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MALATTIE E PARASSITI
Le avversità degli organismi vegetali sono chiamate fitopatie
Alterazioni delle foglie e dei germogli Eziolamento: la foglia perde progressivamente
la clorofilla e altri pigmenti e assume una colorazione chiara; allungamento picciolo, lamina e internodi (carenza di luce)
Clorosi: il lembo fogliare ingiallisce (cause parassitarie es. ragnetto rosso o ambientali es. carenza fe o n)
Necrosi: imbrunimenti della parte colpita che spesso dissecca
Arricciamento, accartocciamento
Mine fogliari: gallerie scavate nei tessuti della foglia da parte di insetti
Melata: presenza liquido viscoso e zuccherino sulle foglie (riduce scambi gassosi, ustioni per effetto lente, fumaggini
Filloptosi: precoce caduta delle foglie
I FUNGHI
Ectoparassiti: il fungo si posiziona esternamente all’ospite, penetra con dei filamenti (austori) nell’ospite per assorbire il nutrimento (es. oidi)
Endoparassiti: il fungo penetra sotto la cuticola, demolisce le pareti delle cellule tramite enzimi (ticchiolatura). Penetrazione attiva o tramite aperture naturali o ferite
GLI INSETTI
Masticatore: es. argidi – tortricidi (bruchi)
Pungente – succhiante: afidi e cocciniglie
GLI INSETTI – Apparato boccale
La nuova classificazione distingue i prodotti fitosanitari in:
- Molto tossici T+,Tossici T, Nocivi Xn, Irritanti Xi.
Gli errori più comuni nella distribuzione dei fitofarmaci
MANCATA ADOZIONE DEI DISPOSITIVI PERSONALI DI PROTEZIONE DI MANI, BOCCA, NASO
L’OPERATORE FUMA, MANGIA O BEVE DURANTE IL TRATTAMENTO
INTERVENTI IMPROPRI CON LE ATTREZZATURE DI DISTRIBUZIONE SOTTO PRESSIONE
I TRATTAMENTI SONO ESEGUITI IN CONDIZIONI DI FORTE VENTO
Classificazione e simboli di indentificazione di pericolo dei prodotti fitosanitari (2/2)
Prodotti Fitosanitari classificati "Molto tossici" (T+) e "Tossici" (T) Richiedono il patentino
Prodotti Fitosanitari classificati "Nocivi" (Xn) Richiedono il patentino
Prodotti Fitosanitari che pur non risultando Tossici o Nocivi sono Irritanti (Xi) e pertanto vengono contraddistinti come indicato a lato. Non richiedono il patentino (normativa in evoluzione)
Non Classificati (Ex III Classe) Prodotti Fitosanitari che non risultano Tossici o Nocivi e quindi non sono pericolosi ai sensi del DPR 223/88. Non richiedono il patentino
(Ex IV Classe) Prodotti Fitosanitari la cui manipolazione ed impiego normali possono comportare rischi trascurabili per l'uomo Non richiedono il patentino
I FITOFARMACI
Periodo di carenza: esprime il numero di giorni che devono trascorrere tra l’ultimo trattamento e la raccolta del prodotto ed il suo consumo.
Dopo tale periodo i residui tossici presenti devono rimanere entro dei valori chiamati limiti di tolleranza
Modalità di azione dei fungicidi
Gli esofarmaci agiscono all’esterno della pianta, controllano il patogeno prima che entri, svolgono un’azione preventiva. La vegetazione protetta sarà solo quella che ha ricevuto il trattamento. Hanno un’azione curativa solo contro i patogeni ectofiti (oidi)
Gli endofarmaci sono applicati all’esterno della pianta ma penetrano nei tessuti ed hanno un’azione curativa
Translaminari (traslocano dall’una all’altra pagina fogliare)
Citotropici (entrano nei tessuti, ma sono poco mobili)
Sistemici (vengono assorbiti e traslocati con il flusso linfatico, si trovano anche nella nuova vegetazione)
MALATTIE FUNGINEE
Le principali malattie funginee sono:
Peronospora della rosa
Oidio
Ticchiolatura
Seccume dei rami
Peronospora della rosa
Peronospora sparsa Macchie clorotiche
sulle foglie e sulla pagina inferiore feltro miceliare grigiastro
Foglie bollose, necrotizzano, disseccano e cadono
Le infezioni sono favorite dalla vegetazione bagnata
La difesa va effettuata con prodotti rameici (prevenzione) o endoterapici (Cymoxanil)
Particolare su foglia
Disseccamento dei germogli
Fonte: Malattie e parassiti delle piante ornamentali e forestaliEd. Edagricole - 2003
Oidio o mal bianco della rosa
Sphaerotheca Pannosa var. Rosae
Colpisce foglie, germogli e boccioli fiorali
Aree decolorate e successivamente muffa biancastra pulverulenta
Deformazioni ed alterazioni necrotiche dei tessuti colpiti
Predilige condizioni caldo - umide ( 20-25° e alta umidità)
Micelio a livello delle gemme
Prevenzione e difesa
Podotto di copertura: Zolfo
Endoterapici: Pirazofos, Triazoli (Botertanolo, Propiconazolo)
Iniziare i trattamenti alla comparsa dei primi sintomi
Preventivamente se varietà sensibili
Att.ne: i trattamenti con lo zolfo vanno effettuati la sera dopo il tramonto e non a temperature elevate!!!
Prodotto che agisce per sublimazione
Sintomi sufiore
Sintomi su foglia
Fonte: Malattie e parassiti delle piante ornamentali e forestaliEd. Edagricole - 2003
Ticchiolatura della rosa
Diplocarpon Rosae Sintomi: - macchie nerastre
sulla pagina superiore delle foglie con bordi irregolari e di dimensioni variabili
Intense sfumature clorotiche
Defogliazione ed indebolimento della pianta
Il patogeno si conserva sulle foglie o sui rametti
Periodi piovosi ed umidi e T elevate 20 - 25 °C
Asportare i materiali infetti caduti a terra
Lotta chimica di tipo preventivo:
-rameici Triazoli Ditiocarbammati (es.
Mancozeb)
Fonte: Malattie e parassiti delle piante ornamentali e forestaliEd. Edagricole - 2003
Ruggine della rosa Pagina superiore
macchine clorotiche poi necrotizzano
In corrispondenza sulla pagina inferiore pustole di colore giallo arancio
Caduta foglie infette
Elevata piovosità e ristagno di umidità nelle foglie
Triazoli e Maned
Difficile da controllareFonte: Malattie e parassiti delle piante ornamentali e forestaliEd. Edagricole - 2003
Cancro della rosa e seccume dei rami
Coniothyrium fuckelii Tacche livide o
brune sui rami Tessuti depressi
rispetto al bordo Disseccamento del
ramo Contagio da ferite i
insetti, potatura o danni da agenti esterni
Stagioni piovose e ristagni di umidità
Disinfettare gli strumenti di taglio
Asportare e distruggere le parti infette
Sali rameici durante le potature, in primavera, in autunno e dopo le grandinate
Fonte: Malattie e parassiti delle piante ornamentali e forestaliEd. Edagricole - 2003
AFIDE – Macrosiphum Rosae
Colore verde o rosa, forme alate o attere
Pungono la pianta per nutrirsi
Deformazione dei germogli, boccioli fiorali
Melata Sverna come uovo
sulla pianta
Lotta: Insetticidi specifici:
Imidacloprid, Piretroidi o altri ad
ampio spettro!!!! Nemici naturali es.
Coccinelle Verticillium lecanii
è un fungo entomopatogeno.
Le spore di questo fungo, quando vengono a contatto con la cuticola (pelle) degli insetti bersaglio, germinano e crescono. Il fungo prolifera in tutto il corpo degli insetti e alla fine lo uccide.
www.plante-doktor.dk
Fonte: www.forumdiagraria.org
Per allontanarli, manifestano una certa efficacia gli spicchi d'aglio o le piante intere poste al piede dei rosai, come pure le piante di prezzemolo o di piretro: si intendono una decina di spicchi d'aglio interrati per ogni rosaio, e almeno 5 piante d'aglio o di prezzemolo e 2 di piretro ciascuno.
• un pacchetto di tabacco posto a macerare per tre giorni in 2 litri d'acqua; filtrare • 10 g di sapone di Marsiglia in scaglie da sciogliere in 10 litri d'acqua;• 1 kg di ortica fresca macerata in 10 litri d'acqua per 6 giorni; filtrare;• bollire una testa d'aglio in mezzo litro d'acqua finché si spappolano gli spicchi, filtrare; irrorare.
Fonte: www.trafioriepiante.it
GLI ARGIDI
Gli Argidi hanno l’aspetto dunque di ‘vespine’ , con larve dotate di tre paia di zampe toraciche e pseudozampe addominali, di colore generalmente piuttosto chiaro tra il giallo e il verde e macchie scure.
Gli adulti compaiono in primavera inoltrata, dopo che le pupe hanno superato l’inverno in bozzoli nel terreno a qualche centimetro di profondità e tra foglie secche
La femmina danneggia i rametti in via di lignificazione con l’ovodeposizione.
Le larve neonate compiono erosioni fogliari.
Fonte foto: www.compagniadelgiardinaggio.II
Ovodeposizione
Danno dopo la schiusura delle uova
Larva che sta mangiando
Fonte foto: www.compagniadelgiardinaggio.II
Le larve quando vengono disturbatate assumono questa caratteristica posizione difensiva:
Le larve rodono le foglie partendo dal margine
riuscendo anche a divorare tutta la lamina
salvo la nervatura centrale,
e se l’infestazione è imponente riescono
praticamente a scheletrizzare l’intera pianta.
Esse infine si impupano in un bozzolo sericeo
a doppio strato (qui fotografato in allevamento)
A. ocropus compie due generazione all’anno con il
secondo farfallamento in piena estate
La lotta è di tipo chimico ma giustificata solo in presenza di forti attacchi
Fenitrotion, piretroidi…
Eliminare in modo tempestivo i getti con segni i ovodeposizione
LE TENTREDINI
TENTREDINI ARROTOLATRICE DELLE FOGLIE
Larva matura corpo verde e capo scuro
Sverna in un bozzolo nel terreno
Gli adulti compaiono inizio aprile incidendo con l’ovopositore le foglie giovani ancora arrotolate
Danno è provocato dalle erosioni fogliari, dalle ovideposizioni e si evidenzia sulle foglie che vengono trasformate in sigari
Danno quasi mai significativo
TENTREDINE FOGLIARE DELLA ROSA
Adulti colore nero brillante
Larva matura colore giallo verde e leggermente tomentosa
Gli adulti compaiono in Aprile
Le femmine depongono uova isolate nel picciolo principale delle foglie
Le larve si nutrono del parenchima della pagina inferiore delle foglie
2° volo a luglio, 3° volo a settembre
Sverna la larva di 3° generazione
Danno quasi mai significativo
LE TENTREDINI
TENTREDINI DEI GERMOGLI Gli adulti sfarfallano tra marzo
e aprile, 2° generazione attiva a fine estate
Le femmine depongono dentro le nervature principali delle giovani foglie
La larva penetra nel germoglio, mina l’asse centrale e scava una galleria discendente lunga qualche cm
I germogli colpiti disseccano (perdita dell’apice) vedi lotta Argidi
Asportazione e distruzione Se presenti gravi attacchi
germogli colpiti trattare
TENTREDINE NERA DELLA ROSA
Larve color verdastro o verde giallastro
Adulti compaiono tra aprile e maggio e depongono nei piccioli fogliari
Le larve sono defogliatrici, rodono stazionando sulla pagina fogliare inferiore bucherellando e schelettrizzando le foglie
Danneggiano i boccioli fiorali rodendoli in fase di apertura
2 – 3 generazioni all’anno, sverna come larva matura
Lotta vedi Argidi
Fonte: Malattie e parassiti delle piante ornamentali e forestaliEd. Edagricole - 2003
GLI ACARI si insediano sulla pagina superiore delle foglie
pungono la superficie delle foglie
perdita di vigoria della pianta; si possono inoltre osservare caratteristici scolorimenti delle foglie, che tendono a divenire bronzee e quindi a cadere.
trattare solo in caso di forti attacchi
hanno molti predatori in natura; primo fra tutti un altro acaro, di dimensioni più cospicue, visibile ad occhio nudo: Phytoseiulus persimilis; un piccolo ragno, lungo 4-5 millimetri, che si ciba degli esemplari adulti di Tetranychus. Anche le coccinelle si cibano spesso di acari, così come alcune piccole vespe, ed altri insetti.
Fonte: www.giardinaggio.it