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Introduzione Manuali per l'educazione fisica Volume 1

Manuali per l'educazione fisica: Volume 1 – Introduzione · Libretto dello sport allegato al volume 6 ... Questo manuale di riferimento consente a romandi e ticinesi di usufruire

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Page 1: Manuali per l'educazione fisica: Volume 1 – Introduzione · Libretto dello sport allegato al volume 6 ... Questo manuale di riferimento consente a romandi e ticinesi di usufruire

Introduzione

Manuali per l'educazione fisica Volume 1

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Basi teorichee didattiche

dell'educazione fisica

Autori: Karl Ernst e Walter Bucher

Grafica: Daniel Lienhard

Progetto: Walter Bucher

Traduzione: Gianlorenzo Ciccozzi

Editore: Commissione federale dello sport CFS

Manuali per l'educazione fisica Volume 1

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Sommario della collana di manuali per l'educazione fisica nella scuola

Volume 1 Basi teoriche e didatticheForm. 323.001 i dell'educazione fisica

CD-ROM allegato al Vol 1Set di trasparenti, modelli ecc. (in tedesco!)Form. 323.001.1 d

Volume 2 Scuola dell'infanziaForm. 323.002 i

Volume 3 1.– 4. annoForm. 323.003 i

Volume 4 4.– 6. anno Form. 323.004 i

Volume 5 6.– 9. annoForm. 323.005 i

Volume 6 10.– 13. anno (incl. Libretto dello sport)Form. 323.006 i

Libretto dello sport allegato al volume 6 Form. 323.006.1 i Fascicolo

CD Musicale * Begleitmusik zum Lehrmittel SporterziehungBroschüre 2: «Bewegen – Darstellen – Tanzen» (in tedesco!)

Manuale speciale

Nuoto Per tutti i livelliForm. 323.010 i

2a Edizione Volume 1(Basi teoriche e didattiche dell'educazione fisica) 2004© Commissione federale dello sport CFSArt. No. 323.001.i 2.04 400 LM 2004 001

Da ordinare presso:

UFCL, 3003 BernaE-mail: [email protected]

UFCL, 3003 BernaE-mail: [email protected]

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UFCL, 3003 BernaE-mail: [email protected]

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UFCL, 3003 BernaE-mail: [email protected]

UFCL, 3003 BernaE-mail: [email protected]

UFCL, 3003 BernaE-mail: [email protected]

* Lehrmittelverlag des Kt. ZürichE-Mail: [email protected]

UFCL, 3003 BernaE-mail: [email protected]

2Introduzione

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1 Sommario volume 1 3Introduzione

1 Sommario volume 1

Fascicolo Capitolo Pag.

Introduzione 1 Indice volume 1 32 Prefazione dell'editore 43 Premessa degli autori 54 Concezione di fondo 65 La struttura della presente collana 76 I contenuti della collana di manuali 87 Glossario 98 Hanno collaborato al volume 1 129 Uno sguardo d'insieme 13

Fasc. 1 Basi teoriche e didattiche dell'educazione fisica1 Senso e interpretazioni 22 Basi scientifiche 243 Apprendere e insegnare 844 Concepire e pianificare l'insegnamento 1015 Realizzare 1096 Valutare 114

Fasc. 2 Movimento, rappresentazione, danza1 Senso e interpretazione del movimento, della danza e dell'espressione 22 Contenuto e obiettivi 53 Imparare 84 Insegnare l'educazione del movimento, l'espressione e la danza 13

Fasc. 3 Tenersi in equilibrio, arrampicare, ruotare1 Tenersi in equilibrio, arrampicare, ruotare … senso e interpretazioni 22 Contenuti e obiettivi 43 Apprendere 84 Insegnare a stare in equilibrio, arrampicare e ruotare 9

Fasc. 4 Correre, saltare, lanciare1 Correre, saltare, lanciare: senso e interpretazioni 22 Contenuti e obiettivi 43 Apprendere 64 Insegnare la corsa, i salti e i lanci 8

Fasc. 5 Giocare1 Senso e interpretazioni del gioco 22 Contenuti e obiettivi 53 Apprendere 74 Insegnare i giochi 13

Fasc. 6 All'aperto1 Senso e interpretazione dell'attività all'aperto 22 Contenuti e obiettivi 33 Apprendere 44 Insegnare all'aperto 5

Fasc. 7 Problematiche globali1 Per una scuola in movimento 22 Disabili e sport 63 Aspetti interculturali dell'educazione motoria 74 Progetti 95 Occasioni e feste 116 Il campo sportivo 137 Alcuni ausili didattici 14

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Dare nuovi impulsi, far muovere qualcosa, concretizzare. Ecco – riassunti inpoche parole – gli obiettivi di questa collana di manuali. Come si vede, èesattamente quanto si è chiesto e discusso nell'ambito di innumerevoli lavo-ri commissionali e nel corso di congressi dedicati ad un insegnamentodell'educazione fisica al passo con i tempi. I manuali vogliono essere d'ausi-lio alle e ai docenti, per facilitare loro la realizzazione nella pratica di nuoveidee ed impulsi.

I manuali lasciano ampio spazio all'autonomia e alla fantasia del singolo. Infin dei conti, infatti, ciascun docente è responsabile dell'insegnamento. Lavo-ra usando i mezzi didattici più adeguati, scelti fra una gamma sempre più va-sta, anima, osserva, pianifica, valuta e coordina. Rifacendosi alle capacità co-ordinative, si potrebbe davvero dire: orientamento, ritmizzazione, reazione,differenziazione, sempre senza perdere l'equilibrio.

Per dar vita a questi nuovi manuali sono stati necessari notevole impegno egrande dispendio di energia. La versione in lingua francese da cui è tratto ilpresente manuale 1 in lingua italiana è stata diretta da Rose-Marie Repond.Questo manuale di riferimento consente a romandi e ticinesi di usufruire diun documento pensato da latini per latini, con riferimento alla letteraturafrancofona e alle grandi linee pedagogiche che si vanno delineando attual-mente nelle nostre scuole.

Il complesso progetto, guidato da Walter Bucher ma con un costante coinvol-gimento della base, potrà dirsi coronato da successo se i manuali riescono aportare qualcosa di nuovo nell'attività pratica condotta con gli allievi, se con-tribuiscono a raggiungere gli scopi di un'educazione fisica sensata con i bam-bini e gli adolescenti.

Ringraziamo in questa sede tutti quelli che si sono impegnati per realizzarequesti manuali, in particolare Rose-Marie Repond, coordinatrice della versio-ne in francese e Walter Bucher, responsabile del progetto, l'équipe redaziona-le, il gruppo di lavoro «Manuali», con il presidente Martin Zijorien, e il teamdi valutazione guidato da Raymond Bron.

Autunno 2001

2 Prefazione dell'editore 4Introduzione

2 Prefazione dell'editore

Commissione federale dello sport

Hans Höhener

Sottocommissione sport e istruzione

Walter Mengisen

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Come scrive Umberto Eco nel suo Lector in Fabula (1985) il testo è una tra-ma di spazi bianchi, di interstizi da riempire, […] perché un testo è un mec-canismo pigro (o economico) che vive sul plusvalore costituito dal senso chead esso danno i lettori.

Certo, un'affermazione del genere è più adatta ad un testo di estetica che auno di didattica, ma anche in questo campo il lettore deve assumersi le pro-prie responsabilità. Naturalmente le poche spiegazioni scientifiche che abbia-mo riportato lasciano molte zone d'ombra, nelle quali ci si dovrà muovere il-luminando il cammino con le fiaccole delle proprie conoscenze e dei propririferimenti, della propria storia. Se si vuole è un modo per mettere alla provala propria professionalità e verificare la propria efficacia in qualità di docente.

Per mancanza di spazio non potevamo certo esaminare tutte le materie (bio-meccanica, antropologia, sociologia …). Le scelte (sempre arbitrarie), dov-rebbero consentire di precisare il senso dell'educazione fisica, del movimen-to, le motivazioni alla pratica di un'attività fisica. Visto che per il docente dieducazione fisica al centro dell'attenzione si trova l'allievo in movimento, ab-biamo messo l'accento su temi quali i meccanismi di adattamento, lo svilup-po e l'apprendimento motorio.

Si sono volontariamente scelti registri linguistici diversi, in quanto ci sem-brava interessante avvicinarci alle scienze cui ci si riferisce di volta in volta.La terminologia sarà quindi ora scientifica, ora pedagogica, ora didattica. Ilglossario e le indicazioni lessicali dovrebbero consentire di affrontare i testisenza soverchie difficoltà. Il riconoscimento delle specificità culturali (e rin-graziamo la CFS di averlo fatto) passa anche per l'apprendimento di qualchetermine proprio di linguaggi settoriali meno conosciuti.

Osiamo sperare che leggendo il manuale i pochi punti illustrati ci consentanodi ritrovarci, tenendo conto di una «epistemologia che fornisce la trasversali-tà dei temi … per vivere in uno spazio comune …». Speriamo di condividerecon tutti voi i grandi temi legati alla concezione, alla realizzazione e alla va-lutazione dell'attività.

Uno spazio comune … problematiche comuni … «perché la dimensione fisi-ca dell'essere umano si esplica tramite il movimento, proprio come l'umanitàdel movimento stesso ci appare realmente solo se questa umanità è cosciente-temente curata per il tramite della cultura e più precisamente dell'educazio-ne» Morin (1996). Buon lavoro a tutti nell'applicazione nella pratica quoti-diana.

Estate 2001

Gli autori

Rose-Marie Repond, Karl Ernst e Walter Bucher

3 Premessa degli autori 5Introduzione

3 Premessa degli autori

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I contenuti proposti dall'educazione fisica ci autorizzano a far svolgere all'al-lievo l'attività fisica considerandolo una persona che mobilita tutte le proprierisorse per apprendere.

Per chi?La costruzione dei saperi dipende dalla concezione e dalla rappresentazioneche di essi si ha. Nel manuale si attribuisce uno spazio notevole al senso datoall'educazione fisica, all'attività fisica, al movimento, allo sport, nell'istituzio-ne scuola. L'importante è trasformare le rappresentazioni per elaborare unnuovo sapere. La «Rosa dei sensi» risponde alle esigenze ed alle motivazionidiverse di docenti ed allievi. Gli insegnanti hanno il compito di spostare gliinteressi degli allievi e la barriera delle loro motivazioni. Si tratta di un cam-mino comune alla ricerca appunto del senso.

Come?Giordan (1995) propone di trattare le concezioni degli allievi interferendocon esse. Ciò implica l'attuazione di strategie per mobilitare le rappresenta-zioni in funzione delle situazioni. Nel manuale saranno ampiamente utilizzatigli strumenti proposti da Meirieu:• raccolta delle rappresentazioni;• organizzazione di situazioni sperimentali;• costruzione di situazioni che utilizzano le nuove conoscenze.

I riferimenti sono scelti in funzione dell'allievo: consentiranno di svilupparela competenza didattica del docente. In un cammino di formazione:• la differenziazione, basata su due condizioni, filosofica e etica, consente di

porre il postulato dell'educabilità universale del soggetto (Avanzini, 1985).Essa consente di creare delle situazioni adattate agli allievi considerandodifferenze socio–culturali, cognitive, psicoaffettive e motorie.

• regolazione, rimediazione, metacognizione dovrebbero facilitare l'accessoai principi che regolano i compiti da eseguire per far emergere un'abilitàgenerale a partire dalla quale sia possibile il transfert.

La pedagogia del progetto consente di posizionare l'investimento iniziale nel-la realizzazione del compito, verso un investimento nell'intelligenza di situa-azioni inedite.

Insegnare significa decidere, prima, durante e dopo la lezione. Gli stili d'in-segnamento consentono di dare, o meglio di lasciare, all'allievo il posto chegli spetta a seconda degli obiettivi perseguiti e dei suoi bisogni.

Cosa?Le pratiche dovrebbero sempre essere scelte partendo dalla loro logica intrin-seca per definire dei contenuti che abbiano un senso in rapporto ai possibilicontributi e che partecipano alla elaborazione delle competenze trasversali.

ΠSenso e interpretazioni:v. fasc. 1/1, cap. 1, p. 2 ss.

Ÿ Apprendere e insegnare v. fasc. 1/1, cap. 3

¤ Rappresentazioni¤ Situazioni d'apprendimento

Ÿ Riferimenti per insegnare v. fasc. 1/1, cap. 3Ÿ La pedagogia differenziata: v. fasc. 1/1, p. 85

Ÿ Progetti: v. fasc. 7/1, p. 9 s.

Ÿ Concepire, Realizzare, Valutare: v. fasc. 1/1, cap. 4, 5e 6; Gli stili d'insegnamento v. fasc. 1/1, p. 98 ss.

Ÿ v. fasc. 1/2–7

4 Concezione di fondo 6Introduzione

4 Concezione di fondo

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Volume 1: Il fascicolo 1 del volume 1 illustra alcuni ambitidell'educazione fisica e definisce il suo ruolonella pratica.

I fascicoli da 2 a 5 trattano invece i diversicampi di applicazione pratica. I fascicoli 6 e 7affrontano temi di carattere generale, trattati inmodo più completo nell'ambito del volume 1.

Volumi 2–6: Presentano la stessa struttura del volume 1:Nei fascicoli 1 dei volumi 2–6 vengono trattatequestioni relative a senso e significato, conte-nuti e scopi, apprendimento e insegnamento,pianificazione-realizzazione-valutazione.

Nei fascicoli 2–7 sono illustrati poi esempipratici, completati da indicazioni didattiche eteoriche.

Per l'insegnamento del nuoto consigliamo diutilizzare il manuale «Nuoto», valido per tuttele classi.

5 La struttura della presente collana 7Introduzione

5 La struttura della presente collana

Struttura della collana: 6 volumi di 7 fascicoli ciascuno

Teoria

Scuola dell'infanzia

1. – 4. anno

4. – 6. anno

6. – 9. anno

10. – 13. anno

Struttura dei volumi: 7 fascicoliFascicolo 1: Basi teoriche e didattiche Fascicoli 2–5: Consigli per la pratica Fascicolo 6: Giochi e sport all'apertoFascicolo 7: Temi di carattere generale

Il volume 6 contiene un libretto dello sport

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La collana comprende 6 volumi di 7 fascicoli ciascuno

Fascicolo 1: Il fascicolo 1 del volume 1 contiene principi teorici dell'educa-zione fisica, in base al senso attribuitogli. Nel fascicolo 1 dei volumi 2-6 sitrovano invece nozioni teoriche riguardanti i singoli livelli.

Fascicolo 2: Confrontarsi, essere capaci di vedere l'altro senza giudicare, di-ventare uno spettatore attento e sensibile sono alcuni degli obiettivi di questofascicolo: il repertorio di movimenti, lo schema corporeo, l'espressione, sonoaltrettante nozioni che, se conosciute e capite, permettono di passare dal ruo-lo di esecutore a quello di interprete, dalla creatività alla creazione.

Fascicolo 3: Sperimentare l'equilibrio, il disequilibrio, arrampicare, ruotare,arrotolarsi, nuotare, scivolare sono una moltitudine di azioni motorie propo-ste in questo fascicolo. I giochi con la pesantezza, le leggi fisiche e la neces-sità di comprensione permetteranno di acquisire le competenze trasversali.

Fascicolo 4: Partendo dalle attività motorie di base verranno sviluppate lecompetenze in attività più codificate: il senso della prestazione sarà presentee grazie all'interesse rivolto a sviluppare il potenziale dell'allievo verrannoproposte forme nuove di lezione al di fuori degli stereotipi.

Fascicolo 5: Il gioco è un bisogno fondamentale dell'essere umano. Questofascicolo propone di diventare attore del proprio gioco, adattando le regole,ricercandone la logica, con lo scopo di definirne i contenuti.

Fascicolo 6: Movimento, gioco e sport all'aperto offrono molte occasioni diapprendimento; scoprire la natura, rispettarla, apprezzarla e proteggerla. Inquesto fascicolo si parla soprattutto degli sport che possono essere praticatial di fuori di impianti e che non necessitano di particolari attrezzature.

Fascicolo 7: Si tratta di un fascicolo che affronta questioni di carattere gene-rale, riportando spunti e riflessioni su temi quali: la scuola in movimento, di-sabili e sport, aspetti interculturali dell'educazione fisica, manifestazionisportive e feste, campi sportivi e progetti di sede.

Per la lezione di nuoto si consiglia di usare i fascicoli del volume Nuoto: • Fascicolo 1: Principi di base (primi approcci al nuoto) • Fascicolo 2: Gli stili del nuoto (per chi già sa stare in acqua)• Fascicolo 3: Altre discipline del nuoto (per nuotatori)• Fascicolo 4: Teoria pratica (riferimenti per i docenti)

Basi teoriche e didattiche dell'educazione fisica

MovimentoRappresentazioneDanza

Tenersi in equilibrioArrampicareRuotare

CorrereSaltareLanciare

Giocare

All'aperto

Problematiche globali

Manuale dinuotoŸ Ordinazioni:v. Introduzione,p. 2

6 I contenuti della collana di manuali 8Introduzione

6 I contenuti della collana di manuali

N°. Titolo

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7 Glossario 9Introduzione

7 Glossario

Abilità: Facoltà di eseguire con la maggiore efficacia possibile un movimento intenzionale volto a realiz-zare un risultato concreto.

Abilità complessa: Abilità necessaria per mettere in movimento numerose parti del corpo e per coordinarne l'azionenel tempo.

Acido grasso: Molecola con una lunga catena alchilica composta da atomi di carbonio e di idrogeno. Gli acidigrassi costituiscono materiale energetico per l'organismo. Essi vengono catabolizzati ad acqua eanidride carbonica producendo ATP.

Acido lattico: Acido organico con tre atomi di carbonio che si forma durante la glicolisi anaerobica. Disso-ciandosi forma ioni di lattato e idrogeno.

Acidosi respiratoria: Condizione patologica caratterizzata dallo spostamento del pH del sangue verso valori acidi. Siverifica in seguito a ipoventilazione e conseguente ritenzione di anidride carbonica.

Actina o actomiosina: Proteina contrattile globulare che, collegata alla miosina, forma l'actomiosina. Si trova nei mi-crofilamenti del citoscheletro e nei miofilamenti sottili.

Adenosina (ATP): Molecola che tramite la scissione in ADP e Pi trasferisce alla cellula l'energia liberata dalle so-stanze nutritive.

Adrenalina: Ormone secreto dalle ghiandole surrenali, che contribuisce alla regolazione del metabolismo or-ganico. Neuro-trasmettitore della famiglia delle catecolamine. Sin. Epinefrina.

Aerobico: In presenza di ossigeno.

Alcalosi respiratoria: Alcalosi riconducibile all'eccessiva eliminazione di gas carbonico da parte dei polmoni e allaperdita di bicarbonati plasmatici.

Aldosterone: Ormone steroide mineralocorticoide secreto dalla corteccia surrenale. Regola l'equilibrio elettro-litico. Sin. Elettrocortina.

Aminoacidi: Unità elementari che possiedono un gruppo aminico e un gruppo che contiene carbonio dettocarbossilico. Gli aminoacidi sono gli elementi costituitivi delle proteine.

Anaerobico: In assenza di ossigeno.

Analgesia: Eliminazione delle sensibilità al dolore senza determinare perdita della coscienza.

Apprendimento: Modifica dello stato interno di un soggetto risultante dalla pratica o dall'esperienza, che può es-sere influenzata dall'analisi delle proprie prestazioni.

Attitudine: Tratto stabile, persistente definito geneticamente nelle sue linee essenziali, su cui si basa la pre-stazione delle abilità motorie.

Beta endorfina: Peptide oppiaceo secreto dal lobo anteriore dell'ipofisi, sintetizzato per scissione della proprio-melanocortina contemporaneamente all' ACTH.

Capacità cognitive: Abilità per cui i determinanti fondamentali del successo sono collegati alla presa di decisioni e alfunzionamento intellettuale.

Catalizzatore: Sostanza in grado di aumentare la velocità di una reazione in un senso o nel senso opposto senzaentrare a far parte della reazione stessa.

Catecolamine: Sostanze con struttura chimica simile: adrenalina e noradrenalina.

Chemorecettore periferico: Cellula sensoriale del glomo carotideo o aortico. Reagisce alle modifiche di pressione parziale diO2 e di CO2 e alle variazioni nella concentrazioni di ioni H+ nel sangue.

Condotta percettivo motoria: Comportamento intenzionale che si basa su un legame fra uno stimolo (visivo, uditivo) ed unmovimento.

Conoscenza concettuale: Conoscenza di tipo riflessivo, più o meno astratta, che si distingue da una forma di saper farepratico, procedurale.

Coordinazione e controllo: - Coordinazione: elaborazione di una unità funzionale che raggruppa l'insieme degli elementi delsistema d'azione necessari per realizzare la consegna. - Controllo: adattamento della coordinazione alle esigenze della consegna da realizzare. Essapresuppone una «parametrizzazione» della coordinazione in ampiezza, in velocità e in forza, alloscopo di ottenere gli effetti che si desiderano.

Corteccia surrenale: Ghiandola endocrina che forma il rivestimento della ghiandola surrenale. Secerne in particolarecortisolo, aldosterone e gli androgeni.

Cortisolo: Principale ormone glucocorticoide secreto dalla corteccia surrenale. Esplica la sua azione sulmetabolismo proteico e glucidico.

Debito cardiaco: Volume di sangue che ciascun ventricolo pompa al minuto (da non confondere con il debito glo-bale pompato dai due ventricoli insieme).

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7 Glossario 10Introduzione

Enzima: Catalizzatore di natura proteica che accelera le reazioni chimiche nei sistemi viventi senza subiremodificazioni.

Esterocezione: L'insieme delle caratteristiche sensoriali (i cinque sensi) in cui i recettori reagiscono ad avvenimen-ti del mondo esterno (vista, udito, tatto, olfatto, gusto).

Fibra lenta: Fibra muscolare contenente miosina con una debole attività ATPasica.

Fibra rapida: Fibra muscolare contenente miosina con una attività ATPasica elevata.

Fosforilazione: Aggiunta di una molecola di fosfato inorganico a una molecola organica.

Glicemia: Concentrazione di glucosio nel sangue.

Glicerolo: Monosaccaride con tre atomi di carbonio che partecipa alla glicolisi anaerobica e finisce per darepiruvato.

Glicogeno: Polisaccaride molto ramificato contenente migliaia di molecole di glucosio. Rappresenta laprincipale forma di riserva di glucosio nell’organismo.

Glicolisi: Sequenza di diverse reazioni catalizzate da enzimi specifici che portano alla degradazione delglucosio per via anaerobica sino ad acido piruvico. Sin. via di Embden-Meyerhof.

Glucagone: Ormone peptidico secreto dalle cellule alfa delle isole di Langerhaus del pancreas endocrino. Sti-mola la glicogenolisi e la gluconeogenesi.

Gluconeogenesi: Processo biochimico che ha luogo nel fegato in cui l’energia posseduta da lattato e piruvato vieneusata per la sintesi di glucosio. (Ciclo di Cori).

Glucosio: Monosaccaride con sei atomi di carbonio che riveste un ruolo fondamentale come fonte di energiaper l'organismo.

Idrolisi: Processo in cui le complesse molecole organiche di carboidrati, lipidi e proteine vengonocatabolizzate in composti più semplici che l’organismo può più facilmente assimilare.

Ipertensione: Aumento anormale della pressione del sangue.

Ipofisi: Ghiandola endocrina accolta in una depressione dell'osso sfenoide (la sella turcica) e situata sottol'ippotalamo. Essa è costituita da due lobi separati: quello posteriore (neuroipofisi) e quello anterio-re (adenoipofisi).

Immunità: Attitudine dell'organismo a difendersi dalla penetrazione e dall'azione patogena riconoscendo edeliminando le sostanze estranee o anormali.

Informazioni aggiunte: La nozione comprende la conoscenza del risultato e la conoscenza della prestazione che si riferi-scono rispettivamente ad una indicazione cifrata data sul prodotto dell'azione e alle indicazioni qua-litative sulle caratteristiche delle loro azioni (forma, amplitudine, durata, ritmo…). Include anchele informazioni di transizione, ovvero le informazioni strategiche per eseguire la prova successiva.

Insulina: Ormone peptidico prodotto dalle cellule beta delle isole di Langerhaus. Ha effetti sul metabolismoe favorisce la crescita, stimola lo sfruttamento di glucosio ed acidi aminici da parte delle cellule e laproduzione di glicogeno, lipidi e proteine.

Interstizio: Spazio contenente liquido fra le cellule dei tessuti. Spazio interstiziale.

Lattato: Sale o estere dell’acido lattico. Vedasi anche acido lattico.

Lavoro: Misura dell'energia necessaria per spostare la materia.

Livelli dell'apprendimento: La fase cognitiva è caratterizzata da un'attività di verbalizzazione incentrata sugli obiettivi da per-seguire, le procedure da utilizzare, i criteri di realizzazione delle attività e quelli di riuscita. La faseassociativa e quella autonoma traducono l'automatizzazione progressiva del processo di produzionee di controllo delle attività motorie.

Livello interno: Liquido extracellulare (liquido interstiziale e plasma).

Miofibrilla: Fascio di filamenti contrattili, sottili e spessi, che si trova nel citoplasma delle cellule muscolaristriate. Le miofibrille hanno un caratteristico aspetto striato a causa della ripetizione dei sarcomerilungo l’asse maggiore della cellula muscolare.

Miosina: Proteina contrattile che forma i miofilamenti spessi delle fibre muscolari.

Noradrenalina: Neurotrasmettitore della famiglia delle catecolamine liberato dalle fibre postgangliari simpatiche,la midollare surrenale e taluni neuroni del sistema nervoso centrale. Sin. norepinefrina.

Ormone: Sostanza chimica prodotta dalle ghiandole endocrine in risposta a stimoli specifici e riversata nelsangue che la trasporta fino alle cellule interessate.

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7 Glossario 11Introduzione

Ormone antidiuretico: Ormone della neuroipofisi che controlla l'eliminazione dell'acqua da parte dei reni. Sin. vasopressi-na.

Omeostasi: Tendenza a mantenere in un relativo equilibrio stabile le variabili del liquido extracellulare grazie asistemi di regolazione. Vedasi anche sistema di regolazione omeostatico.

Ossidazione: Reazione in cui si verifica trasferimento di atomi di ossigeno oppure di idrogeno e di elettroni.

Pressione parziale: In una miscela di gas è la pressione che ciascun componente eserciterebbe se fosse presente da soloe occupasse lo stesso volume della miscela (legge di Dalton). Misura della concentrazione di un gasin una miscela gassosa.

Prodotti di scarto: Prodotti di una reazione metabolica o di una serie di tali reazioni che non hanno alcuna funzione.

Propiocezione: Insieme delle modalità sensoriali con cui i recettori reagiscono ad avvenimenti meccanici a livellodi muscoli, tendini, articolazioni e orecchio interno.

Reazione chimica: Rottura di taluni legami chimici e formazione di nuovi legami, che avviano la trasformazione di untipo di molecole in molecole di un altro tipo.

Steroidi anabolizzanti: Farmaci simili al testosterone, che aumentano la sintesi proteica.

Stimolo: Ogni modifica percepibile del livello interiore o dell'ambiente che determina una reazione in un or-ganismo vivente.

Stress: Sindrome di adattamento ad ogni cambiamento avvenuto nell'ambiente, in modo da preservare lasalute e la vita stessa. Fenomeno che provoca un aumento della secrezione di cortisolo.

Sistema di regolazione: Insieme di elementi collegati fra loro che mira a mantenere un parametro fisico o chimico nell'am-bito di una limitata gamma di valori predeterminati.

Sistema di regolazione: Elementi collegati che concorrono a mantenere relativamente costante una variabile chimica o fisi-ca a livello interiore.

Sistema nervoso parasimpatico: Parte del sistema neurovegetativo le cui fibre lasciano il sistema nervoso centrale a livello del tron-co cerebrale e del midollo sacrale. La maggior parte delle sue fibre post gangliari liberano acetilco-lina. Si veda anche sotto Sistema nervoso simpatico.

Sistema nervoso simpatico: Parte del sistema neurovegetativo le cui fibre pregangliari lasciano il sistema nervoso centrale a li-vello toracico e lombare del midollo spinale.

Sistema nervoso vegetativo: Componente della parte efferente del sistema nervoso periferico che innerva il muscolo cardiaco, ilmuscolo liscio e le ghiandole; si suddivide in sistema nervoso simpatico e parasimpatico.

Test di assimilazione: Il test di assimilazione ha lo scopo di valutare gli effetti differiti della pratica. Consiste nella realiz-zazione di un compito identico a quello usato nella fase della pratica.

Test di transfert: Il test di transfert valuta la generalizzazione degli effetti della pratica. Consiste nella realizzazionedi un compito diverso da quello svolto durante la pratica.

Testosterone: Ormone steroide prodotto dalle cellule di Leydig dei testicoli. Principale ormone sessuale maschile;è essenziale per la produzione di sperma, stimola la crescita e lo sviluppo degli organi riproduttorimaschili e dei caratteri sessuali maschili secondari.

Tessuto: Insieme di cellule specializzate dello stesso tipo morfologico che svolgono la medesima funzione.In un senso più ampio insieme della cellule di un dato organo.

Tipo di pratica: - La pratica concentrata corrisponde ad una organizzazione di ripetizioni in modo tale che i tempidi pratica di una ripetizione sono maggiori rispetto alle pause fra una ripetizione e l'altra. - La pratica distribuita corrisponde ad un'organizzazione in cui il tempo di pratica di ogni ripetizio-ne è uguale o superiore al tempo di riposo che segue. - La pratica variabile consiste nel far praticare il soggetto in condizioni diverse a ogni prova o aogni serie di prove.

Urea: Principale prodotto di scarto azotato formato dalla degradazione delle proteine e dal catabolismodegli aminoacidi.

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8 Hanno collaborato al volume 1 12Introduzione

8 Hanno collaborato al volume 1

Nome Funzione Fasc. Capitoli / contributo

Volume 1, versione in franceseBussard Jean Claude redattore/collaboratore 1 / 4 / 5 1.4, 3, 4, 5, 6Bucher Walter collaboratore 1–7Carrel Georges-André co-redattore 1 2.2Dupasquier Jean-Nicolas correttore 0–7Egger Jean-Pierre redattore 1 2.2Favre Marcel redattore/collaboratore 1 6Hauert Claude-Alain redattore 1 2.4Laurent Michel redattore 1 2.6Maccabez Jean-Claude lettorato 1–7Reinberg Olivier redattore 1 2.3Repond Rose-Marie redattrice, coordinatrice versione françese 1–7Roth Frédéric collaboratore 1 4 / 5 / 6Schenk Françoise redattrice 1 2.1Temprado Jean-Jacques redattore 1 2.5Voisard Nicolas traduttore 2–7

Fascicoli, versione in tedesco

Bischof Margrit co-redattrice 2 1–4Bucher Walter autore e responsabile del progetto 1–7Ernst Karl autore 1Etter Max co-redattore 6 1–4Fluri Hans collaboratore 5 1 (introduzione al gioco)Germann Peter collaboratore 3 2 (cap. lottare)Häberli Roland collaboratore 7 2Häusermann Stefan collaboratore 7 2Heitz Kathrin collaboratrice 7 1Illi Urs collaboratore 3Keller Fredi collaboratore 3 2 (cap. arrampicare)Kläy Hans co-redattore 5 3 (cap. apprendere e insegnare)

Kümin Markus collaboratore 3 2 (cap. ruotare)Marti Fritz collaboratore 3 2 (cap. arrampicarsi)Müller Charlotte collaboratrice 3 2 (cap. arrampicare)Mürner Peter collaboratore 7 5–6Reimann Esther collaboratrice 4 1–4Schaffer Robert collaboratore 4 1–3Schucan-Kaiser Ruth collaboratrice 7 3Vary Peter co-redattore 5 3.3Veith Erwin co-redattore 7 1–7Weber Rolf collaboratore 4 1–3Weckerle Klaus collaboratore 2 educazione posturale

Versione in italianoGianlorenzo Ciccozzi traduzioneGiorgio Calzascia lettorato

Amministrazione e commissione di valutazioneBron Raymond Commissione di valutazione 1–7Feuz Hugues Valutazione fascicolo 1 francese 1Golliard Denis Valutazione fascicolo 1 francese 1Hegner Jost Commissione di valutazione 1–7Huber Ernst Peter Commissione di valutazione 1–7Löffel Hans-Ruedi Segretariato CFS amministrazione / finanze

Schüpbach Walter Commissione di valutazione 1–7Sterchi Jean-Pierre Commissione di valutazione 1Ziörjen Martin Presidente della commissione dei manuali CFS 1–7

Grafica e foto

Käsermann Daniel fotografie 1–7Lienhard Daniel grafica / illustrazioni/ fotografie 1–7Lindig Susi fotografie 1–7

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9 Uno sguardo d'insieme 13Introduzione

9 Uno sguardo d'insieme

Verso la competenza e l'efficacia

in rapporto all'altro valori, rappresentazioni,

programmi

in rapporto all'ambiente

ambiente, tempi, materiali

in rapporto a sè stesso

docente, allievo

sul pianoemotivo«vissuto»esperienze

sul pianomotoriocapacitàabilità

sul pianosociale

comportamentocorrettezza

sul pianocognitivoconoscenza

comprensione

processo dell'azione

tappe diapprendimento stili

d'insegnamento

identificare strutturare integrare

COMPETENZA ED EFFICACIA

diagnostica pronostica certificativa formativa formatrice