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MEDEA di SENECA Prof.ssa Chiara Muscianisi Catanzaro

MEDEA di SENECA - lutemilazzo.com · Anthony Sandys Medea 1867 Coro vv 56 e segg. “Alle nozze regali assistano propizi gli dei del cielo e del mare, assieme al popolo bene augurante

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MEDEA di SENECA

Prof.ssa Chiara Muscianisi Catanzaro

Medea con figli Casa dei Dioscuri PompeiMuseo Archeologico NapoliPrimo atto

Medea vv 1 e segg. “Dei delle nozze e tu Lucinia, custode del talamo... voi numi sui quali mi giurò fede Giasone... caos della notte eterna, regni avversi al cielo... voi prego con infausta voce. Ora siate presenti, dee vendicatrici dei delitti... date morte alla nuova sposa, morte al suocero e alla stirpe regale.A me qualcosa di peggio da augurare al mio sposo: viva, vada ramingo per città straniere, privo di tutto, esule pauroso, odiato, senza certa dimora.”

Medea vv 25 e segg. “Pronta, già pronta è la vendetta: ha figli....Attraverso le stesse viscere cerca la via della vendetta, se sei vivo, o cuore, se ti resta un poco dell'antico vigore, scaccia le paure da donna...mali, da far tremare insieme cielo e terra, agita il mio pensiero...

Armati d'ira, preparati all'eccidio con tutto il tuo furore...Rompi , suvvia, gli indugi, non tardare: la famiglia acquisita col delitto, col delitto va lasciata.”

Visione di MedeaJ.M.W. Turner 1828Tate Gallery Londra

Anthony Sandys Medea 1867

Coro vv 56 e segg. “Alle nozze regali assistano propizi gli dei del cielo e del mare, assieme al popolo bene augurante... E tu, che presiedi alle nozze legittime,... vieni qui, cingendo le tempie di rose … La bellezza della vergine vince di molto le ragazze di Cecrope....Se tenesse al suo aspetto, l'eroe Esonide non sarebbe inferiore al figlio della folgore che aggioga le tigri... Così, celesti, vi prego lei vinca le spose, lui superi di molto i mariti.....

Tu che solevi stringere tremando, con mano riluttante, il petto di una moglie senza freni, prendi felice la vergine eolia: ora per la prima volta ti sposi col consenso dei suoceri.... lei se ne vada tra silenzio e tenebre, chi ha sposato fuggiasca un marito straniero.

Vendetta di Medea – Morte di Creusa Cratere apulo 350 a.C.

Museo Archeologico Napoli

Secondo attoMedea vv 116 e segg. “E' finita: il carro nuziale ferisce le mie orecchie. Io stento ancora, stento a credere a un male così grande. Questo ha potuto fare Giasone? Togliermi padre, patria, regno e poi lasciarmi sola in terra straniera, cuore di pietra? Non ha tenuto conto dei miei meriti, lui che mi ha vista vincere le fiamme e il mare col delitto? Crede proprio che abbia dato fondo a ogni crimine? Dubbio e follia travolgono la mia mente.... Ti incoraggino i tuoi delitti, ti tornino tutti alla mente.

Medea infanticidaCratere apulo 320 a.C

Munchen

Medea vv 135 e segg. “E non ho commesso alcun delitto in preda all'ira: ma ora sento la furia di un amore infelice.....La colpa è tutta di Creonte, il despota che scioglie nozze, strappa la madre ai figli, rompe un legame consacrato..”Nutrice “Taci, ti prego, soffri nel cuore...”“Calma la tua furia irruente, figlia...”“Non c'è speranza, tutto è compromesso...”

Medea: “Chi non ha più nulla da sperare, non disperi di nulla”...“ Resta Medea: in lei c'è mare e cielo, ferro e fuoco, i fulmini e gli dei”

Medea Affresco da Ercolano 45-79 d.CMuseo Archeologico NapoliNutrice vv 175 e segg.

“Frena le parole, pazza, rinuncia alla minacce, modera la tua esasperazione: bisogna adattarsi alle circostanze.”Medea“La fortuna può togliermi il potere, l'animo no...” Creonte“ Medea, la criminale figlia del colco Eeta, non porta ancora il piede fuori dal mio regno?... Ho ceduto alle preghiere di mio genero. Le ho concesso la vita, liberi il paese dal timore, se ne vada al sicuro.” …“Giusto o ingiusto, rassegnati all'ordine di un re.”Medea“Non sono duraturi i regni ingiusti.”

Giasone e Medea

John William Waterhouse 1907Medea vv 203 e segg. “Come è difficile piegare l'animo già in preda all'ira...La sventura mi ha ridotto in questo misero stato, esule, supplice, sola, abbandonata in un mare di mali...Rapinosa e volubile, la sorte mi ha tolto il regno, mi ha dato l'esilio....Questo solo ho portato dalla Colchide: l'onore e il fiore della Grecia, il sostegno della razza achiva, prole di dei, io, io l'ho salvata...In questa terra imploro un rifugio nascosto, un'umile dimora...”

Medea e gli ArgonautiAnselm Feuerbach 1870

Creonte vv 253 e segg. “Io non sono un tiranno che calpesta superbo la sventura.... Tu tu, macchinatrice di misfatti, che hai la perfidia di una donna e l'energia di un uomo per osare l'inosabile e nessun pensiero della tua reputazione, parti di qui, purifica il mio regno … libera i cittadini dal timore, va' in altri luoghi a molestare gli dei.”

Medea vv 279 e segg. “... Tante volte ho peccato, mai per me. “...“Me ne vado con un'ultima preghiera: la colpa della madre non ricada sui figli innocenti.”..“... concedimi, ti prego un breve indugio, quanto basta per dare ai figli miei gli ultimi baci della loro madre, forse prima che muoia...Rifiuti a un'infelice un attimo di Pianto?”Creonte“Benché il timore nel mio petto dica no alle tue preghiere, ti sarà concesso un giorno per prepararti all'esilio.”

Medea e gli Argonautiparticolare

Secondo Coro vv 301 e segg. “Troppo ardì chi per primo con nave così fragile ruppe i flutti malfidi, chi lasciando alle spalle la sua terra affidò la vita al capriccio dei venti, chi solcando il mare aperto con incerta rotta ebbe fiducia in un legno sottile, confine troppo gracile tra le vie della vita e della morte...Fu un' età di innocenza,senza inganni, quella dei nostri padri....

Fuga di Medea Anfora apula 340-330 a.C. Museo Archeologico Napoli

Coro“Le parti del mondo disgiunte da provvide leggi unificò la nave tessala e costrinse il mare a subire la sferza e il mare lontano fu parte delle nostre paure...Quale fu il prezzo di un tale viaggio? Il vello d'oro e Medea male maggiore del mare...Non ci sono più confini... niente è rimasto al posto di prima, tutto il mondo è una strada....”

Medea e i figliMarily Belford 2007

Medea e Giasone Girolamo Macchietti 1570/73

Palazzo Vecchio Firenze

Terzo Atto Nutrice vv 379 e segg. “Figlia... fermati, domina l'ira, frena l'irruenza. Come la menade furente.... così corre qua e là selvaggiamente, recando in volto i segni del delirio. La faccia è in fiamme, il respiro affannoso, grida, si scioglie in pianto, scoppia a ridere: passa per tutta la gamma degli stati d'animo. Ecco ora è ferma: minaccia, smania, si lamenta, geme...Non è un delitto dei soliti quello che tra sé medita: supererà se stessa. Conosco i segni dell'antica rabbia. C'è qualcosa che incombe di enorme, di feroce, di barbaro, di empio: ha il volto di una furia.”

Evelyn De MorganMedea 1889Medea vv 393 e segg.

“Ti chiedi, sventurata, il limite da porre all'odio tuo? Lo stesso che al tuo amore. Lascerò impunite le nozze regali? Passerò nell'inerzia questo giorno chiesto e concesso con tanta fatica?... Mai il mio furore si stancherà di chiedere vendetta... metterò sottosopra cielo e terra...Sia pure stato costretto a cedere, ad arrendersi: poteva almeno parlare per l'ultima volta a sua moglie. Anche di questo ha avuto paura l'eroe... Questo giorno farà, sì, farà quello che mai nessuno tacerà. Aggredirò gli dei, farò crollare il mondo”