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L’iter per il riconoscimento dell’esposizione all’amianto e della malattia professionale Dott.ssa Tiziana Taroppio Sovrintendente Sanitario INAIL Direzione Regionale Lombardia Milano, giovedì 5 maggio 2016 Centro per la Cultura della Prevenzione nei luoghi di lavoro e di vita 1

L’iter per il riconoscimento dell’esposizione all’amianto ... · Sovrintendente Sanitario INAIL Direzione Regionale Lombardia Milano, giovedì 5 maggio 2016 Centro per la Cultura

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L’iter per il riconoscimento dell’esposizione all’amianto e della malattia professionale

Dott.ssa Tiziana Taroppio

Sovrintendente Sanitario INAIL

Direzione Regionale Lombardia

Milano, giovedì 5 maggio 2016Centro per la Cultura della Prevenzione nei luoghi di lavoro e di vita 1

La tutela assicurativa

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� 1943 – silicosi e asbestosi

� 1965 – dpr 1124

� 1975 – ulteriori norme silicosi asbestosi

� 1988 – sentenza n.179 (Sistema misto)

� 1994 – dpr 336

� 2000 – art 10 DLgs 38

� 2009 – DM 11/12/2009

� …

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D.P.R. 1124/1965e successive modifiche

Presunzione d’origine

� Non è la prova ma un mezzo di prova;

� Non può essere utilizzata per ricollegare «sic et simpliciter» una qualunque forma morbosa della patologia comune ad un agente tabellato;

� Scarica il lavoratore dall’onere probatorio;

� Non esime il medico accertatore dalla valutazione su adeguatezza del rischio e sua specificità d’azione.

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MP tabellate presunzione legale di origine

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� Prova contraria:� Altre cause esclusive (extraprofessionali)

� Esposizione insufficiente nel caso concreto

� Esposizione sporadica e occasionale

� Periodo minimo di esposizione al rischio, necessario e sufficiente per causare la malattia

SISTEMA MISTO

� “… E’ costituzionalmente illegittimo non prevedere … malattie diverse da quelle comprese nelle tabelle”

(Sent. Corte Costituzionale: 179 e 206/88).

� MP amianto correlate non tabellate.

� Onere della prova

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SISTEMA MISTO

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L’asbesto nel DM 10/06/2014revisione periodica dell’elenco delle malattie di cui all’articolo 139

� LISTA I (malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità): asbestosi polmonare, tumori del polmone, mesotelioma peritoneale,

mesotelioma pleurico, mesotelioma pericardio, mesotelioma tunica vaginale del testicolo, placche e/o ispessimenti della pleura

� Aggiunto il tumore dell’ovaio� Tumore della laringe passato dalla lista II alla lista I

� LISTA II (malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità, per le quali non sussistono ancora conoscenze sufficientemente approfondite perché siano incluse nel primo gruppo):

� sono stati aggiunti: tumori faringe, stomaco e colon-retto

� LISTA III (malattie la cui origine lavorativa è possibile, per le quali non è definibile il grado di probabilità per le sporadiche e ancora non precisabili evidenze scientifiche):

� tumore esofago (sostituisce la vecchia dizione tumori gastroenterici)

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L’istruttoria

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Istruttoria sanitaria� Invito a visita e/o esame documentazione

� Anamnesi

� Esame obiettivo

� Acquisizione documentazione sanitaria ed eventuali attestazioni di invalidità riconosciute in altri ambiti giuridici

� Prescrizione � Visite specialistiche

� Accertamenti strumentali

� Acquisizione documentazione tecnica� Libretto di lavoro o estratto previdenziale;

� Cartella sanitaria e di rischio con i risultati degli aspp;

� DVR

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Criteriologia medico legale

� Idoneità qualitativa e quantitativa

� Esclusione di altre cause extraprofessionali

� Continuità fenomenica

� Idoneità patogenetica

� Cronologia

� Topografia

� Epidemiologia

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Il rischio professionale

� È l’elemento qualificante del sistema di assicurazione obbligatoria INAIL.

� È il presupposto essenziale per una effettiva garanzia assicurativa in materia di MP.

� Invece: malattia comune, invalidità pensionabile e le tutele privilegiate (causa di servizio) prescindono dalla natura specifica del rischio.

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Idoneità quantitativa

� CAUSA PREVALENTE

Circolare 35/1992: “Il rischio professionale deveessere di natura, durata e intensità di grado superioreo quanto meno uguale a quella dei fattori extraprofessionali”.

� CAUSA ADEGUATA

Circolare 70/2001: “La malattia professionale sicaratterizza per una causa lavorativa adeguata aprodurre l’evento anche attraverso fattori concausaliextra professionali che possono potenziare ilrischio lavorativo e aumentarne l’efficacia lesiva(ponderazione delle concause).

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Idoneità quantitativa

� CAUSA EQUIVALENTE

Corte di Cassazione Sent. n. 535/98: “.. In tema di malattieprofessionali … trova applicazione il principio di equivalenzacausale stabilito dall’art. 41 c. p.… a meno che uno dei fattorinon assuma carattere di causa efficiente esclusiva ”

Lettera D.G. 13/2/ 2006 : “….In particolare, in forza del principiodi equivalenza, causa di un evento è ogni antecedente che abbiacontribuito alla produzione dell’evento stesso, anche se di minorespessore quantitativo o qualitativo rispetto agli altri ”. (Vedi criterioquantitativo riguardo al nesso dei tumori professionali: equivalenzadelle concause)

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Valutazione del rischio nelle malattie da asbesto

� Rapporto dose/effetto◦ Asbestosi - alta esposizione (sopra le 25

fibre/cc/anno);

◦ Tumore del polmone – moderata esposizione

◦ Placche pleuriche – bassa esposizione

◦ Mesotelioma – anche esposizioni occasionali, ambientali, non lavorative

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Tutela dell’asbestosi

� Legge 780/1975

� Assenza PMI

� Rendita di passaggio

� Assenza termini revisionali

� Abolita definizione giuridica, ammessa concorrenza di inabilità cardio respiratorie nella valutazione del danno e della causa del decesso.

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Tumori professionali

� Idoneità qualitativa e organi bersaglio� Classificazione IARC

� Nesso: � nuova tabella delle MP

� Lista I del DM ex art 139

� Soddisfacimento dei criteri medico legali

� Certezza giudiziale� Probabilità qualificata (Cassazione)

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Tumori professionali

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Entità

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Entitàfonte rapporto annuale regionale 2014 Lombardia

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Entitàfonte rapporto annuale regionale 2014 Lombardia

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LA TUTELA INAIL CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

� a)LA MAPPATURA E L’ANALISI DEL RISCHIO � b)LA MAPPATURA E L’ ANALISI DEI DANNI � c)L’EMERSIONE DELLE MALATTIE “PERDUTE E

SCONOSCIUTE”

attraverso: –l’utilizzo e l’integrazione di specifiche banche dati, registri ecc. –l’esame della più recente letteratura scientifica –la partecipazione e il supporto tecnico alla Commissione scientifica per l’aggiornamento dell’elenco e delle tabelle delle malattie professionali (ex art.10 d.lgs. N.38/2000)

� MIGLIORAMENTO DELLA TUTELA PREVENZIONALE E ASSICURATIVA DEL LAVORATORE

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