36
Rev. n° Descrizione modifica Firma Data Rev. n° 2 -ridefinizione dei campi di responsabilità per la sicurezza degli operatori, come da vigente normativa; -riclassificazione delle aree di rischio in ambito ospedaliero; -revisione utilizzo-concentrazioni-tempi di contatto dei disinfettanti; -inserimento nuovi pittogrammi CPL (Classification-Labelling- Packaging). settembre 2014 Rev. n° 1 luglio 2008 Rev. n° 0 dicembre 2003 Preparato e verificato: U.O Accreditamento e Qualità Sitra infermieristico Comitato Infezioni Ospedaliere: Infermieri Gruppo Operativo Servizio Prevenzione e Protezione U.O. Alberghiero e Risorse Logistiche Approvato: Direzione Sanitaria AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI PAVIA Sede Legale: Viale Repubblica, 34 - 27100 PAVIA Tel. 0382 530596 - Telefax 0382 531174 www.ospedali.pavia.it MANUALE DELLA DETERGENZA

MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

Rev. n° Descrizione modifica Firma Data

Rev. n° 2

-ridefinizione dei campi di responsabilità per la sicurezza degli operatori, come da vigente normativa;

-riclassificazione delle aree di rischio in ambito ospedaliero; -revisione utilizzo-concentrazioni-tempi di contatto dei

disinfettanti; -inserimento nuovi pittogrammi CPL (Classification-Labelling-Packaging).

settembre 2014

Rev. n° 1 luglio 2008

Rev. n° 0 dicembre 2003 Preparato e verificato: U.O Accreditamento e Qualità Sitra infermieristico Comitato Infezioni Ospedaliere: Infermieri Gruppo Operativo Servizio Prevenzione e Protezione U.O. Alberghiero e Risorse Logistiche

Approvato: Direzione Sanitaria

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI PAVIA

Sede Legale: Viale Repubblica, 34 - 27100 PAVIA

Tel. 0382 530596 - Telefax 0382 531174 www.ospedali.pavia.it

MANUALE DELLA DETERGENZA

Page 2: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

2

SOMMARIO PREMESSA ..................................................................................................................................................................... 3 1. SCOPO ..................................................................................................................................................................... 3 2. CAMPO DI APPLICAZIONE .................................................................................................................................... 3 3. OBIETTIVI ................................................................................................................................................................... 3 4. RESPONSABILITÀ ...................................................................................................................................................... 4 5. ASPETTI GENERALI DELLA PULIZIA IN OSPEDALE................................................................................................. 5 5.1 Principi della pulizia ospedaliera ...................................................................................................................... 5 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE ..................................................................................................... 5 7. IL SISTEMA DELLA DETERGENZA ............................................................................................................................ 8 7.1 Uso dei detergenti ............................................................................................................................................... 8 7.2 Detersione delle stoviglie .................................................................................................................................... 8 7.3 Pulizia di forni e frigoriferi ..................................................................................................................................... 8 8. LA MANUTENZIONE DEI PAVIMENTI E IL SISTEMA MIX NELL’ORGANIZZAZIONE DELLE PULIZIE .................... 9 8.1 La pavimentazione .............................................................................................................................................. 9 8.2 Manutenzione ordinaria giornaliera dei pavimenti ...................................................................................... 9 8.3 La manutenzione periodica dei pavimenti .................................................................................................... 9 9. LA MANUTENZIONE DELLE MACCHINE LAVASCIUGA (LAVAPAVIMENTI) ................................................... 12 9.1 Manutenzione ordinaria delle macchine lavapavimenti .......................................................................... 12 9.2 Manutenzione periodica delle lavapavimenti ............................................................................................ 12 10. UTILIZZO E GESTIONE DEGLI STRUMENTI DI PULIZIA ........................................................................................ 12 11. ESEMPIO DI ARTICOLAZIONE DEI LAVORI ORDINARI ALL’INTERNO DELLE UU.OO. ................................. 13 11.1 Camera di degenza........................................................................................................................................ 13 11.2 Servizi igienici annessi ad una stanza di degenza.................................................................................... 13 11.3 Ambulatori e sale medicazione .................................................................................................................... 14 11.4 Cucinette di U.O .............................................................................................................................................. 14 11.5 Pulizia finale dei locali di degenza di pazienti affetti da patologia infettiva ...................................... 14 12. PULIZIA DI FONDO .............................................................................................................................................. 15 13. ESEMPIO DI ARTICOLAZIONE DEI LAVORI ORDINARI E PERIODICI NELLE SALE OPERATORIE ................ 16 14. IL COMPORTAMENTO CORRETTO DEGLI OPERATORI .................................................................................. 23 14.1 Utilizzo di scale portatili ................................................................................................................................... 23 15. RACCOMANDAZIONI SULLE “COSE DA NON FARE” ................................................................................... 24 16. AGENTI CHIMICI PERICOLOSI ........................................................................................................................... 24 16.1 Pittogrammi Simboli e indicazioni di pericolo ............................................................................................ 25 16.2 Nuovi Pittogrammi CLP .................................................................................................................................. 26 17. COME COSTRUIRE UN PROGRAMMA DI LAVORO ....................................................................................... 27 18. SCHEDE TECNICHE DI INTERVENTI ORDINARI E PERIODICI NELLE VARIE ZONE A RISCHIO ..................... 27 19. BIBLIOGRAFIA ...................................................................................................................................................... 36

Page 3: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

3

PREMESSA

L’igiene ambientale rientra nei programmi di prevenzione delle Infezioni Ospedaliere; studi a riguardo hanno ampiamente dimostrato come i microrganismi siano veicolati con l’aria, con lo sporco, con la polvere e che la diffusione di una cultura orientata ad un ambiente pulito sia sicuramente efficace per la lotta alle Infezioni Ospedaliere.

1. SCOPO

Rendere uniformi i comportamenti degli operatori coinvolti nell’attività di sanificazione e sanitizzazione.

2. CAMPO DI APPLICAZIONE

Tutti gli ambienti, locali, piani di lavoro, strumenti, apparecchiature, elettrodomestici soggetti alla detergenza.

3. OBIETTIVI

Il manuale mira a conseguire i seguenti obiettivi:

� esplicitare i principi scientifici che stanno alla base dell’igiene ambientale; � ridurre il rischio di trasmissione delle Infezioni Ospedaliere, negli assistiti e negli operatori, legato alla contaminazione ambientale; � fornire agli operatori le informazioni necessarie affinché possa essere garantito il corretto

processo d’igiene ambientale uniformando i comportamenti, anche rispetto alla sicurezza nei luoghi di lavoro;

� fornire schede tecniche che illustrino la frequenza e le modalità operative nelle diverse zone a rischio.

Addentrarsi nel “Sistema detergenza”, in ambito ospedaliero, è piuttosto complesso e significa impegnarsi a raggiungere: � un risultato igienico in grado di garantire la sicurezza per utente e operatore; � un risultato estetico capace di rendere più accogliente e confortevole l’ambiente per l’utente; � un risultato economico in grado di contenere i costi; � un risultato ergonomico capace di raggiungere il miglior risultato con minor sforzo e massima resa

da parte degli operatori. Un “Sistema detergenza” deve quindi essere efficace (capacità di raggiungere gli obiettivi 1. e 2. riportati nella fig. 1.) ed efficiente (capacità di raggiungere gli obiettivi 3. e 4. riportati nella fig. 1). Fig. 1

Obiettivi del “Sistema detergenza”

Efficacia

1. risultato igienico

Efficienza

3. risultato economico

2. risultato estetico 4. risultato ergonomico

Page 4: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

4

4. RESPONSABILITÀ

FIGURE RESPONSABILITÀ

Direttore Sanitario Aziendale

� È responsabile di tutti gli aspetti igienico-sanitari aziendali. � Valuta ed approva il protocollo aziendale. � Coordina le attività relative alla prevenzione delle Infezioni Ospedaliere.

Direttore Medico di Presidio

� È responsabile di tutti gli aspetti igienico-sanitari del Presidio Ospedaliero. � Si assicura che sia disponibile e aggiornato il protocollo della detergenza.

Responsabile Sitra

� Collabora all’elaborazione/revisione del protocollo. � Ha la responsabilità che tutto il processo, riguardante la detergenza, avvenga nel

rispetto del presente documento e delle indicazioni in materia. � Si assicura che tutti gli strumenti ed i dispositivi da utilizzare nel processo di

detergenza siano presenti e conformi ai requisiti di sicurezza attraverso i pareri degli uffici preposti.

Responsabile della Farmacia

� Garantisce la fornitura di disinfettanti conformi alle necessità d'igiene negli ambienti sanitari/ospedalieri.

� Fornisce indicazioni sull’utilizzo dei prodotti disinfettanti e sui detergenti/disinfettanti. Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP)

� Partecipa alla Valutazione dei Rischi relativi all’attività: indica le misure preventive e protettive e individua i DPI idonei per la sicurezza degli operatori.

� Fornisce le informazioni previste dalla normativa vigente.

Responsabile Ingegneria Clinica

� E’ responsabile della manutenzione ordinaria, straordinaria e del ripristino della funzionalità delle apparecchiature in caso di guasti.

Responsabile U.O. Alberghiero e Risorse Logistiche

� Garantisce la fornitura di prodotti e attrezzature conformi alle necessità fornendo indicazioni sul loro utilizzo.

� Rende disponibile ai coordinatori il capitolato del servizio di pulizia – sanificazione. � Condivide con la ditta esterna del servizio di pulizia e sanificazione il presente

documento. Personale uffici Infermieristici- Tecnici sanitari

� Sensibilizzano il personale del comparto attraverso incontri con i coordinatori, per strutturare momenti informativi/formativi con il personale di supporto, riguardo ai contenuti del protocollo.

Dirigenti Preposti

� Controllano che le misure di sicurezza individuate siano applicate correttamente, che permangano le condizioni di sicurezza nei processi lavorativi, che il personale esposto a rischio biologico/chimico/fisico disponga dei DPI individuati e li utilizzi regolarmente.

� Hanno obblighi di vigilanza sull’applicazione del presente manuale.

Coordinatori infermieristici/ ostetrici/ Tecnici sanitari

� Illustrano e diffondono il presente protocollo al personale da loro coordinato, e vigilano sulla sua applicazione.

� Hanno funzione di coordinamento e controllo/valutazione del risultato degli interventi d’igiene ambientale eseguiti dal personale da loro coordinato.

� Sottoscrivono le schede di registrazione delle avvenute operazioni � Si occupano dell’approvvigionamento e della gestione del materiale necessario. � Sono responsabili dell'utilizzo e della manutenzione delle attrezzature e

apparecchiature e della corretta gestione dei rifiuti.

Infermieri Ostetrici Tecnici sanitari

� Conoscono e applicano, per quanto di competenza, il protocollo aziendale. � In collaborazione con i coordinatori svolgono attività d’addestramento del

personale di supporto e in sua assenza svolgono le attività attribuite. � Hanno la responsabilità di conoscere e applicare, per quanto di competenza le

disposizioni riportate nei protocolli aziendali correlati: Uso degli Antisettici e Disinfettanti, Gestione dei Rifiuti, ecc.

Infermieri generici

� Svolgono le proprie attività attenendosi al protocollo aziendale. � Hanno la responsabilità di conoscere ed applicare, per quanto di competenza, le

disposizioni riportate in altri protocolli aziendali correlati: Uso degli Antisettici e Disinfettanti, Gestione dei Rifiuti, ecc.

Personale OSS/OTA Ausiliario

� Svolgono correttamente le attività attenendosi al protocollo aziendale. � Sono responsabili della corretta pulizia/disinfezione dei locali affidati. � Firmano le schede registrazione delle operazioni di pulizia effettuate (dove previsto). � Hanno la responsabilità di conoscere e applicare, per quanto di competenza, le

disposizioni riportate in altri protocolli correlati: Uso degli Antisettici e Disinfettanti; Gestione dei Rifiuti, ecc.

Page 5: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

5

5. ASPETTI GENERALI DELLA PULIZIA IN OSPEDALE

La pulizia nelle strutture sanitarie è comunemente identificata con il termine “sanificazione”, ossia l’insieme di processi atti a rendere gli impianti e gli ambienti igienicamente idonei alle persone destinate. Si devono organizzare e adottare regolari e periodiche misure igieniche di pulizia, in modo da ridurre ad un livello accettabile i microrganismi veicolati dall’aria, dallo sporco e dalla polvere ambientale. Uno dei principali obiettivi delle strutture sanitarie è quello di salvaguardare la salute di pazienti ed utenti anche nei confronti di malattie che l’ospedale stesso può trasmettere; la prevenzione delle infezioni ospedaliere passa anche attraverso la corretta applicazione ed il controllo delle procedure di detergenza.

5.1 Principi della pulizia ospedaliera

� Utilizzare sempre idonei dispositivi di protezione individuale (DPI).

� Predisporre l’ambiente utilizzando adeguati accorgimenti (spostando le parti mobili per raggiungere meglio lo sporco nascosto) posizionando l’apposita segnaletica per tutelare pazienti/visitatori.

� Allontanare ogni fonte di contaminazione significativa: rifiuti, biancheria, materiale organico, materiale infetto, differenziandoli correttamente.

� Iniziare le pulizie dai locali puliti verso quelli sporchi secondo la logica dall’alto al basso, evitando la dispersione di polvere nell’ambiente.

� Utilizzare detergenti e disinfettanti nel rispetto delle avvertenze, con le concentrazioni indicate dal produttore diluendoli immediatamente prima dell’uso.

� Contrassegnare gli strumenti di pulizia destinati a settori con differenti esigenze (es. quelli destinati alla cucina contrassegnati in modo differente rispetto a quelli destinati ai bagni) conservandoli in ambienti idonei.

� Conservare detergenti e disinfettanti in armadi chiusi non accessibili ai non addetti ai lavori, avendo cura di separare tra loro i vari tipi di detergenti e disinfettanti controllandone la corretta chiusura dei contenitori.

� Tenere conto della pericolosità dei prodotti che è espressa con simboli e diciture standard riportate sulle confezioni (vedi tabella simboli riportati nel paragrafo 16).

� Utilizzare sempre il disinfettante idoneo in base ai microrganismi da trattare.

� Adottare le indicazioni, fornite dal personale preposto, per i locali che hanno ospitato pazienti con patologia infettiva/diffusiva.

� Lavare le mani o frizionarle con soluzione alcolica al termine di ogni operazione di pulizia.

6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE

La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce alla possibilità più o meno remota (rischio) di avere contaminazione microbica dell’ambiente e quindi di contrarre infezioni sia da parte del paziente, sia da parte degli operatori, tale da provocare un danno.

Le differenze tra i vari interventi nelle zone a rischio sono determinate da: � frequenza delle procedure di pulizia; � intensità e maggior ricorso ai disinfettanti; � diversità delle norme comportamentali degli operatori.

Suddivisione e classificazione tre aree

• Aree A - aree ad ALTO rischio d'infezione: necessitano di pulizia ad alto contenuto di disinfezione con esigenze igieniche pressoché assolute.

• Aree B - aree a MEDIO rischio d'infezione: necessitano di pulizia a medio contenuto di sanificazione.

• Aree C - aree a BASSO rischio d'infezione: il requisito igienico è necessario per garantire il comfort ambientale.

���� Le presenti aree sono estratte dal capitolato di pulizie utilizzato in azienda; le variazioni della classe di

rischio igienico-sanitario di alcune superfici (evidenziate in grassetto) verranno considerate ed applicate

nell'ambito del vigente appalto.

Page 6: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

6

AREE DI INTERVENTO CAUSE DEL RISCHIO PECULIARITÀ DEGLI

INTERVENTI ZONE AD ALTO RISCHIO

AREE A.1 • Riferita solo ai locali in cui si effettuano

interventi chirurgici: • blocco operatorio e sala operatoria day

surgery; • sala cesarei; • aree emodinamica; • aree funzionali ad esse correlate (corridoi,

servizi igienici, ecc.).

AREE A.2 • sale parto; • terapie intensive (unità operativa di

rianimazione, emodialisi, U.C.C.); • centrale sterilizzazione; • aree di ricovero pazienti in isolamento; • day hospital oncologico; • sale piccoli interventi; • sale diagnosi precoce; • aree funzionali ad esse correlate (corridoi,

servizi igienici, ecc.).

Presenza di: � molte fonti,

� vie di ingresso,

� alta carica batterica,

� virulenza significativa,

��molte occasioni di trasmissione,

��suscettibilità dell’ospite,

��frequente ricorso a manovre invasive.

intensità d’intervento sia in termini di frequenza sia d’incisività; maggior ricorso all’uso dei disinfettanti; specificità d’intervento, strumenti o prodotti; rotazione d’uso dei principi attivi; specificità di norme comportamentali (ingressi, divisa, asepsi,...).

AREE DI INTERVENTO CAUSE DEL RISCHIO PECULIARITÀ DEGLI

INTERVENTI ZONE A MEDIO RISCHIO

AREE B.1 • In queste zone sono previsti: n. 2 (due)

passaggi di pulizia ordinaria: • aree di degenza e servizi igienici annessi; • corridoi correlati alle aree di degenza; • stanze di degenza day hospital; • nido; • pronto soccorso (ambulatori urgenze,

astanteria); • sale travaglio; • sale medicazioni; • ambulatori; ambulatorio e day hospital HIV; • sale endoscopiche e di trattamento dello

strumentario (considerare ad ALTO RISCHIO);

• aree funzionali connesse (servizi igienici, corridoi, ecc.).

AREE B.2 • In queste zone è previsto un solo passaggio

di pulizia ordinaria giornaliera: • box deposito materiale sporco-pulito; • sala autoptica (considerare ad ALTO

RISCHIO); • zone lavoro personale; • soggiorni; • laboratori; • sale prelievo e sale donatori; • sale diagnostiche (radiologia); • aree funzionali connesse (servizi igienici,

corridoi, ecc.).

Presenza di: � contaminazione poco probabile,

� bassa trasmissibilità,

� scarsa virulenza,

� non suscettibilità dell’ospite,

� scarso ricorso alle manovre invasive.

frequenza di sanificazione moderata e modulabile in base alla densità di utenza; sanitizzazione mirata e limitata ad alcune superfici critiche.

Page 7: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

7

AREE DI INTERVENTO CAUSE DEL RISCHIO PECULIARITÀ DEGLI

INTERVENTI ZONE A BASSO RISCHIO

AREE C.1

• fisioterapia, rieducazione funzionale; • ascensori; • corridoi di servizio; • scale interne principali e secondarie,

scale esterne ad alto passaggio; • sale attesa; • atri; • entrate; • aree funzionali connesse alle suddette

aree (servizi igienici, corridoi, ecc.).

AREE C.2

• aree direzionali studi; • uffici amministrativi; • segreterie; • sale riunioni; • spogliatoi personale; • portinerie, centrali telefoniche; • chiese e alloggi religiosi; • biblioteche; • servizi economali (mense); • servizi necroforici (considerare a MEDIO

RISCHIO); • aree funzionali connesse alle suddette

aree (servizi igienici, corridoi, ecc.).

AREE C.3

3/7 (tre giorni su sette): • magazzini farmacia, economali e altri; • locali tecnici; • archivi, depositi, ripostigli, garage; • scale interne a basso passaggio, scale

esterne, camminamenti esterni, sedi territoriali varie (escluse quelle dei presidi ospedalieri);

• camminamenti esterni coperti (pensiline); • obitori, deposito salme (considerare a

MEDIO RISCHIO); • percorsi salme, tunnel di collegamento

all'obitorio; • spogliatoi personale lavanderia; • aree funzionali connesse alle suddette

aree (servizi igienici, corridoi, ecc.).

Presenza di:

� improbabile contaminazione,

� assenza di occasione di trasmissione,

� non suscettibilità degli ospiti,

� assenza di manovre invasive.

bassa frequenza di sanificazione;

sanitizzazione limitata ad alcune superfici e con cadenza sporadica.

Page 8: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

8

7. IL SISTEMA DELLA DETERGENZA

Detersione: procedura meccanica, che si avvale dell’uso di detergenti, atta ad asportare una elevata percentuale di microrganismi e di materiale organico presente su superfici e oggetti (sanificazione).

Disinfezione: processo chimico o fisico che si propone di abbassare a livelli di sicurezza il numero di microrganismi patogeni presenti su superfici e oggetti ad eccezione delle spore batteriche (sanitizzazione).

7.1 Uso dei detergenti

l detergenti sono sostanze che favoriscono l’asportazione dello sporco; sulle confezioni devono essere riportate alcune informazioni obbligatorie:

� nome commerciale del prodotto; � tipologia e quantità di prodotto contenuto nella confezione; � dati del produttore; � composizione chimica del prodotto; � istruzioni per l’uso e indicazione sull’eventuale pericolosità del prodotto; � eventuali rischi e indicazioni di sicurezza per i prodotti classificati come “pericolosi”.

In base all’utilizzo possiamo avere detergenti per:

� Fibre tessili tipicamente usati nelle lavanderie industriali o nelle lavatrici domestiche; � Stoviglie � Vetri, specchi, piastrelle � W.C. � Forni � Superfici dure e pavimenti

7.2 Detersione delle stoviglie

Nelle comunità è indispensabile che le stoviglie siano lavate con l’utilizzo di lavastoviglie. Per avere un buon risultato è necessario che, oltre al detergente specifico, siano aggiunti il sale marino purificato e il brillantante (conferisce lucentezza alle stoviglie). La pulizia interna della lavastoviglie è necessaria per il buon funzionamento; dopo il ciclo di autopulitura meccanica (ciclo di lavaggio a vuoto), è utile fare una pulizia (es. mensile) dell’interno con panno e detergente non schiumogeno seguito da un passaggio di aceto (anticalcare naturale). Occorre verificare che le guarnizioni e le giunture siano integre e procedere periodicamente ala loro pulizia con panno imbevuto di aceto o alla loro sostituzione quando necessario. In presenza di degenti portatori di patologie soggette a isolamento, è preferibile utilizzare stoviglie monouso, facendone motivata richiesta al magazzino.

7.3 Pulizia di forni e frigoriferi

Per procedere alla pulizia di forni e frigoriferi occorre lavorare ad apparecchio spento

■ Per la pulizia dei forni tradizionali, ogni operazione deve avvenire a forno ancora tiepido; occorre togliere le griglie e i ripiani, passare un panno soffice imbevuto di soluzione detergente, risciacquare ed asciugare; in presenza di sporco resistente, occorre lasciare agire sulla macchia il prodotto, secondo il tempo indicato nella propria scheda tecnica, quindi rimuovere con un panno inumidito. Note: non usare mai prodotti in polvere contenenti sostanze abrasive; sono in commercio spray a base di alcali caustici (es. soda caustica) capaci di favorire la cattura dello sporco attraverso la forma schiumogena che viene poi asportata più facilmente con un panno. Questi prodotti, proprio per la loro componente caustica, sono abbastanza pericolosi, devono essere tenuti lontano da fonti di calore, vanno maneggiati con guanti resistenti ai prodotti chimici, senza esporre le vie respiratorie e gli occhi al getto ed ai vapori (seguendo le indicazioni riportate sulla specifica scheda di sicurezza del prodotto). ■ La pulizia dei forni a microonde deve essere fatta usando solo detergente per stoviglie e panno non abrasivo e facendo seguire risciacquo accurato e asciugatura.

■ Per la pulizia dei frigoriferi: togliere griglie e ripiani, passare un panno soffice imbevuto di soluzione detergente, risciacquare ed asciugare; evitare l’uso di coltelli o materiale di ferro per asportare il ghiaccio (per non provocare danni all’apparecchio).

����I detergenti, al fine di garantire i migliori risultati d’uso, devono essere tenuti nel contenitore originale che riporta la composizione e le informazioni sul loro utilizzo.

Page 9: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

9

8. LA MANUTENZIONE DEI PAVIMENTI E IL SISTEMA MIX NELL’ORGANIZZAZIONE DELLE PULIZIE

8.1 La pavimentazione

La manutenzione dei pavimenti può essere distinta in: � manutenzione giornaliera; � manutenzione periodica.

8.2 Manutenzione ordinaria giornaliera dei pavimenti

Lavaincera

Nelle pulizie giornaliere dei pavimenti cerati, spesso sono utilizzati prodotti lavaincera, cioè prodotti chimici utilizzati per detergere ed incerare in un’unica operazione senza alcun risciacquo. Lo svantaggio dell’uso dei lavaincera è rappresentato dalla tendenza a lasciar sedimentare strati successivi di sporco; a lungo andare si osserva la formazione di un film, tendente all’ingiallimento, che necessita dell’asportazione con monospazzola e decerante.

Detergenti

Esistono detergenti di vari tipi; alcuni di questi prevedono un risciacquo, altri, a residuo finale invisibile (pulitori di ultima generazione o brillantanti), non prevedono il risciacquo.

8.3 La manutenzione periodica dei pavimenti

Si distinguono 2 diverse modalità:

� a secco

� a umido

Manutenzione periodica a secco dei pavimenti

La manutenzione di pavimenti, protetti con cera, abbina l’uso di un prodotto chimico con apparecchiature industriali (monospazzole e trispazzole). Il metodo a secco può prevedere 3 diversi tipi di intervento:

1. spray-cleaning; 2. spray-buffing; 3. burnishing.

Quando questi 3 tipi di intervento sono inseriti in uno stesso programma di lavoro, si parla di sistema MIX della manutenzione (dall’inglese: mescolare, miscelare, sommare). Questo sistema prevede un’alternanza del tipo di manutenzione, utilizzando prodotti specifici e frequenze diversificate in base alle esigenze. Il sistema MIX non è una miscela di prodotti ma è una miscela di interventi Gli scopi del MIX sono:

� ottimizzare l’intervento; � ottimizzare i tempi/lavoro; � ottenere il massimo risultato.

Nella tabella seguente si illustrano le caratteristiche dei 3 metodi.

Metodo 1. Spray-cleaning 2. Spray-buffing 3. Burnishing Scopo Pulizia Lucidatura Lucidatura più accurata Ambienti in cui è indicato

Zone di maggior passaggio con alto grado di sporco

Sporco medio-basso Spazi molto ampi e con pochi arredi

Svantaggi Pavimento poco lucido

Risultati in base alla velocità della macchina disponibile (più alta più lucido)

Intervento giornaliero di lucidatura

Page 10: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

10

Per chiarezza si propongono alcuni esempi: Esempio n. 1

Ambiente basso rischio Passaggio normale Sporco medio-basso Richiesta pulizia senza ricerca del lucido

Soluzione n.1

scopatura umida tutti i giorni 2 giorni/sett lavaggio manuale con detergente brillantante 2 volte al mese lavaggio manuale con lavaincera tradizionale 2 volte al mese spray-cleaning a media velocità

Soluzione n. 2

scopatura umida tutti i giorni 3 giorni/sett lavaggio manuale con lavaincera autodisperdente 1 volta al mese spray-cleaning

Soluzione n. 3

scopatura umida tutti i giorni lavaggio manuale tutti i giorni con detergente brillantante 1 volta al mese spray-cleaning

Esempio n. 2

Ambiente medio rischio Passaggio normale Sporco medio Richiesta bassa carica batterica + estetica elevata

Soluzione n.1

scopatura umida 2 volte al giorno 1 volta al giorno lavaggio manuale con detergente brillantante 2 giorni/sett. spray-cleaning

Soluzione n. 2

scopatura umida 2 volte al giorno 1 volta al giorno lavaggio manuale con detergente brillantante 1 giorno/sett. spray-cleaning 1 volta al mese buffing a media velocità

Manutenzione ad umido dei pavimenti

È eseguita con l’uso di acqua e soluzioni deceranti mediante monospazzola. La deceratura ha lo scopo di rimuovere gli strati di cera presenti sul pavimento asportando anche lo sporco depositato. La cadenza delle operazioni è definita in base alle esigenze; normalmente si rende necessaria con minor frequenza se nella manutenzione ordinaria sono impiegati buoni prodotti e un buon programma di spray-cleaning. Quando è programmata la deceratura si procede come per una pulizia di fondo, liberando tutto lo spazio da suppellettili e arredi, per raggiungere le parti più nascoste e/o trascurate. Prima di iniziare il trattamento di deceratura occorre procedere alla scopatura ad umido del pavimento e solo successivamente si può iniziare l’operazione. Il decerante deve essere diluito (secondo le indicazioni dell’etichetta) in acqua calda. La miscela va inserita nel serbatoio della monospazzola e quindi stesa sul pavimento. Lasciar agire la soluzione per circa 15-20 minuti e poi avviare la monospazzola facendo azione abrasiva sul pavimento. Al termine della deceratura occorre fare ripetuti risciacqui con abbondante acqua calda; l’ultimo risciacquo va effettuato con acqua fredda e soluzione neutralizzante (es aceto o acidi diluiti). Nella fase di raccolta e risciacquo impiegare l’aspiraliquidi. Lo schema della pagina seguente presenta graficamente la logica di gestione della manutenzione periodica dei pavimenti incerati.

Page 11: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

11

Manutenzione dei pavimenti

ordinaria con lavaggio

periodica a umido

periodica a secco

con lavaincera

con detergenti

riciclabili

autolucidanti

autodisperdenti

a basso potere cerante

con risciacquo consigliato

senza risciacquo consigliato

a residuo finale

invisibile

specifici per lavapavimenti

spray-cleaning

spray-buffing a media velocità

burnishing ad altissima velocità

deceratura ad umido e stesura della cera a

mano

Page 12: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

12

9. LA MANUTENZIONE DELLE MACCHINE LAVASCIUGA (LAVAPAVIMENTI)

Le macchine, come del resto tutte le apparecchiature in genere, devono essere dotate di un apposito manuale delle istruzioni in cui sono contenute:

� indicazioni all’uso; � prodotti compatibili; � tipo di manutenzione ordinaria e periodica necessaria per il corretto funzionamento della

macchina; � collegamenti elettrici; � norme per la sicurezza degli operatori che le utilizzano.

Una scorretta manutenzione può seriamente compromettere le caratteristiche della macchina e influire sui risultati della pulizia. Tutte le attività di manutenzione devono essere effettuate con la macchina scollegata dalla rete elettrica; esistono 2 tipi di manutenzione:

� ordinaria o giornaliera � periodica.

9.1 Manutenzione ordinaria lavapavimenti

La pulizia del serbatoio di recupero, del filtro, del tergipavimento e delle spazzole deve essere effettuata giornalmente seguendo le indicazioni del libretto d’uso e manutenzione di ogni singola attrezzatura.

9.2 Manutenzione periodica delle lavapavimenti

La frequenza della manutenzione periodica dipende dalle dimensioni della macchina, dal suo uso e dalle indicazioni del costruttore. Rientrano nella manutenzione periodica i seguenti controlli: � controllo dell’impianto frenante; � controllo del livello dell’olio; � controllo di tutte le parti lubrificate.

10. UTILIZZO E GESTIONE DEGLI STRUMENTI DI PULIZIA Sono disponibili sul mercato diversi strumenti per la pulizia che, abbinati a prodotti idonei, possono risolvere la maggior parte delle problematiche connesse all'attività di sanificazione. Gli strumenti sono rappresentati da: � carrello semplice di supporto: oltre ad essere un mezzo di appoggio e di trasporto deve essere

attrezzato di scopa, paletta, spazzolone, secchi, panni e spugne di diverso colore, detergenti, sacchi per rifiuti, materiale pulito di ricambio (carta, sapone, ecc.);

� scopa lamello: dotata di un terminale in parte di gomma con alcune lamelle flessibili e due zone di velcro alle quali si fissa una garzina monouso, utilizzata per scopatura ad umido;

� sistema duo-mop: è costituito da un carrello dotato di due secchi di diverso colore, di una scopa a frange sostituibili e di uno stringi frange fissato su apposito sostegno; un secchio contiene detergente diluito, mentre l'altro solo acqua per risciacquare la frangia dopo l'uso prima di immergerla di nuovo nel detergente. Mantenere sempre ben pulito il carrello e tutti gli accessori, mediante accurate procedure di pulizia al termine di ogni uso del carrello stesso (non utilizzare l'acqua, il detergente e le frange per più di un locale);

� sistema taski: è un applicatore con manico incorporato al serbatoio per il detergente già diluito, collegato mediante un giunto cardanico ad una base dentellata con fori che ne permettono la fuoriuscita su un panno riciclabile; grazie alla forma trapezoidale della base si riesce a raggiungere facilmente gli angoli e a pulire anche sotto i mobili. Periodicamente (ogni 15 giorni) utilizzare un prodotto anticalcare facendolo passare nel serbatoio dell’applicatore, nel tubo di raccordo e nella parte terminale per disostruire i fori. Pulire bene, con l’aiuto di una spazzola, la parte terminale sottostante dell’applicatore;

� utilizzo asta telescopica: vi si applica un panno immerso nella soluzione detergente, è adatto per la pulizia di vetri e zone poste ad altezze elevate;

� monospazzola: macchina elettrica dotata di spazzola circolare; ha funzioni diverse in base al tipo di disco intercambiabile: deceratura, trattamento spray pulente, lucidatura di pavimenti cerati;

� macchina lavasciuga: macchina automatica, per la pulizia di grandi spazi poco arredati (es. corridoi);

� panno taski: utilizzare secondo la differenziazione dei colori. Lavare singolarmente con detergente igienizzante, disinfettarli con apposita soluzione e lasciarli asciugare.

Page 13: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

13

AMBITO PANNO TASKI- SECCHIO COLORATO

Arredi, piani di lavoro e superfici ad uso del paziente; spolveratura ad umido delle suppellettili; porte e maniglie.

panno e secchio blu/azzurro

Zona lavabo, doccia, vasca da bagno e specchi dei bagni panno e secchio giallo

WC (solo esterno)

panno e secchio rosso/rosa

Bagni

carta monouso e/o panni dedicati per l’asciugatura

11. ESEMPIO DI ARTICOLAZIONE DEI LAVORI ORDINARI ALL’INTERNO DELLE UU.OO.

Normalmente nella programmazione si procede prima alla pulizie delle stanze e poi a quella dei servizi igienici. Le attività programmate non comprendono gli interventi estemporanei: ad esempio quando è necessario decontaminare una superficie in cui vi è presenza di materiale organico. Queste attività devono comunque essere garantite ogni volta se si presenta l’occasione. E’ indispensabile che il materiale organico sia asportato tempestivamente e si proceda alla disinfezione con LH Fen 0,4% (4 ml/litro) lasciando agire per 10 - 30 minuti, secondo il livello di contaminazione.

11.1 Camera di degenza

Mattino

� aerare l’ambiente; � svuotare i cestini e sostituire i sacchetti di plastica; � spolverare a umido arredi, tavolini, letti, lampade, interruttori, porte, maniglie e davanzali interni; � scopare a umido i pavimenti; � detergere macchie e impronte recenti da vetri, specchi e pareti lavabili; � detergere il pavimento.

Pomeriggio

� aerare l’ambiente; � detergere i pavimenti se necessario (es. per caduta accidentale di bevande,..).

Ad ogni dimissione del paziente

� aerare l’ambiente; � disfare il letto senza scuotere la biancheria; � preparare nel secchio blu la soluzione con detergente igienizzante; � detergere il letto in tutte le sue parti, compresa la parte sottostante e le ruote (se ne è dotato),

ponendo attenzione ai punti di possibile lesione alle mani; � detergere il comodino, l’armadio nelle sue parti esterne ed interne, il testaletto, la piantana per

flebo e tutte le attrezzature sanitarie dell’unità paziente, compresi i monitor; � far seguire la disinfezione con apposita soluzione disinfettante; � se il materasso è provvisto di fodera lavabile o disinfettabile, provvedere alla detersione e disinfezione

con polifenoli; � rifare il letto; � disinserire l’erogatore di ossigeno e provvedere alla pulizia e disinfezione con opportuno prodotto.

11.2 Servizi igienici annessi ad una stanza di degenza

Mattino:

� asportare i rifiuti e cambiare i sacchetti; � scopare a umido i pavimenti; � ricaricare il portasapone e la carta asciugamani; � asportare le eventuali macchie e impronte di sporco recente da tutte le superfici visibili; � detergere specchi, porte, arredi e davanzali interni; � disinfettare le maniglie con LH Fen 0,4% (4 ml./litro) per 10 - 30 minuti (non necessita risciacquo) o

Clorexide S al 4% per 20 minuti (da risciacquare); � detergere e disinfettare il pavimento (come da scheda tecnica).

Page 14: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

14

Detersione e disinfezione zona lavabo:

� utilizzare gel abrasivo e disinfettante come da indicazione; � lavare con il panno giallo il lavabo, non dimenticare la parte esterna dello stesso, il ripiano, le

rubinetterie e le pareti vicine; � sciacquare il panno giallo, strizzarlo e asciugare le superfici dall’alto al basso; � pulire i portasciugamani, portasapone, i rivestimenti delle pareti e gli specchi; � terminare la pulizia della parte esterna del lavabo e della rubinetteria; � pulire e sciacquare l’interno del lavabo.

Detersione e disinfezione di bagni, docce, bidet:

� le docce, i bidet e le vasche da bagno vanno pulite regolarmente e a fondo con panno giallo utilizzando gel abrasivo e disinfettante come da indicazioni.

Detersione e disinfezione zona WC:

� premere una volta il dosatore contenente detergente igienizzante puro e distribuirlo con lo scopino del WC all’interno della tazza; lasciare immerso lo scopino fino alla fine della pulizia;

� lavare bene con il panno rosso ben strizzato il porta carta igienica, lo sciacquone e il porta scopino; � sciacquare bene il panno rosso nel secchio rosso e quindi procedere alla pulizia del coperchio, del

sedile, della parte esterna della tazza del WC, del bordo e della parete posteriore; � far scorrere l’acqua nella tazza del WC; � far seguire disinfezione con soluzione disinfettante con stesso procedimento.

���� Non usare acidi sull’esterno delle porcellane per evitare danni irreversibili allo smalto ed eventuali

ustioni agli utilizzatori. Pomeriggio: � scopare o lavare sanitari e pavimento se necessario; negli spazi comuni, a seconda della frequentazione e del grado di disordine indotto dall’utenza, possono essere previsti anche 4 passaggi al giorno; � ripassare le maniglie e asportare le macchie recenti molto evidenti su tutte le superfici. 11.3 Ambulatori e sale medicazione

� Preparare nel secchio blu la soluzione con detergente igienizzante e detergere i carrelli delle terapie, tutti i piani di lavoro, il lettino da visita, ecc.;

� far seguire la disinfezione con soluzione disinfettante idonea al materiale da trattare; detergere tutte le attrezzature sanitarie dopo ogni uso utilizzando la soluzione con detergente igienizzante (pompe infusionali, aspiratori, elettrocardiografi, ecc.);

� far seguire la disinfezione di tutte le attrezzature sanitarie, precedentemente deterse, con soluzione disinfettante idonea al materiale da trattare.

11.4 Cucinette di U.O

� Detergere tutti i piani di lavoro utilizzando panno e secchio blu, con soluzione detergente igienizzante; � detergere piastre elettriche (con apposito detergente in crema); � scopare a umido con lamello e minigarze il pavimento alla fine di ogni pasto; � detergere con applicatore DS (dispenser) o con MOP il pavimento, utilizzando la soluzione con

detergente igienizzante; � far seguire la disinfezione del pavimento con una soluzione di ipoclorito di sodio

diluendola al 10% (1:10); � alla fine di ogni pasto raccogliere le stoviglie, eliminare i rifiuti negli appositi sacchi; provvedere al

lavaggio con soluzione a base di detergente specifico per piatti e risciacquare con acqua corrente; � a fine lavaggio detergere il lavello con apposito detergente in crema.

11.5 Pulizia finale dei locali di degenza di pazienti affetti da patologia infettiva

� Disfare il letto, inserire la biancheria negli appositi sacchi idrosolubili, chiuderli correttamente e introdurli nei contenitori in polietilene di colore rosso (secondo codice colore in uso); per i guanciali ed il materasso utilizzare i sacchi appositi; chiudere il contenitore per aghi ed inserirlo nell’apposito contenitore per rifiuti, provvedendo poi al suo allontanamento;

Page 15: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

15

�detergere il letto, preparando nel secchio blu la soluzione con detergente igienizzante, quindi

procedere con la pulizia in tutte le sue parti (compresa la parte sottostante le ruote, qualora ne fosse dotato ed i vari accessori; es. spondine, alzacoperte, piantana flebo ecc.) e far seguire la disinfezione con soluzione apposita;

�detergere comodino, testaletto e tutte le attrezzature sanitarie dell’unità paziente compresi i monitor, gli aspiratori (se presenti); per i gorgogliatori provvedere secondo indicazioni; porre la massima attenzione alle prese di corrente elettrica e far seguire la disinfezione con soluzione apposita;

�detergere i muri nella zona lavabile, partendo dall’alto verso il basso e ponendo attenzione ai collegamenti e alle prese di corrente elettrica, a seguito detergere i davanzali, le porte e in particolare le maniglie; e far seguire la disinfezione con soluzione apposita;

�effettuare la scopatura ad umido, utilizzando la scopa lamello e le garzine pretrattate, detergere il pavimento utilizzando l’applicatore DS o gli appositi Mop e far seguire la disinfezione con soluzione apposita.

12. PULIZIA DI FONDO

Completa tutti gli interventi particolari normalmente non inseriti nelle pulizie ordinarie e cura meglio i punti più difficilmente raggiungibili (angoli nascosti, pareti,..).

SEQUENZA DELLE OPERAZIONI

1) aerare i locali 2) disfare i letti; allontanare i rifiuti e la biancheria e svuotare la stanza da tutti gli arredi mobili 3) spolverare il soffitto, gli infissi, gli impianti di illuminazione, le pareti, i termoventilatori o termosifoni (mediante aspirazione) quindi lavare soffitti, pareti, porte ed ogni eventuale apparecchiatura fissa usando le apposite prolunghe; lavare i vetri con detergente; eseguire la scopatura umida del pavimento 4) in presenza di cera, decerare il pavimento; far agire il decerante per 20’ e quindi attivare la monospazzola con i dischi abrasivi. Eseguire abbondanti risciacqui con acqua e successivamente con soluzione neutralizzante (acqua e aceto); in assenza di cera, passare sul pavimento la monospazzola con disco a setole e detergente, eseguire abbondanti risciacqui 5) stendere la prima mano di cera, far asciugare e quindi stendere la seconda mano incrociata, fare asciugare bene e quindi lucidare se necessario usando monospazzola e disco bianco 6) pulire gli arredi della stanza posti all’esterno prima di riportarli nel locale 7) riordinare tutto nella stanza; rifare i letti 8) lavare, disinfettare, asciugare e riordinare il materiale utilizzato

Raccomandazioni

►Istruire il personale che effettua le operazioni di pulizia sui “fattori di Rischio Biologico” e sul corretto utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI); in ogni caso tutte le operazioni devono essere condotte indossando guanti protettivi per il Rischio Chimico e Biologico.

►Maneggiare strumenti e attrezzature prevendo la contaminazione di cute, mucose, divisa/abiti, ambiente di vita e di lavoro utilizzando correttamente i DPI adeguati.

►Assicurare che gli strumenti e le attrezzature riutilizzabili siano accuratamente decontaminati; la biancheria deve essere maneggiata prevedendo le contaminazioni microbiologiche al personale sanitario, all’ambiente e ad altri pazienti e utilizzando gli appositi sacchi per biancheria infetta.

►Informare i visitatori sulle norme da rispettare e le precauzioni da adottare; nel caso di accertata o sospetta malattia infettiva, informare immediatamente i livelli istituzionali di competenza, il Responsabile e gli addetti delle pulizie della ditta esterna e i parenti, quest’ultimi in merito al trattamento della biancheria personale da trattare a domicilio, consegnando, se appropriato al caso, l’eventuale opuscolo informativo.

Il personale, durante le operazioni di pulizia che possono rendere scivoloso il pavimento,

deve indossare le calzature chiuse antiscivolo e delimitare l’area con gli appositi cartelli.

Page 16: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

16

13. ESEMPIO DI ARTICOLAZIONE DEI LAVORI ORDINARI E PERIODICI NELLE SALE OPERATORIE Prima di iniziare qualsiasi attività, indossare i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI): seguendo le indicazioni riportare sulle schede di sicurezza dei singoli prodotti e nella procedura aziendale “Guida per l’utilizzo e l’approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale e registro di consegna DPI”.

L’utilizzo dei prodotti deve rispettare la compatibilità

con i materiali, sui quali la soluzione è applicata, e prevedere la rotazione periodica dei principi attivi

PROGRAMMA LAVORI ORDINARI E PERIODICI: “FREQUENZE DI INTERVENTO”

BLOCCO OPERATORIO PULIZIA A FREQUENZA ORDINARIA: ZONA SPORCA

� ingresso con deposito di soprascarpe � zona deposito biancheria sporca e rifiuti � corridoi di servizio � zone lavaggio strumenti � servizi igienici

TEMPI INTERVENTI - MODALITA’ MATERIALI PRODOTTI TEMPI di contatto decontaminante/disinfettante

OPERATORI

inizio giornata

spolverare ad umido le superfici strutturali: � pareti, davanzali, porte ed infissi � arredi e suppellettili � apparecchiature e pavimenti.

� panno carta monouso � veline di garza resinate � tasky

Detersione Utilizzare detergenti Disinfezione Utilizzare in alternativa: � Polifenoli soluzione alla diluizione dello 0,4% (LH Fen o similari). � Clorexidina+Cetrimide alla diluizione del 4% (Clorexide S) (necessita risciacquo). � Ipoclorito di sodio diluendolo al 10% (1:10) (necessita risciacquo se utilizzato su materiale metallico o altro materiale a diretto contatto col paziente o con alimenti)

Range da 10 a 30 minuti (secondo scheda tecnica dei prodotti)

O.S.S O.T.A. Ausiliari

Page 17: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

17

A fine

mattinata

allontanare i sacchi di biancheria sporca, ben chiusi ed i rifiuti secchi pericolosi e a rischio infettivo).

O.S.S O.T.A. Ausiliari

Al term

ine della

giornata � asportare la biancheria sporca;

� rimuovere lo sporco dai pavimenti con metodo ad umido, raccoglierlo e versarlo nell’apposito sacco rifiuti; � chiudere il sacco dei rifiuti ed allontanarlo; � detergere arredi e suppellettili; asportare ad umido la polvere dai pavimenti � detergere il pavimento � disinfettare il pavimento.

� panno carta monouso � veline di garza resinate � tasky

Detersione Utilizzare detergenti Disinfezione Utilizzare in alternativa: � Polifenoli soluzione alla diluizione dello 0,4% (LH fen o similari) � Clorexidina +Cetrimide alla diluizione del 4% (Clorexide S) (necessita risciacquo) � Ipoclorito di sodio diluendolo al 10% (1:10) (necessita risciacquo se utilizzato su materiale metallico o altro materiale a diretto contatto col paziente o con alimenti).

Range da 10 a 30 minuti (secondo scheda tecnica dei prodotti).

Impresa O.S.S, O.T.A. Ausiliari

In presenza di spandimento di materiale biologico: provvedere alla sua rimozione con panni monouso e lasciare agire il disinfettante per il maggiore tempo di contatto previsto nella scheda tecnica.

Page 18: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

18

BLOCCO OPERATORIO

PULIZIA A FREQUENZA ORDINARIA: ZONA PULITA

� sala anestesia � sala risveglio � corridoi interni � zone deposito materiali sterili � zona sterilizzatrici � spogliatoi

TEMPI INTERVENTI - MODALITA’ MATERIALI PRODOTTI TEMPI di contatto decontaminante/disinfettante

OPERATORI

due volte

al g

iorno

�asportare ad umido la polvere, �detergere disinfettare tutte le superfici e gli arredi presenti.

� panno carta monouso. � tasky. �lava pavimenti.

Detersione Utilizzare detergenti Disinfezione Utilizzare in alternativa: � Polifenoli soluzione alla diluizione dello 0,4% (LH fen o similari). � Clorexidina +Cetrimide alla diluizione del 4% (Clorexide S) (necessita risciacquo). � Ipoclorito di sodio diluendolo al 10% (1:10) (necessita risciacquo se utilizzato su materiale metallico o altro materiale a diretto contatto col paziente o alimenti).

Range da 10 a 30 minuti (secondo scheda tecnica

dei prodotti).

O.S.S O.T.A. Ausiliari

Il materiale deve essere adibito esclusivamente a questa zona ed identificato con striscia di colore blu. In presenza di spandimento di materiale biologico: provvedere alla sua rimozione con panni monouso e lasciare agire il disinfettante per il maggiore tempo di contatto previsto nella scheda tecnica.

Page 19: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

19

BLOCCO OPERATORIO

PULIZIA A FREQUENZA ORDINARIA (sala operatoria)

TEMPI INTERVENTI - MODALITÀ MATERIALI PRODOTTI

TEMPI di contatto decontaminante/disinfettante

OPERATORI

Ad in

izio giornata

� prima che inizi la seduta operatoria, asportare ad umido la polvere dalle varie superfici. � controllare il funzionamento delle apparecchiature

� panno carta monouso.

Detersione Utilizzare detergenti Disinfezione: Utilizzare in alternativa � Polifenoli soluzione alla diluizione dello 0,4% (LH Fen o similari). � Clorexidina +Cetrimide alla diluizione del 4% (Clorexide S) (necessita risciacquo). � Ipoclorito di sodio diluendolo al 10% (1:10) (necessita risciacquo se utilizzato su materiale metallico o altro materiale a diretto contatto col paziente o alimenti).

Range da 10 a 30 minuti (secondo scheda tecnica dei prodotti).

O.S.S O.T.A. Ausiliari

Al term

ine di o

gni intervento

� rimuovere lo strumentario; � procedere alla rimozione della teleria e dei rifiuti; � detergere e disinfettare il letto operatorio, le superfici e le apparecchiature; � detergere e disinfettare il pavimento circostante l’area operatoria.

� panno carta monouso. � veline di garza resinate. � tasky.

Detersione Utilizzare detergenti Disinfezione Utilizzare in alternativa: � Polifenoli soluzione alla diluizione dello 0,4% (LH Fen o similari). � Clorexidina +Cetrimide alla diluizione del 4% (Clorexide S) (necessita risciacquo). � Ipoclorito di sodio diluendolo al 10% (1:10) (necessita risciacquo se utilizzato su materiale metallico o altro materiale a diretto contatto col paziente o alimenti). � Dicloroisocianurato 2,5 gr: 1 compressa in 5 litri d’acqua (Decs compresse ambiente) (necessita risciacquo).

Range da 10 a 30 minuti (secondo scheda tecnica dei prodotti.)

Infermiere O.S.S O.T.A. Ausiliari

Page 20: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

20

Al term

ine della

seduta operatoria

� rimuovere lo strumentario, la biancheria sporca e i rifiuti; � detergere e disinfettare tutte le apparecchiature e gli arredi fissi e mobili; � detergere e disinfettare le pareti sino a due metri di altezza, porte ed infissi, lampada scialitica e colonnina dei gas anestesiologici; � controllare e pulire le griglie di aspirazione dell’aria ambiente; � detergere e disinfettare il pavimento con monospazzola ed aspiraliquidi; � controllare il funzionamento delle apparecchiature; � ripristinare tutte le apparecchiature e suppellettili;

� panno carta monouso. � veline di garza resinate. �monospazzola per pavimenti. �tasky

Detersione Utilizzare detergenti Disinfezione Utilizzare in alternativa: �Polifenoli soluzione alla diluizione dello 0,4% (LH Fen o similari). �Clorexidina + Cetrimide alla diluizione del 4% (Clorexide S) (necessita risciacquo). �Ipoclorito di sodio (fornito dal magazzino) diluendolo al 10% (1:10) (necessita risciacquo). �Dicloroisocianurato 2,5 gr: 1 compressa in 5 litri d’acqua (Decs compresse ambiente) (necessita risciacquo).

Range da 10 a 30 minuti (secondo

scheda tecnica dei prodotti).

Impresa Infermiere O.S.S O.T.A. Ausiliari

In presenza di spandimento di materiale biologico: provvedere alla sua rimozione con panni monouso e lasciare agire il disinfettante per il maggiore tempo di contatto previsto nella scheda tecnica.

Page 21: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

21

BLOCCO OPERATORIO

PULIZIA A FREQUENZA PERIODICA

TEMPI INTERVENTI MODALITÀ MATERIALI PRODOTTI TEMPI di contatto

decontaminante/disinfettante OPERATORI

Frequenza settim

anale

� raccogliere ed allontanare i rifiuti; trasportare all’esterno della sala tutti gli arredi ed attrezzature; � spolverare ad umido; �detergere e disinfettare le pareti, le porte, le vetrate, gli apparecchi di illuminazione, armadi, mensole, scaffalature, arredi, pavimenti, e le bocchette di aerazione della sala operatoria; �procedere al lavaggio meccanico di tutti i pavimenti; � a pavimento asciutto ricomporre tutta la sala.

� panno carta monouso. � tasky. � monospazzola per pavimenti.

Detersione Utilizzare detergenti Disinfezione Utilizzare in alternativa: �Polifenoli soluzione alla diluizione dello 0,4% (LH Fen o similari). � Clorexidina + Cetrimide alla diluizione del 4% (Clorexide S) (necessita risciacquo). �Ipoclorito di sodio diluendolo al 10% (1:10) (necessita risciacquo se utilizzato su materiale metallico o altro materiale a diretto contatto col paziente o alimenti). � Dicloroisocianurato 2,5 gr: 1 compressa in 5 litri d’acqua (Decs compresse ambiente) (necessita risciacquo).

Range da 10 a 30 minuti (secondo scheda tecnica dei prodotti).

Impresa O.S.S O.T.A. Ausiliari

Frequenza quindicinale

�procedere al lavaggio meccanico di tutti i pavimenti. �detergere, le pareti, le porte, gli infissi, gli arredi, le suppellettili, le attrezzature idrosanitarie di tutti i locali.

�panno carta monouso. �tasky. �monospazzola per pavimenti.

Detersione Utilizzare detergenti Disinfezione Utilizzare in alternativa: �Polifenoli soluzione alla diluizione dello 0,4% (LH Fen o similari). �Clorexidina +Cetrimide alla diluizione del 4% (Clorexide S) (necessita risciacquo). �Ipoclorito di sodio diluendolo al 10% (1:10) (necessita risciacquo). �Dicloroisocianurato 2,5 gr: 1 compressa in 5 litri d’acqua (Decs, compresse ambiente) (necessita risciacquo).

Range da 10 a 30 minuti (secondo scheda tecnica dei prodotti).

Impresa, O.S.S O.T.A. Ausiliari

Page 22: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

22

Frequenza

mensile

lavaggio dei vetri perimetrali.

Impresa O.S.S O.T.A. Ausiliari

Frequenza

trim

estrale deceratura e applicazione

della cera di protezione sui pavimenti plastici (escluso sala anestesia, sala operatoria e sala risveglio).

Impresa O.S.S O.T.A. Ausiliari

Al termine delle operazioni di pulizia tutto il materiale monouso deve essere eliminato, quello pluriuso deve essere lavato con acqua e detergente e

successivamente disinfettato e risciacquato, posto in locale arieggiato in modo da facilitarne l’asciugatura.

Per eliminare l’inquinamento batterico dell’aria è quindi importante: � che in sala operatoria sia presente il minor numero di persone, poiché ogni persona è fonte di inquinamento; � che i presenti indossino un abbigliamento adeguato e che rispettino le “precauzioni universali”; � una volta iniziato l’intervento nessuno dovrebbe più entrare, è da evitare il passaggio del personale da una sala all’altra e dai corridoi alla sala; le porte e ogni eventuale altra apertura devono rimanere chiuse durante l’intervento.

In presenza di spandimento di materiale biologico: provvedere alla sua rimozione con panni monouso e lasciare agire il disinfettante per il maggiore tempo di contatto previsto nella scheda tecnica.

Page 23: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

23

14. IL COMPORTAMENTO CORRETTO DEGLI OPERATORI

Le pulizie devono essere affidate a personale adeguatamente preparato che dovrà essere addestrato e informato sulle attività da svolgere. Ogni operatore deve aver chiari alcuni concetti di base: � l’importanza dell’igiene in ambiente ospedaliero e nelle comunità in genere; � il rischio e le modalità di trasmissione delle infezioni ospedaliere; � i principi della pulizia ospedaliera; � le raccomandazioni sulle “cose da non fare”; � l’importanza di un corretto lavaggio delle mani (vedi protocollo Aziendale sul “Corretto Lavaggio

delle mani”).

Naturalmente all’interno di ogni realtà operativa, gli addetti alle pulizie dovranno trovare il piano di lavoro sufficientemente chiaro e soprattutto l’occorrente per eseguirlo.

Durante l’esecuzione delle pulizie il personale deve: � presentarsi al lavoro in ordine (divisa pulita, mani pulite, unghie: corte, pulite e senza smalto o unghie artificiali/estensioni o altro, assenza di monili); � sapere cosa fare e come fare; � non miscelare i prodotti; � procedere con ordine evitando rumori o disagi al paziente; � fare attenzione a non rovesciare liquidi o dimenticare prodotti o attrezzature; � non alternare i lavori puliti a quelli sporchi; � rispettare i percorsi e le direttive; � non distogliersi inutilmente dalle attività affidate; � non fumare o mangiare durante il servizio; � guardare il risultato del proprio lavoro con “gli occhi del cliente”; � utilizzare gli indumenti e i dispositivi di protezione previsti.

14.1 Utilizzo di scale portatili

Tutte le operazioni di detergenza sopra descritte si prevede siano generalmente eseguite da terra o mediante l’utilizzo di prolunghe, qualora fosse necessario avvicinarsi direttamente a luoghi elevati per eseguire una più energica pulizia, è possibile utilizzare scale portatili ponendo particolare attenzione alle seguenti avvertenze: anche se generalmente la quota operativa è inferiore ai due metri, data l’occasionalità dell’uso di scale ed il limitato tempo di impiego previsto, non è possibile a priori escludere che questa sia superata. E’ applicabile, pertanto, la fattispecie prevista per i lavori in quota (art. 111 del D.Lgs 81/08); sulla base della valutazione dei rischi condotta, si raccomanda quindi l’attuazione delle seguenti misure: � tutte le scale utilizzate devono avere marcatura CE e dichiarazione di conformità alla norma UNI

EN 131 1° e 2° parte � non devono superare l’altezza massima di 5 mt e devono essere provviste di catene di adeguata

resistenza o di altri dispositivi che impediscano l’apertura della scala oltre il limite prestabilito di sicurezza.

� devono essere mantenute in buono stato, attuando le manutenzioni e i controlli indicati nei rispettivi manuali (in caso di inconvenienti riscontrati non utilizzare la scala e richiedere una verifica ai manutentori ed in caso di non conformità chiedere la sostituzione della scala).

� devono essere utilizzate esclusivamente scale doppie o con rampa a inclinazione fissa sostenuta da idonea struttura. Sono proibite le scale ad unica rampa semplicemente appoggiate, solo eccezionalmente si possono impiegare scale a rampa singola, se sono saldamente agganciate ad apposita guida solidale ad un mobile ancorato stabilmente.

� sono da preferire scale dotate alla sommità di un’ampia piattaforma con parapetto ed eventualmente anche di rampa con corrimano.

� devono utilizzarsi scale di altezza sufficiente a raggiungere con comodità le massime quote operative garantendo ancora un solido riparo alto almeno un metro. Nel posizionare la scala occorre assicurarsi che tutti i suoi appoggi siano stabili e giacenti perfettamente in orizzontale sul pavimento.

Page 24: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

24

� è’ assolutamente proibito posizionare la scala su ripiani diversi dal pavimento. � i pavimenti devono essere asciutti e non sdrucciolevoli. � se la scala è trasportabile su ruote, occorre che vi siano dispositivi che ne assicurino il fermo

durante l’uso. � lavorare sulle scale senza sporgersi verso il vuoto e senza rimanere chinati per non urtare il soffitto o oggetti sospesi, ma scendere e riposizionare la scala nel punto più conveniente. � operare sempre a distanza di sicurezza da parti elettriche e da punti luce sospesi. � gli oggetti di lavoro portati sulla scala devono essere ridotti al minimo indispensabile, appoggiati in

modo stabile sulla piattaforma alla sommità. Evitare di trattenere in equilibrio precario oggetti ingombranti. In questi casi ricorrere all’assistenza di un collega a terra.

� è assolutamente proibito spostare la scala con sopra l’operatore. � prima di spostare la scala assicurarsi sempre che non vi siano rimasti sopra oggetti. � durante l’utilizzo di scale si devono calzare sempre scarpe ben avvolgenti, con suole consistenti e non scivolose (evitare zoccoli, ciabatte, ecc.). � scendere dalla scala ed asciugare subito i gradini se vengono bagnati. 15. RACCOMANDAZIONI SULLE “COSE DA NON FARE” � improvvisare dal punto di vista operativo e della programmazione dei lavori � miscelare i prodotti nel tentativo di ricercare soluzioni empiriche; � confondere i detergenti con i disinfettanti. � usare le attrezzature senza conoscerne il funzionamento. � dimenticare le norme di sicurezza. � fare ciò che “sembra giusto” ma fare “ciò che è previsto”. � usare o limitare il più possibile l’utilizzo di spugne perché si contaminano in breve tempo: meglio

sostituirle con materiale monouso o con tessuti facilmente lavabili e sterilizzabili o con carta monouso.

� rimuovere le etichette dei detergenti e non travasarli in contenitori anonimi per evitare il rischio di usarli impropriamente.

� risciacquare e non asciugare una superficie disinfettata per consentire l’azione residua del disinfettante.

� manomettere le chiusure di sicurezza delle confezioni. � usare attrezzature sporche. � usare prodotti senza etichetta, scaduti o sconosciuti. � procedere mai dallo sporco verso il pulito e dal basso verso l’alto. � dimenticare che “i pazienti sono i nostri clienti”. 16. AGENTI CHIMICI PERICOLOSI Il Rischio Chimico in ambiente di lavoro è riconducibile all’insieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute, connessi con la presenza, nell’ambito dello svolgimento delle lavorazioni, di “agenti chimici pericolosi”.

Per agenti chimici pericolosi si intendono sostanze e preparati che, in base alle loro caratteristiche chimiche, chimico-fisiche e tossicologiche, sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al D.Lgs. 52/97 e al D.Lgs. 285/98 e s.m.i., o che rientrano, comunque, nei criteri di classificazione ivi previsti. Nell’utilizzo di questi prodotti è necessario tenere molto in considerazione la loro pericolosità; a tale proposito qui di seguito viene presentato l’elenco dei principali simboli di pericolo.

SOSTANZE PREPARATI

Page 25: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

25

16.1 Pittogrammi Simboli e indicazioni di pericolo

CATEGORIA DI PERICOLO LETTERA E SIMBOLO

INDICAZIONI

ESPLOSIVI

Sostanze e preparati che possono esplodere per effetto del calore (urti, sfregamenti ed accensione).

COMBURENTI

Sostanze e preparati in grado di fornire ossigeno e, pertanto, di alimentare un incendio anche in assenza di aria.

FACILMENTE INFIAMMABILI

Sostanze e preparati i cui gas e vapori formano in aria miscele esplosive e/o facilmente infiammabili in presenza di innesco (punto di infiammabilità < 21°C).

INFIAMMABILI Nota 1 Sostanze e preparati i cui gas e vapori formano con l’aria miscele esplosive e/o infiammabili in presenza di innesco (punto di infiammabilità < 55°C).

TOSSICI

Sostanze e preparati che possono provocare, anche in piccole quantità, seri danni alla salute con effetti anche letali.

NOCIVI

Sostanze e preparati che possono provocare danni alla salute più o meno gravi, in relazione alle quantità).

CORROSIVI

Sostanze e preparati in grado di provocare lesioni alla pelle e alle mucose.

IRRITANTI

Sostanze e preparati che possono provocare arrossamenti e reazioni infiammatorie della pelle e delle mucose.

SENSIBILIZZANTI Nota 2 Sostanze e preparati che possono provocare, per inalazione o assorbimento cutaneo, una reazione di ipersensibilizzazione, per la quale una successiva esposizione provoca fenomeni allergici.

ESTREMAMENTE INFIAMMABILI

Sostanze e preparati i cui gas e vapori formano con l’aria miscele esplosive e/o infiammabili capaci di innescarsi facilmente per qualsiasi fonte di calore (punto di infiammabilità < 0°C).

ALTAMENTE TOSSICI

Sostanze e preparati in grado di provocare, anche in piccolissime dosi, gravi danni alla salute, fino alla morte.

PERICOLOSO PER L’AMBIENTE

Sostanze e preparati dannosi per l’ambiente ma non per l’uomo (ecotossiche).

CANCEROGENI Nota 3 Sostanze e preparati che possono provocare tumori.

MUTAGENI Nota 4

Sostanze e preparati che possono interferire nelle sintesi del DNA.

TERATOGENI Sostanze e preparati capaci di dare effetti dannosi sulle capacità riproduttive e difetti generici ereditari.

NOTA 1: le sostanze INFIAMMABILI non hanno pittogramma, ma le caratteristiche di infiammabilità sono indicate dalle “frasi di rischio” (frasi “R”)

NOTA 2: le sostanze SENSIBILIZZANTI non hanno pittogramma, ma possono essere rappresentate con quelli delle sostanze “nocive” ed “irritanti” e con le relative “frasi di rischi” (frasi”R”).

NOTA 3: le sostanze CANCEROGENE non hanno pittogramma, ma possono essere indicate con quelli delle sostanze “nocive” e “tossiche” e con le “frasi di rischio” R45 e R49.

NOTA 4: le sostanze MUTAGENE E TERATOGENE non hanno pittogramma, ma possono essere indicate con quelle sostanze “nocive” e “tossiche” e con le relative “frasi di rischio.”

Page 26: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

26

16.2 Nuovi Pittogrammi CLP

Regolamento CPL (Classification-Labelling-Packaging)

dal 1 giugno 2015 abrogherà le precedenti Direttive Europee e si applicherà solo la classificazione CPL; alcune sostanze e miscele sono state già etichettate secondo la seguente classificazione

Cosa indica

Contiene gas sotto pressione; può esplodere se riscaldato. Contiene gas refrigerato; può provocare ustioni o lesioni criogeniche.

Esplosivo, instabile, pericolo di esplosione di massa Esplosivo: grave pericolo di protezione; Esplosivo; pericolo di incendio, di spostamento d'aria o di proiezione. Pericolo di esplosione in caso d'incendio.

Può provocare o aggravare un incendio; comburente. Può provocare un incendio o un'esplosione; molto comburente.

Gas altamente infiammabile-Gas infiammabile Aerosol altamente infiammabile. Aerosol infiammabile. Liquido e vapori facilmente infiammabili. Liquido e vapori infiammabili Solido infiammabile.

Può essere corrosivo per i metalli. Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.

Può irritare le vie respiratorie. Può provocare: sonnolenza, vertigini, reazione allergica cutanea. Provoca grave irritazione oculare o irritazione cutanea. Nocivo se ingerito, per contatto con la pelle, se inalato. Nuoce alla salute e all'ambiente distruggendo l'ozono dello strato superiore dell'atmosfera.

Letale se ingerito, se inalato. Letale per contatto con la pelle. Tossico: se ingerito, se inalato, per contatto con la pelle.

Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie. Può nuocere o sospettato di nuocere alla fertilità o al feto. Può provocare o sospettato di provocare danni agli organi, il cancro, alterazioni genetiche. Può provocare sintomi allergici o asmatici o difficoltà respiratorie se inalato.

Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata. Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.

Page 27: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

27

17. COME COSTRUIRE UN PROGRAMMA DI LAVORO Ci sono diversi modi per strutturare un programma di lavoro:

� l’elenco dei lavori; � il piano di lavoro; � la procedura.

Un buon programma di lavori deve tenere presente che i risultati attesi sono:

1) buon livello igienico ossia: � buon livello di pulizia; � adeguata metodologia di lavoro; � adeguatezza degli strumenti e dei prodotti utilizzati; � esistenza di condizioni organizzative.

2) buon livello estetico riferito sia alle attese del personale che a quelle dei clienti e dei visitatori ossia: � rispondenza con il livello di ordine atteso; � rispondenza con il livello di pulizia atteso;

3) buon rapporto costi/benefici ossia: � non deve essere dispendioso; � deve ottimizzare l’uso dei prodotti e delle apparecchiature; � deve favorire la massima resa degli operatori; � deve raggiungere gli obiettivi del programma dei lavori.

E’ bene che il programma di lavoro sia strutturato con l’infermiere esperto nella prevenzione delle infezioni ospedaliere; lo schema seguente rappresenta le fasi di costruzione di un programma.

ANALISI: Fare analisi dell’esistente

DIAGNOSI DEL PROBLEMA

Classificare la propria zona a rischio Visionare le linee guida Identificare le frequenze necessarie e la tipologia di intervento Indicare la tempistica per ogni intervento Indicare la fascia oraria per pulizie Indicare il n. di operatori necessari Indicare prodotti e strumenti necessari e disponibili

PROGETTAZIONE E INTERVENTI:

Stendere la modalità operativa Fare elenco di prodotti e strumenti necessari Fare calcolo delle risorse disponibili Fare elenco lavori ordinari e periodici

ATTIVAZIONE:

Fare verifica del fattibile con una sperimentazione Stendere definitivamente il programma Controllarlo ed aggiornarlo periodicamente

18. SCHEDE TECNICHE DI INTERVENTI ORDINARI E PERIODICI NELLE VARIE ZONE A RISCHIO

La programmazione delle frequenze di interventi ordinari e periodici di pulizia sono distinte in: • pulizie ordinarie: interventi di carattere continuativo e routinario da attuare secondo frequenze e

tipologie prestabilite;

• pulizie periodiche: interventi di carattere periodico e radicale da svolgere a cadenze prestabilite; • pulizie di fondo: completa tutti gli interventi particolari normalmente non inseriti nelle pulizie

ordinarie con particolare attenzione ai punti difficilmente raggiungibili (angoli nascosti, pareti); • pulizie straordinarie e urgenti: da considerare solo in caso di particolari e/o contingenti necessità

di pulizie e risanamenti ambientali (es. pulizia dopo lavori edili); • pulizie Sale Operatorie: riferirsi alla scheda descritta all’interno del protocollo.

Al fine di uniformare i programmi di interventi di pulizia ambientale all’interno delle strutture sanitarie dell’Azienda Ospedaliera, sono stati elaborati degli esempi di schede tecniche che ogni coordinatore dovrà modulare sulle caratteristiche ed esigenze della propria U.O./Servizio.

Page 28: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

28

PROGRAMMA LAVORI ORDINARI

Avvertenza Se le superfici risultano inquinate da liquidi biologici: • rimuovere lo sporco con panni monouso ed eliminarli nei rifiuti pericolosi a rischio infettivo; • versare il disinfettante: Polifenoli soluzione alla diluizione dello 0,4% (LH Fen o similari) o Clorexidina + Cetrimide alla diluizione del 4% (Clorexide S)

(necessita risciacquo) o Ipoclorito di sodio (fornito dal magazzino) diluendolo al 10% (1:10) (necessita risciacquo) o Dicloroisocianurato 2,5 gr: 1 compressa in 5 litri d’acqua (Decs compresse ambiente) (necessita risciacquo). La scelta deve rispettare la compatibilità con i materiali sui quali la soluzione è applicata. Range tempo di contatto: 10-30 minuti( secondo scheda tecnica del disinfettante scelto).

L’utilizzo dei prodotti deve rispettare la compatibilità con i materiali, sui quali la soluzione è applicata, e prevedere la rotazione periodica dei principi attivi

AREE A BASSO E MEDIO RISCHIO

Ogni operazione di pulizia ha inizio con l’allontanamento di rifiuti, biancheria, cestini e con lo spostamento di tutte le parti mobili

Area Operazione Frequenze giornaliera

Attrezzature Prodotto

corridoi, ingressi, scale, sale attesa, pianerottoli

scopatura ad umido del pavimento

1-2 volte lamello con minigarze rivestite o scopa rivestita

acqua

negli uffici è consentito fare il lavaggio del pavimento a giorni alterni o non eseguire la scopatura al pomeriggio.

detersione pavimento 1 volta applicatore DS o mop detergente

spolveratura ad umido delle suppellettili

1 volta panno blu/azzurro detergente

disinfezione di maniglie ed altre superfici

solo se necessario

panno blu/azzurro disinfettante: polifenolo allo 0,4% o clorexidina + cetrimide al 4% (necessita risciacquo).

camere di degenza, refettori, sale mediche e cucine

scopatura ad umido 2 volte lamello con minigarze rivestite o scopa rivestita

acqua

detersione pavimento 1-2* volte applicatore DS o mop detergente

spolveratura ad umido delle suppellettili

1 volta panno blu/azzurro (uno dedicato esclusivamente per la cucina)

detergente

disinfezione di maniglie ed altre superfici

solo se necessario

panno blu/azzurro disinfettante: polifenolo allo 0,4% o clorexidina + cetrimide al 4% (necessita risciacquo).

Page 29: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

29

Area zona servizi igienici

Operazione Frequenza giornaliera

Attrezzature Prodotto

lavabo, vasche e docce

detersione+disinfezione 1-2* volte panno giallo

polvere abrasiva o gel + disinfettante alternato: polifenoli (LH Fen 0,4%) o Ipoclorito di sodio diluendolo al 10% (1:10) (necessita risciacquo se utilizzato su materiale metallico o altro materiale a diretto contatto col paziente o alimenti).

pavimento detersione 1-2* volte panno dedicato detergente

porte detersione 1-2* volte panno blu/azzurro detergente

maniglie detersione+disinfezione 1-2* volte panno blu/azzurro

polvere abrasiva o gel + disinfettante: Clorexidina + Cetrimide al 4% Clorexide S (necessita risciacquo) disinfettanti: polifenoli (LH Fen 0,4%).

arredi detersione 1 volta panno blu/azzurro detergente

WC detersione+disinfezione 2**volte scopino panno rosso/rosa (solo per l’esterno)

polvere abrasiva o gel + disinfettante: fenoli Polifenolo (LH Fen 0,4%) o Ipoclorito di sodio diluendolo al 10% (1:10)

vetri asportazione macchie recenti

1 volta panno in cotone e asta tergivetro

detergente per vetri

pareti asportazione macchie recenti +detersione

1 volta panno in cotone detergente

* 2 volte/die nei refettori e sale mediche ** 2 volte se un bagno serve più di 4 pazienti o se ad uso dell’utenza nei settori comuni

Lunedì data:

Martedi data:

Mercoledì data:

Giovedì data:

Venerdi data:

Sabato data:

Domenica data:

mattina pomeriggio mattina pomeriggio mattina pomeriggio mattina pomeriggio mattina pomeriggio mattina pomeriggio mattina pomeriggio

firma firma firma firma firma firma firma firma firma firma firma firma firma firma

Firma Infermiere Coordinatore_________________________________________________

Page 30: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

30

PROGRAMMA LAVORI ORDINARI

AREE AD ALTO RISCHIO Ogni operazione di pulizia ha inizio con l’allontanamento di rifiuti, biancheria, cestini e con lo spostamento di tutte le parti mobili.

Area Operazione Frequenze giornaliera

Attrezzature Prodotto

sala prestazioni

(es. sala dialisi, sala parto, degenza di terapia intensiva.) nei settori ad alto rischio è prevista una pulizia a fondo dei locali, a fine delle sedute, che si aggiunge agli interventi estemporanei tra una prestazione e l’altra.

spolveratura ad umido delle suppellettili tra una prestazione l’altra e successiva disinfezione.

più volte panno blu/azzurro

� Polifenoli soluzione alla diluizione dello 0,4% (LH Fen o similari). � Clorexidina +Cetrimide alla diluizione del 4% (Clorexide S) (necessita risciacquo) � Ipoclorito di sodio diluendolo al 10% (1:10) (necessita risciacquo se utilizzato su materiale metallico o altro materiale a diretto contatto col paziente o alimenti). � Dicloroisocianurato 2,5 gr: 1 compressa in 5 litri d’acqua (Decs compresse ambiente) (necessita risciacquo). T° di contatto 10-30 minuti ( secondo scheda tecnica dei prodotti).

scopatura, lavaggio e disinfezione del pavimento.

più volte scopa a lamello e dispenser

� Polifenoli soluzione alla diluizione dello 0,4% (LH Fen o similari) � Clorexidina +Cetrimide alla diluizione del 4% (Clorexide S) (necessita risciacquo) � Ipoclorito di sodio diluendolo al 10% (1:10) (necessita risciacquo). � Dicloroisocianurato 2,5 gr: 1 compressa in 5 litri d’acqua (Decs compresse ambiente) (necessita risciacquo). T° di contatto 10-30 minuti ( secondo scheda tecnica dei prodotti).

lavaggio pareti e disinfezione.

1 volta atomizzatore e asta di prolunga

lavaggio porte passanti, sportelli vari e disinfezione.

1 volta panno in cotone

Page 31: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

31

locali attigui alle

sale di prestazione quali sala dialisi,

sala parto,

degenza di terapia intensiva.

scopatura ad umido a fine attività.

1 volta scopa a lamello e dispenser acqua

detersione pavimento e poi disinfezione.

1 volta applicatore ds o mop

� Polifenoli soluzione alla diluizione dello 0,4% (LH Fen o similari) � Clorexidina +Cetrimide alla diluizione del 4% (Clorexide S) (necessita risciacquo). � Ipoclorito di sodio diluendolo al 10% (1:10) (necessita risciacquo). T° di contatto 10-30 minuti ( secondo scheda tecnica

dei prodotti).

spolveratura ad umido delle suppellettili mobili e fisse e successiva disinfezione.

1 volta panno blu/azzurro

� Polifenoli soluzione alla diluizione dello 0,4% (LH Fen o similari) � Clorexidina +Cetrimide alla diluizione del 4% (Clorexide S) (necessita risciacquo) � Ipoclorito di sodio diluendolo al 10% (1:10) (necessita risciacquo se utilizzato su materiale metallico o altro materiale a diretto contatto col paziente o alimenti). T° di contatto 10-30 minuti ( secondo scheda tecnica dei prodotti).

Page 32: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

32

PROGRAMMA LAVORI PERIODICI E DI FONDO

AREE A BASSO E MEDIO RISCHIO Ogni operazione di pulizia ha inizio con l’allontanamento di rifiuti, biancheria, cestini e con lo spostamento di tutte le parti mobili.

Area Operazione Frequenza

Attrezzature Prodotto settimanale mensile

solo nei settori adibiti ad uffici è consentito fare il lavaggio del pavimento a giorni alterni o non eseguire la scopatura al pomeriggio.

spray cleaning 1 volta monospazzola e disco bianco cera in base al tipo di pavimento

deceratura a secco 1 volta monospazzola

deceratura a umido ogni 3-6 monospazzola decerante e risciacquo con soluzione neutralizzante

lavaggio pareti ogni 4 atomizzatore e asta di prolunga detergente

disinfezione limitatamente a maniglie ed altre superfici

solo se necessario

solo se necessario

panno blu/azzurro

� Polifenoli soluzione alla diluizione dello 0,4% (LH Fen o similari). � Clorexidina +Cetrimide alla diluizione del 4% (Clorexide S) (necessita risciacquo) � Ipoclorito di sodio diluendolo al 10% (1:10) (necessita risciacquo). T° di contatto 10-30 minuti ( secondo scheda tecnica)

camere di degenza, refettori, sale mediche, cucine.

detersione piani interni armadietti

1 volta panno blu/azzurro detergente

sbrinamento frigoriferi ogni 4

detersione frigoriferi 1 volta panno blu/azzurro detergente

spray cleaning 1 volta monospazzola e disco bianco cera in base al tipo di pavimento deceratura a secco 1 volta monospazzola e disco deceratura a umido ogni 3-6 monospazzola e disco decerante e risciacquo con soluzione neutralizzante

lavaggio pareti e soffitti

ogni 4 atomizzatore e asta di prolunga detergente

disinfezione limitatamente a maniglie ed altre superfici

solo se necessario

solo se necessario

panno blu/azzurro

� Polifenoli soluzione alla diluizione dello 0,4% (LH Fen o similari) � Clorexidina + Cetrimide alla diluizione del 4% (Clorexide S) (necessita risciacquo). � Ipoclorito di sodio diluendolo al 10% (1:10) (necessita risciacquo se utilizzato su materiale metallico o altro materiale a diretto contatto col paziente o alimenti). T° di contatto 10-30 minuti ( secondo scheda tecnica)

Page 33: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

33

Area zona servizi igienici

pavimento pulizia a fondo 1 volta monospazzola con disco a setole

detergente

vetri detersione 1 volta panno in cotone e asta tergivetro

detergente per vetri

pareti asportazione macchie recenti/detersione

1 volta panno in cotone detergente

porte e maniglie detersione e disinfezione

1 volta panno blu/azzurro

� Polifenoli soluzione alla diluizione dello 0,4% (LH Fen

o similari) � Clorexidina +Cetrimide alla diluizione del 4%

(Clorexide S) (necessita risciacquo) � Ipoclorito di sodio diluendolo al 10% (1:10)

(necessita risciacquo). T° di contatto 10-30 minuti ( secondo scheda tecnica

dei prodotti).

infissi vari

spolveratura ogni 3 panno in cotone

lavaggio ogni 12 panno in cotone detergente

aspirazione ogni 3 aspirapolvere con microfiltro

soffitti lavaggio se possibile ogni 6 atomizzatore e asta di prolunga detergente

* 2 volte/die nei refettori e sale mediche ** 2 volte se un bagno serve più di 4 pazienti o se ad uso dell’utenza nei settori comuni

N.B:. mensilmente prevedere l’aspirazione dei filtri dei termoconvettori e successivo

Lunedì data:

Martedi data:

Mercoledì data:

Giovedì data:

Venerdi data:

Sabato data:

Domenica data:

mattina pomeriggio mattina pomeriggio mattina pomeriggio mattina pomeriggio mattina pomeriggio mattina pomeriggio mattina pomeriggio

firma firma firma firma firma firma firma firma firma firma firma firma firma firma

Firma Infermiere Coordinatore _________________________________________________

Page 34: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

34

PROGRAMMA LAVORI PERIODICI E DI FONDO

AREE AD ALTO RISCHIO Ogni operazione di pulizia ha inizio con l’allontanamento di rifiuti, biancheria, cestini e con lo spostamento di tutte le parti mobili.

Area Operazione Frequenza

Attrezzature Prodotto settimanale mensile

sala di prestazione (es. sala dialisi, sala parto, degenza di terapia intensiva)

aspirazione soffitti 1 volta aspirapolvere con microfiltro

lavaggio soffitti lavabili 1 volta aste di prolunga ed atomizzatori

detergente

spolveratura ad umido delle suppellettili tra una prestazione l’altra e successiva disinfezione

1 volta 1 volta panno blu/azzurro

� Polifenoli soluzione alla diluizione dello 0,4% (LH Fen

o similari) �Clorexidina +Cetrimide alla diluizione del 4%

(Clorexide S) (necessita risciacquo). �Ipoclorito di sodio diluendolo al 10% (1:10)

(necessita risciacquo se utilizzato su materiale metallico o altro materiale a diretto contatto col

paziente o alimenti). � Dicloroisocianurato 2,5 gr: 1 compressa in 5 litri

d’acqua (Decs compresse ambiente) (necessita risciacquo). T° di contatto 10-30 minuti ( secondo scheda tecnica

lavaggio a fondo o deceratura a secco

1 volta monospazzola e disco

scopatura, lavaggio e disinfezione del pavimento

1 volta 1 volta scopa a lamello e dispenser

� Polifenoli soluzione alla diluizione dello 0,4% (LH

Fen). � Clorexidina +Cetrimide alla diluizione del 4%

(Clorexide S) (necessita risciacquo). � Ipoclorito di sodio (diluendolo al 10% (1:10). � Dicloroisocianurato 2,5 gr: 1 compressa in 5 litri

d’acqua (Decs compresse ambiente) (necessita risciacquo).

T° di contatto 10-30 minuti (vedi scheda tecnica )

deceratura ad umido di pavimenti

ogni 3 monospazzola decerante e risciacquo con soluzione neutralizzante

Page 35: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

35

locali attigui alla sala di prestazione (es. sala dialisi, sala parto, degenza di terapia intensiva)

spray cleaning 1 volta monospazzola disco bianco cera in base al tipo di pavimento

deceratura a secco 1 volta monospazzola

deceratura ad umido ogni 3 monospazzola decerante, risciacquo con soluzione neutralizzante

aspirazione soffitti ogni 6 aspirapolvere con microfiltro

lavaggio soffitti lavabili 1 volta atomizzatori ed aste di prolunga

detergente

lavaggio pareti e vetri 1 volta atomizzatori e aste di prolunga e panno

detergente

locali nella zona filtro

spray cleaning 1 volta monospazzola e disco bianco

cera in base al tipo di pavimento

deceratura a secco 1 volta monospazzola

deceratura a umido ogni 3 monospazzola decerante e risciacquo con soluzione neutralizzante

pareti lavaggio 1 volta

atomizzatore e asta di prolunga

detergente

asportazione macchie recenti/detersione

ogni 2 panno in cotone detergente

vetri detersione 1 volta panno in cotone e asta tergivetro

detergente

zona WC pulizia a fondo pareti, vetri, pavimento

1 volta panno rosso/rosa, asta tergivetro, monospazzola con disco a setole

detergente

Aree più esterne

pareti, porte detersione ogni 4 panno blu/azzurro detergente

infissi vari esterni spolveratura 1 volta panno blu/azzurro

lavaggio ogni 6 panno blu/azzurro detergente

Si suggerisce di utilizzare i disinfettanti a rotazione con un’alternanza di almeno sei mesi, anche se in merito non esiste in letteratura evidenza scientifica.

NB:. Mensilmente prevedere l’aspirazione dei filtri dei termoconvettori e successivo lavaggio

Lunedì data:

Martedi data:

Mercoledì data:

Giovedì data:

Venerdi data:

Sabato data:

Domenica data:

mattina pomeriggio mattina pomeriggio mattina pomeriggio mattina mattina pomeriggio mattina pomeriggio mattina pomeriggio mattina

firma firma firma firma firma firma firma firma firma firma firma firma firma firma

Firma Infermiere Coordinatore_________________________________________________

Page 36: MANUALE DELLA DETERGENZA - asst-pavia.it riservati/Manuale... · 6. CLASSIFICAZIONE DELLE AREE OSPEDALIERE La classificazione delle aree si basa su principi scientifici e si riferisce

36

19. BIBLIOGRAFIA

- Linee guida per la gestione delle operazioni di pulizia e sanificazione nelle strutture ospedaliere- Edicom Milano anno 2009

- Annali di igiene-medicina preventiva e di comunità volume 21 suppl. 1 al n. 1 – gennaio-febbraio 2009 Società Editrice Universo

- Compendio delle principali misure per la prevenzione e il controllo delle infezioni correlate all’assistenza INF-OSS ASER regione Emilia Romagna 2006-2008

Protocolli e documenti aziendali - Uso degli antisettici e dei disinfettanti - Guida per l’utilizzo e l’approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale e registro di

consegna DPI - Corretto lavaggio delle mani - Gestione dei rifiuti e attività sanitaria - Inserimento e tutoring del personale infermieristico-riabilitativo e di supporto all’assistenza

infermieristica - Capitolato speciale per l'affidamento del servizio di pulizia e sanificazione di aree dell'Azienda

Ospedaliera e dell’ASL della Provincia di Pavia