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LEZIONI DI MATERIA MEDICA OMEOPATICA I 13/I

Lezioni Materia Medica Omeopatica Di Kent 13:I

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LEZIONI DI MATERIA MEDICA OMEOPATICAI

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Piano dell'opera

Tomo IAbrotanum – Fluoricum acidum

Tomo IIGelsemium – Zincum phosphoricum

Indice generale

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James Tyler Kent

LEZIONIDI

MATERIA MEDICAOMEOPATICA

Tomo IABROTANUM – FLUORICUM ACIDUM

I Edizione integrale italiana

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Titolo originale: Lectures on Homoeopathic Materia Medica (Together with Kent's“New Remedies” incorporated and arranged in one alphabetical order)

Traduzioni di Giovanna Acampora e QUID (Maria Piraino e Donatella Vinciguerra)

© 1994 NUOVA IPSA EDITORE srl, Via Giuseppe Crispi, 50, 90145 PalermoTel. 091-6819025

Tutti i diritti riservati

ISBN 88-7676-102-0

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PRESENTAZIONE DELL'EDIZIONEITALIANA

La necessità di pubblicare la Materia Medica di J. T. Kent (1849-1916) — per la primavolta tradotta integralmente in italiano — è diventata imperativo assoluto dopo aver resodisponibile per gli studiosi italiani l’altra opera monumentale di Kent: il Repertorio.

Il Repertorio e la Materia Medica si integrano e completano a vicenda perché prove-nienti entrambi dalla lunghissima e ammirevole esperienza di ricerca e insegnamento diKent.

Basta sfogliare alcune pagine di questa Materia Medica per restare affascinati dallostile espositivo dell’Autore, che si rivela clinico eccelso: i pazienti, le loro storie e larelativa diagnosi differenziale, la scelta della prescrizione vengono così potentementeevocati che la pagina sembra animarsi. E ciò non è poco, soprattutto in un’epoca come lanostra, dove i medici hanno quasi dimenticato l’arte dell’interrogatorio e della semeioticafisica, perché «aiutati» e «guidati» dalla diagnostica di laboratorio e strumentale.

In tal modo Kent entra a far parte di quella esigua schiera di Maestri — in qualunquecampo dello scibile — che per la rigorosità del loro metodo e per il profondo interesse ededizione per la loro materia hanno donato all’umanità opere fondamentali semprenecessarie ed attuali per lo studio e la riflessione delle generazioni successive.

L’Editore

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Queste lezioni di Materia Medica Omeopatica sono state tenute alla Post-GraduateSchool of Homoeopathics. Alcune di esse sono apparse sul Journal of Homoeopathics, maprima di essere inserite nella presente opera sono state notevolmente riviste. Su insistenterichiesta degli studenti, e rispettando il desiderio dell’autore, vi si è mantenuto lo stiledella conversazione.

I rimedi sono presentati in una forma semplice che permetta di distinguere chiaramenteil piano seguito dall’autore nello studiare ognuno di essi. Ogni malattia si presenta almedico col linguaggio dei profani ed è per questo che la Materia Medica deve essereriportata dall’enunciazione tecnica al linguaggio corrente. Nessun rimedio è stato studiatonello stesso identico modo di un altro. Ciascuno di essi, se si vuole mettere in evidenza ciòche lo caratterizza, ha le sue proprie esigenze. Quest’opera non è un trattato di MateriaMedica generale, ma vengono studiati solo i rimedi principali e ben sperimentati, quelliche hanno caratteristiche molto nette, nell’intendimento di mostrare come la MateriaMedica debba essere elaborata e utilizzata. Vi sono altri metodi per studiare un rimedio,ma questo sembra all’autore il mezzo più naturale per dare allo studente un’idea durevoledella natura di ciascun rimedio; ciò è almeno quello che lui pensa, forse semplicementeperché non potrà mai studiare un rimedio in maniera diversa. Le numerose ripetizioni deisintomi caratteristici di un rimedio si possono prestare a critiche, ma l’esperienza hadimostrato che è la sola maniera di far comprendere a un principiante l’azione del rimedioe permettergli di ricordarla a lungo. Le principali fonti alle quali abbiamo attinto sono: laMateria Medica Pura di HAHNEMANN, i Guiding Symptoms di HERING e l’Encyclopaedia ofPure Materia Medica di T. F. ALLEN.

Noi non pretendiamo di trattare in maniera completa i diversi rimedi, ma semplicemen-te di esaminarne i punti salienti. Un esame completo sarebbe troppo lungo da trattare. Sequalche giovane medico o qualche studente trova in questo libro l’aiuto che cerca, noi nonchiediamo di più. Non ci sono strade privilegiate che portano alla perfetta comprensionedella Materia Medica. Studiarla è faticoso, o quanto meno fastidioso, ma non più di unaqualsiasi altra disciplina scientifica. Molti, a causa delle difficoltà, si rifiuteranno diintraprenderne lo studio, rinunciando in questo modo a salvare delle vite o alleviare dellesofferenze; tuttavia queste stesse persone non si rifiuteranno di seguire i loro professoriche confessano apertamente la loro ignoranza e sanno perfettamente che i metodi chepropongono sono inadeguati, inutili e spesso distruttivi. Alcuni dichiarano di non crederea questa accurata analisi della sintomatologia, ma se si offre loro un facile metodo peracquisirne una pretesa padronanza, essi l’adottano freneticamente, volgendosi verso l’og-getto della loro precedente avversione solo per dire: «Quest’uva è acerba...»

PREFAZIONE ALLA PRIMA EDIZIONE

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La Materia Medica si può imparare studiandola attentamente e applicandola. La si puòcomprendere ma non impararla a memoria. Coloro che l’impareranno a memoria falliran-no ignominiosamente. Se la si vuole avere sempre presente la si deve usare costantementee correttamente. Lo studio continuo della Materia Medica con l’aiuto di un repertoriocompleto che consenta dei paragoni è il solo mezzo per acquisire una buona conoscenzapratica. Per imparare la Materia Medica si deve conoscere a fondo l’Organon di HAHNE-MANN; in seguito, sintomatologia e Organon cammineranno di pari passo. L’Organon, lasintomatologia e un repertorio completo sono i libri che si devono consultare continua-mente per raggiungere e mantenere una accurata pratica dell’Omeopatia.

Coloro che desiderano esaminare più a fondo la ragione dei metodi seguiti in que-st’opera possono riferirsi al capitolo sul «Valore dei sintomi» che troveranno nel Lectureson Homoeopathic Philosophy*.

James Tyler Kent29 ottobre 1904

Chicago

* Ed. italiana: Lezioni di filosofia omeopatica. Ed. RED, Como 1986.

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Queste lezioni sono state pubblicate su richiesta di numerosi allievi che le avevanoascoltate in aula. Ci si chiede ora di farne una seconda edizione che conservi semprel’originale stile familiare usato dall’autore davanti i propri allievi. Sono stati aggiuntinumerosi rimedi e l’intera opera è stata rivista. Molti rimedi sono presentati sotto unanuova forma.

Sebbene la «lista dei sintomi» sia una forma importantissima della Materia MedicaOmeopatica, non sempre può permettere agli ascoltatori di afferrare bene l’essenza delrimedio. L’autore ha adottato un metodo quasi clinico di mettere in evidenza e raggruppa-re i sintomi in modo tale da fare risaltare l’immagine di ciascun rimedio, affinché gli allievipossano comprendere un rimedio nel suo insieme e contemporaneamente in ognuna dellesue parti, piuttosto che affaticare la memoria già spossata in una facoltà di Medicina. La«lista dei sintomi» resterà sempre la forma migliore di un testo di riferimento, ma unalunga pratica di insegnamento ci ha permesso di osservare che molti studenti non arrivanoa capire i rimedi attraverso la «lista dei sintomi», ma imparano bene la Materia Medicanella forma quasi clinica e familiare.

Se queste lezioni metteranno in grado alcuni medici di comprendere meglio i nostripolicresti, avremo raggiunto il nostro scopo. Noi crediamo che la mente umana è capace diritenere solo un’immagine generale di ogni rimedio. Considerazioni più particolari comequelle che spesso sono richieste per trarre profitto da un gruppo di sintomi complessi, siain ambulatorio che al letto del paziente, richiedono sempre un’attento esame repertoriale.

James Tyler Kent1 Settembre 1911

Chicago

PREFAZIONE ALLA SECONDAEDIZIONE

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Questo preziosissimo rimedio dovrebbe essere usato più spesso. Esso è indicato neicasi in cui possono essere prescritti anche Bryonia e Rhus toxicodendron, ma presentasintomi particolari e caratteristici.

Reumatismo con irritazione cardiaca, epistassi, ematuria; ansia e tremore; quando ilpaziente ha avuto diarrea. Una diarrea bruscamente bloccata se sarà seguita dai precedentisintomi richiede Abrotanum. Lo stesso vale per un reumatismo di qualsiasi articolazionesoppresso bruscamente e seguito da violenti sintomi cardiaci (Cfr. Ledum, Aurum eKalmia, che sono molto simili).

In caso di marasma nei bambini è un rimedio utilissimo, indicato abbastanza spesso. Ildimagrimento comincia negli arti inferiori e si estende progressivamente verso l’alto, inmaniera che il volto è l’ultimo a esserne raggiunto; è l’opposto di Lycopodium, Natrummuriaticum e Psorinum.

Ha guarito molti casi di pleurite in cui Bryonia che sembrava indicato non aveva fattoeffetto. Una donna costretta a letto con dispnea, ansia, sudori freddi e dolore cardiaco, eragià circondata dalle amiche venute ad assisterla negli ultimi momenti. Il medico apprendeche aveva sofferto per mesi di un reumatismo al ginocchio, che si aiutava con le stampelleper girare per casa e che era stata rapidamente guarita (?) da un potente linimento qualchegiorno prima della crisi attuale. Abrotanum le rende prontamente la salute.

Questo rimedio ha provocato e guarito dolori urenti di ulcera gastrica con vomitosospetto.

Una notevole caratteristica di Abrotanum sono le metastasi. La trasformazione di unapretesa malattia in un’altra, attira sempre l’attenzione su Abrotanum. Un’infiammazionedella parotide (orecchioni), seguita da orchite e mastite, generalmente è guarita da Carbovegetabilis o Pulsatilla, ma Abrotanum l’ha guarita quando tali rimedi avevano fallito.

A sostegno di questa constatazione c’è la diarrea bloccata bruscamente seguita daemorroidi e reumatismo acuto, con perdite ematiche, come descritto prima.

Il paziente Abrotanum è sensibile all’aria fredda e al tempo umido e freddo. Ha moltidolori alla schiena e i suoi sintomi peggiorano di notte.

Nei ragazzi guarisce l’idrocele. Nei neonati, guarisce il sanguinamento dell’ombelico.Il paziente soffre di diarrea o di stipsi; con la stipsi avrà dei reumatismi; con la diarrea

è in forma, ma allorché la diarrea cessa ha dolori dappertutto. La diarrea gli provoca ungran sollievo come con Natrum sulphuricum e Zincum.

Dolori pungenti qua e là ma specialmente nelle ovaie e nelle articolazioni.

ABROTANUM

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Questo rimedio è utile nei disturbi degli individui pallidi, malaticci; in coloro che sonodeboli da anni, o sono affetti da tubercolosi ereditaria. Il dimagrimento, la debolezza,l’anemia, la perdita dell’appetito, la sete ardente, le urine pallide e abbondanti formano uninsieme che richiede Aceticum acidum. Le sensazioni di calore con pulsazioni intermitten-ti come orgasmi, la clorosi delle ragazze, i versamenti e gli edemi in genere, le conseguen-ze di punture e morsi, sono stati guariti da questo rimedio. L’aceto è un antico rimediocontro le conseguenze del cloroformio. È utile nella stitichezza emorragica o quando c’èsanguinamento dalle diverse mucose, naso, stomaco, retto, polmone e dalle ulcere. Èsensibile al freddo.

Confusione psichica: non riconosce i propri figli; dimentica gli avvenimenti recenti;ha crisi di angoscia; va sempre incontro a sventure; crede che gli succederà una disgrazia;è di cattivo umore, si lamenta di continuo.

Brevi periodi di svenimenti nei soggetti deboli, anemici; mal di testa; volto pallido ecereo; epistassi; una gota pallida e l’altra rossa; difterite della gola e della laringe; seteinestinguibile.

Stomaco sensibile; vomito di sangue e di ogni cibo ingerito; ulcera gastrica; eruttazio-ni calde, acide; vomito di sostanze schiumose; gastralgia rodente; meteorismo gastrico conagitazione continua; bruciore allo stomaco e all’addome che migliora stando coricatosull'addome.

L’addome è sede di innumerevoli dolori, gonfiore, flatulenza o versamenti; è dolentealla palpazione; diarrea liquida con sangue o emissione di sangue puro; abbondantesanguinamento delle emorroidi; diarrea cronica.

Urina acquosa, abbondante. Questo rimedio ha guarito casi di diabete con o senzazucchero nelle urine, in cui c’era grande sete, debolezza, pallore e dimagrimento.

Debolezza con perdita di liquido seminale; ptosi degli organi genitali con edema aipiedi.

Emorragia uterina; mestruazioni abbondanti e acquose. Mestruazioni poco abbondanticon clorosi.

Debolezza della laringe; crup; difterite. Aceticum acidum ha guarito diversi casi didifterite laringea; raffreddore con mucose pallide; tosse cronica, secca e penosa inindividui pallidi, malaticci, come quelli che sono affetti da tubercolosi ereditaria conedemi alle estremità, diarrea e dispnea o sudori notturni; emottisi; bruciore al torace e allostomaco; rantoli; bronchite cronica.

Debolezza degli arti e zoppicamento, con gonfiore, reumatico o edematoso; edemadegli arti con diarrea.

ACETICUM ACIDUM

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Aceticum acidum è un rimedio costituzionale, ad azione profonda e, una volta benstudiato, sarà utilissimo. Tutte le sostanze di cui si è abusato sotto forma di alimentidiventano grandi rimedi, come l’aceto, il caffè, il sale, ecc. Nei casi cronici ribellidovremmo ricercarli più spesso di quello che non facciamo.

Aceticum acidum

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ACONITUM NAPELLUS

Aconitum è un rimedio dall’azione breve. I suoi sintomi non durano a lungo. A grandidosi è un potente veleno che uccide o produce effetti che spariscono subito di modo che, seil paziente si ristabilisce, la guarigione non tarda. Non vi sono sequele. Come una grantempesta, arriva, spazza via tutto sul suo passaggio e se ne va.

Riflettendo un po’ scopriremo a che tipo di malattia somiglia tutto ciò e che tipo dipaziente è più suscettibile a prendere questa breve e brusca malattia. Consultando la nostraesperienza e le nostre osservazioni omeopatiche, ricorderemo che gli individui vigorosi epletorici, quando prendono freddo si abbattono improvvisamente, mentre gli individuideboli, le persone malaticce, si ammalano progressivamente e si rimettono da una malattiaacuta lentamente; non hanno malattie così violente e improvvise.

Questa constatazione e l’esame degli effetti subitanei di Aconitum, ci dimostranoagevolmente che le persone che hanno malattie di tipo Aconitum, sono individui pletorici,gente forte, robusta; bambini e lattanti vigorosi che ammalandosi prendono solo unleggero raffreddore; non hanno nemmeno avuto un raffreddamento leggero, ma hannosubìto una intensa esposizione al freddo. Sono rimasti al freddo con abbigliamentoinsufficiente, hanno subìto bruschi e violenti cambiamenti di temperatura; sono rimastiesposti a lungo al vento del nord, secco e gelido (oppure allo scirocco, vento secco e caldo,N.d.C.).

Un individuo vigoroso sorpreso fuori con vestiti leggeri, o che è rimasto fuori fermoall'aria fredda e secca del più profondo inverno, se vi sono brusche e violente variazioni ditemperatura, si ammalerà anche prima di sera e avrà violenti sintomi. È proprio questacategoria di pazienti, quelli robusti e pletorici, con un cuore solido, un cervello attivo, unabuona circolazione e che si ammalano improvvisamente dopo una intensa esposizione alfreddo (o al caldo, N.d.C.), che hanno bisogno di Aconitum.

Nella natura di Aconitum non vi è nessuna delle conseguenze che abitualmenteseguono un’infiammazione. La tempesta passa così rapidamente che sembra limitarsi perlo più al primo stadio. Questi robusti pazienti hanno la possibilità di sbarazzarsi dellecongestioni improvvise grazie alla loro positiva reazione. Il paziente sembra sul punto dimorire di una morte violenta e subitanea e invece la guarigione è rapida. E così, comeaveva osservato DUNHAM, è una grande tempesta rapidamente placata. L’argomentazionedi DUNHAM a proposito di questo rimedio nel suo trattato di Materia Medica è molto praticae vale la pena leggerla.

Gli attacchi arrivano improvvisamente dopo una esposizione a vento secco e freddo.Ne abbiamo una dimostrazione nei bambini che hanno una congestione cerebrale improv-visa con febbre alta e convulsioni. Abbiamo degli esempi dell’immediatezza e della

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violenza di Aconitum su tutti gli organi del corpo: cervello, polmoni, fegato, sangue, reni.È adatto a quelle malattie che compaiono all’improvviso col tempo rigido, d’inverno, ocol tempo torrido, d’estate, alle malattie dei polmoni e del cervello, appannaggio dell’in-verno, o alle infiammazioni intestinali e ai disordini gastrici dell’estate. Sappiamo comegli individui pletorici si riscaldano bruscamente e hanno in seguito violenti malesseri. Iloro attacchi improvvisi sono spaventosi da vedere. Questi stati infiammatori sono accom-pagnati da grande eretismo circolatorio e cardiaco, da un tremendo tumulto cerebrale, dauno stato di shock acuto con intensa paura.

I sintomi psichici che sono quasi sempre associati ad Aconitum, spiccano con granderilievo. Il paziente sente la violenza della propria malattia, poiché è sotto l’effetto di unagrande irritazione e di una notevole sovreccitazione nervosa. La paura è dipinta sul suovolto ed è talmente sopraffatto dalle aritmie cardiache che il suo primo pensiero è che staper morire; tutto questo, pensa, è il preludio della morte, che lui teme; lo si legge nella suaespressione. Egli dice: «Dottore, tutto ciò non serve, sto morendo». E spesso predicerealmente il momento e l’ora della sua morte. Se ha un orologio in camera, arriverà a direche quando la lancetta delle ore toccherà un certo punto, egli sarà già cadavere. Quandovediamo questa paura terribile, questa spaventosa ansia, questa grande agitazione,la violenza e la subitaneità degli attacchi in un paziente, sappiamo che forse sta permorire per avvelenamento da Aconitum o che ha bisogno di Aconitum. A chi ha unamalattia che somiglia all’avvelenamento da Aconitum bisogna somministrare la più picco-la dose possibile di tale rimedio. È un rimedio dall’azione assai breve, ricordiamocene.

Non importa affatto su quale regione del corpo troveremo l’infiammazione. Senzabadare alla regione o alla localizzazione dell’infiammazione, quello che ho descritto èl’aspetto del paziente. Ecco quello che risalterà, ciò che osserverete prima di tutto:l’espressione del volto, i sintomi psichici, l’agitazione, la violenza. Vi sono anche moltialtri piccoli sintomi psichici che hanno un’importanza molto minore di questa paura, diquest’ansia, sintomi che saranno mascherati dai sintomi accusati che definiscono il pazien-te. Questi non ha più nessun interesse per i suoi amici. Non si cura di quello che può loroaccadere e non si interessa neppure dell’intero mondo. E ciò può arrivare alla totaleindifferenza.

Ciò che ho evidenziato vi permetterà di rendervi conto facilmente che questo quadronon appartiene a tutti i rimedi della Materia Medica. In realtà appartiene soltanto adAconitum. Quale che sia il rimedio col quale lo confrontate, vedrete che somiglia solo adAconitum. Ritroverete nei testi qualcuno dei suoi caratteri in altri capitoli, ma quelli che hocollettivamente citati li troverete solo nel capitolo di Aconitum. Prendete i sintomi psichici:ciascuno di loro è caratterizzato dalla violenza. Se si tratta di un delirio, è un delirioviolento, con sovreccitazione, paura, ansia. I pazienti in delirio, con sovreccitazione epaura, piangeranno come se fossero tra spaventosi tormenti.

Molta sovreccitazione, molta paura, paura della morte. Vi domanderete perchépiange. Vi è ogni sorta di umori mescolati alla paura di Aconitum. Vi sono i gemiti el’irritabilità, la collera, l’impulso a lanciare lontano gli oggetti, tutte attitudini accompagna-te da violenza e ansia. I tratti che ho descritti come quelli di maggiore importanza, sonomescolati a tutti gli altri sintomi.

Aconitum napellus

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Urla di dolore. I dolori sono come coltellate, come pugni, sono pungenti, taglienti.L’intensità dei dolori di Aconitum è straordinaria; e così se vi sono dolori nevralgici,questi sono intensi. Il paziente ha l’impressione di essere colpito da qualcosa di terribile,senza la quale non soffrirebbe così atrocemente. Si dice nei testi che egli predice il giornodella sua morte. Ciò è dovuto in gran parte al carattere terribile di quello che sembrasopraffarlo. E questo quadro psichico è sempre presente, sia che si tratti di una polmoniteo d’una infiammazione in una qualsiasi parte del corpo, al rene, al fegato, all’intestino, ecc.

Su tutto il quadro dei sintomi predominano le vertigini. «Vertigine, tortuosa e vortico-sa». Una donna che faceva i suoi acquisti, urta bruscamente contro un cane; è subito coltada violento stordimento, al punto da non poter neppure ritrovare la macchina. «Vertigineprovocata dalla paura, da una paura subitanea, e la paura per lo spavento subito persiste».Tale paura ha lasciato un’impronta, ma questo vi condurrà di preferenza verso Opium:«Disturbi derivanti dalla paura. Infiammazione cerebrale dopo aver avuto paura, stordi-mento dopo aver avuto paura». Persino congestione di organi in seguito a paura.Agitazione di tutto l’apparato sensoriale. Gli oggetti girano».

Le cefalee sorgono con una tale violenza che a malapena si possono descrivere.Lacerazione, bruciore al cervello, al cuoio capelluto, accompagnati da paura, febbre,angoscia; cefalea per aver preso freddo o dopo aver curato una rinite acuta. Negliindividui pletorici la rinite si arresta improvvisamente per l’esposizione al freddo, andan-do a cavallo nel vento freddo e secco come quello che spira nei climi nordici in inverno.«Cefalee violente sopra gli occhi, congestione cerebrale con mal di testa, con ansia e voltocaldissimo».

Per le affezioni oculari, sono molti i sintomi che vi porteranno a somministrareAconitum. Gli occhi si infiammano all’improvviso. Congestione dell’occhio. Aspettorosso sanguinolente dell’occhio. Infiammazione improvvisa di tutti i tessuti; congiuntivite,ecc. dopo un colpo di freddo o dopo esposizione ai venti secchi e freddi.

Vi è una dottrina che è prevalsa a lungo: somministrare Aconitum al primo stadio diun’infiammazione. Non è una buona regola anche se è raccomandata da tutti i nostri testi.Non dice infatti per quali tipi di costituzione bisogna somministrarlo, né in quale eziolo-gia. Non esercitate la medicina in questo modo. Raccogliete tutti gli elementi di un casocurabile con Aconitum, se ciò è possibile, altrimenti date un rimedio migliore. È diffusaun’altra abitudine, cioè somministrare Aconitum per la febbre. Aconitum era il rimedio diroutine per la febbre per un gran numero di medici omeopatici inesperti, ma è un pessimometodo.

Aconitum ha un’infiammazione degli occhi così improvvisa che ci si domanda come siè potuta formare in così poco tempo. Compare un notevole gonfiore senza secrezione osoltanto con un po’ di muco acquoso. Le infiammazioni improvvise che presentano unasecrezione consistente non rientrano nel campo di Aconitum. Aconitum non ha gli esitidell’infiammazione. Le affezione che possono arrivare agli ultimi stadi di un’infiamma-zione indicheranno sempre qualche altro rimedio. Non dovete pensare ad Aconitum peruna febbre, a meno di avere un paziente Aconitum. Con la febbre Aconitum si avràsensibilità alla luce. «Grande agitazione con febbre». Sguardo fisso con pupille contratte,«violento dolore e violenta infiammazione dei tessuti profondi del globo oculare».

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Somministrate Aconitum solo se concordano i sintomi. Un’infiammazione che ha undecorso lento, se si mette a suppurare e, se si tratta di mucosa, a secernere del pus, non vidarà mai i sintomi di Aconitum. Non prescrivete mai questo rimedio in caso di avvelena-mento del sangue come si riscontra nella febbre da scarlattina, da tifo, ecc. In casi comequesti non si trova alcuna traccia dei violenti sintomi di Aconitum. Non c’è mai irritazionenervosa, ma al contrario, lo stupore, il letargo, il colorito purpureo della pelle, mentrequello di Aconitum è di un rosso brillante.

Non date Aconitum in nessuna malattia infettiva perché non ha anamnesi infettiva. Nonbisogna mai pensare ad Aconitum nelle febbri costanti ad inizio lento; non c’è nessunsintomo che ricordi i tipi lenti delle febbri costanti. La febbre di Aconitum consistegeneralmente in un solo accesso febbrile acuto e breve. Non ha niente in comune con unafebbre intermittente, non ne ha i sintomi. Potreste imbattervi in qualche segno che viingannerebbe nel primo accesso di una febbre intermittente, ma il solo fatto che ce nesarebbe un secondo escluderebbe Aconitum. Alcuni rimedi hanno una periodicità, unandamento a ondate; non è assolutamente il caso di Aconitum. Se Aconitum è il rimediogiusto, il più violento accesso di febbre si risolverà in una notte. Se non lo è sarebbe unpeccato fare l’errore di somministrarlo perché a volte potrebbe far male. Tutto ciò cheesiste in una malattia deve essere preso in considerazione, non solo quello su cui il rimedioha effetto, ma anche quello su cui non ne ha.

Aconitum provoca agli occhi un’infiammazione con bruciore e rigonfiamento improv-viso; le palpebre si gonfiano così rapidamente che si possono aprire con molta difficoltà e,quando si vorranno aprire con la forza afferrandone il bordo con delle pinze, ne verrannofuori calde lacrime, ma non ci sarà pus. Tale rigonfiamento sopravviene dopo aver presofreddo. Ogni volta che c’è un’infiammazione delle mucose si può verificare una secrezio-ne acquosa ed ematica. All’improvviso c’è una stasi nei vasi sanguigni che trasudano, ivasi si rompono e i capillari trasudano.

Anche l’infiammazione dell’orecchio arriva così all’improvviso. «Pulsazioni e doloritaglienti, intensi all’orecchio». Un bambino rientra dopo essere stato fuori al vento freddodel nord, con abbigliamento insufficiente e di botto grida e si mette la mano sull’orecchio.L’attacco si verifica all’inizio della serata quando il bambino è stato fuori di giorno.Febbre e ansia; si deve prendere il bambino in braccio. Il dolore è forte. L’udito è talmenteacuito che il rumore è intollerabile. La musica penetra tutte le membra. Dovunque, nelcorpo, riscontreremo questa stessa esasperazione della sensibilità nervosa. Dovunque visia un disturbo esso sarà violento e intenso e il paziente sarà sempre in stato di ansia eirritabilità. «Dolori pungenti, urenti, strazianti, laceranti, taglienti, nell’orecchio».

Questo rimedio dall’azione breve e rapidissima sarà indicato nella corizza accompa-gnata da violento mal di testa, che arriva la notte se il paziente durante il giorno è statoesposto o ha preso freddo. La corizza che richiede Carbo vegetabilis compare inveceparecchi giorni dopo l’esposizione al freddo. Anche la corizza che dipende da Sulphur simanifesta parecchi giorni dopo l’esposizione al freddo. Il paziente Carbo vegetabilis siriscalda e si raffredda anche indossando il cappotto quando entra nel vostro studio. Nelcaso di Aconitum va fuori al freddo in abbigliamento leggero e, se è un individuo pletorico,si ammala prima di mezzanotte. Ma soprattutto Aconitum è spesso indicato nella corizza

Aconitum napellus

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del bimbo roseo, paffuto, pletorico, non nella corizza del bimbo pallido o malaticcio. Ilbimbo malaticcio si prenderà la corizza più tardi; la sua attività vitale è talmente ridottache i suoi disturbi compariranno non prima di due o tre giorni. Prendete per esempio unbimbo malaticcio e uno robusto della stessa famiglia ed esponeteli al freddo entrambi: unosi ammalerà la stessa notte e avrà bisogno di Aconitum, mentre l’altro si ammalerà ilgiorno dopo e avrà bisogno di Hepar.

I sintomi che potranno accompagnare la corizza sono l'epistassi, la cefalea, l’ansia e lapaura. L’espressione ansiosa è uno dei primi segni che si osservano in chi soffre di unamalattia di tipo Aconitum. La polmonite di Aconitum si rivela spesso sul volto. Osservateil volto: esprime una grande ansia. È il tratto predominante della sperimentazione diAconitum. Voi sapete che nell’espressione del volto si possono osservare molte cose checonsentono di leggere tutto quello che succede nel corpo; ne raccontano la storia. Piaceri,tristezza, miserie del genere umano... ciascuno di noi è destinato a provare la maggiorparte di questi sentimenti, potete esserne sicuri... comprenderete con una sola occhiata seè successo qualcosa di grave. Cercate solo di indovinare e dopo uno o due tentativicoglierete nel segno. In questo caso c’è ansia.

Il sintomo di una guancia rossa e l’altra pallida si ritrova in un numero abbastanzaelevato di rimedi, ma se contemporaneamente riscontrate l’espressione ansiosa, e la paura,e il calore, e l’agitazione, e la maniera improvvisa con la quale appaiono tali sintomi in unindividuo pletorico (il giorno prima il tempo era secco [oppure secco e caldo, N.d.C.] conmolto vento), voi attribuirete subito questo sintomo isolato ad Aconitum; ma in altrecondizioni potrete arrivare ad uno dei numerosi altri rimedi ai quali pure appartiene.«Dolori nevralgici del volto, come fili metallici caldissimi che corrono lungo i due lati delvolto».

Il paziente è andato a cavallo nel vento vivo e freddo col volto esposto al vento. Inprincipio ha avuto uno stordimento, poi si è installato il dolore, un dolore intenso. Ilpaziente grida e urla per i dolori taglienti come coltellate. Aconitum allevierà il dolore.«Sensazioni di brulichio, di formicolio come se vi fossero formiche». Aconitum presentaquesta sensazione lungo i tragitti nervosi. Sciatica accompagnata da una sensazione diacqua gelata che scorre lungo il nervo dall’alto in basso. «Sensazione di formicolio sulvolto, con o senza dolori». Si produce un forte calore al volto. Il lato del volto sul quale ilpaziente è coricato sarà spesso madido di sudore; se si gira, il primo lato si asciugheràimmediatamente, mentre l’altro si coprirà di sudore.

Che meraviglioso calmante è questo rimedio per il mal di denti! Si è rivelato così utilenelle odontalgie che quasi tutte le signore anziane dei nostri tempi ne sanno abbastanza damettere una goccia di Aconitum su un po’ di cotone e metterlo sul loro dente cariato.Spesso sarà un palliativo. Agirà molto meglio una dose di Aconitum; ma oltre al dentecariato ci devono essere la violenza e i dolori intensi e taglienti del mal di denti e lamedesima anamnesi degli individui pletorici, che si sono trovati esposti al vento freddo esecco (o secco e caldo, N.d.C.). A volte tali dolori sono localizzati su denti sani ecolpiscono tutta l’arcata. Ci sono dolori violenti dopo essere stati esposti al freddo, peresempio dopo essere andati a cavallo nel vento. Questi dolori si calmano e sparisconorapidamente con una dose di Aconitum.

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Alterazione del gusto, disturbi di stomaco. Tutti gli alimenti hanno gusto amaro,tranne l’acqua; e poi, che desiderio di acqua nel paziente Aconitum! Gli sembra quasiimpossibile trovare acqua sufficiente a estinguere la sete e l’acqua gli fa bene.

Il bruciore è un sintomo che ritroverete lungo tutti i «provings» del rimedio; vedreteche questo termine si usa per tutti i suoi dolori. Bruciori in testa, bruciore lungo il tragittodei nervi, alla colonna vertebrale, durante la febbre, e a volte un bruciore come se fossecoperto di pepe. Aconitum è un rimedio utilissimo nell’infiammazione della gola, quandoc’è bruciore urente, secchezza, vivo rossore delle tonsille o del velo pendulo o di tutta lagola. Talvolta il palato molle è edematoso. Vi è uno stato flogistico di tutte le parti dellagola. Ma questo non sarebbe sufficiente per scegliere Aconitum. Aconitum guarisce questogenere di affezione, guarisce l’infiammazione della gola, ma ogni medico omeopatapotrebbe scegliere altri quaranta o cinquanta rimedi, tutti altrettanto efficaci, per lesituazioni descritte. Nessun medico omeopata potrebbe prescrivere un rimedio basandosisolo su questo genere di sintomi. Bisogna osservare il tipo di angina: ogni medico devechiedersi che cosa fa di questo tipo di angina un caso Aconitum. Allora la questione che siporrà sarà di chiedersi: potrebbe curare ugualmente il paziente senza aver visto la gola? Lagola, per un medico diligente, non rappresenta molto il paziente. Se fosse necessario per ilmedico vedere coi propri occhi l’organo infiammato, come si regolerebbe col fegato? Nonpuò vederlo. Come sceglierebbe un rimedio per lo stomaco? Non può vederlo. Saremodunque costretti a battere sullo stesso argomento: ciò che rappresenta agli occhi delmedico attento la vera natura del paziente e vedremo allora subito la ragione di alcuni diquesti sintomi. Se vi raffigurate bene il paziente Aconitum, potrete curarlo. Sarà beneosservare tutto quello che è visibile. Se poteste osservare il fegato, vi direi: guardatelo. Sepoteste vedere il cuore, vi direi: esaminatelo.

Cosa c’è in questa gola che raffigura veramente il paziente? Certamente l’indolenzi-mento rende difficile la deglutizione. Ne dedurrei che non c’è il tipo di dolore cherappresenti agli occhi del medico il paziente Aconitum. Se è un individuo pletorico, se èandato a cavallo nel vento aspro e freddo buona parte della giornata e si è svegliato durantela notte con un violento mal di gola, urente e lacerante, se non può inghiottire, se latemperatura si è innalzata molto, se desidera acqua fredda e non ne ha mai abbastanza, seè febbricitante e in stato di ansia, allora avrete un paziente per il quale potete scegliereun rimedio. Spesso i pazienti, sotto le vostre direttive diventano abbastanza accorti neldescrivervi esattamente come si comporta un membro della loro famiglia. Sapete esatta-mente che tipo è il vostro paziente. A volte è un servo a farvi la descrizione migliore,migliore di quella della giovane Vassar che ci scrive: «Dottore, per favore, volete mandar-ci un rimedio? Ho guardato la gola: è rossa».

Che paziente ansioso avremo con le gastralgie! I dolori sono terribili. Dolori urenti,laceranti, con ansia, con agitazione, con febbre, sopravvenuti dopo aver preso freddo. Nondopo aver mangiato, ma dopo aver preso freddo. Dopo un raffreddamento dello stomaco,dopo un bagno gelido o, durante un’estate torrida, per l’intenso calore, associato ad unostato congestizio cerebrale nei bambini robusti. Vomito e conati, come se l’interno dellostomaco fosse strappato e rivoltato in fuori dai terribili sforzi fatti per vomitare. Emateme-si, sangue rosso brillante. Ciò si applica ai disturbi gastrici in generale. Durante lo stato

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febbrile, il paziente desidera bevande amare, vino, birra, acquavite, ma vomiterà tuttoappena arriverà nello stomaco. Vuole alimenti forti, niente è abbastanza amaro. Se solo glisi potessero dare alimenti amari... E tuttavia il cibo ha gusto amaro, tutto ciò che ingerisceha gusto amaro, tranne l’acqua.

I termini usati qui nel testo dei «provings» sono termini clinici: «catarri gastrici». Sonogastriti molto acute. Conati, vomito, vomito di bile, di sangue. Conati di vomito improdut-tivi, quando nello stomaco non c’è niente. Tutto questo sarà accompagnato dall’ansia,l’agitazione, la paura della morte. La paura dipinta sul volto dà al paziente un aspettospaventoso.

Aconitum è un rimedio utile nell’infiammazione del fegato, quando questa si verificaall’improvviso. Non è molto utile se le crisi si ripetono, ma lo è alla prima crisi. Fortissimainfiammazione del fegato, con dolori acuti, laceranti e molto bruciore, seguiti da inquietu-dini, terribili torture dell’ansia, costante agitazione, paura della morte, rossore delvolto, aspetto vitreo degli occhi, grande sete. L’«agitazione ansiosa» caratterizza tuttiquesti stati.

Dopo un’esposizione al freddo o dopo un raffreddamento, ci saranno nell’ addomefitte, dolori urenti e pungenti. Arriveremo ben presto a pensare che non è importante lasede dei disturbi, quello che importa è che c’è un paziente Aconitum. Vi sono ancheinfiammazioni di tutti i visceri addominali. Può trattarsi di violente infiammazioni catarra-li. Può trattarsi di uno stato catarrale del sigma o del retto in caso di dissenteria. Nelladissenteria quello che si osserva nel vaso è quasi sangue puro, sangue e un po’ diviscosità. Sembra impossibile ai pazienti lasciare il vaso. Vomito di un po’ di sangue emuco con sangue dall’ano. Questo tipo di pazienti prediranno che moriranno la «stessanotte» e a quale ora. A vederli, è come se essi provassero in se stessi una sensazione dimorte.

L’intero corpo è immerso in uno stato di angoscia e, localmente, il tenesmo, i crampi el’impellente bisogno di defecare sono veramente terribili. Aconitum presenta una diarreaacquosa, ma non è un sintomo molto importante, sebbene sia sottolineato due volte neltesto di Hering. Ma quando bambini rosei e vivaci emettono sangue puro e muco, o un po’di muco verde-spinacio, con tenesmo, febbre improvvisa, nelle affezioni estive, pensate adAconitum. La maggior parte dei disturbi intestinali sono causati nei bambini dalcaldo intenso. Il caldo provoca nei neonati una infiammazione al fegato, le feci diventanobianche come il latte e hanno la consistenza del mastice. Il bambino diventa itterico e gridaper il dolore.

Aconitum è utile nei disturbi urinari, della vescica e dei reni. Flogosi ed ematuria.Oliguria, anuria o ritenzione urinaria. Ritenzione urinaria a seguito di shock. La ritenzionedovuta a shock ne fa uno dei rimedi migliori per la ritenzione urinaria del neonato. Ilbambino che ha appena fatto la propria apparizione nel mondo ha subito uno shock.Quando tornate a vederlo l’infermiera vi dice: «Il bambino non ha urinato». Le funzioni diquesto piccolo essere non si sono ancora stabilizzate, per il grande shock al quale è statosottoposto. Cistite con dolori taglienti, laceranti. Dolori urenti, con urina irritante. L’urinaè caldissima, di un rosso scuro, rosso chiaro o con sangue. Ritenzione urinaria dopo averavuto freddo, specialmente nei bambini, con pianto e agitazione. Nelle cistiti, sia negli

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adulti che nei bambini, saranno presenti tutti i sintomi psichici che caratterizzano ilpaziente Aconitum.

Aconitum guarisce i casi di orchite più violenti, che iniziano improvvisamente. C’èorchite dopo aver preso freddo, dopo essere stati al freddo, negli uomini pletorici. Manell’orchite comune, conseguente ad una blenorragia, Aconitum è inutile.

La donna, a causa della sua innata ipersensibilità del simpatico, è per natura unapaziente Aconitum. Che uno shock nervoso o delle paure la facciano ammalare è una cosaabituale, e i suoi disturbi hanno cause diverse da quelli maschili. Che la paura provochinell’uomo un’infiammazione è molto raro, mentre è causa frequente di metrite o ovaritenelle donne pletoriche, robuste, sovreccitabili. La paura causerà spesso un aborto; peròAconitum, dato con tempestività, bloccherà l’aborto provocato dalla paura. Riscontreremoa volte i dolori pungenti, urenti, laceranti di Aconitum in seguito a paura o emozioneimprovvise. Talvolta una donna incinta vi dirà: «Dottore, non è il caso di fare progetti peril mio parto: io so che morirò durante il parto». Se vi è un sintomo veramente importante dicui ci si può fidare per scegliere un rimedio, è proprio questo. Somministrate una dose diAconitum e parlate d’altro; la donna se ne andrà e quando le domanderete dopo qualchegiorno che ne è di quella paura, risponderà: «Oh! non ve la prendete per quello!». Sipossono notare molti altri segni, ma questo stato di paura è qualcosa di particolarissimo erappresenta realmente la natura e l’essere della donna nel suo insieme. Ella predice ilgiorno della sua morte. La ragione per la quale Aconitum è così spesso il rimedio per ibambini, sta nel fatto che i bambini sono anch'essi spesso pazienti di paura.

«Infiammazione degli organi genitali nelle donne pletoriche». Aconitum è indicatonelle donne e nei bambini più spesso che negli uomini. Nelle donne sensibili, robuste,sovreccitabili. È indicato negli stati flogistici in uomini che hanno preso freddo all’ariasecca e fredda ed è meraviglioso vedere come potete convincere un paziente che habisogno di Aconitum dello stupefacente potere della omeopatia provandogli con qualerapidità tale rimedio può causare la sudorazione e fare diminuire una febbre alta quando sitratta di un accesso unico e recente.

«Dopo un parto penoso e difficile. Violenti dolori posteriori, laceranti, lancinanti, confebbre». Emorragia uterina di sangue rosso brillante con paura della morte. L’azione diAconitum è prodigiosa in quei casi che nascono dopo aver preso freddo in stato dipuerperio; da non confondere con la febbre puerperale. La prima è una forma semplicenon settica; forse i seni ne risentiranno, forse la secrezione lattea si arresterà e salirà lafebbre; ma non somministrate Aconitum se si verifica un arresto dei lochi.

Aconitum sarà un semplicissimo rimedio per quei neonati che hanno difficoltà direspirazione in seguito ad applicazione di forcipe o dopo un travaglio difficile, che hannol’affanno, che hanno un battito cardiaco irregolare e la cui temperatura si alza nel giro dipoche ore. La ritenzione urinaria del lattante è un sintomo così comune di Aconitum chenon avrete quasi mai bisogno di usare altri rimedi. Il lattante non può ancora parlare, nonpuò esprimere molto, e così, fino ad un certo punto, il medico è costretto ad agire peresperienza, e quelli che nella ritenzione urinaria lo hanno fatto, hanno avuto con Aconitumquasi sempre successo. È anche vero che la ritenzione urinaria nella madre sparirà in molticasi con una dose di Causticum.

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Aconitum è un grande rimedio di routine nel crup, un rimedio di cui si fa cattivo uso,ma che è indicato in tutti quei casi di crup comparsi all’improvviso nei bambini pletorici,che sono stati esposti al vento secco e freddo, che hanno passeggiato con la madre nelvento freddo durante il giorno. Dopo che si è messo il bambino a letto questi si sveglieràdal primo sonno, forse alle 21, alle 22 o alle 23; si afferra con le mani la gola, tossisceviolentemente; una tosse da crup, soffocante, con una specie di abbaiamento rauco. Nonc’è proprio nessun'altro rimedio che corrisponda a questa rapidità di invasione, ad unamalattia sopravvenuta così subitaneamente all’inizio della notte, dopo aver preso freddodurante la giornata.

Il bambino che di giorno ha preso freddo e comincia ad ammalarsi solo l’indomanimattina può essere curato con un certo numero di altri rimedi, in particolare l’Hepar, cheha un andamento più lento ed è più adatto ai bambini un po’ deboli, soggetti a frequentiattacchi di crup. Anche Spongia è simile a questi due rimedi, ma gli mancano moltielementi che si riscontrano nei bambini indeboliti che prendono continuamente freddo.Sarà difficile fare una distinzione tra l’aspetto del crup di Aconitum e di quella di Spongia,nella misura in cui si tratterebbe solo di crup, dato che l’una e l’altra sono dominatedall’aspetto ansioso, tipico del crup.

Il crup Aconitum è un crup violento, la faringite e, contemporaneamente, gli spasmidella laringe, si verificano con grande rapidità. Il crup Spongia ha una flogosi minore cheaumenta contemporaneamente agli spasmi; ma, sebbene Spongia possa svegliarsi alle ore23, soffocando e respirando male, non ha tuttavia la sovreccitazione febbrile intensa cheappartiene ad Aconitum, come non ne ha l’angoscia, pur avendo tutta la secchezzacaratteristica di Aconitum. Nelle malattie nelle quali Aconitum è indicato, in genere c’èsecchezza o c’è solo un po’ di secrezione mucosa. Spongia è assolutamente secco; se hauna mucosa infiammata, questa è secca. Tra i sintomi del crup di Aconitum, abbiamo:laringe sensibile alla palpazione. «Crup che sveglia il bambino nel primo sonno, dopoesposizione ai venti secchi e freddi».

Aconitum ha una quantità di disturbi respiratori, una dispnea per contrazione deibronchioli, che somiglia all’asma. È indicato in questa dispnea che è propria dellabronchite capillare e in quella che è propria dell’eretismo cardiaco nei pazienti pletoriciquando hanno preso freddo e sono stati esposti al freddo o ad uno shock. Dispneaconseguente a paura, come succede alle donne nervose, sovreccitabili, facilmente emoti-ve, alle donne pletoriche e nervose. Respirazione rapida, difficoltosa, ansiosa, insufficien-te. È una dispnea asmatica, accompagnata di solito da secchezza delle mucose e deibronchioli.

«Sta seduto ben dritto e respirando sente un gran dolore». Aconitum presenta uneretismo cardiaco improvviso e violento, con polso irregolare e debole, ovvero forte esaltellante; il paziente sta seduto ben diritto nel letto, si afferra la gola con le mani e cercadi togliersi tutti i vestiti; prima di mezzanotte ha la pelle caldissima, molta sete e moltapaura; tutti questi sintomi sono collegati gli uni agli altri. Angoscia con dispnea. Crisicardiache dolorose e improvvise con dispnea». Queste cose vanno di pari passo. «Gransenso di soffocamento». A causa della paura e dell’ansia, il paziente si mette a sudareabbondantemente; è madido di sudore e nonostante ciò la sua pelle è caldissima. Quando

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l’ansia scompare, sente caldo. In questo modo, con tale tremenda ansia, ha caldo e suda.Polso filiforme.

«Si sente meglio quando espira». Lo spasmo della laringe si verifica spesso durantel’inspirazione. «Si aggrava quando inspira. Tosse continua, secca e breve. Difficoltà direspiro. Respira solo col diaframma. Affezioni toraciche, come la polmonite». Aconitumproduce una rapidissima infiammazione dei visceri del torace, la pleura, i polmoni, lamucosa che ricopre le vie aeree.

Nella polmonite la dispnea si manifesta con la sua caratteristica rapidità. Se l’infiam-mazione si estende rapidamente, può diventare polmonite. L’infiammazione è talmenteacuta che dalla mucosa trasuda sangue di colore rosso ciliegia; oppure il muco espettoratoè bianco, fortemente striato di un sangue rosso brillante.

Se arrivate al letto di un paziente colpito da broncopolmonite e osservate nellasputacchiera del muco striato di sangue rosso brillante, allora prendete in considerazionela violenza dell’infiammazione, l’agitazione e l’ansia del paziente (egli predice l’ora dellapropria morte) la comparsa dei disturbi in seguito ad esposizione al vento secco e freddo odopo uno shock improvviso in individui dalla circolazione buona, forte e vigorosa e avreteun caso di Aconitum.

Quando Aconitum sarà indicato nella polmonite, di preferenza sarà la metà superioredel polmone sinistro ad essere colpito. A volte, l’infiammazione è talmente forte che tuttele mucose nella parte visibile della gola, laringe, trachea, bronchi, trasuderanno sangue,talvolta anche abbondantemente. Questi disturbi toracici provocano molti dolori, dolorilancinanti, urenti, laceranti e il paziente è costretto a restare coricato sul dorso in posizionepiuttosto sollevata. Non può coricarsi né su un fianco, né sull’altro; deve coricarsi supino.Il decubito laterale aumenta il dolore. L’emottisi di cui si è parlato non è come quellatubercolare, essa è involontaria; il sangue è portato fuori da una tosse leggera. Sommini-strando Aconitum ad individui dalla salute malferma, si potrebbero avere delle delusioni; ein questi casi non si deve prescrivere; per tali individui abbiamo rimedi di gran lungamigliori. L’infiammazione non sempre diventa polmonite; essa può anche fermarsi aipiccoli bronchi.

«Tosse secca, vomito e conati, febbre alta, emottisi». Nessuna espettorazione adeccezione di un po’ di muco e sangue. Questo si verifica spesso. Tosse secca, sensazionedi secchezza in tutto il torace, sensazione di secchezza alla laringe e alla gola. Il pazienteingoia grandi quantità di acqua fredda e ogni tanto, dopo un violento accesso di tosse,sputa un po’ di sangue: ma l’espettorazione il più delle volte è costituita da muco.

La polmonite generalmente si accompagna ad una espettorazione rugginosa, come seci fosse mescolata ruggine di ferro. Rimedi come Bryonia, Rhus toxicodendron e qualchealtro presentano normalmente tale espettorazione come carattere intrinseco dei rimedistessi, mentre l’espettorazione di Aconitum è di un rosso brillante, rosso ciliegia. Le sueemorragie sono rosso brillante e talvolta abbondanti.

Tutte queste tossi: tosse da crup, da polmonite o da altre affezioni toraciche, compaio-no all’improvviso. Se il paziente si addormenta, avrà lo spasmo della laringe; lui siaddormenta e la sua laringe diventa secca, questo lo sveglia e si afferrerà la gola con lemani con l’impressione di soffocare. Tutti questi sintomi sono provocati dai venti freddi;

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persone robuste colpita da una corrente d’aria si prendono un raffreddore che fa comparirei sintomi propri di Aconitum.

Dovunque vi sia una flogosi, Aconitum ha l’impressione che un vapore caldissimofaccia irruzione nelle parti infiammate, che il sangue caldo vi si precipiti o che esse sianosede di «vampate di calore». Sensazione di calore o di freddo lungo il tragitto dei nervi.

Nelle manifestazioni febbrili più acute, il polso è pieno e saltellante; polso forte,vigoroso. All’inizio dell’accesso, quando vi è ansia e quella terribile tensione nervosa, ilpolso è molto debole, ma quando il ritmo cardiaco si è ben stabilizzato, allora il polsodiventa più forte.

«Dolori laceranti lungo la colonna vertebrale. Dolore e rigidità al collo. Sensazioni direptazione nella colonna vertebrale, come causata da insetti». Questa sensazione direptazione è strana; si manifesta col freddo, dopo essersi raffreddati bruscamente.

«Tremito alle mani» associato a queste crisi acute e improvvise. «Dolori striscianti alledita», associati agli attacchi infiammatori acuti e subitanei. «Freddo gelido. Piedi ghiaccia-ti. Palmo caldissimo». Il paziente a volte ha nello stesso tempo mani calde e piedi freddi.Reumatismo articolare. Prima crisi di reumatismo. Non le vecchie crisi di reumatismo egotta, ma quelle che si presentano come crisi di reumatismo acuto, che vengono dopo unaimprovvisa esposizione al freddo o dopo aver a lungo cavalcato nel vento secco e freddo.Esse sono accompagnate anche da febbre, agitazione ansiosa, con quel quadro psichicoinquietante tante volte descritto.

«Tremore, formicolio, convulsione muscolare». Ma vi sono anche, nei nervi, unaquantità di sintomi e di sofferenze che richiedono Aconitum; questo è un magnificorimedio per la nevrite nelle persone pletoriche. Torpore lungo i tragitti dei nervi, dopo aversentito freddo o essere stati esposti al freddo. Torpore e formicolio lungo il tragitto deinervi, soprattutto di quelli superficiali. «Flogosi della guaina dei nervi. Sovreccitazionenervosa. Agitazione al massimo grado».

Sulphur ha con Aconitum uno stretto rapporto. Esso ha molti sintomi di Aconitum. Inmoltissimi casi cronici in cui Sulphur sarebbe indicato, negli individui con costituzioneforte e robusta, Aconitum andrà bene in una crisi improvvisa, e Sulphur per lo statocronico. Dopo le crisi improvvise per le quali è appropiato Aconitum, voglio dire quandoesso è prescrivibile nella intera crisi, può persistere nell’organismo una tendenza allericadute. Aconitum non ha alcun potere su questa tendenza, ma la possiede Sulphur.Ovviamente la maggior parte dei sintomi si deve conciliare con quelli di Sulphur, maspesso vi accorgerete che ai casi di malattie acute nelle quali Aconitum ha avuto effetto,faranno seguito sintomi di Sulphur e molto spesso una crisi violentissima lascia nell’orga-nismo una debolezza che Aconitum non ha il potere di combattere. Esso non ha il potere diimpedire un ritorno delle crisi. Fa tutto ciò che è capace di fare ed è tutto. Ma con Sulphurnon è così.

Dopo Aconitum andranno bene Arnica e Belladonna. Qualche volta, è vero, vi sembre-rà che Aconitum sarebbe capace di far fronte a tutto ciò che la malattia comporta. Masuccederà che alcuni sintomi tarderanno a sparire e allora per debellare l’accesso, bisogne-rà fare ricorso a rimedi tipo Arnica, Belladonna, Ipeca e Bryonia, talvolta a Sulphur emolto spesso a Silicea. Si dovranno dunque studiare le relazioni tra i rimedi.

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Se avete somministrato troppe dosi di Aconitum o prescritto dinamizzazioni troppoalte e il vostro paziente si rimette molto lentamente, o se il paziente stesso ha presosconsideratamente Aconitum, allora per farlo stare di nuovo meglio spesso è consigliabileCoffea o Nux vomica.

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ACTEA RACEMOSA(CIMICIFUGA)

Questo rimedio è stato sperimentato poco e tuttavia possiede alcune proprietà. utili. Isuoi «provings» ci permettono di cogliere la rassomiglianza che ha con alcuni statimorbosi del genere umano, e in particolare della donna, cioè l’isterismo e il reumatismo.La paziente rabbrividisce sempre, è sempre afflitta dal freddo, è sensibile al tempo umidoe freddo, che risveglia lo stato reumatico, non solo nei muscoli e nelle articolazioni di tuttoil corpo, ma anche lungo i tragitti nervosi. Nei disturbi nervosi in generale, vi è lamancanza di equilibrio della volontà o un grande disordine del sistema nervoso volontario,che sono le caratteristiche fondamentali dell’isterismo, sintomi che sono mescolati a quellidel reumatismo. Insieme ai dolori c’è l’indolenzimento di tutto il corpo. Tremiti, torpori,scatti. Incapacità di comandare i muscoli, agitazione del sistema nervoso volontario,rigidità. C’è la tendenza a prendere freddo, ne deriva la sensibilità dei gangli, delleghiandole e di organi più grandi come il fegato e l’utero. Le affezioni di tali organicompaiono col tempo umido e freddo (Dulcamara) e raffreddandosi. La paziente èsensibile al freddo in qualsiasi punto tranne alla testa e peggiora prendendo freddo sia inalcune parti che nell’intero corpo in generale. Le cefalee, tuttavia, migliorano all’ariaaperta e col freddo, cosa che è un’eccezione e un sintomo particolare, dato che comecarattere generale la paziente peggiora col freddo.

Vi è un tremendo stato psichico che si alterna con le malattie fisiche. Tristezza oopprimente cupezza; la paziente è curva sotto il peso della sua sofferenza. Resta seduta inpreda a tristi riflessioni, immersa in profonda tristezza, come Psorinum e Pulsatilla. Tuttociò può passare da un momento all’altro oppure essere suscitato o aggravato dal movimen-to, dalla paura, dalla sovreccitazione, o dal freddo. Abitualmente c’è indolenzimentomuscolare, sensazione diffusa di contusione, con stiramenti e scatti, che passerannoimprovvisamente, lasciando in una ragazza nervosa e isterica, uno stato d’animo tristedurante il quale se ne resterà seduta senza parlare. Se la si interrogherà potrà scoppiare inlacrime o esprimere in altro modo la propria opprimente tristezza. Vi sarà tristezza concefalea. Sbalzi d'umore. Le condizioni fisiche come quelle psichiche cambiano continua-mente. Si alternano e cambiano anche altri sintomi. Gli scatti muscolari hanno indotto imedici a cogliere la rassomiglianza tra questi stati isterici-reumatici e la corea. I reumati-smi si trasformeranno in corea in un solo giorno; i movimenti coreici a loro volta andrannodi pari passo con l’indolenzimento di tutti i muscoli. Gli scatti, l’indolenzimento el’intorpidimento spesso permangono insieme.

È interessante notare alcune particolarità della corea. Come ad esempio scosse deimuscoli quando la paziente è sotto lo shock di un’emozione o quando ha preso freddo. Seuna parte del corpo è compressa, lì si verificheranno le scosse muscolari. Qualcuna di talidonne nervose, affette da reumatismi, isteriche, può anche non presentare la corea, ma

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quando va a letto, tutto il lato sul quale si corica sarà preso da scosse che le impediran-no di dormire. Se si gira su un fianco, di lì a pochi istanti si verificheranno scosseinvolontarie nei muscoli sui quali riposa. Nel frattempo è diventata agitata e nervosa daimpazzire. Non trovando nessuna posizione comoda, la sua mente è piena di ogni sorta difantasie e il suo corpo di ogni sorta di fastidi. A volte ha i muscoli talmente indolenziti danon potersi sdraiare per un po’ in nessuna posizione; oppure presenta torpore o scosse.Questi sintomi sono strani; riguardano la paziente stessa, interessando non solo una partedel suo organismo, ma l’intero organismo.

Piena di paura e di angoscia, agitata. Paura della morte, sovreccitazione, diffidenza.«Non accetta neppure di prendere il suo rimedio perché vi trova qualche difetto». Acteapresenta qualche mania come quella che hanno le donne nervose e isteriche, ed ha guaritola mania puerperale. che può manifestarsi per aver preso freddo durante o subito dopo ilparto. Questo rimedio è specialmente indicato per le donne perché i suoi sintomi moltospesso sono associati ai disturbi femminili. La comparsa dei disturbi psichici dopo lascomparsa di un reumatismo, ne è elemento rivelatore. Il reumatismo migliora, ma aggravalo stato psichico. A volte il reumatismo scompare rapidamente e la mente non ne soffre,ma in questo caso comparirà la diarrea, accompagnata da grandi indolenzimenti e doloriall’intestino, o si verificherà un flusso uterino che arrecherà sollievo. Un sollievo devearrivare in una maniera o in un’altra altrimenti sopravverranno delle complicazioni comein Abrotanum. Si deve verificare uno scarico; è per questo che il flusso mestruale o ladiarrea apportano sollievo; altrimenti la paziente avrà disturbi psichici, sprofonderà nellatristezza, o avrà una forma attenuata di sovreccitazione psichica. C’è un sintomo chedescrive bene la tristezza alla quale ho fatto allusione: «Sensazione di una nube nera chel’avvolge tutta», e le pesa allo stesso tempo «come piombo sulla testa». Sono immagini chepossono tutte essere espresse anche dalla parola «tristezza». Scorrendo i testi incontrere-mo le parole: «malinconia», «tetraggine», «abbattimento», ecc., ma la parola «tristezza» haesattamente lo stesso significato.

Le cefalee sono di natura reumatica. «Sensazione di indolenzimento, di contusione sututta la testa. Sensazione di contusione all’occipite. Sensazione di indolenzimento e dicontusione al vertex come se la parte superiore della testa stesse per staccarsi». «Come seun’aria fredda soffiasse sul cervello». Comunque la maggior parte di queste cefaleemigliorano col freddo. «Le cefalee si manifestano prendendo freddo, quando cambia iltempo, e col tempo umido e freddo». Vi sono molti tipi di cefalee. Ci sono cefalee conpressione. Moltissime cefalee sono violente e paragonabili al dolore che provocherebbeun chiavistello dietro il collo spinto verso il basso. Indolenzimento dietro il collo. Doloredietro il collo.

Forte dolore dietro il collo, nelle ragazze isteriche. Con la cefalea i globi oculari sonomolto sensibili, «dolenti quando si girano in qualunque direzione». «Dolore agli occhi, ecome per una contusione alla testa».

«Indolenzimento dell’addome; l’addome è indolenzito e contuso. Alternarsi di diarreae stipsi. Alternarsi di diarrea e altre malattie fisiche».

Passiamo ora all’apparato genitale femminile che è, per questo rimedio, il centro diun gran numero di disturbi. Si ha l’abitudine di dire a proposito di Actea che facilita il

Actea racemosa

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parto. Non è ammissibile dire questo di alcun rimedio ed espressioni simili incoraggianoun lavoro meccanico. È vero che, nei casi in cui questo rimedio è stato somministrato adonne incinte conformemente ai loro sintomi, si è rivelato capace di facilitare il parto. Main genere lo si somministra in modo abitudinario sotto forma di tintura oppure alla 2 a o 3a

diluizione anche quando non era indicato perché non era «simile» al caso, per tenere lapaziente sotto il suo effetto.. Il medico omeopata non agisce mai in questa maniera. Unrimedio è adatto ad uno stato nella sua totalità quando vi si trovano i sintomi della totalitàdi quello stato. Ricordatevi che esso è idoneo perché concordano tutti i sintomi.

«Dolori alla regione uterina, con fitte da una parte all’altra. Sensazione di discesa versoil basso, di pressione verso l’esterno». Tali sensazioni di ptosi, unitamente a tutti gli altrisintomi relativi alla paziente in generale, lo indicano come un rimedio utilissimo nelprolasso uterino. Ha il rilassamento degli organi. Non pensate che i nostri rimedi nonsiano adatti a guarire questi malanni quando i sintomi concordano. È proprio vero cheguariranno i prolassi quando i sintomi concordano, ma non in caso contrario. Se ilrimedio si accorda alla paziente in generale, farà sparire le sensazioni di ptosi, metterà lapaziente a proprio agio e, alla fine, l’esame mostrerà che gli organi sono in posizionenormale. Voi non potete fare una prescrizione per il prolasso; dovete farla per la donna.Non potete fare una prescrizione per un solo sintomo, perché probabilmente vi sonocinquanta rimedi che hanno quel sintomo.

Le donne isteriche e affette da reumatismi presentano spesso disturbi mestruali.Irregolarità del flusso mestruale. Questo può essere abbondante, inesistente o insufficien-te. Dolore acuto durante tutto il periodo mestruale. Più il flusso è abbondante, più ildolore è forte. Questo è molto strano. Generalmente il deflusso calma il dolore mentrecon questo rimedio il dolore è concomitante al deflusso. Abitualmente le crisi dolorosepiù acute si verificano all’inizio delle mestruazioni e, per qualche donna, esse ritornanoappena le mestruazioni finiscono. Ogni donna segue una propria legge. Con questorimedio la regola è che i dolori arrivano nel corso del flusso mestruale. I sintomipsichici più gravi, quelli reumatici più dolorosi, le scosse e i crampi agli arti più violenticon l’insonnia più fastidiosa, sopravvengono durante le mestruazioni. Durante le mestrua-zioni si verificano spasmi epilettici. E anche ogni genere di dolori nervosi, indolenzimentilungo il tragitto dei nervi, indolenzimento ai muscoli o alle articolazioni. Si aggravano isintomi psichici. La paziente ha freddo e rabbrividisce e deve indossare abiti caldi.«Reumatismo. Dismenorrea.» «Indolenzimento della regione uterina e ovarica. Sensazio-ne di impotenza, di contusione dovunque; mestruazione dolorosa»; qualcuno ha denomi-nato questa sindrome dismenorrea reumatica, che non è una cattiva espressione.

Molti sintomi durante la gestazione. Actea guarisce allora ogni genere di malesserein una donna in questo stato, una donna nervosa, che soffre di reumatismi, che non puòstare ferma, che ha scosse muscolari. L’alternanza dei suoi disturbi è così pronunziata chefa parte della natura del caso. Noterete spesso che durante la gravidanza, tutti i suoimalesseri spariscono e sono sostituiti dalla nausea. In tutti gli anni precedenti la pazienteha avuto sempre dei sintomi di natura isterica, ma adesso che è incinta, ha solo continuenausee. Noterete anche che, quando un gruppo di sintomi si aggrava molto, altri tempora-neamente si attenuano; essi cambiano nello stesso modo di Pulsatilla. Ma bisogna prende-

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re i sintomi tutti insieme per farsi un’idea della paziente. Può capitare che una donna vengaa trovarvi presentando una serie di sintomi e ritorni dopo quindici giorni presentandoneuna serie completamente diversa. Casi simili sono difficilissimi da curare e a volte dovretestudiare i sintomi una dozzina di volte e per poter trovare il rimedio adatto dovrete riunirlicome se la donna li avesse presentati tutti lo stesso giorno. Con una paziente isterica èdifficile saperci fare, proprio per questa variabilità di sintomi ed anche perché ella tende adingannare il medico.

«Brividi al primo stadio del travaglio. Sintomi isterici durante tutto il travaglio». Ledoglie cessano completamente o sono irregolari, in modo da non essere efficaci. Non c’èdilatazione del collo uterino. Ma quando le doglie regolari riappaiono, allora possiamonotare alcuni sintomi importanti. Arriva la doglia e si pensa che si esaurirà normalmente; èstata regolare sino a circa i due terzi della sua durata naturale, quando improvvisamente lapartoriente caccia un urlo e si afferra il fianco: la doglia ha lasciato l’utero per il fianco,provocando un crampo all’anca di modo che si deve girare la paziente e massaggiarnel’anca. Il rimedio renderà le doglie regolari e quando arriverà la successiva, avrà unadurata normale. Questa donna è così impressionabile durante il parto che, se è sottopostaad un’emozione anche minima – per esempio se qualcuno racconta nella stanza una storiaemozionante, o se succede qualcosa di insolito – la doglia cesserà. Se il parto è avvenuto ela donna incomincia a perdere i lochi, questi si arresteranno per cause simili, come se ladonna avesse preso un raffreddore; allora verranno i crampi e i dolori posteriori penosissi-mi, la donna non avrà latte e si sentirà indolenzita e contusa dovunque e avrà la febbre.

Bisognerebbe confrontare questo rimedio con Caulophyllum, che presenta i seguentisintomi. Debolezza dell’apparto genitale femminile. A causa di questa debolezza, la donnaè sterile o abortisce nei primi mesi della gestazione. Durante il parto, le contrazioni uterinesono troppo deboli per consentirle di espellerne il contenuto, e servono solo a tormentarla.Dolori come quelli del parto durante le mestruazioni, con stiramenti dolorosi alle cosce ealle gambe e perfino ai piedi e alle dita dei piedi. Emorragia uterina per inerzia dell’utero.Allentamento dei muscoli e dei legamenti. Pesantezza e persino prolasso. Involuzionecronica. Leucorrea escoriante. Mestruazioni in anticipo o in ritardo. La donna è sensibileal freddo e vuole abiti pesanti, al contrario di Pulsatilla. Ha un’atteggiamento istericocome Ignatia. È agitata e apprensiva. È affetta da reumatismi come Actea, solo che sono lepiccole articolazioni che maggiormente rischiano di essere colpite. In seguito soffre didolori posteriori, che hanno un risentimento alla regione inguinale. Rigidità reumaticadella schiena e colonna vertebrale molto sensibile. La paziente non dorme, è agitata edinoltre è impressionabile. Questo rimedio guarisce la corea in età puberale, quando nonsono ancora comparse le mestruazioni.

Non vi stupirete se un soggetto così emotivo come Actea, avrà un polso rapido,irregolare e palpitazioni cardiache, ma la maggior parte dei caratteri isterici più comunisono presenti al di fuori di ogni manifestazione cardiaca. «Sensazione alla regionecardiaca come se il cuore fosse indolenzito e ingrossato».

«Indolenzimento della regione occipitale e del collo». La testa è tirata indietro dallecontrazioni dei muscoli della nuca. Violento dolore che scende lungo la schiena.Reumatismo alla schiena. La paziente non può stare supina per la contrazione dei muscoli

Actea racemosa

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della schiena. Non può coricarsi su un fianco per la contrazione e le scosse dei muscoli.«Torpore agli arti. Tremore. Indolenzimento».

I sintomi nervosi sono solo la ripetizione di quello che ho detto. «Spasmi isterici.Convulsioni. Tremore alle gambe; a stento capace di camminare». Il torpore è simile aquello associato alla paralisi. Debolezza paralitica.

I risultati migliori sono stati ottenuti con dinamizzazioni a 30 a, 200a e 1000a e ancorapiù alte e con dose unica.

I farmaci da prendere in considerazione per una diagnosi differenziale con Actea sono:Pulsatilla, Sepia, Natrum muriaticum, Lilium tigrinum, Caulophyllum e Ignatia.

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ÆSCULUS HIPPOCASTANUM

Æsculus Hippocastanum, in tutti i suoi campi di azione offre all’osservatore unaparticolare specie di pletora, un riempimento vascolare che colpisce gli arti e l’interocorpo; presenta anche dei sintomi che mostrano che è colpito nella stessa maniera anche ilcervello.

Una grande caratteristica di Æsculus è l' aggravamento durante il sonno, ed è perquesto che i suoi sintomi si notano al risveglio. Il paziente si risveglia con la menteconfusa, guarda tutt’intorno con l’aria inebetita, disorientata, non riconosce i presenti, sidomanda chi sono e cosa significa ciò che vede. Esso è particolarmente utile ai bambiniche si svegliano pieni di spavento e di confusione, come Lycopodium.

Grande tristezza, irritabilità, perdita della memoria e avversione per il lavoro. Atratti, ha l’impressione di una congestione del corpo, di pletora venosa; è a questo puntoche i sintomi precedenti sono più evidenti. È una stasi venosa generale perché a volte siaggrava durante il sonno, stando coricato, e migliora con l’attività fisica. I sintomispariscono dopo una grande attività: il movimento, l’azione, l’esercizio, migliorano ilpaziente. Troverete utile questo rimedio per le persone che hanno palpitazioni, quando lepulsazioni raggiungono le estremità e i battiti del cuore sono percepiti durante il sonno:sono palpitazioni udibili.

Così come i sintomi psichici sono i più importanti nella sperimentazione, sono anche ipiù importanti nella malattia. Hahnemann ci ammonisce di fare molta attenzione ai sintomipsichici perché essi costituiscono l’uomo stesso. I sintomi più elevati e più segreti sono ipiù importanti; e questi sono i sintomi psichici. I dettagli più sottili di Æsculus, non sonostati messi in luce ma abbiamo la chiave per penetrarvi. Lo stato generale è dominato daun’estrema irritabilità che si rmanifesta in un gran numero di sintomi psichici. L’irritabilitàe la depressione psichica si ritrovano eguali in molti rimedi e formano il centro attorno alquale girano, in certi casi, tutti i sintomi psichici. La ragione per cui questi sono sintomipiù personali di altri sintomi della psiche è che sono in relazione con l'affettività stessa. Isintomi psichici di un rimedio si possono classificare. Ciò che è in rapporto con lamemoria non è così importante come ciò che è in rapporto con l’intelletto, e ciò che è inrapporto con l’intelletto non è così importante come ciò che è in rapporto con l’affettivitào con i desideri e le avversioni. Durante uno stato di irritabilità, constatiamo che il pazientenon è irritabile quando fa le cose che desidera fare; se vuole, per esempio, che gli si parli,non scoprirete la sua irritabilità fintanto che gli parlate. Non scoprirete mai che è irritabilese fate quello che vuole farvi fare. Ma appena farete qualcosa che non gli piace, la suairritabilità o disturbo psichico verrà fuori e rivelerà la sua parte più segreta. Quello chedesidera dipende dalla sua volontà e ciò che è in rapporto alla sua volontà è quello che c’èdi più importante in ciascuna sperimentazione. Voi potete dire che un individuo è triste,

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ma è triste perché gli manca qualcosa che vuole; egli desidera qualcosa che non ha e ciò lorende triste; la tristezza può prendere tali proporzioni da trascinare la sua mente in unostato di confusione.

Confusione psichica e vertigini. Fate attenzione a distinguere le due cose: la vertiginenon è una confusione dell’intelletto. Non avete che da riflettere un istante e vedrete chenon è la stessa cosa. La confusione psichica è un disturbo dell’intelletto e non un disturbodel sensorio; dovete fare una distinzione fra un vacillamento nel camminare e un disturbomomentaneo della psiche con impossibilità di pensare con chiarezza. La vertigine è unasensazione di ondeggiamento e appartiene al sensorio. In qualcuno dei nostri repertori si ècommesso un grosso errore classificando «confusione psichica» con le vertigini neidisturbi del sensorio.

Bisogna considerare accuratamente queste nozioni per poter vedere chiaramente ilsignificato dei sintomi quando il paziente ce li descrive. Un paziente può dirvi che è presoda stordimento quando cammina per la strada, o che gli sembra che tutto giri in tondo nellasua testa; tuttavia può essere perfettamente capace di sommare una colonna di cifre; la suamente può dunque essere lucida. Se noi stessi comprendiamo molto chiaramente ilsignificato di queste espressioni, allora di solito indovineremo ciò che il paziente vuoledire. È importante annotare esattamente le sue parole; tuttavia constaterete spesso che unpaziente non dice affatto quello che vuole dire; allora è necessario mettere tra parentesiquello che vuole realmente dire. Per esempio, vi dirà: «Mi fa molto male il torace», con lamano sull’addome; oppure una donna dirà durante le mestruazioni che le fa male lostomaco, mentre voi sapete che ha dolori all’utero. Si devono interrogare più volte ipazienti su quello che raccontano, e chiedere loro di mettere la mano sul punto dolente.Nella stessa maniera, i pazienti parlano di vertigine, quando non ne hanno avuto affatto,ma rasentano la confusione psichica; o parlano di confusione psichica quando voglionodire che barcollano per via.

È nella natura di Æsculus di avere dolori erratici, che si spostano da un punto all’altrodel corpo, come Pulsatilla e Kalium carbonicum, dolori fugaci, a fitte, lancinanti, laceran-ti, che passano da un punto all’altro; sembra a tratti che non vadano in profondità al di làdella pelle. A volte si propagano lungo i tragitti nervosi.

Questo rimedio presenta molte cefalee. Ha anche un dolore sordo, come se il cervellovenisse spinto fuori con forza. Ma questi dolori sono particolarmente rilevanti nellaregione occipitale come se la testa venisse schiacciata, dolori gravi, violenti come unasensazione di rigonfiamento cerebrale. «Cefalea frontale sorda, da destra a sinistra, consensazione di contrazione della pelle della fronte». Sensazione di rigonfiamento della testacon dolori sordi e pesantezza alla fronte; dolori al di sopra dell’occhio destro. «Dolorinevralgici alla regione sovrorbitale destra». «Fitte all’osso parietale sinistro, e poi aldestro.» Formicolio al cuoio capelluto. Se studiate la pelle, troverete formicolio, solletico,fitte e prurito su tutta la superficie cutanea cosicché ciò che avviene al cuoio capellutoappartiene al quadro completo del rimedio.

Æsculus è un rimedio meraviglioso per gli occhi, specialmente quando gli occhipresentano «emorroidi». Con questa parola rendo l’idea? Voglio dire che vi sono dei vasisanguigni particolarmente dilatati. Forte arrossamento degli occhi con lacrimazione,

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bruciore ai globi oculari e aspetto molto vascolarizzato. Tale afflusso di sangue è più omeno dolente; i globi oculari sono sensibili e dolenti; dolori acuti, lancinanti. agli occhi. Intutte le rubricazioni di Æsculus troveremo punture e fitte, piccole fitte, dolori erratici consensazione di rigonfiamento, la maggioranza dei disturbi, quale che ne sia la natura,aumentano questa sensazione di rigonfiamento. Sensazione di rigonfiamento delle mani edei piedi, non il rigonfiamento che causa quel gonfiore a ciotola che chiamiamo «edema»,ma uno stato di tensione.

I rimedi che hanno notevoli difficoltà nella circolazione venosa, sono spesso disturbatidai bagni caldi; dopo un bagno caldo, e col tempo caldo il paziente è debole, non sopportail calore e preferisce il freddo. È lo stato di Pulsatilla. Le vene di Pulsatilla si contraggonocol tempo freddo e questa contrazione fa star meglio il paziente, viceversa le vene siriempiono e si intasano con l’aria calda o dopo un bagno caldo. Un bagno tiepido a volte fastar meglio un paziente Pulsatilla, ma un bagno turco è per lui generalmente spiacevole.Molti disturbi di Æsculus sono simili; Æsculus spesso sta meglio all’aria fredda. Spesso latemperatura esterna mette in evidenza i suoi sintomi, specialmente i piccoli dolori pungen-ti. Questi dolori superficiali hanno la caratteristica di essere quasi sempre calmati dalcalore, mentre le affezioni profonde sono migliorate dal freddo.

E così, per Pulsatilla, i dolori pungenti del cuoio capelluto e quelli sparsi qua e là sulcorpo, sono sovente calmati da applicazioni locali di calore, mentre il paziente in sédesidera stare al fresco; nella stessa maniera, i dolori pungenti di Æsculus migliorano alcalore mentre il paziente spesso sta meglio al fresco, sebbene a volte peggiora col tempoumido e freddo quando soffre di reumatismi e disturbi delle vene. Anche in Secale notiamoche i piccoli disturbi acuti che seguono i tragitti nervosi migliorano col calore, mentre ilpaziente vuole stare al fresco o vuole scoprirsi, tranne nella parte dolente che vuolemantenere al caldo. Notiamo le stesse modalità in Camphora; quando è affetto da fittedolorose vuole le finestre chiuse e compresse calde; ma appena il dolore è passato, vuoleche si aprano le finestre e vuole essere scoperto per respirare. Nell’analizzare i sintomi, sidevono osservare queste modalità generali.

Æsculus è dunque un rimedio venoso, rigonfio e intasato da scoppiare. Esso ha un’altracaratteristica che voglio segnalarvi. Noterete, nei momenti in cui è congestionato, cheprende una colorazione rosso porpora o blu. Esso produce una infiammazione della golala cui caratteristica è di essere molto scura. Tende a produrre varici e ulcere attorno allequali si forma una colorazione marrone scura molto netta. Æsculus guarisce le ulcerevaricose delle gambe con areola purpurea. Se studiamo l’aspetto delle emorroidi,notiamo che la tumefazione è color porpora; essa dà l’impressione che stia per coprirsidi escare. Negli stati flogistici, questo rimedio non è attivo, ma inerte e passivo. Alcunirimedi producono un’infiammazione leggera con forti arrossamenti, dove tutto è violentoe rapido; ma in Æsculus tutto è lento, le attività sono ridotte, il cuore fa fatica e le venesono congestionate.

«Eruttazioni: acide, amare». «Conati di vomito». «Acidità gastrica e rigurgiti dialimenti dopo i pasti». Æsculus digerisce con molte difficoltà; questi sintomi ci indica-no che bisogna classificarlo con Phosphorus e Ferrum. Appena il paziente mangia, o pocodopo, il cibo diventa acido ed egli lo rigurgita fino a che, in pochi attimi, svuota lo

Æsculus hippocastanum

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stomaco. Tale è lo stato di Phosphorus, Ferrum, Arsenicum, Æsculus e di alcuni altririmedi. Æsculus ha anche congestioni e ulcere gastriche. «Fastidio e continuo brucioregastrico; tendenza a vomitare». Questi sintomi possono accompagnare un’ulcera gastrica.

I disturbi addominali sono numerosissimi. Se leggiamo i sintomi dell’ipocondriodestro, dell’addome e del retto, ne dedurremo che deve esserci una pronunciata stasiportale. La digestione è lenta, c’è stipsi o protrusione del retto quando deve evacuare.Æsculus ha emorroidi molto fastidiose con sensazione di rigonfiamento dell’ipocon-drio destro. Il fegato presenta molti disturbi. Dopo aver mangiato c’è un grande fastidiointestinale e rettale. Dolori pungenti, laceranti, urenti, come se il retto fosse pieno dischegge. Violenti dolori che accompagnano le emorroidi chiuse. Le vene emorroidariesono dilatate e ulcerate. Le feci si bloccano nel retto, contro queste vene; allora si formanodelle ulcerazioni con perdite ematiche e forti dolori. Si crede spesso che questo rimedio siaadatto alle emorroidi non emorragiche, ma guarisce anche le emorroidi sanguinanti. Neitesti troviamo più di due pagine dedicate ai sintomi del retto. Grandi indolenzimenti; moltidolori, stimolo pressante di andare di evacuare; feci scure seguite da feci bianche, cherivelano l’intasamento del fegato. Stipsi cronica.

La schiena è sede di molti disturbi, soprattutto inella zona lombare, tra il sacro e leanche, sebbene vi siano anche dolori lungo tutta la schiena e nella parte cervicale. È moltofrequente vedere i pazienti affetti da emorroidi che soffrono di dolori nella parte cervicalee alla base del cranio, di cefalee basilari, e che, quando camminano, hanno dei dolori alleanche e al sacro. Questo dolore al sacro e alle anche, quando cammina, è unacaratteristica saliente di Æsculus, così saliente che vi aspettate di incontrarlo anchequando le emorroidi non ci sono.

Lombaggine sorda e continua; camminare è quasi impossibile; il paziente si alza afatica e, se è stato seduto, ha difficoltà a camminare. Vedrete coloro che soffrono dilombaggine, del tipo Æsculus, fare molti dolorosi sforzi prima di riuscire ad alzarsi dallasedia. Si trova questo sintomo in Sulphur, Petroleum ed è guarito anche da Agaricus.

Æsculus molte volte è indicato per le affezioni femminili, con forte dolore a strappinella regione pelvica. Ha spesso guarito il dolore pelvico che sembrava tirare gli organiverso il basso, con abbondante leucorrea e un dolore che, camminando, provoca alleanche un senso di pressione. La donna sente il proprio utero occluso. Ha l’impressioneche la parte inferiore dell’addome, prima e durante le mestruazioni, sia pieno. In queimomenti soffre molto ed ha inoltre dei dolori alle anche. «Indolenzimento dell’utero conpulsazioni all’ipogastrio». «Vecchi episodi di leucorrea, con secrezioni giallo scuro, densee appiccicose». «Leucorrea con debolezza alla schiena che raggiunge le due articola-zioni sacro-iliache». Durante la gravidanza si manifestano numerosi disturbi, con indo-lenzimento, sensazione di rigonfiamento e di fastidio all’utero, insieme a dolori attraversola schiena quando la donna cammina.

Æsculus soffre molto di gotta; gotta a tutte le articolazioni; affezioni reumatichegottose; nevralgie. La tendenza reumatica si ritrova soprattutto dai gomiti sino alle mani,all’avambraccio e alle mani. Dolori che spezzano, lacerano, vanno di qua e di là, senzaalcuna regola particolare, attenuati dal calore. Aesculus (Fluoricum acidum) ha guaritovarici alle cosce e alle gambe. Abbiamo già visto che la tendenza alle varici sul corpo è un

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tratto saliente di Æsculus. Dopo la scomparsa di un'angina, restano intasate alcune veneche Æsculus a volte guarisce. Quando guarisce disturbi oculari, nell’occhio restano dellevarici. Vi sono varici con i reumatismi. È uno dei rimedi più frequentemente indicati inquella che un tempo veniva chiamata costituzione emorroidaria.

Æsculus hippocastanum

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ÆTHUSA CYNAPIUM

Prima che si conoscesse Æthusa, una certa categoria di casi di colera infantile, o divomito con diarrea nei bambini, avevano tutti esiti infausti, perché non vi era alcunrimedio adatto a questo tipo di casi gravi. La morte è stampata sul volto del bambino sindall’inizio e, se ci sono rimedi nella Materia Medica che possono salvare la vita, Æthusa èuno di questi. Si applica in quei casi il cui inizio è improvviso, che arrivano col caldo nellaprima infanzia e sono accompagnati da estrema prostrazione.

La madre non suppone neppure che il bambino sia paziente finché non lo tira su dallaculla; solo qualche ora prima stava bene, ma è estate e si è in periodo di colera; il neonatosi è riempito lo stomaco di latte e quasi prima che abbia avuto il tempo di coagularsi ocagliare, lo ha vomitato parte in grumi e in parte liquido; contemporaneamente compaionofeci viscose, liquide, giallo-verdastre. Sembra che il bambino stia per morire: è pallido, haun’espressione ippocratica, colore bluastro attorno alle labbra, gli occhi e i contorni delnaso infossati. La madre è sorpresa e manda a chiamare in fretta il medico. Il bambinoestenuato, sprofonda nel sonno. Si sveglia e di nuovo riempie lo stomaco di latte chevomita ancora entro pochi minuti, parzialmente in grumi e parzialmente liquido, poi ricadein quella tremenda spossatezza, con aspetto moribondo e sonno prolungato. Senza Æthu-sa, in due o tre giorni quel piccolo corpo sarebbe senza vita. Ecco in poche parole quasitutta la storia di Æthusa.

Questo rimedio presenta: delirio, sovreccitazione, disturbi psichici di diversa natura,ma tutti acuti e che accompagnano le affezioni cerebrali. Vi è una certa categoria di lattantiche si ammala col caldo o nelle notti calde e allora hanno disturbi psichici; da quelmomento lo stomaco cessa di funzionare, l’intestino si rilassa, e tutto quello che arrivanello stomaco risale o passa immediatamente senza essere digerito. Ciò succede special-mente a quei lattanti che sono nutriti come le madri di solito nutrono il proprio neonatocioè attaccandolo al seno o dandogli il biberon ogni volta che piange.

Suvvia, riflettiamo un po’. Ogni medico deve riflettere un po’ di tanto in tanto. È o nonè ragionevole agire in questo modo? Lo stomaco di un neonato normale ci mette da due orea due ore e mezzo a digerire il latte; e poi ha bisogno di una mezz’ora circa di riposo; quandodopo tre ore il neonato piange, lo fa probabilmente perché ha fame e sarà felice di prenderequalche cosa e digerirla. Dargli la poppata con un intervallo più breve è una cattivaabitudine. Sarebbe esattamente come se il bambino prendesse l’equivalente di una mezzatazza di latte e la digerisse in parte e, un momento dopo, ne prendesse ancora un po’ e unaltro po’ lo aggiungesse un po’ più tardi. Egli comincia a rimettere a bocconi il proprio ciboinacidito; e il primo caldo provocherà i disturbi cerebrali. Solo i bambini più resistentisopportano questo brutto metodo. Ho osservato tali bambini e li ho visti resistere finoall’estate. Il medico deve dar prova di autorità, e con forza dimostrare ai genitori la serietà

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della faccenda. La nonna dirà: «Questo medico non sa niente, il neonato va nutrito!».Æthusa è indicato ai neonati malnutriti. È il primo dei rimedi adatti a tali circostanze, valea dire quando la digestione si arresta completamente per disturbi cerebrali.

Nella misura in cui l’indicazione di questo rimedio è stato scoperto da medici moltooccupati esso è stato utilizzato soprattutto per i lattanti, ma a volte succede che siano gliadulti a prendere l’espressione di Æthusa, quando la loro digestione si è arrestata comple-tamente in seguito ad affezioni cerebrali e sovreccitazione. Questo rimedio ha guarito ladispepsia da ingerimento continuo di cibo in quelle persone che hanno sempre fame, chesono sempre in vena di mangiare, di sgranocchiare qualcosa, che hanno sempre dei biscottiin tasca, finché arriva il momento in cui il loro stomaco non digerisce più. Esso è utileanche in quei casi di indigestione dovuti a disturbi cerebrali, con testa calda, vomito,spossatezza, sudorazione e sonno prolungato.

Nei bambini, Æthusa presenta convulsioni. Talvolta i disturbi cerebrali non colpisconolo stomaco, ma il bambino ha le convulsioni con mani madide, l’aspetto moribondo, e isudori, la spossatezza, il sonno. «Convulsioni, grande debolezza e prostrazione, consonnolenza. Assopimento del bambino dopo il vomito e dopo avere defecato, con convul-sioni».

Vi sono molti indizi scolpiti sul volto e nell’aspetto del paziente che orientano verso ilrimedio: si possono vedere e osservare tanti di quei segni e sono necessarie talmente pochedomande che è possibile fare una prescrizione per così dire istantanea, sebbene ciò non siaraccomandabile. Un medico che lavora molto, che studia veramente e lealmente la MateriaMedica e conosce i principi dell’omeopatia, farà col tempo, un gran numero di quelle chesembreranno prescrizioni istantanee, ma in realtà non sarà così, perché egli riunisce nellasua mente molti segni e sintomi ai quali un profano non penserebbe nemmeno. Æthusa simostra dunque in superficie, mentre in molti rimedi non c’è niente da vedere in superficiee si rivelano invece attraverso sensazioni interne o più profonde.

Permettetemi di sottoporvi un caso per rendere tutto ciò più chiaro. Per esempio,portate a mangiare con voi un compagno, d’aspetto robusto, che dice di star bene. Voiavete notato da qualche tempo una continua desquamazione del suo naso; è già un primopunto. Lui non parla mai della sua salute. Ma presto, nel corso del pasto, la porta sbatte elui sussulta. È il secondo punto. Poi vi racconta quanto mangia, come sta bene, come sisente a proprio agio dopo aver mangiato, e voi stessi notate che mangia molto. Non avetedetto nulla sulla sua salute. Non gli avete chiesto di parlarvi di nessuno dei suoi problemi.Alla fine spingete verso di lui il bricco del latte e allora lui dice: «Oh! Non posso bere latte;il latte mi provoca la diarrea; non oso mai di berne». Chi potrebbe dare a quest’uomo unrimedio senza portarlo al ristorante? Chi in un caso simile penserebbe a qualcosa didiverso da Natrum carbonicum? Talvolta potete scoprire la parte più remota della anam-nesi portandovi a cena un paziente ostinato.

Æthusa cynapium

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AGARICUS MUSCARIUS

Le caratteristiche più impressionanti che si osservano durante le sperimentazioni diquesto rimedio sono i movimenti convulsi e i tremori. Scosse dei muscoli e tremori degliarti; sussulti e tremori; queste due caratteristiche sono presenti in tutte le parti del corpo edegli arti. I movimenti convulsi dei muscoli hanno un decorso tale da farne un caso dicorea. La natura di Agaricus comprende tutto ciò che si trova nella corea e ha guarito molticasi. I sintomii sopra menzionati sono sintomi generali che appartengono a tutte le parti delcorpo, a tutti i muscoli.

C’è una sensazione di formicolio, di reptazione su tutto il corpo non limitato alla pelle,ma sentita come fosse nella carne, come fosse prodotta da formiche. Prurito su tutta lapelle che cambia zona se ci si gratta. Nessuna zona ne è esente. Qua e là si hanno stranesensazioni sulla pelle, sensazioni di freddo, di aghi freddi e di aghi caldi; fitte e bruciori,dove la circolazione è debole, alle orecchie, al naso, sul dorso della mano, alle dita dellemani e dei piedi; macchie rosse con prurito e bruciori, come per congelamento. È unottimo rimedio per i geloni. Il paziente è estremamente nervoso e sensibile al freddo. Cisono pruriti, punture, formicolii, ecc. provocati dall'affaticamento intellettuale e alleviatidallo sforzo fisico.

Tutti i sintomi di Agaricus sono aggravati anche dai rapporti sessuali, specialmentenelle malattie del midollo. Agaricus è utile nei sintomi che si verificano dopo il coito nellegiovani spose nervose e nella perdita di conoscenza di natura isterica dopo il coito.

I sintomi psichici sono quelli che ci si aspetterebbe. Grande volubilità, irritabilità,abbattimento e disturbi che compaiono a seguito di affaticamento intellettuale o studiprolungati. Il cervello sembra svilupparsi con ritardo. I bambini sono in ritardo nell’impa-rare a parlare e a camminare e combinano così le caratteristiche di due rimedi; Natrummuriaticum, che possiede il sintomo «in ritardo per imparare a parlare», e Calcareacarbonica, che possiede il sintomi «in ritardo per imparare a camminare». Si noterà che inCalcarea ciò è dovuto a fragilità ossea. In Agaricus è un disturbo psichico, un rallenta-mento della crescita del cervello.

Si tratta di bambini che hanno movimenti convulsi e perdita di conoscenza precoce,bambine nervose prima della pubertà, che hanno convulsioni per essere state sgridate,dopo uno stato di sovreccitazione, uno shock, il cui sviluppo psichico è in ritardo. Sonobambini senza memoria, che fanno degli errori e sono lenti nell’apprendere. Sono pazientinervosi che, rileggendo ciò che hanno scritto, si accorgono dei loro sbagli e degli errori diortografia. Essi sono lenti nell’afferrare i concetti; le parole sbagliate volteggiano nel lorocervello come in un caleidoscopio. Quando incontriamo nei testi che «tutta la sferapsicologica è come paralizzata», bisogna saper leggere fra le righe. Sembrano paralizzatisia la mente che il sensorio nell’insieme, il paziente non ha vivacità di spirito, è stupido e

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a volte sembra che farnetichi, ha una confusione mentale talmente simile al delirio che avolte sembra in stato di ebbrezza. Un delirio come quello provocato dall’alcool. Diventainoltre stupido, fa discorsi sciocchi e ridicoli, canta e fischia a sproposito, fa versi epredizioni, oppure cade in uno stato opposto e diventa indifferente nei confronti di chi glista intorno. Chi è dolce e placido diventa ostinato, testardo e vanitoso.

Difficoltà a coordinare i movimenti muscolari del corpo. Mancanza di coordinamentoche ha origine nel cervello e nel midollo. Goffaggine delle dita e delle mani. Lascia caderegli oggetti che maneggia. Le dita si rilassano in maniera spasmodica quando stringono unoggetto. Potrete guarire, a volte con Agaricus o Apis, le cuoche che hanno il difetto dirompere continuamente i piatti lasciandoli cadere. Questi due rimedi sono l’opposto l’unodell’altro: la paziente Agaricus vuole stare vicino al fuoco, mentre la paziente Apis vuoleuscire dalla cucina. L’impaccio, la goffaggine, ecc. sono contemporaneamente psichici efisici. In certi momenti il paziente è stupido, goffo e maldestro mentre in altri momenti è diumore vivace e poetico, e può recitare poemi d’un fiato e senza sforzo, specialmente dinotte. La mattina è lento e stanco, e questo stato può durare sino a mezzogiorno. I sintomipsichici sono più gravi al mattino e migliorano verso sera. Le scosse muscolari e imovimenti convulsivi si calmano quando dorme. Il paziente ha le vertigini camminandoall’aria aperta. Ha sempre freddo. Nel tentativo di fare una cosa, fa il contrario. Vertigini econfusione psichica sono entrambi presenti.

Le cefalee di questo rimedio sono di solito associate ai sintomi spinali, ai sussulti e allescosse muscolari. Cefalea nei pazienti che hanno un'affezione al midollo. Dolore come sedelle punte di ghiaccio o degli aghi freddi colpissero la testa: è un sintomo generale cheriscontriamo in altri punti. Dolore alla testa come per un chiodo. La mattina è presente unalieve epistassi; il sangue è denso, nero e scorre appena. Sensazione di freddo alla testa. Visono ogni genere di strane sensazioni al cuoio capelluto, freddo gelido in seguito a pruritoo dopo essersi grattati. Stessa sensazione su tutta la superficie del corpo. Benché non siavisibile alcuna eruzione, c’è prurito; il paziente non può fare a meno di toccarsi e dopoessersi grattato, ha una sensazione di gelo o di vento dove c’era il prurito. La testa si muovecontinuamente come nella corea. Prurito al cuoio capelluto, specialmente alzandosi almattino. Anhe qui si riscontra un aggravamento generale la mattina. Vi sono notevolieruzioni sul cuoio capelluto. Eczema con croste.

Contrazioni nervose e scosse muscolari agli occhi. Le osserverete negli occhi diAgaricus: mentre il paziente vi guarda, i suoi occhi hanno un movimento pendolare, vannoavanti e indietro continuamente, oscillano sebbene il paziente faccia del suo meglio perfissare lo sguardo su di voi. Smette solo quando dorme. Questo sintomo degli occhi èguarito da altri rimedi: Cicuta, Arsenicum, Sulphur, Pulsatilla, ma anche Agaricus locausa e lo guarisce. Vi è in questo rimedio ogni sorta di errori possibili nella visione deicolori e la vista in generale.

Sfavillio davanti agli occhi, il paziente legge con difficoltà. Sembra che gli oggettisiano in posti diversi da dove sono. Mosche e punti neri davanti agli occhi; diplopia;mosche volanti. Debolezza muscolare agli occhi. Irregolarità nei movimenti dell’occhio;pupille dilatate, o contratte. Sensazione di nebbia o di ragnatela davanti agli occhi.Contrazioni e scosse spasmodiche. Le scosse e le contrazioni sono i sintomi più marcati,

Agaricus muscarius

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come i movimenti coreici attorno agli occhi e la discromatopsia e gli errori della formadegli oggetti che sono davanti agli occhi.

Alle orecchie sono presenti rossore, bruciore e prurito come se fossero state congelate.È la stessa sensazione che produrrebbero i geloni, la stessa che si ritrova dappertutto, lostesso prurito e lo stesso formicolio che sono caratteristici di questo rimedio in generale. Ilpaziente ha difficoltà d'udito. Sordità. Ovvero acuità uditiva. Al mattino non parla, èdepresso, stupido, stanco; ma quando viene la sera si illumina, si eccita, l’umore prendeuna piega poetica e profetica, l’intelligenza è brillante, vuole vegliare sino a tardi e faregiuochi di società.

Epistassi. Escrezione fetida e abbondante dal naso. Agaricus guarirà i catarri cronicipiù inveterati con secchezza e croste, nelle costituzioni tubercolari, nonostante la gravitàdell’infezione. Ha guarito molti casi di tubercolosi nella prima fase.. Guarisce la tosse e icatarri cronici. Il naso è rosso come se fosse stato congelato. È efficace quanto Ledum eLachesis contro il rossore della punta del naso dei vecchi bevitori.

Dopo quello che abbiamo visto ci aspetteremmo di trovare movimenti convulsi deimuscoli facciali, e anche il prurito, il rossore, il bruciore tipo congelamento, debolezzaparalitica, ecc., perché queste sono le caratteristiche generali del rimedio: e li troviamo neitesti esattamente secondo l’attesa. Spasmi coreici. Espressione del volto come se ilpaziente fosse inebetito..Ora notate bene questo: alcuni pazienti, finché si limitano alleloro abituali occupazioni, sono abbastanza capaci, ma se suggerite loro qualcosa di nuovo,qualcosa di diverso dal loro abituale lavoro, allora sono totalmente stupidi. Il paziente èsensibile a questo soprattutto al mattino. Di mattina egli non può intraprendere niente dinuovo, invece la sera è capace di capire nuovi concetti ed è sveglio come se fosse sottol’effetto di tè, caffè o bevande alcoliche. Questo rimedio è un potente antidoto allebevande alcoliche. In Agaricus e in Zincum è colpito il midollo spinale ed entrambi sonoaggravati dagli stimolanti.

Agaricus ha guarito molti casi di convulsioni:epilettiformi, più spesso quelle del tipoisterico-epilettico con schiuma alla bocca, opistotono, deviazione dei muscoli del volto. Ilpaziente Agaricus presenta brevi periodi durante i quali un piccolo muscolo del volto oalcune fibre di un muscolo avranno un tremito per qualche minuto e poi si fermeranno; lacosa poi si ripeterà in un altro punto del volto: tremerà una palpebra e in seguito un altrogruppo di fibre; a volte è talmente tenace ed esasperante da renderlo quasi pazzo. Questoè lo stato di Agaricus e anche di Nux vomica.

Il paziente ha l’impressione che i suoi denti siano troppo lunghi e sono sensibili altocco. La lingua presenta sussulti, movimenti convulsi, scosse, che sono causa di unaparola disordinata; articola con violenza. Lingua secca, tremolante. Ha difficoltà nell'ap-prendimento del linguaggio. Spasmi della lingua, parola non articolata. Ulcera fagedenicache corrode il frenulo. Indolenzimento della lingua. Afte mercuriali sul palato. Piccolevescichette come nella stomatite dei lattanti. Angina cronica. Indurimento delle tonsille.

Grande sete, fame insaziabile. Crampi allo stomaco come quelli provocati dalla fame,senza appetito. Flatulenza; eruttazioni sgradevoli; considerevole meteorismo, brontolii;tumulto intestinale; gas nauseabondi; brontolii e gorgoglii intestinali. Tutto fermenta; cisono gorgoglii e rumori; coliche con dolore pungente.

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Escrezione orribilmente fetida dall’ano. Marcato timpanismo nella febbre tifoidea; tifoadinamico; tremori e scosse muscolari; debilità paralitica; dimagrimento; sintomi psichici.

Diarrea mattutina, con molti gas caldi (Aloe) e bruciore al retto; feci molli e moltotenesmo; bisogno impellente di defecare; sforzi involontari prima, durante e dopo ladefecazione. Sensazione come se il retto scoppiasse, anche dopo aver defecato ( Mercuriuse Sulphur). Dolori violenti, subitanei; non può trattenersi dal defecare; penosa sensazionedi star per scoppiare. Prima di defecare ha dolori taglienti e pizzicanti all’intestino;tenesmo con stimolo impellente; pressione dolorosa al retto. Durante la defecazione,colica ed emissione di gas; bruciore, indolenzimento, dolore urente e sensazione taglienteall’ano; sudorazione; dolore alla regione lombare, che si irradia verso le gambe, e persistedopo la defecazione. Dopo la defecazione, attenuazione della cefalea, sensazione dimorsicatura all’ano, dolore tagliente all’ano, tensione nel retto; fitte all’ipogastrio,dilatazione addominale; pesantezza all’addome e attorno all’ombelico; dolore toracico.Sottolineate il tenesmo dopo la defecazione.

Si può soffrire di stitichezza e avere una sensazione di paralisi al retto; le feci sonodure; sforzi per defecare così violenti come se la vita dipendesse da questo, e malgrado ciònon riuscire ad espellere le feci. Inizio di paralisi degli arti inferiori, con movimenticonvulsivi dei muscoli e bruciore alla colonna vertebrale. Una volta un paziente, dopoaver rinunciato a fare sforzi perché non sortivano effetto alcuno, emise delle feci involon-tariamente. Questo sintomo era conosciuto solo in Argentum nitricum (per le feci el’urina).

Il bisogno di urinare è tanto impellente quanto quello di defecare.. L’urina defluiscegoccia a goccia. Una caratteristica curiosa di questo rimedio è che l’urina che defluisce èfredda: mentre l’urina cade goccia a goccia, il paziente può contare le gocce fredde chepassano lungo l’uretra. «L’urina passa lentamente o a getto o a gocce; il paziente devespingere per attivare il deflusso».

«Urina acquosa, chiara, color limone; giallo brillante, giallo scuro e calda; rossa, conflocculazione e con sedimento polverulento; acquosa la mattina, lattiginosa di pomeriggio,come latticello, con sedimento rosso o bianco (fosfato di magnesio); iridescente insuperficie». Fosfati; urina lattiginosa. Superficie oleosa, iridescente, pellicola dall’aspettounto sull’urina, simile a petrolio. Urina scarsa nei soggetti reumatici, gottosi, isterici.Individui freddolosi deboli, pallidi, che si avviano alla tubercolosi. Quando l’urina dimi-nuisce, compare la cefalea. Il paziente durante il giorno è costipato e, quando finalmenteriesce a defecare, la cefalea si calma. In Fluoricum acidum se il paziente non urina quandone ha bisogno, gli viene la cefalea.

Gli stati morbosi si trasformano gli uni negli altri. La secrezione lattea scomparenell’arco di un giorno, e compare uno stato congestizio al midollo o al cervello. Metastasi:i disturbi sopravvengono proprio dopo l’arresto della secrezione lattea.

Gli organi genitali maschili sono freddi e ritratti. L’esame comparativo dei sintomidegli organi sessuali maschili e femminili mostra che nella donna la sperimentazione nonè stata fatta a fondo; tuttavia nell’uomo vi sono molti sintomi comuni alla donna. Nell’uo-mo i sintomi si aggravano dopo il coito, ma si aggravano anche nella donna. Disturbi aseguito di eccitazione sessuale, vizi, ecc.: nella donna perdita di conoscenza, nell’uomo

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debolezza. Il tremore e i movimenti convulsi, o qualsiasi altro sintomo di Agaricus,possono aggravarsi dopo il coito, perché le funzioni sessuali sono in relazione col midollospinale. Coloro che soffrono di affezioni spinali hanno dei fastidi dopo l’atto sessuale.

Nell’uomo, durante il coito, si verifica un bruciore all’uretra causato da un’escoriazio-ne o dalla sensazione di calore del liquido seminale al momento della eiaculazione, cosache può essere solo un sintomo maschile. Bruciore alla prostata durante l’eiaculazione.Fortissima eccitazione sessuale prima e durante l’atto sessuale, ma, al momento dell’eia-culazione, l’orgasmo non arriva, è un’eiaculazione passiva e senza piacere. Questo succe-de agli uomini che hanno disfunzioni al midollo spinale, uomini nervosi che hannodappertutto sensazioni di formicolio e reptazione. Questo si produce anche dopo laguarigione di un vecchio scolo uretrale cronico, o di una blenorragia cronica, quando èstato tentato ogni genere di trattamento locale, quando c’è formicolio e prurito continuonell’uretra e il sintomo dell’ultima goccia persiste a lungo. Il pene è freddo e retratto e c’èuna ritrazione dei testicoli molto dolorosa. In questo caso, due rimedi sono superiori adaltri: Petroleum e Agaricus.

Per i dolori del «bearing-down», nella donna, il medico abitudinario pensa sempre aPulsatilla, Sepia, ecc., ma in una donna che presenta l’irritazione spinale e che hal’impressione che tutti i suoi organi siano trascinati in basso come se stessero cadendofuori, questo rimedio è il migliore. A queste donne slanciate, nervose, agitate, conformicolii e sensazioni di reptazione, bisogna dare Agaricus. Durante le mestruazioni cisono cefalee, odontalgie, ecc. Tutti i sintomi generali si aggravano nel periodo mestruale:sono meno accentuati prima e dopo. Aggravamento dei sintomi cardiaci e del prolassoproprio alla fine delle mestruazioni.

Leucorrea abbondantissima, scura, ematica, acre, escoriante. Si è notata una relazionetra questo rimedio e Fluoricum acidum. Hanno molti punti in comune. Essi sono partico-larmente simili in ciò che concerne la leucorrea, che è abbondante e acre, così acre chemette a vivo e irrita la zona genitale esterna, impedendo alla paziente di camminare. InFluoricum acidum vi sono in più i sintomi nervosi, cefalea che si calma urinando, o cefalease non urina quando ne sente lo stimolo, con leucorrea abbondante, acre, escoriante.

Agaricus è un ottimo rimedio per le affezioni toraciche, malgrado ci si ricorrararamente. Ha guarito malattie che si presume fossero tubercolari. Catarro delle vierespiratorie, con sudori notturni e anamnesi di sintomi nervosi. Tosse violenta in accessiisolati che finiscono con sternuti. Tosse convulsa la sera con sudorazione, polso rapido,espettorazione di muco-pus, soprattutto la mattina in posizione supina. Se, a questo, sipossono aggiungere i sintomi di Agaricus come li abbiamo descritti, allora Agaricus faràeffetto. Casi di tubercolosi allo stadio iniziale. Il rimedio ha stretti rapporti con la diatesitubercolare. Mi ricordo di aver tentato un trattamento con Tuberculinum in un individuoche in base alla sua anamnesi e ai suoi sintomi, pensavo fosse sensibile a questo farmaco.La prima dose quasi lo uccise; considerando l’uso che si fa di questa sostanza perdiagnosticare la malattia nel bestiame, conclusi, per analogia, che probabilmente riattivas-se in quell’individuo una tubercolosi latente. Egli dimagrì e il suo aspetto faceva pensareche sarebbe morto. L’ho lasciato tranquillo; lo osservavo e aspettavo pazientemente:comparvero i sintomi di Agaricus, dimostrando la relazione tra questi due farmaci e

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confermando l’osservazione di Hering sull’affinità tra Agaricus e la diatesi tubercolare.Agaricus lo guarì e gli fece riprendere peso.

Questo rimedio presenta molte palpitazioni nervose, soprattutto la sera. Guarisce learitmie cardiache, gli spasmi cardiaci, che sono i corrispondenti interni delle scossemuscolari. Tali scosse possono essere risvegliate da un rumore improvviso, da eruttazioni,dalla tosse, da decubito laterale sinistro o supino; esse sono più frequenti di notte, odurante la febbre; si estendono spesso ad altre parti del corpo, all’addome o agli arti. Visono dei formicolii e una sensazione di reptazione sulla superficie del torace, come in tuttoil resto del corpo.

La schiena offre molti sintomi-guida, sia particolari che generali. Rigidità dell’interacolonna vertebrale. Sensazione che stia per strapparsi, quando si cerca di piegarsi.Sensazione che vi sia all’interno, qualcosa di molto teso che può rompersi quando si china.Tensione dei muscoli della schiena. Intenso formicolio alla colonna vertebrale. Dolori chesalgono e scendono lungo la schiena. Sensibilità della colonna alla palpazione, special-mente nella parte posteriore del collo e tra le scapole. Sensibilità a spugnature molto caldesulla colonna lombare nell’irritazione spinale. Sensazione di aria fredda che scorre lungola schiena come un’aura epilettica. Sensazione di ghiaccio a contatto col corpo, puntifreddi. Brividi alla schiena, con sensazione di reptazione e formicolii. Torpore allaschiena. I dolori sono localizzati soprattutto nella parte posteriore del collo e nella regionelombo-sacrale. Dolori in questa regione in rapporto al coito. Dolore alla regione lombare esacrale, specialmente durante lo sforzo, stando seduti, ecc. Dolore al sacro come sel’avesse battuto, e stesse per rompersi. Dolori al di sotto della vita nelle donne.

Agli arti generalmente, vi sono movimenti convulsi, torpori, corea, bruciori qua e là,sensazioni di freddo in alcuni punti, paralisi. Tremito degli arti, delle mani, goffaggine ditutti i movimenti. Reumatismo e gotta alle articolazioni. Paralisi degli arti inferiori.Tremore e debolezza degli arti inferiori.

Prurito scottante alle mani come se fossero congelate. Nelle piccole articolazioni,dove la circolazione è ridotta, vi sono sintomi di congelamento. Rigidità alle dita dellemani e dei piedi.

Il paziente ha l’impressione che le sue ossa stiano per rompersi mentre riposa,soprattutto quelle degli arti inferiori. Sensazione di rottura della tibia. Dolore alla tibia.Dolori di crescita nei bambini; è necessario che stiano seduti accanto al fuoco altrimenti iloro arti si raffredderebbero. Dolori nelle ossa. Peso alle gambe. Dolori agli arti inferiori,simili a punture, e lacerazioni, migliorati dal calore e dal movimento.

Debolezza paralitica agli arti inferiori all’inizio della gravidanza. Questo sintomoriappare ad ogni gravidanza e costringe la donna a rimanere a letto. L’insieme dei sintomipuò portare ad Agaricus. Peso alle gambe. Le gambe sono pesanti. Tremiti e scosse agliarti inferiori.

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AGNUS CASTUS

Questo meraviglioso rimedio è spesso trascurato. Bisognerebbe utilizzarlo per coloroche hanno la salute rovinata da tempo a causa di eccessi sessuali e di onanismo, per queidisgraziati, pallidi, tristi e malaticci, che si lamentano della loro vita trascorsa nelladissipazione. Debilità sessuale; rilassamento degli organi genitali. Perversione di tutte lefunzioni. Una donna dedita senza ritegno all’onanismo, che dopo il matrimonio si accorsedi non provare alcun piacere sessuale, fu guarita da questo rimedio. In seguito, dopo unparto, non si verificò la montata lattea: e fu ancora Agnus castus nel giro di tre settimane adattivarne la ritardata secrezione.

Quando non c’è più latte oppure diminuisce e d’altra parte il medico viene a conoscen-za di una storia simile alla precedente, e se la donna è triste, questo rimedio, se lei non sioppone, molto verosimilmente la guarirà.

Agnus castus guarisce l’emorragia uterina e ristabilisce il ciclo mestruale che eracessato nelle ragazze che hanno quello stesso vizio. Esse hanno la vagina molto rilassata,abbondante leucorrea simile a bianco d’uovo e, spesso, un prolasso.

Dal canto suo, il triste e pietoso caso del giovane che l’indomani del suo matrimonio siritrova impotente. Egli ha la blenorragia, ha passato la propria vita negli eccessi e ora ha gliorgani genitali freddi e rilassati, ha delle emissioni e secrezione prostatica quando deveevacuare. Sua moglie, per quanto giovane e bella, non provoca in lui nessuna erezione,sebbene recentemente ne abbia ottenuto una con la masturbazione e abbia erezionimattutine; ma è tutto.

Un gran numero di penosi sintomi derivano e sono causati dallo stato di cui abbiamoappena parlato. Amnesia, disperazione, idee suicide, ansia, paura e depressione. Questipazienti soffrono di cefalea, di fotofobia e di sintomi nervosi troppo numerosi per poterlicitare. Formicolii cutanei. Dolori laceranti alla testa, al volto e ai denti.

Tutti gli alimenti, salvo i più semplici, disturbano lo stomaco e provocano la nausea. Imuscoli sono flaccidi. Il paziente è anemico, le linfoghiandole e soprattutto la milza, sonoaumentati di volume. Ha una flatulenza sempre più accentuata. Ha la ptosi e la pesantezzadei visceri addominali. Presenta una progressiva debolezza del retto con stipsi ed ècostretto a spingere con forza quando deve defecare; malgrado ciò non sempre riesce adespellere le feci che spesso risalgono nel retto come in Silicea, Sanicula e Thuja. Le fecisono dure e voluminose. Prurito, sensazione di calore all’ano, emissione sonora di gasintestinali dall’odore di urina. Escoriazione all’ano.

Il paziente ben presto è colto da una tosse secca e stancante e da sudori notturni; ha gliarti freddi e indeboliti; è stanco e vuole stare tranquillo; lo sforzo e il movimentoaggravano i suoi malesseri. Ha consultato un gran numero di medici che gli hannodiagnosticato una nevrastenia. Deve prendere Agnus castus.

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AILANTHUS GLANDULOSA

Questo rimedio è particolarmente indicato nelle forme adinamiche delle malattieinfettive come accade nella difterite e nella scarlattina, nelle setticemie e nel tifo, soprattut-to nei casi caratterizzati da punti di congestione capillare e da chiazze rosse. L’esempiopiù impressionante di una tale malattia di tipo adinamico è forse la scarlattina maligna.Non ci sono esantemi, ma, al loro posto, compaiono macchie rosse come quelle dellarosolia; la abituale diffusione uniforme dell’esantema è minore o manca del tutto e vi ègengivorragia ed epistassi con una temibile tumefazione della gola. Il colorito è purpureo,l’espressione idiota, gli occhi congestionati, al punto da sanguinare. Il paziente ha l’ariaprostrata, ma in realtà è inebetito, sembra stupido e mentalmente intorpidito. Se esaminatela gola vi accorgete che è coperta di piccole macchie purpuree, su un fondo edematoso,simile a quello che si riscontra in Baptisia.

È una forma morbosa caratterizzata da temperatura poco elevata e prostrazione delpaziente. Rapidamente si manifestano alterazioni ematiche, il sangue che sgorga è nero. Ilbambino sprofonda in uno stato di stupore, dal quale è difficile tirarlo fuori. A volte siformano delle vescichette sulla punta delle dita o qui e là sul corpo. La bocca e il nasoemanano odori fetidi. Il bambino si avvia verso una malattia maligna nel modo più velocepossibile. Talvolta la malattia inizia con un leggero accesso febbrile, ma se il paziente siraffredda o si sopprime una qualsiasi manifestazione naturale della malattia, il caso alloraassume una lenta forma tifoidea. Mentre all’inizio c’era solo una semplice febbre remitten-te, c’è, in seguito, uno stato di prostrazione con battito rapidissimo, fetore, colorazionedella pelle blu o purpurea, congestione passiva della pelle con macchie purpuree cheproduce un’aspetto marmorizzato.

Quando una malattia si trasforma così improvvisamente, il motivo è che si stannoproducendo alterazioni ematiche e sta per manifestersi uno stato tifoide. Esempi di questamalattia sono una febbre remittente che, in ventiquattr’ore, si trasforma in uno statoinfettivo acuto o una difterite che prende la forma caratterizzata da stupidità e chiazzecutanee.

È interessante studiare i sintomi psichici che accompagnano questo stato. Il pazientevive come in continuo sogno ad occhi aperti. Il bambino piange ininterrottamente. Vedeanimaletti come dei topi che gli corrono intorno. Sente un topo o un animaletto arrampicar-si lungo un arto e strisciargli sul corpo. L'amnesia sembra essere un sintomo costante;anche quello che ha detto un momento prima gli sfeggedalla mente. Dimentica tuttocontinuamente. Ha dimenticato ogni avvenimento passato. Ha dimenticato il passato e sene ricorda come se appartenesse ad un altro o come se l’avesse letto in un libro. Ciò inrapporto con lo stato di sonnolenza; sembra che gli avvenimenti passati siano visti come insogno, come se il paziente li avesse sognati. Non può concentrarsi in un sia pur minimo

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sforzo mentale; non riesce a rispondere correttamente; si trova in uno stato di semi-coscienza e alla fine arriva alla completa incoscienza.

Al primo stadio di questi stati infettivi c’è grande ansia e agitazione; in seguito stuporeed indifferenza. Continui sospiri con depressione psichica, estrema irritabilità, semi-incoscienza; alla fine, incoscienza, stupore, delirio e insensibilità; delirio con borbottio,accompagnato da insonnia e agitazione. Tale stato psichico è proprio quello che siriscontra nelle malattie infettive; la corrispettiva malattia cronica non è stata messa inevidenza. Il dott. WELLS utilizzò questo rimedio in numerosissimi casi, poiché a quell’epo-ca Ailanthus fu uno dei rimedi in un’epidemia di scarlattina, a Brooklyn, e salvò moltiammalati. Sembrò in grado di trasformare le forme maligne di scarlattina in formebenigne.

Oltre i sintomi riportati nei testi delle sperimentazioni, è stato osservato che cadono icapelli e che davanti agli occhi dei pazienti quando di notte chiudono le palpebre, passanodei lampi di luce. «Pupille molto dilatate; secrezione abbondante, fluido, icoroso edematico dal naso». Questo avviene nelle forme infettive di scarlattina. «Narici congestio-nate, grande prostrazione ed espressione che riflette profonda angoscia. Carnagione colormogano». Si riscontra quest’aspetto quando la scarlattina è stata eliminata. Volto purpu-reo, congestionato, gonfio, inebetito.

Questo rimedio non è uno di quelli che si adoperano frequentemente e non è indicatospesso, ma quando è indicato è utilissimo. Lo vedrete raramente perfino nelle scarlattinemaligne. Osserverete che le scarlattine maligne richiedono spesso un certo numero di altririmedi, ma Ailanthus corrisponde a uno dei tipi più maligni e sarà più usato nel corso diun’epidemia nella quale si verificheranno numerosi casi di tipo maligno. Vi sono tre tipicomuni di scarlattina. Durante una stagione, constaterete che i casi sono semplici ebenigni, che l’esantema è tipica, e che si evolve rapidamente senza febbre. Casi similiseguiranno il loro normale decorso con buone cure, una camera e un’abbigliamento bencaldi, senza molti farmaci. La pelle è d’un rosso brillante, liscia e lucente. Il caso non ègrave. In altre epidemie troverete un solo caso come questo, mentre la maggior parte deglialtri presenteranno spiccati disturbi alla gola; l’esantema, quando è presente, è scarso e siverifica la congestione cerebrale e sintomi spinali con dolore alla nuca. La gola èterribilmente edematosa e infiammata, d’un colore rosso brillante e molto dolente.

E poi esiste un terzo tipo nel quale la gola è pericolosamente edematosa, tutte lemucose sono edematose e il decorso generale della malattia si avvia alla setticemia eall’infezione, con aumenti di volume delle linfoghiandole, tumefazione della pelle e moltofetore; la pelle è marrone scuro e l’esantema è poco abbondante, talvolta appena visibiledal principio alla fine. Se non si fa niente, questi pazienti moriranno; sono pazientigravissimi. Gli antichi autori chiamano queste tre forme: «scarlatina simplex», «scarlatinaanginosa» e «scarlatina maligna». In alcune epidemie ritroverete tutti e tre gli aspetti, incerte famiglie ne riscontrerete due. Un bambino avrà una forma benigna e un altro, invece,una più grave con vescicole infettive qua e là, sulla punta delle dita, che emaneranno unodore fetido; quando le vescichette si apriranno, se il bambino sopravvive, lascerannoun’ulcerazione; questi sono i casi mortali, è il tipo maligno.

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Anche quando l’esantema non viene fuori nelle forme di scarlattina a decorso benigno,la pressione delle dita lascia sulla pelle una impronta bianca che tarda a riprenderecolore. Più è spiccato questo segno, più è grave il tipo di malattia. Più il tipo di malattia èdi natura infettiva, più lenta è la circolazione ed è un sintomo peculiare di questo rimedio.La pelle è congestionata anche quando non c’è esantema: è una congestione passiva dellevene. Un gran numero di rimedi possiede questo sintomo, ma Veratrum viride produce unatale paralisi vasomotoria che una linea tracciata sulla pelle con leggera pressione resteràvisibile a lungo. In tutte queste malattie infettive c’è odore fetido, a volte cadaverico, avolte di carne avariata; quando questo rimedio è indicato, si riscontrerà tale odore nellemalattie a forma adinamica.

«Gola molto gonfia, color rosso scuro, quasi porpora. Difterite con prostrazioneestrema. Gola livida, edematosa: tonsille prominenti e ricoperte di ulcere profonde». Si haspesso l’impressione che si potrebbe lasciare una fovea sulla gola e sulle tonsille come sefossero sede di edema. In qualcuno di questi casi infettivi dove si deve produrre unareazione, si verifica una diarrea terribilmente nauseabonda, una diarrea critica. Questi statiinfettivi sono accompagnati da dolore alla parte posteriore del collo e della testa, indipen-dentemente dalla malattia.

«Respirazione rapida, irregolare, pesante. Bruciore al palmo delle mani e alla piantadei piedi: si cerca un posto fresco in cui metterle. Ha la sensazione che un topo siarrampica sulla gamba. O che un serpente sale strisciando sulla gamba». Questi sintomipsichici si sono verificati su uno dei miei sperimentatori. «Vomitio polso debole e rapido,colorazione purpurea della pelle», si manifestano nelle malattie a forma adinamica,caratterizzata da improvvisa ed estrema prostrazione. «Come una scossa elettrica che vadal cervello alle estremità». «Brivido alle 8 del mattino con i tre stadi: brivido, calore etraspirazione». Durante il brivido, vomito di alimenti e dolore perforante al fianco. Ilbrivido è preceduto da un’eruzione d’aspetto maligno soprattutto al volto e alla fronte.«Durante il brivido: fame, sensazione di vuoto allo stomaco, dolore insopportabile dietro ilcollo, al dorso e al fianco». Il dolore dietro il collo è un segno premonitore comune allefebbri lente. In genere precede un accesso congestizio molto violento caratterizzato dasensazione di pienezza della testa e grande calore.

L’esantema miliare di cui si parla nel testo delle sperimentazioni e che somiglia allarosolia, si verifica quando l’esantema della scarlattina o della rosolia non si manifesta inmaniera uniforme, ma a chiazze, in piccole zone circolari circoscritte ed è scuro. «Esante-ma irregolare, livido, a chiazze, che scompare alla pressione e riappare molto lentamente;mescolato a piccole vescichette più numerose sulla fronte, sul collo e sul torace. Esantemache compare in maniera insufficiente, nell’arco di due giorni, con angina e leggeratempertaura». Gli elementi di tale esantema sono come le petecchie che riscontriamo nellefebbri tifoidee. Le annotazione che abbiamo su questo rimedio nella scarlattina lo rendonodegno di studi più approfonditi; bisognerebbe fare nuove sperimentazioni, in manierad’averne una comprensione più completa. «Esantema fitta, bluastra. Scarlattina tifoidea».«L’esantema si manifesta lentamente e permane livido». «Corpo e arti coperti da unesantema irregolare composta da chiazze assolutamente livide».

Ailanthus glandulosa

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In questo rimedio osservate solo un tipo di scarlattina. Questo tipo di febbre a decorsobenigno ha bisogno a volte di Sulphur, o di Phosphorus, o di Belladonna, o di Baptisia, odi Lachesis. Si deve fare un lungo studio della Materia Medica per essere capaci didistinguere una forma dall’altra e tenere in mente, in modo chiaro, il quadro di ognirimedio. È facile paragonare i rimedi per conto proprio dopo averli studiati singolarmente.Quando siete al letto del paziente, potete mettere in risalto molte similitudini, particolar-mente in questo caso. Se avvicinate un paziente conoscendo bene i sintomi generali deirimedi della Materia Medica, sarete sorpresi dal numero di sintomi che vi verranno inmente, richiamati dai segni della malattia. Quando arrivate presso un paziente affetto dascarlattina non dovete cercare di rammentare il nome del rimedio che vi è stato raccoman-dato per questa malattia, lasciate che l’aspetto del paziente evochi in voi i rimedi chesembrano simili al paziente, che siano stati o no associati alla scarlattina. Osservandol’esantema, penserete forse che somiglia ad un’esantema di Aconitum, ma in natura vi sonocosì poche infezioni di Aconitum che non la prenderete in considerazione. La Belladonnanon è adatta perché, in tale rimedio, l’esantema è lucido e leggero, l’esantema tipica diSydenham. Pulsatilla, d’altro canto, presenta un esantrema morbilliforme che spesso èassociato a temperatura non molto alta, ma non tanto bassa come nella forma tifoidea, ecosì eliminate anche Pulsatilla.

Pensate allora ai rimedi caratteristici di tutti gli stati infettivi; prostrazione, aggrava-mento dopo aver dormito, stupore generale e delirio vi suggeriscono quasi a colpod’occhio Lachesis, tipico di questo genere di malattia: il suo quadro si presenta subito allavostra mente. Se vedrete un altro caso di scarlattina in cui l’esantema è scarso; il bambinoche avete dinanzi non cessa di scorticarsi il naso e le labbra; è disteso, pallido e sfinito, nonha quasi esantemi, urina a fatica: quasi subito pensate ad Arum triphyllum. È l’aspetto delpaziente a suggerirvi il rimedio. Vi è un altro caso in cui riscontrate il colorito purpureo dicui ho parlato a proposito di questo rimedio: un orribile fetore, forte angina, in cui l’acquache si dà al paziente non è mai abbastanza fredda e il bambino desidera che un filo d’acquagli scorra continuamente in gola: potete in questo caso fare assegnamento su Phosphorus.In queste malattie a decorso benigno, se siete disposti ad ascoltare, studiare e aspettareabbastanza a lungo, c’è sempre qualcosa che ci dà la chiave della diagnosi.

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ALETRIS FARINOSA

Aletris farinosa

Aletris frinosa è un rimedio molto utile ma spesso trascurato che è stato frequentemen-te indicato nella cura di disturbi che colpiscono in particolare le donne, come per esempio,le emorragie uterine dovute ad aborti o in conseguenza del ciclo mestruale. Un trattodistintivo è un'emorragia abbondante dall'utero. L’emorragia ha luogo quando l’uterocolmo di sangue si dilata ed espelle grossi coaguli di sangue, seguiti da una vera e propriaemorragia accompagnata spesso da contrazioni dolorose.

Ad un abbondante flusso mestruale seguono durante il periodo intermestruale, perditeacquose che possono anche diventare abbondanti e sono caratterizzate da grumi scuri.Aletris farinosa si rivela molto utile nella fase in cui il flusso mestruale diventa emorragico.

Le cause delle emorragie sono da ricercarsi particolarmente nelle condizioni dell’utero,spesso rilasciato o debilitato, nello stato di debolezza e atonia degli organi riproduttivi.L’utero sottoposto a frequenti aborti o emorragie si debilita causando una generale asteniadel soggetto. Inoltre, sono presenti dolori alle ovaie in special modo a destra, e si avverteun senso di peso nella regione dell’utero e al bacino specialmente mentre si è in movimento.

Un caso di emorragia molto intensa verificatasi durante la notte in una donna la quale,debilitata dal flusso intenso, non riusciva neanche a parlare, è stato trattato con Aletris45M. Questa paziente non riusciva a trattenere l’urina quando tossiva, mentre dormiva,camminava e se in stato febbrile. Tali sintomi presenti da molto tempo, le sono stati curaticompletamente con Aletris Farinosa.

Le pazienti presentano sintomi quali: disgusto per i cibi, nausea, indigestione. Ilcolorito del volto è pallido e clorotico. Si stancano facilmente e sono spesso soggette asonnolenza. Se in stato di gravidanza, le pazienti soffrono di coliche, vomito e stipsi; lostomaco, infatti, così come gli organi riproduttivi, è debole e debilitato.

Quando ancora Aletris Farinosa non era conosciuto, i conati di vomito e le nauseevenivano curati con Kreosotum. Ma questo rimedio ha adesso lasciato il posto ad Aletrische si è rivelato molto efficace nel trattamento di questi tipici disturbi delle donne in statodi gravidanza.

Altri sintomi sono: dolori al retto e all’ano, feci abbondanti e dure, difficili daespellere, stipsi dolorosa.

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Allium cepa è usato soprattutto per i raffreddori. Vi sono diverse fasi che rientrano nelquadro clinico del raffreddore: quella del naso, quella della gola, quella della laringe equella dei bronchi. Tutte le fasi del raffreddore, la corizza, la laringite, la tosse e lecondizioni del paziente stesso si aggravano col calore e sono più accentuati in una stanzariscaldata. Il pizzicore laringeo, al contrario, si aggrava respirando aria fredda, nel sensoche la tosse è qualche volta provocata dall’aria fredda, ma il paziente in sé sta meglioall’aria fredda ed è disturbato dal calore. La maggior parte dei sintomi si aggravano la sera:i sintomi di corizza, il raffreddore nel suo insieme e i sintomi in generale. Questi sono i dueaspetti generici che più colpiscono in Allium cepa.

Non c’è da stupirsi se le nostre nonne attaccavano cipolle alle orecchie contro il mald’orecchio e attorno al collo per il mal di gola, perché la cipolla è frequentemente indicatain quasi tutti i climi per i postumi dei raffreddori. I venti penetranti, freddi, umidi, inqualsiasi clima, possono causare dei malanni del tipo Allium cepa: corizza, laringite,influenza, o qualsiasi altro malanno, non importa il nome che gli date; e generalmente sonoaccompagnati da una cefalea congestizia. Naso escoriato, occhi che secernono abbondanteliquido acquoso, dolciastro e secrezione nasale acquosa e abbondante, sempre irritante.Sensazione di escoriazione nel naso, che raggiunge la laringe in ventiquattr’ore. La tosse èprovocata da pizzicore laringeo e dal fatto di dormire in una camera riscaldata. Alliumcepa ha il suo più fastidioso aggravamento la sera al momento di mettersi a letto. Hosentito pazienti descrivere il dolorealla laringe causatodalla tosse: lo paragonavano ad ununcino conficcato e spinto verso il basso ogni volta che tossivano. Lacerazione alla laringead ogni accesso di tosse. Gli starnuti, la sensazione di escoriazione di tutte le mucose equella tosse lacerante sono sintomi che si aggravano in una stanza riscaldata, e di sera; cisorprenderà vedere quanto velocemente la cipolla guarirà un raffreddore con tali caratteri-stiche.

Affronteremo ora i sintomi particolari della corizza. Fra i sintomi iniziali ci sono glistarnuti, che si manifestano con crescente frequenza. Una secrezione acquosa sgocciola incontinuazione dal naso, brucia come il fuoco e provoca un’escoriazione al labbro superio-re e alle pinne nasali sino a farle diventare rosse ed escoriate. Notate che mentre lasecrezione nasale è escoriante quella congiuntivale è dolce. Non dimenticatelo, perchétroveremo esattamente l’opposto quando arriveremo allo studio di Euphrasia. Troveremoesattamente la stessa secrezione acquosa del naso e una secrezione delle congiuntivealtrettanto abbondante; ma le lacrime saranno acide mentre la secrezione nasale saràdolce. La secrezione nasale di Allium cepa distrugge completamente la peluria del labbrosuperiore. La congestione è tale che il paziente ha la sensazione che il proprio naso siapieno, con pulsazioni, bruciore e, a volte, epistassi. Ci sono dolori attraverso le mascelle,

ALLIUM CEPA

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dolori facciali, che si estendono alla testa. Cefalea con pesantezza alla fronte, all’occipite;cefalee acute durante le quali gli occhi non possono sopportare la luce; sensazioni dilacerazione, di esplosione, di pulsazionealla testa.

Ed ecco un altro aspetto di questo rimedio. Io non so perché i sintomi si manifestanodapprima a sinistra e poi si irradiano verso destra, ma è proprio quello che fa di solito.Ostruzione unilaterale; secrezione nasale acquosa, aspra dalla narice sinistra, che, inventiquattr’ore, raggiunge la narice destra. «Secrezione nasale profusa. Raffreddori pro-vocati dai venti umidi di nord-est», cioè dai venti umidi e freddi poiché questi possonogiungere da direzioni diverse secondo le regioni. Corizza con secrezione, accompagnatada cefalea, da secrezione della congiuntiva, da mancanza di appetito, da tosse e brividiall’aria aperta.

«Tutti gli anni nel mese di agosto, corizza al mattino, con violenti starnuti e grandesensibilità al profumo dei fiori e alla buccia delle pesche». È una delle forme di raffreddoreda fieno che Allium cepa guarisce. Se i sintomi concorderanno esso spazzerà via in pochigiorni una crisi di raffreddore da fieno. Voi sapete che generalmente non si capisce la veranatura del raffreddore da fieno. In realtà non è altro che l’esplosione di una malattiacronica, cioè è una manifestazione della psora, che si può sradicare solo con trattamentoantipsorico. Quante volte ho visto un raffreddore da fieno debellato in una settimana da unrimedio dall’azione breve, tornare, esattamente nella stessa maniera, la stagione seguentee richiedere forse allora un rimedio diverso. Appena il raffreddore da fieno è finito,bisogna cominciare il trattamento costituzionale. Se sapete cercarli, troverete dei sintomiche saranno totalmente diversi da quelli di una crisi acuta. Durante la fase acuta, questi nonsi manifestano. È molto difficile trovare un rimedio costituzionale quando la corizza è piùforte, perché questa somiglia ad una malattia acuta mentre è solo un’espressione dellapsora come una qualsiasi altra, come l’eruzione, la tosse, ecc. È possibile che durante unastagione il naso riveli solo un determinato aspetto della malattia cronica che sarà adatto,per esempio, ad Allium cepa.

Mi ricordo di una volta che prescrissi Allium cepa per corrispondenza. Il pazienteabitava nei pressi di una farmacia omeopatica. Ho telegrafato al mio farmacista di mandareal mio paziente Allium cepa; ed è ciò che ha fatto dopo aver etichettato la bottiglia. E così,il paziente conservò la bottiglia e prese il rimedio la stagione seguente, ma senza successo.È quello che accade di solito, anche quando i sintomi sembrano concordare. In uno statopsorico un rimedio dall’azione breve non è sufficiente, può accadere che agisca un giornosolo e allora bisognerà somministrare il rimedio ad azione profonda, che ingloba ilpaziente, il raffreddore da fieno e tutti gli altri sintomi. Il momento più propizio per curareil raffreddore da fieno è dopo la crisi acuta e prima che esso ricominci nella stagioneseguente. Comparirà allora sotto una forma ampiamente modificata, diversa da tutte quellepresentate sino ad allora dal paziente, e, quindi, richiede un rimedio diverso. Sarà lo stessoquando il rimedio costituzionale sarà stato scelto correttamente.

Nella corizza di Allium cepa, l’infiammazione raggiunge ben presto le orecchie, lagola e la laringe. Le madri di un tempo mettevano delle cipolle sulle orecchie dei bambiniche avevano un’otalgia. Ciò non sorprende quando si vede che appartiene a questo rimedioogni genere di dolori. Dolori simili a strappi che si irradiano dalla gola alla tromba di

Allium cepa

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Eustachio. Violento dolore all’orecchio, che può arrivare a provocare perfino la secrezio-ne di un liquido purulento. Ronzio alle orecchie. Punture che si irradiano dalla fronte alleorecchie. Dolori come se si estraessero dei fili dalle profondità della testa. Durante lapertosse, la corizza e la laringite dolori pungenti, taglienti all'orecchio. Nelle case cheposseggono un armadietto-farmacia, il rimedio usuale per l'otalgia è Pulsatilla ed è veroche raramente si deve chiamare il medico. Pulsatilla ha una così forte affinità perl’orecchio che può guarire un’otalgia in quasi tutti i bambini impressionabili, che piangonolamentosamente. Ma a quelli che sono scontrosi, che non sono mai soddisfatti, che gettanovia l’oggetto che prima hanno voluto e che schiaffeggiano l’infermiera, bisogna dareChamomilla. Con Pulsatilla, Chamomilla e Allium cepa potrete guarire la maggior partedelle otalgie dei bambini.

Ancora qualche nota sui sintomi oculari che accompagnano i raffreddori Allium cepa.Ricordatevi che la secrezione congiuntivale non è irritante. Malgrado il bruciore degliocchi, le lacrime quando scendono sulle guance non provocano escoriazioni. Secrezionecongiuntivale abbondante, non irritante. Secrezione congiuntivale la sera in una camerariscaldata.

Sappiamo tutti quanto la cipolla sia un ortaggio flatulento. È un rimedio meravigliosoper i bambini che hanno delle coliche. I dolori sono taglienti, laceranti, e fanno piegare indue il povero bambino. Questi urla per le violenti fitte alla parte inferiore dell’addome.«Dolori pungenti all’addome». «Coliche che iniziano nella regione epatica e si estendonoa tutto l’addome, più forti all’ombelico, aggravate dalla posizione seduta». Colichegassose. Allium cepa è un rimedio meraviglioso nella pertosse e, quando è indicato, ilbambino ha indigestioni, vomito e flatulenza; ha gas maleodoranti e si piega in due a causadelle coliche. Allium cepa guarisce anche l’irritazione e le secrezioni dell’ano, con perditeematiche, nei lattanti.

Disturbi acuti della voce: raucedine catarrale; abbondante espettorazione di mucoprodotto dalla laringe e comparso rapidamente, con la tosse di cui ho parlato e il dolorelacerante alla laringe. Qualcuno lo descrive come sensazione di una parte della laringeche si stacca lacerandosi. Coloro che sono capaci di farne una descrizione più precisa,dicono che, ad ogni colpo di tosse, si ha la sensazione di un uncino che tiri verso l’altoattraverso la laringe. Pizzicore laringeo con raucedine. Questo stesso dolore alla laringe siverifica nella pertosse. Il bambino trema e rabbrividisce, e potete osservare che teme latosse a causa del dolore lacerante alla laringe. Tosse e difficoltà di respirazione inspirandoaria fredda e tuttavia una corrente di aria calda aumenterà talmente il pizzicore chescatenerà certamente la tosse. E così la tosse è aggravata allo stesso tempo dall’aria freddae in una stanza calda. I raffreddori scendono a volte sino ai bronchi e in quel caso siaccompagnano ad aumento della temperatura e polso rapido: Allium cepa li guarirà se c’èpizzicore laringeo, se c’è tosse inspirando aria fredda che peggiora in una stanza calda e lasera, con dolore lacerante alla laringe.

La tosse è spasmodica e somiglia a quella del crup e della pertosse. Allium cepa èconosciuto come rimedio per la tosse del crup. La vecchia nonna attacca delle cipolle allagola del bambino affetto da crup e, senza alcun dubbio, laggiù, nei boschi, dove non c’è

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medico, questo è cento volte preferibile ad un trattamento allopatico. Ecco una descrizioneabbastanza buona del crup di Allium cepa estratto dai Guiding Symptoms: «Tosse spasmo-dica, rauca, stridente, rimbombante, provocata da un continuo pizzicore alla laringe; latosse provoca un tale dolore che sembra come se l’organo fosse escoriato e si spaccasse,dolore così acuto, così forte che costringe il paziente ad accosciarsi e fare ogni sforzo perarrestare la tosse». «Tosse laringea, forte, che costringe il paziente ad afferrarsi la gola; hala sensazione che la tosse gli laceri la laringe». Il bambino porterà le mani alla gola e lastringerà. Questo è totalmente diverso dal crup di Aconitum, dove il bambino, dopoun’esposizione al vento secco e freddo, si sveglia prima di mezzanotte con una tosse rauca,abbaiante e si afferra la gola con le mani. E quindi non si può sostituire Aconitum conAllium cepa.

Un’altra affezione sulla quale questo rimedio ha un potere strabiliante, è la nevritetraumatica, spesso riscontrata nel moncone di un’amputazione. I dolori sono quasiintollerabili, ed esauriscono rapidamente le forze del paziente

Allium cepa

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ALOE SOCOTRINA

L’Aloe presenta una particolare stasi venosa, che provoca rigidità e rigonfiamento intutto il corpo, in modo molto simile a quello di Æsculus ma il disturbo maggiore è nellevene del sistema portale, che crea una notevole stasi della regione epatica, intestinale erettale accompagnata da emorroidi. Il paziente ha dolori intestinali che lo obbligano adevacuare, come Nux vomica: dolori taglienti, crampiformi, all’ombelico. Dolori intornoall’ombelico, taglienti come coltellate con fitte verso il retto. Sintomi di diarrea e didissenteria. Nelle scariche diarroiche, vi sono spruzzi di feci liquide, gialle, puzzolentiirritanti, che bruciano come il fuoco e irritano l’ano. Il paziente trattiene con difficoltà lefeci; non osa pensare ad altro che al proprio sfintere perché appena si distrae, le feci glisfuggono. Non può emettere la minima quantità di aria perché insieme all’aria emetteràuno spruzzo di feci. Con la diarrea Aloe ha l’addome dilatato dai gas che gli procurano unasensazione di rigonfiamento e di tensione e lo costringono ad evacuare spesso.

I bambini piccoli, che cominciano appena a camminare, lasceranno sfuggire dappertut-to sul pavimento piccole gocce gialle di muco e feci. Talvolta la madre li castigherà, manon possono farci niente, non possono trattenere le feci che gli sfuggono involontariamen-te. Non padroneggia lo sfintere. Questo sintomo non è legato solo alla diarrea; a volte ibambini lasciano cadere, mentre giocano, palline dure come pietre di materiale fecale.Non si accorgono neppure di aver emesso delle feci. Vi è il rilassamento del retto e laprotrusione dell’ano, con emorroidi sanguinanti. Il paziente deve correre a defecare adogni boccone di cibo e spesso anche dopo aver soltanto bevuto.

Diarrea per aver mangiato ostriche fuori stagione. Potrete essere propensi a sommini-strare Lycopodium perché, nei manuali, l’avvelenamento da ostriche è rubricato nelcapitolo Lycopodium. Io non so se avreste ragione voi nel dire che l’avvelenamento daostriche durante la stagione richiede Lycopodium e, fuori stagione, richiede Aloe, ma soche col caldo e durante la riproduzione, le ostriche sono terribilmente tossiche come innessun altro momento. Moltissime persone gonfiano, hanno la nausea, una violenta diarreae vomitano tutto quello che mangiano nei giorni successivi a quello in cui hanno mangiatole ostriche. Quando si verifica quest’insieme di sintomi, Lycopodium sarà efficace e faràsparire la tendenza a star male mangiando ostriche, ma se i pazienti che hanno mangiatoostriche in estate presentano una sindrome coleriforme, allora scoprirete che il rimedio èAloe.

L’Aloe non è sperimentato bene, ed è per questo che inizialmente ho parlato deimalesseri per i quali lo si usa dopo sperimentazione clinica. Per quel che riguarda i disturbivenosi è più simile a Sulphur di qualsiasi altro rimedio. Se studiate Kalium bichromicum,Sulphur e Aloe insieme, sintomo dopo sintomo, vi sorprenderete dei loro stupefacentirapporti con lo stomaco e l’intestino.

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Tra i rari sintomi psichici, notiamo: «Sapeva che sarebbe morta entro una settimana».«La vita è un fardello». «Poco disposto a muoversi». Evidenzia pochi sintomi che ciconsentono di distinguere lo stato psichico; dà solo qualche dettaglio che è comune amoltissimi rimedi. Il paziente Aloe quando soffre per il dolore è terribilmente eccitabile ein genere i suoi dolori sono localizzati all’addome. Ha coliche e flatulenze dolorose alventre, che lo portano alla disperazione; durante le coliche diventa estremamente irritabilee sovreccitato. Un piccolo sintomo che colpisce è che «detesta gli altri, respinge tutti».

La congestione della testa che si verifica nel corso dei disturbi intestinali, è una speciedi stasi venosa, come quella che si riscontra nel sistema portale. «Cefalea frontaletrasversale». «Cefalee aggravate dal calore, attenuate da compresse fredde». L’aggrava-mento col calore e il miglioramento col freddo si ritrovano lungo tutta l’anamnesi di Aloe.Desidera stare in una stanza fresca; ha caldo e gli sale il sangue al volto; la cute è spessocalda e secca; a letto la notte vuole stare scoperto; ha le estremità bollenti, oppure manicalde e piedi freddi, o mani fredde e piedi caldi, alternativamente. Ha la testa calda edesidera applicarvi qualcosa di freddo. Questa sensazione è data non da febbre, ma dacalore superficiale. Calore in superficie, sensazione di congestione, e gonfiore alla super-ficie del corpo; gonfiore e stasi venosa in tutto il corpo. In questo rimedio sono comuni leperdite ematiche: trasudazione venosa dal naso, dall’intestino e dalla vescica, sanguina-menti in generale. Le vene si trasformano in varici e la cute, in quel punto, è calda. Grancalore agli orifizi del corpo; gli occhi, la bocca, la gola sono caldi e bruciano. C’èsensazione di secchezza, bruciore ed escoriazioni all’ano.

Nel capitolo: Cibo e bevande, troviamo: «Poco dopo la cena, brontolio addominale».Ha coliche all’intestino dopo aver mangiato e bevuto, in assoluta assenza di diarrea,perfino quando è costipato.

Questo rimedio è utile nei malanni dei vecchi bevitori di birra. C’è diarrea dopo averbevuto birra. Nelle persone che hanno la diarrea ogni volta che bevono birra, avrete moltepossibilità di accorgervi che Aloe si accorda con i loro sintomi, ma a volte il rimedio saràKalium bichromicum, perché questi due rimedi per quanto riguarda i sintomi gastrici eintestinali, sono molto simili. Ci sono rigurgiti con oppressione all’epigastrio. «Avete quiun altro esempio della stasi capillare e venosa». «Ematemesi; emorragia intestinale».

Vi sono molti dolori alla regione epatica, bruciore, calore, ecc. Troverete dilatazione erigonfiamento soprattutto all’ipocondrio destro. Aloe è il rimedio epatico per eccellenza.Nella sua azione, non è profondo come Sulphur. Vi accorgerete spesso che Aloe servirà dapalliativo; bisognerà allora continuare con Sulphur, Sulphuricum acidum, Kalium bichro-micum o Sepia, rimedi che, dopo Aloe agiscono bene, gli sono complementari e portano acompimento la sua opera. Aloe sarà, sin dall’inizio, un buon rimedio per quei disturbiepatici in cui c’è molto gonfiore, dilatazione, dolori pungenti alla regione epatica, cutesecca, calda e bollente senza rialzo di temperatura. Aloe può anche avere la temperatura unpo' elevata, ma la sensazione di calore e di secchezza della cute, si riscontra senza febbre,come nel caso dei pazienti psorici. Non è un rimedio costituzionale profondo e di lungoeffetto come Sulphur, e tuttavia il suo effetto non è breve come quello di Aconitum o diBelladonna. I suoi sintomi compaiono con lenta progressione. Si può associarlo benissimoa Bryonia. Bryonia non penetra nell’organismo tanto in profondità come Sulphur.

Aloe socotrina

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Una delle caratteristiche che colpiscono di più dello stato addominale, è forse ilgonfiore, a dilatazione e i borborigmi. Si ha l’impressione che l’addome stia per scoppiaree i gorgoglii sono così forti che chiunque nella stanza può sentirli. È un unico, continuoborbottio. Le feci escono gorgogliando; è un gorgoglio rumoroso come quello dell’acquache esce da un tubo di scarico. I testi degli antichi autori ne parlano come di un crepitiopoiché, quando si emettono le feci, queste anche dopo l’emissione di grandi quantità di gasescono insieme ad altro abbondante gas che gorgoglia e crepita. L’addome ha l’aspetto piùdilatato che mai. La fuoriuscita del gas non apporta sollievo. Il dolore è particolarmentesentito trasversalmente nell’addome, verso le anche. Grande dilatazione dell’addomecome se stesse per scoppiare, in corrispondenza del colon traverso, e anche del colonascendente e discendente; dolore, crepitio, gorgoglio, pesantezza e senso di pressionedall’interno all’esterno. «Dolore di torsione e fenditura nella parte superiore dell’addome,attorno all’ombelico che obbliga il paziente a sedersi piegato in due, che lo calma».«Sensazione di debolezza al ventre, come se stesse per venire la diarrea». La debolezza avolte è fortissima, al punto che, quando ha la diarrea, il paziente deve mettersi a letto, e ilsuo spossamento è tale che lo confonderete spesso con Podophyllum. Podophyllum hainfatti molta dilatazione, incredibili spruzzi, flatulenza in abbondanza, una quantità diborborigmi all’intestino e i suoi disturbi compaiono alle 4 del mattino. Aloe, quandocostringe il paziente ad alzarsi di buon mattino per la diarrea, è simile anche a Sulphur; visono momenti in cui egli tira fuori i piedi dalle coperte per rinfrescarli; la pianta dei piedigli brucia e la scopre. Morsi addominali, sensazione di debolezza addominale. «Indolenzi-mento di tutto l’addome, specialmente ai fianchi e ai lati dell’ombelico». L’addome è cosìsensibile che il paziente non trova alcuna posizione confortevole. «Dolore addominalesordo, la mattina e la sera a ripetizione, come se avesse preso freddo».

Ecco adesso dei sintomi addominali relativi all’ apparato genitale femminile e senzadiarrea. «Sensazione di una massa bloccata tra la sinfisi pubica e il coccige». «Doloriinguinali e lombari simili a quelli del parto che peggiorano stando in piedi». Aloe haguarito prolassi uterini di vecchia data quando erano associati a sensazione di pienezza, alcalore della superficie del corpo, alla tendenza alla diarrea mattutina, a ptosi uterina e allasensazione di avere una massa conficcata nell’angolo tra la sinfisi pubica e il coccige. Talesensazione è causata dalla pressione dell’utero verso l’esterno. C’è una sensazione distiramento verso il basso come se tutti gli organi pelvici stessero per uscire. Sensazione diaver la vagina e il bacino a imbuto.

«Bisogno impellente di evacuare, ma emette solo aria calda, che dà sollievo; tuttavia lostimolo torna poco dopo». Ciò significa che lo stimolo spinge il paziente ad evacuare, maemette solo aria. Aloe è utile sia per quelli che presentano questo sintomo da molto tempo,che per i costipati che stanno giorni interi senza evacuazioni alvine, ma sentono ogni tanto,o molte volte al giorno, lo stimolo di defecare, emettendo solo un po’ d’aria. Natrumsulphuricum spesso guarirà tale stato. «Feci come l’acqua, con frammenti di materiafecale». Questa è una caratteristica marcata di Aloe; masse dure mescolate a feci acquose;materiale solido che si trova nell’acqua o in materia fecale liquida; piccole masse duresimili a pietre o a sterco di pecora. Nella stipsi le feci consistono in frammenti duri comepietre. Talvolta questi noduli restano a lungo nel retto senza provocare alcuno stimolo; alla

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fine essi escono senza che il paziente se ne renda conto e si ritrovano nei vestiti. Perditatotale della sensibilità dell’ano, anestesia; il paziente non sente il passaggio delle feci.

Molti dei malesseri di Aloe hanno il carattere della dissenteria e si accompagnano aduna infiammazione acuta del retto e dell’ultima parte del colon; perdite ematiche e di mucogiallo, come la gelatina. A volte il paziente Aloe non emetterà nient’altro che grandiquantità di questo muco catarrale gelatinoso. Non dimenticate Aloe nelle «emorroidi agrappolo d’uva. «Prurito e bruciore all’ano che impediscono al paziente di dormire».Questi è costretto a infilare il dito nell’ano perché il prurito è così intenso che non può farea meno di grattarsi; lo fa diventare pazzo. Gli procura sollievo solo mettere qualcosa difresco sull’ano. Una caratteristica comune di Aloe è che le pomate aumentano il bruciore.Vi è un aggravamento del bruciore della cute attorno alle ulcerazioni quando sono statericoperte da pomate. Neppure il paziente Sulphur può sopportare applicazioni di pomate;queste per lui sono tossiche e gli provocano degli eritemi.

Dovunque vi sia una mucosa infiammata, si forma un consistente deposito di mucogelatinoso. Se c’è un punto ulcerato, un gruppo di afte o una superficie infiammata, vi sipossono staccare, come se si pelassero, spesse croste di muco gelatinoso quasi come ilcuoio. A volte la parte inferiore del retto è in questo stato e il paziente dirà che frammentidi feci sono prese nella gelatina. Il materiale granuloso di Graphites sembra incastrato inun bianco d’uovo coagulato. Succede che il paziente Aloe, prima di evacuare, espellal’equivalente di una tazza di tè di muco gelatinoso denso che riempiva la parte inferioredell’ampolla rettale. Aloe ha guarito un caso di stenosi del retto per il quale era indicato daquesto sintomo. La stenosi impediva a quasi tutte le feci di raggiungere l’ano, ma il retto siriempiva tre o quattro volte al giorno e costringeva il paziente a emettere gran quantità dimuco gelatinoso. Il materiale che poteva far passare, sforzandosi, era appena più largo diuna cannuccia da pipa. Hanno detto che i nostri rimedi non sono capaci di guarire unastenosi, invece qualche volta la guariscono. Quando riescono a guarire il paziente, lanatura, oh meraviglia! riassorbirà tutto il tessuto flogistico così da riportare il canale allesue normali condizioni. Si è osservato questo a volte nella stenosi dell’uretra e del retto.

Aloe socotrina

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ALUMEN

Alumen come Alumina, sembra produrre una particolare specie di debilitazione para-litica dei muscoli di tutto il corpo, una specie di atonia. Le estremità sono deboli. Questamancanza di tono è specialmente risentita dal retto e dalla vescica. Le feci si bloccanoperché il retto e il colon non hanno la forza di espellere il loro contenuto. La vescicarallenta la sua azione e l’urina è emessa con grande difficoltà. Dopo la minzione, la vescicaresta spesso piena a metà. Il getto viene fuori lentamente e, quando il paziente si mette inpiedi per urinare, l’urina cade giù perpendicolarmente, come in Hepar. Questo sintomo èun esempio dell’inerzia del rimedio. Lo stato paralitico si estende anche alle vene,provocando una paralisi vasomotoria.

Un’altra particolarità di Alumen che riscontriamo continuamente, è la tendenza alladurezza dovunque vi sia una superficie infiammata. Tutti i rimedi che posseggono questacaratteristica sono più o meno in rapporto con le affezioni cancerose poiché noi abbiamocome caratteristica più comune del cancro, la tendenza alla durezza. In Alumen le ulcerehanno un aspetto esterno normale, e l’indurimento è sottostante; ulcere con una baseindurita. Oppure possono comparire piccole scaglie sulla pelle dove la circolazione èlenta, per esempio sopra le cartilagini, e si può formare una larga e spessa massa indurita.Si forma un’infiltrazione sotto la crosta che si stacca di continuo e la cicatrizzazione nonavviene perchè i tessuti sono deboli a causa della paralisi vasomotoria. L’epitelioma èpoco più di questo; per questo motivo questo rimedio ha caratteri affini all’epitelioma e adaltre affezioni cancerose. Che cos’è lo scirro se non una particolare forma di durezza?Quando l’organismo adotta una via lenta, e vi è rallentamento nella formazione dei tessuti;quando i tessuti si infiammano e si induriscono alla minima irritazione, possiamo conclu-dere che siamo di fronte ad una costituzione predisposta ai disturbi profondi, alla nefrosi,al diabete, al cancro, ecc. Siamo al limite dell'ultima fase e succederà qualcosa. Questorimedio porta l’organismo ad un tale stato di disordine, vi si trova un tale rallentamentonella formazione dei tessuti, che moltissimi di questi indurimenti avranno come esito ilcancro. Alumen è un rimedio antipsorico ad azione lunga.

Ugualmente c’è in questo rimedio la tendenza alla durezza del collo dell’utero e delleghiandole mammarie. Le ghiandole si infiammano lentamente e non si fermano allo stadiodi congestione e durezza abituale, ma diventano come pietre. Tale indurimento si riscontranelle diverse ghiandole del corpo, ma è particolarmente apprezzabile nelle tonsille. Percoloro che prendono sempre freddo e le cui tonsille si ingrossano e si indurisconocontinuamente, abbiamo in Alumen un rimedio che si adatta all’intero processo di induri-mento e di infiltrazione e che, quando i sintomi concordano, guarisce questi casi secondola legge di similitudine. Guarisce i bambini che crescono con tonsille enormi e durissime,nei quali ogni raffreddore si localizza alla gola. Alumen è uno dei rimedi affini a Baryta

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carbonica, che ha la stessa tendenza. Un paziente avrà una costituzione che, studiata afondo, somiglierà a Baryta carbonica. In un altro potrete trovare una diversa costituzioneche un accurato esame rivelerà simile a quella di Alumen; ne incontrerete un’altra che saràSulphur; se ne osserverete coscienziosamente un’altra, troverete Calcarea Carbonica,un’altra Calcarea Iodata, e così di seguito tra i rimedi capaci di riprodurre le condizionidescritte. Se possiamo trovare dei sintomi che ci rappresentano lo stato costituzionale, nonabbiamo alcuna difficoltà. Quando si sono ben raccolti i sintomi, il caso è praticamenteguarito, perché allora è facile trovare un rimedio.

Alumen è incompleto per il fatto che è stato sperimentato solo parzialmente. Io non mipreoccupo di studiare rimedi parzialmente sperimentati, ma quando essi hanno un certonumero di tratti salienti che si accordano alla vita quotidiana, conoscerli è importante. Isintomi psichici di questo rimedio sono pochissimi. Bisognerebbe sperimentarli ad altedinamizzazioni su persone sensibili in modo da evidenziarne lo stato psichico.

Alcuni sintomi della testa sono notevoli e molto preziosi. Dolore alla sommità dellatesta con bruciore. Il dolore dà la sensazione di qualcosa che pesa sulla scatola cranica.Troverete una donna a letto, con le mani alla sommità della testa, che vi dirà: «Dottore, mibrucia come il fuoco proprio qui, e mi pesa come se mi sfondassero il cranio; la sola cosache mi dà sollievo è appoggiarvi qualcosa con forza o fare una fasciatura stretta con dellecompresse fredde». Vuole che si cambino le compresse con altre più fredde ogni minuto.Non è strano che un dolore pressante migliori con la pressione sul punto dolente? Questosomiglia a Cactus: dolore pressante al vertex alleviato da pressione. L’elenco dei rimediche presentano questo sintomo è molto breve, ragion per cui questo rimedio vi occupa unposto di rilievo. Vi sono alcuni sintomi strani, rari e particolari per i quali abbiamo pochirimedi; bisogna seguire altre trafile e andare avanti per vie traverse per ricercare lo statocostituzionale del paziente. Alumen guarisce il pesante dolore al vertex in un paziente chelo alterna con la più fastidiosa irritazione cronica alla vescica.

«Vertigini: stando coricato supino, con sensazione di debolezza all’epigastrio; chemigliora aprendo gli occhi e girandosi sul fianco destro». Tuttavia il rimedio ha un’altracaratteristica: stando coricato sul fianco destro vengono le palpitazioni. Tutti sarannocolpiti da questo sintomo, perché generalmente le palpitazioni si aggravano stando coricatisul fianco sinistro. Un cuore irregolare, ipertrofico o disordinato, abitualmente funzionapeggio stando coricati sul fianco sinistro, dato che in tale posizione ha minore spazio;viceversa è strano, raro, unico che questi sintomi siano aggravati sul fiancoo destro.Quando in un paziente esiste questa particolarità, è necessario trovare un rimedio che laevidenzi esattamente e, molto spesso, si osserverà che il resto dei sintomi si accorda colrimedio che ha causato questo particolare stato. C’è un altro carattere che dovete aggiun-gere ai precedenti, cioè: la lentezza e l’inerzia dei muscoli in tutto il corpo, un rallentamen-to dell’azione muscolare, una sensazione di debolezza alle braccia e alle gambe.

Nella stipsi si può verificare un certo stimolo ad evacuare senza risultato, o nessunostimolo per parecchi giorni. Al paziente manca la forza per espellere le feci. Fa lunghisforzi senza esito e alla fine, dopo parecchi giorni, emette delle feci costituite da unaagglomerazione di palle dure, da grosse masse di palline dure come il marmo, che restanotutte assieme. Questa è una caratteristica molto marcata della costituzione di Alumen.

Alumen

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«Defecazioni meno frequenti, più secche e più dure; feci grosse, nere, dure o in piccoliframmenti come sterco di pecora, la cui evacuazione non apporta sollievo». Dopo avereevacuato, il retto sembra ancora pieno. Questa curiosa caratteristica compare insiemeall'indebolimento o paresi del retto, vale a dire che il retto non ha abbastanza tono perespellere tutto il contenuto, per cui si ha la sensazione che non si sia svuotato. Vi sono nelretto ulcerazioni sanguinanti. Le emorroidi si ulcerano e sono debolissime; esse, dopo ladefecazione, provocano dolori prolungati, sordi al retto.

In questo rimedio domina il catarro. I pazienti sono vecchi scrofolosi, vecchi psorici,che sono soggetti a secrezioni oculari croniche, gialle, non irritanti, con dilatazioni venose;che hanno secrezioni gialle croniche dalla vagina se si tratta di una donna, o dell’uretra sesi tratta di un’uomo; blenorragia cronica indolore. Oltre le secrezioni catarrali, vi è latendenza alle ulcerazioni di modo che si trovano nella vagina piccole zone ulcerose, nellavagina o al collo dell’utero piccoli gruppi di afte. Nella blenorragia cronica la secrezione,invece di diventare bianca resta gialla; lungo l’uretra si formano piccoli indurimenti e ilpaziente attirerà su queste «bozze» l’attenzione del medico. Secrezione, con piccoligrappoli lungo l’uretra. Sono piccole ulcere sotto le quali vi sono gli indurimenti. Quandoriscontrate questo stato, vi trovate di fronte ad una blenorragia Alumen. Dopo qualchetempo, il paziente presenterà due o tre stenosi, a meno che non gli si dia il rimedio, perchéciascuna di queste ulcere finirà per creare una stenosi, diminuendo così la larghezza delcanale. Un’altra caratteristica strana di questi stati catarrali e delle ulcere è che tendono acolpire i vasi. Si formano varici sanguinanti in modo che si può avere il sanguinamento diqualsiasi zona infiammata o colpita da catarro, e il sanguinamento delle ulcere.

Spesso sono presenti cefalee nevralgiche non classificabili: fanno la loro comparsa lamattina al risveglio.

I sintomi degli occhi sono di natura infiammatoria congestizia, con tendenza all’ulce-razione. Oftalmia purulenta; irritazione cronica degli occhi. «Vede doppio alla luce di unacandela».

«Polipo nasale sinistro. Lupus o cancro al naso. Pallore cadaverico del volto, concianosi delle labbra. Scirro della lingua». Potete vedere come questo rimedio tende aprodurre minuscole escrescenze, piccoli indurimenti e infiltrazioni.

Gengivorragia (1); carie dentaria e retrazione gengivale; denti traballanti; aspettoscorbutico delle gengive. «La bocca brucia, è ulcerata; mucosa grigia, sporca, spugnosaattorno ad un dente che è circondato da una gemma carnosa; saliva maleodorante». Nellabocca ritroviamo la stessa tendenza generale alle ulcerazioni, con secchezza orale, linguae gola secche e grande sete di acqua ghiacciata. «Ugola ingrossata e infiammata. Predispo-sizione alle tonsilliti». «Vomita tutto ciò che mangia». In coda a questa elencazione, poteteaggiungere la parola «ulcera», perché essa si ricollega in particolare a quel genere dicongestione che si ulcera facilmente.

Nel capitolo dedicato all’addome, troviamo la flatulenza. Gli intestini non assolvono

1 Il testo inglese dice: sanguinamento dei denti.

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il loro compito, la loro attività è spasmodica, di modo che il paziente soffre di crampi e dicoliche; i dolori sono penetranti, taglienti, laceranti. Retrazione addominale e invaginazio-ne dell’ombelico. Se paragonate Alumen al piombo, nei suoi sintomi di avvelenamentosugli operai che lavorano il piombo bianco, vedrete il suo reale contrario; e quindi non visorprenderete nell’osservare che Alumen e Plumbum sono l’antidoto l’uno dell’altro. E losono perché sono talmente simili che non possono vivere entrambi sotto lo stesso tetto.Alumen è il rimedio da scegliere per superare una colica da piombo in coloro che lavoranoil piombo; esso annulla la loro sensibilità. Vi sono molti pittori che devono abbandonare laloro occupazione per questa sensibilità. Alumen vincerà spesso l’intossicazione latente epermetterà loro di riprendere il lavoro.

Nella donna, notiamo: «Il peso dell’utero spinge il collo verso il basso; granulazionedella vagina; leucorrea abbondante; dimagrimento; colorito giallo; indurimento dell’utero;scirro; ulcera dell’utero». Talvolta la paziente vi darà la prova dello stato della vaginadicendovi che il coito è così doloroso da diventare impossibile. Non c’è da stupirsi,quando vi sono tanti disturbi locali se un atto così naturale non potrà realizzarsi.

«Afonia totale». L’afonia è cronica per diminuzione della vitalità e per i continuiraffreddori. Espettorazione di molto muco giallo; il paziente si raschia continuamente lagola per sbarazzarsi di un leggero accumulo di muco giallo. « Tosse secca la sera dopoessere andati a letto». «Tosse cronica la mattina». La tosse non è un sintomo moltoimportante di questo rimedio; bisogna considerare le condizioni generali dell’organismo.La tosse non riflette, agli occhi del medico, la natura della malattia, perché le piccoleulcere, quando sono presenti, devono provocare la tosse. Può accadere che il paziente siavvii verso la tubercolosi o qualsiasi altra malattia terminale. Alumen è stato molto utile aivecchi che presentavano una espettorazione mattutina abbondante e vischiosa, catarrodelle vie respiratorie, emottisi, e indebolimento toracico, che rendeva loro difficoltosoespellere il muco. In questo, Alumen è simile ad Antimonium tartaricum.

A causa del suo rapporto con Alumina, nuove sperimentazioni metteranno certamentein evidenza il fatto che Alumen ha molti sintomi spinali. È risaputo che esso presentadebolezza della colonna vertebrale, con sensazione di freddo, come se gli si versasse lungola schiena dell’acqua fredda. Dolore alla colonna dorsale a livello d’una linea orizzontaleche passa orizzontale che passa per la punta delle scapole; si riscontra debolezza in questaregione e alle spalle. Allo stesso modo di Alumina, presenta una sensazione di costrizionecome di una corda o un bendaggio attorno agli arti. Sensazione di una corda strettamentearrotolata attorno al braccio. Altre manifestazioni della malattia spinale sono: la goffaggi-ne delle dita che lasciano sfuggire gli oggetti, il dolore degli arti inferiori di notte, lastanchezza e il torpore. Sensazione di una corda attorno alle gambe al di sotto delleginocchia; le piante dei piedi sono sensibili alla pressione nel camminare; i piedi intorpidi-ti e freddi, anche se ben coperti; le gambe sono fredde sino al ginocchio. Tali sintomi sonoprove supplementari dell’azione del rimedio sul midollo spinale. C’è un dolore come dacontusione agli arti. La paralisi degli arti con sensazione di brulichio e di formicolio.

L’impressione che il sangue faccia irruzione attraverso il corpo, tiene il pazientesveglio durante la notte. Molti sintomi sopravvengono durante il sonno. Incubi.

Il paziente è sensibile ai cambiamenti di tempo e sensibilissimo al freddo.

Alumen

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ALUMINA

Questo rimedio segue giustamente Alumen, che nelle sue caratteristiche ha molto diAlumina e, nelle modalità di azione, dipende da Alumina, che ne è la base. Tale rapportomi suggerisce un’osservazione. In presenza di una buona e sostanziale sperimentazione diun ossido o di un carbonato, se i sintomi psichici sono messi in evidenza bene, poteteutilizzarli sino ad un certo punto, in maniera presuntiva, per prescrivere un altro sale chepossieda la stessa base e pochi sintomi psichici nei suoi «provings». Per esempio, avete ungruppo di sintomi che si ricollegano incontestabilmente ad Alumen. Tuttavia i sintomipsichici di Alumen non sono stati evidenziati abbastanza; ma avete d’altra parte i sintomipsichici della base di Alumen che è l’ossido; se il paziente presenta i sintomi psichici diAlumina e i sintomi fisici di Alumen, potete logicamente supporre che sarà guarito daAlumen per la presenza in entrambi di alluminio.

Conosciamo abbastanza bene i sintomi psichici di Alumina. Esso ha una enormeinfluenza sulle facoltà intellettuali e confonde l’intelletto al punto tale che il paziente nonè in grado di prendere una decisione; il suo giudizio è turbato. È incapace di avere unconcetto preciso delle cose e delle idee; le cose che conosce o che ha conosciuto comereali gli sembrano irreali e si interroga in proposito. Nei « Guiding Symptoms», questaanomalia non è descritta così chiaramente, ma è espressa nella maniera migliore possibilenelle «Malattie Croniche». Vi leggiamo infatti: «Quando il paziente dice una cosa, hal’impressione che l’abbia detta un altro, e quando vede una cosa è come se l’avesse vistaun altro, o come se lui potesse introdursi in un’altra persona e potesse vedere solo a questecondizioni.» Ciò significa che esiste nel paziente confusione psichica, confusione delleidee e del pensiero. Alumina ha guarito tali sintomi. La coscienza della propria identità èconfusa. Il paziente non sa chi sia; gli sembra di non essere se stesso. È in uno stato diebetismo. Sbaglia scrivendo e parlando; usa parole che non ha intenzione di usare; usaparole non appropriate. Ha confusione e offuscamento dell’intelletto. È incapace diseguire la concatenazione delle idee.

In seguito, il paziente entra in una fase nuova nella quale ha sempre fretta. Niente simuove abbastanza velocemente; il tempo passa troppo lentamente; tutto è in ritardo; nienteva bene. Inoltre, ha degli impulsi morbosi. Quando vede strumenti taglienti o sangue, taliimpulsi emergono in lui e lo fanno rabbrividire di orrore. Uno strumento che può essereusato per assassinare o uccidere fa nascere questi impulsi; ha l’impulso di uccidersi.

Il paziente Alumina è molto triste, sempre triste. Geme, si lamenta, si inquieta, sitormenta o si affretta incessantemente. Vuole andarsene; vuole cambiare posto, sperandoche altrove andrà meglio; è oppresso dai timori. Immagina ogni sorta di cose. Vive in unostato di continua apprensione. Quando si sofferma sul proprio stato psichico, pensa che staper perdere la ragione. Pensa a questa frenesia, a questa fretta, alla confusione mentale, si

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rende conto di conoscere a stento il proprio nome e quanto sia irritabile, e si chiede se nonstia diventando pazzo, e alla fine pensa veramente che lo diventerà.

La maggior parte dei sintomi psichici si manifestano la mattina al risveglio. Tristezza elacrime al risveglio. Umore variabile. Qualche volta il suo stato psichico migliora un pocoe il suo umore si trasforma in tranquillità e placidità, poi torna alle sue paure e alle sueapprensioni. Gli sembra che stia per succedere una catastrofe ed è pieno di ansie. È ansiosoriguardo all’avvenire.

Il tratto più caratteristico dopo quelli su esposti è la maniera in cui il rimedio agisce suinervi spinali. I muscoli innervati da questi nervi sono deboli e c’è debolezza in tutto ilcorpo. C’è difficoltà di deglutizione, una specie di paralisi dell’esofago; difficoltà asollevare o muovere le braccia; emiplegia o paraplegia o paralisi della vescica e del retto.Lo stato paralitico comincia come una specie di semiparalisi; che si manifesta come atoniache, a lungo andare, aumenta sino a diventare una completa paralisi.

Tutto è rallentato. La sensibilità di trasmissione nervosa diminuisce in maniera che lapuntura di una spilla sugli arti è sentita dopo circa un secondo. Tutti i sensi si indebolisco-no alla stessa maniera, fino ad uno stadio di torpore della coscienza e di stupore. Leimpressioni raggiungono la mente con netto ritardo.

Lo stato paralitico si ritrova dovunque e lo si può osservare nelle diverse parti delcorpo, sottoforma di diversi sintomi. La vescica lo manifesta con la lentezza con cui passal’urina. Una donna resterà seduta in bagno a lungo prima che arrivi il flusso di urina, e nonha la possibilità di spingere; alla fine il flusso arriva e cola lentamente. Il paziente dirà chenon può attivare il passaggio dell’urina. Questa arriva lentamente, cola lentamente, a voltegoccia a goccia. A volte si verifica ritenzione urinaria e altre incontinenza.

Questo rallentamento si osserva anche a carico del retto. Esso diventa atono e ilpaziente è incapace di fare gli abituali sforzi quando evacua; il retto presenta una taleparesi da essere pieno e dilatato, da contenere un’enorme quantità di feci e tuttavia,malgrado la presenza di feci molli, può esserci stitichezza. Questo rimedio presenta spessofeci dure, ma noteremo che l’effetto migliore lo avrà in presenza di paresi del retto con fecimolli. Alumina sarà tuttavia curativo se sono presenti i sintomi psichici che ho descritto,con feci voluminose, dure, nodose o a blocchi.

Lo sforzo per espellere le feci molli è, a volte, così grande che sentirete descrivere cosìdal paziente le proprie difficoltà: deve aspettare a lungo quando evacua sebbene il retto siapieno e non evacua da parecchi giorni; ha l’impressione di dover espellere le proprie fecie che il retto sia pieno; tuttavia resta a lungo seduto ad aspettare e alla fine comincia adaiutare l’operazione spingendo con intensità i muscoli addominali verso il basso, facendoenormi sforzi, essendo cosciente che il retto ne fa pochissimi. E continuerà a sforzarsi,coperto di abbondante sudore, aggrappato alla tazza, se ha modo di aggrapparsi, e tirerà espingerà, come per un travaglio: alla fine riuscirà ad espellere delle feci molli avendotuttavia la sensazione che nel retto ne restino ancora.

Ovviamente, anche altri rimedi presentano la stessa difficoltà ad espellere feci molli,ma essi hanno caratteristiche proprie. Prendete per esempio una paziente che non puòrestare sveglia; ella dice che non può leggere neanche una riga senza piombare nel sonno;può dormire sempre; è infastidita giorno e notte da secchezza della bocca e la lingua le

Alumina

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aderisce al palato. Lasciatele descrivere adesso gli sforzi e la lotta che deve fare perespellere le feci molli e non avrete bisogno di cercare altrove il rimedio adatto. Se, oltrequello che ha detto, aggiunge che le capita di perdere i sensi quando resta in piedi per uncerto tempo, che una stanza chiusa le dà fastidio e che ha ogni genere di disturbi all’ariafredda, il rimedio è Nux moschata. Vedete adesso come è facile ai rimedi farsi riconosce-re; essi ci raccontano la loro storia.

Immaginate una donna che viene a consultarvi perché soffre di emorragie e perditeprolungate, che è debole, pallida e gonfia per flatulenza; ha abbondante eruttazione edespelle dall’ano molti gas e più ne espelle, peggio si sente; fa anche lunghi sforzi perespellere feci molli, sforzi terribili con totale inattività del retto. Non potete fare a meno diprescriverle China. È lasciando parlare i rimedi e lasciandoli raccontare la loro storia chesi può fare l’individualizzazione. Vi dico tutto questo per dimostrarvi che non dovetescegliere un rimedio basandovi sull’inattività del retto. L’individualizzazione si deve fareattraverso il paziente. Questo è un principio che non bisogna mai trasgredire. Voi poteteavere venti rimedi che posseggono tutti lo stesso sintomo, ma se avrete dei dettagliincontestabili che concernono il paziente in sé, il modo in cui lavora, la maniera in cui lamalattia lo colpisce nell’insieme, allora avete qualcosa che vi permetterà di individualiz-zare il trattamento. Avete osservato il paziente Alumina, il paziente China e il pazienteNux moschata. Il solo compito del medico è di trattare il malato, cioè studiare il pazientein sé fino a farsi un’idea della sua malattia.

Un sintomo di questo rimedio sono le vertigini, moltissime vertigini; il pazientetrasale, volteggia e «gli oggetti girano incessantemente intorno a lui». Questo corrispondealle vertigini delle persone esaurite, dei pazienti vecchi e malandati, uomini logorati dallavecchiaia. Anche in questo caso le vertigini compaiono quando chiudono gli occhi comesuccede nelle affezioni del midollo spinale, nella sclerosi dei cordoni posteriori. Aluminaha fatto insorgere affezioni analoghe all’atassia locomotoria. Produce il torpore dellapianta dei piedi, i dolori lancinanti, la vertigine chiudendo gli occhi, e anche il barcolla-mento e i disturbi della coordinazione. In uno stadio iniziale di atassia locomotoria,Alumina arresterà l’evoluzione della malattia riportando l’ordine nell’organismo. ConAluminium metallicum ho fatto cessare dolori folgoranti in vecchi casi incurabili e ho fattomigliorare meravigliosamente i riflessi, mostrando così il miglioramento generale delpaziente.

La maggioranza dei sintomi sono più intensi la mattina quando ci si alza. La mattina,come ho potuto notare, l’urina passa più lentamente di quanto faccia in seguito quando ilpaziente si è mosso e si è riscaldato un po’. La mattina i suoi arti sono più rigidi e devestimolare le sue facoltà psichiche. Svegliandosi ha la mente confusa e si domanda chi sia.Osserverete questo soprattutto nei bambini: svegliandosi la mattina essi sono disorientatiin Alumina, così come in Æsculus e Lycopodium. Devono fissare il pensiero su alcunioggetti per verificare se questi esistono o meno, per chiedersi a cosa somigliano e sidomandano se sono a casa propria o altrove.

Cefalee recidivanti, con nausea e vomito. La cefalea fa la sua comparsa quando ilpaziente si raffredda, dovuta probabilmente allo stato catarrale. Il paziente Alumina haquasi continuamente le mucose secche; il naso è secco, ostruito, soprattutto da un lato,

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generalmente il sinistro; sembra pieno di schegge di legno, membrane o croste secche.Catarro atrofico cronico; croste nelle fosse nasali posteriori e nella fossetta di Rosenmul-ler. È pieno di grosse croste verdi, nauseabonde. E la relazione di questo stato con lacefalea è che ogni volta che il paziente si raffredda, diminuisce la secrezione gialla densa,e ne prende il posto un’altra acquosa, accompagnata da dolori frontali al di sopra degliocchi, che attraversano la testa, con nausea e vomito. La cefalea conseguente al catarrocronico è proprio questo. La cefalea si calma se il paziente si sdraia. Il paziente haemicranie e cefalee periodiche. Constaterete che Alumina corrisponde ad una costituzioneche si può definire psorica, che corrisponde ai vecchi pazienti sfiniti, deboli, scrofolosi,che hanno tendenza alle affezioni catarrali e alla tubercolosi.

Questo rimedio ha una pronunciata tendenza catarrale. Si trova catarro ovunque visiano mucose. Alumina colpisce molto la cute e le mucose, cioè i rivestimenti interni edesterni, ossia le superfici del corpo. Il paziente espettora continuamente, si soffia spesso ilnaso ed ha secrezioni oculari. Ha molti disturbi visivi che appartengono a questo statocatarrale, di cui ora parleremo. Offuscamento della vista come se guardasse attraverso lanebbia, o, secondo alcuni pazienti, attraverso un velo. Offuscamento caliginoso dellavista. Vi sono anche dei disturbi ai muscoli dell’occhio, del bulbo e al muscolo ciliare.Vista debole e incerta. In alcuni muscoli o gruppi di muscoli, si riscontra la debolezzaparalitica che appartiene al rimedio nel suo insieme, in maniera che si possono realizzaredifficilmente occhiali adatti. L’azione dei muscoli oculari è turbata.

Il catarro si estende alla parte posteriore del naso e le fosse nasali posteriori sono pienedi muco solido e di croste. Guardando la gola constaterete che il palato molle, la mucosadelle tonsille, della faringe e tutto quello che potete vedere, è coperto di granulazione, èedematoso, congestionato e infiammato. Il paziente soffre di secchezza alla faringe che ècronicamente sensibile e indolenzita. Sente delle punture nell’inghiottire, come se la golafosse piena di schegge di legno, specialmente dopo un momento di immobilità, e lo sentedi meno umettandosi la gola e deglutendo. Dopo essere rimasto immobile un istanteall’aria della notte, ha un accumulo di muco vischioso in gola. Questo si estende allalaringe e ai polmoni, provocando il loro indolenzimento insieme ad una tosse cronicasecca e affaticante.

Il catarro scende verso l’esofago, che diventa sensibile e trova difficoltà a svolgere lesue funzioni. Il paziente inghiotte con difficoltà. Il bolo alimentare scende con sforzo; ilpaziente lo percepisce lungo tutto il tragitto sino allo stomaco. Egli ha indolenzimenti,paresi e difficoltà ad inghiottire. Questa debolezza paralitica lo costringe a ricordarsi chedeve fare un piccolo sforzo per inghiottire; e sente questo sforzo durante la discesa deglialimenti, come se l’esofago fosse sensibile. Ha catarro allo stomaco, all’intestino e al rettoin modo che, con feci molli e difficili da evacuare, ha spesso un accumulo di muco. Hacatarro anche alla vescica, ai reni e all’uretra, una vecchia blenorragia si prolungherà inuna secrezione catarrale o in una «goccia» cronica. A volte non è blenorragia cronica, è lasecrezione primitiva che dura per mesi e che, invece di essere di un bianco lattiginoso,resta gialla e non è dolorosa. Può avvenire lo stesso alla vagina. La secrezione vaginale èuna secrezione bianco-giallastra densa, talvolta escoriante. Vediamo dunque che nellacostituzione Alumina che abbiamo descritta, vi è uno stato catarrale generalizzato.

Alumina

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Esaminando poi la cute vediamo che è parimenti colpita. Il paziente è soggetto ad ognisorta di eruzione. La cutee si avvizzisce, si secca e tende alle eruzioni, all’ispessimento,all’indurimento, alle ulcerazioni, alle screpolature, al sanguinamento. Il prurito delleeruzioni aumenta col calore del letto. Se il paziente si riscalda a letto, ha prurito anchequando non c’è eruzione, al punto da grattarsi a sangue. Questo vi dà un’idea delleeruzioni che dovrete esaminare.

Un paziente, coperto di croste, verrà a consultarvi e dirà: «Quando mi riscaldo la notte,mi devo grattare, e mi gratto sino a far sanguinare la pelle». È molto importante scoprire sele croste sono la conseguenza dell’essersi grattato, o se l’eruzione era in origine un’eruzio-ne pruriginosa; in effetti Alumina in principio non ha eruzioni, ma il paziente si gratta sinoa strapparsi la pelle e quindi compaiono le croste. In questo caso dovete scegliere unrimedio non per l’eruzione, ma per il prurito della pelle in assenza di eruzione. InMezereum, Arsenicum, Dolichos e Alumina, la pelle prude e il paziente la gratta a sangue;e allora prova sollievo. Naturalmente, dopo tutto questo, si crea un’eruzione apparenteperché si formano le croste. Quando comincia la cicatrizzazione, ricomincia anche ilprurito e non c’è sollievo se non quando la pelle è a vivo. Il prurito si attenua quando lacute è umida e sanguinante.

Alcuni trattati non fanno distinzione tra prurito con eruzione e prurito senza eruzione,ed è per questo che quasi tutti i giovani medici arrivano a pensare che il prurito cutaneodeve essere sempre associato ad un’eruzione e sbagliano valutandone la natura. La cute siispessisce, si indurisce, si ulcera, e sotto le ulcere si formano degli indurimenti. Si verificaun gran rallentamento della vitalità delle mucose e, contemporaneamente, della cute, contendenza all’indurimento. L’ispessimento delle mucose si riscontrerà dovunque; dopol’ispessimento compariranno piccole ulcerazioni e, a lungo andare, degli indurimenti allabase delle ulcere. Avviene lo stesso alla cute. In generale le mucose e la cute sonodovunque secche e bruciano.

Granulazioni croniche delle palpebre. Se rivoltiamo le palpebre, possiamo constatareche la mucosa palpebrale è ispessita. Talvolta l’ispessimento o ipertrofia provocanoun’inversione delle palpebre che somiglia all’ectropion. «Cadono le ciglia», fenomeno cheva di pari passo con tutto il resto. Cadono i peli. Ovunque la cute diventa completamenteglabra; i capelli cadono in quantità. Vi è ogni genere di rumori nelle orecchie, ronzii, ecc.con disturbi dell’udito; si manifesta l’otorrea purulenta.

La «punta del naso screpolata» è un sintomo relativo al rimedio nel suo insieme.Indurimenti qua e là favoriscono l’insorgere di lupus ed epitelioma in chi è soggetto a taligonfiori ed eruzioni. Alumina e Alumen, come Arsenicum, Lachesis, Sulphur e Coniumsono rimedi in relazione con queste malattie. Alcuni di questi, quando c’era infiltrazione,hanno permesso brillanti guarigioni. Sulla pelle della faccia e di altre parti del corpo c’èuna sensazione di strisciamento. Prurito, specialmente al caldo. Sensazione di tensione.Strana sensazione sulla faccia e in altri punti non coperti dai vestiti: una sensazione dibianco d’uovo secco, di sangue disseccato o di ragnatela. Se siete mai stati in un postodove c’erano ragnatele e una di queste vi è rimasta sul volto, saprete quale particolaresensazione di strisciamento si senta e saprete anche che non si è tranquilli fino a quandonon la si è tolta. Questa sensazione appartiene in particolare ad Alumina, Borax, Baryta

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carbonica. Sensazione di leggero strisciamento, o di pelle d’oca. Prurito al volto. Sintomitalmente irritanti che il paziente resterà seduto a grattarsi il volto incessantemente.Penserete che è nervoso. Sembra che lo sia quando rimane seduto a strofinarsi il dorsodelle mani. Sarà bene scoprire se lo fa perché non sa stare fermo con le mani o perché haprurito. È la sensazione di prurito che lo costringe a cercare di togliere o cacciare via conle mani qualcosa dal volto.

Forse non ho parlato della gola quanto avrei dovuto. «Ulcere ai pilastri palatini,spugnose, che secernono un pus giallastro scuro dal cattivo odore». Più o meno si tratta diun'angina cronica. Alumina ha la tendenza a localizzarsi specialmente sulle mucose. In unsoggetto Alumina tutte le mucose sanguinano. C’è catarro nasale con occhi rossi, il nasoostruito e il paziente avrà numerose corizze acute; fortissimi mal di gola. Secrezioni datutti gli orifizi. Non è un rimedio per un raffreddore di gola o per un'angina acuta, ma è unantipsorico profondo, la cui azione si prolunga per mesi. Ed è per questo che è più utile neiraffreddori o influenze recidivanti. In questo somiglia a Silicea, Graphites e Sulphur. Essoproduce modificazioni tissutali e lo fa lentamente perché è un rimedio dall’azione lenta.Quando il paziente, dopo il rimedio si sente genericamente meglio, in questo genere diaffezioni psoriche profonde, passeranno mesi prima che i sintomi scompaiano. Potrà dire:«Mi sento meglio, ma ho ancora tutti i sintomi. Mangio meglio e dormo meglio». Alloranon sarebbe ragionevole cambiare rimedio. Non dovete aspettarvi un miglioramentoimmediato dei catarri, dei dolori alla schiena e degli altri sintomi per i quali aveteprescritto il rimedio. Potrete ritenervi soddisfatti se avrete ottenuto un risultato dopoparecchie settimane. Succederà la stessa cosa per la debolezza paralitica prodotta daPlumbum.

C’è un nuovo rimedio di cui ci si comincia a servire, la cui sperimentazione è moltoricca e completa e i cui sintomi sono analoghi a quelli di questo rimedio: è il Curaro. Mipiacerebbe averne sperimentazioni più accurate; esso ha molti sintomi importanti simili aquelli di Alumina e Plumbum, specialmente in ciò che concerne la debolezza delle mani edelle dita dei pianisti. Un famoso pianista dirà che dopo aver suonato per un certo tempo,le sue dita rallentano. La debolezza sembra che riguardi gli estensori. Sollevare le ditadiventa impossibile; si perde il movimento di estensione delle dita. Curaro in grandemisura vince questa debolezza e aumenta la rapidità di estensione delle dita. Ma ancheAlumina, in genere, possiede tali paresi; mentre Curaro è maggiormente in rapporto con leparalisi degli estensori che con quella dei flessori, in Alumina la paralisi riguarda sia agliuni che agli altri.

Questo è uno dei rari rimedi che si sia trovato aggravato dall’amido, in particolaredall’amido delle patate. Mangiando patate il paziente si aggrava. Se mangia patate hal’indigestione, la diarrea, molta flatulenza e la tosse si accentua. Si aggrava anche col sale,il vino, l’aceto, il pepe e i liquori. Alumina è un rimedio spinale e l'aggravamento con iliquori va d’accordo con quello che succede con qualche altro rimedio spinale. Lo trovatein Zincum. Il paziente Zincum non può bere vino, perché ogni suo malessere si aggravaAlumina è così sensibile ai liquori, così facilmente sconvolto dalla più piccola goccia diliquore, che è costretto a rinunciarvi. Non solo quando ne beve gli dà alla testa, ma gliaggravano ogni malessere.

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In questo rimedio, la digestione praticamente manca. Il paziente è soggetto a catarrogastrico, ad ulcere gastriche, ad indigestioni dopo aver mangiato anche i cibi più leggeri.Eruttazioni acide e amare, vomito di alimenti, muco o bile. Nausee, vertigini, pirosi emolta flatulenza. Vomito di muco e liquido. Lo stomaco è dilatato dai gas. Il fegato è indisordine. I due ipocondri sono sede di numerosissimi disturbi, soprattutto il destro.

Quando ho trattato Alumen, ho attirato soprattutto l’attenzione sulla sua relazione colpiombo di cui è l’antidoto e viceversa. Alumina guarirà gli effetti tossici del piombo el’intolleranza al piombo. Coliche e debolezza paralitica in coloro che lavorano il piombo,pittori e artisti, e in coloro che sono così intolleranti al piombo che anche uno shampoo checontiene piombo provoca in loro la paralisi. Non molto tempo fa l’acetato di piombo eraancora usato normalmente dalle donne contro la leucorrea, ma erano talmente numerosequelle sensibili al piombo che fu abbandonato. Quando quest’ultimo è all’origine di unsimile stato di sensibilità, Alumina è l’antidoto eccellente.

I sintomi relativi alle feci e al retto che si riallacciano alle condizioni generali, sonotalmente tanti, che ne rimangono pochi da descrivere in questo paragrafo, salvo alcuni diparticolare importanza. Come potete supporre, questo rimedio manifesta delle screpolatu-re. Pensando al genere di mucose e tessuti che questo rimedio produce, vi aspettatenaturalmente di trovarle. Il paziente è affetto da stipsi, fa notevoli sforzi per evacuare, lasua mucosa è spessa e gonfia; tutto ciò dimostra che c’è una crepa. Quando vedete unrimedio che produce uno stato simile sull’organismo, e produce quel tipo di mucosa chesarà soggetta alle screpolature, non avete bisogno di vederne guarire una per scoprire chesarà adatto al caso. Non avete bisogno di ricorrere al repertorio per conoscere l’effetto delrimedio sulle screpolature. Secondo la vostra conoscenza generale dei rimedi, vi rendereteconto che deve guarire il paziente, dato che attacca le mucose e la cute in una maniera chesi riscontrerà naturalmente in coloro che presentano una screpolatura. La cute si induriscee si ulcera, diventa informe e malsana, e compare la stipsi; e così, dopo aver studiato ilrimedio in questa prospettiva, se guarisce una screpolatura non vi stupirete. Potete anchechiedervi quali altri rimedi presentano tale stato organico e da quali altri rimedi viaspettereste che guarissero una screpolatura. Se studiate la natura di Nitricum acidum,Causticum, Graphites, vi renderete conto del perché hanno fatto una splendida carrieranella guarigione delle screpolature. La vostra Materia Medica dovete studiarla così;osservate ciò che un rimedio fa sull’uomo in se stesso, sui suoi organi e sui suoi tessuti.

«Minzioni frequenti». «L’urina esce quando il paziente fa sforzi per defecare, oppureil paziente non può svuotare la vescica senza fare tali sforzi». Questo è un sintomo diprimaria importanza, un sintomo strano e lo si può definire un sintomo strano al massimogrado. Il paziente per vuotare la vescica, deve sforzarsi come per defecare. «Urinacocente, corrosiva». «Sensazione di debolezza della vescica e degli organi genitali».«Gonfiore con secrezione di pus giallo chiaro dall’uretra». «Bruciore con emissione diurina».

I disturbi degli organi genitali maschili sono caratterizzati da debolezza, impotenza epolluzioni notturne; spossatezza degli organi genitali per abuso o eccessi. C’è una sensa-zione di pienezza del canale e del perineo, con aumento di volume della prostata e diversimalesseri prostatici. Sensazione sgradevole e fastidiosa nella regione della prostata dopo il

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coito. Malesseri durante o dopo l’eiaculazione, o dopo una polluzione. Il desideriosessuale diminuisce e a volte scompare totalmente. Debolezza paralitica o paresi degliorgani sessuali; stato che è in accordo col rimedio nel suo insieme. «Fuoriuscita di liquidoprostatico durante faticosi sforzi per defecare». «Dolorose erezioni notturne».

La donna ha una gran quantità di disturbi, che possono essere guariti da questorimedio, ma i suoi disturbi sono essenzialmente di origine catarrale. Ne è un esempio laleucorrea; leucorrea abbondante, gialla, acida o escoriante; così abbondante che colalungo le cosce che diventano rosse è infiammate. Ulcerazione del collo dell’utero. Lemucose sono deboli, flaccide e si ulcerano facilmente. Tutte le parti dell’apparato genitalesono in stato di debolezza. A causa del rilassamento dei legamenti si instaura la ptosi.Sensazione di peso; i visceri pelvici sembrano pesanti. Le secrezioni di solito sono densee gialle, ma possono essere anche albuminose, filamentose, abbondanti e acide; «mucotrasparente». «Leucorrea corrosiva profusa, che cola sino ai talloni». Essa è percepitamaggiormente di giorno perché generalmente tali disturbi si aggravano camminando orimanendo in piedi, cosa che non è proprio un sintomo importante, ma una modalitàcorrente. Alla donna, per riprendersi dalle mestruazioni, serve quasi tutto il periodointermestruale. Tutti i suoi muscoli sono deboli; sembra priva di tono. Il rimedio convieneparticolarmente alle donne che si avvicinano alla menopausa, verso i quarant’anni, che silasciano abbattere dalle mestruazioni che sono poco abbondanti e quindi stancanti; lesofferenze sono terribili e le donne, nel periodo mestruale, si sentono in uno stato pietoso.L’esaurimento fisico e psichico dopo le mestruazioni è un tratto importante di Alumina.

Questo rimedio conviene anche alle donne che hanno avuto una blenorragia, prolunga-ta da palliativi. Esse sono migliorate da rimedi parzialmente idonei, ma sembra che nessunrimedio sia stato abbastanza profondo da sradicare il male, che non cessa di ricomparire. Èuna secrezione che ritorna continuamente, che per un certo periodo è migliorata daPulsatilla, da questo o quel rimedio e perfino da Thuja, prescritto più perché si tratta diuna blenorragia che perché conviene alla paziente. Questa è stanca, esaurita; quando avetecompletato l’esame e vedete le paresi, oltre le incessanti riprese della secrezione falsamen-te attenuata da altri rimedi, pensate ad Alumina, sia per le donne che per gli uomini.

Nell’uomo la secrezione è indolore. Dura per lungo tempo, comparendo e scomparen-do fino a che, all’ultimo, non ci sono che poche gocce, che fuoriescono senza dolore.Questo rimedio ne ha guarito moltissimi casi. Il catarro minaccia di diventare cronico. Lamucosa, dovunque, è debole e congestionata.

Anche le donne incinte presentano dei disturbi. Una donna che abitualmente non ècostipata, lo diventa quando è incinta, con tutti i tratti caratteristici di Alumina, cioèl’inattività del retto e l’assenza di forza di espulsione; ella deve far entrare in azione imuscoli addominali e deve fare lunghi sforzi. Anche il lattante fa sforzi simili. Vedreteneonati o bambini di pochi mesi che hanno bisogno di Alumina: quando non trovatenient’altro è un rimedio molto comune per la stipsi dei neonati; il bambino farà ripetutisforzi per espellere le feci e quando queste vengono esaminate si vede che sono molli e cheavrebbero dovuto essere espulse facilmente.

Alumina presenta raucedine, afonia e debolezza paralitica della laringe. Non c’è dastupirsi, è in accordo con lo stato generale, col deterioramento organico. La voce è debole

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e, se si tratta di un cantante, può cantare solo per un po’, è capace solo di un leggero sforzo.Per lui tutto è un peso. Paresi delle corde vocali che aumenta sino all’afonia.

I sintomi più impressionanti ai quali adesso arriveremo riguardano la tosse e il torace.Con alcune di queste tossi vi è espettorazione, ma abitualmente la tosse è una tossecontinua, secca e spossante, di quelle sgradevoli tossi che durano anni. Questo rimediorivaleggia con Argentum metallicum per il carattere della sua tosse, che è secca estancante, specialmente quando è associata a debolezza, ma Argentum metallicum tossiscedurante il giorno che non è il caso di Alumina. La tosse di Alumina è una tosse mattutina.Ecco un sintomo che appartiene a quasi tutte le tossi di Alumina: «Tosse al mattino pocodopo il risveglio». Ogni mattina, lunga crisi di tosse secca. La tosse è brusca, continua,secca e sfibrante; il paziente tossisce fino a che resta senza fiato, vomita ed emette le urine.Questo sintomo si osserva abitualmente nelle donne.

«Tosse secca e stancante con frequenti starnuti», si dice nei testi: «a causa di un’ugolatroppo lunga» ma bisogna leggere «a causa delle sensazioni di un’ugola troppo lunga». Èuna sensazione di qualcosa che solletica la gola; un solletico come se l’ugola pendessemolto; il paziente dirà anche di avere il palato troppo lungo. Un’altra espressione chesignifica la stessa cosa è: «tosse provocata dalla sensazione di avere in gola della pelle cheondeggia». A volte coloro che non conoscono l’anatomia del palato parleranno di qualco-sa che pende in gola, mentre quelli che sanno di avere un’ugola lo chiameranno in genere«palato». Ma è la stessa idea.

Solletico anche alla laringe. Questo sintomo è sempre osservato nei cantanti. Se la vocedi un cantante si altera per una paralisi delle corde vocali o di un sovraffaticamento dellavoce, pensate ad Alumina. La voce si abbassa e diventa fievole e, prendendo freddo, simanifesta un tipo particolare di solletico. In questi casi Alumina è molto utile. Il rimediousato dai primi medici omeopatici per i cantanti che avevano tremolii e abbassamento divoce era Argentum metallicum, sino a quando non fu riconosciuta l’efficacia di Aluminaper casi del genere. Permettetemi qui di dirvi qualcosa a proposito di Rhus toxicodendron,perché poi potrei dimenticarlo. Molti vecchi cantanti, dopo aver preso freddo, mantengo-no una debolezza di voce che notano quando cominciano a cantare. All’inizio, la voce èdebole e roca, ma esercitandola dopo un po’ migliora. A tutti questi pazienti, prime donne,avvocati, predicatori, ecc., somministrate Rhus toxicodendron. Essi devono riscaldare unpo’ le corde vocali, dopo di che la voce ridiventa normale; però dicono: «Se vado al foyere aspetto un momentino, quando ricomincio a cantare sto peggio che mai». La voce vameglio se i pazienti restano in un locale ben riscaldato e cantano senza interruzioni. Ciò èin perfetto accordo con l’aspetto generale di Rhus toxicodendron. Esiste una specie diraucedine che scoprirete leggermente diversa dalla raucedine paralitica di Alumina e diArgentum metallicum. La raucedine di cui parlo appartiene alla stessa categoria dipazienti; cominciando a cantare o a parlare, hanno l’impressione di dover eliminare un po’di muco raschiandosi la gola fino a renderla normale. Quando cominciano a parlare, lecorde vocali sono coperte di muco; quando lo eliminano, possono utilizzare la voce inmodo assolutamente normale finché non si fermano: questi sono i pazienti Phosphorus. Inquesti casi, il lavoro delle corde vocali diventa doloroso. Esse dolgono movendosi e lalaringe duole alla palpazione: il dolore a volte è così vivo che se il paziente tenta di parlare,

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il dolore somiglia a una coltellata. E così dobbiamo individuare a fondo il sintomo«raucedine». L’omeopatia è una questione di discernimento.

Parlando, aumenta molto l’indolenzimento del torace. C’è debolezza dei muscolitoracici. Si ha l’impressione che i polmoni siano deboli e che ci sia una debolezza toracica.Le urla aumentano la sofferenza.

Le caratteristiche più impressionanti che adesso esamineremo, sono relativi alla schie-na e agli arti e ne ho parlato nelle generalità. Bruciore alla colonna vertebrale; forti dolorialla schiena. Lombalgia urente e pungente. Il paziente in proposito si esprime così:«Dolori alla schiena come se affondassero un ferro rovente attraverso le vertebre inferio-ri». Questo rimedio agisce in maniera meravigliosa nella mielite quando contemporanea-mente c’è un fortissimo stato spasmodico della schiena che rivela un attacco meningeo.Un’altra caratteristica che appartiene a questo rimedio e che è un sintomo ben noto dimielite è la sensazione di cerchio; la sensazione di fasciatura qua e là attorno agli arti e alcorpo è un sintomo abituale.Una sensazione di corda stretta attorno al corpo è caratteristi-ca degli stati più rivelatori di irritazione e di mielite. Irritazione del midollo spinale conpunti sensibili. Punti che bruciano come se qualcuno affondasse un ferro rovente nellaspina dorsale. Dolore lungo il midollo, dolori taglienti, laceranti nel midollo spinale condebolezza paralitica, paralisi crescente e paralisi totale; paralisi di un lato del corpo.

«Dolore alla pianta dei piedi camminando, come se fosse troppo tenera e gonfia».«Torpore al tallone camminando». «Tremore alle ginocchia» che altro non è che unaquestione di debolezza generale. «Torpore agli arti in posizione seduta». Ogni volta cheun arto è compresso da qualcosa, si intorpidisce. Circolazione debole, debole conduttività,debole reazione nervosa; tutto è rallentato. Le braccia e le gambe sono pesanti. «Doloriagli arti, come se i nervi fossero pizzicati con forza, con sensazione di pressione allearticolazioni».

Riporterò adesso alcuni dei sintomi nervosi che avvalorano certe osservazioni cheabbiamo fatto. «Assenza di reattività del corpo». «Forte esaurimento delle forze, special-mente dopo aver camminato all’aria aperta». «Paralisi di una parte del corpo che colpiscesoprattutto gli estensori». «Paralisi reumatica e traumatica nei pazienti gottosi». Pazientigottosi con noduli alle articolazioni; vecchi organismi deteriorati con esaurimento eparesi. «Sovreccitazione psichica e fisica».Tremiti quà e là nel corpo. «Deambulazionelenta, insicura, come dopo una grave malattia». I movimenti del malato devono esserelenti, non può affrettarsi. «Movimenti involontari».

Ci sono tutti i tipi di sogni e di turbe del sonno, in modo che il sonno può essere moltodisturbato e agitato. Il paziente non si sveglia riposato e appena si sveglia ha le palpitazio-ni. «Molti sogni e frequenti risvegli; sobbalza per lo spavento; brontola o grida». «Imuscoli cervicali tirano indietro la testa quando dorme». Questo sintomo di osserva incaso di debolezza paralitica; lo stiramento dei muscoli alla nuca, lo sveglia. Ci sono scossealla nuca durante il sonno.

In tutte le affezioni di questo rimedio, si riscontra molto spesso una notevole assenza dicalore vitale e freddo, e tuttavia il paziente vuole stare all’aria aperta. Egli deve portarevestiti pesanti ed essere ben coperto, ma vuole stare all’aria aperta.Si raffredda continua-mente ad ogni cambiamento di temperatura e ad ogni corrente d’aria. Talvolta andrà a letto

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freddo come un ghiacciolo e quando si sarà riscaldato sarà talmente infastidito dal pruritoe dal calore del letto, che non potrà riposare. Sono i due estremi che si toccano. Lacircolazione è così debole alle estremità e al dorso delle mani che, col freddo, le mani sonosempre gelate e coperte di geloni e di screpolature sanguinanti.

La cute lungo le tibie è ruvida, rasposa e prude. Si è già detto che il tempo secco osecco e freddo aggrava i disturbi di Alumina e che il tempo umido a volte li migliora.

In questo rimedio la temperatura non è affatto alta. Vi sono pochi brividi e pocafebbre, ma ciò che predomina nella maniera più chiara sono gli elementi di cronicità, lalentezza, l’inerzia, e i sintomi cronici. Nei casi di debolezza e crollo fisico si avrà qualchesudore notturno e verso il mattino la traspirazione. Leggero brivido al mattino. Brivido consete.

Una caratteristica del rimedio che colpisce è la secchezza cronica della cute. Latraspirazione avviene raramente ed è poco abbondante. Non è utile specialmente per isudori copiosi e sfibranti. Esso è l’opposto di Calcarea, che traspira abbondantemente;viceversa Alumina, nelle sue affezioni spinali e paralitiche, è estenuato dallo sforzo,completamente spossato, ma non traspira. Mettetegli addosso un mucchio di coperte perfarlo traspirare, se volete ... avrà solo molto caldo e prurito, ma non traspirerà. I sudorisono poco abbondanti. Gli è impossibile traspirare. Secchezza cronica della cute, conscrepolature. La cute si logora, diventa rasposa, si spacca per la secchezza. Grandesecchezza della cute che si ispessisce sul dorso delle mani; e, col tempo freddo, le manidiventano fredde e pallide.

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I sintomi si aggravano nella tarda mattinata, nel pomeriggio, prima e dopo mezzanotte.Il paziente preferisce stare all’aria aperta, presenta una forte anemia, torpore di singoleparti del corpo, catarro, clorosi.

Soffre spesso di raffreddori che aggravano le sue condizioni generali. È sensibile sia alcaldo che al freddo, i sintomi si aggravano a causa del freddo.

Avverte un senso di oppressione agli arti; l’azione dei muscoli, che si presentanoalquanto rigidi, è convulsa, clonica, epilettica, isterica. I vasi sanguigni sono dilatati. Isintomi si aggravano dopo mangiato. L’organismo risente di qualsiasi attività fisica.

Altri sintomi sono: frequenti svenimenti, debolezza e dimagrimento generale. (Inquesto stato sono da evitare i cibi e le bevande fredde, il latte, le patate e tutti i cibi caldi).Senso di formicolio per tutto il corpo. Assenza di calore corporeo, un senso generale dipesantezza, mancanza di riflessi. (I sintomi peggiorano dopo aver camminato). Spasminervosi dei muscoli e degli arti, senso di stanchezza, desiderio di stendersi: lo stare distesiaggrava la respirazione soprattutto se per lungo tempo e sul dorso, ma allevia le cefalee. Isintomi peggiorano prima, durante e dopo il ciclo mestruale; o dopo le attività fisiche, cheallo stesso tempo alleviano i dolori alla schiena. In generale comunque, si registra unatotale avversione e fastidio per tutte le attività fisiche.

Torpore agli arti. Congestione sanguigna. I dolori sono fastidiosi, gravativi, pungenti,spastici, opprimenti, acuti e violenti. Alumina Phosphorica è destinato a diventare uno deipiù efficaci rimedi nel trattamento di paralisi in particolare degli arti inferiori.

La paralisi può colpire una parte del corpo, o gli organi e può non essere dolorosa. Ilpolso è debole e irregolare. Estrema sensibilità esterna ed interna. La debolezza e laprostrazione nervosa è simile a quella dovuta agli eccessi sessuali. I sintomi si aggravanodopo aver dormito. Lo stare in piedi affatica il paziente che avverte tensione in tutto ilcorpo. Tremori e contrazioni spastiche. Le passeggiate anche all’aria aperta aggravano isintomi ma sono di sicuro giovamento alle condizioni generali del soggetto. Estremadebolezza appena svegli al mattino, dovuta a diarrea, in conseguenza di attività fisiche e acausa del ciclo mestruale. Affaticamento e stanchezza.

Psichismo. Il soggetto rifiuta la compagnia e la socializzazione; è ansioso, al mattino,nel pomeriggio e alla sera; ha paura, del futuro, per la sua salute. È distratto, non riesce aconcentrarsi, è confuso. Si scoraggia facilmente, è pessimista circa la sua salute e teme lamorte. È molto eccitabile ed ansioso. Alumina Phosphorica si è rivelato molto efficace neltrattamento degli effetti cronici dell’ansia, e si accompagna a Ignatia. A volte il soggettoha sprazzi di fervore intellettuale che lasciano subito il posto a confusione mentale,indifferenza che rasenta l’ottusità. È irresoluto, incoerente nelle azioni e nei discorsi. Ècontrario al lavoro e si lamenta spesso di malattie immaginarie e avversità. Ride nervosa-

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mente, agisce nervosamente; il suo umore cambia repentinamente, è ostinato e in generaleprova disgusto per la vita. Nei casi di prostrazione mentale il suddetto rimedio si èdimostrato molto utile ed efficace. Inoltre, il soggetto è triste al mattino e al pomeriggio, iriflessi sono lenti. Preferisce il silenzio. Sonnolenza. Alumina Phosphorica è adatto anchenel caso di eccessi sessuali, di prolungati sforzi intellettuali e di esaurimenti. Ed ancora, ilsoggetto non è incline al dialogo, indugia in pensieri suicidi; parla nel sonno, è introverso.Piange al mattino appena sveglio, o durante la notte, alterna momenti di risa isteriche einvolontarie, anche nel sonno. Soffre di vertigini al mattino, nel pomeriggio e alla sera oquando chiude gli occhi; lo stare distesi migliora questo malessere; la vista è annebbiata.

Alumina phosphorica è efficace nella cura in particolare dei disturbi sotto elencati eche sono la diretta conseguenza dei malesseri che abbiamo trattato precedentemente.

Testa. Senso di freddo alla testa, all’occipite; flusso intenso di sangue alla testa;costrizione alla testa, alla fronte. Sensazione di vuoto alla testa; caduta dei capelli. Sensodi calore alla testa al mattino e alla sera; dopo i pasti. Pesantezza alla testa al mattino equando ci si abbassa. Prurito alla testa e alla fronte. Torpore del cuoio capelluto. Dolorialla testa, al risveglio, al pomeriggio, la sera, di notte; quando si tirano su i capelli. Dopo ipasti si avverte l’impellente bisogno di distendersi. I dolori al capo aumentano prima edopo le mestruazioni. Pulsazioni dopo essere stati seduti o dopo aver dormito, o inconseguenza di assunzione di alcolici; dopo aver camminato, o quando ci si abbassainclinando il corpo; fastidio per i luoghi caldi. I dolori migliorano all’aria aperta; quando siè distesi, anche la pressione sanguigna migliora.

Le emicranie sono periodiche. I dolori si avvertono in profondità alla testa e alla fronteal mattino appena svegli, al pomeriggio e alla sera; dolori nella zona degli occhi. Doloriall’occipite, dopo aver dormito, quando ci si abbassa. Dolori ai lati della testa, alle tempieper esempio, di sera. Pulsazioni alla sommità della testa nel pomeriggio. Bruciori alletempie e alla fronte. Contrazioni, scoppi, dolori sordi al capo. Pressione dolorosa allafronte, all’occipite, alle tempie, alla sommità del capo. Fitte all’occipite, alla sommità delcapo. Dolori acuti al capo e alla fronte sugli occhi, alle tempie, al lato destro del capoquando si tossisce. Pulsazioni e scariche alla fronte.

Occhi. Durante la notte le palpebre si attaccano. Screpolature agli angoli palpebrali.Suppurazione degli occhi. Le palpebre superiori sono pesanti e quasi paralizzate. Gli occhisono asciutti. Congiuntivite. Bruciore alla palpebre e agli angoli palpebrali. Lacrimazione.Difficoltà ad aprire le palpebre a causa della loro debolezza e della suppurazione. Doloree bruciori agli occhi dopo la lettura. Fotofobia e tremore alle palpebre. Occhi arrossati egonfi. Orzaioli. La vista è offuscata, annebbiata e debole. Atrofia del nervo ottico.Alumina Phosphorica è stata utilizzata con successo nella cura della cecità derivata daanemia del nervo ottico.

Orecchie. Suppurazione delle orecchie. Arrossamenti e bruciori. Rumori al mattino, ealla sera; vertigini; ronzii, fruscii, sibili. Dolori all’orecchio quando ci si soffia il naso o sideglutisce. Prurito e fastidi vari. L’udito è debole.

Naso. Rinite acuta secca e fluida, tosse. Epistassi e fuoriuscita di catarro verdognolo,purulento, nauseabondo, viscido. Il suddetto rimedio cura il catarro nasale ostinato.Secchezza dolorosa al naso che è spesso arrossato e infiammato. Ostruzione delle narici.

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Dolori in tutto il naso specialmente se viene toccato. Anosmia. Ulcere al naso, starnutifrequenti.

Bocca. Labbra secche; colorito pallido, macchie rosse ed eruzioni alle guance,almento, alla fronte e al naso; eczema e foruncoli sulla fronte. Bruciori e prurito al volto. Idolori si aggravano all’aria aperta o dopo il movimento delle mascelle; dolori alle ossa delvolto. Sudore al volto. Gonfiori al volto e alle labbra. Gengivorragia e la lingua è sporca.La bocca è asciutta e l’alito è cattivo. Dolori alle gengive e al palato; bruciori alla bocca.Le gengive sono gonfie e la saliva è abbondante. Perdita del gusto. Ulcere alla bocca,odontalgia la sera, all’aria aperta, dopo la masticazione.

Costrizione della gola a causa della secchezza, di sera o al risveglio. Infiammazionnedella gola. Angina, bruciori al mattino, quando si deglutisce. La deglutizione è difficile.Tonsille gonfie.

Apparato digerente. Appetito continuo, fame anche dopo aver mangiato. Avversioneper la birra o il fumo, per la carne. Senso di freddo allo stomaco. Costrizione dellostomaco. Voglia di caffè, frutta e cibi dal sapore acidulo. Senso di vuoto che non si riescea soddisfare mangiando. Eruttazione di sera e dopo aver bevuto latte. Senso di pienezza edi pesantezza dopo mangiato. Singhiozzo. Frequenti indigestioni. Nausea al mattino, disera, di notte, dopo mangiato, durante le emicranie. Crampi e dolori sordi allo stomacodopo mangiato che migliorano dopo l’assunzione di bevande calde. Conati di vomito.Sete.

Sensazione di freddo e di pienezza all’addome. Dilatazione flatulenta. Pesantezza esenso di oppressione all’addome. Dolori addominali al mattino e nel pomeriggio, dopo ipasti, prima delle mestruazioni, dopo il movimento. Crampi e coliche. Dolori al fegato.Contrazioni dei muscoli addominali. Stitichezza. Diarrea al mattino, al pomeriggio, dopocolazione, dopo i pasti, durante le mestruazioni. Ascessi e fistole all’ano. Flatulentanauseabonda. Bruciori all’ano. Emorroidi sanguinolente. Dolori all’ano e al retto. Brucioridurante la defecazione. Paralisi del retto. Feci scure, con tracce di sangue, secche,verdognole, dure, nodose, grosse, o molli, poltacee e sottili.

Apparato urogenitale. Frequente bisogno di urinare durante la notte; ritenzione delleurine; paralisi della vescica. Pressione alla vescica. Minzione difficile; flusso debole,frequente di notte; involontario quando si tossisce; senso di insoddisfazione dopo averurinato. Senso di debolezza alla vescica. Nefrite. Gonfiore alla prostata. Emissione diliquido prostatico assieme alle feci. Emissione di liquido viscoso dall’uretra.

Alumina Phosphorica risulta efficace anche nella cura della gonorrea. Bruciore alpassaggio dell’urina. Gonfiore all’uretra. L’urina è acre, albuminosa, torbida, scura,pallida, abbondante, scarsa; il sedimento urinario è rosso, torbido o bianco.

Erezioni difficli di notte; frequenti adeniti, dolorose e violente; impotenza; prurito aigenitali; orchialgia.

La donna prova avversione per il coito che avviene spesso senza piacere. Leucorreacon tracce di sangue, abbondante, sottile, gialla, sia prima che dopo il ciclo. Ciclomestruale irregolare, doloroso, scarso, breve. Prolasso dell’utero. Ulcere della portio.

Apparato respiratorio. Catarro della laringe e della trachea; aridità della laringe;presenza di muco nella laringe; irritazione e dolore alla laringe e alla trachea; prurito alla

Alumina phosphorica

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laringe; raucedine alla sera, che peggiora dopo aver parlato molto. La voce è rauca.Difficoltà di respirazione di notte, asma; il respiro si arresta dopo aver tossito. Tosse almattino, nel pomeriggio, la sera e di notte; all’aria fredda. Tosse secca di sera dovutaall’irritazione della laringe e della trachea. Espettorazione al mattino, abbondante e contracce di sangue, salata, viscida, bianca gialla, puteolente.

Ansia e senso di oppressione al cuore. Senso di calore al petto. Infiammazione deibronchi. Prurito alla cute del torace e delle mammelle. Dolori al torace di notte, quando sitossisce, dopo i pasti, quando si inspira.

Palpitazioni al mattino, ansia, dopo i pasti, durante il ciclo mestruale, al risveglio.Dorso e arti. Senso di freddo alla schiena. Foruncoli sulle spalle. Mielite, prurito alle

spalle. Rachialgia che migliora dopo il movimento. Cervicalgia quando si muove il capo.Dolori interscapolari. Lombalgia, coccigodinia, rachialgia, sacralgia

Il soggetto barcolla nel camminare, soffre di geloni e duroni, sente freddo alle mani,alle gambe, ai piedi. Mani e dita intorpidite. Crampi ai polpacci. Vesciche sulle natiche ealle cosce. Eruzioni alle gambe. Formicolio ai piedi e agli arti superiori. Le mani sonocalde. Pesantezza degli arti. Unghie incarnite. Prurito agli arti di sera. Torpore degli arti.Dolori agli arti di notte, alle giunture, alla spalla sinistra, ai gomiti, alle ginocchia, allecosce. Paralisi degli arti. Tensione alle cosce e alle gambe; vibrazioni agli arti superiori,mani, dita, e arti inferiori. Debolezza dei muscoli e degli arti superiori e inferiori.

Sonno e sogni. Sonno profondo. Incubi. Il soggetto fatica ad addormentarsi. Sonnosenza riposo. Sonnolenza al mattino, la sera, dopo cena. Insonnia prima di mezzanotte.Frequenti risvegli.

Temperatura. Senso di freddo nella tarda mattinata, nel pomeriggio, di sera anche aletto, di notte, prima di mezzanotte, dopo i pasti. Il calore non migliora questa sensazionedi freddo. Temperatura nel pomeriggio, di sera e di notte, senza sudorazione. Traspirazio-ne al mattino e di notte.

Cute. Perdita della sensibilità. La pelle è arrossata e calda o fredda. Gialla come sefosse itterica. Formicolii, eruzioni, herpes, eczemi dolorosi. Orticaria. Vesciche. Formico-lii durante la notte specie dopo che ci si gratta e conseguenti al calore. Iperestesia dellacute. Cute tesa e arida. Ulcere con pus giallo e puteolente. Le ferite tendono a guarire.

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ALUMINA SILICATA

Per la preparazione di questo rimedio viene triturata una specie di pietra conosciutacome andalusite. Esso è composto da 63 parti di alluminio e 37 parti di silice. L’autore halargamente usato con successo questo rimedio per anni. È efficace nella cura delle cefalee,nelle mieliti, nei disturbi intestinali e nervosi. I suoi sintomi si manifestano a volte prima dimezzogiorno, ma più frequentemente nel tardo pomeriggio e la sera. Talvolta anche anotte inoltrata.

Desiderio di stare all’aria aperta, ma l’aria fredda aggrava i disturbi che peggioranooltremodo se il soggetto è raffreddato. Senso di freddo. I dolori migliorano con applicazio-ni calde. In consequenza di simili disturbi si riscontra nel paziente una diminuizioneponderale. Il suddetto rimedio si è rivelato efficace nella cura di soggetti marcatamenteemaciati e anemici. Estrema debolezza. Molti sintomi si aggravano in seguito ad attivitàfisica. Efficace nella cura della polineurite e dell’atassia locomotoria. Uno dei sintomi piùdiffusi è il senso di costrizione, anche degli orifizi. Questo rimedio è di grande utilità nellacura delle convulsioni epilettiche, poiché esso agisce sulla causa delle convulsioni chediventano così sempre meno frequenti e violente, per poi scomparire del tutto. Torpore econtrazioni toniche. Dilatazione delle vene e crisi di svenimento. I sintomi peggioranodopo aver mangiato. Il paziente migliora invece se a digiuno o se ingerisce solo piccolequantità di cibo. Le bevande fredde e i cibi freddi, i cibi e il latte molto caldi aggravano isintomi. Formicolii alla pelle, alle estremità, lungo il tragitto dei nervi e alle parti interne.Sensazione di pienezza in tutto il corpo. Pesantezza del corpo e degli arti. Indurimentodelle parti infiammate. Infiammazione ai nervi con conseguente bruciore, formicolio etorpore; la testa, la colonna vertebrale, i visceri addominali sono estremamente sensibili.Spasmi e contrazioni muscolari. Senso di stanchezza che costringe il paziente a letto.Questorimedio si è rivelato efficace nella cura di una paziente che per molti anni era stata costrettaa letto da un’estrema debolezza.

Strappi muscolari in seguito a sollevamenti, come Rhus toxicodendron. Alcuni sintomipeggiorano se distesi ma in generale questa posizione aiuta la paziente. Altri sintomipeggiorano se la paziente sta sul dorso. Desidera completo riposo, odia il movimento cheaggrava i suoi sintomi. Aumento delle secrezioni mucose. Il rimedio cura il lupus. Torporedi singole parti o di parti doloranti; neurite. Vampate di calore alla testa, al corpo. I doloriaumentano in seguito all’eccitazione e al movimento, diminuiscono col calore esterno ecol riposo assoluto. Dolori di diverso tipo, infiammazioni, fitte. Costrizione, doloritaglienti, profondi, sordi, spasmi, paralisi. Dolori in tutto il corpo in seguito a pressione,fitte, dolori violenti e ulcerosi.

I dolori e molti altri sintomi sono periodici. Talvolta si registra un aumento dellapressione. Pulsazioni in tutto il corpo, alla testa e all’addome. Il polso è veloce, la sera e di

Alumina silicata

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notte. Il paziente migliora se disteso a letto, si aggrava quando si alza dal letto o da unasedia. Estremamente sensibile sia esternamente che internamente. La calura estiva spossala paziente. Gonfiori delle parti affette e delle ghiandole. Tensione in tutto il corpo e aglialtri. Tremori agli arti. Contrazioni. Dolori al risveglio. L’attività motoria è quasi impossi-bile; qualsiasi movimento aggrava tutti i sintomi; debolezza dopo l’attività motoria. Ilclima umido accentua i sintomi.

Psichismo. Alumina silicata è molto utile nei casi di debolezza nervosa, di eccitazionementale e aggravamenti dovuti all’ira e alle contrarietà. Mentalmente assente. Ansia, disera, di notte; ansia per la propria salute; più grave dopo aver dormito. Una sperimentatri-ce rischiava di diventare pazza e le è stata somministrata la 30 a come antidoto. Non è maisoddisfatta, critica tutto e tutti. Vuole star da sola, ma si aggrava se sola e migliora incompagnia. Difficoltà a concentrarsi. Confusione mentale al mattino che si aggravacamminando, o se la si contraddice. Contrastante e capricciosa.

Parecchi pazienti esaminati erano timidi e paurosi.La sperimentatrice crede di diventare sempre più piccola e che cadrà non appena alzata

dal letto; ha visioni; senso di disperazione, è delusa, scoraggiata e distratta; lunghi periodidi abulia, dopo aver dormito.

Forte tendenza a fantasticare. Costante stato di paura; la paziente si sveglia atterrita.Marcata debolezza mentale, amnesia, indifferenza, irresolutezza, mancanza di idee, statomentale che rasenta l’imbecillità o la follia. Ride istericamente. Non è socievole, ostinata,memoria debole. Repentini sbalzi di umore. Fa errori quando parla e scrive. Senso dirimorso; paure religiose, debolezza mentale che rasenta la pazzia. Di notte la mente èconfusa, ansia. Grande senso di tristezza. Sappiamo che la vita della paziente fino ad alloraera stata serena, ma parlare della sua infelicità in qualche modo migliorava il suo statogenerale. Sensibilità al rumore. Siede per molto tempo senza accorgersi di quello chesuccede intorno. Sonnambulismo non appena si addormenta. Pensieri suicidi, detesta lavita e vuole morire. Non vuole parlare con nessuno. Parla e piange nel sonno. Forza divolontà quasi nulla. Avversione sia per l’attività mentale che fisica.

Vertigini al mattino e sera, quando si siede, quando si china, camminando, se gira discatto la testa; migliora sdraiata. Vertigini quando chiude gli occhi; tendenza a cadere inavanti; tendenza a cadere nella direzione in cui si volta; vertigini in presenza di uno statotossico, nausea.

Sangue alla testa, sensazione di caldo e freddo all’occipite; sensazione di restringi-mento dello scalpo, specialmente nella zona della fronte. Senso di vuoto alla testa. Caloree pesantezza alla testa, specialmente alla fronte, di sera. Prurito e formicolii al cuoiocapelluto. Cefalee, al mattino, pomeriggio, sera e di notte. I dolori peggiorano quandopiega la testa in avanti, quando si lega i capelli, dopo mangiato, quando batte i denti, primae dopo il ciclo, mentre si siede, dopo aver dormito, se assume eccitanti, se sale le scale,piegandosi. I dolori migliorano quando solleva la testa, con applicazioni fredde, ariafredda, distendendosi, movendo la testa e camminando. Dolori intermittenti di giorno e dinotte. Emicranie periodiche. Il rumore aumenta le pulsazioni alla testa. La paziente sicopre con cura il corpo ma preferisce lasciare la testa all’aria fredda. Formicolii della testafino alla punta dei piedi. Dolore alla fronte, sugli occhi, il pomeriggio e la sera. Dolori

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nella zona occipitale, alle tempie, alla sommità e ai lati della testa, soprattutto nel latodestro. I dolori alla testa sono brucianti, violenti, taglienti, tiranti, prementi, lancinanti,fitte, dolori come per una contusione; dolori violenti alla fronte di sera; dolori alle tempiee alla sommità della testa. Dolori sparsi alla testa che migliorano se la paziente riposa o èseduta. Emicranie pulsanti che peggiorano se c’è rumore, pulsazioni alla fronte e allasommità della testa. Quando qualcosa cade per terra è come se cadesse sul suo corpodolorante.

Le palpebre si attaccano durante la notte, e al mattino scaricando un muco spesso;occhiaie, occhi aridi e dilatati; all’aria aperta infiammazione catarrale, con prurito. Dolorie bruciori agli occhi di sera; bruciore alle palpebre e nell’angolo palpebrale; dolore comequando si ha della sabbia negli occhi; fitte agli occhi. Fotofobia. Occhi arrossati, orzaioli epalpebre gonfie. Vista offuscata che peggiora di sera con la luce artificiale e dopo unosforzo visivo. La vista è annebbiata, debole. Ipermetropia.

Suppurazione purulenta alle orecchie; prurito al canale uditivo. Le orecchie sonocalde. Rumori alle orecchie, ronzii, palpitazioni, tintinnii, scoppiettii, sibili. Otalgia, fitte.Le orecchie sono otturate e pulsano. Dapprima l’udito è acuto, poi diventa debole.

Catarro della cavità nasale e delle narici posteriori. La secrezione dal naso presentatracce di sangue, croste, è irritante, verdastro, grumoso, puteolente, denso, a volte acquo-so, giallo o giallo-verde. Corizza con tosse, corizza secca alternata a corizza con secrezio-ne abbondante dal naso, violenta; aridità della cavità nasale. Epistassi quando si soffia ilnaso; ha l’impressione che il naso sia pieno; prurito al naso. Il naso è ostruito da un mucospesso e da croste. Bruciori e fitte al naso; dolori alla radice del naso e al setto quando losi tocca; dolore sordo al naso durante la respirazione che si trasmette fino alla sommità della testa. Olfatto dapprima acuto che va indebolendosi col tempo. Starnuti frequenti con esenza corizza. Ulcerazioni al naso. Il naso è gonfio. Dolori al volto; alle mascelle e alletempie che si aggravano all’aria aperta e in seguito alla masticazione. Fitte al volto. Il voltoè arrossato.

Le mucose della bocca sono coperte di afte; gengivorragia e la lingua è biancastra.Bocca secca; quando c'è cefalea le labbra si attaccano. Il muco si raccoglie nella cavitàorale e l’odore è cattivo; dolori alle gengive e ai denti a contatto con l’aria fredda, quandosi morde e dopo mangiato. Dolori alle gengive, al palato, alla lingua, odontalgia; salivazio-ne, gengive gonfie, sapore di sangue in bocca, metallico, acre. Il cibo è senza sapore.Ulcerazione delle gengive. Sensibilità dei denti, dolori dalla radice dei denti superiori sinoalla testa.

Infiammazione della gola e delle tonsille. Espettora molto muco, al mattino la gola èsecca; sensazione di grumi in gola; muco spesso, persistente nella gola; dolore in golaquando si inghiotte; bruciore, raucedine. Avverte come delle schegge in gola; fitte quandoinghiotte; ulcere alla gola; tonsille gonfie. Ghiandole cervicali gonfie.

Stomaco. Molto appetito, poi famelico, ma il primo boccone causa nausea. L’appetitoè forte ma il cibo non riesce a soddisfarlo; appetito per cose non facilmente ottenibili.Avversione al cibo, alla carne, al caffé; pensa di non poter digerire il cibo; senso di vuoto,che non viene soddisfatto mangiando. Eruttazione amara, aspra, vuota di cibo, dopomangiato ha il sapore della carne avariata, rigurgiti, l’eruttazione dà anche sollievo. Senso

Alumina silicata

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di pienezza dopo mangiato, spesso dopo solo un boccone. Peso allo stomaco dopomangiato. Nausea al mattino, la sera, la notte; dopo mangiato, durante le emicranie. Lavista e il pensiero del cibo provoca nausea. Gastralgia, la sera e la notte che si aggravamangiando. Bruciori, crampi, oppressione, fitte taglienti, rodimenti; fitte opprimenti dopomangiato, che migliorano con l’eruttazione. Dolore se premuto. Conati di vomito. Senso divuoto allo stomaco. Ha la sensazione di avere una pietra sullo stomaco. L’acqua ha uncattivo sapore. Sete, ma non in presenza di febbre. Vomito o tosse dopo mangiato edurante le emicranie; vomito di bile, di sangue scuro, di cibo, muco e acqua.

Flatulenza all’addome, pienezza, gonfiore, durezza, pesantezza, costrizione, che siaggravano dopo mangiato. Dolore all’addome, prima del ciclo, dopo aver camminanto,dopo mangiato. Migliora con applicazioni calde. Dolore nella zona epatica, pirosi, crampi,coliche che partono dallo stomaco fino ai visceri, che stimolano la defecazione. Crampi intutto l’addome, feci acquose, fetide e gialle. Dolori taglienti e opprimenti, nell’ipocondriosinistro e al fegato; dolori violenti all’addome. Brontolii e tensione.

Retto. Stipsi, feci dure, insoddisfacenti, scarse; molta fatica, anche le feci morbidesono difficili da espellere. Costrizione dell’ano durante la defecazione. Diarrea alle 5 delmattino, dapprima indigesta, poi acquosa, chiara; flatulenza. Flatulenza offensiva. Pruritoall’ano. Emorragia dei noduli emorroidari esterni. Inattività del retto; prurito all’ano,peggio grattandosi; umore attorno all’ano; dolore all’ano durante la defecazione; bruciore.Fitte, irritazione. Tenesmo del retto; paralisi del retto. Stimolo inefficace alla defecazione.Le feci sono abbondanti, con tracce di sangue, scure, secche, dure, nodose, puzzolenti,scarse, morbide, spesse, acquose.

Debolezza paralitica della vescica. Ritenzione dell’urina. Tenesmo al passaggio del-l’urina. Stimolo ad urinare, più forte la notte; urina sottile e debole, frequente di notte;prima che l’urina fuoriesca trascorre molto tempo; senso di insoddisfazione alla vescica;urinazione involontaria.

Emissione del fluido prostatico durante la defecazione, la ghiandola è ingrossata edolorante; prostata infiammata. Fuoriuscita di muco e pus dall’uretra; bruciore al passag-gio dell’urina; fitte. Urina abbondante, in seguito scarsa, irritante torbida e rossa. Sedi-mento rosso, peso specifico normale, niente zuccheri, né albumina.

Apparato genitale. Per l’uomo erezioni difficili durante la notte, dolorose; i testicolisono gonfi e duri, il glande è rosso e irritato; lo scroto brucia e traspira. Frequentiemissioni di seme; l’eccitazione è forte la sera e la notte.

La donna soffre di bruciori e prurito che si aggravano dopo la minzione. I bruciorimigliorano con applicazioni fredde. Leucorrea acre, con tracce di sangue, abbondante,purulenta spessa, bianca o gialla, che peggiora durante e dopo il ciclo mestruale. In unsoggetto esaminato il ciclo era troppo frequente, in parecchi altri, molto in ritardo,intermittente, doloroso, scarso. Dolori ai genitali; prolasso dell’utero; ulcerazione dellelabbra.

Irritazione della laringe, muco nella laringe e nella trachea. Irritazione e dolore allalaringe. Formicolio costante alla laringe e alla trachea. Voce rauca. Raucedine che siaggrava al mattino. La respirazione si arresta tossendo, starnuti, respirazione asmatica;respirazione rumorosa.

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Tosse durante il giorno, al mattino, la sera, di notte. Tosse asmatica. Tosse secca almattino, di notte; tosse secca con espettorazione solo al mattino; la tosse peggiora all’ariafredda. Tosse secca di sera. La tosse causa irritazione alla laringe e alla trachea. Tosseviolenta al mattino, febbre. Lo stare distesi sul fianco destro causa espettorazione. Tossedolorosa, parossistica da irritazione della laringe.

Espettorazione aspra, con tracce di sangue, abbondante, nauseabonda, viscida, biancao gialla, durante il giorno, al mattino, la sera, di notte.

Sensazione di congestione al torace. Costrizione al torace; oppressione, espettorazio-ne; infiammazione dei bronchi; dolori al torace di notte; tossendo, ai lati del torace.Bruciore al torace. Forte pressione al torace; irritazione al torace in seguito al tossire;contusioni alle pareti toraciche a causa della tosse. Fitte al torace quando si tossisce equando si inspira. Debolezza al torace e palpitazioni cardiache.

All’aria fredda il dorso diventa freddo come se vi fosse versata sopra dell’acquafredda. Eruzioni cutanee sul dorso. Prurito della regione cervicale e dorsale; rachialgia inseguito a movimento, alzandosi, curvandosi o camminando.Disteso il dolore migliora, magirandosi e cercando di sollevarsi da una sedia il dolore aumenta nella zona della colonnadorsale. Cervicalgia, rachialgia, dolore interscapolare, sacralgia, coccigodinia; fitte alrachide specialmente nella regione lombare e sacrale. Forte bruciore alla colonna dorsale,bruciore nella zona cervicale e tra le scapole. Punture di aghi nella regione lombare inseguito all’attività fisica; meglioramento a riposo. Fitte alla schiena, nella zona cervicale,tra le scapole e alle scapole. Strappi al dorso. Indolenzimento del dorso e della regionecervicale; estrema debolezza della schiena che costringe a letto.

Disturbi agli arti specie quelli inferiori. Comparsa di una macchia blu dolorosa allamano dove parecchi anni prima le era stata rimossa una verruca. Le unghie sono diventatefragili; le mani sono costantemente screpolate, fredde, così come i piedi e le gambe; manifredde come il ghiaccio e dita blu. Crampi ai polpacci. Dimagrimento degli arti; eruzioniagli arti, foruncoli ed esantema rosso. Forte formicolio. Mani calde. Pesantezza degli artisuperiori, degli arti inferiori, delle mani e dei piedi.

Prurito violento senza eruzioni agli arti superiori, alle mani e alle dita, agli artiinferiori, alle cosce e alle piante dei piedi. Prurito doloroso alle braccia lungo la linea deinervi. Spasmi agli arti. Torpore agli arti, a quelli superiori nel primo pomeriggio, alle ditadelle mani, agli arti inferiori, alle gambe, ai piedi e ai talloni; torpore delle prime due ditadel piede destro quando è distesa sul dorso. Dolore agli arti in seguito ad eccitamento, chesi aggrava col movimento e durante la notte. Dolore alle giunture, agli arti superiori, allespalle, ai gomiti, agli avambracci, alle mani e alle dita; dolore lungo la linea dei nervi. Ildolore percorre il corpo dal basso verso l’alto, peggio nella parte sinistra; il dolore sidiffonde alla regione cardiaca e quindi alla tempia sinistra. Dolore acuto alle gambe.Dolore pungente come di un ago conficcato nei muscoli del fianco destro. Dolori di tutti itipi agli arti. Paraplegia indolore, a volte anche dolorosa. Tensione degli arti superiori edelle braccia quando si solleva un peso; tensione ai polpacci e ai piedi. Gonfiore alle dita.Indolenzimento delle dita, degli arti inferiori. Pizzicori e punture in tutti gli arti, superiori,mani e dita, arti inferiori e piedi. Tremolii agli arti, alle mani,alle ginocchia. Contrazioniagli arti, alle spalle, agli arti inferiori, alle gambe, ai piedi. Ulcerazioni intorno alle unghie.

Alumina silicata

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Debolezza agli arti, arti superiori, arti inferiori, alle cosce, alle gambe.Il paziente è incapace di sollevare il piede quando sale le scale come se non riuscisse a

sollevare il proprio corpo. Il sonno è disturbato da visioni; sogni ansiosi, confusi, di morte,incubi, piacevoli, di litigi. Il sonno è inquieto e interrotto. Sonnolenza al mattino, nelprimo pomeriggio e la sera dopo cena. Insonnia prima di mezzanotte; sonno non tranquil-lo; risveglio troppo presto al mattino; risvegli frequenti. Sbadigli.

Temperatura. Freddo prima di mezzogiorno, a mezzogiorno, nel pomeriggio, la sera;freddo la sera a letto; all’aria aperta, dopo mangiato, meglio dopo bevande calde; sensa-zione di freddo dentro e fuori. Brividi di freddo alle ore 17.. Freddo in un solo lato. Freddodurante la defecazione. Desiderio di tepore. Caldo nel pomeriggio, la sera, la notte.Comparsa di temperatura tra le ore 20 e le ore 22, con forti dolori alle gambe, dolori nellazona del cuore e alla tempia sinistra. Calore esterno con brividi di freddo. Vampate dicalore, caldo durante il sonno.

Traspirazione al mattino, la notte, ansia; traspirazione in seguito al movimento.Abbondante sudore dopo svegli.

Cute secca, freddo, anestesia, macchie gialle. Eruzioni, vesciche, foruncoli, bruciore;screpolature, eczema secco. Herpes, secco, pruriginoso, pungente. Eruzioni pruriginoseche peggiorano col calore. Eruzioni dolorose. Orticaria nodosa, eruzioni con vesciche.Fuoriuscita di umore dalle eruzioni quando si gratta, bruciore. Eruzioni pungenti ebrucianti. Eruzioni fagedeniche. Formicolii intensi su tutta la pelle del corpo, che peggio-rano la sera a letto. Meglio se completamente immobili. Il prurito diminuisce grattandosi.Bruciore pungente su tutta la pelle, specialmente sul dorso delle mani, sulle braccia e aipiedi. La pelle è estremamente sensibile, tesa. L’epidermide cicatrizza lentamente.

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AMBRA GRISEA

Ambra grisea

Dopo aver dato un’occhiata ad Ambra grisea nel suo insieme, avrete l’impressione diaver studiato le caratteristiche di un individuo prematuramente invecchiato. Vedretespesso in una persona di cinquant’anni, sintomi che dovrebbero manifestarsi a ottanta e,dopo aver studiato questo rimedio, constaterete che presenta lo stesso aspetto: quello di uninvecchiamento prematuro. Riconosciamo il tremore e un tipo particolare di debolezza chesi può descrivere solo col termine di senilità; non è la confusione mentale che è propria allamalattia, ma quello stato particolare che siamo abituati a vedere nei vecchi in età avanzata:tremore, deambulazione vacillante e uno stato di fantasticheria con perdite di memoria.

Il paziente passa incessantemente da un argomento all’altro; fa una domanda e, senzaaspettare la risposta, ne fa un’altra. Difficilmente questa può definirsi confusione, èpiuttosto uno stato di fantasticheria, di senilità. Questo rimedio è utile quando si trova unostato simile in persone giovani che non hanno la mente disturbata, ma piuttosto indebolita.È indicato in particolare per quelle persone che manifestano una curiosità indiscreta,passeggera e fugace, e saltano da un argomento all’altro. Spesso un paziente mi poneuna domanda dopo un’altra, senza mai attendere la risposta; è un chiacchierone frivolo evolubile, che non sembra rendersi conto che non ho risposto alle sue domande; questopaziente, dico fra me, ha bisogno di Ambra Grisea. Un simile comportamento raggiungeuna tale frequenza tra gli uomini del nostro tempo che sarete sorpresi di notarlo unpo’dovunque. Ma c’è una specie di malattia nervosa che si manifesta con gli stessi sintomie che Ambra grisea può guarire.

Un’altra sua caratteristica è l’alternarsi di depressione psichica e cambiamenti diumore. Questo normalmente è una caratteristica della vecchiaia. Un periodo di grandiefacilità a commuoversi è spesso seguito da uno stato di indifferenza a tutto, alla gioia, aldolore, alle persone, ecc. periodo durante il quale il vecchio accoglie con indifferenzaavvenimenti che, normalmente, spezzerebbero il cuore di una persona equilibrata. Non sistupisce neppure di non essere emozionato da queste cose sorprendenti, tanto è profondolo stato di indifferenza. Molti disturbi sono più evidenti al mattino. Il paziente si alza inuno stato di confusione, di ottusità mentale e di fantasticheria; e, verso sera, presentasintomi di alienazione.

Ambra grisea è uno dei rimedi indicati più frequentemente nelle vertigini semplici,non classificabili, dei vecchi. Costoro sono così storditi da non potere uscire per la strada,lo sono al punto che alzandosi la mattina devono aspettare un momento per reggersi sullegambe. È lo stordimento della senilità e della vecchiaia precoce. Quando uno di talipazienti tenta di fissare la propria mente su qualcosa, le sue idee scorrono veloci. Ha unaspecie di confusione mentale e il dileguarsi delle idee. Deve fare più volte uno sforzo noncomune per riportare i propri pensieri a livello di coscienza, prima di potersi concentrare

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per riflette su un argomento. Ma siccome concentrarsi gli viene difficile, è costretto asedersi per pensare con maggiore attenzione agli avvenimenti più sgradevoli che a vivaforza penetrano in lui e dei quali non riesce a sbarazzarsi. Una cosa analoga avviene inNatrum muriaticum, ma la caratteristica del paziente Natrum muriaticum è che si concen-tra con piacere sui fatti spiacevoli del passato e resta sveglio a pensarci. Ambra grisea nelfarlo è imbarazzato. Lo disturbano immagini, volti irreali, fantasie orrende e visioni che gliimpediscono di dormire. In questo stato quasi onirico, non può impedire che tutto gli restinella mente. Uno stato psichico come questo può essere la conseguenza di difficoltà nellavoro, insieme a vertigini, congestione della testa, ed esaurimento cerebrale.

Una modalità che in questo rimedio si trova dappertutto è che i sintomi si acuiscono inpresenza di altri; altra modalità è che si acuiscono con la conversazione. Una donna èincapace di evacuare se non manda in un’altra stanza l’infermiera che la cura. Infatti, senon è sola non riesce a fare niente malgrado si sforzi molto. (Si dice di Natrum muriaticumche il paziente non può urinare in presenza di altri; l’urina non defluisce se c’è qualcunovicino; e questa è una specie di caratteristica generale di questo rimedio). Confusionementale e fastidio in presenza di altre persone. Fastidio in società. Appena è in societàarrossisce, trema, presenta sovreccitazione nervosa e le idee svaniscono. Tali sintomi glifanno credere di essere sul punto di perdere la ragione e, alla fine, egli si rifugia in unostato di malinconia, di tristezza e di disperazione e non vuole più vivere. «Grandetristezza». «Malinconia; resta seduto a piangere per giorni». Questo è lo stato psichico delpaziente prematuramente invecchiato, dall’organismo deteriorato. È un relitto e, quandovedete un paziente che gli somiglia e agisce allo stesso modo, vi chiederete se non è giàtroppo tardi per guarirlo. Realizzerete subito di avere dinanzi qualcuno che sta scendendola china e sta andando verso una qualche forma di alienazione mentale.

Nel nervosismo, nei tremori, e la sovreccitazione di Ambra grisea il medico vede nelpaziente che prima era forte e vigoroso i segni precursori di un grande tracollo. Suquest’uomo è piombato, o un lavoro assai importante o uno shock familiare. Non hal’aspetto di un’incipiente tubercolosi, né uno stato di cachessia, ma di una prostrazione delsistema nervoso, una prostrazione psichica. Un uomo provato da una morte dietro l’altra infamiglia ha l’impressione che non gli resti più niente; non può affrontare con filosofia ilproprio dolore; ha perduto il lavoro e gli amici; e allora entra in uno stato di fantasticheriae si chiede se la vita vale la pena di essere vissuta. In questi casi avete davanti il quadro diAmbra grisea.

Molti disturbi si manifestano al mattino e molti dopo aver mangiato. «Vertigine consensazione di peso al vertex; peggio dopo aver dormito», ma soprattutto la mattina. Perquanto non sia menzionato nei testi, il paziente si aggrava anche dopo aver mangiato.«Deve sdraiarsi per la vertigine e per una sensazione di stanchezza allo stomaco».

Tra i sintomi psichici abbiamo: l’intolleranza alla musica; la musica lo fa tremare,aggrava i suoi sintomi psichici e gli suscita un dolore alla schiena come quello chesusciterebbe un colpo di martello. Ascoltando la musica si manifestano un gran numero disintomi fisici. È come se i suoni si materializzassero e lo agguantassero.

Spesso i disturbi sono unilaterali; traspirazione di un solo lato del corpo o del fiancomalato. «Nella parte destra della testa vi è una zona dove i capelli se si toccano fanno

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male». La stessa sensazione si ha sulla pelle che è ipersensibile al tocco. Al risveglio delmattino, c’è dolore al cuoio capelluto seguito da una sensazione di torpore. «Il Torporeaccompagna tutti i disturbi». È un tipo particolare di torpore, come quello delle personeanziane. Minore sensibilità nelle regioni malate; circolazione rallentata.

Alla voce: occhi, troviamo pure: «Diminuzione della vista, come se si guardasseattraverso la nebbia». C’è un indebolimento della vista senza che ci sia nell’occhio alcunalesione atta a giustificarlo. È un indebolimento nervoso, segno premonitore di paralisisenile. «Prurito alla palpebra come se vi si stesse formando un orzaiolo. Prurito su tutto ilcorpo e in tutti i piccoli orifizi».

Tra i sintomi che non sono nei testi di riferimento e che sono incontestabili, quelli cheappartengono a questo rimedio sono: «Cefalea con senso di pressione, che parte dalletempie, con sensazione di stiramento e lacerazione qua e là nella testa. Fitte attraverso latesta, dolori taglienti, lancinanti, aggravati dallo sforzo, migliorati dal riposo e standosdraiati. Cefalea soffiandosi il naso. Dolore con senso di pressione sotto l’osso frontalesinistro e nell’occhio. Bruciore nell’occhio destro e alle palpebre. Sensazione di lacerazio-ne attorno all’occhio, di pressione al sopracciglio sinistro e fitte che peggiorano dopo avermangiato; lacrimazione». Questi sintomi si trovano nelle relazioni delle prime sperimenta-zioni, ma non si trovano nei testi; sono stati messi da parte. Questo succede in tutto ilGuiding Symptoms; ne furono esclusi importanti sintomi perché era necessario ridurrel’opera.

«L’udito si affievolisce». Si diventa duri d’orecchio senza alcuna affezione organica.La capacità uditiva è così alterata che la musica aggrava, tramite i nervi acustici, i sintomidel paziente. «L’ascolto della musica provoca congestione cefalica». La musica aggrava latosse. Immaginate qualcuno che si mette a tossire solo perché sente della musica! che cosastrana! Calcarea possiede una tale sensibilità che il suono del pianoforte risulta dolorosoper alcuni suoi organi, specialmente la laringe.

Questo rimedio ha molte emorragie. Ha abbondante epistassi la mattina. Anche quiabbiamo l'aggravamento mattutino. Possiamo farci un’idea della debolezza della circola-zione con le facili trasudazioni delle mucose. «Abbondante epistassi dal naso la mattinapresto a letto». «Grumi di sangue nel naso». «Secchezza del naso, che dura a lungo;irritazione frequente, come quella dovuta agli starnuti». Nel naso c’è vecchio catarro seccocon atrofia della mucosa. L’interno della narice diventa lucido e secco.

La bocca è seccha senza sete.C’è un dolore mordente in gola, tra una deglutizione e l’altra. La gola è irritata. I

disturbi della gola si aggravano la mattina. Sono più forti dopo aver mangiato e dopo averbevuto bevande calde; soprattutto latte caldo. «Dopo aver mangiato: tosse e conati divomito». C’è una curiosa associazione di sintomi nella gola. Secchezza con accumulo dimuco che il paziente tenta di espellere, e quando si sforza di tossire per eliminarlo, ha deiconati e a volte vomita. La tosse provoca il vomito. Debolezza all’epigastrio ogni volta chevomita; sensazione di vuoto all’epigastrio. In profondità, alla regione epatica sensazionedi pressione che peggiora al mattino, dopo aver mangiato, e dopo aver evacuato. Dilata-zione addominale con flatulenza, soprattutto dopo aver mangiato. Alcuni sintomi siaggravano dopo aver bevuto. A volte questi disturbi sopravvengono nel mezzo della notte

Ambra grisea

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e svegliano il paziente con gorgoglii e crampi intestinali. L’addome è freddo; il malto hal’impressione che, all’interno, tutto l’addome sia freddo. In altri momenti la sensazione difreddo sembra localizzata su un lato dell’addome.

Il rimedio presenta la stipsi inveterata dei vecchi, specialmente quando non è possibileaver qualcuno che stia vicino al paziente quando dovrebbe defecare. «Frequente stimolosenza effetto, cosa che lo rende molto ansioso; in quel momento non può sopportare lapresenza di altre persone». Dopo una normale defecazione, ha una sensazione di pressioneo vuoto e debolezza all’addome alleviata da un’emissione di gas attraverso l’ano e daeruttazione.

Ematuria con sedimenti rossi. Appena emessa, l’urina è torbida, bruno-giallastra;lascia depositare un sedimento scuro. «Urina dall’odore acidulo». Urina abbondante.«Durante la minzione, bruciore, dolore urente, prurito e solletico nell’uretra e nella vulva».«Irritazione e dolenzia tra le cosce». «Prurito irresistibile dello scroto». «Violente erezionimattutine, senza desiderio», con torpore della regione genitale. I sintomi molto spessocambiano sede, come in Ignatia e Natrum muriaticum. Presi nel loro insieme, possonoconciliarsi, ma presi poco per volta, sembrano straordinariamente contraddittori. Percapirli, dovete conoscere l’intero rimedio.

Forte emorragia tra una mestruazione e l’altra. «Emorragia tra le mestruazioni alminimo incidente». Perdita ematica dalla vagina facendo uno sforzo per espellere le fecidure, oppure dopo aver fatto una passeggiata un po’ troppo lunga o uno sforzo eccessivo.«Durante le mestruazioni, tutta la gamba sinistra diventa blu per la presenza di varicidilatate ed è sede di un dolore con senso di pressione». «La posizione distesa aggrava isintomi uterini», in modo assolutamente inaspettato. Le mestruazioni sono troppo frequen-ti e troppo abbondanti. «Le mestruazioni arrivano sette giorni prima della data prevista» e,con loro, un terribile prurito alla regione genitale; «indolenzimento e prurito con gonfioredelle labbra».

Un altra carastteristica importante di questo rimedio che, tra tanta sovreccitazione eprostrazione nervosa, potreste aspettarvi, è la dispnea con sintomi cardiaci, la difficoltà direspirazione, una specie di asma. Quest’ultima viene al minimo sforzo. Asma nel corso ditentativi di coito.

«Prurito, grattamento e indolenzimento della laringe e della trachea». «Solletico ingola, alla laringe e alla trachea». Il prurito è dovunque e questo prurito spesso è una speciedi reptazione. «Asma dei vecchi e dei bambini» nei soggetti deboli e timidi». «Fischio altorace durante la respirazione». «Tosse spasmodica». «Violenta tosse spasmodica confrequenti eruttazioni e raucedine». Buona parte di questa tosse è di origine nervosa. È unatosse con sovreccitazione, nervosismo e tremore per la quale un medico di molta esperien-za si chiederebbe se non è dovuta ad una irritazione spinale o cerebrale. Tosse nervosacome quella che si riscontra spesso nell’irritazione del midollo. Tosse provocata dallacontrazione della laringe e seguita da un’abbondante espettorazione di muco bianco. È unatosse parossistica che somiglia molto alla pertosse. Dispnea asmatica al minimo sforzo,ascoltando la musica e per sovreccitazione. Tosse con congestione della testa. Tossedurante la riflessione e per ansia.

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Non passerà molto dalla comparsa di questi sintomi e il paziente comincerà a dimagri-re e deperire, fino a quando la sua pelle somiglierà a carne di bue essiccata. E con tutto ciòè un paziente timido e vacillante.

Egli si lamenta molto di una profonda sensazione di pressione e di lacerazione al latosinistro del torace. Ha solletico e prurito; si contorce in attesa di trovare un posto pergrattarsi.

Non vi sorprenderete nell’apprendere che questo paziente soffre di palpitazioni al piùpiccolo sforzo, per sovreccitazione, sentendo musica e ad ogni tentativo di fissare ilpensiero su qualcosa, con tremori e brividi. Egli sente queste palpitazioni sino alleestremità; ha pulsazioni dappertutto. Le estremità pulsano. Ha consapevolezza delleproprie arterie in tutto il corpo e le palpitazioni cardiache sono causa di oppressionerespiratoria.

Gli arti si intorpidiscono facilmente: alla minima pressione o incrociandoli. C’èfreddo, tremore e rigidità agli arti. Le unghie si rompono facilmente e si ondulano. Inposizione sdraiata si intorpidiscono le braccia. «Indolenzimento e irritazione tra le cosce edietro il ginocchio». Pesantezza degli arti inferiori, debolezza paralitica; il pazienteinvecchia; la senilità si avvicina. Questo rimedio ha guarito il tremore precoce checompare nelle persone di mezz’età. Ha guarito il torpore e la debolezza della circolazionecon perdite di forza muscolare. È molto adatto ai bambini sovreccitabili, nervosi e deboli,«agli individui magri»,«ai vecchi e ai bambini.

Ambra grisea

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AMMONIUM CARBONICUM

Se pratichiamo la medicina alla maniera antica e prendiamo in considerazione la naturasorprendentemente volatile di Ammonium carbonicum sotto alcuni suoi aspetti, lo guarde-remo solo come agente suscettibile di alleviare i collassi e le affezioni leggere e lo useremosotto forma di corno di cervo per far riprendere le zitelle e qualche altra donna. MaAmmonium carbonicum è un rimedio costituzionale, dall’azione profonda, un antipsorico.Esso produce rapide alterazioni ematiche, sconvolge l’intero organismo e provoca unostato scorbutico. I suoi liquidi organici sono tutti aspri. La saliva diventa aspra e creaescoriazioni alle labbra che si spaccano agli angoli e al centro, portando a vivo le ferite esono secche e crostose. Le palpebre si infettano, seccano e si spaccano sotto l’azioneescoriante dei liquidi dell’occhio. Le feci sono acide e provocano escoriazioni. Le partigenitali della donna si irritano e si indolenziscono al contatto col flusso mestruale e dellaleucorrea acida; ovunque in prossimità d’un ulcerazione della cute si formano delleescoriazioni causate dai liquidi che ne trasudano; il carattere escoriante appartiene a tuttigli essudati e le secrezioni del rimedio.

Ammonium carbonicum ha delle emorragie di sangue nero, spesso liquido, che non sicoagula, che scorre dal naso, dall’utero, dalla vescica e dall’intestino. Il sangue, scuro,rivela che sta avvenendo nella circolazione un grande sconvolgimento. La pelle mostradelle chiazze insieme a estremo pallore.

Il rimedio agisce violentemente sul cuore, che è sede di palpitazioni percepibili,aggravate da ogni movimento. Si associa loro una grande prostrazione. C’è una stranacoincidenza nel fatto che gli antichi sapevano che il carbonato di ammonio potevadominare disturbi respiratori secondari a crisi cardiache e che oggi si usa, con indicazioniquasi simili, l’aqua ammoniae o corno di cervo. Lo si usa come stimolante, ma quandoAmmonium carbonicum è indicato omeopaticamente, è sufficiente una dose unica adaltissima dinamizzazione. Gli antichi sapevano utilizzare bene il corno di cervo nellepolmoniti adinamiche, al momento della pre-crisi; è una vecchia usanza allopatica, ma cheha una relazione omeopatica con alcuni casi. Alcune volte i medici allopatici sono riuscitia guarire un paziente a questo stadio di spaventosa prostrazione con insufficienza cardiacadopo una polmonite; e, per aver portato sollievo a quel paziente, il corno di cervo fudesignato come il rimedio da usare in avvenire in tutti i casi di polmonite allo stesso stadio.

Ammonium carbonicum presenta uno stato analogo all’avvelenamento del sanguecome lo si riscontra nell’erisipela e nelle forme più maligne di scarlattina, con estremaprostrazione e dispnea che si direbbe che il cuore stia per cedere. In questi casi la pelleassume un insolito aspetto a chiazze, dovuto alla paralisi dei vasi sanguigni, si osserval’aumento di volume dei gangli, il colorito bruno e il gonfiore del volto. Ammoniumcarbonicum è stato utilizzato allopaticamente per secoli in questo tipo di affezioni e la sua

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efficacia dimostra le relazioni omeopatiche che con tali affezioni mantiene.Esso corrisponde all’indebolimento semplice, alla debolezza cardiaca, al dimagrimen-

to. Vi è in esso assenza di sintomi e mancanza di risposta ai rimedi. Il paziente deverimanere a letto a causa delle palpitazioni e della dispnea da sforzo. È solo una questionedi debolezza. Un caso simile mi ha molto occupato per un anno e mezzo. C’era in città unadonna che rispondeva esattamente a questa descrizione: strana debolezza cardiaca condispnea e palpitazioni allo sforzo. Io l’avevo trattata senza aver studiato a fondo il suo casoe, siccome con le mie cure non migliorava, l’hanno portata a consultare uno dei nostrieminenti neurologi che le prescrisse una «cura di riposo» e le promise che, nel giro di seisettimane, sarebbe perfettamente guarita. Ma alla fine delle sei settimane ella stava peggiodi prima e fecero venire un cardiologo perché la visitasse. Questi disse che il cuoreeffettivamente non era molto forte ma che non c’era niente di organico e che, di conse-guenza, il caso non era di sua competenza. Allora si fece ricorso ad uno pneumologo e, inseguito, ella fu esaminata da specialisti di ogni genere. Si effettuò un’indagine accurata sututti gli organi e si dichiarò che erano nella norma, ma la povera donna non potevacamminare a causa delle sue sofferenze e delle sue palpitazioni. Ella aveva una tossettasecca e penosa; d’altronde il suo torace era stato esaminato e non vi si era scoperto nientedi anormale. Dopo aver sofferto senza sosta per tre mesi e siccome si aggravava inesora-bilmente, i suoi familiari che erano miei sostenitori, la spuntarono sugli altri, e me lariportarono. Ripresi lo studio del caso, che era estremamente vago, non presentava altroche quei pochi sintomi e finalmente mi decisi per Ammonium carbonicum, che la donnaprende ormai da diciotto mesi. Ora fa ascensioni, fa tutto ciò che vuole e si appresta aimpiegarsi come governante. È passata dalla prostrazione nervosa, dall’esaurimento cere-brale o da altro malanno quale che ne sia il nome, alla perfetta salute, e tutto questo perl’effetto di questo unico rimedio. Questo esempio ce ne dimostra la profondità d’azione.Una dose in genere agisce su questa paziente per un periodo che va dalle sei settimane aidue mesi, ogni volta con un progressivo miglioramento.

Questo rimedio ha un esaurimento che viene ad ogni periodo mestruale. Il primogiorno delle mestruazioni ci sono attacchi di colera – o quello che si potrebbe prendere percolera; c’è abbondante diarrea. A volte si manifesta un esaurimento con vomito, unesaurimento come in Veratrum, con freddo, colorito livido della pelle, svenimenti odispnea. Il tipo di dispnea di cui ho parlato finora, non è asmatica; è cardiaca, dovuta adebolezza cardiaca; ma il rimedio presenta anche asma che ha questa caratteristica: se lacamera è calda, la dispnea aumenta finché sembra che il paziente stia per soffocare, comese stesse per morire senza fiato. Per calmarsi è costretto a uscire fuori all’aria fredda.Mentre un ambiente caldo fa aumentare la dispnea nell’asma, il corpo del paziente ingenere si aggrava col freddo. I malesseri fisici e le cefalee peggiorano al freddo.

Un sintomo normale che si trova dovunque in questo rimedio è il dolore nelle ossa. Leossa dolgono come se stessero per spezzarsi. I denti fanno molto male ad ogni cambiamen-to di tempo o ai cambiamenti di temperatura in bocca. Dolgono le mascelle e le radici deidenti. Tratti salienti del rimedio, e tutti in rapporto con lo stato scorbutico, sono: la cadutadei capelli, il colore giallo delle unghia, la retrazione, la gengivorragia e lo stato traballan-te dei denti.

Ammonium carbonicum

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Ammonium carbonicum provoca l’isterismo, e così non c’è da stupirsi se le donnenervose portano appesa ad una catenella il flacone di ammoniaca. Molte donne hannoquesta abitudine perché, quando entrano in un luogo chiuso, svengono e devono utilizzareil loro corno di cervo. Se questa propensione allo svenimento esiste in una donna in misurapoco considerevole, ella non è isterica, fa parte della sua natura impressionabile; ma èisterica se prende proporzioni maggiori. La donna preverrà lo svenimento isterico conl’uso del corno di cervo. Ammonium carbonicum la farà stare meglio stimolando l’azionecardiaca.

In questo rimedio si manifesta un’enorme depressione. La paziente piange molto, hacrisi di svenimenti, ansia, fastidio ed esaurimento col movimento. È molto sensibile aquello che sente dire agli altri. Ha dei malesseri sentendo qualcuno che parla. I malesseri,tanto psichici che fisici, sono aggravati dal tempo umido e la paziente è sensibile al tempoumido, grigio e freddo. I disturbi gottosi, nervosi, cardiaci, la prostrazione, la dispnea, lecefalee ecc., compaiono col tempo grigio e freddo.

La cefalea congestizia si manifesta col tempo umido e con i cambiamenti di tempo. Ilpaziente ha una sensazione come se il cervello gli trasudasse attraverso la fronte e gliocchi. «Pulsazioni, battiti alla fronte, come se questa stesse per scoppiare». La cefalea siaggrava camminando, soprattutto in presenza di mestruazioni. È più forte al mattino. Perqueste cefalee con i sintomi che ho descritto, Ammonium carbonicum si rivela antidoto diLachesis perché Lachesis produce la stessa prostrazione.

Nei vecchi manuali noterete l’espressione: «Incompatibile con Lachesis». Ciò signifi-ca che, quando si prescrive Lachesis ad alta dinamizzazione e si dimostra curativo,Ammonium carbonicum ha poche possibilità in seguito di agire favorevolmente, e a volteè capace di sconvolgere il caso imbrogliandone e mescolandone i sintomi. Ma quandoLachesis sarà stato somministrato a dinamizzazioni troppo basse e il paziente sarà statoavvelenato dal veleno grezzo, questo rimedio ad alta dinamizzazione sarà un antidoto perla similarità della sua azione e guarirà un gran numero dei sintomi di avvelenamento delcaso. Se esaminate l’aspetto di persone che sono state morsicate da serpenti e studiate inseguito la patogenesi di questo rimedio, troverete tra loro una grande somiglianza. Èrisaputo che questo rimedio è stato usato moltissime volte per i morsi dei serpenti. È chiaroche non ha salvato tutti i feriti, ma deve averne soccorso, altrimenti non si sarebbe fatta unacosì grande reputazione. Non datelo come antidoto in sé, ma solo quando è indicato, negliavvelenamenti del sangue e i morsi degli animali con infezione, e tendenza alle emorragiedi sangue nero, come Elaps. Tutti i veleni di serpente tendono a provocare un’emorragia disangue nero che non coagula.

Ammonium carbonicum ha molti sintomi oculari. In relazione con le cefalee, ci sonoscintille davanti agli occhi; diplopie; fotofobie. «Una larga macchia nera ondeggia davantiagli occhi dopo un lavoro di cucito». In presenza di questi sintomi in casi come quelli cheho descritti, questo rimedio ha guarito delle cataratte; ha guarito i pazienti e, alla fine, icristallini si sono schiariti completamente. Bruciore, dolore urente agli occhi, gli occhisono iniettati di sangue.

Il rimedio colpisce l’udito causandone l’affievolimento con secrezione di liquidoirritante dalle orecchie.

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Abbiamo avuto in cura stati catarrali e scorbutici del naso, corrispondenti alla superio-re descrizione. «Dolore violento, come se il cervello stesse per uscire a viva forza proprioal di sopra del naso». Il paziente ha delle epistassi quando si lava la faccia o le mani lamattina. Il bagno provoca molti malesseri e, tratto saliente, dopo il bagno la pelle è copertada chiazze rosa. Il bagno produce il riflusso del sangue qua e là su tutto il corpo, oppuredelle epistassi. Col bagno, aumentano le palpitazioni.

L’aspetto della gola è quello che riscontriamo nella scarlattina maligna, nella difteritee in altre malattie infettive: la gola è di un rosso porpora, gonfia, ulcerata, sanguinante,cancrenosa, con tonsille e gangli ingrossati, e il paziente è profondamente stremato. I ganglisottomascellari e cervicali sono ingrossati e formano delle masse percepibili alla palpazio-ne. Nella difterite, quando il naso è ostruito, il bambino si sveglia di soprassalto, ansante.Anche qui osserviamo la relazione tra Ammonium carbonicum con Lachesis e gli ofidiperché, dopo essersi addormentato, il paziente si sveglia soffocando. Nella difterite e nelleaffezioni toraciche con grande prostrazione, il paziente si aggrava dopo aver dormito.

Le mestruazioni sono troppo frequenti. «Il sangue mestruale è nerastro, spesso ingrumi». «La leucorrea è acida». «Violento dolore lacerante all’addome e alla vagina».«Irritazione del clitoride». La regione genitale è gonfia. Lasciatemi dire una cosa di cuinon si parla mai nei testi e che tuttavia è importante, e cioè che vi è una sensazione diindolenzimento di tutti i visceri pelvici; a volte sembra al malato che, al suo interno, tuttosia scorticato. È un sintomo soggettivo, che non sempre corrisponde a sensibilità allapalpazione. Tale sensazione di profondo indolenzimento è risentito particolarmente du-rante le mestruazioni. È presente durante tutto il periodo mestruale e gli organi sembranoa vivo. «Mestruazioni in anticipo, abbondanti, nerastre, spesso in grumi, precedute dadolori mordenti e coliche»:

Questo rimedio ha molto catarro e inoltre tosse, con abbondanti rantoli al torace e aibronchi. Ha un’oppressione respiratoria, che è una dispnea catarrale. Quando i sintomiconcordano, è utile particolarmente alla congestione ipostatica dei polmoni che si riempio-no di muco che si espettora con difficoltà; ci sono molti rantoli al torace e debolezza. È unbuon palliativo negli ultimi stadi della tubercolosi: somministrate una dose di Ammoniumcarbonicum quando il paziente ha molto freddo, quando è prostrato e si lamenta di unagrande debolezza toracica. Questa sensazione di debolezza toracica non è molto diversada quella di Stannum. È già tanto se il paziente riesce a tossire forte e come Antimoniumtartaricum per la debolezza non può espettorare il muco. Ha una breve tosse asmatica.

I sintomi di Ammonium carbonicum sopraggiungono specialmente alle tre del mattino.In quel momento comincia la tosse. I vecchi che soffrono di catarro al torace alle tre delmattino hanno un aggravamento, sottolineato da palpitazione e da prostrazione, e sisvegliano a quell’ora con sudori freddi e dispnea. Il polso è quasi impercettibile; c’èdebolezza cardiaca. Il volto è pallido e freddo.

«Grande stanchezza». Assenza di reazione durante o alla fine di gravi malattie infetti-ve, tifo, difterite, scarlattina, erisipela, ecc. In queste malattie che dovrebbero sfociare inuna crisi, se il paziente cade in uno stato di grave esaurimento malgrado i rimedi ben scelti,allora avete un caso in cui Ammonium carbonicum per quel che riguarda la prostrazionenervosa rivaleggia con Arsenicum. Notate che la letteratura allopatica parla di insufficien-

Ammonium carbonicum

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za cardiaca. Essa dice che il paziente andava benissimo, ma alla fine è morto perinsufficienza cardiaca. In molti casi, se fosse stato somministrato in tempo, Ammoniumcarbonicum avrebbe salvato la vita al paziente.

«Avversione per dover camminare all’aria aperta». «I bambini detestano lavarsi». Ilcalore del letto calma i reumatismi, placa i brividi. «Il reumatismo migliora in ambientecaldo». «Lavandosi ricompaiono i sintomi: epistassi, mani livide, vene gonfie». «Peggioraall’aria fredda».

Veniamo adesso all’aspetto della cute. «Il corpo è arrossato, come se fosse coperto daun eritema da scarlattina». «Ulcere piatte, putride, con sensazione urente». «Scarlattinamaligna con sonnolenza; il paziente si sveglia di soprassalto». «Erisipela dei vecchiquando vi sono sintomi cerebrali». Ogni volta che si tratta una forma grave di malattia eviene fuori un’eruzione, per esempio un vespaio o un’erisipela, senza che il pazientemigliori, allora il paziente è in pericolo. Bisogna subito trovare un rimedio. Quando unpaziente è colpito da un’affezione interna grave, non è raro veder comparire dei foruncolidall’aspetto malsano, dei vespai o delle papule di erisipela. Se la loro comparsa non èimmediatamente seguita da un miglioramento del paziente, la cosa è sempre grave. Ciòrivela una malattia perniciosa che è stata inibita, non può restare nascosta più a lungo e lacui violenza è distruttrice. Per sconfiggere il progredire della malattia, Ammonium carbo-nicum è uno dei rimedi che dovete prendere in considerazione. Naturalmente il rimedio daprescrivere è quello che corrisponde alla totalità dei sintomi.

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AMMONIUM MURIATICUM

Il paziente Ammonium muriaticum prova spesso in tutto il corpo una sensazione diribollimento che egli localizza nei vasi sanguigni. È sensibile al freddo. Molti dei suoidisturbi si aggravano all'aria aperta. Ha vampate di calore, che finiscono con sudori.Prevalgono ovunque dolori laceranti e urenti. Ci sono bruciori ed escoriazioni allemucose. C’è lo stiramento o un’impressione di accorciamento dei tendini. È un rimedioche agisce a lungo.

Si conoscono pochi sintomi psichici di questo rimedio di cui ci si possa fidare. Ansia,irritabilità e antipatia per alcune persone. Cefalee laceranti di origine nevralgica oreumatica. Punture e lacerazioni alle tempie. Prurito al cuoio capelluto e altrove. Eruzionesu tutto il corpo simile alla rosolia.

Quando i sintomi concordano, Ammonium muriaticum guarisce la cataratta capsulare.Davanti agli occhi appaiono macchie gialle. Bruciore delle palpebre e dei globi oculari alcrepuscolo o quando la luce è insufficiente.Nebbia davanti agli occhi con luce brillante.Bruciore alle orecchie camminando all’aria fredda. Difficoltà di udito. Catarro nell’orec-chio destro, in gola e nella laringe.

Molti starnuti, secrezione acquosa che brucia e ciònonostante occlusione nasale.Corizza con bruciore alla laringe. Nella medicina tradizionale si è fatto un considerevoleuso di tale rimedio nella corizza. Angina e laringite. Ai tempi antichi, in occasione diquesto disturbo, si tirava fuori un grosso pezzo di sale ammoniaco, si grattugiava con unnormale temperino e se ne mettevano alcuni cristalli in un bicchiere d’acqua e si dava lostesso rimedio a tutti i pazienti senza preoccuparsi dei sintomi. Alcuni di questi bruttiraffreddori con o senza febbre guarivano subito. Ora è un rimedio dimenticato. Bisogne-rebbe studiarne accuratamente i sintomi.

Esso presenta un intenso pallore con moltissimi disturbi al volto. Dolore lacerantenelle ossa della faccia. Gonfiore delle ghiandole sotto mandibolare e delle parotidi condolori pungenti. Bruciore ed escoriazione della bocca e delle labbra, come in Ammoniumcarbonicum. Lingua gonfia. È un rimedio molto utile per le angine non classificabili, ma èparticolarmente utile quando il bruciore è intenso, c’è molto muco vischioso, pulsazioni alcollo e ai gangli cervicali, notevole gonfiore, pallore del volto, punture in gola e grandedolore nell’inghiottire con o senza sete.

Gli alimenti vengono rigurgitati non digeriti e il paziente vomita. C’è una sensazione difame con sazietà, causata dalla flatulenza. Sensazione di vuoto, stiramenti allo stomaco ealla milza. Ci sono all’addome dolori urenti, pungenti, laceranti. Dilatazione dovuta ai gas.Molti brontolii nell’intestino. Molti dolori nella regione inguinale. Dolore all’addome e aldorso durante le mestruazioni. L’addome è adiposo, rilassato e pesante, e gli arti inferiorisono magri. Escoriazione e bruciore al retto e all’ano durante e dopo la defecazione.

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Dolori pungenti, laceranti al peritoneo. Le feci sono dure, sgretolate, difficili da espellere;per farlo il paziente deve mettere in funzione i muscoli addominali. Tutti i sali di ammoniohanno, come questo, emorroidi dolorose. Guarisce la diarrea quando le feci hannol’aspetto di raschiatura, quando sono acquose e sanguinanti; oppure quando vi sono almattino feci verdi e vischiose. Diarrea e vomito durante le mestruazioni come in Ammo-nium carbonicum.

Ha guarito l’ipertrofia della prostrata e anche uteri voluminosi. Le mestruazioni sonosempre in anticipo con dolore al dorso e all’addome. Il sangue è nero coagulato e somigliamolto a quello di Ammonium carbonicum. Durante le mestruazioni si verificano spessoemorragie dall’intestino o dal retto con sintomi coleriformi. Abbondante emorragia uteri-na, e una leucorrea bianca, copiosa e indolore. Con tutti i sintomi addominali e mestruali visono molti gas che producono borborigmi e coliche. Ammonium muriaticum è particolar-mente appropriato con questi sintomi quando sono presenti in donne pallide, deboli emalaticce.

È adatto alle affezioni catarrali che raggiungono la laringe e i bronchi provocandopunture, lacerazioni e bruciori. Raucedine e afonia, con bruciore alla laringe. Il pazienteraschia via continuamente dalla gola del muco bianco che viene dalla laringe. Se ilpaziente fa sforzi con le braccia o se fa un lavoro manuale, la respirazione è difficile.All’aria aperta o all’aria fredda ha un peso al torace. Ha una tosse secca dovuta ad uncontinuo solletico alla laringe. Una tosse soffocante che ritorna tutti i giorni. Negliindividui deboli che si avviano alla tubercolosi, tosse secca quotidiana e polso rapido.

Violenta lombaggine proprio al punto della vita, più forte durante la notte. Freddo allespalle.

Punture, lacerazioni, stiramenti degli arti. Tensione nei muscoli e nei tendini degli artiinferiori.Specialmente nella parte posteriore delle cosce quando cammina. Piedi freddi aletto durante la notte.

Abbondanti sudori notturni nell’ultima parte della notte. Vampate di calore e febbre.Se il lettore vuole intraprendere la lettura delle sperimentazioni e le studia accurata-

mente, sarà capace di usare questo rimedio nella direzione indicata e scoprirà probabil-mente altre indicazioni che non sono formulate.

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ANACARDIUM ORIENTALE

Questo rimedio è pieno di strani concetti e strane idee. La mente sembra indebolita; c’èun’imbecillità parziale se non totale; l’individuo si sente come in un sogno; tutto è strano;lento a realizzare. C’è una forte irritabilità; tutto turba il paziente e lo induce a bestemmia-re. La memoria si affievolisce.Il paziente dimentica quello che pensava sino al momentoprima. Tutti i sensi sembra che svaniscano ed egli brancola tutt’intorno come in sogno.Cambiamenti d’umore; gli umori si alternano. Predominano pesantezza e lentezza psichi-ca. Il paziente è in continua controversia con se stesso. L'indecisione è una caratteristicadel suo carattere. Non sa decidere se fare questo o quello, esita e spesso non fa niente. Nonpuò decidersi, specialmente quando si tratta di scegliere fra il bene o il male. Sente dellevoci che gli ordinano di fare questo o quello e sembra diviso tra bene e male. La sua cattivavolontà lo spinge a commettere atti violenti e ingiusti, mentre la buona volontà gli rifiuta ilsuo consenso e lo trattiene. E così c’è una controversia tra due volontà, tra due impulsi. Chiha qualche nozione sulla natura umana comprenderà che il paziente è turbato a livello dellavolontà inferiore, e che il rimedio non può riguardare la volontà superiore. La sua volontàinferiore è continuamente eccitata da influenze esterne, mentre la sua volontà reale in senoalla quale si colloca la coscienza, lo frena e gli impedisce di seguire i propri impulsi. Talefenomeno si può osservare soltanto in un uomo fondamentalmente buono. Questi quandoè stimolata la sua volontà inferiore, lotta e si dibatte, mentre un uomo cattivo non limitatoda alcun ritegno, non presenterà questo sintomo.

Allucinazioni: ha un demonio sopra una spalla e un angelo sull’altra. Egli è portato allamalignità ed ha un irresistibile desiderio di bestemmiare e imprecare. Ride quandobisognerebbe essere seri. E così di seguito fino a che tutto, nella volontà inferiore èsconvolto. C’è un’ansia interiore, vale a dire che la volontà superiore è in gran tumulto perquesti disturbi provenienti dall’esterno. L’espressione «contraddizione tra volontà e ragio-ne» è un tentativo per esprimere ciò di cui l’individuo non sa niente. «Ha l’impressione diavere due volontà» è un’espressione migliore. Anacardium finisce per distruggere oparalizzare la volontà inferiore e quando un uomo normalmente malvagio è sotto l’effettodi questo rimedio, commetterà atti di violenza. L’uomo malvagio è trattenuto non dallacoscienza, ma dalla paura della legge. Anacardium paralizza la sua volontà inferiore e lopone in stato di imbecillità di modo che egli commette atti di violenza a causa dellanaturale perversione del suo io. Agendo in tal modo su una certa zona della mente,Anacardium ci è di grande insegnamento. Grazie a lui, ad Aurum e ad Argentum, hoappreso molto a proposito della strana azione dei rimedi sulla mente umana. Bisognarappresentarsi la psicologia servendosi dell’azione dei rimedi sulla mente umana. È cosìche arriviamo alla conoscenza dei fatti e possiamo scartare molte ipotesi.

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L’impressione è che nulla è reale, tutto appare come in un sogno. Idee fisse. Il pazientecrede di essere doppio. Questo deriva dalla vaga coscienza che c’è una differenza travolontà inferiore e superiore, coscienza che una volontà è quella del corpo e l’altra quelladello spirito. Egli si perde in riflessioni che riguardano la sua salute. Ci sarebbe unosconosciuto al suo fianco: ecco un’altra maniera di riconoscere le due volontà. Crede chestrane ombre lo accompagnino, una a destra e una a sinistra. Questo stato psichico lo portaalla follia. C’è alternanza nell’umore e nella comprensione. Un momento si rende conto diuna cosa e un altro momento non la capisce. Un momento riconosce il figlio e un altromomento non lo riconosce. Un momento ha un’allucinazione e il momento dopo un’illu-sione. Un momento pensa che sia così e il momento seguente ha ancora abbastanzaraziocinio per sapere che non è così. L’allucinazione è uno stadio avanzato dell'illusione.Spesso nel Repertorio, abbiamo gli stessi rimedi per «illusione» e «allucinazione»; è unaquestione di grado. Quando l’intelligenza è colpita leggermente, si tratta di illusione e ilpaziente sa che ciò che vede non è reale. Vede dei demoni, e in principio la sua intelligenzagli dice che lì non ci sono demoni, ma in seguito vi chiede di cacciarli. Poco importa se c’èillusione o allucinazione: sono sintomi simili, è una questione di grado ed è per questo che,nel Repertorio, non si dedicano loro rubriche separate.

Anacardium, Hyosciamus, Stramonium e Belladonna sono importanti in quanto met-tono in evidenza la perversione mentale relativamente all’intelligenza e all’affettività.Quando un rimedio spinge un uomo a fare qualcosa, è perché simula la sua volontà, equando simula l’intelligenza, l’effetto si fa sentire sulla comprensione. I rimedi agisconosull’uno o sull’altro.

Abbattuto, scoraggiato, il paziente teme di essere perseguitato, guarda che non ci sianoladri, si aspetta di incontrare nemici, ha paura di tutto e di tutti. È pieno di ansia interiore.Non ha pace. È separato dal mondo intero, e dispera di poter compiere quello che gli vienerichiesto. È estremamente stanco. Ha timore che succeda qualcosa di spaventoso. È cupo,scontroso, imbronciato; non socievole; si lamenta per i vuoti di memoria.Inezie lo fannoandare terribilmente in collera. Un tratto caratteristico è che ogni senso morale lo abban-dona. Si sente crudele. Può ferire qualcuno senza emozionarsi. È crudele, animoso,perverso.

La sovreccitazione psichica ha cattivi effetti. Debolezza psichica. La paura e lamortificazione si susseguono. Il rimedio è utile nella mania religiosa quando c’è unconflitto permanente tra la volontà dell'uomo e quella dell’io superiore. La cosa è analogain Hyoscyamus.

Un gran numero di disturbi migliora mangiando.C’è una sensazione di pressione, descritta col termine di «massa», qua e là per tutto il

corpo, in testa, agli occhi, all’ombelico e fino alla parte terminale della colonna vertebrale.Gli oggetti sembrano troppo lontani. Le cose sembrano strane, a volte inquietanti. Illusionidell’odorato: odore di legno che brucia, odore di sterco di piccione. Corizza secca cronica.

Certo nelle sperimentazioni il corpo intero presenta molti sintomi, ma sembra che lalocalizzazione elettiva del rimedio sia la mente, e raramente sarà utilizzato in assenza disintomi psichici. Abitualmente, quando vi sono sintomi psichici, il rimedio presenta anche

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i sintomi fisici. Il paziente è pieno di tremori ed è in preda a debolezza paralitica. Tetano;epilessia.Sensazione di cerchio o di fasciatura attorno al corpo, ai muscoli o alla testa;pressione come da una massa.

Le eruzioni sono simili a quelle di Rhus toxicodendron; eruzioni tipo erisipela scure,brune e di tipo maligno. È un antidoto all’avvelenamento da Rhus toxicodendron. Ci sonoeruzioni su tutto il corpo. Vi sono spesso vescicole gialle. Il prurito delle eruzioni èintenso. Ci sono verruche del palmo come in Natrum muriaticum. C’è una sensazione diintenso bruciore alla pelle. Per i suoi sintomi, sembra avvicinarsi molto a tutta la famigliadei Rhus.

Anacardium orientale

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ANTIMONIUM CRUDUM

Studiando a fondo le sperimentazioni di questa sostanza, noterete con sorpresa che tuttii suoi sintomi sembrano concentrarsi nell’area dello stomaco; quali che siano i disturbi dicui soffre il paziente Antimonium crudum, il suo stomaco vi prende parte. I dolori siriflettono sullo stomaco e provocano nausee; con la cefalea ha voglia di vomitare; conqualsiasi malessere lo stomaco è disturbato e, viceversa, ogni volta che lo stomaco èdisturbato, tutto il resto funziona male. Le malattie che, fra altri disturbi, si manifestanocon disturbi gastrici, spesso richiedono questo rimedio.

I primi per importanza sono i sintomi psichici che rivelano il genere di costituzionealla quale probabilmente sarà adatto Antimonium crudum. Esso produce uno stato psichi-co grave, l’assenza del desiderio di vivere. I medici sanno che un caso in cui il paziente nondesidera vivere, o considera la vita come un fardello, è un caso grave. Quando sento unpaziente che mi dice: «Oh! Dottore, se solo potessi morire!» la cosa non mi piace perniente; il fatto è che nel suo organismo c’è un disturbo profondo, che è difficile sradicare.Incombe una minaccia e, quando questa prende corpo, si vede spesso che effettivamente ilpaziente ne muore. «Disgusto della vita». Troverete questo sintomo soprattutto in unafebbre prolungata, continua, grave, come quella del tifo. Questo rimedio presenta tutta laprostrazione del tifo e la febbre di tipo continuo come anche quella intermittente e quellaremittente.

La prostrazione è simile a quella di Arsenicum, ma Arsenicum ha una opprimentepaura della morte, mentre Antimonium crudum ha il disgusto della vita; su questo puntoessi divergono. Arsenicum ha una irresistibile agitazione, Antimonium crudum raramenteè agitato. Arsenicum ha una sete intensa, Antimonium crudum non ha sete. E così, anche sei rimedi presentano entrambi uno spaventoso spossamento con febbre continua, ci accor-giamo che hanno caratteristiche abbastanza dissimili così da renderli completamentedistinti. Si vedrà talvolta il genere tifoide messo in rilievo da Antimonium crudum nelleadolescenti in età puberale quando sono minacciate dalla clorosi. Esse hanno il disgustodella vita, ma è un disgusto isterico. Hanno momenti di grande spossatezza, eccessisubitanei di debolezza e perdita di conoscenza.

Oltre a ciò, troverete spesso un’altra caratteristica che non compare contemporanea-mente a questi eccessi, ma si alterna con essi o si presenta ad intervalli, e cioè la violentaemozione che provoca in queste ragazze o in queste donne vivaci, nervose, sovreccitabili,isteriche, soggette agli impeti estatici, la luce soffusa come quella che filtra attraverso levetrate o come il pallido chiarore della luna la sera. È quello che nei testi è descritto con lafrase: «Umore sentimentale al chiar di luna». È uno stato isterico, un’esplosione disordina-ta di affetti che possono svegliarsi soltanto in una donna malata o il cui sistema nervoso èsquilibrato. Questo genere di paziente ci dà un’immagine della mentalità e della costitu-

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zione di Antimonium crudum; e, parallelamente al quadro psichico, si verificano malesserifisici che sembra colpiscano, per così dire, lo stomaco.

Uno stato che domina tutto il rimedio e che bisogna tener sempre presente, è lo statoreumatico e gottoso, i cui sintomi variano con i cambiamenti di tempo: si aggravano coltempo umido e freddo o con un bagno freddo, migliorano con un bagno caldo, siaggravanoano bevendo vino aspro o prendendo stimolanti di qualsiasi genere. Quandodite, «si aggravano col vino», non è importante soltanto sapere che il paziente si aggravacol vino, ma è importante conoscere anche il carattere dei disturbi che si aggravano colvino. A questo paziente ne basta poco per ubriacarsi, ma l’alcool perturba più i sintomifisici che quelli psichici; col vino aspro la gotta si aggrava; tutti i dolori del corpo siaggravano; compaiono le cefalee e i disturbi si aggravano molto.

Il paziente si aggrava di notte, col tempo umido, col freddo umido e sta meglio concompresse calde, ma si aggrava se ha troppo caldo, se sta vicino a una fonte di calore equando si trova in una stanza riscaldata. Molti sintomi sopravvengono se si espone ai raggidel sole o al calore di un camino. Per il paziente Antimonium crudum il fuoco nelcaminetto è assolutamente dannoso. Queste modalità sono curiose; sono così strane chenon vi è alcuna ipotesi filosofica che possa spiegarle, non vi è alcuna teoria che possa farluce su di esse; sono fatti che si devono accettare.

La sindrome della gotta sembra che si trasformi così bruscamente che vi chiederetedove sono finiti i sintomi esterni, quando all’improvviso, il paziente comincia a vomitare,evomita incessantemente per giorni e settimane, fin quando la gotta riappare alle mani o aipiedi. È straordinario vedere con quale rapidità ritorna questo fenomeno passato di moda,la metastasi, questo cambiamento da un punto ad un altro. La gotta sparisce improvvisa-mente alle estremità e ricompaiono i sintomi gastrici... potete chiamarli: «gotta allostomaco» se volete.

In questo rimedio ci sono sintomi catarrali: catarro nasale, gastrico, rettale, ecc. conaumento della secrezione mucosa di uno qualsiasi di tali organi quando il paziente habevuto vino aspro o ha preso freddo. Una caratteristica fastidiosissima del catarro nasale èl’occlusione notturna. Appena il paziente entra in una stanza riscaldata, il naso gli sichiude. La corizza tende a diventare cronica, per l’insufficienza della circolazione e per ladebolezza organica. Quando diventa cronica, si aggrava di notte e si accompagna acefalea. Mentre diminuisce la secrezione che viene sostituita da catarro secco, la cefaleaaumenta; vi sono nevralgie alla testa, dolori che sembrano frantumare il cervello accompa-gnati da orribili nausee e vomito. Il paziente ha spesso una crisi di cefalea con nausea chela famiglia chiamerà «emicrania gastrica», ma questo stato di cui abbiamo parlato soprav-viene dopo aver preso freddo, cosa che arresta la secrezione densa e la rimpiazza con unasecchezza del naso, che brucerà come fuoco all’aria fredda. A volte questi disturbi passanodopo un violento attacco di vomito; a volte al contrario la cefalea dura per giorni e non sicalma neppure col vomito o solo dopo un vomito prolungato. Ci sono rimedi che hannomolte cefalee che sono alleviate all’istante dal vomito; ma in Antimonium crudum ilpaziente vomita a lungo, si indebolisce e si sfinisce. La cefalea aumenta movendosi di quae di là e aumenta la notte; migliora se il paziente è disteso, rimane tranquillo, e quando staall’aria aperta; aumenta in una stanza riscaldata, se il paziente sente troppo caldo, vicino

Antimonium crudum

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ad una fonte di calore e alla luce. Vedete adesso come il catarro, la cefalea e i sintomigastrici sono tutti collegati.

Un’altra caratteristica riguarda le mucose ed è importante; le mucose tendono asecernere un essudato o un deposito lattiginoso; lo si nota in modo particolare sulla lingua.Tutta la lingua è ricoperta da uno strato lattiginoso. Potete riscontrarlo in tutte le malattiein cui è indicato Antimonium crudum. La lingua è bianca nei disturbi gastrici dei bambini,nelle gastriti febbrili, nei disturbi accompagnati da febbre, da abbondante vomito e da unagrande irritazione del sistema nervoso, e nelle irritazioni gastriche della tifoide. Il pazienteha conati per la minima ragione. Tutto sembra che lo disturbi. Ha disgusto per il cibo,l’idea e l’odore degli alimenti lo infastidiscono. In questo è come il paziente Arsenicum.

Se fa un bagno freddo la sera, prima di andare a letto l’indomani mattina si svegliaafono e non può pronunciare nemmeno una parola. L’afonia si è manifestata apparente-mente senza dolore; il paziente ne è all’oscuro sino a quando la mattina non tenta diparlare. Facendolo,egli può avere degli spasmi alla laringe, una contrazione alla gola. Iraffreddori raggiungono a volte gola e trachea e perfino i bronchi e gli alveoli polmonari,provocando una bronchite o una polmonite.

La tosse è secca e sfibrante, spasmodica, con accessi di intensità decrescente. Mispiego: il primo accesso è di grande violenza, scuote tutto il corpo e dura più o meno alungo; è seguito da un secondo accesso meno violento, poi da un terzo ancora menoviolento. Forse dopo una dozzina o meno di accessi di violenza decrescente, finisce conuna tosse secca e sfibrante non parossistica. Quando il primo accesso scuote tutto il corpo,durante una bronchite o una pertosse, e la lingua è bianca e ci sono più o meno disturbigastrici, Antimonium crudum è il rimedio indicato. Esso trasformerà il caso subito ecompletamente. Per la violenza della tosse il torace resterà indolenzito, contuso, condifficoltà di movimento.

Bisogna prestare particolare attenzione ai sintomi gastrici. La nausea è continua, c’è lasensazione di una massa nello stomaco; il paziente ha sempre l’impressione di avere lostomaco sovraccarico, di aver mangiato troppo e questo quando non ha mangiato affatto.Lo stomaco gli sembra dilatato sebbene sia piatto. Si sente gonfio e vomita; dopo avervuotato lo stomaco del contenuto alimentare, vomita un liquido vischioso; ha conati,nausea, un peso allo stomaco che gli provoca la nausea; tutti questi sintomi si prolunganoe sembra non debbano più cessare. Il vomito non apporta sollievo, anzi aumenta laspossatezza.

C’è l’infiammazione e l’indurimento del fegato o di qualcuna delle sue parti. Dolorealla cistifellea. Gran dolore alla regione epatica, dolori taglienti, laceranti. Tali sintomitalvolta sono associati all’itterizia.

Nell’addome si hanno i seguenti sintomi: dolori violenti, bruciore, notevole dilatazio-ne, sembra esserci una dilatazione crescente, come se ci fosse una vite che spinge qualcosaverso il basso e accresce la pressione sempre di più. Riscontriamo questi sintomi coltimpanismo della febbre tifoide, nei casi di flatulenza, nelle diarree estive. Sarannoassociati ai sintomi gastrici e alla lingua bianca, soprattutto se questi disturbi sonocomparsi dopo che un paziente gottoso ha bevuto vino aspro o ha fatto un bagno freddo;

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allora i noduli delle dita non saranno più dolenti, ma lo stomaco e l’intestino si dilaterannoe lo faranno soffrire.

Questo rimedio ha una diarrea non classificabile, ma anche la diarrea liquida in cuinuotano pezzetti di materia fecale dura. La diarrea è provocata dal vino aspro. L’intestinosi svuota molto lentamente. Il paziente si precipita in bagno e lascia fuoriuscire un po’ dimateria solida e un po’ di liquido; poco dopo si precipita di nuovo per emettere un altro po’di materia dura e del liquido; e ciò continua, nelle diarree estive, finché finalmentel’intestino è vuoto; a quel punto compare un violento tenesmo. È una diarrea che termina indissenteria, infiammazione del retto e del colon con dolori, tenesmo, sforzi prolungati perdefecare e grande sfinimento.

Nei vecchi gottosi le emorroidi sono molto fastidiose. Esse, nei giorni umidi e freddi,sono sempre indolenzite e infiammate e si aggravano sempre quando il paziente è statotanto imprudente da bere vino aspro e mangiare alimenti agri. Lo stomaco, l’intestino, ilretto e le emorroidi si aggravano tutti quando si guasta lo stomaco con vino aspro, fruttiacidi o alimenti indigesti, e si aggravanoano anche con i bagni freddi e il tempo umido.

Gli organi pelvici si rilassano moltissimo, soprattutto nelle donne, al punto da instau-rare delle vere e proprie ptosi. La paziente ha la sensazione che il contenuto pelvico stiaper essere espulso e venga fuori dalla vagina. Prolasso uterino e una secrezione simile allaleucorrea. Durante il periodo mestruale, ci sono disturbi vari. Ovaie irritate e dolenti, comesi riscontrano nelle ragazze isteriche, in quelle che amano non corrisposte, nelle sognatrici.

Questo rimedio provoca la traspirazione, sudori abbondanti e sfibranti, sudori nottur-ni, come ce ne sono nelle malattie che vanno per le lunghe. Traspirazione al minimosforzo. Se il paziente si riscalda un po’, letteralmente bolle, è inzuppato di sudore e inseguito si raffredda.

La cute si ulcera e tende a presentare verruche, callosità, unghie e capelli sono dicattiva qualità. Sotto le unghie si formano escrescenze dure, cornee, dolorosissime. Sullapunta delle dita compaiono piccole escrescenze cornee. La più piccola pressione produrràun durone o un indolenzimento e, negli operai, osserverete una normale tendenza all’ispes-simento della pelle della pianta dei piedi. La deambulazione provoca forti dolori, perchéqueste callosità sono sensibili ed hanno numerosi centri costituiti da piccoli calli. Appar-tiene a questo rimedio la tendenza alla formazione di tessuto e all’indurimento. Si formanoverruche sulle mani. I capelli sono malsani. Ci sono pustole sulla pelle con areola rossa. Leeruzioni pustolose hanno una base rossa e sensibile.

Se ora volete studiare bene le sperimentazioni e notare i segni del rimedio cheriguardano ogni parte del corpo e farli entrare nello schema, allora capirete un poco lanatura di Antimoniun crudum.

Antimonium crudum

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ANTIMONIUM TARTARICUM

Quello che più ci colpisce visitando un paziente Antimonium tartaricum è quello cheesprime il suo volto. Il colorito è pallido e malaticcio, il naso è affilato e tirato, gli occhiinfossati e cerchiati da profonde occhiaie. Le labbra sono pallide e segnate. Le naricidilatate e palpitanti, il muco è scuro come il carbone. Il volto è coperto di sudore freddo; ilpaziente è freddo e pallido. L’espressione lascia indovinare la sofferenza. L’aria dellacamera è acre, più acre che gelida o putrida e vi fa pensare che la morte è lì. La famiglia èin agitazione; i familiari vanno di qua e di là, l’infermiera è eccitata e indaffarata... ed ecco,entrate in scena voi per prescrivere un rimedio omeopatico... in questa atmosfera in cuiregna l’agitazione e che non vi consente di agire rapidamente; tuttavia dovete fare unascelta rapida. La situazione disturba un po’ le vostre riflessioni, nel momento in cui èindispensabile la riflessione più seria ed immediata.

In quali casi troviamo questo stato e questo aspetto? In quali pazienti tutte le caratteri-stiche e tutti i sintomi sono conformi alla natura del rimedio? All’inizio li ritroviamo neipazienti catarrosi, negli organismi malandati, nei bambini fragili, nei vecchi. Essi hannocatarro alla trachea e ai bronchi. Ascoltiamoli: sentiremo forti rantoli, rantoli agonici altorace. Se vi siete mai trovati nella camera di un moribondo, avrete sentito quello che sichiama il rantolo della morte. I rantoli di Antimonium tartaricum sono come quello. Ognitanto vi è espettorazione di una certa quantità di muco chiaro, biancastro. È proprio difronte ad una di queste affezioni che il torace si riempie normalmente di muco; all’inizio ilpaziente può espettorarlo, ma alla fine ne soffoca perché è sommerso dal muco che toracee polmoni non sono più capaci di espellere. È una paralisi polmonare. Tutto questo si puòverificare in caso di influenza. L’inizio può essere stato rapido e l’evoluzione pure. Puòesserci stata prostrazione precoce, cioè in tre o quattro giorni o in una settimana. I primigiorni della malattia non orienteranno verso Antimonium tartaricum. Finché il pazientereagisce bene e conserva le proprie forze, non avrà l’aspetto ippocratico, il cedimento, ilfreddo e i sudori freddi; non si sentiranno i rantoli al torace perché questi sintomi sonoindice di passività. Antimonium tartaricum è caratterizzato dalla debolezza e dall’assenzadi reazione. Per questo è adatto ai casi che presentano questo stato, o agli individui cosìdeboli che, quando si ammalano, sono passivi e cedono immediatamente.

Nella broncopolmonite, nella tracheite o nell’infiammazione delle vie respiratorie ingenere, è possibile che vi sia secchezza o scarsa secrezione mucosa. Se l’infiammazione èacuta, il paziente perverrà entro pochi giorni ad uno stato di rilassamento e debolezza. Mail primo stadio non richiede Antimonium tart.. Sono invece indicati in un primo temporimedi come Bryonia e Ipeca; avrete l’impressione, prescrivendoli, che saranno sufficientiper tutta la malattia; e, in effetti, saranno sufficienti eccetto che nei casi caratterizzati sindall’inizio dalla debolezza o quando il vostro paziente non ha quel potere reattivo che

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permetterebbe al rimedio di operare la guarigione. Quello è il momento in cui è indicato unsecondo rimedio, il momento in cui può mettersi all’opera Antimonium tartaricum.

Anche Ipeca possiede un po’ quei forti rantoli, ma i suoi polmoni sono dotati di ungrande potere espulsivo. I forti rantoli dell'agoniadi Antimonium tartaricum compaionodopo un certo tempo, mentre Ipeca li presenta sin dai primi giorni della malattia. Antimo-nium tartaricum presenta tosse, soffocamento e conati, ma solo nello stadio di rilassamen-to, di prostrazione e di freddo intenso. Si ha l’impressione che stia per morire. Quando losentite tossire, siete immediatamente colpiti dalla debolezza dei suoi polmoni. Sappiamoche i polmoni posseggono le funzioni espulsive nel fare delle inspirazioni profonde. InAntimonium tartaricum essi non hanno queste possibilità. Il torace è pieno di muco e vi sisentono dei rantoli; la tosse è una tosse piena di rantoli a bolle, ma il muco non risale orisale solo in piccole quantità, che non bastano a portare sollievo. Il torace è pieno dimuco, il paziente soffoca e sta veramente per andarsene all’altro mondo, sta morendo peravvelenamento da anidride carbonica dovuta all’insufficienza della forza di espulsione.Questo rimedio è idoneo in un caso di polmonite in cui il paziente si è abbattuto all’iniziocon un brivido, un caso forse molto acuto, così acuto che la sua stessa violenza sembraprovocare una prostrazione precoce, che si manifesta cioè nel giro di tre o quattro giorni.Antimonium tartaricum non è indicato durante i brividi iniziali, né allo stadio dell’essuda-zione. È la violenza dell’attacco che provoca lo stato di prostrazione, oppure il pazienteera già da prima debole come un vecchio e, per questo, cede e sotto l’effetto della malattiapiomba nella prostrazione. È completamente diverso da Aconitum, Belladonna, Ipeca eBryonia che crollano con violenza; Antimonium tartaricum è esattamente l’opposto: pocafebbre, sudore freddo, freddo, cedimento, aspetto ippocratico. E così, nei casi gravi dibronchite o polmonite, è su questo rimedio che cala il sipario ; la maggior parte deipazienti muore allo stadio Antimonium tartaricum.

Il paziente Antimonium tartaricum è un vecchio malato gottoso, indebolito da unalunga malattia, che rabbrividisce sempre, pallido, con le articolazioni ingrossate. Il tempoumido gli provoca sempre il catarro nell’albero bronchiale, nella laringe e nella trachea,accompagnato ben presto da un’abbondante secrezione mucosa. Il paziente si mette subitoa letto, prostrato, con forti rantoli. Può essere anche un bambino che ha frequenti accessi dibronchite, col tempo freddo-umido, dopo le freddie piogge dei temporali autunnali, inprimavera e col tempo coperto. Appena guarisce da un raffreddore ne prende subitoun’altro. In lui la fase acuta non è violenta ma ha incessantemente questi accessi catarralipassivi, con rantoli; rantoli toracici a ripetizione; un bambino pallido che rabbrividisce. Ibambini floridi, che non hanno l’aspetto paziente quando sono raffreddati, che sono più omeno forti, che hanno rantoli al torace ma non la debolezza o la prostrazione, si rimettonocon Kalium sulphuricum. È una caratteristica che lo distingue nettamente: la debolezzainvoca immediatamente Antimonium tartaricum.

Questa debolezza si osserva nelle persone molto anziane, negli individui malandati,che hanno da anni catarro bronchiale. L’inverno e tutti i periodi di freddo pungenteprovocano il catarro bronchiale, con un muco bianco e denso e molta dispnea, checostringe il paziente a mettersi a letto. Egli deve restare seduto a letto con qualcuno che glifaccia vento; non può sdraiarsi perché i suoi polmoni sono pieni e respirare gli fa male.

Antimonium tartaricum

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Antimonium tartaricum allevierà molti di questi accessi prima che il paziente ne muoia.Quando in uno di questi vecchi, il muco è giallo e purulento, Ammoniacum gli permetteràdi superare parecchi inverni. Noi vediamo parecchi vecchi che soffrono di catarro bron-chiale d’inverno; ne soffrono da anni e non sperano di migliorare. Quando l’espettorato ègiallo, sarà Ammoniacum a trarli d’impaccio, invece lo farà, Antimonium tartaricumquando l’espettorato è bianco e accompagnato da prostrazione, sudore, freddo, pallore ecolorito livido del volto. Ecco praticamente le maggiori indicazioni di questo rimedio.

Antimonium tartaricum ha molti dolori. Si innesta in gran misura su una base Antimo-nium crudum Su questa base forma in gran parte i suoi sintomi toracici. Molti dei suoisintomi si aggravano quando si riscalda o è troppo coperto. Lo vedrete seduto sul lettosenza nulla sulle spalle o sul collo con la camicia da notte largamente aperta per poterrespirare. Se nella stanza c’è troppo caldo, soffoca. Prende questi sintomi a prestito daAntimonium crudum. Come Antimonium crudum sta peggio dopo un bagno freddo e comelui ha le mucose ricoperte di un denso muco bianco. Neanche lui vuole che ci si occupidegli affari suoi, non vuole essere seccato. Tutto gli pesa. Se si tratta di un bambino, nonvuole essere toccato, né vuole che gli si rivolga la parola, né vuole essere guardato. Vuoleessere lasciato tranquillo. Se si tratta di un bambino piccolo non smette di piagnucolare elamentarsi pietosamente. Ha rantoli e gemiti. È sempre di cattivo umore, cioè moltoirritabile quando viene disturbato. Ogni disturbo sembra accelerare la respirazione, in-fastidisce il paziente e lo rende irritabile. Non bisogna stupirsi se è straordinariamenteansioso, perché dal suo aspetto possiamo immaginare che si sente morire. Egli è apparen-temente in declino e se non viene soccorso morirà certamente, perché i suoi polmoni sonopieni ed egli soffoca; egli percepisce che la soffocazione e la dispnea aumentano progres-sivamente. Le sue pinne nasali battono come in Lycopodium. Lycopodium rivaleggia conlui e gli somiglia molto.

Nel capitolo di Antimonium tartaricum ci sono molte cefalee, ma Antimonium crudumha maggiori possibilità di azione sulle cefaalee Antimonium, mentre Antimonium tartari-cum ha maggiore possibilità d’azione nei disturbi toracici. Questi due rimedi hannoentrambi disturbi gastrici molto accentuati. Nausee, vomito e costanti indigestioni. Anti-monium tartaricum, contemporaneamente alla difficoltà respiratoria, presenta gastralgia.Tutto lo disgusta, anche il cibo; vomita anche l’acqua. Ciònonostante può essere calmissi-mo e, se nessuno lo disturba, malgrado le sue sofferenze, può addormentarsi o diventareinsensibile. Tossirà nel sonno e russerà malgrado la dispnea; come si vede somiglia inmolte cose ad Antimonium crudum ma le mucose infiammate di quest’ultimo non secerno-no affatto quelle mucosità così abbondanti. Esso non ha nulla dello stato passivo dell’inte-ro organismo. Non produce nelle sperimentazioni uno stato così disperato e non è tantospaventoso a vedersi.

Clinicamente ci si è limitati ad utilizzare Antimonium tartaricum soprattutto per la suaazione sulle mucose respiratorie, ma si ritrova la stessa passività in tutte le mucose delcorpo.C’è secrezione di muco bianco dagli occhi. «Occhi sporgenti, brillanti. Occhioffuscati e pieni di secrezione. Oftalmia blenorragica». Ma il reumatismo fornisce a questorimedio un’altra forma clinica, un’altra fase come in Antimonium crudum. Si forma nellearticolazioni un’infiltrazione lenta, passiva che si trasforma in versamento; tale versamen-

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to si osserva in tutte le articolazioni. Infiltrazioni gottose delle articolazioni che sonoparticolarmente aggravate dal tempo umido e freddo. Sintomi oculari dello stesso caratteredella gotta. Oltre alle articolazioni, anche gli occhi manifestano i sintomi della gotta, percui si può parlare di uno stato gottoso degli occhi. La gotta colpisce tutto il corpo. Lemucose, invece di essere rosse e infiammate, sono pallide; pallide e flaccide e sembra chetrasudino; sulla loro superficie si forma molto facilmente il muco. È quello che succede neltorace. Non c’è quella sensazione di scorticatura urente che si trova in Arsenicum e neirimedi degli stati acuti, sebbene qui ci sia la prostrazione, l’ansia e i sudori freddi chesomigliano a quelli di Arsenicum.

La gotta colpisce anche i denti. Essi presentano dolori reumatici. «Dolori reumatici aidenti», con dolori reumatici alle articolazioni. I denti sono sensibili. «Denti coperti dimuco».

Quali che siano i disturbi di Antimonium tartaricum, il suo stomaco funziona male; ilpaziente ha nausea, incapacità di digerire e disgusto per il cibo. Vomita tutto ciò cheingerisce perfino l’acqua. Nella maggior parte delle affezioni, questo rimedio non ha sete.Se ha sete, è un’eccezione. Generalmente, durante le sue crisi di dispnea, gli amici delpaziente lo attorniano col vivo desiderio di fare qualche cosa, non foss’altro che porgergliun bicchiere d’acqua. Questo paziente invece, si irrita quando gli si offre un sorso d’acqua.La cosa lo infastidisce e lui mostra la sua contrarietà. Il bambino, quando gli offronodell’acqua, fa sentire un brontolio irritato. C’è assenza di sete durante tutti i disturbibronchiali, caratterizzata da un’abbondante secrezione di muco e molti rantoli al torace.Talvolta vi è un irresistibile desiderio di ingerire qualcosa di freddo: è l’eccezione.«Desiderio di agro o di frutta aspra», che gli fanno male. Disturbi gastrici provocatidall’aceto, dagli alimenti aspri, dal vino aspro, dai frutti aspri, come in Antimoniumcrudum. Avversione per il latte e tutti gli altri alimenti; il latte soprattutto disturba ilpaziente, provocando nausea e vomito.

Lo stomaco e l’addome sono molto dilatati dai gas. L’addome è timpanico. Con isintomi gastrici e quelli intestinali il paziente ha una nausea continua, che è più di unanausea, è una ripugnanza mortale per qualsiasi cibo, una nausea che gli dà la sensazioneche, se introduce nello stomaco una cosa qualsiasi, morirà ; non è una semplice avversioneper il cibo, né solo la normale nausea che precede il vomito, è una ripugnanza mortale pergli alimenti. Debolezza ed ansia aumentano contemporaneamente e il paziente, quando glisi offre da mangiare, soffoca sempre di più. Spesso, persone ben intenzionate voglionofargli prendere qualcosa, perché può darsi che non abbia mangiato in tutto il giorno o intutta la notte; ma l’idea del cibo non fa che accrescere la sua difficoltà di respirazione, lanausea, il disgusto e le sofferenze. Per lui non è facile vomitare. Vomita in modo più omeno spasmodico. «Violenti conati. Conati e sforzi per vomitare. Soffocazione, conati,che sono una tortura». Lo stomaco sembra preso da movimenti convulsi ed è con lamassima difficoltà e grandi e numerosi sforzi che vomita un po’ di cibo, poi un altro pocoe così via di seguito. «Vomita tutto ciò che ingerisce con una quantità di muco». Mucobianco, vischioso, denso, a volte striato di sangue. «Vomita con molti sforzi. Vomitagrandi quantità di muco, muco appiccicoso». Vomita muco con bile. Muco acquoso,appiccicoso, poi un po’ di cibo, poi bile. Principalmente però vomita muco, bianco,

Antimonium tartaricum

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vischioso, denso, che proviene da tutte le mucose. Muco appiccicoso e filante che si puòtirar fuori in filamenti. Il paziente spesso durante l’espulsione dall’esofago o dalla bocca diquesto muco bianco, vischioso, denso, che gli riempie completamente la bocca, soffoca.L’eliminazione del contenuto dello stomaco, che consiste in muco, o muco e bile, richiedeal paziente sforzi terribili, spasmodici. Quando vomita, all’inizio vomita muco e, dopograndi sforzi, poiché si verifica nello stomaco un rigurgito di bile, vomita anche bile. Inotevoli sforzi provocano anche l’afflusso di sangue allo stomaco, di modo che il contenu-to dello stomaco sarà striato di sangue. Dovunque vi sono ulcerazioni delle mucose. Ilpaziente ha ulcere al naso e alla laringe, ulcere sanguinanti. Ne ha anche allo stomaco, percui vomita sangue.

Come Antimonium crudum, anche Antimonium tartaricum si è rivelato utile per ivecchi alcolizzati. A volte i vecchi bevitori sono debilitati e si raffreddano spesso. Dopograndi dissolutezze e lunghi giorni di orge, essi si distendono e sentono freddo; siraffreddano, il torace si riempie di muco e vomitano. «Rantoli mucosi al torace nei vecchiubriaconi». A volte hanno bisogno di Antimonium tartaricum Quando i disturbi sarannolocalizzati principalmente allo stomaco ci vorrà Antimonium crudum, quando sarannopresenti al torace con ansia crescente, il freddo e la prostrazione ci vorrà invece Antimo-nium tartaricum. Essi sono prostrati dopo che hanno bevuto troppo. Sono vecchi gottosi,vecchi ubriaconi, organismi malandati da molto tempo. Sono bambini i cui organismi sonomalandati come se fossero vecchi; quando si raffreddano hanno la bronchite o la conge-stione polmonare con molti rantoli mucosi; costoro hanno bisogno di questo rimedio.

Molto spesso c’è una sensazione di ansia allo stomaco; non viene descritto semprecome un dolore, ma piuttosto come una sensazione di ansia, una debolezza mortale, unadebolezza indescrivibile allo stomaco come se il paziente stesse per morire. «Ansia allostomaco con nausea». Si manifesta la congestione passiva del fegato, con vomito di bile.

Questo rimedio ha anche molti dolori taglienti, come coltellate. Fitte all’intestino.Coliche. Dilatazione addominale. L’addome può dilatarsi per un versamento o per gas.«Dolori acuti, taglienti, come coltellate». Violentissimo dolore addominale. Il travaso èuna normale manifestazione di tutte le specie di Antimonium. Ricordo un energicoveterinario che quando nella zona c’era un’epidemia epizootica e passava nelle scuderie,faceva prendere a tutti i cavalli del solfuro nero di antimonio. Quando seppi che davasolfuro di antimonio a tutti i cavalli, lasciai istruzioni perché ai miei non dessero nientealtro che quello da me prescritto. Quasi tutti i cavalli curati da lui presentarono edemi,furono bloccati per giorni in scuderia, e portarono per settimane fasciature alle gambe. Erauna sperimentazione di Antimonium. Antimonium tartaricum ha molti edemi. In altritempi si soleva prescrivere per gli organismi malandati al termine di una polmonite o diuna febbre, ma quasi sempre ai pazienti si manifestava gonfiore ai piedi che si protraevapoi per tre o quattro mesi dopo la guarigione. Se non avevano queste complicanze,avevano dei «foruncoli da febbre». Antimonium è una causa frequente di «foruncoli dafebbre», quelle ulcerazioni che vanno per le lunghe che si formano nelle gambe a seguitodi vecchie febbri negli organismi defedati. Succede che certi pazienti non se ne liberanopiù, a meno che non vengano curati da un buon omeopata.

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APIS MELLIFICA

Questo rimedio ha tali affinità con la superficie del corpo in genere che cominceremocon lo studiarne l’aspetto esteriore.

Si osserva su tutto il corpo un’eruzione in rilievo, a volte rosea, la cui rugosità puòessere percebile al tatto. Il paziente è molto infastidito dal calore e la sua pelle con o senzaeruzione è eccessivamente sensibile al tatto. Piccoli gonfiori compaiono e scompaiono quae là. Poi compare uno stato flogistico erisipelatoso, a placche disseminate qua e là, allafaccia, con grande tumefazione del volto, degli occhi e delle palpebre. In Apis, l’erisipelapuò prodursi dovunque, ma si osserva soprattutto sulla faccia, e vi raggiunge un alto gradodi infiammazione con punture, bruciore ed edema.

Si nota alle estremità un notevole stato di idropisia che sotto pressione forma la fovea..Può fare la sua comparsa un’anasarca generalizzato. Il gonfiore del volto è considerevole,le palpebre e l’ugola sembrano sacchi pieni di acqua, le pareti addominali sono ispessite esotto pressione formano la fovea e si ha l'impressione che, in qualsiasi zona del corpo, se sipungesse la mucosa ne uscirebbe del liquido. Il gonfiore o l’edema che sotto pressioneforma la fovea, è una circostanza di ordine generale che si può riscontrare in qualsiasi statoflogistico del rimedio.

Col freddo si riscontra un miglioramento generale e col calore un aggravamento. Isintomi cutanei e il paziente stesso si aggravano col calore. Questo si osserva anche nellostato psichico, negli stati flogistici e cardiaci, nell’edema, nell'angina, ecc. A volte taleaggravamento è causato da bevande calde, da ambiente riscaldato, vestiti pesanti, caloredel fuoco, ecc.; quando si tratta di calore, il paziente ne è fortemente indisposto. Nel casodi accidenti cerebrali, se si fa prendere un bagno caldo ad un paziente Apis che presentafenomeni di congestione cerebrale, questi avrà delle convulsioni e, di conseguenza, èchiaro che non sempre la balneoterapia calda è «indicata per le crisi convulsive».

Questo si impara nei manuali della vecchia scuola così che le donne anziane e le baliesanno che un bagno caldo fa bene nelle crisi convulsive; prima che siate arrivato, ilbambino sarà morto. Lo stato congestizio del cervello, con piccole scosse convulsive econvulsione imminente fanno si che esse mettano il bambino in un bagno caldo e quandovoi arrivate il piccolo è in uno stato deplorevole. Nella congestione cerebrale, con labalneoterapia,se il lattante ha bisogno di Opium o di Apis, le crisi si aggravano. Se la baliaha fatto questo, voi sapete il nome del rimedio sin da quando arrivate, perché vi dirà che ilbambino, appena è stato messo nel bagno caldo, si è aggravato, è diventato di un pallorespettrale, e che lei ha avuto paura che fosse sul punto di morire.

Le convulsioni aggravate dal calore indicano soprattutto Opium e Apis. é ciò chevediamo costantemente in Apis. Nei testi non c’è scritto che Apis peggiora i sintomi della

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gola con le bevande calde e che il paziente le rifiuta e chiede invece bevande fredde; ma unodei nostri allievi mi scriveva che basandosi solo sui sintomi generali, come gli avevanoinsegnato, e adattandosi Apis a tutto il resto del caso, egli aveva ottenuto una guarigione inuna difterite in cui il paziente sta meglio col freddo; e questo dimostra che i sintomi generalisi completano con quelli locali e come ci si può servire di essi. È proprio attraverso i sintomigenerali che la nostra Materia Medica continua a crescere e completarsi.

Sulla superficie cutanea vediamo dunque che Apis è solo edemi, eritemi rossi, eruzioni,orticaria, erisipela e infiammazioni che si estendono alle mucose. La parte esterna dell’es-sere umano è costituita dalla pelle e dalle mucose. Quando ci occupiamo dell’uomopartendo dal centro per arrivare alla periferia, consideriamo come sua parte più intima ilcervello, il cuore e altri organi vitali, mentre quello che li ricopre, rivestimenti e tegumenti,è detto esterno. Apis aggredisce tutto ciò che è esterno: rivestimenti e tegumenti. Notatecon quale frequenza attacca la pelle e i tessuti contigui e così pure l’involucro e i tegumentidegli organi: per esempio il pericardio. Esso provoca l’infiammazione delle sierose conversamenti genera l’infiammazione delle meningi. Nella membrana sierosa che avvolge ilcuore, il pericardio, oppure nel peritoneo, produce lo stesso genere d’infiammazione.Vediamo così che Apis colpisce soprattutto i tegumenti, cioè la pelle e le mucose, e anchele membrane che avvolgono gli organi, e produce stati di edema, catarro ed erisipela. Intutte queste infiammazioni si verificano punture e bruciori: bruciori simili in certi momentia quelli causati dai carboni ardenti, e punture come se venissero conficcati aghi o piccoleschegge.

I sintomi psichici di Apis sono sorprendenti; nello stato psichico la cosa che colpiscedi più è l'aggravamento causato dal calore e dall’ambiente riscaldato. I sintomi sono: unagrande tristezza e un bisogno incessante di piangere senza alcuna ragione, il pazientepiange notte e giorno e non può dormire a causa di pensieri strazianti (Lett.: «che gli fannosubire il supplizio di Tantalo») e si tormenta per ogni cosa. Ha una depressione psichicacon pianti continui. È triste e malinconico; estremamente irritabile; si preoccupa per tutto.Diffidente e geloso sino all’assurdo. Non conosce gioia. La donna è assolutamenteindifferente a tutto ciò che potrebbe renderla felice e allegra. Non sa lei stessa quali sono lecose che potrebbero renderla felice; devono riguardare qualcun altro. Un comportamentoassurdo, illogico, infantile può riscontrarsi in una partoriente o in una donna in etàavanzata; si lascia andare, in circostanze serissime, a chiacchiere illogiche e assurde comepotrebbe fare un bambino.

Un altro aspetto dello stato psichico, è il delirio che nelle forme gravi di affezionicerebrali, si riscontra nei bambini. Il bambino scivola progressivamente in uno stato diincoscienza. Sta li disteso nello stupore, un lato del corpo agitato da convulsioni e l’altroimmobile, facendo girare la testa da un lato all’altro; la testa è rovesciata indietro eirrigidita; le pupille sono contratte o dilatate, gli occhi molto arrossati, la faccia colorita; èuno stato di stupore o semi-incoscienza. Il bambino giace con gli occhi semi-chiusi, comestordito. Il rimedio è indicato nei casi congestizi del cervello, nella meningite o nellameningite cerebro-spinale con opistotono, quando tutti i sintomi si aggravano col calore.

Le condizioni del bambino diventano più allarmanti se nella stanza il calore aumentatroppo. Se la stanza è surriscaldata egli ha un’aspetto da moribondo o è pallidissimo. Se il

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bambino ha ancora la forza di farlo, respinge a calci le coperte. Le sue condizioni siaggraveranno molto se si trova in una posizione dalla quale può vedere un grande caminoacceso. Ho visto bambini Apis che dovevano essere spostati perché in prossimità di unfuoco acceso. Per essere sottratti al calore di un termosifone o di un camino si metterannoa gridare. Il calore aggrava tutti i sintomi e, a volte, provoca nel paziente la bruscacomparsa in tutto il corpo di sudore freddo che però non fa diminuire né la febbre, né ilcalore che lo brucia.

Molto spesso la testa si gira e si solleva a scatti, gli occhi mandano lampi, il pazientedigrigna i denti, la convulsione è imminente; il bambino, a intervalli, si porta la mano allatesta, in uno stato di semincoscienza e lancia quell’urlo speciale che si sa che è indice dellostato congestizio del cervello – cri encephalique – il grido idrocefalico. Il grido acuto èuna particolarità di Apis. Il bambino lancia quel grido acuto durante il sonno quando è sulpunto di avere un disturbo cerebrale. Il testo dice «Sonnolenza interrotta da grida pene-tranti». All’inizio delle sperimentazioni, si deve essere capaci di discernere le malattie allequali il rimedio somiglia, perché non sempre noi lo vediamo allo stato avanzato. Vediamola malattia in corso, e dobbiamo essere capaci di individuarla al suo esordio. Come era lamalattia al suo esordio, così c’era anche il suo rimedio. Là dove c’è somiglianza all’inizio,può esserci somiglianza alla conclusione.

Nello stato psichico, Apis ha anche il borbottio, il delirio, la loquacità. Ha ogni speciedi grida: grida penetranti, acute, stridenti o altre, violente o meno. Presentimento dellamorte, paura della morte, paura di apoplessia. «Troppo indaffarato, senza riposo, cambiagenere di lavoro, maldestro». La goffaggine di Apis è pronunciata soprattutto nelle ditadelle mani e dei piedi e negli arti. L’intero sistema nervoso presenta atassia. L'atassia siriscontra un po’ dappertutto nel rimedio. Maldestro: con gli occhi chiusi barcolla, èinstabile «Indisposizione conseguente a spavento, a furore, a contrarietà, a gelosia oall’aver ricevuto cattive notizie». «Paralisi di tutto il lato destro, dopo uno shock moralegrave».

Gli accidenti di Apis sono concomitanti a minore o maggiore violenza e a rapidità.Arrivano con grande rapidità, continuano con violenza fino a giungere alla perdita dellaconoscenza. Ho avuto la possibilità di vedere molti casi di intossicazione grave perpunture di api. Quando un paziente sensibile è intossicato dalla puntura, si ammalagravemente. La maggior parte delle persone durante la loro vita è stata punta da un’ape e laconseguenza è stato un piccolo gonfiore intorno alla puntura, un gonfiore grande come unuovo di pettirosso, nei casi più gravi, come un uovo di gallina, senza malanni generali;questo quando il soggetto non è allergico ad Apis. Può essere stato punto in mezza dozzinadi posti e ogni puntura gli avrà causato un piccolo gonfiore.

Ma si può incontrare un soggetto allergico alla puntura dell’ape, e se è stato punto inuna qualsiasi zona del corpo, ecco che è stroncato dalle nausee e da un’ansia che gli fapensare di stare per morire, e in circa dieci minuti è già pieno di orticaria dalla testa aipiedi, sente punture e bruciore e prova il bisogno di bagnarsi in acqua fredda; ha paurache,se nessuno farà niente per alleviare la sua sofferenza, morirà, si rotola e si agita comese dovesse andare in pezzi. Tutto questo l’ho visto sopravvenire dopo Apis. L’antidoto inquesti casi è Carbolicum acidum. Ho visto somministrare in casi cosi Carbolicum acidum,

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e ho sentito il paziente descrivere la sensazione dell’ acido carbolico che gli scendeva ingola come una sensazione di rinfrescante benessere. Vi dice: «Ah! dottore, sento chequesta dose mi arriva fino alla punta delle dita». Quando in circostanze simili somministra-te un’antidoto, ascoltate ciò che dice il paziente.

Quando vi imbattete nel vero antidoto naturale e quando trovate in un caso il rimedioveramente efficace, poco importa la sua dinamizzazione, il paziente vi dirà, «Lo sento sinoalla radice dei capelli e sino alla punta dei piedi». Il vero antidoto, infatti, quando penetrasino alle regioni più intime dell’organismo, dà tali sensazioni. Noi dobbiamo scegliere inostri rimedi guidati dai sintomi dei nostri pazienti; sono loro a dirci quali rimedisomministrare; e quando prendono il loro rimedio la reazione miglioreè quella cheabbiamo appena descritta.

Se si ha una buona familiarizzazione con i sintomi di Apis, per curare gli occhi spessoci si può trarre d’impaccio senza dover ricorrere agli specialisti. Questi ultimi con le lorolozioni e soluzioni caustiche, non migliorano i sintomi e fanno diventare le persone cieche.L'antico procedimento consisteva nel cauterizzare con una soluzione di rame e nitratod’argento, e i procedimenti moderni non sono migliori [il lettore deve tenere presente cheKent si riferisce alla terapia della sua epoca n.d.c.]. Ai nostri giorni il medico omeopatache non è capace di rilevare i sintomi oculari con la stessa competenza con cui rileva quellipolmonari o di qualsiasi altra parte del corpo, non ha la competenza necessaria peresercitare la medicina. In casi di oculistica, la prescrizione può essere fatta dal medico. Inomeopatia non si tratta di curare l’occhio o altri organi del corpo, ma di curare il pazientecon tutti i suoi organi; non un paziente con uno o due organi.

Apis è un eccellente rimedio per gli occhi. Esso, come conseguenza delle propriemalattie, produce agli occhi fenomeni infiammatori gravi. Infiammazioni di carattereerisipelatoso, che lasciano un ispessimento della mucosa e delle palpebre e macchiebianche sugli occhi: ossia delle opacità. Produce infiammazioni con opacità molto estese oa chiazze. Dilatazione dei vasi sanguigni. Quando lo stato flogistico è acuto si accompagnaa edema delle palpebre, superiori e inferiori al tempo stesso, e a volte tutto il volto presentaun edema come quello che ci si potrebbe aspettare dopo la puntura di un’ape. Il gonfioredella mucosa palpebrale è talmente pronunciato che le palpebre si rovesciano assumendol’aspetto di una fetta di manzo cruda.. La secrezione scorre abbondantemente sul volto. Siavvertono punture e bruciori ardenti che migliorano con lavaggi, con applicazioni fredde esi aggravano col calore.

Disturbi oculari cronici che si aggravano guardando un camino acceso e col calore chene irradia; il paziente ha bisogno di applicazioni fredde. Granulazione cronica dellepalpebre. Le sequele delle infiammazioni croniche sono varie e numerose. I disturbi siaggravano se il paziente fissa oggetti bianchi o guarda la neve. Dolori del globo oculare,dolore profondo del globo oculare, fitte, bruciori, punture, dolori a fitte. Chemosi. SpessoApis è efficace nelle vecchie malattie scrofolose degli occhi. Affezioni vascolari: le vene sidilatano. «Irite». «Congestione agli occhi; vasi sanguigni dilatati». Congiuntivite. Fotofo-bia. Oftalmia reumatica, cioè un’accentuata infiammazione oculare nei soggetti reumatici.Infiammazione catarrale o scrofolosa degli occhi. Lacrime urenti; bruciore agli occhi.

Erisipela agli occhi e ai lati della faccia che procede da destra a sinistra. Il procedere

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da destra a sinistra è una particolare caratteristica di Apis in molti altri campi. L’infiamma-zione comincia nella parte destra dei visceri addominali e si estende alla parte sinistra.Nell’ovarite, l’ovaio destro si infiamma prima del sinistro. La parte destra dell’utero è piùcolpita. Ci sono dolori a tutta la parte destra del bacino che si propagano nella partesinistra. I bruciori e le punture qua e là si diffondono da destra a sinistra.

Otite media durante o in conseguenza alla scarlattina.Consideriamo ora i vari tipi di angina di Apis. Guarisce la difterite, soprattutto quando

c’è fortissima infiammazione con false membrane poco rilevanti o che si formano lenta-mente e insidiosamente, e la cui graduale progressione ha qualcosa di sorprendente; laregione è edematosa, il palato molle è gonfio e l’ugola assume l’aspetto translucido di unsacco pieno d’acqua. Su tutto il perimetro della gola e della bocca si riscontra un edemaflaccido che dà l’impressione che, se lo si pungesse, ne uscirebbe del liquido. Dolori ingola urenti, pungenti, attenuati dal freddo e aggravati dal caldo. Il paziente prova avversio-ne per tutti gli alimenti caldi solidi o liquidi. La lingua si gonfia sino a riempire la bocca,prima sul lato destro essendo il lato destro colpito per primo. L’aspetto è simile a carnecruda, la cavità orale, la gola e la lingua sembrano disepitelizzate. Ci sono nella gola edemidi tipi diversi; edemi benigni, con bruciore, punture e rossore. In conseguenza dell’infiam-mazione, la gola è ulcerata.

Apis è indicato per quelle forme di mal di gola più gravi che possono manifestarsidurante la scarlattina. Quando i sintomi sono corrispondenti, guarisce la scarlattina e non ècosa eccezionale per Apis essere efficace nella scarlattina anche quando l’eruzione è inrilievo. L’esantema della scarlattina non è sempre liscio e lucido. Quando l’esantema nonsi manifesta affatto, la faccia è pallidissima, e l’infiammazione della gola è molto intensa;i soggetti che si aggravano col calore, fanno togliere sempre le coperte e sono sensibili alcalore della camera. Nella propria stanza il paziente desidera una temperatura moderata,col calore sta peggio, vuole cose fresche, si aggrava soprattutto col calore radiante, e conl’aria calda che esce da un condizionatore o da un camino. Se un po’ di aria calda si irradiasul suo corpo, egli soffoca.

Il calore lo disturba anche durante i brividi di una febbre intermittente; se, quandoviene assalito dai brividi, è in una stanza calda, soffoca. Succede lo stesso con lascarlattina, con l'angina e la difterite; la più piccola vampata di calore lo fa soffocare.Vuole che si aprano porte e finestre; chiede il freddo. Accade che il paziente affetto dascarlattina venga preso da convulsioni perché l’esantema tarda a comparire. Apis puòessere uno dei rimedi appropriati e deve essere paragonato a Cuprum, Zincum e Bryonia.Il bagno caldo provocherà le convulsioni.

«Sensazione di oppressione e di irritazione alla gola la mattina». La gola èdolente egonfia; i dolori sono pungenti. «Incapacità di inghiottire alimenti solidi». Con questeaffezioni si osservano spesso brividi o fremiti, piccoli brividi che si mescolano allo statofebbrile. Spesso qualcuno penserà di dar sollievo al paziente proteggendolo bene sotto unapesante coperta, ma ne sarà aggravato e la respingerà. Se si tratta di un bambino se nesbarazzerà a calci. Un adulto che trema, se è ben coperto, respingerà coi piedi le coperte.Tali strane particolarità costituiscono le caratteristiche salienti di Apis, caratteristiche dicui non si saprebbe fornire alcuna spiegazione.

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In Apis riscontriamo vomiti, nausee, conati con vomito e una grande ansia. Vomitobiliare e di ogni alimento ingerito. Vomito di liquidi amari o aspri.

Apis provoca l’indolenzimento e la rigidità di tutto l’addome e degli ipocondri. Lasensazione di rigidità si ritrova in molte affezioni di Apis. L’addome è dilatato dai gas.Meteorico. L’addome è teso, pieno e duro come un tamburo. In tutte le affezioni flogisti-che, nella peritonite, nell’epatite e nell’infiammazione pelvica, c’è grande tensione erigidità: ma la rigidità non sempre è generalizzata; talvolta è locale; può accadere che lostato congestizio sia debole, ma che invece su tutto l’addome esista lo stato di rigidità cheimpedisce al paziente di tossire per la paura che all’interno qualcosa possa scoppiare. Latosse gli dà la sensazione di qualcosa che sta per strapparsi. Non può sforzarsi perdefecare. Questo accade frequentemente nelle affezioni addominali e pelviche delledonne. La donna vi dirà che non può fare sforzi per evacuare, a causa di questa sensazioneche, se si sforza, qualcosa in lei si rompe. La stessa cosa succede al torace. Sembra chetossendo qualcosa si laceri, come delle fibre in tensione o troppo tese.

C’è uno stato di ipersensibilità epatica; epatite e splenite. Dolore alle false coste, piùforte al fianco sinistro. «Dolore che parte al di sotto delle coste e si propaga verso l’alto. Ilpaziente è costretto a curvarsi in avanti per la sensazione di contrattura dolorosa all’ipo-condrio». Per questo stato di tensione dolorosa,tutti gli accidenti possono costringere ilpaziente a curvarsi in avanti e a flettere gli arti inferiori. Lo stomaco è sensibile allapalpazione. Tutto l’addome è talmente dolente da rendere estremamente penosa la palpa-zione; in tutte le affezioni flogistiche della donna, l’addome è molto sensibile e dolente.Indolenzimento, dilatazione e dolori pungenti e urenti all’addome. Pirosi.

Le pareti addominali sono sede di edema. L’edema si manifesta a volte da solo, altrevolte con anasarca. C’è un incredibile gonfiore degli arti che alla pressione forma la fovea;gonfiore delle mani e dei piedi, con bruciore, puntura e torpore agli arti.

Sensazione simile ad una contusione all’intestino. È frequente in Apis la diarreaacquosa; le feci sono gialle, verdi, verde oliva, acquose ecc. Il paziente ha da sei a ottoscariche diarroiche al giorno, che emanano odore di carogna. Apis è efficace soprattutto inun genere particolare di feci che si osservano nei bambini e nei lattanti, miste a sangue,muco e alimenti, che danno alle feci l’aspetto di salsa di pomodoro. L’ano al momentodella defecazione è girato e sembra che rimanga aperto; l’apertura dell’ano richiamaPhosphorus e Pulsatilla. Diarrea cronica, dissenteria, emorragie intestinali. Nella stipsi, ilrimedio normalmente è in relazione ai disturbi cefalici. Il paziente resta giorni interi senzaevacuare. Sembra che l’intestino sia completamente paralizzato, con accidenti congestizicervicali e idrocefalia acuta.

I disturbi urinari, in Apis, sono numerosi. Le urine sono scarse e sono emesse goccia agoccia. Occorrono molti sforzi prima che arrivi il getto dell’urina e, dopo, escono solopoche gocce; un po’ d’urina molto calda che passa goccia a goccia, urina che brucia,ematuria. Appena se ne raccoglie qualche goccia nella vescica, si manifesta uno stimoloimpellente: stimolo costante, non produttivo. In seguito l’urina sarà quasi inesistente. Illattante resta a lungo senza urinare, lancia urla acute portandosi la mano alla testa, urlandodurante il sonno, buttando via a calci le coperte. Molto spesso in questi casi sarà utile unadose di Apis. Esso è indicato spesso nella scarlattina, quando nell’urina c’è un tasso troppo

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elevato di albumina. Disturbi urinari con gonfiore edematoso dell’apparato genitale.Rarefazione dell’urina nei ragazzini,con enorme dilatazione del prepuzio, o nell’idrocele.Ogni volta che sente l’impulso di urinare il bambino urla perché rammenta il dolore che hasentito durante l’ultima minzione. Affezioni flogistiche dei reni e degli ureteri, dellavescica e dell’uretra.

L’irritazione dell’intero apparato urinario ricorda molto quello di Cantharis; questidue rimedi sono l’antidoto l’uno dell’altro. Se siete chiamati a visitare un bambino che si èavvelenato con Apis, potrete generalmente somministrargli Cantharis come antidoto. Sevisitate una donna che ha preso Cantharis per aumentare la libido, potrete molto spessocombatterne gli effetti con Apis. La violenta frenesia provocata da Cantharis sarà combat-tuta da Apis. In Apis si riscontreranno i dolori urenti, il bruciore e le punture lungo tuttol’apparato urinario. «Emissione involontaria di urine». Ci sono dolori pungenti all’uretracon enuresi. E l’irritabilità patologica degli organi urinari.

«Stranguria; dolore atroce durante l’emissione delle urine; ritenzione urinaria neilattanti». È singolare come le donne di un tempo abbiano saputo, molto tempo prima dellasperimentazione di Apis che, quando il neonato non urinava, si poteva guarirlo andando adacchiappare delle api all’alveare, versandovi sopra dell’acqua calda e dando al bambinoun cucchiaino del liquido ottenuto. Alcune antiche usanze come questa erano conosciutenelle famiglie o tra le balie, e noi somministriamo Apis esattamente per le stesse ragioni.«Urine scarse e puzzolenti, con albumina e sangue». C’è soprattutto albuminuria acuta. Siriscontrano tutte le affezioni renali acute con albuminuria, come nella scarlattina o nelladifterite, e nelle sequele delle malattie acute. L’infiammazione del rene chiude il caso eporta un buon numero di pazienti tra le mani degli allopati e mai tra quelle degli omeopati.

Il rimedio ha stretti rapporti con gli organi genitali sia maschili che femminili. Edemae gonfiore delle parti genitali. Apis è, per la donna, molto efficace. Quando i sintomiconcordano, guarisce, sembra, tutte le affezioni flogistiche. Ciò significa che provocametrite, ovarite ed estrema sofferenza agli organi esterni ed interni; per guarire la maggiorparte di questi disturbi infiammatori, si tratta solo di constatare se i sintomi concordano.

Esso arresta persino l’aborto. Impedirà l’aborto dopo i tentativi di qualche miserabileper provocare l’espulsione del frutto del concepimento, e dopo che la donna, presaqualche droga, ha cominciato ad accusare dolori, dolori abbastanza forti da provocare losvuotamento dell’utero, soprattutto nel primo, secondo o terzo mese. Se, per esempio, èsopravvenuta una piccola emorragia, una semplice minaccia, le membrane non sonoancora rotte, ma non tarderanno a esserlo; la donna ha dolori pungenti, urenti, si scopre nelletto e soffre il caldo, probabilmente sotto una forte dose di Secale cornuta. Apis, con suogrande rammarico, combatterà tutto questo. Questo genere di bassezza è frequente; maalcune donne per accidente o debolezza, a dispetto del loro desiderio di tenere il frutto delconcepimento, hanno minacce di aborto; in questo caso Apis rappresenta per la futuramadre un grande beneficio.

Ci sono dolori pungenti e bruciori alle ovaie, soprattutto a destra; quando sono moltoingrossate, o addirittura cistiche, Apis si è dimostrato rimedio efficace, ha guarito spessotumori e ha bloccato la produzione di cisti o le ha fatte scomparire. La regione ovaricadestra è molto sensibile. L’utero e le ovaie sono dolenti prima e durante le mestruazioni.

Apis mellifica

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Punture, dolori laceranti, taglienti come lame, aggravati dal calore. Quest’ultimo sintomoè molto facile da individuare, perché nei sintomi molto dolorosi si sperimenta in genere ilcalore o la borsa d’acqua calda, con la speranza, assolutamente naturale, di portaresollievo, ma in questo rimedio viceversa, i pazienti si aggravano perché il dolore col caloresi intensifica. «Ovaie ingrossate ecc.» Edema dell’ovaio destro. Tumore ovarico.

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APOCYNUM CANNABINUM

Apocynum viene a proposito per fare contrasto ad Apis. Vedrete che gli è analogo neisintomi e molto simile in quanto ai disturbi che guarisce. Vi sorprenderà la loro grandesomiglianza studiando l’edema, il reumatismo, la tumefazione del tessuto cellulare sotto-cutaneo, i versamenti delle sierose, l’oliguria che sfocia nell’edema, i versamenti infiam-matori con edema; e, se doveste affrontare due casi, basandovi per risolverli sui lorosintomi particolari, lasciando da canto una delle loro caratteristiche: quella dell’aggrava-mento e il miglioramento, il freddo e il caldo, in molti casi non sareste capaci didistinguere tra Apis e Apocynum, tanto sono simili i loro gonfiori, i sanguinamenti, ledilatazioni e i malesseri. L’uno e l’altro sono rimedi per l’edema; i medici tenterannoprima con Apis poi con Apocynum, e poi tenteranno con qualche altro rimedio indicato perl’edema.

Ma in ogni circostanza questo rimedio si aggrava col freddo. Il paziente stesso siaggrava col freddo. I suoi malesseri peggiorano con le compresse fredde. Quando è gonfioa causa di edemi o versamenti, ha freddo; è sensibile all’aria. Le bevande fredde lodisturbano. Dopo aver bevuto bevande fredde ha gastralgia e arriva a vomitare. Ha doloreall’addome provocato dalle bevande fredde. Gli alimenti freddi nello stomaco gli dannoqua e là fastidio; vedete immediatamente quanto tutto questo sia diverso da Apis. Tutticoloro che danno la caccia ai sintomi e non sanno fare la distinzione tra le circostanze chesono una caratteristica del paziente e le modalità relative ai sintomi, non possono valutarequeste due grandi differenze: l’aggravarsi di un paziente per il calore e per lo stesso motivoil miglioramento di un altro, in tutte le loro manifestazioni.

Diminuiscono tutte le escrezioni. L’urina è scarsa. La cute è secca. Qualunque sia lamalattia, il paziente non può traspirare. Ha l’impressione che starebbe meglio se solopotesse traspirare. Non elimina l’acqua in alcun modo. Beve in abbondanza e i liquidipassano nel tessuto cellulare per dilatarli e formare degli edemi. Ha una costituzioneidrogenoide che assorbe l’acqua e non la elimina. Urina poco e traspira poco o niente; Hala pelle secca, a volte caldissima e ciònonostante sente freddo. La pelle è ruvida, ma hafreddo. Apis soffre terribilmente della pelle secca, dell’oliguria; ma Apis è aggravatosoprattutto dal calore e migliora col freddo. È questa la grande caratteristica che lidistingue nei versamenti e negli edemi, nei reumatismi e in molti disturbi interni.

«Versamenti sierosi». Vi sono versamenti nelle meningi, nel pericardio, la pleura, ilperitoneo; tutte queste sierose sono gonfie di liquidi. E questo porta con sé grandisofferenze e grandi fastidi. Il reumatismo flogistico è come quello di Apis in ciò cheaccompagna gli edemi e i versamenti. Le articolazioni: caviglie, dita delle mani e dei piedisono infiammate; come lo sono le articolazioni di tutto il corpo. Il gonfiore peri-articolarecrea la fovea, come quello di Apis. Ma, con l’oliguria, l’assenza di sudorazione e la febbre,

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il paziente ha sempre freddo e vuole che le parti malate siano ben coperte, mentre Apis levuole scoperte.

Si potrebbe dire: «sì, ma è un sintomo solo». Tutti coloro che non si accorgono delladifferenza tra i sintomi accusati dal paziente e i sintomi rilevati dalle regioni del suo corpo,non vedranno in questo che un sintomo in mezzo agli altri. Quando studieranno un caso elo registreranno, prenderanno questo desiderio di calore come uno dei sintomi. Tuttaviatale caratteristica eliminerà a volte tutto il resto, perché dipende dal paziente e non da unaparte del suo corpo. Abbiamo un gran numero di rimedi per i quali il paziente in sémigliora col calore. Vuole stare al caldo, vuole sentire caldo, e ciònonostante vuole le partimalate al freddo. Ma è il sintomo generale che dirige il resto e se non sappiamo distinguereciò che è generale dal particolare, ingarbuglieremo la nostra Materia Medica. Bisognadistinguere ciò che appartiene al paziente in sé da ciò che appartiene alle diverse parti delsuo corpo. «Edema con grande sete».

Apocynum è un importante rimedio per le febbri adinamiche come il tifo o la scarlattinaed è utile dopo le malattie di lunga durata. I pazienti sono in stato di prostrazione,freddolosi, molto anemici, hanno sete, le loro urine si rarefanno, la pelle si disidrata. È unacattiva convalescenza, il paziente non è guarito, si delinea l’edema. Edema a seguito di unascarlattina, dopo una febbre tifoide. Una malattia adinamica come il tifo ha costretto ilpaziente a letto per quattro o cinque settimane; egli è dimagrito e prostrato, non riprendepeso, non ha appetito, ma beve molto; desidera soltanto acqua. La pelle comincia atendersi, si riempie e presenta un edema. Questo somiglia ad Apis e Apis sarà indicato acondizione che il paziente abbia sempre caldo, che voglia essere scoperto e desideri ilfreddo.

Non si sono messi in evidenza i sintomi psichici del rimedio. Conosciamo solo qualchesintomo clinico di poca importanza. Ha guarito quel particolare tipo di stupore cheappartiene all’idrocefalia, ma in assenza di sperimentazioni non sappiamo qual è lamalattia cerebrale primitiva alla quale converrebbe questo rimedio. Conosciamo questostato solo quando è stato presente a lungo, vale a dire per settimane; il paziente gira latesta, la scuote ed è molto dimagrito. Il bambino, inoltre, ha brividi e febbre, e il suo craniocomincia a dilatarsi, la fontanella ad allargarsi; allora ci mettiamo a pensare a qualcuno deirimedi che possono guarire i versamenti nei sacchi chiusi e questo è uno di quelli. Ma noinon conosciamo l’inizio della malattia. Conosciamo bene l’inizio di Apis, ma non quello diApocynum.

Le sperimentazioni di Hahnemann sono piene di dettagli. Egli sottoponeva i suoisperimentatori ad una inchiesta contraddittoria sulle loro modalità, l’ora in cui comincia-vano i loro sintomi e quella in cui cessavano. Molti sintomi li ha scoperti su se stesso,perché ha sperimentato su di sé numerosi rimedi. Hahnemann aveva una costituzionesensibile e una profonda percezione; le sue proprie sperimentazioni gli fornirono unapenetrazione dei rimedi che non avrebbe potuto ottenere in nessun altro modo. Coloro chesperimentano i rimedi convenientemente, coscienziosamente, prudentemente, imparano laMateria Medica megliodi tutti gli altri. Essi si abituano alla prova e, per questo, vivono dipiù. Sono agguerriti contro ciò che li circonda, contro il loro ambiente, i loro vicini e laloro sfera d’azione. Sono in forma migliore e saranno forse in grado di percepire ciò che ha

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percepito Hahnemann. Ma nelle sperimentazioni che si fanno ai giorni nostri, non siritiene altro che i sintomi comuni: gastralgie, nausee, cefalee, lombaggini, freddo ai piedi.Molti dei nostri rimedi non sono stati sperimentati più di così. Il «che cosa», il «quando» eil «quanto» sono stati tralasciati. Le sensazioni sottili non sono descritte perché sonoconsiderate emozionali. «Depressa e disorientata. Le sembra che non può fare altro chepiangere». Non conosciamo le particolari affezioni né dell’uomo, né della donna. Nonconosciamo i loro desideri né le avversioni psichiche o fisiche. È per questo che possiamodire di avere una sperimentazione solo parziale, utilizzabile soltanto per quei disturbi chesi vedono esternamente.

«Idrocefalia con grande stupore». È l’ultimo stadio, quando vi è grande stato diprostrazione, muscoli in dissoluzione, rigidità di tutte le membra, edemi e versamenti.Molte volte nell’idrocefalia vi sono dolori lancinanti lungo i nervi che arrivano allearticolazioni. In questo caso hanno effetto sulla malattia in maniera straordinariamenteprofonda, rimedi quali Apis, Calcarea carbonica e questo che stiamo esaminando. Ilprimo segno apprezzabile e permanente dell’azione del rimedio in un caso di idrocefalia èl’aumento della diuresi, che è stata minima durante tutta la malattia. Per l’idrocefaliastudiate Tuberculinum.

L’espressione del volto è angosciata. «Faccia congestionata, gonfia, tumefatta. Gon-fiore sotto gli occhi che crea la fovea. Lingua secca; grande sete». C’è un altro rimedio cherientra in questo quadro, spesso non capito, e che, nella maggior parte dei casi, saràsomministrato prima di questo: Arsenicum. Esso ha gli stessi edemi e versamenti di Apis edi Apocynum. Presenta freddo e dilatazione dell’addome e dei sacchi chiusi. Anche questoè migliorato dal calore in tutti i sintomi e in se stesso; e in questo caso qui ha bisogno dimolto calore. Vuole stare in una stanza caldissima, ma ha qualcosa in più. Ha unaprostrazione mortale, una mortale ansia e una terribile agitazione che non si trova nénell’uno né nell’altro dei due rimedi. C’è anche un intenso odore cadaverico che si senteappena entrati nella stanza e che non appartiene a nessuno degli altri due rimedi. È inquesto modo che dobbiamo accostarci ai nostri rimedi e studiarli ad uno ad uno, mabisogna anche farne uno studio comparativo. I rimedi che hanno sintomi generali analoghidevono essere paragonati anche in ciò che concerne il caldo e il freddo. In questo modootteniamo un elenco di quelli che migliorano col freddo e uno di quelli che migliorano colcaldo; e inoltre un altro elenco di rimedi non classificabili che non migliorano né con l’unoné con l’altro. Questo è il punto di partenza; bisogna poi dividere e suddividere questielenchi, e così via di seguito.

«Muco giallo, denso, in gola. Grande sete. Sensazione di rigidità alla regione toracica.Sensazione di pienezza, di dilatazione». Riflettendoci, noterete che la pienezza dellacavità pleurica non provoca dilatazione esterna perché ci sono ad impedirla le coste. Lecoste formano un muro e, di conseguenza, l’aumento di volume o la dilatazione si fasentire verso i polmoni e in basso, verso il diaframma. Ragion per cui si verifica unadispnea sempre maggiore e viene la tosse. Questo rimedio, come Apis, deve stare sedutosul letto; non può distendersi. Osserverete che la necessità di sedersi è una necessitàdell’idrotorace, perché la posizione allungata aumenta la pressione sui polmoni e restringeil campo respiratorio; e così il paziente deve sedersi per permettere a questo pesante sacco

Apocynum cannabinum

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di liquido, la cavità pleurica, di andare giù verso il diaframma, cosa che produce unapressione sull’addome e la dilatazione intestinale. «Sete al risveglio. Ha sete durante tuttala giornata. Grande sete ma l’acqua non gli va». Ama l’acqua fredda ma questa disturba ilsuo stomaco, gli provoca dolori o vomito, anche prima di riscaldarsi, gli causa taledilatazione o tali fastidi che egli si rifiuta di bere bevande fredde. Le bevande calde loriscaldano e lo fanno stare meglio, le bevande fredde lo fanno stare peggio. Ciònonostantedesidera bevande fredde.

Si verificano, in seguito, dilatazione e vomito. Troverete i pazienti così dilatati a livellodei tessuti cellulari e in tale stato di anasarca, che vi sembrerà impossibile che possapassare ancora del liquido dallo stomaco al sangue. Il paziente è pieno. I vasi sanguignisono dilatati, lo stomaco è dilatato e il paziente deve vomitare; e malgrado la dilatazionedi tutto il corpo egli beve e vomita. Può mangiare solo con difficoltà; non riesce atrattenere il cibo che non sarà digerito. Da ciò proviene una parte dei suoi sintomi.«Sensazione di pressione all’epigastrio e al torace», in maniera che gli è quasi impossibiletrovare fiato sufficiente per muoversi. Basta una piccolissima quantità di cibo per farlosentire gonfio. Al risveglio vuole mangiare qualcosa, ha una fame da lupi, ma il più piccoloframmento di cibo, anche solo un boccone, gli produce dilatazione. Il suo stomaco è giàpieno di liquido ed egli vomita una gran quantità di acqua, di bile e di alimenti non digeriti.Alla fine, con l’edema, lo stomaco diventa molto irritabile, come se non lasciasse passareniente. Infine, l’intestino si paralizza. I reni non funzionano e passa a stento qualche gocciadi urina. La lingua si infiamma. Le mucose sono tutte infiammate e probabilmente lo èanche lo stomaco. L’addome è molto gonfiocon versamento addominale.

In seguito si determina un altro stadio. Sembra che ad uno ad uno tutti gli organicessino di compiere le loro funzioni. Le ovaie e l’utero non compiono più la loro e, conl’edema, compare la dismenorrea. Spesso sembra che sia essa all’origine dei disturbi;infatti prima c’è l’indebolimento di questi organi e poi l’edema. La donna può passare dauno stato di debolezza ed eccitazione nervosa all’amenorrea, in seguito alla fase disensibilità e dilatazione addominale, e poi all’edema.

Apocynum si è rivelato efficace nelle diarree che si alternano all’edema. Talvoltamentre scompaiono tutti gli altri sintomi compare la diarrea: abbondante, gialla, acquosache fuoriesce involontariamente. Ho sentito parlare una volta di un medico che avevapescritto forti dosi di Apocynum in un caso di edema; comparve la caratteristica diarrea delrimedio e, per tutto il periodo della sua durata, la milza, che era ingrossata, riprese le suenormali dimensioni e i versamenti del corpo si riassorbirono, agli occhi del medico inmaniera del tutto innaturale. Quando mi riferirono il fatto, replicai: «Aspettate». Alla fineil medico dovette sospendere la somministrazione di Apocynum e immediatamente neconseguì un’insufficienza cardiaca. L’uso allopatico della digitale produce un simileeffetto. Arriva il momento in cui il medico è costretto a sospenderne la somministrazionee il paziente muore di insufficienza cardiaca; non si attribuisce mai la morte alla digitale eil medico sembra non sospettare mai che la digitale ucciderà il paziente.

Le funzioni organiche sono alterate dovunque, a livello di reni, intestino, utero; e tuttocontribuisce alla formazione di edemi e versamenti. I disturbi urinari sono estremamentepenosi. Tra i primi sintomi, in moltissime affezioni, c’è l’oliguria. Ritenzione urinaria;

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minzione dolorosa; c’è uno stimolo impellente e continuo di urinare. La vescica a volte èpiena a metà e tuttavia il paziente non può urinare. «Ritenzione con grande voglia diurinare». «Paralisi degli arti. Bisogno urgente di urinare». Torpore e formicolio agli arti ealla fine perdita totale della forza muscolare. Alcuni pazienti restano così per un certoperiodo di tempo e poi fa la sua comparsa l’edema.

Il rimedio, come ho già detto, ha delle fasi alterne; edemi che si alternano ad abbondan-ti escrezioni. L’edema può essere alleviato da un’abbondante diarrea acquosa o da unaconsiderevole eliminazione spasmodica delle urine, tanto abbondante che viene da chie-dersi da dove provenga tanto liquido. Tutto ciò cessa all’improvviso. L’urina si rarefà, itessuti si infiltrano di sierosità e gli edemi e i versamenti progrediscono. Questi, dopo uncerto tempo, si arrestano e allora sopravviene l’insufficienza cardiaca. «L’urina diminui-sce sino ad un terzo della sua quantità normale, senza alcun dolore o fastidio né al rene, néalla vescica. Anuria. Mancanza totale di urina nelle malattie cerebrali». Per un certo temposi è somministrato Apocynum a tutti i bambini enuretici e, siccome ne ha guariti molti,deve possedere tale sintomo, ma in quel caso è un sintomo clinico. Non è sorprendente,data la sua azione così marcata sulla vescica, che abbia guarito l’incontinenza urinaria.«Edema degli organi genitali».

Ho menzionato la soppressione del flusso mestruale, l’amenorrea, ma questo rimedioha anche una marcata tendenza emorragica. Provocherà emorragie dappertutto ma soprat-tutto all’utero. Abbondanti emorragie. Le mestruazioni possono essere abbondanti, moltoravvicinate e possono durare a lungo; ma si può anche avere un’emorragia uterina al difuori delle mestruazioni. La perdita ematica sarà così abbondante che porterà la pazienteall’anemia; e, in seguito, arriverà l’edema. Gli antichi medici omeopati avevano l’abitudi-ne di somministrare China nella maggior parte dei casi in cui l’edema si manifestava inseguito ad un’emorragia. La sua azione era così universalmente benefica e alleviava ipazienti così frequentemente, che raramente adoperavano altri rimedi. Ma Apocynum è unrimedio anche per l’edema conseguente a emorragie. Molto spesso concorderà perfetta-mente con i sintomi dell’edema conseguente ad emorragia. «Menorragie prolungate, oemorragia uterina della durata di sei settimane. Sangue espulso in grossi grumi, qualchevolta sotto forma liquida». Il flusso è moderato per uno o due giorni; poi diventa cosìimponente che la paziente non può lasciare il letto. È costretta a restare sdraiata senzamuoversi. «Brandelli di mucosa o frammenti di membrana mescolati a sangue liquido.Menorragia continua o parossistica», cioè flusso incessante fino all’esaurimento dellapaziente. Questo somiglia a Phosphorus, Ipeca e Secale.

Nella maggior parte dei casi l’emorragia uterina cesserà dopo che la paziente avràperduto molto sangue. Nei rimedi che hanno il sangue tanto liquido quanto questo,l’emorragia non si fermerà fino a che non si sarà prodotto nella paziente un profondoesaurimento. In seguito, la dispnea, così come l’abbiamo descritta, impedirà alla pazientedi distendersi; di solito la dispnea è provocata da un idrotorace; ma si può trattare anche diuna congestione polmonare ipostatica se i pazienti sono stati a lungo seduti sul letto, inmaniera che i polmoni si sono riempiti gradualmente, dal basso in alto, e che così è andatadistrutta una gran parte della loro superficie respiratoria. «Grande oppressione all’epiga-strio. Respirazione difficile. Soffocamento. Respirazione sibilante e tosse». Apocynum ha

Apocynum cannabinum

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gli stessi rantoli di Antimonium tartaricum; questo infatti riempie i polmoni nella stessamaniera e il paziente non può distendersi.

Il polso è piccolo e irregolare; polso impercettibile. Il paziente ha la tendenza a svenireogni volta che tenta di sollevare la testa dal cuscino. Il polso è piccolo e debole.Versamento pericardico. Palpitazioni penosissime.

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ARGENTUM METALLICUM

Cominceremo adesso lo studio dell’Argento sotto la sua forma metallica. Non c’èniente di strano nel fatto che sia un rimedio dall’azione profonda, perché è stato utilizzatosimbolicamente e terapeuticamente lungo tutto l’arco della storia. È stato considerato unasostanza preziosa in tutte le epoche dell’umanità. È un antipsorico e, per i suoi sintomi, iolo considero anche un antimicotico. Esso penetra profondamente nell’organismo. Attaccain maniera particolare i nervi e le guaine nervose; presenta disturbi lungo i tragitti nervosi.Tutte le cartilagini del corpo ne sono colpite. Produce l’ipertrofia delle cartilagini,l’ispessimento della parte cartilaginosa delle articolazioni, della cartilagine delle orecchiee del naso. Produce escrescenze, tumori alle cartilagini e infiltrazioni. Attacca la sostanzadei centri nervosi. Per gli organi è un rimedio profondo. È più di un normale rimedio,poiché colpisce tutto ciò che è proprio all’uomo. Particolarmente quelle fibre nervose chetrasmettono i messaggi. Colpisce a fondo il cervello apportandovi delle modificazioni e unprogressivo rammollimento.

Una caratteristica strana dell’azione generale del rimedio sull’uomo è quella di colpiredi preferenza soprattutto le sue facoltà intellettuali. Disturba appena la sfera affettiva;produce leggeri o vaghi cambiamenti della volontà. Ma memoria e intelletto ne sonoturbati sempre di più fino ad arrivare all’imbecillità. In casi di grandi sofferenze – ed essone è pieno – colpisce la facoltà di ragionamento. In quasi tutti i suoi dolori, cefalea,lombaggine e i dolori laceranti che produce in tutto il corpo, turba la memoria e ilragionamento. Turba la capacità di pensiero del paziente. E questo avviene soprattutto incoloro che abitualmente lavorano con le loro facoltà intellettuali: uomini d’affari, studenti,conferenzieri e pensatori. Coloro la cui funzione è quella di ragionare arrivano ad unostadio in cui non possono più farlo o in cui il minimo sforzo psichico provoca loro dellevertigini. Sono stanchi. Tutti i loro sintomi si aggravano dopo aver dormito. Invece diaffrontare riposati il nuovo giorno, si svegliano la mattina psichicamente stanchi e deboli,al punto da potersi appena muovere; a gran fatica radunano le proprie energie in vista di unaltro giorno di sforzi psichici o fisici. Se iniziano nuovi lavori intellettuali, accusanocefalea, un mal di testa soprattutto frontale, ma anche occipitale.

Un’altra caratteristica bizzarra di questo rimedio sono i moltissimi dolori lacerantilungo i nervi, soprattutto agli arti inferiori. Il paziente, mentre riposa, ha una sensazione dilacerazione, come se i nervi fossero fatti a pezzi. Il tempo umido e freddo, i temporali,provocheranno reumatismi, non tanto con gonfiori, sebbene ve ne siano, quanto con dolorilocalizzati apparentemente nelle cartilagini e dolori lungo i nervi. Tali dolori sono talmen-te vivi che il paziente non può stare fermo. Ne deriva col tempo umido e freddo o dopoaver preso freddo, uno stato reumatico alle articolazioni e ai nervi che lo costringe acamminare senza posa. Sebbene sia terribilmente stanco, spossato, il dolore è talmente

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forte che lo obbliga a camminare. Tali dolori spesso si attenuano bevendo molte tazze dicaffè che sopprimono la nausea, ma gli lasciano ogni sorta di malesseri; rischierà il crollototale e, a lungo andare, diventerà quasi un buono a nulla. «Debolezza psichica. Prostra-zione fisica». Dolori laceranti. Affezioni alle articolazioni e alle cartilagini articolari.Dolori laceranti alle ossa, al punto da ridurre il paziente un relitto, un vecchio organismocascante, mentre invece è ancora giovane. «Un uomo di quarant’anni ne dimostra ottanta».Tutti i dolori diminuiscono col movimento.

Argentum metallicum presenta anche molte infiltrazioni. Le cartilagini infiammate siinfiltrano; vi si formano delle nodosità dure. Vi è sovrabbondanza di tessuto cartilaginosodi modo che intorno alle articolazioni le cartilagini si ispessiscono. È ispessita nell’orec-chio e nel naso. Infiltrazione di tipo epiteliomatoso. Questo rimedio si è rivelato un ottimopalliativo nello scirro e nell’epitelioma. Ha guarito l'epitelioma. È stata constatata laguarigione di un epitelioma al collo dell’utero.

Presenta ulcerazioni dappertutto; ma sono ulcere che hanno origine nel tessuto cartila-ginoso, si fanno strada attraverso il tessuto cellulare e suppurano abbondantemente. Leulcere si infiltrano alla base e si induriscono.

Un’altra caratteristica importante è l’affinità con i testicoli, dove la sua azione èpredominante sul lato destro: ovaio sinistro – testicolo destro. È singolare che in un sessoproduce i sintomi da un lato del corpo e nell’altro li produce dal lato opposto. Ha guaritoogni specie di tumori, l’aumento di volume dell’ovaio e infiltrazioni tissulari.

È un rimedio freddoloso. Vuol sentire caldo e i suoi dolori col calore si calmano. Lecefalee migliorano col calore, con la pressione, con una fasciatura. Molte volte ha guaritodelle cefalee con queste modalità, specialmente quando il paziente voleva avvolta la testain panni caldi. Noi classifichiamo questo paziente tra quelli che mancano di calore vitale.Egli vuol sentire caldo.

Il paziente sarà magro, diventerà sempre più magro, sempre più nervoso, sempre piùsensibile. Capriccioso. Le donne che hanno bisogno di Argentum metallicum si comporta-no spesso in maniera così strana e così inesplicabile negli stati di nervosismo (paragonate-lo con Argentum nitricum) che perdono tutte le simpatie delle amiche e vengono trattate daisteriche. I disturbi nervosi sono profondamente radicati. Esse diventano sempre piùsensibili all’ambiente. Lo stato psichico di Argentum metallicum somiglia esattamente aquello che nasce da una disorganizzazione di ciò che lo circonda, a quello suscitato dalleemozioni, dalla perdita dell’equilibrio psichico causato dalla paura, dalla collera, dallospavento, dal turbamento della mente; poiché questo paziente è particolarmente sensibileall’ambiente e particolarmente turbato dalle contrarietà.

Con i dolori compare il delirio, e non quel delirio involontario che osserviamo nellefebbri adinamiche, bensì un delirio selvaggio e furioso. Il paziente è assalito dalla rabbia inuno stato di sovreccitazione psichica; dice cose stupide a grande velocità. A volte, durantela conversazione, attraversa uno stadio di inconsueta eccitazione nel corso della quale siperde nei suoi pensieri. In quei momenti si direbbe ubriaco, passa da un argomentoall’altro e balbetta. Per un istante sembra molto teso e la sua mente sembra attivissima, poidimentica quello di cui parlava.

«Poco incline a parlare tra la gente». Perché non è competente. Ha la mente affaticata

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e dimentica di cosa sta parlando. Perde il filo del discorso; si rifiuta di parlare. Perchéparlando ha dei disturbi. Se è costretto a rispondere, ha degli stordimenti, si sente stranodovunque e ha delle scosse o degli shock nervosi. E, quando è stanco, è attraversato dascosse come da una corrente elettrica. Tutto questo appare all’improvviso, ma il momentopiù propizio per la comparsa di tali scosse, è quello in cui sta per addormentarsi. Egli pensache a quell’ora è finalmente libero da tutte le difficoltà della giornata e può riposarsi, manell’istante in cui il sonno lo invade è scosso dalla testa ai piedi da un sussulto, poi da unaltro e da un altro ancora; a volte questi sussulti che lo scuotono dalla testa ai piedi sisusseguono per tutta la notte. I suoi arti sobbalzano, le gambe sono prese da scosse econtrazioni nervose; a quel punto si alza e si mette a camminare; tenta di sbarazzarsenecamminando. Questo sintomo compare nelle sperimentazioni di Argentum nitricum, maappartiene anche ad Argentum metallicum, e da molto tempo quest’ultimo lo guarisce.Hahnemann, nel suo studio su questo rimedio, specifica l’importanza dei sussulti almomento di addormentarsi. Sussulti degli arti. Come una scossa elettrica che scuote tuttoil corpo.

Il paziente è «ansioso a proposito della propria salute. Pensa che la propria salute siasul punto di crollare», Perché è sempre più debole. Non può camminare benché sia semprepiù agitato. Non può fare alcuno sforzo, né psichico né fisico, senza esserne angosciato. Sefa uno sforzo mentale o entra in una stanza calda, è preso da vertigine, e questo èun’eccezione che appartiene ad alcuni disturbi della testa e del sensorio, Perché di solito èdisturbato dal freddo. In casa con la porta chiusa, è preso da vertigine.

Una modalità del rimedio che ha suscitato stupore è quella per cui molti dei suoidisturbi e dei suoi dolori sopravvengono a mezzogiorno preciso. Sono brividi, cefalee,dolori ovarici.

Il paziente ha stordimenti e vertigini come se avesse bevuto. Le cefalee sono localizza-te alla fronte e all’occipite. Ha attacchi cerebrali da un lato della testa. Cefalee da un lato.Nevralgia cefalica acuta da un lato come fosse localizzato in fondo al cervello e ne avessecolpito una metà. Le emicranie sono state localizzate soprattutto a destra, nei pazienti dallasalute malandata che un’esposizione al sole ha spossato e abbattuto. Zone pruriginose alcuoio capelluto, alle orecchie e qua e là sul corpo. Prurito e bruciore simili a quelli deigeloni. In Argentum metallicum c’è il bruciore e il prurito, come in Agaricus, alle dita deipiedi e alle orecchie; il paziente si gratta, ma il grattarsi non calma il prurito finché siscortica la pelle, fino a farla sanguinare; ma grattandosi non sta meglio. L’interno delleorecchie è sempre a vivo perché il paziente sta sempre a grattarsi e a frugarci dentro. Sigratta fino a scorticarsi a causa del pizzicore, del prurito e del bruciore.

Un’altra particolarità curiosa è nell’occhio. Argentum metallicum più che il globooculare colpisce le palpebre. Colpisce la vista; produce l’indebolimento e la perdita dellavista; ma produce anche l’infiltrazione delle palpebre e il loro ispessimento fino a renderledure quasi quanto le cartilagini. La mucosa è infiltrata e dura e il paziente non può aprire lepalpebre. Queste sono chiuse da uno spasmo; e possono essere separate solo con la forza.C’è una blefarite con ispessimento e infiltrazione. Abbondante secrezione. E poichéstiamo esaminando una zona in cui si può riscontrare il catarro, lasciate che ne approfittiper segnalarvi che, in questo rimedio, dovunque, riscontreremo secrezioni catarrali passi-

Argentum metallicum

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ve. A volte sarà una secrezione spessa e gialla; ma allo stesso tempo sarà una secrezionepassiva, con uno stato passivo della mucosa. Ma la secrezione principale, caratteristica, diArgentum metallicum è costituita da un muco grigio, denso, appiccicoso. L’espettorazioneche proviene dai polmoni, dalle vie aeree, dalla trachea, dalla laringe, è muco grigio. Mucogrigio proviente dalla vagina, dall’uretra, dagli occhi. Solo in alcuni casi c’è una secrezio-ne gialla. Quando compaiono per esempio delle ulcerazioni alla laringe o sulle palpebre,abbiamo allora delle secrezioni dense, gialle che ne fuoriescono; ma eccezion fatta per lesuperfici ulcerate e per l’uretra, le secrezioni generalmente saranno grigie. Questo rimedioha guarito vecchi casi di blenorragia cronica.

Se noi non conosciamo il carattere generale di un rimedio, non sappiamo cosadobbiamo aspettarci. Se ne conosciamo il carattere generale, sappiamo quello che dobbia-mo aspettarci . Quando ci imbattiamo in una regione in cui si verifica esattamentel’opposto, allora sappiamo che è un carattere particolare che non si conforma al caratteregenerale. Ma da principio dobbiamo distinguere ciò che è generale, ciò che ci si deveaspettare, ciò che appartiene alla natura del rimedio, in maniera che, quando incontriamoun carattere opposto, possiamo riconoscerlo come contrario, come sintomo particolare,come eccezione.

Ecco uno dei tratti caratteristici del prurito di Argentum metallicum: «si gratta a sanguel’interno dell’orecchio». Il prurito in realtà colpisce tutto l’orecchio esterno e si estendeall’interno; il paziente si gratta l’orecchio fino a farlo diventare rosso, gonfio e sanguinan-te. La cartilagine dell’orecchio è piena di noduli e di protuberanze; è infiammato.

Anche le cartilagini del naso sono infiammate. Argentum metallicum guarisce un grannumero di casi operabili, nei quali il chirurgo toglie una parte di cartilagine dall’interno delnaso, per permettere al paziente di respirare meglio. «Ispessimento delle ossa all’internodel naso; ispessimento e ipertrofie della mucosa e del tessuto cellulare del condottonasale». Argentum metallicum è spesso indicato in casi di questo genere e la sua azione èassolutamente incontestabile. Le infiltrazioni continuano il loro lavoro di ispessimento eindurimento, e poi si verificano i versamenti nelle articolazioni. Argentum metallicum èuno dei rimedi più importanti da conoscere nella necrosi delle cartilagini, in qualunqueparte del corpo esse siano. Ma contemporaneamente ci devono essere i sintomi nervosi epsichici che ho descritto.

Il paziente ha colorito pallido, l’aria stanca, malaticcia, è roso dai dispiaceri. È unessere minato. Un paziente Argentum metallicum è un individuo che avrebbe dovutoconsultare un medico molti anni prima, ma che, ancora adesso, se non è andato troppo inlà, può essere recuperato e beneficiare del trattamento.

«Tensione e dolorosi stiramenti alla gola. Il paziente, durante l’espirazione, ha l’im-pressione che la gola sia irritata, a vivo». Tale sensazione si estende alla laringe. «Sensibi-lità dolorosa respirando. Sensazione di escoriazione alla laringe quando tossisce. Grandiquantitivi di muco grigio espettorato facilmente. Sensazione di tensione ai pilastri del velopalatino a destra».

Argentum metallicum presenta disturbi addominali. Sensazione di indolenzimento, dicontusione, all’addome. Se tali disturbi progrediscono dopo l’infiammazione catarraledelle mucose sino alla congestione generale di tutti i tessuti dell’addome, compare la

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diarrea, o una stipsi del tipo più ostinato, la tubercolosi dei gangli mesenterici, condimagramento, debolezza e tremore. Sensazione di avere qua e là nel corpo delle paralisi.Sensibilità dolorosa di tutto l’addome, in relazione con i disturbi urinari. Possiede lafacoltà di fabbricare, con lentezza, dei tessuti, come nelle affezioni tubercolari e cancerosee, come abbiamo già detto, nelle infiltrazioni. Le feci sono secche, come la sabbia. Fecilienteriche, nauseabonde.

Infiammazione catarrale delle mucose delle vie urinarie e di tutto il tratto urinario.Guarisce l’albuminuria, il diabete con zucchero nelle urine e un gran numero di altredisfunzioni renali, che sopravvengono in organismi in cattivo stato, malandati. Enormiquantità di urine simile a latticello. Abbondante emissione di urine. Enuresi infantile.Incontinenza notturna dei pazienti di temperamento nervoso, dall’organismo malandato.

Argentum metallicum ha un’efficacia innegabile sull’apparato genitale maschile efemminile. Nell’uomo colpisce in maniera del tutto particolare i testicoli e le mucose deltratto genitale. Esso infiltra i testicoli e li indurisce. Si legge nei testi: «dolore simile aschiacciamento al testicolo destro». «La pressione degli abiti aumenta il dolore quandocammina». Infiammazione con infiltrazione. Orchite cronica. Ha guarito un testicolosospetto di essere affetto da cancro; l’affezione era cominciata nell’epididimo, a seguito diblenorragia.Infiammazione, indurimento, gonfiore, bruciore e punture.

Un altro sintomo è qui di grande importanza: «secrezione blenorragica uretrale, giallo-verdastro, indolente dopo l’inizio, datato otto mesi prima». Questo sintomo clinico è statoverificato. È naturale che la secrezione blenorragica sia densa, gialla o verde-giallastra nelprimo stadio, e poi diventi sempre più chiara fino a diventare biancastra, più o meno densae, alla fine, allo stadio cronico, bianca. Argentum metallicum è il rimedio adatto quando lasecrezione resta gialla. Il dolore è completamente sparito e in genere, quando cessa ildolore, la secrezione si schiarisce rapidamente; ma, nel caso di Argentum metallicum, ildolore cessa, la secrezione diventa passiva, l’uretra perde la sensibilità dolorosa e lamucosa perde in gran parte le sue anormali sensazioni; tuttavia persiste la densa secrezioneverdastra o giallastra.

In questi vecchi casi ribelli, con secrezioni passive che durano ormai da molto tempo,che restano ancora gialle, ancora dense, siamo imbarazzati nel trovare un rimedio. Essinon cederanno ai normali rimedi, entrano nella cerchia di un gruppo di rimedi particolari:Argentum metallicum, Alumina, Alumen, Sulphur. Sono rimedi ai quali si pensa, ingenere, nel primo periodo; è lo stato generale, costituzionale, del paziente, che dà ai suoisintomi il loro carattere.

Nella donna, troviamo: i disturbi ovarici, l’infiltrazione, la durezza, le cisti, le cistiovariche, i tumori ovarici, le ovaie indurite, molto grosse e dure, soprattutto il sinistro.(Testicolo destro, ovaio sinistro). Dolore all’ovaio sinistro e al dorso. Prolasso con doloreall’ovaio sinistro. Lombalgia in posizione seduta. I casi di guarigione riguardano prima ditutto l’ovaio sinistro, sebbene il rimedio guarisce le affezioni di entrambe le ovaie.

Ecco ancora una caratteristica di Argentum metallicum: la debolezza, il rilassamentomuscolare, in tutto il corpo. Se lo osserviamo negli organi pelvici, sarà sotto forma dirilassamento dei muscoli che sostengono l’utero, del legamento largo, ecc.; essi lascianoche l’utero si abbassi; in altri termini, si verifica un prolasso. Vi stupirete nell’apprendere

Argentum metallicum

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che i rimedi omeopatici sono meravigliosi per il loro potere di produrre tonicità, eattraverso questa, di riportare l’utero prolassato nella sua normale posizione e di soppri-mere la sensazione di avere l’utero tirato in giù, e di avere gli organi interni spinti in fuori,così come le donne generalmente la descrivono. Sono tutte sensazioni che accompagnanoil prolasso. In questi casi Argentum metallicum è uno dei rimedi più appropriato.

Infatti, in esso, in tutti gli organi pelvici, c’è stasi e aumento di peso, i tessuti sonoinfiltrati, probabilmente induriti. Il collo dell’utero è congestionato e indurito, moltoingrossato. Vi compaiono delle ulcerazioni. Questo rimedio si è rivelato un palliativonell’epitelioma del collo, con dolori urenti, pungenti, con secrezione abbondante, putrida,verde-giallastra e sanguinolenta. Ha guarito la tendenza alla menorragia; se i sintomi e lostato generale concordano, sarà presto vinto il rilassamento che deve essere presente nelleemorragie. Ulcerazione dell’utero; secrezione purulenta, icorosa. «Qualche volta, vi èsecrezione acquosa, sanguinolenta, dalla puzza insopportabile». È un rimedio di grandeutilità in caso di leucorrea terribilmente nauseabonda ( Kalium arsenicatum, Kaliumphosphoricum). «Collo dell’utero molto gonfio, simile ad una massa spugnosa, eroso daulcere profonde che vanno in diverse direzioni». Quando è stato somministrato in un casodi scirro dell’utero, abbiamo osservato: «In meno di tre giorni l’odore era completamentesparito». Quando un rimedio agisce in questo modo, esso arresta effettivamente l’evolu-zione. Infatti, uno stato canceroso che porterebbe alla morte in quattordici-sedici mesi, siprolungherà per due o tre anni e la paziente non soffrirà. Se il rimedio è indicato arrestal’evoluzione dell’ulcerazione, frena il danno, rende la paziente tranquilla e la fa vivereancora per anni. Nelle affezioni cancerose lo stato di salute è a livello abbastanza basso; ele lesioni generalmente vanno oltre le possibilità di una restituzione ad integrum.

Veniamo adesso alla laringe. Argentum metallicum è un meraviglioso rimedio per lalaringe. Afonia con infiammazione, dopo un eccessivo uso della voce, come avviene aicantanti e a coloro che devono parlare molto a causa della loro professione. Si verificaallora una debolezza paralitica delle corde vocali. In questo rimedio si trova dovunque unaggravamento ad ogni piccolo sforzo un po’ prolungato, una tendenza paralitica che siaggrava al minimo sforzo. Accade lo stesso ai polmoni e a tutte le altri parti del corpo. Cosìcompare l’afonia. Applichiamo qui tutto ciò che sappiamo sulla capacità del rimedio dicreare delle infiltrazioni: abbiamo la tubercolosi della laringe. I cantanti, coloro cheparlano in pubblico, che sono forbiti, nervosi, che hanno una cattiva digestione, unapesante tara ereditaria, si ammalano di tubercolosi alla laringe e perdono la voce. Segueun’ulcerazione. E alla fine la malattia si estende ai polmoni. I pazienti dimagriscono moltoe presentano sudorazione notturna. «Afonia» generalmente dolorosa.

Anche i raffreddori si fissano sulla laringe. «Non può dire neanche una parola ad altavoce; continuo solletico alla laringe, che provoca la tosse». Irritazione e sensazione diescoriazione alla parete superiore della laringe. Il riso aggrava la tosse, perché provoca ilsolletico alla laringe, il paziente si raschia la gola ed espelle una quantità di muco grigio.Se l’irritazione si localizza ai bronchioli o ai polmoni, il riso provocherà la tosse e ilpaziente espellerà muco grigio. «Punte di irritazione alla biforcazione della trachea,quando si usa la voce parlando, ridendo o cantando». «Voce aspra e rauca; tubercolosilaringea»; accade nei giovani avvizziti; in un giovanotto che non ha più di venticinque anni

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e ne dimostra cinquanta e che ha molte rughe come se avesse avuto molte preoccupazioni.Costui ha una tosse secca che emette un po’ di muco grigio. Tuttavia può accadere che siaasciutto e nervoso e che attenda alle sue occupazioni abbastanza facilmente. Ha una taraereditaria tubercolare. La sua tosse è una tosse profonda; che peggiora quando parla,quando ride, e in una stanza calda. Il riso provoca la tosse e la secrezione di muco nellalaringe. Argentum metallicum eliminerà questa tubercolosi incipiente con tosse secca eirritante.

Particolare appannaggio di questo rimedio è una tosse secca e penosa. In nessun casorischiamo di avere quelle tossi violente, spasmodiche, che scuotono il paziente, comequella di Bryonia. Quando il paziente tossisce, ha una sensazione di irritazione allalaringe. «La tosse è accompagnata da un’espettorazione facile». Il paziente generalmentetossisce non tanto per espellere il muco, ma per calmare la leggera irritazione; quando c’èmuco, di solito è espettorato con facilità. Non è neppure difficile da staccare come in moltialtri rimedi. «Muco alla laringe che si stacca facilmente». Il paziente si raschia semplice-mente la gola e lo fa risalire sforzando leggermente la laringe. Ci sarànno tosse eraschiamento della laringe durante il giorno e la sera, più accentuati in una stanza calda eattenuati all’aria aperta e col movimento.

Argentum metallicum ha una sensazione di debolezza al torace. Vi sono due rimediche hanno tale debolezza toracica e difficilmente li potete distinguere l’uno dall’altro. Lavoce è debole, il torace debole; c’è la sensazione che sia difficile respirare, parlare, tossire,per la grande debolezza dei muscoli toracici. I due rimedi sono: Argentum metallicum eStannum. Grande debolezza dei muscoli del torace. Il paziente si dilunga molto su questadebolezza; essa supera tutto quello che la tubercolosi potrebbe giustificare. È una sensa-zione di debolezza muscolare,e di debolezza paralitica al torace. Certo, è completamentediversa da Antimonium tartaricum, che ha anch’esso una terribile debolezza toracica, ma,come ricorderete, in quel rimedio la debolezza si manifesta nelle affezioni acute. Questoinvece è adatto ai disturbi che si protraggono, alle malattie di lunga durata, in modo che ilsintomo «grande debolezza toracica» significa quello che ho tentato di descrivere e che ipazienti non sempre riusciranno a descrivere malgrado gli sforzi. Essi diranno: «Dottore,mi sento tanto debole al torace!».

Questo rimedio ha anche una quantità di sintomi cardiaci. Palpitazioni stando coricatosul dorso. «Sensazione di tremore al torace». È una sensazione di fremito, vibrazione otremore al torace, secondo la descrizione che faranno i diversi pazienti. Tale debolezzacon tremore di tutto il corpo, delle mani e dei piedi, tali palpitazioni con tremore generale,sono sintomi molto spiccati in questo rimedio. «Palpitazioni frequenti. Palpitazioni duran-te la gravidanza, durante la notte, associate a cefalea».

Tutto ciò accompagna una debolezza generale, una debolezza che aumenta progressi-vamente. A causa di tale debolezza generale le ginocchia si urtano mentre cammina.Tremore alle ginocchia con palpitazioni e debolezza generale. Gli arti si irrigidiscono.«Torpore degli arti, come se fossero addormentati». Perdita di forza muscolare. Unaquantità di disturbi si accentuano durante il riposo. Dolori al dorso e agli arti, standoseduti, che si calmano camminando. In questo rimedio è presente tutta la sovreccitazioneche in un rimedio è possibile trovare.

Argentum metallicum

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ARGENTUM NITRICUM

Esaminando i sintomi di questo rimedio troveremo che dominano i caratteri relativiall’intelligenza come nel metallo, mentre l’area affettiva è turbata in maniera limitata. Inesso predominano i sintomi psichici. All’inizio ci saranno i disturbi della memoria, idisturbi della ragione; il paziente diventa irrazionale, fa cose strane e arriva a straneconclusioni; fa cose insensate. Ha ogni sorta di immaginazioni, illusioni, allucinazioni. Hala mente in subbuglio per l’affluire di pensieri conturbanti e, soprattutto la notte, i pensierilo torturano a un punto tale da renderlo estremamente ansioso; tutto questo lo mette in unostato di ansia frenetica; non può stare fermo; allora esce e cammina ... cammina senzatregua ... e più velocemente cammina più velocemente pensa di dover camminare ... ecammina fino a stancarsi.

Gli vengono alla mente nozioni, idee e paure strane. Ha sensazioni di disgrazie omalattie imminenti. Ha l’idea bizzarra che se passerà davanti ad un certo angolo dellastrada, ciò gli provocherà una sensazione particolare, cadrà e gli verrà un colpo; allora, perevitarlo fa il giro dell’isolato; evita di passare da quell’angolo di strada per paura di farequalcosa di anormale. Il suo stato psichico è così indebolito che egli lascia penetrare nellamente ogni sorta di impulsi. Gli affluiscono alla mente pensieri strani, per esempio:quando passa su un ponte o sale in un luogo elevato, pensa che potrebbe uccidersi o cheforse potrebbe saltare nel vuoto; che succederebbe se saltasse? ... e a volte gli vieneveramente l’impulso di saltare nell’acqua al di sopra del parapetto. Guardando da unafinestra, dice a se stesso che sarebbe orribile saltare da quella finestra... e a volte gli vieneveramente l’impulso di saltare. Ha paura della morte, ha uno spaventoso timore al pensieroche la morte sia vicina; e spesso, come Aconitum, predice il momento in cui morirà.

È ansioso quando aspetta con piacere qualcosa, quando considera con piacere laprospettiva di fare ciò che sta per fare o che ha promesso di fare, o quando è in attesa diqualcosa. È in ansia quando deve recarsi dove è stato invitato, almeno finché non arriva ilmomento di andarci. Se deve viaggiare in treno, è ansioso, è pieno di paura e di timori edè preso da spasmi nervosi, fin quando non sale sul vagone; a quel punto l’ansia scompare.Se deve incontrare una certa persona all’angolo della strada, è in ansia e spesso, sudaabbondantemente fino a quando l’appuntamento non è passato. Non solo prova quelparticolare sintomo in quel momento, ma in conseguenza dell’ansia sopravvengono anchealtri sintomi.

È sovreccitabile, va facilmente in collera e questo finisce col fargli venire dei dolori.Quando va in collera, diventa violento e la conseguenza è una cefalea; le collere sonoseguite da tosse, dolori al torace e stanchezza. L’ansia che prova in queste circostanze,risveglia i suoi disturbi. Quando si appresta ad andare in qualche posto, che sia unmatrimonio, o l’opera o se succede qualcosa di insolito, è preso dall’ansia, dalla paura, ed

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è probabile che abbia anche la diarrea. Si dice, nei testi, che il paziente giustifichi con ognigenere di curiose ragioni la sua strana condotta, sforzandosi di dissimulare in qualchemaniera il proprio disordine di cui è cosciente. È triste, malinconico e confuso. La vista diedifici molto alti gli dà le vertigini, e la vertigine si aggrava o compare quando chiude gliocchi; con la vertigine vi sono ronzii alle orecchie, una grande debolezza e tremore.

Cefalee per affaticamento intellettuale e stanchezza cerebrale. Il paziente soffre diesaurimento cerebrale, cefalea, sovreccitazione e spasmi nervosi, malattie organichecardiache ed epatiche negli uomini di affari, studenti, lavoratori intellettuali, in coloro chesono sottoposti ad emozioni prolungate, attori che hanno sostenuto a lungo lo sforzo dipresentarsi al pubblico. Questo stato psichico aumenta fino alla comparsa di stanchezzagenerale con tremore, paralisi, torpore, disturbi di tutte le funzioni, palpitazioni, battiti sututto il corpo. Il nervosismo dura fino a quando tutti gli organi del corpo si ammalano. Lostomaco si rifiuta di digerire, gli alimenti sembra che si trasformino in gas, il paziente ègonfio e soffre. La circolazione sembra molto disturbata e inoltre ci sono le palpitazioni.Vasi sanguigni ostruiti e pulsazioni su tutto il corpo. I vasi sanguigni si alterano. Degene-razione ateromatosa e dilatazione delle vene, varici. Ulcerazioni sulla pelle e sullemucose. Tale stato perdura, il cuore diventa sempre più debole, le labbra e le estremitàdiventano fredde e cianotiche, e tutti questi disturbi si aggravano quando il paziente, comedicevamo,sta per andare all’opera, o ha un appuntamento o un invito. Argentum nitricum èil rimedio nervoso per eccellenza, con molti sintomi spinali e dolori laceranti che vannodal dorso alle estremità; dolori lancinanti, folgoranti, come si trovano nell’atassia locomo-toria.

Vi è una importante particolarità che caratterizza questo paziente nel suo insieme e chemette in rilievo i suoi sintomi, con qualche eccezione, ed è che somiglia a Pulsatilla: infattidesidera l’aria fresca, bevande fresche, alimenti freddi, bevande ghiacciate, gelati; vuoletenere la testa al fresco; in una stanza calda soffoca. Soffoca se indossa abiti pesanti, vuolele porte e le finestre aperte, in un’atmosfera chiusa non può respirare e soffoca se vi sonoaltre persone nella stanza; non può andare in chiesa né a teatro, non può andare in luoghi disvago o di riunioni e deve restare a casa. Ha paura della folla e di altri luoghi.

Troviamo ulcere dappertutto, ma soprattutto sulle mucose. Vi sono ulcere nella gola,sulle palpebre e la cornea, ulcerazioni della vescica, dell’utero, della vagina, e delle partipiù esterne dell’apparato genitale. Questa tendenza alle ulcerazioni appare abbastanzastrana; non è strano che questo rimedio abbia nella sua patogenesi una simile tendenzaquando l’allopatia lo usa per cauterizzare le ulcere? e tuttavia le cicatrizza perfettamente.Sappiamo che Phosphorus brucia, aumenta la tendenza alle ulcerazioni, approfondisce leulcere, mentre Argentum nitricum provoca la cicatrizzazione. Sulle mucose riscontriamoeruzioni rossastre, granulazioni, vasi dilatati, colorazione violacea. Ulcere sensibili.

Nella donna i disturbi si manifestano prima e durante le mestruazioni. Il momento incui sono più accentuati è quello; se la donna presenta sintomi di Argentum nitricum, èpossibile che essi siano al loro massimo in quel periodo. La paziente soffre di violentissi-me dismenorree, di sovreccitazione nervosa, di manifestazioni isteriche, e le sue mestrua-zioni sono anormalmente abbondanti. Questo rimedio ha la tendenza alle emorragie. Leulcere sanguinano; vi sono epistassi, emottisi, ematuria; leucorrea abbondante, abbondanti

Argentum nitricum

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mestruazioni, menorragie, sanguinamento delle mucose in generale e dell’utero. Emate-mesi: Argentum nitricum ha guarito vecchie e inveterate ulcere gastriche quando sonoaccompagnate da ematemesi.

L'aggravamento nel periodo mestruale è un tratto caratteristico; nel periodo interme-struale i sintomi sono carenti. Questi sono palpitazioni, tremori, il freddo della pelle,malgrado il desiderio di aria fredda, il colore bluastro delle labbra, il freddo delleestremità, il colorito blu e il freddo degli arti inferiori,dai piedi alle ginocchia, e delle manie degli avambracci sino ai gomiti; e ciònonostante la paziente desidera il freddo e glialimenti freddi. In altri momenti questi sintomi possono non esistere; è una particolaritàimportante.

«Il paziente non può coricarsi sul fianco destro, perché questa posizione dà origine amolte palpitazioni». Abbiamo un gran numero di rimedi con palpitazioni più accentuatequando il paziente sta coricato sul fianco sinistro, ma sono rari i rimedi con palpitazioniche si aggravano stando sul fianco destro (Alumen, Badiaga, Kalmia, Kalium n., Liliumtigrinum, Platina, Spongia). La cosa è poco comune, strana, rara e singolare. È unacaratteristica così notevole di Argentum nitricum che, in larga misura, riveste caratteregenerale perché è un sintomo cardiaco e perché è mescolato ai sintomi generali. Perquesto aggravamento, il paziente è costretto ad assumere una posizione diversa; si devealzare e camminare. Egli dirà che, se si corica sul fianco destro, sente battiti dalla testa aipiedi, battiti dappertutto, pulsazioni generalizzate. Non dimenticate tutti questi caratterigenerali, quando arriveremo ad applicarli nelle loro particolarità, e non dimenticate icaratteri particolari tra i sintomi generali. Ricordate che questo rimedio è uno dei piùflatulenti della Meteria Medica. Il paziente è dilatato fino a scoppiarne; e sente un leggerosollievo con l’emissione di aria dall’ano o con le eruttazioni.

È ossessionato dalla spiacevole idea che tutte le sue iniziative debbano fallire. Mentrecammina è assalito da un’ansia che lo fa venir meno e lo fa camminare più velocemente.Troverete dovunque che predominano i sintomi intellettuali.

Le cefalee sono di carattere congestizio, con battiti; sono attenuate dal freddo e da unafasciatura stretta. Cefalee per sforzi psichici o per sovreccitazione con vertigini, nausee evomiti. Dolori al lato destro della testa che dilaniano, taglienti, pungenti, pulsanti. Ilpaziente ha l’impressione che la sua testa sia aumentata di volume.

I sintomi oculari sono troppo numerosi per citarli. Il loro carattere generale è quelloche riscontriamo nei catarri con ulcerazioni; migliorano col freddo. Tutti i sintomi ocularisi aggravano stando seduti vicino al fuoco in una stanza calda. Il paziente desideracompresse fredde, lavaggi con l’acqua fredda. Intensa fotofobia; avversione per la luce,soprattutto in una stanza calda; il paziente desidera il freddo e l’oscurità. Vi sono moltigonfiori e turgori dei vasi sanguigni dell’occhio, e anche rossore e aspetto escoriato, avivo. «Chemosi con stenosi dei vasi sanguigni». «Cornea opaca». «Ulcerazione dellacornea nei neonati; abbondante secrezione purulenta della palpebra»; é per questo che gliallopati anticamente e quasi fino ai nostri giorni hanno utilizzato Argentum nitricum.Fotofobia dopo aver cucito a lungo o dopo aver letto brani con caratteri di stampa piccoli.Ipermetropia improvvisa di natura congestizia non causata da vecchiaia ma da qualcosache si può guarire; all’improvviso il paziente non vede i caratteri stampati alla distanza

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abituale ma deve allontanare ciò che sta leggendo; può anche essere un soggetto di circa 25anni o un bambino. A distanza ravvicinata non vede niente. Simili disturbi dell’accomoda-zione che producono l’ipertrofia, sono stati provocati e guariti da Argentum nitricum«Edema delle palpebre», ecc.

Edema è una parola che in questo rimedio si ripete continuamente. Vale a dire cheproduce edemi dovunque può prodursi un edema.

Il volto è il punto in cui riscontriamo particolarità degne di nota. «Volto: gocce disudore gli imperlano il volto». «Ha l’aria prematuramente vecchia». «Il volto è blu, larespirazione pesante, il polso impercettibile».

Arriviamo ai sintomi della gola. Un’altra caratteristica del rimedio è la tendenza aprodurre verruche. Nella gola, ci sono piccole escrescenze che somigliano a verruche; cisono polipi alla gola, nella regione limitrofa agli organi genitali e all’ano; è questo ilmotivo per cui Argentum nitricum è stato utilizzato spesso nelle costituzioni sicotiche.Presenta tutte le secrezioni della costituzione sicotica che ne giustificano l’uso.

«Ha l’impressione di avere una scheggia di legno in gola quando ingoia». Vedreteimmediatamente lo stretto rapporto con Hepar nelle infiammazioni con ulcerazione dellagola. Argentum nitricum vuole stare in una stanza fredda, vuole aria fredda e vuoleingerire bevande fredde. Hepar vuole bevande calde, vestiti pesanti, una camera calda enon può mettere fuori dal letto nemmeno una mano senza veder aggravare le proprieangine. Come vedete, questi due rimedi sono l’opposto l’uno dell’altro, ma entrambihanno delle «schegge» alla gola. Nel catarro secco cronico, anche Alumina e Natrummuriaticum hanno le «schegge» in gola; ma, in caso di gola rossa con tumefazione edolore, questi due rimedi non apportano sollievo e sono da preferire i primi due. Sensazio-ne di «schegge» in gola, simili a spine di pesce. Nitricum acidum, Hepar e Argentumnitricum sono i rimedi migliori per la sensazione di lisca di pesce. Molti altri rimedi hannola sensazione di avere qualcosa conficcata in gola, ma i principali sono questi. Sappiamocome è stato usato Argentum nitricum nelle ulcerazioni della gola, e nella congestionecronica della gola e sembra uno dei più efficaci. Catarro con afonia. Verruche, condilomi,ecc. Perdita della voce, tumefazione della mucosa attorno alle corde vocali. Condilomisulle corde vocali.

«Ha perduto l’appetito» e si rifiuta di bere. Ed ecco un’altra caratteristica: il desideriodi zucchero. Qualcosa lo spinge a mangiare lo zucchero, ma non può digerirlo: lo zuccherolo fa star male, gli provoca eruttazioni, aumento della flatulenza, acidità di stomaco,diarrea, ha un effetto purgativo. L’aggravamento causato dallo zucchero è tale che illattante, se la madre mangia zucchero, avrà una diarrea verde . In queste condizioni puòforse sorprendere che il bambino possa beneficiare attraverso il latte della madre di unadose dinamizzata del rimedio, quando la dose si propaga come un lampo, mentre lozucchero ha bisogno di un giorno intero per essere digerito e assimilato dalla madre, e poiessere assorbito come alimento velenoso dal bambino? Ricordo un caso che ho raccontatomolte volte. Il lattante aveva feci Mercurius, di un verde spinacio. Chamomilla ha feciverdi spinacio, e anche Arsenicum e Mercurius e tanti altri rimedi. Medico di routine comeero allora, non riuscivo a trovare altro rimedio che Mercurius e sebbene avessi dato albambino Mercurius, Arsenicum e Chamomilla, questi non ne aveva avuto nessuno benefi-

Argentum nitricum

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cio, fino a quando non ebbi scoperto che la madre mangiava zucchero candito. Quando lechiesi se mangiava dolci, zucchero, ecc., mi rispose: «Oh ! No» «Come no,– disse il marito– ne mangi si! Ogni giorno ti porto una libbra di zucchero candito». Che ne fai? «Oh!Quello non conta» replicò lei. Ma il bambino non guarì fino a quando non prese Argentumnitricum e la madre non smise di mangiare zucchero. Irresistibile desiderio di zucchero.Moltissimi rimedi hanno il desiderio violento di dolci, ma la maggior parte dei pazienti cheli desiderano li può mangiare impunemente.

È sempre una cosa strana che alimenti come il latte, lo zucchero, il sale, l’amido, ecc. etutto ciò che va in tavola, possano far male. Quando qualcuno vi dice: «non possomangiare nemmeno un cucchiaino di una pietanza in cui ci sia amido, uova, zucchero,senza star male», è sempre strano e singolare, perché non è una cosa che viene solo comedesiderio e fa male allo stomaco, ma fa male al paziente nel suo insieme. Vi dicono:«questo mi fa male»... e ormai diventa un sintomo generale. Quando, dopo aver mangiatozucchero, il paziente ha la diarrea, questo non è un sintomo locale e particolare, perché ilpaziente nel suo insieme non sta bene già prima che la diarrea compaia: la diarrea è solo laconclusione. E così, dal momento che fa parte dei sintomi generali, deve essere esaminatoinsieme ad essi.

«Il materiale vomitato macchia la biancheria di nero». Incessante vomito di alimenti. Ilpaziente a volte vomita fino a quando lo stomaco si svuota. Con il rutto viene fuori unapiccola quantità di alimenti non digeriti come in Phosphorus e Ferrum. Rigurgiti aboccate.

«Alleviato dalle eruttazioni». «L’aria risale ed esce dalla bocca in abbondanza». Leeruttazioni sono frequenti, non sempre però danno sollievo. Per le eruttazioni, Argentumnitricum è abbastanza simile a China. Le eruttazioni di Carbo vegetabilis per un po’ dannosollievo al paziente che si sente meglio. Con Carbo vegetabilis succede questo: il pazienteè gonfio da scoppiare e non riesce ad eliminare l’aria; alla fine, dopo molto dolore edilatazione, l’aria esce in rutti e lui ne è sollevato. Con China, il paziente è gonfio e, ognitanto ha qualche rutto ma non ne è sollevato; non sembra che questo lo faccia star meglioneanche leggermente, anzi a volte dirà che lo fa stare peggio. Con Argentum nitricum avolte avviene la stessa cosa. Evidentemente esso ha entrambe le modalità. «La maggiorparte dei disturbi gastrici sono accompagnati da eruttazioni». Le eruttazioni sono doloro-se; alla fine l’aria è espulsa con grande violenza. «Nausea dopo ogni pasto; nausea condolorosi sforzi per vomitare». Ho visto pazienti Argentum nitricum vomitare e averecontemporaneamente la diarrea, non vomitare per un secondo e avere la diarrea il secondoseguente... ma vomito e diarrea fuoriuscivano dalle due parti nello stesso momento congrande spossatezza come nel colera, lasciando il paziente debilitato, debole e prostrato. «Ilmateriale vomitato è striato di scuro, a fiocchetti, come fondi di caffè».

Vi sono molti dolori a livello gastrico, epatico e addominale. L’ addome è dilatato datutti quei fastidiosissimi gas. Gastrite, ulcera gastrica, diarrea molto penosa, diarrea conmolta aria. Nei lattanti le feci sono accompagnate da molti gas, con fitte, feci vischiose esanguinolente e tenesmo. «Diarrea dei bambini dopo lo svezzamento». Un’altra caratteri-stica relativa alla diarrea e alla dissenteria è la presenza nelle feci di pseudo membrane che

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somigliano a membrane difteriche che vengono espulse con le feci. Feci costituite da mucoverde, fetido, con gas urenti durante la notte.

«L’urina usciva involontariamente ed incessantemente». «Stimolo urgente di urinare;l’urina passa meno facilmente e liberamente». «Ematuria; erezioni dolorose; blenorragie».Argentum nitricum ha nell’uomo una blenorragia dolorosa con erezioni dolorose. Nelladonna la vagina è molto irritata e le parti molli esterne sono gonfie; tumefazione. Lavagina durante la minzione è irritata; secrezione sanguinolenta. Nell’uomo, orchite conse-guente alla soppressione della secrezione. Nella donna, ovarite e infiammazione di tutti gliorgani pelvici. Notevole irritazione di tutta la regione pelvica. Sanguinamenti dalla vagina.Ulcerazione dell’utero. Il coito è doloroso o impossibile. «Dolore simile a schegge dilegno all’interno e intorno all’utero», ecc. Tale sensazione predomina ovunque vi sianodelle ulcere. «Prolasso con ulcerazione dell’orifizio o del collo dell’utero».Breve emorra-gia; dolori lancinanti attraversano l’addome e lo stomaco. Metrorragie. Disturbi nelledonne nervose e disturbi ricorrenti nel periodo mestruale. Mestruazioni soppresse odolorose. Disturbi durante la gravidanza.

Tra i sintomi cardiaci o del polso si riscontrano: «Ansia con palpitazioni e pulsazioniin tutto il corpo». «Palpitazioni violente alla più piccola emozione o nel corso di unimprovviso sforzo muscolare. Le palpitazioni costringono il paziente a pressare forte lamano contro il cuore per averne sollievo. Cuore aritmico, intermittente», ecc. In viaggio lepalpitazioni e l’ansia obbligano il paziente a scendere dalla macchina e a camminare...camminare molto velocemente.

Dolore alla regione lombare, che compare quando il paziente è seduto, ma miglioraquando sta in piedi o cammina. Lombalgia, provocata dalla flatulenza. Dolore e irritazionedella colonna vertebrale. Lombalgia durante la notte. Gran peso alla regione lombare. È unrimedio utilissimo nell’atassia locomotoria.

Grande agitazione. I sintomi nervosi sono numerosissimi. Periodico tremore del corpo.Corea, con stiramento delle gambe. Convulsioni, precedute da grande agitazione. Sensa-zione di nervosismo, di svenimento, di tremore, ecc.

I sintomi del sonno sono assolutamente comuni. Incubi angosciosi. Sogni orribili. Ilpaziente si sveglia di soprassalto, sovreccitato. In sogno gli succedono mille cose strane eorribili. Sogna scene di vizio e di violenza e sogna che stanno per succedergli tutte ledisgrazie. Sogna di amici morti, ecc. La mattina, al risveglio, ha le gambe contuse, doloreal torace, ecc. È talmente nervoso che la notte non può dormire.

Escare erisipelatose. Eruzioni purpuree, come quelle che si osservano nelle forme piùgravi di tifo e di febbri infettive.

Il suo antidoto più naturale è Natrum muriaticum. Quando osservate un’ulcerazionealla gola, o al collo dell’utero, o ad una palpebra, cauterizzata dal nitrato d’argento,studiate Natrum muriaticum e guardate se i sintomi del caso non giustifichino la suasomministrazione. In quei casi è l’antidoto più normale e più naturale.

Argentum nitricum

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ARNICA MONTANA

Il paziente Arnica è cupo, vuole essere lasciato solo, non vuole che gli si parli, nonvuole nessuno vicino. Non vuole nessuno vicino per due motivi: perché non ha voglia diparlare con nessuno – disposizione d’animo – e perché non vuole essere toccato a causadel suo grave indolenzimento. Sono le due cose che più colpiscono in questo rimedio. Ilpaziente è irritabile, scontroso, triste, pauroso e facilmente terrorizzabile, immagina ognisorta di cose, in particolare immagina di essere malato di cuore, che gli verrà un cancro, oche è colpito da qualche malattia agli organi interni.

Molti incubi, sogni spaventosi, sogni di acqua fangosa, di ladri, ecc. Terrori notturni.La notte si sveglia spesso di soprassalto, si afferra con le mani la regione cardiaca, èterrorizzato, ha paura che accada qualcosa di spaventoso. L’invade allora un improvvisotimore della morte che lo sveglia di soprassalto nel mezzo della notte; si stringe il cuorecon entrambe le mani e pensa di essere sul punto di morire. È in preda ad una spaventosaangoscia ma, alla fine, ritorna in sé, si ricorica e cade in un sonno pieno di terrori, sussultadi nuovo con la paura della morte imminente e grida: «Cercate subito un medico!».

In soggetti che durante il giorno stanno perfettamente bene, e che non sono presi inconsiderazione perché la loro malattia non sembra poggiare su alcuna realtà e sembrainvece che sia solo frutto dell’immaginazione, questo si ripete tutte le notti. E si osservaanche in quei soggetti che hanno subito un incidente ferroviario, o uno shock, che sonoindolenziti e contusi in seguito a trauma. Costoro si svegliano di soprassalto nella nottecon una espressione di terrore e con la paura di morire improvvisamente; essi rivedono gliorrori che hanno vissuto nella realtà. Tutto questo ricorda Opium, solo che la paura diOpium persiste anche durante il giorno. Arnica, invece, in sogno.

Se si tratta di un paziente costretto a letto e colpito da una malattia infettiva contemperatura alta, o che ha la febbre dopo un’incidente o un trauma, questi cade in unagrande prostrazione, nello stupore e nell’incoscienza. Lo si può svegliare e risponderàcorrettamente a una domanda, ma, in seguito, ricade nello stupore; oppure esita su unaparola, è incapace di trovare le parole giuste quando tenta di rispondere e poi ripiomba nelcoma. Quando si sveglia, guarda il medico e dice: «Non ho bisogno di lei; non l’ho fattachiamare; non sono malato; non ho bisogno del medico». Vi dirà questo anche quando èmalato gravemente. Ho visto un malato Arnica rimettersi a letto dopo aver vomitato unliquido nero che aveva l’aspetto di sangue, seriamente malato, con la faccia chiazzata,colpito da una malattia infettiva, che sembrava in procinto di avere un attacco di febbreperniciosa, e che sembrava moribondo, guardarmi e dire: «Non sono malato; non l’ho fattacercare; torni a casa sua». E tuttavia, quando stava bene, era amabile, benevolo, miconosceva bene, era felice di stringermi la mano; ma in quel momento si irritava a vedermilà e affermava che non c’era alcuna ragione di occuparsi di lui. Questo è lo stato di «shock»,

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quasi di delirio. Dopo aver pronunziato una frase del genere, il paziente ricade sul letto inuno stato di torpore, si raggomitola su se stesso e si accontenta di borbottare se qualcuno gliparla. Vuole essere lasciato solo, non vuole essere seccato, non vuole che gli si parli.

Questo stato mostra i danni che provoca uno shock che ha colpito tutto l’organismo eha turbato la circolazione. Quando subentra uno stato tifoide sintomatico, cioè quando unafebbre intermittente o remittente ha i sintomi di un andamento tifoide, o quando la linguadiventa patinata e si formano sui denti e sulle labbra delle fuligginosità, quando si verificail crollo organico e c’è contusione dappertutto, accade che faccia la sua comparsa lo statopsichico che vi sto descrivendo, e bisogna somministrare al paziente Arnica. Arnicainterromperà il processo e impedirà allo stato tifoide di svilupparsi. A volte Arnica èefficace nella scarlattina, quando l’eruzione non viene fuori, in quelle forme gravi in cui ilcorpo è di colore scuro, chiazzato e coperto di macchie rosse; il paziente si gira continua-mente e subentra lo stato mentale con cupo stupore.

È un rimedio meraviglioso, un rimedio incompreso, adoperato male, perché se nelimita l’uso quasi solo ai traumi. In certe stagioni nelle valli malariche dell’ovest, per lafebbre intermittente è una delle ancore di salvezza. E lo è anche nei brividi a formacongestizia, in quelle crisi spaventose con prostrazione, stupore, pelle chiazzata, conge-stione che si manifesta all’improvviso e ansia. I medici conoscono tali febbri, le temono epossono lottare contro di esse solo usando dei rimedi tipo Arnica e Lachesis, e altrifarmaci ad azione profonda. Non è vero che questi pazienti possono essere curati colChinino. Per anni ho esercitato in mezzo a casi del genere. Ho visto molti brividi a formacongestizia e non ho avuto bisogno di Chinino. Preferisco il mio repertorio e qualcherimedio dinamizzato a tutto il chinino delle farmacie. Questi granuli di zucchero guarisco-no in maniera durevole e delicata, mentre il chinino non guarisce mai, ma nasconde, e nellastoria di un paziente drogato dal chinino e dall’arsenico, non esistono altro che congestionie accidenti improvvisi per tutta la vita.

«Terrore di una morte imminente, con angoscia cardiaca durante la notte», che siestende all’intero organismo; questo terrore di morte imminente è una caratteristicasaliente, e la si vede comparire anche al di fuori di qualunque malattia cardiaca. Impressio-ne di terrore nella notte mentre niente minaccia il paziente; spaventosa congestione checolpisce in maniera particolare il cervelletto e la parte superiore del nevrasse.

«Stupore con evacuazioni involontarie». «Coma, insensibilità». «Disteso, simile ad unmorto». Questi sintomi si osservano nelle forme subacute di malattia, nelle malattie di tipotifoide. Molte febbri remittenti, se sono mal curate, o se le si lascia seguire il loro corsosenza una buona sorveglianza, si trasformano in febbre continua. Mentre il vero eautentico tifo si installa dopo un graduale deperimento organico che dura parecchiesettimane, lo stato tifoide sintomatico inizia improvvisamente e mostra i sintomi di unaforma più grave del normale tifo. Il tifo autentico raramente è mortale; se il medico losegue attentamente, si evolve in genere verso un esito favorevole. Questo rimedio è pienodi deliri nelle febbri di tipo subacuto, anche un delirio che somiglia al delirium tremens.«Disperazione; indifferenza». «Ipocondria ansiosa; cattivo carattere». «Ha paura di esserecolpito dalle persone che gli si avvicinano». Ha contemporaneamente sintomi fisici epsichici.

Arnica montana

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Adesso, avendo ben chiaro nella mente lo stato psichico, eccoci pronti a studiare lostato fisico generale, che porta con sé in tutti i suoi malanni e in tutto il corpo, unasensazione di contusione. Usare Arnica per le contusioni è una cosa normale, ma èassolutamente assurdo usarlo esternamente sotto forma di tintura facendo una frizione.Esso produce nella sua patogenesi macchie a chiazze che somigliano a contusioni. Se siassume Arnica per via interna, ad alte dosi si produrranno macchie a chiazze, bluastre, chediventeranno poi gialle, dovute ad ecchimosi o travaso di sangue dai capillari più sottili. Inun certo senso è ciò che avviene nelle contusioni che si formano per fuoriuscita di sanguedai capillari, e a volte da vasi più grossi. Inoltre il paziente è indolenzito e contuso su tuttala superficie del corpo come se l’avessero battuto.

Se osservate un paziente Arnica per notare le manifestazioni esterne del suo stato, lovedrete girarsi e muoversi. Vi domanderete perché è agitato e se cominciate a ripassarenella mente i rimedi vi direte: «Somiglia a Rhus toxicodendron; resta fermo un’istante epoi si muove». Nonostante sia forse in uno stato di semincoscienza, lo vedrete spostarsileggermente, girarsi un poco, poi un po’ di più, e così via finché non si sarà giratocompletamente dall’altro lato. Poi ricomincia, e a poco a poco, si gira da un lato all’altro.Ci si pone la domanda: «Perché si muove, perché è agitato?» È una cosa importante darisolvere.

Si conosce l’ansia spaventosa del paziente Arsenicum che lo tiene sempre in movimen-to. Si conosce il malessere doloroso che il paziente Rhus risente per tutto il corpo e che lorende incapace di stare tranquillo. Il paziente Arnica è talmente contuso che può restarecoricato nello stesso posto solo per qualche istante. Dopo di che deve cambiare il propriopunto di appoggio o passare dall’altro lato. Eppure, se gli si domanda: «Perché ti muovicosì?» vi risponderà che il letto gli sembra duro. È un modo di dimostrare che ha il corpoindolenzito. Un soggetto più intelligente dirà che lo fa perché è tutto pesto e si sentecontuso e ammaccato e ha bisogno di cambiare posto.

Tale stato di contusione esiste sia che si tratti di uno stato tifoide, di una febbreintermittente o di una febbre remittente, sia dopo un’incidente quando il soggetto èrealmente contuso dappertutto. Si notano lo stesso malessere e gli stessi movimenticontinui dato che il paziente si muove continuamente. Egli cambia posizione pensando chestarà meglio, ma si sente a proprio agio per un solo istante. Più rimane a letto, e piùaumenta la sensazione di contusione che infine diventa talmente forte che è costretto amuoversi. Con Rhus toxicodendron, più resta a letto, più diventa agitato e più sente ildolore finché si rende conto che, se persiste a non muoversi, sarà costretto a fuggire. InRhus toxicodendron il malessere passa quando il paziente si muove e in Arnica lasensazione di contusione passa cambiando posto. Vedrete Arsenicum spostarsi, con ariafuriosa; inoltre è ansioso e l’ansia lo costringe a muoversi; non riesce a riposare perchécontinua a camminare continuamente. I pazienti Rhus toxicodendron e Arnica meglioranocol movimento, anche con un movimento minimo.

Il paziente Arnica sanguina facilmente; sembra che i suoi vasi sanguigni siano rilassatie il sangue ne fuoriesce con facilità. Accade spesso che sulla pelle compaiano macchiebluastre e che all’interno le mucose sanguinino. Le zone infiammate sanguinano. Ilpaziente è soggetto al catarro e se tossisce, sanguina facilmente. Il muco che risale dal

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torace e dalla gola è striato di sangue, o picchiettato di minuscoli grumi di sangue grandicome una testa di spillo. L’urina contiene sangue, ed egli sanguina da diversi orifizi delcorpo. Nelle fibre delle pareti vascolari non c’è il tono sufficiente a mantenere il sangue alloro interno e allora trasudano.

C’è in tutto il corpo un certo fastidio funzionale, ammaccatura e sensazione dicontusione; un fastidio funzionale reumatico. Le giunture sono gonfie, dolenti e bloccate.Se una malattia acuta si aggrava, troveremo i sintomi psichici che abbiamo descritto, e visarà un aumento della sensazione di contusione muscolare.

Nello stato di indolenzimento e contusione del corpo, Arnica è molto efficace ; èdunque un rimedio importantissimo nei traumi, contusioni, shock, traumi delle articolazio-ni, traumi della schiena con pregiudizi funzionali e dolore. In stati del genere Arnica saràuno dei principali rimedi e, a meno che non vi siano sintomi generali precisi che neindichino altri, deve essere il principale. Arnica, con sorpresa generale, allevierà spesso ildolore nella distorsione della caviglia, e permetterà all’infortunato di muoversi, nel giro dipochi giorni. Il colore bluastro e nerastro della caviglia distorta si riassorbirà in unbrevissimo spazio di tempo, il dolore sparirà e l’infortunato sarà di nuovo capace dimuovere la giuntura con una strabiliante facilità. Ho visto una caviglia, allo stadio dicolorazione blu-nerastra, in seguito a distorsione, talmente gonfia che calzare le scarpe eraimpossibile; dopo una dose di Arnica il gonfiore sparì con straordinaria velocità, il lividosi riassorbì e il paziente fu in grado di stare in piedi. Non si può ottenere un risultato simile,con l’uso esterno di Arnica in lozione.

Un’alta diluizione di Arnica funziona benissimo nelle contusioni, e, se non esistonoprecise controindicazioni, ne è il principale rimedio; ma Arnica, non sempre è sufficientenella debolezza dei tendini che segue la distorsione, e allora il suo normale complementareè Rhus toxicodendron. Se le articolazioni restano deboli e sensibili, dopo Rhus toxicoden-dron, somministrate Calcarea. Non si dovrà, naturalmente, somministrarli tutti nellostesso giorno, ancor meno nello stesso bicchiere ma attendere che Arnica abbia ottenuto imaggiori risultati possibili prima di farla seguire da Rhus toxicodendron. È comunquenormale che nella regione traumatizzata sopraggiungano dolore continuo, agitazione edebolezza: in questo caso il rimedio indicato è Rhus toxicodendron; ed è assolutamentenormale che una giuntura mal curata resti dolente e debole: allora come seguito naturale diRhus toxicodendron si somministri Calcarea. Ogni tanto il paziente, per qualche caratteri-stica particolare del caso dovrà ricorrere a Causticum, a Staphisagria e altri rimedi, matutti più o meno si ricollegano ad Arnica, Rhus toxicodendron e Calcarea. Per altro tipo diinfortuni, confrontate Ledum e Hypericum.

Arnica è utile in certi casi cronici, in particolare in vecchi casi di gotta. È assolutamentenormale vedere vecchi casi di gotta riacutizzarsi in una nuova crisi di dolore articolare, congrande sensibilità. Si vede il vecchio gottoso seduto in disparte in un angolo della stanzache vede correre verso di lui il piccolo nipotino e grida «Non ti avvicinare, non tiavvicinare!» Dategli una dose di Arnica e lascerà che il bimbo vada quanto vuoleall’assalto della sua persona. Non vuole essere toccato o avvicinato; sente che tutto quelloche gli si avvicinerà gli farà male. È di una estrema sensibilità, le sue articolazioni sonodolenti e sensibili al tocco e ha paura che gli si faccia male.

Arnica montana

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Questo rimedio possiede infiammazioni erisipelatose. Se c’è una erisipela della facciacon lo stato psichico prima descritto, con ammaccatura, sensazione di dolenzia e contusio-ne in tutto il corpo, non bisogna aspettare oltre per somministrare Arnica. La sensazione diammaccature e di contusione in tutto il corpo, con lo stato psichico prima descritto,devono far decidere in favore di Arnica contro ogni altro rimedio. Nella nefrite e nellacistite, nell’epatite e perfino nella polmonite, lo stato psichico e la sensazione di ammacca-tura e contusione in tutto il corpo devono darvi la possibilità di compiere uno straordinariolavoro, a dispetto del fatto che Arnica non ha mai prodotto una polmonite. Il rimedio hal’aspetto rugginoso della espettorazione, la contusione toracica e lo stato catarrale, la tossee il soffocamento con sensazione di ammaccatura e contusione in tutto il corpo; doveteaggiungervi lo stupore e lo stato psichico che appartengono agli stati infiammatori di ogniorgano e che in questo rimedio è particolarmente accentuato. Per scegliere Arnica non ènecessaria una particolare abilità diagnostica.

Arnica non sopporta la carne, il brodo e il latte. Ha una grande sete in alcuni particolarimomenti: è così che durante il brivido della malaria ha sete, e non ne ha in altri momenti.«Vomito di grumi rosso scuro, bocca amara, indolenzimento generale». «Vomito dimateriale nero come l’inchiostro».

Arnica è un rimedio utile negli stati flogistici dell’addome, del fegato e dell’intestino,con gonfiore, timpanismo, prostrazione, tendenza a malessere e dolore tale da non poteressere toccato. Questo stato si osserva anche nel tifo. Non dimenticate i sintomi di Arnicanell’appendicite. Non c’è assolutamente bisogno di correre alla ricerca del chirurgo pertutti i casi di appendicite, se si conoscono Bryonia, Rhus toxicodendron, Belladonna,Arnica e altri rimedi dello stesso genere. Il rimedio omeopatico guarirà questiocaso e se loconoscete non avrete bisogno, in caso di appendicite, di correre dietro al chirurgo salvoche per le crisi recidivanti. In mancanza di conoscenza dei vostri rimedi, cederete alpregiudizio corrente secondo il quale è necessario aprire l’addome e togliere l’appendice.È solo una deplorevole ignoranza che consegna le appendiciti al bisturi.

Una caratteristica di Arnica è il fetore; la sua eruttazione e i suoi gas sono fetidi. Le fecisono terribilmente fetide. «Diarrea notturna». «Feci involontarie durante il sonno». «Fecidi alimenti non digeriti, purulente; muco con sangue, viscoso».Il sangue è nero, le fecimolto fetide. Qui si osserva la tendenza del rimedio a trasudare da tutte le mucose. Ci sonofeci nere acquose, vomito nero. Si manifesta la «ritenzione urinaria dopo uno sforzo»,dopo un eccessivo lavoro, per un trauma, per commozione cerebrale, dopo aver subito ungrave incidente. L’urina è brunastra, o nero inchiostro, scura. «Dolori penetranti come se siaffondassero delle lame di coltello nei reni». «Urine molto acide con aumentata densità».

Un’altra particolarità di Arnica si riscontra nella donna incinta. L’estremo grado disensibilità, di indolenzimento o di dolore dell’intero corpo quando lo si è toccato, siconcentra in questo caso soprattutto nei visceri addominali, nell’utero e nella regionepelvica. Sensibilità ai movimenti del feto, con indolenzimento e contusione; i movimentidel feto sono avvertiti molto dolorosamente e tengono sveglia la donna tutta la notte.Arnica farà cessare l’indolenzimento e la donna non avvertirà più i movimenti del feto.Non che i movimenti del feto siano aumentati, ma la donna li sente in maniera particolare.«Fuoriuscita continua goccia a goccia dell’urina dopo il travaglio del parto».

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Uno dei caratteri generali del rimedio è anche quello di avere il corpo freddo e la testacalda; tutto il corpo e le estremità sono freddi ma la testa è calda. Tale stato è moltopronunciato nelle crisi improvvise di congestione, nel brivido di tipo congestizio e nellefebbri congestizie intermittenti. Questo può essere l’inizio di una crisi seria che non si èquasi preannunciata, (salvo per una o due notti di brutti sogni e di malessere) con timore,stupore e indolenzimento del corpo. Se il paziente esce da questo stato, lo fa per entrare inuna fase di indolenzimento progressivamente crescente, che diventa sempre più intensafino a quando non diventa indolenzito e contuso dappertutto. Il bambino colpito da unviolento accesso di febbre può rischiare la convulsione, con testa calda e corpo freddo.Molti medici penseranno a Belladonna, che ha anch’esso le estremità fredde e la testacalda. Non dimenticate Arnica, specialmente per quei bambini che sembra abbiano terroredi essere toccati, e gridano a viva voce tutte le volte che la madre tocca loro una gamba oun braccio. Rivedete un po’ la storia della malattia e vedrete che si tratta di un indolenzi-mento; scoprendo il bambino potrete osservare le macchie scure che forniscono unasupplementare indicazione per Arnica.

Arnica è il rimedio per la pertosse; in questo caso le indicazioni sono: aggravamento selo si tocca, stato di indolenzimento e contusione, tosse spasmodica con espettorazione disangue, o di muco scuro, striato di sangue, o di muco pieno di piccolissimi grumi grandicome capocchie di spille. Vomito di alimenti con muco nerastro. Lo stato psichico delbambino si immagina facilmente. Il bambino è imbronciato e di cattivo umore. «Tosse neibambini provocata da grida, quando queste si accompagnano a collera e movimentidisordinati». «Accessi di tosse notturna». «Pertosse; il bambino piange prima della crisicome se avesse paura di soffrire».

È facile applicare ciò che abbiamo esaminato alle diverse malattie che possonomanifestarsi. Nella pertosse si hanno dolori pungenti; negli stati infiammatori i doloripleurici con catarro al torace, con polmonite o pleurite. Vi sono anche molti malesseri chesi prolungano. «Degenerazione adiposa del cuore». Punture alla regione cardiaca; puntureche vanno da sinistra a destra. Grande debolezza con esaurimento, contusione, indolenzi-mento; il paziente è costretto a stendersi, benché il letto gli sembri troppo duro.

Sarà bene esaminare tutti questi sintomi; in questo rimedio vi sono molti dettagli, moltipiccoli segni che rivestono grande interesse. Va bene dopo Aconitum ed è complementareallo stesso Aconitum, ad Ipecacuanha e Veratrum.

Arnica montana

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ARSENICUM ALBUM

Questo rimedio dal tempo di Hahnemann ad oggi è stato uno dei nostri policresti, unodei rimedi indicati più frequentemente e uno di quelli più usati. In allopatia se ne abusaspesso sotto la forma di liquore di Fowler.

L’arsenico colpisce tutte le parti dell’essere umano; sembra che esso ne esalti o nedeprima tutte le facoltà, che ne ecciti o ne turbi tutte le funzioni. Quando tutti i nostririmedi saranno stati sperimentati bene come Arsenicum allora otterremo guarigioni mera-vigliose. È una sostanza facile da sperimentare per la sua attività naturale e il fatto stessoche se ne è abusato molto ci ha insegnato parecchio sulla sua natura in generale. Mentreconstatiamo che Arsenicum influenza tutta l’economia e attacca tutti i tessuti dell’organi-smo umano, constatiamo anche che esistono in lui alcune importanti caratteristichedominanti. Quelle più rilevanti sono: l’ansia, l’agitazione, la prostrazione, il bruciore el’odore cadaverico. La superficie del corpo è pallida, fredda, umidiccia e sudata, el’aspetto è quello di un cadavere. Questo rimedio è utile nelle malattie croniche cheportano grande debolezza e anemia, conseguenze di un soggiorno in una zona palustre, osopravvenute in un individuo denutrito o sifilitico.

L’ansia che si osserva in Arsenicum si mescola alla paura, con impulsi e tendenza alsuicidio, fisime improvvise, manie, tendenza a fare ogni sorta di bizzarre moine. Ha delleillusioni sensoriali e diverse specie di follia; nella sua forma più attiva, ha delirio edeccitazione. La tristezza lo domina. L’individuo è talmente triste da essere stanco dellavita; disprezza la vita e vorrebbe morire; e, in effetti, accade che il paziente Arsenicum siuccida. È un rimedio ricco di tendenze suicide.

L’ansia si traduce in un’agitazione che lo fa muovere continuamente; non sta maifermo. Se ha la forza di alzarsi cambia sedia in continuazione; il bambino va dalla baliaalla madre e da una persona all’altra. Quando è costretto a letto, incapace di stare seduto,il paziente si gira e si rigira da una parte all’altra, rotola e ruzzola giù; se ne ha la forza,s’aggrappa a qualcosa fuori del letto e si siede sulla poltrona continuando a spostarsi da unpunto all’altro per tornare, alla fine, quando l’agitazione lo ha totalmente spossato, nelproprio letto. L’agitazione sembra che sia soprattutto psichica; un’agitazione ansiosa opiuttosto una cupa angoscia, un’ansia mortale: un semplice tentativo per fare comprendereche l’ansia è estrema. Il soggetto sembra che non possa più vivere, e non è la sofferenzafisica che lo trascina all’angoscia, ma un’ansia mista di agitazione e di tristezza.

Nel paziente, stroncato dalla prostrazione, questo stato, prevale in tutte le malattie. Sindalle prime fasi della malattia compare la sensazione di inquietudine; essa dura poco, finoa che la prostrazione non diventa rimarchevole. Quando il paziente è costretto a letto, in unprimo tempo muove tutto il corpo, si muove nel letto e fuori dal letto; poi la prostrazione ètalmente pronunciata che può muovere solo gli arti, fino a quando diventa tanto debole che

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non può più muoversi, e resta disteso perfettamente immobile, in uno stato di estremaprostrazione. La prostrazione si sostituisce all’ansia e all’agitazione al punto che ilpaziente sembra un cadavere. Ricordatevi dunque che questi stati di ansia e di agitazione sievolvono nell’aspetto cadaverico e nella morte. Questo si osserva, per esempio, nel tifo,quando Arsenicum è indicato. Prima si manifesta l’agitazione ansiosa con la paura, poi ladebolezza crescente che si evolve nella prostrazione.

In tutto l’insieme del rimedio, si trova quel bruciore che abbiamo citato come una dellecaratteristiche generali più marcate. Vi è una sensazione di bruciore al cervello, che fasentire al paziente il bisogno di lavarsi la testa con l’acqua fredda. Tale sensazione dicalore con pulsazioni all’interno della testa si attenua con lozioni fredde, ma se esiste unostato reumatico del cuoio capelluto e dell’innervazione esterna con bruciore, allora talebruciore migliora col calore.

Se la cefalea è di tipo congestizio, con sensazione di calore e bruciore all’interno dellatesta, e con la sensazione che la testa stia per scoppiare, se vi è rossore e calore del volto,questo tipo di cefalea migliora col freddo, con lavaggi freddi, compresse fredde e col freddodell’aria aperta. Tutto ciò è talmente specifico, che ho visto pazienti seduti nella loro stanzacon un vestito sull’altro per tenere il corpo ben caldo, e la testa fuori dalla finestra peralleggerirne la congestione. Di conseguenza, diciamo che questo rimedio ha una caratteri-stica che colpisce molto: migliora tutti i malesseri tenendo il corpo ben caldo e in genere colcalore, e allevia le cefalee col freddo, tranne quei dolori all’esterno della testa, che invecemigliorano col caldo e avviluppando la testa in bende calde. Le nevralgie della faccia e degliocchi e quelle della regione al di sopra degli occhi, migliorano col calore.

Il paziente presenta bruciore allo stomaco, alla vescica, alla vagina, ai polmoni.Sembra, a tratti, quando vi è rischio di cancrena e a certi stadi della polmonite, che abbiadei carboni ardenti nei polmoni. Vi è bruciore alla gola e in tutte le mucose. La pelle bruciae prude e il paziente si gratta sino a scorticarla, dopo di che il bruciore rimane, ma il pruritosparisce; appena si attenua un poco il dolore urente, riprende il prurito. Il prurito e ilbruciore si alternano per tutta la notte, il bruciore per un istante e allora il paziente si grattaa sangue, e si ha l’impressione che non vi sia mai sosta.

Le secrezioni e le escrezioni di Arsenicum sono acri; esse producono l’escoriazionedelle zone interessate, causando bruciore e dolore urente. La secrezione del naso e degliocchi provoca l’arrossamento delle regioni circostanti e questo vale per tutti i liquidiprovenienti dai diversi orifizi. Le ulcere bruciano come fuoco, e il liquido fluido esanguinolento che ne esce crea escoriazioni tutt’intorno. L’ odore delle secrezioni èputrido. Se avete mai sentito l’odore della cancrena, o quella della carne imputridita,conoscete l’odore delle secrezioni di Arsenicum. Le feci sono putride come carne decom-posta, o sangue marcio. Le perdite che provengono dall’utero, il flusso mestruale, laleucorrea, le feci, l’urina, l’espettorazione, tutte le secrezioni sono putride. Nelle vecchieulcere, la piaga è talmente putrida che l’odore richiama alla mente quello della carne indecomposizione.

Arsenicum ha la tendenza al sanguinamento. Il paziente sanguina facilmente e puòsanguinare dappertutto. Vomita sangue; sanguina dai polmoni e dalla gola. Se l’infiamma-zione è forte ha secrezione ematica che proviene dalle mucose; ha emorragie intestinali,

Arsenicum album

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renali, uterine, e dalla vescica; dovunque esista una mucosa, si può produrre un’emorragia.Emorragie di sangue nero dall’odore fetido.

In Arsenicum, la cancrena e gli stati flogistici improvvisi che richiamano le infiamma-zioni cancrenose ed erisipelatose, sono normali. In certe zone si forma improvvisamenteun’erisipela o vanno in cancrena zone contuse. Cancrena degli organi interni, infiamma-zioni dal decorso maligno, infiammazioni erisipelatose. Poco importa il concetto che ci sipuò fare di un tale stato, e poco importa il nome che gli si dà, se si tratta di un’infiammazio-ne improvvisa che nelle regioni colpite tende a diventare maligna, è di competenza diArsenicum.

Nell’intestino si svilupperà un’infiammazione accompagnata per alcuni giorni daevacuazioni orribilmente fetide, da vomito di sangue coagulato, da bruciore intestinale etimpanismo. Si può considerarla quasi un’infiammazione cancrenosa, tanto è violenta,improvvisa e maligna, e vi si ritrovano l’ansia, la prostrazione, la paura della morte, equella sensazione di freddo che fa desiderare al paziente di essere coperto bene e conindumenti caldi. Quando il paziente, con un’infiammazione del genere all’intestino, sisente meglio col calore, questo vuol dire Arsenicum. Dobbiamo ricordare che Secale offreuno spettacolo analogo; c’è lo stesso stato di timpanismo, le stesse ulcerazioni e la stessaprostrazione, lo stesso odore fetido con espulsione di grumi putridi, e lo stesso bruciore,ma il paziente Secale vuole stare scoperto, vuole alimenti freddi e le finestre aperte. Lasola caratteristica definitiva in certi casi può essere che Secale richiede il freddo eArsenicum il caldo, ma è proprio in questo modo che nelle nostre prescrizioni omeopati-che facciamo le individualizzazioni.

Quando vi è un’infiammazione cancrenosa dei polmoni, se apprendiamo che il sogget-to si è ammalato con un brivido, che ha avuto agitazione, prostrazione, ansia e paura; seentrando nella stanza sentiamo un puzzo orribile ed esaminando lo sputo, constatiamo cheil paziente ha sputato grandi quantità di espettorato nerastro e fetido, osservate e guardatese il paziente chiede di essere ben coperto; se ha facilmente brividi e se apprezza il calore;in questo caso allora è difficile prescrivere altro rimedio che non sia Arsenicum. Esistonola prostrazione, il vomito, l’ansia, l’agitazione, l’aspetto cadaverico, e dove troverete unrimedio con questo insieme al di fuori di Arsenicum? Mi è accaduto spesso di fare unlungo cammino per scoprire questi sintomi che dall’aspetto immediato delle cose sipotevano capire attraversando la stanza dalla porta al letto. Ogni sintomo è Arsenicum; ilpaziente ne ha l’aspetto; agisce come lui, ne ha l’odore e lo è lui stesso.

Potete visitare un paziente che ha una cistite acuta, con frequente e pressante bisognodi urinare, che fa sforzi per urinare e che ha ematuria con grumi. Il medico curante haconstatato che introducendo il catetere per svuotare la vescica questo viene occluso daigrumi; l’urina esce in piccole quantità e poi si ferma. C’è una anamnesi di ansia,agitazione, paura della morte, miglioramento col calore, grande prostrazione. Bisognasomministrare Arsenicum non per l’infiammazione della vescica, ma perché si tratta diun’infiammazione a decorso rapido e perché è di natura cancrenosa. In breve tempo lavescica ne sarà invasa, ma Arsenicum la bloccherà.

E così succede a tutti gli organi interni: fegato, polmoni, ecc.; alcuni possono infiam-marsi in maniera rapida e violenta. In questo momento, non entriamo nei dettagli, ma

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descriviamo soltanto lo stato generale di Arsenicum, per mettere in evidenza ciò checostituisce tutta la sua natura. Riprendendo l’argomento per esaminarne il rimedio neidettagli constateremo che queste caratteristiche si manifestano dappertutto.

I sintomi psichici evidenziano all’inizio l’agitazione ansiosa, che si evolve in seguitoverso il delirio e perfino verso la follia con tutto quello che essa comporta; ci sono disturbidell’intelletto e della volontà. «è convinto di stare per morire». Un giorno sono statochiamato al capezzale di un paziente affetto da tifo che presentava l’aspetto generale cheho descritto; poteva parlare; mi guardò e mi disse: «è inutile che lei sia venuto; stomorendo; farebbe meglio a restare a casa sua; dentro di me tutto è in decomposizione». Unsuo amico era seduto vicino al letto e gli dava qualche sorsod’acqua e, ogni volta chegliene dava il paziente ne voleva ancora. Era tutto ciò che chiedeva; aveva la bocca nera,incartapecorita e secca. Gli somministrai Arsenicum. Uno dei tratti caratteristici di Arseni-cum è la sete: il paziente vuole bere spesso e in piccole quantità, quanto basta perinumidire la bocca. In genere, per aiutare la memoria, ci si serve come caratteristica chedistingue Bryonia da Arsenicum, del fatto che Bryonia beve molto e a lunghi intervalli,mentre Arsenicum beve poco e spesso, o meglio ha una sete violenta e insaziabile.

«Pensieri di morte e dell’incurabilità dei propri mali». «Le idee gli si affollano allamente; è troppo debole per respingerle o per seguirle una alla volta». Insomma, giace nelletto tormentato giorno e notte da idee deprimenti e pensieri angosciosi. È una delle formedella sua ansia. Quando i pensieri lo tormentano, è ansioso. Nel suo delirio, vede correresul proprio letto ogni genere di parassiti. «Aggiusta le lenzuola». «Delira durante il sonno;nel corso dello stato di incoscienza si manifesta la mania». «Crisi di pianto e digrignare didenti». Il paziente geme ad alta voce brontola e piange. «Si lamenta, è disperato». «Gridaper il dolore». «La paura lo fa alzare dal letto; si nasconde in un angolo». Vi sono casi difollia che cominciano con uno stato di ansia, agitazione e paura.

Follia religiosa; il paziente immagina di aver dilapidato con troppi peccati il tempodella propria salvezza; le promesse di salvezza delle Scritture non sono per lui; non hasperanza, è votato al castigo. Medita sulle questioni religiose fino a perdere la ragione.Alla fine, entra in uno stato di follia più completa, in uno stato di tranquillità; sta in silenzioe non sopporta la conversazione.

E poi vediamo il susseguirsi di una fase dietro l’altra, e dobbiamo esaminare contem-poraneamente tutto l’insieme del caso; per inquadrare chiaramente un caso e notare che inun primo periodo c’erano certi sintomi, e in un secondo periodo altri sintomi, dobbiamoosservarne attentamente il decorso. Per esempio, sappiamo che negli stati acuti di Arseni-cum c’è la sete: o quella per l’acqua ghiacciata, e giusto quanto ne serve per inumidire labocca, oppure quella per grandi quantità di acqua che tuttavia non la estinguono; ma aquesta fase di sete ne fa seguito un’altra nella quale il paziente ha avversione per l’acqua eosserviamo così che, nelle malattie croniche, Arsenicum non ha sete. Succede la stessacosa per la mania; nello stato cronico il paziente è tranquillo; ma per essere un caso daArsenicum deve aver attraversato, nelle fasi precedenti, l’agitazione, l’ansia e la paura diArsenicum.

Nello stato psichico, la paura è un’elemento importante; paura di restare solo; quandoresta solo il paziente teme che gli oggetti lo feriscano; è pieno di terrore; teme la solitudine

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e ricerca la compagnia perché in compagnia può conversare e scacciare la paura; ma amano a mano che il disordine aumenta cessa di apprezzare la compagnia e la paura loinvade, malgrado coloro che lo circondano. La sensazione di paura e di terrore aumentanell’oscurità, e la sera, quando scende la notte, sopravvengono molti sintomi. Molti suoiaccidenti psichici, come quelli fisici, si manifestano e si aggravano a determinate ore. Sequalche sintomo, dolori o contusioni, si aggravano al mattino, la maggior parte dellesofferenze di Arsenicum si aggravano a partire dall’una, le due pomeridiane e dopo l’una,le due del mattino. Dopo mezzanotte, molto spesso subito dopo mezzanotte, cominciano lesue sofferenze e dopo l’una, le due del mattino aumentano d’intensità. Estrema ansia aletto, la sera.

«Gli ripugna incontrare persone che conosce perché pensa di averle offese tempoprima». Ha una grande depressione psichica, una grande tristezza, malinconia, disperazio-ne; dispera di guarire. Il paziente ha paura della morte, con ansia e agitazione, quando èsolo o al momento di andare a dormire. Crede che morirà e vuole qualcuno accanto. Lanotte le crisi di ansia lo tirano fuori dal letto. È allora un’ansia che prende il cuore, e cosìl’ansia psichica e quella cardiaca sembrano quasi coincidere. La notte il paziente èimprovvisamente invaso da una paura ansiosa. Salta dal letto con la paura della morte o disoffocazione imminente. Il rimedio presenta dispnea di ogni tipo, dispnea cardiaca ediverse forme di asma.

Le crisi arrivano la sera a letto o dopo mezzanotte; a partire dall’una, le due delmattino, è preso da ansia psichica, dispnea, paura della morte; è freddo, ed è coperto disudori freddi. «Ansia simile a quella di un uomo che ha commesso un delitto». Questa èuna delle forme della sua ansia; finisce col crearsi l’idea che gli uomini della polizia lostanno ricercando, e sbircia per vedere se entrano per arrestarlo. Sta per capitargli qualchedisgrazia fuori dal normale; veglia continuamente nell’eventualità che succeda qualcosa diterribile. «Irritabile, scoraggiato, agitato». «Agitazione; non trova requie da nessunaparte».«Come conseguenza al suo terrore, ha la tendenza al suicidio».

Il paziente Arsenicum, con questo stato psichico, è sempre gelato, si aggira attorno alfuoco, non riesce a mettersi vestiti sufficienti per difendersi dal freddo; è un soggetto chesoffre molto il freddo. I pazienti cronici Arsenicum non riescono a riscaldarsi; rabbrividi-scono continuamente, pallidi e cerei; dopo aver subito parecchie crisi di debolezza, hannoun edema. Arsenicum ha molti gonfiori ed edemi; stato edematoso delle estremità; edemadelle sierose o degli organi cavi; gonfiore attorno agli occhi; gonfiore del volto che crea lafovea. In questi gonfiori Arsenicum ha una speciale affinità per la palpebra inferiore, piùche per la superiore, mentre in Kalium carbonicum il gonfiore ha sede nella palpebrasuperiore più che nell’inferiore, tra la palpebra e il sopracciglio. Vi sono casi in cui Kaliumcarbonicum ha molte somiglianze con Arsenicum e piccole caratteristiche come questapotranno essere punti di distinzione. Quando concordano nelle linee generali allora è ilmomento di osservarne i dettagli.

Abbiamo una notevole caratteristica generale di Arsenicum nelle cefalee, rappresenta-ta dalla loro periodicità. La periodicità si trova un po’ dovunque in questo rimedio, equesta è la ragione che lo fa largamente utilizzare nelle affezioni malariche, la cuiperiodicità è una caratteristica naturale. I malesseri periodici di Arsenicum si manifestano

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ogni due o quattro o sette giorni o ogni due settimane. Le cefalee seguono gli stessi cicliogni due, tre, quattro, sette o quattordici giorni. Più il male è cronico, più è lungo il suoperiodo; noi constatiamo dunque che gli episodi più acuti e improvvisi per i quali puòessere idoneo Arsenicum si aggraveranno ogni due o quattro giorni; ma a mano a mano cheil male diventa cronico e la sua sede più profonda, esso si aggraverà ogni sette giorni, enelle manifestazioni psoriche di lunga durata, che si trascinano a lungo e sono situate inprofondità, vi sarà un aggravamento ogni quattordici giorni.

Questo modo di comparire in cicli è comune a numerosissimi rimedi, ma è più evidentein China e Arsenicum. Questi due rimedi si somigliano per molti aspetti e, nella loro naturagenerale, sono assolutamente simili alle manifestazioni che si producono spesso nellamalaria. Bisogna dire, tuttavia, che Arsenicum vi trova un’indicazione più frequente diChina. In tutte le epidemie di febbri palustri in cui mi sono trovato, ho riscontrato piùspesso i sintomi di Arsenicum che quelli di China.

Queste cefalee mettono in evidenza l’interessante fenomeno di cui abbiamo parlato.Arsenicum ha nella sua stessa natura un’alternarsi di stati; questo coinvolge alcunecaratteristiche generali. In tutti i malesseri del corpo Arsenicum è un rimedio freddoloso; ilpaziente si siede accanto al fuoco e rabbrividisce, cerca di coprirsi il più possibile, epretende che la stanza sia calda. Fino a quando si tratta di malesseri del corpo è così, maquando i malesseri sono cefalici, pur desiderando il corpo al caldo, vuole lavarsi la testacon acqua fredda, o la vuole comunque al freddo. I malesseri della testa devono accordarsicon i segni generali che si riferiscono alla testa e i malesseri del corpo devono essereassociati ai segni generali che si riferiscono al corpo. È difficile dire quale delle duecircostanze è la più generale e a volte si stenta a riconoscere quale costituisce il casogenerale per il paziente stesso, perché lui si confonde dicendo: «Sto peggio col freddo», epoi quando si tratta della cefalea: «Sto meglio col freddo – dice – ho bisogno di stare alfreddo». In realtà si tratta solo della testa e questi sintomi vengono selezionati e studiativalutando la regione interessata. Quando i sintomi sono così evidenti dovete esaminarli afondo per vedere che cosa ne determina la modalità.

Uno stato simile lo troverete un po’ dovunque in Phosphorus; i malesseri dellostomaco e della testa si alternano col freddo, vale a dire che il paziente richiede applicazio-ni fredde alla testa nelle cefalee, e richiede applicazioni fredde allo stomaco con i disturbigastrici, ma in tutte le affezioni del corpo sta meglio col calore. Se ha un disturbo al torace,se esce all’aria aperta comincia a tossire. È evidente quindi che le modalità della regioneinteressata devono sempre essere prese in considerazione.

Quando la testa di Arsenicum è colpita da nevralgia del cuoio capelluto, e a questenevralgie ne sono associate altre o vi sono associati stati reumatici del resto del corpo,allora il paziente, generalmente, prova sollievo col calore. Avete per esempio un pazienteche soffre di nevralgie o di affezioni reumatiche e gli stessi dolori si estendono alla testa,allora egli vuole la testa avvolta perchè i dolori migliorano con il calore. Viceversa se si haa che fare con stati di congestione cefalica, allora il paziente si sente meglio con la testa alfreddo. Ora, come vi ho già detto, in Arsenicum questi stati si alternano.

Illustrerei la cosa citando un fatto. Ho conosciuto un paziente che soffriva da moltotempo di emicranie periodiche. Tali emicranie si attenuavano con l’acqua fredda, con

Arsenicum album

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applicazioni fredde alla testa, che a stento si arrivavano a raffreddare sufficientemente, epiù erano fredde, meglio stava il paziente. Tali cefalee si ripetevano ogni due settimane eper tutta la loro durata il paziente voleva applicazioni fredde sulla testa. Bisogna dire chequeste cefalee periodiche potevano migliorare per lunghi periodi. Ma quando non simanifestavano, allora il paziente soffriva di un reumatismo articolare, che era ugualmenteperiodico e più o meno ugualmente tenace. Quando aveva questi attacchi di reumatismoalle articolazioni e alle estremità il paziente non poteva mai scaldarsi abbastanza. Stavavicino al fuoco, ben coperto. Il calore gli dava sollievo e aveva bisogno di aria calda eambienti riscaldati. Tutto questo durava un certo periodo e poi cessava, e nuovamentecomparivano le emicranie, che anch’esse, duravano per un certo tempo. È quello chevolevo dire quando parlavo di alternanza di stati. Arsenicum 50 M ha guarito quell’uomoche, in seguito, non ha mai più avuto niente di simile. L’alternanza di stati a volte significache il corpo è sede di due malattie, e il rimedio in questi casi può coprire tutta la fisionomiamorbosa.

Mi ricordo di un altro caso che dimostrerà chiaramente la natura particolare dialternanza dei malesseri che Arsenicum condivide con altri rimedi. Una paziente soffrivadi un dolore che le comprimeva la sommità della testa simile a quello che ho recentementedescritto in Alumen. Le succedeva di soffrire per settimane di questa pressione allasommità del cranio e solo una forte pressione arrivava ad alleviarlo. Ella finiva con losfinirsi a forza di premere, e sperimentava ogni specie di pesi da mettere sulla testa. Nelcorso della notte tutto questo passava, e la paziente si svegliava l’indomani mattina con uncontinuo e urgente bisogno di urinare. L’irritazione era passata dalla testa alla vescica.Alumen ha guarito questo stato.

Noi troviamo un’alternanza di stati in molti rimedi antipsorici. Questo dimostra lanecessità di raccogliere i sintomi di tutti gli stati che richiedono le nostre cure, altrimentispesso avendo fatto una prescrizione per una malattia cronica di natura psorica, potresteaverla alleviata temporaneamente e vederla riapparire sotto un nuovo aspetto. Voi avretesolo accelerato la malattia che avrebbe altrimenti un decorso più lento. Ma questo nonavviene nella prescrizione omeopatica. Potete star certi, quando un rimedio presenta unodi questi stati, che esso è altrettanto chiaramente indicato nell’altro; altrimenti questorimedio non è il simillimum. Bisogna mettersi alla ricerca fino a quando si scopre ilrimedio che presenta i due stati o avrete una delusione. A volte, non si noterà questaalternanza di stati finché non si saranno fatte due o tre prescrizioni sbagliate. Alcunepersone sono così impenetrabili, e si incontrano tali difficoltà a riconoscere i loro sintomiche non sempre è possibile arrivarci. Bisogna allora rivedere le proprie osservazioni eritrovare il punto in cui avete fatto una prescrizione assurda, che ha fatto sparire uno statorecente e fattio tornare i primi malanni, dopo di che avete continuato con questa storia diva e vieni. Ricordatevi, d’altronde, che durante questo tempo il paziente non migliora eche bisogna ristudiare la totalità del caso tenendo conto dell’alternanza degli stati.

In Arsenicum i sintomi psichici si alternano con i sintomi somatici. In alcuni rimedi,troverete un po’ dappertutto questa alternanza di sintomi psichici e sintomi somatici comefacenti parte della loro natura; quando sono presenti i sintomi somatici, sono assenti quellipsichici, e viceversa. Quando in un caso si è potuto determinare una caratteristica generale

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come questa, la cosa è importante, ma certe volte non riuscite a scoprire il rimedio perchémolti dei nostri rimedi, nelle sperimentazioni, non hanno avuto i sintomi ben registrati; essiancora non sono stati osservati nelle loro alternanze, e indicati al riguardo con segni diriferimento.

Una caratteristica di Podophyllum sono le cefalee che si alternano con la diarrea; ilpaziente è soggetto ad emicranie e diarree, e sarà presente o l’una o l’altra. In Arnica isintomi psichici si alternano con i sintomi uterini. Se si osservano i sintomi uterini si pensaad Arnica, ma tali sintomi spariscono durante la notte per far posto ai sintomi psichici, eavremo la mente appesantita, oscurata, annebbiata. Quando abbiamo a che fare con rimediche hanno tali manifestazioni, è necessario osservare con più attenzione l’alternanza deglistati, perché tali fatti non sempre sono messi in evidenza nella sperimentazione, per lasemplice ragione che uno sperimentatore ha avuto un gruppo di sintomi, mentre un’altrone ha avuto uno diverso. Tuttavia un rimedio che possegga i due gruppi di sintomi èsufficiente a guarire l’alternanza di stati.

Le cefalee periodiche di Arsenicum si riscontrano in tutti i punti della testa. Sonocefalee congestizie con pulsazioni e bruciori, ansia e agitazione, la testa è calda e il freddoporta sollievo.Vi sono cefalee frontali, che producono pulsazioni, si aggravano con laluce, aumentano col movimento, si accompagnano spesso a grande agitazione e costringo-no il soggetto a muoversi, con grande ansia. Molte cefalee sono accompagnate da nausee evomito. Le emicranie sono della peggiore specie, specialmente quelle che vengono ognidue settimane. Alcuni di questi pazienti, vecchi e malandati, saranno freddi, pallidi e conl’aria malaticcia; saranno sempre gelati e pieni di brividi, tranne quando avranno cefaleache sarà attenuata dal freddo; avranno il volto rugoso, una grande ansia e non avrannonessun desiderio di bere. Ricordatevi che abbiamo parlato degli stati acuti di Arsenicum incui il paziente ha sete, sete frequente di piccole quantità di acqua e, spesso, secchezza dellabocca e desiderio di liquidi solo per inumidirsi la bocca, mentre negli stati cronici,Arsenicum generalmente non ha sete.

Vi sono cefalee da un solo lato che si estendono al cuoio capelluto di una metà dellatesta, che aumentano col movimento, diminuiscono lavandosi con acqua fredda, conpasseggiate all’aria fresca, benché molto spesso le scosse o la deambulazione risveglianouna sensazione di onda dolorosa o ondulamento, di barcollamento, di vacillazione o disballottamento del cervello. Queste sono le sensazioni provate e sono stati di pulsazione.Vi sono anche spaventose cefalee occipitali, così intense che il paziente ha la sensazione diessere stordito o inebetito. Esse si manifestano dopo mezzanotte o dopo che il paziente èstato agitato o ha fatto uno sforzo, o perché il camminare gli provoca un afflusso di sangueal cervello.

Un rimedio che ha delle analogie con questo nella sua periodicità e in molti dei suoisintomi è Natrum muriaticum Il paziente ha cefalee congestizie causate dal camminare odal riscaldarsi col movimento, specialmente se cammina al sole. Le cefalee di Arsenicun siaggravano in genere con la luce e il rumore, e migliorano stando distesi in una camera buia,con la testa sollevata da due cuscini. Molte delle sue cefalee cominciano nel pomeriggiotra l’una e le tre, dopo il pasto di mezzogiorno, e in seguito vanno aumentando, per durarepoi tutta la notte. Sono spesso accompagnate da pallore, nausee, prostrazione, e debolezza

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mortale. Il dolore procede per parossismi; c’è una violenta cefalea durante i brividi dellafebbre intermittente: cefalea che, nel corso di un accesso febbrile, dà l'impressione che ilcranio stia per scoppiare. Arsenicum dà questa stessa cefalea a carattere congestizio nellafebbre intermittente, come se la testa dovesse scoppiare. Durante il brivido di Arsenicum,non c’è desiderio di liquidi, tranne che per le bevande calde, ma non per sete, piuttosto conlo scopo di riscaldarsi. Talvolta vi è secchezza della bocca, ma raramente è stato osservatodurante i brividi il desiderio di bevande fredde; il paziente vuole il caldo.

Una caratteristica particolare è l’assenza di sete nel corso del brivido eccezione fattaper le bevande calde. Nello stadio di calore c’è la sete, poca ma spesso, quanto basta adumettare la bocca, che significa quasi assenza di sete, e nel corso della sudorazione c’è seteper grandi quantità ogni volta. La sete comincia con l’inizio della fase di caldo e aumentaa mano a mano che aumenta la secchezza della bocca; il soggetto desidera solo inumidirsila bocca fino a quando entra in sudorazione, allora la sete diventa desiderio di una grandequantità di acqua ogni volta e molto spesso, e più suda e più cresce il bisogno di acqua. Lacefalea si manifesta durante i brividi. Questa aumenta fino a diventare una cefalea di tipocongestizio, pulsante, nel corso dei brividi e nella fase del caldo; questo stato si attenuaverso la fine della fase di caldo proprio quando comincia la sudorazione, e si esauriscecompletamente con questa.

Nelle cefalee croniche, le cefalee congestizie e le malattie palustri, si osserva che lapelle tende a formare delle rughe, cosa che dà al paziente un aspetto prematuramentevecchio. Spesso le mucose delle labbra si raggrinziscono e si ingrossano. Lo stessoaspetto, come caratteristica peculiare di Arsenicum si riscontra sulla falsa membranadifterica della gola, e, che io sappia, non appartiene a nessun altro rimedio. L’essudatodella gola ha l’aspetto del cuoio ed è rugoso. Una falsa membrana rugosa non è un’indica-zione certa di Arsenicum, ma quando questo rimedio è indicato c’è la possibilità diosservare queste false membrane; tutti questi casi sono di carattere molto maligno, fetidi,putridi, o hanno odore di cancrena.

Accade che, quando il corpo soffre, la testa sia in continuo movimento, perché le partidel corpo colpite sono troppo dolenti per potersi muovere; il movimento della testa allorasi verifica a causa dell’agitazione e del malessere e il soggetto continua a muoverla anchese non ne trae alcun giovamento. Le regioni superficiali della testa vanno soggette a vividolori di natura nevralgica e, come più volte abbiamo detto, tali dolori sono migliorati dalcalore. Sulla faccia e la testa si formano degli edemi; gonfiore al cuoio capelluto einfiammazione tipo erisipela della faccia e della testa. Se si preme il cuoio capelluto viresta l’impronta e vi si sente allora un crepitio profondo. Vi si formano delle eruzioni ed èmolto sensibile. La sensibilità è tale che il paziente non può pettinarsi; ha la sensazione neche il contatto del pettine o della spazzola sul cuoio capelluto si risenta fino all’interno delcervello.

Una caratteristica di Arsenicum è una esagerata sensibilità. Sensibilità agli odori o alcontatto e in altre circostanze. Ipersensibilità di tutti i sensi. Una particolarità che forse nonho descritto è l’ipersensibilità alle circostanze e a tutto ciò che circonda il paziente nellacamera. Il paziente Arsenicum è molto difficile. Hering un giorno l’ha descritto come «ilpaziente dal bastone dal pomo d’oro». Se questo stato si riscontra in una donna costretta a

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letto, essa è fortemente inquieta se ognuno dei quadri appesi alle pareti non è perfettamen-te dritto. Le persone sensibili alla confusione e al disordine e che sono disturbate e siaggravano fintanto che tutto sia rimesso ben in ordine, hanno una meticolosità morbosache trova in Arsenicum il suo simillimum.

I sintomi oculari di questo rimedio sono rilevanti. Nei vecchi casi di febbri palustriimprovvisamente soppresse, negli organismi logorati, e nelle persone pallide e malaticcesoggette ai catarri generalizzati e a quegli stati catarrali che si localizzano in manieraparticolare al naso e agli occhi, i sintomi oculari potranno essere noiosi. Dagli occhiprovengono secrezioni di ogni genere. Può essere una congiuntivite, che ingloba insiemele palpebre e il globo oculare, e arriva talvolta all’ulcerazione, con secrezioni fluide esanguinolente che aumentano fino a diventare secrezioni dense, bianche, escorianti, cheirritano l’occhio, e causano l’arrossamento dell’angolo palpebrale e granulazioni conbruciore e fitte.

Il bruciore è attenuato da lavaggi con acqua fredda e da caldo secco. Molto spesso leulcerazioni si formano sul globo oculare o sulla cornea. Il rimedio ha modi diversi diprovocare l’ipertrofia, con placche che formeranno cicatrici, e con placche ulcerate dipiccole escrescenze simili a pterigio, che avanzano verso il centro dell’occhio e costitui-scono una minaccia di cecità. Le infiammazioni a volte sono accompagnate da notevolegonfiore e secrezione urente ed escoriante; il gonfiore dà alle palpebre l’ aspetto «asacco», e anche sotto gli occhi si formano gonfiori come piccoli sacchi. La faccia è cerea epallida come ne vediamo negli organismi esauriti o negli stati idropici.

Lo stato catarrale ingloba la gola e il naso e talvolta è difficile separare i sintomi delnaso da quelli della gola. Il paziente Arsenicum ha continue riniti e starnutisce sempre adogni cambiamento di tempo. Rabbrividisce sempre, soffre per le correnti d’aria, e siaggrava col tempo freddo e umido; è sempre gelato e intirizzito dal freddo. Questi soggetticerei, pallidi, che hanno catarro nasale, se fissano una luce brillante ne sono accecati.Starnuti e corizza delle fosse nasali, della gola, della laringe e del torace. Il raffreddorecomincia dal naso e scende nella gola causando spesso raucedine con tosse secca esolleticante, dura, rasposa. È difficile trovare rimedi per una corizza che comincia dal nasoe scende nel torace con complicazioni bronchiali; molto spesso si è costretti a cambiarerimedio perché i sintomi toracici portano a un rimedio diverso. Ed è difficile trovare unrimedio che interessi contemporaneamente il naso e il torace. Arsenicum è il rimedio dellevecchie e croniche malattie catarrali nelle quali ci sono facili epistassi; il pazientestarnutisce e si raffredda continuamente; è sempre lì che rabbrividisce, pallido, stanco,agitato, ansioso durante la notte e soggetto a sogni sgradevoli. Le mucose si infiammanofacilmente, producendo placche rosse e ulcerazioni che sanguinano facilmente. Nellecavità posteriori delle fosse nasali si formano grosse croste.

Vi è in Arsenicum una incredibile tendenza all’ulcerazione. Se si tratta di un'angina, lagola si ulcera; se un colpo d’aria colpisce gli occhi, si possono risolvere con un’ulcerazio-ne; i fenomeni catarrali del naso finiscono con ulcerazioni; e questa tendenza, qualunquesia la sede del male, è una caratteristica di Arsenicum. È il rimedio per le malattie catarralidel naso o di altre partii del corpo, in quei pazienti logorati dalla sifilide o dalla malaria, onei soggetti che hanno subito un avvelenamento del sangue di qualunque specie, sia da

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ferite di serpente, sia per un’erisipela, una febbre tifoide o altra malattia infettiva trattatacon mezzi non idonei, con chinino o altre sostanze analoghe che indeboliscono il sangue eprovocano l’anemia.

Se si forma un’ulcera alle gambe, se compare una leucorrea, se si manifesta unaqualsiasi secrezione, il paziente ne prova sollievo. Viceversa, se una secrezione rallenta, sicrea uno stato cronico dovuto in apparenza alla ritenzione dell’essudato, ma che è in realtàun avvelenamento del sangue. Lo stesso accade per una leucorrea o un’ulcera. Arsenicumè uno dei rimedi che si potranno usare nello stato di anemia conseguente ad una similesoppressione.

Ai tempi nostri è di moda usare il cauterizzatore, e servirsi dei topici per far cessare unaleucorrea o altre secrezioni e per far chiudere un’ulcera. Quando questi fenomeni esterniguariscono, si manifesta nell’organismo l’anemia; il paziente diventa cereo e pallido,dall’aspetto malaticcio e, per alleviare i disturbi del paziente causati dalla soppressione diqualche altro stato, sopravvengono gli stati catarrali. Per esempio, dopo la soppressione diuna leucorrea, una donna ha avuto una densa secrezione sanguinolenta o acquosa dal naso.Il rimedio è utile spesso a quei pazienti cui è stata sanata un’ulcera per mezzo di pomate oè stata guarita una secrezione dell’orecchio con l’applicazione esterna di polveri. Ilmedico crede di essere stato abile arrestando secrezioni del genere, mentre è solo riuscitoad arginare secrezioni che, in realtà, costituiscono per il paziente un sollievo. Rimedi comeSulphur, Calcarea e Arsenicum sono efficaci nelle secrezioni catarrali, consecutive aqueste soppressioni in individui malaticci. Arsenicum corrisponde anche allo stato causatodall’assunzione di veleno di origine animale. Esso raggiunge la radice stessa del maleessendo simile ai sintomi prodotti da una ferita di serpente. Arsenicum e Lachesis sonorimedi che arrivano subito alla causa dell’avvelenamento e ne annullano l’effetto, rimet-tendo le cose a posto.

I sintomi del naso in Arsenicum sono molto noiosi e forniscono un vasto panoramadella sua sintomatologia. I pazienti si raffreddano facilmente, sono sempre sensibili alfreddo, e il loro catarro si ripresenta alla minima occasione. Quando un paziente Arseni-cum sta abbastanza bene, ha una secrezione nasale di natura più o meno densa, ma se siprende un piccolo raffreddore la secrezione diventa fluida; la secrezione densa necessariaalla sua salute si attenua e arriva la cefalea, si manifestano sete, agitazione, ansia, emalessere. Tutto ciò prosegue con due o tre giorni di febbre, dopo di che ritorna lasecrezione densa e il paziente si sente meglio, tutti i suoi malesseri e i suoi dolorispariscono. Il rimedio è stato utilissimo nell’epitelioma del naso e delle labbra.

La gola e le tonsille si infiammano e bruciano, si aggravano col freddo e miglioranocon le bevande calde. Si osserva il rossore e il raggrinzamento della mucosa. Quandocontemporaneamente c’è avvelenamento del sangue, come nella difterite, si forma sullamucosa un essudato che diventa grigio, rugoso, color cenere, e, a volte, ricopre tutto ilpalato molle e i pilastri. La mucosa ha un aspetto avvizzito. Il paziente è prostrato, ansioso,molto abbattuto, indebolito, senza molta febbre, ma con una notevole secchezza dellabocca.

Lo stato catarrale continua a spostarsi verso il basso. Scende verso la laringe causandoraucedine, e ancora più giù nella trachea con bruciore e fitte aggravate dalla tosse; poi si

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manifestano: la costrizione del torace, la dispnea asmatica e una tosse secca, ad accessi,senza espettorazione. Questa tosse ossessiva si accompagna ad ansia, prostrazione, agita-zione, spossatezza e sudore e non sembra apportare alcun sollievo. La tosse è il sintomodell’inizio e sotto forma di tosse secca, rasposa, rude, continua per parecchi giorni, senzaarrecare alcun sollievo; in seguito sopravvengono segni di asma, e il paziente ha allora unaespettorazione abbondantissima di una secrezione fluida e acquosa. Il torace ha unacostrizione circolare, forte sensazione di restringimento, respirazione sibilante e il pazien-te ha l’impressione di soffocare. A volte vi è espettorazione di muco sanguinolento, ma ingenere i sintomi hanno carattere catarrale. Talvolta compaiono sintomi di polmonite il cuiespettorato è rugginoso. L’espettorato è escoriante. Nel torace si ha una sensazione dibruciore, come se vi fossero carboni ardenti, e questo prosegue con sanguinamento ecolorazione biliosa dell’espettorato.

Arsenicum è un rimedio che predispone alle emorragie che possono prodursi in tutte lemucose. Normalmente sono emorragie di sangue rosso vivo, ma la regione colpita diventasede di uno stato cancrenoso e le emorragie diventano nere, e in seguito vi sono piccoligrumi che sembrano pezzettini di fegato. Se ne osservano uguali nel vomito e nelle feci.

L’espettorato è di un terribile fetore, tale da suggerire subito l’idea di uno statocancrenoso; a quel punto il paziente sta iniziando uno stato che noi non sappiamodescrivere in altro modo che come infiammazione cancrenosa; ci saranno segni cheindicano uno stato infiammatorio, e contemporaneamente, l’odore dell’espettorato viassalirà appena oltrepassata la porta. L’espettorato è un liquido fluido, acquoso, mescolatoa grumi. Nello sputo troverete questo espettorato acquoso che ha l’aspetto di succo diprugne e nel quale noterete i grumi di sangue. Il puzzo è orribile. Il paziente ha superato ilperiodo di agitazione e ora è prostrato, abbattuto, pallido e certamente coperto di sudorefreddo.

Se passiamo allo stomaco, troviamo tutto ciò che si può chiamare gastrite, vomito ditutti i cibi ingeriti, anche di un cucchiaio d’acqua, un’estrema irritazione gastrica, unagrande prostrazione, una spaventosa ansia, secchezza della bocca; una piccolissimaquantità d’acqua calda certe volte porterà un brevissimo sollievo, ma presto sarà vomitata;i liquidi freddi invece sono vomitati subito. L’intero esofago è infiammato; tutto brucia. Ilpaziente vomita bile e sangue. C’è un’estrema sensibilità gastrica; il paziente non sopportadi essere toccato. L’applicazione esterna di calore gli dà sollievo e ha un miglioramentocon le bevande calde: il calore è piacevole e gradito.

Nell’intestino riscontriamo una gran quantità di fenomeni morbosi; questo rimedio hatutti i sintomi della peritonite; notevole dilatazione addominale, stato di timpanismo; ilpaziente non può essere palpato né toccato, anche se continua a muoversi a causa della suagrande agitazione; non può stare tranquillo, ma alla fine, diventa talmente debole che laspossatezza prende il posto dell’agitazione. Si manifesta facilmente la dissenteria conemissioni involontarie di feci o di urine, o tutte e due insieme, con emorragia intestinale edematuria. Quando il paziente evacua, constatiamo che l’odore cadaverico ha raggiunto ilmateriale fecale; è un’odore che richiama quello della carne putrida. C’è sangue nelle feciche sono acquose, scure come succo di prugne o nere e di un terribile fetore. A volteassumono il carattere della dissenteria con sforzi e un terribile bruciore all’ano; ogni

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defecazione produce bruciore come se nel retto vi fossero carboni ardenti; c’è brucioreall’intestino e lungo tutto il tratto digerente.

Il dolore all’addome è alleviato da applicazioni calde. Il timpanismo è estremo.Qualche volta si produce una gastroenterite che assume carattere cancrenoso e che untempo veniva considerata una cancrena dell’intestino, una necrosi che finiva sempre con lamorte. Vi è una secrezione densa, sanguinante che emana un odore orribile, tutto vienevomitato, il paziente vuole la camera molto calda, vuole essere ben coperto, vuoleapplicazioni caldissime e bevande calde, ha l’aspetto e l’odore di un cadavere, un odoreirritante e pungente, che impregna tutto. Se invece vuole essere scoperto, vuole la camerafresca e fa aprire le finestre, se chiede bagnature di acqua fredda e bevande ghiacciate,allora bisogna somministrargli Secale.

Voglio qui premunirvi contro l’uso troppo facile di Arsenicum nei malanni estivi deilattanti, nella dissenteria e nel colera dei bambini. Vi è una tale quantità di questi piccolisintomi molto comuni a questi malanni, che se non si fa attenzione e non si è accorti, sisomministrerà volentieri Arsenicum, sopprimendo così qualcuno dei sintomi e modifican-do l’aspetto del caso al punto da non potergli più trovare un rimedio e senza che intantoArsenicum lo guarisca. Si ha una forte tendenza a essere abitudinari e prescrivere Arseni-cum su sintomi particolari senza un numero sufficiente di segni generali del caso.

In questo rimedio non si vedono che diarree e sintomi di dissenteria; in questi casi siriscontra il pallore, l’ansia, l’aspetto e l’odore cadaverico. Nella dissenteria ci sono stimolipressanti, molto dolorosi e frequenti di evacuare, feci rare, vischiose, nere, liquide, neroinchiostro, dall’odore cadaverico, con intensa prostrazione, agitazione e pallore. Negliaccidenti intestinali, nelle forme subacute della malattia, le feci diventano involontarie.Questo è dovuto ad un particolare stato del retto che è rilassato a causa della grandeprostrazione. L’emissione involontaria delle feci indica generalmente una spossatezzalocale o generale, e in questo rimedio il grado di spossatezza è enorme, di modo che neltifo e nelle forme subacute delle malattie infettive c’è diarrea e minzione involontaria.

In Arsenicum ci sono a volte evacuazioni abbondanti, ma generalmente non ce ne sonotante quante se ne vedono in Podophyllum o Phosphoricum acidum. Generalmente cisaranno emissioni scarse, frequenti, di piccole scariche miste ad aria con la grandespossatezza che si riscontra nel colera, piccole scariche di muco e di feci viscose ebiancastre. Arsenicum non è indicato normalmente nel colera, almeno non nel periododelle emissioni delle feci, ma qualche volta quando le scariche sono finite, il vomito e iliquidi sono passati, lasciando uno stato di estrema spossatezza, si ha uno stato che hal’aspetto del coma e il paziente sembra quasi morto, salvo il fatto che respira. Alloravedremo che Arsenicum provoca la reazione.

Colera infantile con prostrazioni accentuate, profondo abbattimento e aspetto cadave-rico, notevole raffreddamento, corpo coperto da sudori freddi, estremità fredde, freddocome la morte stessa; nella stanza c'è un’odore cadaverico, malsano, fetido, pungente,penetrante che proviene da feci e urine e anche dal vomito. Le evacuazioni intestinali sonoacri, escorianti, e provocano arrossamenti e bruciore. Molto spesso il bruciore salenell’intestino: il retto e l’ano bruciano e attorno all’ano c’è un dolore urente. C’è tenesmo,stimoli pressanti, dolorosi, insopportabili, un gran malessere nella parte bassa dell’intesti-

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no, al retto e all’ano; e un terribile stato di ansia del paziente. Il dolore è così violento, lasofferenza così intensa, l’angoscia così forte, che egli non può pensare che alla morte. Ciòpuò significare che è in punto di morte. Non ha mai provato tale terrore e simili sensazionied è persuaso che tutto ciò significa che sta morendo.

Questo come tutti gli altri fenomeni morbosi si accompagna all’agitazione e quandonon sta defecando, eccolo che misura a grandi passi la stanza andando dal letto allapoltrona e dalla poltrona al letto. Va a sedersi sul vaso e poi ritorna a letto, e di nuovo correin bagno, lasciando sfuggire a volte delle feci mentre si sposta. Ci possono essereemorroidi croniche che bruciano e che fuoriescono durante la defecazione; il paziente,dopo un’evacuazione, torna a letto completamente spossato da queste fuoriuscite di massedi feci a grappolo d’uva che bruciano come carboni ardenti. Esse sono calde, secche esanguinanti. Ragadi al retto che sanguinano ogni volta che il paziente evacua, con bruciori.Attorno all’ano c’è una zona pruriginosa con eruzioni eczematose e bruciori.

Questo genere di dolori può risentirsi in tutte le regioni del corpo. Il bruciore è unacaratteristica di Arsenicum così come le punture. Sommiamole e certamente il paziente ledescriverà come punture di aghi arroventati in tutto il corpo. Tale sensazione di ferroarroventato che è una caratteristica comune a tutta la superficie del corpo, si localizzaanche all’ano, specialmente se vi sono emorroidi, dove vengono avvertiti bruciori epunture di aghi roventi.

Talvolta, quando il paziente entra nella fase iniziale di una crisi violenta, potràmanifestarsi il brivido e il freddo più intenso che sia possibile trovare nella materia medicae in una malattia. Brivido e freddo violentissimi e, in tali momenti, il paziente descrive lapropria sensazione dicendo che il sangue che gli scorre nelle vene è acqua ghiacciata.Sente il corpo attraversato da onde gelide. Quando sopraggiunge la febbre e il pazientesente un intenso calore in tutto il corpo, prima che compaia il sudore, sente invece correrenelle vene acqua bollente. Poi si manifesta il sudore e la dispnea e tutti gli altri fenomeninel corso dei quali è prostrato e si raffredda.

Malgrado il fatto che a volte il sudore porti sollievo alla febbre e ai dolori, esso ètuttavia seguito e accompagnato da una grande spossatezza che non dà sollievo. Moltimalesseri del rimedio si aggravano nella fase della traspirazione; la sete per esempioaumenta, e il bere non reca sollievo; sembra che il paziente non potrà mai avere acqua asufficienza, e dirà: «Potrei prosciugare un pozzo!» oppure «Datemi una tinozza di ac-qua!»– dettagli rivelatori del livello della sete. Durante la febbre, vuole bere poco espesso; durante il brivido vuole bevande calde.

Arsenicum è un rimedio utilissimo nelle eruzioni degli organi genitali con bruciore:piccole ulcere che bruciano, anche se sono di natura sifilitica; vescicole di herpes checompaiono sul prepuzio e sulle piccole labbra; cancro o ulcera molle con bruciore epunture, soprattutto quelli che non tendono a cicatrizzarsi, ma fanno l’opposto, si estendo-no e corrodono il loro bordo diventando sempre più grandi e sono detti fegedenici.Arsenicum e Mercurius corrosivus sono i due rimedi più importanti per le ulcerazioni chesi estendono corrodendo in tutte le direzioni e che sono molto fetide.

Ci sono ulcerazioni come quelle che seguono l’apertura di un bubbone inguinale e chenon hanno alcuna tendenza a chiudersi. Si forma continuamente una piccola secrezione

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acquosa, fetida, che si accumula; l’ulcerazione si estende attorno all’orifizio, e non dàalcun segno di volersi cicatrizzare. Oppure il paziente è passato dalle mani di un chirurgoche ha inciso il bubbone che rischiava di suppurare, e ne è seguita una piaga rossa,infiammata, simile a un’erisipela e che non mostra alcuna tendenza alla cicatrizzazione. Ibordi sono stati corrosi dall’ulcera che ha lasciato una superficie a vivo, della grandezza diun dollaro; e diventa a volte serpiginosa. Queste ulcere, se toccate, sono sensibili ebruciano come il fuoco.

Negli organi sessuali maschili e femminili vi sono molti sintomi importanti. Negliorgani sessuali maschili, vi è uno stato idropico, l’edema del pene, di aspetto edematoso,sicché il pene è straordinariamente gonfio e assume l’aspetto di un sacco pieno d’acqua; loscroto e soprattutto la pelle dello scroto, è molto gonfia e umida su tutto il perimetrodell’organo.

Nella donna, sono estremamente gonfie le grandi labbra, con dolori che bruciano epungono; esse sono allo stesso tempo dure e gonfie. Infiammazione erisipelatosa di taliorgani e ulcerazioni di natura sifilitica; queste ultime quando vi si riscontrano sintomi conbruciore, fitte e punture. Nella donna, c’è un violento doloroso bruciore alle parti genitalicon o senza gonfiore, bruciore che si estende profondamente nella vagina. La secrezioneleucorroica provoca l’escoriazione delle regioni limitrofe causando prurito e brucioremolto penosi. Secrezioni biancastre, leggere, acquose, che provocano escoriazione; avolte così abbondanti che può accadere che colino lungo le cosce. Il flusso mestruale diArsenicum è molto spesso escoriante. Flusso leucorroico abbondante misto al flussomestruale, abbondantissimo e acre.

Le mestruazioni vengono a mancare per mesi; amenorrea nelle pazienti prostrate,nervose, rugose, logorate dalle preoccupazioni, con la faccia stravolta. È cosa certa che, inallopatia, Arsenicum è ritenuto efficace per l'anemia quanto Ferrum; Ferrum e Arsenicumsono rimedi energici per l’anemia sicché non c’è da stupirsi che gli individui dal coloritopallido ne provino beneficio. «Durante le mestruazioni, punture nel retto». «Leucorreaacre, corrosiva, densa e gialla», ecc.

Dopo il parto, la donna non urina; non c’è urina nella vescica; o non c’è urina, oppurela vescica è piena e la minzione non si verifica. Constaterete, quando tornerete indietro,che Causticum è il rimedio più frequentemente indicato nei casi in cui la donna non urinaed è tempo di farlo; lo troverete spesso indicato quando non avrete altri sintomi per fare ilpunto della situazione.

Se un neonato non urina, più spesso di ogni altro rimedio sarà indicato Aconitum.Questo metodo, non si deve seguire quando a indicare il rimedio come sintomochiave(Key note) ci sono altri sintomi. Se non ci sono altri sintomi, studiate Aconitum eCausticum e guardate se vi è qualche ragione per non prescriverli. Altra caratteristica cheriguarda la donna: Arsenicum è un palliativo meraviglioso nelle affezioni cancerose comequelle dell’utero e della mammella. In alcuni casi incurabili i dolori urenti e pungenti sonototalmente spariti. In questo caso il rimedio viene a collocarsi tra i palliativi.

Arsenicum presenta perdita della voce e laringite con tosse secca, fastidiosa; tosse dicui il paziente non sembra risentire alcun bene; tossicchia in continuazione; la tosse èsecca e dolorosa. Studiate i suoi rapporti con l’asma, la difficoltà di respirazione e la

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dispnea. Arsenicum ha guarito vecchi casi di asma di origine nervosa; asma che spraggiun-ge a mezzanotte in pazienti sensibili al freddo, individui pallidissimi con tosse secca esibilante che li costringe a sedersi sul letto e premersi il torace; agitazione ansiosa eprostrazione.

Quando somigliano ad Arsenicum, i sintomi cardiaci sono difficili da trattare; isintomi corrispondono ad uno stato di grande debolezza: forti palpitazioni, palpitazioni alminimo sforzo o emozione, grande ansia, angoscia, debolezza; il paziente non è capace dicamminare, di salire una scala; a stento può muoversi senza aggravare le proprie palpita-zioni; ogni emozione fa riapparire le palpitazioni. «Serie crisi di palpitazioni o sincopedurante un’endocardite». Arsenicum risponde agli accidenti cardiaci più seri; corrispondea molti accidenti cardiaci incurabili; in altre parole, quando vedete Arsenicum risponderecon tutti i suoi sintomi a queste affezioni cardiache caratterizzate da edema del pericardio,ecc. avete a che fare con una categoria di casi molto seri: «Angina pectoris», ecc.«Reumatismo che interessa il cuore», ecc., «Idropericardio fortemente irritabile», ecc.Anche in questo caso, tutto segue il suo corso verso uno stato diverso in cui il cuorediventa debole, il polso filiforme, il paziente è pallido e freddo, coperto di sudore, conpolso debolissimo. Se non si tratta di una condizione che dipende dal cuore stesso, alloraArsenicum diventa un rimedio prodigioso; voglio dire che può portare alla guarigione.

Adesso devo parlare un poco di qualche nozione essenziale sulla febbre intermittentedi Arsenicum. Si può leggere la descrizione generale della febbre intermittente e dellafebbre in generale e applicare ciò che è stato detto. Arsenicum ha tutta la violenza delbrivido che si può trovare in un rimedio, con eccitazione, cefalea, prostrazione, secchezzadella bocca, desiderio di bevande calde e desiderio di essere ben coperto e caldo, con tuttal’agitazione ansiosa e la prostrazione che potete riscontrare in un altro rimedio; ma gliorari del caso di competenza di Arsenicum sono una cosa importante.

Una cosa che colpisce nel brivido di Arsenicum è la sua irregolarità, dato che non vienemai due volte allo stesso modo, e spraggiunge ad un’ora qualsiasi. Questo brivido viene dipomeriggio e dopo mezzanotte, a volte al mattino, a volte alle 3 o alle 4 di pomeriggio, avolte all’una. Nella sua natura vi è una notevole periodicità. Per la sua stessa natura, èdunque intermittente.

La sua sete è caratteristica. Durante il brivido, mentre esiste a volte una sete ardente, ilpaziente ha avversione per i liquidi freddi, e non può che prendere bevande calde, thecaldo ecc. Durante la febbre, la sete aumenta perché la bocca è secca e il paziente bevepoco per volta e,spesso, solo un cucchiaino per inumidire la secchezza della bocca.L’acqua non estingue la sua sete perché ne prende solo un cucchiaino per volta, poco espesso. Tutto questo continua col sudore con prostrazione, aumento del raffreddamento,desiderio di bevande abbondanti, sete insaziabile di bevande fredde. Il brivido si accom-pagna ad un intenso dolore alle ossa, e inizia di preferenza dalle estremità, e durante ilbrivido vi è forte iperemia cerebrale con arrossamento violaceo delle dita delle mani e deipiedi.

Riunite tutti questi fatti, aggiungete la prostrazione che viene con l' ansia, e potretequasi sempre mettere insieme nelle sue linee generali il caso di competenza di Arsenicum.Esso soltanto nel brivido, nella febbre e il sudore ha una tale quantità di dettagli che se

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considerate i dettagli e perdete di vista le caratteristiche generali avrete la possibilità dicoprire quasi tutti i casi del brivido, o piuttosto potrete credere di poterlo fare; ma, a menoche non esistano alcune delle condizioni di ordine generale che permettano di etichettare ilcaso come Arsenicum, voi farete fiasco. Una cosa è etichettare l’intero caso come un casodi competenza di Arsenicum, e altra cosa è dire che questi o quei sintomi sono diArsenicum. La stessa cosa avviene per China e il chinino; essi hanno numerosi sintomiparticolari, e tuttavia per fare del caso esaminato un caso di China o di chinino ènecessario che siano presenti le caratteristiche generali essenziali.

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ARSENICUM IODATUM

Lo studio degli elementi costitutivi di questo rimedio ci permette di indovinare che è unrimedio costituzionale profondo. I malesseri si manifestano di mattina, di pomeriggio, disera, di notte e dopo mezzanotte. Il paziente ha un grande desiderio d’aria, purché non siatroppo fredda; vuole le finestre aperte e prova fastidio a stare in una stanza chiusa. Alcunirimedi sono sensibili al freddo come Arsenicum, altri al caldo come Iodum; questo cheesaminiamo è sensibile sia al caldo che al freddo; il vento freddo e il tempo umido e freddofanno aggravare il paziente e fanno comparire i suoi sintomi. Si raffredda continuamente,cosa che gli provoca la corizza, e aggrava i suoi catarri. Ha la sensazione di avere troppocaldo e ha bisogno d’aria fresca. È sensibile al calore estivo e al freddo invernale. S iaggrava col calore, l’aria calda, un letto caldo, una stanza calda, e quando indossa vestitipesanti. Si aggrava col tempo umido e il vento caldo del sud.

Aggravamento: in posizione distesa (soprattutto sul lato dolente); quando fa il bagno(si aggravano i disturbi in genere; bagnandosi si raffredda); quando ha fame (e, comeIodum, sta meglio mangiando); camminando, soprattutto camminando rapidamente; colmovimento (e tuttavia vuole muoversi); durante le mestruazioni.

Pronunciata ansia fisica generale. Debolezza, simile ad una prostrazione vitale, lamattina, con lo sforzo, camminando e salendo o durante le mestruazioni. Estrema stan-chezza. Assenza di reazioni. Sensazione di pesantezza in tutto il corpo. Torpore degli artie delle parti dolenti con vampate di calore e afflusso sanguigno nel corpo. Formicolio intutto il corpo. Le mani e i piedi formicolano come se fossero addormentati e gli artisembrano stretti in una fasciatura. In questo rimedio si trovano molte stenosi interne edesterne e stenosi degli orifizi. Pulsazioni interne ed esterne come in Iodum. Moltosensibile al dolore. Dolore alle ossa e alle ghiandole. Bruciore interno e alle parti esterne;il bruciore è la caratteristica del rimedio, come in Arsenicum. Dolore lacerante; forteindolenzimento; aggravato dalla pressione; sensazione di contusione nel corpo; doloriparalizzanti, pesanti, mordenti, pungenti.

I sintomi hanno una predominanza destra. Riduzione dei muscoli e perdita progressivadi peso nei tubercolotici; dimagrimento nei bambini con aggravamento estremo al minimosforzo fisico. Fortissima anemia come si riscontra nei soggetti tubercolotici. Le secrezionimucose in genere aumentano; abbondanti secrezioni catarrali, dense, gialle, giallo-verda-stre, simile a miele. Emorragia di una qualsiasi mucosa. Vi sono sintomi simili a quelli chesi manifestano dopo una perdita di liquidi. Questo rimedio è utile alle donne che vannosoggette agli svenimenti e a momentanea perdita di conoscenza. Il polso può essere rapidoe piccolo, o pieno, duro, intermittente, irregolare. Infiammazione interna ed esterna inmolti punti: ghiandole, ossa, sierose. Gonfiore con edema e infiammazione; gonfiore delleparti malate e delle ghiandole. Le ghiandole sono gonfie e dure. L’indurimento è una

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caratteristica del rimedio; la si può riscontrare a carico delle ghiandole, delle ulcere e nelledermatosi. Tremori. Scosse muscolari. Movimenti convulsi degli arti.

I sintomi di Arsenicum iodatum si riscontrano spesso nelle ragazze clorotiche. È statoprezioso in tutti gli stati scorbutici, quando vi erano sintomi simili ai suoi. Ha guaritomovimenti coreici nelle ragazze. È indicato nelle febbri etiche con numerosi ascessi,edemi e travasi, esterni e interni come in Arsenicum. Predisposizione alla tubercolosipolmonare e a quelle affezioni che sono di pertinenza della diatesi tubercolare. Arsenicumiodatum è stato efficace in tutti gli stadi e in tutte le forme di sifilide. È stato molto utilenelle affezioni cancerose ed ha guarito lupus ed epitelioma.

Lo sforzo psichico aggrava un gran numero di sintomi.Il paziente è ipersensibile, specialmente al rumore. Estrema ansia, agitazione e paura,

aggravate dal calore del letto. Paura: della follia, delle persone (generalmente è timido), diuna disgrazia. Tristezza che arriva persino alla disperazione. La donna piange molto.Diventa indifferente nei confronti dei propri amici, della felicità, delle persone che lacircondano. Ha persistenti pensieri torturanti. Confusione mentale mattina e sera. Avver-sione per il lavoro. Impulsi improvvisi di uccidere qualcuno.

Umore incostante e stati d’animo alterni. Incapacità di scegliere tra due alternative. Amomenti chiacchierone; allegro. Non sopporta che gli si parli. Detesta rispondere alledomande. Scontento. Arrabbiato e irritabile per tutta la durata dei malesseri.

Spesso in uno stato di grande eccitazione. Impaziente, ha sempre fretta. Sussultadormendo. Preferisce stare seduto. Stupore. In lui predomina continuamente un certogrado di prostrazione psichica. Pronunciata debolezza psichica.

Illusioni dell’immaginazione e illusioni che riguardano persone scomparse. Divaga-zioni. Delirio notturno. Sembra avviarsi all’alienazione mentale.

Arsenicum iodatum, quando i sintomi generali e psichici che abbiamo citato predomi-neranno fortemente, guarirà i sintomi elencati qui di seguito.

Vertigini quando cammina. Cefalea mattina e pomeriggio; si aggrava: col rumore, in unastanza calda, per la fame, camminando, movendosi; migliora: all’aria aperta, dopo avermangiato. Cefalea provocata da catarro nasale, o concomitante alla corizza; cefaleaperiodica della malaria, della sifilide o di malattie cardiache. Dolore alla fronte allaseralalore sovrorbitallaale, alla radice del naso; dolore all’occipite, alle regioni parietali,alle tempie e al vertex. Cefalea lacerante; dolore simile ad indolenzimento, a contusionenella testa; cefalea che stordisce; pesante dolore alla fronte, con sonnolenza, all’occipite ealle tempie, dolore pungente in testa e alle tempie. Pulsazioni in testa, alla fronte, alle tempie.

Caduta dei capelli con pesantezza alla testa. Prurito al cuoio capelluto con o senzaeruzioni. Eruzioni con croste, esantema, eczema. Malgrado l’iperemia cerebrale, il pazien-te ha freddo al cuoio capelluto. Sudore sulla fronte.

Catarro cronico degli occhi nei soggetti psorici e sifilitici. Dolore agli occhi quandolegge; indolenzimento dei globi oculari; dolore pungente agli occhi. Occhi infossati.Gonfiore ed edema delle palpebre. Ittero delle congiuntive. Congiuntivite, irite. Frequentelacrimazione, soprattutto all’aria fredda. Protrusione dei globi oculari. Pupille dilatate.Sguardo fisso; sguardo selvaggio. Arrossamento degli occhi. Tic delle palpebre. Visione:indebolita, annebbiata; sfarfallio; scintille davanti agli occhi.

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Rumori alle orecchie: ronzii, muggiti, tintinnii, rombi. Catarro alla tromba di Eusta-chio e all’orecchio medio. Dolore lacerante, dolore pungente. Secrezione dall’orecchio dipus fetido irritante. Sensazione di ostruzione delle orecchie. Indebolimento dell’udito.

Catarro nasale molto ostinato, con una secrezione che può essere: copiosa, acre,densa, escoriante, gialla, giallo-verdastra, purulenta, sanguinolenta, verdastra. Corizzaall’aria aperta con tosse. Corizza con secrezione acquosa. Dolore al naso. Secrezione cheha l’aspetto del miele. Epistassi. Frequenti starnuti. Gonfiore della mucosa. Perditadell’odorato. Ostruzione nasale. Arsenicum iodatum è stato un rimedio utilissimo neiraffreddori da fieno. Secchezza del naso. Ulcerazione all’interno del naso.

Colorito del volto: labbra bluastre e occhiaie bluastre attorno agli occhi; coloritoscuro, pallido o terreo; colorito giallastro e itterico; macchie gialle; oppure il volto è rossoo c’è un rossore circoscritto alle gote. Dolore sulla faccia. Eruzioni sulla faccia e sul naso:acne, eczema, pustole. Espressione malaticcia e invecchiata, tratti del volto tirati edemaciati. Rigonfiamento delle linfoghiandole e delle ghiandole sub-mascellari. Raffred-damento del volto. Tic alla faccia.

Il paziente ha l’impressione che la propria lingua si sia ingrossata; che i denti si sianoallungati. Afte in bocca. Balbuzie. Lingua screpolata. Odontalgia dopo aver mangiato;odontalgia lacerante; dolore alle gengive, lingua sensibile, che brucia. Patina bianca oscura sulla lingua. Edema delle gengive. Cattivo sapore in bocca: amaro, putrido, salato,dolce o acido. Alito cattivo, perfino putrido. Gengivite. Muco in bocca la mattina. Legengive sanguinano facilmente. Gengive scorbutiche. La notte, quando dorme, bocca elingua sono secche. Scialorrea.

Difficoltà ad inghiottire. Bruciore in gola. Gola gonfia. Violenta sensazione di soffo-camento. Formazione in gola di false membrane. Il paziente si raschia continuamente lagola. Secchezza della gola. Ulcerazione sifilitica della gola.

Appetito aumentato, anche feroce. Avversione per il cibo e sensazione di costrizione allostomaco. Disgusto per il cibo. Desiderio di stimolanti. Dilatazione gastrica. Dolore dopoaver mangiato; dolori urenti, taglienti, crampiformi, pungenti, pesanti, o mordenti allostomaco. Eruttazioni acide; acidità. Gastrite cronica. Conati quando tossisce. Cattivadigestione con molto singhiozzo. Nausea dopo aver mangiato. Peso sullo stomaco dopo avermangiato. Pulsazioni. Sensazione di pienezza di stomaco. La sera, sete estrema; sete durantei pasti; sete inestinguibile. Tremore allo stomaco. Sensazione di vuoto allo stomaco. Vomiti:dopo aver bevuto, con diarrea, dopo aver preso del latte, dopo aver mangiato; vomiticontinui, violenti; vomito di cibo, di una sostanza giallo-acquosa, di bile, di sangue.

Ingrossamento del fegato, della milza, dele linfoghiandole mesenteriche e inguinali.Dolore addominale: dopo aver mangiato, durante le mestruazioni, evacuando, miglioratodal calore esterno. Dolore all'inguine, al fegato, all’ipogastrio, agli ipocondri, alla regioneombelicale, alla milza; dolore urente, crampiforme e stirante all’addome; dolore taglienteall’addome mentre evacua; dolore tagliente al fegato, forte indolenzimento alla milza;dolore pesante e indolenzimento al fegato; dolore pungente agli ipocondri. Sensazione diirritazione all’addome. L’addome è dilatato dai gas; gas bloccati con molti gorgoglii.Numerosi disturbi epatici. Infiammazione del fegato, dell’intestino, della milza. Pulsazio-ni all’addome.

Arsenicum iodatum

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Stimolo inefficace di evacuare che rimane dopo la defecazione. Bruciore all’ano dopoaver defecato. Stipsi molto dolorosa, con feci dure, nodose, e pallide. Diarrea che sialterna con la stipsi; diarrea la mattina e dopo aver mangiato; diarrea con feci abbondanti,liquide e bianche, scure, escorianti nei vecchi, frequenti o gialle. Dissenteria con fecimucose, sanguinolente e tenesmo. Gas nauseabondi. Emorroidi esterne. Prurito anale.

Arsenicum iodatum agisce a fondo sulla vescica e sui reni. Si è rivelata molto utile nelmorbo di Addison. Anuria, bisogno di urinare continuo o frequente, soprattutto di notte.Minzione goccia a goccia e minzione involontaria. Ritenzione urinaria. Urina: abbondan-te albuminosa, scura, nauseabonda, torbida, rara, rossa.

Gli organi genitali presentano numerosi sintomi ed affezioni. Cancri e cancroidi conbubboni. Prurito del pene e del glande. Erezioni violente verso la mattina; in seguitodiventano incomplete e poi cessano totalmente. Rigonfiamento dei testicoli. Questorimedio guarisce l’idrocele e l’indurimento dei testicoli. Polluzioni. Sudorazione delleparti genitali. Ulcere sul pene.

Arsenicum iodatum ha portato grande sollievo in un buon numero delle malattie delledonne. Ha rallentato in maniera notevole l’evoluzione del cancro uterino; ha fatto sparireil bruciore e il cattivo odore e ha diminuito l’estensione delle ulcerazioni; in molti casi haprolungato la vita di quattro anni. Aumento del desiderio sessuale. Dolore ovarico,soprattutto a destra; organi genitali dolenti, contusi. Gonfiore alle ovaie. Questo rimedioha guarito l’indurimento ovarico con aumento del loro volume; ha guaritoovariti. Emorra-gie uterine. Leucorrea: dopo le mestruazioni; acre, urente, abbondante, densa, gialla,liquida, ematica. Prolasso uterino. Mestruazioni: assenti o soppresse: abbondanti, brevi,dolorose, frequenti, ritardate. Questo rimedio ha arrestato il progredire di tumori ovarici.

Crup. Sensazione di escoriazione e bruciore con indolenzimento della laringe e dellatrachea; laringite e tracheite; molto muco in laringe e trachea; secchezza delle vierespiratorie; spasmo laringeo come quelli del laringismo; tubercolosi laringea. La voce èdebole, rauca, rude e si avvia alla totale afonia.

La respirazione può essere rapida e asmatica; essa è difficile di notte, sotto sforzo ecol movimento e, può essere corta, irregolare, soffocante, con rantoli e sibili. Asma dalle11 di sera alle 2 del mattino.

Tosse di mattina, di sera e dopo mezzanotte. Tosse asmatica, tosse da crup, tossedurante la febbre, tosse per irritazione e pizzicore della laringe e della trachea che siaggrava col movimento, in una stanza calda, parlando; tosse spossante, grassa, spasmodi-ca, profonda, secca, soffocante. Il rimedio guarisce la pertosse.

Espettorazione più abbondante la mattina che può essere: appiccicosa, copiosa, peno-sa, gialla, giallo-verdastra, mucosa, mucosa e sanguinolenta, nauseabonda, purulenta,sanguinolenta, vischiosa; il suo gusto può essere putrido, salato o dolce.

Nella regione cardiaca c’è molta ansia. Catarro bronchiale. Calore al torace. Costri-zione toracica cardiaca. Degenerazione adiposa del cuore. Dolore alla regione ascellare e,al cuore; il dolore al torace è: urente, pesante, pungente al torace quando tossisce. Grandedebolezza del torace e del cuore. Gonfiore delle linfoghiandole ascellari. Ipertrofia edolore delle ghiandole mammarie. Bronchite, endocardite, pericardite, pleurite e polmoni-

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te. Oppressione toracica e cardiaca in una stanza calda. Palpitazioni provocate dall’eccita-zione o dallo sforzo; palpitazioni tumultuose. Paralisi cardiaca e polmonare. Punture allapelle del torace. Soffi cardiaci. Fibrillazione cardiaca. Arsenicum iodatum è un rimedioutilissimo nella condizioni ulcerative della tubercolosi polmonare. Tumore all’ascella.

Rachialgia e lombalgia durante le mestruazioni; sacralgia e coccigodinia.Calore delle mani. Movimenti convulsivi degli arti superiori e delle gambe. Coxalgia.

Crampi degli arti superiori e inferiori, delle cosce, delle gambe, dei piedi. Prurito in tutte lemembra. Dolore gottoso e reumatico in tutte le articolazioni; dolori reumatici agli artisuperiori; dolori al gomito, all’avambraccio, all’anca, alla coscia, al ginocchio, al piede;dolore lacerante alle articolazioni, ai gomiti, alle dita; dolore pungente alla spalla, ai polsie alle ginocchia, dolore stirante agli arti inferiori, le cosce, le ginocchia. Torpore degli arti,delle dita, delle gambe e dei piedi. Eruzioni: eczema, eruzioni squamose, vescichette.Debolezza degli arti superiori e delle ginocchia. Freddo alle mani, alle gambe e ai piedi.Gonfiore edematoso delle mani, delle gambe e dei piedi. Pesantezza delle membra comequella causata dalla stanchezza; pesantezza dei piedi. Debolezza paralitica degli artisuperiori; paralisi degli arti inferiori. Rigidità degli arti e delle dita. Sudorazione freddadelle mani e dei piedi. Tremore alle mani e agli arti inferiori.

Sonno agitato. Insonnia prima di mezzanotte. I sogni sono: lascivi, angosciosi, ansiosi,incubi; sogni di persone morte; sogni molto vivi. Il paziente si sveglia molto presto.Sonnolenza la sera.

Brivido la notte, a letto; brividi esterni o interni; grande brivido ogni due giorni o ognitre giorni; periodicità marcata; brividi che aumentano movendosi e si attenuano solo in unastanza calda. Febbre di pomeriggio e di notte che si alterna col brivido; febbre e brividimescolati; vampate di calore, calore esterno, secco; calore interno con freddo esterno;febbre etica, febbre malarica, cronica; febbre senza sudore, col desiderio di scoprirsi.Traspirazione la mattina e la notte; abbondanti sudori notturni; sudori col movimento ocol più piccolo sforzo; sudori spossanti; sudori freddi.

Anestesia della cute. Pelle urente, itterica; macchie epatiche e macchie rosse. Pruritocon bruciore e punture. Numerose eruzioni cutanee: eczema, esantema, foruncoli; herpes;eruzioni umide; ittiosi, eruzioni pruriginose; psoriasi; pustole; eruzioni secche, urenti esquamose; orticarie. Quando i sintomi concordano questo rimedio guarisce tutte le eruzio-ni sifilitiche; guarisce quei casi in cui le eruzioni sono state soppresse con un trattamentolocale. Erisipela. Escoriazioni. Formicolii. A toccarla la pelle è fredda. Gonfiore edemato-so, spugnoso della pelle. Indurimenti. Porpora emorragica. Pelle rugosa. Secchezza dellapelle con impossibilità di traspirazione. Ulcere: cancerose, dolorose, indurite, sensibili,suppuranti, torpide; dolori nelle vecchie ulcere sifilitiche; secrezioni delle ulcere: acquose,irritanti, gialle, di sangue o sanguinolente.

Arsenicum iodatum

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ARSENICUM SULPHURATUM FLAVUM

È uno dei rimedi più attivi e viene usato contro la psoriasi e la sifilide, specialmente insoggetti molto pazienti e anziani. L’Enciclopedia e Guida ai sintomi, basata sull’osserva-zione di molti casi e sulla sperimentazione clinica, riporta molte annotazioni importanti. Èun rimedio molto utile nei casi di malaria, nella cura della debolezza che segue all’abuso dichinino, nella fase in cui, cioè, le eruzioni cutanee sono state curate con un trattamentolocale, ma l’organismo risente di un’estrema debolezza e stenta a reagire. I sintomi sonopiù gravi al mattino, prima di mezzogiorno, al pomeriggio, la sera, al crepuscolo, di notte,prima di mezzanotte, dopo mezzanotte. Ha una spiccata tendenza a formare degli ascessi.Avversione per l’aria aperta che si alterna al desiderio per l’aria aperta. Estrema sensibilitàalle correnti d’aria. L’aria aperta aggrava alcuni sintomi, ne migliora altri. Anemia e ansiafisica. Debolezza e senso di soffocamento salendo le scale. Alcune parti del corpo sonooppresse come fossero fasciate.

Il paziente si raffredda dopo aver fatto il bagno e tutti i sintomi si aggravano. È unrimedio estremamente efficace nella cura dell’epitelioma, del lupus e dello scirro, anchequando l’ulcerazione è in stato avanzato. Il colorito del volto e della cute è clorotico.Azione coreica dei muscoli di tutto il corpo. In generale il paziente è freddo, si aggravaall’aria fredda, col tempo umido, è soggetto ai raffreddori. Convulsioni, addome gonfio;diarrea biliosa di cattivo odore, vomito viscoso. Scoli da tutte le membrane mucose esfoghi molto escorianti, di cattivo odore, sottili e gialli. Edemi alle estremità e all’addome.I sintomi si aggravano prima e dopo mangiato. Forte dimagrimento. L’attività fisica anchese minima aggrava tutte le condizioni e i sintomi. Molte sono le cause che indeboliscono ilsoggetto ma soprattutto la defecazione. Si aggrava dopo bevande fredde, cibi agri, freddi,grassi, frutta e latte. Formicolio in tutto il corpo.

Le membrane mucose sanguinano facilmente. Il corpo è pesante. A volte è troppocaldo e altre troppo freddo. Le parti infiammate e le ulcere tendono ad indurirsi. Infiamma-zione degli organi e delle ghiandole. Stanchezza e mancanza di reazione. Desiderio distare distesi. Si sente peggio dopo essere stato sdraiato sul dorso, ma si sente megliio aletto. I sintomi si aggravano durante il ciclo mestruale. Il movimento migliora la situazionegenerale, ma allo stesso tempo aggrava alcuni sintomi. Il paziente ha terrore del movimen-to. Le persone anziane molto malate sembrano riprendere vita dopo l’assunzione di questorimedio. I dolori sono taglienti, urenti, interni ed esterni, opprimenti, pungenti, laceranti;laceranti verso il basso, ai muscoli. Fitte. Periodicità molto marcata dei dolori. Latraspirazione non dà alcun sollievo. Pulsazioni in tutto il corpo. Il polso è veloce,irregolare, intermittente, piccolo, debole. Correre o camminare velocemente accentua isintomi. Estrema sensibilità al dolore. Traumi in tutto il corpo; molti sintomi sono piùgravi sul lato destro del corpo; prima di andare a dormire, andando a letto e durante il

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sonno. Lo stare in piedi aggrava la situazione. Indolenzimento al corpo e agli arti.Gonfiore edematoso alle ghiandole. Le parti malate, se toccate, dolgono. Tremori in tuttoil corpo e agli arti. Contrazioni dei muscoli. Vene varicose. Molti sintomi si aggravanodopo aver dormito. Camminare migliora i sintomi, camminare all’aria aperta li peggiora,così come camminare velocemente. Il tepore del letto fa bene. Estrema debolezza, almattino, durante il ciclo mestruale, in seguito al movimento, dopo mangiato, dopo unasudata, dopo la defecazione, dopo aver camminato all’aria aperta.

Mentalmente assente e molto irascibile. Si infastidisce a rispondere alle domande equando lo fa la sua mente è lenta. Ansia, al mattino, la sera, la sera a letto, durante la notte.Ansia e paura, quando ha la febbre, paura sulla salvezza dell’anima, dopo uno svenimento,durante la defecazione, al risveglio. È molto critico con i suoi amici e desidera cose chenon gli servono. Confusione mentale al mattino appena sveglio. Puntiglioso su questioni discarsa importanza. Desiderio di morte. Deliri e vaneggiamenti di notte. È deluso. Senso didisperazione. È insoddisfatto e molto sensibile. La notte la sua mente è affollata di paure;paura della folla, della morte, del male, dei fantasmi, della gente, della solitudine.Memoria in un primo momento attiva, poi sempre più labile. Si impauriscefacilmente,quando va a letto e durante il sonno. Fretta e frenesia. Molti sintomi isterici.Impazienza, indifferenza, indolenza. Debolezza psichica. Spesso ha avuto atteggiamentiinsani, in seguito a ubriacature. Estremamente irritabile quando ha freddo; al mattinoappena sveglio. Disgusto per la vita. A volte si lamenta altre volte è sereno. A tratti èsocievole, e poi di nuovo malevolo, quasi in maniera maniacale come se intossicato. Dopomangiato non riesce a svolgere un’attività psichica. Grande vivacità, che si trasformarepentinamente in ostilità. Irragionevole e ostinato. Si offende facilmente e attacca brigacon estrema violenza. Paure religiose, rimorso. Grande fatica psichica. Insonnia di notte,tosse a letto, durante la febbre, durante le mestruazioni. Senso di tristezza la sera, quandoha caldo, quando suda. Estrema sensibilità. Prende tutto molto seriamente. Discorsiincoerenti. Fastidio ad essere interpellato, contrario a conversare su qualsiasi argomento.Sospettoso dei suoi amici e delle sua famiglia. Periodi di stupidità, e labilità mentale. Crisidi pianto di notte, nel sonno. Molto timido, vergognoso.

Vertigini la sera, come se dondolasse. Tendenza a cadere sul lato destro. Vertigini conemicranie, quando guarda verso il basso, o cammina all’aria aperta.

Ogni qualvolta in un dato caso si manifestano con chiarezza i sintomi generali trattatisopra, al nostro rimedio seguono i seguenti sintomi particolari.

Testa fredda durante le emicranie, specialmente la fronte. Senso di tensione alla frontee iperemia al cerebrale, croste e squame al cuoio capelluto. Il suddetto rimedio si è rivelatomolto utile nella cura dell’eczema. Pustole sul cuoio capelluto. Chiazze infiammate moltosimili alla risipola. Molto caldo alla testa specialmente alla fronte. Pesantezza alla frontemattina e sera. Prurito del cuoio capelluto. La testa è dolorante al mattino appena sveglio.Dolore nel pomeriggio. Dolore alle ore 16 e 17. Dolore alla testa la sera e la notte. Il doloresi aggrava all’aria fredda, tossendo, dopo mangiato, dopo l’esercizio fisico, alla lucechiara, movendo la testa, a bordo di un mezzo di trasporto, in una stanza calda, scuotendola testa, in seguito a stimolanti, curvandosi, camminando all’aria aperta. Dolore quandosente freddo, durante le mestruazioni. Il dolore si manifesta periodicamente, ogni due

Arsenicum sulphuratum flavum

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settimane. Dolore violento e pulsante. Dolore violento e profondo al cervello, nellaregione frontale e all’orecchio destro. Il dolore alla fronte è più forte sul lato destro,migliora dopo aver dormito. Al risveglio avverte spesso un dolore sordo sugli occhi che siestende sino alla sommità della testa. Dolore all’occipite che si estende ai lati della testadalle ore 7 alle ore11. Dolore ai lati della testa. Dolore alla sommità. Forte dolore, come dicontusione, in tutto la testa, alla fronte. Bruciore alla testa. Cefalea. Dolore tirante allafronte. Dolore opprimente alla fronte, all’occipite, alle tempie. Dolore sordo nella regionefrontale destra, che si accentua fino a diventare acuto e pulsante esteso all’occipite nellazona destra. Si aggrava curvandosi o movendosi, alle ore 16. Fitte alla testa, alle tempie,più forte se tossisce. Fitte all’occipite. Sudore freddo alla fronte; pulsazioni al la testa.Colpi alla testa.

Le palpebre sono attaccate al mattino. Secrezioni oculari acide, sanguinolente, viscideal mattino. Aridità degli occhi. Fiacchezza. Eruzioni agli occhi. Escoriazione delle palpe-bre. Sguardo vitreo. Angoli palpebrali cisposi. Infiammazione cronica degli occhi, dellacongiuntiva, della cornea, dell’iride, delle palpebre. Le vene dell’occhio sono iniettate.Lacrimazione. Occhi mezzo aperti. Solleva le palpebre con difficoltà. Dolore agli occhi lasera, leggendo. Bruciori agli occhi, sul bordo delle palpebre. I dolori sono tiranti, oppres-sivi, forti, contusi, pungenti. Paralisi del nervo ottico. Fotofobia alla luce del sole.Protrusione oculare. Palpebre arrossate, macchie sulla cornea; occhi incavati. Le lacrimesono aspre. Contrazione delle palpebre. Ulcerazione della cornea. Nel campo visivo visono come delle scintille, dei guizzi, dei colori scuri. Gli oggetti sembrano di colore giallo.Vista annebbiata e opaca.

Secrezioni dalle orecchie di cattivo odore. Eruzioni sulle e dietro le orecchie. Formico-lio. Caldo alle orecchie. Le orecchie sono come ostruite. Prurito dentro e fuori le orecchie.Rumori, ronzii, mormorii, tintinnii, schiocchi. Dolore alle orecchie la sera. Dolore dietrole orecchie, alle orecchie; dolori urenti, tiranti, pungenti. Pulsazioni alle orecchie. Leorecchie sono come otturate. Fischi alle orecchie. Sensazione di tensione dietro l’orecchiodestro quando si tocca la testa. Udito disuguale.

Naso freddo. Corizza fluida. Secrezione nasale sanguinolenta, con croste, escoriante,verdastra, fetida, densa, bianca, gialla. Secchezza al naso. Epistassi. Il naso è ostruito damuco denso. Cattivo odore dal naso. Bruciore all’interno del naso. L’olfatto dapprima èacuto, più tardi si indebolisce. Starnuti frequenti. Il naso è gonfio. Ulcerazione all’internodel naso.

Questo rimedio cura l’epitelioma delle labbra. Il volto è clorotico e freddo. Le labbrasono screpolate. Il volto è bluastro e gli occhi cerchiati. Colorito pallido, olivastro, terreo.Colorito itterico. Guance rosse. Chiazze rosse. Volto arrossato. Labbra secche. Eruzioni,acne, foruncoli, pustole, eczema, vesciche. Se i sintomi concordano il suddetto rimediocura l’eczema. L’espressione del volto è ansiosa, paziente, sofferente. Calore e prurito alvolto. Infiammazione della ghiandola sottomascellare. Il dolore, periodico, peggioraall’aria aperta e migliora col calore. Dolore alla ghiandola sottomascellare. I dolori alvolto sono urenti, tensivi; a fitte. Sudore freddo al volto. Pulsazioni sul lato destro delvolto. Volto scavato. Volto e ghiandola sottomascellare gonfi. Contrazioni al volto.Ulcerazioni delle labbra.

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Abbondanti afte nella bocca e sulla lingua.Gengivorragie La lingua è screpolata, rossao coperta da una patina scura, bianca o gialla. La bocca e la lingua sono secche. Glossite.Abbondante muco schiumoso nella bocca. Le membrane mucose della bocca e dellalingua sono escoriate ed infiammate; cattivo odore dalla bocca. La lingua e la boccabruciano. Saliva abbondante. Gengive scorbutiche. Lingua lucida. Difficoltà a parlare. Ilgusto è cattivo; meglio al mattino appena sveglio. Ulcere sanguinolente, insipide, putride,salate, dolciastre nella bocca e sulla lingua. La bocca è piena di vesciche.

Gola ostruita e costrizione all’esofago. La tonsilla destra è ingrossata. Aridità, rossoree calore alla gola. Infiammazione della gola e delle tonsille. Sensazione di grumi alla gola.Abbondante muco alla gola. Dolore alla gola la sera ingoiando. Bruciore, irritazione,dolore e prurito. La gola è escoriata, difficoltà ad ingoiare. La gola è gonfia. Ulcerazionedella faringe. L’Arsenicum sulphuratum è molto utile nelle ulcerazioni sifilitiche refratta-rie della gola.

Senso di ansia allo stomaco. Appetito famelico, che si soddisfa facilmente. Appetitoper il pasto serale. Avversione ai grassi, al cibo, alla carne. Sensazione di freddo allostomaco. Costrizione dello stomaco. Richiede stimolanti. Caffé, frutta, cose aspre, dolce,cose calde, bevande calde. Il latte imbarazza lo stomaco. Senso di vuoto. Eruttazione acre,amara, vuota; di cibo, puzzolente, aspra. Rodimenti allo stomaco. Senso di pienezza dopomangiato, specialmente dopo colazione. Pirosi. Peso allo stomaco dopo mangiato. Sin-ghiozzo dopo mangiato. Indigestione da cibo pesante. Disgusto per il cibo. Nausea dopoacqua fredda, dopo mangiato, durante la cefalea, durante la defecazione. Gastralgia dopomangiato. Bruciore, crampi, dolori taglienti, opprimenti e fitte. Bruciori dopo bevandefredde, pressanti dopo mangiato. Stomaco estremamente sensibile. Pulsazioni. Conati divomito tossendo. Avverte come una pietra allo stomaco. Sete al mattino, la sera, di notte.Sete urente. Sete dopo ila sensazione di freddo. Molta sete durante la sensazione di caldo.Il vomito peggiora la notte; tossendo, dopo aver bevuto, mangiato, durante la cefalea,dopo aver bevuto latte; vomito di bile, di sostanze scure, di sangue, cibo, muco; sostanzeaspre, acquose.

Senso di ansia all’addome dopo la defecazione. Macchie rosse sull’addome e le cosce.Addome freddo e dilatato dopo mangiato. Addome timpanico, Edema del peritoneo.Arsenicum Sulphuratum cura la milza ingrossata. Eruzioni sull’addome. Flatulenza, pie-nezza. Pienezza della regione ipogastrica. Prurito alla cute. L’addome è pesante e il fegatoduro. Dolore all’addome di notte. Dolore come in presenza di diarrea. Dolore all’addomedopo la tosse; dopo mangiato, durante il ciclo mestruale, mentre cammina; migliora colcalore esterno. Dolore al fegato e all’ipogastrio. Bruciore intestinale. Crampi prima e dopola defecazione. Crampi e vomito. Dolore tagliente prima della defecazione, che si aggravacamminando, migliora sotto pressione. Forti pulsazioni allo stomaco. Rumori allo stoma-co, peggio prima della defecazione. Arsenicum Sulphuratum cura i dolori e l’ingrossa-mento della milza in vecchi casi di malaria. Addome teso. Ulcerazione dell’ombelico.

Stipsi alternata a diarrea. Feci dure e nodose. Difficili. Diarrea al mattino appenaalzati, alle ore 8, al pomeriggio, la notte, dopo mezzanotte. Feci acri, nere, biliose, conmuco striato di sangue, puzzolenti, molli e gialle, non digerite, sottili. Diarrea dopo averbevuto, dopo mangiato, dopo laver mangiato della frutta, durante il ciclo mestruale. La

Arsenicum sulphuratum flavum

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diarrea generalmente è dolorosa, ma a volte indolore. Dissenteria con muco sanguinolen-to, feci scarse. Escoriazione dell’ano e della zona intorno. L’ano è screpolato. Abbondanteflatulenza e di cattivo odore. Emorroidi che si aggravano di notte, esterne, grandi, che siaggravano camminando. Prurito all’ano. Presenza di umore escoriante. Dolore al retto eall’ano durante la defecazione e dopo. Durante la minzione. Bruciore durante e dopo ladefecazione. Dolore tagliente durante la defecazione. Tenesmo con dissenteria e dopo fecigialle molli. Paralisi e prolasso del retto.

Pienezza della vescica. Cistite. Dolore alla vescica. Paralisi della vescica. Ritenzioneurinaria. Stimolo ad urinare che si aggrava di notte, minzione dolorosa, difficile, involon-taria di notte, insoddisfacente. Nefrite; urina soppressa. Bruciore all’uretra al passaggiodell’urina. L’urina è albuminosa, urente, con tracce di sangue, torbida, abbondante oscarsa, puzzolente, con sedimento purulento. Peso specifico alto. Peso specifico basso.Gonorrea con dolori terribili; abbondante secrezione gialla, costante bruciore di notte e digiorno all’uretra.

Fitte al glande e allo scroto, traspirazione dei genitali, dolore tensivo al cordonespermatico destro. Emissioni seminali. Ulcere sul prepuzio. Prurito alla vulva. Leucorreaescoriante, sanguinosa, bruciante, abbondante, densa, gialla, dopo il ciclo mestruale.Mestruazioni abbondanti, scure, troppo frequenti, prolungate, bruciore alla vulva.

Catarro con muco viscido. Prurito alla laringe che causa la tosse. Laringe secca.Dolore, bruciore alla laringe. Raucedine. Afonia.

Respirazione asmatica di notte. Dispnea la sera e durante la notte. Dispnea chepeggiora salendo le scale, dopo mangiato, dopo l’attività fisica, mentre si è distesi. Larespirazione è sonora, breve, singhiozzante, soffocante, affannosa.

Tosse al mattino, al pomeriggio, la sera a letto, la notte, all’aria fredda, all’aria aperta.Tosse asmatica, dopo mangiato, se distesi. Tosse secca, spasmodica, soffocante. Pertosse.Espettorazione: sanguinolenta, abbondante, schiumosa, muco puzzolente, purulento, spes-so viscido, giallo.

Ansia nel torace. Questo rimedio è stato di grande utilità nelle ulcerazioni cancerosedel torace e nei catarri bronchiali. Il torace è freddo, sensazione di tensione del torace.Versamento alla pleura e al pericardio. Eruzioni di diverso tipo sul torace. Emorragiapolmonare. Polmonite, pericardite, pleurite. Oppressione del torace salendo le scale,tossendo, dopo mangiato, mentre cammina. Dolore al torace tossendo, che si aggrav colmovimento e respirando. Dolore ai lati del torace e nella zona cardiaca. Bruciore al torace.Dolore tagliente al torace, che si aggrava col movimento; alle ore 5, tra la quinta e la sestacosta. Dolore tagliente al cuore che si aggrava respirando. Dolore premente. Dolore comeper una contusione tossendo, allo sterno e al cuore, Palpitazione violenta; peggio la notte ein seguito ad attività fisica. È un rimedio molto utile nella cura della tubercolosi polmona-re, se questa è incurabile il suddetto rimedio si rivela un palliativo assai benefico. Senso didebolezza nel torace, voce flebile.

Il dorso è costantemente freddo. Numerose eruzioni sul dorso. Dolori al dorso la sera edi notte; quando ha freddo e la febbre; durante il ciclo mestruale. Dolore interscapolare ecervicalgia. Lombalgia e sacralgia. Dolore dal coccige all’ano, al mattino alzandosi dalletto. Bruciore, fitte e dolori spastici al dorso, nella regione lombare. Traspirazione del

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dorso. Indolenzimento della regione cervicale. Debolezza della regione lombare.Mani, gambe e piedi freddi. Crampi al polpaccio. Le dita e le unghie sono blu.

Eruzioni; foruncoli; pustole; vesciche. Escoriazione tra le cosce e le natiche. Formicolioagli arti inferiori. Piedi caldi. Arti inferiori pesanti; piedi pesanti. Prurito agli arti inferioriche si aggrava quando ci si gratta; alle ore13, alle cosce e alle dita dei piedi. Contrazionidegli arti inferiori. Torpore degli arti superiori e inferiori; dei piedi; del tallone e dellaparte esterna del piede. Dolore agli arti di sera; di notte; dopo mezzanotte; reumatismi se ilclima è freddo; reumatismi vaganti che migliorano col calore esterno e col calore del letto;col clima umido. Dolore alle giunture, alle ossa. Dolore agli arti superiori, agli artiinferiori; sciatica; alla coscia destra, al ginocchio, alla gamba. Dolore alla tibia chemigliora col movimento. Mani e piedi bruciano. Dolori, fitte in tutti gli arti, alle spalle, allebraccia, ai gomiti, agli avambracci, alle dita. Dolori alle cosce, alle gambe, ai piedi.Paralisi degli arti, emiplegia dolorosa, agli arti superiori, a destra per tre giorni; agli artiinferiori. Traspirazione fredda delle mani; dei piedi, di cattivo odore e fredda. Indolenzi-mento delle ginocchia, di tutte le giunture. Tremori degli arti e del corpo; degli artisuperiori e delle mani; degli arti inferiori e dei piedi. Ulcere sulle gambe. Debolezza ditutti gli arti, delle giunture, degli arti superiori; degli arti inferiori, delle ginocchia, dellegambe, delle anche, dei piedi.

Sonno profondo, anche comatoso. Sogni, amorosi, ansiosi, di morte, di morti, paurosi,di disgrazie; incubi. Si addormenta tardi. Sonno senza riposo. Sonnolenza nel pomeriggioe la sera. Sonnolenza prima di mezzanotte; dopo mezzanotte; dopo le ore 3. Se il soggettosi sveglia non può più riaddormentarsi. Dorme di un sonno non ristoratore. Si svegliafacilmente e frequentemente.

Al mattino al risveglio; prima di mezzogiorno, mezzogiorno, pomeriggio, la sera aletto; di notte, a mezzanotte: brividi di freddo, all’aria aperta; all’aria fredda; camminandoall’aria fredda. Brividi di freddo alternati a sudore. Brividi che risalgono il corpo; il dorso.Brividi con sudore. Brividi sparsi la sera. Brividi di freddo dopo aver bevuto acqua fredda;dopo mangiato; aggravati dal movimento. Freddo interno ed esterno. Brividi congestio-nanti. Brividi seguiti da sudore. Brividi quotidiani o a giorni alterni o ogni tre giorni. Fortibrividi di freddo nel pomeriggio e di sera. Tremori. Un ambiente caldo non allevia lasensazione di freddo ma in qualche modo è piacevole. Orari specifici in cui il soggettoavverte la sensazione di freddo: a mezzanotte e alle ore 1, 10, 13, 14, 16, 17, 18, 19, 20.

Caldo al mattino, nel pomeriggio, di sera. Febbre di sera con brividi. Febbre durante lanotte con brividi. Febbre dopo mezzanotte. Febbre alternata a brividi di freddo contraspirazione. Febbre bruciante nel pomeriggio, la sera e di notte. Febbre senza brividi lanotte. Febbre e brividi alternati. La febbre si aggrava durante la notte. Caldo seccoperdurante. Caldo esterno con brividi. Vampate di calore. Il suddetto rimedio si è rivelatodi grande efficacia nella febbre tisica. Dovrebbe essere sempre usato nelle febbri intermit-tenti. È un rimedio con febbre sia con sudore che senza sudore. È anche adatto nella curadelle febbri remittenti poiché le sue febbri si verificano al pomeriggio, la sera e di notte;c’è inoltre una remissione al mattino e prima di mezzogiorno. Durante la febbre il soggettonon vuole essere coperto. È un forte rimedio nelle febbri enzimatiche.

Il soggetto Arsenicum Sulphuratum presenta sudorazione al mattino e di nuovo

Arsenicum sulphuratum flavum

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durante la notte. Sudorazione anche in seguito ad eccitazione o ansietà; al calore del letto;tossendo; mentre mangia; al minimo sforzo; in movimento; durante il sonno e appenasveglio. Il sudore è freddo, viscoso, debilitante, di cattivo odore, acre. Sudore abbondantela notte. Sudorazione di singole parti del corpo. I sintomi non migliorano durante lasudorazione. Se si raffredda mentre traspira il soggetto soffre molto.

Bruciore della cute quando si gratta. Bruciore a chiazze. La superficie cutanea delcorpo e degli arti è molto fredda. La cute sbiadisce; pustole; macchie blu; macchieepatiche; macchie pallide, rosse; macchie bianche; la cute periodicamente è secca e brucia.Eruzioni: vescicole che sanguinano se grattate; foruncoli che bruciano; desquamanti,secche; carbonchi. Eczema fetido; herpes pruriginoso; umore giallastro e corrosivo;foruncoli dolorosi; psoriasi; pustole; infiammazioni; comparsa di croste in seguito algrattamento; squame come crusca; pungenti, purulente; orticaria nodulare che peggiora segrattata; orticaria vascolare, peggio se grattata e fuoriuscita di liquido giallo. Tutte leeruzioni peggiorano quando sono grattate e anche il prurito senza eruzione peggiora se sigratta. Dermatite come nel caso di erisipela. Escoriazione cutanea. Formicolio, inattività enotevole indurimento. Prurito, bruciore, punture. Fuoriuscita di umore e dolore alla pelledopo che si gratta. Porpora emorragica. La cute è molto sensibile al tatto. La pelle brucia esi gonfia in determinate zone, macchie. Ulcere sanguinanti; urenti; cancerose; con croste;profonde; infiammate; dolorose; fagedeniche; pulsanti; rosse; pungenti; bordi pungenti;purulente. Le ulcere secernono un pus corrosivo, di cattivo odore, sottile, acquoso, giallo.

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ARUM TRIPHYLLUM(RAPA INDIANA)

Più di un ragazzino, vagabondando nei paesi bassi, dove cresce questo napo selvatico,ne ha succhiato una goccia; diventato adulto, probabilmente si ricorda la sensazioneprovata in bocca allora. Mi ricordo perfettamente di aver provato a succhiare con piacereun pezzetto di napo selvatico. Il formicolio lasciato sulle labbra e la bocca e dalla gola sinoalla punta del naso e dovunque affiorino in superficie dei nervi sensoriali, è sorprendente.La sensazione di pizzicore e formicolio è dolorosa; non si può negare. Costringe a portarvicontinuamente le mani. Questo ci permette di immaginare quello che sentono i bambiniche soffrono di malattie per le quali è indicato questo rimedio. In effetti, malgradol’irritazione, il sanguinamento, il dolore bruciante, essi continuano a grattarsi le labbra, acomprimere la regione attorno alla bocca e a frugarsi nel naso. Questa caratteristica èservita da indicazione nel trattamento di malattia acuta, scarlattina, angina, malattie che sievolvono in una forma adinamica, come succede in certe febbri continue o eruttive; per iltrattamento, tra l’altro, dell'angina, delle infezioni, degli stati di delirio e di eccitazione,perfino di manifestazioni maniacali. Arum triphyllum si rivela in gran parte nell’associa-zione di questi sintomi. Se il paziente persiste a frugare il naso con le dita, a manipolare,mordere, e spellarsi le labbra è percchè deve esserci nel naso e sulle labbra un formicoliodoloroso.

Ciò che si vede in quel delirio non acuto, con borbottio, che si chiama carfologia, è unsintomo completamente diverso: il malato tormenta le coperte in continuazione, tormentae maneggia lenzuola e coperte; ha un borbottio leggero, attivo, deve far continuamentequalcosa, cercare automaticamente con le dita e maneggiare qualcosa. Tutto ciò è carfolo-gia ed è un sintomo psichico. La classificazione del sintomo «si tormenta le labbra» tra isintomi psichici nel Repertorio non vuole dire che è un sintomo psichico della stessacategoria della carfologia. Ma, per quello di cui ci stiamo occupando troverete dueespressioni nel Repertorio e bisogna averle entrambe; una è: «prurito al naso», mentrel’altra è: «il paziente si strofina il naso», fa qualcosa, farebbe cioè quello che farebbechiunque avesse prurito al naso. Non sempre si è orientati verso le due espressioni: l’una èun’espressione diretta, l’altra indiretta.

Questo rimedio non è stato sperimentato abbastanza da mettere in evidenza la naturadelle sue manifestazioni croniche, sebbene indubbiamente ne esistano, ma è stato usato inmaniera limitata nelle affezioni acute di natura infettiva. Non è stato usato molto nelleemicranie croniche, ma ha guarito alcune di quelle cefalee che peggiorano col calore, inuna stanza riscaldata, portando abbigliamenti pesanti, riscaldandosi e imbacuccandosi. Hacalore alla testa, afflusso di sangue alla testa. Ha guarito anche eruzioni del cuoiocapelluto, come l’eczema.

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Si è pure rivelato utile nelle affezioni catarrali del naso, degli occhi e delle palpebre.Per quel che riguarda il naso, queste affezioni sono state, nella maggioranza dei casi, dicarattere acuto. Arum triphyllum, nella sua sfera di azione, ha le più terribili corizze. Ilnaso è ostruito, soprattutto dal lato sinistro. Deve respirare con la bocca. starnuti, piùspesso di notte; corizza con secrezione irritante. La saliva sulle labbra mette le mucose avivo, le scotta e le brucia; le labbra sanguinano. Le secrezioni nasali, colando sulla pelle, lasegnano di righe rosse. «Secrezione irritante e icorosa che scortica la mucosa nasale, le alidel naso e il labbro superiore». Tale descrizione esprime bene ciò che si vede nelladifterite, nelle diverse forme di angina e nella scarlattina quando il rimedio è indicato.

Glossite con secrezione irritante dal naso. Infiammazione della radice della lingua,della gola, del palato molle, delle tonsille. Le linfoghiandole cervicali sono gonfie. Aquesta infiammazione succede una debolezza paralitica che rende impossibile la degluti-zione di bevande o di alimenti; e quando la bocca fa penetrare a forza il cibo nella faringe,l’esofago si rifiuta di fare il proprio lavoro, in modo che i liquidi risalgono ed escono dalnaso. Questo è stato osservato molte volte al capezzale di pazienti colpiti da difterite eangina. Gli starnuti sono come quelli di una comune corizza; sono concomitanti a ripetutibrividi sul corpo e dolori alle ossa che sembra debbano rompersi, come in Nux moschata,Eupatorium perfoliatum, Arnica, Rhus toxidodendron, Bryonia e Arsenicum che, durantei raffreddori, hanno dolori dappertutto.

Arum è uno dei rimedi che colpiscono di più in quanto esempio del sistema delle«chiavi» adottato da coloro che basano le loro prescrizioni su un solo sintomo e dannoquesto rimedio tutte le volte che il paziente fruga nel naso o si spella le labbra, sebbeneanche in Cina si frughi il naso e si spelli le labbra. Cina ha un maggior numero di sintomicongestizi e nervosi. Qui le narici sono in realtà talmente irritate dall’asprezza dellesecrezioni nasali, che sembrano infuocate. Questi sono i termini usati dai pazienti chedescrivono i loro sintomi in un caso di Arum triphyllum. Arrivano nel vostro ambulatoriocol naso irritato, escoriato, con formicolii e solletico e non possono fare a meno ditormentarlo. Le secrezioni nasali colano sulle labbra escoriandole. Le linfoghiandolecervicali spesso sono ingrossate. Quando un paziente prende un raffreddore accusa unindolenzimento del collo e della parotide. Vuole infilarsi le dita nel naso. Questo grattarsil’interno della narice è un altro sintomo, diverso dal «grattarsi il naso». Vedrete deibambini infilarsi le dita all’interno del naso. È perché hanno un’infiammazione del canalelacrimo-nasale, il canale che va dall’occhio al naso, accompagnata dallo scorrere dilacrime sulle gote e da un solletico che si estende in alto in punti che non possonoraggiungere ma che tentano di raggiungere. Il paziente stenta a parlare per il muco cheriempie le fosse nasali posteriori. Parla col naso. Il naso è pieno di muco e vi è una grandetumefazione di tutte le mucose che dà alla sua voce una tonalità nasale.

«Faccia gonfia, tumefatta». Se osservate il naso e il volto, vi sorprenderà constatare chela maggior parte dei sintomi è localizzata al lato sinistro, alla narice sinistra, al canalelacrimo-nasale sinistro, ecc. C’è il sanguinamento delle labbra, del labbro superiore e dellabbro inferiore. Il labbro inferiore è particolarmente escoriato, vi aderiscono gocce disangue, il bambino si tormenta e pizzica le labbra continuamente, e, quando gli chiedete dismetterla e di togliere la mano, manda una specie di grido sepolcrale. «I bambini tormen-

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tano e grattano spesso la superficie escoriata, benché ciò faccia loro male e li facciapiangere; ciònonostante continuano a grattarsi». Questo è un sintomo che attira l’attenzio-ne. Il liquido scortica le labbra, allora compare il solletico e il bambino non può fare ameno di portarvi le mani, deve toccarle. «Superfici sanguinanti, escoriate, sulle labbra,nella cavità orale, nel naso, ecc..». La sensazione è descritta come un terribile formicolio eun terribile prurito. Nel tifo, dove non vi attendereste gonfiore nelle parotidi, queste invecesono ingrossate. Nella difterite, la scarlattina e le angine c’è l’igrossamento delle ghiando-le salivari. Tali stati flogistici sono accompagnati da indolenzimenti e gonfiore di questeghiandole che sono dure e sensibili alla palpazione.

La lingua è rossa con papille in rilievo; essa sembra quasi spaccata. È escoriata esanguinante; accade che sanguini qua e là e a volte, nel giro di pochi giorni, quando la si fatirare fuori, ha l’aspetto di una grossa fragola rossa; è per questo motivo che è statachiamata «lingua-fragola». «Lingua screpolata, sanguinante, urente, dolente; dolore brucian-te alla lingua e ai pilastri del velo palatino». Odore putrido della bocca. Bocca infetta,talmente irritata che il paziente si rifiuta di bere. Tutto ciò lascia supporre che il formicolioe l’irritazione della cavità orale si estendono al di fuori della gola. Se esaminate la cavitàorale la troverete escoriata, spellata e sanguinante. La salivazione è eccessiva, e aspra. Labocca brucia ed è irritata. Il paziente, se gli si offre da bere o da mangiare, piange. Cavitàorale coperta da ulcerazioni difteriche e anche da gruppi di afte che invadono tutta la boccae la lingua. Si parla di dolore «pungente», ma in realtà è un dolore formicolante e pungentecome quello prodotto da una puntura di ape; dolori pungenti in gola; i punti colpiti sonoulcerati, a vivo e sanguinanti.

Arum triphyllum presenta una diarrea come quella che viene nel tifo idiopatico. Seavete visto la polenta di farina di mais quando viene versata in un piatto, potete immagina-re l’aspetto delle feci gialle del tifo. Quando questo rimedio è indicato, la diarrea è giallacome la polenta; frequenti, fecaloidi, liquide, come purea, gialle: così vengono descritte lefeci del tifo. Altre volte, invece, questo rimedio ha feci marrone scuro, acquose, liquide. Inlui, sono irritanti come tutto il resto. Le feci liquide fuoriescono dall’ano e provocanotutt’intorno irritazione e bruciore. Anche in altre malattie, ma soprattutto nel tifo, siproduce all’inguine, dove la coscia si piega sull’addome, un’escoriazione che secerne unessudato irritante. Si nota irritazione anche sul coccige. Nella parte posteriore del solcodelle natiche, le essudazioni irritanti trattengono l’umidità e creano infiammazione sulcoccige e dietro l’ano.

La voce presenta una sua serie di disturbi. Li riscontriamo in particolare nei cantanti enegli oratori. Può accadere che un’avvocato difensore in una causa molto difficile, dopoaver parlato per tre o quattro ore, si appresti a fare un ultimo sforzo; se allora, tutto sudato,esce e viene colpito da una corrente d’aria, la sua voce si arrochisce e non gli lascianeppure finire l’arringa; una dose di Arum triphyllum gli permetterà di proseguire convoce chiara. Il rimedio attenua la raucedine. La caratteristica più saliente relativa alla vocedi Arum tryphyllum, si nota tra gli oratori e i cantanti che sono stati costretti a fare grandisforzi vocali; se allora prendono freddo e prolungano ciò nonostante il loro sforzo la vocesi arrochisce. «Raucedine per eccessiva attività vocale parlando e cantando». «Vocemalsicura, incontrollabile, continuamente variabile, ora bassa, ora rauca, ecc.» Questo

Arum triphyllum

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rimedio si esprime così. Una persona tenta di parlarvi con un tono di voce a una certaaltezza e non ci arriva; tenta allora di parlare ad un’altezza diversa e ci riesce. La cosacuriosa è che queste persone sono afone per alcune note, la qual cosa prova che c’èun’infiammazione a chiazze, irregolare, delle corde vocali; non è un’infiammazioneuniforme, altrimenti la voce sarebbe alterata uniformemente.

«Angina dei predicatori» non è una buona espressione perché è «raucedine dei predica-tori» che vuol dire: è una raucedine e un’irritazione della gola degli oratori quando parlanoin pubblico. Naturalmente replicherete che tutte le voci rauche si aggravano parlando, manon è sempre così. La raucedine di Rhus toxicodendron associa il miglioramento almovimento caratteristico di questo rimedio e la voce è il risultato di un movimento dellalaringe. Quando il paziente Rhus toxicodendron comincia a servirsi della propria voce, latrova rauca, ma, un momento dopo, diventa più chiara; in altri termini, migliora colmovimento. Può essere così, tanto per le raucedini acute che per quelle croniche. In Arum,come in Phosphorus, la voce migliora quando si stacca il muco che aderisce alle cordevocali. Non è la stessa cosa in Rhus toxicodendron; in Rhus toxicodendron c’è ladebolezza e la paralisi dovute al freddo. È risaputo che in Rhus toxicodendron i tendini e imuscoli colpiti da reumatismo si indeboliscono; all’inizio del movimento sono rigidi e sisciolgono riscaldandosi; per la voce, è la stessa cosa.

Quando il paziente tossisce il torace brucia, c’è un’irritazione che si propaga finoall’epigastrio. «Sensazione di irritazione al torace». «I polmoni sono dolenti». «Indolenzi-mento del polmone sinistro». Noterete che spesso i pazienti e gli sperimentatori localizza-no i loro dolori nel polmone che in realtà forse non è l’organo colpito. Per analogia conaltri sintomi, è più verosimile che il bruciore provenga dalla trachea anche se lo si localizzaai polmoni. Questo rimedio, in effetti, ha certamente bruciore nella trachea per tutta la sualunghezza, durante un’accesso di tosse, e bruciore ai bronchi principali. Lo stato catarralesi limita quasi esclusivamente alla trachea e ai bronchi anche se Arum triphyllum haguarito delle polmoniti. Lo si è trovato utile come palliativo nella tubercolosi. Allo statonaturale è usato dagli agricoltori come rimedio familiare per le tossi e i raffreddori e comepalliativo nella tubercolosi. In molte fattorie troverete la rapa selvatica appesa in corone aseccare; in seguito si grattugia e si mescola allo zucchero e alla crema.

Ho detto che il rimedio preferisce il lato sinistro della testa e del volto, e anche la naricesinistra. Preferisce anche la parte sinistra del torace e il polmone sinistro. Ha l’indolenzi-mento della parte sinistra del torace e del braccio sinistro. Il paziente ha la sensazione diavere il torace pieno e un indolenzimento che si propaga in basso e comprende il polmonesinistro.

Ecco un quadro clinico della febbre Arum triphyllum: «Febbre tifoide; spella la puntadelle dita e le labbra fino a farle sanguinare, ecc.»

Nella maggior parte di questi disturbi c’è una grave oliguria e, a volte, una totaleanuria. L’azione benefica di questo rimedio si manifesterà spesso con l’immediata com-parsa di una abbondante secrezione urinaria. È segno di miglioramento.

A livello di cute ha esattamente l’eruzione scarlatta che ci si aspetterebbe nellascarlattina, e ha anche le petecchie del tifo.

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ASA FOETIDA

Anticamente si è fatto spesso abuso di questo rimedio per gli uomini e per le bestie. Inostri avi, considerandolo una protezione contro la malattia, lo usavano nelle stalle.Aggiungevano al granturco del cavallo dei pezzi di fetida per allontanare la malattia.Quale fosse la sua azione, non saprei dirlo, ma è cosa certa che questi agricoltoriguardavano ad Asa foetida come ad un potente protettore contro la malattia. È stato ancheusato dai profani come rimedio per gli svenimenti, per l’isterismo e per ogni genere disintomi e di disturbi nervosi. Le sperimentazioni ne hanno giustificato l’uso. Non varrebbela pena di citare questi fatti, se non per dimostrare l’uso generale di Asa foetida nel popolocome rimedio familiare, sotto la sua forma naturale. Se ne è fatto un più considerevole usosotto questa forma che nella pratica medica in modo razionale.

Vi sono alcuni pazienti che vi daranno molte preoccupazioni: sono quelli che entreran-no nel vostro ambulatorio con un volto gonfio, porporino, sede di stasi venosa; hannol’aspetto della pletora; il loro volto ha l’aria tumefatta, congestionata, a momenti perfinoedematosa; è un volto rosso scuro che sembra bistrato: lo guariremo talvolta con Asafoetida. Anche Carbo animalis, Aurum, Carbo vegetabilis e Pulsatilla. sono in rapportocon questo tipo di volto; comunque è un volto molto inquietante, che rivela più o menodisordini cardiaci e stasi venose. Quando avrete questo genere di volto, il cuore venososarà malato o vicino ad esserlo. Io non amo occuparmi di soggetti che presentano un voltosimile, perché sono casi difficili da curare. Presentano disturbi profondamente radicati,con emorragie, sono soggetti ad infiammazioni brutali e non si rimetteranno in fretta. Insimili costituzioni, si trovano le ulcerazioni; una piccola zona si ulcererà e suppurerà, el’ulcerazione si approfondirà: questo è esattamente ciò che fa il rimedio.

Un altro disturbo al quale questo genere di costituzione sarà soggetto sarà un’infiam-mazione del periostio con gonfiore, per esempio una periostite della tibia, lì dove lacircolazione è più lenta; una condrite con tumefazioni e pelle violacea, dolori pungenti etravaso, ulcerazione e fistole. In tali stati, questo rimedio è utile. «Ulcere che sonoestremamente sensibili».

I pazienti vi dicono spesso:«Non mi considera mai quando sono malato perché ho unabella cera!». Infatti sono grassi, flaccidi e violacei. Raramente si penserà a questo rimedioper i soggetti magri; i disturbi di Asa foetida non sembra facciano presa su di loro; ci sipenserà per le persone grasse, molli, estremamente nervose, ipersensibili al dolore, pienedi manifestazioni isteriche. Questi, se vanno fuori al freddo o sono eccitati diventanoviolacei. In altri termini voi avete dinanzi soggetti con una costituzione venosa; e sonoproprio questi che presentano le forme più violente di isterismo; perdono conoscenzaquasi per niente: in una stanza chiusa, per eccitazione, per qualsiasi cosa che li disturbi; avolte vengono loro dei crampi, ma più spesso si tratta di svenimenti.

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Hanno frequenti dolori pungenti che vanno dalle ossa alla cute, cioè dall’internoall’esterno. Il periostio si irrita e le linfoghiandole si gonfiano. La sifilide a volte produceuno stato simile. Ci sono disturbi vascolari somatici; periostite, necrosi, indurimento dellelinfoghiandole, sifilide nervosa e cefalea. Nei vecchi sifilitici il cui volto presenta stasivenosa e che sono soggetti ad emorragie, le ulcere diventano nere e violacee. In questo Asafoetida somiglia a Lachesis. Vecchie cicatrici tendono al viola, minacciano di suppurare,prendono un’aspetto di stasi venosa, diventano dolenti e nere. Nei vecchi sifilitici etalvolta nei pazienti psorici, al loro posto si formano ulcerazioni. La maggior parte deidisturbi compaiono durante il riposo e migliorano con un movimento lento.

Un’altra grande particolarità caratterizza l’intero rimedio: l’abbondanza delle secre-zioni, secrezioni catarrali, secrezioni provenienti da ulcere, o da altri punti, e perfino feciacquose; e tutte sono orribilmente fetide e icorose. Le ulcere profonde, piatte di origineossea, e le affezioni periostiche escretano un liquido acquoso, sanguinolento, orribilmentenauseabondo, con dolore lancinante dall’interno all’esterno. Fissatevi bene in mente ilconcetto della stasi venosa e aggiungetevi questo stato sifilitico.

In questo rimedio, ci sono dolori dovunque e sono dolori notturni come quelli dellasifilide, dolori ossei e dolori al periostio. Le ulcere sono profonde, con bordi bluastri,circondate da varici. Infiammazione dell’osso e periostite con ulcerazione blu all’internodelle ulcere. Quando vi è una periostite, di natura più o meno passiva, la pelle aderisceall’osso, vi si incolla per mezzo di aderenze; è troppo debole per ulcerarsi, probabilmentenon raggiungerà lo stadio infiammatorio, e resterà in uno stato passivo. Su tutta lasuperficie del corpo le linfoghiandole sono calde, pulsano e danno origine a dolorilancinanti, che vengono a strattoni come nella sifilide o nei vecchi disturbi psorici escrofolotici.

I dolori ossei della testa sono a volte penosi. Dolori ossei pungenti, penetranti, in testa,che rivelano una antica sifilide. Quando nella testa ci sono qua e là bozzi o noduli, sembrache questo rimedio attivi la guarigione. Sotto la bozza frontale sinistra, i dolori sonolancinanti, pungenti, laceranti. Questo dolore pungente è stato paragonato a volte ad unchiodo o un tappo che si conficca in testa. Le cefalee nervose sono sifilitiche, isteriche oscrofolotiche; dolori isterici descritti come taglienti, laceranti, pungenti. Il dolore èpungente su tutta la testa, ma dietro la sporgenza frontale, alle tempie c’è la sensazione diun chiodo o un tappo conficcato in testa; d’altro canto la maggior parte dei dolori sembrache penetrino, come se si propagassero dall’osso alla superficie, ed è per questo che si diceche vanno dall’interno all’esterno.

Asa foetida è utile ai vecchi sifilitici che sono soggetti alle malattie degli occhi. Ci sonoulcere del globo oculare, ulcere della cornea che migliorano all’aria aperta, con unasensazione di torpore agli occhi; infiammazione dell’iride che assume un aspetto frasta-gliato. I pazienti sono soggetti anche a violenti dolori oculari, acuti dolori pungenti, chevanno dall’interno all’esterno. Questo rimedio presenta un intenso bruciore; e così i globioculari bruciano, ma bruciano meno all’aria aperta. Iriti, ma a volte l’infiammazionecolpisce la coroide, la retina, e la mucosa, presentando i caratteri generali d’una lesioneinfiammatoria sifilitica. Vi sono dolori laceranti in diversi punti attorno all’occhio, doloripungenti, penetranti, più forti di notte. Ulcere con dolori pungenti soprattutto di notte.

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Bruciori e punture agli occhi, con secchezza, in modo che le palpebre aderiscono ai globioculari; dolori che si aggravano di notte. Davanti agli occhi c’è come una nebbia,un’indebolimento della vista, come se si guardasse attraverso la nebbia. Sembra anche chel’aria sia piena di piccole mosche nere che volteggiano. «Muscae volantes». Guardando ilcielo vi sarà successo di vedere piccoli pappataci e moscerini, ebbene, i pazienti credonodi vederne dove invece non ce ne sono. L’essudazione oculare è icorosa, sanguinante espesso di cattivo odore.

L’identico miasma sifilitico può attaccare l’orecchio e le ossa dell’orecchio. Puòprovocare una carie di quelle ossa, causando la perdita dell’udito. «Bruciore all’orecchiocon secrezione di pus fetido». Dolori pungenti all’orecchio che vanno dall’internoall’esterno.

Una secrezione orribilmente nauseabonda scorre dal naso; si formano ulcere nelleparti alte del naso; carie delle ossa del naso; ozena sifilitica. Vecchi catarri putridi. Ilpaziente ha la sensazione che il naso sia ostruito molto in alto e di non poter respirare dalnaso, con una sensazione di pienezza della testa, in automobile (Aurum, Aurum muriati-cum)

Una caratteristica molto importante di questo rimedio è il torpore: torpore del cuoiocapelluto o torpore localizzato profondamente nella testa; torpore qua e là; sensazione ditorpore associato al dolore; torpore dopo il dolore; torpore dopo aver dormito. Oltre quellidi natura isterica, si verificano altri sintomi nervosi. Il rimedio presenta movimenti coreici.Vi aspettereste di trovare, in una costituzione nervosa così curiosa, tutti i sintomi nervosiimmaginabili. «Mastica continuamente, il che fa uscire dalla bocca una bava schiumosa;lingua gonfia». «Parola inintelligibile». «Digrignare di denti e sussulti durante la notte».C’è gonfiore delle labbra e di tutte le mucose della bocca, specialmente del labbroinferiore, con bruciore in bocca.

Vi sono in gola, sintomi sifilitici concomitanti all’abituale bruciore, a fitte, a punturenelle ulcere; dolore nell’inghiottire; sensazione di una palla che risale alla gola simile albolo isterico; sensazione di soffocamento che porta i pazienti a fare continui movimenti dideglutizione. Ci sono affezioni isteriche e coreiche dell’esofago e della trachea. Spasmiall’esofago. La bolla in gola e la soffocazione sono una specie di spasmo istericodell’esofago. «Secchezza e bruciore dell’esofago».

Nei disturbi gastrici, semmai riscontrerete un caso di Asa foetida, vi domanderete dadove viene l’aria che esce in massa. «Contrazione del diaframma, simile a singhiozzo». Visono scosse coreiche del diaframma con espulsione di aria che ricorda il suono di un fucilead aria compressa, che si verifica quasi ogni secondo. Il paziente non può trattenerla. Ècome se piccoli cannoni facessero partire dallo stomaco delle eruttazioni irritanti. Aquesto punto nel libro delle sperimentazioni vi è qualche sintomo degno di nota. «Pulsa-zione all’epigastrio, percepibile visivamente e al tatto». «Dolori al tatto, taglienti, pungen-ti». Si è fatta la curiosa osservazione che i gas intestinali non scendono mai, ma risalgonotutti. «Eruttazioni dall’odore di aglio, dal gusto rancido, piccante o putrido», semprenauseabondo. L’odore nauseabondo è una caratteristica del rimedio. E poi vi è la «sensa-zione di vuoto all’epigastrio» che non è un dolore. «Pulsazioni dopo aver mangiato».«Meteorismo allo stomaco».

Asa foetida

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Questo rimedio presenta numerosi disturbi gastrici e addominali, molti dolori alventre, dolori pungenti, coliche. La diarrea è più o meno fastidiosa. I pazienti sono afflittidalla diarrea alla minima indigestione, dopo il minimo strappo alla propria dieta; è unadiarrea acquosa, dolorosa. «Feci liquide dall'odore disgustoso». «Feci nauseabonde, inpurea, nerastre, che calmano le coliche»

Sensazione di caduta degli organi genitali, che peggiora in automobile. «Ulcerazionedell’utero, che è sensibile e dolente» Questo rimedio è utile come palliativo nel cancrodell’utero nelle costituzioni come quelle che abbiamo descritto, nei pazienti dal voltoviolaceo, mai in quelli che sono molto pallidi. Le donne deboli, molli, con stasi venose,sono soggette alle emorragie e agli aborti. Donne non incinte hanno talvolta il seno pienodi latte, sintomo sorprendente e noioso, che solo qualche rimedio possiede; Asa foetida èuno di questi. Possiede anche l’insufficienza del latte. «Il latte diminuisce dieci giornidopo il parto».

Qualche volta i pazienti presentano un’asma isterica, ogni genere di disturbi respirato-ri e la dispnea. «Sensazione di asma alla trachea». «Crisi d’asma almeno una volta algiorno per tutta la vita, provocata da qualsiasi esercizio fisico, dal coito, e in particolare daogni pasto appena un po’ abbondante». Crisi di dispneaa dopo il coito come in Ambragrisea. «Ostinata tosse solleticante soprattutto di notte.» Un gran numero di questi disturbisi aggravano durante la notte; aggravamenti notturni. I disturbi sifilitici di solito siaggravano di notte e i rimedi antisifilitici come Mercurius, Staphisagria, Hepar, Nitricumacidum, ecc. si aggravano di notte. Tra gli altri sintomi toracici io ricopierei qualcuno diquelli che risaltano di più nelle sperimentazioni e che destano maggiore attenzione.«Pressione e bruciore allo sterno». «Sensazione di compressione al torace come per ungrosso peso». «Punture violente avvertite ad una ad una dall’interno all’esterno, a breviintervalli».

Questo rimedio presenta, in misura notevole, sintomi di reumatismo e di gotta,malattie gottose in generale, nelle costituzioni nervose. Quando una tale costituzionenervosa finisce per produrre escrescenze gottose, spesso il nervosismo sparisce, perché èalleviata dal deposito di alcune sostanze nelle articolazioni: ha avuto luogo un cambiamen-to a vista.

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AURUM ARSENICUM

I sintomi di questo rimedio si manifestano al mattino, nel pomeriggio, la sera, la notte,dopo mezzanotte. I sintomi si aggravano all’aria aperta e all’aria fredda. Il pazientedesidera stare all’aria aperta. Aggravamento salendo le scale. Torpore delle singole parti.Sensazione di costrizione alle parti affette. È un rimedio molto utile nelle affezionicancerose; nell’epitelioma; nella carie delle ossa; aggravamento con il clima freddo eumido. È un rimedio utile per molti tipi di convulsioni; per gli spasmi clonici coninconscienza; per l’epilessia, per l’isterismo. Edema delle estremità e delle cavità. Isintomi peggiorano durante e dopo i pasti. Dimagrimento; i disturbi compaiono dopo averfatto del moto e dopo aver bevuto bevande fredde. Formicolio in tutto il corpo. Sensazionedi pesantezza al corpo e alle membra. Indurimento delle ghiandole, indurimento cancero-so. Infiammazione e congestione di molte parti del corpo; delle membrane mucose; deltessuto osseo; delle ghiandole; del periostio; delle membrane sierose. Notevole irritabilitàfisica. Desiderio di stendersi, ma stendersi causa irrequietezza e fa aggravare moltisintomi. Stendersi in un letto caldo migliora molti sintomi. Il movimento aggrava le suecondizioni. Il paziente è irrequieto e desidera muoversi. Le membrane mucose sono moltoaffette. Torpore delle parti dolenti. Ipertensione arteriosa. Dolori di tutti i tipi in ognipartedel corpo; dolori alle ossa e alle ghiandole; fastidiosi, contundenti, urenti, lancinantie laceranti. Paralisi indolore. Questo rimedio è utile in caso di collasso così come neisoggetti pletorici. Forte pulsazione interna. Il polso è veloce, irregolare, leggero, debole. Èimpossibile eseguire qualsiasi esercizio o movimento come la corsa. Sensibilità generale;il paziente è sensibile al dolore. I sintomi sono avvertiti dalle persone più debilitate a causadi eccessi sessuali e vizi.

I sintomi sono predominanti nel lato destro. Compaiono quando si va a dormire edurante il sonno. Il paziente sta meglio in estate e si aggrava in inverno. Le ghiandole sonogonfie. Questo è uno dei rimedi più utili per gli stadi avanzati della sifilide e per laneurosifilide. I sintomi in generale si aggravano al tatto.

Tremore in tutte le parti del corpo. Ulcerazione delle ghiandole con notevole irrigidi-mento nelle condizioni cancerose. I sintomi compaiono dopo aver dormito; si aggravanose non si è ben coperti; mentre si cammina all’aria aperta, velocemente al vento. Notevoledebolezza generale e stanchezza al mattino, causata da sforzo fisico e psichico. Aggrava-mento in inverno, quando c'è vento.

Psichismo. Il paziente è distratto. Collerico e permaloso. Angosciato. Ansioso giornoe notte; ha paura. Incline a criticare tutti e a lamentarsi di tutto. Stato confusionale almattino. Eccessivamente scrupoloso. Contrariato. Desidera morire. Delirante di notte. Havisioni di animali; illusioni, fantasie, pensa di aver agito male. È disperato, ha doloriperiodici. Eccitato e scontento. I sintomi si aggravano dopo sforzi psichici. Esaltazione,

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paura, sera e notte, della folla, della morte, del male, della gente, della solitudine.Smemorato e spaventato. Angosciato, i disturbi compaiono dopo l’angoscia. Sempreeccitato. Ha un comportamento isterico, turbolento con desideri perversi. Trascura la casae i figli. Questo è un rimedio adatto per molti sintomi. Il paziente ha molte idee e la mentelucida. È impaziente, indolente, prova notevole avversione per il lavoro o al contrario èindustrioso e ama l’attività. Segni di follia nei fanatici e negli ubriachi. Indecisione.Estrema irritabilità alternata ad allegria quando gli si parla. Lamenti, loquacità e ilarità.Disgusto per la vita. Cattiveria. Pazzia. Memoria attiva o debole. Il paziente è ostinato e sioffende facilmente. Prostrato. Litigioso. Prova rimorso. Rimprovera se stesso per averagito male. Rimprovera gli altri per insulti immaginari. Introverso. Irrequieto di notte;ansioso. Triste la sera, quando c’è amenorrea, durante la traspirazione. Sensibile alrumore, alle voci. Sintomi psichici dovuti ad eccessi sessuali e a vizi segreti. Gridalaceranti; prolungati periodi di silenzio. Delirio. Avversione per il dialogo. Il paziente èincline al suicidio, durante la traspirazione desidera buttarsi dalla finestra. Non è dispostoa parlare. Sta peggio quando pensa ai suoi disturbi. È timido. Un momento è tranquillosubito dopo è violento. Stanco della vita. Piange durante il sonno e durante l’isterismo. Havertigini e cefalea quando cammina all’aria aperta.

Iperemia, sensazione di pienezza e calore alla testa causati da sforzo psichico. Eruzionisul cuoio capelluto, croste, foruncoli. Cadono i capelli. Pesantezza alla testa al mattinosvegliandosi. Idrocefalo. Prurito al cuoio capelluto. Cefalee; mattina pomeriggio e sera,all’aria fredda, con clima freddo; dolore reumatico fasciando la testa, tossendo; doloremartellante stendendosi, a causa di sforzo fisico e psichico; dolore periodico, pulsantealzandosi dopo aver dormito, con il vento; il caldo fa star meglio il paziente. Dolore allafronte, da una sola parte o ad entrambe le parti. Dolore alle tempie. Dolore contundentealla testa. Bruciore alla testa, alla fronte, all’occipite, alle tempie. Dolore lancinante allatesta, dolore lacerante alla testa, alla fronte, all’occipite. Pulsazione alla testa, alla fronte,ai lati della testa. Tenere ila testa scoperta provoca la comparsa di disturbi.

Secrezione di muco e pus dagli occhi, al mattino le palpebre sono attaccate con pusgiallo. Tracoma. Cadono le ciglia. Gli occhi sono accaldati. Infiammazione degli occhi;catarrale, scrofolosa; infiammazione corneale e irite causata dalla sifilide. Lacrimazione.Difficoltà ad aprire gli occhi. Dolore agli occhi, mattina e sera, a causa della luce e dellalettura; il caldo fa star meglio il paziente; dolore, bruciore, pressione. Paralisi del nervoottico. Fotofobia. Protrusione. Pulsazione. Pupille contratte. Palpebre e occhi, rossi;sguardo fisso. Orzaiolo vicino all’angolo palpebrale interno. Palpebre gonfie. Ulcerazionecorneale.

Visione offuscata, annebbiata, vista debole; emiopsia; cecità.Carie mastoidea. Secrezione dall’orecchio, fetida, sgradevole, purulenta, gialla. Sen-

sazione di battito d’ali nelle orecchie. Prurito alle orecchie; ronzio; scricchiolio, mormo-rio, tintinnio. In un primo momento l’udito è acuto, poi è debole, infine si perde del tutto.

Carie delle ossa del naso nei casi di sifilide. Questo è un rimedio molto utile nel caso dicatarro ostinato. Il naso è rosso. Il paziente ha frequenti attacchi di corizza, fluida o secca.

Secrezione dal naso, con sangue e croste, sgradevole, fetida, verdastra, purulenta,densa, acquosa, gialla. Il naso è ostruito, prude e sanguina. È un rimedio utile nel caso di

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ozena. Dolore al naso, alle ossa del naso, fastidio, bruciore, dolore interno e ulceroso.L’olfatto è in un primo momento acuto poi si perde. Starnuti frequenti. Naso gonfio.Ulcerazione al naso.

Epitelioma alla faccia e alle labbra. Lupus. Labbra screpolate, pallide, bluastre,macchi rosse, eruzioni sul naso, acne rosacea sul volto e sulla fronte; pustole e croste.Espressione sofferente. Erisipela. Il volto è caldo. Infiammazione della parotide. Dolore alvolto, alla parotide, alla ghiandola sottomascellare; bruciore alle labbra; dolore improvvi-so, lacerante e lancinante al volto. Sudore freddo al volto. Gonfiore del volto, delle labbra,della parotide, della ghiandola sottomascellare; ulcere alle labbra.

Afta in bocca. Gengivorragie frequenti. La lingua è screpolata, scura, rossa, secca.Sensazione di calore alla lingua, muco in bocca. Alito sgradevole. Bruciore alla lingua,dolore alle gengive. Difficoltà a parlare. Gengive e lingua gonfie.

Gusto amaro, insipido, putrido, acido, dolciastro. Ulcere in bocca in caso di sifilide,alle gengive, alla lingua; vesciche in bocca. Carie, sensazione di allungamento e di perditadei denti. Stridore dei denti durante la notte. Dolore ai denti, la notte, quando si mastica equando vengono toccati.

Infiammazione alla gola. Muco e nodo in gola. Dolore alla gola inghiottendo; bruciore,prurito, gonfiore. Difficoltà a deglutire.

Appetito ingordo. Avversione per il cibo, per la carne; il paziente desidera bevandealcoliche, pane, caffè, bibite fresche, latte; dilatazione gastrica, rutti amari. Nausea ecefalea. Singhiozzo. Gastralgia, violenta, tagliente, lacerante. Sete eccessiva. Vomitobiliare.

Atrofia del fegato. Linfoadenite suppurante all’inguine. Dilatazione addominale. Fe-gato ingrossato. Pienezza e flatulenza. Indurimento del fegato. Questo rimedio ha curatonumerosi disturbi al fegato. Prurito nella regione addominale. Dolore all’addome durantela notte, colica tossendo, dopo aver mangiato, durante le mestruazioni; il calore fa staremeglio il paziente; crampi alla regione inguinale, all’ipocondrio destro; dolore taglienteall’ipocondrio destro; dolore all’addome, all’ipogastrio. Dolori laceranti all’ipogastrio incaso di ipocondria. Borborigmo. Gonfiore delle ghiandole mesenteriche e delle ghiandoleinguinali.

Stitichezza alternata a diarrea. Diarrea mattina, sera e notte. Flatulenza sgradevole.Ano sanguinante. Emorroidi esterne. Dolore all’ano durante la defecazione. Brucioreall’ano in caso di diarrea, durante e dopo la defecazione. Irritazione e dolori laceranti.Urgenza al retto e prolasso dell’ano. Feci abbondanti con muco verdastro, dure, nodose,grosse, sgradevoli.

Ritenzione, rara, involontaria di notte, disuria, anuria. Uretrite, bruciore. Urina albu-minosa, sanguinolenta, urente, opaca, rossa, abbondante, sgradevole, scarsa, con sedimen-to mucoso, acquosa. Infiammazione del glande e dei testicoli. Traspirazione ai genitali.Testicoli gonfi. Ulcere sul pene; sifiloma primario.

Questo è un rimedio molto utile nel caso di cancro all’utero. Aumento del desideriosessuale. Eruzioni sulla vulva. Ovarite e metrite. Prurito alla vulva. Leucorrea abbondante,densa, biancastra, gialla. Mestruazioni abbondanti, troppo frequenti o scarse, amenorrea.Dolore alle ovaie e all’utero. Bruciore alla vulva. Prolasso dell’utero.

Aurum arsenicum

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Muco nella laringe e nella trachea. Raucedine. Respirazione accelerata; asmatica edifficile durante la notte, salendo le scale, stando distesi e camminando; respiro irregolare,breve, soffocante.

Tosse mattina e sera, all’aria fredda; tosse secca, breve e spasmodica durante la notte.Espettorazione mattina e sera, ematica, mucosa, sgradevole, purulenta, dolciastra, ostinata.

Questo è un rimedio molto utile nelle affezioni del cuore. Angina pectoris. Ansia altorace, al cuore. Costrizione al torace, al cuore. Palpitazioni cardiache.Caldo al torace.Oppressione al torace e al cuore causata da movimenti rapidi, quando si sta distesi, quandosi cammina. Dolore al torace tossendo, inspirando; bruciore al torace; pressione al torace,allo sterno e al cuore. Inspirando dolore lacerante ai lati del torace, allo sterno, al cuore.Palpitazioni durante la notte, ansia ad ogni minimo sforzo, durante le mestruazioni,movendosi e camminando; cuore debole.

Freddo al dorso. Inspirando lombalgia, sacralgia e rachialgia. Debolezza alla regionelombare.

Arti. Geloni ai piedi, sulle dita dei piedi. Mani fredde; freddo gelido alle gambe e aipiedi durante la cefalea. Unghie bluastre. Pesantezza degli arti superiori e dei piedi.Prurito agli arti, alle mani e ai piedi. Torpore degli arti superiori e inferiori durante ilriposo. La notte dolore agli arti, e alle articolazioni; dolore gottoso e reumatico agli artisuperiori, alle spalle, all’avambraccio, alle ginocchia, al tallone; dolore alle gambe;bruciore alle dita dei piedi. Brachialgia. Dolore tormentoso alle gambe. Dolore laceranteagli arti, alle spalle, al polso, al ginocchio, al piede. Dolore alle articolazioni, agli artisuperiori, alle braccia, al gomito, al polso, alle dita, alle cosce e alla pianta del piede.Paralisi indolore degli arti, arti inferiori. Irrigidimento degli arti inferiori, del ginocchio,delle articolazioni. Articolazioni, avambraccio, mano, gambe e piedi edematosi. Ulcera-zione delle unghie. Debolezza delle articolazioni, degli arti superiori e inferiori.

Sonno profondo o comatoso. Sogni ansiosi, spaventosi, di morte; sonnolenza nelpomeriggio. Insonnia prima e dopo mezzanotte, risveglio di buon’ora. Il paziente anche sedorme non si sente riposato.

Freddo la sera, la notte a letto e quando si è svestiti. Tremore. Febbre la notte.Sensazione di caldo ai vasi sanguigni, caldo intenso.

Bruciore della cute. Alcune volte freddo alla pelle. Pallore, macchie blu, rosso-bruno egialle. Eruzioni: vesciche, eczema, herpes, foruncoli; psoriasi, rossa, con croste, squamo-sa, dolorosa, sifilitica, vescicolare, orticaria, erisipela. Formicolio, prurito, sensazione didolore alla pelle. Edema. Tensione alla pelle. Piaghe urenti, cancerose, profonde, suppu-ranti. Icore sgradevole, con pus giallo, fistolosa, indurita, dolente, sifilitica. Verruchesifilitiche.

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AURUM IODATUM

I sintomi si manifestano principalmente al mattino, nel pomeriggio, la sera e la notte. Ilpaziente desidera ardentemente stare all’aria aperta, si sente meglio all’aperto. Sensazionedi torpore e di costrizione alle parti affette. Questo è un rimedio molto utile nelle affezionicancerose e nella carie delle ossa. Il paziente si sente meglio in ambiente fresco e siaggrava quando è in un ambiente caldo. Iperemia delle ghiandole e degli organi. Edemaalle cavità e alle membra. Il moto aggrava i disturbi. Indurimento generale ma specialmen-te delle ghiandole. Infiammazione degli organi, delle ossa, delle ghiandole, delle membra-ne sierose. Stare disteso aggrava il paziente specialmente se si distende in un letto caldo. Ilmovimento aumenta la sofferenza. Torpore di molte parti, specialmente delle parti dolenti.Ipertensione. Dolore alle ossa, alle ghiandole; contusione interna; bruciore interno; pres-sione interna ed esterna; dolori laceranti e lancinanti; pulsazione interna. Polso veloce.Questo è un rimedio efficace per i sintomi cardiaci. Correre causa la comparsa di moltisintomi. I sintomi sono acuti e avvertiti nella parte destra del corpo. Stare seduti aumentala sofferenza. Le ghiandole sono gonfie e dolenti. È un rimedio molto utile per la sifilide.Tremore. Camminare velocemente aggrava il paziente. Camminare lentamente lo fa staremeglio. Il caldo in generale lo aggrava: l’aria calda, l’accaldarsi, il letto caldo, l’ambientecaldo, le coperte calde. Debolezza al mattino.

Psichismo. Ansia giorno e notte. Momenti di insolita allegria. Avversione per lacompagnia. Mancanza di fiducia in se stessi. Confusione psichica al mattino. Scrupolosità.Disperazione per la propria salvezza e guarigione. Eccitazione. Aggravamento in seguito asforzi psichici. Paura del male e della gente. Il paziente è affannato e isterico. Di cattivoumore e impaziente. Rifiuta ogni lavoro. Indolente. Dà segni di follia, ha il cuore agitato,è eccitato, ha il volto rosso, l’aspetto tumefatto. Indecisione, irritabilità e pazzia. Ilaritàsenza motivo. Umore mutevole. Prostrazione psichica. Tristezza estrema, irrequietezza,sensibilità al rumore. Timidezza, pianto e stordimento.

Caldo, pesantezza e afflusso di sangue alla testa. Prurito al cuoio capelluto. Cefalea almattino; miglioramento all’aria fredda e con applicazioni fredde; dolore alla fronte nel latosinistro. Forte cefalea, dolore alla fronte, all’occipite, alle tempie, al vertice. Cefalealancinante. Lacerazione alla testa, alle tempie. Pulsazione alla fronte.

Occhi. Congiuntivite, infiammazione catarrale, scrofolosa, sifilitica; irite. Lacrimazio-ne. Dolore agli occhi, pressante e lancinante. Protrusione degli occhi. Rossore e gonfioredegli occhi. Visione di colori vivaci. Vista debole, diplopia; offuscamento della vista.

Secrezione purulenta e fetida dalle orecchie. Rumori nelle orecchie, ronzio, mormo-rio, tintinnio. Otalgia. Udito sensibile ai rumori. Udito indebolito.

Catarro retronasale. Naso rosso. Corizza fluida o secca. Secrezione dal naso: ematica,verdastra, sgradevole, purulenta, densa, giallastra. Naso secco. Epistassi. Naso ostruito.

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Dolore al naso. Perdita dell’olfatto. Starnuti. Naso gonfio. Ulcerazione al naso.Faccia. Volto pallido. Qualche volta rosso. Eruzioni sul volto e sul naso; foruncoli.

Dolore al volto. Dolore alle ghiandole submascellari e alle ghiandole linfatiche.Afta in bocca e gengive sanguinanti. Gengive arrossate. Lingua scura e secca. Alito

cattivo. Dolore alla lingua. Salivazione, gengive gonfie. Gusto putrido, acido, dolciastro.Ulcerazione alle gengive. Dolore ai denti, sensazione di crescita dei denti.

Dolore e muco in gola. Difficolta a deglutire. Gola gonfia e con ulcerazione. Questorimedio cura il gozzo, la tiroide ingrossata con pulsazione veloce e la protrusione degliocchi. Il gozzo è nella parte destra.

Appetito accresciuto, ingordo. Avversione per il cibo. Desiderio di stimolanti. Dilata-zione gastrica. Sensazione di pienezza allo stomaco. Ruttare fa star meglio il paziente.Singhiozzo e nausea. Gastralgia, tagliente, pressante, lancinante. Sete estrema, bruciore.Vomito biliare.

È un rimedio molto utile nelle affezioni epatiche. Esso causa l’ingrossamento delfegato ma è utile nell’atrofia del fegato. Flatulenza. Dolore all’ addome. Colica dopo avermangiato; durante le mestruazioni; nell’ipocondrio destro; alla regione inguinale; brucioreal fegato; crampi; dolore tagliente nella parte destra; pressione all’ipocondrio destro.Borborigmo all’addome. Tabe mesenterica.

Stitichezza alternata a diarrea. Difficoltà nella defecazione; inattività del retto. Diarreamattutina. Flatulenza. Emorroidi esterne. Bruciore al retto. Feci abbondanti, di odoresgradevole, dure, nodose. Ritenzione dell’urina. Minzione a gocce e frequente. Urinaalbuminosa, scura, abbondante, sgradevole.

Atrofia dei testicoli. Erezione dolorosa di notte; successivamente impotenza. Idrocele.Indurimento dei testicoli. Dolore ai testicoli. Traspirazione dei genitali. Accresciutodesiderio sessuale. Testicoli gonfi.

Anche nelle donne si ha un aumento del desiderio sessuale. Indurimento delle ovaie,dell’utero, del cervice dell’utero. Ovarite e metrite. Leucorrea, abbondante, gialla. Ritardodelle mestruazioni o amenorrea. Dolore alle ovaie e all’utero. Prolasso dell’utero. Sterilità.

Raucedine. Respiro affannato, asmatico, difficile durante la notte con affezioni cardia-che; irregolare, breve, soffocante.

Tosse secca, breve, spasmodica. Espettorazione al mattino, sanguinolenta, difficile,con muco, sgradevole, forte.

Ansia nella regione cardiaca. Congestione al torace. Costrizione al torace e al cuore.Calore al torace. Ipertrofia del cuore. Cardite; endocardio. Soppressione del latte. Soffiocardiaco. Oppressione al torace, al cuore. Dolore al torace tossendo; ai lati del torace, alcuore. Bruciore al torace; dolore tagliente e lacerante al torace. Palpitazione del cuoredurante la notte; ansia ad ogni minimo sforzo; agitazione camminando. Gonfiore delleghiandole ascellari senza suppurazione.

Sacralgia e lombalgia.Estremità. Mani fredde, testa calda. Gambe e piedi freddi. Pesantezza ai piedi. Dolore

all’articolazione dell’anca. Prurito agli arti. Dolore agli arti, artralgie; reumatico, gottoso,al gomito, all’anca, al ginocchio, alle spalle e al polso; dolore agli arti superiori,alle dita.Gonfiore idropico degli arti, mani, gambe, piedi; debolezza degli arti superiori e inferiori.

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Sogni ansiosi, paurosi, stressanti, vividi. Sonno irrequieto; insonnia. Il paziente sisveglia molto presto.

Il paziente ha freddo anche in un letto caldo. Trema. Suda abbondantemente mattino enotte.

Bruciore alla cute. Freddo alla cute. Eczema al collo, al torace, all’avambraccio.Eruzioni erpetiche. Prurito e bruciore. Piaghe: cancerose, secernenti pus giallo, sensibili.

Aurum iodatum

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AURUM METALLICUM

Le caratteristiche generali di Aurum metallicum si riferiscono alla mente come aitessuti del corpo in genere. Se passate in rivista i sintomi psichici e ne fate un tutt’uno,vedrete che tutte le affezioni naturali dell’uomo sono invertite. A tal punto che uno deidesideri fondamentali, che è il desiderio di vivere, lo spirito di conservazione, è invertito eil paziente è disgustato, stanco della vita, aspira alla morte e cerca i mezzi per suicidarsi.Non c’è nessun amore per la vita. Prima di tutto è disturbata la sfera affettiva, la sferaintellettuale ne è modificata solo secondariamente. Naturalmente in tutti gli aspetti diquesto rimedio si trova la follia, ma è una follia che inizia a livello di volontà e si evolveverso l’intelligenza; ella si rivela inizialmente nella perversione degli affetti. Un tale statod’animo, una depressione così profonda da causare la totale assenza di piacere in tutte leoccasioni, sono veramente sorprendenti. Togliete la speranza ad un uomo, e non gli restaniente che lo faccia vivere, non desidera altro che morire. Tale è, sembra, lo stato di questorimedio.

Il paziente si condanna da sé, si rivolge continui rimproveri, si critica, si esaminacostantemente, non fa niente di buono, va tutto male, niente gli riuscirà: è disperato.«Immagina che non riuscirà mai a fare niente, che tutto quello che fa è male; è indisaccordo con se stesso». Immagina di vedere ostacoli dappertutto sul proprio cammino.Pensa costantemente di aver trascurato qualcosa, di aver trascurato i propri amici. Crededi meritare dei rimproveri per aver trascurato il proprio dovere; pensa che ha trascuratoqualcosa, che è in errore, è cattivo fino al midollo, ha peccato e ha lasciato passare iltermine per la grazia, non merita di essere salvato; ecco il tipo di pensieri che gli passanocontinuamente nella mente. Tali pensieri diventano assolutamente incontrollabili; il pa-ziente tutto preso da se stesso, resta seduto a rimuginarci sopra; e, facendolo, non fa cheintensificare il proprio stato attuale e covare nuove colpe; continua a tormentarsi sulproprio conto, pensa di non essere fatto assolutamente per questo mondo, ed è per questoche desidera morire. Vede tutto nero, aspetta sempre cattive notizie, pensa che tutto andràmale, l’avvenire gli sembra cupo e vuol morire; non riuscirà mai in niente perché tuttoquello che tocca finisce male.

Il suo lavoro va male, la famiglia lo tormenta, gli amici lo torturano; diventa estrema-mente irritabile, va facilmente in collera, si preoccupa per delle inezie e si innervosiscefacilmente. La minima contrarietà lo fa andare in collera e lo fa agitare e si irrita per tutto.La follia di Aurum metallicum è terribile a vedersi, a causa della sua turbolenza e la suamalinconia. Aurum metallicum è adatto agli stati più profondi di malinconia e di depres-sione, quando il paziente resta seduto in silenzio senza dire una parola. Quando qualcunolo disturba, suscita in lui molta veemenza, collera e violenza. «Malinconia; si sente odiosoe attaccabrighe». «Terribile malinconia dopo aver abusato di Mercurio».

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Le cause di questo stato di follia possono essere: un’ansia prolungata, eccezionaliresponsabilità, la sifilide o la perdita dei beni. Persone che sono state curate ripetutamentecol Mercurio hanno innestato su se stessi una malattia mercuriale, con ingrossamento delfegato, che, quasi sempre, è accompagnata da malinconia, tristezza e da una disperazionecome quella che troviamo in Aurum metallicum che produce malattie epatiche simili aquelle che sono associate alle malattie cardiache: endocardite, ipertrofia del cuore elocalizzazione cardiaca del reumatismo. Noterete che, in tutte le malattie psichiche in cuiè stata turbata l’affettività in grado preminente, si verifica o debolezza cardiaca, endocar-dite, ipertrofia del cuore, oppure qualche malattia cardiaca organica o funzionale. Moltospesso, come vedrete, un trattamento mercuriale avrà provocato reumatismo che sarà statocurato frizionandolo con linimenti fino a che il cuore non si è ammalato; contemporanea-mente, sopravviene lo stato di scoraggiamento, l’alienazione, della volontà e la perturba-zione dell’affettività. In seguito il male sembra estendersi dalla volontà alla comprensione,e quindi all’intelligenza.

Immaginate che cosa sia per un uomo che è stato sano, rispettato nel suo ambiente dilavoro, volersi suicidare. Vedrete un altro genere di follia, un crollo o uno stato didebolezza delle funzioni intellettuali, nei quali il paziente non può pensare né ragionare; lasua affettività è praticamente intatta, ma alla fine egli si avvia verso l’imbecillità, oppure lasua mente si smarrisce ed egli si suicida sotto la spinta di un impulso. Questo è un esempioin cui l’intelligenza è stata colpita per prima e in seguito è toccato alla volontà. Talvolta,come in Aurum metallicum, l’attacco alla volontà arriva senza che si sia potuto osservarealcuna perturbazione della intelligenza; questa è intatta e sana. Un individuo che aveva unsano discernimento nei propri affari, era un buon padre, era giudicato intelligentee da chilo circondava, ma aveva rimuginato in silenzio il proprio stato e il proprio odio per ilmondo e non ne aveva parlato con nessuno, ecco che un giorno si trova impiccato incamera sua.

L’intelligenza mette in contatto l’uomo con il mondo; ma egli tiene per sé gran partedei proprio affetti. Un uomo può avere affezione per ogni genere di cose, e può avere laperversione di questa affezione, ma la sua intelligenza gli consiglierà di non mostrare alresto del mondo le sue simpatie e antipatie. L’affezione non si vede, mentre l’intelligenzaè soggetta a osservazione. L’uomo non può nascondere la propria intelligenza. Vedremoche gli affetti sono interiori, sono coperti da un mantello, sono ciò che c’è di più intimo, esono celati agli sguardi; viceversa il comprendonio è il vestito più esterno, esso avvolge enasconde gli oggetti, esattamente come il vestito nasconde il corpo che lo indossa. Lemalattie per le quali è idoneo Aurum metallicum sono quelle che appartengono alla naturasegreta dell’uomo.

«Malesseri conseguenti ad una disgrazia, ad un dispiacere d’amore, a paura, a collera,a contraddizione, a mortificazione». «Il dolore lo porta alla disperazione, al punto chevorrebbe saltare dalla finestra». Pensa alla morte, al suicidio; vuole uscire da questomondo, vuole distruggersi. Non ama la propria vita che, pensa, non vale niente.

In questo rimedio è presente il reumatismo, abbastanza simile a quello che si trovanelle vecchie intossicazioni mercuariali; reumatismo con gonfiore alle articolazioni; affe-zioni delle cartilagini e delle ossa, periostite; ispessimento e indurimento del

Aurum metallicum

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periostio.Indurimento delle ghiandole; indurimento delle cartilagini attorno alle articola-zioni. Tutti questi sintomi presentano un carattere sifilitico e mercuariale. Aurum metalli-cum è utile ai vecchi sifilitici, quando le ossa di una qualsiasi parte del loro corpo sisfaldano: l’osso malare, l’osso nasale, l’osso dell’orecchio e qualsiasi altro osso piccolo.Come nella sifilide e nell’intossicazione mercuriale, i disturbi peggiorano di notte, giungo-no di sera e durano tutta la notte. I dolori sono acuti, laceranti, le ossa fanno male, come sedovessero spezzarsi, non nelle crisi febbrili acute, ma nelle vecchie affezioni osseesifilitiche. I dolori sono come coltellate al periostio. I dolori nelle articolazioni impedisco-no qualsiasi movimento. Il rimedio produce l’infiammazione con carie dello stesso osso.

Non c’è da meravigliarsi se il rivestimento vascolare delle ossa, il periostio, è moltocolpito, perché c’è una strana affinità vascolare tra questo rimedio e tutti gli strati delcorpo. Le vene sono dilatate, congestionate, infiammate, e fragili. Le pareti venose sifanno spesse e tumefatte. I vasi sanguigni pulsano in tutto il corpo. «L’eretismo o lareplezione vascolare caratterizzano quasi tutti i disturbi». Replezione venosa degli arti,che si aggrava sino alla comparsa del gonfiore e della debolezza, in modo che in tutte leparti del corpo predomina l’edema. Edema delle estremità del tipo che conserva l’impron-ta, come nelle malattie cardiache ed epatiche.

Sembra che esista nel corpo una falsa pletora, che sfocia nell’agitazione e nellasovreccitazione. Nel corpo vi sono violenti orgasmi che a volte si rivelano con un grandecalore, vampate e sovreccitazione. Agitazione nervosa e sensazione che nel corpo succe-derà qualcosa di terribile. Poi per un momento torna la calma, e subito dopo si ripetonocalore ed eccitazione. Tali violenti orgasmi sono l’annunzio della localizzazione o dellacostituzione di un crollo organico di un qualsiasi genere. A volte è un’affezione cardiaca,con notevole oppressione dietro lo sterno oppure, se il paziente cammina veloce o sale unascala, la dispnea. L’endocardite presenterà questo disturbo del corpo; non tardate a fare laricerca dell’albumina nelle urine, o controllare l’ingrossamento del fegato e a cercare isegni del cancro uterino e le affezioni profonde.

«Dolore penetrante nelle ossa». «I dolori lo portano alla disperazione». I dolori durantela notte fanno alzare il paziente e lo spingono a camminare. Questo si osserva nei vecchidolori ossei sifilitici e in quei pazienti che hanno subito una lunga cura di Mercurio. Ilpaziente che per tutta la vita ha preso mercurio, ha il fegato ipertrofico e le articolazionigonfie. Egli va da un medico all’altro per mendicare un sollievo. L’avvelenamento damercurio e le malattie sono in lui talmente intrecciate che la vostra prima prescrizione saràseguita da un gran tumulto. Il paziente passerà attraverso fasi di violenza e crisi periodiche.Per poterlo liberare dalle orribili crisi che dovrà traversare, dovrete conoscere Aurummetallicum, Chelidonium, e Staphisagria .

Aurum metallicum ha un’azione notevole sulle ghiandole:le parotidi, le linfoghiandoleinguinali, addominali, insomma tutte le ghiandole quali che siano. Le ghiandole mamma-rie, i testicoli e le ovaie possono ammalarsi e passare per stadi di infiltrazione, di durezza,ecc ... Aurum metallicum fa regredire sino alla normalità l’aumento di volume cronico deitesticoli e i tumori al seno. Ha guarito tumori di queste ghiandole di natura cistica.Hahnemann ha dinamizzato Aurum metallicum e lo ha dato ad un paziente, ma senzarisultati, allora lo triturò completamente fino alla quindicesima dinamizzazione, e, sotto

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questa nuova forma, il rimedio agì e permise che il paziente tornasse in seno alla famiglia.Hahnemann dice che nella prima triturazione la dose di oro era ancora troppo imponenteper agire; e così aumentò le dinamizzazioni fino ad ottenere una dose sufficientementepiccola da guarire il paziente, sufficientemente diluita da penetrare all’interno dell’organi-smo e attraversare i diversi involucri dell’uomo.

Vi è una caratteristica importante che domina lo stato di Aurum metallicum, ed è lamaniera in cui la temperatura e il tempo agiscono su di esso. Ecco alcuni sintomi che essihanno nei riguardi dell’uomo nella sua totalità e che bisogna esaminare in tal senso.«Desiderio di aria aperta». Questo rimedio, in ciò che concerne la temperatura, si allinea aPulsatilla; ma Aurum metallicum non è dolce, gentile, sottomesso; è ostinato, irascibile,tutto l’opposto di Pulsatilla. «Generalmente migliora riscaldandosi». Questo, relativa-mente alle cefalee. «L’acqua fredda calma il dolore agli occhi». «Detesta scoprirsi» madesidera l’aria fresca come Pulsatilla. «L’aria calda aggrava l’asma». Dopo che si è lavato,soprattutto con acqua fredda, molti sintomi spariscono; tutte le volte che il pazientepresenta una sovreccitazione e un’agitazione imponente, grandi disturbi vascolari, orga-smi, pulsazioni, ha bisogno di avere la porta e le finestre aperte, di uscire all’aria fresca edi svestirsi. La sovreccitazione e le pulsazioni migliorano all’aria aperta; e miglioranoanche le vampate di calore che sono loro affini e che sono tanto comuni nelle donne inmenopausa e sono seguite da traspirazionie e a volte da brividi.

Quasi tutto quello che abbiamo detto di questo rimedio concerne il suo aspettogenerale, perché tutto quello che tocca la mente è generale.

In Aurum metallicum la cefalea è violentissima, da fare impazzire; spesso è concomi-tante alla sensazione di aria che spira sul paziente; quest’ultimo si guarda intorno percercare da dove viene la corrente d’aria, mentre non ce n’è per niente; estrema sensibilità.Il paziente spesso deve tenere la testa coperta, benché sembri calda e sia sede di congestionee di vampate di calore. La testa è indolenzita e contusa. Dolori pungenti, urenti, laceranti intesta; e molte pulsazioni. Nelle cefalee congestizie il volto è tumefatto, congestionato elucido. Queste cefalee si trovano spesso nei soggetti sifilitici; spesso sono relativi ad unamalattia cardiaca. Dolore alla regione occipitale, associato ad una malattia cardiaca, conrallentamento della circolazione, colorito purpureo e cute molto scura.

Esostosi come nella sifilide. Le ossa del cranio se vengono toccate sono sensibili; ilperiostio lo è ugualmente. Nei casi di avvelenamento mercuriale prolungato con affezioniossee e necrosi del cranio, come nell’associazione di sifilide e abuso di mercurio, i capellicadono abbondantemente e il paziente diventa calvo. Alopecia dovuta alla sifilide; il cuoiocapelluto è lucido e i capelli non ricresceranno più. Anche nelle malattie acute vi è lacaduta dei capelli, ma questi poi ricresceranno. Spesso i sifilitici giovani perdono i capellie restano calvi per il resto della loro vita.

Vi sono disturbi catarrali dell’occhio che arrivano all’ulcerazione e all’infiltrazionedelle diverse pareti dell’occhio. L’èsito è: grande perturbazione di tutto l’apparato visivo;estrapolerò dalle relazioni delle sperimentazioni alcune delle caratteristiche più sorpren-denti; ma ricordatevi che dobbiamo sempre tenere presente la costituzione; tenete a mentelo stato psichico, gli stati mercuriali e sifilitici; la tendenza alla gotta e i disturbi articolari;tenete presenti le malattie cardiache. Mentre passiamo in rivista i sintomi oculari, osservia-

Aurum metallicum

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mo la costituzione alla quale essi possono essere associati. «Fotofobia». Debolezza dellavista e degli occhi.«Alla luce artificiale, il paziente vede svolazzare un gran numero dimacchie e punti luminosi». «Gli occhi migliorano al chiar di luna». «Non distingue lelettere grandi ». «Corpuscoli gialli a forma di falce che svolazzano dal basso verso l’altonel campo visivo».« Nell’angolo morto superiore del campo visivo c’è un’occasionalepioggia di corpuscoli come stelle». In Calcarea si verifica un sintomo strano: il pazientevede un lampo levarsi all’improvviso dalla parte inferiore del campo visivo, sprizzare esepararsi; poi vede stelle in tutte le direzioni. È quello che si osserva alla partenza di queirazzi dei fuochi di artificio che esplodono e ricadono a pioggia. Questo fenomeno è statoosservato in Calcarea. «Miopia dell’occhio sinistro».

Così prosegue l’elenco di un gran numero di questi strani sintomi che si possonodescrivere solo col linguaggio dei testi delle sperimentazioni. «Esoftalmo». L’esoftalmocome quello che si osserva nel morbo di Basedow, con ipertrofia cardiaca, è stato guaritoda Aurum metallicum. Ipertrofia della tiroide con polso rapido e forte. Il morbo diBasedow è stato guarito da Aurum metallicum e da Natrum muriaticum. «Sguardo fisso,spento». «Irite messa in evidenza da forti dolori attorno all’occhio, che sembrano localiz-zati in fondo alle ossa». Questo stato potrebbe essere prodotto dalla sifilide trattata conmercurio e Aurum metallicum farà da antidoto sia alla sifilide che al mercurio. «Pupilleirregolarmente dilatate». Catarro oculare. Congiuntivite, coroidite, irite e retinite. Anchela sifilide colpisce l’occhio nella stessa identica maniera provocando un’imponente infil-trazione. Dolore perioculare; le ossa piatte e sottili e le ossa del cranio sono sensibili allapressione; le ossa, quando vengono toccate, sembrano dolenti; periostite; opacità dellacornea.

La sifilide spesso colpisce l’orecchio danneggiando le ossa dell’organo. «Carie nel-l’apofisi mastoide, otorrea persistente». Carie delle ossa dell’orecchio. «Parotidi gonfie,dolenti all’esplorazione». Il paziente è ipersensibile ai rumori, ma sta meglio con lamusica. «Ronzii, rombi e rumori di corsa nell’orecchio». Rumore di corsa, come un colpodi vento o di acqua che cade. «Sgradevole secchezza nell’orecchio e nel naso». Questosomiglia perfettamente ai disturbi sifilitici guariti da Aurum metallicum, ma Aurummetallicum corrisponde anche all’otorrea conseguente alla scarlattina, la stessa in cui c’èla perdita totale del timpano e la necrosi ossea che Aurum metallicum ha guarito moltevolte. Ovviamente non fa tornare l’udito. Nei pazienti che vengono a consultarvi perun'otite, può succedere che troviate tutto il tratto auricolare distrutto; in tutta la mucosa e leossa dell’orecchio ci sono ulcerazioni e necrosi che secernono un pus fetido. Quello che ilpaziente vuole è che gli rendiate l’udito, e questo non è possibile; far cessare la secrezionee riacquistare l’udito sono le due sole cose a cui pensa.

Se oggi andate dai nostri otorinolaringoiatri e chiedete loro di guarire il paziente, essinon sanno ciò che volete dire; l’unico scopo che si prefiggono è quello di far cessarel’otorrea il più presto possibile. Esaminano l’orecchio per vedere se è intatto oppure no; senon lo è, l’udito è evidentemente perduto e prendono allora in considerazione solo lasecrezione. L’omeopatia ci insegna che è il paziente a dover essere curato e solo ilpaziente, dopo di che gli organi e i tessuti tornano normali. Il solo dovere del medico èquello di ridare la salute al malato. Guardate gli specialisti del naso con le loro pomate.

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Queste ultime non faranno che originare una malattia delle ossa o una tubercolosi;arresteranno la secrezione nasale e naturalmente, siccome la natura ha bisogno di unavalvola di sicurezza da qualche parte, essa costituirà una secrezione a livello toracico; ilmale passerà dalle mucose nasali ai polmoni fino ai parenchimi polmonari; sarà spesso dinatura tubercolare e la cosa farà dire agli specialisti che è comparso il bacillo. È falsascienza. La sola salvaguardia contro la malattia sono i tessuti puliti, sani.

Aurum metallicum mostra una quantità di disturbi, con secrezione fetida, al naso.Necrosi delle ossa del naso; necrosi sifilitica con appiattimento del naso; distruzione delleossa con secrezione. Se incontrate per la strada persone dal naso appiattito e vi avvicinatea loro abbastanza, potete sentire l’odore infetto che emanano. Sono quasi tutti sifilitici. Cisono alcuni rimedi che possono guarire la sifilide del naso: tra questi Aurum metallicum,Mercurius, ed Hepar. Con Hepar ho guarito un certo numero di casi. Una volta ho guaritoun uomo le cui ossa erano completamente rammollite, di modo che quando gli palpavo ilnaso, questo si piegava completamente; restava al suo posto una specie di strutturacartilaginosa. Dopo essere stato imbottito inutilmente di mercurio, gli ho dato Hepar ed èguarito.

«Corizza con secrezione densa, come bianco d’uovo». «Secrezione mucosa la mattinache proviene dalle fosse nasali, posteriori». Punta del naso a bozzi, rossa, come quella diLachesis; naso simile ad un lampone. Nei cardiopatici,ci sono piccoli bitorzoli sul naso,causati da varici, con danno alla parte destra del cuoreriscontrati a volte nei vecchi bevitorie più generalmente nei pazienti di cuore. Volto rosso e gonfio. Aurum metallicum haguarito epiteliomi dell’ala del naso e del labbro. Ricordatevi dell’odore orribilmentenauseabondo che viene dal naso e della perdita dell’odorato causata dai dolori alle ossanasali; catarro nasale. «Narici dolenti, ulcerate, agglutinate». Croste nel naso. «Nasoostruito come nella corizza secca». Con quasi tutte queste affezioni nasali, il paziente cedeal dolore ed è oppresso dalla pena; vede tutto nero e vuole morire. È disgustato della vitae cerca un modo per suicidarsi.

«Tumefazioni sotto gli occhi». «Il contorno delle labbra e del naso è azzurrognolo».«Colorito rosso brillante». «Violento dolore che penetra nell’apofisi zigomatica destramentre cammina». «Denti cariati».«Odontalgia notturna». «Alito puzzolente». «Ulceresifilitiche sul palato e in gola». «Dolore penetrante nel palato duro». Il rimedio ha guaritoil desiderio dell’alcool, il vizio dei bevitori.

Un’altra caratteristica di rilievo di Aurum metallicum è il suo potere nell’indurire,ingrossare e infiammare il fegato; indurimento del fegato nelle affezioni cardiache;ipertrofia cardiaca ed epatica. Quando osservate il sistema venoso, il sistema portale, e ilsuo stretto collegamento col cuore per la regolazione del sangue nell’addome e il lavoroche vi compie come grande serbatoio di sangue, non vi sorprenderete di trovare che leaffezioni cardiache ed epatiche sono collegate allo scoraggiamento e alla disperazione.Annotate, d’altro canto, un’osservazione che forse vi farà riflettere: nei casi di tubercolosipolmonare, nessun paziente è disperato; tutti sono convinti di guarire; i polmoni possonoessere ben crivellati di tubercoli, il paziente è sicuro che se potesse buttar fuori quellapiccola particella che gli dà fastidio in gola, starebbe meglio. Notate allora la particolarerelazione che c’è tra i polmoni e la comprensione e fra il cuore e la volontà. Col più piccolo

Aurum metallicum

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disturbo localizzato al cuore arriva lo scoraggiamento, ma quando la malattia si manifestaai polmoni, il paziente è pieno di speranza.

Ascite. «Ernia inguinale». «Tabe mesenterica». Sono colpite più o meno tutte leghiandole del corpo. Vi è ogni genere di disturbi degli organi sessuali. «Indurimento deitesticoli». «Frequenti polluzioni notturne». Malattie conseguenti a vizi sessuali. «Idroce-le». «Ulcere blenorragiche dello scroto». «Bruciore e punture al perineo». «Condilomiperianali».

«Indurimento dell’utero». «Mestruazioni in ritardo e poco abbondanti». «Utero pro-lassato e indurito». «Densa leucorrea bianca». Disturbi uterini e pelvici dopo uno sforzo el’estensione delle braccia; aborto dopo che la donna ha alzato le braccia per fissare, adesempio, una tenda alla finestra. Aurum metallicum è un rimedio che fa bene in caso diindurimento e ulcerazioni uterine dovuti a ripetuti aborti. Se considerate da un lato laperdita dell’affettività che questo caso comporta, e, dall’altro, gli affetti o la mancanza diaffetti che si trovano in Aurum metallicum, potete osservare nei sintomi una similitudineprofonda e ben fondata; per trovare un rimedio bisogna seguire questo metodo. È compitodel medico studiare la mentalità di questa categoria e poi trovare la natura dei rimedi cheproducono uno stato similare. In Aurum metallicum constatiamo questa totale perversionedi tutti gli affetti e, alla fine, la loro completa distruzione.

Con le malattie cardiache, vi aspettate evidentemente di trovare sintomi asmatici edifficoltà di respirazione. Annotate anche quest’altro che dovete sapere: che la difficoltàrespiratoria è di due tipi, quella che dipende dal polmone e quella che dipende dal cuore, inmaniera che c’è una dispnea asmatica di natura cardiaca e una dispnea che è puramenterespiratoria. Esse hanno caratteri completamente distinti; l’una è propria a quei rimedi chehanno un’azione predominante sulle affezioni, e l’altra appartiene a quelli che hannoun’azione predominante sull’intelligenza; l’una concerne il polmone e porta alla fineall’enfisema; l’altra completamente diversa, è associata ad un cuore irregolare e, solo insecondo luogo, all’enfisema. Studiate la vostra patologia con questi dati in mente, e saretecapaci di scorgere la natura della malattia e dei suoi risultati. Non è solo sempliceosservazione o capricci, né sono teorie, ma il risultato di uno studio continuo svoltodall’interno verso l’esterno.

In questo rimedio i dolori vanno da una articolazione all’altra per localizzarsi alla fineal cuore. L’angina pectoris è spesso il traguardo di un vecchio reumatismo che ha vagatoda un’articolazione all’altra. «Difficoltà di respirazione». Se il malessere continua per uncerto tempo, il paziente avrà bolle sulla pelle, e, se è coricato sul lato destro, la parteinferiore del torace sarà sordo alla percussione e la parte superiore, sonora. Palpitazionicon molta angoscia. Estrema oppressione alla regione cardiaca con edemi agli arti inferioricamminando velocemente e salendo.

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AURUM MURIATICUM

Questo rimedio esercita un’azione profonda sulla mente e sul corpo. Agisce suipazienti che hanno una sifilide latente ed è spesso richiesto durante i loro malesseri.Presenta un gran numero di dolori e sintomi ossei che si aggravano la notte. I suoi catarrisono molto simili a quelli che si trovano nei vecchi casi di sifilide, per esempio quelli chesono stati trattati a lungo col mercurio e lo iodio. Ha anche una tendenza reumatica ed èutile nel reumatismo acuto e cronico. Ha guarito febbri reumatiche quando le articolazioni,dopo essere state le più colpite, sono migliorate mentre il cuore diventava le sedeprincipale dell’infiammazione. Molti disturbi sono associati a malattie cardiache. Presentaedemi e versamenti di origine cardiaca ed epatica con albuminuria dopo la scarlattina o lamalaria. È indicato in quei casi in cui i vecchi sifilitici continuano a dimagrire. Lelinfoghiandole e le zone infiammate si induriscono. È stato utile nel cancro ghiandolare.Infiammazione dell’osso e del periostio; carie ed esostosi dopo cure mercuariali nellasifilide latente. Carie delle articolazioni con dolori notturni perforanti e rodenti: doloriurenti in molti punti del corpo. I dolori sono laceranti, stiranti, pesanti e pungenti.

Molti sintomi si manifestano durante il riposo, e alcuni durante il movimento. Miglioracol freddo umido. L’aria calda, il letto caldo, una stanza riscaldata, la coperta, il fattostesso di riscaldarsi, anche all’aria aperta, e comunque il calore sotto qualsiasi forma,aumentano il malessere generale. Lo sforzo e la deambulazione aggravano molti sintomi.Camminando e sotto sforzo compaiono le palpitazioni, il soffocamento e una grandedebolezza. Sebbene all’aria aperta migliori, anche lì non riesce a fare sforzi. Gli èimpossibile camminare velocemente. Una delle sue caratteristiche più salienti è la fre-quenza di varici.

I sintomi psichici sono molto marcati. Il paziente è sovreccitato, ipersensibile alrumore, sobbalza se gli si parla, sobbalza mentre dorme. Quando i sintomi descrittiaccompagneranno malattie cardiache o epatiche, il rimedio avrà molte possibilità di essereutile. Rende grandi servigi ai pazienti che soffrono degli effetti cronici della blenorragia esifilide, e a quelli che hanno contemporaneamente vegetazioni blenorragiche e un’ulcera-zione sifilitica.

I sintomi psichici sono in gran parte quelli che si osservano in Aurum metallicum. Hala stessa tendenza al suicidio. La sua mente rimugina sulla propria salute rovinata finquando sarà così scoraggiato da desiderare di morire. Piange e prova ripugnanza per ilproprio lavoro. Indolenza. Malinconia dei vecchi sifilitici. Ansia estrema con palpitazioni.Si dice che è «pieno di capricci e di fisime». È estremamente irritabile. Non si riesce a farenulla che gli piaccia. Irritazione costante. Agitazione psichica e fisica eccessiva. Per stareall’aria aperta, dove si sente meglio, cammina lentamente per la strada; le sue condizionipeggiorano in casa e in una stanza calda. Se pensa ai suoi malanni il cuore gli batte forte e

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veloce. I sintomi sono aggravati dalla paura, dalle vessazioni e dalla mortificazione.Quando i sintomi generali prima citati saranno fortemente predominanti, questo rimedioguarirà i sintomi particolari delle diverse parti del corpo sopra descritte.

Guarisce le violente cefalee sifilitiche con vertigine. Violente emicranie dal latosinistro. Intenso dolore frontale. Bruciore all’occipite. Iperemia cerebrale. Pulsazione intesta. Dolore attenuato da compresse fredde. La fronte è caldissima. Forte calore alla testacon estremità fredde. Intenso indolenzimento del periostio ed esostosi craniche. Dolorelacerante del cranio. Aggravamento notturno.

Aurum muriaticum guarisce i disturbi oculari cronici dovuti alla sifilide. La congiun-tiva palpebrale e la congiuntiva oculare sono arrossate, ispessite e vascolarizzate. Lamattina, le palpebre sono incollate. La sera, alla luce artificiale, la vista si offusca. Perditadella vista dopo aver avuto la sifilide o la scarlattina. Accomodazione molto lenta.Amaurosi e infiammazione cronica del bordo delle palpebre. Dolore urente agli occhi.

Ronzii, tintinnii, arrossamento delle orecchie, seguiti da sordità. Si ha la sensazione diavere le orecchie molto aperte. La musica calma i sintomi auricolari. Eczema dietro leorecchie. Bruciore e prurito notturni dietro le orecchie.

Questo rimedio è uno dei più utili per il catarro nasale nei pazienti che provano fastidioin una stanza calda. Esso si situa vicino a Pulsatilla e Kalium sulphuricum che sonoentrambi migliorati dall’aria aperta. Le sue secrezioni sono liquide, oppure dense comepus, odore molto cattivo, a volte sanguinolente e ha molte croste dure nel naso. Quando ilpaziente si pulisce il naso per eliminare le croste, questo sanguina. Secrezione gialla,verdastra. Catarri sifilitici dei più ostinati. Le ossa del naso diventano sensibili allapressione. Carie delle ossa del naso. Naso rosso e gonfio. Sulle ali del naso, si formanoprofonde screpolature. Lupus delle ali del naso. Sifilide ereditaria dei lattanti che hanno ilnaso intasato e col bordo dentellato.

Aurum muriaticum guarisce spesso l’associazione dei seguenti sintomi: arrossamentocircoscritto dei pomelli con pallore del volto e del collo nelle malattie cardiache, palpita-zioni al minimo sforzo, pressione dietro lo sterno camminando, soffocazione in una stanzachiusa, desiderio d’aria fresca, miglioramento con lenta deambulazione. Il pallore delvolto con una macchia rossa su ogni gota non è lo stesso che si riscontra nella tubercolosi,ma quello che accompagna le malattie cardiache. Il bambino ha un volto vecchiotto. Acnedel volto. Il colorito delle persone molto malate è spesso sano come quello di una personain buona salute. Volto rosso per stasi venosa; è una falsa pletora, come quella descritta inAurum metallicum. Carie del mascellare inferiore, come Phosphorus ed esostosi dell’ossomalare destro. Bruciore e gonfiore delle labbra. Labbra indurite. Gonfiore doloroso dellaghiandola sottomascellare.

Questo rimedio ha dato buoni risultati nel cancro della lingua. Glossite, seguita daindurimento. Lingua secca, rossa, escoriata. Verruche sulla lingua. Gusto metallico esalivazione.

Dolori e ulcerazioni nella gola. Ulcerazione delle tonsille. Infiammazione con sec-chezza della gola.

Lo stomaco è debolissimo e la digestione è lenta. Nausea, dilatazione e diarrea dopoaver mangiato. Il caffè, il the, e il vino non fanno bene. Eruttazioni putride. Nausea

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mattutina che si calma dopo la prima colazione. Vomito di liquido verde. Gastrite, crampiallo stomaco. Acuti dolori allo stomaco con sete ardente e intensa.

Ingrossamento del fegato e della milza. L’epatite diventa cronica. Il fegato è grosso eduro. Bruciore al fegato. Sensazione che qualcosa stringa all’altezza del fegato. I disturbiepatici sono concomitanti ad una malattia cardiaca con albuminuria e con edema agli arti.

Ascite. Dolori a strappi e dilatazione causata da gas. Grande sensibilità addominalealla palpazione.

Defecazioni frequenti con feci liquide, grigiastre, bianche, senza pigmenti biliari.Diarrea con affezione epatica o nefropatia. Diarrea soprattutto di notte. Emorroidi chesanguinano evacuando. Grosso cerchio di verruche molto umide attorno all’ano, dove siformano notevoli escoriazioni. Questo rimedio ha guarito fistole anali. Condilomi dell’anocon ulcerazioni.

Pollachiuria giorno e notte, ma soprattutto la notte. L’ urina esce a goccia a goccia.Poliuria. Urina torbida, con sedimento rossastro. Blenorragia dei vecchi sifilitici che sonostati mal curati. Cancro al prepuzio o allo scroto. Condiloma al pene, allo scroto o all’ano.Bubbone all’inguine sinistra. Manca il desiderio sessuale. Indurimento dei testicoli.

Ipertrofia e notevole durezza dell’utero. Indurimento del collo. Metrite e ovarite.Mestruazioni in anticipo, abbondanti ed irritanti. Copiosa leucorrea gialla. Prolasso epesantezza dell’utero. Vaginite e infiammazione delle grandi labbra. Blenorragia e gonfio-re dei gangli inguinali. Calore, bruciore e prurito della vagina e delle labbra.

Senso di soffocazione in una stanza calda, o se il paziente indossa vestiti pesanti, o saleuna scala o cammina velocemente. Dispnea notturna. Tosse secca parossistica di notte.Tosse cardiaca. Tosse grassa con espettorazione gialla e densa. Si avverte una pressionemolto angosciosa con palpitazioni dietro lo sterno, come se il paziente dovesse esplodere,quando cammina velocemente, o sale dei gradini o fa uno sforzo qualsiasi. Palpitazionifacendo uno sforzo o sotto l’effetto di una sovraeccitazione. Il paziente ha le palpitazionise gli si parla all’improvviso. Dolore acuto al torace che cambia posto continuamente.Dolore a livello cardiaco. Sensazione di strappo e taglio al cuore. Angoscia cardiaca.Angina pectoris. Endocardite. Ipertrofia del cuore destro. Palpitazioni che gli impedisco-no di dormire. Cuore reumatico. Palpitazioni dopo uno sforzo psichico. Polso debole erapido. Il cuore è debole. Forti pulsazioni al collo e alle tempie. Furioso battito cardiaco,irregolare.

Tremore alle mani, la mattina. Scosse alle braccia. Dolori urenti, lancinanti agliavambracci. Strappi alle spalle. Si aggrava col calore del letto e quando riposa. Dolorilaceranti alle spalle. Rigidità delle braccia e delle dita.

Edema agli arti inferiori. Esostosi sulla tibia. Periostite della tibia. Estrema sensibilitàdella tibia. Dolori alla gamba durante la notte. Piedi che bruciano. Dolore ai piediaggravati dal calore e dal movimento. Sensazione simile ad un taglio alle dita dei piediquando cammina. Bruciore, arrossamento e gonfiore delle dita dei piedi. Arti freddi ecoperti di sudore freddo. Sensazione di strappo e taglio in tutti gli arti. Stasi venosa degliarti inferiori.

Insonnia causata da palpitazioni e sovreccitazione; si sveglia di soprassalto. Fa sogniviolenti, torturanti, pieni di tristezza.

Aurum muriaticum

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AURUM SULPHURICUM

I sintomi di questo rimedio si manifestano al mattino, nel pomeriggio, la sera e durantela notte. Desiderio di stare all’aria aperta. L’aria aperta aggrava molti sintomi. Salire lescale causa la comparsa di molti sintomi. Sensazione di torpore nelle singole parti esensazione di costrizione attorno alle parti affette. Affezioni cancerose; ulcere. Aggrava-mento causato dal freddo in generale, dall’aria fredda, dal raffreddarsi. Congestione delsangue. Convulsioni isteriche. Tendenza idropica. Aggravamento durante e dopo i pasti ea causa del movimento. Formicolio. Vene gonfie e dilatate; mancanza di vitalità. Induri-mento delle ghiandole e di altre parti. Infiammazione degli organi interni, delle ossa, delleghiandole, delle membrane sierose. Desiderio di stendersi ma distendersi aggrava alcunisintomi. Il movimento aggrava molti sintomi. Agitazione al torace e alla testa. Dolore alleossa e alle ghiandole; dolore fastidioso, tagliente, pressante, lacerante in molte parti;sensazione di pressione alle ossa e ai muscoli; paralisi degli organi. Questo rimedio èmolto utile per i soggetti agitati. Pulsazione nelle parti interne; il polso è veloce, irregolare,debole. Aggravamento causato da azioni movimentate come la corsa. Ghiandole ipersen-sibili al dolore. I disturbi sono predominanti nella parte destra. Stare seduti o in piediaggrava molti sintomi. Gonfiore delle parti affette; delle ghiandole.

Sensazione di tensione in tutto il corpo; i sintomi si aggravano al tatto. Tremore delcorpo e degli arti. Camminare fa star meglio il paziente; camminare velocemente e all’ariaaperta lo fa aggravare. Stare in un letto caldo, in un ambiente caldo fa aumentare moltisintomi. Notevole debolezza generale; stanchezza. I disturbi si aggravano in inverno.

Psichismo. Il paziente è distratto, irascibile o addirittura violento; ansioso, teme per lapropria salvezza. Molto critico con gli amici; morbosamente allegro e gaio; prova avver-sione per la compagnia. Non ha fiducia in se stesso. È in uno stato confusionale al mattino,aggravato dallo sforzo psichico; è molto timido e perfino codardo. Disprezza la vita edesidera morire. Preoccupato per la sua guarigione e per la sua salvezza; eccitato escontento; gli sforzi mentali aggravano tutti i sintomi psichici. Il paziente ha paura diandare tra la folla, ha paura della morte, del male, della gente, dei ladri; è smemorato eimpaurito. Questo è un rimedio molto utile per i disturbi cronici. Il paziente è isterico eagitato; in un primo momento la sua mente è attiva, poi egli diventa ottuso, imbecille. Pocointelligente e pigro; non vuole lavorare, diventa come un barbone. Questo stato si alternacon uno stato di eccitazione e mania di lavorare. Questo è un buon rimedio per la pazzia el’eccessiva irritabilità. Il paziente ha un comportamento maniacale ed è loquace, ha lamemoria debole, è ilare, ha l’umore mutevole, è imbronciato, ostinato; prostrato psichica-mente, litigioso. Irrequieto, soprattutto durante la notte. È triste al mattino ma soprattuttola sera e durante la traspirazione. Non vuole parlare; la sua mente è occupata dal pensierodel suicidio; è sospettoso, piange soprattutto la notte, alterna il pianto al riso.

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Vertigini all’aria aperta; cefalea quando il paziente sta in piedi, quando si abbassa,quando cammina all’aperto; sente la necessità di distendersi.

Sensazione di pienezza alla testa; costante iperemia del cerebrale. Caduta dei capelli.Calore alla testa; bruciore al cuoio capelluto. Pesantezza movendosi o alzandosi; all’occi-pite; idrocefalo, prurito al cuoio capelluto soprattutto di notte. Testa ciondolante.Cefalea,mattino, pomeriggio, sera, miglioramento all’aria aperta; aggravamento legando icapelli, tossendo, stando distesi, facendo movimenti, sforzando gli occhi, parlando, acausa di forti odori, in ambiente caldo, con tempo ventoso. Dolore alla fronte, all’occipite,aggravato dal movimento; dolore ai lati della fronte, alle tempie. Fastidio alla testa, allafronte, al vertice. Cefalea lancinante, dolore all’occipite. Cefalea pressante, dolore allafronte, all’occipite, alle tempie, al vertice. Cefalea improvvisa, dolori alla fronte, all’occi-pite, ai lati della fronte, alle tempie. Pulsazione alla testa, ai lati della testa, tossendo emovendosi.

Palpebre appiccicate al mattino; secrezione di muco giallo dagli occhi; caldo agli occhi.Infiammazione degli occhi; catarrale, scrofolosa, sifilitica, cancroide, con ulcerazione dellacornea e dell’iride. Prurito alle palpebre, agli angoli delle palpebre. Lacrimazione facile edabbondante; opacità della cornea. Dolore agli occhi causato dal movimento e dalla lettura;bruciore agli occhi e agli angoli palpebrali; dolore tagliente, pressante, lancinante.

Paralisi del nervo ottico. Fotofobia, protrusione e pulsazione degli occhi. Contrazionedelle pupille. Rossore degli occhi e delle palpebre. Affezione scrofolosa agli occhi.Macchie sulla cornea; orzaiolo nell’angolo palpebrale esterno; palpebre gonfie. Granelliniscuri nel campo visivo; vista debole, diplopia. Tutti i sintomi si aggravano sforzando lavista. Vista annebbiata, emiopsia, il paziente riesce a vedere solo parte degli oggetti.Cecità causata dalla paralisi del nervo ottico; visione sfumata.

Secrezione dall'orecchio, fetida, sgradevole, purulenta, postumi dopo la soppressionedi eruzioni; orecchie rosse; cerume; dolore nelle orecchie; rumori, ronzio, mormorio,suoni violenti. Dolore dentro e dietro l’orecchio. Bruciore all’orecchio. Udito sensibile airumori; udito debole; sordità.

Catarro nasale; secrezione ematica, con croste, peggiori soprattutto nel lato destro delnaso; sgradevole, purulento, giallo. Naso rosso e gonfio, soprattutto sulla punta. Corizzafluida e secca; naso asciutto; epistassi soffiandosi il naso; prurito al naso. Naso chiuso;odori sgradevoli; ozena. Dolore al naso di notte; alle ossa del naso; bruciore e doloretoccando il lato destro; polipo nel naso. Naso molto sensibile. Iperosmia e anosmia.Starnuti frequenti. Naso gonfio. Piaghe nel naso.

Faccia. Epitelioma alle labbra; labbra screpolate. Volto pallido, macchie rosse. Eru-zioni sul volto, sulla fronte, sul naso; acne rosacea; comedoni; croste sul naso; foruncolisul volto e sulla fronte; pustole, squame. Dolore al volto, nella parte destra; alla ghiandolaparotide, alla ghiandola submascellare; bruciore alle labbra; dolore lacerante e lancinanteal volto; alle ossa delle guance e alla mascella inferiore. Sudore freddo al volto. Gonfioredel volto, delle guance delle ghiandole in generale, della ghiandola parotide, delle labbra,della ghiandola submascellare; piaghe alle labbra.

Afta in bocca e sulla lingua; gengivorragia. Lingua screpolata. Sensazione di calore inbocca. Alito sgradevole, perfino putrido. Difficoltà a parlare. Gengive gonfie. Gusto

Aurum sulphuricum

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amaro, insipido, putrido, acido, dolciastro. Piaghe sulle gengive e sulla lingua. Vesciche inbocca. Denti cariati. Sensazione di crescita dei denti. Digrignamento dei denti mentre sidorme. I denti non sono ben fissi. Dolore ai denti che si aggrava al tatto.

Infiammazione della gola e delle tonsille, con l’ugola ipertrofica. Sensazione di nodoalla gola; si forma molto muco in gola. Dolore alla gola inghiottendo, sensazione dibruciore e aridità. Suppurazione delle tonsille; difficoltà a deglutire. Gonfiore della gola,delle tonsille; della tiroide. Ulcere sifilitiche in gola, alle tonsille, all’ugola.

Appetito ingordo. Avversione per il cibo, per la carne. Il paziente desidera stimolanti,caffè, bevande fredde, latte. Dilatazione gastrica. Digestione molto lenta; sensazione divuoto. I rutti amari, che sanno di cibo, fanno star meglio il paziente. Pienezza allo stomaco,vampate di calore. Singhiozzo. Nausea dopo aver mangiato; cefalea. Gastralgia, pirosi, edolore alla palpazione. Sete eccessiva. Vomito biliare.

Atrofia del fegato; dilatazione del fegato. Dilatazione gastrica dovuta a gas e siero.Gonfiore all’inguine. Flatulenza ostruita. Pienezza e pesantezza. Dolore all’addome lanotte, dopo la mezzanotte, causato da coliche, tossendo, dopo aver mangiato, durante lemestruazioni, in caso di ipocondria; dolore alla regione inguinale come se ci fosseun’ernia; bruciore all’ipocondrio destro; crampi, dolori taglienti e pressanti all’addome,all’ipogastrio. Borborigmo all’addome; gonfiore delle ghiandole inguinali.

Condiloma dell’ano. Stitichezza alternata a diarrea; defecazione difficoltosa; inattivitàdel retto durante le mestruazioni. Diarrea mattino e sera, con bruciore all’ano. Fistolaanale. Flatulenza rettale, sgradevole ma fa star meglio il paziente. Emorroidi interne edesterne. Prurito e umidità all’ano. Dolore all’ano durante la defecazione; bruciore all’anocon diarrea; dolore all’ano; prolasso dell’ano. Urgenza di evacuare. Feci scure, dure,mucose, nodose, grosse.

I sintomi alla vescica sono numerosi e rilevanti. Pressione alla vescica. Ritenzioneurinaria. Urgenza di urinare continuamente ma senza effetto. Minzione a gocce, difficile,frequente, involontaria di notte, insufficiente. Secrezione prostatica. Bruciore all’uretraurinando; dolore lacerante all’uretra. Urina albuminosa, con tracce di sangue, opaca,abbondante, sgradevole, gialla, con sabbia e sedimento mucoso.

Organi genitali. Condiloma del pene. Impotenza. Idrocele nei ragazzi. Indurimentodei testicoli. Infiammazione del glande, dei testicoli, dell’epididimio. Prurito allo scroto.Orchialgia; pressione ai testicoli; dolore lancinante al pene. Traspirazione dei genitali,dello scroto. Emissione seminale. Aumento del desiderio con rilassamento del pene.Gonfiore dei testicoli; specialmente del destro. Ulcere sul pene nei soggetti sifilitici chehanno preso molto mercurio; cancro all’utero. Aumento del desiderio sessuale nelledonne. Metrite. Prurito alla vulva. Leucorrea, soprattutto al mattino, abbondante, irregola-re, trasparente, bianca, gialla. Mestruazioni abbondanti; irregolari, troppo frequenti o inritardo, scarse, assenti, ritardo nella comparsa del ciclo mestruale. Dolori alle ovaie,all’utero; contusione e pressione all’utero soprattutto durante le mestruazioni; bruciore aigenitali, alla vagina. Dolore lancinante alla vulva. Prolasso dell’utero. Vulva gonfia.

Muco nella laringe e nella trachea; raucedine. Il respiro è rapido, asmatico, dispnea lanotte; mentre il paziente è disteso, mentre cammina; il respiro è irregolare, breve esoffocante, si aggrava di notte.

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Tosse al mattino; acuta di notte; aggravamento all’aria fredda tosse breve, secca,spasmodica. Espettorazione mattina e sera, sanguinosa, difficile, verdastra, sgradevole,purulenta, gialla.

Congestione al torace con ansia; costrizione spasmodica al torace. Capezzoli fissurati.Palpitazione cardiaca. Caldo al torace. Scomparsa o soppressione dell’allattamento. Op-pressione al torace che si aggrava durante la notte. Dolore al torace tossendo e inspirando;ai lati del torace inspirando profondamente; dolore al cuore; bruciore al torace; doloretagliente al torace e al cuore; pressione al torace, ai lati del torace e allo sterno; dolorelancinante al torace inspirando; ai lati del torace respirando profondamente; dolore allosterno, al cuore, ai capezzoli. Palpitazioni di notte, ansia ad ogni minimo sforzo, durante lemestruazioni, movendosi, camminando. Mammelle gonfie; ghiandole ausiliari gonfie.Tremiti al cuore.

Freddo al dorso; caldo alla regione lombare; prurito al dorso. Rachialgia al mattino,respirando; rachialgia e lombalgia; aggravamento mentre si sta seduti; sacralgia, rachial-gia; dolore contundente alla regione lombare; fitte alla regione cervicale; pressione aldorso e alla regione lombare. Rigidità delle spalle, debolezza della regione lombare.

Estremità. Protuberanze gottose nelle articolazioni delle dita; carie ossea. Mani,gambe e piedi freddi. La pelle delle mani è screpolata, le unghie bluastre. Piedi pesanti.Dolore all’articolazione dell’anca. Prurito agli arti superiori e inferiori . Torpore e doloreagli arti mentre il paziente sta disteso e al risvelio. Dolore alle articolazioni, alle spalle,agli arti superiori, al gomito, all’avambraccio, al fianco; contusione in tutti gli artisuperiori, al gomito, all’avambraccio, al fianco; contusione in tutti gli arti; fitte in tutti gliarti, ma specialmente alle ginocchia e ai piedi; dolore lancinante alle spalle, al polso, aipiedi, ai talloni; dolore lacerante agli arti, alle articolazioni, agli arti superiori, alle braccia,alle dita, alle cosce, alle dita dei piedi. Paralisi indolore degli arti. Andatura barcollante.Rigidità delle ginocchia. Gonfiore edematoso di gambe e piedi. Tensione alle cosce;debolezza degli arti inferiori e superiori, delle articolazioni, delle ginocchia.

Sonno comatoso. Sogni lascivi, ansiosi, di assassini, di gente morta, di morte, di ladri,spaventosi, vividi. Sonno irrequieto; sonnolenza nel pomeriggio e dopo cena. Insonniaprima e dopo mezzanotte. Il paziente si sveglia facilmente.

Freddo la sera a letto; tremore. Febbre di tipo non classificabile. Notevole traspirazio-ne al mattino e durante la notte.

Bruciore alla cute, pelle fredda. Eruzioni, foruncoli, eczema, herpes, pustole, croste,orticaria, vesciche. Erisipela; protuberanze. Formicolio. Prurito, pungente, con brividi.Pelle sensibile. Sensazione di dolore alla pelle. Piaghe urenti, cancerose, profonde,sgradevoli, secrezione di pus giallo, fistolose, sensibili, suppuranti, sifilitiche. Questorimedio ha curato verruche sifilitiche.

Aurum sulphuricum

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BAPTISIA

Baptisia giova nelle malattie acute. È soprattutto un rimedio dall’azione breve adatto amalattie di breve durata. Per quanto ne sappiamo non è un antipsorico, non penetraprofondamente nell’organismo. Tutte le malattie e affezioni che ne dipendono sono di tipoinfettivo, come la scarlattina, la difterite, il tifo e la cancrena. Esso presenta un’insolitacaratteristica, che è quella di produrre lo stato settico più rapidamente della maggior partedegli altri rimedi. Gli stati infettivi di Arsenicum, Phosphorus, Rhus toxicodendron eBryonia hanno un andamento molto più lento. Baptisia viceversa conviene ai tifi chesopraggiungono rapidamente e quindi spesso non conviene ai tifi idiopatici. Se un indivi-duo si ammala improvvisamente dopo aver preso freddo o dopo aver bevuto acquainquinata, che l’origine della sua malattia sia malarica, infettiva o settica, invece ditraversare un periodo d’incubazione di quattro, cinque o sei settimane,.egli è costretto aletto nel giro di pochi giorni. La vecchia febbre tifoide classica ci mette molto più tempo avenir fuori. Baptisia è adatta in quei casi di avvelenamento del sangue di natura altamentesettica, come la febbre puerperale o la scarlattina. La malattia, all’inizio, si presenta forsecome un crollo improvviso e violento, con febbre remittente. Ma immediatamente lafebbre assume una forma continua e fanno la loro comparsa i sintomi settici. Questo perquanto riguarda il suo corso e il suo andamento. Di ogni rimedio si devono osservare lavelocità, l’andamento, la periodicità, i movimenti e le ondate. Noi otterremo queste notizieosservando i sintomi.

Prendete un uomo che è stato in fondo ad una miniera, in una palude, nella melma onelle fogne, che ha inalato gas mefitici, che deve mettersi a letto con una specie di stupore,che, sin dall’inizio si sente stupido. Egli non è colpito dalla malattia progressivamente, masi abbatte all’improvviso ed è stupido. È prostrato. Ha il volto a chiazze. Sui denticominciano ad apparire fuligginosità molto prima che nel tifo classico. L’addome èdilatato molto prima che in un comune tifo. Chi ha l’abitudine di osservare tali segni sa chesi manifestano più tardi, mentre, con questo rimedio, al terzo giorno, l’addome è dilatato,la bocca sanguina ed emana un odore putrido. Il paziente esala odori infetti e delira molto,delirio che ci si aspetterebbe solo quando il tifo fosse già in pieno decorso. Quindi questorimedio è adatto alle malattie dalla rapida evoluzione. La rapidità è una delle suecaratteristiche. Vale a dire che si evolve rapidamente verso la morte. La prostrazioneaumenta più velocemente del solito. Non è un progressivo declino che si verifica in giornie settimane.

Il paziente è in uno stato di stupore. Quando lo si tira fuori dallo stupore, delira. Pocoimporta che sia una scarlattina, o un tifo o una febbre settica conseguente ad un’operazionechirurgica, o una febbre puerperale, o qualsiasi altra cosa. Quando il paziente ha la febbre,se lo guardate, se gli parlate, se lo girate, se lo svegliate, e gli fate capire che gli volete dire

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qualcosa – il che è difficile – vi dà l’impressione di aver bevuto. È la prima idea che viverrà in mente in un caso di Baptisia. La sua espressione è abbrutita. È tumefatto, presentaun colorito purpureo e chiazzato. Gli cola sangue dalla bocca. Avete osservato in luil’espressione stupida degli ubriachi; ebbene ha proprio l’aria di un vecchio ubriaco. La suamente è partita, si dirà. Non sa quel che dice. È in uno stato confusionale e quando lo tirifuori dal sonno e lui tenta di dire qualcosa, proferisce una o due parole, poi tutto sfuggealla sua mente e ricade nello stato di stupore. Poco importa la malattia dichiarata, il generedi infiammazione in atto, e quale organo è infiammato, se c’è uno stato ematico che puògenerare tali sintomi e una tale setticemia, se c’è questo stato psichico, il rimedio èBaptisia.

Tutte le secrezioni sono putride. Il paziente ha un’odore cadaverico, aspro, penetrante.La traspirazione, se c’è, è acida, gelida, aspra e penetrante. Se non traspira, il suo corpoemana un odore inesplicabile. L’odore è così penetrante che, se la camera del paziente èaperta, riempie tutta la casa e si sente fin dalla porta d’ingresso. L’odore delle feci èputrido e così penetrante che si può individuare non appena entrati in casa.

Vi è anche qualcosa di strano che si ritrova sempre in questo rimedio, è un genereparticolare di confusione psichica, nella quale il paziente è in continua discussione con lesue parti del corpo. Si direbbe che in lui si coglie la presenza di due persone. Ogni voltache lo si fa uscire dallo stupore, ha la sensazione di una doppia esistenza. Si dice, nellelezioni di clinica, che «una delle sue gambe sta parlando con l’altra». O una parte del suocorpo parla con l’altra, o è disteso diagonalmente sul letto; va a tentoni e, quando gli sidomanda cosa tenti di fare: «Ebbene, tento di rimettere insieme i pezzi!». Non ci riescemai; evidentemente è in pieno delirio. Questi non sono che due esempi; sentirete nuovefrasi ogni volta che avrete un caso di Baptisia. Per la maggior parte del tempo il paziente èincosciente, tranne quando si sveglia; a volte borbotta. Vedrete che muove le labbra e losveglierete per sapere cosa fa: tenta di rimettere i pezzi insieme. «Ha la mente confusacome se fosse ubriaco». Vi sono periodi in cui non è cosi immerso nello stupore, in cui nondorme ed è agitato. È l’eccezione. La maggior parte delle volte, lo troverete coricato su unfianco, acciambellato come un cane, e non vuole essere disturbato. Quando lo stupore nonè grave, è agitato e si gira e rigira. In questo caso non può dormire, perché non riesce amettere insieme i pezzi. Ha la sensazione che, se potesse per una volta riunire i pezzi,potrebbe addormentarsi e che a tenerlo sveglio sono le parti del proprio corpo che parlanol’una all’altra. La sua mente divaga appena chiude gli occhi. Ha pesantezza mentale,specie di notte. È poco incline a parlare. La mente sembra indebolita. E cosi trovate questoquadro psichico completo in tutte le affezioni e tutte le malattie acute; ma tutte simanifestano in maniera molto rapida. Sono malattie infettive gravi, come la scarlattina e lemalattie maligne; ciò nondimeno la febbre ha un andamento continuo. Tali pazienti se nonsi curano, muoiono entro dieci- dodici giorni mentre un comune tifo durerà settimane e ilpaziente a volte morirà con una crisi alla fine della quarta settimana.

Il sangue delle emorragie è nero e nauseabondo. La putridità è rilevante. In bocca, ilmuco che viene dalla gola e dal naso è sanguinolento e putrido. C’è diarrea, un liquidofecaloide acquoso, giallo. Il rimedio può avere la diarrea tipica del tifo; le feci più tipichedel tifo sono come la polenta gialla, e si avranno parecchie volte al giorno; esse sono molli,

Baptisia

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pastose, della stessa identica consistenza di una morbida polenta. Baptisia può avere fecisimili, ma, non è l’aspetto più comune che invece è nero, marrone, o comunque scuro.Trattando un gran numero di pazienti colpiti da tifo, ho avuto la possibilità di osservare molticasi di competenza di Baptisia che questo rimedio ha prontamente guarito. Dove Baptisiaha avuto gli effetti maggiori, le feci erano come l’ardesia pestata, color ardesia o brunastre;e l’odore penetrante. Inoltre ho visto questo rimedio guarire ogni sorta di diarrea colorardesia, anche liquida come l’acqua, quando era orribilmente putrida, come carne indecomposizione, dall’odore cadaverico, ed era accompagnata da grande prostrazione; hovisto guarire quella diarrea, quando non era presente alcuno degli elementi della febbretifoide. Era una semplice forma di diarrea con prostrazione. Spossatezza. La spossatezza siproduce rapidamente. In tre giorni il paziente è sprofondato in un mortale declino.

Le cefalee sono inclassificabili. Sono soltanto delle crisi congestizie, mal di testafrontali, violenti dolori alla testa e soprattutto all’occipite, come se ne presentano nellegravi malattie infettive. Raramente insisto molto sui dettagli delle cefalee. Baptisia non èun rimedio per le cefalee. Non è un rimedio che sceglieremmo per curare le cefalee, tranneper i violenti dolori alla testa, di carattere congestizio che sono associati alle febbri cheabbiamo descritto prima.

Vi sono sintomi oculari caratteristici: congestione, arrossamento, dolore agli occhi e alfondo degli occhi. Presenta lo stesso genere di sintomi anche alle orecchie e al naso, madevono essere associati a febbri. Appena arriviamo al volto, cominciamo a capire bene isintomi di Baptisia, la sua espressione inebetita. La rivela l’aspetto, la rivelano gli occhi, ilvolto; questi sintomi sono: «colorito rosso scuro con aspetto inebetito: volto caldissimo,sensibilmente arrossato, bistrato». Questo racconta tutta la storia della malattia. Bruciore,calore al volto. «Grave sudore alla fronte e al volto. Sguardo ansioso, atterrito». Uscendodal sonno ha l’aria di aver avuto un orribile incubo.

Passiamo adesso alla bocca, ai denti, alla gola e alla lingua: tutti offrono sintomirilevanti di Baptisia. La lingua è gonfia, dolente, maleodorante, coperta di sangue nero, avivo, spellata, rigida e secca come il cuoio. Per descriverla si dice che sembra di legno o dicuoio bruciato. È ulcerata. Le ulcerazioni si trovano dappertutto. Vi sono gruppi di afte.Queste piccole ulcere che all’inizio non sono più grandi di una capocchia di spillo,anneriscono, emanano cattivo odore e si ricongiungono in modo che tutta la mucosa oralesarà sede di ulcere; sarà escoriata e spellata mentre secernerà una saliva densa dall'odoreputrido. La gola è coperta da ulcerazioni, è escoriata e sanguinante. Può presentareessudazioni difteriche, ma tutt’intorno vi sono queste superfici piane, scure e maleodoran-ti. È molto gonfia e il paziente inghiotte con difficoltà. Baptisia si è rivelato un rimediomolto utile per la cancrena della bocca e per le angine cancrenose. «Cancrum oris». Leulcere si estendono rapidamente e rapidamente corrodono. Esse sono veramente fagedeni-che. I denti si anneriscono rapidamente. E quando il paziente si sveglia dopo qualche oradi stupore, si sono formate sulle labbra e agli angoli della bocca delle incrostazioni disangue secco di pessimo odore. Vi sono sanguinamenti in bocca, nella gola e nel naso. Viè una secrezione secca e putrida. «Lingua rossa e secca nel mezzo. La volta palatina ègonfia e intorpidita. Gusto nauseabondo, amaro o infetto in bocca. Lingua scura. Linguasecca, scura al centro. Lingua coperta da una spessa crosta scura. Lingua bianco-giallastra,

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molto sporca». Baptisia ha guarito l’angina ulcerosa delle giovani madri e la stomatite deilattanti, quando le mucose prendevano una tinta scura, le ulcere si estendevano, la boccaemanava odore putrido e la prostrazione aumentava rapidamente. In questi casi, il bambi-no o la madre si indeboliscono con grande rapidità e arriva la prostrazione. E, con tutto ciò,non c’è febbre. In Baptisia, un gran numero di questi stati ulcerosi sono senza febbre. Avolte si ha l’impressione che il paziente non abbia abbastanza forza da reagire alla febbre.Nel tifo, bambini e lattanti hanno le afte. Ci sono ulcere che corrodono la bocca.«Ulcerazione putrida di tutto il cavo orale». In tutti questi disturbi, la saliva che cola dallabocca è densa, filante e fluisce sull’orecchio, come in Mercurius.

L'angina può essere cancerosa. Una delle sue caratteristiche importanti é quella percui le ulcere vi compaiono rapidamente e senza dolore; sono come intorpidite e insensibili.Ma Baptisia ha anche un'angina dolorosa. «Pilastri del velo palatino rosso scuro; ulcereputride, scure; tonsille e parotidi gonfie: angina putrida. Edema senza dolore delle tonsillee del palato molle ». C’è gonfiore, tumefazione; colorazione purpurea. Più scuro è ilcolore, più penserò a Baptisia; non è mai un rosso brillante. Non ho mai visto lo statopsichico di Baptisia associato ad una colorazione rosso brillante. Questo genere didegradazione dello stato psichico è associato alla decomposizione del sangue, al coloritobistrato, all’aspetto scuro della pelle e delle mucose. Non è rosso brillante, né rosa, comein Belladonna. Quest’ultimo è generalmente rosso brillante, sebbene possa prendere uncolore bistrato, ma assolutamente non al punto di Baptisia. Non c’è niente in Belladonnache somigli al putridume che si riscontra in Baptisia.

«L’esofago appare come ristretto, dal suo punto di partenza fino a dove termina nellostomaco». Abbiamo qui un altro aspetto del rimedio. A partire dall'angina, il fastidioscende nell’esofago, il quale all’inizio, è in uno stato di spasmo; più tardi si paralizza. In unprimo tempo passano i liquidi, il paziente non può inghiottire neanche una briciola di cibosolido. Il bolo alimentare, al momento in cui raggiunge l’estremità superiore dell’esofagoprovoca la soffocazione; il paziente lo sente in quel punto come un boccone, si affoga, sidibatte, ha dei conati, vomita e allora ingerisce dell’acqua o dei liquidi. Può ingoiareliquidi, ma non solidi. Ogni particella di cibo solido gli provoca conati, ma può inghiottireliquidi. Natrum muriaticum e un certo numero di altri rimedi hanno gli spasmi esofageiconcomitanti ai disturbi nervosi, ma in questo stato settico, non conosco alcun altrorimedio che presenta questo sintomo particolare, che ha questi caratteri, nello stesso tempola paralisi e lo stato spasmodico dell’esofago. «Il paziente ha l’impressione che gli si siaristretto l’esofago, dal suo punto di origine a quello terminale nello stomaco». Sensazionedi costrizione che provoca frequenti sforzi di deglutizione; gola indolenzita con sensazio-ne di costrizione alla gola. Può ingoiare solo liquidi. I bambini non possono ingoiaresolidi. La più piccola particella di alimento solido gli provoca conati, e quindi possonoprendere solo latte; a volte hanno rigurgiti liquidi, acquosi, maleodoranti, giorno e notte;aggiungetevi l’odore nauseabondo, il colorito bistrato e la prostrazione. Non avete biso-gno di saperne di più; che sia una difterite, una scarlattina o un tifo, ciò vi condurrà a unben determinato rimedio. «Paralisi degli organi della deglutizione». Estrarre da ognirimedio ciò che vi è di positivo, ottenere le associazioni che compongono un particolarerimedio, è questo il solo dovere di ogni clinico.

Baptisia

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L’addome e lo stomaco sono dilatati. Quando questo rimedio sarà utile, possiamoavere questi sintomi nell’infiammazione epatica. Con le malattie di cui ho appena parlato,vi è il timpanismo addominale. Grande indolenzimento della fossa iliaca destra; c’è unamassa dolente e sensibile alla palpazione, non più grossa di un pugno; ma tutto questoputridume, ne sono certo, vi impedirebbe di usare il bisturi per togliere l’appendice.

«Diarrea fetida, spossante. Diarrea aftosa»; significa che le parti dell’ano che sicongiungono alla pelle sono ulcerate, che vi sono piccoli gruppi di afte all’interno delmargine anale. «Incontinenza di feci diarroiche». In queste malattie infettive gravi c’èl’incontinenza urinaria e delle materie fecali. «Feci marrone scuro, muco e sangue. Fecigelide». Dissenteria.

I lochi durante il parto cessano. Grande sensibilità dell’addome alla palpazione. Tuttii segni di putridume: alterazione ematiche, aspetto del volto, improvvisa prostrazione,ebetismo, aggiunti ai sintomi psichici, tutti nella febbre puerperale, richiedono Baptisia.Insieme a questi, quando il caso è andato avanti qualche giorno, si ha la perdita della forzamuscolare e il tremore degli arti.

Quando il paziente la tira fuori, la lingua tremola. Tremolio della mano quando ilpaziente la solleva, tremolio gli arti. Tremore su tutto il corpo. La prostrazione aumenta, lamascella ricade, il paziente è coricato sul dorso, incosciente, la bocca spalancata. Egliscivola gradualmente verso i piedi del letto. È un genere particolare di debolezza paraliti-ca. È in questo modo che si aggrava la prostrazione contemporaneamente alla malattia; maanche in questo momento, quando il paziente e così giù, purché siano presenti questi segni,Baptisia vincerà questa malattia. Quando Baptisia è indicato arresterà l’evoluzione deltifo. Prostrazione e tremore. Il paziente si corica tutto rannicchiato, ha l’impressione disprofondare. Sta disteso in uno stato semi-cosciente, simile ad un morto. Estrema sonno-lenza. Stupore delirante. È steso in uno stato di semi-coma. «Secrezioni ed esalazionigelide». Alito, feci, urina, ulcere, tutto è putrido. Ulcerazioni delle mucose.

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BARIUM IODATUM

I disturbi compaiono al mattino, nel pomeriggio, la sera, la notte e dopo mezzanotte. Ilpaziente desidera stare all’aria aperta; miglioramento all’aria aperta e all’aria fredda. Ilpaziente si raffredda facilmente, si aggrava con il clima freddo e umido. Congestione dimolte parti del corpo. Movimenti convulsi dei muscoli. Il paziente si aggrava prima e dopoaver mangiato; alcuni sintomi migliorano dopo aver mangiato. Dimagrimento. Il motoaggrava molti sintomi. Il paziente parla debolmente. Formicolio in tutto il corpo. Sensa-zione generale di pienezza. Emorragia. Indurimento di molte parti del corpo, delleghiandole. Stanchezza; il paziente si riposa stando disteso. Stendersi sul dorso aggravamolti sintomi. Aggravamento prima e durante le mestruazioni. Il moto aumenta i sintomi.Dolore alle ossa e alle ghiandole. Dolori pressanti, lancinanti. Lacerazione in molte parti,ai muscoli. Il paziente ha i disturbi propri del pletorico. La pressione aggrava moltisintomi. Pulsazione in tutto il corpo. Polso veloce, forte, breve. Il paziente è moltosensibile al dolore; ghiandole sensibili. Gonfiore e infiammazione delle parti affette e delleghiandole. Tensione in tutto il corpo. Tremore e contrazioni. Camminare aggrava tutti isintomi. Aggravamento con il caldo in generale, in ambiente caldo, riscaldandosi. Debo-lezza e nervosismo durante le mestruazioni e camminando.

Collera, ansia e avversione per la compagnia. Difficoltà di concentrazione. Confusionepsichica. Il paziente è timido, addirittura codardo. È deluso; ha visioni di morti, illusioni. Èottuso. Ha paura del male e della gente. La sua memoria è debole ed è molto smemorato. Sisente eccitato e isterico. È impaziente, indeciso, indolente, indifferente. Loquace e irritabi-le. Psichicamente debole. Il suo umore è mutevole. È irrequieto. È triste e piange.Ipersensibile al rumore. Desidera sedersi e meditare. Ha le vertigini mentre sta disteso,quando si piega, quando cammina.

Freddo alla testa. Caldo e iperemia cerebrale, sera e notte. Pesantezza alla testa.Cefalea al mattino alzandosi e nel pomeriggio; miglioramento o aggravamento all’ariaaperta; aggravamento legando i capelli, camminando, in ambiente caldo e rumoroso.Dolore alla fronte, al lato destro, la sera; sopra gli occhi, all’occipite, ai lati del capo, alletempie. Dolore contundente alla testa. Dolore pressante alla testa, alla fronte, sopra gliocchi, all’occipite, alle tempie, al vertice. Fitte all’occipite. Dolori frastornanti. Dolorelacerante al vertice. Traspirazione del cuoio capelluto. Pulsazione alla fronte e alle tempie.

Congiuntivite. Irite tubercolare. Prurito agli occhi. Opacità della cornea. Dolore agliocchi aggravato dalla luce; dolore urente, pressante, come se ci fosse della sabbia; occhi.sensibili. Fotofobia; protrusione; pupille dilatate. Occhi e palpebre arrossati. Palpebregonfie. Vista debole; diplopia; offuscamento.

Secrezione di muco dall’orecchio. Sensazione di confusione nelle orecchie. Rumorinelle orecchie, ronzio e tintinnio, quando si mastica. Dolori laceranti nelle orecchie.

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Sensazione di otturazione nelle orecchie. Udito sensibile ai rumori; udito indebolito.Catarro nasale, secrezione ematica, abbondante, mucosa, striata, gialla, retronasale.

Naso rosso e secco. Corizza fluida con tosse. Epistassi soffiando il naso. Naso chiusodurante la notte. Dolore al naso, alla radice del naso. Starnuti frequenti. Naso gonfio erosso.

Freddo al volto. Il volto è congestionato e rosso; le labbra sono bluastre; il voltoqualche volta è pallido, qualche volta rosso. Il volto sembra tirato e contratto. È scarno.Eruzioni sul volto e sul naso, foruncoli. Dolore al volto, alla ghiandola submascellare.Gonfiore delle ghiandole della mascella inferiore; della parotide, della ghiandola subma-scellare.

Gengivorragia, lingua screpolata. Le gengive si staccano dai denti che non sono piùben fissi. Bocca asciutta al mattino; lingua secca. Muco sgradevole in bocca. Linguaurente, gengive dolenti. Salivazione. Gengive gonfie. Gusto cattivo, amaro, acido. Fitte elacerazioni ai denti.

Gola secca e contratta. Tonsille ingrossate, infiammate e gonfie. Essudazione membra-nosa in gola. Dolore alla gola inghiottendo; bruciore. Deglutizione difficile. Le ghiandoledel collo sono gonfie e dure.

L’appetito diminuisce o diventa ingordo; dimagrimento; il cibo non si gusta; avversio-ne per il cibo. Sensazione di vuoto. Rutti amari che fanno star meglio. Pirosi, pienezza distomaco. Vampate di calore allo stomaco. Pesantezza dopo aver mangiato. Indigestionecon singhiozzo. Nausea e rifiuto del cibo. Gastrite, gastralgia dopo aver mangiato,pressante e lancinante; crampi. Conati di vomito. Sensazione di tensione allo stomaco.Sete eccessiva, inestinguibile. Vomito biliare, acquoso.

Dilatazione gastrica; ghiandola mesenterica ingrossata. Flatulenza; borborigmo. Dolo-re all’addome dopo aver mangiato; prima e durante le mestruazioni; in caso di ipocondria;alla regione inguinale, alla regione ombelicale; crampi; fitte; sensazione di pressioneall’ipogastrio; dolore lancinante ai lati dell’addome. Dilatazione gastrica.

Stitichezza; defecazione difficile; inattività del retto; defecazione insufficiente; fecidure, nodose. Diarrea con feci gialle, acquose, con flatulenza ed emorroidi esterne. Pruritoall’ano. Dolore al retto; bruciore dopo la defecazione; tenesmo. Urgenza di evacuare,senza effetto.

Ritenzione dell’urina, costante, frequente. Minzione frequente e involontaria durantela notte. Prostata ingrossata. Urina abbondante.

Indurimento dei testicoli. Mancanza di erezione. Emissione seminale. Nella donnaaumenta il desiderio sessuale. Leucorrea prima delle mestruazioni. Mestruazioni abbon-danti, frequenti, dolorose, di breve durata; amenorrea.

Muco nella trachea. Perdita della voce; voce rauca, debole. Respiro veloce, asmatico,fastidioso durante la notte, rantoli brevi e soffocanti.

Tosse al mattino e la sera, asmatica, secca, causata dalla irritazione della laringe e dellatrachea; rantolo, spasmodico, soffocante; solletico alla laringe e alla trachea. Espettorazio-ne mattina e sera, fastidiosa, purulenta, viscida, gialla con muco.

Catarro al torace. Costrizione al torace. Bronchite e polmonite. Oppressione al torace.Dolore lancinante al torace e alle mammelle. Palpitazioni cardiache durante la notte.

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Paralisi dei polmoni. Ghiandole ascellari gonfie.Sacralgia, rachialgia e lombalgia.Mani, gambe e piedi freddi. Mani calde. Pesantezza agli arti. Prurito agli arti. Torpore

alle braccia e alle dita. Artralgia; dolore gottoso al fianco, alla coscia, al ginocchio. Dolorelancinante alle ginocchia; strappi alle ginocchia e alle gambe. Traspirazione delle mani edei piedi. Stanchezza alle ginocchia.

Sogni ansiosi, lascivi, vividi.

Barium iodatum

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BARIUM SULPHURICUM

I sintomi di questo rimedio compaiono al mattino, nel pomeriggio, la sera, la notte edopo mezzanotte. Il paziente desidera stare all’aria aperta perché all’aperto si sentemeglio; i sintomi psichici migliorano all’aria aperta. Notevole l’ansia psichica. Moltisintomi si manifestano o si aggravano movendosi e salendo le scale. Le singole partidiventano intorpidite e formicolanti. Aggravamento bagnandosi, in ambiente chiuso,all’aria fredda, raffreddandosi; mancanza di vitalità; aggravamento con clima freddo eumido. Costrizione di molte parti. Spasmi clonici e convulsioni epilettiche. Vasi sanguignidilatati. I sintomi si manifestano durante e dopo i pasti; aggravamento causato dallasazietà. Dimagrimento, debolezza, i muscoli diventano flosci. Formicolio e sensazione dipienezza. Indurimento delle ghiandole. Pesantezza e stanchezza. Adenite. Mancanza direazione. Spasmi muscolari. Desiderio di stendersi. I sintomi compaiono prima e durantele mestruazioni. Avversione per il movimento. Molti sintomi si aggravano con il movi-mento. Il paziente si aggrava col movimento. Agitazione in tutto il corpo. Dolore alle ossa,alle ghiandole; fastidio, bruciore, tormento, spasmi, pressione, lacerazione. Dolore lace-rante e straziante alle ghiandole. Paralisi degli organi, unilaterale, indolore; la pressioneaggrava il dolore e molti sintomi. Pulsazione in tutto il corpo. Polso debole movendosi.Alzandosi il paziente si aggrava. Sensibilità al dolore nelle parti esterne. Scossa elettrica intutto il corpo. Questo è un rimedio adatto principalmente per i disturbi della parte destradel corpo. Stare seduti immobili causa la comparsa di molti sintomi. Rigidità dei muscolie delle articolazioni. Ghiandole gonfie. Tensione in tutto il corpo. Tremori in tutto il corpoe agli arti. Camminare causa la comparsa di molti sintomi. Camminare all’aperto fa starmeglio il paziente. Debolezza dopo aver mangiato, durante le mestruazioni, camminando.

Ansia la sera a letto, durante la notte, prima di mezzanotte, paura del futuro e febbre. Ilpaziente ha desideri di cose non necessarie che subito dopo dimentica. È molto critico.Prova avversione per la compagnia. Non riesce a concentrarsi. La mattina e la sera è in unostato confusionale, migliora all’aria aperta. Ha paura la sera della folla, della morte, delmale, della gente. È smemorato, dimentica soprattutto le parole. Si spaventa facilmente. Èsempre in agitazione e diventa isterico a causa del dolore. È psichicamente debole,imbecille. Impaziente, indifferente, indolente, senza volontà. È notevolmente irritabilesoprattutto la sera. Ha la memoria debole. Geme e si lamenta. È sospettoso e teme laconversazione. Timido. Parla nel sonno, debolmente e inconsciamente. Piange, soprattut-to di notte. Prova avversione per ogni tipo di sforzo psichico. Ha le vertigini, gli oggetti gligirano intorno quando sta fermo e quando cammina.

La testa qualche volta è fredda, notevole iperemia con piedi freddi. Costrizione allafronte, all’occipite. Sensazione di vuoto alla testa. Eruzioni sul cuoio capelluto, croste,foruncoli. Formicolio al cuoio capelluto e caduta dei capelli. La sera pesantezza alla testa,

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alla fronte, all’occipite. Sensazione di confusione cerebrale. Sensazione di movimento allatesta. Cefalea, di mattina a letto, nel pomeriggio, la sera; migliora all’aria aperta, peggioratossendo, dopo aver mangiato, riscaldandosi, stendendosi, movendo testa e occhi, scuo-tendo la testa, abbassandosi, in seguito ad emozione violenta, a pressione, in estate, con icolpi di sole, camminando al caldo, stando in ambienti caldi; migliora camminandoall’aria aperta. Dolore alla fronte, la sera, più forte al lato destro, sopra gli occhi,all’occipite, ai lati della testa, alle tempie; fastidio alla fronte e alle tempie; bruciore allatesta e alla fronte; fitte alla fronte, ai lati della testa e alle tempie; dolore leggero alla testa;spasmi alla fronte. Emicrania; dolore alla fronte, sopra gli occhi, all’occipite, ai lati dellatesta, alle tempie, al vertice. Cefalea lancinante e dolore al vertice. Cefalea lancinante edolore alla fronte, alle tempie, al vertice. Cefalea assordante. Cefalea occipitale lancinan-te. Traspirazione del cuoio capelluto. Pulsazione alle tempie. Dolore improvviso e convul-sivo alla testa.

Palpebre appiccicate al mattino. Questo rimedio ha curato la cateratta. Occhi secchi.Congiuntivite e blefarite. Prurito e lacrimazione. Questo rimedio ha curato l’opacità dellacornea. Dolore agli occhi sforzando la vista, aggravato dalla luce; bruciore agli occhi, agliangoli palpebrali; pressione e dolore come se ci fosse della sabbia. Paralisi del nervoottico. Fotofobia. Protrusione degli occhi. Questo rimedio ha curato il gozzo esoftalmico(morbo di Basedown). Pupille dilatate e insensibili alla luce. Occhi rossi. Palpebre gonfie;macchie scure e puntini davanti agli occhi. Vista debole. Aggravamento sforzando la vista.Vista annebbiata. Scintille davanti agli occhi.

Secrezione ematica dall’orecchio. Eruzioni dietro l'orecchio. Formicolio e pruritonelle orecchie. Rumori nelle orecchie, ronzio, scricchiolio, tintinnio, vibrazioni. Doloreall’orecchio destro, dietro l’orecchio; fitte dietro e dentro l’orecchio. Dolore lancinante elacerante all’orecchio. Pulsazione all’orecchio. Spasmi alle orecchie. Udito indebolito.

Tendenza a soffiarsi il naso continuamente. Corizza con tosse. Catarro nasale consecreto ematico, abbondante, con croste, grumoso, sgradevole, giallo filante. Naso secco.Epistassi soffiando il naso. Naso spesso chiuso. Olfatto acuto. Molti starnuti. Naso gonfio.

Volto freddo. Spasmi al volto. Labbra secche e screpolate. Volto pallido o rosso.Eruzioni sul volto, sulla fronte e sul naso, acne, croste, eczema, herpes, foruncoli. Voltorosso e caldo. Dolore al volto, alla ghiandola submascellare. Dolore lacerante al volto.Gonfiore del volto, della ghiandola parotide e della ghiandola submascellare.

Gengivorragia. Bocca screpolata. Gengive staccate dai denti. Lingua bianca. Bocca elingua secche al mattino. Alito sgradevole, addirittura putrido. Bruciore alla lingua.Salivazione. Difficoltà a parlare. Gengive gonfie. Gusto cattivo, amaro o acido. Vescichein bocca e sulla lingua. Dolore ai denti che si aggrava con le bibite fredde o con i cibi caldie dopo aver mangiato. Costrizione alla gola. Gola secca. Tonsille ingrossate. Mucoraschiante in gola. Infiammazione cronica della gola e delle tonsille. I liquidi vengonospinti nel naso. Sensazione di nodo alla gola. La membrana della gola è coperta di essudatoe la gola è piena di muco viscido. Dolore alla gola inghiottendo; bruciore. Gola aspra.Spasmi dell’esofago inghiottendo. Gonfiore e suppurazione delle tonsille. Difficoltà adeglutire i solidi. Indurimento delle ghiandole cervicali. Dolore alla gola esternamente.Ghiandole cervicali gonfie. Tensione al collo.

Barium sulphuricum

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Appetito variabile, poco o ingordo. Il paziente si sazia facilmente poi è insaziabile.Avversione per il cibo. Sensazione di freddo allo stomaco. Desiderio di cose dolci.Sensazione di vuoto. Rutti dopo aver mangiato, amari, vuoti, acidi, acquosi. Pirosi.Stomaco pieno anche dopo aver mangiato molto poco. Pesantezza dopo aver mangiato.Sensazione di caldo allo stomaco. Bruciore. Singhiozzo. Digestione lenta. Rifiuto delcibo. Nausea al mattino. Gastralgia dopo aver mangiato, crampi, pressione, fitte; conati divomito. Tensione. Sete la sera, inesauribile. Vomito biliare, mucoso, acido, acquoso.Dilatazione gastrica, flatulenza, sensazione di pienezza. Addome gonfio e duro, ghiandolemesenteriche ingrossate. Dolore all’addome, al mattino, dopo aver mangiato, durante lemestruazioni, movendosi, dopo la defecazione; crampi e dolore tagliente nella regioneinguinale prima di defecare; dolore lacerante alla regione inguinale e ai lati dell’addome;fitte, borborigmo e tensione. Stitichezza; paralisi del retto; defecazione difficile, feci duree nodose. Diarrea; aggravamento la notte, raffreddandosi, feci gialle, acquose. Flatulenzasgradevole. Prurito al retto e all’ano. Sangue dall’ano; dalle emorroidi esterne. Defecazio-ne involontaria. Ano umido. Dolore durante e dopo la defecazione, pressione, fitte,tenesmo. Urgenza costante o frequente di evacuare ma senza esito. Ascaridi nelle feci.

Ritenzione dell’urina. Urgenza di urinare, costante, frequente, improvvisa, il pazientedeve affrettarsi ad urinare. Disuria. Minzione frequente, involontaria, abbondante durantela notte. Secrezione dall’uretra, viscida e purulenta. Gli uomini non hanno desideriosessuale ed erezione. Indurimento dei testicoli. Scroto umido. Emissione seminale.

Anche nella donna manca il desiderio sessuale. Leucorrea, abbondante prima dellemestruazioni. Mestruazioni scarse o frequenti e prolungate; amenorrea. Bruciore allavulva. Catarro tracheale con molto muco. Voce rauca, debole. Perdita della voce.

Respiro accelerato, asmatico, difficile durante la notte e salendo le scale; rantolo,soffocamento.

Tosse al mattino dopo essersi alzati, la sera, la notte, all’aria fredda e umida, all’aperto;tosse asmatica, secca mattina e sera, dovuta all’irritazione della laringe e della trachea;tosse affannata, spasmodica, soffocante, che si aggrava parlando; solletico alla laringe ealla trachea; pertosse. Espettorazione mattino e sera, fastidiosa, purulenta, viscida, gialla,mucosa.

Catarro al torace con costrizione e oppressione. Pustole sul torace. Sensazione dipienezza al torace. Bronchite cronica. Prurito al torace, alle mammelle. Dolore al torace lasera. Dolore alle pareti del torace. Dolore pressante e lacerante al torace. Palpitazione,ansia e agitazione la notte. Ghiandole ascellari gonfie.

Sensazione di peso al dorso. Prurito al dorso. Lombalgia prima e durante le mestrua-zioni, stando seduti; cervicalgia; lombalgia la sera prima e durante le mestruazioni;all’osso sacro; bruciore alla spina dorsale e alla regione lombare; lombalgia lacerante;rachialgia, cervicalgia e lombalgia. Pulsazione alla regione lombare. Irrigidimento deldorso e della regione cervicale. Tensione al dorso, alla regione cervicale, alla regionelombare e all’osso sacro. Debolezza nella regione lombare.

Mani e piedi freddi. I calli pungono, bruciano, fanno male. Crampi ai polpacci. Manisecche. Eruzioni dolorose sugli arti, foruncoli. Mani calde. Pesantezza agli arti inferiori esuperiori. Prurito agli arti inferiori e superiori, alle cosce. Spasmo degli arti inferiori.

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Torpore degli arti superiori, mani e dita. Dolore agli arti, alle articolazioni, alle spalle, allemani, all’anca, alla coscia, al ginocchio, alle gambe; dolore contundente agli arti e allearticolazioni; fitte agli arti superiori e inferiori, cosce e gambe; dolore lancinante agli arti,all’avambraccio, al polso, agli arti inferiori, cosce, ginocchia, gambe, piedi. Paralisiindolore degli arti superiori. Traspirazione delle mani; sudore sgradevole ai piedi; soppre-sione del sudore dei piedi. Tensione alle cosce. Piaghe sulle gambe; debolezza degli artiinferiori.

Sonno profondo. Sogni ansiosi, paurosi, vividi. Il paziente si addormenta tardi. Sonnoirrequieto. Sonnolenza nel pomeriggio, la sera, prima di cena. Insonnia prima di mezzanot-te con sonnolenza.

Freddo, mattina, mezzogiorno, pomeriggio, sera, notte; raffreddamento all’aria fredda,ad ogni minima corrente d’aria; freddo a letto; freddo esterno, in un solo lato del corpo,generalmente il sinistro; la sensazione di freddo migliora in ambiente caldo. Febbre sera enotte, alternata a sensazione di freddo; bruciore, vampate di calore. Traspirazione dopomezzanotte, fredda; mentre il paziente mangia, sgradevole; nelle singole parti, mentredorme, al risveglio.

Bruciore o freddo alla cute; cute screpolata. Cute pallida con macchie rosse. Cutesecca. Eruzioni urenti, con liquido giallo, secche; herpes; tricofitosi; prurito; dolore;foruncoli, esentema, croste, peggiorate dai graffi, pungenti, suppuranti; orticaria; vescico-le. Cute esquamante. Formicolio. Prurito di notte quando il paziente è in un letto caldo, ilprurito è urente e pungente e non si calma grattandosi. cute umida dopo che il paziente si ègrattato. Cute molto sensibile. Lacerazioni sulla cute. Dolore pungente. Tensione. Piccoleferite, lente a cicatrizzarsi che spesso diventano piaghe dolorose. Piccole verruche pun-genti.

Barium sulphuricum

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BARYTA CARBONICA

È interessante studiare Baryta carbonica perché è ampiamente sperimentato ed è unrimedio costituzionale. Rimedi simili sono sempre più interessanti di quelli che hannoun’azione breve e superficiale. Essi fanno presa sui disturbi miasmatici profondi chedurano da lungo tempo. Questo rimedio qui è orientato verso lo sviluppo degli esserigiovani. Vedrete nei testi usato abitualmente nei suoi confronti il termine «nanismo». Inquesto caso non sempre è preso nel senso di «piccola statura». È una piccolezza di corpo edi mente, un’insufficienza psichica e un’insufficienza organica. Voi capite bene il signifi-cato di «precocità», è quella qualità che rende le persone giovani eccezionalmente brillantie molto avanti psicologicamente. Si dice di loro che sono superiori ai ragazzi della loroetà. Sono precoci. Richiamate prima di tutto questo alla mente e pensate a ciò chesignifica; nella costituzione di Baryta carbonica abbiamo esattamente l’opposto. Ecco ciòche si intende per «nanismo». I bambini sono in ritardo per rendersi utili o per avereun’attività; sono in ritardo nei loro studi; sono in ritardo nell’imparare a parlare, a leggere,per imparare le associazioni necessarie alla vita comune, in ritardo per capire le immaginie formulare percezioni, per intraprendere le loro attività a fare i loro studi.

Si dice a volte che Calcarea carbonica è in ritardo nell’imparare a camminare, maanche Baryta carbonica lo è, anche se la causa è totalmente diversa. Per esprimere inparole povere quello che le distingue, diremo che Baryta carbonica è in ritardo nell’impa-rare a camminare anche se ha gambe abbastanza buone. Calcarea carbonica ha arti deboli,miseri, muscoli flaccidi, ossa di cattiva qualità, ed è per questo che è in ritardo nell’impa-rare a camminare. «Cammina tardi» è Calcarea carbonica «In ritardo nell’imparare acamminare» è Baryta carbonica Questo sintomo è esteso anche a Borax e a Natrummuriaticum. Hanno tutti e tre una specie particolare di ritardo nello sviluppo cerebrale, dimodo che sono in ritardo nell’imparare a fare gesti usuali, in ritardo nello sviluppo. Barytacarbonica, però, in ciò che concerne questo ritardo ad adottare le attività e le abitudinidella vita è in testa a tutti.

Avrete in cura ragazze fra i 18 e i 25 anni che hanno questa lentezza di sviluppo e fannoquello che facevano quando erano piccole. «Maniera di agire infantile e comportamentoinfantile. Gioca con le bambole e parla sventatamente». Esse non sono mai diventatedonne. Sono in ritardo nel conformarsi alle attività e alle abitudini femminili. Non hanno laprudenza della donna. Non hanno circospezione e si esprimono come potrebbe farlo unragazzo o una ragazzina. Ecco il «nanismo» psichico. Valutare questa lentezza di sviluppoe riconoscerlo in Baryta carbonica da tutti i suoi sintomi e le sue strane caratteristiche, ciporta ad una profonda comprensione del rimedio. Si trova qualcosa di simile in rimedicome Graphites, Sulphuricum acidum e Calcarea carbonica, ma in confronto a Barytacarbonica sono niente. Questo qui sembra che sospenda lo sviluppo che fa del bambino un

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uomo o una donna. Non è la piccola statura di una persona che mi fa pensare a Baryta, mala deficienza psichica e quella organica. Gli organi sembrano paralizzati, oppure è un soloorgano che non si sviluppa. Questo si ferma mentre gli altri continuano a crescere. Eccocosa mi fa pensare a questo rimedio. Un particolare organo non arriva alla maturità, mentregli altri continuano a svilupparsi; c’è asimmetria, ineguaglianza nello sviluppo.

Altra caratteristica è l’affinità di Baryta carbonica con le linfoghiandole di tutto ilcorpo. In tutte le parti del corpo le linfoghiandole si ingrossano e si induriscono; linfo-ghiandole cervicali, inguinali, dell’addome, tutte sono colpite; nel collo si formano file dinoduli. Con alcuni altri sintomi che riuniremo brevemente, avremo di questo paziente unquadro particolare. Il paziente è emaciato; un individuo che era grasso, in buono stato,deperisce gradualmente. Ha l’addome voluminoso. Questo rimedio è stato trovato adattoai casi di marasma infantile caratterizzato da ipertrofia ganglionare, addome voluminoso,dimagrimento dei tessuti e degli arti e dal ritardo psicologico. Avete così riepilogato ilquadro del marasma di Baryta carbonica.

Il paziente in sé è freddoloso, sensibile al freddo; vuole essere ben coperto. Unacaratteristica rilevante di questo paziente che deve distendersi, che si aggrava standoseduto o in piedi, è la notevole debolezza con polso debole. Tale debolezza è maggioredopo che ha mangiato. I dolori migliorano col movimento e all’aria aperta. I suoi malesserisi aggravano col freddo. Le tonsille si ingrossano gradualmente. Le linfoghiandole delcollo aumentano in volume e in durezza ad ogni raffreddore e ogni volta che il pazienteprende freddo.

«Gonfiore e indurimento delle ghiandole. Adenite con versamento». L’infiltrazione èpropria di questo rimedio. Le ghiandole diventano sempre più dure. Le ulcere si indurisco-no alla base, mentre le pareti delle superfici aperte si induriscono. Quando un bambino hauna qualsiasi malattia, rosolia, scarlattina, orecchioni o anche un raffreddore, o una crisimalarica, il suo sviluppo può arrestarsi e provocare un ritardo; non è uno stato congenito,ma acquisito, è un’arresto dello sviluppo. Esso porta con sé il dimagrimento, il deperimen-to di tutto il corpo, tranne dell’addome che ingrossa continuamente. Queste fasi nondevono essere misconosciute al loro primissimo inizio perché solo i sintomi aiutano ascoprirne la base mentre i disturbi che accompagnano le trasformazioni tissulari vengonoin ultimo.

Questo rimedio, diciamo, è adatto ad uno stato infantile, alla giovane età, e all’arrestodello sviluppo, ma un’altra delle sue grandi indicazioni, è la presenza di tali sintomi inpersone più grandi. Importa poco se si verifica l’arresto dello sviluppo in un giovane,nell’infanzia o all’età di cinquant’anni. Per qualche strana circostanza che non siamocapaci di approfondire, l’individuo assume l’aspetto della vecchiaia. Diciamo che è affettoda una senilità precoce. Baryta carbonica ha guarito i postumi che la malaria si portadietro, e, quando l’aspetto di vecchiaia prematura era il sintomo predominante, le conse-guenze di sovraffaticamento psichico o fisico, di sforzi psichici prolungati. La vecchiaiaraggiunge il paziente troppo presto. C’è poca differenza tra infanzia e vecchiaia, è perquesto che la vecchiaia è chiamata «seconda infanzia»; ma noi siamo sempre desolatiquando vediamo un uomo al di sotto dei sessant’anni che ha un comportamento puerile;tuttavia ne vediamo effettivamente molti che diventano ingenui e puerili. Non è soltanto

Baryta carbonica

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imbecillità, ma è anche comportamento infantile, fare e dire cioè cose come le farebbe odirebbe un bambino. E così, nella vecchiaia prematura, questi sintomi ci portano a pensarea Baryta carbonica.

Baryta carbonica ha guarito tumori adiposi, tumori incistati, lupus, tumori esterni dinatura tubercolare e sarcomi, e ha attenuato i dolori e le sofferenze e prolungato la vita inalcune affezioni cancerogene.

Il suo psichismo merita uno studio accurato e, in mezzo ai sintomi psichici, vedremoaffiorare tutte le fasi dell’evoluzione insieme alle trasformazioni tissulari. Il bambinoBaryta carbonica si nasconde dietro i mobili quando entrano degli estranei; si nascondecome se si vergognasse di qualcosa o avesse paura. Ha strane immaginazioni, crede che siparli o si rida di lui. Non sembra che faccia progressi. Ciò che gli si dice, sembra che nonserva a niente, perché riprende cento, mille volte le stesse abitudini e non si può educare. Onon comprende, o non può fissare niente nella propria memoria oppure non sa imprimersinella mente un’idea e bisogna ripetergliela incessantemente. La madre si domanda se ilbambino arriverà mai ad imparare qualcosa e il maestro dichiara che manca di attitudine. Ilmaestro non può capirlo, la madre neppure, ma il medico omeopata deve rendersi contoimmediatamente di quello che succede. Se conosce la sua Materia Medica, deve conoscerebene la questione dei bambini deficienti, di quelli che si avviano al rachitismo, di quellideboli, di quelli che dipendono sempre da qualcuno, che sono adatti soltanto a fare idomestici.

Il medico omeopata fa il proprio dovere quando fa saltare a cavalluccio sulle ginocchiai piccoli pazienti, per osservare accuratamente le loro capacità e le loro deficienze, e sacome agire per dare loro quello di cui hanno bisogno. Un compito come questo non portaforse in sè stesso la sua ricompensa? Potranno essere necessarie tutte le dinamizzazionimai preparate per domare le costituzioni, perché alcuni pazienti avranno bisogno didinamizzazioni medie, altri di bassissime e altri di altissime. Non priviamo i nostri ragazzidi nessuna cosa di cui abbiano bisogno. Aspettiamo solo con impazienza il momento diusare le dinamizzazioni più alte, in maniera da sviluppare questi bambini al massimo delleloro capacità.

Nel testo c’è a questo punto l’espressione: «Mancanza di una chiara coscienza».Secondo quello che ho appena detto, non è chiaro forse il significato di tutto questo aproposito del rimedio e che ciò è diverso per Baryta carbonica rispetto a molti altri?Tuttavia, se aveste letto questo sintomo per primo, non avreste saputo cosa voleva dire.«L’assenza di una chiara coscienza». Questo sintomo è utile specialmente nei vecchi. Nonè la confusione psichica che noi sappiamo essere vertigine. Il fatto è che le cose non sonochiare nel suo intelletto. Osserviamo come questo rimedio fa presa sull’intelletto. Fa presasulla memoria. Questo stato comincia con l’indebolimento e si accentua progressivamentesino all’imbecillità. Portatelo sino alla fine, e avete l’imbecillità e dall’inizio, quando ipensieri erano solo un po’ nebulosi, fino all’imbecillità, avete, su tutta la linea, tutti i gradidella malattia.

Quando il bambinetto Baryta carbonica si presenterà nel vostro ambulatorio, sinasconderà il volto tra le mani e vi guarderà di nascosto tra le dita. È timido. Facilmentespaventato. Ha paura degli estranei. Sintomi simili si osservano anche in altri rimedi, ma in

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questo sono particolarmente forti. Volto sciupato. Atteggiamento malaticcio. Quello chedomina è il desiderio di nascondersi, è la timidezza. Il bambino non vuole giocare e restaseduto in un angolo. Non presta alcuna attenzione al proprio tamburo se è un bambino, oalla propria bambola se è una bambina. Resta sempre seduto. Sembra che non pensi; glimanca la capacità di pensare. Il bambino cresce senza acquisire alcun discernimento,alcuna capacità di percezione e, di conseguenza, non arriva a svilupparsi. Va sempreincontro alla sventura. Come Causticum, teme che gli succeda qualcosa. Si crea continua-mente delle fantasticherie; preoccupazioni e affanni immaginari. Rimugina su ogni generedi malesseri e di afflizioni che potrebbero arrivargli. È abbastanza simile ad Arsenicum. Ilbambino è di umore costantemente piagnucoloso, frigna incessantemente. In mezzo aimalesseri generali, vi saranno le sofferenze organiche e i sintomi psichici. «Più pensa alsuo male, e più questo si aggrava». Se pensa ai propri disturbi, alle proprie sofferenze,questi si aggravano immediatamente. Vecchiaia prematura ed esaurimento cerebraleconseguente a un prolungato lavoro psichico.

Vi sono penosissime cefalee. «Sensazione di pressione al cervello». Sensazione che ilcervello non sia più fissato al cranio e cada da un lato o dall’altro o salga e scenda. Lasensazione è che il cervello si sposti movendo la testa o per una brusca scossa. È come seil cervello andasse e venisse per seguire i movimenti della testa quando il paziente gira latesta da un lato all’altro.«Cefalea con pressione». Le cefalee migliorano all’aria fresca,all’aria aperta e si aggravano col calore. È l’opposto dello stato generale. Nel suo insiemeBaryta carbonica è aggravato dal freddo; ma le cefalee migliorano all’aria fresca. Spessoè sensibile alle temperature eccessive, sia calde che fredde. Il tempo molto caldo provo-cherà dei malesseri; farà montare il sangue alla testa e favorirà l’apoplessia. Questorimedio ha numerosi sintomi della testa che somigliano allo stupore dell’apoplessia. Haqualche sintomo di paralisi analogo a quelli dei vecchi apoplettici ed è stato utilissimo nelristabilire il passaggio dell’impulso nervoso lungo i nervi. È lo stesso di Phosphorus; è unrimedio eccellente per gli stati paralitici cronici che si sono verificati per la rottura di unvaso sanguigno, provocando una pressione sui nervi e creando un ostacolo al passaggiodell’impulso nervoso. Le cefalee sono di tipo congestizio, pesanti; c’è una sensazione dipressione al cervello.

Quei bambini gracili che abbiamo descritti, hanno delle eruzioni, degli eczemi sullatesta; e quelli che sono nati per superarsi in questo campo, vedono le loro eruzioni«rientrate» per mezzo di pomate e linimenti. «Croste umide sul cuoio capelluto».«Eruzionisecche sul cuoio capelluto. Caduta dei capelli. Alopecia». Cefalee con debilità psichica,deficienza intellettuale, che sono il risultato della soppressione dell’eruzione.

Sono numerosi i sintomi oculari. «Granulazione delle palpebre. Ispessimento dellepalpebre; ispessimento di tutte le mucose e tutti i tessuti dell’occhio. Opacità corneale».Infiltrazione delle diverse tuniche dell’occhio. Baryta carbonica ha guarito delle cataratte,ha guarito diversi tipi di indebolimento della vista, ma soprattutto quelli che sono staticausati da una leggera opacità corneale (Baryta iodata) che rende gli oggetti nebulosi: « Ècome se guardasse attraverso la nebbia o il fumo». Ulcerazione della cornea. Piccolemacchie bianche che disturbano la vista. «Palpebre agglutinate la mattina». Orzaioli.«Sensazione di peso alle palpebre superiori». Sensazione di peso al sopracciglio con la

Baryta carbonica

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cefalea, come se la fronte comprimesse gli occhi ( Carbo vegetabilis, Carbo animalis eNatrum muriaticum). Il paziente si stringerà spesso la fronte con le mani dicendo: «Ho lasensazione che la mia fronte pesi sugli occhi».

Il paziente Baryta carbonica ha molti rumori alle orecchie, ma soprattutto crepitii eschiocchi quando respira, inghiotte o mastica, meno pronunciati in posizione distesa. Ilrimedio colpisce l’orecchio destro più spesso di quello sinistro. Rumori di corsa nell’orec-chio nel respirare. «Eruzioni attorno alle orecchie. Ipertrofia delle linfoghiandole coneruzioni attorno alle orecchie». Infiammazione con indurimento delle ghiandole parotidi.All’inizio si può dire che è un gonfiore, ma alla fine è un ingrossamento permanente conindurimento che a volte forma un grosso tumore. In associazione con i disturbi alleorecchie sono colpite anche altre ghiandole della regione cervicale, le linfoghiandolelungo il collo sotto l’orecchio (Baryta muriatica, Tuberculinum bovinum). Può esserecolpita la ghiandola sottomascellare e in quel caso è ingrossata e indurita. A volte letonsille diventano ipertrofiche. Tutte queste ghiandole diventano sensibili, si infiammanoe aumentano un poco di volume ogni volta che il malato si espone al freddo e dopo bruschicambiamenti di tempo. Baryta carbonica è un ottimo rimedio per l'ipertrofia ghiandolare.

Nei capitoli dei clasi clinici, i trattati indicano Baryta Carbonica per la suppurazionedi queste ghiandole, ma in tutta la mia vita non l’ho mai trovato un buon rimedio per lesuppurazioni. In esso l’infiammazione ha più possibilità di modificarsi in un aumentodell’essudato. Nei trattati è raccomandato per la suppurazione delle tonsille ma, per mialunga esperienza, è uno degli ultimi rimedi al quale penserei. Può aver guarito casi simili,ma io dubito fortemente del gran valore e della serietà di questa osservazione. Viceversaprovoca certamente un aumento graduale dell’infiltrazione dopo un raffreddore. In talioccasioni le tonsille ipertrofiche si arrossano, si infiammano e diventano dolenti, ma,allorché l’infiammazione acuta e il dolore si attenuano, le tonsille restano un po’ più grossedi quello che erano prima del raffreddore. È in questo modo che le tonsille continuano adingrossare. Ai bambini spesso si asportano. Devo ammettere che vi sono circostanze nellequali è necessario asportarle: quando l’ipertrofia è eccessiva e crea molti fastidi peringhiottire e per parlare. Due o tre volte avendo totalmente fallito con i rimedi scelti purfacendo del mio meglio, i pazienti sono andati dall’otorinolaringoiatra che le ha asportate;ma francamente credo che tonsille del genere potrebbero essere guarite tutte.

Uno degli insegnamenti di Hahnemann nell’Organon èche, a meno che non si abbianosintomi che indichino il rimedio, non si deve aspettare alcun segno rimarchevole per lasomministrazione di un rimedio. L’ipertrofia delle tonsille da sola non è un sintomosecondo il quale si può scegliere un rimedio; se non ce ne sono altri, si è ridotti a fare unadozzina di congetture per non indovinare, forse, nemmeno una volta. Il metodo degliindovinelli è il peggiore che si possa usare per trovare un rimedio, e tuttavia vi sonobambini con tonsille ipertrofiche che vengono da noi senza alcun sintomo sul quale sipossa scegliere un rimedio. I sintomi secondo i quali si deve fare la propria scelta, nonsono le ghiandole e neppure le trasformazioni tissutali, ma quelli che rappresentano ilpaziente. Ci si deve sempre rammaricare per l’intervento chirurgico, poiché l’escissione diun organo qualsiasi sarà fatta forse a danno della costituzione del paziente. Vi sonotuttavia degli atti che vanno compiuti, pur sapendo che sono a danno dell’organismo del

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paziente. Dobbiamo rimettere in piedi i domestici perché si guadagnino da vivere e, senecessario, bisogna operarli perchè non possono rimanere a letto pazienti per un anno odue in attesa di essere guariti. Il chirurgo avrà sempre un posto al nostro fianco, ma prima,esercitiamo la nostra professione di medico.

Eruzioni sul volto. Il volto è malaticcio, spesso purpureo, rosso e tumefatto, o magro edemaciato, d’aspetto invecchiato e sciupato. Il lattante somiglia a un vecchietto come illattante di Natrum muriaticum e Calcarea carbonica. Con i disturbi al volto, con l'odon-talgia e soprattutto con le affezioni della gola, vi è l’ipertrofia delle linfoghiandolesottomascellari e giugulari. Dopo la scarlattina, vi sono affezioni dell’orecchio. Le paroti-di e le ghiandole sottomascellari dopo la scarlattina diventano ipertrofici. La scarlattinaporta spesso con sé molti disturbi organici, specialmente quando non è stata curatacorrettamente, quando è stata curata da un allopata o da un omeopata ansioso. Unomeopata ansioso non aspetta che le proprie convinzioni portino i loro frutti, non aspettache il suo rimedio agisca, ne dà un altro, poi ancora un altro e, mentre la scarlattina segueil suo corso, il paziente si aggrava terribilmente e, alla fine, ha disturbi alle orecchie,adenite e talvolta la nefrite. Quando vi sono complicazioni alle orecchie con ipertrofiadelle linfoghiandole cervicali, Baryta carbonica, tra un certo numero di altri rimedi, è unodi quelli che si devono studiare.

«Paralisi della lingua negli anziani. Debolezza della lingua. Durezza della lingua neglianziani». Senilità precoce e debolezza muscolare.

In questo rimedio c’è catarro con accumulo di muco nel naso, in gola, nella laringe ela trachea. Esso è indicato negli anziani che hanno rantoli alla trachea. Ogni volta che iltempo rinfresca, ogni volta che il paziente si espone al freddo, c’è una recrudescenza deirantoli. La respirazione è rantolante. C’è qualche rimedio che ha, in alto grado, questi fortirantoli toracici negli anziani e così vale la pena di segnalarli. Baryta carbonica è uno diquesti. Bisognerà confrontare Senega, Ammoniacum e Baryta muriatica quando vi sonoforti e continui rantoli al torace in un anziano, un ottantenne, che sta benissimo d’estate,ma che d’inverno ha grossi fastidi per questi rantoli e non ha altri sintomi, Ammoniacumgli ridarà la tranquillità.

L'angina di Baryta carbonica si traduce in molti sintomi. «Infiammazione del tessutocellulare dei pilastri del velo palatino e delle tonsille». Questo rimedio è uno di quelli chehanno i sintomi generali del catarro di gola. Granulazione della gola, in maniera che lafaringe sembra brillante, picchiettata di grossa graniglia che si infiamma quando fa freddoo dopo essersi raffreddato. Ogni volta che il tempo rinfresca, le tonsille si infiammano e,nei bambini, si ipertrofizzano rapidamente. Baryta carbonica guarirà le tonsille ipertrofi-che in coloro che con le tonsille ipertrofiche hanno l’ipertrofia di altre ghiandole in altripunti, che sono intellettualmente un po’ritardati e imparano con difficoltà. Ma tali sintomi,vedete, sono sintomi costituzionali. Non dovete scegliere il rimedio unicamente per ilsintomo «ipertrofia delle tonsille». «Tonsillite».

L’infiammazione non è così acuta come quella di Belladonna, non compare in unanotte, non si evolve rapidamente verso la suppurazione; ma è una forte angina, comparsalentamente, dopo molti giorni di esposizione al freddo, con progressivo aumento delvolume e un progressivo decorso. Questo è il carattere della tonsillite di Baryta carbonica,

Baryta carbonica

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mentre quella di Belladonna sopravviene con grande rapidità. Anche Hepar ha un iniziorapido e si evolve verso la suppurazione. C’è un rimedio che è indicato nella tonsillitequando è interessato l’orecchio, che migliora col calore e che pochissimi medici prescri-vono sebbene abbia un grande valore, ed è Chamomilla che è specialmente indicato se ilpaziente è irritabile. Il dolore è attenuato dal calore e arriva con grande violenza. La si puòscambiare per un’infiammazione di Belladonna, ma Chamomilla la guarisce in modopermanente. «Sensazione di boccone in gola», vale a dire che le tonsille sono così grosseche danno l’impressione di avere in gola un grosso bolo. Esse cambiano la tonalità dellavoce, causando difficoltà nel parlare. «Grande bruciore in gola. Impossibilità di inghiottirequalsiasi cosa, tranne i liquidi». Tale irritazione mantiene una continua sensazione disoffocamento e una spasmodica costrizione della gola; vi sono, in gola, contrazioni,strappi, crampi. Vi è anche uno spasmo all’esofago nell’inghiottire, specialmente negliindividui nervosi da lungo tempo o nelle persone prematuramente logorate.

«Spasmo all’esofago. Difficoltà di inghiottire». Il bolo alimentare scende un po’ e poiprovoca lo spasmo, i conati e il soffocamento. I conati e il soffocamento a contatto con unpo’ di cibo sono una forte caratteristica di Kalium carbonicum, Graphites, e Mercuriuscorrosivus. Essi sono ugualmente marcati in Baryta carbonica, ma sono molto più forti inMercurius corrosivus.

I disturbi relativi all’azione del mangiare e del bere, all’appetito e allo stomacopossono essere studiati tutti insieme. C’è debolezza della digestione, ogni sorta di disordi-ni e sensazioni sgradevoli allo stomaco dopo avere mangiato. A volte c’è gastralgia, e avolte dilatazione. «Gastralgia dopo aver mangiato». Dopo avere mangiato,c’è un’estremadebolezza. L’addome è duro. «Linfoghiandole mesenteriche ipertrofiche con un addomevoluminoso e muscoli addominali dolenti alla palpazione». Baryta carbonica ha guarito latabe mesenterica al primo stadio. Ha guarito il ventre gonfio dei bambini che avevano legambe magre, che erano magri dappertutto, che presentavano linfoghiandole ipertrofichee deficienze intellettuali.

Baryta carbonica ha una stipsi inveterata. «Feci nodose, difficili da espellere. Fecidure e insufficienti». Inattività del retto e protrusione delle emorroidi quando il pazienteurina ed evacua.

Riguardo gli organi sessuali maschili, abbiamo qualche caratteristica curiosa. Ilrimedio abolisce ogni desiderio sessuale e ogni potere di compiere l’atto sessuale, lascian-do gli organi sessuali in uno stato di rilasciamento e di impotenza. «Rilasciamento delpene. Impotenza. Diminuzione del desiderio sessuale. Ipertrofia della prostata. Atrofia deitesticoli». Guarisce le «gotte» uretrali croniche, le secrezioni blenorragiche indolori,biancastre, che esistono da lungo tempo. Sono secrezioni maleodoranti senza infiamma-zioni. «Torpore della zona genitale».

L’apparato genitale femminile è sconvolto. Sterilità. Atrofia ovarica. Ghiandole mam-marie atrofizzate sebbene quelle linfatiche si dilatino e si infiltrino. Secrezione leucorroicapassiva, biancastra, densa, persistente, spesso abbondante, più imponente una settimanacirca prima del periodo mestruale.

In certi pazienti, una costituzionale debolezza si impossessa della laringe; una debo-lezza paralitica. Totale afonia o meglio: «raucedine e patina». La voce è bassa, profonda.

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Afonia per debolezza costituzionale e paralisi. Il paziente prova la stessa sensazionelaringea continua che proverebbe se inalasse fumo o bitume o vapori di zolfo o polvere.Con la raucedine vi è una tosse cronica secca, rauca, abbaiante; non è una tosse aspra, matorna tutte le notti. Tosse soffocante negli anziani. Il testo qui dice: «paralisi che minacciai polmoni». Questo va di pari passo con la natura generale del rimedio. Il torace è pieno dimuco che il paziente è incapace di espettorare. Potete constatare dallo sforzo che fa pertossire che in qualche punto vi è una certa debolezza, una mancanza di vigore. Lo sforzoche fa non è vigoroso. «Tosse notturna con respirazione asmatica». È una tosse provocatada irritazione alla laringe e alla trachea. Baryta carbonica a volte ha un genere di tosse chenon si arresta e trova sollievo solo coricandosi bocconi; finché resta coricato bocconi, nontossisce. Il paziente ha palpitazioni al minimo sforzo; quando è coricato sul fianco sinistro;quando ci pensa; con l’ansia e con l’afflusso di sangue; con violente pulsazioni in testa epolso rapido. Palpitazioni nelle ragazze clorotiche.

«Tensione ai muscoli del dorso. Gonfiore delle linfoghiandole della catena latero-posteriore del collo». Gonfiore dei gangli cervicali. «Tumori adiposi del dorso». Spessoun paziente ci ha detto: «Dottore, l’ha fatta sparire lei la cisti sebacea che avevo suldorso?» C’è da scommettere che ne ignoravo l’esistenza. Generalmente è così che avvienenella clientela di un medico omeopata, perché egli non dà un rimedio per il tumore e visono molte possibilità che pensi pochissimo al tumore quando lo sceglie; egli prescrive ilrimedio costituzionale e spesso il tumore sparisce entro un certo tempo; allora il pazientepensa che il medico gli ha dato una cura meravigliosa. Il medico ha più gloria e più creditoper avere guarito una verruca che per avere guarito il paziente. Il medico che scegliecorrettamente il rimedio rimette in ordine l’organismo. Guarisce il paziente: il pazienteessendo in buono stato, comincia a riparare il proprio corpo, i tessuti partecipano alrinnovamento generale del corpo e quello che non è utile viene eliminato; allora il medicoviene considerato un uomo importante. E così questo rimedio guarisce tumori e verruche.Verruche sugli arti, sul dorso e sulle mani.

I dolori sono del tipo gottoso, reumatico, che si aggravano prendendo freddo e coltempo freddo. Debolezza paralitica, tremore e torpore ai piedi. Traspirazione maleodoran-te dei piedi, che provoca l’indolenzimento della pianta del piede; ulcere sui piedi;traspirazione dei piedi bloccata. Quando il paziente è in piedi ha tremore ai piedi e quandocammina vacilla. Dolori a strappi, laceranti, agli arti inferiori. Acuti dolori improvvisi alleginocchia.

Baryta carbonica

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BARYTA MURIATICA

Ecco uno dei nostri rimedi costituzionali dall’azione profonda che, però, è statotrascurato. Era usato molto, e con gran successo, dai primi medici omeopati. La deficienzapsichica, la demenza, l’ipertrofia delle linfoghiandole e la sovraeccitazione sessualeformano un gruppo di sintomi che senza Baryta muriatica è difficile guarire. Se a questoelenco aggiungete la grave e crescente debolezza muscolare, avrete una ragione di più persomministrare prima o poi nel corso della cura questo rimedio all’uno o all’altro di questipazienti che altrimenti tarderebbero molto a guarire.

Il paziente soffre di più: la mattina; prima di mezzogiorno, nel pomeriggio, la sera; lanotte e dopo mezzanotte.

Egli vuole stare all’aria aperta, che tuttavia aggrava i suoi sintomi. Questi spesso siaggravano all’aria fredda e se il paziente si raffredda.

I sintomi compaiono: mentre dorme; quando si lava; prima e dopo le mestruazioni. Siaggravano: stando seduti (il paziente è costretto a distendersi); in autunno e in primavera;con i bagni (il paziente li teme, come Sulphur); stando in piedi; con l’umidità; salendo lescale (che aggrava fra l’altro la dispnea, la debolezza, e le palpitazioni). Alcuni sintomimigliorano col movimento.

L’ansia fisica generale è una forte caratteristica del rimedio. Debolezza di tutto il corpoal punto che il paziente può a mala pena muovere un arto; debolezza quando cammina;debolezza muscolare generale; debolezza paralitica; stanchezza. Stanchezza estrema checostringe il paziente a distendersi. Pesantezza interna ed esterna dovuta, pare, ad uno statodi debolezza e di rilasciamento. Sensazione di pienezza interna, di tensione. Formicolii sututto il corpo. Pulsazioni all’addome e agli arti. Scosse, simili a scosse elettriche, conconvulsioni. Molti punti sono sensibili alla pressione. I dolori sono: bruciore in moltipunti; dolori taglienti all’interno; frequenti dolori perforanti; sensazione di contusioneinterna; dolore lancinante in superficie. La maggioranza dei sintomi sono indolori e ildolore è l’eccezione.

Disturbi al lato sinistro. Dimagrimento. Dilatazione dei vasi sanguigni. Sanguinamentodelle mucose e delle ulcere. Il polso è: forte, debole, pieno o rapido (120). Gonfioredoloroso delle ghiandole. Adenite e gonfiore delle ghiandole. Ipertrofia ghiandolare.Tremore. Lipotimia.

Tra le malattie che questo rimedio può guarire vi sono quelle che colpiscono lelinfoghiandole le le altre ghiandole. Nelle affezioni ghiandolari, Baryta muriatica è ilcompletamento naturale di Conium maculatum; gli è molto simile, ma la sua azione èmolto più profonda. Dopo una scarlattina, si manifesta un gonfiore edematoso. Sottol’effetto di Baryta muriatica sono migliorate le condizioni di numerosi casi di aneurisma.Emiplegia (a sinistra), con scosse muscolari agli arti, punture nelle ghiandole e lungo i

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nervi, sensazione di laceramento che va dall’alto in basso e sembra localizzato ai muscoli.La tendenza alle convulsioni è una caratteristica particolarmente importante di questorimedio; ci sono convulsioni con cefalea, sordità, vomito e pirosi; convulsione col mante-nimento della piena coscienza e con scosse come quelle prodotte dalla corrente elettrica;spasmi cronici; movimenti convulsivi; Baryta muriatica ha guarito i casi più ostinati diepilessia.

L’ansia si manifesta: la sera; pensando al futuro; con conati e sensazione di pressionesullo stomaco; con nausea. Il paziente crede di morire. Ha paura: degli uomini; del male.Trasale facilmente. Soffre di tristezza mattutina. Indifferenza. Ottusità. Impossibilità diconcentrazione.

Diffidente. Poco incline a parlare. Resta seduto in silenzio; i bambini stanno seduti inun angolo e danno risposte ingarbugliate. Irritabilità serale. Va facilmente in collera.

Baryta muriatica è utile per quei bambini che sono in ritardo nell’apprendere o nelcomprendere e per quelli che non vogliono giocare come gli altri. Il paziente parla mentredorme. Sviene.

Ha delle illusioni: il posto in cui si trova gli sembra estraneo, cambiato; è timido efiacco; ha l’illusione di camminare sulle ginocchia. Ha una condotta insensata. È inco-sciente. Se vi è aumento del desiderio sessuale, ha manie di ogni genere; ninfomania.Follia. Follia erotica. Follia durante la quale aumenta il desiderio sessuale. Imbecillità eidiozia.

Vertigine quando cammina. Gli oggetti girano in tondo.Dolore alla testa: la mattina quando si alza; nel pomeriggio; la sera; si aggrava: all’aria

aperta; movendo gli occhi; col rumore; causato dai capelli alzati; stando coricato; dopoavere mangiato; camminando; chinandosi; premendo la testa. Dolore frontale, occipitale,parietale, temporale. Bruciore in testa; scosse alla testa; dolore lacerante all’occipite, ailati della testa; cefalea tale da stordire; dolore perforante alle tempie; sensazione dicontusione in testa; punture alla fronte, all’occipite, alle regioni parietali, alle tempie;pressione alla testa e alla fronte; pressione dall’interno all’esterno. Al paziente la testasembra così pesante da non poterla tenere dritta. La fronte e l’occipite gli pesano. Ha unasensazione di movimento nella testa: come se il cervello si fosse staccato.

Sensazione di contrazione al cuoio capelluto. Baryta muriatica è un rimedio utilissimonelle eruzioni del cuoio capelluto: gruppi di puntine, croste spesse, di cattivo odore;eczema di tutte le parti superiori della testa che si estendono sui lati e all’occipite esuppurano abbondantemente. Ulcere del cuoio capelluto.

Agglutinazione mattutina delle palpebre. Prurito con dolore cocente, pesante, agliocchi. Secrezione di muco e di pus dagli occhi. Disturbi oculari e cefalea dopo uno sforzooculare, esattamente come Conium maculatum. Palpebre gonfie. Infiammazione agliocchi negli ammalati scrofolosi. Paralisi delle palpebre superiori. Fotofobia. Pupilledilatate e insensibili. Arrossamento degli occhi; delle palpebre; vene dilatate. Sensazionedi rigidità agli occhi. Ulcerazione della cornea. Vista indebolita con abbagliamento.

Ascessi dietro entrambe le orecchie. Rumori all’orecchio: masticando e inghiottendo;ronzii arrossamenti, tintinnii. Catarro nella tromba di Eustachio. Contrazioni nervose o tic.Prurito all’orecchio. Dolore a entrambe le orecchie; otalgia; dolore più violento dal lato

Baryta muriatica

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destro, stando coricato sul lato dolente, migliorato da bevande fredde; otalgia con angina;dolore lacerante all’orecchio, dolore lacerante dietro l’orecchio; dolore pungente; astrappi. Secrezione delle due orecchie: abbondante, con odore di formaggio avariato,nauseabondo, purulento; secrezione dopo la scarlattina. Eruzioni sulle orecchie. Infiam-mazione a ripetizione dell’orecchio e del condotto uditivo. Indebolimento e infine perditadell’udito. Pizzicore alle orecchie e pulsazioni.

Catarro al naso con secrezione copiosa, densa e gialla. Corizza con secrezione etemperatura. Prurito all’interno del naso. Dolori pungenti al naso. Sensazione di scortica-tura al naso. Epistassi. Starnuti frequenti; il paziente starnutisce dormendo e gli starnutinon lo svegliano. Ostruzione nasale. Nodulo rosso da un lato sulla punta del naso.Secchezza al naso.

Colorito del volto: con la febbre, rosso; altrimenti pallido. Eruzioni con croste.Espressione ansiosa con grande calore al volto. Gonfiore: delle linfoghiandole cervicali esotto mascellari, che sono durissime; delle ghiandole sotto mascellari; della parotidedestra. Con l’otorrea, la ghiandola sottomascellare è grossa e indurita. Infiammazionedella parotide destra dopo la scarlattina. Labbra secche. Sensazione di tensione al volto,con la nausea e la diarrea. Stiramenti e spasmi al volto.

Lingua bianca, patinata, screpolata. Dolore: bruciore in bocca; gengiva indolenzita.Gonfiore delle gengive e del palato. Gusto: amaro, putrido; dolce o acido; gli alimentihanno un gusto putrido. L’alito è nauseabondo; putrido; come quello prodotto dall’intossi-cazione mercuriale. Un muco filante riempe la bocca e copre la lingua. Paralisi dellalingua. Parola impacciata. Gengivorragia. Secchezza della bocca e della lingua, la mattina.Scialorrea con ogni parossismo. Ulcerazione della lingua.

Scalzamento dei denti con salivazione. Odontalgia: lancinante, che costringe il pazien-te a sedersi sul letto, che si aggrava dopo mezzanotte e dopo aver dormito; pungente, astrappi.

Angina e otalgia soprattutto a destra, che si aggrava inghiottendo; deglutizione moltodifficile; con allungamento dell’ugola; con salivazione; bruciore alla gola. Gonfiore delletonsille. Gonfiore e indurimento delle linfoghiandole cervicali. Ipertrofia delle tonsille.Infiammazione della gola e tonsillite; tonsillite che si ripete ad ogni raffreddore. Mucofilante in gola; suppurazione delle tonsille; varicosità in gola.

Appetito insaziabile; o inappetenza. Avversione per il cibo. Vampate di calore chesalgono dallo stomaco alla testa. Il cibo disgusta. Desiderio di pane di frumento secco. Ilpaziente può mangiare solo alimenti molto leggeri, perché la digestione è lenta e lostomaco debole. Dilatazione gastrica. Gastralgia con: crampi, indolenzimento; sensazionedi pressione dopo aver mangiato; eruttazioni amare; rigurgiti di liquido acquoso. Conati;singhiozzo; gastrite; nausea; pirosi; sensazione di pienezza e di peso allo stomaco dopoaver mangiato alimenti solidi. Sete con secchezza della lingua; sete durante i brividi; seteestrema. Sensazione di tensione allo stomaco. Sensazione di vuoto allo stomaco. Vomitomattutino; vomito con diarrea e grande ansia; con cefalea; incessante; vomito di liquidoacquoso, di bile, di muco, di sangue.

Baryta muriatica è stato di grande aiuto negli aneurismi addominali. Fegato e linfo-ghiandole mesenteriche si ingrossano e si induriscono. Dilatazione addominale. Dolore

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addominale: la mattina; dopo aver mangiato, prima di evacuare; dolore agli ipocondri;dolore urente, crampiforme, pungente, tagliente, agli ipocondri e alla regione inguinale.Durezza dell’addome, flatulenza; gonfiore del fegato; gonfiore delle linfoghiandole ingui-nali dopo la soppressione di una blenorragia. Sensazione di pienezza; sensazione ditensione addominale. Ulcere alle regioni inguinali.

Stipsi: non si sente alcun bisogno di evacuare; le feci sono difficili da espellere;generalmente è una stipsi senza dolore; le feci sono dure e coperte di muco. Prurito all’ano.Diarrea che, anch’essa, è generalmente indolore. C’è un po’ di dolore al retto defecando;bruciore prima e dopo la defecazione; indolenzimento; dolore pesante; pungente; tene-smo. Dissenteria con muco ematico; con frequenti feci gelatinose; generalmente indolori.Molti gas nauseabondi. Emorragie che provengono dall’intestino e dal retto. Emorroidiesterne che sporgono quando il paziente urina. Umidità intorno all’ano. Incontinenza delmateriale fecale; paralisi del retto e dello sfintere. Feci: acquose; bianche e dure; fetide;gelatinose; gialle e fangose; liquide; molli; sanguinolente; verdi; vermi nelle feci.

Bisogno urgente di urinare; bisogno fisiologico: continuo, frequente, senza effetto,violento. Cistite. Minzione: difficile, con incontinenza urinaria notturna; con pollachiurianotturna, con pollachiuria durante la traspirazione. Ritenzione urinaria. Baryta muriaticaha guarito blenorragie croniche, «goccia militare» cronica. Dolore all’uretra urinando.L’urina può essere: abbondante, acquosa, calda, gialla, nauseabonda; emanare una terribi-le puzza; lasciar depositare un sedimento bianco.

Testicoli ingrossati. Desiderio sessuale estremamente aumentato, perfino imperioso.Indurimento dei testicoli; infiammazione dei testicoli dopo la soppressione di una blenor-ragia; polluzioni.

Dolore all’utero; indurimento delle ovaie; leucorrea; mestruazioni abbondanti, dolo-rose, frequenti. Sterilità.

Catarro laringeo e tracheale. Solletico alla laringe, irritazione alla laringe e allatrachea. La respirazione può essere: ansiosa; asmatica; corta; difficile; profonda; conrantoli; rapida; accompagnata da tosse, che costringe il paziente a sedersi. La voce è rauca,debole, velata.

La tosse si manifesta: durante il giorno, la mattina, la sera, la notte, prima di mezzanot-te; si tratta di tosse asmatica; tosse per irritazione della laringe e della trachea; tosse conrantoli; tosse secca; tosse secca cronica nei bambini scrofolosi; pertosse. Espettorazionemattutina; espettorazione: abbondante; gialla; muco-purulenta proveniente dai bronchi,mucosa.

Palpitazioni rilevanti. Questo rimedio ha guarito delle tubercolosi polmonari conherpes e indurimento testicolare.

Si è rivelato molto utile nella scoliosi vertebrale.Estremità. Mani caldissime. Crampi alle dita dei piedi, che migliorano piegando gli

arti. Prurito agli arti e alle cosce. Torpore alle dita. Eruzioni agli arti; puntine. Debolezzadegli arti. Mani e piedi freddi. Gonfiore delle mani, degli arti inferiori, delle ginocchia, deipiedi. Stanchezza. Pesantezza in tutto il corpo che costringe il paziente a distendersi.Movimenti convulsivi degli arti superiori, delle cosce, dei piedi. Paralisi del lato sinistro;paralisi degli arti inferiori. Pulsazioni alla spalla. Scosse indolori delle braccia durante la

Baryta muriatica

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notte; violente scosse periodiche degli arti con convulsioni. Sensazione di tensione alleginocchia. Sudorazione dei piedi; soppressione della sudorazione dei piedi. Tremito agliarti. Ulcere sulle gambe.

Sonno agitato. Insonnia prima di mezzanotte. Sogni: piacevoli; lascivi; ansiosi; dicalamità; terrificanti; molto vivi. Risvegli frequenti. Sonnolenza: nel pomeriggio, la sera,dopo colazione.

Freddo: la mattina, la sera a letto; brividi; brividi esterni; forti brividi ogni due giorni.Temperatura la sera e la notte; calore terribile: calore con brividi; calore secco tutto ilgiorno; calore secco durante la notte.

Bruciore alla cute. Prurito. Eruzioni: punte, eczema, scabbia; herpes su tutto il corpo;eruzioni pungenti; squame gialle; orticaria. Erisipela. Pelle fredda. Formicolii; gonfiore etensione. Pelle d’oca. Dermatosi. Punture. Secchezza della cute. Tutto il corpo è copertoda ulcere. Ulcere urenti.

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BELLADONNA

Belladonna è un rimedio che si impadronisce dell’organismo con gran violenza. Èadatto soprattutto agli individui vigorosi e pletorici e agli intellettuali. Questi, a condizioneche godano di salute robusta e appartengano al tipo sanguigno e pletorico, hanno malattieche iniziano all’improvviso. Le malattie di Belladonna si manifestano improvvisamente,hanno un decorso regolare e finiscono improvvisamente. I suoi dolori e le sue affezionicompaiono all’improvviso, con grande violenza e all’improvviso spariscono. Le affezionicausate da un raffreddore raggiungono rapidamente l’acme, hanno un’evoluzione acuta, digrande violenza e finiscono bruscamente. Belladonna colpisce specialmente il sistemavascolare, il cuore, i polmoni, il cervello e il sistema nervoso.

Tra i primi sintomi da studiare vi è il calore. Belladonna può presentare l’infiammazio-ne di tutti gli organi, soprattutto del cervello, dei polmoni e del fegato. Può essere colpitoanche l’intestino o gli altri organi. Queste infiammazioni sono accompagnate da un intensocalore; un calore assolutamente inconsueto, più marcato in Belladonna che nella maggiorparte di tutti gli altri rimedi. Se posate le mani su un malato Belladonna, il suo calore ètalmente forte che la ritirerete bruscamente. La sensazione di calore resterà sulla mano esulle dita per un po’ di tempo.Lo stesso tipo di calore accompagnerà dolori, infiammazio-ni, malesseri diversi, crisi notturne di delirio o crisi violente di carattere infiammatorio.Dove c’è infiammazione – non importa dove – vi è questo intenso calore.

Alcuni casi tuttavia che presentano questo intenso calore non mettono in rilievoBelladonna: sono i casi in cui la febbre riveste un carattere continuo. Belladonna non hanella sua natura febbri continue. È vero che i trattati antichi vi parlano di Belladonna per ilcalore violento del tifo e di qualche febbre continua, ma se esaminate il rimedio nel suocorso, non troverete niente di continuo nella sua febbre. La sua febbre è remittente. Nelcorso della malattia non sale gradualmente come avviene nel tifo. Non ha come la febbrecontinua un aumento progressivo e una progressiva discesa. Ve ne parlo per evitarvi diandare fuori strada.

Il nostro compianto Hering, uno dei professori omeopati più competenti che il mondoabbia conosciuto, quando il delirio e il calore somigliano in qualche modo a Belladonna,lo annovera tra i rimedi per il tifo, ma è necessario che vi dica che succederebbe solo inquel caso. Se somministrerete Belladonna per il delirio in un caso di tifo, un delirio chesomiglia a Belladonna, potrete a rigore controllare il delirio, ma le altre manifestazionimorbose si aggraveranno. Non controllerete la febbre e ridurrete le difese del paziente.Questi resterà malato più a lungo e cadrà in uno stato di prostrazione più profondo diquello in cui sarebbe caduto se non aveste curato il delirio. Stramonium si accordaperfettamente alla descrizione fatta da Hering di un caso in cui, dice lui, doveva essere

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somministrato Belladonna Dovete avere ben chiaro in mente il carattere di questo calore:calore, calore intenso, calore violento.

C’è un altro aspetto di Belladonna che si ritrova nel corso delle sue fasi infiammatoriee delle sue febbri. Le parti infiammate e la cute in genere sono molto rosse e, via via chel’infiammazione si evolve, assumono un colore rosso scuro; quando la febbre si prolunga,il volto diventa a chiazze; ma il colorito di Belladonna all’inizio è rosso brillante, con cutelucida. La parte infiammata, se visibile, sarà rossa. La cute che copre una linfoadenite saràchiazzata a macchie rosso brillante. Nell’infiammazione delle parotidi, delle ghiandolesub-mascellari e delle linfoghiandole del collo, vi sarà, sopra ogni organo infiammato, unamacchia rossa come il fuoco. La gola è scarlatta. La mucosa orale è infiammata e scarlatta.Di lì a qualche tempo, torna ad essere rosso scuro e alla fine diventa a chiazze, mostrandoil carattere e l’evoluzione della costituzione di Belladonna. Evoluzione che avvieneprogressivamente verso uno stato zimotico, come si osserva nella scarlattina, negli statiflogistici che si prolungano: inizialmente c’è una congestione intensa, poi la paralisivasomotoria; e allora si tratta di una congestione intensa con colorito azzurrognolo o achiazze color porpora.

Un’altra grande caratteristica di Belladonna si osserva nelle parti infiammate e nelleparti dolenti. Ogni volta che Belladonna agisce nettamente, si manifesta il bruciore, unbruciore intenso. In un'angina Belladonna, il bruciore in gola è come quello provocato daicarboni ardenti. Iinfiammazione delle tonsille che bruciano come il fuoco. La pelle brucia:al malato sembra che bruci e al medico appare intensamente calda. Nella scarlattina lapelle brucia. «Mi brucia tanto, tanto, dottore», dice il paziente con una febbre epatica oremittente. Quando c’è l’infiammazione di un organo, la pelle brucia, c’è una febbre chebrucia e brucia l’organo stesso. Infiammazione della vescica con bruciore. Congestionecerebrale con bruciore alla testa. Congestione della gola con bruciore alla gola. La parteinfiammata è caldissima e brucia anche soggettivamente. C’è bruciore nella gastrite.Nell’infiammazione epatica, il fegato brucia. Congestione epatica con ittero e sensazionedi bruciore al fegato. Conosciamo ora tre caratteristiche dominanti di questo rimedio (nonle chiamiamo «chiavi» perché non è questo che voglio dire): il calore, il rossore, ilbruciore. Vedremo come essi modificano tutto l’aspetto della malattia, come si insinuanoe si ramificano nell’organismo e quale è il loro significato.

Ma questo non è tutto. In Belladonna abbiamo molto gonfiore. Le parti infiammategonfiano rapidamente; sono estremamente sensibili alla palpazione; sono molto dolentidando al malato la sensazione che stanno per scoppiare, e sono accompagnate da doloripungenti e urenti e da pressione. Nelle zone infiammate c’è calore, bruciore e rossore, eanche tumefazione. Gonfiore, punture, bruciori, battiti. Battiti dappertutto. Battiti con tuttele congestioni e infiammazioni. Battiti alla parte affetta, battiti alla carotide. Se deibambini sono a letto con la congestione cerebrale, hanno la testa incredibilmente calda. Sesono abbastanza grandi da sapersi esprimere diranno che la testa «brucia». In ogni casonoteremo i battiti. Le arterie temporali e le carotidi pulsano con grande violenza. Assistia-mo a un gran tumulto, ad uno spaventoso sconvolgimento. Quando il paziente ha bisognodi Belladonna tutto è scosso.

È uno dei rimedi più dolorosi. Il paziente è terribilmente sensibile al dolore. E

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ricordatevene, i dolori compaiono all’improvviso, durano più o meno a lungo e scompaio-no all’improvviso. Accade così nelle nevralgie, negli stati flogistici, negli organi infiam-mati. Dolori, laceramenti, fitte, bruciori, punture, pressione, dolore cocente, tutto insieme,tutto legato in un solo fascio per far soffrire il paziente. Tutti i dolori si aggravano colmovimento, con la luce, con le scosse, col freddo. Il malato vuole essere imbacuccato benbene e si sente peggio ad ogni esposizione al freddo o ad una corrente d’aria. Le suecefalee sono come molti altri suoi dolori: ha l’impressione che il suo cervello salga escenda, ha come una lacerazione, un bruciore ad ogni passo che fa, ad ogni movimentodegli occhi, quando gira i globi oculari, quando sale le scale, quando si alza o si siede; ognimovimento provoca violenti dolori; il paziente ha l’impressione che la testa gli scoppi, chegli occhi gli escono dalle orbite. Se si muove, le pulsazioni cardiache cominciano atrasmettersi alle parti dolenti ed egli le definisce «dolori come martellate». Non sopportadi essere toccato nella sede di questi dolori. Se qualcuno lo tocca, provocherà dellepulsazioni. Se il paziente si scopre, il dolore aumenta. Se qualcuno cammina sul pavimen-to della stanza, la scossa lo farà stare peggio.

Una scossa data al letto, di solito provoca in Belladonna un aggravamento. Se è tantopaziente da stare a letto, gli urti dati al letto aggraveranno tutte le sue sofferenze. Se viavvicinate al letto di un malato che ha un’infiammazione epatica, egli non vi lascerà posareneppure la mano sul letto, perché lo scotimento lo aggreverebbe. Che il dolore sialocalizzato all’addome, che si tratti di un’infiammazione uterina o di un parto, è la stessacosa. L'aggravamento con le scosse è una caratteristica così marcata che non sempre silimita alle infiammazioni. Spesso è uno degli aspetti di un’iperestesia nervosa. Una donnaal momento del parto, in assenza di ogni infiammazione e di ogni minaccia di infiamma-zione, può essere in un tale stato di iperestesia che vuole le finestre chiuse per non lasciarentrare l’aria; non vuole essere toccata, non vuole mosso il letto, perché il minimodondolio la fa aggravare; è talmente sensibile alle scosse anche quando non ha nessundolore! Se avete davanti un caso simile... voi realizzate in tempo che senza Belladonnaavrete un travaglio lungo e difficile. Ma è così rapida l’azione del rimedio che con unadose di Belladonna tutti i disturbi svaniscono subito. La scossa del letto spesso vi riveleràla natura del rimedio. Se arrivate al capezzale di un paziente che ha una colica epatica conviolenti dolori, costui non sopporterà che tocchiate il suo letto. Ha il volto rosso, la pelleche brucia, non lo si può toccare, è in preda ad atroci dolori e vi avverte prima che abbiateattraversato la stanza – voi osservate tutto – dicendovi: «Non toccate il letto, dottore».Questa è una caratteristica molto particolare: l'aggrvamento per una scossa.

Spasmi: spasmi generali e spasmi locali. Spasmi dei piccoli canali, delle fibre circolari,degli organi tubolari, come quelli di cui ho parlato a proposito della colica epatica. Vi èuna contrazione del coledoco; oppure nel canale cistico le fibre circolari stringono unpiccolo calcolo impedendogli di passare. La luce del canale è sufficientemente larga peraccogliere il calcolo e questo comincia a passare, ma l’irritazione dei tessuti provoca unospasmo che trattiene il calcolo nella sua stretta. Depositate sulla lingua del paziente unadose di Belladonna, e lo spasmo si allenta, il calcolo passa e i disturbi finiscono ; inquindici minuti la colica epatica è scomparsa. Non si fa mai un errore prescrivendo rimediomeopatici per una colica epatica. I sintomi non sempre sono quelli di Belladonna, ma in

Belladonna

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un caso come quello, in cui c’è questa spaventosa sensibilità, il rimedio è proprioBelladonna.

«Convulsioni del lattante». Esse sono violente e generalmente associate a congestionecerebrale. La pelle è sempre caldissima. Sono provocate dalla luce, da una corrente d’ariafredda, da un raffreddore. I bambini nervosi, intelligenti, quelli che hanno un cranioabbastanza voluminoso, che sono paffuti, specialmente i ragazzi ma anche le ragazze conteste da ragazzo, avranno convulsioni dopo essere stati esposti al freddo. Luce, movimentoe freddo causeranno le convulsioni. Il soggetto Belladonna in quanto individuo è, come ilsoggeto Bryonia, aggravato in tutti i suoi disturbi dal movimento. Il movimento provocaconvulsioni, dolori, pulsazioni, e aumenta l’azione del cuore. Il movimento provoca moltidisturbi e aumenta i dolori. Pensate dunque a questi sintomi generali ogni volta cheesaminate Belladonna. È questa l’immagine di Belladonna che deve prevalere. Non haimportanza la quantità di piccoli sintomi che accumulate: prima di tutto considerate questi.

Studiare i sintomi psichici di Belladonna è affascinante, ma osservarli è terribile. Sonosimili a quelli che si manifestano con la febbre molto alta, con l’eccitazione maniacale e ildelirio. Si ritrova dappertutto l’eccitazione . Si trova violenza in tutti i sintomi psichici. Isintomi psichici sono tutti attivi, mai passivi. In Belladonna non c’è delirio passivo. È unostato di violenza. Il paziente è violento; picchia, morde, lacera gli oggetti, fa cose strane,inconsuete, inattese. È in uno stato di sovreccitazione. I sintomi psichici che compaiononella febbre, il delirio e l’eccitazione, spesso migliorano prendendo un po’ di cibo leggero.Questa modalità di Belladonna in genere non è conosciuta, ma è tuttavia molto caratteristi-ca. Ricordatevi soprattutto della violenza e, inoltre, quando sarete al capezzale di unpaziente che presenta questo delirio violento, abbiate presente il trio: calore, rossore,bruciore.

Il paziente è pieno d’immaginazioni. Vede fantasmi, spiriti, ufficiali e scene selvagge.All’inizio della febbre il delirio è furioso e il malato molto eccitabile. Ma quando la febbrepersiste, il paziente cade nel sonno, una specie di torpore semicomatoso. Apparentementeè immerso in un sogno e grida. Fa sogni orribili. Vede nei sogni le cose di cui parla.Quando dorme veramente, o si riposa, se per lui si può parlare di riposo, fa dei sogniviolenti, degli incubi. Vede oggetti che vanno a fuoco. È posseduto dal delirio e dallatortura. A momenti diventa stupido e sembra che perda conoscenza. Dimentica tutto e poidiventa furioso. Il delirio continua mentre sembra che dorma. Questi sintomi si manifesta-no spesso nella congestione cerebrale, la violenta congestione cerebrale del bambino. Se èin età di parlare, il bambino parlerà di colpi di martello in testa. In Belladonna anche ilbambino resta in profondo stupore, il profondo stupore dell’encefalite, con le pupilledilatate, la pelle caldissima e secca, il volto rosso, le carotidi pulsanti. Alla fine, mentre lostupore progredisce, il bambino diventa pallido, il collo tirato indietro; in effetti, via viache la base del cervello e il midollo sono presi dal male, i muscoli del collo si contraggonotirando la testa indietro e il bambino gira la testa, gli occhi fissi e le pupille dilatate. Questostato psichico è associato alla scarlattina e alla meningite cerebro-spinale.

I disturbi psichici di Belladonna possono anche prendere la forma della mania acuta. Ilmalato allora morderà il cucchiaio, abbaierà come un cane, commetterà ogni genere di attidi violenza e potrà anche gettarsi dalla finestra. Bisogna trattenerlo, mettergli la camicia di

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forza. Ha il volto rosso, la pelle caldissima, e dice, a tratti, che brucia dappertutto o che latesta gli brucia, e, effettivamente, la sua testa è molto calda. Nel frattempo, i piedi sonofreddi. La testa è calda, i piedi freddi; o piedi e mani sono freddi come il ghiaccio. Sidirebbe che tutto il sangue è affluito in testa. Ogni genere di «delusione» (1) e diallucinazione è mescolata alla mania acuta: fantasmi, mostri orribili, oggetti strani esoggetti deformati. Il paziente ha paura di oggetti immaginari cui vuole sfuggire. Nel suodelirio, Belladonna vuole saltare dalla finestra, correre, sfuggire a coloro che lo sorveglia-no. Pensa che vogliano fargli del male. Durante tutto il periodo della mania acuta e durantelo stato di delirio,tutte le manifestazioni psichiche patologiche sono caratterizzate dallaviolenza. Desiderio di distruggere. Il paziente Belladonna, nei suoi stati più acuti, deveessere sorvegliato, dominato, e talvolta, legato. Nei testi questo stato è definito «di rabbia,di furia». Il malato vuole commettere atti di violenza. «Geme. Invece di mangiare, tagliavain due coi denti il cucchiaio di legno, rosicchiava il piatto, grugniva e abbaiava come uncane. Un ragazzo molto malato correva attorno alla camera ridendo esageratamente». Risodemenziale, sonoro, impetuoso. «Gettò lontano un pezzo di pane prendendolo per unapietra. Si gira e si rotola nel letto con vera rabbia. Avversione per il rumore e lacompagnia». Aavversione per la luce; meglio nell’oscurità. A tratti, tra queste crisi diviolenza, sopraggiunge uno stato più passivo. Il tempo attivo è sempre quello dellaviolenza; ma c’è talvolta uno stato più passivo in cui il paziente resta seduto o coricato nelsuo letto; a strappare lenzuola e coperte o a rompere tutto quello che gli passa per le mani.Se c’è un bastone, lo ridurrà in pezzi.

Nel corso di tutti i disordini, sia delirio, febbre o dolori, ha dei sussulti. Sussultaquando dorme, come per una scossa elettrica. Proprio nel momento in cui si addormenta,sente una sensazione che somiglia ad una scossa elettrica attraverso tutto il corpo.«Sussulta di paura quando qualcuno si avvicina. Paura di cose immaginarie, che egli vuolefuggire». «Una grande ansia» è un sintomo che in questo rimedio si ritrova dovunque. Nelmomento in cui esce da queste crisi di delirio o di convulsioni, sul volto del malato si leggela paura . Il paziente è in grande eccitazione e anche la sua circolazione è in uno stato digrande eccitazione; il movimento e l’emozione aumentano i battiti cardiaci.

Attraverso tutto questo, come sintomo caratteristico di Belladonna, si è potuto forsemettere insieme l’ipersensibilità; è uno stato di iperestesia ed estrema irritabilità deitessuti. Si rapporta questo stato ad un’accresciuta irritabilità dei centri nervosi. Si sviluppaallora l’iperacuità del gusto, dell’odorato e del tatto, una eccitazione del sensorio ingenerale. Il paziente è sensibile alle impressioni. Sensibile alla luce, al rumore, al tatto,agli urti. Il sensorio è violentemente eccitato. Predomina, come una delle caratteristicheforse più rilevanti di Belladonna, un’eccessiva ipersensibilità nervosa, in contrasto conrimedi come Opium che privano il paziente di ogni sensibilità. In Belladonna, piùcongestione c’è e più c’è eccitazione. E tuttavia sono molto simili in tanti punti; moltosimili nell’aspetto, aspetto degli occhi, del volto; simili i loro stati psicologici. Se dovessi

1. Cfr. il cap. su Stramonium, dove Kent raffronta: illusione, allucinazione, e «delusione».

Belladonna

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fare una prescrizione su uno stato patologico, la congestione cerebrale o l’aspetto esterio-re, senza tener conto dell’intensità dell’uno o dell’altro, non sarei capace di distinguere traOpium o Belladonna. Essi spesso si annullano a vicenda. Ma noi non facciamo unaprescrizione secondo la patologia; facciamo una prescrizione sui sintomi, dopo un’accura-ta individualizzazione.

«Vertigine» che accompagna questa intensa eccitazione. Il paziente ha la vertiginegirandosi nel letto o movendo la testa. «Gli oggetti sembra che girino». «Vertigine conpulsazione». Le pulsazioni o la vertigine aumentano movendo la testa. Il paziente sta aletto; non può sollevare la testa. L’esagerata sensibilità si applica specialmente al cuoiocapelluto. Si nota soprattutto nella donna: non può sopportare i capelli alzati. Avvienespesso nelle pazienti Belladonna: non tollerano di essere pettinate o di avere spazzolati icapelli. Il cuoio capelluto è talmente sensibile che la paziente lascia i capelli sciolti sullespalle. «È come se le tirassero i capelli. Non vuole toccati i capelli». Nelle nature moltosensibili, c’ è qualche rimedio che corrisponde ad un’estrema irritazione: come Hepar chesviene per il dolore; come Nitricum acidum che non sopporta il rumore delle auto checircolano nelle strade perché gli provocano violenti dolori; come Coffea i cui disturbi sonoaggravati dal rumore dei passi (era così sensibile al dolore che, pur stando al terzo piano,il rumore di qualcuno che entrava nel portone aumentava intensamente le sue sofferenze,sebbene nessun altro l’avesse sentito). Anche in Nux vomica, un rumore di passi aggrava ildolore in tutto il corpo. Belladonna, nella propria natura, ha tutte queste sensibilità aldolore. Ciò fa parte dello stato del suo sistema sensoriale che è accentuato in tutto il corpo.Il paziente Chamomilla, ipersensibile al dolore, combatterà da sé sino alla fine: è inutilemanifestargli la propria simpatia; ma avrete pietà del paziente Belladonna, del pazientePulsatilla e del paziente Nitricum acidum.

Una curiosa modalità di queste ipersensibilità è anche la pronta reazione del malato. Lareazione al rimedio è così rapida e immediata che spesso, prima di avere il tempo digirarmi, ho sentito il paziente che diceva: «Questo rimedio mi ha dato sollievo». In tantirimedi la reazione è lenta ma in Belladonna essa è intensificata. È così anche in Nuxvomica e in Zincum. Tale sensibilità è marcata quando si tratta di un caso molto acuto maa volte lo è anche quando il caso è più o meno cronico. Anche Cuprum è molto sensibiledappertutto. Ha verruche sensibili; la pelle sensibile, polipi sensibili; tutto in lui è sensibi-le; ed è così sensibile nella reazione che, se il rimedio è appropriato, rimedi parzialmenteindicati non agiranno; il paziente è talmente ipersensibile a tutto, che tutto fa troppoeffetto. La dose più piccola, la più benigna, la più semplice agisce troppo e tutto provocaun aggravamento. Gli odori provocano un aggravamento, i rimedi ben scelti, invece diguarire, disturbano. Cuprum attenua, calma questa sensibilità in maniera che i rimedi sceltibene agiranno in modo curativo e a lungo. Esso non è adatto a questo stato di violentacongestione che abbiamo descritto; in questo non somiglia a Belladonna; Cuprum non hala sensibilità associata alla febbre e ad una congestione attiva, con battiti e disturbicircolatori; ma la possiede in uno stato cronico. Le donne e i bambini di questo rimediosono così sensibili che non suscitano compassione; è un rimedio che non è adatto neppureagli isterici; è adatto piuttosto a quelli che sono perfettamente capaci di dominarsi.Cuprum è così. Abbiamo rimedi adatti alle persone sensibili e soprattutto alle donne

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sensibili, sensibili agli odori e a tutte le influenze immaginabili. Il medico che si occuperàdi questi infelici mortali pazienti, che comprende la loro natura, percepisce le loro qualitàe allevia le loro sofferenze, guiderà la comunità, malgrado la reputazione che gli creano glialtri medici che stanno ad osservarlo. Egli non deve essere uno di quelli che misuranosecondo il proprio metro; può essere un pachiderma, ma incontrerà pazienti ipersensibili.

Tale sensibilità è presente in quasi tutte le cefalee di Belladonna. Vi sono dolori comepugnalate, dolori lancinanti, tutti in relazione con la congestione. Sono tutti aggravati dalmovimento, dagli urti, dalla luce, persino dallo sbattere delle ciglia, come dalle correntid’aria. Belladonna è indicato quando la testa ruota a destra e a sinistra; il paziente ruota latesta perché il dolore è così intenso che non può stare fermo, sebbene il movimento facciaaumentare il dolore. È per questo che un bambino a letto con un encefalite gira e muove latesta, lanciando subito un acuto grido, il grido idrocefalico. Dopo un momento si sveglia,comincia ad agitare la testa, e, ad intervalli brevissimi, lancia ancora il grido idrocefalico;sta per sprofondare nello stupore, il collo tirato indietro, il volto rosso che presto diventapallido. Ha momenti di stupore, e durante lo stupore, si mette a gridare. Bisogna aver cura,in tutte le malattie cerebrali, di non nutrire troppo il bambino, di non sovraccaricargli lostomaco, perché lo stomaco è debole. Egli non può digerire gran che e il cibo deve essereleggero e scelto bene.

Grande pesantezza alla testa. La testa è come un grosso peso ed è tirata all’indietro. Avolte, quando sono colpite le meningi della parte superiore del midollo, si vede che la testaè tirata indietro dalla contrazione dei muscoli del collo . Anche il paziente Belladonnaporta la testa indietro, ma lo fa volontariamente perché questa posizione spesso attenua leviolente cefalee. Il miglioramento dura finché il paziente tiene la testa indietro. Si aggravaportando la testa in avanti, quando è seduto o quando è in piedi e si china. Sembra alpaziente che il cervello esca fuori dal cranio o che sia spinto in avanti. Questa posizione faaumentare talmente la cefalea che a volte, a detta dei pazienti, sembra una coltellata o unamartellata. Sensazione di chiodo o di martello, sensazione, di essere tagliuzzato o lacerato;ma in tutte le cefalee pressione e pulsazioni. Queste sensazioni si intensificano quando ilpaziente si alza.

Battiti; pulsazioni come se dei martelli colpissero l’interno della dolente scatolacranica, sensazione descritta dai pazienti come se l’interno del cranio fosse un’unica piagacolpita da martelli a ogni pulsazione. A volte quando i pazienti stanno tranquillamenteseduti o distesi, tutto questo si calma ma alzandosi essi provocheranno la ricomparsa dellemartellate. «Sensazione di dilatazione», è un’espressione usata spesso dai pazienti e che èstata usata dagli sperimentatori. Una sensazione di espansione, come se la testa si allargas-se; come se ci fosse una pressione dall’interno all’esterno.

Tutte queste cefalee sono attenuate dalla pressione esterna: un semplice tocco o unapressione improvvisa li aggraverà; ma una pressione che aumenta gradualmente, applicatacon cura alla testa, come la pressione di una fascia o di uno stretto berretto, le migliorerà.Esse sono causate anche dall’esposizione all’aria fredda; si manifestano dopo essererimasti in piedi al freddo con la testa scoperta. A volte comparirà una cefalea gravesemplicemente dopo essersi tagliati i capelli. La congestione della testa per essersi tagliatii capelli durerà per giorni con battiti e pulsazioni. La testa è talmente sensibile al freddo

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che dopo il taglio dei capelli o dopo essere rimasto al freddo col cappello in mano simanifesteranno otiti, disturbi respiratori e reumatismo. Di questo rimedio si può dire che leaffezioni delle diverse parti del corpo passano dalla testa e si propagano dall’alto verso ilbasso. Dopo essere stati a capo scoperto, dopo aver esposto la testa al freddo, dopo essersibagnata la testa o essere incappato in un temporale, compariranno malanni, arrossamenti egonfiori.

C’è un malanno che se mai lo incontraste vi svierebbe... e non indovinereste mai quelloche sto per dirvi. I malesseri di Belladonna in genere migliorano col riposo e si aggravanocol movimento, ma esiste una specie di agitazione con un dolore lacerante che va dalleanche alla parte inferiore delle gambe, molto sconcertante da vedere, che porta il pazientea camminare senza posa. Nel momento in cui si ferma, il dolore ricompare. Esso simanifesta ora con fitte che si propagano dall’alto in basso, ora con lacerazioni lungo i nerviverso l’alto e verso il basso e si manifesta dopo avere preso freddo alla testa e non dopoessersi bagnati i piedi. Le malattie di Aconitum e Pulsatilla cominciano dopo essersibagnati i piedi e si sviluppano dal basso verso l’alto; partono dai piedi e poi salgono ecolpiscono la testa. Le malattie di Belladonna cominciano dopo aver preso freddo allatesta e vanno dall’alto verso il basso; a volte si localizzano alla testa, a volte al torace, avolte allo stomaco; a volte sono concentrate all’addome, a volte all’utero e alle ovaie. Rhustoxicodendron manifestano dei malesseri dopo essersi bagnato, ma si localizzano sulleparti bagnate. Se si è bagnato le gambe, avrà un reumatismo alle gambe. Questa è unadiscriminazione importante e deve essere fatta per quasi tutte le vostre prescrizioni.L’omeopatia è questione di individualizzazione e si interessa alla maniera in cui i disturbisi diffondono. Alcuni cominciano dalla parte destra e si estendono alla parte sinistra. Altricominciano nella parte più alta del corpo e vanno dall’alto verso il basso. In quest’ultimomodo agisce il rimedio che stiamo esaminando. In alcuni rimedi, l’esposizione dei piedi auna corrente di aria ghiacciata produrrà la cefalea ( Silicea), ma in Belladonna l’esposizio-ne al freddo produrrà la cefalea o una nevralgia agli arti inferiori. In Belladonna il doloreche compare durante il riposo, è un’eccezione. Ciò prova ancora una volta come èimportante distinguere con molta precisione i sintomi generali dai sintomi particolari. Senon conoscete i sintomi generali e quelli particolari, non sceglierete mai il vostro rimedioin modo preciso. Le affezioni degli arti inferiori in questo caso sono sintomi particolari. Ilpaziente e il suo stato generale migliorano col riposo; i sintomi del paziente migliorano colriposo. Tutti quei sintomi dei quali si può dire che appartengono al paziente in sèmigliorano col riposo, ma i dolori agli arti inferiori, come li ho descritti, quei dolorinevralgici migliorano col movimento e si manifestano col riposo. Questo non significa chetutti i dolori degli arti inferiori migliorano col movimento; al contrario i dolori reumaticimigliorano invariabilmente col riposo e si aggravano col movimento. I dolori laceranti chevanno dalle anche in giù, senza gonfiori, compaiono col riposo. I rimedi sono tutti ricchi diparticolarità ed è la valutazione di queste particolarità che ci permette di fare buoneprescrizioni.

In tutte le malattie di Belladonna non perdete di vista la congestione che va versol’alto. «Afflusso di sangue alla testa. Estremità fredde». Piedi freddi, mani fredde; testacalda.

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Il rimedio produce infiammazioni agli occhi. «Occhi brillanti. Pupille dilatate. Volto infiamme. Arrossamento intenso della parte infiammata». Infiammazione di tutti i tessutidell’occhio, delle palpebre, di tutte le componenti del globo oculare, con dolori estrema-mente violenti. Calore, rossore e bruciore. Queste tre caratteristiche fortemente rivelatrici,che caratterizzano il rimedio nel suo insieme, si ritrovano nelle sue malattie oculari.Pulsazioni, tumefazione, lacrimazione, intensi dolori; dolori tutti aggravati dal movimen-to, e dalla luce. Intensissima fotofobia. «Lampi e scintille davanti agli occhi». Leggendo,le righe sembrano sinuose. «Debolezza della vista o vera cecità». Congestione intensa esensazione di replezione di tutte le parti dell’occhio. «Apoplessia della retina. Occhisemichiusi sporgenti, con sguardo fisso». Vedrete questo nel lattante quando è coricato instato di stupore, con una congestione cerebrale, gli occhi semichiusi, il volto in fiamme eintensamente caldo, che gira la testa da una parte all’altra; se questo dura parecchi giorni,il volto diventa pallido e il collo è tirato all’indietro. In queste congestioni, quando ilbambino è a letto con gli occhi semichiusi, non ha quasi battito di ciglia. «Nevralgieorbitali. Occhi che escono dalle orbite, con pupille dilatate. Infiammazione del nervoottico e della retina. Occhi congestionati e rossi».

Un altro sintomo degli occhi è lo strabismo. Non è uno strabismo che comparegradualmente e che avrà bisogno delle cure del chirurgo, ma uno strabismo che simanifesta con l'iperemia cerebrale, durante la congestione in cui la testa gira da un latoall’altro e le pupille sono dilatate, le carotidi pulsanti, quando il volto è imporporato e ilcalore intenso. Dopo uno o due giorni, l’occhio comincia a girare in dentro ed ecco che ilbambino diventa strabico. Questa è un’indicazione in più per Belladonna. A volte neldecorso di una grave congestione cerebrale, lo strabismo persiste e allora Belladonna puòessere il rimedio appropriato. Tutti i casi comparsi in seguito a disturbi circolatori devonoessere trattati con rimedi. Non bisogna mai mandarli dal chirurgo. Persistendo essi perqualche tempo, anche mesi, non saranno guariti meno da rimedi ben scelti, mentre quelliche compaiono gradualmente, come gli strabismi congeniti, non miglioreranno con irimedi. Lo saranno solo i casi spasmodici che sono associati alla congestione cerebrale ene derivano. In relazione con la congestione epatica e con la duodenite, c’è l’ittero dellecongiuntive.

Nelle otiti che si avviano alla suppurazione, raramente Belladonna è utile. Bisognaallora cercare dei rimedi dall’azione profonda. Ci può essere dolore, sensibilità allapalpazione, tutti i caratteri dell’infiammazione; ma i casi che richiedono Belladonnararamente arrivano alla suppurazione.

E arriviamo ora alle mucose, a quelle del naso, della bocca, della gola, della laringe,dell’apparato respiratorio, a quelle che arrivano all’orecchio attraverso le trombe diEustachio, e riscontriamo un’altra forte caratteristica di Belladonna che segue la maggiorparte dei suoi disturbi: una grande secchezza, una sensazione di secchezza. Secchezza delnaso, della bocca, della lingua, della gola, del torace e segni di secchezza quali la tossesecca e i sintomi spasmodici. Questi segni sono molto generali; la secchezza aumenta coni sintomi del naso, la corizza e quelli della gola, la tosse; la secchezza delle mucose siriscontra quasi sempre. Lo stesso avviene per Phosphorus. Quando Phosphorus ha il maldi gola, c’è la secchezza della bocca, della lingua e delle vie respiratorie. È un sintomo

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generale del tratto respiratorio. E poi vi è la corizza con molti starnuti. «Pizzicore, brucioreal naso». Sensazione di grande calore al naso. I sintomi generali della corizza sonorappresentati da intenso arrossamento del volto, da intenso calore; la testa è caldissima e leestremità fredde; forte cefalea causata dalla secchezza. La secchezza in se stessa è a voltecausa di dolori perché la secrezione naturale delle mucose è bloccata. Ogni volta che sisopprime la secrezione, si ha la febbre e, in Belladonna, la temperatura è alta. Lasoppressione della secrezione avviene con febbre, con calore, arrossamento e bruciore; ilvolto è rosso e brucia; il volto e la testa sono caldi e le estremità fredde. Il testo dellesperimentazioni dice: «cefalea da far impazzire, conseguente alla soppressione di uncatarro».

In un clima come il nostro, la maggior parte delle persone, durante l’inverno, colfreddo e il cambiamento di temperatura, ha più o meno secrezioni mucose dal naso, dagliocchi e dalle vie respiratorie. Durante queste secrezioni, essi stanno meglio. A un tratto lesecrezioni si fermano e tutte le mucose diventano secche: allora state in guardia. Questoprovoca una cefalea pulsante, battente, terribile, da far impazzire. Belladonna non è cosìefficace nei vecchi catarri dove c’è una secrezione di muco giallo e denso. Lo statocatarrale nel quale è utile Belladonna è semplicemente l’esagerazione della secrezioneliquida biancastra. Quando la secrezione è stata gialla e densa, e poi, in seguito ad un colpodi freddo, si è fermata ed è sopraggiunta una corizza, Belladonna non è efficace. Tenetesempre in mente che, per la soppressione di un catarro, bisogna scegliere un rimedio cherientra nel quadro dei sintomi soppressi. È per questo che il rimedio per le secrezioni verdigiallastre e dense, deve essere Mercurius, Sulphur o Pulsatilla; con essi rientrate nellagamma dei rimedi capaci di ristabilire una secrezione e, allo stesso tempo, cominciare unacura sullo stato dei tessuti, e così potrete lasciare l’ammalto in condizioni migliori.

Violenti dolori alla faccia. Dolori che strappano, lacerano; dolori pulsanti. Dolori allafaccia, più forti dal lato destro, aggravati da una scossa, con molto calore, carotidi pulsanti,testa caldissima, sopraggiunti in seguito ad esposizione al vento freddo o ad una corsa nelvento freddo. Belladonna ha guarito delle paralisi, ma per le paralisi facciali dopo unacorsa nel vento freddo, il rimedio è generalmente Causticum. Spasmo dei muscoli delvolto. Tic straordinari alla faccia. Erisipela del volto, d’un rosso brillante che tendeprogressivamente al porpora, purché sia accompagnata dalla temperatrura. Nelle nevralgiequando sono violente, c’è quasi sempre congestione del volto che sarà rosso brillante.Nelle malattie zimotiche, mentre lo stato febbrile si intensifica e la formula ematica hasempre di più le caratteristiche dell’infezione, il volto passa dal bistro ad un aspettochiazzato come si osserva in Baptisia, più marcato in Baptisia che in Belladonna. «Facciarossa con calore ardente». I denti sono sede di molti dolori e di congestioni dello stessocarattere. Denti sensibilissimi.

La lingua è una classica lingua secca, come succede alle mucose in genere. Boccasecca; lingua secca; lingua gonfia, pendente, secca e dura come il cuoio. La perdita dellasensibilità, del gusto, della forza muscolare della lingua e l'afonia, sono tutte caratteristi-che di Belladonna. «Debolezza paralitica della lingua; tremito della lingua quando la simostra». A causa della debolezza, quando la si tira fuori, la lingua duole. Il pazienteBelladonna febbricitante, in pochissimi giorni si indebolisce molto, è completamente

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esaurito; ha una debolezza quasi paralitica. Quando alza la mano e la tiene tesa unmomento, essa trema. Ciò che si riscontra nei riguardi della lingua è solo la localizzazionedi ciò che si riscontra dappertutto. Tremito causato dalla congestione dei centri nervosi.Erezione delle papille con colore rosso brillante della lingua. La lingua nella scarlattina èd’un rosso brillante. Essa è rosso brillante anche nella iperemia cerebrale con erezionedelle papille. Quando ho trattato Arum triphyllum vi ho detto che la sua lingua eraparagonata ad una fragola. Per Belladonna è la stessa cosa. La lingua è rossa come unafragola e le papille si sollevano assumendo l’aspetto dei semi della fragola. «Riga rossa inmezzo alla lingua, larga e ancora più larga verso la punta. Lingua col centro bianco e ibordi rossi». La lingua bianca non è una cosa rara nelle affezioni cerebrali. Nei disturbicerebrali, su tutta la superficie della lingua, si osserva una patina spessa, bianca, lattigino-sa, come una delicata pelliccia. «Secchezza della lingua con sete». «Secchezza della linguasenza sete».

In Belladonna, come vedremo quando arriveremo allo studio dei sintomi gastrici, c’èmolta sete. A volte il paziente desidera grandi quantità di acqua, a volte, come Arsenicum,solo quella per inumidirsi la bocca, ma in continuazione. Il desiderio di bere poco e spessoè in Belladonna una caratteristica normale. Giusto quella necessaria per inumidire lalingua, la bocca e la gola secca. Le fosse nasali posteriori sono secche; il muco che nefuoriesce è appiccicoso, vischioso, scarso e bianco, oppure, se cambia un po’ colore,diventa sanguinolento. Ma non ho ancora parlato delle secrezioni ematiche e delleemorragie del rimedio. Prima di finire vedremo che è un rimedio emorragico e che le partiaffette sanguinano facilmente. Vi sono perdite ematiche dagli occhi, dal naso, dalla gola,dalla laringe, dal torace, dalla vescica e dall’utero. Le ulcere sanguinano. Vi sono piccole,minuscole ulcere in gola non più grandi di una testa di spillo. E piccole afte chesanguinano.

Infiammazione aftosa della gola; però la maggior parte delle angine è caratterizzata dauna mucosa secca e rossa. Grande tumefazione. Gola estremamente sensibile; ipertrofia;incapacità di produrre saliva.Notevole dolore nell’inghiottire con grande sensibilità delleparti circostanti nelle angine e nell’infiammazione della gola. Tonsillite e gonfiore delletonsille, con volto rosso, calore intenso, carotidi pulsanti, temperatura alta comparsa dopoaver preso freddo. Pilastri del velo palatino e faringe rosso scuro. Palato molle e tonsilleipeetrofiche. Dolore alla deglutizione soprattutto di liquidi. Parola poco chiara. «Come seavesse un boccone in gola» per il gonfiore delle tonsille. Sensazione di qualcosa che grattae continui raschiamenti in gola. La faringe e la laringe sono molto spesso in stato dispasmo, in parte per la secchezza e in parte per l’estrema sensibilità dei loro nervi.Contrazione della gola nell’addormentarsi e tossendo. Spasmi all’esofago. «Contrazionespasmodica della gola». Contrazioni che sono spasmodiche. Spasmi alla laringe, allafaringe, alla gola. Belladonna ha dolori spasmodici nelle parti affette, come se fosserostrette fra le dita. La sensazione di contrazione è risentita nell’utero; è uno spasmo. Èrisentita al fegato; al cervello, in gola. Scosse e contrazioni muscolari, con violenti dolori,nelle parti affette. Questa è una caratteristica rivelatrice di Belladonna. Talvolta i pazienti,nell’incapacità di descrivere quello che sentono, diranno: «Dottore, sento una contrazionequa dentro».

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La costrizione, che compare durante l'angina, si manifesta esattamente al momentodella deglutizione dei liquidi o dei solidi; essa costringerà gli alimenti e le bevande arisalire in alto fino al naso e, a volte, li farà uscire dal naso. Alcuni rimedi possiedonoquesto sintomo a causa di una condizione paralitica, perché i muscoli della deglutizionesono paralizzati e non facilitano la normale contrazione che spinge gli alimenti versol’esofago; è per questo che gli alimenti sono spinti nel naso e provocano lo strozzamento.Belladonna, nelle fasi acute, si distinguerà, con i suoi spasmi e il suo tipo di infiammazio-ne, da Lachesis nel quale i sintomi di cui sopra sono la conseguenza di una paralisi post-difterica, e da Alumina che ha lo spasmo dell’esofago. In Lachesis e Alumina, tali sintomisi sviluppano lentamente, mentre in Belladonna sono precoci. La fase irritativa è all’iniziodella febbre. Durante il decorso c’è una diminuzione. Rapida formazione di afte sulletonsille. Con l'angina che abbiamo descritto troverete quasi sempre un aumento di volumee l’infiammazione, o l’indolenzimento, delle linfoghiandole sottomascellari e cervicali.L’indolenzimento delle linfoghiandole accompagna in modo del tutto normale l'angina diBelladonna.

Una caratteristica curiosa che si ritrova in tutte le diverse specie di febbri di Belladon-na è il desiderio irresistibile di limoni e di succo di limone. Sembra che la limonata a voltefaccia bene. Nelle malattie acute, quando i pazienti hanno forte desiderio di limoni, questifanno loro bene. Spesso hanno un violento desiderio per certi alimenti o bevande. Nonbisogna essere intransigenti al punto da proibire loro la birra che desiderano tanto, durantele sofferenze acute. «La sete con desiderio di acqua, si trasforma in sete con desiderio dibirra». Sete con desiderio di bevande che non si approverebbero neppure per individui inbuona salute. «Sete eccessiva con desiderio di acqua fredda.»

Ci sono allo stomaco e all’intestino degli stati flogistici che si possono raggruppare inuno solo. Dolore, bruciore, fastidio, dilatazione; sensibilità alle scosse, al più leggeromovimento, alla più debole pressione. «Gastralgia che si propaga alla colonna vertebrale».Gastrite dopo aver preso freddo, con intenso calore e molto bruciore. I bambini hannocoliche violente e forti crampi. La faccia è rossa e calda; il dolore si attenua solochinandosi in avanti. In alcune circostanze eccezionali, si attenua chinandosi all’indietro;Belladonna somiglia allora a Dioscorea. Una madre scopre che tenendo la mano sulbambino la colica si calma. È come Colocynthis: ma Colocynthis non ha temperatura altae non ha molta sete; un dolore in un punto limitato, un’intensa colica addominale chemigliora piegandosi in due o chinandosi su qualcosa di duro, questo é Colocynthis. Inquesto caso, su questo solo gruppo di sintomi, si può prescrivere Colocynthis.

«Forte dolore alla regione ileo-cecale; il paziente non sopporta il minimo contatto,neanche quello delle coperte». Vi sono casi in cui Belladonna è il rimedio per l’appendicite.

Belladonna ha disturbi dissenterici. Diarrea con feci liquide poco abbondanti; ilpaziente deve fare molti sforzi che fanno arrossare il volto. Calore, rossore e bruciore delvolto e della testa. Estremità fredde e testa caldissima. Molti sforzi con feci pocoabbondanti. «Contrazione spasmodica dello sfintere anale, in caso di emorroidi». Emor-roidi con dolori violenti, intenso rossore e molto gonfiore e infiammazione; elevato gradodi infiammazione; non si può toccare il paziente che deve restare disteso con le gambedistanti l’una dall’altra; le emorroidi sono dolenti e sede di penosi bruciori.

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Nessun rimedio ha come Belladonna una maggior irritazione della vescica e del trattourinario in tutta la sua lunghezza. Il bisogno di urinare è costante. L’urina esce goccia agoccia e provoca un’intenso bruciore lungo tutta l’uretra. L'intero tratto urinario è in unostato di irritazione. Belladonna ha guarito cistiti. Con l’irritazione e la congestione, c’ètutta la sensibilità alla pressione che riscontriamo in qualsiasi altra parte del corpo, quandoBelladonna è indicato; il paziente è sensibile alle scosse. Stato di irritabilità psichica e ditutto il sistema nervoso. «Tenesmo della vescica. Dopo aver urinato si siede e fa deglisforzi», mentre soffre orribilmente. La quantità di urina è diminuita ; c’è ematuria, a volteesce solo sangue, o piccoli grumi di sangue. Una considerevole quantità di sanguecontenuta nella vescica esce in piccoli grumi. «Si direbbe che mescolata all’urina ci siapolvere di mattoni che forma delle striature. Urina fortemente acida».

C’è ritenzione spasmodica dell’urina e incontinenza urinaria. Nei disturbi cerebralil’urina esce goccia a goccia. Esce goccia a goccia anche dormendo. Il paziente sogna diurinare e senza rendersene conto, contemporaneamente, urina. Ritenzione urinaria dopouno «shock» o per iperemia cerebrale o dopo il parto. Vescica piena; molto dolore; moltasensibilità. Il paziente lascia sfuggire l’urina goccia a goccia stando in piedi o camminan-do; oppure a volte l’urina viene fuori per effetto di un semplice movimento. Il bisogno èimperioso e improvviso. Appena nella vescica si raccoglie un po’ d’urina compare ilbisogno improvviso e doloroso di urinare.

La maggior parte dei disturbi ha sede nel collo della vescica ed è di natura spasmodica.Il paziente percepisce la contrazione spasmodica. Al momento dello stimolo e in altrimomenti, si verifica lo spasmo del collo della vescica: per «shock», freddo, ansia, disturbipsichici. Invecchiando o in occasione di una infreddatura, o se c’è molto freddo, le donnenon trattengono le urine, come Dulcamara e Causticum. Dormendo sussulta e bagna illetto. Fa un sogno spaventoso che provoca un sussulto e bagna il letto. Nell’addormentarsiun’improvvisa scossa elettrica traversa il suo corpo e bagna il letto. Belladonna è ricco dipiccole particolarità strane come queste; in realtà esse non fanno che rivelare lo statospasmodico generale dell’intera costituzione di Belladonna. Noi assistiamo a fenomenicuriosi: l’irritabilità di tutte le parti del corpo e in particolare quelle degli sfinteri, dellefibre circolari che stringono come in una morsa il collo della vescica e l’orifizio vaginale;la contrazione degli organi tubolari. La contrazione uterina. Qui, ci troviamo di fronte adun carattere molto particolare di questo rimedio: la contrazione localizzata al collo dellavescica.

Belladonna colpisce la donna più dell’uomo; ci sono più sintomi e malattie relativi agliorgani sessuali femminili, al parto, alle ghiandole mammarie; e, nel periodo dellagestazione, vi sono molti disturbi che richiedono Belladonna. Per la donna sensibile enervosa, per la donna dalle fibre muscolari irritabili, è veramente un rimedio importante. Acarico dell’apparato genitale maschile, abbiamo appena qualche sintomo serio, mentre neabbiamo molti, alcuni dei quali molto penosi, a carico degli organi genitali femminili. Essiesprimono una grande sofferenza e una grande eccitazione. Gli organi sono sensibili;l’utero e le ovaie sono iperemiche, dolenti alla palpazione, sensibili agli urti. L’utero èirritabile, fino a quando non aumenta di volume e diventa dolente e sensibile alla palpazio-ne. Talvolta resta in questo stato dopo il parto. Oppure, dopo ogni periodo mestruale, è un

Belladonna

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po’ più voluminoso di prima e rimane così. Non torna normale, ma resta congestionato e ladonna, durante tutto il periodo intermestruale, ha le stesse sensazioni che avrebbe seavesse le mestruazioni. Sensazione di indolenzimento; sensibilità agli urti. Il flussomestruale è abbondante e contiene dei grumi.

Ma la caratteristica che colpisce di più è l’emorragia uterina. Emorragia uterina percongestione, con spasmi e con grande sensibilità. L’utero si contrae con violenza, donde lacontrazione spasmodica. La caratteristica del flusso di Belladonna è un grande indolenzi-mento con un flusso copioso di sangue rosso brillante mescolato a grumi. In questoBelladonna somiglia a Sabina. Questi due rimedi possiedono queste caratteristiche ad ungrado elevato. L’utero si riempe di un coagulo; compare allora una contrazione comequella del parto che lo espelle; per un momento vi è un abbondante flusso di sangue; poi siripetono le contrazioni come quelle del parto e provocano l’espulsione dei grumi eriprende di nuovo il flusso di sangue. Il sangue si coagula rapidamente e l’emorragia èaccompagnata da una grande spossatezza. Una tale emorragia avviene quasi sempre senzaragione, ma può anche essere la conseguenza di un aborto. Belladonna è un rimedio digrande valore per frenare l’emorragia relativa ad un aborto o ad una qualsiasi causa,quando sono presenti i sintomi di ipersensibilità. La paziente è sensibile all’esplorazione,sensibile alle scosse; la stessa paziente è in questo stato di ipersensibilità irritabile, digrande eccitazione nervosa che si manifesta sia in stato di veglia che nel sonno, spesso conla febbre. Emorragia con stato febbrile, ma di solito l’emorragia sostituisce la febbre e, ingenere, se c’è l’emorragia, la temperatura scende.

È un rimedio importante anche per le emorragie post-partum. Il sangue è caldo.Emorragia con contrazione dell’utero a clessidra. Non è raro che la placenta sia presa dauna contrazione a clessidra che provoca un’emorragia che proviene dalla parte inferiore; ilflusso sanguigno è copioso. Belladonna rilassa queste contrazioni a clessidra.

Gli appartiene però anche la più violenta dismenorrea. I dolori sono come quelli delparto. Dolori del parto spasmodici. Le contrazioni circolari sono in Belladonna la forma dicontrazioni più comune. Tutte le fibre dovrebbero prendere parte alle contrazioni unifor-memente e uniformemente svolgere il loro compito facendo così sopportare al contenutouna pressione graduale. In Belladonna è come se una corda passasse attorno all’uterostringendolo e impedendogli di fare il suo lavoro. È quello che avviene nella sua dismenor-rea. Vi sono violente contrazioni delle fibre circolari che la donna spesso descriverà comeuna sensazione di corda che afferra l’utero. Esso sembra stretto da qualcosa. Belladonna èricco di spasmi, di emorragie, di stati di irritazione e indolenzimenti; gli organi sonoipersensibili al dolore e la donna è terribilmente eccitata e sconvolta dal dolore.

Inoltre, vi sono dolori ovarici. Belladonna agisce in molti casi sul lato destro. Ènormale che l’ovaio destro sia più sensibile del sinistro, o che il destro sia completamentecolpito mentre il sinistro non lo è per niente. Così avviene al lato destro della gola e, avolte, al lato destro di tutto il corpo. «Dolori ovarici alla comparsa delle mestruazioni.Dolori alla regione pelvica, che compaiono improvvisamente e cessano improvvisamen-te». I dolori caratteristici di Belladonna arrivano all’improvviso, durano a volte pochisecondi e scompaiono all’improvviso.

Dolori per congestione uterina. Metrite acuta. «Aumento di volume dell’utero con

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periodico bearing-down spasmodico». Può esserci facilmente anche un rilassamento diorgani. L’utero congestionato è aumentato di volume, è pesante, mentre i piccoli legamentisospensori si sono allentati, affaticati, indeboliti, si sono stirati e allungati; l’utero giàdilatato e appesantito, tira continuamente verso di loro, creando la sensazione descrittadalle donne come «bearing down», come se l’utero stesse per uscire. A volte la si paragonaad una sensazione di imbuto. Sono queste le espressioni usate dalle donne che soffrono diprolasso. Tale rilassamento è comune ad un gran numero di donne intossicate dalla segalecornuta. L’utero si abbassa e si intravede tra le labbra. Un prolasso in cui sembra che tuttigli organi debbano uscire è un sintomo frequente, ed è accompagnato da scosse cheaggravano lo stato della paziente. Gli organi sono molto sensibili. L’utero è fortementeindolenzito, con una sensazione di pesantezza. Ho visto donne sedute con le gambedivaricate tanta era la sensibilità del collo dell’utero che sporge dalla vulva. «Deve restareseduta; non può distendersi».

La maggior parte dei pazienti Belladonna non riesce a sopportare la posizione distesa,che provoca la tensione dei muscoli addominali. Quando sono coricate, esse devonosollevare gli arti inferiori per rilassare i muscoli. Devono sedersi o stare piegate. Grandesensibilità degli organi. Gli organi genitali premono e spingono. In Belladonna vi è ognigenere di posizioni, di aggravamento o miglioramento relativi ai diversi muscoli colpiti.Alcune malate si sentono più a loro agio distese invece che sedute. Quasi tutte si aggravanostando in piedi. Alcune si sentono meglio stando sedute con le gambe divaricate. Alcunestanno peggio chinandosi molto in avanti. Quando una paziente è seduta su una sedia, nonpuò chinarsi troppo in avanti o indietro senza aggravare le proprie sofferenze, talmentesensibili e gonfi sono gli organi. La paziente si aggrava col movimento, o con le scosse,l’eccitazione la aggrava e anche lo sbattere di una porta perché le scuote i muscoli. Tuttoquesto dimostra quanto siano sensibili gli organi irritati. A carico dell’apparato genitaleesterno e interno e delle ovaie vi sono anche bruciori, contrazioni e grande calore. Spessoci sono dolori taglienti; questi dolori sono di solito l’amplificazione dei movimenticonvulsi e delle contrazioni e di tutto quello che si definisce spasmo, particolarmentequelli delle fibre circolari.

Belladonna è adatto alle donne incinte estremamente sensibili o pletoriche, che hannouna congestione quando prendono freddo, hanno l’indolenzimento degli organi genitali, ela minaccia di aborto; o che hanno una emorragia durante e dopo un aborto. Belladonna èugualmente utile alle donne vigorose, pletoriche, dal volto colorito, che si sono sposatetardi e sono rimaste incinte; queste donne al momento del parto hanno le fibre muscolari intensione. L’utero non si rilassa. Le malate hanno molto caldo e sono congestionate; sonosovreccitate; sensibili al contatto e agli urti. Subito segue il rilassamento. Non ci si puòaspettare un parto facile, perché le donne che si sposano a 28 o 30 anni o dopo hanno untravaglio lungo.

Vi è una caratteristica molto marcata delle emorragie e dei flussi: il sangue è caldissi-mo. Durante il parto vi sono fiotti di sangue caldo. Dopo un aborto, avviene lo stesso.Perdita di lochi caldissimi con ipersensibilità e indolenzimento degli organi. Sensibilitàalla pressione. Ci può essere, concomitante al parto, la mastite. Febbre per la montatalattea. Indicato quando i seni diventano caldi e sensibilissimi al contatto. La partoriente

Belladonna

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non può girarsi nel letto e non può sopportare che il suo letto venga scosso; ha il voltocongestionato e le carotidi pulsanti; ha la febbre e una intensificata sensibilità in tuttol’organismo. Il seno è fortemente indurito; è duro come una pietra. Belladonna farà sparireil dolore al seno in poche ore. Farà sparire la congestione e allevierà tutte le sofferenze.Quando c’è semplice mastite, senza alcun sintomo generale, somministrate Phytolacca.

Laringite. Vi si riscontra una contrazione con soffocazione. Comincia con una sensa-zione di escoriazione alla gola, un dolore cocente, come qualcosa che gratta, e la formazio-ne di muco. Dopo molti raschiamenti, il muco risale un po’ in gola ma, prima che ilpaziente cominci a tossire, è già secco. C’è dolore cocente e afonia. Appena il pazientetenta di addormentarsi, ricompare la contrazione alla gola. Raucedine, escoriazione econtrazioni in gola. Laringite con ipersensibilità. «Crisi improvvisa di raucedine»; ognimovimento o il minimo tentativo di parlare, il minimo sforzo di muovere la laringe, ilminimo contatto, provocano dolori. Il movimento della testa all’indietro o da un latoall’altro, provoca dolore e tosse. Il paziente sta peggio se deglutisce. Quando il boloalimentare passa dalla bocca all’esofago, il paziente risente il dolore su una vasta superfi-cie: è la laringe. La voce cambia. Un momento ha un tono e il momento seguente un altrotono. Ora è roca e ora stridente. Ci può essere totale afonia: il paziente è incapace diemettere alcun suono. «Spasmi della laringe simili a quelli del crup», ma senza membrana.C’è semplicemente una laringe secca, scoperta, con sensazione di escoriazione e diqualcosa che gratta, uno stato flogistico. Questo è l’aspetto della laringite acuta; essacompare all’improvviso. Il respiro è corto, rapido e doloroso, spesso asmatiforme. Siinstaura uno stato asmatico con respirazione spasmodica. Questi sintomi sembra che siestendano all’intero torace. Oppresssione toracica. Asma col tempo umido e caldo.

La tosse di Belladonna è causata dalla contrazione della laringe. Come se nella laringefosse scivolato un granello di qualcosa; un po’ di polvere, un pezzettino di cibo o unagoccia di acqua entrati nella laringe fanno tossire il paziente. «Tosse secca spasmodica.».Tosse violenta. Tosse notturna. Il paziente tossisce quando è disteso, più di notte che digiorno. La tosse è spasmodica, abbaiante, breve. Belladonna è il rimedio per la pertosse,con spasmi alla laringe che causano l’accesso e la difficoltà respiratoria. Alla fine, dopomolta tosse, il risultato del violento tumulto che avviene nelle vie respiratorie sottol’effetto della tosse, è l’espettorazione di un po’ di sangue o di un po’ di muco, il pazienteper un momento si calma e smette di tossire. Ma durante il periodo di riposo, la laringe, latrachea e le vie respiratorie diventano sempre più secche, e alla fine cominciano asolleticare; allora arriva lo spasmo come se vi partecipassero tutte le vie respiratorie, poic’è l’accesso di tosse, la soffocazione e, a volte, il vomito. Infine, il paziente emette un po’di muco e la tosse cessa. È così che si presenta la tosse di Belladonna, simile a quella dellapertosse; ma, nell’intervallo tra gli accessi, c’è una costante secchezza. Ecco perché questatosse è detta parossistica.

Oppressione toracica. Indolenzimento del torace. Il bambino di Belladonna piangerànell’istante in cui sente lo stimolo della tosse, perché sa quale grande sofferenza gliprovocherà. Il torace gli fa così male che il bambino ha paura di tossire e piange. Il piantodel bambino ci segnala l’accesso di tosse in arrivo. Esattamente come Bryonia, Hepar ePhosphorus, che hanno questa caratteristica più degli altri rimedi. Nel torace c’è bruciore

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e una violenta congestione. Con tutti questi malesseri toracici, c’è la tosse spasmodica,secca, sfibrante, soprattutto di notte.

Questo rimedio cura la polmonite e la pleurite. Sono sicuro che ognuno di voi può farela descrizione esatta di una polmonite o di una pleurite Belladonna. Sono sicuro checonoscete così bene il malato che non ho bisogno di descriverlo, di descrivere la conge-stione, i sintomi della testa, il rossore o il bruciore del volto; ma per la pleurite vi confideròun segreto: Belladonna preferisce il lato destro. Forte dolore, estremo indolenzimentodella parte affetta, il paziente non può restare coricato sul fianco malato, e sta peggio sequalcuno scuote il letto: e questa è la pleurite Belladonna. Anche Bryonia preferisce illato destro, ma il malato Bryonia si deve coricare su questo lato, ha bisogno di premere suquesto lato, non è così sensibile alle scosse, non ha l’intenso calore, né le pulsazioni né ilbruciore. Qualsiasi malattia incontriate, dovete individualizzarla in questa maniera. Nonc’è altra maniera di praticare l’omeopatia.

Ricordatevi che in tutti gli stati flogistici ci saranno: battiti, un grande calore, rossore,bruciore, dolore alla palpazione e sensibilità alle scosse. Ciò significa che Belladonna nonpuò coricarsi sulla parte infiammata; mentre Bryonia sta meglio coricandosi sulla parteinfiammata. Tutte le arterie pulsano. C’è un congestione violenta, la sovreccitazione deivasi. Tali sintomi sono presenti in tutte le congestioni e in tutte le infiammazioni.

Belladonna guarisce il reumatismo infiammatorio, quando tutte le articolazioni o ungran numero di esse sono gonfie, calde, rosse e bruciano. Nel reumatismo, riscontriamodovunque un grande calore, il rossore, il bruciore, con la stessa ipersensibilità del pazientenel suo insieme e l’ipersensibilità delle articolazioni alle scosse date al letto. Il pazientevuole rimanere coricato perfettamente immobile; sta molto peggio movendosi ed ha lafebbre alta. A volte, nel reumatismo infiammatorio, quando la temperatura è alta, c’èanche il delirio. Ma i tratti caratteristici sono il gonfiore delle articolazioni con l’arrossa-mento e la grande sensibilità ai movimenti e alle scosse. Belladonna è indicato special-mente per coloro che sono molto sensibili al freddo, che non sopportano di scoprirsi,anche poco, non sopportano le correnti d’aria, non amano aver mosse le coperte e stannomeglio col calore. Nel reumatismo, la vera impronta, il vero carattere di Belladonna èquello di tutti gli altri disturbi. È stato lo sperimentatore che ha dato a Belladonna questocarattere; è il paziente che dà questo carattere alla malattia quando ne è colpito; e la Leggedella Similitudine si realizza solo quando i due caratteri coincidono; allora il rimedioannienta la malattia.

Artrite che si manifesta dopo aver esposto improvvisamente al freddo una particolarearticolazione. Oppure un’articolazione si infiamma dopo un grave raffreddore. È l’affezio-ne che si localizza. Può trattarsi di qualsiasi articolazione perché Belladonna le colpiscetutte. L’esposizione improvvisa al freddo, negli individui pletorici, è una delle causeprincipali delle malattie di Belladonna. Nei casi cronici, il fatto di prendere freddo localizzao crea un disturbo o aggrava una malattia che si manifesta nel punto più debole. Le personerobuste prendono un raffreddore nasale, da dove facilmente rigettano l’infezione. Spessopotete dire ai soggetti deboli di salute: «Il vostro raffreddore vi colpisce adesso dove sietepiù deboli. Se soffrite di fegato, il vostro raffreddore si fisserà al fegato», ecc; «ma quandostarete meglio, prenderete come tutti un raffreddore nasale». Le persone in perfetta salute

Belladonna

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raramente si raffreddano; ma non ce ne sono molte, sono così rare che non ne vediamospesso; e l’intasamento del naso, lo starnuto, la secrezione nasale sono semplicemente imezzi usati dalle persone in buona salute per sbarazzarsi di un raffreddore.

Riscontriamo delle convulsioni agli arti che fanno parte dei sintomi generali. Possonoessere sede di convulsione tutti i muscoli degli arti e quelli di tutto il corpo. I bambinihanno delle convulsioni con le cefalee, con l'iperemia cerebrale e l’irritazione del cervello.I bambini pletorici hanno convulsioni dopo che hanno preso freddo; gli arti sono le partiche sono maggiormente in grado di rivelare gli sforzi convulsivi dei muscoli. Crampiviolenti. Tutti gli arti sono presi da movimenti convulsivi. A volte gli spasmi sono atonici,a volte tonici. Talvolta le convulsioni possono fare flettere gli arti o distenderli all’improv-viso; a volte proiettano il corpo all’indietro, nella posizione detta opistotono, o lo pieganoin avanti, realizzando l’emprostotono. La maggior parte dei disturbi di Belladonna miglio-rano rimanendo immobili. I dolori stiranti, le pulsazioni, le infiammazioni suscitano nelpaziente il desiderio di assoluto riposo e col movimento si aggravano.

In Belladonna la ripugnanza e l’avversione per il più piccolo movimento sono normalie sono altrettanto forti in Bryonia. Belladonna ha organi talmente sensibili che i movimen-ti prodotti dalla parola sono dolorosi e la vibrazione della voce fa dolere le parti colpite.Una persona che ha la voce forte, la voce di basso, difficilmente immagina la vibrazioneche produce; quella di una voce femminile è molto minore, eppure ho potuto osservarenella donna talmente marcato l'aggravamento causato dal movimento e quello causatodalle scosse, che la sua stessa voce le sembrava il pestare di un martello. Nella metrite,nell'ovarite e nell'enterite la paziente evita di parlare perché la propria voce le crea lavibrazione delle parti dolenti. Tutto ciò non fa che illustrare l’ipersensibilità al movimentoe alle scosse. Le scosse non sono che una forma esagerata del movimento che fa risaltarel’ipersensibilità.

Se studiate il sistema nervoso, troverete un gran numero di strane manifestazioninervose, come l’ipersensibilità dei nervi aggravata da una vibrazione, spasmi, vari disturbidell’intero sistema nervoso, contrazioni, scosse, tremiti, subsultus tendinum, ecc. Neibambini, crampi, spasmi, e convulsioni. Le convulsioni si verificano in maniera assoluta-mente inattesa. Nei rimedi ad azione prolungata e nei rimedi per gli stati infettivi chepossono presentare convulsioni, in genere la partoriente negli ultimi giorni della gestazio-ne non è stata bene, ma in Belladonna il travaglio si compie, tutto o in parte, e non ci siaspetta niente. Il volto della donna è forse un po’ troppo rosso, ma ella entra inopinatamen-te in convulsioni, in convulsioni violente, che la scuotono dalla testa ai piedi. Iperemiacerebrale con eccitazione. Calore intenso; tutto è intenso, violento, improvviso e inatteso.Talvolta durante il parto i dolori cessano all’improvviso e compaiono le convulsioni.Osservate come dappertutto nel paziente si trova la sensibilità che ho descritto. I doloricessano improvvisamente. Sembra che il sangue salga alla testa. Il volto si arrossa. Arrivabruscamente la congestione. Convulsioni epilettiformi. Belladonna, anche se la crisiisolata può assumere le sue caratteristiche, non è adatto a questi numerosi malesserirecidivanti.

Prendete una qualsiasi di queste crisi; che si tratti di convulsioni, cefalea o iperemiecerebrali, i pazienti si aggravano rapidamente e diventano sovreccitabili. Sono presi, per

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esempio, da crisi congestizie alla testa, si mettono a letto immediatamente e ruotano latesta. Somministrate loro Belladonna: la crisi si attenua. Notate bene: comincio conl’avvertirvi che questa crisi appartiene ad una serie. Potete non saperlo. Può essere laprima. Ne venite a capo; ma quando si ripete l’esposizione al freddo, ricompare la stessacrisi; ma questa volta Belladonna agisce con minor efficacia della prima volta. Dopo dueo tre crisi Belladonna non avrà più alcuno effetto e vi troverete in una situazione peggioredi prima. Quando il medico blocca la prima crisi, si deve rendere conto che essa appartienead una serie e che Belladonna non è appropriato. Spesso è un caso che richiede Calcarea;dico: spesso, e non sempre. Bisogna esaminare tra le crisi tutti i sintomi, in modo damettere il bambino al di sopra di tali crisi, perché il rimedio per gli stati acuti avrà effettonella prima crisi, o nella seconda, al massimo nella terza. Non ha profondità di azione. Nonpossiede la durata dell’effetto. Non penetra abbastanza profondamente nell’organismo. Lasua azione, dopo qualche giorno, si dissolve; deve essere ripetuto spesso. Il paziente, intutti questi casi di disturbi spasmodici e recidivanti deve essere seguito e sorvegliatoattentamente. Belladonna non è un buon rimedio per i disturbi recidivanti perché manca diperiodicità, esattamente come manca della continuità dei disturbi. Anche se la prima crisisomiglia a Belladonna, la crisi seguente ricomparirà esattamente nella stessa maniera.Belladonna è adatto a quei disturbi che, una volta debellati, non hanno tendenza allarecidiva; a quei disturbi che finiscono con la morte o la guarigione. Potrà solo attenuarequelli periodici.

Il sonno di Belladonna è un sonno congestizio; è stupore; è pieno di sogni, di violenza.Il paziente si sveglia spaventato da un sogno orribile, da un incubo. Mentre dorme hasussulti e contrazioni. «Sonno agitato». Geme durante il sonno. Fa ogni genere di atti diviolenza. Delira dormendo. «Sussulta mentre dorme, come fosse terrorizzato». A volte, ilpaziente comincerà a parlare dormendo, poi parlerà sempre più in fretta e sempre più forte,la testa diventerà molto calda, i piedi freddi e finirà con un grido. «Agitazione nel sonno.Quando dorme i piedi diventano freddi come il ghiaccio e la testa caldissima. Si svegliacon la febbre in uno stato di sovreccitazione».

Belladonna ha dei sintomi talmente simili a quelli di una tipica scarlattina di Sydenhamche in questa malattia è stato utile. Nella scarlattina è forse uno dei rimedi più frequente-mente indicato. In certe stagioni perlomeno lo si ritroverà in tutta l’epidemia, e lamaggioranza dei casi saranno casi di Belladonna, col volto rosso brillante e l’aspettolucido della pelle. Rossore brillante, calore intenso, grande congestione; dopo un po’ ditempo, se non si somministra Belladonna, la pelle si scurisce. Ma a dominare tutta la scenaci sono queste tre parole: calore, rossore e bruciore. Soprattutto bruciore. Nei sintomigenerali ne ho descritto la temperatura che è talmente elevata che dopo aver toccato uncaso di scarlattina Belladonna, la risentite per delle ore sulla punta delle dita.

Questa scarlattina è totalmente diversa dalla scarlattina Apis, che ha l’esantema ruvida.Belladonna è liscia e lucida. Il malato Apis vuole il freddo, vuole essere scoperto; quelloBelladonna invece vuole essere caldo, vuole la stanza calda; Apis non ha sete, per cosìdire; in Belladonna, l’assenza di sete è l’eccezione; in genere ha molta sete e vuole pocaacqua e spesso. Intensa secchezza delle mucose e della pelle. Freddo alle estremità contesta caldissima. In Arum triphyllum, c’è un continuo spellamento della bocca, con anuria

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o oliguria; pallore della pelle con piccoli esantemi qua e là; il prurito alle dita delle mani edei piedi, del naso e delle labbra vi indurrà a prescrivere Arum triphyllum. Ricordate ilcaso di Baptisia in cui il paziente ha uno stato psichico che lo spinge a rovistare nel letto«per rimettere insieme i pezzi». E chi non prescriverebbe Phosphorus in un caso in cui nonc’è esantema, ma solo una macchia qua e là sufficiente per fare la diagnosi o quando ladiagnosi è fatta per la presenza di un altro membro della famiglia colpito dalla scarlattina,dove il bambino inghiotte l’acqua ghiacciata ma la vomita appena si riscalda nellostomaco? Quindi è al letto del malato che troviamo i sintomi che distinguono le affezioni eci accorgiamo che questi rimedi non sono del tutto simili.

Belladonna risalta col suo calore, il rossore, il tumulto. Tenete a mente che non hafebbre continua; non è adatto nel tifo. Belladonna in una notte fa cadere la febbre, calma ildelirio; ma che succederà la notte seguente? La febbre ritornerà e il paziente starà peggiodi prima. Semplicemente perché Belladonna non può finire quello che ha cominciato. Nonè appropriato. Non possiede il carattere della continuità. Noi siamo indotti a cercare unrimedio che corrisponda alle febbri continue; ed è un simile rimedio che dobbiamoscegliere quando abbiamo a che fare con un caso di tifo. I primi medici omeopati spessoconsideravano solo quello che vedevano sul momento. La periodicità si rivelò un sintomosolo quando la nostra scuola acquisì una considerevole esperienza.

Ogni rimedio ha il suo ritmo, l’ora dell'aggravamento e l’ora del miglioramento. AncheBelladonna. Di solito il suo orario è alle tre del pomeriggio. I suoi malesseri si aggravanogeneralmente di notte. Cominciano verso le tre del pomeriggio e durano sino alle tre delmattino o fin dopo mezzanotte. La febbre è dunque più alta di notte. Essa sale rapidamentea temperature elevate, a volte a 40 o 41 gradi, poi ridiscende fin quasi alla normalità, masenza raggiungere la totale apiressia. Belladonna non è indicato nei disturbi con totaleapiressia, perché questo dimostrerebbe una periodicità che esso non possiede.

La maggior parte dei sintomi della cute è caratterizzata da calore, rossore e bruciore.Belladonna ha un’eruzione delicata; non l’eruzione dura, ma l’eruzione liscia, delicata,d’un rosso scarlatto. Presenta la dermatite, flemmonosa, profonda. Prima di un rossobrillante, volge gradualmente al blu o al porpora o assume un aspetto chiazzato; conl’infiammazione c’è grande calore, il rossore e il bruciore. Belladonna in genere non èidoneo alle infiammazioni erisipelatose della pelle e dei tessuti profondi, coperti divescicole come Rhus toxicodendron. A volte si trovano delle vescicole ma è l’eccezione,mentre in Rhus toxicodendron è la regola. Rhus toxicodendron comincia con un’infiam-mazione; c’è il calore, il rossore e il bruciore; ma ogni volta che Rhus toxicodendroncomincia ad avere un’infiammazione, proprio in quel momento forma una vescica che siriempe di siero. In Belladonna su quasi tutta le superficie infiammata si può formareun’eruzione rossa. Con la febbre alta, a parte la scarlattina e le eruzioni comuni, può venirfuori un’eruzione rossa, delicata e lucida. Non è raro vedere comparire questa eruzionenella iperemia cerebrale e nelle febbri itteriche; tale eruzione inganna il medico facendoglifare una diagnosi di febbre eruttiva mentre si tratta solo di un ibrido.

Quando la cute di Belladonna si arrossa, lo fa in maniera così passiva che potrestequasi scriverci il vostro nome. Se vi tracciate una linea col dito, ne conserverà il segnosotto forma di una linea bianca. Era questo un vecchio segno diagnostico della scarlattina,

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e dimostra che Belladonna produce sulla pelle una congestione passiva particolare moltosimile a quella della scarlattina. E così nelle sperimentazioni di Belladonna abbiamo unsintomo che è anche un sintomo patognomonico della scarlattina. Ma non scriveremocerto una ricetta su un sintomo. Da qualche anno a questa parte, nessun medico omeopatiapensa di somministrare un rimedio solo per rallentare il battito cardiaco o far abbassare latemperatura. Si somministra il rimedio che fa bene al paziente. È giusto che la temperaturascenda se troviamo il rimedio adatto; ma somministrare un rimedio per rallentare il battitocardiaco significa fare le cose al contrario. Chi pensa omeopaticamente non cerca mai difare sparire un sintomo, ma guidato dai sintomi sceglie il rimedio senza preoccuparsi diquello che ne consegue. Vero è che i sintomi svaniscono. Di alcuni medici si dirà checercano di fare sparire i sintomi, perché questi svaniscono. Imparate a tenere a mentel’ideale dell’omeopatia, e pensate razionalmente; per fare questo dovrete sbarazzarvi diun’enorme quantità di nozioni ereditate. Abbiamo ereditato una maniera di pensare alcontrario.

«Colorito itterico della cute per congestione epatica e duodenite». Belladonna guariràquelle persone che, dopo aver ingerito troppo chinino, si raffreddano ad ogni occasione ehanno un’improvvisa congestione epatica, con molto indolenzimento; quelli la cui cutediventa itterica e presentano tutta l’ipersensibilità del rimedio.

Vi sono degli stati cronici che si istallano a seguito di Belladonna. Quando Belladonnaè stato efficace per gli stati acuti e le congestioni, ma vi è quella periodicità di cui hoparlato, esso ha dei satelliti naturali, uno dei quali è Calcarea. Nei ragazzi affetti dabrachcefalia, grassocci, pletorici, precoci, che si raffreddano facilmente e presentanocefalea e congestioni; negli scolari che hanno delle cefalee che in un primo tempo sonostate attenuate da Belladonna; se studiate il caso, molto spesso questo si rivelerà un casoCalcarea. È una cosa assolutamente normale che Calcarea sia così affine a Belladonna.Ai nostri giorni, osserviamo spesso tosse secca e penosa in quei pazienti ai quali è statosomministrato troppo Lachesis. Questo è somministrato di solito alle donne ipersensibili eproduce numerosi sintomi relativi all’ipersensibilità; a volte guarisce disturbi gravi, ma silascia dietro per settimane una tosse secca e penosa che impedisce alla paziente didormire. Talvolta questa tosse si manifesta dopo il primo sonno, vale a dire in genere versole undici di sera; tosse secca e penosa che viene stando a letto. Belladonna guarirà questovecchio effetto di Lachesis, lo stato nervoso, la sovreccitazione e la tosse. Sarà utile comeantidoto di Lachesis, cioè per i sintomi acuti. Calcarea invece è l’antidoto per gli effettipiù cronici di Lachesis. Dopo aver abusato di Belladonna, Calcarea si presenta come unodei suoi antidoti naturali.

Belladonna

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BENZOICUM ACIDUM

Ogni volta che un rimedio esprime, attraverso alcuni gruppi distintivi di sintomi, unostato ben definito dell’organismo umano, possiamo essere sicuri che esiste nella specieumana un tale stato morboso. I rimedi non hanno di per sé il potere di creare un qualsiasistato morboso, a meno che non ci fosse inizialmente nella costituzione della razza umanauno stato simile che possa essere risvegliato. Essi fanno semplicemente rivivere in unparticolare individuo qualcosa che lui possiede già e questo qualcosa appartiene alla razzaumana; e così, ogni volta che scopriamo uno stato morboso prodotto da un rimedio,sappiamo che questo stato esiste in corrispondenza con qualche cosa presente nella razzaumana in generale. La creazione è così ben regolata che tutto ha la sua utilità. Tra gliuomini, ci possono essere malesseri per i quali non conosciamo ancora il rimedio. Noiosserviamo che alcuni gruppi di sintomi particolari si ripetono spesso e sappiamo cherappresentano un determinato stato dell’organismo, ma, sino a quel giorno, può darsi chenon ne abbiamo visto la contropartita nella Materia Medica. Noi abbiamo nei medicamentila contropartita esatta delle malattie della razza umana.

Per arrivare a Benzoicum acidum, diremo che riveste l’aspetto di quella che a volte èchiamata costituzione gottosa, la costituzione uricemica o la costituzione litiasica; esiccome una situazione simile è molto tenace – è una delle manifestazioni della psora – èdifficilissimo curare tali pazienti. I loro reni funzionano in maniera più o meno irregolare;talvolta hanno urine scarse, e allora presentano malesseri fisici; talvolta l’urina è abbon-dante e allora si sentono meglio. Sono soggetti a crisi reumatiche e ad artralgie cherivelano la loro costituzione gottosa; poi quando l’urina è abbondante e ricca di sedimenti,si sentono meglio; ma la crisi torna e sono tormentati da dolori, con urina più o menoabbondante e poco densa; e oscillano così tra una situazione e l’altra. Accadrà al giovanemedico praticante di vedere il paziente in un periodo in cui emette grandi quantità di acidourico che si deposita in sedimenti simili a pepe rosso, e crederà di dover mettere fine aqueste escrezioni; la sua idea dominante sarà di combattere questo sintomo, ma il paziente,quando ha questo sintomo, sta infinitamente meglio. Reprimerlo equivale a sopprimereun’eruzione cutanea, o frenare ogni altra manifestazione di malattia. Come sintomoprincipale di tutte le manifestazioni di questo rimedio, si noterà il fortissimo odoredell’urina; l’urina è acre e l’odore è a volte così forte che ricorda quello dell’acidoippurico; ecco perché si dice che l’urina puzza come quella dei cavalli. L’odore di questorimedio somiglia a quello dell’acido ippurico.

I malanni di Benzoicum acidum sono dunque mutevoli, e sappiamo il perché: quandol’urina è abbondante, contiene acido urico in quantità ed è piena di sedimenti, allora ilpaziente è in forma; quando l’urina è poca o poco densa, il paziente soffre di rachialgie eartralgie, è sensibile alle variazioni atmosferiche e alle correnti d’aria: ma appena la

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diuresi aumenta, cosa che avviene più o meno ritmicamente, e l’urina chiara si alterna conquella scura, ecco che il paziente si sente di nuovo bene.

Vi sono malattie in cui l’urina ha un’odore forte e acre; succede spesso ai bambini. Èsorprendente vedere come nella vita la diatesi uricemica si può manifestare così presto. Lamadre dice che l’urina del bambino ha un odore molto forte. Il bambino ha un fortissimoodore di urina; non è tanto un odore di urina decomposta o fetida, ma piuttosto un odorerafforzato. Questo rimedio ha guarito molti casi di incontinenza notturna quando eradiventato impossibile pulire un letto bagnato a più riprese. Si sente l’odore dell’urina finda quando si entra nella stanza; i bambini puzzano di urina, intensamente; la casa anche. Sedue o tre di questi bambini bagnano il letto la notte, l’odore di urina è così forte chepermette di fare una diagnosi immediata.

Si dovrebbero fare nuove sperimentazioni di Benzoicum acidum; la sua natura èconosciuta, eppure ci sono dettagli che non sono stati messi in rilievo. Noi abbiamo ungran numero di rimedi della stessa natura, e questo qui è forse il più profondo di tutti.Naturalmente non è adatto a tutti i pazienti di questo tipo, perché non corrispondenecessariamente ai loro sintomi speciali; ma possiede la natura o lo stato generale il quale,beninteso, viene prima di tutti i malesseri e, quando si adatta ugualmente a tutte le loroparticolarità, trasforma i pazienti in maniera prodigiosa.

Esiste anche qualche sintomo psichico. «Portato a dilungarsi su soggetti spiacevoli; lavista di una persona deforme lo faceva rabbrividire di orrore». Alternanza di sonnoprofondo e lunghi periodi di insonnia. Nei periodi di insonnia si pasce di tutti i pensierisgradevoli che gli possono venire in mente. Questo stato si alterna a notti di sonno quasicatatonico che dura settimane; e queste oscillazioni seguono quelle dell’urina. «Tristez-za». «Ansia durante la traspirazione». «Bambino scontroso».

Vi sono molte cefalee; esse sono di natura uricemica, si localizzano in zone diverse epresentano numerose caratteristiche. «Spaventosi dolori in direzione dell’occipite o delcervelletto». «Dolori reumatici alla testa». Questa è una buona descrizione, perché le cefaleedi origine uricemica sono simili ai dolori reumatici. «Dolore e calore nella regione degliorgani nobili e di quelli duri». «Dolore lacerante al vertex». Le cefalee sono numerosissime;questo rimedio è pieno di cefalee occipitali, sorde, che vengono di notte quando cambia iltempo. Dolori localizzati alla base del cranio quando per qualche tempo ci sono stati dolorialle articolazioni e le urine sono scarse. Ogni volta che il paziente prende un po’ di freddo,l’urina diminuisce e tornano i dolori alla testa, specialmente all’occipite.

Alterazione dell’odorato. «Senso olfattivo diminuito». «Dolore alle ossa del naso».In questo rimedio si produce un’altra specie di metamorfosi: mentre compare un’in-

fiammazione della lingua, cessano tutti i sintomi della gotta. Le artralgie sparisconoimprovvisamente dopo avere preso freddo o col tempo burrascoso e compare all’improv-viso un rigonfiamento alla lingua. Mercurius conosce questo stato. «Estese ulcerazionidella lingua, con mucose profondamente screpolate o piene di fungosità».

Vi sono angine di un tipo speciale che hanno la stessa eziologia. Contemporaneamenteall’infiammazione acuta e al gonfiore delle tonsille e della gola, si ha un brusco arresto ouna diminuzione della quantità di urina, che è poco abbondante, scura, acre e ha l’odoredell’urina di cavallo (Nitricum acidum)

Benzoicum acidum

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Ed ecco un’altra caratteristica che sembra quasi una metastasi. Prendete un’individuoche va e viene con dolori più o meno forti alle articolazioni; prende freddo e tutti i dolorispariscono, ma, il giorno seguente, crolla con una glossite o un'angina o una gastrite taleda vomitare tutto ciò che mangia. La gotta colpisce diversi punti e, nella fattispecie, silocalizza allo stomaco; in questo caso sarà veramente utile un rimedio come Benzoicumacidum, Antimonium crudum o Sanguinaria. Quando colpisce la gola o è seguita dalrigonfiamento della lingua, bisognerà pensare a Mercurius e a Benzoicum acidum. Ognivolta che la gotta arriva allo stomaco, deve conformarsi naturalmente ai sintomi che sononella natura del rimedio. In questo rimedio abbiamo: «disgusto per il cibo, nausea»,«nausea con conati», «vomito di sostanza amara o salata». Quando, per i sintomi gastrici,pensiamo a Benzoicum acidum, è importante ricordarsi della sua natura totale, la eziologiadei suoi sintomi e ciò che caratterizza un paziente Benzoicum acidum. Noi non saremmocapaci di distinguerlo solo in base ai sintomi gastrici; si deve avere contemporaneamentein mente la personalità del rimedio.

Benzoicum acidum ha molti disturbi e molti sintomi epatici. È ricco inoltre di sintomirelativi all’intestino, alle feci, al retto, all’ano e agli organi dell’apparato urinario. Attireròla vostra attenzione sui più importanti, ma contemporaneamente ricordatevi della suanatura migratrice e metastatica e del carattere erratico dei suoi malesseri. «Feci abbondan-ti, acquose». Questo vale per la diarrea estiva, che compare all’improvviso e che è«eccessivamente nauseabonda». Le feci bianche che sembrano saponata, costituiscono unsintomo così forte che il rimedio non mancherà di guarire la diarrea anche in assenza dellacostituzione gottosa. «Feci eccessivamente nauseabonde, il cui odore impregna tutta lacasa». «Feci putride, sanguinolente». «Feci acquose, chiare, molto nauseabonde (neibambini)». Ricordiamo dunque che le feci sono bianche e che quello che esce prima èsimile a saponata, ma dopo, l’aspetto saponoso sparisce per lasciare il posto alle fecibianche. Quando vi sono feci liquide e chiare, è bene ricordarsi di qualche rimedio che leproduce e osservare se sono come l’acqua saponata o piene di bolle d’aria. «Diarrea deibambini», con l’odore di urina del corpo, e soprattutto l’odore violento, particolarmenteacre dell’urina. «Superfici rotonde, lievemente in rilievo, come verruche, attorno all’ano».

I sintomi urinari sono troppi per essere riportati. «Urina fetida». «Urina dall’odoreassolutamente ripugnante». «Urina effervescente a contatto con l’acido cloridrico». Il suoodore ricorda talvolta quello del corno di cervo (1); è acre. Questi sono solo tentativi perdescrivere il forte odore della urina. «Urina marrone scuro». È vero che l’urina normale,quando la si lascia riposare un momento, prende un’odore fetido, ma in questo rimedio,quella di cui si descrive l’odore violento, è quella appena emessa. «L’urina contiene mucoe pus». «Aspetto malsano dell’urina». «Questo rimedio rende l’urina acida». Nei testi sidice che contiene acido ippurico, ma questo avviene raramente. «Urina scura, dall’odoreacidulo». «Bisogno di urinare troppo frequente». «Colica renale». «Urina scura, dall’odo-re estremamente pronunciato». Ci sono disturbi epatici di origine gottosa; reumatismo;

1. Soluzione acquosa di ammoniaca (N.d.T.)

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coliche renali; Benzoicum acidum ha guarito stati simili comparsi dopo una blenorragia,ma non è un rimedio per la blenorragia. Negli stati reumatici, quando sono presenti isintomi suddetti, vi sono dolori renali più o meno forti. «Indolenzimento al dorso; brucioreal rene».

«Prolasso uterino con urina fetida». «Ritenzione urinaria nel neonato».«Asma concomitante alle affezioni reumatiche infiammatorie». «Tosse seguita da

espettorazione di muco verde».In queste affezioni reumatiche, l’organo più frequentemente colpito è il cuore. Quando

il reumatismo abbandona la periferia, il cuore è l’organo che rischia maggiormente diessere colpito. Dolori cardiaci. E così, con questa diatesi, con l’urina forte e la gotta,possiamo aspettarci complicazioni cardiache. «I dolori cambiano continuamente di po-sto». «Palpitazioni». Il reumatismo, naturalmente, colpisce il cuore. «Si sveglia dopomezzanotte con violente pulsazioni cardiache». Riflettete un’istante e vedrete in qualecaso avrete bisogno di Benzoicum acidum. Quando ci sono i sintomi cardiaci, la dispnea,i dolori al cuore, con sintomi reumatici, viene immediatamente alla mente la costituzionedi questo rimedio; «non può addormentarsi». Pensate all’alternarsi dell’insonnia e deiperiodi di sonno; pensate all’odore forte dell’urina, ai malesseri che cambiano, e aidisturbi erratici. «Palpitazioni, più forti di notte». «Dolori reumatici agli arti che fanno starmeglio il cuore». In quel momento c’è un sollievo: il cuore va meglio quando i disturbitornano agli arti. In Benzoicum acidum, il cuore andrà meglio quando aumenterà l’escre-zione urinaria, o quando il reumatismo si sposterà alle estremità, alle dita, e alle ginocchia,soprattutto alle ginocchia. C’è un reumatismo che oscilla tra gli arti e il cuore. Questorimedio ha guarito malattie cardiache in cui il reumatismo aveva da lungo tempo abbando-nato gli arti e, da allora, era sempre rimasto localizzato al cuore; un ottimo segno della suaazione sarà il ritorno dei dolori alle estremità, l’abbondanza delle urine, sia dei sedimentiche della parte liquida, e l’aumento della densità che era scarsa. «Polso rapido, duro».

Gli arti sono sede di un gran numero di affezioni reumatiche. «Stanchezza degli artiinferiori». «Gonfiore delle ginocchia». Tutte le affezioni gottose appartengono a questorimedio. «Concrezioni gottose». «Noduli sulle articolazioni». Spesso Benzoicum acidum èun’eccellente palliativo nelle vecchie costituzioni gottose in cui i pazienti chiedono di avercalmati i dolori delle dita, dei noduli e delle articolazioni. Le dita scrocchiano e sonomaldestre e dolenti. Ma il dolore è stato spesso alleviato e se ne è andato altrove. Questo èuno dei rimedi che cacceranno i malesseri dagli organi interni e aumenteranno in genere ildolore delle estremità, cosa che farà brontolare i pazienti.

«Tremore con palpitazioni». «Estrema debolezza; sudore e stato comatoso». Notatel’associazione dello stato comatoso con il sudore; il paziente Benzoicum acidum traspirasenza esserne alleviato. La traspirazione è abbondante, sfibrante, con sonno profondo, masenza sollievo. «Si sveglia con difficoltà di respirazione». Pulsazioni su tutto il corpo.

«Ogni specie di stati catarrali; diatesi gottosa, gotta con nodosità artritiche, reumati-smo sifilitico, ecc.» Questi pazienti scendono sino al fondo della scala; i loro tessutidiventano di cattiva qualità; si formano ulcere sulla pelle e sulle mucose.

Benzoicum acidum

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BERBERIS

Quando avremo finito lo studio di Berberis, vedremo che non è un rimedio dalleindicazioni molto varie; eppure è un rimedio molto importante. Si adatta alla sfera dellagotta e del reumatismo come Benzoicum acidum. Corrisponde a quegli stati gottosi chenon si fissano nel loro normale posto. Conviene a quei pazienti il cui organismo èdebilitato, la costituzione debole, che sono pallidi e malaticci, che sono anemici, invec-chiati ed estenuati; sono uomini e donne prematuramente vecchi e rugosi. Essi sono troppodeboli per fissare le nodosità gottose sulle articolazioni delle dita alle quali appartengononaturalmente, e i loro disturbi, per così dire, vagano ancora attorno all’organismo. Dolorierratici ai nervi e alle guaine dei nervi. I dolori erratici pungenti, laceranti, lancinanti, checaratterizzano Berberis, sono presenti nelle vecchie costituzioni gottose, ed è lì che noiotterremo dal rimedio il maggior beneficio. Le sue sperimentazioni ci faranno constatareche esso è affine ai dolori erratici, lancinanti e laceranti dei vecchi gottosi, delle personepallide, malaticce e freddolose, che non hanno nodosità molto marcate nelle articolazioni,ma le cui fitte alle dita delle mani e dei piedi sono esattamente le stesse di quelle cheavrebbero se ci fossero le nodosità.

Naturalmente in tutti gli stati gottosi bisogna volgersi verso il fegato e i reni percercarvi dolori e malesseri vari; essi sono dei centri di osservazione perché, in questi casi,sono più o meno disturbati. Contemporaneamente molto spesso si trovano disturbi cardia-ci. I reni, il fegato e il cuore sono più o meno disturbati nelle loro funzioni e noi notiamoche Berberis ha un certo potere su tali organi. Troviamo in lui la diatesi uricemica, e il tipodi disordine che termina in tali disturbi. Contemporaneamente ai disturbi renali, troveremoi dolori lancinanti.

Irregolarità della funzione urinaria. Poliuria che si alterna all’oliguria. Urina pocodensa che si alterna all’urina a forte densità che lascia depositare acido urico e urati inabbondanza.

Berberis è un rimedio mutevole come Benzoicum acidum. Questi due rimedi sonomolto simili, tuttavia i loro sintomi sono totalmente diversi. Tra le sensazioni, notiamo chevi sono dolori pungenti in quasi tutte le parti del corpo che cambiano continuamente diposto. Dolori erratici e pungenti; piccole fitte. Quando siete seduto vicino a un malato digotta e gli parlate: «Oh!» fa lui. Che vuol dire con questo? Vuol dire che ha avuto una dellesue contrazioni dolorose. Da principio il dolore è al ginocchio, in seguito è alle dita deipiedi, poi in testa, e così di seguito su tutto il corpo. Alla fine i tofi diventano visibili sulledita e, quando la gotta si è fissata, allora si manifesta il dolore alle dita; ma questocorrisponde più particolarmente a Ledum, Sulphur, Aesculus e Lycopodium, nei quali lamalattia è diventata evidente e si è localizzata alle articolazioni.

In Berberis questi dolori lancinanti, laceranti, pungenti e urenti, si ritrovano dappertut-

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to; essi non restano mai in un solo posto, ma cambiano continuamente e non sempre sonoinfluenzati dal movimento. Che il paziente si muova o resti fermo, non cessano diproliferare. In certi casi Berberis ha dei dolori che si aggravano col movimento, ma sonocasi molto rari paragonati ai suoi molteplici dolori. Il paziente si muove molto perché nonpuò stare fermo. Si muove perché soffre. Ha anche molti dolori pesanti, ma la principalecaratteristica, la grande caratteristica di Berberis sono i dolori urenti, cocenti, laceranti,pungenti ed erratici.

Considerateli al loro posto in una data articolazione: da lì essi si irradieranno in tutte ledirezioni. Se si tratta del ginocchio, saliranno e scenderanno e andranno da tutte le parti; sesi tratta dell’articolazione di un dito, si propagheranno in tutte le direzioni; se è il rene,scenderanno lungo l’uretere; se invece è il fegato, andranno verso l’addome, dovunque.«Si irradiano partendo da un determinato punto»: è una caratteristica differenziale, che,per i suoi dolori radianti, pone Berberis in una posizione quasi isolata. È una caratteristicatalmente marcata che, grazie alla sua ben nota capacità di lanciarsi in tutte le direzioni,questo rimedio ha guarito molti casi di coliche renali. Quando queste piccole fitte partonodalla cistifellea in tutte le direzioni, guarisce le coliche epatiche. Nelle costituzioni gottosevediamo che i dolori lancinanti sono associati a disturbi urinari e disturbi epatici ecominciamo così a gettare le basi per lo studio di Berberis.

A volte gonfiano le articolazioni. «Ingrossamento delle articolazioni». Ma il gonfiorenon è tanto abituale quanto i dolori senza gonfiore. Con i dolori radianti ci sarannoindolenzimento e rigidità delle articolazioni. Ci saranno bruciori, punture, lacerazioni, e idolori si irradieranno e compariranno prima in un punto e poi in un altro. «Dolore altallone, come se si stesse ulcerando»; è un dolore che si irradia in tutte le direzioni.Torpore. Irrigidimento.

Quanto al cuore, il ritmo è rallentato. Il polso spesso è incredibilmente lento.I sintomi psichici sono molto incompleti, vale a dire che non li conosciamo. Ce n’è

qualcuno. Sappiamo che il paziente è mentalmente stanco, incapace di sostenere unosforzo cerebrale ed ha cattiva memoria. «Memoria difettosa e debole. Terrificanti appari-zioni al crepuscolo». Non è sorprendente che un bambino immagini ogni sorta di cose nelbuio, perché ha sentito raccontare dai vecchi storie di cimiteri; ebbene, con Berberis, nelmomento in cui la luce del giorno scompare per lasciare il posto alla notte, il paziente vedefantasmi e forme immaginarie che gli si avvicinano. Questo rimedio ha malinconia, apatia,prostrazione psichica; ha anche qualche vertigine.

Nei soggetti uricemici, la cui urina contiene molta renella e sedimenti rossi comegranelli di pepe, le cefalee hanno le stesse caratteristiche dei dolori in generale. La testa hala sua parte di dolori erratici. Punture, lacerazioni, fitte, al cuoio capelluto, alle ossa delcranio, agli occhi, alle orecchie, alla regione occipitale. Dolori urenti.

La «sensazione che la testa si allarghi» è uno strano sintomo; è una sensazione digonfiore. Il paziente si porta sempre le mani alla testa; gli sembra di avere in testa unacalotta che gli scende fino alle sopracciglia. Non è raro che uno di questi pazienti cerchicon la mano di levarsi la calotta. «Ha l’impressione di avere una calotta in testa», mentrenon c’è l’ha. Questo sintomo non è sempre descritto come una calotta in testa. Può essereuna sensazione di intorpidimento del cuoio capelluto; molti pazienti descrivono una

Berberis

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sensazione di torpore del cuoio capelluto, come se portassero una calotta. Alcuni pazientia volte negheranno che è una sensazione di torpore e diranno che è solamente come unacalotta. Per un certo tempo ho fermamente creduto che la «calotta» appartenesse a duesensazioni. Se c’era dolore, la annotavo nel Repertorio sotto il termine di «pressione». Senon c’era dolore, supponevo che appartenesse all’«intorpidimento», ma recentemente hoaggiunto una nuova voce: «sensazione di calotta», che, per quello che attualmente credo, ècompletamente distinta dall’intorpidimento; però bisogna confrontarle entrambe.

Gli occhi partecipano allo stesso stato gottoso con dolori pungenti, laceranti, lancinanti.Fitte in direzioni diverse. Una grande caratteristica di Berberis è che non ha una direzioneparticolare; ha tutte le direzioni. La maggior parte dei rimedi ha dolori che vanno da unaparte all’altra del corpo, dolori che vanno alla tempia, ecc., ma in Berberis non si può direche i dolori vanno in un punto particolare. Sono dolori erratici e radianti. Dolori alle orecchiedello stesso tipo. In tutte le parti del corpo ci sono questi dolori lancinanti, laceranti, urenti,che vanno e vengono, che fanno aggrottare le sopracciglia e fanno urlare il paziente.

Quest’ultimo ha lo sguardo sofferente, la faccia pallida, il colorito terreo, le guancescavate e gli occhi infossati, e circondati da occhiaie scure. Berberis è stato molto utilenella tubercolosi polmonare e nei dolori, nelle fitte, nelle sofferenze delle persone operatedi fistola anale. Nel caso di un paziente Berberis, se si chiude la fistola, compariranno idolori. Ci saranno manifestazioni urinarie oppure manifestazioni epatiche, o debolezzacardiaca, o i dolori erratici. Una volta c’è la febbre, dolori dappertutto, con sete violenta;un’altra volta lo stato esattamente opposto, con prostrazione e avversione per l’acqua. Unavolta c’è mancanza di appetito, un’altra volta fame vorace.

Lo stomaco è disturbato, la digestione lenta e insufficiente, e vi sono manifestazioniche il paziente di solito qualifica come «biliari». Eruttazioni amare e rigurgiti di bile.

Il fegato ha molte sofferenze; vi ritroviamo tutti i dolori di cui sopra ai quali siaggiungono le improvvise «coltellate» che lo trafiggono. Dolori lancinanti, laceranti,urenti, pungenti che si spostano da un punto all’altro. «Colica epatica». Questi stessi doloripossono accompagnare l’itterizia. Il fegato sembra che lavori al rallentatore e il pazienteingiallisce. Le feci diventano bianche, senza segmenti biliari. «Dolori vivi, pizzicanti, alfegato che vengono all’improvviso e con grande violenza. Dolore acuto, come unapugnalata, alla regione epatica, che gli toglie il respiro. Deve piegarsi in due». Tali doloridurano un’istante e poi scompaiono. Nella colica epatica, i dolori sono spasmodici,aumentano di intensità e poi diminuiscono, ma non scompaiono mai completamente.Berberis, se è indicato, lascerà andare il piccolo calcolo e ne consentirà l’espulsione;allora il paziente respirerà di sollievo e si rammaricherà di non aver chiamato prima ilmedico. Tutto quello che è di natura spasmodica può essere calmato istantaneamente.

Vi sono dolori attraverso l’addome. Le feci sono abbondanti, dense, in purea; fecigialle come la polenta. «Diarrea giallastra, simile a purea». «Feci argillose». In base aquello che abbiamo visto, non è strano che le feci abbiano il colore dell’argilla, che noncontengano pigmenti biliari e che siano bianche. È l’effetto prodotto da tutto quello cheaffligge il fegato. Quando avrete questi sintomi associati a dolori radianti ed erratici inorganismi rovinati, in persone che soffrono il freddo e sono pallide e deboli di salute,avrete un caso Berberis.

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In seguito, il paziente è stitico, ma le feci sono bianche o chiarissime. «Dolori urenti,pungenti, prima, durante e dopo la defecazione». Ipertrofia della prostata, che provoca unacostante pressione sul perineo. Pressione «simile a una palla o a qualcosa che preme versoil basso». «Sensazione di lacerazione che si estende attorno all’ano». Herpes attornoall’ano. Fistole anali.

Attualmente quasi tutti i chirurghi consigliano l’operazione per le fistole che siformano vicino all’ano. L’omeopatia le guarisce. Io non ne ho fatto operare neanche unada vent’anni a questa parte. Il rimedio che è indicato per quel paziente, guarirà quelpaziente e la fistola. Prima di tutto non bisogna operare. Chiudere la fistola e cositrascurare il paziente è un procedimento molto pericoloso. Sapendo ciò che so, se avessiuna malattia simile e non potessi trovare rimedio, la sopporterei pazientemente, convintoche sarebbe il male minore. Non potrei neppure consigliare ad uno dei miei pazienti di fareun’operazione che per me stesso non farei. È una cosa pericolosa operare una fistola anale.È un affare molto serio. Se si chiude la fistola e il paziente ha la tendenza alla tubercolosi,si ammalerà di tubercolosi; se ha la tendenza alla nefrite, se ne affretterà cosi la comparsa;se minaccia il crollo fisico, da qualunque lato, sarà colpito nel punto debole e la sua salutesi deteriorerà. Può darsi che prima che succeda passi un tempo abbastanza lungo, inmaniera che il medico ignorante, non si accorga della relazione tra i due fatti. Ma ora chene avete sentito parlare, non potrete mai dimenticarlo.

I reni e gli altri organi dell’apparato urinario hanno le loro affezioni. Nella regionelombare e ai reni, c’è una tale sensibilità che il paziente non vi sopporta alcuna pressione.Può scendere dall’auto sul marciapiede, solo con molte precauzioni. Una scossa è per luiun grave shock, e a volte il dolore che provoca è così forte che quasi sviene. Indolenzimen-to al dorso, ai muscoli della schiena e della regione renale associata ad ogni specie dianomalia dell’urina, ad abbondanti sedimenti. I dolori ai reni si irradiano in tutte ledirezioni. Risalgono nel rene e, se non vengono calmati, sposseranno i pazienti; il risultatosarà una qualche grave malattia. Abbiamo allora i sintomi seguenti. «Bruciore e indolenzi-mento nella regione renale. Punture urenti, che vengono ad una ad una, o parecchie in fila,alla regione lombare o renale. Molti dolori, indolenzimenti e sensibilità al dorso e allaregione renale. Sensibilità alla regione renale tale che ogni movimento che produce scosse,come un viaggio in auto o lo scendere dall’auto, è intollerabile. Dopo i dolori renali, ilpaziente ha un gusto amaro, infetto, alla bocca e un afflusso di sangue in gola. Urgentebisogno di urinare con dolore al collo della vescica, bruciore e urina insufficiente. Doloreviolento, tagliente, simile ad una tensione, localizzata in profondità, dal lato sinistro dellavescica, che si muta alla fine in puntura che scende obliquamente nell’uretra della donnaper localizzarsi, apparentemente, al suo orifizio e che dura pochi minuti».

Osserviamo come si presentano questi sintomi: rene irritato, infiammato, sensibile, daun lato o da entrambi; poi, formazione di piccoli calcoli nella regione pelvica – pietrepiccole come capocchie di spillo; e, ogni tanto, una di queste parte lungo l’uretere e arrivaalla vescica... e allora, che dolori! È in questo caso che i dolori renali si irradiano in tutte ledirezioni. Salgono verso il rene e scendono verso la vescica. Nell’uomo, sembra checorrano lungo il cordone spermatico fino al testicolo, e sono molto violenti. Vi meraviglie-rà sapere con quale rapidità Berberis allevierà questa particolare colica renale. Dolore

Berberis

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urente alla vescica; dolore urente al rene. «Urina scura, torbida per l’abbondanza deisedimenti. Urina che esce molto lentamente. Bisogno di urinare pressante e continuo». Lavescica diventa molto irritabile. Catarro vescicale. Dolori cocenti, urenti, pungenti.

Molto fastidio e molti dolori a livello dei cordoni spermatici e dei testicoli nellecostituzioni gottose. Dolori urenti in queste zone.

Berberis è utile particolarmente alla donna di costituzione gottosa, quando è stanca;senza essere anziana, è fisicamente stanca, in maniera che tutti i lavori domestici le dannofastidio e la stancano. Il coito diventa doloroso e lo ha in avversione. L’orgasmo èritardato, o totalmente assente, e la lascia in uno stato di prostrazione. Tutto ciò checoncerne la sua vita intima la fa soffrire. Ha fitte in tutti i nervi. «Bruciore all’uretra; doloreurente alla vagina.» Assenza delle sensazioni che normalmente ci sono in questi organi.

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BORAX

Borax è uno di quei rimedi familiari che è usato da molto tempo, come calmante ecicatrizzante, per disturbi locali. È usato da lunga data come colluttorio sotto forma dimellito nella stomatite aftosa dell’allattamento nella madre o nel neonato. Il vasto uso chene è stato fatto dovrebbe indurre l’omeopata a chiedersi se non c’è, in questo caso, unascoperta popolare, perchè non c’è dubbio che Borax cicatrizza rapidamente la stomatite.Non c’è da stupirsi che sia così perché, nelle sue sperimentazioni, questo rimedio producein bocca delle afte che si estendono alla gola e perfino allo stomaco. Guarisce anche le afteche ricoprono le zone genitali e l’ano.

In Borax, l’ansia, l’agitazione e l’ipersensibilità sono pronunciate. Il paziente è ansiosoper dei nonnulla. Sussulta ad ogni rumore, nell’apprendere notizie inattese, ascoltandomusica o quando è sovreccitato. Questa ansia o nervosismo, questa sensazione che è in luie che non si può descrivere, è aggravata dal movimento in salita o in discesa. Unmovimento come quello di risalita in uno dei nostri ascensori lo rende quasi folle, ma ladiscesa è ancora peggio. Tutti i suoi malesseri si aggravano con un movimento in discesa.È stato detto che, nella pratica giornaliera, in tutti i casi di stomatite infantile, se il bambinopeggiora con un movimento verso il basso, il rimedio è Borax. Quando la madre si abbassacol bambino per metterlo a letto, questi spesso si sveglia urlando di spavento. Ci si puòrendere conto meglio di tale genere di ansia salendo in cima ad uno di quegli stabili alti eprendendo l’ascensore per ridiscendere. È naturale, col moto rapido in discesa, sentire allostomaco un’impressione di ansia, l’impressione di cadere; è naturale nell’uomo normale;ma se amplificate all’estremo tale sensazione, avrete lo stato di Borax, che intensificamoltissimo ogni più piccolo moto verso il basso, anche scendere da una collina a cavallo oscendere dalle scale o, per un bambino, scendere la scala in braccio alla madre. In esso,tutti i nervi sono irritati.

Notiamo che in Borax tutte le parti del corpo hanno un’aumentata attività, tutti i sensisono acuiti più del normale. L’udito e più vivo; il paziente è ipersensibile a ciò che locirconda ed è eccessivamente ansioso. La mente è soggetta alle emozioni ininterrottamen-te. Scendendo a cavallo da una collina ha le vertigini. La sovreccitazione nervosa gliprovoca paura e apprensione. Il che è una forte caratteristica di Borax. Ha molti sintomisimili; le manifestazioni nervose condividono tale caratteristica. Studiando il rimediofaremo risaltare ben altri sintomi, ma si può dire che questo qui è la caratteristicadominante della mentalità di Borax e che, in gran parte, ne è la chiave. «Sensazione diansia nel moto di discesa o altalena». Quando ci sarà questo sintomo, la diarrea guarirà.Se questo sintomo sarà presente, le afte guariranno. Se si avrà questa «chiave», ilreumatismo, i disturbi mestruali e molti altri malesseri, somministrando Borax spariranno.

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Questo sintomo ha delle manifestazioni isteriche. «Cambia continuamente lavoro».Tutte le parti del corpo risentono della sua agitazione, del nervosismo, dell’ansia, dellasovreccitazione. Il bambino grida e lancia urla penetranti quando lo si fa saltare sulleginocchia o lo si lancia su e giù. Il paziente è smarrito e sa appena dove si trova, è pieno diconfusione e di vertigine per il moto del cervello, di salita o discesa, come nel nuoto, neldondolio, ecc. Se si culla il bambino, il suo volto esprime l’ansia. «Molto ansioso quandofa una rapida discesa a cavallo».

«Ansia che aumenta sino alle 11 di sera». Ho notato in Borax quest’ora come unparticolare momento di ansia. L’ho notato nelle donne che avevano periodi di demenza; iloro disturbi nervosi e psichici duravano sino alle 11 di sera. Osserverete a volte presso glialienati che sembrano posseduti dal demonio, che improvvisamente hanno un intermezzodi lucidità in cui parleranno come se niente fosse. Lo stesso succede a Borax, nel quale puòprodursi un gran cambiamento alle 11 di sera; a quell’ora lo stato di ansia e di agitazionenervosa può cessare.

«Irritabile, di cattivo umore, indolente», sono i sintomi che ai aggravano sino a quandoil paziente non evacua, e che a quel punto si attenuano. «Sussulta se sente qualcunolanciare un grido ansioso», sentendo un rumore inaspettato, sentendo qualcosa che cadeper terra, o se una porta si apre in maniera imprevista. Tutto questo è in accordo con lanatura di Borax.

Se paragonate Borax ad altri Natrum, troverete in loro una straordinaria rassomiglian-za in ciò che concerne la sovreccitazione nervosa ( Natrum carbonicum e Natrum muriati-cum.). L'aggravamento col rumore e la sovreccitazione nervosa si riscontrano in tutta lafamiglia dei Natrum. Sono persone sorprendentemente esaltate.

«Forte nausea quando è assorbito dal lavoro». Borax ha guarito molte volte questogenere di disturbi. Ecco cosa ho osservato in questi casi: la riflessione, di qualunque ordinesia, provoca al paziente la nausea e lo rende sovreccitabile al punto che deve lasciare illavoro e riposarsi un momentino; poi torna a lavorare finché non riappare la nausea; allorasi deve riposare di nuovo. L’aspetto psichico di Borax l’abbiamo con l'aggravamentocausato dallo sforzo intellettuale, dal rumore, dalla sovreccitazione e dal movimento indiscesa.

Un esame più approfondito del sensorio ci rivela: «Vertigini e sensazione di pienezzaalla testa scendendo da una montagna o da una scala». È una delle forme della stessasensazione di ansia. Questo rimedio ha molte vertigini, talvolta una vertigine costante cosìforte, durante il moto in discesa, che deve restare immobile senza fare niente. Ci sonomolte cefalee congestizie, pesanti e molto calore alla testa.

Vi sono numerosi sintomi oculari. «Granulazione delle palpebre». «Le ciglia si giranoverso l’interno dell’occhio e creano un’infiammazione. Entropion». Ci sono: la granula-zione e l’ispessimento della congiuntiva palpebrale; retrazioni, cicatrici e deviazioniall’indentro. «Palpebre inferiori completamente rigirate verso l’interno». «Difficoltà adaprire le palpebre».

Come tutti i sali di sodio, Borax presenta un’infiammazione cronica della mucosanasale, uno stato catarrale con abbondante secrezione nasale e croste nel naso; ostruzionenasale. Tutta la famiglia dei Natrum ha le croste secche nel naso e ha abbondante

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secrezione nasale. Natrum muriaticum produce soprattutto una secrezione bianca e Boraxfa lo stesso; Natrum sulphuricum produce una secrezione gialla e Borax pure; Natrumsulphuricum ha una secrezione nasale gialla, ma anche verde giallastra. Si riconosce cheBorax produce una secrezione verdastra, ma la sua secrezione caratteristica, che è unsintomo generale del rimedio, è la secrezione bianca.

Il neonato ha il colorito pallido, argilloso. «I bambini hanno piccole vescichetteattorno alla bocca e sulla fronte». Natrum muriaticum produce eruzioni erpetiche attornoalla bocca in tutti i suoi stati febbrili e quando il paziente si raffredda. A volte non si pensaa Borax e si pensa a Natrum muriaticum perché è più conosciuto. Quando si ha lacostituzione Natrum, si deve fare l’individualizzazione, si tratta solo di determinare qual’èil Natrum indicato.

«Afte in bocca e sulla lingua». «Afte sulla lingua e all’interno della guancia». Questosintomo, quando è isolato, non è un’indicazione per Borax, sebbene Borax sia uno deinumerosi rimedi indicati quando la bocca del bambino gli fa tanto male da fargli mollare lapresa sulla mammella o sul biberon. Molti medici lo prescrivono su questa sola indicazio-ne; ma si deve scoprire lo stato costituzionale in modo che il rimedio abbia una basecostituzionale; più frequentemente è indicato Sulphuricum acidum. «Vescichette rossesulla lingua».

«Vomito dopo aver bevuto». Questo induce a pensare che le afte si sono estese inbasso, lungo l’esofago, fino allo stomaco. In questo rimedio ci sono numerosi sintomigastrici, che sono verosimilmente il risultato di un tale stato di cose. «Mucosa oraleestremamente rossa». La stomatite che presentano le madri e i lattanti, può essere guaritada Borax. «Dopo ogni pasto, dilatazione e flatulenza». «Vomito continuo». «Vomito di unliquido acido e vischioso». Il paziente Borax con le afte gastriche avrà dei conati e quellatosse che viene comunemente chiamata tosse gastrica. Le madri dicono: « È una tosse distomaco», perché il bambino fa contemporaneamente degli sforzi per vomitare. «Tossegastrica con dolore che si irradia dalla parte della milza».

Quando ha bisogno di Borax, il bambino ha spesso dei disturbi gastrointestinaliestivi. Ritroverete le afte tutt’intorno all’ano. Emetterà giorno e notte abbondanti fecivischiose; non cesserà di gridare in modo pietoso; avrà delle afte in bocca, dimagriràenormemente e lascerà cadere la testa all’indietro. «Feci: frequenti, molli, giallo chiaro,vischiose». Dall’ano fuoriesce una gran quantità di liquido simile all’amido bollito: Boraxpossiede questo sintomo allo stesso titolo di Argentum nitricum. C’è anche l’infiammazio-ne del retto che finisce con l’ispessimento e lo strozzamento della mucosa; questa sirestringe sempre di più finché alla fine non lascia più passare che feci lunghe e sottili nonpiù grosse di una matita. Borax ha guarito tale restringimento infiammatorio.

Quando il catarro è generale, in questo bambino ipersensibile, l’urina passando bruciatalmente che egli urla appena sente lo stimolo (che gli fa capire che presto dovrà urinare);urla quando ha lo stimolo di urinare. Ecco quello che vuole dire il testo con: «Si aggravaprima di urinare». Non è che lo stato degli organi dell’apparato urinario si aggravi primadella minzione, ma il bambino urla sentendo che deve urinare. «Minzione frequentepreceduta da pianto». L’urina brucia e voi sapete che il bambino ha bisogno di urinareperché comincia a piangere. «Dopo la minzione l’orifizio dell’uretra fa male come se fosse

Borax

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irritato». «Stimolo di urinare senza poter emettere neppure una goccia di urina».Questo rimedio ha guarito casi di blenorragia. Potete aspettarvi delle afte dovunque vi

siano delle mucose. Possiede un’altra caratteristica simile a quella che si trova in Natrummuriaticum e Natrum carbonicum; sopprime il desiderio sessuale sia nell’uomo che nelladonna; esso intorpidisce il paziente in modo che la mente e gli organi sessuali sono in statodi indifferenza.

Parliamo ora della caratteristica più sorprendente di Borax per quello che concerne gliorgani sessuali femminili: nel sangue delle mestruazioni si troverà una membrana. Boraxguarisce le forme più acute di dismenorrea membranosa quando la paziente ha doloriviolenti, come i dolori del parto, prima e durante le mestruazioni e la donna ha l’impressio-ne che l’utero stesso stia uscendo dalla vagina. Il sangue comincia a fluire lentamente, mai dolori violenti continuano sino alla espulsione della membrana. Ho visto Borax guarireun caso in cui la membrana era uno stampo dell’utero. Questo genere di malate sispaventano facilmente per ogni movimento verso il basso; nella dismenorrea membranosaquesto sintomo vi guida verso Borax. La paziente teme i movimenti in discesa o imovimenti come quelli del nuoto o dell’altalena.

«Durante le mestruazioni pulsazioni in testa e ronzii nelle orecchie». «Fitte e colicheall’addome»; queste ultime parole non descrivono esattamente il dolore, che è simile aldolore del travaglio; «dolore che si diffonde a partire dallo stomaco». Il dolore è come unacoltellata all’inguine, che può venire prima o durante le mestruazioni. «Stanchezza etraspirazione dopo mezzanotte». Ricordatevi però che con questi sintomi ci devono esserelo stato psichico, il nervosismo, e l’eccitazione, e allora Borax guarirà la dismenorrea.

Nella frase che segue trovo un’altra importantissima caratteristica di Borax: «Leucor-rea simile a bianco d’uovo». C’è una leucorrea albuminosa, caldissima, che scorre lungo legambe. «Leucorrea albuminosa bianca, o simile all’amido». «Leucorrea acida per duesettimane». «Leucorrea bianca simile a muco, senza alcun altro malessere». Con questaleucorrea acida, con i disturbi mestruali, con la falsa membrana che si forma e poi vieneespulsa, non c’è da meravigliarsi che le donne siano sterili. Queste donne sono sterili, tuttequelle che hanno questi sintomi sono sterili e, quando questo stato ne era la causa, Boraxha guarito la sterilità. Vedrete medici abitudinari che prescrivono Borax a tutte le donnesterili, qualunque sia l’insieme dei loro sintomi. Quando si prescrive un rimedio per lasterilità, bisogna considerare l’insieme dei sintomi che sono propri al rimedio prescritto,quelli che il rimedio sulla donna in buona salute.

Altra caratteristica: ho spesso usato Borax quando la madre non poteva allattare ilproprio bambino; lei diceva quasi sempre di non aver abbastanza latte e che questo eradenso. «Il latte è troppo denso e di gusto cattivo». Questo latte cattivo impedisce alla madredi nutrire il neonato. Ciò rivela uno stato costituzionale e Borax, somministrato all’iniziodella gestazione ad una paziente Borax, trasformerà così bene il latte insieme al resto dellacostituzione che la madre sarà capace di allattare il proprio figlio. Ho somministrato moltevolte Borax ad una madre che aveva avuto diversi figli e non era stata capace di allattarli;esso l’ha trasformata al punto da renderla capace di allattare il figlio successivo.

In questo rimedio c’è anche la repulsione per il seno da parte del bambino, dovuta alfatto che il latte ha cattivo sapore e non ad una anomalia da parte del bambino. Potreste

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aver voglia di dare un rimedio al neonato ma, se approfondite il caso, vi renderete contoche il bambino non vuole allattare al seno perché il latte è disgustoso. La madre ha bisognodi una dose di Borax che guarirà il bambino dalla diarrea e dal disgusto per il latte. «Illattante diventa pallido, quasi terreo». «Il bambino lancia le mani in aria quando si tenta diportarlo in basso». Se la madre è una donna Borax, molto probabilmente il figlio è unbambino Borax; accade spesso che la madre e il figlio abbiano bisogno dello stessorimedio; spesso ho somministrato un rimedio al neonato attraverso il latte della madrequando entrambi avevano bisogno dello stesso rimedio.

Un’altra caratteristica strana è quella che nel momento in cui allatta il bambino, simanifesta un dolore al seno opposto. L’azione di Borax non si limita necessariamente alperiodo del parto; in pratica, si può utilizzare Borax in tutti gli stadi della vita di unadonna.

Borax ha guarito pleuriti che ricordavano molto Bryonia, soprattutto se erano localiz-zate dal lato destro, come quelle di Bryonia; vi sono dolori pungenti o cocenti dall’esternoall’interno come se strappassero la parte postero-superiore del polmone destro; i doloripungenti potrebbero farvi pensare a Bryonia.

«Cute sciupata, rugosa». «Cute pallida o livida».Il bambino è emaciato; è un bambino flaccido che dimagrisce. I bambini sono scarni e

contemporaneamente presentano delle afte; essi non possono digerire. Vomitano o hannola diarrea; vi sono afte che scendono lungo l’intestino e che colpiscono tutte le mucose. Ilbambino è ipersensibile e piange durante il movimento verso il basso. Le afte provocanoun gran numero di altri sintomi, come il pianto prima di urinare perché la vescica ne è stataaffetta. Le afte e l’aggravamento per il movimento in discesa, l’ipersensibilità al rumore, ilfatto di spaventarsi facilmente, la sensazione di ansia, ecc. sono i tratti che colpiscono dipiù e i più caratteristici di questo rimedio.

Borax

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BROMIUM

Bromium è uno dei rimedi che si prescrivono abitualmente. È uno di quelli che ilneofita userà per ogni caso di difterite, di crup o di laringite che incontrerà ; e, se conquesto rimedio fallisse, «tenterebbe con qualche altra cosa». Tutti coloro che fanno unaprescrizione secondo il nome della malattia usano Bromium come uno dei rimedi usuali;ma Bromium è indicato così raramente che la maggior parte degli omeopati lo abbandona-no come farmaco perfettamente inutile. La ragione è che essi non prendono in considera-zione i sintomi del paziente e non scelgono il rimedio col metodo della individualizzazio-ne. Non prescrivono un rimedio per il malato, ma per la malattia. Può capitare che voivediate pochissimi casi di difterite che richiedono Bromium, ma quando incontrate un casoBromium, è bene che lo conosciate.

In tutte le malattie di questo rimedio c’è una caratteristica comune, ed è il fatto che leriscontriamo soprattutto in individui che si ammalano per aver avuto troppo caldo. Sedurante una epidemia di difterite, una madre copre il figlio in maniera esagerata e lo tienein una stanza surriscaldata e il caso vuole che sia un bambino che si infastidisce se è troppocoperto, state attenti: state per vedere una difterite di tipo Bromium. Questo rimedio èindicato anche per i malesseri che si manifestano nella notte che segue una caldissimagiornata estiva.

Ora, ecco le circostanze che generalmente precedono o accompagnano la comparsa delcrup o della difterite: una madre ha portato fuori il bambino in una giornata terribilmentefredda e secca, e verso mezzanotte il bimbo si sveglia con un crup spasmodico; sapete cheavrà bisogno di Aconitum più di qualsiasi altro rimedio. Ma se la madre ha portato fuori ilbambino in estate in una giornata caldissima e lui ha avuto troppo caldo ed era troppocoperto ed è un bambino pletorico; se siete chiamati a mezzanotte e trovate il bambino colvolto rosso e, all’indagine, gli trovate una falsa membrana nella gola, vedremo, studiandoil rimedio, che può essere un caso Bromium.

«Raucedine che viene per aver avuto troppo caldo. Afonia che si verifica per averavuto troppo caldo». Si produce un tumulto in tutto l’organismo con le cefalee comparseper aver avuto troppo caldo. La comparsa delle malattie col tempo molto caldo, rimanendochiusi in una stanza surriscaldata o andando da un posto freddo a un posto molto caldo, èuna caratteristica che in Bromium si trova sempre. Tuttavia, quando il male si è appalesato,qualunque sia la sua localizzazione, il paziente è talmente sensibile che una corrente d’arialo ghiaccia; ma non può avere caldo senza esserne disturbato.

Bromium ha la tendenza ad infiltrare le ghiandole. Queste si induriscono, ma suppuranoraramente. In genere restano dure. Le ghiandole del collo, le parotidi, le sublinguali, e lesubmascellari, sono enormemente ipertrofizzate e molto dure. I processi infiammatori sonolenti, non sono del tipo rapido, violento che troviamo in Belladonna e Mercurius. «Le parti

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del corpo si infiammano, si infiltrano e si induriscono». Il che significa: infiammazione conindurimento. Bromium è stato molto utile nelle ulcere con infiltrazioni simili e nell’ipertrofiaghiandolare con notevole indurimento, senza alcuna tendenza alla suppurazione. Tuberco-losi delle ghiandole e dei tessuti. Le ghiandole che sono rimaste infiammate a lungocominciano a presentare una forma insidiosa di degenerazione, una forma maligna diformazione tessutale che le rende molto simili alle dure ghiandole scrofolose che troviamoaumentate di volume nel collo; ingrossamento della parotide e della ghiandola submascel-lare. Bromium ha guarito l’ipertrofia con forte indurimento della tiroide.

C’è anche il dimagramento e quando vediamo la tendenza all’infiltrazione, non cisembra strano che questo farmaco sia stato efficace nel cancro e nella tubercolosi. In essoc’è la debolezza. Le gambe si indeboliscono. Crescente prostrazione con tremore allegambe. Contrazioni muscolari; debolezza con tremito; svenimenti.

Nelle formazioni catarrali c’è una maggiore o minore formazione di membrana. Unessudato membranoso è, in questo caso, conforme al corso naturale delle cose. L’infiltra-zione è una caratteristica abituale delle mucose, per cui sembra che esse formino unessudato di piccole vegetazioni bianco-grigiastre, sotto le quali c’è l’indurimento. Questoè vero per le ulcere e per le mucose. Sulla mucosa si formerà un ulcera che la corroderà eformerà sotto di essa uno strato di tessuto indurito. Può esserci la febbre con catarro.Grande eccitazione nervosa. «Freddo glaciale agli arti». «Calore alla testa». «Dispnea conmolta traspirazione». Crup e falso crup.

Con la maggior parte dei malanni arrivano le palpitazioni. Palpitazioni con nausea, concefalea, con le diverse specie di eccitazione nervosa. Il paziente è sempre più debole finoad avere «avversione per qualsiasi lavoro»; ha avversione per la lettura; non ha alcunointeresse per i lavori domestici. Diventa indifferente. Stanchissimo. «Grande depressionepsichica. Abbattuto. Triste e scoraggiato». La maggior parte delle malattie sarà accompa-gnata dall’ansia.

Cefalea dopo surriscaldamento.«Ronzio all’orecchio. Battiti e bruciore nelle orecchie». Sono colpite anche le ghiando-

le che sono in stretto rapporto con le orecchie. Le ghiandole, quando c’è otalgia, siingrossano; la parotide si ipertrofizza e si indurisce. Affezioni auricolari conseguenti allascarlattina, con secrezione all’orecchio. Dolori; infiammazioni; ascessi dell’orecchio.Occasionalmente può esserci la suppurazione della parotide, ma è un’eccezione. «Gonfioree indurimento della ghiandola parotide sinistra». Bromium colpisce le ovaie, i testicoli ecc.

Epistassi; ulcerazioni nasali; affezioni catarrali del naso; starnuti frequenti; corizzaacuta, violenta, con forte bruciore al naso contemporaneamente ad una sensazione difreddo. Bromium è utile per i raffreddori che vengono in giugno, coi primi grandi caldi digiugno o di luglio se il caldo arriva a luglio. C’è una violenta corizza una volta all’anno,nella stagione calda. Corizza con secrezione nasale e cefalea. «Il naso è sensibile e le alidel naso si gonfiano. Vi si formano delle impetigini dolorose che sanguinano quando siasciugano». «Sensazione di escoriazioni attorno alle narici».

Il paziente Bromium fa parte di quei malati che facilmente hanno il volto congestiona-to, soprattutto negli stati acuti. «Volto congestionato». Ha facilmente troppo caldo. Maquesto aspetto è tutto il contrario di ciò che avviene negli stati costituzionali cronici.

Bromium

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Avviene lo stesso in un buon numero di rimedi, specialmente in molti antipsorici. Ipazienti anziani sofferenti, malandati, che hanno bisogno di Bromium per un’ipertrofiacronica delle linfoghiandole, o per un gozzo, o per un cancro, avranno «il colorito grigio,terreo e l’espressione invecchiata». Essi avranno un volto malaticcio, color cenere. «Voltogrigio come la cenere». Abbiamo anche dei bambini pletorici, dal volto rosso, che hannofacilmente troppo caldo. Nelle malattie acute naturalmente, quando la dispnea dura daparecchie ore o da diversi giorni, il paziente è cianotico, cerca l’aria e soffoca; il suo voltoè cinereo, come nella difterite, nel crup e nella laringite.

«Gonfiore delle linfoghiandole che sono dure come pietre, soprattutto quelle subma-angine che

sono segnalate nelle sperimentazioni di Bromium cominciano nella laringe e si estendonoin seguito alla gola. Alcuni cominciano in gola e scendono alla laringe; ma in questorimedio i due organi sono così strettamente associati che hanno la possibilità di esserecolpiti entrambi; così la difterite va dall’uno all’altro. La difterite comincia in gola escende alla laringe.

Bromium è adatto alle forme più maligne di difterite. La falsa membrana cresce comela gramigna, ostruisce la laringe, e blocca la respirazione. Questi casi sono così gravi che,anche se la malattia dura solo due o tre giorni, e anche se Bromium si è impadronito dellasituazione, il paziente resta molto prostrato. Appartengono a questo tipo tutti i pazienti cheBromium può curare. Grande violenza della malattia; grande prostrazione del paziente;stato gravissimo con debolezza estrema. In moltissime guarigioni di difterite operate daBromium, la falsa membrana era posta a sinistra, ma ha tuttavia guarito difteriti daentrambi i lati. Raramente vedrete casi di Bromium col tempo secco e freddo; essi siverificano col tempo umido e caldo; sono malattie primaverili e autunnali.

Tra i casi cronici che richiedono Bromium c’è l’ulcera gastrica. Sospetti sintomigastrici; sospette ulcere gastriche. Vomito simile a fondi di caffè e con segni di ulcerazio-ne. Aggravamento dopo aver mangiato: vomito o diarrea. Il paziente non può prenderealimenti acidi. La diarrea o la tosse si aggravano dopo aver mangiato o aver ingeritoalimenti acidi. «Disordini gastrici e diarrea dopo aver mangiato ostriche. Peggiora con lapiù piccola inalazione di fumo di tabacco. Vomito di muco sanguinolento. Eruttazioni».Digestione faticosa. Gastralgia dopo aver ingerito alimenti caldi, tè o bevande calde.Quando c’è un’ulcera gastrica o quando la mucosa sta per ulcerarsi succede spesso che lebevande calde non siano tollerate. «Dolore dopo aver mangiato alimenti caldi».

Studiando i sintomi delle feci e del retto, troviamo delle essudazioni. Insieme alle fecivengono espulse delle membrane. Feci diarroiche con membrane. «Feci nere, fecaloidi».Diarrea; il paziente deve defecare dopo aver mangiato.

C’è dovunque dilatazione venosa. Se ne trova anche nel retto. Le emorroidi bruciano esporgono dal retto provocando giorno e notte un dolore cocente. «Varici cieche, estrema-mente dolorose, con feci nere diarroiche. Emorroidi cieche, dolorose» ed emorroidisporgenti. «Emorroidi che compaiono durante e dopo la defecazione». Defecando il rettoduole a causa delle tumefazioni emorroidali.

Gonfiore e ipertrofia del testicolo sinistro. Notate la lateralità sinistra: lato sinistrodella gola, testicolo sinistro. C’è anche un dolore sordo nella regione dell’ ovaio sinistro.

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«Continuo dolore sordo all’ovaio con rigonfiamento e indurimento». Si riscontra lo stessoindurimento all’ovaio sinistro. È strano che certi rimedi scelgano in maniera più particola-re gli organi del lato sinistro e il lato sinistro del corpo. Bromium, come Lachesis, in molticasi sceglie il lato sinistro del corpo. Ci sono moltissimi rimedi che mostrano unapreferenza per un lato del corpo; in questo rimedio, le ghiandole del lato sinistro del corposono colpite più di quelle del lato destro. «Gonfiore della regione ovarica prima e durantele mestruazioni». Amenorrea. Emissione di gas urenti dalla vagina.

Bromium ha prodotto nella laringe più sintomi che in qualsiasi altra parte del corpo.Esso provoca irritazione e sensazione di escoriazione all’inalazione. «Irritazione laringea.Afonia. Raucedine per aver avuto molto caldo». Il paziente ha una laringite perché è statotroppo coperto in una giornata calda, o perché si è tenuto il mantello in una stanzariscaldata e poi ha preso freddo uscendo. «Solletico laringeo», che provoca una tossecontinua. C’è una sensazione di scorticatura, di qualcosa che gratta nella laringe. Ilpaziente raschia del muco dalla laringe, raschia e tossisce. Non è uno sputo catarroso,perché raschiando si pulisce la gola.

Ogni studente di medicina dovrebbe passare in rivista tutti i rumori che gli altri fanno etentare di osservare il più rigorosamente possibile le sensazioni che li accompagnano, inmodo da potersi mettere al posto loro. Ogni sensazione è accompagnata da un suono chegli è proprio e, nell’istante stesso in cui lo sentite, realizzate da dove viene il muco e dovesi trova esattamente l’irritazione. Se lasciate che il paziente descriva ciò che sente, il nomeche darà all’organo dolente sarà sbagliato. Egli conosce pochissime cose su questa partedel suo corpo, salvo che si tratta della gola; se tira su il muco dalla gola o lo raschia dallalaringe, dirà sempre che è la gola. Quindi il medico non deve tenerne conto e deve fare lasua diagnosi topografica basandosi sui suoni. E così, che ognuno faccia la propriaesperienza, riproduca tutti i rumori che sente fare agli altri e scopra in sè stesso qual’è ilpunto che raschia. Ciò può apparire grottesco, ma che altro fare per scoprire l’origine diquei rumori? È altrettanto importante valutare questi sintomi quanto capire cosa vuole unbambino in base ai suoi rumori e ai suoi movimenti.

Non si possono conoscere i sintomi e le necessità di un bambino se non si interpretanoi suoi movimenti. Ogni movimento che fa ha un significato. Un osservatore perspicace,quello che ha guardato attentamente i bambini per molti anni, li comprenderà e avràappena bisogno di chiedere qualcosa alla madre. Saprà immediatamente dove il bambinosoffre, basandosi su ciò che fa. Il bambino è come un animale. Non dovete mai domandaread un cavallo o ad un cane dove gli fa male, perché lo esprimerà sempre con i suoimovimenti. Il bimbo fa lo stesso.

La raucedine viene per aver avuto troppo caldo. Ricordatevelo. «Tosse rude, secca;dolore laringeo». Il paziente salta in piedi per cercare di ritrovare il fiato. «Affanno erespirazione difficile, con sibili e rantoli laringei. Sensazione che le vie respiratorie sianopiene di fumo». E poi abbiamo una quantità di suoni rochi; respirazione roca; respirazionecome quella del crup; respirazione rumorosa; questi sono i diversi modi di descrivereforme diverse di crup. Voi non potete individualizzare il rimedio su questi differenti suoniperché un bambino, nel crup, emetterà suoni su un certo tono, e un altro su un tono diverso;l’importante è scoprire la costituzione del bambino e della madre. «Voce appena udibile».

Bromium

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«Spasmo della glottide». Nel crup, non c’è spasmo, c’è realmente una formazione mem-branosa che ricopre una superficie infiammata e si estende spessissimo verso il basso,lungo la trachea, sino ai bronchi e provoca la polmonite da crup. Questa formazionemembranosa appartiene alla natura di Bromium.

Ma, oltre alla falsa membrana, Bromium provoca la contrazione della laringe, unacontrazione che è proprio come una stretta, uno spasmo. «Solletico alla laringe edirritazione con tosse. Sensazione di escoriazione e di qualcosa che gratta nella laringe.Sensazione di freddo nella laringe». Questo è un sintomo stranissimo di Bromium. Lo siriscontra nella laringite in cui il paziente dice di aver l’impressione di avere la laringecoperta di lanugine. Ho sentito descrivere questa sensazione da pazienti che dicevano cheera come se la laringe fosse ricoperta di velluto, ma che soprattutto avevano terribilmentefreddo alla laringe. L’aria respirata sembrava fredda, esattamente come se fosse passata sucampi di neve o di ghiaccio. Sensazione di freddo alla laringe.

«Indolenzimento continuo della laringe». Questo significa che la laringe è sensibilealla palpazione. Phosphorus, Belladonna e Rumex crispus hanno l’indolenzimento dellalaringe, la laringe è sensibile alla palpazione, ma l’indolenzimento di Bromium general-mente è localizzato al di sotto della laringe e quasi nel cavo della gola. «Sensazione comese i bronchi fossero pieni di fumo». Alcuni pazienti descriveranno questo fumo comevapori di zolfo o vapori di catrame. In poche ore il muco comincia ad accumularsi nellalaringe e nella trachea, in modo che si instaura una continua espettorazione di un densomuco biancastro, e la tosse e il continuo raschiamento della laringe non danno requie almalato. Questo stato nelle laringiti si instaura spesso, al di fuori di ogni falsa membrana.

Nell’afonia, nell’irritazione laringea o quando la laringe è escoriata, Bromium non èsomministrato tanto spesso quanto sarebbe indicato, perché avere la laringite o la raucedi-ne per aver preso troppo caldo è insolito. Moltissimi di questi casi invece sarebberorapidamente guariti da Bromium. Ma quando il medico abitudinario pensa a Bromium èper un crup o una difterite. È quello che Hahnemann non ha mai insegnato. «Molti rantolimucosi nella laringe. Inspirazione molto difficoltosa. Laringe che tira verso il basso».Questo succederà nel crup per la formazione della membrana. «Tosse rauca, gracchiante,soffocante; respirazione rumorosa, sibilante. Spasmi alla laringe; tosse soffocante. Mem-brana sulla laringe e nella trachea. Falso crup provocato dalla crescita rigogliosa difunghi».

«Asma dei marinai appena sbarcano»; che si attenua appena riprendono il mare.Respirazione difficoltosa con rantoli che riempono il torace. Bronchite e polmonite.Bromium spesso è il rimedio per la pertosse in primavera, all’inizio dei calori, quando siformano nella laringe false membrane. La tosse è immediatamente aggravata dalla polve-re. Il paziente sta peggio quando prende dagli scaffali vecchi libri. Starnuti, raucedine,irritazione delle vie respiratorie prendendo e maneggiando oggetti polverosi. «Tosse, conimprovvisi parossismi di soffocamento inghiottendo». Bromium ha moltissimo catarro,soprattutto all’apparato respiratorio. Ha l’epatizzazione dei polmoni; una delle caratteri-stiche più inerenti alla sua natura è l’infiltrazione.

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BRYONIA

Ogni farmaco ha una sfera d’azione, una natura particolare per la quale differisce daogni altro farmaco; è per questo che è efficace in malattie di una categoria e non lo è inmalattie di un’altra categoria. È come la natura degli uomini che differiscono gli uni daglialtri, e anche come le malattie che vengono distinte le une dalle altre dai loro sintomi.

Anche noi studiamo i rimedi quanto alla loro rapidità e continuità, la loro remittenza ointermittenza. I sintomi di alcuni rimedi compaiono improvvisamente, con grande violen-za, grande rapidità, hanno un brevissimo parossismo e scompaiono come se non fossesuccesso niente. Altri rimedi hanno disturbi che si manifestano lentamente, hanno un’azio-ne profonda e continua, come le febbri continue. Pensiamo ai malesseri di Ignatia, cometutto in esso è fuggevole, intermittente, inatteso; pensiamo ad Aconitum napellus e a tuttala sua subitaneità.

Quando arriviamo allo studio di Bryonia, notiamo la grande persistenza delle sueaffezioni; queste si costituiscono lentamente, lentamente cioè per gli stati acuti. Sonocontinue o remittenti e, solo occasionalmente, intermittenti. Esse aumentano sino allaviolenza, ma è una violenza che non scoppia sin dall’inizio, come in Aconitum napellus oBelladonna; è conforme anche a un tipo di malattia con febbre continua, per esempio aireumatismi la cui gravità aumenta progressivamente, che colpisce un’articolazione dopol’altra, fino a che tutti i tessuti bianchi fibrosi sono infiammati e dolenti. Le sue infiamma-zioni possono manifestarsi in qualsiasi parte del corpo, ma particolarmente nei tessutifibrosi, le sierose, i legamenti articolari e le aponeurosi. Colpisce anche le guaine dei nervidove provoca una congestione la cui intensità aumenta progressivamente.

I tratti caratteristici del rimedio sono presenti sin dall’inizio e si può indovinare che ilpaziente avrà una malattia Bryonia. L’invasione dura parecchi giorni. Il paziente non sisente bene, è stanco e languente, non vuole che gli si rivolga la parola, non vuole muoversie i suoi sintomi si accentuano sempre di più ; i dolori cominciano ad andare e venire, araggiungere certe fibre, poi altre e, ad ogni movimento aumentano fino a diventare undolore fisso e costante. Le parti malate sono calde e infiammate e, alla fine, il paziente èimmobilizzato dal reumatismo.

Le malattie sopravvengono per aver preso freddo, non come in Aconitum napellus oBelladonna dopo poche ore; ma il paziente comincia a sentirsi poco bene il giorno dopo,starnutisce, gli cola il naso, ha le vie respiratorie irritate; dopo uno o due giorni ha un brividoe si mette a letto con una malattia infiammatoria, una polmonite o una pleurite. I disturbiinfiammatori includono le meningiti e talvolta le mieliti; le infiammazioni più comuni sonoquelle delle pleure, del peritoneo e del pericardio; c’è anche l’infiammazione degli organi.

Proprio all’inizio di questo periodo di malattia, anche prima della comparsa dei dolori,si nota l’avversione del paziente per il movimento anche se lui non sa perché ; ma alla fine

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si rende conto che i suoi sintomi si aggravano se si muove, cosicché resiste al desiderio dimuoversi con un senso di collera; e quando si deve muovere, soffre terribilmente e risentetutti i dolori. Abbiamo quindi questo notissimo sintomo di Bryonia: il movimento aggravail paziente e tale aggravamento lo si riscontra dovunque.

Questo rimedio è utile in un gran numero di malattie, dalle febbri tifoidi, alle malattieche rivestono una forma tifoide, a quelle che cominciano con una febbre remittente che inseguito si trasforma in febbre continua, fino alla possibilità di una polmonite, di unapleurite, di un’infiammazione epatica, ghiandolare, ecc. Può essere una gastroenterite, unaperitonite o una colite, con la sensibilità, l'aggravamento col movimento e il desiderio direstare perfettamente immobile. Si instaura l’artrite di natura reumatica o non, dovuta alfreddo, ad esposizione al freddo o traumatica. Bryonia spesso è indicata nei traumiarticolari nei quali Arnica non sarebbe efficace.

In Bryonia c’è un’estrema irritabilità. Ogni discorso che lo costringerà a rispondere oa pensare lo farà stare peggio. Lo sforzo che deve fare per parlare sarà accompagnato da unsenso di orrore. Quando all’inizio delle malattie, arrivate al letto dove il paziente giace daparecchi giorni, vi appare evidente che si prepara qualcosa. I familiari vi attendono sullaporta per dirvi che «il paziente è quasi incosciente»; lo guardate: il suo volto e gonfio erosso e lui sembra inebetito; ha una specie di stasi venosa su tutto il corpo, ma soprattuttoal volto; la sua espressione è simile a quella di un’imbecille sebbene sia perfettamentecapace di parlare anche se non ama farlo, e, agli occhi degli estranei, sembra che ignoritutto ciò che si dice attorno a lui.

Questo stato a volte si manifesta in un tempo abbastanza breve: il paziente si svegliauna mattina con una cefalea sorda e congestizia e un’impressione di stupidità; si sentetalmente abbruttito da non potere lavorare, e tale impressione aumenta progressivamente;spesso un tale stato è foriero di grave malattia. Quando sta per costituirsi in una partequalsiasi del corpo una polmonite o un’infiammazione epatica o altra infiammazione lentae insidiosa non ancora localizzata, constatiamo che comincia di mattina. È caratteristicodell'aggravamento di Bryonia: i suoi disturbi spesso cominciano la mattina di buon'ora.Quando si sveglia, col primo movimento, egli realizza che qualcosa non va, si sentestupido, al limite dell’incoscienza. Sarà di cattivo umore per otto o dieci giorni poi unamattina si sveglierà molto mal ridotto e la notte o il giorno dopo bisognerà chiamare ilmedico.

Osservandolo per qualche giorno si noterà che gli viene una febbre continua. Oppure,una notte, gli verranno i brividi con un violento dolore al torace, un’espettorazionerugginosa, una breve tosse secca e altri sintomi di cui parleremo più oltre in questocapitolo, che indicano che la malattia si sta localizzando al torace; oppure sarà la cefaleasorda, congestizia che aumenterà progressivamente, come avviene quando sta per soprav-venire una congestione cerebrale.

Bryonia spesso è indicato per i soggetti pletorici, soggetti che hanno una cattivacircolazione venosa, che quando si raffreddano hanno congestioni catarrali. Le febbricatarrali possono somigliare a Bryonia.

L’ottusità mentale in Bryonia è abituale; esso non ha l’eccitazione che si riscontra inCoffea, Nux vomica o Ignatia; il paziente è pesante, si aggrava quando si muove o quando

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gli si parla, vuole restare coricato, immobile; ma presenta contemporaneamente unagrande irritabilità, intensa come quella di Nux vomica o di Chamomilla. Anche lui ha gravidisturbi aggravati dalla collera, o che gli vengono quando lo svegliano, o lo disturbano odopo una discussione. L’ottusità mentale iniziale si evolve in uno stato di completostupore in cui diventa totalmente incosciente, come nel tifo. Passa da un’incoscienzaparziale ad un’incoscienza completa come nei bambini idrocefali.

Nel reumatismo, nella polmonite e negli stati tifoidi, quando si fa uscire il paziente daquesto stato di stupore, egli ha la mente confusa, vede delle immagini, crede di non esserea casa propria e vuole tornarci. Talvolta resterà coricato senza dire niente tranne che«vuole tornare a casa». Il delirio ha un carattere mite; non è l’eccitazione evidente,selvaggia, di Belladonna o di Stramonium; è esattamente l’opposto: parla e divaga, manon dice molto a meno che non sia disturbato. Se lo disturbate dirà : «Andatevene elasciatemi tornare a casa mia» e se lo lasciate solo, ripiomberà in una calma perfetta eparlerà raramente. «Discorsi incoerenti o chiacchiere sul suo lavoro, soprattutto dopo le 3di pomeriggio».

Di solito il delirio comincia verso le 9 di sera e dura tutta la notte come la febbre. Lostato psichico acuto si manifesta la mattina appena alzato, ma quando si instaura edomina la scena lo stato febbrile, i sintomi adotteranno il sistema di aggravarsi alle 9 disera; i pazienti che hanno i brividi li avranno alle 9 di sera quelli che hanno la febbre,avranno un rialzo della temperatura a quell’ora. Se predominano i sintomi psichici, essiaumentano e si amplificano durante la notte. Questo rimedio ha un aggravamento alle 3 delpomeriggio. Quello di Belladonna comincia alle 3 del pomeriggio e dura fin versomezzanotte, mentre quello di Bryonia comincia alle 9 di sera e persiste tutta la notte.L'aggravamento dei pazienti Chamomilla, che pure sono estremamente irritabili, avvienealle 9 di mattina. A volte, al capezzale del paziente, è molto difficile notare la differenzatra Bryonia e Chamomilla, entrambi irascibili, ma il bimbo Chamomilla sta peggio alle 9di mattina, mentre il bimbo Bryonia si aggrava alle 9 di sera.

In Bryonia c’è un sintomo-chiave, che in realtà si applica ad una dozzina di rimedi oforse più: «vuole qualcosa e non sa che cosa». È un sintomo di Bryonia importantissimo. Èun sintomo che indica Bryonia solo se concordano gli altri sintomi. Vi avvicinate ad unbambino che è in braccio alla balia e che vuole un giocattolo dopo l’altro; gli date ilgiocattolo che chiede, ma non lo vuole più e ve lo getta in faccia: se si studia il caso afondo, si può trovare Kreosotum. Un altro bambino non è contento di nulla e butta tuttoquello che ha voluto: studiate questo caso e potete trovare Chamomilla. «Vuole cose chenon ci si può procurare e che si devono rifiutare o cose che rifiuta quando gli si danno».

«Stato di apprensione, di paura». «L’ansia di tutto il corpo lo costringe a fare continua-mente qualcosa». Questa è una caratteristica degna di considerazione, perché talvolta puòsembrare in contraddizione col resto. Ed è dovuto all’ansia che si infiltra in tutto il corpo.In Bryonia come in Arsenicum, c’è una sensazione di malessere che costringe l’ammalatoa muoversi, ma il movimento lo aggrava, e tuttavia è talmente a disagio e ansioso che devemuoversi. Ha dolori talmente violenti che non può stare immobile, e però quando si muoveurla dal dolore. E così non c’è in realtà contraddizione, ma un sintomo dovuto alla grandeviolenza del dolore. Anche sapendo che il movimento lo fa stare peggio, non può stare

Bryonia

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fermo a causa del gran dolore. All’inizio della malattia era capace di stare fermo e stavameglio restando immobile, il suo stato psichico migliorava stando fermo e più si muovevapiù aumentava l’agitazione ansiosa; in seguito viene una reazione che lo costringe amuoversi. Gettando sul caso uno sguardo superficiale, potreste pensare che il pazientemigliora col movimento, come il paziente Rhus toxicodendron, ma in Rhus toxicodendronpotete constatare che il paziente si muove e che movendosi si stanca e quando si siede glitornano i dolori. La differenza fra i due è questa, sebbene, se non si esaminano attentamen-te, sembrino simili.

È normale vedere Bryonia migliorare con l’aria fresca e con le compresse fredde. Se simuove, sente troppo caldo, cosa che aggrava i dolori, ma ci sono disturbi reumatici diBryonia che migliorano col calore e, in questo caso, il paziente sta meglio quando simuove senza posa. È un’altra forma di miglioramento e altro genere di modalità. Midomando a volte se Bryonia prova più sollievo col calore o col freddo. La maggior partedei disturbi della testa che hanno carattere congestizio sono migliorati dalle compressefredde, dall’aria fredda, ecc. Tuttavia c’è qualche cefalea di Bryonia che è calmato dacompresse calde, e queste cefalee sembra che non siano accompagnate da congestionecerebrale. E dunque Bryonia ha modalità opposte ma, attraverso tutti gli stati contradditto-ri, è dotato di una grande personalità che li domina tutti e che basta a farlo riconoscere.

In un clima umido Bryonia è uno dei rimedi più frequentemente indicato; ma in unclima secco, col cielo terso, dove il termometro scende, più frequentemente di Bryoniasarà indicato Aconitum. Ancora più a sud le malattie infiammatorie assumono piuttosto iltipo Gelsemium. Noi sappiamo che nel profondo nord il freddo improvviso e intensoprovoca violente infiammazioni come quelle di Aconitum, mentre da noi i disturbi sonopiù insidiosi come quelli di Bryonia e più a sud somigliano a Gelsemium. Questedifferenze atmosferiche in rapporto alla nostra Materia Medica devono essere preseseriamente in considerazione.

I sintomi psichici di Bryonia generalmente sono alleviati dall’aria fresca, il pazientestesso vuole le finestre aperte. L’ansia, la confusione mentale, la paura, ecc. stando alfresco si attenuano. A volte, se la stanza è surriscaldata, o col calore del fornello, o avendomolto caldo, o avendo addosso coperte calde, aumenterà il delirio o la pienezza congesti-zia della testa che raggiunge il cervello. Questo aggravamento si noterà nel bambino;viceversa il bambino dormirà tranquillamente se la finestra è spalancata per areare lastanza. In questo caso si presenteranno alla mente rimedi come Bryonia, Apis, Pulsatilla emolti altri. Se entrate nella camera di un bambino in preda al delirio, che si gira e si rigira,mentre la madre fa il possibile per mantenere calda la stanza perché lei ha freddo, e avendoesclamato: «Oh che aria di chiuso!» aprite la finestra e notate che il bambino si addormen-ta, non trascurate questa modalità, perché tale miglioramento ha la sua motivazione. Nondovreste mai lasciare la stanza di un paziente senza aver prima capito tutto quello che glisuccede. Risolvete la questione mentalmente.

«Paura della morte». Il paziente è pieno di paura, di ansia, dispera di guarire, èestremamente abbattuto. Ha bisogno della tranquillità del corpo e dello spirito, vale a direche vuole stare tranquillo. Spesso vuole stare al buio. Le eccitazioni provocano i disturbi.I pazienti Bryonia si aggravano quasi sempre se hanno visite. «Cupo». Non lo contrariate

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perché lo fareste stare peggio. «La mortificazione ha cattive conseguenze». «Malessericausati da un dispiacere»: questi ultimi, generalmente, sono cefalee.

Le cefalee congestizie che vengono poche ore dopo un alterco o una controversia o unleggero malinteso con qualcuno al quale non si è potuto rispondere, si possono curare conStaphysagria, ma li ha anche Bryonia. Staphysagria è adatto alle persone sovreccitabili,nervose, irritabili, che si infuriano, che hanno facilmente alterchi o dispute violente. Avolte una cefalea si prolunga: questo genere di persone può aver bisogno di Bryonia. Se, inun caso cronico, un paziente dice: «Dottore, se mi succede di litigare con qualcuno su unaqualsiasi cosa, divento nervoso, non posso più dormire e mi viene il mal di testa»; inutilestudiare a lungo questo caso, perché è più che probabile che il rimedio opportuno siaStaphysagria

Bryonia ha le vertigini che aumentano in una stanza calda. Noterete a mano a manoche andremo avanti, che i sintomi di carattere nervoso, la sovreccitazione e, di solito, isintomi del corpo, peggiorano in una stanza calda, stando troppo coperti, o col calore delletto; il paziente vuole le finestre aperte e vuole respirare l’aria fresca, Un’atmosferachiusa lo infastidisce più degli altri. Le persone soggette alle malattie Bryonia stanno adisagio in chiesa, a teatro, e nelle stanze chiuse e riscaldate, come Lycopodium. Le ragazzeche svengono ogni volta che vanno in chiesa, stanno meglio con Ignatia.

Passiamo ora allo studio della testa. Si può considerare la cefalea come una caratteri-stica importante del rimedio, perché vi sono cefalee in quasi tutti gli stati acuti. Le cefaleesono associate alle malattie infiammatorie e congestizie. L’ottusità psichica e la confusio-ne mentale sono sintomatiche della cefalea congestizia e della cefalea in cui sembra che latesta stia per scoppiare. La testa sembra così piena che il paziente vuole stringerla tra lemani o vuole applicarvi una fascia stretta; una pressione forte su tutta la testa, apportasollievo.

Le cefalee peggiorano in una stanza calda e col calore in genere. Può darsi chenevralgie superficiali siano migliorate da compresse calde, ma le stanze calde e quellechiuse sono nefaste per le cefalee di Bryonia. Ci sono cefalee come se la testa stesse perspaccarsi in due; i dolori sono intensificati da ogni movimento, anche da un battito diciglia, dal movimento delle labbra per parlare e dallo sforzo di pensare, di modo che ognisforzo del corpo o della mente, con una forte cefalea, diventa impossibile. Il paziente deverestare assolutamente immobile. A volte migliorerà leggermente restando sdraiato perfet-tamente immobile e al buio. Con la luce peggiora; riflettendoci, vi renderete conto chel’accomodazione alla luce e all’ombra di una stanza ha bisogno di movimento; si dice chela luce aggrava il paziente ma, anche in questo caso, lo aggrava il movimento dei muscoliper l’accomodazione.

Le cefalee di Bryonia abitualmente sono sintomi di altre affezioni: congestione polmo-nare, bronchite o congestione di qualche altra parte del corpo. Il paziente si sveglia lamattina con la cefalea; se si prepara una corizza, la cefalea viene al mattino e, durante lagiornata, il paziente comincia a starnutire. Se i disturbi stanno per localizzarsi in un’altraparte del corpo, prima che compaiono i sintomi, il paziente si sveglia con la cefaleacongestizia al di sopra degli occhi o dietro la testa o in ambedue i punti; gli sembra che latesta gli scoppi; la pressione attenua il dolore, il calore della stanza e tutti i movimenti lo

Bryonia

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rafforzano. Ha una cefalea sovr’orbitale a volte simile ad una pugnalata, che si aggrava alminimo movimento. Ne prende coscienza svegliandosi e movendo gli occhi: è un indolen-zimento dei globi oculari, una sensazione di contusione su tutta la testa.

Il movimento delle braccia, il lavoro che si fa con le braccia nei diversi mestieri in cuici si serve delle braccia e delle mani, generalmente è accompagnato da disturbi nella partesuperiore del corpo e specialmente in testa, sicché un vecchio sintomo-chiave dei tempi diHering era: «Disturbi dopo aver stirato». Voi sapete che la stirata si fa generalmente in unastanza calda ed esige i movimenti delle braccia, cosicché fa verificare due delle piùrilevanti modalità di Bryonia, dunque questo sintomo-chiave non è più un’affermazioneastratta; non deve essere considerato al di fuori della natura generale del rimedio, ma servesolo a metterla in rilievo.

Cefalee congestizie, violente, come se la testa si spaccasse; come se il contenuto dellatesta stesse per venir fuori dalla fronte. Dolore pesante e una sensazione di pienezza allafronte come se il cervello venisse spinto in fuori. Questa pienezza o congestione della testaè concomitante a quello che abbiamo chiamato ottusità di mente; d’altronde spesso sinoterà che il paziente ha l’espressione un po’ abbrutita, che ha l’aria d’un imbecille.Quando Bryonia è parte in causa il paziente ha il volto chiazzato e arrossato dallacongestione. Gli occhi sono rossi e congestionati; il paziente è apatico, non vuole muover-si né parlare, né fare alcunché, perché tutto ciò che è movimento o sforzo aggrava le suecondizioni. Osserverete che questo è vero anche in Belladonna che ha la stessa congestio-ne e la stessa sensazione di pressione; ma ricordatevi che Bryonia è lento, inerte, passivo einsidioso nella sua invasione ed evoluzione, mentre in Belladonna i sintomi psichici e tuttoquello che lo riguarda sono caratterizzati dall’attività. Con le cefalee di Bryonia c’è ilbruciore più o meno forte e talvolta i battiti. Il paziente finché non si muove sente pulsareraramente la testa. Dopo qualsiasi movimento, come salire una scala, camminare origirarsi nel letto durante la cefalea, sente violente pulsazioni; restando immobile unistante, queste si calmano per trasformarsi in pesante dolore, in sensazione di esplosione,come se il cranio stesse per aprirsi sotto l’effetto della pressione.

Vi sono molti altri dolori relativi alla cefalea di Bryonia: nei testi delle sperimentazionisi descrivono «dolori laceranti e pungenti», «dolori lancinanti», dolori acuti. Certi doloriintensi sono descritti con la sensazione di avere un gran peso sulla testa, ma è sempre lostesso concetto: è una pressione interna, un rallentamento di circolazione cerebrale, unastasi come se tutto il sangue del corpo affluisse alla testa. «Dolori pungenti in testa».«Cefalea come se la testa si spaccasse». «Congestione». Minaccia di apoplessia. «Cefaleadopo essersi lavato la faccia sudata con l’acqua fredda». Vale a dire che il paziente hapreso freddo eliminando la traspirazione.

«Quando tossisce, sente sempre nella testa un movimento simile ad una pressione». Inmolti casi di polmonite o di bronchite e, in realtà, in qualsiasi malattia infiammatoria ocongestizia, la cefalea è così dolorosa, che molto spesso si vede che il paziente, quandosente che sta per tossire, si stringe la testa tra le mani. Molti rimedi hanno questa modalitàma in questo caso essa è relativa all'aggravamento generale di Bryonia col movimento, conle scosse e con ogni sforzo.

«La cefalea si estende, si aggrava al minimo movimento; peggiora dopo i pasti».

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L'aggravamento dopo i pasti è in accordo con lo stato di Bryonia in generale. Lo stessopaziente ha un aggravamento di tutti i suoi disturbi dopo i pasti. Poco importa la naturadella malattia, egli sta peggio dopo aver mangiato; la tosse aumenta dopo i pasti, la gottamangiando peggiora. Il paziente Bryonia alla fine riassumerà tutta la questione dicendo:«Sto sempre peggio dopo aver mangiato»; di modo che questo sintomo diventa un sintomogenerale.

Le cefalee sono spesso accompagnate da epistassi. «Cefalea ostinata con stipsi».Bryonia è adatto soprattutto alle costituzioni venose, letargiche, con cuore pigro, circola-zione debole, che vanno soggette, malgrado il loro aspetto pletorico e rude, alle esacerba-zioni della gotta quando cambia il tempo.

C’è spesso la forfora sul cuoio capelluto che, d’altronde, è ipersensibile e moltoindolenzito. Il paziente non sopporta di essere toccato sul cuoio capelluto neancheleggermente, e ha l’impressione che gli tirano i capelli; le donne devono portare sempre icapelli sciolti. Durante le sue cefalee o i suoi attacchi reumatici, Bryonia starà meglio sepotrà sudare abbondantemente. Appena la sua traspirazione diventa abbondante e diffusa,tutti i suoi malesseri si attenuano.

In Bryonia si riscontra catarro oculare; quando non ci sono altri sintomi, non si pensaa Bryonia come rimedio infiammatorio degli occhi; ma si troveranno sintomi oculari,rossore, infiammazione, congestione, calore, dilatazione venosa, bruciore, dolore urente,associati alle cefalee, alla corizza, alle affezioni delle vie respiratorie, alla bronchite, ecc.Indolenzimento degli occhi; i globi oculari sono talmente sensibili che si possono toccarea malapena, come se fossero contusi, sensazione che aumenta con la tosse e la pressione.Questo si osserva nelle malattie toraciche, nei raffreddori e nelle cefalee. «Indolenzimen-to, dolore agli occhi quando li muove». «Dolori intensi, che comprimono gli occhi».«Infiammazione degli occhi e delle labbra, soprattutto nei neonati».

Quando la gotta abbandona alcuni punti e improvvisamente gli occhi si ammalano,pensate a Bryonia; tumefazione delle palpebre, la congiuntiva è talmente infiammata,rossa ed essudante sangue, che sembra un pezzo di carne sanguinolenta. Scoprirete che,qualche giorno prima, il paziente, un vecchio gottoso, ha avuto una crisi reumaticaarticolare, e ora ha gli occhi infiammati e dolenti. «Irite reumatica provocata dal freddo».Infiammazione reumatica degli occhi, cioè flogosi con congestione e rossore, più o menoassociato ad affezioni gottose. In altri tempi questo veniva descritto come «occhi artritici»,che significava: infiammazione gottosa in soggetto gottoso.

Molte delle malattie di Bryonia cominciano nel naso; il primo giorno ci sono starnuti,corizza, secrezione nasale con rossore degli occhi, lacrimazione, dolore agli occhi, al nasoe alla testa; poi l’infiammazione scende alle fosse nasali posteriori, alla gola, alla laringe eci sarà la raucedine; in seguito comparirà la bronchite che, se non verrà bloccata, sitrasformerà in polmonite o pleurite; e così i disturbi si sono estesi dall’iniziale trattorespiratorio, cioè il naso, fino al tessuto polmonare. Quello è uno dei terreni favoriti deimalesseri di Bryonia che peggiorano tutti col movimento; tutte le zone suddette sonosoggette a molti bruciori e congestioni; c’è febbre più o meno alta, a volte altissima; ilpaziente si aggrava col minimo movimento e vuole stare tranquillo; c’è ottusità psichica,cefalea congestizia, forte; il paziente è indolenzito e contuso da tutte le parti, si fa male

Bryonia

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movendosi; spesso sta peggio alle nove di sera con un aggravamento dell’ottusità dopoaver dormito o la mattina al risveglio. La tosse viene con grande violenza, scuotendo tuttoil corpo e aumentando la cefalea e provocando abbondanti espettorazioni mucose deltratto respiratorio.

«Starnuti frequenti». «Starnuti tra un eccesso di tosse e l’altro». «Anosmia». Conqueste congestioni e con le corizze ci saranno epistassi. Epistassi durante le mestruazioni.Congestione della testa nel periodo mestruale. Epistassi sostitutive in casi di amenorrea.Se il flusso mestruale si arresta dopo un colpo di freddo, compare un sanguinamento dalnaso. Il naso è secco.

L’aspetto del volto è importante; l’espressione abbrutita, il colorito purpureo, le gotegonfie non sono dovute alla presenza di edema, sebbene a volte il volto sia edematoso, mail più delle volte esso è gonfio per la stasi vascolare e non conserva il segno dellapressione; è gonfio, tumefatto, purpureo, e accompagna uno stato mentale goffo, comenell’ubriachezza.

Il paziente vi guarderà e si domanderà che cosa fate lì e che cosa avete detto; è in predaa stupore intellettuale; i suoi occhi non vi guardano con intelligenza. Quando qualcuno èsul punto di avere un’importante malattia Bryonia, malaria, congestione cerebrale, polmo-nite o qualche altra affezione respiratoria, la famiglia noterà che la mattina al risveglio egliha questa espressione abbrutita; dice di dover fare un enorme sforzo per pensare o per farequalsiasi altra cosa, e che la testa gli fa molto male, soprattutto movendosi. Il volto puòessere rosso e può bruciare; «macchie rosse sulla faccia e sul collo»; la faccia è rossa,tumefatta, caldissima.

Nei bambini, come negli adulti, vi sono disturbi cerebrali che aumentano progressiva-mente, c’è la dilatazione della pupilla l’espressione abbrutita e un continuo movimentolaterale della mascella inferiore. In una crisi congestizia questo movimento della mascellaè una forte caratteristica di Bryonia. Non mi riferisco al digrignare dei denti, anche se inBryonia c’è, ma mi riferisco ad un movimento laterale della mascella, come per masticare,sebbene i denti non vengono in contatto fra di loro; e questo si verifica incessantementegiorno e notte. Un gran numero di rimedi possiede il digrignare dei denti. Quando c’è unafebbre intermittente con intensa congestione, stupore intellettuale e brividi violenti, quan-do il paziente è a letto in uno stato di stupore o di semi-incoscienza, senza digrignare identi, ma movendo tuttavia la mascella avanti e indietro per delle ore, spesso il rimedioappropriato è Bryonia. Movimento incessante della bocca come se il paziente stessemasticando, nelle affezioni cerebrali dei bambini; questo movimento si può osservare neibambini che non hanno denti; il che non impedisce loro di fare incessantemente movimentidi masticazione.

Per quello che concerne le labbra e la parte inferiore del volto, si troverà in Bryonia ilgonfiore, la tumefazione, il rallentamento della circolazione, la congestione venosa o lastasi che gli dà l’aria di un vecchio ubriacone; tale aspetto non è così marcato come inBaptisia e non è concomitante all’aspetto precario e di stupore profondo che Baptisiapossiede. Grande secchezza delle labbra; labbra secche e incartapecorite. «I bambini sispellano le labbra». «Labbra screpolate e sanguinanti». Labbra secche, incartapecorite esanguinanti, come si osservano negli stati tifoidi dove tutta la bocca è secca e scura,

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screpolata incartapecorita e sanguinante; lingua secca e scura. Denti anneriti. Il pazienteArum triphyllum si spella continuamente il naso e le labbra; si spella il naso senza sosta evi ficca dentro le dita.

Bryonia ha un mal di denti che aumenta col calore. «Mal di denti lacerante e pungentequando mangia»; è un mal di denti che si acuisce con le bevande calde e gli alimenti caldie peggiora in una stanza riscaldata; il paziente vuole in bocca cibi freddi e vuole stareall’aria fredda, ma sta peggio col movimento. «Mal di denti che diminuisce con l’acquafredda o stando coricato sul fianco dolente». Una forte pressione sul dente che fa malecalma il dolore. «Mal di denti che aumenta se si fuma».

Vedete come ci seguono il miglioramento col freddo e l'aggravamento col caldo; nonsmetteremo mai di ripetere tali modalità che si riferiscono al paziente come condizioni deltutto generali; e andando avanti vedremo che quasi tutti questi sintomi peggiorano colmovimento, col calore, ecc. Il paziente ci ripete che prova sollievo con la pressione in ognipunto che esploriamo, finche alla fine arriviamo alla conclusione che tali modalità sonogenerali. Possiamo avere in due rimedi lo stesso insieme di sintomi che però sarannoaggravati da condizioni opposte. e quindi vedete che sono le modalità che indicano ocontroindicano i rimedi. È per questo che studiamo i rimedi prendendo in considerazionele loro modalità, perché le modalità costituiscono degli importanti sintomi generali.

Non vi sorprenderà sapere che Bryonia perde il senso del gusto, in modo che se ha unacorizza niente ha più un gusto naturale. Non solo ha l’ottusità mentale, ma ha anche unadiminuzione delle sensazioni e l’intorpidimento di tutto il corpo. «Gusto scipito, insipido,impastato». La sua intelligenza è colpita al punto da non sapere neppure dove si trova;crede di non essere a casa propria; e anche la lingua è priva di gusto, cosicché una cosaacida per lui ha gusto amaro; i sensi lo ingannano.

«Lingua ricoperta da una spessa patina bianca». La lingua è molto carica nel tifo, nellacongestione cerebrale, nell'angina, nella polmonite, in tutte le malattie dell’apparatorespiratorio o nelle affezioni reumatiche. «Lingua secca, sanguinante e coperta di croste».Si trova una lingua simile nel tifo, una lingua secca, scura, screpolata e sanguinante. Se ilpaziente si raffredda, la bocca diventa secca. Il paziente Bryonia spesso ha molta sete; ècapace di bere grandi quantità di acqua, a lunghi intervalli. Tuttavia, con una simile linguasecca e scura, egli perde il gusto per l’acqua e non ne vuole più ; la lingua è secca conmancanza di sete come Nux moschata. «Afte». «Cattivo odore della bocca».

Bryonia ha dei mal di gola difficili da descrivere, con dolori pungenti, secchezza,aspetto incartapecorito della gola e sete per grandi quantità di acqua a lunghi intervalli.«Costituzionale tendenza alle afte della gola», si osservano in gola piccoli punti bianchi.

Arriviamo adesso ai desideri e alle avversioni alimentari, che sono fortementealterati. Il paziente si aggrava dopo avere mangiato. Lo stomaco ha perduto la facoltà didigerire ed è per questo che ha avversione per tutti gli alimenti. «Vuole immediatamentecerti alimenti e, quando glieli offrono, li rifiuta». È volubile, non sa cosa vuole. Nell’im-maginazione, desidera degli alimenti che il suo stomaco rifiuta; quando li vede, non livuole più. La sua intelligenza si trova in uno stato di confusione. Ha una gran voglia diacidi. «Grande sete giorno e notte»; vuole acqua fredda. «Sete di grandi quantità di liquidi,a lunghi intervalli». Molti rimedi vogliono bere a piccoli sorsi continuamente. In Bryonia,

Bryonia

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una gran quantità di liquido calma immediatamente la sete. In Arsenicum la bevanda noncalma la sete; il paziente ne vuole poca e spesso.

I disturbi gastrici di Bryonia si calmano con le bevande calde; questo è un sintomoparticolare, perché desidera bevande fredde, mentre il suo stomaco prova sollievo con lebevande calde. Durante le sue febbri e le sue cefalee vuole bevande e cibi freddi, chespesso provocano o aumentano la tosse e i dolori, mentre le bevande calde, che nondesidera, attenuano i disturbi gastrici e intestinali. Durante i brividi, Bryonia vuole spessoacqua ghiacciata, che lo fa rabbrividire terribilmente, mentre l’acqua calda lo calma.«Desiderio di bevande fredde e aspre». Odia gli alimenti grassi e i cibi ricchi; odia tutti igrassi. «Desiderio di cibi che non gli si possono dare».

Quando i pazienti sono sotto l’effetto di rimedi costituzionali, devono prendere delleprecauzioni di fronte ad alcune specie di alimenti, che sono noti per essere contrari alrimedio costituzionale. Un individuo di tipo Bryonia spesso si ammala dopo aver mangia-to crauti, insalata di legumi, insalata di pollo, ecc. così non bisognerà sorprendersi se ilvostro paziente dopo avere preso una dose di Bryonia per uno stato costituzionale, vi diceche si è sentito disturbato dopo aver mangiato certe pietanze.

È bene avvertire coloro che sono sotto l’influenza di Pulsatilla di evitare gli alimentigrassi, perché intralceranno spesso l’azione del rimedio. È bene dire ai pazienti trattati conLycopodium: «Fate attenzione a non mangiare ostriche mentre prendete questo rimedio».Si sa che questi rimedi operano modificazioni allo stomaco, che lo rendono nemico dialcune categorie di alimenti; vi sono rimedi che hanno un’azione violentemente ostile agliacidi, ai limoni, ecc. Se non parlate di questo fatto con insistenza, dicendo: «Non toccateaceto, né limoni; non bevete succo di limoni mentre prendete il rimedio», voi rovinerete ilrimedio e vi domanderete come è successo. Spesso il rimedio non agisce più e il pazienteha disturbi gastrici e intestinali; un rimedio ad azione prolungata cessa di agire senza chevoi sappiate perché. Il medico omeopata scarterà ciò che è sfavorevole ai rimedi o aipazienti in genere o che non è adatto ad una particolare costituzione.

Avere una regola inflessibile non è un buon metodo; la sola regola sicura è di esserecerti che il rimedio sia il simillimum del paziente al momento in cui lo somministrate e chequello che mangerà il paziente andrà d’accordo con quel rimedio. Non è raro che unmalato che è sotto l’effetto di Rhus toxicodendron e che sino ad un certo punto migliorava,vede tornare i suoi sintomi sotto forma di uno stato « Rhus», dopo essersi fatto un bagno;l’azione del rimedio si arresta di colpo. È evidente che il bagno deve farlo; eppure è veroche alcuni pazienti cronici curati con Rhus toxicodendron devono smettere di fare il loroconsueto bagno se vogliono restare sotto l’effetto del rimedio. Con Calcarea è lo stesso:un bagno spesso ne arresterà l’effetto. Vi parlo di tutto ciò solo per farvi capire benel’importanza di mettere d’accordo il regime e l’igiene di vita del vostro paziente col suorimedio, di conformarli ad un principio e non prescriverli per abitudine; per i vostripazienti non dovete avere una sola lista di alimenti; non dovete avere per tutti la stessalista. In Omeopatia questo non si fa.

Il paziente in sé, per quanto si riferisce a tutti i suoi sintomi particolari e curiosi, stapeggio dopo aver mangiato; dopo aver mangiato aumenta la tosse, peggiorano i disturbidella testa e le cefalee e la respirazione diventa più difficoltosa. Lo stomaco è dilatato dai

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gas, specialmente se ha mangiato ostriche. Le ostriche, solitamente non sono un alimentopericoloso, tuttavia alcune persone ne sono intossicate. «Peggio dopo aver mangiato obevuto». Quando avete a che fare con un caso di pertosse, subito dopo il pasto la tosseaumenta, gli accessi sono più violenti e tutti i sintomi si acuiscono, ma più tardi, quando ladigestione è terminata e lo stomaco è vuoto, il paziente prova un grande sollievo. Ilpaziente Bryonia di solito migliora bevendo, ma se beve acqua fredda quando è accaldato,tutti i suoi sintomi reumatici si aggravano, si aggrava la tosse e avrà una violenta cefalea. Ipazienti Rhus toxicodendron hanno un aggravamento dei loro disturbi se bevono acquafredda quando sono molto accaldati. La cefalea aumenta; il dolore pulsante e la sensazioneche la testa potrebbe scoppiare sono dieci volte più forti di quello che erano prima di bere.

Il paziente Bryonia è soggetto a singhiozzo, eruttazione, nausea e vomito, per cuil’espressione generale che qui si può usare è quella di disturbi gastrici. Eruttazioni amare,gusto amaro nauseante. Vomito di bile. Tutti questi disturbi aumentano dopo i pasti. Allostomaco e all’addome abbiamo moltissimi sintomi che derivano da una cattiva digestione,o che compaiono dopo aver preso freddo o dopo aver avuto troppo caldo, o dopo averbevuto acqua ghiacciata essendo molto accaldato. L’irritazione gastrica è tale che ilpaziente non può mangiare senza avvertire un violento dolore che aumenta finché l’in-fiammazione prende tutto lo stomaco e tutto l’addome; si manifesta allora la sensibilitàalla pressione e si può fare la diagnosi di gastrenterite, con indolenzimento, sensibilità allapressione e dolori pungenti, urenti, tutti aggravati dal movimento; si manifestano nausea evomito, diarrea, timpanismo dell’addome; incapacità di muoversi perché il movimentoraddoppia il dolore.

Ad eccezione dei dolori addominali e gastrici, i dolori di Bryonia sono alleviati dallapressione. Spesso si vedrà il paziente Bryonia sofferente per questi stati infiammatori,coricato perfettamente immobile con le ginocchia sollevate; tiene le gambe piegate perrilassare i muscoli addominali; non vuole che gli si parli, non vuole pensare; ognimovimento è doloroso, fa aumentare la temperatura e spesso causa alternanza di brividi ecalore; temperatura alta.

Quando è disteso perfettamente immobile, a volte non ha la nausea, ma appena sollevala testa, gli torna una nausea spaventosa e quindi non può sedersi sul letto. Per questomotivo non lo si può sollevare, e, se persiste a mantenere tale posizione, la nausea diventapiù forte che mai, accompagnata da bruciore allo stomaco. Ad ogni movimento rigurgitaun po’ di muco dall’odore putrido.

Il malato Bryonia soffre di ogni genere di dolori di stomaco e intestinali, soprattuttodolori pungenti e urenti; ha l’impressione che lo stomaco e l’addome gli scoppino. Haessudazioni peritoneali. Un terribile indolenzimento. Sensibilità all’epigastrio e a tuttol’addome, alleviato solitamente dal calore, sebbene il paziente in sé desideri stare coricatoin una stanza fresca. Il calore della stanza l’opprime, anche se il calore locale gli è gradito.Ogni respiro, ogni movimento del torace gli acuiscono il dolore, sicché vedrete il pazienteBryonia che invece di respirare profondamente, respira il più superficialmente possibile.Egli mantiene questo ritmo finché gli è possibile e poi fa un respiro che lo fa gemere.Affezioni gastriche infiammatorie e disturbi di stomaco; affezioni gastriche nelle ragazzea causa dell'amenorrea; gastrite; gastroenterite.

Bryonia

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Bryonia presenta anche l’infiammazione del fegato e molti altri sintomi epatici. Ilfegato, specialmente il lobo destro, è situato nell’ipocondrio, come un peso, e provocaindolenzimento, sensibilità alla pressione e impedisce all’ammalato di muoversi. Ognimovimento, ogni contatto, ogni inspirazione profonda risveglia il dolore in quest’organocome nelle viscere addominali. Il respiro è corto, rapido, e l’inspirazione profonda che loframmezza ogni tanto provoca un dolore urente e pungente che attraversa il fegato. Conquesti disturbi, il paziente ha lo stomaco in disordine, nausea e conati aggravati dalmovimento e rigurgiti di bile. Dolori pungenti e bruciore al fegato. «Punture passeggere ebruciore all’ipocondrio destro», cioè al fegato. Quando il paziente tossisce, ha l’impressio-ne che il fegato o l’ipocondrio destro stiano per scoppiare. Dolori acuti quando tossisce.

Bryonia fornisce molti sintomi in relazione alle feci e al retto. Ha la stipsi e ladissenteria: la sua patogenesi ne è piena, insieme a molteplici sintomi concernenti gliorgani stessi. Nella stipsi le feci sono secche e dure, come fossero bruciate. Non ha alcunostimolo ad evacuare, ma dopo parecchi giorni emette piccoli frammenti di materiale fecaleduro che sembra bruciato. Non c’è alcuna umidità intorno, niente muco per rammollire lefeci dure. Se è presente la più piccola quantità di muco, questo sarà emesso separatamente.Le feci possono essere composte da piccoli frammenti duri, che hanno l’aspetto bruciato evengono fuori a volte in piccole quantità e altre volte in abbondanza; di seguito saràemesso del muco, come se, vicino alla massa delle feci, ci fosse una raccolta di muco.Bryonia può essere utile per la stipsi più ostinata.

Presenta anche una diarrea che tira giù dal letto il paziente la mattina: appena si muovenel letto gli comincia la nausea, è gonfio e dilatato dalle coliche ed ha urgenza di andare dicorpo; oppure, poco dopo essersi alzato e ha cominciato a muoversi, l’intestino gli si dilatae compaiono le coliche che lo costringono a precipitarsi in bagno. È possibile che ladiarrea sia estremamente abbondante, con frequenti emissioni e che quando è finita lasci ilpaziente completamente spossato, disteso sul letto coperto di sudore, mezzo morto; è cosìspaventosamente stanco che a malapena può raggiungere il bagno la volta seguente,quando arriverà un’ondata di abbondanti feci biliose. Se fa il più piccolo movimentoquando è coricato, deve sbrigarsi ad andare in bagno. Bryonia guarisce la dissenteriaaccompagnata da tutti i dolori lancinanti, da tutti i tenesmi immaginabili, da doloriaddominali e da emissioni di muco sanguinolento dall’ano.

Nella stipsi gli sforzi per evacuare sono spesso inefficaci. Il paziente ha bisogno didefecare e fa molti tentativi prima di ottenere un risultato. Benché si senta costretto a faredegli sforzi, le feci restano nel retto; il paziente ha il retto inattivo ed è incapace di forzare.Di solito il suo potere di defecazione è assolutamente normale e gli è sempre possibileemettere le feci ogni volta che va in bagno, ma adesso le feci sono così secche che talepotere è insufficiente.

Bryonia ha un’altra specie di diarrea che è come una purea di mais giallo. Sonoesattamente le stesse feci che osserverete nel tifo, feci gialle in poltiglia. Esse sonoinframmezzate ora di muco, ora di sangue. Può essere utile al medico sapere se ciò siosserva negli stati tifoidi o sotto la forma di diarrea cronica. Bryonia ha guarito molti casidi diarrea cronica quando le feci avevano questo aspetto di purea ed erano frequenti, conun gran numero di scariche al giorno specialmente la mattina. A volte il paziente ha

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parecchie scariche durante la mattina e niente altro nelle ventiquattro ore; oppure ne ha unao due nel pomeriggio e cinque o sei la mattina; durante la notte non ne ha affatto, perchéquando rimane tranquillo a letto e si sente a proprio agio, non ha bisogno di andare dicorpo; il movimento o lo stare in piedi aumenta il bisogno di evacuare. È questa la ragioneper cui alcuni considererebbero questa diarrea come una diarrea esclusivamente diurna el’assocerebbero a Petroleum: però con Petroleum non ha importanza se il paziente simuove molto durante la notte, non defecherà per questo, ma avrà tutte le sue emissioni nelcorso della giornata.

Al riguardo, il testo dice di Bryonia: «Diarrea putrida dall’odore di vecchio formag-gio». «Assolutamente nauseabonda». «Feci liquide, scure». Accadrà che dei pazienticronici Bryonia si metteranno essi stessi a dieta, prendendo solo liquidi, evitando glialimenti solidi, ecc. e, malgrado tutto, gli alimenti passeranno direttamente nelle feci ilmattino seguente, digeriti appena: feci lienteriche. «Bisogno urgente di defecare seguitodall’evacuazione di abbondante materiale pastoso». «Feci involontarie durante il sonno».«Bruciore all’ano ogni volta che evacua». Questi sintomi si verificano specialmente lanotte quando il paziente si muove, ma i movimenti sono più frequenti durante il giorno eogni movimento provocherà il bisogno di defecare.

In questo rimedio vi sono una quantità di sintomi urinari: infiammazione renale;depositi rossastri nell’urina, cristalli di acido urico; urina molto abbondante. Ogni voltache il paziente fa uno sforzo per sollevare qualcosa o per fare un movimento insolito,avverte dolore ai reni, una crisi di dolore congestizio che gli dura a lungo. Egli ha unacostituzione gottosa con disturbi renali, di modo che dopo aver avuto troppo caldo o averfatto uno sforzo, ha mal di schiena. «Bisogno urgente e incontinenza urinaria». «Brucioreall’uretra al di fuori della minzione»; il bruciore si attenua al passaggio dell’urina.

A carico degli organi sessuali femminili vi sono molti sintomi che hanno un grandeinteresse: mestruazione dolorosa, dismenorrea; dolore ovarico durante le mestruazioni. Inogni periodo mestruale c’è una forte congestione ovarica, con sensibilità alla palpazione.La paziente parlerà di sensibilità ad entrambi gli inguini ogni volta che si avvicinano lemestruazioni, che aumenta quando queste compaiono, fino a che l’indolenzimento, daogni lato, si estende attraverso l’addome fino a raggiungere quello del lato opposto; allora,durante le mestruazioni, tutto l’addome è dolente. L’utero è indolenzito e l’ipogastrio èsensibile alla palpazione. Metrite.

La paziente Bryonia è soggetta all’amenorrea, o meglio le sue mestruazioni si arresta-no al minimo incidente. Se alcuni giorni prima della data delle mestruazioni si accaldatroppo dopo uno sforzo, come una stirata o un bucato, le mestruazioni non compaiono e lavolta seguente saranno più dolorose che mai. È quello che succede alle giovani donnepletoriche che hanno fatto sforzi violenti. Sforzo violento seguito da una rarefazionedell’urina. Indolenzimento dell’addome, quando le mestruazioni non compaiono o ritarda-no di alcuni giorni dopo un violento sforzo; oliguria e scomparsa dalle mestruazioni nelleragazze pletoriche.

Dopo aver abusato delle proprie forze ed essersi accaldata troppo, una donna incintapuò rischiare l’aborto. Si deve pensare a Bryonia nell’infiammazione mammaria e quandola secrezione lattea si interrompe subito dopo il parto. Ci si deve pensare anche nella

Bryonia

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febbre da latte e quando ci sono dolori e gonfiori al seno. Durante il parto la donna hamolto caldo e, naturalmente, suda; quando il parto è appena terminato, al momento dellanascita, se l’infermiere e il medico non sono abbastanza attenti e non le danno altrecoperte, o perlomeno non mantengono la stanza ben calda, la traspirazione si arresteràimprovvisamente e ne conseguirà una febbre da latte e altri sintomi febbrili che richiede-ranno Bryonia.

Una minaccia di peritonite dovuta a cause simili, o a malattie blenorragiche, a vecchidisturbi reumatici, a dolori, avrà bisogno di Bryonia quando il paziente si aggraverà alminimo movimento. Se tali disturbi sono conseguenza di una setticemia invece che di unarresto della traspirazione, servirà molto spesso un rimedio dall’azione più profonda.Nella mastite, una delle caratteristiche più impressionanti è la durezza marmorea dei seni,la durezza e la pesantezza. Bryonia è utile spesso nell’infiammazione dei seni in condizio-ni diverse; pesantezza e durezza dei seni prima delle mestruazioni.

Torniamo adesso al tratto respiratorio che abbiamo appena accennato e, per questo,vogliamo trattarlo in maniera esauriente. Le malattie di Bryonia cominciano di solito conun raffreddore; ci può essere all’inizio un’afonia con irritazione della trachea e grandeindolenzimento del torace. Si ha l’impressione che la tosse, secca e faticosa, facciascoppiare il torace. Il paziente sta seduto sul letto e si tiene la testa o il torace tra le mani;quando tossisce si preme il torace con le mani; quando tossisce, gli sembra che il toracevada in pezzi; dolori ai due lati del torace, ma soprattutto a destra. Nella polmonite,Bryonia preferisce il lato destro.

Vediamo un paziente che da principio ha avuto un raffreddore; poi questo è scesolungo le vie aeree, provocando la raucedine e l’irritazione toracica oltre la tosse; una tosseche scuote tutto il corpo; in seguito è venuto un grande brivido. Il paziente adesso ècostretto a letto e quando il medico lo vede, accerta lo stato flogistico e ne capisce ilsignificato; l’auscultazione conferma la diagnosi di polmonite. Il paziente non può muove-re né mani né piedi; soffre soprattutto al polmone destro, è costretto a stare coricato sulfianco destro o sul dorso e ha paura di muoversi.

A volte è colpita anche la pleura, e allora si hanno i dolori acuti; ogni movimentorespiratorio provoca un dolore intenso, sia che si tratti di una pleuro-polmonite, o si trattidi una semplice polmonite. In ogni caso vediamo il paziente Bryonia coricato sul latomalato, sul lato dolente, in modo da limitare i movimenti respiratori e, molto spesso,vedremo che terrà una mano sotto questo lato per tentare di immobilizzarlo. Con Bryonial’espettorazione è di una tinta rossastra, rugginosa; se c’è questo sintomo insieme allalocalizzazione a destra, c’è un forte indizio in favore di Bryonia.

Vi sono alcuni rimedi che somigliano un po’ a Bryonia; prendete, per esempio, un casocon temperatura alta, una febbre forte, una grande eccitazione, considerate la rapidità conla quale si è costituita la malattia, come si è localizzata al lato sinistro, e scorgete nellasputacchiera gli sputi di sangue rosso brillante: il rimedio sarà Aconitum. Se c’è sofferenzaepatica e il paziente ha una sensazione di pienezza al fianco, un dolore pungente al fegatoe il colorito itterico, è possibile che Bryonia sia indicato perché possiede questi sintomi;ma se c’è un dolore acuto che va incessantemente avanti e indietro attraverso la scapoladestra, più che Bryonia è Chelidonium ad aver maggiori possibilità di guarire il paziente.

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Tali confronti si possono continuare all’infinito; in ogni modo lo studio dell’azione diBryonia sull’apparato respiratorio è appassionante.

Con i raffreddori che finiscono con la raucedine, ci sono il bruciore e il solletico allalaringe insieme alla tosse incessante. Raucedine e afonia nei cantanti. Grande indolenzi-mento della trachea; sensazione di escoriazione e di stringimento nella trachea, e perfinodi soffocazione come Phosphorus.

La respirazione di Bryonia è affannosa e rapidissima; respirazione superficiale, corta erapida, dovuta al fatto che le inspirazioni profonde aumentano il dolore; il pazienteBryonia vorrebbe respirare profondamente, ha bisogno di respirare profondamente, ma lacosa è talmente dolorosa che non può farlo. «Continua tendenza a sospirare» ma non puòfarlo perché gli fa male. Respirazione corta, soffocazione, asma. Crisi di asma dopoessersi accaldato molto. L’asma peggiora in una stanza calda; desiderio di respirare ariafresca.

«Tosse secca, spasmodica, pertosse che scuote l’intero corpo». La tosse lo costringe asaltare involontariamente nel letto; tosse dolorosa, con respirazione faticosa, che scuotetutto il corpo. Catarro aderente, difficile da espettorare. «Tosse di sera e di notte, tossesecca».

Una gran parte degli altri sintomi di Bryonia, quando li passiamo in rivista, cisembrano una ripetizione. Se avete un resoconto completo delle sperimentazioni e voleteleggere accuratamente il testo e fare un’applicazione di ciò che è stato detto, il caratteregenerale e il senso profondo del rimedio vi saranno chiari, ne vedrete l’immagine el’arricchirete voi stessi.

Bryonia

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BUFO

Quando si preme con una pinza una delle piccole ghiandole poste lungo la parteposteriore del collo del rospo, ne esce una secrezione solubile in alcool, che è statasperimentata e che sarà oggetto di questo studio. La varietà che io uso per la mia clientelaè Bufo satyhiensis.

Bufo è un rimedio meraviglioso che colpisce profondamente la mente, specialmente lefacoltà intellettuali, provocando prima confusione psichica e perdita della memoria e inseguito la progressiva evoluzione verso uno stato di imbecillità. Questo rimedio troverà lemigliori indicazioni nelle malattie nervose, le fitte, le scosse e gli spasmi muscolari, leulcerazioni della pelle e delle mucose, tutte cose che vengono ai pazienti che si stannoavviando ad uno stato di imbecillità, uno stato di confusione o debolezza psichica. In Bufoè più frequente l’imbecillità anzichè gli stati attivi di demenza o di mania, sebbene questi sipresentino occasionalmente.

Il primo sintomo che si trova nei testi è : «Ricerca la solitudine per abbandonarsi allamasturbazione». Questo solo sintomo getta un fascio di luce sulla natura del rimedio,sull’assenza di padronanza di sé, l’assenza del controllo dei desideri sessuali e la bassezzamentale che incitano ad abbandonarsi a ciò che vi è di più basso nella specie umana, allepratiche perverse e ai vizi. Questo sintomo parla chiaro.

«Piagnucolò, poi pianse, sino al momento in cui entrò in uno stato comatoso». Questistati, come si verificano in clinica, si osservano in persone adulte che si comportano comebambini. In loro si riscontra un aspetto di semplicità infantile e la loro mente ritorna ad unostato di innocenza infantile. Lo stato di imbecillità si traduce in un adulto in modi dabambino. Questo comportamento si riscontra il più delle volte negli adulti Baryta carboni-ca che non sono mai usciti dall’infanzia, che sono sempre rimasti bambini. Un adultoragiona come un bambino, parla come un bambino, sospira e piange come un bambino ecome un bambino vuole le carezze: e così è Baryta carbonica.

Questo aspetto psichico si nota nei bambini epilettici, ma non è per l’epilessia cheprescriviamo il rimedio; il bambino non si è sviluppato normalmente e l’epilessia è solouna delle manifestazioni del ritardo dello sviluppo. La sua origine risale molto lontano neltempo: in realtà è l’infanzione psorica. Questa ha intralciato lo sviluppo della sferapsichica in maniera che il bambino non è arrivato alle realizzazioni intellettuali né allasaggezza di un uomo o di una donna ed è rimasto un bambino che piagnucola e strilla.Questa assenza di sviluppo si constata in Bufo e in Baryta carbonica, essi sono analoghil’uno all’altro nel fatto che, nell’uno come nell’altro, rimane lo stato infantile mentre ilcorpo si sviluppa. In questi rimedi notiamo la paura e la semplicità che appartengono albambino; sono individui sempre malaticci, psichicamente deficienti, che non raggiungonomai una crescita completa, che restano sempre bambini. «Come sembra bambina questa

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donna!» oppure: «Com’è ingenuo quell’uomo!» diciamo di certi vecchi che sono tantoinfantili.

Gli antichi medici abitudinari dicevano di queste persone che sono invecchiati prema-turamente o che hanno assunto un’aria senile, e che hanno bisogno di Baryta carbonica.Anche Bufo risalta per la senilità precoce; un uomo di cinquanta anni si comporta come unvecchio malandato di ottanta; ha perduto tutta la vitalità che aveva cinque o sei anni primae ha assunto la semplicità e l’innocenza infantile, l’aspetto dell’imbecillità. In un casosimile allora pensiamo a questo rimedio. Sino ad ora il capofila di questo genere di disturbiè stato Baryta carbonica, ma anche Bufo è importante.

«Lasciò il letto dopo una fase di apatia e si mise a correre come un pazzo per la casa».A questo punto c’è una deviazione dello stato di imbecillità verso quello dell’eccitazionepsichica. La maggior parte dei malati Bufo saranno passivi, placidi, non eccitati o maniaci,passivi in ogni occasione. Il paziente è debole di mente, sempliciotto, puerile. «Indeboli-mento della memoria e idiozia». «Cerca la solitudine, e tuttavia teme di restare solo».«Collerico, morde gli oggetti che lo circondano». «Ride o piange facilmente». Questorimedio è stato usato nel delirium tremens, durante gli stati di eccitazione e prostrazionepsichica, durante i quali il paziente mordeva e scuoteva gli oggetti.

«Ha un piccolo riso sciocco»; piuttosto che ridere, è più espressivo dire che ha piccoliscoppi di riso nervoso per ogni minima parola che si dice. Ride nervosamente e diceidiozie; ride nervosamente a proposito di cose per nulla comiche; a questo pazientesempliciotto e puerile tutto quello che si dice sembra divertente. Voi sapete che unbambino ride facilmente, e che di solito è allegro; ma noi non ci aspettiamo un atteggia-mento simile da un adulto, tranne quando quello che si dice non sia particolarmentecomico. Talvolta si riscontrano questi sintomi negli epilettici. «Ride o piange facilmente»;facilmente emozionato; natura nervosa, estremamente sensibile.

Ci può essere un paziente estremamente ansioso giorno e notte, che si torce le mani eparla di qualcosa di spaventoso che sta per succedergli mentre non gli succede proprioniente, parla di qualche avvenimento temibile o di una cosa terribile che succederà inavvenire, tutto è cupo e disperato; e il paziente va avanti e indietro torcendosi le mani eparlando continuamente delle stesse catastrofi che devono verificarsi, quando in realtàl’avvenire è senza rischi e non c’è alcun motivo di inquietudine. Questi sintomi siosservano in casi di demenza. I pazienti che si avvicinano all’imbecillità sono passivi emancano di comprensione per ciò che li circonda; viceversa quelli che si avvicinano allademenza hanno un’eccessiva immaginazione per quello che li circonda. Bufo è utilequando questi sintomi sono stati provocati dalla masturbazione.

«Va in collera quando non lo capiscono». Questo è un segno di prossima demenza. Imedici e i tribunali ben sanno che queste forme di demenza si mescolano nell’individuoepilettico, e che questi non sempre è ritenuto responsabile di un delitto, perché si sa chel’epilessia somatica non si limita semplicemente agli spasmi muscolari, alla caduta im-provvisa, alla schiuma alla bocca, alle convulsioni cloniche, al morsicarsi la lingua, ecc.Questi sintomi da soli non costituiscono tutta l’epilessia.

L’epilettico soffre di uno stato psorico sottostante che, in uno si manifesta conl’imbecillità, in un altro con crisi epilettiche, in un terzo con la demenza. Coloro che

Bufo

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ereditano questo particolare miasma, anche nella stessa famiglia, l’esprimono in modidiversi: uno diventerà pazzo, l’altro imbecille, un altro morirà di cancro e un altro ancorasarà epilettico. Bufo va alla base di questa costituzione: è un antipsorico, un rimedio vitale,dall’azione profonda; penetra nel cuore stesso e nell’intimità della natura fisica dell’uomoe si può manifestare a cominciare dalla mente fino alle estremità, alle dita delle mani e deipiedi, alle orecchie, agli occhi, ecc. e può colpire perfino il tatto. Vi sono sulla cute zone diinsensibilità e zone di iperestesia. Spasmi di muscoli diversi, a volte spasmi localizzati e avolte convulsioni epilettiche complete, con sanguinamento alla bocca, perdita della cono-scenza, caduta.

Accanto a stati gravi come questi, si trovano in Bufo stati più benigni che si possonochiamare semplici stordimenti o vertigini. Gli stati benigni di stordimento si sono svilup-pati in quelli che comportano le cadute improvvise con collasso, improvvise perdite dellaconoscenza accompagnate da convulsioni e morsicatura della lingua. Nelle sperimentazio-ni troviamo momenti di apatia, di semi-coma e di torpore mentale. E così vediamo dai testiche abbiamo forme cliniche che vanno dal semplice stordimento all’epilessia completa eprofonda. Lo studio di questo rimedio può rivelarvi qualcosa sulla natura dell’epilessia.

I trattati allopatici sull’epilessia vi descriveranno soltanto l’aspetto della crisi, e la crisiè considerata tutto ciò che esiste dell’epilessia. Gli allopatici cercano rimedi capaci divincere e di reprimere la crisi, pensando, quando ci sono riusciti, di aver guarito ilpaziente. Essi somministrano a questi ammalati alte dosi di bromuro e, ogni tanto, essi sidirigono verso qualche nuovo rimedio secondario, per tornare al bromuro e abbrutire cosìi loro pazienti e farne degli imbecilli. Somministrare rimedi per la crisi non ha mai guaritoil paziente.

«Cefalee congestizie». La sua azione sulle fibre circolari dell’aorta addominale forni-sce ugualmente un sintomo chiave nell’epilessia. Nell’addome si risente un orribilesensazione di ansia, poi bruscamente c’è la perdita della conoscenza; l’aura o l’avverti-mento si risente all’inizio nell’addome. Alcuni l’hanno descritta come localizzata a livellodel plesso solare. Questa orribile sensazione è come l’ansia ed è seguita dalla caduta.

«Non sopporta la vista di oggetti brillanti». «Amaurosi» ecc. «Pupille fortementedilatate e insensibili alla luce prima della crisi». «Vista molto acuta». Bufo presenta statispasmodici degli occhi, ma anche un aumento dell’acutezza visiva e una diminuzione dellasensibilità e, in ultima analisi, la tendenza a profondi disturbi trofici. Sull’occhio siformano piccole vescichette. Se ne formano anche sulla cute, i tegumenti si eliminano e lacicatrizzazione non avviene. Vi saranno ulcere sulla cornea. «Gli occhi sono iniettati».Paralisi delle palpebre e dei muscoli oculari.

Tutti i sensi sono perturbati. «La musica è intollerabile». Ci si attenderebbe da unapersona normale che ascolti la bella musica con piacere, mentre in questo rimedio lamusica provoca l’ansia. L’udito è così acuito che il minimo rumore è penoso. «Otorreapurulenta». «Gonfiore delle orecchie e delle parotidi». «Erisipela flemmonosa del volto».«Caduta dei denti», in quella strana malattia che è la piorrea alveolare.

«Borbottio e balbuzie; si arrabbia quando le sue parole incoerenti non vengonocapite». «Morsicatura della lingua». «Lingua screpolata, di un nero bluastro». «Boccaspalancata prima di una crisi», che annunzia l’avvicinarsi dello spasmo; questo sintomo si

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aggrava talmente che fuori della crisi il paziente lascia ricadere la mascella e sembrastupito come se avesse dimenticato tutto.

Bufo corrisponde spesso alle crisi meno gravi che somigliano alla vertigine. A questostadio i pazienti non cadono; hanno per alcuni secondi un’impressione di vuoto e talvoltaagiscono automaticamente. In questa forma grezza di annebbiamento epilettico si osserve-rà ben poco, ma a volte il paziente arriverà al punto in cui sembra che si fermi completa-mente, per riprendere poi a fare, quello che stava facendo come se nulla fosse. Di quelloche è avvenuto durante la crisi, il paziente non ne sa assolutamente niente. Può darsi checontinui a fare quello che stava facendo e nessuno si accorgerà di tale assenza. A volte,guidando, tornerà indietro e, quando tornerà in se, da questo si renderà conto di aver avutouna crisi. Un numero abbastanza grande di rimedi hanno causato questi disturbi psichicidurante i quali il paziente continua ad agire automaticamente.

«Vomito dopo aver bevuto». «Vomito di un liquido giallo». «Vomito di bile o disangue». «Spasmi che terminano con movimenti convulsivi all’addome». Il testo dice: «Lacrisi nasce nell’addome»; vale a dire che il paziente prima della crisi sente una specie diansia all’addome.

«Tumori emorroidali». «L’urina esce inavvertitamente». L’urina esce inavvertitamen-te in coloro che stanno perdendo conoscenza in seguito a crisi epilettiche, che stanno peravere un rammollimento cerebrale; d’altro canto è proprio quello che sta per avvenire, unaforma di rammollimento, una diminuzione dell’integrità cerebrale.

Come potrete immaginare c’è una grande perturbazione delle funzioni sessuali, cosache avviene solitamente agli alienati. C’è a volte, eccitazione e a volte impotenza; ma ilpaziente ha bassi istinti; tende continuamente a portare le mani agli organi genitali.«Eiaculazioni troppo veloci, senza piacere». Durante il coito si verificano spasmi o crisiepilettiche. Si riscontra anche l’infiammazione delle linfoghiandole, soprattutto di quelleinguinali, come nella sifilide.

Per ciò che concerne gli organi sessuali femminili, la caratteristica che colpisce di piùè il bruciore; bruciore alle ovaie e all’utero. Non c’è sintomo più fastidioso da combattere,nei casi di dismenorrea, di questo bruciore alle ovaie e alla regione pelvica all’inizio edurante le mestruazioni. Bruciore agli organi genitali, alle ovaie e dolori laceranti, taglientiche si irradiano verso il basso lungo le cosce. Questi sintomi costituiscono un tipo moltodoloroso di dismenorrea, soprattutto quando nelle ovaie sono presenti cisti e idatidi.Qualcuno vi dirà che non possono guarire. Invece sono curabili! «Calore urente e punturealle ovaie». «Dolori urenti con sensazione di dilatazione o crampi all’utero».

Questo rimedio si è rivelato come un prezioso palliativo per gli orribili dolori urentiche accompagnano il cancro dell’utero; dolori pungenti, taglienti, laceranti del cancroall’utero, quando i dolori si propagano alle gambe e c’è l’ulcerazione dell’utero e del collodell’utero; dolori laceranti, pungenti, con nauseabonda leucorrea sanguinolenta. Bufo hamolte secrezioni nauseabonde; ha una leucorrea sanguinolenta nauseabonda. Sentendol’odore di tali secrezioni potreste pensare che, a riempire la stanza, è l’odore di unacancrena o di un’erisipela cancrenosa. «Enormi vesciche sull’utero tumefatto, che lascianocolare un liquido chiaro, giallo, sieroso». Questo si nota nei soggetti epilettici.

«Mancanza di mestruazioni», «mestruazioni in anticipo, con cefalea», «bruciore al-

Bufo

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l’utero e alla vagina». «Gli spasmi arrivano subito prima delle mestruazioni». Ciò vuol direche le ragazze soggette alle crisi epilettiche hanno spasmi più frequenti al momento dellemestruazioni, a volte prima, a volte durante. «Crisi più gravi al momento delle mestruazio-ni». «Durante le mestruazioni c’è un dolore al fegato simile ad una contrazione». «Leucor-rea gialla liquida». Quando una ragazza, durante il periodo mestruale, è distesa, incoscien-te ed ha numerosi spasmi epilettici di cui non si ricorda fin quando non gliene parlano e inquelle condizioni è troppo inebetita per capirlo, allora ha bisogno di Bufo.

Bufo si è rivelato un grande palliativo per il cancro al seno, per i dolori urenti e levescicole che si formano tutt’intorno; grosse vesciche gialle; vesciche che si riempiono disiero giallo; è stato particolarmente utile quando il latte conteneva sangue. Corrispondealla forma insidiosa di infiammazione dei vasi sanguigni come la flebite, quando le venesulle cosce sembrano cordoni.

«Bruciore, escoriazione della laringe». Osservate come il bruciore si ritrova lungotutto lo studio del rimedio; esso si manifesta ovunque vi sia infiammazione, oppure nelpunto in cui i nervi sono sensibili e dolenti, dove la guaina dei nervi diventa dolente esensibile al tatto lungo il loro tracciato; donde la sua utilizzazione nella sciatica o altreinfiammazioni dei grossi nervi.

«Tosse violenta con vomito». Tosse con conati. L’espettorazione è sanguinolenta oformata da sangue puro. Sensazione di freddo al torace. «I polmoni bruciano come ilfuoco». Bruciore che si irradia in alto fino alla laringe; cancrena polmonare. «Laringite,emottisi». Con tutte queste affezioni c’è bruciore al torace, così come è stato descritto.

Quando si è fatta sparire l’epilessia con farmaci forti, Bufo corrisponde alla costituzio-ne tubercolotica. Corrisponde alla costituzione tubercolotica quando si sono fatte spariresecrezioni chiudendo delle fistole o applicandovi pomate stimolati. Esso corrisponde aqueste gravi e insidiose forme di malattie che si sviluppano quando si sopprimono lemanifestazioni esterne. La costituzione che appartiene alla natura stessa dell’individuo simanifesterà con l’epilessia, la demenza, l’imbecillità, il cancro o con qualche grave etorpida malattia. Questo rimedio corrisponde ad un tipo e ad una costituzione di scarsavitalità. La natura profonda di Bufo è tale che può produrre sintomi simili a quelli dellemalattie gravi e insidiose.

Il paziente Bufo non ha alcuna possibilità di vivere a lungo, e corre il rischio di crollarea quarant’anni. Egli termina la propria vita con una grave insidiosa malattia, con manife-stazioni maligne. Il paziente Bufo muore per un cancro all’utero o al seno, o in uno stato diimbecillità. È chiaro che questo rimedio penetra nel cuore della vita. I bambini insolita-mente tendono alle forme lente e gravi delle malattie croniche; essi non hanno una naturasolida e sana, né un cervello solido e sano: al contrario sono deboli, hanno delle eruzioni,si avviano alla tubercolosi polmonare. Persone di venticinque anni avranno la tendenza adammalarsi, esauriti; quando i loro sintomi somiglieranno a quelli di Bufo questo rimediotrasformerà il loro organismo da cima a fondo come per incanto.

Casi simili possono guarire solo passando attraverso violenti disordini e spaventosiaggravamenti. Quando si affrontano queste malattie coi piedi di piombo, il paziente non haforti aggravamenti o eccitazioni, ma non guarisce radicalmente. Nel primo caso, ricompa-riranno vecchie malattie, riapparirà la secrezione di una vecchia blenorragia, torneranno a

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manifestarsi passate fasi di sifilide, le ulcere attaccheranno le mucose ecc. un tale tormentopuò verificarsi con rimedi dall’azione profonda, rimedi che fanno venir fuori tutto quelloche era nascosto dentro.

«Le crisi cominciano con una scossa alla nuca». «Gonfiore osseo della grossezza di unpugno». «Prima della crisi, le braccia si irrigidiscono». «Torpore al braccio sinistro».«Vesciche sulle mani, che si riformano ogni anno». «Paterecci». Vi sono molti disturbi agliarti, paralisi, ecc.

Il paziente non sopporta di rimanere in una stanza calda; in una stanza calda o vicino alfuoco si aggravano le cefalee e la congestione del volto, che migliorano quando il pazientesi lava o sta all’aria fredda. I malesseri si attenuano mettendo i piedi a bagno in acquacaldissima.

Tremori. Alcune crisi epilettiche vengono con regolare periodicità, altre, invece,irregolarmente. Non abbiamo rimedi per l’epilessia. Questo significa che dobbiamolasciare che la specie umana continui a soffrire di epilessia? Abbiamo in realtà unaquantità di rimedi per gli epilettici. Una grande percentuale di casi è curabile.

Dopo quello che abbiamo detto sulla natura di questo rimedio, sono sicuro che neleggerete i sintomi con grande interesse. Quando leggerete questi sintomi essi si raggrup-peranno attorno alle costituzioni e gli stati che abbiamo descritti. Bufo è uno dei rimedi ilcui uso vi sarà indispensabile per lo sviluppo dei bambini mentalmente deficienti sia cheabbiano o non abbiano spasmi.

Bufo

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CACTUS GRANDIFLORUS

Costrizioni, contrazioni e congestioni sono appannaggio di Cactus. Afflusso di sanguealla testa e freddo alle estremità; o afflusso di sangue in un’altra parte del corpo, torace ocuore. La circolazione sanguigna non è mai eguale in tutto il corpo; essa è spasmodica eirregolare. Il paziente è infastidito dalle contrazioni delle fibre circolari in tutto il corpo.

Quando questi fenomeni si producono in punti in cui si possono osservare, essi sonorisentiti come contrazioni e danno al paziente l’impressione di essere in una gabbia di fil diferro: questo ci fornisce la chiave di Cactus. Là dove le contrazioni non possono essereosservate, dove non c’è sensazione, sappiamo che esse continuano a esistere sotto forma distato spasmodico delle fibre circolari. Le contrazioni che sono avvertite però sono quellepiuttosto superficiali, mentre negli organi che hanno fibre circolari, tubi e canali, questefibre, contraendosi, danno la sensazione di uno spasmo.

Cactus possiede una sensazione di stringimento e costrizione alla testa, al torace, agliinserimenti del diaframma, in tutto l’addome. Sono contrazioni cardiache di caratteretonico, come di una mano che stringe forte; costrizione. «Costrizione sentita alla regionecardiaca». I pazienti possono provare costrizioni alla gola e all’esofago dove provocanospasmi; alla vagina dove causano il vaginismo e impediscono il coito. Questo rimedioprovoca all’utero violentissimi spasmi. Stringimento e costrizione simile a spasmo comese qualcosa acchiappasse l’utero e lo stringesse forte.

Ma nel momento in cui ci sono queste costrizioni, vi sono anche delle congestioni.«Afflusso di sangue alla regione paziente, con costrizione». «Violenta congestione del-l’utero, con costrizione. Afflusso di sangue al torace, come se il torace si riempisse di fiottidi sangue caldo con costrizione e costrizione del cuore». Queste caratteristiche si ritrovanolungo tutta l’azione di Cactus in maniera più pronunciata che in qualsiasi altro rimedio.Molti rimedi hanno ogni tanto sintomi simili, ma in Cactus essi sono normali, è nellanatura di Cactus provocare contrazioni e costrizioni in punti in cui non se ne erano maiavvertite e dove non si penserebbe ce ne fossero. Costrizione del corpo intero, come sefosse tenuto in una gabbia di fil di ferro. Costrizione del cuoio capelluto, della pelle,sempre più forte. Congestioni violente, comparse all’improvviso. Iperemia cerebrale, contesta caldissima e volto rosso.

Questo rimedio è efficace all’inizio delle malattie, all’inizio della polmonite, quandovi sono brividi di congestione con testa caldissima e corpo freddo (come Arnica) conviolente costrizioni e sensazione di stringimento, come se la testa fosse compressa, lemeningi troppo strette, come se il cervello fosse coperto da un panno stretto che qualcunotorce sempre più forte. Compressione uniforme di un organo, come se lo legasserosaldamente sempre più forte. Ma nei tubi e nei canali c’è la costrizione di un segmentoparticolare che, nella maggioranza dei casi, viene descritta come se fosse legato da una

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corda. Costrizione come una contrazione a clessidra dell’utero. Congestioni, afflusso disangue alle regioni malate che si avviano progressivamente all’infiammazione e alleinfiltrazioni. Infiammazione di diverse parti del corpo.

Cactus è un rimedio utilissimo nelle costituzioni gottose e nel reumatismo infiammato-rio acuto; in questo caso la congestione avviene nelle articolazioni che a un dato momentosi ammalano. E anche qui si ritrova la costrizione, come se ci fosse una cinghia o unafasciatura. In queste immagini sono comprese sensazioni di stringimento, tensione, epressione.

Ha un afflusso di sangue al cuore talmente prolungato, che alla fine il cuore èperturbato nelle sue funzioni, e i suoi tessuti sono irrorati male; ha anche una profondaazione curativa sul cuore e ne guarisce le malattie organiche, quelle prodotte da una causasimile, stati provocati dalla congestione, o che si verificano a seguito di costrizionireumatiche che hanno causato la congestione, quando il reumatismo ha parzialmenteabbandonato le articolazioni, il cuore è stato colpito e vi è costrizione cardiaca. Glisperimentatori e i pazienti hanno fatto diversi tentativi per descrivere la costrizionecardiaca. Essi a volte dicono che sembra «che il cuore sia stretto da una mano di ferro»;l’immagine vuole solo illustrare la tenacità della costrizione.

In questi disturbi reumatici, quando le articolazioni guariscono, allorché il cuorecomincia a essere colpito dalla congestione e dall’ipertrofia cronica, si verifica l’ipertrofiadelle valvole che si traduce in soffi; il paziente ha la testa caldissima e dimagrisceprogressivamente. Compariranno disturbi renali, il cuore sarà sempre più debole, poi visaranno edemi e travasi: l’evoluzione di Cactus è questa. Alla fine ci saranno lesionicardiache contemporaneamente e lesioni renali e al dimagrimento; in seguito ci saràl’edema delle mani e dei piedi.

Questa è la reale natura di Cactus; in tutta la Materia Medica non troverete un altrorimedio che gli somigli. Non ce n’è alcuno che gli si possa paragonare per l’intensità deisintomi. Tutti quelli che ho descritto sembrano girare attorno a queste parole: congestione,costrizione e contrazione.

In Cactus i dolori, quale che sia il punto in cui si manifestano, sono violenti. Essicostringono il paziente a gridare; sono dolori che somigliano ad una stretta, doloricostrittivi; spesso sono laceranti, ma danno sempre l’idea della stretta. Immaginate diattaccare una fascia attorno ad un organo fortemente congestionato e di stringerlo sempredi più. Mi sembra che più o meno è il genere di dolore che risente il paziente quando ha lacostrizione di un organo congestionato. Dolori nei punti congestionati e nei punti infiam-mati. Lacerazioni, costrizioni, crampi; quando i dolori vengono all’intestino, sono doloricostrittivi, ma quando sono localizzati nei muscoli lunghi non sono costrittivi perché inquel caso non si contraggono le fibre circolari, ma le fibre lunghe, e allora li chiamiamo«crampi». Cactus può produrre spasmi dei muscoli lunghi, ma la cosa non è frequente.

Prima di tutto in Belladonna, ma anche in molti altri rimedi che hanno nella loro naturacrampi, costrizione e contrazioni delle fibre circolari, c’è la tendenza alle convulsioni. InBelladonna la violenta iperemia cerebrale sarà solitamente accompagnata da crampi alleestremità e da convulsioni muscolari generalizzate o localizzate. Con Cactus non è lastessa cosa: il paziente ha una violenta congestione che lo rende stupido, una iperemia

Cactus grandiflorus

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cerebrale, col volto prima molto rosso, poi scuro a causa della stasi venosa e in seguitopiomba nello stupore. Sotto l’effetto della iperemia cerebrale la sua mente si ottunde.

Lo stato psichico è caratterizzato dalla paura e dall’angoscia, causate dall’intensità deidolori. Il paziente non ha mai tanto sofferto e non capisce cosa significhi tutto ciò: tantodolore, dolori così violenti, così improvvisi, simili crampi, simili lacerazioni, similicostrizioni! Quando la costrizione si manifesta al cuore e al torace il paziente pensa di stareper morire ed è subito assalito da un terrore che gli si dipinge sul volto. Ha paura di moriree il dolore è talmente intenso che gli sembra proprio di stare per morire.

Ma, malgrado questo intenso dolore, non ha niente dell’ansia che troviamo in Aconi-tum, che pure possiede una simile costrizione toracica e una simile costrizione cervicale.La violenta soffocazione di Aconitum gli fa temere di morirne e la sua ansia è spaventosa.In Cactus essa non è così intensa. Per lui urlare dal dolore è normale. «Taciturno, nonvuole dire neanche una parola né vuole rispondere». Questo sintomo accompagna spessolo stato di Cactus che, in questo, è l’opposto della maggioranza dei rimedi con dolori cosìviolenti. «Tristezza, taciturnità e inclinazione irresistibile al pianto. Paura della morte»;pensa cioè che sta morendo a causa della violenza del dolore. «Crede che la sua malattiasia incurabile»; pensa che una tale sofferenza debba terminare con la morte.

La circolazione è tanto irregolare e spasmodica che quei violenti, irregolari battiticardiaci si trasmettono a tutti i vasi sanguigni. Il paziente ha molto caldo in un posto efreddo in un altro. Ha calore alla testa e al torace. In certe parti del corpo c’è un afflusso disangue. Con tutti i rimedi cardiaci si hanno sogni violenti, grande eccitazione cerebraledurante il sonno, risvegli di soprassalto con paura e, molto spesso, pieni di forti sensazioni.Queste caratteristiche si riscontrano in Cactus soprattutto quando vi sono sintomi cardiaci.

«Vertigine provocata dalla congestione; volto rosso, gonfio; pulsazioni nel cervello. Ilpaziente ha l’impressione di diventare pazzo. Vertigine aggravata dallo sforzo fisico».Con la maggior parte dei rimedi cardiaci, o dei rimedi che implicano molti disturbi dellacircolazione e cardiaci, si ha una vertigine marcata. «Vertigine aggravata dallo sforzofisico, girandosi nel letto, abbassandosi, alzandosi dopo essere stati distesi e con l’inspira-zione profonda». Molti dei malesseri di Cactus sono aggravati dalla irregolarità dellarespirazione. Qui notiamo vertigini provocate da un’inspirazione profonda. Se il pazientetrattiene il fiato, gli sembra che il cuore gli vada in pezzi, tanto rapidamente batte.Aaumentodelle pulsazioni in tutto il corpo trattenendo il fiato.

Le cefalee sono costrittive, pesanti. Sono tutte violente, con un intenso calore allatesta, perché sono congestizie. Pressione alla sommità del cranio come se stessero persfondarlo; ma la pressione si attenua premendo con forza il punto dolente. «Dolorepesante, come se ci fosse un peso sul vertex, calmato dalla pressione». Spesso il pazientepuò farsi un’idea sbagliata della pressione che sente in testa. Nelle peggiori congestionidirà che gli sembra che gli sfondino la testa, mentre è evidente che la congestioneestremamente violenta del cervello provoca una pressione dall’interno all’esterno, inmaniera che si potrebbe immaginare che starebbe meglio con un supporto esterno;viceversa prova un grande indolenzimento e ha l’impressione che gli schiaccino la testa.Un altro paziente che soffre di cefalea, ha la sensazione che la sua testa sia compressadall’interno all’esterno. «Dolore pesante come un peso sul vertex: migliorato dalla pres-

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sione, ma aggravato dai suoni o da una luce forte, sentendo parlare, e parlando». Questesono delle comuni modalità delle cefalee di Cactus.

Le condizioni del paziente si aggravano sentendo delle voci. Il suono gli attraversa latesta. Il cervello sembra così sensibile che si potrebbe paragonare il suono ad una sostanzamateriale lanciatagli contro con violenza. Ha cefalea dal lato destro. Ha cefalee battenti.Dolore pesante, pulsante, in testa. Tensione dolorosa in testa e al vertex. Sensazione di unastretta sul vertex, come se il cuoio capelluto venisse teso sempre di più sulla scatolacranica. Non c’è dubbio che tutti questi sintomi rivelano una iperemia cerebrale marcata.Gli occhi l’esprimono, il volto l’esprime, la esprime il calore della testa. Hanno raccoman-dato questo rimedio per le minacce di apoplessia, quando la congestione è violentissima, ilvolto febbricitante e color porpora o molto rosso, e le pulsazioni si risentono nel cervelloe in tutto il corpo.

Cactus ha la violenta congestione della testa che si riscontra in Belladonna, ma conBelladonna abbiamo il calore intenso del corpo, un calore febbrile che in Cactus non sitrova. In Cactus c’è solo un moderato innalzamento termico. Il calore si osserva nella partesuperiore del corpo, nella testa e nel collo. Nel collo c’è una sensazione di pienezza, digonfiore. Il paziente ha la sensazione che la testa gli si dilati, a causa della pressione delsangue in testa, ma senza grande rialzo della temperatura. Può avere la febbre, ma questidisturbi li ha senza febbre. Viceversa in Belladonna, quando ci sono queste pulsazioni, ilpaziente sente molto caldo e la sua cute brucia dovunque. In Cactus c’è un certo bruciorema non è certo paragonabile a quello di Belladonna. Il calore della testa provocato da unosforzo psicologico è un forte sintomo di Cactus. Si trova questo sintomo nelle persone checercano di perdere il vizio del caffè e spesso il loro rimedio è Cactus.

Il paziente ha una sensazione di strangolamento al collo, come se avesse un collettostretto. Costrizione; tensione della pelle e dei muscoli, ovunque. Sensazione di strangola-mento al collo con costrizione cardiaca. Stessa sensazione di strangolamento nell’isteria;c’è globus hystericus; sensazione di boccone o bolla che risale in gola, di modo che ilpaziente inghiotte e soffoca continuamente, ed ha anche dei crampi con forte torpore albraccio sinistro.

Crampi soprattutto al braccio sinistro. Totale intorpidimento del braccio sinistroconcomitante a cardiopatie se c’è uno stato reumatico e nell’isterismo. Uno stato reumati-co concorda benissimo con uno stato di Cactus. Il volto è febbricitante, di un rossobrillante che poi diventa cianotico. Quando c’è insufficienza cardiaca è livido; le labbrasono cianotiche. Per un paziente che ha costrizione cervicale, congestione della testa,volto cianotico, labbra chiazzate, l’intorpidimento della mano sinistra e costrizione cardi-aca, abbiamo bisogno di Cactus. La mano sinistra è stranamente debole, intorpidita, conpunture e una sensazione di reptazione simile a formicolio.

Un altro sintomo caratteristico di questo rimedio è l’emorragia. Ciò non deve sorpren-dere. Ogni rimedio che ha simili disturbi cardiaci e vascolari, avrà di tanto in tanto ilrilassamento dei vasi sanguigni, e sarà, sanguinando, perfettamente conforme alla proprianatura. Cactus ha due specie di emorragie: le emorragie per rilassamento vascolare cheaccompagnano le malattie cardiache e vascolari, e le emorragie causate da una violentacongestione di una parte del corpo. L’afflusso di sangue alla testa, nel paziente moderata-

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mente pletorico, è di tale violenza che egli sanguina dal naso e, raschiandosi la gola, sputasangue. La congestione toracica è così violenta che egli espettora sangue proveniente daltorace. Emottisi per congestione piuttosto che per tubercolosi. Congestione uterina conemorragia. Congestione della vescica e dei reni, con ematuria ed emorragia dovuta acongestione intensa. Nelle vecchie malattie cardiache in cui l’atonia è al massimo grado, cisono emorragie per atonia.

Si sentono pulsazioni violente in punti strani: allo stomaco e all’intestino, a volte alleestremità, ai piedi e alle mani, così come alla testa. Battiti dappertutto. Sensazione come diuna corda sempre più stretta attorno agli inserimenti del diaframma, attorno alla parteinferiore del torace. È questo uno strano sintomo: la sensazione di stringimento attornoalla cintura afferra il paziente così strettamente che non può più respirare: egli deve fareuno sforzo per respirare e vuole fare qualcosa che possa aiutarlo. Questa stretta diventasempre più forte. Congestione intestinale; metrite; gastrite accompagnata da questa sensa-zione di stringimento.

Cactus è un rimedio per il trattamento delle emorroidi, per l’atonia del grande sistemaporta e delle vene inferiori del retto, le vene emorroidarie. Le vene sono in uno stato taledi rilassamento che vi si formano delle dilatazioni e sanguinano abbondantemente. Emor-roidi sanguinanti. Contrazione dell’ano. Stipsi molto fastidiosa; stipsi relativa alle emor-roidi.

Debolezza paralitica della vescica. Ritenzione urinaria. Vi è una tale contrazione delcollo della vescica che per un lungo periodo l’urina non può passare e si verifica laritenzione urinaria. C’è una congestione renale tale, da causare l’anuria. Ematuria congrumi di sangue. Cactus è un rimedio che favorisce la rapida formazione dei grumi. Ilsangue che scorre si coagula così rapidamente e in grumi così densi che blocca completa-mente il passaggio. Un sanguinamento della vescica bloccherà completamente il passag-gio dell’urina. Un flusso vaginale provocherà la formazione di un grumo difficile daespellere che comprimerà l’uretra della donna al punto tale che urinare le sarà impossibile.Sarà come un enorme tampone. Donde la frase del testo: «minzione impedita dai grumi»,ci sono grumi nella vagina così come nella vescica.

Infiammazione delle ovaie; infiammazione dell’utero. Cactus è un rimedio che dovre-te conoscere quando una ragazza vigorosa e pletorica avrà una violenta congestioneuterina durante il periodo mestruale e urlerà per le violente contrazioni e i crampi all’utero.Prima che il flusso mestruale compaia, o giusto all’inizio, vi sono spasmi violenti. Le fibrecircolari stringono l’utero: e la paziente descrive questo fenomeno con precisione dicendoche sente come se ci fosse una cinghia annodata attorno a quest’utero infiammato econgestionato. Questo si riempie di grumi di sangue e lo spasmo per espellere questosangue è come il dolore del parto, che fa urlare la paziente; e ci vuole qualche momentoprima che il sangue scorra abbastanza fluidamente e il dolore passi.

Se si riscontrano questi sintomi nella diatesi reumatica, dove c’è reumatismo più omeno in tutte le articolazioni, e in altri punti ci sono dolori stringenti e da contrazioni,abbiamo in Cactus il rimedio appropriato. L’agitazione e le grida acute possono esseresentite dai vicini. Con questi dolori ci possono essere crisi di soffocazione, a causa dellasofferenza cardiaca; la contrazione cardiaca spesso andrà di pari passo con quella uterina.

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Nelle malattie cardiache si ha l’impressione che il paziente stia per morire permancanza di respiro. Costrizione toracica. La congestione e la costrizione sono talmenteforti che si sente un senso di oppressione come se sul torace ci fosse un gran peso chespezzi il respiro. Congestione improvvisa che incomincia e finisce senza che per lamaggior parte del tempo ci sia infiammazione. Violento afflusso di sangue al torace conterribile dispnea e contrazione cardiaca che sparisce senza infiammazione. In altri momen-ti Cactus ha delle malattie come la polmonite, la congestione che si sviluppa in infiamma-zione con la solita espettorazione ematica o striata di sangue.

È un rimedio anche per la congestione polmonare ipostatica, quando il paziente nonpuò restare disteso nel letto, ma deve stare seduto e, alla base di ogni polmone si trova unopacità che significa versamento sieroso negli alveoli polmonari della parte inferiore deipolmoni e che progressivamente risale sempre più in alto. Tale congestione ipostatica èdovuta ad insufficienza cardiaca. Cactus spesso apporterà sollievo a quei vecchi pazientisfibrati dalla nefrite o da malattie cardiache con versamenti o edemi. Esso differirà ilmomento della morte. «Poteva respirare solo con le spalle sollevate e appoggiato suldorso». Appoggiato sul dorso e completamente sollevato nel letto. «Crisi periodiche disoffocamento con perdita della conoscenza; sudori freddi».

«Ha l’impressione che il cuore sia compresso o stretto da una mano. Reumatismocardiaco. Il cuore per parecchie ore sembra stretto da una mano di ferro. Dolore allaregione cardiaca. Forte pressione al cuore che si irradia al dorso girando sotto l’ascellasinistra». Spesso da questo dolore partono delle fitte, che vanno fino alla mano sinistra,accompagnate da torpore e talvolta da gonfiore. Torpore, punture, gonfiore. «Sordo doloreal cuore. Dolore pesante al cuore, aggravato dalla pressione. Dolore simile ad unacontrazione alla regione cardiaca che si propaga in basso nella parte sinistra dell’addome.A tratti, il paziente aveva l’impressione che qualcuno gli afferrasse il cuore con manoferma. Dolori cardiaci parossistici», vale a dire che questa specie di costrizione si presentacon periodi di violenti parossismi. «Cardite acuta o cronica. Continue palpitazioni notte egiorno; camminando e durante la notte stando coricato sul fianco sinistro».

Un’altra modalità caratteristica di Cactus è quella che spesso i dolori toracici compaio-no o si aggravano alle 11 del mattino. C’è un aggravamento alle 11 o alle 23. Nella malariail brivido, insieme ad una violenta congestione della testa, verrà alle 11. Si manifestanoparossismi regolari alle 11 e alle 23; o talvolta alle 11 e altre volte alle 23. Brividoquotidiano alle 11. Questo rimedio ha guarito malattie di tipo congestizio quando lecongestioni erano vaganti, ma in particolare cefaliche ed erano accompagnate da costrizio-ni e contrazioni.

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CADMIUM SULPHURICUM

Cadmium sulphuricum è stato sperimentato solo parzialmente, e quindi si possonodare su di esso un numero limitato di informazioni; di un elemento si può dire che ècompletamente sperimentato quando ha lasciato la sua impronta su tutti gli elementidell’uomo, quando ha raggiunto la sua intelligenza e la sua memoria, quando ha raggiuntoi suoi organi e tutte le loro funzioni, cioè quando un uomo in buona salute ha preso ilfarmaco fino a che il suo essere non ne sia colpito e tutte le modificazioni ottenute sianoriconosciute come gli effetti del farmaco. Ogni farmaco colpisce in un modo o in un altrotutti gli elementi dell’uomo e nessun farmaco è ben sperimentato fino a quando non si sacome questi elementi siano colpiti.

In Cadmium sulphuricumc’è il timore del lavoro, l’avversione per qualsiasi attività, sulpiano mentale e fisico. La sua ansia è stata messa in evidenza, più dai trattamenti che dallapatogenesi, abbastanza da farci sapere che si classifica per la sua ansia accanto adArsenicum; si potrebbe metterlo accanto ad Arsenicum per la sua prostrazione; ha unagrande debolezza; potrebbe anche essere posto accanto ad Arsenicum considerando gliorgani colpiti soprattutto per la sua azione sullo stomaco, che somiglia un poco a quella diArsenicum: irritazione gastrica con vomito e grande debolezza. Ha dei vomiti come quelliche si trovano nelle malattie infettive a forma adinamica, un irritazione gastrica comequella della febbre gialla, con vomito nero; ed è esattamente in questa fase che si scoprequesta somiglianza con Arsenicum nelle febbri a forma adinamica. Ma, contrariamente adArsenicum, esso ha come caratteristica generale di volere stare assolutamente tranquillo;in parte si tratta di indolenza, in parte di avversione per il movimento. Aggravamento colmovimento, come Bryonia. E così, per tutto il rimedio ritroveremo l’esaurimento diArsenicum e l’avversione per il movimento di Bryonia.

In ogni parte del corpo e in tutte le circostanze noi troviamo Cadmium sulphuricumnervoso e soggetto agli spasmi; esso colpisce i muscoli come Zincum. Allo stato grezzo losi trova associato allo zinco. Hering fece numerose osservazioni con le quali tentò diprovare che alcune sostanze che in natura sono analoghe, hanno tra loro una relazione eillustrò queste osservazioni con l’esempio di Tellurium che si presenta sotto la forma ditellurite d’oro. È possibile che sostanze così associate siano in qualche modo simili, maquesta è solo una considerazione secondaria, dato che ogni sostanza deve essere studiatasecondo i suoi meriti. Nello studio delle sperimentazioni non si deve lasciare niente alcaso. Ogni rimedio deve essere usato secondo i suoi propri sintomi e per questi non vi sonosostituti. Se un rimedio non agisce, il medico omeopata non può che riesaminare il caso ecercare nuovi sintomi e un altro rimedio.

Il paziente, nella sua stanza, ha le vertigini; il letto gira. I sintomi della testa, l’ansia ela vertigine sono come quelli che vengono nelle forme adinamiche di irritazione grastroin-

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testinale, come nelle febbri continue dove sono profondamente radicati, dove la mente èlenta e appesantita, come nella febbre gialla con prostrazione, vomito di sangue, vomitonero. Fitte alla testa, pulsazioni alle tempie. Non si ricorre tanto spesso a Cadmiumsulphuricum nelle cefalee comuni quanto in quelle che accompagnano le febbri a formaadinamica, con grande afflusso di sangue alla testa. Dolore tagliente come un coltello,come quello della febbre gialla.

I sintomi oculari sono numerosi. Infiammazione locale; congiuntivite con secrezioneche dura a lungo; congiuntivite cronica. Una vecchia irritazione agli occhi torna ad ogniraffreddore e ad ogni cambiamento di tempo. Ispessimento della congiuntiva. Infiamma-zione scrofolosa degli occhi. Punti di ulcerazione; vecchie cicatrici che si riaprono e sirichiudono. Questo rimedio fa meraviglie guarendo disturbi oculari di vecchia data,opacità con infiammazione torpida. Sensazione di pressione sugli occhi. Paralisi dellepalpebre; ptosi. Colpisce spesso un solo lato del volto e un solo occhio. Produce paralisicome Causticum; paralisi di una parte o di un lato del corpo. Dopo un attacco diapoplessia, quando il paziente si ristabilisce, ma resta della debolezza ad un braccio e aduna gamba, Cadmium sulphuricum rivaleggia con Phosphorus.

Disturbi della sensazione qua e là. Formicolii sulla pelle e nei tessuti profondi.Sensazione di torpore, o di formiche che strisciano alle estremità, profondamente neimuscoli e nella pelle. Iperestesia o anestesia. Torpore di certe parti del corpo: il naso, unamano; torpore a zone. In questo Cadmium sulphuricum è simile a Causticum. Le partiparalizzate a volte sono dolenti. Sensazione di reptazione nelle parti paralizzate.

Vecchio catarro nasale che finisce per creare delle carie nelle ossa del naso distrug-gendole. Ulcerazione. Dolori nelle ossa. Starnuti; corizza, foruncoli, ascessi.

Alterazioni del gusto. Questo rimedio conviene alle forme adinamiche delle febbricontinue; ha del nero sui denti, lingua scura, lingua sanguinante e bocca secca, come neltifo, la febbre tifoide e la febbre gialla. Lingua pesante, difficile da muovere. Difficoltà adinghiottire. I muscoli della gola sono colpiti, cosa che provoca la disfagia. Costrizionedell’esofago. Sete intensa. Ogni volta che beve acqua fredda, di cui ha un violentodesiderio, ha la pelle d’oca, sensazione di formicolio o orripilazione della pelle comeCapsicum.

I sintomi più forti e più importanti li riscontriamo nello stomaco; esso non fa più il suolavoro, non digerisce più. Tutto è acido: i liquidi e gli alimenti più leggeri sono trasformatiin sostanze acide che tornano su, mescolate a sangue o a bile; eruttazioni rancide; grandesfinimento. La nausea è molto penosa; essa accompagna i malesseri di tutto il tubodigerente sino all’addome, come in Ipeca, Antimonium tartaricum e Arsenicum; unanausea considerevole. Il paziente suda freddo. Vomita muco giallo-verde. Toccando lelabbra si provoca la nausea. Passando in rivista i sintomi qui descritti e considerandoquesto vomito di alimenti facilissimi da digerire, un medico esperto penserebbe ad unainfiammazione gastrica acuta.

Dopo una grave malattia, come una meningite cerebro-spinale, un tifo, una febbregialla si manifesta un’irritazione gastrica. Lo stomaco non ce la fa più; non c’è piùdigestione e tutti gli alimenti vengono vomitati. Il paziente è convalescente, ma haun’irritazione gastrica. Vuole stare tranquillo. La prostrazione e l’irritazione gastrica di

Cadmium sulphuricum

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Arsenicum compaiono all’inizio della febbre, con caldo e agitazione. Questo rimedio entrain scena dopo la scomparsa della febbre e, malgrado la sua ansia, il paziente vuole staretranquillo. Arsenicum è ansioso, vuole andare da un letto all’altro e da una sedia all’altra,e ha paura di morire. Cadmium sulphuricum sembra dire: «Non parlate con me, non miseccate, lasciatemi morire in pace». Vuole stare in assoluta calma e questa fase arriva allafine di una malattia febbrile. Un gran numero di questi pazienti muore perché non puòmangiare, ma questo rimedio avrebbe potuto salvarli. Quando avrete un caso di cancro conbruciore, prostrazione e vomito, Cadmium sulphuricum allevierà questi sintomi persettimane. Ho visto alcuni di questi pazienti le cui sofferenze erano state calmate conanalgesici finché il loro stomaco non tratteneva più niente, e questo rimedio ha portato lorosollievo. In caso di irritazione gastrica per carcinoma, è un rimedio prezioso, un grandepalliativo; vomito come i fondi del caffè.

Dolori urenti e taglienti allo stomaco. Sintomi gastrici, come quelli che ci sono durantela gravidanza o nei vecchi bevitori. Bruciore allo stomaco che risale lungo l’esofago;rigurgiti che bruciano lungo il loro tragitto, fino alla bocca e alla gola; rigurgiti aspri, acidi.Sensazione di freddo allo stomaco. Colera infantile con irritazione gastrica.

Dolore addominale con vomito. Fitte all’addome. Questi dolori ci insegnano cheCadmium sulphuricumè un rimedio che colpisce profondamente il fegato, la milza, lostomaco e gli altri visceri addominali. Minaccia di cancrena. Tra le mani di buoni medici,è in questo caso il principale rimedio.

Ricadute di febbre con vomito, diarrea e grande prostrazione. Ogni tanto se unpaziente convalescente di febbre gialla, che si sta rimettendo in modo soddisfacente, sitroverà in una corrente d’aria e si raffredderà leggermente, ecco che tutto a un tratto saràpreso da vomito nero, affonderà nella prostrazione e morirà. In questo stato Cadmiumsulphuricum entra in concorrenza con Carbo vegetabilis, che era il primo rimedio usatodai medici esperti.

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CALADIUM

Caladium è un rimedio meraviglioso; forse alcuni di voi ne hanno letto e si sonosforzati di capirlo; è un rimedio difficile da capire, perché appare assolutamente evidentealla lettura delle sperimentazioni che lo sperimentatore non capì come descriverne eriferirne i sintomi; egli non seppe esprimere le proprie sensazioni tanto esse erano strane;non fu capace di descrivere il proprio stato psichico.

Il paziente Caladium concentra la sua attenzione su un avvenimento che gli sembra siaavvenuto in giornata, ma non è sicuro se sia avvenuto o no; egli vi riflette bene e, malgradotutto, non arriva a essere veramente sicuro della sua realtà, finché non va effettivamente avedere e mette le mani sull’oggetto che ne fu testimone, finché non prova a se stesso con uncontatto e una osservazione reale che la sua vaga impressione non lo ha ingannato, che èreale; allora se ne va e ricade nell’incertezza. Tale incertezza si riferisce a circostanze chein realtà sono accadute. «Dimentica tutto, non ricorda niente», ecc. Una perdita dellamemoria associata a questo stato vago della mente porta alla utilizzazione di Caladium inmoltissime specie diverse di malattie psichiche, che si tratti di stati prossimi all’imbecillitào confinanti con la demenza. Durante tutto il giorno il paziente si sorprende a pensare acose che avrebbe dovuto fare; e che gli sono semplicemente sfuggite dalla testa, le hadimenticate. E così egli ha la mente a tratti «bucata». Vive in uno stato di distrazione.

Questi sintomi si possono manifestare durante una malattia acuta, che arriva all’inco-scienza. Si trova allora un certo grado di iperemia cerebrale e una maggiore o minoreeccitazione; ma più importanti sono la prostrazione e la debolezza psichiche; il paziente èdebole di mente; è incapace, gli è impossibile fare un lavoro intellettuale. Egli non puòpensare: più pensa ad una cosa, più è stanco e più quella cosa sembra allontanarsi; più tentadi concentrarsi su un argomento e meno ci riesce.

In queste condizioni, non c’è da meravigliarsi che gli sperimentatori stessi siano statiincapaci di enunciarne in modo preciso i sintomi in maniera da darci un’idea comprensibi-le della sperimentazione. È solo leggendo tra le righe, usando il rimedio e studiandolo chepossiamo sbrogliare questa matassa aggrovigliata. «Molto pensieroso e molto distratto».Negli stati acuti c’è il delirio, la sovreccitazione psichica, l’incoscienza, lo stupore. Talestato psichico si verifica in caso di febbre continua, nel qual caso questo rimedio è utile.

Uno dei più importanti problemi da risolvere quando consideriamo i disturbi psichicidi un rimedio, è quello di sapere se useremo questo rimedio nell’isterismo, nel delirio cheaccompagna le diverse fasi della febbre, o nella demenza; e per averne ragguagli civolgiamo a quella parte delle sperimentazioni che ci dà il ritmo del rimedio. Se vogliamocapire il delirio di Belladonna e quello di Bryonia per vedere quale dei due converrebbe inun dato caso, noi ci riportiamo all’azione febbrile del rimedio, e cerchiamo quale ne è lanatura; il ritmo ci dà ampie informazioni sul genere di delirio, se l’aspetto del delirio stesso

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ci lascia perplessi. Così vedremo che in Belladonna non c’è febbre continua, e siccome unrimedio deve essere, nella sua stessa natura, adatto alla natura stessa della malattia,sarebbe inutile seguire le numerose ingiunzioni scritte nei nostri libri che ci dicono disomministrare Belladonna nella forma acuta di delirio del tifo; invece Bryonia produceesattamente quello stato; ne concluderemo che Bryonia è utile nei casi che presentanosintomi simili a quelli di quello stato, perché il ritmo della malattia è simile al ritmo diBryonia che ha nei suoi sintomi la febbre continua. Belladonna invece possiede la febbreintermittente, specialmente quella remittente, e anche il delirio acuto di Belladonna èsimile al delirio acuto della febbre remittente.

E ora adattiamo questa nozione allo studio di Caladium: la febbre di Caladium è unafebbre continua; non ha una febbre molto alta, ma continua; vedremo che tale febbre puòcondurre al coma e allo stupore; «delirio, mormorio inintelligibile»; prostrazione psichica.Questo rimedio conviene ai casi adinamici di febbre tifoide, con esaurimento e biascica-mento, ai casi che si sviluppano molto lentamente e non presentano un delirio molto attivo,ma un biascicamento, una forma lenta di semincoscienza, spessissimo il coma o lo stuporecome in Phophoricum acidum, o l’ebetismo.

In persone psichicamente e fisicamente prostrate per eccessi sessuali o avvelenamentotabagico, si manifesta la perdita della memoria. Caladium è indicato nei vecchi depravatiche non sanno compiere l’atto sessuale quando si sposano. Essi hanno un desiderioossessivo dell’altro sesso senza essere capaci di arrivare al coito: è il supplizio di Tantalo!Hanno idee lascive. Tali uomini stanno in piedi all’angolo della strada e restano a pascersidella forma delle ragazze che passano, mentre il loro seme esce goccia a goccia; è unostato che si riscontra anche in Picric acidum e in Selenium.

Voi potete guarire questi pazienti solo se loro vogliono cambiare e se voi potete ispirarloro il desiderio di una vita migliore. Diversamente non potete salvarli; d’altro cantocoloro che fanno di queste cose il loro diletto non meritano di essere salvati e la medicinanon avrà presa su di loro. La guarigione si può ottenere solo se la volontà del pazientefacilita l’azione del rimedio.

Il paziente è estremamente nervoso; ha paura delle propria ombra; resta sveglio tutta lanotte con pensieri lascivi, con oppressioni, soprattutto al momento in cui sta per addor-mentarsi; ha paura dell’avvenire. Paura di contrarre delle malattie, al di fuori di ognioccasione di contagio. Questo stato si alterna con un altro che ne è l’opposto. A tratti ilpaziente è totalmente incapace di valutare il pericolo. Si getterà in un qualsiasi pericolosenza pensarci. Folle temerarietà. Possiamo riassumere i sintomi psichici dicendo che ilpaziente è estremamente impressionabile.

Vertigine chiudendo gli occhi. Caladium non può stare in piedi o camminare con gliocchi chiusi, ma non ha in altro modo somiglianze sufficienti con l’atassia locomotoria peressere utile in questa malattia. Sensazione di stordimento, di oscillamento dopo essersidisteso e aver chiuso gli occhi, come se si trovasse su una sedia a dondolo. Vertigine enausea la mattina con sensazione di puntura all’epigastrio. Apre gli occhi domandandosi:«Dove sono? Che cosa volete da me standomi intorno?»

Il testo è pieno di un gran numero di sintomi vaghi. I sintomi psichici sono fra questi ipiù importanti. Tutto il sistema nervoso è sovreccitato. Il paziente ha paura di tutto.

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Sussulta quando sbatte una porta o qualcuno spiegazza un giornale. Non può dormire sec’è il minimo rumore. Fa tutto in gran fretta. Sovreccitazione nervosa.

Il paziente si aggrava col calore e in una stanza calda, e migliora all’aria fresca.Tuttavia vuole nello stomaco bevande calde. Ha voglia di birra senza avere realmente sete.Mangia senza fame e beve senza sete. Lungo tutto il testo si trovano degli strani sintominervosi, che dimostrano la relazione del rimedio con i pazienti nevrastenici e isterici.Eruttazioni.

In questo rimedio c’è la sensibilità della cute. Sensazione di reptazione. Sensazione diragnatela. Sensazione di una mosca che gli cammina sul volto. La sua traspirazione èdolciastra e, se si trova insieme ad altri in una stanza mentre traspira, si vedranno tutte lemosche posarsi su di lui. L’odore dolciastro della traspirazione attira le mosche.

Il prurito è intenso, soprattutto sulle parti genitali. Questo rimedio è utile alle donneestremamente nervose che presentano prurito vulvare che le tiene sveglie la notte e siaccompagna ad una anormale eccitazione.

Disturbi cardiaci dei fumatori. I sintomi nervosi prodotti dal tabacco sono simili aquelli di Caladium, e Caladium è utile in ogni genere di disturbi nervosi causati dall’usodel tabacco e delle sigarette. Molte volte ha allontanato completamente il paziente dal suosigaro e sopprime l’irresistibile desiderio che impedisce ai fumatori di perdere la loroabitudine. Cefalee e disturbi psichici dei fumatori.

Feci molli, gialle, pastose, in purea, come nel tifo. Dolori pungenti come se ci fosserodei coltelli, nel retto. Vi sono molti sintomi urinari. Urina di cattivo odore, putrida, pocoabbondante.

Dopo aver camminato, ci sono pulsazioni allo stomaco, sensazione di vuoto, di fremitiallo stomaco.

Violento desiderio sessuale con rilasciamento del pene. Impotenza. La mattina, quan-do è mezzo addormentato ha un’erezione che, quando è del tutto sveglio, finisce. Quandoil desiderio è molto accentuato, non ha la capacità di appagarlo. Erezioni involontarie,forti e dolorose, senza desiderio. Nessuna emissione durante il coito. Caladium ha dellesecrezioni uretrali ed è utile nella blenorragia. Negli uomini vigorosi, quando la secrezioneblenorragica è stata a torto soppressa, succede che questa soppressione porti all’impoten-za. In questo caso Caladium ha guarito il paziente tanto spesso quanto Thuya. Eruzionepruriginosa sullo scroto.

Il sintomo più saliente degli organi sessuali femminili è il prurito; la paziente ècostretta a grattarsi e questo supplizio l’indebolisce sia nel corpo come nello spirito.

Vi è qualche sintomo strano nel capitolo del sonno. Una sensazione di reptazione lotiene sveglio. Insonnia provocata dal prurito, soprattutto il prurito delle parti genitali.Mentre dorme emette dei gemiti ansiosi che arrivano a svegliare i vicini. Sonno agitato;sogni ansiosi, molto vivi, dei quali il paziente ha un ricordo più preciso che degliavvenimenti diurni. Quando si riaddormenta, riprende il sogno là dove l’ha lasciatosvegliandosi.

Caladium

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CALCAREA ARSENICOSA

Calcarea arsenicosa, che è un composto chimico di due rimedi dall’azione profon-da ben sperimentati, dovrebbe logicamente presentarsi immediatamente alla mente comeun rimedio di lunga durata, molto adatto a numerose malattie croniche. Di fatto èsufficientemente profondo per guarire alcuni dei nostri casi più ribelli di epilessia. Inquesto genere di malattie è rinomato. Si manifesta con una grande debolezza psichica efisica. Una debolezza paralitica con tremore. Una sensazione di leggerezza del corpocome se volteggiasse nell’aria. Brevi perdite di conoscenza. Convulsione epilettica la cuiaura è risentita alla regione cardiaca. Stanchezza pronunciata. Dolore e sensazione dimancamento alla regione cardiaca, seguiti da spasmi. Debolezza o vertigine o cecitàtemporanea. Convulsioni nelle malattie valvolari cardiache.

Gli aggravamenti serali e notturni sono normali. L’ammalato non ama l’aria aperta. Èsensibile al freddo, perché manca di calore vitale.

Molti sintomi si manifestano salendo le scale. I disturbi peggiorano al minimo sforzo;dispnea, debolezza, malesseri, palpitazioni che compaiono con lo sforzo.

Ansia fisica generale. Questo rimedio ha molti dolori urenti come Arsenicum.La parte sinistra del corpo è la più colpita.Calcarea arsenicosa è utile nella clorosi. Gli edemi e i travasi ne sono una caratteristi-

ca importante come per Arsenicum e Calcarea. Ha guarito un gran numero di casi dialbuminuria agli stadi iniziali.

I sintomi psichici seguenti spesso danno un’indicazione per la prescrizione del rime-dio. Ansia la sera, la notte, a letto, al risveglio e durante il brivido. Apprensione la notte aproposito dell’avvenire e della salute. Paura: della follia, della morte, della notte e dellasolitudine. Il paziente è impressionabile. Sussulta facilmente. È estremamente triste la seradurante la febbre. La notte piange. Diventa indifferente al piacere. Dispera della propriaguarigione, della propria salute. È disgustato della vita; stanco della vita. Incapace diconcentrarsi. Confusione mentale al risveglio.

Desiderio di compagnia. Timidezza. Scontento. Suscettibile, si irrita facilmente. Irrita-bile. Va in collera e ha disturbi causati dalla collera o dall’irritazione. Testardo. Inclinealla critica. Cattivo.

Estremamente agitato, soprattutto la notte (si gira e si rigira nel letto); durante lafebbre; durante le mestruazioni. Indeciso. Si lamenta. Ha la memoria debole.

Illusioni, allucinazioni: visione di fuoco, soprattutto la notte e chiudendo gli occhi;vede fantasmi, immagini, morti. Follia.

C’è un violento afflusso di sangue alla testa con vertigini e spasmi generalizzati.Questo rimedio ha provocato e guarito molte cefalee croniche. Una caratteristica partico-larissima della cefalea è quella che si sposta dal lato sul quale il paziente è coricato a quello

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sul quale non è coricato e che continua a cambiare così quando il paziente cambiaposizione. Ma non tutte le cefalee del rimedio hanno questa caratteristica. Ha una quantitàdi curiose modalità. Cefalea che migliora durante uno sforzo psichico, ma che dopo èmolto peggiore. Eczema del volto e del cuoio capelluto. Freddo alla testa. Edema delvolto, delle palpebre, delle tempie e delle orecchie. Volto pallido, malaticcio, gonfio.Corizza con secrezione; starnuti.

Anoressia, ma sete di acqua fredda. Ansia e pirosi. Stomaco facilmente disturbato,soprattutto dopo aver bevuto latte o alimenti freddi. Dilatazione dello stomaco e dell’ad-dome. Dolore gastrico dopo aver bevuto acqua fredda. Dolore all’inguine dopo averbevuto vino. Dolore pungente allo stomaco. Dolore come se gli rodessero lo stomaco.Dopo aver mangiato, ci sono eruttazioni e vomito e peso allo stomaco. Pirosi e aciditàgastrica. Questo rimedio ha guarito ulcere gastriche.

Molti indolenzimenti alla regione renale. Urina poco abbondante, urente, con albumi-na e cilindri. Dolore ai cordoni spermatici dopo uno sforzo e dopo aver bevuto vino.

Dolore all’approssimarsi delle mestruazioni. Dolore urente all’utero e alla vagina.Leucorrea gialla, escoriante; leucorrea ematica, nauseabonda; per la leucorrea nauseabon-da, Calcarea arsenicosa si può paragonare a Kalium arsenicosum e Kalium phosphori-cum; è utile nel cancro dell’utero quando c’è bruciore e secrezione sanguinolenta, nause-abonda, urente, irritante. Metrorragia. Quando i sintomi concordano, ripristina le mestrua-zioni; flusso mestruale abbondante o, al contrario, insufficiente oppure troppo frequente eprolungato.

Afonia prima delle convulsioni epilettiche. Secchezza della laringe. Sensazione distiramento come per un filo che parte dalla laringe e si dirige all’indietro.

Angina pectoris. Calore urente al torace con dolore alla regione cardiaca prima delleconvulsioni epilettiche. Dolore al torace che si irradia alle braccia. Dolore cardiaco conpalpitazioni. Dolore simile ad una stretta al cuore. Orgasmo di sangue alla regionecardiaca. Palpitazioni con calore al volto. Palpitazioni alla minima emozione o al minimosforzo; soprattutto la sera e la notte. Polso rapido. Polso trigemino. Pulsazioni dei vasisanguigni, soprattutto in testa e al dorso, che fanno uscire il paziente dal letto. Soffocazio-ne e palpitazioni la notte a letto.

Violenti dolori alla dorso, fra le scapole e al sacro. Il dolore dalla schiena si irradianelle braccia.

Debolezza degli arti inferiori. Edema delle mani e dei piedi.Insonnia nell’ultima parte della notte. Il sonno è turbato da sogni violenti.Di questo meraviglioso rimedio si acquisterà una più estesa conoscenza se si studieran-

no attentamente Arsenicum e Calcarea. Bisognerebbe fare nuove sperimentazioni con lesue forme dinamizzate.

Calcarea arsenicosa

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CALCAREA CARBONICA

Se voleste realizzare un soggetto Calcarea potreste riuscirvi facendogli ingerire calceo acqua di calce fin quando l’apparato digerente ne sarebbe talmente indebolito da nonpoterne più assimilare; i tessuti in seguito sarebbero sempre più carenti di quello di cuinecessitano e ci darebbero il soggetto Calcarea, un caso di «carenza minerale delle ossa»,perché in realtà di questo si tratta. I lattanti che vengono alimentati mettendo acqua dicalce nel loro latte, diventeranno rapidamente soggetti Calcarea, e non saranno più ingrado di assimilare la calce contenuta negli alimenti naturali e risulteranno soggettiCalcarea come li stiamo descrivendo.

Ma i casi spontanei di Calcarea sono quelli che di natura hanno uno stato malaticcio,che sono nati così, con l’impossibilità ad assimilare la calce nei loro alimenti naturali;questi ingrassano e diventano molli e hanno un insufficiente sviluppo osseo. Nelle loroossa vi è una maggiore proporzione di sostanza cartilaginosa che di calce; le ossa sicurvano e hanno malattie e disturbi per mancanza di assimilazione. Denti carenti omancanza totale di denti. Le ossa smettono semplicemente di svilupparsi e il bambinopiomba nella cachessia. Che idea assurda quella di alimentare questo lattante con acqua dicalce visto che non può assimilarla! Non è questo tanto ragionevole quanto tutto il restodell’allopatia? Tuttavia i nostri omeopati si servono dei rimedi allopatici. Essi usano le piùbasse diluizioni che possono procurarsi e sembrerebbe strano che queste sostanze guari-scono molto meglio tra le mani di un omeopata che tra quelle di un allopata.

Evidentemente, è stupefacente che una dose unica della dinamizzazione conveniente araggiungere il disordine organico permetta al lattante di assimilare il suo cibo, e diselezionare, partendo da quel cibo, la sostanza Calcarea di cui ha bisogno per le sue ossae tutti gli altri tessuti e organi che ne sono privi. Subito i denti cominciano a spuntare, leossa si sviluppano, le gambe del ragazzino diventano abbastanza ferme da farlo cammina-re e gli permettono presto di stare diritto. Si resta stupiti nel vedere quali cambiamenti sieffettuano sotto l’effetto dei vari rimedi che convengono ai disturbi della capigliatura,come a quelli delle ossa o delle unghia. Il rimedio deve essere sufficientemente dinamizza-to da corrispondere al male. ‘È certo che non deve essere allo stato grezzo perché ilbambino, a causa della sostanza grezza, ha già subito un ritardo nella crescita.

Dopo aver somministrato un’unica dose sufficientemente dinamizzata, in un mese o seisettimane, vedrete che le unghia che erano ondulate, rugose, macchiate e irregolari,formeranno il bordo e cresceranno lisce. Sui denti, che allo stato delle cose escono dallegengive neri e malformati, vedrete delle brutte corone. Ma quando saranno state sottoposteall’azione del rimedio omeopatico adatto, vedrete formarsi sulle corone una linea margi-nale e a partire da quel momento i denti avranno un’apparenza sana, il corpo del dentinosarà liscio e rotondo, esattamente come se il bambino avesse ricevuto una spinta che l’aiuti

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a fabbricare denti migliori. Succede probabilmente la stessa cosa alle ossa. Il periostiocomincia a fare un lavoro sano.

Questo è lo stato di Calcarea, nel quale il paziente ha bisogno di calce e non puòassorbirne perché ne è saturo. Oppure ha una digestione insufficiente e non riesce adassimilare la calce che si trova negli alimenti; questa lo attraversa e non ha alcun effetto.Lo stesso succede per molte nostre malattie in cui vi è una specie di impossibilità adestrarre dal cibo e ad assimilare gli ingredienti di cui il corpo ha bisogno. Non bisognereb-be essere uno sciocco per credere di essere stati causa della costituzione di un dente? Nonsi edificano gallerie per talpe partendo dalle nostre alte dinamizzazioni; esse instauranosemplicemente uno stato di ordine, in modo che la digestione e la assimilazione seguano illoro corso e funzionino bene, e i tessuti siano in uno stato migliore. Torna la salute e, conessa, la bellezza, la crescita dei capelli, una pelle sana e delle unghia sane.

Dobbiamo conoscere la costituzione di Calcarea. Non abbiamo bisogno di sapere sel’individuo è stato intossicato dalla calce; non ci interessa saperlo perché non è questo checi indica il rimedio. Se la mancanza di assimilazione della calce è stata causata dalla calce,può essere necessario un rimedio fra altri dieci, per vincere tale disordine. Non saràsempre Calcarea a coprire i sintomi. Ed è il rimedio che copre i sintomi a far passarel’organismo da uno stato anormale ad uno normale; la digestione riprenderà le sue funzionie vedremo l’organismo crescere e prosperare. Il caso di Calcarea deve essere riconosciutodai sintomi e non dal fatto che il paziente è stato intossicato dalla calce; vi sono moltepossibilità che il soggetto da trattare non abbia mai assorbito della calce. Molti di loro nonsono mai stati intossicati dalla calce e però sin dalla nascita non sono stati capaci diassimilarla.

Calcarea è pieno di congestioni e di afflussi di sangue alla testa; piedi freddi, testacalda: congestione al torace. Calcarea corrisponde, in misura elevatissima, ai malaticlorotici ed anemici, pallidi e cerei e, malgrado ciò, spesso grassocci. Esso ha contempora-neamente malati grassi, molli e pallidi, ma anche stati di magrezza. I muscoli si atrofizza-no. Dimagrimento del collo; dimagrimento che inizia dal collo e da lì progredisce verso ilbasso. Stati di anemia; paziente pallido, cereo, malaticcio; labbra pallide; orecchie pallide;dita pallide; pallide e giallastre. La parola clorosi è rapportata soprattutto alle ragazze. Inquesto caso sono indicati molti rimedi, ma Calcarea provoca proprio quel tipo di anemiachiamata clorosi. Provoca un’anemia delle più perniciose. Notevole rilassamento di tutti itessuti; rilassamento dei muscoli; rilassamento delle vene; rilassamento della parete deivasi sanguigni, soprattutto agli arti inferiori e all’ano, in misura tale che vi sono manifesta-zioni emorroidarie gravi o varici pronunciate alle gambe. Dilatazione venosa; queste venevaricose bruciano. Bruciore e dolore urente. Emorragie ed essudazione. Infiammazione egonfiore doloroso delle giunture.

Un’altra caratteristica marcata che si trova dovunque nel rimedio è la sua tendenza acolpire le ghiandole, ma specialmente le linfoghiandole. I gangli linfatici infra-addominalisi induriscono, si infiammano e fanno male, simili a grossi noduli, come noci di «Hickory»[noce (bianca) americana. N.d.T.]; gangli tubercolari. Calcarea è utile nelle neoformazionitubercolari. Degenerazioni calcaree, gangli calcificati, indurimento delle ghiandole. È utilenelle ulcere indurite alla base e all’orlo, donde la sua azione meravigliosa per lenire

Calcarea carbonica

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momentaneamente e limitare la crescita delle ulcere maligne, avendo queste ultime la baseindurita. Le vecchie ulcerazioni cancerose sono fortemente contrastate nel loro sviluppo,vale a dire che lo stato di fondo migliora molto, lo stesso paziente ha una maggioreresistenza, e le ulcerazioni cominciano a cicatrizzarsi. Nelle malattie cancerose chedovrebbero portare alla morte in sedici mesi, il paziente prendendo Calcarea, se è indicato,vivrà cinque anni. È sempre qualcosa, e spesso è tutto quello che si può sperare con untumore maligno. Nelle affezioni ghiandolari in cui le linfoghiandole, tutt’intorno, sonoinfiltrate e dure, dove c’è un dolore vivo che brucia e punge, dove il tumore ha invaso epreso possesso dei tessuti circostanti creando aderenze, il caso è serio. In quasi tutti questicasi il tumore è maligno. Questi casi sono completamente diversi da quelli in cui lelinfoghiandole sottocutanee sono libere e lo scorrimento non è impedito da aderenzefibrose. Le malattie cancerose bruciano e pungono. Le affinità che Calcarea ha con iprocessi di proliferazione nelle ghiandole sono tanto forti, che, se i sintomi corrispondono,guarisce molti tumori adiposi e cisti. Esso fabbrica la ghiandola e fabbrica l’osso.

Un’altra cosa che si trova dovunque nel rimedio è uno stato piemico che si traduce inascessi nei muscoli profondi. Ascessi collocati in profondità nel collo, nella coscia,nell’addome. Sarete stupiti di sapere che Calcarea (se i sintomi concordano) preserveràtale ascesso e questo non si aprirà. Ho visto spesso sparire un ascesso, mentre la fluttuazio-ne era tra le più nette. Li ho visti sparire quando la presenza del pus era stata accertata dallapuntura; ho visto sparire non solo gli ascessi, ma anche lo stato piemico che li avevapreceduti. Abbiamo solo pochi rimedi che possono fare questo. In questo caso c’èqualcosa di curioso. Perché Calcarea favorisce il riassorbimento di questo liquido estimola la zona a calcificarsi? Questo va oltre ciò che sono in grado di spiegare, ma ètuttavia quello che Calcarea fa, a condizione che i sintomi concordino.

Alcuni rimedi, come Sulphur e Silicea, quando i sintomi corrispondono, accelerano lasuppurazione. Ma Calcarea ha questa particolare azione di concentrare e condensare. Unodi questi può essere indicato in un caso, l’altro in un altro. Può accadere che Silicea siaindicato e che l’ascesso sia collocato in un punto così pericoloso che somministrandoSilicea le conseguenze che derivano in maniera naturale dall’estensione dell’ascesso sianopericolose; in un caso simile bisogna chiamare il chirurgo per drenare l’ascesso incondizioni di sicurezza, anche sapendo che se fosse stato situato in un punto menopericoloso sarebbe stato più vantaggioso per il paziente prendere il rimedio necessario.Può accadere che il periostio sia leso da una martellata che lo raggiunge attraverso ilmuscolo causandogli una ferita o una contusione. Ci sarà un’infiammazione, si formeràrapidamente del pus e, se Calcarea è indicato dalla costituzione del paziente, il bisturi delchirurgo sarà completamente inutile e sarebbe tra le cose più spiacevoli.

Ma ponendosi dal vecchio punto di vista, il medico che non sa niente di omeopatia, nédelle meraviglie dei nostri rimedi, leverebbe le braccia al cielo, orripilato: «Come! seprovocate il riassorbimento di questo pus nell’organismo ci sarà l’avvelenamento delsangue e la morte». Tuttavia, sotto l’azione di Calcarea è sicuro che tale riassorbimento inqualche modo ha luogo, che il paziente migliora di giorno in giorno, i sudori cessano, ibrividi scompaiono, egli torna ad un completo benessere, il suo appetito aumenta e allafine è più forte e resta in buona salute.

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Giudicando dal vecchio punto di vista, non si può formulare alcuna conclusione suiproblemi che si porranno riguardo all’omeopatia. Possiamo giudicare solo dal nostropunto di vista e attraverso quello che sappiamo. E se sentite dire che qualcuno ha tentatoquesto o quello senza successo, questo qualcuno ha dimostrato solo il suo personaleinsuccesso. L’omeopatia è capace di fare la propria dimostrazione in mano ad ognipersona intelligente; dovunque il medico usa l’intelligenza, si serve della legge e applica ilrimedio in accordo coi sintomi, allora egli vede che il caso prende il corso che abbiamoappena indicato.

Un’altra grande caratteristica che in questo rimedio si trova dappertutto è la suatendenza a far crescere i polipi. Coloro che hanno bisogno di Calcarea avranno polipi nelnaso e nelle orecchie, nella vagina, nella vescica o altrove. Ci saranno anche formazionicistiche e strani, piccoli papillomi.

Un’altra cosa strana di Calcarea è quella di provocare delle esostosi. Questo tipo didisordine deriva dalla irregolarità di distribuzione della calce. Si potrebbe pensare che lanatura pensa di distribuirla uniformemente, là dove può fare il massimo del bene. Maquando comincia la carenza minerale delle ossa, la calce può accumularsi in un punto edessere quasi assente in un altro. Un osso potrà essere cartilaginoso e un altro avereescrescenze ossee. Si crea il rammollimento dell’osso. Una formazione anormale dell'os-so. Da questo è venuto fuori un sintomo-chiave, da conoscere: «Impara a camminaretardi», per la grande debolezza delle gambe. In questo caso non c’è ritardo ad imparare acamminare, ma marcia tardiva. Il paziente sa camminare, ma non può. Natrum muriaticumha un disturbo cerebrale: il bambino è in ritardo per imparare a fare le cose. «Sviluppotardivo del tessuto osseo. Incurvamento osseo».

Muscoli flaccidi. Malattie articolari come la coxalgia. Il rimedio è pieno di reumati-smo. Stato reumatico e gottoso delle giunture.

Il malato Calcarea è un paziente freddoloso. Sensibile all’aria fredda. Al vento forte.All’arrivo di un temporale. Sensibile all’arrivo del freddo, e quando il tempo cambia dacaldo a freddo, sembra quasi impossibile che lui si mantenga caldo; ci vuole qualcosa chegli tenga il corpo caldo. La sua testa a volte è congestionata e, toccandola, è calda; maspesso se la sente fredda. Ha la sensazione che il suo cuoio capelluto sia freddo. Inoltre ilsuo corpo, a toccarlo, è quasi sempre freddo e lo sente freddo e ha bisogno di una quantitàdi vestiti. I piedi sono freddi. Il soggetto suda in diversi punti del corpo, punti bendelimitati. Sudore sulla fronte o sul volto, o alla nuca o sul davanti del torace o ai piedi.

Sensibilità al freddo e debolezza si trovano dappertutto. Debolezza alle gambe. Man-canza di resistenza; peggiora con ogni genere di sforzi. Gli manca il fiato. I soggetti sonograssi, molli, anemici. A volte hanno un aspetto grassoccio, con frequente rossore al volto,ma non hanno resistenza, e, se un paziente del genere tenta un piccolo sforzo, ecco che siammala con la febbre o la cefalea. Calcarea è pieno di accidenti che si manifestano dopoaver sollevato un peso, dopo uno sforzo, una marcia, una marcia sufficiente a farlo sudare,e questi accidenti si verificano molto bruscamente, perché egli non può arrestare latraspirazione stando fermo senza ammalarsi. Se comincia a sudare e si ferma abbastanza alungo da sentirsi a proprio agio, la traspirazione si arresta così bruscamente che avrà unbrivido, oppure una cefalea.

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È debole, stanco, ansioso. Ha difficoltà di respirazione. Debolezza cardiaca. Debolez-za ovunque. I muscoli sono incapaci di sostenere qualunque sforzo prolungato, ed è lastessa cosa per la mente. Anch’essa è incapace di sostenere qualsiasi sforzo psichicoprolungato. Calcarea è un malato stanco. Soffre di mancanza di calce. È stato incapace diassimilare la calce e va a finire in uno stato di ipertrofia delle ghiandole, di dimagrimentodel collo e degli arti mentre contemporaneamente aumenta il grasso addominale e lelinfoghiandole addominali. Ciò si nota soprattutto nei bambini. Bambino dal ventre grossocon dimagrimento degli arti e del collo. Ghiandole ipertrofiche. Pallido, molle, sofferente.Soggetti che ingrossano senza che aumenti minimamente la loro forza. Ingrossano ediventano flaccidi. Restano deboli. I convalescenti riprendono peso, ma i loro tessuti sonomolli e, in poco tempo, diventano edematosi.

Il paziente Calcarea ha le gambe tanto stanche e ha tanta stanchezza al torace che nonpuò salire una scala. Salendo una scala ansima e soffoca. Presenta uma evidente stanchez-za muscolare e mollezza. La sua nutrizione è ovunque ostacolata. È il genere di pazienteche si soleva designare col nome di scrofoloso. Noi chiamiamo questo stato psora eCalcarea è uno dei nostri antipsorici più profondi. È un rimedio che agisce profondamentesulle forze vitali e che ha una solida presa su ogni parte dell’organismo.

Esamineremo adesso i sintomi psichici. Tutti i sintomi della mente ci presentanoCalcarea in uno stato di grande debolezza; il paziente non riesce a portare a termine alcunlavoro intellettuale. Il lavoro intellettuale lo stanca molto. Pieno di ansia. Per un lavorointellettuale è stanco psichicamente e fisicamente. È assalito da improvviso sudore, siinnervosisce, si irrita e si turba. Grandi turbe emotive; accidenti che durano giorni esettimane per il nervosismo provocato dalle emozioni; è abbattuto dalle contrarietà, levessazioni, o da un turbamento emotivo di ordine generale. «Incapace di applicarsi».Incapace di riflettere adeguatamente per un certo periodo di tempo dopo l’irritazione, lacontrarietà, la preoccupazione. Calcarea è utilissimo negli accidenti causati dal prolun-garsi di contrarietà, dall’applicazione dovuta agli affari, dal nervosismo.

Ha una maniera di sentire particolare, che differisce considerevolmente da quella dellamaggioranza dei rimedi. Sente il suo esaurimento psichico, e gli sembra che questadebolezza e questa incapacità di legare l’azione al pensiero debba tendere alla follia; eglirimugina quest’idea, è convinto di essere pazzo o sul punto di diventarlo, di diventaredebole di mente; ne ha del resto l’aspetto perché ha in mente questo: che sta per diventarepazzo o debole di mente e che le persone se ne accorgano. Crede che la gente lo guardi consospetto e lui stesso la guarda con sospetto e si chiede perché non gli dicano niente inproposito. Crede di essere sul punto di diventare pazzo, che gli altri osservino il suo statopsichico e questo pensiero gli frulla nella mente quasi continuamente. Ci pensa giornateintere e tale pensiero lo eccita molto; ci pensa la notte e questo lo tiene sveglio. Resta aletto sveglio sino a tardi a pensare.

Calcarea conduce ai piccoli pensieri, ossia trascina la mente sulle piccolezze, sulleidee poco importanti o ad insistere su piccoli dettagli; ma la sua mente è, per così dire,forzata a soffermarsi su cose che non riesce a lasciare da parte. Quando il pazienteCalcarea racconta ai suoi amici le sensazioni che prova, essi gli dicono naturalmente:«Perché non lasci stare tutto questo; sono cose senza importanza», ma per lui sono

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problemi importanti e non può lasciarli stare; tutte queste piccole cose si combinano perconvincerlo che sta per perdere la ragione.

Non può fare calcoli, non può seguire un pensiero che lo assorba; non può riflettere suargomenti che lo assorbono; se si è occupato di filosofia, ha perduto l’attitudine a trattarea fondo argomenti filosofici. Ha perduto la profondità di pensiero. Egli conclude secondole proprie emozioni piuttosto che attraverso l’opera della propria intelligenza; tira leconclusioni sui fatti secondo quello che vorrebbe che fossero. Si crederebbe quasi chedesideri impazzire, tanto insiste nel parlarne. È incapace di ascoltare qualsiasi argomentoe questo stato peggiora di giorno in giorno. È incapace di ascoltare le assicurazioni delproprio medico nel quale ha sempre avuto fiducia. È inutile, sembra, tentare di farloragionare, e tuttavia la sua malattia non è talmente avanzata da renderlo incapace diragionare su argomenti al di fuori del suo stato psichico. Egli immagina delle cose e nelvederlo insistere fino a quel punto sulle cose che immagina ci si può stupire veramente,tanto infime sono tali cose. Lo stesso avviene quando cade nella follia o nell’imbecillità oin uno stato di deficienza generale. È uno stato di passività nel quale resta seduto a pensareai suoi piccoli affari e alle sue piccole cose la cui somma fa zero assoluto, e resta sedutoore e ore; il testo delle sperimentazioni dice: «Resta seduto e spezza bastoni, o piega spillicon le dita per tutto il giorno». Fa piccole cose e in questo modo si tiene occupato,logorandosi sempre di più in questa attività. Il risultato è che anche il più piccoloragionamento diventa impossibile. Gli è quasi impossibile arrivare ad una conclusioneperché non la vede mai due volte nella stessa maniera. Non può fare un’addizione o unasottrazione nemmeno nella forma più semplice.

D’altra parte pensa molto al proprio stato, e crede che tutti lo osservino, fin quando,alla fine, chiudendo gli occhi, ha delle visioni. Giusto nel momento in cui finisce per esseretranquillo e pensa: «Ora vado a dormire; mi sbarazzerò di tutto questo» e chiude gli occhiper dormire, eccolo costretto a riaprirli, il più in fretta possibile, tutto eccitato, perché vedespaventosi piccoli fantasmi; non può mantenere la lucidità mentale. Non può addormentar-si perché i pensieri lo infastidiscono e vede ogni genere di cose. Non ha equilibrio mentale.Sappiamo che un’intelligenza forte lascia da parte simili follie, ma sono proprio le cosesulle quali insiste il paziente Calcarea.

Parla da solo. Resta coricato o seduto, quando è solo, continuando una conversazionecon tutte le persone con le quali immagina di avere avuto a che fare, su tutti i soggettiimmaginabili; e tutto questo cresce e si moltiplica e lui crede che sia tutto reale. È evidentequanto tutto ciò sia lontano dalla salute mentale, benché, nonostante tanti fatti strani, nonsia pronto per il manicomio, perché, quando è animato, segue bene una conversazione eagisce come le persone normali. Quando è solo, quando non ha nessuno che discuta conlui, allora fa cose strane. Quando è in compagnia, generalmente si frena e si domina equindi quelle cose non le fa. Segue la stessa idea quando entra nel delirio o nella follia.Egli si spella le dita e fa ogni genere di piccole stranezze. Ha delle visioni e, quando ha gliocchi chiusi, vede figure umane.

«Immagina che qualcuno cammini al suo fianco». Questo è stato osservato attentamen-te durante la sperimentazione di Silicea. È stato osservato anche in Petroleum e Calcarea.In uno stato di perfetta salute, con una intelligenza forte e vigorosa, vi sono poche

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possibilità di provare questa sensazione, ma nelle persone nervose e specialmente nelledonne che hanno perduto un poco del loro equilibrio, questo è frequente. «Aberrazionementale con visioni orribili. Vede una muta di cani attorno a sé. Si batte con loro percacciarli».

Ora, eccovi una sensazione che si verifica nella donna nervosa. «Ha l’impressione divoler correre, gridando, in lungo e in largo». Le sembra di non poterne fare a meno; ècostretta a gridare. Questo succede a persone spossate, spaventosamente sconvolte dallamorte di un familiare. Una madre perde il figlio, una moglie il marito, una ragazza ilfidanzato. Ne ha il cuore spezzato e diventa nervosissima. È uno stato di isterismo. Hovisto d’altro canto la stessa cosa presso gli uomini. Me ne ricordo uno. Si ammalò inquesto modo in seguito a preoccupazioni di affari. Aveva la stessa impressione. Cammina-va in lungo e in largo in casa, dicendo che sentiva il bisogno di fuggire o saltare fuori dallafinestra, o fare qualsiasi altra cosa. Questo stato accentuato di eccitazione nervosa èanalogo allo stato psichico che si riscontra nell’isterismo. «Non pensa che ad omicidi,incendi, topi, ecc. e non parla di altro». Il che significa che parla sempre di cose pocoimportanti e assurde. Cose che non interessano nessuno. E tuttavia ho visto pazienti cheagivano così e mi succedeva di chiedergliene la ragione. La risposta abituale era questa:«Ho tentato a lungo di non farlo, e vedendo che non potevo ho continuato perché avevol’impressione che mi facesse bene». «Lei pensa a omicidi, incendi, topi, ecc. e parla solo diquesto». La vostra paziente può parlare di altre cose assurde, ma io voglio solo mettere inevidenza il concetto che resta seduta parlando di cose assurde e non può farne a meno. Ellamedita infinitamente su tutto questo o ne parla incessantemente. Ha violenti accessi diurla. Dopo di che la paziente Calcarea si rifiuta di parlare, non dice niente. È possibileche, quando non c’è nessuno, parli da sola, ma si rifiuterà di conversare e resterà seduta, inassoluto silenzio.

Altra cosa: il paziente Calcarea a volte è assalito da avversione per il lavoro e loabbandona. Lascia un affare tra i più prosperi, e dopo essersi affannato a condurre l’affarein porto, torna a casa a non fare niente. Dichiara che gli affari non valgono niente. È stancodegli affari e, quando li riprende, si ha l’impressione che debba impazzire. Non vuoleoccuparsene, non vuole sentirne parlare.

Ci si può rendere facilmente conto che il paziente Calcarea non è spinto tanto a questostato di debolezza e di stanchezza da preoccupazioni di lavoro, sebbene abbia anchequelle. Ma quello di cui parlo adesso è che si è stancato sino all’esaurimento e che,all’apice del successo, abbandona i suoi affari e torna a casa piantando tutto. L’impressio-ne che dà è quella che sia pigro. Se lo guardate, arrivate alla conclusione che l’individuo èpigro. Invece è la follia; non è la naturale pigrizia del vagabondo, anche se molto spesso èpossibile guarire anche quella. Egli è stato attivo e improvvisamente ecco la metamorfosi.Nella sua mente avviene un gran cambiamento e compaiono i sintomi. Non si tratta dipersone nate così, nate pigre, che non hanno mai lavorato, ma di persone che sonodiventate pigre.

Tutto ciò ricorda il sintomo che si manifesta in un uomo pio e retto, il contegno e idiscorsi del quale erano rimasti sino a quel momento onesti e che improvvisamente cambiae si mette a bestemmiare. Sappiamo sicuramente che quest’uomo è pazzo. Accanto a

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questo però troverete dei pazienti che hanno avuto sino a un certo punto solo un’attivitàbanale e che a un tratto sono presi dalla follia lavorativa, e sembra che abbiano, in questainsensata attività, la possibilità di lavorare quasi giorno e notte; si alzano presto e sicoricano tardi. È uno stato morboso. Se dunque nel Repertorio leggiamo «Attività», questonon significa uno stato di attività normale ma uno stato di attività talmente esagerato dadiventare sintomo; il soggetto è diventato talmente attivo da avere la mania del lavoro.

«Crisi lamentevoli. Depressione psichica e malinconica». È strano vedere una visparagazzina di otto o nove anni diventare triste, malinconica, mettersi a parlare dell’altromondo e degli angeli e dire che vorrebbe morire e andarci; ella è triste e vuole leggere tuttoil giorno la Bibbia. È una cosa strana, ma Calcarea ha guarito casi come questo. Li hannoguariti Arsenicum come anche Lachesis e Calcarea. Questi soggetti hanno una certatendenza ad essere precoci, hanno seguito la scuola domenicale e hanno preso tropposeriamente le cose che vi hanno imparato. Bambini tristi e infelici, e persone anzianedisgustate dalla vita, che della vita ne hanno abbastanza.

Tutto ciò somiglia molto ad Aurum. Spiegando Aurum ho spiegato, insistendoci, che lacosa che amiamo di più è la vita; e quando un soggetto smette di amare la propria vita,quando essa lo annoia, e ne ha disgusto e desidera morire, costui è sull’orlo della follia. Ineffetti è una follia della volontà. Non abbiamo che da gettare un’occhiata indagatriceattorno a noi per renderci conto che si può essere pazzi unicamente per gli affetti, o pazziesclusivamente per l’intelligenza. Quest’ultima può rimanere perfettamente integra, e gliaffetti invece essere distrutti. In Calcarea si trovano entrambi ugualmente turbati. Questopaziente può essere pazzo quanto alla volontà, in maniera che tutti i suoi affetti ne sianoturbati; non ce n’è nemmeno uno che sia simile a quello di prima, a quello che era quandolui stava bene; sentirà antipatia per la famiglia o per qualche suo membro. Oppure può averel’affettività quasi intatta, ma non avere alcuna intelligenza e fare ogni genere di cose strane.

Il paziente Calcarea è pieno di timore. È stanco di vivere; disperato, ansioso. Vede ilmondo tutto nero. «Paura di veder sopraggiungere qualcosa di triste o di terribile. Paura diperdere la ragione, o che le persone si accorgano della sua confusione mentale». «Pauradella morte; della tubercolosi; della sventura, della solitudine». Le paure abbondano,specialmente quando l’azione della volontà è turbata. Il paziente trasale al più piccolorumore. Non può dormire in modo da riposare il corpo o la mente. È disturbato nel sonnoda sogni orribili; il suo è un sonno senza riposo. «Ansia e accentuata oppressione.Agitazione e palpitazioni. Scoraggiato; senza speranza». Questi sintomi devono essereassociati e legati al nostro temperamento leucoflemmatico, pallido, molle, malaticcio.«Bambino stizzoso e collerico. Facile da spaventare». Molti disturbi si manifestano aseguito di sforzi intellettuali. Molti accidenti dopo nervosismo, dispiacere o spavento. Ilpaziente ha una circolazione talmente debole, ha tanti di quei disturbi cardiaci, che ha lepalpitazioni al minimo segno di nervosismo. Il paziente resta senza fiato a causa di unosforzo fisico qualsiasi e questo ha una tale influenza sulla circolazione sanguigna nel corpoe nel cervello, ha una tale influenza sulla mente e sul sistema nervoso, che quasi sempre, adogni occasione, insieme a sintomi di ogni genere, si vede comparire immediatamente lavertigine. Paura, ansia e vertigine. Se, in seguito ad emozioni, il paziente si agita, ha deglistordimenti. Salendo una scala il sangue gli va alla testa ed ha degli stordimenti.

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Confusione psichica e vertigine per sforzo intellettuale. Se subisce uno shock, o ricevecattive notizie, o ha un’eccitazione psichica o qualche dispiacere, vedrà sopraggiungereugualmente la vertigine. Confusione mentale, iperemia cerebrale, estremità fredde, coper-te di sudore, con vertigine. «Vertigine arrampicandosi in luoghi alti»; questo deriva dallosforzo fatto per salire. C’è un afflusso di sangue alla testa e il soggetto ha uno stordimento.«Salendo una scala o una collina. Alzandosi bruscamente o girando la testa anche standodistesi».

Uno dei sintomi più impressionanti della testa nel paziente Calcarea è il sudore,sudore alla testa per ogni più piccolo sforzo. Suderà in testa mentre non suda in alcun’altraparte, ed ha la testa coperta da sudore freddo mentre il resto del corpo non lo è. La stessacosa si verifica a proposito dei piedi. Quando i suoi piedi diventano freddi, traspirano;quando sono caldi, traspirano. Si penserebbe che una persona che entra in una stanzafredda cesserà di sudare, ma al paziente Calcarea succede di avere un attacco di sudoresubitaneo alla testa e ai piedi, in una stanza fredda. Suda sulla fronte, di modo che la piùpiccola corrente d’aria lo raffredda e questo gli provoca la cefalea. Ha freddo su tutto ilcuoio capelluto, ed è costretto ad avvilupparsi la testa. Tuttavia, con gli afflussi di sangue,la testa è calda, di modo che a volte ha un grande calore alla testa.

Le cefalee di Calcarea provocano lo stupore, l’intorpidimento e la confusione intellet-tuale. Il paziente Calcarea ha catarro nasale con secrezione più o meno abbondante;quando sta come meglio può, ha una considerevole secrezione. Ma, se passa in un luogofreddo, la secrezione nasale si arresta e gli viene la cefalea. Cefalea sovrorbitale. Iperemiacerebrale: dietro la testa. «Cefalea lacerante al di sopra degli occhi, che scende lungo ilnaso», è un sintomo notevole di Calcarea. A volte sembra che ci sia conficcato un cuneo.Il dolore è alleviato da applicazioni caldissime. È alleviato dall’oscurità; aggravato dallaluce del giorno. Il paziente, per trovare sollievo, è costretto ad andare in una stanza buia ecoricarsi. Qualche volta questa cefalea migliora stendendosi nell’oscurità.

La cefalea continua ad andare di male in peggio durante il giorno, fino a diventaretalmente intensa, che si accompagna a nausea e vomito. È una delle forme di cefaleacostituzionale; è un dolore che viene a volte ogni quindici giorni. Cefalea ogni settimana oogni quindici giorni. Cefalee periodiche. Emicrania con nausea, la vecchia emicrania connausea americana. Essa ha di solito una periodicità propria, di sette o quindici giorni, ma,inoltre, insorge ogni volta che il paziente affronta delle intemperie, col vento preso invettura, perchè è un paziente freddolosissimo; se è colto da un brivido o ha molto freddo,gli viene la cefalea e l’emicrania con la nausea.

D’altra parte, il rimedio ha il dolore nella parte sinistra della testa. È una cefaleaunilaterale. Cefalea aggravata dal rumore, dalla conversazione, ma che migliora la sera,coricandosi al buio. Il paziente ha un dolore alle tempie, e questo tipo di cefalea dà lasensazione che si diriga verso la radice del naso. Le cefalee della regione sovrorbitale siirradiano verso il naso. Quelle alle tempie danno la sensazione di qualcosa che stringe, lasensazione di una grande tensione alla fronte. Le cefalee peggiorano movendosi, cammi-nando, parlando. La maggior parte di esse, appena diventano forti, sono accompagnate dapulsazioni. La pulsazione è talmente forte che il paziente non si accontenta di diresemplicemente che è una pulsazione; egli la descrive come un martellamento. La maggio-

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ranza dei dolori sono di pressione o di lacerazione. «Cefalea che percuote». Dolorepungente, battente, come se la testa stesse per spaccarsi. Sono cefalee che peggioranocamminando o per una scossa. A volte il paziente ha una sensazione di freddo alla testa;questa testa fredda gli sembra intorpidita, come se fosse di legno. Il soggetto che ha talesensazione di torpore potrà paragonarla ad una sensazione di cuffia o casco sulla testa.Certamente, tutte queste sensazioni sono difficili da descrivere, ma a volte esse non sonoaltro che una sola e medesima cosa.

Tutte le cefalee di Calcarea sono più o meno congestizie. Una particolarità di Calca-rea è che più è forte la congestione delle parti profonde, più diventano fredde le rispettiveregioni superficiali. Negli accidenti del torace, in quelli dello stomaco e dell’intestino, ipiedi e le mani diventano fredde come il ghiaccio e si coprono di sudore; a volte il pazienteè a letto febbricitante e ha il cuoio capelluto coperto di sudore freddo. È singolare. Inpatologia questo non si può spiegare con nessun ragionamento e, quando un fatto è cosìstrano da non poter essere spiegato, allora prende un grande valore come caratteristica delrimedio e costituisce una particolarità che generalmente non si può trascurare quando sifanno delle prescrizioni ad un paziente. È tanto marcato che è quasi un sintomo generale.

Si manifesta bruciore al vertex, e questo coincide spesso col freddo sulla fronte;oppure tutta la testa può dare la sensazione di essere fredda tranne un punto sul vertex chebrucia. D’altra parte, Calcarea avrà la testa fredda e i piedi ghiacciati camminando all’ariafredda, o col tempo molto freddo; ma, appena i piedi si saranno riscaldati, passano all’altroestremo e bruciano al punto che bisogna metterli fuori dal letto. Questo ha spesso portatomedici senza esperienza a prescrivere Sulphur tutte le volte che il paziente metteva i piedifuori del letto; ma un buon numero di rimedi hanno i piedi che scottano, hanno calore aipiedi, di modo che la nostra scelta non si limita a Sulphur.

Calcarea ha delle malattie alle ossa del cranio, alla parte esterna della testa. L’osso siforma lentamente. Le fontanelle restano aperte a lungo. C’è uno stato edematoso, infiltra-zione nelle sierose, e la crescita delle ossa non avviene in armonia con la crescita dellatesta; di conseguenza le suture cominciano a disunirsi mentre la testa continua a crescere,in larghezza e in grossezza, con l’idrocefalia. Nei bambini idrocefali, il sudore in testa èuna caratteristica normale.

Il bambino riposa la notte sul cuscino, e il sudore gronda dalla testa, bagnando ilcuscino tutt’intorno, specialmente la notte. Nei soggetti colpiti da rammollimento cerebra-le, il cuscino è bagnato tutt’intorno alla testa. I bambini che hanno una dentizione difficilehanno, nei loro sogni, momenti di spavento; lanciano acute grida nella notte, e il cuscinoattorno alla testa è bagnato. Vecchi pazienti pletorici, logorati, pazienti grassi, molli,linfatici, con ipertrofia delle ghiandole, hanno sudori in testa, sudori freddi in testa.

Cadono i capelli, non in modo regolare come avviene quando si va avanti negli anni,ma a placche qua e là. Si vede un punto calvo sul lato della testa o sulla parte posteriore; avolte in due o tre punti della testa, i capelli vengono via a ciuffi. Inoltre, vi sono eruzionisulla testa e sul volto, il tipo di eczema che si trova nei bambini e nei lattanti. «Spessecroste sulla testa, con pus giallo». Eruzioni fetide.

L’occhio ha la sua parte di disturbi e, se sa servirsene bene, Calcarea è uno deimigliori coadiuvanti che l’oftalmologo possiede. Non si applica necessariamente a tutte le

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infiammazioni. Ma, per i soggetti grassi e molli, sui cui occhi si localizza il più piccoloraffreddore, determinandovi un’infiammazione che dura alcuni giorni e che è seguita daun’ulcerazione, allora studiate Calcarea. Si formano delle vesciche che si rompono e siestendono creando un’ulcerazione. Bagnandosi i piedi, andando in carrozza nel vento, coltempo freddo e umido, il paziente contrae delle malattie agli occhi. Ulcerazioni dellacornea.

In tutti gli accidenti degli occhi e della testa, la fotofobia è talmente pronunciata che ilsoggetto Calcarea, per poco sofferente che sia, non può sopportare neppure una lucenormale; uscire sotto il sole è estremamente penoso e, molto spesso, le infiammazioni sonoprovocate dal semplice fatto di uscire col sole, di avere un impegno visivo continuo, o dalfatto di affaticare gli occhi.

Ogni genere di sforzo causa cefalea e disturbi all’occhio. Tensione causata dalladebolezza di uno dei muscoli. Disturbi dell’accomodazione. Il paziente peggiora con ognisforzo dell’occhio; notate come sia esattamente la stessa cosa dei sintomi generali, cioè ilpaziente peggiora con lo sforzo. Non può sopportare alcuno sforzo prolungato; vedete cheè tutto vero sia in ciò che concerne le parti che in ciò che concerne l’insieme. Si sa cheleggere, scrivere o guardare attentamente un oggetto costituisce sempre uno sforzo note-vole. In Calcarea, l’organo in sé peggiora con lo sforzo e lo stesso succede al corpo intero.Calcarea ha guarito la cataratta. Calcarea ha altri disturbi oculari relativi ai disturbicefalici, alla febbre o quando il paziente è indisposto per aver fatto grandi sforzi; entra cosìfacilmente in uno stato di agitazione e di confusione mentale, che è quasi un delirio, e che,chiudendo gli occhi, gli provoca le più orribili visioni di spettri e di fantasmi. Molto tempoprima che si possa osservare un disturbo nei tessuti o nella retina, o un disturbo dell’occhioesaminandolo con l’oftalmoscopio, il paziente si lamenterà di vedere del fumo o delvapore nell’aria, nel suo campo visivo, come se guardasse attraverso un velo o attraversouna nuvola, e tutto questo ha lo stesso significato. «Vista appannata». La sua visione èindebolita; i muscoli deboli. Soffre di offuscamento della visione che si avvia progressiva-mente alla cecità mentre di giorno in giorno aumenta l’indebolimento. Tutti i suoi sintomioculari, come le sue cefalee e i sintomi nervosi si aggravano leggendo, scrivendo oguardando fissamente un determinato oggetto. Dopo uno sforzo di questo genere ilpaziente si sente spossato ed ha dolori laceranti al di sopra degli occhi e dietro gli occhiall’interno della testa. È un particolare genere di cefalea, come ha l’abitudine di averne.Questo può accadere in ogni regione della testa. Calcarea è un meraviglioso rimedio perl’«eye strain» (1) (Onosmodium).

Calcarea ha guarito molti casi di opacità della cornea (Baryta iodata). In un caso divecchia data, non si può mai promettere la guarigione. È uno dei risultati della malattia enon sappiamo mai quando faremo sparire i risultati delle malattie, perché l’omeopatiaintelligente non fa mai una prescrizione che si applichi ai risultati di una malattia. Fa una

1. «Eye strain», affaticamento esasperato degli occhi. In realtà, l’espressione è intraducibile, datoche è il nome popolare americano della cefalea in sé.

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prescrizione che si applica al paziente. E l’opacità in sé, se esiste, non è un sintomo, ma ilrisultato di una malattia. Spesso, quando si cura un paziente sui suoi sintomi generali,questo stato di opacità della cornea, dopo un certo tempo, comincia a regredire. Il pazientesta meglio, si sente meglio in se stesso. I suoi sintomi cominciano a cedere e, dopo che isintomi avranno ceduto, anche gli stati patologici miglioreranno.

Se gli stati patologici non spariscono col vostro trattamento, non vi scoraggiate; ma setutti i sintomi del paziente sono spariti, se il paziente mangia bene, dorme bene e sta bene,non dovete restare con l’impressione che sia impossibile che l’opacità della corneasparisca, perché la cosa può succedere. Ho visto tornare dei pazienti, dopo anni, dopoaverli lasciati guariti, con i sintomi tutti scomparsi; ed ero stato tanto assurdo da dire:«Ecco qua, non supponevo che questo stato potesse mai sparire, ma voi state bene in tutto,non c’è nulla che giustifichi un trattamento, non c’è più ragione di continuare a prenderedei rimedi». Poi, ecco che sei mesi più tardi il paziente tornava a dirmi: «Dottore, pensache il trattamento che mi avete prescritto abbia niente a che fare con la scomparsa di questoaccidente? È quasi completamente sparito».

Vi dico questo solo per darvi un’idea del lunghissimo tempo necessario per restaurarel’ordine, perché la natura stessa elimini il tessuto di cattiva qualità per sostituirlo con unodi qualità migliore per restaurare un organo. Tutto ciò ha bisogno di tempo e tanto vale chenon ce ne sorprendiamo. Può dipendere dal fatto che il rimedio ha fatto tutto quello che eracapace di fare. Ho osservato inoltre che anche quando i sintomi sono spariti del tutto ed èpassato un tempo considerevole senza che se ne siano manifestati, ho notato che una nuovadose del rimedio precedentemente somministrato sugli ultimi sintomi, ha fatto fare alpaziente un grande balzo in avanti e che gli stati patologici cominciavano a sparire.Insomma, Calcarea è un grande aiuto per l’oculista, e ogni medico dovrebbe essere cosìbuon terapeuta quanto può esserlo l’oculista, perché fa la prescrizione sul paziente. El’oculista deve procedere allo stesso modo. In terapeutica, io mi domando se può esistereuna cosa come la specialità, dato che il medico omeopata fa la prescrizione per il paziente.Egli cura il paziente sia che abbia una malattia all’occhio che all’orecchio, sia alla gola cheal fegato, ecc.

A carico delle orecchie, abbiamo numerosi disturbi. Il rimedio provoca una secrezionedensa e gialla dall’orecchio. Il freddo, improvviso, provoca disturbi alle orecchie. Ilsoggetto, se si raffredda o è assalito dal freddo, in seguito alle intemperie o ad unimprovviso cambiamento del tempo che passa al freddo umido, ha molte probabilità diavere altri disturbi alle orecchie. Durante i periodi in cui sta meglio che sia possibile, hauna secrezione abbondante: quello che avviene per gli altri catarri, avviene anche in questocaso; come negli altri casi, se si espone alle intemperie o se prende freddo, la secrezionediminuisce leggermente, e il paziente ha un’infiammazione, probabilmente cefalea epulsazioni. Questo succede ogni volta che si espone alle intemperie.

Sia che la sede del catarro sia il naso, sia che siano gli occhi o le orecchie, vi sarà inogni caso la cefalea. Il paziente Calcarea è così facilmente disturbato dal freddo e dalleintemperie, è talmente sensibile al freddo, che per lui è quasi impossibile coprirsi abba-stanza da proteggersi. Egli è molle e poco resistente, facilmente indisposto e sensibileall’ambiente. Se si tratta di accidenti alle orecchie, può diventare duro d’orecchio, può

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avere un ascesso dell’orecchio medio, catarro alle trombe d’Eustachio, ecc. ma tutti questimalanni portano la cefalea e ne risentono tutte le ghiandole attorno all’orecchio.

Il catarro del naso è estremamente fastidioso. Sono vecchi, tenaci catarri che sitrascinano, con secrezione densa e gialla; dal naso vengono fuori grandi croste. La mattina,il paziente soffia dal naso enormi masse nerastre, sanguinolente; una parte della notterespira attraverso il naso, poi il naso si ottura in modo tale che durante il resto della notterespira attraverso la bocca. Calcarea ha guarito molto spesso polipi nasali. Il medicoomeopata si affida tanto ai sintomi, conosce così bene il rimedio dopo aver studiato il caso,che, molto probabilmente, stabilisce la prescrizione per il paziente sui soli sintomi. Dice ase stesso: «Questo paziente ha bisogno di Calcarea, non c’è alcun dubbio». Tre o quattrosettimane dopo, il paziente torna con qualcosa di consistente e di aspetto gelatinoso sulfazzoletto e dice: «Guardi, dottore, cosa mi è venuto fuori dal naso. Pensa che il suorimedio c’entri qualche cosa?». Forse voi non sapevate che avesse dei polipi; pocoimporta; la vostra prescrizione non avrebbe potuto essere in niente diversa perché c’eranodei polipi nel naso, e voi non sapevate che ci fossero; voi non potete toglierlo con unqualsiasi processo di torsione prima della prescrizione, e comunque lascerete questatorsione a chi di omeopatia non sa nulla. Da tutto questo si deduce che la visita non è moltoimportante, lo è per coloro che trattano i polipi e dimenticano di occuparsi del paziente.

Ci sono malattie alle ossa del naso. Significa che i catarri durano così a lungo e sonolocalizzati così profondamente che le ossa e le cartilagini del naso si infiltrano e si disfano.A quel punto i chirurghi sezionano il naso, tolgono la cartilagine e fanno delle operazioni,troppe per poterle citare; e ognuno deve subire la stessa operazione, ma per guarire, anchedopo tutto questo, il paziente deve andare da un medico omeopata. Prima bisogna guarirlo;in seguito, se resta qualcosa da togliere, lo si faccia operare.

La faccia ha un aspetto malaticcio, è fredda, coperta di sudore. Sudore al minimo sfogoe, talvolta, c’è sudore sulla fronte, di notte. «Sudore freddo sul volto. Faccia pallida ecachettica», simile a quella che si vede nei casi avanzati di cancro e di tubercolosipolmonare. Volto giallastro, pallido, sofferente, edematoso. Eruzioni sul volto. Eruzioniattorno alle labbra; le labbra sono screpolate e la mucosa orale scorticata. Le labbra hannodelle regadi e sanguinano. Le ghiandole parotidi, quelle sub-linguali e sub-mascellari sonogonfie e dolenti. Tutte le ghiandole partecipano agli accidenti di Calcarea.

Calcarea è un rimedio per i mal di gola cronici. L’aspetto della gola in se stesso nonsempre basta per fare una prescrizione, ma i malanni della gola sono quelli che vengonoalle persone che prendono il raffreddore così spesso che non hanno il tempo di finirne unoprima di prenderne un altro, e su di loro si innesta un'angina cronica. All’inizio, può essereun'angina di Belladonna, e vi sono molte possibilità che sia così, ma prima che il pazienteguarisca da quella, ne prende un'altra. Ricordatevi che raffreddarsi così facilmente fa partedella natura del paziente Calcarea; egli si raffredda alla minima corrente d’aria, allaminima intemperie e quando il tempo è umido.

Forse il suo raffreddore è stato attenuato due o tre volte con Belladonna, poi prende unandamento cronico, con macchioline rosse e, a volte, con piccole ulcerazioni in gola; etutto questo copre l’intera superficie. Il male si estende al palato, accompagnato da dolorealla lingua e da una costante sensazione di secchezza e di ostruzione alla faringe, ricopre le

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tonsille e risale sino all’orifizio posteriore delle fosse nasali che si riempie di muco densoe giallo. Flogosi cronica. L’ugola può essere gonfia e tumefatta. «Le regioni colpite sonogonfie, rosse e tumefatte», ma a placche. La gola, quando si inghiotte, duole molto;sensazione di secchezza, di ostruzione.

In Calcarea, la funzionalità dello stomaco è più lenta. «Gli alimenti introdotti nellostomaco vi si fermano». La digestione non avviene. Il cibo si inacidisce. «Vomito acido».Il latte inacidisce, nuoce al paziente; la digestione è ugualmente lenta, debole. Il pazienteha una sensazione di gonfiore e di pienezza; dopo aver mangiato è gonfio, e nello stomacotutto si inacidisce, tutto disturba. Il paziente Calcarea sente un notevole desiderio di uova.I bambini vogliono uova; mangeranno uova ad ogni pasto e le digeriranno meglio di ognialtra cosa. È raro che i bambini abbiano naturalmente desiderio di uova.

Bambini dai piedi freddi, con dimagrimento degli arti, testa grossa, addome ingrossa-to; lo stomaco dilatato a forma di sottocoppa rovesciata, e con una sporgenza tonda;addome gonfio ed estremità sottili; freddo e sensibile al freddo; cute livida; tegumentopallido, cereo. Vi è inoltre, la totale perdita dell’appetito; nessun desiderio per alcun tipodi cibo. Se tuttavia esiste un desiderio, questo è per le uova. Avversione per la carne e glialimenti caldi. Tutto questo con ingrossamento delle ghiandole, con gozzo. Flatulenza.

Vomito acido; diarrea acida; vale a dire che ha un odore acido, pungente, soprattuttonei bambini. Nei lattanti che vivono di solo latte, questo passa senza essere digerito; le fecisono talmente acide che hanno un odore pungente. Esse escoriano la parte e lasciano a vivole natiche del lattante nel punto in cui il pannolino viene a contatto con la parte. Vi sonomomenti in cui l’addome è sgonfio; i gas fuoriescono e l’addome certe volte diventaflaccido, ma per lo più è dilatato dalla flatulenza. Nel momento in cui è sgonfio, si puònotare nell’addome l’esistenza di noduli. Le linfoghiandole sono indurite e, a volte, èpossibile sentirle attraverso la parete addominale smagrita.

C’è tendenza alla tubercolosi e uno dei risultati naturali della costituzione Calcarea èla peritonite tubercolare; con questo arriviamo alle affezioni ghiandolari dell’intestino.Nei linfonodi mesenterici vi sono depositi tubercolari. Si instaura la diarrea; diarrea acida,acquosa; dimagrimento progressivo, soprattutto degli arti. Ogni raffreddore porta ad ungrado più elevato di indigestione e il vomito acido aumenta. Non si arriva a bloccare ladiarrea, perché ogni raffreddore la rinnova. Quando si tratta di una crisi acuta, spessoDulcamara la blocca; ma quando si ripete parecchie volte, allora Dulcamara non può piùbloccarla e uno dei rimedi diventa Calcarea.

D’altra parte, è uno dei rimedi più utili in caso di stipsi di vecchia data, tenace, che vaper le lunghe. Quando c’è solo una diarrea moderata le feci sono bianche, e quando c’è lastipsi le feci sono bianche o come la creta. Nei lattanti che prendono solo latte, si puòcapire come le feci siano bianche o poco colorate, a causa del latte; ma quando il pazientenon vive di solo latte e consuma normali alimenti, le feci sono prive di bile e poco colorate;sono gialle o bianche; e nella stipsi spesso le feci sono poco colorate e dure.

Calcarea presenta una specie di difetto di digestione, una fermentazione che favoriscela formazione di vermi, in maniera che i bambini piccoli di Calcarea sono spesso infestatidai vermi. Essi emettono dei vermi con le feci e vomitano vermi. Calcarea corregge taledifetto digestivo, quando i sintomi vi si prestano, in modo tale che i vermi cessano di

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riprodursi. I sintomi spariscono e ci si chiede realmente dove sono finiti i vermi. Ilprincipio del medico omeopata non è quello di somministrare vermifughi, ma di corregge-re l’atto digestivo in modo che i vermi cessino di moltiplicarsi, ed è cosa certa che i vermiin uno stomaco e un intestino sani non si moltiplicano. Se spariscono per espulsione, osono distrutti, cosa diventino io non lo so. Cacciarli dando troppe medicine e con ivermifughi, non fa che cambiare un guaio in uno ancora peggiore, perché così aumenta ildifetto di digestione e il disturbo peggiora. Lo stesso avviene per tutti i vermi dellostomaco e del retto; tutti questi vermi si formano se hanno la possibilità di trovareesattamente il genere di liquido che gli serve per nascere. Spuntano e si sviluppano. Iocredo di aver visto almeno venticinque volte negli ultimi venti anni come Calcarea haespulso il verme solitario, e nella maggioranza dei casi ne ignoravo l’esistenza; avevosemplicemente fatto una prescrizione che si adattava al paziente. Non ero al correntedell’esistenza del verme. Succede la stessa cosa con molti rimedi, ma con questo quì piùche con altri.

Dal punto di vista sessuale, il paziente Calcarea è debole, con debolezza e rilassamen-to generalizzati. Succede che un bisogno smodato, un desiderio ossessivo lo tenga sveglioper intere notti. Ma è debole; debole in questo senso, che l’atto è sempre seguito dadebolezza alla schiena, da sudori, da debolezza generale, di modo che soffre tanto che ècostretto ad astenersene.

La donna è afflitta da inconvenienti dello stesso genere. Non vi sorprenderà sentire,quando ascoltate l’elenco delle debolezze di costituzione, come la donna Calcarea siaspesso sterile. Ella è così stanca, così cedevole; è assolutamente inadatta alla riproduzione.E, nella stessa maniera dell’uomo, soffre di stanchezza, di sudorazioni, di insonnia e didebolezza generale dopo ogni coito. C’è una sensazione di rilassamento degli organi.Prolasso uterino. C’è anche la sensazione che gli organi stiano per essere espulsi. Stato didebolezza e rilassamento generale degli organi sessuali sia nell’uomo che nella donna.Calcarea tende a produrre verruche ed escrescenze polipoidi, escrescenze peduncolate,che sanguinano facilmente e che sono molli e spugnose.

La donna ha un flusso mestruale esagerato; troppo lungo; ed è ovvio che le tornatroppo presto. Spesso ogni tre settimane, con una durata di una settimana e in grandeabbondanza. Le mestruazioni sono troppo in anticipo, profuse e durano troppo a lungo.Non sempre Calcarea è indicato; non lo è se tutti i sintomi non concorrono a realizzare unapaziente Calcarea.

Talvolta può venirvi in mente il pensiero che con cinque o sei sintomi-chiave, potresteprescrivere Calcarea con certezza; ma supponete di avere cinque o sei sintomi-chiave diCalcarea e che la paziente sia una paziente Pulsatilla, pretendereste di guarirla conCalcarea? Supponete che la paziente eviti sempre il calore e l’abbondanza dei vestiti e cheabbia il desiderio di stare all'aria aperta, e avesse con questo una dozzina di sintomi-chiave, constatereste ogni volta un fallimento di Calcarea. Se non mettete insieme i segniparticolari, con i fatti di ordine generale, e i sintomi generali con i sintomi particolari, se ilrimedio non si applica al paziente dalla testa ai piedi, al generale come al particolare, laguarigione non si deve dare per scontata. Per questo dico: non prescrivete sui sintomi-chiave, ma sui sintomi del paziente.

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Questo grande stato di rilassamento che riscontriamo sempre in ogni paziente Calca-rea, si manifesta anche nella leucorrea. Una leucorrea costante, densa, abbondante, checola notte e giorno. Leucorrea acre che porta con sé prurito, dolore cocente, bruciore.«Leucorrea densa e gialla», da un periodo mestruale all’altro e che, a volte, si mescola alflusso mestruale. «Polipi vaginali. Dolore urente della zone genitali», a causa dellaleucorrea. «Prurito ed escoriazione», per la leucorrea. Emorragia uterina sollevando unpeso eccessivo; per nervosismo; per shock; per tutto ciò che provoca un disturbo serio; perpaura, per ogni forte emozione, o per eccessivo affaticamento muscolare. Tali sono questistati di rilassamento e di debolezza. Inattitudine ai grossi sforzi muscolari, agli sforzipsichici o fisici.

Gli accidenti della gravidanza sono generalmente accidenti per grande rilassamento egrande debolezza. Minaccia d’aborto. Dopo il parto, debolezza, prostrazione e sudori.Anche l’allattamento causa debolezza.

Calcarea presenta una raucedine indolore. Le corde vocali sono stanche e nonpossono fare sforzi; è quasi una debolezza paralitica. A tratti si produce una secrezioneabbondante di muco che proviene dalla laringe. Nella laringe c’è molta irritazione, ma condebolezza. Non sono la debolezza e l’escoriazione che si trovano in Belladonna e inPhosphorus, ma una raucedine senza dolore. In Phosphorus la raucedine è dolorosa; inBelladonna è molto dolorosa. Il paziente non può parlare senza soffrire. Mentre inCalcarea, il paziente si meraviglia di aver un così cattivo funzionamento della laringeperché non vi sente niente. Ciò va di male in peggio e se c’è una predisposizione allatubercolosi, attenti alla laringite tubercolare. Dato per tempo il rimedio può, per l’appunto,allontanare simile tendenza alla tubercolosi. Ha guarito laringiti tubercolari.

Molti rantoli rumorosi di muco; respirazione rantolante; rantoli a grosse bolle; signifi-ca che c’è molto muco nella trachea, nella laringe, nei bronchi e nel torace. Grave dispnea.La dispnea viene salendo su una scala; camminando contro vento. Tutto ciò che esige unosforzo, causerà la dispnea. Si trova nell’asma, nella debolezza cardiaca, in quella toracicae nei soggetti minacciati dalla tubercolosi polmonare. Riconoscerete spessissimo questostato dei polmoni dal tipo di respirazione, perché tutti quelli che si stanno ammalando ditubercolosi polmonare, sono stanchi e deboli. Il soggetto è troppo stanco per fare unosforzo per respirare e si stanca molto facilmente di modo che ha difficoltà a salire unascala, ad arrivare in cima ad una collina, a camminare contro vento.

I disturbi del torace ci offrono uno dei migliori campi d’azione di Calcarea. Si hannosputi di sangue, tosse prolungata, abbondante espettorazione di denso muco giallo eperfino di pus; ulcerazione o ascesso. La tosse solletica la gola. Quando i disturbi deltorace stanno per verificarsi, comincia il dimagrimento, il pallore, la sensibilità al freddo,ai cambiamenti di temperatura, all’aria fredda, al tempo umido e ai venti. Il pazientecontrae dei raffreddori e questi si localizzano tutti al torace; dimagrimento progressivodegli arti; e, sempre, la stanchezza. Tutto questo corrisponde esattamente a quella debolez-za di costituzione che abbiamo descritto, ed esiste al primo stadio della tubercolosipolmonare. Calcarea impedisce al paziente di raffreddarsi, che è poi l’inizio di tutto.Dopo aver preso Calcarea, il paziente comincerà a sentirsi meglio; il rimedio migliora ilsuo stato generale e potrà anche incistare dei depositi tubercolari. Esso li fa passare dallo

Calcarea carbonica

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stato caseoso allo stato calcificato e si trovano incistati nei polmoni molto tempo dopo. Puravendo degli ammassi tubercolari molto avanzati, alcuni pazienti sono sopravvissuti alungo, sono stati meglio, e hanno assunto uno stato generale di buona salute.

È ovvio che quando un soggetto ha uno stato tubercolare verificato, ci si può attenderedi vederlo sviluppare. Non credete ai trattamenti curativi della tubercolosi polmonare, oalmeno non abbiate su di essi un’opinione favorevole. Ogni tanto, si vede qualcuno che sene viene fuori con questa o quest’altra cosa che guarisce la tubercolosi, un trattamentonuovo. Tutti coloro che conoscono bene la reale natura degli stati tubercolari non possonoavere grande fiducia in cure di questo genere, e io perdo certamente ogni considerazioneper l’individuo che presenta un trattamento curativo della tubercolosi polmonare. Deveessere pazzo o qualcosa di peggio. Di solito, egli corre dietro al denaro che questo potràprocurargli (1).

Più o meno nessuno che abbia qualche conoscenza dell’argomento può, in coscienza,presentare al mondo un trattamento per curare la tubercolosi polmonare. Quello che noicerchiamo di fare, è di impedire questi stati, ed è la grande sfera d’azione di Calcarea.

L’espettorazione è spessissimo dolciastra come quella di Phosphorus e quella diStannum. Bianca, gialla, densa. Si potrebbero enumerare tutti i sintomi generali quiriscontrati, l’indolenzimento, la sensibilità alla palpazione, la natura dei dolori, la stan-chezza e un gran numero di sintomi dello stesso genere, troppo numerosi per poterli citare;ma la loro descrizione non è utile, per la ragione che dopo aver considerato questi dolori eaverli accuratamente studiati, non sarete andati molto avanti. Quello che dovete studiare èla costituzione di Calcarea, la sua natura e il suo carattere.

Vi sono sintomi spinali; una grande quantità. Debolezza; tutti i gradi della debolezza.Il paziente Calcarea presenta una tale debolezza al dorso che, quando è seduto, scivolasulla sedia; non riesce a stare seduto diritto. Si appoggia sulla nuca. La nuca e la spallieradella sedia vengono a contatto. Debolezza della spina dorsale, sensibilità della spinadorsale con gonfiore dei linfonodi del collo.

Inoltre, là dove manca l’elemento calcareo, esistono alla spina dorsale disturbi pronun-ciati, e ben presto si arriva ad una deformazione, un’incurvatura. Può sembrarvi sorpren-dente sentir dire che Calcarea è in questo caso di grande aiuto, e che, preso in tempo, èriuscito a guarire stati simili senza alcuna cinghia o supporto qualsivoglia. Prendete iragazzini che manifestano una debolezza della colonna vertebrale, fateli coricare bocconisul letto, prescrivete loro il rimedio indicato – potrebbe essere Calcarea – e in poco tempola deviazione sparirà e il nostro ometto si terrà seduto diritto. Questi sono i risultatistupefacenti prodotti dall’uso di Calcarea, quando i sintomi vi si prestano.

A proposito degli arti, si hanno tutti i sintomi reumatici che è possibile descrivere.Malattie gottose delle articolazioni con ingrossamento delle articolazioni; gotta, in parti-colare delle piccole articolazioni, quelle delle dita delle mani e dei piedi. Accidenti

1. Non dimentichiamo che queste righe sono state scritte da Kent ai suoi tempi e non sonoassolutamente giustificabili oggi. (N.d.T.)

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reumatici articolari per ogni esposizione alle intemperie, ogni volta che la temperatura siabbassa, in particolare col tempo freddo umido.

I piedi sono sempre freddi o freddi e umidi, tranne la notte a letto, dopo che, più che suogni altra parte del corpo, vi si sono accumulate le coperte. Allora i piedi cominciano ariscaldarsi e, passando spesso da un estremo all’altro, bruciano. E così la notte, a letto, ipiedi scottano. Ma quando il paziente si mette a letto, i suoi piedi sono talmente freddi cheè costretto a mettervi sopra più coperte di quante il corpo possa sopportarne. Piedi freddi,umidi.

Ritardo nel camminare; goffaggine; mancanza di abilità; rigidità. Stati reumatici. Larigidità è dovunque il destino di Calcarea. Rigidità all’inizio del movimento; rigidità lanotte, alzandosi dalla sedia. Rigidità in tutte le articolazioni cominciando a muoversi; e seil tempo diventa freddo, o cade la pioggia fredda, il paziente Calcarea soffre sempre;soffre per il freddo, per la rigidità e per il reumatismo; ha i reumatismi tutte le volte che ilclima diventa freddo.

Il sonno è fortemente turbato. Il paziente si addormenta tardi, a volte non prima delledue, le tre o le quattro del mattino. Pieno di fantasticherie; chiudendo gli occhi, ha orribilivisioni. Digrigna i denti. Il bambino dormendo, biascica, e inghiotte, e digrigna i denti.Insonnia per buona parte della notte. Piedi freddi la notte a letto.

Calcarea carbonica

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CALCAREA FLUORICA

Questo composto chimico di calcio e acido fluorico ci dà un rimedio che possiede unanuova natura e nuove proprietà. Di modo che conoscendo l’uno o l’altro di questi elementio entrambi, non si può predire quali saranno i poteri curativi che questo rimedio doppiocontiene. Faccio allusione alla sua capacità di guarire le infiltrazioni indurite delleghiandole e dei tessuti cellulari, così come le formazioni ossee. Con pochi sintomi sonostate guarite da questo rimedio meraviglioso: un nodulo al centro di un tendine, un’esosto-si, una ghiandola dura come una pietra, un’infiltrazione ossea nel periostio, granelli comeriso nelle cartilagini. Esso guarirà, ben inteso, quando i sintomi concordano, ma habisogno di essere sperimentato ancora in modo che l’invidualizzazione sia più frequentepossibile.

Un tumore fibroso del cavo popliteo, inizialmente asportato, ricomparve e aumentò divolume fino a raggiungere la grossezza di un pugno. La gamba era piegata a quarantacin-que gradi e diventò impossibile muovere il ginocchio. Si prescrisse questo mirabilerimedio sui sintomi del caso e la durezza del tumore. Questo diminuì progressivamente el’arto ridivenne normale, mobile come prima. Da quel tempo la paziente ha messo almondo un bambino in buona salute; sono adesso dieci anni che è guarita e non ha avutoalcuna recidiva.

Il paziente è triste e infelice. È sensibile al freddo, alle correnti d’aria, ai cambiamentidi tempo e al tempo umido. I suoi sintomi sono migliorati dal calore e dalle compressecalde; peggiorano a riposo.

Calcarea fluorica è un rimedio utile nella gotta, quando è concomitante all’emissionedi urina pallida e abbondante, ed alla diarrea. Su alcuni neonati, ha guarito tumorifluttuanti del cranio, conosciuto sotto il nome di cefaloematomi. Nebbia davanti agli occhidopo uno sforzo oculare. Cataratta. Se i bordi sono duri, può guarire l’ulcerazione dellacornea così come la congiuntivite con puntini duri. Ha guarito adenoidi con densasecrezione nasale di cattivo odore, verde giallastra. Catarro con secrezione maleodoranteche dura da molto tempo. Smalto dei denti di cattiva qualità.

Dolore, ulcerazione e granulazione della gola, aggravati dal freddo e migliorati dabevande calde. Angina più penosa di notte. Questo rimedio guarirà le grosse tonsilleindurite, dopo il fallimento di Baryta carbonica.

Dolore al fegato di notte, che peggiora coricandosi sul fianco dolente e migliora colmovimento. Dolori taglienti al fegato, che diminuiscono camminando.

Diarrea nei soggetti gottosi. Prurito all’ano con emorroidi dolorose e abbondantemen-te sanguinanti. Fenditure anali. Stipsi.

Urina abbondante, chiara come l’acqua, dall’odore penetrante, che, passando, provo-ca dolore urente.

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Indurimento dei testicoli; noduli sui testicoli; varici della vulva; fibroma uterino; durinoduli al seno.

Secchezza e solletico laringeo, con bisogno di schiarirsi le corde vocali. Raucedinedopo aver letto ad alta voce. Tosse secca e penosa provocata da solletico laringeo dopoaver mangiato e all’aria fredda. Tosse spasmodica.

Calcarea fluorica ha guarito un’esostasi all’angolo della ottava costa.Ha guarito una lombaggine, aggravata dal riposo e migliorata dal calore, dopo il

fallimento di Rhus toxicodendron. Lombalgia che si irradia verso il sacro.Indurimento dei linfonodi cervicali.Sogni vivissimi e sonno che non riposa. Sognando, il paziente salta dal letto.Nella suppurazione, questo rimedio è simile a Silicea.

Calcarea fluorica

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CALCAREA IODATA

I sintomi compaiono o si aggravano al mattino, nel pomeriggio, la sera, la notte, dopomezzanotte. Questo rimedio ha prodotto ascessi. Il paziente ha un forte desiderio di stareall’aria aperta; l’aria aperta migliora molti sintomi. Tendenza all’anemia. Ansia fisicagenerale; sensazione di torpore nelle singole parti; movimenti coreici. Raffredarsi miglio-ra molti sintomi, ma il clima freddo aggrava il paziente. Questo è il rimedio più utile neicasi di tubercolosi. Cura le convulsioni cloniche, epilettiche, che provocano cadute.Movimenti convulsi. Molti sintomi compaiono prima di mangiare e migliorano dopo avermangiato; alcuni sintomi peggiorano prima e dopo mangiato. Notevole dimagrimento.Fare del moto è impossibile. Il paziente parla debolmente; si sente debole in ambientecaldo. Affannarsi determina la comparsa di molti sintomi. Sensazione di pienezza interna-mente. Emorragia interna. È il rimedio più utile nel caso di indurimento, specialmente seseguito da infiammazione. Stanchezza; stendersi fa star meglio il paziente, ma staredisteso a lungo in un letto caldo lo fa aggravare. Afflusso di sangue in tutto il corpo; dolorinumerosi ma lievi, urenti, taglienti, pizzicanti, pressanti, lancinanti, laceranti; debolezzapiù che dolore. Il paziente suda facilmente e si raffredda. Pulsazione generale. Moltisintomi si avvertono nel lato destro del corpo. Gonfiore delle parti affette e delle ghiando-le; suppurazione. Tremore e contrazione. I sintomi, così come il paziente, peggiorano colcaldo, all’aria calda, in un letto caldo, in ambiente caldo. Debolezza generale al mattino edurante le mestruazioni.

Psichismo. Il paziente si arrabbia per ogni piccola cosa; è ansioso. Prova avversione perla compagnia. Confusione psichica, delusione, visioni di gente morta. Il paziente èdisperato, scontento, scoraggiato. Ha la mente vuota. Peggiora dopo uno sforzo psichico.Ha paura della pazzia, della sfortuna, della gente. È impaziente, indifferente, indolente,indeciso. Irritabile durante la cefalea. Ha i sintomi della pazzia. È allegro. Prostratopsichicamente. Irrequieto e ansioso. Estremamente triste. Sensi intorpiditi quando inizia adormire; piange. Ha le vertigini al mattino, mal di testa quando si sveglia e mentre cammina.

Sensazione di freddo alla testa. Congestione, caldo e pesantezza alla testa, special-mente durante le mestruazioni. Eruzioni con croste sul cuoio capelluto. Cadono i capelli.Questo rimedio ha curato l’idrocefalo. Prurito al cuoio capelluto. Cefalea al mattino;legare i capelli aggrava il dolore; corizza e catarro; il paziente è costretto a distendersi;rumori movendo la testa, cavalcando con vento freddo, abbassandosi, parlando, cammi-nando, in ambiente caldo, coprendo la testa. Dolore alla fronte sopra gli occhi, all’occipi-te; dolore all’occipite prima delle mestruazioni; ai parietali, ma principalmente a destra;alle tempie; al vertice. Dolore pressante alla fronte, all’occipite, ai parietali, alle tempie, alvertice. Dolore acuto alla tempia destra. Sensazioni di battito alla testa, all’occipite.Dolore contundente alla testa. Dolore lancinante alla testa, all’occipite, ai parietali, alle

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tempie, al vertice; dolore assordante. Traspirazione del cuoio capelluto, della fronte.Pulsazione alla testa, alla fronte, alle tempie.

Occhi stanchi; congiuntivite; oftalmia, bruciore. Il globo oculare è sensibile al tatto.Protrusione degli occhi, esoftalmo. Pupille dilatate. Rossore degli occhi, delle palpebre;occhi incavati; palpebre gonfie, contratte. Occhi deboli. Vista offuscata, debole. Colori escintille davanti agli occhi.

Catarro delle trombe di Eustachio; secrezione dall’ orecchio. Orecchie calde. Rumorinelle orecchie: ronzio, mormorio, tintinnio. Dolore all’orecchio; pressante, lacerante.Udito acuto, in seguito debole.

Catarro nasale, anche dalle narici posteriori; naso rosso. Corizza fluida e secca.Secrezione dal naso; escoriante, fetida, verdastra, purulenta, filante, acquosa, gialla. Nasosecco. Epistassi. Naso chiuso e perdita dell’olfatto; starnuti. Naso gonfio.

Il volto è freddo e incavato e i muscoli contratti. È pallido, di un pallore terreo, giallo.Eruzioni squamose sul volto. Dolore al volto. Ghiandola submascellare gonfia.

Afta in bocca; gengivorragia; lingua fissurata e secca. Alito sgradevole. Dolore allegengive, ai denti; bruciore alla lingua. Salivazione. Gengive e lingua gonfie. Gusto cattivo,amaro, acido, dolciastro. Ulcerazione in bocca.

Aridità e costrizione alla gola; tonsille ingrossate, con piccole fessure; muco viscido ingola. Dolore alla gola inghiottendo; pressione. Gola gonfia esternamente; ghiandole dure.Questo rimedio ha curato il gozzo e anche il gozzo esoftalmico.

L’appetito è accresciuto, ingordo o manca del tutto; avversione per il cibo. Il pazientedesidera stimolanti. Rutti vuoti, amari; pirosi. Pienezza allo stomaco, vampate di calore.Singhiozzo. Nausea di notte e dopo aver mangiato. Dolore allo stomaco dopo avermangiato; bruciore, crampi, pressione, lacerazione. Pulsazione allo stomaco. Sete estre-ma, inesauribile. Vomito tossendo e dopo aver mangiato, biliare, ematico.

Dilatazione gastrica, timpanica. Addome, ghiandole mesenteriche e milza ingrossati.Flatulenza ostruita. Indurimento del fegato e delle ghiandole mesenteriche. Dolore all’ad-dome, durante le mestruazioni, in caso di ipocondria, al fegato; dolore urente, tagliente,pressante all’ipogastrio. Pulsazione all’addome. Borborigmo.

Stitichezza; inattività del retto; difficoltà a defecare; feci dure. Diarrea la sera dopoaver mangiato. Feci sanguinose, abbondanti, acquose, gialle; flatulenza. Emorroidi. Pruri-to all’ano; bruciore e tenesmo dopo la defecazione; urgenza di defecare, ma senza effetto.

Ritenzione o soppressione dell’urina; urgenza continua di notte; minzione frequentedurante la notte; minzione involontaria. Dolore pungente al collo della vescica confrequente urgenza di urinare. Questo rimedio è stato utile nel morbo di Addison. L’urina èalbuminosa, opaca, scura, rossa, abbondante, dall’odore sgradevole e con cuticole insuperficie.

Apparato genitale. Mancanza di erezione; emissione seminale; aumento del desideriosessuale ma senza erezione. Dolore ai testicoli; indurimento dei testicoli; testicoli gonfi.

Nella donna aumenta il desiderio sessuale; congestione dell’utero. Leucorrea, acre,sanguinosa, abbondante, gialla. Amenorrea o mestruazioni abbondanti, frequenti, irrego-lari, dolorose. Metrorragia. Dolore alle ovaie e all’utero. Sterilità. Tumori alle ovaie.Dolori alle ovaie prima delle mestruazioni.

Calcarea iodata

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Catarro alla laringe e alla trachea; costrizione; difterite. Laringite; muco nelle vierespiratorie; dolore alla laringe; tubercolosi; solletico alla laringe. Raucedine.

Respiro accelerato, asmatico, difficile durante la notte e salendo le scale; respiroaffannato, breve. Soffocamento.

Tosse al mattino, la sera, dopo mezzanotte; asmatica, secca, dovuta alla irritazionedella laringe e della trachea; tosse breve, spasmodica a causa del solletico alla laringe.Espettorazione al mattino; espettorato ematico, verdastro, mucoso, sgradevole, purulento,viscido, giallo. Tosse violenta e forte dopo la polmonite.

Ansia al torace e al cuore; catarro ai bronchi; costrizione al cuore. Indurimento dellemammelle. Bronchite, pleurite; oppressione al torace; dolore al torace tossendo; dolore alcuore, urente, tagliente, pressante, irritazione; dolore lancinante tossendo; fitte alle mam-melle. Palpitazione al cuore; caldo durante la notte. Tubercolosi. Questo rimedio ha curatoi tumori alle mammelle, sensibili al tatto, dolenti movendo le braccia.

Sacralgia, rachialgia e lombalgia.Arti. Punte delle dita ingrossate; freddo agli arti superiori, alle mani, alle gambe, ai

piedi; crampi ai piedi; caldo alle mani; pesantezza degli arti, dei piedi; prurito agli arti;torpore alle mani, alle dita, agli arti inferiori, alle gambe; dolore agli arti, alle articolazioni,alle articolazioni gottose, alle cosce, alle ginocchia. Dolore lancinante alle spalle, alleginocchia. Lacerazione alle articolazioni, agli arti superiori, al gomito, al ginocchio;sudore alle mani, ai piedi; indolenzimento degli arti; gonfiore di mani, gambe, ginocchia,piedi; gonfiore edematoso; arti superiori e inferiori tremanti; contrazione degli arti supe-riori, delle cosce, delle gambe; debolezza degli arti superiori, delle ginocchia.

Sogni ansiosi, di gente morta; incubi. Sonno irrequieto; sonnolenza la sera; insonnia; ilpaziente si sveglia molto presto.

Freddo interno ed esterno; tremore; febbre terzana; il caldo non migliora il paziente.Febbre nel pomeriggio; febbre alternata a freddo; vampate di calore; febbre tubercolare.Traspirazione abbondante al mattino, durante la notte, in un letto freddo, movendosi.Bruciore alla cute; freddo alla cute. Macchie rosse e gialle. Cute secca, eruzioni,

foruncoli, herpes, esantema, cute squamosa. Erisipela.

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CALCAREA PHOSPHORICA

Molti bambini hanno bisogno di questo rimedio durante il periodo della crescita.Quando le ossa del cranio si formano con lentezza o il loro sviluppo non va di pari passocon la crescita generale del bambino, Calcarea phosphorica è spesso indispensabile.Quando un bambino dimagrisce o è lento ad imparare quei gesti che sono necessari allavita, lento ad imparare a camminare, o le sue gambe non sono abbastanza forti dasopportare il peso del corpo, oppure il bambino è in ritardo nello sviluppo psichico, questoè uno dei rimedi da esaminare (insieme a Baryta carbonica, Borax, Phosphoricumacidum, Natrum muriaticum, Calcarea). Questi bambini sono flaccidi raggrinziti, dima-griti.

L’assenza di consolidamento delle fratture e il gonfiore dei condili, sono accettati datutti i manuali come forti sintomi di questo rimedio. Ha guarito polipi nasali, rettali euterini. Ha guarito linfonodi ipertrofici del collo, dell’inguine e dell’addome. Rachitismocon fontanelle aperte e diarrea nei bambini che dimagriscono. Dolori reumatici allearticolazioni e agli arti che peggiorano col freddo o ogni volta che la temperatura siabbassa. Pelle cerea, pallida; anemia. Dolori di crescita la notte nei bambini che cresconoin fretta. Soggetti tubercolotici. Malattie ossee. Tendenza alle ulcerazioni. Eruzioni pruri-ginose, urenti. Il paziente è sensibile al freddo e alle scosse.

I dolori sono lancinanti, stiranti, urenti, pesanti. Brivido che scuote il paziente e sipropaga dall’alto in basso. Calore secco la sera. Abbondanti sudori notturni la notte.

I disturbi di questo rimedio migliorano di solito col riposo, compaiono col movimentoe peggiorano molto con lo sforzo. Rigidità movendosi nel letto. Debolezza fisica genera-lizzata. Intorpidimento di alcune parti del corpo. Tremore. La paura provoca disturbi epalpitazioni.

Il paziente sente come una scossa elettrica così violenta da non poter rimanere in piedi.Spasmi epilettici. Convulsioni infantili; ma, per produrre l’effetto migliore, il prodottodeve essere somministrato al di fuori degli accessi.

In più, dal punto di vista psichico abbiamo tutto un cervello debole e affaticato.Memoria labile ed incapacità di sostenere uno sforzo psichico. Cefalea dopo uno sforzopsichico. Teme lo sforzo psichico. Mente offuscata. Imbecillità. Bambini deboli di mente.Il bambino si prende la testa tra le mani e caccia urla penetranti. I malesseri compaiono oaumentano quando il paziente ci pensa. Estremamente irritabile. Compaiono malattieprovocate da cattive notizie, da dispiaceri, da amori non corrisposti, da vessazioni. Ladonna paziente cerca la solitudine per restare con i propri pensieri e fuggire lo sforzo distare in società. Scontento del proprio ambiente, viaggia da un luogo all’altro.

Vertigini provocate dal vento freddo, dallo sforzo psichico e fisico, alzandosi ecamminando al freddo.

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I sintomi della testa sono ancora più sorprendenti, come le cefalee sorde degli scolariche tornano dalla scuola col mal di testa. La testa è sensibile alle scosse, alla pressione, alcontatto col cappello; il paziente si vuole bagnare con l’acqua fredda; vuole stare tranquil-lo e solo. Ha battiti e bruciore in testa. Cefalea reumatica, che sembra prendere tutta latesta, col freddo e uscendo nel vento freddo; la cefalea è più forte quando si cammina, almomento dello sforzo, la notte. Questo rimedio ha impedito parecchie volte un’evoluzioneverso l’edema. Cefalee frontali, dolori alla fronte e agli occhi aggravati dalla pressione delcappello. Traspirazione del cuoio capelluto; la fronte se si tocca, è fredda. Dolori lacerantialle ossa del cranio. Freddo all’occipite. Eczema al cuoio capelluto, Ulcera al cuoiocapelluto.

Bisogna pensare a Calcarea phosphorica per i bambini che vengono fuori da unacongestione cerebrale e presentano strabismo, diarrea e dimagrimento. Cerchi di fuocoche scintillano davanti agli occhi. Dolori agli occhi leggendo con la luce artificiale. Occhivelati. Indolenzimento dei globi oculari. Dolore agli occhi che aumenta pensandoci.Ulcerazione della cornea. Sensazione di calore agli occhi. Lacrimazione facile.

Stiramento reumatico nelle orecchie quando la temperatura scende. Orecchie freddis-sime. Dolore profondo all’orecchio. Parotidi ingrossate e dolenti. Eruzioni attorno alleorecchie. Rumori alle orecchie dopo avere defecato. Catarro secco all’orecchio medio.

Quando i sintomi generali concordano, questo rimedio è utile nel catarro cronico delnaso. Polipi nasali. Naso ghiacciato. Corizza con naso che cola in una stanza fredda e chesi ostruisce in una stanza calda. Epistassi.

Colorito pallido, cereo, cute sporca. Dolore reumatico al volto appena fa freddo.Traspirazione fredda al volto. Nevralgia facciale che si aggrava con lo sforzo, e miglioracol calore, sensibile alla pressione che si manifesta di notte, all’aria fredda, (Magnesiaphosphorica migliora col calore e la pressione). Macchie scure e pustole sul volto. Labbrosuperiore gonfio, dolente, duro, e urente.

Dentizione tardiva o carie dentarie precoci. Denti sensibili se si toccano, se si pressanoe durante la masticazione. Malesseri che accompagnano la dentizione nei bambini. Cattivosapore in bocca. Sapore amaro in bocca la mattina. Lingua gonfia, intorpidita e rigida.

Gola. Angina cronica nei bambini in periodo di crescita. Ingrossamento delle tonsille.Ogni raffreddore si localizza alle tonsille (Baryta carbonica, Alumen). Molto muco ingola. Gola secca durante la notte.

Violento desiderio di bacon salato e di carni affumicate. Appetito robusto. I lattantivogliono allattare continuamente. Stomaco facilmente disturbato. Le bevande fredde, igelati, la frutta, disturbano lo stomaco provocando dolore o diarrea. Gastralgia dopo avermangiato. Eruttazioni aspre, nausea e vomito. Pirosi. Nausea raschiandosi la laringe o lagola. Vomito nel neonato, nei bambini e nelle donne incinte. Violenta gastralgia; diarreaaggravata dalla più piccola particella di cibo. Sensazione di stiramento e di vuoto allostomaco.

Dopo un raffreddamento si ha dolore al fegato, indolenzimento che peggiora dopoaver mangiato e col movimento (il paziente vuole stare fermo). Dolore pungente al fegatodurante l’inspirazione profonda e coi bruschi movimenti. Pulsazioni al fegato. Doloretagliente alla milza. Sensazione di caduta degli organi addominali. Bruciore all’ addome

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che risale al torace. Dolore all’addome calmato dall’emissione di gas. Colica, seguita dadiarrea. Ulcerazione dell’ombelico nel lattante. Movimenti nell’addome, provocati da gas,come se ci fosse qualcosa di vivo. Addome disteso e flaccido. Tabe mesenterica (1) condiarrea.

Feci acquose calde accompagnate da muco verde; feci bianche, in purea, con molto gasmaleodorante. Diarrea dopo aver mangiato frutta o gelati, dopo aver bevuto liquidi freddio dopo una vessazione. Diarrea mattutina nei soggetti con tubercolosi polmonare. Fecinauseabonde.

Stipsi con feci dure, difficili da espellere. Sanguinamento che proviene dal retto edall’ano quando il paziente evacua. Emorroidi sporgenti, così dolorose da costringere ilpaziente a rimanere a letto per settimane; stando in piedi, camminando, toccandosi, ildolore è intenso; si calma col calore, peggiora con i malesseri generali e con ogni bruscocalo della temperatura. Presentano prurito, bruciore e una suppurazione gialla. Pruritoall’ano, la sera. Dolore pungente all’ano con o senza emorroidi. Foruncoli o ascessi all’anoo nelle vicinanze, che lasciano uscire sangue e pus. Fistole nei soggetti tubercolotici.Ragade anale con dolori pungenti e urenti.

Debolezza e irritazione della vescica. Catarro della vescica. Pollachiuria. Poliuria.Dolore al collo della vescica. Dolore tagliente all’uretra. Dolore pungente alla prostata.Dolore la collo della vescica prima e dopo la minzione. Dolore quando la vescica è vuota.Questo rimedio ha guarito casi di diabete mellito. Dolore violento alla regione renale.

Aumento del desiderio sessuale. Erezioni dolorose. Calcarea phosphorica ha guaritonumerosi casi di blenorragia cronica, quando la secrezione aveva preso la forma di gottamattutina ed era accompagnata da dolori acuti all’uretra e alla prostata. Reumatismoblenorragico che dura da molto tempo e si aggrava ad ogni ondata di freddo ( Medorrhi-num).

La donna non ha miglior amico di Calcarea phosphorica. Questo infatti spesso fafronte alle sue sofferenze al momento della pubertà, quando è in ritardo nello sviluppo. Peraver preso freddo al momento delle sue prime mestruazioni, le accade spesso di averemestruazioni dolorose durante tutta il suo ciclo genitale, a meno che non la si guarisca conquesto rimedio. Violenti crampi all’utero e all’inguine molte ore prima dell’inizio dellemestruazioni che si calmano quando il flusso si stabilizza completamente. I dolori la fannogridare. Intensa eccitazione sessuale (come Platina, Gratiola, Origanum). Sensazione didebolezza, di ptosi alla pelvi. Prolasso uterino durante la defecazione e la minzione.Polipo all’utero. Dolori come quelli del travaglio, all’inizio delle mestruazioni. Flussomestruale abbondante con grumi molto scuri e membrane. Leucorrea come bianco d’uovogiorno e notte. Battiti e titillamenti agli organi genitali esterni. Bruciore alla vagina eall’utero durante le mestruazioni. Il bambino rifiuta il latte della madre. Si può sommini-strare questo rimedio ad una donna che ha messo al mondo uno o due figli che possonoessere considerati Calcarea phosphorica. Il prossimo figlio sarà più forte e avrà unacostituzione migliore.

1. È l’antica tabe meseraica: tubercolosi delle linfoghiandole mesenteriche.

Calcarea phosphorica

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Si osserva spesso che questo paziente si raschia la laringe per sbarazzarla dal muco,prima di parlare o cantare. Raucedine, tosse secca e penosa giorno e notte; laringitetubercolare.

Soffocazione dopo un leggero sforzo o salendo le scale. Questo rimedio conviene aisoggetti mingherlini, pallidi, malaticci, di costituzione reumatica, che hanno una tossesecca e penosa che peggiora col tempo umido e freddo. Espettorazione gialla.

Dolori pungenti al torace. Dimagrimento toracico. Espettorazione difficile. Calcareaphosphorica è un rimedio utilissimo nella tubercolosi polmonare e nella emottisi. Abbon-dante sudorazione al torace. Rantoli toracici con espettorazione disagevole come inCausticum. Sensibilità del torace alla palpazione. Palpitazione, con tremore degli arti.

I dolori dorsali peggiorano col tempo freddo e tempestoso, sono accompagnati darigidità e sono più forti la mattina. Il dorso è sensibile alle correnti d’aria. Dolore dorsalenel sollevare un peso o nel fare uno sforzo. Cifosi o scoliosi. Dolore lacerante, lancinanteo sensibilità e dolore della colonna vertebrale. Indolenzimento della sinfisi sacro-iliaca.Lombalgia e sacralgia nel periodo mestruale.

Dolori reumatici agli arti col freddo, aggravati dal movimento e migliorati dal riposo edal calore. Tremore in tutti gli arti. Rigidità dopo aver riposato e la mattina. Dolore nelleossa, come i dolori della crescita. Gotta alle dita delle mani e dei piedi che col freddodolgono. Dolore di ulcerazione alla radice delle unghia.

I dolori laceranti e lancinanti più acuti si osservano agli arti inferiori. La probabileragione è che gli arti inferiori sono sempre freddi sino alle ginocchia e che, in questorimedio, le parti fredde del corpo sono sempre quelle che dolgono. Vivi dolori ai tendinidegli arti inferiori. Intenso dolore che scava le ginocchia e le ossa lunghe. Dolore alla tibiacon sensibilità alla palpazione. Dolore stirante alla tibia. Crampo ai polpacci. Ulcere sullegambe, croniche, atone, senza gemmazione. Reumatismo alle caviglie. Carie del calcagno.Punture e fitte alle dita dei piedi.

Sonno. Sonnolenza durante la giornata e la serata. Il paziente non può dormire quandoè coricato, fino a mezzanotte o più tardi ancora. È molto sonnolento la mattina. Fa sognivivissimi. I bambini gridano dormendo. Sogni spaventosi che lo svegliano di soprassalto.

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CALCAREA SILICATA

Il silicato di tiglio è un rimedio molto efficace. I sintomi compaiono in ogni momentodella giornata – mattina, pomeriggio, sera, notte, dopo mezzanotte. Questo rimedio agisceprofondamente sulla pelle, sulle membrane mucose, sulle ossa e sulle ghiandole. Provocaascessi, secrezioni catarrali, piaghe, caratterizzati da pus giallo-verdastro. Espettoratodenso, giallo-verdastro. Avversione per l’aria aperta. Estrema sensibilità alle correntid’aria. Il paziente è molto sensibile al vino e alle bevande alcoliche. Notevole pallorecome nei casi di anemia. Debolezza e affanno salendo le scale. Avversione per il bagno eaggravamento bagnandosi, specialmente facendo bagni freddi. I disturbi peggiorano dopoaver fatto colazione. Questo rimedio ha curato l’epitelioma e il lupus. Dovrebbe essere unrimedio per la carie. Il cambiamento di tempo, da caldo a freddo, fa peggiorare moltisintomi. Molti sintomi si aggravano dopo il coito.

Il freddo in generale fa aggravare il paziente: l’aria fredda, il clima freddo e umido,raffreddarsi. Il paziente prende freddo facilmente, ha molte congestioni interne. Contrazio-ne degli orifizi, convulsioni. Questo rimedio mitiga la condizione dei pazienti che soffronodi epilessia rendendo le convulsioni più leggere e meno frequenti. Le vene sono moltodilatate e si ha una sensazione di pienezza in molte parti. I sintomi peggiorano durante e dopomangiato. Notevole dimagrimento specialmente nei bambini che soffrono di tubercolosiereditaria. Debolezza, sudorazione di notte ed emissione seminale. Il minimo movimentostanca il paziente e accresce molti sintomi. Brividi dovuti alla debolezza. I muscolidiventano flosci. Il paziente sta meglio quando segue una dieta leggera o quando digiuna;il cibo freddo, il latte freddo e le bevande fredde peggiorano molti disturbi. Le membranemucose sanguinano facilmente. Emottisi. Il paziente è sempre raffreddato e privo di vitalità.Un paziente raffreddato dopo questa cura si è riscaldato. Il riscaldamento eccessivo aggravamolto il paziente. Sensazione di pesantezza in tutto il corpo e di debolezza agli organi.Infiammazione delle parti interne ed esterne, delle ossa e delle ghiandole. Il paziente èestremamente sensibile allo shock in tutte le parti interne. Stanchezza giorno e notte, masoprattutto, la sera e la notte; il paziente deve stare disteso tutto il giorno.

I muscoli, i tendini e le articolazioni sono deboli e facilmente tesi. La debolezzasembra essere causata da arsenico e chinino o da perdita di liquidi. Il paziente sta meglioquando è a letto; stare distesi migliora molti sintomi; il paziente dopo essersi disteso stameglio ma appena si alza tutta la stanchezza ritorna ed egli deve distendersi di nuovo.Molti sintomi compaiono nel periodo mestruale, prima, durante e dopo le mestruazioni.Tutti i sintomi peggiorano con il movimento. Secrezione eccessiva di muco giallo-verdastro. Torpore delle singole parti, delle parti affette e dolenti. Questo rimedio èconsigliabile nei disturbi che seguono l’onanismo. Il sangue sembra affluire dal corpo allatesta con vampate di calore.

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I dolori sono noiosi, urenti, taglienti, spasmodici, pressanti, contundenti, lancinanti elaceranti. Bruciore alle parti interne. Le funzioni degli organi e delle ghiandole sonorallentate. Digestione lenta, fegato e intestino pigri. Molti sintomi sono periodici. Quandoil paziente suda esposto ad una leggera corrente d’aria o l’aria fredda gli asciuga il sudore,diventa debole e i sintomi in generale peggiorano. Pulsazione in tutto il corpo, interna edesterna.

Il paziente è sensibile al dolore; sensazione di dolore internamente. Dolore alle ossa altatto. I sintomi di questo rimedio sono simili a quelli dovuti a eccessi sessuali. Ladebolezza e molti altri sintomi peggiorano stando in piedi. Indolenzimento di tutto ilcorpo, del dorso e degli arti quando c’è freddo, dopo aver fatto movimento e dopo aversudato. Questo rimedio provoca gonfiore dovuto all’edema e all’infiammazione; gonfioredelle parti affette, delle ghiandole. Molte parti si aggravano se vengono toccate e ilpaziente ha paura di essere toccato. Tremori in tutto il corpo, agli arti, contrazione deimuscoli. È il rimedio più utile nell’ulcera maligna della ghiandola mammaria. I sintomipeggiorano se il paziente è poco coperto. Camminare velocemente e all’aria fredda faaggravare il paziente. Debolezza, specialmente al mattino svegliandosi, dopo sforzi fisicie psichici, camminando all’aperto. Il paziente è nervoso e sempre stanco. Il clima umidocausa la comparsa di tutte le sue sofferenze. Sembra che il paziente non riesca a superarel’inverno, talmente acuti sono i sintomi, ma in estate migliora.

Psichismo. Il paziente è distratto e facilmente collerico e i sintomi peggiorano se siarrabia. I sintomi peggiorano anche quando il paziente è solo. La sera a letto e durante lanotte il paziente è preoccupato per la sua salute, la sua ansia peggiora durante le mestrua-zioni e al mattino svegliandosi. Desidera molte cose ma subito dopo se ne stanca, desideral’impossibile, non gli va bene niente ed è molto critico. Non riesce a concentrarsi su ciòche legge o ascolta. Perde tutta la fiducia in se stesso. È in uno stato confusionale almattino quando si sveglia e la sera, dopo aver mangiato, dopo sforzi psichici e mentre staseduto. Si irrita se viene consolato, è scontroso e timido, addirittura codardo. Sta seduto alungo in un angolo guardando nel vuoto e non risponde a chi gli parla. Delira. Parla eagisce come un pazzo, parla a persone immaginarie, morte da tempo. Dice sciocchezze,parla coerentemente ma di cose impossibili. Risponde correttamente alle domande che glirivolgono e poi comincia a mormorare. Vuole buttarsi dalla finestra. Una paziente pensavache il marito, morto da tempo, fosse nella stanza accanto e si addolorava perché non lepermettevano di andare da lui; chiamava suo figlio con il nome di un uomo morto datempo; mormorava e vedeva gente morta; delirava tutta la notte senza dormire; le sembra-va di vedere e di conversare con amici morti, con suo figlio morto e con suo marito puremorto; immaginava che il marito sarebbe morto di fame se lei non lo avesse trovato; avevavisioni di morti, di corpi, di cani; vedeva persone brutte quando era in dormiveglia; avevaillusioni di fantasia, sentiva voci e rispondeva alle voci dei morti.

In genere il paziente è scontento, disperato, scoraggiato per la sua malattia e pensa chesia incurabile. Ha la mente vuota, paure immaginarie e afflizione dopo aver fatto sforzipsichici. È emotivo e portato facilmente a ridere o a piangere; è esaltato. Gli sforzi psichiciaggravano tutti i sintomi psichici e molti sintomi fisici. Il paziente ha molta paura di notte,paura di lesioni cerebrali, con cefalea al mattino; paura delle questioni familiari e anche di

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quelle finanziarie; paura del lavoro o di ogni sforzo. Si lamenta per paura. È cosìsmemorato che non ricorda quello che dice. Spaventato e sempre in ansia. Manifestazioniisteriche, di notte ha la mente piena di idee che svaniscono di giorno. I molti sintomipsichici e l’aspetto fisico lo fanno somigliare ad un imbecille. È molto impaziente con tuttoe tutti. È completamente privo di ambizioni, non desidera sforzarsi né fisicamente népsichicamente e prova avversione per l’esercizio. È indeciso; irritabile mattina e sera,dopo il coito, se consolato, durante la cefalea. Si lamenta e geme. È lascivo. Detesta la vita.Ha la memoria molto debole. Commette errori quando parla, sbaglia l’ordine delle parole.Ha umore mutevole, è imbronciato; migliora leggermente quando è impeganto in qualco-sa. Estrema prostrazione psichica, irrequietezza e ansia durante la notte, tristezza almattino e durante la giornata. Depressione senza motivo. Sensi intorpiditi. Il paziente èmolto sensibile al rumore e ai rimproveri. I sintomi psichici peggiorano in seguito a eccessisessuali. Il paziente grida mentre dorme; si spaventa facilmente; si agita mentre dorme. Èstordito e tende al suicidio, non vuole parlare con nessuno, vuole stare seduto in silenzio.È timido, inconsapevole e agisce automaticamente, è stanco della vita. Piange nel sonno dinotte, gli è quasi impossibile trattenersi e non scoppiare in singhiozzi a causa di paure epreoccupazioni, si siede e piange per ore; perde quasi del tutto la volontà, prova avversio-ne per gli sforzi psichici.

Vertigini al mattino alzandosi e la sera, tendenza a cadere indietro, cefalea. Vertiginiguardando in sù, stando disteso, facendo sforzi psichici; nausea quando il paziente staseduto a riflettere, quando si alza e quando cammina all’aperto.

Freddo alla testa specialmente all’occipite e al vertice; congestione alla testa durantela notte, tossendo; costrizione alla fronte; eruzione sul cuoio capelluto, croste, eczema,pustole; la testa tende a cadere in avanti; forte sensazione di pienezza alla testa. I capelli sirizzano, cadono. Caldo alla testa, soprattutto alla fronte la sera. Pesantezza alla testa almattino; pesantezza alla fronte. Idrocefalo. Prurito al cuoio capelluto, all’occipite. Ilpaziente ha l’impressione che il cervello si muova.

I dolori alla testa sono gravi e avvertiti in tutte le parti della testa. Sono più forti almattino ma anche nel pomeriggio e la sera, durante la notte; peggiorano con l’aria fredda econ le correnti d’aria, salendo le scale, legando i capelli, dopo il coito, raffreddandosi, conclima freddo e umido; corizza dopo aver mangiato; i dolori peggiorano anche se il pazientesi riscalda eccessivamente, in seguito a emozione violenta, con la luce, il paziente devedistendersi; si aggrava prima e durante le mestruazioni, facendo sforzi psichici, movendo-si, movendo la testa, con i rumori. Il dolore diventa parossistico. Questo rimedio cura i maldi testa periodici che si avvertono ogni giorno o solo una volta alla settimana e la cefaleapulsante. Il dolore peggiora dopo aver dormito, prendendo stimolanti, camminando,piegandosi, prendendo freddo. Cefalea sforzando gli occhi. Dolori alla testa camminando,scrivendo, toccandola. I dolori si estendono fino all’occipite e alla nuca. Dolore profondoal cervello, con pulsazione movendosi. Dolore alla fronte al mattino, dolore continuo epesante, miglioramento dopo aver mangiato e dopo qualche occupazione; aggravamentoin seguito a sforzo psichico, a movimento, camminando e scrivendo; miglioramento con ilriposo assoluto. Mal di testa al mattino svegliandosi, aggravamento stendendosi, alzandosidal letto, miglioramento stando in piedi, camminando e quando si è impegnati a fare

Calcarea silicata

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qualcosa. Grave dolore alla fronte, sopra gli occhi, pulsante; si aggrava camminando,movendosi, migliora stendendosi, al tatto. Forte dolore all’occipite, ai lati della testa,peggiore al lato destro. Dolore grave alle tempie, al vertice; dolore urente alla testa, doloreviolento alla testa, principalmente al vertice; dolore tagliente alla testa; dolore tirante allafronte e all’occipite; dolore in tutta la testa al mattino. Spasmi e dolore. Dolore pressantealla fronte, all’occipite, ai lati dell’occipite, alle tempie e al vertice. Dolore insistente allafronte. Fitte alla testa e all’occipite. Il cuoio capelluto è sensibile al tatto e tutta la testa èsensibile al movimento, ai suoni come se fosse contusa. Dolore lancinante alla fronte,all’occipite, ai lati della testa e alle tempie. Il dolore è così violento che il paziente si sentestordito; dolore lacerante alla fronte e all’eminenza frontale, all’occipite e alle tempie.Traspirazione del cuoio capelluto, della fronte. Pulsazioni alla fronte e alla testa. Sensa-zione di instabilità della testa. Contrazione dei muscoli della testa.

Le palpebre sono agglutinate con pus. Questo rimedio ha curato la cataratta. Secrezio-ne degli occhi di muco denso, giallo-verdastro e di pus. Pesantezza alle palpebre. Con-giuntivite e blefarite con secreto denso. Vene dilatate. Prurito agli occhi. Lacrimazioneall’aria aperta, lacrimazione dell’occhio destro con corizza. Questo rimedio ha curatol’opacità della cornea. Dolore molto grave agli occhi che peggiora con la luce, prima edurante le tempeste; rossore. I dolori sono urenti, taglienti, pressanti, come se ci fossesabbia negli occhi; dolore contundente, lacerante e lancinante. Paralisi del nervo ottico;fotofobia; pulsazione agli occhi; contrazione delle pupille; notevole rossore degli occhi,specialmente dell’angolo palpebrale interno, delle palpebre, delle vene; macchie sullacornea; palpebre gonfie; contrazione delle palpebre. Questo rimedio ha curato l’ulcerazio-ne della cornea. Gli occhi sembrano stanchi. Macchie colorate davanti agli occhi. Ilpaziente è abbagliato dalla luce. Non riesce a leggere, pensa che sta diventando cieco. Èipermetrope. Sforzare la vista causa cefalea e molti sintomi nervosi. Vista annebbiata etremolante, indebolita; scintille davanti agli occhi.

Secrezione dall'orecchio, sgradevole, purulenta, densa, gialla, verdastra, acquosa,ematica. Battiti nelle orecchie. Le orecchie sono calde. Prurito. Rumori quando il pazientemastica. Tremori nelle orecchie. Mormorio, tintinnio, ronzio nelle orecchie; spasmi,dolore lacerante e lancinante. Pulsazione con e senza dolore; gonfiore interno che riduce lasensibilità dell’orecchio; aumento del cerume; contrazioni. Udito prima acuto poi indebo-lito.

Questo rimedio causa catarro nasale, alle narici posteriori, e si estende alle cavitàfrontali nelle costituzioni tubercolari; corizza cronica con tosse; corizza con secrezionefluida all’aria aperta, ma il paziente si sente meglio. Questo rimedio ha curato molti casi difebbre da fieno. Secrezione abbondante al mattino dopo che il paziente si è alzato,albuminosa e lucida durante il giorno. Emissione di croste soffiando il naso. Croste dure esecreto verdastro, sgradevole, purulento, denso e giallo, abbondante, ematico e acquoso.Naso estremamente secco all’interno. Epistassi, sangue rosso-brillante soffiando il naso;prurito al naso; naso chiuso di notte e al mattino alzandosi. È il rimedio più utile in caso diozena. Dolore al naso, alla radice del naso; dolore lancinante al naso; il polipo al naso èstato curato da questo rimedio. L’olfatto prima è acuto poi diminuisce e infine manca deltutto. Starnuti, ulcerazioni al naso; gonfiore del naso.

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Faccia. Volto molto pallido; labbra bluastre e screpolate; volto rosso durante lacefalea; guance rosse, labbra secche. Eruzioni sul volto, sulle guance, sulle labbra, sulnaso e intorno alla bocca. Acne, foruncoli, comedoni, eczema, herpes, eruzioni con croste;il volto è caldo e rosso. Infiammazione e suppurazione della ghiandola parotide. Dolore alvolto con il freddo, miglioramento al caldo. I dolori al volto sono noiosi, lancinanti elaceranti. Traspirazione del volto e del cuoio capelluto. Gonfiore della ghiandola parotidee delle ghiandole submascellari.

Afta in bocca, gengivorragia, lingua bianca, bocca molto secca o qualche volta conmuco abbondante, alito sgradevole, addirittura putrido. La lingua fa molto male, salivaabbondante e difficoltà a parlare. Gengive e lingua gonfie; gusto cattivo, alcalino, amaro almattino, putrido, acido. Qualche volta manca il senso del gusto. Ulcerazione delle mem-brane mucose, del labbro inferiore sul lato sinistro; dolore pungente, crescente alla bocca,dolore causato dalla pressione; piccole piaghe sul lato destro della bocca. Sensazione diinstabilità e allungamento dei denti; carie ai denti. Mal di denti di notte. I denti fanno moltomale quando si mastica, il dolore peggiora all’aria fredda, con i cibi freddi e dopo averdormito, migliora al caldo e mangiando cibi caldi. I dolori sono noiosi, profondi, spasmo-dici, laceranti e lancinanti.

Infiammazione della gola, faringite e tonsillite con secchezza e rossore; il paziente sisforza continuamente per schiarirsi la gola, peggiora al mattino. Muco in gola, nodo allagola. Dolore alla gola raffreddandosi, tossendo, inghiottendo. Dolore urente e pungentedeglutendo. Difficoltà a deglutire. Ugola e tonsille gonfie; ulcerazione in gola. Dolore egonfiore delle ghiandole cervicali. Indurimento delle ghiandole del collo. Questo rimedioha curato il gozzo.

Sensazione di ansia allo stomaco. L’appetito prima aumenta e diventa ingordo, poiviene a mancare, il paziente prova avversione per il cibo, specialmente per la carne e illatte. Alcuni pazienti desiderano cibi amari e latte. Sensazione di freddo allo stomaco;sensazione di vuoto non soddisfatta mangiando; sensazione di peso allo stomaco; rutti almattino, dopo aver mangiato, amari, vuoti, che sanno di cibo. Pirosi, dopo aver mangiatoe rifiuto del cibo. Nausea la mattina, il pomeriggio, la sera, la notte, mentre si mangia dopoaver mangiato, miglioramento dopo aver ruttato e camminando. Gastralgia sera e notte,dopo aver bevuto cose fredde, tossendo, dopo aver mangiato, camminando all’aperto.Crampi, dolori urenti, taglienti, pressanti, contundenti e laceranti; dolori persistenti la seradopo aver mangiato con sensazione di peso. Pulsazione allo stomaco; sensazione di avereuna pietra nello stomaco; tensione. Sete nel pomeriggio e durante la notte, arsura. Vomitomattina e notte, tossendo, dopo aver bevuto, dopo aver mangiato, durante la cefalea;vomito biliare, amaro, ematico, il paziente vomita cibo, muco e sostanze acquose.

Dilatazione gastrica dopo aver mangiato; edema dell’ addome, fegato ingrossato.Flatulenza con borborigmo e pienezza. L’addome è molto duro. Infiammazione delperitoneo. Sensazione di movimento dell’addome a causa della flatulenza. Dolori mattinae sera, prima delle mestruazioni, all’ipocondrio destro, al fegato, alla regione inguinale. Idolori sono urenti, taglienti, pressanti, lancinanti, laceranti; dolori lancinanti ai lati dell’ad-dome e al fegato. Tensione all’addome; addome timpanico.

Stitichezza al retto; costrizione all’ano; le feci vengono evacuate con molto sforzo e

Calcarea silicata

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sono secche, dure, nodose, grosse, chiare. Diarrea indolore con feci abbondanti, sgradevo-li, addirittura putride, pastose, acquose, lienteriche. Dissenteria con feci scarse e sanguino-se. Flatulenza abbondante e sgradevole. Questo rimedio ha curato le fistole all’ano. Pruritoall’ano, emorroidi esterne durante la defecazione, dolenti al tatto, peggiorano camminan-do. Sangue dal retto e dall’ano insieme alle feci; prurito dopo la defecazione. Ano umido,dolore e bruciore durante e dopo la defecazione. I dolori sono pressanti, lancinanti elaceranti; dolore forte all’ano. Sensazione di paralisi al retto. Questo rimedio ha curato lastenosi rettale che non consente il passaggio delle feci. Tenesmo. Urgenza di evacuare,senza effetto.

Tenesmo della vescica e ritenzione dell’urina; dolore pressante alla vescica con moltomuco nell’urina a causa del catarro alla vescica; urgenza di urinare durante la notte,aumenta movendosi, migliora distendendosi. Urgenza improvvisa ma vana. Minzionefrequente durante la notte, enuresi, minzione insoddisfacente, urina scarsa.

Ghiandola prostatica ingrossata e sensibile; emissione di liquido prostatico quando ilpaziente si sforza per defecare.

Secrezione dall’uretra, purulenta, verdastra, gialla; minzione urente. Questo rimedioha curato la stenosi dell’uretra. L’urina è abbondante, poi è scarsa, è rossa, opaca, urente,con muco e sedimento purulento e sabbioso. Questo rimedio ha curato il diabete mellito.

Apparato genitale. Erezione notturna senza aver sognato; eruzioni sui genitali del-l’uomo, sul prepuzio. Questo rimedio ha curato l’idrocele e l’indurimento dei testicoli. Ilglande è molto rosso; prurito al glande e allo scroto; dolori lancinanti al pene. Sudore aigenitali maschili. Sudore sullo scroto. Emissione seminale. Aumento della passionesessuale, il desiderio è forte ma manca l’erezione. Testicoli gonfi.

Nella donna aumenta il desiderio sessuale; eruzioni sulla vulva con molto prurito.Pesantezza dell’utero e prolasso. Leucorrea escoriante, ematica, abbondante, lattiginosa,bianca o purulenta e gialla, giallo-verdastra, prima e dopo le mestruazioni. Flusso mestrua-le rosso brillante, abbondante, frequente, prolungato o scarso; amenorrea, flusso dolorosoe irregolare. Perdite di sangue tra un ciclo e l’altro; dolore all’utero, urente, lacerante comele doglie; dolore ai genitali, ulcerazione delle labbra della vagina e ostio dell’utero.

Irritazione cronica alle vie aeree, alla laringe e alla trachea; catarro alla laringe e allatrachea con abbondante muco giallo-verdastro; tisi laringea. Il paziente si gratta continua-mente la gola. Solletico alla laringe e alla trachea.Respiro veloce, asmatico, profondo,difficile tossendo e quando il paziente sta disteso, rantolo breve, sibilante e soffocante.

Questo è uno dei rimedi migliori per la tosse nei soggetti tubercolotici. La tosse vienedurante la notte, ma anche al mattino alzandosi e la sera a letto.

Tosse causata dall’aria calda, caldo-umida, tosse asmatica dopo aver bevuto bevandefredde. Tosse secca la notte con espettorazione al mattino; tosse durante la febbre; tossesecca, rauca; tosse dovuta all’irritazione della laringe e della trachea; tosse rauca special-mente al mattino; tosse parossistica, spasmodica la sera, che tormenta tutto il corpo. Latosse peggiora stendendosi, parlando; tosse violenta al mattino svegliandosi. Espettorazio-ne al mattino, ematica giallo-verdastra, abbondante, sgradevole, purulenta, densa, viscida,qualche volta bianca.

Questo rimedio ha curato ascessi ai polmoni e all’ascella; ha limitato l’ulcerazione

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cancerosa della mammella; ha curato i casi disperati di catarro bronchiale, la costrizione altorace, le eruzioni sul torace e l’escoriazione dei capezzoli. Emottisi. Bronchite cronica epolmonite. Oppressione al torace. Mancanza o soppressione del latte. Dolore ai polmoni.Dolore al torace tossendo, inspirando, respirando profondamente. Dolore ai lati del torace.I dolori al torace sono urenti, pressanti e lancinanti; irritazione al torace. Dolori lancinantiinspirando, ai lati del torace e alle ghiandole mammarie. Palpitazione del cuore la notte,dopo aver mangiato, movendosi, anche dopo un movimento lieve. Sudore al torace.Condizioni tisiche. Debolezza estrema al torace.

Freddo al dorso, sensazione di freddo dietro il collo e all’osso sacro. Eruzioni nellaregione cervicale, foruncoli, pustole. Prurito al dorso soprattutto di notte, durante lemestruazioni, in movimento, alzandosi o stando seduti. Dolore alla regione cervicale, allescapole e alla spina dorsale tra le scapole; lombalgia alzandosi dalla sedia; coccigodinia.Rachialgia e lombosacralgia alzandosi da una sedia. Lombalgia lacerante e pressante. Laspina dorsale è sensibile al tatto in molti punti. Dolore lancinante alla regione cervicale,alle scapole, alla regione lombare e all’osso sacro. Sudore all dorso, soprattutto dietro ilcollo. Rigidità del dorso, specialmente della regione cervicale; torcicollo. Tensione allaregione cervicale. Debolezza del dorso e della regione lombare.

Questo è un rimedio per le nodosità gottose delle dita, per la rigidità degli arti, per lacarie ossea, per le mani screpolate; spasmi cronici dei muscoli, freddo agli arti, alle mani,agli arti inferiori, gambe e piedi, la sera e la notte. Contrazione dei tendini delle mani edelle dita. Calli dolenti e pungenti. Mani screpolate. Crampi alle mani, agli arti inferiori,polpaccio, piede, pianta del piede, dita del piede. Eruzioni, vesciche e brufoli sugli artisuperiori e inferiori, prurito. Brufoli sulle cosce; patereccio sulle dita. Caldo alle mani, alpalmo, ai piedi. Pesantezza di tutti gli arti, specialmente di gambe e piedi. Questo rimedioè stato molto utile nei casi di disturbi all’articolazione dell’anca e per l’artrite. Pruritointenso agli arti, alle cosce e alle gambe. Le unghia non crescono per lunghi periodi, sonodure e fragili. Torpore di tutti gli arti, degli arti superiori, mani e piedi, quando il pazientesi distende, degli arti inferiori, gambe e piedi, quando si siede. Dolore reumatico e gottosoagli arti, alle articolazioni e alle ossa la sera e la notte. Dolore agli arti superiori durante lanotte; peggiorano al freddo, movendosi e afferrando qualcosa; dolore alle spalle, albraccio, al gomito, all’avambraccio, alle dita e alle articolazioni delle dita; dolore agli artiinferiori, al nervo sciatico; dolori violenti all’articolazione dell’anca come se si stesseformando un ascesso; dolore alla coscia, al ginocchio, al polpaccio, al piede e alle dita delpiede. Dolore in tutti gli arti, rigidità con clima freddo e umido; dolore alle spalleaggravato dal movimento. Bruciore ai piedi e alle piante dei piedi. Dolore lacerante albraccio, all’avambraccio, al polso e alla mano, al ginocchio e alle gambe; dolore contun-dente agli arti superiori e alle cosce. Il paziente ha la sensazione di avere una distorsione alpolso e alla caviglia. Dolore lancinante alle articolazioni, alle spalle, al braccio, al gomito,al polso e alle dita. Dolore alle anche, alle ginocchia, al polpaccio, alla caviglia, al piede,alla pianta del piede, al tallone, alle dita del piede soprattutto all’alluce. Dolori lacerantialle spalle, al braccio, al gomito, all’avambraccio, al polso, alla mano, alle dita, allearticolazioni delle dita, alle cosce, al ginocchio, alla gamba, al polpaccio, al piede, alle ditadel piede e soprattutto all’alluce.

Calcarea silicata

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Sensazione di paralisi agli arti superiori e alle mani; paralisi agli arti inferiori. Sudorefreddo agli arti, alle mani, ai piedi, dall’odore sgradevole. Irrigidimento di tutti gli arti,delle articolazioni, delle mani e delle dita, degli arti inferiori, delle ginocchia. Gonfiore dimani, ginocchia, gambe, caviglie, piedi. Formicolio alle dita, tremiti agli arti inferiori esuperiori; contrazioni agli arti superiori, alle cosce e alle gambe. Ulcerazione degli artiinferiori, delle gambe. Vene varicose. Verruche sulle mani, sul dorso del pollice, sulpolpastrello del pollice, grandi e dure. Debolezza di tutti gli arti e specialmente dellearticolazioni. Debolezza delle cosce, delle ginocchia, delle gambe, dei polpacci, dei piedi.

Sogni ansiosi, confusi, di morte, di malattie, fantastici, paurosi, orribili; incubi vividi,visionari; preoccupazione; il paziente vede in sogno il volto di persone orrende. Sonnoirrequieto; sonnolenza al mattino e la sera dopo cena; insonnia prima di mezzanotte,insonnia e sonnolenza; una volta svegliatosi il paziente non riesce più ad addormentarsi; ilsonno non è ristoratore. Il paziente si sveglia presto e frequentemente. Sbadigli.

Freddo mattina e sera, all’aria aperta, all’aria fredda, a letto dopo aver mangiato,freddo interno ed esterno; il paziente trema per il freddo se è poco coperto, l’ambientecaldo non gli dà sollievo, desidera riscaldarsi ma ciò non migliora i suoi sintomi; freddodurante la defecazione. Febbre mattina e pomeriggio ma soprattutto la sera e la notte;febbre alternata a freddo; caldo secco di notte a letto; vampate di calore. Questo rimedio èutile per la febbre tubercolare. Febbre leggera sera e notte. Caldo, pelle umida. Traspira-zione al mattino e a notte fonda, con molta ansia. Sudore freddo principalmente alleestremità; sudore tossendo, dopo aver mangiato, movendosi, facendo sforzi psichici,camminando. Sudore abbondante. Sudore in varie parti del corpo durante e dopo averdormito, sgradevole, acido; se il paziente sta scoperto mentre suda compaiono moltisintomi. Se il sudore è soppresso da correnti d’aria il paziente soffre molto.

Bruciore alla cute appena il paziente si gratta; la pelle è fredda al tatto; la pelle dellemani e della dita è screpolata; pelle pallida, macchie rosso-scuro, bianche, gialle. Pellesecca, non c’è traspirazione. Le eruzioni sono pungenti, urenti, dolorose, fagedeniche.Foruncoli e screpolature . Eczema e herpes. Croste pungenti; le eruzioni secernono unasostanza bianca simile al pus. Foruncoli, pustole ed esantema rosso; eruzioni con croste edesquamanti, peggiorano grattandosi. Escrescenze sulla pelle; formicolio e pelled’oca.Intertrigine. Prurito con e senza eruzioni pungenti, urenti, che peggiorano grattando-si. Il prurito è migliorato da irradiazioni calde. Questo rimedio ha curato il lupus. La pellediventa umida graffiandosi. La pelle è molto sensibile al dolore; zone scorticate sullapelle; ulcerazione della pelle, piaghe bluastre, urenti, cancerose, profonde, sgradevoli, concroste e pus giallo, fistolose, dure, pungenti. Verruche dolenti, infiammate, pungenti,suppuranti e avvizzite. Questo rimedio ha curato le cisti sebacee e altre escrescenzecistiche.

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CALCAREA SULPHURICA

Molti anni fa Schuessler fece conoscere questo rimedio e da allora, secondo leindicazioni della teoria biochimica, se n’è fatto un uso considerevole. Sebbene questometodo non sia che una specie di grossolana omeopatia, esso tuttavia ha permesso un grannumero di ottime guarigioni che la maggior parte di noi sono in condizioni di riconoscerecome guarigioni omeopatiche. Studiandole si possono raccogliere molti sintomi che nonfurono considerati importanti da coloro che ne riferirono, ma che spesso ci forniscono labase per una più ampia riflessione o per nuove osservazioni cliniche. Si sono anche fattemolte sperimentazioni frammentarie, dalle quali sono venuti fuori molti dei sintomiannotati in questo capitolo. Alcuni altri sono comparsi in certi pazienti sotto l’effetto diquesto rimedio e sono stati confermati in seguito. Tutte queste fonti ci hanno procurato unaquantità di sintomi di gran valore; e così quelli che abbiamo raggruppato qui devono oracostituire la base migliore per essere guidati nella prescrizione di questo rimedio. Lostudio più serio che ne sia mai stato fatto, si troverà nella Materia Medica dei Rimedi diTessuti di Boericke e Dewey. Un tempo utilizzavamo spesso la 12ª dinamizzazione diSchuessler; più tardi la 30ª e la 200ª; adesso usiamo dinamizzazioni ben più alte.

Calcarea sulphurica è uno dei rimedi ai quali bisogna pensare, contemporaneamente aSulphur, Psorinum e Tuberculinum quando rimedi ben scelti agiscono per poco tempo e isintomi del caso concordano con i suoi. È particolarmente utile per gli organismi rovinatidall’alcolismo. È pure uno di quelli che ridaranno al corpo un miglior equilibrio quandosarà indebolito dall’onanismo e dagli eccessi sessuali al punto da permettere alle malattiecostituzionali di prendere il sopravvento.

Il paziente ama l’aria aperta; però è sensibile alle correnti e prende facilmente freddo.Dopo aver preso freddo, può presentare dei disturbi. Ha la tendenza a prendere freddonelle correnti d’aria e alla minima occasione. È infastidito dal tempo umido e freddo.Mentre ha freddo in modo generico, chiede spesso di essere scoperto per circostanzeparticolari. Per esempio nel crup e nelle cefalee ha troppo caldo, mentre i dolori del corposono spesso alleviati dal calore. È sensibile sia al freddo che al caldo. Sta peggio se hatroppo caldo; si aggrava al calore del letto, in una stanza riscaldata, quando è coperto; evuole scoprirsi.

Il paziente si aggrava anche: in piedi (la posizione eretta aggrava molti disturbi, masoprattutto quelli delle articolazioni); facendo uno sforzo; camminando (molti sintomipeggiorano camminando, soprattutto camminando in fretta e accaldandosi); al risveglio(molti sintomi sono acuiti al risveglio).

Presenta una grande debolezza del corpo. Vuole stare fermo. Ha pulsazioni in tutto ilcorpo. Sente violenti afflussi di sangue, vampate di calore e pulsazioni in tutto il torace etutta la testa, che si irradiano a volte negli arti. Soffre notte e giorno di dolori alle ossa.

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I suoi muscoli sono flaccidi e, se forza i muscoli o i tendini, o solleva un grosso peso,ha dei disturbi; ha impotenza funzionale del dorso derivata da tali cose. Ha una secrezionegialla e densa dalle mucose; secrezione densa ematica. Il paziente ha facilmente delleemorragie. Presenta gonfiore e indurimento delle ghiandole.

Ci sono movimenti convulsivi di tutto il corpo; Calcarea sulphurica guarisce lacostituzione che è alla base dell’epilessia e delle convulsioni epilettiche e isteriche. Latendenza alla formazione di ascessi in qualunque parte del corpo è una caratteristicaimportante del rimedio e ricorda in tutto Pyrogenium; un ascesso aperto, lento a guarire eche mostra una suppurazione gialla continua, è una notevole indicazione di Calcareasulphurica. Pus sanguinolento secreto dagli ascessi, dalle ulcere e dalle mucose; versa-menti purulenti nelle sierose; suppurazioni prolungate. Questo rimedio è utile nelleaffezioni ossee, nella carie dell’osso. È utilissimo nella cura dei tumori maligni ulcerati; inquesto caso infatti è un ottimo palliativo. È un rimedio costituzionale dall’azione profon-da, un antipsorico, e, se viene somministrato in tempo, impedirà ad un tumore maligno difinire come finisce di solito.

Vedremo che nella maggioranza dei casi i sintomi generali di cui sopra predominano inmezzo ai sintomi particolari e che, più o meno, evidenziano tutti i disturbi somatici.

Il paziente è facilmente ansioso, specialmente la mattina quando si sveglia, la sera aletto e la notte quando è disteso. La sua ansia si calma all’aria. Ansia con paura durante lafebbre; ansia a proposito dell’avvenire, del proprio cuore, della salute in generale, dellapropria salvezza. Il paziente è in uno stato di apprensione costante. Paura che gli piombiaddosso una sventura; paura della follia, di una calamità, tutte paure che lo assalgono dinotte; paura della morte. Trasale facilmente. Se traspira è triste e durante la traspirazionepiange. Cupo. Psichicamente depresso la mattina e allegro la sera. Alcuni dei pazientipsichici che stanno peggio e sono tristi la mattina, al risveglio, la sera diventano allegrifino all’ilarità. Durante la febbre disperano in maniera totale di poter guarire. Disgusto perla vita. Grande ottusità mentale. Confusione mentale al risveglio e anche la sera, puremigliorata dall’aria. Confusione mentale per uno sforzo psichico. Quando il pazienteriflette profondamente, le sue idee si dissolvono. Affievolimento dei sensi; avversione peril lavoro fisico e psichico; violento desiderio di bevande alcoliche per superare la suatremolante debolezza.

Avversione per la compagnia. È indifferente a chi lo circonda. Diventa timido etimoroso, ed estremamente noioso nella conversazione. Non vuole che gli si parli. Pocoincline a parlare, detesta rispondere alle domande. È di umore volubile e capriccioso; èdistratto; irritabile, va facilmente in collera. Dopo un sopruso o un accesso d’ira si sentedebole. È Estremamente irritabile la sera e dopo il coito. Scontento sempre; si lamentaparchè non viene apprezzato per il suo vero valore. Diffidente; molto suscettibile; si credeinsultato. Testardo; spirito di contraddizione; litigioso; cattivo; pieno di odio verso coloroche non la pensano come lui.

Indeciso; agitato; sempre frettoloso; impaziente; isterico. Ha una debolezza mentale,mnemonica e fisica. Smemorato. Parla stentatamente e usa male le parole. Reale indolen-za. Prostrazione. Stupore.

Il paziente ha molte illusioni superficiali, tanti ghiribizzi e tante strane fantasticherie.

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Resta seduto a meditare su una disgrazia immaginaria; è incessantemente tormentato da unpensiero che lo tortura. Tentando di dormire la notte, vede delle spaventose immagini. Havisioni. Ha una debolezza di mente che arriva persino all’imbecillità.

In questo paziente un sintomo frequente è la vertigine. Vertigine la mattina alzandosi,ma anche la sera, migliorata però dall’aria. Vertigine chinandosi, camminando velocemen-te, girando rapidamente la testa. Vertigine con nausea. Con tendenza a cadere. Epilettica.

Vampate di calore alla testa; calore della testa mattina e sera; calore alla fronte e alvertex; sensazione come se avesse un cappello in testa alle 4 del mattino; sensazioni dicostrizione alla testa, soprattutto alla fronte e all’occipite; freddo alla testa specialmentealla fronte e al vertex; iperemia cerebrale che peggiora la sera e la notte, con le bevandealcoliche, in una stanza riscaldata, durante le mestruazioni, o che compare quando lemestruazioni sono state soppresse, che peggiora particolarmente tossendo e diminuisceall’aria aperta. Pesantezza alla fronte e all’occipite.

Questo rimedio ha guarito un gran numero di cefalee croniche e periodiche inveterate.Cefalea al mattino al risveglio; cefalea che viene il pomeriggio, dura tutta la sera e la notte,e migliora all’aria. Cefalea per catarro o dopo aver preso freddo. Cefalea che comparedopo aver avuto troppo caldo, nel corso di un’indigestione, dopo aver mangiato, prima edurante le mestruazioni, al risveglio (si sveglia con la cefalea), tossendo; emicranieperiodiche con nausea e vomito.

La cefalea aumenta: con le bevande alcoliche; chinandosi; movendo la testa; colrumore; stando in piedi; per uno sforzo psichico; facendo il bucato; alzandosi dopo esserestati coricati; leggendo; camminando; col movimento; parlando; guardando in alto; scuo-tendo la testa; con le scosse; al calore del sole; col freddo. Costringe il paziente a coricarsi.Viene se si prende freddo ma, quando si è installato, si calma con l’aria fresca. È attenuatodalla pressione.

Molte cefalee si localizzano alla fronte la mattina al risveglio, o compaiono la seradopo cena; queste ultime aumentano chinandosi e camminando; dolore acuto al di sopradegli occhi. Ci sono cefalee occipitali, dolori al vertex e alle regioni parietali; moltissimedi queste cefalee sono pesanti e peggiorano con lo sforzo psichico. Dolore lacerante intutta la testa e un dolore lacerante attorno alla testa, che migliora stando coricati. Dolorepungente tossendo; dolori pungenti alla fronte e alle tempie. Pulsazioni con quasi tutte lecefalee; pulsazioni alla testa e alle tempie; le pulsazioni si avvertono quando il paziente simette in piedi dopo essere stato coricato.

Caduta dei capelli. Prurito e bruciore al cuoio capelluto; eruzioni sul cuoio capellutocon grosse croste gialle; punte, eczema; formicolio al cuoio capelluto; molta forfora.

Ci sono molti sintomi oculari, catarrali e psorici. Palpebre agglutinate la mattina.Questo rimedio ha parzialmente guarito parecchi casi di cataratta. Prurito e bruciore,soprattutto la mattina. Calcarea sulphurica ha provocato e guarito la diplopia. Dolore agliocchi: indolenzimento toccando gli occhi; dolore pesante agli occhi la sera; ragadi deicanthus. Infiammazione cronica degli occhi, con denso pus giallo. Fotofobia. Arrossamen-to degli occhi che somigliano a pezzi di carne cruda; arrossamento dei canthus. Tic allepalpebre. Ulcerazione della cornea. Vista indebolita, spesso annebbiata; sfarfallio davantiagli occhi.

Calcarea sulphurica

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Rumore alle orecchie: ronzii; canti di insetti; muggiti; tintinnio di campane; rombi.Questo rimedio, quando i sintomi concordano guarisce il catarro tubario. Prurito dentro edietro l’orecchio. Dolore all’orecchio; dolore pungente; dolore lancinante. Secrezionedall’orecchio, purulenta e nauseabonda. Eruzione dietro l’orecchio. Calcarea sulphuricaguarisce casi di suppurazione con pus denso e sanguinolento, indolenzimento e ipertrofiadella parotide destra conseguenza di una scarlattina.

Carie delle ossa del naso. Calcarea sulphurica ha guarito il più inveterato catarronasale. Corizza con secrezione che migliora all’aria; corizza secca. Croste nel naso; crostesul bordo del naso. Prurito dentro e sulla punta del naso. Secrezione: densa, gialla o giallo-verdastra; irritante, nauseabonda; purulenta, ematica. Epistassi mattutine. Starnuti che sicalmano all’aria. Naso gonfio. Ostruzione nasale, tale da impedire le respirazione; ilpaziente lascia la bocca aperta. Il naso emana cattivo odore. Perdita dell’odorato. Sensa-zione di grande secchezza nel naso. Clinicamente, questo rimedio ha guarito più facilmen-te i casi unilaterali.

Faccia. Vampate di calore al volto con labbra screpolate. Prurito al volto, Dolorefacciale dopo aver sentito freddo; dolore tagliente. Molte eruzioni sul volto: pustole;impetigine, eczema; herpes; foruncoli; eruzioni pruriginose; vesciche. Gonfiore delleghiandole; gonfiore della ghiandola sub-mascellare. Sudore freddo al volto. Coloritopallido, espressione malaticcia.

Bocca caldissima; bruciore alla lingua, bruciore e sensazione di escoriazione all’inter-no delle labbra. Patina gialla spessa alla base della lingua. Gonfiore della mucosa orale;gonfiore delle gengive. Cattivo sapore in bocca; sapore amaro, metallico, dolce, acido,Stomatite. Glossite con gonfiore. Molto muco in bocca la mattina. Cattivo odore dallabocca. Parola impacciata per la rigidità e il gonfiore della lingua. Fiotto di saliva che scoladalla bocca. Secchezza della bocca e della lingua. Ulcerazione della bocca, della lingua edella gola. Vescichette in bocca.

Deglutizione difficile. Inghiottendo sente dolore; sensazione di escoriazione in gola;indolenzimento della gola; dolore pesante; dolore pungente. Gonfiore e rossore della gola;gonfiore delle tonsille con suppurazione. Infiammazione e secchezza della mucosa dellagola e delle tonsille. Sensazione di un boccone in gola; muco nella gola; muco che scendedalle vie nasali posteriori, denso e giallo. Il paziente si raschia la gola per sbarazzarsi delmuco. La soffocazione è una caratteristica di questo rimedio come lo è di Hepar. Ulcerealla gola.

Gonfiore del collo con ingrossamento e dolore dei linfonodi.Aumento dell’appetito; appetito vorace; oppure, totale mancanza di appetito. Avver-

sione per il caffè, il latte, la carne. Desiderio di cose agre, di bevande fredde, di frutta, dialimenti salati, dolci. Dilatazione dello stomaco dopo aver mangiato. Gastralgia la sera.Dolore urente, dolore crampiforme, tagliente, pesante o corrosivo dopo aver mangiato;dolori pungenti; sensibilità alla pressione. Eruttazioni dopo aver mangiato; eruttazioni diaria, acide; acidità; eruttazioni amare, infette, aspre; rigurgiti. Il paziente va soggetto adindigestione alla minima occasione. Pesantezza allo stomaco, come ci fosse un peso.Nausea la sera; nausea con mal di testa e vertigine. Impressione di avere una pietra sullostomaco. Pulsazioni allo stomaco; pirosi; pienezza gastrica dopo i pasti; sete estrema;

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sensazione di vuoto allo stomaco. Vomito di notte; dopo aver mangiato; con cefalea.Vomito: alimentare, amaro, di bile, di muco, di sangue, aspro.

La maggior parte dei dolori addominali rivestono forma di colica e vengono di notte.Dolori: del tipo bearing-down; urenti, crampiformi, taglienti; indolenzimenti; dolori pun-genti; stiranti. Dolori epatici: indolenzimento, dolori pesanti, pungenti. L’addome, dopoaver mangiato, è sede di una sensazione di freddo intenso, di dilatazione. Pesantezza. Cisono pulsazioni; gorgoglii e dilatazione addominale.

Ascessi indolori all’ano. Stipsi inveterata: stimolo di defecare senza effetto; inattivitàdel retto; feci difficili da espellere; insufficienti. Calcarea sulphurica, come Sulphur, haguarito la diarrea notturna, ma ha anche una diarrea serale ed è utilissimo nella diarreainfantile; diarrea che peggiora dopo aver mangiato sia pur poco; la diarrea può essereindolore. Dolore defecando e anche dopo; dolore urente andando di corpo; indolenzimen-to dell’ano; sensazione di pressione e di puntura all’ano; tenesmo defecando. Fistola anale.Formicolio e intenso prurito al retto. Emorragia proveniente dal retto e dall’ano. Emorroi-di esterne. Umidità attorno all’ano che provoca dolore urente e prurito. Incontinenza dellefeci. Prolasso del retto. Feci : bianche; dure; gialle; lienteriche; molli; nodose; purulente;sanguinolente; secche; voluminose.

Calcarea sulphurica è un rimedio prezioso per il catarro vescicale con abbondante pusgiallo. Ha guarito infiammazioni croniche dei reni. Bruciore all’uretra durante la minzio-ne. È molto utile per le secrezioni uretrali, quando sono gialle, ematiche o prendonol’aspetto della gotta mattutina. Quando gli altri sintomi concordano è un eccellenterimedio per l’impotenza.

Quando i sintomi concordano Calcarea sulphurica è indicato per le donne che hannoavuto diversi aborti. Prurito agli organi genitali, provocato dalla leucorrea; prurito allelabbra durante le mestruazioni; prurito dopo le mestruazioni; prurito che risale in alto nellavagina. Dolore all’utero durante le mestruazioni; bearing-down degli organi pelvici duran-te le mestruazioni come se vi fosse un prolasso; bruciore agli organi genitali; escoriazionedelle labbra; tumore fibroso all’utero; gonfiore delle labbra; emorragia uterina; infiamma-zione delle labbra con suppurazione; leucorrea prima e dopo le mestruazioni; leucorreaabbondante; urente; densa; escoriante; gialla; sanguinolenta. Prolasso uterino.

Assenza di mestruazioni; ritardo nella comparsa delle prime mestruazioni; mestruazio-ni: abbondandi; anticipate; scure; insufficienti; irregolari; a volte pallide; prolungate; inritardo; assenti. Ulcerazione degli organi genitali e del collo dell’utero.

Catarro delle laringe e della trachea. Calcarea sulphurea è considerato un rimedio divalore per il crup. Tosse del crup, accompagnata da grande soffocazione per la quale unmedico di esperienza potrebbe benissimo pensare a Hepar; ma dobbiamo ricordare che inHepar, se il piccolo paziente si scopre una mano o il torace, i suoi accessi saranno piùfrequenti e la tosse da crup si aggraverà e che il paziente stesso è molto sensibile allecorrenti d’aria e all’aria. Al contrario Calcarea sulphurea sta meglio se si scopre; butta viale coperte, vuole l’aria e così sembra che respiri meglio e che abbia minori accessi di crup.Può sembrare strano che vi sia una così grande differenza tra il solfito e il solfato di calcio.

Sensazione di escoriazione e indolenzimento. Raucedine ostinata. Abbondante espet-torazione mucosa gialla e a volte sanguinolenta. Infiammazione e secchezza. Il paziente si

Calcarea sulphurica

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raschia spesso la laringe. Questo rimedio è indicato nei pazienti suscettibili di andareincontro alla tubercolosi laringea e tracheale.

Respirazione breve. Respirazione difficile la sera e la notte, soprattutto stando corica-to, camminando e salendo. Respirazione rantolante. Vi è soffocazione e anche sibili:quando i sintomi concordano questo è un eccellente rimedio per l’asma.

La tosse è più forte e più frequente la sera e la notte. Si calma all’aria fresca,contrariamente a Hepar. Tosse asmatica che somiglia alla tosse del crup la mattina alrisveglio e dopo la siesta. Tosse grassa, con rantoli. Tosse rauca. Tosse secca la notte;secca e breve; secca e penosa. La tosse scuote tutto il corpo. Tosse spasmodica e tosse chearriva al parossismo.

L’espettorazione è abbondante la mattina. Espettorazione: densa; gialla; purulenta;sanguinolenta; verdastra; vischiosa.

Ansia alla regione cardiaca. Catarro della trachea e dei bronchi. Dolore al torace:tagliente, urente; come una escoriazione; indolenzimento all’inspirazione, con la tosse.Sensazione di debolezza al torace. Emottisi. Oppressione toracica. Palpitazioni la notte;palpitazioni provocate dall’ansia; aggravate salendo; nelle persone che si avviano allatubercolosi polmonare. Polmonite mal curata o conseguenze di polmonite; epatizzazionepolmonare. Suppurazione degli organi toracici.

Ascessi all’ascella. Prurito e bruciore della cute del torace.Questo rimedio è stato prezioso nel trattamento di una deviazione della colonna

lombare, che infastidiva molto il paziente quando si sedeva nel letto. Sensazione di freddoal dorso.

I sintomi degli arti confermano la costituzione gottosa; gotta articolare; dita maldestree goffe a causa delle deformazioni gottose delle articolazioni delle dita; bruciore alle manie ai piedi; palmo della mano e pianta dei piedi che bruciano. Calore alle mani. Questorimedio ha reso molti servizi in molti casi di coxalgia. Crampi ai polpacci. Pruritolocalizzato negli arti. Spesso prurito con bruciore.

Dolore agli arti durante il brivido; dolore reumatico. Artralgia, gottosa e reumatica.Dolore agli arti superiori la notte. Dolore alle spalle, al gomito, al polso e alle dita. Doloreagli arti inferiori; sciatica; dolore reumatico. Dolore all’anca, alla coscia, al ginocchio.Dolore agli arti inferiori: lacerante, pungente, stirante. Dolore urente ai piedi. Il doloreaumenta stirando gli arti inferiori.

Torpore alle mani e anche agli arti inferiori e ai piedi. Eruzioni: foruncoli e vescichette.Gonfiore edematoso dei piedi e delle gambe. Gonfiore reumatico dei piedi e delle gambe.Debolezza degli arti superiori, degli arti inferiori, delle ginocchia, delle gambe e dellecaviglie. Formicolio alle dita come se fossero addormentate. Freddo agli arti, alle mani,alle gambe e ai piedi. Pesantezza degli arti inferiori, paralisi degli arti superiori e inferiori.Rigidità delle braccia. Traspirazione delle mani e dei piedi. Il sudore dei piedi è freddo enauseabondo. Tremore alle mani e agli arti inferiori. Ulcere sulle gambe, con squameurenti e pruriginose. Varici.

Sonno agitato. Insonnia prima di mezzanotte e dopo le tre del mattino; non puòdormire perchè perseguitato dai propri pensieri. Sogni ansiosi e spaventosi. Sonnolenzadurante la sera.

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Calcarea sulphurica ha guarito numerosi casi di febbre malarica cronica con brividovespertino. Brivido che comincia dai piedi. Grande brivido che scuote tutto il corpo.Vampate di calore. Febbre la sera e la notte. Febbre vespertina mescolata al brivido, poifebbre semplice, non seguita da traspirazione; accompagnata da dolore agli arti inferiori,che si attenua camminando. Febbre etica.

Traspirazione notturna; un leggero sforzo provoca la traspirazione; trapirazionefredda, profusa e aspra.

Vi sono molti sintomi della cute come ci si potrebbe aspettare dallo studio di Sulphure di Calcarea. Bruciore e prurito. Colorito della pelle: pallido o giallo, perfino evidente-mente itterico; con macchie epatiche. Pelle screpolata; in inverno, dopo aver lavato, siformano delle screpolature, specialmente sulle mani, come ne troviamo nel «salt rheum»(1). Prurito a letto; prurito che si attenua grattandosi; prurito e bruciore; prurito esensazione di reptazione. Desquamazione.

Eruzioni: urenti pruriginose; con croste; eczema urente, secco o umido; esantemi;foruncoli; pustole herpetiche; eruzioni squamose; eruzioni suppuranti; tubercoli; orticaria;vescichette; quando i sintomi concordano, questo rimedio guarisce la psoriasi. Escoriazio-ni e intertrigine. Formicolii. Cute malsana. Le piaghe guariscono lentamente. Secchezzadella pelle. Pelle sensibile. Ulcerazioni della pelle. Ulcere: urenti, con croste, profonde,sanguinanti e squamose; la loro suppurazione è spessa, gialla, nauseabonda, ematica.Possono essere: dolorose; con fistole; indurite; infette e torpide; con pulsazioni. Verruche.

Calcarea sulphurica

1. «Salt rheum»: non si trova Salt rheum nei dizionari contemporanei, sia monolingui, sia bilinguiinglese-italiano, sia quello medico trilingue di Veillon. I medici inglesi consultati non conosco-no l’espressione. Forse è un’espressione popolare americana. Il solo dizionario che ne parla è ilRoyal Dictionary, English and French, by Fleming and Tibbins, New Orleans, Armand Hawkins1878.Vi leggiamo:– Rheum: (a thin watery humour oozing out of the glands of the mouth, eyes, ecc.): Raffreddore,umore, lacrime– Salt Rheum: (herpes, an affection of the skin): Herpes, specie di impetigine.Kent lo cita sempre nel paragrafo della cute. In particolare nel capitolo su Cistus cita «saltrheum» tra le eruzioni: «Esso ha eruzioni, herpes, impetigini, eruzioni squamose, salt rheumsulle mani e sulla punta delle dita in inverno e dopo aver lavato con acqua fredda». Nel capitolodi Causticum si può leggere: «vecchi casi di salt rheum con ragadi alla piega delle articolazio-ni».Qui salt rheum è anche accompagnato da screpolature.Si può dunque concludere che Kent per salt rheum intenda un’eruzione del genere impetigine,localizzata alle mani e soprattutto alla punta delle dita e generalmente accompagnata dascrepolature o ragadi. (Nota tratta dall’edizione francese curata da Demarque e Joly).

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CALENDULA

La prova della Calendula ha poco valore per cui non ci si può aspettare di usarla comeguida nella somministrazione interna del rimedio. Ci sono solo poche cose che si possonodedurre da tale prova. La Calendula non si deve ignorare nella cura delle ferite, nel caso ditagli con lacerazione, per le ferite superficiali o profonde. La Calendula diluita usatalocalmente renderà la ferita indolore, ridurrà la quantità di pus e favorirà la rimarginazionenel miglior modo possibile, e così aiuterà il medico a guarire le ferite superficiali. LaCalendula è la medicazione che serve per le ferite profonde e le lacerazioni gravi. Eliminail dolore locale e la sofferenza. Come si vede non si sta trattando una condizione che esistea causa di uno stato interiore ma di qualcosa che è esterna all’individuo. Non c’è niente checicatrizza così bene le ferite interne come la Calendula, anche se qualcuno dirà che non èun rimedio omeopatico. Se ci sono sintomi costituzionali, sospendere tutte le cure medichee prestare attenzione a tali sintomi. Qualche volta non ci sono sintomi costituzionali daprescrivere, ma quando ci sono bisogna ricorrere alla pulizia locale e null’altro. Noneliminare i sintomi che serviranno come guida per il rimedio.

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CAMPHORA

La bottiglia di alcool canforato provoca in una casa molti danni, dato che la canforacombatte l’azione della maggior parte dei nostri rimedi. La canfora dinamizzata combatteun gran numero di malanni. Si addice a quelle malattie acute accompagnate da sovraecci-tazioni nervose che arrivano al delirio, con spasmi e convulsioni e finiscono nella prostra-zione.

Lo stato intrinseco di Camphora è caratterizzato dalle convulsioni o dal freddo delcorpo. Nel periodo acuto della sovraeccitazione, l’irritabilità e il delirio del paziente sonoestremi; gli capita anche di cadere nello stato opposto, in cui perde la risposta nervosa alleeccitazioni, ha la perdita della sensazione, è incosciente, freddo. Possiamo vedere i dueestremi nello stesso paziente, uno dopo l’altro. Egli può passare dal più alto grado dieccitazione psichica e di violenza, al massimo di prostrazione e spossatezza dove il corpoè livido e freddo e tuttavia deve stare scoperto.

Lo stato psichico è caratterizzato dall’ansia e da un’estrema paura: paura dellepersone, di ambienti strani; il buio è pieno di fantasmi immaginari; il paziente non osauscire dal letto al buio; tutto ciò che si muove è per lui un fantasma e gli oggetti inanimatidella sua camera si animano e lo terrorizzano. Ha il delirio. Associati a questi sintomi visono disturbi renali e urinari come quelli di Cantharis e, per questa somiglianza, i duerimedi sono complementari e si annullano l’un l’altro. Se una donna è intossicata daCantharis e presenta delirio ed eccitazione Camphora agirà da antidoto.

Le particolarità dei sintomi psichici meritano di essere prese attentamente in conside-razione. Il paziente raggiunge uno stadio che non è molto diverso dall’imbecillità e, avederlo, si direbbe che tale stato si è costituito lentamente. Le sue facoltà mentali, la suamemoria, sono scomparse. Chiude gli occhi come se dormisse e non risponde alledomande.

Con la febbre ha delirio, rabbia, manie; vuole saltare dal letto o passare dalla finestra.Grida e chiama aiuto. Si gira e si rigira ansiosamente nel letto. Ansia e quasi perdita dellaconoscenza. Questi sintomi saranno un’indicazione di Camphora nella febbre puerperale,nella iperemia cerebrale o in uno shock provocato dalla violenta infiammazione di unorgano. La confusione è causata dallo shock e arriva con violenza.

Più intensamente soffre il paziente, più rapidamente si raffredda; e, quando ha freddo,si deve scoprire, anche in una stanza fredda. È un po’ come Secale. In Secale il paziente,anche quando sente freddo, vuole scoprirsi e stare in una stanza fredda; anche lui ha ildelirio, sicché non abbiamo ancora scoperto niente che ci aiuti a distinguere Secale daCamphora. Ma c’è un’altra modalità che in Camphora si ritrova ovunque, con la quale unadistinzione si può fare: il freddo, il delirio e il calore stesso sono mescolati. Mentre ilpaziente Camphora si raffredda, egli è invaso da brevi periodi di calore; le vampate di

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calore si mescolano ai dolori laceranti e urenti, sia nell’organismo infiammato, sia lungo inervi.

È un paziente difficilissimo da curare, non è mai soddisfatto di niente e di nessuno. Seè affetto da cistite, ha un dolore e una sensibilità talmente intensi che sotto lo shock causatodal dolore, la sua mente è in uno stato di frenesia. Poi viene la sensazione di freddo e lefinestre aperte, ma prima che si sia avuto il tempo di fare tutto questo egli ha una vampatadi calore e allora vuole essere ricoperto, apre il radiatore, vuole la borsa calda e loscaldaletto; ma questo stadio passa presto e, mentre l’infermiere porta l’occorrente perriscaldare il letto, lui chiede di aprire la finestra e vuole solo il fresco. Capirete immediata-mente che casi simili sono molto gravi.

Questi cambiamenti termici accompagnano l’opistotono, le convulsioni, l’infiamma-zione cerebrale, epatica, renale e della vescica, verificatesi dopo un violento shock e unraffreddamento con intensa spossatezza. Lo riscontrerete per esempio in qualcuno che halottato parecchie ore per salvare la propria vita; passata l’emozione, ha una reazione comeun turbine; ha combattuto sino all’esaurimento e ora è prostrato, freddo e livido; ecco ilcampo di azione in cui la vecchia nonna col suo flacone di alcool canforato si è fatta unareputazione; ma la canfora dinamizzata farà per questo paziente più di quello che può farela bottiglia di alcool canforato: gli procurerà un bel sonno ristoratore.

Camphora, è utile durante la menopausa, quando la donna si lamenta di vampate dicalore e di traspirazione in una stanza calda; ella ha gli arti e l’addome freddissimi e sentefreddo quando è scoperta mentre traspira abbondantemente quando è coperta. Non sop-porta coperte per riscaldarsi gli arti, benché soffra il freddo.

In questo rimedio c’è in misura enorme la cefalea, pulsante. C’è una sensazione dicontrazione come se alcune parti del cervello si fossero intrecciate. L’intero lato posterioredella testa e del collo è sede di battiti come martellate, che diventano più forti chinandosiin avanti, e di bruciore e punture. Cefalee frontali.

Abbiamo sentito parlare di Camphora a proposito del colera, malattia che debilitarapidamente il paziente. Il suo volto è freddo, livido e coperto di rughe e, nei casi chefanno pensare a Camphora, non traspira molto. In questi casi c’è poca diarrea, pocovomito e pochi sudori; ma improvvisamente il paziente si raffredda, si illividisce e siaccascia come se fosse paralizzato e piomba nello stupore.

Convulsioni con bava alla bocca; labbra livide, trisma, tetano. Sudori freddi sul voltocol vomito. Aspetto del volto erisipelatoso.

Questo rimedio desidera bere senza sete. Può avere anche una sete inestinguibile; nonne ha mai abbastanza delle enormi quantità di acqua che gli si danno. L’acqua non è maiabbastanza fredda e non è mai sufficiente; però la vomita completamente quasi subito.

Ha una notevole irritazione gastrica. Tutto quello che ingerisce, lo vomita. La sualingua è blu e fredda e il suo fiato freddo. Tutto quello che gli esce dal corpo è freddo.L’aria che i polmoni rimandano è fredda come quella che risale da una cantina, come siosserva in Carbo vegetabilis e Veratrum. La lingua è fredda e tremolante. Si trovano statisimili nel colera. Per tutta la fase del freddo, c’è bruciore. L’interno del corpo sembra chebruci, o meglio si ha l’impressione di un dolore urente interno simile ad una escoriazione,o di bruciore senza calore.

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Nella gastrite, il dolore allo stomaco è così violento, che l’angoscia dipinta sul voltoequivale a quella di Arsenicum; il paziente risente allo stomaco un’angoscia spaventosache gli fa presagire la morte. Dolore urente, fendente, lacerante allo stomaco con conati evomito. I crampi allo stomaco e all’intestino si propagano in altre parti del corpo fino a chesi arriva alle convulsioni e all’opistotono. L’angoscia all’epigastrio lo porta alla dispera-zione. Calore allo stomaco. All’addome ci sono moltissime coliche e bruciore. Sensazionedi freddo all’addome.

Feci da colera; feci come riso, accompagnate da ansia, agitazione, spasmi muscolari,crampi al torace, prostrazione, e anche da freddo e cianosi crescente, il paziente vuoleessere scoperto e ha un collasso. Nel colera asiatico la vecchia canfora, Cuprum eVeratrum si mantengono ancora fianco a fianco. Con Camphora c’è la prostrazione, lacianosi, il freddo, e tuttavia il paziente vuole essere scoperto, e il suo corpo è freddo esecco. Gli altri due rimedi hanno tutti i sintomi del colera, ma in Cuprum non c’è tantofreddo, mentre ha più crampi, maggiore tendenza alle convulsioni e non tanta prostrazio-ne. Più crampi ci sono, più è Cuprum. Più abbondante è la diarrea, più il vomito e il sudoresono profusi, più è Veratrum. Freddo e secchezza = Camphora. Freddo con escrezioniabbondanti = Veratrum.

Dopo aver preso freddo il paziente ha forti coliche con incontinenza di feci marronescuro come fondi di caffè. C’è anche tenesmo. A tratti il paziente di colera, nello stato difreddo e di cianosi, ha dei conati, fa sforzi per vomitare, soffre di un terribile tenesmo perevacuare poche feci ed ha delle convulsioni qua e là. Questi sintomi intestinali si intensifi-cano, fino a che il malato non può più fare sforzi per evacuare, fino a che ha una specie diparalisi. Il retto sembra contratto e dolente.

Ci sono disturbi degli organi urinari e di quelli sessuali. Bruciore alla minzione.Stranguria. Pollachiuria. Frequente stimolo con difficoltà di urinare. Lo stesso stato siproduce sia alla vescica che al retto, e c’è ritenzione con torture indicibili. Il paziente èseduto sul vaso e fa sforzi per urinare senza che venga fuori niente: una specie di paralisidella vescica. L’urina è rossa, ematica ed esce goccia a goccia come in Cantharis.Tenesmo del collo della vescica.

Camphora fa crescere l’eretismo sessuale fino a un grado intollerabile. In qualchecaso, dopo dosi elevate, questo sintomo assume una forma estrema, e in altri casi ha luogol’inverso. Questo rimedio nelle sperimentazioni ha presentato contemporaneamente ereti-smo sessuale e impotenza. Ho conosciuto tempo fa una francese che desiderava intensa-mente tenere sempre i figli a casa con sé e pensava di poterci riuscire solo tenendoli lontanidalle ragazze; e così, per annullare il loro desiderio sessuale metteva un sacchetto dicanfora sotto il loro cuscino. Divennero tutti impotenti. Ma in alcuni degli sperimentatoriCamphora ha suscitato l’eretismo sessuale. In questo è simile a Cantharis.

Camphora produce una corizza con abbondante secrezione dal naso e dalle vie aeree,dal naso ai bronchi. Bronchite dei bambini e dei vecchi. Antimonium crudum, Ammoniumcarbonicum e Camphora sono rimedi meravigliosi per gli anziani malandati che siraffreddano, con brividi, ogni volta che si espongono alle intemperie. Per essi, ogniraffreddore sembra una minaccia. I vecchi non prendono un raffreddore nella stessamaniera dei giovani; essi sono prostrati, le loro forze declinano in fretta, hanno rantoli al

Camphora

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torace, e la famiglia crede che siano i rantoli della morte e che per il nonno siano arrivati gliultimi istanti. Questi tre rimedi sono adatti a questi casi, essi sono simili all’ultimo stadiodella polmonite. Nei casi in cui lo stato febbrile è assente, sono adatti Antimoniumtartaricum, Antimonium crudum, Ammonium carbonicum e Camphora. Camphora hapochissima febbre; il paziente ha una sensazione di calore, ma non una temperaturaelevata. In questo rimedio vi sono altri sintomi come quelli che troverete nei vecchi.

Scosse muscolari; tremori con scosse muscolari. Spasmi con tremori. Tremito dellalingua.

Lo stato costituzionale generale di Camphora è caratterizzato dal freddo e da un’estremasensibilità al freddo. Nelle malattie infiammatorie acute il paziente ha freddo e respinge lecoperte. Nelle malattie acute ha una sete intensa; nelle malattie croniche non ha sete. Lastessa cosa avviene in Arsenicum, che ha sete nei casi acuti, ma non ne ha nelle affezionicroniche. In Camphora un’importante modalità di cui bisogna ricordarsi nei casi acuti, èche durante la fase di calore e quando soffre, vuole essere coperto; viceversa quando hafreddo sta meglio col freddo e vuole ancora più freddo.

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CANNABIS INDICA

1. Abbiamo tradotto con «allucinazioni» la parola inglese «delusion» che non sembra averel’esatto equivalente in italiano. Per la differenza tra «illusions», «hallucinations» e «delusions»secondo Kent, leggere il capitolo su Stramonium.

Una strana sensazione di estasi invade il corpo e i sensi. Gli arti e le diverse parti delcorpo sembrano allargate. Sulle membra passa un brivido di beatitudine. Gli arti tremano.Una grande stanchezza si diffonde in tutto il corpo. I sintomi richiamano alla memoria lacatalessi. Anestesia e perdita del tono muscolare. Disturbi attenuati a riposo.

Esaltazione con allegria. Fantasie e allucinazioni meravigliose. Esagerazioni stupefa-centi della nozione del tempo e dello spazio. Sembra al paziente di essere trasportatoattraverso lo spazio. Gli sembra di avere due esistenze, o di essere cosciente su due piani,o di esistere su due sfere. Allucinazioni (1). Discorsi incoerenti. Ride a osservazioni serie.Ride e piange. Riso spasmodico. Scherzi. Gemiti e pianti. Paura: della morte, della follia,del buio. Angoscia e tristezza. Sintomi psichici che diminuiscono camminando all’ariaaperta. Con lo stato di debolezza predomina una fase mentale opposta. Il paziente perdeconoscenza e cade.

Il soggetto passa da uno stato mentale razionale ad uno irrazionale e viceversa inrapida successione. Dimentica parole e idee. È incapace di finire le frasi. Le idee siaccalcano in quantità tale da impedirgli di fare discorsi razionali. La sua mente è piena diidee incompiute e di fantasmi. Teorie meravigliose si formano continuamente nella suamente. Loquacità. Non padroneggia la propria mente per ragionare su un qualsiasiargomento. Ogni sforzo per ragionare è interrotto da folate di fantasie disordinate efantastiche teorie. Davanti agli occhi gli passano visioni su visioni. Sente voci, campane,musica, in un’estatica confusione.

Ha l’impressione che la sua volta cranica si apra e si chiuda o che sia sollevata e poirimessa a posto. Dolore pulsante che gli attraversa la testa. Peso all’occipite, con pulsazio-ni. Nel riprendere coscienza e svegliandosi, ha una scossa al cervello. Dolori pungenti alletempie. Tensione al cuoio capelluto. Sensibilità al cuoio capelluto.

Debolezza della vista. Acutezza visiva. Le lettere si accavallano. Acutezza uditiva.Tintinnii e ronzii alle orecchie; pulsazioni alle orecchie. Colorito pallido e i tratti del voltotirati. Ha l’aria di aver perduto la ragione. Ha l’aria stupita. Aspetto malaticcio, sguardosenza espressione. Digrigna i denti mentre dorme. Balbetta. Sapore metallico. Desiderio diacqua con repulsione per la stessa.

Flatulenze che dilatano l’addome, e migliorano con le eruttazioni.

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I sintomi urinari sono numerosi. Nefrite con dolore urente. Indolenzimento dei renicon dolore sordo. Dolori pungenti ai reni. Minzione continua o frequente. L’urina,passando, brucia. Bruciore e punture all’uretra prima, durante e dopo la minzione. Questorimedio ha guarito molti casi di blenorragia. È utile allo stato iniziale e guarisce i sintomiannotati in Cannabis sativa. Deve aspettare perché l’urina cominci a venir fuori. L’urina,dopo la minzione, cola goccia a goccia. C’è molto muco nell’urina. Questo rimedio è utilenella blenorragia quando l’uretra è dura come una corda. La secrezione blenorragica ègialla.

Desiderio sessuale aumentato nei due sessi. Erezioni meccaniche e dolorose; mestrua-zioni profuse, dolorose, con sangue liquido; dolori parossistici come i dolori del travaglio.Spasmi uterini. Minaccia d’aborto dovuto alla blenorragia. Mestruazioni ogni quindicigiorni,

Oppressione spasmodica del torace con soffocazione.Palpitazioni dormendo. Dolore pesante al cuore con soffocazione, durante tutta la

notte. Dolori pungenti al cuore. Polso lento o rapido e irregolare; battiti irregolari; polsoeccitabile.

Dolori alla dorso nel periodo mestruale. Dolore che attraversa la regione dorsale eimpedisce al paziente di stare dritto quando cammina.

Debolezza paralitica degli arti con tremore e brivido. Torpore degli arti e della piantedei piedi. Sensazione di puntura alla pianta dei piedi, migliorata dal riposo e aggravata dalmovimento. Violenti dolori, camminando, agli arti inferiori.

Il paziente ha sonno, ma non può dormire. Sussulti agli arti durante il sonno. Sogno dicadaveri. Sogni profetici. Incubi.

Sensazione di punture alla cute. Formicolii e prurito dappertutto. Sente la pelle comese fosse fortemente tirata su tutto il corpo. Anestesia.

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CANNABIS SATIVA

La somiglianza di questo rimedio con Cannabis indica è notevole e ha portato acredere che siano identici. L’uno ha spesso rimpiazzato l’altro e ha guarito sintomiprodotti dall’altro. I loro sintomi psichici e quelli urinari sono molto simili. La sensazionedi apertura e chiusura della scatola cranica è stata guarita da entrambi.

Tutto sembra strano e irreale. Sembra al paziente di essere in un sogno. Fa confusionesulla propria identità. Fa errori scrivendo e parlando: capisce male quello che legge equello che sente dire. I suoni emessi nella stanza in cui si trova gli sembra che vengano dalontano. Quando parla, ha l’impressione che a parlare sia qualcun altro ( Alumen). Crede distare per perdere conoscenza. Abbattuto alla fine della mattinata, pieno di vivacità nelpomeriggio. Paura di andare a letto. Sensazione di natura isterica alla gola. Ansia allostomaco. Confusione mentale e vertigine.

Afflusso di sangue alla testa che sembra venire dallo stomaco. Sensazione di aperturae chiusura del vertex, che comincia al risveglio, dura tutto il giorno e viene aggravata dalrumore. Sensazione di gocce di acqua fredda che cadono sul cuoio capelluto. Formicolii.

Congiuntivite con varicosità. Sensazione di sabbia negli occhi.Rumori nelle orecchie.Sensazione di allargamento del naso. Epistassi. Pressione alla radice del naso. Sec-

chezza nel naso. Una gota rossa, l’altra pallida. Cattivo sapore in bocca. Parola difficolto-sa. Bocca e gola secche. Avversione per la carne. Eruttazioni; amare, aspre.

Apparato urinario. Dolore ai reni come se ci fosse una ulcerazione. Edema delprepuzio nella blenorragia. Secrezione blenorragica densa e gialla. Bruciore all’uretradurante e dopo la minzione. Punture all’uretra mentre l’urina passa. Uretra sensibile,gonfia. Uretra dura come una corda. Bruciore all’inizio e alla fine della minzione. Puntureall’uretra al di fuori della minzione. Minzione difficilissima e dolorosa. Dolore che risaledal meato lungo l’uretra, all’indietro, mentre l’urina passa. Sensazione di pressione versol’esterno, all’orifizio dell’uretra, dopo aver urinato, nella donna. Urgentissimo stimolo aurinare. Bisogno continuo o frequente di urinare. Incontinenza urinaria. Violento dolorealla fine della minzione. Urina sanguinolenta. Chiusura spasmodica del collo della vescicaalla fine della minzione. Infiammazione uretrale. Infiammazione e forte gonfiore dell’ori-fizio uretrale con dolore urente durante la minzione nella donna.

Intensa eccitazione sessuale nei due sessi. Grosso gonfiore edematoso del prepuzio.Questo rimedio ha la fama di provocare nella donna la sterilità. Mestruazioni abbondanti.Leucorrea delle ragazzine (Sepia). Blenorragia. Emorragia uterina dopo il travaglio.Minaccia di aborto.

Catarro respiratorio. Bronchite con respirazione sibilante. Asma; il paziente devetenere le finestre aperte. Espettorazione verde vischiosa. Sputi salati. Tosse, con emottisi.

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Dolori pungenti alla pleura. Asma con disturbi alla vescica. Palpitazioni.Pressione simile ad una punta acuminata al coccige. Dolori stiranti al tendine di

Achille. Punture alla cute su tutta la superficie del corpo durante la traspirazione. Torporedella punta delle dita.

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CANTHARIS

Il tratto più rimarchevole di questo rimedio è il suo stato flogistico, e la caratteristicapiù importante di tale infiammazione è la rapidità con la quale si evolve in uno statocancrenoso.

Gli stati di flogosi di solito seguono un determinato corso per alcuni giorni, ma quandoil rimedio è applicato su una zona o è preso per via interna, lo stato infiammatorio conducea grande velocità alla morte della zona interessata. Preso per via interna cominciaimmediatamente ad attaccare l’apparato urinario e produce uno stato uricemico cheprovoca i sintomi psichici; sopravviene con grande rapidità lo stato infiammatorio localeche atterra subito e violentemente il paziente. A forti dosi, nell’azione tossica, si hannosintomi impressionanti e allarmanti; l’intero organismo è perturbato; solitamente ci sonosintomi gravi delle vie urinarie. Le zone colpite diventano precocemente sede di cancrenao di erisipela.

I sintomi psichici sono impressionanti. Tra quelli principali c’è la perdita improvvisadella conoscenza col rossore della faccia. Il soggetto cade bruscamente nello stupore.Confusione psichica. Il paziente è dominato da strane idee. I pensieri sono senza controlloe vanno in tutte le direzioni come spinti da una influenza esterna.

Calore alla testa, frenesia, delirio, con grande eccitazione e grande furore; le crisi sirinnovano alla vista di oggetti abbaglianti o brillanti, toccando la laringe, o se si tenta dibere acqua, come nella rabbia. Paura e confusione mentale. Spesso il pensiero va verso ciòche gli suggerisce la sede dell’infiammazione. La vescica e gli organi sessuali sonoinfiammati; l’eccitazione e la congestione di tali regioni risvegliano spesso l’istintosessuale, sicché il paziente ha pensieri sessuali e frenesia sessuale. Frenesia amorosaviolenta, eccitazione come quelle che può generare un infiammazione accompagnata dapensieri che si accordano ad essa. Le erezioni dell’uomo sono dolorose e violente. Il peneè infiammato e indolenzito e sarebbe doloroso praticare il coito malgrado ci sia questasovraeccitazione.

Insolenza. Bestemmia. Agitazione che sfocia nella rabbia. Agitazione che costringe ilsoggetto a muoversi continuamente. Rabbia e delirio frammisti a frenesia amorosa. Questamaniera di comportarsi di Cantharis nel campo psichico, ricorda quella che si riscontra inHyoscyamus, Phosphorus e Secale: uno stato di violento delirio mescolato a idee ediscorsi di ordine sessuale. In certi casi, il paziente, nel suo delirio, canta canzoni oscene eparla degli organi sessuali, delle urine e delle feci, farneticando ad alta voce di argomentiche non vengono trattati dalle persone sane, salvo che negli ambienti depravati. Ma nellamalattia, persone caste e modeste, o vergini, parlano in modo tale che ci si domanda consorpresa dove hanno potuto mettere insieme un linguaggio simile.

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In simili casi, sarà bene fare uscire tutti dalla stanza tranne il medico e l’infermiere. Hovisto una brava vecchia signora piangere e torcersi le mani dicendo: «Dove ha imparato aparlare così mia figlia?». La ragazza non è da biasimare. Ella ha semplicemente uno statoperturbato delle vie urinarie o della funzione mestruale, provocato dall’aver preso freddoo dall’essersi esposta alle intemperie, o causato dalla negligenza materna nel dire allafiglia quello che avrebbe dovuto sapere sulla sua funzione mestruale. Ora si manifestal'ovarite o la metrite, o l'infiammazione degli organi esterni, e l’urina brucia causando unaflogosi delle parti esterne, oppure c’è ritenzione di urina e sovraeccitazione sessuale. Cosìè Cantharis.

Cefalee violente, lancinanti, con la sensazione che la testa stia per scoppiare o che siapresa a coltellate. Stato infiammatorio che si riflette violentemente sulla psiche.

Dovunque nel rimedio si riscontra il bruciore. Nella testa ci sono bruciore, battiti efitte. Stato psichico di incoscienza e di delirio. Bruciore sulla parte laterale della testa.Dolori pungenti sulla parte laterale della testa e all’occipite. Dolori lancinanti nelleprofondità del cervello. Caduta dei capelli.

È raro che il rimedio sia indicato nei disturbi oculari isolati, salvo in quelli che vengonocoi sintomi della testa e dello psichismo. Erisipela del volto con grandi flittene. Brucioreagli occhi; il paziente vede tutto in giallo. Bruciore e dolore urente agli occhi. Erisipelaagli occhi con tendenza alla cancrena. Calore agli occhi, lacrime che bruciano. Erisipeladel volto, del profilo del naso, che comprende le palpebre.

Per questo stato si usa più facilmente Rhus toxicodendron, ma quando è accentuato, apreferenza di Rhus toxicodendron, spesso sarà indicato Cantharis. Rhus toxicodendron hale flittene e i bruciori, ma tra una visita e l’altra, l’erisipela è diventata nera; è scura; hasubito una rapida modificazione e prende l’aspetto della cancrena imminente. L’areadell’erisipela brucia; la cute tutt’intorno, se la si tocca, brucia. In Rhus toxicodendron nonè così. In Cantharis, anche le piccole flittene, se si toccano, bruciano come il fuoco. Leeruzioni (cioè le eruzioni che il rimedio potrebbe produrre) quando si toccano, bruciano.

Questo paziente entra in stato di prostrazione, è pallido, ha l’aspetto ippocratico emuore. Cantharis corrisponde alle malattie a forma adinamica, anche alla cancrena eall’infiammazione acuta dell’intestino, della vescica, del cervello, del midollo (1) e deipolmoni; il malato si aggrava e assume l’aspetto ippocratico. Polmonite, di tipo cancreno-so, prostrazione; il polmone affetto brucia come il fuoco, e immediatamente il malato haespettorazioni con odore cadaverico, fluide, sanguinolente, acquose; la cosa è successacon una stupefacente rapidità, e in breve tempo il paziente muore; il suo naso è affilato,l’aspetto diventa ippocratico e non urina più.

Mi ricordo di un certo paziente che era appena uscito da una prolungata sbornia; l'holasciato, la sera, in uno stato esattamente simile a quello che ho descritto. Dalla bocca glicolava una saliva sanguinolenta e stava morendo. Questo stato si era verificato in una solanotte, dopo essersi quasi gelato durante una sbornia. O Cantharis o la morte prima di

1. Nel testo inglese c’è: «spine», colonna vertebrale, ma sembra più verosimile leggere «spinalcord», midollo.

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giorno. Ma la mattina dopo, stava espettorando sputi rugginosi e si avviava ad una feliceguarigione. Arsenicum ha il bruciore ai polmoni e mette fuori sputi nerastri; presenta segnidi polmonite, con l’agitazione, l’ansia e gli altri suoi sintomi e bloccherà tutto senzaindugio. Con i moribondi sono necessari questi rimedi violenti.

Bruciore alla gola. Grande sete con bruciore alla gola e allo stomaco. Sete, conavversione per tutti i liquidi; vale a dire che il desiderio della bocca e della gola è inantagonismo con lo stato psichico. Sete della gola e avversione per l’acqua nella mente.Bruciore violento allo stomaco, al piloro e all’addome.

L’addome è gonfio e timpanico; ci sono dolori lancinanti, taglienti e perforanti comelame di coltello. Tutte le volte che c’è una improvvisa infiammazione dell’intestino, c’èdiarrea di sierosità o di muco sanguinante, di liquidi acquosi e sanguinanti che provengonodall’intestino e dallo stomaco. La stessa secrezione acquosa ed ematica si verifica agliocchi. Dovunque questo liquido acquoso venga a contatto della bocca, esso brucia e creadelle escoriazioni. L’urina è sanguinolenta.

Quando urina, il paziente ha lo stimolo di defecare. Il paziente resterà seduto sul vasocon un violento tenesmo per emettere urine e feci; ha l’impressione che, se solo passassequalche goccia di urina in più o un po’ più di feci sanguinolente, si sentirebbe meglio, manon arriva nessun sollievo. Tutto è infiammato e infuocato.

Vi è tenesmo e stimolo impellente non solo quando la vescica è vuota, ma anchequando è piena. Ritenzione urinaria. Non passa niente o solo una o due gocce. Violentotenesmo della vescica. Dolori taglienti con tenesmo. Dolori lancinanti, taglienti comecoltellate, al collo della vescica. I dolori si irradiano in varie direzioni. Violenti dolori constimoli impellenti e ravvicinati. Tenesmo costante. Si installa uno stato di ansiosa frenesia,il paziente prova le sofferenze più violente ed ha stimoli impellenti di emettere urine e feci,con eretismo sessuale che gli fa subire il supplizio di Tantalo.

Tutti gli organi urinari e genitali, nel loro insieme, sono in stato di infiammazione e dicancrena. Bruciore urinando. L’urina sanguinante brucia come il fuoco nella vescica esulle parti genitali. Ritenzione o soppressione. È raro che un soggetto colpito da blenorra-gia abbia questa infiammazione violenta con bruciore e tenesmo della vescica e del retto,ma in quel caso il rimedio sarebbe indicato. Intensità e rapidità costituiscono la fisionomiadi questo rimedio. Esso provoca uno stato di dolore e sovraeccitazione che non si ritrova inalcun altro rimedio. Ci si avvicina Mercurius corrosivus.

Nella donna c’è l’ipersensibilità di tutti gli organi. Ovarite e metrite. Bruciore allavagina. Dismenorrea membranosa. Mestruazioni troppo anticipate, profuse, di sangue nero.

Convulsione puerperale. Ritenzione placentaria, Dolori urenti. Quando non ci sonodoglie espulsive sufficienti a espellere la placenta, e si trovano i sintomi di questo rimedio,si è osservato che, dopo averlo somministrato, sono arrivate le contrazioni normali, conespulsione delle membrane.

Dolori violenti e lancinanti attraverso i lombi e il dorso. Dolori ai lombi, ai reni eall’addome. Quando il paziente urina, ha un dolore che per emettere una goccia lo fagemere e gridare.

Cantharis

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CAPSICUM

La maggior parte delle sostanze che si utilizzano come condimenti alimentari saranno,entro una o due generazioni, rimedi utilissimi, perché con sostanze come il tè, il caffè, ilpepe, ci si intossica, e tali effetti tossici sui genitori predispongono i figli a un tipo dimalattia che esse producono.

Incontriamo spessissimo tra i figli grassi, flaccidi, rubicondi dei bevitori di birra o deimangiatori di pepe, o degli uomini che hanno fatto abuso di stimolanti, la sfera diCapsicum. I loro figli hanno una debole reattività, hanno i muscoli flaccidi, il volto rosso,insieme alla tendenza alle varici e alle ptosi viscerali; il loro colorito è roseo, ma il lorovolto è freddo, o perlomeno non caldo, e un attento esame vi scopre una sottile rete dicapillari; rotondi e grassottelli e senza resistenza, così sono questi bambini, con la lorofalsa pletora, come quella di Calcarea. Essi hanno la punta del naso rossa, le gote rosse, ipomelli rossi, gli occhi rossi e, spesso, un rilassamento muscolare. Hanno una costituzionelenta a riprendersi dopo le malattie e che non risponde ai rimedi, che è stanca, pigra e instato di inerzia.

Si tratta di scolari che non possono studiare né applicarsi, che hanno nostalgia di casae vogliono tornarci. Oppure di malati di gotta con scricchiolio articolare e tofi allearticolazioni, con articolazioni rigide, che sono maldestri, deboli e che presto non ce lafanno più. Tutto il loro organismo è lento. Sono freddolosi, sensibili all’aria e voglionostare in un stanza calda. Anche con una temperatura mite, l’aria aperta provoca loro ibrividi. Sono sensibili al freddo e ai bagni.

Nella sfera psichica, niente colpisce più di questo sintomo: la nostalgia della propriaterra. Tale nostalgia si riscontra sempre in questo rimedio, ed è accompagnata da rossoredelle guance, da insonnia, da una sensazione di grande calore ai pilastri del velo palatino,da paura. Questi pazienti sono ipersensibili alle impressioni, si aspettano sempre un’offesao un affronto; sono sempre diffidenti e credono che li si voglia insultare. Sono testardiall’estremo limite; hanno una natura diabolica. Anche se desiderano una certa cosa, larifiuteranno se sarà offerta loro da qualche altro. Gote rosse dopo un’emozione; e tuttavia,col rossore delle gote, mancano di calore, perfino con una temperatura più alta delnormale; oppure hanno una gota rossa e l’altra pallida, o alternativamente rosse e pallide.I bambini sono goffi e maldestri.

La mente di Capsicum è quasi annientata da persistenti idee di suicidio. Il paziente nonvuole uccidersi. Resiste a queste idee che tuttavia persistono e lo tormentano. Idee similiesistono in un gran numero di rimedi; ma è necessario distinguere tra impulso e desiderio.Il desiderio di avere una corda per impiccarsi o un coltello per colpirsi è completamentediverso dall'impulso al suicidio. Un impulso talvolta è insopportabile e pesa sulla volontàal punto tale da trascinare il paziente a compiere l’atto. Bisogna sempre far sì che il

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paziente precisi se è disgustato della vita e vuole morire, o se ha degli impulsi che vuoleallontanare. Alcune persone restano la notte distesi senza dormire, invocando la morte,senza averne tuttavia alcuna ragione. È uno stato particolare della volontà, una follia dellavolontà. In altri pazienti fa irruzione nella loro coscienza l’idea del suicidio e li tortura manon possono sbarazzarsene. Spesso si trova la caratteristica distintiva di questo rimediofacendo la differenza tra i due stati. I desideri sono propri della volontà; gli impulsinascono nel pensiero.

Cefalea con la sensazione che la scatola cranica si spacchi quando il paziente muove latesta, quando cammina o tossisce. Sensazione che la testa voli via in pezzi; il paziente sitiene la testa con le mani. Ha la sensazione che la testa sia grossa, sensazione che aumentatossendo e facendo dei passi e stando disteso con la testa alta. Dolore come se la testascoppiasse, con battiti. Cefalea con pulsazioni alla fronte e alle tempie. Cefalea come se ilcervello attraversasse la fronte sotto l’effetto di una pressione. Chinandosi, si ha lasensazione che una pressione stia per fare uscire il cervello fuori dalla testa o gli occhifuori dalle orbite.

I sensi sono alterati ed estremamente acuti; ipersensibilità ai rumori, agli odori, aisapori e ai contatti, alle impressioni, agli insulti. Il paziente è sovreccitato.

Dolori alle orecchie; dolore pruriginoso; dolore pesante, con tosse, come se vi fosseun ascesso che stia per aprirsi. Capsicum agisce specificamente sulle ossa dell’orecchiointerno e sull’apofisi mastoidea. Ascesso attorno all’orecchio e sotto l’orecchio, e carie;necrosi della rocca. Questo rimedio è stato indicato spesso negli ascessi mastoidei.

Vecchi catarri. Quando il paziente si raffredda, l’infiammazione si localizza al naso ealla gola o si forma una raccolta di muco. Spessissimo, nei pazienti stupidi, è difficileottenere dei sintomi, bisogna contentarsi di quello che si vede: il carattere della secrezionee qualche altro dettaglio; constaterete che guarirete così alcuni di questi casi e che tutti glialtri sintomi spariranno.

Ma per alcuni di questi vecchi catarri sembra che, dopo aver somministrato i rimediscelti il più accuratamente possibile, non ci sia alcuna reazione e, improvvisamente, ilmedico scopre che il paziente ha il volto rosso e freddo, che è grasso e flaccido, ha la puntadel naso rossa, che non ha resistenza, che non ha mai potuto imparare niente a scuola, chese fa degli sforzi si mette a sudare e che è gelato al freddo. Ha trovato la «chiave» delpaziente e la studia con l’aiuto di questa «chiave», cioè del rimedio, cattivo metodo, alquale non si deve mai ricorrere se non come ultima risorsa e con i pazienti stupidi. Quandoil medico somministra Capsicum a questo paziente, egli lo stimola e non è sicuro diguarirlo; ma dopo Capsicum, Silicea e Kalium bichromicum, o qualche altro rimedio cheforse era stato prescritto prima e non aveva agito, fa presa sul paziente e lo guarisce.

Il testo delle sperimentazioni dice: «Naso rosso e caldo». La pelle è dovunque rossa ecaldissima, a causa della congestione capillare. Rossore e grande calore della gote che sialterna al pallore. Punti rossi sul volto. Dolori al volto come quelli ossei, che si risveglianoalla palpazione. I dolori peggiorano con la palpazione. Dolore all’ipofisi zigomatica;oppure questa è sensibile se la si tocca. Sensibilità alla palpazione nei riguardi dellamastoide. Gonfiore della regione mastoidea.

In bocca c’è un sapore infetto simile ad acqua putrida. Tossendo, l’aria che proviene

Capsicum

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dai polmoni lascia in bocca un sapore pungente, ripugnante. Un’aria pungente caldissima,dal sapore infetto, risale in gola tossendo.

Sulla lingua e le labbra vi sono ulcere gialle, sensibili, che si estendono rapidamente.La mucosa delle labbra e di altre parti del corpo conserva il segno della biancheria, cosache rivela una cattiva circolazione. Certamente questo dà l’immagine della flaccidità diCapsicum. La sua cute, se viene pizzicata resta spiegazzata a causa di una circolazionedebole. Le parti che toccate sono molli e flaccide, rosse, grasse e fredde. Il bambinoCapsicum non reagirà bene se ha il morbillo fino a quando non gli verrà somministrato ilsuo rimedio. La sua cute è umida e fredda e presenta un aspetto simil-morbilloso dovutoalla congestione capillare. Se è sufficientemente grande, si lamenterà di sentire freddo.Dopo le malattie esantematiche e ghiandolari e dopo i disturbi intestinali, la reazione saràlenta. Il bambino che, prima della malattia, era grasso e flaccido, adesso non riprendepeso.

Quando prende freddo, gli viene il raffreddore e l'angina e la gola è così rossa che sidirebbe che stia per sanguinare, o che sia sede di una minuta eruzione; essa è gonfia, hacambiato colore, è rosso scuro, purpurea, chiazzata, flaccida e spugnosa. Irritazione urentecon ulcerazione dei pilastri del velo palatino. Allungamento dell’ugola. Sensazione dipunture in gola. Tonsille ipertrofiche, infiammate, grosse e spugnose. La gola, dopo ilraffreddore e l'angina, resta indolenzita a lungo. Dolore urente, pesante in gola, che è dicolore rosso scuro; faringite subacuta; dolore nell’inghiottire, disfagia. Gola congestionataper settimane; le cose non vanno né meglio, né peggio; è uno di stato di ristagno, unamancanza di reazione.

Quando comincia il brivido, il paziente ha sete. Ha sete dopo ogni defecazionedissenterica, ha un desiderio violento e subitaneo di acqua ghiacciata che gli provoca ibrividi. Prima del brivido, ha un violento desiderio di acqua ghiacciata che affretta lacomparsa del brivido e dà una sensazione di freddo allo stomaco. Generalmente il pazientevuol prendere qualcosa di caldo, di stimolante, vuole cibi piccanti. Si osserva questosintomo nei bevitori di wisky. Questi stimolanti che si diffondono facilmente, cercano ilsupporto di altri stimolanti. Dipsomania.

Permettetemi di darvi un’indicazione a proposito di Arsenicum. Nella dipsomania, glialcolizzati che hanno l’abitudine di bere un gran numero di bicchieri al giorno, arrivano avolte ad essere costretti ad alzarsi la notte per bere, senza di che non sarebbero capaci dialzarsi la mattina dopo. La mattina vomiteranno i loro primi tre o quattro bicchieri, poitratterranno gli altri; prima di trattenerne uno devono berne un certo numero. Essi hannoraggiunto quello stadio in cui devono continuare a bere. Se dormono troppo a lungo e lanotte non avranno bevuto, vomiteranno i primi bicchieri perché non tratterranno il lorowisky mattutino fino a quando non ne avranno ingerito una certa quantità.

Osserverete questo negli avvocati che smaltiscono un mucchio di lavoro sotto l’effettodell’alcool. Se vogliono cooperare con voi, li aiuteranno Nux, Arsenicum e Capsicum.Ricordo di aver detto a un vecchio beone, che beveva solo champagne, che dovevarinunciarvi. Piagnucolò: «Non credo ne valga la pena». Se non poteva avere dellochampagne, pensava, la vita non meritava di essere vissuta. Se costoro vogliono trarrebeneficio da una cura, devono cooperare col medico.

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Dissenteria. Dopo la defecazione, tenesmo e sete; e, se beve, scatena i brividi. Doloreurente e bruciore all’ano e al retto. Violento tenesmo al retto e alla vescica contemporane-amente. Emorroidi: sporgenti, cocenti, urenti, pungenti come il pepe; pungono e brucianocome se le si fossero cosparse di pepe.

Tenesmo della vescica; stranguria. Dolore cocente, mordente, dopo la minzione. Sipuò fare ricorso a Capsicum nei vecchi casi di blenorragia, quando non c’è reazione. Lasecrezione è cremosa. Se esaminate attentamente il volto del paziente osserverete la suapletora, ma anche che non ha resistenza, che è grassoccio, flaccido, sensibile al freddo, colvolto rosso. Dopo aver sentito freddo non reagisce più. Ha il segno dell’ultima gotta o unasecrezione cremosa con bruciore alla minzione. A volte Capsicum arresterà immediata-mente questi sintomi. Lo scroto è freddo. Il prepuzio gonfio, edematoso. Dolore allaprostata, dopo una blenorragia

Freddo alle parti malate. Freddo qua e là. Freddo in tutto il corpo.Capsicum è utile nella raucedine cronica, penosa e fastidiosa. Il paziente è stato

influenzato e, per il suo stato acuto, gli sono stati somministrati dei rimedi, forse due o tre,Aconitum, Bryonia, Hepar, Phosphorus, quando ad un tratto vi accorgete che la suaraucedine è cronica e costituzionale. Egli è rotondetto, freddoloso, ha le gote rosse e la suaraucedine sparisce sotto l’effetto di Capsicum. La stessa cosa succede alla tosse. Dopoaver fatto parecchi errori, realizzate che è un caso di Capsicum e che ancora non sieteandati alla radice del male. Questo dimostra l’importanza di esaminare prima i sintomigenerali. Se vi sono disturbi acuti gravi, naturalmente dovete somministrare un rimedio dastato acuto, ma se la guarigione è ritardata e la convalescenza lenta, il rimedio seguentedeve essere il rimedio del paziente stesso. A volte è Sulphur, Phosphorus, Lycopodium, ea volte è Capsicum. Se il paziente ha uno stato costituzionale buono si rimetterà dalla suainfluenza col rimedio acuto, ma i vecchi gottosi, reumatici, molli, hanno bisogno di unrimedio costituzionale.

Tosse parossistica, improvvisa, che fa torcere tutto il corpo. Dopo la tosse il pazientepiange per la cefalea. Sensazioni di punture all’organo paziente durante la tosse. Ogniaccesso di tosse è risentito nell’articolazione paziente. Bisogna considerare prima di tuttolo stato costituzionale, e i sintomi particolari vi si debbono conformare, vale a dire chebisogna dare un rimedio che si accorda alla totalità dei sintomi.

Capsicum

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CARBO ANIMALIS

Carbo animalis è un rimedio dall’azione lunga e profonda. È adatto alle malattie checompaiono insidiosamente, si sviluppano lentamente, prendono un andamento cronico espesso un carattere maligno. Malanni degli individui anemici, logorati. Disturbi vascolari.I Carbo colpiscono in maniera maggiore o minore le vene; hanno su di loro un effettorilassante, paralizzante, Questo qui ha come sua caratteristica particolare di infiltrare levene piccole.

Quando, in un paziente Carbo animalis, si congestiona un organo, si può essere certiche questo diventerà duro e violaceo a causa della infiltrazione e che ha la tendenza arimanere così. Nell’infiammazione di una ghiandola, le vene si indeboliscono e si infiltra-no, la ghiandola stessa diventa dura e dolente, i tessuti intorno si induriscono e la cuterelativa prende un colorito purpureo. I linfonodi cervicali e ascellari diventano violacei eduri, senza tendenza a riammollirsi.

Vi sono rimedi che, dopo aver provocato un’infiltrazione in una ghiandola, determina-no una veloce azione infiammatoria, producono un’escara e la rapida apertura coneffusione di pus. Come Hepar, Mercurius e Sulphur. Ma questo rimedio paralizza, infiltrale vene piccole della parte infiammata e non sembra che abbia alcuna tendenza allasuppurazione.

Vediamo che l’organismo di questo paziente è in uno stato di inerzia; non vi siproducono cambiamenti rapidi; tutto è rallentato. Lo stesso processo infiammatorio èpassivo. Succede spesso che compaia un’infiammazione del tipo erisipelatoso, lenta; essaè violacea e manterrà la fovea.

Immaginate il contrasto fra questo rimedio e Belladonna! Belladonna provocheràl’infiammazione di tutte le ghiandole; queste gonfieranno, diventeranno calde e sensibilisicché si potranno appena toccare; inizialmente di un rosso brillante, prenderanno inseguito un colorito purpureo e, se non si fa niente, l’infiammazione tenderà alla risoluzionespontanea. Viceversa, l’infiammazione di Carbo animalis si costituisce lentamente, lenta-mente si sviluppa e non ha alcuna tendenza a tornare alla normalità.

Dilatazione delle vene qua e là sul corpo, varici. Bruciore intenso nella parte infiam-mata, che è indurita e purpurea. Bruciore dei linfonodi cervicali. Bubboni inerti inorganismi vecchi e logori, ai primi stadi della sifilide, si infiammano, diventano violacei eduri e bruciano. Tumori nelle ghiandole mammarie. Nella ghiandola mammaria si formauna massa violacea della grossezza di un uovo di pollo. Non arriva alla suppurazione comevi attendereste, resta esattamente la stessa. Non ingrossa, ma rimane dura.

La donna ha tanto bruciore alla vagina che persuade il medico a fare un’esame piùapprofondito che sino ad allora non ha fatto. Egli probabilmente troverà tutto il colloinfiammato, purpureo e un po’ ingrossato. La donna dice che brucia come carboni ardenti.

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A lungo andare Carbo animalis produce l’ulcerazione dei tessuti in punti diversi,soprattutto nelle ghiandole. Dopo un certo tempo, ma non all’inizio della malattia, si formaun’ulcera, e dopo essersi ingrandita per un po’, si ferma e diventa stazionaria; è passataallo stato di ulcera atona. Ulcere indurite. Un bubbone si apre e forma un’ulcera; tutt’ad untratto la suppurazione si arresta e i tessuti intorno diventano duri e violetti; il pus smette divenir fuori e lo sostituisce una secrezione icorosa e sanguinolenta, mentre le zone attiguebruciano. Carbo animalis è spesso il rimedio per le ulcere e le fistole le cui paretidiventano dure e bruciano e la cui secrezione è irritante.

Non è sorprendente che questo rimedio sia stato uno dei più appropriati nelle vecchieaffezioni cancerose ribelli e nelle ulcere cancerose. Esse bruciano tutte, sono tutte circon-date da tessuto infiltrato, indurito, scuro, e lasciano tutte venir fuori un liquido icoroso eirritante. Carbo animalis ha guarito questi disturbi nei vecchi pazienti indeboliti, consudori notturni e molti sanguinamenti. Nei casi incurabili, ha procurato sollievo e apparen-temente ha fermato l’evoluzione cancerosa per anni, anche se in seguito è ricomparsaportando alla morte. Questo rimedio è spesso un ottimo palliativo dei dolori cancerosi,degli indurimenti accompagnati da dolori che pungono e bruciano.

Naturalmente non è nostra intenzione dirvi o indurvi a pensare che si può ridare unaperfetta salute ad un paziente colpito da una malattia cancerosa, come uno scirro ad unostadio avanzato, e guarire il cancro. In queste malattie maligne però possiamo alleviare lesofferenze di questo paziente e riportare un certo ordine, almeno temporaneamente, inmodo che non soffra più. La maggior parte dei pazienti di cancro sono, in realtà, in un talestato di squilibrio che ci si può attendere solo una momentanea cessazione delle «ostilità»;e colui, chiunque sia, che va in giro a vantarsi di aver guarito casi di cancro, deve essereguardato con diffidenza. Non attardatevi sul cancro, perché non state curando il cancro,ma il paziente. È il paziente che non va, e ogni volta che un individuo è tanto paziente daavere un cancro, il suo equilibrio è troppo sconvolto per poter essere rimesso in ordine.

Le sperimentazioni di Carbo animalis offrono la possibilità di contemplare individuifiaccati. Questo rimedio ha fatto venir fuori negli sperimentatori gli stessi precisi sintomiche si manifestano negli organismi vecchi e logori, che si riprendono lentamente emancano di reazione. È per questo che è stato un prezioso palliativo nei pazienti chepresentano infiltrazioni e indurimenti maligni, indurimenti sospetti attorno alle ulcere esotto la loro base e degli indurimenti sospetti alle ghiandole. La ghiandola si infiammerà,si indurirà e resterà così. Carbo animalis, nella lista dei rimedi che hanno questi sintomi, èil primo.

Questo rimedio presenta ipertrofia dappertutto. I tessuti si ammassano qua e là innoduli duri, si ammassano nelle ghiandole e negli organi. L’organismo ha perduto ilproprio equilibrio e ciò finisce in una disordinata distribuzione delle cellule.

Grande prostrazione, mancanza di energia, associate a palpitazioni, ansia e anomaliadel polso. Polso debole, polso rapido, polso irregolare. Battito dei vasi sanguigni. L’orga-nismo è sede di un tumulto che il paziente descrive a volte come calore. Egli senteun’ondata di calore come se il corpo fosse pieno di vapore; ha una spaventosa sensazioneal torace e alla testa, come se ci fosse un gran terremoto. Questi sintomi sono dovuti adanomalie del cuore venoso. Vampate di calore; pulsazioni qua e là. Emorragie.

Carbo animalis

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Naturalmente la donna ha una maggiore predisposizione dell’uomo a sanguinare; ecosì in lei abbiamo mestruazioni in anticipo, prolungate, abbondanti. Prostrazione ad ogniperiodo mestruale. La donna Carbo animalis ad ogni periodo mestruale crolla come sestesse per morire. Una così spaventosa debolezza non è affatto giustificata dalla quantità disangue perduto.

Indurimento cronico, con aumento di volume, dell’utero che di anno in anno ( Aurummetallicum) aumenta progressivamente. Indurimento del collo e di tutto l’utero. Abbon-dante secrezione leucorroica. Secrezioni uterine nauseabonde. Ulcerazione dell’utero, chesi avvia gradualmente allo stato maligno. Il sangue delle mestruazioni è nero e nauseabon-do. Alla fine a questa povera donna tanto debole, che ha camminato faticosamente per anniin questo stato, si manifesta un’ulcera maligna al collo che brucia, sanguina continuamentee lascia trasudare un liquido acquoso, fetido. I dolori urenti all’utero si irradiano in bassolungo le cosce.

Ogni volta che la paziente Carbo animalis porta il bambino al seno, ha una sensazionedi vuoto allo stomaco, di sprofondamento all’epigastrio tale da dover allontanare ilbambino.

Ci sono moltissimi disturbi uterini, con bruciore, punture, calore cocente e unamacchia a forma di sella, di colore giallo-bruno sul profilo del naso, simile alla sella giallo-chiazzata di Sepia.C’è ogni forma di disordini uterini.

Afflusso di sangue in alto verso la testa, che sale durante il sonno, provocando sogniorribili. Questo infelice paziente soffre di disturbi alla base del cervello, ha dolori lacerantialla testa, e soprattutto all’occipite, diventa sempre più sensibile al freddo, sempre piùfreddoloso, sempre più cereo, fino a quando non gli viene la tubercolosi polmonare o uncancro, accompagnato da varici e da tutti i sintomi che ho descritto.

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CARBO VEGETABILIS

Cominciamo lo studio del carbone vegetale, Carbo vegetabilis. È una sostanza relati-vamente inerte di cui, macinandola in maniera sufficientemente fine, si mettono in eviden-za le proprietà medicinali e l’attività e che si trasforma in potente agente terapeutico. Se lasi tritura convenientemente, essa diventa affine alla natura di certe malattie e guariscecoloro che ne sono affetti. Gli allopatici la usano a cucchiai per diminuire l’aciditàgastrica. In realtà si può dire che, nella sua forma grezza, è inerte e che i suoi veri potericurativi si manifestano solo se è dinamizzata.

È uno dei rimedi anti-psorici dall’azione lunga e profonda che dobbiamo ad Hahne-mann e che contribuiscono alla sua gloria. Esso penetra profondamente nella vita. Nellesue sperimentazioni fa comparire sintomi che durano a lungo, e guarisce quelle lunghemalattie che progrediscono lentamente e insidiosamente. Colpisce particolarmente ilsistema vascolare, specialmente il lato venoso dell’organismo: il cuore e tutto il sistemavenoso. «Inerzia» è una parola appropriata, una parola alla quale si deve pensare esami-nando la patogenesi di Carbo vegetabilis; inerzia, pigrizia, gonfiore, sono parole che viverranno spesso in mente, perché gli stati che esprimono si riscontrano spessissimo nellasintomatologia di questo rimedio. Nell’organismo tutto è lento, gonfio, dilatato e turgido.Le mani sono gonfie; sono gonfie le vene; allo sperimentatore il proprio corpo sembrapieno e turgido; la testa gli sembra piena, come fosse piena si sangue. Gli arti sono pesanticosicché il paziente desidera sollevare i piedi per favorire la circolazione. Le vene sonopigre, rilasciate e paralizzate. C’è una paralisi vasomotoria. Le vene del corpo sonodilatate; gli arti sono sede di varici.

Lo stato psichico nel suo insieme è, come quello fisico, caratterizzato dalla lentezza.Le operazioni psichiche sono lente. Il paziente è lento nel pensare, ottuso, stupido, pigro.Non può fare sforzi per lavorare; non ha neanche il desiderio di fare una qualsiasi cosa.Vuole stare disteso a sonnecchiare. Gli arti sono poco abili e al paziente sembranoaumentati di volume. La cute è color bistro. La circolazione capillare è intasata. Il volto èpurpureo. La più piccola porzione di cibo ingerita o il più piccolo sorso di bevandaalcolica porterà su questo volto scuro un flusso di sangue. Quando vedete, seduti a tavola,dei convitati ai quali viene servito il vino, potete individuare i pazienti Carbo vegetabilisattraverso le loro facce rubiconde; dopo pochi istanti il rossore sfuma e i loro visiridiventano violacei. Il colorito è bistrato, di un bistro quasi sporco. La cute è inerte,intasata.

In questo rimedio si trova ovunque il bruciore. Bruciore alle vene, ai capillari, allatesta, prurito e bruciore alla pelle. Bruciore nelle parti infiammate. Bruciore interno efreddo esterno. Freddo con circolazione debole, con cuore debole. Freddo di ghiaccio.Mani e piedi freddi e secchi o freddi e umidi. Ginocchia fredde; naso freddo; orecchie

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fredde; lingua fredda. Freddo allo stomaco con bruciore. Il paziente sviene. È interamentecoperto di sudore freddo, come in stato di collasso. Collasso con fiato freddo, linguafredda, volto freddo. Ha l’aspetto di un cadavere. In tutti questi stati caratterizzati dalfreddo, il paziente vuole essere ventilato.

Il sanguinamento è un carattere generale distintivo del rimedio. Essudazione ematicasulle superfici infiammate. Sangue nero che cola dalle ulcere. Emorragie provenienti daipolmoni, dall’utero e dalla vescica. Vomito di sangue. Emorragia passiva. A causa dellacircolazione debole, si produce e persiste una trasudazione capillare. Questo rimedio nonha, per così dire, quello che si può chiamare un fiotto di sangue attivo, zampillante, comequello che è proprio di Belladonna, Ipeca, Aconitum, Secale e rimedi analoghi dove ilsangue esce con violenza; in questo c’è solo una trasudazione capillare passiva.

La donna Carbo vegetabilis ha un’emorragia uterina di tale genere: un piccolo conti-nuo stillicidio che prolunga il periodo mestruale. Stillicidio di sangue dopo il parto chedovrebbe essere fermato immediatamente dalle contrazioni. Non ci sono contrazioni deivasi sanguigni; essi sono rilassati. Trasudazione venosa nera. Dopo le operazioni chirurgi-che non c’è contrazione né retrazione dei vasi sanguigni. Una ferita cutanea sanguinafacilmente. Le arterie si sono contratte tutte, ma sembra che le piccole vene non abbianoalcuna contrattilità delle pareti. Una zona infiammata può sanguinare. Cuore debole; venerilassate.

Vi sono anche delle ulcerazioni. Se avete un caso come quello descritto, con rilassa-mento dei vasi sanguigni e debolezza dei tessuti, non vi sorprenderà il fatto che lacicatrizzazione non avvenga e non vi sia alcuna produzione di tessuto. E così, quando c’èuna ferita in una parte del corpo, questa ferita si ricoprirà di un’escara. Una volta formata,un’ulcera non si chiude più. I tessuti sono inerti e quindi si hanno ulcere inerti. Secrezionifluide, ematiche, icorose, irritanti dalle ulcere; si ulcerano le mucose. Ulcere in bocca enella gola. Vi sono ulcerazioni ovunque causate da questo stato di rilassamento e debolez-za. La gemmazione è scarsa o assente. «Il sangue stagna nei capillari» è l’espressione deltesto delle sperimentazioni.

Potete immaginare quanto sarà facile che questi tessuti indeboliti si incancreniscano.Una parte un pochino infiammata o congestionata diventa nera o purpurea e con moltafacilità vi si produrrà un’escara; ed è abbastanza per produrre una cancrena.

Carbo vegetabilis è un rimedio meraviglioso negli stati settici, negli avvelenamenti delsangue, specialmente dopo le operazioni chirurgiche e dopo gli shock; nella scarlattina, intutte quelle malattie che prendono una forma torpida, con aspetto purpureo e chiazzatodella pelle. In esso il sonno è talmente turbato dall’ansia che può definirsi spaventoso. Almomento di addormentarsi il paziente è ansioso, ha malesseri, scosse, contrazioni e batte identi per la paura. Tutto è orribile. Ha orribili visioni; vede fantasmi. Ha un sonnostranamente inerte, simile alla morte, con visioni. Il paziente Carbo vegetabilis si svegliaansioso e coperto di sudore freddo. È spossato. Dopo aver dormito non è riposato. E così,il paziente nel suo insieme è prostrato dal sonno. È così ansioso che non vuole addormen-tarsi. Ansietà nell’oscurità. Ansietà con dispnea come se stesse soffocando. Ansia cosìacuta che non può coricarsi.

In Carbo vegetabilis, un sintomo molto pronunciato è l’indifferenza. Il paziente è

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incapace di percepire o sentire le impressioni che le circostanze dovrebbero risvegliare. Isuoi affetti sono praticamente cancellati al punto che niente di ciò che gli si dice sembraeccitarlo o turbarlo. «Sentiva tutto senza provare alcun sentimento, piacevole o spiacevolee senza pensarne niente». Avvenimenti orribili danno l’impressione di non toccarlo molto;le cose gradevoli non gli danno alcun piacere. Non sa troppo bene se ama o meno la mogliee i figli. Questo fa parte della sua inerzia, della sua inidoneità a pensare o meditare, tuttodovuto al suo gonfiore. Ha l’inerzia delle vene. La testa gli sembra piena, dilatata. Ha lamente turbata e non può pensare. Non arriva a rendersi conto se una cosa esista o no, seama o se non ama la propria famiglia, se ha o non ha nemici. È intorpidito; stupido.

Può anche trovarsi in un altro stato; uno stato di ansia e di paura dei fantasmi la notte;ansia come se fosse invasato; ansia quando chiude gli occhi; coricandosi la sera; e ansiaancora al risveglio. È facilmente spaventato. Quando si addormenta sussulta e ha contra-zioni nervose.

Le sue cefalee sono soprattutto occipitali. Tutta la testa è turgida, piena, dilatata. Hal’impressione che il cuoio capelluto sia serrato troppo strettamente, che tutte le zone dellatesta siano legate strettamente. Spaventose cefalee occipitali. Non può muoversi, négirarsi, non può stare coricato sul fianco, non sopporta di essere scosso: è come se la testagli scoppiasse, come se qualcosa gli stringesse l’occipite. Ha un violento, pesante dolorealla parte inferiore dell’occipite. Sorda cefalea occipitale. La testa sembra pesante. Quan-do il dolore è localizzato all’occipite, è come se la testa fosse tirata indietro sul cuscino ocome se fosse impossibile sollevarla. Come Opium non può sollevare la testa dal cuscino.

Dolorosi battiti alla testa durante l’inspirazione. Il paziente Carbo vegetabilis ha unarespirazione superficiale, calma, in modo da restare il più immobile possibile finché allafine è costretto a respirare profondamente; allora l’aria fuoriesce con un gemito acuto. Maldi testa come per una contrazione del cuoio capelluto. Punture dolorose attraverso tutta latesta quando tossisce; la testa brucia. Intenso calore alla testa; dolore urente. Afflusso disangue alla testa seguìto da epistassi. Congestione della testa, con costrizione spasmodica,nausea e pressione sopra gli occhi, sensazione simile a quella di una corizza imminenteprovocata dall’essere stato in una stanza surriscaldata. Un gran numero di tali cefaleevengono dopo aver preso freddo, durante una corizza, o quando un vecchio catarro siattenua.

Il paziente Carbo vegetabilis soffre di catarro cronico. Sta bene quando ha unasecrezione nasale, ma se prende freddo e la secrezione si arresta, gli viene la congestionedella testa. Non sopporta che una secrezione venga soppressa. Le cefalee vengono quandoprende freddo, con l’umidità e il freddo, andando in un posto umido e freddo e raffreddan-dosi. Terribile cefalea occipitale, o sugli occhi, o che prende tutta la testa, con un continuomartellamento. Questi stati sono come quelli di Kalium bichromicum, Kalium iodatum eSepia. Molte di queste cefalee sono provocate dalla soppressione di un catarro.

I capelli cadono a ciuffi. Vengono fuori eruzioni in testa. Vi sono scolare e anchescolari che sono ottusi, lenti nell’imparare, che hanno terrori notturni; non voglionodormire soli né camminare al buio se qualcuno non va con loro. Hanno cefalee chepeggiorano con la pressione del cappello. Dopo essersi tolto il cappello ne risentonoancora a lungo la pressione.

Carbo vegetabilis

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Sudori, sudori freddi, soprattutto sulla testa e sulla fronte. Il paziente Carbo vegetabilissuderà abbondantemente, inizialmente sulla fronte, e il sudore sarà freddo. Se si tocca conla mano la fronte appare fredda e il minimo soffio d’aria che la sfiori provocherà dolore,per cui il paziente vuole tenere la fronte coperta. La sua testa è sensibile al freddo. Se sentetroppo caldo e traspira in testa e una corrente d’aria colpisce la testa sudata, il suo catarrocesserà e sopraggiungerà la cefalea. Le sue ginocchia, le mani e i piedi sono freddi e luitraspira senza sentire giovamento.

I sintomi oculari sono molto fastidiosi e spesso accompagnano la cefalea. Doloreurente agli occhi. Gli occhi perdono il loro splendore, si infossano nelle orbite e le pupillenon reagiscono più alla luce. Il paziente si sente psichicamente appesantito e non vuolepensare. Vuole restare seduto o disteso perché ogni sforzo gli procura la cefalea. Tutte levolte che c’è un simile stato, si vede negli occhi. Vi accorgete che il paziente non sta benedal fatto che ha perduto il suo sguardo brillante, scintillante.

Se potesse solo andarsi a sdraiare da qualche parte, solo – purché non al buio – sisentirebbe meglio. Vuole essere lasciato solo; è stanco; la giornata di lavoro lo esaurisce.Torna a casa col volto violaceo, gli occhi cerchiati, l’atteggiamento affranto, la testa e lamente affaticate. Ogni sforzo psichico lo affatica. Peso alla testa, fastidio e sensazione dipienezza in testa, con estremità fredde. Il sangue monta alla testa. Emorragie oculari;bruciore, prurito e pressione agli occhi. Indebolimento degli occhi per eccesso di fatica oper un lavoro minuto.

Carbo vegetabilis è uno dei rimedi usati per le secrezioni dell’orecchio: le secrezionimaleodoranti, acquose, icorose, irritanti ed escorianti, soprattutto quelle che risalgono aduna infezione malarica, ad un morbillo o ad una scarlattina, soprattutto ad una scarlattina.C’è uno stato d’inerzia del sistema venoso. In tutti i vecchi disturbi sembra che le venesiano molto colpite soprattutto quando il paziente dice di se stesso o una madre dice di suofiglio che non è mai stato perfettamente bene dopo una crisi di malaria. La figlia non è stataperfettamente bene da quando ha avuto il morbillo o il tifo o la scarlattina.

Carbo vegetabilis è uno dei rimedi ai quali bisogna pensare quando c’è confusione neisintomi e sono stati somministrati al paziente tanti rimedi che i sintomi non si adattano piùad alcun tipo conosciuto. Quando tutti i sintomi sono stati soppressi, ci sono vecchiesecrezioni delle orecchie, o vecchie cefalee. È a quel punto che Carbo vegetabilis spesso èuno dei rimedi della pratica di tutti i giorni che possono ripristinare l’ordine nei sintomi einstaurare una secrezione auricolare più sana. Esso crea una reazione, instaura unacircolazione migliore e guarisce parzialmente il caso, dopo di che si può scegliere unrimedio migliore.

Parotite o orecchioni. Carbo vegetabilis è uno dei rimedi che possono rimettere le cosea posto in caso di complicanze della parotite epidemica (mastiti e orchiti); spessissimo faràriprendere alla malattia la primitiva localizzazione e le farà avere un decorso benigno.

Otite; secrezioni passive, di cattivo odore dalle orecchie; perdita dell’udito; ulcerazio-ne dell’orecchio interno. Al paziente sembra di avere qualcosa di pesante davanti leorecchie; gli sembrano ostruite; l’udito è diminuito, specialmente in quei casi che risalgo-no a qualche vecchia malattia.

Il paziente Carbo vegetabilis è continuamente colpito dalla corizza. Entra in una stanza

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calda e, siccome ha intenzione di andarsene subito, si tiene il cappotto addosso. Cominciasubito a sentire caldo, ma pensa che sta andando via e non si toglie il cappotto. Un similecomportamento gli varrà a colpo sicuro una corizza. Il naso, il primo ad essere colpito,secernerà un liquido acquoso e lui starnutirà notte e giorno. Il calore lo fa ammalare e ilfreddo lo gela; la più piccola corrente d’aria lo fa rabbrividire e una stanza calda lo fatraspirare; e così soffre di entrambe le condizioni. Non riesce a trovare confortevolenessun luogo e continua a starnutire e soffiarsi il naso. La notte è violaceo.

La corizza scende in gola e provoca l’irritazione e la secchezza della bocca e dellagola. Un’abbondante secrezione nasale riempie le fosse nasali posteriori e la gola. Poiviene la raucedine: la sera la voce è rauca e la laringe e la gola sono a vivo. Sensazione chela laringe sia a vivo, quando tossisce; indolenzimento della laringe alla palpazione. Piùtosse c’è e più la laringe è a vivo. L’infiammazione si estende al torace. Abbondantesecrezione di muco fluido, che finisce col diventare denso, verde giallastro e di saporesgradevole. Questa è la corizza.

Inoltre, con la corizza compaiono i disordini gastrici che, di solito, sono associati aimalesseri di Carbo vegetabilis. Grande dilatazione addominale con gas. Durante la corizzail paziente ha eruttazioni, disturbi di stomaco e acidità gastrica. Ogni volta che ha lo stomacodisturbato ha la possibilità di avere una corizza. Ogni volta che entra in una stanzasurriscaldata, ha la possibilità di avere una corizza, con starnuti, disturbi al torace e catarro.

Lo stato catarrale del naso è solo un buon esempio di ciò che può succedere dovunqueci sia una mucosa. Catarro con un fiotto di muco acquoso e sanguinante. Carbo vegetabilisha catarro alla gola, al naso, agli occhi, agli organi respiratori del torace e alla vagina. Vecchicatarri alla vescica; catarro intestinale e gastrico. È il rimedio per eccellenza del catarro. Ladonna si sente benissimo quando ha la leucorrea, molta o poca che sia: sembra che sia unaspecie di protezione. Se queste secrezioni che riscontriamo ogni giorno, vengono prosciu-gate, arrestate con trattamenti locali, con lavande e applicazioni locali di ogni genere, ilpaziente finisce tra le mani dell’impresario delle pompe funebri o come un misero relitto.Se questi pazienti catarrosi non si curano seguendo la via centrifuga, è meglio lasciare chele secrezioni restino. Finché durano le secrezioni, il paziente si sente bene.

È abbastanza normale per il paziente Carbo vegetabilis avere la febbre con la corizza,ma con molti altri disturbi ha freddo: arti freddi, volto freddo, corpo freddo, cute fredda,sudore freddo. Non è molto frequente avere questo freddo ai primi stadi della corizza nénegli stati catarrali in genere. Il paziente ha la febbre la sera e la notte. Ma quando passa alsecondo stadio e il muco è più abbondante, allora compare il freddo alle ginocchia, alnaso, ai piedi e il sudore.

Il volto di Carbo vegetabilis merita uno studio approfondito. Lo stato generale siriflette ampiamente nell’aspetto e nell’espressione. Il paziente mostra il suo stato generalenell’espressione, specialmente in quella degli occhi. L’espressione dice quanto sia pazien-te e quello che lo minaccia. In Carbo vegetabilis c’è molto pallore e freddo, labbra serratee naso appuntito e incavato. Le labbra sono increspate, livide, malaticce, cadaveriche. Ilvolto freddo, pallido e coperto di sudore.

Quando gli si fa tirar fuori la lingua per esaminarla, si trova pallida e fredda e il fiato èfreddo; tuttavia il paziente vuole essere ventilato. Questo si osserva sia nel colera che nella

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diarrea, nei sudori sfibranti o nei postumi della febbre. A volte, dopo una corizza che haseguito il suo corso ed è finita al torace, c’è molta dispnea, abbondante espettorazione,sudori sfibranti, un gran freddo e bisogna ventilare l’ammalato. Tosse seguita da dispnea,da spossamenti, da sudori profusi, con soffocazione, irritazione delle vie respiratorie edesiderio di essere ventilato. Volto freddo, affilato.

Le sofferenze si riflettono sul volto. I dolori, l’ansia, i dispiaceri si riflettono tutti sulvolto. Lo studio del volto è uno studio utile e piacevole. Si impara molto studiando il voltodei rimedi. Si impara molto anche studiando il volto delle persone sane: si potrà cosìgiudicare le loro intenzioni dall’espressione del loro volto. Un uomo rivela sul volto lapropria professione; rivela la maniera di pensare, i rancori, i desideri, gli amori. Come èfacile individuare un uomo che non ha mai amato altro che mangiare! Ha un voltoepicureo. Come è facile individuare un uomo che non ha mai amato altro che il denaro! Hail volto dell’avaro. Potete vedere l’amore dipinto su molti visi, nei liberi professionisti;potete distinguerlo sul volto dello studente. Tutto questo dimostra solamente che questiuomini amano la vita che vivono. Il volto di alcuni mostra l’odio: odio per la vita che sonostati costretti a vivere, odio per l’umanità, per la vita. Sul volto di coloro che sono statidelusi in tutto ciò che hanno iniziato, vediamo impresso l’odio. Noi osserviamo questisegni nei rimedi esattamente come li osserviamo nelle persone sane. Lo studio del volto èestremamente attraente. Un medico attivo, riflessivo e osservatore ha la testa piena dicognizioni che non può mai comunicare, cognizioni che riguardano il volto. Il voltoesprime così il rimedio.

In Carbo vegetabilis il volto si arrossa fino alla radice dei capelli quando il pazientebeve un po’ di vino: è una sua forte caratteristica. La pelle si arrossa su tutto il corpo.Qualche volta compare un afflusso di sangue a isole che si ingrandiscono e si avvicinanoper formare una sola placca che arriva ben presto sino ai capelli. L’azione di questorimedio sulla circolazione capillare è così forte che a volte basta un solo cucchiaio di vinoper provocare questo rossore della pelle.

I vecchi testi parlano di «gengive scorbutiche»; noi ora chiamiamo piorrea alveolo-dentaria la separazione delle gengive dai denti. Gengivorragia; sensibilità delle gengive.Separazione delle gengive dai denti. «I denti gli ticchettano in bocca», si dice comunemen-te. I Carbo producono esattamente questo stato, una retrazione, un riassorbimento dellegengive. Esse diventano spugnose e sanguinano facilmente, donde lo stato vacillante deidenti, l'emorragia e la grande sensibilità delle gengive. I denti si cariano rapidamente.Lavandosi i denti, le gengive sanguinano. Dopo aver abusato di mercurio, i denti e legengive si ammalano. I denti sembrano troppo lunghi e fanno male. Sensazione distiramento e lacerazione nei denti. Dolore lacerante ai denti mangiando alimenti troppocaldi, freddi o piccanti; dolore provocato contemporaneamente dal caldo e dal freddo.Questo è in accordo con i disturbi venosi generali di tutto l’organismo.

Sensibilità della lingua. In certe forme di febbri lente, come il tifo o la tifoide, le gengiveanneriscono, vale a dire che esse emettono un essudato nerastro, sanguinolento, putrido,nauseabondo. Se uno le stuzzica, o le tocca, sanguinano e la lingua si ricopre di uno stratodi questo essudato nerastro, di questa trasudazione di sangue nero che proviene dalle vene.Si osserva questo nelle febbri a forma putrida come la tifoide e negli stati infettivi. Questo

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rimedio è ricco di sintomi infettivi come sono descritti in linguaggio comune sottol’espressione di «avvelenamento del sangue». Carbo vegetabilis è un’ancora di salvezza neitipi adinamici di tifoide; nella scarlattina in cui si sviluppa uno stato di tifoide e quando siarriva agli ultimi stadi, quelli del collasso; nel colera e nella febbre gialla nel periodo delcollasso, quando ci sono freddo, sudori freddi, una grande prostrazione, la dispnea, quandoil paziente vuole essere ventilato. Grande prostrazione con lingua fredda.

La bocca e la gola sono coperte da piccole ulcere aftose violacee, che iniziate inpiccole macchie bianche, hanno preso poi un colorito purpureo e ora lasciano trasudare delsangue nero. Questi grappoli di afte sanguinano facilmente, bruciano e pungono. Siformano delle vescichette. Dolore urente, secchezza della bocca con ulcere aftose chesanguinano. Sono queste le comuni caratteristiche di Carbo vegetabilis in tutte le malattieche colpiscono la bocca e la gola. Mmuco aderente, muco sanguinolento, in gola. Questepiccole ulcere confluiscono, si estendono e diventano un solo blocco. Una larga superficiesi ulcererà e sarà messa a vivo e allora comincerà a sanguinare. Sulla sua superficiespunteranno dei puntini neri. La gola fa talmente male che il paziente non può inghiottire ilcibo. Generalmente si ha l’impressione che la gola sia gonfia.

Il paziente Carbo vegetabilis ha una gran voglia di caffè, di cose agre, di alimenti dolcie salati. Avversione per gli alimenti più digeribili e il cibo migliore. Per esempio per lacarne e per il latte, che gli provocano flatulenza.

Se volessi creare una «costituzione» Carbo vegetabilis, comincerei ad occuparmi dellostomaco. Se volessi produrre quelle varici ed un cuore venoso così debole, quellapienezza e quella congestione, quella flatulenza, quello stomaco e quegli intestini distur-bati, e i disturbi della testa e della mente – quell’ottusità dell’organismo – comincerei arimpinzare il paziente. Lo nutrirei con alimenti grassi, dolci, pudding, pasta e salsa e ognisorta di roba indigesta e gli darei vino in abbondanza: allora otterrei il malato Carbovegetabilis. Riconoscete questo genere di persone tra la vostra clientela? Appena una diqueste comincerà a raccontare la sua storia, ne saprete abbastanza sulla sua vita daindovinare che va pazza per il pasticcio di carne; non ha vissuto d’altro per anni e adessoviene a dirvi: «Oh! Dottore, il mio stomaco! C’è solo lo stomaco che non va; se solopoteste rimetterlo in ordine!». Ma che farete di lei? È diventata una paziente Carbovegetabilis e forse passerà un bel po’ di tempo prima che possiate farle adottare un regimeragionevole. Adesso deve partire dal primo gradino.

Vi ho raccontato questo apologo solo per dimostrarvi come si diventa malato Carbovegetabilis, che specie di stomaco è il suo e di che cosa si è nutrito. Ha bruciori di stomaco,dilatazione, flatulenza, continue eruttazioni, aria nauseabonda dall’intestino. Infatti è inuno stato di fetore, di putridume. Il suo sudore è nauseabondo. Soffre di acidità, eruttazio-ni, rigurgita gli alimenti.

Carbo vegetabilis vomita molto quando finisce il brivido. Vomito e diarrea. Vomito dialimenti e di sangue; col vomito di sangue il corpo è ghiacciato, il fiato freddo, il polsofiliforme e intermittente. Svenimento, volto ippocratico, trasudazione di sangue nero edenso. Vomito di masse biliari, acide, ematiche.

Vi è un accumulo di gas nello stomaco per cui questo è dilatato. Ogni alimento chearriva nello stomaco sembra trasformarsi in gas; il paziente ha continue eruttazioni e in

Carbo vegetabilis

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quel momento prova un leggero sollievo. Carbo vegetabilis ha crampi all’intestino e allostomaco, dolore urente, ansia, dilatazione. Tutti questi sintomi sono attenuati dalle erutta-zioni o dall’emissione di aria dall’intestino.

Il fatto che stia meglio con le eruttazioni sembra assolutamente naturale, ma quandostudieremo China, vedrete che il paziente appare aggravato dalle eruttazioni. L’ideacorrente è che il paziente provi sollievo con le eruttazioni,ma, con Lycopodium e Chinasembra non trarne alcun giovamento. Sebbene rutti abbondantemente, sembra pieno di gascome non mai e a volte sembra che stia peggio. Viceversa il paziente Carbo vegetabilis staindubbiamente meglio con le eruttazioni. Questo è un sintomo particolare, ma diventaquasi generale e talvolta assolutamente generale. Le eruttazioni calmano le cefalee, idolori reumatici, le sofferenze e le dilatazioni di ogni genere.

La replezione addominale aggrava tutti i sintomi del corpo. La replezione che sidescrive come appartenente alle vene, si riscontra a volte nei tessuti, sotto la pelle, in modoche questa si crepa. È questa una caratteristica di Carbo vegetabilis e, nel reumatismo, unaparte del gonfiore può essere di questa natura. Gli alimenti restano a lungo nello stomaco,dove diventano acidi e putridi. Passano nell’intestino dove fermentano ancora di più esono alla fine espulsi sotto forma di gas putridi. Vi sono coliche, dolori urenti, dilatazione,replezione, dolori costrittivi e crampi dovuti alla dilatazione. Il paziente si lamenta disentirsi lo stomaco a vivo, o descrive tale sensazione come un dolore cocente, che gli vienea volte ingerendo alimenti, a volte bevendo acqua fredda. Carbo vegetabilis ha guaritoulcere gastriche. È un rimedio dall’azione profonda, capace di guarire tutte le malattie distomaco, come i disturbi che si producono dopo aver mangiato alimenti indigesti, pasticcidi carne tritata, o cibi troppo abbondanti.

In Carbo vegetabilis, il fegato, come tutti gli altri organi, piomba in uno stato ditorpore e di pesantezza e aumenta di volume. Il sistema porta è intasato, donde laproduzione di emorroidi. Dolore e dilatazione alla regione epatica; sensibilità e bruciore alfegato accompagnato da gonfiore dello stomaco e dell’intestino. Sensazione di tensionealla regione epatica, che sembra tirata, come se fosse troppo stretta. Vi sono dolori pesantial fegato che è anche sensibile alla palpazione.

Quasi tutto quello che ho detto, a proposito di flatulenza e replezione dello stomaco, siapplica anche all’addome. Carbo vegetabilis può essere indicato nelle febbri lente, comequelle settiche, quando c’è timpanismo marcato, con diarrea, con secrezioni sanguinolen-te, dilatazione e flatulenza. Il paziente emette aria estremamente putrida, che appestal’ambiente. Un sintomo impressionante di Carbo vegetabilis è l’accumulo di gas qua e lànell’intestino, che forma delle masse; gas incarcerati; una contrazione intestinale li man-terrà allo stesso posto dando l’impressione che ci sia una massa o un tumore che alla fine sidissolverà. Qua e là nell’addome compaiono coliche provocate dai gas. C’è brucioreall’addome. Qualunque sia la malattia, in Carbo vegetabilis, c’è sempre il bruciore.L’organo colpito brucia, sembra pieno, si intasa e si riempie di sangue.

Diarrea, dissenteria, colera, con feci acquose, sanguinanti. Colera infantile; feci me-scolate a muco; muco acquoso mescolato a sangue. Il bambino sviene per esaurimento, èfreddo, pallido, coperto di sudore freddo. Il suo naso, il volto e le labbra sono affilati eippocratici. Con tutte le diarree la prostrazione indicherà Carbo vegetabilis tanto quanto le

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feci, se non di più. Nella diarrea di Carbo vegetabilis tutte le feci, qualunque sia il loroaspetto, sono putride e accompagnate da putrida flatulenza. Più muco liquido, scuro,sanguinolento c’è, e più è indicato il rimedio.

Il prurito, il bruciore e l’irritazione dell’ano e della zona circostante sono forticaratteristiche di Carbo vegetabilis In ogni genere di diarrea c’è indolenzimento, indolen-zimento dell’addome alla pressione. Ci sono delle escoriazioni attorno all’ano dei bambi-ni. Quel punto è rosso, a vivo, sanguina facilmente e prude. Prurito anale negli adulti.Ulcerazione intestinale. La tendenza all’ulcerazione delle mucose è in accordo col caratte-re del rimedio. Dovunque ci siano mucose possono esserci ulcerazioni. Eruzioni chesomigliano alle afte. Ulcerazione dei follicoli chiusi. Il paziente, a letto, lascia trasudareinvolontariamente un liquido sanguinolento, come il siero ematico.

Quando l’urina contiene muco, soprattutto nelle persone anziane, dal volto freddo, leestremità fredde e il sudore freddo, si manifesta un vecchio catarro cronico della vescica.Può esserci anuria.

Gli organi sessuali nell’uomo come nella donna presentano debolezza e rilassamento.Le borse scrotali pendono. Rilassamento degli organi genitali maschili; gli organi genitaliesterni sono freddi e coperti di sudore. Involontariamente ne sfuggono dei liquidi.

Nella donna il rilassamento si manifesta con una sensazione di stiramento verso ilbasso; ptosi dell’utero come se gli organi interni stessero per uscire fuori. L’utero siabbassa al punto che la donna non può stare in piedi. Tutti gli organi sono pesanti eabbassati.

Un’altra forte caratteristica di Carbo vegetabilis è un’emorragia di sangue scuro, chegocciola dall’utero. Spesso non si tratta di un’emorragia abbondante che sgorga dall’utero,anche se il rimedio possiede anche quella, ma si tratta piuttosto di uno stillicidio. Il sanguemestruale gocciolerà da un periodo mestruale all’altro. Il sangue è putrido e scuro, persinonero, con piccoli grumi e, contemporaneamente al sangue, viene fuori una considerevolequantità di siero. Il testo dice: «Metrorragia per atonia uterina». Atonia è il termine che siadatta a questo stato; mancanza di tono, rilassamento, debolezza dei tessuti. Nelle costitu-zioni Carbo vegetabilis l’atonia è presente dappertutto. I muscoli sono stanchi, gli artisono stanchi, tutto l’intero essere è stanco e rilassato. Tutto ciò è in contrapposizione conlo stato sprizzante trovato in Belladonna, Ipeca, Secale e Hamamelis, nei quali il sanguesgorga a fiotti,e che sono seguiti, molto naturalmente, da una contrazione uterina perché,in relazione con questo tipo di emorragia, c’è un maggiore o minore tono muscolare.

In Carbo vegetabilis, che sia in occasione di un parto o di una mestruazione o che sitratti di un’emorragia accidentale, l’utero non si contrae. Subinvoluzione da sempliceatonia; nessuna contrazione; nessun tono muscolare, ma debolezza e rilassamento. Dopole mestruazioni o un parto o le diverse indisposizioni alle quali è soggetta una donna, vi èun periodo di debolezza al quale spesso si accorda Carbo vegetabilis Quando vi è unaritenzione placentare con scarsa emorragia – semplice stillicidio, senza alcuna tendenzaalla fuoriuscita di un fiotto di sangue – il medico si ricorda che durante tutta la gestazionee il parto ci sono state pesantezza e lentezza dei dolori, e dice a se stesso: «Perché mai nonho pensato prima a Carbo vegetabilis?» La partoriente avrebbe avuto bisogno di Carbovegetabilis da un mese. Lui le somministra una dose e, prima di aver avuto il tempo di

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pensarci, l’utero espelle la placenta e le cose si sistemano così bene che non ci sarà bisognodell’intervento manuale che altrimenti sarebbe stato necessario.

Si sente talmente parlare al giorno d’oggi di questa ostetrica ficcanaso, di questiraschiamenti, della necessità di fare questo e quello e altro, che il medico omeopata ne èdisgustato. Come se questi organi non fossero fatti dalla natura e non potessero sistemaretutto da soli, e si dovessero tamponare o far loro delle iniezioni! Queste iniezioni, i liquididi Dakin o altri, per eliminare i microbi dagli organi di una donna sono assurdità. Se simantiene uno stato di equilibrio, non ci saranno microbi. Un medico omeopata può averetra le mani centinaia di casi analoghi e non avere nessuna preoccupazione. Se vede primadi quale rimedio ha bisogno la donna, non avrà complicazioni; i casi si sistemeranno dasoli. Se l’organismo della donna viene rimesso in ordine prima del parto, le contrazioniirregolari che disturbano il travaglio non si verificheranno.

Carbo vegetabilis è uno dei rimedi che preparano bene una donna al parto, perché isintomi che lo richiedono spesso si manifestano in quei momenti. La donna è spessostanca, fiacca e debole. La gestazione porta con sé un gran numero di malesseri insoliti.C’è la nausea gravidica, la flatulenza, le secrezioni maleodoranti, la debolezza o ladilatazione venosa. Vi diranno che la dilatazione delle vene degli arti inferiori è dovutaalla pressione; invece generalmente non è dovuta alla pressione, ma alla debolezza dellevene.

Arresto della montata lattea; prostrazione o grande debolezza dovuta all’allattamento.Non è naturale per una donna sana essere prostrata quando allatta il figlio. Succede perchéè paziente. Era in uno stato di debolezza prima di cominciare ad allattare, e si devecorreggere la debolezza con un rimedio adatto. Allora potrà secernere il latte e nutrire ilproprio figlio senza soffrirne. Così è lo stato normale.

Carbo vegetabilis è amico della donna e della sua progenie. Dopo dieci anni di realepratica omeopatica, vi meraviglierà avere così pochi bimbi malformati; che sono tutticresciuti e prosperati; che si sono sbarazzati dei loro leggeri difetti o imperfezioni e chesono più belli della maggioranza dei bambini perché hanno mantenuto un buon equilibrio.Il medico osserva e studia il bambino e, ogni tanto, gli dà qualche rimedio che alla madresembra zucchero dato per farsi ben volere dal piccolo. Non c’è bisogno che lei sappia cheè un rimedio o che c’è qualcosa che non va nel bambino. Così il medico osserva lo sviluppodi questo piccolo essere e lo aiuta a sbarazzarsi di ogni sua tendenza patologica. I bambiniche crescono sotto le cure del medico omeopata non avranno mai la tubercolosi polmonarené la glomerulonefrite; hanno trovato tutti il loro equilibrio e moriranno di vecchiaia o siesauriranno completamente dietro i loro affari; non resteranno ad arrugginirsi.

È obbligo dei medici osservare i neonati. Salvarli dalle tare ereditarie e dalle lorotendenze patologiche è l’opera più bella della loro vita. Vale la pena di vivere per questo.Quando vediamo affiorare nei neonati tali tendenze, non dobbiamo mai far capire cheprovengono dal padre o dalla madre. Non farebbe che ferirli e non farebbe bene a nessuno.La coscienza che il medico ha del proprio dovere appartiene solo a lui e la più grandeconsolazione che può trarre dal suo lavoro appartiene anch’essa solo a lui. Non deve maiaspettarsi che qualcuno apprezzi quello che ha fatto o quello che ha evitato. Il medico checerca le lodi o la simpatia per ciò che ha fatto, in genere, non ha coscienza. Il medico

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nobile, integro, veritiero, lavora nella notte, nell’oscurità, nel silenzio, non cerca gli elogi.Così si comporta quando è chiamato presso i pazienti e quando i membri della famiglia gliportano allo studio i bambini. In questo caso può esaminare i bambini, osservare i lorosintomi e informarsi sulle loro modalità. Ogni volta che la madre porta un bambino,aspettandosi che lui gli dia un rimedio, si può dirle che gliene dà uno, ma se la madre nonchiede nulla, lasciatele credere che offrite al bimbo uno zuccherino per conquistarne lasimpatia. Tanto basta.

In Carbo vegetabilis, la voce offre molti sintomi. Ne ho descritti una parte occupando-mi della corizza. Ho spiegato come il raffreddore iniziava dal naso per estendersi alla gola,alla laringe e al torace. Molti disturbi della laringe cominciano con un raffreddore che,alla fine, si localizza in modo permanente alla laringe; e mettiamo così in evidenza i casi diCarbo vegetabilis Solo ogni tanto il suo catarro si localizza prima alla laringe; general-mente attraversa il naso. La maggior parte dei rimedi, per iniziare una infiammazionecatarrale, ha un posto preferito. Per esempio, la maggioranza dei catarri acuti di Phospho-rus inizia al torace o alla laringe. Non è lo stesso con Carbo vegetabilis; il suo raffreddorecomincia generalmente nel naso, con una corizza, e la laringe è solo una delle sue tappe. Seil raffreddore di Carbo vegetabilis scende nel torace, può finire nei bronchi e nei polmoni.La laringe è una delle sue localizzazioni favorite e si direbbe che ci resta.

Quando il paziente parla, ha debolezza alla laringe. Negli oratori, nei cantanti e nellepersone deboli, con fibre rilassate, si osserva stanchezza alla laringe. La raucedine vienela sera. La laringe può essere abbastanza in buono stato la mattina, ma la raucedine dellasera è più caratteristica. Raucedine e sensazione di escoriazione la sera. Sensazione diescoriazione della laringe tossendo. Alcuni parleranno di bruciore, altri di sensazione diescoriazione. Ma tossendo c’è la sensazione di escoriazione della laringe e della trachea.Continua formazione di muco nella laringe che il paziente deve raschiare e fare risaliretossendo. Ritroviamo qui la stessa tendenza alla debolezza delle mucose. Non c’è alcunatendenza alla guarigione. Il paziente va di male in peggio, con uno stato catarrale dellalaringe e della trachea. Raucedine e sensazione di escoriazione parlando, soprattutto ilpomeriggio e la sera. Il paziente la sera è costretto a schiarirsi la gola così spesso che la sualaringe è a vivo e indolenzita.

Lasciate che vi dica ancora qualche cosa in merito alla Materia Medica. La maggiorparte degli sperimentatori erano profani, e questo è il motivo di certe confusioni neitermini delle sperimentazioni. Di questo, i medici devono tenere conto. «Irritazione allagola tossendo» significa quasi sempre: irritazione della laringe, anche se lo sperimentatoreha usato il termine «gola». Abbiamo la frase appena detta: «costretto a schiarirsi la golacosì spesso che la sua laringe è a vivo e indolenzita». Il fatto di schiarirsi la gola, nonirriterebbe la laringe. Raschiare la gola non raschia la laringe; ma è la sua laringe che ècostretto a schiarire così spesso da sentirla come a vivo. Dolore ulcerativo, sensazione diraschiatura e titillamento alla laringe. Iirritazione della laringe che provoca starnuti.Tubercolosi laringea. Questo stato catarrale e l’assenza di cicatrizzazione della laringepersistono così a lungo che formano la base alla tubercolosi.

Carbo vegetabilis è uno dei rimedi più importanti che ci siano per la pertosseincipiente. La sua tosse ha tutti i conati, il vomito, il rossore del volto che si trova in questa

Carbo vegetabilis

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malattia. È uno dei nostri migliori rimedi quando il caso non è chiaro, la tosse non indicaalcun rimedio o quando la pertosse si manifesta solo in modo imperfetto. In tali circostan-ze una dose di Carbo vegetabilis migliora molto la situazione e i casi benigni potrannoessere liquidati in pochi giorni. Quando il rimedio non guarisce in maniera permanente, favenir fuori più chiaramente i sintomi che richiedono un altro rimedio. La maggior parte deicasi di pertosse, trattati da un medico omeopata, con un rimedio accuratamente scelto,guariscono in otto o dieci giorni. Quando si lascia che seguano il loro corso, durano alungo, peggiorano gradualmente per sei settimane, poi diminuiscono ad una velocitàrapportata al tempo che fa. Se si è in autunno, la tosse durerà tutto l’inverno. La pertossefornisce così al medico omeopata l’occasione di provare che nell’omeopatia qualcosaesiste.

Il paziente Carbo vegetabilis ha molta difficoltà respiratoria. Non si può distendere,soffoca. Ha una sensazione di debolezza al torace, come se non potesse più inspirare.Questa sensazione è dovuta ora a debolezza cardiaca, ora a replezione toracica. Quest’ul-tima è la causa più comune. Talvolta la difficoltà di respirazione è di origine asmatica.Questo rimedio guarisce l’asma. Vedremo il paziente bloccato su una sedia vicino ad unafinestra aperta, oppure vedremo un membro della sua famiglia che gli fa vento il piùvelocemente possibile. Ha il volto freddo, il naso affilato, le estremità fredde ed è pallidocome la morte. Mettetegli la mano davanti la bocca: il suo fiato è freddo; è nauseabondo,putrido. Gli arti sono freddi fino all’attaccatura con il corpo; non soltanto le mani, ma gliinteri arti superiori sono freddi; non soltanto i piedi, ma gli arti inferiori sino al corpo. Alpaziente sembra caldo solo il corpo; anche la cute del corpo è fredda.

Carbo vegetabilis ha una tosse gracchiante, con conati di vomito. Tosse la mattina conmolti rantoli al torace; il torace si riempie di muco e, tentando di espettorare, il pazientetossisce e ha conati o tossisce e vomita. Il muco al torace può provocare in un qualsiasimomento della giornata una curiosa tosse soffocante. Il paziente non può farlo risalire; èaderente, purulento, giallo e denso. Vitalità fortemente ridotta; grande rilassamento mu-scolare nelle persone esaurite, nei vecchi; nelle persone sfibrate dalla tosse o da unosforzo prolungato. Prostrazione. Catarro respiratorio con abbondante espettorazione.

A volte ci sarà una tosse dura, secca e penosa, ma alla fine, dopo che è durata un certotempo, comincerà a diventare grassa e il paziente espettorerà grandi quantità di muco. Èuna tosse secca e penosa, però ci sono rantoli al torace e la tosse sembra che non portialcun miglioramento. Il paziente tossisce, si sfinisce, traspira e si strangola. Si direbbe chetossendo stia per soffocare. Finalmente riesce a fare risalire un po’ di muco; allora sisusseguono boccate su boccate di uno spesso espettorato purulento. Frequenti crisi di tossespasmodica in violenti parossismi che durano lunghi minuti, a volte un’ora. Sudore freddo,freddo e volto affilato, che aumenta quando c’è l’attacco parossistico della tosse. Durantel’accesso di tosse il paziente resta talmente senza fiato, che ha l’aspetto sconvolto.

Questo stato si manifesta nei vecchi casi di tubercolosi polmonare avanzata quando ipazienti sono incurabili. Carbo vegetabilis costituisce allora un eccellente palliativo.Sembra che dia vigore ai muscoli del torace in modo che il paziente può espettorare piùfacilmente. Attenua la tosse, calma i conati e la dispnea e migliora momentaneamente lecondizioni del paziente. È un meraviglioso palliativo in moltissime malattie incurabili con

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dispnea e debolezza toracica. Nella nefrite, nella tubercolosi polmonare e nelle affezionicancerose, Carbo vegetabilis mette fine ai sintomi violenti e allevia moltissimo le soffe-renze.

Questo rimedio è uno di quelli con i quali si può cominciare la cura della pertosse. Essochiarisce bene il caso e talvolta guarisce in pochi giorni.

Il paziente tossisce finché il torace è tutto indolenzito come se lo avessero bastonato disanta ragione. Ha accessi di tosse per tutta la notte. Durante gli accessi continua a dormirecome Lachesis. Si sveglia tossendo, con conati, sudore e senso di soffocazione. Resteràdue o tre ore senza accessi parossistici e poi ne avrà uno che durerà un’ora. Egli ha due otre accessi parossistici molto penosi durante la notte. Il polmone comincia a riempirsi,sente la propria respirazione rantolante e sa che presto non funzionerà per niente.

Uno stato simile, in tutti i casi di quell’asma detta «asma umida», durerà anni e annifino alla fine della vita. La vera asma umida viene alle persone che hanno la contrazionedei bronchioli, in modo che, anche nei loro periodi buoni, hanno piccoli sibili al torace.Ogni volta che si raffreddano il sibilo aumenta. Queste persone espettorano muco all’ini-zio abbondante, poi denso e alla fine purulento. Durante questo periodo di aggravamentola dispnea asmatica è intensa. Carbo vegetabilis è un eccellente rimedio in tutti i casid’asma in cui la respirazione è così corta che permette solo un’ossidazione parziale delsangue, donde le penose cefalee occipitali e il desiderio di essere ventilati. Vecchi casi diasma recidivante. L’asma torna ogni volta che c’è un periodo di tempo caldo umido. Chel’asma di Carbo vegetabilis si manifesti di notte è cosa normale. Il paziente va a letto senzaalcun segno premonitore di una crisi imminente; dice soltanto: «questo tempo non mipiace», e si sveglia con l’asma. Si sveglia soffocando, salta dal letto per affacciarsi allafinestra o chiede di essere ventilato.

Carbo vegetabilis è necessario nei vecchi casi, mal curati, di polmonite, che hannolasciato una bronchite, nei casi in cui c’è stata una epatizzazione che non è stata stroncatae in cui restano zone di congestione polmonare e bronchiali con debolezza toracica.Debolezza del torace tossendo. Il paziente ha l’impressione di non avere abbastanza forzanei muscoli del torace per avere una tosse efficace o per continuare a respirare. Polmoniteal terzo stadio con espettorazione gelida, fiato freddo, sudore freddo, desiderio di essereventilato. C’è il rischio di paralisi ai polmoni. Tale stato è una combinazione di variesindromi alle quali il rimedio si adatta bene.

A volte i casi di asma si prolungano per un certo tempo, poi compare nei polmoniun’infiltrazione di tubercoli. Se Carbo vegetabilis può essere somministrato in tempo,preverrà l’infiltrazione.

C’è dolore e bruciore al torace. Bruciore ai polmoni, bruciore ai lati del torace,bruciore con la tosse, bruciore dietro lo sterno (per tutta la lunghezza della trachea);bruciore aggravato dalla tosse; sensazione che le parti sono a vivo anche respirando. Ilpaziente sente come un fardello sul torace, un’oppressione, un peso pesantissimo. Questisono i diversi termini che usa e che descrivono tutti la stessa cosa.

Il cuore presenta anche lui una gran quantità di disturbi. Sembra che faccia moltisforzi. Naturalmente quella disturbata è la parte venosa del cuore. Le vene sono intasate.Vi è un’insufficienza venosa in tutto l’organismo; le vene assolvono il loro compito con

Carbo vegetabilis

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grande difficoltà. C’è uno stato di rilassamento, di lotta e di orgasmi del sangue – descrittida alcuni dottori come orgasmi e da altri come un’azione tumultuosa del cuore avvertita intutto il corpo. Pulsazioni avvertite in tutto il corpo. Vampate di calore che salgono verso laparte superiore del corpo e che finiscono con la traspirazione. Questo rimedio è utile avolte alle donne in menopausa. È adatto specialmente alla persone anziane.

I malesseri del tipo Carbo vegetabilis vengono alle persone giovani quando sono inuno stato di debolezza; nelle persone di mezz’età che sono colpite come da vecchiaiaprecoce; o quando la salute crolla, cosa che è naturalmente appannaggio della vecchiaia.Carbo vegetabilis porta un aiuto prezioso ai vecchi che hanno dilatazione o replezionevenosa con estremità fredde. Trasudamento di sangue con palpitazioni; il cuore è tumul-tuoso: batte senza sosta come una potente macchina e scuote tutto il corpo.

Il polso è quasi impercettibile. Si ha l’impressione che il volume di sangue debbaessere enorme, ma non è così. Tutto il sistema vascolare è debole. Il polso irregolare,intermittente, frequente. Il sangue stagna nei capillari. Torpore completo; imminenteparalisi cardiaca. Bruciore alla regione cardiaca. Con questi sintomi il paziente prova unaspaventosa sensazione di ansia al torace, alla regione cardiaca, come se stesse per morire,o come se stesse per verificarsi una catastrofe. Sente questa azione tumultuosa e i suoieffetti lo sfibrano.

Riguardando gli appunti di ciò che ho detto di questo rimedio, vedo che ho parlatotanto a proposito degli arti, del freddo e del sudore freddo, che praticamente ho parlatodella maggioranza dei sintomi che li riguardano. Carbo vegetabilis è un eccellente rimedioper i disordini costituzionali generali quando vi sono ulcere varicose torpide agli artiinferiori – le gambe al di sopra delle caviglie. In tali ulcere non c’è alcuna attività; la lorosecrezione è acquosa, o densa, sanguinolenta e icorosa. Ulcere torpide, urenti; ulcerevaricose; gonfiore agli arti. Cancrena provocata dalla estrema insufficienza della circola-zione. Cancrena come quella dei vecchi, cancrena senile. Gli arti si disseccano; le dita deipiedi e la parte inferiore delle gambe si disseccano e prendono un colore nerastro. Vi siformano vescichette che lasciano trasudare un liquido chiaro, acquoso, ematico.

C’è bruciore, come un fuoco. C’è anestesia. Rigidità delle articolazioni. Sudoreescoriante tra le dita dei piedi, con torpore. Torpore dell’arto sul quale il paziente ècoricato. Se è coricato sul fianco destro, si intorpidisce la mano destra. Se si gira sul latosinistro si intorpidisce il braccio sinistro. La circolazione in questo arto è così debole chequesto si intorpidisce alla minima pressione. La cute è fredda. Le estremità sono fredde. Ilpaziente è indolente, debole e sempre stanco, con avversione per il lavoro sia psichico chefisico. Il più piccolo sforzo gli dà l’impressione che debba svenire e crollare.

Molti sogni disturbano il sonno. Il paziente si sveglia con la dispnea, gli arti freddi,soprattutto le ginocchia fredde. Mentre dorme le gambe sono piegate. Sonno che nonristora. I sogni sono come quelli della maggior parte dei pazienti il cui rimedio agisceviolentemente sulle vene, sulla parte basilare del cervello e sul sistema nervoso volontario.Essi sono terrificanti. Sono sogni di fuoco, di ladri, di cose spaventose e orribili. L’ansia,l’agitazione e la congestione della testa impediscono all’ammalato di dormire. Afflusso disangue alla testa. La testa al paziente sembra calda, ma, toccandola, il cuoio capelluto èfreddo. L’interno del torace sembra che bruci, ma la cute del torace, se la si tocca, è fredda.

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Lo stesso per l’addome. La sensazione di calore e bruciore all’interno e freddo all’esternoè una caratteristica normale di Carbo vegetabilis.

Febbre violenta, violento brivido. Naturalmente, durante il brivido, il paziente hafreddo, ma, caratteristica strana, in quel momento vuole bere acqua fredda e, quandoarriva la febbre, non ha sete. È una cosa strana, singolare. I pazienti di solito hanno setequando sono caldissimi al momento dell’accesso febbrile, e non chiedono da bere quandohanno freddo. Non chiedono abitualmente da bere durante la traspirazione. Viceversaquesto paziente che ha freddo, ha i brividi, il fiato freddo e perfino talvolta suda freddodurante il brivido, è strano che beva tanta acqua fredda. È strano, raro, singolare. Anchequesta è una delle caratteristiche importanti degli stati febbrili di Carbo vegetabilis.

Durante il brivido, in questo rimedio, un lato del corpo è spesso alla sua temperaturanormale, cioè normalmente caldo, mentre l’altro è freddo. Brivido unilaterale; brivido conil corpo gelido. Con grande sete. Il paziente traspira facilmente soprattutto sulla testa esulla faccia. Sudori spossanti la notte o la mattina. Sudore profuso, putrido o acidulo.

Febbri lente come la febbre gialla e un tipo molto adinamico di tifo e di febbre tifoide.Quando la febbre è un po’ diminuita, il paziente attraversa dei lunghi periodi caratterizzatidal freddo e dall’assenza di reazione. Sembra che non si rimetta; ha freddo, ha le ginocchiafredde, il fiato freddo, sudori freddi, una specie di debolezza paralitica. Aspetto cadaveri-co del volto. Cianosi del volto. Freddo agli arti. Febbre gialla all’ultimo stadio, allo stadiodi emorragia, con grande pallore del volto; violenta cefalea; tremore del corpo; collassocon fiato freddo, sudori freddi, naso freddo; naso e volto affilati; vitalità bassissima;questo è il quadro di Carbo vegetabilis.

Assenza di reazione dopo una crisi violenta, un violento shock, violente sofferenze.Bisogna dare Carbo vegetabilis alle persone deboli che sono completamente alla fine delleloro forze, che hanno freddo e presentano dispnea, traspirazione abbondante, esaurimento,collasso e aspetto cadaverico.

Carbo vegetabilis è indicato dopo un trauma chirurgico, quando il paziente ha uncollasso e rischia di morire per lo shock dell’operazione. Questo avviene prima che simanifesti l’infiammazione, perché non c’è sufficiente vitalità per far nascere un’infiamma-zione. Il cuore è troppo debole per creare una reazione sufficiente alla costituzione di unainfiammazione. L’infiammazione viene dopo una reazione. Ma, se la reazione non c’è,Carbo vegetabilis è uno dei nostri più importanti rimedi.

Carbo vegetabilis

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CARBONEUM SULPHURATUM

Il Solfuro di Carbonio è un rimedio dall’azione molto profonda, che è indicato spessoe che è stato a lungo trascurato.

I suoi malesseri e i suoi sintomi sono più acuti la mattina, alla fine della mattinata, ilpomeriggio, la sera e la notte prima di mezzanotte.

Il paziente desidera intensamente stare all’aria aperta e avere le finestre aperte; stameglio all’aria aperta, ma si aggrava con le correnti d’aria. È sensibile contemporanea-mente al freddo e al caldo, si aggrava sia col caldo estivo che col freddo invernale. Glimanca il calore vitale. Il freddo in genere peggiora o dà inizio a molti sintomi: il pazientesta peggio quando sente freddo, dopo aver preso freddo, all’aria fredda; si raffreddafacilmente; si raffredda esponendosi all’aria fredda quando ha molto caldo. Peggiora conabiti pesanti, in un ambiente caldo, col calore del letto, col calore estivo e il calore ingenerale, con alimenti caldi (mentre le bevande calde lo fanno stare meglio); tuttavia èsensibile al freddo; i suoi sintomi si aggravano se ha freddo ai piedi. È estremamentesensibile ad ogni cambiamento di tempo, soprattutto quando il tempo diventa umido ecaldo.

Molti sintomi compaiono dopo la prima colazione; quando fa il bagno. Il paziente staallo stesso tempo meglio e peggio dopo aver mangiato. Si aggrava: con gli alimenti grassie il latte; stando in piedi; dopo che ha avuto dolori; camminando (tutti i sintomi siaggravano), camminando all’aria aperta (molti sintomi si aggravano); col movimento (tuttii sintomi si aggravano ed egli lo teme); salendo una scala (= debolezza e soffocazione);con le mestruazioni (si aggrava prima, durante e dopo); con le scosse (molti dei suoimalesseri peggiorano con le scosse); con i vestiti (estremamente sensibile ai vestiti); colvino (che aggrava tutte le sofferenze e produce numerosi disturbi) e con l’alcool (ilrimedio più utile contro un lungo abuso di bevande alcoliche è Carboneum sulphuratum).Sta meglio: disteso (tranne per ciò che concerne la respirazione e i sintomi della testa); conla pressione che attenua la maggior parte dei sintomi.

Estrema debolezza: la mattina; col caldo estivo; durante le mestruazioni; dopo averedefecato; negli alcolizzati cronici. Stanchezza marcata e continuo desiderio di sdraiarsi.Stanchezza dolorosa la mattina. Sensazione di replezione interna. Pulsazioni in tutto ilcorpo. Afflusso improvviso di sangue al corpo. Costrizione di una qualsiasi parte delcorpo. Costrizione, simile a quella di una fasciatura attorno ad alcune parti del corpo.Costrizione cardiaca. Torpore di particolari punti e di quelli sui quali è coricato. Anestesiadella pelle e delle mucose. Pesantezza interna ed esterna. Rigidità del corpo e degli arti.Estrema sensibilità al dolore. Dolori di ogni genere in tutte le parti del corpo. Dolori alleossa e ai linfonodi. Crisi dolorose brevi e rapide a intervalli regolari.

Dolori: urenti, interni ed esterni; taglienti; a strappi; lancinanti; laceranti e violenti che

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si irradiano verso il basso; simili ad un indolenzimento o una contusione al corpo e agliarti; vaganti (che possono essere pungenti o a strappi); parossistici; pungenti e pungentipruriginosi in tutte le parti del corpo; prementi (normalissimi in tutte le parti del corpo).

I muscoli si atrofizzano progressivamente fino ad un pronunciato dimagrimento.Secrezioni mucose abbondanti, vischiose, dense. Dilatazione dei vasi sanguigni e varici.Stasi venosa generale. Pronunciata stasi venosa negli organi e nelle diverse parti del corpo.Polso spasmodico e rapido. Bradicardia: 52. Emorragia passiva. Gonfiore edematoso eipertrofia dei linfonodi. Indurimento delle ghiandole. Contrazioni muscolari involontarie.Tremore generalizzato nei casi di evoluzione verso la tubercolosi, sia polmonare cheintestinale. Svenimento seguito da stupore e amnesia.

Distorsioni muscolari che lasciano una debolezza persistente. Questo rimedio produceuno stato abbastanza simile alla clorosi. Gotta articolare. Reumatismo con o senza febbre.Edema delle estremità. È utilissimo nel reumatismo cronico, soprattutto articolare. Carbo-neum sulphuratum è prezioso nei collassi come Carbo vegetabilis. Convulsioni clonicheed epilettiche. Paralisi unilaterale; paralisi di organi; paralisi indolori. Nanismo del corpoe della mente. È un rimedio utilissimo per frenare la crescita del cancro (come Graphites)e ha guarito il lupus.

Il paziente è molto emotivo. È ansioso la mattina; la sera a letto; la notte; prima dimezzanotte; prima delle mestruazioni; pensando al futuro; scrupoli, con paura. Paura: lamattina, la notte; della follia; delle persone; di una disgrazia; di camminare al buio; dellamorte. Facilmente spaventato. Persistenti pensieri che lo torturano. Sensazione di fretta.Tristezza: la sera; durante il brivido; durante la febbre; durante la traspirazione. Sscorag-giamento. Disperazione. Indifferenza e ottusità psichica. Ottusità mentale, la mattina;pensare gli riesce molto difficile. Difficile concentrarsi leggendo. Confusione mentale: lamattina al risveglio; con uno sforzo psichico; concomitante ad un mal di testa; come seavesse bevuto.Da principio ha abbondanza di idee, in seguito confusione e stupore.

Avversione per la compagnia. Timidezza. Diffidenza. Scontentezza. Il suo umore variacontinuamente: cupo, facilmente offeso, furioso, prostrato. A tratti capriccioso. Piangemolto; piange e ride alternativamente; piange nel sonno. Allegro la mattina, dopo averespulso molti gas. Ilarità e allegria stravagante. Allegria che raggiunge l’ebbrezza. Dappri-ma chiaccherone, più tardi taciturno. Detesta aver rivolta la parola. Gli piace restareseduto in silenzio. Irritabile la mattina.

Molto coscienzioso per le sciocchezze. Indeciso. Molto agitato la notte, soprattuttoprima di mezzanotte. Sussulta nel sonno. Parla dormendo. Guarda fissamente le propriemani con aria da ebete. Debolezza della memoria; non riesce a trovare la parola giusta;scrivendo impiega male le parole. Smemorato: dimentica quello che stava facendo con glioggetti e se li tiene in mano. Molto distratto e tanto irascibile da rompere gli oggetti che percaso si trova tra le mani; questo avviene anche quando gli si parla. Comportamentoisterico. Indolenza, soprattutto la mattina.

La notte ha un delirio fantastico; pronuncia parole incoerenti e tenta di mordere; neldelirio morde gli oggetti; ha le visioni; eccitazione notturna; illusioni dell’immaginazione.Canta e fischia. Salta dalla finestra. Commette atti di violenza. Inclinazione religiosa.Incoscienza. Mania. Imbecillità e demenza.

Carboneum sulphuratum

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Vertigini: la mattina alzandosi, il pomeriggio, la sera; stando seduto; chinandosi;camminando; camminando all’aria aperta; durante le mestruazioni; meglio all’aria aperta;sensazione di ubriachezza; tendenza a cadere in avanti.

Calore alla testa: di pomeriggio; alla fronte; al vertex. Sensazione simile ad una scossaelettrica in testa. Costrizione: come un cerchio di ferro; alla fronte; all’occipite. Torporedel vertex; sensazione di fluttuazione alla testa quando la muove; freddo alla fronte;iperemia cerebrale; pesantezza alla testa; dopo la prima colazione.

Cefalea: la mattina a letto; al risveglio; alle 9; nel pomeriggio; la sera; la notte; alle 22.Può manifestarsi: raffreddandosi, durante il brivido; durante la febbre. Cefalea catarrale.Cefalea reumatica. Cefalea che aumenta; dopo la prima colazione; dopo colazione; dopoaver mangiato; in una stanza calda; pettinandosi; dopo aver dormito; riscaldandosi;camminando goffamente; con lo sforzo psichico; salendo una scala; col movimento;scuotendo la testa; con le scosse; dopo avere defecato. Migliora all’aria aperta. Violentacefalea che aumenta fino a colpire la mente.

Cefalea unilaterale, più forte a sinistra. Cefalea con dolore alla parte posteriore delcollo. Dolore frontale la mattina al risveglio, che dura tutta la giornata, violento alla finedella mattinata. Dolore occipitale la sera e la notte. Dolore parietale. Dolore alle tempienel pomeriggio, che aumenta scuotendo la testa o chinandosi. Dolore al vertex.

Dolore battente movendo la testa e pensando o leggendo. Dolore battente alle tempie lamattina al risveglio, alle 6 di mattina. Dolore urente al vertex. Dolore tagliente alle tempieche peggiora dopo colazione. Dolore lacerante che si attenua all’aria aperta e col riposo;alla fronte; all’occipite; alle regioni parietali; alle tempie; più forte dal lato sinistro. Doloredi contusione e indolenzimento alla testa. Dolore perforante alla fronte e alle tempie.Dolore pesante alla testa alla fine della mattinata. Dolore pesante alla fronte con sonnolen-za che peggiora leggendo e chinandosi; sopra gli occhi; che si irradia agli occhi e alletempie. Dolore pesante all’occipite; alle tempie che si irradia al vertex; al vertex tutta lagiornata. Dolore pungente alle tempie, soprattutto a sinistra, che si irradia all’occipite.Dolori a strappi alla testa verso sera. Dolore a strappi alla fronte. Dolore sordo alla testaverso sera. Dolore stirante alla fronte alle 22; all’occipite; alle tempie.

Movimenti in testa. Pulsazioni all’occipite e alle tempie. Sensazione di replezione allatesta; alla fronte. Camminando, la testa cade in avanti. Sensazione di vuoto alla testa.

Caduta dei capelli; violento prurito al cuoio capelluto; eruzioni; croste; eczema;eruzioni umide; papule, sensibili e dolorose; eruzioni pruriginose; eruzioni squamose.Erisipela del cuoio capelluto. Noduli sul cuoio capelluto, sensibili alla palpazione. Forfo-ra. Sensibilità del cuoio capelluto alla spazzola. Sudore freddo alla fronte.

Palpebre appiccicate la notte. Il paziente ha caldo agli occhi. Ha anche: prurito agliocchi e alle palpebre. Prurito leggendo e dopo defecazione. Dolore agli occhi movendoli;dolore urente: con la cefalea, la mattina; leggendo; la sera; al bordo della palpebreleggendo; ai canthus. Dolori: taglienti; indolenzimento; prurito e lacerazione; doloripesanti; dolori come se ci fosse sabbia. Dolore come se gli occhi fossero tirati all’indietro.

Secrezioni: irritanti, gialle, ematiche, purulente. Ispessimento delle palpebre. Eruzioni:attorno agli occhi; sulle palpebre; pustole sulle palpebre superiori che prudono e bruciano.Gonfiore delle palpebre. Granulazione delle palpebre. Infiammazione catarrale degli

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occhi e delle palpebre. Insensibilità della cornea. Lacrimazione all’aria aperta e leggendo.Pesantezza delle palpebre che dolgono quando il paziente le muove. Orzaioli recidivanti.Pesantezza agli occhi.

Fotofobia. Pressione la sera con grande calore agli occhi. Ptosi delle palpebre. Pupille:miosi o midriasi. Sguardo fisso e occhi infossati. Arrossamento degli occhi; delle palpe-bre; del bordo delle palpebre. Tic alle palpebre. Tremolio delle palpebre. Ulcerazionedella cornea; delle palpebre. Vene scure in quantità sulla congiuntiva.Vista: diplopia;cecità temporanea; debolezza degli occhi; miopia; sfavillio; vista appannata, gli oggettisembrano troppo lontani.

Rumori alle orecchie; la mattina, la sera, la notte; ronzii; schiocchi; rumore di corsa;ondeggiamenti, mormorii; ripercussioni; ruggiti; tintinnii; rombi. Le orecchie sono rosse ecalde. Sensazione di sciabordio. Prurito. Otalgia pomeriggio e sera; inghiottendo. Dolorilaceranti, pungenti, pesanti. Secrezioni dalle orecchie: gelide, nauseabonde, purulente,ematiche. Eruzione dietro le orecchie. Otite media. Sensazione di ostruzione dell’orec-chio. Puntura dopo avere defecato, soprattutto all’orecchio destro. Pulsazioni all’orec-chio. Arrossamento delle orecchie. Questo rimedio ha guarito una tosse riflessa di origineauricolare. L’udito, prima fine, è in seguito diminuito; e alla fine si giunge alla completasordità.

Bruciore alla radice del naso. È un rimedio utilissimo nel catarro nasale cronico.Corizza: all’aria aperta; continua; con secrezione; con brividi; secca la sera; con tosse.Prurito al naso. Dolore e indolenzimento al naso. Secrezioni di ogni genere e di ogniconsistenza dal naso: acquose; chiare; copiose; croste; come palline dure; dense; escorian-ti; nauseabonde; purulente; pus giallo denso; verdastro; vischioso. Epistassi la mattina e lasera, di sangue scuro; soffiandosi il naso. Frequenti starnuti. Fetore nasale. Il naso èfreddo. Gonfiore del naso. Ostruzione nasale. Ozena. Questo rimedio ha guarito polipinasali. arrossamento e bruciore alla punta del naso. Secchezza del naso. Ulcere all’internodel naso, in alto. Odorato sviluppato; in seguito anosmia.

Volto gonfio e clorotico. Volto e labbra urenti. Calore al volto: la sera, durante ilbrivido. Luminosità’ del volto. Prurito al volto. Dolore al volto: all’aria fredda; standocoricato; dolore lacerante; dolore tipo indolenzimento, contusione; dolore pungente;stirante. Il volto è freddo e le labbra sono screpolate. Occhi infossati. Eruzioni: attorno allabocca; sulle labbra, sul mento, sul naso; acne rosacea sul volto e sulla fronte; acne deglialcolizzati; comedoni; eruzioni crostose sul volto e sul naso; esantemi; herpes sul voltocon dolori laceranti agli arti; herpes sulla gota sinistra; eruzioni umide pruriginose;papule; pustole; eruzioni rosse sulle gote e il naso; eruzioni squamose; vescichette sulvolto. Erisipela flemmonosa. L’espressione può essere: attonita, ansiosa, ebete, malatic-cia, sofferente. Gonfiore del volto, edematoso; dei linfonodi, delle parotidi, delle ghiando-le sub-mascellari. Rigidità della mascella. Labbra secche e urenti. Sudore freddo sul volto.Colorito insolito: azzurrognolo; giallo; malaticcio; scuro; pallido. Sensazione di tensioneal volto. Tensione ai muscoli del mascellare inferiore. Ulcerazione delle labbra.

Anestesia della bocca e della lingua. Afte alla bocca e alla lingua. Bocca e linguaurenti. Solletico al palato molle dopo che il malto è stato sdraiato. I denti sono allegati evacillanti. Odontalgia: la sera e la notte; all’aria fredda; a contatto con alimenti e bevande

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caldi; col calore esterno; a contatto con l’acqua fredda; contemporaneamente con alimentie bevande calde e fredde; mentre mangia e dopo aver mangiato; masticando; toccandoli. Idolori sono: laceranti; pungenti; pulsanti; a strappi; a strappi pungenti; stiranti; lacerazio-ni nel pomeriggio e all’aria fredda; pulsazioni la sera e la notte; strappi pungenti alle 9 dimattina.

La lingua è spaccata. Al paziente sembra fredda. Gonfiore delle gengive. Cattivosapore in bocca: sapore amaro la mattina; sapore infetto, metallico; nauseante; pastoso;salato; dolce; acido. Alito nauseabondo; putrido. Parola impacciata, balbuzie. Retrazionedelle gengive. Sanguinamento della bocca e delle gengive. Abbondante fiotto di saliva;saliva ematica. Lingua patinata; secchezza della bocca e della lingua la mattina con seteinestinguibile. Ulcere alla bocca.

Continuo bisogno di inghiottire. Difficoltà ad inghiottire. Catarro alla gola col freddo,con secchezza soffocante, rossore e sensazione di pienezza. Dolore alla gola: inghiotten-do; inghiottendo a vuoto; tossendo. Bruciore alla gola, che si irradia allo stomaco; brucioreall’esofago; sensazione di escoriazione e indolenzimento; punture inghiottendo, all’esofa-go, come se ci fosse un osso in gola. Gonfiore della gola e delle tonsille. Continuo bisognodi schiarirsi la gola. Infiammazione della gola con tendenza alla cancrena. Sensazione diboccone in gola. Muco in gola la mattina; vischioso; dal sapore salato. Il paziente siraschia la gola, provocando spasmi all’esofago. Ulcerazione della gola. Indurimento delleghiandole del collo. Gonfiore dei linfonodi cervicali. Ingrossamento della tiroide.

Appetito diminuito o inesistente; il paziente si sazia subito. Appetito feroce senzaattrazione, o con avversione, per il cibo. Avversione: per gli alimenti in generale; per igrassi; il latte; il pesce; la carne. Bruciori allo stomaco dopo aver mangiato; vampate dicalore allo stomaco. Sensazione di costrizione. Desiderio: di alimenti agri; di birra; dibevande fredde. Dilatazione dopo aver mangiato.

Gastralgia: la mattina; la notte; dopo la prima colazione; dopo aver consumato bevan-de fredde; dopo aver mangiato; durante le mestruazioni. Bruciore dopo avere defecato;dolori simili a una pugnalata che si irradiano al dorso; crampi e morsi; indolenzimento allostomaco; forti gastralgie dopo aver mangiato e dopo defecazione; dolori pungenti. Erutta-zioni: dopo aver bevuto latte; dopo aver mangiato; camminando. Acidità; eruttazioniaspre; di aria; amare; urenti; inefficaci; infette; con nausea; di cibo (rigurgiti); rancide;acide. Le eruttazioni danno sollievo. Sensazione di freddo allo stomaco. Conati con latosse. Pesantezza, singhiozzo e avversione per il cibo.

Nausea: la mattina; il pomeriggio; la notte; con svenimento; entrando in una stanza ouscendo all’aria aperta; durante la cefalea; dopo aver mangiato; calmata dalle eruttazioni.«Sensazione di aver tutto annodato nello stomaco». Pulsazioni. Replezione gastrica dopoaver mangiato. Sensazione di rodimento nello stomaco. Sete: la mattina; sete urente; seteestrema; sete durante il brivido; durante la febbre; il paziente beve grandi quantità diacqua. Sensazione di vuoto. Vomito: la mattina; con cefalea; dopo aver mangiato; durantele mestruazioni; tossendo; vomito di alimenti; acquoso; di un liquido acquoso amaro; dibile; di muco verde; di sangue; aspro.

Sensazione all’addome come se dovesse prodursi la diarrea. Dilatazione dopo avermangiato; dilatazione timpanica. Dolori: la mattina; il pomeriggio; la sera; la notte; come

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se dovesse venire la diarrea; inspirando; dopo aver mangiato; col movimento; con lapressione; prima e durante le mestruazioni; all’intestino cieco; al fegato; al lobo sinistrodel fegato; agli ipocondri dopo essere stato seduto; all’ipogastrio; alla regione inguinale;all’ombelico.

Dolore urente: all’addome; al fegato; agli ipocondri. Dolore crampiforme all’addome:la mattina; alle 10; il pomeriggio; la notte; prima di evacuare; dopo defecazione; all’ipoga-strio; all’ombelico. Dolore tagliente all’addome; prima di evacuare; all’ipogastrio. Dolorelacerante all’addome; alla regione ombelicale che si irradia alla vescica. Indolenzimento econtusione all’addome; al fegato. Dolore pesante all’addome; al fegato; all’ipogastrio.Dolori pungenti all’addome; agli ipocondri; all’ipogastrio; ai fianchi; al fegato; allaregione inguinale. Dolore raschiante all’addome; all’ipocondrio sinistro. Dolore crampoi-de all’addome; all’ombelico.

Indurimento dell’addome; del fegato. Travaso peritoneale. Sensazione di debolezzadopo avere defecato. Flatulenza all’addome; alla regione cecale; incarcerazione di gas.Gorgoglii all’addome; prima di evacuare. Affezioni epatiche con edema ai piedi. Pesantez-za e gorgoglii. Replezione dopo la prima colazione. Retrazione dell’ombelico ( Plumbum).Tensione addominale. Tremori dopo defecazione.

Bisogno di defecare: la mattina; alle 8; alle 10; dopo la prima colazione; durante ladefecazione. Stipsi; evacuazione difficoltosa; con molte eruttazioni; stimolo senza effetto,feci insufficienti. Prurito la mattina. Diarrea: la mattina; alle 5 del mattino; a mezzogiorno;la notte; dopo la prima colazione; dopo colazione; dopo aver mangiato; cronica; con moltigorgoglii; indolore. Feci acquose; liquide; dolore alla regione ombelicale con feci liquide,gialle, schiumose; feci nauseabonde; acide; pastose. Alcuni operai che lavorano colsolfuro di carbonio presentano la stipsi, altri la diarrea.

Dolori al retto dopo avere defecato; al momento dell’evacuazione. Bruciore durante ladefecazione; dopo la defecazione. Bruciore e prurito. Sensazione di lacerazione e dipressione dall’interno all’esterno. Crampi e punture all’ano e al collo della vescicaurinando. Sensazione di lacerazione all’ano. Indolenzimento all’ano; dopo la defecazione.Dolore pungente all’ano; la sera; durante la defecazione; punture all’ano e al collo dellavescica che si propagano all’uretra quando il paziente urina.

Dissenteria con feci mucose ematiche. Eruzioni attorno all’ano. Escoriazione all’ano etra le natiche. Fistola anale. Formicolio all’ano. Gas abbondanti; nauseabondi; cammi-nando; che danno sollievo. Emorragia di sangue rosso brillante. Emorroidi: bluastre;croniche; esterne; ampie; sensibilissime; con inattività del retto; durante le mestruazioni.Umidità all’ano, con prurito e bruciore. Incontinenza delle feci urinando. Prolasso perma-nente del retto. Le feci possono essere: acide; scure; chiare; come sterco di montone; dure;lienteriche; nere; nodose; ematiche. C’è tenesmo durante la defecazione. vermi: ascaridi;lombrichi; tenia.

Bisogno di urinare: la notte; continuo; doloroso; senza effetto. Catarro alla vescicacon sedimenti mucosi nell’urina. Dolore alla vescica; crampi al collo della vescica; dolorepesante; punture all’ano e al collo della vescica, che urinando si irradiano all’uretra.Minzione: anuria; disuria; debolezza del getto; minzione goccia a goccia; incontinenzanotturna dormendo; pollachiuria, soprattutto notturna. Paralisi alla vescica. Ritenzione

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urinaria. Tenesmo della vescica. Bruciore all’uretra durante la minzione e la defecazione.Sensazione di taglio all’uretra durante la minzione. Prurito all’uretra con sensazione digocce di urina. «Gotta militare» dall’uretra. Emorragia uretrale. L’urina è: abbondante;poco abbondante; acre; albuminosa; urente, scura; nauseabonda; torbida dopo il riposo;rossa; ematica; con sedimento: bianco; mucoso; purulento.

Atrofia dei testicoli. Prurito agli organi genitali; allo scroto. Desiderio sessualeassente. Dolore ai testicoli; a riposo. Bruciore ai cordoni spermatici; dolore pungente aitesticoli, ai cordoni spermatici; stiramento ai testicoli. Eiaculazione troppo rapida duranteil coito. Erezioni assenti; erezioni violente. Gonfiore:dell’epididimo; del prepuzio; deitesticoli. Idrocele. Impotenza totale. Infiammazione del glande. Polluzioni notturne;organi raggrinziti. Rilassamento degli organi genitali. Traspirazione degli organi genitalila sera; dello scroto. Tubercolosi dei testicoli.

Atrofia delle ovaie. Avversione per il coito. Cancro all’utero. Dolore all’utero;bruciore; indolenzimento. Dolori del travaglio deboli. Eruzione ed escoriazioni. Metrite.Leucorrea: abbondante; acre; acquosa; bianca; urente; lattiginosa; liquida; prima e dopo lemestruazioni; ematica. Le mestruazioni sono: prima abbondanti, poi brevi e insufficienti;assenti; le prime mestruazioni compaiono tardi; sono escorianti; scure; indolori; irregolari;nauseabonde; nere; in ritardo o in anticipo; assenti; c’è emorragia passiva lenta. Le donneche lavorano con il solfuro di carbonio spesso sono sterili. Tumore incistato alla vulva.

Catarro alle vie respiratorie. Calore della laringe. Solletico alla laringe e alla trachea.Costrizione della laringe che provoca la tosse. Dolore laringeo; bruciore alla laringe;sensazione di escoriazione alla laringe e alla trachea; indolenzimento della laringe e dellatrachea. Il paziente si schiarisce continuamente la laringe. Laringite e tracheite. Muco allalaringe. Rantoli tracheali. La laringe è molto sensibile alla palpazione. Tubercolosilaringea. Afonia; raucedine mattina e sera; con la corizza; con l’umido.

Asfissia con l’alcool e con l’ossido di carbonio. Questo rimedio ha dato buoni risultatinell’asma. Respirazione difficile; la sera; la notte e salendo le scale; stando sdraiato; dopoun leggero sforzo; al momento di addormentarsi; il paziente deve avere le finestre aperte;in una stanza chiusa; dopo aver mangiato; svegliandosi; tossendo. Respirazione: asmatica;affannosa; rantolante; rapida; sibilante. Soffocazione la notte e in una stanza calda.

Tosse: la mattina; la sera; la notte; prima di mezzanotte; all’aria fredda; stando distesola sera; per solletico alla laringe e alla trachea; provocata da una contrazione alla laringe;per sensazione di escoriazione alla laringe; per l’irritazione della laringe, dei bronchi edella trachea; parlando; raschiandosi la laringe; raffreddandosi. La tosse è: asmatica;breve; grassa la mattina; parossistica; rauca; che sveglia il paziente; secca; secca efaticosa; spasmodica; soffocante. Pertosse. Questo rimedio ha guarito una tosse parossisti-ca di origine auricolare. Espettorazione: nel corso della giornata; la mattina; la sera; lanotte; abbondante; dal gusto putrido e salato; gialla; mucosa; nauseabonda; purulenta;ematica; verdastra; vischiosa.

Ansia al torace; al cuore. Calcarea sulphurica è stato molto utile nel cancro del seno.Catarro toracico ribelle. Calore al torace, accompagnato da emottisi. Costrizione toracicala sera, in caso di travaso pleurico. Prurito su tutto il torace, ma soprattutto alle ascelle ealle ghiandole mammarie.

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Dolore toracico: movendosi; tossendo; alla regione ascellare; alla regione cardiaca.Bruciore; bruciore al centro del torace e al lato sinistro. Dolore tagliente al torace; allabase sinistra che, respirando, si irradia verso il dorso. Dolori laceranti al torace. Sensazio-ne di escoriazione al torace con la tosse. Indolenzimento toracico tossendo. Dolorepesante al torace; ai seni; al lato sinistro, che traversa il torace sino al dorso; allo sterno chesi irradia in alto; al cuore; punture urenti che vagano nel torace.

Enfisema. Eruzioni al torace; vescichette. Erisipela del seno. Continua sensazione didebolezza toracica. Sensazione di freddo al torace. Indurimento delle ghiandole mamma-rie. Infiammazione: dei bronchi; del cuore; delle pleuri; dei polmoni; dei seni. Violentaoppressione toracica. Palpitazioni; la sera; nei pazienti anemici; con ansia; dopo unleggero sforzo; col movimento; tumultuose; visibili. Sensazione di replezione al torace.Traspirazione alle ascelle. È un rimedio molto utile nella tubercolosi polmonare.

Prurito al dorso. Dolore alla dorso: la notte; stando seduto; durante il brivido; colmovimento; durante le mestruazioni; respirando. Dolore alla regione cervicale; tra lescapole. Dolore alla regione lombare; la mattina al risveglio; stando seduti; durante lemestruazioni. Dolore alla regione lombo-sacrale la mattina al risveglio. Dolore al sacro: lamattina al risveglio; durante le mestruazioni. Dolore al coccige. Bruciore alla schiena; trale scapole. Dolore lacerante: alla regione cervicale; alla regione lombare.

Sensazione di contusione alla regione lombare. Stiramenti: alla regione cervicale; allaregione lombare. Eruzioni al dorso. Debolezza al dorso; alla regione lombare. Sensazionedi freddo al dorso; alla regione lombare. Sensazione di un grosso peso tra le scapole.Rigidità alla regione cervicale. Tensione al dorso; alla regione cervicale; alla regionelombare, salendo; al sacro, peggio salendo.

Arti. Agitazione delle gambe e dei piedi. Anestesia delle braccia e delle mani. Unghiablu; durante il brivido. Calore alle mani; ai palmi delle mani; ai piedi, alla pianta dei piedi.Costrizione agli arti inferiori. Contrazione dei muscoli e dei tendini; agli arti superiori; allemani: alle dita. Movimenti convulsivi degli arti; degli arti superiori; delle mani; degli artiinferiori; delle cosce; delle gambe; dei piedi. Movimenti convulsivi degli arti come quellidella corea. Coxalgia. Crampi agli arti; agli arti superiori; alle cosce; alle gambe; aipolpacci a letto; ai piedi; alla pianta dei piedi; alle dita dei piedi.Pelle delle maniscrepolata. Scricchiolio delle articolazioni; alla spalla destra. Prurito agli arti; agli artisuperiori, alle braccia; agli avambracci; alle mani; agli arti inferiori; alle cosce.

Dolore agli arti; alle articolazioni; durante il brivido; gottoso; parossistico; reumatico.Dolore agli arti superiori; la notte; dolore paralitico al braccio sinistro; reumatismo allaspalla, al gomito, alla mano; dolore al gomito col movimento; dolore gottoso alla mano.Dolore agli arti inferiori, aggravato dal movimento; nevralgia alle anche, alle cosce, alleginocchia, ai cavi poplitei; dolore sciatico dopo aver preso freddo; alla cosce dopocolazione. Dolore alle gambe; dolore reumatico; dolore alle caviglie la mattina; al calca-gno salendo dei gradini; ai piedi dopo colazione e camminando.

Dolore urente agli arti, alle spalle, alle braccia, agli avambracci, alle mani, al palmodelle mani; alle cosce; ai piedi; alla pianta dei piedi; alle articolazioni dei piedi. Lacerazio-ne a tutti gli arti, che cambia posto, compare improvvisamente; alle articolazioni; agli artisuperiori; alle spalle; alle braccia; ai gomiti; agli avambracci; ai polsi; alle mani; alle

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articolazioni delle dita; agli arti inferiori; alle ginocchia; ai polpacci; alle caviglie; ai piedi;alle dita dei piedi; all’alluce. Indolenzimento, contusione agli arti; alle articolazioni; agliarti superiori; agli arti inferiori; alle cosce; alle gambe; alla pianta dei piedi camminando.Dolori pesanti all’avambraccio sinistro, che peggiora appoggiandovisi sopra; al tallonesinistro. Dolori pungenti agli arti ad ogni cambiamento di tempo; alle articolazioni; agliarti superiori; alla spalla destra col tempo umido e freddo, che scende lungo il braccio;alle braccia; agli avambracci; ai gomiti; ai polsi; alle mani; alle dita; agli arti inferiori; alleanche; alle cosce; alle caviglie; ai piedi; alle dita dei piedi camminando. Dolori pungenti,pruriginosi, al muscolo deltoide. Punture a strappi in tutti gli arti; ai bicipiti; alle dita; aipollici; alle cosce; alle gambe; alle dita dei piedi. Dolori a strappi alle anche e alle cavigliesalendo. Dolori stiranti agli arti; alle spalle; alle braccia; ai gomiti; agli avambracci; aipolsi; alle mani; alle dita; agli arti inferiori; alle anche; alle cosce camminando; ai cavipoplitei; alle gambe; ai polpacci; ai piedi.

Dimagrimento degli arti. Intorpidimento degli arti superiori; degli arti inferiori.Eruzioni sugli arti; herpes sul dorso delle mani; papule; impetigine; vescichette tra le dita.Escoriazioni tra le natiche; tra le cosce. Debolezza di tutti gli arti; delle articolazioni; degliarti superiori; degli arti inferiori; delle cosce; delle ginocchia; delle gambe. Formicoliiagli arti; agli arti superiori; agli avambracci; alle mani; alle gambe; ai piedi. Freddo agliarti; con cefalea; freddo agli arti superiori; alle mani; alle dita; agli arti inferiori; alleginocchia; alle gambe; ai piedi la sera a letto. Gonfiore alle mani; agli arti inferiori; allegambe; alle caviglie; ai piedi. Gonfiore edematoso agli arti nelle malattie epatiche.

Pesantezza degli arti; arti superiori; arti inferiori; le gambe; i piedi. Paralisi degliestensori del polso; degli arti inferiori. Questo rimedio ha guarito le flebiti. Pizzicore agliarti; agli arti superiori e inferiori; alle mani e ai piedi. Rigidità degli arti; delle dita; degliarti inferiori; delle ginocchia. Tensione al cavo popliteo e alle gambe. Traspirazione allemani; ai piedi; traspirazione fredda; maleodorante; profusa. Tremore agli arti; agli artisuperiori; agli avambracci; alle mani; agli arti inferiori. Ulcere agli arti inferiori; allegambe; ai piedi; attorno alle unghia. Varici: agli arti inferiori; alle gambe.

Il paziente è agitato tutta la notte. Insonnia prima di mezzanotte: dovuta alle preoccu-pazioni; con sonnolenza; dopo aver vegliato. Sonno profondo la mattina. Sonno nonristoratore. Risveglio laborioso; di buon’ora o tardivo; frequente. Sogni: angosciosi;lascivi; ansiosi; di pericolo; sgradevoli; di avvenimenti passati; fantastici; di fantasmi;orribili; di morte; terrificanti; di soprusi; molto reali. Sonnolenza la mattina; il pomerig-gio; dopo le 3 di pomeriggio; la sera; dopo colazione; dopo aver mangiato; leggendo.

Freddo: la mattina a letto; il pomeriggio; la sera; alle 7 di sera; alle 8 di sera; freddo dighiaccio. Durante le mestruazioni la paziente rabbrividisce. Brivido: quando dorme; dopoaver mangiato; la sera; seguito da traspirazione. Febbre: la sera e la notte; febbre notturna;vampate di calore; calore urente la notte; estremo calore; calore secco la notte; febbresenza brivido; con leggero brivido; senza traspirazione. Febbri settiche. Traspirazione;nella giornata; la mattina; la sera; la notte; acidula la notte; quando il paziente è ansioso;quando dorme e quando si sveglia; al minimo sforzo o movimento; fredda; mangiando;dopo aver mangiato; maleodorante; profusa, tossendo. Se il paziente si raffredda mentre èin un bagno di sudore, sopravvengono dei disturbi.

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Anestesia della cute. Bruciore alla pelle dopo essersi grattato. Colorito: blu; giallo;macchie epatiche; macchie rosse. Prurito la notte; col calore del letto. Eruzioni: urenti;bollose; crostose; umide; peggiori dopo essersi grattato; urenti; eczema; esantema dopoessersi grattato; foruncoli; scabbia; eruzioni che peggiorano dopo essersi grattati; eruzionierpetiche (crostose; con dolori laceranti; squamose; herpes zoster); morbilliformi; morsi;eruzioni nodulari, che peggiorano grattandosi; papule; eruzioni fagedeniche; pruriginose;pustole; eruzioni secche; secrezioni: corrosive, glutinose, di un liquido giallo; eruzioni chesuppurano; tubercoli; orticaria; vescichette piene di liquido giallo.

Erisipela con molto gonfiore e coperta di vesciche. Escoriazione dopo essersi grattato.Escrescenze. Formicolii su tutto il corpo. Freddo alla cute. Cute screpolata e spaccata ininverno. Indurimenti della pelle. Cute malsana; si infettano piccole piaghe. Sensazione dimorso dopo essersi grattato. Punture alla cute; dopo essersi grattato. Prurito che pizzicaqua e là, dovunque. Prurito a sbalzi su tutto il corpo. Secchezza della pelle con bruciore.Dolori di ulcera alla pelle. Ulcere: urenti; cancerose; dolorose; con fistole; fungose;inattive; indurite; nere; fagedeniche; pungenti; profonde; sanguinanti; con secrezioni:abbondanti, icorose, gialle purulente e nauseabonde, sanguinolente; ulcere: sensibili;spugnose; che suppurano.

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CARDUUS MARIANUS

Carduus marianus è uno dei più importanti rimedi per il fegato, se un medicoomeopata può esprimersi così. In lui si trovano molti dolori, dolori del tipo bearing-down,stiranti, urenti, aggravati dal movimento. Il paziente è molto sensibile al freddo e soggettoa crisi di vomito bilioso a intervalli regolari o irregolari. Il rimedio ha permesso all’autoredi guarire un gran numero di emicranie che finivano con vomito di bile in pazienti cheavevano l’abitudine di prendere il calomelano ( Sanguinaria). Può presentare travasi inseguito a malattie di fegato. Quando i sintomi concordano, è utile nelle emorragie enell’itterizia.

Tristezza, irritabilità e pianto. Cefalee congestizie; dolori pesanti che tornano periodi-camente. Sensazione di replezione e di pesantezza alla testa. Sensibilità del cuoio capellu-to all’aria fredda. Sensazione di pressione verso l’esterno dei globi oculari. Scleroticagialla. Bruciore al bordo delle palpebre. Bruciore all’interno del naso. Epistassi.

Il gusto può essere amaro, insipido o assente. Lingua infetta. Nessun desiderio di cibo.Nausea e vomito di muco e poi di bile. Conati dolorosi, seguiti da vomito di un liquido acree verdastro. Dolori stiranti allo stomaco che vanno da sinistra a destra. Pirosi. Vomito disangue, molto nero.

Ed ecco i sintomi più importanti di tutti, quelli al fegato. Dolore tipo bearing-downall’ipocondrio destro stando coricato sul fianco sinistro, come Arnica, Magnesia muriati-ca, Natrum sulphuricum e Ptelea. Pressione, stiramenti, punture al lobo destro del fegato.Questo rimedio ristabilisce la normale secrezione della bile e così guarisce quello stato chefavorisce la formazione di calcoli biliari. Ha molto spesso annullata la predisposizione allecoliche epatiche. Congestione portale con emorroidi. Fegato duro, indolenzito, contuso,talvolta al lobo sinistro, ma più frequentemente al lobo destro, in presenza di complicazio-ni polmonari e cardiache; di emottisi.

Dolori stiranti, pungenti, urenti o taglienti all’addome. Addome dilatato.Le feci sono nere. Feci dure e nodose. Feci argillose senza pigmenti biliari. Bruciore al

retto e all’ano. Emorroidi pruriginose. Emorroidi sanguinanti. Stitichezza inveterata.Bruciore all’uretra. Urina abbondante, di colore intenso, con molti sedimenti. Urina

torbida. Ritenzione urinaria.Mestruazioni abbondanti; mancanza di mestruazioni; emorragia uterina con conge-

stione portale; stiramenti in vagina e leucorrea.Tosse epatica quando è affetta la base del polmone destro con congestione cronica del

fegato.Dolori al torace concomitanti a dolori epatici. Dolori al torace pungenti; dolori stiranti

aggravati dal movimento.

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Dolore sotto la scapola destra (molto simile a quelli di Chelidonium e di Aesculushippocastanum). Dolori stiranti al dorso. Colonna vertebrale sensibile.

Dolori crampiformi, stiranti, pesanti, reumatici agli arti. Violento dolore al deltoidedestro. Dolore alle articolazioni delle anche, che aumenta alzandosi, abbassandosi emovendosi. Dolori nevralgici agli arti inferiori, aggravati dal movimento. Edema deipiedi. Varici. Ulcere. Reumatismo e scosse muscolari. Crampi ai polpacci e ai piedi.Camminare è quasi impossibile.

Febbri gastriche e biliose.

Carduus marianus

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CAULOPHYLLUM

Debolezza del sistema riproduttivo della donna. Per questo motivo la donna è sterile oabortisce nei primi mesi di gravidanza. Durante il parto le contrazioni dell’utero sonotroppo deboli per espellere il feto e provocano solo tormento. Dolori simili alle dogliedurante le mestruazioni con dolori laceranti alle cosce e alle gambe e anche ai piedi e alledita dei piedi. Metrorragia dovuta all’inerzia dell’utero. Rilassamento dei muscoli e deilegamenti. Pesantezza e anche prolasso dell’utero. Subinvoluzione. Leucorrea escoriante.Mestruazioni troppo frequenti o con molto ritardo. La paziente è sensibile al freddo evuole indumenti caldi. È isterica. Irritabile e apprensiva. Ha dolori reumatici ma solo allepiccole articolazioni. In seguito soffrirà per i dolori avvertiti alla regione inguinale.Rigidità reumatica del dorso; colonna vertebrale molto sensibile. La paziente è insonne,irrequieta e molto eccitabile. Questo rimedio ha curato la corea nella pubertà quando lemestruazioni tardano a comparire.

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CAUSTICUM

Causticum è un rimedio che penetra nell’organismo profondamente ed è utile aipazienti anziani e sciupati, che soffrono di malattie croniche. Nelle malattie acute èindicato solo occasionalmente. Le sue malattie sono di tipo progressivo, lento, e accompa-gnano una diminuzione della vitalità. Possiede diminuzione graduale della forza muscola-re, paralisi. Paralisi dell’esofago, della gola, come si osserva nella difterite; paralisi dellepalpebre superiori; paralisi della vescica; degli arti, degli arti inferiori; grande stanchezza,rilassamento muscolare, indescrivibile affaticamento e pesantezza del corpo. E c’è anchetremolio, tremore, scosse, movimenti convulsivi dei muscoli, movimenti convulsivi duran-te il sonno.

Dopo queste, la caratteristica più importante è quella relativa ai tendini che si accorcia-no e ne deriva una contrattura temporanea o permanente, con flessione degli arti. Contrat-tura ai tendini dell’avambraccio con progressiva flessione. A volte si indurisce e siaccorcia un intero muscolo al punto che, toccandolo con la mano, sembra una stecca dura.Contratture ai muscoli e ai tendini.

In stretto rapporto con queste contratture c’è il reumatismo dei tendini e dei legamentivicini alle articolazioni, a volte con gonfiore, ma sempre con dolore e il cui risultato èl’accartocciamento, il blocco dell’articolazione che finisce così con l’anchilosarsi. Granderigidità delle articolazioni e, parallelamente, indebolimento del paziente, che piomba inuno stato di malinconia, di disperazione, di ansia e di paura. Egli ha costantemente inmente la convinzione di essere incurabile, e anche l’impressione che gli succederàqualcosa, che una spada di Damocle sia sospesa sulla sua testa. Questi sintomi sonocaratteristiche generali di Causticum. Essi si riuniscono per comporre insieme un soloquadro; sono inseparabili.

Un’altra malattia ad evoluzione progressiva in Causticum è l’isterismo. Isterismo cheva crescendo regolarmente. Crampi isterici. Il paziente non si domina più del tutto e diceassurdità. Il suo sistema nervoso diventa estremamente sensibile al rumore, al tatto, alleeccitazioni o a tutto quello che è insolito. Sussulta al minimo rumore; sussulta mentredorme; ha scosse muscolari e contrazioni nervose; se si tratta di un bambino si spaventafacilmente o agisce come se fosse spaventato, anche in assenza di ogni causa.

La debolezza paralitica è associata alla diatesi reumatica. Gli stati reumatici sonospeciali. Il paziente in sé non sopporta né il caldo né il freddo. L’uno e l’altro aggravano ilsuo reumatismo, i suoi disturbi nervosi e lui stesso nel suo insieme. I suoi dolori siattenuano col calore, ma aumentano col tempo secco. Grosse deformazioni alle articola-zioni; queste si ingrossano, diventano molli e infiltrate, e col tempo secco si aggravanosempre; nei periodi secchi ci sono più dolori. Il reumatismo colpisce contemporaneamentei muscoli e le articolazioni. Così questo malato si aggrava esponendosi ai venti freddi e

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secchi. Un certo numero di persone che avevano lasciato la zona meridionale dell’Estamericano per il Colorado ne tornarono col reumatismo provocato dai venti freddi esecchi.

Se un paziente come quello che ho descritto fa un giro a cavallo nel vento freddo dellago, avrà una paralisi del lato della faccia esposta al vento. Una lunga corsa in carrozzacol vento dell’est sul volto provocherà il giorno dopo una paralisi del lato della facciaesposta al vento. Una paralisi di simile origine guarirà quasi sempre sotto l’effetto diCausticum.

Dolori paralitici taglienti, laceranti; dolori che intorpidiscono; dolori talmente acutiche quasi tolgono la vita. E c’è la possibilità che essi restino allo stesso posto per lungotempo. Causticum ha spesso attenuato molto i dolori a fitte dell’atassia locomotoria.

Con tutte queste sofferenze il paziente si indebolisce sempre di più, finché, a lungoandare, non può più camminare, non può più sedersi nel letto; è così stanco e debole chedeve rimanere disteso. È stanco nel corpo e nella mente. È una debolezza paralitica.

Sintomi convulsivi. Crampi che cambiano sede. Se il paziente è spaventato quasicertamente avrà delle convulsioni. La donna che tende all’isterismo, dopo aver avutopaura, avrà una crisi isterica; le ragazze nervose che sono maggiormente predisposte allacorea, in queste occasioni avranno delle scosse che si susseguiranno giorno e notte. Coreaanche di notte. Corea localizzata, scosse localizzate; corea della lingua o di un lato delvolto.

Epilessia in ragazze in età puberale, provocata da paura, da un raffreddore o da un grancambiamento di tempo. Epilessia, corea, paralisi, isterismo, che si aggravano durante lemestruazioni. Possiamo renderci conto che Causticum è un rimedio profondo. I suoisintomi peggiorano con l’esporsi al vento freddo e secco. Ha anche dolori reumatici piùintensi nei giorni caldi e umidi e col tempo umido, ma tale modalità non impressiona.

Tutti i disturbi che ho citato possono essere scatenati da un bagno freddo. Il reumati-smo si aggraverà con un lungo periodo di tempo secco e freddo, ma comincerà dopoessersi bagnato e dopo aver sentito freddo facendo un bagno.

Causticum ha guarito la follia; non la mania acuta con violento delirio, ma l’aberrazio-ne mentale di forma passiva per affaticamento psichico. Lunghe sofferenze e grossepreoccupazioni hanno fatto vacillare l’organismo e alla fine hanno turbato la mente.All’inizio il paziente riconosce che gli è impossibile fare una qualsiasi cosa, poi gli vieneil presentimento che gli succederà qualche cosa. È incapace di pensare e, di conseguenza,incapace di lavorare. Si avvia all’imbecillità. È pieno di timorose fantasie. «Ansia timoro-sa»; sommerso da fantasticherie spaventose. In ogni istante ha paura che gli succedaqualcosa. Paura della morte, paura che succeda qualcosa alla sua famiglia. È sempre inattesa di un terribile evento. Questa è una caratteristica impressionante dello psichismo diCausticum. Lo si riscontra nei psicoastenici anziani e spossati, dopo un lungo stato ansiosoo dopo una lunga lotta di qualsiasi natura. Ansia prima di addormentarsi. Inoltre,ilpaziente Causticum non è equilibrato. Tutto lo emoziona. Più pensa ai suoi malesseri, piùquesti si aggravano. Disturbi psichici o di altra natura, causati da pene o dispiaceri durati alungo, effetti traumatici di una paura o di una vessazione che si protrae. È sopraffatto dacontrarietà sul lavoro.

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Sopprimere delle eruzioni può far comparire sintomi psichici. Esaurimento mentale,disperazione, abbattimento, manifestatisi dopo che, con una pomata all’ossido di zinco,era stata soppressa un’eruzione; il paziente stava abbastanza bene mentre aveva l’eruzio-ne, ma quando questa scomparve la sua mente cedette.

Eruzioni ai lati della testa e al volto, che si estendono in seguito su tutta la testa.Eruzioni con spesse croste, che coprono tutto l’occipite. Quando questa eruzione sisopprime nei bambini si rischia la corea; negli adulti si avrà tremore, debolezza paraliticae lo stato psichico che abbiamo descritto e, a volte, dolori lungo i nervi. Se si fa «rientrare»un’eruzione al volto, spesso ne deriverà una paralisi facciale. La chiusura di una vecchiaulcera con lozioni o pomate stimolanti avrà lo stesso effetto.

Questo paziente soffre anche di violente cefalee, cefalee congestizie, pulsanti; doloriacuti, pungenti, più forti la sera. Ma in generale le cefalee non sono classificabili; solo ognitanto troviamo una cefalea Causticum che risalta per caratteristiche proprie; di solitosaranno associati al reumatismo o alla gotta che colpiscono il cuoio capelluto. Il cuoiocapelluto si contrae e si restringe qua e là; sono sede di contratture anche altre parti delcorpo. Cefalee reumatiche; a volte il dolore è così acuto che provoca nausea e vomito.Cefalee accecanti, seguite da paralisi.

Torcicollo. A volte la testa è tirata da un lato per l'accorciamento dei muscoli del collo.Causticum guarisce questo accorciamento dei tendini e dei muscoli.

Causticum ha molti sintomi oculari. Il paziente dice molto spesso che ha le palpebrecosì pesanti da poterle a malapena sollevare. Questa sensazione aumenta progressivamen-te sino a diventare una vera paralisi. Può esserci l’impressione di un velo davanti agliocchi; la visione annebbiata; sfavillio davanti agli occhi. L’aria sembra piena di moscerinineri, oppure il paziente vede larghe macchie nere o verdi. Dopo aver guardato la luce, vedeuna macchia verde che rimane a lungo nel campo visivo. Diplopia. La vista si indeboliscesempre di più sino alla completa cecità. Il nervo ottico si paralizza. Lacrimazione; lacrimeirritanti, urenti; ulcerazione; abbondante secrezione degli occhi; agglutinazione dellepalpebre; paralisi dei muscoli dell’occhio. Causticum guarisce l’oftalmia scrofolosa conulcerazione della cornea; oftalmia purulenta cronica di origine psorica. La cornea è pienadi piccole vene.

Un’altra rimarchevole caratteristica di questo rimedio è la sua tendenza alle verruche.Produce verruche sul volto, sulla punta del naso, sulla punta delle dita, sulle mani: sonoverruche dure, secche, cornee in diversi punti del corpo.

In Causticum è naturale che le mucose producano secrezioni abbondanti, dense,aderenti, appiccicaticce. Il catarro risale dal naso e dalla gola verso l’ orecchio procedendolungo la tromba di Eustachio; ne derivano rumori diversi: muggiti, rumori di schiocchi,echi. Nel condotto uditivo c’è un grande accumulo di cerume; sordità di origine catarrale esordità per paralisi del nervo uditivo. Otalgia acuta con dolore simile ad un’ondata.

Il catarro nasale è molto penoso. Rinite atrofica cronica con accumulo di croste chericoprono tutta la superficie delle fosse nasali; rino-faringite con ulcerazioni, granulazioni,abbondanti secrezioni, dense, gialle o giallo-verdastre; sanguinamento del naso; frequentiattacchi di corizza con secrezione acquosa irritante. Molto prurito al naso. Verruca chespunta sulla punta del naso.

Causticum

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Faccia. I dolori facciali sono violenti. Dolori nevralgici dovuti ad esposizione alfreddo. Tali dolori sono spesso concomitanti alla paralisi facciale. Dolori laceranti alvolto, dolori pungenti, di carattere reumatico.

Ulcerazioni vicino alla bocca e al naso. Screpolature alle labbra, alle narici e agliangoli degli occhi. Sembra che si formino screpolature alla minima occasione. Screpolatu-re all’ano, alla pelle delle articolazioni. Vecchi casi di «salt rehum» (1) con screpolaturealle pieghe delle articolazioni. Fistole con pareti indurite.

Aspetto scorbutico delle gengive e scalzamento dei denti; sanguinamento e ulcerazionedelle gengive. Dolori laceranti, violenti alle radici dei denti dopo essere andati a cavallo nelvento. I sofferenti di reumatismi cronici soffrono di odontalgia per tutta la durata del temposecco. Dolori pungenti, laceranti, battenti ai denti, anche ai denti sani quando si aspira l’ariafredda. Ascessi a ripetizione sulle gengive. Sapore putrido, o acido o amaro, in bocca.

Quando la tendenza alla paralisi raggiunge la lingua, si ha la balbuzie. Si può ancheverificare una paralisi completa alla faringe e all’esofago insieme. Questo è il motivo percui Causticum è utile nelle complicanze della difterite mal curata o quando il rimedio nonbasta a guarire la malattia. Gli alimenti passano nella trachea attraverso la laringe oppurerisalgono nelle fosse nasali posteriori. Si ha la paralisi degli organi della parola, paralisidella lingua; goffaggine nel parlare, nel masticare; il paziente, masticando si morde lalingua e le guance. La paralisi post-difterica è una complicanza seria e ci sono ben pochirimedi che possono guarirla; Causticum è uno di questi; anche Lachesis e Cocculus sonoimportanti.

Secchezza della bocca e della gola; sensazione di escoriazione alla gola; il pazientedeve continuamente inghiottire la saliva a causa di una sensazione di replezione in gola,una sensazione snervante, che spesso è un segno premonitore della paralisi. Il pazienteStaphysagria, quando è emozionato, comincerà a inghiottire saliva e continuerà a farlo finquando ciò diventerà fonte di grosse noie. Bruciore alla gola; scosse alla gola; si raschiacontinuamente la gola per espettorare un muco denso, aderente. Studiate i suoni cheemettono i pazienti per accertarvi da dove proviene il muco. La presenza di raucedinerivela in questo caso che i disturbi si localizzano alla laringe.

Il paziente Causticum quando si siede a tavola ha fame, ma quando vede i piatti il suoappetito scompare. L’idea, la vista o l’odore del cibo gli toglie l’appetito. Questo è unsintomo normale nella donna incinta. Pur avendo fame, una volta a tavola non puòmangiare. Kalium carbonicum ha una sensazione di vuoto, di debolezza improvvisa allostomaco, con avversione per il cibo. China ha una fame insaziabile, ma detesta la vista delcibo. Dopo aver mangiato il paziente ha sete; sete con desiderio di bevande fresche, maavversione per l’acqua; vuole birra, carni affumicate e alimenti piccanti, ha avversione peri dolci e le leccornie. La maggior parte dei rimedi che presentano la perdita dell’appetitohanno desiderio di cose dolci, pasticcini, ecc. Il sintomo della sete con la ripugnanza a bereè assolutamente simile a quello che si osserva in Lachesis. Questi due rimedi, nella paralisidella gola, sono molto simili.

1. Salt rehum: Cfr. capitolo su Calcarea sulphurica.

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Lo stomaco è sede di una curiosa sensazione: come se vi avessero steso della calce.Tremore allo stomaco; bruciore. Il pane provoca una sensazione di pesantezza e dipressione; il caffè sembra che aggravi tutti i sintomi gastrici, ma una sorsata di acquafredda li calma. Moltissimi sintomi di questo rimedio migliorano con un sorso di acquafredda. La tosse spasmodica si può far cessare immediatamente bevendo acqua fredda.L’acqua fredda sembra che tonifichi gli organi paralizzati. Compresse di acqua caldaapplicate sulle mani scatenano i dolori nei casi di malattie spinali croniche con ipersensibi-lità. Solo lavarsi con acqua fredda li fa diminuire. Causticum ha eruttazioni, nausee,vomito, dilatazione e violente gastralgie.

Coliche con dolori mordenti. Al retto c’è la stessa tendenza alla debolezza paraliticache c’è nelle altre parti del corpo. Esso è inerte e si riempie di materiale duro, che vienefuori involontariamente senza che il paziente se ne accorga. Aloe ha un’emissione involon-taria di feci in palline dure, specialmente nei bambini; ma anche quando sono grandi edovrebbero essere puliti lasciano passare senza accorgersene delle palline dure.

A causa dello stato paralitico, le feci passano con uno sforzo minore quando il pazienteè in piedi. Tranne quando sta in piedi, il paziente soffre di ritenzione urinaria; è incapace diurinare in un’altra posizione: è Sarsaparilla. Stipsi con stimoli frequenti ma inefficaci. Lefeci sono dure e lucide e sono espulse con molta difficoltà e molti sforzi.

Screpolature all’ano; prurito e punture al retto; prurito intensissimo giorno e notte;emorroidi; pulsazioni al perineo; la screpolatura e le emorroidi pulsano e bruciano comefuoco. Le emorroidi si infiltrano e si induriscono.

Questo rimedio possiede due specie di paralisi della vescica, l’una che affetta i muscolidell’espulsione e causa la ritenzione urinaria, e l’altra centrata sullo sfintere vescicale chedà l’incontinenza urinaria. «Urina così facilmente che non sente il getto dell’urina e, albuio, ha difficoltà a credere di stare urinando finché per accertarsene ci mette la mano».Causticum non sente il getto dell’urina quando passa. È un rimedio utilissimo per ibambini che urinano a letto.

È soprattutto un meraviglioso rimedio per la donna. L’urina sfugge involontariamentequando la paziente tossisce. Ritenzione urinaria nella donna. Ritenzione dopo il travaglio.Paralisi della vescica. Una donna che sarebbe troppo imbarazzata ad attraversare il vagonepieno di uomini per raggiungere la toilette in treno, alla fine del viaggio, si ritroveràincapace di urinare. Ritenzione urinaria dopo aver sforzato i muscoli della vescica. Secontemporaneamente il paziente ha preso freddo, il rimedio può essere Rhus toxicoden-dron. Rhus toxicodendron e Causticum sono i due più grandi rimedi per la debolezzaparalitica dei muscoli che sono stati sottoposti ad una eccessiva tensione, o quando vi èstato un eccessivo lavoro muscolare con raffreddamento.

Grande debolezza al momento delle mestruazioni. Sogni ansiosi prima delle mestrua-zioni; malinconia; spasmi crampiformi, e lombalgia prima delle mestruazioni. La donna,durante le mestruazioni, ha molti fastidi. Proprio al momento in cui debbono comparire,lei è assalita da violenti dolori crampiformi. Alla balia, in seguito a fatiche, veglia e ansia,sparisce quasi il latte. Le mammelle sono indolenzite e screpolate, altro esempio dellatendenza alle fenditure.

Il paziente Causticum ha dei disturbi alla voce. Ricordate che quando abbiamo

Causticum

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esaminato i sintomi di Carbo vegetabilis, vi ho detto che la raucedine peggiorava la sera.Notate adesso che la raucedine di Causticum peggiora la mattina. Il paziente si alza lamattina con la voce rauca; se si tratta di un caso banale, starà meglio dopo essersi mosso eaver espettorato un po’ di muco. Afonia improvvisa per paralisi delle corde vocali;comincia a volte con l'aggravamento mattutino, aumenta progressivamente e dura tutto ilgiorno e tutta la notte.

La tosse di Causticum è una tosse penosa che tortura il corpo intero. Il torace sembrapieno di muco e il paziente ha l’impressione che potrebbe espettorare se solo potessetossire un po’ più forte, e si dibatte e tossisce fino all’esaurimento o fin quando scopre chebevendo un po’ d’acqua fredda sta meglio. Ma deve essere ghiacciata. La tosse è profondacome se il paziente tossisse in una botte. Se la sua azione arriva abbastanza in basso daraggiungere il muco, la tosse si calma con l’espettorazione . Talora questo genere di tosseprelude ad una tubercolosi polmonare galoppante. Causticum è un rimedio che agisce inprofondità, che guarisce la tubercolosi specialmente quella galoppante.

«Tosse che dà al malato l’impressione che non riesce a tossire abbastanza forte daraggiungere il muco; è prodotta da solletico ed è accompagnata da sensazione di escoria-zione. La tosse sveglia il malato la sera e la mattina. Si calma ingoiando un sorso di acquafredda. Si aggrava chinandosi in avanti. È una tosse continua, fastidiosa; ad ogni accessodi tosse, sfugge l’urina». Influenza con sensazione di stanchezza dolorosa agli arti, comese li avessero battuti. «Pertosse nel periodo del catarro».

Grande indolenzimento e sensazione di restringimento al torace; oppressione toraci-ca; impressione di avere un peso sul torace. Questo sembra che si riempia di muco e ilpaziente tossisce finché ne espettora un po’; allora per un momento si sente un pocomeglio. È pallido come un morto e coperto di sudore.

Il dorso presenta numerosi sintomi. Dolore e rigidità; rigidità alzandosi dalla sedia.Rigidità agli arti inferiori, alle anche e al dorso, di modo che il paziente si alza dalla sediao dal letto con molte difficoltà. Nella maggior parte dei casi i dolori sono alleviati dalcalore del letto e da compresse calde. Ci sono solo i dolori alle dita che sono a volteprovocati dal calore.

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CENCHRIS CONTORTRIXSperimentazione (Proving)

Il bollettino n. 24 del Museo Nazionale dà l’elenco dei rettili Ancistrodon Contortrixdel Nord America. Il dott. Albert Günther, che scrisse l’articolo per l’EnciclopediaBritannica, considera il Copperhead molto simile alla famiglia del Trigonocephalus ma didimensioni più piccole, si trova generalmente vicino ai corsi d’acqua ed è simile alChenchris Piscivarus che è una biscia.

La famiglia Cenchris appartiene alle zone temperate del Nord-America e il suo velenoè di natura mortale.

SOGGETTIN. 1 Signora K., 6a potenza, una sola dose.N. 2 Dr. Mary S., 6a potenza, una sola dose.N. 3 Dr. Eliza M., 6a potenza, una sola dose.N. 4 J.A.T., 6a potenza, una sola dose.N. 5 Dr. Mary S., 2a sperimentazione, 10M.N. 6 Dr. Eliza M., 2a sperimentazione, 1 dose.N. 7 Geo. W. S., 6a e 30a potenza.

Psichismo – Perdita della memoria. Sensazione di intossicazione. Ansia con sensazio-ne di morte improvvisa (8° giorno, per molti giorni). Gli incubi della notte precedenteperseguitano il paziente1 (8° giorno). Non riesce a dimenticare gli incubi 1 (9° giorno).Appena si mette a letto la paziente è assalita da ansia tremenda in tutto il corpo masoprattutto al cuore e al torace, ed esclama: «Sto per morire! Sto per morire!»; subito doposi addormenta profondamente e dorme ininterrottamente fino al mattino ma fa sogniorribili. Pomeriggio e sera pensa che la sua famiglia vuole rinchiuderla in un manicomio(questo dura 4 pomeriggi e termina il 14° giorno di sperimentazione). Sospetta di tutti. Èmalinconica e i sintomi peggiorano.

Non compie i suoi doveri che prima erano piacevoli 3. Si irrita se viene disturbata3. Nonriesce a stare a letto, deve camminare per calmarsi 3. Vuole stare sola (4°giorno). Nervosae irritabile3 (14° giorno). Ha lo sguardo fisso e dimentica quello che gli dicono, non siaccorge se c’è qualcuno nella sua stanza 2 (4° giorno). Non riesce a concentrarsi (4°giorno,6a e 10M). È distratta2 (due sperimentazioni, 5a, 6a e 10M). Sognante, distratta, prendel’auto e vaga senza meta. Invia lettere ad indirizzi sbagliati 2 (13° giorno, 6 a e 10M). Èmolto triste e scoraggiata3 (7° giorno). È così distratta e inebetita che trema, ha i brividi, lebattono i denti ma non si rende subito conto di sentire freddo 5 (3° giorno). Ha cattivipresentimenti, è triste senza un motivo preciso, sospira 2 (21° giorno, 6a e 10M).

Piange e sospira frequentemente, come se fosse molto triste (molti giorni, 6 a e 10M).

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Non ha determinazione ed energia, deve ricorrere a tutta la sua volontà per alzarsi eduscire5 (molti giorni). Temporeggiamento e indecisione 5.

Il tempo sembra scorrere troppo lentamente. Desidera camminare ma non riesce adalzarsi dalla sedia e a muoversi. Quando infine è abbastanza determinata a muoversi, si alzabruscamente5. La paziente si sente cattiva e spietata 5 (8° giorno). Egoista, invidiosa,sprezzante. Ha attacchi momentanei di rabbia intorno alle ore 6 del pomeriggio 5 (9° giorno,alle ore 18 e alle 20,30 del 14° giorno, e alle 18,30 del 17° giorno). Ha un tale desiderio diandare in campagna che ci va anche da solo (2° giorno). Grande depressione e malinconiaseguita da ilarità5 (9° giorno). Alternanza di umore e desideri opposti (9° giorno).

Sensazioni – Sensazione di intossicazione la sera (2° giorno). Questa sensazione èavvertita intorno alle 4 del pomeriggio e dura 3 ore; la paziente ha la sensazione di cadere,non riesce a camminare in linea retta, sbanda 3 (2° giorno). Alcuni sintomi compaionointorno alle 4 del pomeriggio (3° giorno). (Alcuni sintomi compaiono il 4° giorno dalle ore16 alle 19, e continuano per 4 settimane).

Le vertigini vanno e vengono; la paziente non ha voglia di dedicarsi ai suoi abitualicompiti anche se piacevoli; è sempre nervosa e stanca 3 (6° giorno). Ha le vertigini.

Si irrita se viene disturbata3 (6° giorno). È costretta a stare a letto tutto il pomeriggio. Èstordito3 (9° giorno). Le vertigini aumentano tra le 4 e le 7 del pomeriggio 3 (dal 2° al 10°giorno e 11° giorno). La sua mente, per una decina di minuti, è completamente vuota manon si nota niente di strano nel suo aspetto. È sognante2 (6° giorno). Parla debolmente.

Testa interna – Sensazione di pienezza alla testa (18° giorno). Dolore sordo alla fronteche si estende all’occipite1 (1° giorno). La paziente ha la sensazione che il sangue dalcorpo affluisca alla testa1 (8° giorno). Violento dolore alle tempie nel pomeriggio; nonsopporta nessuna forma di calore nella stanza; labbra secche e riarse 1 (13° giorno). Dolorealle tempie svegliandosi, scompare dopo aver fatto colazione 3 (4° giorno).

Cefalea con disgusto per il cibo3. Dolore alle cavità frontali, naso e gola, e sebbene lapaziente sia molto raffreddata non c’è secrezione di muco 2 (4° giorno). Forte doloreall’occipite2 (4° giorno), alla protuberanza frontale 2 (4° e 8° giorno), alla protuberanzafrontale sinistra5 (7° giorno).

Dolore acuto che inizia dalla protuberanza frontale sinistra e si estende alla parte destradei denti, poi alla protuberanza frontale destra e alla parte sinistra dei denti 5 (16° giorno).Dolore acuto sull’occhio sinistro 5 (9° giorno). Forte cefalea frontale durante le mestrua-zioni2 (23° giorno). Forte pulsazione al vertice 2 (18°, 19° e 20° giorno).

Testa esterna – Sensazione di indolenzimento al cuoio capelluto dopo che la cefalea èpassata1 (2° giorno). Prurito al cuoio capelluto, migliora grattandosi 2 (1° e 6° giorno – 6a e10M). Sensazione passeggera di formicolio al cuoio capelluto come una leggera scossaelettrica5 (4° giorno). Un grosso foruncolo, secco, coperto di croste, sul cuoio capelluto, diforma ovale, lungo e stretto5 (12° giorno).

Vista e Occhi – Occhi dolenti, diminuzione della vista 3. Lacrimazione all’occhiosinistro; rossore ai bordi della palpebra sinistra 2 (7° giorno). Contrazione della palpebrasinistra2 (17° giorno). Forte dolore agli occhi con sensazione di debolezza 5 (16° giorno).Prurito agli occhi; comincia dal sinistro e poi si estende al destro 1 (17° giorno). Bordi dellepalpebre arrossati specialmente di notte 5 (Molti giorni).

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Udito e Orecchio – Prurito nelle orecchie di notte3 (un vecchio sintomo non accusatoda un anno, 5° giorno). Prurito nelle orecchie durante il giorno 3 (7° giorno). Brucioreall’orecchio sinistro. Forte dolore intorno e dentro l’orecchio sinistro 5 (6° giorno).

Olfatto e Naso – Odore nauseante nel naso (1° giorno). Abbondante emissione dimuco fluido e acquoso2. Abbondante emissione di muco. Corizza. Naso freddo 2 (parecchigiorni). Naso freddo2 (6° giorno, intorno alle ore 19).

Angina e dolore al naso, sensazione di prurito al naso come se ci fosse del muco, maquando si soffia il muco emesso è molto poco 2 (5° e 6° giorno). Dolore al lato sinistro delnaso come se fosse nelle ossa, con forte cefalea 2 (7° giorno). Starnuti e lacrimazione 2 (6° e8° giorno). Starnuti al mattino svegliandosi 2 (7° giorno – 6a e 10M; molti giorni). Starnutiviolenti al mattino svegliandosi2 (6° e 8° giorno).

Pizzicore dalla narice sinistra fino all’occhio sinistro (canale lacrimale). Secrezionemucosa dall’occhio sinistro, sensazione di debolezza degli occhi 2 (6° giorno). Sensazionedi bruciore nel naso come se fosse pieno di peperoncino 2 (7° giorno).

Narici dolenti, soprattutto quella sinistra 2 (7° giorno). Secrezione di muco gialloqualche volta con striature di sangue 2 (7° e 9° giorno). Secrezione di muco dal naso dicolore variabile dal crema all’ambra con macchie di sangue 2 (8° giorno).

Non può respirare con il naso2 (8° giorno – 6a e 10M; molti giorni). Non sopporta direspirare con il naso2 (9°, 10°; 11° giorno).

Croste nel naso per molti giorni2 (10° giorno – 6a e 10M). Muco secco nel naso che nonpermette di respirare2 (13° Giorno). Leggero pizzicore nella narice sinistra 5 (4° giorno).

Faccia – Vampate di calore al volto e alla testa 1 (1° giorno). Volto gonfio come sefosse intossicato1 (9° giorno). Gonfiore sopra e sotto gli occhi 1 (9° giorno). Espressioneinebetita.

Pelle a chiazze; color porpora, cupa, scura, volto rosso. Labbra secche la sera, confebbre che inizia alle 3 del pomeriggio 1 (10° Giorno). Gonfiore sopra gli occhi, sotto lesopracciglia1 (come Kali carbonicum – 12° giorno).

La paziente può vedere l’edema della parte superiore della palpebra 1 (12° giorno).Borse sotto gli occhi5 (molti giorni). Volto pallido durante tutto il periodo della sperimen-tazione3. Bruciore e rossore del viso2 (1° giorno). Forte bruciore del volto, soprattutto dinotte2 (6° e 7° giorno).

Le guance diventano rosse e calde verso le ore 14, il rossore e il calore continuano adaumentare fino a quando la paziente va a letto intorno alle ore 22, infine le guancediventano rosso scuro come nell’erisipela 2 (9° giorno). Espressione triste del viso 2 (12°giorno). Bruciore al volto alle ore 14 2 (16° giorno). Il bruciore inizia nella guancia enell’orecchio sinisitro e si estende poi alla guancia destra alle 6,30 del pomeriggio 5 (2°giorno). Occhi cerchiati5 (tutto il periodo della sperimentazione). Volto gonfio 5.

Molti foruncoletti a gruppetti tra gli occhi e sul labbro superiore 5 (15° giorno). Alcunipiccoli foruncoli anche sulla punta del naso 5 (16° giorno). Formicolio sulla guanciasinistra come se ci fosse una mosca, formicolio anche sul setto nasale 7 (8° giorno).

Parte inferiore della faccia – Labbra screpolate e calde. Volto screpolato 2 (18°giorno – 6a e 10M).

Denti e Gengive – Dolore alla mascella la sera quando il paziente si mette a letto, fino

Cenchris contortrix

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a dopo la mezzanotte1 (12° giorno). Odontalgia causata da bevande fredde o calde 5 (12°giorno). Il paziente ha la sensazione di avere i denti molto affilati 5 (12° giorno). Dolore aidenti superiori della parte destra, mentre si mangia 5 (19° giorno).

Gusto e Lingua – Lingua secca. Gusto amaro in bocca al mattino svegliandosi. Gustodi rame in bocca2 (14° giorno). Lingua asciutta7 (4° giorno – 30a).

Bocca – Bocca asciutta la sera1. Aumento della salivazione2 (7° e 8° giorno). Salivaabbondante2 (8° giorno). Saliva abbondante, emissione di saliva dalla bocca durante lanotte7 (4° giorno – 30a).

Palato e Gola – Costante presenza di muco denso, duro, vischioso, difficile daeliminare5 (1° giorno). Gola piena di muco denso e giallo, con leggere sfumature ematiche,che viene emesso dalle narici posteriori al mattino svegliandosi 2 (6° giorno). In mattinataemissione dalla gola di muco spesso e lucido, simile a gelatina, con sfumature bluastre,non duro, facile da eliminare2 (6° Giorno).

Gola irritata, dolore alla gola inghiottendo ma l’acqua viene inghiottita senza dolore.Dolore alla gola che poi si estende al lato sinistro delle tonsille a ai muscoli del lato sinistrodel collo, e scompare il mattino seguente 1 (1° giorno). Sensazione di raschiamento alla gola,migliora con le bevande calde2 (4°, 22°, 26° giorno – 6a e 10M). Parte destra della golaarrossata e gonfia2 (6° E 7° giorno). Gola piena di muco giallo con macchie di sangue 2 (8°giorno). Gola affaticata dallo sforzo di espettorare 2 (6° giorno). Leggero formicolio in goladeglutendo, ma inghiottire liquidi o cibi solidi non provoca dolore 2 (6° giorno). Gola irritatacon aumento della saliva che viene inghiottita dalla paziente 2 (7° giorno). Gola piena dimuco giallo con vasodilatazione attorno all’ugola, le fauci e la faringe 2 (7° giorno).

Gonfiore e rossore nella parte destra della gola (faringe) dietro i pilastri delle fauci, condolore pungente2 (7° giorno). Sensazione di dolore e di pienezza alla gola, la paziente devedeglutire spesso per poter respirare 2 (8° giorno). Dolore nella parte destra della gola 2 (8°giorno). La paziente deglutisce continuamente 2 (9° giorno).

Il muco è difficile da eliminare, alla paziente manca il respiro e quasi soffoca nellosforzo di espettorare2 (9° giorno).

Le trombe di Eustachio sono piene di muco 2 (9° giorno). La paziente deve raschiarsi lagola a lungo prima di poter eliminare il muco e riuscire così a dormire, il muco è denso,duro e giallo2 (9° giorno). Gola dolente quando si deglutisce, non fa male inghiottendosolidi o liquidi2 (11° giorno).

Appetito, Sete, Desideri e Avversioni – Sete intensa di acqua fredda la sera, ogni seradurante il periodo della sperimentazione 1.

Sete intensa la sera con bocca asciutta 1. Alla paziente non piace alcun cibo e trova daridire su tutto3 (5° giorno). Non ha appetito al mattino a colazione 3 (7° giorno). Desideraardentemente bacon salato (7° giorno). Prova disgusto per il cibo a colazione 3 (9° giorno).Non ha appetito7.

Singhiozzo, Eruttazioni, Nausea e Vomito – Eruttazioni di gas insapore subito dopomangiato2 (3° e 6° giorno). La paziente vomita una sostanza bianca simile a farina, muco ecibo non digerito5 (2° giorno). Nausea > dal ghiaccio l’acqua la disgusta 6 (2° giorno).

Stomaco – Pulsazione passeggera allo stomaco 5 (6° giorno). Acuta sensazione dicrampi allo stomaco migliorata dalle eruttazioni.

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Ipocondri – Dolore al lato destro del diaframma 2 (3° giorno). Tosse avvertita neldiaframma3. Dolore tutto intorno alla vita, nel diaframma 2, la paziente ha la sensazione diavere una corda legata intorno al fianco 2.

Dolore nel diaframma quando ride 5 (9° giorno). Forti dolori al centro e ad entrambi ilati del diaframma, < respirando profondamente 5 (11° giorno). Il paziente ha la sensazionedi avere una bottiglia piena d’acqua nel lato sinistro dell’ipocondrio, che si muove su e giùquando va in carrozza7 (13° giorno).

Addome – Intorno alle 10 del mattino dolore sordo in due punti sopra l’arco pubico, ildolore scompare dopo circa due ore 3 (2° e 3° giorno). Svegliandosi la paziente ha lasensazione di avere la parte dell’addome sotto l’ombelico non sufficientemente larga (2°giorno).

Sopporta le bende attorno alla vita per tutto il tempo della sperimentazione 2. Fortedolore al basso ventre2 (2° giorno, 12° giorno – 6a e 10M). Forte dolore all’addometossendo2 (14° giorno). Dolore passeggero proprio sopra l’ombelico 2 (11° giorno). Sensa-zione di avere un nodo duro nella parte sinistra dell’addome. Gonfiore dell’addome dopoaver ingerito piccole quantità di cibo, con diarrea 7. Borborigmi nella parte sinistra dell’in-testino7 (11° giorno). Durante la colazione dolore tagliente e acuto all’ipocondrio sinistro,dall’alto verso il basso, dolore profondo che toglie il respiro ma dura poco 7(2° giorno – 30a).

Feci, Ano, Retto – Prurito e dolore all’ano1 (13° giorno). Dolore all’ano5 (20° giorno).Emorroidi che prudono e fanno male 1. Urgenza di defecare che passa prima che il pazientepossa raggiungere il water2 (3° giorno). Stimolo improduttivo, il paziente si sforza fino adavere la sensazione di prolasso del retto ma senza riuscire a defecare 5 (3° giorno). Pruritoall’ano svegliandosi al mattino5 (13° giorno). Diarrea con tenesmo 5 (35° giorno). Lamattina al risveglio, la paziente si affretta ad andare in bagno; le feci sono acquose, scure,con sedimento scuro simile a chicci di caffè; deve stare in bagno a lungo, le feci vengonoevacuate a intermittenza, piccole quantità ogni minuto o due 6 (2° e 40° giorno).

Le feci sono simili al porridge, della stessa consistenza 7 (10° giorno). Feci frequenti, agetti, acquose, con sedimento scuro e in un primo momento non provocano dolore;successivamente la paziente avverte forti dolori prima di defecare 6 (20°; 21° e 22° giorno).Flatulenza dopo la defecazione. Defecazione indolore e involontaria dopo la flatulenza.Sporca il letto due volte durante il sonno 7 (10° giorno).

Durante la notte ha diarrea abbondante e di colore grigio, non debilitante. Durante ilgiorno evacua con emissione di gas e feci a spruzzo e gonfiore dello stomaco appenaingerisce la minima quantità di cibo. Desidera stare in un ambiente caldo (14° giorno).Feci abbondanti, non frequenti; borborigmi nel lato sinistro dell’addome. Feci abbondanticon sensazione di svuotamento dell’intestino ma subito con sensazione di avere l’intestinopieno di acqua (Croton tiglium). Feci schiumose con bolle, d’aria, simili al lievito 7 (16°giorno).

Apparato urinario – Perdite di urina tossendo3. Desiderio di urinare; la sera, appenasi mette a letto, la paziente deve alzarsi per andare in bagno ma deve aspettare un bel po’di tempo prima di riuscire a urinare poche gocce 5 (molti giorni). Quando la paziente èimpegnata in lavori mentali ha frequente desiderio di urinare e urina notevoli quantità diurina incolore6 (molti giorni).

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Organi genitali e sessualità maschili – Violento desiderio sessuale4. Mancanza didesiderio sessuale (raro) dall’inizio della terapia 7 (10° giorni).

Organi genitali e sessualità femminili – Leucorrea gialla, mai avuta prima 1 (11°giorno). Leucorrea bianca solo durante la defecazione, per tutto il periodo della terapia 6.Improvviso e forte desiderio sessuale anche nelle pazienti che da tempo non provano talesensazione. Dolore all’ovaio destro 3. Eruzione erpetica sul labbro della vulva 3. Fortedolore lombosacrale, la notte, durante le mestruazioni 2 (23° giorno). Dolore al coccige e aimuscoli dei glutei, e dolore all’addome di notte, durante le mestruazioni 2 (23° giorni).Flusso mestruale abbondante, rosso brillante, con grumi scuri (23° giorno). Mestruazioniogni due settimane5 (vecchio sintomo, 13° giorno). Durante le mestruazioni la paziente hadolori lombosacrali quando sta seduta ed è costretta a distendersi. Piange facilmente.Pulsazioni attorno all’ombelico5 (13° giorno). Dolore folgorante all’ovaio sinistro moven-dosi5 (3° giorno). Dolore all’ovaio sinistro durante il ciclo 5 (10° e 38° giorno). Crampidolorosi all’utero nel periodo mestruale, per quattro mesi 6. Dismenorrea, con dolori similialle doglie.

Voce e Laringe – Leggera raucedine che peggiora durante la notte 2 (26° e 30° giorno– 6a e 10M). Raucedine2 (8° giorno).

Respirazione – Sensazione di soffocamento dopo essersi coricata la sera 1 (7° giorno).Dispnea, ansia con sensazione di morire 1 (7° giorno). Il respiro si arresta quando va adormire1 (8° giorno). La paziente ha paura di addormentarsi se pensa ai sogni della notteprecedente1 (8° giorno).

Dopo essersi coricata sopraggiunge una sensazione di soffocamento, con oppressioneal petto come se dovesse morire prima di coricarsi, deve distendersi con la testa tirataindietro, come se soffocasse così 1 (9° giorno).

Dispnea coricandosi e il pensiero di dormire le causa grande angoscia 1 (12° giorno).Pensa che è meglio non coricarsi per non soffocare 1 (12° giorno). Frequenti singhiozzi 2(8° giorno). Impossibile respirare con il naso e molto difficile con la bocca a causa delmuco in gola2 (9° giorno). Il paziente parla con difficoltà, deve fermarsi a prendere fiatotra una parola e l’altra2 (9° giorno). Dispnea durante la notte, ansima e si dimena perrespirare2 (9° giorno).

Tosse ed Espettorazione – Tosse secca insistente, inizia il pomeriggio verso le 15 econtinua la sera3. Irritazione all’epigastrio per la tosse 3. Dolore all’addome tossendo3.

La tosse compare quando si cammina velocemente e quando si salgono le scale 3. Tossesolo quando sta a casa3. Tosse durante la notte dopo essere andati a letto 2 (7° giorno).Tosse causata da una sensazione di debolezza 2 (7° giorno). Tosse violenta che fa lacrimarel’occhio sinistro2 (7° giorno). Tossisce solo due volte, ma è molto preoccupata, è assalitadalla disperazione ogni volta che tossisce 2 (7° giorno). Espettorato scuro, ematico, ilsangue rosso-brillante sembra uscire dalla gola 2 (12° giorno). La tosse sembra venire daldiaframma dove causa violente contrazioni. Alcune volte causa contrazioni all’ombelico 2.Espettorato bianco schiumoso, con sfumature gialle, al mattino 2 (14° giorno). Tossecatarrale al mattino, con espettorato schiumoso 2. Tosse violenta la notte2 (18° e 19°giorno). Tosse secca, breve, alle ore 4 del pomeriggio con irritazione costante che durafino alle 22. Tosse robusta, secca, frequente 2 (14° giorno). Tosse violenta, secca, che

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scuote il torace, che non può essere controllata e dura molti giorni 2 (16° giorno).Espettorazione di muco bianco dal gusto metallico 2 (18° giorno). Tosse solo la sera2

(20° giorno). Tosse rauca, parossistica, con espettorato biancastro 2 (21° giorno).Polmoni – Forte dolore ai lobi inferiori dei polmoni; il paziente ha paura di respirare

profondamente per il dolore che prova 5 (9° giorno).Cuore e Torace – Oppressione con ansia al cuore la sera dopo essersi coricati 1 (7°

giorno). Ansia con palpitazione1 (8° giorno). Dispnea ansiosa al torace come se il pazientestesse per morire, peggiora quando sta disteso; deve sdraiarsi con la testa tirata indietro 1

(9° giorno).Ha la sensazione che il torace sia gonfio e il cuore le fa molto male 1 (9° giorno). Ha la

sensazione che il cuore si sia ingrossato o allargato riempiendo il torace 1 (molti giorni).Oppressione con ansia alla regione cardiaca durante tutta la notte 1 (9° giorno). Avvertecon notevole intensità i battiti cardiaci 1 (molto forte 12° giorno, che dura per molti giorni).120 pulsazioni durante la mattinata1. 105 pulsazioni la sera1. Intorno alle ore 15 sensazionedi ondeggiamento del cuore, seguito dalla sensazione che il cuore sia caduto nell’addome;il polso diventa debole, con sensazione di calore che dura fino a dopo la mezzanotte 1 (10°giorno). Intorno alle ore 23 improvvise fitte lancinanti al cuore, seguite da dolori forti chediminuiscono gradualmente2 (1° giorno). Palpitazioni o battiti sotto la scapola sinistra 2 (2°giorno). Fitte acute e improvvise all’apice del cuore, peggiorano durante la notte 2 (3°giorno). Dolore al diaframma proprio sotto l’apice del cuore. Dolore alla parte destra deltorace; dolore acuto aggravato dal respiro profondo 2 (3° giorno).

Fitte acute al cuore2 (4° giorno, durante il periodo di prova – 4 settimane). Doloresordo alla regione del cuore alle ore 22 (7° giorno). Dolore come da contrazioni alla partedestra del torace, sotto la ghiandola mammaria, stando distesi la notte (3 notti), che fapoggiare le mani sulla zona che duole; migliora stando coricati su quel fianco e si aggravastando coricati sul fianco sinistro4. Fitte acute al lato destro del torace 2 (7° giorno). Doloresordo, intermittente all’apice del cuore 5 (2°, 4°, 9° e 17° giorno). Dolore acuto al cuore alle22,305 (10° giorno). Fitte lancinanti sotto la mammella destra 5 (13° e 16° giorno).

Torace – Forte dolore in tutto il torace, si estende fino alle ascelle (in entrambi i lati),< dalla pressione; portare la mano alla spalla opposta provoca dolore ai muscoli del torace 2

(6° giorno). Sensazione passeggera di pressione alla parte bassa dello sterno 5 (12° giorno).Collo e Schiena – Durante il giorno la paziente prova una sensazione di costrizione al

collo, gli abiti le danno fastidio, la soffocano 1 (8° giorno). Sensazione di dolore sotto lascapola sinistra, migliora massaggiando 1 (dura molti giorni). Fitte passeggere dietro ilcollo2 (4° giorno).

Dolore all’osso sacro2 (5° giorno). Palpitazioni sotto le scapole, dolore dorsale.Palpitazioni sotto le scapole, dolore lombare 2 (13° giorno). Dolore dietro il collo 2 (18°giorno). Dolore dorsale2 (21° giorno). Palpitazioni alle natiche 2 (21° giorno). Dolore alcoccige e ai muscoli dei glutei quando si siede 2 (21° giorno).

Pulsazione alla vulva e all’ano al risveglio, seguite da forte dolore alla regione sacrale,migliora camminando (12° giorno). Pulsazioni alle carotidi quando la paziente si distende 5

(12° giorno). Si sveglia durante la notte con dolore alla regione renale sinistra, peggioradistesa sul fianco sinistro, migliora se si gira sul fianco destro e stende gli arti 7 (3° giorno).

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Arti in generale – Mani e piedi intorpiditi durante la cura 2. Piccole vene varicose5.Arti superiori – Dolore passeggero a metà dell’avambraccio destro, sul radio 2 (3°

giorno). Calore al palmo delle mani, la sera 2 (3° giorno). Le mani si screpolano facilmen-te2. Mani prima calde e asciutte, poi fredde, poi sudore nel palmo 5 (3° giorni). Dolore almetacarpo del pollice5 (4° giorno). Dolore al carpo del pollice destro e sinistro 5 (12°giorno). Dolore al palmo della mano sinistra 5 (21° giorno). Prurito al palmo della manosinistra5 (17° giorno). L’aria fredda fa arrossare le mani e sembra che il sangue esca daipori. Mani ruvide5 (20° giorno).

Arti inferiori – Piedi dolenti al mattino3 (7° giorno). Prurito acuto nel terzo dito delpiede3 (vecchio sintomo, 5° giorno). La paziente si sveglia con dolore forte alle quattrodita piccole del piede destro, dolore acuto quando cammina o muove il piede, svaniscegradualmente dopo un bagno in acqua calda 2 (19° giorno). Desidera sollevare i piedi;accavalla inconsciamente le gambe 5 (per tutto il tempo della sperimentazione). Abbondan-te sudorazione dei piedi, addirittura si potrebbero strizzare i calzini, non è acre nésgradevole5 (12° giorno).

I calli bruciano e fanno male. La paziente non può calzare le sue scarpe abituali <quando il tempo è umido5 (21° giorno e diversi giorni seguenti).

Nervi – La paziente è estremamente irrequieta durante la notte, è costretta a muoversicontinuamente1 (Rhus – 11° giorno).

Incapace di riposare a letto, deve camminare per rilassarsi malgrado non abbia disturbimentali3 (6° giorno). È agitata dopo la defecazione7 (11° giorno). Svenimento isterico alle19,308. Svenimento per il nervosismo8 (30° giorno).

Sonno e Sogni – Insolito sonno profondo per l’intera notte 1 (7° giorno). La notte èpiena di sogni orribili di gente ubriaca, di morti, di gente nuda, di ladri, di donne e uominiimmorali1 (7° giorno). Nel pomeriggio, mentre dorme, il respiro si arresta e si sveglia conla sensazione di soffocare1 (8° giorno). Insonnia fino alle 3 del mattino (10° giorno). Sisveglia con un ansia spaventosa e con la sensazione di dover morire (molte notti). Rimanesveglia fino alle 3 di notte, è ansiosa. Insonnia fino all’1 di notte (10° giorno). Insonniaprima di mezzanotte1 (11° giorno).

Irrequieta tutta la notte, non riesce a stare coricata a lungo e ad addormentarsi 1 (12°giorno). Sogna di vagare nei campi con il bestiame, con la paura di essere colpita 3 (3°giorno). Sogna animali che la inseguono nei campi per ferirla 3 (6° giorno). È sveglia fino amezzanotte3. Sogna animali che si accoppiano (due verifiche).

Sogna violenze carnali (confermato). Si addormenta tardi; fa sogni voluttuosi 3 (8°giorno). Si sveglia la notte dopo aver fatto sogni voluttuosi o dopo aver sognato animali 3

(9° giorno). Sogna tartarughe maschi e femmine. Si sveglia dopo questi sogni di animali 3

(13° giorno). Sogna di vagabondare; gente nuda; bestie feroci che la inseguono 3 (14°giorno) Sogni vividi durante la prima parte della notte 2. Sogni vividi, orribili, di seziona-mento di persone vive o morte, di salire e scendere fossi, di essere in pericolo; si svegliacon la sensazione di avere la zona ombelicale poco dilatata (sensazione di costrizione) 2 (2°giorno). Sogni confusi8 (3° giorno). È assonnata all’imbrunire2 (4° giorno). Sogni orribili,di morte, vede bambini morti2 (5° giorno).

È molto assonnata alle 9 del mattino, fa fatica a tenere gli occhi aperti mentre le

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parlano2 (6° e 7° giorno). Sogni vividi e piacevoli 2 (13° giorno). Sogni vividi e fantastici 2

(6° giorno). Sogni vividi5 (6°, 7°, 8° giorno). Sogna di avere strappati i denti incisivisuperiori7 (8° giorno). Sogna tutta la notte serpenti attorcigliati, pronti a colpirla, di esserestata colpita alla mano sinistra e che la mano sia gonfia e le pulsazioni siano 160 al minuto 7

(9° giorno).Sente freddo, quando è a letto e non è ben coperto 7 (10° giorno). Sensazione di freddo

in tutto il corpo ma specialmente alle natiche, quando sta a letto al mattino, intorno alle8,307 (10° giorno). Sonnolenza alle 11 del mattino e si addormenta. Sensazione di doloremordente alla tempia sinistra svegliandosi 7 (3° giorno – 30a). Dorme tutta la notte sulfianco sinistro senza muoversi. Sogna di progettare l’incendio di una città o di alcunipalazzi7 (4° giorno – 30a). Lingua secca; la saliva esce dalla bocca e sporca il cuscinodurante il sonno (raramente). A letto il corpo è sempre freddo fin dall’inizio della cura 7 (5°giorno – 30a).

Tempo – Sensazione di soffocamento la sera dopo che la paziente si è messa a letto 1

(7° giorno).Alle 3 del pomeriggio comparsa di molti sintomi: brividi, febbre, sete, bocca secca,

irrigidimento del collo. Molti sintomi migliorano al mattino.Alle 10 è stanca e vuole coricarsi. Durante la colazione dolore tagliente all’ipocondrio

sinistro. Sonnolenza alle 11, si addormenta.Brividi, Febbre e Traspirazione – Brividi alle ore 15, mani e piedi ghiacciati 1.

Vampate di calore al volto e alla testa (1° giorno).Febbre dalle 15 fino a mezzanotte 1. Febbre pomeriggio e sera. Alle ore 15 bocca e

labbra secche, la bocca è arida, sete intensa, pulsazioni 105, sensazione di soffocamento edi pienezza al torace che causa costrizione e difficoltà di respirazione 1 (10° giorno).Notevole sensazione di freddo3 (10° giorno). Freddo durante tutta la mattinata 3 (12°giorno). La paziente sente molto freddo, ha brividi in tutto il corpo a intervalli di pochiminuti, assenti dalle 21 alle 222 (5° giorno).

Il corpo è accaldato, ma non sopporta il contatto con cose fredde che le procuranobrividi2 (7° giorno). Freddo durante la notte 2 (8° giorno). Arrossamento in tutto il corpo 2

(9° giorno). Volto e mani febbricitanti nel pomeriggio 2 (12° giorno). Alle ore 22 brividi difreddo al dorso e al torace, volto e mani addirittura scottano 2 (12° giorno). Sente moltofreddo per circa mezz’ora e non riesce a riscaldarsi anche se si avvolge nelle coperte calde 2

(12° giorno).Quando va a letto alle 23 si sente ancora febbricitante 2 (12° giorno). Al risveglio alle 5

si sente ancora accaldata e ha la febbre. Alle 22 ha le mani calde e asciutte, il naso freddo.Incline a raffreddarsi tutto il giorno e soprattutto di notte, deve stare ben coperto anchequando è febbricitante2 (14° giorno). Freddo alle 11 del mattino 2 (16° giorno) Freddo conbrividi e tremore la notte a letto2 (16° giorno). Brividi a letto, la sera e la notte, anche, se èben coperto2 (17° giorno). Sensibile alle correnti d’aria 2.

Sensazioni alternate di caldo e freddo, dalle ore 18 alle 22 5 (8° e 9° giorno). Sentefreddo ma ha il volto caldo5 (10° giorno). Sente freddo anche se il calore le procura unaforte cefalea e si sente soffocare5 (12° giorno). Il calore febbrile inizia dal lato sinistro delvolto e si estende in tutto il corpo attorno alle 4 del pomeriggio 6 (2°, 3°, 4°, 16, 17° giorno).

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Brividi dalle 9 alle 11 del mattino, aggravati ad ogni minimo movimento, anche movendoun dito6 (2°, 3°, 4°, 16°, 17° giorno).

Sensazioni – Sensazione di calore alla regione del fegato 5 (molti giorni). Sensazione ditremore, battito o pulsazione, in una piccola zona nel lato esterno della coscia destra,vicino alla parte centrale, inizia alle ore 17.

Alle ore 16 e 17, la stessa sensazione sotto la mammella destra, alternata alla sensazio-ne alla coscia. Questa sensazione di pulsazione è poi avvertita all’ipocondrio sinistro,all’epigastrio, alla caviglia destra 5 (18° giorno).

Pulsazione al polpaccio sinistro5 (9° giorno). Pulsazione sotto la mammella destra 5

(21° giorno). Caldo alla regione del fegato che si estende alla regione cardiaca 5 (19°giorno). Sensazione di crampi7 (1° giorno – 30a). Sensazione di crampo al dorso mentre ilpaziente sta piegato sulle gambe, si aggrava nella parte sinistra del dorso, la paziente devetenere questa parte con le mani, la sensazione comunque svanisce subito 7 (3° giorno – 30a).Sensazione di battito come il battito delle ali di una mosca 7 (3° giorno – 30a).

Tessuti – Ascessi. Dolori acuti all’osso iliaco sinistro 5 (1° giorno).Movimento e Modalità – Appena il paziente si distende prova un senso di soffoca-

mento, ansia, palpitazioni, si sente mancare, ha la sensazione di morire. È assalita da ansiaterribile quando va a letto la notte e anche il pomeriggio.

Deve stendersi con la testa tirata all’indietro. È costretta a muoversi continuamente,sembra che si calmi per un po’ ma poi deve cambiare posizione, è irrequieta. Sensibile agliindumenti sul corpo e sul collo. I sintomi sono migliorati dal caldo, aggravati la sera e lanotte.

Irrequietezza. Disturbi allo stomaco migliorati dalle eruttazioni. Sensazione di costri-zione al dorso aggravata toccandola con le mani.

Cute – Macchie sul polpaccio destro, prima rosse e poi color rame, sembrano profon-de nella pelle3. Alcune vecchie cicatrici causate da ustioni diventano blu e rosse durante lacura e poi diventano di nuovo bianche 2. Prurito in tutto il corpo2 (10°, 13° giorno).

Sintomi generali – Generale sensazione di costrizione in tutto il corpo 1. La paziente hala sensazione che tutto il corpo si sia ingrandito fino a scoppiare 1. Tutti i sintomicompaiono la notte quando è a letto 1. Alle 10 del mattino è stanca e vuole coricarsi.

Sensazione di debolezza tutto il giorno 3 (11° giorno). Perde molto peso, il dimagri-mento inizia dall’alto, dimagriscono prima il collo e il volto, poi il seno, le cosce e legambe.

Molti sintomi compaiono dopo le ore 15 1. È stanca2 (4° giorno). In una paziente che èstata morsa da un cane si è formato un ascesso sul collo che si è aperto tre volte perchéquando stava per aprirsi si grattava violentemente e la ferita si apriva emettendo pus giallo.Non sopporta gli indumenti troppi stretti 2 (durante tutta la sperimentazione). Pulsazione intutto il corpo2 (21° giorno). È così stanca che il peso dei vestiti che indossa diventaopprimente5 (4°, 5°, 6° giorno). Sensazione di gonfiore tutto il giorno 7 (13° giorno). Perdeda 5 a10 Kg di peso durante la sperimentazione.

Relazioni – Chamomilla neutralizza la sua emorragia uterina. Cenchris antidotaPulsatilla. Ammonium carbonicum migliora i sintomi generali.

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CHAMOMILLA

Lo stato costituzionale di Chamomilla si traduce in una grande sensibilità: il soggettoChamomilla è sensibile ad ogni cosa; sensibile all’ambiente, alle persone e, soprattutto,sensibile al dolore. L’irritabilità del temperamento è così grande che un leggero doloreprovoca manifestazioni simili a quelle che provocherebbe una grande sofferenza. Questodi norma appartiene al sistema nervoso femminile, quando la donna è sovreccitata,estremamente sensibile e soffre.

Lo stato psichico va di pari passo; sensibilità mentale; grande irritabilità. Questi duesintomi, talmente intrecciati da essere inseparabili, si ritrovano lungo tutta la storia diChamomilla. Sensibilità al dolore. Il soggetto si affligge facilmente per una contrarietà,per un dispiacere, tanto che, sotto l’influenza di cause come queste, i suoi nervi diventanoeccessivamente sensibili, e sopraggiungono i dolori, le convulsioni, le coliche, le cefalee ealtri generi di sintomi psichici. Quando si rimprovera o si picchia un bambino nervoso,questi avrà le convulsioni. La donna nervosa e ipersensibile avrà delle sofferenze causatedalle afflizioni. A seguito di mortificazioni o sovraeccitazioni ci saranno sussulti e scosse.Eccessiva sensibilità dei nervi, talmente eccessiva che solo un piccolo numero di rimedil’uguagliano, come Coffea, Nux vomica e Opium.

È ovvio che non avete bisogno di sentire una lezione su Opium per pensare del tuttonaturalmente che è capace di produrre lo stupore. Coloro tra di voi che sono stati testimonidel terribile stato psichico e della spaventosa angoscia che si verificano dopo una sommi-nistrazione di oppio allo stato grezzo, capiranno ciò che intendo quando parlo dellasensibilità di Chamomilla.

Convulsioni infantili. Non è eccezionale, anche ai nostri giorni, e specialmente quandosi esercita in campagna, vedere le giovani madri e le balie dare ai lattanti infusi dicamomilla per la colica, e vedere i bambini avere le convulsioni. Nessuno attribuisce lacosa all’infuso di camomilla, ma il medico, se conosce bene Chamomilla, vedrà subito chetali convulsioni possono essere attribuite alla camomilla. Ne vedete i sussulti, le convul-sioni, il calore alla testa, la grande sensibilità; tra le convulsioni, c’è sensibilità al rumore ealla gente, con una grande irritabilità.

Nelle convulsioni infantili,i bambini si irrigidiscono, girano gli occhi, contraggono lafaccia, hanno scosse muscolari, scalciano e muovono le braccia da una parte all’altra,piegano il pollice, arcuano il corpo all’indietro. Questa è l’apparenza banale delle convul-sioni Chamomilla; sono le convulsioni che vengono ai bambini ipersensibili quando hannosofferto molto durante la dentizione. La dentizione dovrebbe essere un processo compati-bile con una perfetta salute, ma in realtà la si guarda come una malattia e molti mediciportano nella farmacia portatile, rimedi per «far mettere i denti» e li somministrano unodopo l’altro.

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Con Chamomilla si è presa la cattiva abitudine di somministrarla per la dentizione. Èvero che alcuni bambini durante la dentizione soffrono di irritazione cerebrale, di convul-sioni, di disturbi gastrici e vomito, ma io dico che la dentizione non dovrebbe essere unostato morboso; dovrebbe avvenire normalmente. Ma dobbiamo lottare contro la lentezzadell'eruzione dentaria e contro lo stato di irritabilità e ipersensibilità che impediscono aibambini di dormire. Essi si svegliano come se fossero in preda a sogni terrificanti. Sisvegliano sovreccitati, vomitano, hanno la diarrea. Una diarrea verde, viscida, come erbatagliuzzata – diarrea fetida legata alla dentizione. Questi sintomi si manifestano quando ilbambino non è stato sorvegliato bene, o forse la madre non era adatta realmente ad averefigli.

«Convulsioni tetaniche. Scosse alle palpebre. Dolore agli arti. Prostrazione generaliz-zata, svenimento». Dolori nevralgici su tutta la superficie del corpo con torpore; dolori ascosse, a fitte, a formicolii. La maggior parte dei dolori sono attenuati dal calore, trannequelli ai denti e alle mascelle. Le odontalgie sono attenuate dal freddo e aumentate dalcalore, mentre le otalgie e i dolori agli arti sono attenuati dal calore.

Nel testo delle sperimentazioni, alla voce «Temperatura e tempo», troverete il sintomo«I dolori si aggravano col calore», sottolineato due volte come se si trattasse del sintomopiù importante di tutto il rimedio; poi, sotto, non sottolineato, «Sensibile al freddo.Rabbrividisce», e «Migliora col calore»; ma, in effetti, i dolori che si aggravano col caloresono quelli ai denti e alle mascelle, ed è chiaramente un sintomo speciale che si riferiscesolo ad una zona; viceversa, è ben vero che il paziente, nel suo stato generale, in manieradel tutto opposto a quello citato, migliora col calore. I dolori e lo stato generale delpaziente migliorano col calore; di conseguenza, essendo quello un fatto particolare, deveessere chiaro che i dolori, aggravati di solito dal calore, sono i dolori dentari.

L'aspetto più importante della patogenesi di Chamomilla è rappresentata dal suo statopsichico. Quest’ultimo interessa tutto l’organismo e vedrete che in ogni regione di cui cioccuperemo, ogni parte che studieremo porta il marchio dello stato psichico del paziente.Questo rimedio ha più sintomi psichici che non sintomi di ogni altra parte del corpo.

Soggetto lamentoso; «piagnucola pietosamente, irritabile». L’irritabilità è ad un gradotalmente alto che, a volte, si manifesta in maniera del tutto singolare. Il paziente sembrasconvolto dai dolori e, di botto, perde del tutto la prudenza e la buona creanza. Perde ilsentimento di altruismo; non ha alcuna considerazione per i sentimenti degli altri; sempli-cemente litigherà e discuterà senza riguardo per i sentimenti altrui. E così, durante lavostra pratica professionale, non vi sorprendete se, arrivando al capezzale di una pazientein travaglio, le sentite esclamare: «Dottore, non ho bisogno di lei; se ne vada!». Eppure è lastessa donna che, in altre circostanze, sarebbe considerata una signora. Gli spaventosidolori che sente la spingono alla frenesia, e questa frenesia, questa ipersensibilità al doloresono legati allo stato psichico. Ella è incapace di frenare il suo umore e l’umore èincandescente.

Il bambino invece, piagnucola e grida per tutto. Ogni minuto ha un desiderio diverso.Rifiuta tutto quello che ha chiesto. Che si tratti di qualcosa da mangiare o di un oggetto pergiocare o dei suoi giocattoli, quando glieli si porge, il bambino li getta via. Lancia glioggetti diritti attraverso la stanza. Colpisce in faccia la balia perché ha preso qualcosa che

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il piccolo non voleva pur avendola richiesta. Fa capricci. A volte sembra che i dolori e lesofferenze siano attenuati dal movimento passivo e questo specialmente nei bambini.Sembra che i dolori diminuiscano quando si prende in braccio il bambino, ragione per cuiegli vuole essere preso sempre in braccio. Questo si verifica nella colica e nei disturbiintestinali. Si verifica nel mal d’orecchio; si verifica anche negli accessi di febbre vesper-tina, nei malesseri generali dovuti al freddo e nei disturbi della dentizione. Si è costretti aprendere in braccio i bambini. La balia deve sempre tenerli in braccio.

D’altra parte, c’è l’agitazione e il capriccio nei riguardi dei membri della famiglia. Ilbambino attraversa la stanza due o tre volte in lungo e in largo con la balia, poi ecco chetende le braccia verso la madre; fa due o tre andirivieni con lei ed ecco che vuole andarecol padre e così cambia continuamente. Non è mai soddisfatto, sembra non avere pace.Quando ha mal d’orecchio, le fitte acute gli strappano urla penetranti. Si porta la manoall’orecchio; i dolori spesso provocano questo tono acuto e penetrante della voce. L’adultoche soffre, non può stare fermo, tanto acuti sono i dolori; non è che essi siano semprerealmente migliorati dal movimento, ma sembra che lo siano. I pazienti si muovono perchénon riescono a stare fermi. E così il paziente Chamomilla si gira e si rigira nel letto, se è aletto; non ha mai un istante di quiete. L’irritabilità va di pari passo con tutti questi sintomi.Il paziente si arrabbia con il dolore; si irrita con la propria sofferenza, brontola contro ildolore tanto esso lo tortura.

Ripugnanza a parlare e aggressività. Quando i dolori non ci sono, il paziente restasempre seduto a meditare su se stesso. Chamomilla presenta malinconia e sofferenzepsichiche al di fuori di tutti i dolori fisici; il paziente Chamomilla allora è seduto,sprofondato nei suoi pensieri – in una specie di introspezione. Non gli si cava una parola;è triste. Il bambino Chamomilla non si può toccare. Vuole fare ciò che gli piace – vuolecambiare; vuole qualcosa di nuovo. Le risposte, sia dell’adulto che del bambino, sonoaggressive.

Una contraddizione o una collera provocano delle malattie. In seguito ad una arrabbia-tura vengono le convulsioni. Quando il bambino ha la pertosse, se lo irritano avrà unaccesso di tosse, una tosse spasmodica. Andrà in collera, diventerà rosso e poi si metterà atossire. È stizzoso. «Litigioso, facile ad affliggersi o ad andare in collera; ha dei disturbiquando si offende». Questo è lo stato psichico; e, come ho fatto notare, questo statopsichico si troverà dovunque esista uno stato infiammatorio al quale si applica Chamomil-la. Quando sono presenti lo stato psichico e i sintomi nelle regioni colpite, Chamomilla ècapace di guarire la polmonite, la bronchite, la laringite, l’otite, l’erisipela, le cefalee e lefebbri.

Le cefalee di Chamomilla si riscontrano nei soggetti sensibili, nelle donne sensibili.Soggetti nervosi, eccessivamente affaticati, molto stanchi, sempre in movimento; donneemotive, che soffrono esageratamente del loro dolore. Un leggero mal di testa sembra loroenorme. Dolori di battiti, di lacerazione, di esplosione. Cefalee congestizie che peggiora-no quando si pensa al dolore o quando si fissa la mente sulla propria sofferenza. Le cefaleesi aggravano la sera. Il momento particolare in cui numerosi malesseri si aggravano è alleore 21; a volte alle 9 e a volte alle 21. Gli stati febbrili si aggravano alle 9 del mattino. Idolori si aggravano la sera e più in particolare attorno alle 21.

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Dolori pungenti, laceranti alle tempie e alla testa, dolori vaganti alle tempie. Dolorecome da compressione alla testa appena si pensa ad essa, che migliora sforzandosi di fareo pensare qualche altra cosa. Congestione della testa. Violenta nevralgia alla faccia, aidenti, all’orecchio, ai lati della testa. I dolori all’interno della bocca sono attenuati dalfreddo, i dolori all’orecchio e ai lati della testa sono attenuati dal caldo; l’otalgia miglioracol calore.

Vi sono dolori agli occhi. Infiammazione agli occhi con sanguinamento. Emissione disierosità ematica dagli occhi del neonato. Se c’è irritabilità di carattere, Chamomilla loguarirà. Secrezioni abbondanti e irritanti; secrezioni gialle; secrezioni di materie purulentedagli occhi. Violenta pressione nell’orbita. Lacrimazione che accompagna una corizza constarnuti. Ostruzione del naso. Cefalea, irritabilità. Associato a questo si trova un sintomo:«faccia rossa e calda da un lato, pallida dall’altro».

In accordo col rimedio nel suo insieme, l’udito è molto sensibile. Ruggiti, ronzii,tintinnii,canti nelle orecchie. Dolori pungenti alle orecchie migliorati dal calore. Otalgia conpressione. Quando arriva il dolore si può vedere il bambino mettere improvvisamente lamano sull’orecchio e gemere pietosamente, urlare e lanciare grida acute. Se il bambino èabbastanza grande da parlare, si lamenterà di calore all’orecchio e di una sensazione direplezione come se l’orecchio fosse ostruito o otturato. Tra gli adulti, esistono donnenervose, sensibili che non possono viaggiare nel vento senza coprirsi bene le orecchie. Leloro orecchie sono sensibilissime all’aria mentre le altre parti del volto e della testa nontemono niente. Si trovano alcuni pazienti che non sopportano di prendere aria al collo.Altri si coprono di più tra le spalle. Chamomilla sceglie le orecchie. Tutto il corpo èsensibile all’aria e al freddo, e il paziente ha bisogno di coprirsi con una quantità di vestiti.

Starnuti, corizza acquosa. Calore di un solo lato della faccia e spesso con cefalee edolori alle mascelle. Corizza con secrezione filante e aspra e con anosmia che dura quantoil raffreddore.

Dolori laceranti alla faccia che possono coinvolgere allo stesso tempo i denti e leregioni esterne della faccia. Non è una cosa eccezionale vedere una donna molto sensibile,turbata da un dispiacere o irritata con la domestica, andare in camera sua e soffrireatrocemente di dolori facciali in seguito a quella sovraeccitazione o a quella collera. Se sitratta della innervazione esterna della faccia, i dolori saranno attenuati dal calore, maquando ad essere colpiti sono i denti, allora i dolori saranno attenuati dal freddo. Calorealla faccia mentre il resto del corpo è freddo. «Traspirazione della faccia dopo avermangiato o bevuto». È una normale caratteristica di questo rimedio avere una traspirazio-ne localizzata alla testa e a tutto il cuoio capelluto.

A volte, durante il morbillo o la scarlattina si avranno manifestazioni di Chamomilla.Traspirazione in testa, arrossamento di un solo lato della faccia. «Gonfiore unilateraledella gota», cioè crisi infiammatoria con arrossamento sempre più accentuato, e alla finecolorito purpureo che tende all’erisipela, coi sintomi psichici del rimedio. Faccia calda,rossore da un solo lato, bruciore, nevralgia alla faccia.

Il solo fatto di mettere in bocca qualcosa di caldo provoca mal di denti, e talvoltabruciore e battiti alla radice dei denti; dolori laceranti, fitte, punture, che si aggravanoparlando, all’aria aperta, in una stanza calda o riscaldandosi a letto. Tutto ciò che riscalda

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il corpo aggrava l'odontalgia; questa migliora trattenendo in bocca un liquido freddo.Odontalgia che di giorno non si fa sentire assolutamente; appena arriva la notte e ilpaziente entra in un letto caldo, allora i suoi dolori laceranti e a fitte si fanno sentire; il maldi denti di Chamomilla si avrà con l’irritabilità, l’ipersensibilità al dolore, con lo statopsichico e il calore alla testa.

«Gengive tumefatte e infiammate. Rischio di ascesso alle gengive. Dolore ai dentientrando in una stanza calda», mentre sta meglio all’aria fredda. Questa odontalgia puòessere provocata da un colpo di freddo, dall’essersi esposto all’aria fredda essendo sudato,e tuttavia il mal di denti in sé, quando c’è, migliora col freddo. «Mal di denti causato dacorrente d’aria». «Diminuisce mangiando alimenti freddi. È peggio prima di mezzanotte».La maggior parte dei malanni di Chamomilla che vengono la sera o la notte, si attenuanoverso mezzanotte, o talvolta prima di mezzanotte. Da mezzanotte alla mattina quasi tutti imalanni di Chamomilla spariscono. Molti di loro non esistono durante il giorno. C’è unaggravamento nella prima parte della notte.

«I denti sembrano troppo lunghi; gonfiore alle gengive». Si vedrà spesso il bambinoChamomilla tenere un bicchiere di acqua fredda contro le gengive, a causa della gengivitee del relativo dolore. I denti vengono fuori con dolore e pare che egli abbia bisogno diprolungare il freddo in bocca. Quando il soggetto è così giovane, non lo crederemmocapace di rendersi conto del bene che può fargli utilizzare così il bordo freddo di unbicchiere. Alito pesante.

Gli spasmi che raggiungono il bambino un po’ dappertutto colpiscono volentieri lalaringe e a volte la colpiscono senza interessare alcun’altra regione. «Spasmo alla laringecon o senza tosse. Costrizione spasmodica alla laringe; occlusione; spasmi alla gola cheduole ed è infiammata». Chamomilla guarisce le angine quando la gola ha un arrossamen-to uniforme, che si estende in maniera più o meno uniforme su tutta la gola, conconsiderevole gonfiore. Tonsillite. Forte arrossamento; contemporaneamente si riscontralo stato psichico. Il rimedio guarirà l'angina solo nei soggetti dal temperamento irritabileche il dolore fa soffrire in modo particolare, che vanno facilmente in collera, la cuisovreccitazione è perenne. Sarà lo stato psichico a determinare se è il caso di somministra-re Chamomilla in un'angina.

«Mancanza di appetito. Grande sete di acqua fredda e desiderio di bevande aspre. Seteinestinguibile». Avversione per il caffè, le bevande calde, le minestre e gli alimenti liquidi.L’avversione per il caffè è strana. Chamomilla e il caffè si somigliano molto in relazionealla sensibilità generale dell’organismo. Essi sono l’antidoto l’uno dell’altro. Chamomillaè l’antidoto giusto per le persone che hanno abusato di caffè, per gli infermieri che bevonocaffè per stare svegli la notte e poter vegliare un paziente e per le persone che fanno uneccessivo consumo di caffè quando sono stanchi e hanno lavorato troppo. «Sete e caldocontemporaneamente ai dolori». Quando arrivano i dolori, in un punto qualsiasi, ilpaziente è preso da calore e a volte ha realmente la febbre. Arrossamento della facciaspecialmente da un lato; testa calda; estrema irritabilità.

Chamomilla vomita molto. Eruttazioni di aria che hanno, a volte, l’odore di idrogenosolforato. Il paziente Chamomilla ha una violenta voglia di vomitare. Fa violenti sforzi pervomitare. Gli sembra che lo stomaco stia lacerandosi. Suda freddo. Spossato. Ha esatta-

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mente gli stessi sintomi che produce la morfina. Avrete forse visto un paziente che ne haavuto somministrata dal medico una dose eccessiva – spero ardentemente che non dobbia-te vederne uno che ha avuto somministrato una dose eccessiva da voi – e forse non ne avetevisti: non ve la prendete, ne vedrete sempre troppo presto. Ma se vi trovate in una città incui c’è un medico allopata e a questo succede di dare della morfina ad uno di questipazienti ipersensibili, il rimedio potrà alleviargli il dolore per un momento, ma in seguitosi verificheranno queste spaventose eruttazioni; il paziente avrà dei conati e vomiterà, econtinuerà ad avere conati anche quando non avrà più niente da vomitare. Chamomillafarà cessare tutto questo sin dalla prima dose, in pochi minuti, e in quel caso sarà il solorimedio di cui avrete bisogno. Il rimedio arresterà sempre il vomito causato dalla morfinadopo che l’effetto massiccio della morfina sarà finito e sarà sopravvenuto il vomito.

Colica, soprattutto nei piccolissimi, nei lattanti. Dolore allo stomaco e all’ addome. Ilbambino si piega in due e piange, e scalcia; vuole essere preso in braccio, è estremamenteirritabile; la crisi arriva in serata; un lato della faccia è rossa, l’altro è pallido; chiedeoggetti che quando gli si danno non vuole più; tale è la colica di Chamomilla. È una colicagassosa. Dura una frazione di minuto, poi tutto si sistema. Ciò dimostra che si tratta di uncrampo, un crampo causato dai gas. L’adulto quando sente questi sintomi, descrive i suoidolori come taglienti, urenti, come staffilate. Staffilate: evidentemente i dolori che chia-miamo coliche sono così. Crampi all’intestino: coliche. A volte, sensazione di costrizione,come se dovesse evacuare. L’addome è dilatato come un tamburo. Le applicazioni caldetalvolta possono apportare un miglioramento. «Coliche urinando» (è un sintomo raro).«Coliche la mattina. Addome timpanico».

Le feci più tipiche di Chamomilla sono verde erba o come uova strapazzate (1), ocome tutte e due insieme; gialle e bianche, miste a muco verde erba, come erba tritata,spinaci tritati. Feci verdastre, mucose, liquido verdastro. I soggetti già in grado diesprimere le loro sensazioni, durante le sperimentazioni vi dicono che, al passaggio dellefeci, hanno una sensazione di calore. Le feci hanno l’odore dell’idrogeno solforato. Feciabbondanti; feci povere, con sforzo dissenterico. Diarrea acquosa con sei o otto evacua-zioni al giorno; diarrea mucosa. Feci verdi, acquose, di materiale fecale e muco. «Fecibruno giallastre». Ci può essere anche la stitichezza, con l’incapacità di fare lo sforzonecessario. Debolezza paralitica del retto, inattività del retto. Molto prurito e sensazione diescoriazione alla regione, in particolare la sera. L’ano ha con aspetto gonfio e arrossato.

La donna che ho descritto, ipersensibile al dolore, aggressiva, che anche per un dolorelieve soffre intensamente, presenta, nel periodo mestruale, un buon numero di sintomi. Ilflusso mestruale è nero, in grumi, fetido. «Crampi all’utero, dolori a morsa, taglienti,attenuati dal calore». «Ipersensibile al dolore» per tutti i dolori e tutti gli accidenti, con lostato psichico di irritabilità e aggressività, nel periodo mestruale. Sia che si tratti di unamenorragia o di una metrorragia, vi sono grumi neri in abbondanza. «Colica mestrualeprovocata da collera», ci sono cioè violenti crampi all’utero durante le mestruazioni, se la

1. Il testo inglese dice «chopped eggs»: uova tritate; e «these two chopped up»: tutt’è due tritatiinsieme. (N.d.T.)

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paziente ha avuto un qualche motivo di viva irritazione. L’irritabilità sessuale, l’emozione,un disturbo di ordine psichico, provocheranno crampi nel periodo mestruale in una donnache non è soggetta a crampi, colpendola come se avesse preso freddo.

Chamomilla è un rimedio utilissimo nella dismenorrea membranosa, stato forse presen-te sin dalle prime mestruazioni. Ogni mese, la donna espelle una piccola formazionemembranosa. Questa è espulsa con violenti dolori e spesso con grumi. In questo casoChamomilla può essere un palliativo. Non è il rimedio costituzionale che risolve lasituazione e impedisce ulteriori formazioni della membrana, come avviene con gli antipso-rici più profondi, ma spesso è un palliativo nelle crisi più gravi con uno stato psichico diirritabilità, stato febbrile migliorato dal calore, crampi e contrazioni che richiamano quellidel parto. «Leucorrea gialla con dolori urenti. Ipermenorrea; sangue scuro, quasi nero, ingrumi, con dolori che vanno dal dorso alla parte anteriore, crisi di sincopi, arti freddi, sete».

Anche nella gravidanza la donna può presentare uno stato Chamomilla. Contrazioniirregolari; falsi dolori di travaglio. Dolori di travaglio avvertiti in punti anormali. Dolori ditravaglio che si avvertono troppo al dorso. Contrazioni molto dolorose, taglienti, laceranti,che provocano grida acute. La paziente è talmente irritabile che se la prende coi suoidolori; se la prende col medico; con tutti; mette il medico alla porta; mette l’infermierafuori, dopo di che la richiama; rifiuta quello che le offrono. Dolori del parto che hanno unacontrazione qui, una là e crampi, cosa che dimostra che alcune fibre dell’utero si contrap-pongono in una direzione e alcune altre in un’altra. Non c’è quella contrazione uniforme,regolare, che dovrebbe esserci nell’espulsione del contenuto dell’utero: sia che si trattidell’espulsione di una mola che di quella di un bambino.

Un medico, che ha in cura la donna incinta nel periodo della gestazione, dovrebbeessere capace di scegliere i rimedi per eliminare le contrazioni irregolari dell’utero o perimpedire che si manifestino al momento del travaglio. Allora i dolori non sono così forti.La donna sente le contrazioni, ma in molti casi, esse sono indolori. Non sempre si possonopreparare le donne; esse non sempre l’accettano. Le donne tendono a essere indipendenti ecapricciose e a fare di testa loro nei momenti che precedono immediatamente il parto piùche in qualsiasi altro momento. Sarebbe necessario che la donna fosse curata per tutto iltempo della gestazione e a volte più a lungo. La gestazione per la donna è un’occasione perfarsi curare. Compaiono in quel periodo dei sintomi rappresentativi del suo stato morbosoche in un periodo diverso non verrebbero fuori.

Se presenta uno stato psorico questo può restare nascosto fin quando non sopravvieneuna gravidanza che potrà agire come causa scatenante per mettere in evidenza quegli statiche la costituzione racchiude. La gravidanza, di conseguenza, costituisce un periodofavorevole perché un medico omeopata possa studiare il caso e somministrare alla donnaun rimedio costituzionale fondato su quei sintomi, rimedio che, non solo cancellerà isintomi e la preparerà al parto, ma eliminerà una buona parte dei disordini del suoorganismo; dopo di che proseguirà la sua vita, liberata dal molti malesseri, guarita danumerosi stati che, forse, non si sarebbero rivelati fino a che un’altra occasione non liavesse messi in evidenza.

Una donna che capisce bene l’omeopatia dovrebbe sottoporsi regolarmente ad untrattamento costituzionale nel corso della gestazione, cioè dovrebbe essere attenta a

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istruire minuziosamente il medico su tutto quello che non va, dargli tutti i dettagli, parlarglidi tutte le sofferenze e i disturbi che possono servirgli per studiare il caso. I fatti che sipossono osservare nel corso della gestazione si devono sommare ai sintomi costituzionaliscoperti al di fuori dei periodi di gravidanza, perché essi testimoniano un disturbo specialedi questa singola paziente. E quella che deve essere curata è la paziente, non la malattia.Durante la gravidanza si osserva semplicemente un’altra forma di disturbi e di disordinidell’organismo.

Le affezioni che colpiscono Chamomilla al momento del parto, sia durante che dopo,sono contrazioni irregolari simili alle contrazioni a clessidra. «Rigidità del collo». Dopo ilparto, ci sono i dolori post partum. Con tutti i sintomi che abbiamo esaminato, c’è lo stessostato psichico, la stessa ipersensibilità al dolore. «Emorragia post partum».

Crampi all'utero e al dorso ogni volta che il lattante poppa. Chamomilla guarisce l’unoo l’altro o entrambi. I due principali rimedi sui quali si può contare in questi stati, e cioècrampo alla schiena e crampo all’addome ogni volta che il bambino si attacca al seno, sonoChamomilla e Pulsatilla. Sono due rimedi nettamente diversi nella loro sfera psichica.L’uno è dolce e amabile benché capriccioso; l’altro è aggressivo e irritabile. Entrambisono sensibili al dolore, ma Chamomilla lo è molto di più di Pulsatilla.

Chamomilla presenta la mastite. Non potete stabilire una prescrizione per questo senzaavere dei sintomi complementari e sono certo che riconoscerete una paziente Chamomilla.La donna è presa da convulsioni. All’inizio del travaglio, ecco il marito che entra nellastanza con una certa rudezza per «raccomandare alla moglie di comportarsi bene!». Questacosa la fa impazzire ed è presa da convulsioni. Il medico forse si è proprio rifiutato divedere che questo rimedio era indicato, ma ora dice a se stesso: «Andiamo, sù, perché nonho pensato a dare a questa donna una dose di Chamomilla? Se l’avessi fatto, avrei evitatole convulsioni». Dopo una dose ella si calma e spesso si addormenta.

Ci sono molte crisi di soffocazione e difficoltà di respirazione, laringite, ecc. di cui èfacile scorrere l’elenco. La tosse di Chamomilla offre alcune particolarità degne diattenzione. C’è una tosse dura, secca, spezzata. Il bambino si addormenta la sera, poitossisce senza svegliarsi; tossisce sempre dormendo. Ha un po’ di febbre, ha preso freddoed è rosso ad un lato della faccia; quando è sveglio è stizzoso. Quando è raffreddato, ilbambino si irrita facilmente se tossisce un poco e si è notato l’imminente rischio di undisturbo alla laringe e ai condotti bronchiali; tutto a un tratto diventa più eccitabile, vuoleessere preso in braccio e se lo si contraria, o se si arrabbia, eccolo preso da un forte accessodi tosse, tossisce e vomita. «Accessi di tosse in seguito a collera». Vale a dire che tossiscegià perché è raffreddato e ha la tosse, e se va in collera ha un accesso di tosse.

La tosse, le affezioni al torace, alla laringe, generalmente si aggravano di notte; neiraffreddori di Chamomilla, nella pertosse e negli accidenti al torace di Chamomilla, lostato febbrile si manifesta di notte. La maggior parte delle malattie di questo rimediomigliorano dopo mezzanotte. Peggiorano dalle 21 a mezzanotte. «Tosse secca più forte lanotte e durante il sonno». Tosse secca quando si è preso freddo; tosse ruvida, raschiante,nel bambino in inverno, con solletico alla fossetta soprasternale, che si aggrava di notte.Tosse secca che continua durante il sonno; la tosse si calma col calore del letto. Chamomil-la è un rimedio comunissimo nella pertosse, quando il bambino vuole essere preso in

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braccio e la balia è sempre occupata a portarlo. Egli tossisce, ha dei conati e vomita; èmolto irritabile e capriccioso in tutti i suoi desideri e tossisce dormendo.

Adesso, potete facilmente discernere i sintomi del torace. Essi vanno di pari passo coisintomi psichici, l’irritazione e la tosse. La tosse che proviene dal torace è a malapenadiversa da quella che proviene dalla laringe e dalla tosse del raffreddore. È la stessa tossedi Chamomilla. Tosse durante il sonno.

Con la maggior parte delle affezioni come febbri, raffreddore, accidenti acuti e piccolecrisi, c’è il bruciore alle estremità. Dolori pungenti agli arti. Crampi ai muscoli. Gli arti siaddormentano. Con i dolori agli arti e talvolta in altre regioni, ma specialmente agli arti,c’è una sensazione di torpore o di dolore con la sensazione che gli arti siano morti; doloriaccompagnati da una sensazione di torpore, a volte perdita totale della sensibilità dellacute, mentre i dolori lungo i nervi a grande tracciato e agli arti restano molto violenti, e ilpaziente resta più sensibile al dolore che in altri momenti. C’è un’estrema sensibilità aldolore, mentre i dolori stessi portano dietro una sensazione di torpore. Lavori precedenti,a questo proposito, hanno parlato di dolori paralizzanti.

Convulsioni delle estremità, convulsioni di tutto il corpo. «Crampi alle gambe e aipolpacci. Dolori laceranti ai piedi, in seguito a un brivido violento. Bruciore la notte allapianta dei piedi. Mette i piedi fuori dal letto». Tutta la vecchia scuola terapeutica vuole chequando si sa che il paziente tende a mettere i piedi fuori dal letto, gli si debba dare Sulphur,benché esista una lunga lista di rimedi con calore ai piedi e bruciore alle piante e tutti,naturalmente, mettono i piedi fuori dal letto per rinfrescarli. Non c’è alcuna ragione perchésiano trattati tutti con Sulphur.

Un’altra caratteristica dei dolori che vengono di notte, a volte prima di mezzanotte, è laloro violenza, così grande che il paziente non può stare fermo. Quando il bambino soffre,vuole essere preso in braccio. Questo sembra fargli bene. Quando l’adulto soffre la notte,a letto, si alza e va avanti e indietro nella stanza. Dolori che intorpidiscono, dolori attenuatidal calore, dolori che tirano giù dal letto la notte con soprassalti agli arti. Ipersensibilità aldolore. Grande irritabilità.

Sonno. Il paziente Chamomilla la sera non può addormentarsi. Ha voglia di dormire,come Belladonna, ma non può addormentarsi. Se si calma, ha voglia di dormire, maappena arriva il momento di mettersi a letto, è ben sveglio; è insonne e agitato, specialmen-te nella prima parte della notte. A volte il paziente Chamomilla si riempie di tali fantasti-cherie e si eccita a tal punto durante la prima parte della notte, nei suoi sforzi peraddormentarsi, che quando ci riesce trasale e si contorce, fa sogni orribili e soffre molto.«Sogni ansiosi. Vede orribili apparizioni e sussulta; sogna incidenti fatali». Si logora lamente a tentare di addormentarsi e si spossa.

Chamomilla

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CHELIDONIUM

Chelidonium, sebbene guarisca alcuni stati cronici, è un rimedio adatto piuttosto allemalattie acute. Non ha un’azione molto profonda. Dal punto di vista generale è un po’come Bryonia per quello che riguarda la durata e la profondità  della sua azione. È statousato soprattutto nei catarri gastrici e intestinali, nei disturbi epatici acuti e semi-cronici enelle polmoniti destre.

In esso, la cute è spesso giallastra e si scurisce progressivamente per presentare, inoccasione di quei disturbi, un colorito di pura itterizia. Gastriti semi-croniche con itterizia.«Catarro gastro-duodenale. Congestione e indolenzimento epatici con ittero. Polmonitedestra, complicata da disturbi epatici o da ittero». Questo rimedio può agire, sembra, sututti gli organi, ma quasi sempre, contemporaneamente, colpisce il fegato. Conviene aisoggetti che i nostri nonni e i medici del loro tempo chiamavano: «biliosi». Generalmenteil paziente è «bilioso», ha nausee e vomito. Dilatazione delle vene. Colorito della cutegrigio giallastro.

Le sue sperimentazioni hanno messo in evidenza pochissimi sintomi psichici, insuffi-cienti a fornirci un’idea dei desideri e delle avversioni del soggetto. Non ci consentono dipoter giudicare le sue facoltà intellettive. Ha bisogno di essere sperimentato ancora,sebbene in molte regioni si sono fatte sperimentazioni in abbondanza. «Tristezza e ansia».Un sintomo che generalmente domina lo stato psichico è quello di rimuginare su questa oquella difficoltà. «Ansia che non gli dà tregua», e lo tormenta notte e giorno. È triste, comese avesse commesso un crimine; come se stesse per accadere qualcosa di terribile. Cosìtriste che pensa di morirne. È abbattuto al punto da mettersi a piangere. Prova riluttanzaper lo sforzo psichico e la conversazione. Se esaminate i rimedi che agiscono originaria-mente sul fegato e ne rallentano l’azione, vi troverete il termine «malinconia».

Con i disturbi cardiaci, c’è una grande eccitazione. Con i disturbi epatici, il rallenta-mento dell’attività psichica, l’incapacità di fare un lavoro intellettuale, l’ottusità mentale,l’impossibilità di pensare, di riflettere, la lentezza del polso. Inerzia di tutto l’organismo. Isensi sono molto spesso sconvolti e il paziente è stordito. «Gli oggetti girano in tondo». Lavertigine finisce solo con la comparsa della nausea e talvolta del vomito. «La sensazioneche tutto nella testa giri è così forte che il paziente vomita. Confusione psichica. Perdita dicoscienza e svenimento». Vertigini di questo genere sono caratteristiche anche nei disturbiepatici.

I sintomi psichici sono più o meno presenti con i seguenti sintomi epatici: dolori sordi;«indolenzimento». Dolori simili a quelli di una contusione. Sensibilità del fegato allapalpazione. Dolori che sembra invadano tutto il lobo destro del fegato dando una sensazio-ne di replezione. Pressione verso l’alto con difficoltà di respirazione. Pressione verso ilbasso in relazione a disturbi gastrici, a nausea e vomito. Infine dolore particolarmente vivo

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sotto la scapola destra. «Dolori sordi sotto la scapola destra; dolori acuti, lancinanti, sottola scapola destra»; con complicazione anche di polmonite o pleurite. Chelidonium guari-sce la polmonite e la pleurite; guarisce diverse forme di congestione epatica, quando idolori si propagano dalla parte anteriore a quella posteriore e si sentono attraverso il toracefino al dorso. «Sensazione di puntura al fegato, che si irradia verso la schiena attraverso iltorace. Forti dolori che attraversano il torace fino al torace».

Alcuni pazienti descrivono questi dolori come lancinanti, altri come laceranti, altriancora li definiscono dolori acuti, che vanno dall’ipocondrio destro o attraverso il lobodestro del fegato sino al dorso. «Dolori che partono dalla regione epatica e lanciano fitteverso la schiena e le spalle. Dolori spasmodici alla regione epatica. Pesante dolore alfegato». Questo rimedio ha rivelato la propria efficacia in alcuni casi semi-cronici o ancheacuti di congestione o infiammazione epatica, con sensazione di replezione e ingrossa-mento dell’organo. L’ipocondrio destro è teso e sensibile alla pressione.

Chelidonium ha guarito coliche epatiche. I medici che sanno scegliere il rimedioalleviano la colica epatica in pochi minuti. Noi abbiamo rimedi che agiscono sulle fibrecircolari di quei piccoli tubi che sono le vie biliari, facendole rilassare e consentendo cosìal calcolo di passare senza dolore. In uno stato di perfetta salute, naturalmente non ci sonocalcoli nella bile contenuta nella cistifellea; ma se ci sono calcoli, uno di essi si introdurrànello stretto canale cistico nel momento in cui allargherà l’orifizio e provocherà un’irrita-zione graffiando al suo passaggio la mucosa del canale.

Quando il dolore è lacerante, lancinante, come una pugnalata e si irradia verso il dorso,Chelidonium lo guarirà. Nel momento in cui esso calma la colica il paziente dice: «Oh! chesollievo, il dolore è sparito!». Il rimedio ha fatto rilassare lo spasmo, il canale si apre e ilcalcolo passa e procede lungo il coledoco. Ogni rimedio indicato dai sintomi guarirà lacolica epatica.

Un paziente costretto a letto, che ha molto caldo, che è estremamente sensibile e nonsopporta di essere toccato, che urla dal dolore, che ha il volto rosso e la testa caldissima,con la colica epatica, proverà sollievo in tre minuti con Belladonna; ma questo quadro nonè affatto quello di Chelidonium. Quando i sintomi concordavano la crisi della colicaepatica è stata guarita da Natrum sulphuricum e da molti altri rimedi in pochi minuti.

Per quel che concerne la polmonite, essa è in genere localizzata a destra, o si estendeda destra a sinistra. La lateralità destra è marcata e vi sono solo piccole zone del polmonesinistro che sono colpite. Generalmente è coinvolta anche la pleura per cui vi sono doloripungenti e laceranti. Non c’è bisogno di esercitare a lungo la medicina prima di incontrareun paziente Chelidonium, seduto a letto, con la temperatura alta, chino in avanti appoggia-to sui gomiti, perfettamente immobile perché questo rimedio peggiora col movimentotanto quanto Bryonia. Tutti i suoi dolori sono estremamente aggravati dal movimento. Ilpaziente è seduto con un dolore che lo trafigge; non si può spostare, non si può muoveresenza che il dolore gli trafigga il torace come un coltello. L’indomani constaterete che lasua pelle è diventata gialla. Se lo visitate all’inizio, Chelidonium gli porterà sollievo eimpedirà l’evoluzione della polmonite. Una polmonite di questo tipo non è rara tra ibambini ed è estremamente comune tra gli adulti.

Non confondete questo rimedio con Bryonia. L’uno e l’altro peggiorano terribilmente

Chelidonium

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col movimento. Ma Bryonia vuole stare coricato sul fianco dolente o sul dorso se lapolmonite è localizzata soprattutto alla parte posteriore del polmone destro. Chelidoniumpeggiora col contatto e col movimento.

Belladonna presenta quel violentissimo dolore lacerante, tagliente all’emitorace de-stro con la pleurite, ma in esso questa parte non si può toccare, non si può pressare, devecoricarsi sull’altro lato e non può muoversi. Non sopporta che si urti il letto, a causa dellasua estrema sensibilità al movimento. Ho citato questi tre rimedi perché hanno dei punti incomune in questo particolare caso, ma in se stessi sono diversi.

Chelidonium, con i sintomi dell’emitorace destro, le affezioni epatiche e i disturbipsichici che sono loro frequentemente associati,ha una tosse violentemente aggravata dalmovimento. I suoi dolori si attenuano col calore. Ha un dolore che si irradia allo stomaco,e migliora col calore. Sintomi psichici che migliorano mangiando. Vivo desiderio di lattecaldo, di liquidi caldi. Mangiando alimenti caldi il fegato così come i sintomi toracici egastrici migliorano.

«Vomito di bile. Conati; rigurgiti di bile. Nausee e conati durante una crisi di ansia».Tutti questi sintomi di solito sono presenti nel corso delle malattie descritte. Quando idolori diventano violenti, sembra che buchino lo stomaco e provochino il vomito. Sonoattenuati da qualcosa di caldo. «Sensazione di angoscia allo stomaco. Dolore gastricopersistente, aggravato dal movimento e attenuato dalle eruttazioni. Costrizione e sensibili-tà allo stomaco». Tutti questi sintomi si accentuano con la palpazione e diminuisconomangiando. «Dolore continuo allo stomaco che migliora col cibo. Dolore spasmodico,mordente allo stomaco, che diminuisce sollevando le gambe, stando coricato sul fiancosinistro e mangiando».

I sintomi oculari di Chelidonium sono numerosi. Dolori pungenti. «Opacità dellacornea». Infiammazioni. «Dolori come quelli di una contusione agli occhi. Nevralgiasopra l’orbita destra». In molti casi questo rimedio preferisce il lato destro.

Il sintomo più evidente rivelato dal volto è l’itterizia; si può anche avere un coloritogrigio sporco. «Volto pallido, d’un giallo sporco».

Le cefalee sono provocate dal calore, contrariamente ai disturbi di stomaco, fegato,polmoni, ecc. Esse sono aggravate dal movimento, dal calore, in una stanza calda e con lecompresse calde. In questo differiscono dai sintomi generali o interni. Vi sono moltespecie di cefalee. Ci sono emicranie biliari periodiche, con vomito di bile, provocate daesposizione al calore, comparse dopo aver avuto troppo caldo, che si aggravano colmovimento, e suscitano il desiderio di stare distesi perfettamente immobili in una stanzabuia e che migliorano dopo un vomito di bile. Emicrania biliosa dei nostri antenati.

Diarrea biliosa. Feci argillose, pallide, fecaloidi, simili a mastice, con ittero. Feci senzapigmenti biliari. Feci troppo chiare. Feci completamente bianche nei bambini. Alternanzadi diarrea e stipsi. Feci scure, bianche, acquose, liquide, pastose, di un giallo brillante ogrigie colorate di giallo. Emissione di muco verde.

Raucedine. «Dolore laringeo e sensazione di pressione sulla laringe, tossendo».La difficoltà di respirazione viene nel corso di malattie epatiche, della polmonite e dei

disturbi al torace in genere. «Respirazione difficoltosa con brevi accessi di tosse. Respira-zione affannosa, rapida. Ansia come se stesse soffocando; sensazione di qualcosa che

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stringe il torace e sembra che debba ostacolare la respirazione». Chelidonium ha anchecrisi notturne di asma umida, che si manifesta ad ogni cambiamento del tempo. Tutti imalanni di questo rimedio sono scatenati dai cambiamenti del tempo. Il soggetto nonsopporta i cambiamenti del tempo sia nel senso di un eccessivo calo sia di un forte rialzodella temperatura. Quando cambia il tempo, ha affezioni reumatiche alle spalle, alle anchee agli arti.

Con le malattie al fegato, ai polmoni o agli organi del torace c’è la tosse, una tossespasmodica. La tosse cronica è violenta, spasmodica, secca e giunge in parossismi. «Tossespasmodica, senza espettorazione». Quando la tosse dura a lungo, allora c’è un po’ diespettorazione. «Ripetute crisi di tosse breve. Tosse breve, con espettorazione di un po’ dimuco grigiastro. Tosse rantolante, stancante».

Vi sono dolori nevralgici e reumatici agli arti. Nevralgia agli arti in generale, violentis-sima. Gli arti sembrano pesanti e rigidi. Arti flaccidi. In seguito il paziente si aggrava, ilsuo cuore si indebolisce, si indebolisce la sua circolazione e ha edemi agli arti. Grandeagitazione. «Tremore e movimenti convulsivi degli arti. Stanchezza. Indolenza. Mancanzadi disposizione al lavoro».

Le nevralgie sono più frequenti alla testa e alla faccia piuttosto che nella parte inferioredel corpo, agli arti e alle estremità.

Chelidonium ha violenti attacchi febbrili, come se ne verificano nella polmonite dovela febbre è preceduta da un brivido e nell’infiammazione epatica. Ha guarito le febbriintermittenti che venivano il pomeriggio e la sera.

Prurito alla pelle. Ittero. Questo rimedio ha guarito ulcere croniche putride.

Chelidonium

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CHININUM ARSENICOSUM

Chininum arsenicosum è un rimedio utile alle costituzioni deboli; ai pazienti freddolo-si, pallidi, emaciati; è utile dopo le emorragie; nelle suppurazioni prolungate; nelle diarreecroniche, quando il sintomo più accentuato è la debolezza.

I suoi disturbi vengono di notte.L’aria aperta fa aggravare la maggior parte dei suoi malesseri. Vuole stare al caldo;

desidera bevande e alimenti caldi. Sta meglio in una stanza riscaldata. È sensibile alfreddo; i malesseri sono aggravati dal freddo e dal raffreddore. Ha la tendenza a raffred-darsi.

Molti sintomi cominciano mentre il soggetto dorme. Possono essere provocati dalvento e dalla tempesta. Aggravamento: in piedi (questa posizione aggrava molti sintomi);camminando all’aria aperta; col vento e la tempesta.

Debolezza. Debolezza camminando. Avversione per il movimento. Il paziente non puòsostenere uno sforzo fisico. Si vuole sdraiare. Ha pulsazioni in tutto il corpo. Ipersensibilealla palpazione; al dolore. Dolori pungenti e laceranti.

La periodicità è fortemente accentuata. Dimagrimento. Crescente anemia generale. Ilpaziente sviene per qualsiasi motivo. Muscoli rilassati e flaccidi. Replezione dei vasisanguigni. Polso rapido, debole e irregolare. Tremore. Le parti infiammate anneriscono.

Clorosi. Travaso nelle sierose o edema.Sintomi psichici comparsi in seguito ad eccessi sessuali o perdita di liquidi organici. Il

brivido si manifesta se ci si pensa. La cefalea aumenta con lo sforza psichico.Ipersensibile al rumore e ipersensibile in generale. Ansia notte e giorno, ma più forte la

sera e durante il brivido; ansia con paura. Ansia durante la febbre anche sino allosmarrimento. Ansia al risveglio. Paura della notte, che non gli succeda una disgrazia;paura dei fantasmi. Sussulta mentre si addormenta e si sveglia come se fosse spaventato.Durante la notte, la sua mente è sommersa dalle idee. Pensieri persistenti. Facilmentescoraggiato; pusillanime. Sentimentale. Piange. Tristezza estrema, soprattutto durante ilbrivido e la febbre e, a volte, durante la traspirazione. Disperato durante il brivido, lafebbre e le sofferenze. Diventa indifferente ad ogni gioia. Sstanco della vita; ne èdisgustato. Predisposizione al suicidio. Ottusità mentale. La mattina al risveglio, è mental-mente confuso. Avversione per il lavoro.

Timido. Diffidente. Scontento di tutto. Si offende facilmente; si aspetta l’insulto.Diventa critico nei confronti degli amici più intimi. Si rifiuta di parlare e resta in silenzio.Resta delle ore seduto in silenzio senza muoversi. Va in collera facilmente e si rifiuta diparlare o di rispondere alle domande. Irritabile durante il brivido e al risveglio.

Si emoziona per delle sciocchezze. Scrupoloso per delle inezie ( Silicea, Thuya).Grande agitazione la notte e durante la febbre. Agitazione ansiosa che lo fa alzare dal letto:

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che lo porta alla disperazione. Esaltazione dell’immaginazione. Geme durante il brivido ela febbre. Si lamenta. Impazienza nelle febbri intermittenti. Desiderio di cose di cui non sicura quando le ottiene. Immemore. Debolezza della memoria.

Divagazioni. Delirio: la notte, dopo un’emorragia. Molte fantasticherie e chimere;vede delle immagini, immagini terrificanti. Durante la febbre salta dal letto. Nelle febbrilente sta a letto in uno stato di stupore.

Le vertigini vengono con nausea la sera, o quando il paziente cammina all’aria aperta.Sensazione di qualcosa che si muove nel cervello quando scuote la testa; sensazione di

qualcosa che corre precipitosamente nel cervello e scende lungo la parte destra del collo edel braccio, tende a diventare convulsa e finisce con una vera convulsione. Grande calorealla fronte. Iperemia cerebrale con grande calore alla testa. Sensazione di costrizione allatesta. Se si scopre la testa al freddo, compaiono disturbi.

Cefalea: di mattina quando si sveglia; di pomeriggio; ma più forte di notte. Cefaleenotturne. Cefalee provocate da: l’aria fredda; il rumore; un raffreddore; le mestruazioni;una sovreccitazione. Cefalea catarrale. Con la corizza il dolore è violento; è aggravatoallora dalla tosse, le scosse, dopo aver mangiato. Durante il brivido e la febbre, c’è undolore acutissimo che diminuisce però quando la traspirazione diventa abbondante. Dolorinevralgici, più forti a sinistra, calmati da un massaggio. Cefalea di origine nervosa ecefalea provocata dalla sovreccitazione o dal rumore. Cefalee periodiche; cefalee ogniquindici giorni. Cefalee aggravate da: sforzo psichico; dal camminare; dal raffreddore.

Dolore in tutta la testa. Dolore sentito profondamente in testa. Dolori alla fronte,soprattutto a destra; dolore all’occipite prima di dormire; alle regioni parietali la sera; alletempie e alla fronte; al vertex. Dolori martellanti.

Dolore urente alla regione occipitale sinistra la mattina, che si irradia verso il collo.Dolore a martellate. Dolore come se la testa stesse per scoppiare. Violenti dolori lancinantialla testa che impediscono di dormire. Dolori di contusione su tutta la testa dopo la febbre,o dopo aver dormito. Dolori parossistici. Dolore pesante; dolore pesante alla fronte; sopragli occhi; all’occipite e alle tempie. Dolore alla testa pungente e lacerante. Pesantezza allatesta la mattina. La fronte si raffredda e si copre di sudore. Traspirazione sulla fronte.

Durante le sofferenze il cuoio capelluto è sensibile al tatto, al passaggio del pettine eallo chignon.

Dolore agli occhi di notte. Dolori urenti; dolori pesanti. Occhi infossati. Infiammazionedegli occhi. Fiotto di lacrime calde. Lacrimazione. Intensa fotofobia e spasmi dei muscoliorbitali delle palpebre. Oftalmia scrofolosa che peggiora dopo l’una di notte. Vaste ulceresu entrambi gli occhi che vanno peggio da mezzanotte alle 3. Diminuzione della vista;debolezza visiva. Scintille davanti agli occhi. Sfavillio davanti all’occhio sinistro.

Rumori nelle orecchie: ronzii; canti di insetti; muggiti; scampanio; rombi. Doloreall’orecchio: dolore urente; lacerante; pungente. Udito: diminuzione dell’udito; uditofine. Punture nelle orecchie.

Catarro nasale con secrezione ematica o purulenta. Corizza con secrezione. Corizzasecca. Questo rimedio è particolarmente utile nella corizza periodica e nei frequentiraffreddori che mantengono il catarro in attività continua. Epistassi. Starnuti. Escoriazioniagli angoli del naso. Ostruzione nasale. Secchezza all’interno del naso.

Chininum arsenicosum

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Espressione ansiosa. Labbra bluastre. Labbra screpolate. Colorito del volto: clorotico;itterico; colorito malaticcio; colorito di un pallore terroso; arrossamento circoscritto allegote con volto pallido. I dolori facciali aumentano all’aria aperta; dolori urenti, laceranti.Dolori periodici. Gonfiore delle ghiandole sub-mascellari e parotidi. Edema del volto.Traspirazione fredda. Ulcerazione delle labbra.

Bocca calda. Colorazione della lingua: bianca, scura, gialla o nera. Lingua screpolata.Sensazione di escoriazione urente alla lingua. Lingua indolenzita. Gengive e linguagonfie. Cattivo sapore in bocca; sapore: amaro quando mangia; dolciastro, insipido,metallico, salato, acido. Le mucose della bocca sanguinano. Salivazione. Secchezza dellabocca e della lingua. Ulcere corrosive che bruciano in bocca. Vescichette sulla lingua.

Odontalgia la notte che si aggrava stringendo i denti, toccandoli e con le bevandefredde. Questi dolori tornano periodicamente; essi risalgono ad una febbre malarica; sonolaceranti, lancinanti, a strattoni.

Sensazione di calore in gola. Sensazione di contrazione in gola. Difficoltà di deglutizio-ne. Questo rimedio è stato usato nella difterite quando l’essudazione era nerastra e la boccaaveva un odore putrido. Grande dolore nell’inghiottire; bruciore in gola; punture in golanell’inghiottire. Il paziente si schiarisce la gola continuamente. Gola gonfia. Infiammazionecancrenosa della gola con odore putrido, nella scarlattina maligna. Secchezza della gola.

Minore appetito o fame da lupo. Nessun appetito alla prima colazione. Grandeappetito senza gusto per il cibo. Avversione per i grassi e per l’alimentazione ricca;avversione per il cibo, per la carne. Desiderio di cose aspre, di bevande fredde, didolciumi, di vino. Sete per piccole quantità alla volta durante la febbre; sete violenta; lasera; durante la traspirazione.

Acidità. Bruciori. Frequenti disturbi di stomaco. Il paziente non digerisce le uova e ilpesce. Gastralgia dopo aver mangiato o tossendo. Dolore urente; crampiforme; lacerante;indolenzimento; dolore pesante; pungente. Eruttazioni dopo aver mangiato; eruttazioniamare, acide, a vuoto; rigurgiti. Sensazione di freddo allo stomaco. L’acqua ha un saporeamaro. Conati con la tosse. Singhiozzo. Nausea: dopo aver mangiato; durante la cefalea.Nausee e vomito dopo di che il paziente si addormenta. Sensazione di un gran peso allostomaco dopo aver mangiato. Pulsazioni allo stomaco. Sensazione di replezione dopo avermangiato. Vomito la notte; improvvisa voglia di vomitare alle 2 del mattino; vomito dopoaver bevuto, con cefalea, dopo aver mangiato, tossendo. Vomito: di alimenti, acquoso, dibile, di muco, nero, di sangue, acido.

Dilatazione addominale la mattina, dopo aver mangiato; timpanite, ascite: ingrossa-mento del fegato e della milza di origine malarica. Forte dolore addominale: durante ladiarrea; durante il brivido come una colica; dopo aver mangiato; prima di evacuare; chemigliora stando coricati sul ventre. Grande dolore alla regione epatica, all’ipogastrio, allaregione ombelicale. I dolori addominali sono: del tipo bearing-down; urenti; taglienti;crampiformi; come un indolenzimento; pungenti. Indurimento del fegato. Flatulenza nellefebbri intermittenti. Sensazione di freddo all’addome durante il brivido. Molti gorgoglii etensione. Pesantezza come ci fosse un peso all’addome dopo aver mangiato. Sensazione direplezione all’addome.

Stimolo inefficace di evacuare. Stitichezza con feci dure, nodose. Diarrea: la mattina;

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il pomeriggio; la notte; dopo mezzanotte; dopo aver ingerito bevande fredde; dopo essersiraffreddati; dopo aver mangiato; dopo aver mangiato frutta; col caldo. Diarrea con lamalaria. Dolore all’ano defecando; bruciore all’ano: durante la diarrea; defecando; dolorepesante; pungente. Dissenteria. Debolezza paralitica del retto. Molti gas nauseabondi.Emorroidi. Umidità attorno all’ano. Incontinenza di feci e urina. Prurito anale. Emorragiadall’ano. Feci: color argilla; acquose; biliose; copiose; frequenti; lienteriche; liquide;nauseabonde; nere; ematiche.

Bisogno di urinare: frequente, inefficace. Incontinenza urinaria notturna; incontinen-za dopo avere defecato. Ritenzione urinaria spasmodica. L’urina è: albuminosa; chiaraacquosa; urente; copiosa di notte; insufficiente; scura; nauseabonda; nebulosa dopo averriposato; pallida; ematica; verdastra. Lascia depositare un sedimento rosso e sabbioso;contiene zucchero. Erezioni deboli; polluzioni.

Emorragia uterina. Leucorrea: dopo le mestruazioni; abbondante; escoriante; liquida,nauseabonda, sanguinolenta. Prolasso. Prurito vulvare. Mestruazioni: assenti; in anticipo,copiose; dolorose; scure; di cattivo odore; pallide; prolungate; soppresse.

Catarro della laringe e della trachea. Sensazione di escoriazione alla laringe; indolen-zimento della laringe. Raucedine; voce rauca.

Respirazione: asmatica; corta; difficoltosa di sera e di notte; difficoltosa quando ilpaziente è sdraiato; difficoltosa con tosse; profonda; rantolante; rapida. Respirazionesibilante. Soffocazione. Soffocazione ogni giorno alle 9 di mattina. Soffocazione alla finedella mattinata nella tubercolosi polmonare; durante la crisi di soffocazione il pazientedeve piegarsi in due sulla sedia accanto alla finestra aperta, ogni altra posizione lo faaggravare.

Tosse: mattina, pomeriggio, sera, notte, dopo mezzanotte. Tosse durante il brivido;durante la febbre. Tosse provocata da: solletico alle vie aeree; inspirazione profonda;irritazione della laringe e della trachea; sensazione di replezione toracica. Tosse chepeggiora col movimento o parlando. Tosse: asmatica; breve; spossante; grassa; secca dinotte, durante la febbre; secca e penosa; spasmodica; soffocante. Espettorazione: bianca;abbondante; difficoltosa; di sapore amaro, insipido o salato; mucosa; nauseabonda; puru-lenta; ematica; vischiosa.

Torace. Angina pectoris con edemi e travasi. Ansia al torace, alla regione cardiaca.Sensazione che il cuore cessi di battere. Costrizione. Dolore al torace: durante la tosse;dolore ai lati del torace; sensazione di escoriazione al torace; punture al torace quandotossisce; punture al cuore. Debolezza toracica. Debolezza dei muscoli respiratori. Emotti-si. Oppressione toracica. Palpitazioni; palpitazioni ansiose, che peggiorano al minimosforzo o appoggiandosi indietro sulla sedia; palpitazioni violente. Polso pieno.

Dolore alla regione della settima costa all’inspirazione. Violento dolore alla regionemammaria sinistra, come se fosse lacerata da pinzette incandescenti.

Dolori al dorso: dolore durante il brivido. Dolore alla regione cervicale; alla scapola;tra le scapole; alla regione lombare; alla regione sacrale; alla colonna vertebrale. Dolore:lacerante; come un indolenzimento della colonna vertebrale; come una contusione; similea uno stiramento. Eruzioni al dorso. Sensazione di debolezza alla schiena. Freddo allaschiena di notte. Rigidità alla regione cervicale.

Chininum arsenicosum

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Agitazione agli arti; agli arti inferiori, alle gambe, ai piedi. Pelle d’oca agli artiinferiori con brivido. Palmo delle mani caldissime e secche. Nella coxalgia dopo unaprolungata suppurazione è indicato Chininum arsenicosum. Crampi ai polpacci; cianosidelle unghia delle dita; dolori agli arti, alle articolazioni; dolori reumatici; gotta articola-re; dolori a tutti gli arti; dolori vaganti; dolori agli arti superiori; alle spalle; al bicipitesinistro; ai flessori dell’avambraccio, sul bordo radiale vicino al gomito; alle ginocchia;dolore urente agli arti, ai piedi.

Dolore lacerante agli arti; agli arti superiori, alle spalle, ai gomiti, ai polsi, alle mani,alle dita; agli arti inferiori, alle cosce, alle gambe, alle caviglie, ai piedi. Dolori pungentialle spalle, alle braccia; alle anche, alle cosce, alle ginocchia, ai piedi. Dolore stirante agliarti; agli arti superiori; alle cosce, alle ginocchia, ai piedi.

Eruzioni sugli arti. Escoriazioni tra le cosce. Debolezza degli arti; delle articolazioni;debolezza degli arti superiori, degli avambracci; degli arti inferiori, delle cosce, dellegambe, delle ginocchia. Arti ghiacciati. Arti superiori freddi. Mani e piedi freddi. Ginoc-chia fredde. Gambe fredde. Gonfiore edematoso delle mani e dei piedi. Pesantezza degliarti, degli arti inferiori. Punture agli arti, agli arti inferiori. Rigidità degli arti; delle mani,delle dita; degli arti inferiori. Tremore degli arti; delle mani; degli arti inferiori.

Sonno. Il paziente sbadiglia molto. Dorme durante la febbre. Si addormenta tardi, èagitato sino alle 3 del mattino. Insonnia prima di mezzanotte. Sogni: ansiosi; spaventosi;di disgrazia; di morte; di vessazioni; molto vivi. Si sveglia troppo presto; ha frequentirisvegli. Sonno: agitato; profondo; non ristoratore. Ha sonnolenza il pomeriggio e la sera.

Malaria; febbri causate da soggiorno in luoghi umidi; febbri malariche; febbri conestrema prostrazione.

Brividi: la mattina, alla fine della mattinata, a mezzogiorno, nel pomeriggio, la sera, lanotte, a mezzanotte. Brividi all’aria aperta; camminando all’aria aperta; in attesa di unavvenimento; a letto. Brividi che si aggravano bevendo. Migliora in una stanza riscaldata;col calore esterno. Brividi quotidiani; brividi ogni giorno o ogni due giorni. Brividiviolenti, che scuotono tutto il corpo. Brividi a ondate fredde con pelle d’oca in tutto ilcorpo.

Il brivido è seguito da temperatura alta. Febbre senza brivido il pomeriggio e la sera.Alternanza di febbre e brivido. Brivido, calore, poi traspirazione. Febbre continua, più altadi notte. Febbre mentre dorme. Calore secco la notte. Febbre urente. Febbre etica.Desiderio di scoprirsi durante la febbre.

Traspirazione: la mattina, la notte; quando dorme; al risveglio. Traspirazione:durante l’ansia; al minimo sforzo; dopo la febbre; quando si muove; quando tossisce.Traspirazione: con debolezza; fredda; profusa; che macchia di giallo la biancheria.Durante la traspirazione i sintomi si accentuano.

Anestesia della pelle. Bruciore alla pelle. Pelle d’oca. Colore della pelle: bluastro;giallo (itterizia estiva); pallido. Pruriti e bruciori. Eruzioni: punte; eruzioni urenti; forun-coli; orticaria dopo essersi grattato; vescichette. Formicolii. Cute fredda. Gonfiore edema-toso della pelle. Punture. Secchezza della pelle. Pelle sensibilissima, come indolenzita.Ulcere: urenti; pungenti; sensibili.

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CHINA

Cominceremo ora lo studio di China o Chinchona. Le persone che hanno soffertomolto di nevralgie dovute all’influsso della malaria, che sono diventate anemiche e debolidi salute in seguito a reiterate emorragie, hanno la possibilità di vedere svilupparsi deisintomi che richiedano China. China provoca un’anemia che aumenta gradualmente, congrande pallore e grande debolezza. A volte è indicato negli individui pletorici, ma èun’eccezione, e anche in questa categoria si constata che i sintomi annunciano uno statocachettico che un pronto ricorso al rimedio evita.

Esistono in tutto il corpo una sensibilità e una irritabilità che aumentano gradualmente;i nervi sono sempre tesi, sicché tali soggetti dicono: «Dottore, che cosa ho per essere cosìnervoso?». Ci sono ovunque dolori che fanno contorcere, lacerano, tagliano – agli arti e alcorpo. E la sensibilità quando li si tocca è così grande che spesso si può individuare iltracciato dei nervi; è così, per esempio, per i piccoli nervi delle dita a causa della loroestrema sensibilità. Il paziente China diventa sempre più sensibile alla palpazione, almovimento, all’aria fredda, di modo che le intemperie lo gelano.

L’esposizione al vento e all’aria fredda provocano dolori che sono aggravati dalmovimento e dal contatto. Stati malarici pregressi che sono stati stroncati dal chinino;pallore che aumenta gradualmente, anemia, cachessia, finché il paziente ha continuamentefreddo. Il paziente ha disturbi al fegato, disturbi intestinali, lo stomaco in disordine; quasitutto quello che fa lo fa ammalare e lo riduce in uno stato deplorevole. Non può mangiarefrutta senza avere un’indigestione; non può consumare alimenti agri. È debilitato, pallido,cereo, soffre di dolori, come succede in coloro che prendono chinino, e, per il più piccolosforzo, hanno una crisi di sudore.

Questo paziente sanguina facilmente; sanguina da un qualsiasi orifizio del corpo: ilnaso, la gola, l’utero. E dopo le emorragie compaiono gli accidenti. Lo stato generalecostituzionale si manifesta in tutto l’organismo con la tendenza alla congestione e haspesso infiammazioni in rapporto con le emorragie. Infiammazione della regione chesanguina o di regioni distanti. Ecco, per esempio, una donna che dopo un aborto haun’emorragia, poi, senza causa apparente, si manifesta una metrite o una polmonite.Contemporaneamente, vi è una grande irritabilità dei tessuti, dolori di lacerazione, crampimuscolari e convulsioni caratterizzate.

Quando una paziente China sanguina un po’, per esempio durante il parto, durantel'emorragia compaiono le convulsioni. Difficilmente si può pensare ad un altro rimedio. Ilsolo altro rimedio che ha questo sintomo è Secale, che però non ha affatto lo stesso aspetto.Il soggetto Secale vuole tolte le coperte e aperta la finestra, anche col cattivo tempo. Seuna paziente China è colpita da una corrente d’aria durante il travaglio, le può accadere diavere le convulsioni. Un’altra caratteristica particolare di questa infiammazione è il suo

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rapido procedere e la sua intensità che sfociano presto nella cancrena. Infiammazionedopo l’emorragia e le regioni colpite diventano rapidamente nere.

China ha la replezione venosa. Non è esattamente uno stato varicoso, ma una specie diparalisi delle pareti venose. Le vene si riempono durante la febbre.

Tutti questi accidenti sono di quelli che si riscontrano negli organismi logori, neipazienti deboli e sensibili, specialmente nelle donne sensibili. Sensibili all’odore dei fiori,della cucina, del tabacco. Esse sono deboli, molli, magre, pallide, con debolezza cardiaca,debolezza circolatoria e tendenza agli edemi. Nel rimedio, l’edema si trova dovunque;anasarco ed edema delle cavità sierose. Carattere particolare di questo edema è che simanifesta dopo un’emorragia. Nello stato anemico se segue immediatamente la perdita disangue, compare l’edema. Questo è il tipo di paziente China.

Stato catarrale di tutte le mucose. Catarro gastro-duodenale che finisce con l’itterizia.Malati cronici di fegato, con itterizia; che sono rimasti a lungo sotto l’influenza delmiasma palustre, che sono deboli, sensibili, anemici. Si osservano casi di questo generenel Sud e il Sud-Ovest e lungo le valli del Mississipi.

Si guarda la periodicità come il dato più importante di China, ma è un errore. Laperiodicità è un sintomo per il quale si deve dare il chinino. China ha la periodicità, manon più di molti altri rimedi e l’indicazione non è così frequente come se la figurano coloroche fanno le prescrizioni meccanicamente. Gli allopati prescrivono il chinino per tuttequelle malattie in cui esiste una certa periodicità. La periodicità è sicuramente unacaratteristica rimarchevole di questo rimedio. I dolori ritornano ogni giorno regolarmentea una data ora. La febbre intermittente compare con regolarità e segue un regolare corso.

Una parte di queste periodicità è costituita da un aggravamento notturno, qualche voltaallo scoccare della mezzanotte. Nella colica, questo avviene regolarmente ogni notte amezzanotte; potrà passare, forse, una settimana prima che sospettiate una colica di China.Una certa signora aveva una colica e gonfiore addominale tutte le notti a mezzanotte.Dopo aver sofferto molte notti, un’unica dose di China eliminò ogni ulteriore disturbo.Emorragia nasale che si verifica ad intervalli regolari. Diarrea notturna. Molte feci inviolente scariche, nere, acquose, durante la notte; di giorno solo dopo aver mangiato.Dopo aver mangiato c’è un aggravamento generale.

Ricordatevi che si tratta di un paziente freddoloso, sensibile alle correnti d’aria e alfreddo, le cui affezioni sono provocate dall’esposizione all’aria fredda; sensibile allapalpazione, al movimento. Estrema irritabilità dei tessuti.

China è indicato negli stati che fanno seguito ad una emorragia o alla perdita di altriliquidi organici; come avviene, per esempio, alle persone che soffrono per eccessi sessualio vizi segreti. Esse sono diventate deboli, insonni e irritabili. Vi è debolezza e uno stato difreddo generale della cute; scosse e sussulti degli arti; stiramenti e crampi muscolari,sussulti cronici; convulsioni epilettiformi; debolezza paralitica; afflusso di sangue allatesta; tintinnii alle orecchie; oscuramento della vista; svenimento per un nonnulla. Questaè la cachessia di China e, se non perdete di vista questi fatti, non vi sorprenderete dellostato psichico.

È esattamente quello che potreste prevedere in questo paziente nervoso e sensibile:debolezza mentale; inattitudine a pensare o a ricordare; di notte pieno di timore; ha paura

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degli animali, dei cani, di ciò che si arrampica. Vuole suicidarsi, ma non ne ha il coraggio.La mente gradualmente si indebolisce. Il soggetto usa espressioni inesatte o adopera malele parole. Resta disteso la notte perfettamente sveglio, elaborando piani e teorie, fabbri-cando castelli in aria, sognando le cose meravigliose che un giorno realizzerà. La mattina,si stupisce di aver potuto avere quei folli pensieri. Dopo aver dormito, ha la mente chiarae considera con maggiore filosofia le cose della vita. È incapace di sostenere qualsiasiattività psichica che implica un determinato lavoro. Teme il lavoro. È apatico, indifferente,psichicamente depresso, silenzioso, senza voglia di pensare. È incapace di dirigere lapropria mente, di ottenere quello che vorrebbe. Vi rendete conto che non si tratta ancora divera follia.

Questo stato psichico si verifica dopo un’emorragia. Insonnia dopo un’emorragia. Unadonna, dopo aver subito un’ingente perdita di sangue, resterà insonne per parecchie notti.

Dopo un’emorragia può esserci dello stordimento; ne è una conseguenza naturale:stordimento e svenimento. Ma di solito, dopo alcuni giorni di dieta appropriata, questisintomi scompaiono. Col paziente China invece vanno di male in peggio. La donna che hasubito una fortissima emorragia non ricostituisce più il proprio sangue. C’è una cattivaassimilazione e la vertigine persisterà per giorni e settimane. China rimetterà tutto in ordine.

Cefalea. Mal di testa congestizi in organismi logori. Estremità fredde e corpo copertoda sudori freddi. Dolori taglienti, laceranti. Pressione e battiti. Appena l’aria colpisceanche per poco la testa, arrivano i dolori. Cefalea che migliora in una stanza calda; siaggrava invece col contatto, col movimento, col freddo. Ecco le grandi linee. Anche unleggero contatto aggrava il disturbo. Ma notate bene l’eccezione: la pressione fortemigliora i dolori di China, come la pressione leggera li aggrava. Sensibilità dei tessuti;sensibilità lungo il tracciato dei nervi; i dolori sono provocati dal contatto, dall’aria fredda.Fitte in testa, con pulsazioni alle tempie, che si possono percepire con le dita; migliorate dauna pressione forte, ma aggravate dal semplice contatto. La scossa e il movimento delladeambulazione provocano la cefalea. Il semplice fatto di girarsi nel letto fa male. Ilpaziente non può andare in auto né su qualcosa che lo scuota. Sta meglio con una fortepressione. Cefalee con pulsazioni, aggravate dalla corrente d’aria, all’aria aperta, dal piùleggero contatto; migliorati dalla pressione forte.

Il cuoio capelluto dà la sensazione che i capelli siano tirati a ciuffi. Sensibilità alcontatto. Sudorazione profusa del cuoio capelluto. Cefalee che peggiorano di notte.Cefalee dovute ad eccessi sessuali e perdita di liquidi organici.

Arriviamo ora agli occhi. Il rimedio presenta: fotofobia. Sclerotiche gialle. L’esposi-zione al vento freddo provoca nevralgie; stando tranquillo e al caldo sta meglio. «Cecitànotturna, vista annebbiata. Sensazione di avere della sabbia negli occhi. I dolori siaggravano con la luce. Sta meglio al buio».

All’orecchio e al naso si ritrova la stessa sensibilità degli occhi; il più piccolo rumoreè penoso. Suoni di campane, ruggiti, ronzii, rumori musicali, stridio come quello dei grillialle orecchie. Catarro secco nell’orecchio medio. Non è raro vedere che il risultato di talestato è la diminuzione dell’udito. Questo diminuisce gradualmente fino alla totale sordità;dopo che il paziente ha perduto ogni attitudine a discernere i suoni articolati, rimangono alungo nell’orecchio i rumori. Otorrea. Secrezioni fetide, ematiche, purulente.

China

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Frequente epistassi nei pazienti anemici. In questi casi si ritrova la secchezza e lo statocatarrale. Corizza secca, o corizza con secrezione, che è stata bloccata e provoca violentecefalee Gli odori provocano la nausea. C’è sensibilità agli odori dei fiori, della cucina, deltabacco.

Lo gote sono scavate, la faccia sciupata, giallastra, anemica, malaticcia. Durante lafebbre e a volte durante il brivido la faccia è rossa, ma è pallida, giallastra, malaticciaquando la febbre non c’è. Nevralgia alla faccia; dolori come se si lacerasse, si strappasse;dolori come coltellate, con le abituali modalità. Le vene della faccia sono dilatate. È unsegno osservato frequentemente durante la febbre e i sudori delle febbri intermittenti diChina.

I denti si scalzano, le gengive gonfiano. Durante la masticazione i denti dolgono ;danno la sensazione di essere troppo lunghi. Odontalgie al minimo colpo di freddo. Dolorelacerante ai denti come se venissero estirpati ogni volta che il bambino si attacca al seno.Essudazioni nere e fetide attorno ai denti e sulle gengive; grande putridume nelle formesub-acute di febbre.

Il gusto è estremamente acuito. Esso è talmente esagerato che niente ha il saporenaturale. «Sapore amaro in bocca». Gli alimenti hanno gusto amaro o troppo salato. Lapunta della lingua brucia come ci fosse pepe. Bbocca e gola secche. Difficoltà di degluti-zione.

A volte c’è una fame da lupo, ma una delle caratteristiche più comuni è il disgusto pertutto; l’avversione per tutti gli alimenti. Per quel che concerne il bisogno di mangiare, ilpaziente China è spesso indifferente. Si mette a tavola, trova il cibo molto buono e siriempie lo stomaco. Ma per lui, mangiare o meno è più o meno la stessa cosa. «Disgustatoe ha molta fame». «Affamato e, contemporaneamente senza appetito. Indifferenza per ilmangiare e il bere. Solo mangiando ritrova un po’ di appetito e il normale sapore deglialimenti. Inappetenza. Avversione per il pane». Il suo appetito varia.

La sete è particolare. Il paziente vi dirà: «So che mi sta arrivando il brivido per la seteche ho». Sete prima del brivido, ma appena il brivido arriva, non ne ha più. Poi, quandocomincia a riscaldarsi, torna la sete; vale a dire che nel periodo in cui le due cose sisovrappongono il paziente ha sete, poi quando il brivido è completamente scomparso ed ètornato il calore, anche la sete si attenua e il paziente ha bisogno solo di umettarsi la bocca.Ma quando la crisi di calore comincia ad attenuarsi, egli aumenta la quantità di acqua, edurante tutto il periodo del sudore non c’è acqua che gli basti. Sete prima e dopo il brividoe sete durante la sudorazione. Non c’è sete durante il brivido. Non ce n’è durante ilperiodo di calore. Guarirete più casi di febbre intermittente con Ipeca e Nux vomica chenon con China. China ha brivido, febbre e sudorazione ben definiti.

Sintomi gastrici dopo aver mangiato pesce o frutta, o aver bevuto vino. Dilatazione finquasi a scoppiare a causa della flatulenza. Vi sono eruttazioni continue, urenti e forti, chetuttavia, per l’eccessiva flatulenza, non danno sollievo. In Carbo vegetabilis, dopo qual-che eruttazione c’è un certo sollievo. Lycopodium possiede entrambe le cose. Dilatazionetimpanica dell’addome e dello stomaco nelle forme adinamiche della febbre. Il pazientenon si può muovere a causa del dolore intestinale. Vomito di sangue, seguito talvolta daedema agli arti. «Singhiozzo, nausea, vomito, eruttazioni che hanno il sapore degli

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alimenti e sono amare e agre. Vomito frequente. Vomito di muco agro, di bile, di sangue».Questo spesso avviene di notte. Pulsazioni allo stomaco e borborigmi. Sensazione difreddo allo stomaco. Fermentazione dopo aver mangiato frutta. Acidità. Disturbi allostomaco dopo aver ingerito latte.

Diarrea. Evacuazioni intestinali abbondanti, acquose, nere. Gorgoglii e borborigminell’intestino. Evacuazione subito dopo aver mangiato e di notte. Espulsione di una granquantità di gas intestinali. Feci sempre più liquide. Diarrea cronica con dimagrimento eaggravamento notturno. Anche Petroleum ha una diarrea cronica, ma solo di giorno.

Riguardo agli organi genitali maschili, la caratteristica più notevole è la debolezza. Pergli organi genitali femminili, si riscontra una diversa categoria di stati. In una donna che èstata soggetta alle emorragie uterine, potete aspettarvi, in ogni momento, un’improvvisacrisi acuta di infiammazione ovarica. Metrorragie. Prolasso. Mestruazioni in anticipo eipermenorrea; sangue nero in grumi; coliche mestruali; metrorragia. Dolori e convulsioni;le convulsioni vengono durante l’emorragia; crampi all’utero contemporaneamente al-l’emorragia; dolori come quelli del parto; suoni di campane alle orecchie; perdita dellavista; la paziente scivola nel letto. Dopo il parto, i lochi sono molto abbondanti e duranotroppo a lungo. Alterazione della salute per allattamento prolungato; odontalgie, nevralgiefacciali.

Respirazione difficoltosa; rantoli al torace che si riempie di muco; asma. «Pressione altorace, come per un violento afflusso di sangue; violente palpitazioni, sputo di sangue,improvvisa prostrazione». Tosse secca, soffocante la notte; sudori notturni profusi. Dolorial torace; sensibilità al freddo che aumenta progressivamente; faccia calda e arrossata conmani fredde.

Lungo il rachide si riscontrano punti dolenti. Dolori di lacerazione e fitte agli arti,causati dal contatto e dal raffreddamento, che migliorano col calore e con una pressioneforte e hanno un aggravamento notturno. «Debolezza delle ginocchia, specialmente cam-minando».

China guarisce le forme adinamiche della febbre, remittente o intermittente, del tifo edella malaria.

China

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CICUTA VIROSA

Questo rimedio è molto interessante per la sua tendenza convulsiva. Esso aumentatalmente l’irritabilità di tutto il sistema nervoso che basta una qualsiasi pressione su unaparte del corpo per determinare le convulsioni. Le convulsioni si propagano dal centro allaperiferia; i primi ad essere toccati sono la testa, il volto e gli occhi. Un’aura allo stomacoavverte dell’avvicinarsi della convulsione. Alcuni malesseri partono dal torace, special-mente dal cuore; il brivido comincia dal torace: c’è, vicino al cuore, una sensazione difreddo che da lì si estende alle altre parti del corpo. Le convulsioni cominciano spessodalla testa e dalla gola e si irradiano verso il basso.

L’intero corpo è in un tale stato di tensione che un’emozione provoca come un fuocoche imperversa attraverso il corpo e determina le convulsioni. Ogni irritazione della gola odell’esofago scatenerà in quella zona violente convulsioni. Se questo paziente inghiotteuna lisca, invece di sentire solo una puntura come accadrebbe agli individui flemmatici,sente un’irritazione talmente forte che provoca uno spasmo che poi si estende alle altreparti del corpo. Cicuta era l’antico rimedio per il tetano e per gli spasmi provocati daschegge nella pelle o sotto le unghia, che rivaleggiava con Belladonna. Oggi i rimediindicati più frequentemente per i traumi dei nervi sono Ledum e Hypericum.

Una curiosa caratteristica di Cicuta è che alcuni dei suoi sintomi fanno pensare allacatalessi. Esso effettivamente può presentare la catalessi o uno stato molto simile. Ilpaziente non ricorda niente di ciò che è successo o di ciò che ha detto in un certo lasso ditempo. Non riconosce nessuno; resta sdraiato senza riconoscere chicchessia, ma quandogli si fa una domanda risponde correttamente; in seguito non ha alcun ricordo di quello cheè successo. Cicuta è una sostanza capace di determinare una irritazione cerebro-spinale: latesta è tirata all’indietro e l’individuo ha degli opistotoni; tutte le membra sono inconvulsione e rigide. Ha guarito affezioni nervose traumatiche come il tetano, il trisma,l’epilessia e le convulsioni epilettiformi.

Con i suoi acuti dolori intestinali compaiono movimenti convulsivi e convulsioni. Se ilpaziente ha un disturbo allo stomaco o freddo allo stomaco, se ha paura o altri sintomipsichici, avrà delle convulsioni. È estremamente sensibile alla palpazione; la palpazione ele correnti d’aria provocano le convulsioni. Queste si propagano dall’alto in basso, alcontrario di quelle di Cuprum. Le convulsioni di Cuprum si propagano dalle estremità alcentro; vale a dire che le piccole convulsioni, che non sono altro che crampi, comincianodalle dita, poi passano alle mani e in seguito al torace e a tutto il corpo. In Cicuta le piccoleconvulsioni della testa, degli occhi, e della gola scendono lungo la schiena fino alleestremità in violente contorsioni. Le convulsioni di Secale cominciano a volte dal volto.

Vi sono momenti in cui il paziente non riconosce nessuno, ma quando lo toccano o gliparlano egli risponde correttamente. Riprende coscienza improvvisamente e non ricorda

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più niente di quello che è successo. Mescola presente e passato. Immagina di essere unbambino. Nella sua mente è tutto strano e confuso. Non sa più dove sia. I volti dei vecchiamici gli sembrano sconosciuti; li osserva e si chiede se sono le stesse persone chefrequentava prima. La sua casa e i luoghi familiari gli sembrano bizzarri. Le voci hannoalle sue orecchie un suono strano. In lui la vista, l’odorato e tutti gli altri sensi particolarisono turbati e confusi. È in uno stato confusionale per quello che lo riguarda, per quelloche riguarda la sua età e le circostanze della sua vita. Una donna, uscendo dalla sua crisi dicatalessi, adotta spesso un comportamento puerile. Un uomo crede di essere un bambino eagisce di conseguenza; ha un riso idiota, si diverte con i giocattoli e compie altre azioni chesono di solito appannaggio dell’infanzia. Ha l’impressione di essere in un luogo scono-sciuto, cosa che suscita in lui la paura. Pensa all’avvenire con ansia. Ha torpore psichico;la perdita delle idee e delle sensazioni si estende per un certo periodo di tempo. Presentalacune della memoria per ore o per giorni con o senza convulsioni. Le convulsionigeneralmente prendono il posto dello stato di estasi o di catalessi.

Natrum muriaticum ha uno stato psichico abbastanza simile a quello di questo rimedio;il paziente Natrum muriaticum attende in effetti a tutte le proprie occupazioni casalinghe ead ogni altro lavoro e, il giorno dopo, non ricorda più niente. Anche Nux moschata è unaltro rimedio che ha la testa completamente vuota, una distrazione totale, pur attendendoalle proprie occupazioni.

Il paziente ha desideri particolari: vuole mangiare carbone e altri prodotti curiosi,perché è incapace di distinguere le sostanze commestibili da quelle inadatte ad essereconsumate; mangia carbone e patate crude.

Vuole stare solo, detesta la società, urla, balla; ama i giocattoli, fa le capriole come unbambino. Resta a letto a lamentarsi e a gemere. È preso da grande agitazione; il bambino siaggrappa ai vestiti con aria spaventata. Questo atteggiamento si può manifestare primadelle convulsioni; l’espressione del volto rivela un profondo orrore, e tuttavia il paziente,quando la convulsione finisce, non ha alcun ricordo di quell’orrore. Questo stato di ansia edi paura si manifesta dopo l’inizio della crisi, ma prima della comparsa delle convulsioni.

Tra una convulsione e l’altra il paziente è dolce, gentile, placido e compiacente, cosache lo distingue da Strych e da Nux vomica. Le convulsioni di Nux vomica sono generaliz-zate e, se si tocca il paziente e se ci sono correnti d’aria, si aggravano; il corpo allora èazzurrognolo o purpureo, ma tra una convulsione e l’altra il paziente è molto irritabile.Naturalmente quando i pazienti escono da una convulsione per entrare in un’altra nonpotete accorgervene ma, al di fuori delle convulsioni, il paziente Nux vomica è moltoirritabile. Il paziente Cicuta, al di fuori delle convulsioni, è preso da tristezza, da ansia, daidee nere, va incontro alla sventura, le storie tristi lo emozionano molto, è pessimista. Lasocietà, la compagnia lo spaventano, vuole stare solo. È diffidente e fugge i propri simili;disprezza gli altri; sopravvaluta se stesso. Questo sintomo lo fa somigliare a Platina, mafra i due rimedi è la sola somiglianza. È pieno di paura; uno spavento scatenerà leconvulsioni, come in Opium, Ignatia, Aconitum.

Cicuta è soggetto alle vertigini in modo notevole. In lui tutti i sensi sono violentemen-te eccitati. Gli oggetti sembra che girino intorno. Ha la vertigine mentre cammina, con gliocchi vitrei, ecc.

Cicuta virosa

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Malesseri provocati da traumi cranici, da colpi alla testa. Molto spesso nella zonacolpita non ci sono disturbi; anche se c’è una compressione può capitare che tutti i doloricompaiano in punti distanti; stiramenti nei muscoli e crampi. Commozione cerebrale cheprovoca affezioni traumatiche croniche, specialmente spasmi. Emicranie che costringonoil paziente a rimanere seduto perfettamente dritto e immobile. Cefalea con la sensazionequando cammina che il cervello si sia staccato; il dolore cessa quando il paziente pensaalla sua esatta natura. Questo rimedio ha guarito la meningite cerebro-spinale con convul-sioni quando queste peggioravano se si toccava il paziente ed erano concomitanti a febbree ad un aspetto uniformemente macchiato-chiazzato della pelle. Sintomi psichici e cere-brali post-traumatici.

Durante il periodo di invasione della meningite cerebro-spinale il paziente sta sedutosu una sedia e parla come se niente fosse fino al momento in cui, in un lampo, passa in unostato nel quale non riconosce nessuno; cade riverso, esanime; viene messo a letto e,sebbene risponda alle domande, resta in uno stato di semicoscienza in cui non riconoscenessuno. In questo stato si possono verificare degli spasmi: la testa è gettata indietro daglispasmi; vi sono scosse che tirano la testa indietro; gli spasmi cominciano dalla testa eprocedono verso il basso. Vi sono violente scosse alla testa, alle braccia e alle gambe.Testa caldissima ed estremità fredde, come in Belladonna, durante le convulsioni. Traspi-razione del cuoio capelluto durante il sonno. Il bambino gira la testa da un lato all’altro. Latesta è caldissima.

Convulsioni dei muscoli dell’occhio; pupille dilatate e insensibili; il paziente è distesosempre allo stesso posto, con gli occhi spalancati, fissi, vitrei, e i globi oculari girati in alto,come il paziente Cuprum. In seguito all’irritazione cerebrale, il solo spasmo che presente-rà il bambino sarà forse lo strabismo. Il bambino diventa strabico tutte le volte che sispaventa; quando viene toccato, quando ha freddo, dopo una caduta nella quale ha battutola testa, e periodicamente, diventa strabico.

Il naso se viene toccato è sensibile. Il contatto e le scosse provocano disturbi; è perquesto che Cicuta è stato tanto utile e fu il primo rimedio usato per gli effetti dei traumi conirritabilità e ipersensibilità.

Il rimedio ha sintomi dovuti alla rasatura; è utile in caso di eruzioni nei favoriti; sicosidella barba; forti eruzioni sul volto dovunque crescano i peli dei favoriti. Eruzioni sulle goteche somigliano all’eczema. Gonfiore delle ghiandole sub-mascellari. Eruzioni erisipelato-se. Cicuta è molto simile a Conium in quello che riguarda le labbra e le palpebre, dove unaleggerissima pressione produce l’indurimento. Ha guarito epiteliomi delle labbra.

Le affezioni della gola sono soprattutto spasmodiche. Dopo aver inghiottito una liscadi pesce o una spina che si è fermata in gola, il paziente ha uno spasmo. Dopo aver presoCicuta, lo spasmo cesserà e il corpo estraneo potrà essere rimosso. Questo rimedio è utilenel caso in cui ci sia un trauma accompagnato da una violenta soffocazione che neimpedisce l’esame.

Sensazione di freddo al torace; spasmi al torace. Il paziente ha l’impressione che il suocuore cessi di battere.

Sintomi spasmodici al dorso; opistotoni.Tutti i malesseri degli arti hanno carattere spasmodico.

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CINA

Cina è prima di tutto un rimedio per l’infanzia, ma si applica ad alcuni stati dell’adultoai quali si pensa raramente. Una importante caratteristica che si riscontra un po’ dovunqueè la sua suscettibilità, psichica e fisica. Il bambino vuole qualcosa, ma non sa cosa. Se lo sitocca sta peggio, e sta peggio anche se lo si guarda o se vede estranei. La pelle, se vienetoccata, è sensibile. La sensibilità del cuoio capelluto, della nuca, delle spalle, e dellebraccia è tale che è quasi un dolore, come una contusione. L’iperestesia è allo stesso tempopsichica e fisica. Non è necessario che annotiate nei vostri appunti la vecchia abitudine disomministrare Cina per i vermi, perché se siete guidati dai sintomi, il paziente guarirà e ivermi spariranno.

Il paziente è disturbato da ogni più piccola cosa; sta peggio dopo aver mangiato, ancheun pasto leggero. Il bambino consuma una cena frugale e sogna tutta la notte; nel sonno hasussulti e scosse; si sveglia improvvisamente per la paura, parla con eccitazione di quelloche ha sognato, lo crede reale, e vede cani, fantasmi e le cose spaventose che ha sognato. Ilsogno continua nella veglia. Il bambino lancia acute grida, trema e, quando si sveglia, èfortemente ansioso. Geme e si lamenta.

Benché il piccolo malato si aggravi quando lo si tocca, vuole tuttavia essere preso inbraccio e vuole che ci si occupi di lui come Chamomilla; e, benché non sia cosìviolentemente irritabile come Chamomilla, tuttavia bisogna prenderlo in braccio. Nellostesso momento in cui lo si prende dalla culla, piange perché viene preso; il primo contattolo fa stare peggio. Questo aggravamento per essere toccato e questa sensibilità si ritrovanonelle convulsioni e nella febbre, insieme al delirio, gli occhi vitrei, la bocca tirata e uncerchio biancastro attorno al naso e alla bocca. Con i disturbi di stomaco dopo avermangiato ha le convulsioni, con testa riversa e occhi vitrei. Lo stomaco è acido, e ilbambino rigurgita continuamente latte acido ed emette gas acidi. Il bambino odora diacido, la madre dice che «il pupo ha l’alito dei vermi», ma si sente lo stesso odore quandonon ha i vermi. Nelle convulsioni, perde conoscenza e ha la schiuma alla bocca.

Allucinazioni dell’odorato, della vista e del gusto durante il delirio, dopo essersiraffreddati o svegliandosi dopo aver dormito. Il paziente si sveglia con delle fantasticherie.Le cose hanno odore e gusto diversi. Il gusto e il tatto sono esagerati o alterati.

In alcuni casi di idrocefalia interna senza allargamento del cranio, ma con aumento delliquido nei ventricoli e nel canale centrale del midollo spinale, i pazienti presentano isintomi di Cina. La testa rotola sul cuscino; ci sono frequenti crisi di cefalea; sensibilitàalle scosse. È impossibile toccare il paziente o fare un’esplorazione mediante percussionelungo il midollo spinale senza provocare la cefalea; col sole si aggrava sempre; al sole latesta è calda e i piedi freddi. Cina guarirà alcuni di questi casi. I pazienti non possonosopportare niente che li disturbi perchè questo provoca le convulsioni. Non si possono

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punire perché la punizione provoca le convulsioni. Se l’acquedotto di Sylvius (1) è chiuso,i pazienti sono incurabili, la eccessiva pressione interna continuerà ad aumentare e nemoriranno. I casi congeniti di questo genere sono incurabili.

Cefalea sorda con sensibilità agli occhi; cefalea prima e dopo le crisi epilettiche e dopogli attacchi di malaria; sensibilità del cranio prima e durante la cefalea. È impossibilepettinare i bambini Cina; e la donna Cina, nelle affezioni della testa e dei nervi, è costrettaa lasciare i capelli sciolti.

C’è il freddo agli arti e anche il prurito alla cute, ma sono predominanti i sintomi dellatesta. Per un nonnulla che disturbi la sfera mentale, il paziente non può digerire e ha ladiarrea. Gli accidenti peggiorano in estate; il caldo agisce sul cervello, ne arresta lefunzioni, e allora compare la diarrea, con feci verdi, mucose, o feci bianche, e il bambinovomita. Il campo di Cina è soprattutto il cervello; gli ordini non arrivano più al cervello ecosì si sviluppano sintomi gastrici, e compaiono i vermi. Se guarirete i pazienti, i vermisaranno espulsi dai succhi gastrici sani.

Il bambino gira la testa da un lato all’altro. Talvolta, girando la testa da un lato all’altro,i dolori si calmano. Osserverete questo nelle donne sensibili che sono costrette a lasciare ipropri capelli sciolti; quello che dà sollievo è fare girare la testa, non scuoterla comedicono i testi; quello è troppo violento.

Visioni colorate di ogni genere. Gli oggetti sembrano gialli. Il rimedio è utile alledonne sensibili, alle donne nervose e sensibili che quando usano gli occhi stanno semprepeggio e hanno mal di testa e male agli occhi quando cuciono. Sotto questo aspetto Cinasomiglia a Ruta, con sintomi di stanchezza oculare. L’indicazione non è tanto per igiovani, quanto, soprattutto, per la incipiente presbiopia delle donne di una certa età,quando fanno uno sforzo per leggere o per fare lavori minuti. La paziente si stropiccia gliocchi e allora vede più chiaro. C’è buio davanti agli occhi alzandosi dal letto; colorazionidiverse, specialmente giallo. Quando ci sono i vermi, si verifica lo strabismo che dipendeil realtà dai disturbi cerebrali, perché ne dipendono anche gli stessi vermi.

Faccia scavata, impallidita, retrazione delle ali del naso. Cerchio blu o linea grigiaintorno alla bocca. «Segno sicuro di vermi», dice la madre. Il bambino si strofina il nasocon le mani o lo strofina sul cuscino, o sulla spalla della balia. Si infila le dita nel naso finoa farne uscire il sangue. L’aspetto malaticcio è impressionante, ma è indice di disturbicerebrali, di disturbi centrali. I sintomi cerebrali sono della più alta intensità e moltoimportanti. Se i bambini sono spaventati, picchiati o rimproverati, il cervello si turba e lostomaco ne risente. Sopravviene allora l’indigestione e l’intestino ospiterà i vermi; aspettobianco o blu del contorno della bocca e digrignare di denti durante il sonno. Se il bambinonon ha ancora messo i denti, ha un movimento di masticazione, un movimento da una parteall’altra. Sensibilità dei denti all’aria fredda e all’acqua fredda. Sanguinamento dallabocca e dal naso. Inghiottire i liquidi diventa impossibile; essi scendono gorgogliandolungo l’esofago – prima e dopo le convulsioni. Quando esistono sintomi della testa, il latte

1. «Iter a tertio ad quartum ventriculum», nel testo inglese. (N.d.T.)

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o l’acqua scendono lungo l’esofago gorgogliando con un rumore simile al chiocciare.Questo avviene nella diarrea e nel vomito accompagnati da sintomi cerebrali. AncheArsenicum e Cuprum presentano molti gorgoglii lungo l’esofago nella deglutizione.Movimenti coreici che si estendono alla lingua.

Il bambino o l’adulto dopo aver mangiato non è sazio, ha ancora fame. Lo stomaco èpieno e ciononostante il soggetto è affamato. Dopo che ha vomitato, si potrebbe credereche il paziente abbia dell’avversione per il cibo, ma in Cina c’è la stessa sensazione divuoto e di fame. Quando dopo aver mangiato c’è uno stiramento allo stomaco, o quando ilbambino che ha preso tutto quello che poteva ingoiare, reclama ancora il biberon, oquando vuota lo stomaco sputando e vomitando gli alimenti per tendere poi le bracciagemendo e piangendo per averne altri, pensate a Cina. Quando beve vino, come se fosseaceto, ha il brivido.

L’addome è duro e teso. Molto spesso il bambino Cina si gira a pancia in giù e siaddormenta in quella posizione. Se lo si gira sul fianco, si sveglia. Quando è in braccio allamadre, si addormenta con l’addome appoggiato sulla spalla materna. Ma quando lo sirimette a letto di fianco, si sveglia. Se avete un bambino con feci copiose, a getto, di unestremo fetore, che sta meglio coricato sul ventre, che emette ancora feci coricandolo inmodo diverso, allora il rimedio sarà Podophillum. Non sarà Cina. Le feci di Cina non sonoabbondanti e spessissimo sono bianche.

Tosse con occlusione la mattina. Tosse breve, spezzata durante la notte. Tosse spa-smodica. Pertosse.

Ipersensibilità alla palpazione; tremori, spasmi, corea; balbuzie spasmodica. Il bambi-no può dormire solo sul ventre o movendosi continuamente.

Cina

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CISTUS CANADENSIS

Questo rimedio è un antipsorico e ha un’azione profonda. È molto simile a Calcarea,ma nella sua azione è più dolce. Ha la stessa spossatezza provocata dallo sforzo, la stessadispnea, gli stessi sudori e lo stesso freddo che troviamo in Calcarea.

Quello che attirerà irresistibilmente la vostra attenzione su un rimedio sarà la guarigio-ne di un caso maligno e tipico. Ricordo la prima volta che la mia attenzione fu risolutamen-te attirata da Cistus. L’avevo messo sulla lista di quei rimedi da studiare ogni tanto ed eroarrivato alla conclusione che aveva solo un interesse secondario, fino a quando venne aconsultarmi una ragazza di diciannove anni. Ella aveva le ghiandole del collo voluminosee dure, soprattutto le parotidi; aveva un’otorrea fetida; gli occhi erano infiammati esuppuravano, con screpolature agli angoli; le labbra erano spaccate e sanguinanti ed avevadel «salt rheum» (1) alla punta delle dita. Non riuscivo a fare coincidere Calcarea col suocaso, ma dopo un lungo studio mi sembrò che quello che faceva al caso suo era questopiccolo rimedio; e, sebbene avesse già preso un’enorme quantità di rimedi omeopatici,buoni o cattivi, questo la guarì.

Cistus ha le ghiandole che si infiammano, gonfiano e suppurano. Produce carie eguarisce ulcere croniche. È adatto ai soggetti scrofolosi. È utile nella diarrea cronica, conipertrofia delle ghiandole e anche a quei pazienti flaccidi, deboli di salute e pallidi che nonpossono salire una scala senza restare senza fiato. Tutte le sue mucose secernono un mucodenso, giallastro, nauseabondo ed è per questo che è adatto per i catarri cronici e difficili.Il torace si riempie di muco e il paziente si sente meglio dopo aver espettorato, ma quandoha vuotato il torace ha l’impressione che questo sia escoriato rimedio presenta eruzioni,herpes, impetigini, eruzioni squamose, «salt rheum» (1) sulle mani e sulla punta delle dita,con screpolature e sanguinamento delle dita in inverno e dopo averle lavate con acquafredda.

Tutti i suoi malesseri peggiorano con lo sforzo psichico. È sovreccitabile. La tosse, lacefalea e i dolori si aggravano con lo sforzo psichico. I dolori hanno fitte che vanno dallatesta all’orecchio. Dolori lancinanti, pungenti, laceranti nelle parti infiammate. Secrezioniauricolari croniche che provengono da febbri eruttive. Dopo lo sforzo psichico, il pazientesi sente come paralizzato, e la sovreccitazione psichica accresce le sue sofferenze comeavviene in Calcarea e Borax. Se è assolutamente costretto a fare uno sforzo psichico, avràmal di testa e, come in Lycopodium, la cefalea si calmerà dopo aver mangiato.

Cefalea frontale con freddo. In una stanza calda il paziente traspira, e la sua traspira-zione è fredda, e più traspira più ha freddo. Ha un dolore frontale con sudore freddo, e più

1. Salt rheum: Cfr. il capitolo Calcarea sulphurica.

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ha freddo, più il dolore aumenta. Emicrania con grande prostrazione. Sensazione di freddointerno alla fronte, soprattutto in una stanza calda. Pesante dolore alla radice del naso concefalea. La grande parotide è talmente ipertrofica che spinge la testa da un lato. Tumefa-zione dei linfonodi addominali durante la diarrea cronica e il gonfiore può essere di naturatubercolare. I linfonodi sono ipertrofici con o senza eruzioni.

C’è una sensazione di reptazione in tutto il corpo; formicolio; punzecchiatura estrisciamento come se ci fossero formiche e senza eruzioni. Il paziente si gratta sino ascorticarsi per tentare di calmare il prurito e il pizzicore. Eruzioni sul volto; eczema.Eruzione nella zona delle orecchie.

Sensazione di freddo o sensazione di bruciore nel naso: è difficile distinguere tra unacosa e l’altra. Nella corizza acuta il naso si riempie di uno spesso muco giallo e quando ilpaziente si soffia il naso, lascia le fosse nasali vuote e irritate; allora uno dirà che sentecome una escoriazione, un altro che ha una sensazione di freddo, e un altro ancora lodescriverà come un bruciore. Il paziente sta meglio quando il naso è di nuovo pieno dimuco. In Arsenicum il muco nasale è così irritante da bruciare, ma in Antimonium crudum,Aesculus e in questo rimedio il bruciore o la sensazione di escoriazione c’è quando il nasoè vuoto. La sensazione di escoriazione, di freddo o di bruciore è provocata dall’inalazionedi aria. C’è stata un’epidemia di corizza in cui questo dolore causato dall’inalazione diaria, questo grande bruciore provocato dall’aria inalata era il sintomo più forte. Ma non ènella corizza acuta che noi apprezziamo il valore di questo rimedio, ma piuttosto neivecchi casi cronici con secrezione densa e sensazione di freddo o di bruciore al nasoinalando aria.

«Fitte acute, prurito intollerabile e grosse croste, con bruciore all’apofisi zigomaticadestra». Questo rimedio ha guarito il lupus della faccia. Carie del mascellare inferiore.Lupus exedens. Dolore a tutte le articolazioni del volto. Cistus guarisce vecchie ulcerecorrosive e profonde nelle vicinanze della caviglia e della tibia, con abbondanti secrezioniirritative, formicolio e gonfiore dei linfonodi, aggravati dall’acqua fredda di un bucato;estrema sensibilità all’aria; sintomi che migliorano solo quando il paziente ha caldo.

I denti hanno ogni genere di disturbi; le gengive si ritraggono, i denti traballano; legengive hanno un aspetto scorbutico. Qualcuno ha descritto per la gola la stessa sensazio-ne di freddo che si ha nel naso – dolore urente e freddo. Bocca e gola sono piene di muco.La gola dà la sensazione di essere ruvida, come se fosse piena di sabbia. Alcuni punti ingola sono secchi. Nei catarri atrofici cronici la gola ha l’aspetto lucido, è brillante comefosse verniciata. Tutti i raffreddori si localizzano in gola. L’aria calda dà una sensazionepiacevole in qualsiasi parte del corpo.

Nei casi vecchi, sono colpiti i linfonodi che assumono un aspetto scrofoloso; sonoipertrofici; il paziente in quel caso desidera il calore; accende il riscaldamento, vuolesentire il calore nel naso, nella gola e nei polmoni. I pazienti che si avviano alla tubercolosihanno questo desiderio di calore; sono freddolosi. Non sono freddi quando li si tocca, mahanno soggettivamente freddo, sono freddolosi. Espettorazione di muco simile a gomma,soprattutto la mattina; i pilastri del velo palatino sono infiammati e secchi. Suppurazionedelle ghiandole del collo.

Cistus canadensis

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I pazienti Cistus adorano gli alimenti piccanti e richiedono in particolare qualcosa cheli riscaldi, qualcosa che li tiri su, degli stimolanti; aringhe, formaggio; qualcosa di «forte».

«Indurimento e infiammazione cronica delle ghiandole mammarie. Infiammazione esuppurazione del seno sinistro, con una sensazione di replezione al petto. Sensibilità alfreddo» con le ghiandole infiammate. Osserviamo che questo rimedio tende a produrre uningrossamento delle ghiandole, e questo ci farebbe pensare a lui nei tumori che colpisconoi linfonodi tributari. Le linfoghiandole cervicali sono ipertrofiche e formano come dellesfilze, delle corde con nodi come si vedono nel morbo di Hodgkin. C’è solo un numerolimitato di rimedi che forma simili nodi ganglionari.

Prurito della cute e delle mucose. Il prurito all’orecchio non migliora grattandolo el’orecchio sotto l’effetto dello strofinamento e del grattamento continuo diventa comeescoriato. Gli occhi prudono incessantemente. La gola è sede di un prurito continuo. Adogni istante c’è nel torace un solletico che provoca la tosse. C’è prurito all’ano e a tutti glialtri orifizi e il paziente strofina le parti che gli prudono fino a scorticarle e farlesanguinare.

Scrofola; gonfiore e suppurazione delle ghiandole del collo. Eruzione sulla schiena.Dolore urente, simile a contusione, al coccige, che peggiora se si tocca. Questo è comeCarbo animalis che ha un bruciore al coccige quando si tocca, specialmente se c’è unaleggera ferita o in pazienti nervosi.

Impetigini sulle mani; vescichette che trasudano dopo averle grattate. Malattie delleunghia. Punti duri, ispessiti sulle mani dei lavoratori manuali, con profonde screpolature.

I sintomi febbrili non sono stati messi sufficientemente in evidenza. Nei casi cronici cisono abbondanti sudorazioni con spossatezza. Sudorazioni notturne.

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CLEMATIS ERECTA

Clematis è stato sperimentato solo parzialmente e si applica di conseguenza solo a unpiccolo numero di stati morbosi, che però sono molto importantie e pertanto bisognastudiarlo.

Esso ha delle eruzioni vescicolose di carattere quasi erisipelatoso. Un sintomo psichicopiù o meno costante è la paura di essere solo, pur avendo timore della compagnia.L’individuo teme la necessità di avere compagnia e si direbbe che l’atmosfera è piena dicose terrificanti e angoscianti che non gli danno tregua; tutto ciò lo deprime. Questorimedio, per lo stato psichico e i sintomi generali, sembra adatto alla costituzione sicotica.Sembra che convenga ai pazienti che hanno avuto una blenorragia soppressa di recente,perché dopo la scomparsa di questa malattia compare uno stato psichico simile a quellodescritto con l’adenite.

Clematis per quanto riguarda le eruzioni è abbastanza singolare. Non si penserebbemai che da un piccolo arbusto così inoffensivo possa venire tanto male; ma vi sono personeper l’appunto che sono sensibili a questa pianta come a Rhus toxicodendron, e, per le suemanifestazioni, essa somiglia molto a Rhus. Essa produce un avvelenamento forte comequello di Rhus. Potrei parlare qui di parecchi rimedi che hanno un rapporto col veleno diRhus. Vi sono molti rimedi che hanno un’eruzione vescicolare simile a quella di Rhus, evoi dovrete usarli più o meno tutti nei loro rapporti di antidoto gli uni nei confronti deglialtri, ma è bene, in un dato caso, sapere con certezza quale ha prodotto il veleno. Crotontiglium, Rhus toxicodendron, Ranunculus bulbosus, Anacardium e Clematis a volte sisomigliano talmente che io non sono capace di distinguerli attraverso le loro eruzioni.Sono tutti sufficientemente simili gli uni agli altri da diventare antidoti universali. Tuttihanno un’azione più profonda di Rhus. Ranunculus, il piccolo bottone d’oro, ha guaritoepiteliomi delle palpebre. Ha guarito affezioni cancerose, sicché abbiamo il diritto di direche penetra profondamente nei tessuti.

Troviamo una parte delle manifestazioni di Clematis sul cuoio capelluto: eruzionivescicolari con molto prurito, punture, strisciamenti. E ciò che è vero dell’eruzione del cuoiocapelluto sarà vero dell’eruzione di Clematis anche altrove. Questa si aggraverà quando ilpaziente si lava; brucierà e arderà e dopo essere stata lavata sarà quasi in uno stato flogistico.Paragonate questa modalità alle caratteristiche interne del rimedio. Il dolore ai denti e allemascelle è violento ma, mentre l’eruzione peggiora con le compresse fredde, il doloreall’interno della mascella e ai denti si calma tenendo acqua fredda in bocca ed è violente-mente aggravato dal calore in generale e dal calore del letto in particolare. L’eruzionepeggiora col calore del letto, ma anche lavandola con acqua fredda.

Per vedere se un’eruzione è un’eruzione di Rhus o se appartiene a Clematis o a qualchealtro rimedio, dobbiamo entrare un poco nei dettagli. Ci sono eruzioni di vescichette che si

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riempono di un liquido giallo e si induriscono alla base. Questo rimedio produce eruzionimolto simili all’herpes e all’eczema, eruzioni che si estendono. Viste al primo stadiosaranno vescicolari; viste in seguito avranno l’aspetto di un’ulcera. Forme di herpessemplici e gravi. Herpes zoster intorno al corpo.

«Bruciore e dolore tormentoso agli occhi, che aumentano quando si chiudono. Irite.Occhi infiammati, sporgenti, indeboliti. Blefarite cronica».

I dolori relativi ai denti si aggravano col calore del letto, e questa è una modalitàgenerale; vengono di notte, si acuiscono tenendo in bocca alimenti caldi e si calmanotenendo in bocca acqua fredda. Dolori pungenti e stiranti ai denti; peggiori di notte;calmati per un momento tenendo acqua fredda in bocca; si attenuano inalando aria fredda;si acuiscono col calore del letto. L'odontalgia è tollerabile di giorno, ma appena il pazientesi mette a letto in posizione orizzontale aumenta sino a raggiungere livelli intollerabili. Ildolore a un dente cariato si calma con l’acqua fredda o inalando aria fredda.

Il gonfiore dei linfonodi inguinali è una caratteristica notevole anche quando è relativoad uno scirro. Può essere anche conseguenza di una blenorragia bloccata o di un reumati-smo articolare. Dolore e gonfiore del cordone spermatico destro, che peggiora di notte,camminando e col calore del letto. Cosa curiosa, in questo rimedio che ha disturbibilaterali; i linfonodi della parte destra sono più colpiti di quelli della parte sinistra.

Ha causato molti disturbi alla vescica. Bisogno costante di urinare, con tenesmo moltodoloroso. La secrezione urinaria si arresta e ricomincia. L’uretra, se viene pressata, duole.La minzione è notevolmente lenta, avviene solo con un flusso debole per il restringimentodell’uretra.

È nella natura di questo rimedio provocare l’infiltrazione e l’infiammazione dei tessuti;è per questo che è utile nei casi di blenorragie che sono state lente a riassorbirsi e che sonostate trattate con iniezioni. Questa infiammazione uretrale che si trascina sfocerà inun’infiltrazione, cosicché l’uretra sarà come una corda da frusta e sarà dolente se subiràuna pressione; questo processo andrà avanti finché il canale sarà quasi ostruito. QuandoClematis è indicato, vi sorprenderete nel constatare, dopo averlo somministrato, che lasecrezione urinaria ricomincerà e che presto il vecchio restringimento sarà sparito. Nelgiro di due o tre mesi il paziente non risentirà più niente.

Una caratteristica singolare relativa all’urina, alla vescica, ecc., è l’impossibilità per ilpaziente di vuotare completamente la vescica. Egli ha sempre l’impressione che vi resti unpo’ d’urina e quando crede di aver finito di urinare ci sono sempre delle gocce checontinuano a fuoriuscire. Questo è un normale sintomo di restringimento. «Impossibilità diemettere tutta l’urina in una volta sola. Il bruciore si verifica in modo più forte all’iniziodella minzione; durante la minzione vi sono punture all’uretra e quando il paziente hafinito di urinare il bruciore continua. Secrezione di pus denso dall’uretra».

Clematis raramente è indicato nel primissimo stadio della blenorragia al momento piùacuto dell’infiammazione, ma lo è nei casi che tendono a prolungarsi, come anche nellesequele di blenorragia se la secrezione è stata bloccata. L’orchite in queste condizioni ènormale e Clematis è uno dei rimedi utili. Cosa curiosa, la parte destra del corpo è colpitapiù spesso di quella sinistra. La secrezione urinaria è intermittente; l’urina si arresta ericomincia a scorrere mentre l’uretra è come una corda dura.

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Il cordone spermatico destro è molto sensibile. Dolore con stiramento ai testicoli. Itesticoli sono dolenti, infiammati e gonfi. Orchite con gonfiore molto doloroso e induri-mento. Quando il dolore diminuisce – avrete probabilmente somministrato Pulsatilla cheera il rimedio del momento ma che non ha completamente guarito il caso – rimanel’indurimento del testicolo: è venuto il momento di somministrare Clematis. Gonfioredella metà destra dello scroto che si è ispessito e pende molto basso.

Sulle donne sono state fatte poche sperimentazioni, cosa spiacevole, perché sarebbebene sapere se questo rimedio colpisce le ovaie come fa con i testicoli. È stato utilizzatoclinicamente e ha guarito molti disturbi femminili, specialmente la mastite. «Ulcerazione eindurimento delle ghiandole. Scirro al seno con indurimento e ulcerazione. Scirro al senosinistro con punture alla spalla»; questo è un sintomo clinico; «si aggrava di notte». Lapaziente non sopporta di essere scoperta.

Clematis possiede stati reumatici agli arti in seguito alla soppressione di una blenorra-gia. Il paziente ha una grande debolezza nervosa e movimenti convulsivi dei muscoli.Sente dolore sdraiandosi e al momento di addormentarsi. Ha come delle scosse elettriche;delle contrazioni nervose, delle scosse come se fosse attraversato da una corrente faradica.Ha anche un generale stato febbrile, ma niente di impressionante.

Cute. Eruzioni vescicolari sul corpo. Eruzioni erpetiche qua e là; questo rimedio èsoggetto all’herpes. «Eruzioni di vescicole e pustole; dalle prime cola un essudato acquo-so, chiaro; dalle seconde, un liquido purulento». Vescichette gialle e pustole gialle. Inquesto rimedio sono frequenti entrambe. «Eruzioni scure, urenti con violento prurito».Herpes che si ulcera. Ulcere icorose, che si estendono.

Clematis erecta

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COCCULUS INDICUS

Come facciamo abitualmente, studieremo per primi i sintomi generali e quelli psichici.Cocculus rallenta tutte le attività del corpo e della mente, producendo una specie di

debolezza paralitica. È in ritardo in tutte le sue azioni. Tutte le stimolazioni fatte sui nerviraggiungono lentamente i centri nervosi. Se pizzicate il paziente all’alluce, invece digridare subito: «Ahi» lo fa dopo un minuto. Risponde alle domande lentamente, dopo unmomento di apparente riflessione, ma invece fa così perché per lui riflettere è uno sforzo.Ed è così per tutte le manifestazioni che dipendono dal sistema nervoso, pensiero, attivitàmuscolare, ecc. non riesce a sopportare alcuno sforzo muscolare perché è debole; è stanco.In un primo momento compare questa lentezza, in seguito viene una specie di statoparalitico visibile, infine una paralisi completa. Tali sintomi possono essere locali ogenerali.

Vi sono alcune cause che producono questi effetti: una donna che cura il marito, unafiglia che cura il padre, alla fine sono estenuate dall’ansia, le preoccupazioni e la mancanzadi sonno. Sono esaurite; incapaci di sostenere uno sforzo psichico o fisico; hanno debolez-za alle ginocchia, al dorso; e quando arriva il momento di andare a dormire non possonofarlo. Una malattia provocata da una situazione del genere è analoga a quella provocata dalveleno di Cocculus; è per questo che Cocculus, dal tempo di Hahnemann ad oggi, è statoun rimedio per i disturbi determinati dalla cura dei pazienti; non sono esattamente idisturbi che possono venire all’infermiera professionale, perché a Cocculus è necessaria lacombinazione di vessazione, ansia e mancanza di sonno prolungata, come si può averenella madre che cura il figlio o nella figlia che cura il padre, o nell’infermiera che prende acuore l’ansia che risente un membro della famiglia, o nella moglie che cura il maritodurante tutta la durata di un tifo o altro lungo periodo di malattia. Alla fine di quellamalattia la persona è prostrata nel corpo e nell’anima, non riesce a dormire, ha cefaleecongestizie, nausea, vomito e vertigini. Un caso di Cocculus inizia così.

Quando una persona esaurita in quel modo va a fare una corsa in macchina, hal’emicrania, male alla schiena, stordimenti, nausea e vomito. Sale in macchina per fare unviaggio: sopravviene la cefalea; se continua il suo viaggio, entro due o tre chilometri ha lanausea, il vomito e l’emicrania; si sente debole ovunque come se stesse per svenire.

Il paziente Cocculus sale in macchina per fare un viaggio: compaiono emicrania,nausea e vertigine. Non può sopportare il movimento. Sta peggio parlando, movendosi,movendo gli occhi, andando in macchina. Ha bisogno di tempo per girare la testa, la giracon precauzione per guardarsi attorno. Ha bisogno di tempo per muoversi, per pensare, perfare tutto quello che deve fare. Tutto il suo organismo è rallentato, inattivo.

È tremante, stanco, sovreccitabile. Gli tremano le mani quando prende un oggetto o loprende maldestramente e lo lascia cadere. In questo rimedio troviamo dovunque una

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mancanza di coordinamento e per questo è stato usato con successo nell’atassia locomoto-ria. C’è la titubanza e l’intorpidimento. Il torpore è realmente una caratteristica di questorimedio. Intorpidimento degli arti inferiori, delle dita, delle spalle, del lato del volto.Malesseri dovuti all’ansia.

Estrema irritabilità del sistema nervoso. Il minimo rumore o la più piccola scossa sonointollerabili. Vi è stato detto che Belladonna si aggrava con una scossa. La stessa cosaaccade a Cocculus che è esattamente come Belladonna. Cocculus è come Belladonnaanche in ciò che concerne le sue insonnie e gli altri sintomi generali. La sensazione di maldi mare e di intorpidimento è risentita a volte in tutto il corpo; è una specie di sensazione disvenimento che può essere seguita da perdita della conoscenza o da rigidità paralitica.

In Cocculus, la rigidità delle articolazioni è una normale caratteristica. Appartienegeneralmente al capitolo sugli arti, ma è un sintomo così forte che voglio menzionarlo qui.Se il paziente allunga gli arti e li lascia in estensione per un momento, quando vorràfletterli ne soffrirà. Persone che sono state ansiose e prostrate e che si sdraiano sul dorsostendendo le braccia e le gambe, potranno rialzarsi solo con grande difficoltà. Arriverà ilmedico e scoprirà quello che avviene; gli fletterà gli arti e il paziente griderà, ma dopo laflessione si sentirà meglio e potrà alzarsi e attendere alle proprie occupazioni.

Non troverete questo sintomo in alcun altro rimedio. Non è accompagnato da alcunainfiammazione; è una specie di rigidità paralitica, una paralisi del corpo e della mentestanca. Sono presenti le cefalee e le lombalgie, i dolori e l’angoscia di Cocculus. Un uomoallungherà la gamba su una sedia e se non si aiuta con la mano non potrà più piegarla.Simili sintomi sono strani. Il paziente movendo il corpo sviene, è uno svenimento causatoda dolori intestinali, da coliche. Il paziente, malgrado tutto questo rallentamento dei propripensieri e delle proprie attività, resta estremamente sensibile alle sofferenze e al dolore.

Spasmi che traversano il corpo come scosse elettriche, convulsioni; gli uni e le altre acausa della mancanza di sonno. Questo paziente continua a presentare nervosismo,sovreccitazione, ansia e insonnia sino a quando non sopravvengono le convulsioni.Tetano. Colera: crisi di debolezza paralitica con dolore, paralisi del volto, degli occhi,paralisi dei muscoli dovunque, paralisi degli arti. Si è visto che anche la stessa difteriteproduce uno stato simile a quello che ho descritto, dovuto alla mancanza di sonno eall’ansia.

Ricordo un caso di paralisi agli arti inferiori che è stato trattato da un omeopata moltoaccurato molti anni fa. È stato uno degli avvenimenti che mi hanno sorpreso nei primitempi della mia pratica omeopatica. Si trattava di una ragazzina con una paralisi post-difterica degli arti inferiori e alla quale non lasciavano nessuna speranza. Ma esaminò laragazza il Dott. Moore (allora ottuagenario). Io conoscevo la famiglia e il medico. Eglistudiò accuratamente il caso e somministrò Cocculus cm. Non passarono molti giorni e laragazzina cominciò a muovere di nuovo le gambe e la paralisi fu completamente guarita;non ho mai smesso di meravigliarmi per questo successo. Il rimedio era scelto bene,perfettamente in accordo con tutti gli elementi del caso. Il dottor Moore era uno degliallievi di Lippe e di Hering.

Potete facilmente immaginare quello che può succedere quando le attività psichichesono rallentate per l’ansia e la mancanza di sonno che ci sono quando si cura un paziente.

Cocculus indicus

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La mente si avvicina all’imbecillità e, dopo aver considerato un reale caso di Cocculus, vichiedete se il paziente non ha cominciato a perdere la ragione da uno o due anni poichè hala testa completamente vuota. Egli guarda nel vuoto e, girando lentamente gli occhi versocolui che lo interroga, gli risponde con difficoltà. Questo quadro si osserva nella prostra-zione nervosa o nel tifo. Esso è così simile a quello di Phosphoricum acidum che bisognaaccuratamente individualizzare i due rimedi.

Il tempo passa velocemente; il paziente non riesce a realizzare che è passata tutta lanotte. Passa tutta la settimana ed è tanto inebetito che gli sembra che sia passato solo unmomento. L’imbecillità è lenta; la sua mente lavora così lentamente che non riesce atrovare le parole giuste per esprimere i propri pensieri; non riesce a ricordare quello che èsuccesso; dimentica quello che ha appena letto; non può parlare; non sopporta il piùpiccolo rumore; non sopporta la minima contraddizione. La lingua non gli obbedisce. Haconfusione mentale e difficoltà di pronuncia. Un’idea gli entra in testa e vi si fissa. Nonpuò né cambiarla, né scacciarla, ma resta proprio dov’è e, se il paziente parla dirà qualcosache vi farà capire che l’idea cui resta aggrappato è sempre la stessa. E così, dà l’impressio-ne di essere in uno stato di imbecillità. Disturbi mentali con vertigini. Le vertigini ci sonocon quasi tutti i sintomi psichici.

Il paziente resta sdraiato in uno stato di apparente incoscienza e tuttavia si rende contodi tutto quello che succede; a volte è anche capace di ricordarsene e di descriverlo, ma nonha neppure un battito di ciglia, non un muscolo in movimento. Ha sul volto un sorriso, unaspetto estatico. Sa quello che avviene anche se ha un totale rilassamento muscolare, nonparla e apparentemente non riconosce nessuno. È perfettamente disteso pur sapendo ciòche avviene. Sembra catatonico.

Incapace di pensare. Ha paura della morte. Ha l’impressione che debba accaderequalcosa di terribile. Questo quadro è il risultato di dispiaceri, ansia, vessazioni, di unaprolungata mancanza di sonno. Le vertigini generalmente sono accompagnate da nausea.Un paziente Cocculus non può guardare dal finestrino di una macchina o il movimento delmare quando è in barca, senza avere immediatamente la nausea.

Forse ora potete anche indovinare quali saranno i sintomi della testa. Con le cefaleevengono gli stordimenti, una spaventosa nausea e sintomi gastrici. Cefalee provocate daun viaggio in treno, in macchina o in nave: cefalea provocata dal movimento. Il pazientenon può mettere a fuoco oggetti in movimento; ha stordimenti, vertigini e cefalee.Congestione della testa, cefalea pesante, pulsante. Cefalea come se la scatola cranicastesse per scoppiare, o come se fosse costituita da una grande valvola che si apre e sichiude. Emicrania con vertigine. Cefalea pure lavorando al sole. Emicrania in macchina.

Indebolimento e disturbi alla vista. Debolezza paralitica dei muscoli dell’occhio e diquello dell’accomodazione. Il colorito diventa pallido e malaticcio. Il paziente è pallidocome un morto, con dolori facciali, vertigini e nausea. Dolori laceranti al volto. Nevralgiafacciale. Volto gonfio. Fremiti e tics dei muscoli facciali. Paralisi dei muscoli del volto.Torpore del volto. Contrazioni nervose, scosse muscolari, intorpidimento, paralisi, dolorilaceranti.

La maggior parte dei malesseri di Cocculus sono accompagnati da prostrazione edesaurimento nervoso.

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Passiamo ora ai sintomi gastrici. Disgusto per il cibo. Sapore metallico in bocca.Sapore amaro. Sapore agro, nauseante; nessun alimento lo attira. È lì, coricato, paziente,con un po’ di febbre o un raffreddore; ha la cefalea, le vertigini, la nausea, il disgusto peril cibo. La febbre è intermittente con dolori agli arti, specialmente alle ginocchia e alle ossadelle gambe, con quella speciale rigidità, la nausea e il disgusto per il cibo. Nelle febbriintermittenti o forse in una febbre tifoide adinamica troviamo questo disgusto per il cibocon nausea. Arrivate al letto di un paziente e appena domandate all’infermiera cosa gli hadato da mangiare, il paziente ha conati di vomito. L’idea del cibo provoca nei pazienti iconati. Il pensiero o l’odore degli alimenti nella stanza accanto o in cucina fa venire alpaziente la nausea. Due rimedi possiedono questo sintomo: Cocculus e Colchicum.

Stati paralitici. Paralisi dell’esofago. Il paziente non può inghiottire. «Paralisi dellagola dopo la difterite». Angina nelle malattie a forma adinamica. La febbre è scesa ma ilpaziente non si rimette, ha molti tremori nervosi, intorpidimenti, convulsioni muscolari euna grande stanchezza. Sensazione come di un verme che gli strisci nello stomaco. Spasmiallo stomaco. Crisi violente di gastralgia, violenti crampi allo stomaco. Dolore stringente,mordente, costrittivo.

Il dolore intestinale dà l’impressione che l’intestino sia incastrato tra due pietreaguzze, cosa che provoca svenimento e vomito. Coliche all’intestino; grande dilatazioneaddominale come quella che si riscontra nel tifo; tensione addominale dopo aver bevuto;coliche flatulente. Dolori intestinali laceranti, taglienti, spasmodici. Dolori intestinaliradianti concomitanti alla diarrea.

Stato paralitico del retto. Incapacità di spingere per evacuare le feci. Stimolo dievacuare con bruciore al retto. Bisogno di andare di corpo, ma mancano i movimentiperistaltici della parte alta del colon.

Flusso mestruale abbondante, mestruazioni in anticipo, prolungate. Mestruazioni inanticipano di due settimane. Nelle donne prostrate dal dispiacere, dall’ansia e da unaprolungata mancanza di sonno, le mestruazioni arrivano in anticipo, sono copiose e duranoa lungo. Cefalea, vertigine, nausea. Violenti crampi all’intestino e dolori spasmodiciall’utero durante le mestruazioni. Oppure una paziente come quella che abbiamo descrittapresenterà amenorrea; ella non avrà le mestruazioni per settimane e per mesi; oppure nelpreciso momento in cui dovrebbe averle, avrà un abbondante leucorrea che ne prende ilposto. La donna dimagrisce e il suo colorito diventa più malaticcio e clorotico; è verdastro,giallo, bistrato. «Leucorrea al posto delle mestruazioni», o «abbondante leucorrea tra unamestruazione e l’altra».

Il cuore è debole e il polso anche.Debolezza paralitica degli arti, intorpidimento, scosse muscolari, movimenti convul-

sivi, brividi, perdita della sensibilità e della mobilità, debolezza muscolare di tutti gli arti.Intorpidimento e sensazione di paralisi agli arti. Goffaggine delle dita e delle mani.Tentando di prendere la mano intorpidita con l’altra, l’intorpidimento cambia lato; oppurevi è un torpore più permanente associato a debolezza paralitica, che talvolta può cambiarelocalizzazione; può accadere che un lato sia intorpidito e l’altro paralizzato.

La pianta dei piedi si intorpidisce. Intorpidimento della pianta dei piedi, come siverifica nell’atassia locomotoria; i piedi sono freddi. Per la debolezza si piegano le

Cocculus indicus

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ginocchia. Il paziente camminando barcolla e rischia di cadere da un lato. Ginocchiarigide. Paralisi degli arti inferiori, che parte dalla regione lombare, causata dal freddo o daabuso di mercurio. Paralisi degli arti inferiori, con rigidità, intorpidimento e sensazione dicontusione.

Dopo aver curato dei pazienti per lungo tempo e aver passato notti ad occuparsi di lorocompare l’insonnia; questo è un sintomo sul quale ho attirato la vostra attenzione più diuna volta. Sogni ansiosi, spaventosi; cattive conseguenze della mancanza di sonno e delleveglie notturne. «La minima mancanza di sonno si nota sul volto».

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COCCUS CACTI

Questo è un piccolo rimedio e studiarlo, dopo tanti rimedi difficili, sarà meno impegna-tivo. Con sperimentazioni più complete si rivelerebbe senza dubbio un rimedio costituzio-nale dall’azione profonda. Sebbene abbia guarito alcuni disturbi cronici radicati, è statousato prima di tutto nelle affezioni acute; questo, solo per l’insufficienza delle suesperimentazioni e la mancanza da parte nostra di conoscenze in quello che lo riguarda sulpiano generale. Sono troppo pochi i sintomi psichici che sono stati messi in evidenza.

Nella misura in cui è stato sperimentato, è stato trovato utile soprattutto negli staticatarrali delle vie respiratorie superiori e nella pertosse, con muco abbondante, filante,simile a gelatina. Grandi quantità di questo muco si formano nel naso, nella gola, nelle vierespiratorie in genere e nella vagina. Ogni volta che vede muco denso, gelatinoso,vischioso il medico abitudinario pensa solo a Kalium bichromicum; è il risultato dellostudio dei sintomi-chiave. Ma bisogna ricordarsi che, accanto a Kali, altri rimedi possiedo-no questo sintomo.

Tosse spasmodica; pertosse; tosse degli alcolisti. Lo stato catarrale cronico del pazien-te Coccus cacti si manifesta soprattutto in inverno. Compare quando comincia il freddo edura sino a quando torna il caldo. Il paziente ha freddo e i suoi malesseri vengono colfreddo. È sensibile al freddo, si raffredda facilmente. Ma voi dovete distinguere tra ilpaziente in sé e i suoi malesseri, perché sono l’uno l’opposto degli altri.

Quando Coccus cacti si ammala dopo essere stato al freddo, sta peggio in una stanzacalda e meglio all’aria fredda. La sua tosse si manifesta se sta in una stanza calda, se hatroppo caldo a letto, se beve bevande calde. Diminuisce quando il paziente beve liquidifreddi in una stanza fredda; peggiora quando il paziente fa uno sforzo, quando ha moltocaldo, quando si riscalda; vale a dire che quando la malattia si è stabilizzata, le suemodalità si invertono.

Questo non è diverso da quello che succede in molti altri rimedi. Ho ricevuto moltelettere di medici che mi dicevano: «Com’è che nel vostro Repertorio e in quello diBoeminghausen, alcuni rimedi sono classificati come migliorati ma anche aggravati dalfreddo? Non possono certo avere entrambe le modalità». Invece sì, hanno entrambe lemodalità, a volte in condizioni diverse e a volte nelle stesse condizioni. A volte sonosintomi primari, a volte secondari. Per sapere come avviene che queste circostanzepossono dare risultati completamente opposti, bisogna studiare i rimedi. Di solito Boemin-ghausen registra contemporaneamente quello che appartiene ai sintomi particolari equello che appartiene ai sintomi generali, e se il sintomo, a suo parere, si aggrava inmaniera notevole per una certa circostanza, lo registra con caratteri in grassetto anche se ètutto l’opposto del sintomo generale.

Un buon esempio di quello che stiamo dicendo è Phosphorus. Se fate uno studio

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accurato di Phosphorus, vedrete che i disturbi toracici si aggravano tutti col freddo, conl’aria fredda e se il paziente ha freddo. Il paziente prende freddo e gli viene una bronchitecatarrale: la tosse e l’irritazione all’interno del torace peggiorano col freddo e standoesposti all’aria fredda. Ma il paziente vuole avere qualcosa di freddo nello stomaco. Il suostomaco sta meglio quando contiene bevande o alimenti freddi. Se ha disturbi alla testa, lasua testa va meglio al freddo e il paziente vuole del freddo nello stomaco. Se ha disturbigastrici, peggiorano con tutto quello che c’è di caldo; vuole bere acqua fredda e appenaquesta si riscalda, la vomita. Vedete così che Phosphorus peggiora col freddo e col caldo.I dolori agli arti migliorano col calore.

La tosse cronica, come abbiamo detto, può cominciare col clima freddo e durare tuttol’inverno; e si accompagna ad un’abbondante formazione di muco negli organi respiratoridel torace. È una tosse spasmodica che costringe il paziente a fare sforzi violentissimi. Il suovolto diventa violaceo. Alla fine il paziente ha dei conati e vomita lunghi fili di muco tenace,vischioso, che gli riempie la bocca e la gola e lo fa soffocare; questo perché il muco è cosìaderente che non può essere espulso dalla laringe nel solito modo e deve essere vomitato.

Adesso, ecco una caratteristica sorprendente di questo rimedio: tutto quello che vienea contatto con la laringe, con l’interno della bocca o anche con le gengive, produce conatie provoca la tosse. Lo riscontriamo nelle malattie croniche delle persone ipersensibili, chenon riescono a pulirsi i denti o sciacquarsi la bocca senza avere conati e persino vomitare.

C’è un’iperestesia generale della cute e delle mucose. Il soggetto è sensibile allapressione dei vestiti.

Con i disturbi del torace c’è molta dispnea. Il paziente non può camminare senza averedifficoltà di respirazione. Non può risalire un pendio senza soffocare. Dopo aver eliminatoquelle grandi quantità di muco, la tosse si calmerà per due, tre o quattro ore, finché nontornerà una di quelle terribili crisi. Queste possono essere più forti di notte; quando ilpaziente si riscalda a letto. Resterà più a lungo senza tossire se potrà coricarsi in una stanzafresca senza troppe coperte.

La pertosse presenta carattere analogo. Vedrete il bambino coricato nel suo letto che harespinto lontano le coperte. Egli vuole rinfrescata la stanza e la madre vi dirà che, se riescea portargli subito un bicchiere di acqua fredda, può prevenire la crisi parossistica. Il toracesi riempie di muco finché, se non si svuota, la respirazione diventa impossibile, eppure ilbambino resisterà e tratterrà il fiato per impedirsi di tossire. Sarete sorpresi di vedere conquale rapidità Coccus cacti cambierà il carattere di questa tosse. Uno dei primi segni dimiglioramento che si noteranno sarà la maggiore facilità di respirazione. La tosse divente-rà meno violenta, i conati cesseranno e in otto o dieci giorni anche la tosse cesserà. Latosse peggiora dopo aver mangiato, al momento del risveglio e in una stanza calda.

Nei primi stadi della pertosse Carbo vegetabilis farà venir fuori i sintomi e, anche senon guarisce, fornirà un quadro utile ad orientare il medico verso un secondo rimedio.

Secrezione di muco giallo e denso dal naso; il naso è ostruito, con tendenza astarnutire. Grande secchezza del naso. Quando si espelle il muco, le vie respiratoriesuperiori bruciano. Il torace brucia anche solo esalando l’aria.

Angina con arrossamento. Solletico in gola. Sensazione che un capello o una crosta siarimasta in gola dietro la laringe. I pilastri del velo palatino sono molto sensibili. La volta

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del palato e i pilastri del velo sono arrossatissimi fin dove si può vedere. Il bruciore in golapeggiora al caldo, soprattutto quando il paziente si riscalda a letto, peggiora se bevebevande calde, anche se i liquidi bollenti non lo fanno stare peggio. Sta meglio se beveliquidi freddi. Se il paziente si riscalda a letto o se la stanza in cui si trova si riscalda,comincia a sentire che la laringe gli si stringe e comincia a tossire.

Mentre la gola sembra normale, quando la si esamina, il minimo contatto sul palato oanche sulle gengive a volte provoca dei conati di vomito. Il paziente non può raschiarsi lagola senza avere dei conati. Quando inghiotte qualche alimento, succede che questo risaleimmediatamente e provoca conati.

Moltissima sete; il paziente vuole bere spesso grandi quantità di acqua. Ha un saporenauseabondo in bocca; non riesce a sbarazzarsene. Nausea in gola. Vomito di schiumabianca dal gusto amaro. Odontalgia; improvvisi dolori tiranti ai denti aggravati dal freddoe dal contatto.

I sintomi psichici sono costituiti soprattutto dalla depressione e dall’ansia. Grandetristezza; sembra che una nuvola sia sospesa sopra tutte le cose. Si instaura uno stato diapprensione, soprattutto tra le due e le quattro del mattino, che può alternarsi a loquacità evivacità, come in Lachesis. Ci sono altri sintomi che peggiorano dopo aver dormito; ilpaziente si sveglia la mattina con una cefalea basilare o frontale: sta peggio con uno sforzopsichico; dopo essersi sdraiato; a volte sta meglio con un movimento lento; si aggravatossendo, per uno sforzo e dopo aver dormito.

Una forte caratteristica di Coccus cacti è la sua azione sui reni che produce uno statoche somiglia ad una nefrite parenchimatosa acuta. Nelle urine c’è albumina e un sedimentorosso scuro. Dolore lancinante che va dal rene alla vescica e fino alle gambe, aggravato dalmovimento. Colica nefritica. Bisogno urgente di urinare, con incapacità di emettere l’urinafinché non è passato un grosso grumo di sangue.

In Coccus cacti è colpito il lato destro del cuore, la parete dei vasi diventa friabile e siverificano emorragie e trasudazioni di sangue che formano grossi grumi neri.

I superiori sintomi suggeriscono l’immagine di una donna con emorragia uterina. Visono emorragie uterine in cui il sangue cola abbondantemente, si coagula con lentezza, enon forma nella vagina molti grumi. Ma in questo rimedio i grumi si formano moltorapidamente e riempono la vagina al punto che la vescica non può svuotarsi fino a quandoi grumi non siano stati espulsi. L’emorragia uterina è una importante caratteristica diquesto rimedio. Flusso mestruale abbondante, in anticipo, lungo. Grossi e duri grumi neririempono l’utero, sono espulsi con dolori simili alle doglie del parto, poi si riformano.Vaginite e metrite, con abbondante muco denso, bianco, gelatinoso, filante. Sensibilitàdella vulva. La paziente non riesce più a sopportare la pressione dei vestiti.

Emottisi di sangue scuro, in grumi, aggravate dallo sforzo.Nell’uomo c’è l’impotenza con un sordo dolore alla regione lombare. Sordi dolori alla

regione dei reni, con albuminuria, abbondanti sedimenti nell’urina, ecc., esattamentel’insieme di sintomi che riscontrereste in un bambino che ha preso freddo dopo unascarlattina.

Coccus cacti

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COFFEA

Questo prodotto è caratterizzato da una grande sensibilità generale. Possiede unagrande acuità della vista, dell’udito, dell’odorato, del tatto; è ipersensibile al dolore. Avolte per questa sua grande sensibilità ci sorprende enormemente.

I dolori aumentano col rumore. L’acuità uditiva è così grande che i suoni sono causa didolore. Dolori facciali, odontalgie, cefalee; dolori agli arti inferiori; tutti aggravati dalrumore. In questo rimedio si trovano tutti i disturbi nervosi possibili e tutti peggiorano colrumore. L’apertura di una porta e il tintinnio del campanello di ingresso producono grandisofferenze. Questi pazienti sono così sensibili che sentono rumori che le persone sane nonriescono a sentire.

Nessuno dei rimedi della Materia Medica, tranne Nux vomica, si avvicina a questasensibilità di udito quando è accompagnata dal dolore. I medici che non lo sanno,generalmente per i dolori che aumentano con le voci che vengono da un’altra stanza o acausa del rumore e i giochi dei bambini, ricorrono a Nux vomica. Molti rimedi hanno unaggravamento del nervosismo per il rumore; il rumore aumenta la cefalea e rende nervosealcune persone. Ma i dolori agli arti che peggiorano col rumore, costituiscono un sintomostrano. Sembra che il rumore disturbi questo paziente al punto tale da rendere il doloreinsopportabile.

Il particolare stato di Coffea è causato dalle emozioni o da una violenta sovreccitazionementale, ma soprattutto dalla gioia o da una gradevole sorpresa. Ne deriva l’insonnia, lasovreccitazione nervosa, nevralgie, contrazioni muscolari involontarie, mal di denti odolori facciali, con volto rosso e testa calda.

Potrà accadervi di essere chiamati al capezzale di una donna che ha lottato a lungo perqualche grande causa. Ella ha lavorato con accanimento ed è riuscita nel suo intento, maora è costretta a letto con pianti, delirio, nevralgie, insonnia. Ha le palpitazioni, il polsoirregolare, momenti di mancamento e, senza Coffea, rischia di morire. I bevitori di caffèche nelle grandi prove non si lasciano abbattere e che, alla fine, si ammalano, sono colpitinella stessa maniera.

Il paziente Coffea è infastidito dal vino. Una piccola quantità di vino aumenta il suonervosismo e causa l’insonnia, l’arrossamento del volto, un po’ di febbre e la sovreccita-zione nervosa.

Coffea presenta una sensibilità della pelle che è assolutamente incomprensibile. Ricor-do un caso, di una donna che teneva una gamba fuori dal letto perché da un lato era rossacome il fuoco. Mi avvicinai per posarvi una mano quando lei mi disse: «Non la tocchi, nonsopporto che la si tocchi; non posso toccarla nemmeno io». Le chiesi in quanto tempo sifosse verificato quel fenomeno. Mi rispose: «Oh! è successo tutto nello spazio di un’ora».Tra i bevitori di caffè un sintomo come quello è normale. La donna non aveva febbre.

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Intensi dolori pungenti, urenti, alla pelle con arrossamenti con calore e con un’eruzionedi grossi elementi che si formano improvvisamente e improvvisamente scompaiono. Ilpunto sensibile peggiora all’aria fredda, al minimo soffio di vento o ventilazione, colmovimento e tuttavia peggiora col calore; peggiora perfino se qualcuno attraversa lastanza. La donna di cui vi ho parlato, aggrottava le sopracciglia quando mi avvicinavo alletto. Molte volte ho visto sintomi simili calmati in pochi minuti da Coffea.

Il paziente sviene sotto l’effetto di emozioni improvvise. Isterismo, nervosismo,lacrime. Il paziente piange lamentosamente quando soffre; trema e piange quando offen-dono i suoi sentimenti, quando lo trascurano anche un pochino. A questo rimedio appartie-ne il più intenso esaurimento psichico e fisico; grande agitazione; il paziente resta svegliola maggior parte della notte.

L’insonnia prodotta da Coffea è ben nota anche ai profani. Le infermiere prendono ilcaffè per vegliare i malati affidati alle loro cure. I pazienti Coffea sono veloci nelle azionie nei pensieri. Sono così pieni di idee che la notte restano sdraiati a fare piani, a pensare amille cose; assolutamente incapaci di bandire i pensieri che affollano la mente; sentonosuonare le ore dai campanili lontani, come Opium, China, e Nux vomica. Sentono abbaiarei cani. L’attività cerebrale, la sovreccitazione psichica, sono così grandi che sentono ancherumori puramente immaginari.

La memoria è attiva, l’intelligenza vivace; il paziente è pieno di idee; la capacità dipensare e di discutere è aumentata. Coffea accresce le capacità psichiche. Ma dopo uncerto tempo arriva la reazione: il paziente diventa stupido e sonnolento. Le fantasticherie,le visioni non finiscono più. Si presentano alla mente visioni fantastiche. Rivede avveni-menti ai quali non aveva più pensato da anni; ricorda poesie che aveva recitato dabambino. Occhi sono brillanti; pupille dilatate; volto rosso; testa caldissima.

In tutti questi stati di nervosismo, il paziente teme l’aria fresca. È estremamentesensibile al freddo, al vento e al clima freddo. I suoi malesseri si manifestano col climafreddo, all’aria fredda. Dolore alla bocca e alle mascelle che si calma tenendo in boccaacqua ghiacciata. Tale modalità si applica al mal di denti e ai dolori facciali localizzatiprofondamente nelle mascelle. Testa caldissima; gengivite. Dolore ai denti; dolore ta-gliente, lacerante, provocato dall’esposizione al freddo, dalle emozioni, dalla sovreccita-zione, dalla gioia; peggiora col movimento; migliora col ghiaccio o con bevande oalimenti ghiacciati; peggiora con i cibi caldi. Il paziente non può bere thé caldo perché gliacuisce il dolore. Questo è un sintomo particolare. I sintomi particolari sono in contrastocon quelli generali. Nei testi potete leggere: «Migliora col freddo» scritto in grassetto, masi riferisce al volto e alle mascelle. L'aggravamento col freddo è invece un sintomogenerale. Avversione per l’aria fredda, avversione per l’aria aperta a meno che non ci siamolto caldo e l’aria non sia immobile. Avversione per il vento.

«Mal di denti nevralgico alleviato completamente dall’acqua fredda trattenuta in boccache torna appena l’acqua si riscalda. Mal di denti durante le mestruazioni. Malesseri deibambini anemici, durante la dentizione». Si tratta di quei bambini nervosi, sovreccitabili,che parlano molto rapidamente alla madre o all’infermiera, con gli occhi brillanti, il voltorosso e che non possono addormentarsi. Coffea calmerà il paziente e favorirà realmente inmodo indolore la crescita del dente. Il bambino che abbiamo descritto è un bambino

Coffea

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nervoso con molti disturbi psichici e cerebrali; è estremamente sensibile; si raffreddafacilmente.

Un medico abitudinario ad un bambino che ha la testa molto calda, il volto caldissimoe le carotidi pulsanti, somministra Belladonna e, se questo non fa effetto, gliene sommini-stra ancora e aumenta le dosi finché il bambino non farà una sperimentazione di questorimedio. Ne fa un bambino Belladonna, mentre Coffea l’avrebbe guarito. Nella maggiorparte dei casi in cui è indicato, il bambino Belladonna è letargico e stupido è ha voglia didormire. Coffea produce la sovreccitazione. Il bambino sente rumori che la madre nonriesce a sentire; vede e immagina delle cose. Si sveglia atterrito. Nella stanza vede questo,quello e tante altre cose. Si sveglia tutto eccitato come se avesse avuto delle visioni. Cercacose che ha solo immaginato e alla fine si convince che non ci sono. Questi sintomi sonoforti caratteristiche di Coffea.

A momenti la testa è così calda, il volto talmente rosso e gli occhi così brillanti che siteme un’apoplessia. I pazienti spesso vi diranno che sentono in testa un «rumore»; come unsuono di campane e un ruggito all’occipite. Il solo organo capace di registrare i suoni èl’orecchio. Ma, cosa strana, a volte le orecchie sono ingannatrici. Un ruggito alle orecchiea volte sembra che venga dall’occipite. Può essere accompagnato da una sensazione ditintinnio o ribollimento nella testa. Quando i pazienti dicono: «Ho un ruggito in testa»,sapete che vuole dire: all’orecchio. Molte volte insieme al ruggito, al tintinnio, al ronzioalle orecchie egli ha una strana sensazione di vibrazione in testa che prende per suono.Annoto questo fatto perché il paziente Coffea sente all’occipite un crepitio o un ribolli-mento.

C’è in testa una sensazione penosa: come se fosse troppo piccola. La cefalea crea lasensazione che ci sia qualcosa che pressa con forza la superficie del cervello. Voinaturalmente supponete che c’è una pressione causata dallo stato di congestione descrittoprima. «Cefalea come se tutto il cervello fosse lacerato e contuso o fatto a pezzetti. Ilpaziente peggiora col movimento, col rumore e con la luce». I sintomi degli occhi e dellatesta si acuiscono con il rumore e con la luce. «Cefalea intollerabile. La testa sembrapiccola e piena di liquido. Mal di testa nervoso, isterico. Mal di testa unilaterale». C’è unaltro sintomo della testa molto comune, ed è la sensazione di un chiodo conficcato in testa.

Le cefalee Coffea sono più forti camminando e movendosi. Il paziente dice di sentireuna corrente d’aria sulla testa anche solo attraversando la stanza. E questo si riscontra neidolori di qualsiasi parte del corpo. Se un paziente Coffea ha un dolore alla mano e la faoscillare, il dolore aumenterà. Aumenterà e per il movimento, e per l’aria. Vi ho fattoquesto esempio per dimostrarvi quanto sia sensibile questo paziente all’aria e soprattuttoquanto siano sensibili all’aria fredda le parti dolenti; quando questo paziente traversal’aria, anche aria immobile, la sente. Ma il miglioramento dell'odontalgia col freddo è uneccezione, un sintomo particolare.

La nevralgia facciale è una normale caratteristica dei vecchi bevitori di caffè. Lepersone sensibili prendono il caffè e alla fine ci si abituano. Dicono che non possono farnea meno, che è loro assolutamente necessario. Costoro dovrebbero abolire il caffè. Quandoil caffè diventa un sostegno, questo è una sicura indicazione che bisogna abolirlo. Lostesso dicasi per il thé o ogni altra bevanda. Tali persone a volte diventano sensibili al caffè

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e ne bevono in grande quantità; il loro volto si arrossa; compaiono le cefalee insieme adaltri sintomi di Coffea. L’abolizione del caffè provoca una vera sperimentazione e, in quelcaso, alla ricerca di un antidoto, bisogna considerare Chamomilla e Nux vomica. Tuttiquesti rimedi possiedono effetti opposti.

Prenderò come esempio l’oppio. Il primo effetto dell’oppio è di rendere stitico.Somministratene parecchie dosi e, mentre gli effetti dell’oppio diminuiscono, il pazientepuò avere la diarrea. I mangiatori di oppio raramente possono rinunciarvi perché, in quelcaso compare la diarrea. Se vi capitasse un caso di intossicazione da oppio con la diarrea,Pulsatilla la risolverebbe. Ma ci sono individui che invertono quest’ordine. Spessopiccole dosi di oppio provocano la dissenteria e, se si aumentano, si produrrà un’infiam-mazione intestinale con evacuazioni ematiche. Naturalmente uno dei sintomi costituiscel’azione e l’altro la reazione.

Una donna bevitrice inveterata di caffè avrà mestruazioni frequenti e prolungate. Inlei l’emorragia uterina non è un sintomo raro. Un’altra caratteristica di Coffea è che ladonna difficilmente riesce a sopportare un assorbente durante le mestruazioni ( Platina).Le parti genitali esterne sono in stato di iperestesia. La vagina è caldissima e sensibile alpunto tale da rendere spesso impossibile il coito.

Nel testo delle sperimentazioni si legge: «Grande sensibilità degli organi genitalifemminili, con generale sovreccitazione. La donna è come in estasi. Emorragia uterina consensibilità e prurito voluttuoso. Metrorragia; grossi grumi neri». Qualche volta i grumisono rosso brillante. «La paziente peggiora con ogni movimento, con violento dolore agliinguini e con paura della morte». L’eccessiva sensibilità delle vulva con prurito voluttuosoè una forte caratteristica di Coffea e nelle bevitrici di caffè riscontrerete spesso questisintomi.

Si osservano questa grande eccitazione e tutte queste manifestazioni nervose anchedurante e dopo il travaglio. Il sistema nervoso è in stato di irritazione e i sintomi psichiciche abbiamo descritto vengono con i retro-dolori; il paziente è estremamente sensibile aldolore; urla dal dolore; ha delle visioni; sente ogni genere di rumori. I dolori aumentanocol movimento; col rumore. Vuole che nella casa tutti stiano fermi.

Convulsioni dei bambini. «Convulsioni puerperali. Estrema eccitazione». «Palpitazio-ni cardiache; polso irregolare». «Palpitazioni cardiache con pulsazioni forti e rapide, conestremo nervosismo, insonnia ed eretismo cerebrale provocato dall’inatteso annuncio diuna grande felicità». Se una donna pronta a partorire apprende improvvisamente unabuona notizia eccezionale va quasi in estasi; i suoi sintomi durano per tutto il parto. Ilbambino ne risente, ne risente l’allattamento. Il latte scorre continuamente. Probabilmentesi verificherà un’emorragia. Grande nervosismo, sovreccitazione, paura.

Coffea

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COLCHICUM

È abbastanza singolare che la medicina tradizionale abbia tanto usato Colchicum per lagotta. In tutti i testi antichi era raccomandato per tale malattia. Le sperimentazioniconfermano il fatto che Colchicum possiede molte manifestazioni gottose. Reumatismoacuto e diatesi urica; disturbi reumatici in generale con o senza gonfiore. Ma la medicinatradizionale non ci dice in quale genere di gotta e in quale genere di reumatismo bisognasomministrarlo. Era realmente il farmaco che si dava abitualmente. «Se si tratta di gotta,provate Colchicum». La questione di sapere quello che bisognava fare del paziente se ilrimedio falliva, non era mai preso in considerazione. Si diceva: «Somministrate quello cheè prescritto e basta», e si davano le medicine finché il paziente, che stava regolarmentepeggio, passava dalle mani di un medico a quelle di un altro.

È vero che Colchicum è adatto allo stato gottoso. I periodi di tempo umido e freddorallentano la secrezione urinaria, ne diminuiscono la quantità o diminuiscono la quantità disostanze in soluzione nell’urina. Questo avviene nelle sperimentazioni di Colchicum ed èstato verificato molte volte. Si sa bene che questo fatto provocherà o intensificherà lo statogottoso. Se i corpi chimici in soluzione nell’urina sono insufficienti, se i rifiuti non sonoeliminati con essa, succederà necessariamente qualcosa e arriverà la crisi di gotta.

Colchicum peggiora col tempo umido e freddo o con le piogge fredde dell’autunno. Siaggrava con tutto quello che debilita l’organismo. Sta peggio col caldo eccessivo dell’esta-te; ha un reumatismo estivo; il calore rallenta la diuresi o la quantità di elementi solidieliminati.

Una caratteristica notevole che domina il rimedio è la sua tendenza a colpire un’artico-lazione dietro l’altra, ad andare da un lato all’altro, dal basso in alto o dall’alto in basso.Reumatismo con o senza gonfiore che cambia continuamente posto, prima qua, poi là.Un’altra caratteristica notevole è la generale tendenza agli edemi e ai travasi; le mani e ipiedi gonfiano e mantengono l’impronta della pressione; travasi nella cavità peritoneale,nel pericardio, nelle pleuri e nelle sierose. Gonfiori che sono infiammatori e reumatici;gonfiori edematosi con urina chiara; abbondante o scarsa, l’urina è chiara.

Reumatismo muscolare e reumatismo dei tessuti fibrosi bianchi delle articolazioni. Ilreumatismo che dura molto tempo finisce col causare disturbi cardiaci. Quando ci sonodisturbi cardiaci con insufficienza valvolare, la prima cosa o quasi a cui pensa il medicotroppo occupato è una storia di reumatismo.

Bisogna che ve lo dica: una parte dello studio della Materia Medica consiste nell’os-servazione dei pazienti. Un medico con molto lavoro, impara senza libri sebbene, natural-mente, debba familiarizzare con la letteratura in modo che, sia con la lettura che conl’osservazione, possa acquistare una buona conoscenza della natura generale di unamalattia. Ascoltando l’anamnesi dei pazienti ed esaminandoli, impara come si evolvono

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abitualmente certi casi. Sa cosa aspettarsi. Sa qual’è il corso normale della malattia escopre subito ciò che è strano e insolito. Non potrà riconoscere ciò che è strano e insolitose non sa ciò che è naturale.

Così, i vostri libri sulla sintomatologia, la patologia, la diagnostica, ecc., vi insegneran-no molto al riguardo, ma a mano a mano che acquisterete esperienza nella praticaomeopatica, arriverete a farvene un’idea molto precisa perché la vostra Materia Medica viinsegnerà ad osservare più attentamente. Il medico che conosce la Materia Medica imparaa distinguere il più piccolo sintomo e a seguirne le tracce in maniera da individualizzare ilrimedio. Si può dire così che anni di osservazione nello studio della malattia, nello studiodel paziente parallelamente alla Materia Medica forniranno alla mente una ben più grandeconoscenza delle malattie dell’umanità di quello che si può ottenere praticando la medici-na tradizionale. La medicina tradizionale intorpidisce la capacità di osservazione.

Tutti i malesseri di questo rimedio si aggravano col movimento. Le affezioni dolorose,i mal di testa, i disturbi intestinali, epatici o gastrici, peggiorano tutti col movimento. Ilpaziente ha un tale aggravamento dovuto al movimento che ha timore di muoversi quasiquanto Bryonia. Avversione per il movimento e aggravamento causato dal movimento. Ilpaziente peggiora anche col tempo umido e freddo. Il paziente Colchicum è un malatofreddoloso e sensibile al freddo. La maggior parte dei pazienti di reumatismo è sensibile alfreddo ma c’è qualche eccezione. Non c’è malato di reumatismi peggiore di Ledum. Questipresenta le due modalità: pur avendo freddo, i suoi dolori migliorano col freddo. InColchicum i dolori diminuiscono col calore, coprendosi, e stando caldi. Se il paziente simuove, quali che siano le sue sofferenze esse si intensificano.

I malesseri di questo rimedio sono accompagnati da grande prostrazione. Debolezzadegli arti, grande esaurimento, esaurimento nervoso di carattere tifoide. Il paziente siindebolisce sempre di più come chi si avvia alla glomerulonefrite cronica. Da qualchetempo è più debole ed ha un colorito pallido e cereo. I piedi e le mani conservano il segnodella pressione. Esaminate l’urina e vi troverete l’albumina. Per la presenza dell’albumina,l’urina diventa nera come l’inchiostro.

C’è un insolito grado di irritabilità dei tessuti, sensibilità al contatto, indolenzimento,sensibilità al movimento, una sensazione di contusione alle articolazioni e in tutto il corpo.Il contatto e il movimento provocano una sensazione dolorosa in tutto il corpo, comequella causata dalle vibrazioni elettriche. Grande stanchezza e grande esaurimento. Ilpaziente non può fare uno sforzo, anche piccolo, senza provocare la dispnea. Devesdraiarsi; non vuole muoversi; le forze crollano; è talmente stanco e spossato da averel’impressione che, se si muove o fa uno sforzo, la vita gli sfuggirà.

Questo quadro si osserva naturalmente quando il paziente si avvia verso la glomerulo-nefrite o verso una febbre continua. Malattie renali ed epatiche. Stanchezza, prostrazione,ansietà. I muscoli si contraggono nervosamente e vi sono come delle scosse elettriche chepassano attraverso il corpo. Negli avvelenamenti e nelle sperimentazioni troppo lunghe èstata osservata una debolezza paralitica. La mascella pende, i muscoli sono flaccidi erilassati. Il paziente sta coricato sul dorso, come spossato; l’esaurimento è così forte chescivola verso i piedi del letto come avviene nel tifo, nelle forme adinamiche di reumatismoe nelle febbri continue. Paralisi degli arti o di un arto o di tutt’altra parte del corpo.

Colchicum

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Il paziente Colchicum traspira quasi continuamente, anche con la febbre e il sudore avolte è freddo. Se viene colpito da una corrente d’aria, questa fa cessare il sudore e siinstaura una paralisi degli arti; l’urina scompare e si ha la ritenzione urinaria. Questodimostra quanto sia profondo il carattere e il tipo della malattia. Malattie a formaadinamica; malattie con prostrazione; con tremito nervoso; con grande spossatezza.Grande debolezza, edemi e travasi che si producono alla fine di una malattia acuta. Edemie travasi dopo una scarlattina.

Con tutti questi disturbi, i sintomi gastrici e intestinali sono molto marcati; questosomiglia a Cocculus. Il paziente è assolutamente incapace di toccare cibo. Ha nausea econati se in sua presenza viene anche solo menzionato il cibo. L’idea e l’odore dei cibiprovocano in lui nausea e vomito. Possiamo constatare che il genere di debolezza descrittoa proposito di tutte queste malattie a forma adinamica non è molto diverso dalla debolezzadi Cocculus.

Colchicum possiede delirio, prostrazione, depressione psichica, una grande sensibilitàal dolore che sembra risentire in testa e che provoca sintomi psichici. È sensibilissimo aldolore; ha confusione psichica; disordine dell’intelligenza. Non riesce a capire quello chelegge.

Le cefalee sono tutte di carattere reumatico. Molto spesso tutta la scatola cranica, ilperiostio esterno delle ossa del cranio è sensibile come se fosse contuso. Il cuoio capellutoè sensibile. Pressione in testa, costrizione; dolori pesanti, dolori come se la testa stesse perscoppiare. Calore alla testa. Sensazione di lacerazione al cuoio capelluto. Le cefalee sonotutte aggravate dal movimento.

I sintomi oculari hanno carattere reumatico; essi sono associati a reumatismo o afebbre reumatica. Non è raro che si manifesti un’irite in rapporto con la febbre reumatica,è una forte caratteristica anche di Colchicum. Ulcere delle palpebre, orzaioli, moltalacrimazione all’aria aperta. Le lacrime provocano l’arrossamento delle palpebre.

Il paziente Colchicum si raffredda facilmente. Starnuti, ostruzione delle narici. Epi-stassi negli stati reumatici e gottosi. Ma c’è una caratteristica che in Colchicum è piùmarcata che in tutti gli altri. È così sensibile agli odori che sente cose che gli altri nonsentono. Sente odori che gli provocano la nausea. «Gli odori forti lo fanno andarecompletamente fuori di sé». Se pronunciate la parola «zuppa» o «brodo» o di qualcosa damangiare, questo gli provoca la nausea. Riesce a sentire gli odori della cucina malgradotutte le precauzioni; e questo sintomo, in questo rimedio, si riscontra sempre.

Nel tifo, questo paziente è prostrato più del solito – e in caso di tifo c’è sempre unacerta prostrazione – egli è eccezionalmente prostrato. Non può prendere latte né uovacrude, non può mangiare minestre perché il solo odore gli provoca i conati. Resta così pergiorni e i familiari temono possa morire di fame. Questo aggravamento è in lui così forteche sembra esserne posseduto. Ha conseguenze sull’appetito, sulla debolezza, sullostomaco. È così appare chiaro come sia una forte caratteristica.

Notate che questa è una delle inclinazioni di questo paziente; è un’inclinazionepervertita e le inclinazioni sono sintomi generali che si manifestano per mezzo degli occhi,del naso o del tatto. Essa entra nel più profondo della vita del paziente perché implical’odio per gli odori e quando vien fuori nelle malattie a forma adinamica come le febbri

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continue, le febbri spossanti e le malattie reumatiche, diventa un sintomo generale. Se siapplicasse solo alle cose sarebbe un sintomo particolare, ma, come potete vedere, essaentra nel cuore stesso dell’essere. Implicando la repulsione, diventa un elemento psichico,diventa parte dell’uomo. Si può dire che lui stesso detesta gli odori, detesta l’odore dei cibie detesta pensarvi. Non pronunciate la parola «cibo» in presenza del paziente Colchicum,ma prima somministrategli Colchicum e ben presto lui stesso chiederà qualcosa damangiare. Colchicum annulla la repulsione per il cibo. Questo rivela la reale assenza di unelemento vitale in un uomo, detestare ciò che deve mantenerlo in vita.

I denti sono molto sensibili. «Reumatismo dentale». Retrazione delle gengive; in pocotempo i denti si scalzano. Odontalgia; reumatismo alle mascelle e ai denti. Il paziente«digrigna i denti; se si serrano, i denti sono sensibili».

«Avversione per il cibo; il paziente ne detesta la vista e l’odore», soprattutto l’odore.«L’odore del pesce, delle uova, delle carni grasse o del brodo provoca una nausea che puòarrivare allo svenimento». Il paziente Colchicum può avere molta sete o non averne affattoo questi due sintomi possono alternarsi. La nausea e il vomito sono caratteristicheestremamente forti. «Nausea, con tendenza al vomito, provocata dalla deglutizione dellasaliva. Nausea, eruttazioni e abbondante vomito di muco e di bile. Violenti conati, seguitida copioso e difficoltoso vomito di alimenti e poi di bile».

C’è nello stomaco ora una sensazione di freddo, ora un bruciore. Può darsi che ilpaziente Colchicum abbia entrambe le sensazioni, di freddo e di bruciore. Esse sonoregistrate entrambe nel Repertorio e nelle relazioni delle sperimentazioni, ma a volte èdifficile sapere di quale si tratta, più difficile di quanto possiate immaginare, finché nonavrete posato da qualche parte sulla pelle o su una mucosa un pezzetto di ghiaccio equalcosa di molto caldo. «Bruciore all’epigastrio». Freddo allo stomaco.

Ma chi ci fornisce un maggior numero di sintomi da osservare è l’ addome. L’addomeè dilatato dai gas ed è timpanico. Grande indolenzimento di tutto l’addome. È esattamenteil timpanismo osservato nel tifo.

Se vi capitasse di essere un medico di campagna e le vacche del fattore entrassero in uncampo di trifoglio fresco e ne mangiassero a sazietà, al punto da essere così gonfie da farvitemere di vederle scoppiare, offrite i vostri servigi e date ad ogni vacca qualche granello diColchicum. Passeranno solo pochi minuti e il gas verrà fuori con sorpresa vostra e delfattore; e forse lo convertirete all’Omeopatia! Si è saputo di fattori che, con un coltello damacellaio, aprivano il ventre della vacca tra le ultime false coste per farne uscire il gas. Lavacca guariva, ma ad un coltello da macellaio è preferibile Colchicum. Questo vale ancheper il cavallo; infatti si applica agli uomini e alle bestie. Colchicum è spesso un rimedioappropriato quando l’addome è estremamente dilatato e timpanico.

Dolori spasmodici, coliche, dolori laceranti, urenti, fitte che costringono il paziente apiegarsi in due; peggiorate dal movimento. Con la colica c’è una grande sensibilità eindolenzimento. Il paziente sta peggio mangiando; sta meglio piegandosi in due. Poi arrivala diarrea. Questo paziente ha una diarrea perfettamente simile a quella che si riscontranelle febbri a forma adinamica. Feci dissenteriche o diarroiche come gelatina. Esseformano nel vaso una massa solida di muco coagulato, gelatinoso. Le defecazioni diColchicum sono molto dolorose, estremamente dolorose. Grande indolenzimento all’ad-

Colchicum

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dome. Grande rilassamento delle parti malate. Prolasso del retto. Muco sanguinolento,scuro, putrido. «Secrezione ematica proveniente dall’intestino con nausea spaventosa».

Dissenteria autunnale con secrezione di muco bianco e violento tenesmo. Grumi disangue scuro e putrido e muco vengono fuori dall’ano. Diarrea con violente coliche. Feciematiche con particelle intestinali e prolasso anale. Feci acquose, profuse, col tempoumido e in autunno. Un muco acquoso, gelatinoso vien fuori dall’ano con un violentospasmo dello sfintere. Passa sotto forma di getto acquoso, liquido; ma appena si raffreddaforma una gelatina.

L’urina passando brucia. Essa fluisce con molto dolore. Nefrite; cistite; tenesmo;ritenzione urinaria. I reni non producono più l’urina; urina insufficiente con edemi etravasi. L’urina è come inchiostro, cioè marrone molto scuro e talvolta quasi nera, carica dialbumina. Questo rimedio è adatto soprattutto alla forma acuta di glomerulonefrite.

Grande dispnea; respirazione breve, rapida; violenti battiti cardiaci. Respirazioneaccelerata. Si possono sentire i battiti cardiaci attraverso la stanza. Palpitazioni; oppressio-ne toracica. Il paziente sente come un gran peso sul torace; non riesce a respirare.Idrotorace; la cavità pleurica è dilatata da un liquido sieroso che provoca dispnea.«Rumori cardiaci attutiti, indistinti, molto deboli». Dolori pungenti, laceranti, nei muscolidel torace.

Arti. Dolori paralitici alle braccia; ingrossamento delle articolazioni delle dita. Anchequesto ci prova quali malattie adinamiche, quale debole circolazione determini il rimedio.«Debole al punto da urtarsi un ginocchio contro l’altro mentre cammina; dolore dovunque,simile a contusione. Gonfiore delle articolazioni». Le articolazioni sono molto colpite.Reumatismo muscolare. Intorpidimento, edema, gonfiore degli arti.

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COLOCYNTHIS

La caratteristica principale di Colocynthis è costituita dai suoi dolori intensi, laceranti,nevralgici; essi sono talmente intensi che il paziente non riesce a stare fermo. A voltesembra che col movimento migliorino – o meglio sembra che col riposo peggiorino –migliorano con la pressione e a volte col calore. Questi dolori sono localizzati in faccia,all’addome e lungo il tragitto dei nervi.

Tali dolori hanno una causa molto speciale, cioè la collera sdegnata. Da questo derivache le persone altezzose che facilmente offendono o umiliano hanno degli accidenti diColocynthis. La collera sarà seguita da una violenta nevralgia alla testa, agli occhi, lungola spina dorsale e all’intestino.

Nonostante l’estrema agitazione, i dolori si accompagnano a grande debolezza. Unpaziente che soffre di diarrea cronica con forti coliche, diventerà talvolta così debole chepotrà a malapena esprimersi. Non è assolutamente eccezionale vedere, concomitante aidolori, una sensazione di mancamento o perfino uno svenimento. Si verifica lungo iltragitto dei nervi una sensazione di pizzicamento, e in qualche caso, di torpore, dipizzicore e di formicolio, come se sulla regione interessata camminassero delle formiche.

Per molti medici, Colocynthis è il rimedio che d’abitudine si dà nei casi di sciatica, esolo quando questo non fa effetto studiano i sintomi per trovare il rimedio realmenteindicato. Una pratica simile non ha giustificazioni. Colocynthis generalmente guariscequando il dolore è attenuato da una forte pressione e dal calore, e si aggrava durante ilriposo portando il paziente alla disperazione. Ma non è indicato in tutti i casi. Alcunirimedi scelgono i muscoli e i tendini, altri le ossa e il periostio, mentre altri scelgono igrandi tronchi nervosi. I dolori di Colocynthis compaiono in genere nei tronchi nervosi diuna certa dimensione.

I sintomi psichici non sono molto impressionanti. Appena lo sperimentatore di Co-locynthis comincia a sentire dolore lungo il tragitto dei nervi, diventa irritabile; tutto looffende; le contrarietà lo fanno aggravare.

Il paziente grida per il dolore. Egli gira per la stanza e diventa sempre più ansioso amano a mano che il dolore si prolunga. Non ha voglia di conversare o di rispondere né divedere amici. I suoi amici lo impazientiscono e vuole essere lasciato solo. Deve penare perresistere a quei dolori.

Con i dolori arrivano spesso vomito e diarrea, specialmente se i dolori sono all’addo-me. La colica arriva con crisi che vanno aumentando d’intensità. Il paziente ha dellenausee che aumentano progressivamente finché finisce col vomitare e continua a sforzarsidi vomitare anche dopo che lo stomaco si è vuotato.

Colocynthis provoca nel sistema nervoso uno stato paragonabile a quello che siriscontra negli individui che hanno lavorato per anni tra le preoccupazioni e le umiliazioni.

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L’uomo i cui affari vanno male diventa irritabile e ne consegue un esaurimento nervoso.La donna costretta a sorvegliare giorno e notte il marito infedele per allontanare da lui lealtre donne, diventa a poco a poco suscettibile, irritabile, ed è sconvolta dal più piccoloincidente. Lo stato dello sperimentatore di Colocynthis è così.

Raramente troverete che questo rimedio è indicato per le persone forti, vigorose, sane,che si ammalano improvvisamente. È più probabile che lo sia per un temperamento comequello prima descritto e per coloro che hanno l’abitudine di mangiare eccessivamente.

Riscontriamo dolori laceranti al cuoio capelluto provocati dalla collera, dalla spossa-tezza; dolori che diminuiscono con la pressione e col calore e aumentano quando ilsoggetto non si muove.

Cefalea mordente, costante. Un dolore lacerante che perfora il cervello e diventainsopportabile se si muovono le palpebre. Intenso dolore in tutta la testa che peggiora colmovimento degli occhi. Cefalea intensa, con dolore da pressione, lacerante che fa urlare ilpaziente. Cefalea intermittente nei soggetti che hanno una diatesi reumatica, gottosa onervosa. Dolore che è insieme lacerante e simile a quello di una vite che penetra. Violentacefalea periodica o intermittente.

Ecco qualche enunciato preso dai testi delle sperimentazioni. Ma il carattere particola-re del dolore non è così importante come le circostanze che possono provocarlo, né quantole condizioni in cui il paziente è vissuto. La vita di un paziente quando la si conoscefornisce molte notizie sul paziente stesso.

Nell’occhio troviamo gli stessi violenti dolori nevralgici. Iriti reumatiche che peggio-rano di sera e di notte.

Dolori oculari intensi, urenti, taglienti, pungenti. Il bruciore è più caratteristico deidolori dell’occhio che di quelli di altre regioni della testa e della faccia. Dolori martellanti,acuti, taglienti; dolori da pressione.

Il dolore della faccia è particolarmente importante, perché Colocynthis è uno deirimedi più frequentemente indicato per le nevralgie di questa regione. Nei dolori del voltoci sono tre rimedi che sono indicati più spesso di tutti gli altri: Belladonna, Magnesiaphosphorica e Colocynthis.

I dolori di Belladonna sono i più violenti che si possano immaginare e si accompagna-no a rossore del volto, sguardo lucido, calore alla testa e grande sensibilità della zona alcontatto. In Colocynthis i dolori vengono a ondate, sono attenuati dal calore e dallapressione; si aggravano – ed è la cosa più importante – durante il riposo e sono provocatidall’eccitazione o dalle contrarietà. Di solito si localizzano nella parte sinistra mentrequelli di Belladonna sono a destra e sono provocati dal freddo. Magnesia phosphorica hasensazioni di lacerazione e dolori che passano a fitte lungo i nervi, alleviati dal calore edalla pressione.

L’espressione del volto di Colocynthis rivela l’ansia causata dall’intensità della soffe-renza. Poco importa la sede del dolore, il volto sarà sempre alterato. Finisce coll’impalli-dire e le gote si illividiscono.

Dolori laceranti alle ossa malari o più esattamente nella ramificazione nervosa sottor-bitale nel punto di emergenza dal foro sottorbitale. Questo dolore ora dà la sensazione diun ferro caldo ora quella di un chiodo freddo, ora è lacerante, urente o pungente. Spesso si

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estende a tutta la faccia, seguendo le ramificazioni delle piccole branche nervose, di solitonel lato sinistro. Il paziente grida ed è molto agitato. Ha dolori simili a lacerazione ebruciore che si estendono all’orecchio e alla testa.

Tutti i dolori migliorano con la pressione, ma solo all’inizio. Dopo che il dolore èdurato per parecchi giorni con intensità crescente, la regione diventa sensibilissima e lapressione non può essere più sopportata.

Avversione per il cibo. Sete intensa.Colica provocata dall’aver ingerito liquido quando si è molto accaldati o aver mangia-

to cose indigeste; colica negli individui che amano mangiar bene; colica per aver mangiatopatate. Le patate e gli alimenti amilacei sono dannosi al paziente Colocynthis come lo sonoal paziente Alumina.

Il vomito di Colocynthis differisce da quello della maggior parte degli altri rimedi.All’inizio non c’è nausea, ma nausea e vomito cominciano quando il dolore diventaintenso; il contenuto dello stomaco è vomitato, e il paziente continua a sforzarsi finchél’intensità del dolore non diminuisce. I dolori allo stomaco sono dolori di stringimento,crampiformi, di qualcosa che scava, come se lo stomaco fosse afferrato tra le dita di unamano forte.

Dolori analoghi si producono più in basso, all’addome, ma in questo caso sonoattenuati da una forte pressione o piegandosi in due – cosa che produce pure una pressione.Essi si manifestano con crisi di intensità crescente finché il paziente, in preda alla nausea,si mette a vomitare, e sono accompagnati da grande agitazione e da una sensazione didebolezza e di mancamento all’epigastrio. La vittima si piega in due sulla spalliera di unasedia o, se non è in grado di alzarsi, sul bordo di legno del letto.

Nei «Guiding Symptoms», troviamo parecchie pagine di ripetizioni che dimostranotutte le possibilità di indicazione di questo rimedio nei malesseri addominali quandoesistono i sintomi sopracitati. Sarebbe bene leggerle.

I dolori alla parte bassa dell’addome diminuiscono piegando gli arti inferiori e tenen-doli con le mani. Nelle violente nevralgie ovariche di Colocynthis si vedrà la donnapiegare le gambe sul lato dolente stringendole contro l’addome e mantenendole in quellaposizione. Il medico chiede: «Cosa le è successo che ha potuto provocare questi dolori?»Probabilmente risponderà: «La mia cameriera ha fatto cadere dell’acqua sporca su ungrazioso tappeto, abbiamo litigato un po’ e questo è il risultato».

Colica causata da collera con indignazione; migliora piegandosi in due e peggiorastando dritti, in piedi o chinandosi all’indietro. Coliche del lattante, il bimbo sta megliocoricato sul ventre; appena cambia posizione, il bambino ricomincia a piangere.

Gli stessi sintomi accompagnano la diarrea e la dissenteria. Le feci sono costituite damuco bianco, sono dense, vischiose e simili alla gelatina; a volte ematiche. All’iniziopossono essere abbondanti, dall’odore penetrante, pastose, e in seguito acquose, gialle, inpiccole quantità e quasi inodori. Diarrea e dissenteria sono provocate da collera conindignazione; durante la defecazione c’è il più spaventoso dei tenesmi; stimolo urgentecon coliche. La più piccola assunzione di cibo provoca la colica, lo stimolo urgente e ladefecazione. Feci acquose dopo aver mangiato. In molti di questi casi il paziente provasollievo col calore e col tepore del letto.

Colocynthis

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CONIUM MACULATUM

Questo rimedio è un antipsorico dall’azione lunga e profonda, che crea nell’organismouno stato di disordine che si estende tanto e dura così a lungo che ne sono disturbati quasitutti i tessuti.

I suoi malesseri si manifestano dopo aver preso freddo e sono colpite le ghiandole ditutto il corpo. I linfonodi si induriscono e diventano dolenti. Nelle malattie profondamenteradicate, attorno alle ulcere e alle parti infiammate c’è dell’infiltrazione; ce n’è anche neilinfonodi, lungo i vasi linfatici che formano in quel caso come una corda nodosa. Ilinfonodi ascellari si infiammano e si ulcerano; quelli cervicali, inguinali e addominali siingrossano. Le parti ulcerate si induriscono. Un ascesso al seno si contorna di bolle e dinoduli. Si formano noduli al seno anche quando ancora non si è formato il latte; in tutto ilcorpo si formano, sotto la pelle, masse, noduli, indurimenti e gangli ipertrofici. Si è fattoun considerevole uso di Conium nelle affezioni maligne delle ghiandole perché esercita lasua azione sulle ghiandole sin dall’inizio, le infiltra ed esse arrivano a diventare dure comepietre, come lo scirro.

Un’altra caratteristica importante che in questo rimedio si trova sempre, è la sua azionesui nervi. I nervi sono in uno stato di grande debolezza. Si manifestano tremore, scosse aimuscoli e movimenti convulsivi dovuti alla debolezza dei nervi. Il paziente non è capace disopportare un qualsiasi sforzo fisico senza provare grande spossatezza. La debolezzaparalitica aumenta regolarmente, abbastanza simile a quella di Cocculus. Esaurimento delcorpo e della mente, vale a dire generale rallentamento di tutte le attività del corpo. Ilfegato si impigrisce, si indurisce e aumenta di volume. La vescica è debole, riesce adespellere solo una parte dell’urina; a volte è anche come fosse paralizzata e non ha alcunpotere di espulsione. Questo sintomo dimostra che il rimedio conduce ad una debolezzaparalitica.

Isterismo. Ipocondria, con nervosismo, tremito e debolezza dei muscoli. Nei primistadi della malattia, il paziente si stanca presto ma alla fine questo stato si aggrava finchégli arti si paralizzano.

Moltissime affezioni sono indolori. Le ulcere e le paralisi sono indolori. Grandedebolezza fisica e psichica; grande esaurimento muscolare; il paziente è allo stremo,debole e tremante. Paralisi delle gambe e delle anche.

Sintomi psichici, sintomi nervosi, tremori si manifestano nelle vedove e nei vedovi chesono stati improvvisamente privati delle loro relazioni sessuali. La donna o l’uomo digrande vigore che ne è stato improvvisamente privato piomba in uno stato di debolezzatremolante, diventa incapace di sostenere un qualsiasi sforzo psichico e di prestareattenzione a quello che gli altri dicono. Nella donna non è tanto marcato o tanto comunequanto nell’uomo. Quando questo stato si produce in una donna di vigore sessuale

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eccezionale, ella può presentare la congestione dell’utero e delle ovaie; in quel caso Apisha maggiori possibilità di Conium di adattarsi ai suoi sintomi. Ma quando c’è isterismo esovreccitazione il rimedio spesso è Conium. Un gran numero di sintomi di questo rimediohanno una causa simile.

Conium ha un’azione così profonda che a poco a poco porta ad uno stato di imbecillità.La psiche non funziona più. All’inizio è stanca come i muscoli del corpo. Non riesce asostenere alcuno sforzo. La memoria è debole. La mente non riesce a concentrarsi; nonpuò forzarsi a fare attenzione; non riesce a riflettere; poi arriva all’imbecillità. L’incapaci-tà di sostenere qualsiasi sforzo psichico o di fissare la propria attenzione su una cosaqualsiasi è uno dei più importanti sintomi di questo rimedio. Possiede la demenzaperiodica. L’imbecillità però è ben più frequente della demenza.

Quando studierete i disturbi psichici, noterete sintomi che vi faranno pensare che ilpaziente ha il delirio, ma non è affatto così. Si tratta di una debolezza mentale che sicostituisce lentamente; non è quello stato attivo che si forma rapidamente come quello cheaccompagna una febbre; si tratta, per così dire, di un delirio senza febbre che non ècontinuo. Forme passive di demenza. Il paziente pensa lentamente e resta in questo statoper settimane e per mesi ammettendo che possa guarire. Quei pazienti sovreccitabili i cuidisturbi psichici sono più o meno marcati dalla violenza e dall’attività sono quelli checorrispondono a Belladonna, Hyoscyamus, Stramonium e Arsenicum. In questo rimedionon vi è niente di simile.

Questo stato psichico si è determinato talmente gradualmente che la famiglia non se neè accorta. La mente è piena di strane idee che si sono manifestate a poco a poco, e quandola famiglia si accorge di tutto quello che il paziente ha fatto o detto, comincia a domandarsise non stia diventando pazzo, ma quello in realtà si sta avviando all’imbecillità. Conium haun carattere lento e passivo. Totale indifferenza; il paziente non si interessa a nientespecialmente quando cammina all’aria aperta. «Detesta trovarsi vicino ad altri e parlare dicoloro che incontrano; è incline ad afferrarli e ingiuriarli». Questo, naturalmente, è l’attodi un insensato.

«Triste e cupo. Dispiacere profondo che si ripete ogni quindici giorni», e rivela unaperiodicità di due settimane. Il paziente Conium resterà seduto in un angolo a veder tuttonero, triste e depresso, non dando neppure una ragione della sua grande tristezza. È unsoggetto ipocondriaco, con ghiribizzi e concetti strani dai quali i suoi amici tentano didistoglierlo facendolo ragionare; ma più tentano di farlo ragionare più quello diventatriste. Cupo, piagnone, si offende facilmente. Tutto lo offende e lo disturba. Non sopportaalcun genere di sovreccitazione, poichè questa gli provoca angoscia psichica, debolezza etristezza. Qualche volta si riscontreranno sintomi di Conium in pazienti che hanno subitograndi dolori. La loro memoria si incrina: questo è ciò che si può manifestare come primacosa. I pazienti dimenticano; non riescono mai a ricordare una cosa esattamente quandovorrebbero. E così si indeboliscono sempre di più fino a diventare imbecilli.

Se, con tutta evidenza, ad essere colpita è la sfera psichica, il risultato è l’imbecillità; sela malattia prende un andamento fisico, il risultato è la paralisi e non è raro vederesopraggiungere una generale debolezza paralitica; in questo modo, il corpo e la menteavanzano insieme verso la debolezza finché si produce una vera e propria manifestazione

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che rivela l’evoluzione verso la paralisi, o viene a galla una manifestazione di altro genereche fa indubbiamente propendere la malattia verso l’imbecillità mentre lo stato fisicosembra restare stazionario. In questi casi arriva un momento in cui vi è una specie didivisione tra il corpo e la mente. Ogni volta che, sotto l’effetto di una cura omeopatica ilfisico migliora e la psiche peggiora, il paziente non guarisce. Esistono casi simili. Non mipiace mai vedere che lo stato fisico migliora mentre lo stato psichico si aggrava sia pur dipoco. Non intendo l’aggravamento causato dal rimedio. Se lo stato psichico non migliora,ciò significa che il paziente peggiora. Non c’è miglior prova del buon effetto di un rimedioche il miglioramento dello stato psichico.

I pazienti Conium non sopportano neppure la più piccola quantità di bevanda alcolica.Qualsiasi specie di vino o di bevanda alcolica provoca tremori, sovreccitazione, debolezzapsichica e prostrazione. In questi pazienti si manifestano molte cefalee. I pazienti chepeggiorano, avranno la cefalea. Dolori pungenti, laceranti, pulsazioni in testa. Segniprecursori dell’indebolimento del cervello. Nevralgie.

Debolezza muscolare. Debolezza dei muscoli di un lato del volto. Paralisi dellepalpebre superiori. Dolori che pizzicano, che semplicemente concordano con i segni di uncrollo generale. Non ci verrebbe in testa di somministrare Conium per quelle congestioniimprovvise e violente del cervello o quelle improvvise e violente crisi di cefalea, di doloridella faccia o degli occhi, ma lo somministreremo per quei dolori che accompagnano unamalattia progressiva generale. In questo rimedio ci sono dolori pungenti, lancinanti, comecoltellate, lungo il tragitto dei nervi della faccia, degli occhi e della testa. Punture alsommo del capo. Bruciore al sommo del capo. Spesso i sintomi porteranno il medicoomeopata a fare un approfondito esame fisico. Ma i sintomi che indicano un rimedio sonoben più importanti dell’esame fisico.

La sovreccitazione provocherà mal di testa. Uno dei sintomi comuni di Conium, èl’intorpidimento del cuoio capelluto. È un sintomo generale; dovunque ci saranno disturbi,ci sarà l’intorpidimento: torpore con i dolori, spessissimo torpore con la debolezza; leparalisi sono accompagnate da torpore. Emicranie con incapacità di urinare.

Violento stordimento. Tutti gli oggetti della stanza sembra che girino intorno. Sensa-zione di confusione in testa. Il paziente resta spesso seduto, perduto nei suoi pensieri.Vertigine e sensazione di pressione in testa senza modificazione del polso. Vertigine chepeggiora chinandosi. Il più piccolo sorso di bevanda alcolica ubriaca il paziente. Girandola testa questi ha la vertigine, come se girasse in tondo; vertigine quando si alza dalla sedia;vertigine più forte quando sta sdraiato come se il letto girasse in tondo; vertigine quandosi gira nel letto o quando gira lo sguardo intorno. La vertigine più comune in Conium èquella che viene quando il paziente è a letto e gira gli occhi. È un po’ quello che avvienein Cocculus non solo in quello che concerne la vertigine, ma anche per la debolezzamuscolare generale.

La paresi o la debolezza dei muscoli in tutto il corpo esiste anche a livello di occhi. C’èdebolezza muscolare in tutti i muscoli dell’occhio, di modo che il paziente Conium nonpuò osservare oggetti in movimento senza avere l’emicrania e disturbi visivi e psichici. Iviaggi in macchina, l’osservazione di oggetti che si muovono velocemente e l’incapacitàdi accomodazione rapida – altrimenti detta lentezza di accomodazione – sono la causa di

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un gran numero di malesseri. L’incapacità di seguire con sufficiente rapidità gli oggetti inmovimento, provoca la cefalea. «Gli oggetti appaiono rossi o prendono il colore dell’arco-baleno oppure sono raggianti; macchie sfocate; diplopia; debolezza visiva. Miopia; ilpaziente non può leggere a lungo senza che le lettere si accavallino». Tutto questo è dovutoa un difetto dell’accomodazione. «Lento adattamento dell’occhio ad un campo visivodiverso. Quando il paziente è irritabile la vista gli si annebbia. Debolezza e offuscamentodella vista contemporaneamente a stordimento. Avversione per la luce senza infiammazio-ne oculare». La pupilla non reagirà ai cambiamenti tra una luce forte e una debole, e ilpaziente ne soffrirà.

Fotofobia e lacrimazione intense. Fotofobia senza alcuna congestione dei tessutiesterni o interni del globo oculare. Le pupille sono ora contratte, ora dilatate. Conium haguarito ulcere della cornea. «Bruciore agli occhi quando legge». Il paziente ha un dolorelancinante, urente agli occhi. Le palpebre si induriscono, si ispessiscono, diventanopesanti e ricadono. Il paziente può sollevarle con molta difficoltà. E così questa paralisi siestende a tutti i muscoli del corpo e alla stessa maniera colpisce la mente. «Poteva amalapena sollevare le palpebre. Queste sembravano spinte verso il basso da un peso.Bruciore su tutta la superficie delle palpebre; orzaioli; paralisi dei muscoli dell’occhio».

Un sintomo saliente è il gonfiore delle ghiandole della faccia, in prossimità dell’orec-chio e della regione sub-mascellare. Le parotidi sono gonfie e dure e si ha lo stessoindurimento progressivamente crescente delle ghiandole sub-mascellari e sub-linguali. Igangli laterali del collo nelle affezioni cancerose, aumentano di volume. Questo rimedioha guarito epiteliomi della palpebra, del naso e della gota. Ulcere del labbro con induri-mento. Sotto le ulcere vi sarà un indurimento che andrà molto in profondità, e lungo tutti ivasi che inviano linfa a queste ulcere, vi sarà una catena di nodi.

Paresi dell’esofago che si evolve verso la paralisi; difficoltà ad inghiottire; il ciboscende solo parzialmente e si ferma. Quando gli alimenti sono pronti a passare attraversoil cardia si fermano ed entrano nello stomaco con grande sforzo. «Curiosa sensazione diqualcosa che risale alla gola con una sensazione di riempimento, come se vi fosse un corpoestraneo. Sensazione di pienezza in gola come causato da un frammento, con involontaritentativi di deglutizione. Replezione della gola con soppressione dell’eruttazione. Pressio-ne all’esofago come se dallo stomaco tornasse su un corpo rotondo». Questa è una malattianervosa riscontrata nelle donne nervose che si chiama «bolo isterico». Quando una donnaha voglia di piangere e inghiotte e si affoga, ha in gola un bolo simile. Pazienti sono nervosi,dall’organismo logorato, stanchi della vita; nell’avvenire non vedono altro che malattia,pena, paralisi o imbecillità. Nei loro momenti di lucidità questi pazienti piangono, sirattristano sulle loro ipertrofie ganglionari e la loro debolezza e hanno un bolo in gola.

Vi sono molti disturbi gastrici; ulcera gastrica; cancro allo stomaco. Conium, quandoi sintomi concordano, è uno dei più grandi palliativi per i cancri dello stomaco. Esso, perun certo tempo, attenuerà le manifestazioni cancerose; poi le difficoltà si ripresenterannoperché, quando l’evoluzione è sufficientemente avanzata da dare sintomi di Conium,spesso non c’è alcuna speranza di guarigione.

Indurimento dell’addome, grande sensibilità dell’addome. Dolori che pizzicano, pun-genti, dolori taglienti di coliche, dolori crampiformi. Sensazione di «bearing-down»

Conium maculatum

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all’addome – nella donna – come se l’utero stesse per uscire. Spesso più che diarrea c’èstipsi con stimoli senza effetti, feci dure, paralisi del retto. Il paziente non riesce a faresforzi per evacuare, per espellere il contenuto del retto a causa della debolezza paralitica ditutti i muscoli che prendono parte all’espulsione. Pulsazioni e sensazione di vuoto all’ad-dome dopo normali defecazioni. La donna fa tali sforzi quando evacua che l’utero sporgedalla vagina. Debolezza tremolante e palpitazione dopo ogni defecazione.

Il flusso dell’urina si arresta e riprende. Il paziente fa degli sforzi per espellerla, sistanca e si ferma. Il flusso dell’urina si arresta e poi riprende senza che il paziente facciaalcuna pressione. Queste alternanze avvengono due o tre volte durante la minzione.Quando il paziente urina, le contrazioni muscolari sono irregolari. «Flusso urinariointermittente con dolore tagliente dopo la minzione. Urina torbida dopo averla fattariposare un po’».

Indebolimento della potenza sessuale nell’uomo; impotenza. Il paziente può avere ildesiderio sessuale più violento, tuttavia è impotente. «Violento desiderio sessuale conimpotenza parziale o totale. Polluzioni senza sogni. Polluzioni ed eiaculazioni dolorose».Vi è catarro nelle vescichette seminali accompagnato da molto indolenzimento, in manierache al momento dell’eiaculazione si sente come una coltellata, come se il liquido seminalefosse irritante. Cattive conseguenze della repressione del desiderio sessuale nei vedovi e incoloro che avevano l’abitudine di praticare il coito. «Debolezza sessuale. Erezione insuf-ficiente che dura poco; debolezza dopo il coito. Gonfiore e indurimento dei testicoli».

L’indurimento e il gonfiore dei testicoli avviene progressivamente. «Secrezione diliquido prostatico ad ogni nuova emozione, senza pensieri voluttuosi o nell’espellere feci;con prurito al prepuzio». È in questo modo che abbiamo una curiosa mescolanza diun’accresciuta irritabilità degli organi uro-genitali: collo della vescica, organi sessuali eprostata, con debolezza e impotenza. Ricordatevi che nell’uomo c’è l’indurimento el’ingrossamento dei testicoli; nella donna, l’indurimento e l’ingrossamento delle ovaie edell’utero.

«Spasmi uterini durante le mestruazioni in anticipo e poco abbondanti». Indolenzi-mento dell’addome nei primi mesi della gravidanza; i movimenti del bambino sonodolorosi. Dolori urenti, pungenti, laceranti al collo dell’utero. Grande indolenzimento delseno. Questo rimedio può avere sia la diminuzione di volume, sia l’ingrossamento el’indurimento delle ghiandole mammarie. Soppressione delle mestruazioni, mestruazionidolorose, dolori pulsanti, laceranti, urenti all’utero, alle ovaie e alle pelvi. Conium haguarito fibromi uterini. Ha ritardato l’evoluzione di cancri al collo dell’utero. Uno deicancri più dolorosi nella donna è il cancro al collo dell’utero. Di tutti i cancri conosciuti èil più difficile da bloccare. Esso si evolve rapidamente, ma Conium è uno di quei rimediche possono rallentarne l’infiammazione e, in una certa misura, impedirne le emorragie.Conium ha prodotto l’indurimento e l’infiltrazione del collo.

Difficoltà di respirazione. Tosse secca, quasi costante, che peggiora stando coricati aletto. La tosse comincia immediatamente dopo essersi coricati. Il paziente è costretto asedersi nel letto e tossire finché espettora. Un’inspirazione profonda provoca la tosse.Sono i tratti caratteristici di una tosse di Conium. Violenti dolori pungenti al torace.Gonfiore doloroso ai seni. Dolori taglienti e laceranti al torace.

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Al dorso il sintomo più notevole è la debolezza; essa è concomitante a qualche doloredorsale. Si sono osservati dolori lancinanti. «Cattive conseguenze delle contusioni e dellescosse alla colonna vertebrale». A seguito di traumi, soprattutto alla regione lombare, cisono dolori e stasi delle vene degli arti inferiori.

Dolori reumatici; paralisi agli arti inferiori; ulcerazione. Le sofferenze e i doloridiminuiscono lasciando pendere le gambe. Conium in questo differisce da un gran numerodi rimedi: generalmente i dolori diminuiscono tenendo i piedi sollevati, per esempio su unasedia, o mettendoli più in alto a letto. Ma il paziente Conium che soffre di reumatismo o diun ulcera alla gamba oppure di altre curiose affezioni alle gambe che sono suo appannag-gio, si coricherà lasciando pendere le gambe fuori dal letto fino al ginocchio. Ecco unamodalità che qualcuno dovrebbe cominciare a spiegare, in modo da poter avere almeno unsintomo patologico sul quale poggiare la nostra prescrizione. Ma fino ad oggi nonabbiamo spiegazioni. In uomini di mezza età la deambulazione è barcollante.

Un’altra grande caratteristica del rimedio è l’abbondante traspirazione durante ilsonno. A volte il paziente dirà che gli basta chiudere gli occhi per cominciare a sudare. Èdè certamente vero che chiudendo gli occhi per addormentarsi comincia a sudare.

Dato che Conium produce tanto indurimento e infiltrazione dei tessuti infiammati, c’èla possibilità che si formino delle stenosi là dove c’è stata l’infiammazione. Conium haguarito restringimenti dell’uretra e stenosi del collo uterino.

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CROTALUS HORRIDUS(SERPENTE A SONAGLI)

La prima reazione sarebbe quella di ribellarsi all’uso di sostanze quali Crotalus,Lachesis, Apis e altri veleni animali, e in verità una mente profana deve considerare la lorosomministrazione con qualcosa che somiglia all’orrore; ma quando sono usati corretta-mente, quando si considera anche il carattere spaventoso delle malattie che li richiedono,quando si è certi che nessun altro prodotto può essere loro sostituito se sono indicati, e sipensa infine che sono dinamizzati e trasformati ad un grado di purezza assoluta perchéridotti allo stato di sostanza semplice, allora l’orrore sparisce. Che le malattie cherichiedono l’uso di rimedi come Crotalus siano molto gravi, è vero. Al capezzale di unpaziente Crotalus si sente la morte molto vicina; il paziente ha un aspetto spaventoso e unamadre dirà di suo figlio o un marito di sua moglie: «Dottore, faccia qualsiasi cosa persalvargli la vita; ricorra a tutto il possibile per guarirlo».

Crotalus ha sintomi strani. Essi danno al rimedio un pronunciatissimo risalto. Non sipuò sostituire Crotalus con nessun altro rimedio, perché nessun altro rimedio, preso nelsuo insieme, gli somiglia. I più simili a Crotalus sono gli altri veleni di serpente, ma questoè il più terribile, eccetto, forse, Ancistrodon contortrix (Cenchris contortrix o Serpentedalla testa ramata).

In caso di morso del serpente assistiamo ad effetti disastrosi; dopo un’evoluzionerapidissima, dopo il più acuto tipo di malattia infettiva, vediamo l’epilogo e la morte.Questi veleni di serpenti sono composti da cianuro di sodio e altri. Sappiamo che ilsolvente naturale dei cianuri è l’alcool ed è per questa ragione che l’alcool è stato usato ingrandi quantità nei morsi di serpente e spesso ha prolungato e anche salvato la vita dellevittime.

Se il paziente sopravvive alla crisi acuta, continuerà a presentare per sempre lemanifestazioni croniche delle quali abbiamo raccolto i sintomi. Alcuni cani che erano statimorsicati, manifestavano i sintomi cronici dei morsi del serpente a sonagli e, in loro, siverificava una particolare periodicità, cioè un aggravamento ad ogni primavera nelmomento in cui diminuisce il freddo e comincia il periodo caldo. Ho avuto tempo fa lapossibilità di osservare nel tempo un cane che era stato morso da un Cenchris ed erasopravvissuto. Era stato morso al collo e, in quella zona, ad ogni primavera si formava unascesso e questo si è ripetuto per tutti gli anni che visse il cane che morì poi vecchio diquesta malattia. La periodicità dei veleni di serpente è in rapporto con la primavera, conl’arrivo del caldo.

Un’altra caratteristica generale evidenziata in Crotalus come nella maggior parte deglialtri ofidi, è che il paziente, quando si aggrava, dorme.

Le prime manifestazioni dell’avvelenamento da Crotalus horridus sono simili allatrasformazione che osserviamo nelle malattie infettive quali scarlattina, difterite, tifo e le

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forme adinamiche di avvelenamento del sangue, in quei casi che si manifestano con granderapidità e che sono caratterizzati da alterazione ematica, rilassamento dei vasi sanguigni,emorragie da tutti gli orifizi del corpo, stato di incoscienza che peggiora rapidamente,somiglia all’ubriachezza e dà al paziente un aspetto abbrutito. È una prostrazione psichicae fisica di carattere quasi paralitico. Ecco ciò che osserviamo nella scarlattina che assumeil tipo putrido, nel tifo che volge al putridume o nella difterite con molto sanguinamento eputridume.

Il corpo è chiazzato di blu e di giallo. Sopraggiunge con sorprendente rapiditàl’itterizia: gli occhi diventano gialli, la pelle diventa gialla e chiazzata. Si formano macchieblu. Macchie nere e blu mescolate di giallo, come se il paziente fosse stato picchiato. Dopole emorragie, la cute assume un colorito estremamente anemico: è gialla, pallida, esangue,come la cera. Emorragie dalle orecchie, dagli occhi, dal naso, dai polmoni, da tutte lemucose, dall’intestino e dall’utero. Si instaura un stato emorragico.

Crotalus è indicato nelle malattie più gravi, più putride, che compaiono con ecceziona-le rapidità e raggiungono quel grado di putridume in un lasso di tempo straordinariamentebreve. La persona intossicata sprofonda rapidamente in uno stato di abbrutimento, ditorpore, di putridume e di semincoscienza. Si ha l’impressione che vinca la morte. Ilsangue che fuoriesce diventa nero. A volte resta liquido.

Uno spaventoso nervosismo invade il paziente. Ci sono tremori agli arti, debolezzatremolante. Quando gli si fa tirar fuori la lingua, questa esce tremolando. Per il più piccoloesercizio, il paziente è stanco. Prostrazione improvvisa delle facoltà vitali. Ovunqueprende il sopravvento una debolezza paralitica. Movimenti convulsivi dei muscoli, tre-more agli arti. Nel tifo, dove questo rimedio ha fatto le sue prove, e anche nella febbregialla dove c’è la prostrazione, si è osservato lo scivolamento del paziente verso i piedi delletto. Questo rimedio ha guarito questo tipo di febbre gialla. Convulsioni e paralisi. Ilpaziente ha movimenti convulsivi dei muscoli che ricordano quelli della corea. Tremore,spasmi localizzati e manifestazioni isteriche.

I sintomi psichici meritano veramente di essere esaminati. La forma calma di delirio incui il paziente borbotta, parla con se stesso, è una particolare forma di loquacità. In questo,Crotalus differisce un poco da Lachesis. Entrambi possiedono la loquacità. Quella diLachesis è così rapida, la sua mente è talmente attiva, che, se qualcuno nella stanzacomincia a raccontare qualcosa, il paziente riprenderà la storia per conto suo e la finiràsebbene non ne abbia mai sentito parlare. Nessuno è autorizzato, in presenza di unpaziente Lachesis, a finire una storia. Se qualcuno comincia a dire qualcosa, il pazientedirà: «Oh! Si, capisco», e se ne andrà in un’altra direzione finendo con un soggettocompletamente diverso. Anche Crotalus fa questo, ma Crotalus riprenderà la storia,borbotterà e inciamperà maldestramente sulle proprie parole. In Crotalus si tratta di unostato lento e passivo, come un’intossicazione. In Lachesis si tratta di un’eccitazioneselvaggia.

«Delirio con languore, sonnolenza, stupore». Questo descrive bene il quadro deldelirio. «Delirio loquace con desiderio di lasciare il letto», ciononostante è un deliriopassivo. I movimenti del paziente sono lenti. «Delirio con borbottio del tifo. Tristezza». Isuoi pensieri si soffermano continuamente sulla morte. «Eccessiva sensibilità. Leggendo si

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emoziona fino alle lacrime. Malinconia con timidezza, paura. Ansioso e pallido, sudafreddo. Irritabile, di cattivo umore, furibondo, ad ogni più piccola noia». Movendosi havertigini e stordimento. Stando fermo ha dolori. Addormentandosi ha dolore e si svegliacon un dolore violento. Più a lungo dorme, più è forte il dolore alla testa.

Il paziente dorme con i suoi sintomi. Tutti i veleni di serpente hanno maggiori o minoridisturbi durante il sonno. I disturbi alla testa, giungono al risveglio. Il paziente dorme conla sua cefalea. Più a lungo dorme, più violenta è la cefalea. Il dolore alla nuca è cosìviolento che il paziente quasi non può sollevare la testa dal cuscino. I muscoli sono cosìstanchi che deve tenersi la testa con le mani. Questo sintomo appartiene anche a Lachesis.Cefalea per congestione con colorito cereo, volto giallo, purpureo, chiazzato, come sefosse contuso. «cefalea che si irradia fino agli occhi. Emicrania biliosa ogni pochi giorni».Violenta emicrania con stordimento e pulsazioni alla sommità della testa. Cefalee sorde,lancinanti.

«Cefalee occipitali sorde, pesanti, pulsanti», ovvero tutta la testa è in stato di conge-stione. Il paziente è confuso e attonito. Ha l’impressione di avere la testa troppo grossa,che sia piena come se stesse per scoppiare. Cefalee a ondate, come se risalissero dal dorso,simili ad un flusso di sangue verso l’alto, una spinta del sangue che si precipita in alto.Cefalea con accessi a ondate e provocata dal movimento e dalle scosse, rigirandosi nelletto, sollevandosi o stendendosi nel letto. Un cambiamento di posizione provocherà untale accesso. In Lachesis viene descritto – e io ho avuto sotto gli occhi conferma delfenomeno – come se cominciasse dal fondo della colonna vertebrale e salisse verso l’altoseguendo il battito del polso.

Emorragia oculare. Congiuntive gialle. «Essudazione di sangue dall’occhio; brucioreagli occhi; arrossamento con lacrimazione». Pressione agli occhi come se qualcunotentasse di enuclearli. Paralisi delle palpebre superiori. Infiammazione della congiuntivapalpebrale.

Pressione alle orecchie. «Sensibile ai rumori». Dolore alle orecchie sordo e pulsante.Secrezioni fetide, abbondanti, gialle, nauseabonde, sanguinolente dalle orecchie. Nellemalattie infettive, nelle forme adinamiche di scarlattine o difterite, il sangue cola a goccedalle orecchie; vi è secrezione dagli occhi e dalle orecchie e abbondante sanguinamentodal naso. Nelle malattie infettive, il naso è l’organo che sanguinerà più frequentemente. Lapressione sanguigna sembra sia alleviata dal sanguinamento del naso. In questo rimedio lacongestione alla testa è violenta con epistassi. Esso ha guarito tutte le forme di secrezionifetide. Orribili secrezioni dal naso, fetide, putride. Ozena.

Infiammazione della ghiandola parotide. Cambia il colore del volto; colorito blu.Volto giallo; stato itterico pronunciato. Questo rimedio è indicato nelle ragazze dal voltocereo o anemico, di un verde giallastro, che da molto tempo non hanno le mestruazioni ehanno punte e pustole.

Questo paziente si sveglia spesso la notte digrignando i denti. Ha in bocca cattivosapore, sapore putrido. Gengivite. Sanguinamento della bocca. Infiammazione con san-guinamento alla gola. Bruciore in gola e in bocca. Lingua gonfia che trema, che trasale.Tremore della lingua quando si chiede al paziente di tirarla fuori. Tremore delle maniquando il paziente le muove. I casi di difterite in cui c’è perdita di sangue dal naso e dalla

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bocca, sono casi gravissimi che, senza un rimedio ben scelto, termineranno con la morte.In tali circostanze la gola sarà piena di una falsa membrana difterica di colore scuro chesanguinerà ai bordi.

Stomatite con sanguinamento. Ulcere in bocca. Ulcere in seguito a trattamento almercurio per quei pazienti che durante la notte fanno colare la saliva sul cuscino. Ulceresanguinanti in bocca. Deglutizione difficoltosa. Difterite maligna. Il paziente non puòstare coricato sul fianco destro o sul dorso senza dover istantaneamente vomitare: unvomito nero, bilioso. Crotalus è un meraviglioso rimedio per gli stati biliosi, le emicranie,i vomiti di bile in grandi quantità. Le diverse forme di malattie gravi che richiedonoCrotalus cominciano spesso col vomito di grandi quantità di bile, a volte mescolata asangue.

Gastralgia; sensazione di freddo come se vi fosse nello stomaco o nell’addome unpezzetto di ghiaccio. Stomaco irritabile, incapace di trattenere la più piccola quantità dicibo e che emette continuamente sangue. Crotalus ha guarito ulcere gastriche. Ha frenatomolto la crescita di carcinomi che provocano molto vomito di bile e sangue. Vomito in ungran numero di casi in cui il sangue non ha nessuna tendenza a coagularsi. Con questeulcere gastriche, queste affezioni cancerose, queste malattie infettive adinamiche, c’èquasi sempre l’itterizia; itterizia e maggiore o minore sanguinamento. Raramente c’èfebbre alta; a volte la temperatura è al di sotto della norma; ma vi sono secrezione esanguinamento, emorragie di sangue scuro dal naso e dalla bocca e un’urina scarsa, scura,ematica, che contiene albumina.

L’addome è estremamente dilatato come l’addome timpanico del tifo e delle malattieinfettive a forma adinamica. Ulcerazioni dell’intestino, emorragia intestinale. Molto dolo-re e indolenzimento all’addome con torpore: è un po’ come se fosse di legno. «Feci nere,liquide, come fondi di caffè. Dissenteria di origine settica dovuta ad acqua o alimentiinquinati. Diarrea causata da effluvi malsani». Metrite o ovarite. Forma adinamica dellafebbre putrida. Le emorragie o sono in grumi scuri o il sangue non ha alcuna tendenza acoagularsi e scorre senza fermarsi.

Nella menopausa vi sono molti disturbi. Vampate di calore. Itterizia. Emorragiaproveniente dall’utero o da altri punti. Cancro uterino con molto sanguinamento. Odorenauseabondo. La paziente diventa gialla, itterica, è profondamente esaurita, ha la pellechiazzata, il volto gonfio, ha gonfiore alle gambe e lungo tutto il tragitto delle vene.Phlegmasia alba dolens. Si aggrava al minimo contatto. Si aggrava con le scosse e colmovimento.

Si ha qualche ragione per pensare che Crotalus, in maniera maggiore o minore, sia unrimedio per il cuore a causa della grande debolezza cardiaca che produce. Ma gli altriveleni di serpente come Naja, Lachesis e Elaps hanno avuto un numero maggiore diapplicazioni cliniche. Crotalus sembra che indebolisca enormemente il cuore, ma nonindebolisce meno il corpo intero e i suoi malesseri sono più generali. Arti chiazzati.Estremità cancrena.

I foruncoli, gli antraci e le eruzioni sono circondati da una zona purpurea, picchiettatadi blu, chiazzata. Crotalus produce foruncoli, ascessi e qualcosa che somiglia a un’antracecon bruciore e violenti dolori, ma il cui carattere particolare è il centro pastoso. Il

Crotalus horridus

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foruncolo o l’antrace è circondato da una zona edematosa di parecchi centimetri chemantiene il segno della pressione. Il foruncolo, l’ascesso o l’antrace avrà un sanguinamen-to denso, nero, che non coagulerà. Gli antraci che si sviluppano sul collo o sul dorsocominciano con una pustola; poi se ne formano parecchie che si circondano di piccolepustole e piccole papule, in una zona che conserva il segno della pressione. Per questiantraci sarà necessario che studiate in particolare Arsenicum, Anthracinum, Lachesis,Secale e Crotalus. Sono i rimedi che, nella loro natura, hanno la malignità e le manifesta-zioni spettacolari.

Nella febbre puerperale c’è una continua trasudazione di sangue nero, nauseabondo,che non si coagula, e un sanguinamento da tutti gli orifizi del corpo, oltre che dall’utero.Immaginate una donna incinta che presenta un tifo. Ella abortisce e sopraggiunge uno statoinfettivo adinamico, con i sintomi che ho descritto; si direbbe che debba morire alla finedell’emorragia che segue l’aborto. Il sangue non si coagula e continua a scorrere.

Oppure, immaginate che ad una donna arrivino le mestruazioni durante il tifo. Cioè:non sono vere mestruazioni, non somigliano all’abituale flusso mestruale, perché sonoabbondanti, liquide e scure; è un defluire continuo con tutti i gravi sintomi descritti especialmente l’aspetto abbrutito, lo stato comatoso, l’aspetto di una persona che habevuto, che giace come se fosse morta. Quando la svegliano, tutti i suoi muscoli tremano;la lingua, quando la tira fuori, trema e le è impossibile articolare alcun suono. Crotalus puòsalvarle la vita. Si potrebbero immaginare stati più gravi di quelli prodotti dagli ofidi?Quando un medico vede insorgere questi sintomi, pensa immediatamente ad una categoriadi rimedi che può essere adatta ad un simile quadro, rimedi come Baptisia, Arsenicum,Secale e gli ofidi e a volte Arnica, Phosphorus e Pyrogenium.

Nelle malattie croniche, l’individuo presenta uno stato spaventoso relativo al sonno. Ilpaziente si sveglia atterrito; fa sogni orribili di delitti, di morte, di cadaveri e personemorte, associazioni con morti e cadaveri; si vede nei cimiteri; nel sonno sente perfinol’odore del cadavere.

Allo stato di veglia è stanco, stupido, non riesce a sommare due cifre, fa errori quandoscrive, fa trasposizioni di frasi e, nelle parole, trasposizione di lettere. È incapace dioccuparsi dei propri compiti perché non può mettere insieme cose che siano anche un po’dettagliate. Il sonno si alterna con lunghi e fastidiosi periodi di insonnia. Prova fastidioogni volta che il tempo volge al caldo. Grande irritabilità; sensibile all’ambiente, facilmen-te turbato da chi lo circonda e facilmente portato al colmo dell’eccitazione.Sulla stessalinea, diffida degli amici ed è incapace di ragionare su un piano razionale.

Ha un violento desiderio di bevande alcoliche ed è incapace di resistervi. Questastraordinaria somiglianza coi vecchi ubriaconi ha portato ad usare Crotalus nel deliriumtremens; il paziente ne ha l’aria abbrutita, il colorito purpureo, quella specie di fameparticolare dei bevitori e, a periodi, il violento desiderio di alcool. Si ha ogni ragione dicredere che per gli alcolizzati grassi, robusti, abbrutiti, Crotalus, convenientemente usato,può essere un rimedio abbastanza profondo da sopprimere il desiderio di bevande forti.

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CROTON TIGLIUM

L’olio di Croton, applicato sulla cute, genera vesciche e pustole insieme su una baseinfiammata che diventa rossa e dolente. L’infiammazione spesso aumenta finché prendel’aspetto di un’erisipela, ma più comunemente l’eruzione prodotta somiglia ad un eczemavescicolare. Tale eruzione verrà fuori in pochi giorni, poi seccherà e, in pochi altri giorni,desquamerà.

Quando qualcuno prende una quantità eccessiva di questo farmaco nella sua formabruta, o quando uno sperimentatore è sottoposto ad una sperimentazione troppo a lungo oè particolarmente sensibile, osserviamo in lui un’alternanza di stati patologici: i sintomiinterni si alternano con quelli esterni. Quando l’eruzione è venuta fuori le manifestazioniinterne come il reumatismo, la tosse e i sintomi intestinali non compaiono. Se studieremoi gruppi separatamente li troveremo tutti interessanti.

Prima di tutto, la tosse. Croton tiglium ha una tosse asmatica che viene nel mezzo dellanotte, svegliando spesso il paziente da un profondo sonno. La crisi di tosse è violenta, condispnea e soffocazione, più grave di notte e quando il soggetto è coricato e costringe ilpaziente a sedersi nel letto, a stare a letto con la testa sollevata sui cuscini o a stare sedutosu una sdraio. I suoi amici si chiedono se per caso non stia iniziando una tubercolosipolmonare. Se si tratta di un bambino ci si chiede se non sia una pertosse. C’è un’estremairritazione delle vie respiratorie superiori di modo che l’inalazione dell’aria provoca latosse. Una inspirazione profonda dà fastidio.

Questa tosse durerà per un certo tempo finché non verrà fuori, in qualche parte delcorpo, un’eruzione di vescichette e pustole, a gruppi o a macchie che si infiammano, siarrossano e, alla fine, si disseccano, desquamano e scompaiono. A quel punto torna latosse. Tali alternanze possono ripetersi e diventare croniche; e in quel caso è molto utileconoscere questo rimedio.

I sintomi più importanti che vengono in seguito, sono quelli intestinali e sono forse ipiù conosciuti tra tutti i sintomi del rimedio al di fuori dell’eruzione. Croton convienenella diarrea acuta e in quella cronica. Conviene nel «cholera infantum».

La sua caratteristica più saliente è l’estrema subitaneità con la quale sono espulse lefeci. Sembra che queste escano in un unico getto di materia gialla, acquosa o pastosa. Fecimolli, liquide, che escono in un getto solo. Tale carattere delle feci è così evidente chefacilmente un paziente di campagna le paragona a quelle di un’oca. Tutto vien fuori in unoschizzo. La madre dice del piccolo paziente: «Dottore, sarà sorpreso di vedere questaviolenta espulsione: tutto avviene in un solo schizzo». Questa è una buona descrizione delfenomeno. Con molti rimedi il paziente deve attendere a lungo e fare degli sforzi perandare di corpo. Un gran numero di diarree si prolungano e consistono in numerosi piccolischizzi di materia liquida o acquosa, ma questa particolare caratteristica di Croton è

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impressionante. Può accadere che non sia sempre così, ma questo potente getto di materiagialla liquida o di una specie di acqua gialla è una caratteristica sorprendente del rimedio.

Durante questa diarrea, l’addome è molto sensibile e dilatato; nell’intestino ci sonomolti gorgoglii e quando il medico gli poserà la mano sul ventre il paziente dirà che senteil gorgoglio come se il ventre fosse pieno di acqua, cosa che probabilmente è esatta, poichèl’espulsione delle feci non avverrebbe con un solo potente getto se il colon e il retto nonfossero pieni di liquido. Un’altra particolarità che di solito accompagna le diarree diCroton tiglium è che la pressione sull’addome o attorno all’ombelico provoca dolore alretto, un bisogno impellente di evacuare e la sensazione, al momento dell’espulsione dellefeci, che il retto sporga in fuori. Clinicamente si è descritto il dolore come se seguissel’intestino da cima a fondo fino all’ano.

L’ingestione di un po’ d’acqua o di latte, che normalmente sarebbe un cibo adeguatoper una simile diarrea, provocherà un’istantaneo bisogno di defecare; il paziente devedefecare subito dopo aver mangiato. Queste sono le caratteristiche generali della diarrea diCroton tiglium. Se si manifesta in un lattante, questi è spossato, ha l’addome timpanico,molti gorgoglii intestinali, un grande indebolimento e, appena prende un sorso di latte o siattacca al seno, espelle un getto di feci liquide o pastose.

Un altro gruppo di sintomi molto importanti, è costituito dai sintomi oculari. Questorimedio ha sintomi oculari di carattere infiammatorio, e attorno agli occhi e sulle palpebrevi sono vescichette e pustole. Pustole sulla cornea e granulazione sulle palpebre. Infiam-mazione di tutti i tessuti dell’occhio. C’è irite e congiuntivite. I vasi sanguigni sonodilatati, l’occhio è rosso e a vivo. Quando si girano le palpebre si trovano molto infiamma-te e granulose, coperte di vescichette e pustole.

Con questi stati flogistici, nei casi oculari di Croton, c’è una sensazione moltofrequente: come se l’occhio fosse tirato indietro da una cordicella o come se il nervo otticotrascinasse l’occhio all’indietro nella testa. Questa trazione all’indietro dell’occhio cometirato da una cordicella, appartiene anche a Paris quadrifolia, ma in esso le circostanzesono diverse.

Nelle cefalee per eccessivo affaticamento degli occhi negli incisori o nelle donne chefanno un lavoro di ago minuto, quando hanno alla testa molte nevralgie dovute probabil-mente al troppo lavoro degli occhi, quando i dolori agli occhi non sono accompagnati dainfiammazione, ma sono piuttosto dolori sordi che potreste qualificare solo come reumati-ci o nevralgici, con la sensazione che gli occhi siano tirati all’indietro nel cervello, inquesti casi a carattere nevralgico usate Paris quadrifolia. Ma negli stati infiammatoricome quelli che ho descritto, con la stessa sensazione che l’occhio sia tirato all’indietro dauna funicella, il rimedio è Croton tiglium.

Eczema doloroso del cuoio capelluto nel lattante o puramente vescicolare o misto apustole. Le vesciche seccano, poi desquamano e vengono sostituite da una superficiearrossata, a vivo, infiammata, sensibile al contatto. Quando la desquamazione è quasifinita, vien fuori una nuova ondata di pustole e vesciche e, mentre un punto guarisce unaltro si copre di vesciche. In un eczema cronico, le cose vanno così. Le eruzioni silocalizzano molte volte attorno agli occhi, sulle tempie, sul volto e al vertex. Hanno unaspetto così simile alle eruzioni di Sepia, che molto spesso non si riesce a distinguere un

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rimedio dall’altro. Sepia ha la stessa mescolanza di pustole e vesciche, il sanguinamento el’aspetto a vivo della superficie cutanea e anche la successione delle manifestazioni. Nellacrosta lattea e nelle eruzioni infantili, quando il cuoio capelluto è così a vivo e sanguinante,Sepia è indicato più frequentemente di Croton tiglium.

I lattanti Croton tiglium in questo stato hanno spessissimo degli attacchi di diarrea agetto che si presenta al minimo disturbo digestivo o di altro genere; questa concomitanza èdi grande aiuto nella scelta del rimedio. Quando i due gruppi di sintomi sono associati, isintomi del cuoio capelluto e la diarrea, difficilmente potrete ingannarvi. Osservereteanche quest’altro fenomeno: se la diarrea si prolunga anche di poco, l’eczema del cuoiocapelluto migliora e voi pensate che il vostro paziente stia per guarirne, ma quando ladiarrea diminuisce un po’, allora viene fuori una nuova ondata di eczema. Se la diarreadiventa cronica, l’eruzione esterna scompare, se invece migliora, l’eruzione esterna siaggrava. A tali organismi sembra necessario avere una valvola di sicurezza. La mucosanon è che la pelle interna, e il tegumento del corpo la pelle esterna; e questo rimedio agisceparticolarmente sull’una o sull’altro, sulla mucosa o sul tegumento.

Croton ha un’altra manifestazione che si deve tenere a mente, un gruppo di sintomirelativi alla lattazione. Dopo il parto, è possibile che gli avvenimenti abbiano seguito illoro normale corso, quando all’improvviso la madre comincia ad avere dolori all’una oall’altra ghiandola mammaria e si riproduce qui lo stiramento come di una funicella.Sembra alla paziente che una funicella sia attaccata dietro la mammella e la tiri all’indie-tro; è un dolore acuto, stirante, pungente, che, in qualche caso la costringe ad andare avantie indietro nella stanza, giorno e notte. Benché sia solo un dettaglio, è un sintomo di Crotontiglium molto importante da conoscere.

Questo stiramento come se ci fosse una funicella lo troviamo nell’occhio e nel seno e,esattamente come in Plumbum, anche il sintomo: stiramento all’ombelico alla pressione,un po’ come se ci fosse una funicella. Il fatto di associare tali sintomi gli uni agli altri, vipermetterà di capirli come parte della natura del rimedio e di tenerli a mente. Una volta hoguarito una donna da questo stiramento doloroso alla mammella come se ci fosse unacordicella. La guardavo camminare di qua e di là e immaginavo che il dolore dovesseessere forte perché a momenti le spuntavano le lacrime agli occhi. L’aveva sopportatoparecchie notti e questo prova che Croton tiglium è capace di guarire un dolore prolungatoe molto doloroso. Erano stati messi sul seno cataplasmi e compresse calde che nonavevano apportato alcun sollievo e questo è un particolare che è bene ricordare.

Nel colera infantile avremo naturalmente il vomito che in Croton tiglium sebbene cene sia un poco, non è molto frequente. E così, nei casi di colera infantile in cui il vomitonon è una caratteristica tanto importante quanto la diarrea, il rimedio può essere Crotontiglium. È annotato un sintomo che ha un gran valore: una nausea estrema con oscuramentodella vista e vertigine che peggiora dopo aver bevuto, con frequenti evacuazioni acquosegiallo-verdastre dall’ano, nausea estrema, molta salivazione. E così osserviamo nauseaestrema e vomito moderato.

La nausea assomiglia un poco a quella di Ipeca, ma in Ipeca non abbiamo niente chesomigli alle feci di Croton tiglium, non abbiamo che piccoli getti poco abbondanti, ogniminuto un piccolo getto con tenesmo. Nel colera infantile di Ipeca, il sintomo che domina

Croton tiglium

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la scena è il vomito e, quando lo stomaco è vuoto, il piccolo paziente è sommerso daiconati che lo spossano, ma ha feci poco abbondanti; viceversa in Croton tiglium le fecisono copiose e, mentre c’è la nausea, il vomito è raro e poco abbondante.

In questo rimedio, un’altra caratteristica da considerare è la sua relazione con Rhus. Èun antidoto di Rhus. Con la sua eruzione vescicolare, Croton tiglium ha uno strettorapporto con la famiglia dei Rhus (particolarmente Rhus toxicodendron) e con Anarcar-dium, Sepia e Anagallis. Le eruzioni di Croton tiglium molto spesso si localizzano negliorgani genitali. Rhus fa lo stesso e, quando gli organi genitali sono la sede principale delleeruzioni nell’intossicazione da Rhus toxicodendron, generalmente l’antidoto è Crotontiglium; allo stesso modo, quando le eruzioni si osservano soprattutto attorno agli occhi eal cuoio capelluto, spesso Croton fornisce un antidoto.

Tuttavia quando i sintomi si limitano al palmo delle mani, il rimedio non è Crotontiglium, ma Anagallis. Anagallis fa sul palmo delle mani esattamente quello che Croton fasugli organi genitali. Se studiate Anagallis, noterete che le eruzioni vengono fuori, poidesquamano e, appena la superficie cutanea sembra guarire, si manifesta una nuovaeruzione. Rhus gli somiglia per il fatto che si localizza al palmo delle mani, ma Rhus nonripete le eruzioni su superfici infiammate.

Nell’eruzione di Croton c’è un po’ di bruciore, ma niente a paragone di quelle di Rhus.Il dolore urente di Rhus nelle eruzioni accentuate è quasi come il fuoco. Questo dolorepeggiora all’aria e si calma bagnando la parte affetta con acqua tanto calda quanto ilpaziente può sopportarla. Le persone che hanno queste eruzioni dicono di volersi sbollen-tare le mani pur di calmare il prurito o il bruciore. Lo stesso avviene per Croton tiglium,ma in questo caso l’eruzione è talmente dolorosa che il paziente non può toccarla; quandoè tanto leggera che il paziente può toccarla, constatiamo che un leggerissimo massaggioallevia il prurito. In Rhus il contatto aggrava il prurito. Nei casi di grave avvelenamento daRhus, il paziente terrà le dita divaricate se su di esse ci sono grosse bolle e non le toccheràperché toccarle procurerebbe un prurito talmente voluttuoso da renderlo quasi folle.

Benché per Croton tiglium non sia la stessa cosa, i due rimedi tuttavia sono sufficien-temente simili da essere uno l’antidoto dell’altro; non è necessario che siano uguali, bastache siano simili. È vero che i rimedi che si calmano grattandosi sono antidoti migliori dialtri rimedi che si calmano pure grattandosi. Più sono simili, più questo è vero; ma i rimedisaranno l’antidoto l’uno dell’altro quando saranno simili nei loro caratteri generali eguariranno la malattia alla quale somiglieranno sul piano generale.

È altrettanto vero che i rimedi che non sono simili nei loro caratteri generali, possonoesserlo sufficientemente in localizzazioni particolari tanto da cancellare i sintomi daqueste localizzazioni, mentre la malattia segue il suo corso. In questo caso il rimedio nonè abbastanza simile alla malattia da guarirla, ma ha cancellato qualcuno dei sintomi. È lapiù deplorevole delle prescrizioni perché essa cambia le manifestazioni della malattiasenza cambiarne la natura. In questa maniera un medico molto mediocre può andare allaventura e trovare un rimedio per un gruppo di sintomi e un altro per un altro gruppo; e nelfrattempo la malattia peggiora. Se i rimedi sono simili alla malattia in quanto alla naturagenerale, allora i piccoli sintomi superficiali non sono estremamente importanti.

«Frequente prurito corrosivo al glande e allo scroto». «Eruzione vescicolare sullo

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scroto e sul pene». Croton è un rimedio per le eruzioni vescicolari e pustolose sugli organigenitali. È strettamente affine a Petroleum che ha piccoli rigonfiamenti rossi, vescicolari egranulosi misti ad una minuta eruzione rossa sulle parti genitali con prurito intenso chetalvolta peggiora grattandosi finché non compare il bruciore e poi il sanguinamento che localma.

Croton tiglium

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CULEX MUSCA

Quando questo rimedio è necessario, il paziente prova la sensazione di ardere come ilfuoco; prurito e bruciore sono sempre presenti in questo rimedio; il paziente si gratta e sigraffia ovunque ci siano eruzioni.

I sintomi psichici sono proprio quelli che ci si aspetta dopo i sintomi fisici causati dallaCulex: impazienza, propensione a litigare, ansia e paura della morte, scarsa memoria epoca propensione per il lavoro; il paziente è così impegnato a grattarsi per alleviare ilprurito e a passeggiare per calmare l’irrequietezza, che ogni interruzione lo rende impa-ziente e pronto a litigare.

Forte cefalea frontale, inizia alle cinque del mattino, svegliandosi e scompare dopo cheil paziente sta disteso un po’; in mattinata dolore, sensazione di pienezza e pressione allafronte con caldo al volto, aggravamento parlando e nel pomeriggio quando il dolore siestende alla parte esterna della protuberanza orbitale destra e all’occipite; nausea che durafino alla sera. Alcuni dolori si estendono dal cervelletto alla fronte o alla tempia destra; idolori fastidiosi alle tempie compaiono diverse volte al giorno; i dolori alla fronte, propriosugli occhi, vanno e vengono; dolore lacerante dietro il globo oculare. La cefalea siaggrava ad ogni minimo movimento, è seguito da vertigini nel pomeriggio ed è localizzatosull’occhio destro. Prurito e formicolio al cuoio capelluto.

Sensazione di pienezza che dall’occhio destro si estende alla ghiandola parotide, daqui alla ghiandola sottolinguale e infine alla parte destra del volto e della testa. I marginidelle palpebre sono dolenti e incrostati; l’infiammazione delle palpebre si aggrava almattino con la secrezione di un liquido appiccicoso; i globi oculari sono infiammati epresentano ulcerazioni simili all’orzaiolo. Dolore lacerante ai globi oculari; il pazientenon riesce a tenere gli occhi aperti ma prova dolore se li tiene chiusi; occhi stanchi.

Gonfiore della ghiandola parotide e otite; dolore acuto in entrambe le orecchie, seguitoda secrezione di liquido viscido con le stesse caratteristiche della saliva.

Secreto acquoso dal naso e croste nel naso; secrezione di croste secche o umide esanguinanti, di solito mista a secreto verdastro; sensazione di pienezza alla testa; prurito,formicolio; il paziente si gratta sempre perché gli prude il naso dentro e fuori, ma più sigratta più ha prurito, si ferma per qualche minuto e poi torna a grattarsi fino a quando ècostretto a fermarsi per non scorticarsi il naso. La punta del naso è rosso-brillante; il nasoè gonfio e con eruzioni piene di liquido incolore; dopo il gonfiore si ha prurito al naso e ilpaziente si gratta continuamente.

Dolore alle narici posteriori con croste scure, il naso sanguina togliendo le croste.Epistassi mattina e notte soffiando il naso. Il rossore è simile all’erisipela; naso dolente altatto, all’inizio il dolore è più acuto al lato destro e poi si estende ad entrambi i lati del nasoe del volto. Desiderio di starnutire, senza effetto.

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Dolore all’osso zigomatico destro che si estende all’osso sinistro il giorno seguente,comparsa di macchie rosse che prudono come se fossero state strofinate con peperoncino;dolore folgorante dall’osso zigomatico fino alle tempie e alla fronte la sera, peggioraunendo le mascelle. La ghiandola sottomascellare è gonfia e sensibile alla pressione. Leeruzioni sul volto e tra gli occhi contengono liquido incolore; gonfiore sotto gli occhi;questo rimedio provoca rossore e sensazione di calore a tutta la parte destra del volto eanche sensazione di contusione.

Labbra sempre umide; questo è un sintomo comune a molti rimedi, forse dovuto alnervosismo, ma in alcuni pazienti questo sintomo migliora la secchezza delle labbra e ilbruciore continuo; la saliva rende le labbra appiccicose; la saliva è biancastra, di gustocattivo e la mattina al risveglio lascia un cattivo sapore in bocca, un sapore nauseante comese il paziente avesse bevuto acqua minerale calda. Al risveglio la lingua è bianca, secca,gonfia, spessa, intorpidita. Periodici attacchi di salivazione per molti mesi; la notte ilpaziente bagna il cuscino con la saliva e di giorno la saliva si accumula e costringe adeglutire continuamente. Tutto il bordo della lingua è coperto da uno strato doppio dipiccole vesciche. Questo rimedio ha curato un caso di intorpidimento della lingua conulcerazione della punta in seguito a scarlattina.

Alzandosi al mattino, oltre agli altri disturbi, il paziente deve liberare laringe e tracheada croste verde scuro e da filamenti di muco duro con espettorazione dal naso.

Bruciore e aridità alla gola, dolore alla gola e alle narici posteriori inghiottendo solidio liquidi. La parte destra della gola è sempre indolenzita.

L’appetito è accresciuto ma il cibo non viene digerito, rimane e si inacidisce nellostomaco; appetito quasi ingordo e il paziente deve mangiare all’orario stabilito altrimentisi sente debole; il paziente è affamato e debole soprattutto al mattino e non può aspettareche venga preparata la colazione; in questa condizione di acidità di stomaco vi è spessonausea giorno e notte; qualche volta addirittura il solo pensiero del cibo causa nausea,conati di vomito e impossibilità di vomitare; lo stomaco disordinato causa dolore e ruttisgradevoli.

Sete di acqua fredda che causa bruciore di stomaco e urgenza di defecare; feci scure edall’odore sgradevole; tenesmo per molti giorni e infine diarrea indolore.

Macchie sull’addome che causano prurito e bruciore; piccole vesciche sulle macchie.Forte dolore al lato destro della regione renale che si estende fino all’occipite.Crampi all’addome durante la defecazione con borborigmo e flatulenza sgradevole;

questi dolori dovuti a coliche compaiono intorno alle dieci del mattino e durano circa trequattro ore. Il paziente non ha l’urgenza di defecare al mattino; le feci sono scarse, nodoseed espulse con sforzo, le prime feci sono dure e graffiano l’ano, dopo sono morbide; dopoaver defecato il paziente ha la sensazione di non aver finito e si sforza fino a sanguinare.

Prurito e bruciore all’ano che scotta ed è scorticato come se fosse stato morso; brucioreal glande e secreto dall’odore forte dal glande; prurito allo scroto causato da puntini similiai pungiglioni delle api, questi puntini bruciano e prudono ma grattarsi non fa cheaggravare prurito e bruciore.

Il prurito alla vulva è così intenso che la paziente vorrebbe farla a pezzi; questosintomo ritorna a intervalli per diversi anni ed è stato curato dalla Culex.

Culex musca

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Le mestruazioni sono troppo frequenti e il flusso è abbondante, scuro e grumoso;violenti dolori all’utero che costringono la paziente a letto.

Raucedine, il paziente parla con molta difficoltà; di solito la raucedine si ha soprattuttoal mattino.

Il paziente respira con sospiri profondi e ha costante desiderio di un respiro profondo;alito cattivo, il paziente ha la sensazione di respirare il suo alito.

Tosse spossante causata dal bruciore al torace; tosse fischiante, soffocante, con voltorosso e lacrimazione, o tosse secca giorno e notte; tosse soprattutto al mattino e il pazienteha la sensazione di dover vomitare; la tosse causa dolore nella zona lombare; espettoratobianco-giallastro; qualche volta si ha un unico attacco di tosse, continuo e torturante, chedura quindici minuti e finisce in un lungo e forte respiro, con il volto blu e gli occhiprotrusi, seguito da languore e sudore. Il paziente desidera costantemente starnutire etossire ed eliminare il muco dalla gola.

Dolore all’apice del polmone destro, si aggrava respirando profondamente o alzando ilbraccio destro; qualche volta dolori alla parte bassa del polmone destro; dolore, oppressionee ansia al torace; sensazione di pienezza al polmone destro, dolore piegandosi, inclinandosiin avanti, sollevando la spalla destra, e inoltre sensazione di avere una benda intorno alpolmone destro; improvvisi dolori taglienti; sensazione di contusione nella parte destra deltorace; dolori lancinanti ai polmoni; questi dolori durano diverse ore ogni giorno.

Considerando i sintomi ai polmoni si può dire che la Culex Musca non causi moltidisturbi al cuore; vi sono dolori taglienti occasionali che non sono né gravi né di lungadurata; dolori ai muscoli pettorali destri e gonfiore della parte destra del collo.

Le mani e le dita sono calde e urenti, come se fossero congelate, con forti dolori; ilpalmo e il pollice bruciano come se fossero stati sfregati con ortiche; prurito e brucioresono tali che il paziente vorrebbe strapparsi la pelle per poter stare meglio; il dorso dellamano è freddo e intorpidito.

Eruzioni rosee e urenti sulle braccia, aggravate dal calore; braccia e mani intorpidite eformicolanti; prurito continuo, sempre presente in questo rimedio; le eruzioni piene diliquido colorato, bruciano se vengono grattate e fanno venir voglia al paziente di strapparsila pelle. La mano destra è fredda mentre quella sinistra è calda.

Sensazione di pesantezza e irrequietezza agli arti inferiori, che migliora all’ariaaperta; il paziente ha i piedi stanchi tutto il giorno e deve stare all’aperto per provaresollievo, egli desidera trovare una posizione che possa far riposare il suo corpo stanco epesante. Macchie sulla coscia con piccole vesciche che producono e bruciano come ilmorso di una pulce. Dolore alle gambe, dal ginocchio in giù; non c’è posizione che possacalmare il dolore così il paziente è costretto ad alzarsi e camminare all’aperto, mentrecammina non prova molto sollievo ai piedi perché le piante dei piedi sono sensibili e lepunte prudono intensamente.

Sonno irrequieto, il paziente si agita molto dormendo, il calore del letto lo fa svegliarefrequentemente, deve alzarsi presto al mattino per muoversi e provare un po’ di sollievo;dormendo non si riposa perché il sonno è irrequieto, con sogni di lotte e di morte.

Vampate di calore seguite da traspirazione appiccicosa e dall’odore forte; salivaviscida.

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I disturbi alla cute tormentano il paziente quasi oltre la sopportazione, bruciore,prurito, caldo, tutto insieme per avvilirlo; sensazione di sollievo grattandosi ma solomomentanea; il paziente non trova conforto né in casa né fuori, né a letto né fuori dal letto,non riesce a pensare a niente di divertente; si gratta anche se ciò peggiora la situazione manon può farne a meno per diminuire il prurito terribile e continuo; si può dire che questorimedio ha molte manifestazioni esterne.

Questo rimedio si può considerare un rimedio per i disturbi della parte destra delcorpo; provoca la strana sensazione di essere stati avvelenati; dolori acuti e pungenti comeaghi in tutto il corpo, come fulmini che colpiscono quà e là, aggravati da una pressioneleggera e migliorati da pressione forte.

I sintomi della testa, del naso e degli arti peggiorano fino alle sette del pomeriggio emigliorano intorno alle otto di sera, passano in una o due ore; i sintomi sono più gravi trale sei e le sette del pomeriggio.

Tutti i sintomi, dolore, prurito, bruciore, peggiorano in ambiente caldo e miglioranoall’aperto; il paziente è così stanco e debole che difficilmente si muove, non riesce acamminare perché ha dolori in tutto il corpo, tuttavia è così nervoso che non riesceneanche a stare fermo, muove mani e piedi continuamente.

Culex musca

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CUPRUM METALLICUM

Cuprum è il rimedio più indicato per le convulsioni. La tendenza convulsiva si associaa quasi tutti i malesseri che Cuprum produce e guarisce. Ha convulsioni di tutte leintensità, dal semplice spasmo nervoso di piccoli muscoli o muscoli isolati, fino alleconvulsioni di tutti i muscoli del corpo. Queste ultime sono preannunciate da trazioni alledita, da uno spasmo ai pollici o da movimenti convulsivi dei muscoli. Cuprum hamovimenti convulsivi, trasalimenti, tremori ed ha anche contrazioni toniche che fannotenere i pugni fortemente serrati. In questo caso i primi ad essere colpiti sono i pollici: essisi ripiegano sul palmo e le altre dita si chiudono poi su di loro con molta forza. Gli spasmialle dita delle mani e dei piedi aumentano e si propagano finché gli arti non saranno in unostato di grande spossatezza. Ci sono contrazioni toniche: gli arti sono tirati verso l’alto contanta violenza da far pensare che la struttura ossea, sotto l’effetto di così forti contrazionimuscolari generalizzate, debba rompersi. Spesso le contrazioni assumono la forma cloni-ca, con scosse e movimenti convulsivi.

Cuprum ha molti sintomi psichici. Il suo delirio può prendere una grande varietà diforme: cicaleccio incoerente, propositi incoerenti su ogni genere di argomenti. Ha prodot-to una grande diversità di sintomi psichici: delirio, discorsi incoerenti, perdita dellamemoria. Durante le sue diverse malattie, come il colera, alcune forme febbrili, la febbrepuerperale, la dismenorrea, l'iperemia cerebrale, ecc. ha delirio, incoscienza e scosse emovimenti convulsivi dei muscoli. Il paziente ruota gli occhi in diverse direzioni, ma disolito in alto e verso l’esterno o in alto e verso l’interno. Presenta epistassi e alterazionidella vista. Tra una crisi convulsiva e l’altra, fa discorsi incoerenti, delira e durante ildelirio è vendicativo, violento e piange o grida. Cade in convulsioni lanciando un grido. Sidice da qualche parte che muggisca come un vitello.

Questo rimedio ha il potere di produrre un gruppo di spasmi in seguito ai quali ilpaziente sembra morto o in estasi. Le convulsioni a volte terminano con uno stato diinerzia durante il quale la mente cessa di funzionare e i muscoli restano immobili o nonfanno altro che trasalire. Questo, quando Cuprum è indicato, è spesso uno dei sintomidominanti della pertosse. Per riprendere il linguaggio della madre – la descrizione che ellafa del bambino vi lascerà probabilmente un ricordo più forte di quello che possono fare ilibri – quando il bambino è assalito da uno dei suoi violenti attacchi di tosse, il voltodiventa livido o blu, le unghia si sbiancano, gli occhi si rivoltano in alto e tossisce fino arestare senza fiato e poi resta disteso senza conoscenza così a lungo che lei si chiede sericomincerà mai a respirare; ma, ricominciando con cortissimi respiri, il bambino torna insé, facendo dei movimenti respiratori violentemente spasmodici, esattamente come se loriportassero in vita.

Avete qui tutti i tratti di violenza che caratterizzano una pertosse convulsiva. Oltre

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quello che dice la madre, potete anche osservare da voi stessi alcuni sintomi, ma tutta lafisionomia di un simile caso, tutta la sua natura, rivelano che è una pertosse Cuprum. Se lamadre riesce a portare subito un po’ d’acqua fredda ella arresterà la tosse. L’acqua freddain modo particolare calmerà lo spasmo: è per questo che la madre prende ben prestol’abitudine di andare in fretta a prendere dell’acqua fredda e anche il bambino sa, dopoaverlo provato una volta, che un bicchiere di acqua fredda lo calmerà. Ogni volta che gliorgani respiratori sono colpiti, la respirazione diventa spasmodica e c’è la dispnea. Cisono anche rantoli al torace. Più dispnea c’è, più possibilità ci sono di avere i pollici strettiin flessione e le altre dita in preda agli spasmi.

La parte inferiore del torace, la regione dell’appendice xifoide, è sede di uno statospasmodico estremamente doloroso. A volte c’è una costrizione così forte che il pazientecrede di stare per morire e, in altri momenti ha la sensazione di essere trafitto da un coltellodall’appendice xifoide fino al dorso. Alcuni dicono che sembra loro di avere una bolla inquella zona e altri di avere una raccolta di gas nello stomaco. Questo stato spasmodicodella base del torace spezza la voce e dà al paziente l’impressione che la vita sta peressergli tolta. A volte si traduce in coliche, altre volte in nevralgie.

Se studiate la sensazione di restringimento allo stomaco, vi rendete immediatamenteconto di quanto sia interessata la voce. Troverete il paziente seduto nel letto; vi dirà convoce rotta e discorde che, se qualcuno non allevia le sue sofferenze, morirà presto; il suovolto rifletterà la paura e l’angoscia; avrà veramente l’aria di chi sta per morire; è unasensazione atroce. Cuprum guarisce rapidamente questo malessere. Questa costrizionecon dispnea si produce talvolta nel colera o durante una mestruazione dolorosa. Anche glispasmi al torace possono essere concomitanti a tale costrizione e ad una respirazionespasmodica di natura nervosa; in questo caso la respirazione profonda è impossibile.

Cuprum ha moltissimi crampi. Ha crampi agli arti e ai muscoli del torace, con tremoree debolezza. Nella vecchiaia e nella vecchiaia precoce, è utile per i crampi ai polpacci, allapianta dei piedi e alle dita delle mani e dei piedi che vengono durante la notte a letto. Neivecchi debilitati, nervosi, tremolanti, può servire ad uno scopo assolutamente speciale.Quando un uomo di una certa età che è rimasto celibe a lungo, si sposa, a volte i crampi gliimpediscono di praticare il coito. I crampi ai polpacci e alla pianta dei piedi lo assalgonofin da quando comincia a prepararsi. Cuprum conviene in particolare ai giovani che sonoinvecchiati precocemente a causa dei loro vizi: alcolismo, veglie prolungate e abusi diogni genere; non è raro che soggetti simili abbiano dei crampi.

Cuprum e Graphites sono i due rimedi per i crampi che vengono in queste circostanze,ma mentre Cuprum, dicono, produce crampi che impediscono di realizzare il coito,Graphites li produrrà durante l’atto stesso. Comunque sia, i due rimedi rivaleggianostrettamente l’uno con l’altro; ecco perché, se è Graphites a corrispondere alla costituzio-ne del paziente, bisogna somministrare Graphites; ma se è Cuprum si deve somministrareCuprum. Anche Sulphur ha guarito stati simili.

Cuprum è utile anche negli spasmi che si manifestano durante le mestruazioni. Me-struazioni dolorose con spasmi che cominciano alle dita e si estendono al corpo. Ci sonocontrazioni toniche che somigliano a manifestazioni isteriche. Può darsi anche che sianoisteriche, ma ciò non toglie che, se sono solo spasmodiche o convulsive, Cuprum le

Cuprum metallicum

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guarisca. Violenta dismenorrea con delirio, deviazione verso l’alto dei globi oculari,contorsione della faccia e manifestazioni epilettiformi.

Nell’epilessia che richiede Cuprum, abbiamo le contrazioni e le scosse delle dita dellemani e dei piedi. Il paziente cade gridando e, durante la crisi, presenta l’incontinenzadell’urina e delle feci. Cuprum è indicato nell’epilessia che comincia con una violentacostrizione alla base del torace come quella che ho descritto, o con le contrazioni delle ditache si estendono a tutto il corpo e a tutti i muscoli.

È anche un rimedio di cui talvolta si ha bisogno nello stato puerperale prima o dopo ilparto. Le convulsioni possono avere origine uremica, ma non ha importanza; l’urina èinsufficiente e albuminosa. Durante le doglie la partoriente diventa improvvisamentecieca. Le sembra che ogni luce nella stanza sia sparita, le doglie cessano e sopravvengonole convulsioni che cominciano dalle dita delle mani e dei piedi. Quando incontrerete casicome questo non dimenticate Cuprum. Senza Cuprum, cercherete a lungo, prima diguarire un caso come questo.

Questo rimedio è indicato nel Cholera morbus con feci acquose che escono a fiumi evomiti abbondanti che si associano per vuotare lo stomaco e l’intestino del loro contenuto.Il paziente è completamente svuotato, diventa cianotico su tutto il corpo, ha gli arti freddi,scosse muscolari, crampi alle estremità, alle dita delle mani e dei piedi e spasmi al torace;ha freddo; ha la cute chiazzata con macchie blu ed è colpito da collasso; le unghia dellemani e dei piedi, la mani e i piedi sono cianotici. In un simile stato vi sono diversi rimediche somigliano a Cuprum.

Nel colera naturalmente cercheremo dei rimedi che producono evacuazioni comequelle del colera, spasmi più o meno considerevoli, la cianosi diffusa, il gran freddo, ildeclino del paziente e il collasso. Ci riporteremo alle osservazioni di Hahnemann.Hahnemann non aveva visto casi di colera, ma si accorse che la malattia producevasintomi simili a quelli di Cuprum, Camphora e Veratrum. Vide, dalle descrizioni dellamalattia, che l’aspetto generale del colera era simile all’aspetto generale di Cuprum, diCamphora e di Veratrum e questi tre rimedi sono i rimedi tipici del colera. Essi possiedo-no tutti e tre le caratteristiche generali del colera, la sua natura e il suo aspetto generale.Hanno tutti e tre il vomito, la diarrea spossante, il freddo, la tendenza al collasso el’indebolimento dovuto alla perdita di liquidi organici.

Da quello che ho detto voi indovinerete che il caso Cuprum è, prima di tutti gli altri, uncaso spasmodico. È lui che produce gli spasmi più forti, di modo che, essendo gli spasmi ilcaratteristica dominante, essi mettono in ombra tutti gli altri sintomi. Il paziente ha unaquantità di crampi e, con le contrazioni muscolari non può fare a meno di urlare dal dolore.

Camphora, dei tre rimedi è il più freddo; il paziente Camphora è freddo come lamorte. Camphora possiede la cianosi, le evacuazioni spossanti, sebbene ad un gradominore di Cuprum e Veratrum; ma, mentre in questi due ultimi rimedi, il paziente vuoleessere ben coperto, in Camphora vuole le finestre aperte e vuole stare al fresco. Sebbeneabbia freddo vuole stare scoperto e vuole le finestre aperte. Ma lasciatemi qui accennaread un’altra caratteristica di Camphora. Esso ha anche alcune convulsioni che sonodolorose e, mentre soffre, vuole essere ben coperto e vuole le finestre chiuse. Se ha crampiintestinali, durante il dolore vuole essere ben coperto. E così, durante tutti i malesseri che

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vengono nel corso della febbre (e la febbre è molto rara in Camphora) e durante i dolori,Camphora vuol essere ben coperto e vuole stare al caldo, ma quando ha freddo vuoleessere scoperto e avere l’aria. Dunque nel colera il freddo e l’estrema cianosi indicanoCamphora.

Inoltre con Camphor vi sono evacuazioni poco abbondanti non meno frequenti delleevacuazioni copiose; in questa forma clinica il paziente di colera spesso è colpito cosìbruscamente che presenta freddo, cianosi, e spossatezza, quasi senza vomito e diarrea; èquello che viene chiamato colera secco, che vuol dire semplicemente che vi si riscontrauna quantità singolarmente ridotta di vomito e di diarrea. Questo è Camphora. Un’altrotratto saliente è il gran freddo del corpo senza l’abituale traspirazione che appartiene allamalattia. Cuprum e Veratrum hanno il madore freddo e Camphora ha anche il sudore, maè più facile che il paziente che ha bisogno di Camphora abbia molto freddo, sia moltocianotico, molto secco e voglia stare scoperto. È sorprendente.

Torniamo adesso su Veratrum: constatiamo che si possono avere tre rimedi moltosimili, così perfettamente adatti al colera e tuttavia così diversi. Veratrum è particolare acausa delle sue abbondanti e spossanti secrezioni: traspirazione abbondante, abbondantievacuazioni alvine, vomito abbondante e sudore freddissimo. Ha qualche crampo e vuoleavere caldo; sta meglio con le bevande calde e la borsa calda che calmano i dolori e lesofferenze.

Questi tre rimedi hanno la tendenza ad avviarsi al collasso e alla morte. Riassumendo,diciamo che Cuprum è adatto ai casi di carattere convulsivo, Camphora ai casi caratteriz-zati da un freddo estremo e da maggiore o minore secchezza, e Veratrum a quelli le cuigrandi caratteristiche sono i sudori, il vomito e una diarrea abbondanti. Sono poche coseda tenere a mente ma sono sufficienti a consentirvi di affrontare un’epidemia di colera confiducia.

Negli stati coleriformi vi sono altri rimedi affini a Cuprum che bisogna prendere inconsiderazione. Podophillum ha dei crampi, soprattutto all’intestino. Ha una diarreaspruzzante, indolore, con vomito, donde la sua utilità nel colera. I crampi di Podophillumsono violenti e danno al paziente l’impressione che le diverse parti del suo intestino siannodino. Le feci acquose sono gialle e, se si esaminano dopo averle fatte riposare unmomento, si direbbe che vi si è mescolato della purea di mais. Il loro odore è spaventoso,è l’odore delle feci di Podophillum. Dire che hanno l’odore della carne avariata, ledescrive solo in parte; non hanno affatto un odore cadaverico, ma un odore orribilmentenauseabondo e penetrante. Le feci escono a fiumi, sono abbondanti e accompagnate da unaspaventosa spossatezza. «C’è da chiedersi da dove viene tutto questo», dice la madreparlando della diarrea estenuante del lattante o del bambino. Le feci sono espulse azampilli, in lunghi schizzi, con sensazioni di vuoto, di cedimento, con la mortale sensazio-ne che nell’addome tutto se ne vada.

In relazione a Cuprum si deve pensare anche a Phosphorus. Anch’esso ha crampiall’intestino, una diarrea estenuante, un declino delle forze come se stesse per morire, matali sintomi sono di solito associati al calore della cute, ad un bruciore interno, a gorgogliogastrico di tutti i liquidi ingeriti; questi cominciano a gorgogliare appena arrivano nellostomaco e continuano a farlo fintantoché procedono nell’intestino. L’acqua sembra che

Cuprum metallicum

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scorra lungo l’intestino gorgogliando. In Cuprum questo gorgoglio comincia in gola; ilpaziente inghiotte col gorgoglio e inghiottendo ha il gorgoglio nell’esofago.

Cuprum ha crampi convulsivi in tutto il corpo contemporaneamente a movimenticonvulsivi, scosse, tremore, e una colorazione blu della cute. Tutto ciò che fa, tutte le sueazioni sono convulsive, spasmodiche. Ha convulsioni a tutti gli sfinteri. Quando c’èun’intossicazione da rame tutte le attività dell’organismo sono irregolari, disordinate econvulse. Tenete a mente questi caratteri quando studieremo ogni regione di Cuprum.

Eruzioni inibite o rientrate con diarrea e convulsioni, a volte solo con convulsioni. Ecosì, in un caso di morbillo o di scarlattina il cui esantema è stato soppresso da unraffreddore o da un’esposizione al vento, osserviamo che compaiono le convulsioni.Questa metamorfosi è propria a Zincum e a Cuprum, a volte a Bryonia, ma più particolar-mente a Zincum e a Cuprum. Movimenti convulsivi degli arti con anuria, corea ecc. peraver bruscamente bloccato una scarlattina. Crampi ai muscoli del torace, ai polpacci,dappertutto.

Un paziente ha avuto per un lungo periodo una secrezione; si è indebolito, esaurito, èdiventato sovreccitabile, ma la secrezione lo ha mantenuto in vita; si è progressivamenteindebolito, ma è rimasto vivo perché aveva una secrezione. La secrezione gli forniva unavalvola di sicurezza; se si fosse improvvisamente arrestata, lui avrebbe avuto delleconvulsioni. Tutto questo somiglia a Cuprum. Una donna che presenta da molto tempoun’abbondante leucorrea, quando un medico malaccorto le prescrive delle iniezioni chegliela bloccano per alcuni giorni vede sopravvenire allora convulsioni isteriche, crampi esensazioni di lacerazione ai muscoli e contrazioni alle dita delle mani e dei piedi.

Nella eliminazione di secrezioni provenienti da ulcere, nell’eliminazione di fistole,Cuprum ristabilirà una secrezione bruscamente eliminata e che era stata rimpiazzata dalleconvulsioni. Esso fermerà le convulsioni e farà ricominciare la secrezione. Esso presentacarie, cancrena senile o la cancrena che si osserva nella vecchiaia; è utile nei vecchiottuagenari raggrinziti che hanno macchie scure sulle dita delle mani e dei piedi e unacircolazione debole.

Nel paziente Cuprum i nervi sono sempre eccitati, fino al massimo grado di tensione;egli vuole fuggire, vuol fare qualcosa di terribile. È impulsivo. Costretto a fare qualcosa,agitato, va a destra e a manca per una continua sensazione di malessere; trema nervosa-mente; è sempre stanco. Al di fuori dalle convulsioni ha una grande debolezza muscolaree il rilassamento del corpo. Mentre dorme ha movimenti convulsivi, scosse e sussulti.Durante le affezioni cerebrali digrigna i denti.

Un’infiammazione sparisce all’improvviso e vi chiedete cosa è successo quando, tuttoad un tratto, arriva la follia, il delirio, le convulsioni, la cecità e compaiono con unastraordinaria subitaneità segni di congestione e di infiammazione cerebrale. Metastasi.Spostamento totale di un’affezione da una parte all’altra del corpo. La stessa cosa puòprodursi dopo l’eliminazione di un’eruzione, di una secrezione, una diarrea, e i disturbipossono localizzarsi al cervello, colpire la mente e provocare la follia, con delirioselvaggio, attivo, maniacale. Nella sua azione Cuprum non è passivo. In esso la violenza simanifesta dovunque. Violenza nella diarrea, nel vomito, negli spasmi; nella sua mania enel suo delirio ci sono azioni strane e violente. Crampi isterici e atteggiamenti isterici

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possono cambiarsi in una notte o in un giorno in ballo di San Vito e, sotto questa forma,continuare come se non fosse successo niente. Tale è la subitaneità con la quale questorimedio cambia carattere. Questa continua mobilità di Cuprum in genere non è conosciuta.Affezioni spasmodiche generali.

Tossi spasmodiche e spasmi su tutto il corpo. Il volto diventa purpureo; il bambinoresta senza fiato e soffoca e la madre pensa che non riuscirà più a riprendere a respirare.Spasmi al torace, alla laringe e a tutto l’apparato respiratorio talmente violenti che ilbambino sembra che soffochi e muoia. Pertosse. Ad ogni crisi di tosse c’è questospaventoso stato spasmodico, questa tosse spasmodica.

Scosse muscolari. Cuprum ha spasmi agli arti con ogni genere di contrazioni comequelle che si riscontrano nei pazienti isterici. Convulsioni puerperali. Convulsioni durantele quali un arto prima si flette e poi si stende: c’è un’alternanza di flessione e di estensione.Potete osservare la gamba di un bambino proiettata con grande violenza in fuori e poi, conaltrettanta violenza, piegata contro l’addome per essere in seguito lanciata di nuovo infuori. È difficile trovare un altro rimedio che possiede questo sintomo. Lo possiedeTabacum, ma non ce ne sono altri. In Cuprum le convulsioni con flessione ed estensionesono frequenti. Convulsioni degli arti, movimenti convulsivi e scosse muscolari. Trovia-mo una parte del quadro in un rimedio e una parte in un altro.

Violenta congestione in testa, violenti dolori. Dolore acuto, pungente al vertex il qualeduole come fosse contuso. Sensazione di qualcosa che striscia sul vertex, punture alletempie. Congestione cerebrale. Meningite. Cefalea dopo le crisi epilettiche. Paralisi alcervello con sintomi di collasso. Metastasi al cervello che partono da altri organi.

Ci sono convulsioni al volto, scosse agli occhi, tics alle palpebre. Dolori simili acontusioni agli occhi. Spasmi ai muscoli oculari in modo che gli occhi hanno scosse econtrazioni nervose prima da un lato e poi dall’altro. Il paziente rotea gli occhi. «Rapidarotazione dei globi oculari con le palpebre chiuse. Le palpebre sono spasmodicamentechiuse». Esse sono così ben chiuse che si direbbe siano tenute chiuse da un dispositivo ascatto. «Infiammazione del periostio, attorno agli occhi e del tessuto cellulare delleghiandole lacrimali». Macchie ulcerose sulla cornea. Cianosi del volto e delle labbra. Ilvolto durante le convulsioni e la pertosse è color porpora; le labbra sono blu.

Glossite. Paralisi della lingua. Non è raro trovare in Cuprum la paralisi dopo leconvulsioni. La violenza delle convulsioni sembra aver determinato una reazione e unadebolezza paralitica, un intorpidimento, dei formicolii e la perdita della motilità. «Spasmialla gola che impediscono di parlare. Sensazione di costrizione quando il pazienteinghiotte. Grande sete con desiderio di bevande fredde». Molti malesseri miglioranobevendo acqua fredda. Gli spasmi a volte si attenuano bevendo acqua fredda. La tosse puòessere causata dall’inalazione di aria fredda, ma si arresta bevendo acqua fredda come inCoccus cacti.

«Desiderio di bevande e alimenti caldi. Mangia in fretta». Indigestione causata dallatte. Poi, più o meno in rapporto con gli spasmi, ci sono nausea, vomito e diarrea. Spasmiallo stomaco. Spasmi al torace con diarrea e vomito. Crampi ai polpacci e alle dita dellemani e dei piedi. «Pressione allo stomaco». Crampi periodici allo stomaco e all’intestino.Cuprum ha guarito coliche crampiformi violente che tornavano con assoluta regolarità

Cuprum metallicum

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ogni quindici giorni. Il paziente ha dolore allo stomaco e sotto l’appendice xifoide,talmente spossante che è sicuro gli toglieranno la vita. Se non lo si allevia, certamentemorirà in poco tempo.

Costrizione che traversa il torace, soffocazione, crampi alle gambe. Cuprum va alcuore della vita e molte volte il suo potere è stato così grande in vecchi casi di isteria che inpoco tempo ha sradicato completamente la tendenza isterica ai crampi. Particolarmente inCuprum, appena compaiono i crampi, i pollici cominciano ad abbassarsi e possonorisollevarsi con molta difficoltà. Si piegheranno di nuovo e, in seguito le altre dita sistringeranno su di essi così forte da provocare dolore. Nei bambini e negli isterici chehanno simili convulsioni Cuprum va al cuore della vita e sradica tale tendenza alleconvulsioni e ai crampi. Convulsioni uremiche. Convulsioni con anuria o oliguria. Man-canza di urina nella vescica.

Nelle ragazze alle prime mestruazioni vi sono violenti crampi agli arti, crampi all’ad-dome, diarrea e crampi all’utero. Ad ogni periodo mestruale tornano gli spasmi epilettici.Violenti crampi insopportabili all’addome prima o durante le mestruazioni, o dopo la lorosoppressione, cosa non rara. Alcune ragazze, in età puberale, fanno il bagno se le madrisono state troppo pudiche, troppo timide, e non le hanno avvertite di quello che poteva lorosuccedere se avessero fatto un bagno in acqua fredda in certi periodi. Arrivano lemestruazioni: la ragazza con un bagno freddo le arresta e allora arrivano le convulsioni.Questo concorda con Cuprum. Si possono chiamare tali convulsioni, convulsioni isteri-che. Esse, molto verosimilmente, prenderanno l’aspetto di convulsioni isteriche; possonoassumere aspetto di corea. Invece della convulsione, ci può essere congestione cerebralecon violento delirio. Se le mestruazioni non ricompaiono dopo essere state precedente-mente soppresse o dopo la soppressione di una traspirazione, arrivano le convulsioni;spasmi frequenti durante le mestruazioni.

Generalmente non si considera Cuprum un rimedio per l’anemia tanto valido come ineffetti è; invece provoca e guarisce la clorosi. È un rimedio dall’azione profonda. Colpiscemolto tutta la sfera della volontà, i desideri e le avversioni. È utile a quelle ragazze chehanno sempre fatto quello che hanno voluto, che quando erano piccole non sono mai stateostacolate; quando esse crescono e raggiungono la pubertà e, se vogliono diventare donnedevono sottomettersi ad una qualsiasi disciplina, allora esse hanno delle crisi di follia o deicrampi. Cuprum a volte le fornirà di buon senso; si adatta così ai desideri e alle avversioni.Agisce soprattutto nella sfera della volontà.

Respirazione spasmodica; grande dispnea e respirazione asmatica. Crisi di asmaspasmodica e di violentissima tosse spasmodica. «Tosse secca, dura, faticosa, con rantolial torace e spasmi. Tosse secca e spasmodica fino alla soffocazione. Colorito rossopurpureo».

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CYCLAMEN

Avversione per il movimento, tuttavia il movimento calma il suo dolore e la suainquietudine. Avversione per l’aria aperta, tuttavia l’aria aperta attenua qualche sintomo,in particolare la corizza e la tosse. Un aspetto sorprendente di questo quadro è l’ottundi-mento della coscienza e dei sensi. Clorosi, mestruazioni irregolari e palpitazioni. Doloripungenti.

Il paziente è molto agitato la notte. Molti sintomi migliorano camminando. Il pazienteè sensibile al freddo e all’aria fredda. Alcune malattie vengono dopo aver avuto moltocaldo. Lo sforzo indebolisce e aggrava. I muscoli sono flaccidi. C’è una grande stanchez-za. C’è una debolezza serale che migliora movendosi avanti e indietro.

Un tratto saliente dello stato psichico sono i cambiamenti di umore: un affastellarsi diidee si alterna con la debolezza della memoria; una sensazione di allegria si alterna conl’irritazione; l’umore sereno si trasforma improvvisamente in gravità o tetraggine.

Il torpore mentale impedisce il lavoro intellettuale. Il paziente non ama il lavoro e temel’aria aperta. Risponde in maniera incoerente, è in uno stato di confusione mentale. Ildispiacere e la paura lo tengono in uno stato di continua agitazione psichica. È assorbitodai propri pensieri; cerca la solitudine, medita sull’avvenire. Vuole restare in una stanzacalda in solitudine. Resta silenzioso a lungo. Sovreccitazione con tremore. È triste come seavesse fatto un torto a qualcuno (Aurum). Piangendo medita sul proprio dolore che è soloimmaginario. Si sente solo al mondo e perseguitato da tutti ( China). È testardo e portatoalla critica; si indebolisce sempre di più; ha momenti di mancamento, diventa pallido eanemico.

Questi sintomi, se sono associati a mestruazioni insufficienti o ad amenorrea, sonoimportanti.

Vertigini camminando all’aria aperta; gli oggetti girano in tondo; il paziente miglioraal chiuso e stando seduto. Tutto diventa nero e cade come svenuto.

Il dolore alla testa lo stordisce e gli fa temere di perdere la ragione. Dolore alla frontee alle tempie forante, lancinante e pesante. Violenti dolori frontali. Dolori che peggioranostando coricati sul fianco dolente o sul dorso. Dolori unilaterali. Dolore mattina e sera,alleviato dal vomito e aggravato dal movimento all’aria aperta. Con i dolori, la vista sioscura. Pressione al vertex come se il cervello fosse avvolto in un panno e ciò fa credere alpaziente che sta per perdere la ragione. La mattina, alzandosi, il paziente accusa cefalea esfavillio davanti agli occhi. Pulsazioni in testa; afflusso di sangue alla testa; ansia econfusione mentale; oscuramento della vista, vertigini; freddo generale dopo cena. Cefa-lea che migliora con le compresse fredde. Cefalea provocata da un disordine gastrico. Ilpaziente ha l’impressione di avere una calotta sulla testa. Dolori laceranti al cuoiocapelluto.

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Occhi. Nel campo visivo ci sono macchie, nebbia, colori azzurrognoli, sfavillii, oggettibrillanti; colori diversi – ora giallo, ora verde – scintille, fumo; un’alone attorno alla luce,punti neri, o mosche. Indebolimento della vista. Diplopia. Strabismo convergente. Pupilledilatate. Emiopia. Calore e bruciore. Edema alle palpebre. Gonfiore delle palpebre supe-riori. Secchezza e prurito delle palpebre. Diminuzione della vista durante la cefalea.Indebolimento della vista, dell’odorato, dell’udito e del gusto.

Il paziente è duro di orecchio. Rombi, suono di campane e ruggiti nelle orecchie.Ddolori stiranti.

L’odorato diminuisce. Il naso è secco. Corizza secca o con secrezione che peggiora inuna stanza calda e migliora all’aria o in una stanza fresca. Starnuti e secrezione acquosa inuna stanza calda che scompaiono totalmente all’aria. Per questo paziente il passatempopiù piacevole è costituito dal camminare all’aria aperta. Pesante dolore all’osso nasaledurante la corizza. Il paziente, dopo aver avuto troppo caldo o dopo essere stato inambienti surriscaldati, si raffredda.

Colorito pallido, volto malaticcio; occhi cerchiati nella donna. Fronte contratta, so-pracciglie corrugate.

Labbra secche. Labbro superiore intorpidito.Dolori penetranti, pungenti, laceranti ai denti. Scosse ai denti durante la notte. Ageusia

o parageusia; gusto insipido, cattivo, putrido, rancido; tutti gli alimenti hanno un gustotroppo salato. Lingua bianca o giallastra. Vescichette urenti sulla lingua. Salivazioneaumentata. Bruciore sulla punta della lingua. La saliva ha un gusto salato. Muco vischio-so in bocca.

Bruciore, secchezza e sensazione di solletico in gola.Il paziente perde l’appetito e ha persino avversione per il cibo. Non ha sete, tranne la

sera durante la febbre. Vuole bere limonata (Nitricum acidum, Belladonna, Sabina). Nonsopporta il pane e burro e gli alimenti grassi; desidera invece cose non commestibili. Provadisgusto per la carne; ha una gran voglia di sardine. Si sente sazio dopo il primo boccone(Lycopodium) poi prova disgusto per il cibo. Debolezza di stomaco; nausea dopo avermangiato. Il maiale gli fa male. I sintomi gastrici somigliano molto a quelli di Pulsatilla. Isintomi peggiorano dopo aver bevuto caffè. Il paziente vomita dopo aver mangiato.Vomita la mattina. Vomita muco acquoso. Rutta. Gastralgia e bruciore all’esofago chemigliorano camminando avanti e indietro. Sensazione di replezione gastrica come seavesse mangiato troppo. Dopo aver mangiato, peso allo stomaco. Dolori pungenti allostomaco.

Coliche addominali calmate camminando avanti e indietro. Tutto l’addome è sensibilealla palpazione, anche l’ipogastrio. Dolori corrosivi la sera. Dolori corrosivi dopo avermangiato. L’addome è pieno di brontolii e gorgoglii. Crampi parossistici notturni che sicalmano camminando avanti e indietro. Dolori pungenti all’addome e al fegato.

Diarrea dopo aver bevuto caffè. Diarrea nelle donne clorotiche soggette alle emicraniee alle irregolarità mestruali. Feci liquide che escono con forza, senza odore, scure o gialle.Diarrea la sera. Stitichezza: feci dure. Nausea. Coliche prima di evacuare. Coliche estimolo pressante dopo defecazione. Emorroidi sanguinanti. Dolore stirante, pesanteattorno all’ano, come se si stesse formando una suppurazione.

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Stimolo frequente bisogno di urinare. Stimolo improduttivo. Urina abbondante, ac-quosa. Sedimento flocculante; cuticula iridescente. Punture all’uretra con desiderio diurinare.

Nell’uomo, diminuisce la passione sessuale. Prostata irritabile con dolori pungenti,bisogno di andare di corpo e di urinare (Nux vomica).

Mestruazioni in anticipo o in ritardo; irregolari o assenti; abbondanti, prolungate oinsufficienti. Quando sono abbondanti, i sintomi psichici migliorano. Sangue nero e agrumi. I dolori, nel periodo mestruale, sono come quelli del parto, cominciano alla regionelombare e si irradiano verso la parte inferiore del pube da entrambi i lati. Emorragiauterina. La paziente teme l’aria aperta. Le mestruazioni scompaiono con palpitazioni,lacrime, avversione per la compagnia e timore dell’aria aperta. Il sangue affluisce alla testae le mestruazioni sono poco abbondanti. Le mestruazioni scompaiono per eccessivoaffaticamento o per aver avuto troppo caldo. Svenimenti nel periodo mestruale. Dopo lemestruazioni ci può essere latte nelle ghiandole mammarie. Disturbi dopo lo svezzamento(China).

Forte sensazione di solletico alla laringe la notte; muco bianco, denso. Pizzicore allalaringe e alla trachea. Oppressione toracica. Tosse soffocante causata dalla sensazione disolletico e dalla secchezza della trachea. Tosse che viene durante il sonno per la secchezzae la costrizione della laringe. Si calma all’aria aperta o anche al vento freddo.

Pressione al centro dello sterno. Debolezza al torace. Dolore come da puntura altorace e al cuore. Stiramenti, punture e respirazione corta sia in movimento sia a riposo.

Palpitazioni e soffi da stati anemici. Battiti cardiaci tumultuosi; grande stanchezza.Polso debole. Le pazienti hanno la sensazione che dalle mammelle escano fiotti di aria.Donne non incinte hanno i seni gonfi di latte. Seni gonfi e molto duri dopo le mestruazioni.

Dolori stiranti e rigidità al collo. Fitte che risalgono lungo il dorso che miglioranoportando indietro le spalle. Punture al rene destro che si accentuano durante l’inspirazione.Lombalgia stando seduto che cessa alzandosi.

Dolori laceranti e stiranti agli arti. Iperestesia della cute. Muscoli flaccidi. Laceramen-to, stiramento agli arti superiori. Sensazione di debolezza delle mani tale da dare l’impres-sione che il paziente finirà col lasciar cadere ciò che tiene in mano. Crampo dello scrittore.Dolori stiranti ai muscoli flessori della gamba. Dolori urenti ai talloni. Dopo aver cammi-nato, le dita dei piedi sembrano morte. Debolezza agli arti.

Sonno che non dà ristoro turbato da sogni ansiosi; sogni spaventosi, molto vivi. Sonnoagitato. Il paziente si addormenta tardi. Si sveglia presto, ma vorrebbe dormire fino a tardi.Incubi. Si sveglia presto, ma è troppo stanco e sonnolento per alzarsi. Polluzioni durante isogni.

Brivido, febbre e traspirazioni. Brivido che non migliora anche se il paziente è bencoperto. Brivido durante le mestruazioni. Brivido di pomeriggio o di sera. Soprattutto disera. Il brivido è seguito da calore al volto. Brivido e febbre si alternano. Sensazione dicalore in tutto il corpo, specialmente al volto e alle mani. Calore con gonfiore delle vene(China). Calore generale dopo aver mangiato. Traspirazione maleodorante la notte,durante il sonno. Traspirazione a volte nella parte inferiore del corpo.

Prurito la notte a letto. Grattarsi provoca torpore oppure fa cambiare posto al prurito.

Cyclamen

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DIGITALIS

Questo farmaco, così come è adoperato dai medici allopatici, ha fatto più danno diqualsiasi altro farmaco della loro Materia Medica. La digitale, in altri tempi era prescrittaa qualsiasi paziente che avesse un battito rapido o un qualsiasi disturbo cardiaco. Hacausato più morti di qualsiasi altro rimedio. Somministrato quando il cuore batte troppovelocemente provoca ben presto un particolare genere di paralisi: il cuore perde in qualchemodo il suo ritmo, l’effetto compensatore non esiste più e il paziente declina e finisce colmorire.

Quei medici non sanno che molti pazienti sarebbero sopravvissuti a febbri, polmoniteo altre malattie acute, non fosse stato per questo rimedio, usato come lo usavano loro intintura, alla dose di parecchie gocce, fin quando il cuore rallentava fino all’estremo. Essi lochiamano sedativo; sì, in effetti è un sedativo. Rende il paziente calmissimo. Avete vistoche aria calma ha un paziente che è passato tra le mani dell’impresario di pompe funebri eche è stato messo in ghingheri. Ecco ciò che fa la digitale. Nelle mani dell’allopata inquesto modo è un sedativo. Un medico omeopata non prescrive mai un rimedio perrallentare il polso. Prescrive un rimedio per il paziente e il cuore si aggiusta da solo.

Digitalis è per la febbre, un rimedio molto mediocre. Lungi dall’essere il rimedioadatto quando il polso è rapido, la sperimentazione ci dice che lo è quando il polso è lento.Il medico allopata lo prescrive quando il polso è rapido per rallentarlo; se lo si somministraad una persona sana in effetti ne rallenterà il battito, ma è indicato in una persona pazientequando il suo polso è lento.

Produce grandi fastidi epatici. «Congestione e ingrossamento del fegato. Indolenzi-mento epatico». La regione epatica è sensibile; ma contemporaneamente il polso è lento.Rende l’intestino pigro e il fegato inattivo; le feci non hanno pigmenti biliari, sono chiarecome mastice; e il polso è lento. Aggiungete a questo l’itterizia e avrete un magnificoquadro di Digitalis. Itterizia, con polso lento, con disordini epatici, feci chiare; non potetesbagliare anche se non avete visto pazienti Digitalis e non ne avete sentito parlare prima.Potete aggiungere anche una miriade di piccoli sintomi, ma questo non cambierà l’aspettodelle cose: si tratta di Digitalis.

Un altro gruppo di sintomi che va di pari passo col cuore, il fegato e l’intestino diDigitalis, è una sensazione di vuoto, di collasso allo stomaco. Il paziente ha l’impressionedi stare per morire e mangiando non migliora. È un mancamento nervoso, terribile cheaccompagna molti disturbi cardiaci. Non vi sorprenderà osservare in Digitalis una grandeprostrazione nervosa. Il paziente è agitato e ha una grande debolezza nervosa. «Ha lasensazione di stare per andare in frantumi. È ansioso. Ha l’impressione che stia persuccedergli qualcosa». Gli sembra che tutto il suo organismo sia pieno di una sensazione diansia e di agitazione. È stanco, debole, esaurito ed estremamente prostrato. Sviene alla

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minima occasione. Tutto comincia allo stomaco; spaventosa sensazione di debolezza allostomaco e all’intestino.

Il sonno è pieno di sogni orribili, di incubi, di paure. Il paziente sogna di cadere, cosache nelle malattie di cuore è normale. Quando il polso è troppo lento e quando è irregolare,il cervello, durante il sonno, è irrorato irregolarmente e si trova in uno stato di tumulto. Visono scosse che si propagano attraverso il corpo come scosse elettriche, come movimenticonvulsivi interni. Movimenti improvvisi dei muscoli come se il corpo fosse attraversatoda una corrente elettrica; tutto questo con un polso lento, con una sensazione di collasso,con grande debolezza. Nelle persone che soffrono a tratti di fastidi cardiaci, le labbrahanno un pallore bluastro; i pazienti hanno l’impressione, a volte, che il loro polso cessi dibattere. Il volto diventa cianotico e lo diventano anche le dita. Il paziente desidera starecoricato sul dorso. Dormendo sussulta spesso e la notte ha delle scosse.

I sintomi cardiaci sono numerosi, ma niente è importante quanto il polso lento. Il polsoè lento all’inizio della malattia. In seguito può filare come un fulmine. Allora il paziente èansioso, agitato, fa sogni orribili e ha una sensazione di collasso allo stomaco: tutto ciòsomiglia allo stato avanzato di Digitalis, ma quello che mi preme sapere è se, all’inizio, ilpolso era lento. Il paziente lo sa raramente, ma qualcuno dice che all’inizio il polso aveva48 pulsazioni: questo è Digitalis. Se all’inizio il polso è rapido, non pensate a Digitalisperché non farà alcun bene. Il polso di Digitalis prima è lento e può rimanerlo per moltigiorni, finché alla fine comincia ad accelerare, ha battiti irregolari, intermittenti e dà alpaziente l’impressione che stia per fermarsi; è in quel momento che si hanno tutte quellestrane manifestazioni.

La debolezza è nel carattere stesso del cuore di Digitalis e tutte queste caratteristichene sono il complemento. Da principio è lento e talvolta forte. Il polso è lento e forte quandoun reumatismo rischia di fissarsi al cuore. «Violente pulsazioni, ma non molto rapide.Pulsazioni violente e improvvise con ritmo anomalo». Il più piccolo movimento aumental’ansia e le palpitazioni. Quando il polso è molto lento, a volte al di sotto di 40, basta cheil paziente giri la testa perché il polso si acceleri. Se si gira nel letto, gli sembra che il cuoresi fermi. Se si muove, lo sente battere in tutto il corpo; poi il cuore si calma e ridiventalento; ma alla fine il quadro cambia e le palpitazioni diventano continue.

Palpitazioni la cui origine è un dispiacere. Improvvisa sensazione che il cuore stia perfermarsi. Palpitazioni cardiache. Il più piccolo sforzo muscolare, quando il cuore è debole,in un persona dal fegato ingrossato, il polso lento, l’itterizia e le feci chiare, rende l’azionecardiaca faticosa e intermittente.

Digitalis non è per niente un rimedio per la tosse a meno che non sia una tossecardiaca. Tosse a mezzanotte. Tosse con un espettorato simile ad «amido bollito». Tossecon un’espettorato di muco sanguinolento, nella congestione ipostatica polmonare. Tosseche compare quando il paziente parla, cammina, beve qualcosa di freddo, si china. Questetossi, sono tossi associati ad altri disturbi.

Si può dire la stessa cosa della respirazione. In relazione con i disturbi cardiaci equelli epatici, vi è difficoltà di respirazione. «Respirazione irregolare e molto difficile. Sisente la continua necessità di inspirare profondamente. Quando il paziente si addormentasembra che il respiro svanisca; allora si sveglia ansimando». Lachesis, Phosphorus, Carbo

Digitalis

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vegetabilis e qualche altro rimedio hanno questo sintomo; sono rimedi che colpisconospecialmente il cervelletto, che vi producono una congestione.

Quando il paziente si addormenta, il cervello dice al cervelletto:« Adesso, per un po’,occupati tu della respirazione. Io sono stanco». Ma il cervelletto non è all’altezza dellasituazione. È congestionato e, appena il cervello comincia a riposare, si addormenta anchelui, lasciando soffrire il paziente; è in questo modo che si verifica la soffocazione. Ilcervelletto presiede alla respirazione durante il sonno e il cervello vi presiede quando ilpaziente è sveglio. Se non lo sappiamo, possiamo imparare tutto questo attraverso lasperimentazione dei rimedi.

«Paura di soffocare durante la notte». Analizziamo ora questo sintomo. Il paziente saper esperienza che ogni volta che si addormenta soffoca, ragione per cui ha paura diaddormentarsi perché ha paura di soffocare. La paura di soffocare durante la notte haqueste origini. La stessa cosa avviene se il paziente si assopisce durante il giorno. «Puòrespirare solo saltuariamente».

Digitalis è un rimedio utile in caso di congestione della base polmonare. Il paziente staseduto ben dritto nel letto e alla base di ogni polmone si riscontra un’ottusità con una fortesonorità nella parte superiore. È questa la ragione per cui se si sdraia soffoca. Il pazienteDigitalis, nella maggioranza dei casi, quando non ha congestione polmonare, ama starecoricato sul dorso senza guanciale. Ma, quando ha congestione ipostatica, soffoca. Seall’inizio della malattia il polso era lento ed è diventato rapido Digitalis può essere diqualche utilità.

Ed ecco adesso una caratteristica in relazione con gli organi uro-genitali. Nei vecchicasi di ipertrofia prostatica, quando il paziente è continuamente tormentato dalla necessitàdi urinare, non so come potrei fare senza Digitalis. Digitalis è un buon rimedio per quegliscapoloni o quelle persone anziane che sono state cateterizzati per mesi o per anni perchéincapaci di urinare normalmente e hanno un residuo urinario. Esso riduce il volume dellaprostata e spesso ha guarito l’adenoma. «Edemi e travasi con anuria». Noi abbiamo deisintomi che indicano Digitalis nell’intossicazione uremica e in diverse fasi della glomeru-lonefrite. Ritenzione urinaria; l’urina esce goccia a goccia. Spermatorrea. Polluzioninotturne negli uomini che per anni si sono dedicati all’onanismo. Prostata ipertrofica.

Digitalis è capace di guarire la blenorragia cronica. Ha guarito la blenorragia acuta. Haguarito l’infiammazione di quella sottile e delicata membrana che ricopre il glande.Gonfiore edematoso delle parti genitali.

«Mancanza di appetito e sete intensa». Quando il paziente beve molto e mangia poco,la maggior parte dei medici somministra Sulphur. La nausea di Digitalis non è come quelladi Ipeca o di Bryonia. È una nausea curiosa. L’odore del cibo suscita una nauseaspaventosa, un mancamento, una sensazione di vuoto, associati ai disturbi cardiaci,all’itterizia e ai disturbi epatici. La nausea è accompagnata da una sensazione tremenda,come se il paziente stesse per svenire e morirne. A volte la nausea diminuisce mangiando,ma la sensazione di collasso persiste dopo il pasto e ciò dimostra che non è legata alla fame.«Nausea persistente. Estrema sensibilità all’ipogastrio. Sensazione di cedimento e dicollasso all’ipogastrio come se stesse per morire. Inappetenza, ma grande sete. Indolenzi-mento e indurimento alla regione epatica. Sensibilità alla pressione nella regione epatica».

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Ora ricordatevi dei sintomi epatici e cardiaci, dell’itterizia, del polso lento, dellaspaventosa sensazione di collasso allo stomaco, dell’ipertrofia prostatica, delle feci grigie,e avrete i principali sintomi di Digitalis.

Dopo tutto quello che ho detto, non vi sorprenderà l’orribile ansia che il pazienteDigitalis porta sempre in sé. Egli vuole stare solo; è triste, malinconico, abbattuto eagitato. Non riesce a prendere alcuna decisione su ciò che dovrebbe fare; trema. I disturbiallo stomaco, al fegato e all’intestino sono esattamente come ciò che a volte poteteosservare in un grande bevitore che tenta di togliersi il vizio. Egli è prostrato; il cuore nonce la fa, è irregolare, debole, lento; e lui stesso è triste e malinconico, incapace diapplicarsi. Digitalis lo aiuterà a tirarsene fuori.

Digitalis

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DROSERA ROTUNDIFOLIA

L’uso di questo farmaco è stato per lo più limitato alla cura della pertosse, ma esso haindicazioni più vaste. Quando esaminiamo la sua natura spasmodica, il suo esaurimento, isuoi crampi che si riscontrano in moltissime malattie, ci rendiamo conto che è un rimedioil cui campo d’azione è più ampio.

Il rimedio ha sintomi epilettiformi, insonnia prolungata, sudori abbondanti al risveglio,agitazione e ansia. Il paziente immagina di essere incessantemente perseguitato. Havampate di calore, timore della notte. Molti malesseri si manifestano durante la notte.Ansia, insonnia e paura dei fantasmi. Tosse spasmodica. Il paziente ha paura di stare soloe diffida dei suoi amici più intimi. È mentalmente confuso con un forte stordimento. Soffredi dolori lancinanti in diverse parti del corpo, soprattutto alla testa; deve reggersi la testacon le mani. Durante la tosse deve tenersi il torace. Deve premersi l’addome. Cefaleepesanti, congestive. Pruriti corrosivi in diverse parti del corpo con eruzioni morbilliformi.

Quando tossisce durante il morbillo o le convulsioni, i globi oculari sono sporgenti econgestionati. Dolori pungenti agli occhi. Rumori alle orecchie: ruggiti, rombi e rulli ditamburi. Otalgia nei bambini. Punture alle orecchie.

Emorragie da diversi orifizi, in particolare dal naso, dalla gola, dalla laringe e dalpolmone quando la tosse è spasmodica. Di solito la faccia è pallida e calda e le gotescavate, mentre le estremità sono fredde, tranne quando il paziente tossisce; in quel caso ilvolto diventa rosso, congestionato e purpureo, come quello di Belladonna e Cuprum. Sitroveranno dolori pungenti in molte delle malattie che Drosera può curare.

Un sintomo comune nella tubercolosi polmonare e laringea e anche nella pertosse, è ungusto putrido in bocca. Saliva sanguinolenta ed emorragia in bocca. Difficoltà ad inghiot-tire gli alimenti solidi. Costrizione della gola, della laringe e dell’esofago che impedisce diinghiottire. In questo rimedio si ritrovano dovunque le costrizioni crampiformi. Vi sonocrampi alle mani quando si cerca di afferrare qualcosa, per esempio stringendo il manicodi una scopa. Bruciore in gola e sensazione di qualcosa che gratta. Dolori pungenti in gola.La gola è rosso scuro o purpurea.

Io credo che Drosera possiede un sintomo clinico di grande valore: una sensazione diraschiamento alla laringe, con tosse, dopo aver mangiato. Nelle sperimentazioni la tossec’è dopo aver bevuto. Il rimedio presenta tosse soprattutto dopo aver mangiato o bevutoqualcosa di freddo. Tale tosse è prodotta da un solletico alla laringe e dalla costrizionedella stessa.

Nausee e vomito. Vomito di sangue e di bile la mattina e vomito di muco e di cibiquando si tossisce. Il paziente tossisce fin quando gli vengono i conati e vomita. Doloricostrittivi all’ipogastrio, ai fianchi. Coliche dopo aver mangiato alimenti acidi.

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L’irritazione più penosa di questo rimedio è forse quella della laringe, dove siriscontreranno sensazioni di stringimento, crampi, costrizione e bruciore. La raucedine euna perpetua irritazione provocano la tosse e la sensazione di raschiamento alla laringe.Accumulo di muco sulla laringe, secchezza della laringe, spasmi all’epiglottide. Violentatosse spasmodica dovuta ad un solletico laringeo. Il violento solletico laringeo provocauna tosse che sveglia il paziente e si ripete ogni poche ore con un’intensità crescente, cosache fa somigliare il rimedio alla pertosse per la quale si è rivelato molto utile. Sensazionedi avere una piuma sulla laringe. Spasmi della laringe. Spasmi alle estremità tossendo. Latosse è provocata dal solletico per accumulo di muco sulla laringe. Questi sintomi siriscontrano nella tubercolosi laringea, nella pertosse, nella laringite e nel catarro laringeo.

Spasmi al torace e alla laringe rendono la respirazione difficile e sfociano nellasoffocazione. Il paziente ha la sensazione, quando parla o quando tossisce, di avere neltorace qualcosa che gli impedisca di respirare. Dispnea e tosse compaiono dopo mezza-notte. Dispnea soprattutto al risveglio. Il paziente non è capace di articolare alcun suono.Ha difficoltà di respirazione e sensazione di soffocamento. Quando ci sono gli spasmilaringei, il volto si imporpora. Sensazione di compressione toracica. Le crisi di soffocazio-ne sopravvengono con la tosse e stando sdraiati. Respirazione asmatica parlando e percostrizione della laringe.

Tosse rauca, profonda, tosse che raschia rudemente, tosse da pertosse, sonora, spasmo-dica. Violenta costrizione del torace e dei muscoli della gola e della laringe nella pertosse.Accessi di pertosse che vengono con parossismi che durano fino a due o tre ore, ma moltopiù violenti dopo essersi sdraiati la sera e verso le tre del mattino. Solletico torturante allalaringe che spinge il paziente a tossire. Tosse secca e parossistica per solletico dellalaringe.

Tosse spasmodica, tosse di origine simpatica per irritazione spinale. Tosse spasmodicaviolenta nelle ragazze che si stanno ammalando di tubercolosi polmonare. Tosse conespettorazione di sangue rosso brillante o di sangue nero in grumi. Espettorazione ematica.Queste tossi spasmodiche si osservano spesso durante o dopo il morbillo che lasciaun’irritazione laringea. Drosera, come Carbo vegetabilis, è uno dei rimedi più frequente-mente indicati per il morbillo.

Forti crisi di punture al torace starnutendo o tossendo. Per alleviare il dolore, ilpaziente deve comprimersi il torace con le mani. La tosse è talmente violenta che ilpaziente, quando tossisce, deve fare uno sforzo per tenersi con le mani il torace. Sensazio-ne di compressione, di bruciore, di dolori pungenti al torace. Il rimedio è molto utile nellabronchite cronica con tosse spasmodica. È un grande palliativo per la tosse spasmodicadella tubercolosi polmonare lungo tutto l’arco della sua evoluzione.

In queste affezioni toraciche vi sono dolori tra le spalle e al dorso come se la tosseavesse indolenzito il paziente. Freddo a mani e piedi e cianosi delle estremità. Con latosse ci sono crampi alle estremità. La tosse diventa così violenta che provoca le convul-sioni.

Con queste tossi spasmodiche, specialmente nella tubercolosi, vi sono rialzi di tempe-ratura. Il paziente ha i brividi e rabbrividisce; brividi unilaterali. Brividi e febbre con la

Drosera rotundifolia

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pertosse. Lo stesso con la laringite. La temperatura, allo stesso modo della tosse, è più altadopo mezzanotte. Sudore freddo sulla fronte e alle estremità. Sudore su tutto il corpo dopola febbre. Abbondante sudore su tutto il corpo con tosse. La tosse è seguita da grandespossamento. Pertosse con febbre.

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DULCAMARA

Dulcamara sembra che colpisca soprattutto le mucose. Esso tende a far comparire oscomparire le secrezioni, sia acute che croniche.

Il paziente Dulcamara è disturbato da ogni cambiamento del tempo, cambiamento dacaldo a freddo, da secco ad umido e dal brusco raffreddamento del corpo in sudore. Stameglio col tempo secco, costante; il freddo e l’umidità aggravano tutti i suoi malesseri. Siaggrava di sera, di notte e durante il riposo.

Dulcamara produce catarro allo stomaco, all’intestino, al naso, agli occhi, alle orec-chie e infiammazione della cute con eruzioni. Se studiate nei dettagli ciascuno di talidisturbi, vi stupirà constatare fino a che punto è disturbato dai cambiamenti di tempol’organismo di questo paziente.

È un rimedio meravigliosamente utile per la diarrea di fine estate, quando le giornatesono calde e le notti fredde e le feci hanno un aspetto cangiante; diarrea dei lattanti. Sidirebbe che la digestione non avvenga; le feci sono gialle e vischiose; o giallo-verdastrecon particelle non digerite; le defecazioni sono frequenti, contengono sangue e massamelmosa che segnalano un evidente stato catarrale. Questo stato passa attraverso alternan-ze di miglioramenti e aggravamenti; migliora coi rimedi abituali; spesso migliora conPulsatilla perché sembra che i sintomi di Pulsatilla predominino e talvolta è alleviato daArnica; ma torna ogni volta che il bambino si raffredda e presto il medico si renderà contoche non ha trovato il rimedio che copre tutti i sintomi. È uno stato molto spesso noiosoperché i sintomi non si riconoscono prima di due o tre crisi. Non è facile scoprire chel’origine delle crisi è il freddo.

Ogni anno, alla fine dell’estate, le madri lasciano la montagna coi bambini e liriportano in città; è quello il momento in cui si verificano alcuni casi di Dulcamara.Bisogna essere in montagna alla fine dell’estate per capire che succede. Se siete inmontagna in quell’epoca, sia a Nord che ad Ovest, noterete che i raggi solari sono moltocaldi durante il giorno, ma se andate a spasso verso il tramonto, l’aria fredda che scende viarriverà fino alle ossa. È quello che farà ammalare il bambino; durante il giorno fa troppocaldo per farlo uscire e così lo si fa uscire sulla carrozzella la sera; il bambino ha avutotroppo caldo in casa durante il giorno ed è esposto alla corrente la sera. Dulcamara èindicato proprio per i malesseri che compaiono in tali condizioni. La stessa cosa succedeagli adulti che stanno fuori al sole di giorno e che di notte si espongono alla corrente, cioè:giornate calde e notti fredde, come ce ne sono negli ultimi mesi dell’anno, alla finedell’estate e all’avvicinarsi dell’inverno, con un misto di aria calda e correnti fredde. Sesalite su una collina dopo una giornata molto calda, traverserete uno strato di aria che vifarà sudare e, l’istante dopo, l’aria fredda vi spingerà ad indossare il cappotto, poiincontrerete ancora uno strato d’aria calda, e così via. Tali circostanze provocheranno la

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traspirazione e poi la sopprimeranno. I sintomi creati da Dulcamara sembrano esattamen-te uguali a quelli che derivano da tali cause. Così, da questa esperienza possiamo arguireche Dulcamara li guarirà. Questi bambini che tornano dalla montagna, in passato mihanno sconcertato e facevo per loro delle prescrizioni sui sintomi visibili, fino a quando horiflettuto sulla questione con molta attenzione e ho calcolato che venivano da quelleregioni che sono contemporaneamente calde e fredde. A volte ci si deve affrettare ariportare i bambini a casa perché non si possono guarire le diarree in montagna, ma unadose di Dulcamara permetterà loro di restarvi e vivere normalmente in quello stessoclima. Quando si sono raffreddati avranno la dissenteria cronica ricorrente. Una dose diDulcamara li rende più forti e impedisce loro di raffreddarsi continuamente.

Vi sono alcuni tipi di lavoro che realizzano esattamente le condizioni tipiche diDulcamara. Pensate ai fabbricanti di gelati, agli uomini che maneggiano il ghiaccio, aquelli che lavorano nelle celle frigorifere. Stanno in un’ambiente freddo a manipolare ilghiaccio. L’estate c’è molto caldo; devono uscire e allora immagazzinano calore e poitornano a manipolare il ghiaccio. Ho visto di persona queste cose e ne ho osservato leconseguenze. Questi uomini, a volte, soffrono di disturbi intestinali o di altre affezionicatarrali, il più delle volte di diarrea. Non possono lasciare il loro lavoro perché è il loropane quotidiano. Quando i sintomi concordano Dulcamara guarisce tali diarree croniche.Se i sintomi concordassero, a questo genere di pazienti sarebbe utile Arsenicum, ma isintomi concordano certe volte con Dulcamara. In effetti è nella natura del rimedioraffreddarsi in luoghi freddi e umidi, o perché si ferma la traspirazione entrando in unacasa ghiacciata, in camere ghiacciate, venendo da un’atmosfera molto calda o soggiornan-do in stanze fredde. Nel clima nordico questi disturbi si verificano dopo che il paziente hafatto grossi sforzi che gli hanno fatto sentire troppo caldo e poi si è raffreddato alleggeren-dosi e arrestando in tal modo la traspirazione. Può comparire la febbre con dolori alle ossa;e, coi dolori un tremito muscolare; se la febbre persiste, il paziente piomba in uno stato diangoscia, non ricorda più niente, dimentica quello che stava per dire, dimentica la parolache esprimerebbe il suo pensiero ed entra in uno stato di ebetismo e di confusione. Questorimedio è utile a quei raffreddori che sfociano in un rallentamento della circolazionecerebrale, con tremore, con brividi e una sensazione di freddo che il paziente localizzanelle ossa.

Dulcamara ha molti reumatismi, molti dolori reumatici; è indolenzito e contusodovunque, le sue articolazioni sono infiammate, rosse, sensibili e gonfie. È indicato neicasi di reumatismo infiammatorio dovuti alla interruzione della traspirazione, o provocatidal passaggio da una temperatura calda ad una fredda o dal tempo umido e freddo. Ilpaziente si aggrava la sera, la notte e durante il riposo.

Il rimedio possiede anche molte affezioni croniche. Catarro oculare: secrezioni puru-lente, gialle, dense, e granulazioni palpebrali; gli occhi gli si arrossano ogni volta cheprende freddo. Il paziente dice spesso: «Ogni volta che ho freddo, ne soffrono gli occhi».E farà la seguente domanda: «Dottore, come è che ogni volta che mi raffreddo soffro agliocchi? Devo stare attento ogni volta che vado fuori al freddo o se mi levo il cappotto dopoaver avuto caldo». Se durante la notte la temperatura scende e lui si è tolto le coperte, siraffredda; oppure: se si raffredda perché si è bagnato sotto la pioggia, gli occhi sono subito

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sensibili. Queste infiammazioni agli occhi sono effettivamente guarite spessissimo daDulcamara. Quanto al reale stato dell’occhio, è un banale stato catarrale ma l’elementoimportante è il modo in cui si manifesta. Avere gli occhi infiammati ogni volta che siraffredda, è nella natura del paziente; tale sintomo appartiene anche a qualche altrorimedio ma in particolare appartiene a questo.

Dulcamara presenta anche secrezioni catarrali miste a croste sanguinolente al naso; ilpaziente ha continuamente una secrezione di denso muco giallo dal naso. Il rimedio èindicato per i lattanti e i bambini con il naso intasato che, col tempo umido e freddo, siaggravano sempre; oppure quando i pazienti dicono: «Dottore, quando c’è umido e freddonon posso respirare col naso, ho il naso chiuso» oppure «devo dormire con la boccaaperta». Dulcamara è un rimedio utilissimo di cui bisogna ricordarsi nei casi di catarroche, quando piove e fa freddo, si traducono sempre in un’ostruzione nasale.

È soprattutto un rimedio autunnale. I pazienti Dulcamara passano l’estate in buonasalute; i loro catarri in gran parte spariscono; sembra che i giorni e le notti caldeconvengano loro per la mancanza di cambiamenti di temperatura; ma appena arrivano lenotti fredde e le piogge, tutti i loro malesseri riaffiorano; essi presentano una recrudescen-za del loro reumatismo e dei loro catarri. Questo rimedio è stato utilizzato dalle nostremadri per molto tempo. Esse facevano degli unguenti a base di morelle dolci-amare. Nellamaggior parte dei circondari rurali in cui cresce la Dulcamara, si possono vedere levecchie donne raccoglierle per farne balsamo per le piaghe. E in realtà, applicandoloesternamente su piaghe dolenti, in soluzione o in pomata o in qualsiasi altra forma, essopossiede proprietà lenitive sorprendenti. Ma naturalmente è più efficace quando è indicatoda sintomi dello stato costituzionale; é più efficace quando si usa per via interna. Essoproduce la tendenza all’ulcerazione delle mucose, ulcere che diventano fagedeniche.Qualche volta cominciano né più né meno come un’eruzione erpetica, ma si allargano,secernono un pus giallo e non hanno la tendenza a formare le granulazioni che ci siaspetterebbe; sono corrosive e la superficie non cicatrizza. Soprattutto sulla tibia visaranno zone a vivo che scaveranno anche fino al periostio, fino all’osso, terminando conla necrosi e la carie; allo stesso modo ci saranno affezioni delle mucose o della cuteformate da vescichette che in seguito si ulcereranno e si estenderanno. Questo rimedio siadatta particolarmente alle ulcere emorragiche e molto sensibili con false granulazioni,alle ulcere fagedeniche. Questa caratteristica in genere non è conosciuta; per coloro chehanno osservato questo rimedio è una questione di esperienza; e, cosa strana, anche inquesto caso, la possiede anche Arsenicum già citato una o due volte. Arsenicum, per leulcere corrosive e fagedeniche, è il primo fra tutti gli altri rimedi. Esso è un rimedio tipicoper le piaghe e per le ulcere che si estendono, soprattutto per quelle che provengono da unbubbone che si è aperto e non cicatrizza.

Un’altra caratteristica di Dulcamara è la sua tendenza a far venir fuori delle eruzionisul corpo. Per le eruzioni è un rimedio meraviglioso; esso in effetti produce vesciche,croste, croste scure, secche, croste umide, herpes; crea eruzioni così simili all’impetigineche, in questo genere di eruzioni, si è rivelato utile, nelle eruzioni cioè con numerosipiccoli elementi come i foruncoli; foruncoletti, foruncoli che si estendono. Ipertrofia deilinfonodi. Eruzioni al cuoio capelluto talmente simili alla crosta lattea che è stato utilizzato

Dulcamara

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con successo anche per questa. Eruzioni estremamente sensibili e pruriginose; il prurito sicalma solo grattandosi e ci si continua a grattare finché la cute è a vivo e sanguinante.Eruzioni che vengono fuori sul volto, sulla fronte, sul naso, ma soprattutto sulle gote che siricoprono completamente di croste; eczema dei bambini. Ci sono bambini che hanno soloqualche settimana di vita che presentano eruzioni al cuoio capelluto, allora uno dei rimediche bisogna conoscere è Dulcamara. Esso è indicato all’incirca quanto gli altri rimedi.Sepia, Arsenicum, Graphites, Dulcamara, Petroleum, Sulphur e Calcarea sono più omeno alla pari, ma fra tutti, almeno nei climi nordici, penso che il più adatto nellamaggioranza dei casi sia Sepia.

Tutti questi sintomi, i sintomi catarrali, quelli reumatici, le eruzioni cutanee, corrono ilrischio di subire i peggioramenti propri allo stato costituzionale. Quali che siano i sintomi,lo stato costituzionale è aggravato dal tempo umido e freddo.

«Cefalee di origine catarrale col tempo umido e freddo». Quando la cefalea domina lascena il catarro segue un corso diverso da quello che prende quando costituisce l’elementoprincipale. Esso ha due possibili evoluzioni. Alcuni pazienti Dulcamara, ogni volta che siraffreddano col tempo umido e freddo, cominciano a starnutire, hanno l’influenza e benpresto hanno un’abbondante secrezioni gialla e densa. D’altro canto Dulcamara può avereun catarro secco in un primo stadio, e poi solo in un secondo stadio fluido. Il pazientesoggetto alle cefalee di Dulcamara ha il catarro secco; tutte le volte che si raffredda,invece della solita secrezione catarrale, prima starnutisce e in seguito avverte la secchezzadelle vie aeree superiori, mentre non c’è la abituale secrezione che lo farebbe stare meglio;egli sa che deve stare attento, perché allora compariranno i dolori nevralgici, i doloriall’occipite che alla fine prenderanno tutta la testa. Cefalee congestizie, con dolorinevralgici e secchezza del naso. Ogni periodo di tempo umido e freddo riporterà questacefalea. Il catarro non sempre è tanto acuto da attirare l’attenzione del paziente. Egli nonne parla molto.

La cefalea di Dulcamara è fortissima, il dolore è terribile e può darsi che il pazientevada dal medico nella speranza di sbarazzarsene; ma in realtà si tratta di uno stato catarrale«rientrato», che è diminuito mentre il naso diventava secco. Appena riprende la secrezionenasale, la cefalea diminuisce. La cefalea di natura catarrale che torna ad ogni periodoumido e freddo è appannaggio di Dulcamara; come la cefalea che viene dopo aver avutotroppo caldo, o dopo essere stati esposti a una corrente d’aria fredda essendo accaldati, odopo essersi levati il cappotto perché si aveva caldo e si era troppo coperti.

Una forma di eruzione che ha molte possibilità di essere un’eruzione di Dulcamara, èla tigna tonsurante, l’herpes circinatus. Questo può comparire sulla faccia e sul cuoiocapelluto. A volte i bambini hanno la tigna nei capelli. Dulcamara guarirà quasi semprequesta tigna tonsurante nei capelli.

Il bambino Dulcamara è notevolmente soggetto alle otiti. «Corizza secca miglioratadal movimento, aggravata dal riposo, che ritorna alla minima esposizione al freddo epeggiora fuori casa». Alcuni pazienti con la corizza non sopportano di stare in una stanzacalda e altri desiderano stare al caldo. La corizza Dulcamara peggiora all’aria aperta emigliora con il movimento. La corizza di Nux vomica migliora all’aria aperta. Il pazienteavverte un grande fastidio doloroso al naso. Il paziente Nux vomica in genere desidera

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calore, aria calda e una stanza calda, ma con la corizza è tutto l’opposto: vuole muoversiall’aria aperta, cerca l’aria fresca che attenua il fastidio. In una stanza calda sente unpizzicore al naso e il naso gli cola notte e giorno. La corizza di Nux vomica peggioradentro casa, peggiora di notte col calore del letto, al punto che il secreto nasale inzuppa ilguanciale.

In Dulcamara il naso cola più in casa, al caldo, e meno fuori in un ambiente freddo.Con la corizza di Dulcamara, se il paziente va in una stanza fredda, comincerà a starnutiree gli verrà un dolore alle ossa del naso dal quale colerà un secreto acquoso. Questo faràstare meglio il paziente Nux vomica. Allium cepa in una stanza calda starà peggio; comeNux vomica, questi starà meglio all’aria aperta, all’aria fredda. Egli comincia a starnutireappena rientra in un ambiente caldo. E così ci rendiamo conto del significato di questeparticolarità e della necessità di entrare nei dettagli e di studiare ogni caso.

Ed eccovi ora una malattia che incontrerete a fine stagione, verso il 20 Agosto. A volteviene chiamato «raffreddore da fieno». Tutti gli anni, nel momento in cui le notti diventanofredde e il tempo è umido e freddo con cadute di pioggia, questi pazienti hanno il nasootturato, starnutiscono incessantemente e vogliono tenere il naso al caldo. Ne ho conosciu-ti che stavano seduti in una stanza calda, con compresse bagnate di acqua caldissima sulvolto e sul naso, per calmare il fastidio, il catarro oculare e l’ostruzione nasale. Il calorediminuisce il calore nasale. Tali pazienti a volte arrivano a respirare attraverso quellecompresse calde, ma se escono al fresco della notte o se si spostano in una stanza fredda esoprattutto se piove e c’è umidità soffrono molto. Altri pazienti colpiti da raffreddore dafieno invece soffrono durante il giorno e si rifugiano nella stanza più fredda che possonotrovare. E vanno persino in montagna per godere del freddo. Tali modalità rivelano lo statocostituzionale; lo stato provoca segni e sintomi che porteranno un medico intelligente sullavia della guarigione. Se questo stato non avesse alcun mezzo per farsi riconoscere consegni e sintomi non ci sarebbe alcuna possibilità di guarirlo attraverso i rimedi.

«Secrezione acquosa profusa dal naso e dagli occhi, aggravamento all’aria», «miglio-ramento in una stanza chiusa al risveglio», ecc. Il paziente Dulcamara è così sensibileall’erba falciata da poco e ai semi che stanno per seccare, che è costretto ad allontanarsi dalposto in cui li trova. Per il raffreddore da fieno, bisogna cercare prima di tutto dei rimedicome questo qua i cui disturbi raggiungono il massimo alla fine dell’estate. Vi sono altrimalesseri che somigliano alla febbre da fieno, per esempio il «raffreddore delle rose» cheviene in giugno. Ce ne sono altri che vengono in primavera guariti a volte da Naja eLachesis. Quindi dobbiamo osservare il periodo dell’anno, l’ora del giorno, se i peggiora-menti sono diurni o notturni; dobbiamo conoscere i rimedi secchi e i rimedi umidi, quellicaldi e quelli freddi. Dobbiamo studiare i rimedi in rapporto alle circostanze.

Il paziente Dulcamara finisce spesso col diventare debole e vive sotto la minaccia diuno spostamento del catarro ai bronchi, cioè alle mucose dell’apparato respiratorio. Moltiadulti muoiono di tubercolosi polmonare galoppante che avrebbe potuto essere guarita daDulcamara; in questa categoria di pazienti troverete spesso quelli che peggiorano ad ogniperiodo di tempo freddo umido. Essi rientrano tutti nella sfera d’azione di Dulcamara.Essi stanno meglio andando a vivere al sud, dove godono sempre di un clima caldo. Ilpaziente Dulcamara è debole, minacciato da una tubercolosi acuta, ha un colorito pallido,

Dulcamara

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di un giallo malaticcio, olivastro. Questo prova che Dulcamara penetra profondamentenell’organismo, creando disturbi come quelli che si riscontrano nei pazienti gravi, cioècoloro che hanno una malattia cronica, la cui forza vitale è in un disordine tale da nonriuscire a mantenere il corpo in buona salute.

Anche la gola ha la sua parte di disturbi. In ogni periodo di tempo freddo umido ilsoggetto Dulcamara soffre di angina dopo che ha avuto troppo caldo e si è scoperto o peressere entrato in una sala fredda. Allora dice: «Ci siamo, mi sono raffreddato e comincia laraucedine». Arriva il mal di gola; la gola si riempie di muco giallo; le tonsille si infiammano;forse è l’inizio di una angina acuta. La gola può essere infiammata uniformemente, puòdiventare rossa, infiammata e secca a tratti, mentre in altri momenti si riempie di muco; dinotte si riempie di un muco tenace, giallo, denso, che è espettorato in grandi quantità.

Questi raffreddori che in principio si localizzano nel naso, nella gola e nelle fossenasali posteriori, sono della peggiore specie e si propagano lentamente finché tuttol’albero respiratorio sarà sede di infiammazione. Ogni raffreddore che il paziente contraeaumenta il catarro dovunque sia localizzato. Se è il naso, allora il naso peggiora; se è neltorace, sarà questo ad aggravarsi. È una continua riattivazione.

Ogni medico di provata esperienza deve essersi imbattuto in moltissimi casi ai qualinon è stato capace per un certo periodo di far fronte per la propria impossibilità diraggiungere la costituzione che è alla base di questi continui raffreddori. Perciò è a lungodisorientato e ogni volta prescrive un rimedio per le crisi del momento somministrando intale modo solo palliativi. La crisi del momento può somigliare, mettiamo, a Belladonna oa Bryonia o a Ferrum phosphoricum o ad Arsenicum, ecc.; egli tratta tale crisi senzaprendere in considerazione il sottostante stato costituzionale del paziente. Il medico chenon ha molta coscienza o molta intelligenza ne trae profitto. Ma un medico coscienziosonon si accontenta e si rende conto di non fare per il paziente ciò che dovrebbe, a meno chenon scopra il rimedio che possa modificare la sua costituzione. È molto più utile impediredi contrarre i raffreddori anziché curarli.

Vi è una forma acuta di glomerulonefrite che Dulcamara guarisce. Adesso, dopo ciòche abbiamo detto sulla natura di Dulcamara, nel caso di glomerulonefrite conseguente ascarlattina, a malaria o a qualsiasi altra malattia acuta se questa ha preso una brutta piega,cioè se il paziente si è raffreddato esponendosi al freddo troppo presto, o se il tempo èdiventato umido e freddo e gli si sono gonfiati i piedi, se ha continuamente bisogno diurinare e nelle urine c’è albumina, e gli arti sono cerei e il colorito diventa giallo e cereo,potreste probabilmente indovinare qual’è il rimedio indicato (a condizione che sianopresenti altri sintomi costituzionali).

Nella cistite, esso è appropriato quando nell’urina c’è pus o muco-pus in abbondanza,quando nel vaso si deposita un sedimento lento, purulento, di un bianco giallastro e ilpaziente ha continuamente bisogno di urinare, quando ogni volta che si raffredda un poco,ha ematuria e le urine diventano irritanti, e la frequenza delle minzioni aumenta, quando ilcatarro brucia, tutti i sintomi peggiorano con il tempo umido e freddo o dopo aver presofreddo e migliorano invece col caldo. E così, vedete, sia che si tratti di una nefrite o di unacistite, sia che si tratti di una dissenteria o di una crisi improvvisa di diarrea, ogni periododi freddo porta una recrudescenza dei disturbi.

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C’è ancora un sintomo di Dulcamara che, in mezzo ad una quantità di altri sintomi, ilpaziente vi segnalerà. Mentre voi cercate già da molto tempo un carattere tipico, vi dirà:«Dottore, quando ho freddo, devo affrettarmi ad andare ad urinare; quando entro in unastanza fredda io devo andare di corpo o urinare». Quindi ci accorgiamo che i sintomisopravvengono quando il paziente ha freddo e si calmano quando ha caldo. Questorimedio è utile ad ogni cistite.

È adatto alle tossi secche irritanti, appannaggio dei raffreddori invernali, che d’estatescompaiono e ricompaiono l’inverno successivo. D’inverno Psorinum ha una tosse irritan-te e secca. Anche Arsenicum d’inverno ha la tosse.

«Tosse che si scatena in una atmosfera umida e fredda dopo essersi bagnati». «Tossesecca, rauca e violenta o grassa con abbondante espettorazione di muco e sordità; febbrecatarrale». La tosse è più accentuata quando il paziente è sdraiato in una stanza calda e sidirada all’aria aperta.

«Eruzioni che avvengono fuori sul volto prima delle mestruazioni». Eruzioni erpeti-che, segno premonitore delle mestruazioni con un’eccitazione sessuale straordinaria.L’herpes catarrale dei pazienti Dulcamara è molto fastidioso; si localizza prima di tuttosulle labbra e sulle parti genitali. Herpes labiali, herpes prepuziali, ogni volta che prendefreddo. «Disturbi di natura catarrale col tempo umido e freddo». «Ingorgo dei seni chesono duri sensibili e dolenti». «Ghiandole mammarie gonfie senza secrezione, non dolentiche sono sede di prurito, in seguito ad un raffreddore che sembra si sia localizzato su diesse».

Invalidità e rigidità reumatica del dorso quando il paziente prende freddo, che miglio-ra movendosi. Dolore stirante alla regione lombare che durante il riposo si propaga agliarti inferiori. Rigidità del collo e dolori reumatici pungenti, laceranti agli arti, chemigliorano col movimento e peggiorano la notte o la sera con una febbre leggera, dopoun’esposizione al freddo. Sensazione di indolenzimento e contusione in tutto il corpo.Verruche sulle mani, sulle dita e sul volto.

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EUPATORIUM PERFOLIATUM

Ogni volta che riprendo uno di questi vecchi rimedi familiari, mi stupisco nell’osserva-re il numero di proprietà medicinali scoperte dalle famiglie, dimostrato dall’uso che essene fanno. In tutta l’estensione degli Stati dell’Est, nei distretti rurali, tra i coloni dellaprima ora, la tisana di «Boneset» (aggiusta-ossa) era un rimedio per i raffreddori. Per ogniraffreddore di testa o di naso, per ogni indolenzimento osseo o febbre alta, o per la cefaleacausata dal freddo, la buona vecchia donna di casa apprestava subito la tisana di «Bone-set». Si può essere certi che manteneva le sue promesse e la sperimentazione ne confermal’uso. La sperimentazione prova che il «Boneset» provoca nei soggetti sani sintomi cherichiamano quelli dei raffreddori di cui solevano soffrire i nostri vecchi contadini.

Negli Stati dell’Est e del Nord, i banali raffreddori invernali sono concomitanti a moltistarnuti e a corizza, a una cefalea, aggravata dal movimento, che fa sentire la testa come sedovesse scoppiare, da brividi accompagnati dal desiderio di essere ben coperti; si sentealle ossa un dolore continuo come se stessero per rompersi; c’è febbre, sete, e un generaleaggravamento col movimento. Questo genere di raffreddore di una banalità quotidiana,corrisponde ora a Eupatorium ora a Bryonia. I due rimedi sono molto simili, ma il dolorealle ossa è più marcato in Eupatorium. Se questo stato dura qualche giorno, il pazientediventa giallo, il raffreddore si fissa al torace, si sviluppa una polmonite o una infiamma-zione epatica, o una di quelle crisi dette comunemente febbre epatica. Tali febbri richiedo-no spesso Bryonia o Eupatorium, avendo ciascuna di essi i propri casi. Questi rimedi sonoparticolarmente utili in tutta la Nuova Inghilterra, nello stato di New York, nel Nord e nelCanada.

Questo genere di raffreddori non si vede spesso nei climi più caldi, ma lì Eupatorium èspesso indicato per la febbre: febbre gialla, febbre epatica, dengue e malaria. Sembra chesia utile per un certo genere di accidenti in un certo clima, e per altro genere di accidenti inun altro clima. Nel Sud e nell’Ovest, nelle valli dei grandi fiumi, Eupatorium guarisceaccidenti che cominciano con la sensazione che il dorso debba spezzarsi, con un grandebrivido dalla testa ai piedi che si propaga a partire dal dorso, grande sensibilità al freddo,cefalee congestizie, arrossamento al volto, cute e occhi gialli, dolore all’addome e allaregione epatica, l’impossibilità di tenere nello stomaco alcun alimento, nausea alla vista eall’odore del cibo. Le ossa dolgono come se dovessero spezzarsi, la temperatura è alta,l’urina è color mogano, la lingua ha una sua patina gialla; c’è nausea e vomito di bile.

Questo è il quadro dell’Eupatorium nella valle del Mississippi e nella valle dell’Ohio,in Florida, in Alabama e in tutti gli stati del Sud. I sintomi più salienti sono il vomito di bile,i dolori delle ossa come se dovessero rompersi, le gastralgie dopo avere mangiato e lanausea all’idea e all’odore del cibo. Lo stomaco è molto irritabile; il pensiero del ciboprovoca i conati. Il paziente desidera stare fermo, ma il dolore è così forte che lo costringe

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a muoversi e così sembra agitato. Questi fatti sono presi tra le manifestazioni acute; sonosolo cose di ordine generale che dobbiamo raccogliere e applicare al paziente.

Eupatorium si è dimostrato un rimedio utilissimo, nella malaria quando nella vallatase ne sono avute epidemie. Tra i primi segni ci sono la nausea un po’ prima delle crisi, e,certe volte, una serie di vomiti di bile. Il soggetto comincia a tremare verso le sette o lenove del mattino e il suo brivido corre nella schiena dall’alto in basso e dalla schiena sipropaga agli arti; ha una violenta sete, ma siccome i brividi bevendo peggiorano, non osabere acqua fredda. Ha la parte posteriore della testa dolente e pulsante, un dolore violentoall’occipite e alla schiena prima e durante il brivido. Durante il brivido ha bisogno di staremolto coperto e si deve infilare i vestiti uno sull’altro. La sete c’è in tutti gli stadi.

Alla fine del brivido viene il vomito; spesso questo non si verifica prima che arrivi lafase del calore, ma prima che il sudore sia in piena attività il paziente vomita abbondante-mente, prima il contenuto dello stomaco e poi la bile. Quando arriva la fase del calore, glisembra di bruciare dappertutto, a volte come se ci fossero scintille elettriche. Caloreintenso, bruciore alla sommità della testa, bruciano i piedi e la cute. Il bruciore è piùintenso di quello che il calore comporti. È tipico di questo rimedio che il sudore sia pocoabbondante; il brivido è violento, la febbre intensa e passa lentamente e il sudoremoderato.

Le ossa dolgono come se dovessero spezzarsi. Durante il brivido, la testa duole comese stesse per scoppiare: il paziente vi sente battiti, una sensazione di lacerazione, punture ebruciore; egli descrive la sua cefalea con termini che ne esprimono la violenza, comepotrebbe essere una cefalea da congestione. Si penserebbe che quando la febbre è scesa ecomincia il sudore il paziente ne provi sollievo; questo è vero; tranne che per il dolore allatesta che, spesso si aggrava per tutto il tempo della crisi e dura a volte tutto il giorno e tuttala notte; dopo di che ci sarà un intero giorno senza cefalea; ma il terzo giorno, verso le setteo alle nove, si vedrà tornare lo stesso dolore con accresciuta violenza.

In certi momenti tali crisi si prolungano sconfinando l’una sull’altra, prendendoinsomma un carattere in un certo senso remittente senza alcun intervallo. Più si prolungaquesto stato, più il fegato si ingorga, l’urina finisce col caricarsi di bile, le feci diventanobiancastre, la febbre sale, la lingua si affila, si allunga e diventa secca, la cefalea èestremamente dolorosa e si stabilisce uno stato di febbre larvata.

I medici occidentali che studiano la loro Materia Medica sanno che Eupatoriumguarirà certamente le febbri intermittenti che cominciano con un tremore violento seguitoda una cefalea senza sudore (o con sudore, ma allora è più doloroso), presentano sete atutti gli stadi, vomito di bile quando il calore diminuisce o durante la fase di calore,insieme ai terribili dolori delle ossa. Si deve somministrare la dose alla fine dell’accesso.Gli effetti migliori si ottengono quando la reazione del paziente è al massimo, cioè nelmomento in cui si delinea, alla fine del parossismo. Quando è possibile aspettare sino allafine della crisi questa regola si applica a tutte le malattie parossistiche.

Durante la crisi non si può fare molto; infatti, se si somministra il rimedio in quelmomento, spesso si aumentano le difficoltà, ma aspettando che l’accesso diminuisca,avrete il beneficio completo del vostro rimedio, e l’accesso seguente non avrà luogo o saràpiù leggero, o, se immediatamente ci sarà una nuova crisi potete stare certi che non ce ne

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saranno altre. Non è raro vedere, quando il rimedio è stato somministrato alla finedell’accesso, che l’accesso seguente si produce entro le ventiquattro ore dalla sommini-strazione; questi casi misti si evolvono spesso disordinatamente. Chi non lo sa, sarà presoimmediatamente dalla tremarella (1), si allarmerà, temerà che il paziente si stia aggravan-do, mentre basta aspettare la fine della crisi per accorgersi di avere interrotto il ciclo diperiodicità.

Quando questo rimedio si è dimostrato indicato nella febbre intermittente e non ha datoprova di un’azione abbastanza profonda da sradicarla, vi sono due rimedi che possonosostituirlo bene e sono Natrum muriaticum e Sepia. Questi due rimedi sono strettamentesimili ad Eupatorium e quando i sintomi si prestano riprendono l’opera lì dove quello l’halasciata.

Questo rimedio ha anche uno stato cronico costituzionale, e cioè la sua natura gottosa.Nella gotta infatti è molto efficace. Esso possiede indolenzimento gottoso e nodositàinfiammatorie delle articolazioni delle dita e del gomito, dolore e gonfiore gottosi dell’al-luce e una tumefazione rossa della giuntura dell’alluce. Nelle persone soggette ai tofi,produce concrezioni attorno alle articolazioni delle dita. Tali soggetti gottosi si raffredda-no, hanno dolori alle ossa, le loro giunture si infiammano, vi diranno che hanno i brividi, laloro cute si ingiallisce, le urine si caricano di bile, le feci diventano biancastre ed essi siindeboliscono.

In molti casi questi pazienti, per alleviare le loro giunture gottose e la loro debolezza,avranno fatto ricorso al Borgogna per anni. Alcuni dei nostri rimedi omeopatici potrannoattenuare la sofferenza, ma nei gottosi di antica data, che hanno sempre bevuto vino, nonpotete toglierglielo subito; è tale l’abitudine che non potete privarli del vino nel corso dellacrisi. Il Borgogna è il genere di vino più comunemente consumato dai gottosi, ma gliscozzesi con la gotta si credono in obbligo di avere sempre con se un po’ di whiskyscozzese. Al momento della crisi è assolutamente impossibile cercare di toglierglielo. Perun certo tempo è necessario che continuino ad avere ciò a cui hanno fatto l’abitudineperché altrimenti si indebolirebbero ancora di più, ma fa loro male ed è in questo che èdifficile lottare con quei soggetti che hanno preso stimolanti: non si ottengono i massimibenefici dell’omeopatia e non si possono interrompere gli stimolanti perché ne derivereb-be un’altra debolezza. Le persone che non hanno preso vino a titolo medicamentosopossono e devono farne a meno perché si oppone all’azione del rimedio omeopatico.

Questi pazienti gottosi hanno terribili emicranie. Dolori alla base del cervello eall’occipite associati alla gotta alle giunture. Se ne parla spesso come di cefalee artritiche,cioè cefalee gottose associate a dolori articolari. Sono cefalee congestizie in cui il dolorecolpisce la base del cervello con maggiori o minori pulsazioni; il dolore si propaga in alto,attraverso la testa e produce una crisi di congestione generale. A volte queste cefaleesopraggiungono quando le giunture vanno meglio e più forte è la cefalea, meno intenso è il

1. Letteralmente: «Mostrare la penna bianca», segno di degenerazione nel gallo da combattimento.(N.d.T.)

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dolore agli arti. Viceversa, quando il dolore colpisce gli arti, allora la cefalea diminuisce.Ci sono cefalee che presentano un aggravamento al terzo o settimo giorno e vengono conuna periodicità più o meno precisa. Con tali cefalee ci sono nausea e vomito di bile; nauseaal solo pensiero o all’odore dei cibi.

L’individuo gottoso è anche soggetto a vertigine e avverte, soprattutto quando compa-re la cefalea, la sensazione di stare per cadere dal fianco sinistro. La vertigine si manifestala mattina. Alzandosi il paziente ha l’impressione di pendere a sinistra e, girandosi asinistra, deve stare attento. Talvolta, nella malaria, questi sintomi di vacillamento versosinistra e di vertigine che finiscono col causare nausea e vomito con un violento doloreoccipitale e dolori alle ossa, costituiscono il segno premonitore della crisi.

In questo rimedio abbiamo anche altre manifestazioni gottose: fitte attraverso letempie o da sinistra a destra nella testa; dolori pungenti, laceranti agli arti contemporane-amente ai dolori alle ossa. Le cefalee sono talmente violente da provocare la nausea. Nellecefalee gottose, nelle febbri intermittenti alla fine dell’intenso calore, nelle cefalee perio-diche, l’evoluzione è la stessa, il dolore è così forte che provoca ben presto la nausea e poiil vomito di bile.

Non ci si è serviti dell’Eupatorium con questi sintomi degli stati gottosi così spessocome si sarebbe potuto. Nella malaria, è molto noto; nelle cefalee si usa solo accidental-mente. È solo accidentalmente che si incontra un medico che abbia la nozione della suagrande efficacia nelle cefalee e nelle febbri intermittenti. Nelle affezioni gottose e reuma-tiche può corrispondere ai sintomi ed essere più utile di quanto generalmente si sappia.

Le nostre conversazioni non hanno il fine di mostrare gli ultimi stadi della malattia. Ionon considero la gotta come una malattia, ma come una grande categoria di sintomi dicarattere reumatico che si producono nel genere umano; una vasta categoria di sintomi chesi possono definire gottosi, una tendenza all’ipertrofia delle giunture e ai depositi di uratinell’urina. Quello che comunemente si chiama «litemia» (uricemia) (2) è una costituzionegottosa. Lo stato gottoso dell’organismo è la causa superficiale o apparente; la causa realerisiede nel miasma. E quando parlo di gotta io non intendo nominare una malattia, ma unacategoria di manifestazioni che si riscontrano soprattutto nelle grandi città, meno spesso incampagna dove le persone vivono nelle fattorie, fanno molto esercizio, hanno un’alimen-tazione sana e non vivono al chiuso. La si attribuisce al fatto che il soggetto è bevitore divino. Spesso, quando diciamo ai pazienti che i loro sintomi sono un po’ gottosi, essireplicano: «Non ho l’abitudine di bere vino. Non sono mai stato portato per la buonatavola. È naturale che queste condizioni di vita provocano la tendenza alla gotta».

Eupatorium ha degli indolenzimenti e dei dolori ai globi oculari, come Bryonia eGelsemium. I globi oculari sono molto sensibili se vengono toccati e dolgono se sonopressati; sensazione simile a quella causata da un colpo ricevuto sull’occhio; indolenzi-mento, dolore di contusione. Corizza con dolori a tutte le ossa.

2. Acido litico, nome dato all’acido urico da Sheele sin dalla sua scoperta nel 1776 (N.d.T.)

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Si può spesso osservare che le crisi epatiche finiscono con la diarrea: le feci sono verdiabbondanti, o liquide o semiliquide, ma dopo che la crisi è durata finché si verifica unabuona evacuazione dell’intestino, tale sintomo scompare e si manifesta lo stadio seguentecon stipsi, feci poco colorate e senza bile.

Eupatorium ha una tosse secca, spezzata, ossessiva, che dà l’impressione di scrollaretutto lo scheletro, come se questo dovesse rompersi, talmente il paziente è indolenzito einfastidito dal movimento. Si osservano un buon numero di disturbi all’apparato respirato-rio e all’albero bronchiale. Nella bronchite capillare, si trova una tosse che scuote tuttol’organismo, simile a quella di Bryonia e di Phosphorus. Il soggetto è estremamentesensibile all’aria fredda così come lo è Nux vomica. Quest’ultimo ha dolore alle ossa comese queste dovessero rompersi; il paziente ha bisogno di calore nella stanza e di essere bencoperto, cosa che lo fa stare meglio; spesso la sensazione di freddo aumenta quando sisollevano anche di poco le coperte; questo si verifica anche per Eupatorium di modo cheessi sono simili l’uno all’altro. In Nux vomica si ha l’estrema irritabilità del carattere; inEupatorium si ha una tristezza opprimente. Il paziente di Nux vomica parla in genere pocodella morte; è troppo irritabile per viaggiare nell’altro mondo; per Eupatorium non è lastessa cosa: egli è pieno di tristezza.

In questo rimedio esistono altri stati che sopravvengono in conseguenza dei preceden-ti. Dopo le crisi malariche e nelle affezioni gottose, ecc. c’è gonfiore agli arti inferiori egonfiore edematoso. Non è raro che una febbre malarica, che si è trascinata per qualchetempo, sia accompagnata dal gonfiore agli arti inferiori. Nei casi di malaria che siprolungano, Eupatorium rivaleggia fortemente con Natrum muriaticum, China e Arseni-cum.

Quando i sintomi in gran parte sono migliorati e hanno solo lasciato uno stato dianemia e di edema agli arti inferiori, nei casi mal curati, è molto difficile trovare il rimedioda somministrare, e la condotta che l’omeopata deve tenere è quella di tornare indietro edesaminare il paziente per scoprire quali sintomi presentava al tempo della malaria, primache il caso si imbrogliasse. Se attualmente il paziente ha le estremità gonfie e ci sono deisintomi che dimostrano che all’inizio gli serviva Eupatorium, sarà ancora Eupatorium cheguarirà l’edema degli arti. Può darsi che torni il brivido e può darsi che torni uno statocoerente sul quale possa formularsi una prescrizione. Se all’inizio il paziente avevabisogno di Arsenicum, questo rimedio farà tornare il brivido, rimetterà le cose allo stessostato di prima e guarirà i sintomi. La difficoltà deriva dal fatto che si erano eliminati isintomi, senza guarirli. E il rimedio che sarebbe stato utile al paziente all’epoca del brividoe che non ha mai avuto, può essere il rimedio che gli serve adesso.

Pensate dunque a Eupatorium negli edemi dei piedi e delle caviglie e anche neigonfiori gottosi. I gonfiori gottosi sono tutti di natura infiammatoria. Molto spesso essisomigliano molto all’idrartro. In questo caso Eupatorium può essere paragonato adArsenicum. Infiammazione gottosa del ginocchio. Leggendo i testi sul rimedio, trovereteovunque i dolori alle ossa.

È strano che i rimedi abbiano un ciclo temporale di una esattezza perfetta. Le malattiefanno la stessa cosa, e si è costretti a riconoscere che anche esse hanno le particolarità dievolversi seguendo un ciclo regolare, una regolare periodicità. Si osservano cefalee che

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tornano ogni sette giorni, altre cefalee che tornano ogni due settimane e ci sono rimedi chepresentano un aggravamento ogni sette giorni, ogni quattordici giorni, o ogni tre giorni,rimedi che esteriorizzano i loro sintomi solo sotto questa forma. Non siate sorpresi, se ilvostro paziente è completamente sotto l’influenza di Aurum, di vedere in lui un aggrava-mento ogni ventuno giorni. C’è un gran numero di rimedi che hanno un aggravamento ogniquattordici giorni, per esempio China e Arsenicum. D’altra parte, vi sono aggravamentiautunnali, primaverili o invernali, col tempo freddo e d’estate col caldo. Alcuni rimedihanno tutti e due questi ultimi sintomi.

Eupatorium perfoliatum

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EUPHRASIA

Euphrasia è un rimedio dall’azione breve che è di grande utilità nelle affezionicatarrali acute con o senza febbre.

Cefalee che si manifestano con la corizza e con i sintomi oculari, e cefalee la serasimili ad una contusione. Dolore pungente alla testa. Cefalea come se la testa stesse perscoppiare, con abbagliamento alla luce del sole. Queste cefalee sono cefalee catarrali conabbondante secrezione acquosa dagli occhi e dal naso.

La cosa più rimarchevole in Euphrasia sono i sintomi oculari. Catarro oculare consecrezione abbondante acquosa e irritante con o senza corizza. Dolore tagliente agli occhiche si irradia alla testa, pressione negli occhi come quella provocata dalla sabbia. Sensa-zione di secchezza, di bruciore, di morsicatura. Sensazione di polvere negli occhi. Violen-to prurito che costringe il paziente a strofinarsi gli occhi e sbatterli, con imponentelacrimazione. Pupille molto contratte e grande tumefazione della mucosa con arrossamen-to, dilatazione dei vasi sanguigni e dolore urente.

Irite reumatica o in rapporto col reumatismo articolare. Abbondanti secrezioni chiare odense. Infiammazione generale di tutti i tessuti dell’occhio. Ulcerazione della cornea.Euphrasia ha guarito il panno corneale. Infiammazione con eruzione pustolosa. Opacitàcorneale in seguito a traumi oculari. Il rimedio è utile nelle congiuntiviti acute più violente.Ambliopia con infiammazione della congiuntiva e delle palpebre. Abbondante lacrimazio-ne e bruciore. Le congiuntive palpebrali e oculari sono iniettate, rosse e molto vascolariz-zate. Agglutinazione delle palpebre la mattina.

Lacrimazione abbondante, irritante con secrezione nasale fluida durante la corizza.Secchezza delle palpebre e bordo palpebrale rosso, gonfio, urente. Le palpebre sonosensibilissime e molto gonfie. Il bordo delle palpebre prude e brucia, e su di esse siformano delle suppurazioni. Molto gonfiore palpebrale con infiammazione. Attorno agliocchi c’è una minuta eruzione con rigonfiamento delle palpebre. Vista appannata. Paralisidel nervo oculomotore comune.

Il gruppo di sintomi che per importanza viene subito dopo è quello relativo al naso.Starnuti e corizza con secrezione. La secrezione nasale non è irritante, mentre le lacrimesono irritanti. La mucosa pituitaria è gonfia. Corizza con abbondante secrezione nonirritante. Dopo uno o due giorni, la corizza scende verso la laringe e produce una tossepenosa. La corizza peggiora durante la notte quando il paziente è sdraiato. La tossepeggiora durante il giorno e migliora quando il paziente è sdraiato.

Il rimedio ha un’eruzione che somiglia al morbillo ed ha sintomi febbrili; di conse-guenza, se si considerano convenientemente questi sintomi, si vedrà che Euphrasia èsimile ai sintomi che vengono col morbillo. È un rimedio meraviglioso per il morbillo,

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sebbene non sia indicato tanto spesso quanto Pulsatilla, perché questa combinazione disintomi non si produce spesso.

Raucedine mattutina. L’irritazione della laringe costringe il paziente a tossire ed èseguita da una pressione al di sotto dello sterno. Abbondante secrezione laringea che causauna tosse grassa con rantoli al torace. Fare un’inspirazione profonda è difficile. La tosse,considerata in se stessa, fornisce un gruppo di sintomi molto rari. Tosse con abbondanteespettorazione durante o dopo la corizza. Dispnea che migliora di notte stando sdraiati,peggiora la mattina movendosi di qua e di là ed è allora accompagnata da abbondanteespettorazione. Tosse violenta per solletico alla laringe.

L’assenza di tosse la notte fa somigliare questo rimedio a Bryonia e a Manganum. Ladispnea e la tosse migliorano stando sdraiati. I sintomi della corizza, invece, peggioranola notte e stando sdraiati. Quando questi sintomi si producono nella grippe o nell’influen-za, Euphrasia è un rimedio molto appropriato. L’abbondante muco che si stacca dallalaringe e dalla trachea è spesso come quello che si vede alla fine di raffreddori gravi.L’espettorazione è agevole, e quasi senza tosse. Essa risale senza grandi sforzi. Dolorepesante sotto lo sterno che dimostra come la trachea sia particolarmente affetta dal catarro.

Il dolore agli occhi peggiora all’aria aperta. Anche la corizza peggiora all’aria aperta.A volte all’aria aperta comincia la tosse. Il vento determina una corizza con secrezione.L’aria fredda e il vento provocano la lacrimazione.

Euphrasia è un paziente freddoloso che a letto non riesce a riscaldarsi. In lui ci sonobrividi, febbre e traspirazione. I brividi hanno il predominio. La febbre viene di solitodurante il giorno e si accompagna ad arrossamento del volto e freddo alle mani. Il calore sipropaga nel corpo dall’alto in basso. La traspirazione si limita spesso alla parte anterioredel corpo. Il paziente traspira la notte mentre dorme. Il sudore, sul torace, ha un odorecurioso, a volte decisamente nauseabondo, ed è molto abbondante.

Euphrasia è particolarmente adatto alla febbre catarrale, all’influenza e al morbillo.Quando i sintomi concordano, potrà trasformare una forma grave di morbillo in formabenigna, farà sentire il paziente più a proprio agio, farà venir fuori l’eruzione, padronegge-rà la febbre e calmerà la tosse, la corizza e gli altri sintomi di catarro. Con l’eruzionedurante il morbillo ci saranno fiotti di lacrime calde, urenti, secrezione nasale, intensecefalee pulsanti, occhi arrossati, fotofobia durante la febbre e tosse secca.

Euphrasia

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FERRUM ARSENICUM

I disturbi in generale aumentano di mattina al risveglio, nel pomeriggio, la sera, lanotte, prima e dopo mezzanotte. Avversione per l’aria aperta; aggravamento all’ariaaperta; ansia fisica generale. Clorosi. Anemia. Corea nei soggetti anemici. In generalel’aria fredda peggiora i disturbi, il paziente è molto sensibile al freddo e peggiora inambiente freddo. Prende freddo facilmente. Poca vitalità dovuta a malaria e tubercolosipolmonare ereditaria. Convulsioni epilettiche, spasmi tonici. Vasi sanguigni dilatati.Edema interno ed esterno. Molti disturbi compaiono o aumentano dopo aver mangiato.Dimagrimento. Il paziente sviene facilmente. Bisogna selezionare cibi facilmente digeribi-li. Il burro disturba l’apparato digerente. Le bevande fredde, i cibi grassi, le cose acide el’aceto fanno male; sensazione di pienezza. Il paziente è soggetto a emorragia. Le partiinfiammate si irrigidiscono. Infiammazione di ghiandole e organi. Aumentata irritabilitàfisica. Sensibilità all’emozione. Spasmi muscolari. Fiacchezza, il paziente deve staredisteso, dopo emorragia o perdita di liquidi. Stare distesi peggiora molti sintomi. Più ilpaziente sta disteso, più diventa irrequieto. Deve alzarsi e passeggiare. Il movimentopeggiora le parti infiammate ma fa stare meglio il paziente. Desiderio di muoversi.Condizioni catarrali. Torpore alle mani, ai piedi, alle parti dolenti. Afflusso di sangue alcorpo e al capo. Dolore alle ossa. Trazione, pressione, dolori paralizzanti. Sensazione didolore e contusione generale. Dolori lancinanti e laceranti. Disturbi periodici. La traspira-zione non dà sollievo ai sintomi. Soggetti pletorici. Pulsazione generale, pulsazione nelleparti affette e dolori pulsanti. È questa una profonda azione antipsorica. La maggior partedei disturbi peggiora durante il riposo. Questo rimedio è utile nei casi di malaria quando èstato preso molto chinino. Rilassamento di tutto il sistema muscolare con sensazione dipesantezza in tutto il corpo. L’esercizio fisico o la corsa fanno aggravare, ma il motomoderato fa star meglio. Sensibilità al dolore. Stare seduti immobili peggiora i disturbianche se in un primo momento si ha un miglioramento. Alcuni disturbi si manifestanodurante il sonno o al risveglio. Stare fermi a lungo peggiora i sintomi. Tumefazione delleparti affette. Tumefazione idropica. Rigonfiamento delle ghiandole. Tremore. Vene vari-cose. Camminare molto causa debolezza. Passeggiare lentamente fa star meglio. Cammi-nare all’aria fredda e velocemente fa stare peggio. Notevole debolezza generale la sera, acausa di influenze malariche o perdita di liquidi; debolezza paralitica dovuta al movimentoo al camminare. I disturbi peggiorano con un clima freddo o in inverno. Si aggravano convento freddo.

Il paziente è irritato dalla contraddizione. Ansioso di notte, come se fosse colpevole diun crimine, con paura durante la febbre. È euforico. Ha difficoltà di concentrazione.Confusione psichica di mattina al risveglio e di sera. Permaloso. Pensa alla morte.Scontento. Distratto, emotivo, ha paura della folla, della morte, di alcune malattie, della

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gente. Smemorato, isterico, indifferente, indeciso, irritabile, ride ed è allegro. Umoremutevole e cambiamento dei sintomi psichici. È ostinato, litigioso. Irrequieto di notte,deve alzarsi. Caldo e agitazione a letto. Tristezza estrema la sera quando è solo. Ipersensi-bile al rumore. Umore grave. Torpore psichico. Il paziente non è disposto a parlare. Lodisturba sentire parlare. È sensibile alle voci. Desidera tranquillità. Privo di sensi. Sudato.

Vertigini, tendenza a cadere guardando in basso durante la cefalea, con nausearisollevandosi. Andatura barcollante, oscuramento della vista.

Sensazione di freddo al cuoio capelluto. Iperemia cerebrale. Tensione del cuoiocapelluto. Sensazione di vuoto alla testa. Pienezza alla testa. Caduta dei capelli. Caldo allatesta e freddo ai piedi. Vampate di calore alla testa. Pesantezza alla testa e alla fronte.Prurito al cuoio capelluto. Violenta cefalea mattina, pomeriggio, sera, aggravamentoall’aria fredda, miglioramento all’aria aperta. Cefalee catarrali. Dolore alla testa con climafreddo. Le applicazioni fredde fanno stare meglio. Cefalea con corizza. Dolore quandotossisce e dopo aver mangiato. Cefalea martellante. Mal di testa prima e durante lemestruazioni, movendo la testa. Dolori parossistici. Periodici mal di testa. Dolori pulsanti.Andare in carrozza, agitare la testa e stare seduti fa stare peggio.

Dolore alla fronte, di più al lato destro, la sera, sopra gli occhi e all’occipite. Dolore ailati della testa, a destra, alle tempie, alla parte destra. Fastidio alle tempie. Bruciore,trazione, pressione verso l’esterno. Pressione alla fronte, alle tempie, al vertice. Dolore.Fitte alle tempie. Dolori laceranti. Pulsazioni alla testa, alla fronte, all’occipite, alletempie, al vertice. Collassi cerebrali.

Palpebre appiccicate la notte. Secrezione di muco dagli occhi. Occhi spenti. Infiamma-zione agli occhi, scrofola. Vasi sanguigni dilatati. Lacrimazione. Difficoltà ad aprire lepalpebre. Dolore agli occhi, bruciore come se vi fosse della sabbia. Paralisi del nervoottico. Protrusione degli occhi. Rossore degli occhi e delle palpebre. Occhi incavati.Palpebre e occhi gonfi. Sclerotiche gialle. Vista debole.

Sgradevole secrezione dall’orecchio. Prurito. Rumori nelle orecchie, ronzii e tintinnii.Otalgia. Fitte. Udito indebolito.

Catarro cronico. Corizza. Suppurazione sanguinosa, croste, escoriazioni verdastre,purulente e acquose. Epistassi. Starnuti.

Occhiaie. Volto pallido, malaticcio, terreo, cereo, verdastro. Espressione malaticcia esofferente. Labbra pallide. Volto rosso quando c’è freddo. Colorito giallastro, itterico.Labbra secche. Volto caldo. Vampate di calore. Espressione malaticcia. Dolore al volto.Sudore al volto. Gonfiore del volto.

Bocca e gengive sanguinanti. Lingua bianca e secca. Intorpidimento della lingua.Bruciore alla lingua. Aumento della saliva. Dolore cancrenoso alla bocca. Gengive gonfie.Gusto amaro, insipido, putrido, dolciastro.

Costrizione e soffocamento alla gola. Caldo alla gola. Nodo alla gola. Dolore alla golainghiottendo. Bruciore, irritazione, dolore. Difficoltà a deglutire.

Ansia allo stomaco. Appetito accresciuto o ingordo, tuttavia il cibo non si gusta.Mancanza di appetito. Avversione per il cibo, per la carne soprattutto. Costrizione.Desiderio di pane, di cose aspre. Dilatazione gastrica. Rutti dopo aver mangiato, abortivi,amari, vuoti, che sanno di cibo, cattivi, aspri. Pirosi. Pienezza. Colpo di calore. Nausea

Ferrum arsenicum

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prima e dopo i pasti, in gravidanza. Dolore dopo aver bevuto cose fredde e dopo avermangiato. Bruciore, crampi e fitte dopo aver mangiato. Dolore. Pulsazione. Sete estrema,anche disidratazione nei disturbi cronici.

Vomito mattina, notte, dopo aver bevuto, tossito, mangiato, con cefalea, durante lafebbre e in gravidanza; vomito ematico, di gusto amaro.

Contrazione dei muscoli addominali. Dilatazione dell’ addome causata dalla flatulen-za. Ascite. Flatulenza. Sazietà. Borborigmo. Durezza dell’addome. Sensazione di caloreall’addome. Peso all’addome. Infiammazione dell’intestino. Prurito della cute nella regio-ne addominale. Fegato congestionato, pigro e gonfio. Dolori all’addome la notte, tossen-do, dopo aver mangiato, durante le mestruazioni.

Dolori parossistici. Il calore fa stare meglio. Dolore in caso di ipocondria all’ipoga-strio, al fegato, ai lati dell’addome. Crampi prima della defecazione dovuti alla flatulenza.Dolore all’ipogastrio e al fegato. Fastidio all’addome. Borborigmo. Milza ingrossata.Fegato e milza gonfi. Tensione all’addome. Stitichezza. Costrizione. Diarrea mattina,pomeriggio, notte, dopo mezzanotte; colliquativa durante la dentizione, dopo aver bevutoacqua fredda e dopo aver mangiato, aggravata dal movimento. Diarrea indolore. Flatulen-za. Emorragia anale. Emorroidi esterne e grandi. Defecazione involontaria. Prurito al-l’ano. Umidità all’ano. Dolore durante la defecazione. Bruciore durante e dopo la defeca-zione. Fitte. Tenesmo durante la defecazione. Paralisi del retto. Prolasso durante ladefecazione. Dopo aver defecato continua lo stimolo di evacuare ma senza effetto. Fecicon escoriazioni, sanguinose, scure, frequenti, dure, non digerite, mucose, acquose.

Dolore alla vescica. Tenesmo. Urgenza costante. Minzione involontaria di notte.Dolore ai reni. Bruciore all’uretra durante la minzione. Urina albuminosa, sanguinosa,

urente, opaca, scura, rossa, abbondante o scarsa, con sedimento mucoso.Emissione seminale.Infiammazione dei genitali femminili, dell’utero. Prurito ai genitali. Leucorrea esco-

riante, sottile, bianca. Amenorrea. Mestruazioni rosso-brillante abbondanti, scure, fre-guenti, dolorose, prolungate, scarse; amenorrea. Metrorragia. Dolore all’utero. Bruciorealle labbra della vulva. Prolasso dell’utero.

Catarro alla laringe e alla trachea. Muco nella laringe e nella trachea. Bruciore allevie aeree. Asprezza alle vie aeree. Raucedine. Perdita della voce. Tossendo si arresta larespirazione che è asmatica e fastidiosa la sera e la notte. Asma dopo mezzanotte.

Tosse la mattina alzandosi, la sera a letto, stendendosi, durante la notte prima dimezzanotte; tosse all’aria fredda, all’aperto, passeggiando all’aperto; asma, peggiorarespirando profondamente e dopo aver bevuto. Tosse secca la sera. Tosse dopo avermangiato. Tosse spossante. Tosse durante la febbre dovuta all’irritazione della trachea.Tosse catarrale; distendersi aggrava il paziente, tosse a letto, il movimento peggiora latosse, alzandosi il paziente deve stare eretto. Tosse spasmodica. Parlare peggiora la tosse.Tosse solleticante. Solletico alla laringe e alla trachea. Pertosse.

Espettorazione mattina e notte, abbondante, fastidiosa, con sangue e muco verdastro,sgradevole, purulenta, nauseante, putrida, dolciastra, densa, viscida, biancastra, gialla.

Ansia al torace nei sintomi del cuore. Catarro e costrizione al torace; costrizione alcuore. Sensazione di pienezza al torace. Emorragia ai polmoni. Caldo al torace. Polmoni-

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te. Soffi cardiaci e anemici. Oppressione al torace la sera. Dolore al torace tossendo, ai latidel torace, allo sterno. Fitte tossendo. Palpitazione e ansia durante la notte. Spasmi.

Freddo al dorso. Dolore dorsale di notte, durante le mestruazioni, durante la defecazio-ne. Dolore alla regione cervicale, tra le spalle, alla regione lombare. Dolori dorsalilaceranti. Pulsazioni alla schiena. Collo rigido.

Arti. Mani e piedi freddi. Costrizione delle dita delle mani e dei piedi. Crampi allemani, alle cosce, ai polpacci, ai piedi, alle piante dei piedi. Unghie bluastre. Pesantezzadegli arti, dei piedi. Intorpidimento delle mani, delle dita, delle gambe, dei piedi. Dolorereumatico agli arti, alle articolazioni. Dolore gottoso. Dolore reumatico agli arti superiori:spalle, gomiti, polsi, mani. Dolore agli arti inferiori. Sciatica, accentuata di notte. Doloreparalitico alle cosce, al ginocchio, alla caviglia, al piede, al tallone. Strappi agli artisuperiori, alle cosce. Fitte agli arti, alle spalle, al fianco, alla coscia. Dolori laceranti allespalle, alle braccia, alle cosce. Debolezza paralitica degli arti. Irrequietezza di tutti gli arti,specialmente delle gambe. Irrigidimento delle articolazioni degli arti superiori, mani edita; degli arti inferiori, ginocchia e piedi. Gonfiore degli arti superiori delle mani, dellecaviglie, dei piedi. Vene varicose negli arti inferiori. Debolezza degli arti, delle articola-zioni, delle ginocchia, delle gambe, delle caviglie.

Sogni turbati. Sonno irrequieto. Sonnolenza nel pomeriggio e la sera. Insonnia primadi mezzanotte. Il paziente è insonne con sonnolenza. Si sveglia di buon’ora.

Questo rimedio provoca raffreddamento, febbre e sudorazione. Freddo al mattino, amezzogiorno, la sera e la notte. Freddo anche a letto. Febbre quotidiana e terzana. Freddocon tremori. La febbre è intensa e segue il freddo; peggiora nel pomeriggio, la sera ed èaltissima di notte. Febbre dopo mezzanotte. Febbre senza freddo nel pomeriggio, la sera ela notte. Febbre e freddo insieme. Caldo secco. Vampate di calore. Le vampate affluisconoverso l’alto. Febbri croniche e intermittenti con milza e fegato ingrossati. Caldo interno efreddo esterno. Caldo mentre si dorme. Traspirazione giorno e notte, mattino e sera; ansiaa letto, freddo umido tossendo con grande spossatezza, freddo dopo aver mangiato e adogni minimo movimento; freddo perdurante mentre si sta distesi, quando si è in movimen-to; molto freddo al mattino. Traspirazione durante e dopo il sonno, sgradevole, acida;striature giallognole durante la defecazione. I sintomi peggiorano durante la traspirazione.

Bruciore alla cute. Freddo alla cute. Macchie rosso-bruno. Cute pallida. Macchierosse. Cute secca e sensibile. Sensazione di dolore alla cute. Gonfiore. Edema. Piagheurenti. Verruche.

Ferrum arsenicum

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FERRUM IODATUM

Mattina, pomeriggio, sera, notte, dopo mezzanotte. Il paziente si sente meglio all’ariaaperta. Notevole anemia. Generale ansia fisica; clorosi; spasmo muscolare coreico; siprende freddo continuamente; congestione di organi e ghiandole; edema interno edesterno. I sintomi peggiorano dopo avere mangiato. Dimagrimento. Notevole aggrava-mento con il movimento. Svenimento nei pazienti anemici. Emorragia da molte parti.Indurimento delle ghiandole. Mancanza di irritabilità fisica. Sdraiarsi e coricarsi nel lettoaumenta molti sintomi. Il paziente ha la sensazione di stare in una posizione paralizzante.Peggioramento prima, durante e dopo le mestruazioni . Il movimento aumenta moltisintomi : desiderio di muoversi. Condizione catarrale di tutte le membrane mucose.Orgasmo del sangue anche quando si è tranquilli; pulsazione nel corpo e nelle estremità;svegliandosi dal sonno; polso veloce. Molti sintomi peggiorano al tatto. Le ghiandole sonogonfie. Camminare aggrava molti sintomi. Aggravamento con il caldo e con gli indumenticaldi. Debolezza causata dal minimo sforzo; durante le mestruazioni; camminando.

Molto irritabile e facilmente collerico. Ansia ed avversione per la compagnia. Ottusitàdella mente e concentrazione difficile, peggiorano leggendo; confusione mentale la sera;eccessivamente attento ad ogni piccola cosa; molto emotivo; comportamento isterico edilarità; umore mutevole; indifferenza; indecisione; tristezza. Agitazione di notte; trasali-menti dal sonno. Stupore. Pianto. Vertigini camminando.

Calore ed iperemia della testa; pesantezza della testa; aggravamento in una stanzacalda; miglioramento all’aria aperta; nella fronte. Prurito del cuoio capelluto. Dolore intesta al mattino; nel pomeriggio; migliora all’aria aperta e peggiora in casa; aggravamentotossendo; con corizza; aggravamento a causa della pressione del cappello; il paziente ècostretto a coricarsi; miglioramento sdraiandosi; prima delle mestruazioni; aggravamentomovendo la testa; miglioramento con la pressione delle mani; aggravamento leggendo;fumando; camminando; scrivendo; stando in una stanza calda. Dolore in fronte; più fortenel lato destro, la sera; migliora all’aria aperta; in zone ventilate; peggiora tossendo, con lapressione del cappello, leggendo, scrivendo, movendosi, in una stanza calda, fumando,sopra gli occhi; sopra l’occhio destro fino alla cima della testa. Dolore all’occipite; ai latidella testa; peggiore nel lato sinistro, nelle tempie, nel vertice. Dolore tagliente dal dorsodel naso fino all’occipite. Dolore pressante in fronte, peggiore nel lato destro; peggiora inuna stanza calda; nelle tempie; nel vertice. Dolore acuto da sotto gli occhi su fino alvertice. Improvviso dolore lancinante in testa; nelle tempie. Dolore tirante in testa.Pulsazione in testa; fronte; tempie.

Congiuntivite, con abbondante pus quando gli occhi sono aperti energicamente; con-giuntiva rosso-bluastra; prurito degli occhi; lacrimazione. Dolore negli occhi causato dallaluce; dolore, bruciore delle palpebre; tagliente, come se vi fosse della sabbia; lancinante.

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Fotofobia. Protrusione degli occhi; gozzo esoftalmico. Rossore degli occhi; palpebrerosso-bluastre; palpebre gonfie. Occhi deboli. Occhi itterici. Nube di scintille davanti agliocchi dopo colazione.

Rumori nelle orecchie; ronzio, tintinnio, crepitio. Dolore tagliente nelle orecchie.Udito indebolito.

Catarro nasale, la mattina; secrezione retronasale con sangue, abbondante : con croste;escoriante, verdognola, purulenta, densa, acquosa, gialla. Corizza fluente, peggiore almattino, con abbondante muco dalla laringe. Sensazione di secchezza nel naso. Epistassisoffiando il naso; tossendo. Ostruzione del naso; mattina, notte; migliora dopo averlosoffiato; dolore tagliente alla radice del naso esteso all’occipite. Starnuti di notte. Il naso ègonfio; ulcerazione nel naso.

La faccia è pallida, terrea, addirittura clorotica; rossa; rossore circoscritto; olivastra;malaticcia; gialla. Eczema e vescicole sul volto; espressione malaticcia. Facies ippocrati-ca; faccia gonfia; ghiandole sottomascellari gonfie.

Gengivorragia. Lingua con patina densa, gialla. Secchezza di bocca e gola; linguaurente; salivazione; sapore cattivo al mattino; amaro, insipido, metallico, sgradevole,putrido, simile a menta piperita, acido, dolciastro. Dolore nei denti.

Raschiamento di muco dalla gola e dal naso; muco viscido. Sembra che il cibo salga suin gola come se non fosse stato inghiottito; azione invertita dell’esofago. Bruciore epressione in gola. Solletico e raschiamento in gola e nella laringe. Ghiandole cervicaligonfie. Gozzo esoftalmico.

L’appetito è variabile; diminuito; aumentato, insaziabile, ingordo, assente, senza gustoper il cibo, facile sazietà. Condizione atonica dello stomaco; avversione per il cibo; per lacarne. Dilatazione dello stomaco dovuta a gas. Eruttazioni; amare, dopo avere mangiato;vuote, grasse, di cibo, rancide, acide, violente, con pirosi. Il paziente si sente come se avessemangiato troppo, anche dopo un pasto leggero. Vampate di calore nello stomaco. Pirosi.Pesantezza dopo avere mangiato. Disgusto per il cibo. Nausea dopo avere mangiato. Dolorenello stomaco : dopo avere mangiato; bruciore; crampi, dopo avere mangiato; senso diangoscia con nausea e cefalea; pressione dopo avere mangiato; dolenzia nell’epigastrio confitte nel dorso dietro lo stomaco. Pulsazione nello stomaco. Tensione. Sete la sera; forte sete;sete estrema. Vomito; tossendo; dopo avere bevuto; dopo avere mangiato; di sangue; di cibo.Sensazione di avere una corda tesa, che collega l’ano e l’ombelico, con dolore tagliente ognivolta che il paziente si raddrizza da una posizione curva. Dilatazione dell’addome dopoavere ingerito cibo o bibite. Fegato e milza ingrossati senza febbre. Flatulenza. Pienezza osensazione « di imbottitura ». Calore nell’addome. Dolore all’addome; dopo avere mangia-to; durante le mestruazioni; negli ipocondri; nella regione inguinale esteso attraversol’ipogastrio; nel fegato; nella milza; nell’ombelico; crampi prima della defecazione;formicolio nei lati dell’addome, aumenta sollevando le braccia e camminando. Fitte negliipocondri e nella regione inguinale camminando; dolenzia nella regione inguinale mentresi cammina. Borborigmi all’addome prima dell’evacuazione. L’addome si sente come unapalla di gomma quando viene pressata; addome gonfio.

Stipsi; mancanza di evacuazioni per una settimana, alternata con diarrea; defecazionedifficile, sforzo inefficace. Costrizione dell’ano. Diarrea; evacuazione frequente; la mat-

Ferrum iodatum

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tina; dopo avere mangiato; feci con sangue; mucose; acquose. Flatulenza; emorroidiesterne; prurito all’ano; sensazione come se l’ano fosse compresso; come se vi fosserovermi nel retto; come se una vite penetrasse nell’ano; formicolio nell’ano; dolore nell’ano;bruciore dopo la defecazione. Fitte con feci dure; tenesmo; stimolo dopo la defecazione;feci con sangue; marroni, mucose e dure, scarse, morbide, acquose.

Minzione frequente, involontaria, con tenesmo. Dolore in entrambi i reni ma peggiorenel sinistro. Secrezione gonorreica dall’uretra; con formicolio pruriginoso. Brucioreurinando. Sensazione come se delle gocce di urina rimanessero nella fossa navicolare enon possono essere scaricate. Urina albuminosa e di bassa densità relativa. Il rimedio hacurato casi in cui è stato trovato zucchero nell’urina. Urina : scura, rossa, abbondante epallida, scarsa, bianca. L’urina ha un odore dolciastro.

Erezioni penose e dolorose di notte; assenti. Scroto rilassato. Emissioni seminali.Desiderio sessuale accresciuto. Nelle donne il rimedio è stato usato per evitare l’aborto.Prurito ed indolenzimento della vulva gonfia. Ha curato l’edema delle ovaie. Leucorrea :acre, calda, abbondante, simile ad amido; prima e dopo le mestruazioni; fluida e acquosa;mestruazioni assenti, abbondanti, troppo frequenti o in ritardo, dolorose, soppresse.Metrorragia. Sensazione di peso pelvico; mentre sta seduta la paziente sente qualcosa chepreme verso l’alto. È un rimedio molto utile nei prolassi e negli spostamenti di ogni tipo.

Irritazione e molto muco nella laringe e nella trachea. Dolore nella laringe; bruciore.Solletico nelle vie aeree. Raucedine ed afonia.

Respirazione asmatica; difficile di notte e in movimento; rantolante, breve, soffocante,affannosa.

Tosse al mattino, nel pomeriggio, la sera, asmatica, secca, durante la febbre, dovutaall’irritazione di laringe e trachea, catarrosa, a causa del movimento, breve, spastica,causata dal parlare, per il solletico nelle vie aeree. Espettorazione al mattino; con sangue,abbondante, difficile, verdognola, raschiata, mucosa con sangue, sgradevole, purulenta,dal sapore putrido, viscida, biancastra, bianco-grigiastra, gialla.

Ansia nel torace e nel cuore. Il cancro del seno destro è stato molto migliorato. Catarrodel torace. Congestione del torace e del cuore. Emorragia dei polmoni e delle vie aeree.Bronchite; polmonite. Soffi cardiaci. Oppressione del torace. Dolore nel torace durante latosse; nei lati del torace; nel lato destro, dal cuore all’ascella; fitte tossendo. Palpitazionedi notte; causata dal minimo sforzo; in movimento; alzandosi; girandosi nel letto; nelsonno.

Dolore nel dorso durante le mestruazioni; nella regione dorsale; nella regione lombaredurante le mestruazioni; sacralgia; lombalgia, come di rottura, di notte; dolore sordo nellaregione dorsale, ai lati della colonna vertebrale; esteso attraverso il torace; dolore a fittenel dorso. Rigidità nel dorso alzandosi dal letto.

Mani e piedi freddi di notte; crampi ai piedi. Calore alle mani; pesantezza alleestremità; agli arti inferiori; ai piedi. Torpore di dita, gambe, piedi. Dolore alle estremità;alle articolazioni; gottoso, reumatico; reumatico agli arti superiori; reumatico nella partesuperiore del braccio destro; nel gomito, nell’anca, nella coscia, nella tibia destra; dolorereumatico esteso verso l’alto dal dorso del piede sinistro, la sera. Dolore persistente allaspalla. Dolore crampoide agli arti inferiori; alle cosce; ai tendini del dorso della mano

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destra e del piede sinistro. Dolore come contusione negli arti inferiori, cosce, gambe, afitte negli arti superiori e nelle spalle; tiranti negli arti superiori e nelle anche. Paralisi degliarti superiori; sensazione di paralisi della spalla; nel braccio destro la sera quando scrive.Piedi agitati. Gonfiore idropico degli arti inferiori; gambe e piedi. Debolezza dellestremità, degli arti inferiori. Tremore e debolezza nelle estremità usando le mani ecamminando.

Sogni ansiosi; confusi; di gente morta; di battaglie; di eventi precedenti; fantastici; diladri; incubi; spiacevoli; vividi. Sogna di essere alto da trenta a sessanta piedi. Sonnoagitato. Sonnolenza mattino e sera. Insonnia; frequenti risvegli.

Brividi la notte; freddezza nel letto e migliora alzandosi dal letto; freddolosità la seraseguita da calore e sudore; brividi tremanti; la stanza calda non migliora i brividi. Febbrenel pomeriggio e la sera con freddolosità. Caldo secco. Vampate di calore; calore interno,con brividi. Febbre intermittente con desiderio di scoprirsi.

Trapirazione al mattino; nel pomeriggio; la notte; nel letto; umida, fredda, abbondan-te, al minimo sforzo, si aggrava con il movimento.

La cute brucia o è fredda; itterica; macchie rosse. Cute secca. Orticaria. Cute gonfia.

Ferrum iodatum

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FERRUM METALLICUM

Affronteremo adesso lo studio di Ferrum Metallicum. La Scuola Medica tradizionaleha prescritto il ferro nell’anemia lungo tutta la sua storia. L’ha prescritto in grandi quantità,sotto forma di tintura di cloruro e cloruro di carbonato. Ogni volta che un paziente eraanemico, debole, era pallido e cereo gli si faceva prendere ferro come tonico.

IL ferro produce certamente l’anemia e a chiunque abbia letto le sperimentazioni diFerrum sembrerà strano che gli allopati non abbiamo creato un’anemia supplementare conle dosi di ferro che somministravano. Sicuramente, sotto l’effetto delle sperimentazioni ein quelle circostanze in cui il ferro è stato prescritto in eccesso, il soggetto prende una tintaverdastra, cerea, gialla e pallida, con un’espressione malaticcia e anemica. Le labbradiventano pallide; le orecchie perdono il loro colorito roseo; la cute del corpo diventacerea e compare una tendenza alle emorragie, a tratti con grumi, ma di solito emorragie disangue abbondante, liquido, fluido e molto scuro. I grumi si separano e la parte liquida èscura, sporca e acquosa.

Il paziente dimagrisce progressivamente. È pallido e cereo; i suoi muscoli sono flaccidie rilassati; non ha alcuna resistenza. Tutte le sue fibre muscolari si affaticano al minimosforzo. Per lui un’esercizio rapido o qualsiasi sforzo insolito sono impossibili. Ogni sforzoo movimento rapido provoca in lui debolezza, dispnea, spossatezza e svenimenti.

Una caratteristica strana che si osserva in tutti gli stati costituzionali di Ferrum è lacomparsa di dolori e sofferenze durante il riposo. A volte, durante il riposo vengono lepalpitazioni, la dispnea fa lo stesso e compare durante il riposo anche la debolezza. Ilpaziente migliora movendosi lentamente qua e là, ma ogni sforzo lo affatica e lo fa svenire.Ogni movimento rapido peggiora i disturbi. I dolori si attenuano camminando lentamenteavanti e indietro in casa, in modo che lo sforzo sostenuto non causa sovreccitazione néstanchezza.

In molti casi il paziente presenta edemi e travasi. La pelle conserva il segno dellapressione delle dita ed è pallida, e tuttavia il volto ha un aspetto pletorico. Alla minimaeccitazione il volto si imporpora. Durante il brivido il volto è rosso. Quando il pazientebeve del vino o delle bevande alcoliche, il sangue gli sale al volto, e quindi, sebbene sisenta rammollito, debole e stanco, nessuno direbbe che è paziente. Gli amici non locompatiscono. È debole, ha le palpitazioni e la dispnea, ha una grande debolezza che glirende impossibile ogni genere di lavoro, sente il bisogno di sdraiarsi; tuttavia il volto èrosso. È quella che si chiama falsa pletora.

I vasi sanguigni sono dilatati, le vene formano delle varici e le loro pareti sonorilassate. È per questo che vi sono frequenti sanguinamenti, secrezioni capillari, emorragiein tutto il corpo: dal naso, dai polmoni, dall’utero. Le donne Ferrum hanno molteemorragie uterine, specialmente durante e dopo la menopausa.

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Quando i sintomi concordano, si troverà Ferrum di grande efficacia in quello stupefa-cente stato anemico chiamato clorosi, che colpisce le ragazze nel periodo puberale e neglianni che seguono. Non ci sarà quasi flusso mestruale, ma comparirà la tosse accompagnatada grande pallore. Tale malattia è talmente comune tra le ragazze, che tutte le madri laconoscono e la temono. In una folta clientela, avrete certo un numero abbastanza grande dicasi di clorosi.

A volte il primo periodo mestruale si manifesta con un abbondante flusso sanguignoseguito da una grande debolezza; e, prima che le mestruazioni si stabilizzino in modoregolare, ciò continua per un certo numero di anni. In questi casi gli allopatici hannosempre l’abitudine di dare alle pazienti grandi quantità di ferro, ma la paziente più prendeferro e più sta male.

Congestione che si propaga dal basso verso l’alto, con un volto rosso, testa molto caldae freddo alle estremità. Ma il calore alla testa e al volto non è proporzionato al rossore. Siconstaterà che questa congestione ascendente in Ferrum avverrà durante il brivido, nellefebbri settiche o in altre forme febbrili e che non sempre la testa è calda, ma a volte èfresca. Il volto può essere rosso e fresco.

Un altro tratto importante di Ferrum, è che, come China, presenta disturbi causati dallaperdita di fluidi vitali, da un’emorragia prolungata, con una debolezza che persiste neltempo. Non c’è recupero, non c’è assimilazione. Le ossa sono molli, si curvano facilmentee si deformano. I bambini sono magri e deboli. Le articolazioni sono secche e, almovimento, causano scricchiolii. Dimagrimento improvviso con falsa pletora.

Una persona incapace di camminare veloce per la strada o di sopportare il più piccolosforzo, ha il volto colorito – una luminosità che sembra l’immagine della salute. Tuttaviaalcuni dei malesseri di Ferrum migliorano tenendosi occupato, facendo qualcosa, facendodell’esercizio, perché i disturbi di Ferrum si manifestano durante l’inattività. I nervi sonosovreccitati e sensibili; si è ipersensibili al dolore. La donna sensibile che ha bisogno diFerrum ha il volto congestionato e si lamenta spesso di non godere della compassionealtrui. Ella non ha l’aria della paziente ma salendo una scala accusa dispnea, si sentedebole e desidera sdraiarsi.

Durante il riposo il paziente è agitato; deve muovere le gambe continuamente. Dolorilaceranti agli arti, dolori sordi che passano movendosi lentamente avanti e indietro, comein Pulsatilla. Ma Ferrum è un rimedio molto «freddo», e migliora col calore, salvo per idolori al collo, al volto e ai denti, che migliorano col calore; il paziente vuole avere caldoe teme tutto ciò che somiglia all’aria fresca o alla corrente d’aria.

Debolezza e prostrazione; debolezza anche solo parlando. Prostrazione con polsoirregolare e polso rapido, o polso lento; palpitazioni. In seguito giunge la debolezzaparalitica; gli arti non reggono. Stati paralitici per emorragia e per anemia. Periodi disvenimenti in seguito ad emorragia. Scosse e movimenti convulsivi dei muscoli; corea;catalessi.

Poiché i sintomi psichici somigliano a quelli fisici, potete facilmente immaginarecome saranno. La mente è offuscata e il paziente in lacrime. Abbattimento; stanchezza edepressione psichica. Depressione e scoraggiamento al massimo grado. Ansia per qualsi-asi motivo; irritabilità. Il più piccolo rumore, come il frusciare delle carte, lo rende furioso.

Ferrum metallicum

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Gli procura una tale sovreccitazione nervosa e un’agitazione tale che deve alzarsi ecamminare. Sovreccitazione alla minima contrarietà.

Ogni movimento rapido o improvviso o la minima fretta gli causano l’offuscamentodella vista, lo stordimento; gli oggetti girano; il paziente deve sedersi. E malgrado ciò ilvolto è colorito. Quando il paziente è solo e a riposo, il volto gli diventa di nuovo pallidoe freddo, ma la più piccola eccitazione gli fa salire il colore alle gote.

I dolori alla testa hanno carattere congestizio col sangue che sale verso l’alto. C’è unasensazione di pienezza e dilatazione, con volto arrossato. Pienezza e dilatazione anche agliocchi; e pienezza al collo. Palpitazioni. Gozzo esoftalmico. Le cefalee migliorano con lapressione. Ferrum vuole essere compresso per sostenere le vene. Battiti in testa simili amartellate. Ogni movimento rapido fa aumentare la cefalea. La tosse la aggrava; dolorealla testa e all’occipite tossendo. Tali dolori a volte migliorano camminando lentamente.Salire una scala, sedersi su una sedia o alzarsi – a meno che non si faccia lentamente – sonoazioni che risveglino tutti i dolori di Ferrum. Ogni movimento improvviso provocherà unmartellamento e la sensazione di grande dilatazione della testa; e, in seguito, verrannodolori più o meno laceranti e lancinanti. Pulsazioni dietro la testa alzandosi o tossendo,dato che la tosse è un movimento improvviso.

Confusione mentale con cefalea martellante. Afflusso di sangue alla testa. Cefaleecongestizie per sovreccitazione, dopo essersi raffreddati o essere stati esposti al freddo chedureranno tre o quattro giorni o una settimana. Il volto è arrossato e può essere freddo, latesta è piuttosto calda, ma non quanto ci si potrebbe aspettare. Scrivere, che è un’operazio-ne psichica, fa riapparire la cefalea. Disturbi e cefalee durante o dopo le emorragie o nellepartorienti. Grande sensibilità del cuoio capelluto. Le pazienti devono lasciare i capellisciolti.

Arrossamento degli occhi; vasi sanguigni ingorgati. Grande debolezza, dispnea epalpitazioni. Gonfiore attorno agli occhi. Disturbi di ogni genere alla vista a causa dellacongestione. Stasi venosa, gonfiore delle palpebre, secrezione simile a pus. Ipersensibilitàai suoni e tintinnii nelle orecchie.

Numerosi i sintomi del naso. Raffreddori e disturbi catarrali finiscono con epistassi.Sanguinamento per qualsiasi motivo; al momento dell’ovulazione con cefalea. Si formanocroste nel naso.

Estremo pallore della faccia, che diventa rosso e congestionato ad ogni più piccolaoccasione. Volto rosso con gli edemi degli arti inferiori o col brivido. Durante il periodomestruale ci sono violenti dolori e, appena questi cominciano, il volto si arrossa.

Una caratteristica notevole di Ferrum è la sete durante il brivido. Fame da lupi. Il testodice: «Il doppio di una normale cena era appena sufficiente». Tutti gli alimenti hanno ungusto amaro; un cibo solido sembra secco e insipido. Il paziente non sopporta la carne, leuova, i frutti aspri e anche il latte e il suo solito tabacco o la solita birra. Prende volentierii vini dolci, ma quelli aspri, come tutti gli alimenti aspri, gli fanno male. Ha l’impressionedi avere la lingua bruciata. Dopo aver mangiato anche pochissimo o aver bevuto, masoprattutto dopo la carne, ha una spasmodica pressione allo stomaco.

Lo stomaco non digerisce niente di quanto il paziente assume e tuttavia questi non haparticolare nausea. Trovare la nausea in Ferrum è un’eccezione. Il cibo arriva allo

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stomaco ed è vomitato senza nausea; lo stomaco semplicemente si svuota. Eruttazionidopo aver mangiato. Calore allo stomaco; rigurgiti alimentari. A volte i rigurgiti alimen-tari si verificano a boccate come in Phosphorus. Phosphorus era il rimedio che i vecchiomeopatici prescrivevano per i rigurgiti alimentari che si susseguivano a boccate sino avuotare lo stomaco. In Ferrum, appena lo stomaco si svuota, il vomito cessa, finchè ilpaziente non ricomincia a mangiare, vomito alimentare subito dopo mezzanotte. Lesostanze vomitate hanno un gusto aspro.

Ogni tanto Ferrum è indicato nella gestazione. Qualche settimana dopo l’inizio dellagravidanza, la donna comincia a rimettere quello che mangia, a boccate. Non ha nausea,ma il suo volto è rosso e lei stessa si sente debole e rammollita. Vomita senza nausea.Sensazione di pienezza e di pressione allo stomaco dopo aver mangiato. Ferrum è unrimedio eccezionalmente interessante proprio a causa di questo strano stomaco: è come unotre; non digerisce niente. Riempitelo ed esso si svuota con la stessa facilità con cui si èriempito.

Ferrum ha una fastidiosissima diarrea che è acquosa, irritante, escoriante. Diarreamattutina. Molti ammalati che presentano tale diarrea sono vecchi viveurs dall’organismorovinato che hanno a lungo sofferto di stitichezza. Stitichezza cronica con stimolo senzaeffetto e feci dure e difficili da espellere.

Vi è anche il rilassamento della vescica. Lo sfintere è debole e i muscoli si contraggonocon irregolarità. È per questo che si verificano minzioni involontarie provocate da unmovimento improvviso, dalla deambulazione o dalla tosse. Nei bambini l’urina cola tuttoil giorno goccia a goccia. Mentre giocano l’urina esce goccia a goccia e bagna i vestiti. Maquesto non avviene se stanno assolutamente fermi. La vescica è talmente rilassata e stancache non riesce a trattenere l’urina e, appena è piena a metà, ne lascia sfuggire il contenuto.

Tale rilassamento si ritrova in tutto il rimedio e gli imprime il suo marchio esattamentecome se fosse un essere umano. Voi sapete che possibilità hanno i vostri amici nelle varieoccasioni. Lo stesso avviene per il rimedio. È necessario che voi sappiate quali sono le suemassime possibilità in modo da sapere quello che potrà realizzare per il vostro paziente.

In Ferrum sono frequenti la debolezza e il rilassamento degli organi genitali. Il flussomestruale partecipa a questo stato. Mestruazioni abbondanti, acquose; emorragia o man-canza di mestruazioni – amenorrea – assenza totale di flusso, soltanto leucorrea. Assenzadi mestruazioni con grande sovreccitazione nervosa, volto rosso, debolezza e palpitazioni.Prolasso della vagina. Insensibilità vaginale durante il coito; metrorragia; mestruazioni inanticipo, profuse e prolungate.

Respirazione difficile; dolori e disturbi al torace. Respirazione penosa con unasensazione di gran peso al torace. Crisi di soffocamento la notte; catarro nel trattorespiratorio; congestione toracica e dispnea. Tosse spasmodica come quella della pertosseche si manifesta in violenti parossismi. Tosse dopo ogni pasto con conati che svuotano lostomaco del suo contenuto. Tosse che si ripercuote nella testa; peggiora con l’abuso dialcol, tabacco o tè. Tosse che compare dopo una perdita di liquidi organici come, peresempio, un’emorragia. Disturbi al torace causati da emorragie uterine o altre emorragie.Emottisi; emottisi proveniente dal polmone. Ferrum conviene alle persone indebolitedall’onanismo e che presentano i primi sintomi di una tubercolosi polmonare.

Ferrum metallicum

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La paura, la sovraeccitazione o lo sforzo causano le palpitazioni. Il battito è rapido oqualche volta lento. Degenerazione adiposa del cuore. Verso sera il polso si accelera. Lepulsazioni si sentono in tutto il corpo come se fossero prodotte da piccoli martelli.

Dolori reumatici agli arti, migliorati dal calore e da un lento movimento e aggravatidal freddo, dallo sforzo e da un movimento rapido. Si dice che i dolori che attraversano imuscoli deltoidi siano più acuti degli altri dolori ma in Ferrum invece non sono più intensiche in qualsiasi altra parte del corpo. Dolori laceranti agli arti. Incapacità di sollevare ilbraccio; dolori paralitici – cioè che intorpidiscono. Dolori che danno al paziente l’impres-sione che stia per perdere la possibilità di muovere l’arto colpito. I dolori violenti all’ancasono tanto frequenti quanto quelli alla spalla. Lippe dice: «reumatismo alla spalla destra»,ma è altrattanto frequente alla spalla sinistra. Dolori reumatici al muscolo deltoide dientrambi i lati.

Violento dolore ai muscoli e lungo i nervi. Fitta al deltoide destro; dolore pentrante allaspalla destra, aggravato dal movimento e dal peso delle coperte e migliorato dal calore.Dolori laceranti e pungenti. I dolori di Ferrum si manifestano di notte perchè il pazientetenta di stare fermo a letto. Il riposo scatena i dolori di Ferrum. Movendosi lentamenteavanti e indietro durante il giorno non soffrirà nella stessa maniera. Freddo agli arti, macaldo alla pianta dei piedi e al palmo delle mani (caldo e freddo cambiano posto).Contemporaneamente alla grande debolezza e alla prostrazione compare l’edema, cosic-chè mani e piedi si gonfiano.

La sera con la febbre il paziente ha il brivido e rabbrividisce, ha mani e piedi freddi evolto arrossato. Piedi ghiacciati col brivido. Dopo aver mangiato, il brivido si attenua. Setedurante il brivido. Abbondante sudorazione che macchia di giallo la biancheria. Durante latraspirazione tutti i sintomi si aggravano. Il sudore notturno ha un odore pungente.Camminando lentamente avanti e indietro i sintomi febbrili migliorano. Ferrum è indicatonella malaria quando si è abusato di chinino.

Leggiamo nei testi che Ferrum è un rimedio per la diarrea negli ultimi stadi dellatubercolosi polmonare. Talvolta lo è – se il paziente sta per morire. Ferrum bloccherà ineffetti la diarrea ma quando questa sarà stata bloccata il paziente non vivrà a lungo. Ladiarrea non è di solito dolorosa. È fastidiosa, ma indolore, e indolori sono anche i sudorinotturni. Non li sopprimete, è meglio non intervenire. Lasciate che il paziente si avvii aduna fine serena. Il miglior rimedio per la diarrea negli ultimi stadi della tubercolosipolmonare è Saccharum lactis nella sua forma bruta, somministrato in piccolissime dosiripetute tanto spesso quanto il paziente o coloro che lo circondano lo richiedono.

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FERRUM PHOSPHORICUM

Grande debolezza e desiderio di sdraiarsi. Nervosismo notturno. Reumatismo. Questosale usato, dagli allievi di Schuessler nella prima fase delle febbri infiammatorie è statoutile, nelle malattie croniche, ad alte dinamizzazioni ed è un antipsorico profondo. Nonpuò avere minori qualità dei suoi componenti, cioè Ferrum e Phosphoricum acidum. Permolti anni ho seguito le indicazioni di Schuessler ma, grazie a nuove sperimentazioni, apeggioramenti omeopatici e all’esperienza clinica, l’insieme dei sintomi presenti è diven-tato la mia guida nella prescrizione di questo prezioso rimedio omeopatico.

Il momento in cui alcuni disturbi peggiorano è la mattina, per altri è il pomeriggio e peraltri ancora la sera o dopo mezzanotte.

Il paziente è sensibile all’aria aperta dove molti sintomi peggiorano. Mancanza dicalore vitale e aggravamento col freddo e raffreddandosi. Si raffredda continuamente.

I sintomi possono comparire dopo aver bevuto bevande fredde, dopo aver sollevatopesi o sforzato i muscoli o dopo essersi fatta una distorsione. Essi peggiorano: con glialimenti acidi; con lo sforzo fisico; dopo aver mangiato; con le scosse e la deambulazione(la sensazione di indolenzimento è acuita dalle scosse e dalla deambulazione). Molti diquesti sintomi peggiorano: stando in piedi; stando coricati a letto e a riposo, mentremigliorano camminando lentamente qua e là (come Ferrum metallicum), ma la grandedebolezza costringe il paziente a sdraiarsi. Il movimento che è un reale sforzo aggrava ilpaziente, ma il movimento lento lo migliora.

La debolezza generale è come la diminuzione di vitalità che si osserva nella tubercolo-si ereditaria. L’ansia fisica generale è abbastanza simile a quella di Phosphoricum acidum.Ipersensibilità in generale e ipersensibilità al dolore in particolare. Indolenzimento delcorpo, soprattutto delle parti congestionate (specialmente con le scosse e la deambulazio-ne). Torpore di alcune parti del corpo e delle parti che soffrono. Afflusso di sangue alcorpo e alla testa, dove si avvertono forti pulsazioni. Brevi periodi di svenimento. Dolorelacerante che va dall’alto in basso. Dolori laceranti e pungenti.

In Ferrum phosphoricum i sintomi più degni di attenzione sono l’anemia e la clorosi(come in Ferrum). Congestione della testa e degli organi, con febbre e arrossamento delvolto. Falsa pletora. Pienezza vascolare e dilatazione delle vene. Polso forte, pieno efrequente. Una caratteristica di questo rimedio, come di Phosphoricum acidum e Pho-sphorus, sono le emorragie. Tremore degli arti. Nel rimedio si trovano il nervosismodell’isteria e l’ipocondria. Edemi e versamenti.

Tutti questi sintomi si associano per darci un rimedio dall’azione vasta e profonda.Il paziente è estremamente sensibile al rumore. Ansia: la notte, come se avesse fatto un

torto a qualcuno; dopo aver mangiato; con apprensione; riguardo all’avvenire; durante lafebbre; nell’ipocondria. Paura: la sensazione di pienezza alla testa gli fa temere l’apoples-

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sia; paura di una calamità; di andare tra la folla; della gente; che gli succeda una disgrazia;della morte. Pianto. Tristezza prima delle mestruazioni la sera. Totale indifferenza a tutti ipiaceri e agli avvenimenti appassionanti. Immemore. È incapace di concentrarsi o diriflettere su argomenti normali; non riesce a studiare. Pensare gli ripugna. Confusionepsichica tentando di pensare, la mattina, la sera, dopo aver mangiato; sta meglio lavandosila faccia con acqua fredda. Le sue idee sono abbondanti ed ha una chiarezza mentaleinsolita (Coffea). Avversione per il lavoro; per il lavoro psichico.

La compagnia non gli piace; si sente meglio stando solo. Poco incline a parlare.Cambia umore andando da un opposto all’altro. Di buon umore, loquace, allegro; anorma-le eccitazione mista a tristezza (questo rimedio è stato usato nel delirium tremens). Èscontento di tutto ciò che possiede e dell’ambiente che lo circonda. Ferrum phosphoricumè molto collerico, perfino violento; la collera produce debolezza, cefalea, tremore, traspi-razione e altre manifestazioni nervose. Irritabile. Testardo. Molto sovreccitabile la sera.Agitazione la notte, a letto; si gira e si rigira spesso nel letto durante la febbre. Stupore.

Dopo le annotazioni: «Le scrofe divorano i loro piccoli», si potrebbe pensare a Ferrumphosphoricum nella follia puerperale. Il rimedio presenta una notevole iperemia cerebrale,perchè non la follia? Quando gli altri sintomi concordano è un eccellente rimedio per leragazze isteriche. È stato usato nel delirium tremens.

Vertigini: nel pomeriggio per iperemia cerebrale; chiudendo gli occhi; durante ilbrivido; alzadosi; lasciando il letto; durante la cefalea; guardando in basso; durante lemestruazioni. Tendenza a cadere in avanti. Sensazione che la testa sia spinta in avanticamminando. Vertigine come dopo aver bevuto. Titubanza, con oscuramento della vista,camminando. Vertigini con la nausea.

Vampate di calore alla testa e rossore del volto. Calore alla testa; al vertex; durante lemestruazioni. Il paziente avverte molto caldo alla testa. Ha alla testa sensazioni di scosse.Ha freddo alla testa ed è sensibile all’aria fredda. Iperemia cerebrale. Durante le mestrua-zioni, la donna ha la testa pesante. Peso alla fronte e all’occipite.

Cefalea la mattina a letto; il pomeriggio; la sera. Cefalea catarrale; cefalea con lacorizza; durante il brivido; durante le mestruazioni. Cefalea stando seduto; abbassandosi;movendo la testa; col rumore; coprendosi la testa; camminando; col movimento; durante lemestruazioni, peggiorata dalla luce e dal rumore. Cefalea che peggiora col rumore(durante le mestruazioni); coprendosi molto la testa; chiudendo gli occhi; con la luce(durante le mestruazioni); dopo aver mangiato; salendo una scala; con le scosse; conl’eccitazione; con la tosse; andando in carrozza. L’aria fredda migliora le cefalee ingenerale; cefalea attenuata in posizione distesa (il paziente è costretto a coricarsi); con lecompresse fredde; con la pressione.

Cefalea frontale acuta, con epistassi, che la attenua. Predominanza dei dolori nellaparte destra della fronte, soprattutto la mattina al risveglio e la sera; migliorano con l’aria;peggiorano tossendo. Dolore al di sopra degli occhi; alle regioni parietali e alle tempie; alvertex; all’occipite; durante le mestruazioni; con le scosse; tossendo; al vertex durantemestruazioni abbondanti.

Dolori laceranti alla testa. Dolore come se la testa stesse per scoppiare. Indolenzimen-to del cuoio capelluto, dell’occipite, del vertex. Dolore penetrante alle tempie; dolore

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lancinante alla testa, alle tempie, più forte dalla parte destra. Dolore simile a una martella-ta. Dolore parossistico. Dolore pesante in tutta la testa; dolore che pressa dall’internoall’esterno, alla fronte, alle bozze frontali, alle tempie; il vertex è come una pietra. Doloripungenti alla testa; alla fronte; sugli occhi; all’occipite con irradiazioni alla fronte abbas-sandosi; alle regioni parietali, alle tempie, al vertex. Cefalea con oscuramento della vista.Cefalea con volto caldissimo e rosso e vomito alimentare.

Pulsazioni in tutta la testa peggiorate dal movimento e abbassandosi; forti alla fronte;all’occipite tossendo; alle tempie; al vertex. Sensazione di replezione in testa. Sensazionedi vuoto alla testa durante le mestruazioni.

Caduta dei capelli. Costrizione al cuoio capelluto. Prurito al cuoio capelluto.Congiuntivite con fotofobia. Dilatazione dei vasi sanguigni. Dolore agli occhi; dolore

urente; pungente; come se ci fosse sabbia. Secrezione di muco dagli occhi. Occhi infossati.Palpebre gonfie. Sclerotiche itteriche. Lacrimazione. Palpebre semi- aperte. Sensazione diprotrusione oculare. Arrossamento della congiuntiva, dei globi oculari e delle palpebre. Ilpaziente non vede più se si china; ha l’oscuramento della vista come se stesse per svenire.

Rumori nelle orecchie; ronzii; canto di uccelli; ruggiti; tintinnio di campane; rombi.Catarro allo trombe di Eustachio. Prurito alle orecchie. Dolori all’orecchio molto inprofondità. Dolore stirante; dolore pungente. Otite media. Dolore e gonfiore della paroti-de. Sensibilissimo al rumore. Diminuzione dell’udito.

Catarro nasale. Corizza; con secrezione sanguinolenta. Si formano croste nel naso.Secrezione escoriante, purulenta. Epistassi: con la corizza; durante la febbre o durante lacefalea quando la testa è calda e sembra piena. Epistassi: la mattina; soffiandosi il naso;con la tosse. Starnuti. Secondo la teoria biochimica, quando il rimedio è somministrato abassa dinamizzazione il suo uso è limitato alla fase acuta della corizza, ma se si usaomeopaticamente, tale limitazione non va bene. Chi penserebbe di limitare l’uso diFerrum, Phosphoricum acidum o Phosphorus allo stadio acuto o al primo stadio di unamalattia acuta?

Calore della faccia; vampate di calore; calore: stando seduti; col mal di denti; con idolori. Guance scavate. Dolore al volto: con l’infiammazione dentale; dolore nevralgico;dolore che diminuisce con le compresse fredde; aggravato dal movimento; dolori lanci-nanti o pungenti. Gonfiore edematoso col mal di denti. Gonfiore delle parotidi. Voltoippocratico. Infiammazione della parotide. Labbra secche. Colorito clorotico; occhi cer-chiati di scuro; colorito giallo o giallastro; macchie epatiche; colorito pallido; labbrapallide; rossore che si alterna al pallore; rossore circoscritto alle guance; rossore durante lafebbre, durante la cefalea; colorito terreo. Traspirazione del volto.

Colorazione della lingua: lingua bianca; lingua rosso scuro e gonfia. Odontalgia congengive rosse, calde e gonfie, che migliora tenendo in bocca acqua fredda e peggiora concibi e bevande calde. Odontalgia dopo mangiato. Bruciore della lingua. Gusto: dolciastro;insipido; putrido. Infiammazione delle tonsille, delle gengive, della lingua, dei pilastri delvelo palatino. Sanguinamento della bocca e delle gengive. Salivazione. Bocca secca.

Calore alla gola. Costrizione della gola. Dolore inghiottendo; dolore urente; indolenzi-mento. Gonfiore delle tonsille. Infiammazione della gola e delle tonsille. Sensazione diframmenti in gola. Arrossamento della gola e delle tonsille.

Ferrum phosphoricum

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Appetito completamente assente o diminuito. Appetito feroce senza alcun gusto per ilcibo. Avversione per il cibo in generale, per il latte, per la carne. Calore allo stomaco.Desiderio di cose aspre. Cattiva digestione. Dilatazione gastrica dopo aver mangiato.Gastralgia dopo aver mangiato; dolore urente; crampiforme; come un indolenzimento;dolore pesante dopo aver mangiato. Eruttazioni: dopo aver mangiato; acide, amare,infette; acidità, rigurgiti. Singhiozzo. Infiammazione gastrica.

Nausea: durante la gravidanza; dopo aver mangiato; quando cammina. Improvvisecrisi di nausea che si manifestano in qualsiasi momento; a volte mentre la paziente dormee la svegliano, crisi che durano pochi istanti. Nausea risentita in gola. Sensazione dipienezza dopo aver mangiato. Grande sete di acqua. Vomito: la mattina; dopo aver bevuto;durante la febbre; durante la gravidanza; alzandosi; durante la cefalea; dopo aver mangia-to; tossendo; andando in macchina. Vomito violento; di alimenti; di sangue; acido; verde.Vomito con infiammazione e dolore di stomaco.

L’addome è dilatato e il fegato e la milza sono ipertrofici. Vivo dolore intestinale: lamattina, la sera e la notte; dolore durante la diarrea; dopo aver mangiato; camminando;dolore parossistico; durante le mestruazioni; come se stessero arrivando le mestruazioni;prima di evacuare; quando il paziente tossisce. Dolore al fegato; all’ipocondrio. Dolore di«bearing-down»; dolori crampiformi; di coliche; indolenzimento, contusione; dolore pe-sante. L’addome è duro. Molta flatulenza, pienezza, borbottii e gorgoglii. Questo rimedioha effetto curativo su un gran numero di disturbi epatici. Infiammazione peritoneale.Sensazione di peso all’addome. Sensazione di tensione all’addome.

Stitichezza con stimolo inefficace; feci difficili da espellere. Costrizione all’ano.Diarrea: la mattina, nel pomeriggio, la notte, dopo mezzanotte, dopo aver mangiato;diarrea indolore. Dolore al retto defecando; con la dissenteria; con la febbre. Dolore alretto dovuto ad una infiammazione continua che peggiora con una pressione sullo stoma-co; bruciore durante e dopo la defecazione. Tenesmo. Gas putridi. Emorragia provenientedall’ano, dalle emorroidi. Emorroidi esterne. Umidità attorno all’ano. Incontinenza dellefeci. Prolasso anale durante la defecazione. Prurito anale. Le feci sono escorianti; possonoessere: acquose; acquose e verdi; scure; dure; frequenti; lienteriche; liquide; di mucoverde; sanguinolente; vischiose.

Bisogno di urinare costante e frequente. Bisogno di urinare con dolore al collo dellavescica e alla punta del pene che costringe il paziente a urinare immediatamente, cosa cheallevia il dolore; stare in piedi lo aggrava; questo avviene solo durante il giorno. Bisognoimprovviso; il paziente deve affrettarsi, altrimenti l’urina gli sfugge. Dolore nella vescicae al collo della vescica; tenesmo. Emorragia dalla vescica o dall’uretra. Cistite con febbre.Minzioni frequenti. Incontinenza: durante il giorno che migliora sdraiandosi; durante lanotte dormendo; camminando; tossendo. Dolore ai reni con febbre.

Dolore all’uretra durante la minzione. Blenorragia con calore all’uretra nella faseinfiammatoria, e con secrezione poco abbondante, acquosa o mucosa. Secrezione blenor-ragica cronica dall’uretra. Emorragia dall’uretra.

Urina: albuminosa; ammoniacale e poco abbondante; urente; molto concentrata; scura;con muco; torbida; rossa e abbondante durante la cefalea; sanguinolenta; con abbondantesedimento e molto acido urico.

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Desiderio sessuale aumentato o totalmente assente. Erezioni e polluzioni notturnemolto fastidiose. Erezioni deboli o del tutto assenti.

Nei sintomi della donna c’è poca differenza. Il rimedio è utile alle ragazze clorotiche.Avversione per il coito o una forte diminuzione del desiderio sessuale. Predisposizioneall’aborto. Dolori: «bearing-down» alla pelvi con sordo dolore alla regione ovarica;dismenorrea con febbre e arrossamento del volto; dolore alla vagina durante il coito.Emorragia uterina. Leucorrea prima delle mestruazioni; leucorrea: bianca, escoriante;lattiginosa; liquida. Mestruazioni: assenti; in anticipo; dolorose; intermittenti; irregolari;prolungate; in ritardo; assenti. Sangue delle mestruazioni: abbondante; poco abbondante;acquoso; in grumi; scuro; liquido; rosso brillante; chiaro. Prolasso uterino, sensibilità dellavagina, sterilità.

Molto catarro alle vie respiratorie superiori. Laringite con muco, sensazione diescoriazione, rantoli al torace, febbre e volto arrossato. Muco nella laringe e nella trachea.Dolore: bruciore della laringe; la laringe sembra ruvida. Secchezza della laringe. Voce:afonia; voce rauca durante la corizza; voce debole.

Asma spasmodica. Respirazione: asmatica, corta; difficoltosa. Dispnea: la sera; lanotte; stando coricato; con la tosse. Punture al torace nell’inspirazione profonda. Rantolirespiratori.

Tosse: durante il giorno; la mattina al risveglio; la sera; la notte. Tosse asmatica.Provocata da solletico; pertosse; con febbre; causata dall’irritazione della laringe e dellatrachea; a letto; dopo mangiato; toccando la laringe nell’estrema flessione della testa.Tosse che peggiora: con l’aria fredda; stando sdraiati; raffreddandosi; nella tubercolosipolmonare; inspirando profondamente; parlando. Tosse breve, spasmodica e molto dolo-rosa; nella corizza incessante; estenuante; grassa; parossistica; con rantoli; secca; secca epenosa; spasmodica; torturante; che peggiora se il paziente cammina, violenta.

Espettorazione: nella giornata; la mattina. Espettorazione: abbondante; poco abbon-dante; biancastra; difficile; densa; scura; gialla; schiumosa; mucosa; nauseabonda; puru-lenta; putrida; di sangue; di sangue rosso e brillante; verdastra; vischiosa.

Ansia al torace e alla regione cardiaca. Catarro toracico. Sensazione di calore altorace. Congestione degli organi toracici. Costrizione toracica e cardiaca. Dolore altorace: durante l’inspirazione; con la tosse; ai lati del torace inspirando profondamente;indolenzimento toracico tossendo; dolore pungente al torace o ai lati del torace; c’è dolorenella pleurite destra; punture che peggiorano tossendo; nella pleurite destra; punture chepeggiorano tossendo e respirando. Emorragia polmonare. Infiammazione bronchiale,polmonare e pleurica. Oppressione toracica. Palpitazioni: la notte con l’ansia; standoseduti; con lo sforzo; camminando velocemente; col movimento. Sensazione di pienezzaal torace. Reumatismo alla parte superiore del torace. Spasmi toracici con soffocazione,febbre e arrossamento del volto. Ferrum phosphoricum è un rimedio prezioso nei raffred-dori acuti che si vengono nel corso della tubercolosi polmonare. A volte è indicato nellatubercolosi polmonare acuta.

Dolore al dorso: durante la notte; stando seduti; alzandosi; camminando; movendosi;durante le mestruazioni. Dolore alla regione cervicale; tra le spalle; e, durante le mestrua-zioni, alla regione lombare. Dolore lacerante. Dolori pungenti alla schiena. Freddo alla

Ferrum phosphoricum

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schiena. Rigidità della parte posteriore del collo. Torcicollo o lombaggine.Agitazione alle gambe. Calore alle mani, al palmo delle mani, ai piedi. Colorazione

azzurrognola delle unghia delle mani. Contrattura delle dita causata dai reumatismi.Crampi alle cosce, alle gambe, ai polpacci, ai piedi. Dolore alle cosce. Dolori laceranti agliarti superiori, alle spalle e alle anche. Indolenzimento e contusione degli arti. Dolorilancinanti alle due ginocchia che si irradiano lungo le gambe, con febbre. Dolori pungentiagli arti; agli arti superiori, alle spalle, alle anche. Torpore delle mani e delle dita; dellegambe e dei piedi. Intorpidimento della mano destra. Il paziente non può sollevare nullacon la mano. Grande debolezza degli arti; delle articolazioni; delle ginocchia e dellegambe. Arti freddi; mani e piedi freddi; piedi freddi la sera a letto; piedi freddi durante lacefalea.

Gonfiore delle articolazioni; degli arti superiori, degli avambracci, delle mani e deipiedi. Gonfiori edematosi e reumatici. Gotta alle articolazioni; artrite. Pesantezza degliarti; degli arti superiori e delle gambe. Rigidità degli arti inferiori e dei piedi. Dolorereumatico alla spalla e al braccio destro di carattere lacerante, stirante, che peggiora colmovimento violento del braccio e migliora col movimento lento ( Ferrum) con sensibilitàalla palpazione. Reumatismo acuto all’articolazione della spalla destra che è rossa, gonfiae indolenzita. Rreumatismo al deltoide destro; al polso; all’articolazione del ginocchio confebbre. Il reumatismo salta da un’articolazione all’altra e peggiora col più piccolo movi-mento. Sciatica.

Sonno agitato. Il paziente si addormenta tardi, una volta sveglio non si riaddormentapiù. Prima di mezzanotte ha l’insonnia con sonnolenza. Fa sogni agitati; ha incubi; sognadi cadere; fa sogni confusi, molto vivi. Sonnolenza la sera.

Brivido: il pomeriggio; ogni giorno all’una di pomeriggio e la notte a letto. Grandebrivido. Fremiti.

Prevalenza della febbre. Febbre in qualsiasi momento, con infiammazione di organi,di articolazioni o di mucose. Vampate di calore; calore dopo aver dormito; calore interno;calore secco con sete. Febbre senza brivido. Febbre etica con sudori notturni. Febbreremittente.

Traspirazione di giorno, di mattina; abbondante; durante il sonno; per un leggerosforzo; con grande debolezza; in seguito a febbre; pelle fredda e umida.

Cute urente. Il colore della cute è pallido o rosso. Desquamazione. Indolenzimentodella cute. Formicolii. Pelle fredda; secca; molto sensibile. Ulcerazioni. Piccole verrucheavvizzite.

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FLUORICUM ACIDUM

Nelle sperimentazioni Fluoricum acidum impiega molto tempo per produrre i proprisintomi. È un rimedio dall’azione molto profonda; è un antipsorico, un antisifilitico e unantisicotico. È insidioso nell’azione e i suoi sintomi sono lenti a manifestarsi. Esso è comele malattie più profonde, più lente e le più penose, quelle che sono ancorate ad un miasma;è per questo che è adatto alle forme morbose più lente e più torpide. Sebbene esso abbianella sua natura una certa azione febbrile, nella maggior parte dei casi non si è fatto ricorsoad esso nelle manifestazioni febbrili; la sua azione febbrile più caratteristica è lentissima einsidiosissima. Essa corrisponde a stati di ipertermia dell’organismo, a vecchi casi difebbri notturne che si ripetono settimana dopo settimana, anno dopo anno.

È un rimedio a volte eccezionalmente «caldo», e tuttavia vi sono casi in cui il pazienteha freddo. Sembra dal suo corpo la sera e la notte si sprigioni un grande calore senza che latemperatura aumenti. La pelle diventa caldissima. Spesso peggiora con tutto quello che ècaldo, con le coperte, con l’aria calda; egli in una stanza calda soffoca un poco comePulsatilla. Desidera bagnarsi il volto e la testa con acqua fredda; questo gli fa bene. I suoipiedi bruciano e la notte li mette fuori dalle coperte; nel letto cerca un posto fresco per ipiedi e le mani. La pianta dei piedi traspira e tale trapirazione è per la pelle irritante; tra ledita dei piedi il sudore provoca delle escoriazioni. Il sudore è nauseabondo; tra le dita deipiedi il sudore è nauseabondo e irritante.

Il bruciore, il calore poco comune e l’irritazione sono modalità che si applicano ad ungran numero di sintomi; lacrimazione irritante o altra secrezione irritante dagli occhi;secrezione irritante dal naso, sudore irritante, ecc. Sensazione di bruciore e dolori urenti inalcune parti del corpo; dal corpo si sprigiona il calore in forma cronica. A questo rimedioappartiene l'aggravamento col calore esterno o interno. Una forte caratteristica è l'aggrava-mento dopo aver bevuto the o caffè. Le bevande calde provocano la diarrea, la flatulenzao un disturbo gastrico e sono all’origine di cattive digestioni che si manifestano in modidiversi. I sintomi peggiorano stando in piedi o seduti e migliorano all’aria.

Fluoricum acidum è un rimedio dall’azione molto profonda. Esso causa una taleperturbazione delle funzioni organiche da lasciare segni esterni particolari sulle unghia,sui capelli, sulla cute; questi si sviluppano tutti imperfettamente. Ogni volta che avvienequesto sappiamo che un rimedio ha una grande profondità di azione e che agisce molto alungo. Esso produce qua e là sulla cute piccole incrostazioni che pare non abbiano alcunatendenza a guarire. Si forma una crosta, ma sotto questa non sembra vi siano cicatrici. Icapelli perdono la loro lucentezza; cadono e se si esaminano al microscopio li si trovanonecrotizzati; si vedono lungo il capello piccole ferite frastagliate. La punta dei capelli èsecca; i capelli si attaccano fra di loro, si spaccano e si rompono; essi si tagliuzzano, siimbrogliano e diventano opachi. Le unghie si deformano; presentano delle scanalature;

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crescono troppo velocemente e in maniera irregolare; sono cioè deformate e non uniformi,troppo spesse in certi punti e troppo sottili in altri; si rompono facilmente e sono fragili.

In questo rimedio c’è la tendenza, lenta, all’alterazione della superficie cutanea in posticome le orecchie e le articolazioni dove la circolazione è molto debole e la pelle è vicinaall’osso o alla cartilagine. Si formano ulcere sulla tibia. C’è una circolazione debole nellemani e nei piedi che si raffreddano. La sera le estremità bruciano come fossero febbricitan-ti, perchè è l’ora della febbre; ma la mattina e durante il giorno sono fredde. Il paziente haun colorito pallido e malaticcio e a volte la sua pelle diventa cerea ed edematosa: edemiagli arti, specialmente agli arti inferiori; edemi ad alcune parti del corpo; edemi alprepuzio.

Quando un soggetto debole che soffre di disturbi alle ossa e alle cartilagini contrae unablenorragia, avrà un enorme gonfiore del prepuzio sul quale niente sembra avere effetto. Intale soggetto Fluoricum acidum contemporaneamente alla blenorragia guarirà l’edema delprepuzio. Cannabis sativa presenta lo stesso sintomo ma esso è utile soprattutto agliuomini robusti. Negli individui sicotici Fluoricum acidum previene le manifestazioni dellamalattia; previene la formazione di condilomi. Guarisce le verruche. Produce verrucheindurite, secche, croste secche sulla cute e croste molto simili alla rupia. È utile nella rupiasifilitica.

Le malattie ossee si osservano quì in modo particolare. Necrosi, in particolare delleossa lunghe, ma anche delle ossa dell’orecchio. Il rimedio crea una secrezione nauseabon-da irritante dall’orecchio ed un’ozena nauseabonda con secrezione irritante e necrosi delleossa del naso. È molto simile a Silicea ed è uno dei rimedi che seguono naturalmenteSilicea quando questo è stato usato troppo spesso da persone che non sanno che i suoimigliori risultati si ottengono con una dose unica e che è un rimedio dall’azione lenta eprolungata. Fluoricum acidum non solo è un antidoto all’abuso di Silicea, ma oltretutto losegue molto bene. Quando avrete esercitato l’omeopatia per un certo periodo, vi sorpren-derà osservare, nei diversi rimedi complementari, l’azione pendolare tra caldo e freddo.

Per farmi capire, prenderò come esempio la serie nella quale il rimedio è situato e allaquale appartiene naturalmente. Prendiamo un paziente «caldo», un paziente che soffresempre il caldo, che soffre se è troppo coperto e se si trova in una stanza calda, soprattuttola sera, un paziente triste e piangente, forse una donna bionda. Ebbene, direte, stadescrivendo una paziente Pulsatilla. Sì, certo, tutti possono indovinarlo. Pulsatilla è unpaziente «caldo»; ma dopo avergli somministrato dopo un certo periodo questo rimedio,noterete che pencolerà dalla parte opposta, diventerà freddoloso e vorrà essere bencoperto; il calore è stato eliminato. Silicea segue naturalmente Pulsatilla e vi stupiràapprendere il numero di volte in cui un paziente che ha appena interrotto Pulsatilla, siprecipita verso Silicea. Silicea penetra più profondamente nell’organismo e guariscemeglio; è il cronico naturale di Pulsatilla. Vi sono certamente altri rimedi che seguonoPulsatilla, ma Silicea lo segue più spesso di qualsiasi altro.

Eccoci adesso alla seconda tappa; il paziente è passato da uno stato «caldo» ad uno«freddo»; esso ha lasciato l’eccesso di calore per entrare nel campo di azione di Silicea, maquando Silicea è assunto per un certo periodo esso guarisce il freddo, scaccia lo stato difreddo (ricordatevi tuttavia che Silicea, a volte, ha in se qualcosa in più di Pulsatilla; in

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qualcuno dei suoi malesseri, quando ha troppo caldo, peggiora) e il paziente che prendeSilicea torna allo stato «caldo», sente troppo caldo, si toglie le coperte e vuole vestiti leggeri.In questo modo Fluoricum acidum si introduce nella serie. E segue Silicea altrettantonaturalemente di quanto Silicea segua Pulsatilla Essi vanno in tre. Ce ne sono altri, di rimedi,che vanno in tre, ma quelli ai quali penserete più facilmente sono: Sulphur, Calcarea eLycopodium; Sulphur, Sarsaparilla e Sepia; e Colocynthis, Causticum e Staphysagria; chespesso si inseguono l’un l’altro e girano nel senso che ho citato. Questi fatti non devonospingervi a prescrivere un rimedio per prassi, a meno che i suoi sintomi non concordino conquelli del caso, ma è d’aiuto ricordarsi che alcuni rimedi sono un po’ simili.

Che Pulsatilla, Silicea e Fluoricum acidum sono simili su tutta la linea in quanto allanatura dei loro sintomi, è vero. Pulsatilla corrisponde ai disturbi più acuti o alle prime fasidelle malattie croniche, alle manifestazioni più attive o più violente delle malattie croni-che. Esso toglierà in qualche maniera le sbavature della malattia e si deve far seguire da unrimedio che gli è complementare, che bisognerà sempre determinare attraverso i sintomiche si verificheranno. Ci sono pazienti ai quali un rimedio profondo come Silicea,somministrato all’inizio, nuocerebbe molto, vale a dire che provocherebbe sofferenzeinutili; ma se invece comincerete con Pulsatilla, potrete attenuare la gravità del caso epreparare il paziente a ricevere Silicea purchè entrambi sembrino essere adatti a quel caso.Ad un paziente molto grave è preferibile somministrare prima Pulsatilla e, una voltapreparato così il terreno, lo si farà seguire da Silicea

Nelle malattie ossee gravi, nelle necrosi e nelle carie, nelle fistole dentarie, le fistolelacrimali e quelle anali, pensate a Fluoricum acidum; e anche nelle degenerazioni calca-ree; nelle deformazioni delle unghie, dei capelli e dei denti, nelle affezioni del femore edelle ossa della gamba, con fistole croniche che arrivano all’osso e lasciano secernere unpus che escoria i tessuti circostanti.

Il paziente è ipersensibile; si aggrava se non evacua con regolarità; se si tratta di unadonna, questa si angoscia se le sue mestruazioni sono leggermente in ritardo; soffre se nonpuò urinare appena ne sente il bisogno, donde, come dice il testo: «cefalee migliorate dallaminzione». Questo sintomo è tutto quello che il testo ci dice a riguardo. Ma ricordateviqualcosa di analogo: se non si presta attenzione al bisogno di urinare la cefalea continueràad aumentare fino a quando l’urina non sarà eliminata. È questo un sintomo curioso che avolte porta allo studio del rimedio. Violenta cefalea con congestione e sensazione direplezione. Violente cefalee occipitali che peggiorano col movimento.

Se adesso prendiamo in considerazione la grande profondità di azione di Fluoricumacidum, vedremo che è adatto anche a qualche malattia del cervello. È utile alle personeche lavorano oltre misura, che hanno lavorato notte e giorno per organizzare un affare oper mandarlo avanti e che hanno usato continuamente le loro facoltà cerebrali. È utile neicasi di depressione psichica e di malinconia, con grande tristezza, ai giovani che hannorovinato il loro sistema nervoso con vizi o onanismo.

È particolarmente appropriato a quel disordine dell’essere umano che spinge gliuomini a cambiare continuamente amante. Vi sono casi in cui un uomo non è maisoddisfatto se ha una sola donna, ma cambia incessantemente e va di male in peggio fino adiventare un depravato. Se un giovanotto non può fare a meno delle donne non è un guaio

Fluoricum acidum

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se sa accontentarsi di una sola; ma questo quà va dall’una all’altra finchè le raccatta agliangoli delle strade e, nella sua concupiscenza, coinvolge le donne innocenti che glipassano accanto. Fluoricum acidum come Picricum acidum e Sepia è adatto a questi casie specialmente a quell’indebolimento della mente e a quel disordine dell’organismoumano che degrada l’uomo fino al punto di renderlo vile.

Questo disordine prende la forma che ho appena descritto in un uomo che in qualchemodo è depravato e corre dietro ogni sorta di cose per eccitare la propria immaginazione;ma se ne osserva un’altra forma in un individuo che resta a casa sua con sua moglie. Costuicomincia a odiare i propri figli, i più cari amici e la moglie, vale a dire che non conosce piùle gioie dell’affetto, dell’amicizia, del cameratismo, sentimenti veri, nobili che sononell’ordine delle cose, che devono esistere, mentre egli lotta contro tutto questo. Un uomonormale considera la moglie il suo migliore amico e preferisce restare con lei invece diandare altrove. Per lui non c’è niente di meglio del proprio focolare. Quando un uomoarriva allo stadio in cui vuole andare altrove, vuole fuggire la propria casa e a casa sua nonsi sente a proprio agio, in cui a casa tutto lo annoia, e non ama più i figli come prima, costuiha bisogno di Fluoricum acidum

«Sentimento di indifferenza verso coloro che ama di più». Anche Sepia è così; maSepia è più frequentemente indicato per la donna. La donna vi dirà: «Dottore, c’è una cosache mi dà molto fastidio, ed è che ho l’impressione di non amare più i miei figli, la miacasa, quelli che mi circondano, mio marito e le mie amiche. Mi sembrano degli estranei».Una donna Sepia si esprime così. Nell’uomo più comunemente si incontra Fluoricumacidum, nella donna, Sepia, ma non è necessariamente così. Sepia corrisponde piùstrettamente alle affezioni dell’utero e delle ovaie e a quelle affezioni che solo una donnapuò avere (confrontate Calcarea).

In questo stato Fluoricum acidum ha un irresistibile eretismo sessuale. Il paziente hadelle erezioni che lo tengono sveglio la notte. Queste voglie lo prendono suo malgrado nonsolo quando è in presenza di una persona del sesso opposto, ma in ogni momento. A volte,all’inizio di una blenorragia, il priapismo e il desiderio sessuale intenso e tirannico, congonfiore del prepuzio, possono essere padroneggiate da Fluoricum acidum Ci sono casi incui questo priapismo richiede Cantharis, ma per la sua natura esso differisce completa-mente da Fluoricum acidum

Reticenza e silenzio; il paziente resta seduto e non parla. Tale reticenza è come quelladi Pulsatilla e spesso appartiene all’alienato che resterà seduto in un angolo senza direniente per tutto il giorno; non pronuncerà neppure una parola e, se gli si parla, risponderàappena. Una paziente sta seduta in un angolo senza dire né fare nulla, mangia quando leoffrono del cibo, si lascia condurre nella propria stanza quando è necessario, non faresistenza, non risponde; uno stato simile si trova in Pulsatilla ed è strettamente legato alrimedio che stiamo esaminando. In Fluoricum acidum c’è un po’ di alienazione, ma c’èsoprattutto l’affaticamento e la docilità di un cervello stanco. Esaurimento cerebraleconseguente ad eccessivo affaticamento o a vizi.

È utile dopo Silicea nelle affezioni spinali accompagnate da paralisi, tremore eintorpidimento della pianta dei piedi. Arresterà spesso l’evoluzione di malattie psichichesistematizzate e impedirà che si aggravino.

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Un’eccellente ed utilissima caratteristica di questo rimedio è la facoltà di produrrevarici e ulcere varicose. Le vene si dilatano ovunque, ma in particolare agli arti inferiori,soprattutto dopo una gravidanza. Le emorroidi sporgono dopo la defecazione; l’ano e ilretto sporgono all’infuori e sanguinano per la presenza di emorroidi. Varici sulle gambecon vecchie ulcere; le varici si ulcerano. Potrete prevedere che tipo di varici provocheràFluoricum acidum e con quale tipo di orlo. Noi osserviamo la debolezza della suacircolazione e la tendenza che ha a creare croste dure come anche pelle ed eruzioniindurite e cornee. Potremmo adesso facilmente supporre che i bordi infiammati di unulcera diventeranno induriti e lucidi. I bordi dell’ulcera sono duri e l’ulcera è un’ulceravecchia e torpida. I tessuti, una volta ulcerati, non si riformano. Tra le estremità di un ossorotto non si produrrà alcun consolidamento; non si formerà il callo osseo. Dalle ossa edalle ulcere scola un liquido acquoso, chiaro, irritante, fetido, a volte scarsissimo, mairritante, che brucia i tessuti vicini e produce attorno all’ulcera eruzioni e desquamazioni.

Considerando la debolezza della circolazione si potrebbe facilmente immaginare chevi sia un naturale torpore, il che è esatto. Si intorpidiscono le orecchie e il cuoio capelluto,il paziente ha la sensazione che la parte superiore della testa sia di legno. Il cuoio capellutoperde la sua sensibilità, i capelli cadono e si formano delle croste. Le estremità siintorpidiscono e c’è torpore dei piedi e delle mani che si estende verso l’alto; il torpore ècon o senza edema; torpore nelle affezioni del midollo spinale e nelle malattie cerebrali.Intorpidimento degli arti sui quali non si è sdraiati.

«Crosta lattea; squame secche; intenso prurito; calvizie a chiazze. Carie dell’ossotemporale; secrezioni nauseabonde, periodicamente, con odore di pus». «Tutto il latosinistro della testa è in ritardo nella crescita, l’occhio sinistro sembra più piccolo». Questoè un caso clinico, ma è significativo.

Non si deve trascurare Fluoricum acidum nella sifilide, nei vecchi casi con esostosi,carie e necrosi, nei casi che sono stati curati col mercurio o altri farmaci fino a quando noncompaiono ulcere o quelle malattie del naso che nella sifilide abbiamo osservato spesso. Ilpaziente soffiandosi il naso fa uscire pezzettini di osso; ha forte dolore al naso; l’ossonasale è completamente distrutto e il naso si appiattisce sino a diventare solo un pezzo dicarne molle con dei buchi. La vulva è corrosa e le tonsille sono crivellate di alveoli causatidalle ulcere sifilitiche. Ulcere ed eruzioni a forma torpida e di lunga durata. I denti sicariano, si rompono o si ulcerano alla radice; si creano fistole che partono dalla radicedentale e suppurano in continuazione. Questo rimedio ha guarito molte volte l’ulcera dellaradice, ha chiuso le fistole, calmato il dolore e salvato il dente.

Ulcere croniche alla gola, non necessariamente di natura sifilitica; ma il rimedio èparticolarmente utile nelle vecchie forme di sifilide; generalmente è più appropriato nontanto alle ulcere precoci quanto a quelle del periodo terziario, quando il paziente èdebilitato, ha un attacco cerebrale e sintomi psichici che si sviluppano per anni mentre lo sicrede guarito. Spessissimo la malattia ricomparirà nella gola e le ulcere consisteranno inpiccole gomme. Silicea è utile soprattutto in questo stato ed è anche uno dei rimedi più utiliper sradicare gli inconvenienti mercuriali. Silicea e Mercurius nella forma dinamizzata,sono nemici per cui le alte dinamizzazioni di Silicea saranno un antidoto contro ilmercurio allo stato bruto.

Fluoricum acidum

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«Intenso desiderio di acqua fredda e fame costante». Frequente sensazione di vuotoallo stomaco. Il paziente mangia incessantemente e mangiando si sente meglio, ma, comein Iodium, il miglioramento non dura a lungo, perchè presto sarà di nuovo affamato.Rimedi simili sono profondi. Possiamo osservare che raggiungono realmente l’assimila-zione e la nutrizione alla loro radice.

Questo paziente è ghiotto di alimenti piccanti, speziati, molto elaborati. Si devestuzzicargli l’appetito; incoraggiarlo a mangiare. A tratti il suo appetito cambia, sebbeneabbia una fame irresistibile; egli non può mangiare, e tuttavia si sente meglio dopo avermangiato, quando ha degli alimenti nello stomaco.

Nelle insidiose malattie di questo rimedio, contemporaneamente alla debolezza di cuiabbiamo parlato, si trova la peggiore forma di diarrea cronica. «Diarrea mattutina». Ilprurito anale a volte è intenso: prolasso anale durante la defecazione; emorragia dopoavere evacuato; stipsi con emorroidi; prurito attorno all’ano e nell’ano, al perineo, ecc.

Tale rimedio è appropriato anche negli edemi e nei travasi degli alcolizzati che spessosono di origine epatica. Vecchie cicatrici si arrossano agli orli e sono circondate davescichette pruriginose che prudono violentemente: eruzioni squamose sul corpo; eruzionicutanee secche sul corpo che desquamano abbondantemente.

«Sensazione che dai pori della cute venga fuori vapore urente». In particolare questasensazione di grande calore c’è sotto le coperte, un calore formidabile come fosse vapore.Non è un sintomo di febbre; il paziente non ne ha. Si tratta di uno stato cronicocaratterizzato da una produzione di calore senza sete né rialzo di temperatura.

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INDICE DEL VOLUME I

5 Presentazione dell'Edizione italiana 7 Prefazione alla Prima Edizione 9 Prefazione alla seconda edizione

11 ABROTANUM 12 ACETICUM ACIDUM 14 ACONITUM NAPELLUS 26 ACTEA RACEMOSA (CIMICIFUGA) 31 ÆSCULUS HIPPOCASTANUM 36 ÆTHUSA CYNAPIUM 38 AGARICUS MUSCARIUS 44 AGNUS CASTUS 45 AILANTHUS GLANDULOSA 49 ALETRIS FARINOSA 50 ALLIUM CEPA 54 ALOE SOCOTRINA 58 ALUMEN 62 ALUMINA 73 ALUMINA PHOSPHORICA 77 ALUMINA SILICATA 83 AMBRA GRISEA 88 AMMONIUM CARBONICUM 93 AMMONIUM MURIATICUM 95 ANACARDIUM ORIENTALE 98 ANTIMONIUM CRUDUM102 ANTIMONIUM TARTARICUM107 APIS MELLIFICA115 APOCYNUM CANNABINUM121 ARGENTUM METALLICUM128 ARGENTUM NITRICUM134 ARNICA MONTANA140 ARSENICUM ALBUM157 ARSENICUM IODATUM162 ARSENICUM SULPHURATUM FLAVUM169 ARUM TRIPHYLLUM (RAPA INDIANA)

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173 ASA FOETIDA177 AURUM ARSENICUM181 AURUM IODATUM184 AURUM METALLICUM191 AURUM MURIATICUM194 AURUM SULPHURICUM198 BAPTISIA203 BARIUM IODATUM206 BARIUM SULPHURICUM210 BARYTA CARBONICA218 BARYTA MURIATICA223 BELLADONNA244 BENZOICUM ACIDUM248 BERBERIS253 BORAX258 BROMIUM263 BRYONIA278 BUFO284 CACTUS GRANDIFLORUS290 CADMIUM SULPHURICUM293 CALADIUM296 CALCAREA ARSENICOSA298 CALCAREA CARBONICA316 CALCAREA FLUORICA318 CALCAREA IODATA321 CALCAREA PHOSPHORICA325 CALCAREA SILICATA333 CALCAREA SULPHURICA340 CALENDULA341 CAMPHORA345 CANNABIS INDICA347 CANNABIS SATIVA349 CANTHARIS352 CAPSICUM356 CARBO ANIMALIS359 CARBO VEGETABILIS374 CARBONEUM SULPHURATUM384 CARDUUS MARIANUS386 CAULOPHYLLUM387 CAUSTICUM393 CENCHRIS CONTORTRIX403 CHAMOMILLA

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412 CHELIDONIUM416 CHININUM ARSENICOSUM421 CHINA426 CICUTA VIROSA429 CINA432 CISTUS CANADENSIS435 CLEMATIS ERECTA438 COCCULUS INDICUS443 COCCUS CACTI446 COFFEA450 COLCHICUM455 COLOCYNTHIS458 CONIUM MACULATUM464 CROTALUS HORRIDUS (SERPENTE A SONAGLI)469 CROTON TIGLIUM474 CULEX MUSCA478 CUPRUM METALLICUM485 CYCLAMEN488 DIGITALIS492 DROSERA ROTUNDIFOLIA495 DULCAMARA502 EUPATORIUM PERFOLIATUM508 EUPHRASIA510 FERRUM ARSENICUM514 FERRUM IODATUM518 FERRUM METALLICUM523 FERRUM PHOSPHORICUM529 FLUORICUM ACIDUM

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