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VOCE Poste Italiane spa - spediz. in a.p. DL.353/03 (conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB Roma. Autoriz. del Trib. di Roma n. 350 del 16./06/1987. Una Copia € 0,51 Mensile per la Federazione Italiana Traspor LXVII anno dalla fondazione Novembre-Dicembre 2017 dei T raspor La All’interno l’inserto staccabile sul concorso 11 12

Mensile per la Federazione Italiana Trasporti V O C E T...N. 11-12 Novembre-Dicembre 2017 V Od e i TC r a s p E o r ti 2 L a E d i t o r i a l e S iamo agli ultimi scampoli di un anno

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    Mensile per la Federazione Italiana Trasporti

    LXVII anno dalla fondazione

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  • Sommario

    N. 11-12 Novembre-Dicembre 2017

    Mensile per la Federazione Italiana Trasporti Cisl Fondato nel settembre del 1950

    N. 11-12 Novembre-Dicembre 2017LXVII anno dalla fondazione

    Autorizzazione del Tribunale di Roma n.350 del 16.6.1987 Proprietà La Rotaia S.r.l.

    Direttore: Antonio PirasDirettore Responsabile: Giulia Dellepiane

    Redazione: Salvatore Pellecchia, Gaetano Riccio, Michele Castellano, Massimo Malvisi, Osvaldo Marinig

    Impaginazione: Fabio GrassiniSegreteria di redazione e ottimizzazione grafica: Patrizia Censi

    Direzione, Redazione, Amministrazione: Via A. Musa, 4 - 00161 Roma Tel. 06-44286307 Fax 06-44286361e-mail: [email protected]

    Stampa: Tipografia CSR Via di Salone, 131/c - RomaVia di Salone Roma. Tel. 06-4182113

    E’ vietata la riproduzione e traduzione, anche parziale, di articolisenza citarne la fonte.

    Chiuso in redazione il 12/12/2017Finito di stampare nel mese di DicembreTiratura: 28.000 copie

    2 + Trasporti = + Crescita e + Occupazione

    Opinioni e Colloqui

    Mobilità ferroviaria

    11 Rfi, il sindacato firma due accordi che prevedono900 assunzioni14 La manutenzione rotabili di Trenitalia e le nuove sfide15 L’Ansf e le nuove norme europee in arrivo

    Editoriale

    Sindacato e Strategie

    16 utotrasporto merci – Logistica. Il nuovo contrattodà una spinta alla crescita del comparto e dell’economia18 Trasporto marittimo. I contenuti dei prossimi ccnl, le criticitàe le proposte della Fit-Cisl20 Servizi ambientali. Elezioni Rsu e Rlssa:Fit-Cisl vince e cresce in tutta Italia22 Mobilità tpl. I servizi automobilistici interregionali di compe-tenza statale: come si regolamentano e cosa sta cambiando?24 Autostrade. È iniziato il rinnovodel contratto aziendale di Aspi26 Trasporto marittimo. Il lavoro per mare è usurante:è necessaria la pensione anticipata28 Trasporto aereo. Enav ancora in (s)vendita29 Portualità. Gli snodi strategici per la crescitadel sistema Paese31 Trasporto marittimo. La formazione marittimanel futuro33 Mobilità. I trasporti del futuro richiederanno nuoveforme di occupazione

    53 I giovani under 30 sono più esposti alle bufale54 Intervista all’On. Luca Squeri56 Aids, il nemico che sottovalutiamo

    40 Più cooperazione con i sindacati europeia vantaggio dei lavoratori42 Trasporto marittimo. Fit-Cisl sigla accordo con Msc Ciproe rafforza il suo rapporto con i sindacati asiatici44 La Corte di giustizia europea condanna Ryanair46 Mobilità ferroviaria. La direttiva europeasul lavoro transfrontaliero e il rischio dumping

    Fit International

    37 Donne. Il piano di attività con una marcia in più:parola d’ordine contrattazione39 Giovani. I primi passi dei nuovi Coordinamentidella Fit-Cisl

    Generi e Generazioni

    48 Abruzzo-Molise, Calabria, Lazio, SardegnaRegioni

    35 Novità per la comunicazione degli infortuni brevi e per registrare gliesposti a sostanze cancerogene o mutagene, agli agenti biologiciPolitiche Sociali

    5 La nuova Fit-Cisl nasce a Verona:cambia la Segreteria nazionaleIn evidenza

    9 Le liberalizzazioni all’italiana e l’indifferenzadelle istituzioniContratti di settore

  • N. 11-12 Novembre-Dicembre 2017VOCEdei TrasportiLa2

    Editoriale

    Siamo agli ultimi scampoli di un anno particolarmente com-plesso e impegnativo. Un anno che ci ha visto alle prese connumerosi problemi, gran parte dei quali affrontati e risolti.Voglio sfuggire alla tentazione di un puntuale bilancio delle coseche, tutti insieme, abbiamo realizzato. Mi soffermo sul richiamoai lavori compiuti, più o meno a metà dell’anno, nel nostro Con-gresso nazionale. Non occorre ricordare l’importanza dell’eventodi Chia e, soprattutto, la capacità di misurarci a viso aperto conle sfide attuali e future e di indicare, con grande coraggio, gliobiettivi e le conseguenti relative strategie.

    Quello che conta è che in pochi mesi abbiamo fatto grandi passiavanti, che sembravano impossibili. Penso innanzitutto al suc-cesso della Cisl sul delicato tema delle pensioni. Da tempo la no-stra Confederazione chiede di correggere le storture della riformaFornero. Il tema è molto serio e sentito da tutti i lavoratori e tut-

    tavia è stato “strumentaliz-zato” da più parti, special-mente ora che siamo incampagna elettorale. Nono-stante questo contesto nonfacile, la Cisl ha ottenuto ri-sultati concreti, che riguar-dano anche il settore deitrasporti, ossia l’allargamentodel perimetro dei lavori gra-vosi, che consente, a chi lisvolge, di evitare l’aumentodell’età pensionabile. Il puntopolitico è che si è scardinataalla radice l’impostazionedella riforma Fornero, per laquale tutti i lavori sonouguali. E si affronteranno, indue commissioni di studio,della quale faranno parte leorganizzazioni sindacali, tutti

    gli aspetti connessi alla spinosa questione delle aspettative di vitae una severa analisi sulla distinzione fra previdenza e assistenza.

    Ritengo meriti una menzione particolare un tema sul quale la no-stra organizzazione si è impegnata attivamente. Nel Congresso,infatti, abbiamo insistito sul ruolo decisivo dei trasporti qualeasse centrale per un nuovo modello di sviluppo del sistema Italia,che non può prescindere da una stretta saldatura tra crescita eampliamento della base occupazionale, specialmente a favoredei giovani. E in quella circostanza avevamo, inoltre, molto insi-stito sulle forti criticità dell’insieme del comparto della logistica.Avvertivamo che, pur essendo un settore in marcata espansione,che soffriva per il mancato adeguamento alle nuove dinamichedel mercato, passi avanti sarebbero stati possibili solo attraversonuovi assetti negoziali, da realizzare con un innovativo impiantodel nuovo contratto nazionale di lavoro. Rinnovarlo è stato un

    di Antonio PirasSegretario Generale Fit-Cisl

    + Trasporti+ Trasporti==

    + Crescita e + Occupazione+ Crescita e + Occupazione

  • processo lungo e faticoso. Avevamo costruito in proposito, conle altre componenti confederali, una organica piattaforma nego-ziale, decisamente aperta al nuovo, ma il confronto sembravanon andare avanti per la latitanza delle rappresentanze datoriali.Solo dopo l’estate siamo riusciti a dare un’importante accelera-zione al tavolo per rinnovare il contratto scaduto da quasi dueanni. Ciò tenendo insieme tutte le numerose controparti, alcunedelle quali miravano a dividere il contratto per portarci a siglareintese separate. Determinante per lo sblocco delle trattative èstata l’azione di sciopero dello scorso ottobre che ha generato lascossa positiva per “costringere” i nostri interlocutori ad avviareil confronto di merito sulle proposte delle organizzazioni sinda-cali. Si è così arrivati, lo scorso 3 dicembre, alla sottoscrizionedell’ipotesi di accordo che verrà ora sottoposto all’approvazionedelle assemblee qualificate dei lavoratori.

    Come hanno sottolineato molti autorevoli commentatori, questorinnovo costituisce una vera e importante novità nel panoramasindacale italiano, confermata dal convinto plauso che haespresso la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan peril prezioso risultato conseguito dalla Fit.

    In un’altra sezione del nostro mensile sono richiamati i punti sa-lienti del nuovo articolato contrattuale. Qui voglio esprimere lamia sincera gratitudine, insieme a quella di tutta l’organizzazione,alla nostra delegazione trattante: ha fatto davvero un ottimo la-voro, con la guida saggia ed esperta dell’amico Pasquale Paniccia.Un grande dirigente, che ha concluso nel modo migliore il suolungo e straordinario impegno come Segretario nazionale dellaFit-Cisl.

    Desidero inoltre ricordare un altro fronte importante, sul qualesono impegnati in questo momento Pasquale con Maurizio Dia-mante e Quirino Archilletti: il tavolo della logistica presso il Mini-stero dello Sviluppo, dove stanno cooperando quattro Dicasteri(oltre al Mise, quelli dei Trasporti, del Lavoro e dell’Interno) e leparti sociali e datoriali per arrivare a stilare un protocollo per l’af-fermazione della legalità nel settore, il rispetto delle norme con-trattuali e della disciplina degli appalti.

    In diverse occasioni e in tutte le sedi competenti, come Fit-Cisl,abbiamo denunciato le condizioni in cui versa il settore della lo-gistica e, dopo un lungo lavoro, siamo stati capaci di porre il pro-blema all’ordine del giorno nell’agenda del Governo, impegnandoattivamente ben quattro Ministeri. Attraverso la firma del proto-collo, si dovrebbe costituire la base per un vero patto sociale contutte le imprese del settore, che impegnerà tutti i protagonisti inun condiviso disegno per la crescita, sia del comparto che del-l’occupazione.

    Quando parliamo del valore della logistica per la crescita delPaese, dobbiamo aver chiare in mente quelle che sono le oppor-tunità precise da cogliere. Penso innanzitutto alla scelta dellaCina di fare riferimento all’Italia come piattaforma logistica delMediterraneo. L’intenzione di Pechino si sta concretizzando nel

    rilancio attuale della mitica Via della Seta. Con questo nome untempo si intendeva il reticolo lungo 8mila km di tracciati terrestri,marittimi e fluviali, lungo i quali si sviluppava il commercio tral’Impero Romano e quello Cinese. Oggi invece la “nuova Via dellaSeta” è una ferrovia lunga quasi 11mila chilometri che dalloscorso 28 novembre collega la città di Chengdu (14 milioni di abi-tanti) con il polo logistico integrato di Mortara, in provincia diPavia, e con il porto di Trieste. E molto presto la rete dei trasportitra Europa e Cina coinvolgerà direttamente anche i porti di Ge-nova e Venezia.

    Un altro importante successo della Fit-Cisl è arrivato dalle elezionidelle Rsu e dei Rlssa nell’igiene ambientale. Il nostro impegno èstato grande e i risultati hanno largamente superato ogni piùrosea previsione. Molto ampia la partecipazione dei lavoratori:mediamente intorno all’85%. Il 90% dei consensi si è canalizzatosulle organizzazioni sindacali che hanno siglato il contratto nazio-nale, segnando così una netta sconfitta di ogni forma spuria disindacati di base. Non mi soffermo sull’articolazione delle chiareindicazioni emerse dalla scelta dei lavoratori (le trovate più avantisu questo numero de La Voce), ma sottolineo come sia emersala nostra collocazione di vertice, anche in una realtà come il Lazio,sotto commissariamento e dopo importanti allontanamenti.Siamo la prima organizzazione nelle province e secondi su Romacalcolando i seggi ottenuti, di stretta misura, in Ama rispetto adun sindacato autonomo, ma siamo il primo sindacato calcolandola media così come stabilito nel testo unico sulla rappresentanza.La grande novità in questa regione premia il profondo processodi cambiamento che abbiamo avviato, sostenuto da una semprepiù ampia e attiva presenza di giovani iscritti.

    Alcune veloci osservazioni sui grandi temi all’orizzonte. Entro lafine dell’anno si perfezionerà l’integrazione fra il gruppo Fsi eAnas. Abbiamo sostenuto con forza questo processo, che do-vrebbe liberare risorse finanziarie molto importanti per lo svi-luppo degli investimenti necessari alla realizzazione di una retedi intermodalità moderna ed efficiente e per un robusto amplia-mento dell’occupazione, specie giovanile. Nasce un grande dea-ler con maggiori chance competitive, a livello europeo emondiale. I progetti sono alquanto ambiziosi, ma possibili, e po-tenzialmente in grado di riconfermare che l’intensità della cre-scita e di nuove opportunità di lavoro, duraturo e qualificato,sono l’asse vincente del nostro sistema Paese.

    In questa coda del 2017, sembrerebbe che anche l’iceberg Alitaliacominci a sciogliersi. Più che di svendita, si parla ora di un’altraprospettiva, grazie all’ottimo lavoro svolto dai Commissari che haposto l’azienda nelle condizioni di percorrere un sentiero forsediverso dal paventato smembramento. Le trattative in corso sonoa uno stadio avanzato, tanto che si ipotizza una chiusura del ne-goziato prima delle elezioni. Sospenderemo ogni nostra valuta-zione fino a quando non conosceremo il piano industriale, fino aquando, cioè, gli interlocutori (Lufthansa, il fondo americano Cer-berus ed Easy Jet) non scopriranno le carte, ma non ci è affatto

    VOCEdei TrasportiLaN. 11-12 Novembre-Dicembre 2017 3

  • N. 11-12 Novembre-Dicembre 2017VOCEdei TrasportiLa

    indifferente la scelta del Governo e quindi la necessità di preser-vare sempre e comunque la tutela degli interessi nazionali, chesintetizziamo nel concetto di “compagnia di bandiera”. Risanaree rilanciare l’Alitalia resta il nostro obiettivo, pronti a valutareun’efficace e attiva partecipazione dei lavoratori, anche eventual-mente attraverso i loro fondi, per affermare una vera democraziaeconomica. Da una crisi profonda potrebbe essere così possibilerisalire la china e dare vita a un’impresa moderna e competitiva,sempre con convinta consapevolezza che ogni via di uscita è pos-sibile, ma non sulla pelle dei lavoratori. Sono loro, infatti, la chiavedi ogni manovra di successo, anche della più ardita e complicata.

    In chiusura alcune veloci considerazioni sullo scenario più ampio,italiano ed europeo. Non parlo di campagna elettorale, solo perun gentile eufemismo. Siamo infatti alle sciabolate fra grotteschipersonaggi, che mi ricordano le lotte tra Guelfi e Ghibellini. Iltutto lontano dai veri problemi e dalle attese del Paese, in parti-colare delle giovani generazioni. Un Paese che, come confermanotutte le rilevazioni statistiche, si è lasciato alle spalle la crisi e haripreso a crescere, pur se con affanno. Non dobbiamo dimenti-care che l’ultimo rapporto del Censis, pubblicato lo scorso 1 di-cembre, afferma che in Italia il sentimento prevalente è ilrancore. È un umore che si spiega con le tante disuguaglianze ri-maste insuperate, anzi aumentate, tra ricchi e poveri, e con l’ul-teriore assottigliamento del ceto medio. La politica italiana, amaggior ragione in periodo elettorale, è chiamata ad avanzareproposte che ridiano fiducia e speranza al Paese. Auspichiamoche gli ultimi mesi di campagna elettorale vedano i partiti italianiaffrontare i temi che interessano davvero la gente.

    Davanti a questo scenario l’Unione europea sta cambiando lin-

    guaggio. Crescita e lavoro, nuove generazioni e valori di equità einclusione sono finalmente entrati nella sua agenda. Il recentesummit di Goteborg, presente anche la Ces (la confederazionesindacale europea), ha segnato una forte discontinuità in propo-sito. L’importante adesso è passare dalle solenni affermazioni allerealizzazioni concrete perché i diritti sociali non siano più subor-dinati al predominio delle logiche di mercato.

    Come Fit-Cisl, nella nostra federazione europea di settore, conti-nueremo a sostenere con determinazione e coerenza la nostrabattaglia per una vera Europa dei popoli e dei cittadini, capacedi assicurare i diritti fondamentali che scaturiscono dal lavoro,elemento necessario per affermare la dignità delle persone.

    Infine un’altra bella notizia: abbiamo lanciato la seconda edizionedi Sono STATO io, la nostra campagna per l’educazione degli stu-denti delle scuole di ogni ordine e grado al rispetto dei mezzi pub-blici di trasporto e di chi ci lavora. Dopo il grande successo dellaprima edizione, con 250 produzioni arrivateci, abbiamo deciso dicontinuare perché non si può pensare che un tpl migliore di-penda solo dallo Stato, dalle aziende e dai lavoratori: anche gliutenti devono fare la loro parte, per cui è fondamentale coinvol-gere i giovani e i bambini. Al centro di questo numero de La Vocedei Trasporti trovate un volantino staccabile: vi invitiamo a diffon-derlo, a darlo ai vostri figli e ai loro insegnanti perché lo portinoin classe, parlino del tema e partecipino all’iniziativa.

    Concludo augurando a tutti voi, nostri iscritti e operatori, a ognilivello di responsabilità, e alle vostre famiglie, un sereno Natalee un proficuo nuovo anno, da vivere ancora più intensamente nelruolo di protagonisti impegnati a costruire un mondo migliore.

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  • 5VOCEdei TrasportiLa N. 11-12 Novembre-Dicembre 2017

    I n Evidenza

    La nuova Fit-Cisl nasce a Verona:La nuova Fit-Cisl nasce a Verona:cambia la Segreteria nazionalecambia la Segreteria nazionale

    Piras: «Parola chiave: partecipazione. Furlan: «Continuiamo insieme»

    di Giovanni Contena

    La Fit-Cisl si rinnova. Si è riunito l’11 e 12 di-cembre a Verona il Consiglio generale e haportato importanti novità. Dopo un salutocordiale e affettuoso, il Segretario generaleAntonio Piras passa ai punti all’ordine delgiorno. Si parte dalle integrazioni dei compo-nenti il Comitato esecutivo e del Consigliogenerale. A seguire un annuncio davveromolto importante: le proposte relative alnuovo assetto della Segreteria nazionaledella Fit. Piras precisa: «È il nostro modo diproiettare l’organizzazione nel futuro». Que-ste le sue decisioni messe ai voti: SalvatorePellecchia Segretario generale aggiunto; al-largamento della Segreteria a cinque compo-nenti, con la sostituzione di PasqualePaniccia che conclude il suo percorso ai ver-tici della Fit-Cisl; e la elezione di Monica Ma-scia e Maurizio Diamante a Segretarinazionali. Il Consiglio approva abbracciandoin toto la linea del Segretario generale.

    Piras non nasconde la sua grande soddisfa-zione per il risultato, venata da una sottilemalinconia quando rivolge la sua gratitudinee il suo affettuoso saluto a Pasquale per lasua lunga e preziosa collaborazione. Pa-squale non riesce ad arginare la sua commo-zione. In un breve intervento, moltocoinvolgente, saluta i “compagni” di una stra-ordinaria avventura, con il suo sorriso, purvelato da qualche silenziosa lacrima, inquello stile che ha da sempre distinto la suamilitanza, e ringrazia calorosamente sua mo-glie per averlo sempre supportato.

    Tutto il Consiglio ge-nerale tributa inpiedi un lungo ed in-tenso applauso al-l’uomo e al sindaca-lista che per 40 anniha dedicato all’orga-nizzazione le sue mi-gliori energie. Ad ap-

    plaudirlo e abbracciarlo in sala ci sono anchela Segretaria generale della Cisl AnnamariaFurlan, con il Segretario confederale Gigi Pet-teni, il Segretario generale dell’Usr Cisl Ve-neto Onofrio Rota, che è anche intervenuto

    per un saluto, il Segretario generale dell’UstVerona Massimo Castellani, il Segretario ge-nerale dell’Ust Cagliari Mimmo Contu con ilSegretario Ignazio Usai, il VicepresidenteInas-Cisl Antonio Graniero.

    La nuova Segreteria della Fit-Cisl

    Segretario generaleAntonio Piras

    Segretario generale aggiuntoSalvatore Pellecchia

    Segretari nazionali:Maurizio Diamante, Emiliano Fiorentino e Monica Mascia

  • N. 11-12 Novembre-Dicembre 2017VOCEdei TrasportiLa

    Ma torniamo agli altri punti all’ordine del giorno. Adeguamento dellostatuto Fit e del regolamento di attuazione ai deliberati del Con-gresso della Cisl. Subito dopo il Consiglio approva la nomina del re-sponsabile del Coordinamento donne, Francesca Di Felice, e delCoordinamento giovani, Cristian Tschigg.

    La relazione di Antonio PirasAvanti con i lavori. Ed è al Segretario generale che spetta il compito

    di fare il punto sulla situa-zione politica e sindacale.Ne riportiamo, di seguito,i passi più salienti. La at-tiva partecipazione è unacaratteristica identitariadella nostra organizza-zione e di tutta la Cisl. Findalla adesione si materia-lizza la scelta di ogni sin-golo lavoratore di dare ilsuo contributo per realiz-zare un disegno di tutelacondiviso. Ma non solo.Questo primo tasselloapre la strada per un tra-guardo più ambizioso: ilmiglioramento delle con-dizioni di vita e di lavoroattraverso un processo dicrescita economica salda-mente ancorata al cam-biamento in meglio delle

    condizioni sociali. È questa la linea che sviluppa l’azione innovatricedella Fit, possibile solo attraverso l’attiva partecipazione, dal territo-rio, dal posto di lavoro fino alle diverse articolazioni organizzative.Ma, sostiene il Segretario generale, occorre andare oltre. E precisa:resta nostro obiettivo un modello di democrazia economica, cheveda i lavoratori sempre più protagonisti. Non è un concetto nuovo,perché la Cisl lo persegue fin dalle origini della sua costituzione. La

    “cifra” per realizzarlo passa appunto per la partecipazione al ca-pitale delle aziende utilizzando, con prudenza e saggezza, partedei loro fondi integrativi perché senza investimenti non si rafforzal’impresa e non si creano le condizioni per dare risposte ai giovani,attraverso il loro inserimento nel circuito produttivo. Per comple-tare il processo, la partecipazione si deve estrinsecare nella pre-

    senza dei lavoratori negli organi di gestione delle aziende, sia nelmomento della definizione delle strategie che in quello della gover-nance.

    Piras richiama poi i rinnovi contrattuali che si sono perfezionati nelcorso dell’anno e si sofferma su quello recente della logistica, tra-sporto merci e spedizione. Ne sottolinea i tratti salienti, a confermadei risultati eccezionali raggiunti. Fa il punto sulle nozze ormai pros-sime tra Fsi e Anas, sulle criticità del percorso accidentato di Alitalia,le prospettive su Enav, sul rinnovo del contratto della mobilità, il suc-cesso straordinario nelle elezioni per il rinnovo delle Rsu nel com-parto dell’igiene ambientale. Durissimo il suo giudizio sulle recentiprese di posizione della Commissione di garanzia sugli scioperi: «As-sumeremo ogni opportuna iniziativa per tutelare la sicurezza dei no-stri lavoratori e per arginare ogni possibile attacco al diritto disciopero».

    Non è mancata una pennellata sulle recenti vicende relative alla ver-tenza con il Governo sulle pensioni. Anche in questa circostanza lanostra confederazione ha ribadito la valenza del confronto. E nel me-rito ha sostenuto con forza, al di là di ogni strumentalizzazione di fac-ciata, che il giudizio non si esprime sulle fluttuanti demagogie, masui risultati, peraltro perfettamente coerenti alla piattaforma. Equindi? Né la Fit né la Cisl si lasceranno trascinare nell’onda impe-tuosa di ogni forma di strumentalizzazione con scopi politici, special-mente durante la campagna elettorale.

    Il segretario generale ha concluso con il rilancio della campagna“Sono STATO io”. L’obiettivo è bissare il grande successo dello scorsoanno: «Siamo un sindacato che fa cultura, che punta a coinvolgere iragazzi, studenti di ogni ordine e grado per affermare un nuovo e piùcivile rapporto con i mezzi di trasporto pubblici e con quanti in essioperano. Il successo dell’iniziativa poggia in primo luogo sull’impe-gno di ciascuno di noi, sulle nostre articolazioni organizzative, innan-zitutto quelle che sono a stretto contatto con i territori. È anche unaopportunità per avvicinare i ragazzi al nostro mondo e per stimolarela loro partecipazione a un disegno, che ha riflessi positivi su tutte lediverse componenti sociali».

    A seguire si è tenuto il dibattito, che riportiamo in sintesi.

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    Francesco Tutone (Segretario regionale Fit-Cisl Piemonte)

    Molto puntuale e precisa la relazione del Segreta-rio generale. Ottima l’intesa col Governo sulle pen-sioni. Non dobbiamo cedere di un millimetro a chitenta di strumentalizzare a fini elettorali la vicenda.Un riferimento a Gtt, azienda torinese di tpl: è un

    gioiello che corre seri rischi sulla sua stabilità ed efficienza, per l’in-capacità, nonostante il nostro impegno, di un proficuo dialogo traRegione (Pd) e Comune (M5S). E’ necessario proseguire sulla stradadell’unificazione dei ccnl a cominciare da quello della mobilità.

    Amedeo Benigno (Segretario generale Fit-Cisl Sicilia)

    È un appuntamento molto importante quello dioggi. Abbiamo completato gli organi e siamo,quindi, pronti ad affrontare le sfide del nuovo anno.Dobbiamo individuare nei prossimi mesi un’occa-sione di confronto tra di noi, una vera full immer-

    sion sulle diverse questioni aperte, in particolare sulla formazionedei nostri quadri dirigenti e sul proselitismo.

    Roberto Coppi (Iscos)

    Fa il punto sui diversi progetti che l’Istituto sta svi-luppando in Pakistan, nel contesto della coopera-zione allo sviluppo, in uno stretto legame tra dirittiumani e diritti sindacali. Si è fatto molto, ma il la-voro è lungo, in primo luogo per liberare i bambini

    da un vero stato di schiavitù.

    Stefano Boni (Segretario generale Fit-Cisl Toscana)

    Con oggi si è chiusa la fase congressuale e ripar-tiamo più forti e più determinati. Sul diritto di scio-pero e contro le aggressioni ai nostri lavoratoridobbiamo essere intransigenti. Come lo dobbiamoessere nel contrasto ad ogni tentativo di spacchet-

    tamento di Fsi. Mazzoncini si preoccupi di attuare un vero piano in-dustriale per il miglioramento delle infrastrutture e per assicurareopportunità di lavoro a favore dei giovani.

    Giuseppe Esposito (Usr Cisl Campania)

    Con il nuovo assetto della Cisl in Campania, dalloscorso ottobre faccio parte della Segreteria regio-nale. Sono sempre uomo della Fit e nella mia nuovaresponsabilità punto a rendere sempre più fortel’intreccio virtuoso con tutta la realtà confederale.

    Del resto solo attraverso una efficace saldatura possiamo realizzaregli impegnativi obiettivi di crescita e di nuova qualificata occupa-zione.

    Francesca Di Felice (Responsabile nazionale Coordinamento donne)

    Ringrazio per la mia riconferma. Ma soprattutto perla grande opportunità che mi è stata offerta dall’or-ganizzazione in questi otto anni. Il fatto di poterpartecipare attivamente ai momenti importanti deimeccanismi negoziali ha permesso di inserire im-

    portanti contenuti che come coordinamento donne avevamo solle-citato. Ma esprimo soddisfazione, soprattutto, per il maturare di unavisione che non si pone steccati di riferimento.

    Claudio Capozucca (Segretario generale Fit-Cisl Veneto)

    Viviamo un momento davvero eccezionale. Il climasereno deve consentire un forte rilancio della no-stra organizzazione, ritrovando il gusto della dialet-tica, che si esprime negli organi e non certo neicorridoi. Dobbiamo puntare intanto a una serena

    verifica del quadro organizzativo e ragionare su come rendere piùattrattiva per i giovani la nostra Fit.

    Giovanni Abimelech (Segretario generale Fit-Cisl Lombardia)

    Piras ha fatto un lavoro eccezionale e in pocotempo abbiamo ritrovato il clima giusto per impri-mere maggiore efficacia alla nostra iniziativa, in unintreccio positivo con la confederazione. Siamo gliunici che parlano dei problemi del Paese e che sono

    capaci di tracciare le linee direttrici e le conseguenti scelte per risol-verli. Dobbiamo continuare a lavorare per ridurre il numero dei ccnl.

    Angelo Curcio (Coordinatore nazionale per l’Igiene ambientale)

    Il fondo di tutela per tutti i lavoratori è una nostraconquista come lo è il welfare contrattuale genera-lizzato. Il risultato eccezionale al rinnovo delle Rsunell’igiene ambientale, con il 90% dei consensi a fa-vore delle organizzazioni che hanno sottoscritto il

    contratto, è un grande segnale positivo. Da una attenta analisi, tutta-via, viene una chiara indicazione: dobbiamo rafforzare la nostra pre-senza nei territori ed aprire un ragionamento circa l’effettivaopportunità riguardo la presenza delle Rsu in realtà “difficili”.

    Valerio Zoccheddu (Segretario generale Fit-Cisl Sardegna)

    Una constatazione: eravamo un vascello nella tem-pesta ed il lavoro grande e prezioso della segreteriaci ha fatto approdare nel porto sicuro della Cisl. Cisono ora le condizioni favorevoli per il rilancio del-l’immagine della Fit, che genera un effetto moltipli-

    care, che dobbiamo cogliere e valorizzare nel nostro impegnoquotidiano. Molto bene la ripetizione dell’iniziativa Sono STATO Io.

    Bruno Verco (Segretario regionale Fit-Cisl Lombardia)

    Ho finito il mio impegno nella Segreteria regionaleper aver esaurito i mandati. Potevo certo fare sceltediverse, ma torno a fare l’operatore. Cambia il mioruolo, ma sicuramente non l’impegno per contri-buire alla crescita della nostra organizzazione.

    Franco Spinelli (Segretario generale Fit-Cisl Puglia)

    Abbiamo votato il futuro della Fit e ci siamo impe-gnati a realizzarlo. Inizia una nuova stagione e laconfederalità sarà il nostro punto costante di riferi-mento. Vi è nota la questione Ilva: la soluzione

    VOCEdei TrasportiLaN. 11-12 Novembre-Dicembre 2017

  • N. 11-12 Novembre-Dicembre 2017VOCEdei TrasportiLa8

    passa per la partecipazione dei lavoratori, ritrovando i meccanismidella concertazione.

    Alfonso Langella (Segretario generale Fit-Cisl Campania)

    Un problema: abbiamo cercato di evitare il tracollodel tpl di Napoli. Siamo alla frutta e il Comune diNapoli non ha le risorse necessarie per tenere inpiedi il settore. Una opportunità: siamo a buonpunto sulla realizzazione della Zes, la Zona econo-

    mica speciale, per un innovativo polo di sviluppo integrato. Abbiamomesso una precondizione per le aziende che vi si insedieranno:bando a ogni forma di dumping contrattuale.Nella sua replica il Segretario generale Antonio Piras si dice moltosoddisfatto e d’accordo con tutti gli interventi al dibattito. Aggiungeuna breve riflessione sull’attività internazionale della Fit: «Abbiamointensificato i rapporti con le nostre omologhe organizzazioni sinda-cali europee. Abbiamo sottoscritto importanti intese di attiva colla-borazione e affinato il nostro rapporto con Etf, e quindi con la Ces,poiché siamo ben consapevoli che le decisioni più importanti ven-gono assunte a Bruxelles e solo successivamente recepite nei singoliStati. Parteciperemo nel prossimo anno al congresso di Itf che si svol-gerà a Singapore. Un riferimento all’Iscos, del quale continueremo asostenere le iniziative ed i progetti».La Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, era presente findall’inizio ai lavori del Consiglio generale e ne ha tratto le conclusioni.Dopo aver premesso che ha vissuto due giornate intense e belle eaver espresso il proprio apprezzamento per il dibattito, intriso di con-federalità, si è complimentata con la nostra Federazione, per comesi è rinnovata alla riunione di Verona, e ha sottolineato come la Fitdeve continuare a lavorare insieme e dentro la Cisl, come sta facendooggi: solo così si possono raggiungere gli obiettivi prefissati.

    Le conclusioni di Annamaria FurlanFurlan ha fatto il punto sui recenti rap-porti con il Governo. Ha ricordato i puntidella piattaforma, sui quali si è sviluppatoun intenso e lungo confronto: la previ-denza e il rinnovo del contratto, dopo 8anni, per i lavoratori del pubblico im-piego: «I risultati che abbiamo raggiunto- ha sottolineato - sono perfettamente in

    linea con il pacchetto di proposte che avevamo presentato. Abbiamoscardinato l’impianto della riforma Fornero, fissando il principio chenon tutti i lavori sono uguali, con il riconoscimento delle prestazionigravose». «Ma siamo andati oltre - ha precisato - con l’avvio di duecommissioni di esperti, delle quali fanno parte le organizzazioni con-federali: la prima sul nodo delle aspettative di vita, che non può es-sere ricondotta a un astratto dato statistico; la seconda su una analisisevera sulla distinzione tra previdenza e assistenza». La Segretariagenerale ha anche ribadito: «Presenteremo ai lavoratori e al Paeseuna nostra piattaforma per dare le risposte adeguate alle attese delmondo del lavoro e per arginare la sfiducia che dilaga nei giovani».

    Monica Mascia è nata a Cagliari il 12 giugno 1964 e risiede inSardegna. È dipendente del gruppo Alitalia dal 1987, in cui èRsa dal 1997. In precedenza ha avuto esperienze lavorativestagionali nel campo turistico-alberghiero e del commercio.Nel 2001 entra nella Segreteria regionale della Fit-Cisl Sardegnacome Segretario amministrativo con la delega al trasporto ae-reo. In seguito ricopre l’incarico di Coordinatore regionale peril trasporto aereo. Nel 2008 diventa Segretario amministrativo e organizzativodell’Unione sindacale territoriale Cisl Cagliari.Da agosto 2017 è componente dello staff nazionale del tra-sporto aereo.Orazio Maurizio Diamante è nato il 21 dicembre 1964 a Ge-nova, dove risiede tuttora.Nel 1983 consegue il diploma di ragioniere e perito commer-ciale e subito dopo entra in marina per svolgere il servizio mi-litare.Conosce il precariato lavorando nei settori edile e commercio,per poi essere impiegato presso una fabbrica metalmeccanicaa Vado Ligure. A fine anni ’90 approda nel mondo dello ship-ping e precisamente è assunto come impiegato in un’agenziamarittima a Genova.Nel 1997 inizia la sua carriera sindacale come Rsa. Entra nellaSegreteria regionale della Fit-Cisl Liguria nel 2005 con delegaalla Formazione. Dopo aver seguito per anni i settori merci,portualità e onoranze funebri, è chiamato a Roma nel 2011neldipartimento dell’Autotrasporto merci e Logistica nazionale,di cui diventa Coordinatore nel 2014.Al Congresso Etf di Barcellona 2017 è eletto nel Comitato ese-cutivo della sezione dell’Autotrasporto merci.

  • 9VOCEdei TrasportiLa N. 11-12 Novembre-Dicembre 2017

    Cosa hanno a fattor comune Sncf Voyage Ita-lia (Svi), una impresa ferroviaria, e Ryanair,una compagnia aerea? Diverse cose, fra lequali: entrambe trasportano persone, en-trambe hanno la pretesa di scegliersi le re-gole contrattuali da applicare ai proprilavoratori, entrambe vogliono scegliersi il sin-dacato con cui trattare ed entrambe sono ilfrutto dei processi di liberalizzazione dei tra-sporti che, negli anni scorsi, hanno trovatoapplicazione nel nostro Paese.

    Già, quei processi di liberalizzazione che, se-condo taluni, portano solo conseguenze po-sitive come la riduzione delle tariffe, ma che

    sul versante del lavoro hanno avuto effettidevastanti come il mancato riconoscimento

    dei contratti di la-voro di settore.

    Per tutelare le lavo-ratrici e i lavoratoridi entrambe le im-prese la Fit-Cisl, re-centemente, si èvista costretta a ri-correre allo stru-mento estremo, losciopero, procla-mando in ciascunadelle aziendeun’azione di lotta

    per la metàdel mese did i c e m b r e2017. Afronte di taleatto Ryanairha reagito in-viando unac o m u n i c a -zione a tutti idipendenti dibase in Italia

    avvisandoli che, in caso di adesione allo scio-pero, agli scioperanti potrebbero essere as-

    segnati, in futuro turni più pesanti e, sempregli scioperanti, potrebbero anche perdereaumenti di stipendio, non vedersi accordatitrasferimenti richiesti e promozioni. In Svinon si è arrivati a questo livello, ma alle la-voratrici e ai lavoratori sono comunque per-venuti dall’azienda segnali discutibili.

    Per quanto attiene a Ryanair si è pronunciatoil ministro dello Sviluppo economico «È in-degno», ha detto commentando le minacceda parte della compagnia irlandese. «Ri-tengo si dovrebbe intervenire - ha aggiuntoil Ministro - non si può stare su un mercato,prendere i vantaggi e non rispettare le re-gole».

    Le liberalizzazioni all’italianaLe liberalizzazioni all’italianae l’indifferenza delle istituzionie l’indifferenza delle istituzioniPerché l’Art non chiede a Svi e Ryanair di applicare i ccnl di settore?

    di Salvatore PellecchiaSegretario Generale Aggiunto Fit-Cisl

    C ontratti di settore

  • N. 11-12 Novembre-Dicembre 2017VOCEdei TrasportiLa10

    Sulla questione è intervenuto anche il Mini-stro del Lavoro, Giuliano Poletti affermandoche «È una cosa gravissima perché non sipuò intervenire con questa modalità e credoche tutte le autorità competenti debbanofare la loro parte. A noi compete il controllodella corretta applicazione dei contratti edelle leggi riferite al lavoro. Per questa partece ne occuperemo noi». Il diritto di sciopero«è garantito dalla legge, quindi se c'è qual-cuno che infrange la legge in Italia, c'è la ma-gistratura che ha il compito di garantire lapiena applicazione della legge».

    Non poteva mancare la valutazione dell’Au-torità di garanzia per gli scioperi che ha di-chiarato: «La dichiarazione dei vertici diRyanair appare non conforme ai principi delnostro ordinamento, nel quali lo sciopero, seesercitato legittimamente, è considerato undiritto costituzionale - aggiungendo - Vogliorammentare che la legge 146 censura queicomportamenti aziendali che possano deter-minare l'insorgenza o l'aggravamento delconflitto».

    La società Svi, tenendo un profilo più bassosul piano della comunicazione, ha agito in-vece in maniera più diretta: si è scelta un sin-dacato (che non è il più rappresentativo inazienda e neppure nell’ambito del trasportoferroviario) con il quale ha sottoscritto uncontratto aziendale che riserva ai propri la-voratori trattamenti peggiori di quelli ricono-sciuti alle lavoratrici e ai lavoratori delleimprese italiane concorrenti.

    Sono anni che il sindacato in generale e la Fit-Cisl in particolare contestano, inascoltati,l’assenza dalle norme che hanno consentitoall’Italia di piazzarsi fra i paesi più “liberaliz-zatori” d’Europa di regole per il lavoro.

    È singolare che, a fronte di comportamenticome quelli in discussione, i livelli istituzio-nali, anziché agire per riportare nel nostroPaese condizioni di normalità, si dichiaranoindignati.

    Come facilmente prevedibile i sostenitoridella bontà delle liberalizzazioni rispetto ai

    fatti che stanno accadendo appaiono di-stratti e non si pronunciano.

    Qualche novità però potrebbe arrivare dalmondo delle comunicazioni. Il 6 dicembre2017 infatti, il Consiglio dell'Autorità per leGaranzie nelle Comunicazioni (Agcom),attraverso un comunicato stampa, ha annun-ciato di aver diffidato le società del gruppoAmazon, Amazon Italia Logistica S.r.l., Ama-zon City Logistica S.r.l., a regolarizzare la pro-pria posizione, con riferimento al possessodei titoli abilitativi necessari per lo svolgi-mento di attività qualificabili come servizipostali.

    In base alle informazioni e dagli elementi ac-quisiti, si legge nel comunicato, l'Autorità ri-leva che il servizio di recapito ai destinataridei prodotti acquistati sul cosiddetto market-place è offerto e gestito sul territorio nazio-nale da società riconducibili ad Amazon Eus.r.l. A giudizio dell'Autorità, il servizio svolto

    da queste società, al pari di quelli effettuatidai principali corrieri espressi utilizzati daAmazon, è qualificabile come servizio po-stale, in base alla normativa di settore (na-zionale e dell'Unione europea). In particolare- precisa la comunicazione - secondo quantorilevato da Agcom, è attività postale il servi-zio di consegna che ha a oggetto prodotti of-ferti direttamente dai venditori e recapitatiai clienti finali attraverso società controllateda Amazon, nonché il servizio di recapitopresso gli armadietti automatizzati (cosid-detti locker) svolto da società del GruppoAmazon.

    Il possesso del titolo comporta, per le societàche svolgono attività postale, il rispetto divari obblighi, tra i quali l'essere in regola conle disposizioni in materia di condizioni di la-voro previste dalla legislazione nazionale edalle contrattazioni collettive di lavoro di ri-ferimento vigenti nel settore postale, l'esserein regola con gli obblighi contributivi per ilpersonale dipendente impiegato e l'ado-zione della carta dei servizi nei confrontidegli utenti. Il termine per l'ottemperanzaalla diffida dell'Autorità è stato fissato inquindici giorni dalla ricezione dell'atto, con-clude il documento.

    L’Autorità, che – secondo la legge istitutiva249/97 - ha il duplice compito di assicurarela corretta competizione degli operatori sulmercato e di tutelare i consumi di libertà fon-damentali degli utenti, evidentemente, pro-prio in applicazione del primo compito, si èpronunciata sul trattamento che il colossodel commercio on-line riserva ai dipendentidelle proprie società che nei fatti svolgonoservizio postale, diffidandolo ad applicare ilcontratto di settore.

    Visto i risultati del terzo trimestre 2017 e cioèun utile netto di 256 milioni di dollari, Ama-zon di certo non avrà problemi economiciper pagare il dovuto ai propri dipendenti ita-liani.

    E l’Autorità di regolazione dei trasporti,quando invierà analoga diffida alle aziendeche, pur svolgendo il servizio di operatoreferroviario o di trasporto aereo, non appli-cano il contratto di settore ai propri dipen-denti?

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    Mobilità Ferroviaria

    N. 11-12 Novembre-Dicembre 2017

    Mobilità Ferroviaria

    Entro il prossimo biennio Rete ferroviariaitaliana assumerà 900 persone. La novitàè merito di due accordi da noi sottoscrittilo scorso 20 novembre, uno sulla riorga-nizzazione della circolazione e l’altro sullaverifica di quanto concordato nel luglio del2015.

    Per la circolazione si tratta di un accordostorico che finalmente fissa dei modelli or-ganizzativi per le diverse strutture del set-tore. Abbiamo, innanzitutto, definito ilmodello per le sale Ccc, individuando le fi-gure che ne compongono la struttura alfine di omogeneizzarle e migliorarne lafunzionalità. Abbiamo anche definito unaspecifica indennità da riconoscere ai pro-fessional che vi operano e che finalmentemette fine a una situazione insostenibileper cui vi era disparità di trattamento tralavoratori che operano all’interno dellostesso impianto. Anche per gli ex Rtm, oradefiniti Unità Circolazione, abbiamo stabi-lito un modello di riferimento per omoge-neizzarne la struttura nelle varie realtàterritoriali.

    Relativamente all’altro tema in discus-sione, rappresentato dalla proposta azien-dale di declassamento di un numeroelevato di stazioni oggi rette da personaleche riveste il profilo di Professional, ab-biamo individuato un punto di equilibriorispetto alla complessità specifica degli im-pianti e, alla fine, l’accordo prevede che 50stazioni sul totale di 150 rette da Q2, sa-ranno declassate e rette da personale con

    livello professionale B.

    Per assicurare, inoltre, il necessario ricam-bio generazionale e il conseguente ap-porto di personale, sono state concordateulteriori 200 assunzioni nel profilo di capostazione.

    Per la manutenzione infrastrutture la trat-tativa era legata alla verifica dell’accordodell’8 luglio 2015 e il nuovo accordo pre-vede innanzitutto 700 assunzioni per co-prire le carenze emerse nel corso delconfronto, un significativo piano di inter-nalizzazione di attività e l’apertura di con-fronti territoriali per l’inserimento di uncapo tecnico in quelle unità manutentiveparticolarmente complesse o con una ele-vata estensione.

    I contenuti dell’accordo sulla circolazione…Vediamo adesso in dettaglio i due accordi,a partire da quello della circolazione, conil quale si riporta ordine in un settore in cuisi erano determinate situazioni difforminelle diverse strutture presenti sul territo-rio nazionale. Sono stati definiti dei mo-delli uniformi di composizionequantitativa e qualitativa dei Controlli Pro-duzione Circolazione, dei Centri di Con-trollo Circolazione e delle UnitàCircolazione (ex Reparti).

    È stata definita una nuova terminologiaper le posizioni all’interno dei Ccc doveviene istituito il Dirigente Centrale Puntua-

    lità (Q1), che assume le funzioni primasvolte dal Regolatore e dal Dco di Qualità,mentre il Dirigente Centrale Imprese Fer-roviarie (Dcif) sostituisce la precedentedenominazione di Rif.

    Con l’accordo abbiamo definito il numerominimo di “Specialisti di Supporto” ag-giuntivi alle dotazioni standard sia nei Cccche nelle Uc, in considerazione della mag-giore complessità degli impianti, dell’am-piezza della giurisdizione e del numero diaddetti presenti.

    Tali numeri saranno comunque oggetto divalutazione nelle riunioni di verifica che sisvolgeranno a livello territoriale e, semprea questo livello, saranno definiti anche isussidi ai Regolatori della Circolazione deiCcc in base ai carichi di lavoro delle singolepostazioni.

    Sugli aspetti logistici la società si è impe-gnata a garantire sale riposo con adeguatistandard di comfort e privacy attraversoprogetti che saranno presentati alle strut-ture sindacali territoriali. Per l’utilizzo delleFrecce per servizio RFI ha confermato ladisponibilità e l’impegno anche nei con-fronti della Capogruppo titolata a dare ap-plicazione al dettato contrattuale suquesto aspetto.

    Per quanto riguarda il personale presentenelle stazioni declassate, abbiamo definitoche a questi lavoratori viene garantito,fino ad esaurimento, il mantenimentodella sede di lavoro e l’inquadramento giu-

    Rfi, il sindacato firma due accordiRfi, il sindacato firma due accordiche prevedono 900 assunzioniche prevedono 900 assunzioni

    È un grande risultato. I nuovi ingressi previsti entro il prossimo biennio

    di Gaetano RiccioCoordinatore nazionale Fit-CislMobilità ferroviaria

    VOCEdei TrasportiLa

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    VOCEdei TrasportiLa

    Mobilità Ferroviaria

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    ridico ed economico. Medesime garanziesono previste per il personale dei Cpc edelle Uc.

    Ai Dco, Dc, Dmo dei Ccc e ai Professionaldelle stazioni di Torino P.N., Milano C.le,Genova Brignole, Verona P.N., Venezia S.L.,Firenze S.M.N., Napoli C.le, Bari C.le, dal 1gennaio 2018 verrà corrisposta per 12mensilità una “indennità di sala” dell’im-porto annuo di 720,00 euro. La suddettaindennità assorbe a compensazione even-tuali assegni ad personam attribuiti al per-sonale dei Ccc a seguito dell’accordonazionale del 2003, con la garanzia dimantenere inalterato l’importo annuo at-tualmente percepito.

    … e di quello sulla manutenzionePer la manutenzione infrastrutture va spe-cificato, altresì, che nell’ambito della veri-fica sono stati individuati ulteriori aspettimigliorativi nella fase dell’organizzazionedel lavoro quali: il supporto degli speciali-sti del Cpo che collaboreranno fattiva-mente con i Cum nella pianificazione dellavoro e l’inderogabile necessità di effet-tuare il briefing preventivamente alle atti-vità notturne.

    In via sperimentale, in attesa del tavolo diverifica nazionale, la società provvederà ainserire da subito un ulteriore capo tec-nico in quelle Um con un raggio di azionesuperiore a 500 km di binario.

    È stata inoltre condivisa l’opportunità di

    procedere entro il prossimo 31 dicembrealla copertura di almeno due posizioni diTecnico della Manutenzione nei Nuclei

    Manutentivi che presentano carenze ri-spetto al numero definito con l'accordonazionale dell'8 luglio 2015.

    VOCEdei TrasportiLaN. 11-12 Novembre-Dicembre 2017

  • Mobilità Ferroviaria

    L’attività di ricerca e sviluppo sta mettendoa disposizione tecnologie innovative, ma-teriali di nuova concezione, ma anche me-todologie di produzione che stannocambiando radicalmente tutto il sistemache va dalla produzione alla manuten-zione. Gli effetti di ciò sui sistemi di tra-sporto possono esplicarsi in molteplicidirezioni. Inoltre, un contesto economicocon timidi segnali di ripresa e un quadroambientale molto critico pongono sfide dinotevole complessità.

    In sostanza vi è una crescente domanda ditrasporto, che riesca a coniugare fattoricome la puntualità, il comfort, l’attenzioneall’ambiente e la riduzione dei costi. In talecontesto, nella catena di creazione di unclassico mezzo di trasporto qual è il treno,la manutenzione dei rotabili ha e avrà unruolo sempre maggiore. Conseguente-mente come Fit-Cisl vogliamo dare un con-tributo, superando certe “vetustà” ecercando di avviare un confronto con Tre-nitalia su basi diverse.

    L’attuale organizzazione della manuten-zione rotabili in Trenitalia si articola in atti-vità che ricadono nel cosiddetto primolivello e nel secondo livello, e che interes-sano a vario titolo la Divisione PasseggeriRegionale, la Divisione Passeggeri LungaPercorrenza e la Direzione Tecnica. Sitratta di uno schema collaudato ed affi-nato nel tempo ma che risente di una im-postazione superata in virtù della sempremaggiore introduzione di nuovi materialirotabili, già dotati di diagnostica e costruiticon logiche e materiali frutto delle mo-derne tecnologie. Conseguentementeanche la loro manutenzione è differente

    da quella di un rotabile costruito nel se-colo scorso. Nello scenario in costruzionebisogna tener conto anche delle 38 tipo-logie di rotabili in uso in Trenitalia e l’orga-nizzazione della logistica dei ricambi, perla loro manutenzione.

    L’omogeneizzazione della flotta è un pas-saggio ineludibile per poter realizzare eco-nomie di scala e produrre unasemplificazione delle procedure e una ri-duzione dei costi. Altro elemento riguardal’adeguamento degli impianti rendendolifunzionali allo svolgimento delle opera-zioni di manutenzione a treno completoper i nuovi materiali.

    L’azienda quindi deve superare le proprieambiguità, effettuare una ricognizione ditutte le operazioni ad alto valore aggiuntoe definite “core” che sono di esclusiva per-tinenza del personale di Trenitalia, met-tendolo poi in condizioni di appropriarsidelle conoscenze utili a effettuare la ma-nutenzione. Conoscenze che per quandoriguarda il presidio della telediagnostica –il sistema Dmms - esigono un consistentepiano di formazione. Il Dmms, che racco-glie dati da numerose sorgenti, può dareun contributo notevole a efficientare ipiani manutentivi, una funzione che ricor-diamo può effettuare chi possiede il ruolodi Ecm, che per quanto ci riguarda è edeve rimanere in capo a Trenitalia.

    Come Fit-Cisl riteniamo che il presidio e losviluppo di tali attività innovative sia dipertinenza di una specifica struttura nazio-nale trasversale alle divisioni. Anche i pianiformativi e abilitativi devono essere sem-pre più soggetti a un ruolo di coordina-

    mento di livello centrale.

    A oggi attendiamo ancora un vero con-fronto con Trenitalia. Nell’incontro del 13novembre scorso all’Amministratore dele-gato abbiamo segnalato le criticità pre-senti a livello macro che si riflettono anchesui costi manutentivi, ma che non dipen-dono solamente dal personale, come in-vece vorrebbe una superficiale posizioneoramai generalizzata e adottata come scu-sante da taluni esponenti di parte azien-dale. Bisogna analizzare nel dettaglio lequestioni e allora scopriremmo che persi-ste un problema di approvvigionamentodei pezzi di ricambio; che una parte delfermo di carrozze dipende anche dallamancata disponibilità di impianto e perso-nale per effettuare le manutenzioni previ-ste; che, come abbiamo segnalato lascorsa estate, vi è un persistente problemaal condizionamento delle carrozze; che larisoluzione delle criticità derivanti da fat-tori che fanno perdere tempo come gli at-traversamenti non è risolta; che in tantiimpianti si respira un’aria di incertezza e diuna non perfetta organizzazione.

    Quali sono le azioni su cui Trenitalia è di-sponibile a confrontarsi? Siamo sicuri cheil micro modello organizzativo sia il mi-gliore possibile? In ragione di ciò dovrà es-sere analizzata anche la questione riferitaal volume di esternalizzazioni e bisogneràvalutare le possibili internalizzazioni, oltrealle azioni di assunzione di nuovo perso-nale per mantenere, consolidare e svilup-pare l’enorme patrimonio fatto diconoscenze e professionalità dei ferro-vieri, invece che rischiare di disperderlo.

    La manutenzione rotabiliLa manutenzione rotabilidi Trenitalia e le nuove sfidedi Trenitalia e le nuove sfide

    di Massimo Malvisi

    N. 11-12 Novembre-Dicembre 2017VOCEdei TrasportiLa14

  • Mobilità Ferroviaria

    L’Ansf (Agenzia nazionale per la Sicurezzanelle Ferrovie) sta progressivamenteestendendo il suo raggio d’azione. Recen-temente, nell’ambito di un convegno pa-trocinato dalla stessa Ansf, con la presenzadei vari operatori ferroviari, sono emersele principali criticità derivanti non tantodall’adeguamento tecnologico delle lineee dei rotabili, quanto sull’aspetto procedu-rale per l’acquisizione e il mantenimentodelle certificazioni di sicurezza. Come Fit-Cisl riteniamo fondamentale seguire que-sto processo, affinché il tutto si completi ilprima possibile.

    Ma partiamo dall’inizio. Come noto il si-stema di trasporto su ferro, escluso le me-tropolitane e le tramvie, si articola in tresezioni: la rete nazionale, le reti regionaliinterconnesse e quelle isolate. Se nel lon-tano 2008 i compiti di Ansf si focalizzavanosugli operatori ferroviari nell’ambito del-l’infrastruttura nazionale, dal settembre2016, a seguito del drammatico incidenteferroviario verificatosi in Puglia nel trattotra Andria e Corato, la vigilanza dell’Ansf èstata estese anche alla seconda sezione,ovvero le 41 reti regionali, che prima rica-devano sotto l’altro organismo di vigilanza,l’Ustif (Ufficio speciale Trasporti a Impiantifissi).

    Ebbene, relativamente al terzo gruppo,ossia le reti isolate, un recente emenda-mento al disegno di legge di bilancio haprevisto la loro confluenza sotto “l’om-brello” dell’Ansf, con una dotazione dicirca 400 milioni di euro per il loro adegua-mento tecnologico. L’Ansf dovrà predi-sporre norme ad hoc, tenendo conto dellespecificità di tali reti. Basti pensare che so-

    lamente un terzo del totale è a scarta-mento normale, il resto sono reti a scarta-mento ridotto e, dei circa 1.600 km totali,solamente 152 sono a doppio binario. Lestesse sono utilizzate per circa il 40% deikm come ferrovie turistiche e il resto comeservizio di trasporto pubblico.

    Questa notizia positiva è controbilanciatadalla lentezza nel completamento dell’or-ganico da parte di Ansf e dalla perduranteassenza del decreto sanzioni, dato piùvolte per imminente.

    Tornando alla rete convenzionale, tra glioperatori ferroviari alcuni recepisconodavvero lentamente le indicazioni del-l’Ansf, altri le ignorano direttamente. Sipensi ad esempio alle modalità per unacorretta comprensione delle disposizioni eprescrizioni inviate oramai sui tablet. Com-prensione resa ancora più problematicadal loro elevato numero, soprattuttoquando si parla di aziende molto grandi.La Fit-Cisl evidenzia questo problema dal2011, anno in cui si profilava all’orizzonteil nuovo quadro regolatorio, reso vigentepoco dopo con il decreto 04/2012/Ansf.Pur sapendo che la questione è moltocomplessa, dobbiamo registrare che la suasoluzione procede troppo a rilento.

    Il recepimento di direttive e regolamentimessi a punto in sede Ue - in una logica, èbene ribadirlo, di apertura e omogeneiz-zazione delle regole per costruire un veromercato europeo del settore ferroviario -ci ricorda come in Italia le norme spessosono più tutelanti per i lavoratori. Se per il2019 è prevista la caduta dell’ultimo ba-luardo per l’effettuazione di un servizio

    passeggeri in ambito europeo e ciò ri-manda all’annosa questione dei lavoratoriinteroperabili (a tal proposito si veda l’ar-ticolo di Christian Tschigg nelle pagine suc-cessive di questo numero de La Voce),dall’altra stanno emergendo tematichenon di poco conto.

    Ne segnaliamo due, in recepimento di unanorma tecnica europea. Una attiene allacreazione di un settore unico, denominatoPreparazione dei Treni (PdT), che rac-chiude le abilitazioni di Verifica (VE) e diFormazione Treni (FT). L’altra riguarda l’at-tività di Accompagnamento Treni, rinomi-nata AdT, in luogo dell’attuale AT.Sostanzialmente è l’armonizzazione delleregole in ambito europeo, puntualizzandoil fatto che per quanto riguarda l’AdT, sievidenzia che in Europa per tale ruolo nonsono previsti i medesimi compiti. In Italia,ad esempio il Capo Treno possiede le com-petenze connesse alla circolazione deiconvogli, le quali nel modulo minimo di re-cepimento dell’AdT non sono previste.Dato che queste novità saranno in vigoredal prossimo 1 gennaio, con un periodotransitorio fino al 31 dicembre 2021, saràmolto interessante analizzare le specifichecomunicazioni organizzative che le varieimprese ferroviarie emaneranno.

    Come Fit-Cisl riteniamo che tale temadebba essere oggetto di un sollecito in-contro, nell’ambito del protocollo relazio-nale tra l’Ansf e i sindacati, su ruoli ecompetenze del personale interessato.

    L’Ansf e le nuove norme europeeL’Ansf e le nuove norme europeein arrivoin arrivo

    MM

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    Sindaca

    to e Strategie

    La pazienza operosa paga sempre. La con-ferma? Dopo una maratona lunga e moltoimpegnativa e uno sprint finale di cinquegiorni e due notti di trattativa, insieme aFilt-Cgil e Uiltrasporti abbiamo siglatol’ipotesi di accordo per il rinnovo del con-tratto nazionale dei lavoratori della logi-stica, trasporto merci e spedizione. Il ccnlinteressa oltre 700mila addetti di un com-parto che sta vivendo una stagione di fortedinamismo ed espansione. La svolta, perfar uscire le controparti dalle secche del-l’immobilismo che perdurava da 23 mesi,l’abbiamo impressa con lo sciopero nazio-nale degli ultimi giorni dello scorso mesedi ottobre, che ha registrato una moltoampia partecipazione con le tre sigle con-federali che hanno saputo svolgere unruolo decisivo da protagoniste, mettendoin ombra le spinte più reazionarie delle or-ganizzazioni autonome, che non pochiproblemi avevano determinato nell’ultimoscorcio dell’estate, con scelte che sonosconfinate nell’illegalità più marcata. Ini-ziativa di lotta che poi abbiamo ribaditocon la proclamazione di altri due giorni disciopero per le giornate dell’11 e 12 di-cembre, revocata contestualmente allasottoscrizione del protocollo per il rinnovocontrattuale.

    L’ipotesi di accordo, come è doveroso,verrà sottoposta all’approvazione delle as-semblee certificate dei lavoratori nei posti

    di lavoro, che abbiamo già programmatoe che si dovranno concludere entro il pros-simo mese di gennaio, per poi procedere,agli inizi di febbraio, alla sigla conclusivadell’articolato contrattuale.

    Partiamo, nel merito, dai concordatiincrementi salariali: un aumentomedio mensile da riparametrare di108 euro ed una una tantum di 300euro a copertura della vacanza con-

    Tra le novità segnaliamo la determinazionedelle condizioni più adeguate

    per favorire l’occupazione giovanile e per contrastareil distacco e la somministrazione transnazionale

    Autotrasporto merci – Logistica

    Il nuovo contrattoIl nuovo contrattodà una spinta alla crescitadà una spinta alla crescita

    del comparto e dell’economiadel comparto e dell’economiaOttimo risultato del sindacato.

    108 euro di aumento medio e 300 di una tantum

    di Maurizio DiamanteSegretario Nazionale Fit-Cisl

  • 17VOCEdei TrasportiLa N. 11-12 Novembre-Dicembre 2017

    trattuale. Un aggregato in perfetta sinto-nia rispetto a quanto è stato concordatonei diversi rinnovi contrattuali.

    Molto interessanti sono gli elementi forte-mente innovativi sul versante normativo:una nuova definizione della mansione delpersonale viaggiante e la valorizzazionedelle specifiche professionalità, con con-seguente incremento dei trattamenti eco-nomici. Tra le novità segnaliamo ladeterminazione delle condizioni più ade-guate per favorire l’occupazione giovanilee per contrastare il distacco e la sommini-strazione transnazionale. È inoltre previstauna nuova figura professionale, il rider,che verrà meglio definita entro la stesuradei testi. È interessante in proposito ilcommento di Dario Di Vico, giornalista delCorriere della Sera, particolarmenteesperto sulle tematiche del lavoro. Cito te-stualmente: «Il futuro della logistica è de-cisivo per le sorti del sistema Italia. Ed èsignificativo che […] per la prima volta leparti sociali abbiano preso l’impegno dinormare la figura del fattorino in moto oin bicicletta dando così ai giovani un se-gnale di attenzione e di rappresentanza».E aggiunge: «si potrà ragionare […] e ca-pire se verrà utilizzata per regolamentareil lavoro dei pony express e dei rider dellaconsegna di cibo a domicilio. Sicuramentesi applicherà agli addetti alle consegne di-rette di Amazon, almeno limitatamenteall’ambito urbano».

    Torniamo ai contenuti del nuovo con-tratto. È molto importante l’introduzionedella clausola sociale di garanzia, che assi-cura le tutele previste prima del Jobs Actin occasione del cambio di appalto, piutto-sto frequente nel comparto. In propositoabbiamo concordato una più precisa sele-zione nei cambi di appalto, attraverso il di-vieto del ricorso al subappalto, insiemealla previsione di requisiti affidabili e tra-sparenti nella scelta dei fornitori, e una di-versa articolazione degli orari di lavoro, inlinea con le nuove esigenze di flessibilitànell’organizzazione. Il quadro si completacon la costituzione di enti bilaterali regio-nali, oltre a quello nazionale già esistente,quali strumenti regolatori delle problema-tiche territoriali del settore e quali positivipunto di snodo per venire meglio incontroalle esigenze dei lavoratori. Abbiamo, in-fine, recepito, nel corpo dell’accordo, ilprotocollo confederale del 2016 contro lemolestie e la violenza nei luoghi di lavoro.

    Eppure manca qualcosa: la sottoscrizioneda parte delle organizzazioni cooperative.Queste hanno partecipato ai diversi mo-menti della trattativa, defilandosi nei mo-menti conclusivi. Lo sottolineo conprofondo rammarico, nel sincero auspicio

    che si ricomponga quel tessuto unitario fratutte le componenti, che è necessario pertenere unita tutta la filiera della logistica.La Fit-Cisl svilupperà ogni opportuna e ne-cessari a iniziativa per conseguire questoobiettivo.

    C’è un altro evento che merita una sotto-lineatura. Lo scorso 5 dicembre abbiamopresentato un pacchetto organico di pro-poste nell’incontro al Ministero dello Svi-luppo economico, presenti irappresentanti del Ministero delle Infra-strutture, del Lavoro e degli Interni, perbloccare il sistema degli appalti ormaifuori controllo da parte degli stessi com-mittenti, per giungere a un vero protocollodi linee guida sull’insieme del modello or-ganizzativo di tutto il settore. Il confrontosul “tavolo della logistica”, da noi forte-mente sollecitato, era partito il 29 di otto-bre ed è previsto un ulteriore momento diapprofondimento entro il corrente mese.Il protocollo che sarà stilato alla fine diquesto percorso dovrà tutelare, con ade-guati impegni e iniziative istituzionali, lalegalità e il pieno rispetto di regole traspa-renti e uguali per tutti. Con un robustopatto di solidarietà tra le organizzazionisindacali, tutte le controparti datoriali e il

    coinvolgimento delle centrali coo-perative. Perché questo è un com-parto strategico per la crescitaeconomica del Paese e per am-pliare la platea della buona occu-pazione . Si deve, quindi,sviluppare nel rigoroso rispettodella legalità, dei contratti e dei di-ritti dei lavoratori.

    Con il rinnovo del contratto, con isuoi peculiari e innovativi conte-nuti e con la nostra piattaformasulla legalità ci siamo impegnatiad assicurare le migliori condizioniperché questo sia davvero uncomparto strategico di nuova cre-scita, economica e sociale.

    Eppure manca la sottoscrizioneda parte delle organizzazioni cooperative,

    che hanno partecipato ai diversi momenti della trattativa,defilandosi nei momenti conclusivi

  • Dopo l’approvazione delle linee guida sulrinnovo dei due contratti collettivi nazio-nali delle attività marittime da parte delComitato esecutivo Fit-Cisl e delle assem-blee organizzate a bordo delle navi neiporti nazionali e negli uffici delle societàda armamento, si è proceduto al loro invioalle associazioni datoriali per l’apertura“ufficiale” dei lavori.

    Di pari passo, i gruppi di lavoro previsti perla stesura dei testi del rinnovo hanno ela-borato i documenti tecnici sulle quattromacro aree/sezioni individuate in occa-sione dell’attivo tenutosi a settembre eche saranno terreno di confronto con lecontroparti.

    Molti, ad iniziare dalla Confitarma, hannomanifestato perplessità su quanto propo-sto, cercando di far comprendere che cosìi tempi per il rinnovo del contratto sa-ranno piuttosto lunghi. Ricordiamo chel’associazione datoriale si trova già in unasituazione a dir poco critica viste le“guerre” interne avute in occasione del-l’elezione del nuovo Presidente. E se daConfitarma qualche commento è arrivato,purtroppo dall’altra associazione dato-riale, Fedarlinea, arriva solo un silenzio adir poco assordante.

    Alcuni punti affrontati nelle linee guida sistanno dimostrando quanto mai di attua-lità e urgenza, come ad esempio l’esten-

    sione del divieto ai marittimi di effettuarelavori non previsti, fenomeno che fino aqualche tempo fa era chiamato anche“docker close”, in tutte le sezioni dei ccnl,oppure la necessità di una sezione ad hocper navi come le “bunkerine” o i mezzi an-tinquinamento, senza dimenticare la rivi-sitazione del contratto per i mezzi dadiporto.

    Un esempio può essere quello del divietoper i marittimi di effettuare lavori “nonmarittimi”. Questo argomento ha datonon pochi problemi, quando qualchegiorno fa in porto a Genova a bordo di unanave cargo della Moby è stato scoperto,da sindacalisti della Fit-Cisl, un palese casodi autoproduzione (o ex art 16 legge84/94) che ha avuto ampio risalto sullastampa di settore con vari tentativi di “pla-gio” del nostro operato a bordo di altrenavi da parte di altre sigle sindacali, pur-troppo non con altrettanto successo.

    Purtroppo fin dalle prime riunioni sul rin-novo del ccnl, mentre per la Fit-Cisl l’auto-produzione, o come chiamato a livellointernazionale “Non seafarer work”, èstata una materia chiara e senza interpre-tazioni di comodo, al contrario per altresigle confederali si è sempre dimostratamateria “ostica” e di difficile compren-sione. Questo ha creato non poche frizionitra lavoratori marittimi e portuali.

    Negli ultimi tempi purtroppo le domandedi autoproduzione sono state numeroseda Nord a Sud, dal controllo titoli di viag-gio al più classico lashing & unlashingmolto diffuso sulle navi ro/ro cargo. L’ul-tima richiesta è stata effettuata proprio daMoby per le sue navi che scalano il portodi Genova e, fortunatamente, rigettatadall’Autorità di sistema.

    Sul fronte “bunkerine”, la proposta di in-serire nel ccnl una sezione specifica a lorodedicata ha provocato reazioni contra-stanti tra gli operatori del settore, conaziende che vedono molto favorevol-mente la nostra proposta che permette-rebbe di avere un punto di partenzacomune, e altre, spaventate forse da una“regolarizzazione” delle condizioni di la-voro dei loro lavoratori, che sin da subitosi sono dette contrarie. Come alcune re-altà armatoriali che operano prevalente-mente in acque protette, l’arrivo di unasezione del ccnl a loro dedicata potrebberompere “equilibri” che resistono da anni,per cui alcuni preferirebbero mantenerelo status quo e rimanere con un contrattolocale magari negoziato “in house”.

    Stesso discorso vale per i mezzi antinqui-namento, fino a oggi terra di nessuno, inquanto agli equipaggi che vi operano sonostati applicati i contratti più “fantasiosi”: siva dalla sezione sotto le 151 tsl a quello

    Trasporto marittimo

    I contenuti dei prossimi ccnl,I contenuti dei prossimi ccnl,le criticità e le propostele criticità e le proposte

    della Fit-Cisldella Fit-CislIl rinnovo si preannuncia non semplice, ma la nostra organizzazione

    ha le idee chiare

    di Emiliano FiorentinoSegretario Nazionale Fit-Cisl

    N. 11-12 Novembre-Dicembre 2017VOCEdei TrasportiLa18

    Sindaca

    to e Strategie

  • del rimorchio passando percontratti locali. Il solo parlaredi una sezione specifica ha por-tato non poco trambusto all’in-terno dell’armamento delsettore che, anche in vistadella prossima gara per l’asse-gnazione del servizio antinqui-namento nei porti nazionali, havisto quest’operazione comeun attacco da parte del sinda-cato.

    La sezione dedicata alle imbar-cazioni da diporto cominciavaa sentire il peso degli anni.Questa era stata introdotta perpoter allargare anche a tale ti-pologia di mezzi i benefici delRegistro Internazionale. La re-golamentazione del diporto erarimasta la cenerentola del ccnlConfitarma in quanto le paghe“reali” su questa tipologia dimezzi nautici sono semprestate allineate a quelle inter-nazionali e la parte normativacominciava a dare segni distanchezza. Il sindacato confe-derale sta da tempo seguendol’evoluzione del Codice dellanavigazione del diporto e dellesue vicissitudini. Questi lavora-tori hanno vissuto anche lorouna stagione terrificante conl’introduzione dei famosi

    emendamenti di Manila allaStcw e, spesso, in balia di as-sociazioni e movimenti dell’ul-tima ora, si sono trovati inestrema difficoltà. Pertanto conun aggiornamento della se-zione a loro dedicata si faràparticolare attenzione alle cer-tificazioni.

    Il prossimo dicembre, salvoparticolari impedimenti, inizie-remo la trattativa che dovràportare necessariamente alrinnovo del ccnl, una trattativache sappiamo fin d’ ora nonsemplice. Tuttavia abbiamo laconsapevolezza che senza undegno rinnovo contrattuale,che confermi quanto fatto fi-nora e aggiunga delle tutele eregole in più, come sopradetto, sarà difficile affrontaretutti gli attacchi che leaziende/società stanno por-tando avanti verso il mondodel lavoro. Oggi infatti si tendesempre di più a ricercare ilmargine di utile a scapito deilavoratori e non ci si vuol ba-sare sulle vere capacità im-prenditoriali.

    19VOCEdei TrasportiLa N. 11-12 Novembre-Dicembre 2017

    Le sezioni del ccnl per il settore privatodell’industria armatoriale Confitarma – Filt-Cgil,Fit-Cisl, Uiltrasporti

    Sezione per l’imbarco dei lavoratori marittimi comunitari1.sulle navi da carico e sulle navi traghetto passeggeri/mercisuperiori a 151 t.s.l. e per i comandanti e direttori di mac-china imbarcati su navi superiori a 151 t.s.l. e inferiori a3.000 t.s.l. o 4.000 t.s.c.

    Sezione per l’imbarco dei lavoratori marittimi comunitari2.a bordo di navi da carico iscritte nel Registro Internazionaleitaliano, armate da imprese che operano in ambito inter-nazionale

    Sezione per i comandanti e i direttori di macchina di navi3.da crociera da carico e traghetti passeggeri/merci superioria 3.000 t.s.l. dell’armamento nazionale

    Sezione per l’imbarco degli equipaggi sulle unità veloci di4.tipo HSC, DSC e sugli aliscafi per trasporto passeggeri

    Sezione per i marittimi imbarcati su navi da crociera5.Sezione per i marittimi imbarcati su navi fino a 151 t.s.l.,6.

    adibite a qualunque traffico compreso il diporto, con esclu-sione dei marittimi imbarcati su navi già oggetto di altrocontratto di lavoro

    Sezione per l’imbarco dei marittimi di nazionalità italiana7.sulle navi da carico e passeggeri locate a scafo nudo ad ar-matore straniero ai sensi degli art. 28 e 29 della legge234/89

    Sezione per l’imbarco dei marittimi sui mezzi navali spe-8.ciali con armatore italiano

    Sezione per l’imbarco dei marittimi italiani su mezzi navali9.speciali con armatore straniero e battenti bandiera estera

    Sezione per i comandanti e i direttori di macchina im-10.barcati sui mezzi navali speciali

    Sezione per il personale imbarcato sulle unità adibite al11.servizio di rimorchio delle navi ed al soccorso dellenavi

    Sezione per i marittimi imbarcati su unità da12.diporto destinate a scopi commerciali, anchenon in via esclusiva

    Collective Barganing Agreement for Non-13.Doms Seafarers embarked on Italian Internatio-nal Register Vessels or Vessels under theBare-Boat system

    Sezione per I medici di bordo imbarcati sulle14.navi per le quali è previsto in base alle norme dilegge il loro obbligo

    Sezione per il personale di terra – uffici e ter-15.minal delle società di navigazione che esercitanol’armamento privato

    Sezioni del ccnl per il personale navigante e amministrativodelle società che svolgono servizi di cabotaggio di breve, medioe lungo raggio sia con navi superiori a 50 t.s.l. sia con unitàveloci Hsc, Dsc e aliscafi Fedarlinea - Filt-Cgil, Fit-Cisl,Uiltrasporti

    Disciplina generale➜Disciplina Speciale – Parte Prima “Per l’imbarco degli equipaggi delle➜

    navi impiegate nei servizi di cabotaggio”Disciplina Speciale – Parte Seconda “Per gli addetti agli uffici e il per-➜

    sonale operaio delle società operanti nei servizi di cabotaggio”

  • N. 11-12 Novembre-Dicembre 2017VOCEdei TrasportiLa20

    In un tempo in cui la gente sfiduciata dallapolitica si astiene sempre di più dal voto,le recenti elezioni delle Rsu e dei Rlssa neiservizi ambientali, con una media dei vo-tanti dell'85%, hanno dato una risposta didemocrazia partecipata che non si riscon-tra più nel panorama politico nazionale.Tale risposta, visto che oltre il 90% dei con-sensi è andato ai sindacati che hanno sti-pulato il contratto collettivo nazionale, èsommamente positiva rispetto alle novitàin tema di tutele e welfare introdottenell’ultimo rinnovo contrattuale.

    In queste elezioni ha vinto la responsabi-lità e ha perso il populismo che ha tentatodi indebolire il ruolo sociale del sindacatoconfederale. Ma soprattutto è stato scon-fitto quel sindacalismo di base che, comesempre, con insulti e menzogne ha cercatodi strumentalizzare le elezioni delle Rsuaziendali non riuscendo nel suo intento.

    Altra conferma importante è stata la con-testuale elezione dei Rlssa. Questa impor-tante figura è stata una sceltaindispensabile per mettere in camponuove azioni volte a prevenire e a ridurrei rischi su salute e sicurezza. Come per leprecedenti elezioni è stato organizzato conl’ente bilaterale nazionale di settore, ossiala fondazione Rubes Triva, un programmadi formazione per i nuovi eletti, per diffon-dere la cultura della sicurezza in tutti i

    posti di lavoro, con strumenti informativisulla prevenzione dei rischi che coinvol-gano e rendano partecipi anche i lavora-tori, per una effettiva azione di tutela eprevenzione in questo ambito.

    I risultati regione per regionePercorrendo l’Italia dal nord al sud analiz-ziamo in sintesi il voto. La Fit-Cisl è il primosindacato in Piemonte sia come voti dilista che per eletti Rsu. Passando alla Ligu-ria, a Genova è stato ribaltato il risultatodelle precedenti elezioni, per cui orasiamo il primo sindacato per numero diseggi e di voti; inoltre sono in crescita i ri-sultati in quasi tutte le altre provincie. InLombardia c’è una crescita notevole deivoti di lista rispetto alle precedenti ele-zioni con conseguente aumento dei seggiassegnati. Andando a nord-est, in Veneto,nonostante delle campagne scorrette eaggressive da parte di alcune sigle sinda-cali, il risultato è stato più che positivo:siamo il primo sindacato. In Alto Adige siè votato a Merano, dove siamo l’unico sin-dacato ad aver ottenuto le Rsu, e a Bres-sanone dove siamo in parità perfetta conle altre organizzazioni, mentre a Bolzanole elezioni ci saranno a primavera. In Friuli

    Venezia Giulia e in Trentino abbiamo deidati molto parziali, ma sostanzialmentesiamo riusciti a ottenere seggi in quasitutte le aziende.

    Passando all’Italia centrale, in Emilia Ro-magna, nonostante le storiche difficoltà apenetrare un sistema politico-sindacaleanomalo stratificatosi nel tempo, prose-gue, seppur lentamente, la costante cre-scita di consensi riscontrata in alcuneprovincie, frutto soprattutto dell’impegnoincessante della Fit-Cisl rispetto alle batta-glie intraprese a tutela dei diritti dei lavo-ratori negli appalti delle grandi multiutility.Buone notizie anche dalla Toscana, dovecresciamo rispetto alle precedenti elezionicon risultati al di là delle aspettative. NelleMarche, dopo un testa a testa fino all’ul-timo voto, siamo secondi per pochissimo,ma l’esito è stato comunque eccellente. InUmbria, oltre a mantenere gli ottimi risul-tati delle precedenti elezioni, vanno evi-denziati i successi ad Assisi, Foligno,Spoleto e Terni.

    E veniamo al Lazio. Nelle 5 province Fit-Cislha conseguito ottimi risultati: a Frosinoneè prima per preferenze e a Roma, dopo itravagli dovuti al commissariamento, resta

    Servizi ambientali

    Elezioni Rsu e Rlssa:Elezioni Rsu e Rlssa:Fit-Cisl vince e cresce in tutta ItaliaFit-Cisl vince e cresce in tutta Italia

    Ecco i risultati regione per regione e l’analisi del voto

    In queste elezioni ha vinto la responsabilità e ha perso ilpopulismo che ha tentato di indebolire il ruolo sociale del

    sindacato confederale

    di Angelo CurcioCoordinatore nazionale Fit-CislServizi ambientali

    Sindaca

    to e Strategie

  • 21VOCEdei TrasportiLa N. 11-12 Novembre-Dicembre 2017

    il primo sindacato per indice di rappresen-tanza. In Abruzzo e Molise si segnala ilgrande risultato a Chieti, dove prendiamo4 seggi su 5, mentre a Pescara triplichiamoi voti di lista rispetto alle precedenti ele-zioni, e a Teramo evidenzia l’ottima affer-mazione dei nuovi rappresentanti.Complessivamente la Fit-Cisl è in crescitain entrambe le Regioni.

    Passando al Mezzogiorno e alle isole, inSardegna vengono confermati gli ottimi ri-sultati delle precedenti ele-zioni, con una crescitaimportante a Cagliari dovesi è investito su nuovi rap-presentanti. in Campaniaraddoppiamo i voti rispettoalle precedenti elezioni,prendiamo seggi in quasitutti i comuni con con-ferme e nuovi eletti inaziende dove non eravamopresenti. In particolare aNapoli per la prima voltacresciamo in manieraesponenziale e, dopo untesta a testa con la Fiadel,siamo secondi solo perpochi voti.

    In Basilicata va evidenziatol’importante successo diMatera, dove abbiamo ot-tenuto il 51% dei consensidiventando in assoluto ilprimo sindacato. Si segna-lano ottimi risultati anchein tutte le provincie dellaPuglia. Infatti Fit-Cisl è increscita su tutto il territorio regionale. InCalabria è in evidenza il risultato di Cro-tone, dove non eravamo presenti nelleprecedenti elezioni e ora siamo maggio-ranza, ma è importante anche l’ottimo ri-sultato conseguito a Reggio e a Cosenzacon la maggioranza dei seggi assegnati. In-fine, ma non per importanza, arriviamo inSicilia che ha visto un’affluenza altissimadei votanti con picchi del 95% e in cui laFit-Cisl è il primo sindacato con risultatiplebiscitari in molti comuni.

    Un primo bilancio delle elezioniIn attesa di avere tutti i dati completi,anche da parte delle altre organizzazionisindacali, al fine di calcolare l’indice di rap-presentanza secondo l’accordo interconfe-derale del 10 febbraio 2014, possiamo diresenza ombra di dubbio che il risultato rag-

    giunto della Fit-Cisl è andato al di là delleaspettative: una grande soddisfazione perchi come noi ha creduto in queste elezioni.Si tratta di un chiaro riconoscimento del-l’azione sindacale, del suo radicamentoterritoriale e dei suoi esiti; tutto ciò ci re-sponsabilizza maggiormente nel nostrocompito di rappresentare al meglio le la-voratrici e i lavoratori del settore.

    Resta il rammarico per quelle situazioniterritoriali dove, a causa di ricorsi o addi-

    rittura per mancanza di candidati, le ele-zioni non si sono svolte. Alla luce di questedifficoltà, riscontrate anche nelle prece-denti elezioni, forse va ripensata l’elezionenazionale e sarebbe opportuno tornare aelezioni indette a livello aziendale, te-nendo conto, in questo modo, delle reali

    condizioni per il loro svol-gimento.

    Va valutata anche la possi-bilità, rispetto all’accordointerconfederale sulla rap-presentanza, di tornare in-dietro rispetto alle Rsuqualora queste, in alcunerealtà aziendali, non sianopiù rispondenti all’obiet-tivo di un modello “unita-rio” di rappresentanza.Questo significa passareconseguentemente allarappresentanza delle sin-gole organizzazioni sinda-cali, mantenendo oimplementando comun-que modelli di partecipa-zione attiva dei lavoratorisulle scelte aziendali tra-mite consultazioni certifi-cate.

    Infine c’è da fare ancheuna riflessione sulla “con-correnza” sleale, soprat-tutto da parte dei

    sindacati non confederali, rispetto alle ri-sorse messe a disposizione sui territori perl’attività sindacale. Le organizzazioni con-federali sono strutture complesse chehanno dei costi e delle procedure che altrisoggetti sindacali non hanno, per cui nonsi può concorrere alla pari con chi gestiscetutte le risorse, comprese quelle derivantidai servizi. Spesso abbiamo assistito a unavera “compravendita” di dirigenti sindacalie di iscritti che hanno permesso una cre-scita esponenziale di queste associazioni

    Il risultato raggiunto della Fit-Cisl è andato al di là delleaspettative: una grande soddisfazione per chi come noi ha

    creduto in queste elezioni

  • N. 11-12 Novembre-Dicembre 2017VOCEdei TrasportiLa22

    Sindaca

    to e Strategie

    Sono ormai all’attenzione generalequando si parla di trasporto pubblico e di-ritto alla mobilità, ma forse non tuttisanno cosa sono e come sono regolamen-tati. Parliamo dei servizi automobilistici dicompetenza statale, comunemente chia-mati servizi a lunga percorrenza.

    Il d.lgs n. 285 del 2005 ha riordinato il set-tore stabilendo le condizioni idonee al mi-gliore soddisfacimento della domanda dimobilità delle persone nell'ambito dei ser-vizi automobilistici interregionali di com-petenza statale, individuando le misureatte a garantire la sicurezza dei viaggiatori,la qualità dei servizi offerti e il rispettodella normativa posta a base della sicu-rezza sociale e dettando le regole per la tu-tela della concorrenza tra le imprese e latrasparenza del mercato. La norma in que-stione, in modo particolare per quanto ri-guarda le regole per la tutela dellaconcorrenza, è oggetto di confronti politicie di ricorsi all’autorità giudiziaria in seguitoall’ingresso di nuove modalità di fornire ilservizio.

    Ma cosa si intende per servizi automobili-stici interregionali di competenza statale?

    Si tratta di servizi di trasporto di personeeffettuati su strada mediante autobus, aofferta indifferenziata, che si svolgono inmodo continuativo o periodico su un per-corso che collega più di due regioni, eaventi itinerari, orari, frequenze e prezziprestabiliti, nonché i servizi integrativi al-l’esercizio delle linee di rete delle Ferroviedello Stato, aventi le predette caratteristi-che.

    Tali servizi possono essere esercitati, in se-guito a rilascio di apposita autorizzazioneda parte del Mit (Ministero dei Trasporti),direttamente da imprese individuali, dariunioni di imprese e attraverso il ricorsoal sub affidamento. Il rilascio dell’autoriz-zazione è subordinato all’esistenza di par-ticolari requisiti del soggetto richiedente apartire da quelli relativi all'accesso allaprofessione di trasportatore di persone sustrada che organizza e gestisce a proprioesclusivo rischio economico i servizi stessi.L’autorizzazione, avente termine massimodi validità di cinque anni, è rilasciata dalMit a condizione che ricorrano in capo al-l’impresa richiedente o alla riunione di im-prese diverse condizioni, di cuielenchiamo per brevità le più rilevanti: di-

    sporre di personale, impianti e strutture inmisura idonea ad assicurare il regolareesercizio del servizio di linea; disporre diautobus classificati, ai sensi delle disposi-zioni del Mit, come classe «B» o classe«III» e non acquistati con sovvenzioni pub-bliche di cui non possano beneficiare la to-talità delle imprese, in misura idonea adassicurare il regolare esercizio del serviziodi linea che dal 1° gennaio 2011 devonoessere immatricolati per la prima volta danon più di sette anni; ottenere, da partedei competenti organi del Mit, il nulla osta,ai sensi della vigente normativa in materiadi sicurezza, sul percorso e sulle aree difermata del servizio di linea proposto; pro-porre un servizio di linea che non riguardiunicamente i servizi più redditizi fra quelliesistenti.

    Le imprese o le riunioni di imprese titolaridell'autorizzazione possono far svolgere ilservizio a imprese sub affidatarie, in pos-sesso dei requisiti richiesti.

    L'impresa, per tutto il periodo di validitàdell'autorizzazione, deve rispettare le con-dizioni previste dalla vigente normativa inmateria di accesso alla professione di tra-

    di Eliseo GrassoCoordinatore nazionale Fit-CislMobilità tpl

    Mobilità tpl

    I servizi automobilisticiI servizi automobilisticiinterregionali di competenzainterregionali di competenzastatale: come si regolamenstatale: come si regolamen--tano e cosa sta cambiando?tano e cosa sta cambiando?

    Il sindacato dice sì alla concorrenza, ma non sulla pelle dei lavoratori

    Sindaca

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  • 23VOCEdei TrasportiLa N. 11-12 Novembre-Dicembre 2017

    sportatore su strada di persone, di di-sporre di autobus classificati con le carat-teristiche sopra descritte, le prescrizionicontenute nell’autorizzazione, quelle rela-tive alla sicurezza del percorso e delle fer-mate, nonché quelle relative allacircolazione stradale stabilite dalle compe-tenti autorità.

    Inoltre, l'impresa è tenuta a produrre concadenza annuale, entro il mese di maggio,al Mit, apposita dichiarazione, dalla qualerisulti il rispetto delle condizioni previsteper il rilascio dell’autorizzazione nonché:comunicare al Ministero l'eventuale inten-zione, opportunamente motivata, di ces-sare l'esercizio del servizio di lineaautorizzato; tenere a bordo dell'autobusadibito al servizio la copia dell'autorizza-zione e una dichiarazione nella quale si at-testi che il conducente abbia un regolarerapporto di lavoro secondo la normativavigente; adibire al servizio di linea autobusin propria disponibilità, salvo impiegareautobus di rinforzo per far fronte a situa-zioni temporanee ed eccezionali, previo ri-lascio di apposita autorizzazione da partedel Mit; rendere noto l'itinerario sul qualeè effettuato il servizio, le fermate, gli orari,i prezzi applicati e le altre condizioni diesercizio, in modo da garantire traspa-renza dell'informazione e agevole accessoagli utenti interessati; rilasciare ai viaggia-tori trasportati un titolo di viaggio nelquale debbono necessariamente figurare:la denominazione dell'impresa emittente,le località di partenza e di destinazione, ilperiodo di validità e il valore, nonché tuttigli elementi previsti dalla normativa fi-scale; fornire al Mit i dati richiesti per losvolgimento dell'attività di monitoraggio econtrollo; attivare l'esercizio del servizioentro novanta giorni dalla data di inizio delperiodo di validità dell'autorizzazione.

    Si è in presenza, in sostanza, di un’attivitàd’impresa in cui non esistono finanzia-menti pubblici, ma tutt’altro, l'impresa ètenuta a corrispondere al Mit dei contri-buti economici per far fronte alle spesederivanti dall'attività di monitoraggio econtrollo, per l’iscrizione all’elenco nazio-

    nale delle imprese che esercitano i serviziin qualità di titolari o sub affidatari e uncontributo, ai fini dell'accertamento dellaregolarità e sicurezza dei servizi di lineaautorizzati, da versare per ciascun serviziodi linea autorizzato, nella misura determi-nata in ragione dei chilometri e del nu-mero di fermate previsti nel programma diesercizio, rapportato al periodo di validitàdell'autorizzazione.

    Inoltre, nel caso di perdita dei requisiti ne-cessari e/o mancato rispetto delle condi-zioni di esercizio del servizio, il Mit puòerogare sanzioni di tipo pecuniario fino agiungere, nelle ipotesi più gravi, alla so-spe