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L’industria italiana delle piastrelle di ceramica
Fonte:Margherita Russo e Assopiastrelle
Il settore ceramico in Italia 1953-2002: principali indicatoriFonte: Assopiastrelle, Indagine statistica, vari anni
a. Addetti e imprese (*)
addetti
imprese (*)
0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
1953
1957
1961
1965
1969
1973
1977
1981
1985
1989
1993
1997
2001
num
ero
di a
ddet
ti
0
100
200
300
400
500
600
num
ero
di im
pres
e
0
100
200
300
400
500
600
700
1953
1957
1961
1965
1969
1973
1977
1981
1985
1989
1993
1997
2001
b. Produzione totale e esportazioni
produzione
esportazioni
0
100
200
300
400
500
600
70019
53
1957
1961
1965
1969
1973
1977
1981
1985
1989
1993
1997
2001
mil
ioni
di m
q
c. Produzione per addetto
0
5.000
10.000
15.000
20.000
25.00019
53
1957
1961
1965
1969
1973
1977
1981
1985
1989
1993
1997
2001
met
ri q
uadr
i
d. Dimensione media delle imrpese ceramiche in termini di addetti e di produzione (mq / anno)
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
200
1953
1957
1961
1965
1969
1973
1977
1981
1985
1989
1993
1997
2001
num
ero
med
io d
i add
etti
per
im
pres
a
0
500.000
1.000.000
1.500.000
2.000.000
2.500.000
3.000.000
prod
uzio
ne a
nnua
per
impr
esa
(mq)
produzione annua media per impresa
numero medio di addetti per impresa
e. Produzione per tipo di prodotto
monocottura
bicottura
altri prodotti (**)0
50
100
150
200
250
300
350
40019
53
1957
1961
1965
1969
1973
1977
1981
1985
1989
1993
1997
2001
mil
ioni
di m
q
Tab. 1 – Unità locali e addetti nella manifattura negli otto comuni del distretto ceramico di Sassuolo*, 1951-2001
addetti
1951 1961 1971 1981 1991 2001
Alimentari e bevande 1.023 1.156 1.183 1.146 2.064 1923
Pelli e cuoio 6 11 16 65 34 23
Tessile 263 999 1.384 1.571 1.403 694 Abbigliamento e calzature 625 465 711 943 1.175 912
Legno e mobili 766 987 754 1.088 1.211 1157
Cartotecnica 0 27 377 729 842 977
Editoria e stampa 17 25 115 339 755 1034
Industrie foto-fono-cinematografiche 12 21 25 80 126 128
Metallurgia 0 54 215 88 294 323 Meccanica (escluso mezzi di trasporto) 2.238 4.022 8.631 10.833 13.896
Mezzi di trasporto 1.041
410 990 1.457 1.985 2.271
Minerali non metalliferi 2.864 6.899 23.222 26.042 19.024 21264
Petrolchimica 1 36 258 773 1.182 1526
Gomma 7 22 37 123 68 134
Plastica e altre industrie manifatturiere 42 160 495 585 805 748
Totale industria manifatturiera 6.667 13.510 33.804 43.660 41.801 47.010
Produzione italiana 2004
milioni di mqmillions of sq. mt.
600
= Equivalenti ad una strada immaginaria, larga 16 mt, che gira intorno al mondo
Produzione italiana
0
100
200
300
400
500
600
700
1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004*
*stime/estimates
Milioni di mq.Million sq. mt.
Investimenti
Milioni di EuroMillions of Euro
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004*
*stime/estimates
0
50
100
150
200
250
300
350
Il portafoglio prodotti 2003 Milioni di mq.Million sq. mt.
Grès porcellanatoPorcelain tile
MonocotturaSingle fired tile
BicotturaDouble fired tile
AltriOthers
329,2
186,9
60,7
28,7
Il ciclo di vita
0
50
100
150
200
250
300
350
400
1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003
Monocottura Single fired tile
Bicottura Double fired tile
Grès porcellanatoPorcelain tile
Altri prodottiOther products
Vendite
Vendite Italia Domestic sales
0
100
200
300
400
500
600
700
1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004*
Vendite TotaliTotal Sales
Vendite Estero Exports
Milioni di mq.Million sq. mt.
Le esportazioni di piastrelle italiane nel mondo 2003
ITALIA446 millioni di mq
CINA40 millioni di mq
altri paesi564,4 millioni di mq
FRANCIA45 millioni di mq
TAIWAN50 millioni di mq
USA50,8 millioni di mq
GERMANIA75 millioni di mq
BRASILE190 millioni di mq
SPAGNA219 millioni di mq
GIAPPONE100 millioni di mq
25%
12%
11%
6%
4%
31%
2%
2%
19901.781 milioni di mq
GERMANIA57 millioni di mq
GIAPPONE53 millioni di mq
FRANCIA39 millioni di mq
TAIWAN45 millioni di mq
USA54 millioni di mq
ITALIA638.4 millioni di mq
SPAGNA638 millioni di mq
CINA1062.5 millioni di mq
TURKCHIA150 millioni di mq
altri paesi1329.9 millioni di mq
BRASILE473 millioni di mq
23,4%
10%
1,2%
3,3%
30%
0,9%
14%
14%
2001 4.540 milioni di mq
Il mercato domestico: l’Italia
Gli intermediari:
• approccio tradizionale: 17.000 punti vendita
• assenza del grossista
Caratteristiche salienti:
• negozio plurimarca
• piastrelle ed arredobagno
Francia e Germania: i mercati storici
Baumarkt
Negozi specializzati
Centralid’acquisto
Germania Francia
Rivenditori
Grandi superfici di bricolage
Negozi specializzati
Altri
12%
50%
38% 69%
21%
5% 5%
La produzione mondiale di piastrelle 2003
Cina 2.385 mil. Mq. (36,7%)
Altri 1.400 mil. Mq. (21,6%)
Spagna 624 mil. Mq. (9,6%)
Italia 603 mil. Mq. (9,3%)
Brasile 534 mil. Mq. (8,2%)
Turchia 189 mil. Mq. (2,9%)
Messico 166 mil. Mq. (2,6%)
India 190 mil. Mq. (2,9%)Indonesia 190 mil. Mq. (2,9%)
Iran 110 mil. mq. (1,7%)
Tailandia 100 mil. Mq. (1,5%)
Il commercio internazionale della piastrella 2004
Cina 11,1%
Italia 24,9%
Spagna 20,6%
Turchia 5,4%Brasile 7,0%
Indonesia 2,1%
Altri 28,9%
Il confronto Italia - Cina: la produzione
Milioni di mq.Million sq. mt.
0
500
1000
1500
2000
2500
1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003
Cina
Italia
Il confronto Italia - Cina: le esportazioni
Milioni di mq.Million sq. mt.
0
100
200
300
400
500
1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003
CinaItalia
Reddito orario per dimensione d’impresa. Scarto da media
-60.0% -40.0% -20.0% 0.0% 20.0% 40.0% 60.0%
alimentare
metalmeccanica
elettrico-elettronica
tessile
ceramica
altre
1-4 5-49 50-99 100-499 oltre 500
Reddito orario per qualifica. Scarto da media
-50.0% 0.0% 50.0% 100.0% 150.0%
alimentare
metalmeccanica
elettrico-elettronica
tessile
ceramica
altre
operaio impiegato dirigente lib.prof altro lav
Alcune conclusioni
Nel distretto prevalgono le famiglie con due redditi e si tratta in prevalenza di redditi da lavoro.
Il reddito equivalente medio nel distretto ceramico è superiore al dato nazionale del 49%, e alla provincia di Modena del 9%.
Si discostano nettamente dalla media, relativamente alla provincia di Modena, i redditi dei dirigenti, liberi professionisti e imprenditori, artigiani.
Nel distretto è lievemente più elevato il reddito di chi ha una istruzione molto bassa, ed è molto elevato il reddito di chi ha alta istruzione in confronto alle altre realtà territoriali.
prospettive Il settore non è di fronte a una crisi di mercato nazionale e mondiale, ma una
forte riduzione dei margini di redditività. Non si intravvedono all’orizzonte salti tecnologici capaci di incrementare la
produttività (e, anche se ci fossero, forse un aumento della produzione non sarebbe desiderabile nè sostenibile dal territorio).
Razionalizzazioni dei costi sono possibili (gruppi d’acquisto, outsourcing) ma non tali da invertire la tendenza.
I gruppi ceramici stanno studiando localizzazioni alternative, non facili, sia per il costo elevato di uno stabilimento green, sia associabili al rischio del paese ospite.
Lo scenario più accreditato suggerisce un futuro di ristrutturazione della presenza del settore nel distretto: rimarranno le funzioni direzionali, il know-how tecnico, commerciale e distributivo, mentre la produzione si avvicinerà ai mercati di sbocco. Il rallentamento della domanda di lavoro, soprattutto quello semi-qualificato, è in corso, e si prevede aumenterà nei prossimi anni, sia pure in modo graduale, investendo anche l’indotto.
Implicazioni per il territorio la formazione del capitale umano. Occorre diminuire il numero di abbandoni,
elevare la qualità dell’apprendimento scolastico e della sua offerta, in modo integrato tra scuola, università, formazione. L’integrazione della popolazione avviene soprattutto a scuola. Accompagnare la vocazione del territorio
il governo del mercato del lavoro. Occorre pensare a rafforzare le politiche attive del lavoro nell’area, in modo da accompagnare la prevedibile ristrutturazione del settore e dell’indotto. Si tratta di affiancare in modo professionale persone abbastanza giovani ma senza forti conoscenze o abilità a cogliere nuove concrete opportunità professionali.
aiutare le comunità del distretto a crescere più coese, affrontado le sfide di un’area metropolitana con identità e specificità marcate, promuovendo più conoscenza, soluzioni innovative.