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LOTTO “A” FORNITURA DI n°1 (uno) AUTOCOMPATTATORE NUOVO DI FABBRICA, A CARICAMENTO POSTERIORE CON CASSONE AVENTE CAPACITÀ GEOMETRICA, NON INFERIORE A 30 MC. ESCLUSO BOCCA DI CARICO, ALLESTITO SU AUTOTELAIO A QUATTRO ASSI CON PTT NON INFERIORE A 320 TON. La fornitura prevede l’opzione agli stessi prezzi e condizioni per altri due compattatori, da esercitarsi entro 18 mesi dalla prima consegna. Prezzo base €160.000,00(centoquarantamila/00)cad. CARATTERISTICHE TECNICHE AUTOTELAIO (riferimento a scopo unicamente esemplificativo, ferma restando la facoltà dei concorrenti di proporre forniture equivalenti,: IVECO STRALIS AD260S36 Y/PS RSU. 8X2) Massa totale a terra: non inferiore a 32000 Kg; Numero assi: 4. Con 3° asse con ruote singole sollevabile a sterzatura comandata Passo: mm 4200- 4800 tra il primo e il terzo asse e comunque adeguato alla carrozzabilità richiesta; lunghezza totale: non superiore a mm. 10500 con sbalzo posteriore nei limiti della norma larghezza massima: mm. 2.550 Portata utile legale con voltacontenitori a doppio attacco (DIN; pettine il tipo di attacco definitivo sarà comunicato successivamente) e pedane omologate: Distribuzione peso sugli assi ton 8- 7,5 - 12-8 Impianto frenante: AEBS; freno di stazionamento anteriore; freni a disco anteriori e posteriori Avvisatore acustico di corsia (LDWS) Ganci di traino anteriore; Paraspruzzi e parafanghi anteriori e posteriori; Paraincastro anteriori e posteriori; Sospensione pneumatica posteriore; Dispositivo di blocco differenziale con comando in cabina; Tubo di scappamento con emissione fumi verso l’alto ( scarico verticale); Presa aria motore alta; Vano porta attrezzi; Triangolo di soccorso; Cunei di stazionamento; Ruota di scorta; Essiccatore aria su impianto pneumatico e dispositivo anticongelante; Connettore per allestimenti Convertitore di tensione 24/12 volt a 20° Cruise control Filtro antipolline Predisposizione comando presa di forza Prefiltro gasolio riscaldato Serbatoio AdBlue riscaldato Spia + cicalino bassa pressione freni rimorchio/semirimorchio Gruppo alternatore min. 90 A; Deviosgancio batterie; Cabina Cabina guida corta, ribaltabile in avanti con sollevamento idraulico; Colore aziendale bianco; Posto guida a sinistra più terzo posto in cabina omologato; Interni a ridotta sporcabilità Climatizzatore in cabina con regolazione manuale;

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Page 1: LOTTO “A” FORNITURA DI n°1 (uno) AUTOCOMPATTATORE … · • Climatizzatore in cabina con ... Devono essere presenti almeno due punti di controllo della pressione, uno per il

LOTTO “A” FORNITURA DI n°1 (uno) AUTOCOMPATTATORE NUOVO DI FABBRICA, A CARICAMENTO POSTERIORE CON CASSONE AVENTE CAPACITÀ GEOMETRICA, NON INFERIORE A 30 MC. ESCLUSO BOCCA DI CARICO, ALLESTITO SU AUTOTELAIO A QUATTRO ASSI CON PTT NON INFERIORE A 320 TON. La fornitura prevede l’opzione agli stessi prezzi e condizioni per altri due compattatori, da esercitarsi entro 18 mesi dalla prima consegna. Prezzo base €160.000,00(centoquarantamila/00)cad. CARATTERISTICHE TECNICHE AUTOTELAIO (riferimento a scopo unicamente esemplificativo, ferma restando la facoltà dei concorrenti di proporre forniture equivalenti,: IVECO STRALIS AD260S36 Y/PS RSU. 8X2)

• Massa totale a terra: non inferiore a 32000 Kg; • Numero assi: 4. Con 3° asse con ruote singole sollevabile a sterzatura comandata • Passo: mm 4200- 4800 tra il primo e il terzo asse e comunque adeguato alla carrozzabilità richiesta; • lunghezza totale: non superiore a mm. 10500 con sbalzo posteriore nei limiti della norma • larghezza massima: mm. 2.550 • Portata utile legale con voltacontenitori a doppio attacco (DIN; pettine il tipo di attacco

definitivo sarà comunicato successivamente) e pedane omologate: • Distribuzione peso sugli assi ton 8- 7,5 - 12-8 • Impianto frenante: AEBS; freno di stazionamento anteriore; freni a disco anteriori e posteriori • Avvisatore acustico di corsia (LDWS) • Ganci di traino anteriore; • Paraspruzzi e parafanghi anteriori e posteriori; • Paraincastro anteriori e posteriori; • Sospensione pneumatica posteriore; • Dispositivo di blocco differenziale con comando in cabina; • Tubo di scappamento con emissione fumi verso l’alto ( scarico verticale); • Presa aria motore alta; • Vano porta attrezzi; • Triangolo di soccorso; • Cunei di stazionamento; • Ruota di scorta; • Essiccatore aria su impianto pneumatico e dispositivo anticongelante; • Connettore per allestimenti • Convertitore di tensione 24/12 volt a 20° • Cruise control • Filtro antipolline • Predisposizione comando presa di forza • Prefiltro gasolio riscaldato • Serbatoio AdBlue riscaldato • Spia + cicalino bassa pressione freni rimorchio/semirimorchio • Gruppo alternatore min. 90 A; • Deviosgancio batterie;

Cabina

• Cabina guida corta, ribaltabile in avanti con sollevamento idraulico; • Colore aziendale bianco; • Posto guida a sinistra più terzo posto in cabina omologato; • Interni a ridotta sporcabilità • Climatizzatore in cabina con regolazione manuale;

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• Specchi retrovisori regolabili e riscaldabili elettricamente, specchi supplementari destro e sinistro e specchio passaruota;

• Sterzo servoassistito; • Sedile autista pneumatico con regolazione lombare; • Alzacristalli elettrici; • Vetri atermici • Contaore motore • paraurti in ferro • Fanali fendinebbia; • Raccordo aria in cabina con pistola e tubo spiralato; • Pradellino supplementare per facilitare l’accesso su entrambi i lati

Gruppo Motore e cambio Motore conforme alle direttive Euro 6 senza EGR; Potenza motore: non inferiore a 360 CV (265 Kw); Predisposizione attacchi per diagnosi elettronica efficienza motore; Check control a bordo per segnalazione anomalie e livelli lubrificanti; Cambio automatico ALLISON tipo S. 3200 ; Rapporto al ponte corto e comunque tale che il veicolo non superi la velocità di 100 km/ora in assenza di limitatore TRASFORMAZIONI Applicazione 4° asse originale con freni a disco a sterzatura idraulica posto davanti all’asse motore e sollevatore 2° e 4° assi, predisposizione per compattatori RELAZIONE TECNICA Le caratteristiche dell’autotelaio cabinato dovranno essere dettagliate in una relazione tecnica descrittiva la quale sarà parte integrante dell’offerta tecnica. da tale relazione insieme ad ogni altra informazione che il concorrente riterrà opportuno e/o utile fornire in offerta, dovranno evincersi: Descrizione generale dell’autotelaio e dei gruppi componenti l’allestimento Descrizione delle caratteristiche geometriche, meccaniche,elettriche e funzionali dell’autotelaio Piano di manutenzione programmata dell’autotelaio e gruppi previsti nell’allestimento richiesto ATTREZZATURA CARATTERISTICHE TECNICHE DELLE ATTREZZATURE A CARICO POSTERIORE L’attrezzatura di compattazione R.S.U. è del tipo monopala articolata con azionamento idraulico. Le principali funzioni del ciclo sono gestite mediante PLC e/o CANbus. Le articolazioni devono essere esenti da necessità di lubrificazioni oppure dotate di ingrassatori protetti contro l’intasamento da sporcizia e dal contatto diretto coi rifiuti. Deve garantire una versatilità tale da permettere il caricamento dei rifiuti a mano, con cassonetti e mediante accoppiamento con veicoli satellite. Deve essere realizzata con materiali idonei a sopportare le sollecitazioni dovute al caricamento, alla compattazione e allo scarico dei rifiuti, senza che avvengano cedimenti o deformazioni. L’attrezzatura dovrà essere realizzata con materiali esenti da difetti secondo processi che prevedono controlli di qualità durante tutte le fasi di produzione e che siano rispondenti a tutte le Leggi vigenti in Italia e nella CEE (Direttiva macchine 89/392/CEE e s.m.i.) con particolare riferimento a quelle antinfortunistiche. L’attrezzatura dovrà avere la marchiatura CE. Cassone Cassone rifiuti di capacità non inferiore a mc. 30,00 esclusa la bocca di carico. Realizzato in lamiera di acciaio antiusura (tipo hardox 400) dello spessore minimo di mm. 4, per il fondo, resistente all’effetto corrosivo dei liquami nonché all’azione abrasiva per lo sfregamento dei rifiuti e ad alto carico di rottura; pareti laterali anch’esse in acciaio dello spessore minimo non inferiore a mm. 3; tetto realizzato in lamiera di acciaio di spessore non inferiore a mm.3.

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Pareti interne e fondo perfettamente lisci e privi di sporgenze per consentire una più facile pulizia; possibilità di scarico dei liquami mediante saracinesca a sfera da almeno 2”; Saldature eseguite a filo continuo in atmosfera neutra controllata o comunque in maniera tale da assicurare la perfetta tenuta contro la fuoriuscita dei liquami che si creano durante la fase di caricamento, con materiale di riporto idoneo in relazione alle parti da saldare. Struttura dimensionata per raggiungere senza cedimenti o deformazioni un rapporto di compattazione di 6:1 minimo; Paratia di espulsione dei rifiuti allocata all’interno del cassone ed azionata da un pistone idraulico, a doppio effetto, che funziona anche come pala di contropressione per la compattazione; Tramoggia o bocca di carico Realizzata, per il fondo, in acciaio hardox 400 di spessore non inferiore a mm.6; le pareti laterali dovranno essere realizzate con unica lamiera, piegata e senza saldature, in acciaio antiusura e antisnervamento avente spessore non inferiore a mm. 6. Compressione dei rifiuti realizzata per mezzo di un'unica pala articolata (slitta e pala) raccoglitrice e pressatrice alloggiata nella bocca di carico, azionata da cilindri oleodinamici. La slitta, movimentata da elementi striscianti (rulli o pattini) con guide laterali interne od esterne, deve essere realizzata a tenuta stagna, ciò al fine di evitare inceppamenti ed incastri dei materiali raccolti (in particolare cartone, plastiche etc.)

Tra cassone e bocca di carico dovrà essere interposta adeguata guarnizione antiacido nel semiperimetro inferiore idonea alla tenuta nel tempo dei liquami oltre a sistema di raccolta dei liquami eventualmente trafilati attraverso la guarnizione o dalla compattazione. Sistema di apertura e chiusura della bocca di carico asservito a comando a due mani, a funzionamento oleodinamico con pistoni dotati di valvole di blocco in caso di rottura delle tubazioni dell’olio; controllo oleodinamico della pressione e della portata in fase di discesa; mantenimento della portella nella posizione aperta durante i normali spostamenti del veicolo in fase di scarico del cassone; angolo di apertura non inferiore a 90°; La bocca di carico deve essere idonea all’accoppiamento con motocarri, autocarri e minicompattatori fino a 12 mc e comunque avere una larghezza interna effettiva non inferiore a mm. 2.200 ed una capacità non inferiore a mc. 2,5. Altezza bocca di carico con sponda abbassata massimo (a veicolo scarico) 1200 mm; Dotazione di sponda ribaltabile per facilitare l’accoppiamento con altri autocompattatori; Sostegni di sicurezza, per la manutenzione a bocca sollevata; Rinforzi anticesoiamento in lamiera di acciaio. Due attacchi collegati alla tramoggia per l’alloggiamento di scopa e badile. PRESA DI POTENZA( P.T.O.) La presa di potenza dovrà essere conforme alle prescrizioni della casa costruttrice dell’autotelaio Pedane posteriori Il mezzo deve essere dotato di pedane posteriori regolarmente omologate; conformi alla norma CE nonché alle disposizioni previste dalla direttiva macchine, dotati di mancorrenti sui quali è ripetuta la fanaleria posteriore, visibile anche con operatori in piedi. Limitatore di velocità 20 Km/h con operatore presente su pedana. Fermo retromarcia con operatore presente su pedana. Interruzione automatica dei cicli di compattazione con operatore presente su pedana. Inibizione retro marcia con operatore presente su pedana. Indicatore luminoso in cabina di operatore presente su pedana. Applicazione di ‘”battitesta” sui fianchi della portella e protezione ad assorbimento d’urti sulle parti che possono comportare interferenze con gli operatori Avvisatore acustico in cabina comandato da pulsante facilmente raggiungibile dall’operatore in pedana Sistema voltacontenitori Idoneo per la movimentazione di cassonetti da lt. 1.110 a lt. 1.500 con attacchi che verranno in seguito comunicati; 120, 240, 360 e 660 litri con attacchi a pettine

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Comandato da distributore proporzionale così da avere un andamento continuo del ciclo con velocità differenziate all’aggancio, in fase di salita ed in fase di ribaltamento, senza movimenti bruschi ed eccessivi scuotimenti Funzione shaker di serie, disattivabile dal quadro comandi in cabina Inclinazione del contenitore in fase di scarico superiore a 45°; Cilindri tipo oleodinamico dotati di valvole di blocco che impediscono la caduta del contenitore; Sistema di blocco del contenitore che impedisca la caduta e/o il danneggiamento del bordo di aggancio Tempo del ciclo completo di svuotamento del contenitore inferiore a 30 secondi; Aggancio e presa automatica all’avvicinamento del contenitore (per attacco a pettine) Ferme restando le specifiche tecniche di cui sopra, verranno positivamente valutati dispositivi voltacontenitori costruiti in modo da non interferire con le pedane posteriori così da non dover effettuare manovre sulle stesse per consentire l’aggancio ed il ribaltamento del contenitore; allo stesso modo costituirà elemento di valutazione positiva il fatto che il sistema consenta di utilizzare un attacco senza dover obbligatoriamente operare sugli altri (esempio agganciare i contenitori all’attacco a pettine senza dover aprire gli attacchi DIN) Sistema di compattazione Sistema di compattazione che permetta i seguenti cicli di lavoro, tutti sincronizzati con il voltacassonetti:

• Ciclo automatico continuo • Ciclo automatico singolo • Ciclo manuale (uomo presente) • Ciclo sincronizzato • Ciclo manuale con possibilità di inversione comando in ciascuna fase separatamente, in

qualunque posizione anche in senso inverso a quello normale • Velocità di caricamento (inghiottimento) rifiuti minimo 5 mc al minuto;

Tempo ciclo di compattazione completo inferiore a 30 secondi; Rapporto di compattazione regolabile in funzione della tipologia di rifiuto da raccogliere, con comando in cabina; alla massima potenza il rapporto di compattazione non dovrà essere inferiore a 6:1, mentre per la raccolta di alcuni materiali (vetro, organico) dovrà essere regolabile e disattivabile Sistema di espulsione Piatto di espulsione che scorre su guide orizzontali azionato da cilindro idraulico a doppio effetto; Tempo massimo di scarico del cassone pieno 120 secondi; Impianto oleodinamico Impianto costituito da due pompe (sistema di compattazione e servizi) collegate ad unica presa di forza montata sul cambio di velocità; inserimento della presa di forza con comando in cabina, disinserimento automatico Temperatura di esercizio non superiore a 70° C; Pressione di esercizio circa 180-220 bar; La pressione di esercizio deve essere al massimo l’80% della pressione massima delle pompe; Devono essere presenti almeno due regolatori di pressione, di cui uno per il circuito; Valvole di sicurezza alla sovrappressione piombate con indicazione della taratura; Valvole a sfera per intercettazione serbatoio olio idraulico; Devono essere presenti almeno due punti di controllo della pressione, uno per il circuito del sistema di compattazione ed uno per il circuito dei servizi, con innesti rapidi di manometri e deve essere fornito un manometro per attrezzatura o in alternativa n° 2 manometri fissi; Comandi e strumentazioni In corrispondenza dei comandi devono essere presenti targhette identificative dei comandi. L’attrezzatura dovrà essere dotata almeno dei seguenti dispositivi di comando: Comandi in cabina: Comandi per l’inserimento ed il disinserimento della presa di forza; Comandi per l’accensione delle luci lampeggianti;

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Comando per l’accensione dell’illuminazione della bocca di carico; Comando per l’arresto di emergenza del ciclo di compattazione; Comando di emergenza per arresto automatico di tutte le funzioni all’inserimento della Retromarcia Comandi laterali anteriori: Comandi apertura e chiusura bocca di carico; Comandi azionamento pala di espulsione; Arresto del ciclo di compattazione Comandi laterali posteriori: Comandi dispositivo compattazione (cicli indicati al punto “Sistema di compattazione”); Comandi dispositivi voltacassonetti e voltabidoni; L’attrezzatura dovrà inoltre essere fornita di sistema di controllo delle operazioni effettuate con memorizzazione delle principali (conta ore, conta cicli, ecc) Impianto elettrico L’impianto elettrico e tutti i dispositivi devono essere realizzati a norme CEI; classe IP 65 (protezione contro la polvere ed i getti d’acqua) I cavi dell’impianto elettrico devono essere di colore differente e numerati in modo da facilitare l’identificazione in caso di riparazione; Dispositivi ed accorgimenti per la sicurezza L’attrezzatura dovrà essere dotata dei seguenti dispositivi di sicurezza: In corrispondenza dei punti dell’attrezzatura nei quali sussistano rischi residui di schiacciamento degli arti, di contatto con parti in movimento, contatti con polveri o emissioni rumorose superiori ai limiti di Legge devono essere evidenti dei pittogrammi che indichino i rischi stessi; Portellone dotato di puntoni di sicurezza per gli interventi di manutenzione; N° 3 dispositivi luminosi gialli tipo “flash”, uno nella parte anteriore dell’attrezzatura e due nella parte posteriore; Un dispositivo deve impedire l’avanzamento dei veicolo con presa di forza inserita; Applicazione dispositivo limitatore che non consente all’operatore di accelerare il ciclo della pala o della paratia di espulsione La centralina deve essere in posizione protetta; Impianto TV a circuito chiuso con telecamera B/N o colore posta nella parte posteriore per visualizzare l’area di caricamento e le operazioni di retromarcia con monitor avente misura minima 5 pollici ad alta risoluzione in cabina Segnalatore acustico di retromarcia N° 3 fari protetti dagli urti per illuminare l’interno della bocca di carico e le parti laterali posteriori dell’attrezzatura; Pulsanti di EMERGENZA a fungo a riarmo manuale in cabina, in corrispondenza dei comandi anteriori e sui due lati dell’attrezzatura; Pannelli/strisce retroriflettenti a norma secondo le modalità e normative in vigore alla data della consegna Estintore da almeno 6 kg per tutte le classi di fuoco e parti elettriche; Cassetta contenente pacchetto di medicazione conforme all’allegato 2 del DM 15/7/2003 n. 388 CARROZZERIA Cabina di colore bianco Verniciatura a regola d’arte di tutto l’automezzo. Il colore dell’attrezzatura dovrà essere bianco come la cabina. LIMITAZIONE DELLE EMISSIONE SONORE Il livello di rumorosità può essere, a giudizio di Gelsia Ambiente srl, oggetto di una verifica in concomitanza con il collaudo con oneri a carico dell’aggiudicatario.

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La non conformità dei valori misurati in sede di collaudo rispetto a quelli richiesti, comporterà il pronto adeguamento, da parte del fornitore, ai limiti richiesti. I riferimenti normativi per il rilievo fonometrico sono quelli contenuti nel Decreto Legislativo81/2008 Testo Unico sulla Salute e Sicurezza del Lavoro e smi. In fase di collaudo il mezzo sarà guidato, secondo le normali condizioni d’esercizio indicate dall’Azienda fornitrice, da un autista espressamente individuato tra il personale della Gelsia Ambiente srl assistito da un tecnico di fiducia della Gelsia stessa. Le misure effettuate per l’esposizione al rumore in dB(A)e la pressione acustica di picco (ppeack) dB(C) in frequenza C )saranno considerate valide a condizione che la rumorosità all’interno del veicolo a motore spento (e quindi riferibile alla sola influenza della rumorosità ambientale) sia inferiore di 10 dB (A) al livello misurato a veicolo in movimento al di sotto dei limiti definiti. Le misurazioni non devono essere eseguite con cattive condizioni atmosferiche. Si deve evitare che i risultati siano falsati dal vento. Le misurazioni saranno effettuate con fonometro integratore di classe 1 a norma I.E.C. 651 ed 804. Relativamente alle misurazioni deve essere consegnata la documentazione della certificazione della taratura degli strumenti utilizzati, il verbale delle misure effettuate, e la documentazione attestante l’idoneità del tecnico che ha redatto il rapporto di misurazione. Limiti Livello di esposizione in cabina, in fase di trasferimento, ad attrezzatura non funzionante, minore di 70 dB(A) Livello di esposizione quotidiana personale dell’autista minore di 80 dB (A) con le seguenti mansioni: Trasferimento con attrezzatura non funzionante; Attesa in cabina durante la fase di carico di cassonetto; Attesa in cabina durante la fase di compattazione Scarico del mezzo dalla posizione laterale; Mansioni varie in cantiere (esposizione 70,1 dBA) Livello di esposizione quotidiana personale dell’operatore addetto al carico posteriore minore di 82 dB(A) con le seguenti mansioni: Trasferimento su autocarro con attrezzatura non funzionante (esposizione 72 dBA) Attesa a terra durante la fase di carico di cassonetto; Attesa a terra durante la fase di compattazione; Mansioni varie in cantiere (esposizione 70,1 dBA) Livello di immissione di rumore dell’ambiente minore di 85 dB(A) nelle posizioni di incrocio tra gli assi del rettangolo costruito intorno al perimetro del mezzo ad una distanza di 7,5 m ad un’altezza dal suolo di 1,5 m: Nella fase di compattazione dei rifiuti; Nella fase di caricamento di un cassonetto limitatamente alla posizione posteriore LIMITAZIONE DELL’ESPOSIZIONE ALLE VIBRAZIONI Il livello di esposizione alle vibrazioni sarà oggetto di una verifica in concomitanza con il collaudo con oneri a carico dell’aggiudicatario. In fase di collaudo il mezzo sarà guidato, secondo le normali condizioni d’esercizio indicate dall’Azienda fornitrice, da un autista espressamente individuato tra il personale di Gelsia Ambiente srl assistito da un tecnico di fiducia della Gelsia stessa. Le misure devono risultare inferiori ai valori limite di azione e di esposizione così come definito nel D.Lgs. 81/2008 e riferite in particolare all’operatore in pedana e all’autista. Al fine di ottenere il miglior risultato possibile il costruttore deve realizzare la macchina tenendo conto del progresso tecnico e della disponibilità di misure per controllare il rischio alla fonte, i rischi derivanti dall'esposizione alla vibrazioni meccaniche siano eliminati alla fonte o ridotti al minimo. La non conformità dei valori misurati in sede di collaudo rispetto a quelli richiesti, comporterà il pronto adeguamento, da parte del fornitore, ai limiti richiesti.

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I riferimenti normativi per il rilievo delle vibrazioni sono quelli contenuti nel Decreto Legislativo 81/2008 Testo Unico sulla Salute e Sicurezza del Lavoro e smi e ISPESL: Linee Guida per la Valutazione del Rischio da Vibrazioni negli Ambienti di Lavoro. Le misure delle vibrazioni devono essere effettuate in conformità alle normative vigenti che definiscono metodiche standardizzate attraverso la misurazione diretta, secondo le metodiche definite rispettivamente per il sistema mano-braccio dallo standard ISO 5349 - 2 , e per il corpo intero dallo standard ISO 2631-1 e comunque conformemente a specifiche procedure di misura definite per ciascun macchinario dagli standard ISO-CEN. Relativamente alle misurazioni deve essere consegnata una dichiarazione corredata la documentazione della certificazione della taratura degli strumenti utilizzati, il verbale delle misure effettuate, e la documentazione attestante l’idoneità del tecnico che ha redatto il rapporto di misurazione. VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE E VALORI D’AZIONE

Valori espressi in m/s2 Mano-braccio Corpo intero Valore limite di esposizione per 8 ore 5 1.0 Valore limite di esposizione su brevi periodi 20 1.5 Valore d’azione 2.5 0.5 NORME GENERALI Qualora in sede di collaudo emergessero difformità rispetto al capitolato tecnico di fornitura e risultasse impossibile il riadeguamento, la fornitura sarà restituita senza onere alcuno per la Stazione Appaltante, salvo il risarcimento di tutti i danni patiti come espressamente previsto all’articolo del Capitolato: ”Risoluzione contratto”. Formazione, addestramento del personale Nell’ambito della fornitura della macchine risulta comprensiva la formazione del personale da parte di un vs. tecnico qualificato, che effettui un corso di Formazione, addestramento per ogni tipo di macchina fornita, c/o la ns Sede di una durata minima di sei (6) ore. La formazione deve essere effettuata specificatamente sull’uso e la manutenzione della macchina evidenziando le misure di prevenzione e controllo da adottare sulla base della specificità di ogni singola macchina. Della formazione dovrà essere rilasciato uno specifico attestato Riferimenti tecnici normativi Tutto quanto espressamente indicato nel CAPITOLATO TECNICO DI FORNITURA COMPATTATORI dal punto di vista costruttivo, funzionale ed antinfortunistico, ancorché incompleto in qualche dettaglio, non esime il fornitore dal prendere tutti gli ulteriori accorgimenti atti a rendere la fornitura nel suo complesso ed in ogni particolare, sicura sotto tutti gli aspetti. Per quanto riguarda la conformità alle normative, il fornitore è obbligato a prendere tutti i provvedimenti necessari a rendere la fornitura nel suo complesso ed in ogni suo dettaglio conforme alle Normative ( IEC, ISO, ISO-CEN, EN, UNI, CEI, CEI-UNEL ecc), Direttive Europee e Leggi vigenti . Pertanto l’elenco delle norme e leggi, di seguito riportate non esaustivo, è da ritenersi soltanto indicativo per le principali strutture ,opere e finiture; esso, ancorché errato in qualche dettaglio, non esime il fornitore dal prendere tutti gli ulteriori accorgimenti atti a rendere la conformità della fornitura, nel suo complesso e in ogni particolare, completa a tutta la normativa e legislazione vigente, sia dal punto di vista formale e sia sostanziale, anche nei confronti di tutte le altre leggi, norme ed istruzioni vigenti in antinfortunistica e che potrebbero essere emanate nelle more della fornitura stessa. NORME NAZIONALI D.Lgs. 9 aprile 2008, n° 81 TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO. Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 Nuovo codice della strada e smi Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada e smi Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 194 "Attuazione della direttiva 2004/108/CE concernente il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilita' elettromagnetica e che abroga la direttiva 89/336/CEE"

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Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Circolare prot. 105_MOT2/B del 16702/05 MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 24 luglio 2006 D. Lgs. 4 settembre 2002, n. 262 Attuazione della direttiva 2000/14/CE concernente l'emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto Modifiche dell'allegato I - Parte b, del decreto legislativo 4 settembre 2002, n. 262, relativo all'emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate al funzionamento all'esterno. ISPESL: Linee Guida per la Valutazione del Rischio da Vibrazioni negli Ambienti di Lavoro DIRETTIVE COMUNITARIE La certificazione CE delle macchine e attrezzature Conformità alle Direttive Comunitarie (2006/42/CE, ecc.) in materia di requisiti essenziali di sicurezza e tutela della salute; Decreto del Presidente della Repubblica n. 459 del 24/07/1996 Regolamento per l'attuazione delle direttive 89/392/CEE, 91/368, 93/44 e 93/68 concernenti il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle macchine. Direttiva Comunità Europea 22.06.1998, n. 37 Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle macchine. DIRETTIVA 2006/42/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 17 maggio 2006 relativa alle macchine e che modifica la direttiva 95/16/CE (rifusione La nuova Direttiva Macchine è stata pubblicata in data, 09/06/2006,sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea serie L 157/24). Norme armonizzate UNI EN 1501-1 Veicoli raccolta rifiuti e relativi dispositivi di sollevamento - Requisiti generali e di sicurezza - Parte 1: Veicoli raccolta rifiuti a caricamento posteriore UNI EN 1501-4 Veicoli raccolta rifiuti e relativi dispositivi di sollevamento - Requisiti generali e di sicurezza - Parte 4: Codice di prova dell'emissione acustica per veicoli raccolta rifiuti UNI EN ISO 12100-1 Sicurezza del macchinario - Concetti fondamentali, principi generali di progettazione - Parte 1: Terminologia di base, metodologia UNI EN ISO 12100-2 Sicurezza del macchinario - Concetti fondamentali, principi generali di progettazione - Parte 2: Principi tecnici UNI EN ISO 13857: Sicurezza del macchinario - Distanze di sicurezza per impedire il raggiungimento di zone pericolose con gli arti superiori e inferiori UNI EN 414: Sicurezza del macchinario - Regole per la stesura e la redazione di norme di sicurezza UNI EN ISO 7731 Ergonomia - Segnali di pericolo per luoghi pubblici e aree di lavoro – Segnali acustici di pericolo UNI EN 349 Sicurezza del macchinario. Spazi minimi per evitare lo schiacciamento di parti del corpo. UNI EN ISO 13850 Sicurezza del macchinario - Arresto di emergenza - Principi di progettazione UNI EN ISO 5349-1 Vibrazioni meccaniche - Misurazione e valutazione dell'esposizione dell'uomo alle vibrazioni trasmesse alla mano - Parte 1: Requisiti generali UNI/TR 11232-1: Vibrazioni mano-braccio - Linee guida per la riduzione del rischio da vibrazioni - Parte 1: Metodi tecnici progettuali per la progettazione delle macchine UNI/TR 11232-2: Vibrazioni mano-braccio - Linee guida per la riduzione del rischio da vibrazioni - Parte 2: Misure di prevenzione sul posto di lavoro UNI EN ISO 8041: Risposta degli individui alle vibrazioni - Strumenti di misurazione UNI EN ISO 5349-2: Vibrazioni meccaniche - Misurazione e valutazione dell'esposizione dell'uomo alle vibrazioni trasmesse alla mano - Parte 2: Guida pratica per la misurazione al posto di lavoro ISO 2631-1: Mechanical vibration and shock -- Evaluation of human exposure to whole-body vibration -- Part 1: General requirements CEI 44-5 - CEI EN 60204-1 Sicurezza del macchinario - Equipaggiamento elettrico delle macchine Parte 1: Regole generali CEI 44-16 - CEI EN 62061 Sicurezza del macchinario –Sicurezza funzionale dei sistemi di comando e controllo elettrici, elettronici e elettronici programmabili correlati alla sicurezza. Per quanto riguarda l’organizzazione e l’esecuzione delle attività di costruzione , montaggio, collaudo, spedizione e assistenza l’ambiente e la sicurezza sono da prendere in considerazione le norme sui Sistemi Qualità in particolare: UNI EN ISO 9001:2000 Sistemi di gestione per la qualità – Requisiti UNI EN ISO 14001:2004 Sistemi di gestione ambientale - Requisiti e guida per l'uso

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UNI/TR 11157:2005 Sistemi di gestione ambientale - Modifiche introdotte dalla UNI EN ISO 14001:2004 rispetto all'edizione precedente BS OHSAS 18001:2007 Occupational Health and Safety Management-Requirements Documentazione La documentazione tecnica (manuali d’uso e manutenzione, schemi elettrici, ecc),in lingua italiana, a corredo delle macchine e attrezzature, come indicato nel Capitolato Speciale Norme Amministrative e Condizioni Generali.

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LOTTO “B” FORNITURA DI n° 2 (due) AUTOCOMPATTATORE A CARICAMENTO POSTERIORE CON CASSONE AVENTE CAPACITÀ GEOMETRICA, NON INFERIORE A 23 MC. ESCLUSO BOCCA DI CARICO, ALLESTITI SU AUTOTELAIO A TRE ASSI CON PTT NON INFERIORE A 26 TON. La fornitura prevede l’opzione per altri tre veicoli da esercitarsi entro 18 mesi dalla prima fornitura. Prezzo base € 140.000,00(centoquarantamila/00)cad.

CARATTERISTICHE TECNICHE AUTOTELAIO

(riferimento a scopo unicamente esemplificativo, ferma restando la facoltà dei concorrenti di proporre forniture equivalenti,: IVECO STRALIS AD260S31 Y/PS RSU 6X2.). Il veicolo deve essere nuovo di fabbrica e proveniente dal mercato Italia • Massa totale a terra: non inferiore a 26000 Kg;

• Numero assi: 3

• Terzo asse con ruote singole sollevabile a sterzatura comandata; • Numero assi: 4. Con 3° asse con ruote singole sollevabile a sterzatura comandata • Passo: mm 4200- 4800 tra il primo e il terzo asse e comunque adeguato alla carrozzabilità richiesta; • lunghezza totale: non superiore a mm. 10500 con sbalzo posteriore nei limiti della norma • larghezza massima: mm. 2.550 • Portata utile legale con voltacontenitori a doppio attacco (DIN; pettine il tipo di attacco

definitivo sarà comunicato successivamente) e pedane omologate: • Distribuzione peso sugli assi ton 8 - 12-8 • Impianto frenante: ABS; freno di stazionamento anteriore; freni a disco anteriori e posteriori • Ganci di traino anteriore; • Paraspruzzi e parafanghi anteriori e posteriori; • Paraincastro anteriori e posteriori; • Sospensione pneumatica posteriore; • Dispositivo di blocco differenziale con comando in cabina; • Tubo di scappamento con emissione fumi verso l’alto ( scarico verticale); • Presa aria motore alta; • Vano porta attrezzi; • Triangolo di soccorso; • Cunei di stazionamento; • Ruota di scorta; • Essiccatore aria su impianto pneumatico e dispositivo anticongelante; • Connettore per allestimenti • Convertitore di tensione 24/12 volt a 20° • Cruise control • Filtro antipolline • Predisposizione comando presa di forza • Prefiltro gasolio riscaldato • Serbatoio AdBlue riscaldato • Spia + cicalino bassa pressione freni rimorchio/semirimorchio • Gruppo alternatore min. 90 A; • Deviosgancio batterie;

Cabina

• Cabina guida corta, ribaltabile in avanti con sollevamento idraulico;

• Colore aziendale bianco;

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• Posto guida a sinistra più terzo posto in cabina omologato;

• Interni a ridotta sporcabilità

• Climatizzatore in cabina con regolazione manuale;

• Specchi retrovisori regolabili e riscaldabili elettricamente, specchi supplementari destro e sinistro e specchio passaruota;

• Sterzo servoassistito;

• Sedile autista pneumatico con regolazione lombare;

• Alzacristalli elettrici;

• Contaore motore e contaore P.T.O.

• paraurti in lamiera

• Fanali fendinebbia;

• Raccordo aria in cabina con pistola e tubo spiralato;

• Predellino supplementare per facilitare l’accesso su entrambi i lati;

Gruppo Motore e cambio

• Motore conforme alle direttive Euro 6 senza EGR

• Potenza motore: non inferiore a 290 CV (215 Kw);

• Predisposizione attacchi per diagnosi elettronica efficienza motore;

• Check control a bordo per segnalazione anomalie e livelli lubrificanti;

• Cambio automatico ALLISON tipo S. 3200;

• Rapporto al ponte corto e comunque tale che il veicolo non superi la velocità di 100 km/ora in assenza di limitatore

RELAZIONE TECNICA

• Le caratteristiche dell’autotelaio cabinato dovranno essere dettagliate in una relazione tecnica descrittiva la quale sarà parte integrante dell’offerta tecnica. Da tale relazione insieme ad ogni altra informazione che il concorrente riterrà opportuno e/o utile fornire in offerta, dovranno evincersi:

• Descrizione generale dell’autotelaio e dei gruppi componenti l’allestimento

• Descrizione delle caratteristiche geometriche, meccaniche, elettriche e funzionali dell’autotelaio

• Piano di manutenzione programmata dell’autotelaio e gruppi previsti nell’allestimento richiesto

CARATTERISTICHE TECNICHE DELLE ATTREZZATURE A CARICO POSTERIORE

L’attrezzatura di compattazione R.S.U. è del tipo monopala articolata con azionamento idraulico. Le principali funzioni del ciclo sono gestite mediante CAN BUS e/o PLC. Le articolazioni devono essere esenti da necessità di lubrificazioni oppure dotate di ingrassatori protetti contro l’intasamento da sporcizia e dal contatto diretto coi rifiuti. Deve garantire una versatilità tale da permettere il caricamento dei rifiuti a mano, con cassonetti e mediante accoppiamento con veicoli satellite. Deve essere realizzata con materiali idonei a sopportare le sollecitazioni dovute al caricamento, alla compattazione e allo scarico dei rifiuti, senza che avvengano cedimenti o deformazioni. L’attrezzatura dovrà essere realizzata con materiali esenti da difetti secondo processi che prevedono controlli di qualità durante tutte le fasi di produzione e che siano rispondenti a tutte le Leggi vigenti in Italia e nella CEE (Direttiva macchine 89/392/CEE e s.m.i.) con particolare riferimento a quelle antinfortunistiche. L’attrezzatura dovrà avere la marchiatura CE.

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Cassone Cassone rifiuti di capacità non inferiore a mc. 23,00 esclusa la bocca di carico. Realizzato in lamiera di acciaio antiusura (tipo hardox 400) dello spessore minimo di mm. 4, per il fondo, resistente all’effetto corrosivo dei liquami nonché all’azione abrasiva per lo sfregamento dei rifiuti e ad alto carico di rottura; pareti laterali anch’esse in acciaio dello spessore minimo non inferiore a mm. 3; tetto realizzato in lamiera di acciaio di spessore non inferiore a mm.3. Pareti interne e fondo perfettamente lisci e privi di sporgenze per consentire una più facile pulizia; possibilità di scarico dei liquami mediante saracinesca a sfera da almeno 2”; Saldature eseguite a filo continuo in atmosfera neutra controllata o comunque in maniera tale da assicurare la perfetta tenuta contro la fuoriuscita dei liquami che si creano durante la fase di caricamento, con materiale di riporto idoneo in relazione alle parti da saldare. Struttura dimensionata per raggiungere senza cedimenti o deformazioni un rapporto di compattazione di 6:1 minimo; Paratia di espulsione dei rifiuti allocata all’interno del cassone ed azionata da un pistone idraulico, a doppio effetto, che funziona anche come pala di contropressione per la compattazione;

Tramoggia o bocca di carico Realizzata, per il fondo, in acciaio hardox 400 di spessore non inferiore a mm.6; le pareti laterali dovranno essere realizzate con unica lamiera, piegata e senza saldature, in acciaio antiusura e antisnervamento avente spessore non inferiore a mm. 6. Compressione dei rifiuti realizzata per mezzo di un'unica pala articolata (slitta e pala) raccoglitrice e pressatrice alloggiata nella bocca di carico, azionata da cilindri oleodinamici. La slitta, movimentata da elementi striscianti (rulli o pattini) con guide laterali interne od esterne, deve essere realizzata a tenuta stagna, ciò al fine di evitare inceppamenti ed incastri dei materiali raccolti (in particolare cartone, plastiche etc.) Tra cassone e bocca di carico dovrà essere interposta adeguata guarnizione antiacido nel semiperimetro inferiore idonea alla tenuta nel tempo dei liquami oltre a sistema di raccolta dei liquami eventualmente trafilati attraverso la guarnizione o dalla compattazione. Sistema di apertura e chiusura della bocca di carico asservito a comando a due mani, a funzionamento oleodinamico con pistoni dotati di valvole di blocco in caso di rottura delle tubazioni dell’olio; controllo oleodinamico della pressione e della portata in fase di discesa; mantenimento della portella nella posizione aperta durante i normali spostamenti del veicolo in fase di scarico del cassone; angolo di apertura non inferiore a 90°; La bocca di carico deve essere idonea all’accoppiamento con motocarri, autocarri e minicompattatori fino a 12 mc e comunque avere una larghezza interna effettiva non inferiore a mm. 2.200 ed una capacità non inferiore a mc. 2,5. Altezza bocca di carico con sponda abbassata massimo (a veicolo scarico) 1200 mm; Dotazione di sponda ribaltabile per facilitare l’accoppiamento con altri autocompattatori; Sostegni di sicurezza, per la manutenzione a bocca sollevata; Rinforzi anticesoiamento in lamiera di acciaio. Due attacchi collegati alla tramoggia per l’alloggiamento di scopa e badile.

Presa di potenza( P.T.O.) La presa di potenza dovrà essere conforme alle prescrizioni della casa costruttrice dell’autotelaio

Pedane posteriori Il mezzo deve essere dotato di pedane posteriori regolarmente omologate; conformi alla norma CE nonché alle disposizioni previste dalla direttiva macchine, dotati di mancorrenti sui quali è ripetuta la fanaleria posteriore, visibile anche con operatori in piedi. Limitatore di velocità 20 Km/h con operatore presente su pedana. Fermo retromarcia con operatore presente su pedana. Interruzione automatica dei cicli di compattazione con operatore presente su pedana. Inibizione retro marcia con operatore presente su pedana.

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Indicatore luminoso in cabina di operatore presente su pedana. Applicazione di ‘”battitesta” sui fianchi della portella e protezione ad assorbimento d’urti sulle parti che possono comportare interferenze con gli operatori Avvisatore acustico in cabina comandato da pulsante facilmente raggiungibile dall’operatore in pedana

Sistema voltacontenitori Idoneo per la movimentazione di cassonetti da lt. 1.300 a lt. 1.500 con attacchi del tipo “da definire” e attacchi a pettine per bidoni carrellati da lt 120, 240, 360 e 660 litri • Comandato da distributore proporzionale così da avere un andamento continuo del ciclo con velocità

differenziate all’aggancio, in fase di salita ed in fase di ribaltamento, senza movimenti bruschi ed eccessivi scuotimenti

Funzione shaker di serie, disattivabile dal quadro comandi in cabina Inclinazione del contenitore in fase di scarico superiore a 45°; Cilindri tipo oleodinamico dotati di valvole di blocco che impediscono la caduta del contenitore; Sistema di blocco del contenitore che impedisca la caduta e/o il danneggiamento del bordo di aggancio Tempo del ciclo completo di svuotamento del contenitore inferiore a 30 secondi; Aggancio e presa automatica all’avvicinamento del contenitore (per attacco a pettine) Ferme restando le specifiche tecniche di cui sopra, verranno positivamente valutati dispositivi voltacontenitori costruiti in modo da non interferire con le pedane posteriori così da non dover effettuare manovre sulle stesse per consentire l’aggancio ed il ribaltamento del contenitore; allo stesso modo costituirà elemento di valutazione positiva il fatto che il sistema consenta di utilizzare un attacco senza dover obbligatoriamente operare sugli altri (esempio agganciare i contenitori all’attacco a pettine senza dover aprire gli attacchi DIN)

Sistema di compattazione Sistema di compattazione che permetta i seguenti cicli di lavoro, tutti sincronizzati con il voltacassonetti: • Ciclo automatico continuo

• Ciclo automatico singolo

• Ciclo manuale (uomo presente)

• Ciclo sincronizzato

• Ciclo manuale con possibilità di inversione comando in ciascuna fase separatamente, in qualunque posizione anche in senso inverso a quello normale

Velocità di caricamento (inghiottimento) rifiuti minimo 5 mc al minuto; Tempo ciclo di compattazione completo inferiore a 30 secondi; Rapporto di compattazione regolabile in funzione della tipologia di rifiuto da raccogliere, con comando in cabina; alla massima potenza il rapporto di compattazione non dovrà essere inferiore a 6:1, mentre per la raccolta di alcuni materiali (vetro, organico) dovrà essere regolabile e disattivabile

Sistema di espulsione Piatto di espulsione che scorre su guide orizzontali azionato da cilindro idraulico a doppio effetto; Tempo massimo di scarico del cassone pieno 120 secondi;

Impianto oleodinamico Impianto costituito da due pompe (sistema di compattazione e servizi) collegate ad unica presa di forza montata sul cambio di velocità; inserimento della presa di forza con comando in cabina, disinserimento automatico Temperatura di esercizio non superiore a 70° C; Pressione di esercizio circa 180-220 bar; La pressione di esercizio deve essere al massimo l’80% della pressione massima delle pompe;

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Devono essere presenti almeno due regolatori di pressione, di cui uno per il circuito; Valvole di sicurezza alla sovrappressione piombate con indicazione della taratura; Valvole a sfera per intercettazione serbatoio olio idraulico; Devono essere presenti almeno due punti di controllo della pressione, uno per il circuito del sistema di compattazione ed uno per il circuito dei servizi, con innesti rapidi di manometri e deve essere fornito un manometro per attrezzatura o in alternativa n° 2 manometri fissi;

Comandi e strumentazioni In corrispondenza dei comandi devono essere presenti targhette identificative dei comandi. L’attrezzatura dovrà essere dotata almeno dei seguenti dispositivi di comando: • Comandi in cabina:

• Comandi per l’inserimento ed il disinserimento della presa di forza;

• Comandi per l’accensione delle luci lampeggianti;

• Comando per l’accensione dell’illuminazione della bocca di carico;

• Comando per l’arresto di emergenza del ciclo di compattazione;

• Comando di emergenza per arresto automatico di tutte le funzioni all’inserimento della retromarcia

• Comandi laterali anteriori:

• Comandi apertura e chiusura bocca di carico;

• Comandi azionamento pala di espulsione;

• Arresto del ciclo di compattazione

• Comandi laterali posteriori:

• Comandi dispositivo compattazione (cicli indicati al punto “Sistema di compattazione”);

• Comandi dispositivi voltacassonetti e voltabidoni;

L’attrezzatura dovrà inoltre essere fornita di sistema di controllo delle operazioni effettuate con memorizzazione delle principali (conta ore, conta cicli, ecc)

Impianto elettrico L’impianto elettrico e tutti i dispositivi devono essere realizzati a norme CEI; classe IP 65 (protezione contro la polvere ed i getti d’acqua) I cavi dell’impianto elettrico devono essere di colore differente e numerati in modo da facilitare l’identificazione in caso di riparazione; Dispositivi ed accorgimenti per la sicurezza L’attrezzatura dovrà essere dotata dei seguenti dispositivi di sicurezza: • In corrispondenza dei punti dell’attrezzatura nei quali sussistano rischi residui di schiacciamento degli

arti, di contatto con parti in movimento, contatti con polveri o emissioni rumorose superiori ai limiti di Legge devono essere evidenti dei pittogrammi che indichino i rischi stessi;

• Portellone dotato di puntoni di sicurezza per gli interventi di manutenzione;

• N° 3 dispositivi luminosi gialli tipo “flash”, uno nella parte anteriore dell’attrezzatura e due nella parte posteriore;

• Un dispositivo deve impedire l’avanzamento dei veicolo con presa di forza inserita;

• Applicazione dispositivo limitatore che non consente all’operatore di accelerare il ciclo della pala o della paratia di espulsione

• La centralina deve essere in posizione protetta;

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• Impianto TV a circuito chiuso con telecamera B/N o colore posta nella parte posteriore per visualizzare l’area di caricamento e le operazioni di retromarcia con monitor avente misura minima 5 pollici ad alta risoluzione in cabina

• Segnalatore acustico di retromarcia

• N° 3 fari protetti dagli urti per illuminare l’interno della bocca di carico e le parti laterali posteriori dell’attrezzatura;

• Pulsanti di EMERGENZA a fungo a riarmo manuale in cabina, in corrispondenza dei comandi anteriori e sui due lati dell’attrezzatura;

• Pannelli/strisce retroriflettenti a norma secondo le modalità e normative in vigore alla data della consegna

• Estintore da almeno 6 kg per tutte le classi di fuoco e parti elettriche;

• Cassetta contenente pacchetto di medicazione conforme all’allegato 2 del DM 15/7/2003 n. 388

CARROZZERIA

• Cabina di colore bianco

• Verniciatura a regola d’arte di tutto l’automezzo.

• Attrezzatura di colore bianco.

LIMITAZIONE DELLE EMISSIONE SONORE

Il livello di rumorosità può essere, a giudizio di Gelsia Ambiente srl, oggetto di una verifica in concomitanza con il collaudo con oneri a carico dell’aggiudicatario. La non conformità dei valori misurati in sede di collaudo rispetto a quelli richiesti, comporterà il pronto adeguamento, da parte del fornitore, ai limiti richiesti. I riferimenti normativi per il rilievo fonometrico sono quelli contenuti nel Decreto Legislativo81/2008 Testo Unico sulla Salute e Sicurezza del Lavoro e smi. In fase di collaudo il mezzo sarà guidato, secondo le normali condizioni d’esercizio indicate dall’Azienda fornitrice, da un autista espressamente individuato tra il personale della Gelsia Ambiente srl assistito da un tecnico di fiducia della Gelsia stessa. Le misure effettuate per l’esposizione al rumore in dB(A)e la pressione acustica di picco (ppeack) dB(C) in frequenza C )saranno considerate valide a condizione che la rumorosità all’interno del veicolo a motore spento (e quindi riferibile alla sola influenza della rumorosità ambientale) sia inferiore di 10 dB (A) al livello misurato a veicolo in movimento al di sotto dei limiti definiti. Le misurazioni non devono essere eseguite con cattive condizioni atmosferiche. Si deve evitare che i risultati siano falsati dal vento. Le misurazioni saranno effettuate con fonometro integratore di classe 1 a norma I.E.C. 651 ed 804. • Relativamente alle misurazioni deve essere consegnata la documentazione della certificazione della

taratura degli strumenti utilizzati, il verbale delle misure effettuate, e la documentazione attestante l’idoneità del tecnico che ha redatto il rapporto di misurazione.

Limiti

• Livello di esposizione in cabina, in fase di trasferimento, ad attrezzatura non funzionante, minore di 70 dB(A)

• Livello di esposizione quotidiana personale dell’autista minore di 80 dB (A) con le seguenti mansioni:

• Trasferimento con attrezzatura non funzionante;

• Attesa in cabina durante la fase di carico di cassonetto;

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• Attesa in cabina durante la fase di compattazione

• Scarico del mezzo dalla posizione laterale;

• Mansioni varie in cantiere (esposizione 70,1 dBA)

• Livello di esposizione quotidiana personale dell’operatore addetto al carico posteriore minore di 82 dB(A) con le seguenti mansioni:

• Trasferimento su autocarro con attrezzatura non funzionante (esposizione 72 dBA)

• Attesa a terra durante la fase di carico di cassonetto;

• Attesa a terra durante la fase di compattazione;

• Mansioni varie in cantiere (esposizione 70,1 dBA)

• Livello di immissione di rumore dell’ambiente minore di 85 dB(A) nelle posizioni di incrocio tra gli assi del rettangolo costruito intorno al perimetro del mezzo ad una distanza di 7,5 m ad un’altezza dal suolo di 1,5 m:

• Nella fase di compattazione dei rifiuti;

• Nella fase di caricamento di un cassonetto limitatamente alla posizione posteriore

LIMITAZIONE DELL’ESPOSIZIONE ALLE VIBRAZIONI

Il livello di esposizione alle vibrazioni sarà oggetto di una verifica in concomitanza con il collaudo con oneri a carico dell’aggiudicatario. In fase di collaudo il mezzo sarà guidato, secondo le normali condizioni d’esercizio indicate dall’Azienda fornitrice, da un autista espressamente individuato tra il personale di Gelsia Ambiente srl assistito da un tecnico di fiducia della Gelsia stessa.

Le misure devono risultare inferiori ai valori limite di azione e di esposizione così come definito nel D.Lgs. 81/2008 e riferite in particolare all’operatore in pedana e all’autista.

Al fine di ottenere il miglior risultato possibile il costruttore deve realizzare la macchina tenendo conto del progresso tecnico e della disponibilità di misure per controllare il rischio alla fonte, i rischi derivanti dall'esposizione alla vibrazioni meccaniche siano eliminati alla fonte o ridotti al minimo.

La non conformità dei valori misurati in sede di collaudo rispetto a quelli richiesti, comporterà il pronto adeguamento, da parte del fornitore, ai limiti richiesti. I riferimenti normativi per il rilievo delle vibrazioni sono quelli contenuti nel Decreto Legislativo 81/2008 Testo Unico sulla Salute e Sicurezza del Lavoro e smi e ISPESL: Linee Guida per la Valutazione del Rischio da Vibrazioni negli Ambienti di Lavoro.

Le misure delle vibrazioni devono essere effettuate in conformità alle normative vigenti che definiscono metodiche standardizzate attraverso la misurazione diretta, secondo le metodiche definite rispettivamente per il sistema mano-braccio dallo standard ISO 5349 - 2 , e per il corpo intero dallo standard ISO 2631-1 e comunque conformemente a specifiche procedure di misura definite per ciascun macchinario dagli standard ISO-CEN.

Relativamente alle misurazioni deve essere consegnata una dichiarazione corredata la documentazione della certificazione della taratura degli strumenti utilizzati, il verbale delle misure effettuate, e la documentazione attestante l’idoneità del tecnico che ha redatto il rapporto di misurazione.

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VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE E VALORI D’AZIONE

Valori espressi in m/s2

Mano-braccio Corpo intero

Valore limite di esposizione per 8 ore 5 1.0

Valore limite di esposizione su brevi periodi 20 1.5

Valore d’azione 2.5 0.5

NORME GENERALI

Qualora in sede di collaudo emergessero difformità rispetto al capitolato tecnico di fornitura e risultasse impossibile il riadeguamento, la fornitura sarà restituita senza onere alcuno per la Stazione Appaltante, salvo il risarcimento di tutti i danni patiti come espressamente previsto all’articolo del Capitolato: ”Risoluzione contratto”.

Formazione, addestramento del personale

Nell’ambito della fornitura della macchine risulta comprensiva la formazione del personale da parte di un vs. tecnico qualificato, che effettui un corso di Formazione, addestramento per ogni tipo di macchina fornita, c/o la ns Sede di una durata minima di sei (6) ore. La formazione deve essere effettuata specificatamente sull’uso e la manutenzione della macchina evidenziando le misure di prevenzione e controllo da adottare sulla base della specificità di ogni singola macchina.

Riferimenti tecnici normativi

Tutto quanto espressamente indicato nel CAPITOLATO TECNICO DI FORNITURA COMPATTATORI dal punto di vista costruttivo, funzionale ed antinfortunistico, ancorché incompleto in qualche dettaglio, non esime il fornitore dal prendere tutti gli ulteriori accorgimenti atti a rendere la fornitura nel suo complesso ed in ogni particolare, sicura sotto tutti gli aspetti.

Per quanto riguarda la conformità alle normative, il fornitore è obbligato a prendere tutti i provvedimenti necessari a rendere la fornitura nel suo complesso ed in ogni suo dettaglio conforme alle Normative ( IEC, ISO, ISO-CEN, EN, UNI, CEI, CEI-UNEL ecc), Direttive Europee e Leggi vigenti . Pertanto l’elenco delle norme e leggi, di seguito riportate non esaustivo, è da ritenersi soltanto indicativo per le principali strutture ,opere e finiture; esso, ancorché errato in qualche dettaglio, non esime il fornitore dal prendere tutti gli ulteriori accorgimenti atti a rendere la conformità della fornitura, nel suo complesso e in ogni particolare, completa a tutta la normativa e legislazione vigente, sia dal punto di vista formale e sia sostanziale, anche nei confronti di tutte le altre leggi, norme ed istruzioni vigenti in antinfortunistica e che potrebbero essere emanate nelle more della fornitura stessa.

NORME NAZIONALI

D.Lgs. 9 aprile 2008, n° 81 TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO.

Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 Nuovo codice della strada e smi Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada e smi

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Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 194

"Attuazione della direttiva 2004/108/CE concernente il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilita' elettromagnetica e che abroga la direttiva 89/336/CEE"

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Circolare prot. 105_MOT2/B del 16702/05

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 24 luglio 2006

D. Lgs. 4 settembre 2002, n. 262 Attuazione della direttiva 2000/14/CE concernente l'emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto

Modifiche dell'allegato I - Parte b, del decreto legislativo 4 settembre 2002, n. 262, relativo all'emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate al funzionamento all'esterno.

ISPESL: Linee Guida per la Valutazione del Rischio da Vibrazioni negli Ambienti di Lavoro

DIRETTIVE COMUNITARIE

La certificazione CE delle macchine e attrezzature

Conformità alle Direttive Comunitarie (2006/42/CE, ecc.) in materia di requisiti

essenziali di sicurezza e tutela della salute;

Decreto del Presidente della Repubblica n. 459 del 24/07/1996 Regolamento per l'attuazione delle direttive 89/392/CEE, 91/368, 93/44 e 93/68 concernenti il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle macchine.

Direttiva Comunità Europea 22.06.1998, n. 37 Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle macchine.

DIRETTIVA 2006/42/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 17 maggio 2006 relativa alle macchine e che modifica la direttiva 95/16/CE (rifusione La nuova Direttiva Macchine è stata pubblicata in data, 09/06/2006,sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea serie L 157/24).

Norme armonizzate

UNI EN 1501-1 Veicoli raccolta rifiuti e relativi dispositivi di sollevamento - Requisiti generali e di sicurezza

- Parte 1: Veicoli raccolta rifiuti a caricamento posteriore

UNI EN 1501-4 Veicoli raccolta rifiuti e relativi dispositivi di sollevamento - Requisiti generali e di sicurezza - Parte 4: Codice di prova dell'emissione acustica per veicoli raccolta rifiuti

UNI EN ISO 12100-1 Sicurezza del macchinario - Concetti fondamentali, principi generali di progettazione - Parte 1: Terminologia di base, metodologia

UNI EN ISO 12100-2 Sicurezza del macchinario - Concetti fondamentali, principi generali di progettazione - Parte 2: Principi tecnici

UNI EN ISO 13857: Sicurezza del macchinario - Distanze di sicurezza per impedire il raggiungimento di zone pericolose con gli arti superiori e inferiori

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UNI EN 414: Sicurezza del macchinario - Regole per la stesura e la redazione di norme di sicurezza

UNI EN ISO 7731 Ergonomia - Segnali di pericolo per luoghi pubblici e aree di lavoro - Segnali acustici di pericolo

UNI EN 349 Sicurezza del macchinario. Spazi minimi per evitare lo schiacciamento di parti del corpo.

UNI EN ISO 13850 Sicurezza del macchinario - Arresto di emergenza - Principi di progettazione

UNI EN ISO 5349-1 Vibrazioni meccaniche - Misurazione e valutazione dell'esposizione dell'uomo alle vibrazioni trasmesse alla mano - Parte 1: Requisiti generali

UNI/TR 11232-1: Vibrazioni mano-braccio - Linee guida per la riduzione del rischio da vibrazioni - Parte 1: Metodi tecnici progettuali per la progettazione delle macchine

UNI/TR 11232-2: Vibrazioni mano-braccio - Linee guida per la riduzione del rischio da vibrazioni - Parte 2: Misure di prevenzione sul posto di lavoro

UNI EN ISO 8041: Risposta degli individui alle vibrazioni - Strumenti di misurazione

UNI EN ISO 5349-2: Vibrazioni meccaniche - Misurazione e valutazione dell'esposizione dell'uomo alle vibrazioni trasmesse alla mano - Parte 2: Guida pratica per la misurazione al posto di lavoro

ISO 2631-1: Mechanical vibration and shock -- Evaluation of human exposure to whole-body vibration -- Part 1: General requirements

CEI 44-5 - CEI EN 60204-1 Sicurezza del macchinario - Equipaggiamento elettrico delle macchine

Parte 1: Regole generali

CEI 44-16 - CEI EN 62061 Sicurezza del macchinario –Sicurezza funzionale dei sistemi di comando e controllo elettrici, elettronici e elettronici programmabili correlati alla sicurezza.

Per quanto riguarda l’organizzazione e l’esecuzione delle attività di costruzione , montaggio, collaudo, spedizione e assistenza l’ambiente e la sicurezza sono da prendere in considerazione le norme sui Sistemi Qualità in particolare:

UNI EN ISO 9001:2000 Sistemi di gestione per la qualità – Requisiti

UNI EN ISO 14001:2004 Sistemi di gestione ambientale - Requisiti e guida per l'uso

UNI/TR 11157:2005 Sistemi di gestione ambientale - Modifiche introdotte dalla UNI EN

ISO 14001:2004 rispetto all'edizione precedente

BS OHSAS 18001:2007 Occupational Health and Safety Management-Requirements

Documentazione

La documentazione tecnica (manuali d’uso e manutenzione, schemi elettrici, ecc),in lingua italiana, a corredo delle macchine e attrezzature, come indicato nel Capitolato Speciale Norme Amministrative e Condizioni General

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LOTTO “C”

Fornitura di n° 02 (due) mini compattatori con piatto di espulsione a tenuta per la raccolta differenziata domiciliare di rifiuti solidi urbani, da 7/8mc allestiti su veicoli con p.t.t. max 6,0 ton. Prezzo cad € 60.000,00 (sessantamila/00) (ogni riferimento tecnico è a scopo unicamente esemplificativo ed indica le caratteristiche minime richieste, ferma restando la facoltà dei concorrenti di proporre forniture equivalenti e/o migliorative) Autotelaio Cabinato con cabina corta, nuovo di fabbrica, passo adeguato alla carrozzabilità richiesta in regola con le norme Euro 6, avente le seguenti caratteristiche:

• PTT 6000 kg. Max

• Guida a dx

• Alimentazione diesel.

• Potenza minima 131 KW.

• Cambio preferibilmente automatico,

• Cabina con tre posti omologati.

• Larghezza max autotelaio 2100 mm.

• Colore bianco

• Pneumatici di serie, ruota di scorta ed attrezzi d’uso.

• Faro rotante a luce arancio sulla cabina di guida.

• Vano porta attrezzi

Attrezzatura L’attrezzatura resa assemblata su autotelaio cabinato, di cui al precedente punto, deve essere composta da:

• Cassone a perfetta tenuta stagna da min. mc 7,00

• Realizzazione in lamiera di acciaio da minimo 3 mm con opportuni rinforzi esterni

• Portata utile legale secondo collaudo D.G.M.C.:

• Lunghezza totale di ingombro del veicolo allestito massimo mm 6500.

• Larghezza interna della bocca di carico minimo mm 1600.

• Quadro comandi con cicli: discontinuo con pala singola azionata da due cilindri

oleodinamici a doppio effetto, incernierata nella parte superiore del cassone; movimento deve avvenire attraverso una rotazione semplice intorno ad un asse fisso, privo di elementi di scorrimento soggetti ad usura e/o bielle di rinvio.

• Funzionamento dell’attrezzatura oleodinamico; pressione max 150 bar.

• Rapporto di compattazione 4:1 minimo.

• Tempo necessario per il ciclo di compattazione massimo 45 secondi.

• Sponda posteriore apribile, completa di contatti di fine corsa per inibire il sistema di

compattazione come dalla normativa vigente. • Sistema di scarico: con paratia di espulsione che deve scorrere all’interno del cassone

fisso. • La paratia di espulsione deve essere realizzata in acciaio. I rifiuti contenuti e compressi nel

cassone, devono essere espulsi previa apertura della pala di compattazione. Lo scorrimento della paratia per mezzo di rulli o pattini deve scorrere in apposite guide laterali

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ricavate nelle fiancate del cassone fisso. Nella parte posteriore del cassone, la paratia di espulsione deve seguire il profilo del cassone, favorendo così il travaso dei rifiuti in compattatori di grosse dimensioni. La movimentazione della paratia deve essere assicurata da un cilindro telescopico a doppio effetto. Devono essere previste le seguenti dotazioni:

• Alzavoltacassonetti da lt 120/360 attacco a pettine e 1100/1300 con attacco(da definire)

• Impianto gestito da PLC, o sistema migliorativo

• Presa di forza al cambio e pompa idraulica ad ingranaggi con innesto elettrico.

• Cicalino retromarcia.

• Barre paracicli.

• Spia inserimento presa di forza in cabina.

• 1 faro rotante a luce gialla a norma CE.

• Vaschetta raccolta liquami con tappo di scarico di facile accesso.

• Parafanghi e paraschizzi posteriori.

• Verniciatura a perfetta regola d’arte.

• Collaudi, immatricolazione e messa su strada “chiavi in mano”.

• Certificazione CE.

• Catalogo ricambi e libretto uso e manutenzione.

DISPOSITIVI DI SICUREZZA • Il minicompattatore deve essere dotato di tutti gli accorgimenti atti a garantire la sicurezza

• come previsti dalla normativa UNI ENI 1501-1.

• I materiali devono essere di prima qualità e la componentistica deve essere di tipo unificato

• e certificata secondo le norme UNI ISO.

• Il compattatore deve essere dotato di tutti gli accorgimenti atti a garantire la sicurezza e la

• salute dei lavoratori secondo le norme europee.

• Doppi pulsanti d’emergenza.

• Valvole paracadute sui cilindri del gruppo alza-voltacassonetti.

• Protezioni laterali anti-cesoiamento sul voltacassonetti.

• Valvole di massima pressione sul circuito idraulico.

• Dispositivo di sicurezza che evita l’interferenza fra la pala di compattazione e paratia di

espulsione. • Telecamera posteriore per le manovre di retromarcia con monitor in cabina

2.2 - Impianto elettrico

L'impianto elettrico dei prodotti forniti dovrà essere realizzato secondo le norme vigenti, i cablaggi dovranno

essere realizzati con cavi di colore differente o numerati, affinché sia facile la loro identificazione in caso di

intervento di riparazione; il grado di protezione minimo richiesto è IP 65 CEI EN 60529.

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2.3 - Caratteristiche generali degli impianti e della componentistica

Tutta la componentistica elettrica, elettronica, pneumatica ed oleodinamica installata, dovrà essere prodotta da

primarie case reperibili sul territorio nazionale; inoltre dovrà essere garantito il regolare funzionamento di tutti

gli impianti con temperature esterne da –25 a +50 °C.

Tutta la componentistica di cui sopra dovrà essere adeguatamente protetta contro le intemperie e dall'acqua di

lavaggio del mezzo.

Tutti i comandi dovranno essere protetti contro l'azionamento ed il danneggiamento accidentale; inoltre

dovranno essere applicate, vicino ad ognuno di questi, istruzioni rispondenti alla normativa vigenti.

2.4 - Comandi

Tutti i pulsanti e le leve, tranne il pulsante di emergenza a fungo di colore rosso, dovranno essere del tipo “a

uomo presente”, cioè che diano il consenso solo se tenuti premuti con ritorno automatico nella posizione di

riposo al rilascio.

Il posizionamento dei comandi dovrà rispondere a criteri di ergonomia, sicurezza e praticità.

2.5 - Segnaletica

I prodotti forniti dovranno essere dotati di targhe in metallo e pellicole adesive riportanti dati, istruzioni d’uso

per i comandi, segnali di pericolo, di divieto e d’obbligo, contrassegni dei limiti di velocità, pannelli

retroriflettenti e fluorescenti (D.M.30.6.88 n. 388) e catadiottri rossi di segnalazione.

2.6 - Ergonomia e sicurezza

I prodotti forniti dovranno assicurare che i dipendenti della committente, adibiti al loro uso, assumano durante

le varie fasi lavorative una postura corretta e tale da non arrecare disagio, anche se mantenuta a lungo, tenendo

in debito conto le dimensioni antropometriche medie della popolazione lavorativa attiva.

Il dispendio energetico del lavoratore nell'esecuzione delle varie fasi del ciclo lavorativo dovrà essere ridotto

al minimo mediante una corretta impostazione del rapporto uomo-macchina.

La dislocazione, la forma e le dimensioni dei comandi e degli attrezzi di lavoro dovranno richiedere il minor

sforzo possibile per il loro impiego e corrispondere alle esigenze logiche della funzione per cui sono previsti;

analoga cura va posta relativamente ai segnali.

Oltre agli accorgimenti ed alle disposizioni previste nelle vigenti norme antinfortunistiche, si dovranno

disporre i comandi ed i relativi quadri o pannelli di controllo in modo che risultino facilmente accessibili e

manovrabili.

I prodotti forniti dovranno essere dotati di idonee misure contro i gas, i vapori, i fumi e le polveri.

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2.7 – Rumorosità e Vibrazioni

I prodotti forniti dovranno garantire la riduzione della rumorosità della macchina durante l'esercizio entro i

valori massimi e nelle condizioni di seguito descritti:

- esterno da una qualsiasi posizione distante 7 metri dal veicolo e a 1,5 m di altezza: 76 db (A);

- in cabina guida, con porte e cristalli chiusi, all’altezza dell’orecchio dell’operatore: 76 db (A).

Le misurazioni dovranno essere condotte nel rispetto delle vigenti norme (Decreto Legislativo n° 262 del 4

Settembre 2002, norma UNI EN ISO 12001) e con strumentazione di classe 1 conforme alle norme IEC 651

ed 804.

In ordine alle vibrazioni, i livelli di esposizione dell’operatore durante la normale attività di lavoro non

dovranno superare quanto previsto dal valore limite di azione e di esposizione così come definito nel D.Lgs.

81/2008.

Le misure delle vibrazioni devono essere effettuate in conformità alle normative vigenti che definiscono

metodiche standardizzate attraverso la misurazione diretta, secondo le metodiche definite rispettivamente per

il sistema mano-braccio dallo standard ISO 5349 - 2 , e per il corpo intero dallo standard ISO 2631-1 e

comunque conformemente a specifiche procedure di misura definite per ciascun macchinario dagli standard

ISO-CEN.

2.8 - Verniciatura

La cabina di guida e l’attrezzatura dovranno essere realizzate in colore bianco RAL 9010 (o analogo). Il

trattamento di verniciatura dovrà prevedere la sgrossatura e il decapaggio delle lamiere, un trattamento contro

l'ossidazione ed una verniciatura con fondi e vernici poliuretaniche trattate in forno. Tutto il processo di

verniciatura dovrà essere eseguito a perfetta regola d'arte ed in particolare lo smalto a finire dovrà raggiungere

lo spessore minimo di 100 micron.

2.9 - Modularità

Al fine di ridurre al minimo il fermo macchina per le riparazioni, l’attrezzatura dovrà essere realizzata

secondo i concetti della modularità; in particolare i gruppi di azionamento, di servizio e tutti gli impianti

dovranno essere suddivisi in assiemi funzionali, tali da poter consentire un rapido stacco e riattacco dei

medesimi.

2.10 - Normalizzazione

Nei prodotti forniti dovranno essere installati materiali e componenti che formino assiemi e sottoassiemi

normalizzati.

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3 - PRESCRIZIONI DI LEGGE

I prodotti forniti dovranno rispondere a tutte le norme di legge vigenti in materia all'atto della consegna; in via

meramente esemplificativa, e quindi non tassativa, dovranno assicurare il rispetto della seguente normativa:

- le prescrizioni stabilite dalle norme sulla disciplina della circolazione stradale;

- le norme di unificazione UNI, CUNA, EN, ISO ed altri Enti riconosciuti;

- le norme contenute nei D.Lgs. 81/08 e s.m.i.;

- le norme contenute nella Legge 186/68;

- al D.Lgs. 17/2010 in materia di applicazione della direttiva macchine (marcatura CE);

- le norme sulle emissioni vigenti all’atto della consegna;

- le norme sulla compatibilità elettromagnetica di cui al Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 194

"Attuazione della direttiva 2004/108/CE concernente il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati

membri relative alla compatibilità.

- il D.P.R. 224/88, in materia di responsabilità da prodotti difettosi, ai fini della tutela del committente.

- UNI EN 1501-1 Veicoli raccolta rifiuti e relativi dispositivi di sollevamento - Requisiti generali e di

sicurezza - Parte 1: Veicoli raccolta rifiuti a caricamento posteriore.

- UNI EN 1501-4 Veicoli raccolta rifiuti e relativi dispositivi di sollevamento - Requisiti generali e di

sicurezza - Parte 4: Codice di prova dell'emissione acustica per veicoli raccolta rifiuti.

4 - DOCUMENTAZIONE

- Manuale d’uso e manutenzione (versioni cartacea e su CD-ROM/file informatico)

- Dichiarazioni di conformità CE dell’attrezzatura e del veicolo (allestimento) in formato originale cartaceo.

- Certificato di approvazione del veicolo allestito

- Catalogo ricambi (versioni cartacea e su CD-ROM/file informatico)

- Serie di schemi elettrici ed idralulici/oleodinamici/pneumatici in forma cartacea

- Eventuale altra documentazione necessaria per la corretta gestione dell’attrezzatura.

Tutta la documentazione dovrà essere fornita in lingua italiana.

5 - FORMAZIONE DEL PERSONALE

L’aggiudicatario, eseguirà a proprie spese presso la sede Gelsia Ambiente di Desio, un corso di formazione,

della durata di una giornata, al personale operativo e di officina riguardante l’uso dell’attrezzature, la

sicurezza delle medesime e le operazioni di verifica, gestione e manutenzione. Al termine del corso la ditta

rilascerà attestato di partecipazione.

6 – COLLAUDO DELLA FORNITURA

Al momento della consegna, Gelsia Ambiente, mediante propri tecnici, procederà ad una verifica d’idoneità

della fornitura ed un collaudo degli automezzi con riferimento alle specifiche tecniche contenute nel presente

capitolato.

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Ferme restando le condizioni di garanzia, la presa in carico degli automezzi è subordinata all’esito positivo del

collaudo. In caso di difformità il fornitore dovrà provvedere ad eseguire gli interventi richiesti a propria cura e

spese entro 15 giorni.

7 - MATERIALI DI RICAMBIO

Il fornitore dovrà avere in proprio o dichiarare di avere la disponibilità di un magazzino contenente le parti di

ricambio originali (autorizzato dalla Ditta costruttrice) degli automezzi forniti. Gelsia Ambiente s.r.l. si riserva

il diritto di inviare in qualsiasi momento un proprio responsabile per verificare detta condizione.

L'impresa aggiudicataria dovrà garantire la fornitura dei ricambi originali dell’attrezzatura oltre che per tutto il

periodo di garanzia, per almeno dieci anni a partire dalla data della consegna definitiva.

La consegna delle parti di ricambio dovrà essere effettuata entro 24 ore dalla data di ricevimento dell’ordine.