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MAGAZINE Rivista Ufficiale Stagione 2014 L’INTERVISTA Le cose CAMBIANO! I Lions dicono NO all’Omofobia LE CRONACHE DELLE PARTITE LIONS BERGAMO WARRIORS BOLOGNA RHINOS MILANO LIONS BERGAMO

LIONS MAGAZINE

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Rivista Ufficiale Stagione 2014 6 Aprile 2014

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Rivista Ufficiale Stagione 2014

L’INTERVISTA

Le cose CAMBIANO!I Lions dicono NO all’Omofobia

LE CRONACHEDELLE PARTITE

LIONS BERGAMOWARRIORS BOLOGNA

RHINOSMILANOLIONSBERGAMO

Stagione 2014 LE PARTITE DEI LIONS

Per maggiori informazioni:[email protected]@[email protected]

23 14

34 29

LE CRONACHE DELLE PARTITE

Osio Sotto, 23/3/2014: A 30 anni esatti dallaprima partecipazione ad un campionato Ita-liano, correva l’anno 1984 in serie B, i LionsBergamo hanno esordito domenica 23 marzonel rinnovato campionato di serie A IFL ribat-tezzato “Prima Divisione”. Di fronte ai proprisostenitori accorsi in gran numero nonostanteil tempo inclemente, hanno incassato la primavittoria stagionale cominciando con il piedegiusto la nuova avventura. Dopo il kick-off cal-ciato dall’ospite d’eccezione Carlo Gabardini,protagonista del video contro l’omofobia tar-gato Lions il cui eco non si è ancora spentoanzi ha varcato i confini nazionali, sono i War-riors a partire in attacco.Bologna si porta fino alle 50 yards, ma Cantùriesce ad intercettare il pass del Qb bologneseSlusarz, riportando l’ovale ad un passo dal tou-chdown. Ci pensa Andrea Ghislandi con brevecorsa a varcare la goal-line che vale la prima

segnatura stagionale e per-sonale, trasf. di Giovanni

Florio (7-0). I War-

riors pareggiano subito i conti con un pizzicodi fortuna, infatti il lancio di Slusarz viene de-flettato da due giocatori bergamaschi prima diricadere tra le braccia di un “Guerriero” diret-tamente in end-zone (7-7). Le condizioni ambientali non aiutano le gio-cate dei rispettivi attacchi, vento e pioggiarendono terreno viscido e pallone scivoloso.Assistiamo quindi ad uno sterile batti-ribattidove le rispettive difese risultano più reattive,questo fino all’improvviso pass del nuovo QBdei Lions “Andrea Bisiani”, ottima prestazionela sua, per Alessandro Pisi che si ferma sulle10 yards offensive. E’ ancora Ghislandi a cor-rere in end-zone, trasf. stoppata (13-7). Re-plica fotocopia per i Warriors, quando nel 2°quarto Slusarz sorprende tutti con un lungopass sull’eterno Piva che si ferma a poche yardsdalla goal-line. E’ lo stesso Qb di Bologna checon una breve corsa segna il td del sorpasso(13-14).Nel 3° quarto ripartono i Lions in attacco e se-gnano a conclusione di un drive ottimamentegiocato, prima lungo pass Bisiani/Cadè, se-

guito dal primo td-pass targato Bisiani/Grego-rio, + trasformazione da due punti per l’impor-tante (21-14). Sul più bello la partita vienesospesa dagli arbitri, come da regolamento,per pericolo fulmini. Dopo mezz’ora si riprendesotto un autentico diluvio, il terreno è reso an-cora più scivoloso e la visibilità ridotta dall’in-tensità della pioggia, tant’è che i Warriorsprovocano tre fumble consecutivi due dei qualiricoperti dai bergamaschi.Nell’ultimo decisivo quarto, l’ottimo coaching-staff bergamasco guidato da Marossi/Vecchiopta giustamente per una serie di corse chefanno correre le lancette del cronometro edesaltano Andrea Ghislandi, grandissimo im-patto con il campionato il suo, che macinayards senza sosta, non riuscendo però a se-gnare i punti per chiudere il match. Ci pensaallora la granitica difesa di Bergamo a chiuderei conti, Slusarz, messo sotto pressione eall’in-terno della propria end-zone è costretto ad unasafety che frutta 2 punti per i padroni di casa,(23-14) e fine del match.

Lions Bergamo 2014 I 3

Parziali: 13-7/0-7/8-0/2-0

LIONS BERGAMO (23)WARRIORS BOLOGNA (14)

Comunicazione

t. [email protected]

GRAFICA I STAMPA I EDITORIA I PROMOZIONE AZIENDALE I INTERNET

4 I Lions Bergamo 2014

Parziali: 7-7/14-0/7-0/6-22

RHINOS MILANO (34)LIONS BERGAMO (29)

LE CRONACHE DELLE PARTITE

Milano, 29/3/2014: Il derby lombardo RhinosMilano-Lions Bergamo finisce con una diffe-renza di 5 punti dopo una gara bellissima, vi-brante, nella quale succede di tutto, touchdowne intercetti, fumble, turnover, grandi giocatedei rispettivi attacchi e in particolare dei dueQB che hanno messo in mostra un game-pass dialtissimo livello. Le nobili del Football made inItaly, attualmente in cerca di nuove identità,non hanno quindi deluso le attese. Tra i Rhinosda segnalare l’ottima prova del QB Silva e il WRGavazzi, autori di un td-pass e tante altre im-portanti ricezioni, gli altri td portano la firmadell’Americano Lawrance, due su corsa, Genettisu pass e Cervone su intercetto. Ed è proprio ilrunningback USA Kendal Lawrance, che oggigiocava la sua prima partita da titolare a farela differenza tra i Rhinos e a spostare l’inerziadella vittoria verso Milano in questo matchestremamente equilibrato.I Lions Bergamo, ricordiamo giunti a Milano conle importanti assenze di Pisi, Podavitte, Ar-chetti e Longhi, hanno reagito bene giocando

una grande partita. Lo stesso QB Bisiani, nono-stante due intercetti pesanti, si è reso protago-nista di una grandissima prestazione con ben 4td-pass, due sul 2° QB Carminati trasformatoper l’occasione WR, poi Gregorio e Cadè più tan-tissimi altri pass di grande fattura, che lascianointravedere le enormi potenzialità di questogiocatore già in orbita Nazionale.Tutta la partita è un susseguirsi di eventi strani,in cui i Lions, partiti fortissimi e padroni delcampo per tutto il 1° quarto, si smarriscono nel2° e 3° quarto regalando campo ai milanesi esoprattutto due intercetti di cui il secondo, ri-portato in end-zone dai “Rinoceronti” risulteràtra i fattori determinanti della sconfitta. Quando nel 3° quarto i Rhinos si portano sul28-7, sembra finita. Ma è nell’ultima frazione digioco che i Leoni Orobici tentano il recuperoprodigioso, stile “Indianapolis Colts”, con tretd-pass consecutivi e una trasformazione da duepunti. Ma il grande cuore Lions non basta percompletare l’impresa, complice anche gli infor-tuni di Natali e Federico Furghieri.

In conclusione possiamo ben dire che per i ra-gazzi guidati dall’head coach Marossi la scon-fitta brucia, visto che i Milanesi, a parte la lorostella Lawrance, non sono sembrati irresistibili.Daltronde i grandi cambiamenti attuati daiLions in questo campionato devono essere an-cora assimilati, errori e sconfitte fanno parte diun rinnovamento al quale non ci si può sot-trarre. I giovani Lions sono guidati da un coa-ching-staff che sta facendo un lavoro egregio,lo ha dimostrato anche contro i Rhinos at-tuando scelte coraggiose in momenti critici delmatch.

Dopo le prime due uscite stagionali, vittoriacasalinga contro i Warriors e sconfitta a Milanocontro i Rhinos, possiamo già fare alcune con-siderazioni con il nuovo Presidente dei LionsLino Federico, che dopo una vita nel Footballe nei Lions con i quali ha vinto tutto, ha do-vuto appendere il casco al chiodo non perscelta propria ma per limiti di età imposti dallafederazione.

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Lions Bergamo 2014 I 5

Dopo 2 partite, una vinta e una persa cosaha visto di positivo e cosa c’è ancora da si-stemare: “Indubbiamente di positivo c’è ilgrande miglioramento nell’apprendimento deglischemi da parte dei giocatori dell’attacco, in par-ticolare i ricevitori si stanno affiatando con ilnuovo QB Bisiani, il nuovo modulo voluto dalcoaching-staff sta dando i suoi risultati ma civorrà ancora un po di tempo per assimilarli deltutto. Sono contento dell’ottimo impatto daparte della difesa in questo inizio di campionatononostante gli infortuni. L’arrivo del nuovo gio-catore Messicano Jesus Muñoz ci potrà aiu-tare nella secondaria orfana di alcunidefensive-backs”. Il coaching-staff sta facendo un’ot-timo lavoro, può essere quello delfuturo su cui puntare per tornare avincere?: “Il coaching-staff rappre-senta un investimento che la So-cietà Lions ha fatto e in cui crede.Aristide Marossi e Andrea Vecchi inparticolare sono ottimi allenatori,si conoscono da anni, hanno già la-vorato insieme in Nazionale e spo-sano la stessa filosofia di pensiero sulFootball da giocare. Saranno sicura-mente loro il futuro dei Lions Ber-gamo anche in ottica giovanile”.Sembra che si stia ricosti-tuendo il “gruppo” Lionsche ha permesso di vinceretanto in passato. Cosa nepensa: “In effetti, scom-parsi tutti i “dinosauri”, mecompreso, giocatori chehanno fatto la storia del Foot-ball e dei Lions, il team è com-

pletamente rinnovato e questi ragazzi, dopoavere giocato per anni nelle giovanili si stannoamalgamando anche a livello di prima squadra.In quest’ottica anche le sconfitte come quellacontro i Rhinos aiutano a crescere, servono acompattare ancora di più lo spogliatoio e pren-dere coscienza della propria forza”.A questo punto cosa manca per fare il saltodi qualità, solo esperienza da maturare delroster attuale o qualche giocatore navigato

in più proveniente da altri team ?:“Sicuramente bisogna

insistere sul lavoro per fare crescere il roster at-tuale, confidando nel progetto Lions che vuoleun incremento di nuove leve per dare continuitàal progetto stesso. Sono convinto che se tutti siimpegnano al massimo, ci potremo togliere dellesoddisfazioni con questo gruppo, non escludendocomunque in futuro, quando i tempi sarannomaturi e le possibilità economiche ce lo consen-tiranno, di acquisire qualche giocatore esterno,vedremo”.

Nicola Fardello

Le squadre juniores dei Lions disputano un proprio campionato na-zionale e, come il team maggiore, sono un punto di riferimento infatto di vittorie. Molti giocatori, inoltre, fanno parte della selezionedella nazionale italiana juniores che partecipa alle competizioni in-ternazionali con un ottimo successo non solo in termini sportivi, maanche di pubblico. Proprio attraverso le nuove generazioni il movi-mento trova nuove fonti da cui alimentarsi.

Nelle scuole, il football gode di un’attenzione sempre più ampiaanche grazie all’introduzione di competizioni meno aggressive (Flagfootball) che consentono anche ai più giovani di praticare questosport in libertà e senza rischi. Da tempo è attivo in Italia anche uncampionato di Flag football under 16 (collegato a un circuito euro-peo) che chiama alla nuova scoperta di questo sport centinaia digiovani ogni anno.

La ricerca di NUOVE LEVE

6 I Lions Bergamo 2014

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Lions Bergamo 2014 I 7

LIONS BERGAMO ASD

COACHESMAROSSI ARISTIDEHC/DC

VECCHI ANDREAOC

VAVASSORI MASSIMOOFF. ASS.

SMANIOTTO ALESSANDROOFF. ASS.

PILENGA CARLODEF. ASS.

CAMPI DAVIDEDEF. ASS.

GIUSO DELALBA ALFREDO DINODEF. ASS.

FRANZOSO CIRODEF. ASS.

PRESIDENTEFEDERICO PASQUALINO

VICE PRESIDENTECONTI ERMANNO

GENERAL MANAGERZAMBONELLI CORRADO

STAFFGAMBA INGRITH AmministrazioneMARZIALI STEFANO Addetto CampoALBERTI GIOVANNI Addetto CampoPARAVISI MIRELLA Addetto StatisticheGHEZZI ANDREA Addetto MediaFARDELLO NICOLA Addetto StampaAUGUSTI ALBERTO Medico Sociale

ROSTER 2014Giocatore Pos. N#ALBERTI MATTIA DL 90ALGERI JONATHAN RB 33ARCHETTI DAVIDE DL 93BAILO PIETRO OL 64BENZI STEFANO OL 76BERNARDI MIRCO OL 69BISIANI ANDREA QB 8BORDOGNA GIAMPIERO LB 41BREGA SIMONE DB 35BRENA MARCO DB 80CADE' SEBASTIANO WR 6CAGLIONI CLAUDIO DL 51CANTU' DANIELE DB 43CANTU' MUNOZ JESUS ALBERTO DB 2CAPITANIO DANIELE DL 98CARMINATI CARLO QB 7CARMINATI VITO OL 58CHIARPARIN FRANCESCO DB 23CORETTI SERGIO DB 30CUOMO VALERIO RB 28DELBELLO ROBERTO WR 81FERRARI ANDREA DL 99FLORIO GIOVANNI LB 45FURGHIERI FEDERICO LB 46FURGHIERI MATTEO RB 4GALBIATI PIERANGELO DB 25GELPI CRISTIAN DL 78

GHISLANDI ANDREA RB 26GOBBATO NICOLAS DB 29GREGORIO VINCENZO WR 86GUERINI JACOPO DB 24IANNUCCI ROBERTO WR 89LEIDI ALESSANDRO TE 14LOCATELLI DAVIDE OL 50LOMBARDINI STEFANO TE 88LONGHI CRISTIAN OL 1MALVEZZI DANIELE DB 3MARONE EZIO LB 54MARZIALI NICOLAS WR 82MENENDEZ ARIS DB 22MORA RENATO DB 32MORATTI PAOLO DL 27NATALI PAOLO DL 71PERICO MIRCO OL 52PESENTI MARCO TE 83PISI ALESSANDRO WR 12PODAVITTE MARCO WR 19POMPILII PATRICK DL 77PROCOPIO DAVID ANDRES OL 55QUADRI GIULIO LB 44QUARENGHI MICHELE LB 56RIOLO FEDERICO CB 18SPREAFICO STEFANO DB 11TRIPOLINO ALESSANDRO RB 21VALOTA DAMIANO OL 72

Ci trovi su www.lionsbergamo.eu@LIONSBERGAMOLIONS-AMERICAN FOOTBALL

Vieni ad assistere agli allenamentipresso Lions’Field via Monte Gleno, BERGAMOLunedì - Mercoledì - Giovedì Under19: dalle 19 alle 21Prima Squadra: dalle 21 alle 23

Metterci la faccia non è sempre facile, i LionsBergamo lo hanno fatto con un video pieno didoppi sensi ma dal messaggio chiaro: NO al-l’Omofobia!Ci sembrava giusto dar voce ai protagonisti diquesta meravigliosa iniziativa, che ancora ci statravolgendo con messaggi da ogni parte delmondo di sostegno ed apprezzamento, per cer-care di spiegare il come ed il perché è nata.

CHIARA REALI(responsabile del progetto www.lecosecam-biano.org)“Il focus del nostro progetto è incentrato sulcome risolvere i problemi, la nostra impronta èmostrare come si possano cambiare le cose.Quando sono a scuola non dico quasi mai la pa-rola omofobia, il mio obbiettivo è di lavorare sull’

empatia, riuscire a farli immedesimare, l’ adole-scenza è sinonimo di diversità, tutti abbiamoprovato la sensazione di essere diversi.”“Per noi era importante portare la discussionenel mondo dello sport e grazie alla reciproca co-noscenza con Carlo Gabardini c’è stata la possi-bilità di collaborare con i Lions. La volontà è didar voce a tutti i tipi di messaggio e cercare per-sone etero che ci mettano la faccia, la volontà edi dare un messaggio del tipo: l’ omofobia è “un-cool”, è da sfigati. I ragazzi sono più sensibili aquesto tipo di messaggio ed il fatto che arrivi dauna realtà sportiva ne amplifica la forza, vistaanche l’ostilità che normalmente questo mondo(quello sportivo) ha verso ciò che è diverso”.“Con il video avete (abbiamo!!) toccato unpunto importante, fare certe cose non è gay, nonè etero, è di TUTTI. E’ un fortissimo messaggio

di normalizzazione, anche l’ uomo super virilepuò dire basta con l’ omofobia, perché non sisente minacciato! Il Fatto che a farlo, poi, siauna squadra di football americano, può avere unimpatto ancora superiore. Con il video si cerca diabbattere lo stereotipo che certe azioni, certecose, siano gay..”

CARLO GABARDINI(Attore)“Pietro Bailo, capitano e giocatore della linead’attacco dei Lions Bergamo, lo conosco daquando lui a Roma salvò la mia sciarpa sferruz-zata da mia mamma, in una serata al TeatroValle Occupato che nessuno dei presenti ha me-moria sufficiente per ricostruire. Si sa solo chelui fu il salvatore e io il salvato. Quando andai aBergamo con www.lecosecambiano.org per pre-

L’INTERVISTA

8 I Lions Bergamo 2014

Le cose CAMBIANO!

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sentare il video ‘La marmellata e la nutella’ e ri-tornare in possesso della mia sciarpa, Pietro michiese se secondo me era una buona idea che iLions Bergamo facessero un video contro l’omo-fobia. Gli saltai al collo per aggiungere ai miei‘sì’ qualcosa di fisico ed immediatamente chiaro,e anche un po’ per abbracciarlo, ché mi sembravabellissimo che la battaglia contro la discrimina-zione divenisse contagiosa. Poi, complici ancorauna volta alcune birrette, una sera gli dissi: “mifarebbe ridere che una squadra di football ame-ricano dicesse ‘fra di noi c’è un gay, ma (se pro-vate a toccarlo) il culo ve lo facciamo tutti’,perché siamo una squadra, perché non ce nefrega niente delle inclinazioni sessuali dei nostricompagni, perché il football è anche filosofia divita e un modo di stare assieme e spalleggiarsi.”Brindammo tutti a quello slogan con un nuovogiro di birrette. La mattina dopo mi sentii incolpa per la proposta, perché pensai: “se c’è unragazzo gay all’interno della squadra, con questoslogan lo stiamo indirettamente obbligando afare coming-out, tecnicamente questo sarebbeuna sorta di outing, ovvero una delazione”.Quindi chiamai Pietro per parlargli delle mie per-plessità e mentre cercavo di spiegarmi mi venne

in mente l’unica via d’uscita possibile: “Il gayvengo a farlo io”. Liberi tutti. A Bergamo ho in-contrato una squadra stupenda e disponibilis-sima che, dopo avermi vestito di tutto punto, miinsegnò il placcaggio nell’unico modo possibile:buttandomi a terra e poi aiutandomi a rialzarmi.Grazie a tutti.”

PIETRO BAILO(Giocatore Lions Bergamo)“L’idea è nata per caso, chiacchierando con CarloGabardini a proposito dell’omofobia.Ci siamodetti che sarebbe stato bello girare un mini spotcontro l’omofobia. Federico DeMusso ha preso inmano le redini tecniche del progetto, rendendol’idea concreta. I miei compagni di squadrahanno accolto con entusiasmo l’idea. E già que-sto è stato un segnale positivo, di cambiamento.Una squadra di football americano, uno sportnell’immaginario di tutti macho, forte, per uo-mini duri, che lancia un messaggio semplice: nonimporta chi ami, in campo e negli spogliatoisiamo uguali. E così, in un pomeriggio di soledopo tanta pioggia, Federico si è messo dietro lamacchina da presa, Carlo si è vestito di tuttopunto con casco e paraspalle, prendendo palloni

e placcaggi insieme a noi giocatori. Federico ciha ripreso in gesti e azioni per noi quotidiane,che, messe sotto la lente di ingrandimento, si ri-velano equivocabili. Ma che importa che siano onon siano “da gay” o “da etero”? Nello spoglia-toio, sul campo, nella vita, importa davvero chiami? Secondo noi no. O meglio, è cosa tua e dichi ami. Non è pruriginosa e nemmeno scanda-losa. Avevamo qualcosa da dire, un messaggioda lanciare a tutti e tutte coloro che vivono confatica e sofferenza la loro omosessualità. Quisiete ben accetti.”

FEDERICO DE MUSSO(FilmMaker- Antropologo)"Non ero mai stato in uno spogliatoio di footballamericano e mai mi sarei immaginato di trovarmidi fronte a giocatori più determinati dei lions amettere in discussione lo stereotipo “machista”del loro sport. Eppure così è stato: abbiamo vo-luto rispondere a questo luogo comune con i peg-giori stereotipi creando un corto circuito,cercando di esporre quel fastidioso modo di scan-sare l’ omosessualità fatto di frasi che si affret-tano a giustificare i propri comportamenti comenormali e “non gay”.

Lions Bergamo 2014 I 9

ATTACCO DIFESAFULLBACK

WIDE RECEIVER

HALFBACK

CORNERBACK

SAFETY

LINEBACKER

CENTRO

GUARDIA

END

TACKLE

END

CORNERBACK

WIDE RECEIVER

QUARTERBACKGUARDIA

TACKLE

TACKLE

TIGHT END

DIFESASono gli uomini più grossi della difesa perché hanno il compito di fermare leazioni di corsa e di mettere sotto pressione il Quarterback (QB) in quelle di lan-cio; si trovano sulla linea di scrimmage e possono usare le mani per liberarsi deigiocatori avversari; in una difesa con tre o cinque uomini di linea, il giocatorein mezzo è detto Nose Guard.

La versione di difesa del “ giocatore tuttofare ”, deve seguire e bloccare le azionidi corsa, difendere contro i passaggi e minacciare le azioni di lancio con corseimprovvise contro il Quarterback (QB) (Blitz).

Chiamati anche “Defensive Backs” operano nella parte di campo più lontana dallalinea di scrimmage; difendono principalmente contro i lanci e devono esseremolto veloci per poter seguire i ricevitori avversari, ma devono essere in gradodi placcare uomini molto più pesanti di loro.

ATTACCOQuesti uomini formano quella che viene definita la linea di attacco ed hanno quasiesclusivamente il compito di bloccare la linea difesa. Tra loro solo il Centro (C)può toccare il pallone per eseguire il passaggio al Quaterback (QB)(Snap).

E’ un ricevitore che si trova accanto a Tackles (T) e deve essere molto potenteper poter aiutare gli uomini di linea nei blocchi ; la parte in cui si trova ilThight-End (TE) viene generalmente definita “Parte Forte“ (Strong Side) dell’ at-tacco, mentre l’altra è detta “Parte Debole“ (Weak Side).

L’ uomo ha la responsabilità di guidare la squadra di attacco: dà gli ordini di par-tenza, è il primo uomo a toccare la palla dopo lo “Snap“ del Centro (C), e la smi-sta con un passaggio o con un lancio in avanti, a volte corre con la palla.

E’ un portatore di palla estremamente potente che svolge i compiti più duri:deve essere un buon bloccatore e anche un buon ricevitore; in alcune occasioniil Fullback (FB) e il Tailback (TB) non sono distinguibili e vengono comunementechiamati Runningbacks.

Il tuttofare della squadra d’attacco ; corre con la palla, blocca e talvolta lancia.

Sono generalmente tra gli uomini più veloci della squadra, specializzati nel rice-vere passaggi.

DT = Defensive TackleDE = Defensive End

LB = Linebackers

CB =CornerbackS = Safity

C = CentroG = GuardiaT = Tackles

TE = Thight- End

QB = Quarterback

FB = Fullback

TB = Tailback

WR = Wide Receivers

10 I Lions Bergamo 2014

IL GIOCO

Ruoli, compiti eposizioni dei giocatori

Quello che c’è da sapere sulfootball americano

Si gioca 11 contro 11, con una squadra in attaccoed una in difesa. Una partita è divisa in 4 quartida 12’ ciascuno mentre (15’ negli USA) di giocosemi-effettivo. Tra le due metà tempo vi è un in-tervallo di 15’. Si inizia con un calcio “Kickoff” ef-fettuato dalla linea delle proprie 35 yds da unadelle due squadre. La squadra che riceve deveavere una linea di 5 uomini disposta tra le proprie45 e 50 yds. I compagni del giocatore che effet-tua il calcio devono essere in posizione arretratarispetto il pallone al momento del calcio stesso.Questo deve percorrere almeno 10 yds. Questa di-stanza è segnalata a bordo campo da una catena“chain” con due pali indicatori alla estremità. Aquesto scopo il QB può lanciare la palla in avantiad un ricevitore o cederla ad un corridore, il qualepenetra di forza in un varco aperto nella difesadai sui compagni di squadra. Un Down termina nelmomento in cui l’arbitro fischia la fine dellostesso.Quindi accade nei seguenti casi:- un passaggio in avanti non viene ricevuto (pas-

saggio incompleto);- il giocatore con la palla viene arrestato, o tocca

il suolo con una parte del corpo che non sianomani o piedi, o esce dalle linee laterali;

- la palla cade a terra ed è recuperata da un av-versario (fumble recovered, non c’e’ nei pas-saggi incompleti).

Se si superano le 10 yds prescritte, si usufruiscedi ulteriori 4 tentativi e così via fino al supera-mento della linea di goal e la conseguente rea-lizzazione di un Touchdown (meta) che vale 6punti e che dà il diritto ad una trasformazione da1 punto (con un calcio in mezzo ai pali) o da 2punti (con un’azione). Dopo un Touchdown si ri-prende con un nuovo calcio d’inizio da parte dellasquadra che ha segnato.

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Vi sono altri modi per segnare dei punti:- Safety (sicurezza): si ha quando un’azione

di gioco termina all’interno dalla end zone(area di meta) dell’attacco e vale 2 punti perla difesa;

- Field Goal (calcio piazzato): si può fare in qual-siasi down vale 3 punti.

C’è poi il Punt (calcio di allontanamento) che sieffettua generalmente al 4° tentativo, quando siè lontani dalla conquista di un nuovo 1° Down,per far partire la squadra avversaria in attacco dauna posizione di campo più arretrata. Prima diogni azione sia l’attacco che la linea di difesa siriuniscono in Huddle (raggruppamento) ed il ca-pitano indica il tipo di schema da adottare.Le sostituzioni sono illimitate. Le vistose prote-zioni ed un severo regolamento,applicato da cin-que/sette arbitri, annullano la violenza gratuita,stroncandone ogni accenno con perdita di ter-reno sino all’espulsione.

BLITZ: Azione di penetrazione imme-diata effettuata in genere dai LB alfine di placcare il QB prima che possalanciare (SACK).BLOCK: Azione compiuta per ostacolareun avversario da parte di un giocatoredella squadra che è in possesso di palla. CLIPPING: Blocco illegale da dietro. DELAY OF GAME: Quando si superanoi 25 secondi a disposizione dal fischiodell’arbitro, per la ripresa del gioco. EXTRAPOINT: Trasformazione della meta. FACE MASK: Afferrare avversario per lamaschera.FAIR CATCH: E’ la presa al volo pro-tetta. Un giocatore che riceve un kicko un punt lo segnala alzando un brac-cio, non può portare la palla in avantiné essere affrontato. FUMBLE: Quando un giocatore perdeil possesso della palla, dando la pos-sibilità a chiunque di ricoprirla.HALF-TIME: intervallo fra i tempi. HANDOFF: Passaggio alla mano delQB al Runningback. HASH MARKS: Linee longitudinali dadove riparte ogni azione. HOLDER: E’ il giocatore che riceve lapalla dal Center durante le trasforma-

zioni o i field-goal e la tiene a terraper il calcio del Kicker. INTERCEPTION: Azione in cui il gioca-tore di difesa intercetta il lancio dellasquadra avversaria. INTERFERENCE: Quando un giocatoreviene toccato fallosamente prima di ri-ceve il pallone.LINE OF SCIMMAGE: Linea immaginariache si trova all’altezza di ambedue leestremità della palla. L’attacco deve averealmeno 7 uomini su tale linea; la difesapuò schierarsi come meglio preferisce. MAN IN MOTION: Giocatore d’attaccoche prima dello snap si muove paral-lelamente o all’indietro rispetto allalinea di scrimmage. NEUTRAL ZONE: Zona tra le due LOS. OFFSIDE: Fuori gioco; quando un attac-cante si muove in avanti o un difensoretocca un avversario prima dello snap. ON SIDE KICK: Kickoff corto per tentaredi impossessarsi nuovamente della palla.PASS: Passaggio in avanti del Quater-back ad un Ricevitore.PITCH: Lancio sottomano della pallaeffettuato dal Quaterback.RECOVER: Riconquistare palla dopo unfumble.

REFEREE: Capo della crew arbitrale. RETURNER: E’ il giocatore che si in-dica di ritornare il kickoff o il punt.REVERSE: Azione che si svolge prima daun lato dello schieramento offensivo,salvo poi svilupparsi dalla parte opposta. ROSTER: Elenco di tutti i giocatori appar-tenenti ad una squadra, diviso per ruoli.SACK: Placcaggio del Quaterback di undifensore. SAFETY: Quando il portatore di pallaesce dalla end-line. SHIFT: Quando due o più giocatori assumonouna nuova posizione prima dello snap.SIDELINE: Linea laterale.SNAP: Movimento con cui il Centerpassa la palla al Quaterback. SPEARING: Uso illegale del casco percolpire l’avversario. TACKLE: Placcaggio. E’ anche un ruolodei giocatori di linea. TOUCH-BACK: Quando il Returner, dopoaver ricevuto nella propria End-zone, se-gnala l’intenzione di fermarsi appoggiandoil ginocchio a terra. Non dà diritto ad alcunpunto e le azioni ripartono dalle 20 yds. TURNOVER: Perdità possesso palla. UNSPORTSMANLIKE CONDUCT: Com-portamento anti-sportivo.

MINI-VOCABOLARIO

I segnali più comuni del referee

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