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Memoria

Memoria. Psicologia e metafore dei maestri antichi

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Memoria

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MemoriaPsicologia e metafore dei maestri antichi

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In psicologia è una funzione psichica volta all’assimilazione, alla ritenzione e al richiamo delle informazioni raccolte con l’esperienza.

Per memoria si intende qui la memoria interna degli uomini e non

quella esterna di oggetti come agende o calendari.

Definizione

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Molti studi descrivono la memoria umana come un multiprocesso. La

memoria sarebbe costituita da tre sistemi in collegamento fra loro,

attraverso cui passano le informazioni.

I tre depositi sono:

•Memoria sensoriale

•Memoria a breve termine

•Memoria a lungo termine

Tre diversi tipi di memoria

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La memoria sensoriale è un registro di quello che percepiamo con i

nostri organi di senso.

Può essere divisa in memoria visiva, uditiva, olfattiva, tattile e quella

relativa alla capacità di riconoscere la posizione del nostro corpo nello

spazio.

Memoria sensoriale

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La MBT può contenere una quantità limitata di informazioni per breve

tempo, in genere pochi secondi, dopo di che tali informazioni vengono

dimenticate. La MBT può essere ulteriormente distinta in MBT uditivo-

verbale e MBT visuo-spaziale.

•La prima consente, di tenere a mente un indirizzo mentre andiamo

verso il luogo che ci hanno indicato.

•La MBT visuospaziale, mantiene per pochi secondi l’informazione ed

è coinvolta nella formazione delle immagini mentali.

Memoria a breve termine (MBT)

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• La MLT ha una grande capacità e il ricordo dei dati immagazzinati

in questa parte di memoria può durare per tempi molto lunghi. È un

deposito che raccoglie informazioni strategiche non temporanee,

utili nel lungo periodo come l’indirizzo di casa o il numero di

telefono, i volti dei compagni di classe o le regole di aritmetica.

Memoria a lungo termine (MLZ)

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I primi studi, propriamente psicologici, sulla memoria umana sono stati

condotti da Hermann Ebbinghaus (allievo di Wundt) alla fine

dell’Ottocento.

Ebbinghaus riteneva che per studiare in modo scientifico la memoria

bisognasse utilizzare del materiale neutro che non avesse alcun

significato per i soggetti sottoposti agli esperimenti.

Primi studi

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Attorno agli anni cinquanta, l’interesse per la memoria è andato crescendo nel mondo accademico.

I risultati delle molte ricerche nel settore hanno evidenziato che la memoria non poteva essere più considerata come un sistema unitario.

Studi

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Venne fuori, invece, un modello costituito da più sistemi interconnessi

tra loro e ognuno caratterizzato da specifiche proprietà.

William Atkinson e Richard Shiffrin cercarono di unificare le nuove

conoscenze in un unico modello multimodale.

Modello

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Secondo questo modello l’informazione sensoriale viene conservata per un breve periodo di tempo in un registro sensoriale, viene focalizzata attraverso i processi attentivi, quindi viene parzialmente codificata e passa nella MBT, dove può essere mantenuta attiva e conservata attraverso il processo della reiterazione.

In entrambi i sistemi di memoria l’informazione può essere perduta per decadimento o interferenza.

Modello

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La struttura dei processi di memoria

Modello di base di “plurimemoria”

Memoria a Breve Termine

Memoria a Lungo Termine

Registri Sensoriali

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Platone (427-347 a.C.) ritiene che l’uomo

stimolato dalla percezione degli oggetti

sensibili ritrovi la memoria delle idee che li

hanno causati.

Secondo l’autore le cose sensibili non sono

altro che una copia delle idee astratte

presenti nell’Iperuranio.

La memoria degli antichi

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La conoscenza non sarebbe altro che un processo di

reminiscenza.

Nel famoso dialogo di Platone intitolato “Menone”

Socrate riesce a risvegliare la memoria di uno

schiavo. Lo schiavo, pur senza cultura, riesce a

comprendere il teorema di Pitagora che era già

presente nella sua mente.

La conoscenza coinciderebbe quindi con un ricordo

che va “risvegliato” da un maestro.

Reminiscenza

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Platone ha utilizzato delle interessanti metafore

della memoria che anticipano per certi versi le

teorie degli psicologi.

Nel dialogo “Teeteto” Platone scrive che i

ricordi sono come segni lasciati su una tavola

di cera.

Reminiscenza

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Sempre nello stesso dialogo il maestro

di Socrate sostiene che i ricordi sono

come i piccioni che rientrano in una

colombaia.

Metafore della memoria

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La colombaia è una metafora della nostra

capacità di inserire le conoscenze in

appositi “cassetti” mentali che apriamo

quando dobbiamo recuperare informazioni.

È una possibile spiegazione del modo in

cui gli individui recuperano o riattivano le

conoscenze già in loro possesso proprio

grazie alla memoria.

La colombaia