L’OSSIGENO E’ IL GAS CHE PERMETTE LE COMBUSTIONI CHE POSSONO

ESSERE RAPIDE CON SVILUPPO DI FIAMMA, LUCE ED ENERGIA O LENTE

(OSSIDAZIONI) CHE AVVENGONO LENTAMENTE, SENZA PRODUZIONE DI

FIAMMA E DI LUCE. ANCHE LA RESPIRAZIONE E’ UNA OSSIDAZIONE

L’OSSIGENO E’ QUINDI CONSUMATO MA LE PIANTE CON LA FOTOSINTESI

CLOROFILLIANA LO PRODUCONO CONTINUAMENTE.

L’ANIDRIDE CARBONICA E’ PRODOTTA DURANTE LE COMBUSTIONI. E’

UTILIZZATA DALLE PIANTE PER FARE LA FOTOSINTESI CLOROFILLIANA. E’

CONTENUTA ANCHE NELLE BIBITE FRIZZANTI.

IN SUA PRESENZA LE FIAMME SI SPENGONO. E’ USATA ANCHE NEGLI

ESTINTORI.

L’ANIDRIDE CARBONICA E’ RESPONSABILE

DELL’EFFETTO SERRA: SE SI ACCUMULA

NELL’ATMOSFERA IN QUANTITA’ ECCESSIVA

FORMA UNA BARRIERA CHE LASCIA PASSARE I

RAGGI SOLARI MA NON FA USCIRE IL CALORE.

QUINDI SULLA TERRA C’E’ IL RISCHIO DI UN

AUMENTO DELLA TEMPERATURA MEDIA CHE

POTREBBE FAR SCIOGLIERE I GHIACCIAI E

AUMENTARE IL LIVELLO DEI MARI CON IL

RISCHIO CHE LE CITTA’ COSTIERE VENGANO

SOMMERSE.

ESPERIMENTO N. 1: LA COMBUSTIONE DEL FIAMMIFERO

IN UN PIATTINO DI PLASTICA DOVE ABBIAMO

MESSO UN PO’ DI ACQUA DI CALCE,

FACCIAMO GALLEGGIARE UN SUGHERO SU

CUI ABBIAMO INSERITO UN FIAMMIFERO

SPENTO.

ACCENDIAMO IL FIAMMIFERO E SUBITO

COPRIAMO IL FIAMMIFERO CON UNA BEUTA.

DOPO ALCUNI SECONDI OSSERVIAMO CHE IL

FIAMMIFERO SI SPENGE, L’ACQUA SALE

NELLA BEUTA E DIVENTA TORBIDA. PERCHE?

L’ARIA E’ INTRAPPOLATA NELLA BEUTA E NON PUO’ ENTRARE NE’ USCIRE.

UNA VOLTA CONSUMATO TUTTO L’OSSIGENO LA FIAMMA SI SPENGE PERCHE’

SENZA OSSIGENO LE COMBUSTIONI NON POSSONO AVVENIRE.

SI PRODUCE NELLA COMBUSTIONE ANIDRIDE CARBONICA CHE PERO’ E’

SOLUBILE IN ACQUA E QUINDI NON VA AD OCCUPARE IL POSTO LASCIATO

VUOTO DALL’OSSIGENO. ALLORA IL VOLUME DI ARIA DIMINUISCE

PERMETTENDO ALL’ACQUA DI PRENDERE IL POSTO DELL’ARIA.

L’ANIDRIDE CARBONICA REAGISCE CON L’ACQUA DI CALCE E FORMA CON

ESSA IL CARBONATO DI CALCIO CHE RENDE TORBIDA LA SOLUZIONE.

ESPERIMENTO N. 2 : LA RESPIRAZIONE

METTIAMO UN PO’ DI ACQUA DI CALCE IN UN BECHER

E CON UNA CANNUCCIA SOFFIAMO DENTRO L’ARIA.

LA SOLUZIONE DIVENTA TORBIDA.

LA RESPIRAZIONE E’ UNA COMBUSTIONE LENTA

(OSSIDAZIONE), PER CUI CON ESSA LIBERIAMO

NELL’ARIA ANIDRIDE CARBONICA. SOFFIANDO NEL

BECHER L’ANIDRIDE CARBONICA DELLA NOSTRA

RESPIRAZIONE REAGISCE CON L’ACQUA DI CALCE

PRODUCENDO CARBONATO DI CALCIO.

SE AGGIUNGIAMO ALL’ACQUA INTORBIDITA UN PO’ DI ACIDO L’ACQUA DI

CALCE RITORNA LIMPIDA PERCHE’ SI VERIFICA LA REAZIONE INVERSA E SI

RIFORMA ANIDRIDE CARBONICA.

ESPERIMENTO N. 3: LA PRODUZIONE DI OSSIGENO

IN UN BECHER FACCIAMO REAGIRE UN SALE, LO IODURO

DI POTASSIO CON L’ACQUA OSSIGENATA.

SI SVILUPPANO DELLE BOLLICINE DI GAS CHE E’

OSSIGENO. INFATTI INTRODUCENDO NEL BECHER UN

BASTONCINO INCANDESCENTE, ESSO PRENDE A

BRUCIARE IN MANIERA INTENSA. L’OSSIGENO ALIMENTA

LA COMBUSTIONE.

ESPERIMENTO N. 4: L’ANIDRIDE

CARBONICA IMPEDISCE LA COMBUSTIONE

APPOGGIAMO UNA CANDELA ACCESA SUL

FONDO DI UN BARATTOLO. VERSIAMO POI SUL

FONDO UN PO’ DI ACIDO (MA VA BENE ANCHE

DELL’ACETO CHE NON E’ PERICOLOSO COME

L’ACIDO). AGGIUNGIAMO UN CUCCHIAINO DI

BICARBONATO DI SODIO.

SI OSSERVA UNA INTENSA EFFERVESCENZA

CON PRODUZIONE DI BOLLICINE DI UN GAS CHE

E’ ANIDRIDE CARBONICA. INFATTI LA FIAMMA SI SPENGE: L’ANIDRIDE

CARBONICA NON PERMETTE LA COMBUSTIONE.

L’ANIDRIDE CARBONICA NON SFUGGE NELL’ARIA MA SI DEPOSITA SUL

FONDO DEL RECIPIENTE PERCHE’ E’ PIU’ PESANTE DELL’ARIA

ESPERIMENTO N. 5: VERSARE L’INVISIBILE

VERSIAMO IN UNA BEUTA UN PO’ DI ACIDO E METTIAMO IN UN PALLONCINO

UN PO’ DI BICARBONATO DI SODIO. INSERIAMO IL PALLONCINO

SULL’APERTURA DELLA BEUTA: IL BICARBONATO REAGISCE CON L’ACIDO E SI

SVILUPPA ANIDRIDE CARBONICA CHE RIEMPIE IL PALLONCINO.

TOGLIAMO IL PALLONCINO, LO CHIUDIAMO E VERSIAMO IL CONTENUTO

TRASPARENTE IN UN BECHER. ROVESCIAMO IL BECHER “VUOTO” MA PIENO

DI ANIDRIDE CARBONICA (CHE NON SFUGGE PERCHE’ PIU’ PESANTE

DELL’ARIA) IN UN ALTRO BECHER AL CUI INTERNO ABBIAMO POSIZIONATO

UNA CANDELA ACCESA.

LA CANDELA SI SPENGE. ANCORA UNA VOLTA ABBIAMO DIMOSTRATO CHE

L’ANIDRIDE CARBONICA NON PERMETTE LE COMBUSTIONI.

ESPERIMENTO N. 6: LA COMBUSTIONE “LENTA”, CIOE’ L’OSSIDAZIONE

INSERIAMO UN PO’ DI PAGLIETTA D’ACCIAIO UMIDA SUO FONDO DI UNA

PROVETTA. CAPOVOLGIAMO LA PROVETTA E APPOGGIAMOLA IN UN BECHER

DOVE ABBIAMO MESSO POCA ACQUA.

ASPETTIAMO QUALCHE GIORNO: LA PAGLIETTA ARRUGGINISCE E IL LIVELLO

DI ACQUA SI ALZA.

CHE COSA E’ SUCCESSO? E’ AVVENUTA UNA OSSIDAZIONE CHE HA

CONSUMATO L’OSSIGENO ED HA TRASFORMATO IL FERRO IN RUGGINE. LA

QUANTITA’ DI ARIA E’ DIMINUITA E QUINDI L’ACQUA E’ RIUSCITA A SALIRE

IN ALTO.

RIEPILOGO

AZOTO: SI TROVA NELL’ARIA E

COMPIE UN CICLO PASSANDO

NEL TERRENO, NELLE PROTEINE

VEGETALI E ANIMALI E POI DI

NUOVO NELL’ARIA CON UN

CICLO CONTINUO

OSSIGENO: SERVE PER LE

COMBUSTIONI (QUANDO

BRUCIA UN FIAMMIFERO) E PER

LE OSSIDAZIONI (LA

RESPIRAZIONE O LA PAGLIETTA

DI FERRO CHE ARRUGGINISCE).

VIENE PRODOTTO DALLE PIANTE

CON LA FOTOSINTESI

CLOROFILLIANA.

ANIDRIDE CARBONICA: E’

PRODOTTA DURANTE LE

COMBUSTIONI.

E’ CONSUMATA DALLE PIANTE

PER FARE LA FOTOSINTESI

CLOROFILLIANA.

IN SUA PRESENZA LA FIAMMA SI

SPENGE.

E’ RESPONSABILE DELL’EFFETTO

SERRA

OZONO: SI TROVA NEGLI STRATI

ALTI DELL’ATMOSFERA E

BLOCCA I DANNOSI RAGGI

ULTRAVIOLETTI PROVENIENTI

DAL SOLE. SE SI FORMA A

LIVELLO DEL SUOLO A CAUSA

DELL’INQUINAMENTO E’

DANNOSO.