43
Magnetostatica Campo B nei materiali ni B 0 0 Inseriamo un materiale nel solenoide Solenoide ideale m B B 0 m ni B B m m 0 0 0 m Permeabilità magnetica relativa Permeabilità magnetica assoluta ni B

Magnetostatica Campo B nei materiali

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Page 1: Magnetostatica Campo B nei materiali

Magnetostatica Campo B nei materiali

niB 00 Inseriamo un materiale

nel solenoide

Solenoide ideale

mB

B

0

m

niBB mm 00

0 m

Permeabilità magnetica relativa

Permeabilità magnetica assoluta

niB

Page 2: Magnetostatica Campo B nei materiali

Magnetostatica

Tutte le leggi della magnetostatica

valgono anche nei materiali

Solenoide ideale in presenza di un materiale

niB

Campo B nei materiali

r

usd

π

μiB r

2

ˆ

4

u

πR

μiB filo

ˆ2

econcatenatisdB

0

Page 3: Magnetostatica Campo B nei materiali

<<<<

<<<<

<<<<

<

<<<<<<<<

<<<<<<<

Magnetostatica

Suscettività magnetica

La variazione di campo dovuta alla presenza del mezzo è:

00 1)-( BBBB mm

Campo B nei materiali

1)-( mm

000 BBBBB mm

niniB m 00

Possiamo riscrivere il campo totale come:

Contributo della corrente

di conduzione

Contributo del mezzo

Page 4: Magnetostatica Campo B nei materiali

Magnetostatica Campo B nei materiali

nim0

E’ come se….

0ni

…. si sviluppassero delle correnti aggiuntive

nel materiale (correnti amperiane)

Campo magnetico.

Dipende dalla corrente di conduzione

ni H

Campo di magnetizzazione.

Dipende dal materiale

nim M

)(0 MHB

Page 5: Magnetostatica Campo B nei materiali

Magnetostatica Sostanze diamagnetiche

1m 0m1

0

B

B Il campo totale diminuisce

Correnti amperiane opposte alla

corrente di conduzione

Il materiale sente una

forza verso destraH

B

M

Page 6: Magnetostatica Campo B nei materiali

Magnetostatica Levitazione magnetica

Fg

Fm

N

S

N

S

Page 7: Magnetostatica Campo B nei materiali

Magnetostatica Sostanze paramagnetiche

1m 0m1

0

B

BIl campo totale aumenta

Correnti amperiane concordi

alla corrente di conduzione

Il materiale sente una forza

verso sinistraH

B

M

Page 8: Magnetostatica Campo B nei materiali

Magnetostatica Sostanze ferromagnetiche

1m dipende dal campo

)(0 MHB

HB

M 0

H

B

M

Anche se si spengono le correnti, resta

una magnetizzazione residua e quindi

un campo omagnetico

Page 9: Magnetostatica Campo B nei materiali

Magnetostatica Sostanze ferromagnetiche

Ciclo di isteresi

Magneti

permanenti

Elettromagneti

Page 10: Magnetostatica Campo B nei materiali

Magnetostatica Schermo magnetico

Page 11: Magnetostatica Campo B nei materiali

Magnetostatica Il vettore magnetizzazione

Materiale magnetizzato

E’ come se fosse costituito da

tanti piccoli dipoli magnetici

HM m

Materiale magnetizzato

E’ come la superficie del

materiale fosse percorsa da una

corrente di magnetizzazione im

mi

Page 12: Magnetostatica Campo B nei materiali

Magnetostatica Campi B ed H

condisdH

)(0 magcond iisdB

condisdH

condisdB 0

La circuitazione del vettore H

dipende solo dalle correnti di

conduzione

condisdB Nel vuoto Nel materiale

HB

0 HB

HM m

Page 13: Magnetostatica Campo B nei materiali

Elettrostatica e Magnetostatica Campi E/D e B/H

0 sdE

0

int

qdE

0

dB

isdB 0

Nel vuoto Nel materiale

lqdD

condisdH

Page 14: Magnetostatica Campo B nei materiali

Induzione MagneticaUna spira percorsa da corrente e immersa in un campomagnetico è soggetta ad un momento torcente.

una spira (senza corrente) soggetta a momentotorcente ed immersa in campo magnetico. Quando simuove che succede?

Comparirà una corrente nella spira. Il teorema che spiega questa situazione è descritto dalla Legge di Faraday.

I due esperimenti che saranno alla base della legge di Faraday sono i seguenti:

Abbiamo una spira collegata ad un

amperometro ed un magnete permanente.

Se entrambi sono fermi non si osserva

nessun passaggio di corrente. Tuttavia

appena avviciniamo il magnete alla spira (o

lo allontaniamo) compare una corrente.

I° ESPERIMENTO

Page 15: Magnetostatica Campo B nei materiali

Le osservazioni stabiliscono che:

C’è corrente solo se c'e un moto relativo

tra spira e magnete. La corrente

scompare se il moto relativo cessa

un movimento più veloce fornisce una

corrente più intensa

il verso della corrente dipende anche dal

segno del polo magnetico che si muove

Questa corrente che compare nellaspira si chiama indotta e attribuiamola corrente ad una f.e.m. nel circuitoche chiameremo f.e.m. indotta

I° ESPERIMENTO

Page 16: Magnetostatica Campo B nei materiali

II° ESPERIMENTO

Consideriamo due spire vicine tra loro unadelle quali e collegata ad un generatore dif.e.m. tramite un interruttore.

Appena colleghiamo la spira, se la corrente e

variabile con il tempo si osserva una f.e.m.

indotta sull'altra spira. Viceversa se la corrente

e stazionaria non c'e f.e.m indotta.

La legge di Faraday spiega le precedenti osservazioni mettendo in relazione la

quantità di linee di campo (ovvero il flusso) che attraversano la spira e in

particolare la variazione nel tempo di questa quantità con la f.e.m. indotta.

Legge dell'induzione di Faraday

Definiamo il flusso del campo magnetico

attraverso una superficie di area A (che è

quella della spira) AdBB

Page 17: Magnetostatica Campo B nei materiali

Legge dell'induzione di Faraday II

AdBB

Il flusso si misura in Weber

2mTWb

La f.e.m. indotta in una spira è uguale alla derivata temporale cambiata di segno del flusso magnetico

attraverso la spira

dt

d BE Da moltiplicare per N se abbiamo N spire sovrapposte

Questa variazione si può ottenere in diversi modi che producono sempreuna variazione di flusso nel tempo:

o B varia con il tempo;

o Varia l'area della spira o la parte di area

immersa nel campo magnetico;

o Varia l'orientazione della spira rispetto al

campo magnetico

o Varia l'area della spira o la parte di area

immersa nel campo magnetico

Page 18: Magnetostatica Campo B nei materiali

Legge di Lenz

La legge di Lenz è quella che motiva il segno meno, ed è dovuta al principio di conservazione dell'energia.

dt

d BE

La corrente indotta dalla spira ha un verso tale che il campo magnetico generato dalla stessa corrente indotta si oppone

alla variazione di campo magnetico che l'ha prodotta.

Se per assurdo non fosse così (ovvero la corrente indotta fosse favorevole)allora il campo magnetico dovuto alla corrente indotta sarebbe esattamenteparallelo al centro della spira a quello esterno.

Una spira percorsa da corrente èequivalente ad un dipolo magnetico, quindi inquesto caso la spira attirerebbe a se ilmagnete accelerandolo e quindi con unaumento di energia cinetica.

Se così fosse avremmo una violazione della conservazione dell'energia

Page 19: Magnetostatica Campo B nei materiali

Legge di Lenz II

Quindi se il flusso del campo magnetico attraverso la spira aumenta

Si genera una corrente nella spira tale che il campomagnetico prodotto da questa corrente genera unflusso attraverso la spira tale da opporsi allavariazione di flusso iniziale

Page 20: Magnetostatica Campo B nei materiali

Induzione e trasferimento di energia

Una spira (di resistenza equivalente R) viene estratta da una regione concampo magnetico B uniforme. Determiniamo la f.e.m. e la corrente i indottanella spira, ed il verso di percorrenza di i.

F.e.m. indotta (Faraday)

La corrente ha verso orario nella spira: ilflusso di B diminuisce, la legge di Lenzrichiede che la corrente indotta crei uncampo B’ che rafforzi BPotenza dissipata

R

BLviP

2

E

Chi compie lavoro? Vi è una forza efficace con verso dovuta alla corrente.

iLBBLiF

R

BLvviLBFvvFP

2)()(

La potenza in ingresso uguaglia lapotenza dissipata dalla resistenza

R

BLv

Ri

E

vBLdt

dxBL

dt

d B

E

Page 21: Magnetostatica Campo B nei materiali

Campi elettrici indottiCome possiamo interpretare la Legge di Faraday?

Consideriamo una qualunque spira (ad es. circolare) su cui un campo elettricocompia un lavoro sulle cariche. Il lavoro compiuto per far percorrere lungo uncircuito una carica q e’:

E qsdEqsdF

Se e’ una variazione del flusso del campo magnetico a fornire la forzaelettromotrice, allora il lavoro per unità di carica e’ esattamente:

dt

dsdE B

EUn campo magnetico variabile produce un campo elettrico!

L'affermazione vale anche se la spira conduttrice non c'e(la spira serve solo a manifestare la corrente) in quanto icampi permeano tutto la regione di spazio.

Page 22: Magnetostatica Campo B nei materiali

Attenzione: il campo elettrico prodotto dalla variazione di B ha caratterecompletamente differente dai campi elettrostatici. Quelli sono infatticonservativi, ossia godono della proprietà:

0 A

B

statico

B

A

staticostatico sdEsdEsdE

Campi elettrici indotti II

Tuttavia a differenza dei campi elettrostatici questi campi indotti hanno linee di campo circolari che si avvolgono attorno a B. Di conseguenza non partono da cariche ma si chiudono su se stesse.

dt

dsdE B

E

Il potenziale elettrico ha significato soltanto per i campi elettrici che sonoprodotti da cariche statiche; esso non ha alcun significato per i campi elettriciche sono prodotti da induzione

Mentre nel caso di campi elettrici indotti:

Page 23: Magnetostatica Campo B nei materiali

Campi variabili nel tempo Legge di Faraday Lentz

dt

Bdi

)(

Forza elettromotrice indotta

dBB)(

ii sdE

Campo elettrico indotto non conservativo

dt

Bd

RRi i )(1

dB

dt

d

dt

BdsdEi

)(

Page 24: Magnetostatica Campo B nei materiali

Campi variabili nel tempo Legge di Felici

dt

Bd

RRi i )(1

Rd

Rdttiq

t

t

21

2

1

2

1

1)(

q

Page 25: Magnetostatica Campo B nei materiali

Campi variabili nel tempo Generatori di corrente

Una spira rettangolare di lato b ruota con velocità angolare w costante attorno

ad un asse verticale, in un campo magnetico B uniforme e costante orizzontale,

perpendicolare all’asse di rotazione.

BvqFMN

BvqFPQ

Page 26: Magnetostatica Campo B nei materiali

Campi variabili nel tempo Generatori di corrente

vBbseni 2 tBsentBbsenb

i wwww 2

2

vBbsensdBvsdEN

M

N

M

iMN

)(

vBbsensdBvsdEN

M

Q

P

iPQ

)(

tsenR

Bi w

w

iMN EqBvqF

Page 27: Magnetostatica Campo B nei materiali

Campi variabili nel tempo Generatori di corrente

cos)(

BdBB

tBsendt

di ww

tsenR

εiεP i w2

2

max

Bε wmax

R

εP

2

2

max

P

P

Page 28: Magnetostatica Campo B nei materiali

Generatore Elettrico

Page 29: Magnetostatica Campo B nei materiali

Induttori ed InduttanzeIl dispositivo che produce un campo magnetico e immagazzina energiasotto forma di campo magnetico è detto induttore. Un prototipo di questoè il solenoide ed il simbolo dell'induttore (o induttanza) ricorda ilsolenoide

Se stabiliamo una corrente nell'induttore compare un campo magnetico al suo interno e di conseguenza un flusso di campo magnetico su se stesso. Definiamo come induttanza il rapporto i

NL B

Induttanza del Solenoide

Per il solenoide inB 0 ed è diretto secondo l’asse quindi

AinnlNBAN B 0)( AlnL 2

0

l

A è la sezione del solenoide

Page 30: Magnetostatica Campo B nei materiali

Auto-induzioneUna corrente indotta da un campo B variabile in un circuitopuò perturbare anche il circuito primario stesso (fenomenodi autoinduzione):

Per cui si ha:

LiB dt

d B -Ee

dt

diL-E

Di conseguenza se nel circuito cambia perqualche motivo la corrente esso autogenerauna f.e.m. che si oppone alla variazione.

Page 31: Magnetostatica Campo B nei materiali

Campi variabili nel tempo Toroide

r

NiB

20

)ln(22

2

00

R

bRaiNadr

r

NiN

bR

R

)ln(2

2

0

R

bRaNL

Page 32: Magnetostatica Campo B nei materiali

Campi variabili nel tempo Cavo coassiale

Fra i due conduttori πr

iμrB

2)( 0

ldrπr

iμBldrd

20

b

ar

dr

π

ilμ

20

a

b

π

ilμln

20

a

b

π

μL ln

20 Per unità di lunghezza

Page 33: Magnetostatica Campo B nei materiali

Circuiti RLConsideriamo il circuito in figura e supponiamo che, inizialmente ildeviatore si trovi nella posizione centrale. Supponiamo poi che a uncerto istante, t = 0, il deviatore venga commutato nella posizione a.

Come varia nel tempo la corrente i che scorre nel circuito? Comevariano nel tempo le differenze di potenziale ΔVL ?

dt

diLEL

Se all’istante t = 0 il circuito ècollegato in “a” si ha i (0) = 0.

Dalla Legge di Faraday deriva che se in una bobina varia l’intensità di corrente, si genera in essa un f.e.m. indotta (autoinduzione). Il coefficiente L varia con la geometria del circuito: L può venir fatta divenire grande (ad es., utilizzando una bobina), o resa piccola ma in generale non è mai nulla

Rappresentazione

grafica di L in un

circuito

Page 34: Magnetostatica Campo B nei materiali

Circuiti RL IIAnche un semplice circuito con una sola resistenza ha in realtà unapiccola autoinduttanza L, che genera una sorta di forza contro-elettromotrice. Applicando la Legge delle maglie::

0 LR VVE

Operando in maniera analoga al caso del circuito RC si ottiene:

L

Rt

eR

ti 1)(E

0dt

diLRiE

tL

R

R -eRiV 1E

tL

R

L edt

diLV

E

RL /

Prende il nome di Costante di Tempo induttiva del Circuito

Page 35: Magnetostatica Campo B nei materiali

Circuiti RL III

tL

R

tL

R

L

tL

R

R

eR

ti

etV

etV

1)(

)(

1)(

E

E

E

Ricapitolando:

Rti

tV

tV

t

tL

tR

E

E

)(

0)(

)(

Si noti che la caduta di potenziale ai capi dell’induttanza diminuisce nel tempo tendendo a 0.

Un’induttanza all’inizio si comporta in modo da contrastare la variazione di corrente che la

attraversa. Dopo un certo tempo di comporta come un conduttore di resistenza nulla (condizione di

corto circuito)

Page 36: Magnetostatica Campo B nei materiali

Avremo l’equazione :

Circuiti RL IV

0 RL VV 0 Ridt

diL

Operando in maniera analoga al caso del circuito RC si ottiene:

L

Rt

eR

ti

E

)(t

L

R

R eRiV

E

Supponiamo ora che, inizialmente, il deviatore si trovi nella posizionea. Ad un certo istante, t = 0, il deviatore venga commutato nellaposizione b , si ha Ri /)0( E

tL

R

tL

R

R

eR

ti

etV

E

E

)(

)(

0)(

0)(

t

tR

ti

tV

Ricapitolando:

Page 37: Magnetostatica Campo B nei materiali

Energia immagazzinata in B

2

02

1B

Ah

U

V

Uu

Page 38: Magnetostatica Campo B nei materiali

Mutua induttanzaAnalogamente all'auto induzione due spire vicine generano l'una sull'altra una f.e.m. indotta e viceversa.

Consideriamo due circuiti vicini. Se la corrente i1 nella bobina 1 varia col tempo,

nella seconda compare una corrente indotta i2.:

dt

dNadB

dt

dN

ondario

12

sec

2

E

Definiamo la mutua induttanza della

bobina 2 rispetto alla bobina 1:

1

21221

i

NM

212121 NiM

Quindi derivando rispetto al tempo di ricava:

221

21

21 E

dt

dN

dt

diM In maniera analoga Se la corrente i2 nella bobina 2

varia col tempo, nella bobina 1 compare una

corrente indotta i1 ed una forza elettromotrice:

dt

diM 2

121 E1221 MM

Coefficiente di mutua induzione

Page 39: Magnetostatica Campo B nei materiali

Trasduttori Elettromagnetici

Page 40: Magnetostatica Campo B nei materiali

Campi variabili nel tempo Breve sommario

0 sdE

0

int

qdE

0

dB

isdB 0

Condizioni stazionarie

0

int

qdE

0

dB

?????

Condizioni non stazionarie

dB

tsdE

Page 41: Magnetostatica Campo B nei materiali

Campi variabili nel tempo Legge di Ampere Maxwell

Ricordiamo la Legge di Ampere

dJisdB 00

0

dJin condizioni stazionarie

La corrente netta attraverso una superficie chiusa è nulla

Legge di Ampere è valida solo in condizioni stazionarie, mentre nelle

condizioni “non stazionarie” la legge di Ampere sembra non valere.

dt

dqdSnJi

S

0

qdSnE

S

Page 42: Magnetostatica Campo B nei materiali

42

SS

dSnJdSndt

Ed

dt

dq

0

Legge di Ampere-Maxwell

00

S

dSndt

EdJ

Il vettore sTot JJdt

EdJJ

0

dt

EdJ s

0 Densità di corrente di spostamento

SS

ss dSndt

dEdSnJi

0 Corrente di spostamento

SS

Tot dSndt

dEJdSnJldB

000

In condizioni “non stazionarie” si ha quindi

Page 43: Magnetostatica Campo B nei materiali

43

Equazioni di Maxwell

S

dSndt

dEJldB

00 dSuB

dt

dldE

S

ni

0

qdSuE

S

n

0 dSuBS

n

Leggi di Gauss

Legge di Faraday-Henry Legge di Ampere-Maxwell

Campi magnetici variabili

generano campi elettriciCampi elettrici variabili

generano campi magnetici