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LEZIONE 6 LEZIONE 6 DELLA SCUOLA DEL SABATO DELLA SCUOLA DEL SABATO IL GIORNO DELLA ESPIAZIONE: IL GIORNO DELLA ESPIAZIONE: SABATO 9 NOVEMBRE 2013 SABATO 9 NOVEMBRE 2013 4° TRIMESTRE 2013

LEZIONE 6 DELLA SCUOLA DEL SABATO IL GIORNO DELLA ESPIAZIONE: SABATO 9 NOVEMBRE 2013 SABATO 9 NOVEMBRE 2013 4° TRIMESTRE 2013

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LEZIONE 6LEZIONE 6 DELLA SCUOLA DEL SABATODELLA SCUOLA DEL SABATO

IL GIORNO DELLA ESPIAZIONE: IL GIORNO DELLA ESPIAZIONE:

SABATO 9 NOVEMBRE 2013SABATO 9 NOVEMBRE 2013

4° TRIMESTRE 2013

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Genesi

Esodo Levitico Numeri

Deuteronomio

Lv. 1-7

Lv. 8-10

Lv. 10-15

Lv. 16

Lv. 17-20

Lv. 21-22

Lv. 23-27Leggi del Santuario

Leggi sacerdotali

Leggi personali

Giorno della

Espiazione

AA

BB

CC

DD

EE

FF

E’E’

D’D’

C’C’

B’B’

A’A’

Perchè questo capitolo fu collocato al centro del Levitico?

Nel giorno dell’Espiazione termina il proceso di eliminazione del peccato.

IL GIORNO DELL’ESPIAZIONE: IL PUNTO CENTRALE DEL PENTATEUCOIL GIORNO DELL’ESPIAZIONE: IL PUNTO CENTRALE DEL PENTATEUCO

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1. Sacrifici quotidiani: I peccati erano TRASFERITI al Santuario.

2. Giorno dell’Espiazione: I peccati erano ELIMINATI dal Santuario. Offerta di purificazione per il sacerdote: Il

Sommo Sacerdote doveva essere puro per realizzare i riti di purificazione.

Offerta di purificazione del capro maschio “per l’Eterno”: Col suo sangue purificava il Santuario.

Rito di eliminazione col capro maschio “per Azazel”: Era inviato vivo nel deserto con i peccati d’Israele.

Studieremo questo rito attraverso i suoi protagonisti:

Il Sommo Sacerdote. Il capro maschio “per l’Eterno”. Il capro maschio “per Azazel”. Il popolo.

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“E il sacerdote che ha ricevuto l’unzione ed è stato consacrato per esercitare il sacerdozio al posto di suo padre, farà l’espiazione; si vestirà delle vesti di lino, coi paramenti sacri. E farà l’espiazione per il santuario sacro; farà l’espiazione per la tenda di convegno e per l’altare; farà l’espiazione per i sacerdoti e per tutto il popolo della raunanza.” (Levitico 16:32-33)

“E il sacerdote che ha ricevuto l’unzione ed è stato consacrato per esercitare il sacerdozio al posto di suo padre, farà l’espiazione; si vestirà delle vesti di lino, coi paramenti sacri. E farà l’espiazione per il santuario sacro; farà l’espiazione per la tenda di convegno e per l’altare; farà l’espiazione per i sacerdoti e per tutto il popolo della raunanza.” (Levitico 16:32-33)Il Sommo Sacerdote era il

mediatore tra Dio e il suo popolo.Il compito primario nel giorno dell’Espiazione era quella di offrire un sacrificio per sè e per il corpo sacerdotale. Il MEDIATORE doveva essere libero da ogni peccato.

“Perché non abbiamo un Sommo Sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre infermità; ma ne abbiamo uno che in ogni cosa è stato tentato come noi, però senza peccare” (Ebrei 4:15)

“Perché non abbiamo un Sommo Sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre infermità; ma ne abbiamo uno che in ogni cosa è stato tentato come noi, però senza peccare” (Ebrei 4:15)

Gesù Cristo è il nostro Sommo Sacerdote nel Santuario Celeste.

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“Poi scannerà il capro del sacrificio per il peccato, che è per il popolo, e ne porterà il sangue di là dal velo; e farà di questo sangue quello che ha fatto del sangue del giovenco: ne farà l’aspersione sul propiziatorio e davanti al propiziatorio” (Levitico 16:15)

Non vi era imposizione di mani, nè confessione di peccati, nè sangue collocato sui corni dell’altare degli olocausti.Il sangue di questo animale non era contaminato dal peccato.Questo sangue era introdotto direttamente nel Luogo Santissimo, davanti all’arca del patto, e sparso sul suo coperchio, il propiziatorio.In questo modo il sangue non si usava per perdonare il peccato, ma per purificare il Santuario.

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E.G.W. (Il gran conflitto - cap. 23 pag. 329)

“Questa cerimonia ci insegna le importanti verità relative all’espiazione. Il sangue della vittima offerta dal peccatore non eliminava il suo peccato, era solo un mezzo per trasferirlo nel santuario. Con l’offerta del sangue il peccatore riconosceva l’autorità della legge, confessava le proprie colpe ed esprimeva il desiderio di ottenere il perdono mediante la fede nel Salvatore che sarebbe venuto, ma non era ancora del tutto prosciolto dalla condanna della legge. Nel gran giorno dell’espiazione, il sommo sacerdote riceveva una vittima dalla comunità, entrava nel luogo santissimo con il sangue di questa offerta e lo spruzzava sul propiziatorio, direttamente sopra la legge per soddisfarne le esigenze”

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“E quando avrà finito di fare l’espiazione per il santuario, per la tenda di convegno e per l’altare, farà accostare il capro vivo. Aaronne poserà ambedue le mani sul capo del capro vivo, confesserà sopra di esso tutte le iniquità dei figliuoli d’Israele, tutte le loro trasgressioni, tutti i loro peccati, e li metterà sulla testa del capro; poi, per mano di un uomo incaricato di questo, lo manderà via nel deserto. E quel capro porterà su di sé tutte le loro iniquità in terra solitaria, e sarà lasciato andare nel deserto” (Levitico 16:20-22)“Azazel” è un nome usato per riferirsi allo stesso

Satana, che è il colpevole dell’apparizione del peccato nell’Universo.Quando i peccati del popolo erano confessati sulla testa di questo capro maschio, IL SANTUARIO E IL POPOLO ERANO GIA’ STATI PURIFICATI.Qui non c’è morte espiatoria. Satana è considerato l’ultimo colpevole dei peccati che ha spinto a fare.Come Aman fu impiccato sulla forca che preparò per Mardocheo, il grande accusatore riceverà il castigo che voleva ricadesse sugli innocenti (quelli che hanno lavato i loro peccati nel sangue dell’Agnello).

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IL POPOLO“Questa sarà per voi una legge perpetua: nel settimo mese, il decimo giorno del mese, umilierete le anime vostre, non farete lavoro di sorta, né colui ch’è nativo del paese, né il forestiero che soggiorna fra voi”. (Levitico 16:29)

Che cosa dovevano fare gli israeliti quel giorno e cosa possiamo imparare da questo?

Che cosa dovevano fare gli israeliti quel giorno e cosa possiamo imparare da questo?

Se qualcuno nell’antico Israele non seguiva queste istruzioni, doveva essere isolato e distrutto (Lev. 23:30). Il giorno dell’Espiazione implicava realmente vita o morte. Dai credenti esigeva completa lealtà a Dio.

Dovevano affliggere le loro anime (umiliarsi)

Dovevano astenersi dal lavoro. Dovevano presentarsi davanti al

Santuario e seguire attentamente i riti realizzati dal Sommo Sacerdote.

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“Ora stiamo vivendo nel gran Giorno dell’Espiazione. Quando nel servizio tipico il sommo sacerdote faceva espiazione per Israele, tutti dovevano affliggere le loro anime attraverso il pentimento dei loro peccati e l’umiliazione davanti al Signore, affinchè non fossero separati dal popolo. Allo stesso modo, tutti coloro che desiderano che i loro nomi siano conservati nel libro della vita, ora, in questi pochi giorni che restano del tempo di grazia, devono affliggere le loro anime davanti a Dio con vero pentimento e dolore per i loro peccati…

E.G.W. (Cristo nel suo santuario - cap. 9)

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… Dobbiamo investigare profondamente e sinceramente il cuore. Bisogna estirpare lo spirito leggero e frivolo a cui si arrendono tanti cristiani professi. Una dura lotta aspetta tutti quelli che vogliono sottomettere le loro brutte abitudini e cercano di dominarle. L’opera di preparazione è un’opera individuale. Non siamo salvati in gruppi. La purezza e la devozione di uno non supplirà la mancanza di queste qualità nell’altro. Sebbene tutte le nazioni devono passare in giudizio davanti a Dio, tuttavia lui esaminerà il caso di ogni individuo con una scrupolosità così stretta e minuziosa come se non ci fosse nessun’altro sulla terra. Ognuno deve essere provato e trovato senza macchia, nè ruga, nè cosa simile”

E.G.W. (Cristo nel suo santuario - cap. 9)