Metodo Radiografico

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  • 8/3/2019 Metodo Radiografico

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    Il Metodo Radiografico (RT)

    La radiografia la tecnica che consente di

    ottenere immagini del contenuto di un solidomediante impressione di un elementosensibile (pellicola, schermo, ecc.) da partedi radiazioni ionizzanti quali raggi X oraggi . Il meccanismo di formazionedellimmagine legato al differenteassorbimento delle radiazioni nel pezzo infunzione della variazione di spessore, deidiversi costituenti chimici, di disuniformitnella densit, della presenza di difetti o dieventuali fenomeni di scattering

    Linformazione ottenibile da un singolo

    controllo radiografico bidimensionale e,come tale, deve essere integrata con altreradiografie o con altri metodi volumetriciaffinch la discontinuit possa esserecompletamente caratterizzata

    Vista dallalto della pellicola

    Pellicola

    = maggiore esposizione

    = minore esposizione

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    Il Metodo Radiografico (RT)

    Maggiore assorbimento

    Minore assorbimento

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    Le radiazioni elettromagnetiche

    Radiazione

    Energia emessa da una sorgente che si propaga nello spazio:

    a) sotto forma di onde elettromagnetiche continueb) in pacchetti discreti di energia chiamati fotoni

    Esempi di radiazione:

    Luce visibile, onde radio, microonde, calore, raggi X

    Tutti i tipi di radiazione vanno a costituire, nel loro insieme ilcosiddetto spettro elettromagnetico, del quale la luce visibilecostituisce una piccola porzione

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    Lo spettro elettromagnetico

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    Lo spettro elettromagnetico

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    Radiazioni ionizzanti

    Le radiazioni si classificano in:Ionizzanti: quando le onde elettromagnetiche (o i fotoni) possiedonoenergia sufficiente a produrre ioni nella materia (raggi X, raggi gamma)

    Non Ionizzanti: radiazioni che non possiedono energia sufficiente arimuovere elettroni fortemente legati al nucleo dalle loro orbite (microonde,luce visibile)

    Lunit di misura che si impiega per descrivere lenergia di una radiazione lelettronVolt (eV)

    1 eV rappresenta lammontare di energia guadagnata da un elettrone che

    attraversa una differenza di potenziale pari a 1 Volt

    JeV 1910602,11

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    Tipi di di radiazioni ionizzanti

    I raggi

    sono particelle cariche positivamente che vengonoemesse nei processi di decadimento radioattivo. Sonocostituite da due neutroni e due protoni e sono, per loronatura, facilmente fermate da un foglio di carta ovvero daiprimi strati di epidermide. Sono pericolose soltanto se lasorgente interna allorganismo

    I raggi sono elettroni o positroni emesse nei processi didecadimento radioattivo. Sono molto pi penetranti delleparticelle ma possono essere arrestate da sottili strati diacqua, vetro, metallo ecc.

    Onde elettromagnetiche (o fotoni) emessi dal nucleo di un

    atomo

    Onde elettromagnetiche (o fotoni) non emesse dal nucleo,ma dovute a cambiamenti nellenergia degli elettroni

    X

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    Propriet dei Raggi X e possono penetrare nella materia; sono assorbiti in maniera differenziale;

    si propagano in linea retta;

    producono degli effetti fotochimici sulle emulsioni

    fotografiche; ionizzano il gas attraversato;

    non sono deviati da campi elettrici e magnetici;

    la loro velocit di propagazione uguale a quella della luce;

    possono liberare elettroni per effetto fotoelettrico;

    provocano la fluorescenza di alcune sostanze

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    Produzione dei raggi X

    Le radiazioni X si producono ogniqualvolta una sostanza bombardata da elettroni ad alta velocit

    In pratica i raggi X si ottengono da processi di conversionedellenergia quando

    1. Elettroni ad alta velocit sono bruscamente deceleratiquando passano interagiscono con atomi bersaglio(Bremsstrahlung, Radiazione di frenamento)

    2. Elettroni incidenti espellono elettroni delle orbite interne diatomi bersaglio (Radiazione caratteristica)

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    Produzione dei raggi X

    I raggi X presentano uno spettro misto costituito da due parti: uno spettro continuo , determinato dalla variazione continua di energia, dovuta alladiminuzione di velocit che gli elettroni subiscono nellattraversare il bersagliometallico

    uno spettro a bande (discontinuo), o spettro caratteristico, determinato dal rilascio di

    energia da parte degli elettroni urtati del bersaglio che ritornano sullorbita originaria.Ad ogni riga corrisponde un preciso livello di energia associato al salto dell orbita.

    Lo spettro caratteristico dipende dal materialedel bersaglio ed importante sottolineare che lasua energia piccola se confrontata con quelladello spettro continuo.

    Lintensit dello spettro continuo proporzionale al quadrato della tensionesecondo la relazione

    2VKI

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    Breve storia della Radiografia

    1895W.C. Roentgen osserva la fluorescenza in alcuni cristalli dispostiin prossimit di un tubo catodico

    1913Coolidge realizza il primo tubo sottovuoto che consente di

    raggiungere energie dellordine dei 100 kV

    1931

    LASME accetta il metodo radiografico quale strumento dicontrollo dei recipienti in pressione.

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    Principi fisici del metodo

    Supponiamo di avere un filo di materiale conduttore e di renderlo incandescente (pereffetto Joule) mediante il passaggio di una opportuna corrente.

    Gli elettroni eccitati dall apporto di energia riescono a staccarsi dallatomo e afuoriuscire dal conduttore. Se poniamo ad una certa distanza dal filo una piastrina dimetallo caricata positivamente gli elettroni fuoriusciti dal conduttore verranno attratti ecadranno sulla piastrina con una velocit, e quindi con un energia, direttamente

    proporzionale alla differenza di potenziale esistente tra conduttore e piastrina.In altre parole maggiore la differenza di potenziale pi alta lenergia deglielettroni.

    Quando un elettrone arriva sulla piastrina pu urtare contro un elettrone di un atomodel materiale oppure non urta altri elettroni, ma viene deviato passando nelle vicinanze

    di un atomo.In entrambi i casi, la maggior parte dellenergia liberata viene emessa sotto forma diradiazione nellintervallo dellinfrarosso come calore, mentre una piccola parte sottoforma di onde elettromagnetiche a lunghezza donda ridotta e frequenza elevatachiamate appunto raggi X

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    Principi fisici del metodo

    1. Il tubo unampolla di vetro nella quale praticatoil vuoto spinto (la pressione interna dellordine dei10-2 MPa) e che contiene due elettrodi

    Il catodo, o elettrodo negativo , costituito da unfilamento di tungsteno avvolto a spirale (sorgente dielettroni) e da una cupola di concentrazione (schermofocalizzante)Allestremit opposta si trova l anodo (elettrodopositivo) che realizzato usualmente con unaplacchetta di tungsteno. Questa rappresenta ilbersaglio metallico

    2. Il filamento di tungsteno, riscaldato finoallincandescenza da una corrente di debole intensitalimentata da un piccolo trasformatore, emette unfascio di elettroni che viene focalizzato dalla cupola diconcentrazione verso lanodo.

    3 Gli elettroni liberati dal filamento sono successivamente attrattiverso il bersaglio e lemissione dei raggi X dovutaallinterazione tra gli elettroni (i cosiddetti raggi catodici) con gliatomi dellanodo

    4 Il passaggio verso lesterno del tubo assicurato da finestremetalliche realizzate con sottili fogli di berillio od alluminio

    Anodo di Tungsteno

    Catodo

    Fascio di elettroni

    Raggi X

    Braccio anodico Braccio catodico

    Anodo di Tungsteno

    Catodo

    Fascio di elettroni

    Raggi X

    Braccio anodico Braccio catodico

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    Il Tubo di Coolidge

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    Energia della radiazione

    Lo spettro continuo dei raggi X pu essere

    modificato attraverso due parametrifondamentali:

    la corrente con la quale viene prodotto il fascioelettronico per effetto termoionico

    la tensione di alimentazione imposta tra catodo eanodo che determina laccelerazione degli elettroni.

    Aumentare la corrente del filamento provocaun aumento della emissione di elettroni dalfilamento stesso e quindi un aumento diintensit della radiazione prodotta che non hainfluenza sullenergia della stessa.

    Aumentare la tensione del tubo significaaumentare la differenza di potenziale esistentetra catodo e anodo, e quindi agire sul campoelettrico che spinge gli elettroni sullanodo. Cisi traduce in un aumento dellenergia dellaradiazione X prodotta.

    Zona a basso spessore

    Bassa Energia Alta Energia

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    Energia della radiazione

    La figura mostra la curva di intensit per quantoriguarda lo spettro continuo dei raggi X.

    La curva (a) stata ottenuta con bassa correntementre la (b) ottenuta con una corrente pielevata mantenendo costante la tensione dialimentazione.

    Il punto di intersezione di ciascuna curva con

    lasse delle lunghezze donda chiamato limiteinferiore di lunghezza donda (min), questovalore completamente determinato dalla tensionedi alimentazione del tubo.

    Aumentando la corrente del tubo radiogeno siha leffetto di aumentare lintensit massima deiraggi X ma non la loro energia, la quale

    inversamente proporzionale alla lunghezzadonda.

    Lintensit massima si ha infatti per lo stessovalore della lunghezza donda max , e il limiteinferiore di lunghezza donda rimasto invariato.

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    Energia della radiazione

    Quindi, per aumentare lenergia dei raggiX , e quindi la loro capacit di penetrare lamateria, necessario aumentare la tensionedi alimentazione tra catodo e anodo , cio latensione del tubo. In figura mostrato comevaria lemissione in funzione della tensione dialimentazione.

    Allaumentare della tensione dialimentazione da 50 a 200 kV si riduce illimite inferiore di lunghezza donda ed ancheil valore di per cui si ha la massimaintensit di radiazioni.

    I raggi X di lunghezza donda minima sonoprodotti dagli elettroni aventi velocitmassima o massima energia.

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    I Raggi I raggi sono radiazioni elettromagnetiche emessedalla disintegrazione di un isotopo radioattivo Un isotopo possiede un nucleo instabile che non haenergia sufficiente a mantenersi unito Ladisintegrazione spontanea di un nucleo atomicoorigina un rilascio di energia e materia (decadimento

    radioattivo)

    Dal punto di vista dellimpiego radiologico, lesorgenti pi impiegate sono il Cobalto (Co-60),lIridio (Ir-192), il Cesio (Cs-173), litterbio e il tulio.

    A seconda della sostanza impiegata, si possono

    testare spessori di materiale estremamente variabili;per esempio le radiazioni originate dal cobaltopossono penetrare una lastra di acciaio di spessoreoltre 200 mm.

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    I Raggi

    La maggior parte degli isotopi radioattiviimpiegati nei controlli industriali viene prodottaartificialmente mediante un processo diattivazione a partire da elementi stabili

    La tecnica dellattivazione neutronica consistesostanzialmente nellesposizione del campionecontenente lelemento stabile ad un flusso dineutroni (generalmente provenienti da un

    reattore nucleare) per un tempo prefissato

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    I Raggi A differenza dei raggi X, prodotti da una

    sorgente alimentata, la produzione di raggigamma non pu essere interrotta.

    I radioisotopi sono dunque incapsulati perprevenire la contaminazione ambientale

    La capsula radioattiva attaccata ad un cavoper costituire il cosiddetto pigtail

    Il Pigtail possiede uno speciale connettoread una estremit che lo collega ad un sistemadi movimentazione.

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    I Raggi Per conservare, trasportare ed esporre il pigtail contenente il materialeradioattivo si impiega un dispositivo speciale pesantemente schermato

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    I Raggi

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    I Raggi I principali vantaggi dellimpiego di sorgenti a raggi sono: ridotte dimensioni della sorgente, che compatta e facileda trasportare elevata penetrazione delle radiazioni se comparata con lesorgenti a raggi X di uso industriale, prezzo relativamente basso rispetto ad alcune

    apparecchiature a raggi X, non necessaria alcuna sorgente di elettricit, radiazione monocromatica il contrasto abbastanza tenue dellimmagine permettead un grande dominio di spessori di materiale di essereradiografati in una sola esposizione e sulla stessa pellicola.

    Svantaggi derivanti dallimpiego di sorgenti a raggi : Impossibilit di controllare i parametri di emissione(on/off) Immagini poco contrastate Significativi problemi di sicurezza

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    I Raggi

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    Schema della Procedura Radiografica

    Dalla sorgente ha origine un fascio diradiazione divergente che attraversa ilprovino, ne viene differentemente assorbito(in funzione delle sue caratteristiche fisico-chimiche) e finisce per impressionare unapellicola sensibile, uno schermo

    fluorescente, un convertitore fotonico(scintillatore).

    Limmagine che si ottiene (in scala di grigi)deve essere successivamente interpretataper valutare la presenza di discontinuit

    che producono livelli diversi di densitdellimmagine in funzione delle lorocaratteristiche.

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    Schema della Procedura Radiografica

    La relazione esistente tra la direzione del fascioincidente e le caratteristiche geometriche dellediscontinuit rappresenta un fattore estremamentecritico ai fini della caratterizzazione radiografica di uncomponente

    possibile osservare come difettosit

    apparentemente simili nella tipologia (cricche orientateperpendicolarmente tra loro) sono rappresentate daimmagini estremamente diverse tra loro; infatti ladiscontinuit orientate parallelamente alla direzione dipropagazione del fascio appaiono nettamente pidistinguibili rispetto a quelle orientateperpendicolarmente

    Il fenomeno grazie al quale i raggi X produconounimmagine variamente contrastata quellodellattenuazione, che avviene a seguito di fenomeni discattering e di assorbimento

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    Schema della Procedura Radiografica

    0o

    10o

    20o

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    Importanza del contrasto nellimmagine

    Raggi X 150 kV Raggi Ir-192

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    Fattori critici per lesame radiografico

    Esame visivo preliminare delloggetto. importante analizzare ad occhio nudo loggetto da testare per deciderelorientamento della direzione di indagine sia sulla base della possibile collocazione deidifetti allinterno del componente, e sia in relazione agli spessori che devono essereattraversati dal fascio.

    Energia dei raggi X

    Lenergia dei raggi X deve essere selezionata considerando la composizionedelloggetto, la lunghezza del percorso che il fascio deve attraversare e le eventualiproblematiche legate alla dispersione dei raggi.

    Registrazione dellimmagineLimmagine pu essere osservata su uno schermo controllato in remoto o su pellicola inunione con opportuni schermi luminosi.

    Interpretazione delle radiografieIl risultato finale di una radiografia una proiezione che non offre alcuna informazionerelativamente alla profondit dei difetti nel pezzo.

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    Assorbimento e Scattering nella Materia

    Effetto Fotoelettrico

    Lassorbimento fotoelettrico avviene quando un fotone dei raggi X dibassa energia ( 0,5 MeV) collidendo con un atomo trasferisce tutta lasua energia ad un elettrone e, se tale energia raggiunge un certo livello disoglia, lelettrone espulso e liberato dalla forza di attrazione del nucleo.Questo fenomeno avviene per basse energie del fotone (il quale vienecompletamente assorbito) e per elevati livelli di numero atomicodellatomo.

    Effetto Compton

    Leffetto Compton, noto anche come scattering incoerente, avvienequando un fotone con energia superiore alla soglia necessaria allaliberazione di un elettrone, collide con un atomo; della sua energia, parteviene usata per espellere un elettrone dellorbitale pi esterno, e parteprosegue sotto forma di fotone avente per energia inferiore e direzionedi propagazione diversa rispetto al fotone incidente.

    Produzione di coppieLa produzione di coppie si verifica quando un fotone ad elevata energia(superiore a 1,2 MeV) collidendo con un atomo viene completamenteassorbito e al suo posto si formano un elettrone ed un positrone. Ilpositrone ha una vita brevissima; esso svanisce con la formazione di duefotoni aventi energia pari a 0,5 MeV ciascuno.

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    Assorbimento e Scattering

    Il coefficiente di assorbimento che misurato dal rivelatore risulta essere composto da dueparti: un termine legato allassorbimento vero e proprio e un termine causato dalla dispersione.

    Lassorbimento vero e proprio caratterizzato dalla scomparsa di un quanto di energia e dal trasferimentodi essa agli elettroni del materiale attraversato

    La radiazione dispersa , invece, caratterizzata da una variazione di direzione rispetto al fascio incidente, eda unenergia minore

    Lo scattering (dispersione) il fenomeno in seguito al quale una parte raggi emergenti dalcorpo assorbente (dopo averlo attraversato) seguono delle direzioni diverse rispetto al fascioincidente. Questa radiazione definita anche radiazione diffusa.

    Durante lesposizione ai raggi X o , la pellicola radiografica colpita dalla frazione di radiazioniche hanno attraversato il pezzo in esame (che non sono state assorbite) e dalla radiazione di

    scattering.A seconda dello spessore del materiale, dei difetti presenti o della presenza di eventuali inclusionidi materiale a diverso coefficiente di assorbimento, le radiazioni subiscono un differente livello diattenuazione e, quando infine vanno ad incidere sulla pellicola, la impressionano in manieradifferenziata con diverse densit di annerimento.

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    Registrazione delle Immagini

    Le tecniche di rappresentazione dei risultati di unindagineradiografica possono essere classificate come segue:

    Radiografia su pellicola (Film Radiography)

    Radiografia Computerizzata (Computed Radiography)

    Radiografia in tempo reale (Real-Time Radiography)

    Radiografia Digitale Diretta (Direct Radiography)

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    Registrazione delle Immagini

    Nella pratica industriale, la pellicola

    radiografica di gran lunga il sistema piimpiegato

    Nel metodo fotografico, la radiazione Xmodifica le caratteristiche dellemulsionefotografica allo stesso modo in cui la luce nelle

    lunghezze donda del visibile rende possibile larealizzazione di fotografie.

    Le pellicole per radiografie a raggi X sonoformate da una base di materiale trasparente(acetato di cellulosa) uniformemente rivestita suidue lati con unemulsione gelatinosa di bromurodargento. Il bromuro dargento si trova sottoforma di piccoli cristalli ed dispostouniformemente allinterno della gelatina. Lospessore di ciascuno strato circa 0,025 mm.

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    Registrazione delle Immagini

    Quando i raggi X o incidono sullemulsione,

    ha luogo una reazione chimica nei cristalli del bromuro dargento con una energia che proporzionale allintensit della radiazioneincidente e al tempo di esposizione

    Il risultato di tali modificazioni chimiche latente sulla pellicola e, affinch possa essere

    osservato, necessario trattare la stessa con unasoluzione chimica chiamata rivelatore

    Il rivelatore ha unazione riduttrice neiconfronti del bromuro dargento , che consistenel prelevare il bromuro dai cristalli esposti del bromuro dargento, e depositare atomi di

    argento nero sulla gelatina. La concentrazionedellargento metallico nero, per unit disuperficie dellemulsione, dipende dal tempodi esposizione e dunque, in definitiva, il fattoreche determina la densit della pellicola.

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    Registrazione delle Immagini

    Impressionedella pellicola

    Rivelatore

    (sviluppo)Metolo-idrochinone

    Arresto(Acido Acetico)

    Fissatore

    (Iposolfito di sodio)

    Lavaggio Essiccatura

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    Le pellicole

    Per le radiografie vengono utilizzatidiversi tipi di pellicole che differiscono perla loro velocit (rapidit di esposizione,ISO), il contrasto e la dimensione dei grani.

    Nonostante la differenza di qualit tra le

    radiazioni delle sorgenti a raggi X e lesorgenti a raggi gamma, per entrambi icasi si impiegano gli stessi tipi di pellicole.

    Ciascun tipo di pellicola caratterizzatoda una curva densitometrica cherappresenta graficamente il grado di

    annerimento ottenibile al variaredellesposizione cui la pellicola soggetta.

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    I Densitometri

    Il densitometro lo strumento atto allamisura della densit della pellicola che aiuta iltecnico a stabilire se i limiti di densit sonorispettati

    I densitometri ottici prendono anche il nomedi strisce densitometriche e si compongono divarie bande di grigio corrispondenti a densitnote: la densit incognita della pellicola vienedeterminata per confronto visivo diretto con le variebande.

    Questo metodo consente stime di densit

    sufficientemente precise anche se, ovviamente,occorre tenere presente i limiti dellapparatovisivo umano.

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    Radiografia Digitale

    Nella Radiografia Computerizzata (Computed Radiography (CR)) al posto

    della pellicola si impiega una speciale lastra sensibile (composta da uno stratodi fosfori) riutilizzabile che viene esposta seguendo esattamente la stessaprocedura del film tradizionale

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    Radiografia Digitale

    I raggi X che hanno attraversato il pezzo, eccitano i fosfori della lastra e tale

    cambiamento si imprime in modo stabile.

    CR Phosphor Screen Structure

    X-Rays

    Phosphor Layer

    Protective Layer

    SubstratePhosphor Grains

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    Radiografia Digitale

    La lastra viene letta da una stazione dotata di PC e apposito scanner e poi

    cancellata (sempre per via elettronica)

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    Radiografia Digitale

    Mentre il laser scansiona la lastra, si origina unemissione luminosa dalle zone colpitedai raggi X che proporzionale allenergia accumulata durante la fase di esposizione.La radiazione luminosa letta da un fotomoltiplicatore (rivelatore elettronico di luceestremamente sensibile nell'ultravioletto, in luce visibile e nel vicino infrarosso) econvertita in informazione binaria da un convertitore A/D

    Motore

    A/D

    Converter

    A/D

    Converter

    Lastra

    Scanner ottico Tubo Fotomoltiplicatore

    110010010010110110010010010110

    Fascio Laser

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    Radiografia Digitale

    Le immagini sono inviate ad una workstation per leditinglanalisi e larchiviazione finale

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    Radiografia digitale diretta

    Nella Radiografia Digitale Diretta, lapellicola sostituita da uno specialepannello piatto

    Il pannello lavora convertendo laradiazione incidente in cariche elettriche

    Allinterno del pannello sono ospitatiminuscoli condensatori che si caricano infunzione delintensit della radiazioneincidente

    Il segnale elettrico convertito inimmagine digitale

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    La formazione dellimmagine radiografica

    Lintensit dei raggi X decresce con ilquadrato della distanza come accade, del resto,

    per tutti gli altri tipi di onde elettromagnetiche

    Il fascio emesso (divergente) investe idifferenti piani che lo intersecano

    perpendicolarmente secondo aree didimensione progressivamente crescente nellequali lintensit rilevata in un singolo puntodiminuisce

    Questa legge valida solo se la dimensionedella sorgente piccola confrontata con ladistanza sorgente-oggetto (nella maggior partedelle applicazioni pratiche > 50 mm)

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    La penombra geometrica

    La penombra (unsharpness), si definiscecome lincapacit di riprodurre fedelmente ibordi di un dato oggetto.

    Lo stesso termine viene anche usato per

    indicare la distanza minima che pu essererisolta da un dato sistema radiografico.

    La penombra dipende dalle dimensioni dellamacchia focale, e dalle distanze sorgente-oggetto e oggetto-pellicola

    Penombra D

    dFUg

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    La penombra geometrica

    DdFUg

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    La penombra geometrica

    Casi particolari:

    Pellicola e oggetto a contatto (d=0): la penombra trascurabile

    Distanza tra pellicola e oggetto molto grande: si ha ingrandimento

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    Contrasto e definizione

    Il contrasto pu essere definito come la differenza di densit che siregistra nella pellicola, in seguito allesistenza di una variazione di spessoreo di densit del pezzo radiografato. Questo parametro risulta essereparticolarmente critico ai fini della bont del controllo radiografico, infatti undifetto pu essere individuato nellimmagine radiografica proprio a causa delcontrasto tra la densit della sua immagine e la densit del materiale

    circostante. Pi questa differenza rilevante pi facile diventa rintracciare ildifetto allinterno del pezzo.

    Mentre per contrasto si intende la differenza di densit tra due zonecontigue della radiografia, con il termine definizione radiografica si esprimela rapidit con la quale avviene tale passaggio. Ottenere unelevata

    definizione vuol dire, in sostanza, poter distinguere in modo nitido i bordi delpezzo o i contorni di eventuali discontinuit mentre, quando la definizione scarsa, limmagine appare velata e poco leggibile.

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    Sensibilit

    La sensibilit radiografica esprime convenzionalmente la minimadifferenza di spessore del materiale in esame che possibile rilevaresullimmagine finale, valutata nella direzione del fascio primario. Insostanza, questo parametro ha un diretto riscontro nella nitidezza con la qualela radiografia capace di evidenziare le discontinuit nel pezzo radiografato.

    La valutazione pratica della sensibilit radiografica viene effettuatamediante limpiego dei cosiddetti penetrametri o Indicatori della QualitdellImmagine (IQI), che commercialmente sono realizzati secondo tipologiedifferenti con materiali che possono essere omogenei rispetto al pezzo da

    testare o radiologicamente simili.

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    Qualit dellImmagine

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    Gli Indicatori di Qualit dellImmagine

    La tipologia pi diffusa quella degli IQIa fili, che sono costituiti da una serie di settefili (Fe-Al-Cu-Ti etc.) di diametro diverso, infunzione delle caratteristiche del test daeseguire, pressati su un supporto di plastica(vedi figura, diametri da 0.25 a 0.81 mm)

    La sensibilit radiografica (percentuale) calcolata come rapporto tra il diametro delfilo pi sottile visibile sulla radiografia e lospessore del pezzo radiografato.

    Questo tipo di penetrametro viene postogeneralmente a cavallo della zona diinteresse che deve essere radiografata.

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    Gli Indicatori di Qualit dellImmagine

    Un altro tipo di penetrametro moltoutilizzato quello a fori che sostanzialmente realizzato da una piastrinadi spessore T (che rappresenta una certa

    percentuale dello spessore del pezzo daradiografare) sulla quale si eseguono tre foridi diametro T, 2T, 4T.

    In questo caso la sensibilit si valuta sulla base del diametro del foro che risulta pi

    visibile sullimmagine radiografica.

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    Gli Indicatori di Qualit dellImmagine

    Quando viene fatta una radiografia i penetrametri apiastra forata sono generalmente posti sulla superficie

    rivolta alla sorgente di radiazioni in prossimit dellaregione che deve essere radiografata. Se ci dovesserisultare difficoltoso (o addirittura impossibile) ipenetrametri possono essere posti sulla pellicola.

    Se il profilo del penetrametro visibile sulla

    radiografia e lo spessore del penetrametro , peresempio, il 2% dello spessore del provino, la sensibilitradiografica almeno del 2%.

    Limmagine dei fori o dei fili fornisce unindicazionesulla chiarezza con la quale un difetto sar visibile sullaradiografia

    Il penetrametro pu essere pensato come un difettoartificiale di cui siano note a priori tutte le caratteristichequantitative e qualitative.

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    Alcuni esempi

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    Alcuni esempi

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    Alcuni esempi

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    Alcuni esempi

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    Alcuni esempi

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