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L’importanza di postura e presa quando si scrive: una ricerca sul campo in
provincia di Ferrara
Neda Tumiati Dirigente Scolastica - Direzione Didattica di Argenta (Ferrara)
Negli ultimi 5 anni in provincia di Ferrara si è diffuso un notevole interesse verso la possibile esistenza di una correlazione tra cattiva grafia (se non disgrafia conclamata) e presa della penna e/o postura scorretta.
Questo grazie alla dott.ssa Venturelli che ha permesso la divulgazione di informazioni tecniche e specifiche tramite corsi di formazione , promossi dall’Ufficio Scolastico Territoriale e sostenuti dai Dirigenti Scolastici, soprattutto delle Scuole Primarie.
Si è costituito spontaneamente un gruppo di 35 docenti accomunati da curiosità, desiderio di confronto, voglia di fare ricerca, disponibilità alla revisione della propria metodologia didattica e alla sperimentazione di nuove strategie .
La parte preponderante di questo gruppo era rappresentata da docenti della D.D. di Argenta, Circolo più grosso della provincia di Ferrara sia come alunni (1200), docenti (130), che come estensione territoriale (oltre 45 Km fra le due frazioni estreme).
Nel gruppo di 35 docenti, più di 20 erano della DD di Argenta, che presentava anche il numero più cospicuo di maestre della scuola Infanzia.
Piacque l’idea di condurre una indagine statistica che potesse comprovare la correlazione tra presa, postura e grafia, di cui gli insegnanti ipotizzavano l’esistenza a seguito delle loro osservazioni quotidiane sugli alunni.
L’entusiasmo era tanto ma ci si scontrò subito con le difficoltà logistico-organizzative che un’impresa del genere presupponeva.
Prima fra tutte l’interazione con i colleghi di classe: le osservazioni andavano documentate con foto o riprese, le produzioni andavano catalogate e abbinate correttamente.
Poi la partecipazione del plesso di appartenenza per la necessaria organizzazione flessibile, in caso di somministrazione di schede strutturate e conseguente documentazione multimediale.
Infine il passaggio in Collegio per l’inserimento del progetto nel piano delle attività e il conseguente accesso al FIS.
Senza dimenticare inoltre il coinvolgimento dei genitori per la liberatoria relativa all’utilizzo di immagini e riprese dei bambini.
Il ruolo del DS poteva essere decisivo in parecchi casi ma, almeno all’inizio, non molti avevano seguito il percorso e non avevano potuto apprezzare l’iniziativa, né acquisire consapevolezza sull’importanza che l’applicazione di nuove strategie didattiche poteva assumere, in termini di successo formativo.
Vari docenti, pur interessati ma non adeguatamente supportati, rinunciarono alla partecipazione alla ricerca che in prima battuta interessò 52 classi della provincia.
Di queste, 42 erano di Argenta: la raccolta fu facilitata dalla numerosa adesione al progetto, anche da parte di molti docenti che non avevano partecipato agli incontri provinciali tenuti nella fase iniziale, ma che erano interessati a conoscere i dettagli e i risultati della ricerca.
La Dott.ssa Chiara Damiani dell’Ufficio Scolastico Territoriale per la provincia di Ferrara ha analizzato i dati raccolti, individuando la modalità di lettura e l’interpretazione più opportuna, grazie alla consulenza scientifica della Dott.ssa Venturelli.
La distribuzione territoriale del gruppo di ricerca e i dati a disposizione per l’analisi nell’a.s. 2010/11
Prima Seconda Terza Quarta QuintaFilo 1San Nicolò 1 1 1 1 1Longastrino 2 1 1 1 1Santa Maria Codifiume 2 1 2 1 2Argenta 3 2 3 3 2 3San Biagio 1 1Consandolo 1Ospital Monacale 2Bondeno 1Goro 1 1Renazzo 1Fondoreno 1Matteotti 2Don Milani 1 1 2C
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F
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N. di classi PrimariaScuola dell'Infanzia
Com
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di A
rgen
ta
Il primo strumento di analisi • E’ stata predisposta una scheda osservativa per ogni
bambino • Alcuni elementi tratti dall’osservazione sono stati
trasformati in punteggi numerici (dati relativi alla postura nello scrivere)
• Altri elementi osservativi hanno permesso una classificazione (tipo di presa)
• Tutto ciò consente il confronto e l’analisi numerica dei dati
Prima Ipotesi di Analisi
Analisi di tutte le schede a disposizione
• Circa 1100 schede – numero significativo • Distribuzione per territorio non omogenea • Distribuzione per classi non completa Quale tipo di analisi su un campione così non omogeneo?
Selezione di una parte di schede per avere un campione significativo • Schede omogenee per distribuzione territoriale • Schede complete per classi parallele • Numero di schede significative (almeno 2-300) • Come scegliere il campione? • Che tipo di ricerca effettuare?
Seconda Ipotesi di Analisi
Identificazione del campione: classi prime e seconde della scuola primaria
del Comune di Argenta
• Possibilità di avere schede di tutte le classi prime e
seconde di un unico territorio
• Campione significativo – più di 300 schede
• Il territorio “coperto” è ampio e abbastanza omogeneo
La selezione e l’analisi delle schede
N. di classi Prima SecondaFilo 1 1San Nicolò 1 1Longastrino 1 1
Santa Maria Codifiume 2 1Argenta 2 3San Biagio 1 1Consandolo 1 1
Primaria
• Le schede di 4 classi (in rosso) sono state raccolte a Maggio 2011
• Totale alunni nelle classi coinvolte 339
• Totale schede raccolte e analizzate 319
I dati e l’indagine
I dati raccolti con le schede osservative permettono di
• quantificare in percentuale i principali aspetti relativi alla postura
dei bambini
• cercare correlazioni tra diverse caratteristiche che concorrono
alla postura
• classificare il tipo di presa nello scrivere
• correlare gli aspetti della postura con il tipo di presa
• “scomporre” queste informazioni per sesso/età/provenienza dei
bambini individuando eventuali differenze e/o evoluzioni
all’interno del campione
Il secondo aspetto della ricerca: l’analisi dei dettati scritti appositamente e la
compilazione contemporanea delle schede
• Nelle schede osservative i punteggi sono stati
assegnati dalle docenti del gruppo di ricerca
• Sugli elaborati prodotti dai bambini di seconda la
dott.ssa Venturelli ha condotto l’analisi della scrittura
Ricerca di “correlazioni” tra gli aspetti di postura e
presa e quelli della “qualità” della scrittura
La ricerca
Il valore del punteggio “misura” la negatività della postura: più è
alto, maggiore è la negatività
POSTURAPunteggio scheda
Postura accettabile 0 -3Postura lievemente scorretta 4 - 6Postura scorretta 7 -10Postura gravemente scorretta > 10
Percentuale di postura scorretta In base alla ricerca condotta nel comune di Argenta:
• l’86% di alunni presenta una postura più o meno scorretta;
• solo il 14% mostra una postura accettabile
Esempio di postura corretta
Esempio di postura lievemente scorretta
Esempio di postura scorretta
Esempio di postura gravemente scorretta
Parametri della postura e presa valutati nella ricerca
Schiena; Spalle; Busto; Viso; Gomiti; Piedi; Polso; Mano non scrivente; Tipo di presa; Posizione delle dita
Parametri più negativi nelle posture scorrette
1. Schiena neg.: 92% nelle posture scorrette e 100% in
postura grav. scorretta;
2. Piedi neg.: 81% nelle posture scorrette e 94% in posture
grav. scorrette;
3. Busto neg.: 82% nelle posture scorrette e 91% in posture
grav. scorrette;
4. Spalle neg.: 71% nelle posture scorrette e 94% in posture
grav. scorrette;
5. Viso neg.: 66% in posture scorrette e 91% in posture grav.
scorrette.
Distribuzione delle posture classificate in base al punteggio (320 bambini)
14%
34%38%
14%14%
42% 39%
5%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
Posturaaccettabile
Posturalievementescorretta
Posturascorretta
Posturagravemente
scorretta
Num
ero
di b
ambi
ni Classe 1 (%)Classe 2 (%)
In base a uno studio di Schneck e Henderson su 320 bambini
senza disfunzioni tra i 2 e i 7 anni, si possono suddividere le
prese secondo 3 successive fasi di sviluppo:
1) le prese immature;
2) le prese intermedie;
3) le prese mature.
Lo sviluppo delle prese
Esempio di presa matura
Esempio di presa intermedia
Esempio di presa disfunzionale
Esempio di presa immatura
La presa nella ricerca di Argenta
• Nella ricerca condotta nel comune di Argenta, la presa
tripode dinamica è usata solo dal 9% degli alunni,
mentre il 28% presenta prese intermedie e il 26% prese
disfunzionali.
• La ricerca mostra che prevalgono “prese di forza”
(power grip) intermedie e disfunzionali (54% in totale),
sulle “prese di precisione” mature (45%).
Valutazione qualità scrittura
Percentuale di alunni di seconda suddivisi per valutazione scrittura
11%
30%
59%
0%
20%
40%
60%
80%
Alunni nonvalutati
gravementeinsufficiente
insufficiente sufficiente
Perc
entu
ale
di b
ambi
ni
Esempio di scrittura insufficiente
Esempio di scrittura gravemente insufficiente
Conclusioni della ricerca: postura • La maggior parte degli alunni presenta postura scorretta in vari
gradi durante l’atto scrittorio, mentre una minima parte ha una postura accettabile.
• La postura non migliora in maniera significativa dalla classe 1ª alla 2ª e si attesta su valori bassi.
Se ne deduce che la postura, probabilmente, non è uno degli
aspetti più “curati” né dalla famiglia, né dagli insegnanti, inoltre l’arredo scolastico non è adeguato.
Conclusioni della ricerca: presa
• Nella ricerca si evidenzia una prevalenza di “prese di forza” rispetto a prese di precisione, oltre a una percentuale significativa di prese disfunzionali (pari a ¼ del totale).
Ciò probabilmente è dovuto alla mancanza di allenamento
specifico dei muscoli e delle articolazioni della mano (esercizi di dissociazione, manipolazione e di motricità fine) necessario per avviare con gradualità all’uso della matita.
57%
43%
71%
29%
63%
37%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
bambini con postura negativa bambini con postura positiva
scritturasufficiente
scritturainsufficiente
scritturagravementeinsufficiente
Correlazione totale postura con totale valutazione scrittura p
erce
ntu
ale
di b
amb
ini
Correlazione postura-presa • Si evidenzia un’effettiva correlazione tra postura e presa, per cui
più peggiora la postura, più aumentano prese intermedie e disfunzionali.
Sembra che una buona postura crei le condizioni favorevoli per
l’instaurarsi di una corretta presa che quindi non è un elemento a parte, ma va collocato nell’ambito delle specifiche caratteristiche posturali del bambino.
La qualità della scrittura • La qualità di scrittura raggiunta al termine della classe seconda
presenta ancora diffuse difficoltà sia nella forma sia nella motricità.
• L’aspetto della motricità più carente negli insufficienti come scrittura è la qualità del tratto, mentre per la forma è la tendenza a confondere alcune lettere.
L’apprendimento del corsivo non è ancora ben acquisito, forse
perché introdotto da non molto tempo o perché non insegnato in modo sufficientemente sistematico e graduale.
Correlazione tra valutazione scrittura e tipo di presa
57%
31%
59%
19%24%22%
33%
45%
10%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
% con presamatura
% con presaintermedia
% con presadisfunzionale
Bambini con valutazionescrittura suff iciente
Bambini con valutazionescrittura insuff iciente
Bambini con valutazionescrittura gravementeinsuff iciente
Postura/presa e qualità di scrittura • Si rileva un progressivo peggioramento della qualità di scrittura,
man mano peggiora il livello di postura. Ben il 71% dei bambini con scrittura insufficiente e il 63% di quelli con scrittura gravemente insufficiente ha postura scorretta.
• In particolare, sono qualità del tratto e curvilineità negative che si correlano con postura scorretta.
La postura appare come un elemento che influenza la qualità di
scrittura, soprattutto negli aspetti di qualità del tratto e di curvilineità.
• Si evidenzia la mancanza di bambini con scrittura gravemente insufficiente se postura e presa sono entrambi positivi, mentre la scrittura gravemente scorretta, anche qualora la postura sia corretta, si correla con prese intermedie o disfunzionali.
Postura e presa, nella loro interazione, influenzano in maniera significativa la qualità di scrittura, per cui, se sono entrambe corrette, assicurano un maggior livello di prestazione in corsivo.
Cambiamenti metodologici ad Argenta
- Riconoscimento dell’importanza strategica della scuola
dell’Infanzia nell’impostazione propedeutica al gesto grafico.
- Predisposizione di un percorso mirato all’acquisizione di presa e
postura corretta per i bambini di 5 anni.
- Realizzazione del percorso in tutte le scuole dell’Infanzia del
Circolo.
- Presa di coscienza della necessità di anticipare l’inizio del
percorso ai 3 anni e di proseguire anche dopo i 6, 7, 8 anni per
giungere ad una buona qualità di scrittura il più possibile diffusa.
- Avvio della sperimentazione dell’applicazione del metodo
Venturelli nei bambini di 3 e di 4 anni nell’Infanzia.
- Individuazione delle maestre di scuola Primaria che
accoglieranno i bambini della sperimentazione, loro
coinvolgimento attivo nel percorso educativo.
- Diffusione del percorso di sperimentazione, creazione di una
rete di scuole infanzia (paritarie e statali), primarie e un nido
educativo.
Cambiamenti metodologici ad Argenta