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Primo piano Assemblea della Cooperativa Artigiana di Garanzia Associazione 60 anni di attività per la Masetto Snc Caro presidente Rossi, ti scrivo.. Anno LXVI N. 5 Maggio 2015 Poste Italiane Spa Spedizione In Abbonamento Postale 70% (Trento) contiene I.R. e I.P. MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI TRENTO - CONFARTIGIANATO

MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE … L’importanza dell’informazione per chi si occupa dei malati 11 ... che mi accompagna in sottofondo passa una canzone di Lucio

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Primo piano � Assemblea della Cooperativa Artigiana di GaranziaAssociazione � 60 anni di attività per la Masetto Snc

Caro presidente Rossi,ti scrivo..

Anno LXVI � N. 5 � Maggio 2015Poste Italiane SpaSpedizione In Abbonamento Postale 70% (Trento)contiene I.R. e I.P.

MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI TRENTO - CONFARTIGIANATO

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sommario

RIVISTA MENSILEDELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESEDELLA PROVINCIA DI TRENTOADERENTE A CONFARTIGIANATO

ANNO LXVI � N. 5 MAGGIO 2015

Direttore responsabileStefano Frigo

Comitato di redazionePaolo Aldi, Giancarlo Berardi, Alberto Dalla Pellegrina, Samantha Lira,Guido Radoani

Impaginazione e stampa Publistampa Arti grafiche, Pergine Valsugana

Autorizzazione del Tribunale di Trenton. 20 del 19.7.1949

Iscrizione all’ex Registro Nazionale della Stampa/ROC n. 5534

Tiratura 6.300 copieOnline 4.415 copie

Chiusura in redazione4 giugno 2015

Direzione, redazione, amministrazioneAssociazione Artigiani e Piccole Impresedella Provincia di Trento Via Brennero, 182 - 38121 Trentotel. 0461.803800 - fax 0461.824315

Posta elettronica [email protected]

Sito internet www.artigiani.tn.it

Concessionaria esclusiva per la pubblicitàSüdtiroler Studio S.r.l.Trento - Via Ghiaie, 15tel. [email protected] Direzione pubblicità: Rosario Genovese

Bolzano - Via Bari, 15tel. 0471.914776Direzione pubblicità: Giuseppe Genovese

Carta proveniente da forestegestite responsabilmente

EditorialeCaro presidente Rossi, ti scrivo.. (Roberto De Laurentis) 3

Associazione

Primo pianoCOOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIAGli artigiani chiedono responsabilità e prudenza (R.C.C.) 4I nostri conti sono in ordine (R.C.C.) 5

Tante cose ancora non vanno, il punto della situazione di Roberto De Laurentis

RubricheAVVISI 32

TEMPI DI BILANCIO ANCHE PER LA PROVINCIA DI TRENTOAltri 100 milioni per crescere (Stefano Frigo) 6

TRENTINO IN EURODichiarazioni, in Trentino più “paperoni” (tratto da “l’Adige” del 4 aprile 2015) 8L’edilizia tira il fiato: secondo rialzo consecutivo dopo 5 anni 8

DEMOGRAFIANomi, cognomi, età e stato civile (Stefano Frigo) 10

ANAPL’importanza dell’informazione per chi si occupa dei malati 11

SICUREZZALa sicurezza a rischio sulle strade trentine 14

OBBLIGHIFatturazione elettronica 15

ISTATIn Trentino il Pil tiene 16Gas ed elettricità 16

PAGAMENTIRitardi nei pagamenti alle imprese (Stefano Frigo) 18Pil, l’Italia vede la fine della recessione 18

ANNIVERSARIArte e artigianato: lo spettacolo è servito (Stefano Frigo) 20

ECONOMIA23,4% delle famiglie in difficoltà. A Trento percentuale al 10,6% 21

CULTURA 22

CATEGORIE 24

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inapa

Ho contributi sufficienti per andare in pensione?

Come devo fare per presentare la domanda?

Quale sarà l’importo che mi spetta?

Sono andato in pensione ma lavoro ancora.Pago sempre gli stessi contributi?

Qualcuno mi ha parlato di un supplemento di pensione.Di cosa si tratta?

Il Patronato INAPAuna risposta

a tuttele tue domande

Il Patronato INAPAmette a tua disposizionela consulenzadi medici ed avvocati

IL PATRONATO DEGLI ARTIGIANI

Se subisco un infortuniocosa devo fare?

Che cos’è il Pacchetto Famiglia?A chi posso rivolgermi per avere informazioni

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3Anno LXVI � N. 5 � Maggio 2015 l’Artigianato

editoriale

Roberto De LaurentisPresidente dell’AssociazioneArtigiani e Piccole Imprese dellaProvincia di Trento.

� di Roberto De Laurentis

entre provo a buttare giù qualche riga per la nostra rivista, e penso a quale argomento trattare, la radioche mi accompagna in sottofondo passa una canzone di Lucio Dalla che inizia con “caro amico ti scri-vo, così mi distraggo un po’.. e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò”. È proprio questo il ti-tolo e sono proprio queste le parole che stavo cercando, caro presidente Rossi, per provare a farti capirecosa stia succedendo e quale profondo malessere stia scuotendo il nostro mondo artigiano.

Due mesi fa -in piena volata elettorale e con il palcoscenico trentino occupato dal centrosinistra au-tonomista, dal centrodestra inesistente, dalle civiche con dentro tutto ed il contrario di tutto, damovimenti assortiti, da un esercito di candidati pronti a servire la comunità, molti dei quali solo fi-no alla loro elezione avvenuta- chiudeva l’attività con debiti per 27,5 milioni di euro -come riportala stampa locale- l’impresa di costruzioni BTD. Coinvolgendo 53 imprese artigiane per oltre 2,1 mi-lioni di euro. Si potrebbe cinicamente dire “nulla di nuovo sotto il sole”, commedie o piuttosto tra-gedie già viste e vissute, sceneggiate di bravi imprenditori industriali che -una volta drenate le risorsepubbliche di Trentino Sviluppo o di qualche Confidi- chiudono l’attività lasciando a spasso dipen-denti, collaboratori, subappaltatori, fornitori. Naturalmente dopo avere intascato il denaro dei de-biti non onorati e messo in sicurezza il proprio capitale. Pronti a partire, nella stessa attività, conuna diversa ragione sociale ma con la stessa moglie, lo stesso parente, lo stesso commercialista.

Stavolta però qualcosa non torna, perché BTD non fa riferimento ad un avido padrone ma al mondodella cooperazione. Un mondo a cui la politica, e la stessa struttura pubblica, non ha mai lesinato enon lesina aiuti. Mentre qualche artigiano ignorante si chiede: perché chi doveva controllare i bi-lanci BTD non l’ha fatto? perché l’impresa edile Marsilli, acquistata da BTD, ha vinto un appaltopubblico con un ribasso del 60,179 % quando, se si fosse trattato di un qualche artigiano ignorante,qualcuno avrebbe pensato subito al riciclaggio di denaro? perché nei lavori pubblici eseguiti da BTD,pure in presenza di una norma specifica ottenuta dalla nostra Associazione dopo la manifestazionegenerale dell’edilizia di maggio 2012, non si applica all’artigiano ignorante il pagamento diretto delsubappaltatore da parte dell’ente appaltante, cioè dei comuni o della provincia? Molti sarebbero an-cora i perché ma.. solo uno ancora, caro presidente Rossi: perché ti scrivo? perché, da qualunqueparte si analizzino le cose, saltano sempre fuori regole violate e regole non applicate. E quelle regolesono dettate dalla politica.. quindi l’interlocutore sei tu, quale vertice della giunta provinciale e ri-ferimento di una intera maggioranza. Ora BTD non è certo l’ombelico del mondo ma è la scintillache ha acceso, nel mondo artigiano trentino, la voglia di rileggere quelle regole. Per adeguarle ad unmondo dell’economia reale, sempre più in cambiamento e movimento, che una “politica distratta”sembra non riesca quasi a capire, non arrivi mai ad anticipare, finisca sempre per inseguire.

Un mondo artigiano che è la forza economica più radicata e numerosa del territorio, che non delo-calizza, che produce ricchezza economica e sociale, che mantiene l’occupazione, che paga le tasse,che nei fatti -e non solo a parole- sostiene l’Autonomia. Un mondo artigiano da sempre abituato atacere, a rimboccarsi le maniche, a lavorare sodo ma che adesso è determinato a far sentire la propriavoce. Perché mai come oggi, caro presidente Rossi, la piccola impresa è schiacciata da un’insosteni-bile pressione fiscale, anche locale. Da una burocrazia costosa, inefficiente, invasiva e pervasiva,spesso perfino nemica del cittadino e dell’impresa. Da normative e da regole scellerate sugli appalti,dove non contano la preparazione, la professionalità, la qualità. Da imprese alle quali la legge con-sente l’uso del concordato in continuità quale lavatrice di debiti. Da un abusivismo diffuso, cui nonsono estranei nemmeno i dipendenti pubblici. Da una illegalità crescente dovuta, in larga parte, aquella cattiva maestra che è la politica quando viene praticata per l’interesse personale e non perquello generale.

Un mondo artigiano, caro presidente Rossi, che chiede alla politica di immaginare e realizzare unnuovo modello economico trentino. Poggiato sulla crescita costante della piccola impresa di terri-torio -qualunque essa sia- e non solo limitato alla chiamata nel territorio di imprese, senza apparte-nenza e senza radici, pronte ad andarsene non appena diminuiscano o si esauriscano gli incentivi.Un nuovo modello economico trentino, caro presidente Rossi, dove tutte le categorie abbiano paridignità perché contribuiscono in pari misura al funzionamento del sistema. Senza figli prediletti esenza figli di un Dio minore. �

M

Caro presidente Rossi,ti scrivo..

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4 l’Artigianato

primo piano � cooperativa artigiana di garanzia

LA SVOLTA DEI CONFIDI

Gli artigiani chiedonoresponsabilità e prudenza

R esponsabilità e prudenza. Sono i capisaldicon cui gli artigiani affronteranno i nodi chela Cooperativa di Garanzia dovrà sciogliere

in queste settimane e mesi. Con questa indicazione siè conclusa il 30 aprile l’assemblea per l’approvazionedel bilancio. «Nonostante la crisi, un bilancio solido»ha rimarcato il Presidente Giuseppe Bertolini.

Il primo nodo riguarda la costituzione di un con-fidi provinciale unico per tutte le imprese. «Una pro-spettiva non più rinviabile. La riforma nazionale ipo-tizza requisiti finanziari minimi maggiori di quelli deitre confidi provinciali, singolarmente presi. Se voglia-mo salvaguardare i servizi – penso ai piccoli prestiti eai mutui diretti che possiamo erogare perché iscrittiall’elenco ex 107 – dobbiamo unirci e crescere» haspiegato il Presidente.

Il secondo nodo riguarda la sollecitazione, urgentee pressante, affinché l’ente degli artigiani incorpori alpiù presto Confidimpresa che garantisce il credito alleimprese industriali e del terziario, oggi in difficoltà. Èla richiesta implicita di Banca d’Italia dopo l’ispezio-ne che ha messo in luce le sue criticità; è la sollecita-zione esplicita della Provincia che, con notevoli risor-se pubbliche, ha sostenuto e sostiene le attività dei treenti divenuti strumenti per realizzare le sue politicheeconomiche.

Due prospettive complesse, per affrontare le qualialla responsabilità va accompagnata la prudenza. «Per-ché non ci si può chiedere semplicemente di fare i sal-vatori del sistema. Abbiamo il diritto e il dovere di esi-gere solide garanzie, anzitutto per i nostri soci. Lerisorse, ancor più quelle pubbliche, vanno gestite conattenzione e rigore, così come la Cooperativa Artigianaha saputo fare» ha chiarito Roberto De Laurentis, Presi-dente dell’Associazione provinciale: «Perciò il primomandato della nuova società dovrà essere affidato adorgani – presidente, consiglio d’amministrazione e di-rezione – espressione degli artigiani. È una richiesta ra-gionevole, a garanzia dei nostri soci. Una richiesta senzaquelle presunzioni che, spiace constatarlo, avvertiamoin altre parti. Quando si parla di solidarietà, noi ci sia-mo. Altri, pare si sentano un po’ diversi».

Gli artigiani sono consapevoli delle difficoltà di que-sto passaggio. Lo ha sottolineato l’Assessore AlessandroOlivi, intervenuto in video dall’Expo di Milano, dov’eraimpegnato: «Il vostro confidi, che ha saputo sostenerele imprese mantenendo i conti in ordine, è l’indispen-sabile braccio operativo per le politiche del credito. Sia-mo nel mezzo, però, di una fase di profonda trasforma-zione che obbligherà i tre confidi a consolidare i loropatrimoni, prospettiva per la quale la Provincia ha stan-ziato 17 milioni di euro. Voi vi siete già avviati su questastrada, dovrà farlo anche Cooperfidi».

Il riconoscimento di aver imboccato la strada dellosviluppo è venuto anche da Ruggero Carli, responsabi-le del credito della Cooperazione: «La vostra capacitàdi gestione sarà lo zoccolo duro per un percorso che do-vrà coinvolgere, magari in tempi diversi, tutti i confidi»ha detto, senza nascondere che «la trasformazione incorso, guidata dalla Bce e dalla Banca d’Italia, non è tal-volta esente da un’eccessiva e asfissiante produzionenormativa. Tuttavia – ha concluso – questo non è piùtempo di piccole tattiche, ma di strategie».

Il quadro è complesso e l’assemblea lo ha compre-so. C’è la necessità di rafforzare i confidi per far frontealle difficoltà e alle nuove regole: «Noi ci siamo avvia-ti già da tempo, altri meno, su questa strada» ha ricor-dato Bertolini.

C’è poi l’urgenza e la richiesta di soccorrere Confi-dimpresa con le oltre 4mila aziende associate senzamettere a rischio l’equilibrio della Cooperativa Arti-giana: «I buchi di bilancio vanno prima sanati e gli in-sostenibili costi fissi ridimensionati» ha precisato DeLaurentis. Infine, c’è da capire quale sarà il contributoche vorrà mettere in campo Cooperfidi. Una situazio-ne delicata e complessa. Dalla sua soluzione si capiràquant’è ancora diffusa l’idea di mutualità. �

R.C.C.

L’ente di garanzia sull’ipotesi di fusione: «Siamo pronti, ma pretendiamo garanzie». La risposta di Bertolini e De Laurentisalle pressioni della Provincia.

Anno LXVI � N. 5 � Maggio 2015

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primo piano � cooperativa artigiana di garanzia

5Anno LXVI � N. 5 � Maggio 2015 l’Artigianato

IL BILANCIO 2014 / PIÙ SERVIZI E COPERTURA RISCHI

I nostri contisono in ordine

O ltre 5mila imprese associate, soprattutto edi-li e manifatturiere. Gestiti nel corso del2014 poco meno di 45 milioni di affida-

menti con garanzie per più di 23 milioni di euro. Epoi i servizi: sempre nel corso dell’anno sono state ri-lasciate 45 nuove fideiussioni commerciali per unimporto che supera il milione, mentre sono stati 158i mutui liquidati per un importo complessivo di 5,9milioni di euro. Notevole l’interesse mostrato per ilneoistituito fondo di rotazione per il quale sono stateistruite 197 pratiche.

Sono alcune cifre che danno la misura dell’attivitàdella Cooperativa Artigiana di Garanzia che ha chiusoil bilancio, approvato all’unanimità dall’assembleadel 30 aprile scorso, con un utile di 489mila euro de-stinati interamente a patrimonio, che s’attesta a 25,6milioni con una copertura del 28% dei rischi com-plessivi. «È un risultato più contenuto rispetto all’e-sercizio precedente, ma pur sempre positivo – hacommentato Paolo Nardelli –. In ogni caso, nono-stante le difficoltà dell’economia, il bilancio è solidodal punto di vista patrimoniale, economico e finan-ziario». «Difendere gli interessi dei nostri soci non èstato facile – ha aggiunto il direttore –. Tuttavia la pru-denza degli amministratori e l’efficienza del persona-le, in tutto 16 unità, sono stati determinanti».

Al 31 dicembre 2014 le garanzie prestate ammon-tavano complessivamente a 83 milioni per 147,2 mi-lioni di finanziamenti, concessi principalmente dalleCasse Rurali (69%) e da Unicredit (19%). A questi s’ag-giungano 6,5 milioni erogati direttamente attraversol’attività bancaria del confidi sotto forma di mutui di-retti e fidejussioni.

Impegnativa l’attività della struttura che ha procu-rato per servizi erogati – istruttorie per gli affidamentie per l’accesso ai contributi pubblici – ricavi per 1,1milioni, mentre la gestione del portafoglio titoli hafruttato 1,4 milioni.

Significativi, ma sotto controllo, gli inevitabili credi-ti deteriorati. A fine anno le sofferenze ammontavanoa 4,4 milioni e gli incagli a 8,3 milioni per rischi com-plessivi di 12,7 milioni, il 15% circa del totale garanti-to. Queste poste sono state coperte, ha segnalato Nar-delli, con adeguate svalutazioni (le sofferenze al 76,5%,gli incagli al 40,5%), portando le sofferenze nette a pocopiù di un milione. «Se si considera il difficile quadro ge-nerale, sono conti tranquillizzanti – ha concluso il di-rettore – purché non venga meno il contributo pubblicoal fondo rischi. È un nodo delicato. Se le risorse, comeannunciato, diminuiranno, sorgeranno nuovi proble-mi. Ci auguriamo che si trovino soluzioni». �

R.C.C.

Nardelli: «Chiudiamo in utile, nonostante la crisi. E garantiamo il creditoa oltre 5mila piccole imprese». Successo del fondo di rotazione.

Giuseppe Bertolini, Presidente dellaCooperativa Artigiana di Garanzia

Paolo Nardelli, Direttore dellaCooperativa Artigiana di Garanzia

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6 l’Artigianato

associazione � tempi di bilancio anche per la provincia di trento

Altri 100 milioniper crescere

LE RISORSE AGGIUNTIVE

Buona parte delle risorse aggiuntive dell’assesta-mento si ascrivono anzitutto all’avanzo di amministra-zione 2014 e derivano principalmente da maggiori get-titi di tributi propri ed erariali registrati a fine anno.

Tornano in gioco inoltre ben 37 milioni di euroche, in sede di bilancio di previsione iniziale, eranostati prudenzialmente accantonati. Altri 3,5 milioniprovengono da un maggiore gettito Iva. Completanoil quadro altri 31 milioni di residui passivi ante 2014,recuperati verificando puntualmente oltre 12mila im-pegni di spesa.

Tutto questo ora servirà a rafforzare ulteriormentele azioni messe in campo per lo sviluppo economicoe sociale del territorio, assicurando contemporanea-mente il sostegno alle misure necessarie a rispondereai bisogni dei cittadini.

Ecco in sintesi le principali aree di intervento.

INTERVENTI PER FAVORIRE LO SVILUPPO DEL SISTEMA ECONOMICO Sviluppo della banda ultra larga

Internet super veloce: nessuno mette in dubbio ilfatto che questo sia un fattore di alta competitività. Perquesto la Giunta provinciale di Trento ha deciso di im-primere una forte accelerazione allo sviluppo della ban-da ultra larga sul territorio provinciale. Oggi in Trentinoesiste una dorsale pubblica che conta oltre 1.100 chilo-metri di cavi in fibra ottica, condizione necessaria per losviluppo della banda ultra larga, e ha già reso disponibilii servizi di connettività a una velocità di 20 Mbps (siamola regione a maggior copertura di servizio in tutta Italia).Il nuovo ambizioso obiettivo è portare una connessionea 100 Mbps a tutte le utenze produttive (industriali, del-l’artigianato, del commercio e del turismo), ai liberi pro-fessionisti, nonché a 295 istituti scolastici non ancoracollegati. L’uso “domestico” potrà comunque contaresu un potenziale di connettività di almeno 30, fino a 50Mbps e per far questo entro l’estate partirà un bandocon l’obiettivo di completare la rete.

Una leva fondamentale per realizzare il piano“Trentino digitale” è rappresentata dall’utilizzo del

credito d’imposta che consentirà alle imprese e ai pro-fessionisti di dedurre fino al 50% dei costi sostenutiper l’infrastrutturazione interna. Il valore di questointervento è stimato in circa 4mila euro (massimo de-traibile) per ogni utenza nei comuni maggiori già rag-giunti dalla fibra. Analogo l’importo finale per le atti-vazioni negli altri comuni dove il massimo detraibileper l’utente è di mille euro cui si devono sommareperò altri 3mila euro circa (si tratta del “risparmio” dicui può beneficiare ogni utente in virtù del contribu-to che la Provincia garantisce agli operatori TLC perrealizzare l’ultimo miglio nelle aree cosiddette “a fal-limento di mercato”).

Si rafforza il piano di Trentino SviluppoDall’assestamento di bilancio arrivano altri 10 mi-

lioni a rinforzare il piano di Trentino Sviluppo (com-plessivamente oltre 220 milioni di euro) con i quali af-frontare gli investimenti previsti in particolare nelsettore turistico ma anche per il varo del “Pacchetto at-trattività” che punta da un lato ad accompagnare leaziende trentine verso nuovi mercati, dall’altro a favo-rire l’insediamento sul territorio provinciale di nuoveimprese. Questo attraverso una mirata azione dimarketing che dovrà mettere in evidenza tutti i vantag-gi che può offrire il sistema locale in termini di servizi,misure di semplificazione amministrativa, sgravi fisca-li, incentivi agli investimenti, alla ricerca e al lavoro, fa-cilitazioni per l’accesso al credito e così via.

Credito d’imposta: subito vantaggi alle PMI per investimenti fino a 300mila euro

Più semplice e più veloce: queste sono le caratteri-stiche del credito d’imposta, il nuovo strumento con-sentito dal Patto di garanzia siglato a Roma lo scorso 15ottobre, che consentirà di passare gradualmente dallalogica del contributo a quella dello sgravio fiscale.

Anche in questo caso la Giunta provinciale ha de-ciso di imprimere una forte accelerazione passandoda 3,8 a 10 milioni di euro. Questo perché si è decisodi allargare la gamma di agevolazioni erogabili trami-te la compensazione fiscale.

Lo si potrà fare ad esempio per tutti gli investimen-ti fissi fino a un massimo di 300mila euro (fatta ecce-zione per il finanziamento di nuove iniziative e dellereti di impresa): il vantaggio è che oltre a poter usu-fruire della “procedura automatica”, il beneficiariopotrà compensare il contributo ricevuto deducendolodal versamento al primo F24 utile: in questo modo siaccorciano moltissimo i tempi e l’imprenditore sfrut-

Ecco le nuove risorsedall’assestamento di bilancio.

� di Stefano Frigo

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associazione � tempi di bilancio anche per la provincia di trento

7Anno LXVI � N. 5 � Maggio 2015 l’Artigianato

ta subito i benefici del sostegno pubblico cui ha avutoaccesso.

In questa casistica rientrano anche gli interventi asupporto dei servizi alle imprese che non richiedonovalutazioni particolari in merito al contenuto del ser-vizio stesso (il riferimento è in particolare ai di sup-porto alle certificazioni, ai contratti di rete, alle dia-gnosi di efficienza energetica ecc.) e gli interventimeno complessi nel settore dell’internazionalizzazio-ne (partecipazioni a fiere, azioni di commercializza-zione di sistema da parte di consorzi e cooperative,missioni all’estero e incoming ecc.).

Per l’agricoltura 12,5 milioni disponibili già da quest’anno

Dodici milioni e mezzo subito per l’agricoltura: èun’altra nota positiva dell’assestamento di bilancioche – riprogrammando le risorse, in particolare infunzione delle direttive europee e con riferimento alpiano banda ultra larga – riesce ad anticipare al 2015risorse importanti che altrimenti il PSR (Piano svilup-po rurale) prevedeva per i prossimi anni.

E sempre per rimanere in questo “campo”, da se-gnalare il finanziamento (2,8 milioni) di ulteriori lottiper la realizzazione delle celle ipogee per la conserva-zione delle mele.

FINANZIAMENTO DI NUOVI INVESTIMENTI 

L’assestamento di bilancio consente di finanziareuna serie di investimenti pubblici in grado di produrrea breve effetti positivi nel settore dell’edilizia. Si trattaper la maggior parte di opere nel settore della scuola,ma anche nel campo della viabilità e dello sport. Vedia-moli in sintesi.

Nuovi investimenti in materia di edilizia scolastica

Complessivamente si prevedono interventi nelsettore dell’edilizia scolastica per un totale di 37 mi-lioni di euro, 25 dei quali riguardano investimentirealizzati dagli enti locali (5 milioni per interventi ur-genti e di piccole dimensioni, mentre 20 milioni dieuro saranno destinati a interventi di maggiore rilie-vo per la scuola primaria e secondaria).

Ulteriori 12 milioni di euro sono invece finalizzatialla nuova sede del Liceo artistico Vittoria, che troveràcollocazione nell’edificio “ex aziende agrarie” di Tren-to e verrà realizzata con un occhio di riguardo all’effi-cienza energetica e alla sicurezza.

Messa in sicurezza strada Passo RolleÈ un intervento viabilistico, ma rientra nell’ambito

del pacchetto complessivo per la valorizzazione e losviluppo dell’area turistica San Martino di Castrozza-Passo Rolle. Si tratta della definitiva messa in sicurezzadella strada di accesso al Passo Rolle, per la quale l’as-sestamento di bilancio prevede 4,5 milioni di euro.

Impianti sportivi Ulteriori fondi (1,5 milioni) andranno al cofinan-

ziamento di un programma di interventi per il miglio-ramento degli impianti e delle strutture sportive pre-senti sul territorio provinciale (nel bilancio pluriennalesono previsti complessivamente 9 milioni di euro), conparticolare riferimento a quelle legate alla preparazioneolimpica, da definire congiuntamente al Coni, che co-finanzierà la spesa.

Comuni più sicuri Con l’assestamento di bilancio si stanzia 1 milione

di euro per sostenere l’installazione, da parte dei co-muni, sul proprio territorio, di impianti di videosor-veglianza. L’obiettivo è quello di agevolare la soluzio-ne dei problemi di sicurezza.

INTERVENTI NEL SETTORE DELLA SANITÀ 

Mantenere sempre alto lo standard qualitativo delservizio erogato dal sistema sanitario trentino. Perquesto motivo la Giunta provinciale di Trento hamesso a disposizione 10 milioni di euro in considera-zione del fisiologico aumento dei costi e dei fabbiso-gni in questo settore.

Ulteriori 5 milioni di euro sono inoltre destinati alfinanziamento dei programmi di sostituzione delleattrezzature sanitarie, che rappresentano un fattore digaranzia della qualità delle prestazioni.

INTERVENTI A SOSTEGNO DELL’OCCUPAZIONE

Complementare a quello dello sviluppo, il temadel lavoro è ben presente nelle politiche della Giuntaprovinciale di Trento che con la manovra finanziariadi inizio anno ha stanziato 68,5 milioni di euro a cuisi aggiungono 28 milioni di euro, autorizzati sugliesercizi 2014-2016 da finalizzare al reddito di attiva-zione.

La Giunta ha deciso di intervenire ulteriormente conaltri 3,4 milioni circa destinati in particolare ai lavori so-cialmente utili (Azione 19 e Progettone, con riferimen-to anche agli operai stagionali del Parco nazionale del-lo Stelvio) e al finanziamento delle politiche attive dellavoro (anche in questo caso per attutire gli effetti delledinamiche di espulsione dal mercato).

Anche sul fronte dei tirocini estivi degli studentisono previsti interventi della Provincia (0,6 milioni)che stamani ha detto ok anche a ulteriori risorse persostenere il diritto allo studio. �

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associazione � trentino in euro

Dichiarazioni,in Trentino più “paperoni”

A umentano e sfondano per la prima voltaquota 2.400 i paperoni trentini. Secondo idati del Ministero delle Finanze, infatti, no-

nostante la crisi che pure ha morso anche nel 2013,in provincia i contribuenti che hanno dichiarato unreddito superiore a 120mila euro con le dichiarazio-ni del 2014 sono stati 2.419 contro i 2.387 del 2013.A primeggiare, come sempre, c’è Trento con 1.035“paperoni”, che in media hanno dichiarato 196milaeuro lordi. Se si guarda invece ai poveri, almeno peril fisco, il loro numero è calato. L’anno scorso inTrentino il numero di chi ha dichiarato tra zero e10mila euro lordi annui è sceso da 117mila circa a113mila circa.

Dipendenti trentini fanalino del Nord

Nel 2014 sono stati 414.160 i contribuenti per-sone fisiche ad avere dichiarato redditi imponibi-li ai fini Irpef. Il reddito complessivo, tra dipen-denti, pensionati e autonomi, è risultato pari a 8miliardi 533 milioni di euro di imponibile, con

una media di 20.760 euro lordi. Una cifra questache, come ormai accade da alcuni anni, pone ilTrentino ultimo nel Nord Italia per ricchezza di-chiarata a fini Irpef. Davanti a noi anche il Friulicon 20.910 euro, in vetta la Lombardia con 23.680euro lordi medi. Bolzano stacca Trento di 1.500euro lordi: i 417mila contribuenti hanno potutocontare su un reddito lordo medio nel 2013 pari a22.220 euro.

“Paperoni” in crescita, poveri giù

Il 2014 mostra un aumento dei contribuenti chedichiarano oltre 120mila euro. Il loro numero crescedell’1,3% e passa a 2.419 con un reddito imponibilecomplessivo di 457 milioni e una media di 188milaeuro lordi.

Dopo Trento che ne conta 1.035, la città con più“paperoni” risulta essere Rovereto (217, media di192mila euro lordi circa), seguita da Riva del Gardacon 112 over 120mila euro (media di 178mila eurocirca). In percentuale sul totale dei contribuenti per-

2.400 persone hanno più di 120mila euro.

� tratto da “l’Adige” del 4 aprile 2015. Articolo di Angelo Conte

L’edilizia tira il fiato: secondorialzo consecutivo dopo 5 anni. Ma la situazione resta critica

Qualche timido segnale positivo dal compartodell’edilizia proviene dall’ultimo dato sulla produzioneche a gennaio 2015 registra in Italia un aumentocongiunturale a +1,0% rispetto a dicembre 2014,secondo rialzo consecutivo dopo +2,6% di dicembre2014. Era da quasi cinque anni (aprile 2010) che la produzione nelle costruzioni non cresceva per duemesi consecutivi.Va peraltro osservato che il tono congiunturale del comparto rimane più debole di quello registrato

in Europa: in Eurozona, infatti, si registra un rialzo dellaproduzione del +1,9%, trainato dall’andamento moltopositivo della Germania (+5,0%); in aumento anche la produzione in Spagna (+2,0%) mentre il settorerimane più statico in Francia (-0,2%).In una prospettiva di più lungo periodo le condizionidelle Costruzioni in Italia rimangono critiche, con la produzione negli ultimi 12 mesi (febbraio 2014-gennaio 2015) che perde il 6,6% rispetto ai 12 mesiprecedenti, mentre nello stesso periodo l’Area eurosegna un aumento dell’1,9%. Nel dettaglio la produzione sale del 17,4% in Spagna, del 2,0% in Germania mentre scende dello 0,9% in Francia. Al di fuori dell’Eurozona, si registra un aumentodella produzione anche nel Regno Unito del 5,0%.

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associazione � trentino in euro

Anno LXVI � N. 5 � Maggio 2015

sone fisiche, i “paperoni” rappresentano circa lo0,5%. Ciò significa che una persona ogni 200 inTrentino ha un reddito superiore ai 120mila euro lor-di. In calo, invece, le persone che dichiarano tra zeroe 10mila euro: erano 117.118 nel 2013, sono scesi a112.907 nel 2014 (anno di imposta 2013). In un an-no quindi, un calo di circa il 3,5% e di oltre 4milaunità in meno. A Trento sono quasi uno su quattro:in 20.836 sono sotto i 10mila euro su 88mila contri-buenti. In provincia salgono addirittura al 27%. Piùdi un contribuente ogni quattro insomma avrebbeentrate inferiori a 10mila euro.

I due terzi sotto i 26mila euro

In Trentino l’entrata media lorda più diffusatra i contribuenti è quella compresa tra i 15mila ei 26mila euro lordi annui. Il numero di dichiara-zioni comprese tra queste due cifre è pari a oltre136mila, quasi un terzo del totale (il 32% per laprecisione).

Altri 55.134 contribuenti hanno dichiarato unreddito lordo annuo tra i 10mila e i 15mila euro. Sesi sommano anche i contribuenti sotto i 10mila euroche sono quasi 113mila, di fatto in Trentino i contri-buenti che hanno un reddito lordo mensile Irpef in-feriore a 1.250 euro (e netto di fatto attorno ai mille

euro) sono oltre 168mila. Sotto i 26mila euro lordi,invece, si rilevano oltre 300mila contribuenti.

Meno pensionati, effetto Fornero

Si sente l’effetto della riforma Monti-Fornero nelledichiarazioni 2013: lo spiega il Ministero delle Finan-ze. Un effetto che si registra sia a livello nazionale siaa livello locale. In Italia si è infatti registrato un calodi 168mila contribuenti che hanno dichiarato redditida pensione, in Trentino il loro numero è sceso dai138.258 contribuenti del 2013 (anno d’imposta 2012)ai 137.139 dell’anno scorso. Un calo di oltre millecontribuenti dovuto al fatto che ci sono meno perso-ne che vanno in pensione rispetto al passato. I dipen-denti (237.042) e i pensionati (137.139) rappresenta-no poi oltre il 90% delle dichiarazioni ai fini Irpefdelle persone fisiche.

Imposta media di 4.780 euro

In Trentino nel 2014 sono stati 321.340 i contri-buenti che hanno effettivamente pagato l’Irpef. In to-tale il versamento è stato pari a 1 miliardo 536 milionidi euro, per un pagamento medio di 4.780 euro a con-tribuente. �

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associazione � demografia

Nomi, cognomi, etàe stato civileTutti i dati sulla popolazione di Trento

Popolazione stabile a Trento: sono solo 19 i nuovitrentini rispetto al 2013. Il numero totale dei residenti,al 31 gennaio 2014, era di 117.304 persone, di cui56.085 maschi (48%) e 61.219 femmine (52%). Lorende noto il Comune nella presentazione delle stati-stiche annuali. Il saldo naturale, per il secondo annoconsecutivo, è positivo: +71% è il rapporto tra nascite(1.094 di cui 214 con cittadinanza straniera) e morti(978 di cui 12 con cittadinanza straniera).

La media di figli per donna in età procreativa èdi 1,29 (un po’ di meno per le italiane, 1,12, un po’ dipiù per le straniere, 1,96), indice però in calo, per tut-te, dal 2008. L’età media in cui si ha il primo figlio è,per le donne, di 31,6 anni (32,6 per le italiane, 28,8per le straniere). Il saldo migratorio (cioè il rapportotra chi chiede la residenza a Trento e chi la cancella)è anch’esso positivo: +377 residenti, il 22,7% dall’e-stero, il 38% da altre province e il 39,3% da altri co-muni. La maggior parte dei residenti che si sono can-cellati si sono trasferiti in Valsugana che da dieci annia questa parte è la “direttrice migratoria” principale:1.133 “ex trentini” si sono trasferiti a Pergine dal2005 ad oggi, 240 a Caldonazzo, 286 a Levico, 153 aVigolo Vattaro e 232 a Civezzano, ma c’è anche, sulladirettrice opposta, Terlago dove sono andate a vivere259 persone provenienti dal capoluogo.

L’età media è di 43,8 anni: anche questo dato èinesorabilmente in aumento, il 21,6% della popola-zione ha più di 65 anni, il 28,6% è tra i 45 e i 64, il

20% tra i 30 e i 44, il 15,6% tra i 15 e i 29, e il 14,1%tra gli 0 e i 14 anni. Per quanto riguarda i nuclei fa-migliari si consolida il trend di aumento delle “fami-glie” composte da una sola persona, stabili quelleformate da due persone, e in diminuzione quelle da3 o 4 componenti, in leggero aumento quelle com-poste da 5 persone. Gli stranieri residenti nel Comu-ne di Trento sono 13.500, numero stabile da qualcheanno, ovvero l’11,5%, sensibilmente meno rispettoa Bolzano (14,4%) e Rovereto (12,9%). Oltrefersina eS. Giusepppe/S. Chiara si confermano le circoscrizio-ni più vecchie, Meano e Gardolo quelle più giovani,idem per quanto riguarda il numero di componentiper famiglia. Gli ultracentenari sono 25 tra cui un so-lo uomo.

I matrimoni non sono mai stati così pochi, dimi-nuiti del 25% in dieci anni. Nel 2014 sono stati cele-brati 305 matrimoni: 203 civili e 102 religiosi, l’etàmedia all’altare è di 30,9 anni per le donne e 33,7 pergli uomini. I nomi più diffusi fra i residenti sono Ma-ria (1.278), Anna (1.118) e Francesca (910) per le don-ne e Andrea (1.580), Marco (1.477) e Paolo (1.265) pergli uomini. La classifica dei cognomi è uguale all’an-no scorso: a Trento ci sono 933 Tomasi, 588 Degasperie 533 Pedrotti. Tra gli stranieri il nome femminile piùdiffuso è Elena (91) seguito da Maria (90) e dalla va-riante Mariya (56), per gli uomini Ion (53) seguito daMohamed (51) e da Vasile (41). I cognomi più diffusisono Singh (indiano 75), Berisa (albanese 68) e Khan(pakistano 53). �

� di Stefano Frigo

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associazione � anap

Anno LXVI � N. 5 � Maggio 2015

L’importanzadell’informazioneper chi si occupa dei malati

C ome riportato dal “Corriere della Sera”, se-condo i dati della Cochrane Collaboration(ente di ricerca indipendente per la valuta-

zione della ricerca scientifica), solo la metà dei pa-zienti prende i farmaci come prescritto. E quindi an-che le cure più efficaci e innovative possono risultareinefficaci.

E l’aderenza ai trattamenti è problematica soprat-tutto per gli anziani. Stando ai dati dell’Agenzia Italia-na del Farmaco – come riportato sempre dal “Corrieredella Sera” –, circa metà degli over 65 prende da 5 a 9

medicinali al giorno, l’11%addirittura più di 10 per lenumerose malattie che siaccumulano negli an-ni. Così, secondo laCochrane Collabora-tion, all’aumentare delnumero di farmaci pre-scritti cala inesorabilmen-te l’aderenza alle indicazioni: il tasso medio è dell’80%in chi deve prendere un medicinale al giorno, ma crollaal 50% quando se ne deve assumere più di uno o se i far-maci vanno presi più di una volta al giorno.

L’informazione è il nodo cruciale: uno dei princi-pali motivi della scarsa aderenza è il poco tempo de-dicato ai malati o a chi si occupa di loro per spiegarechiaramente tutti gli aspetti dei trattamenti e la loroimportanza. �

È indispensabile seguirecorrettamente le prescrizionifarmaceutiche.

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associazione � anap

Anno LXVI � N. 5 � Maggio 2015

L’ANAP NAZIONALE ORGANIZZA

FESTA DEL SOCIO SENIORTORRE SERENA VILLAGE MARINA

DI GINOSA (TA)16-26 SETTEMBRE 2015

La quota di adesione è di 520 euro a persona(trasporto escluso)

e comprende trattamento di pensione completa bevande incluse

Per maggiori informazioni rivolgersi all’Ufficio Anap di Trento telefonando allo 0461.803853 o 0461.803816 al mattino

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14 l’Artigianato

associazione � sicurezza

La sicurezza a rischiosulle strade trentine

L’ allarme è stato lanciato dall’associazione deiconsulenti d’infortunistica stradale. Nume-rosi sono i casi di riparazioni a risparmio

che minano la sicurezza sulle nostre strade.«Con la crisi le riparazioni dei veicoli vengono

fatte sempre più al risparmio e senza certificazione,rendendo il parco auto circolante più insicuro».

A incidere maggiormente sulla sicurezza sarebberoi casi di danni strutturali sistemati in modo approssi-mativo, saldature effettuate su acciai speciali (nonsempre consentito) senza l’ausilio delle speciali at-trezzature prescritte dalle case, fino alla mancata so-stituzione di sospensioni e scatole dello sterzo com-promesse dagli urti, con il rischio di improvvisicedimenti che mettono a serio rischio la vita di tuttigli utenti delle strade, automobilisti, motociclisti, tra-sportati e pedoni.

Le cause di tutto ciò sono da ritrovare nelle ristret-tezze economiche dovute alla crisi che portano l’au-tomobilista meno accorto ad affidare la riparazione astrutture poco qualificate che offrono prezzi stracciatio fuori mercato negando di conseguenza la qualitàdella riparazione, usando ricambi di scarsa qualità oaddirittura usati, senza ignorare il fatto della ripara-zione affidata ai dopo lavoristi che effettuano le ripa-razioni abusivamente nel garage di casa e al fai da te.

Sono eclatanti i casi d’incidenti stradali dei qualiin un primo momento non si riesce a comprendernela causa, e la si attribuisce a un malore o a un colpo disonno del conducente, salvo in seguito scoprire daun’accurata perizia che il fatto è successo a causa diun cedimento meccanico che ha avuto l’effetto di unabomba devastatrice.

Da un’indagine del Centro Studi e Documenta-zione di Direct Line sulla manutenzione delle autocondotta nel mese di febbraio 2015 su mille individuidi età compresa tra i 18 e i 64 anni, emerge un dato

inquietante: rapportando i risultati dello studio al to-tale del parco circolante, si può stimare che a oltre tremilioni di automobili non venga effettuata nem-meno la manutenzione ordinaria, con rischi conse-guenti alla sicurezza non solo degli occupanti.

Il 12% del campione, nonostante la consapevolez-za del valore della manutenzione, dichiara di noneffettuare alcun intervento alla propria autovetturaper i costi troppo elevati e per il fatto che, essendol’auto anziana, “non vale la pena spenderci soldi”.

Il che se ci pensate bene è esattamente il contrariodi quanto avviene sull’uomo che con l’avanzare dell’e-ta è più propenso a investire tempo, cure e attenzionisul proprio corpo. Proprio perché anche l’auto influiscesulla qualità della vita e sui rischi potenziali in cuiognuno di noi può incorrere lungo il proprio cammi-no, questa dovrebbe essere curata allo stesso modo del-la propria persona. Avere cura di sé passa anche per l’at-tenzione verso i mezzi che si utilizzano e a come simantengono nel tempo. È consigliabile quindi rivol-gersi sempre a strutture qualificate, competenti e chepongono massima attenzione nella riparazione del-l’auto come fareste voi con la vostra salute. �

«Con la crisi le riparazioni dei veicoli vengono fatte sempre più al risparmioe senza certificazione, rendendo il parco auto circolante più insicuro».

Anno LXVI � N. 5 � Maggio 2015

� di Fausto Mich, Presidente Consorzio Autoriparatori delle Valli di Fiemme e Fassa

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associazione � obblighi

Anno LXVI � N. 5 � Maggio 2015

Fatturazioneelettronica

L’ offerta di beni e servizi alla Pubblica Ammi-nistrazione richiede da giugno 2014 la fat-turazione elettronica per le vendite rivolte

alle Amministrazioni centrali; dal 31 marzo 2015 siestende l’obbligo anche per le vendite alle Ammini-strazioni locali.

In Italia sono 12.183 le istituzioni pubbliche, di-slocate in 109.358 unità locali; dal 31 marzo 2015vengono coinvolte nella ricezione di fatturazioni elet-troniche le 9.314 istituzioni pubbliche locali, pari al76,5% del totale.

Sulla base delle emissioni rilevate dal Sistema di in-terscambio tra giugno 2014 e febbraio 2015 si stimache le Amministrazioni centrali ricevano, su base an-nua, 3.653.800 fatture elettroniche, relative a 30,1 mi-liardi di euro di spesa per acquisti (pari al 19,2% del to-tale della PA), con un taglio medio per fattura di 8.242euro. Sulla base del differente importo medio per fat-tura tra Amministrazioni locali e Amministrazionicentrali rilevabile dall’elaborazione dei dati sulle istan-ze di certificazione sulla Piattaforma per la certificazio-ne dei crediti si stima un volume complessivo, su baseannua, di 47.958.000 fatture elettroniche emesse neiconfronti delle Amministrazioni pubbliche.

La comparazione internazionale su dati Eurostatevidenzia che nel 2014 in Italia la quota di imprese cheinvia fatture elettroniche adatte all’elaborazione auto-matica è del 5%, valore dimezzato rispetto alla mediadell’Eurozona (10%). Tra i maggiori Paesi dell’Ue nonsi apprezzano differenze significative: la quota più ele-vata di imprese che inviano la fattura elettronica inGermania (12%), seguita da Regno Unito (11%) e dallaSpagna (9%).

Tra le imprese che inviano la fattura elettronica, il28,7% processa in formato elettronico idoneo all’ela-borazione più del 50% delle fatture inviate.

La fatturazione elettronica nei confronti della PA ri-guarda una spesa delle Amministrazioni pubbliche perl’acquisto di beni e servizi, consumi intermedi e inve-stimenti fissi lordi che nel 2013 ammonta a 157.197 mi-lioni, pari al 9,6% del Pil, di cui 127.081, pari all’80,8%,delle Amministrazioni locali e 30.116 milioni, pari al19,2%, delle Amministrazioni centrali. �

Dallo scorso 31 marzo 2015fatturazione elettronica per i 157miliardi (9,6% del Pil) di vendite di beni e servizi alla PA.

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associazione � istat

STUDI

Gas ed elettricità

Soddisfazione clienti all’86,9%, ma ai minimi degli ultimi15 anni. Sono 10,3 milioni le famiglie insoddisfatte per la comprensibilità delle bollette dell’elettricità.

A fronte della rilevanza economica della domanda di energia elettrica e gas delle famiglie italiane – la spesacomplessiva è di 36.116 milioni di euro – e una offertaframmentata – con 463 operatori sul mercatodell’energia elettrica e 330 sul gas (di cui 72,5% di piccola dimensione) – si osserva una soddisfazionedelle famiglie per il servizio di servizio di fornituraelettrica pari all’85,4%, in calo rispetto all’88,4%dell’anno precedente; il grado di soddisfazione èleggermente più elevato per il gas, pari all’88,7% dellefamiglie allacciate alla rete di distribuzione del gas, maanche in questo caso si registra una diminuzionerispetto al 91,1% dell’anno precedente. La soddisfazionedei servizi di fornitura di elettricità e gas – seppurrelativamente elevata – nel 2013 tocca il minimo storiconegli ultimi quindici anni.Nel dettaglio dei diversi aspetti del servizio si osservache per la fornitura di elettricità la soddisfazione è piùelevata per la continuità del servizio (92,2% delle

famiglie), seguita dalla stabilità della tensione (87,0%);scende la customer satisfaction per la comprensibilitàdel display del contatore elettronico (75,3%),l’informazione sul servizio (61,4%) e crolla per la comprensibilità della bolletta (58,9%). Per quest’ultimo aspetto si stimano 10.300.000famiglie italiane insoddisfatte; il mercato, quindi, potràbeneficiare dell’applicazione – prevista dal 1° settembre2015 – di “Bolletta 2.0” con i nuovi criteri per la trasparenza delle bollette definiti dall’Autorità perl’energia. A tal proposito va ricordato che la scarsacomprensibilità della bolletta è strettamente connessaalla complessità della struttura tariffaria chenecessiterebbe di semplificazioni: come evidenziatonell’analisi dell’Indice Confartigianato sul costodell’energia elettrica, le imprese pagano 11 diversi onerigenerali di sistema che complessivamente pesano per il 35,9% del costo totale.Per il gas si osserva un più elevato grado di soddisfazionecirca l’assenza di sbalzi di pressione (93,3%), la sicurezzadell’impianto domestico (92,8%) e quella della reteesterna (89,4%); scende il gradimento della clienteladomestica per la frequenza di lettura dei contatori (73,1%)e l’informazione sul servizio (63,2%) e, anche per il gas, tocca il valore minimo la comprensibilità dellabolletta (59,9%).

In Trentino il Pil tiene

Bene l’occupazione in Trentino (+1,3%) e nelconfinante Alto Adige, unici territori assieme allaLombardia ad avere registrato una crescita nelperiodo 2011-2013; bene anche il Pil pro capite, chevede il Trentino posizionarsi al quarto posto in Italia(33,6mila euro contro una media italiana di 26,7);bene infine la spesa per consumi, la terza più altad’Italia, appena dietro la Valle d’Aosta e l’Alto Adige, e davanti a Emilia Romagna e Lombardia. Sono questialcuni dei dati dell’Istituto nazionale di statistica,relativi ai conti economici territoriali, diffusi nel nuovoreport, riguardante il periodo 2011-2013.

I settori che hanno favorito una crescita occupazionalenel periodo considerato sono soprattutto quelli dei servizifinanziari, immobiliari, professionali e del commercio, il turismo. I primi dati, relativi al periodo 2011-2013, diffusidall’Istat nel suo report sui conti economici territoriali,coerenti con le stime nazionali pubblicate a settembre2014, recepiscono anche per le regioni le innovazioni delSec 2010 (Sistema europeo dei conti nazionali, basato suuna nuova metodologia di calcolo Onu) e quelle derivantida miglioramenti nei metodi di calcolo e nelle fonti. La nuova metodologia per il calcolo degli aggregatimacroeconomici ha permesso di far emergere stimemigliori relative al Trentino di circa un 8,7%; in terminiconcreti, per il 2011, si è passati da un Pil di 16.400.000euro circa a un Pil di 17.800.000. Insomma, la nuova

metodologia di calcolo ci fa un po’ più ricchi: è successoanche a livello italiano, ma con una crescita pari al 3,7%.I dati mostrano in sintesi un’Italia a due velocità. Nel 2013il Pil per abitante, a prezzi correnti, risulta pari a 33,5milaeuro nel Nord-ovest, a 31,4mila euro nel Nord-est e a29,4mila euro nel Centro. Il Mezzogiorno, con un livello diPil pro capite di 17,2mila euro, presenta un differenzialenegativo molto ampio. Il suo livello è inferiore del 45,8% a quello del Centro-nord. Il Trentino si distingue per un Pilpro capite elevato, superiore alla media italiana. Nel 2013è stimata una crescita dell’1,1% rispetto all’annoprecedente; a livello nazionale si registra, invece, ancorauna diminuzione dell’1,1%. La distanza del Trentinodall’Italia è di circa 7mila euro per abitante.Anche per la spesa per consumi finali della famiglie perabitante (20.500 euro) riflette l’ottima posizione del Pilper abitante. Valori migliori del Trentino si hanno solo in Valle d’Aosta e Alto Adige. In Italia il medesimo dato è pari, nel 2013, a 16.300 euro.Nel 2013 in Trentino il valore aggiunto a prezzi correnti è pari a 16.442 milioni di euro, in crescita dell’1,8%rispetto al 2012 diversamente dalla dinamica nazionaleche vede lo stesso dato ancora in diminuzione.I settori che contribuiscono maggiormente al valoreaggiunto sono i servizi relativi alle attività finanziarie,assicurative, immobiliari, professionali, scientifiche etecniche (27,6%); a seguire il commercio all’ingrosso e al dettaglio, trasporti e magazzinaggio, servizi di alloggio e di ristorazione e servizi di informazione e comunicazione (24,1%).

16 l’Artigianato Anno LXVI � N. 5 � Maggio 2015

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associazione � pagamenti

Ritardi nei pagamentialle imprese

A sentire il Presidente del Consiglio, MatteoRenzi, lo Stato avrebbe dovuto pagare tuttii suoi debiti verso le imprese fornitrici di

beni e servizi entro il 21 settembre 2014. Qualcosa,però, deve essere andato storto, perché, dei com-plessivi 56,3 miliardi messi a disposizione per sal-dare i debiti maturati a dicembre 2013, finora sonostati erogati 36,5 miliardi.

Certo, negli ultimi mesi qualcosa si è mosso. I datipiù recenti forniti dal Ministero dell’Economia dico-no che tra ottobre 2014 e gennaio 2015 sono state li-quidate fatture arretrate per 4 miliardi.

Ma il traguardo dell’azzeramento dei debiti delloStato verso le imprese è ancora lontano. La piattafor-ma informatica realizzata dal Ministero dell’Econo-mia per consentire agli imprenditori di certificare icrediti e farsi pagare le fatture registra un aumento co-stante di richieste, molte delle quali però rimangonosenza risposta.

Confartigianato ha rilevato che il 19,9% delleistanze di pagamento non ricevono riscontro daparte della Pubblica Amministrazione sulla Piattafor-ma per la certificazione dei crediti. Per la precisione,sono in stand by 18.236 richieste di certificazione per

Entro il 21 settembre 2014 lo Stato avrebbe dovuto pagare tutti i debiti versole imprese fornitrici di beni e servizi, ma finora sono stati erogati solo 36,5miliardi dei 56,3 messi a disposizione.

� di Stefano Frigo

Pil, l’Italia vedela fine della recessione

Crescita zero nel quarto trimestre 2014. Lo scorso anno si è chiuso in negativo, ma negli ultimi mesi si è arrestata la caduta. Bankitalia: «Cala il debito pubblico».

Stop alla recessione. Lo afferma l’Istat secondo cui «nelquarto trimestre la crescita del Pil italiano è stata pari a zero». Tra ottobre e dicembre infatti il Prodotto internolordo è rimasto invariato rispetto ai tre mesi precedenti.Su base annua invece, secondo le prime stime dell’Istitutodi statistica, il Pil è diminuito dello 0,4% nel 2014.

Terzo anno consecutivo di calo Il 2014 è il terzo annoconsecutivo di calo per il Pil italiano. Il -0,4% calcolatodall’Istat in base alle prime stime sulla media deitrimestri segue infatti il crollo del 2,3% del 2012 e il -1,9% del 2013. Le ultime stime del governo perl’anno scorso indicavano un calo dello 0,3%.

Niente segno più dal 2011 Sono 14 i trimestri senzacrescita per l’economia italiana. Secondo i dati Istat, il Pil non aumenta nel nostro Paese dal secondotrimestre 2011. Tuttavia, la variazione nulla dell’ultimaparte del 2014 segna un arresto della caduta registrata

nei due trimestri precedenti (-0,2% tra aprile e giugno e -0,1% tra luglio e settembre). I due trimestri di calo delPil indicavano per il nostro Paese una recessione tecnica.

Bankitalia: giù debito pubblico Il debito delleAmministrazioni pubbliche è sceso a dicembre di circa26 miliardi di euro rispetto al mese precedente,portandosi a 2.134,9 miliardi. Lo comunica Bankitalianel Supplemento al Bollettino statistico sulla finanzapubblica. A fine 2013 il debito era pari a 2.068,7 miliardi,pari al 127,8% del Pil.

Sorride la Germania, ok la Francia Se l’Italia vede lafine della recessione, la Germania parla con tranquillitàdi crescita. Il 2014, per Berlino, si è chiuso con il Pil a+1,6%, leggermente meglio delle stime iniziali (+1,5%). Bene anche la Francia che, nonostante un rallentamentoa +0,1% nel quarto trimestre 2014, conclude l’anno con una crescita dello 0,4%. Per il 2015, l’esecutivotransalpino prevede una crescita a +1%.

Grecia peggio di stime Il Pil della Grecia nel quartotrimestre del 2014 si è contratto dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. Lo riferisce l’agenzia Bloomberg,citando Eurostat e ricordando che le stime erano peruna crescita dello 0,4%. Su base annua il Pil è cresciutodell’1,7%, contro il +1,6% del trimestre precedente.

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associazione � pagamenti

Anno LXVI � N. 5 � Maggio 2015

un valore totale di 1,8 miliardi di euro. Ciascuna istan-za ha un importo medio di 98mila euro.

Insomma, nonostante i passi in avanti il problemarimane e i ritardi di pagamento continuano a preoc-cupare le imprese che forniscono beni e servizi agliEnti pubblici. Nonostante la legge che fissa a 30 giornii tempi per saldare le fatture.

«I debiti – sottolinea Cesare Fumagalli, Segreta-rio Generale di Confartigianato – vanno pagati in30 giorni. Oggi così non è. È vero che è diminuito l’e-norme ritardo registrato negli anni scorsi. Ma il no-

stro obiettivo, su cui non molleremo, è fare in modoche il rispetto di questo termine diventi prassi ordina-ria per i rapporti commerciali con la Pubblica Ammi-nistrazione e da lì si trasferisca a tutti i rapporti tra isoggetti privati. Oggi siamo ancora lontani, ma Con-fartigianato non smetterà di combattere in questa di-rezione».

E ora a complicare le cose arrivano meccanismi co-me lo split payment e il reverse charge che, in nome del-la lotta all’evasione fiscale, sottraggono ulteriore li-quidità alle imprese italiane che lavorano con laPubblica Amministrazione. �

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20 l’Artigianato

associazione � anniversari

Arte e artigianato:lo spettacolo è servito

L a Masetto Snc di Mauro e Claudio Masetto nel2017 compirà 60 anni di attività. In via Ne-grelli a Rovereto la realtà in questione, dedita

principalmente a installazione impianti elettrici inedifici o altre opere (elettricisti civili e industriali), èdiventata un vero e proprio punto di riferimento pertutta la provincia di Trento.

Mai banali e mai paghi della loro attività i due fra-telli, Mauro in particolare, hanno recentemente co-minciato una più che proficua collaborazione conl’architetto Elena Crosina. Dall’unione delle due com-petenze è nata una lampada realizzata interamente inlegno invecchiato di 200 anni. Si chiama Polifemo

dato che è di forma sferica con una lampada integratacentrale.

«Ora abbiamo dei modelli esposti a Trento e altriqui a Rovereto e a breve saremo protagonisti a Mila-no al Fuorisalone dopo essere stati selezionati dal-l’Aarch-Mi hub – spiega proprio Mauro Masetto –.Nel futuro prossimo cominceremo a produrre anchemodelli da sospensione, parete, terra e da tavolo. La-sciatemi ringraziare pubblicamente l’architetto ElenaCrosina che si è occupata non solo della progettazio-ne ma anche della lavorazione pratica. Noi infatti cisiamo adoperati solamente nella parte strettamenteelettrica. Insomma, gran parte del merito è suo». �

60 anni di attività per la Masetto Snc di Mauro e Claudio Masetto, che,recentemente, hanno avviato una collaborazione con l’architetto Elena Crosinaproducendo Polifemo.

Anno LXVI � N. 5 � Maggio 2015

� di Stefano Frigo

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associazione � economia

Anno LXVI � N. 5 � Maggio 2015

23,4% delle famiglie in difficoltà.A Trento percentuale al 10,6%

«Il 23,4% delle famiglie vive in una situazione di disagio economico, per un totale di 14,6 milioni di individui». Così l’Istat nel rapporto “Noi Italia”, sullasituazione nel 2013. L’anno prima comunque la percentuale era ancora più alta (24,9%). Tornando al dato più recente, circa la metà, il 12,4%dei nuclei, si trova in grave difficoltà.

Le statistiche si basano sull’indicatore di deprivazione, che scatta quando si presentanoalmeno tre sintomi (dopo i quattro si parla di seriadeprivazione) su un set di nove. La lista del fattori di rischio va dal non poter sostenere speseimpreviste, ad accumulare arretrati nei pagamenti(mutui, affitti, bollette). Ecco che nel 2013 il 23,4%

delle famiglie residenti in Italia presenta almeno tredelle difficoltà considerate (il 12,4% nel caso di quattro o più) con differenze marcate tra i diversiindicatori: il 2,6% dichiara di non potersi permetterel’acquisto di una lavatrice, un televisore a colori, un telefono o un’automobile, mentre sono il 50,4%quelle che non possono permettersi una settimana di vacanza lontani da casa.

Circa il 19% dice di non riuscire a riscaldareadeguatamente l’abitazione e il 14,5% di non potersipermettere un pasto adeguato almeno ogni duegiorni. Infine, il 12% è rimasto in arretrato conalmeno un pagamento e il 40,5% non riuscirebbe ad affrontare una spesa imprevista di 800 euro. Il panorama territoriale mette in evidenza il fortesvantaggio dell’Italia meridionale e insulare, convalori più che doppi rispetto alla media nazionale. Nel Mezzogiorno, le famiglie deprivate sono il 40,8%di quelle residenti, contro il 15,4% del Nord-ovest, il 13,1% del Nord-est e il 17,3% del Centro. Le situazioni più gravi si registrano in Sicilia (50,2),Puglia (43), Calabria e Campania (38,8). I valori piùbassi invece si ritrovano nella Provincia autonoma di Trento (10,6), nel Veneto (12,1), in Piemonte (12,2),in Toscana (12,5) e in Emilia-Romagna (14,1).

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22 l’Artigianato

cultura

Zig zagtra i musei del TrentinoTerza puntata del nostro girovagare tra le raccolte pubbliche del Trentino

I n Vallagarina in un elegante edificio di Ala è alle-stito il Museo del pianoforte antico che conser-va rari strumenti databili dalla seconda metà del

Settecento ai primi del Novecento e appartenenti allacollezione della pianista Temenuschka Vesselinova. Re-staurati nel loro antico splendore, si possono apprezzareanche con l’ascolto di alcuni pezzi da concerto. Prevalela scuola viennese (Stein, Walter, Bohm, Dorn, Graf) maanche quella francese (Pleyel, Erard) e alcuni strumentidi fine secolo come i pianoforti Bechstein e Steinway.Il museo è aperto ogni prima domenica di ogni mesealle ore 17.00 e negli altri giorni su prenotazione.Tel.: 0464.670636 | [email protected]

A Vigo di Fassa troviamo il Museo ladino di Fassa,dove abbiamo la possibilità di incontrare la civiltà e lacultura dei popoli ladini dalla preistoria ai giorni no-stri. Con cura ci è raccontata l’evoluzione della civiltàladina nei suoi aspetti civili e religiosi, delle sue creden-ze e tradizioni sino al fenomeno dell’alpinismo e all’av-vento del turismo di massa. Il museo si articola anchesul territorio, con sezioni locali, per formare un percor-so etnografico attraverso l’intera vallata. Dal 10 giugnoal 10 settembre il museo è aperto tutti i giorni.Tel.: 0462.760182 | [email protected]

Ledro Land Art è invece un percorso d’arte nel verdedella pineta di Pur nella Valle di Ledro. Si può dire che èun museo a cielo aperto che riscopre la relazione tra uo-

mo, natura e territorio offrendo molti spunti di riflessio-ne. Lungo il sentiero che conduce a malga Cita costeg-giando il torrente Assat s’incontrano interventi artisticisite-specific di una serie di artisti invitati a lavorarvi du-rante l’estate. Per la natura spesso transitoria delle opereesiste un archivio digitale con una documentazione au-diovisiva del loro processo di realizzazione.Tel.: 0464.592711 | www.ledroland.it

Al pianterreno della Casa della Sat a Trento in viaManci c’è il Museo della Società degli Alpinisti Tri-dentini che raccoglie fotografie, documenti e cimelidell’alpinismo trentino. Troviamo raccontate le figuredelle guide alpine attorniate alle pareti da un’impor-tante raccolta di attrezzature alpinistiche dell’Ottocen-to. Un’area dell’esposizione è dedicata alla vicenda al-pinistica di Pino Prati e la sua tragica fine nel 1927 conil compagno di cordata Giuseppe Bianchi, entrambi ca-duti nel corso del tentativo di ripetizione della viaPreuss al Campanile Basso.Tel.: 0461.981871 | [email protected]

A Rovereto sul colle di Miravalle si staglia la Cam-pana dei Caduti. Questo gigantesco bronzo di oltretrentatré tonnellate si erge in un vasto piazzale attor-niato da due tribune all’interno dell’ampio complessodella Fondazione Opera Campana dei Caduti. La visitaa questa campana non è propriamente la visita a unmuseo, ma piuttosto a una cittadella della pace. Sale

Anno LXVI � N. 5 � Maggio 2015

� di Paolo Aldi

Museo del pianoforte Ledro Land Art, L. Degara (foto M. Rosa)

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interne e spazi esterni ospitano mostre e simbologieche raccontano storia e missione della monumentalecampana e propongono riflessioni sull’essere dell’uo-mo e il suo diritto alla pace. La Fondazione che ospitala Campana dei Caduti è aperta alle visite tutto l’anno.Consiglio di assistere al suono della Campana alle21.30 approfittando dell’apertura serale dal 15 giugnoal 15 settembre, vivrete un momento emozionante.Quest’anno sono numerosi gli avvenimenti propostiche culmineranno il 4 ottobre con le celebrazioni delnovantesimo del primo suono della grande Campana. Tel.: 0464.434412 | [email protected]

Il Castello di Stenico è oggi un museo di arte e sto-ria. Nelle numerose sale di quest’antica fortezza trovia-mo mobili, dipinti, armi bianche e da fuoco, utensilidella vita quotidiana. I materiali esposti provengonodalle collezioni del Castello del Buonconsiglio di Tren-to, di cui il Castello di Stenico è una sede distaccata. So-no degne di nota la sala del Consiglio per la sua ottimaacustica e la sala del Giudizio che ospita una sezione diantiche serrature, chiavi e forzieri. In altre sale si puòvisitare una sezione archeologica che presta particolareattenzione all’area palafitticola di Fiavé. Tel.: 0465.771004 | [email protected]

Nel palazzo Eccheli-Baisi di Brentonico troviamol’interessante Museo del Fossile del Monte Baldo che

con le pietre esposte ci fa scoprire l’esistenza di gruppianimali vissuti negli ambienti marini che si sono suc-ceduti tra i centocinquanta e ottanta milioni di annifa. In sei sale sono esposte quaranta vetrine che con-tengono più di milleduecento fossili raccolti nella ca-tena del Monte Baldo settentrionale, particolarmenteimportante e studiata per la ricchezza in quest’ambi-to. Non dimenticate di visitare anche l’Orto botanicoche è nei pressi: in due spazi troviamo un giardino ditipo rinascimentale e un’area dedicata alla ricostru-zione di paesaggi naturali.Tel.: 0464.395059 | [email protected]

Prenotando telefonicamente si può visitare la Ca-sa Natale di Antonio Rosmini. Questa residenza sor-ge lungo corso Rosmini a Rovereto e ha accolto la na-scita del grande filosofo. È difficile immaginare cheanticamente questa residenza era in aperta campa-gna, ma anche le piccole città si espandono. È interes-sante visitare l’intero palazzo che conserva arredi origi-nali e un gioiello vero e proprio: la biblioteca storica.Essa conserva circa 15mila volumi che spaziano inogni campo del sapere umano. Tra di essi possiamotrovare la prima edizione di Fermo e Lucia di Alessan-dro Manzoni che era intimo amico di Antonio Rosmi-ni. Ci sono anche una bella raccolta di stampe antichee un’interessante quadreria.Tel.: 0464.420788 | [email protected]

Campana dei Caduti (foto P. Aldi) Castello di Stenico

cultura

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24 l’Artigianato

associazione � categorie

Legàmi…Un collega che non collega, che collega è?

G iovedì 9 e venerdì 10 aprile la nostra Asso-ciazione ha partecipato alla Convention na-zionale dei Servizi di Confartigianato Impre-

se all’Auditorium Antonianum di Roma.L’edizione 2015 della Convention ha avuto come

filo conduttore il tema dei “legami”, strumento fon-damentale per un approccio coerente e coordinato aiservizi verso gli associati.

La Convention, dopo i saluti e l’introduzione delPresidente Merletti e del Segretario Generale Fumagalli,è proseguita in plenaria con le relazioni di Paolo Feltrin,di Sergio Gatti, di Luciano Pero e di Massimo Pellegrino,tutte incentrate sul valore della rete, della governance diprocessi complessi e sull’interdisciplinarità.

Nel pomeriggio i partecipanti sono stati suddivisiin gruppi di lavoro tematici, coordinati da alcuni Di-rettori delle Associazioni territoriali. �

Per la nostra Associazione erano presenti:

• Cinzia Parisi, Responsabile Associazione GiudicarieGruppo I PROCESSI PER LA LOBBY E LA RAPPRE-SENTANZA

• Deborah Battisti, Area PagheGruppo I PROCESSI SINDACALI

• Martina Pedrotti, Patronato INAPAGruppo I PROCESSI PER LE PERSONE

• Giancarlo Berardi, Responsabile AssociazioneTrento e Valle dell’AdigeGruppo I PROCESSI PER L’ORGANIZZAZIONE

• Luciano Tomasi, Responsabile Servizi Fiscali Tren-to e Valle dell’AdigeGruppo I PROCESSI FISCALI

• Guido Radoani, Responsabile Area Categorie Asso-ciazioneGruppo I PROCESSI PER L’ORIENTAMENTO ALMERCATO

Convention nazionale dei Servizi di Confartigianato Imprese 2015

Anno LXVI � N. 5 � Maggio 2015

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associazione � categorie

CertificazioneF-GasUn altro costoso “mostro” burocratico per le imprese

L a burocrazia italiana fa nuove “vittime” tra gliimprenditori. Stavolta a rimanere intrappolatinella rete di inutili costi e complicazioni sono

circa 150mila installatori di impianti e autoripara-tori. Il Dpr 43 del 2012, che disciplina il trattamentodei gas fluorurati a effetto serra, li costringe a unaassurda trafila di adempimenti per poter operare suapparecchiature di uso domestico e industriale con-tenenti i cosiddetti F-Gas (pompe di calore, gruppifrigoriferi, condizionatori d’aria, lavatrici industriali,climatizzatori in abitazioni e su auto).

L’allarme arriva da Confartigianato secondo laquale «siamo in presenza di un altro “Sistri”, un “mo-stro” burocratico inutilmente costoso per gli im-prenditori». Ancora una volta – segnala Confartigiana-to – il Ministero dell’Ambiente ha recepito in manierainutilmente restrittiva e complessa le indicazioni di unregolamento europeo del 2006. Risultato: un aggraviodi oneri e di pastoie burocratiche per le imprese. Per po-ter lavorare, infatti, gli imprenditori devono iscriversial Registro nazionale dei gas fluorurati al fine di ot-tenere il certificato che li abilita a operare sugli impian-ti. Certificato che si consegue soltanto presentando uncomplicato “Piano di Qualità” conforme alla normatecnica UNI/ISO 10.005, da rinnovare ogni anno. Inol-tre, gli imprenditori devono presentare, ogni anno, al

Ministero dell’Ambiente una dichiarazione con infor-mazioni sulle emissioni in atmosfera di gas fluoruratirelativi all’anno precedente. Confartigianato segnalache l’obbligo imposto in Italia di presentare il PianoQualità è un caso unico nell’Unione europea. Agli im-prenditori – fa rilevare la Confederazione – la certifica-zione, rilasciata da appositi Organismi di certificazio-ne, costa dai 2mila ai 3mila euro e ogni anno deveessere rinnovata con un altro onere che oscilla tra 500e 800 euro. Costi e complicazioni che scoraggiano l’i-scrizione al Registro nazionale gas serra: ad oggi sonocertificate il 66% delle persone e il 29% delle imprese.E ora dal Ministero dell’Ambiente è arrivata la minac-cia di controlli e pesanti sanzioni agli operatori che,pur essendosi iscritti al Registro, non hanno conclusol’iter di certificazione. Confartigianato contesta alMinistero dell’Ambiente l’inutile e costosa comples-sità degli adempimenti e sollecita allo stesso Ministe-ro e ad Accredia (l’ente italiano di accreditamento degliorganismi di certificazione) modifiche per snellire gliadempimenti e tagliare i costi a carico delle aziende.L’occasione per correggere quanto imposto finora è of-ferta dal nuovo regolamento europeo n. 517/2014 suigas fluorurati a effetto serra, in vigore dal 1° gennaio,che ancora una volta ribadisce l’inutilità delle certifica-zioni aggiuntive previste in Italia. Si tratta – sottolineaConfartigianato – di riscrivere norme “a misura d’Eu-ropa”, perché, una volta tanto, l’Ue non ci chiede l’as-surda e costosa burocrazia che riescono a elaborare inostri legislatori e che non serve alle imprese, non ga-rantisce migliori interventi, non riduce le emissioni diF-Gas. Ma pare serva soltanto a “fare cassa” sulle spalledegli imprenditori. �

Registrazione obbligatoria alRegistro nazionale dei gas fluoruratial fine di ottenere il certificato per poter operare sugli impianti.

AMBIENTE

EDILIZIA

Importante sostegnodell’Associazione Artigiani alle imprese dell’edilizia

L’Associazione Artigiani da anni è impegnata nel sostenerele imprese dell’edilizia nella pesante crisi che le ha colpite. Un concreto aiuto è stato sviluppato negli ultimi dueanni dalla contrattazione collettiva provinciale che,grazie alla responsabilità del Sindacato dei lavoratori,ha prodotto una effettiva e sostanziosa diminuzione delcosto del lavoro per le aziende edili.Nel 2014, con l’accordo in materia di EVR (Elementovariabile della retribuzione), si sono congelati gli

aumenti del rinnovo del Contratto nazionale nonaumentando, di fatto, il costo del lavoro.Nel 2015 due accordi, segnatamente sul contributoparitetico Cassa Edile e sull’Anzianità professionaleedile, hanno rispettivamente diminuito dello 0,45% edello 0,40% il costo del lavoro per le imprese edili.Non solo, ma in virtù dell’Accordo sull’APE le impreseartigiane dell’edilizia risparmieranno, nel 2015, un pesante adeguamento dell’aliquota che sarebbedovuta intervenire se non fosse stato sottoscrittol’accordo con le OO.SS. (un ulteriore aggravamentodello 0,8% pari a circa 220 euro/anno).In riferimento alla retribuzione media di 28mila euro il risparmio, per gli anni 2014 e 2015 e per gli annifuturi, si attesta a circa 500 euro annui a lavoratore.

26 l’Artigianato Anno LXVI � N. 5 � Maggio 2015

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associazione � categorieMECCANICI

Le opportunità di successoper una azienda artigiana

L o scorso 19 marzo presso l’Associazione Arti-giani di Trento si è tenuto l’incontro convoca-to dal Presidente della Federazione della Mec-

canica Dario Conte dal titolo “LE OPPORTUNITÀDI SUCCESSO PER UNA AZIENDA ARTIGIANA” glistrumenti utili e l’organizzazione del 1° incomingdi buyers esteri.

La serata ha visto la presentazione degli strumentiutili per andare all’estero e l’esposizione del 1° inco-ming di buyers esteri per il settore della meccanicache si terrà a Trento i prossimi 19 e 20 maggio.

Il progetto, che si colloca in un quadro più ampio diattività promozionali di valorizzazione delle impresesul territorio che l’Associazione sta sviluppando in oc-casione di EXPO2015, vede l’organizzazione di incontriB2B tra gli operatori stranieri e le imprese del territorio.

Nel corso delle ultime settimane infatti l’Associa-zione – attraverso il proprio Ufficio Internazionalizza-zione – ha incontrato una ventina di aziende interes-sate a prendere parte al progetto, con l’intento diverificare le aree Paese e i buyers di interesse, rendendoin tal modo gli incontri B2B di maggior successo e conuna concreta opportunità commerciale.

Il progetto, finanziato in parte da ICE, comprende:• sessione formativa realizzata nella seconda metàdel mese di aprile e focalizzata sul mercato e sul set-tore di riferimento;

• attività di ricerca e matching con operatori esteri;• partecipazione agli incontri B2B;• viaggi in aereo, transfert, vitto e alloggio degli ope-ratori individuati;

• presenza di un interprete per operatore durante gliincontri B2B;

• assistenza da parte del personale dell’Associazione.

Scopo dell’incoming è la promozione delle oppor-tunità di business delle aziende trentine verso tutti glioperatori esteri che si sposteranno in Italia e su Mila-no in occasione di EXPO2015.

La serata è stata anche occasione per il PresidenteDario Conte per raccogliere nuove candidature per lapartecipazione ai Direttivo di Categoria.

L’incontro è finito con un brindisi e con un costrut-tivo confronto tra i presenti sui vari temi trattati. �

1° incoming di buyers esteri per il settore della meccanica.

AREA PAGHE E CONSULENZA DEL LAVORO

CCNL Area Meccanica Aziende Artigiane - Una tantum

A integrale copertura del periodo di carenzacontrattuale 1° gennaio 2013-31 dicembre 2014, ai soli lavoratori in forza alla data di sottoscrizionedell’accordo 15 gennaio 2015 compete un importoforfettario una tantum pari a € 420, suddivisibile in quote mensili o frazioni in relazione alla durata del rapporto nel periodo interessato.L’una tantum viene erogata in 4 rate uguali:• € 105 con la retribuzione di gennaio 2015;• € 105 con la retribuzione di aprile 2015;• € 105 con la retribuzione di luglio 2015;• € 105 con la retribuzione di ottobre 2015.

Agli apprendisti in forza al 15 gennaio 2015 gli importi di cui sopra vengono corrisposti, con le medesimedecorrenze, nella misura del 70%. Gli importi dell’unatantum – esclusi dalla base di calcolo del t.f.r. ecomprensivi dei riflessi sugli istituti di retribuzionediretta e indiretta, sia legali che contrattuali – sonoridotti proporzionalmente nei casi di servizio militare,assenza facoltativa post-partum, part-time,sospensioni per mancanza di lavoro concordate.Eventuali importi già corrisposti a titolo di futurimiglioramenti contrattuali – che cessano di esserecorrisposti con la retribuzione del mese di gennaio2015 – devono essere detratti dall’una tantumstessa, fino a concorrenza.

27Anno LXVI � N. 5 � Maggio 2015 l’Artigianato

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CARPENTIERI

Il bilancio2014

U n anno intenso di incontri e riunioni soprat-tutto in vista dell’entrata in vigore a luglio2014 della EN 1090-1 e marcatura CE dei

materiali per la carpenteria.Il Direttivo si è riunito otto volte, ha partecipato

a marzo 2014 al convegno di Cuneo “Materiali dacostruzione ad uso strutturale quali novità” eall’incontro, a luglio 2014, con l’ordine degli inge-gneri, ordine che si reso disponibile per realizzareun cammino congiunto di riconoscimento dellanuova normativa EN 1090 non solo negli appaltipubblici ma anche nelle realizzazioni e ristruttura-zioni private.

Molte, infatti, sono le aziende della categoria chesono già certificate o in fase di certificazione: ritenia-mo importante ma soprattutto doveroso che vengatenuto in considerazione e riconosciuto, oltre all’ob-bligo normativo, anche l’impegno formativo, profes-sionale ed economico a cui si è sottoposta un’aziendaper raggiungere questo traguardo. Nel contempo si èsollecitato anche il riconoscimento normativo entra-to in vigore nel 2005 con la marcatura CE dei cancellisecondo UNI EN 13241-1.

Sottoposta all’attenzione del Direttivo la richiestada parte dei maestri artigiani per la realizzazione dibotteghe scuola, richiesta attualmente al vaglio dellaCommissione provinciale per l’artigianato.

Per mancanza di richieste, una sola manifestazio-ne d’interesse è giunta a questo Direttivo, non si è po-tuto avviare un nuovo percorso per maestro artigiano:sono necessarie una ventina di adesioni per program-mare un nuovo corso.

Resta ancora molto lavoro da fare:• la ridefinizione dei capitolati del prezzario provin-ciale e conseguente adeguamento dei prezzi, in re-lazione alle nuove normative;

• la verifica degli affidamenti degli appalti pubblici,provincia - comuni, la difficoltà o scarsa volontà difarli ricadere sul territorio;

• scorporo degli appalti.

Lavoro che il Direttivo ha già impostato per que-sto nuovo anno.

Nel ringraziarvi per l’attenzione, vi sollecitiamo aprendere visione delle attività formative messe incampo dall’Associazione anche per quest’anno, l’e-lenco è presente sul sito.

Restiamo a disposizione per ogni vostro commen-to, critica o richiesta. �

Il Direttivo

NEWS DAI CARROZZIERI

29Anno LXVI � N. 5 � Maggio 2015 l’Artigianato

associazione � categorie

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30 l’Artigianato

associazione � categorie

Anno LXVI � N. 5 � Maggio 2015

Noleggio con conducentefino a nove posti

In caso di società (persone/capitali) vieneiscritto di diritto il/i rappresentante/i legale,oppure colui che abbia richiesto e ottenutol’autorizzazione o entrambi? La domanda nasce dal fatto che in un comune ci hanno risposto che vengono comunicati i nominativi di tutti i soci della società allaCamera di Commercio e in un altro comune ci hanno risposto che viene comunicato solo il nominativo del titolare dell’autorizzazione,mentre l’altro socio deve seguire la proceduraanaloga ai dipendenti.

In caso di società (persone/capitali), premesso chenella previgente disciplina le autorizzazioni avrebbe-ro dovuto essere rilasciate in via generale a ditte indi-viduali e non a società (e che solo per società anchetitolari di autorizzazione per autobus gli interpretiammettevano il rilascio a persona giuridica), qualoral’autorizzazione sia stata rilasciata alla persona fisicalegale rappresentante allora sarà quello il soggettoiscritto d’ufficio; nel caso l’autorizzazione sia stata ri-lasciata direttamente alla persona giuridica anche intale caso iscritto d’ufficio sarà il legale rappresentante.Naturalmente sempre la persona fisica iscrivenda alruolo deve avere i requisiti soggettivi abilitativi (pa-tente e CAP).

Corretta dunque la posizione di chi ha rispostoche viene comunicato solo il nominativo del titolaredell’autorizzazione, mentre l’altro socio deve seguirela procedura analoga ai dipendenti.

Il primo corso utile per iscrivere all’albo gli autistiche non avessero il requisito entro il 31 maggiosarà prima del 31 maggio 2015?Nell’ipotesi non sia previsto un corso prima del 31 maggio o comunque questo entro tale datanon sia ancora terminato è possibile iscrivere al ruolo in via provvisoria gli autisti che siano alledipendenze da meno di un anno?

La fase transitoria prevede la operatività del nuovoregime dal 31 maggio.

Secondo l’art. 13 del Regolamento «3. I soggetticonducenti diversi dai titolari che presentano la do-manda prevista nel comma 2, possono continuare a

operare fino all’avvenuta iscrizione al ruolo del com-ma 1 o fino alla adozione del provvedimento di dinie-go dell’iscrizione stessa».

La disposizione non legittima iscrizioni “provviso-rie”, ma comprensibilmente si possono registrare si-tuazioni di soggetti assunti in ipotesi da meno di unanno rispetto al 31 maggio che, a rigore, vedrebberoimpedita la possibilità di lavorare dopo il 31 maggioe sino al superamento del primo esame utile.

Nell’ottica di non pregiudicare l’esercizio dell’im-presa diviene necessario consentire la presentazionedi istanza (opportunamente adattata indicando ilmancato raggiungimento dei 365 gg) anche da partedi soggetti che, dipendenti o collaboratori famigliario soci, non abbiano maturato i 365 giorni e siano incostanza di utilizzo, con prosecuzione della operati-vità degli stessi sino alla prima (con doverosa iscrizio-ne alla stessa) sessione di esame utile, con conseguen-te iscrizione in caso di superamento o diniego (equindi impossibilità di prosecuzione nell’esercizio) incaso di mancato superamento.

Non sono previsti corsi, bensì, appunto, sessioni diesame, la prima delle quali dopo il 31 maggio, plausi-bilmente entro l’estate.

Nell’ipotesi di un autista a chiamata utilizzato da più anni (es. 2-3 anni), ma checomplessivamente non raggiunga un anno di attività come conducente (225 giornilavorativi), è possibile ottenere l’iscrizione al ruolo presentando solo la domanda o dovràeffettuare il corso e l’esame?

Il regolamento non distingue le tipologie di impiegoe parla di un anno, da intendersi (privilegiando l’inter-pretazione letterale) come periodo di 365 giorni, e quin-di anche l’autista a chiamata deve cumulare 365 giornidi “dipendenza” per ottenere la iscrizione a ruolo.

Per quegli autisti a chiamata che non abbiano rag-giunto i 365 giorni al 31 maggio valgono i medesimiragionamenti fatti sopra: richiesta di iscrizione e ope-ratività possibile sino all’esito della prima sessione diesame utile. �

Iscrizione obbligatoria al ruolo dei conducenti: domande frequenti

CONDUCENTI

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32 l’Artigianato Anno LXVI � N. 5 � Maggio 2015

rubriche � avvisi

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Redazione “l’Artigianato”Associazione Artigiani e Piccole Impresedella Provincia di TrentoVia Brennero, 182 - 38121 Trentofax 0461 824315

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