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Migliorare la qualità dell’inclusione a partire dalle difficoltà di apprendimento nella scuola d’infanzia e nei primi anni della primaria Università degli Studi di Bergamo Albino Valle Seriana DSA e Scolarizzazione 31 marzo 2014

Migliorare la qualità dell’inclusione a partire dalle difficoltà di apprendimento nella scuola d’infanzia e nei primi anni della primaria Università degli

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Migliorare la qualità dell’inclusione a partire dalle difficoltà di apprendimento nella scuola d’infanzia e nei primi anni

della primaria

Università degli Studi di BergamoAlbino Valle Seriana

DSA e Scolarizzazione

31 marzo 2014

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Tra prevenzione e diagnosi nella pratica inclusiva

16.30-17.30: Il rapporto tra prevenzione, certificazione e diagnosi. Lavorare per competenze con

alunni “diversi”

17.30-18.30: Lavorare con le immagini e la grafica per prevenire le difficoltà di apprendimento

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Diagnosi:

Valutazione pedagogica:

difficoltà di letto-scrittura e delle abilità matematiche su condizione disprassia lieve. Dislateralità.

Area motoria:

incertezze nella percezione delle direzioni sin-destra nelle condizioni rapide, lievi scoordinamenti bi-manuale (es.avvitare il tappo della bottiglia, uso forchetta-coltello ecc.)

Prove di scrittura:

disprassia grafica: lieve dispercezione dello spazio sul foglio: scrittura obliqua.

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Considerazioni:

“Le difficoltà emerse sono di natura strumentale, non intellettiva ed ineriscono le successioni temporali e spaziali, tali si rendono evidenti nelle sequenze motorie rapide, nella letto-scrittura, nel seguire spiegazioni lunghe, nel testo dei problemi, nel calcolo a mente. Si consiglia ciclo terapeutico con il “metodo X” con l'obiettivo di favorire: - fluidità - Automatismi- Successioni delle funzioni esecutive della letto-scrittura delle abilità di calcolo, narrazione, del linguaggio e della lingua inglese.

Alla scuola non si chiede nulla.”

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“Prevenire e Curare”

per la scuola cosa vuol dire?

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Proporre Screening?

Siglare le differenze e il sistema della scuola?

BES- DSA- PDP- 104- DF- PEI- PDF- PAI- GLI- GLH-GLHO- ecc.

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Proporre pratiche inclusive?

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Prova Nazionale INVALSI

Prova di Italiano:

B8. In quale momento Piddo ha detto che la barca della squadra avversaria aveva un forellino?

A. Quando la gara non era ancora cominciata

B. Quando la gara era appena cominciata

C. Quando la gara era in pieno svolgimento

D. Quando la gara era finita

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Prova di Matematica:

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Quali competenze sono richieste al bambino?

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Carenze temporali: “Quando?” Non sistematicità nel riferimento a sequenze

temporali;

Non comprendere la sequenza e l'ordine con cui gli avvenimenti si susseguono;

Non percepire gli avvenimenti correttamente inseriti nel contesto in cui si verificano.

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Carenze spaziali: “Dove?”

Carenza nel sistema di referenze spaziali personali;

Difficoltà nel rendersi conto che le relazioni spaziali sono relative, differenti punti di vista;

Bisogno di mostrare fisicamente un oggetto o un luogo piuttosto che descriverlo.

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Inclusione dei risultati a condizione che le misure dispensative e compensative siano concretamente idonee al superamento della specifica disabilità o dello specifico disturbo.

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Il terapeuta protagonista nella prevenzione e nella diagnosi:

Quando si tratta di diagnosticare un disturbo dell'apprendimento

Quando si tratta di individuare un intervento terapeutico “speciale”

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L'insegnante protagonista nella prevenzione e nella diagnosi:

Quando si tratta di aspetti pedagogici

Quando si tratta di aspetti didattici “ordinari”

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Promuovere una pratica inclusiva attraverso l'arte

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Difficoltà temporali:

Non sistematicità nel riferimento a sequenze temporali;

Non comprendere la sequenza e l'ordine con cui gli avvenimenti si susseguono;

Non percepire gli avvenimenti correttamente inseriti nel contesto in cui si verificano.

Competenza Artistica:

Evidenziare la molteplicità: saper scegliere in modo sistematico materiali e tecniche differenti da utilizzare in uno stesso lavoro. Percepire le diverse funzionalità di materiali e tecniche in relazione al tipo di lavoro che si sta svolgendo.

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Acquarelli

Tempere

Pasta di sale

Carta

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Difficoltà spaziali:

Carenza nel sistema di referenze personali;

Difficoltà nel rendersi conto che le relazioni spaziali sono relative, differenti punti di vista;

Bisogno di mostrare fisicamente un oggetto o un luogo piuttosto che descriverlo.

Competenza Artistica:

Esplorare la relatività: saper collocare se stessi in relazione agli altri o altri oggetti utilizzando un sistema di riferimento personale. Una immagine artistica non è fissa ma può essere trasformata grazie alla creatività che è relativa e personale.

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Chi sta sopra?

Chi sta sotto?

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All'Opera:

Prepariamo gli strumenti di lavoro:

1. gruppi misti di insegnanti (diverse scuole e gradi di scuola)

2. pensiamo ad un'attività che valorizzi il processo e non il prodotto

3. l'attività deve essere rivolta a tutti gli alunni (indistintamente/differentemente) e a tutte le loro potenzialità

4. Costruire un'attività che potenzi le competenze spaziali o temporali a partire da uno stimolo artistico

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Cos'è?

Chi l'ha disegnato?

A. Bambino

B. Insegnante

C. Artista

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5. non servono particolari competenze artistiche ma mettere in gioco tutte le potenzialità pedagogiche e didattiche

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Competenza Artistica:

Evidenziare la molteplicità: saper scegliere in modo sistematico materiali e tecniche differenti da utilizzare in uno stesso lavoro. Percepire le diverse funzionalità di materiali e tecniche in relazione al tipo di lavoro che si sta svolgendo.

Competenza Artistica:

Esplorare la relatività: saper collocare se stessi in relazione agli altri o altri oggetti utilizzando un sistema di riferimento personale. Una immagine artistica non è fissa ma può essere trasformata grazie alla creatività che è relativa e personale.

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Favella Clara

Università degli Studi di Bergamo

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