L’UNIFICAZIONE DELLAFRATERNITÀ REGIONALE OFS

DEL LAZIO

il cammino e l’importanza

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In nomine Domini. Incipit regula et modus vivendi

Fratrum et sororum ordinis continentium sive de penitentia, institutus a beato Francisco.

(Regola Supra Montem, 1289)

Questo era il nostro nome in origine e tale è ufficialmente rimasto fino al 1883, anno in cui, con la Regola Misericors Dei Filius di Leone XIII il nome ufficiale diventa Terz’Ordine Francescano.

94 anni dopo, con la Regola del Beato Paolo VI, il nome cambia di nuovo e diventa

Ordine Francescano Secolare

San Francesco d’Assisi ne è il fondatore.2

L’ORDINE FRANCESCANO SECOLARE Ø nasce giuridicamente autonomo (propria legge)Ø Nasce uno e unico, Ø Vive in pienezza la sua secolarità Ø Esiste per servire in pienezza la missione comune

della Famiglia Francescana.

Queste tre realtà, Ø autonomia, Ø unità e Ø secolarità

sono caratteristiche essenziali ed elementi costitutivi della stessa natura dell’OFS.

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AUTONOMIA

L’OFS ha il suo diritto proprio nella Chiesa fin dalla sua origine.

“Si tratta di tre Ordini (1°, 2° e 3°) nati autonomamente, sulla base di una distinta Regola di vita, per cui non è possibile ipotizzare nessun rapporto giuridico tra di loro.”*

«… il Terz’Ordine, nato dagli insegnamenti di San Francesco, giuridicamente è nato pienamente autonomo nei riguardi del Primo e del Secondo Ordine.»*

*A. Boni OFM, Tres Ordines Hic Ordinat, Ed. Porziuncola, 1999, pag 147 e segg. & pag. 157

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UNITÀ

L’OFS nasce come un’UNICA realtà nel contesto di un unico progetto coordinato insieme al 1° e 2° Ordine della Famiglia Francescana:

unica missione,

unico carisma

unica vocazione in diversi stati di vita.

Durante i due secoli e mezzo di unità dell’OFS, il

1° Ordine si divide, prima in 2 e poi in 3, e parte del nostro Ordine si stacca per entrare nella “regolarità”: il TOR.1471: Romani Pontificis providentia (Sisto IV)

5 secoli di divisione e perdita di identità come Ordine.1978: si torna all’Unità dell’origine e, finalmente,

si ottiene la struttura centralizzata. 5

SECOLARITÀ

La nostra vocazione: essere dedicati interamente al servizio di Dio nello STATO SECOLARE.

Siamo preziosi alla Chiesa e alla Famiglia Francescana nella misura in cui siamo veramente secolari e ci comportiamo come tali.

LA SECOLARITÀ È IL LUOGO TEOLOGICO NEL QUALE SI REALIZZA INTERAMENTE

LA NOSTRA VOCAZIONE

E LA NOSTRA MISSIONE.6

«L’OFS è un gruppo di christifideles evangelicamente impegnati nella propria condizione di vita secolare per una risposta in pienezza alla chiamata a seguire Cristo umile, povero e crocifisso, come san Francesco».

«I francescani secolari, pur non essendo “religiosi” in senso stretto, s’impegnano mediante una vera e propria Professione “religiosa” a testimoniare e annunciare la novità salvifica del Vangelo insieme ai fratelli e alle sorelle dell’intera Famiglia Francescana, i Frati del Primo Ordine e del TOR e le religiose Clarisse».

Fr. Andrea Boni OFM

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LA FAMIGLIA FRANCESCANALa nostra Regola è l’unico testo ufficiale nel quale si definisce la Famiglia Francescana:

«Tra le famiglie spirituali, suscitate dallo Spirito Santo nella Chiesa, la Famiglia Francescana riunisce tutti quei membri del Popolo di Dio, laici, religiosi e sacerdoti, che si riconoscono chiamati alla sequela di Cristo, sulle orme di San Francesco d’Assisi.

In modi e forme diverse, ma in comunione vitale reciproca, essi intendono rendere presente il carisma del comune Serafico Padre nella vita e nella missione della Chiesa.»

Non potrebbe essere più chiaro ! Eppure …. !

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VITALE CORPOREITÀ COMUNIONALE dei tre Ordini.Canonizzata nel 1261 da Papa Urbano IV nella Bolla “Spiritus Domini”: Eiusdem corporis membra existentes!

ESISTIAMO COME MEMBRA DELLO STESSO CORPO!

«Anche se i tre Ordini Francescani istituzionalmente sono autonomi e indipendenti, per cui la loro autonoma sussistenza non è condizionata dalla sussistenza del loro insieme, la loro vitalità spirituale ha bisogno del loro vicendevole appoggio, rifiutando l’illusione di facili auto sufficienze».

«La MISSIONE affidata ai tre Ordini Francescani (animazione evangelica del Popolo di Dio) HA BISOGNO DELL’AZIONE CONGIUNTA dei frati del primo Ordine, dei penitenti del Terzo Ordine e della immolazione contemplativa delle sorelle del Secondo Ordine».

Fr. Andrea Boni OFM

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Per compiere la missione, Cristo operò in Francesco un’operazione meravigliosa, assimilandolo a Sé nella vita e nella morte; e per proseguirla gli suscitò una triplice milizia (FF 1050).

• Tutti e tre gli Ordini generati da Francesco sono eredi della missione e del carisma per compierla: la Trilogia Francescana.

LA RAGION D’ESSERE DI FRANCESCO

E DELLA SUA FAMIGLIA SPIRITUALE

È IN QUESTA MISSIONE.

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“Novitas Franciscana”Ø Nuova forma di vita religiosa, quella

apostolica, che si affianca alle esistenti (monastica, eremitica e canonicale).

Ø Struttura centralizzata francescana direttamente al servizio della Chiesa universale: una Fraternità apostolica per il mondo intero, non legata al territorio, direttamente dipendente dal Sommo Pontefice.

Per svolgere la sua missione nel mondo intero, in modo efficace e coordinato, il 1° Ordine ha avuto bisogno di avere una struttura unica, mondiale e coordinata dipendente direttamente dalla Santa Sede (Papa) e non dai singoli vescovi.

Analogamente, il 3° Ordine, l’OFS, per corrispondere in pieno alla necessità di collaborazione vitale e complementare con il 1° Ordine, aveva bisogno di un’unica analoga struttura mondiale e coordinata e dipendere direttamente dalla Santa Sede (Papa).

Solo, per le attività apostoliche nelle diocesi, il 1° e il 3° Ordine dipenderanno sempre dai Vescovi, ma per la loro organizzazione, coordinamento interno e per la loro vita essi dipenderanno sempre direttamente dalla Santa Sede.

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In ultima analisi, San Francesco ha dato ai suoi tre Ordini SOLTANTO UNA REGOLA: una più perfetta osservanza del Vangelo, in ragione della loro condizione di vita.

I penitenti francescani, assumono le caratteristiche tipiche che sono la

proiezione secolare e laica

dell’esperienza religiosa apostolica

e della vocazione-missione di san Francesco

così come le Clarisse ne sono la proiezione nel mondo claustrale monastico femminile.

Abbiamo fatto un salto indietro nel tempo per capire bene cos’è la Famiglia Francescana e, in essa, l’OFS.

Abbiamo compreso, quindi che:

Ø TUTTI E 3 GLI ORDINI della Famiglia sono ugualmente EREDI della missione e del carisma di San Francesco.

Ø L’OFS è la proiezione laica e secolare della vocazione e missione apostolica di San Francesco.

Ø Era NECESSARIO per l’OFS, avere la tanto agognata STRUTTURA CENTRALIZZATA per corrispondere pienamente e in maniera consonante alla missione di Francesco con il 1° e il 2° Ordine.

Ø L’unità e autonomia dell’Ordine sono necessarie per realizzare pienamente il progetto originario ispirato da Dio a San Francesco.

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L’organizzazione centralizzata dell’Ordine ci era stata negata con la Prima Regola bollata dell’OFS (Supra Montem, 1289).

Poi, nel 1471 venne la dolorosa frammentazione dell’Ordine che durò 5 secoli. Con questa, ci venne tolta l’autonomia.

L’Ordine venne snaturato, perse la sua soggettività giuridica nella Chiesa e, con essa, le sue caratteristiche di essenziale complementarietà agli altri due Ordini Francescani.

 

Con la RI-UNIFICAZIONE e la STRUTTURA CENTRALIZZATA dell’Ordine, finalmente concesse dalla Chiesa gerarchica,

Ø si è sanata la grave ferita inferta al nostro Ordine, riportandolo alla originale ispirazione di Francesco,

Ø si è posta la base per una rinnovata coscienza della nostra identità e natura, mediante la quale l’OFS potrà finalmente svolgere il suo ruolo determinante in seno alla Famiglia Francescana.

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Noi, qui presenti,

ABBIAMO VISSUTO E FATTO LA STORIA.

Abbiamo vissuto un momento emozionante e determinante nella storia del nostro Ordine, della Famiglia Francescana e della Chiesa.

SIAMO STATI PROTAGONISTI

DI UN CAMBIAMENTO EPOCALE

DI RILEVANZA STORICA DETERMINANTE

che ha riportato freschezza all’Ordine e che, se assecondato, potrà portare copiosi frutti all’intera Famiglia Francescana e alla Chiesa.

 

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Ma quanta fatica! Quante incomprensioni! Quante situazioni dolorose!

Eppure …

ciò che ci ha fatto tanto soffrire, ha generato vita nuova.

È la logica della vita stessa.

Dal dolore del parto nasce vita nuova,

Dal dolore della croce di Cristo nasce la salvezza.

Dolori benedetti che sono frutti dell’amore di Dio e producono, a loro volta, amore, fecondità e santità.

 

ESSERE CONSAPEVOLI DI QUELLO CHE ABBIAMO VISSUTO E DI CUI SIAMO STATI PROTAGONISTI

È ben questo che dobbiamo fare per vivere ad occhi aperti la stagione della nostra vita, religiosa e secolare, e realizzare pienamente la vocazione che il buon DIO ci ha dato.

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L’Ordine ha fatto progressi nel crescere in consapevolezza della sua natura e identità, tuttavia è ancora molto fragile.

Nonostante questo grande dono di Dio che è Papa Francesco,Ø le mai sopite tendenze clericali,Ø l’ignoranza della nostra natura e identità ecclesiale, da

parte di secolari e religiosi, e Ø le tentazioni di ristabilire una potestà dominativa sopra

l’Ordinesono sempre in agguato.

Per questo:

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Dobbiamo sforzarci credibilmente di• Crescere nella consapevolezza della nostra vocazione e

identità, curando una preparazione degna di veri cristiani francescani

• Crescere veramente nella santità e non solo a parole, ma soprattutto con la testimonianza della vita, per …

Ø Assumere responsabilmente il ruolo che ci compete nella Famiglia Francescana e nella Chiesa,

Ø Uscire dallo stato di soggezione psicologica nella quale ancora ci troviamo.

La nostra testimonianza di vita evangelica dovrà parlare per noi.

Non abbonda più quel fuoco necessario per sentirci ed essere veramente serafici. E non soltanto in noi secolari!«Un francescano senza passione è meglio che lasci e se ne vada». Dio ha fatto, e fa sempre, la storia della salvezza con un resto.

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Tante persone hanno dedicato i loro migliori sforzi, con amore e dedizione alla causa dell’Unità, autonomia e centralizzazione dell’OFS. A loro va la nostra profonda e affettuosa riconoscenza.

Tuttavia, desidero ricordare alcune persone molto significative:

• Il Beato PAOLO VI, che oggi celebriamo !• Fr. Costantino Koser OFM, Ministro Generale• Fr. Vitale Bommarco OFMConv, Ministro Generale• Fr. Pasquale Riwalski OFMCap, Ministro Generale• Fr. Roland Faley TOR, Ministro Generale• Fr. Leon Bedrune OFM, assistente generale negli anni 60-70• Fr. Jaime Zudaire OFMCap, assistente generale• Fr. Andrea Boni OFM, grande canonista e storico • Fr. Cristoforo Piacitelli OFM, Assistente Nazionale anni 70-80• Fr. Felice Cangelosi OFMCap, Definitore Generale e Vicario Generale 2000-12• Manuela Mattioli, Ministra Generale OFS• Emanuela De Nunzio, Ministra Generale OFS• Encarnación del Pozo, Ministra Generale OFS• Fr. Nils Francis Thompson OFM, Assistente Generale 1998-2000La lista potrebbe continuare ….. 20

“…voi siete anche un “Ordine”, come disse il Papa (Pio XII): “Ordine laico, ma Ordine vero”; e del resto, già Benedetto XV aveva parlato di “Ordo veri nominis”.

Questo termine antico - possiamo dire medievale - di “Ordine” non significa altro che la vostra stretta appartenenza alla grande Famiglia Francescana.

La parola “Ordine” significa la partecipazione alla disciplina e all’austerità propria di quella spiritualità, pur nell’autonomia propria della vostra condizione laicale e secolare, la quale peraltro comporta spesso sacrifici non minori di quelli che si attuano nella vita religiosa e sacerdotale.”

S. Giovanni Paolo II, 14 giugno 1988, al Capitolo generale OFS

Affermazioni analoghe furono fatte pubblicamente anche da Benedetto XV, nel 1921, da Pio XI e da Pio XII nel 1936 e nel 1956. Un Magistero costante e coerente: 1921, 1936, 1956, 1988 !

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CARD. ROGER ETCHEGARAYOmelia in S. Giovanni in Laterano

Grande Giubileo dei Francescani, 9 Aprile 2000

Il Cardinale Roger Etchegaray ci interpellò con forza sull’intensità e vastità della nostra missione congiunta. Egli si pose, e ci pose, un interrogativo chiave:

«E oggi, all’alba di un nuovo millennio, l’avventura francescana ha ancora un senso, ha ancora qualche probabilità di successo?

Mai la vera fraternità è stata al tempo stesso tanto auspicata e così poco vissuta.

Mai il carisma francescano è stato più attuale per OFFRIRE IL CRISTO TOTALE a un mondo scoppiato che ha paura di una fraternità solidale di tutti gli uomini senza esclusione».

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Perché il buon Cardinale, con ben ponderata audacia, ha parlato di CRISTO TOTALE?1. Francesco non ha cercato di vivere Cristo limitatamente a qualche

aspetto della sua vita. Francesco ha cercato di vivere il Cristo in totale pienezza, seguendone ogni aspetto della Sua vita. Francesco ha cercato di conformarsi al Cristo totale al punto di essere considerato un alter Christus. Francesco, quindi, ha efficacemente portato tutto il Cristo, il Cristo totale:

la nostra vocazione-missione è identica:

PORTARE IL CRISTO TOTALE!!!

2. Dio ha ispirato a Francesco di formare una triplice famiglia che comprenda tutti i membri del popolo di Dio, uomini, donne, laici, religiosi, sacerdoti, (quasi un campione rappresentativo, un prototipo scelto della Chiesa-Cristo totale) affinché vi siano persone che, conformandosi pienamente a Cristo, in ogni stato di vita, possano portarlo tutto intero (Cristo totale), a tutto il mondo e riparare la Chiesa in ogni sua parte.

Il già ricordato primo articolo della Regola dell’OFS ce ne offre la conferma.

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