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Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare 1 L’ORDINAMENTO DELL’UNIONE L’ORDINAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA EUROPEA

L’ORDINAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA

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L’ORDINAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA. 1. Dalle Comunità europee all’Unione europea 2. Alle origini del Trattato di Lisbona 3. L’organizzazione e le istituzioni dell’Unione europea 4. Il funzionamento dell’Unione europea 5. Ordinamento dell’Unione e ordinamento italiano - PowerPoint PPT Presentation

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L’ORDINAMENTO L’ORDINAMENTO DELL’UNIONE EUROPEADELL’UNIONE EUROPEA

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1. Dalle Comunità europee all’Unione europea

2. Alle origini del Trattato di Lisbona

3. L’organizzazione e le istituzioni dell’Unione europea

4. Il funzionamento dell’Unione europea

5. Ordinamento dell’Unione e ordinamento italiano

6. Peculiarità dell’ordinamento dell’Unione

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• Trattato di Parigi (1951Trattato di Parigi (1951): Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA)(CECA)• Trattato di Roma (1957Trattato di Roma (1957): Comunità economica europea (CEE), (CEE), Comunità europea dell’energia atomica (EURATOM)(EURATOM)• Trattato di fusione (1965Trattato di fusione (1965): Consiglio unico, Commissione unica, bilancio unico delle Comunità europee• Atto unico europeo (1986): Atto unico europeo (1986): cooperazione politica europea, modifiche ai trattati istitutivi delle Comunità europee• Trattato di Maastricht (1992): Trattato di Maastricht (1992): Unione europea (UE), (UE), Comunità europea (CE), (CE), Unione economica e monetaria• Trattato di Amsterdam (1997): Trattato di Amsterdam (1997): modifiche al trattato UE e ai trattati istitutivi delle Comunità europee• Trattato di Nizza (2001): Trattato di Nizza (2001): modifiche al trattato UE e ai trattati istitutivi delle Comunità europee

LE TAPPE DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA: LE TAPPE DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA: I TRATTATII TRATTATI

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LA RIFORMA DEI TRATTATI (2001-2009) LA RIFORMA DEI TRATTATI (2001-2009)

• dicembre 2001: Dichiarazione di LaekenDichiarazione di Laeken• febbraio 2002-luglio 2003: Convenzione sul futuro dell’Unione Convenzione sul futuro dell’Unione europeaeuropea• ottobre 2003-giugno 2004: Conferenza intergovernativaConferenza intergovernativa• ottobre 2004: viene firmato a Roma il Trattato che istituisce Trattato che istituisce una Costituzione per l’Europauna Costituzione per l’Europa• novembre-dicembre 2004: prime ratifiche stataliprime ratifiche statali• aprile 2005: l’Italia è il quinto stato a ratificare il Trattato : l’Italia è il quinto stato a ratificare il Trattato costituzionalecostituzionale (l. 57/05)• maggio-giugno 2005: il Trattato costituzionale è respinto nei il Trattato costituzionale è respinto nei referendum in Francia e nei Paesi Bassireferendum in Francia e nei Paesi Bassi

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LA RIFORMA DEI TRATTATI (2001-2009)LA RIFORMA DEI TRATTATI (2001-2009)

• giugno 2007: viene abbandonato il Trattato costituzionale e il Consiglio europeo convoca una nuova conferenza una nuova conferenza intergovernativaintergovernativa• dicembre 2007: viene firmato il Trattato di Lisbonaviene firmato il Trattato di Lisbona• giugno 2008: il Trattato di Lisbona è respinto nel referendum in il Trattato di Lisbona è respinto nel referendum in IrlandaIrlanda• agosto 2008: l’Italia ratifica il Trattato di Lisbona : l’Italia ratifica il Trattato di Lisbona (l. 130/08)• gennaio 2009: data inizialmente prevista per l’entrata in vigore data inizialmente prevista per l’entrata in vigore del Trattato di Lisbonadel Trattato di Lisbona• ottobre 2009: il Trattato di Lisbona è approvato con un nuovo il Trattato di Lisbona è approvato con un nuovo referendum in Irlandareferendum in Irlanda• novembre 2009: ultima ratifica della Repubblica cecaultima ratifica della Repubblica ceca• dicembre 2009: entrata in vigore del Trattato di : entrata in vigore del Trattato di LisbonaLisbona

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DALLE COMUNITÀ ALL’UNIONE: GLI STATI DALLE COMUNITÀ ALL’UNIONE: GLI STATI MEMBRIMEMBRI

• 19511951: Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi (6)• 19731973: Danimarca, Gran Bretagna, Irlanda (9)• 19811981: Grecia (10)• 19861986: Portogallo, Spagna (12)• 19951995: Austria, Finlandia, Svezia (15)• 20032003: Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria (25)• 20072007: Bulgaria, Romania (27)Stati candidatiStati candidati: Croazia, Islanda, Macedonia, Turchia

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COMUNITÀ EUROPEE

(TCE, TCECA, TCEEA)

COOPERAZIONE DI POLIZIA E

GIUDIZIARIA IN MATERIA PENALE

(Titolo VI TUE)

COOPERAZIONE RAFFORZATA (Titolo VII TUE)

DISPOSIZIONI FINALI (Titolo VIII TUE)

DISPOSIZIONI COMUNI (Titolo I TUE)

POLITICA ESTERAE DI SICUREZZA

COMUNE(Titolo V TUE)

Preambolo

Metodo comunitarioMetodo comunitarioMetodo intergovernativoMetodo intergovernativo

Metodo intergovernativoMetodo intergovernativo

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LA STRUTTURA DELL’UNIONE EUROPEA PRE-LISBONA. LA STRUTTURA DELL’UNIONE EUROPEA PRE-LISBONA. I «PILASTRI»: METODO COMUNITARIO E INTERGOVERNATIVOI «PILASTRI»: METODO COMUNITARIO E INTERGOVERNATIVO

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I TRATTATI DOPO LISBONAI TRATTATI DOPO LISBONA

• TUETUE: Trattato sull’Unione europea

• TFUETFUE: Trattato sul funzionamento dell’Unione europa (ex Trattato che istituisce la Comunità europea, Tce)

• Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europeaeuropea: «ha lo stesso valore giuridico dei trattati» (art. 6 Tue)

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IL TRATTATO SULL’UNIONE EUROPEAIL TRATTATO SULL’UNIONE EUROPEA

• PreamboloPreambolo• Titolo ITitolo I: disposizioni comuni (artt. 1-8)• Titolo IITitolo II: disposizioni relative ai principi democratici (artt. 9-12)• Titolo IIITitolo III: disposizioni relative alle istituzioni (artt. 13-19)• Titolo IVTitolo IV: disposizioni sulle cooperazioni rafforzate (art. 20)• Titolo VTitolo V: disposizioni generali sull’azione esterna dell’Unione e disposizioni specifiche sulla politica estera e di sicurezza comune (artt. 21-46)• Titolo VITitolo VI: disposizioni finali (artt. 47-55)

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IL TRATTATO SULL’UNIONE EUROPEAIL TRATTATO SULL’UNIONE EUROPEA

Art. 1 TueArt. 1 Tue«Con il presente trattato, le ALTE PARTI CONTRAENTI istituiscono tra loro un’UNIONE EUROPEAun’UNIONE EUROPEA, in appresso denominata “Unione”, alla quale gli Stati membri attribuiscono competenze per conseguire i loro obiettivi comuni.Il presente trattato segna una nuova tappa nel processo di creazione di un’unione sempre più stretta tra i popoli dell’Europaun’unione sempre più stretta tra i popoli dell’Europa, in cui le decisioni siano prese nel modo più trasparente decisioni siano prese nel modo più trasparente possibile e il più il più vicino possibile ai cittadini.vicino possibile ai cittadini.L’Unione si fonda sul presente trattato e sul trattato sul funzionamento dell’Unione europea (in appresso denominati “i trattati”). I due trattati hanno lo stesso valore giuridico. L’Unione I due trattati hanno lo stesso valore giuridico. L’Unione sostituisce e succede alla Comunità europea».sostituisce e succede alla Comunità europea».

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IL TRATTATO SUL FUNZIONAMENTO IL TRATTATO SUL FUNZIONAMENTO DELL’UNIONE EUROPEADELL’UNIONE EUROPEA

• PreamboloPreambolo• Parte primaParte prima: principi (artt. 1-17)• Parte secondaParte seconda: non discriminazione e cittadinanza dell’Unione (artt. 18-25)• Parte terzaParte terza: politiche e azioni interne dell’Unione (artt. 26-197)• Parte quartaParte quarta: associazione dei paesi e territori d’oltremare (artt. 198-204)• Parte quintaParte quinta: azione esterna dell’Unione (artt. 205-222)• Parte sestaParte sesta: disposizioni istituzionali e finanziarie (artt. 223-334)• Parte settimaParte settima: disposizioni generali e finali (artt. 335-358)

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IL TRATTATO SU L FUNZIONAMENTO IL TRATTATO SU L FUNZIONAMENTO DELL’UNIONE EUROPEADELL’UNIONE EUROPEA

Art. 1 TfueArt. 1 Tfue«1. Il presente trattato organizza il funzionamento organizza il funzionamento dell’Unione dell’Unione e determina i settori, la delimitazione e le modalità d’esercizio delle sue competenzad’esercizio delle sue competenza.2. Il presente trattato e il trattato sull’Unione europea costituiscono i trattati su cui è fondata l’Unione. I due trattati, che hanno lo stesso valore giuridicostesso valore giuridico, sono denominati i ”trattati”».

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LE ISTITUZIONI DELL’UNIONE EUROPEALE ISTITUZIONI DELL’UNIONE EUROPEA

Art. 13 TueArt. 13 Tue«L’Unione dispone di un quadro istituzionale che mira a promuoverne i valori, perseguirne gli obiettivi, servire i suoi interessi, quelli dei suoi cittadini e quelli degli Stati membri, garantire la coerenza, l’efficacia e la continuità delle sue politiche e delle sue azioni.

Le istituzioni dell’Unione istituzioni dell’Unione sono:

– il Parlamento europeo Parlamento europeo [v. art. 14 Tue, artt. 223-234 Tfue],

– il Consiglio europeo Consiglio europeo [v. art. 15 Tue, artt. 235-236 Tfue],

– il ConsiglioConsiglio [v. art. 16 Tue, artt. 237-243 Tfue],

– la Commissione europea Commissione europea (in appresso “Commissione”) [v. art. 17 Tue, artt. 244-250 Tfue],

– la Corte di giustizia dell’Unione europea Corte di giustizia dell’Unione europea [v. art. 19 Tue, artt. 251-281 Tfue],

– la Banca centrale europea Banca centrale europea [v. artt. 127-133, 282-284 Tfue],

– la Corte dei conti Corte dei conti [v. 285-287 Tfue]».

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IL CONSIGLIO EUROPEOIL CONSIGLIO EUROPEO

• È composto dai capi di stato o di governocapi di stato o di governo degli stati membri, dal suo presidente e dal presidente della Commissione• Si riunisce almeno due volte ogni sei mesi• È presieduto dal presidente del Consiglio europeopresidente del Consiglio europeo, eletto per un mandato di due anni e mezzo, rinnovabile una sola volta (non può avere incarichi nazionali)• È l’organo di indirizzo politico dell’Ue l’organo di indirizzo politico dell’Ue («dà all’Unione l’impulso necessario al suo sviluppo e ne definisce gli orientamenti e le priorità politiche generali. Non esercita funzioni legislative»)• Decide Decide per consensoper consenso (salvo che per talune deliberazioni mediante votazione previste dai trattati)

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segue

IL CONSIGLIOIL CONSIGLIO

• È composto da un rappresentante per ogni stato membro da un rappresentante per ogni stato membro a a livello di ministrolivello di ministro, autorizzato a impegnare il proprio governo• Si riunisce «in varie formazioni» Si riunisce «in varie formazioni» (affari generali, affari esteri, economia e finanza, giustizia e affari interni, agricoltura e pesca, ambiente, ecc.)• È presieduto a turno dai rappresentanti di ciascun stato presieduto a turno dai rappresentanti di ciascun stato membro per sei mesi membro per sei mesi (tranne il Consiglio affari esteri, presieduto dall’alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza)• Esercita la funzione legislativa e la funzione di bilancio funzione legislativa e la funzione di bilancio (insieme al Parlamento europeo)• Garantisce il coordinamento e la sorveglianza coordinamento e la sorveglianza delle politiche economiche, adottando indirizzi e raccomandazioniindirizzi e raccomandazioni• Prende le decisioni Prende le decisioni sulla politica estera e di sicurezza comune

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IL CONSIGLIOIL CONSIGLIO• Decide Decide a maggioranza qualificataa maggioranza qualificata (a meno che i trattati non dispongano diversamente)• La maggioranza qualificata maggioranza qualificata si ottiene con il 55% degli stati membri i quali rappresentino almeno il 65% della popolazione dell’Unione, ma non è ammesso che tre soli stati blocchino le decisioni anche se la loro popolazione supera il 35% (tutto ciò dal 1° novembre 2014)• Decide Decide all’unanimitàall’unanimità solo quando i trattati lo prevedono espressamente (ad es. sulla politica estera e di sicurezza comune)• Ogni sedutaseduta è divisa in due parti, pubblica (quando il Consiglio discute e vota progetti di atti legislativi) e non pubblica• Le riunioni sono preparate da un comitato di rappresentanti

permanenti degli stati membri (Co.re.perCo.re.per)

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LE DECISIONI DEL CONSIGLIO (FINO AL 2014)LE DECISIONI DEL CONSIGLIO (FINO AL 2014)

Distribuzione dei voti per stato membroDistribuzione dei voti per stato membro• 29 voti: Germania, Francia, Italia, Regno Unito• 27 voti: Polonia, Spagna• 14 voti: Romania• 13 voti: Paesi Bassi• 12 voti: Belgio, Grecia, Portogallo, Repubblica ceca, Ungheria• 10 voti: Svezia, Austria, Bulgaria• 7 voti: Danimarca, Finlandia, Slovacchia, Irlanda, Lituania• 4 voti: Lettonia, Slovenia, Cipro, Estonia, Lussemburgo• 3 voti: Malta

Maggioranza qualificataMaggioranza qualificata• 14 stati membri su 27 (ma in alcuni casi due terzi degli stati: 18)• 255 voti su 345 (73,9% del totale)• Eventuale conferma su richiesta di uno stato membro (62% della popolazione totale)

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IL PARLAMENTO EUROPEOIL PARLAMENTO EUROPEO

• È composto da 754 membri 754 membri (legislatura 2009-2014; dal 2014 entro un tetto massimo di 751)• I membri sono eletti a suffragio universale diretto suffragio universale diretto per 5 anni• Lo status giuridico è uguale per tutti i membri («statuto statuto dei deputati al Parlamento europeodei deputati al Parlamento europeo»)• I membri si ripartono in gruppi politici gruppi politici (non meno di 25 deputati eletti in almeno un quarto degli stati)• I lavori sono suddivisi in venti commissioniventi commissioni• Ha un regolamento regolamento approvato a maggioranza dei membri• Delibera di norma a maggioranza a maggioranza dei voti espressi

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I SEGGI NEL PARLAMENTO EUROPEO I SEGGI NEL PARLAMENTO EUROPEO (FINO AL 2014)

Distribuzione dei seggi per stato membroDistribuzione dei seggi per stato membro• 99 seggi: Germania• 74 seggi: Francia• 73 seggi: Italia, Regno Unito• 54 seggi: Spagna• 51 seggi: Polonia• 33 seggi: Romania• 26 seggi: Paesi Bassi• 22 seggi: Belgio, Grecia, Portogallo, Repubblica ceca, Ungheria• 20 seggi: Svezia• 19 seggi: Austria• 18 seggi: Bulgaria• 13 seggi: Danimarca, Finlandia, Lituania, Slovacchia• 12 seggi: Irlanda• 8 seggi: Lettonia, Slovenia• 6 seggi: Cipro, Estonia, Lussemburgo, Malta

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L’ELEZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEOL’ELEZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

Art. 223 TfueArt. 223 Tfue«Il Parlamento europeo elabora un progetto volto a stabilire le disposizioni necessarie per permettere l’elezione dei suoi membri a suffragio universale direttosuffragio universale diretto, secondo una procedura procedura uniforme in tutti gli Stati membruniforme in tutti gli Stati membri o secondo principi comuni a tutti gli Stati membri.Il ConsiglioConsiglio, deliberando all’unanimità secondo una procedura legislativa speciale e previa approvazione del Parlamento Parlamento europeo europeo che si pronuncia alla maggioranza dei membri che lo compongono, stabilisce le disposizioni necessarie. Tali disposizioni entrano in vigore previa approvazione degli Stati membri conformemente alle loro rispettive norme costituzionali» [v. decisione 2002/772/CEdecisione 2002/772/CE].

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I GRUPPI POLITICI I GRUPPI POLITICI NEL PARLAMENTO EUROPEONEL PARLAMENTO EUROPEO

Legislatura 2009-2014Legislatura 2009-2014• Gruppo del Partito popolare europeo (democratico cristiano)• Gruppo dell’Alleanza progressista dei socialisti e democratici al Parlamento europeo• Gruppo dell’Alleanza dei democratici e dei liberali per l’Europa• Gruppo Verde/Alleanza libera europea• Conservatori e riformisti europei• Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica• Gruppo Europa della libertà e della democrazia

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I PARTITI POLITICI EUROPEII PARTITI POLITICI EUROPEI

Art. 10.4 TueArt. 10.4 Tue«I partiti politici a livello europeo contribuiscono a formare una coscienza politica europea coscienza politica europea e ad esprimere la volontà dei esprimere la volontà dei cittadinicittadini dell’Unione».

Art. 224 TfueArt. 224 Tfue«Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando mediante regolamenti secondo la procedura legislativa ordinaria, determinano lo statuto dei partiti politici a livello europeo di cui all’articolo 10, paragrafo 4 del trattato sull’Unione europea, in particolare le norme relative al loro finanziamento» [v. regolamento (CE) n. 2004/2003].

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I POTERI DEL PARLAMENTO EUROPEOI POTERI DEL PARLAMENTO EUROPEO

• Esercita «congiuntamente al Consigliocongiuntamente al Consiglio» la la funzione legislativafunzione legislativa (nella maggior parte dei casi secondo la procedura legislativa ordinaria) e la funzione di bilanciofunzione di bilancio (secondo una procedura legislativa speciale)• Esercita funzioni di controllo politicofunzioni di controllo politico e funzioni consultivefunzioni consultive• Elegge il presidente della Commissione il presidente della Commissione e ha il potere di obbligare alle dimissioni collettive i membri della Commissioneobbligare alle dimissioni collettive i membri della Commissione• Può istituire commissioni d’inchiestacommissioni d’inchiesta• Può rivolgere interrogazioniinterrogazioni alla Commissione e al Consiglio• Può formulare raccomandazioniraccomandazioni al Consiglio e all’alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza• Elegge il Mediatore europeoElegge il Mediatore europeo

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LA COMMISSIONELA COMMISSIONE

• È composta da 27 membri 27 membri (uno per stato), incluso il presidente e l’alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza (che è uno dei vicepresidenti)• Dura in carica 5 anni5 anni• È responsabile collettivamente responsabile collettivamente dinanzi al Parlamento europeo• È l’organo che «promuove l’interesse generale dell’Unione e promuove l’interesse generale dell’Unione e adotta le iniziative appropriate a tal fineadotta le iniziative appropriate a tal fine»• Agisce «in piena indipendenzain piena indipendenza» (i membri non possono sollecitare o accettare istruzioni da alcun governo e i governi si impegnano a rispettarne l’indipendenza e a non cercare di influenzarli)• Esercita i suoi compiti nel quadro degli orientamenti del suo nel quadro degli orientamenti del suo presidentepresidente (che decide l’organizzazione internal’organizzazione interna, ripartisce le competenzecompetenze e può obbligare alle dimissioni un qualsiasi membroobbligare alle dimissioni un qualsiasi membro)

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LA NOMINA DELLA COMMISSIONELA NOMINA DELLA COMMISSIONE

CONSIGLIO EUROPEOCONSIGLIO EUROPEO:propone al Parlamento europeo un candidato alla carica di presidente della Commissione (tenendo conto dei risultati delle elezioni europee)

PARLAMENTO EUROPEOPARLAMENTO EUROPEO:elegge il candidato presidente a maggioranza dei membri

CONSIGLIOCONSIGLIO:adotta l’elenco delle altre personalità che propone di nominare

membri della Commissione in base alle proposte degli stati

PARLAMENTO EUROPEOPARLAMENTO EUROPEO:approva collettivamente la Commissione (presidente, alto

rappresentante e altri membri)

CONSIGLIOCONSIGLIO:nomina la Commissione in seguito all’approvazione del Parlamento

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LA CENSURA PARLAMENTARE LA CENSURA PARLAMENTARE ALLA COMMISSIONEALLA COMMISSIONE

Art. 234 TfueArt. 234 Tfue«Il Parlamento europeoParlamento europeo, cui sia presentata una mozione di censura mozione di censura sull’operato della Commissione, non può pronunciarsi su tale mozione prima che siano trascorsi almeno tre giorni dal suo deposito e con scrutinio pubblico.Se la mozione di censura è approvata mozione di censura è approvata a maggioranza di due terzi maggioranza di due terzi dei voti espressi e a maggioranza maggioranza dei membri che compongono il Parlamento europeo, i membri della Commissione si dimettono collettivamente membri della Commissione si dimettono collettivamente dalle loro funzioni e l’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza si dimette dalle funzioni che esercita in seno alla Commissione. Essi rimangono in carica e continuano a curare gli affari di ordinaria ordinaria amministrazioneamministrazione fino alla loro sostituzione conformemente all’articolo 17 del trattato sull’Unione europea. In questo caso, il mandato dei membri della Commissione nominati per sostituirli scade alla data in cui sarebbe scaduto il mandato dei membri della Commissione costretti a dimettersi collettivamente dalle loro funzioni».

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I POTERI DELLA COMMISSIONEI POTERI DELLA COMMISSIONE

• Ha l’iniziativa degli atti legislativiiniziativa degli atti legislativi (che spetta alla Commissione e a nessun altro organo)• Dispone di poteri normativi delegati poteri normativi delegati e di esecuzionedi esecuzione• Presenta il progetto annuale di progetto annuale di bilanciobilancio e dà esecuzione esecuzione al bilancioal bilancio• Vigila sull’applicazioneVigila sull’applicazione dei trattati e del diritto dell’Unione• Può ricorrere alla Corte di giustizia Può ricorrere alla Corte di giustizia mediante la procedura d’infrazioneprocedura d’infrazione e nell’ambito della procedura di procedura di controllo degli controllo degli aiuti di statoaiuti di stato• Ha poteri di avvertimento e sorveglianza poteri di avvertimento e sorveglianza sulle politiche economiche e di bilancio• Può iniziare una procedura per disavanzo eccessivoprocedura per disavanzo eccessivo

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LA CORTE DI GIUSTIZIA LA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEADELL’UNIONE EUROPEA

• È composta da 27 giudici 27 giudici (uno per stato), assistiti da 8 8 avvocati generaliavvocati generali• I giudici e gli avvocati generali sono nominati per 6 anni nominati per 6 anni dai governi fra personalità di indiscussa indipendenzaindipendenza e competenzacompetenza• I giudici eleggono al proprio interno il presidenteil presidente• Ha un proprio statuto statuto (protocollo n. 3 allegato ai trattati) e un proprio regolamentoregolamento• Suo compito generale compito generale è assicurare «il rispetto del diritto il rispetto del diritto nell’interpretazione e nell’applicazione dei trattatinell’interpretazione e nell’applicazione dei trattati»• Giudica le controversie fra stati membricontroversie fra stati membri, fra l’Unione e uno l’Unione e uno stato membrostato membro, fra istituzioni dell’Unioneistituzioni dell’Unione, fra persone fisiche o persone fisiche o giuridiche e l’Unionegiuridiche e l’Unione (solo in alcuni casi)

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IL TRIBUNALEIL TRIBUNALE

• Si affianca alla Corte di giustizia affianca alla Corte di giustizia ed è composto di un giudice per stato membroun giudice per stato membro• È competente per le azioni intraprese da persone azioni intraprese da persone fisiche o giuridichefisiche o giuridiche (non per ricorsi degli stati o delle istituzioni), nonché per le controversie fra controversie fra l’Unione e i propri funzionaril’Unione e i propri funzionari• Le sue decisioni sono impugnabili davanti alla impugnabili davanti alla Corte di giustizia Corte di giustizia solo per motivi di legittimitàsolo per motivi di legittimità

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LE COMPETENZE DELLA CORTE DI GIUSTIZIALE COMPETENZE DELLA CORTE DI GIUSTIZIA

• Artt. 258-260 Tfue: ricorsi per inadempimentoricorsi per inadempimento contro le infrazioni degli stati membri, proposti dalla Commissione o da uno stato membro• Artt. 263-264 Tfue: ricorsi di annullamentoricorsi di annullamento contro gli atti dell’Unione illegittimi, proposti da uno stato membro, dal Parlamento europeo, dal Consiglio, dalla Commissione, da persone fisiche o giuridiche• Art. 265 Tfue: ricorsi per carenza ricorsi per carenza contro le omissioni delle istituzioni dell’Unione, proposti dagli stati membri, dalle istituzioni dell’Unione, da persone fisiche o giuridiche• Art. 267 Tfue: ricorsi in via pregiudizialericorsi in via pregiudiziale sull’interpretazione del diritto dell’Unione, proposti dai tribunali nazionali• Art. 268 Tfue: ricorsi per responsabilità extracontrattualericorsi per responsabilità extracontrattuale contro i danni cagionati dalle istituzioni Ue, proposti dagli stati o dai privati

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IL RINVIO IN VIA PREGIUDIZIALE ALLA CORTE DI IL RINVIO IN VIA PREGIUDIZIALE ALLA CORTE DI GIUSTIZIAGIUSTIZIAArt. 267 TfueArt. 267 Tfue

«La Corte di giustizia dell’Unione europea è competente a pronunciarsi, in via in via pregiudizialepregiudiziale:

a) sull’interpretazione dei trattatiinterpretazione dei trattati;b) sulla validità e l’interpretazione validità e l’interpretazione degli atti compiuti dalle istituzioni, dagli

organi o dagli organismi dell’Unione.Quando una questione del genere è sollevata dinanzi ad un organo giurisdizionae di uno degli Stati membri, tale organo giurisdizionale può, qualora reputi necessaria per emanare la sua sentenza una decisione su questo punto, domandare alla Corte di pronunciarsi sulla questione.Quando una questione del genere è sollevata in un giudizio pendente davanti a un organo giurisdizionale nazionale, avverso le cui decisioni non possa proporsi un ricorso giurisdizionale di diritto interno, tale organo giurisdizionale è tenuta a rivolgersi alla Corte.Quando una questione del genere è sollevata in un giudizio pendente davanti a un organo giurisdizionale nazionale e riguardante una persona in stato di detenzione, la Corte statuisce il più rapidamente possibile».

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LA BANCA CENTRALE EUROPEALA BANCA CENTRALE EUROPEA

• È dotata di personalità giuridica propria personalità giuridica propria e di un elevato grado di indipendenzaindipendenza rispetto alle altre istituzioni e ai governi• Ad essa sono attribuiti poteri normativipoteri normativi• Gli organi della Bce sono il presidente il presidente e il comitato esecutivoil comitato esecutivo, che insieme ai governatori delle banche centrali nazionali costituiscono il consiglio direttivoil consiglio direttivo• Il presidente Il presidente e gli altri cinque membri altri cinque membri del comitato esecutivo sono nominati dai governi per 8 anninominati dai governi per 8 anni, con mandato non rinnovabile• Ha «il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote in euro all’interno dell’Unione»• La Bce e le bance centrali nazionali costituiscono il Sistema Sistema europeo delle banche centrali europeo delle banche centrali (SebcSebc), con il compito di assicurare «il mantenimento della stabilità dei prezzi» e sostenere «le politiche economiche generali dell’Unione»

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L’UNIONE ECONOMICA E MONETARIAL’UNIONE ECONOMICA E MONETARIA

I criteri di convergenza economica e monetariaI criteri di convergenza economica e monetaria• Raggiungimento di un alto grado di stabilità dei prezzi (tasso medio di inflazione che non supera di oltre 1,5 punti percentuali quello dei tre stati con i migliori risultati) • Sostenibilità della situazione della finanza pubblica (assenza di un disavanzo eccessivo: deficit non superiore al 3% del PIL, rapporto debito/PIL inferiore al 60%)• Rispetto dei margini normali di fluttuazione del meccanismo di cambio del Sistema monetario europeo (assenza di svalutazioni per due anni)• Stabilità dei livelli dei tassi di interesse a lungo termine (tasso d’interesse che non ha ecceduto di oltre 2 punti percentuali quello dei tre stati con i migliori risultati)

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L’ADOZIONE DELLA MONETA UNICAL’ADOZIONE DELLA MONETA UNICA

• 1° gennaio 1999: undici stati sono ammessi alla terza e ultima fase dell’Unione economica e monetaria e adottano l’euro (Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna)• 1° gennaio 2002: l’euro entra ufficialmente in circolazione in dodici stati (gli undici ammessi nel 1999, più la Grecia ammessa nel 2001)• 1° marzo 2002: l’euro è moneta unica circolante negli stati che hanno attuato i criteri di convergenza (sono stati successivamente ammessi Slovenia, Cipro, Malta, Slovacchia, Estonia: al 1° gennaio 2011 diciassette stati in tutto)

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LA CORTE DEI CONTILA CORTE DEI CONTI

• È composta da 27 membri 27 membri (uno per stato) nominati per 6 per 6 anni anni dal Consiglio previa consultazione del Parlamento europeo• I membri esercitano le funzioni «in piena indipendenzaindipendenza, nell’interesse generale nell’interesse generale dell’Unione»• Assicura il controllo dei conti controllo dei conti attraverso l’esame di tutte le entrate e le spese dell’Unione e di ogni organo da essa istituito• Controlla «la legittimità legittimità e la regolaritàregolarità» delle entrate e delle spese e accerta «la sana gestione finanziariala sana gestione finanziaria»

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GLI ORGANI CONSULTIVI DELL’UNIONEGLI ORGANI CONSULTIVI DELL’UNIONE

Art. 13.4 Tue, art. 300.1 TfueArt. 13.4 Tue, art. 300.1 Tfue«Il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sono Il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sono

assistiti da un Comitato economico e sociale e da un assistiti da un Comitato economico e sociale e da un Comitato delle regioni, che esercitano funzioni consultiveComitato delle regioni, che esercitano funzioni consultive».

• Comitato economico e socialeComitato economico e sociale: costituito da rappresentanti delle categorie economiche e produttive, fino a 350, nominati dal Consiglio su proposta degli stati (artt. 301-304 Tfue)• Comitato delle regioniComitato delle regioni: costituito da rappresentanti degli enti regionali e locali, fino a 350, nominati dal Consiglio su proposta degli stati (artt. 305-307 Tfue)

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LE SEDI DELLE ISTITUZIONI DELL’UNIONELE SEDI DELLE ISTITUZIONI DELL’UNIONE

• Consiglio europeoConsiglio europeo: Bruxelles

• ConsiglioConsiglio: Bruxelles (tranne alcune sessioni a Lussemburgo)

• Parlamento europeoParlamento europeo: Strasburgo (plenarie), Bruxelles (plenarie aggiuntive e commissioni), Lussemburgo (segretariato generale)

• CommissioneCommissione: Bruxelles (tranne alcune servizi a Lussemburgo)

• Corte di giustizia Corte di giustizia e TribunaleTribunale: Lussemburgo

• Corte dei contiCorte dei conti: Lussemburgo

• Banca centrale europeaBanca centrale europea: Francoforte

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Le istituzioni europeeLe istituzioni europee

CONSIGLIO EUROPEO

PRESIDENTEPRESIDENTE

(Capi di Stato o di Governo)(Capi di Stato o di Governo)

CONSIGLIOPRESIDENZA PER ROTAZIONE

(Ministri nazionali)

COMMISSIONE EUROPEA

PRESIDENTE

PARLAMENTO EUROPEO

PRESIDENTEPRESIDENTE

BANCA CENTRALE BANCA CENTRALE EUROPEAEUROPEA CORTE DEI CONTICORTE DEI CONTI

COMITATO COMITATO DELLE REGIONIDELLE REGIONI

COMITATO COMITATO ECONOMICO E ECONOMICO E

SOCIALESOCIALE

EUROEURO CONTROLLO DEI CONTICONTROLLO DEI CONTI CONSULTAZIONECONSULTAZIONE CONSULTAZIONECONSULTAZIONE

CORTE DI GIUSTIZIACORTE DI GIUSTIZIATRIBUNALETRIBUNALE

Diritto di iniziativa legislativa, funzione esecutiva, custode dei Trattati

Impulso, orientamento, priorità

Controllo giudiziario

Adozione congiunta della legislazione e del bilancio europei

Potere normativo, adotta atti CE

Funzione consultiva e di partecipazione al processo per l’adozione degli atti comunitari, funzione di controllo sulla Commissione

BANCA CENTRALE BANCA CENTRALE INVESTIMENTIINVESTIMENTI

(BEI)(BEI)

FINANZIAMENTIFINANZIAMENTI

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I PRESIDENTI DELLE ISTITUZIONI I PRESIDENTI DELLE ISTITUZIONI DELL’UNIONE (2010)DELL’UNIONE (2010)

• Consiglio europeoConsiglio europeo: Herman Van Rompuy

• ConsiglioConsiglio: la presidenza di turno spetta al Belgio (luglio-dicembre 2010); presidente del Consiglio affari esteri è l’alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza Catherine Ashton

• Parlamento europeoParlamento europeo: Jerzy Buzek

• CommissioneCommissione: José Manuel Barroso

• Corte di giustizia e TribunaleCorte di giustizia e Tribunale: Vassilios Skouris e Marc Jaeger

• Corte dei contiCorte dei conti: Vitor Manuel da Silva Caldeira

• Banca centrale europeaBanca centrale europea: Jean-Claude Trichet

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LE FONTI DEL DIRITTO DELL’UNIONELE FONTI DEL DIRITTO DELL’UNIONE

• Fonti originarieFonti originarie: trattati (Trattato Ue, Trattato Tfue, Carta dei diritti fondamentali)

• Fonti derivateFonti derivate: regolamenti, direttive, decisioni, raccomandazioni e pareri

• Altre fontiAltre fonti: principi generali del diritto dell’Unione, accordi internazionali

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I VALORI DELL’UNIONEI VALORI DELL’UNIONE

Art. 2 TueArt. 2 Tue«L’Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranzeappartenenti a minoranze. Questi valori sono comuni agli Stati membri in una società caratterizzata dal pluralismopluralismo, dalla non discriminazionenon discriminazione, dalla tolleranzatolleranza, dalla giustiziagiustizia, dalla solidarietàsolidarietà e dalla parità tra donne parità tra donne e uominie uomini».

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LA VIOLAZIONE DEI VALORI DELL’UNIONELA VIOLAZIONE DEI VALORI DELL’UNIONEArt. 7 TueArt. 7 Tue

• Constatazione dell’esistenza di «un evidente rischio un evidente rischio di violazione grave da parte di uno Stato membro dei di violazione grave da parte di uno Stato membro dei valori di cui all’articolo 2valori di cui all’articolo 2»: decisione del Consiglio a decisione del Consiglio a maggioranza di quattro quintimaggioranza di quattro quinti• Constatazione dell’esistenza di «una violazione una violazione grave e persistente da parte di uno Stato membro dei grave e persistente da parte di uno Stato membro dei valori di cui all’articolo 2valori di cui all’articolo 2»: decisione del Consiglio decisione del Consiglio europeo all’unanimitàeuropeo all’unanimità, con eventuale sospensione eventuale sospensione di «alcuni dei diritti derivanti allo Stato membro in questione dall’applicazione dei trattati, compresi i diritti di voto del rappresentante del governo di tale Stato membro in seno al Consiglio

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GLI OBIETTIVI DELL’UNIONEGLI OBIETTIVI DELL’UNIONEArt. 2 TueArt. 2 Tue

• Promuovere «la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi popolipopoli»• Offrire ai suoi cittadini «uno spazio di libertà, sicurezza e spazio di libertà, sicurezza e giustizia senza frontiere internegiustizia senza frontiere interne, in cui sia assicurata la libera la libera circolazione delle personecircolazione delle persone insieme a misure appropriate per quanto concerne i controlli alle frontiere esterne, l’asilo l’asilo, l’immigrazione, la prevenzione della criminalità e la lotta contro l’immigrazione, la prevenzione della criminalità e la lotta contro quest’ultimaquest’ultima»• Instaurare «un mercato internoun mercato interno», adoperarsi «per lo sviluppo sostenibile dell’Europa, basato su una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi, su un’economia sociale di mercato fortemente competitiva, che mira alla piena occupazione e al progresso sociale, e su un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità dell’ambiente», promuovere «il progresso scientifico e tecnologico»

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GLI OBIETTIVI DELL’UNIONE GLI OBIETTIVI DELL’UNIONE

Art. 2 TueArt. 2 Tue

• Combattere «l’esclusione sociale e le discriminazioni», promuovere «la giustizia e la protezione sociali, la parità tra donne e uomini, la solidarietà tra le generazioni e la tutela dei diritti del minore»• Promuovere «la coesione economica, sociale e territoriale, e la solidarietà tra gli Stati membri»• Rispettare «la riccchezza della sua diversità culturale e lingustica», vigilare «sulla salvaguardia e sullo sviluppo del patrimonio culturale europeo»• Istituire «un’unione economica e monetaria la cui moneta è l’euro»• Contribuire «alla pace, alla sicurezza, allo sviluppo sostenibile della Terra, alla solidarietà e al rispetto reciproco tra i popoli, al commercio libero ed equo, all’eliminazione della povertà e alla tutela dei diritti umani, in particolare dei diritti del minore, e alla rigorosa osservanza e allo sviluppo del diritto internazionale, in particolare al rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite»

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DELIMITAZIONE ED ESERCIZIO DELLA DELIMITAZIONE ED ESERCIZIO DELLA COMPETENZE DELL’UNIONECOMPETENZE DELL’UNIONE

Art. 5.1 Tue«La delimitazione delle competenze dell’Unione si fonda sul principio di attribuzioneprincipio di attribuzione. L’esercizio delle competenze dell’Unione si fonda sui principi di principi di sussidiarietà e proporzionalitàsussidiarietà e proporzionalità».

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IL PRINCIPIO DI ATTRIBUZIONEIL PRINCIPIO DI ATTRIBUZIONE

Art. 5.2 TueArt. 5.2 Tue«In virtù del principio di attribuzione, l’Unione agisce esclusivamente nei limiti delle competenze che le nei limiti delle competenze che le sono attribuite dagli Stati membri nei trattati per sono attribuite dagli Stati membri nei trattati per realizzare gli obiettivi da questi stabilitirealizzare gli obiettivi da questi stabiliti. Qualsiasi competenza non attribuita all’Unione nei trattati appartiene agli Stati membri».

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LE COMPETENZE DELL’UNIONELE COMPETENZE DELL’UNIONE

• Competenza esclusiva Competenza esclusiva nei settori di cui all’art. 3 Tfue: «solo l’Unione può legiferare e adottare atti giuridicamente vincolanti» (es.: unione doganale, politica monetaria per gli stati della zona euro, politica commerciale comune…)

• Competenza concorrente Competenza concorrente nei settori di cui all’art. 4 Tfue: «gli Stati membri esercitano la loro competenza nella misura in cui l’Unione non ha esercitato» o «ha deciso di cessare di esercitare la propria» (es.: mercato interno, agricoltura e pesca, ambiente, spazio di libertà, sicurezza e giustizia…)

• Competenza «per svolgere azioni intese a sostenere, Competenza «per svolgere azioni intese a sostenere, coordinare o completare l’azione degli Stati membri» coordinare o completare l’azione degli Stati membri» nei settori di cui all’art. 6 Tfue: l’Unione non si sostituisce tuttavia alla competenza degli stati (es.: tutela della salute umana, industria, cultura, turismo…)

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IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀIL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ

Art. 5.2 TueArt. 5.2 Tue«In virtù del principio di sussidiarietà, nei settori che non sono nei settori che non sono di sua competenza esclusiva di sua competenza esclusiva l’Unione interviene soltanto se e in quanto gli obiettivi dell’azione prevista non possono essere conseguiti in misura sufficiente dagli Stati membri, né a livello centrale né a livello regionale e locale, ma possono, a motivo della portata o degli effetti dell’azione in questione, essere conseguiti meglio a livello dell’Unione.Le istituzioni dell’Unione applicano il principio di sussidiarietà conformemente al protocollo sull’applicazione dei principi di protocollo sull’applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalitàsussidiarietà e di proporzionalità. I parlamenti nazionali vigilano sul rispetto del principio di sussidiarietà secondo la procedura prevista in detto protocollo».

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IL PRINCIPIO DI PROPORZIONALITÀIL PRINCIPIO DI PROPORZIONALITÀ

Art. 5.3 Tue«In virtù del principio di proporzionalità, il contenuto e la forma dell’azione dell’Unione si limitano a quanto necessario per il conseguimento degli obiettivi dei trattati.Le istituzioni dell’Unione applicano il principio di sussidiarietà conformemente al protocollo sull’applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità».

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LA CITTADINANZA EUROPEALA CITTADINANZA EUROPEA

Artt. 20-25 TfueArtt. 20-25 Tfue

«È istituita una cittadinanza dell’Unionecittadinanza dell’Unione. È cittadino dell’Unione chiunque È cittadino dell’Unione chiunque abbia la cittadinanza di uno Stato membro. La cittadinanza dell'Unione si abbia la cittadinanza di uno Stato membro. La cittadinanza dell'Unione si aggiunge alla cittadinanza nazionale e non la sostituisce.aggiunge alla cittadinanza nazionale e non la sostituisce.I cittadini dell’Unione godono dei diritti e sono soggetti ai doveri previsti nei I cittadini dell’Unione godono dei diritti e sono soggetti ai doveri previsti nei trattati trattati [...]».

• Diritto di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli stati membri• Diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo e alle elezioni comunale nello stato in cui si risiede• Diritto alla tutela da parte delle autorità diplomatiche e consolari di qualsiasi stato membro nel territorio di paesi terzi nei quali lo stato di cui ha la cittadinanza non è rappresentato• Diritto di presentare petizioni al Parlamento europeo, di ricorrere al Mediatore europeo, di rivolgersi alle istituzioni dell’Unione e di ricevere risposta in una delle lingue ufficiali

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I DIRITTI FONDAMENTALI NELL’UNIONE I DIRITTI FONDAMENTALI NELL’UNIONE EUROPEAEUROPEA

Art. 6 TueArt. 6 Tue«1. L’Unione riconosce i diritti, le libertà e i principi sanciti nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea del 7 dicembre 2000, adattata il 12 dicembre 2007 a Strasburgo, che ha lo stesso valore giuridico dei trattati.Le disposizioni della Carta non estendono in alcun modo le competenze dell’Unione definite nei trattati.I diritti, le libertà e i principi della Carta sono interpretati in conformità delle disposizioni generali del titolo VII della Carta che disciplinano la sua interpretazione e applicazione e tenendo in debito conto le spiegazioni cui si fa riferimento nella Carta, che indicano le fonti di tali disposizioni.2. L’Unione aderisce alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Tale adesione non modifica le competenze dell’Unione definite nei trattati.3. I diritti fondamentali, garantiti dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e risultanti dalle tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri, fanno parte del diritto dell’Unione in quanto principi generali».

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IL DIRITTO DI INIZIATIVA DEI CITTADINI EUROPEIIL DIRITTO DI INIZIATIVA DEI CITTADINI EUROPEI

Art. 11.4 TueArt. 11.4 Tue«Cittadini dell’Unione, in numero di almeno un milione, che abbiano la cittadinanza di un numero significativo di Stati membri, possono prendere l’iniziativa d’invitare la Commissione europea, nell’ambito delle sue attribuzioni, a presentare una proposta appropriata su materie in merito alle quali tali cittadini ritengono necessario un atto giuridico dell’Unione ai fini dell’attuazione dei trattati».

Art. 24.1 TueArt. 24.1 Tue«Il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando mediante regolamenti secondo la procedura legislativa ordinaria, adottano le disposizioni relative alle procedure e alle condizioni necessarie per la presentazione di un’iniziativa dei cittadini ai sensi dell’articolo 11 del trattato sull’Unione europea, incluso il numero minimo di Stati membri da cui i cittadini che la presentano devono provenire».

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LE POLITICHE DELL’UNIONE EUROPEALE POLITICHE DELL’UNIONE EUROPEA

• Mercato interno• Libera circolazione delle merci• Agricoltura e pesca• Libera circolazione delle persone, dei servizi e dei capitali• Spazio di libertà, sicurezza e giustizia• Trasporti• Norme comuni sulla concorrenza, sulla fiscalità e sul ravvicinamento delle legislazioni• Politica economica e monetaria• Occupazione• Politica sociale• Fondo sociale europeo

Parte terza Tfue (artt. 26-198)Parte terza Tfue (artt. 26-198)

Istruzione, formazione professionale, gioventù, sport Cultura Sanità pubblica Protezione dei consumatori Reti transeuropee Industria Coesione economica, sociale e territoriale Ricerca e sviluppo tecnologico, spazio Ambiente Energia Turismo Protezione civile Cooperazione amministrativa

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LA POLITICA ESTERA E DI SICUREZZA LA POLITICA ESTERA E DI SICUREZZA COMUNE COMUNE

artt. 21-46 Tueartt. 21-46 Tue• Riguarda «tutti i settori della politica estera e tutte le tutti i settori della politica estera e tutte le questioni relative alla sicurezza dell’Unione, compresa la questioni relative alla sicurezza dell’Unione, compresa la definizione progressiva di una politica di difesa comune che definizione progressiva di una politica di difesa comune che può condurre a una difesa comunepuò condurre a una difesa comune»• È «soggetta a norme e procedure specifiche» (titolo V del titolo V del TueTue)• È condotta attraverso la definizione di «orientamenti orientamenti generaligenerali», l’adozione di «decisioni che definiscono decisioni che definiscono i)) le azioni le azioni che l’Unione deve intraprendereche l’Unione deve intraprendere, ii) le posizioni che l’Unione le posizioni che l’Unione deve assumeredeve assumere», il rafforzamento della «cooperazione cooperazione sistematica tra gli stati membri per la conduzione della loro sistematica tra gli stati membri per la conduzione della loro politicapolitica»

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L’ALTO RAPPRESENTANTE PER GLI AFFARI L’ALTO RAPPRESENTANTE PER GLI AFFARI ESTERI E LA POLITICA DI SICUREZZAESTERI E LA POLITICA DI SICUREZZA

Artt. 18 e 27 TueArtt. 18 e 27 Tue• GuidaGuida la politica estera e di sicurezza comune, contribuisce alla sua elaborazione e la attua in qualità di mandatario del Consiglio• RappresentaRappresenta l’Unione per le materie che rientrano nella politica estera e di sicurezza comune• PresiedePresiede il Consiglio affari esteri• È uno dei vicepresidentivicepresidenti della Commissione• PartecipaPartecipa ai lavori del Consiglio europeo• Si avvale di un servizio europeo per l’azione esterna

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LA COOPERAZIONE GIUDIZIARIA IN MATERIA LA COOPERAZIONE GIUDIZIARIA IN MATERIA PENALE E DI POLIZIA PENALE E DI POLIZIA

artt. 82-89 Tfueartt. 82-89 Tfue

• Comprende tutto ciò che riguarda la sicurezza interna, la Comprende tutto ciò che riguarda la sicurezza interna, la prevenzione e la lotta contro il terrorismo e le forme più prevenzione e la lotta contro il terrorismo e le forme più gravi di criminalità aventi dimensione transnazionalegravi di criminalità aventi dimensione transnazionale• È disciplinata nel titolo V della parte terza del Tfue («spazio di libertà, sicurezza e giustizia») • È fondata sul principio di riconoscimento reciproco delle decisioni giudiziarie e sul ravvicinamento delle norme penali• Attribuisce compiti all’ufficio europeo di polizia (Europol) e all’unità di cooperazione giudiziaria (Eurojust)• Prevede l’stituzione di una procura europea, competente per i reati lesivi degli interessi finanziari dell’Unione

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LA REVISIONE DEI TRATTATILA REVISIONE DEI TRATTATI

• Procedura di revisione ordinariaProcedura di revisione ordinaria: prevede la convocazione di una convenzione composta da rappresentanti dei parlamenti nazionali, dei capi di stato o di governo, del Parlamento europeo e della Commissione (tranne in caso di modifiche modeste) e di una conferenza intergovernativa (art. 48 parr. 2-5 Tueart. 48 parr. 2-5 Tue)

• Procedure di revisione semplificateProcedure di revisione semplificate: evitano sia la convenzione sia la conferenza intergovernativa, ma possono riguardare solo decisioni che modificano la parte terza del Tfue (art. 48 par. 6 Tueart. 48 par. 6 Tue) o decisioni che consentono al Consiglio di deliberare a maggioranza qualificata anziché all’unanimità o che consentono l’adozione di atti legislativi secondo la procedura legislativa ordinaria anziché una procedura legislativa speciale (art. 48 par. 7 Tueart. 48 par. 7 Tue)

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LE FONTI DERIVATE DELL’UNIONELE FONTI DERIVATE DELL’UNIONE

Art. 288 TfueArt. 288 Tfue• RegolamentoRegolamento: atto avente portata generale, obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabiledirettamente applicabile in ciascuno degli stati membri

• DirettivaDirettiva: atto che vincola lo stato membro cui è rivolta per quanto riguarda il risultatorisultato da raggiungere, entro un certo termine, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi

• DecisioneDecisione: atto obbligatorio in tutti i suoi elementi, ma soltanto nei confronti dei destinatari se da essa designati

• RaccomandazioniRaccomandazioni e pareri pareri: atti non vincolanti

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GLI ATTI GIURIDICI DELL’UNIONEGLI ATTI GIURIDICI DELL’UNIONE

• Atti legislativiAtti legislativi: «gli atti giuridici adottati mediante procedura legislativa», siano essi regolamenti, direttive o decisioni (art. 289.3 Tfue) • Atti delegatiAtti delegati: «atti non legislativi di portata generale che integrano o modificano determinati elementi non essenziali dell’atto legislativo», adottati su delega alla Commissione contenuta in un atto legislativo (art. 290 Tfue)

• Atti di esecuzioneAtti di esecuzione: atti adottati previo conferimento di «competenze di esecuzione» alla Commissione, o in casi specifici al Consiglio, per assicurare «condizioni uniformi di esecuzione degli atti giuridicamente vincolanti dell’Unione» (art. 292 Tfue)

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I PROCEDIMENTI DI ADOZIONE I PROCEDIMENTI DI ADOZIONE DEGLI ATTI LEGISLATIVIDEGLI ATTI LEGISLATIVI

Art. 289 TfueArt. 289 Tfue«1. La procedura legislativa ordinaria La procedura legislativa ordinaria consiste nell’adozione congiunta di un regolamento, di una direttiva o di una decisione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio su proposta della Commissione. Tale procedura è definita all’articolo 294articolo 294.2. Nei casi specifici previsti dai trattati, l’adozione di un regolamento, di una direttiva o di una decisione da parte del Parlamento europeo con la partecipazione del Consiglio o da parte di quest’ultimo con la partecipazione del Parlamento europeo costituisce una procedura legislativa specialeprocedura legislativa speciale».

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LA PROCEDURA LEGISLATIVA ORDINARIALA PROCEDURA LEGISLATIVA ORDINARIA

COMMISSIONE (iniziativa):COMMISSIONE (iniziativa):presenta una proposta al Parlamento europeo e al Consiglio

PARLAMENTO EUROPEO (prima lettura):PARLAMENTO EUROPEO (prima lettura):approva un testo e lo trasmette al Consiglio

CONSIGLIO (prima lettura):CONSIGLIO (prima lettura):a) approva lo stesso testo (l’atto si considera adottato)b) approva il testo con emendamenti e lo trasmette al Parlamento

COMMISSIONE:COMMISSIONE:illustra la sua posizione al Parlamento

PARLAMENTO EUROPEO (seconda lettura):PARLAMENTO EUROPEO (seconda lettura):a) approva lo stesso testo o non si pronuncia entro tre mesi (l’atto si considera adottato)b) respinge il testo (l’atto si considera non adottato)c) approva emendamenti e il testo torna al Consiglio e alla

Commissione

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LA PROCEDURA LEGISLATIVA ORDINARIA LA PROCEDURA LEGISLATIVA ORDINARIA

[segue]

COMMISSIONE:COMMISSIONE:formula un parere sugli emendamenti del Parlamento

CONSIGLIO (seconda lettura):CONSIGLIO (seconda lettura):a) approva tutti gli emendamenti del Parlamento, all’unanimità in

caso di parere negativo della Commissione (l’atto si considera adottato)b) non approva tutti gli emendamenti del Parlamento e viene

convocato un comitato di conciliazioneCOMITATO DI CONCILIAZIONE PARLAMENTO/CONSIGLIO COMITATO DI CONCILIAZIONE PARLAMENTO/CONSIGLIO (con la partecipazione della Commissione): (con la partecipazione della Commissione):

a) approva un progetto comune entro sei settimame (l’atto deve essere successivamente adottato dal Parlamento e dal Consiglio in terza lettura)

b) non approva un progetto comune (l’atto si considera non adottato)

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LE PROCEDURE LEGISLATIVE SPECIALILE PROCEDURE LEGISLATIVE SPECIALI

Es.: art. 113 Tfueart. 113 Tfue«Il Consiglio, deliberando all’unanimità secondo una procedura legislativa speciale e previa consultazione del Parlamento europeo e del Comitato economico e sociale, adotta le disposizioni che riguardano l’armonizzazione delle legislazioni relative alle imposte sulla cifra d’affari, alle imposte di consumo ed altre imposte indirette, nella misura in cui detta armonizzazione sia necessaria per assicurare l’instaurazione ed il funzionamento del mercato interno ed evitare le distorsioni di concorrenza».

Es.: art. 19.1 Tfueart. 19.1 Tfue«Fatte salve le altre disposizioni dei trattati e nell’ambito delle competenze da essi conferite all’Unione, il Consiglio, deliberando all’unanimità secondo una procedura legislativa speciale e previa approvazione del Parlamento europeo, può prendere i provvedimenti opportuni per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale».

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L’ITALIA E L’UNIONE EUROPEAL’ITALIA E L’UNIONE EUROPEA

Legge 14 ottobre 1957, n. 1203 Legge 14 ottobre 1957, n. 1203 (ratifica ed esecuzione del Trattato Cee)

Legge 3 novembre 1992, n. 454 Legge 3 novembre 1992, n. 454 (ratifica ed esecuzione del Trattato Ue)

• Qual è il fondamento costituzionale dell’assunzione da parte dello Stato italiano degli obblighi derivanti dall’appartenenza all’Unione europea?• Come partecipano gli organi e soggetti costituzionali italiani alla formazione del diritto dell’Unione (fase ascendente)?• Come si dà attuazione al diritto dell’Unione, una volta formato, in particolare alle direttive (fase discendente)?

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ORDINAMENTO ITALIANOORDINAMENTO ITALIANOE ORDINAMENTO DELL’UNIONE EUROPEAE ORDINAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA

Art. 11 Cost.Art. 11 Cost.

• il fondamento costituzionale della partecipazione dell’Italia all’Unione europea

Legge 86/1989 – Legge 11/2005Legge 86/1989 – Legge 11/2005

• la partecipazione degli organi costituzionali italiani alla formazione (c.d. fase ascendente) e all’attuazione (c.d. fase discendente) del diritto comunitario

Sent. cost. 170/1984Sent. cost. 170/1984

• i rapporti fra norme comunitarie e norme interne e il primato del diritto comunitario

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Art.117 Cost.Art.117 Cost.L’espressione Unione europea compare nel testo costituzionale soltanto con la riforma del titolo V approvata con la L. cost. 28 ottobre 2001, n. 3.

Diverse disposizioni disciplinano la partecipazione italiana al processo di integrazione europeo, sia con riferimento allo Stato sia alle Regioni.

Il primo riferimento all'ordinamento comunitario si trova nel comma 1 dell'articolo 117 della Costituzione con la clausola generale di compatibilità della legislazione (nazionale e regionale) con i «vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario».

Si tratta di norma che non autorizza ulteriori limitazioni di sovranità, che restano comunque legittimate sulla base della previsione dell'art. 11, bensì riconosce la superiorità dell'ordinamento comunitario su quello interno, così come affermato dalla giurisprudenza comunitaria e interna.

La disciplina dei rapporti fra lo Stato e l'Unione europea è affidata alla legislazione esclusiva statale (art. 117 comma 2), mentre compete alla legislazione concorrente regionale quella dei rapporti fra l'Unione e le stesse Regioni (art. 117 comma 3).

L’art. 117 comma 5, inoltre, fissa i principi generali dell'attività diretta alla formazione e all'attuazione degli atti comunitari, affidando alla legislazione esclusiva statale la disciplina degli aspetti procedurali e dell'eventuale esercizio del potere sostitutivo statale in caso di inadempienza. In attuazione di tali ultime previsioni sono stati emanati l'art. 5 della legge n. 131 dei 2003 e la legge n. 11 del 2005, che definiscono le procedure per la partecipazione in sede comunitaria delle Regioni sia in via indiretta, cioè attraverso la formazione della volontà statale, che diretta. segue

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L'art. 117 comma 5 costituzionalizza i principi che disciplinano l'intervento delle Regioni nella formazione e nell'attuazione della normativa comunitaria:

- la previsione di una loro partecipazione nella fase ascendente del diritto comunitario, vale a dire all'iter procedurale che porta all'adozione da parte delle istituzioni comunitari di determinati atti;

- la previsione di una loro partecipazione nella fase discendente del diritto comunitario, vale a dire nel momento in cui diventa necessario dare attuazione nel nostro Stato agli atti normativi comunitari ed in particolare in quelle materie in cui è prevista una potestà legislativa (esclusiva o concorrente) delle Regioni.

Ultimo richiamo comunitario è contenuto nell'articolo 120 Cost. (a cui è stato dato attuazione dall'art. 8 della L. 131/2003), laddove si attribuisce al Governo il potere di sostituirsi agli enti territoriali nel caso dì mancato rispetto della normativa internazionale e comunitaria. 67Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011

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