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Ministero dell’Istruzione, dell’Università Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale - Direzione Ufficio Scolastico Regionale - Direzione Generale per la Sicilia Generale per la Sicilia Palermo Palermo Proposta operativa sull’attività di mentorship, dirigenti scolastici neo assunti a.s. 2013-2014 Giorgio Cavadi Formazione neo DS 2013/2014 1

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale - Direzione Generale per la Sicilia Palermo Proposta operativa

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricercadella Ricerca

Ufficio Scolastico Regionale - Direzione Ufficio Scolastico Regionale - Direzione Generale per la SiciliaGenerale per la Sicilia

PalermoPalermo

Proposta operativa sull’attività di mentorship, dirigenti scolastici neo assunti a.s. 2013-2014

 

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Indicazioni sul metodo di lavoro.Indicazioni sul metodo di lavoro.  

Privilegiare la logica di sistema, di rete. Lavorare in gruppo come comunità professionale che condivide e si confronta su ruolo e funzioni del dirigente, partendo dall’analisi di temi reali e concreti, cercando soluzioni e percorsi “tipo” (modelli) da applicare, adattare, verificare, valutare. Il mentore costituisce il vertice esperto di un gruppo di mutua assistenza che coordina la circolazione e il consolidarsi di prestiti professionali.

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Due fasi, in presenza e a distanza. Due fasi, in presenza e a distanza.

Incontri in presenza: proposta di 4/5 incontri di 2/3 ore ciascuno (10/12 ore complessive da rendicontare). Scegliere un tema per ogni area e per ogni incontro fra quelli proposti. Nel primo incontro occorre guidare la discussione del gruppo per identificare i temi fondamentali da trattare; il gruppo deve trovare l’accordo per 3 o 4 temi fondamentali desunti dalle loro esigenze reali.

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Ogni incontro tratta un tema, partendo dall’analisi concreta di uno studio di caso, proposto dai neo-dirigenti e tratto dalla loro esperienza di direzione.

Il gruppo produce al termine un modello di riferimento gestionale e organizzativo trasferibile, adattabile, controllabile e valutabile. Il modello viene formalizzato e costituisce parte del portfolio. Può entrare nella relazione al termine del percorso.

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Le restanti ore (8/10 da rendicontare in forma forfettaria) dedicate a una relazione costante on line/via e-mail per il confronto/consulenza/soluzioni di casi concreti e/o all’attività sulla piattaforma Indire (in attesa di apertura).

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AREE DI LAVOROAREE DI LAVORO

Identità strategica e capacità di direzione della scuola (leadership)

Gestione strategica delle risorse Sviluppo professionale delle risorse Capacità di governo del territorio e

rapporti con le famiglie Attività di autovalutazione Esiti formativi degli allievi Amministrazione

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La relazione finaleLa relazione finale

La relazione di fine anno del mentor non si configura come un documento di valutazione, finalizzato al superamento o meno del periodo di prova del dirigente neo-assunto; né tanto meno è uno strumento per verificare il raggiungimento degli obiettivi di risultato assegnati al dirigente. Si tratta, più semplicemente, di un documento di rendicontazione di un processo formativo che vede impegnati insieme dirigenti neo-assunti e mentor.

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La relazione finaleLa relazione finale

Per questa ragione si consiglia al mentor di compilare la relazione in collaborazione con il neo-dirigente, soprattutto in quelle parti dove risulta importante l'autovalutazione del dirigente (ad esempio nel descrivere la capacità di iniziativa autonoma e/o la rilevazione di situazioni di criticità).

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GRAZIEGRAZIE

Si consiglia, laddove disponibili, di utilizzare:

il Fascicolo “Scuola in chiaro”;Rapporto di autovalutazione redatto

all’interno del progetto “Vales”;Il Rapporto di valutazione prodotto dai

team di osservatori “Vales” e “Valutazione e Miglioramento”

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