pieno titolo nelle finalità della scuola e promuove un proficuo dialogo con i colleghi, promuove un proficuo dialogo con i colleghi, rappresentando – in quanto figura competente e rappresentando – in quanto figura competente e qualificata – una forma di servizio della comunità qualificata – una forma di servizio della comunità ecclesiale all’istituzione scolastica».ecclesiale all’istituzione scolastica».

((Educare alla vita buona del VangeloEducare alla vita buona del Vangelo, 47), 47)

Page 17: Le sfide educative e il contributo dell’Irc

17Sergio Cicatelli

Il compito dell’IrcIl compito dell’Irc «L’insegnamento della religione cattolica permette «L’insegnamento della religione cattolica permette

agli alunni di affrontare le questioni inerenti il senso agli alunni di affrontare le questioni inerenti il senso della vita e il valore della persona alla luce della della vita e il valore della persona alla luce della Bibbia e della tradizione cristiana. Lo studio delle Bibbia e della tradizione cristiana. Lo studio delle fonti e delle forme storiche del cattolicesimo è parte fonti e delle forme storiche del cattolicesimo è parte integrante del conoscenza del patrimonio storico, integrante del conoscenza del patrimonio storico, culturale e sociale del popolo italiano e delle radici culturale e sociale del popolo italiano e delle radici cristiane della cultura europea. Infatti, “la cristiane della cultura europea. Infatti, “la dimensione religiosa … è intrinseca al fatto culturale, dimensione religiosa … è intrinseca al fatto culturale, concorre alla formazione globale della persona e concorre alla formazione globale della persona e permette di trasformare la conoscenza in sapienza di permette di trasformare la conoscenza in sapienza di vita” (Benedetto XVI agli Idr, 25-4-2009)».vita” (Benedetto XVI agli Idr, 25-4-2009)».

((Educare alla vita buona del VangeloEducare alla vita buona del Vangelo, 47), 47)

Page 18: Le sfide educative e il contributo dell’Irc

18Sergio Cicatelli

Il compito dell’alunnoIl compito dell’alunno «Per questo motivo “la scuola e la società si «Per questo motivo “la scuola e la società si

arricchiscono di veri laboratori di cultura e di arricchiscono di veri laboratori di cultura e di umanità, nei quali, decifrando l’apporto umanità, nei quali, decifrando l’apporto significativo del cristianesimo, si abilita la significativo del cristianesimo, si abilita la persona a scoprire il bene e a crescere nella persona a scoprire il bene e a crescere nella responsabilità, a ricercare il confronto e a responsabilità, a ricercare il confronto e a raffinare il senso critico, ad attingere dai doni del raffinare il senso critico, ad attingere dai doni del passato per meglio comprendere il presente e passato per meglio comprendere il presente e proiettarsi consapevolmente verso il futuro” proiettarsi consapevolmente verso il futuro” (Benedetto XVI agli Idr, 25-4-2009)».(Benedetto XVI agli Idr, 25-4-2009)».

((Educare alla vita buona del VangeloEducare alla vita buona del Vangelo, 47), 47)

Page 19: Le sfide educative e il contributo dell’Irc

19Sergio Cicatelli

In conclusioneIn conclusione

Per l’Irc e l’Idr non cambia molto:Per l’Irc e l’Idr non cambia molto: si conferma la caratterizzazione scolastica della si conferma la caratterizzazione scolastica della

disciplina;disciplina; si riafferma il valore educativo della scuola e si riafferma il valore educativo della scuola e

dell’Irc;dell’Irc; si rafforza l’impegno ad aggiornare e qualificare si rafforza l’impegno ad aggiornare e qualificare

l’Irc;l’Irc; si rinnova la fiducia nella professionalità degli Idr;si rinnova la fiducia nella professionalità degli Idr; si ribadisce l’ecclesialità dell’Irc e dell’Idr.si ribadisce l’ecclesialità dell’Irc e dell’Idr.

L’Irc come servizio (educativo) della Chiesa L’Irc come servizio (educativo) della Chiesa alla scuola e agli alunni.alla scuola e agli alunni.

Page 20: Le sfide educative e il contributo dell’Irc

20Sergio Cicatelli

Come fareCome fare Come può l’Irc perseguire degli obiettivi educativi?Come può l’Irc perseguire degli obiettivi educativi? Mediante la promozione delle competenze Mediante la promozione delle competenze

religiose, perché la competenza implica la capacità religiose, perché la competenza implica la capacità della persona di interagire efficacemente con se della persona di interagire efficacemente con se stesso, con gli altri e con il mondo, cioè di saper stesso, con gli altri e con il mondo, cioè di saper utilizzare originalmente le cose che ha appreso.utilizzare originalmente le cose che ha appreso.

I contenuti trasmessi dall’Irc devono servire alla I contenuti trasmessi dall’Irc devono servire alla crescita libera degli alunni e al loro dialogo con il crescita libera degli alunni e al loro dialogo con il mondo.mondo.

Si vedano le Indicazioni per il primo e secondo Si vedano le Indicazioni per il primo e secondo ciclo.ciclo.